Mi appartieni - Bonus Track

di Aika Morgan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Sigarette ***
Capitolo 2: *** Natale ***
Capitolo 3: *** Indifesa ***
Capitolo 4: *** Primo Bacio ***



Capitolo 1
*** 1 Sigarette ***


Sigarette

Sigarette.

 

Il cortile assolato era deserto, le lezioni erano appena riprese dopo l’intervallo. Josh rimase a guardarlo incantato. Era seduto sul suo motorino, i capelli biondo scuro gli ricadevano disordinatamente sul volto, mentre batteva i piedi al ritmo di una canzone che stava ascoltando dal walkman. Fumava una sigaretta. Era così dannatamente bello.

- Fumi anche tu?- urlò, accorgendosi della presenza di Josh.

- Eh...?

Josh si avvicinò, quasi intimorito da tanta perfezione.

- Vuoi fare un tiro?

- No... Io non...

Phil gli porse la sigaretta e Josh se la portò automaticamente alle labbra.

Fu su quella sigaretta che si consumò il nostro primo bacio.

____

Spazio autrice

Questa è la prima bonus track (o spinoff, fate voi) tratta dal romanzo che sto pubblicando qui su EFP, "Mi appartieni" e collegata al capitolo 14, Metallo. Credo che comunque possa essere compresa anche da chi non ha letto "Mi appartieni" (anche se *pubblicità poco occulta* un'occhiatina all'originale fossi in voi la darei, non si sa mai potrebbe interessarvi, no?).

Questa bonus track è la prima di molte drabble, flashfic e missing moments che ho in mente su questo romanzo che da due mesi riempie ormai le mie giornate (che invece dovrebbero essere occupate dai libri e dalla tesi ç_ç) con le sue vicende e i suoi personaggi. Personaggi che si infiltrano di prepotenza nella storia nonostante avessi deciso di relegarli a semplici comparse e che insistono per essere presenti nelle vicende dei protagonisti. Probabilmente su Josh e Phil scriverò un prequel, ambientato circa 12 anni prima della storia narrata in "Mi appartieni", come questa drabble.

Che altro aggiungere? Ah, questo missing moment prende spunto da una battuta di Josh: "Avevo quindici anni, i miei amici iniziavano a parlare di ragazze, di sesso e d’improvviso mi accorsi che i loro discorsi non coincidevano con i miei desideri. E poi mi innamorai per la prima volta di un ragazzo. Era il rappresentante degli studenti, aveva due anni più di me e baciava divinamente! Fu lui a farmi prendere il vizio del fumo!"

Le recensioni ovviamente sono molto gradite, sia qui, sia in "Mi appartieni" qualora qualcuno decidesse di avventurarsi nella lettura anche dell'originale. Dimenticavo: gli aggiornamenti di questa raccolta saranno un po' incostanti, legati alla pubblicazione dei capitoli del romanzo, ma ci saranno ^^

Alla prossima.

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Capitolo 2
*** Natale ***


Nuova pagina 1

Natale.

 

Alan ne era certo: Jules aveva qualcosa che non andava. Non era da lei starsene in disparte dal resto dei loro amici, di solito era lei che animava le serate con la sua allegria. Inoltre lei adorava il Natale, quindi se era seduta su quel divano senza partecipare alle discussioni e ai giochi dei loro amici, di certo doveva avere qualche problema.

Erano tutti riuniti in una baita di montagna per festeggiare tutti insieme la vigilia di Natale. L’avevano affittata con circa un mese di anticipo e sarebbero rimasti lì fino alla sera successiva. Dopo aver passato l’intero pomeriggio a preparare la cena, stavano mangiando a sazietà aspettando la mezzanotte.

Il ragazzo continuava a fissare la sua amica da lontano, sembrava mangiare malvolentieri e i suoi occhi erano spenti. Rimasero tutti a bocca aperta quando si alzò da tavola e disse che aveva voglia di andare a dormire.

- Chissà che ha...- disse Brian- E’ davvero strana stasera.

Alan, senza dire una parola, la seguì ed entrò nella stanza da letto che Jules avrebbe dovuto dividere con le altre ragazze del gruppo. L’amica non lo sentì neanche arrivare, intenta com’era a cercare nel suo zaino il pigiama.

- Jul, che succede?- le chiese, facendola sobbalzare.

- Alan, sei tu. Mi hai spaventata.- disse Jules, incrociando il suo guardo. Ancora una volta il ragazzo notò come i suoi occhi sembrassero dannatamente tristi.

- Scusami. Allora, me lo dici cos’è che non va?

Si avvicinò a lei, che si era seduta sul letto, le prese le mani e le sorrise.

- Ma niente. Mi manca un po’ Josh, tutto qui. Poco fa gli ho mandato un messaggio, mi ha detto che è solo a casa... Insomma, mi dispiace per lui... E mi manca terribilmente.- aggiunse con voce flebile.

Si morse le labbra a quelle ultime parole, mentre Alan la abbracciava forte. Erano amici da una vita, loro due, bastava un solo sguardo per capirsi. La ragazza continuò poi a frugare nel suo zaino, fino ad estrarne un maglione pesante.

- Fa freddo stasera!- commentò sorridendo.

- Beh, non direi, la stanza è riscaldata!- obiettò Alan.

- Mmh... Forse ho la febbre, sai? Non mi sento molto bene!- rivelò Jules imbronciata- Forse avrei fatto meglio a rimanere a casa.

Alan scoppiò a ridere.

- Ma dai, solo una sfigata come te può prendersi la febbre la notte di Natale! Dai, fammi sentire!- Le tastò la fronte con la mano e poi con le labbra, accorgendosi che aveva anche gli occhi lucidi- Accidenti, altro che febbre, tu scotti!

- Mi basterà solo dormire, tranquillo... Che sfortuna, però!- commentò lei- Ci tenevo così tanto a vedere il falò in piazza!

Nel piccolo paese di montagna nel quale si trovavano Jules e i suoi amici la notte di Natale veniva acceso un grande falò e loro avevano programmato di andarci dopo cena.

- Beh, io resto con te!- affermò deciso Alan- Non ti lascio certo da sola in casa!

- Ma no, cosa dici? Guarda che quando dormo non combino casini!- rise lei. Cercò un termometro e misurò la febbre. 38,5°.- Uffa, che scocciatura!

Alan le scompigliò i capelli poi le disse di aspettare un attimo. Tornò qualche minuto dopo, con in mano una enorme felpa grigia.

- Dai, mettitela addosso, ti terrà più caldo di quel maglione!

Jules obbedì, ritrovandosi qualche attimo dopo con addosso quell’indumento di almeno due taglie più grandi della sua.

- Ma è enorme!- cercò di protestate. In effetti Alan era più alto di lei di almeno venti centimetri.

- Non è enorme. Sei tu che sei alta quanto uno gnomo!- la prese in giro Alan, riferendosi alla corporatura minuta di Jules- Dai, tienila lo stesso addosso.

- Grazie...- quasi si perdeva in quella felpa, ma provava un senso di calore molto piacevole- Però davvero, se vuoi andare con gli altri...

- Resto con te!- ripeté testardamente il ragazzo. Poggiò la sua fronte contro quella della sua amica e la guardò fissa negli occhi- Non provare a discutere, tanto decido io!

- Va bene, capo!- rise Jules, ricambiando lo sguardo di Alan. Le loro labbra erano a pochissimi centimetri di distanza, naturale che succedesse in quel momento. La ragazza chiuse gli occhi e sentì Alan che premeva la bocca contro la sua. Gli mise una mano sulla nuca e una sulla schiena, quasi aggrappandosi a lui. Sentiva le gambe che le tremavano  ma sapeva che non era per via della febbre.

- Buon Natale, Jules!- sussurrò Alan dopo qualche attimo.

- Buon Natale, Alan!- sorrise lei, ricambiando quel bacio con un altro, più lungo ed intenso.

Finirono per addormentarsi l’uno accanto all’altra, svegliandosi la mattina dopo, avvinghiati sotto il piumone. Aprirono gli occhi nello stesso momento, sorridendosi a lungo. Jules gli accarezzò il viso e gli sfiorò nuovamente le labbra con un bacio dolce e delicato.

- Come stai?- le chiese il ragazzo.

- Un po’ meglio, grazie! Tu?

- Mmh, insomma!- Alan si portò la mano alla fronte, trovandola insolitamente calda- Accidenti, io... Maledizione, Jules, mi hai appiccicato la febbre! Meno male che quando dormi non combini guai, giusto?

- No, infatti!- rise lei, baciandolo sulla fronte- Così adesso siamo in due ad essere talmente sfigati da prendersi la febbre il giorno di Natale!- concluse facendogli l’occhiolino e stringendosi a lui. Adesso non era più sola.

 

___________

 

Eccoci con la seconda track di "Mi appartieni". Fondamentalmente questa è una storia totalmente indipendente, visto che la protagonista è Jules, la sorella minore di Josh. Non c'è infatti nessun riferimento alle vicende raccontate nella storia madre, ma ho sentito la necessità di scrivere questa storia perché... Beh, perché io adoro Jules. Chi segue "Mi appartieni" non l'ha ancora vista all'opera, quindi qui può leggere un assaggio di lei e del suo carattere ^^ Jules stessa mi chiede di informarvi che di solito non è così giù di tono, è colpa della febbre se non salta allegramente da un lato all'altro della casa, di solito è un vero e proprio terremoto.

E' la prima storia fluff che scrivo, non so davvero se la si possa definire tale, visto che non sono abituata al genere (chi mi conosce sa quanto sono sadica u.ù). Però ogni tanto un po' di dolcezza ci vuole, no? E poi Alan e Jules sono dolcissimi insieme. Lo so, sono caduta nel banale clichet dei migliori amici che finiscono per mettersi insieme però... Avevo proprio bisogno di qualcosa di più leggero. Sono sadica, sì, ma non crediate che scrivo le sventure dei miei personaggi così a cuor leggero, finisco per starci veramente male è_é

Che ne dite di lasciarmi una piccola recensione? Ah, se qualcuno volesse avventurarsi nel leggere "Mi appartieni" lo trova qui. ^^ Buona lettura, e ci si vede alla prossima bonus-track.

PS il finale non mi convince moltissimo, se qualcuno volesse darmi qualche consiglio lo accetterò molto volentieri <3

 

 

 

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Capitolo 3
*** Indifesa ***


Nuova pagina 1

Indifesa.

 

Quando Christine dorme sembra un'altra persona.

Nathan osserva l'amica addormentata nel suo letto. Dorme in posizione fetale, Chris, accucciata come se sentisse di poter contare solo su se stessa. Ha i capelli ramati sparsi sul volto e respira piano, tanto che il suo corpo è praticamente immobile. Ha addosso una maglietta del ragazzo – quella che lei stessa preferisce, grigia, presa in un Hard Rock Cafè qualche anno fa – e l'espressione tipica di chi fa sesso senza pensarci due volte.

In fondo – e questo Christine lo ripete spesso – fare sesso con Nathan non è la stessa cosa di farlo con una persona qualunque.

Nathan è il suo migliore amico, l'unico a conoscerla veramente per ciò che è e a non chiederle di cambiare per diventare ciò che più potrebbe piacere a lui.

Il ragazzo pensa che Christine in questo momento abbia quasi un'aria indifesa. Nell'atto di associare quella parola all'amica, gli viene da ridere: se solo la ragazza lo sapesse, gliene direbbe di tutti i colori.

Ripensa a qualche ora prima, a quando Christine ballava nel pub dove erano andati a festeggiare un compleanno. La musica suonata dal vivo da un gruppo musicale esordiente era talmente trascinante da aver spinto la ragazza ad usare uno dei tavoli come se si fosse trattato di un cubo e a ballarci sopra. Ha ballato quasi fino allo sfinimento, Chris, muovendosi al ritmo di quella musica sempre più incalzante, occhi chiusi ed espressione estasiata, come se non facesse più parte del mondo, come se non esistesse nessuno attorno a lei, nessuno dei ragazzi che la guardavano ammirati.

Era nel suo mondo, Christine.

A Christine piace stare al centro dell’attenzione, venire ammirata, invidiata e, perché no?, anche corteggiata.

E da lontano Nate non ha potuto far altro che osservarla, sorseggiando il suo drink con la sua solita aria incurante. Poi, quando Christine si è stancata è andata dritta da lui e gli ha dato un bacio sulle labbra sussurrandogli “Ti voglio bene!” – effetto dell’alcool, visto che da sobria la ragazza non direbbe mai una cosa del genere, Nathan ne è certo.

E poi lo aveva portato a casa sua, a fare l’amore nel suo letto così familiare. Si era data a Nathan con tutta se stessa, con la stessa espressione estatica di quando ballava, con un sorriso spavaldo che non lasciava intendere altro se non il fatto che fosse contenta.

Dorme da qualche ora, Christine, sfinita, rannicchiata su se stessa, ancora noncurante di ciò che le sta attorno. Sembra che si stia risposando dalla fatica di essere continuamente ciò che non è. Ha tolto ogni maschera, adesso.

Nathan continua a guardarla e, silenziosamente, si alza per andare a prendere la macchina fotografica. Non capita facilmente di vedere Christine con il volto disteso e rilassato, non può perdersi questo momento.

Scosta le tende per lasciare entrare la luce della luna così da non dover usare il flash e la sagoma dell’amica viene illuminata in maniera naturale.

Click!

È solo un attimo, lo scatto della macchina fotografica e Nathan si ritrova in mano la testimonianza del fatto che Christine non sia solo la ragazza che tutti credono. In lei, nascosta dietro tanta apparente superficialità resterà sembre quel pizzico di fragilità che solo di notte, lontana dagli occhi di tutti – ma non dai suoi – la rende così indifesa.

 

 

Solo una stupidaggine per il compleanno di NemoFromMars.

È una pre-Josh, quindi ambientata prima di “Mi appartieni” (circa un anno) quando ancora Nathan non era il fedele innamorato che (più o meno) è ora.

Buon compleanno, Anna ^^

PS volevo fare molto di più, ma non ci sono riuscita e ritengo un miracolo aver prodotto questa mecia in tempo prima che finisse la giornata.

PPS Christine continua a dire che non è affatto vero ciò che leggi, ma tu non le credere ^___^!

PPPS Ti adoro ♥

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Capitolo 4
*** Primo Bacio ***


Primo bacio.


Josh pensa che la situazione sia quantomeno strana: lui, quindicenne timido e impacciato seduto nella macchina di Phil, il diciottenne più popolare del liceo.

- E’ qui che abiti?- chiede Phil, spegnendo il motore.

- Sì! Grazie mille per il passaggio!- il ragazzino sorride debolmente, sentendosi a disagio.

- Sai, i tuoi occhi sono molto belli, dovresti portare le lenti a contatto, è proprio un peccato nasconderli dietro gli occhiali!- osserva l’altro.

E’ vicinissimo a Josh, il suo fiato gli sfiora il collo. Ed è un attimo a separarli dal baciarsi dolcemente sulle labbra.

Josh sorride e pensa che questa sera le stelle sembrino brillare appena più forte nel cielo.

 

 

___

 

Dunque.

Non avrei immaginato che avrei finito per pubblicare questa drabble.

Perché - come sa chi mi segue più o meno costantemente - Mi appartieni è un capitolo ormai chiuso della mia *vita letteraria*.

Però devo ammettere che un po' questi personaggi mi mancavano. Quindi - dopo che haidee83 è stata così carina da scovare/leggere/commentare i capitoli finora pubblicati, ho deciso di riesumare questa drabble.

La coppia è Josh/Phil e l'attimo descritto è quello del loro primo bacio, avvenuto più di dieci anni prima dei fatti narrati in "Mi appartieni".

In particolare, in Mi appartieni, Phil fa riferimento agli occhiali di Josh in questo capitolo.

Spero abbiate gradito, questo missing moment l'ho scritto un anno e mezzo fa e da allora il mio stile è completamente cambiato (ma le stelle ci sono sempre o.ò è sconvolgente questo fatto ^^).

Prossimamente pubblicherò la shot relativa alla prima volta fra Phil e Josh, quindi restate sintonizzati ^^

 

PS attualmente sto pubblicando Stelle perdute, che trovate qui ^^ Fateci un salto e fatemi sapere :)

 


 

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