I figli delle tenebre

di Suikotsu
(/viewuser.php?uid=41101)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'invito ***
Capitolo 2: *** Una nuova minaccia ***
Capitolo 3: *** IL SIGNORE DELLE ACQUE ***
Capitolo 4: *** PREPARATIVI ***
Capitolo 5: *** SI PARTE ***
Capitolo 6: *** IL PRIMO NEMICO ***
Capitolo 7: *** FUOCO CONTRO GHIACCIO ***
Capitolo 8: *** TENTAZIONI ***
Capitolo 9: *** ARRIVANO I RINFORZI ***
Capitolo 10: *** LA RABBIA DI BLACK VIRGO ***
Capitolo 11: *** LO SCORPIONE NERO ***
Capitolo 12: *** IL PASSATO DI BLACK LEO ***
Capitolo 13: *** IL VERO NEMICO ***
Capitolo 14: *** La conquista del Santuario ***
Capitolo 15: *** Ritirata ***
Capitolo 16: *** Un nemico troppo forte ***
Capitolo 17: *** TRE NUOVE NEMICHE ***
Capitolo 18: *** L'ATTACCO ***
Capitolo 19: *** UNA TEMIBILE AVVERSARIA ***
Capitolo 20: *** LE ALI DELLE TENEBRE ***
Capitolo 21: *** UN GIOCO PERICOLOSO ***
Capitolo 22: *** LA REDENZIONE DEL GUERRIERO ***
Capitolo 23: *** RITORNO ALLA LUCE ***
Capitolo 24: *** LA PURIFICAZIONE ***
Capitolo 25: *** ODIO E AMORE ***
Capitolo 26: *** Uniti si vince ***
Capitolo 27: *** UN FUTURO MAGNIFICO ***



Capitolo 1
*** L'invito ***




Disclaimer: i personaggi di Saint Seiya e Sailor Moon non mi appartengono, ma sono di proprietà di Masami Kurumada, di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




L'invito

Rieccomi qui con una nuova fic per soddisfare gli amanti di Saint Seiya e Sailor Moon! I protagonisti non mi appartengono, ma sono dei loro rispettivi creatori, mentre gli antagonisti, benché ispirati, sono tutti o quasi personaggi originali.
Piccola nota: La storia si svolge circa un paio di anni dopo la fine della prima storia; per SM dopo la quinta serie, mentre per SS la saga di Hades è stata rimandata.
Ringrazio gli illustri Crybaby e Nicoranus83 per le loro delucidazioni.



Quattro cavalieri dalle armature oscure erano in ginocchio davanti ad un uomo seduto su un trono nero.
Il comandante era completamente coperto da una corazza del colore della pece, con alla sua destra una potente spada ed alla sua sinistra uno scudo; il suo elmo non lasciava vedere nemmeno gli occhi e rappresentava la testa di un mostro feroce.
"Dobbiamo vendicarci sulla dea Atena. Ma lei non è la nostra unica nemica."
"Ci sono altri guerrieri in grado di contrastarci?" - chiese un possente uomo con due corna che spuntavano dall'elmo.
"Guerriere, per la precisione."
Un membro del gruppo alzò leggermente un sopracciglio.
"Come se non bastasse Atena ad ostacolarci!" - pensò.
Il cavaliere alzò una mano e l'agitò, facendo comparire alcuni volti.
"Costoro sono le nove ragazze che ci ostacoleranno di sicuro. I loro poteri, un tempo inferiori a quelli dei saints, ora sono cresciuti al punto che probabilmente la loro leader è più forte di un gold."
Il gruppo fissò la ragazza dai lunghi codini biondi.
"Più potente di un gold? A me non sembra." - disse un altro ragazzo, mentre quello al suo fianco commentò:
"Sono carine, comunque!"
"Non cambierai mai." - disse il comandante - "Comunque la loro forza è variabile. Le inner, così si chiamano, hanno un potere minore..."
Con un cenno della mano indicò una guerriera con gli occhi ed i capelli azzurri, una con capelli neri lunghissimi, un'altra con i capelli castani raccolti a coda
di cavallo ed infine una con i capelli dorati.
"Fiuuuu! Che schianto! Proprio il mio tipo!" - disse quello che aveva parlato prima, ricevendo un'occhiata truce dal suo compagno che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
"...le altre sono chiamate outer, ed il loro potere è superiore, al punto che se combattessero tutte insieme potrebbero rappresentare un pericolo perfino per me."
La prima ragazza aveva i capelli sul biondo e l'aria forte e decisa, mentre quella vicina, dai lunghi capelli verde acqua, aveva un viso dolce e delicato; la terza era più grande, con i capelli lunghissimi e neri con riflessi verdi, mentre l'ultima era la più giovane in assoluto, con i capelli neri e gli occhi viola.
"Hu? Una bambina?" - si disse il guerriero silenzioso.
"Costoro potrebbero rappresentare un pericolo, ma al momento vivono in Giappone, a Tokyo, mentre Atena si è stabilita da un po' di tempo in Grecia. Ed è lì che colpiremo: sembra che abbia abbassato temporaneamente la guardia."
"Con tutto il dovuto rispetto, pensate che possiamo sconfiggere lei ed i suoi cavalieri solo in quattro?" - chiese il ragazzo che fino a quel momento non aveva aperto bocca.
"Sapevo che me lo avresti chiesto. Ebbene, metà dei cavalieri d'oro sono già morti, mentre quelli d'argento sono quasi tutti deceduti; inoltre i primi non abbandoneranno il Grande Tempio, che hanno appunto il compito di proteggere."
"Ma allora Atena da chi si fa scortare?"
"Ci stavo arrivando. Da alcuni cavalieri di bronzo."
Due degli altri tre si misero a ridere.
"Dei banali bronze! Io in passato ne ho sbaragliati tre con un colpo!" - si vantò un membro del gruppo.
"Non ridete. A meno che Atena non sia diventata stupida, non si farebbe mai proteggere costantemente da dei cavalieri di basso livello, anche durante un periodo di pace." - spiegò il più loquace del gruppo.
"Infatti quei saints hanno un cosmo enorme, sono pari ai gold, e a volte hanno indossato delle armature d'oro. In ogni caso non potremo contrastare contemporaneamente sia le guerriere sailor, così si chiamano, che i cavalieri dello zodiaco; bisognerà ucciderli un gruppo alla volta, ed evitare che si riuniscano."
"Perché, hanno già combattuto fianco a fianco?" - chiese il più taciturno.
"Esattamente, alcuni anni fa, per sconfiggere Ares."
"Ha, il vecchio Ares, forte, ma stolto." - pensò il cavaliere più loquace.
"Ho vari compiti per voi: dato che so esattamente dove trovare Atena, dovrete prima di tutto uccidere lei; poi ho individuato un potente bronze in Cina: anche lui dovrà essere eliminato. Infine bisognerà andare alla ricerca degli altri cavalieri neri."
"I nostri parigrado? Ma che ne è stato del luogo di addestramento?" - chiese il cavaliere con le corna.
"L'isola non c'è più, e i cavalieri sono stati massacrati, ma tanto sarebbero inutili; ai nostri nemici basterebbe un colpetto per sterminarli."
L'uomo batté le mani e tre varchi si aprirono.
"Sparpagliatevi. Andate a portare a termine i vostri compiti."
"Agli ordini, maestro!" - risposero i quattro in coro, entrando ciascuno in un varco, con la differenza che in uno ne entrarono due.




Usagi andò a rispondere al telefono.
"Sì? Pro..."
"Usagi!"
"Ho! Ciao Rei!"
"Chiama Minako, Ami, Makoto e anche Mamoru, io penso alle altre! Ritroviamoci tutti davanti alla sala giochi!"
"Ma..."
"Ti spiego tutto dopo! Tu sbrigati!"
"Uff! Ok!"
La ragazza si preparò per uscire.
"Esci?" - le chiese Luna, la gattina che portava sempre con sé.
"Sì, non so cosa sia preso a Rei, comunque..."
La ragazza avvisò per telefono le amiche, poi aspettò che il suo ragazzo la venisse a prendere e poi partì con lui, portandosi la gattina in spalla come faceva spesso.
"Rei ha spiegato qualcosa?" - le chiese Mamoru mentre passeggiavano.
"Niente, era gasatissima e sembrava impazzita più del solito."
I due raggiunsero presto la loro meta, trovando le loro amiche, una delle quali portava un gatto bianco in spalla.
"Ciao ragazze!" - le salutò Usagi quando vide il suo gruppo.
"Ciao, hai idea..." - cominciò Makoto, ma venne interrotta da un grido.
"RAGAZZEEEEE!"
Il gruppo si voltò e vide Rei che arrivava di gran carriera in bici verso di loro; la ragazza cercò di frenare con una sgommata, ma dato che andava troppo veloce non ci riuscì ed andò a schiantarsi contro un palo.
"Io questa scena l'ho già vista!"* - pensò Usagi trattenendo a stento le risate.
"Ohi..." - gemette Rei, caduta a terra, alzando una lettera.
"Cos'è?" - chiese Usagi raccogliendola senza neanche aiutare la sua amica.
Il gruppo lesse la lettera con curiosità.
"Ha! Saori? Non ricordo nessuna Saori..."
"Aspetta...è la ragazza in cui si è reincarnata Atena!" - ricordò Ami.
"Cosa?" - chiesero in coro metà delle presenti.
"Atena? La dea della giustizia?" - chiese Hotaru, la più piccola del gruppo, ma molto più acculturata di Usagi.
"Ho, è una storia lunga, triste e romantica!" - spiegò Minako prima di iniziare a raccontare - "La storia d'amore tra la bellissima guerriera di Venere e il biondo cavaliere del cigno..."
"Minako non esagerare." - la richiamò Ami.
"...e una delle pochissime occasioni in cui abbiamo potuto vedere Ami provarci con un ragazzo!"
"Ha!" - fece la ragazza arrossendo.
"Interessante, racconta!" - disse Haruka, la ragazza bionda.
Minako cominciò a raccontare, soffermandosi in maniera dettagliata sulla galanteria del cavaliere dall'armatura bianca e sul loro amore impossibile.
"Ti piaceva proprio, he?" - chiese Michiru, la ragazza dai capelli del colore dell'acqua.
"Sì, ma purtroppo"  - spiegò con trono teatrale col sole alle spalle - "Il nostro amore era impossibile, costretti dai nostri rispettivi doveri a non vederci più!"
"Nel frattempo però ci hai provato con un sacco di altri ragazzi." - le fece notare Usagi.
"E allora? Mica gli ho promesso che sarei rimasta single per lui!"
"Sì...tu hai avuto fortuna...ohi...mentre io sono stata rapita da un pazzo che voleva viole..."
Rei si ricordò di Hotaru.
"...sposarmi!"
"Ti capisco, con me ci ha provato un tipo un po' strano, ma somigliava moltissimo..."
"Al tuo ex." - dissero tutte le altre in coro.
"Allora...un aereo di lusso..." - continuò a leggere Usagi.
"A...aereo?!" - chiese Makoto.
La ragazza aveva una gran paura degli aerei, dato che i suoi genitori erano morti entrambi proprio in un incidente aereo.
"Dai Mako, non fare così, ti ricordi i cavalieri? Magari ce ne presentano altri!"
A queste parole la giovane dimenticò tutto.
"Sono pronta!"
"C'è anche la piscina...Ami, ti compri il costume nuovo?" - chiese Rei.
"C...cosa..."
"Andiamo! Non dirmi che non vuoi farti vedere dal tuo cavaliere?"
"Shun! Ma...ma io..."
"Beh, io lo farò, speriamo che ce ne siano altri!"
"Giusto!" - disse Minako alzando la mano come un condottiero - "Al centro commerciale!"
Le quattro - Ami trascinata da Makoto e Rei - si diressero di corsa sul posto.
"Ohi..." - si lamentò il gatto bianco che era caduto dalla ragazza.
"Ha lasciato qui la bici..." - pensò Usagi - "Beh dovremo prepararci anche noi! Non vedo l'ora!"
"Allora ci andiamo? Sarà bella una vacanza in Grecia!" - disse la più piccola.
Setsuna, la donna più grande del gruppo, rifletté un attimo e sorrise.
"Ma sì, un periodo di riposo non ci farà male!"


Nel frattempo in una villa in Grecia tre cavalieri - uno con i capelli castani, un altro li aveva biondi e l'ultimo verdi - stavano parlando.
"Saori è stata proprio gentile ad invitare le ragazze in vacanza qui!" - disse Shun.
"Chissà se si ricordano ancora di noi..." - borbottò Hyoga abbassando un attimo lo sguardo.
Seiya appoggiò il braccio sulla spalla dell'amico.
"Aspetti la tua lei? La biondina col fiocco rosso? Quella con cui ti sei baciato? Quella..."
"Seiya, abbiamo capito!"
"Ma dai, non essere timido, era ora che ti dessi da fare!"
"Mi chiedo se non si sia trovata un ragazzo nel frattempo..."
"Rilassati! In questi ultimi tempi abbiamo avuto poco da festeggiare, ora che finalmente da un po' c'è pace possiamo anche rilassarci!" - lo tranquillizzò Seiya, che poi però pensò:
"Almeno è quello che spero. Le minacce arrivano sempre al momento più inopportuno!"
Il ragazzo continuò a fare buon viso a cattivo gioco per non impensierire i compagni.
"E poi...anche Shun dovrà darsi una sistemata..."
"Cosa?"
"Contro Ares sono successe cose eccezionali! Non solo hai salvato Ikki - evento unico - ma hai addirittura fatto colpo, quindi dovrai essere pronto!"
"Ma...io..."
"Quindi dovrai vestirti a modo! Al guardaroba!"



Ami era stata costretta dalle amiche a mettersi dei pantaloncini più corti della minigonna che faceva parte della sua divisa, tra l'altro molto aderenti.
"R...ragazze...così si esagera..."
"Avanti, bisogna mettersi in mostra!" - disse Minako sfoggiando un bikini super aderente.
L'azzurrina arrossì ulteriormente.
"Che c'è? Voglio che Hyoga possa ammirarmi in tutta la mia bellezza!"
"Anche noi!" - fecero in coro Makoto e Rei, entrambe desiderose di fare nuove conoscenze.
Dopo alcune ore le ragazze riuscirono a trovare gli abiti adatti ed uscirono dal negozio con un'enorme quantità di pacchi.
Erano tutte impacciate, a parte Makoto che non sembrava fare alcuna fatica.
"Forse avrei dovuto prima chiedere il permesso ai miei..." - pensò Minako - "Beh dettagli!"
Ognuna delle ragazze tornò alla propria casa, e dopo pochi giorni andarono all'aeroporto per poter prendere l'aereo.
"Viaggio in prima classe!" - disse Usagi abbracciata al suo fidanzato - "Ci sarà da divertirsi!"
"I vostri nomi?" - chiese il controllore.
Le ragazze si presentarono; l'uomo guardò la lista e disse:
"Ho, l'aereo è pronto apposta per voi! Accomodatevi. Sono ammessi anche gli animali." 
Il gruppo proseguì, ma notarono che Makoto era rimasta indietro.
"Che hai?"
"Ho...p...paura..." - balbettò tremante.
"Dai Mako, pensa ai ragazzi!" - disse Rei spingendola con forza, non riuscendo però a smuoverla di un centimetro.
"Forza!" - la incitò Minako tirandola.
"Haruka! Dammi una mano!"
La ragazza sbuffò, poi si unì al gruppo e, aiutati da Mamoru, Ami e Usagi, riuscirono  far salire la loro compagna sull'aereo.
"Non credevo che ce l'avrei mai fatta di nuovo." - pensò la ragazza dai capelli castani sedendosi.
"Su su, non fare così!" - la rassicurò Minako mettendosi vicino a lei.
"Ti prego...tienimi la mano!"
"Sarà un lungo viaggio, lo sento..."
Le ragazze passarono il tempo in vari modi: Usagi giocò ai videogiochi sull'aereo, Rei fantasticò sui cavalieri, Ami lesse una guida turistica fermandosi solo qualche volta per pensare a Shun, chiedendosi come l'avrebbe trovata dopo tutto quel tempo, Minako cercando di tranquillizzare Makoto, Hotaru parlando con Setsuna, Haruka sperando che Saori avesse una collezione di auto sportive e Michiru chiedendosi se fosse anche lei un'appassionata di musica classica.
Il viaggio fu lungo ma gradevole, e verso il pomeriggio del giorno dopo arrivarono alla loro meta.
"Bene" - disse Usagi scendendo - "Una limousine dovrebbe venire a prenderci...ha, come sta Makoto?"
"Ce la fa, ce la fa." - rispose Minako trascinando la ragazza che barcollava appiccicata all'amica.
Il gruppo trovò ben presto la lussuosa auto e partirono verso la residenza, che venne raggiunta in fretta.
"Eccola!" - disse Usagi quando fu in vista.
La casa - se così si poteva chiamare - era enorme, grande come un albergo, con un magnifico giardino ed una piscina all'aperto.
La limousine si fermò, le porte furono aperte ed il gruppo vide le quattro persone che li stavano aspettando: Saori, Seiya, Hyoga e Shun.
"Salve" - salutò la duchessa - "Sono felice che..."
"HYOGAAAAAA!!!" - gridò Minako gettandosi tra le braccia del ragazzo con tale impeto da buttarlo a terra.
La ragazza accarezzò dolcemente il viso del cavaliere e strofinò la testa sulla sua.
"Ho Hyoga, non sai quanto mi sei mancato, ho continuato ad aspettarti, non sono uscita con nessun altro ragazzo..."
"Non si aspetterà che io ci creda?" - si chiese il cavaliere.
Shun e Ami intanto erano l'uno davanti all'altra, lui vestito elegantemente e lei con i pantaloncini che le amiche l'avevano convinta a comprare.
"Ciao Shun.  Sono felice di rivederti."
"Anch'io Ami." - rispose, poi, ricordando gli insegnamenti di Seiya, aggiunse:
"E sai che stai proprio bene così?"
La ragazza fu davvero felice del complimento.
Seiya e Saori intanto stavano facendo conoscenza con le altre quattro ragazze.
"Michiru, gran bel nome." - disse il saint facendo un inchino molto cavalleresco alla ragazza.
Haruka si mise in mezzo e fulminò il ragazzo con lo sguardo.
"Haruka, non essere gelosa."
"Gelosa? Siete sorelle?"
"No, è la mia fidanzata." - spiegò - "Tu sei Seiya, giusto? Ti avverto: non ho grande simpatia per quelli che si chiamano così."
Il ragazzo parve sorpreso per un attimo, poi capì tutto e disse:
"Andiamo, sarete stanche dopo questo lungo viaggio, vi faccio vedere le vostre stanze."






*http://www.youtube.com/watch?v=OrQJ4KibpoE

Piccola nota per chi non conosce Sailor Moon: non avete capito male, Haruka e Michiru sono lesbiche(terribile perdita per tutti gli uomini di questo mondo.)
Quanto a Makoto, forse qualcuno ha trovato la reazione un po' esagerata, ma è me è piaciuto fare così(ricordiamoci che questo era un volo molto lungo).


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una nuova minaccia ***


Una nuova minaccia


"Accomodatevi!" - disse un ragazzo della servitù - "Vi stavamo aspettando."
Le ragazze si guardarono attorno - Ami al fianco di Shun e Minako attaccata al braccio di Hyoga - per ammirare l'interno della casa, ricca di quadri, mobili di pregevole fattura e statue greche, anche se Rei e Makoto speravano di trovare un cavaliere per loro.
"Ehi Seiya, ce ne sono altri come te ed i tuoi amici?" - chiese Rei dandogli alcune pacche sulla spalla.
Il ragazzo indicò fuori dalla finestra con un sorriso e Rei e Makoto si appostarono subito: fuori dalla finestra stavano cinque guerrieri in armatura, ma l'unico che attirò la loro attenzione fu quello con i capelli ricci.
"Chi è?" - chiesero insieme al saint.
"Jabu dell'Unicorno, ma dubito che sia disponibile; lui e gli altri sono qui per assicurarsi che il vostro soggiorno sia tranquillo, anche se non sono certo forti quanto noi possono tenere alla larga qualsiasi malintenzionato."
Uno dei cavalieri, quello con i capelli a cresta, notò i tre e si mise a salutarli allegramente, ma le ragazze lo ignorarono e ritornarono dietro al gruppo un po' deluse.
"E tu sei impegnato?" - gli chiese Makoto.
Seiya si ricordò che Shaina aveva deciso di amare l'uomo che l'aveva vista in volto, ma che avrebbe sempre fatto in tempo a cambiare idea.
"Ehm, mi dispiace ma lo sono. Comunque sarà bene che vi cambiate, per stasera Saori ha organizzato un ballo e dovrete indossare gli abiti adatti."
Le ragazze raggiunsero le loro camere, salutarono i cavalieri e si concessero una breve pausa.
"Haaaa, questo posto è un paradiso!" - fece Minako felice gettandosi sul comodissimo letto - "Dovremmo salvare più spesso delle duchesse!"
La sera furono tutte pronte, ciascuna con un elegantissimo abito bianco, con l'eccezione di Haruka che, com'era nel suo stile, aveva indossato un abito maschile.
Hotaru si guardò intorno, piuttosto smarrita: era un po' troppo piccola rispetto alle sue amiche, ma a quanto pare avrebbe avuto un cavaliere anche lei.
"Mi concede il prossimo ballo, bellissima signorina?" - chiese un bambino che aveva più o meno la sua stessa età, un giovane con i capelli rossi e l'aria vivace.
Benché un po' imbarazzata, la ragazzina si unì a lui, notando che ballava davvero bene.
"Hai visto Kiki che ho fatto bene a consigliarti di fare un corso di danza?" - pensò Seiya mentre guardava i due - "Mu era un po' contrariato, ma tu rimorchi e lui no! Ha ha!"
Shun ballò con grazia con Ami, mentre Hyoga ebbe i suoi problemi con Minako che, come le sue amiche avevano previsto, pestò un piede al ragazzo dopo neanche mezzo minuto.
"Ahi però!"
"Scusa amore!"
Le ragazze risero e continuarono a ballare, ascoltando la dolce musica prodotta dai musicisti, ai quali Michiru dopo si sarebbe voluta unire volentieri.



"Bah!" - borbottò un possente guerriero con l'armatura arancione - "Tutti festeggiano, e noi dobbiamo fare la guardia in giardino!" 
"Sì sì, è vero!" - confermò quello con la cresta - "Sembra poi che Seiya e gli altri siano con delle graziose ragazze...hi hi hi, lo ricatterò, magari con delle foto, chissà cosa mi da per non dire niente a Shaina!"
"Sono gli ordini di lady Saori, quindi non si discutono." - tagliò corto Jabu.
I tre, assieme ad altri due compagni, videro comparire davanti a loro una sagoma nera.
"Chi è? Non sento nessun cosmo, ma è apparso dal nulla..." - chiese il guerriero più grosso.
"Cinque cavalieri di bronzo, ma voi non mi sembrate granché, quindi fatemi passare e non vi farò a pezzi."
"Non osare parlarci così!" - gridò il leader - "All'attacco!"
I cinque gridarono e scagliarono contemporaneamente i loro colpi contro il cavaliere.
"Illusi...vento del deserto!"
Il cavaliere oscuro creò un'onda d'urto che travolse i cinque e li lanciò contro i vetri dell'edificio, che vennero sfondati.

"Cos'è stato?" - chiesero le ragazze dall'interno.
"Vado a vedere." - si offrì Shun che, come tutti i suoi compagni, aveva sentito, anche se per un solo istante, un cosmo enorme.
Il ragazzo spalancò le porte, ma prima che potesse aprir bocca il suo corpo fu trapassato cinque volte da dei raggi neri, che lo colpirono con tale impeto da gettarlo a terra.
"Shun!" - gridò Ami andando subito a soccorrerlo.
Il ragazzo alzò un attimo la testa.
"Un...black saint..."
"Cosa?"
"Ciao carine, è qui la festa?"
Il ragazzo appena arrivato aveva gli occhi ed i capelli scuri, ed era molto giovane - più o meno l'età di Ikki - ed indossava un'armatura nera, con due lame simili a pungiglioni che sbucavano dalle spalle e con un elmo dotato di una coda, anch'essa terminante con un sottilissimo pungiglione.
Hyoga e Seiya spalancarono la bocca per lo stupore.
"Un black saint...erano tutti morti! E come fa ad avere un cosmo così immenso?"
Il ragazzo si voltò verso Saori, e la riconobbe subito.
"Atena, avrò la tua testa!"
I due cavalieri rimasti attaccarono insieme, ma il cavaliere nero fermò entrambi i loro colpi e creò una falce azzurra, gridando:
"Spada a sorpresa!"
I due caddero a terra feriti in una pozza di sangue.
Minako si precipitò subito a soccorrere il cigno, mentre le altre presenti capirono che se non si fossero trasformate sarebbe stata la fine.
"Ma chi diavolo sei?" - chiese Usagi per guadagnare tempo.
"Non mi sono presentato? Pardon!"
Il giovane fece un piccolo inchino.
"Enchanté! Mi chiamo Black Scorpio, e sono qui per la testa di Atena, quindi voi signorine non avete nulla da temere."
Il ragazzo cercò di camminare, ma si ritrovò bloccato da un vento violaceo.
Shun si era ripreso, e con il suo cosmo aveva temporaneamente bloccato il nemico.
"Saori! Scappate! Lo trattengo il più possibile! Nebulosa di Andromeda!"
L'attacco fu abbastanza potente da scacciare il nemico, poi Shun corse fuori per tenerlo occupato.
"Fermo! Non hai l'armatura!" - lo chiamò Ami.
"Non c'è tempo! Portate in salvo Saori e le vostre amiche!"
Usagi e le altre si guardarono e presero i piccoli scettri in cui erano custoditi i loro poteri.
"Potere..."
"...eterno dei Petali di Stelle..."
"...del cristallo di Mercurio..."
"...
del cristallo di Venere..."
"...
del cristallo di Marte..."
"...
del cristallo di Giove..."
"...di Saturno..."
"...di Urano..."
"...di Nettuno..."
"...di Plutone..."
"...vieni a me!" - urlarono tutte in coro trasformandosi.
Kiki, l'unico rimasto, rimase davvero stupito quando vide tutte le guerriere sailor: indossavano tutte una veste alla marinara dai vari colori, ma quella delle leader era più elegante e la ragazza aveva due ali angeliche.
"Cuspide nera!" - gridò Black Scorpio colpendo altre tre volte Shun, facendolo cadere in ginocchio.
"Soffri, he? La cuspide nera fa molto più male di quella scarlatta, che a sua volta è ben più dolorosa del veleno dello scorpione, dev'essere una sofferenza indescrivibile...ma ora devo pensare ad Atena!"
La donna stava scappando scortata da Tatsumi, la sua guardia del corpo, ma il cavaliere li precedette, e si lanciò alla carica, pronto a colpirla al cuore.
La mano si avvicinò sempre più alla schiena di Saori, ma una catena dorata la fermò.
"Cosa? Un saint?" - si chiese Black Scorpio voltandosi.
Il ragazzo vide Minako con la sua catena in mano.
"Ciao bellezza!" - la salutò sorridendole.
Un istante dopo notò che la ragazza non era sola: con lei c'era tutto il resto della squadra.
"Quante bellezze! Spero di essere presentabile...aspetta, Atena!"
Il ragazzo fece per inseguirla, ma una rosa gli passò davanti agli occhi, fermandolo.
"Hu?"
Il giovane vide Mamoru, con gli abiti da Tuxedo Kamen, pronto a lanciare un'altra rosa.
"Ha! Quando combatto contro delle donne sto attento a non rovinargli il loro bel faccino, ma con gli uomini non ci vado certo leggero!"
La distanza venne coperta in una frazione di secondo ed il ragazzo incassò una violenta ginocchiata, seguita da una decina di punture velenose.
Mamoru cadde a terra e lanciò un terribile grido di dolore.
"Sfoga il dolore! Non trattenerlo!"
A quella vista Sailor Moon non riuscì a trattenere la collera e sferrò il suo attacco, creando una serie di cuori rossi, ma il cavaliere sorrise.
"Speri di battermi con dei cuoricini?"
Il ragazzo alzò le mani e, con evidente sforzo, parò il colpo.
Tutti rimasero di stucco: il colpo della più potente delle guerriere era solo riuscito a fare una lieve ferita alle mani del nemico.
"Noi, i veri cavalieri neri, siamo invincibili! Spada a sorpresa!"
Il ragazzo agitò una mano e creò una piccola falce azzurra che partì verso Usagi: la ragazza la schivò volando, ma tornò indietro e la colpì alla schiena, ferendola.
Black Scorpio sentì un rumore alle sue spalle e vide Setsuna, ovvero Sailor Pluto, pronta a colpirlo con il suo scettro: l'arma venne fermata e la ragazza gettata a terra.
"Odio infierire sulle donne, ma se necessario non mi faccio scrupoli! Cuspide nera!"
L'unghia brillò di una luce oscura e lanciò il raggio, ma Michiru si mise in mezzo, alzò il suo specchio che risucchiò e rispedì indietro il colpo.
"Ha!" - gridò il cavaliere quando venne centrato alla spalla.
Un istante dopo Haruka, armata della sua spada, cercò più volte di colpire il nemico, ma questi era tanto rapido da schivare, seppur di stretto, ogni colpo.
"Spostati!" - gridò Minako all'amica.
La ragazza si spostò, ed il cavaliere vide le quattro inner pronte ad attaccare.
"Fascio di luce..."
"Fulmine..."
"Fuoco..."
"Bolle di nebbia..."
"...azione!"
I quattro colpi attaccarono contemporaneamente il cavaliere, che bruciò il suo cosmo al massimo e li deviò: una potente esplosione si scatenò alle sue spalle.
"Anf, anf...non posso reggere in eterno contro tutte loro!" - si disse.
Il ragazzo cercò con lo sguardo Atena, che era rimasta ad assistere, poi corse verso di lei; un secondo dopo però un poderoso calcio lo gettò a terra.
"Chi diavolo...tu?"
Seiya era in piedi e pronto alla lotta, come Shun e Hyoga: erano tutti e tre ansimanti ed era chiaro che non si erano ancora del tutto ripresi, tuttavia già il fatto che fossero in piedi era notevole.
"Come avete fatto a riprendervi così in fretta?"
"Merito suo." - spiegò Seiya indicando con lo sguardo una ragazzina armata di una naginata, vestita con una minigonna viola: Sailor Saturn, ossia Hotaru.
"Lei...quella che mancava all'appello stava curando i cavalieri..."
Black Scorpio si ritrovò circondato.
"Tredici contro uno?"
"Quattordici contro due, vorrai dire."
Una sagoma a forma di fenice scese dal tetto dell'edificio: Ikki fece la sua comparsa e puntò il dito verso la foresta.
"Esci fuori, cavaliere! Non nasconderti!"
Il guerriero che aveva combattuto contro le ragazze sorrise e si voltò nella direzione da cui stava venendo il suo compagno, vestito con un'armatura del medesimo colore ma più elegante.
Il nuovo arrivato era ben diverso dall'altro cavaliere: benché i lineamenti del viso fossero tutt'altro che duri, aveva un'espressione fredda e cupa.
Le ragazze notarono subito che i due erano diversi dai nemici che erano abituate ad affrontare: non erano particolarmente belli, ma nemmeno terrificanti; sembravano dei normalissimi ragazzi, come ce n'erano tanti.
"Siete black saints, ma avete un cosmo infinitamente maggiore di quelli che ho affrontato, e le vostre armature sono fatte di un metallo più resistente."
"Sì, se non sbaglio tu sei stato il loro condottiero per breve tempo." - disse il primo cavaliere.
"Sarà anche vero, ma appartiene al mio passato! Piuttosto, non ho mai sentito parlare delle controparti delle dodici costellazioni!"
"Questo è perché sono andate disperse, ma andiamo con ordine: esse furono forgiate da un mastro alchimista, che ne creò appunto dodici come controparti dei cavalieri d'oro; queste armature possono essere indossate solo da chi possiede un cosmo enorme, pari appunto a quello di un gold; le cloth erano andate disperse, ma ora che il nostro maestro è tornato,ora anche noi siamo venuti per poter completare la nostra missione!"
Il secondo cavaliere si concentrò sulle ragazze: dall'espressione sembrava o teso o stanco.
"Fai così perché hai protetto con il cosmo il tuo compagno, he? Ecco perché ha tenuto testa a tutte le guerriere." - spiegò Ikki.
Il ragazzo non lo badò e cominciò a parlare.
"Salve guerriere sailor, non credevo che vi avrei incontrate così presto, in questo posto tra l'altro."
"E tu saresti..." - cominciò la leader.
"Black Virgo."
"Sì può sapere cosa volete? Siete degli altri malvagi che vogliono schiavizzare l'umanità? O portare caos, tenebre e distruzione?"
"Non paragonarmi a quelli che sono venuti prima di me. Anche se collaboro con gente che odio, le mie intenzioni sono delle migliori. E vi chiedo, per il vostro bene, di unirvi alla nostra causa."
"Non sarete degli altri fanatici che vogliono sterminare l'umanità, spero." - disse Seiya pronto a combattere.
"Sterminare? No, cosa ce ne faremmo di un mondo senza abitanti? Noi la terra la vogliamo purificare."
"Purificare?"
"Sì. Non vedete come va il mondo? L'umanità si può dividere in persone buone e persone cattive; le cattive sono d'intralcio, non fanno altro che danneggiare e rovinare questo pianeta. Ma quando il nostro piano sarà completato, stermineremo la gente corrotta, creando un mondo migliore."
"Questo è genocidio! E se uccidete non siete migliori..." - obiettò Ami.
"Forse, ma anche voi guerriere avete ucciso, o sbaglio? Ricordate tutti i mostri, o i nemici che avete affrontato?"
"Siamo riusciti a far cambiare idea a molti di loro, e poi l'abbiamo fatto per..."
"...la salvezza dell'umanità, e anche per salvare voi stesse, ovviamente. Ma l'umanità che difendete è in parte corrotta, e quella corrotta va distrutta. Molti umani sono più crudeli di qualunque demone che abbiate mai affrontato. Rifletteteci, se siete interessate ad unirvi a noi, o anche per sfidarci, domani verrò per sentire la vostra risposta. Quanto a voi saint, dubito che vogliate collaborare. Voi servite una dea folle che vuole proteggere a tutti i costi gli umani...pazza!"
"Anche voi siete umani, o sbaglio?" - lo sfidò Seiya puntandogli un dito contro.
"Giusto, ma io non mi ritengo corrotto. A volte tutti noi facciamo cose di cui non siamo fieri, ma è necessario. Io odio dover uccidere, ma se una persona è malvagia va eliminata. Tutti voi avete ucciso almeno una volta nella vostra breve vita, quindi non potere criticarmi."
Il ragazzo si voltò e fece per andarsene, poi guardò un attimo le ragazze.
"Ricordate: se il male sparisse e la terra diventasse del Maestro Supremo, potreste vivere in un mondo ideale senza dover più passare la vostra vita a combattere; se invece ci sfiderete, lotterete una guerra che difficilmente potrete vincere. Arrivederci."
Il primo fece per seguirlo, poi però notò che Mamoru si stava rialzando, e senza che nessuno avesse il tempo di fermarlo lanciò altre cinque punture nere, gridando all'ultima:
"Stella nera!"
Il ragazzo venne di nuovo colpito in pieno.
"Ha ha! Questo per dimostrarvi che facciamo sul serio!"
Il secondo lo guardò in silenzio.
"Mamoru! Mamoru!" - lo chiamò Usagi.
"L'ho avvelenato col mio colpo più letale. Data la sua forza, li restano dieci giorni di vita, che passerà tra le più atroci sofferenze. Solo io posso liberarlo dal suo tormento senza ucciderlo. Quindi vi conviene accettare, altrimenti potrai dire addio al tuo ragazzo! Ha ha!"
I due si allontanarono, si trasformarono in sagome nere e sparirono.
Hotaru si avvicinò al ragazzo, gli appoggiò le mani sulla testa e cercò di guarirlo, ma senza successo.
"Sono solo riuscita ad alleviarli un po' il dolore. C'è un ospedale qui?"
Saori si fece avanti.
"Sì, nella mia residenza troverete tutte le attrezzature mediche, ma questo posto non è sicuro."
"Giusto, meglio che andiate al Grande Tempio. Penseranno i cavalieri d'oro a difendervi." - disse Seiya.
"Ti aiuto io." - si offrì Hyoga aiutando il ragazzo ad alzarsi, ma si fermò non appena sentì un dolore fortissimo nel punto colpito.
"Fortunatamente i gold non sono lontani da qui. Ikki, non vieni?"
Il cavaliere della fenice fissò il punto in cui erano scomparsi i due.
"No, cercherò informazioni per conto mio." - disse prima di andarsene così com'era arrivato.
Nel frattempo Black Virgo e Black Scorpio erano intenti a parlare mentre camminavano per una strada piena di tenebre.
"Non c'era bisogno di colpire quel poveretto così." - disse il primo.
"Erano gli ordini. Se non collaborano, fate in modo che capiscano che facciamo sul serio."
"Capisco, non discuto gli ordini del maestro."
"Giusto. Cambiando discorso, quale preferisci delle guerriere? A me piace molto quella castana."
"In guerra non perdo tempo dietro alle ragazze, a differenza di te."
"E dai, quante storie! Però ammettilo, non vorresti batterti con loro, vero?"
"Certo che no. Loro hanno dei principi e degli ideali, e mi rattristerebbe dover far loro del male. D'altronde, sono solo delle ragazzine, anche se ora siamo sicuri che non si alleeranno mai con noi."
"Perché ho colpito quel ragazzo? Tanto sai quanto me che non ci avrebbero mai aiutati, stando a quanto ci ha raccontato."
"Sì, ma avrei voluto dar loro almeno una possibilità. Domani andremo a cercarle per sapere la loro risposta, e se, come temo, sarà quella sbagliata, le attireremo in trappola."
"E poi le uccideremo. Questi sono gli ordini."






Ringrazio:
XCrybaby: Come hai visto Seiya ha parlato ed una terribile disgrazia si è abbattuta su tutto il mondo, ma vedrai che la pagherà cara!
XNicoranus83: Grazie, ci tengo che i personaggi siano IC. E ti anticipo che Michiru si divertirà a punzecchiare qualcuno, ma non Haruka...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** IL SIGNORE DELLE ACQUE ***


Questo sarà un capitolo di intermezzo, ritorneremo nel prossimo da Usagi, Seiya e compagnia.


IL SIGNORE DELLE ACQUE   


Shiryu ed il suo maestro erano seduti su delle rocce, intenti a meditare in silenzio; l'unico suono che si sentiva era quello della cascata.
Il più giovane dei due si stava concentrando al massimo, ma spesso i suoi pensieri erano stati interrotti dalla serenità che provava in quei giorni, passati assieme alla sua amata Shunrei, in pace e senza nemici contro cui combattere.
"Shiryu! Maestro! Il pranzo è pronto!" - chiamò la ragazza.
Il cavaliere si alzò e sorrise, ma una strana sensazione cominciò a prenderlo, ed un istante dopo percepì un cosmo enorme.
"Chi c'è?" - gridò allarmato voltandosi.
"Shiryu, cosa..."
"Shunrei, torna in casa, è pericoloso!"
Una figura avvolta da un mantello nero si fece avanti, per poi toglierselo e rivelare il suo aspetto.
"Bene bene, e così saresti tu il famoso bronze che devo uccidere?"
Il ragazzo era piuttosto giovane, con i capelli corti e biondi, di corporatura robusta, e la sua armatura era identica a quella del cavaliere dei Pesci.
"Cosa? Un black saint?"
"Sì, ma non paragonarmi a quelli che hai affrontato in passato. Io sono infinitamente superiore a loro, quei guerrieri non sono che insetti al mio confronto!"
"Shunrei, sta indietro!" - gridò il dragone richiamando la sua armatura, che si scompose e venne indossata.
"Magnifica corazza, ed il suo scudo ha fama di essere formidabile, ma non ti salverà. Devi sapere che i miei colpi sono molto diversi da quelli della mia controparte."
Shiryu si mise in posizione, cominciando ad espandere il suo cosmo, poi gridò:
"Colpo segreto del drago nascente!"
Il pugno prese la forma di un drago, ma il cavaliere lo evitò con un agile balzo per poi piovere sull'avversario e colpirlo al viso.
Black Fish dette numerosi pugni al saint per poi atterrarlo con un colpo di palmo.
"Noti la differenza? Io non uso le rose."
Il ragazzo congiunse le mani, creando una sfera d'acqua.
"Vortice degli abissi!"
Un getto d'acqua potentissimo colpì Shiryu in pieno, gettandolo nel vuoto e facendolo precipitare in acqua.
"Ha ha! Io sono il cavaliere dei Pesci, e l'acqua è il mio ambiente!"
Il ragazzo si tolse l'elmo e si tuffò, trovando Shiryu che cercava di non sprofondare, intralciato dall'armatura.
"Così annegherò! Devo risalire!" - stava pensando il dragone, quando un calcio fortissimo lo colpì al viso.
Il ragazzo perse del sangue che si sparse nell'acqua, poi incassò una scarica di pugni fortissima.
"Cosa? Come fa a nuotare così velocemente con la corazza? Deve star sfruttando il cosmo..."
Black Fish dette un altro calcio al ragazzo.
Shunrei ed il maestro intanto stavano osservando l'acqua dalla quale speravano che riemergesse il ragazzo.
"Shiryu!" - lo chiamò la fidanzata - "Shiryuuuuu!"
"Shunrei!" - pensò il ragazzo sentendo la voce della giovane - "Hai ragione, non posso mollare!"
Un ennesimo colpo venne incassato, ma il dragone evitò quello successivo e sferrò un potentissimo calcio usando tutta la sua forza.
L'acqua cominciò a muoversi, ed un dragone composto dal liquido fuoriuscì portandosi con sé i due cavalieri: i due atterrarono con grazia, anche se Shiryu era malconcio.
Black Fish lo studiò un istante, raccolse l'elmo e si mise in posizione.
"Vediamo fin dove può spingersi il tuo cosmo!"
I due attaccarono insieme e si scambiarono numerosi pugni e calci, ma dopo qualche istante di parità Black Fish prese il nemico alle spalle e partì verso il cielo, per poi roteare a mezz'aria e far schiantare l'avversario a terra.
"Bel colpo, vero? Io modestamente sono il cavaliere più agile e scattante!"
Shiryu si rialzò di nuovo e cominciò a concentrarsi, facendo appello al settimo senso.
"Hu? Il suo cosmo sta diventando pari a quello di un gold! Colonne d'acqua!"
Dalla roccia sbucarono dei potenti getti d'acqua che lanciarono il ragazzo in aria; Black Fish stesso si dette la spinta e colpì l'avversario con un doppio calcio.
Shiryu ricadde di nuovo a terra, e non si mosse più.
"Ho no! Shiryu!"  - lo chiamò Shunrei andando a soccorrerlo.
Il cavaliere nero fissò un attimo la ragazza, poi il vecchio.
"E così tu saresti il maestro di questo ragazzo? Tsk! Non hai alzato un dito per aiutarlo!"
Il guerriero saltò verso l'anziano.
"Sento che il tuo cosmo è forte, ma è indebolito dal trascorrere degli anni. Sarai il prossimo!"
"Sei solo uno stolto, cavaliere nero." - rispose il maestro.
"Come ti permetti, nano!?"
"Il mio discepolo è ancora vivo, ed è pronto a combattere."
"Che cosa?"
Shiryu ricominciò a muoversi.
"E allora finirò il lavoro! Ma prima ucciderò te!"
L'uomo tentò un pugno, ma il vecchio lo evitò con un movimento rapidissimo.
Il maestro di Shiryu si mise in posizione e fu avvolto da un alone, segno che stava espandendo il suo cosmo.
"In circostante normali non farei mai una cosa simile, ma ora è in gioco la vita di questi ragazzi. Shiryu!"
"Maestro!" - gridò il ragazzo mettendosi a fianco del vecchio.
"Guarda! Impara questo colpo, l'ultimo che posso insegnarti! Colpo dei cento draghi nascenti!"
Il maestro sferrò una serie di pugni che crearono dei draghi di energia cosmica che corsero contro Black Fish; il cavaliere nero ne parò una decina e ne evitò altrettanti, ma non ci riuscì con i seguenti e venne scagliato contro le rocce.
Il guerriero ansimò, ma si riprese rapidamente.
"Un colpo forte, ma sferrato da un vecchio decrepito! Non puoi ferirmi così facilmente!"
Shiryu si mise in posizione.
"Grazie maestro, ma ora me ne occupo io!"
Il ragazzo si gettò sul rivale, gridando:
"Excalibur!"
Muovendo il braccio destro come se fosse una spada il ragazzo colpì la corazza dell'avversario, riuscendo ad incrinarla con sommo stupore del black saint.
"Colpo segreto del drago nascente!" - gridò poi lanciando l'avversario in aria.
Il guerriero sputò sangue ma si riprese e lanciò un getto d'acqua contro Shiryu, gettandolo vicino alla sua fidanzata.
"Sei forte e potente, ma ho ancora un asso nella manica!"
Il cavaliere prese una rosa nera.
"Non ricorro spesso a queste tecniche, ma a mali estremi, estremi rimedi!"
La rosa nera fu lanciata e tutto accadde in un attimo.
Shiryu rimase a bocca aperta quando vide la ragazza accasciarsi vicino a lui: nella sua schiena era conficcata la rosa nera, dalla quale colava del liquido, sicuramente un veleno potentissimo.
"S...Shunrei..." - balbettò il ragazzo, conscio che la donna che amava gli aveva fatto da scudo con il suo corpo.
"Maledizione, l'ho mancato!"
"Shunrei! Shunrei!" - la chiamò disperatamente, ma la ragazza non si mosse.
"Non è ancora morta, ma le resta poco! Morirete insieme!"
Black Fish si gettò verso l'avversario, ma a metà strada notò che il suo cosmo era diventato immenso, ma non fu tanto quello a spaventarlo; il terrore lo prese quando vide i suoi occhi colmi d'ira.
"Che potere enorme...ora mi è superiore!"
"COLPO SEGRETO DEL DRAGO NASCENTE!"
Il colpo di Shiryu venne sferrato alla velocità della luce, con tale forza da frantumare l'armatura del nemico, raggiungendo il cuore.
Il cavaliere nero si schiantò contro una roccia, poi crollò a terra vinto.
"Anf, anf...Shunrei!"
Shiryu si voltò per aiutare la ragazza, ma non si accorse che il nemico era ancora vivo e che aveva in mano un'altra rosa, anch'essa imbevuta di veleno.
"Muori, dragone!" - disse lanciandola e conficcandola nella gamba del cavaliere.
"Che cosa...?"
"Il veleno si diffonderà più rapidamente con te, dato il tuo stato di tensione! Non vi restano che poche ore! Ha ha! Argh!"
Il ragazzo sputò del sangue, poi si mise una mano sulla ferita grondante e spirò.
Anche Shiryu cadde a terra: il ragazzo strisciò verso la ragazza, per poi sentire una piccola vibrazione, segno che qualcuno lo aveva raggiunto, ma un istante dopo si sentì l'effetto dei colpi e del veleno, che gli fece perdere conoscenza.



Piccola nota: So che fish è singolare, ed infatti io metto i soprannomi italiani dei cavalieri d'oro con l'aggiunta di black.

Ringraziamenti:
XNicoranus83: Grazie, ci tengono alle loro entrate!
XCrybaby: Come sempre in battaglia non è mai stato un granché! Riguardo ai cavalieri ci tengo che non appaiano come personaggi piatti e privi di ideali.

Xharua_96: Che Minako non ci sa fare nel ballo è risaputo, ma se attendi un paio di capitoli dimostrerà la sua abilità in un'altra disciplina...Immagino poi che quando Shunrei è stata colpita tu abbia stappato lo spumante.
Xluciadom: Ciao! Non mi aspettavo davvero di trovarti e ti ringrazio per i complimenti, faccio del mio meglio per rendere la storia interessante! E ti avviso che questi cavalieri neri sono personaggi più complessi di quanto sembrino...ha, riguardo alla domanda che mi hai fatto via e-mail, non hai sbagliato!


Ringrazio chi ha messo la fic tra le preferite:

Crybaby 
Lan 
Mymoon96 
Nicoranus83 
Ramona37

E tra le seguite:

Crybaby 
luciadom 
NinfaDellaTerra


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** PREPARATIVI ***


PREPARATIVI


Seiya, Shun, Hyoga e Mamoru erano sdraiati su dei letti dell'ospedale della villa mentre delle macchine gli stavano aiutando a respirare e gli stavano facendo delle trasfusioni.
"Erano già feriti, rialzarsi e combattere non dev'essere stata una cosa facile." - disse Setsuna, poi guardò Mamoru, che stringeva i denti e cercava di reprimere il dolore il più possibile; Usagi gli era accanto, e lo stava guardando con le lacrime agli occhi.
"Non temere amore, andrà tutto bene, sei forte, sono certa che..." - disse la ragazza con la voce rotta dal pianto.
"Non devi fare così, già vederti sorridere mi farebbe sentire meglio. Ecco brava...ha!"
Il ragazzo si mise una mano sul cuore, tremando per il dolore.
"Se tutti gli altri sono altrettanto forti abbiamo davanti dei rivali formidabili." - pensò Haruka guardando i quattro uomini, messi fuori combattimento con estrema facilità.
Un ragazzo entrò nella stanza in quel momento: aveva numerose fasciature intorno al petto ed attorno un braccio, segno che anche lui era stato medicato.
"Come stanno?" - chiese.
"Si riprenderanno presto." - rispose Saori.
Il giovane strinse forte il pugno.
"Mia dea...io ed i miei compagni abbiamo fallito di nuovo...dovete perdonarci..."
"Non fare così Jabu, avete fatto del vostro meglio."
"Sì, ma non è servito a nulla, contro nemici del calibro di un gold; in cinque, con le armature, siamo stati sbaragliati al primo colpo, ma forse posso fare qualcosa per Seiya e gli altri: non appena avranno recuperato le forze gli spiegherò come funziona il colpo, anche se per una frazione di secondo sono riuscito a vederlo arrivare."
Un istante dopo il dialogo fu interrotto da dei rumori.
"Ferme! Non potere entrare!"
"Levati!"
Due donne entrarono nella stanza di gran carriera: indossavano degli abiti molto aderenti, che permettevano grande libertà di movimento, e delle protezioni di metallo sul seno e sulle spalle; entrambe portavano una maschera che copriva completamente il volto, occhi compresi, ed avevano i capelli folti e piuttosto lunghi, la prima verdi, la seconda rossi.
"Shaina! Marin!" - dissero sia Jabu che Saori.
"Seiya!" - gridarono le due donne in coro andando a soccorrere il ragazzo.
"Non è in pericolo di vita." - spiegò subito Atena.
Shaina lo osservò attentamente, poi guardò gli altri feriti e chiese:
"Abbiamo sentito due cosmi enormi. I gold sono rimasti al Grande Tempio, ma noi ci siamo precipitate qui. Chi erano?"
"Black saints." - rispose il cavaliere dell'unicorno.
"Non credevo che ce ne fossero ancora, per di più così forti."
Seiya cominciò ad aprire gli occhi.
"Shaina...Marin..."
"Resta qui e non muoverti, avrai bisogno di riposo prima della battaglia."
"Perché non li hanno uccisi?" - chiese Marin.
"Sono fuggiti prima; non se la sono sentita di affrontare tutte le guerriere sailor contemporaneamente." - spiegò Saori.
La ragazza dai capelli di fuoco guardò una ad una le ragazze ancora trasformate.
"Quindi siete state voi? Allora vi devo ringraziare se il mio allievo è ancora vivo."
"Ma figurati, è stata una sciocchezza!" - rispose Minako che in quel momento notò che Hyoga aveva riaperto gli occhi.
"Hyoga! Amore! Stai qui, non sforzarti, ti preparo qualcosa..."
Makoto e Rei saltarono addosso insieme alla ragazza e la immobilizzarono.
"Credo che stia già abbastanza male, non c'è bisogno che peggiori le cose!" - spiegò la prima trascinandola via a forza.
"Ma io lo voglio aiutare!" - obiettò la ragazza attaccandosi alla porta.
Le due portarono fuori l'amica.
"Meglio che li lasciamo riposare!"
Hyoga non riuscì a trattenere il sorriso a quella scena: la cosa che gli piaceva di più di Minako era che riusciva sempre a rallegrarlo, anche nei momenti peggiori.
"Come stanno gli altri?" - chiese voltandosi verso Shun.
"Non sta troppo bene." - spiegò Ami, che gli stava tenendo la mano da quando era entrata - "Ma si rimetterà presto."
"E Seiya?"
"Sto alla grande, guarda, riesco già a rialzarmi..." - fece il giovane, ma non ci riuscì perché sentì un forte dolore.
"Vi ci vorranno ancora alcune ore di riposo." - spiegò la ragazza dai capelli azzurri - "Ma Mamoru non potrà fare molto..."
"Hai ragione. Lady Saori, voi e Mamoru dovete andare al Grande Tempio, lì i cavalieri d'oro vi proteggeranno, i nostri nemici non saranno così folli da sfidare anche loro."
"I gold sono forti, ma questi black non sono da meno."
"Ora è meglio che lasciamo riposare i ragazzi per un po'." - disse Setsuna, che fino a quel momento non aveva aperto bocca.
"Io resto qui." - disse Usagi, ed Ami le fece eco.
I presenti uscirono, lasciando le due assieme ai loro fidanzati.


La sera scoppiò un forte temporale.
Usagi sospirò, chiudendo gli occhi, ascoltando per alcuni istanti lo scrosciare della pioggia mentre una lacrima le scendeva lungo il viso.
"E pensare che eravamo così felici quando siamo venuti qui...ed ora, per colpa di quei cavalieri, non solo la vacanza è rovinata, ma Mamoru rischia la vita!"
"Ehi, testolina buffa, non fare così."
La ragazza abbracciò dolcemente l'amato.
"Mi dispiace tantissimo...se non ti avessi trascinato qui, ora staresti bene..."
"Su su, vedrai, sai che non sono un tipo che si arrende facilmente, resta qui vicino a me..."
La ragazza lo abbracciò dolcemente, gli diede un bacio delicato sulle labbra ed appoggiò la testa sul suo petto: sentiva il respiro affannoso del ragazzo ed il cuore che gli batteva forte, segno che, nonostante stesse facendo di tutto per nasconderlo stava soffrendo terribilmente.
La ragazza cominciò a sentirsi strana: sentiva una strana sensazione, un forte desiderio di farla pagare alle persone che avevano fatto soffrire così lei ed il suo amato.
Usagi scacciò il pensiero: non era da lei.


Nello stesso istante un cavaliere dall'armatura nera, all'interno di una grotta, stava osservando la tempesta.
Il ragazzo sentì un forte vento che gli alzò il mantello mentre osservava il mare agitarsi ed il cielo pieno di nubi, ricordando i poteri di alcune delle guerriere che aveva visto combattere.
Un momento dopo un potente fulmine cadde dal cielo, ed in esso vide il potere di Sailor Jupiter; il fulmine dette fuoco ad un albero, e tra le fiamme al cavaliere parve di scorgere le sagome di Sailor Mars e della Fenice.
Il giovane sospirò e mise una mano sotto la pioggia, sentendo nei punti non coperti le gocce che cadevano.
"Il potere dell'acqua, tipico di un'altra delle guerriere..."
"Ehi Black Virgo, sempre solo a meditare?" - lo chiamò una voce alle sue spalle.
Il ragazzo si voltò e vide Black Scorpio, sempre allegro e sorridente.
"A cosa stavi pensando?"
Il cavaliere della Vergine Nera si voltò verso il temporale, poi rispose:
"Ai nemici che dovremo affrontare."
"Rilassati, tu sei troppo ansioso, è questo il tuo problema."
"Più che altro avrei voluto evitare di far loro del male...sento che i loro animi sono buoni, e si meritano più rispetto di molti miei parigrado, ma si ostinano a proteggere persone che non lo meritano."
"Non sarai mica attratto da loro, spero."
"Come ti viene in mente una cosa simile?" - rispose il ragazzo senza mostrare alcuna emozione nella voce.
"Ha ha! Scherzavo! Ora però dobbiamo andare dal maestro per preparare il piano. Black Toro ha smesso di cercare i nostri compagni, ma ne ha già trovati alcuni. Agli altri ci stanno pensando dei demoni."
"Bene, quali?"
"Black Leo, Capricorn, Gemini ed Acquarius."
"Le nostre fila si stanno ingrossando, molto bene."
I due furono avvolti dalle tenebre e tornarono nel loro mondo, dove erano attesi da dei cavalieri: il primo aveva i capelli scuri e aveva la stessa età dei due, con una magnifica corazza dotata di un elegante elmo simile ad una corona, mentre l'armatura del secondo aveva un elmo con le corna, ed il suo cavaliere era un ragazzo biondo con l'aria arrogante; il terzo, infine, era un guerriero piuttosto giovane con i capelli d'argento.
"Chi si rivede, anche voi siete già stati risvegliati, he?" - chiese Black Capricorn.
Gli altri due lo guardarono con indifferenza: quel cavaliere non era mai piaciuto ad entrambi a causa della sua arroganza e della sua eccessiva spavalderia, che lo rendevano irritante.
"Black Leo, vecchio mio!" - lo salutò Black Scorpio.
I due si abbracciarono, felici di rivedersi.
"Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ti ho visto! Sei sempre in forma!"
"Modestamente...ha, Black Virgo, quello silenzioso!"
Il cavaliere lo guardò e lo salutò gentilmente, ma senza mostrare un particolare entusiasmo.
Nella stanza comparve un'altra figura: quella del capo dei cavalieri, con al suo fianco la controparte del cavaliere dei Gemelli, inginocchiato al suo fianco.
"Riverisco." - dissero tutti i guerrieri in coro inchinandosi.
"Allora?" - chiese il maestro.
"I nostri nemici si sono radunati. Per qualche motivo le guerriere sailor erano sul posto, e non potevamo affrontarle tutte e nove." - spiegò Black Virgo.
"Ne avete eliminate alcune?"
"No, ho preferito dar loro una poss..."
"Black Virgo! Ti ho già detto che quelle pazze non accetteranno mai di abbracciare la nostra causa! Loro sperano in un futuro roseo per il mondo, ma parte degli uomini sono corrotti ed il mondo non sarà libero dal male finché non sarà purificato!"
"Perdonatemi, mio signore. Quale sarà la pena?"
"Nessuna, la tua forza ed il tuo valore servono per completare il nostro piano. Ora, comunque, altri cavalieri sono stati radunati, ma abbiamo perso Black Fish."
"Cosa? L'hanno sconfitto?" - chiese stupito Black Scorpio.
"Qualcuno in grado di competere con noi?" - si chiese Black Leo sorridendo - "La cosa mi intriga."
"Sì, ma non ci batteranno perché io stesso scenderò in battaglia."
"Anche voi, maestro?"
"Sì, dubiti delle mia forza? In passato mi sono rivelato superiore a qualsiasi cavaliere d'oro, ed ora il mio cosmo è aumentato a dismisura, assieme ai vostri ed alla potenza delle nostre corazze! Nessuno mi può battere!"
"Non mi sarei mai permesso..."
"Comunque, faccio affidamento su di voi, e spero che non vi farete scrupoli ad uccidere. Quanto alla guerriera con i codini biondi,  lasciatela a me. Prenderò la sua testa!"




Come se la caveranno gli eroi?
Come avranno potuto aumentare i loro poteri?
Perché il maestro vuole uccidere proprio Sailor Moon?
 
Questo e molto altro nei prossimi capitoli!

Se qualcuno che non conoscesse le capacità curative di Minako volesse vedere cosa ho risparmiato a Hyoga guardi http://www.youtube.com/watch?v=d4K0XyIX0fA&feature=rec-HM-rev-rn
(ma Minako farà sempre in tempo ad aiutarlo!)

XCrybaby: Il soccorritore era...non te lo dico! Ciao!
XNicoranus83: Grazie, ma sappi che non è la fine, Shiryu deve essere ancora riempito di mazzate(come ogni cavaliere di bronzo che si rispetti). Ciao!
Xluciadom: He, io allo stesso modo sto per spegnere il computer, do un'ultima occhiata per vedere per scrupolo se qualcuno ha commentato...e che vedo! La tua recensione! Sono contento che tu continui a seguirmi, ma non preoccuparti perché i protagonisti sono pur sempre i protagonisti ed è quasi impossibile ammazzarli. E non preoccuparti se le tue recensioni sono pazze, l'importante è che ti piaccia la fic! Ciao!
Xharua_96: Ehi, perché non sei venuta, ti aspettavo col the ed i biscotti! Va beh, pazienza, però se Black Fish ti piace aspetta di vedere gli altri, ce ne sono di ben più forti. Ciao!






Ringrazio chi ha messo la fic tra le seguite:
Crybaby 
harua_96 
luciadom 
NinfaDellaTerra


E tra le preferite:

Crybaby 
harua_96
Lan 
Mymoon96 
Nicoranus83 
NinfaDellaTerra 
Ramona37



Commentante! Ci tengo al vostro parere, accetto di buon grado le recensioni positive e anche quelle negative!(se sono costruttive!)


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** SI PARTE ***


SI PARTE



Usagi spalancò leggermente gli occhi: durante la notte la stanchezza aveva preso il sopravvento ed era caduta in un sonno profondo ma agitato.
La ragazza guardò Mamoru, notando subito che era sveglio e che le sorrideva felice, nonostante le occhiaie, segno che non aveva chiuso occhio per tutta la notte.
La ragazza lo abbracciò dolcemente e trattenne a stento le lacrime.
"Ti ho già detto di non fare così, vedrai, troveremo una soluzione." - cercò di tranquillizzarla il ragazzo.
Usagi spostò leggermente la testa, accorgendosi in quel momento che qualcuno aveva abbandonato la stanza.
"Seiya è uscito stamattina presto." - le spiegò Mamoru - "Sembrava intenzionato ad allenarsi."
In quel momento infatti il cavaliere di Pegasus si stava esercitando in giardino, muovendosi con grande rapidità e destrezza.
"Tsk! Lo sapevo che quel colpetto non mi aveva fatto niente! Ci vuole ben altro per sconfiggere un cavaliere come me!"
"Hai voglia di allenarti un po'?" - chiese una voce alle sue spalle.
Seiya vide Shaina con la sua armatura.
"Ma sì, prima della battaglia è bene essere pronti. Però..."
"Però?"
"È meglio che tu non venga: abbiamo a che fare con nemici del calibro di un gold, quindi è troppo pericoloso. Ci penseranno le guerriere sailor ad aiutarci."
"Ho capito, e non mi oppongo alla tua decisione, ma..."
"Ma?"
"Un uccellino mi ha detto che sei stato particolarmente galante con alcune delle ragazze che hanno ospitato ieri sera, quindi..."
"Ho capito, ho capito, ma sappi che sono tutte menzogne! Ma ora passiamo all'azione, ok?"
"Cobra incantatore!"
Seiya schivò il colpo e piovve sulla donna sferrando un potente calcio.
"Ichi mi ha detto che quella è la ragazza di Seiya." - disse Minako guardando dalla finestra i due che lottavano - "Certo che hanno un concetto molto strano di appuntamento romantico. Io invece ho preparato qualcosa per il mio Hyoga."
"Minako" - le disse Artemis - "Ha bisogno di riposo."
"E di mangiare."
"Poveretto, non lo invidio!" - pensò il gatto.
La ragazza entrò nella stanza trovando tutti già svegli, salutò le amiche e porse il piatto al giovane.
"Tieni Hyoga, ti ho preparato qualcosa da mangiare, stamattina mi sono alzata presto."
"Minako" - cercò di fermarla Artemis - "Dai, si è appena ripreso..."
La ragazza lo ignorò ed offrì il piatto di riso bollito al ragazzo.
Hyoga la guardò sorridendole e ringraziandola, felice che si stesse prendendo cura di lui, ma si preoccupò un po' quando notò che sia il gatto che le ragazze avevano un'aria di commiserazione.
"Ma sì, non sarà peggio dei nemici che ho affrontato finora." - pensò il ragazzo cominciando a mangiare.
Non appena ingoiò il primo boccone sentì la lingua bruciare assieme alla gola.
"Allora?" - chiese la ragazza guardandolo con i bellissimi occhioni azzurri.
"Buo...nissimo..." - balbettò il ragazzo mentre gli occhi lacrimavano - "Però è meglio che tu vada a riposarti, tra poco potrebbero arrivare i cavalieri neri, dobbiamo essere freschi."
"Naaaa, non sono mica stanca, e poi devi mangiare, così sarai in forze! Anzi ci penso io!"
La ragazza prese il cucchiaio e si preparò ad imboccare il ragazzo.
"Forza, di aaaaaa!"
"Avanti, di aaaaaa!" - scherzò Seiya appena arrivato ed appoggiato ad un muro.
Il cigno sudò freddo, deglutì ed aprì la bocca.
"Buono, he? Forza, ti imbocco io finché non hai finito tutto!"
"Due cose: primo, Seiya, se sopravvivo a questa battaglia come minimo ti iberno; secondo, cosa non si fa per amore?" - pensò Hyoga.
I presenti, compresi Usagi e Mamoru, sorrisero divertiti a quella scena.
In quel momento Shun si rialzò.
"Quando Hyoga avrà finito partiremo per il Grande Tempio dove prenderemo le armature; infine aspetteremo i nostri nemici."
"Bene! Non vedo l'ora di fare a pezzi quei maledetti!" - disse Seiya mettendosi in posizione.
Jabu entrò in quel momento: sembrava che anche lui si fosse ristabilito.
"Ed io vi spiegherò come funziona il colpo che ho visto: dovrete fare attenzione, ha sbaragliato cinque cavalieri di bronzo come nulla fossero."
"Ma contro di noi sarà diverso. Avanti, Hyoga ora ha finito il suo gustoso pasto..."
Il ragazzo trangugiò l'ultimo boccone e fece buon viso a cattivo gioco.
"...quindi possiamo andare. Ami, chiami tu le altre?"
"Sì, ci penso io." - disse la ragazza uscendo dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Shun.
Tutti uscirono, a parte Jabu che notò che era rimasto un po' di riso.
"Un boccone ci vuole..." - pensò ingoiandone un po'.
Gli occhi del ragazzo lacrimarono e si mise una mano sullo stomaco.
"Dio, povero Hyoga! Se sopravvive a questo nessuno potrà mai ucciderlo!" - si disse il saint dell'unicorno.

Dopo poco tutti furono radunati in cortine e si diressero sul posto con passo tranquillo, Mamoru appoggiato sulla spalle di Usagi e di Seiya, dato che non riusciva nemmeno a stare in piedi.
Il gruppo arrivò in una zona piena di edifici greci, e videro le dodici Case dello Zodiaco, presidiate dai cavalieri d'oro, i più forti guerrieri di Atena.
I ragazzi salirono la scalinata e trovarono un ragazzo con i capelli color lavanda e due punti rossi sulla fronte, il grande Mu, gold saint dell'Ariete.
"Maestro!" - disse Kiki andandogli incontro.
Il cavaliere lo guardò con aria di rimprovero: non aveva gradito molto che il suo discepolo avesse trascurato gli allenamenti.
"Ehi, qualcosa di buono l'ho combinato lo stesso!" - spiegò il bambino indicando Hotaru con lo sguardo.
Mu cambiò espressione e si concentrò su Atena.
"Immagino il motivo della vostra visita. Venite, vi accompagno."
"Ehi, senti..." - chiese Makoto a Seiya.
"Sì?"
"Quel cavaliere è libero?"
"Dubito che lui o gli altri siano interessati alle donne."
"Ma è uno spreco!" - pensò la ragazza abbassando lo sguardo amareggiata.
Alla fine della scalinata incontrarono il possente cavaliere del Toro, che fece un inchino alla dea e si unì ai cavalieri e alle ragazze, non potendo fare a meno di chiedere:
"Come mai ci sono anche delle ragazzine con voi?"
"Vieni e non dire niente di male, non conosci la castana!" - lo ammonì Hyoga ricordando la furia con cui Makoto aveva finito Phobos.
Quando venne raggiunta la terza casa, però, le inner rimasero tutte di stucco nel vedere un guerriero identico a Saga.
"Ma...lui..."
"È il fratello gemello." - spiegò Shun.
"Quindi, il cavaliere dei Gemelli ha un fratello gemello..." - disse Minako enumerando sulla punta delle dita.
"Sì, lui è Kanon, il nuovo custode della terza casa." - spiegò Saori.
"Mia dea, sono con voi." - disse il guerriero facendo un inchino.
Il gruppo continuò a salire, trovando alcune case incustodite e Aiolia, cavaliere del Leone, Shaka, saint delle Vergine, ed infine Milo lo Scorpione.
Usagi non poté fare a meno di provare un brivido con quest'ultimo, dato che l'armatura era, a parte il colore, identica a quella del guerriero che aveva messo in pericolo la vita di Mamoru.
I guerrieri raggiunsero infine quella che un tempo era stata la stanza del grande sacerdote.
"Voi starete qui, sarete al sicuro." - disse Kanon.
"E loro?" - chiese Milo incrociando le braccia senza fare granché caso al modo in cui Rei e Makoto lo salutavano.
"Loro sono con noi, ci hanno dato un aiuto indispensabile in passato, e sempre grazie a loro Saori è salva." - spiegò Seiya.
"Allora vi dobbiamo molto." - disse Aiolia - "Se c'è qualcosa che possa fare per sdebitarmi..."
Makoto e Rei fecero un salto di gioia e lo abbracciarono.
"Beh, noi siamo tanto sole..."
"Qualsiasi altra cosa." - precisò.
Le due si allontanarono deluse.
"Ho percepito che i nostri nemici sono degli avversari formidabili" - disse il gold dai capelli dorati - "Ma se si faranno vedere qui non li lasceremo raggiungere questa stanza."
"Non ce ne sarà bisogno, li uccideremo tutti noi!" - si vantò Seiya.
Usagi fece adagiare Mamoru su un letto e lo accarezzò dolcemente.
"Adesso devo andare, mi dispiace lasciarti solo."
"Gli faremo noi compagnia!" - disse Luna.
Milo si grattò la testa, un po' stupito nel vedere una gattina parlare, ma non ci diede troppo peso.
"Dovete tornare alla residenza?" - chiese Mu.
"Sì."
"E allora ci penso io a portarvi. Avete fatto tutto?"
Usagi si staccò dal suo ragazzo dopo avergli dato un bacio delicato.
"Sono pronta." - disse sospirando e cercando di apparire il più coraggiosa possibile, ma aveva paura: paura di fallire, sapendo che se non avesse convinto il cavaliere dello Scorpione Nero a liberare Mamoru il ragazzo non sarebbe sopravvissuto.
"Andiamo."
Il gruppo fu avvolto da una luce e riapparì davanti alla residenza di Saori, dove i guerrieri erano attesi da Black Virgo, sempre in compagnia di Black Scorpio.
I black non furono sorpresi dalla comparsa di saints e sailors, e la presenza di un gold non li impressionò minimamente.
"Qual è la vostra risposta?" - chiese il guerriero più silenzioso, mentre il suo compagno aggiunse mostrando l'unghia nera:
"Spero che ci abbiate riflettuto a dovere!"
"Combatteremo contro di voi, e vi sconfiggeremo!" - dichiarò la leader.
Il guerriero aprì un varco oscuro.
"Questo portale porta alla Dimensione Infernale, il luogo dove noi viviamo."
"Un nome una galleria!" - disse Minako.
"Garanzia." - precisò Ami.
"Ma sì, è la stessa cosa..."
"Seguiteci in questo varco e potrete battervi con noi. Anche se avrei preferito evitarlo." - spiegò il cavaliere lanciando un'occhiata fugace alla ragazza col fiocco rosso.
I due entrarono, ed il secondo aggiunse:
"Meglio che vi teniate stretti, qui può succedere di tutto!"
"Siete pronti?" - chiese Seiya.
"Pronti! Mu, tu e gli altri dovrete proteggere Saori e Mamoru finché saremo via! Andiamo!"
Il gruppo di eroi superò il varco ed entrò nel territorio del nemico, senza sapere che i pericoli che li attendevano erano ben più grandi di quanto immaginassero.



Comincia la vera sfida! Che trappole avranno preparato i cavalieri neri contro i nostri eroi?
Nei prossimi capitoli ci saranno molti scontri, se dovessi esagerare(anche se starò attento a non farlo) avvisatemi subito.


Ringrazio:
XNicoranus83: Beh, con quello che le stanno facendo credo sia normale essere un po' in collera.
XCrybaby: Spietata? Non spoilero niente! Ha ha!
Xluciadom: Lo saprai solo se continui a seguirmi!
Xharua_96: Ma lo sai che sei un po' sadica? Qualcosa mi dice che il prossimo capitolo ti piacerà parecchio...he he!


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** IL PRIMO NEMICO ***


Ringraziamenti:
Xluciadom: Grazie, io dopo averlo pubblicato mi ero preoccupato temendo di essere stato troppo sintetico...ma allora va tutto bene! Grazie! Riguardo alle coppie, aspettati molto da alcune, ma niente da Makoto e Mu, si sa che la prima va dietro a tutti mentre il secondo è immune al fascino femminile.
XNicoranus83: Grazie, e non preoccuparti per il numero eccessivo, così ho più recensioni!
XCrybaby: Nessuno scampa all'uragano Minako...nessuno!
Xharua_96: Le penne...ha ha! Bella battutina! Ti devo dare ragione, se uno mi sta sulle scatole anch'io gli auguro molte disgrazie, e...sono certo che adorerai almeno tre quarti del capitolo! E riguardo al black che guarda la sailor...aspettati di tutto!

IL PRIMO NEMICO

Seiya uscì dal portale: il posto dove era finito era un mondo completamente nero, all'apparenza ampio ed illimitato; nonostante in cielo non ci fossero stelle o luci, era comunque possibile vedere in giro abbastanza chiaramente.
"Bene ragazzi, vediamo di..."
"Da te non prendo ordini." - gli rispose una voce femminile.
Il ragazzo si voltò e vide che con lui c'era solo Haruka.
"Cosa? Ma dove sono gli altri?"
"Spariti. Ero a fianco di Michiru e poi mi sono ritrovata qui, in squadra con te poi. Magnifico!" - disse la ragazza.
"Capisco che preferivi Michiru..."
"A proposito di lei, stalle alla larga!"
Seiya fu tentato di lanciare il suo colpo contro la ragazza, ma si trattenne.
"Vediamo se riesco a chiamarla." 
Haruka cercò di usare il sailorofono, ma non funzionò.
"Fregata. Dovrò accontentarmi."
"Voglio vedere se sei brava solo a parlare!"
"Io..."
"Zitta!" - gridò il cavaliere quando sentì un'enorme energia.
"Non puoi..."
Un raggio nero sfiorò il saint che si salvò con un agile balzo.
"Ah ah ah, che bello vedere gli avversari che litigano tra loro, ma è più divertente fargli a pezzi!"
Il nuovo arrivato era un uomo con la carnagione scura, alto più di due metri con un fisico da lottatore: Black Toro.
Seiya lo guardò per bene.
"Già una volta mi sono battuto contro il saint del Toro, e quello vero, non una banale copia! Signorina, fammi largo, questo è un lavoro per me! Cometa di Pegasus!"
La sfera brillante fu lanciata, ma il colosso non si scompose, anzi gridò:
"Pugno infuocato!"
La cometa venne rispedita indietro e si schiantò alle spalle dei due.
"Carica devastante!" - gridò Black Toro puntando entrambe le braccia e creando un toro di pura energia, che caricò Seiya gettandolo a terra.
"Complimenti, la tua abilità non conosce limiti." - lo derise Haruka.
Il saint si rialzò, furioso.
"Non mi faccio battere facilmente!"
Il ragazzo incassò un poderoso pugno, volò sopra alla sailor e cadde a terra.
"Peccato che non abbia con me la macchina fotografica."
"Ah ah ah! Tutto qui il potere dei cavalieri di Atena?"
Haruka sbuffò e si avvicinò all'avversario, imponente di fronte a lei.
"Cosa vuoi fare?"
La ragazza alzò la mano destra e in essa concentrò un'enorme energia, poi gridò:
"Bomba di Urano!"
Una sfera dorata avvolta da un anello fu lanciata contro il cavaliere, che alzò le mani e la fermò.
"Ah! Un attacco potente, ma nulla può incrinare le mie vestigia!"
"Non esserne così sicuro!"
Il cavaliere si mise a fianco della ragazza.
"Che c'è? Non te ha già date abbastanza?"
"A dopo le battute, uniamo i nostri attacchi."
"Non è nel mio stile collaborare con uno come te, ma se insisti..."
"Fulmine di Pegasus!"
"Bomba di Urano!"
"Carica devastante!"
Le forze si scontrarono e rimasero a lungo in equilibrio, ma ben presto Black Toro ebbe la peggio e venne colpito.
"Ed ora sei finito!"
Seiya sferrò un poderoso calcio sull'avversario, centrandolo in pieno petto, per poi colpirlo sul viso con un pugno che fece barcollare il guerriero.
Haruka evocò la sua spada, balzò verso il nemico e con un colpo preciso tagliò uno dei corni, che cadde a terra piantandosi a pochi metri dai due.
"Questo per farti capire che tengo la tua vita in pugno. E ti avverto: la prossima volta mirerò più in basso!"
Il guerriero impallidì a quelle parole.
"Ti ho risparmiato solo per farti qualche domandina. Primo: dove sono i nostri compagni?"
Il guerriero sorrise.
"Non ne ho idea."
"Maledizione...allora dicci dov'è il tuo leader!"
L'uomo incrociò le braccia.
"Non vi dirò nulla di nulla, nemmeno se mi riducete in fin di vita, ma dubito che possiate farlo."
L'uomo alzò il braccio destro.
"Pugno infuocato!" - gridò colpendo Seiya e lanciandolo via.
La ragazza fissò con gli occhi il cavaliere volare sopra la sua testa e schiantarsi a terra per poi scavare con la schiena un solco piuttosto profondo e lungo vari metri; Haruka sospirò ed usò la sua spada, lanciandosi alla carica, ma questa volta il nemico evitò tutti i colpi e dette una testata alla ragazza, gettandola a terra.
La sailor volò per vari metri e si mise una mano sulla fronte sporca di sangue.
"Ed ora userò il mio colpo migliore: mandria assassina!"
L'uomo alzò le braccia e davanti a lui si formarono decine di scheletri di tori fatti di pura energia cosmica, che cominciarono a correre contro la ragazza.
"Fulmine di Pegasus!" - urlò Seiya mettendosi davanti a lei e cominciando una prova di forza; il saint cominciò ad espandere al massimo il suo cosmo, diventando pari ad un gold, ma perse terreno.
"Non...ci riesco..." - pensò mentre la massa si avvicinava.
"Bomba di Urano!"
La sfera di Haruka superò il ragazzo e si scontrò contro la mandria, distruggendone ciò che ne restava.
Black Toro rimase di stucco.
"Grrr! E va bene, fatevi avanti!"
"Questa volta vedi di non farti pestare!" - disse Haruka al compagno.
"E lei non si metta a frignare, signorina!"
I due partirono assieme all'attacco: Seiya sferrò un potente calcio, che venne parato, ma la spada di Haruka colpì il braccio del nemico, costringendolo a mollare la presa e Seiya ne approfittò per tramortire l'avversario con un calcio che gli fece cadere l'elmo.
Black Toro fu gettato a terra e strisciò per vari metri.
"Doppio attacco! Cometa di Pegasus!"
"Bomba di Urano!"
I due colpi volarono contro il cavaliere nero che alzò le mani e cercò di fermarli, ma si rivelarono troppo forti ed il guerriero venne investito.
"Ben fatto, socia!" - disse il saint sorridendo alla ragazza e pronto a batterle il cinque.
"Non prenderti tutte queste libertà!"
Seiya sbuffò.
"Nemmeno Shaina è mai stata così arrogante!"
La ragazza controllò il corpo del cavaliere, vedendo che era ancora vivo.
"Forza, ora parla e magari non ti ammazzo." - disse la ragazza affilando la spada.
Il guerriero la guardò intimorito, poi rispose:
"Io non so niente dei vostri compagni, lo giuro! So solo che potreste incontrali, magari non sono lontani!"
"Mi auguro per te che tu non stia mentendo. Ed il tuo leader?"
L'uomo indicò alla sua destra.
"Da quella parte c'è un tempio! Non so altro!"
La ragazza caricò il suo potere.
"Bene, in cambio ti faciliterò il trapasso: bomba di Urano!"
"NOOOO!"
Il cavaliere venne colpito in pieno ed ucciso.
"Bene, ora dobbiamo trovare i nostri compagni."
"Sì, ma ti avverto: ho visto come la guardavi, e ti ripeto di stare alla larga da Michiru!"
I due si fissarono truci e si poterono vedere dei fulmini uscire dai loro occhi e scontrarsi a metà strada.
Dopo qualche secondo, però, Seiya scoppiò a ridere.
"Ma che hai?"
"Rido perché non credevo che avessimo tutte queste cose in comune! Sei praticamente me in versione femminile!"
"Oh Dio, che razza di compagno." - borbottò la ragazza prima di correre via, seguita a ruota dal saint.



Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** FUOCO CONTRO GHIACCIO ***


XNicoranus83: No, noi tutti le faremmo un monumento, è solo che quel super raccomandato di Seiya mi sembrava il più adatto ad esaltarla!
XCrybaby: Beh dai, un po' si somigliano: certo, Seiya è etero, mentre Haruka invece non lo è, lei è affascinante e sa come fare le cose con grazia, Seiya ne prende sempre una sacca ed Haruka ne da una sacca, ma a parte questo mi sembrano molto simili...
Xluciadom: Non devi assolutamente preoccuparti perché io ci tengo che mi si dica cosa non va nelle mie fic, e poi quel genere di errori è imperdonabile! Poi non devi scusarti nemmeno per i ritardi, l'hai fatto entro un giorno e sinceramente mi sembra un tempo record. Per Makoto e Mu, se hai visto la saga di Hades, saprai che la loro è una storia impossibile...sigh! Ma non resterà sola, ho in mente di farla andare dietro a qualcuno che la ragazza troverà estremamente affascinante! Per le accoppiate...beh, ti anticipo una cosa: hai presente che Michiru è molto maliziosa? Che tu sappia qual è il più timido dei cavalieri? Eh eh...
Xharua_96: Con le patatine? E non mi avete invitato?! Buhaaaaaa! Sigh! Sob! Ok, mi sono ripreso...sono contento che ti sia piaciuto, io stesso ci ho goduto nello scrivere che Seiya ne prendeva una sacca.


FUOCO CONTRO GHIACCIO



Rei dette un pugno ad un muro per sfogarsi.
"Dannazione! Ora mi ritrovo da sola! Chissà dove sono finite le altre? E i cavalieri? Me ne avessero presentato un nuovo almeno, accidenti!"
La ragazza era molto seccata ed irritata, ma una voce dall'alto attirò la sua attenzione.
"Uhm..."
Rei alzò la testa e vide che un guerriero con i capelli lunghi e argentati la stava fissando con occhio critico.
"E tu che vuoi!?" - lo sfidò.
"Uhm...devo dire che hai davvero un corpo magnifico."
Una vampata di fuoco lo avvolse.
"E tu sei un maniaco." - rispose la ragazza pronta a lanciare un'altra fiammata.
"Coff!" - tossì il ragazzo sputando una nuvoletta di fumo - "Non intendevo in quel senso...non si può neanche fare un complimento?"
"Beh, in ogni caso hai buon gusto!" - si vantò la ragazza sistemandosi i capelli corvini.
Il cavaliere scese dall'alto e atterrò davanti alla ragazza: era un giovane con un'armatura nera ed un elmo simile ad una corona.
"Sono Black Acquarius, e tu diventerai uno dei pezzi forti della mia nuova collezione di statue di ghiaccio!"
"Vuoi trasformarmi in una statua? Vediamo se ci riesci!"
Sailor Mars indietreggiò con un salto e creò una sfera infuocata che si mosse a spirale, ma il cavaliere lanciò delle schegge di ghiaccio nere, ed i due colpi si annullarono a vicenda.
"Tormenta nera!"
Il black sferrò un pugno e creò un vento ghiacciato pieno di cristalli neri, e la ragazza ribatté creando dei cerchi di fuoco: la prova di forza fu breve e si concluse con un pareggio.
"Uccello di fuoco!" - gridò la ragazza dopo aver dato fuoco ad una pergamena.
"Tifone oscuro!"
L'uccello venne congelato e si schiantò a terra.
"Io sono capace di raggiungere lo zero assoluto! Non credere che sarò un avversario facile!"
"Fuoco! Azione!"
La palla di fuoco venne evitata con un balzo ed il cavaliere piovve sulla sailor, cercando di colpirla con pugni e calci.
"Non costringerti a farti del male! Non posso permettermi di rovinare un corpo simile!"
La ragazza lo afferrò per il polso e lo gettò a terra, ma il cavaliere atterrò sulle mani e con un abile quanto rapido movimento fece lo sgambetto alla ragazza.
Rei cadde ma rotolò di lato per recuperare l'equilibrio e lanciò un'altra palla di fuoco che venne però fermata con le mani.
I due si fissarono un istante, poi però Rei sentì i piedi gelare: non appena abbassò lo sguardo vide che era stata intrappolata dal ghiaccio.
"Dannazione!"
L'uomo le puntò un dito contro.
"Raggio congelante!"
Il raggio ghiacciato colpì in pieno Rei, avvolgendola e trasformandola in una statua di ghiaccio nero.
Il cavaliere si fermò un attimo a riprendere fiato, poi girò intorno alla statua.
"Che scultura magnifica! È proprio vero: il corpo umano è il massimo esempio di arte! Se le altre guerriere sono così avrò una magnifica collezione! Spero però che i miei compagni me ne lascino qualcun'altra..."


Hyoga, Setsuna, Ami ed Hotaru si erano ritrovati in gruppo assieme e stavano esplorando il territorio circostante.
"Vado avanti io." - si offrì Hyoga - "Voi restate qui. Se non torno dopo pochi minuti state pronte a tutto!"
Il cigno corse a lungo, ma si fermò non appena trovò una statua di ghiaccio nera.
"Cosa...?"
Il guerriero riconobbe subito la sagoma.
"Rei!"  - disse mettendo una mano sul polso - "Il suo cuore batte ancora...devo liberarla dal ghiaccio...e so come fare!"
Dopo poco le altre guerriere, preoccupate del fatto che il cigno non fosse ancora tornato, andarono a cercarlo e lo trovarono sdraiato ed abbracciato ad una Rei esanime.
"Cosa stanno facendo?" - chiese Hotaru guardando i due.
"Oh mio Dio!" - pensò Ami coprendosi gli occhi per l'imbarazzo.
Setsuna coprì quelli della bambina.
"Ma cosa..."
"Sei troppo piccola per queste cose, non guardare e va lì dietro."
La ragazza più giovane si avvicinò al cavaliere del cigno, si schiarì la gola e chiese:
"Si può sapere cosa stai facendo?!"
Il ragazzo si voltò leggermente.
"Ami, per favore, ho bisogno di concentrarmi!"
La ragazza rimase di stucco.
"Ma la stai..."
"Scongelando con il mio potere! Anche Shun ha fatto una cosa simile con me!"
Ami rischiò di svenire.
"Shun ha abbracciato Hyoga in quel modo?! Aspetta, non precipitiamo, forse l'ha fatto solo per scaldarlo..."
Ami si accorse che in quel momento le gambe di Rei avevano cominciato a muoversi, e con esse le braccia: la ragazza si era ripresa e si stava approfittando del cavaliere.
"Rei, ora puoi anche aprire gli occhi." - le disse.
Il cigno guardò un attimo la ragazza e si staccò leggermente.
"Oh, stai bene, meno male! Mi hai fatto preoccupare."
La ragazza lo abbracciò.
"Con te al mio fianco non ho paura di niente!"
"Ehm...guarda che io...insomma..."
"Dai, Minako non è qui, approfittiamone!"
"REI!!!" - la richiamò Ami.
"Uffa! Va bene! Ma non dimenticherò questo momento, mi dovrei far congelare più spesso..."
"Altre belle statue!"
Black Acquarius fece la sua comparsa.
"Vediamo cosa sai fare, cavaliere del cigno."
"State indietro, a lui ci penso io! Polvere di diamanti!"
Il vento ghiacciato fu fermato con una mano dal cavaliere nero.
"Che cosa?!"
"Tormenta nera!"
Questa volta fu Hyoga ad avere la peggio contro il potente attacco nemico, tale che gettò tutti e quattro a terra.
Il guerriero oscuro usò ancora il suo attacco, ma venne fermato da uno scudo magico eretto da Hotaru, che nel frattempo era accorsa sul posto.
Gli altri si rialzarono: Ami e Hyoga attaccarono assieme con le bolle di nebbia e con l'aurora del nord, ma il nemico gridò:
"Tifone oscuro!"
Il vento creatosi fu tale che il terreno nel mezzo si congelò, e si dette il via ad una prova di forza che rimase in equilibrio a lungo, ma alla fine il cavaliere nero, solo contro due, ebbe la peggio e saltò verso l'alto per schivare il gelo.
"Ha! Sarete delle statue magnifiche per la mia collezione!"
"Ma tu sei pazzo!" - disse Rei.
"Pazzo? Forse, ma tutti gli artisti sono pazzi! E le mie opere non hanno rivali!"
Le sailors si preparano a combattere, ma Hyoga le fermò.
"Lo affronto io. Voi andate."
"Cosa? Ma..."
"Ho capito, una sfida tra maestri delle energie fredde...ci sarà da divertirsi!"
Il cigno si voltò sulle guerriere.
"Non mi avete sentito? Andate, qui ci penso io!"
In quel momento un varco nero si aprì e da esso uscì un altro cavaliere nero: era alto, con gli occhi blu ed i capelli neri, di corporatura robusta e con addosso la sua armatura, dotata di un elmo con due facce entrambe contorte in un ghigno diabolico.
"Sono Black Gemini!" - si presentò.
I guerrieri si ritrovarono su due fuochi.
"Black Acquarius, avevi ordine di uccidere il cavaliere di Andromeda. Sai che sei il più adatto per questo."
"Ma i loro corpi..."
"Osi disobbedirmi?"
Il ragazzo impallidì.
"No!" - rispose prima di fuggire.
Black Gemini rimase solo con gli avversari e li studiò bene.
"Vediamo...con voi voglio usare il mio colpo preferito...risveglio del lato oscuro!"
Una luce nera avvolse i presenti, ma ne uscirono senza un graffio.
Hyoga guardò se stesso, poi le sue compagne e puntò il dito contro al nemico.
"Tutto qui?"
"Dietro di te!" - lo avvisò Rei.
Il ragazzo si voltò e vide che la sua ombra si stava trasformando, sollevandosi da terra ed acquisendo spessore, diventando un guerriero identico a lui, senza volto e completamente nero.
"Che...diavolo..."
"Il tuo lato oscuro, il male che si cela nell'animo di ogni uomo."
"Io ho già sconfitto la mia controparte malvagia!" - spiegò il ragazzo.
"Il male è dentro di te. Dove c'è la luce, sono in agguato le tenebre. Vai, mio guerriero!"
L'ombra di Hyoga si avventò sul saint e lo colpì con un pugno che fu parato appena in tempo.
"Polvere di diamanti!"
Il guerriero nemico imitò i movimenti di Hyoga e sferrò un colpo identico al suo, ma nero: i due attacchi si distrussero a vicenda.
Il ragazzo non si arrese ed ingaggiò un corpo a corpo con l'avversario, riuscendo, dopo vari tentativi, a colpirlo sul viso, ma non appena il pugno andò a segno Hyoga sentì del dolore al volto e cadde a terra.
"Che diamine..."
"Mi sono dimenticato di dirtelo, il tuo lato oscuro fa parte di te, quindi è come se colpissi te stesso!"
Il cavaliere nero guardò una ad una le altre ragazze.
"Troppe per me da solo...tuttavia..."
Il guerriero agitò le mani e si ritrovò circondato da guerrieri neri armati di falci, spade, lance ed altre armi bianche: erano tutti privi di volto e di anima, semplici fantocci creati solo allo scopo di combattere.
"Prendetele!"
I mostri attaccarono Setsuna, Rei e Hotaru; Sailor Mercury cercò di unirsi a loro, ma il cavaliere nero le sbarrò il passo.
"Sono io il tuo avversario!"



Come se la caveranno? Lo scopriremo nel prossimo capitolo, dove assisterete ad uno scontro sia fisico che psicologico,"TENTAZIONI".


Colgo l'occasione per ringraziare chi ha messo la fic tra le preferite:

Crybaby 
harua_96 
Lan 
luciadom ]
Mymoon96 
Nicoranus83 
NinfaDellaTerra 
Ramona37 
sharry


E tra le seguite:

Crybaby 
harua_96 
nico2283 
NinfaDellaTerra



Continuate a seguirmi ed a commentare, e siate sinceri, ci tengo ai vostri pareri!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** TENTAZIONI ***


Ringrazio:

Xluciadom: Questa volta sei stata la prima! Contenta? Ricordati comunque che non devi assolutamente preoccuparti se arrivi un po' tardi. Beh, cosa ti aspettavi che pensassero? Credo che chiunque farebbe dei pensieri del genere...
XNicoranus83: Avrò lasciato sulle spine tutti, però ho aggiornato subito!
Xharua_96: Fermaaaaaa! Non mi ammazzare Hyoga, dopo chi lo rimpiazza? Chi si farà riempire di mazzate? Chi dovrà mangiare i piatti di Minako? A parte gli scherzi non la tradirà mai, le è troppo fedele! Però vedi, ho obbedito all'ordine!
XNemoTheNameless: Ciao, ci sei anche tu vedo! Beh l'avevo scritto alla fine della fic che usciva il seguito(ed ho rispettato i tempi) comunque grazie per la recensione. Riguardo alla domanda che mi hai fatto Haruka non è mai stata in buoni rapporti con Seiya, uno dei Three Lights(quello che ci prova con Usagi, per intenderci) e non ho potuto fare a meno di notare che ha lo stesso nome del saint di Pegasus.
XCrybaby: Beh, se tu avessi visto un ragazzo, sdraiato, abbracciato ad una ragazza, tu cos'avresti pensato? Riguardo alla sconfitta di Rei, ha battuto Ares solo perché era potenziata, altrimenti non ce l'avrebbe fatta.

TENTAZIONI


Black Gemini cominciò a guardare Ami con curiosità, scrutando nella sua anima, alla ricerca di un pensiero corrotto su cui far leva.
"Uhm...vedo...vedo che c'è un ragazzo che ti piace, e lui ricambia i tuoi sentimenti, ma non potete stare insieme a causa dei vostri rispettivi doveri..."
"Lascia stare Shun!" - ribatté la sailor con tono di sfida.
"Uhm...è Atena la responsabile di tutto ciò...se lei non esistesse, avresti Shun tutto per te..."
Il cavaliere si avvicinò alla sailor e le girò attorno, mettendole una mano sulla spalla e le sussurrò all'orecchio:
"Rifletti...posso aiutarti a realizzare il tuo sogno...tutti ne hanno uno, ma pochi riescono a realizzarlo...rifletti...basterebbe che Atena sparisse...e tutto si risolverebbe...sia per te, che per le tue amiche...lei è la responsabile, ed è sempre a causa della sua incapacità di difendersi che Shun non potrà mai vivere felicemente...dovrà passare tutta la sua esistenza a combattere e a rischiare la vita...è questo che vuoi?"
La ragazza si mise le mani sulle orecchie per non ascoltarlo.
"Che c'è? La verità fa male? Pensaci bene: Atena muore, i cavalieri neri costruiscono un mondo ideale, tu e le tue amiche potete vivere come ragazze normali e coronare il vostro sogno d'amore con i cavalieri...tutto si risolverebbe uccidendo Atena! Allora, cosa rispondi?"
La ragazza strinse i denti, tremando.
"Esiti? Perché ogni tanto non pensi a te stessa anziché agli altri? Sei solo una ragazzina, dopotutto! Cosa rispondi?"
Ami respirò profondamente, poi si voltò di scatto e dette una sberla al guerriero, facendogli cadere l'elmo.
"Mai!"
Il cavaliere sorrise sadico e raccolse l'elmo, poi guardò truce la ragazza.
"Spero che la tua forza sia pari alla tua volontà, perché altrimenti puoi considerarti morta!"
"Mercurio! Rapsodia acquatica di Mercurio!"
Tra le mani della ragazza si formò un'arpa che Ami cominciò a suonare, creando un getto d'acqua che venne però fermato.
"Se non sai fare di meglio sei finita. Collisione cosmica!"
Due sfere vennero lanciate contro la ragazza e si scontrarono contro di lei, esplodendo e travolgendola.
Il saint afferrò Ami per il collo ed alzò una mano, pronto a trafiggerla al cuore.
"Ti spedirò dritta in Paradiso, contenta?"
"Vortice dei cuori di Luna!"
Black Gemini perse la presa e venne scagliato in aria, poi riatterò con grazia e fissò colei che lo aveva colpito: una ragazza con i codini biondi e due ali angeliche.
"Usagi..." - sussurrò Ami non appena la vide.
"Ami!"
Usagi aiutò l'amica a rialzarsi.
"Tu va ad aiutare le altre. Qui ci penso io."
"Va bene, ma fa attenzione, è molto potente."
I due guerrieri si misero l'uno davanti all'altra, ed il cavaliere alzò le mani per scrutare nell'animo della ragazza.
"Cosa? L'anima di questa fanciulla è più pura dell'acqua di una sorgente di montagna...non una traccia di oscurità...impossibile. O no? D'altronde, la mia è completamente oscura...ma forse..."
Il ragazzo fece un inchino davanti a Sailor Moon.
"Ossequi, principessa Serenity."
"Cosa?! Come fai a..."
"Il Maestro Supremo mi ha rivelato parte del tuo passato. Tu ti ostini a difendere gli umani, giusto?"
"Certo! Io sono una paladina della legge!"
"E fai rispettare la giustizia. Ma gli umani meritano di essere protetti?"
La ragazza non perse la sua determinazione.
"Rifletti! Sono gli umani i veri responsabili della distruzione del Regno della Luna! Loro è la colpa! Loro hanno distrutto tutto, massacrandone senza pietà gli abitanti! Che senso ha difendere la terra per degli esseri simili?"
"Ti sbagli! Erano solo stati soggiogati! Come te ed i tuoi compagni! State facendo la cosa sbagliata! Una guerra non porta mai a niente di buono, solo a morte e distruzione!"
"E allora perché voi la combattete?"
"Per fermarla, è ovvio!"
"Tsk! Noi black siamo nel giusto, siete tu e le tue compagne che non avete le idee chiare!"
"Smettila! Forse ci saranno anche esseri umani malvagi, ma la Terra è piena di persone sincere..."
"Come sei ingenua...un po' ti invidio...hai fiducia negli uomini? Che illusa...certo, c'è gente onesta, ma è destinata a soffrire per colpa delle persone malvagie; e non sto di certo parlando di qualche entità che minaccia il mondo, ma degli umani stessi: ce ne sono di buoni, e di cattivi. I buoni devono lottare per difendersi dai malvagi, e compito di noi cavalieri neri è purificare la terra dal male, sterminando gli umani malvagi. Rifletti...possiamo collaborare..."
"No! Io sono una guerriera sailor, ed ho il dovere di difendere la Terra e tutti i suoi abitanti!"
A quelle parole Black Gemini gettò la maschera e congiunse le mani.
"Ed allora muori, in nome del dovere, stupida! Collisione cosmica!"
La ragazza vide davanti a sé due corpi celesti scontrarsi tra loro, scatenando una terrificante esplosione che la investì in pieno.
"Più una persona ha odio in se più mi è facile plasmarla...devo farmi odiare da questa ragazza...ma...uhm, Black Scorpio mi ha raccontato una cosa."
Il cavaliere puntò il dito contro la ragazza a terra.
"Sì, fai bene a non volerti unire a noi, ci meritiamo il tuo odio, dopo quello che abbiamo fatto al tuo ragazzo!"
Usagi spalancò gli occhi, cercando di non ricordare Mamoru sofferente e totalmente incapace di reagire.
"Ah ah ah! Mi sono divertito molto quando mi hanno raccontato di quello che è successo! Non sai che piacere! Chiunque ci sfidi merita di fare questa fine!"
In quell'istante l'uomo si accorse di aver fatto centro: nel cuore della ragazza riuscì a scorgere, anche se solo per un istante, una piccolissima macchia nera.
"L'odio verso i tuoi nemici...la rabbia, il rancore...che emozioni meravigliose!"
Il cavaliere fu distratto da una fiammata che evitò per poco.
"Usagi, non farti battere!" - la chiamò Rei.
"Hai ragione..." - disse la guerriera della Luna.
"Certo che ho ragione! Tu..."
"Io sto nutrendo del risentimento verso di voi. Ma se lo nutro è solo perché io voglio bene a Mamoru! Non mi farò mai dominare dai sentimenti negativi!" - dichiarò la ragazza gridando il suo colpo, scagliando decine di cuori che sfrecciarono contro il cavaliere nero.
Il guerriero oscuro ne parò alcuni, ne evitò altri, ma, a differenza di Black Scorpio che era stato aiutato dal suo compagno, lui era solo, così venne investito e cadde a terra con l'armatura danneggiata.
"Sapevo che sarebbe stata un'avversaria ostica, ma non sono io il tuo avversario! Varco oscuro!"
Alle spalle della ragazza si aprì un varco che la risucchiò senza che avesse il tempo di aprir bocca.
"Usagi!" - la chiamarono le sue compagne.

Hyoga cadde a terra colpito da un pugno.
"Lui non soffre, io sì invece!"
Il cigno si rialzò a fatica: nonostante la strenua resistenza il suo avversario era in netto vantaggio.
"È peggio del trucco con cui Saga creava l'illusione, questa combatte benissimo! Conosce tutte le mie tecniche e..."
Il ragazzo ebbe come la sensazione che una forza amica lo stesse avvolgendo: d'un tratto si sentì molto più forte e sicuro; tutto intorno a lui si fece bianco, e vide un guerriero dall'armatura dorata che lo fissava con sguardo di rimprovero.
"Maestro Camus!"
"Hyoga, mi deludi. Non riesci a fare di meglio?"
"Maestro, è un nemico che non posso ferire, come posso batterlo?"
"Non devi usare la forza. Il nemico trae il potere dal tuo odio e dalla tua sofferenza; devi liberare il tuo spirito dal male, trovare la volontà di reagire. Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le risposte."
La visione finì proprio mentre l'ombra del cavaliere sferrava un ennesimo attacco.
Hyoga lo parò alzando un muro di ghiaccio, poi indietreggiò per riflettere un istante.
"Non devo usare la forza del mio cosmo, ma quella del mio cuore."
Il ragazzo si sedette, concentrando la sua mente su pensieri felici, scacciando tutti quelli negativi.
"Mamma..."
Il giovane rivisse i momenti più belli della sua infanzia, ricordando l'affetto ricevuto.
"Maestro...Isacc..."
Davanti a lui passarono le immagini del suo addestramento.
"Camus..."
Hyoga si ricordò degli insegnamenti di colui che aveva addestrato il suo maestro.
"Amici miei..."
Il giovane rivide i volti felici dei suoi compagni, poi quello della persona più importante per lui.
"Minako..."
Il pugno del cavaliere ombra si fermò a pochi millimetri dal viso di Hyoga, poi la sagoma nera indietreggiò, come indebolita.
"Basta la volontà per sconfiggere il mio nemico...basta combattere con cuore sereno!"
Hyoga aprì gli occhi ed il suo avversario cominciò a barcollare, poi cadde a terra e si dissolse.
"Ce l'ho fatta! Ragazze!"

Black Gemini colpì sia Ami che Rei nello stomaco, gettandole a terra.
"Sono il più forte dopo il Maestro Supremo, e sono invincibile, non temo confronti!"
Le due non si arresero.
"Mercurio! Rapsodia acquatica di Mercurio!"
"Marte! Freccia infuocata di Marte!"
I due colpi partirono contro il cavaliere, che ribatté con la collisione cosmica, distruggendoli entrambi e mandando le guerriere a terra.
"Ah ah ah! Il mio cosmo è imbattibile, non potete fare nulla contro di me!"
L'uomo alzò la mano, ma una figura ben più bassa ed esile di lui si intromise.
"Cosa? Sailor Saturn, la guerriera della distruzione..."
La bambina teneva la sua falce alzata, pronta alla lotta.
"Sono anche la guerriera della rinascita!" - ribatté lei.
"Uhm...chissà quale guerriero ombra potrebbe nascere da te! Sarebbe una creatura perfetta!"
La ragazza colpì il nemico con la sua naginata, ma l'arma slittò sulla corazza.
"O forse è meglio che ti uccida!"
L'uomo dette un potente pugno ad Hotaru, gettandola a terra.
"Hotaru! No!" - la chiamò Setsuna, che non poteva intervenire perché circondata da nemici.
L'uomo rise e la prese a calci con ferocia, poi l'afferrò per la gola: dalla fronte della guerriera scendeva un rivolo di sangue, che colò fino alla mano del guerriero. Black Gemini parve provarne piacere.
"Ah ah! Muori, stupida!"
La ragazzina si liberò con un movimento brusco, poi scivolò dalle mani del guerriero e si mise in posizione.
"Vuoi usare il tuo potere? Ho sentito che è grande, ma vediamo se sei all'altezza della tua fama!"
La bambina non sembrò aver alcun timore del nemico, anzi mantenne la posizione, pronta ad attaccarlo.
Le altre ragazze, sopratutto Setsuna, impallidirono: sapevano cosa sarebbe successo ad Hotaru se avesse usato il suo pieno potere.
"Avanti, uccidi un essere umano, cosa ti costa?" - le chiese con tono di sfida - "Guarda però cosa ti tocca a fare! Le altre bambine giocano felici, mentre tu invece devi andare in prima linea a rischiare la vita! Che gente infame che c'è a questo mondo! Mandano delle bambine a combattere!"
"Le tue parole non mi incantano!" - ribatté Hotaru.
"E allora vediamo chi la spunterà! Collisione..." - gridò saltando addosso alla sailor, ma lei fu pronta.
"Distruzione di Saturno!"
Un'ondata di energia fortissima investì il cavaliere, disperdendo il suo colpo senza dargli possibilità di scampo; le schegge della corazza volarono in tutte le direzioni, mancando di poco la sua avversaria.
L'uomo volò per aria e ricadde a terra ferito.
"Io, Black Gemini, il più forte di tutti, sconfitto da una bambina...aaaaaaaaaaaaah!"
Il cavaliere gridò per il dolore, poi si accasciò a terra e la sua armatura si riempì di crepe.
La bambina barcollò per l'improvvisa perdita di energia, e dovette appoggiarsi alla sua arma per non cadere.
"Non volevo che andasse a finire così, ma non mi hai dato scelta." - disse Hotaru fissando il cavaliere, che però si rialzò di scatto e si avventò su di lei.
"Crepa!" - urlò.
Sailor Saturn fece appena in tempo ad alzare la sua arma e colpì Black Gemini dritto al cuore; il ragazzo urlò di nuovo, ma per il dolore e lo stupore, mentre il suo sangue schizzò sul viso di Hotaru, mescolandosi al suo, al sudore e alle lacrime, lacrime per essere stata costretta ad uccidere in un modo simile un essere umano.
Black Gemini sputò del sangue e lanciò un gemito, tentando di raggiungere il volto della ragazza con le mani e fissandola con occhi carichi d'odio, ma alla fine le ferite si fecero sentire ed il cavaliere si accasciò, sconfitto.
A quella scena i guerrieri ombra sparirono nel sottosuolo e le altre guerriere, assieme a Hyoga, poterono andare a soccorrere la bambina, caduta a terra per lo sforzo.
"Hotaru! Hotaru!" - la chiamò Setsuna più preoccupata che mai.
Gli occhi della bambina, sporchi di sangue, sbatterono, poi disse:
"Grazie di tutto."
La bambina chiuse gli occhi e si appoggiò al petto della donna, poi perse i sensi.


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** ARRIVANO I RINFORZI ***


body>


Ringrazio:
XNicoranus83: Hotaru è una delle mie preferite dopotutto! Ma che dico, sono tutte le mie preferite!
XNemoTheNameless: Sì, è un po' stanchina, anzi diciamo che rischia la pellaccia.
XCrybaby: Oh, propendi per l'Usagi spietata? Beh, vedremo...sempre in tema dei pensieri di Ami, molte yaoifan hanno sfruttato quella scena, oltre a chiunque volesse farne la parodia(e come si fa a non fraintendere?).
Xluciadom: Grazie, poi andando avanti con la storia per delle scene romantiche che ci saranno più avanti ho visto che sono migliorato, e credo proprio di dover ringraziare te e la tua fic!
XIllidan: Ciao, eccoti qui! Dato che hai commentato tutti i capitoli risponderò ad ogni tua domanda:
Cap 1: Sì, è stato doloroso, ma ripensando a ciò che avrei fatto dopo ho sopportato tutto! Ikki non era in Cina(quello è Shiryu) ma probabilmente si stava dedicando al suo secondo lavoro. Cap 2: Shun ne prende sempre una sacca ed Ikki lo salva, è risaputo. Cap 3: Dispiace un po' anche a me, però bisogna dire che si è battuto bene(e che non si vantava ogni tre secondi del suo aspetto). Cap 4: Grazie, sono contento, la prima fic mi è servita come prova, in questa mi soffermerò ben di più sul carattere psicologico. Cap 5: Non sai quanto ho goduto a fare quel pezzo! Essere fidanzato con Minako porta ad enormi sofferenze! Cap 6: Haruka è un maschiaccio(dichiaratamente) e probabilmente più avanti si azzufferà con Seiya. Cap 7: Piaciuto il modo in cui l'ho sviluppato? Cap 8: Lo penso anch'io, un attacco composto da una raffica di cuoricini non è molto minaccioso...
Xharua_96: Non ti sta simpatica? Perché la cosa non mi stupisce?

Ringrazio chi ha messo la fic tra le preferite:

Crybaby 
harua_96 
Illidan 
Lan 
luciadom 
Mymoon96 
NemoTheNameless 
Nicoranus83 
NinfaDellaTerra 
Ramona37 
sharry


E tra le seguite:

Crybaby 
harua_96 
nico2283 
NinfaDellaTerra

Piccola nota: Questo capitolo in origine doveva essere il 10, ma poi ho cambiato idea, perché volevo che il decimo fosse più lungo ed interessante.



ARRIVANO I RINFORZI


Michiru e Shun camminarono per un ponte nero, sotto il quale scorreva un fiume color inchiostro.
Il cavaliere si era offerto di andare avanti, sfruttando il fatto che la sua catena avrebbe individuato una qualsiasi minaccia.
"Anche il mio specchio possiede gli stessi poteri." - spiegò la guerriera mostrandolo.
"E allora dove troviamo i nostri nemici?"
"Dritti davanti a noi."
Mentre proseguivano, però, la ragazza non resistette al fare alcune domande al giovane.
"E così tu sei il fidanzato di Ami?" - chiese.
"Fidanzato...beh...ecco...non proprio..." - rispose lui grattandosi la testa imbarazzato.
"A noi ci hanno raccontato che ti ha chiamato amore, e tu hai ricambiato i sentimenti...fino a che punto siete arrivati?"
"Cosa?"
"Siete stati da soli per molto tempo, non dirmi che non ne avete approfittato."
Shun sperò di aver capito male, ma la ragazza non gli dette tregua.
"Siete quasi adulti ormai, e da grandi si possono fare tanti bei giochi divertenti."
Shun cadde a terra, smontato dalla malizia della ragazza.
"Che c'è? Volevo solo parlare ed informarmi un po', e poi non sei un bambino."
"Non sono neanche maggiorenne!" - si lamentò il ragazzo.
"Davvero? Ti davo un po' più anni...."
"Preoccupiamoci di trovare A...i nostri compagni, d'accordo?"
"Stavi per dire Ami, vero?"
"Proprio la più maliziosa mi doveva capitare?" - si chiese il ragazzo, pensando che una così avrebbe messo in imbarazzo perfino Ikki.
Shun notò in quel momento che l'espressione della ragazza era cambiata.
"Il mio specchio ha percepito qualcosa." - disse.
Il saint si accorse che anche la sua catena era in allarme.
"Un buon modo di anticipare le mie mosse!" - disse una voce da sopra una torre.
Un ragazzo dai capelli d'argento creò un ponte di ghiaccio e con esso scese a terra.
"Wow!" - disse guardando Michiru - "Di bene in meglio!"
Il cavaliere di Andromeda si intromise e puntò le sue catene contro l'avversario.
"Non osare avvicinarti."
"Fammi largo! Voglio il corpo di quella ragazza!"
"Non sei il primo." - rispose lei - "Ma sei stato preceduto."
"Non in quel senso...Tifone oscuro!"
Shun usò subito la catena per difendersi, ma essa venne avvolta dal gelo.
"Ah! Black Virgo aveva ragione! La tua catena è vulnerabile al gelo!"
"Come faceva a saperlo?"
"Ed io che ne so? Ora fatti da parte, devo trasformare quella ragazza in una statua!"
Il cavaliere oscuro lanciò delle schegge di ghiaccio e Shun non poté fare niente per fermarle, venendo colpito in pieno.
"Maremoto di Nettuno!" - gridò Michiru lanciando una sfera d'acqua, ma il cavaliere la congelò col suo potere.
I due si misero fianco a fianco.
"La mia catena è inutile, ma ho altri colpi!"
Shun fu avvolto da un alone e da lui si alzò un forte vento che bloccò ogni movimento al cavaliere nemico.
"Nebulosa di Andromeda!"
Black Acquarius non si spaventò, ma alzò un muro di ghiaccio nero senza dover muovere un muscolo, parando il colpo.
"Cosa?"
"Tormenta nera!"
Shun venne investito e cadde a terra.
"La vostra ora è giunta. Trappola di ghiaccio!"
Dal sottosuolo sbucarono dei blocchi di ghiaccio che circondarono i due, bloccandoli in una semisfera ghiacciata assieme al guerriero nemico.
"Il mio corpo è immune agli sbalzi climatici, quindi non risentirò in nessun modo del freddo! Qui la temperatura scenderà presto a -200 gradi centigradi! L'unico modo che avete per salvarvi è battermi!"
Shun attaccò con la nebulosa, ma il cavaliere evitò il colpo e questo si scontrò contro il muro di ghiaccio, contro il quale rimbalzò per poi tornare indietro.
Michiru usò lo specchio per proteggere se stessa ed il compagno, ma l'attacco fu troppo forte e ne vennero travolti.
"Non potete battermi, sono in vantaggio rispetto a voi! Tormenta nera!"
Michiru usò di nuovo il suo colpo, e lo scontro si concluse in parità.
Black Acquarius sorrise e si lanciò all'attacco, ingaggiando un corpo a corpo con i due, muovendosi con forza ed agilità; benché in grado di resistere alle basse temperature Michiru e Shun erano rallentati nei movimenti e non riuscivano a muoversi come volevano.
Il saint malvagio fece un salto oltre i due, atterrò sulle mani e si dette la spinta con le braccia sferrando un calcio sulle schiene di entrambi, gettandoli a terra.
"Ed ora siete morti! Nessuno vi potrà salvare!"
"No!" - gridò Shun - "Noi non siamo ancora perduti, lo sento!"
"Cosa speri? Che un eroe piova dal cielo e sfondi la cupola con un pugno fortissimo?"
In quel momento la cupola fu sfondata da un colpo fortissimo ed un cavaliere con una magnifica armatura entrò all'interno.
"Ikki! Fratello mio!"
"Sono venuto a salvarvi!" - spiegò il guerriero sorridendo.
"Ah! Un altro? Farai parte anche tu della mia collezione, anche se preferisco le ragazze!"
Ikki si mise in posizione.
"Ti conviene liberare quei due se ci tieni alla vita."
"Tormenta nera!"
Ikki conosceva bene il colpo, ma questa era una versione più potente che comunque evitò con un balzo, poi lanciò le piume metalliche sul nemico, che le deviò con dei pugni.
"Ali della fenice!"
"Tifone oscuro!"
Fuoco e gelo si distrussero a vicenda, scatenando un'esplosione fortissima che distrusse la cupola, spazzando via i presenti.
Il saint della fenice fu il primo a rialzarsi e chiese ai compagni:
"State bene?"
"Tutto a posto!" - rispose Michiru mostrando lo specchio grazie al quale aveva risucchiato l'onda d'urto.
"Mai distrarsi! Raggio congelante!"
Ikki venne colpito in pieno e non poté fare nulla per sfuggire alla presa.
"Ah ah! Un'altra vittima!"
La statua cominciò a muoversi.
"Cosa...cosa..."
Il cavaliere si ritrovò circondato da decine di statue che cominciarono ad avvicinarsi minacciose.
"Stai per essere ucciso dalle tue stesse creazioni!" - disse la voce di Ikki.
"No! State indietro!"
Il saint distrusse tre statue, ma esse si ricostruirono subito; il ragazzo venne immobilizzato, e la statua di Ikki lo trapassò la parte a parte con un pugno.
Il cavaliere della fenice fissò compiaciuto l'avversario, colpito dal fantasma diabolico, che si metteva le mani sulle tempie ed urlava per il dolore.
"Contro di me non ce la potevi fare. Ali della fenice!"
La fiammata travolse il cavaliere nero che cadde a terra morto con la bocca spalancata in un urlo muto.
"Finito."
"Ikki, ci hai salvati, grazie..." - disse Shun avvicinandosi al fratello.
"Come sempre. Ora io vado avanti, voi sbrigatevi che non abbiamo tanto tempo da perdere."
"Ma come sei arrivato fin qui?"
"Ho seguito un black saint che attraversava un varco, anche se dopo ne ho perso le tracce." - spiegò prima di correre via.
"Hai un fratello?" - chiese Michiru avvicinandosi a lui.
"Sì, mi ha salvato molte volte, dato che siamo orfani è stato anche come un padre per me."
"Ma non ti ha insegnato come comportarsi con le donne, vero?" - lo punzecchiò la ragazza.
"Andiamo avanti, che ne dici?" - chiese il cavaliere che non riusciva a reggere la malizia della sailor - "Credo di sapere dove si stanno dirigendo gli altri."
"Ti riferisci a quel tempio spettrale che si vede in lontananza?"
"Proprio lì."
"E allora andiamo, che aspetti?"



Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** LA RABBIA DI BLACK VIRGO ***


In questo capitolo compare Minako, ma vi posso assicurare che ci sarà ben poco da ridere.
Intanto ringrazio con piacere:
Xluciadom: Sì, più avanti ci saranno delle scene sentimentali(ed un po' anche in questo, ma saranno sul triste). Contenta? Stavolta sei stata la prima!
XNemoTheNameless: Haruka forse lo massacrava ancora di più!
XNicoranus83: Vittima ideale, non trovi? Il più timido con la più maliziosa!
XCrybaby: Sinceramente quasi quasi pensavo di fargli venire uno svenimento mentre parlavano di "possedere il corpo"...
Xharua_96: Non ti ho fatto aspettare molto, contenta? Però devo dirti una cosa: potresti aver bisogno di un fazzoletto.




LA RABBIA DI BLACK VIRGO


Minako uscì dal varco...
"Ah ah! Tremate, malvagi! Sailor Venus, la bellissima paladina dell'amore è qui per punirvi assieme al suo compagno..."
...e si ritrovò da sola.
"Noooo!" - si lamentò triste, ma si riprese subito.
"Bene, devo solo trovare il mio Hyoga e gli altri, spero che stiano bene."
"Dovresti preoccuparti per la tua salute." - le disse una voce alle spalle.
La ragazza si voltò e vide Black Virgo che la fissava con un'espressione indecifrabile sul volto, ma non poté fare a meno di notare che una mano gli formicolava.
"Sappi che siete stati divisi casualmente, ma io ti ho fatta venire qui per poter rimanere da solo con te."
"Non ti sarai innamorato di me? Beh, è difficile resistere al mio fascino, ma sappi che io sono qui per punirti nel nome di Venere!"
"Punire? Capisco, immagino che per te noi black saints non siamo che mostri, esseri privi di anima ed incapaci di provare emozioni..."
Il ragazzo si mosse con la rapidità di un gold ed afferrò la ragazza per poi immobilizzarla al muro, avvicinando i loro volti al punto che poterono guardarsi negli occhi e sentire l'uno il respiro dell'altra.
"Ma non siamo diversi da voi, perché siamo umani! Possiamo provare rabbia, odio, dolore, desiderio di combattere...questo è ciò che ci muove, oltre alla nostra fedeltà incondizionata al Maestro Supremo, ma noi possiamo provare anche buoni sentimenti, anche se dobbiamo reprimerli perché non interferiscano con i nostri piani! Non possiamo permettere alla pietà di fermarci!"
Senza dare alla ragazza il tempo di rispondere Black Virgo la baciò appassionatamente; Minako tentò di liberarsi dalla stretta, ma il cavaliere era più forte di lei.
La ragazza sentì le mani del ragazzo passarle lungo i fianchi fino a sfiorarle la gonna, per poi salire, accarezzarle il viso e lisciarle i capelli dorati.
Alla fine il ragazzo si staccò, facendo sprofondare a terra la ragazza in un misto di imbarazzo e vergogna.
"Scusa." - si limitò a dire il cavaliere. 
Minako lo fissò stupita, poi urlò:
"COME HAI POTUTO!? NON TI VERGOGNI?!"
"Ringrazia che non sei finita da Black Scorpio!"
Il sorriso di piacere sul volto del ragazzo scomparve per far spazio ad un'espressione fredda e cupa.
"Questa è la tua ultima possibilità. Unisciti a noi. Sono certo che il Maestro ti accetterà, e le tue compagne collaboreranno. Insieme..." - disse porgendole la mano - "...possiamo costruire un mondo migliore."
La ragazza allontanò la mano con la sua in modo brusco.
"No! Non vi aiuterò mai!"
Le parole sembrarono offenderlo profondamente.
"Dunque..." - fece il ragazzo avvicinando le mani come in atteggiamento di preghiera - "...non mi lasci altra scelta. Mi dispiace. Lamento infernale!"
Una luce nera investì la guerriera che venne lanciata contro il muro, ma si riprese abbastanza rapidamente.
"Fascio di luce! Azione!"
Il raggio di energia luminosa colpì l'elmo del cavaliere nero, facendoglielo volare via, ma il ragazzo non si fermò e colpì la ragazza nello stomaco col palmo della mano, poi la immobilizzò a terra.
Il black alzò la mano e l'affondò come se fosse una lama, sfiorando il viso della ragazza, arrecandole solo un leggero graffio.
"Perché non riesco ad ucciderla?!" - si chiese il ragazzo furioso.
Minako si liberò con un doppio calcio e gettò a terra il cavaliere, poi usò la sua catena, ma il ragazzo si liberò rapidamente.
"Venere! Spirale di cuori di Venere!"
"Lamento infernale!"
L'ondata di luce nera distrusse il cuore dorato e Minako si salvò con un balzo, atterrando poi con grazia, solo per sentire qualcosa di freddo vicino al collo: la mano del black.
"La tua vita è appesa ad un filo, ma credo che non te ne importi molto."
"Non credere che sia sola: presto il mio Hyoga e le mie amiche verranno ad aiutarmi."
"Amici? Tsk! Confidi così tanto in loro? Sei o ingenua o molto fortunata."
"Ma perché, tu non ti fidi dei tuoi compagni?"
"Ho fiducia solo nel Maestro Supremo. Anche se condivido alcuni obiettivi con gli altri non mi fido di loro. Io ho giurato di non fidarmi più di nessuno."
"Essere diffidente non ti aiuta molto, io ho fiducia negli altri."
Il ragazzo smise di combattere ed incrociò le braccia.
"Tu hai avuto fortuna...hai delle amiche disposte a farsi uccidere pur di aiutarti...ma io non ho avuto la stessa fortuna...guarda!"
Il ragazzo lanciò un raggio nero che attraversò la mente della ragazza, mostrandole alcune immagini.
Quattro cavalieri stavano esultando circondati dai cadaveri di alcuni nemici.
"Un'altra vittoria dei cavalieri d'argento!" - fece uno di loro, un ragazzo armato di una catena con due palle chiodate.
Gli altri tre esultarono.
"Io sono quello con l'armatura blu e le catene." - sussurrò una voce all'orecchio della ragazza - "Ero un saint di Atena, e mia era l'armatura di Cefeo; quello con la palla chiodata è un mio compagno di allenamenti e leader del nostro gruppo."
Davanti alla ragazza passarono immagini di battaglie, di lotte, ma anche di feste e di piacevoli chiacchierate tra i ragazzi.
"Questi erano i miei amici, o almeno quello che credevo..."
L'immagine si spostò di nuovo sul gruppo: i quattro erano vicini ai cadaveri di alcuni soldati nemici armati di falci.
"Questi erano deboli!" - disse il leader - "Andiamo a cercare il comandante e facciamolo a pezzi!"
"Aspettate!" - obiettò quello con le catene - "Potrebbe essere troppo forte per noi, ho sentito..."
"Non fare il codardo!" - lo rimproverò.
"Codardo? Ho buon senso! Se andiamo così..."
"Beh, tu ti perdi la gloria! Andiamo, miei prodi!"
Il capo partì, seguito dagli altri due; l'ultimo rimasto, non volendo lasciare i suoi compagni soli, decise di seguirli.
Davanti alla guerriera passò una feroce battaglia, e molti nemici caddero, ma ben presto però si fece avanti un guerriero con un'armatura dotata di ali, troppo forte per i quattro: i colpi segreti dei cavalieri si rivelarono inutili, le loro armature furono danneggiate ed il gruppo dovette darsi alla fuga.
Mentre scappava il cavaliere con le catene inciampò e cadde, anche a causa di una ferita; il ragazzo invocò l'aiuto dei suoi compagni, ma questi fuggirono calpestandolo senza neanche voltarsi a soccorrerlo.
Il guerriero rimase di stucco e si sentì solo ed abbandonato, e temette che per lui fosse giunta la fine.
Una mano si avvicinò alla sua gola, poi cominciò a strangolarlo; il ragazzo incassò numerosi pugni e calci che frantumarono gran parte della corazza; le risate di scherno dei soldati nemici riecheggiarono nella sua mente, ma alla fine decisero di lasciarlo vivere.
"Chi si mostra così debole non ci interessa!" - disse il comandante prima di sparire.
Il cavaliere con le catene ansimò, e decise di raggiungere i suoi compagni per chiedere loro perché lo avessero abbandonato, sperando che, pentiti, fossero tornati indietro a cercarlo; ma per la strada non incontrò nessuno.
Una volta giunto ad un accampamento trovò alcuni soldati, che lo fissarono senza aiutarlo; superò una scalinata, dove trovò i suoi tre compagni intenti a parlare con alcuni guerrieri di rango inferiore.
"Ecco!" - disse il cavaliere con le palle chiodate puntandogli il dito contro - "Per colpa sua siamo stati sconfitti!"
"Cosa? No, fermi, cosa fate, voi..."
"La tua incapacità ci è costata la sconfitta! Sparisci!"
La palla chiodata lo colpì al fianco, gettandolo giù dalle scale.
"Finché non tornano i cavalieri d'oro siamo noi a comandare, e tu ti meriti solo il disprezzo per la tua incapacità! Vattene! Medita sui tuoi errori e torna quando saprai ammettere le tue responsabilità!" - dichiarò il guerriero mentre gli altri due stettero in silenzio.
Gli occhi del ragazzo si riempirono di lacrime; lacrime amare, piene di odio, di rancore e rabbia, ed il suo animo si riempì di un forte desiderio di vendetta.
Il guerriero, schernito, si allontanò amareggiato, camminando per ore, finché, sfinito, non si appoggiò ad una roccia.
Durante il tragitto si era tolto quel che restava dell'armatura, ma che gliene importava? Era oramai distrutta, e in quello stato non avrebbe potuto difendersi dai pericoli.
Il cavaliere si chiese a quel punto perché nessuno lo avesse aiutato, forse non c'erano guaritori, forse i suoi "amici" avevano convinto tutti...il leader era bravo a parlare...o forse lo volevano morto per ottenere più gloria...erano tantissimi i pensieri per la sua mente; possibile che dopo tutto quello che avevano passato insieme i suoi compagni lo avessero abbandonato così? Il suo maestro lo aveva messo in guardia in passato, e si rimproverò di non aver ascoltato il suo defunto mentore.
Un rumore di passi lo costrinse ad alzare lo sguardo: era circondato, per di più da cavalieri neri.
"È giunta la mia ora?" - si chiese.
Uno dei guerrieri gli lanciò un otre: era pieno di acqua cristallina.
"Volete avvelenarmi?" - chiese.
"Bevi ragazzo, e ritorna in forze!"
Il giovane, seppur esitante, non seppe resistere e bevve tutto d'un fiato.
"Perché mi avete aiutato?" - chiese poi.
"Sei stanco e ferito!"
"Ma...voi siete cavalieri neri, su di voi ho sentito..."
"Calunnie! Noi siamo dei guerrieri onesti, tutto quello che ti hanno raccontato sono solo mezze verità e menzogne!"
Uno dei guerrieri si fece avanti.
"Ho letto i tuoi pensieri, ed ho visto il tuo dolore. Ti ha fatto soffrire un simile tradimento, vero? Vieni con noi, il nostro maestro ti aiuterà ad ucciderli!"
Il ragazzo esitò un attimo, ma presto sentì un forte desiderio di vendicarsi.
"Mi hanno abbandonato...mi avrebbero lasciato morire...e poi mi hanno scacciato, presumo perché non volessero che raccontassi la mia versione! Sono con voi!" - dichiarò alzandosi a fatica.
Con suo sommo stupore i guerrieri lo aiutarono.
Il gruppo camminò a lungo, finché non trovò un accampamento pieno di guerrieri in nero, al centro del quale stava un uomo con i capelli biondi sui quarant'anni, alto e dal fisico possente, con i lineamenti duri e la carnagione abbronzata: il Maestro Supremo.
"Chi è questo ragazzo?" - chiese.
"Un saint abbandonato dai suoi compagni. Io voglio la vendetta!"
L'uomo con i capelli biondi sentì l'odio del ragazzo, una rabbia profonda causata dal tradimento.
In quel momento alle sue spalle un forziere si aprì, e da esso ne uscì una corazza nera rappresentante una fanciulla in atteggiamento di preghiera.
"L'armatura delle Vergine Nera, una delle dodici armature supreme, ha scelto il suo padrone!"
La cloth si dispose sul corpo del ragazzo, che sentì un potere immenso.
"Non sei ancora in grado di controllarla appieno, per dominare quella forza bisogna essere colmi di odio ed avere un cosmo superiore, ma presto ne sarai capace. Ora però dimentica il tuo vero nome! Ricordati che io sono colui che ti ha dato aiuto quando ne avevi bisogno, mentre i cavalieri di Atena ti hanno abbandonato! Ora il tuo nome sarà Black Virgo!"
Il ragazzo rise trionfante, segno che il male si stava impossessando di lui.
Davanti a Minako passarono altre scene, scene di feroci e cruente battaglie contro tutti coloro che avevano osato sfidarlo, finché non trovò i traditori.
Per Black Virgo le urla di dolore e le suppliche furono musica; sfogò sui suoi vecchi compagni tutto il suo odio ed il suo dolore, uccidendoli senza pietà, lasciando il leader per ultimo.
"Mi hai sempre fatto bei discorsi sull'amicizia...ora metterò il pratica un principio ancora più giusto: la vendetta!"
La sua mano trapassò cuore e corazza al ragazzo, ed il cavaliere nero provò un piacere immenso nel vedere gli occhi imploranti, che poi divennero vitrei.
Il ragazzo rise ancora, poi afferrò una spada e decapitò il cadavere, e ne alzò la testa al cielo.
"VITTORIA!!!" - dichiarò.
La visione finì e Minako cadde in ginocchio, spaventata.
"Hai visto? Hai visto perché non ho fiducia nei cavalieri di Atena e nei loro ideali? Capisci ora perché mi fido solo del Maestro? Egli mi ha aiutato nel momento del bisogno, e se ho vissuto è solo grazie a lui!"
La ragazza ribatté:
"Capisco che quello che sia successo ti abbia sconvolto, ma non giustifica un simile comportamento! Hai provato piacere nell'uccidere!"
"Forse...forse sono stato troppo sadico, ma non me ne pento; quei ragazzi meritavano solo di morire, e così è stato. Ho fatto giustizia."
"Abbiamo concetti molto diversi di giustizia."
Il cavaliere afferrò la ragazza per il collo.
"Credo che sia giunto il momento di dirci addio. Peccato, perché non avrei mai voluto arrivare a tanto! Sei ancora in tempo per cambiare idea!"
"Mai!" - ribatté la ragazza liberandosi con un calcio.


"Minako!" - gridò Hyoga.
"Cosa?" - chiese Setsuna, china sul corpo di Hotaru.
La bambina non era morta, ma aveva perso gran parte delle sue energie e doveva riposare.
"Sento che è in pericolo! La devo aiutare!" - gridò il cigno.
"Ma non sai dove cercarla!" - obiettò Ami.
Il saint appoggiò una mano su un muro, concentrandosi al massimo nel tentativo di raggiungere la ragazza.
"Se i nostri nemici possono aprire i varchi, posso farcela anch'io!" - dichiarò.

Minako cadde a terra, sconfitta: il cavaliere nero era troppo forte per lei da sola.
"Ed ora finiamola!"
Una luce accecante illuminò la stanza ed i due poterono vedere una figura avvolta da un alone bianco.
"H...Hyoga..." - lo chiamò la ragazza alzando la mano per raggiungerlo.
Il cavaliere attraversò lo spazio usando il suo cosmo, raggiungendo la guerriera e sferrando un poderoso calcio al rivale.
"Minako!" - la chiamò - "Minako! Rispondi, ti prego!"
"Sto bene, sto bene..." - lo rassicurò la ragazza sorridendoli.
Il cigno lanciò un'occhiata carica d'odio al black saint.
"Come hai potuto fare del male ad una fanciulla?! Solo un guerriero senza onore potrebbe fare una cosa simile!"
Black Virgo si mise in posizione.
"Lei mi ha costretto ad arrivare a tanto, non avrei mai voluto farle del male, ma non ha accettato di unirsi alla nostra causa! Cavaliere, preparati a combattere!" - disse raccogliendo l'elmo.
I due attaccarono ed incrociarono le mani in un feroce scontro fisico e cosmico: le braccia furono percorse da scariche di energia gelida ed oscura; dopo qualche istante la sfida si risolse in un pareggio ed entrambi furono spinti indietro, ma erano ancora in forze.
"Aurora del Nord!"
"Pioggia di meteore!"
Alle spalle del black comparvero dei macigni neri che piovvero con violenza sul bronze, ma questi li congelò e frantumò col suo potere; le schegge volarono in tutte le direzioni e Hyoga si mise davanti a Minako per proteggerla.
"Forse ho capito..." - pensò il cavaliere nero - "Due dimensioni si possono collegare tra loro anche usando il potere delle emozioni...che sia l'amore che ha aperto il varco?"
Il solo pensiero fece provare una rabbia atroce a Black Virgo che scagliò un raggio nero, ma Hyoga alzò un muro di ghiaccio per difendere la ragazza e piovve sul rivale, colpendolo in pieno.
Il cigno bruciò il suo cosmo a dismisura, facendo diventare d'oro la sua armatura, e si mise in posizione per lanciare il suo colpo migliore.
Black Virgo lo fissò carico d'odio ed unì le mani, usando il suo colpo alla massima potenza.
"Per il Sacro Acquarius!"
"Lamento infernale!"
I due colpi si scontrarono e per alcuni secondi furono in parità, ma presto Hyoga cominciò a perdere terreno.
Il cavaliere nero sorrise e provò un piacere immenso, facendo di tutto per uccidere colui che era suo rivale, non solo in battaglia.
Minako non stette a guardare e si affiancò al cavaliere, gridando:
"Venere! Spirale di cuori di Venere!"
Il cuore dorato ribaltò la situazione ed il cavaliere oscuro ebbe la peggio.
"AAAAAAAAAAH!!!" - urlò Black Virgo quando venne travolto dalla potenza del colpo combinato.
Il ragazzo cadde a terra ferito con l'armatura congelata in vari punti.
"Ce l'abbiamo fatta." - disse Minako sospirando.
"S...ono...ancora vivo!" - ruggì il cavaliere nero rialzandosi - "Tu...Hyoga...meriti di morire..."
Il ragazzo si avvicinò con passo minaccioso, ma non riuscì a mantenere l'equilibrio e cadde in ginocchio.
"Credo sia giunto il momento di finirlo." - disse il cigno, ma Minako lo fermò.
"Cosa? Perché mi fermi? Ha cercato di ucciderci!"
"Sì, ma..."
La ragazza provò pura pietà per il cavaliere, tradito dai suoi compagni e consumato dall'odio.
"Hyoga...giuro che avrò la tua testa!!! Ed avrò anche quella ragazza!"
Black Virgo fu avvolto dalla tenebre e sparì nel nulla.
"Come stai Minako?" - chiese subito il cigno alla ragazza accertandosi che non avesse ferite.
La sailor lo abbracciò.
"Oh Hyoga, sapessi quanta paura!"
"Su su, tranquilla, ora tutto è finito, ma perché prima mi hai fermato?"
Quando la ragazza stette in silenzio il saint le appoggiò le mani sulle spalle.
"Ascoltami, capisco che tu abbia avuto un buon motivo, ma noi non possiamo permetterci di esitare, i nostri nemici vanno sconfitti o almeno costretti alla resa; anch'io vorrei evitare questa guerra, ma se non la combattiamo moriranno milioni di persone, la loro salvezza dipende da noi."
"Ho capito Hyoga, ma adesso vediamo di raggiungere i nostri compagni."
Il cigno si accorse subito che la ragazza stava male, dato che non la vedeva raggiante come al solito.
"Non devi avere paura." - la tranquillizzò abbracciandola e stringendola forte a sé - "Non permetterò che quel maledetto ti porti via. Io ti proteggerò sempre, anche a costo della mia vita. Hai capito? Sempre."
La ragazza guardò amorevolmente il cavaliere e lo baciò dolcemente, sentendosi rincuorata; ma non aveva paura per se stessa: provava paura per Black Virgo, un ragazzo col cuore colmo di odio e di rancore.



Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** LO SCORPIONE NERO ***


Ringraziamenti:
XCrybaby: Usagi comparirà più avanti, e nello stesso capitolo vedrai meglio l'aspetto del Maestro, che sarà un po' diverso...
XNicoranus83: Eh, c'è anche un altro motivo se lui ed altri cavalieri si sono uniti...
Xharua_96: Grazie, mi sono impegnato molto per farlo! E non è l'unico di cui si conoscerà il passato.
Xluciadom: Eh sì, una storia triste, poveraccio!


LO SCORPIONE NERO


Makoto si era ritrovata sola e si stava dirigendo verso il tempio, sperando di trovare le sue compagne.
"Chissà dove sono finite loro ed i cavalieri?" - si chiese.
La ragazza superò un ponte, senza accorgersi che una sagoma scura la stava seguendo; il misterioso figuro si mosse silenzioso come un gatto ed arrivò alle spalle della ragazza senza che lei se ne accorgesse, poi alzò la mano destra, mostrando un'unghia nera, lunga ed affilata come un rasoio.
"Ah!" - gridò Makoto quando si accorse che il nemico era pronto ad agire, ma ormai era tardi per fermarlo; con sua grande sorpresa, però, il ragazzo non la colpì, ma si limitò ad alzarle la gonna.
"Gran bella vista!" - commentò divertito.
Sailor Jupiter gli dette un poderoso pugno in faccia.
"Vergognati!" - lo rimproverò.
"Ah ah ah! Cosa posso farci se sono sensibile al fascino femminile? E poi dai, abbiamo la stessa età, non mi sembri una che si comporta diversamente!"
Makoto lanciò un fulmine sul cavaliere, ma questi lo fermò con una mano.
"Mi sono dimenticato di dirti che sono molto più forte di te, quindi non hai speranze."
La ragazza tentò un calcio che venne facilmente evitato, poi una serie di pugni, ma non uno andò a segno; il black saint sorrise ed afferrò la sailor per un braccio, ma lei non si fermò e lo sollevò di peso per poi lanciarlo via.
Il cavaliere riatterò con grazia.
"Wow, che furia! Non sei mica male, sai?"
"Ma perché le mie compagne hanno dei bellissimi e galanti cavalieri mentre io mi ritrovo sempre un pazzo maniaco?" - si chiese la ragazza a metà strada tra lo stupore e la collera.
"Rivoluzione di Giove!"
"Spada a sorpresa!"  
Le sfere verdi colpirono la falce, distruggendosi a vicenda.
La ragazza lanciò ancora un fulmine, ma ancora una volta venne fermato.
"Il mio potere è troppo grande per te, non sei alla mia altezza! Cuspide nera!"
La puntura velenosa colpì la ragazza sulla gamba; Makoto cadde in ginocchio e lanciò un urlo di dolore.
Per Black Scorpio le grida non furono, però, piacevoli come quando aveva colpito Mamoru: provò fastidio, disgusto e perfino un senso di malessere.
"È proprio vero, non riesco a colpire le donne..." - pensò.
La sailor si riprese in fretta e raccolse le sue energie creando un fulmine che prese la forma di un dragone, ma il ragazzo creò la sua falce magica che lo distrusse per poi colpire la ragazza al fianco.
"Poverina, mi dispiace doverti far soffrire così! Vuoi che ti finisca?" - chiese alzando la mano, pronto a finirla - "Io odio far soffrire le donne."
Makoto strinse i denti ed afferrò il guerriero per il polso, gettandolo a terra con violenza.
"Non mi sottovalutare!"
"Ma allora vuoi proprio che ti uccida!"
Il ragazzo si rialzò, ma prima che potesse attaccare sentì un grido alle sue spalle e si voltò appena in tempo per fermare il calcio volante di Seiya.
"Sparisci, cavallino!" - disse Black Scorpio lanciando via il ragazzo.
La sfera di Haruka comparve un istante dopo ed il guerriero la fermò con le mani.
"Tre contro uno? Bene, uno scontro alla pari!"
"Haruka! Seiya! Come avete fatto a trovarmi?"
"Ti abbiamo sentita gridare! Stai bene?" - le chiese Sailor Uranos.
La ragazza indicò con lo sguardo il segno delle puntura; a quella vista Haruka evocò la sua spada e la puntò contro il nemico.
"Fatevi sotto, sono pronto a sconfiggervi tutti. Spada a sorpresa!"
La falce colpì Seiya ed Haruka, fermandoli, ma il cavaliere non riuscì a centrare Makoto che gli lanciò una sfera tonante che lo colpì al viso, gettandolo a terra.
"Spada a sorpresa!" - gridò di nuovo rialzandosi.
"Sta giù!" - gridò Seiya gettando a terra la guerriera di Urano, permettendole così di schivare il colpo.
Black Scorpio si rialzò e con passo deciso corse verso i tre, contrastandoli tutti in uno scontro fisico; il cavaliere nero tramortì Seiya con un pugno, deviò la spada di Haruka con l'unghia nera e colpì Makoto con un calcio, mozzandole il fiato.
La ragazza dai capelli castani venne gettata a terra e sputò del sangue.
"Se ti fossi unita a me avresti evitato tutto questo! Sei ancora in tempo!" - disse il ragazzo alzando l'unghia.
"Black Scorpio!" - lo chiamò una voce.
"Cosa?"
"Fulmine di Pegasus!"
I raggi di luce di Seiya colpirono il nemico e lo lanciarono via, poi mentre era a mezz'aria Haruka gli si lanciò incontro ed i due si colpirono a vicenda: il primo ne uscì con un'incrinatura sulla corazza, la seconda con un graffio sulla spalla.
Il ragazzo in nero si voltò su Seiya ed usò il vento del deserto, ma con suo grande stupore il giovane lo evitò con un balzo e lanciò la cometa di Pegasus, che andò a segno e tramortì il guerriero.
"Allora, sei convinto di poterci battere tutti e tre?" - chiese Seiya con tono di sfida.
Il cavaliere sembrò riflettere per qualche istante, poi disse:
"Avete ragione, non posso battervi tutti. Ma posso ferirvi! Cuspide nera!"
I raggi vennero lanciati verso Seiya alla velocità delle luce, e nemmeno il bronze riuscì ad evitarli.
"Ti ho centrato otto volte, presto sarai condannato!"
Prima che potesse agire di nuovo, però, due sfere lo colpirono e lo gettarono a terra.
"Ci siamo ancora noi!" - gridò Haruka attaccandolo e gettandosi contro di lui; Black Scorpio si fece scudo con l'avambraccio, ed esso tremò sotto la potenza del colpo.
Il cavaliere malvagio dette un calcio alla sailor e la gettò a terra, poi si rialzò con una capriola e disse:
"A quanto sembra non vi importa molto del vostro amico."
"Che cosa?"
"Non ricordate quello che ho detto? Solo io lo posso liberare dal suo tormento senza ucciderlo! Quindi se mi uccidete non avrete più modo di salvarlo!"
I tre smisero di combattere, non sapendo più cosa fare.
Seiya strinse il pugno e disse:
"Ti costringeremo ad aiutarci con la forza, se necessario!"
"Bisogna vedere chi ha più paura: io di soffrire o voi di perdere un caro amico?"
I guerrieri stettero in silenzio: avevano le mani legate.
"Per oggi mi ritiro, ma sentirete ancora parlare dello Scorpione Nero! Ci vediamo!"
L'uomo si trasformò in una sagoma scura e sparì nel nulla.
"Perché se n'è andato?" - chiese Haruka
"Forse era stanco, oppure vuole giocare con noi...ah!"
Le ragazze andarono subito a soccorrere il guerriero.
"Come stai? Tutto a posto?"
"Sto...benissimo...guarda, non perdo neanche sangue...ah!"
Benché l'armatura avesse attutito in parte i danni il ragazzo era comunque ferito.
"Maledizione! Beh, dovremo fermarci un po'."
"No, non rallenterò il mio gruppo! Sono un cavaliere!"
"Sì, ma non servirà a niente se ti fai ammazzare!" - obiettò Makoto.
Il guerriero sospirò: era vero, doveva fermarsi a riposare, nonostante fosse una situazione critica.
"Va bene, ma voi andate avanti."
"Non ti lasciamo..."
"Ascoltate, dobbiamo trovare i nostri amici: sento che alcuni di loro sono stanchi e feriti, ma nessuno è morto, quindi dobbiamo raggiungerli; anzi, Haruka, se mi dai una mano, ti guido sul posto in cui li troveremo di sicuro."
"Da te non mi aspettavo altro." - disse la ragazza sorridendo - "Quindi alzati e muoviti!"
"Sì! Non temete, non ci metterò molto a riprendermi."
Nello stesso istante Setsuna era china su Hotaru, ancora priva di sensi.
"Come sta?" - chiese Ami.
"È fredda e respira a fatica. Lo sforzo è stato enorme."
La donna ricordò in quel momento il modo in cui Hyoga aveva scongelato Rei.
"Forse posso aiutarla. Hyoga prima ha detto che ti ha liberata e scaldata col suo potere, giusto?"
"Ehm...sì!" - rispose la ragazza ricordando il piacevole momento.
"E allora io farò lo stesso."
La donna si sdraiò al fianco delle bambina e l'abbracciò, cercando di donarle tutto il suo potere in un disperato tentativo di salvarla.



Spero che vi sia piaciuto, anche se non ne sono troppo convinto. Il prossimo sarà "IL PASSATO DI BLACK LEO".
Per chi stia aspettando Usagi la rivedremo nel capitolo dopo il prossimo!



Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** IL PASSATO DI BLACK LEO ***


Eccomi qui, un po' prima del solito. Il fatto è che sono un po' avanti col programma, leggete comunque pure con calma.
Ringrazio chiunque continui a seguirmi, ma sopratutto i miei fedeli lettori:
Xluciadom: La descrizione del passato sarà più breve, ma spero ti piaccia.
XNicoranus83:  Già, prima Leonida, ora Black Scorpio, la poveretta non ha molta fortuna!
XCrybaby: E non sono gli unici quei due, fidati!
Xharua_96: Credo che Black Scorpio ora ti starà simpatico, non ha ucciso Seiya(è difficile uccidere uno che è immortale da contratto) ma gli ha fatto molto male!



IL PASSATO DI BLACK LEO


Ikki superò un gruppo di guerrieri ombra ed arrivò davanti al tempio.
"Eccomi, spero che anche gli altri si sbrighino!"
Il cavaliere della fenice si mise in posizione quando vide due cavalieri neri: quello del Leone e quello del Capricorno.
Il secondo dei due si appoggiò al muro.
"Occupatene tu."
Black Leo studiò con attenzione l'avversario.
"Sento che hai un cosmo enorme, sarà un piacere battersi contro uno come te!"
I due attaccarono insieme ed i pugni si scontrarono, respingendo entrambi a terra; il bronze si rialzò di scatto e lanciò le sue piume, ma il black le fermò con le mani e gridò:
"Ruggito delle tenebre!"
Un raggio nero avvolto dalle fiamme venne scagliato col pugno destro ed Ikki ribatté con le ali della fenice.
I due si sorrisero ed attaccarono ancora, scambiandosi decine di pugni e calci.
Dopo qualche altro colpo i cavalieri si separarono e si poterono studiare a vicenda.
"Tu sei il cavaliere della Fenice, giusto? Non ho mai sentito che qualcuno sia mai riuscito a conquistare quell'armatura prima di te."
"Questo perché nessun altro è mai stato abbastanza forte!"
"Oh, la sfida sarà più interessante del previsto!"
"Smettila di giocare!" - lo chiamò il compagno.
"Zitto tu! Questa è la mia sfida, e la vincerò con le mie sole forze!"
I saints attaccarono di nuovo, ciascuno nel tentativo di sovrastare l'avversario, ma sembravano alla pari.
"Pugno regale!" - gridò Black Leo colpendo con un potente pugno Ikki, ma il ragazzo roteò a mezz'aria e riatterò per poi lanciare ancora le ali della fenice.
Il cavaliere nero venne avvolto dalle fiamme, dalle quali uscì quasi illeso e si lanciò contro l'avversario, colpendolo al petto e riuscendo ad incrinare la corazza.
Ikki cadde a terra stordito.
"A me il colpo di grazia!" - gridò Black Capricorn pronto a lanciare una sfera nera.
"Fermo, codardo!" - lo fermò Black Leo afferrando il polso del compagno - "Ti accanisci su un cavaliere che io ho ferito? Sei solo un vigliacco!"
"Staccati!" - ribatté l'altro.
Ikki ridacchiò a quella scena, poi si rialzò e puntò un dito sui due.
"Attaccatemi insieme, se volete!"
In lontananza si sentì un forte rumore di battaglia.
"Devono essere arrivati! Vai tu, penso io alla fenice!"
"No! Sarò io a dargli il colpo di grazia!"
"Non ti sei accorto che ha già recuperato le forze? Se proprio ci tieni a farti massacrare, d'accordo, ma..."
Black Capricorn corse verso la battaglia.
"Ah ah! Che codardo! Torniamo a noi?"
I saints si misero in posizione e cominciarono ad espandere il loro cosmo al massimo, preparandosi a sferrare i loro colpi migliori.
"Ali della fenice!"
"Ruggito delle tenebre!"
I cavalieri urlarono e si scontrarono l'uno contro l'altro, creando una luce accecante accompagnata da una potente esplosione.

Black Capricorn intanto aveva raggiunto un punto di battaglia dove erano stati distrutti decine di soldati: i responsabili erano un ragazzo ed una ragazza dai capelli biondi.
"Tu! Sei qui! Quindi Black Virgo ha fallito!"
"E tu sei il prossimo!" - dichiarò Hyoga.
Il cavaliere del Capricorno Nero fece per attaccare, ma una catena si avvolse attorno al suo polso.
"Cosa?"
Shun la tirò con forza, impedendogli di muovere il braccio.
"Scusate il ritardo!" - salutò il saint.
"Piccolo bastardo!"
"Maremoto di Nettuno!"
La sfera di Michiru colpì il black e lo lanciò verso le fila dei suoi soldati.
"Guerrieri ombra, a me!" - gridò - "Radunatevi!"
Al comando del guerriero centinaia di demoni cominciarono ad avanzare verso gli eroi, ma questi si lanciarono alla carica senza alcuna paura.
"Sono fortissimi...ma anche loro hanno dei limiti! Mi basterà aspettare che si siano stancati, e poi interverrò!" - si disse il malvagio.
Mentre osservava la battaglia, però, il cavaliere sentì un rumore e si voltò appena in tempo per parare la spada di Haruka, appena giunta sul posto con Seiya che atterrò il black con un calcio.
"Ancora? I miei parigrado non sono riusciti ad uccidere proprio nessuno?"
Un fulmine passò tra i due e lo colpì.
"Non direi." - rispose Makoto arrivando più decisa che mai.
Seiya sorrise divertito.
"Mi ha ferito, è vero, ma mi sono ripreso subito, sono un vero saint, io!"
"E modesto, non dimentichiamolo." - disse Haruka.
Nel frattempo la battaglia si stava facendo sempre più feroce.
"Per il Sacro Acquarius!"
"Spirale di cuori di Venere!"
"Maremoto di Nettuno!"
"Nebulosa di Andromeda!"
I quattro colpi combinati spazzarono via centinaia di guerrieri nemici, ma ne vennero tanti altri pronti a prendere il posto dei loro compagni caduti.
"Sembrano non finire mai!" - disse Hyoga furioso - "E nel tempio sta infuriando uno scontro!" - pensò senza dire niente alle ragazze per non impensierirle.
I guerrieri si ritrovarono circondati da un intero esercito dei mostri senz'anima.
"Ah ah! Tanto sono piccoli e deboli, li distruggeremo tutti!"
I mostri cominciarono ad avvicinarsi e si fusero tra loro, formando un enorme guerriero senza volto armato di una spada e di uno scudo.
Michiru guardò Minako con aria di rimprovero.
"Beh, più sono grossi e più rumore fanno quando russano!"
"Quando cadono." - la corresse Shun.
"Ah, giusto!"
Il demone sferrò un colpo con la sua spada, mancando i ragazzi per poco.
"Polvere di diamanti!" - gridò Hyoga, ma il mostro parò l'attacco con lo scudo.

Black Capricorn indietreggiò sotto i colpi combinati dei tre avversari.
"Spirito infernale!"
Dal cielo piovve un fulmine nero che venne evitato per poco.
Makoto dette un calcio in faccia ad un mostro, poi tentò di fulminare il nemico, ma questi fermò l'attacco con una mano.
"Ah ah! Voi siete stanchi perché avete appena combattuto, io invece sono fresco e riposato, non vincerete mai da soli!"
"Ma loro non sono soli."
Il ragazzo si voltò e vide Sailor Mercury e Sailor Mars pronte a combattere.
"Eh no...cinque contro uno no..."
"Freccia infuocata di Marte!"
La freccia colpì il cavaliere ad una spalla, e seguirono le bolle di nebbia.
"Vi nascondete, eh! Avanti, fatevi..."
Un getto d'acqua lo colpì sulla spalla sinistra, mentre una freccia infuocata centrò la destra.
Il cavaliere nero cadde in ginocchio, costretto a difendersi da molti nemici contemporaneamente.
"Facciamola finita!" - gridò la voce di Seiya.
"Bomba di Urano!"
"Suprema sfera acquatica!"
"Cerchi di fuoco saettanti!"
"Cometa di Pegasus!"
"Rivoluzione di Giove!"
I cinque attacchi presero il cavaliere da direzioni diverse e l'uomo non poté far nulla per evitarli, così venne sconfitto.
"Ah ah! Anche questo è battuto!" - esultò Rei - "Potete venire!" - chiamò.
In lontananza si poté scorgere Setsuna che camminava con Hotaru, svenuta, sulle spalle: la bambina non era più in pericolo di vita grazie all'energia che le aveva donato la donna, ma era ancora debole.

Ikki evitò un altro colpo del rivale e li volteggiò sulla testa.
"Fantasma diabolico!" - gridò colpendolo con un raggio che attraversò il cervello.
Il cavaliere nero si fermò di scatto e lanciò un gridolino, ma non visse un incubo, bensì un episodio del suo passato.
Un gruppo di cavalieri stava marciando per una strada circondata dal verde: in prima fila stavano due cavalieri d'oro, uno del Leone, un altro dell'Acquario, mentre dietro di loro venivano altri cavalieri di rango inferiore, loro sottoposti ed allievi.
"Il nemico ci aspetta dietro queste montagne." - spiegò uno dei cavalieri d'oro - "Quindi dovremo essere pronti a tutto! Siete pronti?"
"Sì, maestri!" - risposero i cavalieri.
I guerrieri raggiunsero il passo dove trovarono i nemici, tra i quali spiccava un cavaliere con un'armatura nera il cui volto rappresentava un mostro: il Maestro Supremo.
La lotta fu feroce, ma le forze dell'oscurità furono soverchianti e molti cavalieri di bronzo caddero, mentre metà di quelli d'argento vennero sconfitti; il cavaliere del Leone capì che avrebbero perso e che lui ed i suoi compagni sarebbero morti se non avesse trovato una soluzione.
"Aspetta!" - gridò al Maestro Supremo prima che questi sferrasse il colpo di grazia al gold dell'Acquario.
"Che cosa vuoi?"
"Io...io ti offro i miei servigi! Risparmia la vita dei miei compagni ed abbandona queste terre! Io in cambio ti giurerò eterna fedeltà!"
"E chi mi garantisce che non mi tradirai?"
"Hai la mia parola d'onore!" - rispose a capo chino.
Il cavaliere malvagio guardò il guerriero, poi disse:
"Accetto! Soldati, ritiriamoci! E tu vieni con noi."
Il ragazzo obbedì e seguì il gruppo dopo aver lanciato un ultimo sguardo ai suoi compagni, sia a quelli che giacevano a terra morti sia a quelli sopravvissuti.
"Aspetta!"  - lo chiamò il suo parigrado, ma lui non si voltò: si vergognava di non essere stato capace di aiutare i suoi compagni e di essere stato costretto ad un simile gesto per poterli salvare, ma per lui al momento l'unica cosa davvero importante era che stessero bene.
"Se non mi fossi sopravvalutato avrei risparmiato molte vite. Cosa mi faranno fare adesso?"
Quando furono in una base il Maestro disse:
"Tu sarai il cavaliere del Leone Nero! Abbandona le vestigia di Atena! Diventa mio servo!"
L'armatura d'oro venne tolta e sostituita con quella nera; non appena l'indossò il guerriero sentì un potere notevole, ma malvagio.
"Ricorda! Ora sei il mio servo fedele, e mi obbedirai per sempre!"
Il Leone Nero si inchinò.
"Sono al vostro servizio!"
La visione terminò ed il guerriero cadde in ginocchio.
"Ora ricordo! Avevo dimenticato tutto! Avevo dimenticato il mio passato ed i miei ideali! Tutto per colpa di quest'armatura malvagia!"
Il guerriero ricordò quante vite aveva spezzato, senza provare alcun rimorso; perfino il suo animo di cavaliere forte e coraggioso, che aveva abbandonato tutto per salvare i suoi compagni, era stato corrotto da quel potere maligno.
"Che ti prende?" - chiese Ikki osservando gli occhi del nemico, ora pieni di lacrime - "Forse qualche ricordo ti tormenta?"
Il cav
aliere non sapeva cosa fare: aveva dato la sua parola che avrebbe servito ad ogni costo il Maestro, e per un saint la parola d'onore era sacra, ma sapeva che era la cosa sbagliata.
"Va avanti!" - disse - "E sbrigati, prima che cambi idea!"
Ikki lo guardò un po' stupito, poi disse:
"Come vuoi."
Il cavaliere della fenice corse verso l'interno del tempio, dal quale proveniva il cosmo del Maestro Supremo, in lotta contro qualcuno.


Prossimo capitolo: IL VERO NEMICO.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** IL VERO NEMICO ***


Ringrazio:
Xluciadom: Usagi la troverai ora, ed immagino che tu sappia chi sarà il suo avversario!
XNicoranus83: Beh, ti sei trovata un cavaliere nero preferito, direi!
XCrybaby: Sì, l'avevi già detto e ti do ragione, ma qui ti aspetta una piccola sorpresa...eh eh!
XIllidan: Ti ringrazio per aver commentato ancora una volta capitolo per capitolo, quindi rispondo: Black Acquarius è stato indebolito dal fantasma diabolico(l'illusione lo ha traumatizzato) e poi finito dalle ali della fenice; eh, è innamorato forte, non c'è che dire! Il passato di Black Scorpio ci sarà, dovrai attendere pochi capitoli. Poi...NON È ARTHAS!!! Comunque Seiya ha l'abitudine di riprendersi in fretta, molti hanno coraggiosamente provato ad ammazzarlo, ma al massimo lo hanno riempito di botte per alcune puntate(per poi perdere negli ultimi due minuti).



IL VERO NEMICO


Usagi uscì dal varco, ma purtroppo per lei questo era ad almeno venti metri da terra.
"AAAAAH! Aiuto!" - urlò la ragazza precipitando - "Aspetta, io ho le ali...ahi!"
La sailor si massaggiò il sedere dolente.
"Che botta!!"
"Non è esattamente l'entrata che mi aspettavo." - disse un uomo seduto su un trono nero.
"Ahi...ah! Maledetto mostro! Come osi cercare di portare il caos e la morte su questa terra? Come hai potuto cercare di far del male ai miei compagni? Sono una paladina della legge, la combattente che veste alla marinara, io sono Sailor Moon! E sono venuta fin qui per punirti nel nome della Luna!"
A quella scena l'uomo scoppiò a ridere.
"Mi sei proprio simpatica, lo sai? Quando avrò costruito un mondo perfetto ti prenderò a palazzo per alcuni spettacoli."
"Ma che fai, prendi in giro?"
La ragazza superò in un attimo la rabbia e cercò, com'era sua abitudine, di far cambiare idea al cavaliere.
"Uno dei tuoi soldati mi ha parlato del vostro piano di costruire un mondo ideale..."
"Oh, dev'essere stato Black Virgo, lui è uno di quelli più determinati! Bel progetto, non trovi?"
"No! State commettendo un errore! Anziché usare i vostri poteri per distruggere, dovreste usarli per creare, per aiutare chi ne ha bisogno! Io in vita mia sono riuscita a convincere molti malvagi ad abbandonare la causa del male..."
"Malvagi? I miei guerrieri non si ritengono tali, ma sono convinti di essere nel giusto. Ed io pure. Dunque sfodera le tue armi, perché ora dovrai batterti contro il più grande dei cavalieri!"
La ragazza capì che non c'era altra soluzione, così usò il suo colpo migliore:
"Luce dei Petali di Stelle!"
Il guerriero prese il suo scudo e gridò:
"Scudo del trionfo!"
Un luce malvagia si scontrò con quella di Usagi e le due si annullarono a vicenda dopo un breve scontro.
Il Maestro Supremo ruggì e fece slittare la sua spada sul suolo, sprizzando scintille dorate, e tentò più volte di trafiggere la ragazza con la sua arma, ma Usagi riuscì a parare i colpi, almeno finché non perse l'equilibrio e cadde a terra.
Il guerriero le puntò la spada alla gola.
"Sei davvero una delusione!"
La sailor deviò l'arma e gridò:
"Vortice dei cuori di Luna!"
Il nemico indietreggiò e sferrò degli abili fendenti con la sua arma, tagliando gran parte dei cuori, poi usò ancora il potere dello scudo per spazzare via quelli rimasti.
Non appena la luce si spense, però, di Sailor Moon non c'era traccia.
"Che cosa?"
"Luce dei Petali di Stelle!"
Il Maestro Supremo alzò lo sguardo e vide la ragazza volare in aria e scagliarli contro un'ondata di luce purificatrice, che lo investì in pieno gettandolo a terra.
"Un bel colpo, eh?" - chiese la ragazza sorridendo.
Il guerriero si rialzò furioso.
"Il mio potere è troppo oscuro perché tu possa purificarlo...io sono il Maestro Supremo di tutti i cavalieri neri! Io in passato feci un patto con Hades, signore dei morti, perché mi concedesse enormi poteri; io possedevo già una forza enorme, oltre ad essere un grande alchimista, e forgiai le dodici armature nere supreme! Armature forti quasi quanto quelle d'oro! Esse sono piene di odio e di malvagità, e sono perfino in grado di corrompere gli animi, trasformando il dolore in odio, ma la mia è la più potente di tutte! E te ne darò una dimostrazione!"
Il cavaliere nero sferrò un colpo di spada che mancò la ragazza ma aprì una voragine nella piattaforma volante dove stavano combattendo.
"Mam...ma..." - balbettò Usagi quando vide alcuni capelli dorati cadere a terra.
"E questo è solo un assaggio! Cadi!"
Il guerriero attaccò con violenza, ma Usagi non stette a guardare e lo imitò: scettro e spada si incrociarono tra loro, sprizzando scintille e concentrando grandi quantità di energia.
Il potere accumulatosi crebbe sempre di più, finché non si scatenò una violenta esplosione che gettò entrambi a terra; scettro, spada e scudo volarono per aria e caddero a pochi metri dai loro proprietari.
Passò qualche minuto di silenzio, al termine del quale il Maestro Supremo si riprese ed alzò le sue armi in segno di trionfo.
"Ah ah! Sei sconfitta!"
"N...o..." - ribatté la ragazza cominciando a rialzarsi - "Non perderò! Riuscirò a farti capire che ti sbagli!"
I due si misero di nuovo in posizione, ma una voce ruppe il silenzio.
"Mio servo, fermati. Voglio occuparmene di persona."
L'uomo si fece da parte e si mise in ginocchio mentre si apriva un portale, dal quale uscì una donna.
"Mia signora." - disse il cavaliere.
La donna era vestita di nero, con un abito aderente e sbracciato che arrivava quasi a terra, oltre ad un elegante diadema dorato con una gemma nera incastonata, e portava con sé uno scettro scuro con in cima una gemma del colore della pece; i suoi capelli erano lunghissimi e corvini, mentre la carnagione era pallida come la luna.
Usagi dovette ammettere che era molto bella, ma i suoi occhi rosso sangue emanavano una forza maligna; a quella vista la sailor si sentì gelare: sapeva di essere in pericolo di vita, e che quella donna l'avrebbe uccisa senza pietà.
"C...chi sei?" - chiese con un filo di voce.
La donna dalle labbra cremisi la fissò e sorrise.
"È da molto tempo che desidero incontrarti. Il mio nome è Sailor Dark Hole, e vengo per vendicare mio padre Chaos."
"P...padre?!" - chiese Usagi stupita.
"Sì. Come ben sai tutti i nemici più potenti che hai affrontato fino ad oggi erano miei fratelli, ma io sono diversa da loro, non solo per l'aspetto, ma anche per il mio immenso potere. Io sono la guerriera più forte di tutto l'Universo."
La ragazza deglutì: qualcosa le diceva che non stava bleffando.
"Però io sono nata solo di recente: quando sconfissi mio padre il suo spirito sopravvisse e, dopo aver vagato per la galassia trovò un immenso buco nero, nel quale s'insinuò, dandomi vita; fu così che nacqui ed ereditai i suoi poteri ed i suoi ricordi su te e tutte le tue compagne. Ma lascia che ti spieghi tutto dal principio: quando sono giunta su questo meraviglioso pianeta, ho pensato subito che non mi sarei mai sporcata le mani per uccidere i miei oppositori, quindi ho percepito, sparso per il mondo, il potere di tredici armature maligne; trovai la prima e più potente, e ruppi il sigillo che teneva imprigionato lo spirito del più forte, così che potesse prendere possesso dell'armatura."
"Cosa? Ma allora..."
"Sì, anima e corazza, nessun corpo." - spiegò la donna dando un colpetto sul Maestro.
Usagi rabbrividì.
"Lui mi spiegò che Atena aveva sigillato la sua anima nell'armatura, condannandolo al sonno eterno, ma per me è stato facile risvegliarlo. A quel punto, dopo avermi giurato fedeltà, mi ha parlato dei suoi dodici sottoposti, guerrieri eccellenti e determinati; con i miei poteri ho richiamato le dodici armature nere, ed il mio servo ha percepito gli spiriti dei suoi subordinati, che vivevano assopiti nel corpo di alcuni ragazzi sparsi per il mondo; ragazzi semplici, alcuni dall'animo pacifico, altri violento, che vivevano normalmente, almeno fino a quando non hanno scoperto che dentro di loro vivevano dei guerrieri potentissimi. Essi hanno scelto di seguire il loro destino."
"Quindi questi cavalieri...non sono diversi da me!" - pensò Usagi trattenendo le lacrime.
"Loro hanno lasciato le famiglie per servirmi ed obbedire ai miei ordini; peccato che ne siano caduti alcuni, ma evidentemente non erano all'altezza del compito. Ora però è il momento che io stessa scenda in campo, ma non temere, non ti ucciderò adesso."
"N...no...? Ah!"
La ragazza capì le intenzioni della nemica e si rialzò di scatto.
"Non farai del male a Mamoru ed alle mie compagne!"
"Invece sono proprio quelle le mie intenzioni. Il mio servo più fedele mi ha detto che Atena si è rifugiata al Santuario, ma i cavalieri che lo difendono non sono nulla paragonati a me, cadranno come mosche."
"Ti fermerò!"
La ragazza usò i poteri del suo scettro, ma la luce venne risucchiata in quello della donna.
"Come un buco nero risucchia ogni cosa che incontra, anche le stelle più grandi e luminose, il mio potere risucchia ogni attacco, anche se a scagliarlo fosse una divinità difficilmente andrebbe a segno!"
Gli occhi di Usagi la tradirono, mostrando la sua paura, ma non si scoraggiò ed attaccò ancora, con lo stesso risultato.
"I tuoi colpi sono inutili, nemmeno se avessi il sostegno delle tue compagne avresti speranze. Io sono invincibile, non temo confronti!"
Una sagoma avvolta dalle fiamme si intromise e creò una vampata che venne comunque risucchiata.
"Ikki!" - gridò la ragazza.
"Proprio io! Ma che fai? Vola via, mi sei d'intralcio!"
"Cosa? Non ti lascio solo!"
"Come osi intrometterti?" - gridò il cavaliere nero attaccando il bronze.
Ikki schivò la spada e colpì il nemico con un pugno, poi usò le ali della fenice e lo fece indietreggiare.
"Ma...io..."
"Ti ho detto di andartene!"
Ikki colpì il terreno e questo cedette facendo precipitare la ragazza che si salvò volando.
"Torna dalle altre e fuggite di qui! Basto io!"
Sailor Dark Hole rise.
"Credi davvero di potermi sconfiggere?"
Ikki si mise in posizione.
"Ho affrontato nemici di ogni genere in vita mia, anche il Demonio, non credere di farmi paura!"
La donna lo fissò divertita.
"Come vuoi."
Usagi sentì il grido di dolore di Ikki e si fermò.
"Oh no! Non posso lasciarlo solo! Ma le altre..."
La ragazza esitò alcuni istanti, poi decise di obbedire al cavaliere, temendo anche per il suo Mamoru.
Sailor Dark Hole guardò il corpo senza vita di Ikki che giaceva ai suoi piedi.
"Sono stati radunati tutti?"
"Sì, mia signora."
"E allora chiamali al mio cospetto."
L'uomo alzò la sua spada, gridò qualcosa in un'antica lingua e davanti a loro comparvero i tre cavalieri neri superstiti, assieme a tutti gli altri componenti, recentemente radunati.
"E lei chi è?" - chiese Black Scorpio.
"La nostra padrona. Prostratevi ai suoi piedi!" - disse il Maestro inginocchiandosi.
A quella vista tutti lo imitarono.
"Perfetto, ora andremo a devastare il Santuario. Sento che laggiù c'è una persona molto cara alla mia nemica. Ah, mio schiavo..."
"Padrona?"
"Ti conviene aumentare l'influsso maligno su Black Leo e Black Virgo. Sembra che si stiano facendo governare dalle emozioni. E nel mondo che creerò c'è posto solo per odio e morte."
Il secondo cavaliere nominato si alzò di scatto.
"Cosa? Maestro, noi dovevamo creare un mondo ideale..."
"E tu mi hai creduto? Tu mi hai giurato eterna fedeltà, ma a quanto pare ti fai dominare dai sentimenti."
"No, ma se volete devastare il mondo significa che mi avete usato!" - urlò il ragazzo - "Avremmo dovuto purificarlo, cancellando il male con la forza! Questa era la nostra missione!"
Black Leo e Black Scorpio si alzarono di scatto, pronti a sostenere il compagno.
"Sono gli ordini del Maestro." - disse Black Sagittar, un ragazzo poco più grande dei tre compagni e noto come il più fedele di tutti.
Il cavaliere del Leone Nero strinse forte un pugno.
"Che succede, ti sei ricordato del motivo per cui ti sei messo al mio servizio?" - chiese il Maestro - "Solo Black Virgo aveva mantenuto i ricordi del suo passato, dato che non erano piacevoli. Ora sarà bene ricontrollarvi!"
Black Scorpio alzò l'unghia minaccioso.
"Ricordi? Vuoi dire che hai cancellato i miei?!"
"Esattamente."
"Quindi ci hai usato! Sei solo un bastardo!"
"Non parlare così del Maestro!" - gridò Black Sagittar rialzandosi di scatto e colpendo il compagno con un poderoso pugno.
Tre scariche di energia nera partirono dalle mani del più potente e colpirono al volto i guerrieri, schiacciando le loro volontà e trasformandoli in servi perfetti.
"Sono ai vostri ordini, mia divina!" - dissero tutti e tre in coro mentre il più anziano si inginocchiava.
"Bene, i nostri nemici ci metteranno ancora un po' a tornare, mentre noi attaccheremo il luogo dove si trova la dea Atena, in compagnia dell'amato della mia nemica. Seguitemi."
Il gruppo fu avvolto da una luce nera e sparì nel nulla.




Spero che il colpo di scena vi sia piaciuto.
Come se la caveranno i cavalieri d'oro contro questa nuova minaccia? Usagi e gli altri arriveranno in tempo?

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** La conquista del Santuario ***


Ringrazio:
XCrybaby: Eh no, non arriveranno in tempo...
Xluciadom: Eh eh, una nemica mooolto pericolosa. Riguardo ad Ikki...non ti preoccupare, ti posso assicurare che non è una grave perdita.
Xharua_96: Ma poverino Mamoru, anche tu ti auguri la sua morte? Ma lo sai che mi stai sempre più simpatica? Devi aver ormai eretto un altare a Black Scorpio per averlo pestato così.
XNicoranus83: Non mi schiattare! Calma, respira...ok! Senti, per oggi la parcella non te la pago, anzi dato che Ami è un'esperta in medicina chiedo a lei di farti un controllo, contenta?
XIllidan: Sì, l'ho inventata io, geniale, non trovi?




La conquista del Santuario


Mu si alzò di scatto dallo scalino su cui era seduto.
"Che cosmo enorme! Nemmeno quello di Lucifero era così malvagio e potente!" - pensò mentre anche i suoi compagni lo avevano percepito.
Il cavaliere d'oro eresse un muro invisibile per accertarsi che nessuno andasse oltre.
"Ah ah ah!" - rise un guerriero avvicinandosi a lui.
Mu si mise in posizione: il ragazzo dai capelli di fuoco che aveva davanti era la sua controparte oscura, anche se non avevano niente in comune.
"Salve, io sono Black Aries, uno dei guerrieri al servizio della Signora del Male."
"Non importa chi siate o chi serviate, non supererete questa casa!"
Il cavaliere nero prese la rincorsa e venne avvolto da del fuoco.
"Fiamma d'ira!" - urlò, ma il muro di cristallo lo respinse a terra.
"Che cosa?"
"Sono uno dei gold più forti, non ti sarà facile sconfiggermi!"
Le braccia del cavaliere nero furono avvolte dalle fiamme ed il guerriero cercò ancora di superare il muro di cristallo, ma senza risultato.
"Devo intervenire io?"
Black Virgo e Black Leo uscirono da dietro a delle rocce e fissarono i compagno.
"Non ce la farai mai da solo, ed il Maestro ci ha detto di non far aspettare la nostra signora." - disse il primo.
"Credi di essere migliore di me?"
"In questo campo sì. Disperdi!"
Il muro andò in frantumi.
"Una mia capacità è quella di annullare gli attacchi nemici."
"Grazie, ma ora faccio da solo!"
Il cavaliere nero scattò in avanti ma la sua controparte dorata si teletrasportò alle sue spalle e lo allontanò con il potere della mente.
Black Aries cadde a terra ma si rialzò subito.
"Soffio di fiamme danzanti!"
Mu si ritrovò circondato da turbini infuocati che si mossero contro di lui, ma non si scompose e gridò:
"Per il Sacro Ariete! Pioggia di stelle!"
La prova di forza tra luce e fuoco fu lunga ed alla fine si risolse con un pareggio.
Gli altri due black saints guardarono la scena, non potendo fare a meno di ammirare la forza e l'abilità del cavaliere dell'Ariete.
"Di questo passo Black Aries perderà."
"Impossibile! Io sono il signore del fuoco!"
Tra le mani del guerriero si formò una sfera infuocata enorme che raggiunse i due metri di diametro.
"Palla di fuoco suprema!" - gridò lanciandola.
Mu rispose:
"Onda di luce stellare!"
Questa volta le fiamme ebbero la meglio sulla luce e si scatenò una potente esplosione.
"Ah ah! Ho vinto!"
"Dici?"
Mu si mise in posizione, e tra le sue mani si formarono due sfere luminose.
"Cosa...come..."
"Teletrasporto. Onda di luce..."
"No! Ti prego, non farlo!"
"...stellare!"
L'ondata di luce investì il guerriero che non poté fare niente per salvarsi, venendo sconfitto.
Black Leo fissò con disprezzo il punto in cui l'alleato era scomparso.
"Che fine ingloriosa!"
Mu ansimò e si voltò sui suoi due avversari.
"Abbiamo davanti un guerriero formidabile, ma sei stanco per il duello contro quel pazzo di Black Aries che ha rifiutato il nostro aiuto, quindi non ce la farai mai contro noi due."
I black stavano per attaccare quando si fermarono di scatto e si inginocchiarono.
Una luce nera illuminò l'area circostante, e quando si spense erano apparsi Sailor Dark Hole, il Maestro Supremo e tutti gli altri cavalieri neri, anche i nuovi arrivati.
"Che...cosa...ha un potere immenso..."
La donna puntò lo scettro contro il gold, che alzò subito il muro di cristallo, ma esso venne abbattuto dal raggio ed il guerriero cadde vinto.
"Proseguiamo." - disse la donna seguita dai suoi soldati.
Il gruppo arrivò davanti alla casa del Toro, il cui custode era pronto alla lotta.
"Per il Sacro Toro!" - gridò il possente guerriero lanciando il suo colpo: l'ondata di luce investì i nemici, ed alcuni indietreggiarono, ma la donna non venne nemmeno rallentata.
Aldebaran si mise in posizione, pronto a tutto, ed evitò il primo raggio della donna, ma non il secondo e venne sconfitto.
"Questi guerrieri mortali non sono che insetti paragonati a me." - disse Sailor Dark Hole mentre superava il corpo del nemico, seguita dai cavalieri: benché le fossero fedeli e devoti, non poterono fare a meno di provare del timore reverenziale per colei che aveva sconfitto con estrema facilità dei loro pari.
Alla casa dei Gemelli la donna percepì un'energia cosmica, ma non appena dette un colpetto al terreno col suo scettro l'incantesimo che Kanon aveva lanciato per rallentare i nemici venne rotto ed il gruppo proseguì, arrivando fino alla casa del Leone.
Aiolia concentrò il suo cosmo nel pugno destro e gridò:
"Per il Sacro Leo!"
La donna lo fermò con una mano.
"Che cosa...ma chi è quella donna? Forse una dea scesa in terra?" - si chiese il ragazzo.
Il raggio nero fu evitato ed il cavaliere cercò di colpire la guerriera, ma era come protetta da una barriera invisibile.
"Per il Sacro Leo!" - urlò di nuovo, ma questa volta il colpo tornò indietro ed il leone venne gettato a terra.
"Male...aaaah!"
Aiolia venne colpito e non si rialzò.
Alla casa della Vergine Shaka mantenne la calma ed aspettò il nemico, che non si fece attendere troppo.
La donna lanciò il suo raggio, ed il cavaliere eresse la sua barriera che lo bloccò, ma ci riuscì solo per pochi secondi, perché poi la sua protezione venne abbattuta ed il guerriero sconfitto.
La scalata proseguì fino alla casa dello Scorpione, dove Milo attendeva il nemico.
"Cuspide scarlatta!" - gridò colpendo una decina di volte la donna.
I black saints rimasero stupiti quando videro i colpi andare a segno, ma si tranquillizzarono subito quando la guerriera rise.
"Tutto qui? Cosa speri di ottenere?"
Il gold cercò di immobilizzare i nemici con il suo potere, ma non ci riuscì.
"Per il Sacro Scorpio!" - gridò nel tentativo di rispedire indietro il raggio, ma venne centrato e volò contro una colonna, perdendo l'elmo.
"Ed ora tocca ad Atena."
In quel momento Kanon era in ginocchio davanti alla sua dea; si trovava lì perché ogni cavaliere a turno avrebbe dovuto sorvegliarla.
"Mia signora, il nemico è vicino, i gold che erano alle case hanno tutti fallito."
"Lo so Kanon. Percepisco una forza inimmaginabile, superiore perfino a quella di tutti gli dei che ho affrontato fino ad ora."
"Combatterò anch'io." - si offrì Mamoru.
"Cosa credi di poter fare? Non ti reggi in piedi! Resta qui, io vado all'ingresso!" - rispose Kanon dirigendosi sul posto, non riuscendo a nascondere nella voce un forte timore: il timore di fallire.
Quando i cavalieri neri, con la loro padrona davanti a tutti, arrivarono alla tredicesima casa, il cavaliere dei Gemelli urlò:
"Esplosione galattica!"
Il colpo che avrebbe ferito un cavaliere d'oro fu inutile contro la Signora del Male.
Kanon strinse i pugni ed usò il triangolo d'oro nel disperato tentativo di gettare i nemici in un'altra dimensione, ma la donna distrusse il colpo con il solo sguardo.
"Vedo che in te ci sono tracce di malvagità; non sei sempre stato cavaliere di Atena, vero?" - chiese la guerriera quando fu davanti a lui.
"Non sbagli, in passato io ho tentato di uccidere Atena e di dominare il mondo, ma lei mi ha perdonato ben due volte per le mie azioni e le devo tutto! Ho giurato di proteggerla anche a costo della mia stessa vita!"
"Uccidetelo." - ordinò ai cavalieri che aveva con sé.
Black Cancer, un uomo con i capelli scuri e l'aria crudele, puntò il dito contro Kanon, gridando:
"Scarica elettrica!"
Il fulmine colpì il guerriero, che gridò di dolore, ma si liberò e tramortì il nemico con un pugno.
Un ragazzo con la carnagione scura, armato degli scudi della sua armatura e di un tridente cercò di colpire il saint dei Gemelli, che evitò abilmente ogni colpo, ma non il tornando che lo lanciò contro il soffitto.
"Fulmine nero!" - gridò Black Sagittar travolgendo Kanon con una pioggia di raggi oscuri.
L'uomo cadde ai piedi di Black Virgo, che lo travolse con il lamento infernale.
"Voi infierite pure, noi andiamo da Atena, raggiungeteci quando lo avrete ridotto in fin di vita." - comandò la donna.
Black Scorpio colpì il nemico con alcune punture velenose, mozzandogli il fiato, mentre Black Leo rimase a guardare.
"Non ti unisci a noi?"
"Non voglio infierire su uno che è ridotto in quello stato."
"In fondo hai ragione." - disse Black Sagittar.
I cavalieri del Cancro Nero e e della Bilancia Nera si misero fianco a fianco.
"Forse, ma noi non ci preoccupiamo di chi ha ragione o meno!"
I due sferrarono un doppio pugno, ma Kanon li fermò entrambi e li gettò a terra, poi li investì con l'esplosione galattica.
L'uomo ansimò, sfinito dai colpi e dalla lotta, ma i due nemici si rialzarono subito.
Il primo alzò un dito verso l'alto, concentrando in esso un'enorme energia elettrica, mentre il secondo lo imitò e creò un vento oscuro.
"Tuono supremo!"
"Uragano del dragone!"
Kanon aveva visto le varianti più deboli, ma non riuscì comunque a fermare i colpi e venne spazzato via.
"Bene, ora portiamolo dalla nostra signora." - disse Black Cancer prendendo il nemico per la gola e trascinandolo.
Intanto Atena e Sailor Dark Hole erano l'una di fronte all'altra.
"Sei tu che guidi i cavalieri neri?" - chiese la dea.
"Sì, sono io, ed è giusto che loro abbiano la loro rivincita su di te, ma sopratutto..."
"Cosa?"
"So che le sailors sono affezionate ai cavalieri, e se tu morissi questi ultimi soffrirebbero terribilmente. E che dire dell'amato della mia nemica numero uno? Colui che è impotente contro di me ed il mio seguito?"
Mamoru la fissò truce, ma in cuor suo sapeva che aveva ragione: le ferite arrecate erano troppo forti per farlo combattere.
"Ed ora Atena, vediamo chi la spunterà!"
Il raggio nero partì dallo scettro, ma Saori ne lanciò uno dorato con il suo: la prova di forza fu breve, e presto Atena cominciò a perdere terreno.
"Ah ah! Se fossi nel tuo corpo divino riusciresti a resistermi, ma così non puoi nulla contro di me!"
Saori ebbe la peggio e venne sbattuta contro un muro.
"S...Saori!" - la chiamò Mamoru, ma venne a sua volta immobilizzato da delle catene nere che spuntarono dal nulla; stessa sorte toccò alla dea.
"Mia signora, non li uccidiamo?" - chiese il cavaliere nero al suo fianco.
La donna si sedette sul trono che in passato era stato del grande sacerdote.
"Non subito. Presto Sailor Moon arriverà. Cavalieri d'oro!"
I cinque uomini colpiti dal suo potere si rialzarono.
"A voi il compito di sconfiggere le guerriere sailor e gli altri cavalieri! Portatemi Sailor Moon in catene! È quella con i codini biondi! Uccidete tutti gli altri, senza pietà!"
Luna e Artemis, che nel frattempo si erano nascosti sotto un tavolo, ben sapendo di non poter fare nulla contro nemici simili, deglutirono temendo il peggio, mentre i guerrieri di Atena, a parte Kanon, sul quale due nemici stavano ancora infierendo, si diressero all'uscita della prima casa, attendendo l'arrivo degli eroi.



Se qualcuno fosse deluso per Black Aries ricordatevi chi era il suo avversario.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Ritirata ***


Ringraziamenti:
XCrybaby: Poverino, è stato massacrato e nessuno lo piange...beh fare la controparte malvagia di Death Mask è un'impresa impossibile, diciamo che al massimo siamo lì.
XIllidan: No, non sono deboli, anzi sono forti almeno come Seiya e compagni(ma hanno armature migliori) semplicemente avevano a che fare con una specie di dea e sono stati riempiti di mazzate.
Xluciadom: Sai, mi piace fare finali del genere. Riguardo al povero Ikki qui capirai perché non è grave che sia morto.
XNicoranus83: Ok, gli chiederò di farti un massaggio cardiaco e poi una respirazione bocca a bocca...ehi, non svenire di proposito però!
Xharua96: La odi? Dai, ha riempito di botte Saori, minacciato di morte Usagi, si prepara a far morire Mamoru tra atroci sofferenze, dovreste andare d'accordo. Comunque non preoccuparti di Mu, nel prossimo capitolo lo ritrovarai in forma smagliante!


Ritirata

Sailor Moon volò via dal tempio e vide che sotto di lei si stava svolgendo una piccola battaglia: capì subito dove si trovavano i suoi compagni grazie alle luci dei loro colpi.
"Ragazze!" - urlò Usagi dall'alto cercando di scorgere le altre sailors - "Dobbiamo tornare al Santuario! E di corsa!"
Il gruppo di Minako sentì la voce dell'amica ed alzò lo sguardo.
"Usagi! Dove sei stata?"
La ragazza scese a terra.
"Dobbiamo..."
Il mostro gigante ruggì e cercò di colpire le due con la spada, ma Hyoga lo fermò.
"Non è il momento di fermarsi a parlare con le amiche!"
"Luce dei Petali di Stelle!"
La luce accecante illuminò l'area circostante, investendo il demone maggiore che cominciò a sciogliersi come neve al sole.
"Fatto. Ora dobbiamo trovare le altre ed i cavalieri."
Un attacco combinato spazzò via i restanti soldati e gli altri membri arrivarono.
"Oh, meno male! State..."
"Shun!" - gridò Ami non appena vide il cavaliere, per poi corrergli incontro, abbracciarlo...
SMACK!!!
...e dargli un bacio.
La ragazza parve rendersi conto solo dopo di ciò che aveva appena fatto perché si staccò con un salto, abbassò lo sguardo imbarazzatissima e divenne rossa dalla testa ai piedi. Allo stesso modo Shun barcollò all'indietro e si grattò la testa senza sapere come reagire.
"Sono...ehm...contenta che stiate tutti bene..."
"Dai Ami, so che morivi dalla voglia di gettarti tra le sue braccia." - la punzecchiò Michiru - "Non fate caso a noi, fate come se non ci fossimo!"
Usagi, data la situazione, prese il controllo.
"Non è il momento, dobbiamo fuggire da qui! Ci siamo tutti?"
"No. Dov'è mio fratello?" - chiese Shun, ripresosi.
Usagi stette in silenzio. Come poteva dire al ragazzo che suo fratello era morto per salvarla?
Il cavaliere di Andromeda parve leggerle negli occhi, poiché chiese:
"Ho sentito il suo cosmo spegnersi. È stato sconfitto?"
"Sì. Per salvarmi. Mi dispiace." - rispose la ragazza mentre una lacrima le scendeva lungo il volto.
"Non devi preoccuparti. Mio fratello è immortale."
"Ma il nemico era troppo forte! Non può..."
"Immortale nel senso che anche se lo uccidi poi risorge."
La ragazza rimase di stucco.
"So che può sembrare strano a te ed alle tue amiche che un morto risorga, ma la stessa cosa è successa con i cavalieri d'oro nella battaglia contro Ares."
"Tranquillo, ti crediamo, anche noi siamo morte qualche volta!" - spiegò Minako come se fosse una cosa normalissima.
Hotaru sbatté gli occhi e riprese conoscenza.
"Come ti senti?" - chiese Setsuna.
La bambina la guardò e sorrise.
"Puoi anche mettermi giù, ce la faccio."
"Sicura?"
"Certo."
Hotaru scese dalla donna.
"Se stai bene ora dobbiamo ritirarci." - disse la leader.
"Per quale motivo? Siamo venuti fin qui apposta per fare a pezzi i black, e..." - cominciò Seiya, riunitosi ai compagni.
"Non hai capito!"
La ragazza fece per parlare, ma una luce nera illuminò il tempio alle sue spalle.
Seiya, Shun e Hyoga rimasero impietriti: nei loro occhi si leggeva puro sgomento, che venne poi sostituito dal terrore.
"Cos'avete?"
"Abbiamo percepito per un attimo un cosmo enorme...un'energia immensa...sembra quella...di un dio! Ma che dico, il cosmo di Lucifero impallidisce al suo confronto!" - disse Seiya.
"Dev'essere Sailor Dark Hole!"
"Chi?"
La ragazza spiegò brevemente quello che aveva visto e sentito.
"Che cosa? Figlia di Chaos?" - chiese Setsuna prendendo Hotaru sottobraccio, come a volerla proteggere.
Le altre guerriere deglutirono, ricordandosi quanto era stato difficile sconfiggere la reincarnazione del Male: sapere poi che aveva avuto una figlia ancora più potente di lui non era certo d'aiuto.
"Dobbiamo andare ad aiutare i cavalieri d'oro prima che sia troppo tardi! Bisogna muoversi!"
"Non ci sono varchi!" - obiettò Seiya.
"Possiamo usare il teletrasporto." - spiegò Haruka.
Il gruppo delle guerriere si mise in posizione, ma decine di soldati nemici sbucarono dal nulla e gli eroi furono costretti a combattere.
"Non abbiamo tempo da perdere!!!" - urlò Usagi con tutto il fiato che aveva in gola temendo il peggio per il suo fidanzato.
"E allora vediamo di fare in fretta!"
Seiya ed Haruka si misero fianco a fianco.
"Vedi di non metterti in mezzo!"
"E tu di non prenderle come al solito!"
"Avete fatto amicizia, vedo!" - scherzò Michiru.
I tre guerrieri fecero strage di nemici.
Setsuna si mise subito davanti ad Hotaru.
"Sta indietro! Non sprecare le tue energie, sei ancora stanca!"
"Ma..." - obiettò la bambina.
"Niente ma!" - comandò la donna tenendo i nemici indietro a colpi di scettro.
"Ah ah! Avanti Hyoga! Facciamo vedere a questi mostri cosa succede a chi ci sfida!!!" - disse Minako puntando il dito contro i nemici.
"Sono con te!" - rispose il cavaliere del cigno.
"Ami, sei pronta?" - chiese Shun alla ragazza.
"Sono nata pronta!" - rispose la sailor sorridendo felice al suo compagno.
Makoto afferrò un nemico per il collo e cominciò a stringere.
"Sembra che siamo le uniche rimaste sole..." - disse a Rei mentre la ragazza bruciava un plotone.
"A quanto sembra..."
"Devo sfogarmi!"
Makoto gettò il nemico contro alcuni mostri, poi si lanciò alla carica massacrando gli avversari più con la forza che con i fulmini.

Nel frattempo in Cina, in una piccola casetta in legno, un ragazzo con i capelli lunghi e neri era adagiato su un telo al fianco di una ragazza con i capelli raccolti a codino; su di loro vegliava un uomo piccolo ed anziano, seduto a mezzo metro dalla coppia.
Il ragazzo cominciò a muovere la mano, poi spalancò gli occhi.
Shiryu cercò di mettere a fuoco ciò che gli era attorno, e ci mise qualche istante per rendersi conto che era nella casa dove viveva.
"Shunrei!" - gridò non appena ricordò tutto.
Il ragazzo si voltò e vide la ragazza sdraiata vicino a lui, pallida e sudata.
"Stai calmo, Shiryu." - disse il maestro.
"Cos'è successo? Come sta?"
"Resta seduto, ragazzo."
Il giovane obbedì al suo mentore senza staccare gli occhi dalla ragazza.
"Quando le rose avvelenate vi hanno colpito io sono intervenuto e vi ho portato qui dentro; ho riconosciuto subito il veleno usato e fortunatamente avevo in casa delle erbe medicinali, così vi ho preparato un antidoto. Tu ti sei ripreso prima perché sei un cavaliere di alto livello, ma Shunrei è una ragazza normale e non potrà rialzarsi per molto tempo, ma non devi preoccuparti: non rischia la vita.
Il dragone tirò un sospiro di sollievo.
"Ma c'è poco da stare tranquilli. Un nuovo nemico minaccia il Santuario, lo sento, e sia Poseidone che Apollo non sono granché al suo confronto; l'ho sentito solo per un attimo, ma è un cosmo davvero immenso; ti ci vorrà tutto l'aiuto dei tuoi compagni per vincere."
"Sono pronto a tutto!" - dichiarò il ragazzo stringendo il pugno.
Dopo l'attimo di decisione, però, il ragazzo abbassò lo sguardo verso la sua amata, e si avvicinò abbastanza da poter sentire il suo lento respiro.
"Mi dispiace che ti sia successa una cosa simile; devi perdonarmi, anche perché ora non posso restare qui con te. Ma vedrai, presto tornerò e resteremo insieme."
Shiryu le dette un bacio delicato sulla fronte, poi le accarezzò dolcemente il viso con la stessa delicatezza con cui una madre accudisce il suo bambino appena nato.
"Maestro, vegliate su di lei, vi prego."
"Lo farò Shiryu, non temere. E ricorda il nuovo colpo che ti ho insegnato, ne avrai bisogno."
"Sì, maestro!"
Shiryu uscì dalla casa, richiamò la sua armatura, i cui pezzi erano sparsi per terra, e si trasformò in una sagoma che si mosse alla velocità della luce fino al Santuario, dove sapeva che avrebbe trovato Atena.

"Luce dei Petali di Stelle!" - gridò Usagi spazzando via tutti i nemici rimasti.
La ragazza ansimò.
"Ce la fai?" - le chiese Ami aiutandola.
"Sì, sì, ora però muoviamoci, dobbiamo andare da Mamoru!"
"Hai ragione, a causa dei nemici abbiamo perso fin troppo tempo."
Le guerriere si misero in circolo ed i cavalieri appoggiarono le loro mani sulle spalle delle ragazze, poi vennero avvolti da una luce ed uscirono dalla Dimensione Infernale, ritornando davanti al Santuario.
Le ragazze fissarono la lunga scalinata, sperando che non fosse troppo tardi.
"Amore mio...resisti, stiamo arrivando!" - pensò Usagi.






L'espressione "sono nato pronto" viene da Grosso Guaio a Chinatown.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Un nemico troppo forte ***


Questo sarà un capitolo triste per qualcuno, ne sono sicuro. State pronti a tutto.

Ringrazio:
XNicoranus83: Ora Shiryu entrerà in azione!
Xluciadom: Spero che ti piaccia anche questo!
XCrybaby: Eccome che si ballerà!
XIllidan: Com'è possibile? Bella domanda, fattostà che l'armatura della Fenice ha il potere di renderne immortale il possessore. Riguardo a Shiryu...non so se la perderà, certo, ci sono mille modi per fargliela perdere(si acceca da solo, un colpo di artigli, una luce abbagliante...), ma tanto lui oramai è abituato a combattere da cieco.
Xharua_96: Risposta a questo e molto altro ancora nel capitolo!(a parte se le due troveranno un compagno, ma è un dettaglio).

Un nemico troppo forte


I cavalieri capirono subito che la loro nemica era già arrivata: ne sentivano il cosmo.
"Possibile che abbia già sconfitto i cavalieri d'oro? Aspetta, li sento ancora..."
"Ragazzi!" - li chiamò una voce.
Il gruppo si voltò e vide Shiryu arrivare di gran carriera.
"Dragone!" - lo salutò Seiya - "Finalmente sei qui! Cos'è successo?"
"Sono stato attaccato!"
Solo allora il saint si accorse delle nove guerriere.
"Le sailors? E siete in più dell'altra volta."
"Un altro cavaliere?" - chiese Haruka.
"Sì, sono Shiryu il dragone, voi?"
Le ragazze si presentarono.
Shiryu parve per un attimo sorpreso nel vedere quanto fosse giovane Hotaru, ma non disse nulla, ricordandosi che anche lui ed i suoi compagni erano solo bambini quando avevano cominciato il loro addestramento.
Mentre parlavano alcune case del Grande Tempio si illuminarono ed altrettante colonne di luce si alzarono fino al cielo, seguite da delle comete lucenti che arrivarono fino al gruppo, per poi fermarsi e levitare a mezz'aria; non appena si spensero i tredici poterono vedere le armature d'oro del Sagittario, della Bilancia e dell'Acquario.
Le corazze scesero a terra e continuarono a brillare, mentre Seiya, Shiryu e Hyoga furono avvolti da un alone: le armature di bronzo si staccarono dai loro corpi, mentre quelle d'oro furono indossate.
"Abbiamo dalla nostra dei cavalieri d'oro!" - disse Shun felice - "Ma dove sono gli altri sei?"
"Siamo qui." - rispose la voce del grande Mu.
I cinque gold saints scesero dalle scale e si disposero in linea davanti agli eroi.
"Cosa ci fate qui? Dovreste proteggere Saori!" - urlò Seiya, ma dal colore dei loro occhi, rossi come il sangue, capì che non erano più in loro.
"Eh no...non ditemi che..."
"Ora noi serviamo la Signora del Male." - spiegò Aiolia.
"Che cosa? Dobbiamo anche affrontare i cavalieri d'oro?" - chiese Hyoga stupito - "Possibile che sia riuscita a soggiogarli?"
I cinque sorrisero sadici, poi urlarono ed attaccarono tutti insieme; mentre erano a mezz'aria, però, si fermarono.
"Cosa...cosa gli è successo?" - chiese Shun stupito.
Setsuna si fece avanti.
"Ho fermato il tempo, ma solo per loro, tuttavia non durerà in eterno, dato che sono in cinque. Bisogna andare da Mamoru e Saori."
"Useremo il teletrasporto." - disse Usagi.
"Ma il cosmo di Atena impedisce di usare quella tecnica, nemmeno Mu può farlo!" - obiettò Seiya.
La ragazza si voltò su di lui con un'aria estremamente decisa.
"Non sottovalutare la forza di noi guerriere sailor."
Le ragazze si misero di nuovo in cerchio e, grazie al loro potere, arrivarono insieme ai cavalieri nella tredicesima casa.
"Oh, stanno arrivando." - disse Sailor Dark Hole.
La luce illuminò l'intera stanza ed il gruppo degli eroi raggiunse il nemico.
Saints e sailors si guardarono attorno: la prima cosa che notarono fu la loro nemica, bella quanto crudele; subito dopo videro Mamoru e Saori incatenati.
"Amore mio!" - gridò Usagi correndogli subito incontro, ma la sailor malvagia alzò una mano e la respinse con estrema facilità.
"Dovrai fare di meglio se speri di potermi battere, contro di me non puoi nulla."
Le inner si disposero in prima linea e combinarono i loro attacchi migliori, ma senza alcun risultato.
"Mi deludete molto."
Seiya incoccò una freccia.
"Prendi, bastarda!" - gridò, ma l'arma ritornò indietro così come era successo con le divinità.
Shiryu alzò i suoi scudi dorati e fermò il colpo.
"Avremo bisogno di armi!"
Dalla cloth si staccarono alcune parti che si trasformarono in un tridente, che venne donato a Hyoga, ed in una spada che fu brandita da Shiryu.
"Fermatevi immediatamente!"
Alle spalle dei due arrivarono Black Libra e Black Cancer, il secondo con una mano attorno al collo dell'esanime Kanon.
"Siete circondati." - disse il Maestro Supremo uscendo da dietro al trono della sua padrona, mentre da dietro alle colonne si fecero avanti gli altri cavalieri neri.
Minako rabbrividì non appena vide Black Virgo, che questa volta però non la degnò di uno sguardo; Hyoga se ne accorse e senza esitare si mise davanti alla ragazza, puntando minaccioso la sua arma contro il rivale.
I sette cavalieri neri circondarono gli eroi, pronti ad attaccare.
"Che aspettano?" - chiese Makoto.
"L'ordine." - capì Ami.
"Ah ah! Hai detto giusto. I miei cavalieri mi sono fedelissimi, farebbero di tutto per me! Ma non vi ucciderò subito, voglio vedervi soffrire!"
La donna alzò una mano e delle scariche di energia nera colpirono il corpo di Mamoru, che urlò per il dolore.
"NOOO! Ti prego, lascialo stare! Lui non c'entra niente, prenditela con me!"
"Ogni cosa a suo tempo."
Usagi non seppe trattenersi a quella vista e lanciò il suo colpo migliore, ma venne ancora una volta risucchiato.
"Cosa volete fare, un attacco combinato? Forse quello funzionerebbe, ma travolgereste anche gli altri."
"Ehi, guarda cos'ho trovato qui!" - disse Black Scorpio frugando sotto un tavolo e tirandone fuori due gatti.
"Luna! Artemis!"
I due felini si dimenarono e cercarono di colpire il guerriero con gli artigli, che però si ruppero contro l'invulnerabile corazza.
"Ora basta!"
Seiya corse contro alla donna e sferrò un potente calcio volante, ma si fermò a mezz'aria e venne avvolto da delle scariche di energia nera.
"Mio servo, finiscilo."
Il Maestro Supremo rise, poi gridò:
"Ruota infuocata!"
Un potentissimo calcio rotante avvolto dalle fiamme venne sferrato e colpì il ragazzo nello stomaco, sbattendolo a terra.
Le sailors fecero per soccorrerlo, ma la loro nemica puntò lo scettro contro Mamoru.
"Non potete fare nulla per sconfiggermi. A differenza di mio padre che possedeva un corpo ospite, io non ho dovuto soggiogare nessuno e quindi non mi fermerò, almeno non finché non sarò soddisfatta. Voglio farti soffrire Sailor Moon. Devi pagare per aver ostacolato i piani di mio padre!"
Approfittando delle temporanea distrazione della donna Shiryu lanciò uno scudo rotante contro le catene che imprigionavano Mamoru, mentre Seiya scoccò la sua freccia contro quelle di Saori, liberandola.
I due caddero a terra: la guerriera della Luna ed il cavaliere di Pegasus andarono subito a soccorrerli.
"Fate pure, tanto non potete nulla." - rise la donna.
Usagi cercò di far rinvenire il suo ragazzo, svenuto a causa dei colpi continui, e lo abbracciò con le lacrime agli occhi invocando il suo nome.
"Chi colpirò per primo?" - si chiese Sailor Dark Hole senza far caso alla scena.
La donna scrutò per un istante i guerrieri, poi adocchiò la sua prima vittima.
"Tu!"
Un raggio nero superò Hyoga ad una tale velocità che il cavaliere lo vide a stento arrivare e trapassò il corpo di Minako da parte a parte.
La sailor lanciò un gemito e cadde a terra ferita al petto.
"Minako! NO!" - urlò Hyoga lasciando cadere il tridente e soccorrendo subito la ragazza.
A quella vista Black Virgo si mise le mani sulle tempie e cadde in ginocchio, in preda ad uno scontro tra la sua volontà ed i poteri dei nemici.
"Cos'hai?" - chiese subito Black Scorpio.
"Non farci caso, è evidente che prova qualcosa per quella donna." - spiegò il Maestro.
"Che peccato, l'avessi saputo e gliel'avrei concessa come premio." - disse sorridendo Sailor Dark Hole.
Hyoga abbracciò la ragazza, cercando di percepire il suo battito cardiaco, rallentato ma presente.
"No...ti prego...non anche tu! Ti prego!" - la chiamò Hyoga versando le sue lacrime.
"Piangi, sfoga il tuo dolore, piccolo umano."
"Pagherai...la pagherai!"
Hyoga affidò il corpo della ragazza ad Hotaru perché potesse curarla e fu avvolto da un alone bianco.
"Per il Sacro Acquarius!"
Alla donna bastò una mano per fermare l'attacco e farlo ritornare indietro.
"Scudo di Saturno!"
Hotaru fece appena in tempo a pararlo, ma lo sforzo fu notevole.
"Dobbiamo fuggire!" - capì Sailor Moon aiutando il suo fidanzato.
"Non ve lo permetterò mai. Tu sei la prossima!"
Un altro raggio colpì Rei, gettandola a terra.
"Rei! No!"
"Ah ah ah! Cadete come mosche! Ed ora tutti insieme!"
Decine di scariche di energia oscura avvolsero tutti i guerrieri, facendoli urlare per il dolore.
"Posso inferire anch'io?" - chiese Black Cancer mollando Kanon.
"Fa pure."
"Tuono supremo!"
L'energia elettrica venne fermata dalla catena di Shun, ed un colpo combinato delle outer travolse il guerriero.
"Questi cavalieri neri non valgono granché, a quanto sembra." - disse Sailor Dark Hole.
"Ci penserò io!"
Black Libra partì all'attacco, ma Shiryu fu pronto a fermarlo.
"Sono guerrieri molto forti, non mi resta che usare il mio attacco più potente."
Il corpo del ragazzo venne avvolto da un alone dorato, segno che stava espandendo il suo cosmo ai limiti estremi.
"Colpo dei centro draghi nascenti!"
Il ragazzo sferrò decine di pugni, creando una serie di dragoni che travolsero il cavaliere nero, gettandolo contro una colonna che venne abbattuta.
"Ora! Fulmine di Pegasus!"
"Polvere di diamanti!"
"Nebulosa di Andromeda!"
I cavalieri attaccarono insieme e costrinsero ad indietreggiare alcuni nemici, ma questi ribatterono con i loro attacchi
; nel caos generatosi Luna ed Artemis riuscirono a sfuggire alla presa del cavaliere nemico e corsero al fianco delle guerriere.
La prova di forza fu breve e presto si scatenò una violenta esplosione, che fece tremare tutto il tempio: Usagi e gli altri si salvarono solo grazie allo scudo di Hotaru, che usò ancora il suo scudo per proteggerli.
"Andiamocene! Ora!" - gridò Sailor Moon, ma Black Libra si riprese e caricò la ragazza; a salvarla fu Kanon, appena risvegliatosi, che allontanò l'avversario con un calcio.
"Qui presto crollerà tutto, non si può combattere in un posto simile! Andiamocene!"
"Ferme!"
Black Scorpio balzò verso Usagi alzando l'unghia nera.
"Luce dei Petali di Stelle!" - urlò la ragazza travolgendo il cavaliere oscuro.
Il ragazzo volò per aria e cadde.
"Vuoi fuggire? Il tuo amore però è ancora avvelenato." - le ricordò la figlia di Chaos.
Usagi lo sapeva, ma non c'era tempo: l'unica salvezza era la fuga.
"Ma non te ne andrai!"
Un raggio nero investì tutti i presenti e li gettò a terra.
Sailor Dark Hole si alzò, desiderosa di concludere lo scontro.
"Ed ora..."
"Aspettate!"
Black Scorpio si rialzò e sorrise.
"Voglio dare io il colpo di grazia."
"Solo al ragazzo." - precisò la sua leader.
Il cavaliere si avvicinò alla coppia in un attimo, poi alzò l'unghia nera.
"No!" - gridò Usagi - "Dovrai passare sul mio cadavere per fargli del male!"
"Come vuoi."
L'unghia scattò in avanti, ma Mamoru fece in tempo a spingere via la ragazza, così incassò il colpo.
"No!" - urlarono tutte le ragazze.
Black Scorpio invece sorrise, compiaciuto del suo operato.
"Ah ah...cosa?" - disse Sailor Dark Hole nel vedere che le ferite nere sul corpo del ragazzo si stavano rimarginando.
Il cavaliere nero rise.
"Sorpresa, bellezza? Il potere di Sailor Moon è più grande del previsto! Non so come, ma il suo attacco mi ha fatto recuperare tutti i bei ricordi del mio passato, e mi sono ricordato che non avrei mai colpito una coppia di fidanzati!"
Il cavaliere nero si mise tra i due schieramenti.
"Voi, fuggite, subito."
"Cosa? Ma tu..."
"Dovete andarvene da qui. I cavalieri d'oro stanno arrivando, e non c'è modo di vincere questa battaglia!"
"Il teletrasporto non funzionerà! Ormai siete sfinite!" - gridò Sailor Dark Hole.
"Sì, se invece ci aggiungo la mia energia!" - disse il cavaliere nero toccando la fronte di Usagi e donandole nuove forze, ma la perdita di energia fu tale che cadde in ginocchio.
"Vento del deserto!" - gridò travolgendo tutti i suoi parigrado con un ennesimo sforzo.
"Scappate!" - urlò ancora.
Le guerriere si misero in cerchio, come i cavalieri.
"Vieni con noi!" - lo chiamò Usagi.
Il ragazzo si voltò per unirsi al gruppo, ma un raggio nero lo trapassò.
"No! Black Scorpio!" - gridò Sailor Moon a quella vista.
"Fuggite, sciocchi!" - disse dopo essere caduto in ginocchio.
Usagi lo guardò con le lacrime agli occhi e si staccò dal gruppo per aiutarlo, ma il ragazzo invece si rialzò e lanciò le punture nere appena in tempo per colpire i cinque cavalieri d'oro, appena sopraggiunti.
"Scappate!" - urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
"Non rendiamo inutile il suo sacrificio." - le disse Kanon.
La ragazza si voltò, ed assieme alle compagne che erano ancora in grado di usare i loro poteri fuggì con il teletrasporto, salvando anche gli altri.
"NOOO! Sono fuggiti!" - gridò la donna furiosa - "Black Scorpio, hai idea di quello che ti aspetta?!"
Il ragazzo però non l'ascoltava: stava rivivendo il suo passato.
Un ragazzo ed una ragazza stavano correndo insieme su un prato fiorito, ridendo felici; i due si fermarono e baciarono, poi si sedettero sui fiori e rimasero abbracciati l'uno all'altra.
La scena cambiò d'improvviso: i due si ritrovarono circondati da spade e da gente che gridava:
"Moglie infedele! Moglie infedele! Adulterio!"
Il ragazzo si parò davanti alla donna per farle da scudo, ma lui era disarmato e gli uomini erano più numerosi.
"Io lo amo!" - dichiarò la ragazza, mentre il giovane urlò:
"Prendetevela con me! Lascitela andare!"
Il gruppo lo picchiò con violenza, poi trascinò via la ragazza.
"Bruciatela viva!" - gridò qualcuno.
Il ragazzo seguì il gruppo, ma venne immobilizzato e trascinato con la forza.
"Guarda! Guarda qual è il destino delle donne infedeli!" - gli disse un uomo mentre dei soldati si preparavano ad accendere il fuoco che avrebbe bruciato la donna.
Il ragazzo urlò disperatamente e tentò di liberarsi, ma non poté fare nulla; le fiamme si alzarono e sfiorarono la ragazza, che urlò terrorizzata, mentre l'uomo che l'amava non poté fare nulla per salvarla dalla morte.
Il ragazzo vide le fiamme avvolgerla e sentì le sue urla di dolore, tentando disperatamente di liberarsi, ma aveva addosso molti uomini e non ci riuscì: la visione della sagoma tra le fiamme lo sconvolse, e non poté far altro che urlare e piangere per sfogarsi.
Quando tutto finì il ragazzo venne ancora picchiato, ed i soldati se ne andarono soddisfatti.
Il ragazzo strisciò fino al corpo carbonizzato della donna che amava, piangendo disperatamente, rimproverandosi per non essere stato capace di difenderla.
L'uomo continuò a piangere, ma presto sentì l'effetto dei colpi subiti e perse i sensi.
Il giorno successivo si svegliò pregando tutti gli dei che si fosse trattato di un semplice incubo, ma così non fu; l'uomo vagò per le terre in cerca di vendetta, di una soluzione per poter diventare più forte e farla pagare agli assassini della donna che amava, e presto ne venne a conoscenza: i cavalieri neri.
Il ragazzo cercò a lungo la base, e non appena incontrò alcuni dei guerrieri si gettò in ginocchio, supplicandoli di aiutarlo a diventare più forte; i guerrieri oscuri sentirono il suo dolore, ma anche il suo desiderio di vendicarsi.
"Vieni con noi." - dissero.
Per il ragazzo cominciò un lungo addestramento che durò anni, durante i quali imparò ad usare il cosmo e divenne sempre più potente; il suo odio ed il suo desiderio di vendetta lo sostennero in tutti quegli anni, finché non divenne abbastanza forte da conquistare una delle dodici armature supreme.
Il novello Black Scorpio alzò il suo elmo al cielo, gridando vendetta.
L'uomo seguì il suo Maestro, devastando ogni cosa ed uccidendo senza pietà chiunque cercasse di fermarlo: a lui non importava vivere o morire, importava la vendetta.
Dopo lunghe battaglie trovò i responsabili e li uccise tutti, senza pietà, provando un immenso piacere, il piacere di aver fatto giustizia.
"Alla fine però quest'armatura mi ha corrotto ed ha cancellato i miei ricordi più cari...Mamoru, è così che ho sentito che ti chiami, ti prego: proteggi quella ragazza, è davvero dolce e bella, una persona più unica che rara, fa di tutto per salvarla, almeno tu riesci dove io ho fallito."
Un raggio nero gli trapassò il petto.
"Sto arrivando, amore mio." - pensò il ragazzo prima di accasciarsi a terra morto.




La frase "fuggite, sciocchi!" è ovviamente una citazione di Gandalf. Sono certo che a qualcuno sia dispiaciuto per il cavaliere, ma fare questo pezzo è stato doloroso anche per me.
Ringrazio chi ha messo la fic tra le preferite:

blackcybuster 
Crybaby 
harua_96
Illidan 
Lan 
luciadom 
Mymoon96
NemoTheNameless
Nicoranus83 
NinfaDellaTerra
Ramona37 
sharry 



E tra le seguite:

Crybaby 
harua_96 
hinayuki 
nico2283 
NinfaDellaTerra





Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** TRE NUOVE NEMICHE ***


Ringraziamenti:

XCrybaby: Rimarrà sempre nei nostri cuori!
Xluciadom: Già, triste, ma non preoccuparti per le ragazze, nel prossimo capitolo saranno come nuove!
XNicoranus83: La morte del pervertito ha segnato tutti noi, ma almeno è stata una morte eroica.
Xharua_96: Lo sapevo che avresti sofferto: Mamoru è in forze, Saori è salva, Black Scorpio è morto...qual era la frase?
XIllidan: Che porta sfortuna è vero, in un certo senso se ne renderà conto(o meglio farà l'elenco).




TRE NUOVE NEMICHE


Usagi, Seiya e tutti gli altri si ritrovarono davanti alla residenza di Saori.
"Ce l'abbiamo fatta." - fece il saint di Pegasus.
Le ragazze sospirarono, a parte Usagi che, piangendo per la gioia, si gettò tra le braccia di Mamoru, riempendolo di dolci baci sul viso e sul collo.
"Sei salvo! Sei salvo!" - disse.
La gioia fu interrotta dal pianto di Hyoga, che si era avvicinato a Minako nel tentativo di farla rinvenire.
Hotaru mise una mano sul petto della ragazza, rimarginando la ferita, cosa che fece anche con Rei.
"Le ferite non sono gravi, sono solo po' stanche, devono riposare."
"Come tutti noi." - spiegò Setsuna aiutandosi con lo scettro a stare in piedi - "Abbiamo combattuto una battaglia terribile."
"Ma abbiamo perso." - ammise Usagi stando appoggiata al suo ragazzo - "E...Black Scorpio ci ha salvati...ma lui è..."
"Non sento più il suo cosmo." - disse Shiryu.
La ragazza pianse di nuovo: aveva appena scoperto l'animo di quel cavaliere, ed ora lui non c'era più.
"Miladyyyyyyy!!!!!" - gridò un uomo alto, robusto e pelato correndo verso il gruppo - "Cos'è successo? Presto, venite dentro!"
Saori prese il controllo della situazione.
"Basta! Calmo!"
L'uomo si fermò.
"Io sto bene, ma solo grazie a loro. Accompagnali dentro e dagli delle camere dove possano riposare." - comandò.
"Subito. Ma voi..."
"Non sono io il problema."
Un istante dopo il cielo si oscurò completamente, riempendosi di nuvole nere che si estesero per svariati chilometri. La voce della loro nemica più potente risuonò nell'aria.
"Siete sopravvissuti a questa battaglia, ma non vincerete mai! Vi lascerò un po' di tempo per riprendervi, solo perché ad uccidervi ora non ci sarebbe gusto! Avete le ore contate!"
Sailor Dark Hole interruppe il discorso e fissò uno ad uno i sottoposti, due dei quali erano feriti.
"Mi avete profondamente deluso."
"Mia signora, noi..." - disse il Maestro inginocchiandosi, ma lei lo zittì.
"Mi affiderò a qualcuno di più potente!"
La donna alzò le braccia al cielo, disse alcune parole in una lingua sconosciuta e tra le sue mani si formarono tre sfere, una nera, una rossa ed una verde; le sfere rotearono sulla sua testa, poi si mossero attorno ai black saints, ai quali parve di sentire delle risate femminili, ed infine si trasformarono in tre donne.
La prima aveva lunghi capelli infuocati e labbra cremisi, vestita di un paio di stivali neri e di abiti del medesimo colore molto semplici e scollati, coprenti quasi esclusivamente le parti intime, dotata di lunghi ed affilati canini e di due ali da pipistrello ripiegate sulla schiena.
La seconda aveva gli occhi più vivaci e l'aria allegra, un bustino per coprire il seno, abiti rossi che sembravano fatti in pelo di animale, due orecchie da volpe ed una coda infuocata.
La terza infine aveva i capelli neri come la pece e quattro occhi, due sul viso umano e due completamente rossi senza iride né pupille all'altezza delle tempie; a parte il volto, il resto del corpo ricordava molto un insetto per via delle ali sulla schiena, identiche a quelle di una cavalletta, delle antenne sottili e dell'esoscheletro che copriva parte del corpo in maniera simile ad un vestito scollato.
I cavalieri neri indietreggiarono davanti alla tre, percependo in loro un notevole potere; alcuni di loro non poterono fare a meno di provare disgusto davanti all'ultima a causa delle sue fattezze.
"Sailor Bat, Sailor Fox e Sailor Grasshopper, mie fide servitrici." - disse la loro comandante.
"Siamo ai vostri ordini!"
Black Cancer si fece avanti a puntò il dito contro di loro.
"Ci sostituisci con loro?! Con che diritto? Tu!"
Sailor Bat si alzò in piedi.
"Io ti sfido!"
"Come vuoi."
"Tuono supremo!"
Il fulmine fu evitato dalla donna con un agile balzo.
"Dov'è?!"
"Ma sono qui, dietro di te."
Black Cancer fece appena in tempo a voltarsi per vedere la donna avventarsi su di lui ed affondare i canini nella sua gola, perforando anche il metallo.
Gli altri guerrieri indietreggiarono.
Il cavaliere nero tentò alcune scariche elettriche, ma la sua avversaria non perse la presa; il guerriero cominciò ad impallidire, cercando inutilmente di urlare per sfogare il suo dolore, ma alla fine ebbe la peggio e si accasciò a terra morto privato dell'ultima goccia di sangue.
Sailor Bat si pulì le labbra sporche.
"Qualcuno vuole essere il prossimo?"
I saints non aprirono bocca.
"Benissimo. Daremo ai nostri nemici una notte, poi li distruggeremo."
Black Sagittar si inchinò.
"Mia signora, non pensate che sarebbe meglio ucciderli subito? Così potrebbero..."
"Non possono nulla. La mia forza è superiore a quella di tutti loro uniti, anche se si aggregasse Atena. Così sarà più divertente."
Le quattro scoppiarono a ridere, mentre i cavalieri rimasero in silenzio, intenti a guardare il cadavere di quello che era stato un loro compagno.

Usagi e le altre erano tornate normali, ed erano state accompagnate in alcune stanze dove potersi riposare, mentre i cavalieri si erano tolti le armature.
Dato che Rei era ancora priva di sensi fu Shiryu a portarla nella sua stanza, mentre gli altri si ritirarono.
La guerriera della Luna fu portata assieme al suo fidanzato in un'ampia stanza con un letto matrimoniale, dove avrebbero potuto riposarsi entrambi.
I giovani si sarebbero un po' imbarazzati in circostanze normali, ma erano sfiniti e non ci fecero granché caso. Usagi in compenso bombardò Mamoru di domande per accertarsi che stesse bene.
Il ragazzo le dette un bacio delicato sulla guancia.
"Stai tranquilla testolina buffa, ci vuole ben altro per sconfiggermi!"
"Sì, però devi aver sofferto moltissimo...se avessi usato il Cristallo ti avrei risparmiato molto dolore..."
La ragazza si appoggiò al petto del giovane, sentendo che il suo battito ed il suo respiro si erano normalizzati, segno che la maledizione era stata del tutto spezzata.
"Non devi scusarti. Ti ho già detto che è troppo pericoloso usarlo, avrebbe potuto toglierti troppe energie. E poi sapevo che ce l'avresti fatta. Ora pensa solo a riposarti, quella donna mi è sembrata pericolosa..."
"Hai ragione. Nemmeno insieme siamo riusciti a contrastarla."
Usagi cominciò a tremare.
"Amore, cos'hai?"
"Ho...ho paura..."
Il ragazzo l'accolse in un caldo abbraccio, poi le prese la testa con le mani in modo che potessero specchiarsi l'uno negli occhi dell'altra.
"Shhh! Non devi fare così! Hai sconfitto perfino la reincarnazione del Male, ne sconfiggerai anche la figlia, ne sono certo."
La ragazza cercò di parlare, ma Mamoru la zittì con un bacio.
Usagi si sentì molto a suo agio con l'uomo che amava; Sailor Dark Hole però voleva separarli, uccidendo sia loro che tutte le persone a loro care. E questo non gliel'avrebbe mai permesso. Lei avrebbe difeso le persone ed il mondo che amava, anche a costo della vita.

Hyoga portò Minako in braccio fino alla sua stanza, la adagiò dolcemente sul letto e le accarezzò il viso, piangendo.
"Perché piangi?" - gli chiese Shun.
"Ho fallito. Non sono stato capace di proteggerla. Sono solo un incapace."
Il suo amico gli appoggiò una mano sulla spalla.
"Non devi parlare così. Nemmeno il più forte dei cavalieri d'oro avrebbe potuto fare qualcosa, e poi non è successo niente, si riprenderà subito."
Le parole non confortarono il ragazzo, che strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche.
"Fai finta di non capire? Questa volta è andata "bene", ma cosa succederà la prossima? Rischia la vita! Non posso permettermi di perdere un'altra persona cara! Prima ho perduto mia madre, poi il mio maestro, poi Camus, poi Isaac! Dev'essere lei la prossima?!"
Il cavaliere di Andromeda rimase in silenzio, non sapendo cosa rispondere all'amico.
"Basta, bisogna rispedirle in Giappone."
"Cosa? Ma..."
"Ho deciso, non voglio mettere a repentaglio la vita di altre persone."
"Hai ragione, ma come...come faremo a vincere un'avversaria così forte? Nemmeno i gold saints hanno potuto fare nulla contro di lei!"
"Troveremo una soluzione! Abbiamo sconfitto Apollo, Poseidone e perfino Lucifero, batteremo anche lei!"
"Sei solo un pazzo, Hyoga!"
Kanon entrò nella sala con passo deciso.
"Non ti intromettere, non sono cose che ti riguardino!"
"Come credi che potremmo batterla? Ci ha sbaragliati come insetti! Non abbiamo una mezza speranza senza l'aiuto delle guerriere! Percepisco che sono forti, abbastanza da permetterci di ribaltare la situazione!"
"Kanon! Ti credevo cambiato! Sei disposto a mandare in prima fila delle ragazzine? Tu non ci puoi capire, perché non hai alcun legame con loro!"
L'uomo sorrise.
"Che non ho alcun legame è vero, se morissero non me ne importerebbe molto..."
"Bastardo!"
Il pugno di Hyoga fu fermato con disinvoltura; Kanon lo strinse fino a fare urlare di dolore il ragazzo.
"Vedi? Non hai la forza di batterla, sei troppo debole, avrai bisogno di aiuto!"
"Preferisco morire io al posto suo!" - dichiarò Hyoga.
Kanon lo gettò a terra.
"Stupido moccioso. Mi sembra quasi che tu tenga a lei più della tua dea."
Il ragazzo non rispose, ma fissò truce il gold.
"Devi capire che non ce la faremo mai contro quella donna senza l'aiuto di queste ragazze; e poi non hai sentito? Lei odia Sailor Moon. Quindi se lasceranno il Giappone, abbatterà il loro aereo, oppure devasterà la città dove vivono. Non possiamo fare a meno di loro. Mettitelo bene in testa."
Kanon si voltò ed uscì dalla camera.
Hyoga stette in silenzio, la fronte sudata: il gold aveva ragione.
"Hyoga..." - disse Shun facendo un passo verso di lui, ma il saint del cigno lo fermò alzando una mano.
"Lasciami solo con Minako, per favore."
Il ragazzo esitò un attimo, poi obbedì, pensando:
"Nessuno può capirti meglio di me, amico mio. Io non vorrei che Ami combattesse con noi, ma purtroppo quelle ragazze preferirebbero morire piuttosto che abbandonarci."
Il ragazzo si fermò e vide la ragazza di cui era innamorato.
"Hai sentito?"
"Sì." - si limitò a rispondere Ami.
Shun le mise le mani sulle spalle.
"Non devi preoccuparti. Noi siamo una squadra, e resteremo uniti, qualsiasi cosa succeda."
"Hai capito, vedo."
"Che non ci lascerete mai soli? Purtroppo. Adesso però vai a riposarti, ti guido io alla stanza."
Shun ed Ami entrarono nella loro camera, e la ragazza si sedette sul comodo letto.
"Riposati qui. Se hai bisogno di qualcosa suona pure il campanello."
Il cavaliere fece per andarsene, ma la ragazza gli afferrò l'abito per fermarlo.
"Sì?"
"Shun...mi faresti compagnia?"
Il saint sorrise e si sedette al fianco della ragazza che appoggiò la testa sulla sua spalla, mentre il giovane cominciò ad accarezzarla dolcemente.

Quando fu solo con la ragazza Hyoga la guardò amorevolmente e le accarezzò i bellissimi capelli.
"Povera Minako, cosa ti è successo? Giuro che quella donna la pagherà per tutto quello che ti ha fatto! Non sai cosa non darei per non coinvolgerti in questa storia...ah, se tu non fossi così testarda!"
Il saint del cigno dette un bacio delicato sulla fronte della ragazza, poi si sdraiò vicino a lei, in modo da poterla sorvegliare.


Black Virgo adagiò delicatamente il cadavere di Black Scorpio a terra mentre Black Sagittar fece la stessa cosa col corpo dell'altro cavaliere caduto: il primo corpo aveva un'espressione sorridente sul viso, segno che era morto seneramente, mentre il secondo aveva la bocca spalancata e gli occhi esprimevano tutto il dolore che aveva provato.
"Ma cosa gli è preso?" - chiese il più giovane.
"Sembra che il potere di Sailor Moon sia in grado di piegare la nostra volontà. Si tratta di un'avversaria pericolosissima."
"Aveva detto che aveva recuperato i ricordi...cosa può significare?"
"L'unica cosa che noi black saints dobbiamo ricordarci è che siamo devoti al Maestro, e dato che lei è una sua superiore anche a Sailor Dark Hole. Tutto il resto non conta."
"A me basta poter uccidere, non m'importa d'altro." - spiegò Black Libra comparendo dietro ai due.
"Ma quella ragazza..."
Black Virgo ricordò Minako: non appena la pensò sentì il sangue ribollire, e con esso un forte desiderio di possederla.
"Cos'hai?" - chiese Black Leo appena arrivato.
"N...niente!"
"Forse dovremmo indagare." - spiegò il cavaliere delle Bilancia Nera.
"Indagare?"
"Sì, le nuove collaboratrici del capo verranno inviate ad attaccare i nostri nemici, e con loro il Maestro. A quanto sembra quella donna non si fida di noi, ma le dimostreremo il contrario! Saremo noi ad uccidere sailors e saints!"
I cavalieri si misero in cerchio e sorrisero compiaciuti, ciascuno con un proprio progetto in mente.
"Dimostrerò al Maestro la mia vera forza!"
"Sono ansioso di combattere!"
"Non avrò pietà per nessuno!"
"Quella ragazza sarà mia!"





Note: Sailor Bat e Grasshopper(sopratutto la prima) sono ispirate alla succube(Castlevania, Lament of Innocence) e ad Ophelia(Onimusha Dawn of Dreams).
Spero che le scene romantiche vi siano piaciute, ho imparato leggendo la fic della somma luciadom.
Sinceramente non mi sembra che i capitoli che pubblicherò a breve saranno altrettanto belli, ma farò comunque del mio meglio.

Ringrazio coloro che hanno messo la storia tra i preferiti:

blackcybuster 
Crybaby
harua_96 
Illidan
Lan 
luciadom 
Mymoon96
NemoTheNameless
nico2283 
Nicoranus83 
NinfaDellaTerra 
Ramona37 
sharry


E tra le seguite:

Crybaby 
harua_96 
hinayuki 
Lebron 
nico2283 
NinfaDellaTerra

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** L'ATTACCO ***


Ringraziamenti:

Xharua_96: Ti confesso una cosa...anch'io odio le cavallette! Mi fanno ribrezzo! Non faccio una piega con le mantidi o con le bisce, ma quegli insetti non li sopporto(rabbrividisco al pensiero.)
XNicoranus83: Beh, probabilmente Minako non avrebbe voluto coinvolgerlo, e lui di certo non l'avrebbe abbandonata. Ma bisogna capirlo, con tutte le persone care che ha perso...
Xluciadom: Tranquilla, tra poche righe entreranno in azione! Ah, ti ricordi che ti ho accennato qualcosa su Makoto...beh, sta a vedere!
XCrybaby: Beh, quando ha detto un giorno intendeva poche ore(non è scema, è falsa). Riguardo al papà...sono rimasti così poco tempo assieme, neanche il tempo di conoscersi...povera piccola! Ok, sto delirando. Per farla breve gioca al gatto col topo.
XIllidan: Black Virgo e Minako? Idea geniale, non ci avevo pensato, ma ho altri progetti...






L'ATTACCO



Hyoga era sdraiato sul letto vicino a Minako. Anche lui era caduto in un sonno profondo.
Né lui ne la ragazza si accorsero che una pianta stava entrando nella stanza: il gambo spinoso si mosse come un serpente, arrivando fino al collo del giovane.
Con mossa fulminea il saint si alzò di scatto e lo congelò per poi tagliarlo con un colpo secco.
"Sono qui!" - gridò allarmato.
Minako, ripresasi, si svegliò di soprassalto.
"Hyo..."
"Usciamo!" - gridò il ragazzo afferrandola per una mano e portandola fuori.
"Sono qui!" - ripeté il ragazzo allarmato per avvisare i suoi compagni.
Il cavaliere del cigno richiamò subito la sua armatura dorata ed essa si dispose sul suo corpo, mentre Minako si trasformò.
"Dove sono gli altri?" - chiese la sailor.

Setsuna uscì urlando dalla sua stanza e richiuse la porta dietro di sé; anche Hotaru, al suo fianco, aveva l'aria spaventata.
"Ma che avete? Che vi prende?" - chiese Makoto attirata dalle urla.
"Sca...ra...faggi!" - balbettò la donna terrorizzata da quegli insetti.
"Oh via, in una casa come questa al massimo ci sarà..."
La ragazza entrò e vide degli insetti grandi come un gatto.
Makoto chiuse la porta disgustata.
"Che schifo!"
Ben presto tutte le stanze vennero invase da insetti giganti e da piante avvelenate e tutti si diressero nel salone principale.
Usagi e Mamoru uscirono di corsa dalla loro stanza, seguiti a ruota da Luna ed Artemis.
"Odio gli insetti! Li odio!" - gridò la ragazza spaventata.
Mentre i due fuggivano, però, un'armatura gli sbarrò il passo: il Maestro Supremo era davanti a loro.
"Ancora tu?" - chiese la ragazza.
"Dimensione Infernale!"
I tre furono avvolti dalle tenebre e sparirono nel nulla.
"Usagi! Mamoru!" - li chiamarono i due felini, ma non c'era niente da fare.
Nel frattempo in tutta la casa i guerrieri stavano cercando di contrastare gli invasori.
"Fuoco! Azione!" - gridò Rei, anche lei di nuovo in forze, dato che le ferite non erano gravi, bruciando un'enorme pianta.
"Sembrano non finire mai!" - disse Ami prima di congelarne un'altra.
La catena di Shun si mise in allarme, indicando dappertutto.
"Sembra impazzita!"
Una risata diabolica rieccheggiò per tutti i corridoi.
Il trio alzò lo sguardo e vide Sailor Bat in piedi su una pianta gigantesca che la stava portando da loro.
"Ma che bel giovanotto, ti andrebbe di unirti a me?" - chiese.
Il trio si mise in posizione, Ami mettendosi davanti al cavaliere di Andromeda.
La donna richiuse le ali davanti a sé, come per proteggersi, poi gridò:
"Stormo delle tenebre!"
Un esercito di pipistrelli corse verso gli eroi: Ami ribatté con le bolle di nebbia e Shun con la sua nebulosa.
Mentre lottavano la pianta cominciò a muoversi ed alcuni dei viticci si mossero verso Rei, cercando di afferrarla.
"Sarà una battaglia dura!" - comprese la ragazza.

Seiya, con addosso l'armatura d'oro, uscì di gran carriera dal corridoio dopo aver affidato Saori a Kanon.
"Avanti, dove siete? Venite fuori!" - urlò.
Il ragazzo puntò la freccia in un corridoio, travando Haruka e Michiru già trasformate.
"Non puntarmi quella cosa contro!"
"Ops! Scusa!"
"Ma che bel trio!"
Il gruppo alzò lo sguardo e vide Sailor Fox che li fissava a testa in giù con i piedi attaccati al soffitto.
"Ma che simpatici! Giocate con me?"
"Sta zitta! Vola, freccia!"
La ragazza schivò la freccia d'oro e lanciò una palla di fuoco sul gruppo; Michiru ribatté con una sfera d'acqua.
"Tre contro una, direi che sono in vantaggio!"
"Quattro, vorrai dire!"
Shiryu alzò la spada d'oro, pronto alla lotta.
"Bene bene! Ora giochiamo!"
Tutto attorno al gruppo si fece nero, ed in un attimo si ritrovarono su un'enorme scacchiera.
"Cosa? Dove...?"
Sailor Fox comparve dalla parte opposta: non appena batté la mani guantate si crearono sedici pezzi neri degli scacchi alti almeno quanto un uomo.
"Una partitina, che ne dite?"
"Ma non abbiamo le pedine!" - fece notare Seiya.
"Ma siete voi! Qui però si gioca secondo le mie regole!"
"E allora facciamoli a pezzi!"
Il saint fece un passo ma la casella sotto di lui cedette; il giovane sarebbe caduto nel vuoto se Haruka non lo avesse afferrato - per i capelli - e portato in salvo.
"Ahi! Beh, grazie!"
"Non te la sai proprio cavare da solo, eh?"

Hyoga e Minako si aprirono la strada e videro dei loro compagni intenti a lottare contro Sailor Bat, quest'ultima visibilmente in vantaggio.
"Cerchi di fuoco saettanti!" - gridò Rei, ma la donna li parò con le ali.
"Non potete battermi, sono troppo forte per voi!"
"Lo vedremo! Polvere di diamanti!" - gridò Hyoga sferrando un pugno potenziato dal potere del gelo.
Sailor Bat lo afferrò con facilità.
"Ma che bel visino, chissà che sapore ha il tuo sangue!"
"Fascio di luce!"
L'attacco di Minako fece perdere la presa alla donna ed il gruppo ricominciò a combattere.


"AAAH! Bestie! Mostri! Indietro!" - gridò Setsuna tremando mentre alcuni scarafaggi giganti camminavano verso di lei.
"INDIETRO!!!" - gridò ancora uccidendone tre con lo scettro.
La donna tremò, terrorizzata ed appoggiata al muro alle sue spalle.
"Non finiscono mai!"
"Fulmine! Azione!"
Makoto fulminò decine di insetti, ma altri presero il posto di quelli morti e corsero verso di lei; la ragazza si ritrovò con le spalle al muro, ma una vampata incenerì in un attimo tutte le creature ed il guerriero che l'aveva creata afferrò la ragazza e la portò al sicuro.
Makoto, che nel frattempo aveva chiuso gli occhi per la paura, li spalancò e vide che un redivivo Ikki la stava tenendo in braccio; la ragazza si sentì molto a suo agio tra le possenti braccia del guerriero.
"Mi...hai...salvata..."
"Basta che non diventi un'abitudine, come con Shun."
Makoto gli cinse le spalle.
"Mio eroe! Meriti un bacio!"
Ikki la lasciò cadere a terra in modo molto poco cavalleresco.
"Vediamo di muoverci, non fatemi aspettare troppo." - dichiarò il cavaliere prima di correre via.
"Che modi. Shun mi è sembrato molto più gentile." - disse Setsuna all'amica porgendole una mano per aiutarla, ma la ragazza non la badò: stava guardando con occhi innamorati nella direzione in cui stava correndo Ikki.
"Io lo trovo affascinante."
"Cosa? Oh no, non di nuovo..."
"Oserei dire irresistibile..."
"Makoto, non..."
"Lo amo! Ikki, aspettami!" - disse la ragazza cominciando a rincorrerlo.
Setsuna ed Hotaru si guardarono rassegnate.
"Non cambierà mai." - dissero in coro prima di cominciare a seguirla.
Sailor Jupiter continuò a rincorrere Ikki finché non lo trovò fermo.
La ragazza tentò di abbracciarlo, ma il ragazzo la respinse con un'occhiataccia.
"Ha uno sguardo magnetico!" - pensò innamorata.
Il saint della fenice fissò truce la donna con fattezze da insetto che aveva davanti.
"Oh, ma che cattivi, avete fatto del male ai miei cucciolotti?"
Le altre due arrivarono, pronte alla lotta.
"Voglio proprio vedere quanto siete forti. Ma sopratutto..."
La donna sorrise mostrando i denti affilatissimi.
"Sono ansiosa di nutrirmi delle vostre carni!"

Anticipazioni: vi aspettano grandi dosi di mazzate!!!
Scusate se magari è stato un po' troppo veloce, consideratelo un capitolo di introduzione.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** UNA TEMIBILE AVVERSARIA ***


Per questo capitolo bisogna aggiungere la nota "non per stomaci delicati".
Ringraziamenti:
XCrybaby: Usagi e Mamoru compariranno, ma dovrai aspettare, e qualcuno ne prenderà parecchie(sai di chi parlo).
Xluciadom: Io pazzo? Uhm...può darsi!
XNicoranus83: Io un grande? Wow, sei la prima a dirmelo... tu sei un tesoro!
XIllidan: Eh eh, come ben sai, se Makoto ti viene dietro non te la scrolli più di dosso.


UNA TEMIBILE AVVERSARIA


Sailor Grasshopper camminò verso i suoi quattro avversari.
"Tre donne ed un uomo, speravo meglio..."
La guerriera fece schioccare le fauci, poi scattò in avanti verso Ikki: il saint delle fenice spinse via Makoto perché non lo intralciasse ed ingaggiò un corpo a corpo con la donna.
L'agilità dell'avversaria era straordinaria, ed i suoi calci avevano una tale potenza da mettere in difficoltà Ikki.
"Pungiglioni velenosi!"
Tra le mani della guerriera si formarono dei pugnali che vennero lanciati; Ikki ribatté con le sue piume.
Saint e sailor si scontrarono in aria, e fu quest'ultima ad avere al meglio grazie ad un potente calcio.
"Ti salvo io! Fulmine! Azione!"
L'attacco di Sailor Jupiter venne fermato con una mano.
La donna sorrise e si avventò sull'avversaria aprendo le ali, facendole vibrare, e spalancò la bocca pronta a morderla alla gola.
"Scudo di Saturno!"
Sailor Grasshopper venne respinta ed indietreggiò saltando in tutte le direzioni con un'agilità inumana.
"Meteorite di Plutone!"
Setsuna puntò il suo scettro e lanciò una sfera violacea, ma l'avversaria ribatté con una sfera verde ed i due colpi si distrussero a vicenda: la casa cominciò a tremare.
"Bene bene!" - disse la nemica attaccata ad un enorme gambo - "Mi costringete ad usare tutti i miei poteri!"
La guerriera scese, si mise in posizione, come se fosse pronta a saltare, e lanciò un grido. Il suo corpo cominciò a trasformarsi: le braccia divennero più lunghe e dotate di lame, mentre la parte posteriore del corpo si gonfiò a dismisura, crescendo come tutto.
"Di...sgu...stoso..." - balbettò Setsuna mentre la donna assumeva sempre più l'aspetto di una mantide gigante, lasciando immutato solo il volto.
"Ah ah ah!!! Ora come farete adesso?"
Il mostro scattò in avanti con le lame e cercò di afferrare le guerriere, ma le fiamme di Ikki le salvarono.
"Avanti, miei piccoli tesorini!"
La donna depose subito decine di uova, che si schiusero e dettero alla luce insetti giganti di qualsiasi forma e dimensione.
"Sono orribili!" - pensarono le ragazze indietreggiando.
"Avete ragione, ma bisogna lottare!"
Il cavaliere sbaragliò alcune delle creature e saltò verso il viso della donna, venendo però afferrato dalle lame.
"Sei veloce, ma non abbastanza!"
Sailor Grasshopper spalancò la bocca, mostrando le tenaglie appena fuoriuscite e si avvicinò ad Ikki per cominciare a divorarlo dalla testa.
"Rivoluzione di Giove!"
Le sfere di Makoto riuscirono a distrarla ma non le fecero nessun danno.
Le altre due guerriere si aprirono la strada a colpi di scettro e falce ed arrivarono davanti alla gigantesca bestia che teneva ancora il guerriero prigioniero; Ikki cercò di liberarsi con pugni ed espandendo il suo cosmo, ma fu inutile.
"Miasma!"
Dalla bocca del mostro uscì un liquido violaceo mortale, che uccise all'istante alcuni insetti e si avvicinò al trio.
Makoto creò una sfera tonante e la fece esplodere assieme al colpo di Setsuna, disperdendolo.
La nemica ruggì, liberò Ikki da una zampa e con essa cercò di trafiggere le tre; Setsuna e Makoto si spostarono, ma Hotaru non si mosse.
"Hotaru! Levati di lì!"
"Scudo di Saturno!"
La zampa venne fermata, e la bambina vi piantò la sua falce, trapassando l'arto da parte a parte.
"Colpitela! Ora!" - disse con tono di comando.
Le due guerriere lanciarono i loro colpi migliori al viso della nemica, facendola barcollare, ed Ikki, dopo un ennesimo sforzo, riuscì a liberarsi ed a raggiungere il volto.
"Ali della fenice!" - gridò con tutto il fiato che aveva in gola.
Le fiamme avvolsero la donna, dandole fuoco; in preda al dolore si dimenò, agitando a caso le zampe e rotolandosi nell'ampia stanza. Le guerriere si affiancarono ad Hotaru, e fu ancora una volta la bambina a salvarle grazie al suo scudo.
La creatura tornò alle dimensioni normali, poi uscì dalla casa urlando dopo aver sfondato una finestra; infine si buttò nella piscina.
"Dite che è morta?" - chiese Makoto avvicinandosi al cavaliere.
"No."
Sailor Grasshopper uscì lanciando un grido di vendetta.
"Dannata feccia umana!" - gridò barcollando.
Dalle spalle dei guerrieri sbucarono decine di insetti, che anziché attaccare loro si gettarono verso la donna, che iniziò a divorarli.
Le ragazze rischiarono di vomitare davanti a quella disgustosa scena.
"Si sta riprendendo! Cosa fate lì?"
La donna balzò contro Ikki, bloccandolo con le gambe e cercando di divorarlo; il saint si oppose con tutte le sue forze.
"Lascialo stare!"
Makoto si lanciò contro la rivale, colpendola con violenti pugni per poi afferrarla da dietro con tale forza da liberare Ikki.
"Tutto bene?"
"Ne parliamo dopo! Fantasma..."
La guerriera saltò sul tetto.
"Seguitemi! E non fatemi perdere tempo!"
Ikki con un balzo la raggiunse, mentre le sailors dovettero arrampicarsi sulle piante non essendo dotate della stessa agilità.
"Ali della fenice!"
La fiammata venne schivata e la guerriera si avventò di nuovo sul ragazzo, sovrastandolo in un istante.
Sailor Grasshopper gridò come un'ossessa, facendo uscire gli occhi dalle orbite a sbavando.
"Sei...disgustosa!"
Ikki l'afferrò per il collo, poi gridò:
"Fantasma diabolico!"
Il colpo non ebbe alcun effetto.
"Non puoi piegare un essere così forte!" - spiegò.
Una sfera violacea la lanciò via.
"Era ora che arrivaste!"
I quattro si disposero in linea retta davanti alla nemica, che li fissò truce pronta a scattare ancora; poi scorse la sua preda.
Con un agile balzò superò Ikki e si accanì su Hotaru, respingendo facilmente Setsuna.
La bambina indietreggiò, parando i colpi, poi però inciampò e cadde a terra.
La donna ruggì trionfante, poi alzò una mano e la fece calare verso il cuore della bambina; un istante dopo del sangue le schizzò sul viso, e lo leccò di gusto, ma non era il sangue di Hotaru.
"IKKI!" - gridarono tutte in coro.
Il saint della fenice aveva fatto scudo alla bambina col suo corpo ed era stato colpito in pieno.
"Che stolto, ti sei sacrificato per lei!"
La donna cercò di estrarre il braccio, ma Ikki lo trattenne.
"Che vuoi..."
Con un colpo fortissimo il saint lo recise di netto, facendo colare del sangue verde dalla ferita.
Sailor Grasshopper indietreggiò urlando.
"Presto, prima che si riprenda!" - gridò Ikki - "Attaccatela! Ora!"
Le guerriere si guardarono ed Hotaru fu la prima ad agire, conficcando la naginata nel cuore della sailor malvagia; seguirono i colpi combinati delle sue due compagne.
Sailor Grasshopper lanciò un grido di dolore così forte che i quattro furono costretti a tapparsi le orecchie, poi si accasciò a terra morta e si trasformò in cenere.
"Ce...l'abbiamo...fatta...Ikki!"
Makoto corse subito incontro al cavaliere.
"Come stai? Tutto bene?"
Il ragazzo staccò l'arto e guardò la ferita.
"Tanto sono immortale, questo non è che un graffio per me."
Hotaru e Setsuna raggiunsero i due.
"Grazie." - disse la bambina facendo un piccolo inchino.
"Dovere." - rispose Ikki guardando con affetto la bambina, all'apparenza così indifesa ma così forte e coraggiosa.
In quel momento due sagome si materializzarono davanti al gruppo: Black Sagittar e Black Libra.
"Gran bella scena." - disse il secondo - "Ora però è il nostro turno!"


Lo so che sono cattivo, ma il capitolo si conclude qui!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** LE ALI DELLE TENEBRE ***


Ringraziamenti:
XCrybaby: Quando mi ci metto Chaos e Lucifero sono dei principianti a mio confronto!
Xluciadom: Come già detto so essere molto crudele, i personaggi che odio farebbero bene a tremare! Ah ah ah!(scoppiano tuoni e fulmini.)
XMymoon96: Oh grazie, sono contento e spero che continuerai a commentare.
XNicoranus83: Beh, tutti abbiamo i nostri piccoli difettucci(però se non ricordo male una volta a momenti andava dietro ad Haruka, e poi non è neanche necessario essere umani per piacerle...che pervertita, eh?)


Note: In questo e nel prossimo ci saranno gli scontri con le sailors malvagie, i black attenderanno.

LE ALI DELLE TENEBRE


Sailor Bat scese dalla pianta e studiò attentamente i cinque avversari, poi agitò le braccia ed i rovi crebbero a dismisura, imprigionando il gruppo in un trappola.
"Da qui non ne uscirete finché avrò vita, quindi sarà la vostra tomba!"
"Credi che possano resistere alle mie fiamme? Fuoco! Azione!"
La fiammata di Rei non ebbe alcun effetto.
"M...ma..."
"Ci vuole ben altro. Stormo delle tenebre!"
La donna richiuse le ali, poi le aprì creando un esercito di pipistrelli che volarono contro il gruppo; Shun usò subito la sua catena ed essa, così come aveva fatto contro Io di Scilla, fermò tutte le creature.
"Oh, la tua catena ha dei grandi poteri."
"Sì. Non è la prima volta che affronto qualcuno con i poteri da pipistrello, e quindi so già come neutralizzarli!"
"Mi chiedo solo se resisterai a questo..."
Sailor Bat alzò le braccia, agitandole come fossero ali, poi alle sue spalle comparve una sagoma scura.
"Ali delle tenebre!"
Un pipistrello gigante di pura energia venne scagliato e neppure la catena di Shun riuscì a fermarlo.
"Ah ah ah! Vi ho stesi tutti con un colpo!"
Ami cercò subito di pensare ad un piano.
"Una volta abbiamo usato l'aglio contro una vampiressa, ma questa volta non ne abbiamo! Hyoga! Puoi fare un crocefisso di ghiaccio?"
"Farò di meglio!" - rispose il ragazzo estraendo il suo ciondolo, quello con una croce.
"Che cosa? Un crocefisso?! No, stai indietro!"
La donna cominciò ad indietreggiare, mentre Hyoga si avvicinò sempre più puntandoglielo contro.
"Sembra che funzioni!"
"NO! No, stammi lontano...stupido!"
Sailor Bat fece un salto, gettò via l'oggetto ed atterrò il giovane, e balzò su di lui per succhiargli il sangue.
"Fascio di luce!"
Il raggio di Minako fermò la donna appena in tempo; il cigno rotolò subito all'indietro.
"Ah ah ah! Io non ho le debolezze dei vampiri, ma ho tutti i loro punti di forza! Le doti fisiche..."
La donna aprì le ali e volò verso i ragazzi, colpendo le sailors con gli artigli ed afferrando i cavalieri per le gole, gettandoli contro i rovi.
I ragazzi si scontrarono, perdendo sangue e danneggiando le corazze.
"Hyoga!"
"Shun!"
"...i poteri: stormo delle tenebre, potere del fuoco!"
I pipistrelli creati presero fuoco e piovvero sulle ragazze, che ribatterono con i loro colpi, dando vita ad una prova di forza che si concluse in parità.
"E non ultima...l'ipnosi."
Ad un suo cenno Shun e Hyoga si alzarono, entrambi con una strana luce negli occhi.
Le loro fidanzate gli corsero subito incontro, ma i due ricambiarono alzando le catene ed i pugni.
Sailor Bat atterrò tra i due e li accarezzò dolcemente.
"Visto? Ora sono in mio potere."
"Che cosa? Hyoga, non anche tu!"
Il ragazzo fissò Minako con indifferenza, poi creò un vento ghiacciato che gettò lei e le sue amiche a terra.
"Ah ah! Non per niente sono la più forte delle tre sailors al servizio della Signora del Male! Uccidetele!"
Shun lanciò le sue catene contro le tre ragazze, che dovettero limitarsi a schivarle.
"Come li fermiamo?" - chiese Minako spaventata all'idea di far del male al cavaliere del cigno.
"Non lo so!" - ammise Ami - "Dobbiamo uccidere quella donna!"
Hyoga mosse le braccia con la grazia e l'eleganza con cui un cigno batte le ali, poi scatenò l'aurora del Nord sulle guerriere, travolgendole.
"È inutile, non possiamo batterli in uno scontro fisico!"
"E allora uccidiamola! Freccia infuocata di Marte!"
La freccia volò rapidissima, ma qualcuno fece da scudo col suo corpo alla donna: Shun.
Il ragazzo venne colpito in pieno e cadde a terra.
"Visto? Nessun uomo può resistere al mio potere ipnotico."
Hyoga fece un passo avanti ed immobilizzò Ami con gli anelli del cigno.
"Bene bene, ora è giunta l'ora che cadiate nella disperazione..."
Gli occhi della donna brillarono mentre fissava Rei e Minako; le due si sentirono subito strane non appena incrociarono il suo sguardo.
"Non guardatela negli occhi!" - gridò Sailor Mercury, ma oramai era tardi.
"Mi sento...debole..." - disse Minako barcollando.
"Non riesco...a muovermi..." - ammise Rei.
Sailor Bat si avvicinò alle due mostrando i canini affilati.
"Preferisco il sangue degli uomini, ma anche il vostro non dev'essere male...cominciamo da quella dell'amore."
Il viso si avvicinò sempre più alla gola della ragazza, che non fece nulla per difendersi: era come ipnotizzata.
"Mercurio! Rapsodia acquatica di Mercurio!"
Ami riuscì a liberarsi all'ultimo secondo ed a colpire l'avversaria, riuscendo solo a farla indietreggiare di qualche passo.
"Shun! Hyoga! Tornate in voi!"
"Prendeteli." - comandò la donna.
I due saints si gettarono sulla ragazza: Hyoga cercò di colpirla al viso, ma fu Shun ad immobilizzarla con la sua catena.
Il cavaliere di Andromeda la fissò impassibile, mentre la ragazza lo supplicò:
"Shun! Ti prego, torna in te!"
Il ragazzo non disse nulla, ma per un attimo sembrò esitare.
"Che ti succede, mio piccolo tesoro? Stai male?" - chiese Sailor Bat accarezzandolo dolcemente - "Disubbidisci alla tua padrona?"
Il ragazzo la guardò senza dire niente, poi appoggiò la testa sulla sua spalla e la baciò sulle labbra. A quella scena Ami sentì una strana sensazione dentro di sé, che non aveva mai avvertito: gelosia.
"Lascia stare il mio ragazzo!!!" - gridò con tutto il fiato che aveva in gola - "Amore, torna in te!"
La voce della ragazza sembrò avere effetto, perché Shun si staccò e la sua catena si indebolì al punto che Ami poté liberarsi.
"Dovevo ipnotizzare te, dannazione!"
"Suprema sfera acquatica!"
La donna fu colpita in pieno e si trasformò in una statua di ghiaccio; evidentemente in quel momento perse il suo controllo sui presenti perché sia saints che sailors caddero a terra svenuti.
Sailor Bat ruppe il ghiaccio un istante dopo, poi si guardò attorno e fissò truce la ragazza.
"Non posso controllarli totalmente perché sono troppo forti sia fisicamente che mentalmente, ma ora non possono comunque aiutarti! Ali delle tenebre!"
Il pipistrello nero investì Ami, gettandola a terra e meno di mezzo metro dai rovi avvelenati.
Sailor Bat afferrò la ragazza per l'abito e l'alzò di peso.
"Ed ora crepa!"
La mano, dotata di unghie tanto lunghe da sembrare artigli, partì contro la gola delle sailor, ma venne fermata da una catena.
"Cosa?"
Shun era di nuovo in piedi, pronto alla lotta.
"Lasciala stare, non ti conviene farmi arrabbiare!" - disse con tono minaccioso.
Hyoga, anch'egli ripresosi, rimase stupito nel sentire il cavaliere di Andromeda parlare in quel modo.
Sailor Bat strinse forte la ragazza.
"Fate un passo..."
"Fascio di luce!"
La donna venne colpita al viso e perse la presa.
"Cerchi di fuoco saettanti!"
I cerchi colpirono la guerriera da tutte le direzioni.
"Non è ancora finita! Ali delle tenebre!"
Shun usò la sua catena, disponendola come la rete di un cacciatore, ed il pipistrello gigante venne fermato.
"Che...cosa..."
"Puoi usare tutti i colpi che vuoi, ma non funzioneranno sulla mia catena!"
"Lo vedremo! Artigli scarlatti!"
Le unghie crebbero e la donna attaccò, ma a metà strada si trovò immobilizzata da un vento violaceo.
"Arrenditi. Non puoi batterci." - l'ammonì Shun, con un tono più simile ad una richiesta che ad una minaccia.
"Mai!"
La donna creò due copie di se stessa, che Shun non poté fermare: le tre si gettarono all'attacco, ma Hyoga gridò:
"Per il sacro Acquarius!"
Il vento gelido travolse le tre vampiresse, distruggendone due, mentre la terza crollò a terra.
Le sailors si misero in posizione.
"Finiamola!" - gridò Rei.
Le tre fecero per attaccare, ma Shun le fermò.
"Un momento...diamole almeno una possibilità..."
"Ha cercato di ucciderci!" - si oppose Hyoga.
Le sailors invece non dissero niente: il carattere pacifico di Shun ricordava loro moltissimo Usagi.
Sailor Bat approfittò della distrazione per saltare addosso al ragazzo, gettandolo a terra, per poi calare i denti fino a sfiorarli il collo; all'ultimo secondo, però, un triplo attacco delle sailors la travolse e prima che potesse riprendersi Hyoga la congelò con un suo colpo, trasformandola in una statua di ghiaccio che cadde a terra rompendosi in mille pezzi.
"Fiuuuu! Anche questa è fatta!" - disse Minako sfinita.
"Tutto bene, Shun?" - chiese Ami al compagno.
"Scusate." - rispose lui - "Io..."
"Non devi giustificarti. Conosco la tua indole, ed hai fatto ciò che ti diceva il cuore. Anche Usagi avrebbe fatto così." - lo rassicurò Ami abbracciandolo dolcemente.
Minako decise di imitarli, gettandosi tra le braccia di Hyoga e baciandolo.
Rei invece non aveva nessuno.
"Cioè...il destino mi è contro! Sono l'unica qui in mezzo a non avere un cavaliere! Non è giusto!" - pensò mentre diventava rossa in volto per la rabbia.
In quel momento le porte vennero sfondate ed i rovi andarono distrutti in un attimo: due guerrieri in nero erano comparsi all'entrata.
"Ricorda, la ragazza col fiocco la voglio io." - disse Black Virgo al compagno.
Black Leo sorrise.
"D'accordo."


Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** UN GIOCO PERICOLOSO ***


Ringrazio:
XCrybaby: Io dico che non avrebbe agito diversamente, sappiamo che è un pacifista.
Xluciadom: Allora, Seiya è già in coppia con Shaina(nell'anime Tisifone) quella con i capelli verdi e la maschera. Riguardo a Rei...mi sa che non le troverò nessun ragazzo permanente! Almeno non in questa fic...
XNicoranus83: I cattivi devono morire, si sa(al limite si convertono, ma qui non succederà.




Ok, leggendolo mi sono reso conto che questo capitolo manca un po' di serietà, ma data la personalità della cattiva di turno mi sembrava adatto.


UN GIOCO PERICOLOSO




Shiryu, Michiru, Haruka e Seiya erano stati imprigionati nella dimensione della loro avversaria, Sailor Fox.
"Vi piace questo gioco?" - chiese quest'ultima mentre i suoi scacchi avanzavano contro gli eroi.
Il dragone alzò la sua spada e con essa fece a pezzi tre pedoni.
"Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo raggiungere i nostri amici!"
Gli altri tre sferrarono un attacco combinato, sbaragliando numerose pedine.
Seiya corse all'attacco, ma anche questa volta il pavimento cedette ed il ragazzo rischiò di precipitare.
"Lo stesso trucco non funziona mai due volte!" - spiegò salvandosi con un agile balzo.
"E allora facciamo così!"
Il ragazzo si ritrovò in equilibrio su un'enorme palla molto scivolosa, dalla quale cadde dopo qualche secondo.
"Ah ah ah! Mi sto divertendo moltissimo!"
"Ma che fai?! Prendi in giro?!" - ringhiò il ragazzo infuriato.
Gli altri eroi arrivarono pronti alla lotta.
"Facciamola a pezzi!"
Seiya si alzò, ma anziché andare all'attacco si voltò verso Michiru e, sotto gli occhi esterrefatti dei compagni le palpò il seno.
Dopo un istante di silenzio Haruka lo mise al tappeto con un pugno fortissimo.
"Porco! Ti sembra il momento?!"
"Ma io..."
Haruka lanciò un gridolino quando sentì una mano sul sedere: la sorpresa fu che la mano era di Shiryu.
"Ma che vi prende?!" - chiese dando uno schiaffo.
"Qui ci sono dei fili!" - notò Seiya guardandosi vicino alle braccia.
Il dragone e le altre videro a loro volta dei sottilissimi fili attaccati al corpo dei saint.
"Sono anche una marionettista, sapete?" - disse Sailor Fox sorridendo.
Al comando della donna Seiya e Shiryu rotearono su se stessi, si piegarono in avanti e poi si misero in equilibrio su un piede.
"Ed ora...fate un salto!"
I due saltarono.
"Fatene un altro!"
I due lo fecero di nuovo.
"Fate la gira..."
"Bomba di Urano!"
Sailor Fox venne colpita e gettata a terra, mentre Haruka evocò la sua spada e con essa tagliò tutti i fili.
"Ora, dopo questo patetico intermezzo vogliamo farla fuori?! Non abbiamo tempo!"
I due cavalieri si rialzarono e prepararono alla lotta.
"Cometa di Pegasus!"
"Colpo segreto del drago nascente!"
Con grande stupore di tutti Sailor Fox fermò entrambi gli attacchi a mani nude.
"Non sottovalutatemi!"
La ragazza lanciò Dragone e Pegasus in aria, poi colpì il primo con una vampata di fuoco seguita da un calcio volante.
"Michiru! Tocca a noi!"
Le due sailors combinarono i loro colpi, ma la sfera venne schivata e la loro nemica colpì Sailor Neptune con le sue fiamme.
"Lasciala stare!"
La spada mancò la donna più volte.
"Sei lenta!"
Sailor Fox fece una capriola e dette un doppio calcio sotto il mento alla ragazza.
"Rialzati!" - la incitò Seiya arrivando.
"Sta zitto, pezzo d'idiota!"
"Idiota sarai tu!"
Sailor Fox li guardò divertita, poi disse:
"Uhm...avverto che c'è del dissapore tra di voi..."
"Cosa?" - chiese Shiryu.
"C'è un po' di conflittualità. Non credete che sarebbe bene risolvere tutto?"
I due si guardarono, ma non dissero nulla.
"Coraggio! Vi posso pure preparare il ring!"
"Penseremo a dopo a questo!"
I due l'attaccarono insieme, ma Sailor Fox fermò sia la spada che il pugno, poi investì i due con una palla di fuoco.
"Non ce la farete mai a battermi! Io sono la più forte e più furba di tutte, non avete speranza e presto tutti voi morirete! Contenti?"
Seiya strinse il pugno, poi si voltò verso Haruka.
"È tutta colpa tua e della tua incapacità! Se ci fosse stato qualcun altro ora non saremmo in questa situazione!"
La sailor ricambiò il commento con un pugno.
"Sarà colpa tua, pezzo d'idiota!"
Michiru e Shiryu li fissarono stupiti. Era quello il momento di litigare?
Anche Sailor Fox li fissò un po' confusa, chiedendosi cosa stesse succedendo.
"Sei solo una stupida mocciosa infantile! Stramaledico di averti incontrata!"
"E tu sei stato buono solo a fare la corte a Michiru! Cosa vuoi, portarmela via?"
"Tsk! Mi chiedo come possa perdere tempo con una come te!"
La ragazza dette un calcio in faccia al saint, gettandolo a terra, poi gli saltò addosso e lo riempì di pugni; Sailor Fox si avvicinò per guardare meglio.
Seiya si rialzò di scatto e dette un pugno nello stomaco alla ragazza.
"Ti odio! Avrei preferito averti come nemica!"
"Ma...ma..." - balbettò la loro avversaria - "Ehi! Sono io la vostra nemica!"
"Questa storia non ti riguarda!" - dissero i due in coro.
Seiya dette un pugno in faccia alla ragazza. Lei lo ricambiò.
"Wow! Se le danno proprio forte! Tu con la minigonna, faccio il tifo per te!" - disse la sailor malvagia sedendosi e godendosi la scena.
"E allora..." - cominciò Seiya facendo dei gesti e bruciando il suo cosmo.
"...prendi..."
"QUESTO!!!"
I due si voltarono di scatto e lanciarono i loro colpi migliori, centrando in pieno Sailor Fox che, colta di sorpresa, non poté evitarli.
"Pazz...esco! Mi avete ingannata!" - ammise la guerriera a terra col corpo che fumava.
"Ed ora a me il colpo di grazia!"
"Non contarci, signorina!"
Vedendo che i due stavano di nuovo per iniziare a litigare Michiru e Shiryu presero in mano la situazione.
"Colpo segreto del drago nascente!"
"Maremoto di Nettuno!"
Il doppio attacco superò i due e travolse la loro avversaria, distruggendola.
"Ehi! Era il mio momento!" - dissero sia Seiya che Haruka in coro.
"Ne parlerete dopo, va bene?" - disse Shiryu.
La dimensione andò in pezzi e tutti si ritrovarono nella residenza. Data la scena il nemico doveva essere stato quasi sconfitto, perché la maggior parte delle piante e degli insetti erano morti.
"Però devo ammettere che siete bravi a recitare. Sembrava così vero!" - ammise il dragone.
Seiya si massaggiò la faccia dolente.
"Sono molto bravo..."
"...io di più!" - disse Haruka massaggiandosi lo stomaco.
I due si guardarono di nuovo truci ed ancora una volta i loro sguardi si incontrarono lanciandosi fulmini.
"Ehm...buoni, buoni, non è il momento!" - intervenne Shiryu - "Ma come vi è venuta un'idea simile?"
"Ne abbiamo discusso strada facendo, quando abbiamo fatto la prima battaglia contro i black. L'ho visto fare in un film." - spiegò la ragazza.
"Oh...capisco."
Michiru si fece avanti con un'espressione tutt'altro che allegra.
"Il mio specchio mi dice che non siamo soli. I nostri compagni hanno vinto le sailor malvagie, ma i black saints sono qui!"




Concorso: di che film parlava Haruka?
Piccolo sondaggio: quale vi è sembrata la più forte delle tre sailors malvagie?

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** LA REDENZIONE DEL GUERRIERO ***


Risultati:
Sailor Bat: 2 voti
Sailor Grasshopper: 1 voto
Sailor Fox: 0 voti
La vincitrice è Sailor Bat!

Risposta alla domanda: era il film di animazione "La strada per El Dorado."

Ora passiamo ai ringraziamenti:
XNicoranus83: Mi dispiace che ti abbia deluso, ma non se l'è cavata male, no?
Xluciadom: L'ho notato che non ti stavano simpatiche, ma ora sono tutte morte stecchite, contenta? Riguardo all'errore non preoccuparti, succede, ma mi sento il dovere di dirti una cosa...sai che nella saga di Hades si scopre che non è Castalia la vera sorella di Seiya?
XCrybaby: Beh, scommetto che ti sarebbe piaciuto un casino essere al posto di Seiya in un momento simile, vero? Riguardo alla scena mi sono ispirato a quando(non conosco l'episodio, l'ho visto in un video) Palla Palla una una bambolina per controllare i movimenti delle sailors, ed ho visto che ci stava bene ai due poveretti!(poveretti mica tanto, le avrenno prese ma con quello che hanno toccato si compensa tutto!)


Ringrazio anche Lady_Ginny per aver messo la storia tra le seguite.



LA REDENZIONE DEL GUERRIERO



Setsuna e Makoto si misero davanti ai loro compagni, ma Black Libra gridò:
"Cento uragani del dragone!"
Dalle mani scaturirono un centinaio di vortici neri tanto forti che neppure Sailor Pluto e Sailor Jupiter poterono fermarli, così le due vennero travolte.
Black Sagittar puntò la sua arma contro Hotaru, pronto a colpirla; la bambina si mise in posizione per fermarla.
"Non la puoi fermare! Al contrario della freccia d'oro, che non può ferire Atena, quella nera è stata creata appositamente per ucciderla, quindi una mortale non può nulla!"
L'uomo fece per scoccare, quando incrociò gli occhi della guerriera: occhi dolci ed innocenti, ma al tempo stesso pieni di determinazione.
"Quella bambina...è pronta a morire...ed è così piccola...ma quegli occhi..."
Il cavaliere li fissò sempre più.
"Dove li ho già visti?! Dove?!"
Il ragazzo cercò di ricordare, poi scacciò il pensiero.
"Per il Maestro!" - gridò, ma non riuscì a lasciar partire il colpo: era come se una parte di lui non volesse combattere.
"Che mi prende!?"
Il cavaliere cercò di capire il motivo per cui si stesse trattenendo, poi tutto d'un tratto i suoi occhi scintillarono.
Black Sagiattar cominciò a ricordare il suo passato: si vide mentre lui, nel suo corpo originale, ma senza armatura, correva felice con al suo fianco una donna; i due si fermarono, e l'uomo si voltò per prendere in braccio una bambina: i suoi occhi erano identici a quelli di Hotaru.
L'uomo ben presto, però, ricevette una terribile notizia: le truppe di Ares stavano avanzando ed avrebbe dovuto andare a combattere.
"Non temere piccola mia" - disse alla bambina - "Papà tornerà, e saremo di nuovo una famiglia unita."
Il guerriero baciò poi la sua donna, e dopo averle affidato la bambina partì verso il fronte.
La guerra fu lunga e feroce, ma alla fine lui riuscì a sopravvivere e tornò nel suo villaggio natale, trovando però un'amara sorpresa: una terribile malattia aveva raggiunto il villaggio, sterminandone gli abitanti, la sua famiglia compresa; per di più i corpi erano stati inceneriti per accertarsi che il contagio non si diffondesse.
Per l'uomo fu terribile: non era potuto stare accanto alla sua famiglia e l'aveva perduta per sempre; sfogò così tutto il suo dolore abbandonandosi in un doloroso pianto.
Mentre faceva sgorgare le sue lacrime, però, si ricordò che qualcuno lo poteva aiutare: Hades, il Signore dei Morti.
L'uomo partì immediatamente verso il tempio più vicino, e dopo lunghi giorni di viaggio, passati a camminare e galoppare fino allo sfinimento, lo trovò.
"Hadeeeeees! Io vengo qui perché voglio riavere la mia famiglia! Restituiscimela, ed io farò qualsiasi cosa!"
Una figura alata uscì dal tempio e gli puntò il dito contro.
"Come osi disturbare il grande Hades? Vattene di qui!" - gridò la figura, un comandante delle truppe dell'aldilà.
"Mai! Io rivoglio la mia famiglia!"
La determinazione negli occhi e nella voce dell'uomo, chiaramente disperato, colpì profondamente il comandante.
"Uhm...forse c'è un modo...devo sentire i miei superiori."
L'uomo tornò dentro e si inginocchiò al cospetto di una statua, disse qualcosa che non si poté sentire e riuscì.
"Non sei un saint, ma percepisco in te una forza ed una volontà enormi. Cosa sei disposto a fare per riavere la tua famiglia?"
"Di tutto! Qualsiasi cosa!"
"Allora ucciderai Atena."
"Cosa?!"
"Cambi idea?"
L'uomo esitò per un istante: sapeva che Atena era una dea giusta e misericordiosa, ma per lui nulla contava più di sua moglie e sua figlia. E sapeva anche che Atena non avrebbe mai resuscitato dei morti.
"Sono disposto a farlo, ma come?"
Il cavaliere alato si voltò e disse:
"Seguimi fino all'accampamento."
I due partirono, il cavaliere alato davanti, e trovarono una base dei cavalieri neri.
"Maestro Supremo." - salutò il guerriero.
"Comandante." - rispose l'uomo in armatura.
"Ho trovato un altro guerriero disposto ad unirsi alle tue fila. Come ben sai per ottenere una delle dodici armature nere supreme serve una grande determinazione, e quest'uomo è forse il più motivato di tutti."
"Cosa ti guida? Rabbia? Dolore? Vendetta?"
"No! Rivoglio solo riabbracciare mia moglie e la mia bambina! So che Hades può riportare in vita i morti, quindi..."
"Il tuo destino sarà uccidere la dea Atena. Quando lo avrai fatto, il supremo Hades ti ridonerà la tua famiglia."
"Lo giuri?"
"Dubiti forse della mia parola? O di quella del sommo? Sappi che gli dei sono vincolati alla parola data. Atena non può riportare in vita i defunti, e poi non lo farebbe mai."
L'uomo tenne il capo alzato, determinato come non mai.
"Non mi sottrarrò al mio destino! Voglio solo riavere i miei cari!"
"Il destino...spesso il destino è determinato da eventi che sfuggono al nostro controllo...questo ne è un chiaro esempio. Cominciamo subito!"
L'uomo si addestrò duramente per anni ed anni, sviluppando un cosmo superiore: il duro allenamento temprò il suo animo, rendendolo ancora più forte e determinato.
Alla fine dell'addestramento egli ricevette una delle armature più potenti, quella del Sagittario Nero.
"Questa è forse la più potente di tutte! La sua freccia è stata creata per uccidere Atena! Ed è quello che tu farai! Quando l'avrai uccisa il sommo Hades ti restituirà la tua famiglia!"
L'uomo indossò le vestigia.
"Che il mio destino si compia: amore mio, piccola mia, presto vi riabbraccerò."
La visione finì e l'uomo rimase di stucco.
"Che cosa...questo è il mio passato? Quest'armatura maledetta...il Maestro...hanno cancellato loro tutto? Io mi ricordavo solo della mia fedeltà..."
"Black Sagittar, cos'aspetti?" - lo chiamò Black Libra - "Uccidila! Sono gli ordini!"
Il cavaliere chiamato cadde in ginocchio con le lacrime agli occhi.
"Avevo dimenticato tutto! Tutta colpa del Maestro! Ha cancellato tutti i miei ricordi più preziosi, in modo che potessi servirlo fedelmente senza avere freni! Mi ha usato!"
"Che ti prende?" - gridò il compagno - "Non te la senti? Allora la ucciderò io! Uragano..."
"No!" - gridò alzandosi - "Ora ricordo tutto! Io volevo solo riabbracciare la mia famiglia!"
"Di cosa stai parlando?"
"Black Libra, il Maestro ci ha usati tutti! Lui vuole solo diventare più forte! Io sono solo una pedina nei suoi piani, e di sicuro lo sei anche tu!"
L'altro cavaliere lo guardò un istante, poi scoppiò a ridere.
"E cosa vuoi che m'importi? A me interessa solo uccidere, nient'altro!"
"Cosa? Non t'importa..."
"Chi vuoi che se ne importi del mio passato? Prima vivevo come umano normale, ma ora posso ambire a ben di più! Uccidendo ogni resistenza diventerò uno dei più stretti collaboratori della Signora del Male!"
"E se fossi stato soggiogato?"
"Non m'importa! Anzi, sai che ti dico? Tu non ti ricordi, ma io sono stato tra i primi seguaci del Maestro ed ho potuto assistere alla corruzione tua e di altri tre cavalieri! Black Virgo, Black Leo e Black Scorpio!"
"Cosa? Anche loro?"
Il ragazzo si ricordò l'occasione in cui, nella Dimensione Infernale, i tre erano stati nuovamente soggiogati.
"E gli altri?"
"Eravamo tutti guerrieri bramosi di combattere e di usare il nostro potere per noi! Ed ora..."
"Prendi!"
La freccia venne scoccata e si conficcò nella mano del cavaliere, bloccandola.
"AAAAH! Bastardo!"
"Non ti permetterò di fare del male a quella bambina!"
"Il fatto che tu abbia riacquistato i tuoi ricordi è male! Dovrai morire per questo! Cento uragani del dragone!"
Dalle mani del cavaliere nacquero decine di tornadi neri, ma il suo avversario fu pronto.
"Pioggia di frecce!"
Alle sue spalle comparvero un'infinità di frecce nere di pura energia cosmica, ma esse vennero distrutte.
"Ho ancora un colpo!"
Il ragazzo rotolò di lato e raccolse la sua freccia, gettata a terra, la incoccò e la potenziò col suo cosmo.
"Freccia neraaaaa!"
La freccia venne scoccata ad una velocità straordinaria, superiore addirittura a quella della luce, e dopo aver superato indenne i tornadi si conficcò nel cuore del cavaliere nemico.
"Dan...nato..."
"Ora mi sono ricordato tutto, e salverò i compagni che posso ancora aiutare! Fulmine nero!"
Una pioggia di raggi luminosi molto simile al fulmine di Pegasus travolse Black Libra, gettandolo nel vuoto.
Ikki e le guerriere, che avevano assistito alla lite tra i due, degenerata in un duello mortale, rimasero a bocca aperta.
Black Sagittar si guardò le mani, le mani con cui aveva spezzato moltissime vite.
"Ecco cos'aveva ricordato Black Scorpio. L'amore e l'affetto, quei sentimenti che noi avevamo dovuto dimenticare!"
Il ragazzo si voltò con le lacrime agli occhi verso Hotaru, e le andò incontro: la bambina capì subito dal suo sguardo che non le avrebbe fatto alcun male.
"Perdonami!" - disse abbracciandola - "Perdonami per aver solo pensato di farti del male!"
"Ma che commovente! Anche lo spietato cavaliere ha un cuore, allora?" - chiese Ikki, ripresosi del tutto.
Black Sagittar lo guardò, poi rispose:
"Sono riuscito a recuperare tutti i ricordi sul mio passato: il motivo per cui mi sono schierato col Maestro era perché lui mi aveva promesso che in cambio avrei riavuto la mia defunta famiglia! Ma così non è stato, e mi ha costretto a servirlo per l'eternità."
Ikki disse:
"Capisco, ma quando una persona muore essa non può più tornare indietro. Bisogna metterselo in testa."
"Ho capito. Quando avremo sconfitto il Maestro e Sailor Dark Hole abbandonerò questa via e ritornerò dalla mia nuova famiglia, anche se..."
"Cosa?"
"Vi spiego: in questo corpo ed in quello dei miei compagni convivono due anime, quella del ragazzo normale e quella del cavaliere nero, che ora ha il sopravvento, mentre l'altra giace addormentata...nel giro di un mese, o poco più, quella del guerriero prende totalmente il sopravvento e sostituisce del tutto l'altra, annullandola.  A causa di un patto che abbiamo fatto con Hades siamo stati costretti a reincarnarci di continuo, ma se Atena lo consentirà potrò finalmente raggiungere la pace eterna. Mi serve il suo aiuto, e anche il vostro."
Makoto ricordò quando, anni prima, lei e le sue amiche avevano combattuto contro i Sette Malvagi, potenti demoni che dormivano nei corpi di alcune persone: più o meno era la stessa cosa.
"Ora dobbiamo raggiungere i vostri compagni e liberare i miei! Insieme potremo combattere i nostri nemici!"
Finito di parlare l'uomo assunse un tono più umile e si inginocchiò.
"So che sono stato un vostro mortale nemico, ed ho cercato di farvi dal male, ma ora io imploro il vostro perdono e vi chiedo di accettare il mio aiuto. Se lo farete avremo più possibilità di vincere! Vi prego!"
Hotaru gli mise le mani sulle spalle.
"Hai tradito il tuo padrone per difendermi, questo ci basta per fidarci di te. Vero?"
"Certo." - rispose Setsuna.
"Oh, grazie! Non ve ne pentirete, lo prometto!"



Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** RITORNO ALLA LUCE ***


Ringrazio:

Xluciadom: E non è l'unico che si unirà!
XCrybaby: Ed è uno dei più forti,questo va detto!
XNicoranus83: Non so se ci riuscirà, non spoilero nulla.
XIllidan: Bentornato! Allora, rispondo a tutte le tue domande: sì, Ikki è immortale, ed una volta un nemico ha brillantemente pensato di gettarlo in un'altra dimensione, buona idea se non fosse per il fatto che Ikki può tornare anche da qualsiasi dimensione, fino ad ora sono pochi quelli che l'hanno riempito di botte(uno dei pochi ad esempio è stato un certo Sigfried). Perché Hyoga ha un crocefisso? Semplice, per quanto ne so dev'essere un ricordo di sua mamma, e poi anche se serve la dea Atena, è di religione cristiana. Lo so, ti sta fumando la testa, ma in un manga dove il cavaliere d'oro della Vergine è indiano(ed è biondo con gli occhi azzurri) e di religione buddista ed è l'uomo più vicino a Dio, dove Lucifero si scontra con Atena, dove il cavaliere d'oro del Leone si batte con Anubi ed i cavalieri di Atena si scontrano con quelli di Odino credo sia abbastanza normale una cosa simile, no? Complimenti, sei il solo ad aver riconosciuto il film! Avrai diritto ad un premio! Beh, Ikki è immortale, ma è l'unico al mondo(cioè, ci sono personaggi che sono morti tre o quattro volte, ma sono dettagli) e lui in passato ha perso la ragazza che amava, per questo ha fatto un discorso simile.
Xharua_96: Bentornata anche tu! Makoto ed Ikki, eh? Per sapere qualcosa su di loro dovrai attendere l'ultimo capitolo...eh eh! Rei, mi dispiace per lei, ma in questa fic non troverà nessun fidanzato permanente.(Rei: COOOOSAAAA?!?!? Suikotsu: No, Rei, ferm...(Rei salta addosso a Suikotsu e lo riempie di botte per 32 pagine e lo calciorota)) Ok, dopo questa tartassata continuo: grazie per tutti i complimenti(mi sono divertito molto anch'io nel mettere le palpeggiate di Seiya e Shiryu, e sta tranquilla che, nonostante siano fidanzati, si sono divertiti! Ah, ti ringrazio, mi hai appena fatto venire una piccola idea...eh eh! Non preoccuparti se ti sei dimenticata di avvisarmi, lo avevo intuito comunque, e poi per Hotaru dici così solo perché non l'hai vista piccola, quando ha 3 anni o è neonata è così pucciosa!!!






RITORNO ALLA LUCE

"Battiamoci fuori." - disse Black Virgo facendo cenno ai nemici di avvicinarsi.
Hyoga si affiancò a Minako, ricevendo una truce occhiata dal black.
"Stammi vicina amore!" - disse il cigno.
"Muovetevi!" - ringhiò il cavaliere oscuro.
Gli eroi uscirono e cominciò lo scontro: Black Leo si gettò contro Shun, travolgendolo al primo colpo, ed affrontò sia Rei che Ami, mentre Black Virgo colpì Hyoga nello stomaco con una sfera nera ed afferrò Minako per le spalle.
"Ti ho cercata a lungo, sai? Ora tu vieni con me!"
La ragazza lo fissò negli occhi: la prima volta che si erano incontrati erano pieni di tristezza e di dolore, ora erano colmi d'odio e di pazzia.
"Lasciala stare!"
Hyoga colpì il ragazzo con un calcio, poi usò uno dei suoi colpi.
"Polvere di diamanti!"
Il vento freddissimo venne fermato con una mano.
"Che cosa..."
"Lo stesso colpo non funziona mai due volte, lo avevi dimenticato?"
"Quindi anche tu...sei stato un cavaliere?"
"Esatto. Sfera delle tenebre!"
Tra le mani del ragazzo si formò una sfera nera come la pece ed essa venne scagliata ad altissima velocità, centrando Hyoga nello stomaco.
Black Virgo fece per attaccare, ma la catena dorata di Minako lo fermò.
"Basta! Ti prego, smettila! Se davvero mi ami, lascialo stare!"
Il cavaliere nero sorrise.
"Voglio solo il tuo corpo, tutto qui!"
Hyoga lanciò un grido ed afferrò il rivale alle spalle, cominciando a congelarlo.
"Non mi puoi battere! Lamento infernale!"
La luce nera investì il cigno e lo gettò a terra.
"Sfera delle tenebre!"
Il cavaliere dai capelli biondi vide arrivare il colpo e lo fermò con una mano.
"Non toccherai Minako nemmeno con un dito!"
I due urlarono e si lanciarono l'uno contro l'altro, sferrandosi pugni e calci alla velocità della luce; dopo numerosi attacchi il guerriero in nero colpì una caviglia di quello dorato, facendogli perdere l'equilibrio.
"Sfera delle tenebre!"
Tutta la potenza del colpo si concentrò contro il viso di Hyoga, lanciando via il giovane e facendogli perdere l'elmo.
"Ed ora a me il colpo di grazia!"
La mano venne calata con violenza, ma si fermò non appena il ragazzo vide che Minako stava facendo da scudo al cavaliere.
"Spostati!" - comandò.
"Mai! Se vuoi uccidere lui prima dovrai uccidere me!"
Il ragazzo strinse i denti, mettendosi poi le mani sulle tempie.
"Cosa gli sta succedendo?" - si chiese la ragazza.
Black Virgo indietreggiò, poi cadde in ginocchio, urlando per il dolore.
Hyoga e Minako lo fissarono stupiti.
"Quella scena...sta esitando a colpire...e se..."
Il cigno si ricordò il duello con il suo maestro.
"Il mio maestro era stato soggiogato dal male, ma ha esitato a colpirmi...che a lui sia successa la stessa cosa?" - fece appena in tempo a dire prima che un raggio nero lo gettasse a terra.
"Tu vieni con me!" - gridò Black Virgo afferrando Minako per il collo per poi raggiungere con un solo balzo una finestra della casa, sfondandola.
I due entrarono nella camera e la ragazza venne gettata sul letto.
"Ora sei mia!" - disse il ragazzo mettendo mano al cinturino.
"EH?!?!"
Minako si sentì gelare; se una volta era stato piacevole essere contesa, ora non lo era affatto.
"No! No! Fermo! Non sei in te! Tu sei uscito di senno!"
Il ragazzo si avvicinò con uno strano sguardo, ma si fermò d'improvviso, ritrovandosi circondato da un anello di ghiaccio.
"Hyoga! Vuoi lasciarmi stare!?"
"E tu vuoi lasciare stare Minako?"- chiese il cavaliere con tono di sfida entrando - "Battiamoci fuori!"
"E sia!"
Il black si gettò sul bronze ed i due caddero dalla finestra, colpendosi con violenza.
Il cavaliere nero, più riposato, passò subito in vantaggio e colpì più volte il rivale ai fianchi e sul viso, facendolo arretrare, poi gli dette un calcio sotto il mento così forte da lanciarlo in aria.
"Sfera..."
"Spirale di cuori di Venere!"
Black Virgo venne gettato a terra e Minako soccorse subito il suo cavaliere.
"Lascia fare a me, so come fermarlo." - gli disse dolcemente.
"Cosa? No, ti farà a pezzi..."
"Non userò la forza. Userò il metodo di Usagi."
La ragazza si avvicinò con passo deciso al cavaliere.
"Che c'è? Hai finalmente deciso di concederti a me?"
"No. Black Virgo, io...ho visto il tuo passato, ed ho visto anche che tu sei stato un cavaliere valoroso! Stai facendo la cosa sbagliata!"
"Cosa speri, di convincermi con poche parole?"
"Non mi farai del male, lo so. Perché ti sei innamorato di me."
Il ragazzo si fermò di scatto, come se fosse stato colpito da quelle parole, poi strinse i denti e barcollò. 
"Quando ho visto il tuo passato ho sentito che in te vivevano ideali di giustizia! Ti prego! Torna in te!"
Il ragazzo si guardò le mani, urlando, poi afferrò la giovane per le spalle e la fissò negli occhi: in essi non lesse né odio, né desiderio di combattere, né rancore...nulla di tutto questo. Solo il desiderio di aiutarlo.
Davanti al ragazzo passarono tante immagini: il giorno della sua investitura a cavaliere d'argento; il suo giuramento di servire la giustizia a la sua dea; l'affetto provato per i suoi compagni; il dolore procurato dal loro tradimento; poi cominciò a provare un profondo dolore per la perdita di Black Scorpio, che prima non l'aveva toccato, era come se avesse perso una persona cara; infine si specchiò negli occhi della ragazza ed il desiderio carnale che nutriva per lei si trasformò in un forte affetto, unito al desiderio che stesse bene...non gli importava che fosse sua o meno, voleva solo che fosse felice. 
Il cavaliere si mise le mani sulle tempie, gridando per il dolore, in preda ad uno scontro di volontà; mentre urlava sentì una forza amica che lo avvolgeva: una parte dello spirito di Black Scorpio.
"Amico mio, trova la forza di reagire! Non farti schiacciare! Lotta! Non mollare!"
Con un ultimo, estremo sforzo il sortilegio venne rotto ed il giovane crollò a terra.
"No! Rispondimi!" - gridò Minako mentre Hyoga si avvicinava.
"Che cos'è successo?" - chiese il ragazzo.
"Forse...forse sono riuscita ad aiutarlo."
Black Virgo cominciò a rialzarsi, tremando, visibilmente scosso.
"Io...io...sono stato corrotto da quest'armatura...per quanto provassi odio nei confronti dei miei compagni che mi avevano abbandonato non avrei mai provato piacere nell'ucciderli...io...tutto quel sangue..."
Il ragazzo rabbrividì, si guardò le mani, ricordando quel giorno e cominciò a piangere.
"Hyoga...Minako...perdonatemi!" - supplicò in ginocchio - "Imploro il vostro perdono per quello che vi ho fatto! Non ero in me! L'armatura ha incattivito il mio animo, e quando il Maestro mi ha visto esitante ha piegato la mia volontà! Dovete credermi, lo giuro!"
Il cigno fissò il ragazzo negli occhi: stava visibilmente soffrendo; seppur avesse provato un enorme odio per quel guerriero, non poté dimenticare quanti cavalieri fossero stati soggiogati in passato da Saga quando la sua parte oscura aveva avuto il sopravvento, tra i quali il suo amato maestro; a lui era accaduto lo stesso; ricordò anche la sue battaglie ad Asgard, durante le quali aveva dovuto uccidere un ragazzo che sovrappose il suo dovere all'amore.
"Shhhhh!" - lo tranquillizzò Minako asciugandogli gli occhi - "Non è successo niente, non devi fare così, ora tutto si è risolto."
Black Virgo fece per abbracciarla, ma si fermò.
"Scusatemi anche per essermi messo tra voi." - disse rialzandosi.
Minako comprese perfettamente come si doveva sentire il ragazzo, dato che lei stessa aveva attraversato più di una delusione d'amore.
"Ora...dobbiamo...fermare Black Leo. Anche la sua volontà è stata piegata. E dobbiamo anche..."
"Non ce ne sarà bisogno."
Black Sagittar arrivò accompagnato da Setsuna, Hotaru, Makoto ed Ikki.
"Tu!"
Il ragazzo alzò una mano, ma Hotaru disse con voce dolce:
"Anche lui era stato plagiato. Ed ora si è unito alla nostra causa."
"Cosa? Tu, che eri il più fedele..."
"Sì. L'innocenza e la dolcezza di questa bambina mi hanno aperto gli occhi." - spiegò mettendo una mano sulla testa di Hotaru con fare paterno - "Tu invece eri uno dei più determinati a distruggere."
Black Virgo rispose:
"Io mi sono fatto dominare dalle passioni; alla fine il mio desiderio di giustizia mi ha portato alla pazzia e si è trasformato in brama di sangue. Mi sono trasformato...in tutto quello che odiavo. Noi cavalieri neri non siamo in grado di portare la giustizia su questa terra. Lascerò il compito alle guerriere ed ai saints."
Il compagno gli andò incontro e gli mise una mano sulla spalla.
"Siamo ancora in tempo per rimediare, almeno in parte, alle nostre colpe."
"Sì. Ora sappiamo cosa ha provato Black Scorpio quando è stato colpito da Sailor Moon."
"Ecco perché ci hanno raccomandato di fare attenzione ai suoi colpi. Avevano paura che riacquistassimo i ricordi."
"Hai ragione. Ma che ne è stato di Black Libra?"
"L'ho ucciso. Lui mi ha raccontato che erano quattro i cavalieri corrotti, noi due, Black Leo e..."
"...Black Scorpio. Uccideremo quella donna, anche per lui!"
"E così sarà!"
"Ora però andiamo, dobbiamo fermare Black Leo, solo che lui...sì, insomma...non ha nutrito affetto verso nessuno, sarà più difficile liberarlo."
"Tu...invece..." - chiese il ragazzo a bassa voce.
"Ho capito il mio errore. Quella ragazza ama Hyoga, non c'è altro da dire."
"Rinunci al tuo sogno d'amore?"
"Minako ha scelto Hyoga, mentre io ho già causato fin troppi danni, non avevo il diritto di mettermi tra loro. L'importante è che siano felici." - rispose asciugandosi una lacrima, riuscendo a stento a mascherare il dolore che stava provando, poi si spostò e cambiò argomento:
"Piuttosto, come aiutiamo il nostro compagno?" - chiese a voce alta.
"Sailor Mars è un'esorcista, ci penserà lei a liberarlo!" - spiegò Minako.
"Perfetto. Muoviamoci, è un guerriero molto forte."





Spero che vi sia piaciuto, se avete una qualsiasi critica non fatevi problemi.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** LA PURIFICAZIONE ***


Ringrazio:
Xluciadom: Ora tocca all'ultimo!
XIllidan: Sono felice che ti sia piaciuto!
XCrybaby: Minako è una grande, e non mi stancherò mai di ripetere che è la mia preferita in assoluto!
XNicoranus83: Ti ha fatto tenerezza, eh?
Xharua_96: Grazie, hai ragione, mi sono impegnato molto per fare questa storia.

LA PURIFICAZIONE



Black Leo stava combattendo nel giardino, circondato da Rei, Ami e Shun.
"Che peccato, mi sono beccato il cavaliere più scarso!"
"Fai male a sottovalutarmi! Catena di Andromeda!"
Il black l'afferrò e sollevò il ragazzo da terra, lanciandolo in aria.
"Ruggito..."
"Marte! Freccia infuocata di Marte!"
La freccia venne evitata per meno di un centimetro ed Ami lanciò un getto d'acqua, che tuttavia non ebbe grande effetto.
"I vostri poteri sono nulla paragonati ai miei!"
"Sei troppo sicuro di te!"
Shun si fece avanti avvolto da un alone violaceo.
"Io ed i miei compagni abbiamo più volte incontrato dei nemici troppo fiduciosi, e la loro presunzione è stata la loro rovina!"
Il cavaliere balzò contro il nemico.
"Nebulosa di Andromeda!"
"L'ho vista al Santuario, hai commesso un errore!" - gridò Black Leo evitando il colpo.
"Non è possibile!"
"Pugno regale!"
Shun incassò il colpo sul cuore; la forza fu tale che il giovane venne spinto indietro di una ventina di metri, scavando un solco con i piedi.
"Anf...anf..." - ansimò il ragazzo barcollando.
"Ruggito..."
"Battiti con noi!"
Sailor Mars creò un uccello di fuoco, mentre Ami usò le bolle di nebbia, ma il nemico riuscì a disperdere entrambi gli attacchi.
"Non potete battere il mio cosmo e la mia armatura!"
Il guerriero saltò in avanti e colpì le due nello stomaco, poi dette un calcio a Rei e colpì Ami sulla schiena.
"Non siete avversarie degne!"
La mano venne fermata da una catena che si avvolse attorno al polso.
"Sei ancora vivo?"
"Sì, pronto a sconfiggerti!"
"Sconfiggermi? Ma non farmi ridere!"
I due cominciarono ad espandere i loro cosmi al massimo.
"Ami, Rei, allontanatevi!"
Le ragazze, dopo un attimo di esitazione, obbedirono.
"Nebulosa di Andromeda!"
"Ruggito delle tenebre!"
I due si scontrarono l'uno contro l'altro, scatenando i loro colpi e concentrandosi al massimo.
"Shun! Metticela tutta!" - lo incitò Ami.
I cavalieri incrociarono le braccia in uno scontro cosmico e fisico, scatenando tutta la loro energia.
"I nostri cosmi sono pari!" - comprese il black - "Non riesco a crederci! Questo ragazzo è forte quasi come il saint della fenice!"
Mentre i poteri si scontravano, però, l'armatura di Shun, meno resistente, cominciò a riempirsi di crepe.
"Ah ah! Ti sono superiore per armatura!"
Shun cadde in ginocchio, venendo sovrastato.
"Ruggito delle tenebre!"
Il raggio di energia nera investì il cavaliere, sconfiggendolo.
"Shun! No!" - gridò Ami andando subito a soccorrerlo.
"Ah ah! Povero moccioso! Ora tocca a voi!"
Rei si parò davanti.
"Fuoco! Azione!"
La fiamma venne fermata.
"Non mi puoi battere, ragazzina!"
La sailor indietreggiò sotto i pugni ed i calci, ma riuscì a colpire l'avversario negli occhi con le dita.
"Ah! Bastarda!"
"Cerchi di fuoco saettanti!"
Il cavaliere nero venne travolto.
"Ami! Muoviti!"
La ragazza guardò un attimo Shun, privo di sensi, poi si unì all'amica.
"Useremo i nostri colpi migliori!"
"Mercurio! Rapsodia acquatica di Mercurio!"
"Marte! Freccia infuocata di Marte!"
Black Leo urlò ed alzò le mani, concentrando in esse il suo cosmo e riuscendo, con estremo sforzo, a fermare entrambi i colpi.
"Ha bloccato il nostro attacco combinato!" - disse Rei.
"Sì, ma è indebolito."
Il cavaliere nero cadde in ginocchio.
"Anf...anf...siete forti per essere delle ragazzine!"
"Questa volta non ci tratterrà nessuno!" - gridò Sailor Mars preparandosi a lanciare un'altra fiammata.
"Ferme!"
Le due si voltarono e videro alcuni dei loro compagni arrivare di corsa.
"Ragazzi...i black?!"
"Sono con noi!" - si affrettò a dire Minako.
"Cosa?"
"Allora, tutto è cominciato..."
"Basta, mi fido." - tagliò corto la ragazza.
"Sailor Mars!" - la chiamò Black Virgo - "Ho sentito che sei un'esorcista!"
"Sì, e allora?"
"Allora usa i tuoi poteri per spezzare la maledizione che controlla la mente di Black Leo!"
La ragazza rimase stupita un istante.
"La sua mente è stata piegata!" - spiegò il cavaliere - "Così come è successo alla mia e quella dei miei compagni!"
"Eh? Non mi avrete!" - gridò Black Leo cominciando a fuggire.
Una sagoma a forma di dragone gli sbarrò il passo, per poi rivelarsi.
"Shiryu! Ci sei anche tu?"
"Ed anche noi!"
Seiya arrivò in compagnia delle altre sailors.
Il cavaliere nero si ritrovò circondato.
"Che..cosa...no, fermi, non vi avvicinate!"
Rei cominciò a camminare con passo deciso verso di lui.
"Mistica pergamena..."
Black Leo cercò di fuggire con i suoi poteri, ma Minako lanciò la sua catena e lo bloccò.
"...caricati del sacro potere del fuoco..."
"No! Lasciatemi andare!"
"...e sprigiona tutta la tua forza! Pergamena! Azione!"
Il talismano venne incollato sulla fronte del guerriero e cominciò ad emettere potenti scariche di energia.
"AAAAAH!" - gridò il guerriero oscuro in preda al dolore.
Il talismano prese fuoco, poi si dissolse mentre il cavaliere rimase in ginocchio.
"Ha funzionato?" - chiese Shun, rialzatosi.
"Come ti senti?" - gli chiese subito Ami.
"Un po' indolenzito, ma nient'altro."
Black Leo riaprì gli occhi e si guardò attorno.
"Io...io...ora sono libero dal male...l'incantesimo si è rotto. Sailor Mars, grazie!"
La ragazza si passò una mano tra i capelli.
"Ordinaria amministrazione."
"Solo ora ricordo...io...chiedo il vostro perdono...io..." - balbettò mentre Minako lo liberava.
"Al diavolo le tue scuse!" - disse Ikki - "Ora dobbiamo aiutare gli altri!" 
I cavalieri neri si guardarono.
"Per noi non sarà difficile accedere alla Dimensione Infernale. Speriamo solo di arrivare in tempo. Lì troveremo i vostri compagni, il Maestro e Sailor Dark Hole."
"Non andrete così?"
Saori arrivò in compagnia di Kanon, Luna ed Artemis.
"La mia villa ora è libera dal potere del male, e piante ed insetti sono morti. Dobbiamo raggiungere i nostri compagni e dargli tutto l'aiuto necessario."
"Sì...ora, i black..." - cominciò Ami, ma Kanon la zittì.
"Sappiamo già tutto, ho sentito il loro cosmo purificarsi. A dopo le spiegazioni, andiamo da quella sgualdrinella!"
I guerrieri oscuri si misero in circolo ed aprirono un varco nel quale tutti i guerrieri entrarono, pronti a soccorrere i loro compagni.




Sondaggio: qual è(o se sono di più, quali sono) il cavaliere nero che vi è sembrato meglio caratterizzato e che vi è piaciuto di più? E quale vi è sembrato il più forte?(dopo il Maestro, s'intende.)

Dato che domani è il mio compleanno mi regalerete tante belle recensioni, vero?

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** ODIO E AMORE ***


Grazie a tutti per gli auguri che mi avete fatto!

Ed ora permettetemi di ringraziarvi uno ad uno
Xluciadom: Usagi e Mamoru li troverai qui, e ti avviso che qualcuno le prenderà...ma anche tante, una sacca è minimizzare...
XNicoranus83: Tranquilla, Rei non mi ha tirato le orecchie ma me ne ha date tante che sospetto che abbia preso lezioni da Chuck Norris, perché mi ha dato 2432432543 calci rotanti di fila e ti assicuro che fanno male! Comunque alla fine sono riuscito a convincerla temporaneamente a risparmiarmi. Come? Segreto!
Xharua_96: Da un bacione alla tua gattina(io non posso sia perché sono lontano sia perché sono allergico al pelo di gatto) da parte mia! Riguardo al mio cavaliere preferito, è ovvio: Black Virgo, siamo dello stesso segno! E poi Black Scorpio perché è simpatico!
XCrybaby: Black Scorpio? Perché è il più simpatico? O forse perché ha riempito Mamoru di botte, ha quasi ucciso Saori ed ha ferito Seiya?(ottimi motivi direi) O forse per il suo ultimo, eroico gesto? Beh, sappi che quel black ha ancora un piccolo ruolo...Complimenti, hai indovinato il mio segno, ma la verità è che(me che mi tolgo un mantello nero rivelando l'armatura della Vergine Nera) io e Black Virgo siamo la stessa persona! Beh, più o meno...




TERZULTIMO CAPITOLO!




Questo capitolo francamente non mi sembra molto ben riuscito, spero che i dialoghi non siano troppo scontati.



ODIO E AMORE 


Usagi, Mamoru ed il Maestro Supremo si materializzarono in un ampio spazio completamente nero.
"Dove siamo?" - chiese Usagi guardandosi attorno.
"Nel posto dove daremo spettacolo per la mia signora." - rispose il cavaliere nero.
I due fidanzati alzarono lo sguardo e videro Sailor Dark Hole seduta su un trono nero levitante a mezz'aria.
"Voglio proprio divertirmi." - disse la donna accavallando le gambe.
"Avanti trasformatevi, altrimenti vi ucciderei al primo colpo e così per lei non ci sarebbe gusto."
I due si guardarono ed, in tacita intesa, si trasformarono in Eternal Sailor Moon e Tuxedo Kamen.
"Ah, ho dimenticato di dirvi una cosa..."
La sailor malvagia alzò una mano ed Usagi si ritrovò chiusa in una sfera nera.
"Usagi!" - gridò Mamoru voltandosi di scatto.
Il cavaliere nero si parò tra i due.
"La mia signora vuole che Sailor Moon ti veda morire tra atroci sofferenze, quindi vediamo di soddisfarla."
Senza dare al ragazzo il tempo di proferire parola il Maestro gli dette una poderosa ginocchiata nello stomaco.
"Sei un po' lento."
Il ragazzo tentò un colpo col bastone, ma non ebbe alcun effetto contro l'armatura, anzi il contraccolpo gettò il giovane a terra; un calcio lo colpì al fianco.
"Mi sto divertendo molto!"
Una rosa venne lanciata contro l'elmo, con il semplice risultato che il guerriero fece un passo indietro, permettendo al ragazzo di rialzarsi.
"I poteri di Tuxedo Kamen non sono sufficienti a sconfiggerlo..." - comprese Mamoru.
Il ragazzo chiuse un istante gli occhi e, quando gli riaprì, non indossava più lo smoking, ma un'armatura nera con alcune decorazioni, e non portava più un bastone, bensì una spada.
"Oh, quale onore, il principe Endymion, detentore del Cristallo d'Oro."
Il ragazzo sguainò la spada, lanciò uno sguardo ad Usagi e puntò minaccioso la sua arma contro Sailor Dark Hole.
"Lascia libera Usagi! È un ordine!" - disse con decisione.
La donna scoppiò a ridere.
"Mio servo, liberati di questo inetto."
Il Maestro corse contro il ragazzo e sferrò numerosi colpi con la sua spada, ma questa volta il giovane riuscì a pararli tutti.
"Sei più forte, ma le tue abilità non ti basteranno!"
Le spade si incrociarono, facendo sprizzare scintille.
"Lama delle Tenebre!"
Il cavaliere nero ebbe la meglio ed investì il ragazzo con il suo colpo, poi si avvicinò minaccioso.
"Meriti di soffrire per quello che ha fatto Sailor Moon alla mia padrona!"
"No!" - tentò di fermarlo Usagi - "Prenditela con me!"
Il guerriero fu sordo alle sue preghiere ed abbassò la spada, ma il giovane rotolò di lato, per poi lanciare un'altra rosa, ma questa volta essa si conficcò nello scudo, spezzandolo in due.
"C...cosa?! Il mio scudo distrutto? La pagherai, dannato!"
Il Maestro dette un pugno fortissimo al ragazzo, poi lo colpì con un calcio rotante avvolto dalle fiamme e lo fece cadere a terra.
"Ora si fa sul serio!"
Il malvagio fece alzare il suo rivale e lo colpì con violenza su tutto il corpo sferrando pugni alla velocità della luce, massacrandolo senza pietà.
"Basta! Ti prego! Smettila!" - lo supplicò Usagi.
Sailor Dark Hole rise divertita.
"Avanti, uccidilo lentamente! E tu Sailor Moon, guarda cosa succede e succederà a tutte le persone che ami! Ho deciso che ti lascerò vivere apposta per poter vedere prima la distruzione della tua città, e poi del mondo intero!"
"Sei pazza!" - gridò la ragazza.
"Questa volta devo darti ragione."
Il Maestro colpì Mamoru nel petto, facendogli sputare sangue e bile, lo colpì con un calcio sotto il mento ed infine gliene dette un altro sul petto.
Il ragazzo cadde a terra, ferito, alzò lo sguardo ed incrociò quello di Usagi, carico di terrore.
Una gamba si appoggiò sulla sua testa.
"Bene, ti schiaccerò sotto i suoi occhi."
Il piede si allontanò un istante e venne calato contro la testa del giovane, ma questi all'ultimo secondo lo fermò con una mano.
"Non...vi permetterò di...fare del male alla ragazza che amo!"
Tra le mani del ragazzo si formò il Cristallo d'Oro, che irradiò una benevola e potentissima luce che travolse il Maestro, gettandolo ai piedi della sua padrona.
"Allora...è questa la forza del Cristallo?" - si chiese il cavaliere, ma poi disse:
"Tanto non basterà! Io sono il più forte!"
I due si misero in posizione.
"Facciamola finita! IAAAA!"
I due gridarono assieme e si lanciarono l'uno contro l'altro, ciascuno mirando al petto del proprio avversario.
"Muori!" - gridò il cavaliere certo di aver vinto, ma all'ultimo secondo la spada venne deviata, ed Endymion conficcò la sua nel petto del Maestro, trapassandolo da parte a parte; l'armatura lanciò un gridolino di stupore.
"Com'è possibile che un semplice umano che non è neanche un cavaliere abbia la forza di sconfiggermi?" - si chiese sconvolto - "Da dove hai preso quella forza? Da dove?"
"È una cosa che il Male non potrà mai comprendere! Tu non puoi capire la forza dell'amore e dei sentimenti, le forze che mi sostengono in battaglia e mi danno la possibilità di vincere!"
Il Maestro lo prese per la gola.
"Stai delirando! Non sai quello che dici! Sei uscito di senno!"
Mamoru conficcò ulteriormente la spada.
"Sbagli, perché è la verità."
"Pazzo...avrai anche vinto, ma resterai sempre e solo un povero pazzo!"
La spada venne estratta ed il cavaliere nero barcollò all'indietro, mentre un'enorme quantità di energia usciva dal suo corpo e l'armatura si riempiva di crepe.
"Cosa? Se l'armatura si distrugge non potrò più reincarnarmi...noooo!!!"
Il corpo esplose in mille pezzi, scatenando un'onda d'urto che travolse il ragazzo, mentre la sfera che imprigionava Usagi si ruppe e liberò la ragazza.
"Amore!" - gridò lei correndogli incontro.
Endymion la guardò dolcemente.
"Stai bene?" - chiese.
"Ancora per poco!"
Sailor Dark Hole sorrise diabolica.
"Credi di aver vinto solo perché hai eliminato il mio insignificante subordinato?"
Il ragazzo cercò di rialzarsi, ma non ci riuscì.
"Non hai più la forza di difendere Sailor Moon, quindi ora lei soffrirà!"
"Finché mi resterà la vita io non smetterò mai di difenderla!" - ribatté il giovane.
"Vorrà dire che ti strapperò anche quella."
Delle scariche di energia avvolsero i due ragazzi, facendo perdere i sensi al principe.
"NO!" - gridò Usagi - "La pagherai! Luce dei Petali di Stelle!"
La luce dello scettro non scalfì nemmeno la guerriera.
"Ammetto che è vero, sei più potente anche di un cavaliere d'oro, ma non hai un decimo della mia forza."
"Vortice dei cuori di Luna!"
I cuori volanti andarono in frantumi contro una barriera invisibile.
"Soffri!"
La ragazza venne ancora avvolta dall'energia negativa ed urlò di dolore.
"Non puoi competere con me! Prima mi divertirò un po', poi mi occuperò delle tue amiche."
"No...non lo farai mai!"
Usagi tentò ancora il suo attacco più potente, ma ancora una volta non ebbe effetto.
"Che tenacia!"
Ad un cenno della donna Sailor Moon venne travolta da una potente onda d'urto.
"Guardati! Cosa credi di poter fare? Ti sto sconfiggendo senza nemmeno alzarmi dal trono!"
Usagi strisciò verso Mamoru, e dovette ammettere a se stessa che non era in grado di vincere: Sailor Dark Hole era troppo forte per lei da sola. Troppo forte.
"La vostra ora è giunta!"
Un raggio nero partì contro i due, ed Usagi senza esitare si alzò di scatto e fece scudo con il suo corpo al suo amato.
"Che stupida, avresti potuto evitarlo...Endymion ha ragione, noi malvagi non potremo mai capire queste cose dell'amore dei buoni sentimenti...puah!"
La guerriera della Luna barcollò.
"Amiche mie...cavalieri...ho bisogno...di aiuto..."
La ragazza perse i sensi e cadde a terra al fianco del suo amato.





Scusate per la brevità del capitolo, lo interrompo qui perché mi sembra il momento culminante. I prossimi saranno più lunghi e belli.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Uniti si vince ***


PENULTIMO CAPITOLO!


Il titolo cita un episodio di Sailor Moon.

Ringrazio:


Xluciadom: Ehi! Ferma, se mi uccidi, dopo non posso più aggiornare! Aspetta che abbia almeno finito la fic, poi ne riparliamo!
XMymoon96: Beh, non mi sembra che si somiglino molto, hanno gli occhi ed i capelli di colore diverso, l'unica somiglianza è che sono entrambe molto belle. Per il finale...adoro finire i capitoli nel momento culminante!
XNicoranus83: Sublime? Oddio...adesso mi commuovo...l'ho detto e lo ripeto, sei un tesoro, ed aggiungo che così mi lusinghi!
XCrybaby: Sono felice che ti sia piaciuto, qui ci sarà l'ultima comparsa del tuo black preferito.
Xharua_96: Grazie, ero certo che avresti voluto che si uccidessero a vicenda, poi Seiya e Atena arrivavano, li vedevano morti e morivano d'infarto, sono certo che lo avresti gradito, ma bisogna lasciare la loro parte anche ai personaggi che non piacciono troppo. Ma tanto per curiosità, cosa ti hanno fatto Mamoru ed Usagi per odiarli a tal punto? Esistere?(Seiya lo capisco, è un super raccomandato, ma almeno è simpatico.) E poi adesso anche tu ti metti a lusingarmi...



Uniti si vince



Il gruppo di eroi arrivò alla sua destinazione, ma ormai era tardi: Usagi e Mamoru giacevano a terra, sconfitti.
Le guerriere ed i cavalieri invocarono i loro nomi, correndogli incontro; solo Kanon, Atena ed i black mantennero la calma.
"E così siete arrivati!" - disse una voce.
Tutti alzarono lo sguardo e videro Sailor Dark Hole.
"Ah ah ah! Non sapete che resistenza hanno opposto! Non immaginate nemmeno come il ragazzo abbia lottato disperatamente per cercare di fermarmi e salvare la ragazza! Ed anche lei si è battuta con coraggio! Che resistenza vana!"
Tutti gli occhi dei presenti la fissarono truci, a parte Atena ed Hotaru, che appoggiarono le loro mani sulle fronti dei ragazzi.
"Ah ah...cosa?"
I due, dopo pochi secondi, riaprirono gli occhi.
"Ragazze...Mamoru!"
Sailor Moon si alzò alla massima velocità consentita e si gettò tra le braccia dell'amato.
"Queste scene mi danno il voltastomaco." - disse la guerriera oscura.
I due ragazzi si rialzarono, e si accorsero subito dei cavalieri neri.
"Fermi! Sono con noi!" - si affrettò a spiegare Seiya.
"Cosa? Davvero?"
"A dopo i discorsi." - disse Black Leo - "Uccidiamola, prima!"
"Voi...come avete osato tradirmi?"
"Tu piuttosto come hai osato usarci! Il Maestro ha fatto leva sulle nostre emozioni, e tu ci hai usati come schiavi!" - ribatté Black Virgo.
"Andiamo, non siate ridicoli...io posso donarvi il mondo...potrete dominare su questo pianeta se mi aiuterete a conquistare l'Universo...non c'è nulla che desideriate?"
I tre strinsero i denti.
"Black Sagittar, tu non vuoi riabbracciare la tua famiglia? E tu, Black Leo, non desideri riavere indietro i tuoi compagni? Ed infine tu, Black Virgo, non desideri avere una ragazza tutta per te?"
I tre ragazzi fissarono truci la donna.
"Io credevo di poter riavere indietro chi amavo, ma mi sbagliavo: chi muore non può più tornare, l'unico modo per rivederli è raggiungerli...ed è ciò che farò non appena sarai caduta!"
"Giuste le prime cose che hai detto, sbagliata l'ultima."
"Taci, strega! Quando ti avremo uccisa Atena libererà le nostre anime dal vincolo ed allora raggiungeremo la pace eterna!"
"Anche voi siete d'accordo?"
"Io non appena raggiungerò l'aldilà, sempre che mi sia concesso di incontrarli, chiederò perdono ai miei amici per non averli saputi proteggere!"
"Quanto a me...lei ama già un'altra persona, e l'unica cosa importante per me è che sia felice!"
I tre black saints si unirono.
"Ti uccideremo, anche per Black Scorpio!"
"E loro non sono soli!"
Seiya si mise al loro fianco.
"Dovrai batterti contro tutti noi! Siamo venti contro una, cosa credi di poter fare, eh?"
"Io non sono sola, guarda!"
La donna alzò lo scettro ed i presenti poterono scorgere qualcosa che si muoveva al suo interno.
"Le anime dei cavalieri neri!" - capì Black Sagittar.
"Sì, le ho acquisite non appena sono morti, ed ho anche il loro supporto!"
"Anche lo spirito del nostro amico è lì, e lo libereremo!" - dichiararono i tre.
"Cavalieri, a me! Attacco combinato! Fulmine di Pegasus!"
"Ali della fenice!"
"Colpo segreto del drago nascente!"
"Polvere di diamanti!"
"Nebulosa di Andromeda!"
I cinque colpi partirono alla velocità della luce contro la donna, ma lei disegnò un cerchio con lo scettro ed essi vennero risucchiati.
"Pazzesco...ha una potenza incredibile!" - ammise perfino il grande Ikki.
"I buchi neri risucchiano...ma poi buttano fuori!"
Dallo scettro uscì un raggio luminoso racchiudente la forza di tutti i colpi; a quella vista ognuno si avvicinò alle persone più care: Mamoru, Makoto e le altre inner fecero da scudo ad Usagi, Setsuna e Black Sagittar si pararono davanti ad Hotaru, Haruka e Michiru si misero fianco a fianco, Seiya, Shiryu e Kanon difesero Saori, Ikki si mise davanti a Shun, che a sua avvolta avvolse Ami con la catena, Hyoga e Black Virgo aiutarono Minako, Black Leo difese Rei.
I guerrieri attesero il colpo, che però non arrivò mai perché fu fermato da qualcosa: alcune armature dorate che levitavano a mezz'aria.
"Le armature d'oro sono qui! Ma come hanno fatto ad arrivare?" - chiese Seiya.
"L'unione." - spiegò Black Sagittar.
"Cosa?"
"I varchi dimensionali si possono aprire anche con la forza delle emozioni. Anche se i nostri corpi sono lontani, i nostri cuori sono vicini."
"Ma quelle armature le indossavano i cavalieri d'oro! Come fanno ad essere qui?" - chiese Sailor Dark Hole.
Fu Saori a rispondere:
"Le clothes hanno volontà propria. Avrai plagiato i cavalieri, ma non loro. E sento che i gold stanno facendo di tutto per liberarsi, non potrai contare su di loro in questa battaglia!"
Le armature di Andromeda e della Fenice si staccarono dai corpi dei cavalieri, e vennero sostituite con le corazze dorate.
"Shun della Vergine!" - disse il più giovane dopo aver indossato l'armatura.
"Ikki del Leone!" - disse il più anziano.
"Non valete lo stesso niente!"
"Hai davanti a te ben sei cavalieri d'oro, non ci fermerai facilmente!" - la sfidò Seiya.
"Taci!"
Delle scariche di energia avvolsero tutti i guerrieri con enorme forza.
"Morite tutti insieme! Anzi, Sailor Moon, tu sarai l'ultima a cadere!"
"Dobbiamo colpirla!" - gridò Seiya ai suoi compagni.
I cavalieri, sia dorati che neri, strinsero i denti ed i due armati di arco incoccarono una freccia senza far caso alle scariche.
"Che cosa? Come fate..."
Due dei tre guerrieri oscuri inviarono parte del loro cosmo per sostenere il loro compagno più anziano.
"Freccia nera!" - gridò Black Sagittar.
La freccia partì alla velocità della luce e raggiunse la gemma in cui erano imprigionati gli spiriti dei cavalieri neri caduti, incrinandola.
"Cavalieri neri, voi avete osato tradirmi! Chi cadrà per primo? Sarà...Black Virgo!"
Un raggio nero partì verso il ragazzo, che si rese subito conto che sarebbe stato colpito, ma con sua grande sorpresa il colpo venne fermato da un'altra armatura appena accorsa sul posto: la corazza aveva la forma di uno scorpione nero.
"L'armatura di Black Scorpio! Il suo spirito è vivo e l'ha inviata qui!"
Il ragazzo ne fu veramente commosso: benché morto, il suo compagno lo aveva protetto.
"Erano millenni che non ricevevo un gesto di amicizia...è una sensazione meravigliosa...ora non sono più solo!" - pensò il giovane.
"Sono liberi?" - si chiese la donna.
I cavalieri di Atena sentirono sempre più energia, segno che qualcun altro si sarebbe unito alla battaglia.
"Sento gli spiriti dei cavalieri caduti!" - gridò Seiya.
"E anche il cosmo del mio maestro! E Shunrei sta pregando perché vinciamo!" - fece Shiryu.
In quel momento altre forze benefiche avvolsero tutti i presenti: Marin, Shaina, Jabu e gli altri avevano inviato il loro cosmo per sostenerli.
"Oramai siamo invincibili!"
Le guerriere sailor richiamarono tutti i loro poteri: sulla fronte di ognuna di loro comparve il simbolo del pianeta guardiano, mentre gli abiti di Usagi cambiarono per fare spazio a quelli di Serenity.
"Vi fermerò!" - gridò la loro avversaria, ma gli spiriti dei cavalieri oscuri appena liberati la circondarono.
"Ci hai usati!" - gridarono in coro.
La donna li spazzò via in un istante, ma dovette far fronte alla lucentezza del potere di tutti i suoi avversari, ben più luminoso del Sole.
Tra le mani di principe e principessa si formarono rispettivamente il Cristallo d'Oro ed il Cristallo d'Argento, ma Serenity venne fermata immediatamente dal suo fidanzato.
"Non lo fare! Ti costerà troppa energia!"
"Devo usarlo. Se non lo farò non avremo alcuna possibilità di vincere."
"No! Rischierai la vita così!"
A queste parole chiunque non conoscesse a fondo i poteri del Cristallo rimase di stucco.
"Che cosa? No, ferma, non farlo!" - gridò Seiya.
Serenity guardò tutti ad uno ad uno con i bellissimi occhi azzurri, poi si concentrò su Mamoru.
"Ho preso la mia decisione. Non possiamo convincerla a fermarsi, quindi non abbiamo altra scelta che distruggerla. E l'unico modo per farlo è ricorrere ai nostri poteri congiunti."
"Vuoi usare il Cristallo d'Argento? Fa pure se lo vuoi, tanto non basterà, io ho in me la forza di un intero buco nero!"
"Loro non sono soli nella loro lotta! Ci siamo anche noi!" - gridò Rei a nome di tutte le guerriere.
"E noi!" - si unì Seiya.
"Ed anche i cavalieri neri! Le Tenebre oggi combatteranno al fianco della Luce per distruggere il Male!" - annunciò Black Virgo.
Tutti i presenti furono avvolti da un alone, mentre i simboli sulle fronti delle ragazze brillarono ed alle spalle dei cavalieri apparvero le sagome delle loro costellazioni.
"ORA!" - gridarono tutti insieme.
"Potere del Cristallo d'Argento!"
"Potere del Cristallo d'Oro!"
"Potere di Mercurio!"
"Potere di Venere!"
"Potere di Marte!"
"Potere di Giove!"
"Potere di Saturno!"
"Potere di Urano!"
"Potere di Nettuno!"
"Potere di Plutone!"
"Fulmine di Pegasus!"
"Colpo dei centro draghi nascenti!"
"Per il Sacro Acquarius!"
"Nebulosa di Andromeda!"
"Ali della Fenice!"
"Esplosione galattica!"
"Fulmine nero!"
"Lamento infernale!"
"Ruggito delle tenebre!"
Tutti i guerrieri scatenarono il loro massimo potere, aiutandosi grazie ai loro amici; perfino le armature nere, richiamate dagli spiriti dei guerrieri caduti, intenzionati a vendicarsi prima fra tutti di chi li aveva usati come schiavi e sacrificati, accorsero per dare supporto.
Sailor Dark Hole cominciò a risucchiare l'energia che le veniva scagliata contro.
"State solo sprecando tempo ed energia! Non servirà a niente, siete troppo deboli!"
Una sola sfera oscura bastò a ridurre in briciole le corazze nere, già indebolite di loro, ma un istante dopo, con grande sorpresa della donna, la luce cominciò ad aumentare a dismisura, al punto che non riuscì più a contenerla.
La bellissima pelle della guerriera cominciò a riempirsi di rughe, e poi raggrinzì, finché non cominciò a squarciarsi: l'energia inglobata era troppa.
"No! Basta! Vi prego! Fermatevi!" - supplicò, ma tutti furono sordi alle sue suppliche; solo Usagi ebbe un attimo di esitazione.
"Vi prego! Abbiate pietà! Me ne andrò e non farò più ritorno! Vi prego!"
Una lacrima scese lungo il volto della principessa della Luna, che cominciò a fermarsi.
"Usagi! Non lo fare!" - le gridò Mamoru - "Dobbiamo ucciderla!"
"M...ma lei..."
"Non farti ingannare!" - le gridarono le amiche - "La dobbiamo sconfiggere! Ha già detto che non si fermerà mai! Ricordi?"
L'attimo di esitazione della principessa fece pendere l'ago della bilancia in favore di Sailor Dark Hole, che cominciò ad investire tutti i presenti con violente scariche di energia.
"Sei solo una stupida! Ora morirai!"
Usagi cadde in ginocchio, ma non si arrese, comprendendo che doveva distruggerla una volta per tutte: doveva farlo per le persone a lei care, e anche per i cavalieri neri, usati e soggiogati...doveva farlo per la salvezza dell'Universo intero, che altrimenti sarebbe sprofondato in una guerra eterna.
"POTERE DEL CRISTALLO D'ARGENTO!!!" - gridò di nuovo con tutto il fiato che aveva il gola.
L'ondata di luce fu più intensa di prima, al punto tale che nemmeno Sailor Dark Hole riuscì a risucchiarla: il corpo della donna andò lentamente in pezzi mentre lei urlava per il dolore, lanciando grida che fecero rabbrividire tutti i guerrieri.
La luce attraversò perfino la dimensione, aprendo uno squarcio in essa, dal quale tutti fuggirono prima che l'intero piano di esistenza collassasse su se stesso.
I guerrieri varcarono il portale aperto e tornarono nella loro dimensione.
"Siamo...salvi..." - ansimò Usagi.
Le ragazze, sfinite, rischiarono di cadere a terra.
"Sì...abbiamo...vinto...ce l'abbiamo fatta ragazzi...ragazzi!"
I tre cavalieri neri giacevano a terra con le corazze ridotte in briciole.
Tutti andarono subito ad aiutarli.
"No! Non potete morire, non anche voi, quanto sangue dev'essere versato?" - chiese Usagi piangendo - "Perché avete usato voi tutte le vostre forze?"
Black Leo guardò Usagi, poi Saori.
"Perché voi non dovevate stancarvi...abbiamo un favore da chiedervi...principessa...Atena...vi preghiamo...spezzate il giuramento di Hades...noi non vogliamo più continuare a rinascere e combattere, combattere queste maledette guerre, e non vogliamo più usare i corpi di ragazzi innocenti...soggiogare le loro anime...potete spezzare il vincolo?"
Saori si avvicinò.
"Avrò bisogno dell'aiuto di tutti i cavalieri."
"Ma se voi morirete che ne sarà dei ragazzi che avete posseduto? Non è giusto che loro muoiano!" - obiettò Usagi.
"Loro sono condannati, oramai...noi condividiamo lo stesso destino...se il corpo muore, l'anima del cavaliere si reincarna, mentre quella del ragazzo raggiunge l'aldilà..."
"Li riporterò tutti in vita!"
A quelle parole Mamoru scattò in avanti, visibilmente spaventato.
"NO! Te lo proibisco! Hai già usato moltissime energie nel combattimento, se..."
"Mamoru...non posso stare con le loro vite sulla coscienza!"
"Tu non hai fatto niente!"
"Infatti! Ma posso ancora fare! Io li posso...anzi, devo aiutare!"
"E allora ti daremo le ultime tracce del nostro cosmo." - disse Black Virgo.
"Che cosa?"
"Tutti voi, date parte dei vostri poteri a quella ragazza."
Le armature d'oro brillarono ancora, segno che avrebbero aiutato ancora gli eroi con il loro potere.
Tra le mani di Serenity si formò ancora il Cristallo, mentre lo scettro di Atena brillò ancora; tutti, armature comprese, dettero il loro contributo, e si sentirono circondare dai cosmi amici dei cavalieri d'oro che, ora rinsaviti, stavano facendo del loro meglio per aiutare i compagni.
Una luce accecante avvolse i presenti, e quando essa si spense davanti a loro comparvero quattro spiriti: le anime dei guerrieri caduti.
I quattro cavalieri, vestiti non più con armature nere, sorrisero agli eroi.
"Avete vinto. Bravi. Avete tutti dimostrato di essere dei veri eroi." - disse il primo.
"Il Maestro Supremo è finalmente sconfitto, ed il giuramento è rotto. Ora siamo liberi." - disse il terzo.
"Ora che siamo morti le nostre anime di guerrieri raggiungeranno l'Ade e finalmente potremo riposare in pace." - aggiunse il secondo.
Usagi fu felice, ma poi notò i corpi dei ragazzi; erano feriti ed ansimanti, seppur ancora vivi.
La ragazza si avvicinò a loro, ed una magnifica luce li illuminò tutti, curando le loro ferite; il respiro dei ragazzi si fece normale, poi altri raggi di luce partirono in tutte le direzioni per raggiungere gli altri guerrieri morti.
"Il Cristallo d'Argento gli ha ridonato la vita, richiamando le loro anime." - spiegò la ragazza.
I tre ragazzi furono avvolti da una luce ed i loro corpi ritornarono nella loro terra natale, dove avrebbero potuto restare insieme alle loro famiglie; Usagi e le inner non poterono fare a meno di ricordare la loro prima battaglia finale, dove erano cadute una ad una per poi ritornare in vita grazie ai poteri del Cristallo; la stessa cosa era successa ai cavalieri.
I quattro spiriti fecero un inchino.
"Mamoru, proteggi la donna che ami con tutto te stesso; vivete insieme e sposatevi, siate felici!"
"Minako, non ti dimenticherò mai. Hyoga..." - aggiunse poi quasi con tono di comando - "...riempila di amore e di attenzioni, perché se le merita."
Subito dopo si rivolse alla ragazza, che finalmente lo guardava felice.
"Non dimenticherò il tuo sorriso."
Lo spirito di Black Leo si mise davanti ad Ikki.
"Grazie anche a te ho recuperato i miei ricordi. Sei un cavaliere valoroso, e sono certo che continuerai ad esserlo! E tu Rei, sei stata tu a liberarmi definitivamente dal giogo, ti devo tutto."
"Oh, è stata una sciocchezza!" - rispose la ragazza arrossendo.
L'ultimo spirito cercò di abbracciare Hotaru, ma era incorporeo e non ci riuscì, così si limitò a guardarla dolcemente.
"Rimani dolce e combattiva come sei. Diventerai una ragazza meravigliosa, in tutti i sensi."
I quattro spiriti si voltarono su Usagi ed Atena, e le ringraziarono a capo chino.
"Addio. E grazie di tutto."
Gli spiriti sparirono, abbandonando il mondo terreno e raggiungendo l'aldilà.
"Ce l'abbiamo fatta di nuovo." - disse Usagi, sfinita, appoggiandosi alla spalla del suo fidanzato.
"Grazie anche a noi...ah!"
"Seiya, tutto bene?" - chiese Haruka.
Il bronze cadde a terra.
"Non vi abbiamo detto che abbiamo donato quasi tutte le nostre forze per aiutare Usagi, in modo da evitare che non si stancasse troppo..."
Gli altri cavalieri barcollarono, per poi crollare a terra; le sailors cominciarono a chiamare i loro nomi, ma fu tutto inutile.








Forse può essere sembrato un po' eccessivo che siano stati resuscitati tutti, ma mi piacciono molto i lieto fine. Se vi chiedete perché Usagi non ha rotto la maledizione di Black Scorpio col cristallo, ricordate le parole che ha detto:"Solo io posso liberarlo dal suo tormento senza ucciderlo." Era solo per mettere in chiaro le cose.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** UN FUTURO MAGNIFICO ***




Questo è l'ultimo capitolo della mia storia. Devo dire che in generale mi sembra riuscita molto meglio del lavoro precedente.
Ringrazio chi ha commentato:


Xluciadom: E questo è l'ultimo, spero che non mi ucciderai ora! Vero?
Xharua_96: Testone? Ehi, io allora ti chiamerò testolina buffa! Il mio soprannome una volta era Toffy, puoi usarlo anche tu se vuoi! Riguardo ad Usagi, puoi definirla personaggio, dato che lei e anche le sue amiche sono (purtroppo) fittizie.
XCrybaby: D'ho! Come ho potuto diment...ehm, no, non l'ho scordata, quando ho scritto "le inner" intendevo anche lei, non ti ho dimenticata, Mako-chan!(Suikotsu si volta tremante verso una Makoto intenta a far schioccare le nocche) Ma posso assicurare che oggi lei avrà un premio di consolazione!

Chi ha messo la storia tra i preferiti:

blackcybuster
Crybaby
harua_96
Illidan
Lan
luciadom
Mymoon96
NemoTheNameless
nico2283
Nicoranus83
NinfaDellaTerra
Ramona37
sharry

E tra le seguite:

Crybaby
harua_96
hinayuki
Lebron
nico2283
NinfaDellaTerra

E ringrazio anche i creatori di Sailor Moon e Saint Seiya, ossia Naoko Takeuchi e Masami Kuramada, senza i quali non avrei mai scritto questa fic.

Ora posso solo augurarvi buona lettura.



UN FUTURO MAGNIFICO




Ikki si alzò a fatica dal letto.
"Ohi, la testa..."
"Ikki, ti sei ripreso!"
Il saint della fenice si voltò e vide Makoto.
"Ciao...da quanto tempo sono qui?"
"Tre giorni. Il medico aveva comunque detto che dovevate solo riposare."
"Bene, dov'è la mia armatura?"
"Mu la sta ancora riparando." - spiegò la ragazza parandosi davanti a lui e guardandolo con i bellissimi occhi verde smeraldo - "Ci vorrà un bel po' prima che la sia di nuovo a posto, nel frattempo perché non ti fermi qui?"
"Cosa? Ma la mia armatura si ricostruisce da sola ogni volta!"
"Cavolo, non ci avevo pensato!" - si disse la ragazza, per poi rispondere - "Questa volta no! Quindi, mettiti comodo, riposati, che ci penso io a te!"
"Cosa? No no no, faccio da solo..."
"AAAAH!"
I due si voltarono di scatto.
"Sembrava la voce di Hyoga..."

"Brucia!" - gridò il ragazzo mettendosi le mani sulla faccia.
"Scusa! Non te l'ho versato addosso apposta, lo giuro!" - si scusò una Minako vestita da infermiera contanto di berretto bianco.
Il ragazzo usò il suo cosmo per raffreddare il brodo.
"Anf, anf...Minako, amore, senti, è meglio che tu ti prenda una pausa..."
"Ma no, io..."
Haruka entrò, prese la ragazza in spalla, chiese scusa a Hyoga e se la portò via.
"Sono salvo!" - pensò il ragazzo crollando sul letto.
"Haruka, lasciami!"
"Lo stai uccidendo, forse è meglio che se ne prenda cura qualcuno di più competente."
Le due uscirono in un corridoio - ora entrambe camminando - e trovarono Seiya appoggiato ad un muro.
"Allora, come stanno?"
"Hyoga ha sofferto ancora, Shun sta bene ed Ami gli sta facendo compagnia, Makoto ha trovato una scusa per rallentare ed abbordare Ikki mentre Shiryu non si è ancora svegliato, ma sta bene, si rialzerà tra al massimo poche ore."
"Wow, questa volta abbiamo proprio rischiato grosso, eh?" - chiese dando un pugnetto amichevole sulla spalla della ragazza.
Haruka sorrise e gli dette un pugno degno di Aldebaran.
"Puoi dirlo, vecchio mio!"
"Aspetta...anf..." - disse il ragazzo a terra - "Che mi ritorni tutto il cosmo e ti concio per le feste!"
I tre uscirono all'esterno, trovando tutti intenti a prendere il té; grazie agli sforzi di saints e sailors Usagi era riuscita a non usare troppe energie.
"Oh, ciao, allora, come stanno?" - chiese la ragazza dai codini biondi.
"Tutto a posto, ho allontanato Minako da Hyoga."
"Ehi!"
Il gruppo scoppiò a ridere.
"Ehi, dato che oramai si sono ripresi tutti perché non diamo una festa?" - chiese Seiya raggiante.
"Sarebbe un'idea." - disse Shun arrivando con Ami - "Dopotutto qui c'è gente che balla divinamente..."
La ragazza al suo fianco arrossì.
"Qualcuno invece un po' meno..." - scherzò Rei guardando Usagi.
"Cosa stai insinuando?!"
"Esattamente quello che ho detto."
Le due ricominciarono a litigare.
"Scusate, mi devo assentare un attimo..." - disse Saori alzandosi dalla sedia.
La duchessa si allontanò da sola, dirigendosi verso la sua una stanza; mentre passava il suo sguardo si posò un un giornale che avrebbe conservato, sul quale era scritto "Ragazzi dispersi ritrovati", poi entrò nella camera.
"I miei cavalieri rischiano continuamente la vita per me...e questa volta più del solito...non voglio che continuino a lottare e rischiare per me...io...non lo merito!"
La ragazza guardò il sole che brillava in cielo.
"Loro si meritano una vita da ragazzi normali...oramai hanno trovato l'amore, ed hanno il diritto di viverlo, non devono perdere tempo a proteggere me, ma le ragazze che amano. Hanno combattuto e fatto più di quanto non gli potessi chiedere. Questa sera glielo dirò."
La sera tutti furono pronti e si radunarono per festeggiare; c'erano tutti, compreso Kiki, che non esitò a fare di nuovo la corte ad Hotaru, ma mancava Makoto.
"Penso sia andata a cercare Ikki." - spiegò Rei - "E questa volta si è organizzata bene...anche troppo!"
Il saint della fenice, approfittando della festa era sul punto di fuggire dalla finestra quando una voce lo fermò.
"Aspetta! Te ne vai così?"
"Makoto, io ho fatto la mia parte. Mio fratello è diventato forte, e non devo più proteggerlo, anzi è abbastanza maturo da proteggere da solo la donna che ama; gli altri poi non hanno certo bisogno di aiuto, quindi posso anche andarmene."
Il ragazzo si voltò leggermente e spalancò a bocca per lo stupore.
Makoto si era messa un vestito che aveva portato da casa, quello indossato al ballo di fine anno; con quell'abito scuro, con una magnifica rosa ricamata, scollato all'altezza del seno e delle spalle Makoto era proprio un gran bello spettacolo, perfino per l'impassibile guerriero.
"Come sto?" - chiese la ragazza.
Ikki si voltò per non far vedere il viso arrossito.
"Stai...ehm...bene...ora devo..."
"Vieni con me! Stanno festeggiando tutti, manchi solo tu!" - disse la ragazza prendendolo per le mani.
"Un attimo, non ho gli abiti adatti, e poi non so ballare..."
"Di qua, conduco io!" - rispose la ragazza trascinandolo a forza.


Rei si sedette sconsolata al tavolo.
"Che cos'hai?" - le chiese Setsuna.
"Tutte hanno il loro cavaliere! Usagi ha Mamoru, Ami ha accalappiato Shun, Minako si è presa Hyoga, Makoto ha abbordato Ikki, perfino Hotaru si è trovata qualcuno...e a me chi resta?"
Un ragazzo con i capelli ricci fece un inchino.
"Mi concede il prossimo ballo, bellissima signorina?" - le chiese Jabu esponendo il migliore dei suoi sorrisi.
"Non sarà uno dei cavalieri più forti, ma il fascino non gli manca! Arrivo!"
La ragazza lo trascinò a forza nella pista, conducendo con forza il ballo.
"Questa ha più grinta di Shaina! Se non sbaglio poi ha sconfitto Ares! Meglio essere galante, sennò sono un uomo morto!" - pensò il giovane cavaliere dell'Unicorno.
Un ragazzo con la cresta uscì da dietro un angolo con in mano una magnifica macchina fotografica.
"Allora, ricapitoliamo le foto fatte: Minako che pesta un piede a Hyoga, Minako che gli rovescia addosso il brodo, Mamoru che bacia Usagi, Haruka che picchia Seiya, Shun che dorme sulle ginocchia di Ami...mi manca solo una foto con Seiya che ci prova con una di loro e potrò ricattarlo!"
Il cavaliere si voltò e vide Seiya intento a far schioccare le nocche.
"Dicevi, Ichi?"
"Ecco qui! Tienila pure!" - disse consegnando la macchina.
Quando Seiya se ne andò soddisfatto ne prese un'altra che aveva come riserva.
"Sono un genio!"
La festa continuò senza problemi, e vennero fatte magnifiche foto; dopo molte ore, alla fine dei festeggiamenti, dopo che tutti erano andati a letto Saori convocò i suoi cavalieri più potenti.
I sei entrarono nella stanza e richiusero la porta alle loro spalle.
"Perché ci avete convocati, milady?" - chiese Seiya.
"Voi in tutto questo tempo mi avete sempre servito fedelmente, il vostro lavoro è stato impeccabile, non c'è proprio nulla da criticare."
"Dovere."
"Appunto, io...non voglio che continuiate a rischiare la vostra vita per me: Shiryu, tu devi tornare dalla tua Shunrei; Hyoga, Shun, voi vi siete innamorati di quelle due ragazze ed avete il diritto di vivere con loro. Seiya, Ikki...nemmeno voi siete tenuti a restare qui. Anche voi avete il diritto di vivere come ragazzi normali."
Il cavaliere della fenice non si scompose.
"Nessun problema."
Seiya però ebbe una reazione diversa.
"Ci sta congedando?"
"Non fraintendermi...come ho già detto io non sono insoddisfatta del vostro operato...avete svolto un lavoro eccellente, e senza di voi non so cos'avrei fatto...ma ora basta."
Seiya sembrò l'unico veramente irritato.
"Milady, esiste il libero arbitrio. Ebbene, io scelgo di restare con voi. Qui ci sono anche delle persone a me care, come Shaina e Marin, e non ho alcuna intenzione di andarmene. Io fino ad ora non vi ho difeso perché mi sentivo obbligato, io l'ho fatto perché VOLEVO farlo. Io sono un saint di Atena, e come tale vi difenderò sempre, resterò sempre a proteggervi!"
La donna sospirò: Seiya era il più tenace di tutti, e sarebbe stato impossibile fargli cambiare idea.
"E voi? Cosa rispondete?"
Shiryu fece un inchino.
"Credo di parlare a nome di tutti: vi ringrazio, mia dea, per l'opportunità che ci state offrendo; noi amiamo quelle ragazze, e desideriamo condividere la nostra vita con loro, ma al tempo stesso non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarvi; come Seiya, anche noi siamo saints ed abbiamo il compito di proteggervi. Quindi, se necessario, verremo subito in vostro soccorso."
"La vostra determinazione non ha pari." - disse la ragazza.
La porta si aprì di scatto e caddero all'interno Usagi, Ami, Rei, Makoto e Minako.
"Stavate origliando?" - chiese Shun.
"Non ve n'eravate accorti?" - chiese Ikki - "A quanto pare i sensi sono ancora intorpiditi."
Mamoru comparve sulla porta in compagnia dei due gatti.
"Ho cercato di convincerle, ma non mi hanno dato retta!" - spiegò.
"Hyoga! Questo vuol dire che verrai in Giappone con noi?!"
Minako si gettò tra le braccia del ragazzo.
"Evviva! Che bello! Aspetta che ti presenti alle mie compagne di scuola e creperanno d'invidia!"
Ami andò incontro a Shun.
"È vero? Verrai anche tu?"
"Sì." - rispose il cavaliere - "Resterò con te."
La ragazza si gettò tra le sue braccia e pianse per la gioia.
"Che scenetta commovente." - pensò Usagi ricordando i suoi momenti felici passati con Mamoru.
Makoto andò incontro ad Ikki.
"E tu vieni? Vieni?"
"Noi non siamo fidanzati." - rispose il ragazzo con tono piuttosto brusco.
Per la ragazza fu un pugno allo stomaco.
"Non ti piaccio?" - chiese sconsolata.
"Cosa...no, senti, non sei tu il problema, è che io...io ho scelto di vivere da solo." - rispose il ragazzo - "E poi non fare così, una come te troverà di sicuro un ragazzo adatto, più di quanto non lo sia io. Ora, se non vi dispiace, devo andare."
Il cavaliere uscì dalla stanza, intenzionato ad andarsene in giro da solo.
"Ma...chi lo sa, forse potrei venire a trovarti." - aggiunse prima di correre via.
"Davvero!?"
La ragazza uscì nel corridoio.
"Avvisami! Sono una cuoca provetta, ti preparerò qualcosa di speciale!"
"Zitta! Sveglierai tutti!" - la richiamò Rei.
"Sei solo invidiosa! Oramai lui è caduto ai miei piedi! Tu invece hai trovato solo un dio greco pazzo che..."
"Zitta!!!" - ringhiò.
Shiryu portò l'attenzione su di sé, fece un inchino e disse:
"Milady, io ora devo andare. Partirò e resterò insieme alla mia amata Shunrei."
Il ragazzo uscì con calma dalla stanza, chiedendo alle inner di salutare le altre ragazze che ora dormivano, anche se mentre camminava il dragone decise di passare davanti alla camera di Setsuna ed Hotaru.
"Quella bambina ha davanti a sé un gran futuro, anche se è piccola si è rivelata forte quanto me, se non di più. E quella donna...non so perché, ma mi ha dato una strana impressione, come se non fosse solo una semplice umana...nemmeno una normale guerriera sailor."
Il ragazzo continuò a camminare, trovando la stanza delle altre due; non poté fare a meno di notare il cartello "NON DISTURBARE"; notò anche dei rumori inequivocabili: le due avevano deciso di festeggiare la vittoria a modo loro.
"Oddio!" - pensò allontanandosi imbarazzatissimo.

I giorni successivi furono passati tra feste e gite tutti insieme; per le ragazze ed i cavalieri fu un magnifico periodo di pace, ma alla fine la vacanza si concluse ed i ragazzi dovettero preparasi a partire.
"Beh, non si può certo dire che sia stata una vacanza prevedibile!" - scherzò Usagi.
"Puoi dirlo!" - confermò Mamoru.
Il gruppo si radunò davanti alla casa della duchessa, dove tutti poterono porgere i loro saluti.
"È giunta l'ora che partiate." - disse Seiya - "Mandatemi qualche cartolina, eh?"
I tre cavalieri si scambiarono una stretta di mano in segno di saluto.
"Buon viaggio, amici miei. Siate felici."
Hyoga e Shun si voltarono poi verso Jabu e gli altri per poterli salutare, mentre i cavalieri d'oro fecero un inchino davanti alle guerriere.
"La nostra dea è salva. Grazie ancora, guerriere sailor, non vi ringrazieremo mai abbastanza!"
Rei fece per avvicinarsi a Milo, ma Setsuna la fermò.
"Non ti ricordi cos'hanno detto?"
"Sigh! Ma perché io non trovo nessuno!?"
"Sarà per il tuo carattere!" - le rispose Usagi.
"COSA?! OSI DIRE CHE NON TROVO UN RAGAZZO PERCHÉ SONO ACIDA, IRRITANTE ED ISTERICA?!?!"
"Sì."
Le due stavano per azzuffarsi di nuovo, ma vennero prontamente fermate. Rei trattenne a stento la collera quando vide Hotaru salutare Kiki.
"Quando ci rincontreremo vedrai che sarò un vero cavaliere!" - spiegò il bambino.
"Ma non cambiare mai!"
La bambina gli dette un bacio sulla guancia e Kiki arrossì, scatenando le risate generali, persino di Mu e Shaka; anche Kanon sorrise divertito.
Saori portò l'attenzione su di sé e consegnò due buste ai cavalieri.
"Dato che vi stabilirete a Tokyo vi serviranno un po' di soldi per trovare casa e per andare avanti finché non troverete lavoro. Tenete, consideratelo un premio per i vostri servigi."
I due rimasero di stucco.
"Mia signora...non possiamo..."
Minako superò Hyoga ed afferrò il premio.
"Accettiamo con gioia!"
Hyoga si imbarazzò non poco.
"Teneteli." - insistette Saori - "Altrimenti mi offenderò."
I ragazzi non poterono fare a meno di ringraziare, poi dopo aver ricevuto altri saluti e pacche sulle spalle salirono sulla macchina che li avrebbe portati all'aeroporto.
"Voi non venite?"
"No." - rispose Shaka - "Abbiamo avuto solo un permesso temporaneo, non possiamo abbandonare il Santuario."
Shaina e Marin ringraziarono il fatto di avere addosso una maschera, perché altrimenti i presenti si sarebbero accorti che stavano piangendo.
"Fate buon viaggio." - si limitò a dire la ragazza con i capelli rossi.
"Marin! Ma stai piangendo?" - chiese Ichi stupito.
La donna gli dette un pugno, mandandolo a gambe all'aria.
"No!"
I ragazzi risero, salutarono e l'auto partì.
"Sigh!" - disse Seiya - "Mi mancheranno!"
Shaina gli mise una mano sulla spalla.
"Ci siamo noi, ma devi spiegarmi una cosa..."
"E cioè?"
"Haruka mi hai detto che hai volutamente palpeggiato il seno di Michiru..."
Seiya sentì un brivido lungo la schiena e anche se la ragazza portava una maschera capì che i suoi occhi stavano ardendo d'ira.
"Dunque, ora ti spiego..."
"Ah, allora è vero?!"
Il ragazzo impallidì e cominciò a sudare freddo.
"Sono un uomo morto!" - pensò.


La macchina si fermò ed il gruppo poté scendere; una volta giunti l'unico problema fu Makoto.
"Non sono sicura di...
Haruka prese in spalla la ragazza dai capelli castani e la portò dentro.
"Ma fa sempre così?" - chiese Shun ad Ami.
"È sempre stata molto vivace."
Alcune ragazze si voltarono per vedere i bagagli più ingombranti che venivano portati sull'aereo: tra di essi c'erano i forzieri con le armature.
"Ve le portate via?" - chiese Ami.
"Per sicurezza. Non si sa mai che ci servano."
"Giusto. Non vorresti anche tu avere un Tuxedo Kamen?" - chiese Hyoga a Minako.
"Wow! Sarebbe stupendo! Quando arriviamo dobbiamo esercitarci per il motto! Studieremo le posizioni e tutto il resto!"
"Mi aspettano tempi duri!" - pensò il giovane.
"Però...hai già in mente cosa dire quando controlleranno i bagagli? Come giustificherai un'armatura?"
"Dirò che sono un collezionista."
"Astuto!"
I ragazzi salirono tutti insieme ed il mezzo di trasporto partì; mentre decollava un ragazzo al di là del recinto lo osservò alzarsi in volo, e sul suo volto scese una lacrima di commozione.
"Sono fiero di te, fratello mio!"
L'aereo partì con a bordo tutti i ragazzi, con ogni sailors seduta al fianco del suo fidanzato.
Hyoga accarezzò il viso di Minako.
"Ora staremo insieme, contenta?"
La ragazza lo prese per il braccio.
"Oh, sì! Ci aspetta proprio un futuro magnifico!"




Fine




Grazie ancora a tutti coloro che mi hanno seguito. Le vostre recensioni hanno significato molto per me. Dato che tra poco inizieranno le scuole(che sfiga!) auguro a tutti un buon anno.
CIAO A TUTTI!!!



































Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=374864