Pokémon MG - Episodio I: Biglietto di Sola Andata per i Trenta e Ritorno

di ElectricSneeze
(/viewuser.php?uid=1231545)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Radiante Presente ***
Capitolo 2: *** Un Nuovo Nuovo Inizio ***
Capitolo 3: *** Nel Bosco Smeraldo Nessuno Può Sentirti Cosa? ***
Capitolo 4: *** Una Bici da Carbonizzare ***
Capitolo 5: *** # Scene tagliate # ***



Capitolo 1
*** Il Radiante Presente ***


POKÉMON
Millennials Generation


 
 
Episodio I
BIGLIETTO DI SOLA ANDATA PER I TRENTA E RITORNO


 
 
Agosto 2022. Siamo nel mezzo di una recessione economica da iperinflazione. I costi dell’energia sono alle stelle, seguiti dai generi alimentari. Gli effetti della pandemia che ha colpito la popolazione continuano a pesare sull’economia e sul morale. Le banche centrali stanno alzando i tassi di interesse, le aziende stanno chiudendo e la disoccupazione si sta alzando.

La città è grigia. Fin dove l’occhio può arrivare si vedono solo finestre e tetti, con qualche albero qua e là che rompe la monotonia. Ci avviciniamo ad un palazzo ed entriamo in una finestra aperta, mentre le tende bianche sono scosse dalla brezza.

Qualche momento per adattare l’occhio all’ambiente buio e scorgiamo un notebook spento con alcuni grafici stampati e un tesserino identificativo. Sul pavimento uno zaino, un portafoglio e delle chiavi gettati svogliatamente. Non ci vuole molto a capire che ci troviamo in un appartamento di un normale impiegato o forse un gestore di una delle tante piccole aziende locali.

Una lattina di lemonsucco sul pavimento ci porta ad una mano poco più in alto e ad un braccio cadente dal bracciolo del divano. Dalla telecamera del soffitto vediamo, attraverso il lento movimento delle pale del ventilatore, Ash Ketchum, dormire sul divano come se si ci fosse buttato la sera prima ancora vestito.

“Ora che la tua bici è stata riparata puoi tornare a casa Misty!”
Un momento di silenzio e poi “Sì hai ragione… Abbi cura di te Ash”

“Misty!” Ash si sveglia urlando il nome a voce alta.
“Era solo un sogno” Ash riprende fiato, poi si alza trascinandosi verso il bagno per sciacquarsi la faccia nel lavandino.
Ash alza la testa verso lo specchio. Il suo riflesso non mente: ha trent’anni e qualcosa, non è più un allenatore di pokémon da tempo ormai, ed è diventato un membro produttivo di questa società.
Una leggera ruga da rimpianto si forma sul suo viso. Ash esce dal bagno e guarda le sue cose. Il pc, i grafici, il portafoglio, le chiavi, il tesserino di riconoscimento… queste cose non significano niente per lui, così come nemmeno i raggi B che balenavano nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti per sempre come lacrime nella pioggia.

“Che sbadato, ho dimenticato la tv accesa” Ash spegne la tv proprio sul finale di Blade Runner, interrompendo anche la mia narrazione cupa.
“Però è passato diverso tempo dall’ultima volta che sono tornato a casa. Ho proprio voglia di passare a salutare mamma e il professor Oak!” Ash raccoglie velocemente le sue cose e chiude dietro di sé la porta dell’appartamento... poi la riapre e torna in bagno: troppo lemonsucco fa di questi effetti.

VROOM! Ash salta sul monopattino elettrico eco-friendly green-washed che ha sostituito le inquinanti biciclette e sfreccia per le vie della città evitando quasi tutte le persone, i buchi e saltando i dossi, fino a che una struttura compare all’orizzonte: è la stazione dei treni.

Ash si reca in biglietteria per fare il biglietto ma c’è sciopero “Ah già è vero che qui scioperano ogni quindici giorni” Così si reca alle macchinette automatiche che però non funzionano. Ash pensa “Che bello dev’essere avere lo stipendio fisso in un Paese con forti sindacati!”. Non gli resta che fare il biglietto online col suo smartphone.

Mezza giornata è passata e il treno lascia finalmente la stazione. Ash si appoggia al finestrino con quell’aria sognante da bambino che aveva un tempo. Il paesaggio prima composto da muri, rotaie, cavi e tralicci, passa lentamente a prati verdi, alberi, case di campagna e Renato, il bracciante debole di mente che inveisce contro i treni ogni volta che ne vede uno.

Ash è contento di tornare a casa! E non gli importa se l’azienda per cui lavora se lo vede sparire da un giorno all’altro senza avvisare. Si arrangeranno! Probabilmente affiggeranno dei cartelli “scomparso. Se lo vedete chiamate questo numero. Non morde. Lauta ricompensa”. Il pensiero di quel che accadrà non lo sfiora minimamente, perché Ash sta già pensando alla pizza ai peperoni e alle polpette che la mamma Delia gli preparerà una volta giunto a casa, senza avvisare naturalmente.

E così si chiude il primo capitolo della nostra storia, con il treno di Ash che corre lungo le praterie verso Pallet town, in una giornata di sole. Perché tutto è più bello quando si torna a casa e si mangia gratis.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un Nuovo Nuovo Inizio ***


Questa mattina Ash è giunto alla stazione di Pallet town, dove si prepara per incamminarsi verso casa. Non vede l’ora di mangiare i manicaretti preparatigli dalla madre, e anche di salutare lei e il professor Oak. Ma un momento, che cosa succede? Un incontro di pokémon!

“Vai Magikarp, usa il tuo attacco splash!”
“Kakuna, indurisci la corazza!”
“Magikarp non demordere! Usa ancora il tuo attacco splash!”
“Non puoi vincere, arrenditi! Vai Kakuna, indurisci la tua corazza al massimo!”
Ash osserva entusiasta l’incontro pensando tra sé e sé “Tutto questo mi ricorda qualcosa… Sono convinto che questi due bambini diventeranno grandi allenatori di pokémon!”

Si è fatto tardi e Ash decide di incamminarsi verso casa lasciando che gli allenatori terminino l’incontro da soli. Il sole sta tramontando all’orizzonte, donando un colore rossastro ai campi coltivati. “È proprio tutto come una volta!” Ash ricorda i vecchi tempi quando da bambino si divertiva a giocare ad arrampicarsi sulle piante, a correre per i prati e a sognare di diventare un grande allenatore di pokémon. Ma la nostalgia a volte è malvagia e Ash scaccia via questi pensieri, anche perché è arrivato a casa.

“Mamma, sono a casa!”
“Ash! Sei tornato! E sei… trenta e qualcosa!”
“Anch’io sono felice di vederti mamma…” Risponde Ash un po’ imbarazzato.
“Ash, se fossi rimasto qui avresti ancora 10 anni mentre adesso siamo praticamente coetanei. Ma è bello averti qui!” Delia lo abbraccia.
“Dai mamma ne abbiamo già parlato…”
“Ti preparo la tua pizza ai peperoni preferita! Nel frattempo perché non vai a salutare il prof Oak?”
Così Ash si incammina verso il laboratorio del professor Oak. Ripercorrendo quella strada gli tornano in mente le immagini del suo esordio, di quando si presentò in pigiama perché aveva dormito troppo ed era in ritardo per prendere Pikachu, il suo primo pokémon. Di nuovo, la nostalgia chiama brutte emozioni, emozioni che Ash cerca di scacciare.

Ash raggiunge il laboratorio del prof Oak, dove si introduce senza avvisare come ha sempre fatto.
“Ciao professor Oak!”
“AAAAHH!!!” Colto alle spalle Oak salta sulla sedia.
“Ash cribbio! Quante volte ti ho detto di non arrivarmi alle spalle in questo modo! Dopo… dopo… vent’anni poi!”
“Hehehe, mi dispiace prof. Certo che qui non è cambiato niente! Come stanno i miei pokémon?”
“Ah sì… i tuoi pokémon… ecco vedi… non potevo certo tenerli qui, il mio spazio è limitato e così li ho liberati”
Ash è sconvolto “COSA?? Il mio Muk? Kingler? Tutti i miei Tauros? Pidgeot, ah no quello l’avevo abbandonato io…”
“Capisco che sei sconvolto Ash, ma dopotutto sei tu che hai abbandonato la tua idea di diventare un allenatore di pokémon. Cos’hai adesso, trenta e qualcosa?”
Ash comincia ad arrabbiarsi “Dannazione prof! Perché continuate tutti a ricordarmelo?? Non potevo allenare pokémon per sempre! Il mondo va avanti e…” Oak lo interrompe.
“Va bene Ash, non volevo essere brusco. Comunque perché sei tornato?”
Ash raccoglie le idee “Volevo… avevo bisogno di prendermi una pausa…”
Così Ash spiega ad Oak che aveva bisogno di cambiare aria, che sentiva nostalgia di casa e che non era troppo contento della sua vita, ma senza menzionare i ricorrenti flashback (da sveglio) e i sogni (da addormentato) delle avventure passate coi suoi amici.

Narrratore 2 “Ok ma hai bisogno di ricordare la differenza tra flashback e sogno? E poi guarda che quando scrivi una storia è meglio narrarla al passato tipo: Ash andò, spiegò ecc…”
Narratore 1 “Allora, voglio narrarla al presente per mantenere un ritmo più incalzante e poi questa è la mia storia e la narro come voglio ok? Grazie eh!”


Oak si gratta il mento pensieroso “Ash, dato che sei qui ho un favore da chiederti”
“Che tipo di favore professore?”
“Come sicuramente ti ricorderai, mio nipote Gary ha abbandonato il suo sogno di diventare allenatore di pokémon per diventare ricercatore di pokémon. Ha una cattedra all’università di Celadon city. È lì che ti dovrai recare per prendere il Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati”
“Il Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati?” Ash è sbalordito.
“Gary sta studiando questo antico manufatto da tempo, ma sembra non sia ancora riuscito a decifrarlo completamente. Purtroppo Gary si è chiuso sempre più in sé stesso. Lo sai com’è fatto, è competitivo e non sopporta di non riuscire in qualcosa. Si è chiuso nel suo laboratorio da mesi e nemmeno io riesco a contattarlo. Forse tu Ash, che sei stato il suo principale amico e rivale, potrai riuscire a parlargli. Va’ a Celadon city, parla con Gary, fatti dare il Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati e porta qui entrambi. Mi farai questo favore Ash?”
Negli occhi di Ash si riaccende la vecchia fiamma della pokémon quest e proprio come ai vecchi tempi, senza pensare alle conseguenze che questo avrà sul resto della sua vita, risponde “D’accordo, lo farò!”
“Prima di andare Ash, non ti stai dimenticando niente? È pericoloso camminare nell’erba alta senza un pokémon!”
“Ah già! Ma io non ho più nessun pokémon! Professor Oak, la prego, mi dica che gliene è rimasto uno!”
“Bulba!”
Ash e Oak si girano: è il vecchio Bulbasaur di Ash!
“Bulbasaur!” Esclama Ash, che con gli occhi pieni di gioia corre ad abbracciare il suo vecchio amico.
“Bulbasaur è rimasto qui ad aiutarmi e non ha voluto andarsene via con gli altri. Ecco prendi anche queste sfere poké e il nuovo pokédex, ti torneranno utili nel tuo viaggio. Ora Ash hai tutto quello che ti serve per partire in questa nuova avventura!”
“No professore, manca ancora qualcosa”

“Ash ma non mangi niente? Hei ma quello è Bulbasaur?” Ash sembra non sentire Delia mentre si precipita nella sua vecchia camera. È esattamente tutto al suo posto, anche lui, il cappello dell'esposizione ufficiale della lega pokémon!
“Ciao mamma, parto per una nuovo viaggio per conto del professor Oak, non aspettarmi per cena!”
“Ma Ash, la pizza è pronta!” Ma è troppo tardi: Ash e Bulbasaur stanno già correndo verso la loro prossima avventura.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Nel Bosco Smeraldo Nessuno Può Sentirti Cosa? ***


Ancora una volta troviamo Ash e Bulbasaur intenti ad attraversare la fitta Viridian Forest, dove è facile perdersi se non si conosce la strada e soprattutto quando si prendono scorciatoie, non è vero Ash?

“Siamo quasi arrivati Bulbasaur! Ora prendiamo per di qua invece che per di là come abbiamo fatto venerdì scorso e dovremmo essere arrivati a… *Ash in lacrime* …al punto di partenza”
“Bulba!”
“Cosa c’è Bulbasaur? Vuoi sapere perché non ho chiesto informazioni a quell’allenatore che abbiamo incontrato due giorni fa? Perché io non chiedo indicazioni, le indicazioni chiedono me!”
“Bulba! Bulba! Bulba!” Bulbasaur ha visto un pokémon che si abbevera al ruscello.
“Hei che pokémon è quello?” Ash punta il pokédex.
“Cramorant. Pokémon uccello d’acqua. Quando ha fame, il Cramorant è solito inghiottire le sue prede intere. A questo proposito, sai chi altri è bravo ad inghiottire…” Ash chiude il pokédex.
“Un Cramorant! Anche se il suo aspetto sembra goffo dovrebbe imparare volo e surf, e potrebbe tornarmi utile nel mio viaggio!” Così Ash si avvicina al Cramorant.
“Hei Cramorant, preparati ad essere catturato!”
“Cra?” Il Cramorant lo guarda con aria stranita.
“Bulbasaur usa la tua stretta con liane, vai!” Ma Cramorant evade l’attacco. Nonostante il suo aspetto goffo e lo sguardo ebete, dimostra una velocità senza pari. Ora Cramorant contrattacca usando il perforbecco.
“Bulbasaur usa le liane per appenderti a quel ramo!” Bulbasaur evita l’attacco e rimane appeso al ramo.
“E ora Bulbasaur, attacco azione!” Bulbasaur si dà la spinta come un’altalena e colpisce Cramorant.
“Vai sfera poké!” Ma Cramorant ha ancora energie per combattere e inghiotte la sfera. Ash e Bulbasaur rimangono di sasso. Ma la sfera si aziona nello stomaco e intrappola Cramorant. Chi ha detto che i pokémon devono per forza essere catturati da fuori? La sfera si sta ancora muovendo con la lucetta lampeggiante. Ash è in trepida attesa. La sfera si ferma e la lucetta si spegne.
“EVVIVA! HO CATTURATO CRAMORANT!!” Ash festeggia ballando assieme a Bulbasaur. Sembra che, dopo tutto, Ash e Bulbasaur si ricordino ancora come si fa a combattere.

“Ho catturato il mio primo pokémon… di nuovo! Proprio come quando catturai Caterpie!” Ash sussurra alla sfera poké che stringe tra le mani.
“Allora le cose erano diverse però”
“Chi c’è là?” esclama Ash.
“Davvero non mi riconosci?” Lo sconosciuto esce dai cespugli e dopo qualche secondo di silenzio Ash esclama
“Brock!”
“Ne è passato di tempo Ash… Non credevo di rivederti… e non credevo di rivederti qui”
“Brock! Ma tu ci vedi?” Esclama incredulo Ash.
“Intendevo metaforicamente, Ash”

E così i due amici si incamminano lungo il sentiero che li porterà a Pewter city. Durante il tragitto Ash spiega a Brock della sua nuova missione assegnatagli dal professor Oak, mentre Brock lo aggiorna sulla sua vita. Da quando si sono divisi, Brock è tornato a casa dove ha ripreso il suo ruolo di capo palestra e di accudimento dei suoi fratelli assieme al padre, ma ha anche aperto una piccola azienda di toilettatura per pokémon dove poter perseguire il suo sogno di diventare allevatore di pokémon. Negli anni la sua azienda è cresciuta sempre di più, anche grazie all’amore che gli amanti dei pokémon riversano sulle loro creature per compensare la mancanza di relazioni soddisfacenti con altri esseri umani, creando un flusso continuo di entrate. Oggi la Ivy & Brock corp. è estesa in tutto il Giappone, conta più di 10.000 dipendenti e offre servizi che partono dalla semplice toilettatura fino alla gestione di piani pensionistici e assicurativi per lavoratori dell’industria pokémon.

“A proposito Brock, quella Ivy?”
“Sì Ash, quando ho aperto la mia prima succursale nelle Isole Orange, la professoressa Ivy si è dimostrata molto interessata al progetto. Di lì a poco ci siamo sposati e abbiamo messo su famiglia. Oggi abbiamo due bellissimi bambini: il piccolo Jamie *clacson di camion* e la piccola Jane *moto in sorpasso*”
“Scusa Brock, potresti ripetermi i nomi?”
“Jamie *sirena ambulanza* e Jane *cane che abbaia*. Li conoscerai stasera, sei mio ospite per cena!”

Quella sera, nella più lussuosa villa in marmo bianco di Pewter city, circondata da enormi vetrate e da un vasto giardino, Ash incontra la professoressa Ivy e fa conoscenza dei suoi figli Jamie e Jane.
“È un piacere incontrarti di nuovo Ash! Brock mi ha parlato molto di te in questi anni... A volte penso che abbia sposato la persona sbagliata, haha!” Scherza Ivy.
Ash un po’ imbarazzato risponde grattandosi la testa “Hehehe, beh ne abbiamo passate tante insieme. Però non mi aspettavo che Brock avrebbe avuto così tanto successo! Quando viaggiava con noi non faceva che correre dietro a tutte le ragazze carine che incontrava…”
“Hei quello era il vecchio Brock, ora sono molto più maturo!”
“Allora anche tu Brock hai scelto di diventare grande rinunciando alla tua perenne giovinezza?” Ash intavola la discussione.
“Io non voglio diventare grande mamma, voglio fare l’allenatrice di pokémon!”
“Ma certo Jane, da grande potrai fare tutto quello che vorrai” risponde Ivy.
“Io invece voglio diventare un allevatore di pokémon proprio come Brock!” Replica Jamie.
“Ah questo è mio figlio!” Risponde fiero Brock.
“Allora Ash dimmi, anche tu hai scelto di rinunciare alla tua giovinezza per diventare un membro produttivo di questa società. Posso chiederti come mai adesso sei tornato a catturare pokémon?” Chiede Ivy buttando un occhio su Bulbasaur che sta mangiando nella sua ciotola.
Ash ridacchia imbarazzato “Beh è una lunga storia… Diciamo che mi sono preso un periodo di pausa durante il quale aiuto il professor Oak nelle sue ricerche”
“Ah il professor Oak, è parecchio tempo che non lo sento. Immagino che non sia cambiato per niente, sempre indaffarato con le sue ricerche”
“Beh hai ragione, il professor Oak è sempre lo stesso. Suo nipote Gary invece dà da pensare: sembra sia vicino ad una scoperta importante, ma ha interrotto i contatti con tutti ed Oak pensa che io sia la sua ultima speranza”
“Sembra una cosa grave! Caro, perché non accompagni Ash nella sua avventura? Penserò io all’azienda, e così avrai un po’ di tempo da passare col tuo amico come ai vecchi tempi!”
“In effetti in questo periodo non ci sono molti sfidanti in palestra… Tu che ne dici Ash?”
“Brock, sono venuto qui per questo, non ce la farei senza i miei vecchi amici!”
E così la cena prosegue in un clima festoso, tra i racconti di Brock delle sue avventure con Ash e i camerieri che vanno avanti e indietro.

Più tardi, Ash e Brock sono in veranda ad ultimare i preparativi per la partenza.
“Il mio zaino è pronto Ash, ma prima di partire toglimi una curiosità: mi sembra che manchi qualcuno… cosa è accaduto a Pikachu?” Ash si paralizza e il suo volto diventa scuro. Dopo qualche istante Brock aggiunge “Hei se non ne vuoi parlare pazienza, ne parleremo un’altra volta…”
Intanto Ivy e i bambini li raggiungono “Bambini andate a salutare Brock!”
Brock li abbraccia “Non preoccupatevi cari, tornerò presto”
“Non preoccuparti caro, prenditi tutto il tempo che ti serve!” Risponde Ivy.

E così Ash e Brock salutano Ivy e i bambini mentre si incamminano, come un tempo, verso Cerulean city, in una splendida notte stellata.

Narratore 2 “Perché in una notte stellata? Non potevano partire la mattina dopo?”
Narratore 1 “Perché è più bello! Trasmette un’immagine migliore nel lettore! Ma devi sempre stare a sindacare su tutto?”
Narratore 2 “È che sembra che scrivi le cose a caso…”
Narratore 1 “Non la sopporto”

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Una Bici da Carbonizzare ***


Questa splendida mattina Ash e Brock sono diretti verso Cerulean city, dove Ash spera di conquistare la sua seconda medag… COUGH! Volevo dire: sembra che questa mattina Brock sia pensieroso…

“Ash, c’è una cosa che non mi è chiara…”
“Che cosa Brock?”
“Considerando che tu, come me, hai appeso le pokéball al chiodo scegliendo di diventare adulto e quindi di invecchiare… perché sei tornato a casa e hai accettato questo incarico dal professor Oak?”
Ash con le mani dietro la nuca “Te l’ho già detto Brock: mi sono preso una pausa, tutto qui! E poi sto aiutando un amico”
Brock non sembra molto convinto “Hmm… E perché hai preso Bulbasaur, le pokéball e il pokédex? E hai anche catturato quel Cramorant…”
“Perché ogni pokémon quest che si rispetti necessita di questo equipaggiamento Brock, non ti ricordi più? Per questo stiamo camminando invece di prendere uno dei tuoi jet privati”
La spiegazione di Ash sembra solida, eppure Brock ha ancora qualche dubbio “Certo hai ragione… E dopo che sei passato a prendere me adesso stiamo andando a prendere Misty per...”
“…Per completare il trio! Brock sembri un po’ lento oggi”
“E dimmi Ash, che cosa ti aspetti di trovare?”
Ash perde la pazienza, si ferma e si rivolge a Brock “Ok Brock, sputa il rospo! Dove vuoi arrivare?”
Brock risponde schietto “Non credo che tu stia facendo tutto questo per aiutare il professor Oak”
“Ah non credi eh? E sentiamo, dottor Freud, per quale motivo starei facendo tutto questo allora?”
“Non ne sono ancora convinto… ma se ti aspetti che possa tornare tutto come prima ho paura che ciò non sia possibile”
Ash lo guarda con sufficienza e con le mani sui fianchi “AH! Senti da che pulpito viene la predica! Non sei forse tu che hai deciso di accompagnarmi ANCORA UNA VOLTA?”
Anche Brock risponde con sufficienza “In realtà è stata Ivy a suggerire l’idea…”
“E tu hai accettato senza esitazione! Non mi starai nascondendo qualcosa??”
Brock perde le staffe “SENTI CHI PARLA COME IL DOTTOR FREUD ADESSO!”
Ash sempre con sufficienza “A quanto pare ho colpito nel segno! Avrei dovuto fare lo strizzacervelli…”
Brock sembra calmarsi “Va bene Ash… quando arriveremo a Cerulean city tu vai a cercare Misty mentre io vado a prendere delle provviste per il viaggio. Ma stai attento che sono passati anni dall’ultima volta che l’hai vista!”
“Non essere preoccupato per me Brock, so badare a me stesso, non sono più un bambino!”

E così, giunti a Cerulean city, Ash e Brock si separano: Brock si dirige verso il quartiere commerciale, mentre Ash prosegue verso la palestra.
“Sono passati anni… Lo so Brock, non me lo devi venire a dire tu” Ash rimugina su quanto accaduto.
“Forse con Brock sono stato fortunato… Forse con Misty non andrà nello stesso modo… Potrebbe finire come con Pikachu…” La fiducia di Ash comincia a vacillare.
“No perché dovrebbe? Non ci siamo lasciati male: Misty ha riavuto indietro la sua bici ed è tornata a casa ad occuparsi della palestra. Era quello che voleva. Sì, sono sicuro che sarà diventata una grande allenatrice di pokémon d’acqua!” Ash fuga ogni dubbio e riacquista fiducia in sé stesso, proprio ora, di fronte alle porte della palestra.

Ash spalanca le porte in modo teatrale e urla scherzoso “Sono venuto a sfidare la capo palestra per conquistare la medaglia cascata!” Ma nessuno risponde.
“Hei? C’è nessuno?” La palestra sembra vuota e nemmeno Bulbasaur riesce a percepire l’odore di Misty.

Narratore 2 “L’odore? Come l’odore?? Vuoi dire che Misty puzza?”
Narratore 1 “Nel senso che l’olfatto di Bulbasaur è più sviluppato di quello di Ash. Dai si capisce!”
Narratore 2 “Perché non scrivi che Ash e Bulbasaur non riescono a scorgere Misty, la bellezza internazionale?”
Narratore 1 “Perché nessuno dei due è in preda alle allucinazioni”


“Forse Brock aveva ragione… forse qualcosa è cambiato…” Ash china la testa sul petto e il suo sguardo si fa cupo. Esce spingendo la porta della palestra, poi solleva la testa verso il cielo. Bulbasaur cerca di consolarlo strusciando la testa sulle sue gambe.
“Non so cosa fare Bulbasaur. Brock aveva ragione: la palestra sembra deserta e chissà che fine ha fatto Misty. Sono stato uno stupido a pensare che tutto sarebbe tornato come prima” Ash inizia a camminare senza meta cercando di riorganizzare le idee, accompagnato da Bulbasaur.

Nel frattempo Brock è intento a svolgere le sue commissioni. Ha comprato talmente tante provviste che fatica a muoversi, ma c’è un altro peso che deve sopportare: Brock è infatti accidentalmente finito nel quartiere della moda di Cerulean city nella settimana dei saldi. Decine e decine di ragazze continuano a passargli davanti agli occhi. Ma Brock è un uomo sposato che deve ancora finire le sue commissioni, così prosegue cercando di mantenere il contegno.

Intanto Ash si è seduto in un parco a lanciare distrattamente sassi davanti a sé. Sta pensando che non è stato molto gentile con il suo amico Brock. Lui cercava solo di essere razionale ed evitargli una delusione. Non è certo colpa di Brock se Misty non è dove pensava che fosse. Gli anni passano e nessuno rimane fermo ad aspettare esattamente dove lo hai lasciato. Forse se Ash avesse mantenuto i contatti adesso avrebbe già riformato il trio.
“Va bene Bulbasaur, andiamo”
“Bulba?”
“Dobbiamo riprendere il viaggio e devo chiedere scusa a Brock!”
Ash scaglia l’ultima pietra avanti a sé, che atterra dietro un cespuglio colpendo accidentalmente in testa un Victreebel. Il Victreebel ha notoriamente un brutto carattere ed è convinto che a lanciargli la pietra siano stati gli Spearow appollaiati sull’albero. Con le sue liane afferra un grosso ramo dell’albero scuotendolo. Gli Spearow, che ugualmente non hanno un buon carattere, lo attaccano. Victreebel viene circondato da uno stormo di Spearow e beccato ripetutamente. Non ha altra scelta se non difendersi col suo attacco foglielama lanciato senza prendere troppo la mira. Alcune foglie tranciano inavvertitamente un grosso ramo, mentre Ash e Bulbasaur stanno guardando tutta la scena increduli. Il ramo cade colpendo una struttura di legno che, facendo leva, lancia in aria una bicicletta, la quale fa un paio di giravolte e si sfracella proprio davanti ad Ash.
“Che cosa diavolo è successo Bulbasaur?” Ash è ancora incredulo.
“LA MIA BICI!” Ash fa appena in tempo a girarsi che viene afferrato per il collo della giacca.
“BRUTTO IDIOTA MI HAI DISTRUTTO LA BICICLETTA!! CHE TI PASSA PER IL CERVELLO??” Ma improvvisamente la ragazza si blocca, il suo volto da arrabbiato passa a incredulo.
“Ash? Ash Ketchum?”
“M… Misty?” Risponde Ash ancora intontito. Misty molla la presa e i due restano a fissarsi per qualche istante senza che nessuno abbia il coraggio di dire qualcosa.
“Bulba!” Bulbasaur rompe il silenzio.
“Bulbasaur! Come stai?” Misty si china ad accarezzarlo mentre Ash cerca di ricomporsi.
“Misty… non credevo di trovarti qui!”
“E allora che sei venuto a fare?” replica Misty stizzita.
Ash cerca invano di mettere assieme le idee “Beh io… il professor Oak… Devo trovare Gary e il Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati… Sono qui con Brock”
“Ma perché sei venuto qui?” Replica Misty riferendosi alla città.
Ash riconnette il cervello “Perché ho bisogno dei miei vecchi amici per completare questa avventura!”
Misty sembra cambiare discorso “Aspetta, cos’hai adesso, trenta e qualcosa? Questo vuol dire che non sei più un allenatore di pokémon?”
Ash sospira “Beh sono cambiate parecchie cose Misty... Qualche tempo fa sono tornato a Pallet, Oak mi ha chiesto di aiutarlo ed eccomi qui. E comunque anche tu Misty sembri trenta e qualcosa. Hai abbandonato il tuo sogno di diventare una grande allenatrice di pokémon d’acqua?”
Misty lo afferra di nuovo per la giacca “SEI TORNATO QUI DOPO VENT’ANNI PER DISTRUGGERMI DI NUOVO LA BICI E FARMI LA PREDICA??”
“Calma Misty, non volevo dire questo” Ash si difende imbarazzato.
“Dopo che vi siete separati Misty è tornata qui a gestire la palestra…” Ash e Misty si girano: è Daisy, una delle sorelle di Misty.
“…Sembrava fosse felice di fare la capo palestra e non si è più rimessa in viaggio per diventare un’allenatrice…” Replica Violet.
“…Ma a quanto pare non era così, ed ha finito per invecchiare persino più di noi” Scherza Lily.
“Ash, indovina chi ho incontrato in città??” Sbiascica Brock ormai con gli occhi a cuoricino e il cervello in pappa.
“CHI DIAVOLO VI HA CHIESTO DI RACCONTARE LA MIA VITA??” Esplode Misty contro le sue sorelle.
“Andiamo Misty, Brock ci ha spiegato tutto. Hai una seconda occasione per diventare allenatrice di pokémon!” Riprende Daisy.
“La vita della capo palestra evidentemente non fa per te, altrimenti non saresti invecchiata. Sei sempre lì annoiata a distribuire medaglie cascata e MT bollaraggio e idropulsar” Osserva Violet.
“E non sei nemmeno più così giovane, bella e talentuosa da avere un posto nel nostro spettacolo” Ridacchia Lily.
“Per vostra informazione, io ADORO stare ferma immobile in palestra ad aspettare gli sfidanti! E riguardo alla mia bravura come allenatrice, sono conosciuta come l’incubo di tutti i Charmander starter!”
“Beh allora ho fatto bene a scegliere Bulbasaur!” Risponde Ash con un mega sorriso.
Misty lo fulmina “Bene Ash, dato che sei tornato a fare l’allenatore di pokémon possiamo finalmente chiudere il nostro conto in sospeso. Ash ti sfido in un incontro di pokémon!”
“Quale conto in sospeso?” Ash casca dalle nuvole. Misty lo prende per il braccio e lo trascina di peso verso la palestra.

Siamo alla palestra di Cerulean city dove l’incontro tra Ash e Misty sta finalmente per cominciare. Il campo di battaglia è una piscina con delle piattaforme galleggianti; Ash e Misty sono ai lati opposti; sugli spalti li osservano Brock e le Sorelle Sensazionali.

“Le regole sono semplici: useremo due pokémon a testa, senza limiti di tempo!”
“Per me va bene Misty! Sei pronto Bulbasaur?”
“Bulba!”

Narratore 2 “Due pokémon, certo…”
Narratore 1 “Che cosa c’è adesso?”
Narratore 2 “È solo una scusa perché Ash ha catturato solo due pokémon!”
Narratore 1 “Come no… o magari è Misty a non saper reggere incontri più lunghi”
Narratore 2 “Umpf”


“Sei sicuro di ricordarti ancora come si fa a combattere Ash?”
“Ti consiglio di non sottovalutarmi Misty, non sono più un bambino!”
“HAHA! Questa è bella! Ash, se riuscirai a battermi ti aiuterò a trovare Gary, ma se sarò io a batterti, proverò la mia abilità come allenatrice e tu dovrai andartene per sempre da Cerulean city!”
“Davvero non capisco perché sei così di malumore, MA ACCETTO! Vai Bulbasaur!”
“Vai Gyarados!”
Ash si spaventa “Gyarados? Misty è proprio determinata a vincere!”
Intanto sugli spalti Brock mormora “Se Misty ha scelto Gyarados come primo pokémon chissà che cosa ha in servo per dopo... Stai attento Ash!”
“Non lasciarti intimorire Bulbasaur! Spore paralizzanti!” L’attacco va a segno: le spore colpiscono Gyarados.
“Ash, fai sempre gli stessi errori? Gyarados, va’ sott’acqua e lavati via le spore!”
“Ugh! Mi ero dimenticato!” Ash capisce l’errore.
“Gyarados usa l’attacco idropulsar!” Un potente getto d’acqua emerge colpendo Bulbasaur e lanciandolo in aria.
“Ora! Attacco morso!” Gyarados emerge dall’acqua come un proiettile scagliandosi su Bulbasaur.
“Bulbasaur usa le liane!” Bulbasaur riesce ad afferrare Gyarados.
“E ora attacco azione!” Bulbasaur si dà lo slancio con le liane e colpisce Gyarados ributtandolo in acqua, atterrando poi su una piattaforma galleggiante.
“Sono sorpresa Ash, sembra che ti ricordi ancora come si fa!” Misty provoca Ash.
“Ti ho battuto una volta e posso farlo ancora!” Risponde Ash con sufficienza.
“Bulbasaur solarraggio!” Bulbasaur assorbe la luce.
“Il solarraggio è una mossa che richiede tempo. Ma se vuoi giocartela sulla potenza ti accontento: Gyarados iper raggio!” Gyarados spara un iper raggio contro Bulbasaur intento ad assorbire la luce.
“Credo che Misty abbia fatto un errore…” Esclama Brock sugli spalti…
All’ultimo secondo Bulbasaur spara il solarraggio, che passa attraverso l’iper raggio di Gyarados e mandandolo al tappeto.
“Gyarados no!” Esclama Misty.
“Misty, hai dimenticato che Bulbasaur è a un livello molto più alto di Gyarados!” Esclama Ash.
Misty riacquista presto fiducia in sé stessa, richiama Gyarados e si prepara al secondo incontro “Complimenti Ash, ma la tua fortuna finisce qui! Vai Sealeo!”
“Eh? Che pokémon è quello?” Ash punta il pokédex.
“Sealeo. Pokémon leone marino. Lo spesso strato di grasso accumulato gli consente di resistere a temperature estreme e la sua dura pelle lo protegge da molti attacchi. Sebbene Sealeo sia un pokémon grasso, non è comunque grasso come tua…” Ash chiude il pokédex.
“Cosa c’è Misty? Gyarados era la tua carta migliore? Vai bulbasaur, foglielama!” Le foglie colpiscono Sealeo ma l’impatto viene attutito dalla spessa pelle. Ash e Bulbasaur perdono il vantaggio.
“Bulbasaur, presto, sonnifero!”
“Sealeo raggiaurora!” Il raggiaurora distrugge le spore e prosegue verso Bulbasaur, che non riesce a evitarlo e va al tappeto.
“Hai detto qualcosa Ash?” Esclama Misty in tono arrogante.

“Sealeo sembra ben allenato. Gli è bastato un solo colpo per vincere contro Bulbasaur”
“Brock ma stai parlando da solo?” Lily sembra preoccupata.
“AHAHAHA! È una vecchia abitudine. Non ci fare caso dolce Lily” Risponde Brock imbarazzato.

“Bulbasaur rientra!” Ash incassa il colpo, si aggiusta il cappello e pensa ad una strategia.
“Non ho altra scelta che schierare Cramorant, ma che attacchi posso usare per batterlo? Devo pensare ad una strategia e in fretta! Vai Cramorant!”
 “Sealeo usa ancora il tuo raggiaurora!” Ma Cramorant è velocissimo e si butta in acqua evitando l’attacco.
“Bravo Cramorant!” Esulta Ash con gli occhi lucidi.
“Ora Cramorant usa il perforbecco!” Cramorant emerge dall’acqua… guardandosi attorno con il suo sguardo ebete.
“Ash! Ho paura che Cramorant sia preda di uno dei suoi attacchi amnesia!” Gli urla Brock dagli spalti.
“Non poteva andarmi meglio! Sealeo usa corposcontro!” Sealeo si lancia contro Cramorant con tutta la sua mole.
“CRAMORANT SMETTILA DI GUARDARTI ATTORNO COME UN IDIOTA E FAI QUALCOSA!” Urla Ash disperato.
“BURP!” Cramorant rutta in faccia a Sealeo sotto lo sguardo incredulo di tutti. Sealeo respira i vapori tossici e perde i sensi.
“Sealeo!” Urla preoccupata Misty. “Ash! È proprio da te non insegnare l’educazione ai tuoi pokémon!”
“No Misty, la vittoria è valida. Cramorant ha solo usato il suo attacco rutto” Spiega Brock e prosegue “Misty non ha più pokémon per combattere, Ash vince l’incontro!”
“Bravissimo Cramorant!” Ash salta sulle piattaforme ad abbracciarlo.
“No non ci credo! Non è possibile che abbia vinto in questo modo!” Misty si lascia cadere sulle ginocchia in lacrime.

E così Ash si aggiudica la vittoria contro Misty, aggiungendo al gruppo una grande amica che lo aiuterà a portare a termine il suo viaggio. Beh, almeno dopo che si sarà calmata.
Dopo aver aiutato a sistemare la palestra, Ash, Misty e Brock, salutano le Sorelle Sensazionali e si incamminano alla volta di Celadon city. Quali altre entusiasmanti avventure li attenderanno lungo il percorso? Lo scopriremo nella prossima puntata, o forse mai.

“Ash?”
“Cosa c’è Misty?”
“La bici me la devi ripagare!”

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** # Scene tagliate # ***


Cap.1
Ash si reca in biglietteria per fare il biglietto ma c’è sciopero “Ah già è vero che qui scioperano ogni quindici giorni” Così si reca alle macchinette automatiche che però non funzionano. Ash pensa “Che bello vivere in un paese comunista!”

Cap.2
“Mamma, sono a casa! Mamma? Professor Oak cosa ci fa qui nudo e spalmato di miele?”

Cap.2
Oak si gratta il mento pensieroso “Ash, dato che sei qui ho un favore da chiederti”
“Che tipo di favore professore?”
“Prendi questo fucile e coprimi mentre cerco di depressurizzare la stanza!”
“CE NE SONO TROPPI, PROF! VENGONO FUORI DALLE FOTTUTE PARETI!”
Oak cerca di bloccare la porta ma un pokémon si intromette con il corpo, stridendo e dimenandosi.
“AAAAHH!! IL MIO BRACCIO!” Il professor Oak urla di dolore mentre l’acido sputatogli dal pokémon gli corrode il braccio.
“PROF! NON MORIRE!! PER FAVORE NON MORIRE!!” Urla Ash in preda al panico.
Il professor Oak riesce a liberarsi un braccio, guarda il pokémon dritto negli occhi e dice “Hei pokémon, porta ai tuoi amici i miei BEST WISHES!” Colpisce il pulsante della depressurizzazione e calcia il pokémon nell’altra stanza, dove muore assieme a tutti gli altri, dimenandosi e stridendo in mezzo al fumo.

Cap.4
“Va bene Ash… quando arriveremo a Cerulean city tu vai a cercare Misty mentre io vado a prendere delle provviste per il viaggio. Ma stai attento che sono passati anni dall’ultima volta che l’hai vista!”
“Beh almeno io ci vedo, Brock”

Cap.4
“HAHA! Questa è bella! Ash, se riuscirai a battermi ti aiuterò a trovare Gary, ma se sarò io a batterti, dovrai dirmi… la capitale dell’Ungheria!”

Cap.4
[Finale. Ash ha battuto Misty]
“Ok Ash, hai vinto, verrò con te. Prendi anche questa” Ash riceve MT03 Idropulsar.
“So che ne farai buon uso”
“Non preoccuparti Misty!”
“Salve, cosa posso fare per te?” > VENDI > MT03

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4032129