Are you blind or what?

di Fefs
(/viewuser.php?uid=1225905)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


"Steve e Nancy,chi se lo sarebbe mai aspettato?"
"Lui è ridicolo,prima fa l'idiota con tutte e poi si fa infinocchiare da quella li"

Tipico inizio di mattinata all'Hawkins High School. I poveri cuori infranti da Steve Harrington lo guardavano in lontananza abbracciato alla sua Nancy Wheeler, mentre elargivano commenti poco carini sulla coppia. Trattenni a stento una risata e abbracciai da dietro le due ragazze che continuavano a dire cattiverie tra di loro, facendole sobbalzare. 

"Hey,capisco che è dura prendere un enorme palo dal Fantastico,Sexy,Inimitabile Steve Harrington ma...non bisogna essere cosi cattivi,non credete?"
"Oh Hopper,no...noi non.."
"Si si,tranquille...non volevate. Adesso se non vi dispiace,perché non trovate un altro posto e sloggiate di qui?"

Sfoggiai un enorme sorriso,strizzando gli occhi e le due si dileguarono in fretta; scossi il capo per quanto fossero quasi tutte oche in quella scuola e recuperai alcuni dei libri che mi sarebbero serviti. Uscivamo appena da un anno assurdo, a differenza degli altri cittadini di Hawkins che erano ignari di tutto; ma salvare un ragazzino da un mondo parallelo non è cosa da tutti i giorni, eppure certe volte invidiavo la spensieratezza degli altri che allo scuro di tutto rimanevano nei loro pensieri frivoli e tranquilli.
L'immagine del demogorgone che aggrediva il mio migliore amico ancora mi faceva venire i brividi, ma scacciavo via i pensieri e cercavo di focalizzarmi su altro, se non fosse che anche io, segretamente, sin dalla tenera età delle elementari ero perdutamente innamorata di Steve Harrington, lo stesso Steve per cui l'intera scuola moriva, lo stesso Steve che era il mio migliore amico già da quando eravamo nella pancia delle nostre rispettive madri. La nostra era una di quelle amicizie destinate a nascere; mia madre da bambina aveva avuto la fortuna di trovare la sua migliore amica proprio di fronte casa e da allora non si erano mai separate, nemmeno nel momento preciso in cui si erano recare a distanza di qualche ora,in ospedale a partorire. 

"Heeeeeey Effe!"
"Harrington...Nancy"

Non li degnai di uno sguardo,non perché fossi presuntuosa e nemmeno perché non sopportavo di vederli insieme ma si, non sopportavo di vederli stretti a sbaciucchiarsi ed era difficile per me perché per quanto ci provassi a ritenermi indifferente  non ci riuscivo, nonostante io adorassi Nancy.  Quindi mi fingevo super felice per la coppia, soffrendo silenziosamente come Jonatan Byers,che mi aveva appena affiancato guardandomi sconsolato.
Gli diedi una leggera spallata e mi misi sotto braccio, non era da tutti abbattere un demogorgone insieme quindi diventare amici era inevitabile; mentre i due piccioncini camminavano avanti a noi sospirai dandogli un pizzico.

"Hey, mi dispiace che sia finita cosi"
"Anche a me per te!"

Facemmo entrambe spallucce e ci sorridemmo di cuore.

"Il tuo piccolo fratellino?"
"Oh Will sembra stare meglio, spero solo che sia tutto finito"
"Oh perché? Non ti è piaciuta un po di azione in questo noiosissimo paesino?"

Scoppiammo a ridere destando l'attenzione dei due fidanzati che ci guardarono perplessi. Spesso sembrava quasi che la complicità tra me e Jonathan desse fastidio ai due, ma forse era solo una mia impressione.

"Possiamo ridere anche noi?"
"Uh? Niente che possa interessarti capellone,roba da ruote di scorta"

Feci spallucce e Byers rise sotto i baffi, gli feci l'occhiolino e li salutai nel tentativo di avviarmi verso la mia classe. Non volevo sembrare scontrosa o antipatica, ma tralasciando il mio "amore impossibile" mi sentivo anche un po messa da parte da Steve,quindi meno ci stavo a contatto meglio era. Purtroppo però la nostra amicizia veniva al di la di tutto, ce lo eravamo promessi da bambini, quindi per quanto lui non voleva separarsi da Nancy, la salutò promettendole di vedersi a mensa e mi corse dietro. 

"Hey Rossa,che ti prende?"
"Uh?niente perché?"

Inarcó un sopracciglio arricciando le labbra su un lato,poi incroció le braccia e rimase li a fissarmi per un po'. Odiavo quando aveva quell'espressione inquisitoria perchè purtroppo lo trovavo dannatamente carino e non riuscivo a resistere quindi cercavo di trovare qualche risposta credibile ma finivo sempre per dire cose di cui mi pentivo. Evitai il suo sguardo e cercai di continuare a camminare ma mi bloccó per le spalle; rimasi con la testa bassa e sospirai.

"Cosa vuoi?"
"Ruote di scorta? In che senso?"

Non avrei mai e poi mai detto a Steve come mi sentivo realmente è perché avevo detto quella frase ma sapevo anche che dovevo dirgli una mezza verità o mi avrebbe scoperta miseramente. Lo guardai seria e i suoi occhi come al solito mi imbambolarono, cercai di deglutire per idratare la mia gola ormai secca e mi feci coraggio.

 

"Mi sento messa un po da parte ma...HEY! Lo capisco sai? Ora hai altre priorità e io..."
"Mi dispiace,io...mi sento un idiota, scusami se ti ho fatto sentire così"
"Uo...come scusa? Mi stai per caso dando ragione?"

Era un evento più unico che raro che Harrington mi desse ragione su qualcosa, testardo com' era, ma proprio in quel momento mi stava chiedendo scusa e riuscivo a leggere nei suoi occhi che lo pensava davvero. Mi ritrovai per un secondo spiazzata e per quanto cercassi di dire qualcosa rimasi totalmente in silenzio.

"Si Signorina Hopper, sono consapevole di aver sbagliato...ho passato molto tempo con Nance e ti ho dedicato poco tempo, non va bene...posso rimediare?"
"Oh be...oggi è giovedì quindi...serata cinema da te?"

Mi sorrise e poi assunse un aria corrucciata e triste, sapevo che stava per dirmi di no, cosi feci un mezzo sorriso e feci spallucce.

"Non importa,lascia stare"
"Fefs andiamo...scusami! Ho promesso a Nancy che l'avrei accompagnata alla cena con i genitori di Barb.."
"Si, certo, figurati.. ora se non ti dispiace,vorrei andare in classe"

Cercai di sembrare il più disinvolta possibile ma la delusione mi si leggeva in faccia, uno dei miei difetti era quello di essere un libro aperto, espressivamente parlando.

"Andiamo Rossa, hey...non fare cosi ti prego! Io mi faró perdonare, promesso!" 

Alzai il pollice quasi come per dire "seh ci conto" e entrai in classe prendendo posto, Nancy non aveva ancora superato la perdita di Barb ed era del tutto comprensibile, io avevo subito molte perdite ma tendevo a reprimere tutto,mostrandomi forte,lei invece non riusciva ad andare avanti, sembrava quasi ossessionata e io ero davvero preoccupata per lei. Guardai fuori dalla finestra nel tentativo di reprimere i miei pensieri, il sole filtrava tra i rami di un albero in cortile, alcuni ragazzi continuavano ad entrare sorridenti,ignari di tutto ma la mia attenzione fu catturata da un auto che arrivó nel parcheggio sfrecciando. Non era possibile. Cercai di capire se i miei sospetti erano fondati ma il prof entrò in classe e non riuscii più a concentrarmi sulla finestra.

Durante il cambio delle ore, Steve cercó più volte di raggiungermi per parlare ma riuscii a defilarmi ogni volta con una scusa. Non volevo mantenere il punto, era pur sempre il mio migliore amico, ma avevo bisogno di stare un po per conto mio, avevo un segreto troppo grande da portarmi dietro rispetto agli altri e non era per niente facile. Verso ora di pranzo mi allontanai dalla mensa per andare in giardino, avevo bisogno di pace e serenità o almeno era quello che mi auguravo ogni volta. Mi sedetti all'ombra dell'albero che avevo fissato in mattinata e indossai le cuffie; Total Eclipse of the heart di Bonnie Tyler risuonava nelle mie orecchie mentre malinconica guardavo Steve in mensa,abbracciato a Nancy.

"Sei patetica! Potevi dichiararti prima della fioritura di Nancy e ora saresti al suo posto"

Mi portai le gambe al petto e ci poggiai la testa sopra, cercai con tutta me stessa di reprimere quella rabbia che mi stava per portare alle lacrime ma sobbalzai all'istante.

"Hey Fefs...tutto bene?"

Jonatan mi sorrideva dall'alto e ricambiai annuendo, gli feci segno di sedersi e con i suoi modi impacciati si accomodò accanto a me offrendomi uno dei deliziosi Sandwich che Joyce preparava ogni mattina. 

"So che è difficile ma, da dopo la battaglia in casa mia sono passati 2 mesi...li abbiamo spinti noi.. a quello"

Fece cenno con la testa in direzione dei piccioncini e sospirai.

"Già...non posso credere di aver dato coraggio a Steve per risolvere i problemi con Nancy"
"Io sono sparito...Will aveva bisogno di me"
"Già, neanche io ci sono stata molto.."
"Come mai?"
"Be io...ho dovuto lavorare con mio padre..sai, troppe scartoffie"

"Capisco...be, cosa stavi ascoltando?"
"Oh no ti prego non.."
"Oooh andiamo...cosi disperata?"

Lo guardai truce e gli tirai un pugno leggero sul braccio; se c'era qualcosa che adoravo di tutto il putiferio passato era il rapporto che si era instaurato tra me e Byers , accomunati entrambe dalla passione per la fotografia. Passammo altro tempo a ridere e scherzare e poi la campanella risuonò nell'aria.

"Andiamo?"
"Tu va pure avanti,io resto ancora un po qui..."
"Sicura?"
"Si, sicura.."

Mi diede un bacio in fronte e poi corse verso scuola, era davvero premuroso da parte sua, Will e Joyce erano davvero fortunati ad averlo.
Decisi però che per me era arrivato il momento di tornare a casa, non avevo voglia di affrontare la 5 ora in palestra con Steve e cosi mi incamminai verso casa. Io e mio padre, Jim Hopper, avevamo un piccolo rifugio nel bosco, costruito nei tempi d'oro della nostra famiglia, quando mia madre ancora non era fuggita via. Mi incamminai ricordando piccoli momenti della mia vita e trattenni una lacrima poco prima di arrivare al rifugio, mi guardai intorno e mio padre ancora non era arrivato. A differenza dei miei amici, io dovevo mantenere più di un segreto e per me non era per niente facile, non avevo mai nascosto niente a Steve, ma questa volta, per il bene di qualcuno, avrei dovuto farlo; bussai in "codice" alla porta e mi si aprì davanti quasi per magia.

"Hey Tesoro...come stai?"
"Fefs, sei in anticipo..."
"Facciamo che questo sarà il nostro segreto ok?"
"Amici non mentono.."
"Lo so Undi...ma volevo stare con te"

Mi raggiunse stringendomi e le sorrisi di cuore. Dopo averci salvato dal demogorgone era scomparsa nel nulla, ma mio padre non si era arreso e per fortuna, l'aveva trovata, costringendola però a una vita rinchiusa al rifugio, per salvarla da quegli idioti del laboratorio che ancora la cercavano. La piccola undici stava crescendo, i suoi capelli rasati ora davano spazio a dei bellissimi riccioli e ogni giorno le insegnavamo delle nuove parole ma purtroppo spesso litigava con mio padre per la sua voglia di uscire e andare da Mike. Ero sicura che spesso lo raggiungeva in quel suo modo tutto particolare solo per vederlo e mi si stringeva il cuore a saperla triste e sola tutta la giornata. Le preparai qualcosa da mangiare mentre lei sceglieva qualcosa da guardare alla tv; le feci compagnia mentre mangiava ed ero decisa a passare tutto il pomeriggio con lei se non fosse stato per una voce proveniente dal Walkie-talkie.

~Ma dove diavolo sei?~
~Harrington credo che tu abbia sbagliato, comunque Nancy dovrebbe essere ad Algebra!~
~Vuoi smetterla? Giuro che se non mi dici dove sei corro a casa tua~
~Pensa all'allenamento Steve,io...non mi sono sentita bene~
~Ok Hopper, Dammi 5 minuti e sono da te~

Mi misi una mano sulla fronte e cercai di non imprecare davanti a Undi, mi alzai si scatto e mi scusai con lei in tutti i modi possibili e immaginabili.

"Ti prometto che stasera torno qui per dormire con te e papà "
"Promesso?"
"Promesso piccola mia!"

La strinsi in un abbraccio forte e scappai veloce a casa, nella speranza di arrivare prima di Steve.



*Spazio Autrice*

Ciao Ragazzi! 

Ho deciso di pubblicare questa Storia perché mi è venuta di scriverla cosi, di getto. Spero possa piacervi cosi come sta piacendo a me, grazie in anticipo a chi gli darà anche solo uno sguardo!♥️

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Steve pov

 

"Chi se lo aspettava!!!"
"Da Non credere!!"

Entrai in mensa insieme a Nancy notando che tutti non facevano altro che guardare all'esterno, per una volta mi sentii sollevato dal non sentirmi gli occhi di tutti addosso, a differenza di un anno fa dove al contrario, amavo stare a centro dell'attenzione. I tempi del buon vecchio "Re steve" forse stavano finendo, ma ne avevo vissute cosi tante che forse non mi sarebbe dispiaciuto poi cosi tanto. Prendemmo i nostri vassoi e cercammo di farci strada tra la folla che ancora guardava in cortile e di tanto in tanto ci lanciava occhiatine, ma la mia curiosità era troppa.

"Hey, si può sapere che succede?"

Si silenziarono tutti all'istante e presero posto in mensa, inarcai un sopracciglio e mi recai con Nancy al solito posto guardandomi intorno e fu solo allora che un mio compagno di classe mi sorrise e mi indicó il cortile.

"Credo che dai cuori che avete spezzato stia nascendo una coppia"

Io e Nance ci girammo in simultanea e finalmente scoprimmo il perché di tutto quell'interesse per il cortile. Fefs e Jonathan se ne stavamo li, a mangiare e ridere insieme.
Panico.
Fu tutto quello che cominciai a provare. Quella vista mi fece ingarbugliare lo stomaco e dall'espressione che aveva Nancy ero sicuro che anche a lei stesse succedendo qualcosa. Il perché di quella sensazione di rabbia mista alla gelosia non riuscivo a spiegarmelo o forse non volevo. Sin da bambini io e Fefs eravamo stati inseparabili e le ero stato accanto durante tutti i momenti più difficili e bui della sua vita e si, ero finito per innamorarmene alle medie. Avrei voluto tanto dichiararmi, ma la paura di perderla anche come amica mi avevano fatto desistere dal farlo. In piu quell'anno mi sembró di non essere ricambiato dato il suo improvviso attaccamento a un ragazzino dai capelli ricci e lunghi con il quale passava spesso interi pomeriggi a giocare a uno strano gioco, destando la mia gelosia.

Ora, dopo tanti anni, a vederla li con Jonathan mi stavo sentendo proprio come all'ora. Possibile allora che l'innamoramento non fosse passato?

"Steve?"
"Si Nance?"
"Devo...devo andare. Ho dimenticato una cosa in classe eh..."
"Vuoi che venga con te?"
" Oh no...non c'è n'è bisogno!a breve ricominciano le lezioni, ci vediamo stasera ok?"

Annuii e andò via dandomi un leggero bacio.
Era da un po che la vedevo strana, sentivo che non fosse più legata a me come l'anno prima e io altrettanto non sentivo quell'irrefrenabile voglia di correrle dietro ogni volta che andava via da me, anche solo per un bacio, ma mi convinsi che era perché ancora mi doveva passare del tutto quel suo legame con Byers. Guardai di nuovo fuori e Jonathan aveva appena dato un bacio sulla fronte alla mia migliore amica, strinsi i pugni e mi alzai, buttando l'intero pranzo. Come era possibile che tra me e lei si era insinuata una certa freddezza? Soprattutto dopo che le avevo salvato la vita da un demogorgone?
Mi avviai verso la palestra mentre la campanella suonava e decisi di aspettare Fefs fuori la porta,per chiederle di saltare l'ora e stare un po insieme, come ai vecchi tempi. Dovevo farmi anche perdonare del fatto che non ero stato molto presente durante l'estate e non eravamo per niente abituati a stare separati per tanto tempo.
Aspettai per ben 15 minuti e poi controllai dalla finestrella della porta, di lei non c'era ombra. La cercai un po in giro e cominciai a preoccuparmi non trovandola da nessuna parte, presi il walkie-talkie e la chiamai sulla nostra frequenza.

~Dove diavolo sei? Vuoi smetterla? Guarda che se non mi dici dove sei corro a casa tua! Che? Non stai bene? Sto arrivando!~

Il solo sentirle dire che non stava bene mi mandó in pappa il cervello. Uscii di corsa da scuola senza curarmi se qualcuno mi avesse visto o meno e sfrecciai verso il negozio più vicino per comprare quante più schifezze possibili e poi con altrettanta velocità mi fiondai a casa sua.
Hopper viveva un po isolato da tutti, ma dopo quello che era successo sembrava anche abbastanza normale. Avevano una casa modesta ma molto accogliente, immersa nel verde, un po lontana dal resto delle altre ville, ma in fin dei conti potevo capire che lo sceriffo non volesse abitare troppo vicino agli altri. Notai che in camera di Fefs le tende erano ancora tirate,strano per una come lei che amava il sole. Cominciai a bussare ma rabbrividii impaurito che non si fosse sentita bene. Al 5 campanello decisi che era arrivato il momento di sfondare la porta,o almeno pensai che fosse la cosa giusta. Presi la rincorsa con tutto lo zaino carico di cibo, e ovviamente, proprio in quel momento, lei aprì la porta e io finii steso per terra, con un tonfo.

"STEVE!!!"

La rossa si precipitò per terra e mi alzó di poco la testa, aveva un aspetto orribile, l'affanno ed era tutta sudata ma la trovavo bellissima. I suoi occhi verdi mi rapirono per qualche secondo ma tornai in me quando li vidi riempirsi di lacrime, mi misi seduto e la strinsi tra le mie braccia.

"Hey, Hey sto bene, tranquilla"
"Mi hai fatto prendere un colpo IDIOTA!"

Mi spinse via e si asciugò le lacrime prima che potessi farlo io, le sorrisi, mordendomi l'angolo interno della bocca e poi scoppiammo a ridere entrambe per quello che era successo. Certe volte mi sentivo davvero un idiota,ma vederla ridere mi faceva stare cosi bene.
Tra le risate,una ciocca di capelli le era caduta davanti al viso e, come se fosse il gesto più naturale del mondo,glie la spostai dietro all'orecchio per guardarla meglio. Ci fissammo per un po e Dio solo sa quello che mi stava succedendo. Sentii improvvisamente le guance calde, lo stomaco mi faceva male,ma era un male piacevole e sentivo quasi la pelle d'oca. Cercai di dire qualcosa ma le parole non volevano uscirmi. Fu lei ad abbattere quell'imbarazzante silenzio.

"Ehm...che ci fai qui Harrington?"

La vidi alzarsi, completamente pallida e mi alzai seguendola. Avevo paura che da un momento all'altro mi sarebbe svenuta davanti.

"Lo sai che se stai male io lascio tutto e corro da te..."
"Non sono mica Nancy."
"La smetti per una volta? Stiamo parlando di noi! È da dopo quello che è successo che sei fredda, io ho bisogno di te,lo capisco o no?"
"Ah si? Strano. Mi sembra che tu te la cavi benissimo anche senza"
"Non farmi questo ti prego...non escludermi dalla tua vita come se fossi uno sconosciuto..."

Lei abbassó lo sguardo, la conoscevo troppo bene e sapevo che quando si sentiva ferita tendeva ad essere fredda e distaccata per allontanare il dolore. Il fatto che lo facesse con me mi fece sentire come se per lei fossi uno qualunque e non mi andava a genio. Notai che cercava di mantenere il punto ma era in difficoltà cosi aprii lo zaino e le mostrai il contenuto.

"Ho preso il gelato al caramello salato..."
"Eh..?"
"HotDog..."
"Eh..?"
"Caramelle gommose"
"Ti amo!"

Mi saltó in braccio stringendosi a me a mo di Koala, e la presi imbambolato. Forse non se ne rese conto neanche lei all'inizio ma la strinsi forte, più che potevo, mi era mancata tanto e non avevo nessuna intenzione di lasciarla andare. Quando si rese conto di ciò che aveva fatto, si liberò velocemente dalla presa e scappó sul divano con il gelato completamente rossa in viso.

"Vieni o no?"
"Oh...certo"

Si rannicchió nell'angolo del divano,portando le  gambe al petto, segno che c'era qualcosa che non mi diceva. Mi sedetti accanto a lei prendendo le sue gambe e le spostai sopra di me; fu in quell'istante che la vidi completamente imbarazzata. Era dannatamene bella eppure aveva sempre rifiutato tutti i ragazzi che le giravano intorno e io non ne avevo mai capito il senso, ma ne ero sempre stato felice,forse per amore fraterno?
La guardai mentre affondava il cucchiaio nel suo gelato preferito e mi venne da sorridere, per me quei momenti significavano casa eppure con Nancy non mi ci ero mai sentito cosi. Cercai di non pensarci ma poi mi venne in mente la scena a mensa e sospirai.

"Allora em...""Uh?"

La situazione si fece davvero seria,lei posó il cucchiaio nel barattolo e continuò a fissarmi interrogativa, io al contrario iniziai a sudare. Perché ero cosi interessato a sapere se lei e Jonathan stessero insieme? Non potevo semplicemente farmi i fatti miei? E se pure fosse reale, perché non me ne aveva parlato? La guardai mordendomi un labbro e mi passai una mano per i capelli, lei sapeva benissimo che ero nervoso e io ne ero consapevole.

"Steve...cosa c'è?"
"Tu e Byers vi frequentate?"
"Io e..cosa?"
"Vi ho visti a pranzo..."
"E allora? Che ti importa?"
"Be...mi importa!!"
"Non sono affari tuoi Harrington!"
"Certo che lo sono!"

La rossa si alzó di scatto posando il barattolo del gelato sul tavolino accanto a lei. Non l'avevo mai vista cosi nervosa nei miei confronti e non riuscivo minimamente a capire cosa le prendesse. Cosa c'era di male nel voler sapere della vita amorosa della tua migliore amica?

"Io non sono di tua proprietà Steve!"
"Io non dico questo! Io voglio solo sapere se..."
"No. Non ci stiamo frequentando siamo solo amici? Contento adesso??"
"Io..."
"Come se cambiasse qualcosa..."

Disse l'ultima frase quasi in un sussurro e io ero sollevato dal fatto che non si stesse frequentando con nessuno, ma perché lo ero? Mi portai le mani in faccia iper confuso. Stavo con Nancy e l'amavo, mi ero impegnato a riconquistarla e ora ero qui e morivo dalla voglia di baciare la mia migliore amica, che mi stava succedendo? Mi alzai avvicinandomi pericolosamente a lei, la bloccai contro il tavolo,guardandola fisso negli occhi, ero pronto a togliermi ogni dubbio. Sentivo un piacevole formicolio alla schiena e mi avvicinai a tal punto che i nostri nasi si sfiorarono,ma Fefs abbasso lo sguardo e strinse i pugni.

"Credo che sia meglio che tu vada..
"Fefs io..."
"Va Steve, hai un appuntamento se non sbaglio..."
"Ti chiamo stasera, promesso"
"Non ti scomodare...a domani"

Mi spinse via raggiungendo la porta di casa che aprì prontamente. Aprii più e più volte la
Bocca, con l'intenzione di dire qualcosa ma non riuscivo a dire una parola. La delusione di aver probabilmente distrutto la nostra amicizia mi stava facendo andare in pappa il cervello.La raggiunsi alla porta ma prima di andare via la strinsi forte a me, non volevo lasciarla andare.

"Ti voglio bene..."
"Già...anche io. Divertiti"

 Ci guardammo negli occhi e il mio cuore fece un tonfo. Aveva gli occhi rossi e pieni di lacrime e io pensai che cosi fosse ancora più bella. La strinsi di nuovo e sta volta lei sprofondó tra le mie braccia,poi senza dire altro la salutai ancora con un cenno della mano e tornai alla mia auto. Sprofondai nel sedile e diedi un colpo allo sterzo. Che diamine stavo combinando?

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Sono davvero dietro alla finestra a guardarlo?"

Scossi il capo prendendomela con me stessa. Perché doveva farmi quell'effetto? Perché ogni volta dovevo provare a mantenere il punto per poi finire ad immaginarmi cosa sarebbe se solo mi fossi fatta avanti? Mi portai una mano nei capelli cercando di non pensarci, eppure l'immagine di Steve che mi bloccava contro il tavolo e sembrava quasi in procinto di baciarmi non faceva altro che tormentare i miei pensieri.
Perché quel gesto? O forse mi ero solo immaginata tutto? 

Conservai il gelato nel freezer e notai che aveva lasciato a casa il suo maglione. Lo fissai ripensando al pomeriggio e poi lo infilai per sentire ancora il suo profumo. Mi sentivo cosi idiota e patetica, sembravo quasi come le ragazze della mia scuola che gli morivano dietro. Cercai più e più volte di non pensare a niente ma poi notai l'ora.

"Cazzo! Undi!!"

Chiusi casa e mi fiondai il più velocemente possibile al rifugio, se c'era una cosa che mi importava più di tutto era quella di non deludere Undici. Da quando la nascondevamo era diventata per me una piccola sorella e tenevo a lei più della mia stessa vita. Arrivai al rifugio con due minuti di ritardo e sperai con tutta me stessa che non fosse arrabbiata, ma dalla velocità in cui aprì la porta, capii che era più che felice di vedermi.

"Hey piccolina!"
"Gli amici non mentono"
"Hai visto? Te l'avevo promesso!"
"Grazie"

Mi corse incontro con i suoi occhioni nocciola pieni di gratitudine e mi strinse forte. Ero felice di non farla stare male, almeno avevo riparato l'ennesimo errore di mio padre di essere in ritardo. La strinsi anche io e le passai una mano tra i capelli chiedendole se voleva darmi una mano a preparare del cibo per Jim e fu felice della richiesta. Durante la preparazione le chiesi, pur di farla parlare, di raccontarmi come aveva fatto ad uscire dal sottosopra. Mi si stringeva il cuore a saperla sola e mi si chiuse lo stomaco quando mi disse di essere andata da Mike ma di dover scappare poco dopo per via dei tizi del laboratorio.

"Sei al sicuro adesso..."
"Al sicuro"

La vidi tornare seria e cercai di smorzare la tensione che si era creata.

"E cosi...sei andata da Mike eh? Da quanto ne parli sembra quasi che...ti piace o sbaglio?"
"Ma che dici..."
"Oh andiamo Undi, puoi dirmi la verità"
"Be, anche tu"
"Io?"
"Non è tuo quel maglione"

Arrossii di botto per via della sua affermazione. Era una ragazzina molto perspicace e non le si poteva tenere nascosto niente. Cercai di sviare il discorso ma era testarda e dovetti cedere.

"È di Steve..."
"Capellone?"

Trattenni a stento una risata e le diedi una spinta affettuosa con il fianco.

"Si lui"
"Ti piace?"
"Be sai...siamo migliori amici"
"Ma ti piace, non è vero?"
"Già...ma sta con la sorella di Mike e non mi guarda nemmeno"
"Questa è una bugia"
"No, è cosi..."
"Io credo che lui ci tenga a te, altrimenti perché correre se stai male?"

Rimasi di stucco per quell'affermazione, cosi tanto da non riuscire più a proferire nemmeno una parola, cercai di spostare il discorso su Mike ma mio padre bussó e cenammo tranquilli.

~•~•~•~

"Fefs, come va la scuola?"
"È ok.."
"Voti brutti?"
"No"

Era da un po che io e mio padre avevamo cominciato a non parlarci tanto. Da quando avevamo deciso di nascondere Undi poi, mi ero chiusa ancora di più in me stessa perché tutte quelle attenzioni che dava a lei, era tempo che non le ricevevo, da quell'avvenimento che aveva distrutto le nostre vite. Stavamo preparando la colazione e sembrava quasi uno di quei giorni di anni e anni prima, quando facevamo tutto insieme, mi si strinse lo stomaco a ripensarci perché in fin dei conti mi mancava mio padre, ma non riuscivo ancora a perdonarlo. Avevamo finito di preparare quando una volta inpiattato il tutto ci girammo trovando undici con un lenzuolo addosso. Io lanciai un urlo e mio padre fece un salto, cercai di non ridere perché avevo paura che potesse pensare che la stessi prendendo in giro, ma sorrisi di cuore, era Halloween.

"Fantasma"
"Si Fantasma! Bravissima"
"Non mi vedrà nessuno cosi"
"In che senso?"
"Oggi è Halloween, se esco vestita cosi,nessuno mi vedrà!"
"Non se ne parla undi"
"Oh andiamo! Potrebbe essere un ottima idea"
"Fefs!"

Mio padre mi lanció un occhiataccia e guardai Undi facendo spallucce. Avrei voluto poter fare di più per lei ma purtroppo Hop,per certi versi aveva ragione, era ancora troppo pericoloso. I tizi del laboratorio ancora non avevano smesso di cercarla e farla uscire anche solo per un secondo era impossibile. Potevo soltanto immaginare cosa significasse stare lontano dai propri amici ma sapevo cosa provava a stare lontana da Mike.

"Facciamo un compromesso"
"Compromesso?"
"Si è la parola del giorno, compromesso. Significa quando si fa qualcosa per cui si è comunque felici,ma a metà. Ti prometto che torno a casa con tanti dolci e guardiamo un film pauroso. Ci stai?"
"Felici a metà"

La piccola annuii e mio padre le passo una mano tra i capelli sorridendole. Era tanto tempo che non faceva niente del genere con me, non ero gelosa, ma mi mancava tanto il mio papà di una volta. Abbassai lo sguardo, sparecchiando in silenzio e solo in quel momento mio padre mi affiancó.

"Hey,tutto bene?"
"Mh mh"
"Tu cosa farai?"
"Non so..."
"Non tornare tardi"
"Ci provo Undi, ora vado a scuola..."
"Fefs...aspetta"
"Faccio tardi a scuola...divertitevi più tardi."

Sorrisi veloce e scappai via. Non volevo che mio padre vedesse la mia sofferenza e nemmeno undi, ma ero al tempo stesso, felice che il mio vecchio avesse trovato qualcosa per cui valeva la pena di andare avanti.

~•~•~•~

Di solito Halloween era la mia festa preferita ma quell'anno non avevo molta voglia. Mi incamminai per il cortile e incrociai Nancy e Jonathan, li seguii senza fiatare,tanto che non si accorsero della mia presenza. Entrati nel corridoio, Tina distribuiva volantini per la sua festa e notai che Nancy ne prese uno per Byers.

"A questa ci vieni!"
"Ah, non lo so"
"Oh! Andiamo, non vorrai rimanere solo stasera"
"Ma non saró solo, andro con Will a fare dolcetto scherzetto"
"Tutta la notte?"
"Be...si"
"Alle 21 tornerai a casa e ti metterai ad ascoltare musica o guardare un film! Dai andiamo, vieni!"
"Ci penso"

Li ascoltai in silenzio, con il mio volantino tra le mani, e sorrisi. Erano davvero carini insieme e Jonathan era diverso quando Nancy gli ronzava intorno. Sorrisi contenta nel vedere quell'avvicinamento quando Steve sbucó da dietro un angolo tirando a se Nancy per baciarla. Io e Jonathan ci fermammo per un attimo e lui mi notó. Lo guardai con un sorriso incerto e poi ci fermammo un secondo con i piccioncini, ascoltandoli.

"Mi eri mancata"
"Ma è solo da mezz'ora che ci siamo separati"
"Lo so ma..."

Steve prese Nancy, baciandola ancora e decisi che era il momento di proseguire. Oltrepassai i due fidanzati e Byers mi seguì di corsa. La giornata era cominciata di merda e stava andando anche peggio. 

"Ti ha notata sai?"
"Uh?"

Jonathan mi affiancó e sorrise dolcemente.

"Hai il suo maglione"
"Cosa? Oh cazzo..."

Avevo rimesso il suo maglione senza neanche pensarci. Mi portai una mano in fronte fermandomi solo dopo aver girato l'angolo.

 "Davvero se n'è accorto?"
"Be...chiedilo a lui?"
"Come?"

Il moro rise sotto i baffi lasciandomi li inerme mentre il mio miglior amico si era poggiato al muro accanto a me. Cercava di avere contatto visivo ma non riuscivo a guardarlo negli occhi dalla vergogna; fu lui a prendermi il mento e costringermi a guardarlo.

"Ti sta bene sai?"
"Lo...lo hai dimenticato a casa. Te lo ridó subito"
"Vorrei che lo tenessi."
"No. Tieni."

Mi tolsi il maglione in modo nervoso, in realtà volevo tenerlo ma ero arrabbiata, con me stessa, perché troppo succube e con lui perché mi rendeva troppo confusa e debole. Gli diedi il suo maglione e senza dargli il tempo di dire qualcosa fuggii via. Camminai talmente tanto per sbollire che mi ritrovai nel lato dei ragazzini. Li intravidi i miei 4 ragazzi preferiti, vestiti da GosthBusters. Cercai di raggiungerli ma Lucas e Dustin si separarono dagli altri per parlare con una rossa. I suoi capelli mi erano davvero familiari e il suo modo di fare mi ricordavano tanto una persona, ma non era possibile..

"MAX!"
"F...Fefs!!!"

Mi corse incontro stringendosi a me, ricambiai l'abbraccio e le accarezzai i capelli come la prima volta che l'avevo incontrata. Era una ragazzina molto tosta, un po introversa alle volte ma una piccola nerd, proprio come me. L'avevo conosciuta due estati fa quando ero andata a trovare la nonna in California. Un giorno ero in giro quando una piccola Max cercava di andare sullo skateboard con scarsi risultati. Mi avvicinai a lei cauta e le chiesi se avesse bisogno di aiuto e cosi, diventammo inseparabili, nonostante la differenza d'età. Quando ripartii per tornare a casa fu abbastanza traumatico per entrambe e per un po ci scrivemmo ma poi perdemmo l'abitudine. Ora averla li,davanti mi rendeva maledettamente felice.

"Come stai scricciolo?"
"Be...potrebbe andare meglio! Ma sopravvivo"
"Sei un anziana, cazzarola"
"Ma non è vero!!!"

Scoppiammo a ridere entrambe e lei mi strinse di nuovo, come se avesse ritrovato la sorella perduta. Mi si strinse il cuore a pensarla tutta sola in un posto cosi diverso dalla California,cosi mi offrii di accompagnarla in classe. Durante il tragitto, scoprii che si era trasferita qui con sua madre e il suo patrigno, mentre suo padre era rimasto in California.

"Hopkins è ridicola al confronto vero?"
"In realtà un po mi piace...ma devo ancora abituarmi"
"Sai, dovresti dare una possibilità a quei due ragazzini che ti hanno parlato prima, sono davvero fantastici"

Diventó rossa come un peperone e mi venne da ridere, le diedi un bacio in testa e la salutai con la promessa che ci saremmo beccate di nuovo, per poi correre in classe. Arrivata in aula  mi guardai intorno, il mio migliore amico alzó la mano per salutarmi e mi indicó il posto vuoto accanto al suo, feci finta di niente e mi incamminai verso l'ultimo banco ma fu occupato in meno di un secondo e mi toccó sedermi accanto a Steve. Cercò in più modi di parlarmi ma il prof entró poco dopo e mi sentii quasi sollevata,non volevo evitarlo, ma non volevo nemmeno parlargli dopo quello che era successo il giorno prima. Ero intenta a seguire la lezione, nonostante con la coda degli occhi vedessi il mio migliore amico che si agitava più del dovuto. In un attimo,una pallina di carta mi arrivó sul banco, lo guardai aspramente ma mi guardó pregandomi di leggere il biglietto. Sospirai e lo aprii.

"Lo so che molto probabilmente mi odi ma, non resisto senza parlarti...ci vieni alla festa stasera?"

Alzai gli occhi al cielo e gli risposi che ci avrei pensato, ridandogli il biglietto. In realtà alla festa ci sarei andata di sicuro, ma sapevo già che non avrei dovuto far affidamento alla sua compagnia perché sarebbe stato tutto il tempo con Nancy.

"Passo a prenderti alle 20.30"
"Non se ne parla"

Lo guardai, era deluso dalla mia risposta ma non era pronto a darsi per vinto. Mi chiese il perché in silenzio e gli feci capire che non volevo essere la terza in comodo. Sospiró e smise di scrivermi. Mi odiai per essere il motivo del suo cattivo umore per il resto della giornata.

~•~•~•~

20.30

Dopo la giornataccia a scuola non avevo minimamente voglia di andare a quella dannata festa,ma preparavo il mio travestimento da troppo tempo per non andarci. Infilai il vestito nero di velluto, facendo attenzione a non rovinarmi il trucco e poi legai i miei capelli in uno chignon basso e molto schiacciato, in modo tale da non avere orribili rigonfiamenti, una volta infilata la parrucca.
Una volta pronta mi guardai allo specchio, non mi ero mai sentita cosi a mio agio con un vestito adosso. Mi sorrisi e lasciai un bigliettino a mio padre, scongiurandolo di non fare tardi con Undi, presi le chiavi di casa e aprii la porta per andare via e per poco non mi veniva un infarto.
Steve era appena arrivato sull'uscio e stava per bussare,me lo trovai davanti imbambolato, con i suoi RayBan e i capelli perfetti come sempre. 

"Wow..."
"Wow cosa?"
"Sei una bellissima Morticia...io.."

Mi prese il braccio scimmiottando Gomez Addams mentre bacia la sua sposa e non riuscii a trattenere le risate, anche se mi sentivo  bollente in viso. Gli diedi una spinta leggera e lo spostai.

"Smettila idiota.."
"Oh andiamo...non avercela con me..."
"Che ci fai qui?"
"Siamo venuti a prenderti..."

Siamo. La mia faccia sorridente tornó in perfetta sintonia con il mio vestito. Mi ombrai in men che non si dica ma non avevo voglia di guidare quindi accettai il passaggio,senza proferire parola. 

"Wow Fefs...sei bellissima!"
"Vero? Glie l'ho detto anche io Nance"
"Ah si?"

La mora guardó il mio migliore amico di sbieco e poi mi rivolse un sorriso. Era un peccato non approfondire la nostra amicizia per colpa mia ma era più forte di me. Rimasi in silenzio per tutto il tragitto e una volta arrivati quasi mi sentii a disagio. Steve era venuto ad aprirmi la portiera e mi stava porgendo la mano,mentre una nancy sempre più spazientita usciva dall auto in attesa. Presi la sua mano e feci un mezzo sorriso, per poi scendere dall'auto e seguire i due alla festa all'interno della casa. Alla mia entrata si girarono tutti a guardarmi esterrefatti. Parecchi ragazzi ci provarono con me,sotto gli occhi di Steve che sembrava man mano sempre più spazientito, fu in quel momento che i piccioncini iniziarono a baciarsi a lungo,facendomi sentire di troppo; sbuffai ripetutamente per poi allontanarmi per un drink, più li guardavo più mi saliva la rabbia ma prima o poi avrei dovuto smetterla. Tentai di riavvicinarmi quando 3 ragazzi si avvicinarono a Steve.

"Harrington non sei più il re del barile!"
"Ma davvero? E chi sarebbe quello che mi ha battuto?"
"Billy Hargrove!!"

Il biondo si giró a guardarmi seguito da Steve e il resto del gruppo,sorrisi ironica per poi trovarmi sollevata di qualche centimetro da terra. Era ovvio, se c'era lMax c'era per forza anche lui. 

"Hopper!! Che diamine ci fai qui?"
"Ci vivo! Te ne sei dimenticato?"
"Sei bellissima..."
"E tu sei la solita testa di cazzo,Billy"

Si morse il labbro guardandomi con quei suoi occhi azzuri che toglievano il fiato a chiunque e mi tiró a se, facendomi fare un giro per poi avvicinare pericolosamente il suo viso al mio.

"Beviamo qualcosa insieme?"
"Volentieri"
"Hey un attimo, dove vai?"

Steve mi aveva presa per un polso,ma mi divincolai. Lui aveva la sua ragazza al seguito quindi non doveva preoccuparsi per me. Sbuffai e tentai con tutta me stessa di non essere cattiva ma fu inevitabile.

"Vado dove non mi sembra di essere la terza in comodo,Harrington..."
"Fefs Aspetta..."
" io credo tu debba controllare la tua lei sai?"

Gli indicai Nancy accanto al punch, intenta ad ubriacarsi e lui corse a fermarla,segno che aveva fatto la sua scelta.Billy mi strinse la mano e mi trascinó nel salone, non prima di aver preso due birre. Me lo ricordavo più magro e basso, quando entrava nella stanza di Max per dargli fastidio. Spesso era un vero stronzo con lei, ma riuscivo a fare da intermediaria per non farli scannare. Purtroppo suo padre non era molto gentile con lui e Billy riversava tutta la sua rabbia su Max, ma io, in cuor mio, sapevo benissimo quanto lui ci tenesse a lei.

"Allora? Ti ricordavo più bassina e bruttina?"
"Ah si? Ma se avevi una cotta per me!"
"E chi ti dice che mi sia pssata?"

Mi guardò mordendosi le labbra, ogni volta che lo faceva abbassavo lo sguardo imbarazzata. Insomma, era davvero un bel ragazzo e chiunque avrebbe pagato per stare al mio posto ma la mia mente era altrove. Billy di tutta risposta mi alzò il viso dal mento, con un gesto delicato e mi sorrise togliendomi una ciocca di capelli dal viso. Sentivo lo sguardo di tutte le ragazze addosso ma non ci diedi peso, pensai a divertirmi e passare una serata diversa dal solito, senza tenere il broncio per il mio amore non corrisposto.

"Fai cosi con tutte?"
"Di solito sono più diretto e rude...ma con te..."
"Con me cosa?"

Rabbrividii all'istante sentendo il respiro di Billy sfiorarmi il collo, lui era fatto cosi, un abile ammaliatore, ma quella sera ero disposta a tutto pur di non pensare a nulla.

"Con te è diverso.."

Tornó a fissarmi con i suoi occhi color ghiaccio e si avvicinó a me lentamente e con dolcezza. In effetti, in California non l'avevo mai visto comportarsi in questo modo con nessuna. Eravamo molto vicini,forse anche troppo, cosi svuotai la mente e pensai solo a godermi il momento ma qualcuno mi venne addosso, interrompendo quello che sembrava essere un bacio. Mi guardai alle spalle trovandomi uno Steve che stava seguendo ancora una volta Nancy, lo osservai intento a cercare di far smettere di bere Nance. C'era qualcosa che non andava, me lo sentivo.
Fu nel preciso istante in cui stavo per andare verso i due che Steve le rovesció il punch sul vestito nel tentativo di toglierle il bicchiere dalle mani, che lei corse di sopra. Harrington mi guardó per un secondo,indeciso sul da farsi e poi la seguì di corsa. Fu in quel momento che capii che io non sarei mai stata la sua priorità ,o almeno non più. Avevo bisogno d'aria e senza proferire una parola, prima che Billy potesse parlare, mi fiondai fuori, dove ormai cominciava a non esserci quasi più nessuno e mi appartai in un angolo del giardino, lontano da tutti. La piscina era leggermente riscaldata, cosi tolsi i tacchi e alzai il vestito, immergendo i piedi e le caviglie.
Chiusi gli occhi per un attimo e cercai di liberare la mente il più possibile, il vento mi faceva muovere leggermente i capelli e la sensazione di serenità era davvero fantastica. Mi stavo rilassando cosi tanto, da non accorgermi che Billy mi aveva raggiunta. Piano si stese accanto a me,poggiando la testa sulle mie gambe, in California lo facevamo sempre,passavamo le ore in spiaggia proprio in quella posizione, guardando le stelle in silenzio.

"Non pensi sia il caso di lasciar perdere quello stronzo di Harrington?"

Billy come al solito, aveva capito tutto perfettamente, feci un respiro profondo prima di rispondergli e lo guardai quasi con le lacrime agli occhi.

"Lasciamo Perdere.."
"Io non credo meriti le tue lacrime, sai? Sei speciale...dovresti stare con chi ti vuole davvero..."

Lo guardai dolcemente, spostandogli un ricciolo dalla fronte. Sotto la luce fioca della luna era ancora più bello,con quel suo sorrisetto smorfioso e la sigaretta pronta per essere finita. In effetti aveva ragione, dovevo concentrarmi su chi realmente mi voleva,ma non potevo lasciar andare Steve,era pur sempre un delle persone più importanti per me. 

"Vorrei andare a casa.."
"Se vuoi ti ci accompagno...ma devi promettermi che pensi a quello che ti ho detto"
"Io..."
"Fefs! Ti ho cercata ovunque!"

Steve arrivó di corsa con il fiatone in giardino. Alla vista di me e Billy cosi in confidenza cambió totalmente sguardo. Cercai di non illudermi,non era un cambio d'umore per me,ma per quello che era successo con Nancy ed era solo gelosia perché si sentiva quasi messo da parte.
Billy si alzó in piedi e oltrepassó Steve, dandogli una spallata, mi aspettó sull'uscio della porta, lanciando sguardi truci al mio amico. Io di tutta risposta mi alzai, prendendo le scarpe e cercai si incamminarmi verso Billy. Volevo solo tornarmene a casa e non ascoltare le sue vicende amorose, ma Steve mi fermó per le spalle.

"Hey...tutto bene?"
"Alla Grande"

Sorrisi a testa bassa, cercando di trattenere le lacrime dal nervosismo, ma fu tutto inutile. Trattenni il respiro per cercare di calmarmi ma ero troppo arrabbiata con me stessa e con lui per come mi faceva sentire stupida.

"Cosa succede Fefs?"
"Cosa vuoi che ti dica Harrington?"
"Io...io devo parlarti. Dobbiamo parlare dell'altro giorno a casa tua e di tant..."
"No Steve. Noi non abbiamo niente da dirci.."
"Ti prego...almeno tu ascoltami..."
"Nancy dov'è?"
"Era completamente ubriaca,ho chiesto a Jonathan di riaccompagnarla"
"Jonathan?"
"Si,alla fine è venuto..."
"Cosa diamine le hai fatto?"
"Cosa..io? È lei che mi ha praticamente mollato"
"Ah Ecco spiegato il motivo per cui sei qui ora. Hai bisogno di raccontarmi dei tuoi drammi!"

Lo superai intenta ad andare verso Billy ma mi fermó di nuovo, stringendomi forte a lui. Restai per una frazione di secondo in quell'abbraccio e poi lo spinsi via.

"Fefs io, mi dispiace. Ho...ho bisogno di te."
"Oh! NO! NON DIRLO,Non te lo permetto"
"Fammi parlare...ti accompagno a casa e..."
"No Steve BASTA! Sono stanca sai? Sono immensamente stanca di te che non ti accorgi di niente, sono stanca di essere considerata solo quando le cose tra te e Nancy vanno di merda..."

Mi prese il viso tra le mani, per cercare di farmi smettere di parlare e proprio come a casa, si avvicinó a me, tentando di baciarmi. Fu in quel preciso istante che d'isitinto gli diedi uno schiaffo in pieno viso. I suoi occhi si riempirono di lacrime e io mi sentii morire, avrei voluto chiedergli scusa all'istante ma ero cosi piena di rabbia che non preferii parola. 

"Fefs..."
"Se devo essere la seconda scelta, non voglio nemmeno esserci tra le tue opzioni"

Con quella frase lo lasciai li, senza girarmi a guardarlo. Vedere il suo viso distrutto mi avrebbe fatto soltanto male. Billy mi cinse una spalla con il suo braccio e fece il dito medio a Steve mentre sparivamo tra la folla in soggiorno. Avevo il viso completamente sporco di mascara che colava insieme alle mie lacrime. Stavo recando sofferenza al mio migliore amico e soffrivo anche io allo stesso tempo. Non poteva essere tutto più facile? Non poteva amarmi come io amavo lui? Seguii Billy in silenzio alla sua macchina e non proferii parola se non per spiegargli la strada per casa mia alla quale arrivammo in poco tempo. 

"Sei stata..grande. Quello stronzo ci è rimasto di stucco..."
"Se sono stata grande...perché mi sento cosi di merda?"
"Perché sei innamorata di un idiota piccola"

Mi asciugó le lacrime ,accarezzandomi il viso; lo guardai, godendomi quel momento di tenerezza e cercai di calmarmi il più possibile. Billy mi guardava quasi con ammirazione e si avvicinó a me sfiorando il suo naso al mio.

"Non sa nemmeno cosa si perde sai?"
"Nulla infatti..."
"Sta perdendo la ragazza più paziente,gentile,intrepida,coraggiosa,leale..."
"Smettila di fare l'adulatore!"
"Ti ho fatto sorridere peró"

Mi fece l'occhiolino, asciugandomi le ultime lacrime e mi lasció un bacio sulla guancia. Per quanto potesse essere stronzo, con me non lo era mai stato neanche in passato. Uscii dalla macchina, raggiungendolo poi dal lato del guidatore e gli poggiai una mano sul braccio che lui prese subito,intrecciandola alla sua. Sorrisi a quel gesto e con forte imbarazzo mi scusai per tutto.

"Non devi scusarti..."
"Grazie davvero...per tutto"
"Tutto per una bella ragazza"
"Stupido!"

Cercai con la mano libera di dargli un pugno leggero sulla spalla,ma con un gesto fulmineo mi tiró verso di se, rubandomi un bacio. Fu tutto veloce e inaspettato ma anche piacevole.

"Billy io..."
"Tranquilla..volevo solo vedere cosa si prova..."
"Vuoi entrare?"
"Cosa?"

La mia domanda lo lasció di stucco. In realtà volevo solo che mi dicesse di si e che restasse la notte con me, indipendentemente da cosa potesse succedere. Sorrise in modo fin troppo malizioso,e scese dalla macchina, richiudendosela alle spalle. Corremmo insieme in casa e in men che non si dica mi ritrovai schiena contro il muro.

"Billy..."
"Cazzo...scusami,scusami scusami scusami"

Gli presi il viso tra le mani e ripresi a lacrimare silenziosamente, non volevo spezzargli il cuore ne illuderlo. A quella vista, mi prese in braccio e mi portó di sopra, poggiandomi sul mio letto, per poi stendersi accanto a me. Mi strinsi a lui,affondando il mio viso nel suo petto e inalai tutto il suo odore.

"Chi l'avrebbe mai detto,Billy Hargrove al letto con una ragazza senza secondi fini..."
"Chi lo sa...magari un giorno cambierai idea! Adesso zitta e dormi"

Ridemmo,tantissimo per poi crollare in un sonno profondo, più stanchi che mai.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4029131