Lettere per il cielo

di Jane2011
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Lettera ***
Capitolo 2: *** 2.Lettera ***
Capitolo 3: *** 3.Lettera ***
Capitolo 4: *** 4.Lettera ***
Capitolo 5: *** 4.Lettera ***
Capitolo 6: *** 6.Lettera ***
Capitolo 7: *** 7.Lettera ***
Capitolo 8: *** 8.Lettera ***
Capitolo 10: *** 9.Lettera ***
Capitolo 11: *** 10.Lettera ***



Capitolo 1
*** 1.Lettera ***


01/03/2000
Ma perché dò sempre retta ad Hermione?
Questa cosa non ha senso, Angelina e lei si sono messe d’accordo e non mi faranno rientrare in casa finché non avranno visto il foglio completamente imbrattato di parole e l’inchiostro completamente prosciugato.
Non so, alla fine, che cos’ho da perdere? A parte la credibilità e la reputazione, ma sia una che l’altra sono andate in fumo il 2 Maggio del 1998, ora sono considerato l’asociale pazzo che non si rassegna al fatto di aver perso il gemello. Sai com’è, provate voi a vivere con una persona identica a te e ,così, improvvisamente ve la ritrovate difronte morta, poi mi dite come ci si sente. Oppure a camminare per strada con tutti che ti trattano come se fossi appena uscito dal coma, ho capito tutto, ma non sono mica io ad essere morto!
Anche se mi sta venendo qualche dubbio in queste circostanze, ma...come sono finito a parlare di questo? Mi sto iniziando a smarrire anche mentalmente.
Il problema di base è uno:
“Perché devo vivere nella stessa casa dove sono cresciuto con lui, eh, perché?”
Li ogni cosa me lo ricorda, e questo mi fa pensare che, appena avrò finito di scrivere questa stupida lettera, ci dovrò tornare in quel luogo! Ora sono a casa, o meglio, fuori da casa, di Bill; Angelina e Hermione hanno pensato che, siccome conoscevo ogni singolo buco della tana, sarei potuto sgattaiolare dentro, così mi hanno portato qui.
Credo che il loro scopo lo abbaino raggiunto, l’inchiostro è quasi finito e anche al foglio mancano poche righe. In un riassunto, basta! Non mi importa di quel che pensate, io sto bene così.

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Capitolo 2
*** 2.Lettera ***


Ciao, chiunque leggerà questo foglio sappia che:
“George Wesley è ufficialmente uno scemo colossale!”
Come ho fatto a far allontanare la donna più gentile e paziente del cosmo?!?
Hai capito bene, chiunque tu sia, Angelina se ne è andata, e tutto per colpa mia, ovviamente.
Non voglio entrare nei dettagli, ma diciamo solo che il litigio è partito da me. Ora basta, basta sentirsi dire apriti, io la farei se solo tutti non mi stessero alle costole, forse dovrei dire qualcosa a lei e basta. Che non si azzardi a dire che lo potevo dire prima, sennò veramente mi rifugio in stanza e non esco più come 2 anni fa!
Ovviamente è quello che farei se avessi il coraggio, ora alla lista si aggiunge anche codardo, andiamo di bene in meglio.
Ma perché sono così cocciuto?!Non potevo essere forte come Ginny, convinto come Percy, e magari, anche convincente come Charlie? Eh no, perché dovevo essere codardo come Ron, svitato come Ron e sensibile come ...Ron!
Non è che io ce l’abbia con Ron, è solo che, riflettendoci, non ha le qualità migliori della famiglia, anche se è riuscito lo stesso a tenersi la fidanzata, io manco quello.
Mi chiedo, perché lui??Non potevo essere io, non credo ci fossero preferenze, potevo benissimo trovarmi io in quel corridoio privo di forse, potevano cadere semplicemente addosso a me le macerie, perché lui?!

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Capitolo 3
*** 3.Lettera ***


16/07/2001
Ehy, sono sempre io, è diventata come una fissazione quella di scrivere, che detto da me è paragonabile a un miracolo, e questa volta so benissimo a chi rivolgere questa lettera, e anche le altre se è per questo. Quanto sono stato stupido! Non potevi dirmelo in qualche modo, sono stato egoista, egocentrico e non so quante cose ancora.
Non sono l’unico che soffre, non sai come vorrei strapparmi i capelli in questo momento.
Oggi ho visto la mamma, era in cucina, è stato straziante, te lo giuro. Stava piangendo, era appoggiata con la schiena alla gamba del tavolo, stringeva a se un maglione, il tuo maglione.
Appena si accorse che ero lì, tentò di asciugare le lacrime e di rialzarsi, ma quando mi guardò riscoppiò in lacrime.
È orribile, vedere la donna che ci asciugava le lacrime, che ci rimproverava se tornavamo tardi la sera o se rubavamo la macchina di papà, vedere quella stessa donna distrutta, con le gote rosse e con le lacrime che le rigavano il volto.
Mi sono pentito di aver pensato che gli altri avessero dimenticato, che avessero rimosso quel ricordo come si fa con una cosa che ormai non ti serve più, ma me ne sono pentito ancora di più quando sono uscito Ginny era seduta sotto l’albero di ciliegio, mancò poco che non caddi, ebbi un flashback:
-Due bambini identici correvano attorno al ciliegio, uno di loro aveva aggrappata una bimba dai capelli infuocati di rosso, ridevano , la bimba si teneva stretta alle spalle del bambino, era leggera come una piuma, o almeno tu la facevi sembrare tale, correvi veloce come se sulla schiena non ci fossero altro che piume-
Ginny mi stava guardando dritto negli occhi, ero come paralizzato dall’immagine vista un attimo prima
“Diceva che tu eri la ciliegia e noi l’albero su cui crescevi”
Mi venne così, spontaneo, me lo dicevi sempre quando la guardavi ed io ti prendevo in giro, inoltre me lo hai detto anche quel giorno, avevi detto che una volta finito tutto avresti convinto Ginny a rifare quel gioco. Io di certo non ho voluto rubarti la scena, mi sono semplicemente seduto accanto a lei e abbiamo parlato, era da secoli che non parlavamo così, mi era mancato.

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Capitolo 4
*** 4.Lettera ***


09/08/2001
Ce l’ho fatta!!
Non sono più un autentico scemo, non per intero almeno, oggi ho incontrato Angelina, eravamo al cimitero.
Ero in piedi difronte alla tua lapide, ti avevo cambiato i fiori, ma lei ne aveva altri in mano, purtroppo non erano per te, ma per il padre, era venuto a mancare la notte precedente; alcuni capelli umidi erano appiccicati al suo volto, altri raccolti in uno chignon, era stupenda.... ma sto divagando.
Non ci crederai mai, in effetti neanche io, ma mi baciò, lei baciò me! E questo non è niente, siamo tornati alla tana assieme, assieme!
Non ci credo, forse non sono poi così tanto stupido, no? Non sarei riuscito a sopravvivere un mese senza di lei, e, dopo averla consolata, siamo andati nel campo di Quiddich che ha costruito papà in cortile, abbiamo giocato, non giocavo da quattro anni. Ogni volta che mi alzavo in volo guardavo alla mia sinistra per pianificare uno schema con te, ma non c’eri, tu non eri accanto a me. Vedevo il tuo corpo immobile, il tuo sorriso, quello stupido sorriso, quanto vorrei rivederlo, non sai quanto.
E cadevo, come se fossi ai margini di un dirupo, ma oggi, oggi con lei non sono caduto, non ho ceduto alle macerie.

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Capitolo 5
*** 4.Lettera ***


01/04/2002
Oggi non lo reggo, oggi non ci riesco a stare in piedi, la prima volta mi ero chiuso in camera, ero a pezzi, mi sembrava di essere spezzato a metà, e lo ero! Ma sono stanco di essere trattato dagli amici come se stessi io sotto le rocce, perché la gente non vuole capire che mi deve lasciare in pace!!
Sono stanco di dover dare spiegazioni o, alle persone che hanno vissuto fuori dal mondo sino a quel momento, dire che mio fratello è morto, come se fosse facile spiegare:
“Ah, perché mi comporto da maleducato ogni volta che qualcuno caccia il discorso della battaglia? No ,sai, il mio gemello è morto in quella battaglia, niente di che”
pensi che sia facile dover andare in giro a dire che sei morto ed evitare di tirare pugni a qualcuno?!Bè, sappi che non lo e spero vivamente che da te sia meglio, la su.
Oggi la mamma non stava proprio in gran forma e, purtroppo, non ho potuto contraddirla, ogni volta che arriva questo giorno si comporta in modo strano, e la capisco, solo che questo mi porta a fingere che tu ci sia ancora.
Ti spiego meglio, oggi la mamma è entrata in camera con la solita colazione, solo che ne aveva due e una l’aveva poggiata sul tuo letto vuoto e ti si è rivolta:
“Che c’è Freddie, non hai fame? O ,va bene, scendete che ci sono i regali!”
ma tu non c’eri , aveva parlato da sola e dopo peggiorò, aveva fatto un maglione per te e te lo aveva pure dato, lì ci mancò poco che mi abbandonassi tra le sue braccia e le dicessi che tu non c’eri più, che non potevi tornare, e che non saresti mai tornato da noi, ma mi trattenni.
Tutti gli occhi della famiglia mi erano addosso, tranne quelli della mamma che stavano guardando te, e i miei che guardavano lei. Vedevo gli altri pronti a soccorrermi se fossi scoppiato, ma non lo feci, e non riuscì nemmeno a reggere tutto quello, qualsiasi cosa fosse, mi misi il maglione e salì, e ora ti sto scrivendo questa lettera che non riuscirai mai ad avere, sto bagnando la pergamena, meglio se scendo.
La mamma sta preparando il nostro piatto preferito, ti prego vieni, fermati qui, non lasciarmi più, non potrei reggerlo.
Nel caso, buon ventiquattresimo compleanno Freddie.

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Capitolo 6
*** 6.Lettera ***


18/04/2003
Ciao fratellino, oggi direi che ho fatto un gran passo avanti ed è stato possibile, anche se mi rincresce dirlo, grazie a Ron, lui negli ultimi anni si era occupato di tenere in vita il nostro negozio, anche se io avevo insistito che rimanesse chiuso.
Oggi Ron è corso da me ansimando, cosa che non mi stupisce, dicendo che, quando stava aprendo il negozio, un investitore ha detto che vorrebbe comprare l’intera catena! Cosa che ci fareb...che mi farebbe guadagnare un bel gruzzolo.
Solo che, se vuole comprare la catena, non potrà più essere i: “Tiri vispi Wesley”, ed è per questo che sono indeciso, dopotutto quel negozio mi ricorda tanti scherzi, tanta complicità, tanto lavoro e te.
Ma nostro fratello dice che le persone non si legano agli oggetti, ma ai ricordi e alle altre persone che ti hanno conosciuto, io però, i miei ricordi, li ho là! E poi lui non può capire proprio in fondo, lui non aveva aperto un attività con te e non stava in quel posto ventiquattr’ore su ventiquattro. Fra un’ora mi devo vedere con l’investitore, speriamo che sia simpatico, sennò col cavolo che li lascio le nostre invenzioni!!
E niente, non ce l’ho fatta. Chiamami codardo, rompiscatole o urlami contro: “Sul serio??” come ha fatto Ron, ma non potevo, quello è il nostro negozio, e lo sarà per sempre, solo nostro, infatti andrà avanti, sì, ma per merito mio.
Su Freddie, rimbocchiamoci le mani, domani c’è l’inaugurazione ed io ho solo 3 ore di tempo per preparare nuove invenzioni, e non provare a fingerti occupato per scappare!

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Capitolo 7
*** 7.Lettera ***


24 (per poco/12(/2003
Bè , sono pronto, stasera è la volta buona, non ci credo, lo sto per fare! Ho preparato tutto, oggi lo faccio, il vischio è vicino alla finestra e l’anello è nel pacco regalo, che scoppierà con stelle filanti.
Mancano 2 ore a mezzanotte ed io faccio affidamento sulla tradizione dell’aprire i regali un minuto prima del 25, ora che ci penso dovrò fare in fretta, oddio freddie , lo sto facendo veramente? E se non fosse il momento, infondo ha appena perso il padre, ci siamo da poco rimessi insieme e se non si sente pronta e.....e io la amo, me lo avresti detto, vero fratellino? O mi avresti tirato una pacca sulla spalla per stopparmi. Quanto vorrei che fossi qui a sfottermi, quanto vorrei una botta sulla schiena per incoraggiamento da parte tua, Ginny è l’unica a saperlo e lei non ne è capace.
Devo ammetterlo, ho un po’ paura, ma credo che sia normale, ti ricordi quante pacche abbiamo dovuto dare a Bill prima che si decidesse a chiederlo a Fleur? Mi stupisco che non ci abbia trasformati in un anello e un rubino, io sarei stato il rubino ovviamente.
E’ arrivata, augurami buona fortuna e, mi raccomando, se scopro che non mi eri accanto, giuro che vengo dove stai e ti faccio tornare a suon di calci, parola di Wesley.

25(da poco)/12/2003
Giuro che sto urlando, ha detto di sì, ti rendi conto, Angelina ha detto di sì, mi sposo!
Appena ha aperto il regalo e ha uscito l’anello ho visto i suoi occhi diventare lucidi, non mi ha dato nemmeno il tempo di chiederglielo che ha iniziato a dire a raffica sì!
Non ci credo, non ci credo di avercela fatta senza di te, sono andato un po’ più vicino alla passaporta, non sono più fermo a guardarla.
Uuuuuuuuuuu, mi sposo Freddie, mi sposo! Per questa volta la ramanzina te la risparmio, direi.

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Capitolo 8
*** 8.Lettera ***


26/03/2004
Non ci avevo pensato Fred!
Ora mi devo occupare di tutti i preparativi per il matrimonio ed io e Angelina non ci troviamo per niente, e poi mi vuoi spiegare che differenza c’è fra beige ramato e beige crema?!Sempre beige è, no?
Oggi siamo andati a vedere il menù per il matrimonio, lei voleva cose babbane, io invece cose magiche, lei voleva la torta alla crema, io volevo la torta alla frutta, se non entro in tilt oggi non lo entro più.
E oggi pomeriggio devo andare a scegliere l’abito, il colore del matrimonio è il blu, anche se io avrei fatto arancione...ed è ormai il quarto sarto babbano da cui vado, speriamo almeno che sia quello buono, sono strani, fanno tutto a mano e non hanno troll o elfi ad aiutarli, poi capisco come mai sembrano tutti esauriti.
Almeno sulla musica siamo d’accordo, sarà “Always di Bon Joy” per il ballo, il resto è un misto di canzoni di una cantante di questo periodo fra i babbani.
Pensavo fosse più facile organizzare un matrimonio, il lato positivo è che sarà in spiaggia, su questo mi ha accontentato Angelina, Bill ci presta la casa sul mare per la cerimonia, vorrei poter intromettere nella cerimonia qualche gadget dal negozio, ma Ginny me lo ha vietato categoricamente assieme alla mamma.
Ma sul serio, che differenza c’è fra beige ramato e beige crema?!

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Capitolo 10
*** 9.Lettera ***


13/05/2004
Inizio a pensare che qualcuno da te non voglia far andare dritto questo matrimonio!
Oggi io e Angelina ci saremmo dovuti sposare, ma il matrimonio salta, Ginny è entrata in camera mentre mi preparavo e ha detto che Angelina non si sente bene, sono voluto andare di là, ma mi ha bloccato e ha detto che se ne sarebbero occupate lei e Herm., ma io dico, avrò pure il diritto di sapere cosa sta succedendo a mia moglie...quasi moglie, no!?
Ora sono in camera, perché continua ad andare tutto così storto, e comunque non è questo che mi preoccupa di più in realtà, ieri Bill mi ha confessato che ha scoperto che Cat e Charlie stanno per divorziare!
Oh, è vero, tu non sai chi è Cat, bè è una purosangue che nostro fratello ha conosciuto in Romania, si sono sposati due anni dopo Bill e Fleur, e se poi succedesse anche a noi? Charlie e Cat sono praticamente identici mentre io e Angelina diversi, non ho mai avuto ansia, sembro uno di quei professori ad Hogwarts ai quali davamo i pasticcini vomitevoli.
Non dirmi che sto diventando un vecchio a 26 anni, sennò ci credo che Angelina si è sentita male prima di sposarmi.
Cavolo Freddie, io non riesco più ad aspettare, devo capire cosa sta succedendo ad Angi, costi quel che costi!

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Capitolo 11
*** 10.Lettera ***


15/05/2004
Ehm...se questa te la dico, sono sicuro che incarichi qualcuno di giù di scambiare la mia bacchetta con una trabocchetto.

Lei, cioè io, noi...la mamma sarebbe capace di fare una tesi su ciò e io l’unica cosa a cui riesco a fare riferimento è una grammatica distorta.
Allora, ahi, e ora cosa dico; Ora passano i nove mesi e io sto ancora scrivendo questa lettera, bé fratello, il riferimento mi sembra chiaro, ma siccome non ti voglio far sforzare:
Quando l’altro giorno sono riuscito ad aggirare quella vigilante di nostra sorella, che era fissa difronte alla porta della camera di Angi, sono entrato nella sua camera, l’ho trovata seduta sul letto con uno stecchino in mano, mi stava guardando ,distolse lo sguardo da me e si mise a cercare una delle sue guardie personali, ma io le feci intendere che o parlava con me o rimanevamo chiusi lì per tutto il tempo necessario.
La vidi mordicchiarsi il labbro inferiore, come faceva ogni volta che voleva aggirare una situazione, ma alla fine si decise ad alzarsi. Indossava il suo abito da sposa, era stupenda, ma non ti dico altro, te lo descriverò al matrimonio, rimase per un po’ con lo sguardo fisso sul bastoncino, poi mi sorrise e disse, come se mi stesse rimproverando:
“Porta sfortuna vedere la sposa prima del matrimonio!”
“Devo andare nell’angolo?”
Le risposi con tono da scusa, e, sempre con il sorriso sul volto, mi pose finalmente quel che teneva in mano:
“Bé, dobbiamo allenarci un po’ a fare i severi”
Se non hai capito così allora sei proprio un troll gemello, STIAMO PER AVERE UN BAMBINO, CIOE’ STA’(in effetti tutto il lavoro lo fa lei…)

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