Omega

di Shadow Doom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un tormento continuo ***
Capitolo 2: *** Presenze nell'ombra ***
Capitolo 3: *** La follia degli uomini ***
Capitolo 4: *** Insidie ***
Capitolo 5: *** Innesti ***
Capitolo 6: *** L'Erede in difficoltà ***
Capitolo 7: *** Singolarità ***
Capitolo 8: *** Fiamme oscure ***
Capitolo 9: *** Colui che è vicino alla madre ***
Capitolo 10: *** La reale abilità di Sephiroth ***
Capitolo 11: *** Realizzare un sogno ***
Capitolo 12: *** La seconda discesa ***
Capitolo 13: *** L'esplosione del caos ***
Capitolo 14: *** La magia del sangue ***
Capitolo 15: *** Giusto in tempo ***
Capitolo 16: *** La ragione della solitudine ***
Capitolo 17: *** Emozioni ***
Capitolo 18: *** You're the reason ***
Capitolo 19: *** Lovebirds ***
Capitolo 20: *** Ho scelto noi ***
Capitolo 21: *** La vecchia squadra ***
Capitolo 22: *** Un nuovo obiettivo ***
Capitolo 23: *** Piani ***
Capitolo 24: *** L'incombere dell'angelo nero ***
Capitolo 25: *** Incubo senza fine ***
Capitolo 26: *** Una sconfitta totale ***
Capitolo 27: *** Viaggio di famiglia ***
Capitolo 28: *** La rosa bianca ***
Capitolo 29: *** La reincarnazione del Caos ***
Capitolo 30: *** Credere in se stessi ***
Capitolo 31: *** Avvertimento ***
Capitolo 32: *** Il cuore di un Demone ***
Capitolo 33: *** Luce nell'oscurità ***
Capitolo 34: *** Un'imprevedibile scoperta ***
Capitolo 35: *** Una scelta sofferta ***
Capitolo 36: *** Prodromi della venuta ***
Capitolo 37: *** Superare il passato ***
Capitolo 38: *** Spezzare lo spirito ***
Capitolo 39: *** Tra nuove e vecchie sensazioni ***
Capitolo 40: *** Una sospetta ritirata ***
Capitolo 41: *** Ritorno a Lily ***
Capitolo 42: *** Dal passato ***
Capitolo 43: *** Un necessario aiuto ***
Capitolo 44: *** Tornare indietro ***
Capitolo 45: *** Momenti da custodire ***
Capitolo 46: *** Ciò che può opporsi al male ***
Capitolo 47: *** Paure ed incertezze ***
Capitolo 48: *** Una mattina particolare ***
Capitolo 49: *** Tra discussioni ed incontri ***
Capitolo 50: *** Il piano anti-Crisi ***
Capitolo 51: *** Colui che ha plasmato la storia ***
Capitolo 52: *** Tentazione ***
Capitolo 53: *** L'intuizione della Regina ***
Capitolo 54: *** Una voce nel vento ***
Capitolo 55: *** Estirpare le radici ***
Capitolo 56: *** Ira Divina ***
Capitolo 57: *** Chi punisce un Dio? ***
Capitolo 58: *** Weight of the world ***
Capitolo 59: *** La Rosa fiorisce ***
Capitolo 60: *** Un futuro libero ***



Capitolo 1
*** Un tormento continuo ***


Un tormento continuo

 

Lasciatesi alle spalle l'amena abitazione di Aerith, il gruppo di giovani non perse tempo a salire sul jet privato di Haru che li avrebbe condotti a destinazione.

Stando alla posizione di Veritas ed alla velocità di crociera del mezzo, sarebbero arrivati nel giro di un paio d'ore, attesa che venne sfruttata dagli eroi per conoscersi meglio.

 

Ann, sedutasi vicino a Michael anticipando con uno scatto felino il membro della stirpe dei demoni, iniziò a flirtare con lui. Si era invaghita del dirigente non appena aveva incrociato quei suoi occhi tanto particolari, per cui non si sarebbe fatta sfuggire un'occasione del genere.

“ Allora Mike, posso chiamarti così no?” “ Certo” “ Ottimo, tu puoi chiamarmi per nome e non Takamaki” “ Takamaki, dove ho già sentito questo cognome...Ma certo! Tu sei quella giovane attrice e fotomodella che ha debuttato qualche mese fa sul grande schermo” “ Sono onorata di vedere che mi conosci” “ Non sono di certo l'unico, ormai sei una star” “ Non esagerare, ho ricoperto solo un ruolo secondario” “ Può darsi, ma sei stata comunque grande. Vedrai che presto verrai scritturata per essere una protagonista” “ Sei troppo gentile” sostenne la bionda toccando suadente il braccio del suo interlocutore, per poi aggiungere: “ Posso chiederti una cosa che mi incuriosisce?” “ Avanti, spara” “ Come sei audace, se fosse una questione personale?” “ Non ho niente da nascondere, per cui puoi farmi tutte le domande che vuoi” “ Ti prendo in parola” ammiccò la ladra, “ Quindi, la tua curiosità?” “ Sì, certo. Volevo sapere con esattezza come fai a sapere dove si è rintanata Veritas” “ E' una mia capacità innata, mi basta restare in contatto con qualcuno per poterlo rintracciare a patto però che non sia troppo distante” “ Wow, sei eccezionale. Sono contenta di andare in missione con te” concluse la giovane con un furbo occhiolino.

 

Lorraine, poco distante da quest'ultima, aveva assistito a tutto e ciò le stava facendo provare un profondo senso di irritazione. Trovava quasi insopportabile lo spudorato tentativo di rimorchio di Ann, quello era il suo Senpai e nessuna doveva comportarsi così con lui.

Dopo l'avventura che avevano condiviso nella Cattedrale e l'incontro con l'incantevole Aerith, che ormai considerava un'affettuosa mamma, le emozioni che aveva provato verso la prima persona che non l'aveva trattata come uno sbaglio della Natura si erano intensificate. Non sapeva ancora cosa fossero o come chiamarle, ma non sarebbe rimasta a guardare mentre una appena arrivata stava cercando di averlo tutto per sé.

Perciò si voltò indietro, iniziando ad intromettersi nel discorso che Takamaki stava facendo circa la complicazione nell'unire la propria carriera con le sue attività illecite.

 

Intanto tutti gli altri ladri fantasma, incluso Morgana, stavano riflettendo sulla strana sensazione di pace che avevano provato e che tutt'ora stavano provando dopo essere stati dalla Cetra.

Il più perplesso di tutti era senza dubbio Akechi. Era molto diverso dagli altri, in passato si era macchiato di azioni atroci ed aveva provato persino ad eliminare quelli che adesso erano i suoi compagni.

Da quei tempi era cambiato grazie alla forte connessione che lo legava a Joker e fino a poche ore prima riteneva che lui fosse l'unico in grado di comprenderlo, ma si sbagliava. Aerith l'aveva scrutato nel profondo con un solo sguardo e le sue semplici parole erano state capaci di calmare il suo cuore tempestoso.

 

“ Quella donna, chi diavolo è?!” “ A chi ti stai riferendo Akechi?” “ Non sono affari tuoi Yusuke” “ La tua rudezza è intollerabile per un artista” “ Che cosa vorresti fare?” “ Calmatevi voi due, non è né il momento né il luogo per litigare. Dobbiamo pensare ad un piano d'azione. Stiamo per entrare in un'area sconosciuta, sicuramente colma di nemici, quindi concentriamoci” intervenne con autorità Makoto, “ Dovresti fare questo stesso discorso al tuo fidanzato” rispose Goro indicando con lo sguardo Joker, il quale si era mosso verso Yuna.

 

La discendente degli Antichi era in direzione della coda del veicolo, con un'espressione assorta.

“ Mamma...giuro che ti riporterò Cloud. Ho l'impressione che questa pietra sia la chiave di tutto, quando la stringo così mi sembra di essere vicina a...”.

I pensieri dell'agente speciale vennero interrotti dal leader dei ladri fantasma, il quale le disse: “ Alla fine sei riuscita a recuperarne una anche tu” “ Già e non sono le uniche due” “ Ti riferisci ai segni intorno alla loro superficie, vero?” “ Te ne sei accorto anche tu?” “ Dubitavi? Mi chiamano Joker per un motivo” “ Suppongo...Ren mi faresti provare un esperimento con il tuo frammento?” “ Non so se” “ Tranquillo, te lo ridarò. Non sono una ladra come te” “ E va bene”.

 

Non appena Yuna afferrò l'oggetto del barista, le due pietre si attrassero come calamite, formando in un lampo una semisfera. Subito dopo un'energia verdastra, attraversata da lingue viola scuro, si propagò su tutto l'aereo, inducendo il cambiamento di abiti ed il risveglio delle Persona nei ladri Fantasma.

 Inoltre di fronte a Yuna si palesò la figura di Sephiroth che affermò col solito tono calmo: “ Sei vicina, molto vicina al tuo obiettivo. Lascia che ti aiuti a compiere l'ultimo balzo”.

 

In quell'istante un vortice oscuro ingoiò tutti i presenti, rendendo desolato il rapidissimo mezzo che si schiantò contro una montagna dopo pochi minuti.

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Capitolo 2
*** Presenze nell'ombra ***


Presenze nell'ombra

 

Michael fu l'unico del gruppo a non perdere i sensi quando quella strana energia lo ingoiò. Ciò gli permise di vedere qualcosa che lo inquietò profondamente: mentre attraversava quello che sembrava essere un tunnel inter-dimensionale osservò delle immagini intorno a sé. Erano talmente numerose e confuse che non riuscì a capire esattamente cosa rappresentassero, tuttavia fu in grado di distinguere la figura di sua sorella, la quale era in ginocchio con le mani tra i capelli, in preda ad un pianto disperato e di fronte a lei si ergeva un uomo alto, con lunghi capelli bianchi che sembrava deriderla.

 

Dopo pochi secondi aver assistito a quella terribile scena atterrò su una spiaggia rocciosa, non molto lontano da una struttura arroccata su una collina completamente brulla.

“ Quello era...Sephiroth. No, non può essere, lui non è più qui da un bel po'. Eppure gli somigliava così tanto...Yuna! Devo trovarla, potrebbe essere in pericolo” pensò l'erede degli Antichi il quale, sebbene non riuscisse a spiegarsi l'evento che l'aveva colpito, sapeva o per meglio dire poteva intuire che quella sorta di visione aveva buon probabilità di avverarsi.

 

Il dirigente perlustrò il litorale, non trovando alcuna traccia della sorella né degli altri. Non sapeva se erano nel suo stesso posto o se erano stati spediti da qualche altra parte, tutto ciò che poteva era continuare a cercarli in quell'edificio che poteva vedere in lontananza e così fece.

Destino volle che lungo il tragitto si imbatté in Lorraine ed Ann, quest'ultima con indosso una aderentissima tuta in lattice rossa, svenute a terra.

Istintivamente si mosse verso il membro dei Demoni. Non aveva ferite o contusioni, il che era sicuramente un'ottima notizia.

 

“ Ehi, Lorraine, riesci a sentirmi?” chiese il ragazzo scuotendola con delicatezza, “ Mmm, chi è?...Senpai! Che cosa?” scattò la ragazza allarmata, “ Calma, va tutto bene” la tranquillizzò il dirigente dandole una mano per rimettersi in piedi.

“ Grazie, dove siamo?” “ Non ne ho la più pallida idea” “ Quindi siamo una specie di naufraghi in un'isola sperduta?” “ Più o meno” “ Sarà stata tutta colpa di quel tizio” “ Quale tizio?” “ Quello sull'aereo” “ Non capisco” “ Un uomo con un cappotto nero e lunghi capelli bianchi è comparso davanti a Yuna appena prima che quell'energia ci investisse” “ Aveva gli occhi verdi?” “ Sì, ma erano strani. Sembravano quelli” “ Di un gatto” “ Allora l'hai visto anche tu?” “ No...Dobbiamo trovare Yuna il più rapidamente possibile, è in pericolo” “ Colpa di quell'essere?” “ Sì” “ Non riesci a percepirla?” “ No, le mie abilità percettive sono ancora alterate” “ Capisco” “ Tuttavia qualcosa mi dice che è vicina” “ Meglio così, andiamo a cercarla” “ Prima svegliamo Ann” “ C'è anche lei?” “ Guarda, è alla tua destra”.

 

Il membro dei Demoni voltò lo sguardo e vide la ladra. Non si stupì minimamente del suo abbigliamento, era certa che sarebbe stato estremamente sexy.

Non poteva negare che le calzasse a pennello, le metteva in risalto le  generose curve alla perfezione, rendendola ancora più attraente del solito.

Per evitare che il suo Senpai la toccasse e soprattutto per impedire all'astuta attrice una scusa per appiccicarsi a lui, decise di svegliare di persona.

Prima però che potesse farlo Michael l'avvertì con un tono serio che non aveva mai sentito nella sua voce: “ Lorraine se mai dovessi rivedere quell'uomo dell'aereo non devi assolutamente avvicinarti” “ Lo conosci?” “ Non di persona, ma so per certo che è un mostro spietato. Promettimi che non lo affronterai mai, specialmente senza di me o Yuna” “ Va bene, te lo prometto” rispose la ragazza accorgendosi di come il suo Senpai provasse timore verso il tizio responsabile del vortice. Questo l'allertò, Mike era potentissimo, si era sbarazzata di Veritas in un lampo, ma aveva paura dell'uomo misterioso, il quale evidentemente era un essere micidiale.

 

Intanto Yuna e Ren si ritrovarono all'interno di un'umida e fredda grotta.

Non ricordavano come ci erano arrivati, quando ripresero conoscenza erano già al suo interno.

 

“ La testa, è peggio di quando entro in un palazzo estremamente distorto” commentò Joker, “ Credi di spaventarmi Sephiroth? Non ho idea di cosa tu voglia da me, però stai certo che se in qualche modo sei tornato in giro ti farò a pezzi!” commentò furiosa la Cetra mentre il suo occhio verde brillava furiosamente, “ Sephiroth...L'Eroe della Shinra, è stato lui a portarci qui?” domandò Ren iniziando a collegare i punti circa il mistero dietro l'erede degli Antichi e del suo potere, “ Non lo so e non chiamarlo Eroe. E' solo un folle assassino” “ Ok, ma non era morto decenni fa?” “ Ormai non lo so più...” rispose sbrigativamente l'agente, facendo capire al ladro quanto odiasse parlare di quell'argomento.

 

La ragazza, in pochi secondi, scovò una porta segreta, quasi come se sapesse dove fosse. Ciò spinse il barista a chiederle: “ Come hai fatto?” “ Sesto senso, vuoi seguirmi o preferisci restare indietro” sostenne la giovane, omettendo di rivelare un elemento importante: qualche istante prima aveva visto la stessa figura femminile che l'aveva guidata dal fratello, la quale le aveva mostrato il meccanismo celato.

 

Che questa misteriosa figura sia una guida benevola? O forse la sua identità è tutt'altro che pacifica.

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Capitolo 3
*** La follia degli uomini ***


La follia degli uomini

 

Se il percorso intrapreso da Michael, Lorraine a Ann si dimostrò molto tranquillo e piacevole, il rumore delle onde che si infrangeva sulla spiaggia generavano una melodia rilassante capace persino di sopire lo spirito belligerante delle due ragazze, le quali ormai si sentivano in competizione per l'amore dell'abile dirigente, quello che attese Yuna e Ren sarebbe stato completamente diverso.

 

Infatti i due, dopo aver superato un paio di corridoi bui ed una manciata di scalinate, si imbatterono in diversi indovinelli che richiedevano capacità intuitive ed una grande conoscenza sul ciclo di Cthulhu. Fortunatamente il ladro era un appassionato di quei romanzi, per cui non ebbe problemi nemmeno di fronte agli enigmi più complessi che si basavano sulle nozioni delle Creature Cosmiche.

 

Superato l'ennesimo ostacolo, una parete scomparve lasciando il posto ad una serie di scale che conducevano verso l'alto.

“ Quella dovrebbe essere l'uscita, sento dell'aria fresca” commentò Joker, “ Notevole, ma non ti sei accorto di nient'altro?” “ No, perché avrei dovuto?” “ Vedi un po' tu, siamo sotto attacco”.

In quell'istante un colossale tentacolo minacciò di schiacciare il duo, ma l'erede degli Antichi lo respinse con un devastante calcio circolare.

 

“ Grazie Yuna, mi aveva colto di sorpresa” “ Fai in modo che non si ripeta. Non posso stare a farti da balia, specialmente con un nemico del genere” “ Non succederà più, non temere. Che ne dici se faccio un po' di luce per vedere meglio il nostro aggressore” “ Posso tranquillamente combattere al buio” “ Non sei neanche curiosa?” “ Onestamente no. Si è messo in mezzo, quindi deve essere distrutto”.

 

Il barista, accortosi dello strana atteggiamento della compagna, l'osservò con attenzione, notando che il suo occhio verde aveva ripreso a brillare.

Dallo scontro con Nosferato sapeva che se non avesse fatto nulla, sarebbe finita per perdere il controllo, quindi si decise a sbarazzarsi personalmente del nemico.

Per prima cosa chiamò una Persona simile ad una candela con cui diede vita ad una serie di fiaccole che illuminarono a giorno l'area. Così ebbe modo di capire cosa fosse l'avversario: si trattava di un polipo, simile a quello che aveva aggredito Makoto e Lorraine, che poteva vantare sia gambe che braccia ed in queste brandiva due enormi asce.

 

“ Sei un bestione, eh? Nessun problema, ho giusto quello che mi serve per batterti”. Detto ciò Ren sfruttò una nuova persona, un Mietitore che guidava una biga.

Suddetto essere non solo si dimostrò capace di mettere a segno laceranti colpi di falce, ma anche di evitare i letali attacchi del mostro grazie alla velocità dei cavalli neri.

Dopo aver reciso i tendini della creatura, il leader dei Ladri fantasma lo travolse con una potentissima sfera di fuoco.

 

“ Che dici Yuna, mi sono fatto perdonare?” “ Non è stata una combinazione malvagia, ma non è bastata” “ Cosa?” “ Guarda”, l'agente speciale indicò il mostro, il quale aveva sostituito le parti danneggiate con un groviglio di tentacoli.

“ Vuoi che lo sistemi io?” chiesa l'erede degli Antichi brandendo i suoi pugnali affilati, “ No, è la mia battaglia” “ Sei orgoglioso, almeno abbiamo una cosa in comune” “ Non credo che sia l'unica” “ Staremo a vedere” rispose con tono divertito la ragazza, mentre il bagliore smeraldo spariva.

 

“ Ho capito le tue abilità, anche senza Oracle o Queen. Puoi rigenerarti, quindi o ti distruggo in un istante oppure ti dovrò sottoporre al giudizio...Visto che non so dove ci troviamo e non voglio causare danni a qualcuno che non ha nulla a che fare con questo scontro, scelgo la seconda possibilità. Anubis!”.

Alla pronuncia di quel nome, la mitologica divinità egizia apparve alle spalle del barista. Il nuovo alleato aveva in mano una bilancia, sul piatto destro c'era il simbolo tolemaico dell'innocenza mentre sul sinistro quello della colpa, che non esitò a puntare verso il polipo.

Dopo un paio di oscillazioni il piatto più pesante fu il sinistro, allora il cane indicò l'avversario il quale si disintegrò all'istante.

 

“ Ti è piaciuto lo spettacolo? Scommetto che sei rimasta senza parole” si vantò il ladro senza accorgersi che Yuna si era mossa verso l'unica colonna presente, sulla quale notò un'incisione.

Leggerla la fece infuriare: “ Questo branco di idioti! Non sanno cosa stanno facendo!” “ Che hai da urlare tanto?” “ Questo!”.

Titubante Ren analizzò la scritta che recitava: “ Solo coloro che sfrutteranno il mio lascito potranno richiamarmi e ricevere i miei favori, quelli di Jenova. Sotto di questa c'era un'aggiunta recente, a giudicare dai segno sulla roccia, : “ Ci siamo quasi, abbiamo trovato la tua eredità. Presto potrai tornare tra noi”.

 

“ Jenova, che roba è? Una specie di Dio di qualche religione perduta?” chiese Joker, “ No, è una psicopatica assassina” “ Come Sephiroth?” “ Molto, molto peggio” “ Eppure qualcuno è intenzionato a contattarla” “ Sono alettati dalle sue promesse, ma non sanno che li sta semplicemente usando. Non posso permettere che ritorni, devo fermarli ad ogni costo!” esclamò la ragazza mentre il suo occhio riprendeva a splendere più di prima.

Sperando di calmarla Joker le disse: “ Considerando quanto fresca è la seconda scritta, è probabile che quelli che cerchi siano vicini” “ Me lo auguro” “ Forza, andiamo cercarli” “ Vuoi aiutarmi? Perché?” “ Diciamo che è per sdebitarmi. Tuo fratello ha protetto Queen, quindi voglio fare lo stesso” “ D'accordo, muoviamoci”.

 

In quel momento Ren dovette quasi mordersi la lingua per non domandare ulteriori dettagli a Yuna su Sephiroth e specialmente sulla fantomatica Jenova, ma sapeva che farlo non avrebbe fatto altro che far arrabbiare ancora di più l'agente ed era l'ultima cosa di cui aveva bisogno.

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Capitolo 4
*** Insidie ***


Insidie

 

Yuna, sempre più furiosa, non aspettò un secondo in più a salire le scale, le quali la portarono in un laboratorio pieno di strumenti di ricerca che non aveva mai visto. Questi non servivano a condurre degli esperimenti, netta differenza rispetto a quelli di Nosferato, ma piuttosto sembravano indirizzati a rilevare qualcosa e poteva intuire cosa.

 

“ Dici che servono a rintracciare quel fantomatico lascito?” intervenne Joker che non si era mai allontanato da lei, temendo un suo improvviso scatto che avrebbe rischiato di procurare grossi guai, “ Ne sono certa. Ci si sono davvero messi di impegno, perché? Perché si usa tanto ingegno sempre per le cose peggiori?” “ Temo che sia la natura umana” “ Già...” “ Non tutti però sono così, ci sono anche persone buone” “ Peccato che siano sempre di meno” commentò la ragazza stringendo forte i pugni.

 

Ren pensò che suddetto atteggiamento della ragazza fosse colpa del solito bagliore, perciò le suggerì di proseguire così da scovare coloro che stavano cercando. In realtà questa rabbia che l'agente provava era di una diversa natura: sapeva quando i suoi genitori avevano lottato e sofferto per salvare il Mondo, ma a cosa era servito? I loro sacrifici non sembravano aver cambiato niente, al posto dei villain che avevano sconfitto se ne stavano sostituendo altri e se anche qualcuno li avesse fermati ne sarebbero arrivati altri. Insomma il tutto si sarebbe ridotto in un ciclo di battaglie tra il bene ed il male, nel quale gli eroi perdevano tutto per degli ingrati che non avrebbero fatto altro che commettere sempre gli stessi errori.

 

Intanto, nella stanza di controllo, Veritas stava facendo rapporto ad un uomo anziano seduto su una comoda poltrona: “ Non siamo riusciti a identificare la sorgente di quella strana energia che ha fatto arrivare qui il ladro e la Cetra” “ Come immaginavo, deve essere stata una benedizione di Jenova” “ Lei dice?” “ Certo, ha portato la sua eredità dritto nelle mie mani” “ Quindi procedo alla cattura?” “ Sbaglio o sei già stata sconfitta da loro?” “ Dal ragazzo, ma solo perché le sue abilità nullificano le mie. Però posso occuparmi tranquillamente della sorella e con un po' di preparazione sono sicura di potermi prendere anche la rivincita su di lui” “ Questa è un'occasione troppo ghiotta, non voglio correre rischi. A loro pensare Angel” “ Ma signore” “ Niente obiezioni, la decisione è stata presa” “ Come vuole, spero solo che non li riduca troppo male” “ Sa che ci servono vivi ed in discreta salute” “ Se lo dice lei” “ Non ti fidi di lui?” “ Non è quello, solamente non sa controllarsi quando affronta dei nemici in gamba” “ Questa volta lo farà e se dovesse esagerare lo fermerò” “ Non sarà un'impresa facile, nemmeno per lei” “ Tranquilla, adesso vieni a goderti lo spettacolo. Ho detto ad Angel di combattere nella spazio che possiamo vedere attraverso la finestra” “ Come mai?” “ Non voglio perdimi la possibilità di osservare una Cetra all'opera dal vivo”.

 

Yuna e Ren, mentre stavano continuando la loro esplorazione, si imbatterono nel tizio che aveva sterminato la squadra speciale colpevole di aver attentato alla vita di Michael. Immediatamente la ragazza si allarmò, in quell'individuo percepiva qualcosa di strano legato al suo immenso potere, qualcosa di sbagliato.

 

Il leader dei ladri Fantasma, notando la tensione crescere nell'animo della compagna, decise ancora una volta di risolvere la questione da sé.

Sebbene intuisse di stare di fronte ad un avversario, avrebbe dovuto chiedergli le sue intenzioni, quindi sostenne: “ Chi sei?” “ Angel” “ Che nome altisonante, scommetto che non è quello vero, ma chi sono io per giudicare i nomi in codice? Cosa vuoi?” “ La Cetra”.

Yuna si gelò sul posto, nessuno, al di fuori della famiglia, sapeva cosa scorresse nelle sue vene, eppure adesso c'era un'altra persona, anche se non riusciva a capacitarsene.

 

Ignaro del vero nome degli Antichi, Ren replicò: “ Non ho il tuo strumento musicale” “ Ignori la sua identità nonostante abbiate collaborato, non sei un grande capo Ren o forse dovrei dire Joker?” “ Come?!” “ Non fare quella faccia sorpresa, so parecchie su di voi”.

In quel momento Angel scattò con una rapidità mostruosa verso il ladro colpendo con un potente montante allo stomaco.

“ Ad esempio so che sei molto abile, ma il tuo potere si basa sulle Persona, mentre il tuo corpo è debole”.

Non appena il tizio ritrasse il colpo, il ragazzo cadde a terra privo di sensi.

 

“ Cetra, devi venire con me” “ Non ci penso proprio e smettila di chiamarmi in quel modo, io sono Yuna” “ No, tu sei una Cetra, una delle ultime due” “ Ultime due?” “ Non prendermi per sciocco, so che Michael è tuo fratello e soprattutto so che è come te”.

Sentire quelle affermazione sollevò un po' la ragazza. Angel non la conosceva bene come si vantava: in primo luogo non era conoscenza dell'esistenza di Aerith e molto probabilmente ignorava anche che lei e Mike erano solo in parte Antichi.

 

Ormai certa che avrebbe dovuto sconfiggerlo, l'agente sfoderò senza esitare i suoi pugnali, decisa a combattere seriamente fin dal principio.

“ Sei una testarda, non capisci che così mi costringi a farti del male?” “ Chi ti dice che non sarò io a farlo a te?” “ Sei determinata, questo lo appezzo... E sia, seguimi” “ Credi che cadrò in una trappola tanto banale?” “ Non è un trucco, io combatto onorevolmente” “ Allora fallo qui” “ Sicura? Il tuo amico potrebbe esserne coinvolto” “ Mannaggia a te Joker, per questo mi devi una fornitura a vita del tuo curry” sussurrò Yuna prima di seguire Angel.

 

Nessuno dei due contendenti avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe accaduto da lì a poco, un evento impossibile avrebbe per sempre segnato il corso della Storia.

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Capitolo 5
*** Innesti ***


Innesti

 

Mentre Yuna si preparava psicologicamente alla lotta, il gruppo del fratello aveva raggiunto con successo la misteriosa struttura arroccata sulla collina. A giudicare dalla posizione e da come sfruttasse la natura per occultarsi fu evidente che doveva nascondere qualcosa di importante e probabilmente di pericoloso.

 

“ Adesso cosa facciamo? Se volete infiltrarvi senza essere notati, posso mostrarvi come si fa” sostenne Ann, volendo mettere in mostra le sue grandi abilità, “ Secondo me ci hanno già notati” rispose il membro dei demoni mentre osservava una telecamera nascosta in una roccia, “ Ma che dici, se fosse così ci avrebbero già attaccati” “ Sarebbe una mossa azzardata non credi? Non sarebbe meglio tenderci una trappola quando meno ce l'aspettiamo?” “ C'è solo un modo per scoprire chi ha ragione: entrare e vedere con i nostri occhi” “ Aspettate” intervenne il dirigente, “ Hai avvertito qualcosa Mike?” domandò Takamaki, “ Sì, ci sono delle presenze nelle vicinanze. Non sono molte, ma sono potenti specialmente un paio” “ Hai riottenuto la tua percezione, sono contenta” disse Lorraine con sincerità, “ Grazie” rispose il ragazzo guardandola con tenerezza.

 

“ Quindi, cosa suggerisci?” si intromise la ladra, volendo spezzare l'atmosfera che si stava creando tra i due, “ Dobbiamo dividerci” “ Per aggirarli?” “ No Ann, per recuperare alcune delle persone che conosciamo” “ Chi?” “ Joker e mia sorella” “ Ci sono anche loro?!” “ Sì, il tuo leader è a cento metri sotto il livello del suolo, mentre Yuna a mezzo km davanti a noi. Immagino che tu voglia soccorrere Ren, quindi vai pure. Io invece mi occuperò della mia sorellona. Lorraine, tu potresti accompagnare Ann?” “ Preferirei stare con te...” “ Su, forza, andiamo insieme così diventeremo delle amiche” affermò la bionda trascinando la recluta della Raziel di peso, chiaramente intenzionata a non lasciarla sola con Mike.

 

Nel mentre Angel aveva condotto l'erede degli Antichi nella stanza indicatagli dal suo capo, un luogo molto spazioso, simile ad un grandissimo palazzetto sportivo.

“ Cetra, ti voglio dare un'ultima possibilità. Consegnati di tua iniziativa ed evitiamo inutili complicazioni” “ Falla finita con questa storia e ti ho già detto che sono Yuna!” “ Rifiuti la tua discendenza per caso?” “ No, voglio solo che ti metta in testa il nome di colei che ti ha sconfitto” “ Questo non è possibile, non posso essere battuto” “ Staremo a vedere”.

Concluso lo stantio dialogo, l'agente scattò contro il nemico decisa a chiudere i conti rapidamente.

 

Esattamente come aveva preventivato, la battaglia divenne immediatamente feroce. Angel stette al suo passo senza eccessivi sforzi e la forza fisica di cui poteva fregiarsi era praticamente identica alla sua. Eccezion fatta per Mike, nessuno era mai riuscito a tenerle davvero testa, evento che in certo senso attivò la parte Soldier che era sopita in lei, la quale le fece provare un'insolita eccitazione.

 

Dopo alcuni scambi, Yuna si accorse che l'avversario non possedeva materie. Infatti non solo non aveva mai usato un attacco magico, ma non aveva nemmeno contrastato quelli che li aveva lanciato contro. Fattore che avrebbe potuto portare lo scontro a suo favore, peccato che il villain era così agile da schivare ogni incantesimo che lo prendeva come bersaglio. Tuttavia la figlia di Aerith trovò il modo per metterlo ugualmente in trappola: restrinse l'area grazie a poderosi blocchi di ghiaccio spessissimi, dopo di che, per destabilizzarlo, sfoderò un'Aereoga tanto poderosa da generare dei tremendi vortici d'aria. Per finire, nel momento esatto in cui Angel era confinato nell'unico angolo che aveva spontaneamente lasciato libero, lo travolse con un doppio affondo, la cui potenza venne amplificata dalla magia legata al tuono. L'agente scelse proprio questa poiché aveva l'intenzione di paralizzarlo, così avrebbe avuto modo di chiedergli come faceva a conoscere la sua vera identità.

Sfortunatamente lo scontro era ben lunghi dal termine: Angel allontanò l'avversaria con un calcio circolare, dimostrando di avere ancora il perfetto controllo del proprio corpo.

 

“ La potenza dei Cetra è sorprendente, non me lo aspettavo. Pensavo che le vostre abilità fossero legate alla comunicazione col Pianeta ed invece anche in battaglia siete eccellenti” “ Smettila con queste sciocche lusinghe e torna a combattere o forse non ce la fai più? Con tutte le ferite che hai, non mi stupirebbe” “ Queste? Non sono niente”.

In quel momento il pericoloso guerriero rigenerò i danni subiti con eccezionale efficacia e velocità, successivamente iniziò a togliersi i bendaggi dalle braccia.

“ Non volevo arrivare a tanto, ma non ho altra scelta. Cerca solo di non morire, ho bisogno che tu rimanga in vita”.

 

L'agente non ebbe tempo di ribattere in quanto restò senza parole alla vista degli avambracci di Angel. Questi erano insolitamente grandi e soprattutto erano pieni di fori dai quali uscirono numerose piume bianche, le quali formarono dei piccoli cerchi intorno ai suoi muscoli.

 

“ Ora capisco perché ho avuto quella strana sensazione quando ti ho visto ed anche la tua forza” commentò l'agente quasi basita, “ Quindi sai anche percepire queste cose, incredibile”.

“ Dicevi di combattere con onore, ma sei solo un vigliacco come tutti gli altri. Il potere che hai non è il tuo, è frutto di innesti” sostenne la ragazza con disprezzo, “ Non tutti nasciamo con delle capacità sovrumane, per cui c'è bisogno della scienza” “ Scienza...come no. Gli innesti sono stregonerie oscure e nemmeno di quelle comuni” “ Non capisco di cosa stai parlando” “ Non te ne ha parlato, eh? Non mi sorprende, Victor è sempre stata un viscido vecchio testardo, mi sarei dovuta sbarazzare di lui tempo fa”.

 

Angel sgranò gli occhi quando sentì il nome del suo capo, spingendo Yuna ad affermare: “ Non dirmi che pensavi che non avrei capito tutto? Sai che ho scoperto molti segreti sulla Raziel e gli Innesti non potevano sfuggire alla mia indagine. Sapendo che erano diretti sotto il controllo di Victor, ho semplicemente fatto due più due” “ Sei intelligente...” “ Adesso che so per chi lavori e so perché conosci il mio sangue, quindi non mi servi più” “ Tu invece ci servi” “ Sapevo che non ti saresti tirato indietro, soprattutto ora che ho capito tutto” “ Corretto di nuovo. Chiudiamo questa storia con la prossima carica” “ Su questo sono d'accordo con te”.

 

La seconda fase della lotta tra i due abili guerrieri era in procinto di iniziare ed il suo esito non poteva essere più incerto.

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Capitolo 6
*** L'Erede in difficoltà ***


L'Erede in difficoltà

 

Yuna tese i nervi e contrasse i muscoli al massimo. Da quello che aveva appreso dai files confidenziali della Raziel, gli Innesti conferivano un potere smisurato il quale poteva trasformare un tenero coniglietto in un feroce leone. Tuttavia la loro percentuale di successo era al di sotto del dieci percento e tra questi solo una frazione decimale poteva controllarli senza impazzire.

Per queste ragioni non avrebbe mai pensato di dover affrontare un “ Innestato”, evidentemente era stata troppo ottimista. Uno di quegli esperimenti era proprio davanti a lei, intenzionato a catturarla per chissà quale folle ragione.

 

“ Non morire” avvertì per la seconda volta Angel appena prima di puntare il suo pugno verso l'avversaria. Tale gesto spinse le piume dell'avambraccio a staccarsi da esso per creare tre cerchi dal raggio di mezzo metro che puntavano in direzione dell'agente. Quest'ultima si tenne pronta a schivare, aspettandosi un attacco magico a distanza, ma senza nemmeno accorgersene venne travolta in pieno da un attacco che non riuscì ad identificare.

Ebbe giusto il tempo per vedere che quegli strani anelli si erano spostati, puntando verso la sua nuova posizione, che venne colpita ancora una volta.

 

Per ben altre quattro volte fu vittima di questa misteriosa tecnica, la quale le arrecò dei danni notevoli, rompendole persino qualche ossa. Fortunatamente poteva vantare ottime capacità curative che le permisero di trattare le ferite più gravi.

“ Anche tu puoi guarirti da sola, molto brava. Però ti consiglio di non usare più quella abilità, non farai altro che prolungare le tue sofferenze” commentò Angel avanzando con passo deciso, “ Nessuno ti ha chiesto un consiglio” rispose la ragazza lanciando un poderoso incantesimo di fuoco col quale sperava di poter incenerire le piume nemiche; sfortunatamente fallì.

 

“ Le mie piume possono resistere a temperature molto più elevate, mi spiace. Però il tuo gesto è sinonimo di una grande capacità di analisi e devo dire che mi stupisce. Nonostante la tua mente non sia serena, riesci comunque a pensare efficientemente. Capisco sempre di più perché i Cetra sono tanto speciali” “ Io sono Yuna!” ribadì l'agente mentre il suo occhio brillava intensamente, fenomeno che affascinò molto Angel il quale pensava fosse un'ennesima abilità degli Antichi, ma si sbagliava di grosso.

 

Come successo con Nosferato, il cambiamento della giovane provocò un aumento delle sue abilità e soprattutto un affinamento dei suoi sensi grazie ai quali capì finalmente il segreto del nemico.

Colui che obbediva al traditore della Raziel sfruttava quei cerchi per spostarsi ad una velocità persino superiore a quella del suono, rapidità che inevitabilmente amplificata la forza dei suoi colpi già micidiali.

 

Dopo aver appreso ciò, Yuna dovette resistere ad un altro paio di assalti prima di essere in grado di contrattaccare.

Intuendo la direzione del prossimo attacco, la figlia di Aerith giocò in anticipo scagliando una magia glaciale nel punto dove sarebbe andato il nemico; strategia che funzionò alla perfezione. Infatti centrò Angel alle gambe e grazie al ghiaccio riuscì a rallentarlo abbastanza da potergli stare dietro senza problemi.

 

“ Hai sacrificato il tuo corpo e la tua volontà per niente! I tuoi Innesti non sono serviti a niente” derise Yuna mentre sembrava prendere il sopravento, “ Che significa la mia volontà?” “ Vedo che Victor non ti ha detto niente, glielo chiederai tu dopo che lo avrò sistemato per le feste” “ Stai mentendo” “ Non mi piace dire bugie” “ Allora sei in errore, sia sulla mia volontà che sui miei Innesti”.

In quel momento Angel emise un'onda d'energia che non ebbe effetti offensivi, bensì raggruppò molte piume sulla sua schiena così da creare tre paia di ali per lato della schiena. In quella condizione poté ricoprire l'intera area di cerchi, rendendo impossibile prevedere dove sarebbe comparso.

 

“ Adesso vedrai la vera estensione del mio potere!” esclamò il nemico mostrando qualche segno di instabilità, quasi come se non riuscisse più a tenere a bada tutta quella forza. Comunque ne aveva abbastanza controllo per letteralmente massacrare l'erede degli Antichi, la quale capì perché le aveva chiesto più di una volta di non morire.

Il temibile Innestato mise a segno una serie di colpi corpo a corpo capaci persino di piegare la resistente erede di Cloud, i più tremendi furono una combinazione di ganci larghi che solo per puro miracolo non le frantumarono la mascella in mille pezzi.

 

Notando come le energie della Cetra stessero rapidamente calando, Angel si fermò di fronte a lei chiedendole: “ Ti arrendi?” “ Sai già la risposta” sostenne Yuna gettandosi in avanti, purtroppo venne anticipata dall'uomo che prima la disarmò con un paio di montanti e poi la sbatté contro il muro grazie ad un calcio laterale dato con tutto il corpo.

 

L'agente tentò subito di rimettersi in piedi, ma le sue gambe cedettero costringendola sulle ginocchia.

“ Basta! Non capisci che ti stai mettendo inutilmente a rischio? Tu sei il lascito di Jenova, non puoi permetterti il lusso di giocare con la tua vita” “ Come? Io sarei il suo lascito?” “ Esatto, come tutti i Cetra” “ Ahahah” rise a squarciagola la giovane prima di aggiungere: “ Non ho mai sentito una barzelletta più divertente: i Cetra sono l'eredità di quella pazza, ahaha” “ Vuoi dirmi che non è così?” “ E' tutto il contrario, Jenova ci odiava” “ Menzogne! Lei stessa era una Cetra” “ No, si è limitata a rubarci conoscenza e poteri. Dopo di che ci ha perseguitato senza lasciare scampo a nessuno” “ Impossibile...” “ Secondo te perché siamo praticamente estinti?” “ Non siete estinti, siete andati nella Terra Promessa” “ Ancora con quella favoletta?”.

 

Non volendo dirgli ciò che sapeva su quel leggendario luogo, Yuna non aggiunse altro limitandosi ad asciugare un rivolo di sangue sul suo labbra, per poi rialzarsi.

“ Non puoi aver detto la verità...” “ Credi a ciò che vuoi, non mi interessa” “ Crederò alla verità e l'otterrò solo dopo averti sconfitta”.

 

Angel era pronto a finire l'Antica, le cui capacità curative stavano ancora lavorando sul corpo ferito, quando tutte le piume, ad eccezione delle sue ali, venne incenerite da un intenso fuoco blu.

 

“ Michael...” sussurrò Yuna con uno dei suoi rarissimi sorrisi sinceri, mentre il fratello saltava al suo fianco con la classica espressione serena che lo contraddistingueva.

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Capitolo 7
*** Singolarità ***


Singolarità

 

“ Ehi sorellona, non ti avevo mai vista conciata così. Il nemico deve essere davvero tosto” sostenne l'ormai ex dirigente raccogliendo e consegnando i pugnali a Yuna, la quale, dopo averli presi, gli rispose: “ E' un Innestato” “ Ora capisco...Per essere riuscito a sopravvivere a quel trattamento ed a gestire la forza estranea che gli è stata impiantata, è certamente un uomo fuori dal comune” “ Mi duole ammetterlo, però hai ragione, anche se il suo controllo sugli Innesti non è perfetto. Quando ha iniziato a fare sul serio il suo atteggiamento è diventato più instabile e di conseguenza ha affrettato i tempi dello scontro” “ Per cui se dovesse combattere ancora per un po' perderebbe la testa?” “ Molto probabilmente, però dobbiamo evitare un'eventualità del genere” “ Dobbiamo prima farci dire cosa ha in mente Victor” “ Corretto” “ Allora cosa stiamo aspettando? Mettiamolo fuori gioco”.

 

“ Il tempo per parlare è finito. O vi consegnate o sarete sottomessi” esordì Angel, “ Zitto!” esclamò Mike sostituendo il sorriso con un'espressione aggressiva, “ Hai osato ferire mia sorella e per questo subirai una punizione”, in quel momento dal suo corpo iniziarono a divampare intense fiamme blu, “ Proverai l'inferno sulla tua pelle!”.

 

Erano anni che Yuna non vedeva il fratello arrabbiato. Ci voleva un impegno estenuante per fargli saltare i nervi, ma quando eruttava lo faceva con una potenza impressionante. Tuttavia, a differenza propria, sapeva controllarsi, il che rendeva la sua ira un'arma preziosa e non una furia cieca che travolgeva tutto e tutti senza distinguere gli amici dai nemici.

 

Il villain ricoprì nuovamente la stanza con le sue piume, questa volta ne utilizzò il numero massimo così da conferire loro uno spessore maggiore che a suo avviso sarebbe bastato a contrastare la magia di Michael.

“ Vi finirò con la caduta Celeste. Non vi mentirò, farà male, ma è per il bene di tutti” affermò convinto Angel iniziando a spostarsi tra gli anelli. Per sua sfortuna non ebbe il tempo di assestare nemmeno un colpo, in quanto il figlio di Aerith incenerì tutte le piume con una repentina vampata di calore che centrò anche il nemico, ustionandolo in più punti.

 

Sfruttando lo stato di sorpresa di quest'ultimo, Yuna passò al contrattacco.

Senza quell'insidiosa tecnica, non ci mise molto a prendere un leggero vantaggio che però non sarebbe bastato ad assicurarle la vittoria. Anche in suddette condizioni lo scontro restava estremamente incerto e probabilmente si sarebbe concluso solo dopo lunghe ed estenuanti ore. Però l'agente non era sola, il suo adorato fratello era lì a darle sostegno e proprio grazie a lui Angel si ritrovò presto con le spalle al muro.

 

I due eredi dei Cetra possedevano un'intesa straordinaria, coltivata per anni e anni durante i duri addestramenti a cui gli amici di famiglia li avevano sottoposti fin dalla più tenera età, praticamente allo stesso livello di quella dei loro genitori, la quale rendeva i loro attacchi sincronizzati alla perfezione. Inoltre erano persino in grado di “prestarsi” le rispettive capacità uniche grazie ad una tecnica di loro invenzione; bastava che si sfiorassero affinché funzionasse.

Così Yuna poté infondere i propri pugnali col fuoco blu e il giovane incrementare la propria potenza fisica, la quale amplificò la potenza delle sue magie.

 

Angel, sempre più in cattive acque, lanciò le piume che componevano le sue ali intorno alla coppia, volendo creare una zona circolare dove potesse muoversi rapidamente; peccato che fu troppo lento. Infatti venne anticipato dal giovane che lo centrò con un diretto sul volto avvolto dalle sue terribili fiamme, a cui si aggiunse un doppio fendente della sorella. Per finire i due, utilizzando il fuoco come propulsore, ruotarono vorticosamente creando un tornado infernale che scaraventò l'avversario contro una parete distruggendola.

Fato volle che fosse quella che celava l'ufficio di Victor e Veritas, i quali si tennero pronti ad intervenire intuendo come il loro alleato fosse ormai finito.

 

L'Innestato provò a sfruttare le sue abilità di guarigione, ma fallì miseramente.

“ Cosa mi avete fatto? Perché non riesco a recuperare? E' una stregoneria dei Cetra vero?” “ No, la risposta è molto più semplice: le cellule carbonizzate non possono rigenerarsi” rispose Mike infastidito dalla conferma che quel tizio conoscesse il suo sangue.

Capendo di essere prossimo alla sconfitta, il nemico era pronto a tentare il tutto per tutto: “ Non mi lasciate altra scelta, devo andare in Overdrive” affermò tirando fuori un frammento nero.

 

Alla sua sola vista Yuna si estraniò da ciò che la circondava, mentre un desiderio, anzi un'ossessione la pervadeva: doveva assolutamente prendere quell'oggetto. Perciò si mosse verso l'avversario con una velocità che non aveva mostrato prima, almeno doppia a quella di Angel, così da poter sottrargli il frammento grazie ad un calcio tanto forte che spedì l'uomo dall'altra parte della struttura.

 

Michael tentò di chiamarla, ma non gli rispose e quando vide che l'occhio verde della sorella emanava una luce intensissima, simile ad una fiamma, credette di aver intuito cosa stava accadendo.

“ Non va bene, sta perdendo il controllo. Devo assopirla immediatamente” pensò il giovane mentre preparava un incantesimo.

I suoi sforzi furono inutili poiché l'agente si allontanò da lui, irrompendo nell'ufficio del traditore della Raziel nel quale prese un'altra pietra nera, posseduta dal vecchio. Non servirono a nulla i tentativi di quest'ultimo e di Veritas, lei li mise fuori combattimento con due soli colpi.

 

Dopo aver fatto ciò, unì tutti i pezzi ottenendo una sfera nera che fece gelare il sangue a Michael.

“ No, no, no, no...Non può essere, come ho fatto a non rendermene conto?!” disse pieno di sgomento, capendo finalmente perché Sephiroth era apparso sull'aereo. Purtroppo lo stupore gli fece ritardare il completamento della magia che stava preparando e ciò permise alla sorella di incidere l'aria con i suoi pugnali alcuni vocaboli della lingua degli Antichi.

 

“ Da Cloud, Cloud Strife” sussurrò Yuna, terminata la sua opera, come se stesse rispondendo ad un quesito, successivamente ci fu una luce abbagliante che non fece alcun danno se non quello di farla scomparire nel nulla.

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Capitolo 8
*** Fiamme oscure ***


Fiamme oscure

 

Mentre i due fratelli si imponevano sul temibile Angel, Ann e Lorraine si stavano avvicinando sempre di più a Ren.

Ci avevano impiegato più tempo del previsto per farsi strada tra gli intricati cunicoli e soprattutto ad evitare le persone in cui si imbattevano. Queste non solo erano disarmati, ma indossavano degli abiti comuni come se fossero normali dipendenti di un'azienda ed esattamente perciò le ragazze scelsero di aggirarli invece che affrontarli.

 

Suddette complicazioni ebbero però un effetto positivo: permise alle giovani di conoscersi un po' meglio.

La cosa che subito colpì il membro dei Demoni fu l'atteggiamento della ladra, sicuro e deciso, sembrava quasi che non sentisse per nulla la pressione; probabilmente era dovuto alla sua abitudine a situazioni del genere. Però ciò che la sorpresa maggiormente consistette nel fatto che non la discriminò nemmeno per un secondo, dando la netta impressione che non le importasse la stirpe maledetta da cui lei proveniva. Magari erano rivali in amore, ma sugli altri campi avevano buone possibilità di andare molto d'accordo.

 

“ A quanto ha detto il Senpai, Joker dovrebbe essere dopo questo corridoio” “ Senpai...” “ Sì, c'è qualche problema?” “ No, figurati, solamente mi hai ricordato una mia vecchia amica. Anche lei chiamava Ren così” “ Che coincidenza” “ Davvero incredibile, inoltre proprio come te era innamorata del suo Senpai” “ Guarda che io non sono innamorata” “ Sei sicura di quello che dici?” “ Ecco...” “ Se non fossi interessata a Mike mi renderesti le cose molto più semplici, invece mi toccherà sfoderare tutto il mio fascino e le mie tecniche più fini per averlo tutto per me” “ Non sarà mai tuo” “ Meno male che non era innamorata di lui” “ Mi hai frainteso, volevo dire che non appartiene a nessuno” “ Sento il rumore di qualcuno che si sta arrampicando sugli specchi” “ Io...” “ E' vero che sei partita in vantaggio per la corsa al suo cuore, ma se non accetti ciò che provi recupererò la strada con gli interessi” “ Non è che non lo accetti è solo che non so cosa sia, non mi sono mai sentita così” “ Quindi è la prima volta che ti prendi una cotta? Che carina” “ Non prendermi in giro!” “ No, sono sincera. Facciamo una cosa: ti mostrerò come si fa prendendo Mike, così tu farai la stessa cosa con un altro” “ Te lo puoi scordare! Non rimarrò a guardare mentre tu lo seduci” “ Allora vedi che sai cosa devi fare” concluse la ladra con un occhiolino il quale celava il suo sguardo di sfida.

 

“ Che botta” mugugnò il barista riprendendosi dal colpo di Angel, “ Quel tizio è forte, ma ciò non può giustificarmi. Sono stato imprudente ed avventato. Meno mala che non c'è Morgana, altrimenti mi avrebbe preso in giro per il resto della vita. Meglio rimettersi in piedi e trovare Yuna, ho un brutto presentimento” si disse il ragazzo rimettendosi in piedi.

La sua sensazione presto avrebbe trovato conferma, ma purtroppo non avrebbe potuto fare niente per impedire l'avverarsi di un evento terribile.

 

Michael provò a percepire sua sorella con tutte le forze, ma di lei non c'era la minima traccia e questo era insolito. Grazie al legame che aveva con Yuna ed al suo intensissimo spirito sarebbe stato capace di sentirla anche in capo al Mondo, eppure ora era sparita nel nulla.

 

“ Cosa cavolo è successo?” chiese Veritas ancora dolorante per l'attacco che Yuna le aveva inferto qualche istante prima, “ Non ne sono sicuro, ma è stata in grado di ricostruire il dono di Jenova” “ Intendi quella sfera?” “ Sì, io ci ho provato con ogni tecnica magica e scientifica, ma non sono mai andato oltre quei quattro frammenti, invece quella ragazza...Le capacità dei Cetra sono eccezionali” “ Quindi sei stato tu Victor” affermò con tono estremamente minaccioso Michael.

 

Veritas tentò di fermarlo con un'illusione, ma venne anticipata dall'ex dirigente che la imprigiono in uno spessissimo cristallo di ghiaccio. Dopo di che afferrò l'anziano prima che potesse reagire sostenendo: “ Non hai idea di cosa hai fatto!” “ Invece sì, mi sono avvicinato al mio sogno. Presto Jenova tornerà e salverà il Mondo” “ Lei non è portatrice di salvezza, ma di sventura!” esclamò il ragazzo mentre le sue fiamme dal blu passavano ad un nero, intenso come catrame. Il loro calore era talmente elevato che non solo sciolsero la prigione di Veritas in un batter d'occhio, ma deformarono pesantemente il metallo circostante. Naturalmente anche il vecchio ne risentì: subì delle tremende ustioni su tutto il corpo. Se non fosse stato un Innestato molto probabilmente sarebbe morto dal dolore.

 

“ Stai solo vanificando il loro sacrificio, non lo capisci?!” continuò Mike, “ Il sacrificio di chi?” “ Di coloro che hanno dato tutto, che hanno rinunciato persino alla propria felicità pur di garantire un futuro all'umanità. Tu ha praticamente sputato in faccia al loro dolore! Cosa ti è venuto in mente?! Riparare la materia nera e dare una via di ritorno a Sephiroth” “ Sephiroth? Lui cosa ha a che fare con il mio scopo e con Jenova?” “ Tutto!” gridò Michael lanciando violentemente Victor contro una parete.

 

“ Uno come te, un idiota che ignora tutto, sarà l'artefice della venuta dell'Angelo della Morte. Meriti un castigo” commentò il figlio di Cloud mentre accumulava le nuove fiamme nere con chiari intenti omicidi, “ Nessuno di voi uscirà vivo, non ve lo meritate”. Mentre pronunciava suddette cupe parole, le macchie verdi nei suoi occhi iniziarono a brillare esattamente come succedeva a Yuna.

 

Un attimo prima che potesse compiere un'azione irreparabile udì la voce del Leggendario Soldier alle sue spalle affermare col tipico tono compiaciuto: “ Anche tu hai memoria di me, molto interessante”.

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Capitolo 9
*** Colui che è vicino alla madre ***


Colui che è vicino alla madre

 

Michael si voltò di scattò in direzione della voce che l'aveva interrotto, ritrovandosi davanti l'uomo che aveva tanto fatto soffrire sua madre e sua sorella. Era esattamente come Yuna glielo aveva descritto, possente e sicuro, con uno sguardo freddo e compiaciuto.

La sua sola presenza fu abbastanza per incutergli timore, il quale lo dissuase da attaccarlo nonostante la rabbia che stava provando.

 

“ Eri così piccolo l'ultima volta che ci siamo visti, era certo che ti fossi dimenticato di me” sostenne l'Eroe con un sorriso malvagio. Il figlio di Cloud, incrociando quegli occhi tetri, non poté fare a meno che rispondergli sinceramente: “ Io...non mi ricordo di te, però Yuna mi ha detto tutto su di te. I suoi racconti sono stati tanto vividi che è stato come se avessi vissuto quegli eventi di persona” “ Ora capisco perché non sono riuscito a contattarti prima. Yuna ti ha trasmesso anche il suo risentimento ed il suo odio per me, ma non è bastato affinché mi potessi aiutare. Solo quando hai provato una furia profonda si è creato il canale idoneo, peccato che non sia sufficientemente stabile” “ Di cosa stai parlando?” “ Non ha importanza, ormai il dado è tratto. Presto ci rivedremo e questa volta di persona” “ Vuoi spiegarmi questi tuoi discorsi insensati? E dove si trova Yuna?! Sono sicuro che sai dov'è!” “ Non temere per lei, la rivedrai al nostro prossimo incontro” dettò ciò il Leggendario Soldier svanì nel nulla.

 

Esattamente come successo con la sorella, nessuno degli altri presenti vide Sephiroth e ciò portò a fraintendere il comportamento dell'ex dirigente. Infatti Victor pensava che stesse parlando con Jenova, perciò era intenzionato più che mai a catturarlo, peccato che ogni volta che tentava di avvicinarsi a lui un muro di fiamme nere lo bloccava. Queste erano talmente possenti e calde che nemmeno i suoi Innesti avrebbero potuto fare molto, gli costava ammetterlo però non era al livello del ragazzo. Compreso che affrontarlo in quel momento sarebbe stato un suicidio, scelse di fuggire, così si sarebbe potuto riorganizzare e soprattutto cercare di capire cosa era capitato all'agente.

Quindi prese di peso Veritas per poi recuperare anche Angel, il quale era incastrato tra due pilastri, e con loro si teletrasportò grazie ad una delle abilità che si era impiantato.

 

Mike rimase in uno stato confusionale per diversi momenti. L'incontro con la nemesi del padre era stato pesantissimo sotto un'ottica psicologica, senza contare che il suo animo era già a terra per non aver compreso la natura dei frammenti neri.

Solo quando il membro dei Demoni gli poggiò una mano sulla spalla si destò, gesto che placò anche il bagliore dei suoi occhi.

“ Lorraine?!” “ Senpai, finalmente! Ti ho chiamato un sacco di volte, ma non rispondevi. Avevo paura che ti fosse successo qualcosa” “ Scusa, non volevo farti preoccupare, solo che sono accadute un sacco di cose strane” “ Se vuoi parlarmene puoi farlo” “ Lo so, grazie” “ Lo stesso puoi fare con me” intervenne Takamaki, “ Lo terrò a mente” rispose l'erede dei Cetra che poggiando lo sguardo sul proprio corpo notò delle ustioni che coincidevano ai punti nei quali aveva accumulato le fiamme nere. Chiaramente non era un caso, quello strano potere era forte, troppo forte persino per lui e il non conoscere la sua natura lo agitava terribilmente.

 

“ Hai bisogno di una spalla su cui appoggiarti?” “ Tranquilla Lorraine ce la faccio” “ Stai fermo che ti curo” esordì Ren, ricongiuntosi con Panther qualche minuto prima, “ Grazie Joker” “ Figurati. Senti Mike, dove si trova Yuna? So che la stavi cercando” “ Ecco...è complicato, ma proverò a spiegarlo”.

Mentre Joker, grazie ad una Persona simile ad una simpatica fatina delle favole, rimetteva in sesto l'alleato, questi spiegò gli ultimi eventi, cercando di semplificare il più possibile il tutto, compreso il concetto della materia nera.

 

“ Fammi capire bene: un vecchio rincoglionito si è adoperato per richiamare un alieno malvagio, scambiandolo per una divinità, ma non ha fatto altro che permettere a questo Sephiroth di ritornare” commentò l'attrice, “ Gli ha dato un'occasione e purtroppo sono sicuro che non se la sfuggire” replicò Mike amareggiato, “ Non pensavo che ci saremo ritrovati in una situazione tanto incasinata...” “ Sono rischi del mestiere, ma ci penseremo dopo. Ora dobbiamo pensare solo a trovare Yuna” affermò con decisione Joker, “ Non vorresti prima trovare i nostri amici ladri? Potrebbero essere nei guai” “ Sai quanto me che sono forti Panther, possono cavarsela di fronte a qualsiasi sfida” “ Di solito è così, ma considerando tutte queste novità sono in pensiero per loro” “ Sono più al sicuro di noi, l'obiettivo della Raziel sono Yuna e Michael, lo stesso vale per Sephiroth” insistette il barista con più decisione di prima, “ Mi fiderò del tuo giudizio, in fondo non ha mai sbagliato. Dimmi solo una cosa Joker, non ti sei mica preso una cotta per Yuna?” “ Ma a cosa vai a pensare Panther?!” “ Temi per lei più degli altri, compresa Queen” “ E' colpa mia se è sparita, se fossi stato più attento non l'avrei mai lasciata sola con Angel. Se ci fossi stato, avrei potuto rubare uno di quei frammenti proprio come ho fatto quando abbiamo affrontato Nosferato e tutto questo non sarebbe successo”.

La risposta del figlio di Sojiro sembrava davvero sincera, ma non bastò per convincere del tutto Ann. Conosceva bene il suo leader, quindi sapeva che in amore non aveva mai avuto le idee limpide, prima di Makoto aveva avuto un sacco di storie anche con più ragazze contemporaneamente. Perciò la bionda continuò sull'argomento, volendo evitare ad una sua cara amica una brutta sorpresa.

 

Mentre i due colleghi parlavano animosamente, Lorraine chiese al Senpai: “ Riesci a percepire Yuna?” “ No” “ Le tue abilità percettive sono di nuovo confuse?” “ No, è mia sorella ad essersi volatilizzata” “ Vedrai che troveremo una soluzione” “ Dobbiamo fare in fretta, nemmeno Yuna può imporsi su Sephiroth” “ Non è detto che si trovino nello stesso posto, magari quel tizio ha solo voluto ingannarti” “ Lo spero proprio...” “ Perché non torniamo da Aerith? Lei potrebbe aiutarci” “ Ci vorrebbe troppo tempo per raggiungere Midgar” “ Ma se non sappiamo nemmeno dove siamo? Magari non è tanto lontana” “ Touché, ma non lo so” “Perché?” “ Se Yuna dovesse sapere che ho coinvolto nostra madre non me lo perdonerebbe mai” “ Il motivo?” “ Sostiene che la mamma abbia già fatto abbastanza e che per lei sia giunto il momento di vivere in pace. Sono sempre stato d'accordo con lei, però adesso...”.

 

“ So io dove si trova tua sorella e Sephiroth” affermò improvvisamente un uomo apparso dal nulla. Il suo aspetto era tremendamente simile a quello dell'Eroe, solo i capelli e la sua sua statura, entrambi minori, erano diversi e sebbene possedesse gli stessi occhi verdi felini in essi non c'era freddezza o crudeltà.

Magari non era un nemico, ma una preziosa risorsa che avrebbe potuto aiutare Yuna.

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Capitolo 10
*** La reale abilità di Sephiroth ***


La reale abilità di Sephiroth

 

Nel vedere l'aspetto dell'uomo comparso dal nulla, Michael si mise davanti a Lorraine, chiaramente intenzionato a proteggerla, mentre preparava una devastante magia. Accortosi dei suoi intenti, il tizio alzò le mani al cielo sostenendo: “ Non voglio combattervi” “ Dovrei credere alle tue parole Sephiroth? Non farmi ridere” rispose il giovane con grinta, “ Forse non mi hai sentito prima...Non sono Sephiroth, il mio nome è Kadaj” “ Ma davvero, eppure sei tale a quale a lui” “ Non c'è nulla di strano in questo, siamo fratelli” “ Non prendermi in giro, Sephiroth non ha fratelli” “ Non mi stupisce che tu non mi conosca, ho celato la mai presenza fin dal giorno in cui mio fratello mi ha tradito” “ Tradito? In che senso?” “ Mi ha privato di tutto, compresi i miei ricordi e poteri. L'ha fatto per aumentare la sua già immensa forza. Solo quando è stato definitivamente sconfitto dai tuoi genitori, ho iniziato a recuperare il mio vero me, seppure molto gradualmente” “ Non mettere in mezzo i miei, loro non hanno nulla a che fare con questa storia” “ Smettila con questa falsa, so perfettamente che solo grazie a loro il Mondo è salvo. Se non mi credi ti dirò i loro nomi: Cloud Strife, ribelle della Shinra, e Aerith Gainsborough, l'ultima Cetra. Ora che ci penso dovrei trovarle un altro appellativo adesso che tu e tua sorella siete qui”.

 

Sentire che Kadaj non solo sapesse i nomi dei suoi, ma anche cosa fossero in un primo momento allarmò il dirigente. Tuttavia, dopo qualche momento per assimilare quanto appreso, capì che in fondo non era una cattiva notizia: se colui che si era proclamato fratello dell'Eroe non aveva mai attaccato né lui né Yuna ed Aerith per estinguere una volta per tutte la stirpe dei Cetra, molto probabilmente non aveva gli stessi scopi di Sephiroth. Ciò di certo non assicurava la sua bontà d'animo, ma era sempre qualcosa e quindi decise di dargli una possibilità.

 

“ Kadaj, hai detto di sapere dove si trova mia sorella” “ Corretto Michael” “ Allora dimmelo, devo andare in suo aiuto immediatamente” “ Impossibile” “ Vuoi impedirmelo?” domandò minaccioso il ragazzo, “ No, semplicemente non può essere raggiunta. Vedi si trova nella dimensione in cui i tuoi hanno confinato Sephiroth” “ Stai mentendo! Non si può accedere a quel luogo, lo so benissimo, Yuna ci ha provato così tanto” “ Quello che dici è vero, quel luogo è isolato da qualsiasi altro piano materiale o spirituale. Ogni metodo per accedervi è inutile, ma esistono delle eccezioni” “ Non ne avevo mai sentito parlare, quali sarebbero?” “ Una dovresti conoscerla” “ Cosa?!” “ I tuoi l'avranno aperta in un modo no?” “ Suppongo, ma la mamma non ha mai affrontato l'argomento e quando glielo chiedevo sviava sempre il discorso” “ Comprensibile” “ Perché?” “ L'unico modo per andare in quell'area è quello di usare la materia bianca che è stata tramandata di generazione in generazione tra la tua famiglia” “ Non può essere! Se la soluzione era tanto semplice, la mamma l'avrebbe fatto anni fa” “ Non poteva poiché una volta usata per suddetto scopo perde tutto il potere. Per ricaricarlo bisogna portarla nella perduta Terra Promessa oppure una persona col sangue Cetra deve immolarsi per essa” “Yuna, in preda ad uno dei suoi colpi di testa, si sarebbe potuta sacrificare...Ecco perché la mamma non ci ha mai detto niente” commentò Mike estremamente colpito da quanto stava apprendendo.

 

“ Esiste un altro metodo per infrangere quella barriera dimensionale” “ Quale Kadaj?” “ L'opposto della materia bianca” “ La materia nera” “ Esatto. Devo ammettere che mio fratello è stato previdente: ha infuso quell'oggetto con porzioni della sua coscienza, così ha guidato Yuna verso la restaurazione dell'oggetto” “ Non puoi avere ragione, io ho visto Sephiroth senza aver interagito con la materia nera e poi come fai a sapere che mia sorella vedeva quel mostro?” “ Siamo fratelli, per quanto mi dia il volta stomaco tra noi c'è legame speciale. So che capisci di cosa sto parlando” “ Sì...” “ Io so quello che pensa, so cosa vuole fare. Per questo ho tentato di raggiungere tua sorella prima che completasse la materia, ma purtroppo sono arrivato troppo tardi. Riguardo all'altro quesito, toccare i frammenti era necessario per attivare la coscienza di Sephiroth sopita in essi, ma una volta fatto questa ha acquisito una certa libertà e forza” “ Perché allora non mi ha parlato prima? Se mi avesse coinvolto avrebbe ricostruito la materia nera molto più rapidamente” “ Perché c'è bisogno di qualcuno che abbia memoria di lui e che lo odi con tutto se stesso. Solo così poteva dare delle indicazioni precise e tua sorella era il bersaglio perfetto. Lei ha giustamente incolpato Sephiroth della sofferenza che la vostra famiglia ha patito e più il suo rancore aumentava più mio fratello si avvicinava al suo animo. Questa è sempre stata la sua forza, giocare con le emozioni negative altrui e sfruttarle a proprio vantaggio”.

 

Mike non sapeva cosa dire, non riusciva a credere che nonostante il sacrificio del padre e l'esilio del Leggendario Soldier, questi aveva manipolato Yuna fin dal principio e lui non si era accorto di nulla. Non era stato capace di aiutare la sua sorellona, che razza di fratello era?

 

“ Ha fatto tutto ciò per tornare qui, non è vero?” chiese l'ex dirigente amareggiato, “ Sì e ormai non può essere fermato” “ Cosa ne sarà di Yuna? La ucciderà?” “ No, ha bisogno che rimanga in vita, almeno fino a quando non sarà di nuovo su questo Pianeta. Dopo di che però non esiterà a stroncarla, come puoi immaginare vuole ancora estirpare la tua stirpe” “ Cosa possiamo fare?” chiese Mike il quale ormai aveva perso lo spirito belligerante che l'aveva animato fino a qualche istante prima.

 “ Fermare Sephiroth non appena metterà il suo sporco muso di nuovo sulla Terra. Ricomparirà molto presto nel QG della Raziel” “ Veramente?” “ Sì, lì c'è un piccolo reattore Mako, perfetto per accompagnare la sua venuta” “ Proprio come sospettavamo, Victor ha violato la legge costruendo uno di quei maledetti uccidi Pianeta, giuro che la pagherà per tutto” “ Resta concentrato su Sephiroth, agli altri penserai dopo” “ Sì, ma non sono sicuro che potremmo batterlo” “ Invece ce la faremo. Non sarò forte come lui, ma me la cavo e poi non saremo da soli. Ci saranno tutti i Ladri Fantasma” “ Sai dove sono?!” esclamò speranzosa Ann, “ Nelle prigione del QG della Raziel" " Come?!" " Il sortilegio che vi ha portati qui ha mandato loro in quella struttura, dove sono stati catturati perché privi di sensi” “ Capisco, allora andiamo a liberarli” intervenne Joker.

 

A quel punto Kadaj sfoderò una katana con la quale aprì un portale.

“ Questo ci porterà a destinazione” “ E' sicuro?” chiese Lorraine, “ Certo, ho bisogno di tutti voi per sconfiggere mio fratello” “ E Yuna?” “ Lei uscirà insieme a Sephiroth Michael e forse non sarà la sola” “ Che vuoi dire?” “ Chi altro c'è in quella dimensione?” “ Mio...aspetta, stai insinuando che tornerà anche lui?!” “ Non ne ho la certezza. Sephiroth ha bisogno solo di Yuna per arrivare nuovamente sulla Terra, ma dubito che lascerà la sua nemesi indietro e se anche volesse farlo non credo che lui resterebbe a guardare” “ In questo caso abbiamo più di una chance...Il cuore della mamma scoppierà di gioia” commentò Mike mentre un ampio e sincero sorriso adornava il suo volto.

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Capitolo 11
*** Realizzare un sogno ***


Realizzare un sogno

 

La particolare tecnica di Kadaj fu estremamente efficace e sicura: trasportò in pochi secondi l'intero gruppo in prossimità delle celle segrete dove erano prigionieri gli altri Ladri Fantasma senza alcun inconveniente.

Mike e Lorraine però percepirono una fortissima similitudine con il sortilegio di Sephiroth che li aveva allontanati dal jet. Ciò poteva essere dato dalla circostanza che i due fossero fratelli, ma c'era una parte di loro che non riusciva a smettere di dubitare sui reali intenti dell'uomo appena conosciuto.

Nonostante suddetti interrogativi l'ex dirigente fece finta di nulla, la sua unica preoccupazione era andare in soccorso di Yuna. Intuendo cosa stava pensando il suo Senpai anche l'erede dei Demoni non disse nulla, mantenendo però sempre sotto controllo Kadaj.

 

Trovati i restanti membri della squadra, Joker corse da loro. Come prevedibile erano rinchiusi in celle protette da complessi sistemi informatici che richiedevano l'inserimento di specifiche password, per sua fortuna poteva contare sull'aiuto di una talpa. Il figlio di Aerith, senza esitazione, si diresse presso la console di comando iniziando ad inserire le diverse chiavi d'accesso necessarie per liberare gli alleati.

Mentre lo faceva Ann, sfruttando la concentrazione di Lorraine sul fratello del Leggendario Soldier, si avvicinò a lui, seducente come sempre.

 

“ Wow, ci sai anche fare con i computer, sei perfetto” lo lusingò, “ Grazie per il complimento, ma non potevi dire cosa più sbagliata” “ Non è vero, ho detto la pura e semplice verità. Sei forte, intelligente, affascinante” “ Non sono stato capace di proteggere mia sorella” la interruppe per poi aggiungere, trattenendo a stento delle lacrime di frustrazione, : “ Lei c'è sempre stata per me. Si è presa cura di me fin da bambina, ha cercato con tutte le sue forze di non farmi sentire l'assenza di un padre e di celare la tristezza che lei e la mamma provavano...Ho deciso di accompagnarla nell'avventura presso la Raziel perché pensavo che sarei stato capace di prendermi cura delle sue necessità, come lei ha fatto e fa tutt'ora per me. Invece non mi sono nemmeno reso conto che un mostro la stava manipolando, se dovesse succederle qualcosa non me lo perdonerei mai” “ Sei troppo duro con te stesso, nessuno poteva prevedere quello che è accaduto” “ Avrei dovuto, ma ho mal interpretato i segni. Pensavo che la sua instabilità fosse dovuta...” “ A cosa?” “ Lascia perdere”.

 

Capendo che Michael non era intenzionato a rivelarle cosa credeva stesse accadendo alla sorella, decise di non insistere preferendo rassicurarlo. Infatti lo abbracciò con dolcezza sussurrandogli: “ Vedrai che Yuna se la caverà, è una tipa tosta” “ E' la più tosta”.

Quasi per caso Lorraine poggiò lo sguardo verso il Senpai e quando vide Takamaki stringerlo sentì una dolorosa fitta al cuore. Non voleva vederlo così con qualcuna che non fosse lei, il che la spinse a pensare di dare una bella lezione a quella sfacciata. Notando però lo sguardo triste e pensieroso di Michael capì che stava vivendo un momento tremendo e lei invece di stargli vicino aveva pensato a Kadaj.

“ Senpai...mi dispiace” mormorò tornando sui suoi passi, lasciando così campo libero ad Ann, forse definitivamente.

 

Destino volle che Victor si trovasse proprio nel QG della Raziel, precisamente nell'ultimo piano, luogo dove possedeva un grandissimo ufficio personale. Lì pensava che avrebbe potuto iniziare le indagini per rintracciare Yuna, ma fu costretto a desistere, almeno momentaneamente, per via delle ferite che lui ed i suoi uomini avevano riportato.

Se l'anziano non trovava conforto in alcuna lozione, le ustioni che aveva riportato sembravano continuare a bruciare senza sosta, Veritas dovette semplicemente vederla con qualche scottatura da freddo. Angel invece non smetteva di sputare sangue, il calcio che l'erede degli Antichi gli aveva inferto aveva distrutto il suo fisico. Non si capacitava di come ciò fosse possibile, era resistentissimo eppure un singolo colpo l'aveva quasi ucciso.

 

“ Se era tanto forte perché si è fatta aiutare dall'altro Cetra...Forse usare quel potere ha dei rischi. No, non mi è sembrato che abbia subito dei contraccolpi. Allora non sa controllarlo o forse non sa nemmeno di averlo...E' davvero incredibile, spero che riusciremo a ritrovarla rapidamente” rifletté l'Innestato mentre cercava qualcosa per calmare il dolore.

 

Intanto Yuna era stata catapultata in un'area mistica, colma di rocce prive di vita, sospese a mezz'aria e permeate da un continuo flusso di energia gelida che rendeva davvero difficile restare coscienti.

“ Dove mi trovo e cosa è successo? Mi ricordo di aver visto un terzo frammento e” abbassò lo sguardo vedendo che impugnava una sfera oscura, “ La materia nera...Certo, ora ricordo tutto, anche quella figura femminile che mi ha chiesto dove sarei voluta andare. Se la mamma mi vedesse con questa cosa mi sgriderebbe di brutto...Scusa mamma, non voglio farti preoccupare però ne ho bisogno per riportarti Cloud. Giuro che una volta che saremo tornati la disintegrerò”.

 

In quel momento la ragazza sentì il fragore di una tremenda battaglia in lontananza. A giudicare dai boati i due contendenti stavano lottando ad un livello assurdo.

“ Se sono dove credo, quelli devono essere...Non ci credo finché non lo vedo” si disse appena prima di correre in direzione dei rumori col cuore in gola.

Le sue aspettative non vennero traditi: superato un ultimo ostacolo poté finalmente rivedere suo padre. Strife, per nulla invecchiato, stava affrontando un'aspra disputa con Sephiroth, anch'egli giovane come sempre.

 

“ Cloud...” sussurrò Yuna incredula, tutti i suoi sforzi erano stati ricompensati. Aveva trovato il grande Ex Solidier, ora tutto quello che le rimaneva da fare era tirarlo fuori dal quella dimensione desolata e condurlo da Aerith. Peccato che le cose sarebbero state più complesse di quanto avesse programmato.

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Capitolo 12
*** La seconda discesa ***


La seconda discesa

 

L'originale intento di Yuna, quello di correre da Cloud e trovare un modo per tornare nella loro dimensione, non vide mai la luce. La ragazza non riusciva a muovere nemmeno un muscolo e non per un sortilegio di Sephiroth o dello strano luogo in cui era finita, bensì per la marea di emozioni che stava provando; sorprendentemente tutt'altro che negative.

Considerato che il motivo della sofferenza della mamma era l'assenza del padre, per quanto forzata, credeva vivamente che rivederlo l'avrebbe fatta sentire rancorosa se non furibonda. Invece poter riosservare l'uomo che aveva rinunciato a tutto per la sua famiglia, la rallegrò immensamente ed in fondo al suo cuore sapeva il motivo.

Per quanto avesse sempre detto a chiunque, persino a se stessa, che voleva ritrovare Strife per la madre, una parte di lei desiderava farlo per egoismo. Sotto a tutte le barriere che aveva costruito intorno a sé si celava ancora quella tenera bambina che voleva indietro il suo papà.

 

Per quanto meravigliosi fossero i sentimenti che albergavano il giovane animo della Cetra, questi ebbero l'effetto negativo di lasciarla completamente scoperta agli occhi del Leggendario Soldier, il quale aveva già avvertito da qualche secondo l'estrema vicinanza della materia nera.

Seguendo proprio il flusso energetico di quest'ultimo il bianco cavaliere scovò senza difficoltà colei che aveva manovrato nell'ombra.

“ Finalmente, ti ho aspettata a lungo” commentò la nemesi di Cloud interrompendo le sue azioni offensive, il biondo a sua volta cessò di lottare sia perché incuriosito dalla parole nemiche sia perché giurava di poter sentire nell'aria un odore diverso, quello di rosa.

 

Non appena voltò lo sguardo di lato vide un ragazza molto giovane e ciò lo stupì terribilmente. Quel luogo doveva essere isolato da tutto, ma se qualcuno era riuscito ad accedervi c'era la possibilità anche di uscirne e non poteva assolutamente permettere che Sephiroth tornasse sulla Terra. Perciò era pronto a bloccare i suoi movimenti per evitare spiacevoli colpi bassi, ma quando osservò meglio l'intrusa ebbe tuffo al cuore che lo distrasse.

“ Quegli occhi e quella rosa bianca...No, non può essere” “ A quanto ti ricordi ancora di tua figlia, nonostante per noi siano passati millenni da quando siamo rimasti chiusi qui” commentò estremamente calmo il figlio di Jenova, il quale, prima che uno dei due avversari potesse fare una mossa, immobilizzò Strife grazie ad un'immensa pressione gravitazionale, per poi muoversi rapidamente da Yuna.

 

L'agente speciale, colta alla sprovvista e con la guardia abbassata, non ebbe il tempo di fare nulla, consentendo così al villain di recuperare la materia nera. Cloud, grazie ad uno sforzo immane, si liberò dalla mossa nemica lanciandosi in un disperato tentativo di fermare l'uomo che l'aveva tormentato. Purtroppo fu troppo lento: Sephirtoh alzò in aria la materia nera, la quale emise un flusso magico che creò una specie di catena con la discendente di Aerith. Successivamente si aprì un portale, molto simile ad un warm hole, che inghiottì sia lui che l'agente.

“ Lascia stare mia figlia!” esclamò l'Ex Soldier tuffandosi nell'apertura appena prima che scomparisse.

 

Pochi minuti prima Michael era riuscito a liberare con successo i Ladri Fantasma, ottenendo come ricompensa un bacio sulla guancia da Ann. Sebbene l'attrice emanasse un profumo davvero inebriante e le sue labbra fossero morbidissime, l'ex dirigente non si accorse praticamente di nulla. Il timore per l'incolumità della sorella l'aveva estraniato dal Mondo, il non sapere dove fosse ed il terrore di averla persa lo assorbivano del tutto. Ciò da un lato gli fece intuire per la prima volta quale lancinante dolore aveva affrontato sua madre dalla scomparsa di Cloud, ma dall'altra parte non gli permise di accorgersi di quanto Lorraine stesse male. Il membro dei Demoni era ormai certa che Takamaki fosse riuscita nel suo intento di sedurre il Senpai e se doveva essere sincera con se stessa non era poi una cosa tanto incredibile: la fotomodella era ammaliante, simpatica e bellissima, nessuno avrebbe potuto resisterle.

“ Che mi ero messa in mente?! Non posso avere una vita normale” mormorò la giovane stringendo con rabbia le sue corna.

 

Il gruppo, una volta che i liberati vennero aggiornati sugli ultimi eventi e sull'attuale piano d'azione, si diresse verso l'ufficio personale di Victor dove, secondo Kadaj, sarebbe riapparso il fratello.

Tutti i ladri Fantasmi che erano stati catturati avevano l'adrenalina a mille, specialmente Morgana ed Acheki che, più degli altri, avevano mal digerito l'aver fatto quella figuraccia. Fortunatamente adesso avevano l'opportunità per riscattarsi e far vedere di cosa erano capaci, almeno così credevano.

 

La squadra di eroi si mosse furtivamente per tutto il QG fino ad arrivare a destinazione dove trovarono Veritas, Angel ed il vecchio traditore, intenti a curarsi.

“ Io e Yuna vi abbiamo conciato male, bhé ve lo siete meritato” commentò Mike attirando la loro attenzione, “ Come fate ad essere qui?” “ Non per voi...Presto vedrai con i tuoi occhi la follia che hai realizzato” “ Jenova è qui?” “ Non lei, suo figlio” “ Figlio? Intendi figlio biologico?” “ Sì” “ Non sapevo che esistessero” “ Ce ne sono stati molti, ma solo alcuni hanno stretto un legame con quel mostro” “ A chi ti stai riferendo?” “ Ai Soldier” “ Non prendermi in giro, i Soldier erano creati con l'energia Mako” “ Non solo con essa, pensavo fossi più informato” “ So che si aggiungevano delle cellule aliene, ma non vedo il nesso” “ Quelle cellule sono di Jenova. Vuoi capire che non è un Dio?! E' una creatura spaziale” “ Ancora con queste assurdità?! Per la tua blasfemia sarai”.

 

Il vecchio si zittì per via di un boato che pervase l'intera città, il quale annunciò l'apertura di un warm hole che spazzò via il soffitto della struttura.

“ Eccolo...” sussurrò Kadaj osservando il cielo diventare scuro.

Trascorsi un paio di secondi delle dense nuvole nere iniziarono vorticare su se stesse creando una specie di ciclone dal quale venne sputata fuori Yuna, mentre nel suo occhio era visibile la figura dell'Eroe.

 

“ Ho atteso questo momento da così tanto...Madre, sto venendo a prenderti” affermò con un sorriso soddisfatto Sephiroth.

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Capitolo 13
*** L'esplosione del caos ***


L'esplosione del caos

 

“ Yuna!” esclamò Michael correndo dalla sorella, felicissimo di vederla. Non appena la raggiunse si accertò delle sue condizioni. Fortunatamente era in perfetta forma, l'unica cosa fuori posto era lo stato mentale, decisamente confuso.

“ Cosa...” “ Tranquilla sorellona, va tutto bene” “ Mike!?” “ Vedo che mi riconosci" " Ma come?" " Sei di nuovo sulla Terra” “ Terra...Cloud! Dov'è Cloud?” “ Papà? Lui non c'è, dovresti saperlo” “ No! Era a pochi metri da me ed io mi sono bloccata. Al diavolo!” esclamò la ragazza sbattendo un pugno per terra, pensando di aver gettato alle ortiche l'unica possibilità di riavere indietro Strife.

“ Non devi arrabbiarti Yuna” “ Come faccio?! Ho combinato un casino colossale e per cosa? Nulla!” “ Non sei l'unica ad aver fatto un vero macello, anzi quello che deve essere veramente incolpato sono io” “ Mike non dire”.

 

Il dialogo tra fratelli venne bruscamente interrotto da un rombo di tuono che illuminò il cielo, sebbene solo per un istante. Il fenomeno atmosferico ebbe anche l'effetto di spingere gli eroi a guardare verso l'alto, così facendo videro la figura di un uomo scendere lentamente.

I ladri Fantasmi, nessuno escluso, nemmeno gli impavidi Ren ed Acheki, iniziarono a sudare freddo; il senso di soggezione che quell'uomo incuteva scosse nel profondo i loro temerari animi. Mai avevano provato una sensazione simile, a confronto di questo essere i nemici che nel corso degli anni avevano fronteggiato sembravano dei docili agnellini.

 

“ Non ditemi che è quello il nostro obiettivo” affermò tremante Haru, “ E' proprio lui, mio fratello” commentò Kadaj sguainando la katana, “ Cazzo, fa paura...” “ Sei hai intenzione di tirarti indietro Skull fallo adesso, non ho bisogno di pesi morti” “ Smettila di fare il coglione Crow, sai che non volterei mai le spalle a Joker e agli altri” “ Allora smettila di dare l'impressione di una ragazzina spaventata” “ Vuoi proprio provocarmi” “ Finitela! Abbiamo già un serio problema, non vi ci mettete anche voi” intervenne con autorità Queen, capendo perfettamente che lo scontro che avrebbero dovuto affrontare sarebbe stato un vero Inferno.

 

“ Oracle, cosa puoi dirci su di lui?” chiese Ren, tenendo pronta la Persona più potente che al momento controllava, “ Niente” “ Come niente?” “ Non riesco ad analizzarlo, i miei sensori sono impazziti” “ Non promette bene” “ Per niente Joker! Dovremmo ritirarci e riorganizzarci” “ Non è da te dire una cosa simile Morgana, sicuro di stare bene?” “ Non sto bene Joker, quello è un mostro. Neanche tu puoi vincere, non senza una precisa strategia” “ Non lo sapremo mai se non proviamo e poi dubito che ci lascerà fuggire” rispose saggiamente il barista che poteva chiaramente vedere negli occhi smeraldo dell'Eroe oscuri intenti.

 

Sephiroth, dopo aver scrutato l'orizzonte, poggiò lo sguardo verso coloro che si trovavano a terra, riconoscendo subito Mike, oltre a Yuna ed il fratello.

“ Cloud spero davvero che tu possa vedere la disperazione che sono in procinto di portare. Osserva impotente mentre uccido i tuoi figli e la tua amata, esattamente come ha fatto il te della mia linea temporale” sussurrò il villain prima di fermarsi a qualche centimetro dal suolo.

Ci fu un istante di assoluto silenzio, il bianco cavaliere fissò gli avversari come un cacciatore che sceglie la preda.

 

Il primo a fare una mossa fu Acheki che si lanciò all'assalto affiancato da Loki, la sua Persona. Suddetto slancio venne interrotto da una fortissima scossa di terremoto, generato dal villain con un semplice gesto di mano.

Questo era solo l'inizio di un vero e proprio incubo: il Soldeir Leggendario, sfruttando il suo immenso potere, fece levitare l'intero QG della Raziel, dopo di che ne tagliò dei pezzi che poi scaraventò contro i giovani i quali dovettero schivarli prontamente oppure sarebbero stati schiacciati. Per rendere loro la difesa più difficile, il primo sgretolò l'ufficio di Victor, obbligandoli a saltare di frammento in frammento fino a raggiungere un posto più stabile.

 

Sephiroth attese pazientemente che gli eroi fossero tutti vicini su una salda piattaforma.

Non appena ciò accadde si gettò in picchiata contro di loro puntando la katana nel terreno, mossa che generò delle spaccature dalle quali uscirono intensi flussi energetici che travolsero i suoi nemici.

 

Yuna si rialzò il più velocemente possibile. Stanca di prendere colpi, era pronta al contrattacco, ma assistette ad una scena che non avrebbe mai dimenticato: la nemesi del padre che impalava su quella maledetta spada l'ex dirigente.

“ Senpai!” gridò immediatamente Lorraine correndo da lui. Il nemico, non volendo che si avvicinasse, la fermò lanciandole addosso il corpo dell'erede dei Cetra.

 

L'agente speciale osservò congelata il membro dei Demoni chiamare inutilmente suo fratello e quando vide il braccio di Mike penzolare senza energia sentì il cuore esploderle.

“ No...Michael!” strillò mettendosi le mani tra i capelli e cadendo sulle ginocchia in un pianto disperato.

 

“ Hai avuto la stessa reazione di Cloud quando gli ho portato via Aerith, naturalmente sto parlando di quelli del mio tempo” commentò con un sorriso soddisfatto Sephiroth, “ Ti odio...Ti odio, TI ODIO!” esclamò furiosa la ragazza mentre dal suo corpo esplose una gigantesca quantità d'energia dall'aspetto simile alla sabbia del deserto, la quale si impadronì delle cupe nuvole rendendole di un color ruggine e creò al contempo un'area circolare, isolando così il nemico.

In quello stesso istante lo strano essere che Nosferato aveva visto dentro di lei si liberò dalle catene possedendo lo spirito di quest'ultima.

 

Non solo l'ambiente, ma anche l'aspetto della discendente dei Cetra cambiò drasticamente: la sua pelle morbida e bianca come la neve divenne ruvida e rossastra, venendo altresì marchiata da antichissime rune, appartenenti ad un alfabeto perduto nel tempo. Inoltre, oltre alla caduta del suo fiore dai capelli, in corrispondenza delle lacrime che stava versando si formarono delle brillanti righe azzurre.

“ Non ti è bastato uccidere la Aerith del tuo tempo, ma hai tentato di rifarlo con la mia mamma. Hai tormentato i miei genitori, fatto soffrire mamma, costretto Cloud all'esilio ed ora...ora...anche mio fratello. Non ti perdonerò mai! Giuro che renderò i tuoi ultimi momenti su questo mondo i più dolorosi!” gridò in un misto di pianto e rabbia Yuna prima di passare l'attacco.

 

Intanto a Midgar Aerith, intenta alla cura del suo magnifico giardino, notò un tulipano appassire ed una rosa perdere i petali. Con volto preoccupato li raccolse, per poi stringerli al petto.

“ Bambini miei, cosa vi è successo?” si domandò mentre era attraversata da un pessimo presentimento.

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Capitolo 14
*** La magia del sangue ***


La magia del sangue

 

L'esplosione di rabbia e disperazione conferì a Yuna un potere inimmaginabile, capace di scuotere nel profondo tutti i suoi alleati. Questi non percepivano più la sua aura, per quanto aggressiva, pura bensì una presenza terrificante, se non addirittura diabolica.

Ren, in quel momento, ripensò all'avvertimento di Nosferato, quello in base al quale la Cetra non solo sarebbe stata la sua rovina, ma del Mondo intero. Prima d'ora non aveva mai dato peso a suddette parole, ma adesso non poteva più ignorarle.

 

Preoccupato per l'incolumità dell'amica tentò di attraversare il cerchio color sabbia, tuttavia non appena lo sfiorò fu costretto ad allontanarsi immediatamente in preda ad un dolore indescrivibile alla mano destra, la quale era stata maciullata e solo grazie alla sua Persona fata non perse per sempre l'arto. La forza che attualmente l'erede degli Antichi stava utilizzando era di gran lunga superiore persino a quella del più acerrimo nemico dei ladri, il Dio del Controllo.

 

Mentre si medicava, il maestro del crimine ebbe un'intuizione che lo colpì al cuore: Yuna doveva aver capito di essere in procinto di perdere completamente il controllo e per evitare di far del male ai suoi amici si era isolata insieme a Sephiroth.

“ Lo sapevo che avevi un cuore d'oro...Ci vuoi proteggere, l'ho capito. Ma non puoi fare tutto da sola, lascia che ti aiutiamo” commentò il barista con grande emozione.

 

Doveva assolutamente trovare un modo per superare quella barriera. Saltare era fuori discussione, un piccolo errore e sarebbe finito a pezzi ed abbatterlo era allo stesso modo impossibile, nessuno era abbastanza forte da farlo.

 

“ Forza Ren pensa, ci deve essere una soluzione...Ma certo! Il portale, Kadaj!” esclamò il giovane senza riuscire ad attirare l'attenzione dell'uomo il quale era senza ombra di dubbio il più stupito.

“ Non credevo che quella ragazza fosse tanto forte. Questo potere e questa sensazione è simile a quello di mamma. L'essere l'unione di una Cetra e di un Soldier l'ha resa temibile. Adesso capisco perché Sephiroth vuole sbarazzarsene all'istante, è una minaccia persino per lui” “ Kadaj!” “ Che c'è Joker?! Non vedi che sto pensando” “ Pensa dopo, adesso apri uno dei tuoi passaggi attraverso la barriera” “ Sarebbe inutile tentare” “ Perché?” “ Le mie abilità non possono trapassare tutta quella energia, non da sole almeno” “ Vuoi dire che se ti aiuto potresti farcela?” “ Forse, ma avremo bisogno di tutti i tuoi amici” “ Certo. Ragazzi, in posizione!”.

 

Tutti obbedirono all'ordine di Ren, eccezion fatta per Lorraine ed Ann le quali erano vicine al corpo di Michael. La prima, avendolo stretto tra le braccia, sapeva perfettamente quanto grave fosse la situazione, mentre la seconda possedeva delle speranze illusorie.
“ Aspetta Joker, prima dobbiamo curare Mike” “ E' tutto inutile ormai Panther” “ Ma stai zitto Crow! Mike è forte, vedrai che se la caverà” “ No, ha ragione lui” sussurrò tristemente il membro dei demoni, “ Ti ci metti anche tu?! Se lo trattiamo subito” “ Quel bastardo gli ha distrutto il cuore!” esclamò la recluta della Raziel stringendo il Senpai a sé.

“ Ci deve essere qualcosa che possiamo fare, magari Yuna” “ Nemmeno lei potrebbe nulla a questo punto, ma io...” “ Tu cosa? Puoi aiutarlo?!” “ Non lo so, però devo provare” “ Cosa aspetti?! Fallo subito!” “ Ho bisogno di un luogo tranquillo per trovare la giusta concentrazione” “ Ti ci porterà Morgana. Morgana hai sentito cosa devi fare” “ Ma lady Ann” tentò di replicare il gatto, venendo fermato dal suo capo che gli disse: “ Vai, qui ci pensiamo noi” “ Sicuro Joker?” “ Certo, non per perdere tempo” “ Come vuoi”.

 

Avuta l'autorizzazione di andarsene, il felino si trasformò nel simpatico furgone nel quale non esitò a salire il membro dei Demoni, trasportando con sé il Senpai.

“ Lorraine, non farlo morire” “ Farò tutto quello che è in mio potere per salvarlo Phanter, lo prometto” “ Bene... vai Morgana!” sostenne la bionda dando un colpetto all'amico mutato, gesto che quest'ultimo apprezzò terribilmente.

 

Grazie alle grandiose manovre del gatto, i tre raggiunsero la città, anch'essa parzialmente distrutta dal potere di Sephiroth.

Non appena vide un luogo privo di persone la ragazza ordinò con urgenza al micio di fermarsi, il quale le diede ascolto quasi spaventato dal suo tono.

A quel punto la prima scese dal veicolo per poi poggiare il corpo dell'ex dirigente a terra.

“ Adesso che si fa?” “ Lo vedrai, pensa solo a restarmi lontano almeno dieci Morgana” “ Perché?” “ E' per il tuo bene, fidati” “ Va bene” rispose curioso e titubante al contempo il felino.

 

Prima che desse avvio a ciò che aveva in mente, la giovane accarezzò il volto dell'amato con gentilezza.

“ Senp...Michael, ti prego non lasciarmi. Non mi importa se hai scelto Ann, non posso perderti...Ho bisogno di te. Ritorna da me, ti prego” affermato ciò si morse un labbro fino a farlo sanguinare, dopo di che ingerì parte del suo stesso liquido vitale mentre nello stesso tempo poggiava una mano sul petto del ragazzo. Non appena lo fece un complesso diagramma si formò sul terreno, dal diametro di dieci metri precisi, il quale era brillante come un rubino.

 

“ Rituale del sangue: Rinascita” sussurrò Lorraine, parole che ebbero l'effetto di far crescere a dismisura le sua corna e di rendere la sua pelle sul colore arancione. Successivamente si abbassò lentamente verso Mike, senza mai togliere la mano che poggiava all'altezza del cuore, fino a quando non lo baciò, accertandosi di mordergli il labbro fino a farlo sanguinare.

 

Morgana spalancò il muso sdegnato. Non sapeva cosa aspettarsi, ma di certo non avrebbe pensato di assistere ad una pomiciata ed non una qualunque, bensì una di quelle estremamente passionali.

Tuttavia, non appena si calmò, percepì chiaramente l'energia vitale di Lorraine diminuire drasticamente mentre quella di Michael aumentava.

“ Non dirmi che...Vuole dare la sua vita in cambio di quella del fratello di Yuna!? Devo fermarla, sacrificarsi così non serve a niente” pensò il gatto non capendo le profonde emozioni del membro dei Demoni.

Prima però che potesse intromettersi il diagramma sparì e la giovane interruppe la sua azione.

 

“ Senpai...” sussurrò con le lacrime agli occhi la recluta della Raziel tornata al suo aspetto normale, “ Lorraine..." rispose con un filo di voce l'erede dei Cetra, sfiorandole debolmente una guancia, " Mi spiace che il nostro primo bacio sia avvenuto in circostanze del genere” “ Sei proprio strano, scherzare in un momento così?” “ Non sto scherzando. Ho pensato molto ad un modo per poterti dire quello che provo, ma ho perso talmente tanto tempo che ho rischiato di non averne più l'opportunità” “ Quindi con Ann...Non c'è niente tra voi?” “ Ann?” " Sì, lei. Ti ha abbracciato e baciato" " Veramente? Non me ne sono accorto" " Non prendermi in giro" " Non lo sto facendo" " Dici la verità?" " Certo, non ti mentirei mai".

Vedendo ancora dei dubbi nella compagna, l'ex dirigente le rivelò una cosa: " Sai cosa significa l'Ortensia nel linguaggio dei fiori?" " No" " La nascita di un nuovo amore" “ Senpai...Ne sei proprio sicuro? Io sono” “ Tu sei speciale” “ Anche tua mamma mi ha detto la stessa cosa” “ Non mi stupisce, lei non sbaglia mai sulle persone. Questa volta vedi di non dimenticartelo” " Ci proverò".

 

Mentre i due si stavano guardando con amore ed un pizzico di imbarazzo, specialmente in Lorraine, Morgana esordì con tono sbrigativo: “ Sono contento che tu stia bene Michael, ma adesso devo tornare dagli altri” “ Aspetta, vengo anch'io” “ Non puoi Senpai, sei debole, troppo debole” “ Lo so Lorraine, ma devo raggiungere Yuna. Percepisco chiaramente che ha perso il controllo, se continua così si ucciderà col suo stesso potere. Sono l'unico che può aiutarla” “ Come?” “ Te lo spiegherò durante il tragitto” “ Come vuoi, lascia che ti aiuti”.

 

Nonostante i buoni intenti del membro dei Demoni, anche lei come l'amato non si reggeva in piedi ed a stento riusciva a restare cosciente. Ciò spinse il felino a considerare l'ipotesi di lasciarli indietro, ma non gli sembrava giusto soprattutto nei confronti di Mike. Perciò li aiutò a salire dentro la sua versione furgone, tenendosi pronti a difenderli in caso di attacco.

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Capitolo 15
*** Giusto in tempo ***


Giusto in tempo

 

Yuna si stava dimostrando una delle creature più eccezionali e potenti che avessero mai messo piede sul pianeta Terra. La trasformazione le conferì ovviamente un incremento di ogni singola capacità fisica, ma furono le abilità magiche ad essere oggetto del più grande cambiamento.

Adesso non aveva più bisogno delle materie per utilizzarle proprio come il fratello, ma a differenza di quest'ultimo non necessitava praticamente di tempi di preparazione. Ciò, oltre a renderle impossibili da bloccare, le concedeva un'alta imprevedibilità, infatti poteva alternare in brevissimi frangenti ogni tipologia di incantesimo che conosceva.

 

Qualsiasi altro essere non sarebbe durato un minuto al suo cospetto, venendo semplicemente spazzato via dalla sua poderosa energia, peccato che Sephiroth era straordinario quanto lei.

Il tremendo villain resistette piuttosto bene ai suoi assalti furiosi, sebbene dovette rimanere sulla difensiva per evitare di subire degli attacchi che avrebbero potuto avere concrete possibilità di ferirlo seriamente. Purtroppo la grande esperienza ed il sangue freddo come il ghiaccio di quest'ultimo gli consentirono di intuire rapidamente il punto debole della nuova Yuna: la stessa ira e disperazione che l'avevano innescata erano le sue più grandi nemiche in quanto responsabili di una progressiva perdita di lucidità e controllo sul corpo.

Ad insaputa dell'Eroe però, quel briciolo di coscienza che albergava ancora nell'erede dei Cetra conosceva perfettamente la propria debolezza. Perciò era decisa ad eliminare la nemesi del padre prima che fosse troppo tardi.

 

Nel tentativo di mettere in atto il piano, la ragazza si scagliò a capofitto contro la persona che più odiava al mondo, rimanendo esposta ad alcuni pericolosi contrattacchi. Nonostante subì qualche danno, la maggior parte di questi vennero respinti dalla sua pelle, la quale si stava comportando come una naturale armatura.

Trovata un'apertura nella sequenza di attacchi avversari, la giovane sfruttò ogni singola magia che possedeva al massimo della potenza per creare un globo d'energia che racchiudeva gli elementi.

Sephiroth, per nulla preoccupato, sfidò suddetta mossa, riuscendo a tagliarla a metà con un singolo fendente, gesto che lo fece cadere dritto in trappola. Yuna, intuendo che non avrebbe potuto vincere con quella mossa, l'aveva programmata in modo che rilasciasse un spessa coltre di ghiaccio all'impatto, la quale bloccò efficacemente la parte inferiore del criminale.

Sfruttando l'apertura che si era sapientemente creata, saltò addosso al nemico che tentò di trafiggerla a volo, però lei, prevedendo anche questo, afferrò la lama con un tempismo perfetto, evitando così un colpo letale.

 

Il leggendario Soldier si rese conto che mentre l'agente speciale tentava di spezzare quella katana che aveva portato tanta morte e sofferenza lo stava attaccando con minuscole particelle magiche a livello cellulare.

“ Sei brava Yuna, decisamente più di Cloud alla tua stessa età. Tuttavia non basta” commentò l'uomo appena prima che la materia nera brillasse di un luce intensa, la quale non solo lo liberò dalla prigione di ghiaccio, ma allontanò violentemente la nemica.

“ Fine dei giochi” aggiunse nel momento in cui, sollevando l'oggetto maligno, un meteorite sbucava dalle nuvole nere.

 

L'asteroide era tanto grande da poter annientare l'intera città con una facilità disarmante.

“ Non temere Yuna, quando avrò finito con te penserò ad Aerith così sarete presto tutti e tre insieme”. Nel sentire minacciata la donna che amava, Yuna esclamò furibonda: “ Lascia stare la mamma!”.

Quelle parole cariche di oscurità del nemico furono la goccia che fece traboccare il vaso, la discendente degli Antichi fu vittima di un'altra esplosione d'energia, tanto intensa da spaccarle intere porzioni di pelle e numerosi venosi. Ebbe altresì ulteriori effetti: dissipare il cerchio che aveva innalzato ad inizio battaglia e sbriciolare la meteora, oltre a travolgere in pieno tutti coloro che stavano cercando di aiutarla scaraventandoli a decine di metri di distanza. Persino Sephiorth rimase ferito, il braccio destro, usato come scudo, era coperto di profonde ferite anche parte del volto subì delle ripercussioni.

 

“ Notevole, dico davvero. Peccato che non riesci più a tenere il passo” commentò Sephioroth accorgendosi di come il corpo della ragazza avesse raggiunto il limite.

Solo la voglia di vedere morto quel mostro le diedero forza a sufficienza per lanciare un' ultima mossa, estremamente simile a quella che aveva appena dissipato. Infatti, grazie ad una combinazione di incantesimi, generò un colossale meteorite di pura magia.

" Ti ammazzo, ti ammazzo, ti ammazzo!" gridò Yuna ormai priva di lucidità, “ Per ricompensare la tua forza farò anch'io suo serio” sostenne il villain facendosi spuntare la terrificante ala nera, grazie alla quale poté sfruttare l'Octaslash al massimo potenziale.

Le devastanti abilità si scontrarono in uno spettacolo colorato dalla forza divina. Purtroppo ancora una volta il nemico ebbe la meglio, sebbene il successo lo prosciugò di molte energie.

 

Vedendo di aver fallito, Yuna, ritornata normale a causa dello sfinimento, disse con un filo di voce: “ Mi dispiace tanto Michael, ma non sono stata capace di vendicarti, perdonami. La mia unica consolazione e che ti raggiungerò presto”.

“ Non dimenticherò il nostro scontro, stai tranquilla, ma non posso fare di più. Se non fossi così tanto più Cetra che umana avrei potuto lasciarti unire a me e mia madre, sfortunatamente hai ripreso troppo da Aerith” affermò il villain pronto ad ucciderla.

Un istante prima di impalarla, fu costretto a fare un ampio balzo indietro per evitare un fendente dato in picchiata.

 

“ Sei diventato più veloce, Cloud” commentò con un sorriso malvagio il bianco cavaliere, “ Ti ho detto di lasciare stare mia figlia!” rispose a tono l'Ex Soldier assumendo una posizione offensiva, “ Sei proprio sicuro di voler affrontarmi?” “ Seconde te? Yuna ti ha indebolito parecchio, non avrò occasione migliore per farti fuori” “ Lo ammetto, quella ragazza mi ha stupito, ma non solo l'unico ad essere esausto”, il criminale indicò con lo sguardo una traballante agente, “ Se mi affronti lei morirà” “ Ti stenderò in un lampo e poi penserò a lei” “ Sicuro?”.

 

In quel momento Yuna perse coscienza minacciando di cadere al suolo, fortunatamente venne prese in tempo dal padre.

“ Ci rivedremo molto presto Cloud ed allora sistemeremo i nostri conti in sospeso” si congedò l'Eroe sparendo nel nulla, lasciandosi dietro solo un paio di piume nere.

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Capitolo 16
*** La ragione della solitudine ***


La ragione della solutidine

 

Mentre lo scontro tra Yuna e Sephiroth imperversava, Morgana stava cercando di tornare dai suoi amici il più rapidamente possibile. Il felino, essendo una creatura speciale, era in grado di intuire la potenza di quelli che incontrava ed in un certo senso il colore dalla stessa. Più era scura la tonalità più il nemico era malvagio e quella del Leggendario Soldier, oltre ad essere immensa, era completamente nera. Ciò gli era bastato per tremare al suo cospetto, ma nonostante la paura che tutt'ora lo pervadeva doveva stringere i denti ed aiutare i compagni.

 

Al suo interno c'erano degli stremati Michael e Lorraine.

Se inizialmente era stata la stanchezza a portarli ad appoggiarsi l'uno all'altro, ora era la magnifica sensazione di benessere a non farli allontanare.

Il confortevole silenzio in cui si trovavano venne interrotto dal gatto, il quale, sebbene si stesse destreggiando tra le fluttuanti macerie della città, non poteva contenere la curiosità che lo contraddistingueva e perciò domandò: “ Lorraine quello che hai fatto è stato incredibile, hai riportato in vita una persona. Perché non sei diventata una dottoressa o perché non hai condiviso la tua conoscenza con il mondo medico?” “ Non è così semplice” “ Perché?”.

 

Il membro dei Demoni si incupì, mostrando chiaramente di non apprezzare quell'argomento, ma rispose comunque: “ Il rituale che ho utilizzato risponde a criteri precisi ed è molto rischioso” “ Ho visto, ti ha quasi uccisa” “ Non per quello” “ Allora qual è il problema?” “...Si basa sulla magia del sangue” “ Sangue? Ecco perché prima ti sei morsa il tuo labbro e poi quello di Mike, ma che razza di magia è? Non l'ho mai sentita” “ Era una tecnica diffusa all'epoca dei miei avi” intervenne Michael che aggiunse, “ Probabilmente è l'incantesimo più potente mai esistito” “ Davvero?! Allora potremo usarlo per abbattere Sephiorth se è tanto eccezionale” “ Assolutamente no” “ Perché Michael?” “ Perché il sangue reclama altro sangue” “ Vuoi spigarti meglio?” “ Se dovessi iniziare ad usarla abitualmente sentirei un irrefrenabile bisogno di sangue e non del mio” intervenne la giovane tristemente, “ Vuoi dire che andresti in giro come una vampira?” “ Non esattamente, mi ritroverei a usare il fluido vitale di chiunque pur di continuare ad usare quella dannata abilità. Diventerei un mostro consumato dalla sua stessa sete di potere, non troppo diverso dal quel tizio con i capelli bianchi”.

 

Osservando la mestizia negli occhi stremati della compagna, Michael capì finalmente da dove provenisse tutta quella tristezza che dominava il suo cuore: l'essere un Demone l'aveva isolata dagli altri umani ed il possedere la magia del sangue doveva averla allontanata da quelli come lei.

In quel momento il giovane si rese anche conto del significato dell'illusione innescata da Veritas, la madre della compagna l'aveva picchiata per via della sua abilità.

Non c'era da stupirsi se aveva difficoltà nel relazionarsi con gli altri, era sempre stata da sola e non per sua scelta. Ma adesso non era più così, c'era lui al suo fianco e si sarebbe impegnato a non farla più sentire in quel modo terribile.

 

“ L'hai usata per salvare Mike, questo avrà delle ripercussioni?” chiese il gatto piuttosto in pensiero, “ Potrebbe” “ No, invece Lorraine. Non ti succederà niente” “ Senpai come fai dirlo?” “ Perché te ne sei servita per fini altruistici e hai usato solo il tuo ed il mio sangue” “ Ne sei sicuro?” “ Assolutamente” “ Se ti sbagliassi?” “ Non mi sbaglio, però se non mi credi credi in te stessa” “ Cosa?” “ Hai resistito anni al richiamo del sangue, non sfruttando la tua più letale abilità nemmeno quando era in pericolo; questo denota una forza di volontà impressionante. Inoltre non dimenticare che ci sarò sempre al tuo fianco, ti aiuterò per qualsiasi cosa” “ Senpai...”.

I due innamorato stavano per baciarsi, ma vennero interrotti da un boato impressionante, seguito da intensi vortici energetici provenire dal luogo di combattimento.

“ Devo sbrigarmi, qualcosa di brutto è accaduto” rifletté il gatto accelerando al massimo.

 

Cloud, dopo aver poggiato una sguardo al cielo giurando che presto avrebbe sconfitto una volta per tutte la nemesi, fissò la figlia svenuta.

“ Yuna...l'ultima volta che ti ho presa in braccio era ancora una bambina. Sei cresciuta tanto, ormai sei una donna. Devo dire che sei tale a quale ad Aerith, ne sono felice”.

 

L'Ex Soldier stava provando un mix di emozioni, specialmente allegria e rimpianto. Era al settimo di poter stringere ancora la sua erede, ma vederla già tanto grande gli fece realizzare di aver perso molto, troppo, della sua vita.

 

L'estraniazione dovuta al flusso di pensieri venne meno quando sentì l'agente lamentarsi dal dolore.

“ Scusa Yuna, mi sono distratto” sussurrò il biondo, tirando fuori una materia curativa che in pochi attimi rimarginò tutte le ferite della ragazza.

“ Meno male che le tue capacità rigenerative sono sempre state sorprendenti, adesso non mi resta che portarti in un posto sicuro per farti riposare”.

 

Strife iniziò a fare qualche passo, ma la sua strada gli venne sbarrata da un simpatico furgone. Non sapendo chi vi fosse all'interno non fece nulla, tenendosi però pronto alla lotta senza sapere che un'altra bella sorpresa lo stava aspettando.

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Capitolo 17
*** Emozioni ***


Emozioni

 

Michael uscì dal simpatico furgone prima ancora questi si fermasse, correndo un grave rischio considerate le sue condizioni precarie. Fortunatamente al suo fianco c'era Lorraine, la quale gli diede un'importante mano a non cadere rovinosamente.

 

La preoccupazione che il giovane provava per la sorella venne sostituita da un senso di totale stupore e sconvolgimento: Yuna non solo era tornata al suo stato normale senza aver subito delle gravissime ferite, ma era tra le braccia di un uomo poco più grande di lei, estremamente simile a suo padre.

 

“ Chi è quello Senpai?” domandò il membro dei Demoni non sapendo se l'agente speciale fosse al sicuro o meno, “ Io...non” “ Michael?! Tu sei il mio Michael?” domandò il biondo cercando di scrutare gli occhi dell'ex dirigente, “ Quello sguardo...Sei proprio tu, incredibile che vi abbai ritrovato in questo modo. Sei davvero cresciuto tanto, eppure hai la stessa espressione innocente di quanto eri bambino. L'hai ripresa da tua madre, peccato che per il resto somigli a me” “ Papà?!” “ Sì” “ Alla fine Yuna ci è riuscita! Quando si mette in testa una cosa niente può dissuaderla” commentò con un grandissimo sorriso Mike, “ E' davvero tuo padre? Non è un po' troppo giovane?” “ In effetti Lorraine, come è possibile papà?” “ Non lo so” “ Vabbé, non me ne importa niente. Se qui ed è tutto quello che conta. Ho un sacco di domande” “ Risponderò a tutto, ma prima dobbiamo trovare un posto dove Yuna possa riposare” “ Certo, sali a bordo” “ Va bene, Michael?” “ Sì?” “ Potresti raccogliere la rosa bianca? E' qui di fianco” “ Meno male che l'hai vista, se Yuna si fosse svegliata senza sarebbe andata nel panico” “ Davvero?” “ Assolutamente”.

Strife fece un piccolo sorriso poiché, essendo lui colui che le aveva regalato quel fiore, era contento di sapere che la figlia ci tenesse ancora tanto.

 

L'idea dell'erede degli Antichi non poté trovare applicazione poiché Morgana tornò ad essere un semplice gatto ed anche gli altri Ladri Fantasmi che si erano avvicinati con grande fatica per via delle ferite riportate, persero i loro poteri.

“ Adesso cosa succede?” “ Non lo so Michael, sembra che l'energia simile a quella di un Palazzo sia scomparsa” rispose il felino notando come le nuvole nere si stavano lentamente dissolvendo, “ Non ci voleva” “ Tranquillo Michael, Yuna non corre alcun pericolo, quindi possiamo proseguire anche a piedi” rispose l'Ex Solider rinsaldando la presa della figlia.

La ragazza, del tutto inconsciamente, si strinse a sua volta al genitore esattamente come faceva da bambina, gesto che scaldò immensamente il cuore dell'uomo.

 

Il gruppo, con l'assenza di Kadaj il quale, nonostante i danni, si era lanciato all'inseguimento del fratello, impiegò diversi minuti a trovare un edificio intatto per via della distruzione portata da Sephiroth.

Raggiunto finalmente un posto idoneo, Cloud poggiò la figlia su un comodo letto e, dopo averle rimboccato le coperto, lasciò la rosa bianca sul comodino in una posizione che non poteva non essere vista. Dopo di che iniziò a parlare con Michael, naturalmente fuori dal luogo dove Yuna dormiva, ma non lontano così se avesse avuto bisogno di qualcosa l'avrebbe raggiunta in un batter d'occhio.

 

Mentre padre e figlio si conosceva, in fondo Strife se ne era andato quando l'ex dirigente non aveva nemmeno un anno, e Lorraine si stendeva per recuperare un po' delle energie perdute, i Ladri Fantasma ammisero il loro fallimento.

A dire il vero l'unico a parlare fu Acheki, il quale però sintetizzò il pensiero di tutti, infatti il principe detective sostenne con rabbia: “ Siamo stati completamente inutili! Una singola persona ci ha sbaragliati ed un'altra ci ha surclassati. Ci credevamo forti, ma siamo solo dei poppanti paragonati a Yuna e Sephiroth. Dobbiamo trovare un modo per potenziarci oppure faremo meglio a tornacene a casa”.

 

Le affermazioni di Crow caddero come macigni addosso ai colleghi, soprattutto su Ren che si sentiva responsabile per la brutta piega presa dagli eventi negli ultimi giorni: prima non aveva capito l'entità del potere di Yuna, poi si era fatto mettere fuori combattimento da Angel come un principiante ed assolutamente niente aveva potuto contro l'Eroe.

 

L'amico aveva ragione, dovevano diventare più forti e l'unico modo era completare la raccolta dei peccati capitali e tornare da Igor, sperando che almeno lui potesse aiutarli in qualche modo.

 

“ Ecco spiegata l'origine della piuma di Chocobo nel soggiorno. Davvero ti sei messo a giocare con un pennuto?” “ Che c'è di strano Michael?” “ Niente, è solo che la mamma ti ha sempre sempre descritto come un uomo piuttosto serio anche se buono” “ E' così, ma con lei ero diverso. Tutto cambia quando c'è Aerith...”.

Da questa semplice affermazione il giovane capì che il padre amava ancora la Cetra e perciò stava per rivelargli la sua attuale posizione, ma venne interrotto dalla sorella la quale gli saltò addosso abbracciandolo con forza.

 

“ Piano Yuna, così rischi di spezzarmi in due” “ Scusa Michael, è solo che sono così felice di vederti, anche se in un'altra vita” “ Altra vita? Guarda che non siamo morti” “ Cosa?!” “ Siamo ancora tutti e due vivi e vegeti. Io per merito di Lorraine e tu grazie a papà” “ Papà?” “ Proprio lui, eccolo qui”.

Allora l'agente si voltò incontrando lo sguardo del padre, il quale le disse semplicemente: “ Ciao Yuna” “ Tu!? Quindi non sei rimasto in quella dimensione?” “ No, grazie all'opportunità che hai creato” “ Ma ho permesso anche a Sephiroth di uscire...” “ Non pensarci” “ E come faccio!? Per colpa mia sono morte decine di persone ed anche il mio fratellino ci è andato vicino, a proposito devi spigarmi come Lorraine ti ha curato” “ Colpevolizzarsi non serve a niente. Sei ancora viva no? Quindi puoi rimediare ai tuoi errori” affermò con fermezza l'Ex Soldier, “ Hai ragione, devo ritrovarlo ed annientarlo una volta per tutte” “ Pensa prima a recuperare le forze, nel frattempo io cerco di rintracciarlo” “ No” “ So che ti senti responsabile, ma” “ Non è per quello, è che c'è qualcosa di più importante che devi fare” “ Sarebbe?” “ Andare dalla mamma” “ Aerith...come sta?” “ Bene fisicamente, psicologicamente invece...E' sempre triste da quando te ne sei andato” “ Ehi sorellona vacci piano, papà voleva solo proteggerci” intervenne Michael cercando di non far sentire in colpa il padre, “ Non lo sto incolpando, sto semplicemente dicendo la verità”.

 

Il solo pensiero di rivedere l'amata fece battere all'impazzata il cuore di Cloud. Poteva anche essere una persona controllata, ma quando si parlava dell'amante dei fiori le sue emozioni lo sopraffacevano.

Nonostante questa grandissima voglia era frenato da una presunzione: temeva di intromettersi nella vita che la sposa si era costruita durante la sua lunga lontananza.

Proprio perciò chiese: “ Credi che sia il caso Yuna?” “ Non vuoi vederla?!” “ Non desidero altro, però la metterei in imbarazzo di fronte al suo nuovo compagno” “ Nuovo compagno? Non farmi ridere, non c'è stato nessuno dopo di te” “ Dici sul serio?” “ Sì, la mamma ha ignorato tutti i potenziali spasimanti che la zia Tifa e Jessie le hanno presentato. A volte è proprio una testona” “ Aerith...” si limitò a commentare Strife non capendo perché la Cetra non si fosse rifatta una vita. Si era sacrificato per garantire a lei ed ai suoi figli una vita normale e la sua amata lo sapeva perfettamente, ma allora perché aveva scelto di restare sola?

 

Un paio di ore dopo il dialogo tra Strife e la sua prole, Lorraine si svegliò del suo breve, ma ristoratore sonno.

Uscì subito dalla sua camera volendo vedere come stesse il suo Senpai e la sorella di quest'ultimo, venendo però anticipata proprio dall'erede degli Antichi che la stava attendendo fuori dalla porta.

 

“ Yuna?! Mi hai spaventata, però sono contenta di vedere che stai bene” “ So quello che hai fatto a mio fratello” rispose la ragazza con una fermezza tale da incutere timore nella compagna la quale temeva che fosse furiosa con lei per via della magia del sangue.

 

“ Yuna io”, il membro dei Demoni venne fermata dall'agente che l'abbracciò calorosamente. La sensazione che la prima provò era molto simile a quella percepita quando era stata Aerith ad abbracciarla, in particolare c'era la stessa atmosfera magica e rilassante che la spinse a ricambiare di buon grado il gesto.

“ Grazie, grazie, grazie! Non so cosa avrei fatto se l'avessi perso” “ L'ho fatto col cuore, non volevo perderlo nemmeno io” “ Avevo intenzione di farti un discorsetto, ma non serve. Ho capito quanto tieni a Michael e quanto profondi sono i sentimenti che vi uniscono, perciò hai la mia autorizzazione” “ Autorizzazione?” “ Per essere la sua ragazza” “ Cosa?!” “ Non serve fare la finta tonta, so che vi amate, la mamma l'ha capito subito. Sappi che questo significa che ora sei parte della famiglia, per cui se mai avessi bisogno del mio aiuto ci sarò indipendentemente dal problema”.

 

Nonostante stesse accadendo tutto in fretta, forse troppo, Lorraine era contenta di sentire parlare la discendente dei Cetra in quel modo. Per la prima volta in vita sua aveva trovato delle persone, no una famiglia, che l'amava per ciò che era, disposta a supportarla sempre e comunque.

 

“ Grazie Yuna” “ L'unica cosa è che dovrete aspettare a rendermi zia, dobbiamo prima sconfiggere Sephiroth” “ Cosa?!” “ Rilassati, sto scherzando. Potete farlo anche subito” “ Yuna!” “ Beccata! Ci sei cascata di nuovo” concluse l'agente con una risatina, segno del suo insolito ottimo umore.

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Capitolo 18
*** You're the reason ***


You're the reason

 

Come al suo solito Aerith stava portando numerosi bellissimi e freschi fiori nella cattedrale di Midgar, luogo che custodiva alcuni dei suoi ricordi migliori.

 

Gli ultimi due giorni erano stati decisamente particolari per lei e tutto era iniziato con la strana sensazione di inquietudine provata all'appassire della rosa e del tulipano. Sapeva che qualcosa era accaduto ai suoi figli, ma il non percepire il loro spirito ricongiungersi col Pianeta l'aveva rassicurata. Almeno aveva la certezza che fossero ancora in vita, ma nulla le diceva che stessero bene. Perciò non esitò un istante ad andare da Barret per obbligarlo a dirle cosa aveva confabulato con i suoi bambini e farsi dire dove fossero al momento. Purtroppo il sindaco di Neo Midgar era partito per una missione politica e sarebbe tornato solo trascorsa una settimana.

Sebbene il suo istinto materno le urlasse di andare a cercare Michael e Yuna, decise saggiamente di restare dove era sia perché avrebbe girovagato senza meta sia per via di un'insolita distorsione nell'energia del Mondo. Non sapeva a cosa fosse dovuta, ma era certa che un evento straordinario sarebbe presto accaduto, purtroppo non poteva prevedere se sarebbe stato uno positivo o negativo.

Per cui tutto ciò che le restava da fare era aspettare pazientemente e pregare per le due persone che amava di più.

 

Mentre percorreva la strada verso il luogo di culto si imbatté in un gruppo di artisti itineranti i quali le riportarono alla mente la sua prima avventura con Cloud, quando aveva celato l'identità di quest'ultimo dietro un mantello, giustificando tale abbigliamento proprio con la scusa che fosse un'artista. Questo ricordo le strappò un sorriso, a quell'epoca non sapeva quanto quel ragazzo dalla scorza dura sarebbe stato fondamentale nella sua vita.

 

Prima che potesse riprendere il cammino vide una giovane coppia iniziare a cantare un brano che la toccò nel profondo.

Con un'armonia perfetta il cantante esordì:

 

“ There goes my heart beating

'Cause you are the reason

I'm losing my sleep

Please come back now”

 

Queste quattro semplici strofe riaprirono una ferita che in realtà non era mai guarita. La Cetra provò più intensamente del solito la mancanza del marito, senza di lui si sentiva persa e senza speranza, insomma non era completa.

Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di riabbracciarlo, ma era conscia che il suo era un desiderio impossibile, consapevolezza che la distruggeva giorno dopo giorno, portandola a non trovare ristoro nemmeno nel Mondo dei sogni.

 

“ I'd climb every mountain

And swim in every ocean

Just to be with you

And fix what I've broken

Oh, 'cause I need you to see

That you are the reason”

 

Suddetti versi invece portare a galla un'emozione che nessuno aveva mai immaginato, nemmeno Yuna: il senso di colpa.

Strife aveva fatto l'inverosimile per l'Antica, sfidando e sconfiggendo il Destino stesso pur di salvarla, mentre lei cosa aveva fatto per lui? Assolutamente niente, non era nemmeno stata capace di evitargli un esilio eterno con l'uomo che gli aveva rovinato la vita; era sempre stata furiosa con sé per questo.

 

Più la melodia andava avanti più Aerith si sentiva sopraffatta dalle emozioni, al punto che fu costretta a correre via, trattenendo a stento le lacrime.

“ Se mi vedessi adesso tesoro, cosa diresti? Tutte le tue azioni sono state indirizzate al mio benessere e non voglio renderle inutili...Ci ho provato con tutta me stessa ad essere l'Aerith che hai conosciuto, quella che sorrideva sempre non importava cosa le succedeva, ma non ce l'ho fatta. Senza di te è troppo difficile...” rifletté la donna avvicinandosi mestamente al luogo religioso.

 

Arrivata nella cattedrale si mosse subito verso i fiori più vecchi, volendo sostituirli con quelli che aveva nel cestino, ma si bloccò quando udì una voce maschile sostenere con trasporto: “ Nonostante tutti questi anni non è cambiato niente, è proprio tutto come durante il nostro matrimonio. Eccezion fatta per la Fusion Sword, lei non c'era allora”.

Nel sentire quelle parole e soprattutto il loro tono la Cetra perse qualche battito. Quel suono era così simile a quello del suo amato, ma non poteva essere, lui non poteva tornare, eppure...

Volendo scoprire la verità si voltò lentamente, quasi temendo la risposta, così vide l'uomo che credeva di aver perso per sempre.

 

Quando incrociò lo sguardo del biondo istintivamente fece cadere il cestino che teneva in mano, dopo di che gli domandò con un filo di voce: “ Sei...sei davvero tu?”. Lui le si avvicinò con passo calmo ma deciso, annuendo. Reazione che la spinse a gettarsi tra le sue braccia.

Non appena sentì il calore del corpo ed il profumo inconfondibile dell'Ex Soldier strinse la presa su di lui con tutta la forza che possedeva, affondando le dita nella sua veste nera.

La Cetra stava provando talmente tanti sentimenti incredibilmente intensi che non riuscì a proferire parola, invece le lacrime non ebbero problemi a sgorgare potenti come una cascata.

 

Sebbene anche Cloud stesse avendo dei problemi a gestire le emozioni, si rese subito conto di quanto la moglie stesse tremando. Nessuno avrebbe potuta calmarla in quel momento, nessuno a parte lui. Infatti conosceva un modo perfetto per tranquillizzarla che aveva usato ogni volta che l'aveva vista tesa o triste: spostò una mano sulla testa della castana iniziando ad accarezzarla con dolcezza, prestando molta attenzione a passare delicatamente le dita tra i suoi setosi capelli.

Di risposta l'Antica, appoggiata sul suo petto, chiuse gli occhi godendosi appieno il suo tocco gentile che per decenni aveva sognato di risentire .

 

In quella posizione non ebbe difficoltà ad ascoltare il forte cuore dell'Ex Soldier, il quale le confermò che non stava sognando o che non stava avendo delle allucinazioni, era tutto incredibilmente e meravigliosamente vero.

Avrebbe voluto dirgli così tante cose, ma in quel momento riuscì solo a sussurrare tra le infinite lacrime di gioia: “ Mi...Sei mancato” “ Mi sei mancata anche tu” le rispose, dandole un tenero bacio sulla fronte.

 

I due amanti del Destino avevano molti argomenti di cui discutere e purtroppo non tutti piacevoli, ma se ne sarebbero preoccupati in un secondo momento. Quello di cui avevano bisogno adesso era esclusivamente restare l'uno nella braccia dell'altra per curare le profonde ferite subite dai loro cuori a causa della forzata e prolungata lontananza che avevano dovuto sopportare.

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Capitolo 19
*** Lovebirds ***


Lovebirds

 

Gli amanti del Destino persero ogni cognizione del tempo e dello spazio. Potevano anche essere passate ore o un cataclisma si sarebbe potuto scatenare su Midgar proprio in quel momento, non si sarebbero accorti di nulla, la bolla d'amore che avevano creato avvolgeva completamente tutti i loro sensi. La magia più grande però accadde quando i loro battiti cardiaci si sincronizzarono, proprio come succedeva molti anni prima durante i momenti di maggiore intimità che condividevano.

Quel suono dolce, unito al tocco gentile del marito, riuscirono a placare il pianto di Aerith la quale, senza allentare di un millimetro la presa sull'uomo, sollevò lo sguardo per incrociare di nuovo quegli occhi che aveva sempre adorato.

 

“ Come?” chiese semplicemente, “ Yuna” “ Quella bambina, alla fine ci è riuscita. Non so se sgridarla per avermi disobbedito o ringraziarla” “ Non ti ci vedo a rimproverarla” “ Vuoi dire che ho poco polso?” “ No, credo solamente che il tuo stile sia diverso, più comprensivo” “ Non ti sei dimenticato di come sono fatta, eh? Ottimo” “ E' impossibile scordarti” commentò Strife mentre asciugava con delicatezza una lacrima che macchiava la guancia dell'amante dei fiori.

Toccare di nuovo il suo viso morbido e perfetto fu un balsamo curativo. In tutti gli anni in cui era rimasto confinato in un'altra dimensione a lottare con Sephiroth non aveva impugnato altro che il freddo e ruvido metallo di uno spadone consunto ed arrugginito, invece adesso le sue dita sfioravano finalmente della soffice e calda pelle.

Quel gesto fece trasalire anche Aerith: era da vent'anni che qualcuno non l'accarezzava in quel modo ed il fatto che a farlo fosse proprio Cloud la rendeva felice in un modo indescrivibile.

 

Spinti da suddette emozioni gli innamorati si scambiarono un bacio sognato per così tanto tempo. Il senso di elettricità nell'aria, le farfalle nello stomaco ed il calore che cresceva in loro era praticamente identico a quello provato durante il loro primo bacio; persino la sensazione di liberazione era la medesima. Era come se fosse di nuovo la prima volta o per meglio dire un nuovo inizio.

 

L'atmosfera diventava sempre più pervasa dai fumi dell'amore, ogni singolo bacio era sempre più passionale ed urgente di quello precedente e molto presto arrivarono al punto di non tenere più a mente il luogo in cui si trovavano, posto dove la buon creanza suggeriva di mantenere un atteggiamento probo. A ricordare loro questo ci pensarono un paio di signore, in pellegrinaggio presso le più belle chiese, incluse quelle sconsacrate, le quali li invitarono in modo sgarbato a smetterla immediatamente.

 

Dopo essersi scusata educatamente, la Cetra, che non aveva mai smesso di abbracciare l'amato, suggerì: “ Credo sia meglio andare a casa tesoro. Così ti farò vedere come ho curato il nostro giardino e soprattutto non saremo disturbati da nessuno” “ Mi piacerebbe, ma” “ Non dirmi che te ne devi andare?! Puoi scordartelo, non ti lascerò mai più” sostenne con agitazione stringendosi ancora di più a lui, “ Non vado da nessuna parte, tranquilla. E' solo che ci sono delle urgenze” “ Di che tipo?” “ Sephiroth...è tornato anche lui” “ Ecco spiegata quello strano flusso nell'energia del Pianeta” “ Devo fermarlo” “ Dobbiamo” “ Aerith” “ Che c'è? Solo perché sono più vecchia rispetto all'ultima volta, non vuol dire che sia diventata debole” “ Non intendevo questo” “ Perfetto, allora qual è il piano?” “ Non lo so di preciso. Yuna e Michael mi hanno detto che ne avrebbero parlato con Barret e Tifa mentre io venivo da te, quindi non ci resta che raggiungerli” “ Peccato che quei due non ci siano per impegni politici” “ Questo non ci voleva...” “ Non temere, quando sapranno del ritorno di Sephiroth si catapulteranno qui in un lampo. Nel frattempo andiamo nell'ufficio del sindaco e stiamo un po' con i nostri bambini” “ Buona idea...Quindi Barret è ancora sindaco, incredibile” “ Quella è una delle poche cose che è rimasta la stessa, il resto è cambiato molto” “ Raccontami” “ Con piacere” rispose l'Antica prendendo la mano del marito.

Onestamente avrebbe voluto camminare abbracciata a lui, ma sapeva che questa non era una cosa da Cloud. L'Ex Soldier era sempre molto affettuoso con lei, ma preferiva mostrare il suo amore in privato .

 

“ Aspetta un attimo” “ C'è qualcosa che non va tesoro?” “ Niente, volevo solo riprendere la mia Fusion Sword, posso?” “ Non devi chiedermelo, è la tua” “ Ma sei stata tu a prendertene cura in tutti questi anni” “ Ho fatto come mi hai chiesto” “ Grazie. Michael o Yuna hanno mai provato a brandirla?” “ No, non erano pronti” “ Capisco” “ Ma forse adesso che sei tornato potrebbero provarci” “ Chissà, comunque potranno farlo sistemato Sephiroth. Fino ad allora serve a me” “ Sapevo che l'avresti detto” “ Sono così prevedibile?” “ Per me sì, ma lo sei in un modo adorabile” “ Aerith...” “ Sei rimasto senza parole, deduco di essere imprevedibile a differenza tua” sostenne la castana lasciandosi andare ad una risata di cuore che non faceva da tanto di quel tempo da aver dimenticato come ci si sentiva.

 

Cloud sorrise a sua volta mentre estraeva il suo spadone, fatto ciò poté dirigersi presso la destinazione.

Il tragitto gli servì sia ad apprendere alcune novità dell'ultimo ventennio sia ad apprezzare la compagnia della moglie, scoprendo altresì come questa fosse ben voluta dalla comunità grazie alle sue opere altruistiche, prima tra tutte la fornitura periodica di potenti erbe mediche.

Vedere quante persone le volessero bene rinnovò una domanda che l'aveva assalito dal dialogo già con i figli: perché mai Aerith non si era risposata o almeno accompagnata con qualcuno che l'amasse e rendesse felice?

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Capitolo 20
*** Ho scelto noi ***


Ho scelto noi

 

Presso la sede del sindaco, Jessie, visibilmente scossa, sbuffò affaticata: “ Ho bisogno di un caffè...”.

La donna si trovava già in una posizione di forte stress visto che doveva fare le veci di Barret e Tifa per un'intera settimana, il che le comportò un carico di lavoro assurdo, ma quando venne a sapere cosa era accaduto riguardo a Sephiroth sentì il mondo crollarle addosso.

 

Nel momento in cui rivide Mike e Yuna fece i salti gioia, finalmente poteva passare del tempo con loro dopo tanto tempo, purtroppo però i fratelli le portarono la terribile notizia del ritorno del villain per eccellenza. Non le dissero i dettagli, sostenendo che avrebbero parlato solo quando sarebbero stati davanti a Barret, tuttavia l'uomo non c'era e non sarebbe tornato a breve. Sapendo che la situazione era grave e conoscendo il proprio capo, l'ex attrice non perse tempo a contattarlo.

Non appena venne informato Wallace, insieme a Lockhart, prese immediatamente un aereo per Midgar, ma ci avrebbe comunque impiegato delle ore per tornare. Di conseguenza il membro della leggendaria Avalanche si prese un momento per mettere insieme i pensieri.

 

“ Non ci posso credere che quel mostro sia di nuovo tra noi, perché l'erba cattiva non muore mai? Ho paura che la pace sia finita...Non capisco perché Micky e Yunie non mi vogliano dire niente, non sarò forte come gli altri, ma il mio aiuto può essere utile. Gioventù impertinente” rifletté la donna dirigendosi verso l'ascensore che avrebbe preso per andare nella sezione ristoro. Però le sorprese del giorno non erano affatto finite, infatti nel momento in cui le porte del mezzo elevatore si aprirono vide la cara amica Aerith intenta a dare un bel bacio ad un misterioso amante.

Non riuscì a vedere quest'ultimo poiché la Cetra lo copriva col proprio corpo, ma non le importava, era felicissima di rivedere la castana con qualcuno.

 

“ Era ora Aerith! Finalmente ti sei rimessa in pista! Certo che sono passati vent'anni, ma come si dice, meglio tardi che mai”.

L'affermazione euforica spinse l'Antica ad interrompere le effusioni, permettendo così a Jessie di vedere il suo nuovo compagno. L'ex attrice non credette ai propri occhi, quel tizio era identico spiccicato a Strife.

“ Come hai fatto a trovare un sosia di Cloud?!” chiese esterrefatta, suscitando una risatina nell'amante dei fiori. “ Ho capito che hai un tipo, ma così mi sembra troppo” “ Jessie, sono io. Cloud Strife, Ex Soldier” intervenne saggiamente la nemesi di Sephiroth , “ Impossibile! Lui se ne è andato molto tempo fa” “ Sono proprio io e te lo posso dimostrare: ci siamo incontrati la prima volta ventidue anni fa quando Tifa mi ha chiamato per aiutarla con il killer di Midgar” “ Ma allora...Come è possibile? E come hai fatto a rimanere giovane!?" " Non lo so nemmeno io, so solo che è stata Yuna a riportarmi indietro” “ E non me l'ha detto!? Ora mi sente” “ Quindi è arrivata? C'è anche Michael?” chiese subito Aerith, morendo dalla voglia di riabbracciare i figli. “ Sì, ora vi accompagno da loro. Comunque Cloud sono entusiasta che tu sia tornato” affermò l'ex attrice con tenerezza, non ottenendo però alcuna apprezzabile reazione da Strife.

 

Giunti in una comoda sala d'attesa, la Cetra notò i suoi bambini affiancati da Lorraine e non esitò a salutarli calorosamente, membro dei Demoni incluso. Si potevano anche essere visti solo qualche giorno prima, ma aveva sentito la loro mancanza come se fossero stati lontani per mesi.

Se Mike non ebbe problemi nel vederla lì, Yuna era alquanto delusa: desiderava che la mamma restasse con Strife nella comoda e sicura casa dove l'aveva cresciuta ed invece eccola nel centro di potere di Neo Midgar, chiaramente intenzionata ad immischiarsi con la faccenda di Sephiorth.

Nonostante queste sue idee non fiatò, conosceva troppo bene Aerith e sapeva cosa le avrebbe risposto: “ Bambina mia, sei molto premurosa, ma questa è la mia battaglia e quella di Cloud. Siamo noi che dovevamo chiudere i conti con Sephiroth anni fa, questo fardello non deve ricadere su di te e su Mike”.

L'agente sapeva anche quanto la mamma bramasse recuperare il tempo perduto con l'amato, perciò trascinò di peso il fratello, Lorraine e Jessie senza una sola parola o spiegazione.

 

“ A quanto pare Yunie vuole lasciarci un po' di privacy” commentò con sorriso la Cetra, poggiando lo sguardo sul marito, gesto che le permise di notare un dettaglio che sorprendentemente le era sfuggito: il pezzo di fiocco che gli aveva donato decenni prima.

 

“ L'hai tenuto” sussurrò toccando il presente tanto prezioso, “ Sì, è stata l'unica cosa che mi ha fatto rimanere in me” “ Deve essere stato terribile quel limbo ed in più eri con la tua nemesi. Povero tesoro, avrai sofferto tanto” “ Non è niente rispetto a quello che hai passato tu” “ Come?” “ Yuna mi ha detto che negli ultimi anni sei sempre stata triste a causa della mia assenza e so anche che non ti sei accompagnata a nessuno” “ Non pensiamo al passato Cloud, godiamoci il presente” “ No, Aerith. Voglio sapere perché non hai voluto rifarti una vita. Sai perfettamente perché ho deciso di fare quello che ho fatto e di certo non volevo che fossi infelice”.

 

La Cetra fece un respiro profondo, attingendo a tutte le energie per rispondere a quella difficile domanda.

“ Ci ho provato Cloud, davvero. Quando Yunie e Michael sono diventati più grandi Tifa, Yuffie, Jessie e tutti gli altri hanno provato a convincermi ad uscire con qualcuno, sono persino arrivati a presentarmi dei ragazzi” “ Non ti piacevano?” “ Erano tipi simpatici e carini, ma non erano te” “ Ma” “ Dopo tutto quello che hai fatto per me e tutto quello che eri disposto a fare in caso mi avessi persa, come potevo stare con una persona diversa da te?” “ Aerith...” commentò semplicemente l'uomo, sentendo una fitta al cuore.

“ Tu sei il mio Benedetto Cloud! Ho scelto te, con te e nessun altro ho condiviso tutta me stessa, spirito incluso. Ti ho amato nell'altra linea temporale, ti amo in questa e ti amerò in qualsiasi altra dimensione spazio-temporale!”.

 

Notando come la moglie si stesse agitando, l'Ex Soldier la strinse a sé con dolcezza, ma allo stesso tempo fermezza.

“ Scusa Aerith, non voleva farti arrabbiare” “ Allora smettila di fare queste domande stupide” “ Va bene” “ Tutto qui? Non c'è altro che vuoi dirmi?”. Sebbene Strife non fosse abile nel comprendere gli altri, conosceva la moglie e perciò intuì facilmente cosa voleva. Le si avvicinò ancora di più, sussurrandole: “ Ti amo Aerith, dovunque e per sempre” “ Ripetilo un'altra volta” “ Ti amo” “ Ancora una” “ Ti amo” “ Adesso ti perdono, ma cerca di non fare di nuovo lo stesso errore, altrimenti ti costringerò a dirlo per un giorno intero” “ Non sarebbe un problema” “ Non tentarmi” commentò la donna lasciandosi andare ad una risatina liberatoria.

 

“ Sai Cloud, questo periodo di lontananza non ha avuto solo effetti negativi” “ Vuoi dire che ti sei riposata dalla mia presenza?” “ Ma no sciocchino, mi ha permesso di capire il dolore lancinante che l'altro te ha dovuto sopportare e che anche tu hai provato quando avevi quelle specie di visioni. Ora mi sento ancora più vicina a te” “ Sei unica...Persino in una situazione del genere riesci a vedere il lato positivo” “ Ora che sei con me è più facile” concluse la Cetra dandogli un amorevole bacio.

Nonostante tutto Strife era felice di aver ottenuto quella risposta al suo particolare interrogativo.

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Capitolo 21
*** La vecchia squadra ***


La vecchia squadra

 

Mentre attendevano l'arrivo di Barret e Tifa, Yuna e Jessie fecero quattro chiacchiere in confidenza.

“ Non c'era bisogno di trascinarmi con tanta violenza, bastava dirmi di uscire e l'avrei fatto” si lamentò l'attrice, “ La tua recita non attacca con me, se non avessi usato la forza non li avresti lasciati soli ed al momento è quello di cui hanno più bisogno” “ Sei proprio una brava figlia, Aerith è fortunata. Mi sarebbe piaciuto avere una principessa bella e forte come te, lo sai?” “ Non è da te fare certi discorsi, qualcuno ti ha messo qualche strana idea in testa?” chiese l'erede dei Cetra, facendo emergere il suo istinto protettivo, “ No, nessuno, ho solo iniziato a riflettere...” “ Sul fatto di avere un figlio?” “ Sì, ma vorrei che fosse frutto di vero amore e non del mio senso di bisogno. Tua madre, Yuffie e Tifa hanno avuto degli amori importanti, anche se non tutti sono finiti bene, invece io non ho mai avuto una storia che durasse più di qualche mese...”.

 

Era la prima volta che l'ex membro dell'Avalanche parlava così, era sempre stata una donna allegra ed autonoma che non aveva bisogno di nessun per raggiungere i proprio obiettivi e per questo specifico aspetto l'agente speciale l'aveva presa da esempio fin dalla più tenera età. Esattamente perciò vederla in quello stato la spinse a confortarla immediatamente: “ Non dirmi che adesso credi che noi donne dobbiamo avere per forza qualcuno vicino e dare alla luce dei figli? Possiamo farcela tranquillamente da sole e l'hai dimostrato molte volte” “ Quindi pensi che Aerith sia debole?” “ Cosa!? Assolutamente no, la mamma è la persona più in gamba che esista” “ Eppure lei ha un marito, te e tuo fratello” “...” “ Il volere una persona accanto che ti ami e supporti nei momenti più bui non vuol dire essere deboli e poi, forse sarò all'antica, ma ho sempre voluto diventare madre”,

 

Suddetta affermazione dell'ex attrice, sebbene in un primo momento non sembrò avere effetto, avrebbe presto spinto Yuna a pensare molto. Intanto la giovane continuò a tentare di tirare su di morale l'amica: “ Non è troppo tardi Jessie, puoi ancora essere mamma” “ Insomma, non sono più tanto giovane” “ Non vuol dire niente, potresti sempre adottare un bambino. Ce ne sono molti che sarebbero entusiasti di averti come genitore. Prova a chiedere alla Casa Verde, la mamma conosce tutti alla perfezione lì” “ Ci penserò...” “ Riguardo all'amore non si dice che compaia quando meno te lo aspetti? Quindi non disperare” “ Già...” “ Su Jessie, non ce la faccio a vederti così. Anche la zia Yuffie e la zia Tifa sono nella tua stessa situazione, no? E non mi sembra che si stiano buttando giù” “ Yuffie forse, ma Tifa” “ Non mi dire che anche lei è triste?” “ Non intendevo quello” “ Si è fidanzata?” “ No” “ Allora cosa? Aspetta, non dirmi che...No, non può essere, l'ultima volta che l'ho vista è stato quattro mesi fa ed era in perfetta forma fisica, non avrebbe avuto il tempo per...A meno che”.

 

Il dialogo tra le due stava per sfociare nel puro gossip, ma venne interrotto da Mike e Lorraine, i quali si erano presi dei momenti solo per loro, che stavano accompagnando Wallace e Lockhart. Il primo non esitò un attimo ad abbracciare con allegria Yuna, fortuna che la ragazza era forte altrimenti si sarebbe inclinata qualche costola per la potenza di quella stretta, gesto che venne imitato dalla donna in affari, visibilmente emozionate nel rivedere la sua adorata nipotina acquisita.

 

Terminato il momento felice, il sindaco tornò serio esordendo in un modo del tutto inaspettato: “ Michael, Yuna, perdonatemi. Non avrei mai dovuto mandarvi ad investigare sulla Raziel, per colpa mia avete rischiato la vita in più occasioni” “ Non c'è motivo di fare così, siamo stati noi a volerlo fare, non ci hai costretti” rispose l'ex dirigente, “ Mio fratello ha ragione, piuttosto siamo noi a doverci scusare per non essere riusciti a capire i reali intenti di quell'organizzazione prima che il peggio accadesse” “ Invece siete stati grandi, grazie a voi ora possiamo incastrarli una volta per tutte” intervenne Tifa, “ Forse zia, ma abbiamo permesso il ritorno di Sephiroth...”.

 

Quel nome fu sufficiente per far gelare il sangue alle più alte cariche di Midgar. In un attimo ricordarono tutti gli orrori che quell'uomo malvagio aveva fatto passare a loro ed a chi amavano.

“ Dobbiamo scoprire dove si trova a tutti costi e fermare quel bastardo una volte per tutte!” “ E come lo sconfiggeremo Barret? Ti ricordo che nemmeno Cloud ed Aerith hanno potuto farlo sparire dalla faccia della Terra” rispose Lockhart, lasciando senza parole il capo.

“ Jack non sta lavorando a qualcosa di speciale in caso di emergenza?” “ Ma sì! Il progetto Salva dalla Crisi. Sei un genio Jessie, lo chiamo subito” sostenne con ritrovata carica il sindaco.

“ Intanto che Barret si mette in contatto con lui, credo che dovremo richiamarli” disse enigmaticamente Mike, “ Sì, vado io” “ Aspetta, che fai Yuna?” chiese incuriosita l'abilissima combattente marziale, “ Lo vedrai presto zia”.

 

L'agente si diresse a malincuore nell'area dove aveva lasciato i genitori. Voleva con tutto il cuore che stessero il più lontani possibile dall'Eroe, ma sapeva che non sarebbe mai riuscita a persuaderli; erano troppo coinvolti in quella storia. L'unica cosa che poteva fare era proteggerli con tutta se stessa.

 

Quando li ritrovò si bloccò sulla soglia della stanza: li vide vicini a parlare e ridere come una coppia di fidanzatini. Notò il bagliore di totale felicità nella madre, quello che era scomparso troppo tempo fa, e lo stesso valeva per Cloud il quale sembrava tutto tranne che il duro guerriero per cui era conosciuto.

Quella scena meravigliosa spinse la giovane a sussurrare con le lacrime agli occhi: “ Ora sì che tutto è come dovrebbe essere”.

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Capitolo 22
*** Un nuovo obiettivo ***


Un nuovo obiettivo

 

Aerith stava raccontando al marito alcuni simpatici aneddoti sui figli come ad esempio delle innumerevoli volte in cui Michael aveva dovuto tirare fuori la sorella dai guai in cui si cacciava in continuazione. Il carattere deciso e curioso di quest'ultima la portava spesso ad immischiarsi in faccende che non la riguardavano, quasi sempre molte pericolose. In realtà lo faceva sempre per aiutare i più deboli o coloro che stavano vivendo un momento complicato, caratteristica che le garantiva l'ingresso nel cuore della maggior parte delle persone sebbene lei non sembrasse interessata a costruire un rapporto con loro.

 

“ Yuna è come te e non solo nell'aspetto: farebbe di tutto pur di aiutare il prossimo, persino al costo della propria incolumità” affermò con un sorriso Cloud, “ Però ci tiene ad apparire come una tipa tosta ed inflessibile, questo mi ricorda qualcuno...” rispose scherzosa la donna, “ In fondo è mia figlia, doveva pur riprendere qualcosa da me” “ Già, ma è vero che mi somiglia molto, troppo...La passione per i fiori, la comprensione della lingua perduta dei Cetra, le capacità eccezionali, sono indicatori della sua estrema vicinanza con i miei avi da parte di madre. Sai, sono certa che tra non molto riuscirà anche ad ascoltare la voce del Pianeta” “ Sembra quasi che ti dispiaccia, quando sono ottime qualità” “ Lo sono, ma ho paura che un giorno compaia un'altra Shinra e la sottoponga a degli orribili esperimenti” “ Non succederà e se mi dovessi sbagliare non devi preoccuparti. La nostra piccola può contare sull'aiuto di Mike, dei suoi amici e sul nostro, è perfettamente al sicuro” “ Mi è mancato tanto anche questo" commentò accoccolandosi all'Ex Soldier, " Quando sono rimasta sola nessuno poteva rincuorarmi come fai tu”.

 

“ Cloud” “ Sì?” “ Le tue mani sembrano così rovinate, ti devono fare un sacco male” “ No, ormai ci sono abituato ad averle così” “ Quante volte ti ho detto che con me è inutile provare a nascondere ciò che provi?" " Hai ragione" " Se lo sai, allora smettila di far finta che non sia un problema e lasciami fare” concluse con autorità Aerith, iniziando un delicato massaggio ai doloranti arti dell'uomo, il quale non poté celare la sensazione di piacere che lo pervadeva ogni secondo di più.

 

“ A giudicare da quello che sento lo stai adorando” insinuò in modo furbo l'amante dei fiori, “ Sarebbe inutile mentire adesso” “ Dimmi, è migliore di quello di Madame M?” “ Non farmici ripensare” “ Perché? Ti vergogni delle facce che hai fatto?” “ Non ho fatto nessuna faccia” “ Ma quando ha finito eri piuttosto sconvolto” “ Solo perché quella donna è pazza” “ Non dire così. Magari è un po' particolare, ma ci ha aiutati, no?” “ Forse...” “ Ancora non hai risposto alla mia domanda, sono meglio io o lei?” “ Tu” “ Sicuro?” “ Certo, non c'è paragone” “ Sapevo di essere la più brava anche perché lei non poteva fare questo”.

 

Aerith stava per baciare l'amato, quando con la coda dell'occhio vide la figlia sulla soglia dell'ingresso, il che la spinse a rimandare ciò che aveva in mente.

“ Yunie, cara, puoi entrare” “ Scusa mamma, non volevo interrompervi” “ Ma no bambina, vieni pure” “ In realtà dovresti seguirmi, Tifa e Barret sono arrivati” “ Sono stati veloci, hai detto loro di tuo padre” “ No” “ Allora stanno per ricevere una bella sorpresa”.

 

Esattamente come anticipato dall'Antica, i vecchi compagni restarono a bocca aperta nel vedere Strife; Wallace arrivò persino a togliersi gli occhiali da sole per avere una visuale migliore.

“ Cloud...” commentò debolmente la donna in carriera correndo dall'amico di infanzia per abbracciarlo con forza. Come Aerith non riuscì a fermare le lacrime, la gioia provata in quel momento era troppo grande per poter essere contenuta.

 

Se la mamma sorrise dolcemente senza dare segno della minima gelosia, Yuna si infastidì parecchio. Sapeva che la zia aveva provato dei sentimenti molto profondi per il biondo, sentimenti d'amore, che forse non l'avevano mai abbandonata del tutto. Era altresì a conoscenza che se il Destino non gli avesse messo sulla strada la Cetra, probabilmente Strife avrebbe costruito una vita proprio con Lockhart.

Di certo l'agente speciale non voleva insinuare che la zia si volesse mettere in mezzo alla storia dei genitori, ma comunque vederla avvinghiata in quel modo a Cloud non le piaceva per niente.

 

Proprio quando stava per intervenire comparve l'ologramma di Jack, il quale portò la mora a lasciare andare l'uomo.

“ Non pensavo che i miei uomini avessero ragione, fortunatamente mi sbagliavo, Cloud sei tornato!” “ Ci ha fatto aspettare, ma alla fine è qui, di nuovo” intervenne la Cetra prendendo per mano l'amato, “ Sono contento di rivederti felice, Aerith. Vorrei conversare con voi liberamente, ma sono molto impegnato al momento” “ Bhé liberati, adesso dobbiamo occuparci di Sephiroth” “ E' proprio a causa sua che sono impegnato Barret, sto avviando il programma Salva Crisi” “ In cosa consiste?” “ Meglio parlarne di persona Jessie, per sicurezza” “ Mi sembra saggio” commentò il sindaco, “ Sapevo che avreste capito, allora vi aspetto nel mio castello” “ Perché non vieni tu a Midgar?” “ Non è possibile Tifa, il progetto che potrebbe salvarci può essere attuato solo a Vivi. So che le mie parole sono enigmatiche, ma dovete fidarmi di me” “ Va bene, lo faremo” “ Ottimo Barret, un'ultima cosa potresti contattare Yuffie, Zack e gli altri? Sarebbe meglio se ci fossero anche loro” “ Non sarà un'impresa facile, chissà dove sono” “ Sono sicuro che li troverai, cerca solo di farlo entro tre settimane. Per allora il progetto potrà essere avviato” “ Mi hai dato una scadenza piuttosto vicina...D'accordo” “ Grazie sindaco” “ Di niente re” “ Ora devo andare. Quasi dimenticavo, potete venire a Vivi prima dei ventuno giorni, sarete miei ospiti” detto ciò l'ologramma scomparve, lasciando negli amici un'immensa curiosità circa la reale natura del fantomatico “ Salva Crisi”.

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Capitolo 23
*** Piani ***


Piani

 

“ Per lo meno adesso abbiamo un piano, forza mettiamoci subito al lavoro” affermò Barret senza alcun indugio, desideroso di eliminare per sempre Sephiroth, “ Penso di sapere dove si trovi Zack” “ Ottimo Tifa, allora tu penserai a lui mentre io mi occuperò degli altri. Aerith, tu hai qualche informazione su di loro?” “ Prima che te lo dica, devi spiegarmi cosa hai tramato con i miei figli?” “ Che?” “ Sai di cosa sto parlando” “ Sì...Sono stato io a mandarli in incognito nella Raziel affinché spiassero le sue attività” “ Ora capisco perché si sono uniti a quell'organizzazione” “ Aerith, mi spiace non volevo” “ Non serve, so che tieni molto a loro e che non avresti mai immaginato un'evoluzione degli eventi di questo tipo. Avresti dovuto dirmelo però” “ Perdonami...” “ Dopo tutto quello che hai fatto per i miei bambini, non potrei restare arrabbiate con te” “ Grazie, davvero” “ Comunque, Yuffie dovrebbe essere in giro verso la zona Ovest del vecchio territorio dei Wutai, degli altri non ho notizie. Avrei voluto essere più d'aiuto, però sono sicura che ve la caverete alla perfezione” “ Caveremo? Perché tu cosa hai intenzione di fare?” “ Io e la mia famiglia ci dirigeremo subito da Jack” “ Per quale motivo? Lì non c'è niente per voi, invece qui sareste molto più d'aiuto” “ Barret ha ragione e poi ci siamo appena rincontrati, sarebbe bello stare un po' insieme” commentò Lockhart, “ Lo faremo quando saremo a Vivi, non temere” “ Ma” “ Tifa so cosa provi, ma dobbiamo andare”.

 

La Cetra lanciò uno sguardo inconfondibile, il quale diceva chiaramente che la sua decisione non era dettata da una ragione egoistica, ma da un qualcosa di più importante. Di conseguenza la mora desistette, arrivando persino ad offrirle un mezzo all'avanguardia che l'avrebbe portata a destinazione in poche ore. Tuttavia l'amante dei fiori rifiutò, sostenendo che sarebbe stato sufficiente un veicolo normale.

Di fronte a tanta decisione l'abile combattente marziale non poteva fare altro che accettare senza replicare, anche se era sia curiosa che preoccupata circa le ragioni della cara amica.

 

Mentre si trovava sull'ampio ascensore con i genitori, il fratello e Lorraine, la quale ormai è una di loro a tutti gli effetti, Yuna poté chiedere liberamente all'Antica cosa avesse in mente.

“ Mamma, perché tanta fretta? Quello che ha detto la zia Tifa è vero, qui saremo potuti essere d'aiuto” “ Forse, ma dobbiamo fare una cosa prima che la battaglia finale inizi” “ Sarebbe?” “ Yunie, hai perso il controllo non molto tempo fa, non è vero?”.

 

L'agente speciale non proferì parola, limitandosi ad annuire. Sapeva che non avrebbe potuto nascondere ciò le era capitato alla madre, era troppo percettiva, ma una parte di lei sperava davvero che per una strana ragione la sua trasformazione le sarebbe passata inosservata.

“ Come immaginavo, l'energia del Pianeta ha subito un cambiamento repentino e non solo per Sephiroth” “ Scusa mamma, non volevo, non sono riuscita a controllarmi. Però sta tranquilla, non si ripeterà” “ Temo invece che ci siano numerose probabilità che quel potere si risvegli, lo scontro che ci attende sarà estenuante sia fisicamente che psicologicamente. Per questo è necessario capire la vera natura della tua capacità, solo così potremo trovare un modo affinché tu la possa controllare e sfruttare” “ E' davvero possibile?” “ Non ne sono sicura, ma conosco un posto che potrebbe tornarci utile” “ Se è così perché non me ne hai parlato prima?” “ Speravo davvero che non ce ne sarebbe stato bisogno, volevo una vita più serena per te e tuo fratello...Ma al punto in cui siamo arrivati, non ho altra scelta” “ E' pericoloso?” “ Per niente Micky, Yunie starà benissimo” “ Cosa deve fare di preciso?” chiese nuovamente l'ex dirigente con sospetto, “ Quando saremo sul posto vi spiegherò tutto, fino ad allora godiamoci il tempo insieme” concluse la Cetra con un sorriso radioso.

 

Intanto, in una zona sperduta del Mondo, Kadaj era riuscito finalmente a rintracciare il fratello.

Il giovane uomo era pronto ad eliminarlo, sfruttando le ferite che aveva riportato durante lo scontro con l'erede dei Cetra, ma le cose presero una piega imprevista. Infatti l'Eroe non si mostrò ostile, anzi lo salutò piuttosto cordialmente: “ Ciao fratellino, da quanto tempo” “ Devi essere davvero ridotto male se mi tratti in questo modo, occasione che non mi farò sfuggire” “ Non è necessario che ti uccida” “ Cosa ti dice che non sarò io a farlo?” “ Non sei forte abbastanza e lo sai” “ C'è solo un modo per scoprirlo”.

 

Kadaj partì con un fendente devastante che però il Leggendario Soldier non ebbe problemi a bloccare.

“ Vedi, è inutile, rimango io il più potente. Tuttavia devo riconoscere che sei migliorato parecchio, credo che tu mi possa aiutare” “ Non lo farò mai!” “ Neanche per nostra madre?”.

Udire quella parole placò lo spirito del fratello più giovane, rendendolo più incline al dialogo: “ Sai dove si trova?” “ Lo sapevo, ora non più” “ Non prendermi in giro, vuoi solo nascondermela di nuovo!” “ Non è così, so che si trova in una dimensione parallela a questa, ma ora non la ricordo” “ Dovrei crederti!?” “ Sì, sei vuoi rivederla” “...Cosa vuoi da me?” “ Viaggia tra le dimensioni e trovala, dopo di che portale qui” “ Anche tu hai questa abilità, quindi perché non lo fai da solo?” “ Perché ho perso dei pezzi di me durante tutte le battaglie che ho affrontato. La mia potenza combattiva sarà anche aumentata, però Cloud ed Aerith sono riusciti a privarmi di alcune capacità durante la Grande Crisi”.

 

Vedendo l'occasione per ritrovare Jenova, Kadaj accettò la proposta del consanguineo, anche se di malgrado: “ Lo farò, ma per lei non per te” “ Come vuoi...Non pensare di occultarla in una nuova dimensione perché sai che lei cerca la materia nera che detengo” “ Lo so...Tu cosa farai nel frattempo?” “ Preparerò il Mondo per il suo arrivo e mi occuperò di qualche questione rimasta in sospeso” “ Ti riferisci a Cloud?” “ No, a lui ed alla sua famiglia penserò alla venuta di nostra madre” “ Saggio, hai capito di non poter vincere” “ Sei fuori strada, sai perfettamente che sono sempre stato più forte di Cloud” “ Non sto parlando di lui, ma della ragazza, Yuna”.

 

In quell'istante il bianco cavaliere si irrigidì, reazione che Kadaj notò, spingendolo ad aggiungere: “ Durante la fase finale del vostro scontro la sua energia era nettamente superiore alla tua. Se il suo corpo non avesse ceduto, a quest'ora saresti solo cibo per vermi”. Sephiroth non rispose, limitandosi a volare via nel cielo notturno.

 

“ Scommetto che adesso stai cercando un modo per gestire tutta quella forza...Spero davvero che tu ci riesca Yuna, sei l'unica in grado di spazzare via mio fratello e se non ci dovessi incontrare qualche problema ti darò io una mano. Adesso però devo pensare a mia madre” rifletté Kadaj, non sapendo cosa Jenova avesse in serbo per lui.

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Capitolo 24
*** L'incombere dell'angelo nero ***


L'incombere dell'angelo nero

 

Lo strano comportamento assunto da Aerith lasciò decisamente perplessi i presenti, i quali si chiesero cosa mai l'avesse spinta a voler andare così presto a Vivi. Conoscendola sapevano che aveva le sue buone ragioni, ma il fatto che non avesse lasciato loro nemmeno un indizio era preoccupante; l'ultima volta che si era comportata così stava celando il suo orribile Destino. Per fortuna in quell'occasione si risolse tutti per il meglio, ma solo grazie ad uno strenuo lavoro di squadra, cosa che lei avrebbe dovuto sapere alla perfezione.

 

Tutti questi pensieri fecero perdere la pazienza a Jessie che sbuffò: “ Che diavolo le sarà saltato in mente? Andarsene in quel modo, avremmo potuto stare insieme come ai vecchi tempi” “ Avrei voluto anch'io lo stesso, ma dobbiamo rispettare la sua scelta. Non è una sciocca e soprattutto ha portato con sé Michael e Yuna, non farà nulla di azzardato” “ Lo so Tifa, ma non mi sta comunque bene. Non è che sei stata tu a farla arrabbiare?” “ Io?” “ Sì, non appena hai visto Cloud gli sei saltata al collo” “ Non sono riuscita a contenermi, ero troppo emozionata e poi non ci vedo nulla” “ Sarebbe così se non fosse per i vostri trascorsi e specialmente per i tuoi sentimenti. Come pensi che Cloud l'avrebbe presa se fosse stato Zack a comportarsi così con Aerith?” “ Non se la sarebbe presa” “ Sicura? Sai bene che quello è sempre stato un tasto delicato” “ Non è vero, quello che li legava appartiene al passato e basta" " Dici? Io non" " Basta Jessie” intervenne Barret, “ Sto solo cercando di dire” “ Ho capito il tuo punto di vista, ma è sbagliato. Aerith sa perfettamente che Cloud ha occhi solo per lei e lo stesso vale per il contrario. Il legame tra quei due è speciale e talmente forte che ha resistito alla morte ed al tempo stesso. Se la nostra amica ha deciso di andarsene, deve essere per un'altra ragione, una importante che ci dirà a tempo debito, ne sono sicuro”.

 

Per quanto impulsivo, Wallace era dotato di una saggezza notevole, aumentata nel corso degli anni, che aveva appena dimostrato. Le sue parole colpirono dritto al cuore le due donne: portarono l'attrice a dargli ragione e ricordarono a Lockhart il rapporto che durante la prima avventura per salvare il Pianeta l'aveva fatta soffrire, ma che adesso vedeva come un obiettivo da raggiungere e superare.

 

“ Mi dispiace tanto Tifa, non volevo incolparti. Solo che già mi stava immaginando una bella cena tutti insieme con la mia pizza speciale” “ Non ci fa niente Jessie, condivido appieno le tue emozioni. Mi sarebbe piaciuto passare del tempo con Cloud e parlare con i miei nipoti...Non buttiamoci giù, recupereremo al castello di Jack” “ Puoi scommetterci” “ Ottimo! Allora adesso posso andare da Zack, ci vediamo tra qualche giorno” “ Non basta chiamarlo?” “ Preferisco aggiornarlo di persona” “ Forse è meglio, a volte è proprio rimbambito e con l'età sta peggiorando”.

Il commento ironico dell'amica provocò nella barista una risata divertita. Ridere era proprio di quello di cui aveva bisogno per affrontare il viaggio che l'attendeva, il quale non era rivolto solo a rintracciare l'uomo col quale aveva avuto una notte di passione, ma a convincere qualcuno a restare fuori dalla faccenda di Sephiroth.

 

Intanto i Ladri Fantasmi erano tornati al Leblanc per preparare attrezzature e piani d'azione da usare contro gli ultimi due peccati capitali. Stando alle teorie di Ren e Morgana, una volta entrati in possesso anche di queste ultime incarnazione della distorsione dello spirito umano, Igor avrebbe potuto aiutarli a trascendere il limite massimo delle loro Persona, il che li avrebbe reso tanto forti da poter avere la meglio sul bianco cavaliere.

 

Joker era stato informato da Yuna circa il piano di Jack e aveva invitato lui ed i compagni di quest'ultimo a raggiungere Vivi. Il ragazzo però aveva un'altra idea in testa: capendo che uno degli obiettivi dell'Eroe, se non il principale, era proprio l'agente e vedendo come il loro ultimo scontro era andato, temeva molto per l'incolumità della nuova amica. Perciò era intenzionato, dopo aver ottenuto il suo reale potere, ad eliminare personalmente il villain, prima che questi potesse avvicinarsi nuovamente all'erede degli Antichi.

Come presto avrebbe imparato, bisogna prestare estrema attenzione a ciò che si desidera perché a volta i desideri si avverano.

 

“ Dovrebbe essere tutto ok, possiamo partire” affermò Makoto rimettendo a posto dei fogli sui quali era scritta la strategia anti-Accidia, “ Bene, allora andiamocene prima che arrivi Sojiro” rispose il leader, non volendo coinvolgere ulteriormente il padre, “ Aspettate un attimo, ho una notizia importantissima da darvi!” esclamò Futaba, la quale era rimasta a lavorare al computer per giorni, “ Sarebbe?” “ Questo Yusuke”.

La ragazza girò il portatile, mostrando lo schermo colmo di fitti dati.

 

“ Descrivono le capacità di Sephiroth, come hai fatto?” “ Semplice Crow, grazie a questa” Oracle tirò fuori da un contenitore una piuma nera, “ L'ho recuperata sul campo di battaglia. E' stato complicato, ma sono riuscita ad estrapolare tutto ciò che ci può servire sul nostro nuovo nemico combinando questo campione con le informazioni che ho trovato su di lui in alcuni vecchi file della Shinra” “ Sei un genio” “ Lo so Haru” “ Basta perdere tempo, cosa hai scoperto?” “ Sempre dritto al punto Acheki...Come puoi vedere le abilità di questo essere non rispondono ad alcuna legge fisica e quelle più potenti sono sprovviste di punti deboli. Tuttavia dovrebbe soffrire un nemico più veloce di lui, infatti durante la Grande Crisi è stato sconfitto proprio da un'abilità talmente rapida che non gli ha permesso di reagire” “ Peccato che i suoi movimenti siano dieci volte superiori ai nostri...” commentò una mesta Ann, la quale era piuttosto abbattuta da quando aveva scoperto l'evolversi della relazione tra Mike e Lorraine.

 

“ Per adesso è così, ma una volta che avremo catturato i nostri obiettivi potrò sfruttare quella tecnica...” “ Giusto Ren, il proiettile che ha sconfitto il Dio del Controllo” “ Bravo Ryuji” “ Cazzo, con quello gli farai saltare la testa prima che possa muovere un muscolo” “ In questo caso dovrò uccidervi prima” esordì una voce maschile capace di far correre un brivido lungo la schiena dei ladri.

 

Immediatamente dopo la porta del bar venne fatta a pezzi da un paio di fendenti precisi, seguiti dall'avanzare lento e sicuro di Sephiroth oltre la soglia del bar.

“ Questa volta non c'è Yuna a salvarvi, mi chiedo come farete a cavarvela” commentò spietatamente l'uomo con un sorriso malvagio, il quale in realtà celava un intento più contorto di quello omicida, uno che avrebbe coinvolto il Mondo intero ed ogni singolo abitante nel cui cuore albergava un barlume di oscurità.

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Capitolo 25
*** Incubo senza fine ***


Incubo senza fine

 

La presenza di Sephiorth innescò la trasformazione nei Ladri Fantasma, rendendo evidente la realtà della sua presenza.

Ren si trovava in una posizione molto difficile: da una parte sapeva che sarebbe stato costretto ad affrontarlo, ma dall'altra era perfettamente a conoscenza di non essere alla sua altezza ed in più non voleva che il Leblanc venisse coinvolto nello scontro, quel luogo era troppo importante per lui e Sojiro.

Doveva escogitare qualcosa ed in fretta, altrimenti sarebbe andato incontro ad un tremendo game over.

 

“ Inutile che provi a pensare ad un piano, il tempo a tua disposizione è scaduto” commentò l'Eroe come se fosse capace di leggergli la mente, “ Se c'è qualcuno che dovrebbe essere morto quello sei tu” commentò Makoto ben informata sugli eventi della Grande Crisi, “ Ho trasceso i normali limiti mortali, liberandomi dalle catene che mi attanagliavano, adesso il concetto di morte mi è estraneo” “ Te lo faremo ricordare noi” intervenne con determinazione Acheki, volendo riscattare l'umiliazione subita durante il loro primo incontro, “ Provateci se volete, ma dubito che sarete capaci di molto” “ Se non ci temessi non saresti qui” rispose con intelligenza Queen, “ Sei in errore, vi ho rintracciato non per paura, ma per riprendere qualcosa di mio”.

L'essere malvagio indicò la piuma nera per poi aggiungere “ Se non l'aveste presa avreste potuto assistere alla venuta di mia madre” “ Di che cazzo stai parlando?” chiese irritato Ryuji, “ Spiegarvelo sarebbe inutile” concluse l'uomo, estraendo la lunga katana.

 

Joker si rese conto che era troppo tardi per qualsiasi piano di fuga o per un qualche diversivo, l'unica cosa che poteva era confrontarsi con quel mostro, sperando di sconfiggerlo grazie al lavoro di squadra che contraddistingueva i Ladri Fantasma.

 

Prontamente Oracle fece un riassunto su tutte le abilità di Sephiroth, in modo da permettere agli amici di adottare una formazione bilanciata: i combattenti più offensivi si misero in prima fila, mentre gli altri restarono nelle retrovie. I primi avrebbero avuto il compito di attaccanti, i secondi si sarebbero dedicati al supporto ed alla difesa.

Grazie all'incredibile intesa che li univa, il gruppo di giovani riuscì a coordinarsi con immensa sincronia, lanciando così degli assalti precisi e potenti.

 

Purtroppo però Sephioroth era di un livello completamente diverso. Mostrò immediatamente la propria superiorità limitandosi a respingere le tecniche nemiche impugnando la propria lama con una sola mano, inoltre l'assoluta maestria con le materie gli concesse di nullificare anche gli attacchi elementali. Gli unici che lo impegnarono un po' di più furono Crow e Joker in quanto dotati di mosse maledette, benedette ed un paio divine, tuttavia gli bastò accelerare per metterli spalle a muro.

 

Vedendo come lo scontro stesse prendendo una brutta piega, i ladri diedero fondo a tutte le loro energie nell'esecuzione degli Showtime, ma nemmeno questi ebbero un effetto apprezzabile. Tutto era inutile contro Sephiroth, evidentemente era un nemico contro il quale nulla potevano, idea che si diffuse pericolosamente nelle loro menti.

 

Soddisfatto di quanto aveva visto, il Leggendario Soldier passò al contrattacco, sbaragliando i nemici con una facilità disarmante. Gli furono sufficienti pochissimi colpi di spada per ciascun compagno nel crimine per porli in una situazione disperata; nemmeno la strenua resistenza di Acheki e Ren poté durare a lungo.

Fortunatamente la Persona di Morgana e quella fata del barista erano lì per curare le ferite riportate durante lo scontro, però non avrebbero di certo potuto continuare a farsi massacrare in quel modo in eterno, dovevano scappare ma come?

 

“ Quindi è questa la vostra fonte di potere, mi chiedo cosa accadrebbe se” commentò il bianco cavaliere prima di attaccare direttamente le Persona degli avversari. Il suo assalto risultò inefficace, quelle creature erano come degli spiriti, impossibili da ferire. Suddetto risultato non preoccupò il villain, anzi lo affascinò molto.

 

Proprio quando non sembrava possibile che la faccenda si complicasse ulteriormente, ecco giungere Sojiro e Sae alle soglie del Leblanc.

“ Ma che Diavolo state facendo al mio locale?” chiese infuriato l'uomo maturo, “ Sojiro, sorella scappate!” esclamò Queen preoccupata, “ Makoto mi spieghi cosa sta succedendo?” “ Non c'è tempo, dovete stare il più lontani possibile da qui oppure vi farà fuori” “ Chi?” “ Io” sostenne cupamente Sephiroth impalandola esattamente come aveva fatto con Michael.

“ Sae!!!” gridò disperata la mora correndo da lei, venendo però fermata dal fidanzato il quale aveva intuito tutto.

“ Lasciami subito!” “ Se lo faccio ti ucciderà e lo sai” “ Ma mia sorella...” “ E' troppo tardi per lei” intervenne Crow, “ Non ci credo! Lei non può essersene andata” “ Quel bastardo la pagherà” sostenne un furioso Skull.

 

Quella sofferenza era musica per il villain che, volendo sentirla ancora più intensamente, prese di mira Sojiro, tuttavia Oracle gli si scagliò addosso col proprio ufo prima che fosse troppo tardi.

Il gesto estremo dalla ragazza salvò sì il padre acquisito, ma solo momentaneamente in quanto il bianco cavaliere era pronto a tentare nuovamente. Esclusivamente un assalto congiunto di tutti i Ladri lo bloccarono per la seconda volta.

 

“ Oracle!” gridò Ren lanciandole il suo telefonino “ Leggi il messaggio di Yuna, capirai dove devi portare tutti, incluso Sojiro ” “ Aspetta e tu ?” “ Vi farò guadagnare tempo” dettò ciò il leader scomparve in un vortice nero dalle estremità rossastre.

 

Joker si era spostato nei Memento, una specie di coscienza collettiva, con l'intento di permettere agli amici di scappare mentre teneva impegnato il tremendo nemico. In realtà i suoi sforzi sarebbero stati vani: tutti i compagni, eccezion fatta per Futaba, l'avrebbero subito raggiunto e soprattutto era caduto dritto nell'astuta trappola di Sephiroth.

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Capitolo 26
*** Una sconfitta totale ***


Una sconfitta totale

 

Sephiroth e Joker si ritrovarono una stazione metropolitana da contorni distorti, attraversata da fitte e pulsanti venature scarlatte.

Immediatamente il ladro Fantasma si frappose tra il nemico e la visibile uscita, pronto a tutto pur di far guadagnare più tempo possibile agli amici, ma contro ogni sua previsione il Leggendario Soldier non diede segni di voler continuare la lotta, limitandosi a fissare rapito l'ambiente che lo circondava.

 

“ Quindi è così che sono fatti i Memento” commentò il villain avvicinandosi ad una parete, dichiarazione che stupì terribilmente il giovane il quale si chiese come quel tizio potesse conoscere il luogo dove l'aveva condotto.

“ Sì, è perfetto...Questo dovrebbe compensare il mio ritardo nell'eliminazione dei Cetra” rifletté il bianco cavaliere appoggiando una mano sul muro con il tipico sorriso arrogante che lo contraddistingueva.

 

Il barista, non sapendo cosa avesse in mente, era intenzionato a fermarlo,  però venne fermato dall'ultima cosa di cui aveva bisogno: l'arrivo dei suoi colleghi.

“ Ti siamo mancati?” chiese Morgana sicuro, cercando di mascherare la paura che lo attanagliava, “ Che cosa ci fate qui?” “ Non è evidente amico, siamo qui per aiutarti” rispose uno Skull affannato, “ Dovevate restare fuori e scappare! Non possiamo batterlo, lo sappiamo tutti” “ Resteremo al tuo fianco fino alla fine, è questa la nostra scelta” intervenne Ann trovando il consenso di tutti, “ Ragazzi...” “ Ho già perso una sorella, non posso perdere anche te” commentò una sofferente Queen stringendo la mano dell'amato con forza.

 

Stranamente Sephiroth non si era lasciato andare a commenti pungenti o alla derisione, bensì era completamente concentrato su un qualcosa che i ladri non potevano in alcun modo prevedere. L'uomo stava ascoltando la coscienza comune scorrere tra quelle misteriose venature, rendendosi conto di come quasi tutti gli esseri umani celassero dei desideri oscuri, scoperta che avrebbe sfruttato per il proprio tornaconto o per meglio dire per quello di Jenova.

 

Trascorsi diversi secondi di totale silenzio una strana energia verdastra, prodotta dal villain stesso, percorse tutte le vene, tuttavia solo una piccola parte di queste assunse quel colore, le altre invece rimasero normali.

“ Come immaginavo, devo andare nel cuore dei Momenti per poter preparare la venuta di mia madre” pensò mentre rivolgeva la propria attenzione ai giovani. Questi gli chiesero cosa avesse appena fatto, ma lui non degnò loro di una risposta, dicendo solamente che era una faccenda che non li guardava; dopo di che riprese la lotta che aveva lasciato in sospeso.

 

Nel giro di un paio di minuti gli eroi vennero completamente annientati dalla furia implacabile di Sephiroth. Si ritrovarono privi di coscienza ed immersi in un orribile bagno del loro stesso sangue.

Il villain, non avendo più bisogno di loro, scagliò senza il minimo indugio una nuova abilità sviluppata durante i lunghi anni d'esilio con Cloud: una minuscola particella nera avvolta da un involucro speciale che l'isolava perfettamente da tutto; suddetta sostanza non era altro che la materia oscura. Di per sé non rappresentava un problema, ma quando entrava in contatto con quella che forma il Mondo dava vita ad un'esplosione devastante, infinitamente più potente di una nucleare.

 

“ Grazie per avermi condotto qui, Jenova ve ne sarà grata” sussurrò il bianco cavaliere prima di avvolgersi nella sua speciale ala, la quale si mostrò abbastanza resistente da proteggerlo del tutto anche contro il suo mortale attacco.

Non appena la luce della mossa si diradò, il criminale poté tornare nella sua forma normale e proseguire verso il proprio obiettivo, convinto di aver disintegrato per sempre i Ladri Fantasma. Tuttavia, a sua insaputa, esisteva un altro membro di quell'organizzazione, una ragazza tanto abile e veloce da riuscire a trascinare fuori dai Memento gli amici un istante prima che fosse troppo tardi.

 

La giovane, dotata di lunghi e fluenti capelli rossi, accompagnata da Angel, Nosferato e Veritas, i quali le avevano dato una mano nel salvataggio miracoloso, tornò sì alla realtà, ma non al Leblanc.

“ Siamo nella nuova capitale di Vivi, Lily. Non dovevamo riuscire da dove eravamo entrati?” “ Non so nemmeno perché siamo qui Veritas e non me ne importa. Dobbiamo subito portarli all'ospedale o per loro sarà la fine” “ Le ferite che hanno riportato sono troppo gravi, nessuno medico potrà guarirli. Tuttavia se ci permettessero di entrare nel castello del re, potrebbero cavarsela” affermò l'Innestato, “ Parli facile, non ospiteranno degli estranei senza appuntamento” “ Invece sì Nosferato se facciamo il nome di quella Yuna. So che quella ragazza è una protetta di Jack, quindi se gli diciamo che i suoi amici hanno bisogno di una mano non dovrebbe fare storie” “ Speriamo Angel...” commentò speranzosa e preoccupata l'ultima Ladra Fantasma, sperando davvero che in quel luogo ci fosse qualcuno in grado di guarire i compagni.

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Capitolo 27
*** Viaggio di famiglia ***


Viaggio di famiglia

 

Se i Ladri Fantasma si trovavano immersi nella più totale e tremenda disperazione, Cloud e la sua famiglia invece erano immersi in un'amena atmosfera di completa serenità ed allegria. Da quando avevano lasciato Neo Midgar, prendendo in prestito un veicolo a motore dal servizio pubblico del sindaco, si erano diretti verso Nord seguendo le indicazioni di Aerith, fermandosi di tanto in tanto nelle graziose cittadine che costellavano il percorso per rifocillarsi e riposare.

 

Nonostante proseguissero a passo piuttosto rapido vista la scadenza di tre settimane data da Jack, riuscirono a ritagliarsi dei momenti davvero speciali che non avrebbero mai dimenticato.

Da una parte Michael stava cercando di capire come gestire i sentimenti che provava verso Lorraine. Poteva anche essere un ragazzo socievole, ma non era mai stato innamorato prima d'ora, per cui era normale che di tanto in tanto non sapesse come comportarsi. L'amata si sentiva ancora più impacciata di lui, in fondo era passata da una totale solitudine ad avere un fidanzato quasi dal giorno alla notte, però non si fece scoraggiare. Le emozioni che stava vivendo erano troppo belle per potervici rinunciare per la semplice inesperienza, voleva tenerle strette a sé e per farlo doveva semplicemente essere paziente, col tempo la novella coppia avrebbe trovato il proprio ritmo.

 

Sebbene travolti dal loro amore, i due non restarono isolati dagli altri membri del gruppo, anzi sfruttarono questa specie di gita per conoscersi meglio. Il membro dei Demoni rafforzò il legame percepito con Aerith durante il loro primo incontro, essendo così capace di aprirsi liberamente con lei. Stessa cosa fece con Yuna e ciò le permise di vedere per la prima volta la vera Yuna, la persona che aveva intuito nascondersi dietro quella spessa scorza fredda. Conobbe la sua sensibilità, il forte senso di protezione, la sua immensa gentilezza e soprattutto l'amore che provava per la Natura e per ogni singola creatura del creato. Su questo aspetto era all'opposto del fratello, infatti se Mike correva subito in qualche centro ricco di persone non appena ne aveva l'occasione, l'agente preferiva stabilirsi in posti isolati a contatto con la Madre Terra.

 

Al pari del ragazzo, la giovane dalle corna rosse tentò anche di inquadrare Cloud. Non era un'impresa facile farlo in quanto, esattamente come la figlia, all'esterno dava l'idea di una persona disinteressata che mal sopportava la presenza altrui. Tuttavia era solo un'impressione, infatti le bastò osservare meglio le sue azioni per rendersi conto di quanto tenesse alla sua famiglia. In realtà non fece nulla di particolare, solo piccoli gesti di attenzione come ad esempio aiutare la moglie a superare qualche pendio scosceso oppure suggerire delle pause non appena i suoi cari davano segni stanchezza, ma erano propri questi che la colpirono nel profondo e che la invogliarono a conoscerlo.

 

Yuna poteva sembrare quella nella posizione più scomoda. La mamma ed il fratello avevano con sé la propria metà mentre lei no, ma ciò non le importava per niente. Era talmente contenta di rivedere Aerith felice come un tempo e Michael insieme ad una brava ragazza che nemmeno le passò per la mente l'idea di essere sola, neppure nei momenti in cui le coppie si ritagliavano degli attimi esclusivamente per loro.

Seppure non le sembrasse giusto, considerato il problema di Sephiorth, era felicissima che la madre avesse insistito per fare questa sorta di viaggio. Aveva sognato un'occasione del genere fin da quando il padre se ne era andato ed ora che era diventata realtà non le importava di nient'altro, neppure della meta, voleva solo godersi ogni singolo istante e custodire i ricordi che stava costruendo per sempre nel cuore.

 

All'alba dell'ottavo giorno, l'Ex Soldier stava guidando in direzione dell'estremo confine Nord dell'area gestita da Barret, superato quel limite sarebbero finiti nelle zone selvagge dove avrebbero dovuto lasciare il mezzo, non adatto a quei terreni, e prepararsi a qualche battaglia.

Pur non sapendo quale fosse il posto che avrebbe aiutato Yuna col suo misterioso potere, l'uomo capì perché Aerith aveva voluto andarci con calma: Sephiroth traeva vantaggio dalle emozioni negative dei suoi avversari, manipolandole per renderli più deboli, per cui avere un animo sereno e colmo di gioia era l'ideale per contrastare quella subdola abilità. Inoltre, dato che si era scatenata a causa della rabbia e disperazione, la figlia ne avrebbe beneficiato molto, anzi forse l'avrebbe persino permesso di controllare con più facilità la sua reale forza.

 

“ Buongiorno tesoro” esordì Aerith destata da un raggio di sole, “ Dormito bene?” “ Dormire in macchina non è l'ideale, fortuna che c'era il tuo braccio a farmi da cuscino” “ Hai rischiato, impedire ad un pilata di usare un arto è pericoloso” “ Non per te, saresti capace di guidare a occhi chiusi e poi so che ti piace da matti”, il biondo non le rispose limitandosi a lanciare un sorriso ricambiato con allegria dall'amata.

Quest'ultima prese un paio di succhi acquistati nell'ultima città visitata, offrendone uno al marito. Fatto un bel sorso commentò: “ E' squisito, devo ricordare la ricetta e chiedere a Tifa di rifarlo. Scommetto che con la frutta fresca sarà ancora più buono” “ Non è male” “ Solo? E' uno dei migliori che abbia mai assaggiato” “ Saranno le mie papille gustative, devono riadattarsi dopo tanti anni in esilio” “ Come succede a chi sta tanto in mare, il loro gusto viene alterato. Mmm...” “ Che c'è?” “ Mi chiedo se anche con i miei baci hai provato lo stesso” “ Aerith!?” “ Voglio semplicemente sapere se sono stati solo non tanto male” “ No” “ Peggio? Non ti sono piaciuti?”.

 

Strife sapeva perfettamente che la moglie lo stava prendendo in giro, le era sempre piaciuto colpirlo nella sua riservatezza così da suscitargli delle reazioni buffe, ma questa volta non ci sarebbe cascato.

“ In effetti, erano diversi da come li ricordavo. Meglio se riproviamo” le rispose rubandole un avido bacio.

“ Cloud! Poi sarei io quella che fa cose pericolose” “ L'hai detto che posso guidare con gli occhi chiusi ed inoltre so che ti è piaciuto follemente” “ Vuoi ballare eh? Va bene allora, questa sera ti riempirò di così tante coccole e baci che dovrai supplicarmi di farmi smettere” “ Addirittura” “ Puoi scommetterci, meglio se ti tieni pronto” “ Lo stesso vale per te”.

La Cetra non riuscì più a trattenere una risatina divertita. Fare “giochi” del genere con il marito era la norma, perciò era molto contenta che lui non se ne fosse scordato.

 

L'amante dei fiori prese con affetto la mano libera dell'amato, non riuscendo a stare troppo lontana da lui.

Gettato una sguardo allo specchietto retrovisore, notò i tre giovani assopiti come dei piccoli angeli, questa visione le scaldò il cuore.

“ Stanno ancora dormendo, potresti rallentare caro?” “ Va bene, basta che arriveremo in tempo da Jack” “ Non temere, non manca molto ormai” “ Non vuoi dirmi dove stiamo andando?” “ Non sarebbe giusto verso gli altri, lo vedrai quando saremo arrivati” “ Come vuoi, ma questo mistero ti costerà molto” “ Non è un problema conosco perfettamente il modo per pagare i tuoi servigi, guardia del corpo” concluse la donna dandogli un dolce bacio.

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Capitolo 28
*** La rosa bianca ***


La rosa bianca

 

Raggiunto con molta calma il confine Nord, la famiglia dovette proseguire il proprio viaggio a piedi considerando che le terre selvagge non permettevano il passaggio di un mezzo a motore. Ciò non sarebbe stato un problema viste le abilità del gruppo e, stando alle parole di Aerith, non ci avrebbero messo più di una giornata per raggiungere la misteriosa destinazione.

 

Come prevedibile si imbatterono in diverse belve feroci che di solito persuadevano chiunque ad addentrarsi in quelle terre, tuttavia per loro non furono un problema. Il fatto che fossero piuttosto deboli fu un bene non solo per il viaggio in sé, ma soprattutto per Yuna.

La ragazza aveva paura ad impegnarsi in combattimento, temendo che quel potere devastante uscisse un'altra volta e facesse del male a coloro che amava. Evidentemente anche l'ultima esperienza con Sephiroth l'aveva segnata nel profondo: sapeva che i suoi genitori, suo fratello e tutti gli altri avrebbero avuto bisogno del suo aiuto nell'imminente lotta al Leggendario Soldier, ma era frenata dalla consapevolezza di non essere in grado di mantenere il controllo su di sé. Doveva trovare un modo per imparare a gestirsi e doveva farlo rapidamente, però non aveva alcuna idea di come fare. Tutte le sue speranze risiedevano nella madre e nel luogo in cui la stava conducendo.

 

In realtà c'era un'altra cosa che turbava l'agente speciale: da quando si era ripresa dopo la sua esplosione di rabbia e tristezza, sentiva in continuazione un brusio di fondo. Data la scarsa intensità del rumore e il forte stress psico-fisico cui era stata sottoposta pensò che fosse una semplice ripercussione di quanto aveva sopportato e quindi non gli diede peso. Tuttavia negli ultimi giorni il suono si era fatto sempre più intenso e costante, ma la stranezza più grande stava nel fatto che non le dava alcun fastidio, anzi le trasmetteva una profonda tranquillità.

Provò più volte a capire cosa fosse quel fenomeno senza successo fino a quando, proprio durante il cammino, un'improvvisa folata di vento le passò di fianco, la quale trasportava gli inconfondibili petali del fiore giallo di sua mamma. Nemmeno in suddetta circostanza sentì niente di preciso, però ebbe la netta impressione che qualcuno o qualcosa volesse parlarle di un importante argomento che purtroppo non aveva colto.

 

Mentre stava ancora riflettendo su quanto accaduto udì Aerith chiamarla: “ Yunie! Ci sei?”, a quel punto la ragazza si destò, notando così che aveva iniziato a piovere.

“ Sì mamma, scusa” le rispose poggiando lo sguardo su di lei, gesto che le consentì di vedere una scena che le scaldò il cuore: Cloud teneva una mano sopra la testa dell'amata, tentando di proteggerla dalla gelida acqua che scendeva incessantemente.

“ Mi rendo conto che sei stanca “ Sto bene mamma, possiamo avanzare” “ No, meglio raggiungere quella grotta la giù e passarci la notte” “ Non ritarderemo sulla tabella di marcia?” “ Rilassati piccola, siamo in perfetto orario” “ Se lo dici tu...”.

 

Seguendo il suggerimento della Cetra i cinque si stabilirono nel rifugio naturale nel quale poterono cenare con serenità e riposare o per lo meno la maggior parte di loro fece così. Infatti se Mike e Lorraine, dopo essersi appartati e coccolati, crollarono non appena calò la notte seguiti a breve distanza da Aerith, Cloud e Yuna rimasero svegli molto più a lungo. I due erano accomunati dal non avere bisogno di molte ore di sonno per poter recuperare le forze, inoltre il primo era perfettamente in grado di restare insonne per giorni grazie al suo essere un Soldier.

 

Non conoscendo suddetto aspetto della figlia il biondo le disse: “ Poi dormire, ci penso io a fare la guardia” “ Non ho sonno” “ Dovresti comunque provarci, non so cosa abbia in mente Aerith per te, ma è meglio se sei in forze” “ Non temere, ho energie da vendere” “ Come vuoi” concluse l'uomo, non volendo irritare la determinata ragazza.

 

L'agente segreto, mentre si scaldava vicino al fuoco acceso dal fratello qualche ora prima, poggiò lo sguardo sull'assopita madre. Il suo volto era radioso e contento, privo di pensieri o tristezza, solo quando si trovava tra le braccia di Cloud era così e l'erede degli Antichi l'aveva sempre saputo. Perciò non poté trattenersi dal commentare: “ La rendi davvero felice” “ Provo a fare del mio meglio, però non sarò mai in grado di ripagare quello che ha fatto per me...Senza di lei sarei solo un guscio vuoto se non morto da tempo in un'inutile battaglia per cercare della vana gloria”, Yuna sorrise prima di rispondere,” Curioso, la mamma pensa la stessa cosa. Crede che non potrà mai compensare quello che hai fatto per lei e, nonostante tutto, mi sento anch'io così” “ Perché mai? Praticamente non ci sono mai stato per te” “ Non per colpa tua e se anche non fosse così io non posso che esserti grata...” “ Non capisco il punto” “ So qual era il destino della mamma: lei doveva morire molti anni fa. Tu però hai cambiato tutto, l'hai salvata e con lei me...Se la mamma se ne fosse davvero andata io e Michael non saremo mai nati, quindi...grazie”.

 

Cloud sgranò gli occhi, non avrebbe immaginato che sua figlia potesse provare dei sentimenti del genere. Era convinto che l'avrebbe odiato per sempre e di certo non poteva darle torto, ma si sbagliava.

Sapeva che provava del legittimo risentimento nei suoi confronti, però gli voleva bene al punto da averlo perdonato; anche in questo era uguale a sua madre: era troppo buona.

 

Poggiati gli occhi colmi d'amore sulla moglie ed averle gentilmente accarezzato il viso, si concentrò di nuovo sulla sua piccola affermando sicuro: “ Non dovete sentirvi in quel modo, ho fatto tutto perché vi amo e per lo stesso motivo sono pronto a rifarlo” “ Non ci pensare nemmeno! La mamma sarebbe di nuovo distrutta e non lo voglio. Questa volta troveremo tutti insieme un altro modo per abbattere Sephiroth, uno che ci permetta di restare insieme” “...” “ Anche la mamma ti ama e non vuole, non vogliamo perderti...” “ Yuna...Alla fine sei rimasta la stessa bambina generosa che ha ricevuto quella rosa” “ Ti riferisci a questa rosa?” “ Sì, non ricordi come l'hai avuta?” “ L'ho sempre considerata una parte di me e in tutti i miei ricordi è con me,  perciò ho creduto di averla sempre avuta” “ In un certo senso hai ragione, te l'ho regalata quando avevi appena due anni” “ Sei stato tu?” “ Certo, posso raccontarti come è andata” “ Sì per favore”.

 

Cloud le disse come lei un giorno avesse notato una rosa bianca in cima ad un monte inaccessibile, non lontano dal luogo dove era nata. La sola vista di quel fiore l'aveva estasiata, emozione che la spinse a volerlo avere disperatamente, peccato solo che fosse troppo piccola. Avrebbe potuto chiederlo ai suoi genitori, ma non voleva che rischiassero la loro incolumità, fin da quell'età la sua bontà d'animo era evidentissima, quindi desistette, ripromettendosi che l'avrebbe presa una volta cresciuta. Tuttavia, qualche ora dopo, suo padre, il quale si era accorto del suo desiderio, la sorprese donandole in dono proprio quel fiore, regalo che l'ha rese più che entusiasta.

 

“ Hai affrontato un percorso impervio solo per prendermi la rosa?” “ Certo, sei mia figlia. Inoltre i fiori hanno un significato vitale nella nostra famiglia e un giorno scopriremo perché è stata proprio la rosa a stregarti” " Mi piacerebbe molto".

In quel momento l'agente sfiorò il suo prezioso ornamento per capelli con un sorriso contento, sapere finalmente la storia di come l'aveva ricevuto le fece capire meglio perché ci tenesse tanto.

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Capitolo 29
*** La reincarnazione del Caos ***


La reincarnazione del Caos

 

Fortuna volle che l'improvviso temporale cessasse proprio all'alba del giorno successivo, permettendo così al gruppo di proseguire senza ulteriori ritardi.

L'acqua aveva reso il selvaggio terreno molto fangoso e scivoloso, di conseguenza bisognava prestare molta attenzione a dove mettere i piedi per evitare una comica scivolata. Aerith, non spiccando certo per qualità atletiche, incorse proprio in questo inconveniente: nel tentativo di superare un piccolo dosso perse l'equilibro e cadde a terra. Per sua sfortuna il marito non era al suo fianco in quel frangente in quanto impegnato a parlare con Yuna, la conversazione della notte precedente era stata capace di colmare la distanza che c'era tra loro due, per cui nessuno potette prenderla in tempo.

 

Il tonfo attrasse l'attenzione di tutti. I giovani, sinceratesi dell'assenza di pericolo, scoppiarono a ridere, persino Lorraine si lasciò andare ad una risatina. L'espressione della Cetra, parzialmente ricoperta di fango, era troppo divertente per poter resistere.

“ Prendetevi pure gioco di me, vi voglio vedere alla mia età” sbuffò imbarazzata, “ Non dare la colpa all'età, sei sempre stata imbranata” commentò il biondo dandole una mano a rialzarsi, “ Cloud!” “ E' la verità, tutti i nostri amici possono confermarlo” “ Come sei cattivo” commentò la donna mettendo su il suo tipico broncio carino.

A quel punto l'Ex Soldier iniziò a ripulirle il viso con un tocco tanto gentile da essere paragonato ad una carezza. Mentre lo faceva le disse con disinvoltura: “ Sarai anche impacciata, ma è anche questo che ti rende adorabile” “ Riesci sempre a cavartela all'ultimo” gli rispose con un tenero sorriso.

 

Rimessa in sesto l'amante dei fiori, la famiglia riprese il viaggio arrivando finalmente a destinazione a metà mattinata.

Superata una brulla collina, i cinque si ritrovarono davanti a delle macerie di un antico tempio. Se Mike e la sua fidanzata si stavano domandando per quale motivo l'Antica li avessi condotti lì, Yuna percepì immediatamente un'intensa energia, molto simile alla propria ed a quella della madre. Ciò la spinse a correre verso la struttura guidata dal puro istinto e dall'irresistibile attrazione che provava verso tutto ciò che aveva a che fare con i suoi antenati.

 

Sebbene fosse solo un cumulo di rocce mal ridotte, l'agente speciale riconobbe alcune scritte dell'alfabeto dei Cetra. Non fu un'impresa facile creare una frase di senso compiuto visto che le lettere erano sparse qua e là, alla fine però fu in grado di farlo: “ Dovete rinunciare a qualcosa di prezioso affinché il messaggero divino possa rispondervi”.

 

“ Sei riuscita a leggerlo Yunie?” “ Sì mamma e non mi piace per niente” “ Tranquilla, nessuno di noi deve sacrificarsi, basta questa” sostenne l'amante dei fiori tirando fuori la materia bianca, “ Ne sei sicura?” “ Sì, ormai ha perso quasi tutto il suo potere ed inoltre tu sei più importante” “ Grazie” “ Ma figurati bambina" sostenne la donna accarezzando amorevolmente il viso della figlia per poi aggiungere: " Dai, adesso andiamo dal messaggero” “ Va bene, ma chi è questo tizio?” “ Stando alle antiche tradizioni dovrebbe essere uno spirito in grado di rispondere ad ogni domanda” “ Ora ho capito perché ci hai condotti qui...” concluse la ragazza estremamente incuriosita dalle recenti novità.

 

A quel punto Aerith chiese a Cloud di spostare qualche macigno in modo che il pozzo delle offerte si liberasse; fatto ciò la donna gettò al suo interno la materia bianca. Non appena questa toccò il fondo un'abbagliante luce si impadronì della struttura, annunciando l'arrivo di uno spirito informe costituito da pura energia Mako.

L'essere, osservati coloro che l'avevano chiamato, esordì: “ Mi stupisce vedere che ci siano ancora dei Cetra in vita, a quanto pare qualcuno è stato in grado di infrangere il patto col Pianeta” “ Hai qualche problema con ciò?” chiese Cloud in tono minaccioso, “ Affatto Fenrir, sono solo stupito. Comunque veniamo a noi, cosa volete sapere? Riflettete bene perché avete a disposizione solo un quesito” “ Vorremo conoscere la natura del potere di mia figlia” sostenne la fioraia, “ Richiesta particolare...Ok, avvicinati ragazza”.

 

L'erede degli Antichi fece dei passi avanti fino a raggiungere la creatura, la quale la fissò intensamente. Il lungo contatto visivo provocò, seppure per un istante, lo scintillio nell'occhio verde della prima il quale provocò nel messaggero paura, quello che aveva visto l'aveva inquietato nel profondo proprio come successo a Nosferato.

 

“ Allora?” chiese Mike dopo diversi secondi del più totale silenzio, “ Come ti chiama ragazza?” “ Yuna” “ Non ho mai nemmeno immaginato che potesse esistere una come te, Yuna” “ Che significa?” “ In te c'è una piccolissima percentuale del DNA umano, il resto è Cetra. In sostanza sei praticamente una Cetra pura” “ Ma questo non spiega perché il suo potere è tanto instabile. Anche mia mamma era pura, ma non le è mai accaduto nulla del genere” protestò Aerith, “ Questo perché tua figlia è qualcosa di più di un'Antica” “ Basta giri di parole e vai dritto al punto” intervenne spazientito Strife, “ Dammi un attimo”.

 

Lo spirito si concentrò ed utilizzò le sue misteriose abilità per apprendere gli eventi accaduti durante il lungo sonno dal quale si era appena svegliato.

Visto ciò che doveva riprese a parlare: “ Le vostre azioni non solo hanno cambiato il Destino, ma l'hanno ucciso e quando non c'è l'ordine si genera il Caos...Eri incita di Yuna durante la battaglia che ha cambiato tutto, compreso il tuo fato Aerith, è stato in quel momento che tua figlia è diventata ciò che è” “ Cioè?” “ Sei l'incarnazione del Caos giovane ragazza. Non so dirti come ciò sia stato possibile, ma nel preciso momento in cui il Fato è stato annientato il Caos è nato dentro di te. Per la precisione si è unito alle tue cellule in modo indissolubile, diventando una parte indissolubile del tuo essere” “ C'è un modo per controllarlo?” chiese l'agente, ignorando lo shock del momento, “ E' impossibile affermarlo con certezza: il Caos è per definizione imprevedibile, ma il tuo è guidato dalle emozioni...Visto che sei tanto eccezionale ti rivelerò un'altra cosa: la tua reale potenza è nettamente superiore a quella di ogni altra creatura che sia mai esistita, Sephiroth e Jenova inclusi. Tuttavia se la lascerai andare completamente si impadronirà di te, rendendoti emissario ed artefice di un'era dominata dalla più totale oscurità”.

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Capitolo 30
*** Credere in se stessi ***


Credere in se stessi

 

Il messaggero divino prima di scomparire nel nulla recuperò dal pozzo la speciale materia bianca per riconsegnarla ad Aerith.

“ Mi avete permesso di assistere ad un fenomeno tanto irripetibile da avere stupito persino me, quindi la mia consulenza sarà gratuita. Inoltre questo è un oggetto troppo unico, sarebbe un peccato che andasse perduto in un modo del genere. Ci rivedremo un giorno, ne sono sicuro” detto ciò la creatura sparì nello stesso modo in cui era comparsa.

 

A dirla tutta nessuno prestò particolare attenzione al suo saluto in quanto la famiglia era rimasta sotto shock dall'apprendere quale fosse il segreto celato all'interno di Yuna. I suoi genitori nello specifico non potevano che sentirsi in colpa, aveva lottato con forze che non comprendevano e colei che ne aveva fatto le spese era stata proprio la loro adorata figlia.

Quest'ultima era probabilmente la più sconvolta, avere la certezza della sua più grande paura era devastante: se avesse perso completamente il controllo non solo avrebbe fatto del male a coloro che amava, ma avrebbe annientato il Mondo intero e con esso anche la Natura che tanto amava.

 

Non avendo ancora elaborato della parole concreta, l'amante dei fiori si limitò ad abbracciare la sua piccola nel tentativo di darle il conforto di cui aveva bisogno.

“ Non capisco una cosa” intervenne improvvisamente Lorraine, “ Cloud non è un Cetra, quindi come fa Yuna ad avere quasi tutto il sangue di quella stirpe” “ Non lo so, forse è una possibile combinazione genetica. Purtroppo non sono molto informata al riguardo” rispose la donna più matura, “ E' un fenomeno affascinante, anche tu Senpai sei come tua sorella?” “ Ne dubito, non sono mai stato portato per le specialità degli Antichi. Se devo essere sincero, sono sicuramente molto più umano che altro” “ Perché questo tono sconfortato, non è da te” “ Come capirai non sono di buon umore” “ Mi rendo conto che quanto appreso sia sconvolgente, tuttavia non è il caso di disperare” “ Hai ragione Lorraine, la soluzione è semplice: allontanatevi il più possibile da me e lasciatemi sola col mostro che ho dentro” “ Non dire assurdità Yunie, nessuno di noi farà mai una cosa simile” “ Ma mamma” “ Non protestare, niente potrà spingermi ad abbandonarti” “ Lo stesso vale per noi, inoltre quella creatura ci ha dato una soluzione al tuo problema” “ A cosa ti riferisci Lorraine?” “ Non ci credo che ti sia sfuggito Yuna, ripensa a quello che ha detto riguardo al Caos” “ E' imprevedibile” “ Sì, ma il tuo è speciale, è guidato dalle emozioni, quindi...” “ Se riesco a controllarle potrei gestirlo” “ Esatto” “ Non sarà un'impresa facile e non so se posso farcela”.

 

L'ultima affermazione dell'erede dei Cetra colpì molto il padre, il quale con tono austero le disse: “ Yuna, seguimi” “ Cosa?”, il biondo non replicò limitandosi a dirigersi fuori dal tempio in rovina. Incuriosita da tale comportamento e da ciò che poteva avere in mente, l'agente lo seguì.

Una volta all'aperto Strife fece cenno alla moglie di mantenere una certa distanza da lui e Yuna, gesto che venne compreso subito dalla castana la quale impedì anche agli altri due di avvicinarsi.

 

“ Eccomi, allora?” “ Arrabbiati” “ Come?” “ Hai capito bene, arrabbiati” “ Perché?” “ Lo sai” “ Papà non vorrai fare quelle che penso?” chiese Mike decisamente preoccupato, non trovando però alcuna risposta. “ Ma è impazzito!? Yuna non può rischiare tanto, dobbiamo fermarlo”. L'ex dirigente stava per correre dalla sorella, venendo però fermato dall'amante dei fiori che scosse la testa, “ Cloud sa quello che fa, devi avere fiducia” “ Non son convinto, ma se lo dici tu mamma...” commentò il giovane tenendosi pronto ad intervenire.

 

“ Non funziono a comando, non mi infurio solo perché uno me lo dice” “ Allora pensa a ciò che hai provato contro Sephiroth ed immagina a ciò che farà se dovessimo fallire: ucciderà me, Mike, Aerith, Lorraine e tutti gli altri. Fingi che io sia lui e scatenati”.

Dando retta al suggerimento del padre la giovane venne nuovamente attraversata dalla stessa sensazione terribile ed eccitante allo stesso tempo che aveva provato prima di perdere il controllo e proprio come allora quella strana energia simile alla sabbia del deserto iniziò ad uscire dal suo corpo.

Nel giro di un paio di istanti divampò sempre più ferocemente, più diventava potente più la sua coscienza svaniva.

 

“ Non ce la faccio, è troppo instabile” “ Controlla il tuo cuore” “ Non ci riesco, è troppo difficile” “ Non lo è! Tu sei mia figlia, puoi farcela ” “ Coraggio Yunie, crediamo in te” " Mamma...". Vedendo lo sguardo sicuro dei genitori la Cetra chiuse gli occhi concentrandosi sulle meravigliose emozioni provate negli ultimi giorni. In questo modo riuscì a contenere sempre di più la straripante energia che sgorgava incessantemente da lei fino ad arrivare in un punto di equilibro nel quale mantenne sia l'immensa forza sia la coscienza.

 

Resistette in suddetta forma solo per pochi secondi prima di crollare, venendo fortunatamente presa in tempo dal padre.

“ Visto? Non c'è niente che tu non sia capace di fare” “ Lo so, l'avevo solamente dimenticato” “ Quando inizi a dubitare di te stessa ricorda sempre quanto tu sia speciale. Sei unica e non per le tue abilità, ma perciò che sei” “ Grazie...papà”.

 

La fioraia, dopo aver rimesso in sesto la sua bambina ed esserci sincerata delle sue condizioni, si diresse verso il marito così da potergli sussurrare con un sorriso: “ Sei stato bravo”.

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Capitolo 31
*** Avvertimento ***


Avvertimento

 

Avendo compiuto il compito che si erano prefissati ed appurato che esisteva una possibilità di gestire il Caos, la famiglia tornò indietro fino al mezzo che erano stati costretti a lasciare per poi riprendere il viaggio, questa volta in direzione di Lily.

 

Se avessero adottato una normale velocità di crociera sarebbero arrivati da Jack in meno di cinque giorni, ma nessuno di loro aveva intenzione di affrettare i tempi sia perché sarebbe stato inutile sia perché volevano ancora passare del tempo assieme senza essere disturbati.

Inoltre Yuna aveva un'altra ragione per allungare il tragitto: stare ferma all'interno di un veicolo era l'ideale per l'addestramento mentale e spirituale a cui si stava sottoponendo. Quanto fatto con Cloud nel tempio in rovina le aveva permesso di comprendere che l'unico modo per poter usare tutta la sua potenza senza perdere la lucidità risiedeva in un perfetto equilibro tra emozioni negative e positive.

 

Non era affatto semplice raggiungere quel punto, fortunatamente in suo soccorso intervennero gli insegnamenti di Tifa.

Quando era solo un'adolescente fece una domanda piuttosto particolare alla zia: le chiese come possedesse tanta forza nonostante il suo fisico, seppure estremamente atletico, non fosse particolarmente sviluppato sotto un'ottica di massa. La mora le rispose che senza ombra di dubbi i muscoli sono importanti per poter imprimere potenza nei colpi, ma da solo non basta. Per potere sferrare attacchi realmente devastanti bisognava controllare l'energia interiore, il Ki, solo in questo modo un essere umano poteva raggiungere il picco delle proprie capacità.

 

Da allora l'agente si era esercitata giorno e notte nell'apprendere questa abilità, riuscendo nell'impresa in un solo anno. Nonostante il successo non smise mai di allenarsi, superando in questo modo i suoi limiti volta dopo la volta. Casualmente suddetta gestione d'energia era molto simile a quella richiesta per tenere a bada il Caos.

In una situazione normale avrebbe imparato il meccanismo di gestione nell'arco di qualche settimana, purtroppo il tempo a sua disposizione era infinitamente più breve e sebbene possedesse un eccezionale talento non avrebbe potuto bruciare le tappe tanto rapidamente. Però l'istinto le suggerì una soluzione, quella di diminuire il quantitativo di potere da liberare. Così probabilmente non sarebbe riuscita a battere Sephiroth da sola, ma poco importava, le bastava essere forte abbastanza da poter aiutare i genitori a spazzare via quel mostro una volta per tutte.

 

Lo speciale Workout dell'erede dei Cetra era talmente pesante psicologicamente da dovere essere interrotto periodicamente affinché potesse recuperare, pause che non trovò affatto sgradevoli in quanto poteva godersi l'affetto della famiglia e la maestosità della Natura. Tuttavia quando era immersa in quest'ultima il brusio di fondo che l'accompagnava da giorni aumentava sempre più, raggiungendo l'apice quando si fermò in una simpatica città rurale.

 

In quel luogo, mentre si stava godendo la compagnia di qualche simpatico scoiattolo, venne sorpresa da un suono acuto spacca-timpani che la costrinse a mettersi le mani in testa nel tentativo, inutile, di trovare sollievo. Per sua fortuna quasi immediatamente una calda folata di vento le calmò magicamente il male.

“ Calmati piccola ed ascolta” sostenne una voce femminile nella sua testa, la quale era tanto dolce da convincerla a fidarsi di lei ed a fare ciò che le chiedeva.

Non appena rilassò i nervi sentì il solito brusio, il quale però divenne sempre più chiaro fino a quando non udì “ Tifa...aiuto...Sephiroth...Nel luogo di Lorraine...”.

 

Yuna avrebbe voluto avere ulteriori informazioni, ma il suono sparì nel nulla.

Provò più volte a rimettersi in contatto con qualsiasi cosa avesse ascoltato, ma fallì e l'insuccesso la preoccupò terribilmente. Oggettivamente suddetto fenomeno poteva essere considerato un delirio, magari frutto dello stress a cui si stava sottoponendo, ma sapeva che non era così, era certa che quello fosse un avvertimento. Doveva immediatamente andare in soccorso della zia e sapeva dove trovarla, sperava solo che il luogo di nascita del membro dei Demoni non fosse troppo lontano.

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Capitolo 32
*** Il cuore di un Demone ***


Il cuore di un Demone

 

Mentre Yuna riceveva quel preoccupante avvertimento, il fratello e Lorraine erano intenti a fare delle compere nel bucolico villaggio.

Le bancarelle non erano molte, ma ognuna possedeva dei prodotti, inclusi alcuni amuleti utili ad incrementare la potenza magica, unici ed impossibili da reperire altrove.

Mike non si fece sfuggire l'occasione per fare dei regali alla nuova ragazza, riuscendo persino a trovare degli accessori che si intonassero perfettamente con le sue corna rosse e con la bella Ortensia. La giovane, sebbene un po' imbarazzata, accettò tutto con piacere, sentendosi di essere davvero speciale per qualcuno. A sua volta, non volendo essere da meno, gli donò degli oggetti sia utili in quanto focalizzati nell'aumentare la temperatura degli attacchi di fuoco sia eleganti.

 

Concluso il piacevole shopping, la coppia si diresse verso il punto d'incontro stabilito con il resto della famiglia. Camminarono lentamente tenendosi per mano, gesto tanto semplice quanto potente, specialmente per il Membro dei Demoni. Infatti quest'ultima provava come un fuoco nel petto ogni volta che si trovava in situazioni del genere col suo Senpai, fuoco capace di farla sentire al settimo, ma al tempo stesso le faceva male. Lei era ormai completamente travolta dall'amore per l'ex dirigente e niente avrebbe potuto farle cambiare idea, però c'era la solita parte negativa della sua psiche la quale le diceva che presto il suo amato avrebbe capito con chi si era impegnato, un abominio della Natura, un mostro e quindi sarebbe stata solo questione di tempo prima che la lasciasse come tutti gli altri.

 

Notando l'espressione pensierosa dalla sua persona speciale Michael le domandò gentilmente: “ Tutto ok?” “ Sì, non è niente” “ La mamma dice che in una relazione sana non bisogna mentire su certe cose, quindi che ne dici di essere sincera con me?” “ E' complicato” “ Guarda che sono intelligente e poi se me ne parli posso provare a darti una mano o del semplice supporto”.

Di fronte a tanta sincera disponibilità il membro dei Demoni non poté fare a meno che spiegargli cosa la turbava, ma lo fece a modo suo.

 

“ Senpai quanto credi che durerà tutto questo?” “ Realisticamente fino a quando raggiungeremo Lily, dopo di che la resa dei conti Sephiorth sarà alle porte, me lo sento. Però non devi pensarci, goditi il momento e se proprio non ci riesci ricorda che prima facciamo secco questo ostinato villain prima potremo fare tutto quello che vogliamo” “ Tra quello che vuoi sono inclusa anche io?” “ Ma certo, che domande sono?” “ Non ti stancherai di me? Non sono una ragazza normale” “ Ed io? Forse ti sei dimenticata che appartengo ad una stirpe quasi estinta” “ Ma nessuno se ne può accorgere, invece nel mio caso è diverso. Per colpa del mio aspetto, dei miei occhi e di queste dannate corna tutti capiscono sempre chi sono. Se ti vedono con me le persone si faranno una cattiva impressione di te e...” “ Non me ne importa niente. Quello che la gente pensa non ha valore, per me conta il giudizio di coloro a cui tengo e in amore sei importante solo tu” “ Senpai dici sul serio?” chiese speranzosa la giovane, “ Assolutamente e sappi che questo non cambierà mai” le rispose sicuro abbracciandola con forza.

Come succedeva sempre, sentire il buon profumo ed il calore dell'ex dirigente, rilassarono Lorraine, permettendole anche di far uscire il lato più affettuoso nascosto in lei.

 

Mentre la fidanzata si accoccolava a lui, Mike le accarezzò delicatamente la testa per poi toccare le graziose corna rosse.

“ Non dovresti odiarle, sono bellissime”, il complimento ricevette una reazione decisamente insolita: un debole, ma inconfondibile gemito di piacere.

“ Lorraine?” “ Scusa Senpai, ma sono molto sensibili sulla punta e se qualcuno le tocca non riesco a controllarmi” “ Perdonami non lo sapevo, d'ora in poi starò più attento a non toccarle” “ Non ti ho detto questo, cerca solo di farlo quando non siamo in giro...” “ Lo terrò a mente” concluse l'erede dei Cetra con un sorriso malizioso.

 

“ Vi ho trovati finalmente!” esordì improvvisamente Yuna con un po' di fiatone, “ Sorellona che c'è?” “ La zia Tifa è in pericolo, dobbiamo aiutarla subito” “ Come fai a saperlo?” “ L'ho sentito” “ L'hai sentito?” “ Lo so che sembra strano, ma è così, devi fidarti di me” “ Va bene, va bene, ma come la troviamo” “ Si trova dove è nata Lorraine” “ Quindi dove di preciso?” “ Non lo so, questo deve dircelo la tua ragazza...Lorraine?”.

 

 

Il membro dei Demoni era congelato sul posto, mai nella sua esistenza avrebbe voluto più mettere piede nel posto dove aveva sofferto di più. Tuttavia la cosa che le avrebbe fatto più male di tutte sarebbe stata vedere triste l'amore della sua vita e un'eventuale scomparsa della zia l'avrebbe sicuramente devastato, perciò raccolse tutto il suo coraggio e si decise a collaborare.

 

“ Ritroviamo Aerith e Cloud, poi vi dirò dove andare” “ Grazie mille, sappi che non me ne dimenticherò” “ Non sentirti in debito Yuna, in fondo siamo una famiglia no? Le famiglie si aiutano a vicenda, giusto?” “ Sei proprio eccezionale, la compagna perfetta per il mio fratellino combina guai” “ Guarda che sei tu quella che si caccia sempre nei guai peggiori” “ Dettagli Michael, solo dettagli...Lorraine puoi dirmi se siamo lontani?” “ Tecnicamente sì, ma conosco un passaggio segreto che ci farà arrivare a destinazione in poco tempo” “ Davvero?” “ Sì, il mio luogo di nascita ha dei collegamenti per tutti i regni” “ Perché?” “ In caso di emergenza. Vedi alcuni regnanti sono andati molto vicini a volerci attaccare e sterminare, per questo avevamo bisogno di sicure vie di fuga” “ Capisco, quindi ci imbatteremo in dei controlli” “ In un certo senso, ma non temete, ci penserò io a farci passare”.

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Capitolo 33
*** Luce nell'oscurità ***


Gli amanti del Destino

 

Così come Michael e Lorraine, Cloud ed Aerith stavano trascorrendo dei preziosi momenti spensierati. Non importava dove fossero o quali pericoli incombevano, ogni volta che erano insieme una magica atmosfera li avvolgeva, portandoli a dimenticare, seppure momentaneamente, i dolori, le preoccupazioni e tutte le emozioni negative che attanagliavano il loro cuore; probabilmente era questo l'elemento più unico del rapporto che avevano costruito.

 

Mentre passeggiavano tra le graziose stradine del villaggio, trovarono per puro caso un Belvedere dal quale era possibile ammirare la maestosità della Natura che li circondava. Era incredibile pensare che solo a qualche km di distanza sorgevano delle industrializzate città nella quali la vita era così diversa da quella che gli abitanti del paesino in cui si trovavano svolgevano.

 

“ Mi ricorda il posto dove siamo andati dopo avere sconfitto Sephiroth” commentò Strife con un accenno di nostalgia, “ Anche a me, se ci fossero un po' più di fiori sarebbe uguale” “ Se tutto dovesse andare come speriamo vuoi tornarci?” “ Senza dubbio lì ho passato i migliori momenti della mia vita, ma non ci tornerei, non ad abitarci almeno...Durante tutti questi anni mi sono affezionata a Midgar, alla sua gente e soprattutto al loro spirito di non arrendersi mai” “ Immagino che Barret e Tifa abbiano fatto un ottimo lavoro per renderla una città giusta” “ Sì, si sono impegnati tantissimo per eliminare le voragini lasciate dalla Shinra e ci sono riusciti alla grande” “ Sono contento che tu ed i nostri figli siate stati in una città del genere" " Alla fine le mie idee si rivelano sempre corrette” “ Come?” “ Ti sei dimenticato che sono stata io ad insistere affinché ci sposassimo proprio a Midgar?” “ Non mi sono mai opposto, ho sempre pensato che fosse una buona idea” “ Avevi delle reticenze però” “ Solo perché temevo che lasciare il nostro rifugio sicuro ci avrebbe messo nei guai, lì nessuno ci avrebbe mai trovato”.

 

Senza volerlo l'Ex Soldier riaprì una profonda e dolorosa ferita nella moglie, la quale infatti si incupì immediatamente.

“ Aerith?” “ Avrei dovuto darti retta...Se non ci fossimo allontanati Sephiroth non sarebbe mai tornato e tu non avresti mai dovuto sacrificarti. Se per una volta non fossi stata tanto testarda Yunie e Micky sarebbero cresciuto con un padre ed io avrei potuto passare più tempo con te”.

 

Il tono della Cetra era colmo di rimpianto e sofferenza, così non da lei, di solito persino nei momenti più difficili riusciva a restare positiva. Tuttavia Cloud non si stupì più di tanto, anche lui aveva assaporato questa stessa sofferenza grazie ai ricordi dell'altro Strife. Sapeva benissimo che quel genere di male non guarisce, è come un veleno che continua a circolare incessantemente, uccidendoti giorno dopo giorno. C'era solo un antidoto e per fortuna lui ce l'aveva.

 

" Sai perfettamente che non è colpa tua, Sephiroth è troppo subdolo e potente per sfuggirli. Sarebbe tornato ugualmente e ci avrebbe trovato, l'unico modo per stare al sicuro è eliminarlo” le disse amorevolmente mentre la stringeva dolcemente a sé, “ Forse, ma andando a Midgar ho coinvolto gli altri e li ho messo in pericolo” “ Credi davvero che Sephiroth non li avrebbe cercati? Nessuno è al sicuro da lui, figuriamoci coloro che l'hanno sconfitto”.

 

Di fronte alla logica stringente del marito la castana non riuscì più a protestare. Se doveva essere sincera sapeva che in fondo non era lei la responsabile degli eventi di vent'anni prima, ma il dolore per aver perso Cloud per così tanto tempo era talmente forte da portarla ad ignorare ed abbandonare la realtà

“ Sei un tesoro...” sussurrò mentre si rilassava tra quelle braccia così gentili in grado di sciogliere ogni suo singolo nervo ed insicurezza.

 

“ Mi hai davvero stupito prima Aerith” “ Lo so, lo so, dico sempre di cogliere l'attimo e poi finisco per addolorarmi nel passato” “ Non mi riferivo a quello, ma al tempio” “ Il tempio? Perché?” “ Stavo ripensando a come hai rinunciato alla materia bianca. L'hai fatto senza pensare, eppure è l'unica cosa che ti resta di tua madre” “ Non è vero, la porto sempre nel cuore. Inoltre Yunie è più importante di quell'oggetto” “ Ma ti infonde sicurezza, senza ti senti vulnerabile” “ Era così anni fa, adesso ci sei tu per questo. Comunque sono contenta che il messaggero me l'abbia ridata, così potrò regalarla a Yuna. Spero solo che Michael non si offenda” “ Non mi è sembrato un tipo permaloso” “ Già, non lo è. Magari sarà contento per la sorella” “ Probabile, inoltre avrà sicuramente capito che Yuna è la più adatta a riceverla considerata la sua vicinanza con i Cetra” “ Sotto questo punto di vista ne è molto più degna di me, chissà se possiede tutte le abilità della mamma...” “ Perché tua madre aveva delle capacità diverse?” “ Credo di sì. Personalmente non l'ho mai viste, ma da alcune informazione sui dossier di Hojo mamma aveva dei talenti in più rispetto a me” “ Però non sai quali sono” “ Purtroppo no, magari sarà Yunie a mostrarceli” “ Staremo a vedere” " Amore, mi sarebbe piaciuto farti conoscere mia madre, le saresti sicuramente piaciuto" " Lo stesso sarebbe valso per la mia, sei l'esatto tipo di donna che lei considerava perfetto per me" " Era saggia allora" " Molto" " Un giorno le rivedremo" " Lo so, ma cerchiamo di prolungare quell'incontro il più possibile" " Sono d'accordo con te, ci sono ancora molte cose che dobbiamo fare qui".   

 

Gli amanti del Destino restarono l'uno nelle braccia dell'altro godendo della vicinanza reciproca fino all'arrivo di Lorraine e dei figli, i quali spiegarono loro l'avvertimento riguardo a Tifa. Naturalmente si mostrarono subito pronti ad andare in soccorso dell'amica senza immaginare a cosa stavano andando incontro.

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Capitolo 34
*** Un'imprevedibile scoperta ***


Un'imprevedibile scoperta

 

Tifa era stata costretta a girovagare in un sacco di territori per trovare Zack e l'altra persona che stava cercando. Infatti il luogo dove pensava fosse l'affascinante moro era sbagliato, se ne era andato da settimane in cerca di qualche incarico redditizio che al tempo stesso lo mettesse alla prova.

Da quando la Grande Crisi era stata sventata l'Ex Soldier di prima classe aveva deciso di non abbandonare una vita avventurosa, perciò scelse di prestare le proprie incredibili abilità in cambio di denaro. Insomma si era trasformato in un grande mercenario dotato di un senso forte senso dell'onore e soprattutto di una morale. Sotto questo punto di vista non era tanto diverso da Strife, entrambi, nonostante il loro passato nella Shinra e l'ammirazione verso il Sephiorth di un tempo, erano stati capaci di sciogliere il guinzaglio che li legava mentalmente a quell'azienda la quale, sebbene fosse stata annientata da tempo, continuava a turbare i pensieri di tutti i suoi ex membri, Soldier inclusi.

 

Zack sarebbe potuto essere in mezzo ad una delle tante guerre che scoppiavano aldilà dei confini di Midgar e di Vivi oppure in un'isola sperduta in cerca di un tesoro perduto, invece si era recato nel territorio di coloro che erano conosciuti come i Demoni e, colpo di fortuna, era insieme all'altro soggetto che la combattente marziale cercava.

 

Appresa suddetta posizione Lockhart vi si recò immediatamente utilizzando uno dei mezzi più tecnologici sul mercato, una moto elettrica in grado di viaggiare in autonomia ad alta velocità per ore. Si era avvicinata a questi mezzi dopo la scomparsa di Cloud. Sapeva bene che l'adorato amico di infanzia amava guidarle, perciò imparare ad usarle la fece sentire più vicina a lui.

 

Un gesto del genere era un chiaro segno dei sentimenti complessi che la mora provava ancora per Fenrir. Sapeva perfettamente che lui aveva scelto Aerith praticamente dal primo momento in cui l'aveva vista, eppure una parte del suo cuore non aveva mai smesso di amarlo.

Un po' come era capito a Fair con la Cetra, negli anni aveva riflettuto molte volte a come le cose sarebbero potute andare se la fioraia ed il biondo non si fossero mai incontrati oppure se gli avesse confessato le sue emozioni quando ne aveva avuto la possibilità, come ad esempio nel momento in cui l'aveva rivisto diversi anni dopo a Midgar per la storia dello squartatore.

Nonostante tutto ciò non odiava l'Antica né provava del rancore nei suoi confronti, anzi le voleva bene come ad una sorella. Lo dimostrava il fatto che si era terribilmente preoccupata per lei quando aveva perso se stessa dopo l'esilio di Cloud e che si era presa cura di Yuna e Michael come meglio poteva, sviluppando nei loro confronti un enorme affetto.

 

Quando in lontananza vide una patina salmastra che sovrastava delle strutture molto particolar, di stile moderno, capì di essere vicina alla destinazione.

“ Ottimo, ci sono quasi ed ho ancora sette giorni per tornare da Barret ed aiutarlo, sempre se Cecil non farà storie. Vista la situazione non credo sia possibile tenerlo allo scuro di tutto...So che vorrebbe aiutarmi, ma deve restare buono ed al sicuro, Sephiorth non deve capire chi è...” pensò prima di aprire il gas per raggiungere la destinazione più rapidamente.

 

Intanto la famiglia Strife stava attraversando una serie di cunicoli sotterranei dotati di rilevatori biometrici, i quali avrebbero azionato delle impenetrabili saracinesche in caso di intrusione; fortunatamente la presenza di Lorraine evitò tale inconveniente.

La ragazza pur non volendo parlarne, diede qualche necessaria informazione sul luogo in cui erano diretti: il suo luogo di nascita era una località che si affacciava sull'oceano, dotata di spiagge sabbiose e persino dei centri di divertimento.

Se l'ambiente era accogliente e piacevole lo stesso non si poteva dire delle persone, le quali erano sempre dure e diffidenti con gli estranei. Tuttavia mostravano il loro lato peggiore in presenza della stessa Lorrraine, infatti nella migliore delle ipotesi la ignoravano. Nelle altre invece la insultavano pesantemente, dandole della sporca strega e ritenendola la causa dell'odio che gli umani provano per quelli come loro e qualcuno addirittura la picchiava e sua madre non faceva eccezione, anzi era probabilmente la persona che l'odiava di più.

 

Nel sentire una storia del genere Michael non esitò ad abbracciarla ed a  rassicurarla sostenendo che non avrebbe permesso a nessuno di torcerle nemmeno un capello, invece il sangue di Aerith stava ribollendo. Era inconcepibile che una mamma trattasse così la sua bambina, doveva essere colei che la proteggeva non il suo aguzzino, purtroppo però esistevano anche persone tanto ignobili.

 

Yuna dal canto suo si sentiva in colpa, in fondo era stata lei a pregare Lorraine di condurli lì e per questo le disse: “ Mi dispiace. non sapevo che avessi passato tutto questo” “ Non ci fa niente, avrei voluto non tornarci mai più, ma dobbiamo aiutare Tifa” “ Grazie e sappi che anch'io ti proteggerò, al primo che ti guarda male lo riempio di botte” “ Meglio lasciarli perdere, non voglio creare problemi” “ Non sei tu che li crei, ma quegli idioti” “ Hai ragione, ma preferire che non facessi nulla del genere, per favore” “ E va bene, ma se dovessero provare ad alzare un dito verso di te niente potrà fermarmi da fargli rimpiangere di essere nati”. In quel momento il membro dei Demoni fece un sorriso felice, aveva avuto l'ennesima prova di quanto le persone con cui viaggiava tenessero a lei.

 

Messe in chiaro le cose con la fidanzata del fratello, l'agente speciale tornò a pensare alla zia, borbottando un qualcosa che attirò l'attenzione della madre.

“ Cosa diavolo avrà combinato Tifa? Che si sia immischiata con un uomo pericoloso...No, non è il tipo e poi potrebbe massacrarlo tranquillamente da sola...” “ Yunie perché hai insinuato la presenza di un uomo?” “ Niente mamma stavo solo ripensando ad uno discorso che ho fatto con Jessie prima di partire” “ Cioè?” “ Era un po' giù perché è single e non ha un figlio, le ho detto che anche Tifa e Yuffie stanno come lei, ma non sono tristi e lei...E' come se mi avesse voluto far capire che la zia Tifa si trova in una posizione diversa dalla sua” “ Non so come l'abbia scoperto...” “ Di cosa stai parlando mamma?” “ Ecco...Tifa ha avuto un bambino più o meno diciotto anni fa”.

 

La dichiarazione di Aerith colse di sorpresa tutti, specialmente i figli i quali si stavano domandando come ciò fosse possibile. Avevano un rapporto speciale con la zia, si raccontavano sempre tutto e prima che partissero per unirsi alla Raziel si vedevano come minimo una volta alla settimana. Come avevano fatto a non scoprirlo prima? E se era tutto vero, perché Lockhart non aveva mai detto loro nulla?

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Capitolo 35
*** Una scelta sofferta ***


Una scelta sofferta

 

“ La zia ha un figlio?! Impossibile!” “ Michael ha ragione, non avrebbe potuto nascondercelo” “ Yunie ti ricordi che c'è stato un periodo nel quale Tifa si è assentata per parecchi mesi?” “ Ora che ci penso sì, è stato quanto...Diciannove anni fa?” “ All'incirca” “ E' vero che l'abbiamo rivista di persona dopo un anno, ma ha partecipato a numerosi eventi per la promozione dei sui locali. Se fosse stata incinta la notizia avrebbe fatto il giro di tutti giornali” “ Non è del tutto corretto. Ha sì promosso la sua attività, ma l'ha fatto quasi sempre online, mai di persona, stando sempre ben attenta ad inquadrare sempre e solo il volto”.

 

L'agente speciale fece mente locale, era l'unica in grado di farlo visto che il fratello all'epoca era troppo piccolo per ricordarsi qualcosa.

Effettivamente era vero che l'abile combattente marziale non aveva mai presieduto fisicamente gli eventi dei suoi bar, nemmeno durante l'apertura di quelli più importanti. All'epoca nessuno diede particolare peso a questa curiosità, tutti pensavano che la donna in carriera fosse talmente impegnata da non aver un attimo libero, ma adesso, dopo le osservazioni della Cetra, tale comportamento appariva piuttosto insolito.

 

“ Non può essere, diglielo anche tu sorellona” “ Credo che la mamma abbia ragione” “ Cosa!?” “ Certo che ce l'ho, non vi mentirei mai su una cosa del genere” “ Ma allora perché ce l'ha tenuto nascosto dicendolo solo a te mamma?” “ Non l'ha detto nemmeno a me Micky” “ Come?” “ Non l'ha detto a nessuno perciò sono tanto stupita che Jessie l'abbia scoperto” “ Se è stata tanto attenta a mantenere il segreto perché tu lo sai?” chiese il ragazzo ancora diffidente, “ Conosci benissimo le mie peculiari abilità, sono state proprio loro a permettermi di scoprirlo. Poco prima che partisse per il suo lungo viaggio di business ci è venuta a salutare, è stato in quel momento” “ Che l'hai sentito” intervenne Yuna con un'espressione di realizzazione. Notandola la madre replicò incuriosita: “ Esatto, te ne sei accorta anche tu?” “ No, forse, non lo so. Quel giorno mi era apparsa così diversa, il suo corpo emanava un'energia strana...Sapevo che c'era qualcosa di sospetto, però mai avrei pensato che fosse per via di una gravidanza” “ Non è colpa tua Yunie, io me ne sono resa conto solo perché sono stata incinta prima di lei e le nostre emissioni chimiche erano molto simili” commentò l'Antica mascherando un sorriso di soddisfazione, la sua bambina aveva dimostrato ancora una volta quanto fosse speciale. Ormai non aveva più dubbi: Yuna aveva ascoltato la voce del Pianeta, la quale l'aveva avvertita del pericolo che incombeva sulla zia. Ciò significava anche che era pronta a ricevere la materia bianca e con essa l'eredità del suo popolo.

 

“ Perché si è comportata così? Se fosse stata sincera avremo potuto darle una mano” “ Le cose non sono così semplici Yunie. Così come me e Cloud, Tifa è stata responsabile della caduta della Shinra e della sconfitta di Sephiroth e questo ci rende dei bersagli per chiunque appoggi quelle malsane idee. Sono sicura che abbia deciso di non dirci niente e nascondere la vera identità di suo figlio per proteggerlo” “ Non sarà stata una scelta facile, considerando quanto tempo ha passato a Midgar, non sarà potuta stare con il suo erede come una normale madre” commentò Mike, “ E' stata molto forte e coraggiosa, io non ci sarei mai riuscita. Ancora oggi, nonostante siate cresciuti e sia giusto che prendiate la vostra strada, sto male quando non posso vedervi ogni giorno” affermò la fioraia con sincera stima.

 

“ Conoscendo Tifa sono sicuro che ci sia sempre stata per suo figlio, specialmente nei momenti cruciali” esordì Cloud, anche lui scosso da questa storia, “ Ed è così, nel corso degli anni ha lasciato Midgar svariate volte e sono sicura che l'abbia fatto per quello” “ Sai chi è il padre?” chiese incuriosito il biondo, “ Zack” “ Che?!” esclamarono in coro i presenti, eccezion fatta per Lorraine la quale si stava sentendo un po' un pesce fuor d'acqua.

 

“ Ma Zack non stava con Yuffie?” “ Non più tesoro, si sono lasciati proprio perché Zack è stato con Tifa” “ Ma che diavolo ha combinato Zack? Pensavo che con l'età si fosse calmato ed invece è rimasto un Dongiovanni” “ In quell'occasione ci ho messo del mio” “ In che senso?” “ I primi periodi dopo la tua scomparsa amore mi sono chiusa in me al punto da non voler vedere nessuno. Preoccupati dal mio comportamento Zack e Tifa mi sono venuti a trovare e dopo qualche convenevole mi hanno suggerito di uscire, così magari avrei incontrato qualcuno. Non so intendessero incontrare un uomo, ma in quel momento ho pensato che stessero alludendo proprio a quello e...non ne vado fiera, mi sono arrabbiata tanto da cacciarli fuori di casa, lasciandoli in mezzo ad un tremendo diluvio. Temo che questo mio gesto, unito alla magica atmosfera creata dall'acqua, sia stato ciò che li ha fatti unire” “ Mi sembra troppo poco, secondo me volevano farlo da tempo” “ Non ne ho idea caro, comunque da quello che so hanno passato solo una notte di passione senza frequentarsi. Forse è stato il senso di colpa verso Yuffie a farli desistere dal provare a costruire un vero rapporto” “ Possibile...Non me lo sarei mai aspettato da lei, Tifa tiene ai suoi amici ed è sempre stata leale con loro, mentre quello che ha fatto è alquanto discutibile” “ La tua scomparsa amore ha colpito duramente tutti, quei due erano molto vulnerabili al tempo e ciò li avrà portati a fare una cosa del genere” “ Sarà...” “ Ora importa poco, il passato è passato, dobbiamo solo pensare ad aiutarla” “ Hai ragione” " Come sempre", Strife lanciò un sorriso divertito alla moglie prima di tornare a concentrarsi sulla guida.  

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Capitolo 36
*** Prodromi della venuta ***


Prodromi della venuta

 

Tifa iniziò a setacciare la località marina con l'ovvio intento di trovare Zack e Cecil. Non aveva la minima idea del motivo per il quale si erano recati in un posto tanto remoto, ma onestamente non le importava molto, anzi si sarebbe potuto rilevare un vantaggio: se fosse riuscita convincere il figlio e restare lì, lontano dai fragori dell'imminente battaglia finale, avrebbe assicurato la sua salvezza.

 

Nonostante gli sforzi non fu capace di rintracciarli, l'unica cosa che trovò furono gli sguardi diffidenti dei Demoni che non la lasciavano sola un attimo. Non si stupì di tale accoglienza, così come quella stirpe veniva vista di cattivo grado dagli umani allo stesso modo quest'ultimi non venivano sopportati dai primi.

Lockhart aveva visto con i propri occhi in che cosa può sfociare una situazione di tensione del genere, una devastante guerra e perciò aveva provato più volte ad instaurare una relazione diplomatica con coloro che erano nati a seguito della Grande Crisi, senza ottenere alcun successo. Ogni volta sembrava parlare con un muro, ma quando vide il rapporto del nipote acquisito con Lorraine, un'evidente relazione d'amore, si sentì subito meglio. Forse loro due avrebbero evitato un disastro come quello scaturito dallo scontro tra Wutai e Shinra, peccato solo che non fosse a conoscenza dell'odio provato nei confronti della fidanzata di Mike da quelli della sua stessa specie.

 

Trascorsa più di un'ora di inutile girovagare nella mente dell'abile combattente marziale si stava formando l'idea che i suoi obiettivi se ne fossero andati, il che le avrebbe rovinato i piani. Tuttavia, proprio quando stava per riprendere la speciale moto, si imbatté in una ragazza che conosceva molto bene.

Si trattava di una giovane appena maggiorenne molto bella, dotata di lunghi capelli scuri schiariti sulle punte. Il volto, di carnagione olivastra, possedeva dei lineamenti delicati, ma decisi che si intonavano alla perfezione con i suoi intensi occhi neri.

 

“ Ehi Tifa da quanto tempo” “ Ciao Paine, non pensavo di trovarti qui” “ Stavo per dirti la stessa cosa. Fammi indovinare, sei venuta per Cecil” “ Sveglia come al solito, puoi portarmi da lui?” “ Certo, sarà felice di rivederti” “ Grazie, posso chiederti cosa ci fa qui?” “ Semplice, ha incontrato per puro caso Zack e lui gli ha proposto di passare del tempo assieme, aiutandolo a svolgere un incarico da mercenario” “ Me lo sarei dovuto aspettare...Tu invece?” “ Mi trovavo con tuo figlio ed ho deciso di seguirlo” “ Sono contenta che ci sei stata tu a tenerli a bada, quei due sono un po'...” “ Con la testa tra le nuvole? Fissati con il concetto di onore e libertà?” “ Sì, ma è anche quello che ci piace di loro” “ Mica tanto, ma sono amica di Cecil perciò ci passo sopra” “ Sei una brava ragazza. Tra te e Cecil c'è solo amicizia? Sarei più tranquilla se sapessi” “ Ti fermo subito, siamo solo amici” “ Peccato” “ Non è per lui, semplicemente ho altri gusti” “ A sì? E quale sarebbe il tuo tipo ideale?” “ Innanzitutto non deve essere un lui, ma una lei e poi deve possedere un fascino mozza fiato, un buon profumo e deve essere forte sia nel corpo che nella mente, non mi sono mai piaciute le mezze seghe” “ Conosco una che risponde a tuoi canoni” “ Davvero!? Me la presenti?” “ Volentieri, ma non conosco i suoi gusti. Non l'ho mai vista con nessuno” “ Quello non è un problema, se mi piace ci penserò io a farle capire a quale sponda approdare” “ Le cose non funzionano così” “ Forse, ma tentar non nuoce” “ Su questo hai ragione anche se con la persona che ho in mente potresti rischiare di brutto” “ Quindi è pericolosa, interessante”.

 

Mentre continuavano a parlare, Paine condusse la donna più matura su una modesta scogliera nella quale si stavano allenando Zack e Cecil. Quest'ultimo aveva la stessa età della sua amica e fisicamente era molto simile al padre, era dotato dello stesso appeal e del medesimo taglio di capelli, però i suoi erano di un insolito color argento. Dalla madre aveva preso il cremisi degli occhi è la bontà d'animo.

 

“ Non male, se continui così tra poco non dovrò più insegnarti nulla” commentò Fair soddisfatto delle abilità dell'erede, “ Grazie, ma fino a quando non riuscirò a batterti non sarò contento” “ Sei proprio mio figlio. Che ne dici se adesso mettiamo qualcosa sotto i denti ed adocchiamo qualche bella ragazza?” “ Papà!” “ Se non hai fame possiamo concentrarci solo sulle donzelle. Mi affascinano quello che ci sono qui, scommetto che tutta la loro ostilità nasconde una passione fuori dagli schemi” “ Sei il solito...” “ Mi spiace, ma dovrete aspettare” esordì Paine, “ Sei già di ritorno? Mi stupisce che...Mamma!?” “ Ciao Cecil”.

 

Il ragazzo diede appena il tempo alla madre di salutarlo prima di correre ad abbracciarla, felice di riaverla vicino dopo un paio di mesi di lontananza.

Superata la sorpresa iniziale, il “piccolo” Fair le domandò: “ Che bello che sei qui, ma perché? E' successo qualcosa?” “ Perché dovrebbe? Non posso solo venire a trovarti?” “ Certo, ma ti sarai impegnati molto per rintracciarmi fin qui, quindi è molto probabile che ci sia un'emergenza”.

Tifa si ritrovò subito in una posizione scomoda, il figlio aveva già mangiato la foglia. Se non voleva coinvolgerlo doveva inventare una scusa più che buona, ma quale?

 

Mentre stava riflettendo si verificò un orribile deja vù: l'aria nel villaggio più vicino al litorale divenne di un verde talmente intenso da non permettere nemmeno di vedere la sagoma degli edifici.

Comprensibilmente stupita Paine esclamò: “ Ma che sta succedendo!?” “ Questo odore...te lo ricordi vero Tifa?” chiese Zack con volto serio, “ Sì, la Mako” “ L'energia del Pianeta? Ma perché sta uscendo in così tanta quantità?” “ Non lo so Cecil, ma ho un brutto presentimento, molto brutto”.

 

La sensazione dell'ex Soldier si sarebbe rivelata presto corretta: quella Mako stava facendo come impazzire coloro che la respiravano, i quali si sarebbero scagliati senza pietà contro gli eroi.

 

A prima vista suddetto fenomeno era identico al veleno della sorella dello squartatore che aveva seriamente rischiato di annientare il Pianeta molti anni prima, in realtà non solo la sua origine era diversa, ma anche gli effetti, ben peggiori di un semplice lavaggio del cervello.

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Capitolo 37
*** Superare il passato ***


Superare il passato

 

Avendo prestato maggiore attenzione alla cappa asfissiante che aveva ricoperto la città, Zack si rese conto che quella non era semplice Mako. Si trattava sì dell'energia del Pianeta, ma modificata da un qualcosa che lui non poteva comprendere, ma era certo che ciò non avrebbe portato nulla di buono.

Anche Tifa si accorse della medesima stranezza ed infatti commentò: “ Mi ricorda molto l'operato di quello spirito inquieto...” “ La sorella dello squartatore” commentò Fair sempre più sicuro che presto avrebbe dovuto brandire la sua fidata Buster Sword, “ Esatto, credi che sia opera sua?” “ Non lo so, da quando abbiamo sconfitto Sephiorth per la prima volta è scomparsa” “ Vero, ma non sappiamo che fine abbia fatto. Magari le serviva del tempo per recuperare energie” “ Quasi trent'anni mi sembra troppo” “ Con queste creature non si può mai sapere” “ Vero, però non mi convince, c'è qualcosa di diverso...Se solo ci fosse Aerith, ci avrebbe sicuro illuminati. Magari puoi chiamarla e farla venire” “ Non possiamo fare affidamento sempre su di lei e poi adesso avrà altro per la testa” “ A sì? E cosa?”.

 

Lockhart stava per rivelare la notizia dell'insperato ritorno di Cloud quando una decina di Demoni la attaccarono senza il minimo preavviso, creature che presero di mira altresì gli altri tre eroi. L'artista marziale aveva continuato ad allenarsi duramente nei ritagli di tempo e ciò le permise di gestire lo scontro con relativa facilità. Naturalmente anche l'Ex Soldier non fu da meno, le sue abilità restavano eccezionali, ed anche Cecil e Paine diedero sfoggio delle proprie capacità: il primo combinava abilità di spada con quelle corpo a corpo, la seconda era una maga oscura specializzata in incantesimi offensivi, decisamente in gamba per la sua giovane età.

 

I nemici, per quanto deboli, continuavano a lanciarsi alla carica, ignorando il dolore e le ferite subite. Inoltre, come se ciò non fosse un problema degno di nota, più la lotta proseguiva più si aggiungevano avversari.

Volendo chiudere rapidamente i giochi, così da poter capire cosa cavolo stava accadendo, Zack si preparò a scagliare una delle sue mosse più efficaci, ma prima che potesse anche solo mettersi in posizione il suo sguardo venne attirato da una piuma nera. Questa lo spinse a voltarsi di lato, imbattendosi così nel Leggendario Soldier. Come al suo solito quest'ultimo non disse nulla limitandosi a fargli cenno di seguirlo. Senza pensarci due volte il moro gli corse dietro, inconsapevole di star finendo dritto in trappola.

 

Tifa e gli altri due erano talmente concentrati che si accorsero dell'assenza di Fair solo dopo essere riusciti a neutralizzare gli assalitori.

“ Dove è finito papà?” “ Era qui fino ad un attimo fa Cecil, forse sarà andato avanti” rispose Paine con leggerezza, “ Andiamo a cercarlo” “ Non c'è nulla da temere, sai quanto è forte” “ Lo so, però non abbiamo idea di cosa sta accadendo, quindi è meglio non lasciarlo solo” “ Andiamo, ma dobbiamo restare uniti” intervenne Tifa provando un insolito senso di nausea, “ D'accordo” rispose Cecil il quale, nonostante quanto avesse appena detto, corse in avanti lasciando indietro le donne che tentarono inutilmente di raggiungerlo.

 

Nel frattempo la famiglia Strife era appena arrivata nel luogo di nascita di Lorraine il quale sorgeva proprio dove l'energia del Pianeta era più densa.

“ C'è sempre tanta Mako qui intorno?” “ Per niente Senpai, è successo qualcosa...” “ Non mi piace” affermò improvvisamente Yuna con un'espressione malinconica, “ Che cosa cara?” le chiese Aerith intuendo già la sua risposta, “ C'è così tanta rabbia e tristezza” “ Senti altro?” “ No mamma” “ Sicura? Prova a focalizzarti solo sulla Mako”.

 

Spinta dallo sguardo incoraggiante dell'amante dei fiori l'agente speciale provò a fare quanto suggeritole. In questo percepì una cosa ben precisa che non esitò a comunicare alla madre: “ E' diversa dal normale flusso vitale, è come se fosse su una lunghezza d'onda diversa...Mi ricorda un po' la presenza di Sephiroth, ma ha un qualcosa di diverso” “ Quello che senti è Jenova. Sephiroth ha usato parte delle cellule che ha di quell'alieno per creare questa specie di Mako, però non capisco il perché...” “ Ho l'impressione che lo scopriremo presto” “ Probabile bambina mia, però adesso dobbiamo purificare questa zona. Mi dai una mano?” “ Certo, ma cosa devo fare?” “ Individua ed elimina i frammenti di Jenova” “ Non mi sembra facile” “ Pensa di stare curando qualcuno infettato dai parassiti” “ Ok, ci provo”.

 

Mentre le due Cetra ripulivano l'area con ottimo successo, una donna molto alta e magra, con un'aria inquietante uscì dalle ombre. Accortosi di lei, Cloud si mise sulla difensiva così come il figlio, ma non Lorraine che invece disse spaventata: “ Mamma...” “ Alla fine sei tornata mostro, eppure pensavo di essere stata chiara: non sei la benvenuta qui come non lo sei da nessun'altra parte” iniziò la donna, proseguendo con puro odio e rabbia, “ Sei una maledetta strega! Guarda cosa hai combinato! Hai distrutto la tua casa” “ Non è la mia casa e non sono stata io” “ Qui è sempre stato tutto sereno e caso strano quando torni succede il fini mondo” “ E' solo una coincidenza, nient'altro” “ E dovrei crederti? Un abominio come te non può che esserne il responsabile, la tua sola presenza è portatrice di sventure. Avrei dovuto ucciderti quando era in fasce, avrei fatto un favore al”.

 

La donna venne bruscamente interrotta da un violento schiaffo di Aerith, la quale aveva appena finito di dissipare la cappa con il prezioso aiuto della figlia. Suddetto gesto stupì profondamente i presenti, persino Cloud, in quanto in tutta la sua vita la Cetra non aveva mai alzato le mani contro nessuno, nemmeno nei confronti degli spietati scienziati della Shinra che l'avevano trattata come un animale da laboratorio.

 

“ Come fai a parlare della tua bambina in questo modo orrendo? I genitori dovrebbero essere i primi a sostenere i propri piccoli ed tu invece la maltratti senza il minimo scrupolo, sei imperdonabile” “ E tu chi sei? Non hai il diritto di dire ciò che posso o non posso fare con questo mostro. Togliti dai piedi o te ne pentirai”.

L'avvertimento non venne ascoltato, allora il Demone estrasse la frustra dentata con la quale aveva picchiato l'erede durante l'infanzia di quest'ultima, volendo colpire la castana. Tuttavia Strife distrusse l'arma come un fulmine, dopo di che Yuna e Michael, davvero infuriati, le fecero perdere conoscenza con un paio di colpi ben assestati.

 

Intanto Lorraine aveva assistito alla scena con le lacrime agli occhi.

Sbrigata la faccenda della donna Demone, Mike l'abbracciò immediatamente, intuendo quanto difficile fosse stato per lei ascoltare quelle orrende parole e rivedere la sua aguzzina.

 

“ Grazie...” sussurrò la ragazza col cuore colmo di gioia mentre affondava il volto nel petto del suo amato.

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Capitolo 38
*** Spezzare lo spirito ***


Spezzare lo spirito

 

Intanto che Yuna si univa al fratello per assicurarsi delle condizioni psicologiche di Lorraine, Cloud si era accorto di come la moglie aveva assunto un'espressione dolorante. Intuendone la ragione le si avvicinò e con estrema delicatezza le prese la mano che aveva usato per schiaffeggiare l'orribile madre del membro dei Demoni.

Se in un primo momento Aerith sentì un po' di male, presto il calore e la giusta pressione delle sapienti dita del marito la fecero sentire meglio.

 

Mentre Strife continuava col suo operato l'Antica lo osservò con uno sguardo colmo di dolcezza. Vedere con i suoi occhi l'inferno che la fidanzata del figlio aveva vissuto da piccola le ricordò il proprio. La sofferenza provata a causa della Shinra, responsabile della morte dei genitori, e la solitudine derivante dall'essere stata a lungo l'ultima della propria stirpe erano fardelli talmente pesanti da annientarla lentamente, ma inesorabilmente. Tuttavia, nell'esatto momento in cui aveva perso ogni speranza, ecco entrare nella sua vita il ragazzo capace di cambiare tutto, il suo Eroe, il suo faro, l'amore della sua vita.

 

“ Sei stata fortunata che non si sia rotta, ma dovresti lasciar perdere lo stile di potenza, quello lascialo a Tifa” commentò scherzosamente il biondo, “ Me lo ricorderò” rispose lei iniziando a fissarlo intensamente con uno sguardo indecifrabile, il quale spinse il primo a domandarle un po' interdetto: “ Che c'è?” “ Ti amo” si limitò a dire prima di dargli un bacio capace di comunicare più di qualsiasi parola.

 

Nel frattempo Fair aveva raggiunto Sephiroth sopra un altissimo scoglio dotato di un'ampia superficie piana in cima, levigata nel corso dei secoli dalle onde durante l'alta marea.

“ Come fai ad essere di nuovo qui?” “ Dovresti sapere che non è possibile liberarsi di me” “ Sei arrogante come al solito, ma presto ti farà abbassare la cresta” “ Non essere imprudente Zack, sai perfettamente che non puoi battermi” “ Hai la memoria corta? L'ultima volta ti avrei sconfitto se non ti fossi potenziato con Jenova” “ Adesso non esagerare, il nostro livello era molto simile, ma da allora sono cambiate molte cose. Ad esempio io sono più forte mentre tu molto più debole” “ Questa sì che è divertente, sono migliorato anch'io” “ Magari sotto un punto di vista tecnico, ma non sei in grado di reggere uno scontro ad alto livello, non più ormai. Il tuo corpo sta cadendo a pezzi, è il prezzo per essere un Soldier” “ Ti stai arrampicando sugli specchi, sono più in forma di te” “ La tua è sola apparenza e lo sai. Hai perso la protezione della Cetra molti anni fa e da allora il processo degenerativo delle tue cellule ha ripreso ad un ritmo incessante. E' un vero miracolo che tu non sia morto” “ Finiscila!” esclamò il moro lanciandosi alla carica, stanco di ascoltare i discorsi del villain.

 

Purtroppo le parole dell'Eroe non furono vuote, con pochissimi scambi il coraggioso guerriero aveva già un pesantissimo fiatone ed i suoi muscoli bruciavano come dopo un incredibile sforzo.

“ Te ne rendi conto ora? Non sei più una minaccia” affermò il bianco cavaliere con sicurezza, trovando come risposta un nuovo attacco di Fair il quale non andò nemmeno lontanamente a segno. Quest'ultimo reagì con una serie dei suoi tipici fendenti che travolsero in pieno l'uomo facendolo cadere in mezzo al mare.

 

L'essere malvagio stava per ripescare il vecchio compagno d'armi non trovando soddisfazione nel vederlo annegare, quando fu costretto a fare un balzo indietro per evitare un calcio volante di Lockhart.

“ Non avrei mai voluto rivedere la tua brutta faccia” “ E' un piacere anche per me Tifa” “ Non ho idea di quali siano i tuoi piani e non me ne importa, ti sconfiggerò una volte per tutte” “ Accomodati pure”.

L'artista marziale non se lo fece ripetere due volte, scattò verso l'odiato nemico venendo improvvisamente schiacciata al suolo da una forza immensa, senza volerlo durante la carica aveva calpestato una trappola gravitazionale che le avrebbe impedito ogni movimento per cinque pericolosi minuti.

 

“ La vicinanza con Zack ti ha fatto male, sei diventata troppo impulsiva, ma per lo meno questa versione di te si è affiancata stabilmente a qualcuno” “ Guarda che ti stai sbagliando, io e Zack non abbiamo mai avuto una vera relazione” “ Allora ne deduco che questa sia la caratteristica di tutte le Tifa...” “ Che significa?” “ Dalla linea temporale in cui vengo l'altra te ha vissuto una situazione simile con Cloud. Dopo che ho ucciso Aerith il nostro caro amico era distrutto e tu ne hai approfittato per avvicinarti al suo cuore. Grazie alla tua costanza e pazienza nel corso degli anni hai trascorso più di una notte con lui, ma non sei mai stata all'altezza di sostituire l'Antica. Non importava quante volte hai provato a farlo andare avanti, a fargliela dimenticare sfruttando le tue doti naturali, Cloud non è mai riuscito a superare la dipartita della sua adorata castana. Ha continuato a cercarla ed a pensarla in modo ossessivo, persino nei vostri momenti di intimità”.

 

Vedendo come le sue parole stessero attecchendo sull'animo della donna, il Leggendario Soldier rincarò la dose: “ Forse non lo sai, ma il Cloud del mio tempo è venuto in quest'epoca per aiutare l'altro sé a salvare questa Aerith e ci è riuscito, ma al costo della vita. Ha compiuto questa impresa non solo per il Cloud che conosci, ma anche per se stesso, infatti la morte gli ha permesso di ricongiungersi alla sua Aerith e lo sai qual è la parte più divertente? Se ne è andata senza dirti niente, l'altra te lo sta aspettando senza sapere che non tornerà più. Avrebbe potuto costruire una vita al tuo fianco ed invece ha preferito sovvertire il Destino pur di stare con colei che ama davvero” “ Perché...Perché mi dici questo? Se devi uccidermi fallo e basta” sussurrò la donna con un profondo dolore nell'animo, “ Dopo tutto quello che mi hai fatto, eliminarti sarebbe troppo poco, prima devi provare la più profonda disperazione. Rimani buona qui, vado a prendere tuo figlio” “ Non ti permettere!” “ Cosa vorresti farmi?” “ Ti massacrerò se osi anche solo sfiorarlo!” “ Come no...Accettalo, ucciderò Cecil davanti a tuoi occhi proprio come ho fatto con Liam”.

 

Non c'era modo di accertare la veridicità delle dichiarazioni di Sephiroth, ma ciò non importava. Il suo discorso malvagio aveva raggiunto lo scopo: fare a pezzi lo spirito combattivo di Tifa, rendendola così inerme e priva di forza di volontà.

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Capitolo 39
*** Tra nuove e vecchie sensazioni ***


Tra nuove e vecchie sensazioni

 

Poco prima che Tifa cadesse nell'astuta trappola di Sephiroth, suo figlio venne finalmente raggiunto da Paine per puro caso. Orientarsi in mezzo a quella cappa verde era impossibile non solo per la scarsissima visibilità, ma per i continui assalti dei Demoni i quali erano diventati delle belve feroci, spinte dai più bassi istinti. Nonostante ciò i due amici si ritrovarono ugualmente, colpa di fortuna che li aiutò notevolmente a gestire meglio i numerosi nemici.

 

“ Non finiscono mai, ma quanti abitanti ci sono qui?” “ E' una città piuttosto grande, saranno decine di migliaia” “ Che!?” “ Ho capito che sei sempre stata una frana in matematica, però Paine è intuibile quante persone ci siano in un luogo come questo” “ Risparmiati l'umorismo e pensa a combattere Cecil” “ Se fossero delle semplici bestie avremmo potuto ucciderle, ma sono delle persone” “ Tecnicamente no, ma capisco il tuo punto. Tuttavia suggerisco di non farci scrupoli” “ Non eliminerò degli innocenti vittima di chissà quale sortilegio” “ Nemmeno se è una questione di vita o di morte?” “ Neanche in quel caso” “ Sei troppo ingenuo, come sempre...Se tu non ne hai il coraggio, farò io piazza pulita” “ No, ferma!”.

 

La giovane stava per lanciare un devastante attacco magico a base di fuoco che avrebbe fatto un'immane strage, venendo però fermata da un fenomeno insolito: una calda e piacevole onda d'energia capace di dissipare la densissima Mako e con essa la furia dei Demoni, i quali tornarono nel loro normale stato mentale.

I due ragazzi restarono senza parole, chiunque fosse stato a fare una cosa del genere possedeva delle capacità più che eccezionali.

 

“ Non so chi sia il responsabile, ma lo dovrò ringraziare. Adesso sarà più facile trovare papà ed anche la mamma” commentò Cecil notando l'assenza di Lockhart, “ Lo voglio vedere con i miei occhi” “ Chi?” “ Secondo te genio?” “ Non è il momento” “ Non puoi fermarmi” disse rapidamente la strega dirigendosi a tutta velocità verso l'incredibile forza che aveva percepito poco prima. Sebbene l'amico non avrebbe voluto la seguì, temendo che l'impulsività della prima la cacciasse in qualche guaio.

 

Il duo in pochi minuti si imbatté in un piccolo gruppo i cui componenti erano loro sconosciuti. L'erede di Tifa si soffermò subito sull'uomo, in particolare sui suoi occhi, macchiati di Mako proprio come quelli del padre. Ciò significava che anche lui era un Ex Soldier, scoperta incredibile visto che credeva che nessuno, oltre a Zack, fosse rimasto.

Mentre stava riflettendo sulle possibili implicazioni, lo sguardo gli cadde sulla ragazza con i capelli più corti. Non appena la vide ebbe un colpo di fulmine. Era così bella ed elegante, per non parlare del suo buonissimo profumo che arrivava fino a lui. A sua insaputa Paine stava vivendo le stesse emozioni, infatti così come l'amico credeva di essersi imbattuta in un angelo caduto per sbaglio dal cielo.

 

“ Non sono dei membri dei Demoni, vero Lorraine?” chiese Mike notando la strana coppia che stava fissando la sorella, “ No, non l'ho mai visti” “ Allora possiamo ignorali” intervenne l'agente decisamente irritata dall'essere osservata in quel modo, “ Ma sorellona potrebbero sapere dove si trova la zia, la stirpe di Lorraine non ci dirà mai niente” “ Non hai tutti i torti Michael...E va bene”.

 

Non volendo perdere altro tempo la piccola Cetra raggiunse in un lampo il duo il quale trasalì un attimo quando notò che l'oggetto del loro desiderio si era avvicinando.

“ Ehi, ho una domanda da farvi: avete per caso visto una donna con lunghi capelli neri, occhi rossi ed un fisico molto atletico? Se può essere d'aiuto è una maestra nelle arti marziali”.

 

Cecil fece un'espressione perplessa, la descrizione fatta dalla splendida fanciulla era sospettosamente simile a quella di sua madre.

“ Allora?” chiese spazientita Yuna, “ Come si chiama?” “ Tifa, Tifa Lockhart. Dovresti conoscerla, è famosa per i suoi locali di successo” “ Come fai a conoscerla?” “ E' mia zia, ma adesso dimmi se sai dove si trova o no” “ Tua zia? Non ci credo, stai mentendo”.

 

La discendente degli Antichi stava per rispondergli a tono quando, notando lo sconcerto nello sguardo del ragazzo, intuì perché era tanto dubbioso.

“ Sei suo figlio non è vero?” “ Sì, ma tu chi sei?” “ E' una lunga e delicata storia” “ Raccontamela” “ Non posso” “ Perché?” “ Perché Tifa è in pericolo” “ In pericolo!?” “ Sì, dobbiamo raggiungerla subito è importante” “ ...”.

Cecil non parlò, troppi erano i pensieri che affollavano la sua mente. Stentava a credere a quella meravigliosa ragazza, quello che aveva detto era assurdo, però la sincera preoccupazione che vide nei suoi occhi lo fece dubitare.

 

Lo strano silenzio caduto tra i giovani venne bruscamente meno da un lamento di dolore di Strife, il quale si era portato una mano alla dolorante testa.

“ Tesoro stai male?” “ No Aerith, è stato solo un momen...” il biondo fu interrotto da una nuova e più forte fitta alla tempia a cui seguì un qualcosa che non avrebbe mai più voluto provare.

Udì la voce di Sephiroth sostenere con sicurezza: “ Calma Cloud, non c'è nulla di cui avere paura...L'unione con nostra madre è ormai prossima”.

 

“ Non di nuovo...” mugugnò l'Ex Soldier prima di cadere a terra privo di sensi, suscitando profondo timore nella moglie e nei figli.

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Capitolo 40
*** Una sospetta ritirata ***


Una sospetta ritirata

 

“ Papà!” esclamarono Yuna e Michael correndo dal genitore steso a terra. Il modo in cui era collassato li preoccupò terribilmente, temevano che avesse avuto un malore a causa di quella densa cappa di Mako dissipata da poco. Per fortuna lì c'era Aerith, la quale conosceva bene cosa era capitato al marito.

 

“ State tranquilli, si riprenderà presto” “ Sicura mamma?” “ Certo Micky” “ Meno male, ma cosa gli è capitato?” “ E' complicato, ve lo dirò dopo. Ora dovete raggiungere Tifa, ho un brutto presentimento” “ Non possiamo lasciarvi da soli, è troppo rischioso” intervenne agitata l'agente, “ Penserò io a guardare loro le spalle” “ Lorraine...” “ Non ti fidi di me?” “ Certo che mi fido” “ Allora vai” “ Grazie” si limitò a dire l'erede dei Cetra scambiando uno sguardo d'intensa con il membro dei Demoni.

 

I fratelli stavano per continuare la ricerca dell'abile combattente marziale, ma vennero fermati da Paine che, prestando attenzione solo all'affascinante ragazza, affermò con sicurezza: “ So dove si trova Tifa” “ Perché non l'hai detto subito?” chiese decisamente irritata Yunie, “ Che caratterino, mi piaci sempre di più e senti come profumi di buono...Non mi allontanerai mai da te” “ Finiscila con queste scemenze e dimmi la sua posizione” “ Come sei calda, bollente direi” “ Parla, ora!” insistette la figlia di Strife fissando l'interlocutrice con sguardo torvo, “ Ok, ok, non è lontana da qui. Vieni, ti ci porto” “ Fai prima a dirmelo, dubito che tu possa reggere il mio passo” “ Dico di sì bellezza” concluse la maga scattando rapidamente verso Nord, venendo immediatamente raggiunta dall'altra giovane troppo preoccupata per la zia da dare peso alle parole dalla prima.

Le due vennero naturalmente seguite da Mike e Cecil, sebbene il secondo fosse ancora perplesso e confuso dalle dichiarazioni di Yuna.

 

Paine aveva ragione, Lockhart non era distante da loro ed infatti arrivarono da lei in un paio di minuti. L'agente si accorse subito della presenza dell'angelo della morte, la sua energia malvagia era troppo unica da poter essere confusa. Notando altresì che la donna in carriera era stesa al suolo completamente inerme, decise di mettere alla prova il proprio addestramento: si concentrò sulla rabbia che covava nel cuore controbilanciandola all'amore che provava verso la sua famiglia, riuscendo così a liberare una parte del potere del Caos senza perdere il controllo su di sé.

In questo particolare stato il corpo non subì cambiamenti degni di nota se non per il tipico bagliore dell'occhio verde e la presenza di quella strana energia color sabbia che divampava dagli arti.

 

“ Stai buona qui, presto tornerò” affermò il villain guardando con un ghigno malvagio Tifa, “ Sephiroth!” urlò dall'alto Yuna mentre si scagliava contro l'odiato nemico. L'impatto tra i suoi pugnali e la katana del Leggendario Soldier fu tale da frantumare lo scoglio ed aprire una voragine tra le acque sottostanti. Lockhart, ancora paralizzata, non avrebbe avuto modo di attutire l'inevitabile caduta, fortunatamente fu il nipote a prenderla in tempo ed a portarla al sicuro a riva.

 

“ Mamma, come stai?” chiese spaventato Cecil, il quale allo stesso tempo era sorpreso della velocità di reazione dell'ex dirigente, “ Bene, solo che non posso muovermi” “ Come mai?” “ Colpa di una trappola gravitazione, Sephiorth ne sa una più del Diavolo” rispose Mike stupito ancora una volta dalle infinite capacità della nemesi del padre, “ Cosa sarebbe?” domandò il figlio della mora, “ Niente di grave, inibisce le funzioni muscolari per qualche minuto” “ Quindi starà bene?” “ Sì, tornerà come nuova” “ Meno male” “ Mi spiace zia, ma non posso liberarti prima” “ Va bene così Micky, la colpa è sola mia per essere caduta in un tranello tanto banale”.

 

Il sollievo di Cecil venne presto sostituito dalla consapevolezza che la madre gli aveva effettivamente nascosto qualcosa di importante. Da come aveva parlato con Michael era evidente che non solo lo conoscesse, ma che gli volesse bene. Era molto probabilmente suo nipote così come lo era Yuna, però perché gli aveva nascosto una cosa del genere?

 

Intanto l'agente aveva ingaggiato l'essere malvagio in un'aspra lotta i cui effetti si riversarono persino sul mare, le cui acque venivano costantemente tenute lontane dal fondale.

“ Mi stupisci, sei stata capace di gestire tanto potere in così poco tempo...Alla fine quel folle di Hojo ci aveva visto giusto, l'unione tra una Cetra ed un Soldier ha dato alla luce una creatura straordinaria” “ Sembra che tu stia parlando di cavie da laboratorio e lo odio” “ Brava, odia con tutta te stessa, ti servirà per rendere la partita finale interessante” affermò il villain prendendo velocemente quota, “ Che fai scappi?” “ Non essere ridicola. Semplicemente non è ancora giunto il momento del nostro scontro, ma non temere quel giorno è molto vicino” detto ciò il bianco cavaliere scomparve tra le nuvole.

 

Con la sua assenza la forza del mare si impose su quella della ragazza costringendola a correre via prima di essere inghiottita dalla onde. Però, appena prima di uscire, vide Zack che si trascinava a fatica. Le ferite che aveva gli avrebbero sicuramente impedito di nuotare, perciò la discendente degli Antichi non ebbe altra scelta se non quella di portarlo con sé.

Raggiunta la riva, lanciò poco delicatamente il migliore amico del padre verso Cecil.

 

“ Grazie Yuna...mi hai salvato la vita” commentò Fair tra qualche colpo di tosse dovuto all'acqua ingerita, “ Non l'ho fatto per te, ma per la zia” replicò freddamente la ragazza che non aveva mai digerito il modo con cui l'Ex Soldier aveva fatto soffrire la zia Yuffie. Sapeva che erano in due ad aver “tradito” la Wutai, ma aveva sempre ritenuto l'unico responsabile il moro e mai l'adorata Tifa.

 

Molto presto non sarebbe stata l'unica a provare del risentimento verso qualcuno dei presenti: Cecil stava per pretendere delle spiegazioni e la verità avrebbe rischiato di compromettere il rapporto con i suoi genitori.

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Capitolo 41
*** Ritorno a Lily ***


Ritorno a Lily

 

“ Yuna sei stata eccezionale, ormai sai gestire il tuo potere anche in battaglia” si congratulò l'ex dirigente orgoglioso della sua formidabile sorellona, “ Ti sbagli, l'ho gestito a mala pena. Se lo scontro fosse durato ancora un po' avrei perso il controllo...Cavolo, quando vedo quegli occhi freddi e quel sorriso arrogante la rabbia e l'odio mi assalgono in modo incontrollabile” “ Sono sicuro che questa esperienza ti aiuterà nel controllo delle emozioni, ce la farai ad usare alla perfezione il Caos, stanne sicura” “ Grazie Michael”.

“ Di cosa state parlando?” chiese Lockhart incuriosita, la quale era finalmente tornata a muoversi liberamente, “ Non ci siamo allontanati da Neo Midgar da soli per fare una gita in famiglia, la mamma voleva che scoprissimo ciò che ho dentro” “ Lo sapevo che Aerith aveva in mente qualcosa...Però Yunie, a che ti riferisci con ciò che hai dentro?”.

 

Allora l'agente spiegò tutto alla zia e quest'ultima restò comprensibilmente senza parole. L'unica cosa che le venne in mente fu quella di abbracciare la nipote dicendole che se mai avesse avuto bisogno di una mano con la faccenda del Caos ci sarebbe stata.

Se la discendente dei Cetra fu molto felice nel sentire di nuovo sia il calore che il supporto dell'abile combattente marziale, Cecil sentì una strana sensazione di inquietudine che presto lo portò ad interrompere il magico momento tra le due.

 

“ Quindi è vero...hai dei nipoti. Perché non me l'hai detto?” chiese il ragazzo rivolgendosi alla mora la quale, capendo che ormai sarebbe stato inutile tacere, decise di dirgli tutta la verità che corrispondeva alla versione ipotizzata dall'amante dei fiori.

Apprenderla causò un profondo moto di rabbia nel giovane, il quale non esitò ad affermare a denti stretti: “ Non avresti dovuto tenermi nascosto, non ne avevi il diritto” “ L'abbiamo fatto per proteggerti, per evitare che fossi coinvolto in qualcosa di brutto” intervenne Fair, “ Eppure ci sono finito lo stesso papà! Siete stati egoisti, avete pensato solo a ciò che volevate voi e non a quello che volevo” “ Bada bene a quello che dici, Tifa è”.

Lo slancio di Yuna venne fermato dalla zia la quale scosse la testa: “ Lascialo fare” “ Ma zia tu” “ E' normale che reagisca così, ha bisogno di tempo per metabolizzare” “ Se insisti...”.

Capendo che al momento non si poteva fare nulla per Cecil e Tifa, Mike sostenne: “ Sorellona torniamo indietro, sono preoccupato per papà” “ Hai ragione, andiamo” “ Aspettate un attimo, chi sarebbe papà?” esordì Zack confuso, “ Cloud” “ Cosa!? E' tornato!?” “ Sì” “ Come?” “ Sono stata io a riportarlo alla mamma. Loro due sì che sanno cosa sia l'amore” concluse con una frecciatina l'erede degli Antichi primi di scattare in direzione della madre.

 

Intanto Aerith aveva appoggiato la testa del marito sulle propria ginocchia così da poterlo accarezzare dolcemente, sapendo perfettamente che ciò di cui aveva bisogno per riprendersi consisteva nella serenità e lei era la persona perfetta per quello.

Lorraine, intuendo una possibile causa del malore di Strife, disse alla donna: “ Forse è stata colpa della Mako, so che i Soldier sono più soggetti ai suoi effetti negativi” “ Possibile, ma credo sia opera di Sephiroth. A lui piace torturarlo psicologicamente” “ E' terribile” “ Lo è, ma il nostro nemico non si fa alcuno scrupolo” “ Me ne sono accorta...Quindi conosci un modo per farlo stare meglio?” “ Di solito basta la mia presenza a calmarlo” rispose la fioraia poggiando uno sguardo colmo d'amore verso l'anima gemella.

Osservandolo il membro dei Demoni non poté fare a meno di commentare con un pizzico di invidia: “ Vorrei che anche io ed il Senpai avessimo questo tipo di legame” “ Me lo avete” “ Dici?” “ Sicuro, pensa solo a quanto hai fatto per lui. Sei letteralmente tornata nel tuo Inferno solo per aiutarlo con Tifa e stai certa che anche Micky è pronto a tutto per di renderti felice” “ Quindi staremo insieme per sempre proprio come te e Cloud?” “ Dipende solo da voi” “ Capisco...” concluse la ragazza con un sorriso derivante dalla ritrovata sicurezza nella specialità del rapporto con Michael.

 

Da lì a poco l'Ex Soldier si riprese e fortunatamente non riscontrò alcun effetto collaterale, sebbene il risentire Sephiroth nella testa gli fece alzare ulteriormente la guardia.

Trascorsi un paio di minuti il secondo gruppo si unì alla Cetra e, scambiati dei calorosi saluti e fatta la conoscenza dei nuovi arrivati, decisero di partire alla volta di Lily.

 

Il viaggio si dimostrò alquanto particolare: se nella famiglia Strife si respirava un'atmosfera rilassata e serena nonostante l'incombente pericolo, in quella Fiar la situazione era diametralmente opposta. Cecil, infuriato come non mai, rivolgeva a stento la parola ai genitori e nei rari momenti in cui lo faceva aveva sempre un tono iroso ed astioso.

Gli unici momenti in cui il suo atteggiamento tornava normale era quando tentava di chiacchierare con Yuna, la quale però gli dava poca confidenza in quanto concentrata sul suo addestramento e sulla volontà di stare con i propri cari.

Non era l'unico che avrebbe voluto entrare nelle grazie della bellissima fanciulla, anche Paine era intenzionata a conquistarla. A differenza dell'amico che si comportò come un perfetto gentleman, adottò un approccio molto piccante, ricco di doppi sensi ed allusioni sessuali, ma nemmeno lei ottenne alcuna apprezzare reazione dall'erede degli Antichi. Però non si diede per vinta, anzi le sfide le piacevano terribilmente.

 

Con qualche piccola difficoltà, dovuta all'attacco di varie belve, gli eroi raggiunsero Lily un giorno prima della scadenza data da Jack.

Questa città avrebbe rievocato molti ricordi a Cloud, Aerith e Tifa, piacevoli per i primi, agrodolci per l'ultima.

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Capitolo 42
*** Dal passato ***


Dal passato

 

Sebbene Jack avesse ricostruito diversamente da come era un tempo la capitale di Vivi, dandogli un tono meno sfarzoso e più mistico grazie all'architettura degli edifici molti simili a quelli elfici, Cloud, Aerith e Tifa vennero travolti dai ricordi.

Sembrava solo ieri quando l'avevano raggiunta dopo mesi di infruttuosa caccia a Sephiroth. All'epoca gli amanti del Destino erano solamente compagni d'avventura che dovevano ancora capire quanto importanti fossero l'uno per l'altro, mentre l'artista marziale stava soffrendo nel vedere come il suo amico d'infanzia si stava avvicinando sempre di più alla Cetra e non a lei, emozione che non le permise di guardarsi intorno e capire che c'era qualcun altro per lei.

 

Mentre avanzavano verso il castello del re, la fioraia sorrise.

“ L'ultima volta che siamo andati in un posto del genere eravamo al nostro primo appuntamento” commentò la donna stringendosi al braccio del marito, il quale rispose “ Tecnicamente quella era solo una copertura, avevamo una missione da compiere” “ Vero, ma non puoi negare che ci siamo davvero goduti la passeggiata fino al galà” “ Non posso negarlo” “ Eri vestito in un modo così carino” “ Niente se paragonato a te, eri fantastica” “ Peccato che non facciano per me abiti tanto aderenti, mi sento troppo legata al loro interno. Però quella volta la mia sofferenza è stata ripagata dalla tua faccia” “ Quale faccia?” “ Non fare il finto tonto, sei rimasto talmente incantato da me da rimanere a bocca aperta” “...” “ Che c'è? Credevi che non me ne fossi accorta? Sappi però che mi ha fatto piacere” concluse la Cetra facendo un furbo occhiolino.

 

Il discorso del duo non fece altro che incupire maggiormente Lockhart e non solo perché venne assalita nuovamente dalla rassegnazione provata nel vedere il suo adorato biondo attratto in un modo irresistibile dall'Antica, ma soprattutto dal ricordo di Liam.

Come avrebbe voluto che ci fosse, con lui giro tutto sarebbe andato diversamente. Se ne era andato troppo presto e proprio quando stava iniziando a sentire qualcosa di diverso nei suoi confronti. Era stato il Leggendario Soldier a portarglielo via così come Cloud qualche anno dopo ed esattamente perciò, per non sentirsi più così in frantumi, aveva voluto proteggere suo figlio.

Forse aveva ragione lui, la sua era una scelta egoistica ma non la rinnegava. L'unica cosa che rimpiangeva era quella di non essere riuscita a tenerlo lontano dal suo passato.

 

Il turbamento interiore della donna in carriera venne solamente notato da Lorraine, sensibile nell'avvertire la negatività altrui, in quanto tutti gli altri avevano la testa da un'altra parte: la coppia sposata continuava a rievocare i ricordi mentre i figli li ascoltavano interessati. Cecil e Paine invece discutevano a bassa voce sul concetto di seduzione e Fair era distratto dalle belle ragazze che incontrava lungo la strada.

Sebbene fosse stata l'unica, il Membro dei Demoni non se la sentì di affrontare la mora, non conoscendola bene temeva che non le avrebbe mai parlato. Perciò decise di riferire tutto all'amato quando avrebbe avuto un momento così ci avrebbe pensato lui, scelta dalla quale traspariva la persistente mancanza di fiducia verso il prossimo che nutriva ancora.

 

A pochi metri dalla destinazione il gruppo venne accolto cordialmente da una guarnigione di uomini che, sotto ordine del loro capo, li condussero presso Jack.

Il paladino non era cambiato nel tempo, per la sua longevità qualche decina di anni non era nulla, nemmeno sotto l'ottica comportamentale. Infatti non appena rincontrò Strife si inginocchiò davanti a lui, gesto impensabile per un re, sostenendo con tono colpevole: “ Cloud perdonami, non sono stato capace di mantenere la mia promessa di difendere Aerith” “ Di cosa stai parlando? Io sono qui, viva e vegeta” “ Solo fisicamente, il tuo spirito è a pezzi ed i mali dell'anima sono peggiori della morte stessa. Ho fallito con te come ho fallito con tua madre” “ Non sono in frantumi, non più” rispose l'Antica guadando l'amato per poi aggiungere “ Non devi sentirti in colpa, non hai fatto niente di male” “ Ha ragione, non è una tua responsabilità ciò che è successo” aggiunse l'Ex Soldier dando al vecchio compagno di viaggio una mano per rialzarsi.

 

“ Il mio giuramento non è stato comunque rispettato, ma presto cancellerò l'onta di disonore” affermò convinto Jack, “ Non strafare però, la tua incolumità è più importante” “ Curioso” “ Cosa?” “ Mi hai detto le stesse parole di tua madre, sai le somigli sempre di più. Ifalna sarebbe davvero orgogliosa di te” “ Ifalna!? Allora sei tu!” esclamò Sojiro, appena entrato nella stanza, correndo dalla Cetra ed afferrandole le mani.

Strife lo fulminò immediatamente con lo sguardo, ma non fece altro venendo persuaso da Yuna la quale gli sussurrò che quello era un uomo buono che l'aveva aiutata quando era finita nei guai.

 

“ Conoscevi mia madre?” domandò un po' confusa l'amante dei fiori, “ Certo, era la fidanzata del mio fratello maggiore” “ Quindi sei mio zio?” “ Sì, mi dispiace tanto...Se solo avessi saputo che tu eri sopravvissuta ti avrei cercata fino in capo al mondo. Quelli della Shinra sono stati bravi a rendere credibile la tua morte” “ Va bene così” “ No invece, chissà quanto avrai sofferto per colpa di quei mostri. Se fossi stato più perseverante...” “ Non nego di essere stata male, molto male, però tutti quegli orrori mi hanno portato a conoscere delle persone meravigliose e gli amori della mia vita” “ Parli di quel tizio biondo che sembra che voglia uccidermi?” “ Sì, lui è mio marito Cloud, ma parlavo anche dei miei bambini, Yuna e Michael” “ Hai degli eredi!? Che bella notizia, voglio sapere tutto su di voi ma prima dovresti darmi una mano con mio figlio ed i suoi amici” “ Ren è nei guai?” domandò Yunie preoccupata per quello che ormai considerava un amico, “ Sì, è stato sconfitto in battaglia insieme ai suoi compagni e” “ Ha riportato ferite gravi?” “ E' più complicato di così, vi faccio vedere”.

 

Il proprietario del Leblanc, in un misto di emozioni, condusse il gruppo dal suo protetto sperando che Aerith potesse aiutare Joker e gli altri ladri Fantasma a guarire, impresa che avrebbe necessitato di misure davvero straordinarie.

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Capitolo 43
*** Un necessario aiuto ***


Un necessario aiuto

 

Sojiro portò Aerith e gli altri in un'ampia camera da letto nella quale giacevano i Ladri Fantasma, sui cui vegliavano Futaba e la ragazza dai capelli rosso fuoco.

Le ferite fisiche della banda erano praticamente guarite, il problema risiedeva nella loro mente che infatti emetteva dei segnali estremamente tenui, dando l'impressione di essere in procinto di spegnersi.

 

" Sono in questo stato da quando sono arrivati qui. E' come se fossero in una specie di coma, però i dottori di qui hanno detto che la loro situazione è molto più grave...Se non si risveglieranno nelle prossime quarantotto ore sarà la fine. Ti prego Aerith, aiutali” sostenne il proprietario del Leblanc preoccupato come non mai, “ Vedrò cosa posso fare”.

 

La Cetra si limitò ad osservare i malati, intuendo rapidamente quale fosse la causa che impediva ai giovani di riprendersi, ma non disse nulla chiamando invece la figlia alla quale chiese di darle una mano. Quest'ultima, volendo sdebitarsi con Ren, fece tutto ciò che era in suo potere per assistere la madre al meglio delle sue possibilità

.

Dopo averle dato qualche momento la Cetra le domandò: “ Cosa senti?” “ Il loro corpo è sano, ma lo spirito no. E' a pezzi sia metaforicamente che materialmente” “ Cosa significa?” chiese l'uomo anziano con poca delicatezza dovuta all'agitazione, atteggiamento che gli fece guadagnare un'occhiataccia da Cloud e consorte, “ Sono stati annientati spiritualmente sia per il divario col loro nemico sia da una tecnica concreta. Solo Sephiroth ne potrebbe essere capace” “ Per caso è un tipo alto con lunghi capelli bianchi ed una katana?” intervenne l'ultima ladra, “ Esatto. Aspetta, ma tu sei Sumire Yoshizawa, la ginnasta olimpionica?” “ In persona, sono onorata che la mia fama sia arrivata fin qui” “ Possiamo rimandare i convenevoli e trovare un modo per salvarli?” “ Non sarà tanto facile Sojiro...In casi come questi l'unica cosa che potrebbe compiere un miracolo è la forza di volontà, ma la loro non c'è più e poi c'è un problema più grande...” “ Quale?” “ L'anima...è bloccata in loop tra il tornare nel corpo e ricongiungersi col Pianeta”.

 

L'uomo anziano, solitamente gentile, iniziò a inveire contro l'agente, sostenendo che le sue dichiarazioni fossero senza senso e che una ragazzina della sua età non poteva capire niente di queste cose. Yuna non se la prese capendo bene il suo stato d'animo, meno comprensivo si dimostrò il padre che mal sopportava sentire qualcuno dire certe cose alla figlia. Tuttavia, prima che tutto degenerasse, l'Antica presa la parola: “ Quello che ha detto Yunie corrisponde alla realtà, Sephiorth è stato furbo nella sua perfidia: li ha attaccati nello spirito e non solo nel corpo, così, pur non eliminandoli, si è assicurato che non fossero più una minaccia. Però non capisco come ci sia riuscito...” “ Avrà sfruttato i Memento” esordì Sumire, “ Cosa sono?” “ Una specie di luogo metafisico, culla della coscienza collettiva” “ Coscienza collettiva...potresti avere ragione” “ Potrebbe anche essere collegato al fenomeno che ha colpito il mio luogo di nascita?” domandò un'intuitiva Lorraine, “ Forse, dovremmo andarci per averne la certezza” rispose la fioraia pensierosa, “ Posso controllare” “ Meglio di no Sumire, se ci fosse ancora Sephiroth sarebbe game over” affermò una triste Oracle.

 

“ Se avete davvero ragione, cosa possiamo fare?” “ Purtroppo niente Sojiro” “ Non ci credo, tu sei la figlia Ifalna, ci deve essere qualcosa che puoi fare” “ Mi dispiace davvero, ma ho già visto casi del genere e non c'è ritorno” “ No, non può essere” “ Sojiro...”.

“ Non ci resta altra scelta, dobbiamo affidarci a loro” intervenne Jack, “ Chi?” domandò con un barlume di speranza il maestro del curry, “ Loro”. In quel momento entrarono nella stanza Angel ed i suoi colleghi, spingendo Mike e la sorella a mettersi in guardia.

 

“ Tranquilli, non siamo più vostri nemici” disse Nosferato tremando alla sola vista dell'agente speciale, “ E dovremmo credervi? Non fateci ridere, voi avete voluto il ritorno di Jenova” affermò irritata Yuna, “ Solo perché siamo stati ingannati da Victor...A proposito di lui, ce ne siamo liberati” spiegò Veritas con un sorriso, “ Ma davvero?” “ Sì fiamme blu, chiedilo alla polizia di Midgar, dovrebbero avere il suo corpo privo di vita” “ L'avete ucciso?” interrogò Lorraine, “ Certo, non ci avrebbe dovuti ingannare” “ Questo non ci spinge a fidarci di voi” sostennero in coro coloro che avevano avuto a che fare con quei nemici.

 

“ Basta discutere! Se hanno un metodo per aiutare mio figlio voglio ascoltarli” “ L'età porta saggezza, è proprio vero” “ Basta giocare Veritas e digli cosa possiamo fare” “ Va bene Angel, non ti scaldare. Dovete sapere che le nostre abilità unite possono dar vita ad un rituale in grado di strappare l'anima di un essere vivente da un'altra dimensione o dal flusso vitale del Pianeta purché non si sia ancora unita a quest'ultimo. Originariamente dovevamo usarlo per Jenova, ma viste le circostanze possiamo farlo per i Ladri Fantasma” “ Scommetto che non lo farete per emendare i vostri peccati” “ Quando non sei arrabbiata sei molto sveglia Yuna, dovresti essere sempre così. Ad una vera signora non si addicono certi comportamenti” “ Perché i tuoi...” “ Cosa vuoi insinuare?” “ Non è ovvio, tu manipoli gli altri sfruttando le loro paure più profonde come un'infida serpe” “ Mi stai facendo un sacco di complimenti, grazie cara” “ Tsk!” “ Allora qual è il vostro prezzo?” “ Facile fiamme blu, l'amnistia. Vogliamo che la nostra fedina venga ripulita e che ci lasciate vivere in pace”.

 

La richiesta del trio non era da prendere alla leggera, le malefatte condotte sotto il controllo di Victor erano atroci, specialmente quelle di Nosferato, però non sembrava esserci altra possibilità per salvare Ren ed i suoi.

Quindi Jack decise di accettare, ma ad una condizione: “ Va bene, però dovrete darci una mano contro Sephiroth” “ Volentieri!” esclamò Angel desideroso di vendetta dopo non essere riuscito a muovere un muscolo nel suo primo incontro con il Leggendario Soldier, “ Abbiamo un accordo, sappiate solo che se dovreste fare dei brutti scherzi vi giustizierò sul posto” “ Non c'è pericolo re Jack, al momento vogliamo solo iniziare da zero una nuova vita” concluse Veritas con un tono che sembrava essere davvero sincero.

 

Aerith dal canto suo non era contenta e non per l'alleanza in sé: quei tre avevano ceduto al fascino di un Essere Superiore e questo era un pericoloso punto debole che Sephiroth avrebbe potuto usare per ingannarli o peggio ancora per sfruttarli come delle pedine. Perciò durante la battaglia finale sarebbe stata molto attenta al loro comportamento, tenendosi pronta a metterli fuori gioco al minimo segno di stranezza.

 

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Capitolo 44
*** Tornare indietro ***


Tornare indietro

 

I tre vecchi nemici degli eroi fecero allontanare tutti in quanto il rituale che dovevano realizzare richiedeva il lancio di una potente illusione la quale avrebbe rischiato di minare la psiche di Cloud e degli altri. L'unico che decise di restare per accettarsi che nessuno facesse dei colpi bassi fu Michael in quanto perfettamente in grado di gestire le proprie emozioni anche in una situazione del genere. Naturalmente Lorraine e Yuna, per nulla entusiaste dall'idea di lasciarlo solo, gli fecero numerose raccomandazioni tra le quali quella di andarsene immediatamente in caso di serio pericolo. Il ragazzo apprezzò il gesto, ma di certo non avrebbe abbandonato mai degli indifesi, bensì avrebbe combattuto per loro.

 

“ Questa è la tua ultima occasione per tirarti indietro fiamme blu, se non lo fai adesso dovrai aspettare la conclusione del processo” sostenne un'insolita premurosa Veritas, “ Non ci saranno problemi, sono già riuscito a contrastare le tue abilità in passato, quindi dovrei reggere anche a questo” “ Come vuoi, ma non dirmi che non ti ho avvertito” detto ciò la donna congiunse le mani davanti a sé iniziando il rituale.

In quell'istante l'ex dirigente si accorse di come l'energia del trio ingannato da Victor incrementò esponenzialmente, mantenendosi però su una frequenza unitaria. Equilibrio che permise alla donna di compiere il primo step: lanciare una tecnica illusoria talmente potente da modificare ed isolare la stanza in cui si trovava dal Mondo reale.

 

“ Incredibile” sussurrò Mike sinceramente colpito da quello che stava vedendo: l'ambiente era avvolto da un densissimo flusso molto simile a quello del Pianeta, il quale presto si raggruppò sopra i Ladri formando delle piccole sfere.

A quel punto intervenne Nosferato che, sfruttando le sue peculiarità, fece sbucare proprio da quei globi degli enormi ami, i quali penzolavano pericolosamente sopra i giovani.

“ A cosa servono?” chiese l'erede dei Cetra, “ A ripescare il loro spirito e costringerlo a tornare nei loro corpi” rispose l'alleato, “ Inquietante...Come fai a trovarli?” “ A quello penserò io” esordì Angel mentre usava gli innesti per generare delle ali bianche; da queste strappo delle piume che inserì all'interno della simpatica banda di criminali.

 

“ Non gli starai facendo male?” “ Michael ti sei scordato che siamo in un'illusione? Tutto ciò che vedi non può ferirli fisicamente perché non sta davvero accadendo, il rituale agisce solamente sulla loro psiche e sullo spirito” “ Giusto, sembra tutto così vero che l'avevo quasi dimenticato” “ Per questo Veritas ti aveva detto di andartene” “ Adesso sto bene...Vediamo se ho capito come funziona questo processo: Veritas crea un'area che permette di entrare in contatto con le anime, Nosferato ha il compito di recuperarle mentre tu le rintracci” “ Ti manca solo un passaggio” “ Cioè?” “ Io servo anche per mantenere la nostra forza bilanciata, basterebbe un minimo squilibrio e nulla di tutto questo accadrebbe” “ Non posso negare che sia affascinante, spero solo che sia altrettanto efficace” “ Non falliremo” concluse l'Innestato tornando a concentrarsi sulla ricerca dei bersagli.

 

Nel frattempo Ren e gli altri erano rimasti per tutto questo tempo al cospetto di Igor e del loro più grande nemico, il Dio del Controllo. I due avevano stretto una momentanea alleanza per conferire ai Ladri Fantasma il potere necessario per resistere a Sephiroth poiché se il Leggendario Soldier avesse portato a termine il suo piano per loro sarebbe stata la fine.

L'assimilazione di tale energia richiese diverso tempo ed ebbe l'effetto collaterale di aumentare i danni spirituali inflitti del bianco cavaliere, ma era un rischio calcolato ed indispensabile. Infatti i due, essendo entità superiori, avevano anticipato il rituale che avrebbe salvato i loro protetti ed erano sicuri della sua riuscita.

 

Nell'esatto momento in cui il processo di assorbimento energetico terminò, i ragazzi vennero presi da un arpione e trascinati via. Prima però di scomparire Joker sentì la sua guida avvertirlo: “ Ciò che vi abbiamo dato è potente, ma vi costerà le Persona. Mi spiace, però non c'era altra soluzione”.

 

Michael vide alcuni fuochi fatui immergersi nel corpo degli amici della sorella. Quando l'ultimo si riunì al corpo di Ann tutto tornò normale.

“ Ce l'avete fatta?” “ Certo” sostenne un'affaticata Veritas, “ Siete stati davvero veloci” “ Ti sbagli, ci abbiamo messo tutta la giornata. Ti è sembrato che sia passato poco perché lì il tempo scorre diversamente” spiegò Nosferato, “ Saranno tutti preoccupati, meglio avvertirli. Un'ultima cosa, quando si risveglieranno?” “ Non lo so con precisione, ma presto” sostenne Angel, aggiungendo “ Abbiamo adempiuto a parte della nostra obbligazione e mostrato la nostra buona fede, spero che voi facciate lo stesso” “ Non temere, Jack è un uomo di parola. Se vi ha promesso l'amnistia ve la concederà” “ Lo spero...Veritas, Nosferato andiamo a riposare, ho come l'impressione che la battaglia finale sia alle porte” disse quasi profeticamente l'Innestato il quale aveva sentito un qualcosa di insolito durante il rituale. Non era legato ai Ladri Fantasma, ma alla materia nera: aveva distintamente sentito quella stessa energia diffondersi sempre di più  ed aveva imparato che ciò non era affatto un buon segno.

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Capitolo 45
*** Momenti da custodire ***


Momenti da custodire

 

La buona novella portata da Michael tranquillizzò gli alleati, specialmente Sojoro e le due Ladre Fantasma che decisero di vegliare suoi loro amici fino al momento del tanto atteso risveglio.

Gli altri invece, essendo calata la notte già da qualche tempo, vennero condotti presso le camere che gentilmente Jack offrì, sapendo perfettamente che un buon riposo è alla base della riuscita di qualsiasi missione o piano.

 

Mentre seguivano un fedele uomo del re che li aveva rapidamente allontanati dal gruppo, Cloud chiese alla moglie con sincera preoccupazione: “ Stai bene?” “ Certo, perché non dovrei tesoro?” “ Non si scopre tutti i giorni di avere uno zio” “ Quello...Sei diventato più perspicace” “ Sarà la tua influenza” “ Poco, ma sicuro” disse la donna con un raggiunte sorriso, “ Quindi non ti ha turbata?” “ Turbata no, stupita sì” “ Immagino, vorrai chiedergli qualcosa su tuo padre e su tua madre” “ Non ce ne è bisogno, li ricordo bene” “ Non è da te rinunciare ad un'opportunità del genere, non ti è piaciuto Sojiro?” “ No, sembra buono e poi ho sentito che ha aiutato Yunie..Semplicemente io ho la mia vita e lui la sua, non può comparire all'improvviso come se niente fosse”.

 

Il biondo notò un'espressione amareggiata nella consorte. Probabilmente doveva ancora metabolizzare il fatto di avere un parente tanto stretto in circolazione, uno che non l'aveva mai cercata.

Volendo rivedere l'allegria sul suo adorabile volto, le prese la mano gentilmente dicendole amorevolmente: “ Non devi fare niente che non vuoi. Se non desideri averlo nella tua vita, va bene così” “ Non lo so ancora, dovrei pensarci su. Adesso però voglio solo stare con te, credi di poter soddisfare questa mia richiesta guardia del corpo?” scherzò la castana. “ Non potevi darmi un incarico più facile” replicò con lo stesso tono il biondo, contento di essere riuscito nel proprio intento.

 

Il suddito del paladino del giglio, dopo aver aperto la porta della stanza da notte, si defilò silenziosamente, lasciando il duo ad ammirare lo spettacolo che si era parato loro davanti. La camera, molto grande e spaziosa, era sulle tonalità rosse e possedeva dei mobili eleganti, delle tende di seta ed un meraviglioso letto matrimoniale ricoperto di petali di rose rosse. C'era altresì un cesto contenente i cibi e le bevande più ricercate di tutta Vivi, vere prelibatezze per il palato. 

 

“ Wow! Jack si è davvero superato” esclamò estasiata la Cetra, “ Credo che questo faccia parte della sua idea di ripulire l'onore” “ Sapevo che ci teneva tanto, ma non pensavo fino a questo punto. Mi sento quasi a disagio qui dentro, è troppo” “ Rifiutarla causerebbe più problemi che altro” “ Hai ragione, Jack si incolperebbe. Vorrà dire che ci sacrificheremo” ammiccò l'Antica, decidendo di mettere in atto un piano elaborato sul momento.

 

Mentre Strife poggiava la pesante Fusion Sword in un angolo, la castana si tolse la giacca rossa ed il profumato vestito rosa pallido, per poi richiamare l'attenzione dell'amato.

“ Tesoro potresti farmi un massaggio? Sono tutta incordata, credo proprio di non avere più l'età per stare in campeggio tutti questi giorni” “ Sicuro, ma dovresti smetterla di dire certe cose, non sei”. L'uomo si bloccò, vedere l'amata senza vestiti dopo tanto tempo gli tolse il fiato. Era bellissima, talmente perfetta da non poter fare a meno di ammirarla ammaliato.

Aerith sorrise lusingata, era davvero  felice di fare quell'effetto sul marito nonostante fosse più matura dalla loro ultima volta.

 

“ Cloud? Ci sei?” “ Sì, sì, scusami” “ Bene, allora vieni” affermò l'amante dei fiori stendendosi di pancia sul morbido letto.

L'Ex Soldier la seguì, potendo così iniziare a massaggiarle la schiena. Di certo non era un esperto del settore, ma sapeva riconoscere quando qualcuno aveva i muscoli tesi e quelli della sua adorata non le erano per niente. Tuttavia non si lamentò, gli piaceva troppo toccarla: la sua pelle era così liscia e vellutata, una vera gioia per le sue mani abituate al ruvido e freddo ferro e poi, se doveva essere sincero, adorava sentirla sciogliersi sotto le sue dite.

 

La fioraia si lasciò trasportare dall'ondata di piacere che stava provando, la quale la portò a rilassarsi sempre di più.

Dopo pochi minuti si sentiva pronta per il passo successivo, ma prima voleva divertirsi ancora un po' perciò chiuse gli occhi fingendo di essersi assopita.

Strife ci mise del tempo ad accorgersene tanto era preso dalla sua opera, ma quando lo fece sorrise con dolcezza, amava vederla con quell'espressione serena.

 

“ Buona notte” le sussurrò prima di avvicinarsi a lei per darle un bacio sulla guancia. All'ultimo istante la donna si voltò facendo in modo che le loro labbra si incontrassero per un momento speciale.

 

“ Cos'è quella faccia? Credevi davvero che mi fossi addormentata?” “ In effetti sarebbe stato uno spreco trascorrere una serata tanto amorevole dormendo” rispose l'uomo portandola supina, “ Non credevo che avremmo avuto la possibilità di ricreare la nostra musica, di essere di nuovo noi...Sono così contenta di essermi sbagliata” affermò la fioraia con occhi colmi di gioia e desiderio, “ Lo sono anch'io” le rispose Strife non esitando a baciarla nuovamente, con una grande passione.

 

Forse per l'incertezza del futuro o per l'infinita lontananza cui erano stati sottoposti, ma gli amanti del Destino condivisero una notte magica, paragonabile a quella di tanti anni prima presso l'avamposto dei Wutai, con però una differenza importante: Cloud non se ne sarebbe andato alle prime luci dell'alba ed Aerith era voleva credere con tutta se stessa che lei e la sua famiglia avrebbero presto avuto il finale che desideravano.

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Capitolo 46
*** Ciò che può opporsi al male ***


Ciò che può opporsi al male 

 

Così come Aerith e Cloud anche i restanti membri del gruppo che avrebbe presto sfidato Sephiroth nella resa dei conti definitiva, vennero accompagnati nelle loro stanze, tutte molto eleganti e signorili sebbene non paragonabili a quella riservata agli amanti del Destino. Tuttavia solo Yuna si coricò immediatamente, sfinita dalla serrate sessioni di allenamento cui si era sottoposta, gli altri invece non riuscivano a prendere sonno per gli innumerevoli pensieri che affollavano le loro menti e presto si ritrovarono a girovagare in quel castello tanto grande da poter facilmente essere confuso con un piccolo villaggio.

 

Tifa incontrò per puro caso Zack che non aveva per nulla digerito il modo con cui la nemesi del migliore amico l'avesse sconfitto ed ancor meno le sue precarie condizioni fisiche.

“ In piedi a quest'ora della notte eh?” domandò retoricamente la mora, “ L'essere un ex Soldier me lo permette, tu invece? Sei sempre stata attenta a riservati un sonno decente” “ Ho la testa troppo impegnata” “ Riguarda Cecil, non è vero?” “ Sì, ormai non mi parla più e se continuerà per sempre così? Non voglio essere come quelle famiglie che si vedono si o no una volta l'anno” “ Non faremo quella fine, tranquilla. Cecil ha solo bisogno di tempo, non dimenticarti che è giovane, non sa ancora come gestire certe cose, ma ce la farà” “ Ci spero, però se la nostra frattura è troppo grande? E se l'avessi ferito al punto da spingerlo ad odiarmi?”.

Vedendo come la donna si stesse facendo prendere dal panico, era sensibilissima quando si parlava del figlio, Fair tentò di rincuorarla dandole un abbraccio e sussurrandole: “ Stai correndo troppo con la fantasia. Cecil ti vuole tanto bene e questo non cambierà mai, non importa quanto si arrabbierà con te”.

 

Questo era esattamente ciò di cui Lockhart aveva bisogno: ascoltare delle parole gentile e sentire un calore famigliare. Infatti presto recuperò la lucidità perduta.

“ Grazie Zack, sappi che lo stesso vale per te” “ Lo so, anche se tiene più a te” “ Non è vero, Cecil ti idolatra” “ Adesso non esageriamo” “ Ma è la realtà”.

 

Nonostante si sentisse meglio la combattente marziale non ruppe il momento, stare tra le braccia dell'Ex Soldier le riportò alla mente quella notte di passione che aveva trascorso con lui.

Sapeva che ciò che aveva fatto non fu dettato da un amore sincero, ma allo stesso non era stata semplicemente una questione fisica, si sentiva legata lui in modo speciale e ciò l'aveva portata a domandarsi di tanto in tanto se avessero preso la scelta giusta a non voler creare una relazione.

 

“ Hai sempre lo stesso lo profumo Tifa” “ E' un male?” “ No, mi piace molto e mi riporta alla mente alcuni ricordi particolari” “ Che coincidenza, ci stavo pensando anch'io” “ Davvero?” “ Sì...Chissà cosa sarebbe accaduto se ci fossimo continuati a vedere” “ Non lo so, ma non sarebbe finita bene” “ Perché?” “ Non sono bravo nelle relazioni, vedi come ho trattato Yuffie” “ Però con Aerith ti sei sempre comportato bene, forse l'avresti anche con me” “ Nessuno può dirlo” “ Potremmo noi”.

 

Colto di sorpresa Fair si allontanò quel tanto che bastava per vedere gli occhi rubino della donna, nei quali non rintracciò alcuna vena scherzosa.

“ Tifa non starai insinuando ciò che penso” “ E se fosse?” “ Non credo che sia una buona idea” “ L'unica cattiva idea è stata quella di convincerci che quella notte sia stata una cosa superficiale quando tutti e due sappiamo che non è così”.

L'uomo non poté negarlo, anche lui sentiva questo legame unico con Tifa, lo dimostra il fatto che era arrivato a tradire la Wutai quando, fino ad allora, le era sempre stato fedele ed innamorato.

 

Dopo averci pensato un po' su Zack sostenne: “ In effetti ormai siamo grandi e vaccinati, nessuno può dirci cosa fare e cosa non” “ Quindi vuoi provarci seriamente?” “ Tentar non nuoce, ma lo faremo sconfitto Sephiroth, I rapporti tra noi e Yuffie sono già tesi, non vorrei che peggiorassero appena prima della battaglia finale” “ Sono d'accordo e se le cose dovessero andare bene lo diremo a tutti” “ Affare fatto”.

I due si guardarono intensamente, provando una piacevole ed eccitante sensazione di elettricità. Il loro rapporto potevano non essere unico quanto quello di Cloud ed Aerith, ma ciò non precludeva la nascita di importanti e profondi sentimenti e soprattutto non sminuiva il loro possibile futuro amore.

 

Se nel frattempo Cecil e Paine stavano discutendo per l'ennesima volta con chi Yuna sarebbe meglio, discorso che non fece altro che inasprire la loro rivalità per conquistare il cuore della bellissima discendente dei Cetra, Mike, dopo qualche ricerca, era finalmente riuscito a trovare Lorraine senza la quale ormai non si sentiva più completo.

La vide su un elegante balcone concentrata ad osservare il firmamento.

 

“ Qui ci sono tante costellazioni, le vuoi conoscere?” le domandò il ragazzo volendo perpetrare una passatempo cui avevano dato vita durante il lungo viaggio, “ Magari un'altra volta” commentò il membro dei Demoni mentre si poggiava sul petto dell'amato, “ Ho capito, vuoi solo stare tranquilla a vedere il cielo notturno. Ti piacciono proprio le stelle e come darti torto, sono meravigliose” “ Lo sono davvero e poi erano l'unica cosa capace di darmi pace” “ Erano?” “ Adesso ci sei tu ed in più di loro mi fa sentire al sicuro” “ Lorraine” “ Senp...Michael sono davvero contenta che tu sia al mio fianco, senza di te non avrei potuto fare nulla di tutto ciò che abbiamo affrontato” “ Lo stesso vale per me, senza di te non avrei capito quanto incredibile sia l'amore” “ L'amore?” “ Certo, cosa credi che io stia solo giocando? Non sono quel genere di persona, sappi che quando sono in un rapporto è perché provo qualcosa di vero” “ Quindi provi un forte affetto per me?” “ No, io sono innamorato di te”.

 

Di fronte a tale dichiarazione la ragazza sentì il cuore battere all'impazzata, sensazione che crebbe ancora di più quando l'ex dirigente le prese delicatamente il volto, ribadendo il proprio concetto con un dolce ed intenso bacio.

 “ Ti amo Lorraine” “ Ti amo tantissimo Senpai” sostenne il membro dei Demoni ormai incapace di controllare le lacrime di gioia.

 

La coppia trascorse il resto della notte insieme, provando una felicità che mai avrebbero nemmeno immaginato.

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Capitolo 47
*** Paure ed incertezze ***


Paure ed incertezze

 

Cloud venne centrato da un potentissimo attacco energetico, capace di scagliarlo violentemente a terra. La testa gli scoppiava ed il corpo stava per soccombere alla fatica, ma nonostante ciò si forzò a rimettersi in piedi, non si sarebbe arreso, non era nel suo stile. Tuttavia ciò che gli si parò davanti annientò completamente il suo spirito battagliero: Aerith giaceva in posizione fetale in mezzo ad una pozza di sangue che cresceva a vista d'occhio.

Col cuore in gola si precipitò da lei. 

 

Non appena la raggiunse la prese tra le braccia, scoprendo purtroppo la presenza di una bruttissima ferita al petto. Tentò di tamponarla come meglio poteva, usando tutte le materie curative in suo possesso, senza alcun successo; quel dannato squarcio non voleva smettere di sanguinare.

 

“ Sprechi tempo ed energie, è troppo tardi per lei” sostenne una donna avvolta da una strana aura violacea che rendeva impossibile guardarne i lineamenti, “ Sta zitta!” “ L'hai già salvata una volta, non puoi farlo di nuovo. E' giunto il momento che si ricongiunga col Pianeta” “ Un'altra parola e ti uccido!” esclamò nuovamente Strife completamente in preda al panico.

La sua paura venne distintamente percepita dall'amata la quale, con le ultime forze che le rimanevano, gli afferrò la mano e sorridendo gli disse: “ Va bene così Cloud...Sono stata felice, non ho rimpianti” “ Non parlare, risparmia le forze” rispose l'eroe ormai incapace di trattenere le lacrime, “ Amore mio..” sussurrò una sempre più debole Cetra accarezzandogli il viso, “ Grazie per aver reso la mia vita degna di essere vissuta...Non essere triste, veglierò sempre su di te e sui nostri bambini...”.

 

In quel momento le mani della castana caddero a peso morto, venendo prese prontamente dall'Ex Soldier al quale sarebbe per sempre rimasta impressa l'immagine della sua adorata accasciata, col vestito sporco e danneggiato. Però, nonostante il dolore che aveva provato prima di andarsene, sulle sue morbide labbra era stampato un sorriso.

 

Il biondo tentò più volte di chiamarla, ma non ottenne alcuna risposta, il che lo gettò nella più profonda disperazione.

“ Aerith, per favore...svegliati” mugugnò cullandola dolcemente, “ Non c'è ritorno per lei e presto sarà così anche per i tuoi discendenti. Farò in modo che tu non abbia più niente per cui vivere” affermò crudele la misteriosa donna scomparendo nel nulla.

 

Cloud si svegliò di soprassalto in preda ad un pesante fiatone. Talmente era agitato che non si rese conto di essere nel castello di Jack, sentì solamente una calda mano sul petto. Girandosi in sua direzione vide la moglie dormire beatamente.

Immediatamente controllò i suoi segni vitali ed il suo corpo, scoprendo che era in perfetta salute. Il sollievo che provò in quel momento fu indescrivibile, la sua anima gemella apparteneva ancora a questo mondo. Capì di aver fatto solo un orrendo e realistico incubo, niente di quanto aveva visto era accaduto, ma ciò che aveva provato lo era fin troppo.

 

Troppo agitato per rimettersi a dormire iniziò a coccolare la consorte, stando ben attento a non destarla.

Mentre indugiava sul suo stupendo volto pensò con amarezza: “ Perché devi sempre essere tu? Perché ti vogliono sempre portare via da me? Forse perché sei troppo pura per questo Mondo...Non sono mai stato un tipo altruista perciò chiunque ti reclami dall'altra parte non ti avrà, ti terrò con me fino a quando avrò fiato in corpo”.

 

Pochi minuti dopo venne sorpreso dalla fioraia la quale iniziò a cantare teneramente:

“ You give me hope

Wrap me in love

You sweep me off my feet

My love

My sweet

My masterpiece”

 

Cloud sorrise, quello era uno dei brani che ascoltavano sempre durante le loro serate romantiche. Per rievocare vecchi ricordi decise di unirsi a lei in un magnifico duetto:

 

“ Why can't you see?

You're everything to me

I gave it all for you

You've changed my life

You've made in right”

 

I due si avvicinarono l'uno l'altro, abbassando sempre più la più voce.

 

“ You give me hope

Wrap me in love

You sweet me of my feet”.

 

In quel momento si scambiarono uno dei loro speciali ed irripetibili baci.

“ Te la sei ricordata, mi sorprende” commentò Aerith con fare scherzoso, “ Come potrei non farlo, me l'hai fatta sentire tante di quelle volte” “ Ma alla fine è piaciuta anche a te” “ Sarebbe inutile dire il contrario” “ Bravo, sai che posso capire quando menti ad occhi chiusi”.

 

Mentre continuavano a stuzzicarsi un po', Strife notò quanto su di giri fosse la sua metà, cosa che non esitò a farle notare.

“ Sei decisamente attiva per esserti appena svegliata” “ Ti dispiace?” “ No, per niente, semplicemente di solito di mattina vuoi solo qualche coccola” “ Oggi è diverso, abbiamo trascorso una notte tanto magica che sono ancora a mille” gli rispose rannicchiandosi su di lui, “ Sono così felice Cloud”.

 

Quasi senza motivo sentirla parlare così risvegliarono nell'uomo il ricordo del inquietante sogno che aveva fatto poco prima e con esso la paura ed il dolore. Questi sentimenti lo portarono a stringere forte a sé l'amata supplicandola come mai aveva fatto: “ Non andartene” “ E dove dovrei andare?” “ Ti prego”.

La Cetra, capendo che il marito non stava giocando e che aveva bisogno di essere rincuorato, cambiò tono: “ Te lo prometto, ti starò per sempre vicina, proprio come adesso”.

Il biondo non le rispose limitandosi ad affondare il volto tra la sua morbida e profumata pelle, avvertendo un necessario bisogno di sentirla vicina.

 

Aerith si rese conto che avrebbe dovuto aiutare il proprio caro con i brutti pensieri che stavano affollando la sua mente prima di assaggiare le prelibatezze, omaggio di Jack. Fortunatamente amava prendersi cura di lui ed aiutarlo nei momenti in cui vacillava.

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Capitolo 48
*** Una mattina particolare ***


Una mattina particolare

 

Così come era stata la prima a coricarsi, Yuna fu la prima ad alzarsi. Non dormì molto, giusto qualche ora, a causa di una nuova sensazione di inquietudine percepita inizialmente durante il rituale che aveva salvato i Ladri Fantasma. In un primo momento pensò che si trattasse di un qualche sortilegio di Angel ed i suoi amici, ma presto dovette scartare questa ipotesi: ciò che provava era praticamente identico all'energia sprigionata da Sephiroth nella sua forma One-Wing Angel. Ciò poteva significare solo una cosa, la resa dei conti era più vicina che mai.

 

Non sopportando di stare nel letto a girarsi e rigirarsi, uscì dalla propria stanza volendo fare una passeggiata tra l'elegante castello, con la speranza di riuscire a calmarsi. Non poteva affrontare la battaglia finale già agitata poiché non sarebbe stata in grado di controllare il suo potere e di conseguenza aiutare chi amava.

 

Restò colpita dalla maestosità della struttura, dai pregevoli dipinti e da alcune statue rappresentanti i vecchi re di Vivi, incluso Jack il quale era tra i più grandi, probabile segno di riconoscimento per il suo impegno e per il suo eccellente operato.

Per quanto belle fossero quelle opere per lei non erano paragonabili alla magnificenza della natura, peccato che Lily fosse priva di vere e proprie zone verdi, elemento che avrebbe fatto notare all'amico di famiglia sperando che si adoperasse per risolvere il problema.

 

Non avendo un bosco o un qualcosa di simile dove schiarirsi la mente provò ad avventurarsi nella biblioteca, una delle più grandi del Mondo, curiosa di vedere se custodisse qualche antico tomo di cui la storia si era dimenticata.

Lungo la strada vide suo fratello e Lorraine, accoccolati l'uno all'altro, sopiti su una comoda e spaziosa sedia situata sul balcone dal quale avevano osservato le stelle.

Considerando che era passata l'alba da poco, l'aria esterna era piuttosto fredda e pungente. Per evitare che si ammalassero, la bella ragazza prese una calda coperta dalla più vicina stanza libera e la usò per avvolgerli. Mentre lo fece si soffermò sulle loro espressioni beate e serene, visione che le scaldò il cuore.

“ Fratellino, Lorraine, annienterò Sephiroth anche per voi...Va bene un po' anche per me, non vedo l'ora di essere zia. Non temete sarò incredibile proprio come lo sono state Tifa e Yuffie”.

 

La discendente dei Cetra diede un bacio sulla fronte alla coppia, gesto che faceva sempre a Mike quando erano piccoli che per lei era un sinonimo di “ Ti voglio bene”, poi riprese il cammino, raggiungendo rapidamente la biblioteca.

Senza ombra di dubbio questa era immensa e ricca di manoscritti affascinanti, ma solo uno attirò la sua attenzione, quello dal titolo “ I nostri antenati”. Proprio come sperava era un racconto sugli Antichi, incentrato su una leggenda in base alla quale un giorno sarebbe comparsa una dea la cui sola presenza era in grado di far crescere la natura più rigogliosa persino nei luoghi più aridi. Secondo la storia suddetta entità si sarebbe manifestata nel momento più buio per il Pianeta e l'avrebbe salvato da una catastrofica minaccia.

“ Magari fosse vero, ci servirebbe proprio una creatura del genere” sospirò la giovane immergendosi in altre letture meno interessanti, ma comunque abbastanza intriganti da distoglierla dai propri pensieri.

 

 

Passate un paio d'ore un languorino la spinse a trovare la cucina e mettere sotto i denti qualcosa. Nonostante il suo fisico perfettamente atletico, era sempre stata una mangiona, golosa specialmente di dolci.

Mentre stava quasi pregando di trovare una delle famosissime pastarelle di Vivi, deliziosa pasta choux, coperta di glassa al cioccolata, che racchiudeva un nucleo di speciale crema aromatizzata al limone ed alla vaniglia, si imbatté in Paine.

 

L'irriverente maga la salutò felicemente: “ Mattiniera come sempre Yuna” “ Già” “ Non hai altro da dirmi? Non sei curiosa di sapere il motivo per cui sono in piedi così presto?” “ Non mi interessa” “ Come sei fredda, hai proprio bisogno di essere riscaldata ed io sono una maestra a farlo”.

La compagna d'avventura di Cecil si avvicinò sensualmente all'oggetto del suo desiderio dicendo: “ Accetti la mia proposta?” “ No” “ Perché?” “ Non è evidente?” “...Ci sono! Tifa ha detto che non ti ha mai vista con nessuno, quindi non hai mai avute esperienze”.

Yuna arrossì vistosamente. Difficile dire se fosse per imbarazzo o rabbia, ma Paine andò per la prima.

 

“ Non devi sentirti a disagio, anzi lo trovo così carino. Ti guiderò io, inizieremo con dei baci appassionati, successivamente le nostre mani vagheranno sui nostri magnifici corpi e dopo poco sentiremo un'ondata di colore crescere in noi che ci spingerà a toglierci i vestiti così” “ Piantala! Ti sembrano cose da dire?” “ Sei pudica quindi, ancora meglio” Paine, con un sorriso malizioso, le sussurrò “ Lasciami fare, ti farò toccare il paradiso con un dito”.

Le cose però non andarono come sperate dalla maga in quanto l'agente si allontanò senza una singola reazione.

 

“ Ma dai! Non vedo cosa ci sia di male, anche i tuoi genitori l'hanno fatto questa notte. Se lo vuoi sapere sono stati propri i loro gemiti a tenermi sveglia. Comunque devono essere una bomba tra le lenzuola, hanno letteralmente fatto tremare le mura”.

Yuna, palesemente imbarazzata nel sentire certi discorsi, tornò dalla strega sostenendo a denti stretti: “ Credi davvero che questo ridicolo approccio possa conquistare qualcuno?” “ Di solito funziona” “ Non con me” “ Quindi c'è una possibilità” “ Non ho detto nulla di simile, ti stavo solo avvertendo che ne ho abbastanza dei tuoi modi” “ Sei ancora più sexy quando ti arrabbi” “ Sei irrecuperabile” “ Certo, ma è questo è il mio fascino” “ Se ci credi tu...” commentò l'erede dei Cetra volendo tornare alla sua destinazione. Venne però trattenuta dall'alleata, gesto che le fece affermare irritata: “ Lasciami subito” “ Solo se rispondi ad una domanda” “ Quale?” “ Ti piacciono le femmine oppure i maschi” “ Come?” “ Visto che devo cambiare il mio metodo voglio avere la certezza di non stare sprecando tempo”.

Intuendo che non l'avrebbe lasciata in pace senza una risposta, la rosa bianca fece un respiro profondo e disse: “ Non mi interessa il genere, guardo solo alla persona” “ In questo caso ti farò innamorare pazzamente di me” concluse la ragazza mollando la presa sulla sua sfida.

 

Yunie credeva davvero di poter andare finalmente in cucina a mangiare qualche buon dolce, magari quella famosa pastarella, quando si unì a lei e Paine Cecil, il quale aveva chiare intenzioni di conversare.

“ Non me ne va bene una oggi...” sospirò esasperata l'erede degli Antichi.

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Capitolo 49
*** Tra discussioni ed incontri ***


Tra discussioni e ritorni

 

Cecil, conoscendola perfettamente, capì cosa l'amica stava tentando di fare e di certo le avrebbe lasciato campo libero, dal suo punto di vista Yuna era senza dubbio più adatta a stare con lui.

 

“ Paine, mi temi cos' tanto che hai deciso di sgattaiolare fuori dalla tua stanza per stare da sola con questa gentil donzella, vergognati” “ Ehi bello, non è come credi. Io e questa bomba da urlo ci siamo incontrare per caso, sarà stato il Destino” “ Ma quale Destino, so che non aspettavi altro di aver un'occasione per parlare a tu per tu con lei. Scommetto che stavi per persuaderla con qualche sortilegio” “ Come osi accusarmi di un gesto tanto infame? Non userei mai la mia magia per piegare l'arbitrio altrui e poi quale gusto ci sarebbe? Voglio superare questa sfida con le mie forze” “ E qui ti volevo! Tutto si riduce al soddisfacimento del tuo ego, tu non provi nulla di vero per lei, vuoi solo sentirti appagata” “ Ti sbagli di grosso, tra noi due c'è delle chimica assurda” “ Certo, come no” “ Ma tu cosa parli? Uno certe cose non le puoi capire e due siete parenti” “ Cosa!?” “ Tifa è sua zia no?” “ Quello è solo un modo che usano per chiamarsi, non hanno alcun legame di sangue” “ Ciò non toglie che devi farti da parte, tu non saresti lontanamente capace di soddisfare una tipa così tosta e sexy” “ Dovresti parlare in un modo più consono” “ Inutile che mi fai la morale, tanto di ascolto” “ Dovresti”.

 

L'erede dei Cetra, la quale si era ripromessa di non arrabbiarsi di nuovo per paura di ciò che sarebbe potuto accadere al Caos dentro di lei, non ce la fece più a sentire quei due litigare su un argomento tanto inappropriato per il momento in cui stavano vivendo, perciò affermò con tono alto ed iroso: “ Adesso basta! Non mi piace nessuno di voi due e questo non cambierà mai, mettetevelo bene in testa!” “ Ma” “ Niente ma Cecil! Tu dovresti parlare con Tifa e chiarirti con lei. La decisione che ha preso su di te, giusta o sbagliata che sia, è stata dettata dal puro amore, te lo posso assicurare. Tu Paine devi smetterla di essere così frivola e concentrarti sull'ormai imminente battaglia”.

 

“ Vedo che la mia bella rosa non ha perso le sue pungenti spine” sostenne una voce femminile alle spalle dell'agente. Questa, non appena si voltò, vide una persona che le era mancato moltissimo.

“ Zia Yuffie!” “ Yunie come sei cresciuta, sei ancora più bella dell'ultima volta, ormai lo sei più di tua madre” “ Non esagerare, la mamma è magnifica” “ E tu lo sei di più” “ Grazie” sussurrò un po' imbarazzata la discendente degli Antichi, non sentendosi a suo agio nel ricevere dei complimenti legati al suo corpo, “ E' la verità, adesso vieni qui e fatti abbracciare” “ Non così in fretta, ci siamo anche noi” “ Cat! Red! Che bello rivedervi” “ E' passato troppo tempo lo so, ma siamo stati impegnati” “ Lo capisco Red, lo sono stata anch'io” “ Ma adesso siamo qui ed ho sentito che ci sono delle novità, Cloud è tornato così come Sephiroth purtroppo” “ Come lo sai Cat?” “ Ce l'hanno detto Jessie e Barret, siamo venuti con loro” “ Quindi dovreste essere ben informati, ma lasciate che vi racconti meglio tutto”.

 

Yuna spiegò nel dettaglio gli avvenimenti degli ultimi tempi non tralasciando nessun dettaglio, incluso il fidanzamento del fratello ed il potere che si celava in lei.

Mentre la ragazza era immersa nel racconto, Cecil era ferito e non solo per il netto rifiuto che aveva ricevuto, ma per sua madre. Sapeva che la rosa bianca aveva ragione, ogni azione di Tifa era dettata dall'amore, ma non riusciva ancora a perdonarla. Se fosse stata sincera avrebbe potuto avere una vera famiglia e non una che si riuniva di tanto in tanto, ma dall'altra parte non poteva lamentarsi della vita che aveva vissuto, era stata serena e felice. Forse avrebbe fatto bene a compiere uno sforzo e fare il primo passo.

Invece Paine non era affatto abbattuta dall'affermazione di colei che desiderava, tutt'altro ed infatti con un sorriso quasi osceno pensò: “ Fai davvero la difficile, eh? Non credere che questo mi fermerà, anzi mi stimola...Quando mi sazierò alla tua fonte, il piacere che proverò e che ti farò provare sarà indescrivibile”.

 

Dopo aver parlato di argomenti tanto pesanti Yuffie, intuendo lo stress e la preoccupazione che gravavano sulla sua amata nipotina, portò il dialogo su argomento che sapeva l'avrebbe distratta: le sue avventure alla ricerca delle materie più rare. Nel discorso si aggiunsero anche i due speciali animali, i quali narrarono la loro visita in una terra ai confini del mondo alla ricerca di una leggendaria pietra magica dalla potenza inesauribile.

In quei momenti Yuna si sentì di nuovo bambina e di conseguenza non poté fare a meno di seguire quelle storie con attenzione e trasporto.

 

“ Incredibile, peccato che non l'abbiate trovata. Sarebbe stato molto utile avere quella pietra” “ Infatti Yuna, ma abbiamo scoperto una mappa che potrebbe avere le risposte che cerchiamo” “ Davvero Red?” “ Sì, ma non sappiamo leggerla” “ Magari tu potresti aiutarci” “ Ma certo Cat” “ Ti vedo di ottimo umore bambina mia, Yuffie, Red e Cat ti hanno sempre fatto questo effetto” esordì una Aerith appena arrivata, tenuta per mano dal marito.

Alla sua vista la Wutai ed i suoi due amici corsero da lei, salutandola con calore, stessa cosa fecero con Cloud.

 

Gli affiatati compagni di squadra decisero di spostare le chiacchiere in cucina, dove avrebbero messo sotto i denti qualcosa di buono per la gioia dell'agente. Sarebbero rimasti lì fino alla convocazione di Jack il quale aveva ultimato i preparativi del suo asso nella manica.

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Capitolo 50
*** Il piano anti-Crisi ***


Il piano anti-Crisi

 

La convocazione di Jack non tardò ad arrivare. Il celebre e saggio re, a metà mattinata, invitò i compagni a seguirlo nei sotterranei, luogo dove si celava il suo asso nella manica. Il gruppo quasi completo, all'appello mancava Diablo il quale si dimostrò irreperibile, era pervaso da grande curiosità e speranza, magari il loro caro amico aveva davvero trovato un modo per sbarazzarsi di Sephiroth definitivamente.

 

Purtroppo queste non erano le uniche emozioni, infatti c'era anche una grande tensione e non dovuta all'imminente lotta finale, ma agli attriti formatosi nel corso degli anni.

Yuffie ad esempio non degnò di uno sguardo Zack e diede solo un saluto veloce e privo d'emozione a Tifa, concentrandosi invece sugli adorati nipotini e su Lorraine con la quale si dimostrò subito molto amichevole ed estroversa.

Cecil a sua volta continuava a mantenere un atteggiamento piuttosto freddo verso i suoi genitori, il vedere quanto Yuna e Mike fossero affiatati con la Wutai accese nuovamente l'astio ed il risentimento.

 

Aerith, tenuta costantemente per mano da Cloud il quale evidentemente stava ancora risentendo dell'incubo della notte precedente, notò subito suddetta situazione e ciò la rattristò profondamente. Desiderava con tutto il cuore che le cose ritornasse come una volta, erano degli amici tanto affiatati ed uniti. Inoltre sapeva che ciò sarebbe stato un serio problema per un'eventuale battaglia: solo grazie ad una perfetta intesa avevano superato ostacoli insormontabili, senza di essa sarebbero già morti da tempo. Perciò era importantissimo tornare quelli di un tempo, peccato che l'unico modo per sanare le divisioni risiedeva nella, mancante, volontà dei diretti interessati.

 

Con tutto questo subbuglio di emozioni gli eroi raggiunsero finalmente la loro metà: una modesta stanza colma di sistemi di sicurezza che proteggevano un piccolo cubo lucentissimo, custodito in una teca asettica.

“ Vi do il benvenuto nell'unica zona top secret di Vivi, la culla della Salvezza” “ Che nome altisonante, non è che tutta questa storia di essere il sovrano ti ha dato alla testa?” chiese con tono spiritoso Yuffie, “ Forse mi ha influenzato un po' nella scelta del nome, lo riconosco, ma non sul mio giudizio” rispose composto l'uomo il quale, dato un segno di disattivare le cautele, si avvicinò al misterioso oggetto.

 

“ Questo è ciò che ci permetterà di annientare Sephiroth” “ Quel cosetto? Ne sei sicuro Jack?” “ Assolutamente Jessie, ma posso comprendere le tue perplessità, quindi lascia che ti spieghi come funzioni”.

Il cavaliere del giglio si schiarì la gola per poi iniziare con vistoso orgoglio: “ Come saprete il nostro nemico ha una stretta connessione con la materia nera. Abbiamo visto come l'ha usata per attaccare, difendersi ed ora persino per tornare in questa realtà. E' la sua forza, ma anche il suo punto debole. Ci fa talmente affidamento che ormai è diventata parte di lui e ciò ci dà un vantaggio: se riuscissimo ad inibire il suo potere o meglio ancora ad infettarlo Sephiroth perderebbe molte delle sue abilità eccezionali” “ Infettare?” “ Proprio così Zack, infettare” “ Come puoi fare una roba del genere?” domandò Cat dubbioso, “ Grazie alle mie capacità. La mia stirpe è legata ai Cetra per cui in me c'è parte di loro e abbiamo visto come Aerith abbia contrastato Sephiroth in passato. Partendo da suddetta idea ho iniziato a creare questo cubo nel quale ho inserito sia la mia energia sia una porzione di quella del Leggendario Soldier, grazie ad alcune gocce del suo sangue rimaste sulla mia lama” “ Vuoi dire che questo oggetto può rendere inutile la materia nera?” “ Esatto Barret” “ Grande! Ma come funziona?” “ Non devi preoccuparti di questo, vi ho portati qui proprio perché ho infuso ogni singolo mattone di Vivi della stessa energia racchiusa nel mio gioiellino” “ Quindi a cosa ci serve?” intervenne Red pragmatico, “ Funge da propulsore per il flusso energetico della città ed in caso di emergenza potremmo usarla come una specie di materia di supporto”.

 

Quasi tutti vennero convinti dalla spiegazione di Jack ed infatti Barret esclamò entusiasta: “ Sei un grande!” “ Lo so, ho studiato questa strategia dalla Grande Crisi. Non voglio che un orrore del genere si ripeta”.

La sicurezza del re venne minata dallo sguardo mesto della Cetra che lo spinse a chiederle: “ Cosa c'è che non va Aerith?” “...” “ Stai male? Chiamo subito un dottore” “ No, sto bene, solo che...” “ Non funzionerà” sostenne il segugio parlando per l'amica, “ Perché?” “ Hai senza ombra di dubbio creato uno strumento incredibile, ma non potrà mai sottomettere la materia nera” “ Ti sbagli, ho analizzato nei minimi dettagli il tutto e sono sicuro che” “ Red, ha ragione. Ho usato quella materia e ti posso assicurare che è cento volte più potente dell'energia del tuo cubo” affermò Yuna con amarezza.

 

Nonostante sapesse che quei tre difficilmente sbagliavano su argomenti del genere, il paladino non voleva credere di essersi illuso. Purtroppo avrebbe visto di persona quanto arrogante fosse stato, infatti il momento della verità era letteralmente alle porte.

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Capitolo 51
*** Colui che ha plasmato la storia ***


Colui che ha plasmato la storia

 

Come se una sadica e crudele divinità si stesse divertendo a giocare con gli eroi, proprio nel momento in cui Jack stava per difendere la propria creazione delle guardie armate entrarono nella stanza con grande agitazione.

“ Re, ci scusi per l'irruzione, ma è un'emergenza” “ Che succede?” “ Un uomo è comparsa tra le nuvole e sta seminando il caos” “ Deve essere Sephiorth...Attivate le difese energetiche” “ Non abbiamo l'autorizzazione per” “ Ve la sto dando io! Fatelo senza perdere altro tempo, io vado ad affrontarlo” ordinò il paladino correndo fuori dalla struttura.

 

“ A quanto pare il momento della verità è giunto, è tempo di chiudere questa storia una volte per tutte” sostenne Barret sistemando l'arma sulla modalità più offensiva prima di raggiungere l'amico, seguito da Jessie, Red, Cat e persino dai tre ex uomini di Victor, i quali sembravano realmente intenzionati ad aiutare.

“ Ragazzi pronti?” domandò Ren già “trasformato” in Ladro Fantasma, “ Puoi scommetterci, è tempo di ripagare quel bastardo con la stessa moneta” aggiunse Ryuji con grande determinazione, riassumendo il pensiero comune.

 

Si aggiunsero agli altri anche la famiglia Fair, nonostante la profonda preoccupazione di Tifa sia per il figlio che per Zack. Riguardo al primo sapeva che era in gamba, ma non aveva mai combattuto con qualcuno paragonabile al Leggendario Soldier e secondo lei non era pronto a quel livello di nemico. Mentre dubitava sulle condizioni fisiche del compagno, aveva saputo come nel villaggio era stata sbaragliato e non aveva ragione di credere che le cose fossero cambiate in così poco tempo.

Tuttavia era altresì conscia che sarebbe stato inutile anche solo provare a dissuaderli dallo stare in prima linea, tutto ciò che poteva fare era proteggerli come meglio poteva.

 

Yuna era pronta a testare l'efficacia del duro addestramento a cui si era sottoposta, quando venne fermata da sua madre. Fraintendendone le intenzioni le disse: “ Mamma, non rimarrò a guardare mentre tu e papà rischiate la vita. Questa è anche la mia battaglia” “ Lo so bambina ed infatti non voglio che tu rimanga rimanga indietro” “ Allora cosa c'è?” “ Devi avere questa prima della lotta”.

Aerith prese la materia bianca porgendola alla figlia, “ Ma questa è!?” “ Esatto piccola, è l'oggetto più prezioso della nostra famiglia. Mia madre l'ha dato a me ed adesso voglio che tu l'abbia. Poi, quando sarai cresciuta, dovrai donarlo a tua volta” “ Non posso accettare, è la tua protezione” “ Tranquilla, ho una fortissima guardia del corpo non lo sai?” sostenne la fioraia lanciando uno sorrisetto al marito, “ Ne sei sicura mamma?” “ Certo, prendila coraggio”.

 

L'agente a quel punto non poté far altro che afferrare la speciale materia, sentendosi subito diversa, ma non in senso negativo.

“ Grazie mamma, la custodirò con cura” “ Lo so che lo farai” commentò la donna soffermandosi ad osservare la sua erede. Era cresciuta così in fretta, in un batter d'occhio era diventata una splendida donna, forte, coraggiosa e dal cuore puro.

 

“ Ti voglio tanto bene” disse mentre le accarezzava una guancia, “ Non parlare così mamma, questa non sarà la fine, ma un nuovo inizio” “ La mia sorellona ha ragione, ci siamo noi a darvi una mano. Vedrete che la nostra sarà una vittoria totale” “ Ci sono anch'io Senpai” “ Certo, tu eri inclusa amore”, nel sentirsi chiamare così Lorraine arrossì vistosamente, colta da un misto di imbarazzo e felicità; “ Avete ragione, oggi non sarà la nostra storia a concludersi, ma quella di Sephiroth” aggiunse Cloud rassicurando definitamente la consorte che sorrise dolcemente.

 

All'esterno già metà di Vivi era ridotta in un cumulo di fumanti macerie per la rabbia di Jack, il quale si rimproverò per non aver anticipato la mossa del villain. Quest'ultimo, percependo chiaramente la forza dei suoi rivali, non esitò un istante a volare da loro, raggiungendoli proprio alle porte del grande castello.

Barret e quelli come lui che non l'avevano rivisto rivissero mentalmente tutti gli orrori di cui il bianco cavaliere era stato responsabile, provando paura ed ira.

 

“ Vedo che siete numerosi. Bene, molto bene...” sostenne il nemico con un sorriso arrogante, “ Sephiroth, saresti dovuto rimanere dove eri. La tua presenza è sola portatrice di sciagure” iniziò il re cercando di prendere quei secondi necessari per attivare il suo asso nella manica, “ Ma davvero? Eppure mi dovreste ringraziare” “ Non ci interessano i tuoi inutili discorsi, devi sparire!” lo interruppe bruscamente una già furente Yuna, “ Tu dovresti essere la prima ad essermi riconoscente, senza di me non esisteresti e nemmeno tuo fratello” “ Non starlo a sentire, vuole solo confonderti” intervenne Red, “ Affatto, voglio solo raccontarvi la verità prima di gettarvi nelle più totale disperazione” “ Potrai farlo prima che noi ti disintegreremo!” esclamò il paladino, attivando a distanza il cubo di sua invenzione.

 

L'oggetto generò numerosi flussi d'energia per tutta Vivi i quali si condensarono in delle spesse catene che avvolsero il criminale, apparentemente inibendo i suoi movimenti.

“ Questa volta sei caduto dritto nella mia trappola” affermò Jack con sicurezza, “ Che tecnica particolare, non mi aspettavo che fossi in grado di sviluppare una cosa del genere” “ Ci hai sempre sottovaluti e questo ti costerà tutto” “ Sei solo un illuso se credi di avermi sorpreso...Vedi, è tutto come deve essere”.

Allora Sephiroth si liberò dalla sua prigionia con una facilità disarmante, portando altresì un sovraccarico nell'impianto difensivo della città facendolo saltare.

 

“ Non potete fermarmi, in realtà non avete mai avuto una chance. Ho viaggiato nel tempo e nelle dimensioni, ho manipolato il corso della storia e ucciso il Destino stesso per il mio scopo. Riconosco che questo vi ha concesso più tempo e come ulteriore effetto collaterale i Cetra sono aumentati, ma è stato un prezzo necessario da pagare per giungere fino a questo momento...”, Sephiroth alzò lo sguardo verso il cielo esclamando con arroganza, “ Io sono l'unico in grado di manipolare la Storia per ottenere esattamente ciò che vuole!”.

 

In quell'istante a mezz'aria si aprì uno squarcio dal quale uscì Kadaj accompagnato da un donna dai lineamenti delicati, dalla carnagione chiara, occhi felini verdi e lunghi capelli bianchi.

L'incubo del Pianeta si era manifestato nella sua interezza dopo millenni di esilio, portando con sé una volontà distruttiva ed una sete di potere impareggiabile.

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Capitolo 52
*** Tentazione ***


Tentazione

 

L'inedita figura femminile attirò inevitabilmente l'attenzione degli eroi. Nonostante in apparenza sembrasse un'entità benevola, i suoi occhi freddi e spietati raccontavano tutt'altra storia.

Non ci volle molto prima che Red e Tifa riconoscessero quella sensazione di oppressione e profonda inquietudine emanata dalla misteriosa donna, era la stessa della creatura affrontata nella città Perduta degli Antichi molti anni prima. Se era davvero lei come aveva fatto a sopravvivere al loro ultimo assalto e come era cambiata in quel modo? I loro interrogativi sarebbero rimasti tali, nessuno dei presenti voleva perdersi in chiacchiere bensì concludere una battaglia protrattasi fin troppo a lungo per entrambe le fazioni.

 

Jenova osservò i suoi oppositori, percependo la presenza di ben tre Cetra che non ebbe difficoltà ad individuare precisamente.

“ Avete permesso a quella lurida stirpe di riprodursi” commentò delusa, “ Mi spiace madre, però era l'unico per ripristinarti completamente” rispose Sephiroth insolitamente mansueto, “ Questa è la soluzione che hai trovato tu, se mi avessi coinvolto” “ Basta” intervenne la villain interrompendo bruscamente Kadaj, per poi continuare con una ritrovata calma: “ Non è un problema così grande, basterà eliminarli una volta per tutte. Voi due occupatevi dei giovani, io penserò alla più adulta” “ Ti sei appena svegliata, sicura di voler già combattere?” “ Assolutamente Kadaj, ho riposato fin troppo. Ora andate e ricordate che non è ammesso alcun fallimento” ordinò autoritaria, costringendo gli eredi ad obbedirle senza storie.

 

Il Leggendario Soldier non esitò ad attaccare Yuna, volendo sistemare il conto in sospeso con lei. Cecil, Paine, i Ladri Fantasma ed i suoi genitori si mossero verso di lei, chi intenzionato a darle supporto e chi in cerca di vendetta, ma solo i primi due furono abbastanza reattivi. Infatti il Flagello del Mondo innalzò una speciale barriera magica che imprigionò la maggioranza dei protettori del Pianeta con l'ovvia eccezione dell'agente, ma anche di Mike e Lorraine, i quali vennero ingaggiati in un'aspra lotta da Kadaj.

 

“ Non possiamo lasciarli da soli, dobbiamo rompere questa cosa!” esclamò Jessie preoccupata per i ragazzi, “ Lascia a fare a me, la frantumo in un lampo” sostenne Barret aprendo il fuoco alla massima potenza. Il suo tentativo fu inutile e nemmeno l'aiuto di Red cambiò niente, quella protezione era troppo resistente per essere infranta con la forza e purtroppo nemmeno l'Antica poteva dissiparla.

“ In casi del genere l'unico modo per abbatterla è eliminare che l'ha creata” pensò Cat poggiando lo sguardo verso la nemica. la quale sembrava fissata su Zack e Cloud.

L'impressione del felino non era sbagliata, infatti Jenova stava sentendo che dentro le vene dei due Ex Soldier scorreva il suo sangue o per lo meno qualche gene e ciò li rendeva una parte di lei dal suo contorto punto di vista.

 

“ Figli miei” affermò quasi con affetto la nemica, alzando le mani in direzione dei due eroi, i quali iniziarono a sentirsi strani, “ Venite da vostra madre”.

In quel momento entrambi vennero pervasi da un lancinante dolore alla testa, talmente forte da essere estremo persino per loro.

“ Se volete dimenticare ogni vostra sofferenza e tornare voi stessi dovete semplicemente accettarmi. Venite, diventiamo una cosa sola” aggiunse la villain aprendo le braccia come se volesse abbracciarli.

 

Sia Fair che Strife fecero qualche passo avanti, non ascoltando i richiami dei loro compagni. La loro mente era troppo offuscata, quasi ipnotizzata, il che rendeva impossibile comunicare con loro o almeno così credeva la malvagia donna.

Aerith corse davanti al suo amato afferrandogli delicatamente il volto, portandolo così a concentrarsi solo su di lei.

 

“ Tesoro non devi starla a sentire. Vuole solo sfruttarti per i suoi scopi, renderti un canale della sua volontà proprio come Sephiroth. Non sei suo, tu appartieni a me e nessun altro. Sei stato tu a dirmelo, sono sicura che non l'hai dimenticato”.

 

Notando come le parole della fioraia stessero attecchendo, Jenova le lanciò un potente attacco magico affermando con disprezzo: “ Togliti dai piedi sporca Cetra!”.

Il colpo venne deviato con qualche problema da Red, il cui istinto protettivo verso colei che l'aveva salvato non si era affatto affievolito. Ciò diede modo a quest'ultima di proseguire col suo discorso: “ Cloud, ciò che c'è tra noi è troppo speciale per essere messo in discussione, specialmente in questo modo. Torna da me, dal tuo vero amore ed aiutami a proteggere i nostri bambini”.

 

Le sincere parole, colme d'affetto, unite al richiamo dei figli furono in grado si spezzare il sortilegio del Flagello del Mondo, permettendo al biondo di riprendere il totale controllo di sé.

“ Aerith!? Cosa stavo facendo?” “ Jenova ha provato a farti il lavaggio del cervello, ma la tua volontà è stata più forte della sua” “ Non ce l'avrei fatta senza di te, mi hai salvato ancora” “ Mi piace tirarti fuori dai guai” “ La cosa è reciproca”.

“ Mi disubbidisci!? Sarai stato contaminato da questa lurida puttana...E' un vero peccato, ma dovrò uccidere anche te” si intromise con disgusto l'alieno che, accorgendosi di una cosa, aggiunse: “ Mi accontenterò di recuperare solo uno dei miei figli”.

 

La donna si riferiva a Zack il quale si stava pericolosamente avvicinando a lei.

Farlo tornare in sé sarebbe stata un'impresa più difficile rispetto a quella di Strife: il decadimento fisico ed il non avere una relazione veramente solida lo rendevano maggiormente attratto dalla promessa della creature malevola.

Forse però qualcuno sarebbe stato comunque in grado di dissuaderlo dal cedere a quel fascino oscuro.

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Capitolo 53
*** L'intuizione della Regina ***


L'intuizione della Regina

 

Zack era ormai prossimo a Jenova. L'accettazione dell'oscurità che albergava nelle sue vene sembrava inevitabile, ma Tifa, così come tutti gli  amici, non volevano nel modo più assoluto perderlo e perciò tentarono il tutto per tutto per farlo tornare in sé.

L'abile artista marziale gli ricordò della promessa che si erano fatti solo poche ore prima, quella di provare ad avere una vera relazione, e di Cecil, il quale avrebbe sicuramente avuto bisogno del suo aiuto. Intervennero altresì Aerith, Cloud e persino Yuffie, la Wutai per quanto fosse furiosa con lui di certo non desiderava un Fato tanto orribile per quell'uomo con cui in fondo aveva condiviso alcuni bellissimi anni.

 

Purtroppo niente sembrava scuoterlo, nemmeno far leva sul suo onore ed orgoglio di Soldier.

“ Bravo figlio mio, non dare ascolto a questi parassiti. Unisciti a me ed insieme governeremo il Mondo” affermò Jenova allungando le braccia verso il moro il quale, all'ultimo secondo, le sferrò un fendente in pieno volto costringendola ad arretrare di diversi passi.

 

“ Io sono Zack Fair, un uomo libero, non il tuo burattino!” esclamò l'eroe con convinzione per il sollievo del gruppo che per un attimo aveva davvero creduto di averlo smarrito.

Il Flagello del Mondo, per nulla ferita dal terribile botta subita, si spostò i capelli dal viso sostenendo con tono pacato, ma inquietante: “ Hai fatto una pessima scelta, adesso ti ucciderò insieme agli altri”.

In quel momento dal corpo dell'alieno uscì una sostanza altamente tossica, il cui semplice contatto avrebbe rischiato di arrecare un arresto cardiaco. Nel giro di pochi secondi inondò tutta Vivi, facendo un'orribile strage di civili. Avrebbe altresì ucciso i protettori del Pianeta se non fosse stato per un incantesimo di Aerith, capace di rendere quella miscela innocua, ma solo per un raggio di pochi metri.

 

“ Tu sarai la prima a morire” disse la villain scattando verso la Cetra, temendo profondamente le sue abilità.

“ Non la sfiorerai nemmeno con un dito!” intervenne Cloud bloccando la pericolosa carica, “ Il mio sangue può averti rafforzato, ma non riuscirai ad impedirmi di strappare il cuore alla lurida Antica” “ Ti sbagli, noi ti fermeremo” esordì Red, provando ad azzannarla. Le sue fauci non si dimostrarono abbastanza potenti da penetrare la pelle nemica, permettendo a quest'ultima di contrattaccare con un concentrato attacco magico capace di scaraventarlo violentemente contro la barriera.

 

“ Stai bene?” domandò Cat al compare, “ Sì, ma sarà una nemica davvero difficile. Dobbiamo tenerci al peggio” “ Come sempre, almeno abbiamo i numeri dalla nostra” “ Spero solo che tutti questi ragazzini sappiano il fatto loro” “ Scommetto che dovremmo darci da fare per non sfigurare, quindi è meglio a mostrargli subito cosa sappiamo fare Red” “ Va bene, procediamo” “ Così mi piaci”.

 

Presto l'entusiasmo del veggente sparì, Jenova si mostrò praticamente invulnerabile. Non importava con quale tecnica la colpissero, niente la scalfiva minimamente. Solo Aerith era stata capace di fare qualcosa, ma esclusivamente sotto un'ottica difensiva, da quelle offensiva neppure lei riuscì a ferirla.

A complicare lo scontro c'erano la scarsa intesa di alcuni eroi e non solo tra coloro che non si conosceva, ad esempio Yuffie si rifiutava di collaborare con Zack o con Tifa e ciò lasciava un margine d'azione all'alieno.

Nonostante ciò il gruppo fu in grado di resistere, fortunatamente le abilità di Jenova non avevano subito dei particolari cambiamenti dallo scontro di decenni prima, fatta eccezione per la potenza e portata, e ciò permise a Barret e gli altri di intuirle ed evitarle. Questa strategia però era inevitabilmente destinata a fallire alla lunga, presto le loro energie si sarebbero esaurite mentre la villain dava l'impressione di accrescere la propria forza col passare di tempo.

 

Mentre si destreggiava tra lance magiche, viscidi tentacoli e bombe velenose, Makoto si accorse di come la sensazione che stava provando era la stessa percepita durante le escursioni nei Memento. La sua non era una semplice impressione: l'odore, la fatica e persino il dolore erano identici a quelli del Palazzo della coscienza comune, il che la portò ad un'intuizione geniale.

 

“ Joker so perché è immune” “ Veramente Queen?” “ Certo” “ Parla, veloce” intervenne Crow scontroso come al sempre, “ Sarebbe una mossa stupida gridarlo ai quattro venti non credi?” “ Allora cosa pensi di fare?” “ Dovrete fidarvi di me e seguirmi dove sapete” disse la sorella di Sae tirando fuori il suo cellulare, gesto inconfondibile per i ladri, “ Ok, andiamo!” ordinò senza indugio Ren, fidandosi ciecamente della fidanzata, “ Cercate di resistere” aggiunse infine verso Cloud e gli altri, “ Ce la caveremo” rispose uno Strife sbrigativo.

 

L'affiata squadra di criminali attivò la Meta-App per entrare nei Memento, i quali invece di essere attraversati dalle solite pulsanti venatura rosse erano ricoperti di energia verde e nera condensata in alcuni punti in dei bulbi contenenti la malvagità delle persone.

 

“ Ora puoi dirci tutto Queen” “ Certo Morgana, sono sicura che Sephiorth sia il responsabilità dell'invulnerabilità di Jenova” “ Potresti avere ragione, la sua visita nei Memento aveva uno scopo ben preciso” commentò Acheki, “ E' così e sono pronta a scommettere che li ha sottomessi alla propria volontà per sua madre, probabilmente l'energia negativa che li pervade adesso ha permesso il ritorno di quell'orribile alieno” “ Per quanto terribile, ammetto che sia un'opera d'arte, è una bellezza oscure..." intervenne Yusuke, " Certo...Makoto questo cosa ha a che fare con l'invulnerabilità?” domandò confusa Haru, “  Sappiamo che Sephiorth ha delle cellule di Jenova...Se l'avesse usate per legare parte di quella creatura a questo luogo? Così sarebbe impossibile sconfiggerla nel Mondo reale” intervenne con arguzia Violet, “ E' esattamente ciò che ho pensato. Se ho ragione troveremo una versione di Jenova al centro dei Memento. Dobbiamo distruggerla così nel Mondo reale non solo tornerebbe vulnerabile, ma si indebolirebbe parecchio”.

 

“ Siete davvero argute, brave” disse improvvisamente Veritas accompagnata da Angel e Nosferato, “ Cosa ci fate qui?” “ Vedi Queen dopo il vostro coinvolgimento nei nostri affari, abbiamo studiato un modo per accedere ai palazzi, quindi non è stato difficile seguivi” “ Spero che vogliate aiutarci” “ Certo Ryuji, abbiamo un accordo da rispettare” affermò semplicemente l'Innestato muovendosi verso l'effettivo ingresso nei Memento.

 

Forse grazie all'intelligenza di Makoto c'era ancora una speranza di vittoria.

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Capitolo 54
*** Una voce nel vento ***


Una voce nel vento

 

Mentre il gruppo capeggiato dai Ladri Fantasma si addentrava nelle profondità dei Memento in cerca di Jenova, Yuna era intenta a combattere contro colui che odiava di più al Mondo.

Si era accorta immediatamente della barriera eretta dall'alieno che personalmente vide come un'opportunità e non ostacolo: si sarebbe liberata della nemesi del padre senza che questa si fosse nemmeno lontanamente avvicinata ai suoi genitori ed a Mike. Inoltre essere isolata dagli altri le avrebbe permesso, in caso di emergenza, di spingersi oltre il limite senza temere di coinvolgere qualcuno a cui teneva o almeno questa era l'idea originaria. Infatti quando vide di non essere da sola, per la presenza di Cecil e Paine, dovette rivedere la sua strategia, per quanto trovasse il duo irritante non voleva fare loro del male, di conseguenza decise sì di sfruttare il Caos, ma di mantenersi intorno al 50% del potere, percentuale che ormai padroneggiava senza correre alcun rischio.

 

Lo scontro tra i quattro non si dimostrò privo di colpi di scena, infatti, nonostante il vantaggio del Leggendario Soldier, i ragazzi riuscirono a coordinarsi molto bene sia in fase offensiva che difensiva grazie ad un'intesa decisamente fuori dal comune. Inoltre la strega e l'erede di Zack diedero sfoggio di grande abilità, le magie nere della prima unite agli assalti a corto raggio del secondo erano una combinazione tanto insidiosa da mettere in allerta persino il temibile villain; Il che andò a favore dell'agente la quale poté sfruttare delle piccole aperture nella guardia nemica per mettere a segno qualche colpo.

 

Sephiroth dal canto suo considerava realmente pericolosa esclusivamente Yuna, reputando gli altri avversari nella media. Sebbene la ragazza fosse il bersaglio principale, apprezzò sinceramente i miglioramenti che aveva fatto in così poco tempo: “ Non è forte come durante il nostro ultimo scontro, ma ha un maggior controllo di sé. Non è solo guidata da una rabbia cieca, questa volta sta usando la testa e ciò si ripercuote sui suoi movimenti. Ha eliminato tutti quelli inutili, diventando agile come un gatto...Sei una ragazzina eccezionale lo ammetto, ma hai un grosso punto debole e per tua sfortuna lo conosco bene” rifletté il bianco cavaliere mentre si prendeva un momento per lanciare un misterioso incantesimo che ebbe l'effetto di sdoppiarlo innumerevoli volte.

Suddetta azione stupì i giovani, nessuno si sarebbe aspettato niente del genere, i quali si ritrovarono improvvisamente in netta inferiorità numerica.

 

Se il male sembrava avere una marcia nei primi campi di battaglia, il bene si rivelò superiore nell'ultimo: Michael e Lorraine stavano mettendo sotto scacco Kadaj. Quest'ultimo non era certamente debole, anzi la sua forza non era molto inferiore al fratello, ma in questo combattimento non riusciva ad esprimersi al meglio. Senza ombra di dubbio si era stancato nel viaggiare tra le dimensioni, ma ciò che lo frenava davvero era la mente: pur desiderando di soddisfare la madre, una parte di lui gli diceva che ciò che stava facendo era sbagliato. Incertezza d'animo che non sfuggì agli occhi dell'ex dirigente, il quale però non tentò di convincerlo a cambiare idea, sapendo perfettamente che non sarebbe mai stato capace di dissuaderlo dall'obbedire a Jenova. C'era solo una cosa che poteva fare per lui, sconfiggerlo ed annientare quel mostruoso alieno, così l'avrebbe liberato dalla quella malvagia influenza.

 

Mentre stava lottando con ferocia, il membro dei Demoni si accorse che Yuna, così come Cecil e Piane, stava colpendo il vuoto invece del Leggendario Soldier, cosa che la preoccupò e che la spinse ad avvertire l'amato.

“ Senpai guarda! Cosa c'è che non va con tua sorella?”, il ragazzo non appena poggiò lo sguardo verso la consanguinea capì tutto. “ E' vittima di un'illusione, non sapevo che Sephiroth ne fosse capace...Devo dissiparla, coprimi” “ Certo” “ Dove credi di andare?” si intromise immediatamente Kadaj, bloccandolo prima che potesse lanciare un vasto Dispel.

“ Togliti subito, devo aiutarla” “ Concentrati sulla nostra battaglia” “ Sai che ti stai comportando male” “ Sto eseguendo il volere di mia madre, è tutto quello che mi serve sapere” “ Ti avverto, o ti sposti o ti disintegro” “ Provaci”.

 

Michael, tenuto impegnato da un Kadaj più deciso, non poté assistere Yuna, la quale stava correndo un grandissimo pericolo. Il vero Eroe era rimasto fuori dalla colluttazione per caricare la propria lama con l'energia della materia nera, intenzionato a stroncare la ragazza con un singolo colpo.

“ La tua esistenza è paradosso, un effetto collaterale del mio operato, quindi spetta a me sistemarlo” commentò l'uomo lanciandosi all'assalto.

 

L'erede dei Cetra, caduta in un inganno perfetto, non si era resa conto di nulla e perciò non avrebbe potuto evitare la fine. Ad un tratto però venne avvolta dal vento tiepido trasportatore di petali gialli, dal quale udì una voce gentile sostenere: “ Calmati piccola, niente di tutto ciò è reale”.

Quelle semplici parole furono abbastanza per permetterle di spezzare, quasi involontariamente, l'illusione e di accorgersi della minaccia.

Il risveglio era avvenuto all'ultimo istante, per cui sarebbe potuto essere troppo tardi, ma i suoi riflessi fulminei le permisero comunque di scansarsi, subendo solo un brutto squarcio sulla guancia destra.

Nonostante il dolore notò come il villain si fosse sbilanciato, pensando di aver ormai vinto, apertura che sfruttò per ferirlo con una rapida quanto potente raffica di affondi culminanti con un inedito attacco magico: una rete fittissima di stringhe generate dal Caos in grado di frantumare qualsiasi cosa.

 

“ Vedi? Anche tu puoi sanguinare” commentò Yuna con un sorriso carico di eccitazione. Sephiroth inizialmente non rispose limitandosi a toccare i punti dai quali la sua linfa vitale stava sgorgando.

" Non montarti la testa, la partita inizia ora!” esclamò il villain entrando nella forma One-Wing Angel, “ Aspettavo proprio questo! Caos, 70%!”.

Con il rilascio di quella percentuale il corpo della giovane venne completamente avvolto dal Caos con l'eccezione del viso, mentre i muscoli,  tesi al massimo, subirono un'accentuata ipertrofia e l'occhio verde iniziò a brillare quasi come una stella.

 

Il 70% rappresentava il massimo della forza racchiusa in lei che poteva usare senza perdere la ragione, se non si fosse dimostrata sufficiente avrebbe potuto giocare solo un'ultima e rischiosissima carta.

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Capitolo 55
*** Estirpare le radici ***


Estirpare le radici

 

Il potere sprigionato da Yuna, un agglomerato di inedita energia magica farcita con rabbia ed odio, rivaleggiò persino col One-Wing Angel di Sephiroth. Infatti ad ogni fendente del villain corrispondeva uno suo, lo stesso valeva per le arti occulte e per gli attacchi corpo a corpo.

Il loro livello era tale da impressionare profondamente Cecil e Paine, i quali restarono in disparte ad osservare uno scontro che non avrebbero mai più visto.

 

“ Non mi sarei mai immaginato che fossero tanto forti, è assurdo. Rispetto a loro non sono niente, mamma aveva ragione...Non sono pronto per questo” commentò il figlio di Tifa tra lo sbigottimento e la rassegnazione, “ Se ti arrendi così facilmente non c'è gusto” gli rispose la strega, “ Sto solo dicendo la verità” “ Quindi cosa vuoi fare? Stare seduto in un angolino a tremare?” “ Io...” “ Non sono intenzionata a lasciarla da sola in un momento del genere”.

Il giovane percepì una nota di preoccupazione, davvero insolita nella maga, che lo spinse a chiederle: “ C'è qualcosa che devo sapere?” “ Non te ne sei accorto?” “ Di cosa?” “ Quella bellezza è sul filo del rasoio” “ Vuoi parlare chiaramente una buona volta!?” “ Non c'è tempo, sei vuoi seguimi ed aiutami” concluse la ragazza correndo verso l'erede dei Cetra, costringendo l'amico ad andarle dietro.

 

Intanto nei Memento i Ladri Fantasmi si trovavano al cospetto di un orrendo essere informe pieno di pustole, il cui corpo principale era avvolto intorno al cuore del Palazzo della coscienza comune, mentre i numerosi tentacoli di cui disponeva si diffondevano dalla zona più profonda a quella più superficiale del Meta-Verso.

 

“ Cosa cazzo è questo schifo?” “ Jenova, Ryuji” “ Davvero!?” “ Sì, avevo ragione anche se non mi aspettavo nulla del genere” “ E' uno spettacolo disgustoso, ma a suo modo rappresenta un tipo di bellezza” commentò Yusuke, “ Non abbiamo tempo da perdere a contemplare il paesaggio, dobbiamo disinfestare” affermò sadico Acheki chiamando Loki, la sua Persona, potenziato dal dono di Igor e del dio Controllo.

Seguendo il suo esempio tutti i criminali passarono all'offensiva.

 

La Jenova di questo piano dimensionale utilizzava le stesse tecnica di quella affrontata decenni prima presso il tempio perduto dei Cetra, perciò eccelleva in abilità venefiche e mentali. A contrastare le prime ci pensò Morgana grazie all'immense capacità curative che aveva ottenuto, delle seconde se ne occuparono Haru e Veritas, specializzate proprio in quel campo. Invece Nosferato si concentrò nel bloccare i tentacoli che costellavano l'area, sfruttando i peggiori strumenti di tortura Medievale di cui disponeva, così permise ai restanti compagni di concentrarsi sul reale obiettivo.

 

La maggior parte dei colpi si dimostrò inefficace sia per la resistenza che per le capacità rigenerativa del Flagello del Mondo. Nemmeno la mostruosa potenza fisica dell'Innestato poté molto e sfortunatamente gli attacchi elementali di Phanter, Fox e Skull vennero costantemente assorbiti. Gli unici che arrecarono qualche danno degno di questo nome furono Queen, Crow, Violet e Joker grazie alle loro mosse nucleari, sacre e maledette.

 

Capendo che di questo passo ci avrebbero messo troppo tempo per eliminarla il barista consultò Oracle, la quale gli rivelò che, protetto dal busto di Jenova, c'era una specie di seme, la fonte della stessa essenza dell'alieno in quella dimensione.

 

A quel punto il leader dei ladri, sapendo perfettamente cosa fare, attinse al potere della Persona elargitagli dalla sua guida, Sataniel, il re dei Demoni. L'essere mostrò immediatamente di che pasta era fatto maciullando pezzo dopo pezzo il nemico fino ad arrivare al suo cuore. Senza esitazioni provò ad annientarlo, ma l'attacco non raggiunse il bersaglio, bloccato da una difesa mistica.

Però nel momento esatto in cui il braccio della creatura si ritraeva per tentare un'altra volta, Angel travolse in pieno il punto scoperto con la massima potenza, le piume dei suoi Innesti erano capaci di ignorare ogni sorta di barriera, suscitando un urlo di dolore nell'essere oscuro il quale tentò una mossa estrema: farsi saltare in aria assieme agli assalitori. Per fortuna Violet e Joker le diedero il colpo di grazia appena in tempo, il loro elegante showtime si dimostrò efficace come sempre.

 

Avendo perso il proprio nucleo Jenova si sciolse in una nauseante pozza nera la quale evaporò in pochi secondi insieme ai bulbi ed al verde che infestavano i Memento che in questo modo tornarono al loro stato originale. L'unico elemento estraneo che rimase fu una specie di seme di mela pulsante di pura malvagità. Il barista si mosse verso di esso per distruggerlo, ma cedette alla fatica: la nuova Persona e lo scontro, per quanto breve, l'avevano sfinito.

Nelle stesse condizioni si trovavano i suoi amici, tuttavia avrebbero dovuto fare un altro sforzo e far sparire quel coso inquietante, altrimenti la Jenova del Mondo materiale sarebbe rimasta invincibile.

 

Diversi istanti prima del grande successo dei Ladri, Yuna stava raggiungendo il limite psicologico. Il 70% le richiedeva uno sforzo immane per restare lucida, per questo aveva tentato strenuamente di porre fine alle ostilità rapidamente, peccato che il Leggendario Soldier non era un nemico che poteva essere abbattuto in breve.

 

Resosi conto della lotta mentale in cui versava la rosa bianca, Sephiroth iniziò a provocarla: “ Ti devo ringraziare per avermi riportato sulla Terra, senza di te non mi sarei divertito tanto. Combattere solo con Cloud diventa noioso dopo qualche decennio” “ Non lo troverai divertente quando ti ucciderò!” rispose a denti stretti l'agente speciale portata ancora più vicina al punto di rottura dal ricordo di essere la responsabile per la rinascita del bianco cavaliere.

“ Vuoi uccidermi come io ho fatto con tua madre?” “ Zitto! Zitto! Zitto!”. L'erede dei Cetra si lanciò in avanti, venendo però fermata da una meschina tecnica del villain tramite la quale le fece assistere al momento in cui aveva assassinato la Aerith della sua linea temporale, soffermandosi sulla sofferenza di Cloud e della stessa Antica.

 

Quella scena fu la goccia che fece traboccare il vaso: Yunie si mise le mani tra i capelli urlando a pieni polmoni, grida che preoccuparono terribilmente coloro che le volevano bene, impossibilitati purtroppo ad aiutarla.

Inizialmente tutti pensavano, incluso l'Eroe, che fossero dettate dalla pura irrazionalità, ma si sbagliavano: la ragazza stava subendo un atroce dolore fisico. Infatti la pelle sulla sua schiena si stava squarciando dall'interno per via dalla fuoriuscita di una notevole quantità di Caos. Arrivata alla lunghezza di due metri gran parte di suddetta energia assunse la forma di maestose ali da pipistrello, mentre una minima le disegnò dei motivi astratti sulle guance.

 

Yuna aveva raggiunto l'85% del suo potere, percentuale ben oltre ciò che poteva gestire. In questo stato non ci sarebbe voluto molto prima che ciò che si celava in lei si manifestasse completamente, realizzando la profezia del Messaggero Divino.

Forse però l'intervento della persona più inaspettata avrebbe potuto evitare un Destino tanto oscuro.

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Capitolo 56
*** Ira Divina ***


Ira Divina

 

Completato il rilascio dell'85% del Caos Yuna iniziò a ridere istericamente, gesto che celava lo scontro intestino tra le diverse essenze del suo Spirito.

“ Mi hai fatto vedere il mio peggiore incubo...So che provi piacere nel gettare gli altri nella disperazione, ma non dovresti giocare con le emozioni altrui perché non puoi immaginare quanto potenti possano essere!”.

All'esclamazione furiosa della ragazza fece seguito un'esplosione devastante del suo potere la quale non si limitò a distruggere ciò che rimaneva di Vivi, rendendo il terreno arido e sterile, ed a crepare la difesa magica di Jenova, ma costellò altresì l'area con instabili e letali correnti caotiche, da cui bisognava tenersi lontani per essere eliminati maciullati. " Lo senti Sephiroth? Questo è il mio dolore e la mia rabbia! Ti annienteranno fino a quando non rimarrà niente di te!" urlò la ragazza scattando in un furioso assalto. 

   

“ Fermati Paine! Non possiamo avvicinarci o per noi è la fine” sostenne Cecil evitando per un soffio uno di quei strani flussi d'energia, “ Non se ne parla, non permetterò ad uno schianto del genere di sparire” rispose la maga con un sorriso teso, studiando un modo per raggiungere l'erede dei Cetra in sicurezza.

 

Intanto il Flagello del Mondo aveva smesso di attaccare i rivali, fissandosi invece sulla rosa bianca.

“ Quell'insetto non è una semplice Cetra...In lei si cela un potere immenso, paragonabile al mio e come se non bastasse possiede dei frammenti di me. Non abbastanza affinché io possa soggiogarla, ma a sufficienza per imparare a gestire quella forza...” pensò l'alieno insolitamente preoccupata.

“ Sephiroth, basta giocare! Liberati di lei, subito!” ordinò la creatura inutilmente, ormai il Leggendario Soldier era perduto nella frenesia della lotta e non avrebbe ascoltato nemmeno sua madre.

 

“ Quanto ci mettono!?” si domandò irritato Strife riferendosi ai ladri Fantasma, “ Per adesso non possiamo fare niente se non resistere” commentò frustrato Jack, “ Lo so, ma non ce la faccio più. Ci deve essere un modo per arrivare da Yuna” commentò sempre più nervoso Cloud, “ Ti capisco da genitore, ma non sarei troppo in pensiero per Yuna. Sono sicuro che riuscirà a battere Sephiroth” “ Non è questo il punto Barret, sappiamo che ha le potenzialità per farlo” “ Allora qual è il problema Aerith?” “ Se darà libero sfogo al Caos in lei perderà se stessa e finirà per autodistruggersi”.

Le parole della Cetra, cariche di apprensione e timore, caddero come macigni sull'animo di Wallace e tutti gli altri che non sapevano quale rischio corresse la giovane a cui volevano tanto bene.

 

Naturalmente anche Michael era terribilmente in pensiero per la sorella. Doveva andare subito da lei, la sua presenza sarebbe sicuramente stata d'aiuto, ma Kadaj non voleva farlo passare. Sapendo di non avere più tempo, sfoderò il suo asso nella manica: elevò al massimo la temperatura delle sue fiamme fino a quando queste non divennero nere per poi usarle contro il nemico con l'intenzione di metterlo fuori gioco con un colpo. Sfortunatamente la spada del figlio di Jenova era capace di tagliare persino il fuoco senza eccessive ripercussione per cui il piano dell'ex dirigente fallì miseramente.

 

Sephiroth e Yuna stavano combattendo con una furia e foga difficile anche solo da immaginare. Il bianco cavaliere dovette impegnarsi al massimo per non essere brutalmente sconfitto, ma persino in questo modo non riuscì ad imporsi. Infatti se l'ormai assente lucidità della giovane rendesse facile da prevedere i suoi movimenti, l'energia del Caos che l'avvolgeva la proteggeva dai ogni attacco. Inoltre suddetto potere, estendendosi e assumendo le più disparate forme, ampliava notevolmente il raggio d'azione e la potenza bruta delle mosse offensive.

 

Se solo fosse stata capace di controllare ciò che aveva dentro di sé, quasi certamente Strife avrebbe vinto lo scontro, sebbene con elevatissima difficoltà, ma purtroppo le cose non solo non stavano così, ma continuarono a peggiorare.

Il Caos reclamava il dominio di tutto e tutti, facendo perdere sempre di più coscienza a Yunie, la quale era ormai sopraffatta da esso.

Era prossima a sprofondare nell'oblio senza ritorno quando venne travolta da un attacco magico glaciale, inaspettatamente il freddo le consentì di destarsi un minimo.

 

“ Forza bellezza, reagisci! So che sei più forte di così, sei la più sexy, eccitante, eroica e tosta tipa che esista” affermò Paine nel tentativo di aiutare la discendente degli Antichi.

Vedendo come non stesse riscontrando alcun successo, cambiò tono parlando per la prima seriamente: “ Yuna, non puoi farlo vincere. Non hai capito che vuole farti perdere la testa di proposito? Di questo passo finirai per uccidere i tuoi genitori, tuo fratello e tutti quelli che ami. Vuole trasformarti nella loro carnefice materiale e distruggerti col senso di colpa. Forza Yuna, riprendi il controllo! Contiamo tutti su di te”.

 

Il discorso della maga non frenò la fuoriuscita del Caos nella rosa bianca, la quale, rimasta impassibile per tutto il tempo, scattò in avanti. Paine pensò per un attimo di essere finita, ma la ragazza non puntò a lei, bensì all'Angelo della morte alla sue spalle che stava per trafiggerla.

“ Grazie” sussurrò semplicemente l'agente speciale, prima di allontanare il nemico e di riprendere la serrata lotta.

 

Nelle attuali condizioni l'eroina si sarebbe imposta alla lunga, cosa che Jenova notò, la quale decise di dissipare la sua barriera per occuparsi personalmente della giovane.

Non appena annientò il confine da lei eretto provò un lancinante dolore per tutto il corpo, talmente forte da farla urlare disperatamente.

I Ladri Fantasma erano riusciti ad annichilire per sempre il seme nel Metaverso. La sua scomparsa non solo rese vulnerabile il Flagello del Mondo, ma le fece subire ogni singolo danno che fino a quel momento gli eroi le avevano inferto.

 

“ Madre!” esclamarono in coro Kadaj e Sephiroth, correndo da lei.

“ Mi hanno davvero stancata, questi parassiti devono sparire per sempre...Voi, figli miei, me lo permetterete” ansimò la donna assorbendo senza esitazione nel suo corpo i propri eredi, dando avvio ad una rapida mutazione che la trasformò in una colossale chimera, dotata di tre teste, una da drago, una di leone e uno di serpe, e di maestose ali bianche d'angelo. Inoltre sul petto era incastonata la materia nera che pulsava ad intermittenza.

 

La battaglia finale stava per iniziare e dal suo esito si sarebbe deciso il Destino del Mondo.

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Capitolo 57
*** Chi punisce un Dio? ***


Chi punisce un Dio?

 

Nonostante la Chimera fosse l'unione dei tre esseri malvagi più potenti mai esistiti gli eroi non vacillarono nemmeno per secondo, avendo la piena consapevolezza che un'eventuale sconfitta non solo avrebbe condannato loro, ma il Mondo intero.

La strategia che avevano in mente era la solita: mandare in prima linea i combattenti come Cloud e Tifa, permettendo agli altri di intuire i punti deboli del nuovo nemico; sfortunatamente Jenova era di tutt'altro avviso. Stanca di rimandare il dominio su quel Pianeta che aveva adocchiato da millenni, si alzò in volo mentre due delle tre teste, il drago e la serpe, iniziarono ad accumulare un'energia impressionante, superiore a qualsiasi arma fosse mai stata concepita dall'uomo.

 

“ Vi siete opposti fin troppo, se non fosse stato per voi a quest'ora il mio sogno sarebbe già realtà. Mi avete infastidito al punto che vi cancellerò dalla storia!” esclamò il leone aprendo le fauci per seguire l'esempio delle altre facce che aveva.

 

Yuna si lanciò immediatamente contro di lei, volendo impedire il completamente di una tecnica che, sebbene non conosceva, sarebbe stata certamente letale. Cloud la seguì all'istante, avendo avuto la stessa sensazione, seguito da Lockhart e Zack.

Pur non essendosi coordinati precedentemente misero a segno una sequenza di attacchi devastanti senza intralciarsi, i quali riscontrarono un buon effetto. Infatti i fendenti dei vecchi compagni d'armi recisero alcuni artigli della creatura, mentre la barista le fracassò diverse costole. L'erede dei Cetra invece puntò alle ali per ridurne la mobilità, venendo però fermata da un improvviso squarcio dimensionale, molto simile a quello di Kadaj, che l'allontanò dall'obiettivo.

 

Nonostante tutto ciò non furono capaci di fermare la Chimera la quale, riunendo le tre sfere in una sola, diede vita ad un'esplosione su larga scala che annichilì tutto nel raggio di svariati km. Solo la difesa speciale dello scudo di Jack, rafforzata dalla magia di Aerith, permise ai protettori del Mondo di sopravvivere ancora una volta.

“ Non siete spariti!? Perché non morite!?” urlò furibonda la creatura lanciandosi in picchiata verso i resilienti eroi. Le mosse di cui era dotata consistevano in un mix di forza brutta e di tutte le tecniche di coloro che la costituivano, dimostrandosi così un avversario formidabile capace di tenere a bada persino il Caos di Yunie. Inoltre le tre teste, dotate di poteri diversi l'una dall'altra, funzionavano sì autonomamente ma con un tempismo eccellente; contrastarle sarebbe stato decisamente complicato.

 

“ Vi maciullerò uno ad uno!” sostenne la creatura pronta ad incenerire Barret e Cat, i quali vennero però salvati dalle fiamme nere di Michael che respinsero efficacemente quelle nemiche.

“ Provate a salvarvi da questo” affermò nuovamente il nemico aprendo numerose fenditure nel tessuto spaziale che usò per offendere con tutte le armi a sua disposizione. Queste, per la loro l'imprevedibilità, misero fortemente in difficoltà i compagni d'avventura i quali dovettero altresì stare attenti agli attacchi diretti della Chimera.

Vedendo come la situazione stesse rapidamente peggiorando, Lorraine attinse alla sua magia del sangue per sigillare le brecce e per risucchiare più sangue possibile dalle ferite aperte di Jenova. Con questa mossa diede alla luce una maestosa quanto inquietante fenice cremisi che sfruttò per travolgere in pieno l'alieno. Questo era il suo asso nel manica, consistente, oltre ad un notevole danno da impatto, nell'aumentare esponenzialmente la produzione di globuli rossi ed eliminare quella di piastrine, rendendo la possibilità di dissanguamento molto elevata.

Non l'aveva mai usata per paura di se stessa, ma adesso non aveva più timore, l'amore condiviso con Michael l'avrebbe concesso di non cedere alla sete di sangue, ne era certa.

 

Accorgendosi di come l'azione della fidanzata avesse destabilizzato il nemico, Mike intervenne prontamente con un un vero e proprio Inferno di fuoco nero che sciolse gran parte dei tessuti superficiali della creatura e danneggiò quelli più interni. A quel punto si aggiunsero Red, Cat, Barret e persino Paine con una perfetta e devastante sequenza di mosse a distanza, seguite da una rapida combinazione di attacchi ravvicinati di Fair, Lockhart e Yuffie, la quale aveva deciso di accantonare i risentimenti per il bene comune, a cui successe l'Omnislash di Cloud accompagnata dai divini raggi magici di Aerith.

Gli unici che rimasero fuori dal frenetico assalto furono Cecil e Yuna, il primo paralizzato dalla presenza mostruosa la seconda invece aveva raggiunto il limite fisico.

Il rilascio dell'85% del Caos l'aveva sfinita al punto da non riuscire più a muoversi, problema molto serio visto che Jenova non era stata ancora sconfitta.

 

“ E' in piedi!?” domandò con un pesante fiatone Wallace, “ Non cede, ma è ferita, possiamo farcela” “ Parole audaci per un cane pulcioso...Io sono una Dea e non c'è possibilità che dei miseri mortali possano vincere!” gridò la villain dando avvio ad una tempesta ricolma della mortale energia della materia nera.

La fioraia la contenne come meglio poteva, conscia però che non sarebbe riuscita a tenerla a bada a lungo, non senza la sua speciale materia.

 

Alla vista della madre in netta difficoltà, l'agente speciale si forzò in piedi, attingendo a tutta la sua volontà.

“ Yuna, mi senti?” “ Ren? Dove sei?” “ Sto comunicando grazie ad un ricevitore che ti ha messo Futaba” “ Quella ragazza è scaltra, non me ne sono proprio accorta...Perché mi stai parlando? Vieni qui piuttosto” “ Non possiamo” “ Perché?” “ Te lo spiegherò dopo, ora devi chiudere gli occhi e concentrarti” “ Cosa?” “ Fallo, per favore”.

Fidandosi dell'amico, la giovane gli ubbidì, percependo subito un'immensa quantità di potenza spirituale convergere in lei.

“ Io e gli altri ti abbiamo concesso le nostre Persona. Sfruttale subito perché spariranno presto” “ Se lo faccio cosa ne sarà di loro?” “ Te l'ho già detto no? Spariranno, ma usale tranquillamente perché lo faranno comunque” “ Ne sei sicuro?” “ Certo” “ Va bene allora, spazzerò via Jenova per sempre anche per voi” “ Ottimo...Un'ultima cosa: cosa succede quando è un Dio a comportarsi male?”, l'erede dei Cetra sorrise “ Spetta al Diavolo punirlo”.

 

In quel frangente il 100% del Caos venne liberato senza effetti collaterali psichici, il dono dei Ladri Fantasma permise alla compagna di mantenere la mente lucida. Il corpo dell'agente venne completamente avvolto da esso, il quale le fece assumere la forma del re degli Inferi ed al contempo spazzò via la tormenta nemica sostituendola con instabili vortici caotici.

“ Jenova, Sephiroth, Kadaj, avete sbagliato a giocare con le nostre emozioni ed a sottovalutare la nostra forza!” esclamò la discente degli Antichi scagliando un'irripetibile magia, un proiettile intriso del desiderio di vendetta e della speranza raccolta nei Memento da Ren ed i suoi, il quale trafisse in pieno petto la Chimera, distruggendo la materia nera che, prima di scomparire nel nulla, diede vita ad una nuova violenta esplosione, coinvolgendo in pieno gli eroi.

 

L'alieno era stato annientato per sempre, ma cosa ne era stato di coloro che avevano lottato strenuamente per un futuro migliore?

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Capitolo 58
*** Weight of the world ***


Weight of the World

 

Il Caos protesse Yuna dal terribile impatto, facendole riportare solo qualche ferita piuttosto superficiale.

“ Non è rimasto più niente...Cosa ne sarà stato degli abitanti e di Sojiro?” si chiese la ragazza profondamente turbata dalla più totale e completa desolazione che le si parava davanti. Vivi non esisteva più, era stata annientata per la seconda volta vanificando tutto il lavoro ed i sogni del re Jack.

 

Mentre si guardava intorno notò i corpi dei suoi genitori stesi a terra. Se in un primo istante il suo cuore perse un paio di battiti, presto si tranquillizzò accorgendosi di come sprigionassero ancora dell'energia vitale.

Avrebbe voluto correre da loro per rimetterli in sesto, ma non appena fece un passo collassò sulle ginocchia mentre il potere che la circondava scompariva nel nulla.

Aveva superato di gran lunga i propri limiti, doveva assolutamente riposare oppure avrebbe potuto subire delle conseguenze permanenti. Purtroppo però la battaglia non era ancora finita.

 

Il cielo, leggermente velato, si incupì come durante un copiosissimo temporale, presagio oscuro che anticipò il ritorno di Sephiroth. Il villain scese a terra tra l'agente ed i suoi cari sfoggiando una nuova ala bianca.

“ Come puoi essere ancora qui?” chiese la Discendente dei Cetra con il poco fiato che le rimaneva, “ Perché sono un'entità superiore. Riconosco però che non mi sarei aspettato che fossi capace di tanto, quel proiettile mi avrebbe ucciso se non avessi attinto a Jenova e Kadaj” “ Stai insinuando che li hai sacrificati per la tua vita!?” “ Sì, ma non solo; li ho assorbiti. La loro stessa essenza adesso è parte di me, di un Dio imbattibile ed eterno e tu avrai l'onore di assistere al suo operato”.

 

Il bianco cavaliere si mosse verso Aerith, “ Cosa vuoi fare?” chiese un'agitatissima Yuna, “ Epurare il Mondo per sempre dai Cetra e da tutti coloro che mi hanno messo i bastoni tra le ruote”.

La rosa bianca tentò di inseguirlo, ma il corpo non voleva rispondere ai suoi comandi, era troppo stanca e priva di energie anche solo per fare un passo.

“ Ti prego, lasciali in pace” lo supplicò versando dell'amare lacrime, “ Ci è voluto più tempo del previsto, ma alla fine ti ho spezzato...Non c'è niente che tu possa fare per impedirmi di eliminarli tutti, assapora piuttosto questi momenti di pura disperazione, saranno gli ultimi” sostenne sadico il Leggendario Soldier proseguendo verso la sua vittima.

 

In quel momento Yuna si sentì del tutto impotente ed inutile, proprio come quando aveva visto suo padre sacrificarsi molti anni prima, sensazione che si impadronì del suo spirito facendole perdere ogni speranza. La sofferenza in cui la gettò la nemesi ebbe un effetto imprevisto: venne avvolta in un bozzolo fatto della stessa sostanza del Caos.

“ Pensavo che si scatenasse solo con la rabbia ed invece devono essere le emozioni negative in genere...Sono curioso di vedere quale sarà il risultato di questo insolito processo. Per ingannare l'attesa mi sbarazzerò di tutti questi ficcanaso”.

 

Il piano di Sephiroth venne rovinato dall'arrivo di Cecil, il quale lo attaccò con tutto ciò che aveva.

“ Tu sei quello che è rimasto in disparte, hai ritrovato il coraggio?” lo derise il villain, “ E' vero, sono stato un codardo, un verme, ma ho intenzione di rimediare. Non ti lascerò far loro del male!”.

 

Mentre il figlio di Tifa tentava un'impresa impossibile, Yuna stava sprofondando sempre più in un oblio senza fine, quando si sentì avvolgere di nuovo da quel vento caldo e dolce che questa volta la portò in una dimensione onirica, piena di fiori stupendi, nella quale vide una giovanissima Aerith sorriderle serenamente.

 

“ Mamma?”, nel sentire quella parola gli occhi della donna si bagnarono all'istante colti da un'incontrollabile commozione, cosa che preoccupò ragazza.

“ Stai bene mamma?” “ Come sei bella" affermò la fioraia sfiorandole i delicati lineamenti, " Ti chiami Yuna giusto?” “ Sì, sono io. Non mi riconosci?” “ Significa Luna, lo sai? E' appropriato, io sono la Terra e tuo padre il Cielo, anzi direi che è perfetto" rispose l'Antica ignorando ancora una volta la domanda, " Non puoi immaginare quanto sia contenta di avere avuto l'occasione di vederti Yuna”.

Yunie non poté che restare confusa, sua madre stava facendo dei discorsi senza senso, era come se colei che stava vedendo non fosse realmente la sua mamma .

 

“ Yuna, non arrenderti proprio ora. Puoi farcela”.

Non seppe il perché, ma quel semplice incitamento la sciolsero, mettendo a nudo tutte le insicurezza che tempestavano il suo giovane animo.

“ Ci ho provato mamma, con tutta me stessa, ma ho solo combinato un guaio dietro l'altro. Che stupida che sono stata...Come potevo pensare di riuscire dove tu e papà vi siete fermati? Sono una semplice ragazza, non una Dea” “ Sei la nostra ragazza” intervenne un Cloud anziano, comparso improvvisamente di fianco alla moglie.

Vederlo accese una lampadina nella mente dell'agente: quelli che aveva di fronte non erano i suoi genitori, ma il Cloud e l'Aerith dell'altra linea temporale.

 

“ Come è possibile?” chiese a mezza voce, “ Io non ho potuto fare niente per te piccola, assolutamente niente” commentò l'Antica stringendo con forza i pugni, “ Ma adesso esisti e con te il nostro legame” “...” la discendete degli Antichi non riuscì a proferire parola, aveva numerosi pensieri ed emozioni da elaborare.

“ Yuna, hai mal interpretato la portata del tuo potere” iniziò Strife intuendo di non avere più molto tempo a disposizione dall'evanescenza del corpo della figlia, “ Il Caos che c'è in te è sì indefinito, ma non incontrollabile. La sua indefinitezza significa semplicemente che può assumere qualsiasi forma, può essere ciò che vuoi e lo stesso vale per te” “ Davvero?” “ E' così piccola, quindi cosa desideri?” le chiese la Cetra, “ Voglio che siate felici, che mio fratello, Lorraine e tutti gli altri lo siano e...voglio proteggere le bellezze del Mondo” “ E' un peso molto grande, immenso addirittura, ma tu puoi sostenerlo” “ Come mamma? Ti prego dimmelo ”, la fioraia le accarezzò il viso dicendole con dolcezza, “ Perché non sei sola, hai al tuo fianco coloro che tengono a te ed il nostro cuore. Ricorda: non importa quale tempo o dimensione ci separeranno, io e Cloud ti ameremo sempre”.

 

Le parole dei suoi ripristinarono la determinazione e la fiducia che avevano sempre contraddistinto l'agente speciale, emozioni positive che si concretizzarono in un'abbagliante luce, portatrice di profumati petali bianchi, che la riportò alla realtà.

Prima però di lasciare quel luogo incantato vide un incredibile numero di persone alle spalle dei genitori, accomunate dal possedere dei meravigliosi occhi verdi, le quali le fecero una richiesta.

“ Lo farò, ve lo prometto...” rispose Yuna con un sorriso sereno.

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Capitolo 59
*** La Rosa fiorisce ***


La Rosa fiorisce

 

Cecil aveva resistito ben oltre i propri limiti ai continui assalti di un Sephiorth più forte che mai. Era riuscito a spingersi così in là non per l'orgoglio o per la volontà di riscatto, ma per proteggere coloro a cui teneva. Non voleva assolutamente che accadesse qualcosa di irreparabile, doveva ancora dire loro molto come ad esempio chiedere scusa a Tifa per essere così ingiusto nei suoi confronti. Purtroppo però la mera intenzione non bastò a sopraffare il villain, per farlo ci sarebbe servito qualcosa di più.

 

“ Tu sarai il primo ad assaggiare il sapore della giustizia, peccato che i tuoi non siano coscienti per vederlo” affermò crudelmente il Leggendario Soldier pronto ad infliggere il colpo di grazia al ragazzo ormai completamente sconfitto.

Ad un soffio dal cuore di quest'ultimo la lunga katana si scontrò contro un sottile, ma inespugnabile strato di petali bianchi dal dolce profumo.

“ Cosa sono?” si domandò il nemico venendo respinto lontano dalla magica difesa. “ Non li riconosci? Sono i miei fiori” intervenne Yuna affiancando l'amico.

Sephiroth e Cecil quasi non la riconobbero. Se nell'aspetto non era cambiata molto, infatti le uniche particolarità risiedevano nell'essere circondata dagli stessi petali che avevano protetto il compagno e nell'intenso scintillio di entrambi gli occhi, la sua presenza trasmetteva una sensazione inedita e mai provata: pura serenità. Era sparito del tutto l'inquietudine del Caos e la furia della rabbia, l'essenza quasi demoniaca assunta solo pochi minuti prima aveva lasciato il posto ad un'aura angelica, anzi divina.

 

“ Questa forma è piuttosto inaspettata, ma ormai è troppo tardi. Niente e nessuno può fermarmi ora” sostenne con convinzione Sephiroth nascondendo, anche a se stesso, un crescente senso di disagio, “ Ti sbagli, noi possiamo” “ Noi? Sei impazzata per caso? Con te non c'è nessuno” “ Presto li sentirai, ma prima”.

Yuna afferrò la materia bianca, la quale emanava la luce di una piccola stella, e grazie ad essa diede vita a un qualcosa che poteva essere definito solo come miracoloso: l'intera Vivi venne attraversata da un'energia sconosciuta persino all'Eroe, che fece sbocciare meravigliose rose bianche, trasformando le macerie in un fantastico giardino degno del Regno delle fiabe. Queste rilasciarono un mistico polline che, diffusosi nell'aria, guarì tutti i guerrieri del bene in pochissimi secondi ed incredibilmente ridiede vita a tutti coloro che l'avevano persa durante la cruenta battaglia contro Jenova.

La nemesi di Strife tentò subito di fermarla, ma si ritrovò bloccato al suolo, vittima di un incantesimo che andava oltre la sua comprensione.

 

“ Ma tu sei davvero Yuna?” le domandò sconcertato il figlio di Lockhart, “ Sono io Cecil...Grazie per ciò che hai fatto” “ Rispetto a te e gli altri non ha fatto niente” “ Non è vero, senza il tuo atto di coraggio non sarei mai arrivata in tempo” “ Io...”.

Il giovane non seppe cosa rispondere e non tanto per il ringraziamento in sé, ma per il tono con cui era stato pronunciato, talmente pacifico e dolce da fargli dimenticare di essere nel bel mezzo della battaglia più importante per la storia del Mondo.

 

“ Yunie!” esclamò la fioraia accompagnata dal marito, correndo verso di lei ansiosa, “ Stai bene bambina?” “ Sì” “ Meno male”, rispose abbracciandola con calore. L'agente avrebbe voluto restare così a lungo, però doveva ancora sbrigare una faccenda importante per cui ruppe il momento pronta all'ultimo scontro. Prima però di mettere in atto ciò che aveva in mente, disse ai suoi con grande affetto: “ Mamma, papà, vi amerò sempre anche io”.

Cloud non capì esattamente cosa l'avesse spinta a parlare in quel modo, mentre sua moglie lo intuì grazie all'energia sprigionata dalla prima, identica a quella di Ifalna.

 

La Rosa Bianca si levò in volo e, una volta raggiunti una decina di metri dal suolo, alzò una mano verso l'alto. Subito dopo dei flussi neri, alcuni uscenti dalla sua testa, altri da quella dei suoi cari, si concentrarono sul palmo fino a creare una piccola sfera nera.

“ Ho capito il tuo segreto Sephiroth, sei tornato grazie al ricordo che hai lasciato di te in noi. Non c'è che dire, subdolo ed astuto. Tuttavia ora i tuoi semi del male scompariranno per sempre”. Sostenuto ciò strinse il pugno eliminando quello che aveva appena creato.

 

Il Leggendario Soldier, furibondo, le si scagliò contro, credendo di aver vinto il sortilegio in cui era caduto quando, in realtà era stata la stessa Yuna a lasciarlo andare.

Raggiunta l'attaccò alla massima potenza non riuscendo nemmeno a sfiorarla una volta, nonostante potesse contare anche sulle abilità di sua madre e di Kadaj. Allora provò con le magie, ma vennero annullate con un singolo gesto. Invece le mosse di Yuna, potenti e precise, centrarono sempre il bersaglio senza mai che da esse fosse percettibile alcun intento omicida. Era come se stesse combattendo con la certezza tipica di una divinità benevola, impressione rafforzata dalle sue impareggiabili capacità.

 

“ Non c'è niente che tu possa fare, il nostro spirito non ti lascerà scampo” “ Ancora con questo plurale? Mi stai davvero irritando” “ E' la prima che sei così agitato, significa che lo stai sentendo” “ Finiscila! Ti farò sparire insieme a questa insulsa città!”.

La minaccia del nemico non fu vana, infatti un colossale meteorite, tre volte più grande di Vivi, sbucò tra le nuvole. Il bianco cavaliere stava già assaporando il sapore della vittoria quando tantissimi petali avvolsero l'oggetto polverizzando in un batter occhio, evitando così ogni effetto collaterale.

 

“ Ma come!?” “ Non permetteremo che tu faccia altro male” affermò la discendente degli Antichi attaccandolo in picchiata con i suoi pugnali. Il primo si difese grazie alla fidata katana, l'impatto che ne seguì fu tale da spezzare le lame di ambo i contendenti.

 

“ La risolveremo alla vecchia maniere allora” sussurrò il criminale escogitando un piano offensivo a base magica, “ Yuna prendila!” esclamò Cloud lanciando alla figlia la Fusion Sword che quest'ultima, non appena la prese, scompose subite nelle sei armi che la costituivano.

Sephiroth, notando di essere stato circondato da quegli oggetti, commentò con derisione: “ Credi davvero di potermi battere con l'Omnislash? E' una tecnica che conosco”. Si fermò d'improvviso a causa del dolore provocato dall'essere stato trafitto da una delle spade.

“ Questa non è l'Omnislash di mio padre, ma la mia: l'Omnislash della Rosa e queste sono le mie spine” spiegò l'eroina mentre colpiva più e più volte l'avversario, facendo penetrare tanto affondo ogni singolo attacco da recidere muscoli, tendini, nervi e persino le ossa.

 

“ Questa è la nostra forza, la forza della speranza!” esclamò Yuna prima di infliggere l'ultimo, decisivo fendente.

In quell'attimo il figlio di Jenova vide l'essenza di tutti coloro che aveva ucciso e dell'intero popolo dei Cetra sostenere suddetta mossa, capendo finalmente i discorsi al plurale della rivale.

 

“ Potrai aver vinto, ma ritornerò” commentò spavaldo con le ultime energie, “ No, le mie rose te lo impediranno perché veglieranno sempre su di te”.

Improvvisamente dalla ferita mortale del villain sbocciarono decine di fiori capaci di annientarlo sia fisicamente che spiritualmente una volta per tutte.

 

“ Visto? Ho mantenuto parola, adesso possiamo vivere in pace” sussurrò Yuna con un sorriso sereno, precipitando verso il suolo esausta, ma per sua fortuna atterrò su un morbido letto di rose di bianche.

Quei canditi fiori erano davvero i fiori della sua vita proprio come le aveva detto sua madre da bambina ed in quell'istante capì veramente quanto fossero belli.

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Capitolo 60
*** Un futuro libero ***


Un futuro libero

 

Barret organizzò una grandissima festa privata per celebrare l'incredibile vittoria su Jenova e Sephiroth.

Per l'occasione lui e Jessie, con l'aiuto di un'ormai cresciuta Marlene, affittarono il più grande ed elegante palazzo di tutta Neo Midgar, allestendolo con decorazioni all'ultimo grido e rifornendolo con le migliori prelibatezze che la città poteva offrire. Tra queste c'erano alcuni deliziosi piatti caldi preparati da Tifa in persona, la quale si sentiva davvero felice dopo tanti anni. Infatti non solo aveva ripreso la sua relazione con Zack con uno spirito rinnovato, ma soprattutto si era rappacificata con il figlio. A dire il vero era stato lui a fare la prima subito dopo la battaglia finale, chiedendole scusa per essersi comportato così male. Naturalmente lei lo perdonò all'istante ed in questo modo poterono riprendere il bellissimo rapporto che avevano sempre avuto.

 

Questo senso di euforia non pervase solo Lockhart, ma tutti gli eroi; ad esempio Yuffie decise di lasciarsi definitivamente alle spalle i rancori verso Fair e Lockhart.

Tale senso di benessere derivava dal sapere che non avrebbero mai più dovuto affrontare qualcuno come il Leggendario Soldier e le sue macchinazioni spietate e ciò era solo merito di Yuna. L'impresa della ragazza non sarebbe mai stata dimenticata, gli abitanti di Vivi iniziarono già a parlare di una creatura divina che li aveva salvati dalla morte e benedetto il loro luogo di nascita con delle meravigliose rose bianche che non sarebbero mai appassite.

Era solo questione di tempo prima che questa storia varcasse i confini del Regno di Jack, presto in tutti gli angoli della Terra si sarebbe parlato della Dea della Rosa, entità protettrice delle creature viventi.

All'agente speciale però non interessavano le voci che giravano sul suo conto, sapeva di non essere una divinità né tanto meno lo voleva diventare, aveva già ottenuto quello che desiderava.

 

Visto che coloro per cui provava un grande affetto si trovavano al sicuro ed avevano la possibilità di vivere finalmente liberi, doveva pensare a ciò che avrebbe fatto lei.

Di certo non era intenzionato a ricoprire di nuovo un ruolo militare, non c'era più ragione per combattere, e nemmeno l'allettava l'idea di restare a Neo Midgar nonostante la presenza dei suoi genitori.

L'idea di quale strada prendere le venne suggerita involontariamente da Red e Cat. La mappa da loro ritrovata, scritta nel linguaggio dei Cetra, indicava la posizione di un'arcana reliquia appartenente proprio alla quella stirpe. Suddetta scoperta le provocò un brivido di pura eccitazione, cosa che la spinse a scegliere di darsi all'archeologia. Avrebbe scoperto ogni singola traccia lasciata dagli Antichi sul pianeta, voleva comprendere meglio le sue origini ed il suo retaggio. Inoltre, se fosse stata fortunata, avrebbe potuto dare una spiegazione al fenomeno che l'aveva coinvolta poco prima di eliminare Sephiroth.

 

Cecil e Paine, sebbene non entusiasti all'idea di perdere i contatti con Yunie, erano contenti per lei, ma ciò non significava che avrebbero rinunciato alla corsa al suo cuore, le avrebbero semplicemente dato una piccola tregua.

 

Anche Michael fu estasiato per sorella. Era al settimo cielo che avesse deciso di seguire la sua vera passione ed era tranquillo nel lasciarla da sola in quanto qualcosa in lei era cambiato. Non era più la ragazza rancorosa e sofferente bensì una giovane donna serena con se stessa e con il modo, capace di convertire il Caos in benevolenza.

Non dovendo più temere per la sorellona si sarebbe concentrato sul proprio obiettivo: promuovere l'integrazione sociale dei Demoni. Ad onore del vero l'idea apparteneva a Lorraine la quale, nonostante il passato, voleva migliorare le condizioni della sua specie, gesto che mostrava il suo buon cuore.

La coppia con il loro esempio e soprattutto col loro amore sarebbe riuscita nella loro impresa, creando così un Mondo ancora più pacifico.

 

Alla festa gli unici che mancava all'appello erano esclusivamente Cloud ed Aerith, i quali stavano facendo del ritardo per selezionare i fiori più adatti alla speciale occasione.

Mentre erano intenti a raccogliere delle camelie, Strife chiese all'amata un qualcosa che l'aveva incuriosito da diversi giorni: “ Tu hai capito cosa è successo a Yuna?” “ Ti riferisci al suo cambiamento di atteggiamento?” “ Sì, ma anche al potere che ha manifestato. Era molto più forte del Caos, ma per nulla instabile” “ Non te lo so dire con certezza, ma posso assicurarti che qualcuno l'ha aiutata nel tramutare i suoi sentimenti negativi in emozioni positive” “ Chi potrebbe mai essere stato?” “ Ho percepito in lei l'essenza di mia madre e quella di tanti Cetra” “ Vuoi dire che è stato il tuo popolo ad darle quell'energia?” “ No, la possedeva già, l'hanno semplicemente spinta nella direzione giusta per gestirlo alla perfezione” “ Una cosa del genere è davvero possibile?” “ Non qui, ma nella Terra Promessa potrebbe” “ Quindi la nostra piccola ha raggiunto quel luogo, ma come?” “ Non ne ho idea, quando si parla di quel luogo è tutto confuso” “ Ora che mi hai detto questo credo di aver percepito anch'io qualcosa in lei...Era come se possedesse la mia e la tua forza, ma allo stesso tempo erano un po' diverse dalla nostre...Non mi dire, ma certo” “ Cosa caro?” “ Le abbiamo dato una mano anche noi” si limitò ad affermare l'uomo con un sorriso, sapendo che la consorte aveva capito tutto.

 

“ Yunie si merita un bel regalo, magari possiamo riportarle qualcosa quando saremo tornati” disse la fioraia con un pizzico di furbizia, “ Tornati?” “ Sì, dalla nostra seconda Luna di Miele” “ Ne abbiamo organizzata una?” “ Non ancora, ma lo faremo terminata la festa, sempre se ti va” “ Credo che sia un'ottima idea, recupereremo il tempo perso” le rispose il biondo abbracciandola teneramente.

“ Sono contenta di vederti d'accordo, ma potrebbe esserci un problema” “ Quale?” “ Volevo andare in una bella isola immersa nell'oceano dove saremo stati solo io e te” “ Ok...” “ Non so se il tuo cuore resisterebbe a vedermi costantemente in costume. Al castello di Jack un altro po' svenivi quando mi sono tolta i vestiti”.

Cloud scosse la testa abbozzando un sorriso, per poi stringere la presa sulla moglie sussurrandole: “ Sei tremenda” “ Possibile, però ti piace” “ Mi conosci troppo bene” " Lo so".

Gli amanti del Destino si guardarono negli occhi colmi di amore e felicità prima di darsi un dolce bacio, ma appassionato bacio.

 

Finalmente sarebbero potuti stare insieme a godersi la vita in pieno senza la presenza di nessuno, nascosto nell'ombra, pronto a minacciare il loro magico ed eterno legame.

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