Scontro tra titani

di Lirimac
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** King contro Impostore ***
Capitolo 2: *** Queen contro Perdente ***



Capitolo 1
*** King contro Impostore ***


Pyongyang, Corea del Nord

16 Maggio 2014, Ore 19:54 

 

Godzilla non era nuovo a situazioni strane, ma quella in cui era ora le batteva tutte. 

 

Era nella capitale della Corea del Nord, non sapeva come c’era arrivato. 

Un attimo prima stava in piedi nell’Arcipelago dei Titani a parlare con la sua Queen finchè non sbatté le palpebre, una volta che le riapri si era ritrovato quest’altro luogo, senza sapere come.

 

Un’altra cosa strana era che l’intera capitale era in rovina, c’erano svariati incendi su molti edifici, alcuni dei quali erano distrutti, altri semi-distrutti o solo danneggiati. Un’enorme nube di oscurità copriva tutta la zona, ma lui riusciva a vedere benissimo attraverso di essa.

Non aveva causato alcuna devastazione, aveva trovato la città umana già in quello stato appena aveva riaperto gli occhi. 

 

Ciò che però catturava di più la sua attenzione, era la creatura che si trovava dinanzi a lui: somigliava a lui, ma appariva più simile ad un incrocio tra un orso ed una testuggine; era alto 120 metri, e le sue placche dorsali erano grigie e di aspetto simile ad un ‘fuoco fossilizzato’; era anche notevolmente più grasso: dove il King aveva muscoli e pettorali, l’Impostore aveva solo uno spesso strato di ciccia.  

 

Questa creatura si chiamava Gojira, non sapeva come, ma sentiva che esigeva che si sottomettesse a lui. Sentiva anche che se non lo avesse fatto, non avrebbe esitato ad attaccarlo e combatterlo fino alla morte. E anche che gli dava una e solo una possibilità per farlo.

 

Senza necessità di dirlo, Godzilla si rifiutava di farlo, lui non si inchina a nessuno.

 

<< Inginocchiati, e sottomettiti a me. >> Gli disse l’Impostore, ringhiando dal naso (simile a quello di un cane).

 

<< No, senti voglio solo vivere in pace e tornare a casa mia. >> Affermò Godzilla calmo, ma inflessibile.

 

<< Rhaaaaaa…, ti ucciderò e ti farò soffrire mentre lo farò! >> Ringhiò di rabbia Gojira.

 

<< Se è così che la metti. >> Disse il King, assumendo una posizione da battaglia.

 

I due titani ruggirono contro l’un l’altro. Godzilla fu fiero: il suo ruggito aveva un suono più unico e soave, quello di Gojira invece era più generico (simile a quello di un comune dinosauro) e così brutto che faceva sanguinare le orecchie di chi lo sentiva.

 

Appena il ruggito finì, i due caricarono l’uno contro l’altro. Quando Gojira fu nel raggio, Godzilla lo colpì di lato con la coda. 

Nonostante l’impostore fosse più grosso di lui, la forza del King lo fece volare lontano prima di farlo atterrare su una enorme piazza. 

 

<< Ultima occasione: lasciami in pace. >> Affermò Godzilla schietto e deciso.

 

Vedendo l’Impostore rialzarsi e le sue placche dorsali illuminarsi, il King roteò gli occhi e scosse la testa contro la testardaggine del suo avversario. 

 

Non volendo sentire il bruciore, Godzilla si preparò a lanciare il suo caratteristico attacco.

 

I due titani spararono allo stesso tempo i loro Raggi atomici contro quello dell’altro, facendoli collidere e mettendoli brevemente in uno stallo dove nessuno dei due riusciva ad avere la meglio contro l’altro. Durante ciò si potevano notare le differenze tra i due attacchi simili: anche se fatti entrambi di radiazione Cherenkov, il raggio del King era più continuo, concentrato e simile ad un raggio di plasma; mentre quello dell’Impostore appariva più disperso e simile ad una fiamma blu.        

 

L'aggettivo adatto per descrivere lo stallo era breve; anche se aveva una taglia maggiore, l’Impostore non poté nulla contro il fatto che il livello di potere del King era ordini di magnitudine maggiore del suo. Dopo l’iniziale impatto, l’attacco di Godzilla riuscì a sopraffare quello di Gojira, impattando contro costui e trascinandolo fino ad un alto edificio. 

Quando l’Impostore si schiantò contro di esso, una delle travi dell’edificio penetrò attraverso la pelle della sua schiena, rompendogli la colonna vertebrale.

 

Incapacitato a rialzarsi, Gojira potette solo guardare mentre Godzilla si avvicinava a lui e in piedi, fiero e torreggiante su di lui, gli parlò: << Ti avevo detto di lasciarmi in pace, e tu sei stato così coglione da non ascoltarmi. Ora non potrai essere una minaccia per me, i miei amici o la mia famiglia. >> 

 

<< Famiglia?!?! >>

 

<< Già famiglia: ho una moglie Bosmuto, una Jinshin-Mushi soprannominata Queen of the titans, ed i nostri due figli ibridi, Gozmo e Gojito. >> Affermò Godzilla.

 

<< Dei Jinshin-Mushi?!?! Hai una relazione con uno di quegli schifosi parassiti! Sappi che appena mi riprendo farò di tutto per eliminare non solo te, ma anche quella puttana e quegli obbrobri dei vostri figli! >> 

 

Arrabbiato dalle sue parole (ma non mostrandolo), Godzilla parlò: << Allora dovrò eliminarti, brutta bestia infame. >>

 

Mettendo un piede sopra il petto dell’Impostore, il King afferrò le mascelle di costui e le costrinse ad aprirsi. L’Impostore tentò di contrattaccare, ma il King sparò un Raggio atomico nella gola di costui, decapitandolo.

 

Con il corpo dell’Impostore che si afflosciava, il King si allontanò con la testa di costui tra le mani, prima che le placche dorsali, le vene e gli occhi si illuminassero di rosso e lui lanciasse un Raggio di calore a spirale al corpo dell’Impostore. 

 

Con un’esplosione che squarciò i cieli (venendo udita anche a 50 kilometri di lontananza dall’epicentro) e polverizzò  quasi tutto l’Impostore, Godzilla lanciò a terra la testa di costui, la schiacciò con un piede e ruggì vittorioso al cielo. Tutta la Terra poté sentire il King esultare per aver distrutto il brutto, grasso, inutile e sudicio Impostore pretendente al Trono.

 

Libero dai problemi, il King tornò nell’oceano, diretto verso un meritato riposo alla sua casa (non che fosse stanco, Gojira non fu neanche alla lontana capace di dargli filo da torcere). 

 

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Capitolo 2
*** Queen contro Perdente ***


Riad, Arabia Saudita

Venerdì 31 Maggio 2019, Ore 20:19 

 

Era iniziato come un giorno normale per Bosmuto, ed appena aveva chiuso gli occhi in qualche modo si era risvegliata nella capitale saudita, che non era in buono stato. 

 

La città aveva visto giorni migliori: in lontananza bruciavano colossali incendi, grandi pure per dei titani, e ce n’erano anche di più piccoli in molte zone; pochi edifici apparivano integri, il resto aveva qualche genere di danno (con alcuni mancanti intere parti) e non erano rari gli incendi su questi, assumendo che non fossero quelli crollati; il cielo era nero di cenere (e, stranamente, anche con una leggera sfumatura di rosso sangue) e con enormi nubi temporalesche, dalle quali emergevano potenti tuoni e piogge, più violenti di ogni tempesta nella storia umana ricordata; c’erano anche alcune trombe d’aria in lontananza, con poche che avevano assorbito il fuoco, diventando dei temibili ‘firenado’.

 

Anche per le strade la situazione non era bella. C’erano rottami, cadaveri e macchie rosse su ogni terreno, con alcuni punti in cui erano avvenuti terrificanti incidenti. 

 

Ciò che più le interessava però era una…Titana appollaiata sul tetto d’un edificio integro, poco più alto della Queen. Somigliava a Mothra, ma aveva notevoli differenze: era alta solo 15,8 metri, con un’apertura alare di 244,8 metri ed una lunghezza del corpo di 60 metri; era più simile ad un insetto, con le sei braccia simili a quelle di una mantide ed i colori sulle ali organizzati in uno schema particolare, con i due punti enormi che somigliavano a dei brutti occhi.

 

La creatura si chiamava Mosura, era soprannominata Queen of the Titans ed odiava a morte la stirpe Jinshin-Mushi. Bosmuto non capiva come lo sapesse, sembrava che le conoscenze fossero comparse dal nulla nella sua mente. 

 

La parte che più che le importava al momento, era che Mosura pretendeva che si sottomettesse a lei.

 

Chiaramente, Bosmuto si rifiutava; la Queen of the Titans non si inchina a nessuno.

 

<< Inginocchiati davanti alla Queen, lurida creatura inferiore! >> Ordinò Mosura dall’alto del palazzo, con una voce stridula. 

 

Bosmuto non obbedì. << No. Io sono la Queen, e non mi sottometto a nessuno. Specie una che è così piccola da non essere degna di venir definita Titana. >> 

 

<< Io sono la Queen! Sono la partner di Gojira, e stiamo insieme da tempo immemore, ed abbiamo annientato tutti i Titani che hanno osato sfidarci. Specie i disgustosi Jinshin-Mushi. >> Affermò la Perdente.

 

<< Guarda che io sono la Queen. Sia perché sono la moglie di Godzilla, (colui soprannominato King of the Titans), sia perché, assieme alla sua ed a quella di Rodan, la mia specie è una delle tre naturali al vertice della catena alimentare terrestre. >> Affermò la Queen calma ma decisa, non le piaceva come gli si rivolgeva la Perdente.

 

<< Un altro Titano usurpante il titolo di King Gojira! Ohhhh, quando io e Gojira lo troveremo gliela faremo pagare cara, come abbiamo già fatto in passato. >> 

 

<< Non osare fare male al mio King! >> Esclamò di rabbia la Queen. << Non ti piacerebbe vedermi arrabbiata. >>

 

<< Taci, schifosa parassita! Io sono la Queen, e nessuno mi ordina cosa fare. L’Usurpatore sarà fortunato se saremo clementi da lasciarlo appena vivo! >> 

 

<< Ti stai dirigendo verso una tempesta pericolosa, eviterei di addentrarmici. >> 

 

<< Sottomettiti a me, ora. >> Affermò Mosura.

 

<< Mosura, fottiti. >> Disse Bosmuto con finta calma. 

 

Fu l’ultima goccia. La Perdente e la Queen ruggirono l’una contro l’altra, l’ultima poco dopo la prima.

 

La Queen corse verso la Perdente, ma costei si librò in aria pochi attimi dopo che la prima iniziò ed usò i propri Raggi Divini, accecandola. La Queen sbatté nell’edificio su cui era precedentemente la Perdente, facendolo collassare su di sé. 

 

Prima che l’avversaria si rialzasse, la Perdente usò la propria seta per imprigionarla, formando una ‘tela’ contenente anche detriti. 

 

Mosura cercò di impalarla negli occhi con il proprio pungiglione, ma Bosmuto (ancora accecata) tramite l’Ecolocazione la vide arrivare e si rannicchiò a palla su sé stessa; la testa era protetta dal resto del corpo.

Contro l’esoscheletro della Queen, il pungiglione della Perdente si frantumò, facendola urlare di dolore e perdere il controllo di volo. 

 

Rimbalzando contro la corazza della Queen, la Perdente atterrò dolorosamente poco lontano da costei.

Con l'avversaria atterrata, la Queen non sprecò tempo a tagliare la propria prigione usando gli artigli, uncini e spuntoni. 

 

Mosura si sollevò in volo, ma quando era all'altezza di Bosmuto costei sbatté una delle mani delle braccia superiori su un’ala, inchiodandola frontalmente a terra. Con un uncino del braccio inferiore, la Queen fece uno squarcio lungo quasi tutta la larghezza dell’ala, uscendo da un lato di questa.

 

Con l’ala quasi totalmente staccata (se non per un breve tratto), Mosura fu privata del volo, e sopra di essa torreggiava Bosmuto.

 

La Queen mise una mano sulla Perdente, bloccandola ed incapacitadola a reagire. Con l’altra le staccò l’ala superiore opposta per poi afferrarle la testa, coprendola totalmente. 

 

Sollevandola a livello d’occhi, Bosmuto derise Mosura, (mentre questa si dimenava disperatamente (ed inutilmente)), con le ultime parole che avrebbe sentito: << Vaffanculo, puttana. >>

 

Poi la Queen sparò alla Perdente un Raggio Elettrico rosso ad alto voltaggio dalla bocca, facendola 

ruggire in agonia, prima che divenisse cenere arancione luminosa. 

Assorbendo la cenere, la Queen venne rinvigorita dall’energia della Perdente, e ruggì proclamando la vittoria. Finì lanciando in cielo un Raggio Elettrico; aveva dimostrato al mondo perché Queen Bosmuto, (e non una inutile, sudicia e minuscola insettaccia pretendente al Trono), era la Queen of the Titans.

 

Era sul pari con Godzilla, e la Perdente l’aveva scoperto nel duro modo. 

 

Appena finì il proprio spettacolo, la Queen uscì dalle rovine della città, dirigendosi verso la propria casa.

 

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