Welcome to the Miss Fitzroy's Cornwall Institute

di Xandalphon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to the Miss Fitzroy's Cornwall Institute ***
Capitolo 2: *** File Entry n°13 ***
Capitolo 3: *** File Entry n°32 ***



Capitolo 1
*** Welcome to the Miss Fitzroy's Cornwall Institute ***


Welcome to the Miss Fitzroy's Cornwall Institute


La società magica non è molto differente, da quella babbana. Certo, i maghi hanno poteri che i normali umani neanche sognano, ma... Non ci possono esattamente fare ciò che desiderano. E così come tra i babbani esiste chi è incapace di adeguarsi perfettamente alla società e alle sue regole, così anche tra noi streghe e stregoni. Del resto, non tutti possono diventare Auror... O mangiamorte! Quello che voglio dire è che, se una cosa non è bianca, allora non per forza significa che sia nera. Per parafrasare il titolo di un libro molto in voga tra i babbani negli ultimi anni, vi sono molte sfumature di grigio.

Esiste gente il cui lavoro è provare a dare una pulitina a questo grigio stinto. Così, giusto per vedere se si riesce a farlo diventare un po' più bianco... Prima che corra il rischio di diventare completamente nero. Gente come quella del 'Miss Fitzroy's Cornwall Institute' o, come viene simpaticamente rinominato, la Misfitz school.

Come? Mai sentito? Beh... Non ne sono sorpreso. Non è propriamente una menzione d'onore essere passati da lì...

Eppure, i suoi servigi si sono resi necessari, in particolare a una delle istituzioni più celebri di tutto il mondo magico di Gran Bretagna: Hogwarts.

Ah... Chi non ricorda i grandi spassi degli anni della scuola? Il piccolo dettaglio è che a volte qualcuno, per una ragione o l'altra, ci si diverte TROPPO, quando dovrebbe studiare, col risultato che ai G.U.F.O. o ai M.A.G.O. si finisce per collezionare una 'spettacolare' serie di S, D e T.

Pensate che siano pochi, i ragazzi che si sono fatti sbattere fuori da Hogwarts per voti bassi? O che siano rimasti indietro di un paio d'anni? Spiacente di deludervi, ma sono una marea. Una marea che però, per ottenere un lavoro decente, o confacente alle tradizioni di famiglia, ha bisogno del dannatissimo e agognatissimo 'pezzo di carta'.
Ed è qui che interviene il Cornwall... Tutti i soggetti di cui Hogwarts si è sdegnosamente liberata, ce li prendiamo noi.

Perché il noi? Ah, giusto, non ve l'ho detto, sono P. Cuttersbad. Corvonero fresco di M.A.G.O e con una masochistica e malsana propensione all'insegnamento, che per (s)ventura è finito a fare il professore alla Misfitz...

Naturalmente anche noi abbiamo le nostre casate, per emulare la nostra Alma Mater. Peccato che non abbiamo nulla di vagamente simile ad un cappello magico... Per smistare i ragazzi ci avvaliamo molto più prosaicamente di uno psicologo e del nostro buon senso.

In primis, la classe più numerosa, i GalloGiallo: chi non ha mai avuto a che fare, negli anni della scuola, con degli egocentrici bastardi montati e sempre su di giri? Ecco, i gallogiallo sono proprio questo. Gente seriamente convinta di essere al centro dell'universo, a cui, purtroppo, l'universo ha dato un sonoro calcio in quel posto e li ha rispediti sul pianeta terra, ricordando loro che erano semplicemente dei bulletti di quartiere un po' idioti.
Inutile che vi dica che provengono quasi tutti da Grifondoro(o al massimo qualcuno da Serpeverde)...

Poi vengono i PorcoRosa. Nome inappropriato, dite? Naaah. Eccome se lo è! Sono tutti coloro che hanno vissuto Hogwarts con una puntella eccessiva di edonismo, particolarmente fedeli ai tre grandi istinti primari: dormire, bere e mangiare e... e sì, pure quello, copulare. Per dire... Mai visto studentesse rimaste incinta a Hogwarts? No? Per forza, le scaricano a noi e fanno finta che non esistano, pensando siano 'incidenti di percorso', invece che persone. Tsk... bella manica di ipocriti...

Quindi abbiamo le AzzurRane. Come le rane velenose del Borneo, che vestono di una sgargiante livrea per allontanare i predatori, così i nostri studenti e studentesse, a volte, non sono qui per problemi di rendimento, ma perché a Hogwarts hanno vissuto, socialmente parlando, un inferno. Incapaci di fare amicizia, estromessi dalle cerchie, isolati. A volte hanno sviluppato un meccanismo di difesa, estraniandosi ancor prima di essere bullizzati; altre volte hanno semplicemente subito l'ostracismo e la violenza, fisica e psicologica, altrui con occhi spenti. Nel nostro piccolo, la nostra scalcagnata banda prova a scaldare il loro cuore indurito e freddo. A volte ci riesce, a volte, purtroppo, no. 

Infine, ci sino le BianCicogne: candidi, come una pagina su cui nulla è stato scritto. Non sono gli studenti che, si direbbe nelle scuole babbane 'non si impegnano', ma quelli che ahimé loro, 'non ci arrivano'. Magari si sforzano più di altri, ma sono lenti. Lenti, non stupidi, mi raccomando.

Qualsiasi insegnante che pretenda di lavorare da noi con la convinzione di poter guardare ai nostri 'misfitz' dall'alto al basso come a degli scarti, non ha capito niente. Sicuro, ce ne lamentiamo continuamente... Ovvio, spesso, anzi, spessissimo gli gridiamo dietro... Ma che ci vogliamo fare, in un modo o nell'altro finiamo per affezionarci a loro(a volte è più un 'odi et amo', molto catulliano, ma tant'è)... E in cuor nostro, sì, desideriamo sempre sinceramente che sbattano il loro talento in faccia a tutti coloro che li consideravano delle nullità.


Angolino dell'autore

Ammetto di non essere mai stato un grande patito di HP prima d'ora, ed è solo grazie alla collaborazione con due mie amiche per delle loro storie che questo mondo mi ha sempre più incuriosito... E così, finalmente ho deciso di farci su una piccolissima storiellina senza pretese. Naturalmente, a modo del tutto mio, se no non son contento...

Una cosa che mi sono spesso chiesto infatti è 'Ma non bocciano mai nessuno a Hogwarts?'

Per cui ho immaginato che anche nel perfetto e pulito mondo britannico esistano quelle istituzioni che in Italia vengono dette 'Scuole di Recupero Anni' in cui si recuperano (o, quantomeno, si prova a farlo) gli anni persi. Mica tutti potranno essere dei bravi e perfetti studenti anche nel mondo magico, suvvia... Della serie: ognuno fa quel che può per prendere la stramaledetta maturità. Anche lì.

Per il momento la storia si chiude qua, ma, chi lo sa? Magari, prima o poi ne farò una long che racconta le avventure e le traversie di questo scalcagnato istituto. Voi che ne dire? Fatemi sapere!

P.S: a proposito di maturità, auguro a tutti coloro che leggeranno questa storia che vi si cimenteranno tra poco, buona fortuna e in bocca al lupo!

P.P.S: Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti o ad avvenimenti realmente accaduti, è puramente casuale.

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Capitolo 2
*** File Entry n°13 ***


 

File Entry n°13

 

Estate. TORRIDA estate. Non credo che mai in Inghilterra si siano raggiunte temperature così alte. Ai babbani piace credere che la magia problemi come questo li sappia risolvere senza battere ciglio. Peccato che la realtà sia un tantinello più complessa. Primo, perché creare un incantesimo che lanci una specie di scudo termico, tale da creare una sorta di mini-condizionatore portatile, è maledettamente complicato. Secondo, perché la società magica è pignolamente conservatrice.

 

'Susan, che ne dici di comprare un aggeggio per l'aria condizionata?'

'NO. E' una babbanata. Noi maghi non facciamo queste cose. Sopportiamo stoicamente il caldo, non siamo dei deboli!'

Ettipareva.

Beh, sapete che c'è? Io SONO debole e ho caldo. E vorrei stare su una spiaggia di qualche paese tropicale, ma alla Misfitz l'estate è un periodo lavorativo come un altro.

Ma se è una scuola!

Vero, lo è. Ma secondo voi, quando iniziano le iscrizioni della gente sbattuta via da Hogwarts? Bingo. A luglio.

Morale della favola, sono qui a vagliare le domande di iscrizione e lavorare sulle preassegnazioni alle nostre allegre case.

 

Dopo aver smazzato un gruppetto di bulletti equamente suddivisi tra grifondoro e serpeverde, ecco che mi salta all'occhio lei. Ariadne Dove. Maga purosangue, a quanto pare. Uno schianto di figliola bionda sui diciassette anni. Materiale da modella, cantante pop, showgirl o quelle robe lì, a giudicare dalla foto. Insomma, il misogino che è in me inizia a storcere involontariamente il naso, preso da qualche ingiustificato ma inesorabile pregiudizio.

Sospiro, sorso di caffè della macchinetta della scuola (che oggettivamente fa schifo, ma crea una inspiegabile dipendenza, anche se non ha nulla di magico dentro).

Forza Paul, prova a leggere seriamente il suo file, prima di dare giudizi affrettati.

La prima cosa anomala che salta all'occhio è che si iscrive alla Misfitz senza essere stata cacciata da Hogwarts. Non è il primo caso, ma certo avviene una volta su... troppe.

In allegato ci sono i risultati del GUFO.

E, OOP, E, E, OOP. Quello più basso è una A in pozioni.

Istintivamente nella mia mente sorge la profonda e solenne domanda, che riporto nel linguaggio aulico che si conviene: Ma cosa minchia ci viene a fare questa qua da noi?

No, qualcosa non torna. Ci deve essere per forza una spiegazione. O un errore. Sì, sicuramente un errore.

Casa di appartenenza, Serpeverde. Il che rende tutto ancor più misterioso, visto che le serpi tendono sì a bullizzare un po' troppo chi sottperforma, ma gente col curriculum di questa Ariadne dovrebbe essere adorata. No, adorata è un eufemismo, i suoi compagni di casa tenderebbero a baciare la terra su cui si posano i suoi leggiadri piedi!

Lo sguardo improvvisamente cade su un particolare, apparentemente irrilevante, che non avevo notato prima. La firma in calce all'iscrizione.

E' della ragazza stessa.

CAZZO.

CAZZISSIMO.

 

Una purosangue serpeverde con voti eccellenti che si autocompila il modulo di iscrizione alla nostra scuoletta per reietti? Vuol dire una cosa e una cosa sola... L'ha fatto alle spalle dei genitori. Sicuro come la terra gira intorno al sole.

Altrettanto sicuro è che se approviamo la sua richiesta di iscrizione ci arriverà una shitstorm di dimensioni epocali dalla famiglia.

No, bella bionda, mi spiace, ma di casini con parenti psicopatici ne ho già fin troppi...

Faccio per prendere il timbro rosso con la X quando dal suo dossier scivola agilmente un foglio, scritto a mano. La grafia leggera e ondulata è chiaramente la stessa della firma.

 

Richiesta di ammissione al Miss Fitzroy Cornwall's Institute

 

Prego cortesemente la gentile direzione di codesto istituto di accettare la mia candidatura come alunna, per le seguenti ragioni, che qui descrivo:

La mia giornata inizia sempre allo stesso orario. Mi lavo, mi vesto, vado allo specchio e inizio a truccarmi. Il rito si svolge sempre con la stessa precisa regolarità. Mascara, Rossetto, un velo di fondotinta. Perfetta. Nessuna occhiaia, nessuna minima ruga, nessuna increspatura. La mia maschera non deve dare alcun segno di... Di niente? Ecco, niente è la parola giusta. Non deve esserci alcun... QUALCOSA che faccia pensare a stranezze.

Arrivo a Hogwarts. Ragazza modello, studentessa modello, figlia modello. Devo interpretare molti ruoli in quel posto. Il che credo faccia di me ormai una discreta attrice.

Eppure non voglio essere un'attrice. Voglio togliermi la maschera, voglio strappare via il cerone.

Vedete, a Tassorosso c'è una mia carissima amica di quando ero piccola. Come ci divertivamo a cinque anni, a correre nei prati e giocare sulla riva del laghetto di Whitsboro! Quando lei mi rivolge lo sguardo mi sorride. E io? Io giro la faccia dall'altra parte, gelida. DEVO farlo, mi chiedono di farlo! Il mio io grida, ma non riesco a ribellarmi. Mostro una smorfia di fastidio sprezzante.

Una volta, due volte, dieci volte. E lei? Continua a sorridermi, imperterrita.

Perdonate, mi sto dilungando. Il punto è che non ce la faccio più. Mi sento giudicata da quel sorriso, mi fa impazzire.

Vi prego, cortesi insegnanti di codesto istituto, aiutatemi a gettare la maschera. Aiutatemi a essere libera. Aiutatemi a ricominciare senza cerone addosso. So che i miei genitori potrebbero porre un problema e francamente non so se avrei il coraggio di dir loro che non voglio essere più una figlia 'come si conviene a una signorina di stimata famiglia' in faccia. Però tante persone più grandi di me mi hanno detto che da voi riuscite davvero ad aiutarla, gente cresciuta storta come me.

Vi prego, non rifiutatemi.

In fede, Ariadne Dove

 

Altro sorso di caffè, altro lungo, lungo, luuuungo sospiro, più simile a uno sbuffo.

'Che fottuto casino', mormoro a mezza voce.

ODIO il mio masochismo.

'Susan! dammi il timbro dell'approvato, per piacere...'

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Capitolo 3
*** File Entry n°32 ***


File n°32

 

'Avanti, signorina Van Olden.'

 

'BUONGIOR – tump.'

Benissimo, è arrivata miss coordinazione che per stringermi la mano inciampa.

Il dannatissimo e caldissimo luglio non poteva che chiudersi in bellezza. Ossia con un ultimo colloquio ispettivo per una preiscrizione alla Misfitz.

Il problema in questione rispondeva alla voce di Kamila Van Olden. Bella ragazza, alta, capelli lunghi e ricciuti, qualche lentiggine. Vista così, sembrava una studentessa di Hogwarts come tante. Non certo una bad girl, una delinquente seriale o una bimbetta idiota. Insomma, anche in questo caso, urgeva una domanda:

'Signorina Van Olden... Lei aveva per caso problemi di rendimenti che giustifichino il desiderio di recuperare il tempo perduto da noi?'

'Eh? Oh, no, a scuola vado bene. Anzi, se desidera ho portato i risultati dei miei esami!'

Mi passa un foglio, appena sgualcito dall'umidità di mani oltremodo sudate e osservo. Armeggio un paio di secondi con il portatile per fare un controllo, nel caso volesse mentirmi (sì, abbiamo l'accesso al file dei voti di Hogwarts. Lo so che loro sono molto più vecchia maniera e non vogliono digitalizzarsi, però ehi, è comodo, nonostante Susan dica l'opposto). E... No. Bei voti. Dopo la Dove, questo è il secondo caso della stagione, un record.

Prendo un lento e lungo respiro. So già che mi attende una miseranda storia strappalacrime di disagio giovanile incipiente a cui dare qualche vaga parola di generico conforto e cercare di convincerla che scappare da Hogwarts per venire da noi è una cazzata mastodontica e i suoi problemi non sono così da fine dell'universo come crede.

'Signorina Van Olden, allora mi dica. Qual è la ragione che la spinge fin qui?'

Ecco, ci siamo. Occhi da cucciolo di foca bastonato in 3...2...

 

'Ahem... Signor... Signor?'

'Cuttersbad, signorina Van Olden. Sono il professor Paul Cuttersbad.'

'Ecco signor Cuttersbad, deve sapere che Hogwarts non mi permette di sviluppare appieno le mie inclinazioni e ho sentito che qui c'è una professoressa di divinazione molto brava.'

'Ah, si sta riferendo a Susan Liepast, certo... Un secondo: in che senso divinazione?'

'Beh, a Hogwarts ho cercato di spiegare ai miei insegnanti che è piuttosto fondamentale vedere l'allineamento dei pianeti per capire come vestirsi, come comportarsi e se ci saranno imprevisti nella giornata!'

'In altre parole quello che i babbani chiamano...'

'Oroscopo. Sì, signor Cuttersbad.'

Oh, cazzo, un'altra fulminata con ste stronzate. Va beh, dai, Paul, assecondala.

'Non vorrei deluderla, ma lo sa che gran parte dell'Astrologia non solo non ha fondamento scientifico, ma nemmeno magico?'

'La stessa risposta che mi dicevano sempre a Hogwarts! Eppure è vero! I pianeti c'entrano! Senza capire le congiunzioni astrali come faccio a capire se mi capiteranno degli imprevisti disastrosi durante la giornata? Come faccio a capire se mia andrà bene o no l'esame o cose del genere?'

'A questo punto sono curioso. Perché lei di solito prima di affrontare un esame cosa fa?'

'A parte studiare disperatamente? Beh... Innanzitutto avere l'ansia e il terrore che mi andrà malissimo. Poi calmarmi e cercare di capire qual è la pietra più adatta per la verifica in questione.'

'Ahem... Pietre?'

'Oh, sì. Per babbanologia, se hai Mercurio contro e Venere in Trigono e se sei come me Pesci, portarsi un Topazio risolve ogni cosa.'

'Ah. Affascinante.' (Detto con l'espressione più monotonale che potessi assumere)

'Senza una cosa, miss Van Olden... Maaa... Ha per caso problemi a dormire?'

'E lei come fa a saperlo?'

Eccallà.

'No, mera supposizione. E prende anche qualcosa come ipnoinducente?'

'Intende per addormentarsi? Oh, certo ho le mie goccine magiche. O meglio... non sono magiche magiche, sono semplicemente un prodotto omeopatico a base di Valeriana. Ma funzionano, glielo assicuro!'

'Mi tolga una curiosità. MA se perdesse per qualche malaugurato caso lo stramaledett... Ahem, il topazio che mi citava prima, poniamo e lo scoprisse al momento di svolgere la prova?'

'Oh, andrebbe malissimo! Inizierei a sudare freddo, avere i brividi e anche la nausea, le pulsazioni mi salirebbero a mille e mi mancherebbe il fiato...'

'Ok, questo è ciò che accadrebbe a lei. Ma la prova come andrebbe?'

'Di sicuro uno schifo, signor Cuttersbad!'

'Mai successo?'

'Ahem, sì, è stato tragico! Un vero disastro!'

'E l'esame?'

'OOP. Se non sbaglio ho preso OOP.'

'E OOP è fare schifo?'

'Beeeeh... Io puntavo molto sulla E...'

'AH. Senta una cosa, signorina Van Olden... Cosa pensa di trovare davvero alla Misfi- Da noi?'

'Davvero?'

'SI'. DAVVERO DAVVERO.'

'Un posto in cui... Sì, ecco un posto in cui non aver paura... In cui se faccio qualcosa di sbagliato non stiano lì tutti a puntarmi il dito addosso, in cui mi dicano Tranquilla, tutto bene, non fai schifo, non sei una fallita.'

'Glielo ha mai detto nessuno?'

'Cosa?'

'Che non è una fallita.' Per la barba di merlino, questa discussione inizia a essere esasperante...

'Oh, sì. Un mucchio di volte.'

'Ma...'

'Ma è difficile crederci fino in fondo. E' come se ci fosse sempre qualcosa, sul fondo del mio animo, una specie di folletto dispettoso che si mette lì a dirmi guarda che in realtà fai schifo, guarda che in realtà non ce la farai... E se fosse che tutti ti dicono di non preoccuparti solo perché ti compatiscono?' E cose così.'

'Uff... Okkei signorina Van Olden, per quanto mi concerne, le do' appuntamento a settembre da noi. Ma non si metta in testa che potrà portare ogni santo giorno un armamentario di pietre che manco una cava di giganti...'

'COSA? NOOOO!'

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