Otto racconti per Halloween

di Ridley Jones Stark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La casa alla fine di October Lane ***
Capitolo 2: *** Altariel ***



Capitolo 1
*** La casa alla fine di October Lane ***


“ By the pricking of my thumbs,
something wicked this way comes 
 
Alla fine della via di October Lane c’era la casa più antica di tutta Blackwood Hollow: era stata costruita verso la fine dell’Ottocento e inizialmente doveva essere stata una delle abitazioni più belle di tutta l’Irlanda, ma con il passare del tempo –– e in parte a causa dell’incuria dei suoi proprietari –– era caduta in rovina: la pietra delle mura esterne erano consumate e alcune piante infestanti avevano iniziato ad inerpicarsi su di esse; il legno del grande portone e degli infissi delle finestre era marcito a causa della pioggia, e, se non si prestava abbastanza attenzione, c’era sempre il rischio che si sgretolasse, rendendo difficile la sua apertura; la ruggine stava lentamente divorando l’imponente cancello in ferro battuto, infiltrandosi anche nei meccanismi di apertura e rendendo quasi impossibile il loro funzionamento.
In paese giravano molte voci sulla casa, così come sulla famiglia che la possedeva: i Palmer, infatti, erano persone a dir poco particolari. In giro si raccontava che fossero emigrati dall’Italia e che fossero giunti a Blackwood Hollow durante la notte su un carro, portando con loro solo feticci e piante medicinali.
Si raccontava che per quasi un anno avessero vissuto nei boschi, praticando rituali di stregoneria e stringendo accordi con fate e demoni, per ottenere prosperità e ricchezza. Persino la grande casa alla fine di October Lane sembrava essere apparsa dal giorno alla notte, ma nessuno aveva mai avuto il coraggio di indagare oltre.
Comunque, erano passati tanti anni dall’arrivo dei palmer a Blackwood Hollow e generazione, dopo generazione sembravano aver perso qualunque dono oscuro gli fosse stato concesso in passato.
A fare eccezione sembrava essere Daphne, l’ultima erede dei Palmer: la ragazza suscitava una certa soggezione perfino tra i suoi familiari, tanto che quando non è presente sono soliti apostrofarla come janara*.
Nessuno a Blackwood Hollow riusciva a suscitare scompiglio come Daphne Palmer: che fosse per il suo stile eccentrico, o per la sua passione per le piante officinali, al suo passaggio si sollevava sempre un gran mormorio e che si trattasse di uomo, donna o bambino tutti amavano speculare su quali strani rituali Daphne compisse nascosta tra le mura di casa sua, su quali demoni incontrasse durante la notte e su quali divinità venerasse. Tuttavia, nessuno si era mai impegnato per dimostrare che queste dicerie fossero fondate, infondo, Daphne e la sua famiglia si erano sempre dimostrati gentili e ormai utilizzavano la casa solo come residenza estiva, quindi, nessuno aveva interesse ad allontanarli.
Nonostante questo, gli abitanti di Blackwood Hollow si tenevano bel lontani dalla casa alla fine di October Lane, non tanto per via dei racconti su demoni e fate, ma per via degli spettri, infatti, sembrava quasi che su quel luogo gravasse una maledizione: chiunque avesse provato ad abitare la casa era destinato morire misteriosamente dopo un solo anno e il suo spirito rimaneva intrappolato tra quelle mura, costretti a vagare tra di esse, senza mai trovare riposo; nessuno può vederli, ma chiunque sia passato vi sia passato davanti poteva affermare di aver udito i loro lamenti.
 
La grande casa alla fine di October Lane venne messa in vendita il primo febbraio del 2020 –– con grande rammarico di Daphne e di sua madre, che notoriamente erano le più legate all’abitazione ––, ma gli acquirenti non facevano certo la fila per acquistarla. La maggior parte dei Palmer e degli abitanti di Blackwood Hollow sostenevano che fosse per via della crisi di mercato o per il prezzo eccessivo della casa, ma in pochi mormorano un’altra storia: Daphne, che non riusciva a rinunciare all’abitazione, ha stretto un patto con gli spiriti e le altre cose che la abitano, per spaventare e maledire chiunque abbia l’ardire di voler acquistare la casa.
Nessuno sapeva cosa la ragazza abbia promesso in cambio, qualcuno mormorava la sua anima, qualcun altro il suo primogenito, l’unica di cui tutti potevano essere certi era che gli spiriti rispettavano la loro parte dell’accordo e attendevano silenziosamente che Daphne pagasse il suo tributo.
 

 
 
Note a fondo pagina:
 
*Janara = è un termine ciociaro per indicare una donna che pratica la magia nera
 
Buonasera travellers! Dopo quasi due anni di assenza da questa piattaforma finalmente ho scritto qualcosa che valesse la pena pubblicare, non avete idea di quanto io sia contenta J; comunque questo racconto fa parte del mio progetto per il writectober, la lista e le date di pubblicazione potete trovarli sulla mia pagina instagramm: @the_pale_lady_.
Se la storia vi è piaciuta fatemelo sapere nei commenti.
Il prossimo racconto uscirà sabato otto.
 
XOXO
 
Lilith

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Capitolo 2
*** Altariel ***


Fairy tales are more than true: not because they tell us
that dragons exist, but because they tell us that
dragons can be beaten
 
𝕮’era una volta, oltre una porticina di ferro battuto fissata alla fine di un ponte di pietra che collegava una strada di campagna ad un boschetto, un’enorme quercia: i suoi rami si inerpicavano su, sempre più in alto, quasi fino al cielo, le sue radici invece scavavano la terra talmente in profondità che quasi riuscivano a raggiungere lo strato di magma della crosta terrestre e per questo motivo le sue foglie erano sempre verdi e rigogliose e la sua linfa aveva proprietà magiche. Questa possente quercia era abitata da creature alte pochi centimetri, con la pelle pallida, con venature verdastre, le orecchie a punta, le ali da libellula e sempre abbigliati con foglie, fiori e corteccia: le fate. Tra queste magiche creature vi era Altariel: una giovane fata dai lunghi capelli corvini, che viveva tra le radici della grande quercia assieme a suo padre e alla sua lupa Kida; al contrario delle altre fate Altariel non apprezzava di vivere tra le radici dell’albero, lavorando alla raccolta della linfa e delle bacche, la giovane fata infatti passava vagare per il bosco in groppa a Kida, esplorando ogni anfratto della loro terra, spingendosi quasi fino alla terra degli umani.
Per questo motivo Altariel non era ben vista dai suoi simili, la credevano strana e fuori luogo, ma la giovane fata non ci faceva caso, in parte perché non era a conoscenza di quante voci maligne girassero su di lei e in parte grazie al sostegno che le dava suo padre, infatti, quando i due si ritrovavano per cenare l’uomo le ripeteva sempre la stessa cosa, fin da quando era una bambina:
 
-Devi sempre ricordarti Altariel, che non c’è nulla di male nel seguire le proprie inclinazioni e i propri sogni, ma devi stare attenta, perché potresti smarrirti in essi e perderti tutte le cose meravigliose che la vita ha in serbo per te-,
 
ma in cuor suo Altariel non aveva mai compreso a pieno le parole del padre, nonostante le ascoltasse con attenzione.
Tutto cambiò quando, durante una calda mattina estiva due guardie reali giunsero portando interessanti notizie: in onore dell’imminente matrimonio della principessa Celebrian il re e la sua nuova consorte la regina Ambra avevano deciso di indire un torneo, aperto ad ogni fata e il vincitore avrebbe avuto in premio la possibilità di presenziare alle nozze reali e di arruolarsi nel corpo di guardia della principessa Celebrian, l’idea del torneo stuzzicò immediatamente la mente di Altariel, che raggiunse il padre di corsa per comunicargli che aveva intenzione di partecipare. L’uomo era come suo solito accanto alle radici più vicine al terreno a raccogliere la linfa della grande quercia: essa infatti era estremamente preziosa, poiché possedeva infinite qualità curative; Altariel raggiunse il padre volando in tutta fretta, evitando i rami e le foglie e lasciando dietro di lei solo una sottile scia di polvere di fata.
 
-Padre!- esclamò atterrando sulla radice che il vecchio stava spillando in quel momento -Ho grandi notizie- aggiunse con un enorme sorriso sulle labbra,

 
l’uomo interruppe la sua attività alzando lo sguardo su Altariel, osservandola attentamente: gli occhi ambrati le brillavano per l’emozione, le labbra erano stese in un sorriso allegro e sul volto era dipinta un’espressione dispettosa, che non prometteva qualche guaio,
 
-Ti ascolto- disse l’uomo alla figlia
 
-Ho intenzione di partecipare al torneo indetto per il matrimonio della principessa- affermò Altariel con sicurezza,
 
il padre soppesò attentamente le parole da dire alla giovane fata: sua figlia era estremamente abile nel volo ed estremamente agile, ma era anche molto giovane e impulsiva e in un torneo del genere si sarebbe potuta rimanere ferita, doveva assolutamente dissuaderla. L’uomo alzò lo sguardo sulla figlia, cercando le parole adatte per il difficile discorso che stava per farle, ma prima che potesse iniziare a
parlare i suoi occhi incrociarono quelli di Altariel e l’uomo riconobbe subito lo sguardo che li ravvivava: era impassibile e determinato, il tipo di sguardo che ha una persona che non cambierà idea. L’uomo aveva già visto quello sguardo negli occhi della sua amata moglie e sapeva che nulla di quello che avrebbe detto sarebbe riuscito a dissuadere Altariel da perseguire i suoi obbiettivi, così sospirò profondamente e si limitò ad annuire,
 
-Dovrai fare attenzione- mormorò ricominciando a spillare la linfa dall’albero.
 
Per tutto il resto della giornata Altariel si chiese se il padre la stesse effettivamente sostenendo o se avesse accettato passivamente la sua decisione, avrebbe partecipato comunque al torneo, ma sapere che suo padre sosteneva la sua scelta l’avrebbe sicuramente fatta stare più tranquilla, era tesa come una corda di violino e nemmeno la passeggiata fatta con Kida riuscì a calmare i suoi nervi. Quella
sera Altariel tornò a casa più tardi del solito, sulla soglia di casa trovò ad attenderla suo padre con le braccia incrociate al petto e lo sguardo preoccupato,
 
-Sei in ritardo- esordì l’uomo squadrando la giovane fata,
 
Altariel abbassò lo sguardo fermandosi a qualche passo dalla porta di casa
 
-Mi dispiace- mormorò
 
-Coraggio entra in casa, ho qualcosa per te- le rispose il padre, varcando la soglia,

 
Altariel lo seguì lentamente entrando in casa, appena superò la porta venne accolta dal profumo di ribes e noci, suo padre la attendeva in cucina, sul tavolo al posto delle stoviglie vi era appoggiato un lungo spillo e un paio di stivali,
 
-Questi erano di tua madre- esordì indicando gli oggetti -li usava quando era una guardia reale e sono l’unica cosa che ha lasciato prima di andare nel mondo degli umani- spiegò,
 
Altariel osservo incuriosita gli oggetti sul tavolo, prese in mano lo spillo soppesandolo, il dono che il padre gli stava facendo l’aveva lasciata senza parole, infatti, sapeva bene che l’uomo non amava particolarmente parlare della moglie da quando era sparita, ma il fatto che avesse deciso di donare ad Altariel e gli unici due oggetti che la donna aveva lasciato faceva intendere alla ragazza che suo padre
approvava la sua scelta e che a modo suo le stavo offrendo sostegno per il torneo.
Altariel parti per il castello all’alba del giorno seguente, assieme a tutti quelli che avevano deciso di tentare la sorte nella competizione, con suo padre aveva lasciato Kida così che il vecchio non soffrissi di solitudine e fosse sempre al sicuro; il volo fino alla cima della grande quercia richiedete una giornata intera, e quando finalmente arrivò Altariel era sfinita, ma non per questo meno entusiasta. A guidarla nel suo appartamento fu una giovane guardia di nome Fenrir, Anche lui era estremamente eccitato per il grande torneo, adorava le competizioni e quello sarebbe stato il primo anno in cui sarebbe stato giudice, tuttavia -come confido ad Altariel- Fenrir non era affatto contento del matrimonio combinato, anzi temeva che la matrigna lo avesse organizzato solo per potersi liberare della principessa, tutta via Altariel non diede molto peso alle parole della giovane guardia, ritenendole assurde paranoie, non conosceva la regina la principessa, ma sapeva bene o almeno credeva di sapere che nessuno poteva essere così crudele dal volersi liberare di un membro
della famiglia. Ma quella notte le parole di Fenrir risuonarono incessantemente nella mente di Altariel e il dubbio inizia a farsi strada nella mente della ragazza come un tarlo, stanca di non riuscire a prendere sonno la giovane fata decise di uscire a prendere una boccata d’aria e colse l’occasione per fare un giro tra i magnifici giardini del castello. Mentre camminava sotto le stelle e la leggera brezza estiva le spettinata e lunghi capelli corvini. Dei singhiozzi giunsero alle orecchie della ragazza, incuriosita Altariel seguì il suono del pianto fino a giungere su un ramo piuttosto sottile su cui si trovava una giovane fata anche lei con lunghi capelli corvini e vestita interamente di bianco. Sul suo volto, rischiarato dagli argenti il raggi lunari rotolavano grandi lacrime il naso piccolo e appunta era arrossato e gli occhi erano rossi per il pianto. Altariel si avvicinò cautamente alla ragazza, con delicatezza le sfiorò una spalla e quando la fata si volta verso di lei e le rivolse un sorriso gentile
 
-Va tutto bene?- chiese cordialmente sedendosi accanto a lei

 
-No- singhiozzò all’altra -nulla va bene-
 
-Hai voglia di parlarne? So che a volte sfogarsi con qualcuno puoi aiutare- mormorò Altariel
 
l’altra fata annuì
 
-Sto per sposarmi- disse piangendo -con qualcuno di cui non sono nemmeno innamorata, con qualcuno di cui nemmeno conosco il volto!-
 
sentendo quelle parole Altariel trasalì

 
-Siete la principessa Celebrian allora!-
 
la giovane annuì
 
-Esattamente, sono una principessa ma sono anche la più sfortunata tra tutte le fate! Nessun’altra ragazza su questa quercia è costretta a sposarsi, nessun altra ragazza su questa quercia rischia di essere esiliata se non fare esattamente ciò che le viene detto-
 
-Chi vi vuole esiliare?!- chiese Altariel sgranando gli occhi
 
-La mia matrigna- singhiozzò la principessa

 
-E perché mai?!-
 
-Dato che me lo chiedi ti racconterò la mia triste storia: sono follemente innamorata della mia guardia del corpo Fenrir, lui mi ricambia e avevamo deciso di fuggire insieme, ma la mia matrigna ci ha scoperti e a minacciato di farlo uccidere di esiliarmi se non sposerò un principe di un regno lontano, così che i suoi figli possano salire al trono- raccontò un mestamente la principessa
 
Altariel guarda Celebrian inorridita
 
-Dobbiamo assolutamente fare qualcosa!- esclamò con sicurezza

 
-Che cosa potremmo mai fare?- chiese la principessa disperata
 
-Questo ancora non lo so- rispose Altariel.
 
Le due discussero a lungo sul da farsi e poco prima dell’alba ebbero un’idea: Altariel si sarebbe ritirata dal torneo a e Celebrian l’avrebbe assunta come sua dama di compagnia, una volta nel castello le due avrebbero iniziato a scambiarsi ruolo sempre più spesso, sfruttando la loro grande somiglianza e il giorno delle nozze Celebrian fingendosi Altariel avrebbe sposato ferri, mentre Altariel sull’altare si sarebbe rifiutata di sposare il principe in modo Che la matrigna avrebbe esiliato lei davanti al re, cosicché l sovrano si rendesse conto della crudeltà della sua consorte.

 
❀❀❀
 
Passarono due settimane e il piano di Altariel e ce ne Brian stava procedendo perfettamente, così anche il giorno del dell’arrivo del principe Altariel indossava i panni della principessa, mentre Celebrian si fingeva un’umile dama. Il principe Dimitri, figlio di re Oberyn e della regina di Tania, fu subito colpito dallo spirito di avventura che caratterizzava quella che per lui era la principessa così lui Altariel passare uno splendide e giornate esplorando i boschi. Quello che accadeva ad Altariel non piace a me non pareva reale, Dimitri era la prima fata che condivideva il suo amore per i viaggi, per le scoperte e per le avventure, aveva sempre immaginato il principe come un ragazzo voglioso amante esclusivamente degli alberi e dei balli, ma scoprire che aveva molto in comune con lei io lo fece vedere sotto una luce diversa.
Arriva finalmente il giorno del matrimonio, Celebrian era emozionatissima: stava per sposare il suo grande amore, Fenrir,  e se le cose andavano come avevano previsto ci sarebbe anche liberata della sua perfida matrigna; Altariel al contrario era terrorizzata: era sicura che il piano avrebbe funzionato, ma si rendeva conto che per attuarlo e stava mentendo ad una persona che non le aveva fatto assolutamente nulla e per la quale inizia a provare un certo affetto: Dimitri. Così poco prima dell’inizio della cerimonia Altariel si diresse verso le stanze del principe, non sapeva cosa gli avrebbe detto ma era certa che non voleva più sentirti; la ragazza bussò tre volte alla porta della camera da letto e quando il principe gli altri bar con la soia con sicurezza,
 
-Noi dobbiamo parlare- affermo con tono autoritario

 
-Dimmi tutto principessa- le risposte Dimitri con tranquillità,
 
-Io non sono una principessa- ammise Altariel -sono una fata comune, l’unico motivo per cui tu credi che io sia una principessa e che io e Celebrian abbiamo deciso di scambiarci, è la ragazza che tu credi che sia la mia dama ad essere la vera figlia del re-
 
-Lo sospettavo- rispose semplicemente Dimitri, -Per quanto tu possa assomigliare alla principessa, non hai ricevuto il suo stesso tipo di educazione, sei veloce nel volo sei agile tra i rami e come ho potuto sperimentare durante l’ultimo ballo non sei brava ballare. Comunque, non preoccuparti, non dirò nulla che possa mettere nei guai te o la principessa, avete avuto sicuramente i vostri motivi per cambiarmi, e io questo lo rispetto-

 
-Davvero non sei arrabbiato? O quantomeno ferito o scioccato?- chiese Altariel sconcertata
 
-Perché dovrei? Nonostante tu non sei una principessa ho trovato in te un ottima amica sei leale e coraggiosa e io questo lo rispetto, non preoccuparti mi adeguerò al vostro piano, ma prima almeno potresti dirmi il tuo vero nome?- rispose con calma il principe
 
-Mi chiamo Altariel-  rispose con un sorriso la giovane fata,
 
-È un piacere conoscerti Altariel- affermò il principe,

 
dopo aver preso congedo dalle stanze del principe, Altariel andò a prepararsi, avevano un piano da mettere in atto e un nuovo alleato,
del tutto inaspettato si era unito a loro. Finalmente arrivò il momento della cerimonia, Altariel sfilava assieme al principe, a Celebrian e a Fenrir, tutte le fate erano in fermento, presto si sarebbero celebrate le nozze reali e la principessa sarebbe partita per il regno del principe Dimitri, la cerimonia inizia proprio con le nozze di Celebrian -che si fingeva Altariel- e Fenrir, una volta che loro si furono sposati, fu il momento di Altariel e Dimitri, come da piano la giovane fata poco prima di pronunciare le promesse si tirò indietro,
 
-Non posso sposarmi! Non sono pronta, non è quello che desidero! Devo rinunciare prima di passare una vita infelice lontano dalla mia casa-
 
udendo quelle parole la consorte del re scattò in piedi,

 
-Sciocca ragazzina- esclamò con rabbia -avevi un solo compito, una sola cosa da fare, ti sei rifiutata e ora ne pagherai le conseguenze-
 
la regina si getta violentemente contro Altariel che credeva essere la principessa, ma con un balzo felino la giovane fata piccoli volo evitando di essere colpita, anche la matrigna, furente di rabbia si alza in volo, sottrasse uno spillo ad una delle guardie reali e tentò di colpire Altariel, la ragazza la ragazza continuava a evitare i colpi ma sapeva di non avere molte speranze senza un’arma. Fu in quel momento che il padre di Altariel, che era stato invitato a presenziare alla cerimonia riconobbe sua figlia, rapidamente estrasse lo spillo di sua moglie -che Altariel aveva rimandato a casa quando si era ritirata- e richiamando l’attenzione della giovane fata glielo lanciò, la giovane e in un attimo incrociò le lame con la perfida regina, era molto brava ma compensava la sua mancanza di tecnica con l’agilità e
la velocità, che invece la sovrana non aveva. Volare uno su e giù per la grande quercia sempre più velocemente, ad un tratto mentre si trovavano a pochi passi dal terreno un latrato richiamo Altariel: era Kida, la giovane fata virò verso la sua lupa e quando la regina la seguì la grossa bestia spalancò le fauci e la mangiò.
Altariel tornò sulla cima della quercia vittoriosa, abbracciò Celebrian e poi suo padre, il loro piano aveva funzionato meglio del previsto la regina era andata via, per sempre, ora non c’era più nessuno che impedisse alla principessa di sposare chi desiderasse, così Altariel e la sua nuova amica rivelare un loro inganno, e il re fu lieto che sua figlia avesse deciso di sposare qualcuno che l’amasse veramente.
Celebrian e Fenrir regnarono allungo, felicemente, ebbero molti figli e nipoti e lasciarono sempre a loro la libertà di scegliere chi amare; Per quanto riguarda Altariel invece, partì poco dopo le nozze della sua cara principessa: con la benedizione di suo padre aveva deciso di esplorare il mondo degli umani e per farlo avrebbe portato con sé la lupa Kida e il suo nuovo amico Dimitri
.

 
 
Note a fondo pagina:
 
Buongiorno travellers! Il prompt del writober di oggi è “favola”, purtroppo non ho avuto molto tempo per scrivere qualcosa di nuovo; quindi, ho recuperato una storiella inedita che ho scritto un paio di anni fa.
 
Altariel” si è in due fasi ben distinte: la sua nascita risale davvero a tantissimo tempo fa, in un assolato pomeriggio primaverile, durante il quale ero costretta a letto a causa della febbre molto alta. Mia madre, nel tentativo di tranquillizzarmi  e farmi addormentare, mi propose di inventare una storia insieme; in quel periodo ero ossessionata dalle fate e dalle storie popolari, quindi, la scelta dell’argomento fu
piuttosto facile.
L’ispirazione per questo favola, infatti, la prendemmo da un racconto popolare di un paesino nel Lazio che frequentiamo molto spesso.
Questa storia non mi ha mai abbandonata davvero e nel corso della mia vita ho pensato spesso di metterla per iscritto, cosa che ho fatto solo due anni fa: infatti, durante la quarantena frequentavo diverse pagine di GDR su twitter e una ragazza con cui avevo legato particolarmente chiese a me e ad altre persone di scrivere un racconto da inserire in un libricino che voleva regalare alla figlia di una sua
amica. Mi ci vollero due settimane per riadattare la storia di Altariel e credo di avergli cambiato titolo almeno cinque volte, ma oggi come allora sono davvero soddisfatta del risultato raggiunto e spero che piaccia anche a voi.
 
Per il momento è tutto, la prossima storia uscirà lunedì sera; se siete interessati alla lista di prompt che sto seguendo potete trovarla sulla mia pagina intagram @the_pale _lady_.
 
XOXO
 
Lilith.

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