Forse Amore, Forse Amicizia

di PistachioPills
(/viewuser.php?uid=1212174)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [Figlie dell'attenzione] ***
Capitolo 2: *** [Dolce dessert per Dolci ragazze] ***
Capitolo 3: *** [L'innocenza ha i capelli blu] ***
Capitolo 4: *** [In partenza] ***
Capitolo 5: *** [Parole Ubriache] ***
Capitolo 6: *** [Stesso battito, stesso cuore] ***
Capitolo 7: *** [Dramatic♡Drama] ***



Capitolo 1
*** [Figlie dell'attenzione] ***


Kitamura era l'uomo che chiunque avrebbe desiderato al suo fianco, la leggerezza con cui risolveva i problemi quotidiani e la calma tonalità che la sua voce aveva mettevano tutti a proprio agio : premuroso e aperto, l'angelo custode che ogni personaggio pubblico avrebbe desiderato come Manager. La compagnia presso la quale lavorava non richiedeva particolari capacità o aveva grandi aspettative nei propri dipendenti, ma tra i tanti lavoratori che tutti i giorni reclutavano nuove stelle del successo Giapponese, lui era quello che dava più soddisfazioni e gioie, grazie alla sua presenza, molte figure raggiunsero l'apice del successo, su moltissimi e differenti settori, da modelle a cantanti, attori... Durante quel periodo si stava occupando di Super Sonico, giovane modella, molto sensibile e sbadata, aveva lunghi capelli di color Rosa pastello, occhi marroni accesi e luminosi, dalla bassa statura, personaggio di grande successo, sulla bocca di tutti, sulle riviste e sui Blog, il suo dolce faccino era impresso ovunque, il modo in cui posava e vestiva in quei sorprendenti scatti però, non rispecchiava affatto la sua reale personalità, quasi come due volti della stessa medaglia. La stagione primaverile era appena iniziata, il periodo delle allergie dove fiori sbocciavano e i petali di ciliego danzavano in aria per poi ricadere con fare delicato sul freddo e sporco suolo... Kitamura era nel suo ufficio, stava aspettando l'arrivo di qualcuno, una possibile nuova collaborazione per mettere in evidenza il fascino della sua ammaliante modella, ma questo sarebbe stato un progetto diverso da quelli realizzati negli anni passati, un progetto unico, che per alcuni poi diventerà indimenticabile. Una mano bussò dolcemente alla porta : "Kitamura-sama, siamo qui come rappresentanti della Crypton Future Media, le chiediamo di lasciarci entrare" spiegò una forte voce femminile "Ma certo, entrate pure" "Con Permesso" due figure entrarono all'interno della piccola stanza, Una donna dai capelli di color castano scuro a caschetto, era molto alta e non indossava tacchi, un abito formale addosso, larghi pantaloni neri, giacca color porpora con sotto una camicetta bianca, sul suo volto non aveva trucco, solo rossetto rosso sulle labbra, al suo fianco, un uomo alto quanto lei, dai capelli blu, colore lucente quasi ammaliante, occhi dello stesso esatto colore, pantaloni attilati color beige, un maglione nero ed una lunga sciarpa al collo. "Per favore, sedetevi pure, avervi qui è un onore" propose indicando le due poltrone lì presenti. I personaggi accettarono l'invito e una volta chiusa la porta alle loro spalle si accomodarono al di sopra di qui comodi sofà. "L'onore è nostro, siamo Meiko e Kaito, Vocaloid di prima generazione, qui per parlare dell'offerta proposta dalla Good Smile Company riguardante la nostra cara Miku e la vostra Sonico" "Entrambe le nostre fazioni hanno apparentemente ricevuto la proposta, una settimana dedicata alla moda che si chiuderà con l'apertura della Good Smile Racing di quest'anno, il desiderio della compagnia è quello di far sfilare e cantare Super Sonico & Hatsune Miku assieme, la decisione sta a noi, accettare e unire le nostre forze o rifiutare e rischiare di far cadere nella penombra le nostre star" "La nostra funzione in questo momento è quella di portavoce e il nostro manager è a favore nel firmare il contratto" spiegò Meiko con espressione disinvolta in faccia "Firmerò ovviamente anche io, aver a che fare con soggetti popolari come voi è un onore per me e per la nostra intera azienda" concluse Kitamura afferando i minuziosi documenti che Kaito gli lasciò sulla scrivania, firmando con suo nome e con quello di Sonico : La settimana della moda avrebbe presto avuto Inizio! Kaito e Meiko lasciarono l'edificio, felici di aver completato in modo efficiente il loro ruolo "Tra tre giorni ci sarà l'incontro tra Miku e quella Super Sonico, spero che tutto andrà bene" sospirò con gioia Kaito mentre guardava Meiko negli occhi, che a sua volta rispose : "Miku sarà entusiasta di saperlo, però chissà, mi chiedo come sia quella ragazza, l'ho vista su varie riviste, ma non si parla mai della sua personalità e del suo carattere, oltre a quei lisci capelli e vestiti attilati non sappiamo nulla di lei" "Il signor Kitamura ci ha detto che oggi per Sonico era giornata di riposo, ma che l'avremmo adorata, quindi io non mi preoccupo più di tanto, andrà tutto alla grande, ne sono certo" concluse Il ragazzo dirigendosi verso i ciliegi in fiore "La primavera, è uno splendido spettacolo non credi?" "Ma certo" Esclamò Meiko... Nel frattempo, da tutt'altra parte Sonico sedeva tranquillamente sulle scale del suo appartamento, era Il suo giorno libero e non c'erano lezioni all'università. Un leggero vento le spostava i capelli facendo si che cadessero davanti ai suoi occhi, bloccando la lettura di un messaggio. Non era un messaggio normale quello era di Suzu-chan,  anche se il contenuto era semplice di minima importanza Sonico non riusciva più a staccare gli occhi dal telefono. Era li da più di 15 minuti a leggere e rileggere il messaggio, "lei è solo una mia amica allora perché mi sento così?" Sonico continuava a dare spiegazione a quella sensazione che non l'aveva lasciata, né quando Suzu-chan le invio il messaggio né quando le sorrise dopo una canzone al loro ultimo concerto. Si sentiva come se stesse per esplodere, non sapeva cosa provare lei era sua amica una delle migliori ma allora perché sentiva il bisogno di tenerle la mano, di farla sentire felice e amata? Si preoccupava quando lavorava troppo, molte volte le portava il pranzo , le dava il buongiorno e la buonanotte, diavolo le dedicava le sue canzoni...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** [Dolce dessert per Dolci ragazze] ***


"Sonicooo", fu questo il suono che tirò fuori Sonico dai suoi pensieri. Alzò lo sguardo e si trovi faccia a faccia con la persona che ultimamente infestava i suoi pensieri:Suzu chan. Era bellissima, portava i capelli scuri sciolti facendo si che ad ogni passo si muovessero come le protagoniste di quel  anime romantico che Sonico aveva visto la sera prima, indossava un cappello che la proteggeva dal sole ma che permetteva comunque ai raggi di illuminare il suo viso etereo, indossando una semplice maglietta e del semplice pantaloncini Suzu chan stava per uccidere la povera Sonico che alla vista dell " amica " non poteva che rimanere a bocca aperta. "Oi Sonico sei pronta?" Giusto suzu chan aveva invitato Sonico a prendere un frappé solo loro due, il solo pensiero faceva arrossire sonico. Ma se sonico si sentiva arrossire davanti all'immagine della amica Suzu chan si era ormai rassegnata. Non poteva, non era normale ma che ci poteva fare? Sonico era così dolce e buona, è perfetta in tutto e per tutto, suonava, faceva la modella e studiava persino all'università di biologia marina, era responsabile per una ragazza della sua età non poteva paragonare se stessa a lei. Le si stringe il cuore quando soniche le sorride e le prende la mano, "io non la merito" era la frase che era incisa nel suo animo, una bugia ma che doveva rispettare perché avvolte quando si ama qualcuno bisogna lasciarlo andare. Sonico guardò la corvina e quest'ultima le prese dolcemente la guancia "il sole oggi è messo in ombra da te Nico chan". Sonico arrosi e si mosse per andare ma non prima di guardare Suzu chan e sorridere pronunciando delle parole che fecero quasi piangere la corvina "Se io sono il sole voglio che tu sia la mia luna" e dopo corse via arrossata tenendo ancora suzu chan per la mano. Quando si ama qualcuno bisogna lasciarlo andare ma se quel qualcuno ti ama davvero... Tornerà da te.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** [L'innocenza ha i capelli blu] ***


~I paparazzi sono un qualcosa a cui Miku non riuscirà mai ad abituarsi. Così rumorosi, fastidiosi, ma nonostante ciò amava come la facevano sentire. Quando qualcuno è disposto a fare a botte con una persona solo per avere anche di pochi secondi la tua attenzione inevitabilmente ti fa sentire importante, la sensazione che per qualcuno vali più del normale e la consapevolezza che nel mondo qualcuno si crogiola in una malsano ossessione per lei rendevano miku non solo orgogliosa ma anche motivata a risplendere di più. Miku era carismatica e sicura di sé, il che la rendeva subito magnifica ai occhi di tutti, la rendeva attraente non solo ai suoi fan ma anche alla povera Rin. Quando miku entrò nella tranquilla caffetteria si mosse subito verso il tavolo dove una bionda con un addosso un adorabile vestito estivo. "Rinnnnnnn-channn" "abbassa la voce miku" disse la bionda all'amica, miku si sedette sulla comoda sedia del tavolo e ordinò un cappuccino. "kaito ti ha detto della collaborazione?" "si, penso sia un ottima idea" subito arrivarono le bevande e miku tutta felice guardo miku "ho fatto ricerche e questa Sonico mi piace è carina che ne pensi se domani andiamo a parlare con lei?" aggiunse prendendo un sorso della dolce bevanda. Rin nel mentre era in guerra su che rispondere, voleva andare con lei , era la sua cotta infondo, ma una parte di sé si chiese cosa ne avrebbe ricavato, conosceva miku da prima che diventasse famosa sapeva che amava cantare, ballare,  amava i cani soprattutto i barboncini, amava il verde e il sedano, uscire con kaito, infastidire len, stare con i suoi amici e le piaceva lei rin, miku era bella capelli verde occhi profondi come un pozzo e in quel  bar indossava un vestito estivo verde con  un capello francese che le due avevano comprato prima di venire qui, in questa città. Rin aveva capito tempo prima di amare miku, ma miku sicuramente non amava lei, come poteva rin era rin semplice e normale chiunque avrebbe preferito qualcun'altra al suo posto. Persa nella sua testa non noto miku avvicinarsi pericolosamente al suo viso e con un gesto dolorosamente lento le pulizie le guance "scusa eri sporca, so cosa pensi ma se tu fossi lì con me domani potrei avere davanti anche un killer ma con te al mio fianco non troverei problemi se sono così felice e rilassata e perché sono al tuo fianco quindi perfavoree" disse per poi allontanarsi rendendosi conto della situazione. Rin acconsentì con un notevole rossore alle guance, acconsenti che miku giocasse con il suo cuore ancora, ancora, e ancora perché Rin è innamorata di lei ma miku era troppo accecata per vedere la ragazza bruciare per lei, come l'erba secca d'estate sotto il sole rovente~

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** [In partenza] ***


Erano le sei del mattino, davanti all'entrata del piccolo monolocale dove vivevano assieme Miku e la sua brigata, le giovani stelle dell'industria musicale erano pronte a partire; là a salutare i loro cari amici, altri due giovani Vocaloid, con i loro cuori artificiali pieni di gioia per il meritevole evento a cui Miku stava per partecipare : Utatane Piko ed Otomachi Una, Piko, dalle fattezze di un giovane adolescente, aveva capelli bianchi di media lunghezza contrassegnati da un lungo ciuffo appuntito che ondeggiava sul suo capo ad ogni minimo movimento. I suoi occhi, quello destro di un acceso verde Smeraldo e l'altro di un profondo blu cobalto, erano posati dolcemente sul suo caro combinaguai Len, che non faceva altro che starnutire per la sua maledetta allergia ai pollini che in Giappone durante la piena primavera scendevano da piante e fiori come gocce d'acqua che picchiano il suolo durante una violenta tempesta d'autunno, "Mi raccomando riportami un Souvenir" disse con voce piatta l'amico dal bianco capo mentre sorrideva; ricevette come risposta un "ma certo" soffocato da un debole starnuto. Una invece era una ragazza dalle fattezze molto minute, con la pelle chiara e soffice, come quella di un bambino, occhi azzurri come il cielo a mezzogiorno d'estate e capelli lunghi color Verde acqua radunati in due lunghe code di cavallo, in testa aveva sempre un piccolo cappello in stoffa del medesimo colore dei suo occhi, su cui erano raffigurati in modo stilizzato due occhi e una bocca; era la migliore amica di Rin, ed era a conoscenza della sua enorme cotta per Miku, e la aiutava sempre dandole consigli e soprattutto molto sostegno, credeva che in questa speciale occasione Rin avrebbe potuto dichiararsi a Miku, considerando la nuova atmosfera generata dalla settimana della moda, "Rin-chan, ne abbiamo già parlato ricordi? Questa sarà la tua occasione!" lo esclamò abbraciando la biona ragazza, che Miku spiava curiosamente con lo sguardo "Si, o almeno lo spero..." Rin era consapevole di quanto forte fosse il suo amore per Miku, ma aveva paura di sbagliare o rovinare il magico rapporto che tra le due si era stretto, "non fare quella faccia! Andrà tutto alla grande" rimproverò la ragazza, proprio come un'allenatore richiamava un giocatore nel momento di sconforto "E appena arriva non dimenticare di chiamarmi" concluse. "vi ringrazio infinitamente per tenere sotto controlla casa nostra mentre siamo via" sospirò Luka ai due, "nessun problema, ci fa piacere essere utili, non è così Piko?" "certo" "se inoltre avrete qualche problema non esitate a chiamarmi, risponderò il prima possibile... spero che per voi non sia una responsabilità troppo grande, avrei potuto chiedere a Gumi ma voi conoscete la casa di più rispetto a lei" spiegò quasi imbarazzata "lo abbiamo già detto non c'è nulla di cui ti devi preoccupare" Quelle parole la rasserenarono. "Bene....allora, chi sale in macchina con me?" A tali parole gli altri si lanciarono sguardi confusi "Di cosa parli?" domandò Meiko <> "EEEEH?!" la sorprendente reazione causò ansia tra i quattro privi di patente "Perchè non me lo hai detto prima?" esclamò con rabbia Meiko "L'ho fatto ma al posto di ascoltarmi, eri troppo occupata a scolarti quello schifoso sake" una risposta talmente fredda che inasprì ancor di più la soffocante tensione che si stava generando "Io voglio andare con la Senpai Luka!" pianse Len correndo verso di lei, che disse : "faremo ad estrazione" Mentre il gruppo decideva svogliatamente chi sarebbe salito in auto con chi, Piko e Una si scambiarono sguardi preoccuparti "arriveranno vivi?" Se lo domandavano, la loro testa ironicamente ripeteva solo ciò. "Abbiamo tutti scelto un numero, vediamo..." osservò Luka mentre premeva tasti alla rinfusa sul suo cellulare "ok, ecco qua..." puntò il suo indice contro gli altri : "Numero cinque, con Meiko" "sono io il numero quattro!" esclamò tragicamente Miku colpendo con sguardo truce Meiko"a quanto pare morirò prima di arrivare, molto bene" mormorò mentre fingeva di asciugarsi inesistenti lacrime dagli occhi, Meiko replicava all'ostile paglio di occhi blu che la scrutava con un dito medio "numero due, con me" "evviva!" Kaito mostrò evidente felicità e si posò con espressione provocante vicino a Luka "Numero uno, con me di nuovo" Rin sgranò gli occhi, era felice di non esser capitata nell'auto di Meiko, ma allo stesso tempo, era triste...non si sarebbe seduta durante il viaggio accanto al suo ardente amore, non avrebbe parlato con lei per tutto il viaggio, avrebbe voluto convincere gli altri a cambiare i posti ma ciò avrebbe fatto perdere semplice tempo agli altri, guardò tristemente verso il basso, finché non sentì un dolce "Rin-chan" alle sue spalle : Era lei, Miku, che posò la sua mano sulla sue spalla "avrei tanto voluto sedermi vicino a te..." Il volto di Rin diventò subito rosso, si voltò di scatto con le gambe tremolanti "eh, g-già..." 'Ma cosa sto dicendo, devo ricompormi' pensò, "Spero che staremo assieme una volta arrivate, tra un esibizione e l'altra" "Ma certo Rin-chan" "allora a dopo Miku" Non appena Il gruppo salì nelle rispettive auto, Piko e Una entrarono spensieratamente nel piccolo ingresso alle loro spalle. Non appena dopo 15 minuti dalla partenza, Miku si sentiva la testa scoppiare, Len le stava raccontavo cose prive di senso e Meiko stava guidando rabbiosamente, premendo con arroganza e aggressività il clacson dell'auto non appena un auto proprava ad avvicinarsi alla loro vettura "Miku hai voglia di leggere la Fan fiction che ho scritto su Hello Kitty?" "NO" Sonico era seduta sul lato vicino al finestrino mentre ouka la infastidiva, in realtà sonico non stava prestando attenzione alle parole offensive della ragazza ma più al bellissimo abito estivo di suzu, un abito nero e giacchetta. Suzu invece a differenza della modella era infastidita dal continuo indicare negozi di fuuri e le occhiate spaventose di Kitamura, la ragazza più piccola stava per fare scoppiare il suo vaso di pazienza, per fortuna la bella sonico stava serena sul finestrino. L'idea di incontrare miku e i suoi amici durante una giornata afosa è stata sia una condanna a morte che una bella idea, Sonico risplendeva in quei giorni, kitamura si vantava di ciò e si faceva un auto applauso felice di essere un genio. Quando videro il posto dove avrebbero dovuto incontrare miku la macchina rallentò. Ouka urlava entusiasta e cominciò a scalciare, subito sonico mise una mano sulla spalla di Suzu, era calda e confortante, le due si scambiarono uno sguardo di puro amore prima che una fuuri assonnata e affamata passasse e prendesse le due sotto braccio. Ora i due gruppi erano uno di fronte all'altro, miku e sonico si mossero per prendere la mano per salutarsi e come la prima melodia di un pianoforte che apre un concerto, come i primi raggi del sole all'alba

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** [Parole Ubriache] ***


Miku aveva capito in tutta la sua carriera che una giornata tranquilla non era nella vita di una Vocaloid, soprattutto quando ti ritrovi a studiare un testo di una canzone con la tua crush affianco che ti si avvicina pericolosamente troppo ogni volta che deve dire qualcosa. Per fortuna non era l'unica in questa situazione, anche Sonico, che era diventata in poco tempo sua amica si ritrovava ad arrossire fortemente mentre le mani di suzu l'aiutavano con la chitarra guidandola dolcemente alla sinfonia giusta. Entrambe erano innamorate delle proprie migliori amiche, entrambe si struggevano lentamente per loro ma mai l'avrebbero confessato. Sonico e miku oltre questo erano molto simili, la modella era dolce e carina, determinata e con tanta buona volontà, mentre miku era frizzante, allegra e accattivante (come dice sempre kaito). Hanno passato pomeriggi al luna park a mangiare zucchero filato come sere a guardare film strappalacrime, alcune volte erano riuscite ad organizzare uscite a 4 con Suzu e Rin. Tornato alla fredda realtà di ottobre, nella sala la confusione non era poca, infondo si poteva sentire i lamenti di Len poiché la sorella non faceva una mossa su Miku e, parole di Len, "tira fuori le palle rin e fai qualcosa è più uomo kaito di te", si narra che len venne colpito in testa da un vaso lanciato da una Rin furiosa. Intanto meiko, kaito e kitamura bevano a piu non posso controllati da una furi che stessa aveva bisogno di supervisione a meno che non volesse morire strozzata da del ramen e una luka esaurita alle 11 di mattina, meiko improvvisamente si alzò punto il dito verso me e rin e sonico e suzu, e nel suo stato ubriaco urlo"VIVA GLI SPOSI, SOMICO NIKU SONO SCOSI FLEVICE AHAAHA KTAMURA MA-KAITO FERAMOLO VUONE UDCERMI COJ UNA KATANA?" Esatto, kitamura sentendo ciò si alzò di colpo e aggredì la povera meiko mentre kaito urlava, con lo sguardo miku notò come luka prese una bottiglia e buttò giù il contenuto. Miku realizzo che questa collaborazione avrebbe portato solo morte e disperazione ma quando si giurò e vide Rin ridacchiare non poté che non benedire la cosa.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** [Stesso battito, stesso cuore] ***


Che i due gruppi erano ormai divenuti una sola cosa era ovvio, la forte compatibilità tra i giovani era arrivata anche ai fastidiosi paparazzi che Miku tanto odiava e che Sonico temeva, non appena venivano a conoscenza di qualcosa lo riportavano subito alle loro case editrici per farlo subito finire in copertina, per far godere i fan più accaniti, affamati di gossip sulle loro star preferite. A Rin sembrava di esser finita in un loop temporale : da quando erano tutti venuti a vivere nello spazioso motel di periferia per prepararsi per la settimana della moda, le sue attività quotidiane erano sempre le stesse, passava la maggior parte del tempo a visitare i negozietti li adiacenti assieme all'esuberante Furi, pronta ad assaggiare qualsiasi snack o bevanda che trovava in vendita, il piccolo Len, la silenziosa Suzu e la calma Luka, che, con dolcezza e flessibilità, fotografava tutto ciò che le suscitava attenzione; poiché Miku era indaffarata con le prove, riusciva a stare con lei solo durante l'ora di cena, dove, anche in quel caso, non riusciva a conversare molto a causa del solito osceno spettacolo causato da Meiko che, per colpa dall'alcol, sparava ad alta voce idiozie, sbraitando e blaterando, forzando Kaito a ballare con adosso quel poco che conteneva il suo pudore, riempiendo sempre vigorosamente il bicchiere del brillante manager Kitamura, che non rifiutava nè il drink, nè l'energia di quella donna piena di frizzante vitalità che intimoriva molto Sonico e Len. E così la bionda fanciulla si domandava se l'unico modo per poter uscire da questa routine ripetitiva fosse ricevere un bacio dalla propria amata, proprio come nelle più belle favole provenienti dall'antica Europa. Era seduta sul suo futon nella stanza che condivideva assieme al fratello, a gambe incrociate, indaffarata nello scrivere l'ennesima lettera che poi mai consegnerà alla mittente, "Rin-chan! Rin-chan!" Richiamò energicamente avvicinandosi alla sorella "Cosa vuoi?" Esclamò avvicinando al suo minuto petto il foglio su qui stava versando tutti i suoi più romantici pensieri "Ho finito di scrivere ieri sera una nuova parte della mia storia su Hello Kitty, ti andrebbe di leggerla?" Domandò "No, non ora, forse dopo" "Come vuoi tu! Vado ora a mostrarla a Luka" concluse uscendo dalla stanza lasciando aperta la porta. Lì nel corridoio stava passeggiando Suzu, non appena vide la porta della stanza dei gemelli aperta, forse per impulso o per desiderio, entrò, senza nemmeno bussare o chiedere permesso "è lei la persona a cui pensi sempre non è così? Hatsune Miku" mormorò avvicinandosi a Rin, che, spaventata dall'improvvisa intrusione sgranò i suoi occhi intimorita : " cos'è che hai detto?" Esclamò turbata dall'improvvisa apparizione di quel volto ormai noto "Ciò che è ovvio, tu vuoi dichiararti ad Hatsune" "E se anche fosse così?! C'è forse qualche problema?" Si alzò in piedi avvicinandosi a quell'indesidersto ospite che subito diventò ben accolto, Suzu subito la abbraccio, stringendola forte, "Cosa stai facendo!?" "Noi si che siamo simili, anche io, come te ho paura a dichiararmi, tutti pensano che io sia una persona forte, ma in realtà non lo sono" spiegò. In quel momento, gli occhi di Rin si riempirono di dolci lacrime, finalmente qualcuno viveva la sua stessa disperata situazione, non aveva mai conversato molto con Suzu e sapere proprio ora che anche lei era trafitta dal medesimo destino, la faceva sentire in pace con sé stessa, "Chi è tu ami?" Disse singhiozzando appena, Sonico fu la risposta, il suo cuore apparteneva all'imbranata ragazza dai capelli rosa. Mentre le due stavano vivendo un così intimo momento di pura confidenza, un ulteriore personaggio si aggiunse alla scena, avvicinandosi silenziosamente aspettandosi di poter assistere ad un qualcosa di diverso da ciò che i suoi occhi stavano ora percependo, si voltò velocemente correndo fuori dalla stanza, con grande pentimento, avrebbe preferito non aver mai visto quella scena; le due si accorsero "Hatsune ferma!" Urlò Furi, con tutta la forza che la sua stridula voce aveva "Cosa stai aspettando? Ha frainteso tutto, va da lei!" Continuò rimproverando l'altra che subito corse dietro Miku. Nulla fu però vano poiché lei si chiuse nella sua stanza ignorando la disperata richiesta di entrare da parte della sua amata.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** [Dramatic♡Drama] ***


[SIAMO VIVI SCUSATE PER L'ASSENZA DI NUOVI CAPITOLI DA 3 ANNI] Suzu si svegliò quella mattina e sapeva solo due cose, la prima è che aveva un gran mal di testa e la seconda è che il suo telefono era sparito. La ragazza si alzò dal letto sfatto e alla cieca cercava il telefono, ma con sua sfortuna lo trovò a terra scarico e morto . Era ancora truccata con il mascara ormai secco che le colava giù per gli occhi , si specchiò e il suo aspetto era orribile. Per quanto avesse dormito era lo stesso stanca, aveva fame ma non voleva mangiare, si sentiva triste, vuota e con il cuore in poltiglia. "DOON DOON" suzu si mosse per andare a vedere alla porta e li sull'uscio c'era Fuuri con in mano un sacchetto di muffin e due caffè in un altra. "Non rispondevi al telefono e so quello che è successo ieri" Fuuri entrò e andò verso la cucina dell appartamento. Prima che Suzu potesse dire qualcosa Fuuri l'abbraccio, in quel momento la  ragazza si sentì quasi sopraffatta fuuri le stava dimostrando solo normale conforto che però quasi le dimostrava la sua più grande paura: Sonico non l'amava e mai l'avrebbe fatto lei non era come miku, non era famosa o brava a cantare lei era semplice quasi patetica e in fondo doveva aspettarselo che accadesse. "Suzu perfavore devi fidarti di sonico lei ti ama ai solo frainteso non essere triste perfavore devi mangiare non devi buttarti giù" Suzu si staccò dalla bionda "tranquilla ho capito è tutto ok grazie mille per il cibo che ne pensi se dopo andiamo al parco ti va?" Fuuri annuì subito e le due sederono per mangiare , la bionda totalmente  all'oscuro che nella mente di suzu niente era ok e la rabbia accecava la vista della giovane. Perché... La vendetta chiamo e la sventurata rispose...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4019622