Addio

di Elodar76
(/viewuser.php?uid=1041968)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cuore ***
Capitolo 2: *** Buio ***
Capitolo 3: *** Luce ***



Capitolo 1
*** Cuore ***


Ho gli occhi ancora pieni di te, del tuo splendido corpo caldo .

Io immerso in te, come il mare lambisce piano le rocce, mentre le stelle nel cielo ci osservavano amanti.

Ho ancora il tuo profumo sulla pelle, il tuo caro viso in estasi ,la tua carne fremente tra le dita.

Ho ancora questo nel mio cuore...non può smettere di battere propio ora.

Ora che siamo un' unica cosa.

Ora che sei finalmente mia.

I tuoi occhi , solo poche ore fa socchiusi dal piacere ,ora sono sbarrati dal terrore mentre mi tieni la mano.

Non piangere amore mio, vedrai non morirò.

Io non posso morire ora.

La nostra vita insieme è appena cominciata, ti sposerò come dici tu in un piccolo villaggio ad Arras... Oh sapessi per quanto tempo l' ho sognato Oscar!

Ti prego ora non piangere, vedrai che questa ferita non è grave...me lo diresti vero se lo fosse?

Me lo diresti se sto per morire Oscar?

Mi spiegheresti Oscar

che cosa succede quando nella vita ci si accorge che non c'è più tempo?

Quando tutto precipita e il futuro non esiste più perché scopriamo che tutto quello che avevamo sognato, sperato e pianificato non avverrà mai...mai più?

Mi sento debole, credo che chiuderò un attimo gli occhi per riposare amore mio...tu rimani qui vicino a me.

Ti amo Oscar...non posso andare ora...propio non posso.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Buio ***


Il tuo petto...

il tuo meraviglioso petto dove tante volte ho posato il capo e che , solamente la notte prima mi aveva amato con ardore, era stato colpito.

La tua mano premuta tremante sulla ferita, mentre i tuoi occhi increduli mi fissavano, non riusciva a fermare la copiosa emorragia.

Oscar...a..iutami

L 'orrore di vederti in quelle condizioni disperate e la speranza vana di salvarti dall'inevitabile sorte, sono immagini indelebili nella mia mente completamente sopraffatta dal dolore più atroce che io abbia mai provato.

Dio perché?

Perché me lo hai portato via?

Mio André ora giaci in pace ,steso tra odorosi petali di fiori nella chiesa ormai chiusa .

La notte è presto scesa come un ladro sulle macerie della città , lasciandomi come intontita dal dolore .

In alcuni momenti spero di aver sognato tutto.

Prego che questo sia solamente un' incubo mostruoso e che tu presto mi sveglierai , con uno dei tuoi dolci baci ridendo di me.

Seduta qui sui gradini della chiesa aspetto ancora di sentire i tuoi passi ,non riesco ad allontanarmi .

Io sono morta insieme a te.

Alain mi parla, ma io non riesco a sentirlo.

Ho nelle orecchie ancora la tua voce che mi ha rincuorato fino al tuo ultimo respiro.

Sempre protettivo con me da tutta la vita , lo sei stato fino alla fine.

"Ti sposerò Oscar, la nostra felicità è appena iniziata.

Non posso morire ora...

propio non posso"

La stilla di una lacrima ferma al margine del tuo occhio, spalancato verso il cielo.

Il mio urlo disperato appena ho compreso che tu eri volato via da me.

Io come un animale ferito, arreso, dilaniato e fagocitato da un mostro nero.

Il mio cuore, esploso in mille pezzi, ora sembra quasi non battere più.

Non ne ha la forza.

Il tuo dolce sorriso non illuminerà più il mio mondo.

La tua essenza unica, che ancora sento sulla pelle dopo la nostra unione solo poche ore fa , diverrà sempre più flebile ed io non posso sopportarlo.

André...

Cosa sono io senza di te?

Perché non sono morta anche io amore mio?

Vago come un fantasma per le vie buie di Parigi ,gli occhi offuscati dalle lacrime che non mi danno tregua .

Mi appoggio ad un muro , mi ci aggrappo ferendomi le dita graffiandone la ruvida superficie, mi sento svenire.

Non ho più voglia di combattere ora, l' ho detto ad Alain ma lui mi ha incoraggiato a farlo per te.

Ci ho pensato molto sai? tu mi amavi per questo, io non posso abbandonare tutto ora .

Devo finire la mia missione terrena...si credo che tu lo riterresti giusto!

In fondo non ho più nulla da perdere, darò la mia vita per la libertà.

Ti sento, come un brusio nel vento ,darmi i tuoi consigli sempre pacati e saggi.

Stai vivendo nella mia testa o sono folle André?

Spero di impazzire presto per sottrarmi a questo dolore che è un fardello troppo grande per me.

Anche cèsar mi è stato tolto, ucciso davanti ai miei occhi, straziato dai fucili di alcuni soldati nemici.

La mia intera vita è andata in frantumi in un solo instante.

L'amore, che avevo appena assaporato è diventato fiele.

Mio Signore , prego che

questo veleno mi prenda e mi porti via con sé velocemente.

Tremo, anche se è estate piena, mi manca il tuo calore , il tuo abbraccio amore mio.

Hanno estirpato una parte di me uccidendoti, deturpato tutto il bello che esisteva .

Ora sono un corpo mutilato orfano di te, come una farfalla a cui hanno strappato le ali...a cosa serve vivere così?

Perdonami per non aver capito prima l' immensità del tuo amore, perdonami per essere stata cieca e non aver ricambiato subito il tuo sentimento.

Da molto in realtà io ti amavo.

Quanto tempo ho perso?

Di quanto amore potevamo nutrirci?

Quanta felicità scivolata via come sabbia tra le dita ?

Tu eri il mio nord , la mia ombra.

La brezza nelle giornate calde e la brace in quelle fredde.

Il suono del vento mentre cavalco, il sole che mi brucia gli occhi sulla rena.

Questa notte, calata su di me come un lercio sudario ,è così buia e nera propio come se insieme a te anche il sole non voglia più sorgere.

I fiori non sbocceranno, il cielo non si colorerà di rosa.

Spegnete anche tutte le stelle.

Tutto è inutile.

Perché lui non c'è più .

Lui è morto.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Luce ***


Ebbene si ...io vidi tutto quel giorno di luglio.

Una colomba bianca volteggiava leggera nell' aria quando Oscar, improvvisamente, venne raggiunta da una raffica di colpi dall'alto della Bastiglia assediata dal popolo rabbioso.

Il dolore era atroce da sopportare, i proiettili erano entrati in vari punti del suo corpo crivellandolo atrocemente.

La violenza degli spari la catapultarono a terra come un fantoccio inanimato.

Lei dopo un primo momento di stupore si passò una mano sulla fronte per asciugare un rivolo di sangue,poi si portò una mano al petto e ,mentre un

sapore ferroso riempiva la sua bocca, cadde indietro riversa sul selciato esanime.

Si sentì trasportare a braccia, in un tramestio concitato di voci e visi, in un vicolo appartato lì vicino.

Riconobbe Alain e il pianto disperato di Rosaliè che la invocava.

Aveva capito tutto ma era calma.

Era così strana la sensazione che provava...non aveva paura della morte imminente, anzi la bramava quasi.

Si sentiva immersa in una pace che solo poche volte aveva provato nella sua vita.

Ascoltava i suoni che la circondavano come fossero ovattati e straniati alle sue orecchie .

Udì come in lontananza i cannoni che sparavano sulla Bastiglia e riuscì a mormorare:

Proseguite finché non crolla, continuate a sparare...

Udì una voce familiare rispondere incrinata dall'emozione ai suoi ordini mio comandante

Pensò con affetto e riconoscenza,

"Caro Alain, non mi ero sbagliata su di te, sei un grande uomo".

Alcune lacrime le caddero dall'alto sulla gota mentre una coperta la copriva amorevolmente.

"Grazie Rosaliè" ma ,a dispetto di ogni cura,

Il gelo che sentiva divorarla non cessava, e lei tremante cominciava a non sentire più gli arti.

Gli mancava l'aria e respirava affannosamente...infine decise di arrendersi, di non lottare più e ad un tratto semplicemente si sentì leggera ,

il suo corpo non aveva più un peso e non era più dolorante.

Non c' erano più guerre, né divisioni sociali.

Non c'era più quel vuoto nel cuore che l 'aveva stravolta ore prima .

Tutto era semplice e il cielo le parve libero dal fumo, luminoso come la luce delle lucciole la notte del loro amore.

Ricordò le stelle che li sovrastavano in quella calda notte.

Sospirò , chiuse gli occhi e vide.

"André, amore mio aspettami, sto arrivando da te" allungò leggera le dita tremanti verso il cielo.

Io,

libero da ogni malattia terrena, l' attendevo sorridente nella luce più splendente, le braccia spalancate e tese incontro a lei.

Oscar si perse nel mio viso pieno d 'amore ed io nel suo.

Non sentiva più nulla né il dolore, né i rumori della rivoluzione crescente intorno a lei.

Si lasciò andare fiduciosa tra le mie braccia e volammo via insieme in un' altra dimensione ,dove il nostro grande amore finalmente libero, continua a vivere in eterno...Addio.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4032785