Cinque fette di noi

di veronica85
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno ***
Capitolo 2: *** Cambio di rotta ***
Capitolo 3: *** Restare nonostante tutto ***
Capitolo 4: *** Amore vuol dire protezione ***
Capitolo 5: *** La fine... o l'inizio? ***



Capitolo 1
*** Il ritorno ***


Buondì! Siccome il mio cervello non vuole saperne di fermarsi, in questo periodo, eccomi approdare di nuovo nel fandom con un nuovo progetto. Una nuova raccolta, molto più breve della precedente, che vedrà la fine entro il 30 settembre, scritta per partecipare all’iniziativa del gruppo facebook “L’angolo di Madama Rosmerta” “Cinque fette di torta alla melassa”. Noi dovevamo scegliere la strofa di una canzone e da questa le admin estraevano 5 prompt, con i quali poi bisognava scrivere una minilong o una raccolta. La mia strofa era la prima de “Il nostro amore quotidiano” di Laura Pausini. Il prompt di questo capitolo è “Reduce” 

 

Quando aveva visto Tony scendere dall’aereo, un braccio ingessato, Rohdey a sorreggerlo, Pepper aveva trattenuto il fiato: era tornato! Era tornato davvero, non era solo un sogno! Si era data un pizzico per esserne certa e ne aveva percepito tutto il dolore…e non aveva potuto evitare di sorridere. Poi lo aveva guardato meglio: il suo capo sembrava una via di mezzo tra un reduce di guerra (con l’occhio nero, il braccio ingessato e la necessità di appoggiarsi al suo migliore amico) e l’uomo d’affari che davvero era. Ma finalmente era a casa, era tornato e non se ne sarebbe più andato, non avrebbe mai più corso un tale rischio e sarebbe stato bene. E lei aveva evitato un infarto anche quella volta.
Scosse la testa, mentre lo scortava alla macchina insieme ad Happy, inconsapevole che quella sarebbe stata la prima di una lunga serie di spaventi e potenziali infarti che, da quel giorno in avanti avrebbero costellato la sua vita facendo salire il suo livello di ansia e stress a livelli inimmaginabili. Ma in fondo, avrebbe ammesso anni dopo, cosa si era aspettata? Era un reduce, un soldato in tutto e per tutto e lo sarebbe rimasto fino all’ultimo respiro. 


 

Ed ecco, per chi non la conoscesse, la strofa su cui si basa l’intera raccolta, con tanto di link youtube alla canzone 

Siamo arrivati fino a qui 
Ed io nemmeno ci credevo 
Io reduce di un pianto 
E tu guardiano silenzioso 
Ci siamo ritrovati in due 
Ed ora neanche ci contiamo 
Qualcuno esce gli altri dormono 
Fai piano 

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Capitolo 2
*** Cambio di rotta ***


Buondì a tutti, con la seconda fetta di torta alla melassa, ispirata al prompt "piano" che nella canzone, è utilizzato nel senso di "fare silenzio" ma che, in realtà, può avere una marea di altri significati ed è proprio uno di questi che ho sfruttato per scrivere la doppia drabble qui sotto. Questo capitolo è dal punto di vista di Tony, quello post Afghanistan. Fatemi sapere se vi piace :). La prossima fetta di torta arriverà il 21 settembre.

 

Per tutta la vita, Tony aveva avuto un piano preciso: studiare, dimostrare di essere il migliore e poi fregarsene, lasciando che a gestire le Stark Industries fossero coloro che si divertivano così tanto ai consigli di amministrazione. Obadiah sembrava fatto apposta per questo genere di cose e chi era lui per impedirgli di divertirsi? Specie se questo significava che lui avrebbe potuto continuare a farsi gli affari suoi impunemente.
Poi c’era stato l’Afghanistan e il piano era cambiato, radicalmente: avrebbe smesso di fregarsene, si sarebbe fatto coinvolgere, avrebbe dato il massimo per assicurare il benessere di quelle persone che aveva contribuito ad uccidere. Un obiettivo molto più difficile da perseguire, sicuramente ambizioso ma per raggiungere il quale, lui non avrebbe mai smesso di dare tutto se stesso.
E se chi gli stava vicino avesse accettato di aiutarlo, allora quel piano sarebbe stato di ancora più facile realizzazione.
E sperava davvero che tutti sarebbero stati con lui: Rohdey, Pepper, Obie… con loro accanto avrebbe potuto fare qualsiasi cosa.
Ma se, per qualsiasi motivo, così non fosse stato, se uno di loro avesse deciso di remargli contro…. Non per questo si sarebbe fermato. Il piano sarebbe riuscito, qualunque fosse stato il prezzo.


 

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Capitolo 3
*** Restare nonostante tutto ***


Ed eccomi tornare con la terza drabble! Questa si basa sul prompt “silenzioso” e racconta la storia di Iron Man dal punto di vista di Pepper dagli inizi fino a dopo gli eventi di New York, analizzando anche come lei vive il tutto. Spero che vi piaccia! Fatemi sapere che ne pensate e ci vediamo il 25 settembre con il quarto capitolo! 

 

Tony era sempre stato tutto, fuorché silenzioso: gli piaceva fare festa, attirare l’attenzione, dare spettacolo… e da quando era tornato dall’Afghanistan questa tendenza era andata crescendo fino al culmine, quando aveva annunciato in una conferenza stampa, davanti a non sapeva più quante persone di essere “Iron Man”. Da quel momento non si era più fermato… fino a New York. Dopo quell’avventura, il trauma era stato tale che aveva smesso perfino di parlarle. Era diventato davvero silenzioso come un’ombra: passava notti insonni, non dormiva e le poche volte che lo faceva aveva il sonno perennemente disturbato. Anche il loro rapporto era diventato molto più silenzioso: lui non la cercava, si preoccupava a malapena di controllare che lei ci fosse, limitandosi a qualche gesto grandioso, del quale lei avrebbe tranquillamente fatto a meno pur di riavere il vecchio Tony. Eppure, quello non era un motivo sufficiente per mandare tutto all’aria, non per lei che in anni ne aveva viste di tutti i colori e non se ne era andata neanche quando il loro obiettivo era stato produrre armi per uccidere. Ora che lui aveva così bisogno di lei, anche se non lo ammetteva, sarebbe rimasta esattamente li. Sorrise, esalando un silenzioso sospiro. 

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Capitolo 4
*** Amore vuol dire protezione ***


Pronti con la quarta! Il prompt di questa è “guardiano”, è di nuovo dal punto di vista di Tony, un’analisi degli eventi da Iron Man 1 ai cinque anni mancanti. La fine è un accenno a ciò che accade in Endgame. Leggete e fatemi sapere che ne pensate! Ci leggiamo il 29 settembre con l’ultima fetta! 

Da quando aveva assunto l’identità di Iron Man, Tony si sentiva davvero un supereroe, una specie di protettore universale, soprattutto da quando si era unito agli altri Avengers. Poi aveva iniziato una relazione con Pepper e lei era diventata la sua assoluta priorità: il suo bene veniva prima di quello di chiunque altro, prima avrebbe messo al sicuro lei, poi gli altri. E quando aveva scoperto che gli avrebbe dato una figlia, il suo istinto di protezione si era acuito ancora: era diventato il suo guardiano, non le avrebbe permesso di fare un passo senza accertarsi che fosse assolutamente sicuro. E poi era nata Morgan e Tony l'aveva vista crescere, vegliando su di lei, guardiano e custode silente delle sue prime esperienze, delle sue emozioni, del suo stesso sonno, ogni volta che si addormentava abbracciata al cuscino. L'amore che sentiva per lei cresceva ogni giorno e, nonostante sapesse che molti altri avevano bisogno di lui, Tony non avrebbe mai rinunciato al ruolo di guardiano delle sue donne preferite, qualsiasi cosa fosse successa. Ed ora che non poteva più essere fisicamente con loro, le vegliava dal cielo, perché sarebbero sempre state il suo cuore anche se quest’ultimo aveva smesso di battere. 

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Capitolo 5
*** La fine... o l'inizio? ***


Ed eccoci con l’ultima, ambientata in un futuro molto molto lontano, nel quale i film non sono ancora neanche arrivati e che, in pratica, è stata la prima che ho progettato. Il prompt è “ritrovati” e, pensando a loro due, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Spero che vi piaccia! 

 

E infine lo aveva raggiunto. Erano stati necessari anni, ovviamente, perché non si sarebbe mai messa volutamente in pericolo, non dopo quanto lui aveva lottato per tenerla al sicuro, non col rischio di vanificare tutti i suoi sforzi e di lasciare la sua adorata bambina senza entrambi i genitori. Ma dopo cinquant’anni, anche lei era invecchiata: non si era mai risposata, ma aveva visto i figli di Morgan, aveva raccontato loro di come il nonno avrebbe tanto voluto conoscerli, li aveva tenuti in braccio e aveva dispensato a loro e sua figlia, tutto l’amore di cui era capace, quell’amore che, era certa, anche Tony avrebbe voluto elargire loro a piene mani. E adesso era arrivato il suo momento: anche il suo cuore aveva smesso di battere e lei aveva chiuso gli occhi. L'ultima cosa che aveva visto era stata una luce bianca che l’aveva avvolta e dalla quale poi era uscito il suo adorato Tony, bello come lo ricordava, che le aveva sorriso, porgendole una mano. Aveva allungato la sua, sorridendogli, lasciando che la guidasse su quella nuova strada. Non importava che lei fosse vecchia e non al suo meglio: finalmente si erano ritrovati e non si sarebbero più lasciati. 

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