My New Moon

di Yunie93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addio Edward ***
Capitolo 2: *** Ritorno ***
Capitolo 3: *** Edward vs Mike ***
Capitolo 4: *** Fase uno: lasciare Mike ***
Capitolo 5: *** Fase due e tre: gelosia e pericolo ***
Capitolo 6: *** Lotta ***
Capitolo 7: *** Le strade si dividono ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***
Capitolo 9: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Addio Edward ***


Storia iscritta al contest "Io sono Bella" indetto dal The Twilight Saga. Non ho scritto nulla nella sua introduzione perchè il contest inizierà a Luglio, ma ho ricevuto l'autorizzazione dell'organizzatrice a postare qui la mia storia. Come il concorso finirà, posterò il risultato in caso di vittoria e mi assicurerò di metterlo nell'introduzione.

Sono rimasta affascinata da questo pezzo, ma negativamente: come può Bella continuare a supplicare Edward mentre la sta lasciando senza una spiegazione plausibile? Così l’ho riadattato, descrivendo cosa avrei fatto io. E poi, una parola tira l’altra, quindi sono andata avanti XD Alcuni pezzi sono uguali al libro (New Moon): li ho rimessi perchè mi servivano così. Come da regolamento, li metto in corsivo. Anche se rovinano un po l'aspetto esteriore della storia... però ci tengo a fare le cose per bene ;) Spero che vi piaccia, volevo farlo più allegro, ma essendo il libro una depressione assoluta nemmeno l’umorismo riesce ad assumere aspetti leggeri e spensierati XD C'è anche un seguito, visto che questa storia è piaciuta molto ad una mia amica e mi ha chiesto di farne il seguito...se vedrò che ha successo, lo posterò...ditemi voi, ho già pronto un altro capitolo ;)
Buona lettura ^^

I personaggi e tutto il resto appartengono a S. Meyer, questa storia non è stata scritta a scopo di lucro


My New Moon
-Addio Edward-






[...] Edward si appoggiò ad un tronco e mi fissò con un’espressione indecifrabile.
“Bene, parliamo” dissi.
Prese fiato.
“Bella, stiamo per andarcene”
Respirai a fondo.
D’altronde, me lo aspettavo: prima o poi sapevo che sarei diventata una di loro, e di sicuro non potevo restare a casa, almeno non all’inizio. Non volevo mettere a repentaglio i cittadini di Forks, men che meno Charlie. Tuttavia, non capivo quell’improvvisa decisione.
“Perchè proprio adesso? Ancora un anno...”
“Bella, è il momento giusto. Per quanto tempo credi che potremmo restare ancora a Forks? Carlisle dimostra a malapena trent’anni e già ne deve dichiarare trentatrè. Comunque vada, non passerà molto tempo prima che ci tocchi ricominciare da capo”
La sua risposta mi lasciò perplessa.
Pensavo che andandocene, avremmo anche lasciato in pace la sua famiglia, e quindi perchè ci avrebbero dovuto seguire?
Lo fissai, sforzandomi di capire.
Lui sostenne il mio sguardo, impassibile.

Dopo aver capito che avevo compreso tutt’altro delle sue parole, chiesi più fredda di quel che avrei voluto “Perchè vengono anche loro? Hai detto stiamo, non ti riferivi a noi due? Non hai intenzione di trasformarmi?”
“La mia risposta sull’ultimo punto la sai già. E ho detto stiamo, cioè la mia famiglia e me”
Il silenzio scese per un attimo fra di noi, mentre iniziavo a comprendere la mia inspiegabile freddezza nelle parole di prima: un terribile dubbio mi aveva assalito, e si faceva sempre più strada in me.
“Ok, vengo con te”
“Non puoi Bella. Dove stiamo andando...non è il posto adatto a te”
“Il mio posto è dove sei tu”
“Non sono la persona giusta per te, Bella”

“Ecco che tiri di nuovo fuori questa storia” un moto di rabbia mi fece sputare fuori tutto quello che, nonostante amassi alla follia Edward, avevo sempre pensato delle sue assurde idee sul fatto che lui mi avrebbe portato solo disastri “Sempre con questa scusa, come le cose si fanno difficili la tiri fuori. Succede un incidente? È colpa tua che sei un vampiro! Cado nella doccia? È colpa tua che sei un vampiro! La smetti di fare come se cogliessi al volo la prima possibilità per lasciarmi? Se non mi ami dimmelo e facciamo prima” Il silenzio tornò prepotente: quando notai un fremito di dispiacere nei suoi occhi impassibili, continuai cercando di rassicurarlo per far passare ancora una volta questa crisi “Sei la cosa migliore che mi sia capitata, davvero”
“Il mio mondo non è fatto per te”
rispose di nuovo risoluto
“Ancora? Non è fatto per me? Allora potevi non illudermi per tutti questi mesi” non era davvero da me comportarmi così, ma quelle sue idiozie che tirava fuori sempre, rovinando i nostri momenti più belli insieme mi stavano davvero stancando. All’improvviso però ebbi una folgorazione: probabilmente faceva così per ciò che era accaduto a casa Cullen qualche giorno prima.
“Ciò che è successo con Jasper non conta niente, Edward”
“Hai ragione. Era semplicemente un gesto prevedibile”

“Sei come tutti gli altri alla fine. Mi avevano avvertito di non credere alle promesse degli uomini, ma te me ne hai dato la prova lampante.A Phoenix hai promesso di rimanere”
“Fino a quando fosse stata la cosa migliore per te”

“Ho capito. Ecco un altra delle tue fisime mentali: la mia anima. Cosa mi importa se la perdo? Prendila pure, è già tua”
Per un istante il suo sguardo vagò in basso sul terreno, sulle sue labbra una smorfia accennata. Quando finalmente mi guardò di nuovo, era diverso, duro, come se l’oro liquido dei suoi occhi si fosse congelato.
“Bella, non voglio che tu venga con me”

Restammo in silenzio mentre ripetevo tra me le sue parole.
“Tu non mi vuoi?”
chiesi stupita, mentre la brutta sensazione che mi aveva spinto automaticamente alla freddezza come difesa naturale prendeva forma nel vampiro di fronte a me.
“No”
Lo guardai ancora per un secondo, in cerca di qualcosa che mi facesse scovare la menzogna in quegli occhi duri: fu lui a spezzare l’aria pesante che gravava su di noi
“Ovviamente, a modo mio ti amerò sempre...”
“Ah certo, come no. E l’uomo nero è nel mio armadio. Ma ti rendi conto che mi stai dicendo che mi ami mentre mi lasci?” risposi riducendo gli occhi a due fessure: dopo tutto quello che aveva fatto, non poteva lasciarmi così. Ma lo stava facendo, e l’avrebbe pagata cara questa separazione.
“Tu non sei la persona giusta per me, Bella”
Colpo basso. Sapeva benissimo che avevo sempre avuto il disagio di non essere bella e attraente come lui.
“Dal non ti voglio tra i piedi siamo passati al ti amerò per sempre, e ora siamo arrivati al non sei abbastanza per me. La prossima frase sarà? Ti prego non lasciarmi mai? Sarebbe il colmo, lo stai facendo tu”
Rimase leggermente sorpreso e addolorato da quelle parole, e anche se rimise sul suo volto subito la maschera fredda e sicura che aveva usato per parlarmi, i suoi occhi non potevano mentirmi: risi internamente, esultando. Lui mi provocava un dolore immenso, almeno in qualche modo doveva scontare.
“Vorrei chiederti un favore, però, se non è troppo”
“Ecco, ora arriviamo ai favori. Ma certo guarda, se vuoi ti faccio quello più grande, vado a fare una visitina a Victoria. Sai, ho l’impressione che sia dimagrita un po dall’ultima volta, avrà un certo appetito poverina, vorrei davvero fare qualcosa”
“Bella!” gridò lui esterrefatto, gettando al vento la sua espressione da duro “Non fare cose idiote o insensate! Non voglio assolutamente che te rischi la tua vita per me!”
“Potevi pensarci prima. Ma chi ti credi di essere Edward Cullen? Prima arrivo in questa scuola, e mi ignori facendomi passare una settimana d’inferno a lambiccarmi su cosa ti avevo potuto fare di male, poi diventi mio amico come se niente fosse, e successivamente, dopo avermi svelato il tuo segreto, mio ragazzo. E ora, dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutte le promesse, i momenti insieme, i ti amo alla follia, mi molli così perchè ti gira? Hai mai pensato anche solo per un attimo che esistono altre persone che pensano, amano e soffrono come te? Oh no, il grande e bel vampiro Edward è l’unico con facoltà intellettive, lui sa tutto e ogni sua decisione è legge. Non mi hai mai chiesto una sola volta la mia opinione. Non ti sei mai curato nemmeno lontanamente dei miei sentimenti. Perchè quando questi pensieri ti turbavano non sei venuto da me a parlarmene? Dovrei avere il diritto di sapere visto che io sono la causa e il centro di quei pensieri, dannazione! Invece no, ti sei fatto guidare da essi e dal tuo odio verso la tua condizione, convito di essere cattivo, malvagio, non meritevole di essere amato.”
“Smettila!” gridò lui, a metà tra l’infuriato e l’addolorato: ma ormai ero implacabile. In altre situazioni mi sarei trattenuta, usando termini meno forti e facendo finire il litigio con un abbraccio e delle scuse, ma ormai non avevo più niente da perdere, ero consapevole del fatto che nonostante le mie parole, Edward sarebbe partito: e allora, perchè tacere? Se non altro, si sarebbe ricordato per sempre di me.
“No Edward. Sei un insensibile masochista! Ti da così fastidio l’idea che una persona possa amarti tanto da voler rischiare la tua vita per te?”
“Non dovrai più farlo. Prometto che è l’ultima volta che mi vedi: sarà come se non fossi mai esistito” era visibilmente turbato, e io potevo solo alleviare il dolore immenso che sentivo nelle viscere con il piacere di sapere che lo stavo mettendo in difficoltà, che nonostante tutto provavo ancora a riportarlo da me.
”Non preoccuparti, sei un essere umano, la vostra memoria è instabile: il tempo guarisce tutte le vostre ferite”
“Non parlare come se fossi un umano, non sai cosa succede. Quelle sono solo frasi da cioccolatino che mettono da qualche parte per dare un minimo di sollievo e speranza agli stolti. Se non sai cosa vuol dire essere umani, non parlare”
Ok, questa era cattiva, molto. Ma lo avevo già detto che non mi avrebbe lasciata qui senza conseguenze no?
Si irrigidì un po, facendo un passo indietro “Tutto qui, non ti daremo più fastidio”
Sbuffando risposi “Fastidio. Come se me ne aveste mai dato. Almeno mi concedi l’onore di salutare la famiglia?”
“Se ne sono andati tutti, io sono rimasto solo per poterti salutare”
“Potevi risparmiarti il disturbo, visto i motivi per cui mi stai lasciando. Sono contenta di vedere che anche Alice se ne è fregata altamente dei sentimenti di una povera e piccola umana”
“Non parlare così. Lei voleva salutarti, davvero. Ma le ho detto di non farlo: un taglio netto sarebbe stato meno doloroso”
“Altro regalino di addio? Ma come sei gentile oggi Edward”
Ignorando ormai le mie fredde battute, fece un altro passo indietro: “Addio, Bella”
“Addio, Edward” risposi impassibile, e mi voltai prima che potesse andarsene.
Entrai in casa ancora infuriata, gettando lo zaino che avevo appena ripreso dalla macchina nel corridoio: mi buttai sul divano e rimasi a fissare con astio la televisione spenta di fronte a me.
La rabbia era troppa per potermi lasciar andare al dolore: mi sentivo tradita, umiliata, usata.
Una povera umana nel gioco perverso di un gruppo di mostri.
Mi alzai di scatto e andai in camera mia: subito notai che qualcosa non andava. La stanza era immobile, tutto era dove lo avevo lasciato prima di andare a scuola: solo le tende si muovevano leggermente, ma mi sentivo come se fosse entrato un ladro in casa.
Sospettosa, aprii lo stereo, trovandolo con mia somma sorpresa vuoto: allarmata, andai all’album di fotografie che giaceva inerte sul pavimento della mia stanza, e lo trovai mutilato.
Tutte le foto in cui prima appariva Edward, erano sparite o erano state tagliate.
Alla fine, le mie sensazioni non mi avevano tradita ancora una volta: un ladro era davvero entrato, e con le fotografie e il cd che lui stesso mi aveva regalato, aveva portato via con se anche il mio cuore.
In quel momento mi venne in mente una frase che mi aveva detto poco prima: “Sarà come se non fossi mai esistito” Scansai con furia le tende, aprii la finestra e gridai al cielo nero: “Ma bravo Edward, alla fine almeno una promessa sei riuscito a mantenerla!” era alquanto infantile, ma sapevo che lui mi avrebbe sentita.
“Bella!” a quel richiamo mi girai, notando Charlie che scandalizzato stava per chiudere la portiera della sua auto: come ricordandosi qualcosa poi, assunse improvvisamente un espressione grave e si avvicinò alla mia finestra guardando in su verso di me, che lo osservavo ancora in attesa che parlasse.
“Hai sentito dei Cullen?” ovviamente era una domanda retorica, dalla mia reazione di poco prima lo aveva capito benissimo.
Ma risposi lo stesso con un lapidario “Si”
“Ecco...non sono bravo in queste cose ma...insomma...sapevo che ci tenevi al giovane Cullen...e se ne vuoi parlare....”
“Papà, mi ha lasciata” dissi all’improvviso abbassando la voce, mentre il dolore iniziava a farsi sentire “per me, Edward Cullen non esiste più”

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Capitolo 2
*** Ritorno ***


Wow! Non mi aspettavo un successo così ^^
Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa di sapere che tutta questa gente come me si è scandalizzata nel vedere Bella trasformata in una specie di fantoccio che addirittura prega il ragazzo che la sta mollando.
Questo capitolo è piuttosto breve, ma ho deciso di pubblicarlo subito visto il successo =)
Non ho pronto il prossimo...quindi non so quando posterò di nuovo, anche perchè ora non ho tempo per scriverlo (è il compleanno della mia mamma! ^^) e domani ho un po da fare, probabilmente anche Sabato...ma prometto che come ho un attimo libero mi metto a lavoro e non escludo un aggiornamento vicino ^^
Fortunatamente dopo un periodo di pausa l'ispirazione è tornata tutta in una volta =)
Beh, ora vi lascio al capitolo ^^ Ringraziamenti e company alla fine! ^___^



My New Moon
-Ritorno-






Un pick up rosso sfrecciava per le stradine di Forks con i finestrini abbassati: dall’interno proveniva una musica cantata dai quattro ragazzi seduti (chi dentro, chi fuori, per mancanza di spazio).

Where as a child I'd hide
And pray for the thunder
And the rain
To quietly pass me by*



Quando il furgone si fermò nel giardino di casa Swan, anche la musica cessò.
“Hei Bells, grazie per il passaggio!”
“Di nulla Jess”
Uscii dal veicolo insieme a Jessica mentre i ragazzi saltavano giù dal retro
“Allora Jake, come è andata lì dietro?” chiesi scherzosamente: lui sbuffò e poi mi rispose
“Come se non ci fossi stato altre volte, quando abbiamo compagnia mi releghi sempre lì dietro”
“Avanti, non ti offendere, sei un uomo, avresti fatto andare due giovani fanciulle dietro per stare comodamente seduto nell’abitacolo? E poi un po d’aria ti fa bene”
Mi guardò di sfuggita, facendo un piccolo sorriso mentre io gli strizzai l’occhio.
Eh già, con la sua temperatura corporea più alta del normale a causa della sua condizione gli faceva bene si un po d’aria.
Avevo appreso che Jacob era un Licantropo, quando durante una nostra passeggiatina nel bosco ci eravamo visti spuntare fuori Laurent da dietro i cespugli: lui non perse tempo, iniziò subito la trasformazione e si sbarazzò del pericoloso vampiro in meno di due minuti.
Poi tornò da me, e ammetto che all’inizio rimasi spaventata nel vedere quell’enorme lupo avvicinarsi mansueto e sfiorarmi la mano con il muso.
Ma ora, ci ho fatto l’abitudine, e ho anche conosciuto il suo “branco”, ragazzi simpatici.
A quando pare sono destinata ad essere il cassetto in cui vengono riposti tutti i segreti di questo strano mondo: prima i vampiri, ora i licantropi.
Spero che la prossima volta tocchi alle fatine, perchè di creature pericolose già ne avevo abbastanza.
Senza contare che le due razze avevano un gran desiderio di scannarsi a vicenda.
“Piuttosto, pensa al tuo ragazzo, mi pare abbia una brutta cera”
Riscuotendomi dai miei pensieri, mi avvicinai al ragazzo affianco a Jake preoccupata
“Mike? Tutto bene?”
“Si, si...fammi riprendere solo un po Bells...”
“Perchè non entrate? Mio padre starà fuori per un paio di ore”
”Con piacere!” disse subito Jacob: da quando era ricomparsa Victoria nei paraggi detestava sapere che rimanevo da qualche parte da sola, e quindi quando lo scopriva arrivava immediatamente a farmi compagnia finchè non era sicuro di potermi lasciare in mano a Charlie.
Ovviamente mio padre, essendo un umano, non poteva fare granchè in caso di attacco, quindi venivo sorvegliata a turno dal branco di Jacob durante la notte: una vera benedizione quando non avevo voglia di dormire, potevo parlare con qualcuno almeno.
Tenni aperta la porta mentre Jacob aiutava Mike ad entrare tenendolo per un braccio e Jess li precedeva tranquilla osservando, nonostante ci fosse venuta innumerevoli volte, ogni particolare della casa.
“Wow Bella, questa casa è sempre così pulita e in ordine, e pensare che fai tutto da sola!”
“Ehm...no, Charlie mi aiuta un po...ogni tanto...” non ero mai stata una persona che voleva sempre complimenti per quel che faceva, anzi, mi imbarazzavano.
Jacob depositò Mike sul divano, e io mi sedetti subito accanto a lui mentre Jessica prendeva posto su una poltrona e Jake andava a raccogliere qualche bibita dal frigo.
“Va meglio?” chiesi dolcemente al ragazzo ricevendo un piccolo grugnito: poi Mike si sdraiò poggiando la testa sulle mie gambe, e io senza ribattere iniziai ad accarezzargli i capelli per cercare di farlo star meglio.
Eravamo insieme ormai da un paio di mesi: quando Edward se ne era andato, pensavo che non mi sarei più ripresa.
Invece, dopo solo una settimana di isolamento, un giorno mi ero svegliata ed ero come rinata: nessun dispiacere, nessun rimpianto.
Perchè in fondo, avevo capito che per una cosa aveva avuto ragione: lui, il predatore naturale più pericoloso del mondo, doveva attirare le sue prede, e io ne ero rimasta appunto attratta.
Ma l’amore... quello è un altra cosa.
Probabilmente nell’ultimo tempo avevo iniziato a provarlo: sarei davvero voluta diventare un vampiro per stargli accanto, e sarei morta per lui in qualsiasi momento se era necessario.
Ma non mi ha lasciato il tempo di approfondire questo forte sentimento, e così si era estinto una settimana dopo la sua partenza.
Ormai non gli portavo più rancore: o almeno, non troppo.
Avevo capito che, in fondo in fondo lui mi amava davvero, e tutto ciò che aveva detto erano menzogne.
Fosse stata un altra situazione, sarei di sicura corsa a cercarlo non appena appurato ciò, ma lui aveva deciso di allontanarsi da me, e nonostante i suoi motivi li considerassi davvero idioti, degni non di un vampiro ma di uno psicopatico, rispettavo la sua decisione.
Alla fine non avevo problemi a pensare ad una possibile rimpatriata, ma sicuramente non sarebbe andata come prima: troppi dubbi, troppi se e poca fiducia l’uno nell’altro non erano di sicuro le fondamenta giuste per una relazione.
Men che meno per una relazione tra un vampiro e un umana. Dopo che Mike si sentì meglio, salutai tutti rassicurando Jacob che entro una decina di minuti Charlie sarebbe tornato, e li feci uscire.
Mike tornò un attimo indietro per un veloce bacio e poi si rimisero insieme in cammino.
Ero contenta di aver stretto quel forte legame con loro, erano davvero degli ottimi amici.
Mi ero accorta che Mike stava diventando qualcosa di più, quando iniziai a pensare che in fondo il suo comportamento che prima definivo come esageratamente possessivo, chiassoso e invadente non era poi così male: mi voleva bene davvero.
E così iniziai ad accettare le sue proposte di uscita, e una sera la relazione si portò ad un piano più alto con il primo bacio.
Jessica per fortuna non si era arrabbiata, ormai la loro storia era finita da tempo, e ora lei ci provava spudoratamente con Jake.
Io sapevo che anche lui non rimaneva del tutto indifferente, e più volte lo avevo spinto a farsi avanti, ma non voleva recare danni alla ragazza, e ogni volta dovevo dargli ragione ricordando il viso martoriato della ragazza di Sam.
Dopo qualche minuto dalla loro partenza, tornò Charlie: stavo guardando la tv in soggiorno, evento piuttosto raro, ma si sa, la noia è mortale.
Notai però subito che qualcosa non andava: Charlie si diresse verso di me con passo stanco senza nemmeno spogliarsi prima, prese il telecomando che avevo in mano, spense la tv e si sedette vicino a me.
“Bella, devo dirti una cosa”
rimasi in attesa, cercando di capire cosa di tanto grave potesse essere successo.
“I Cullen sono tornati”





* Sweet Child O'Mine - Guns 'n' Roses

Allora, qui ci vogliono spiegazioni...ho stravolto leggermente la storia XD
Non ho mai sopportato il periodo di "trance" in cui va Bella: reputo una settimanella più che sufficiente a farsi passare un due di picche.
Inoltre ho sempre pensato che lei fosse ingiusta con Mike, che in fondo tra i suoi "ammiratori" è quello meno fastidioso e più gentile.
La cosa di Jessica e Jacob non so come mi è uscita XD
Odio sinceramente la coppia Bella/Jacob, nonostante la sua stazza lui è un ragazzino (e mi sta pure antipatico, diciamocelo u.u) quindi l'ho tolto di mezzo a scanso di equivoci XD
Perdonate il piccolo pezzo di Sweet Child O'Mine, ma non potevo non metterla *-* Me l'ha dedicata un mio caro amico qualche mese fa ^^ è un tributo a lui diciamo ^^
E ora i commenti! :D


ka chan: Esatto, alla faccia di Edward! XD Con tutte quelle idiozie che si inventa, ora capisco che fa la notte visto che non può dormire u.u
Ho aggiornato presto, contenta? =)


Goten: Nuovo capitolo messo in un lampo! ^^ Dopo aver letto tutte le recensioni ammetto che volevo metterlo subito, ma mi sono trattenuta per la suspence XD
Addirittura incollata al monitor? *-* Wow grazie! =) A proposito, ho visto le tue storie, molto belle ^^


Luna95: Grazie, mi fa piacere che abbia apprezzato ^^ Ho davvero cercato di essere ironica, com'è nel mio stile, senza però sforare troppo da quello della Meyer visto che vorrei tentare di fare proprio una specie di "New Moon parallelo", anche se ovviamente sarà più breve...

kikka_la cantante di edward: Sono contenta che ti piaccia ^^ Anche io avrei reagito esattamente così :)

marpy: Grazie ^^ Anche a me pare finta la Bella di NM, un vero e proprio fantoccio nelle mani di Edward. E alla fine si, ha navigato in altri lidi XD Era la mia idea fin dall'inizio XD Io personalmente non avrei perso tempo ad aspettare uno che mi tratta così.



Grazie anche a chi ha solo letto la mia piccola opera, e soprattutto a chi l'ha messa nei preferiti ^^

1 - fiorella91
2 - Honey Evans
3 - suxpicci_89
4 - ysellTheFabulous
5 - zije600



Ok, ho chiacchierato abbastanza per oggi XD Al prossimo aggiornamento! ^^

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Capitolo 3
*** Edward vs Mike ***


Eccomi di nuovo qui con un altro capitolo, sicuramente più lungo del precedente.
Alla fine sono riuscita a postarlo presto, anche se avrei potuto farlo anche prima: ma purtroppo ieri se ne è andata una persona a me molto cara...avevo provato a continuare la storia, ma non ci riuscivo proprio. Poi, all'improvviso, stasera mi è rivenuta voglia di scrivere. E quindi, è a lei che dedico il capitolo, e tutta questa storia, la mia prima long fic.
Ho finito proprio ora il capitolo, e sinceramente mi sono stupita io stessa della piega che sta prendendo la storia.
Ammetto che all'inizio non pensavo di far tornare Edward e Bella insieme...anzi, non pensavo che avrei superato il primo capitolo. E invece, continuo...quindi sto vagliando allettanti alternative...
Buona lettura.



My New Moon

-Edward vs Mike-








“Mh”
“Mh? Tutto qui?”
“E cosa dovrei fare scusa? Mettermi ad urlare o andarlo ad ammazzare?” come se avessi speranze anche solo di colpirlo aggiunsi tra me
“Beh...sinceramente credevo che saresti ricaduta nel...insomma, come quella settimana...”
Guardai con apprensione Charlie: sapevo che quella settimana, se pur breve, lo aveva ferito.
“Tranquillo papà. É passato. Se vorrà saremo amici. Forse. Sennò pazienza”
“Basta che non ti fa ricadere in trance, sennò lo arresto” borbottò contrariato.
Risi, sinceramente contenta di tutta quella preoccupazione che lui aveva per me: in fondo era un bravo genitore, anche se forse un po esagerato e possessivo.
“Vado in camera mia. Notte papà”
“Notte Bells”
Andai tranquilla in camera mia: forse avrei potuto dargli una seconda occasione e saremmo rimasti amici: ma non feci i conti con il suddetto vampiro, che era tranquillamente seduto al mio davanzale in attesa del mio ritorno.
Appena entrai in camera, per poco non urlai: ma dopo essermi accorta chi era mi fermai in tempo chiudendo velocemente la porta.
“Che diavolo ci fai qui?”
“Ciao anche a te Bella”
Fece un sorriso sghembo e saltò giù dalla finestra con grazia: senza nemmeno vedere i suoi spostamenti, me lo ritrovai dietro le spalle che mi abbracciava dolcemente.
“Mi sei mancata...scusami, non volevo dirti tutte quelle cose. Pensavo che così ti avrei liberata da tutti i tuoi guai, invece Victoria è tornata e te te ne vai a spasso con un branco di cani. Inoltre...non ce la facevo più a stare senza di te...”
Rimasi un attimo confusa, inebriata dal suo profumo...forse potevo davvero perdonarlo...in fondo...in fondo cosa?? Mi aveva mollata e ora era qui come se niente fosse!! Eh no, stavolta il suo bel faccino non lo salverà
“Togliti!” gli dico scocciata mentre lo scaccio via in malo modo: avrebbe benissimo potuto trattenermi, ma era troppo sorpreso dalla mia reazione.
Come se lui non esistesse, prendo le mie cose e vado in bagno per prepararmi alla notte, sperando che colga al volo il senso di quei gesti e se ne vada: ma quando torno, è ancora lì in piedi dove lo avevo lasciato, che mi guarda stranito.
“Sei tu che mi hai lasciato Edward. E ora torni qui convinto che mi rigetterò felice tra le tue braccia piangendo e baciandoti felice? Non guardarmi così.”
Rimase ancora a fissarmi, mentre sospirando iniziai a coricarmi: quando fui sotto le coperte, lo sentii sedersi vicino al mio letto.
“Mi dispiace” sussurrò dopo un attimo di silenzio “ho capito troppo tardi che avevi ragione...che tutte quelle paranoie erano sciocchezze. Mi perdoni?”
“No”
Un altro silenzio scese su di noi: ma sentivo che non potevo lasciar finire tutto così
“Non posso farlo. Mi hai ferito troppo profondamente Edward. Io ti amavo, avevo imparato ad amarti accettando pienamente ciò che eri. E quando tutto sembrava andare bene...tu hai avuto dei dubbi, e mi hai lasciata dicendo che non mi amavi più. Ovviamente so che non è vero” aggiunsi vedendo che stava aprendo la bocca per non essere fermata.
“Ma lo hai detto. Mi hai ferito volontariamente. È questo che fa male.”
Restammo ancora una volta in silenzio: poi, Edward continuò “Mi dispiace. E te lo ripeterò fino alla morte. Beh...forse un po di più” disse cercando di alleggerire l’atmosfera con scarso successo “Ti amo. E non mi arrendo. Mi farò perdonare”
“Buona fortuna allora. Perchè sto con un altro”
Mi resi conto troppo tardi di aver commesso un errore tremendo: probabilmente erano appena tornati, e lui si era subito precipitato da me, quindi non aveva letto nei pensieri dei cittadini di Forks per sapere cosa era successo durante la sua assenza.
Respirò a fondo, tentando di calmarsi.
“Mike Newton?”
“Mike Newton...”
Rimasi a fissarlo nell’ombra: tremava visibilmente, e per la prima volta mi fece paura.
Si alzò di scatto e andò dritto alla finestra: per un attimo capii cosa voleva fare e presi il coraggio a quattro mani per fermarlo.
Mi alzai e gli dissi con voce ferma e sicura: “Fagli qualcosa e giuro che ti faccio arrestare.”
Ghignò divertito: era la prima volta che lo vedevo così.
Doveva essere furioso
“Ma davvero? E come pensi di fare? Anzi, credi davvero che possano prendermi?”
“No, ma sarete costretti ad andarvene, e non mi potrai più vedere”
lo avevo detto calma, ma in realtà dentro di me tremavo dalla paura: lui mi fissò per un attimo, poi sospirò e tornò quello di sempre
“Scusa Bella...attacco di rabbia...non vado a caccia da due settimane” disse sorridendo triste
Tirai un sospiro di sollievo, e tornai tra le coperte
“Anche se non mi perdoni...posso rimanere al tuo fianco? Voglio almeno provarci...”
“Non mi pare che io possa impedirtelo” risposi scocciata, ma in realtà ero contenta che fosse tornato: e mi stavo convincendo che non era stata solo un’attrazione...ma non ci dovevo pensare, ormai stavo con Mike. Lui mi vuole bene e...e...ma che fa?? Mi accarezza i capelli?
“Edward...”
dissi con tono minaccioso mentre lui con un sorriso accennato sul volto continuava a passare la mano sulla mia testa
“Il rimanere al mio fianco era sottinteso come amici...e questo non include visite notturne”
“Per te era sottinteso come amici”
Poi, guardando il mio sguardo assassino, alzò le mani in segno di resa
“Ok, ok...passerò d’ora in poi solo per la buona notte...poi prometto che non ti do fastidio...a parte a scuola e quando usciremo insieme”
“Chi ti ha detto che usciremo insieme?”
“Credi davvero che mi basti un amicizia? Sei l’amore della mia vita Bella, non ti lascio così facilmente a quel Newton.”
“Piuttosto crudele nei miei confronti dirlo visto che qualche mese fa a quest’ora stavo qui a gridarti alla finestra il mio rancore”
“Scusa...”
“Invece di continuare a scusarti, fai qualcosa di concreto per dimostrare che ti dispiace.”
“Lo farò. Ma ti corteggerò anche. Riuscirò a farti di nuovo innamorare di me, Bella”
“Questo lo vedremo”
Con un ghigno divertito per la sfida, mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e saltò giù dalla finestra.
Sbuffai alzando gli occhi al cielo: era davvero un pallone gonfiato...ma forse quella faccenda sarebbe stata divertente.












Ok, non lo era per niente.
Per cominciare, la mattina dopo mi ero ritrovata davanti casa Mike che guardava in cagnesco Edward, comodamente appoggiato alla sua Volvo con un mazzo di rose in mano.
Ovviamente, come uscii, entrambi mi sorrisero, iniziando chiamarmi sempre più forte per sovrastare l’altro.
Alla fine, con un esasperato “Ma vi sembro un cane da chiamare con i croccantini?” avevo preso il mio pick up ed ero sfrecciata a scuola.
Con Alice non avevo avuto grossi problemi a riappacificarmi: era sinceramente pentita e aveva anche gridato un bel po di improperi al fratello per averle impedito di salutarmi.
I guai, iniziarono a pranzo: io mi sedetti come al solito con Mike, Angela, Jessica e un altro paio di ragazzi, e a noi si aggregarono anche Edward e Alice.
Lei stava simpatica a tutti, ma lui aveva intrapreso una gara con Mike, piuttosto infantile a dir la verità: cercavano ogni occasione per farsi scherzi o prendere in giro l’altro.
E Alice e Jess, come se non bastava, si erano schierate ognuna da una parte per ripicca: Alice con Mike, per far penare ad Edward di non avermi salutato, e Jessica con Edward, perchè non aveva ancora fatto scontare a Mike la separazione.
Quindi, loro due fornivano sempre un nuovo repertorio imbarazzante sull’altro, facendo diventare lo sfottò più pesante ogni minuto che passava.
Quando fu ora di andare a lezione, ringraziai mentalmente il poco tempo che ci era concesso per il pranzo, e mi avviai verso la mia classe da sola: ma proprio in corridoio, entrambi mi fecero un imboscata, iniziando stavolta la gara al più gentile.
Insomma, tornai esasperata a casa, e mi sfogai con il povero Charlie dopo un suo innocente “Come è andata?”
Risultato: Charlie era di sotto visibilmente scosso dall’avermi sentito parlare tanto, per di più di problemi da adolescente in crisi, mentre io stavo di sopra a tentare di fare Matematica con due fastidiosi occhi puntati dietro la schiena.
“Ma la vuoi piantare? Hai una casa molto più bella, vacci”
“Ma qui ci sei te, quindi sto meglio” rispose Edward sedendosi
“L’essere amici, non include entrate furtive dalla finestra nemmeno di pomeriggio. Se vuoi venire, chiamami e entra dalla porta ad un ora precisa come tutte le persone normali”
“Pff, normalità...vieni a dirlo a me? E comunque gli amici si fanno le sorprese: io te le faccio ogni giorno”
“Appunto perchè me le fai ogni giorno non sono sorprese” risposi esausta portandomi le mani alle tempie, cercando un po di sollievo con un leggero massaggio.
Sorridendo (o meglio, ghignando) Edward si alzò e girovagò per la stanza lasciandomi un attimo in pace: all’improvviso non lo sentii e mi girai.
Ma era ancora lì: aveva un libro in mano, e lo fissava scettico
“Bè? Che c’è?” chiesi scocciata
“Cime tempestose? Ancora?” chiese esterrefatto e un po divertito “Lo avrai letto ottantamila volte”
“Lo sto rileggendo per la ottantamillesima e una volta” risposi lapidaria
In quel momento il telefono squillò, bloccando la risposta che stava uscendo dalle sue labbra: sapendo già chi fosse, gridai a Charlie che andavo io e presi in mano il telefono.
“Pronto? Oh ciao...Mi hai visto oggi, non cambio umore dopo due ore” dissi divertita alla cornetta: Mike mi chiedeva sempre se stavo bene, era una specie di ossessione per lui.
Vidi con la coda dell’occhio Edward irrigidirsi, e per un attimo persi la concentrazione.
“Cosa? Vuoi venire? Ora? Ehm...non so...devo chiedere a Charlie”
Esitai: sicuramente Edward non se ne sarebbe andato, quindi pensai ad una scusa da inventarmi per non far venire a casa Mike...un attimo...era Mike il mio ragazzo, era Edward che se ne doveva andare.
Accidenti, mi stava confondendo!
Come uscii fuori dai miei pensieri, mi accorsi di non stringere più il telefono tra le mani: mi guardai intorno per vedere sconvolta Edward sorridere (o meglio, ghignare malefico) con il mio telefono in mano
“Ciao Mike” disse tranquillamente.
Lo fissai truce, cercando di riprendermi il telefono con un “ma sei impazzito?”
Lui però fu più veloce: delicamente, ma con una certa forza, mi spinse sulla sedia e si allontanò da me, fuori dalla portata delle mie braccia
“Si, sono da lei. Sono venuto dopo scuola, la sto aiutando a fare matematica”
Bugiardo pensai irritata: mi stava aiutando a non fare matematica.
Edward rise sonoramente alla risposta irritata di Mike che sentii come un ronzio dalla cornetta
“Scusa se te lo faccio notare, ma io sono lo studente migliore della scuola. E quello che mi riesce meglio è proprio la matematica”
“A te riesce bene tutto” borbottai abbandonando ormai il tentativo di strappargli il telefono dalle mani, facendo diventare il suo ghigno in un sorriso gentile.
“Perchè dovrei andarmene? E allora? Vieni pure, così posso aiutare anche te” rispose poi staccando gli occhi da me e pungendo Mike sulla sua scarsa bravura come matematico.
Gemetti sommessamente: Mike ed Edward sotto lo stesso tetto (specie sotto il mio tetto) = guai, e grossi anche.
Cogliendolo di sorpresa, strappai il telefono dalle sue mani e risposi “Mike, se non vuoi venire non importa”
“No, voglio venire. A dopo” rispose arrabbiato attaccando.
Sospirai e posai il telefono, guardando in cagnesco Edward che sorrideva angelicamente
“Grazie tante” risposi rinunciando ormai alla matematica
“Scusa. Ma ti avevo detto che non avrei mollato. E questo vuol dire anche giocare sporco”
“Ora vattene” dissi, un po delusa: in fondo mi stavo riabituando alla sua presenza
Come capendo il mio stato d’animo, fece una risatina e si appoggiò al bancone della finestra, per poi girarsi e sussurrare “Ci vediamo per la buona notte”
E poi saltò giù.
Mike arrivò poco dopo, furioso.
“Dov’è?” chiese entrando come gli aprii la porta
“Se ne è andato. L’ho cacciato via” aggiunsi cercando di placare il mio senso di colpa: perchè ormai non potevo più negarlo.
Avevo desiderato Edward lì, anche se era stato piuttosto fastidioso: ed ero triste che se ne fosse andato.
Alla fine, sospirando, mi accorsi che non avrei mai potuto fare a meno di lui: mi ero ripresa subito convincendomi che quella per lui fosse stata solo attrazione, ma chi volevo prendere in giro.
“Qualcosa non va?” chiese più calmo Mike abbracciandomi
“Niente” mentii, e passai la serata con lui sotto l’approvazione di Charlie, che ci guardava contento fare i compiti.
Il giorno dopo, non potei trattenermi: confusa come ero, avevo bisogno di una chiacchierata con il mio confidente e miglior amico, che non vedevo ormai da giorni.
Così, finita scuola liquidai Mike dicendo che andavo un po in giro, e mi misi in marcia verso La Push.
“Dove vai?” chiese una voce accanto a me all’improvviso, facendomi saltare per lo spavento.
“Non sono affari tuoi.” Sibilai ancora scossa “E come sei entrato?”
Edward era comodamente seduto alla mia destra, come se ci fosse sempre stato.
“Correndo” rispose facendo il suo solito sorriso sghembo: poi tornò serio e disse “non voglio che tu vada dai cani”
“I cani di cui tu parli sono persone a posto. E uno di loro è il mio migliore amico”
“Si, certo...persone
“Da che pulpito viene la predica”
Restammo in silenzio per un attimo, poi lui disse “Non posso andare oltre. Mi raccomando, stai attenta” e saltò giù
Confusa, per poco non sbandai, ma riprendendo il controllo continuai sulla mia strada osservando dal finestrino Edward che mi fissava sconsolato, senza però raggiungermi, come bloccato.
Arrivai dopo qualche minuto a casa di Jacob, che uscì subito contento sentendo il rombo del mio pick up.
“Bella!”
“Ciao Jake” dissi sollevata lasciandomi stringere in un abbraccio affettuoso
“Ne è passato di tempo dall’ultima volta: possiamo parlare?”
Il mio tono risultava quasi supplichevole, e lui assentì subito: dopo il suo preoccupato “Tutto a posto?” iniziai a raccontargli tutto.
Mi ascoltò attento, mentre passeggiavamo in direzione della spiaggia.
Quando finii di raccontare, eravamo ormai seduti sul nostro solito tronco in riva al mare.
“Non ti mentirò Bella” disse quando chiusi la bocca “Vorrei sinceramente che te rimanessi con Mike: è un bravo ragazzo, e soprattutto, è umano. Tu non ti ricordi in che stato eri la settimana dopo che ti ha lasciata. In un certo senso sono contento, lo devo ammettere: ci siamo conosciuti meglio. Ma sei la mia migliore amica, non posso dimenticare come ti ha fatto soffrire. Tuttavia, sono d’accordo con te: se ancora provi qualcosa per il succhiasangue, nonostante continuo a ripetere che non approvo affatto, non dovresti illudere Mike”
Sospirai sconfortata, temendo quelle parole che tuttavia erano maledettamente vere.
“Bella...sai che tra licantropi e vampiri non scorre buon sangue, ma proverò ad essere obbiettivo. Ci sto provando, visto che è in gioco la tua felicità. Una persona sana di mente farebbe la scelta più giusta: lascerebbe stare quel vampiro, e anche mentendo, rimarrebbe con un umano. Magari chissà, un giorno lo amerai sul serio e ti dimenticherai di Edward. Ma ti conosco troppo bene: non sei in grado di mentire, e più che la testa sei solita seguire il cuore. Quindi so che, purtroppo, l’unica cosa che ti farebbe felice è stare con quel...ghiacciolo” disse con una smorfia
Sorridendo un po più sollevata, gli risposi “Grazie Jake. Purtroppo temo sia così”
“Cosa hai intenzione di fare ora?”
“Lascerò Mike. Non mi va di farlo ancora soffrire”
“Sii gentile”
“Si, credo che gli concederò un ultima uscita per addolcirlo”
Ridendo, rispose “Non credo che avrà un grande successo. Ma almeno avrà un bel ricordo della vostra storia. E poi?”
“Non lo so. Sono pienamente d’accordo con te, ormai ho capito che non posso fare nulla senza di lui. È bastato che se ne andasse per annientarmi, e che tornasse per riaccendere in me l’amore. A proposito” dissi ricordandomi una cosa "Mentre venivamo qui si è bloccato ad un certo punto. Come mai?"
Dopo aver fatto una smorfia a sentire che era venuto con me per un po, Jacob sorrise inspiegabilmente compiaciuto quando continuai descrivendogli come era fuggito via
"Beh vedi...c'è un patto antico tra loro e noi: c'è una specie di confine, che nessuna delle sue razze può superare. Se questo dovesse accadere, oltre ad una inevitabile lotta (avrai capito ormai che non siamo proprio in rapporti amichevoli) questo patto verrebbe annientato, e non ci sarebbe più pace. Quindi, cerchiamo di rispettarlo"
"Ma voi siete venuti da me per mesi" dissi confusa
"Perchè loro non c'erano. E poi sono convinto che se ci fossero stati avrebbero acconsentito a chiudere un occhio visto che era per proteggerti. E così sarebbe stato per noi"
Calò un breve silenzio, poi, con una strana luce negli occhi, si girò più serio verso di me “Promettimi una cosa”
“Cosa?” chiesi dubbiosa: avevo delle brutte esperienze sulle promesse affrettate, ormai quando mi rivolgevano quella domanda (piuttosto spesso dovevo ammettere) rimanevo sempre all’erta.
“Lo farai penare? Almeno un pochino”
Risi mentre mi guardava con gli occhioni lucidi, in attesa della mia risposta
“Allora, mi aiuteresti a farlo impazzire prima di perdonarlo?” chiesi divertita: lo amavo, ma non avevo ancora dimenticato...
Il suo sguardo entusiasta rispose per lui, e il piano iniziò.









Risposte ai commenti:

ka chan: Oh no no no, non gli cadrà ai piedi affato facilmente. Anzi, non so ancora se farli rimettere insieme...ma sinceramente credo che il loro sia vero amore, e mi dispiacerebbe farlo finire così...sono indecisa...

kessachan: sono d'accordo...anche se, visto che questo è un po quello che avrei fatto io se fossi stata Bella, non posso fare a meno di incolpare Edward...si fa troppe fisse mentali! Si vivesse un po di più la sua immortalità...beato lui che ce l'ha...

kikka_la cantante di edward: eh si, anche io li odio, quindi me li sono levati subito di torno! In questo capitolo però ho espresso come avrei voluto che fosse stato Jacob: un semplice e comprensivo amico. E Edward qui è molto più combattivo rispetto al libro, dove invece avrebbe lasciato passivamente Bella a con Mike: anche con lui ho descritto come lo avrei voluto vedere certe volte...

Goten: in realtà, nonostante non segua per niente la trama di NM, il tempo è lo stesso: Bella e Edward, se non sbaglio, restano separati per circa 6 mesi. Nello scorso capitolo quindi, erano passati 6 mesi dalla loro separazione, e Bella dice che sta con Mike da due mesi: quindi, si è messa con lui 4 mesi dopo che Edward se ne è andato. Non avrei mai stravolto questa cosa...credo che qualche giorno sia troppo poco anche per dimenticare una semplice cotta, figuariamoci il vero amore!

dolce_birba: confortati, e conforta tua madre: non sei l'unica ad aver gridato contro New Moon! Mi trovo pienamente d'accordo con te.



Grazie anche a chi ha aggiunto tra i preferiti

1 - angteen
2 - dolce_birba
3 - fiorella91
4 - Honey Evans
5 - kessachan
6 - lady cat
7 - suxpicci_89
8 - ysellTheFabulous
9 - zije600

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Capitolo 4
*** Fase uno: lasciare Mike ***


Salve gente! Ripresa almeno un po, eccomi di ritorno con un altro capitolo. Wow, devo dire che la Meyer ha ragione, anche per me è quasi impossibile scrivere senza musica! Stamattina mi ero decisa a finire questo capitolo per postarlo ma non avevo per niente idee, così ho fatto partire "Leave out all the rest" dei favolosi Linkin Park e ho iniziato subito a scrivere!
Comunque, prima di lasciarvi alla lettura, ho una comunicazione...
Come ho già detto, quando avevo iniziato a scrivere questa fan fiction prevedevo che Isabella ed Edward non sarebbero tornati insieme.
Ma ora, siceramente, per la piega che ha preso la storia, ce la vedo benissimo una riappacificazione...
Per ora ho lasciato l'incognita: nel secondo capitolo sembrava che Bella non lo considerasse più, nel precedente che ci volesse tornare insieme, e questo è un continuo "si - no" XD
Quindi, ho deciso di sentire le vostre opinioni!

Sondaggio/scommessa: Bella ed Edward devono tornare insieme?

è un sondaggio/scommessa perchè mi servono dei pareri, e in più può diventare una scommessa perchè non si sa come andrà a finire XD
Aiutatemi in tanti! ^^
Buona lettura




My New Moon
-Fase uno: lasciare Mike-





Rimasi per parecchio tempo da Jacob, e quando fu ora di andarsene volle per forza riaccompagnarmi a casa: anche se aveva accettato la mia decisione di lasciare Mike, si vedeva che gli pesava la possibilità che Edward sarebbe tornato con me.
Ma d’altronde, doveva anche ammettere che con Victoria in giro, anche la sua protezione sarebbe stata d’aiuto: già, Victoria.
Con tutto quello che stavo passando non avevo minimamente pensato a lei.
Sospirai sentendomi improvvisamente così...umana. E anche abbastanza sciocca.
Una vampira pericolosissima e spinta dalla vendetta mi stava cercando per farmi fare non proprio una bella fine, e io pensavo ai miei problemi di cuore. Che cosa ridicola.
Ma anche per questo non potevo lasciare tutto in sospeso: se fossi morta?
Non avevo mai detto a Jacob che ormai avevo iniziato a “sistemare” tutto, in attesa di una mia prematura morte.
Ma non mi sentivo in colpa: nonostante la protezione eccellente, era giusto prendere in considerazione tutte le possibilità e agire di conseguenza.
Arrivati a casa mia, lo ringraziai e lo salutai: la prima fase del piano era anche la più difficile.
Avrei dovuto affrontare Mike.
Rabbrividii all’idea, il confronto diretto non era mai stato il mio forte, a causa della mia preoccupazione di ferire sempre tutti.
Ma, ricordando le parole di Jacob, mi rassicurai un po: “Non puoi fare sempre tutti felici, Bella. Qualcuno soffrirà per forza. Non devi darci troppo peso. Sei la persona più strana che abbia mai conosciuto, solitamente la gente pensa a se stessa e poi agli altri: tu fai il contrario. Ma per una volta, Bella, pensa un po a te”
Entrai in casa afferrando subito il telefono e facendo veloce il numero di Mike: mi rispose quasi subito.
“Pronto?”
“Ehm...ciao Mike...”
“Bella! Qualcosa non va?” Dannazione pensai imbronciata: ma davvero si leggeva così bene il mio stato d’animo? Più di una persona me lo aveva rinfacciato.
“No, no. Tutto a posto. Senti, pensavo, ti va di uscire domani?”
La sua risposta eccitata non si fece attendere “Si! Dove?”
“Dove vuoi te.”
“Perfetto! Allora usciamo subito dopo la scuola, che ne dici?”
“Ok. Ciao”
E riattaccai senza nemmeno sentire il suo saluto: me ne andai in camera mia, senza sorprendermi di trovarvi Edward.
Appena entrai mi mossi tranquillamente sedendomi sulla scrivania e afferrando un paio di libri: lui arricciò il naso e disse “Scusa se te lo dico, ma puzzi”
Non capendo, mi girai scandalizzata
“Dolcezza zero eh? Comunque non è vero” dissi improvvisamente spaventata guardandomi i vestiti
“Non fraintendermi. Intendo che puzzi di cane. Hai il suo odore addosso”
Vedendo che la mia espressione era ancora vacua, aggiunse “Siamo nemici mortali Bella: loro sono nati, perchè siamo nati noi. Per combatterci. E questo non si fa solo con zanne o pelo. Abbiamo entrambi un odore sgradevole all’altro, per evitare di avvicinarci o di seguire ognuno le tracce dell’altro. A voi è impercettibile. O almeno, è impercettibile sentirselo addosso, ma io ho un olfatto più sviluppato”
Aggrottai la fronte alla sua spiegazione, trovando un incongruenza “ma se hai detto che serve anche per non farvi rintracciare la scia, come mai te sai che è il suo odore?”
“La cosa della scia vale quando vampiri e licantropi non vivono a stretto contatto. Per noi è diverso, stiamo piuttosto vicini e quindi riconosciamo l’odore: se venisse un vampiro da qualche altro posto, probabilmente sentirebbe solo una sgradevole puzza e non la seguirebbe per nulla al mondo, nè la assocerebbe a qualcosa” spiegò prendendo la sua solita postazione, seduto sul letto.
Continuando a pensare a quello che mi aveva appena detto, mi venne una grande curiosità di saperne di più delle due razze: certo, Edward e i Cullen mi avevano detto quasi tutto sui vampiri, e Jacob e il branco sui licantropi.
Ma non sapevo delle “abilità” che possedevano quando combattevano: finchè i lupi erano stati ancora umani, non era servito e tutti se ne erano scordati.
Ma ora stavo imparando cose nuove e incredibilmente interessanti: se Edward avesse potuto sentire i miei pensieri in quel momento, si sarebbe meravigliato ancora una volta che trovassi affascinanti quelle storie invece di averne paura.
Ma che ci potevo fare: d’altronde, che non fossi normale era stato appurato tempo fa, quando iniziai ad uscire con vampiro e mi scelsi come migliore amico un licantropo.
Pensando a questo, mi venne in mente il secondo punto del piano in un flashback di quel pomeriggio.



“Allora Bella” disse Jacob convinto “Per prima cosa, devi proibirgli di venire a casa tua senza il tuo permesso”
Lo guardai stupita: nessuno lo aveva mai scoperto
Ridendo, rispose alla mia muta domanda “Ti sorvegliamo ancora”
Confusa, continuai a prestargli attenzione come riprese a parlare del piano.
“Dunque, caccialo via come arriva: non gli dare pretesti per tornare e non ti far incantare. E se insiste nel venire, caccialo sempre via: alla fine, inizierà a chiederti il permesso. Tu digli di si solo quando ti va...anzi no, conoscendoti gli diresti sempre di si. Quindi, digli di si...mmm...facciamo massimo una volta alla settimana. Mai sarebbe meglio”
Annuii convinta, prestando ancora attenzione
“Non gli dare mai la motivazione precisa, resta sempre sul vacuo: giocheremo soprattutto sul fatto che odia non poterti entrare nella testa per vedere i tuoi pensieri”
“Scusa Jake, ma come fai a sapere tutte queste cose?”
Sorridendo, mi rispose lusingato del mio indiretto complimento per la sua capacità di seduzione “Beh, è questione di strategia. Dovendo collaborare con un branco, dobbiamo sempre pianificare tutto per restare uniti. Alla fine diventa piuttosto semplice”




“Edward, esci dalla mia stanza” dissi tranquilla.
Convinto che fosse un altro tentativo di buttarlo fuori, simili a quelli andati in fumo i giorni precedenti, non rispose nemmeno e continuò ad osservare la stanza tranquillo.
“Edward, vattene” risposi girandomi più convinta
“Perchè?”
“Sei venuto senza chiedere. Non si fa” dissi con la mia espressione migliore da “su tutto io” scuotendo il dito
“Ok. Posso venire in camera tua?”
“No”
“Va bene”
Si alzò e si diresse verso la finestra: sorpresa dalla resa rapida, stavo già per esultare, quando lui si sedette comodamente sul davanzale, facendo attenzione che nemmeno mezzo dito uscisse da esso verso la mia stanza.
“Cosa stai facendo?” chiesi sconcertata
“Hai detto di uscire dalla tua stanza, l’ho fatto” rispose con una finta aria sorpresa.
Dannazione, gioca bene mi dissi tra me e me e ripresi tranquilla “Edward, esci da casa mia. Anzi no: ti proibisco di entrare nella mia proprietà a meno che non sia io a darti il permesso”
“E se non volessi?”
“Chiamo Charlie, sta proprio qui sotto”
“Ok, ok me ne vado. Ma non andare più dal cane”
“Io dal mio migliore amico ci vado quando mi pare. E ora esci.”
Con una scrollata di spalle, saltò giù dalla finestra.




Il giorno dopo, mi ero vestita più carina possibile: dopo l’appuntamento avrei dovuto subito chiamare Jacob, che moriva dalla voglia di sapere come era andata.
A dir la verità voleva anche che scattassi una foto alla faccia di Mike, ma rinunciò dopo che mi ruppi quasi un gomito tentando di colpirlo.
Arrivai a scuola di umore burrascoso: oltre ad un ridicolo vestitino blu, avevo visto la Volvo argentata parcheggiata al solito posto, con il suo guidatore in bella mostra ad aspettarmi con un fiore dello stesso colore del mio vestito.
“Buongiorno Bella” disse avvicinandosi, mentre chiudevo violentemente la portiera del Pick up: osservai sospettosa il fiore nella sua mano, come se fosse velenoso.
Ridendo, Edward me lo pose delicatamente tra le mani e rispose alla mia tremenda supposizione: “Alice ti ha vista stamattina. Le ho letto nel pensiero e ho preso un fiore dello stesso colore del tuo vestito. Sei bellissima”
Ignorando le ultime due parole, chiesi “Alice sa pensare ad altro quando non vuole che leggi certe cose nella sua mente. Mi ha tradita!”
“Non te la prendere con lei, la sua passione per le macchine è troppa per contenerla: le ho fatto un regalino ieri sera per convincerla a dirmi tutto quello che vedeva su di te”
“Mi state tenendo d’occhio?” chiesi, ora infuriata
“Non ti arrabbiare. Sai benissimo che con Victoria in giro non ti lasceremo andare a zonzo senza la minima protezione. Ma purtroppo, grazie a quel branco di cani che ti gira sempre intorno Alice non riesce a vedere granchè. Quando ci sono loro in mezzo non riesce a vedere il futuro di chi è con loro: però, per quel poco che possiamo, ti controlliamo. E io l’ho corrotta per farmi dire anche i dettagli più insignificanti” concluse con il suo solito ghigno.
“Se hai sempre quell’aria da strafottente ti verranno le rughe” conclusi indignata sorpassandolo.
Lui rise di gusto e mi seguì “Come se potessi cambiare...”
Mi bloccai davanti all’entrata: Mike fissava Edward come se volesse ucciderlo da un momento all’altro, e lui ricambiò tranquillo lo sguardo facendolo rabbrividire.
Poi, velocemente, spostò gli occhi verso le mie mani, e guardando in basso notai di avere ancora il fiore in mano.
Non sapevo cosa fare, e mi ritornarono alla mente le sagge parole di Jake



“Se ti fa un regalo, non accettarlo: se te lo mette in mano per forza, buttalo da qualche parte. Va bene anche magari il Pick up, ma alla fine faglielo riavere.”
“Ma...”
“Niente ma Bella, tanto tu odi i regali. Se sono fiori ancora meglio...li puoi buttare e basta, non se ne fa niente”




Così, mi avvicinai decisa al cassonetto accanto a Mike e buttai il fiore con una stretta al cuore: anche se odiavo i regali, non mi sembrava affatto carino buttarli.
Mike guardò trionfante Edward, mentre lui scrollò le spalle e se ne andò.

La giornata passò lentamente: ebbi una brutta sorpresa.
Un fiore, dello stesso colore del primo, era depositato su ogni banco che occupavo durante le lezioni della giornata: lo avevo trovato persino nell’ armadietto dove tenevo la tenuta da ginnastica.
Tutti erano stati sapientemente fatti a pezzi da Mike, ma quello nell’armadietto lo avevo voluto conservare: e giurai di aver visto Edward sorridere compiaciuto all’uscita.
Ma questo era niente: Edward aveva preso tutte le lezioni uguali alle mie, cosa che fece andare in escandescenza Mike, che lo vedeva sempre al mio fianco quando lui sarebbe dovuto andare da in un altra classe.
Mi sentivo in colpa: stavo sfruttando la gelosia di Mike per infastidire Edward, stavo facendo soffrire quel povero ragazzo...prima di mollarlo.
Altra idea di Jacob.



“Prima che lo lasci, potresti sfruttarlo un po. Rimani al suo fianco, si ingelosirà un sacco alle avances di Edward e reagirà infastidendolo. Uffa...ti becchi sempre tutto il divertimento, come vorrei esserci” concluse gemendo disperato
“Divertimento? Saresti contento di vedere due ragazze scannarsi per te? E poi Edward è un vampiro, anche se ha autocontrollo quando gli ho detto che stavo con Mike quasi lo andava ad ammazzare”
“Perchè non lo ha fatto?” chiese Jacob sorpreso e irritato
“Che cosaaa?”
“Ops...scusa, ma così...beh, il patto sarebbe stato violato...”
Lanciandogli una delle mie occhiate peggiori, feci cadere l’argomento.




Finita la scuola, mi avviai verso la mia macchina: saremmo andati con il mio pick up visto che Mike era venuto apposta in autobus (altra cosa che mi fece sentire ancora più in colpa): non mi accorsi nemmeno che avevo alle spalle Edward.
“Dove vai?” chiese sottovoce avvicinandosi
Sobbalzando, ricordai la mia missione: devi essere vacua, devi essere vacua
“Esco”
Perfetto!
“Con Newton?”
“Si, con il mio ragazzo” ex ragazzo precisò una vocina dentro di me.
“Divertitevi” disse serrando i denti, facendo sembrare la frase come “spero che accada qualcosa e vi rovini la serata”.
Beh, sarebbe stato accontentato almeno in quello.
Lo vidi andare via mentre raggiungevo il pick up e mi sedevo al posto del passeggero: Mike era già al posto di guida, gli avevo lasciato le chiavi a pranzo.
“Quel Cullen ci prova con te”
Ma và? Avrei voluto rispondere, ma mi trattenni: gli dovevo almeno una bellissima serata.
“È fastidioso”
Partimmo senza nominare più Edward, e passammo tutta la sera a Port Angeles: shopping, cinema e infine cena a lume di candela.
L’appuntamento perfetto.
E a quanto pare lo considerava tale anche Mike, vista la faccia compiaciuta: deglutii e mi concentrai sulla strada, tentando di soffocare il mio senso di colpa.
Arrivati davanti casa sua, uscimmo dal pick up: lui si avvicinò per il bacio della buona notte, ma io tendendo le braccia avanti lo bloccai.
“Ehm...ti ho chiesto di uscire stasera per dirti una cosa...” dissi ignorando la sua espressione a metà tra il preoccupato e l’offeso.
“Mike...mi dispiace, ma non ti amo più...”
Rimase impietrito, stavolta il suo volto non aveva espressione
“È da un po che non sento più l’amore: non mi sembrava giusto continuare ad ingannarti. Però volevo che almeno una bella serata l’avessi, per ringraziarti di tutto. Sei davvero un bravo ragazzo”
“È per lui vero?” chiese assottigliando lo sguardo
“Lui?” poi, capii “Oh...no no, non è per lui”
“Se non fosse tornato però, non mi avresti mollato”
“Probabilmente no. Ma, Mike, ho riflettuto molto quando è tornato, e ho capito che...io non ti amo. Mi dispiace. Secondo me è stato meglio così, sarebbe stato molto peggio vivere per sempre con un sentimento fittizio no?” chiesi tentando un sorriso, che lui non imitò
“Va bene. A domani Bella”
E si diresse verso la porta di casa
“Amici?” gli gridai dietro speranzosa
“Non lo so Bella. Non lo so. Dammi un po, poi si vedrà”
“Oh...d’accordo. A domani”
E tornai in macchina.
Che idiota: era logico che non mi avrebbe voluto vedere per un po, e non lo biasimavo.
Io stessa mi ero comportata ugualmente con Edward, e lo potevo capire benissimo: anche se, una differenza c’era.
Io non lo amavo per davvero.
Avevo evitato di infierire ulteriormente, ma se dovevo essere sincera, era stato non proprio un ripiego, ma...anche se era brutto, uno sfogo.
Avevo avuto davvero bisogno di sentirmi amata, protetta: per l’amicizia ci pensava Jacob a non lasciarmi mai sola, ma come mi ero accorta dei forti sentimenti che Mike provava per me, avevo ceduto.
Imperdonabile.
Ma ormai era inutile piangere sul latte versato: arrivata a casa, mi diressi piano piano in camera mia, senza svegliare Charlie che russava nella sua stanza.
Presi il telefono e feci il numero di Jacob: nemmeno mezzo squillo, che subito sentii il suo sussurro
“Bella?”
“Si, sono io. Stavi aspettando la mia telefonata?” chiesi sarcastica
“Ovvio” sbuffò lui “Oggi non sono di ronda, così Billy è andato a letto presto: sto davanti al telefono da due ore”
“Bene, buone notizie...per così dire.”
“Lo hai mollato?”
“Si”
“Cosa ha detto?”
“Va bene”
“Tutto qui?” chiese con voce delusa.
“Si. Gli ho chiesto di rimanere amici, ma ha detto che si vedrà”
“Bella, è quasi impossibile rimanere amici degli ex, specie per chi è stato mollato”
“Lo so, ma ci voglio provare. Mi dispiace”
Sbuffò “Tu e i tuoi sensi di colpa. Se proprio vuoi rimanere sua amica, almeno dagli un mesetto di tregua: quando gli passa, torna all’attacco”
“Ok...”
Sentii un rumore dall’altra parte della cornetta e un imprecazione di Jacob.
“Tutto bene Jake?”
“No, mi sono mosso e ho preso con la gamba il porta ombrelli...”
Iniziai a ridere, forse anche troppo forte, per poi smettere per paura di svegliare Charlie.
“Accidenti, si è accesa la luce nella camera di Billy. Temo si sia svegliato. Ti devo salutare Bella, ricorda il piano e torna preso per approfondirlo!”
Non riuscii nemmeno a salutarlo che già aveva attaccato.
“Ciao Jake” mormorai alla cornetta abbassandola.
“Vi siete lasciati allora”
Mi girai di scatto e vidi Edward con un sorriso compiaciuto seduto sul ramo dell’albero davanti alla mia stanza.
“Cosa ti avevo detto ieri?” chiesi irritata
“Passavo per caso e ho ascoltato”
“Si, per caso...” borbottai
“Adesso allora ho via libera” ghignò divertito
“Potresti smetterla con quel ghigno malefico? Mi fai paura” dissi sconcertata, abituata ai suoi mezzi sorrisi
“Finalmente ti spavento. Ma ormai è troppo tardi, ci proverò per sempre”
“Non mi spaventi, sei inquietante perchè sembri un pazzoide con quel ghigno sulle labbra. E poi tu avrai tutta l’eternità, io no” borbottai contrariata
Si irrigidì un attimo: sapeva che non provavo terrore per lui e la sua “razza” ma ammirazione, tuttavia ne rimaneva sempre sorpreso quando lo dicevo così direttamente.
“Comunque...sono venuto a riportarti delle cose”
Attesi, avvicinandomi alla finestra, ma non si mosse “Allora?” chiesi curiosa
“Guarda l’album e lo stereo”
Capii all’istante: andai velocemente allo stereo e lo aprii, per trovarci il cd che mi aveva regalato.
Poi, mi diressi all’armadio e rovistai un po ritrovando il vecchio album fotografico, che ormai sembrava appartenere ad un altra epoca: lo aprii e ritrovai le foto prima mutilate, tutte perfettamente integre.
Infuriata, stavolta non serviva ricordarmi degli avvertimenti di Jacob sui regali.
Tirai fuori tutte le foto in cui compariva Edward e riposi l’album, poi presi il cd e mi diressi verso la finestra porgendoglieli.
“Cosa fai?” chiese curioso e un po offeso
“Non le voglio. O le prendi te, o le butto”
Non si mosse, impietrito.
Ancora furiosa, buttai tutto nel cestino vicino alla mia scrivania, chiusi la finestra con uno scatto tirando le tende e mi coricai ignorando la figura che a causa della luce della luna gettava un ombra scura dalla finestra sulla parete di fronte a me.






Risposta ai commenti

nanerottola: Grazie! ^^ Sono contenta ti sia piaciuta la storia fino ad ora, per ora si capisce poco del piano di Jacob e Bella, ma cercherò di essere cattiva XD

lady cat: Eh si, tenterò di farlo soffrire per bene U_U
Mi dispiace che non ti sia piaciuto l'altro capitolo, e anche io mi sono accorta che forse ho cambiato un po troppe cose da un cap all'altro...ma purtroppo sono indecisa! >.< Per questo ho chiesto aiuto all'inizio XD

Goten: Prego ^^ Mi ha fatto piacere che abbia sollevato la questione di Bella e Mike, rileggendo in effetti non mi è sembrata molto chiara...comunque, si, cercherò di fare in modo che Edward soffra parecchio XDD

dolce_birba: Hahaha, idem per me ma con il Lazio XD
Si si, l'ironia non la faccio mai mancare ^^ Per questo ho messo il piano di Jacob e Bella, mi è venuta l'idea all'improvviso e ho pensato fosse divertente XD

kikka_la cantante di edward: Grazie *-*
Eh si, almeno è un po sopportabile XD
Sono contenta che così tante persone abbiano la mia stessa idea di NM e dei suoi personaggi ^^



E grazie anche a tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti!

1 - acqua1879
2 - angteen
3 - annatfl
4 - Confusina_94
5 - debblovers
6 - deisy87
7 - dolce_birba
8 - fiorella91
9 - Honey Evans
10 - kessachan
11 - lady cat
12 - MaryAc_Cullen
13 - mikelina
14 - suxpicci_89
15 - ysellTheFabulous
16 - zije600
17 - __cory__




Al prossimo capitolo, con la fase due del piano di Bella e Jacob! ^^

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Capitolo 5
*** Fase due e tre: gelosia e pericolo ***


Salve! Eccomi con un nuovo aggiornamento. Ormai credo che sia quasi sicuro che aggiorni un giorno si e uno no: i capitoli pronti li ho postati (hem...erano solo i primi due xD) quindi scrivo all'impronta d'ora in poi! (mi dovrei muovere visto che tra una settimana dovrei consegnare la storia al concorso...però vabbè, ce la farò all'ultimo come al solito xD)
Questo l'ho finito ieri mentre aspettavo i risultati del primo contest a cui partecipo *-* Ma non mi pareva il caso di postarlo all'una di notte, ho preferito una ricontrollatina con la mente più lucida.
A proposito, il mio risultato è uscito proprio ora: sesta! ^^
Contando che pensavo di arrivare ultima, che ho fatto la storia in circa 4 giorni ed era il mio primo concorso mi posso ritenere soddisfatta xD
Inoltre ho apprezzato moltissimo i consigli *-* Come saranno usciti tutti i risultati e mi sarò fatta mettere la posizione sul bannerino la posterò,(è sempre su New Moon, e sempre una cosa alternativa al periodo di depressione di Bella...anche se visto che una delle richieste era un velo di malinconia Bella è sempre depressa xD Forse un po troppo xD) quindi tenete d'occhio il mio account, voglio sapere cosa ne pensate! ^^
Ok, ultima cosa e poi prometto che vi lascio stare xD
Ho notato con piacere che molte/i di voi voglio far soffrire Edward...muahaha, perfetto! xD
Però mentre scrivevo questo capitolo mi è venuta un ideuzza...e non potevo proprio cancellarla dalla mente, quindi questo è l'ultimo capitolo in cui Edward soffrirà...per mano di Bella e Jacob =) Quindi la sofferenza continua xD





My New Moon
-Fase due e tre: gelosia e pericolo-






“Bella...Bella, ti prego...Mi dici cosa ho fatto?”
Mi voltai infastidita verso di lui, ma prima che riuscii ad aprire bocca arrivarono Jessica e Angela a salvarmi
“Hey Bells, vieni? Le lezioni stanno per iniziare!”
“Arrivo subito!” dissi con un po troppo entusiasmo avvicinandomi a loro e iniziando a ridere e a scherzare.
Arrivata in classe, notai che Edward era ancora dietro di me: senza guardarlo nemmeno mi diressi verso il mio banco e mi ci sedetti.
Lui fece lo stesso, se non avessi saputo con sicurezza che era lì avrei giurato di essere sola.
La lezione iniziò, per mio sommo sollievo, almeno non dovevamo parlare: ma a quanto pare mi sbagliavo, visto che poco dopo un bigliettino volò sulla mia mano appoggiata al banco.
Alzando un sopracciglio irritata, lo aprii e lessi


Bella, mi dispiace...non ho capito cosa ho fatto di male, ma ti ho ferita...mi dispiace sul serio, ti prego, dimmi cosa ti ho fatto, non sopporto questa situazione...


Stavolta toccò a me ghignare: Jacob aveva ragione, il fatto che non poteva entrare nella mia testa e leggere tutto rendeva la cosa più interessante (per me) e fastidiosa (per lui).
Così, cercando di nascondere il sorrisetto che aleggiava sul mio viso, risposi svelta senza farmi vedere dal professore


Edward, non puoi sempre chiedere scusa e poi aspettarti che ti perdoni. Invece di stare sempre a scusarti, non combinare guai. E non ho nessuna intenzione di dirti cosa hai fatto: sarebbe troppo facile. Devi capirlo e scusarti se davvero sei convinto del tuo errore, non perchè lo voglio io. Solo allora saranno scuse sincere, e forse le accetterò.


Gli restituii il foglietto e tornai a prestare attenzione alla lezione.









La mattinata passò in fretta, e all’intervallo chiamai Jake per avvisarlo che sarei andata da lui: quando andai a mensa mi diressi tranquilla verso il mio solito tavolo, ignorando Edward che mi faceva segno di sedersi accanto a lui e prendendo posto tra Alice e Angela: Mike non era venuto a scuola, cosa che un po mi preoccupava, ma Jessica aveva detto di averlo chiamato e che stava bene.
A fine giornata, mentre uscivo da scuola, trovai Edward ad aspettarmi.
“Dov’è Alice?” chiesi, guardandomi intorno
“é andata via” rispose “per farci parlare”
“Peccato, si è presa la macchina. Ti toccherà tornare a piedi, perchè ho da fare”
“Bella, aspetta. Forse...ho capito”
Lo guardai in attesa, sfoderando la mia miglior occhiata scettica
“Ecco...a quanto pare non hai gradito il mio...ehm...regalo”
“Ma davvero? Wooow Edward, sei perspicace! Bravo, continua così, forse tra un paio di secoli capirai cosa non va davvero, il tempo non ti manca”
“Ho capito che non volevi che te li restituissi, ma non ho capito perchè”
“Non hai capito perché? Edward, mi hai mollata senza una ragione, riprendendoti addirittura le tue foto. Quegli oggetti mi ricordano il tuo abbandono, il periodo in cui sono stata male per colpa tua. Non ho bisogno di altri motivi per ricordare, ti assicuro che il pensiero è ben nitido nella mia testa”
Si irrigidì al sentire quelle parole, e ne approfittati per saltare in macchina e andare da Jacob.
Sfrecciai il più in fretta possibile, prima che Alice si accorgesse di dove stavo andando ed Edward si riprendesse: vidi per un attimo un ombra scura che correva di fianco alla mia macchina, ma subito dopo era sparita.
Non sapevo se avevo varcato il confine oppure me l’ero immaginata...probabilmente la seconda.
Scesi davanti casa di Jacob: stranamente, non mi stava aspettando fuori.
Feci il giro e lo trovai intento a lavorare sulla sua macchina.
“Hey, l’hai ripresa in mano?” chiesi facendomi notare
“Ciao Bells! Eh si, per ora tutto tranquillo, ho un po di tempo libero”
Mi sedetti vicino a lui mentre riprendeva il suo lavoro avvitando dei bulloni alle ruote.
Lo osservai silenziosa, finchè la sua voce preoccupata mi riportò alla realtà.
“Bella, che è successo?”
“Oh...niente. Mi ha ridato i regali che mi aveva portato via”
“Il Cd e le foto?” chiese, sorpreso: non mi ricordavo di avergliene parlato, ma ricordavo poco e niente di quella settimana infernale.
Forse avevo parlato allora.
“Che hai fatto?”
“Non so...mi sa che ho esagerato. Ho buttato tutto al secchio e gli ho chiuso la finestra in faccia: poi a scuola l’ho praticamente evitato per tutto il giorno”
Mi aspettavo qualcosa, una battuta, un commento... ma mai una risata.
“Beh, che c’è? Mi è montata la rabbia come li ho visti!” tentai di giustificarmi stizzita
“Scusa Bella ma, ridevo per un altra cosa...hahaha...cioè, hai sbattuto la finestra in faccia ad un vampiro e...haha...lo hai ignorato?”
“E quindi?”
“E quindi sei una forza Bella. Quanta gente credi che lo avrebbe fatto considerando la natura di Edward e la storia che avevate?”
Lo guardai un attimo confusa, poi, piano piano sulla mia bocca si aprì un sorriso compiaciuto.
“Fase due?”
Jake rispose con altrettanto entusiasmo, e la pianificazione iniziò un altra volta.
“Dunque...ora pensiero e company sono fuori discussione...mmm...”
Per una attimo esitò: mi scrutò il volto e poi mi chiese “Sei pronta a tutto?”
“Si”
“Anche cose pericolose?”
“Pericolose? Considerando che mi sorvegli la notte non me ne faresti mai fare”
“Pericolose perchè...se ti becca Charlie andrai in un convento in Alaska”
“Oh...beh, almeno starò al sicuro da vampiri assassini che mi cercano per vendicarsi. A quanto pare li attiro come mosche”
“Giusto” approvò ridacchiando
“Dimmi cosa hai in mente”
“Dunque...per prima cosa: la gelosia. La abbiamo sfruttata con Mike per innervosirlo, ora la dovrà provare lui”
“Dovrei uscire con la gente?” chiesi schifata
“Ehy, non è mica così male...anche io vado bene quando posso. Anzi, gli darà più fastidio. Ma non voglio tirare troppo la corda, non corre buon sangue tra noi. Quindi, dovrai accettare per una volta almeno tutti i tuoi ammiratori”
Ghignò vedendo il mio viso atterrito
“Non se ne parla”
“O beh...pensavo fossi disposta a tutto...”
Sospirai per calmarmi. In fondo, erano solo uscite: io mi sarei divertita magari. E a fine serata avrei tracciato i confini. Prefetto.
Diedi voce al mio ultimo pensiero, e Jacob sorrise divertito (chissà se voleva seguirmi con la macchina fotografica).
“Qual’erano le cose pericolose Jake?”
“Un giretto in moto?” propose alzandosi e levando un grosso telone dalle nostre vecchie moto
“Erano secoli che non le usavamo!” esclamai eccitata seguendolo
“Esatto. Ma non dovremo passare vicino Charlie”
“Ok” stavo già per salire sopra la mia, quando lui mi fermò
“Questa è la fase tre. La fase due sono gli appuntamenti” e ricominciò a ghignare
Sospirando un altra volta, promisi che avrei accettato, almeno in parte, gli appuntamenti dei miei ammiratori.
Il piano iniziò subito: Jake mi riportò a casa e mi diede un bacio sulla guancia prima che entrassi in casa, ghignando divertito al mio orecchio “vestiti elegante a scuola, così arriveranno le mosche...quelle normali almeno”
Dopo avergli scagliato la peggiore occhiata del mio repertorio, lo guardai andare via ed entrai in casa.
Feci piano: ero stata fuori parecchio, dopo il piano avevamo iniziato a chiacchierare e non ci eravamo accorti che aveva fatto buio.
Se Billy non avesse avvertito che andava a letto, non ci saremmo nemmeno accorti dell’ora e probabilmente sarei rimasta lì tutta la notte.
Come misi piede in cucina, una luce si accese “Dove sei stata?”
Charlie era seduto, un braccio poggiato al tavolo e l’altro sulle gambe, le mani avvinghiate tra loro e i piedi accavallati: mi fissava con un espressione terribile.
Un misto di rabbia, paura e accusa.
“Ehm...scusa papà...sono stata da Jake e mi è passato il tempo...”
Avevo pronunciato la parola magica: Jacob.
Si distese subito, appoggiandosi meglio alla sedia e mettendo entrambe le mani sul tavolo, ora non più strette insieme.
Non so perchè, ma faceva sempre così: come sentiva che andavo, o ero andata da Jacob si rincuorava subito, ignorando anche (come ora) anni di regole padre - figlia sul rientro e sull’uscita.
Avevo una teoria in realtà: Charlie voleva che io andassi da Jacob.
E di sicuro non voleva nè pensava che giocassimo a dama tutto il tempo.
Anche quando stavo con Mike, come mi ero avvicinata a lui aveva iniziato subito a spingermi sempre di più nella sua direzione: rabbrividii all’idea, ringraziando mentalmente per la prima volta di non essere una vampira con la facoltà di leggere nel pensiero.
“Ok, va bene. Ma la prossima volta non fate tardi Bells, dovete dormire. Avete scuola entrambi”
Scuola...proprio la nostra prima preoccupazione pensai tra me e me scocciata.
“Ok papà...ora vado a dormire, notte”
“Notte piccola”
Mi trascinai per le scale, ancora persa, mio malgrado, nelle riflessioni su Charlie e Jacob: io e Jacob?
Insieme?
Fidanzati?
Ma per piacere.
Nessuno sano di mente lo avrebbe mai pensato.*
Certo, che io accusassi Charlie di non essere sano di mente era anch’esso di per se divertente: io che prendevo il thè con un licantropo e frequentavo abitualmente vampiri.
Entrai in camera sempre riflettendo, quando la luce si accese e mi investì, costringendomi a strizzare le palpebre.
“Dove sei stata?”
Edward era in piedi in mezzo alla stanza, le labbra sottili chiuse in una morsa, le mani strette a pugno che leggermente tremavano.
“Ma cos’è, un interrogatorio? Vi siete messi d’accordo?”
Lui continuò a fissarmi e risposi scocciata “Non hai letto nel pensiero a Charlie? Non hai ascoltato?”
“Sono appena arrivato. Stavo seguendo quel...cane”
“Stavi seguendo Jake?”
“Eri in macchina con lui”
“E quindi?”
“E quindi non puoi andare in macchina con lui”
“Perchè?”
Sospirò “Bella, è un licantropo”
“Edward, sei un vampiro”
Sussultò e non parlò più: in fondo se l’era meritata.
Proprio lui, che un anno prima mi aveva detto di essere il più feroce dei cacciatori, criticava un lupetto che mi proteggeva?
“Non te lo ripeterò più Edward: esci dalla mia stanza”
“No. Ti devo proteggere”
“Sono stata bene per mesi senza di te. Me la so cavare. E ho un branco di licantropi a disposizione”
Ignorando le mie prime parole, continuò con lo stesso tono freddo che tuttavia non nascondeva la sua rabbia.
“Anche da loro ti devo proteggere”
Ricordai poi la fase due del piano:
“Sei geloso di Jake?” chiesi, allucinata.
Non pensavo avesse avuto davvero tutto questo effetto: immediato per giunta.
Edward era sempre così controllato...ne ero la prova vivente: se non avesse avuto il suo notevole autocontrollo, probabilmente ora sarei sotto terra con due buchi nel collo.
“Dannazione Bella! Ti voglio proteggere, ma si, sono geloso! Ti ronza sempre intorno, ti porta a zonzo, via da me e Alice, dalle profezie che mi assicurano almeno che stai bene! E ti ha dato un bacio prima”
“Sulla guancia” dissi alzando gli occhi al cielo
“Comunque, non devi essere geloso” continuai, colta da un improvvisa ispirazione
“Non stando più insieme, non ne vedo il motivo”
Wow, non pensavo di essere diventata così cattiva. Mi meravigliai da sola per il tono sicuro che usai, oltre che per le parole stesse: forse colpa di Jacob, chi lo sa.
Non rispose, immobile nella sua posizione.
“Ora, ti dispiacerebbe rispettare i miei voleri? Esci dalla mia stanza, anzi, dalla mia proprietà. E se vuoi venire, chiedi”
Senza dire una parola, come al solito, scattò verso la finestra e cadde giù.









“Posso venire da te?”
“No”
“Posso venire da te?”
“No”
“E dai...”
“No”
“Su...posso venire? Faccio il bravo”
“No”
“Edward smettila, mi dai i brividi: sembri quasi un cagnolino scodinzolante”
Alice guardò schifata il fratello che si aggirava intorno a me chiedendo il permesso di venire a farmi visita dopo le lezioni, mentre io mangiavo tranquillamente seduta.
Probabilmente la scena sembrava comica a tutta la sala visti gli sguardi che ci lanciavano, ma non per noi tre, che sapevamo quanto fosse seria la faccenda.
”Perchè non posso venire?”
“Perchè oggi non mi va”
“Ehi Bells!”
Mi girai da dove veniva l’urlo e vidi una mano che si agitava in aria.
“Allora alle quattro ti vengo a prendere a casa tua?”
“Certo” risposi al ragazzo facendo un finto sorriso alle mani che gli davano il cinque, come se avesse vinto chissà quale premio.
Esibizionista pensai: la fase due del piano era in pieno svolgimento, e quella era la mia prima uscita, alla quale ne sarebbero seguite altre con altrettanti buffoni.
Se non ne fosse valsa la pena non lo avrei mai fatto e avrei staccato la testa a Jacob solo per averci pensato (con una motosega molto potente ovviamente)
“Quindi esci con lui” disse Edward osservando il ragazzo dall’altro capo della sala come se volesse ucciderlo con lo sguardo (e per una attimo temetti fosse così: chi lo sapeva che non avesse manifestato una nuova dote in quel momento?)
“Esatto”
“Allora vengo domani” disse senza perdere l’entusiasmo
“Esco anche domani”
“Dopodomani” la sua voce non era più molto calma
“Ha tutta la settimana piena” si intromise Alice: quando vide Edward osservarla stupito e offeso, aggiunse scrollando le spalle “mi ha permesso di vestirla”
“Non sei l’unico a saperla comprare” dissi sogghignando e alzandomi per andare a lezione.









Gli appuntamenti si susseguivano ogni giorno: alla fine, ammisi che non era stata una cattiva idea.
Arrivata a Forks ero talmente di malumore, che iniziai a meravigliarmi di essermi fatta anche solo la scarsa combriccola che avevo.
Feci amicizia con un sacco di gente, amici e conoscenti dei ragazzi con cui uscivo, o anche solo avventori dei bar, ristoranti o parchetti dove mi portavano.
Al ritorno a casa, avevo una bella occhiata astiosa pronta per me proveniente dagli alberi, che sapientemente si nascondeva alla vista dei miei nuovi amici, ma non altrettanto faceva con me.
Lo lasciai entrare una sola volta in casa, quando c’era Charlie (per sicurezza) e si era giocato la sua unica possibilità iniziando una filippica sul mio comportamento da incosciente.
E quindi, ora era in castigo: niente visite per minimo una settimana.
Con l’euforia del momento (avevo conosciuto ormai mezza Port Angeles, gran parte degli studenti della scuola e Mike era tornato e avevamo ricominciato a parlare) ridacchiai anche pensando di aver messo in castigo un vampiro: se lo avessi raccontato, non ci avrebbe creduto nessuno.
Beh, ma certo...già raccontare di vampiri.
Ridacchiai più forte ed entrai in casa, ignorando sapientemente gli occhi accusatori.
Alice non si lamentava, perchè le premettevo di programmare il mio guardaroba per le uscite: ma una volta mi aveva confessato di essersi scocciata di vedere sempre Edward così musone.
“Ovviamente non dico che devi tornare con lui, se non vuoi” aveva aggiunto svelta alla mia espressione di difesa “Credo che per quello che ti ha fatto si meriti una punizione. Ma non sai quando incredibilmente fastidioso diventa quando mette il muso...borbotta in continuazione. Carlisle cerca di distrarlo con qualche lettura, Esme e Rosalie con il piano, Emmett con la caccia e Jasper...beh, Jasper con i suoi poteri. Però è fastidioso. Ma non ti preoccupare Bella, devi decidere te” aveva aggiunto di nuovo alla mia espressione colpevole.
Mi dispiaceva che la famiglia ci andasse di mezzo, ma non potevo proprio dimenticare certe cose: era impossibile.
Ogni sera la notte dell’abbandono mi faceva visita nel sonno, e come qualcuno faceva riemergere la settimana di trance sussultavo e il dolore rischiava di tornare.
Lui diceva di soffrire per quello che mi aveva fatto, che gli dispiaceva: ma come potevo credergli se non sapeva quello che avevo provato?
Arrivata in camera mia trovai sul telefono un messaggio: premetti il pulsante play, ascoltando la voce di Charlie che avvertiva che non eravamo in casa mentre mi levavo il ridicolo vestitino rosa confetto (messo dopo minaccia di Alice).
Quando sentii la voce di Jacob, per un attimo mi bloccai:


“Ehi Bells! Vieni domani se puoi: inizia la fase tre! Niente ronda! Dimmelo stasera, ci sono io di guardia”


Sorrisi quando il messaggio finì, e mi apprestai a prendere maglietta e pantaloncini, quando dalla finestra si sentì sussurrare “Bells, sono io!” e la testa di Jacob apparve dietro il vetro: restammo a fissarci in silenzio per qualche secondo, io perfettamente consapevole di essere in mutande e reggiseno, ancora leggermente piegata verso la sedia con i miei vestiti per la notte.
Poi, lui si scosse e iniziò, sempre con voce bassa a chiedermi scusa arrossendo completamente “Oddio scusa! Non pensavo fossi appena tornata!”
“Jake, va bene, ma ora esci così posso finire di cambiarmi” risposi sospirando: in fondo era come un fratello per me, c’era solo un lieve imbarazzo, e poi se gli avessi lanciato lo stereo in testa questo si sarebbe rotto, e avrei svegliato Charlie.
“Certo certo” borbottò saltando giù.
Quando finii gli sussurrai di salire.
“Allora, come è andata?” chiese, ancora imbarazzato
“Bene, mi sto divertendo un mondo”
“Ottimo! Domani ti va di venire da me per la fase tre?”
“Certo! Ma dove andremo?”
“Alla solita stradina. Ok?”
Un ringhio sordo mi impedì di replicare: ci sporgemmo entrambi vedendo Edward che scopriva i denti verso di noi dal confine fra la foresta e la stradina di Forks.
“Uhuh...il succhiasangue deve aver letto nei miei pensieri”
“Che gli hai fatto vedere?”
“La tua prima corsa” rispose ridacchiando, facendo arrossire me questa volta: uno pari.
“Allora, io vado. A domani Bells, non fare tardi!”
“Si, si ok...mi raccomando, stai attento e riposati un po” tentai invano di dirgli, come ogni volta, quando lo vidi scomparire in giardino mentre si trasformava.









Fortunatamente, essendo Domenica, niente scuola.
Come mi alzai, di buon ora (ormai ero in linea con il ritmo di Charlie) mangiai in tutta fretta la mia colazione sotto lo sguardo scettico di mio padre, che si rilassò come, uscendo di corsa dalla stanza, lo avvisai della mia meta.
Presi il mio pick up, e una volta arrivata trovai Jacob ad aspettarmi sul marciapiede, con ai lati due moto: le caricò e si sedette accanto a me, guidandomi verso la giusta direzione, che non ricordavo molto bene.
Una volta arrivati però, trovammo Edward ad aspettarci poggiato ad un albero: come ci vide si scansò, e dopo un breve ringhio a Jacob si rivolse a me “Bella, non farlo. È pericoloso. Torna a casa”
“Perchè? Voglio farlo. Sono un adolescente, è nel nostro DNA fare idiozie”
“Non deve essere nel tuo. Ci manca solo che con la fortuna che hai vai a braccia aperte incontro ai guai”
“Nessuno ti ha chiesto di assistere” risposi seccata, come ogni volta che si facevano commenti sulla mia dubbia buona sorte: sapevo perfettamente che era vero, ma non apprezzavo.
Presi con due mani la moto che Jacob intanto aveva scaricato e veloce ci saltai su: misi il casco che mi aveva prestato Jake e partii subito a razzo, ignorando l’urlo angosciato di Edward, subito seguita da Jacob.
“Wow!” gridai, mentre si affiancava a me con la sua moto “da quanto non lo facevamo?”
“Troppo!” mi rispose lui contento.
Andammo in giro per la maggior parte della mattina, sempre attenti a non andare troppo vicino a zone in cui persone che ci conoscevano potevano informare i nostri genitori: all’ora di pranzo decisi di tornare a casa, visto che oggi Charlie non lavorava.
Tornammo al garage, posammo le moto e insieme ci dirigemmo verso casa mia, come al solito: ridevamo e scherzavamo, ignari del pericolo che ci attendeva dietro il varco.
E infatti, come girammo per entrate nel vialetto di casa mia, trovammo Charlie, Billy, Alice ed Edward ad attenderci davanti la porta di casa.
Scesi curiosa, ma poi la mia faccia si tramutò in orrore vedendo quelle di Charlie e Billy: furiose.
“Isabella Swan. Cosa diavolo ti è saltato in mente? Prendere una moto? Guidarla? Non ti bastano i cadaveri che porto mensilmente a visitare l’obitorio a causa degli incidenti motociclistici? Vuoi forse farci una visitina anche te?”
“Ehm...papà ecco, io...”
“Niente scuse. D’ora in poi sei in punizione! Niente uscite, niente di niente! Andrai solo a scuola!”
“E tu” aggiunse Billy a Jacob che arretrò di un passo “Come hai potuto aggiustare quelle moto e darne una in mano a Bella? Poteva morire!”
Era ovvio che Jake non sarebbe morto nemmeno schiantandosi ad un tir sull’autostrada, quindi Billy parlava solo di me, ma Charlie, furioso, nemmeno se ne accorse.
“Hai fatto la spia eh?” chiese poi Jacob ad Edward fissandolo con astio.
Ma c’era qualcosa che non andava: lui non sembrava compiaciuto ma...quasi...addolorato.
E infatti, Alice si fece avanti e disse “Sono stata io. Lui mi ha incontrata per strada e l’ho portato con me”
Dopo aver salutato cortesemente Charlie e Billy, si mosse con Edward dietro, e arrivata di fronte a noi mi sussurrò “Scusa. Ma il tuo futuro è improvvisamente scomparso, mi sono spaventata. Sono riuscita solo a vedere due futuri alternativi, e in entrambi lui” e guardò Jacob con astio “Si separava da te e te finivi a decorare l’asfalto. Ho dovuto. E te cagnaccio” si rivolse di nuovo a Jake “La prossima volta che le fai fare una cosa tanto idiota ti stacco la testa a morsi. Dovresti proteggerla invece che aizzarla”
E detto questo, entrambi se ne andarono.
“Jacob Black, ora noi andiamo a casa e continuiamo il discorso” disse Billy, e lo sentimmo borbottare improperi al figlio per tutta la strada, finchè le loro voci non scomparvero.
“Bella, entra in casa e restaci” sibilò Chiarlie entrando a sua volta e lasciando la porta aperta.
Sospirai, presi coraggio ed entrai: non chiesi nemmeno qualcosa a mio padre, andai dritta in camera mia.
Mi buttai subito sul letto, esausta: che fatica fare l’adolescente.
Ma è mai possibile che per una volta che provo a fare qualcosa di vagamente umano, tutti mi si ritorcono contro per fermarmi, e se poi corro in giro con vampiri e licantropi nessuno mi dice niente?
Eh si, in me c’era decisamente qualcosa che non andava: e direi anche negli altri.
La mia vita era la più strana esistenza mai vissuta.
Sentii uno scricchiolio sul pianerottolo: alzai la testa mormorando “Papà? Sei tu? Senti, mi dispiace se...”
Ma poi la porta si aprì lentamente, e mi si gelò il sangue nelle vene.






* Perdonatemi, ma questa la dovevo mettere xD Chi ha pensato che fosse una cosa per la Meyer ci ha visto giusto xD Ancora mi sto chiedendo come le è venuto in mente di far innamorare Jacob di Bella, anche se leggendo BD ci sto vedendo un senso, non mi piace comunque come scelta.



Muahaha, chi sarà entrato in camera di Bella? Vi lascio con il fiato sospeso! xD


Risposte ai commenti

sad lady in twilight: Ecco qui il nuovo capitolo ^^ Sono felice che anche a te piaccia vedere una Bella con più carattere rispetto a quella cosa amorfa di NM

dolce_birba: Mmm...idea interessante quella di Edward in ginocchio...in questo capitolo un po l'ho usata xD Non so ancora come finisce la storia e quanti capitoli voglio fare, come ho detto scrivo al momento xD Quando l'ispirazione viene, mi metto a lavorare! Però il divertimento ci sarà xD
Essendo anche io piuttosto perfida voglio mettere in atto ovviamente l'opsione perfida *-* Mi alletta molto! xD Potremmo fare un piano come hanno fatto Bella e Jacob! xD

Goten: Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto ^^
Si, lo so, è stata cattiva: altra ispirazione del momento xD Però sinceramente io avrei fatto lo stesso xD

lady cat: Muahaha, Edward continua ad essere maltrattato xD Sinceramente non ho ancora deciso come finirà...ho un idea in mente ma la devo sviluppare.

acqua1879: Waa, che onore *-* Se non commenti molto vuol dire che la mia storia ti è piaciuta *-* *si fa filmini nella mente* =ç=
XDD
Grazie per il complimento, sono felice ti piaccia ^^


E come al solito, ringrazio tutti quelli che hanno messo la Fan Fiction nei preferiti!

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Capitolo 6
*** Lotta ***


Salve!
Non devo parlare xD Avevo appena detto che avrei aggiornato una giorno si e uno no e sto in ritardo xD
Scusate, piccolo momento di mancata ispirazione: poi si sono messi in mezzo impegni vari così sono riuscita a riprendere la storia solo ora.
Vi dico subito che ho deciso come farla finire: mi è venuta questa idea in mente (finalmente, sono stata indecisa fino all'ultimo xD)
Quindi, anche se non posso dirlo con sicurezza (visto quello che succede quando parlo -__-) credo che in due capitoli finirà. Mi è venuta un idea anche per un Epilogo, quindi dipende da quanto mi occuperà la fine: se la dividerò in due capitoli, allora la storia finirà in tre, mentre se riuscirò a finirla in uno, allora ci saranno altri due capitoli.
Detto questo, un po di pubblicità prima di farvi leggere xD Ho pubblicato la fiction del concorso, quindi, se volete leggerla la troverete nel mio account ;)
Bene, ed ora ecco a voi il nuovo capitolo ^^






My New Moon
-Lotta-







Guardavo la figura di fronte a me: alta, snella, bellezza invidiabile, capelli rosso fuoco e due occhi neri che mi fissavano attenti, curiosi...assetati.
Ero ancora stesa sul letto, ma improvvisamente sentii il bisogno di alzarmi: non potevo fare granché, ma rimanere in quella posizione non faceva che aumentare il mio senso di impotenza.
Mi alzai di scatto, ritrovandomi in piedi: in risposta a quell’improvviso movimento, Victoria aveva solo fatto un altro passo verso di me e si era messa in posizione di difesa.
Rimanemmo a scrutarci per quelle che parvero ore: all’improvviso, con un sorriso glaciale, la vidi rannicchiarsi.
Era finita: riconoscevo quella posa, la stessa che aveva assunto James quando mi aveva presa e quella che avevo visto assumere da Edward quando mi aveva protetta.
Chiusi gli occhi istintivamente: stavolta, purtroppo, nessuno sarebbe venuto a salvarmi.
Edward e Alice erano chissà dove, probabilmente troppo lontani per agire anche se Alice avesse visto qualcosa, mentre Jacob era a casa con Billy, troppo distante anche lui.
Quando però sentii mio padre che gridava “Bella, hai chiamato?” e iniziava a salire le scale, aprii gli occhi di scatto iniziando a sudare freddo: Victoria si girò verso la porta tirandosi su, e poi, decidendo in un millesimo di secondo, mi disse: “Sei fortunata che ho già mangiato” e si nascose dietro il mio armadio sussurrando “Mandalo via”.
Charlie entrò nella stanza proprio in quel momento: mi guardò preoccupato e mi chiese “Ehy Bells, stai bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma”.
No, ho visto una vampira omicida “Tutto a posto papà. Cosa c’è? Sono stanca, vorrei riposare”.
Probabilmente si sorprese del tono che usai: ero stata il più fredda possibile per invogliarlo a tagliare la corda, ma la mia voce sortì l’effetto contrario.
Dopo essersi seduto sul letto, mi fece segno di sedermi accanto a lui, e dopo che lo ebbi fatto riluttante iniziò a parlare con voce dolce: “Bells, mi dispiace metterti in punizione, lo sai. Ma ho avuto davvero paura quando Alice è venuta e mi ha detto che ti aveva visto scorrazzare in giro su una moto con Jacob. Tu non sai quanto è difficile ogni volta vedere quei ragazzi morti sulla strada, non riesco a non pensare che un giorno ci potresti essere tu lì: per questo ti evito ogni contatto con quegli aggeggi infernali. E sarebbe meglio che Jake buttasse via quelle moto”.
“Hai ragione papà, stai tranquillo, non ce l’ho con te, capisco. Prometto che non le prendo più” ma purtroppo all’obitorio mi vedrai lo stesso aggiunsi involontariamente nella mia testa.
“Ok piccola, sono contento che tu non sia arrabbiata. Ora vado, sarai stanca: buona notte”
“Notte papà. Ti voglio bene”.
Si girò di scatto verso di me, era raro che esprimessi così i miei sentimenti: sorrise e disse uscendo “Anche io Bells”.
Sospirai alzandomi dal letto e ascoltando Charlie entrare in camera sua: almeno lui era al sicuro: mentre vedevo Victoria uscire fuori, mi chiesi come mai non lo aveva ucciso.
Aveva detto che aveva già cacciato, ma non mi sembrava il vero motivo: una come lei provava piacere ad uccidere e non si sarebbe fatta tanti scrupoli con un umano.
Poi, un idea mi balenò in mente: se avesse ucciso Charlie, i Cullen e i lupi, anche se lontani, avrebbero sentito l’odore del sangue.
E probabilmente i vicini i rumori, quindi avrebbe dovuto fare un strage prima di uccidermi: pensando ai miei amici, un barlume di speranza si fece strada in me.
Avevamo perso tempo: se si fossero accorti del pericolo subito forse avrebbero fatto in tempo ad arrivare.
Non ero preoccupata per loro, Victoria era da sola e i più vicini erano in tre: non sarebbe successo nulla.
Ma non avevo fatto i conti con la vampira di fronte a me, che improvvisamente mi prese con forza straordinaria voltandomi verso la finestra e mettendo una mano sul mio collo mentre l’altra mi teneva ferma per la vita.
“Non ti muovere o la uccido” sussurrò.
Nel brusco cambiamento avevo chiuso gli occhi per lo spavento, e ora riaprendoli vidi a chi si riferiva: Edward ringhiava appoggiato alla finestra, alle sue spalle Alice su un albero era in posizione di difesa, anche lei con i denti scoperti, e a giudicare dall’altro ringhio rabbioso c’era anche Jacob.
“Lasciala” sibilò Edward saltando con grazia sul pavimento.
Victoria arretrò portandomi con me e disse “Avvicinati ancora e la uccido”.
Alice si appoggiò alla finestra, mentre Edward rimase pietrificato al suo posto: Victoria continuò ad andare indietro, finchè non uscì dalla stanza.
Sempre arretrando, mi portò giù per le scale (lei sembrava avesse gli occhi anche dietro la testa, io incespicai un paio di volte rischiando la caduta): quando arrivammo davanti alla stanza di Charlie, scoppiò il panico.
Lui si affacciò dicendo “Bells?” e rimase pietrificato alla scena: Victoria che mi trascinava afferrandomi la gola ed Edward, seguito più lontano da Alice che scendeva piano piano le scale.
Victoria, vedendolo, ringhiò: Charlie fece per correre a prendere la pistola, ma Edward lo bloccò dicendo: “Aspetta Charlie: non ti muovere o le farà del male. Ci pensiamo noi”.
Tuttavia, non seguì il consiglio: e così, ad Edward e Alice che ci seguivano con circospezione nella nostra arretrata verso l’ingresso si aggiunse Charlie, preoccupato ed ansioso.
Quando uscimmo fuori riuscii solo a scorgere Jacob: era trasformato, incurante della presenza di Charlie.
Victoria mi sbattè nella macchina di Edward, entrando a sua volta e sfrecciando via, sulla strada per uscire da Forks.


Casa Swan.


“Bella!” gridò Charlie vedendo la macchina sfrecciare via “Cosa sta succedendo?” chiese poi ad Edward.
Senza rispondere, lui guardò Alice che con un cenno di intesa si mise a correre, lasciando Charlie senza fiato: poi, rivolgendosi al lupo disse autoritario “Jacob, seguile dal bosco”.
Il lupo annuì ed iniziò a correre: Edward si voltò verso Charlie, che ormai non capiva più nulla.
“Charlie, ti spiegherò tutto più tardi. Ora, devo andare a salvare Bella.”
“Chi siete voi in realtà? E dov’è Bella? Perché quella donna l’ha catturata?”
“Ti spiegherò tutto più tardi Charlie. Ma ora ti prego, ti prego, fammi salvare Bella: la ucciderà.”
Charlie lo fissò per un attimo: non gli ci volle molto a scegliere tra la curiosità e la vita di sua figlia.
“Riportamela Edward. Voglio sentire il racconto dalla sua bocca. Buona fortuna.”
Edward annuì e partì all’inseguimento: raggiunse in pochi minuti Alice che correva al fianco di Jacob.
“Dove stanno andando?” chiese alla sorella.
“Dove la aveva portata James” rispose cupa lei.
Edward digrignò i denti: voleva ripetere la storia.
Si lanciò a tutta velocità in strada, ignorando l’urlo di Alice e il ringhio di Jacob, verso la sua Volvo: arrivò ad essa in poco tempo, un piano chiaro e preciso in mente.
Prendere Bella e scappare: l’aveva messa nei sedili dietro, avrebbe distrutto la macchina senza esitazione se fosse servito a salvarla.
Ma qualcosa andò storto: iniziò ad instaurarsi il dubbio in lui quando sentì uno strano odore provenire dalla direzione in cui stava correndo.
Era mischiato a quelli di Victoria e Bella, che tuttavia erano molto più deboli: era senza dubbio di un essere umano però.
Con un brutto presentimento accellerò, e veloce si insinuò nella macchina: ma quello che vide, fu solo un uomo spaventato che guidava a tavoletta.
Ruggì rabbioso, facendolo sobbalzare: quando si girò verso di lui chiese con gli occhi accecati dalla rabbia: “Dove sono?”
“Non lo so, non lo so!” gridò l’uomo continuando a guidare.
“Cosa è successo? Dimmi tutto quello che sai!” gli gridò di rimando Edward scoprendo i denti in un basso ringhio.
“La rossa mi ha fatto accostare e mi ha detto di salire nella sua macchina, mi ha minacciato! Ha detto di guidare fino a Seattle velocemente senza mai fermarmi, ha detto che se mi fossi rifiutato e che se avessi fatto un passo falso mi avrebbe ucciso! Poi ha gettato una ragazza dentro e mi ha messo alla guida di quest’auto...non so altro!” l’uomo era spaventato ed evidentemente sull’orlo di una crisi di nervi, ma Edward non vi badò: dopo aver ascoltato chiese velocemente “Dove ti hanno fermato?”
“Quasi al confine di una cittadina chiamata Forks.”
Edward uscì dalla macchina senza dire altro e si diresse verso Alice e Jacob, iniziando a correre nel senso opposto: i due, preoccupati, dopo un attimo di esitazione lo seguirono chiedendo spiegazioni.
“Non erano loro. Victoria ha fermato un umano e lo ha messo alla guida della macchina per confonderci. Lo ha fatto al confine di Forks, probabilmente mentre voi non l’avevate ancora raggiunta: dobbiamo tornare indietro e seguire le tracce, anche se perderemo molto tempo.”
“No: io e Jacob abbiamo sentito un altra traccia mentre uscivamo da Forks: non l’abbiamo seguita perché pensavamo fosse una vecchia traccia di Bella. Victoria ha nascosto bene il suo odore con l’umano, o almeno noi non abbiamo sentito nulla.” disse sicura Alice.
“Allora muoviamoci!” ruggì Edward accellerando, seguito dagli altri due.


In macchina.


Guardai la mia aguzzina spaventata: continuava a guidare con un ghigno terribile sulla faccia.
“Sai, visto il fallimento di James non volevo fare giochetti con te ed ucciderti subito: ma non ho fatto i conti con i tuoi angeli custodi. Sei davvero ben protetta, non è stato facile avvicinarmi: ma questo ha reso solo più delizioso e soddisfacente il gioco...”
Mi nauseò il modo compiaciuto e divertito con cui pronunciò quelle parole: per lei la mia vita era un gioco.
Rendendomi conto che stava rallentando impercettibilmente, iniziai a parlare per prendere tempo: “Perché hai catturato me?”
Che domanda idiota: sapevo già il motivo. Ma era la prima cosa a cui avevo pensato.
“Vedi Bella, non puoi immaginare cosa ho provato quando il tuo amichetto ha fatto a pezzi il mio James...non ero nemmeno lì: a lui piaceva giocare da solo. Quindi, non posso che restituirgli il favore: morirai lontana da lui in modo che non possa fare niente. Non commetterò il suo stesso errore però: niente giochi. Dovresti essermene grata in fondo: non puoi immaginare cosa potrei farti se solo volessi...sei poco più di una fogliolina nelle mie mani.”
Iniziò a ridere sguaiatamente, mentre io tremavo ripensando a quelle parole che, purtroppo, erano vere.
“Ma io non sto più con Edward.” tentai.
“Ma lui ti ama Bella, è questo che conta.” rispose mantenendo il suo sorriso spaventoso.
Si fermò di botto, e vidi dove eravamo: una città sconosciuta.
“É ora, Bella. Lascerò qui il tuo cadavere in modo che lo possano ritrovare: non avrò guai io, e i tuoi amichetti avranno qualcosa su cui piangere...anche se tuo padre era piuttosto appetitoso...” disse scendendo dalla macchina: capendo che non avevo scelta, scesi anche io gridando con voce stridula: “Vuoi solo me no? Lascia stare mio padre!”
“Vedremo...” fece lei riprendendo a guardarmi come aveva fatto prima in camera mia: all’improvviso, con gesto leggero della mano scaraventò la macchina contro un edificio.
Arretrai di qualche passo, e il mio istinto di sopravvivenza ebbe la meglio: mi voltai ed iniziai a correre per i vicoli della città, seguita dalla sua risata roca e divertita.
Non feci molta strada: il secondo vicolo che imboccai era cieco.
Sbattei contro il muro, cercando uno spiraglio, un entrata, qualcosa: ma quando vidi che ero in trappola, mi girai trovandomela davanti.
Mentre io avevo il fiatone, lei era perfettamente a posto e mi guardava divertita.
Poi, la sua espressione mutò, diventando feroce: gli occhi da neri divennero rosso sangue, e spiccò un balzo verso di me.
Nemmeno il tempo di prepararmi, che mi ritrovai stesa a terra, schiacciata dal suo corpo che sembrava cemento: il suo volto era una maschera di rabbia, e si avvicinava sempre di più al mio collo.
Vidi tutto al rallentatore: il sorriso trionfante sul suo volto mentre si avvicinava scoprendo i denti, e quando questi stavano per affondare nella mia carne un ululato spaventoso e un mucchio di pelo che le si buttò addosso allontanandola da me.
Mi alzai svelta, sudata e spaventata per vedere Jacob trasformato davanti a me che ringhiava contro una Victoria furiosa: con un urlo si gettò contro di lui, e ingaggiarono una lotta rotolandosi per terra, mentre ognuno cercava di mordere l’altro.
Sentii due braccia forti tirarmi su di peso, e riconobbi accanto a me Alice che preoccupata mi sentiva il battito e la fronte, controllando che il mio corpo non fosse ferito: accanto a lei vidi Edward che guardava la lotta, e gridai disperata inutilmente “Aiutalo!” mentre lui già si muoveva in soccorso di Jake.
Alice mi chiese “Bella, stai bene?” ma sentivo la sua voce lontana, mentre i miei occhi non riuscivano a staccarsi dalla battaglia: vidi tutto ciò che accadde.
Jacob morse Victoria ad una spalla, facendole emettere un grido agghiacciante: Edward lo aiutò, posizionandosi sopra il corpo che cercava di staccarsi dalle fauci del grosso lupo, staccandogli un braccio in una sola mossa.
Mentre Edward si occupava del corpo, Jacob lasciò la spalla e morse il collo, tirando via la testa di scatto con uno schiocco sinistro e sputandola subito di lato.
Quando i due finirono, di Victoria rimanevano solo miseri pezzi, che tuttavia ancora si contorcevano: aiutato da Jacob Edward li raccolse tutti facendone un alto mucchio, e tirato fuori dalla tasca un accendino gli diede fuoco, mentre Jacob veloce aggiungeva al mucchio parti di scatole di legno trovate qua e là nel vicolo, per far attecchire meglio le fiamme.
Tutti e quattro rimanemmo a fissare le fiamme: persino Alice la smise di osservarmi per trovare eventuali ferite.
Quando si furono quasi spente, Jacob uscì un attimo da vicolo e tornò poco dopo umano con un paio di pantaloni addosso, mentre Edward si girò lentamente a fissarmi.
“Come stai?” chiesero entrambi avvicinandosi preoccupati: erano sporchi di sangue.
“Sta bene” rispose Alice per me riprendendo ad osservarmi “Fisicamente almeno. Credo sia confusa, e continua a tremare, non so se per il freddo o per la paura: tutte e due credo...”
Non riuscii a far uscire le parole per tentare di difendere la mia autostima annunciando che avevo freddo: non volevano uscire e nemmeno mi ero accorta di tremare.
“Portiamola a casa nostra.” disse Edward iniziando a muoversi.
“Ma Charlie” protestai flebilmente sforzandomi di far uscire la voce, che tuttavia era poco più di un sussurro.
“Ehm...non voglio spaventarti Bells, ma Charlie è piuttosto curioso...e non glie ne do torto, ha sentito chiamare un lupo Jacob, ha visto Edward e Alice partire alla velocità della luce e ti ha vista rapire da una. Vuole spiegazioni, ma ora è meglio che tu riposi. Non ti preoccupare, lo chiamiamo noi e gli diciamo che sei in salvo: domani tornerai da lui e gli diremo tutto.”
“Non vedo altra scelta.” rispose piano Alice iniziando a camminare portandomi con se.
Rubarono una macchina (sotto lo sguardo un po’ affascinato un po’ contrariato di Jacob) dopo aver concordato insieme che una corsa non sarebbe stato il meglio per me: non riuscii a dormire seduta dietro tra le braccia di Alice.
Come al solito, pur essendo stanchissima, ero troppo agitata: così, una volta arrivati mi trascinai fino alla porta di casa Cullen, sempre sorretta da Alice.
Come entrammo fummo sommersi dalle domande e i sospiri sollevati di Carlisle, Esme, Emmett, Jasper e anche Rosalie (sospiri che ovviamente erano dovuti alla salvezza dei fratelli, e in minima parte alla mia), ma Edward con un “Deve riposare” li liquidò portandomi nella sua camera, seguito da Jacob mentre Alice spiegava tutto.
Quando arrivammo in camera sua, mi fece adagiare sul divano rispondendo alla domanda nella mente di Jacob: “Non ho un letto perché non devo dormire.”
Mi coprì con una coperta mentre Jake si stese per terra affianco al divano: quando si addormentò, Edward (che intanto si era poggiato allo stipite della porta osservandomi) si avvicinò e con attenzione si stese affianco a me sul divano senza difficoltà visto che era enorme.
Attento a non gelarmi con la sua pelle fredda, mi guardò negli occhi e mi disse “Bella, va tutto bene, calmati. Sei al sicuro ora. Domani incontrerai Charlie e...dovremo raccontargli tutto, glie l’ho promesso, e lui vuole sapere da te. Ma ci saremo tutti al tuo fianco. Mi dispiace di averti lasciata sola...sarei dovuto rimanere. Ero così arrabbiato con te e Jacob per quello che avevate fatto...che non ho pensato a nient’altro, e sei finita nei guai.”
“Cosa è successo? Come avete fatto a venire in tempo?” chiesi: non ero veramente curiosa, ma visto che non potevo dormire...
“Alice ha avuto una visione: vedeva Victoria insieme a te, e poi sono iniziati i vuoti. Siamo corsi verso casa tua, e abbiamo capito perché non riusciva a vedere oltre: Jacob è arrivato con noi, aveva sentito l’odore e Sam lo aveva avvertito.”
“Stanno bene loro?” chiesi spaventata: mi ero dimenticata che il branco era il muro tra me e Victoria.
“Stai tranquilla, stanno benissimo: ha approfittato mentre erano a caccia. Non si faceva vedere da tempo, quindi sono andati tutti insieme, e non sono riusciti a tornare in tempo per fermarla.”
Rimasi in silenzio ascoltando il respiro profondo di Jake: poi Edward iniziò a cantare la mia ninna nanna, facendomi sprofondare mio malgrado nel mondo dei sogni.







Bene bene, colpo di scena! Anche se è la mia revisione di New Moon, ho deciso di metterci un po anche di Eclipse xD
Ci ho riflettuto molto, e se avessi continuato ancora con le schermaglie tra Bella ed Edward avevo paura che la Fiction sarebbe diventata banale, la solita cosa romantica insomma. Quindi, un po di azione! xD
Inoltre mi sono cimentata in un nuovo esperimento: mi sono ispirata sempre al libro, a BD per la precisione. Non mi è piaciuto particolarmente il libro secondo narrato da Jacob, ma ho pensato che se Edward Alice e Jacob fossero spuntati così all'improvviso, sarebbe sembrato troppo inverosimile senza sapere cosa li aveva portati lì, un finale felice scontato e forzato. Quindi, ho messo quel pezzetto in cui si spiega tutto, cosa che sarebbe stata difficile fare continuando la narrazione in prima persona di Bella che non era presente all'accaduto, e ho spiegato come sono arrivati a casa sua all'inizio nella "chiacchierata" tra Bella ed Edward (se avessi interrotto la storia lì usando lo stesso metodo avevo l'impressione che il capitolo sarebbe sceso di qualità). Inoltre ho utilizzato la terza persona, perchè come ho già detto non ho apprezzato molto nel libro altre narrazioni in prima persona all'infuori di quelle di Bella.



Risposte ai commenti


Luna95: Grazie! ^^
Hahaha, ma no, povera Alice xD Lei è una dei pochi personaggi che mi piacciono per come sono descritti nel libro xD E poi mi serviva per il capitolo u.u Una strage ci stava bene *-* ma purtroppo era indispensabile...la prossima volta dai xD

dolce_birba: Ci possiamo incontrare a La Push e organizzare tutto *-* Chissà se i licantropi ci aiuterebbero, magari anche loro sono contro la Meyer xD E forse anche i Cullen e Bella, ma mi sa che Edward dopo quello che gli ho combinato qui non ne vuole sapere xD
Non gli farebbe comodo una revisione del libro fatta da noi xD

Goten: Hahaha xD
Mi dispiace ma ne avrà molti altri, le sue sofferenze non sono finite xD Però dai, chi lo sa, magari avrà un lieto fine anche lui...niente anticipazioni! =w=

lady cat: Grazie ^^
No, la spia sulla moto l'ha fatta Alice xD Volevo metterlo in mezzo, ma come ho già detto mi serviva Alice quindi ho dovuto coinvolgerla, per una volta è innocente xD
Però...*corre al falò in groppa a Seth con una fiaccola in mano*

_martinella95_: Grazie, sono contenta che la storia ti piaccia ^^
Eh si, hai indovinato xD Complimenti, non pensavo qualcuno avrebbe indovinato visto che la mia idea primaria era di "riscrivere" solo NM...ma come avrai visto cambio idea ogni millisecondo xD


Grazie anche a chi ha messo la Fiction nei preferiti!

1 - acqua1879
2 - angteen
3 - annatfl
4 - Confusina_94
5 - debblovers
6 - deisy87
7 - dolce_birba
8 - fiorella91
9 - free09
10 - Giulia miao
11 - Honey Evans
12 - kessachan
13 - lady cat
14 - marikina
15 - MaryAc_Cullen
16 - mikelina
17 - suxpicci_89
18 - ysellTheFabulous
19 - zije600
20 - __cory__




Al prossimo capitolo! ^^

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Capitolo 7
*** Le strade si dividono ***


Salve a tutti!
Prima del nuovo capitolo, un paio di avvisi.
Prima di tutto, ho una domanda da farvi: ho notato che le recensioni sono diminuite: gli altri capitoli ne hanno avute sempre 5, uno 7, mentre questo solo 3. Ora, all'inizio avevo pensato che magari non fosse piaciuto molto il capitolo, ma i preferiti sono aumentati, e anche le seguite.
Davvero quindi non capisco a cosa sia dovuto questo calo: mi dispiace molto, inizio a pensare che ormai avendo ritardato molta gente è partita.
Volevo aspettare un altro po per postare questo capitolo, per vedere se la situazione si sbloccava (la fine è già scritta) però ho pensato che così facendo avrei rischiato di peggiorare.
Proprio qualche giorno fa ho letto sul forum di EFP una discussione intitolata "Calo di qualità" in cui un autrice parlava proprio di questo problema, che aveva avuto anche lei.
Premettendo che non pubblico quello che scrivo perchè assetata di commenti, comunque mi viene spontaneo pensare che qualcosa non vada se questi diminuiscono: quindi, volevo dire che se il problema è che il nuovo capitolo non vi piace, sinceramente preferisco che me lo diciate piuttosto che vedere visite, preferiti e seguite in aumento e tuttavia pochi commenti.
Ripeto, non starò qui a pregare per due commenti in più, però mi è sorto questo dubbio e se il problema appunto è quello, vorrei sapere dove sbaglio e dove secondo voi il capitolo non va bene, tutto qui ;)
Passiamo ora all'altro annuncio: con questo capitolo si conclude la storia ç__ç
Vi assicuro che mi sono dispiaciuta un sacco, l'ho fatto un po triste xD
Vi voglio ricordare però che con questo capitolo si conclude la storia, ma non la Fiction! xD Infatti ci sarà l'Epilogo, che sinceramente non so quando metterò: vorrei aspettare il giudizio del contest (ricordo che questa storia è iscritta ad un contest xD) però l'organizzatrice ha finito le ore di Internet e tornerà solo il 7 luglio, quindi minimo fino al 10 si deve aspettare...troppo xD
E poi, un ultima cosa: non vi libererete di me u.u Muahaha, mi vedrete ancora in giro xD
Eh si, sto partecipando a due concorsi, uno su Twilight e uno su una storia originale, inoltre proprio il giorno in cui ho concluso questa storia ho finito anche di leggere BD, e sinceramente ci sono rimasta male che non ci sia stata una battaglia con i Volturi, quindi chissà, potrebbe arrivare un altra revisione xD
Ok, ora vi lascio leggere in pace xD






My New Moon
-Le strade si dividono-








Il giorno dopo mi svegliai tardi: avevo dormito profondamente.
Edward non era accanto a me, e nemmeno Jacob: mi guardai intorno tirandomi su, e notai con sollievo che ero da sola.
Mi sedetti tirando via la coperta che mi avvolgeva e misi la testa fra le mani iniziando a pensare: ormai avevo preso la mia decisione, ma non sarebbe stato facile.
Mi riscossi sentendo voci alterate al piano di sotto: mi alzai e accostai la porta tirando fuori la testa con circospezione.
Non potevo vedere il salone da lì, ma sentivo distintamente le voci senza l’ostacolo della porta.
“È mia figlia dannazione! La voglio vedere!” mio padre.
“Per favore signor Swan, si sieda e si calmi: Bella sta riposando, non la vorrà svegliare?” e Carlisle.
Decisi che mi ero fatta attendere troppo: mi misi a posto per quanto potevo e feci la mia entrata.
Tutti si girarono a fissarmi mentre scendevo tranquilla le scale e mi dirigevo verso mio padre che subito mi abbracciò...o meglio, mi stritolò.
“Papà...papà smettila, sto bene!” iniziai a protestare imbarazzata guardandomi attorno: c’erano tutti i Cullen più Jacob a fissare la scena, chi divertito come Emmett e Jake, chi addolcito come Carlisle, Alice ed Esme, e chi invece senza espressione come Edward, Jasper e Rosalie.
Quando riuscii a staccarmi dalla presa di mio padre, lo feci sedere su di una poltrona mentre io presi posto sul divano affiancata subito da Carlisle e Jacob, mentre gli altri si erano tutti messi intorno a noi, Edward con una mano sulla mia spalla.
“Sei sicuro di voler sapere?” chiesi.
“Prima di tutto, stai bene?”
“Si.”
“Allora dimmi tutto. Ho rischiato di perderti, ho il diritto di sapere.”
“Ha ragione” ammise Carlisle. “Però permetta a me e Jacob di spiegare in rappresentanza delle nostre razze: Bella è in questo mondo da poco, e sebbene sappia quasi tutto, ritengo più saggio che siamo noi a spiegarle.”
Charlie esitò un attimo: vedendo il mio sguardo incoraggiante, annuì.
“Bene signor Swan. Quello che dovrà accettare è difficile: potrà non crederci o ritenerci mostri. Le assicuriamo che se per lei sarà un problema, siamo disposti lasciare la città.” la mano di Edward sulla mia spalla strinse un po’ di più: lui non era disposto a quello.
“Deve sapere che noi non siamo umani.”
“Questo lo avevo capito.” lo interruppe Charlie osservando Alice, Edward e poi la mano di quest’ultimo sulla mia spalla.
“Ha visto solo una piccolissima parte del nostro essere da Alice ed Edward. Possiamo fare molto più di quello. Signor Swan, noi siamo vampiri.”
Il silenzio scese pesante: dovevo ammettere che Carlisle ci sapeva fare con le parole, da come l’aveva presentata la questione sembrava molto più semplice e normale di quello che era in realtà.
“Ehm...capirà che mi risulta un po’...ecco, difficile credere a certe storielle.” disse Charlie in difficoltà.
“Capisco benissimo” rispose Carlisle pratico, come se stesse discutendo di affari “Ma purtroppo è così. Mai sentito dire che le leggende hanno un fondo di verità? I vampiri ci sono da sempre: la maggior parte della razza si tiene lontana dagli esseri umani, isolata in qualche posto sperduto o sempre in movimento a causa della nostra natura. Della nostra dieta.” aggiunse quando vide la confusione sul volto di mio padre, che rispose con un piccolo “Oh”.
“Tuttavia, seppur in netta minoranza, esistono vampiri come noi, che dopo aver formato una famiglia si stabiliscono il più possibile in un posto...per il tempo che ci è concesso ovviamente.”
“Ma...siete tutti giovanissimi, siete vampiri da poco?” chiese ingenuamente Charlie: anche se alla sua domanda mi venne da ridere, non potei non emettere un sospiro di sollievo quando vidi che superata la paura iniziale era diventato piuttosto curioso. Si fidava dei Cullen, e questo aiutava.
“È questo quello che non ci concede di rimanere più tempo in uno stesso posto signor Swan. Le dico solo che io sono nato intorno al 1640. Noi non possiamo invecchiare.”
Un altro “Oh” uscì dalle labbra di Charlie, che ora era affascinato “Mi lasci dire che se li porta davvero bene.”
Tutti scoppiarono in una risata, mentre l’atmosfera di tensione scompariva.
“Grazie mille signor Swan. Sono contento che lei l’abbia presa così bene.”
“Però, non mi avete detto cosa è successo ieri.”
“Deve sapere che l’anno scorso, l’incidente di Bella non era dovuto ad una caduta.”
“Lo sospettavo” borbottò Charlie: avevo avuto l’impressione che non l’avesse bevuta...
“Mentre era con noi – e di questo ce ne rincresce molto, lo sappia – Bella è venuta a contatto con un alto branco di vampiri che passavano da quelle parti: tra di loro, c’era un segugio. I segugi sono...potremmo dire dei tipi di vampiri che una volta adocchiata una preda non pensano ad altro finché non l’hanno catturata ed uccisa. Perdoni la maleducazione, ma deve sapere che Bella ha un profumo diverso dagli altri, molto più...appetitoso.”
Vidi Charlie irrigidirsi e rabbrividire, ma subito Carlisle lo rassicurò: “Non si preoccupi, noi lo possiamo sentire ma avendo scelto di nutrirci solo di animali ed essendo quindi abituati a controllarci non abbiamo mai alzato un dito contro di lei. Tuttavia, a quanto pare questo suo odore è irresistibile anche per gli altri vampiri: il segugio in questione perciò, prese lei di mira. Abbiamo dovuto portarla via, ma è riuscito a raggirarci, contattarla e attraverso un inganno, mettendo in mezzo la sua ex moglie l’ha attirata a se. Non si preoccupi, lei sta bene. Non sa nulla, era un inganno come ho detto. Comunque, prima che arrivassimo a salvarla è riuscito a farle del male, e questo spiega le sue condizioni allora. Ora, questo vampiro aveva nel gruppo una compagna, che voleva vendicarsi di Edward, visto che è stato lui ad uccidere il segugio. Quindi, la signorina che ha visto oggi portare via Bella, era la compagna di quel vampiro, che voleva usarla per vendicarsi di mio figlio. Ci rincresce molto aver messo Bella in mezzo a queste schermaglie.” terminò il racconto.
“E ora quella...vampira” iniziò Charlie con un certo sforzo.
“L’abbiamo uccisa” disse Jacob sicuro.
“Bene. Bells, certo che tu già hai problemi di sicurezza di tuo, ti butti a capofitto in certe situazioni.”
Riuscii persino a fargli un sorriso, mentre tutti ricominciavano a ridacchiare.
“E te cosa c’entri Jake?” chiese Charlie guardando verso di lui.
“Beh, per contrastare i vampiri ci sono i licantropi.”
Troppo diretto.
Charlie sbarrò gli occhi e rimase in silenzio per un bel po’.
“Papà?” chiesi, preoccupata che gli fosse venuto un infarto.
“Tutto a posto...sono solo un po’ sconcertato: da quel che so io, queste creature sono violente, malvagie...non posso credere che voi siate così.”
“Signor Swan, come ho già detto le leggende hanno un fondo di verità, ma se fossero completamente esatte non sarebbero chiamate così. Esattamente come voi umani, esistono vampiri buoni e vampiri cattivi, licantropi buoni e licantropi cattivi.”
Charlie annuì assimilando la notizia: poi chiese: “Ma se i licantropi esistono per contrastare i vampiri, perché voi avete combattuto insieme?”
“Per proteggere Bella dalla rossa ci siamo coalizzati” spiegò Jacob “devi sapere che tra i Cullen e i Quileute c’è un patto fatto secoli prima: La Push è il nostro territorio, Forks il loro. Ma se una razza fa un passo falso, il patto sarà sciolto e ci sarà una guerra in quanto ognuno di noi protegge gli umani, e solo una violenza a loro porterebbe allo scioglimento del patto.* Comunque, come ho detto, per proteggere Bella ci siamo coalizzati, scoprendo che insieme valiamo molto di più, così il patto è stato...diciamo rimodernato alle attuali esigenze, ecco.”
Charlie annuì di nuovo: ero contenta che non si fosse messo ad urlare o simili, ma in fondo mio padre era forte.
“Sapevi già tutto tu eh?” mi chiese poi.
“Beh, in realtà...Bella ha scoperto tutto. Quando l’ho incontrata ho cercato di evitarla, visto che il suo sangue ha ancora più potere su di me...ma non ci sono riuscito. Lei ha fatto ricerche in base al mio...strano comportamento, ed è arrivata alla conclusione giusta.”
Charlie mi guardò orgoglioso: me lo diceva sempre che ero intelligente, e gli piaceva quando la gente se ne accorgeva.
All’improvviso però fece uno sguardo duro e si rivolse ad Edward: “A te non ti ho ancora perdonato signorino! Potrai essere anche un vampiro, ma hai mollato senza dire nulla mia figlia.”
“Mi dispiace” mormorò lui “Ma pensavo che sarebbe stato meglio così. Visto che, come ha sentito, a causa nostra...a causa mia si è solo cacciata di più nei guai. Ma evidentemente, mi sbagliavo...non sono riuscito a starle lontano, a mentirle per molto.”
Il suo sguardo pieno di amore era per me insopportabile: mi alzai e uscii fuori, mentre Charlie continuava a parlare con i Cullen e Jacob.
Guardai il cielo: era una delle rare giornate limpide di Forks.
All’improvviso, mentre mi godevo il venticello fresco nel portico dei Cullen, sentii due braccia forti e gelide avvolgermi.
Lo lasciai fare, mentre pensavo a cosa avrei dovuto dire: quando mi voltai, vidi che Edward mi guardava.
Iniziò ad avvicinare piano il suo volto al mio, ma prima che le nostre labbra si sfiorassero io mi girai dall’altra parte, permettendogli solo un bacio sulla guancia.
Si tirò su, guardandomi interrogativo: in mi sciolsi dal suo abbraccio e lo guardai dritto negli occhi.
“Edward, dobbiamo parlare.”
Notai dai suoi occhi preoccupati che aveva capito più o meno che non era una cosa piacevole, me continuai senza lasciarmi intenerire.
“Ecco...io ti ringrazio veramente per tutto ciò che hai fatto per me. Davvero, ti ho amato tantissimo...ma quando te ne sei andato si è aperta una crepa Edward. Una crepa che altri hanno risanato. È questo il problema: non l’hai fatto tu. Ed ora, mi dispiace ma non sento più le stesse cose di prima.”
Vidi che mi guardava addolorato, e sapevo che, nonostante il suo cuore ormai non funzionasse più, glie lo avevo spezzato.
Ma continuai: dopotutto, non potevo stare con lui solo per pietà o perché volevo ringraziarlo di tutto senza farlo soffrire.
Non sarebbe stato giusto per entrambi.
“La nostra storia è finita quel giorno, Edward. Lo sapevamo entrambi: siamo figli di mondi diversi.** Tu un vampiro, intrappolato per sempre nei tuoi bellissimi diciassette anni: perfetto in tutto e forte più di una roccia. Io un umana, fragile, piccola e sbadata, destinata ad invecchiare ogni secondo di più. È stato bello finché è durato, ma quando te ne sei andato ho ragionato su tutto ciò che mi avevi sempre detto, e in fondo, nonostante prima non apprezzassi le tue parole, ora che posso parlare senza esserne condizionata ammetto che erano vere.”
Si mise una mano sul viso, e vidi una lacrima solitaria scendere dietro di essa.
“Suvvia Edward...non rendere tutto più difficile. Non è un addio...solo non sarà più come prima. Ma continueremo a frequentarci, io voglio continuare a frequentarti. Sei una persona incredibile Edward. Sono felice di aver conosciuto te e la tua famiglia, anche se pensate che mi avete portato solo guai: siete parte di me ormai, e continuerò a portarvi... portarti nel mio cuore, anche quando sarete costretti ad andarvene per preservare il vostro segreto. Ti voglio bene Edward.” conclusi mentre lui abbassava la mano, asciugandogli la guancia ed accarezzando la sua pelle liscia a fredda.
Quando ritirai la mia mano, Charlie uscì dalla casa sorridente dicendo “Andiamo Bells.” e salutando tutti.
Quando entrai in macchina tirai subito giù il finestrino e mentre partivamo salutai con la mano Edward e i Cullen: lui mi fece un sorriso tirato, mentre Alice lo abbracciava e Carlisle gli dava una pacca sulla spalla.







Io ed Edward continuammo ad essere amici: ormai gli era passata, e ora le nostre famiglie si frequentavano come se fossero stati sempre vecchi conoscenti.
Anche Jacob si univa a noi, e piano piano il suo branco riuscì a simpatizzare con i vampiri, anche se alcuni non erano proprio entusiasti all’idea.
Un giorno che uscimmo io, Edward e Jake, lui ebbe l’imprinting con un amica, vecchio incontro del mio periodo di appuntamenti sfrenati: inutile dire che, come accadeva di solito, anche lei fu subito attratta, e finirono per sposarsi prima che lui andasse al college, partendo insieme.
Quello fu un periodo di separazioni: avevo deciso di prendermi qualche anno di pausa, e così anche Edward: avevamo trovato un lavoretto insieme, e vivevamo così, divertendoci.
Nessuno dei nostri genitori disse nulla: ovviamente Edward aveva tutta l’eternità davanti, e i miei erano della filosofia “la vita è tua, la vivi come vuoi”, quindi rispettavano le mie scelte.
Ma, dopo la partenza di Jacob, scoprii che anche per i Cullen era arrivata l’ora di andarsene: la loro giovane età iniziava a dare problemi.
Così, dopo l’addio piuttosto doloroso alla famiglia, decisi che era arrivato il momento anche per me di partire, e mi iscrissi al college.
Le nostre vite proseguirono separate: con Jake ci sentivamo al telefono, visto che nonostante io tornassi per le feste a Forks lui si era trasferito con sua moglie, mentre dei Cullen, dopo un anonima cartolina completa di loro foto con “autografi” dall’Australia, non ebbi più notizie.
Il branco dei Quileute sparì, lasciando liberi i suoi membri: la pace era tornata finalmente.
Quindi, non ebbi più problemi con vampiri assassini in vena di vendette: anzi, non vidi più nessuno che non fosse umano.
Per un po’, iniziai a credere anche che quel periodo fosse solo stato un sogno: ma, uscita da quel breve momento di depressione dovuto al fatto che ormai non avevo più intorno i miei amici, pensai che quella fosse una cosa impossibile da fermare.
Era il tempo che correva, inesorabile, portandomi sempre più vicina alla fine.
E, decisa come ero a vivermelo tutto, rinchiusi quei fantastici anni della mia adolescenza a doppia mandata nel mio cuore per conservarli per sempre, e mi buttai a capofitto nell’avventura più straordinaria di tutte: la vita.





* Ho cambiato qualcosa del patto, rigirandomelo come mi serviva xD
** Questa ci stava troppo bene *-* Inutile dire che ascoltavo Tiziano Ferro mentre scrivevo questo capitolo xD






Capitolo piccolino, e forse un po strano (Charlie l'ho fatto un po troppo "forte" mi sa xD).
Risposte ai commenti

lady cat: grazie! ^^ Era la mia prima scena di "lotta", avevo paura che non fosse venuta bene xD
Sinceramente ho preferito dare meno spazio alla confessione a Charlie, concentrandomi di più sulla fine.
Sono tornata alla mia idea originaria, quella con cui eri d'accordo xD Contenta? xD

dolce_birba: la ninna nanna mi è sempre piaciuta molto ^^ è molto dolce come pensiero far addormentare la persona che si ama cantandole una ninna nanna scritta di proprio pugno tra l'altro, quindi non ho resistito e l'ho messa =)
Bellissima squadra! xD Lottiamo per far pubblicare il nuovo NM! xD

anna cullen: grazie! Sono contenta che ti piaccia la Fiction! ^^
Eh si, la spia è stata un ottima idea xD Mi dispiace un po che non ho dato molta importanza alla confessione a Charlie, la aspettavate tutte...scusate! >.< Spero vi piaccia lo stesso il capitolo >.<



Grazie anche a chi ha messo la storia nei preferiti! =D

1 - acqua1879
2 - angteen
3 - anna cullen
4 - annatfl
5 - Confusina_94
6 - debblovers
7 - deisy87
8 - dolce_birba
9 - fiorella91
10 - free09
11 - Giulia miao
12 - Honey Evans
13 - kessachan
14 - lady cat
15 - marikina
16 - MaryAc_Cullen
17 - mikelina
18 - moerar
19 - suxpicci_89
20 - ysellTheFabulous
21 - zije600
22 - __cory__




Al prossimo capitolo con l'Epilogo!

p.s. metterò anche una precisazione sul rapporto tra Edward e Bella alla fine della fic, che sinceramente mi sembra un po ambiguo se non spiego cosa mi passa per questa testa bacata xD

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


Salve! Ho deciso di rispettare la solita "data di consegna dei capitoli" xD
Ah, che tristezza, eccoci qui alla fine della Fiction. Quando ho finito di scrivere questo capitolo mi sono davvero dispiaciuta...
Ho visto che i preferiti (seppur di pochissimo, solo uno) sono calati...sinceramente mi aspettavo di peggio xD
Sapevo che mi sarei inimicata la maggior parte di voi, e ognuno ha i suoi gusti (ringrazio già di non aver ricevuto mail di offese ed altro xD) infatti io sarei stata contenta di leggere una storia diversa invece dei soliti lieti fine in cui Edward fa di tutto a Bella e poi, miracolosamente, lei lo perdona e tutti felici e contenti, ma capisco ed accetto che per altri potebbe non essere così.
Come sapete dai precedenti capitoli, sono stata indecisa fino all'ultimo sulla scelta, perchè per come era andata avanti la storia ammetto che un perdono ci stava tutto, però continuo a dire che questa Bella è praticamente un mio alter ego, e io non avrei mai perdonato un ragazzo se avesse fatto una cosa del genere, anche se lo avessi amato tantissimo.
Detto questo, rispondo ora ai commenti in quanto dopo vorrei che l'attenzione fosse incentrata sulla spiegazione del rapporto di Bella ed Edward, come avevo già accennato, che è essenziale secondo me per capire a fondo la fine della Fiction ;)

anna cullen: come ho detto prima, ho preferito farli lasciare: io avrei fatto così. Non ho mai concepito il fatto che Bella avesse perdonato Edward dopo quello che le aveva fatto, senza nemmeno dirgli niente, anzi, lo consolava pure quando lui era giustamente in colpa. Capisco l'amore e tutto il resto, ma non esageriamo.

lady cat: Grazie di che xD Sono contenta che ti sia piaciuto così tanto =D

dolce_birba: Grazie ^^
Vai squadra anti NM! Le selezioni sono aperte! XDXD

_martinella95_: hahaha, lo sai che ci sono stata a pensare un sacco sul pianto? xD Però poi mi sono ricordata che in BD Esme piangeva xD Mi pare quando se ne era andata Alice, quindi l'ho messo xD
Devo dire che la tua recensione (senza togliere nulla alle altre, io amo tutte le vostre recensioni =D)è quella che mi ha fatto più piacere: a te piace la coppia Edward - Bella, ma nonostante tutto mi dici che il capitolo è bello e la storia ti piace, e sei curiosa di leggere una cosa diversa. Mi ha fatto molto felice questo ^^
Comunque no, Edward e Bella non torneranno insieme.

Ringraziamenti e co a fine capitolo ^^
Buona lettura! ^^






My New Moon
-Epilogo-








Una bambina correva in un prato pieno di gente, con un vestitino rosa tutto fronzoli: aveva lunghi capelli neri e dolci occhi marroni.
Corse intorno a bambini, adulti e anziani, arrivando davanti ad una donna, ormai non più tanto giovane, che osservava con un sorriso sulle labbra tutta quella folla.
“Nonnina! Grazie per la festa!” gridò abbracciandole le gambe.
“Figurati piccola: è il tuo compleanno, non mi devi ringraziare.”
“Mi racconti ancora la storia di Isa e Ward?” chiese con gli occhioni lucidi e pieni di aspettativa.
“Oh cielo, ancora non ti sei stufata di ascoltarla?”
“No, è bella! Anche se non mi piace molto la fine...”
La donna rise, prendendo in braccio la bambina “Purtroppo è così che va la vita: non c’è sempre un lieto fine. E poi Isa e Ward hanno continuato a frequentarsi, anche se come amici: non è un brutto finale.”
“Ma io volevo che si sposassero!”
“Sai bene che questo non era possibile: Isa sarebbe dovuta diventare una vampira, e Ward non era pronto a trasformarla.”
“Quante storie! Così sarebbero potuti rimanere insieme per sempre! Io lo avrei fatto subito*.” concluse la bambina annuendo.
La donna rise di nuovo, poggiandola a terra: “Te la racconto un altra volta: ora vai a festeggiare con i tuoi amichetti.”
“Ok! Ma stasera la voglio sentire!” e la bimba corse di nuovo tra la folla.
La donna la osservò andare via sempre sorridendo, e poi si guardò intorno, notando che erano iniziate le danze: gli adulti volteggiavano al centro della pista, mentre i bambini li imitavano facendo piccoli girotondi.
Si guardò intorno, sospirando lievemente “Credo proprio che non verranno.” e si mosse verso un tavolo.
Si sedette e per un po’ guardò sua figlia ballare insieme a sua nipote, ricominciando a sorridere: chissà se anche Charlie aveva visto quella scena con lei e Renèe.
Suo padre era morto qualche anno prima, riuscendo a vedere il primo anno di vita della figlia di sua nipote: sua madre, se ne era andata molto prima con il suo secondo marito...incidente d’auto.
Suo marito invece, aveva preso il posto di suo padre quando era andato in pensione nella polizia, ed era morto in servizio: ora, entrambi a Forks erano conosciuti come eroi**.
E lei...beh, nessuno ormai ricordava che era la timida e scontrosa ragazza venuta dalla grande metropoli, e che aveva avuto una storia con Edward Cullen.
Una volta la sua vita era sulla bocca di tutti: ora, era una vecchietta qualsiasi.
Dopo il college, aveva deciso di tornare a Forks: aveva iniziato a lavorare all’ospedale, che ormai conosceva come le sue tasche grazie ai numerosi incidenti avuti tra i suoi 17 e i suoi 18 anni.
Si era fatta una notevole carriera, aveva conosciuto suo marito e si erano sposati, dando alla luce la donna che ora ballava allegramente con la sua nipotina.
Mentre la figlia aveva preso tutto da suo marito, la nipote era tale e quale a lei, senso dell’equilibrio compreso per sua sfortuna: e avevano anche gli stessi gusti decretò, vedendo che guardava di sfuggita un bambino dai capelli biondi e gli occhi di un verde intenso.
Non si era meravigliata vedendo che si era appassionata alla sua storia su esseri umani, vampiri e licantropi: ovviamente aveva nascosto il fatto che Isa era lei, e Ward il suo primo amore.
Inoltre, conoscendo l’intelligenza della bambina, aveva anche invertito le loro descrizioni: così Isa era bionda e con gli occhi verdi, e Ward moro con gli occhi castani.
Persa nei suoi pensieri, sussultò quando una mano si posò sulla sua spalla e una voce gentile chiese “Mi concede questo ballo, Isabella Swan?”
Si girò con un sorriso radioso, prendendo la mano che il ragazzo le porgeva e alzandosi, rispondendo: “Con molto piacere, Edward Cullen.”
Si diressero verso la pista da ballo, iniziando a volteggiare.
“Sei migliorata nel ballo.” scherzò lui.
“Mio marito mi ha costretta a imparare.” rispose lei “Sei rimasto come eri a quei tempi...quanti ricordi.” sussurrò sfiorando con una mano i lineamenti del suo volto, rapita.
Era ancora il bellissimo diciassettenne che aveva rapito per primo il suo cuore.
Anche se ora esso apparteneva all’eroe che era morto per Forks, certe cose non si dimenticano.
“Tu invece sei bellissima anche così.”rispose dolce.
“Ma non farmi ridere, ho le rughe e tra un po’ dovrò iniziare a tingermi i capelli: alcuni sono bianchi.”
Rise, continuando a farla volteggiare sulla pista.
“Sei tornato. Non hai paura che possano riconoscerti?”
“Bella, ci sei solo tu della nostra generazione ormai. Solo te qui hai visto di persona i Cullen. Ho fatto delle ricerche prima, tutti quanti si sono trasferiti tranne te: Mike, Angela, Ben, Jessica...persino i Quileute.”
La osservò curioso, e lei capì che dietro le sue parole era celata una domanda: perché era rimasta?
“Nonostante abbia ripetuto più volte di odiare Forks, in realtà quello qui è stato il periodo migliore della mia vita. E inoltre, qui ho sempre trovato la felicità.” e guardò verso la figlia, che ora teneva la nipotina in mano facendole dolci coccole.
“E vampiri assetati del tuo sangue.” aggiunse per lei Edward.
Bella rise, chiedendo curiosa “Ho lo stesso odore di prima?”
“Si. L’odore cambia leggermente nella crescita...ma in te non è cambiato per niente”
“Mi fai sentire una ragazzina.”
“Scommetto che dentro lo sei ancora: stesso sprezzo del pericolo e delle creature che ti girano intorno.”
Risero entrambi, gustandosi quel momento.
“Come facevi a sapere che ero tornato? Mi hai mandato l’invito alla festa di tua nipote, dovevi sapere.”
“Ho sentito gente che parlava di un gruppo di forestieri, ho sentito la descrizione e vi ho riconosciuto subito. A proposito, c’è un altro membro: chi è?”
“Tanya. Te la ricordi? Del clan dei Denali, te ne ho parlato.” e fece un cenno alla sua sinistra, dove una ragazza bellissima chiacchierava con alcune sue coetanee...o almeno così sembrava.
“Sono contenta che ti sia sistemato.”
“Anche io.”
Nel loro sguardo c’era dolcezza, complicità: non amore, ma affetto profondo, fraterno.
“E gli altri?”
“Sono andati a caccia***. Ti verranno a salutare, oppure te puoi venire da noi: ti faccio conoscere Tanya.”
“Con molto piacere.”
Finita la canzone smisero di volteggiare, tenendosi però sempre per mano.
“Sono contenta di rivederti Edward.”
“Anche io, Bella.”
“Ma ora non puoi mica frequentare una donna anziana.”
“E smettila, stai benissimo. E poi cosa mi interessa, siamo amici no?”
“Migliori amici, se non fratelli.”
“Giusto. Allora ci vediamo Bella. E tanti auguri a Renesmee.”
“Grazie. A presto Edward.”
Ed Isabella, con un sorriso radioso, vide allontanarsi Edward che ricambiava apertamente.
Quella sera, avrebbe avuto un altro dettaglio da aggiungere alla storia di Isa e Ward...chissà se stavolta Renesmee avrebbe apprezzato.







*I miei riferimenti nascosti continuano xD Ho sempre trovato idiota il fatto che Edward non voleva trasformare Bella: immortalità e corpo indistruttibile...non mi pare una cosa brutta da regalare a colei che si ama xD
** Lo so, ho fatto una strage, hahaha. Però non sapevo dove mettere sto marito xD
*** Non sapevo dove mettere manco loro xD Mi serviva solo Edward qui xD



Bene, ora le spiegazioni. Rileggendo più volte gli ultimi due capitoli cercando di non pensare a quello che volevo comunicare, il rapporto di Edward e Bella mi sembrava facile da fraintendere.
Non c'è più nessun amore ormai, ma non ho mai negato che il loro sentimento nella saga di Twilight fosse davvero forte. Quindi, non mi sembrava verosimile nè "giusto" farlo finire come, diciamo, una storia qualsiasi.
Quindi, il sentimento d'amore si è trasformato in un sentimento quasi fraterno: la voglia di proteggere l'altro e di vederlo felice c'è, ma non più per amore, bensì per affetto profondo.
Forse da come avevo scritto, poteva sembrare che loro due si amassero ancora ma che, per forze maggiori, si erano dovuti lasciare: ripeto, non è così.
Ammetto che forse non sono la persona più adatta di parlare d'amore, in quanto sinceramente non l'ho mai provato: però, ho le mie idee e sono quelle che ho cercato di esprimere.
Io penso che l'amore di Edward e Bella sia uno di quelli più profondi che possano esistere: l'amante non è solo questo, ma è anche un confidente, un fratello, un amico. Tuttavia, noi siamo esseri umani, e una ferita forte e profonda come quella che Edward ha inflitto a Bella non si può perdonare facilmente come invece la Meyer ha scritto. Secondo me, non si può proprio perdonare.
Tuttavia un legame così profondo non può sparire così, in un battito di ciglia: quindi, sebbene l'amore non ci sia più, il sentimento di affetto freterno rimane, e quella figura è ancora vista come miglior amico.
Non so se sia possibile per due persone che si sono lasciate rimanere insieme legati così profondamente: ma mi sembrava la cosa più normale da fare. Secondo me, se questi due fossero vissuti e fosse accaduto almeno all'inizio quello che ho scritto, lasciando l'incognita della fine, sarebbe successo proprio questo.
Spero che si sia capito quello che volevo comunicare, perchè comprendo di non averlo fatto appieno nella storia, ma anche sforzandomi non sono proprio riuscita a farlo capire meglio, quindi ho preferito spiegarlo qui.
Ovviamente potete anche dirmi "ma che cavolo dici" xD Anzi, mi farebbe piacere conoscere le vostre opinioni in merito ^^
Beh, ora siamo veramente alla fine...ringrazio tutti coloro che hanno letto la Fiction, le splendide ragazze che hanno commentato, alcune fedelissime in ogni capitolo *-*
Vi ringrazio davvero, ogni vostra recensione mi ha fatto un enorme piacere ^^
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la Fiction nei preferiti, e anche se non l'ho fatto fino ad ora, anche coloro che l'hanno seguita mettendola appunto nelle seguite xD
Grazie a tutti per il sostegno e l'interesse ^^
Se vi è piaciuta la Fiction, ne sono contenta: se non vi è piaciuta, spero di ringraziarvi facendovi appassionare con i miei prossimi lavori :)
Un bacio a tutti! ^^

Yunie93

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Capitolo 9
*** AVVISO ***


Salve gente! ^^
No, mi dispiace, non è il continuo della storia xD é bella e finita ormai xD
Però, come promesso, ecco il risultato del contest a cui questa storia partecipava ^^ Beh, che dire...è stata una sorpresa anche per me...sono piuttosto soddisfatta, è il secondo contest a cui partecipo e...sono arrivata PRIMA!
Che soddisfazione ^^
Ed ora ecco l'award e il punteggio delle due giudici
!



Luchia93 by Ludy


# Creatività: 10/10

# Grammatica: 8,50/10

# Bellezza della storia: 6/10

# Media totale: 8,16/10

Note: La storia è scritta molto bene, ma ci sono vari errori di grammatica e ad un certo punto cambi pure tempo xD, poi in certi punti la storia diventa un pò noiosa (come nel libro del resto xD) per quanto riguarda la creatività un 10 pieno, insomma... non mi aspettavo minimamente una fine così O_O per quanto riguarda la bellezza della storia, ossia il gradimento, non mi è piaciuta per niente la fine U_U fino al penultimo capitolo molto bello, ma la fine NO! Mi sono persino messa a piangere!!



Luchia93 by Black Widow


Di Vex mi piace la grammatica e la creatività (9/10), oltre che la storia in sè (quindi un bel 10/10 sta bene).

#media creatività: 9+10:2= 9,50
#media grammatica: 9+8,50:2= 8,75
#media bellezza storia: 10+6:2= 8
media totale: 8,75




1° Classificata al contest







E ora le mie considerazioni xD
Sapevo che il finale poteva non piacere (specialmente a Ludy, una delle giudici hahaha xD) ma è quello che avrei fatto!
Però sono contenta della media ^^ Non è cattiva, anzi, e poi sono prima! xD
Volevo fare i complimenti a tutti quelli che hanno partecipato, e se volete vedere tutto il concorso in dettaglio, ecco il link: http://twilightforumsaga.forumfree.net/?t=42522366 (nella stessa sezione trovate il "bando" del concorso)

Colgo l'occasione per ringraziare ancora tutte voi che avete commentato, seguito, e messo questa storia nei vostri preferiti, che, ripensandoci, è la mia Fan Fiction più lunga ^^"
Inoltre ho visto che ogni tanto scappa fuori un nuovo commento, grazie! :D
Vorrei rispondere a tutti i vostri commenti dell'ultimo capitolo ma sto di fretta...sorry! >.<
Per quanto riguarda storie future...ho molti progetti in cantiere, e ho anche un po di tempo ora ma...non ho ispirazione xD
Però chissà, mi viene quasi sempre all'improvviso, non si può mai dire xD
Un bacio a tutti voi,

Yunie

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