Easter eggs

di Allen Glassred
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cioccolato fondente ( Vincent ) ***
Capitolo 2: *** Una sorpresa dell'uovo di Pasqua orribile ( Dominique ) ***
Capitolo 3: *** Uovo di Pasqua Kinder ( Jeanne ) ***
Capitolo 4: *** Uovo di Pasqua al cioccolato bianco ( Vanitas ) ***
Capitolo 5: *** Uovo di Pasqua con peluche ( Ivy ) ***



Capitolo 1
*** Cioccolato fondente ( Vincent ) ***


Cioccolato Fondente - Vincent 


Vincent Hikari si ritrova nuovamente solo, in quella grande sala del trono di quel palazzo che è comunque anche casa sua. Solo, su quel trono che ha usurpato impunemente al fratello dopo aver stuprato la sorella. In una parte remota di sè stesso pensa ancora che il figlio che Ivy porta in grembo sia suo e che lui sia il re legittimo, che sia solo questione di tempo prima che la “ sua “ regina venga a cercarlo e reclami il suo sangue, per nutrire il bambino e far crescere il suo potere. In oltre, quest’oggi c’è un altro pensiero che non se ne va dalla sua mente: oggi gli umani celebrano quella festa che si chiama “ Pasqua “, scambiandosi delle uova di cioccolato come dono. “ A me piace troppo il cioccolato fondente. Vorrei tanto che qualcuno mi regalasse un uovo di… “. Non termina la frase: scuote il capo un paio di volte, ridendo di sè stesso. In simili frangenti pensa, va a preoccuparsi di un uovo di cioccolato? Lui, il Re di Veritas, il capo dei ribelli che si preoccupa di voler ricevere un uovo di cioccolato fondente? “ Devo essere ammattito “. Mormora solamente il biondo, ridendo leggermente e non accorgendosi che qualcuno lo sta osservando di nascosto.

 

“ Ah, così desidereresti un uovo di cioccolato fondente… “. Mormora solamente colui che ancora non è entrato nella sala del trono, ma osserva ciò che tiene tra le mani: pensava di essere uno stupido a pensare che Vincent avrebbe potuto apprezzare quella cosa, invece si rende conto di aver azzeccato. Di conoscere il suo signore molto più di quanto immagina. “ ah! Al diavolo! “. Sibila semplicemente il corvino, lasciando quell’uovo di Pasqua di fronte alla porta e facendo per andare via: non vuole e non può mostrare questo lato di sè, nemmeno a Vincent. Che razza di figura ci farebbe a presentarsi da lui con un uovo di Pasqua? Lui, il capitano della Guardia Reale, con un uovo di Pasqua per il re? Dominique scuote ancora una volta il capo, girandosi per poter andare via e non essere visto da nessuno.

 

“ Già te ne vai? “. Chiede ad un certo punto una voce, una voce che il corvino ben conosce. Non entra nella sala, tuttavia prende parola di lì a poco.

 

“ Sì: ho ancora molto da fare… “. Tenta di giustificarsi, ma a quella frase Vincent sorride lievemente: strano pensa, come prima fosse preoccupato e come ora, nel giro di poco tempo sia riuscito a cambiare umore ed addirittura a sorridere.

 

“ E io che sono il Re, ti ordino di venire qui e di darmi quell’uovo di Pasqua “. A quelle parole il corvino sussulta: come diavolo fa a saperlo, si chiede? Possibile che ne percepisca l’odore anche così distante ed essendo l’uovo ancora incartato?

 

“ Vince, non credo che sia una buona idea… “. Borbotta solamente il Capitano della Guardia Reale, mentre a quelle parole l’altro incrocia le braccia al petto, contrariato.

 

“ Ti faccio trascinare alla sala del trono dai tuoi stessi uomini, o ci vieni con le tue gambe? E possibilmente, portando quel dannato uovo di Pasqua con te? “. Chiede e, a quelle parole e percependo che il suo Re si sta irritando, Dominique non può fare altro che obbedirgli. Afferra l’uovo di Pasqua, portandolo con sè ed entrando alla sala del trono.

 

“ Non dire nulla! Gli umani festeggiano questa Pasqua, a te piace la cioccolata fondente. Così… beh… “. Mormora solamente, per la prima volta non sapendo cosa dire e sentendosi un perfetto imbecille.

 

“ Scemo “. Sorride lievemente il biondo, prendendo tra le mani l’uovo di Pasqua e sorridendo lievemente: strano pensa, come la sola presenza di suo cugino gli abbia fatto scordare i suoi cattivi pensieri in un momento e anzi, lo abbia addirittura fatto sorridere. “ Quando siamo io e te, puoi anche smettere di indossare quella maschera che porti sempre. Sii te stesso: io non ti farei mai del male, lo sai vero? “. Chiede solamente, mentre l’altro lo guarda senza riuscire ad evitare di arrossire.

 

“ Oh insomma! Mangiati questo uovo e smettila di mettermi in imbarazzo! “. Fa, dando le spalle all’altro che, a quel gesto e a quelle parole non può fare a meno di ridere lievemente. Come se nulla fosse scarta il suo uovo di Pasqua, trattenendo una lieve risatina nell’osservare il suo fedele capitano ancora di spalle. Afferra un pezzo di cioccolato e, con passo felino arriva alle spalle dell’altro, per poi porre di fronte al suo viso un pezzo die suo come se nulla fosse.

 

“ E se ce lo mangiassimo insieme? Non sarebbe meglio? Io rischio l’iperglicemia, poi sai come finisce quando un vampiro ha troppo zucchero nel sangue “. Ridacchia un pò, mentre l’altro sente di essere avvampato come un semaforo e, di riflesso, fa aumentare anche la temperatura nella sala del trono con il potere della luna rossa.

 

“ E… ehi! Smettila di prendermi di sorpresa in questo modo e di dire… stupidaggini! “. Borbotta solamente, afferrando tuttavia il pezzo di cioccolato. “ Se non lo mangerò mi ordinerai di farlo, eh? “. Chiede, voltandosi a guardare il suo capo e notando il suo sguardo, che conferma quelle parole. “ Oh, e va bene “. Mormora solamente il corvino, addentando quel pezzo di cioccolato e mentre, di lì a poco anche Vincent fa la stessa cosa.

 

“ Ehi! “. Fa ad un certo punto il falso Re, facendo quasi prendere un colpo al suo vice che invece, credeva fosse successo chissà cosa.

 

“ Ma che hai da strillare, così all’improvviso?! “. fa semplicemente il maggiore, mentre Vincent lo osserva seriamente e gli fa temere di aver osato troppo.

 

“ Voglio vedere qual’è la sorpresa! “. Sentenzia semplicemente il biondo, shoccando inevitabilmente il cugino che, per un istante, crede di poter far andare a fuoco l’intera sala con il suo potere.

 

“ E tu strilli solo per questa cosa?! “. Chiede semplicemente Dominique, mentre l’altro lo osserva senza capire perchè si sia irritato. “ Vince… “. Mormora ancora una volta il corvino, mentre l’altro deglutisce un paio di volte.

 

“ Ok, ricorda che sono il tuo re. Non mi puoi attaccare “. Precisa, mentre l’altro lo osserva ancor più innervosito.

 

“ La sorpresa! Guarda, la sorpresa è quella lì! “. Indica uno strano peluche, mentre Vincent guarda in quella stessa direzione e, come un bambino sorride vittorioso ed afferra il peluche a forma di orsetto. “ Non posso crederci “. Mormora solamente Dominique, esasperato ed arrendendosi mentre, invece, Vincent osserva il peluche: potrà essere cinico e spietato quanto vuole, ma non riesce a non intenerirsi di fronte ad un peluche.

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Capitolo 2
*** Una sorpresa dell'uovo di Pasqua orribile ( Dominique ) ***


Una sorpresa dell'uovo di Pasqua orribile - Dominique
 

“ Non ti aspetterai che io metta questo affare in faccia, vero?! “. La Voce scandalizzata del giovane dalla chioma corvina riecheggia in tutta la sala del trono, mentre colui che è il suo capo ed ora suo re scoppia a ridere: si pensa, se lo immagina ad indossare una cosa simile. Se lo immagina proprio.

 

“ Suvvia, saresti davvero unico nel tuo genere! “. Continua a ridere, mentre l’altro non sembra affatto divertito alla sua affermazione.

 

“ Se ti piace così tanto, perchè non la indossi tu? “. Chiede alterato, afferrando un pezzo di cioccolata e mangiandoselo: la sorpresa pensa è stata orribile, ma almeno quell’uovo di pasqua è fatto di cioccolata decente ed è mangiabile.

 

“ Perchè questo è il tuo uovo di Pasqua “. Continua a ridere Vincent, afferrando la misteriosa sorpresa e ridendo ancora una volta. “ In fondo, tu ne hai regalato uno a me! Dovevo ricambiare il favore, non ti sembra? “. Chiede, mentre Dominique lo fulmina con lo sguardo.

 

“ Sei proprio un idiota “. Sibila, incrociando le braccia al petto e osservando l’orribile maschera raffigurante Doraemon trovata nell’uovo di Pasqua inerente il medesimo cartone animato amato da molti umani. “ Ma cosa ti è venuto in mente di regalarmi un simile uovo di Pasqua? Potevi prenderne un altro, se proprio ci tenevi “. Sibila, mentre il giovane dalla chioma bionda finge addirittura di riflettere mentre, in realtà, ha preso a Dominique un uovo di Pasqua di Doraemon solo per divertirsi nel vedere la sua reazione quando l’avesse ricevuto. Oltre a, ovviamente, voler ricambiare il gesto di lui, che la mattina stessa gli ha regalato un uovo di Pasqua a sua volta.

 

“ E perdermi quell’espressione che hai fatto nel ritrovarti davanti questa brutta maschera? No no, credimi: non potevo scegliere un uovo migliore “. Continua il falso Re di Veritas, mentre il suo capitano delle guardie lo fulmina ancora una volta con lo sguardo. “ Suvvia, Nick! Un pò di divertimento ci vuole, altrimenti diventeremo matti “. Fa, mentre il corvino posa quella maschera su un tavolino adiacente e sospira pesantemente, per poi scuotere il capo.

 

“ Non riesco a non pensarci: la battaglia finale si avvicina. Presto nascerà tuo figlio, sempre se non risulterà essere figlio di Vanitas. E se così fosse, cosa ne sarebbe di me? Cosa ne sarebbe di te? “. Chiede semplicemente, mentre il cugino rimane sorpreso: di solito è lui a preoccuparsi, Dominique ha sempre affrontato ogni battaglia con sprezzo del pericolo e non temendo nemmeno la morte stessa. Ora invece, cos’è questo scoramento improvviso?

 

“ Perchè questo scoramento improvviso? “. Chiede il biondo, perplesso ed avvicinandosi al suo vice. “ Il bambino è mio, non di Vanitas. Sono stato io il primo uomo di Ivy, come potrebbe essere altrimenti? “. Chiede, mentre suo cugino non parla ma, per la prima volta ha il dubbio che nella notte di luna blu di cui non sa nulla, tra Ivy e Vanitas sia successo ben più che qualche morso. Che sia stato in quell’occasione che la cugina ha concepito il bambino, che quindi il padre sia Vanitas e che Vincent sia un re illegittimo. Non teme per sè stesso: la morte non gli fa paura. Ma teme per Vincent, teme per cosa gli potrebbe fare il popolo semmai scoprissero che è un re illegittimo: già non lo amano, figurarsi se dovessero venir a scoprire una cosa simile.

 

“ Perchè… “. Fa per parlare, ma no: non lo fa. Si limita ad alzare lo sguardo e puntarlo in quello di Vincent, che ancora aspetta una risposta da parte sua. Ma quelle parole non arrivano mai: tutto quello che ottiene è che suo cugino gli metta in mano un pezzo di cioccolata, mentre invece lui afferra la maschera di Doraemon. “ Aspetta, che fai? “. Chiede solamente Vincent, mentre a quella domanda Dominique si decide finalmente a dargli una risposta.

 

“ Sarà pur orribile, ma un regalo dal mio re… non posso buttarlo via “. Fa solamente, prima di avviarsi verso l’uscita della sala del trono. “ Vedi di mangiare quella cioccolata: se la fai sciogliere ti uccido. Non mi va di sprecare il cioccolato “. Fa solamente il corvino, mentre il biondo rimane un pò interdetto e, quasi senza pensarci mette in bocca un altro pezzo di cioccolato.

 

“ Certo che sei proprio strano… “. Mormora solamente, ma ormai nessuno lo può sentire: suo cugino se n’è andato dalla sala del trono, lasciandolo da solo con altre domande che, per ora, non possono avere risposta. Nemmeno il perché del battito improvvisamente accelerato del suo cuore gli è chiaro, o forse si ma ancora non è pronto ad ammetterlo.

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Capitolo 3
*** Uovo di Pasqua Kinder ( Jeanne ) ***


Uovo di Pasqua Kinder ( Jeanne )
 

Da un po' di tempo Nox sta osservando l’uovo di cioccolato Kinder che ha tra le mani: infatti, anche se ora è stata trasformata in vampiro non ha mai dimenticato le importanti celebrazioni della sua razza, poco importa pensa, se non vengono comprese dai vampiri: lei spiegherà a chi vorrà ascoltare pensa, come mai si addobba l’albero e che cosa sia il Natale, spiegherà che cosa sia la Pasqua ed il senso di scambiarsi uova di cioccolato, spiegherà il senso di ogni festività di cui le verrà chiesto. Ora è proprio tempo di Pasqua, così ha deciso di comprare un uovo di cioccolato come da piccola le comprava sempre la sua cara zia. Già, pensa la corvina: a volte le manca Carla e desidererebbe averla accanto, ma sa anche che in un momento così caotico non sarebbe saggio: cosa succederebbe se a Vincent non andasse a genio la sua presenza? Cosa le potrebbe fare a quel punto il re, anzi, il falso re? Sarebbe capace di ucciderla e certamente, lei non vuole questo. No, pensa: no. Non la preoccupa tanto Vincent, quanto Dominique: conosce bene la crudeltà del suo signore e di certo non vuole esporvi la sua sola parente rimasta in vita. Ma ne è certa: un giorno le cose torneranno alla normalità, Vanitas caccerà Vincent ed i suoi accoliti e riprenderà il suo trono, ma fino ad allora dovrà tenere duro ed assolvere il suo principale compito: occuparsi della sua signora, Jeanne. Ed è proprio pensando a lei che finalmente, Nox prende la sua decisione.

 

Jeanne si sveglia dopo non sa nemmeno lei quanto tempo. Ormai pensa, sono giorni che è chiusa in camera e non può uscire, nemmeno per vedere sua madre. Già, pensa: suo marito le sta impedendo di avere contatti con il mondo esterno, ossessionato dall’idea che la moglie possa fuggire e di perderla di nuovo. Se prima era un tormento pensa la Principessa, da quando Dominique ha scoperto che il bimbo che porta in grembo è suo è anche peggiorato: l’ha letteralmente segregata in camera, ossessionato dall’idea che la moglie possa nuovamente incontrare Garry. La principessa si alza a fatica dal letto: ha male ovunque a causa delle botte prese soltanto la sera prima, dopo l’ennesimo litigio con quel folle che ha sposato. La gravidanza si è rivelata essere più difficile del previsto, ed all’ennesimo dolore la paura aumenta. E se fosse destinata a mettere al mondo un altro mostro uguale al padre? E se il suo bambino ereditasse la stessa crudeltà di Dominique? No: no, pensa dandosi un lieve schiaffo. Non deve nemmeno pensare a delle cose simili, suo figlio crescerà circondato d’amore e sarà diverso da suo padre, ma per far sì che sia così dev’essere lei la prima a crederci. Un’altra fitta, nuova paura: e se le botte che ha preso finissero per compromettere la gravidanza? “ Che tu sia maledetto… “. Mormora in un sussurro, portando le mani al ventre. “ Che tu sia maledetto, Dominique: se succederà qualcosa al mio bambino, giuro che te la farò pagare “. Mormora, sudando freddo. Solo dopo un po' di tempo riesce a recuperare le forze e le fitte smettono mentre qualcosa attira la sua attenzione improvvisamente: quella che ha l’aria di essere una cosa a forma ovale giace a terra, la scritta “ Kinder “ in bella vista ed alcuni misteriosi personaggi disegnati su di esso o meglio, sulla lucida carta bianca e rossa. Curiosa, la Principessa si china a raccoglierlo. “ Ma chi lo ha lasciato…? “. Si chiede, mentre la sua curiosità viene ben presto appagata: un biglietto è a terra accanto all’uovo e notandolo, Jeanne lo raccoglie. Posa l’uovo sul comò per poi aprire la busta e, leggendo la firma sorride lievemente.

 

Mia amata Principessa, oggi nel mondo umano è tradizione festeggiare la Pasqua scambiandosi delle uova di cioccolato. Spero che questo dono possa, almeno in parte, risollevare il vostro morale e regalarvi un sorriso. Con affetto, Nox.

 

Jeanne riesce, dopo lungo tempo, a sorridere. Posa una mano sull’uovo per poi iniziare lentamente a scartarlo, staccandone un pezzetto e, dopo averlo assaggiato scoprendo che il cioccolato Kinder è davvero uno dei più buoni che abbia mai gustato. “ Grazie… “. Mormora solamente la bionda, mentre come ad approvare le sue parole ed il regalo di Nox, il piccolo nel suo grembo scalcia un paio di volte. “ Si piccolo, lo so: questo cioccolato è davvero buono. Dovremo ringraziare Nox “. Fa, accarezzandosi dolcemente il ventre e riflettendo: dovrà nascondere quel regalo, prima che il pazzo che ha sposato ritorni e se ne accorga.

 

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Capitolo 4
*** Uovo di Pasqua al cioccolato bianco ( Vanitas ) ***


Uovo di Pasqua al cioccolato bianco - Vanitas
 

Per qualche, interminabile istante i due giovani si fissano qualche istante: Garry tiene in mano quello che ha l’aria di essere un uovo di Pasqua firmato Lindt, dall’altro canto Vanitas non capisce cosa il ritrovato fratello tenga tra le mani. Anzi: per lui è una sorta di terribile mostro che lo vuole aggredire! “ Oh per amor del cielo! “. Fa solamente Garry, avvicinandosi di un passo e mentre, per istinto Vanitas arretra.

 

“ Ehi! Stai lontano da me, con quel mostro! “. Inizia a protestare il corvino, non capendo: come mai suo fratello sta cercando di aggredirlo con un mostro e non solo, sembrerebbe anche andarci d’accordo?

 

“ Ma che cosa vai dicendo? Di che mostro vai parlando? “. Chiede esasperato il giovane dalla chioma argento. “ E’ un semplice uovo di… “. Ma ancora una volta è il fratello ad interromperlo, scuotendo il capo ancora più spaventato.

 

“ Un uovo di mostro o chissà che altre creature! “. Precisa semplicemente il corvino, mentre esasperato l’altro batte una mano sul tavolino adiacente.

 

“ Ok, cambiamo domanda “. Mormora, trattenendosi dal prendere a schiaffi il maggiore. “ Ti piace il cioccolato bianco, giusto? “. Chiede, mentre a quella frase il giovane Re annuisce seppur un po' interdetto. Perché mai questa domanda, di punto in bianco?

 

“ Si, ma cosa… “. Non termina nemmeno la frase: perché pensa, i suoi sensi gli stanno facendo percepire odore di cioccolato bianco? E proprio nella direzione in cui c’è il mostro? “ Che scherzo è mai questo? “. Borbotta solamente, mentre Garry riesce finalmente a parlare e dargli una spiegazione.

 

“ Non è un mostro, Vanitas! “. Fa solamente, ricordando che i fratelli Hikari sono davvero uguali: Ivy sa cosa sia la Pasqua, ma Vanitas e Jeanne no. E quando lui ha regalato il primo uovo di Pasqua alla moglie ha reagito forse allo stesso, identico modo del fratello. “ Oggi, sulla Terra si festeggia la Pasqua: una festività umana in cui si festeggia la resurrezione di colui in cui crediamo dalla morte. Ed in questa festa è anche tradizione scambiarsi uova di cioccolato: quello che ora voglio fare io con te, darti un uovo di Pasqua al cioccolato bianco, che ti piace più degli altri “. Spiega, mentre finalmente Vanitas sembrerebbe calmarsi un pochino: si avvicina di qualche passo. Certo è un po' diffidente, ma meno rispetto a prima.

 

“ Quindi non mi aggredirà? Non salterà fuori dall’involucro un orribile mostro? “. Chiede, mentre Garry sorride lievemente e gli porge l’uovo.

 

“ Ma che mostro e mostro! quest’uovo si mangia “. Esordisce e, come avesse fatto la più sorprendente delle scoperte Vanitas afferra l’uovo ed inizia a scartarlo. Non appena vede il contenuto dell’involucro il suo sguardo si illumina letteralmente: non si tratta di un mostro o un uovo di qualche strana creatura, ma è cioccolato bianco! Il suo preferito, tra l’altro.

 

“Tanto lo sapevo! Mi stavo solo prendendo gioco di te “. Mormora solamente il corvino, capendo la figuraccia appena fatta e facendo ridere lievemente il fratello, che non può fare a meno di trovare adorabile quel broncio che assomiglia tanto sia a quello di Ivy che a quello di Jeanne, ma anche al suo in un certo senso.

 

“ Si maestà, non ho dubbi che voleste solo burlarvi del vostro più fidato Cavaliere. Non ho dubbi che sapeste già tutto sulla Pasqua e sulle usanze umane “. Continua, ridendo lievemente e mentre Vanitas osserva un istante l’uovo, prima di rimperlo ed afferrare un pezzo di cioccolato. “ Sono certo che in questi anni non abbiate fatto altro che far ricerche sugli umani,e … “. Ma viene interrotto da qualcosa: un pezzo di cioccolato bianco posto di fronte al suo viso all’improvviso.

 

“ Oh insomma! “. Lo interrompe Vanitas, fingendo di guardare altrove ma osservando la reazione del minore con la coda dell’occhio. “ Mangia un po' di cioccolato e stai zitto! “. Esordisce il giovane Re e, passato il primo momento di sorpresa Garry non può fare a meno di sorridere lievemente.

 

“ Come desiderate, Maestà “. Ride ancora un po', prima di prendere tra le mani il cioccolato ed iniziando a mangiarlo lentamente. “ Mi raccomando, non mangiarti tutto l’uovo in un colpo solo: se dovessi avere un picco glicemico, sai bene cosa succederebbe “. Gli ricorda solamente, mentre l’altro annuisce lievemente. Anche se, lo sa già, finirà per mangiarsi tutto il cioccolato e combinare dei disastri. Ma per il cioccolato bianco pensa, ne vale davvero la pena!

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Capitolo 5
*** Uovo di Pasqua con peluche ( Ivy ) ***


Uovo di Pasqua con peluche - Ivy
 

È da un po' di tempo che la giovane dalla chioma corvina non esce dalla sua stanza: infatti, nonostante oggi sia il giorno di Pasqua non se la sente di sorridere. Nonostante si tratti infatti di una festività che ha sempre festeggiato e che ha sempre adorato, questa volta non se la sente proprio. Anzi: sente al contrario, di non aver nulla da festeggiare e no, non è perché questa è la prima Pasqua che passa come vampira e senza i suoi genitori, o meglio coloro che credeva tali. Certo, il brutale assassinio di Haruka e Juliette sta senza dubbio molto influendo sul suo umore, tuttavia non è solo questo a renderla triste. La cosa che più la rattrista e non la fa stare tranquilla è un’altra: questa inattesa gravidanza. Certo, lei ama follemente il suo bambino e per lui darebbe la vita, tuttavia non può fare a meno di chiedersi molte cose e riflettere: la paternità del piccolo è ancora incerta, anche se tutto fa supporre che sia stato concepito nella notte dello stupro. Ciò lo renderebbe figlio di Vincent a tutti gli effetti, legittimando lui come re, essendo stato lui il primo a dare un erede alla futura regina. E questo pensa Ivy, la sta distruggendo: la distrugge e le fa rabbia al tempo stesso, non vuole che quel bastardo di suo fratello usi il bambino per poter usurpare il trono a Vanitas, non vuole dare un figlio al mostro che l’ha violentata e non solo, renderlo pure re. Non vuole eppure pensa, come diamine fare per impedirlo? Poi un’altra cosa balena nella sua mente: i bimbi vampiri, per nutrirsi quando sono nel grembo della madre vogliono solo il sangue del padre. E lei, da quando è incinta non fa altro che cercare il sangue di Vanitas. Anzi, si corregge: è da ancor prima dello stupro che è attratta in modo anomalo dal sangue del maggiore, questo le fa inevitabilmente pensare ad un’altra cosa. La notte di luna blu, quella di cui né lei né Vanitas ricordano nulla: c’era sangue sulle lenzuola, e se non fosse provenuto dai morsi? E se fosse in quella notte che hanno concepito il loro bambino? Ivy avvampa violentemente al solo pensiero: possibile che si sia concessa a colui che allora considerava suo nemico, che gli abbia donato la propria purezza e che non lo ricordi? I suoi pensieri vengono bruscamente interrotti: sente dei passi fuori dalla sua stanza. Istintivamente si alza dal letto, decidendo così di andare a controllare. “ Non c’è nessuno, ma cosa…? “. Mormora solamente la neo regina di Veritas, prima di trovare a terra un misterioso uovo con attaccato ad esso un peluche a forma di coniglio bianco. Incuriosita, la corvina legge il biglietto per poter così capire chi sia il mittente.

 

Alla mia coniglietta ed al nostro bambino.

 

Recita semplicemente la missiva. Istintivamente Ivy sorride, portandosi una mano al ventre. “ Eh si, amore mio… “. Sussurra solamente, per poi riprendere parola di lì a poco. “ Qualcuno ha insegnato a tuo padre cos’è e come si festeggia la Pasqua “. Fa, parlando al suo bimbo e tenendo tra le mani l’uovo ancora incartato. “ Che ne dici? Andiamo a ringraziarlo? “. Chiede e, come a risponderle piccolo scalcia lievemente. “ Oh, che calcio: ok ok, ho capito la tua risposta “. Ride lievemente, prima di incamminarsi per cercare suo marito ed avendo capito che è stato lui a farle quell’inaspettato regalo. Perchè solo lui al mondo, la chiama coniglietta. E lo fa da quel giorno a Parigi, in cui le cose tra loro hanno iniziato ad andare meglio e stavano per dichiararsi l’uno all’altra.

 

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