Gocce

di Koa__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gocce di pittura ***
Capitolo 2: *** Gocce di cioccolato ***
Capitolo 3: *** Gocce di sangue ***
Capitolo 4: *** Gocce di luce ***
Capitolo 5: *** Gocce di pioggia ***
Capitolo 6: *** Gocce di latte ***
Capitolo 7: *** Gocce di profumo ***



Capitolo 1
*** Gocce di pittura ***


Gocce di pittura




 

 





 

La tempera gronda dal pennello impregnato di colore, piccole gocce macchiano il parquet, ma tu neanche le noti. Hai il naso sporco di verde e non t’importa perché stai dipingendo Jace e lui è come la luce più pura degli angeli: impossibile da catturare. Quell’abbozzo malfatto che hai davanti non è lo Shadowhunter più talentuoso della sua generazione, ma al contrario un qualcuno che neanche gli somiglia.

“Concentrati, Clary Fairchild” dici a te stessa. E allora chiudi gli occhi, lasci che la musica che suona dalle cuffiette ti faccia da ispirazione. È lei che muove le tue dita, che agita il tuo estro creativo. Ami dipingere e te lo ricordi proprio in quel momento. Adori la sensazione del pennello tra le dita, l’odore di tempera, una tela bianca da riempire. La frenesia delle idee che si susseguono assieme a pennellate ora più precise. Le immagini che si formano nella tua mente prendono vita davanti a te. Il ritratto di un angelo con il volto di Jace che spiega le ali e sta per alzarsi in volo, adesso sembra guardarti. Ami dipingere, sorridi mentre, di nuovo, gocce di pittura impregnano il pavimento.





Fine

 

 


Note: Sono in un periodo di forte crisi con la scrittura, con questo fandom in particolare, quindi per reazione mi sono buttata in una raccolta di Drabble in attesa di decidere cosa fare in futuro in questa sezione. Le “Gocce” fungeranno da tema ricorrente, da elemento presente in tutte le storie e la collocazione temporale sarà generica durante e post The Mortal Instrument. Ne approfitterò anche per approfondire altri personaggi, ho voluto iniziare da Clary perché sono stata ispirata dall’idea di lei che dipinge.


Non so che rapporto questo fandom abbia con composizioni di questo genere, a me sembra addirittura di non aver visto molto in giro. Spero possa piacervi, ma nel caso non interessino a nessuno, le posterò comunque per sfida personale quindi boh, fate anche finta che non ci siano se preferite.
Un ringraziamento a Pampa e MissAdler per i consigli.
Koa

 

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Capitolo 2
*** Gocce di cioccolato ***


Gocce di cioccolato
















 

Un bacio sul collo, poi un abbraccio. Odore di caffè  a impregnare l’aria, pastafrolla sulle dita e gocce di cioccolato cadute sul pavimento. Dei biscotti a cuocere nel forno, le guanciotte di Alexander che diventano sempre più rosse mentre i suoi grandi occhi blu ora ti fissano da dietro a ciglia che sfarfallano.
“Ti ho già detto che ti amo oggi?” gli chiedi, soffiando una risata tra un bacio soffice e un altro. Lui sorride, timido, scrolla la testa in senso di diniego.
“Sono solo le otto del mattino” osserva, facendo spallucce e cercando al contempo di mantenere il controllo e non concedersi a te di nuovo in maniera lasciva come ha fatto stanotte.
“Non è mai troppo presto per iniziare a dirtelo” sussurri al suo orecchio, prima di coinvolgerlo in un bacio che gli ruba il fiato. Le sue labbra sanno di cioccolata. La risata che rilascia è sincera, di pancia. Alec è puro argento. La tua dose di vita quotidiana.


 

“Ti amo, ti amo” ripeti, cantilenando scioccamente, lasciandogli altri baci sul collo. Nel forno, i biscotti stanno bruciando, ma tu non lo lascerai andare. Lo hai deciso, perché non ti importa di altro che travolgerlo con il tuo amore dirompente. Non saranno mai troppe le volte in cui glielo ripeterai e tu, egoisticamente, vuoi riempirti della sua genuina bellezza fino a quando non ci sarà più niente di cui godere.





 

Fine






 

Note: Il prompt per questa Challenge mi è stato ispirato dalla pagina: Creative Writing Prompts su Tumblr Ho scelto il prompt numero 9: “Have I told you, I love today” che mi ha fatto subito pensare a Magnus (e ne userò anche altri in futuro). 


Scusate per il finale malinconico, ma il Magnus dei libri quando lo tratto nelle storie canon mi fa venire sempre uscire una malinconia di contro…
Grazie a chi ha letto e recensito la prima storia, grazie a chi ha lasciato kudos su AO3 e ha votato la storia su Wattpad.
Cercherò di aggiornare tutti i giorni, ma non è detto che ci riuscirò sempre, soprattutto giovedì.
Koa

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Capitolo 3
*** Gocce di sangue ***


Note: Questa drabble, incentrata su Simon all’epoca in cui era un vampiro, contiene scene in cui viene descritto del sangue. Niente di violento, ma ve ne sconsiglio la lettura se siete particolarmente impressionabili o se vi fa schifo il sangue.







 

Gocce di sangue




 





 

A ben pensarci, è evidente che i recenti accadimenti che ti hanno sconvolto la vita siano stati il frutto del duro lavoro di un destino bastardo, perché non te lo spieghi come sia possibile che proprio tu sia diventato un vampiro. Cavolo, sei persino vegetariano! O forse dovresti dire che lo eri. Beh, tecnicamente lo saresti ancora, però di vampiri vegetariani non ne hai mai sentito parlare. A parte in quel cartone animato degli anni ‘90, come si chiamava? Conte Dacula o una cosa del genere. * Oh, ma comunque… Una volta la vista del sangue che grondava da una bistecca non ben cotta ti nauseava, questo non è cambiato in effetti, anche se ora ti fa venire da vomitare per motivi diversi. Niente è peggio del sentire il sangue caldo che scivola giù per la gola. Il suo odore ferroso è terrificante, la consistenza viscosa e pastosa è stomachevole. Fa tutto un po’ schifo questa è la verità.


 

Raphael sostiene da tempo che tu sia un pessimo vampiro, forse ha ragione. Non sei un feroce predatore notturno, non saresti davvero capace di uccidere nessuno. E il sangue ti disgusta, lo hai già detto? Eppure quello che ora ti gocciola dai denti è proprio dell’ottimo zero negativo, trangugiato con una voracità che di umano aveva ben poco. In un gesto istintivo ti lecchi addirittura i canini con la lingua intanto che piccole gocce di sangue scivolano giù sul mento. Odi essere un vampiro e un giorno lo farai capire anche al destino.




 

Fine






 

*Conte Dacula (Count Dackula in inglese) cartone animato britannico con protagonista Duffy Duck che interpreta un vampiro vegetariano.

 

Note: Lo so, con tutto quello che potevo dire di Simon tra l’Accademia, Isabelle, la sua famiglia e  la perdita di memoria io ho scelto proprio il periodo in cui era un vampiro! In effetti mi attirava, anche se non so spiegare il perché. Vi sareste resi conto che sto usando i personaggi della serie come "Prestavolto" il fatto che non riesco a figurarmeli altrimenti...
G
razie a chi ha letto e a chi ha recensito. Un grazie anche per i kudos su AO3 e le stelline su Wattpad. Cercherò di aggiornare ogni giorno fino a quando non finisco i personaggi, ma non garantisco nulla.

Koa

 

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Capitolo 4
*** Gocce di luce ***


Gocce di luce






 






 

 

Invero, hai sempre adorato l’essere uno Shadowhunter. Non saresti potuto essere nient’altro, lo avevi detto a Clary questa mattina intanto che lei ti guardava storto da dietro la sua tazza di caffè nero fumante. Jace Herondale non sarebbe potuto nascere nient’altro che Nephilim, avevi quindi ribadito, tronfio. A niente era valso il rimprovero di lei che ti diceva di non vantarti troppo; in effetti ti sei sempre crogiolato piuttosto bene nell’autocelebrazione.
"Non cambierai mai" aveva replicato Clary lasciando la stanza. Tu in risposta avevi sbuffato contrariato.




È quasi il tramonto quando ti ricordi di quel breve dialogo avvenuto a colazione, te ne stai in cima a un palazzo sul quale sei arrivato con un balzo eccezionalmente agile. C’è dell’icore verde che ti sporca la divisa da combattimento, ma quasi non ci fai caso. Non sei ferito, questo è ciò che conta e quella macchia verde scura è solo il sangue del demone che ti è schizzato addosso. Tira un lieve venticello che ti scompiglia i capelli dorati, il sole ti colpisce in viso e ti senti benissimo. La spada angelica, tenuta saldamente nella mano sinistra, è anch’essa sporca di sangue verde e quando la muovi riflette i raggi solari. Gli occhi di Clary non ti hanno lasciato un istante da quando siete arrivati qui e più ti guarda, con più forza ti rendi conto di non avere bisogno di nient’altro che della sua presenza accanto.
“Sembri fatto di gocce di luce” dice, parlando fra sé. “Un vero angelo” mormora poi, ammirata e forse un filino pensierosa intanto che cerca di fotografare il momento per poi dipingerti su una delle sue tele. Non ti va di contraddirla né di interrompere il suo rimuginare, ami essere guardato e forse nel tuo allargare le braccia subito dopo come se fossi pronto per spiccare volo, c’è un qualcosa di angelico su cui calchi volutamente la mano. Vorresti che ti abbracciasse, ti piacerebbe che anche lei fosse fatta di gocce di luce. 





 

Fine






 

Note: Potremmo considerare questa Drabble come una sorta di prequel della prima, quella in cui Clary dipinge un Jace con ali d’angelo pronto a spiccare il volo. Mi piaceva l’idea di creare un collegamento tra le due cose, anche se in effetti ogni Drabble è a sé. 

Un grazie a Pampa che ha letto i capitoli precedenti, grazie anche per i kudos su AO3 e per le stelline su Wattpad. 
Volevo informarvi del fatto che le Drabble saranno sette.
Koa

 

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Capitolo 5
*** Gocce di pioggia ***


Gocce di pioggia








 

A Praga piove quella mattina, il che non è poi così strano. Da quando siete arrivati non ricordi un solo giorno in cui il cielo non sia stato grigio. Cammini a passo lento tra la folla di turisti mondani che invade le strade principali della città. Non ti possono vedere, c’è il glamour a nasconderti, ma ugualmente ti danno fastidio. A tuo modo di vedere, i mondani sono il più grande mistero dell’universo: a che servono? Neanche Lilith ha saputo risponderti in maniera convincente. Non sono né angeli né demoni, non un miscuglio di entrambe le cose. Sono solo formiche, microscopici insetti che invadono spazi che sarebbero molto più utili se riempiti altrimenti.  


 

Li annienteresti tutti, se solo avessi il potere per farlo, pensi guardando il cielo bigio.


 

A Praga piove ancora e tu non hai un ombrello, mai avuto uno in effetti. Clary saprebbe dove trovarne un paio adatti a voi, questo è certo. Sembra abbia risorse infinite, il che è buffo per una persona tanto minuta. Il suo sarebbe rosso e ci si aggrapperebbe con forza, rannicchiandosi sotto la tela impermeabile. Risalterebbe tra quella folla anonima di persone come una chiazza di colore su una tela bianca e nera. A ben pensarci, è un po’ l’effetto che ti fa da quando l’hai vista per la prima volta: una chiazza colorata in un mondo grigio.


 

Tua sorella è come te, lo vedi dal modo in cui ti guarda che in lei c’è qualcosa che gli altri non hanno. Determinazione, forse? Una vena sottilissima di follia, magari? Non hai una vera risposta, Clary ti sfugge. Anche se Valentine le ha dato sangue d’angelo, è molto più come te di quanto non sarebbe disposta ammettere. Se fosse qui, sotto la pioggia battente di Praga, probabilmente profumerebbe di caramelle e non mancherebbe di ricordarti quanto in realtà ti detesta. E tu rideresti della sua sfrontatezza, della maniera sfacciata con cui affronta la vita. Lei però non c’è e tu ora sei solo gocce di pioggia che grondano dai capelli bianchi.



 

Fine 





 

Note: Jonathan è forse il personaggio che mi interessava più ritrarre in questa raccolta. Come vi sarete resi conto è ambientata in: “Città delle anime perdute” quando Jonathan, Clary e Jace girano l’Europa. Ho scelto una tripla-Drabble perché scrivere meno era impossibile. Ho già ridotto le tre Drabble all’osso per non sforare nelle 110 parole. Spero che vi sia piaciuta, so che è una raccolta un po’ particolare, ma mi sta aiutando moltissimo.

Un grazie a tutte le persone che hanno letto sino a qui, e grazie a Pampa che continua a leggere e a recensire ogni capitolo, sostenendo questa raccolta. Grazie per i kudos su AO3 e per le stelline su Wattpad.
Koa

 

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Capitolo 6
*** Gocce di latte ***


Gocce di latte







 





 

Una goccia di latte sul dorso della mano è tutto quello di cui hai bisogno per verificare che la temperatura del biberon sia l’ideale. Hai Max tra le braccia che gorgoglia felice e agita le manine verso di te, è affamato e tu gli sorridi. Lo guardi mentre gli porgi il biberon, da quando è arrivato non fai che fissarlo. Magnus dice che prima o poi lo consumerai, ma tu non riesci a smettere. Non è bellissimo? Lui gorgoglia di nuovo prima di attaccarsi alla tettarella, stringe con forza il biberon tra le sue piccole manine. La sua pelle è del colore che hanno i mirtilli, Mags ha iniziato a chiamarlo in questo modo e per una volta i suoi nomignoli non ti dispiacciono. 


 

“Alec? Ehi, ma mi stai ascoltando?” Jace si lamenta e reclama attenzioni, non ti eri neppure reso conto che fosse arrivato. Stai dando da mangiare a tuo figlio, gli dici, lo ascolterai dopo.
“E non puoi fare entrambe le cose?” 
“Quando avrai un bambino mi capirai” replichi, enigmatico. E non è neanche giusto fargliela pesare in questo modo. Jace non ha colpa, però è vero anche che non capisce cosa stai provando.
“Eddai, fratellone” si lamenta e tu alzi gli occhi al cielo.
“Parla!” mormori, raccogliendo con le punte delle dita un paio di gocce di latte scivolate sul mento di tuo figlio. Lo ascolti davvero,  pur senza guardarlo negli occhi. Continui ad ammirare il piccolo Max e a sorridere, non sai fare altro perché lui è tuo figlio.






 


Fine 




 

 

Note: Quando ho immaginato questa raccolta e ho pensato ad Alec, me lo sono figurato in un momento intimo con il figlio Max. In particolare pensavo a lui che dà da mangiare al piccolo, completamente perso in quello che fa da non dare retta a nessuno.

Le visualizzazioni di questa raccolta potremmo definirle pietose e non esagererei. Mai avute venti visualizzazioni a capitolo, peggio del solito in questo fandom, ma avevo detto che comunque sarei arrivata alla fine e lo farò. Grazie a chi ha letto e recensito tutti i capitoli precedenti. Grazie per i kudos su AO3 e per le stelline su Wattpad.
Koa

 

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Capitolo 7
*** Gocce di profumo ***



Gocce di profumo











 

 

Stesa sul letto, coperta soltanto da un lenzuolo, guardi il soffitto e sospiri. Simon non c’è. Ha mormorato: “Che ne diresti di passare tutto il giorno a letto?” e poi è uscito dalla porta, dicendo che sarebbe tornato subito. E così ora sei sola, giocherelli con una boccetta di profumo che da settimane sta nel cassetto del tuo comodino e di tanto in tanto ne annusi le note: sa di legno di cedro e mandarino. L’hai comprato per te e per Simon, ma non gliel’hai ancora dato. Non sai come introdurre il discorso, le prove che hai fatto davanti allo specchio ti sono sembrate così sciocche…

 

Alec e Magnus sono fissati con il legno di sandalo, hanno entrambi lo stesso odore speziato. Quando te ne sei resa conto ti hanno detto che li faceva sentire ancora più parte l’uno dell’altro. All’epoca non capivi.
“Un giorno lo farai” aveva replicato il fratellone con fare saggio. Ti era sembrata una sdolcinatezza. Tu non l’avresti mai fatto, avevi detto. Ora però c’è Simon e da settimane non fai che pensare che piacerebbe anche a te avere un profumo che sia soltanto vostro. 

“Maratona di Star Wars e spuntino” esordisce, entrando dalla porta. Ha una pila di dvd sotto al braccio e un vassoio tenuto precariamente con una mano sola. Posa tutto sulla cassapanca in fondo al letto, quindi sorride. 

 

“Che c’è?” chiede, di certo notando il tuo essere distratta.
“Nulla, solo che ho una cosa per te!” Gli dai la boccetta, lui la afferra e ne annusa l’aroma, curioso. “È da un po’ che mi piacerebbe metterlo, pensavo che se piace anche a te potrebbe diventare il nostro profumo.”
“Come Alec e Magnus?” Oh, allora se n’è accorto. “Ma certo che sì, voglio dire gli agrumi mi piacciono moltissimo. Detesto il legno di sandalo, è una fortuna che tu non abbia i gusti di tuo fratello perché…” Simon sbrodola parole quando non sa cosa dire, ma in effetti le sbrodola sempre. Senza indugiare lo afferri per le spalle e lo baci di slancio. Gocce di profumo cadono sulla sua pelle ricoperta da rune. C’è profumo di agrumi tra i vostri baci.





 

Fine



 

Note: Questa drabble mi è stata ispirata dal prompt: “How would you feel about spend the day in bed?” della pagina Tumbrl Creative Writing Prompts su Tumblr

Come presumevo, Isabelle è stata la più difficile da scrivere. Non piacendomi il suo personaggio è stato complicato. La questione del profumo si riferisce a un dialogo tra Isabelle e Alec in merito al fatto che Alec e Magnus usano lo stesso bagnoschiuma al legno di sandalo e Izzy fa una battuta sul loro essere una coppietta che fa le stesse cose, e usa gli stessi prodotti per il corpo. Alec risponde con un “Un giorno capirai”.

Un grazie alle persone che hanno seguito questa storia, siete pochissimi, ma come dicevo all’inizio avevo bisogno di questa raccolta. Non so cosa mi riserverà il futuro, quindi mando un bacio a tutti.
Koa

 

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