Soliloquio

di Shireith
(/viewuser.php?uid=1009232)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caffè, non amaro ***
Capitolo 2: *** Neve d’agosto ***
Capitolo 3: *** Salto nel buio ***



Capitolo 1
*** Caffè, non amaro ***


Soliloquio
Caffè, non amaro

01. zucchero

 Tre cucchiaini di zucchero, prima di Ai.
 Uno da quando c’è Ai, due quando Ai non è in casa e non può rimproverarlo – ma, mentre mette il secondo, il professore si sente sempre in colpa, e allora uno e mezzo. Una metà per sé stesso, l’altra, quella mancante, per Ai.
 Ai che ora è Shiho, e il professore ancora non si è abituato. Shiho che è alla sua destra, seduta dove si è sempre seduta, e non lo guarda. Guarda, però, quando dalla porta della cucina entra Shinichi. 
 Ruba una tazza e la riempie di caffè. Un cucchiaino di zucchero. Al secondo, Agasa avverte il presagio di un ammonimento che non arriva mai: Shiho non gliene nega nemmeno un terzo, anzi allunga la mano e ne prende uno per sé. 
 Caffè, non amaro. Una novità.
 Il professore vorrebbe abbracciarli, tutti e due. Ma non ce la fa, allora prende un terzo cucchiaino di zucchero. 
 Il silenzio si dilata nello spazio tra i loro corpi e accentua le distanze – non era così che se lo immaginavano, il dopo. 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Neve d’agosto ***


Neve d’agosto

02. febbre

  Shiho ha avuto la febbre per tre giorni, dopo aver preso l’antidoto definitivo – è un effetto collaterale che aveva messo in conto fin da subito. La sua mente li elenca uno a uno: febbre, mal di testa, mal di stomaco, nausea, dolori muscolari. Ultima, la morte.
  Quando l’ha detto a Shinichi, e lui è sbiancato, si è subito corretta – è una percentuale irrisoria, gli ha detto. Non più probabile della morte che avrebbe dovuto prenderli entrambi quando hanno ingerito per la prima volta l’APTX4869.
 «Meno male che l’abbiamo scampata due volte», ha risposto allora Shinichi, con un sorriso impacciato, per lui raro come la neve in agosto.
  Shiho non ha risposto che lei, dopotutto, avrebbe preferito che la morte la prendesse. La prima volta, quando le avevano strappato Akemi dalle braccia e con lei se n’era andata l’unica ragione per cui era rimasta per diciotto anni attaccata alla vita; e la seconda, adesso: adesso che si ritrova al mondo come fosse nata ieri, e invece è qui abbastanza da sapere come funziona. Ma non sa come funziona la vita, non quella vera, e quando si ritrova di nuovo lucida, pensa che vorrebbe tornare nel limbo tra lo stato cosciente e lo stato incosciente.
  Da una parte, il professore che le asciuga il sudore dalla fronte e cerca di rassicurarla; dall’altra, Akemi che le sorride, allunga una mano e dice: vieni, Shiho, raggiungimi.
  Raggiungici. Qui dove può nevicare anche ad agosto, perché niente deve avere senso; qui dove non devi preoccuparti di ricostruire la tua vita perché non ne avrai più una.  

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Salto nel buio ***


Salto nel buio

03. I can’t explain and
I won’t even try

 Perché ha deciso di prendere l’antidoto, questo non lo sa nemmeno lei. Era un cinquanta e cinquanta, un salto nel buio. Difficile sarebbe stato rimanere Ai Haibara e difficile è, adesso, essere Shiho Miyano. Osserva Shinichi e cerca di tracciare una linea di congiunzione tra le loro condizioni, ma si rende conto che le battaglie che stanno combattendo sono troppo diverse.
 Shinichi non aveva messo in conto che la realtà a cui sarebbe tornato sarebbe stata diversa da quella che aveva lasciato, ma che sarebbe tornato era un fatto scontato: questione di quando, non di se. Ha provato a spiegarglielo, Shiho, che lei avrebbe potuto non seguirlo, che forse sarebbe rimasta indietro.
 Non ce l’ha fatta. Il veleno che lei stessa ha creato li ha resi uguale l’uno all’altra, speculari ma opposti: due strade identiche che, nel momento di deviare la rotta, procedono l’una a destra e l’altra a sinistra. Inutile sarebbe stato spiegargli che per lei non c’è più niente, a questo mondo, per cui valga la pena combattere. Più niente e più nessuno.
 Ancora una volta, ancora un giorno, Shiho rifiuta di affrontare il mondo e si rifugia tra le quattro mura della casa del professore. Shinichi non si fa vedere da due giorni – Shiho sa che sta combattendo le sue battaglie.

NOTE ➺ A chiunque stia seguendo questo delirio di raccolta io dico GRAZIE. La verità è che non so nemmeno io dove voglio andare a parare, letteralmente sto andando dove mi porta il vento ahahah. L’idea è quella di affrontare il “dopo” (la sconfitta dell’Organizzazione) attraverso gli occhi di Shiho, ma è prevista la comparsa di altri personaggi!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4034737