Wonder World

di junika
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri Spiacevoli ***
Capitolo 2: *** Il Salvataggio ***
Capitolo 3: *** Uno Stratagemma Vincente ***
Capitolo 4: *** Knight in Shining Armor ***



Capitolo 1
*** Incontri Spiacevoli ***


"Allora, qual è la nostra prossima tappa?

Kodai attese pazientemente che l'amica rispondesse alla sua domanda pur consapevole di non poter ottenere alcun tipo di reazione da quest'ultima.
L'attenzione di Tokage, infatti, era del tutto focalizzata nel consultare la mappa del parco divertimenti dispiegata davanti a sé, i suoi occhi scorrevano veloci su di essa incapaci di contenere quella stessa euforia con cui ella aveva attraversato il portone d'ingresso di "Wonder World" trascinandosi dietro la povera Yui, la quale ebbe ben poche possibilità di opporsi alla gioiosa frenesia da cui venne irrimediabilmente travolta.
In più di un'occasione, Setsuna rischiò seriamente d'inciampare sui propri passi, ciononostante, l'altra ragazza si limitó ad accennare un debole sorriso che si trasformò in una smorfia di rassegnazione quando le fu chiaro come avrebbero trascorso le loro prime ore di permanenza nel parco: se da un lato, una "certa persona" collezionó un numero considerevole di giri interminabili su di una montagna russa a tema giurassico, dall'altro, la sua accompagnatrice dovette adempiere all'igrato compito di convincerla a scendere dalla suddetta attrazione una volta raggiunto il limite massimo di sopportazione.
E l'intera scena, assimilabile all'atteggiamento di una madre dall'espressione perennemente austera alle prese con una bambina in vena di fare i capricci, attirò l'attenzione di chiunque si trovasse nelle mediate vicinanze.

"Lo sapevo, non avrei dovuto salire subito su "Raptor Roar!" - disse Setsuna rimpiangendo la scelta precedente - "adesso mi è impossibile scegliere qualcos'altro!"
"Ero psicologicamente pronta ad un' eventuale figuraccia da parte sua" - mormorò Kodai sottovoce- "sono grata alla mia espressività pressoché inesistente, si è rivelate una virtù indispensabile in questo preciso contesto"
"Eh? Hai detto qualcosa?"
"Nulla di importante"

Per tutta risposta, Tokage alzò appositamente la testa dalla mappa con aria infastidita da quel bonario commento di scherno, tuttavia, il semplice movimento del capo le costò molta più fatica di quanto si aspettasse.
Successivamente, anche il solo riuscire a reggersi in piedi divenne alquanto difficoltoso poiché, a causa di un improvviso malessere, tutto attorno a lei cominciò a girare vorticosamente.

"No" - sibiló lei debolmente cercando di rimanere immobile - "non di nuovo!
Devo...devo inventarmi una scusa qualunque per riposarmi, altrimenti Yui si preoccuperà!"

Nella completa Impossibilità di pensare in maniera lucida, la ragazza dai capelli verdi fallí nel tentativo di dissimulare una fitta talmente lancinante da provocarle un' evindente ghigno di dolore e così, in preda al panico, diede istintivamente una fugace occhiata alla mappa per cercare una soluzione al suo problema il più velocemente possibile.

"Io sto cominciando ad avere un po' di fame" - disse sperando nell'approvazione dell'amica
"In effetti, mi pare l'ora adatta per uno snack"
"Mi fa estremamente piacere sentirlo" - si affrettò a dire Setsuna - "ci sono una marea di cose deliziose che dobbiamo assolutamente assaggiare e..."
"... quand'è così, voi due potreste farci compagnia"

Entrambe le giovani eroine trasalirono a causa di quell' inaspettato invito giunto da una voce sconosciuta in grado di suscitare in Tokage un'altra sensazione sgradevole, un brivido le percorse tutta la schiena mentre osservava il lento sopraggiungere di due ragazzi le cui espressioni lascive non nascondevano affatto la loro disperazione nell'avere della "compagnia femminile".
Il più alto, un tizio con dei lunghi capelli bianchi, occhi rosso sangue ed un atteggiamento fin troppo da marpione, afferrò saldamente il polso di Kodai impedendo a quest'ultima di reagire in alcun modo.

"Ma tu guarda che creatura celestiale abbiamo qui~" - commentó lui in maniera viscida e disgustosa esattamente come, poco prima, aveva reso nota la sua presenza
"Lasciami subito." - ordinó Yui con aria meno intimidatoria di quanto sperasse
"Quanta ostilità, non si possono più nemmeno fare dei complimenti sinceri ~"
"Ehi, brutti idioti, smettete subito di importunarla!"- urlò l'altra ragazza furente di rabbia - "e non ho intenzione di ripeterlo!"

Sfortunatamente, le minacce della giovane peggiorarono soltanto la situazione: l'altro ragazzo, il quale non aveva ancora proferito parola, avanzò di qualche passo, si passó una mano fra i corti capellli biondi in un evidente gesto di stizza per poi fissarla con i suoi occhi violacei al puro scopo di provocarla silenziosamente affinché intervenisse a difesa dell'amica.

"Ti scongiuro Tokage, non prendere iniziative" - pensò Kodai sgranando gli occhi - "evita nella maniera più assoluta
usare il tuo Quirk per prenderli a pugni a distanza.
Evita di correre rischi inutili!"

Ella sperò vivamente che la diretta interessata ignorasse lo spirito combattivo e il senso di giustizia di cui Lizady si vantavan e, sebbene si ritenesse pronta a scatenare una rissa se fosse stata necessario, l'eroina in questione non avrebbe potuto fare molto nelle condizioni attuali.
E così, proprio quando la sua risolutezza nel voler difendere Kodai sembró iniziare a vacillare, un attacco fiammeggiante di dimensioni eccessive relativamente potente colpí in pieno  con precisione millimentrica il volto del ragazzo dagli occhi viola, il quale dapprima urlò spaventato nel venire investito da una vampata di calore improvvisa, dopodiché diede libero sfogo ad un vasto repertorio di volgarità del tutto inutili per spegnere il fuoco che gli stava bruciando i preziosi capelli biondi.
L'amico, non particolarmente turbato dagli eventi, scosse la testa con aria tanto annoiata quanto infastidita per poi
stringere nuovamente la presa sul polso di Yui.
Tale prepotenza, però, fu subito frenata nel momento in cui lui stesso si ritrovò a sussultare sul posto senza un valido motivo apparente.

"Qualcosa di appiccicoso mi ha appena frustato!" - bisbiglió in un impeto d'ira crescente - "chi osa prendersi gioco di me?!"

Il ragazzo dai lunghi capelli bianchi scrutó i dintorni con attenzione maniacale al fine di
identificare i colpevoli di quell'aggressione che, a suo dire, dimostrava una personalità infame e meschina di relazionarsi con le altre persone.

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Capitolo 2
*** Il Salvataggio ***


"Peccato per la pessima visuale, altrimenti non mi sarei fatto nessuno scrupolo ad immobilizzare una coppia di idioti come voi"- commentò una voce maschile con tono provocatorio

"Ciononostante, hai reagito abbastanza velocemente da trasformare una striscia di nastro adesivo in una frusta rudimentale" - fece eco una risposta alquanto austera
"Essere versatile con il Quirk è la mia specialità, eseguire attacchi distruttivi dalla lunga distanza con fuoco e ghiaccio la tua"
"Ritieni che io non abbia il minimo senso della misura?"
"Considerato come ci sia rimasto intrappolato dentro in una di queste "tattiche di combattimento", sono piuttosto sicuro di ciò che dico"

Kodai ascoltò lo scambio di battute quasi stranita dal fatto stesso di aver riconosciuto due voci familiari, le quali vennero percepite in maniera sempre più nitida con il lento sopraggiungere dei tanto sospirati "rinforzi" alle spalle di un'ignara Tokage, troppo scossa sia fisicamente sia emotivamente per prestarvi attenzione.
La fiammata improvvisa con tutto il caos da essa generato, però, la colse effettivamente alla sprovvista e, nel momento in cui il ragazzo dai lunghi capelli bianchi cominciò a guardarsi attorno muovendosi nervosamente a scatti come se stesse cercando qualcuno, la giovane abbassò la guardia poiché incapace di comprendere gli strani avvenimenti dinnanzi ai suoi occhi.

"Ma cosa sta succ...?"

Setsuna non riuscí ad esternare le proprie perplessità, il senso di vertigine ebbe la meglio su di lei al punto da perdere l'equilibrio per qualche minuto rischiando di farla cadere in avanti e svenire sul posto.
Tuttavia, ella evitò di toccare il suolo come la mappa del parco divertimenti scivolatale via dalle mani soltanto grazie all'intervento provvidenziale di un braccio dal caratteristico gomito voluminoso che le cinse lo stomaco con fermezza attirandola a sé.
Un leggero gemito di stupore sfuggí dalle sue labbra quando si accorse chi la stesse effettivamente sorreggendo.

"Spiacente di deluderti, ma entrambe le ragazze hanno già qualcuno che provvede a soddisfare ogni loro desiderio in materia di cibo"- disse Sero Hanta sfoggiando un sorriso beffardo - "Infatti, sono rimasto in fila quasi un'ora e mezza per comprare questa crepes deliziosa"

Il giovane squadrò il proprio interlocutore e, volendo assicurarsi che il suddetto avesse recepito il messaggio, non esitò a rimarcare nuovamente il concetto.

"Si tratta di uno dei tanti "oneri del mestiere", se capisci cosa intendo"

Ancora imprigionata nel suo abbraccio, Setsuna assistette alla scena con gli occhi sgranati, incredula da quanto lui potesse essere spregiudicato nelle proprie affermazioni.

"Come fa ad avere una faccia tosta tale da permettersi di mentire in maniera cosí spudorata ma rassicurante?" - pensó lei stordita dall'assurdità della situazione

Tokage continuò a rimuginare su quanto la sola presenza di Sero riuscisse a metterla a proprio agio, tuttavia, la debolezza fisica pregressa le impedí di reagire alle parole o alle azioni di quest'ultimo costringendolo Kodai ad intervenire per assecondare le insinuazioni del ragazzo, quasi a volerlo ringraziare di aver fermato l'amica dal mettersi nei guai.

"Setsuna, la tua golosità non rappresenta di certo un mistero per il tuo amorevole fidanzato " - commentò lei mentre provó nuovamente a divincolarsi

La diretta interessata avvampó dell'imbarazzo né fu in grado di nasconderlo perché lui, con tutta la nonchalance di cui era in grado, porse il cibo alla ragazza, la quale lo accettò senza alcuna remora.
Rimase incantata a fissare la crepes che teneva fra le mani per una manciata di minuti, dopodiché un rantolo di dolore la costrinse ad alzare gli occhi davanti a sé: Todoroki, dopo aver raggiunto Yui a passo spedito e con stampata in faccia l'espressione più intimidatoria possibile, afferrò con forza la mano del ragazzo dai lunghi capelli bianchi obbligandolo di prepotenza a mollare la presa sul polso della giovane.

"Hai cinque secondi per sparire dalla mia vista se non vuoi sperimentare in prima persona perché mi chiamano "Hand Crusher" - sentenziò lui attirando la ragazza più vicino a sé afferrandola da un fianco

Kodai rimase alquanto perplessa da quel commento totalmente fuori luogo, riflessione che si rivelò quanto mai azzeccata nel preciso istante in cui, con la coda dell'occhio, ella intravide Sero mettersi una mano davanti al viso scuotendo la testa con evidente rassegnazione.

"È senza dubbio il salvataggio ad opera di un presunto "Cavaliere dell'armatura scintillante" più strano in cui sia stata mai coinvolta"- sussurrò Yui senza alcuna pietà

Il suddetto commento, in verità, provocò delle reazioni nell'animo di Todoroki e, se dietro alla sua usuale espressione imperscrutabile fosse impossibile da notare, un progressivo senso di panico cominciò a prendere il sopravvento in lui.
In quanto auto-proclamatosi portatore sano di disgrazie per le mani altrui, riteneva che il suo modo d'agire fosse stato il più adatto non solo a salvare la "damigelle in difficoltà", ma anche di partecipare alla messinscena fingendosi pure lui un "fidanzato presunto".

"Non sto risultando abbastanza credibile ai fini di questa farsa a quanto pare" - rifletté lui lievemente preoccupato - "devo correre ai ripari prima di mandare tutto all'aria"

E così, al puro scopo di evitare di intralciare quella situazione sempre più assurda, il ragazzo pensò bene di sollevare con lentezza la mano sinistra della giovane baciandola dolcemente.

"Non ne ho la certezza ma ho il sospetto che abbia sentito la mia lamentela di poco fa"- disse disse lei sperimentando in prima persona gli "effetti collaterali" della piccola bugia che aveva contribuito a fomentare.

L'arrivo dei ragazzi della 1-A congiunto al loro atteggiamento protettivo nei confronti delle giovani rovinó tutti i piani dei due individui tanto desiderosi di compagnia femminile, i quali si innervosirono non poco sia per il fallimento nell'approccio alle eroine sia per il danno d'immagine subito.

"Maledetti infami" - urlò quello andato parzialmente a fuoco- "è illegale usare i Quirk in pubblico!"
"Abbiamo un esperto in legge fra noi" - commentò Hanta con malcelata ironia - "ed avresti pure ragione se io e il mio amico non fossimo in possesso di una Licenza Provvisoria"
"In altre parole, piena libertà d'intervento per difendere chi ha la sfortuna di incontrare degli scarti umani come voi" - enfatizzò con veemenza Shouto
"Rimpiangerete la vostra arroganza!" - ribatté il tizio con i lunghi capelli bianchi
"Rimpiangere? Voi sí che vivete in un mondo fantastico scollegato dalla realtà" - Sero parló con evidente sarcasmo nella voce- "pensate davvero che mi lascio spaventare da due idioti che si divertono ad importunare le ragazze?
Vi conviene ecclissarvi all'istante se non volete pentirvi delle vostre scelte sbagliate!"

La sua parlata perentoria congiunte alle continue occhiate inquisitorie di Todoroki furono sufficienti ad instillare nei tizi in questione un terrore tale da farli scappare a gambe levate il più velocemente possibile senza guardarsi indietro.
Kodai tirò un lungo sospiro di sollievo nel vederli allontanarsi mentre Tokage l'osservazione l'intera scena con relativo distacco, presa com'era da considerazioni di ogni tipo riguardanti unicamente il ragazzo che di fatto l'aveva appena salvata

"Il tempismo non sarebbe dei migliori, tuttavia, intimidire quei due con quella voce roca lo ha reso inaspettatamente attraente ai miei occhi" - pensò lei con leggera vergogna

La ragazza indugió nel proprio silenzio quasi sorpresa da questa sua considerazione fino a quando anche lo stesso Todoroki manifestó una certa incredulità riguardo ciò che aveva sentito poco prima.

"Hai preso lezioni da Bakugou su come minacciare le persone per caso?" - chiese lui con genuina curiosità
"In realtà, ho imparato da autodidatta dopo aver trascorso parecchio tempo in sua compagnia"- scherzó lui ritornando a parlare con il suo tipico tono allegro

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Capitolo 3
*** Uno Stratagemma Vincente ***


La fuga precipitosa dei due piantagrane si riveló un atto d'eroismo non privo di conseguenze inaspettate.
Lo sfoggio di attacchi ad ampio raggio di Todoroki e le minacce tutt'altro che velate di Sero, infatti, crearono un discreto scompiglio fra i visitatori del parco divertimenti, i quali protestarono animatamente contro i suddetti poiché colpevoli, a detta loro, di aver rovinato il clima spensierato che permeava il luogo.
Davanti al rischio concreto di passare dalla parte del torto a causa delle proprie azioni, i ragazzi si allontanarono il più possibile dagli sguardi inquisitori delle persone lì presenti trascinando via sia Tokage sia Kodai da un'altra situazione altrettanto complicata.
Percorsero un paio di metri senza una metà ben precisa fino a quando notarono come l'area picnic fosse scarsamente affollata e, di conseguenza, si potesse effettivamente sfruttare l'ombra di uno dei alberi presenti nella zona per permettere alle ragazze di riprendersi appieno da quando appena accaduto.

"Dov'erano tutti questi presunti "tutori della quiete pubblica" fino a qualche minuto fa?"- commentò sarcastico Sero -"sarebbe stato ironico farci buttare fuori!"
"Nessuno ha compreso il pericolo che entrambe stavano correndo, a quando pare"- ribatté Todoroki alquanto stizzito
"Continuare a lamentarvi di non essere stati presi sul serio in quanto aspiranti eroi è perfettamente inutile" - li interuppe lapidaria Kodai osservandoli in disparte

I due ribollivano ancora di rabbia, tuttavia, se il primo si rassegnò a contestare ancora il pessimo trattamento ricevuto con un sospiro sconsolato, il secondo si girò in direzione della giovane, la cui usuale inespressività venne sostituita per qualche istante da un leggero sorriso e un tenue rossore delle guance.

"Grazie" - disse con sincera gratitudine - "ho più di un motivo per esservi riconoscente"
"Il salvataggio è perfettamente riuscito perché tutti abbiamo adeguatamente alimentato la nostra farsa"

Le parole di Shouto, oltre a suscitare un sussulto di sorpresa in lei per il suo totale coinvolgimento nella "recita" di poco prima, le strapparono una risata sommessa che non si vergognó di nascondere.
Dopodiché, il suo viso si fece improvvisamente cupo quasi come se avesse ricordato qualcosa di cui non doveva in alcun modo dimenticarsi.
In preda al panico, inclinó la testa di lato nel tentativo di scorgere la propria amica rimasta in silenzio fino a quel momento.

"Setsuna, tu come ti sen...?

Yui non terminó la domanda considerato come la risposta le parve piuttosto evidente in quanto Tokage era intenta a mangiare con soddisfazione la sua crepes standosene avvinghiata allo stesso braccio con cui Sero l'aveva dapprima trattenuta e successivamente sorretta.

"Hai intenzione di lasciarlo andare prima di staccargli un braccio?"- domandò titubante Kodai
"Neanche per sogno"
"Ricordarti che lui non è in grado di ricomporsi come fai tu"

La diretta interessata evitò di controbattere poiché impegnata non solo a gustarsi ciò che rimaneva dello
snack, ma soprattutto a stringersi ancora di più contro al ragazzo.
Quest'ultimo, peró, in totale buona fede, diede un'interpretazione sbagliata al suddetto gesto.

"Quell'incidente deve averla turbata molto"- si ritrovò a pensare lui

Completamente ignara di tale supposizione, Setsuna sarebbe di certo stata concorde nel ritenere la precedente esperienza disgustosa, ciononostante, essa non rappresentava la motivazione principale di quel comportamento sempre più sospetto.
Le sue condizioni di salute parvero leggermente migliorate: la testa le girava meno, il senso di vertigine e la nausea erano diminuiti, tuttavia, non credeva di potersi reggere in piedi con le proprie gambe.
Quindi, nel tentativo di ingannare Kodai circa lo stato pietoso in cui versava, decise di sfruttare l'inconsapevole collaborazione di Sero, divenuto una sorta di "stampella umana" dalla quale niente e nessuno poteva separarla.

"Finché rimango qui, non esiste che vada in giro da sola!"- protestó d'un tratto la ragazza
"Non vorrai costringere entrambi a trascorrere il resto della giornata con noi, vero?"

Yui temette il ripetersi della scenata avvenuta davanti alle montagne russe e l'apparente tranquillità di Tokage non lasciava presagire nulla di buono.
Hanta
Sero, circondato suo malgrado da un pesante clima di tensione fra le due, quasi non percepí gli occhi di Setsuna fissi su di lui già da diversi minuti, un paio di iridi verde scuro a cui prestò finalmente attenzione soltanto quando fu lo stesso Todoroki con un gesto pressochè impercettibile a suggerirgli di guardare verso il basso.

"Io avrei una piccola questione da sottoporti"- traspariva un inquietante mix di speranza e malizia nella voce- "continueresti a fingere di essere il mio "pseudo" fidanzato per il resto della mia permanenza a "Wonder World?"

Tale richiesta spiazzó in egual misura gli altri tre.
Kodai, allarmata, spalancó la bocca in una smorfia teatrale di incredulità malcelata, Todoroki cominciò a rimuginare su quanto una bugia potesse sfocciare in autentico romanticismo, mentre Hanta riuscí a mantenere un certo contegno sebbene fosse stato preso alla sprovvista da quella domanda.
Rimase immobile, perso negli occhi di Tokage, sicuro di non averne mai visti di così meravigliosi in tutta la sua vita.
Essi, però, brillavano di una strana luce, quasi come se, in maniera silente, lei lo stesse supplicando di assecondare quell'assurda pretesa.

"La disperazione sta parlando a suo nome, ha bisogno d'aiuto"- penso preoccupato il ragazzo senza distogliere lo sguardo a lei

L'istinto da aspirante eroe lo spronó a non sottovalutare quella supplica e, di qualunque cosa si trattasse, lui avrebbe fatto il possibile per alleviare le sofferenze che affliggevano la giovane.

"Ho dimostrato di essere particolarmente adatto al ruolo, no?"- disse scherzosamente Sero

Con quella risposta affermativa, seppur sottintesa, egli ottenne in cambio un sorriso raggiante da parte di lei nonché un'espressione allucinata da Yui che non si capacitiva del perchè Sero continuasse a fomentare quello che, a suo dire, appariva solo come un capriccio.
Shouto, invece, ebbe la netta sensazione di aver intravisto per un piccolo istante una smorfia di leggera ansia, la stessa con cui lui veniva attentamente squadrato ogni qualvolta Hanta si accorgeva dei suoi tumulti interiori.

"Deve esserci qualcosa che non va con Tokage, ecco perché ha accettato l'offerta senza battere ciglio"-ragionó mentalmente lui per poi aggiungere- "se le cose stanno così, dovrò impegnarmi a fornirgli tutto il supporto possibile"

Il ragazzo fece un respiro profondo, dopodiché con la sua abituale faccia inespressiva si rivolse a Kodai.

"Sembra proprio che quei due abbiano bisogno di intimità, come noi due del resto" - commentò lentamente guardando la ragazza dritta negli occhi
"Da quando siamo diventati il terzo incomodo della "coppietta" là giù in fondo?" - chiese sarcasticamente lei
"Una manciata di minuti" - la serietà con cui rispose fu alquanto disarmante, così il repentino cambio d'argomento-"il loro iniziare a flirtare metterà a disagio chiunque nelle immediate vicinanze, ma il tuo "Cavaliere dell'armatura scintillante" potrebbe liberarti da questa tortura con estrema facilità"

Kodai si prese alcuni minuti per riflettere sul da farsi, ovvero continuare a mantenere il proprio atteggiamento iperprotettivo nei confronti di Setsuna oppure distrarsi dalle proprie preoccupazioni per un paio d'ore in allegria assieme a Todoroki.
A discapito dell'incontro spiacevole di ormai alcune ore fa, la ragazza non vide nessun peggioramento nella salute dell'amica, l'unico comportamento tanto sospetto quanto anomalo consisteva in quel suo insistere a voler stare avvinghiata a Sero.

"In fin dei conti, è in buone mani" - rifletté la ragazza osservandoli distrattamente da lontano

Ella si ritrovò addosso la pressione di chi doveva necessariamente dare una risposta al proprio interlocutore in attesa, il quale aspettó in rispettoso silenzio l'evolversi di quella situazione di stallo.

"Se desideri ardentemente trascorrere del tempo con a me, non opporró resistenza" -disse lei abbozzando un sorriso- "andiamocene dovunque tu voglia"
"Hai qualche richiesta in particolare?"
"Ti scongiuro, teniamoci alla larga dalle montagne russe giurassiche!
Le ho già sperimentate....diverse volte..."

Più che intenzionato a rispettare il desiderio di Kodai, Todoroki esortò la giovane a seguirlo ed i due si avviarono verso una destinazione ignota lasciandosi alle spalle una Tokage trionfante per la perfetta riuscita del suo "malefico" piano,

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Capitolo 4
*** Knight in Shining Armor ***


Dire che Tokage non fosse estremamente compiaciuta da quegli sviluppi alquanto favorevoli sarebbe stato riduttivo.
Ignorava cosa Todoroki le avesse effettivamente proposto, ciononostante, osservarlo allontanarsi in compagnia di Kodai portó a compimento il suo diabolico piano, ovvero rimanere da sola assieme a Sero.

"Il mio inganno degno di un'autentica Villain si è rivelato un successo su ogni fronte, anche quelli difficilmente prevedibili"- sogghignó lei vantandosi

Il solo fatto che la giovane trovasse le energie per fantasticare sulla malvagità latente insita in lei poteva ritenersi sintomo di un ulteriore miglioramento delle sue condizioni di salute, tuttavia, risultava assai complesso attribuire il merito di tutto ciò alla crepes divorata in precedenza oppure al supporto fornitole dalla propria "stampella umana" troppo gentile ed affascinante per anche solo considerare l'ipotesi di separarsene.
Di contro, la persistenza della suddetta nel voler restargli appiccicata, suscitò in Hanta un moto d'orgoglio complicato da minimizzare avendo a distanza ravvicinata forse una delle ragazze più carine su cui ebbe la fortuna di posare lo sguardo.

"Conosco qualcuno che, vedendomi in una situazione del genere, mi invidierebbe con infinita veemenza" - pensò lui riferendosi a Mineta - "ma adesso, ho ben altre questioni da sistemare"

A mente fredda, Sero giunse alla conclusione che il disagio di Tokage non fosse per nulla collegato alla disavventura precedente ma derivasse, probabilmente, da una problematica più profonda e radicata al momento ancora ignota.

"Possiede quella determinazione negli occhi tipica di chi si ostina a combattere le battaglie personali da sola"

Egli continuó imperterrito a rimuginare su quale potesse essere il modo corretto di approcciarsi all'argomento senza urtare la sensibilità della diretta interessata, sebbene venne prontamente riportato nel mondo reale da una voce alquanto desiderosa di attirarne l'attenzione.

"Sero, la fila sta andando avanti! Non voglio rimanere indietro!" - urlò Setsuna invitandolo a darsi una mossa
"Perdonami, ero sovrappensiero" - si scusó lui
"Oh, posso immaginare a cosa stessi pensando"
"Sií un po' più precisa con determinate insinuazione, ti prego"
"Sai com'è, vorrei sapere se il mio "fake boyfriend" fantasticasse su un'altra mentre trascorre del tempo con me"
"Percepisco della gelosia" - commentò con ironia il giovane
"Complimenti per l'intuito, tesoro" - si affrettò a ribattere lei

La loro conversazione, partita in maniera innocente, si trasformò quasi immediatamente in una sorta di flirt dai toni pesante e fuori luogo dei quali non sembrarono accorgersi.
Ovviamente all'orecchio di un ascoltatore esterno quei dialoghi suonavano parecchio imbarazzanti, tuttavia, essi rappresentano un piccolo prezzo da pagare per incentivare Tokage a salire sul trenino che attraversava tutta "Wonder World"
Tale conquista, però, Sero dovette sudarsela poiché la giovane lo supplicó di ritornare sulla famigerata montagna russa a tema giurassico, eventualità prontamente scongiurata grazie ad una proposta piuttosto audace.
Preoccupato dal suo costante colorito pallido, infatti, la esortò a scegliere qualcosa di meno stressante con la promessa di "intrattenerla" nei modi più disparati come dimostrato da quello scambio di battute intriso di velati doppisensi.
Inoltre, nelle più rosee aspettative, si sarebbero verificate le condizioni ideali affinché lei, messa a proprio agio, gli confidasse il suo malessere.
Alla fine, Setsuna apparve tanto divertita quanto impaziente di sperimentare il viaggio in treno al punto da farle sperare che anche Kodai, ovunque si trovasse, potesse trascorrere qualche ora di spensieratezza.
Nel frattempo, mentre vagava per il parco in cerca di una metà, né la sopracitata eroina né tantomeno Todoroki avevano ancora proferito parola dopo essersi congedati da Sero e Tokage, atteggiamento decisamente poco anomalo considerato il carattere di entrambi.
Eppure, Shouto stava fingendo una tranquillità apparente poiché impegnato a districarsi in un nuovo dilemma esistenziale riguardante una momentanea "inadeguatezza" nel compiacere la "damigella in difficoltà" accanto a lui.

"La fase iniziale della strategia sembrava promettente, ora mi trovo impreparato" - pensò Shouto perplesso

La diatriba interiore con sé stesso durò almeno una mezz'ora abbondante e terminó soltanto nell'istante in cui Kodai, lanciando un' occhiata furtiva al ragazzo, percepí la celata difficoltà del suddetto a mantenere credibile l'ormai famosa farsa.
Così, allo scopo di alleviare un minimo quella sofferenza, lo strattonó leggermente per la giaccia affinché la guardasse, azione di cui Todoroki si rese subito protagonista.
Non appena si girò, fu colto alla sprovvista da un paio di iridi cerulee che lo fissarono con austera intensità, dopodiché la giovane indicò in lontananza l'unica attrazione capace di rivaleggiare con "Raptor Roar" sia per dimensione sia per imponenza.

"Vorresti salire sulla ruota panoramica?"
"Sì" - mormorò timidamente- "non sono in vena di attività troppo movimentate"
"E sia, ogni tuo desiderio è un ordine"

Detto ciò, un Todoroki riconoscente e altrettanto sollevato protese un braccio in avanti, un gesto istintivo per il quale Kodai si sorprese fin da restarvene sconcertata.

"Dovresti evitare di proporre certe cose vista la brutta nomea che "Hand Crusher" si porta dietro"
"Sono nel bel mezzo di un conflitto d'interessi, in effetti" - commentò serio il ragazzo per poi aggiungere - "tuttavia, sei troppo incantevole perché nessuno ti prenda per mano"

Shouto capí troppo tardi le possibili implicazioni sentimentali di una frase simile, eppure, non disdegnó affatto l'opportunità di ammirare Yui arrossire vistosamente, una visione di rara bellezza che rischió di provocargli una combustione spontanea del suo lato sinistro.
La ragazza, in balia di emozioni contrastanti, esitó qualche istante a accettare l'offerta: non dava alcun credito alla fantomatica maledizione millantata da quest'ultimo, temeva maggiormente la totale impossibilità di prevedere cosa sarebbe successo di lì a poco.

"Oggi sono in vena di compiere azioni temerarie" - mormoró lei afferrando la mano di Todoroki
"Se ti può consolare, pure io sto sperimentando il brivido di agire senza riflettere" - commentò lui ancora frastornato

I due si accinsero a raggiungere con passo spedito, la ruota panoramica un'enorme struttura circolare adornata da una ventina di piccole cabine chiuse dalla forma tondeggiante di diversi colori e dotate di piccole finestrelle.
Presero posto dentro una di esse, l'uno di fianco all'altra senza mai sciogliere l'intreccio delle dita fra le loro mani.
Entrambi conteplavano il panorama esterno in religioso silenzio accompagnati dal movimento quasi impercettibile della struttura, nonostante Todoroki sembrasse molto più interessato a colei che aveva di fianco.
Arrivato a quel punto, nemmeno lui sapeva se stesse ancora recitando o meno, tuttavia, conoscerne la risposta era pressoché irrilevante in quanto totalmente ammaliato dalla giovane eroina.
Tale fascinazione non offuscó il suo giudizio nel constatare come Kodai fosse in un perenne stato di tensione, condizione resa realmente eclatante nel preciso istante in cui ella sussultó allarmata al suono di una notifica del cellulare.
Con una reazione istantanea controlló il telefono, ma una volta compresa la natura del messaggio appena ricevuto, l'ansia provata in precedenza si trasformò in un'espressione mesta piena di rassegnazione.

"Nemmeno la tua naturale indole imperturbabile riesce a mascherare ciò che ti turba"
"Tu sei proprio la persona più indicata per farmi la predica, vero?"- domandò retoricamente la giovane con malcelato sarcasmo
"Qualunque sia la mia opinione, farei comunque la figura dell'ipocrita e finirei in una situazione spinosa"

Yui sospirò tristemente per poi decidere di reprimere l'orgoglio rispondendo alla domanda implicita del ragazzo,

"Quando una persona a cui tieni non si fida più di te, dubito che ci si possa sentire felici"
"E Tokage ha un valido motivo di comportarsi così nei tuoi confronti?"
"Negli ultimi mesi, abbiamo litigato spesso a causa di alcuni "problemi di salute" che la riguardano"
"Ora mi spiego tutta quell'insistenza nel evitare di separarti da lei"

Stavolta fu Kodai a rimanere spiazzata dal commentò del suo interlocutore, sebbene si aspettasse una considerazione del genere.

"Quanto è grave?"- chiese d'un tratto Shouto con tono severo
"Abbastanza da farmi agire da perfetta ingenua" - si sfogó la ragazza- "venire qui a "Wonder World" avrebbe dovuto confortarla, invece è andato tutto storto!"
"Ti riferisci a..."
"Prima appaiono due idioti che provano a molestarci, poi lei si interstardisce con questa storia del "fake boyfriend!"
"Perché si comporta sempre da incoscente!"

Soltanto dopo quell'ultima amara esclamazione, Kodai alzó la testa di scatto lasciando trasparire in un unico sguardo rivolto verso Todoroki tutta la propria rassegnazione per il presunto fallimento in qualità di migliore amica.
La scena spezzó il cuore del ragazzo, il quale le strinse istintivamente ancor di più la mano mentre posò l'altra delicatamente sul viso della giovane.

"Smettila di sminuire la forte amicizia che vi lega" - disse con voce calma
"Mi è difficile farlo"
"Credimi, non potrebbe essere in mani migliori in questo momento"
"Cosa intendi dire?"
"Sero ha intuito ci fosse qualcosa di strano con Tokage ed ha voluto prendere l'iniziativa" - le spiegó rassicurante - "lui potrebbe essere l'unico in grado di farla ragionare"
"Ne sei assolutamente certo?"
"Ho piena fiducia nelle sue capacità, parlo per esperienza"
"Spero davvero che tu abbia ragione"
"Sa essere molto persuasivo"
"Ti ringrazio, "Hand Crusher" - disse Kodai soavemente abbozzando un tenue sorriso - "o forse dovrei dire "Cavaliere dell'armatura scintillante"
"A cosa devo questo repentino cambio di soprannome?" - domandò perplesso Shouto
"Una piccola gratifica per aver tentato di consolarmi meglio di come mi hai salvato poche ore fa"

Todoroki si lasció scappare un timido sorriso ormai consapevole che il suo precedente atto di cavalleria gli sarebbe stato rinfacciato in più di un occasione per molto, molto tempo.

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