Writober 2022 - un diario per due

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un compito a casa, due ragazzi ***
Capitolo 2: *** 1 ottobre - zucchero ***
Capitolo 3: *** 2 ottobre - febbre ***
Capitolo 4: *** 3 ottobre - sacro ***
Capitolo 5: *** 4 ottobre - bagliore ***
Capitolo 6: *** 5 ottobre - sedia ***
Capitolo 7: *** 6 ottobre - morte ***
Capitolo 8: *** 7 ottobre - piccolo ***
Capitolo 9: *** 8 ottobre - carne ***
Capitolo 10: *** 9 ottobre - deviazione ***
Capitolo 11: *** 10 ottobre - 11 ***
Capitolo 12: *** 11 ottobre - verde ***
Capitolo 13: *** 12 ottobre - orgoglio ***
Capitolo 14: *** 13 ottobre - dormiveglia ***
Capitolo 15: *** 14 ottobre - serpente ***
Capitolo 16: *** 15 ottobre - burro ***
Capitolo 17: *** 16 ottobre - perso ***
Capitolo 18: *** 17 ottobre - giardino ***



Capitolo 1
*** un compito a casa, due ragazzi ***


Note pre lettura: questo Writober è parte di un progetto ben più ampio, in fase di scrittura
Emma e Joshua sono zia e nipote, nati a circa trecento anni di distanza l'una dall'altro che per le vissicitudini che andrete a leggere all'inizio si trovano a scrivere seguendone le tracce, nel primo capitolo specificherò tempo e ambiente, nei successivi cambierò personaggio solo col nome

Le storie saranno pubblicate con questo schema
sabato 1 : note e prologo
da lunedì 3 a sabato 29: 2 storie al lunedì e una dal martedì al sabato
lunedì 31: tutte le storie mancanti
 

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Gaby, Istituto alberghiero di Aosta distaccata 3° anno serale indirizzo sala bar, anno scolastico 2030/31 - EMMA

 

 

La piccola classe della cittadina valdostana, tenuta aperta nonostante il conflitto, stava affrontando la lezione di letteratura del 30 settembre quando la professoressa proiettò un'immagine sulla lavagna multimediale: era l'elenco del Writober di qualche anno prima.

<< Ragazzi, vorrei che da domani e per tutto il mese voi troviate qualche minuto al giorno per scrivermi un breve testo su di voi a partire dalla parola proposta, la valutazione sarà a fine mese e terrà conto di tutti gli scritti >>

 

gli studenti, tra cui Emma, erano entusiasti, si salvarono il documento e iniziarono quasi subito a ragionare su cosa scrivere.

<< Emma cara, sentiti libera di omettere informazioni che pensi potrebbero essere pericolose >> intervenne l'insegnante << la sicurezza di tuo Padre viene prima di tutto, tranquilla >>

<< Grazie prof, >> sorrise, leggermente triste la giovane, poco prima che la classe si congedasse dall'insegnante.

 

***********

Aosta 30/9/ 2339, scuola secondaria di primo grado, terzo anno

 

 

Nella Classe di Joshua – allora tredicenne – era entrata l'insegnante di Italiano, portando con se un quadernetto, una biro non cancellabile e un foglio datato con uno dei primi 30 anni degli anni 2000

 

tutti la guardarono stupiti << ragazzi, voglio assegnarvi un compito particolare: poco più di trecento anni fa quell'elenco che vedete era tradizione tra i ragazzi che amavano la scrittura creativa. Ogni anno un elenco nuovo, ognuno di voi ne ha uno. La traccia è questa da domani, parlate di voi tramite un breve scritto con argomento indicato da quel foglio. E scrivete sui quadernetti, con quella penna, non cancellabile >>

 

i ragazzi, stupiti guardarono le pagine, a Joshua era capitato il 2022 e gli balzò subito all'occhio la sesta traccia << Erwin.. >> pensò con le lacrime agli occhi.

La prof lo vide << se te la senti affronta quell'argomento, sennò saltalo pure >> gli propose, lui sorridendo annuì << ci penserò, grazie >> rispose mentre suonava la campanella di fine lezione.

 

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Capitolo 2
*** 1 ottobre - zucchero ***


nota: d'ora in poi i capitoli saranno scritti in prima persona, saranno letteralmente gli scritti dei due ragazzi

** nella storia principale la società ha gravissimi problemi e gli omega non hanno alcun tipo di diritto, nemmeno un identità o una vita degna d tale nome, tale discriminazione – senza troppi spoiler – sarà alla base degli eventi

 ***********
 

Emma

 

Le bustine di zucchero, ovvero la mia collezione, ed il mio strano metodo per arricchirla in tempo di guerra, e con un Presidente come genitore.

 

Ormai avrò un migliaio di bustine, catalogate per nazione, portatemi dalle più svariate personalità. Presidenti, Imprenditori, Papi, Imam, Rabbini, Teste coronate di ogni sorta echi più ne ha più ne metta.
 

I regali in queste visite sono una prassi, è vero, ma la postilla "non dimenticate una bustina di zucchero per Miss Emma Bertod" scritta dal mio fratellone su ogni invito è una peculiarità tutta nostra.

 

La guerra mi impedisce di viaggiare, ma in questo modo io ho potuto conoscere il mondo, al sicuro nella mia cittadina.

 

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Joshua


Ironico per me, diabetico e poco incline ai sapori dolci iniziare questo compito con questo tema.

 

Prima della diagnosi di diabete facevo impazzire lo schiavo omega che doveva cucinarmi i pasti, un ottimo cuoco e una specie di nonno.

Mi insegnò a mangiare qualsiasi tipo di alimento, ma su una cosa miseramente fallì: LO ZUCCHERO BIANCO.

 

Quella poltiglia bianca proprio non faceva per me, e ancora adesso, in quei rari casi in cui mi è concesso, per lo più per evitare malori uso un suo insegnamento << Joshua caro, mangia un frutto. Starai meglio senza quel sapore che tanto poco aprezzi >> mi diceva, ed è vero.

Morì qualche mese fa, poco dopo mio fratello, e nella sua tomba io scelsi di mettere dei frutti giocattolo.

 

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Capitolo 3
*** 2 ottobre - febbre ***


EMMA

 

l'ultimo ricordo con mamma, letteralmente.

 

Era dieci anni fa, all'incirca.

 

Dicembre 2020, pandemia mondiale, quella del covid, la malattia debellata pochi mesi fa*.

Io e lei ci sentimmo poco bene la sera dell'immacolata e il giorno dopo ci svegliammo con febbre altissima, trentotto o trenatanove – ora non ricordo appieno – e papà chimò di corsa il dottore.

<< Sematore Bertod, mi spiace. Entrambe hanno contratto il covid, dobbiamo ricoverarle >>

passarono due settimane, io tornai a casa, malconcia ma viva, mamma non tornò più.

Io a quel punto legai tantissimo con papà e Luca, che per fortuna stavano bene

 

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JOSHUA

 

ho un ricordo anche oggi, stavolta con mio padre.

 

Lui è un dirigente del governo mondiale, lavora da casa, sempre connesso, anche se qualcosa non va.

Ricordo però quando mi venne la febbre alta a tre anni.

Lui spense tutto quel politco burbero che mi lasciava alle cure degli schiavi omega** per la prima volta era solo il mio papà.
Ricordo una rutine che ora so essere normale per una famiglia con bimbi piccoli, fatta di giochi e tanta attenzione, ed uno schiavo che gurdò mio padre e gli disse << la vedo più sereno, in questi giorni in cui non laavora, se accetta un consiglio da un omega ogni tanto si prenda un giorno per Erwin e Joshua, farà bee a tutti >>

 

Lo ascoltò incredibilmente, ancora oggi grazie a quella febbre e quel consiglio è più presente di allora

 

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* storia scritta il 29/9/2022, la frase di Emma è solo fine alla storia e non vuole dar adito a supposizioni o conplotti vari
** come già detto nelle noe inizial del capitolo precedente nella storia primcipale la società ha gravissimi problemi e gli omega non hanno alcu tipo di diritto, nemmeno un identità o una vita degna d tale nome, tale discriminazione – senz troppi spoiler – sarà alla base degli eventi
 

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Capitolo 4
*** 3 ottobre - sacro ***


nota pre capitolo: al di là della mia identità religiosa questo capitolo esprime solo i pensieri di due ragazzi DI PURA FANTASIA, spero di averli scritto nel rispetto di tutti

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EMMA

 


Rispetto le religioni, tutte.

Ma non riesco a credere.

Prima la morte di mamma, poi quest'assurda guerra.
Ci sono fazioni guidate da estremisti religiosi, nel 2030, quasi 2031.

Ammiro però le figure, al bar dove lavoro c'è il sacerdote della parrocchia locale che tutte le mattine viene, fa colazione, lascia cento euro di colazioni pagate per i poveri e se ne va, tranquillo, per poi tornare a sera, ora di aperitivo.

Stesse scene, il dehor è tutto suo e dei poveri, gli sta vicino, li ascolta, e quell'apericena è uno spettacolo di culture e storie, sarebbe da scriverci un libro.

 

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JOSHUA

 


Sacro.
Un tempo questa parola era associata anche a una cosa chiamata Religione, che oggi non esiste più.

Sono rimasti, nonostante la terza guerra mondiale alcuni luoghi, bellissimi, divenuti d'importanza storico – culturale.

Io amo quei luoghi, da qualunque religione provengano.

Una particolarmente, fattami scoprire da mio padre.

È incredibilmente ancora lì... eppure la detonazione di Torino non fu distante, e anni prima ci cadde un aereo.

 

Ogni tanto ci vado – lì a Superga - lascio un fiore per quelle persone ammiro ciò che rimane e me ne torno a casa più sereno

 

 

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Capitolo 5
*** 4 ottobre - bagliore ***


EMMA

 

in questi ultimi anni vedere un bagliore nel cielo non è sempre un bel segno, troppe bombe, troppe esplosioni.

 

Ma c'è un bagliore nella notte di Gaby che sarà sempre positivo.

 

L'ho creato io, secondo l'uso in alcune parti del mondo di tenere una luce sempre accesa in caso di persone svanite nel nulla nella famiglia.

Nel mio caso so benissimo dov'è quella persona, ho deciso di farlo perchè, in caso dovesse fuggire lui possa arrivare e sapere che da me c'è un rifugio sicuro ed un abbraccio tutto per lui.

 

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JOSHUA

 

da quel brutto giorno in cui ho perso mio fratello ho continui incubi la notte.

Sogno il suo ritrovamento, foreste fitte e buie.

 

Poi un unico bagliore, una lucina rossa che mi indica la via.

 

Mi sveglio costantemente di soprassalto, co le lacrime agli occhi, e mi rendo conto che quel bagliore rosso altri non è che il portachiavi laser ricaricabile di mio fratello, che tengo sulla scrivania e non ho la forza di spegnere se non perchè si scarica la batteria.

 

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Capitolo 6
*** 5 ottobre - sedia ***


EMMA

 

Davanti al bar dove lavoro si siede da tempo un ragazzo che impaglia le sedie, io e il titolare gli abbiamo concesso di usare un piccolo magazzino ricavato nel sottoscala della rampa che porta su in casa mia.

 

Ha tutto, luce, acqua, una presa di corrente e le paratie anti bomba.

Da lui non vogliamo nulla, già ci ripara le sedie gratis, ed è sufficiente, ora con papà stiamo cerando di ottenere cittadinanza e residenza, in modo da dargli una vita consona.

 

***********
 

JOSHUA

 

in camera mia c'è una vecchia sedia a dondolo, in cui mi rannicchio quando sono triste.

Attacco la musica, mi siedo li e mi metto a leggere, o a studiare qualche materia orale.

 

È il posto in cui passavo il tempo con Erwin, da piccolini, l'unico che abbiamo voluto conservare dopo quel giorno.

 

O meglio, che ho voluto.

 

Mio padre voleva darlo via con tutto. Io piansi, urlai, e ottenni di conservarla.

 

E mi seguirà, ovunque vada a vivere.

 

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Capitolo 7
*** 6 ottobre - morte ***


NOTA PRE LETTURA: ricordo che la storia, per Emma è ambientata a ottobre 2030, le frasi in inglese sono adattate da quelle di Elisabetta II, e ciò che è narrato è pura finzione


EMMA

la giornata di ieri sembrava iniziata come sempre: indosso il mio cosplay, panetteria, poi vado ad aprire le parate del bar, mentre arriva il mio titolare con le chiavi ed entriamo.


<< metti la BBC Sasha >> mi dice, chiamandomi come di consueto col mio nomignolo << so che arriverà una delegazione di Inglesi >> mi spiegò.

 

Era un bella idea, un modo di farli sentire accolti, o a casa loro.

A un certo punto, saranno state le 11 tutto cambiò.
Schermo nero, per un attimo solo i rumori dei bombardamenti provenienti dalla zona di Aosta.. poi ripatì la televisione

 

<< this is BBC from London >> cominciò.

l'espressione della signora Anne – nostra cliente storica – era quella di chi aveva capito subito. Scosse la testa ascoltando le parole del giornalista << A few moments ago Bukingam Palace Announced the death of King Charles III and his wife, due to a bomb in Great Peter street* >>

 

Tutti sgomenti, il gelo piombò, rotto solo dalla voce del giornalista che spiegava che ora il Principe William sarà Re e sceglierà il nome di King Arthur II in onore del leggendario Re Bretone.

 

Inutile dire che tutto ciò mi rimarrà impresso nei ricordi
 

***********
 

JOSHUA

 


la parola morte mi riporta indubbiamente a Erwin, il mio amato fratello.

 

Quando tutto accadde io ero a scuola, avevo la riconsegna del tema in classe, non lo dimenticherò mai. L'argomento era il bullismo e le sue conseguenze**. E presi anche un bel nove.

Pochi istanti dopo venne la bidella, mi strinse forte forte e mi spiegò che papà aveva mandato uno degli schiavi omega a pendermi e dovevo subito andare a casa, era accaduto qualcosa di brutto.

Una volta alito in auto fu la persona che mi venne a prendere, sedutosi dietro accanto a me a stringermi e darmi la tragica notizia. Piansi attaccato a lui, e a casa per giorni.

Erwin, mi manchi ogni giorno di più

 

 

* via poco distante da Bukingam Palace scelta a casissimo
** nessuna correlazione con quanto recentemente accaduto al GF

 

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Capitolo 8
*** 7 ottobre - piccolo ***


EMMA

 

ricordo il giorno in cui tornai a Gaby, poco dopo aver ottenuto l'emancipazione minorile e aver acquistato – con l'auto di mio fratello Luca - il mio appartamento sopra il bar.

 

C'era un disordine assurdo, mi misi a pulire tutto, a partire dal terrazzo che circonda casa.

 

Arrivai al contatore del gas, e li vidi un gattino, probabilmente abbandonato dalla mamma.

Ci fisammo per qualche secondo, e niente io finii al negozio di animali di fronte al bar a comprargli tutto....

ora è il mio inseparabile Ginger

 

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JOSHUA

 

questa parola mi richiama un ricordi di quando ero piccolino, al massimo due anni, e il mio amato fratello era a casa da scuola.

 

Giocavamo nel tappeto davanti alla scrivania di papà e quel mattino un uccellino spaesato entrò nella stanza << è piccino come me >> dissi a Erwin che lo prese delicatamente tra le mani.

<< si fratellino, sta attento che si è fatto male a un'aluccia >> mi disse.

 

Io mi alzai e andai da papà implorandolo di chiamare "il dottore degli animali" come dicevo allora.

Lo fece, e dopo poche settimane io e Erwin liberammo il nostro nuovo amico, che dopo pochi giorni venne a fare il nido di fronte a casa nostra.

 

 

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Capitolo 9
*** 8 ottobre - carne ***


EMMA

 

luna piena del cacciatore *, la mia scuola ha organizzato una sagra della cacciagione aperta tutti, noi ragazzi, ognuno con la sua specialità e nel turno corrispondente alla sua lezione abituale lavora ai banchi

io e il mio corso abbiamo organizzato il bar, o meglio, siamo andati dal mio capo e gli abbiamo invaso il locale.

 

Tutti a dare una mano, apprendere i suoi consigli e ovviamente abbuffarci di carne. Soprattutto io.

 

E tutti << ora abbiamo capito perchè proprio di Sasha fai il cosplay >> scoppiando nella consueta fragorosa risata, perchè si: io e la ragazza che rappresento abbiamo lo stesso frenato e incondizionato amore per la carne

 

***********
 

JOSHUA

 

oggi è la luna rossa del cacciatore*

un tempo vi era una grigliata, interrotta per tantissimo tempo a causa della grande esplosione mondiale

 

un paio di anni fa gli scienziati gli scienziati hanno dichiarato la carne di selvaggina nuovamente edibile, previa cottura, e nel mio comune di residenza è stato deciso di ripristinare la vecchia sagra.

 

Ho deciso di andarci coi miei amici, dedicare una serata a noi.

 

Risultato: IO AMO LA CARNE ALLA GRIGLIA

 

* quella del 2022 è oggi 10/10, ho assunto che tra 8 anni e nell'anno dei 13 di Joshua capiti pochi giorni prima
 

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Capitolo 10
*** 9 ottobre - deviazione ***


EMMA

 

Più che deviazione direi Devianze.

 

Quando papà era Senatore ci fu una legge che venne bloccata, a causa di un governo contrario ai diritti di una parte della popolazione

 

Ora sono passati pochi anni, e nel 2030 è ancora peggio.

 

Papà vorrebbe quella legge, ne avrebbe il potere, ma ogni volta il parlamento la blocca perchè ritiene che lui lo faccia solo perchè io, sua figlia sono lesbica.

 

Non hanno capito che lo fa per tutti. Non hanno capito CHI E' PAPA'

 

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JOSHUA

 

 

deviazione, un bivio fra due strade, alle volte deviare dalla retta via. O più semplicemente voler vivere diversamente da ciò che dicono su al governo.

 

E a farne le spese sono le persone.

 

Persone la cui colpa è amare un altro alpha, tutto perchè non vogliono aver rapporti con gli omega per l'unico scopo di far figli.

 

Persone come mio fratello Erwin, che ha ceduto e ha spontaneamente pagato con la vita, assieme al suo ragazzo.

 

Persone che sono sulla coscienza di qualcuno, che ha voluto tutto questo e da cui io non mi sento rappresentato

 

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Capitolo 11
*** 10 ottobre - 11 ***


EMMA

 

CIV. 11

ce l'abbiamo fatta!


Ricordate il ragazzo senza fissa dimora? Bhe abbiamo trasformato quel sottoscala in un bilocale, unendo un prefabbricato anti bomba al retro , con bottega annessa.

 

Ora lui ha una casa dignitosa, e dopo la burocrazia oggi il vicino della signora Anne sta incollando una targhetta con il numero undici accanto alla porta d'ingresso.

 

Ha un numero civico attaccato alla porta di casa, un lavoro e tanti amici,

la prima cosa che ha detto è stata << voglio giocarmi quel numero, se esce offro da bere a tutti >>

 

***********
 

JOSHUA

 

10 ottobre – 11

11/11

il compleanno di Erwin.

 

Per me un giorno da cancellare. Qualsiasi cosa accada
 

non c'è impegno, verifica o evento che tenga. Io mi tappo i camera, sul dondolo e fanculo a tutti, grandi, piccini, alpha, schiavi omega, papà, suoi collaboratori, dissidenti o quant'altro.


Sono solo io, un pianto interminabile e il ricordo di chi amavo più di me.

E non se ne parla nemmeno di mangiare, per cui prof, scusi se utilizzo il compito per chiederglielo, ma potrebbe cortesemente spostare il tema del mese prossimo?
 

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Capitolo 12
*** 11 ottobre - verde ***


EMMA

 

il tratto di famiglia, che solo io, con occhi castani, non ho ereditato.

 

Quegli occhi verdi comuni a tutti da secoli.

Due smeraldi che vegliano da lassù per mamma i nonni e tutti gli avi.

Lo sguardo innamorato di mio fratello che guarda la moglie incinta del loro primo figlio, e lo sguardo attento e indagatore del loro micione.
 

Occhi verdi senza luce della signora Anne, che per me è una dolce nonnina acquisita.

 

Occhi verdì di papà, che guidano tutti da Roma.

 

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JOSHUA

 

un altro tema dedicato a Erwin, il mio adorato fratello.
Capelli rossi, occhi verdi, sempre vestito di verde, era palesemente il suo colore preferito, così come è il mio

 

mi mette serenità, e in più trasmette speranza, la mia è quella he il mondo cambi, e tante cose ingiuste svaniscano

 

sono certo che accadrà, ma non so quando

 

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Capitolo 13
*** 12 ottobre - orgoglio ***


EMMA

 

In Senato c'è una signora di 100 anni che ne ha passate tante nella vita, che ha un portamento fiero come pochi ed è sempre li pronta a consigliare papà, che l'ha eletta presidentessa.

 

Questa è una delle scelte fatte per dar serenità e sicurezza ai nostri connazionali

 

e io sono orgogliosa di lui.

Lo sarò sempre, perchè mi fido di lui, come padre e come politico. E mi fiderò di lui come nonno.

 

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JOSHUA

 

12 ottobre – orgoglio

 

io non ho nulla di cui essere orgogloso.

 

Nulla di cui vantarmi da mattina a sera

 

lo avevo, ve ne siete resi conto, parlo spesso di lui.

 

Ma l mio unico orgoglo mi è stato strappato via da una foresta dall'alra parte del mondo questa primavera

 

non sono deluso da lui, ma adesso, 12 ottobre, non ho più nulla che mi fa dire "ne sono orgoglioso"

 

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Capitolo 14
*** 13 ottobre - dormiveglia ***


EMMA

non si può chiamare sonno quello di un mondo in guerra

pur avendo le paratie e tutto ciò che può servire io puntualmente dormo con  un occhio aperto e uno chiuso, attenzione al telefono per papà e Luca...

ho paura di non sentire un allarme antiaereo, di non sentire una chiamata dei miei cari...

di svegliarmi e trovare che tutto attorno a me è finito

di accendere la tv e scoprire che non ho più papà....

**************

JOSHUA

siamo appena a ottobre, ma cavolo, io a settenmbre darò l'esame per il liceo...

e ho una paura pazzesca

sogno costantemente di non farcela, di deludere mio padre. O di non arrivare in tempo

e quando non sogno il mio non è dormire, è una costante dormiveglia

ci vorrebbe qualcuno accanto a me che dica che ce la farò, ma quel qualcuno non c'è

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Capitolo 15
*** 14 ottobre - serpente ***


EMMA

i serpenti.... animali splendidi è vero, ma vi prego! 

Lontano da me!

Lontano da sta gran cacasotto, che dal giorno che si è vista una biscia in un aiuola vicino palazzo Madama quando papà era senatore.

si lo so è un animale innocuo... ma... ho paura e la avrò sempre

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Joshua


in casa mia c'è una grande teca con un bellissimo pitone reale.

era di Erwin, il suo vanto. l'ha presa* da cucciola, salvata da un allevatore ignobile, insieme a un suo amico che ha salvato il maschio

lei è bellissima, l'abbiamo chiamata Principessa.

e io mi sono ripromessa di accudirla, anche se ho solo tredici anni e lei è enorme


*ciò per cui non ci sono donne non ha coinvolto gli animali

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Capitolo 16
*** 15 ottobre - burro ***


EMMA

burro... abbiamo imparato oggi a spagnolo che è uno dei così detti "falsos amigos" e che in spagnolo vuol dire "asino"

io nella vita, purtroppo sono circondata da entrambi: falsi amici e asini

e tragicomicamente alle volte combaciano.

sono circondata da tanti amici è vero, ma so anche, a malincuore che attorno a me ci sono  tantissime, troppe persone che mi stanno accanto solo per ottenere qualcosa

quel qualcosa è sempre e solo un contatto con papà, per avere qualcosa in cambio.... porca miseria quanto li odio.

*****

joshua

datemi una fetta di pane col burro e mi farete felice.

è qualcosa di semplice è vero, sembra impossibile che piccia a uno come me che nella vita può avere tutto, compresi i cibi migliori.

ma essendo un mangione mi è stato insegnato ad apprezzare le cose semplici, o manderei in bancarotta mio padre.

hanno trovato un pane a basso contenuto glicemico, apposta per me, e con le dovute cautele posso godermi la mia merenda

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Capitolo 17
*** 16 ottobre - perso ***


EMMA



Sono un'irrecuperabile distratta!

I vita mia ho perso di tutto, chiavi, giochi, oggetti vari.

Ma quel che mi preoccupa di più è che settimana scorsa, un lunedì sera torno a casa da scuola e la casa era davvero troppo silenziosa.

 

La cuccia di Ginger era vuota, lui nonra li ai miei piedi a far le fusa.

Il panico. "l'ho peso" pensai, ed invece quel fetente di micio si era accoccolato tra le mie lenzuola nonappena aveva sentito un qualche rumore.

 

Ho ritrovato lui, ma ho perso i proverbiali dieci anni di vita

 

***********
 

JOSHUA

 

perso... la mia pghetta al negozio di fumetti.

E accade da tempo, prima a metà con mio fratello, ora da solo.

 

Abbiamo una maxi collezione, che papà no ha ceduto perchè sa che è anche mia.

Ci ha dedicato un intera stanza e tutte le settimane scendo e puntualmente svuoto una delle prepagate.

 

Ma papà non si la menta anzi "almeno leggi, cavolo" mi dice.

Ora scappo.. o chiude

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Capitolo 18
*** 17 ottobre - giardino ***


nota: ottobre è finito, ma a questo progetto ci tengo, per cui proseguirò, compublicazioni random, quando il mio cervellino partorsce l'idea
 

EMMA

 

prima di tornare a Gaby, abitavo con mio padre al Quirinale, e prima della guerra ero solita prendere, andare in fumetteria – dalle parti dell'Altare della Patria – comprarmi un centinaio di euro di manga, passavo al fast food lì vicino e compro tante schifezzuole, un salto al sushi e poi via.

Tornavo a Casa, quella Maestosa e storica residenza e mi dirigevo spedita verso i giardini, avvertendo giusto un corazziere per non sentire i brontolii di papà.

 

Il problema è che al corazziere toccava trovare un'anima pia al turno dopo a cui dire dov'ero.

 

Perchè attaccavo a leggere e mangiare al centro di un labirinto, appoggiata ad un obelisco.

 

E accadeva pure i orario di visita tant'è che le guide erano solite dire << se siete fortunati, seduta alla base del monumento potreste trovare un esemplare di "figlia del presidente intenta a leggere manga e consumare cibo da fast food” >> scatenando le risate dei presenti e il mio totale imbarazzo.
 

 

***********
 

JOSHUA

 

Ho la fortuna di vivere in una grande casa cn giardino, amo la storia le scienze ed in generale tutte le discipline discorsive.

 

Finiti i compito delle altre corro in cucina, chiedo allo schiavo omea se può prepararmi degli sfizi da mangiare e portarmeli al solito posto.

 

Poi corro in Giardino, dove i nostri avi – credo il mio trisavolo – fecero piantare un enorme baobab, mi arrampico sul tronco, predisponendo la cesta per gli sfizi e mi metto lì a studiare, spesso in compagnia del mio migliore amico e ne scendo solo a sera, quando mio padre comincia a strillare.

 

Anche se ad essere sinceri, non vorrei mai scendere.

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