Dalla fine, l'inizio 2

di kemoose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a New York ***
Capitolo 2: *** Il Clave ***
Capitolo 3: *** Il Battesimo ***
Capitolo 4: *** La Caccia Selvaggia ***
Capitolo 5: *** La Coorte ***
Capitolo 6: *** Ahibill ***
Capitolo 7: *** Chi sei tu? ***
Capitolo 8: *** Un barlume di speranza ***
Capitolo 9: *** Uno spiraglio ***
Capitolo 10: *** Apri il tuo cuore Alexander ***
Capitolo 11: *** In fondo al tuo cuore ***
Capitolo 12: *** Ti amerò fino alla morte ***
Capitolo 13: *** Family ***
Capitolo 14: *** Il processo ***
Capitolo 15: *** Il sogno di Isabelle ***
Capitolo 16: *** Il viaggio ***
Capitolo 17: *** Faith ***
Capitolo 18: *** Barbas ***
Capitolo 19: *** la paura più grande di Simon ***
Capitolo 20: *** Nel regno di Saul ***
Capitolo 21: *** Qualcuno dal passato ***
Capitolo 22: *** Memories ***
Capitolo 23: *** Rivelazioni ***
Capitolo 24: *** Presente ***
Capitolo 25: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Ritorno a New York ***


La nascita del piccolo Alex sei mesi fa, ha portato gioia e allegria nei cuori di tutti gli Shadowhunter di New York. Tutto l'Istituto adora il piccolo Herondale e il fatto che Jace abbia deciso di trasferire la famiglia a Idris, ha lasciato un pó di malcontento tra il personale,ma soprattutto tra i nonni e Isabelle. Alec e Magnus invece, vivendo li, possono vedere il loro adorato nipotino quando vogliono .
Tra qualche giorno si terrà la cerimonia del battesimo del piccolo e i neo genitori non hanno alcun dubbio su chi debba essere il padrino del loro bambino....
"Jace, devono per forza farlo i fratelli Silenti? La cerimonia intendo"
"Beh, non lo so, possiamo chiedere a Marise. Neanche io voglio che il piccolo si spaventi nel vederli, potrebbe essere un trauma per lui"
"E se chiedessimo a Fratello Zaccaria? Dopotutto è un fratello Silente anche lui."
"Giusto non ci avevo pensato, chiediamo a Marise, o a Luke, loro di sicuro ne sanno più di noi, Clary, dovremmo...."
"Io non ho dubbi su chi debba essere il padrino di nostro figlio e credo che neanche tu ne abbia"
"Alec" dicono all'unisono i due.
"Che ne dici di tornare a New York per un pó? Potremmo fare la cerimonia all'Istituto"
"Dì la verità Jace, ti mancano le ronde....andare in giro per New York ad uccidere demoni,tornare a casa sporco di icore....."
"Perché a te no?"
"Scherzi,l'ultima volta che sono andata in missione è stato quando i Seelie ti hanno rapito . E poi mi manca New York, mi manca Izzy....avverto una strana sensazione, Izzy, ha qualcosa e non vuole dirmelo,lo sento"
"Le gioie della runa Parabatai..e se .andassimo  a New York per un pó? Marise e Luke vorranno vedere il bambino, e anche Izzy e Simon,magari potrebbero fare i baby sitter per qualche ora...."
avvicinandosi a sfiorarle le labbra....
"....o per una notte...."
il bacio diventa sempre più passionale..... un vagito
Sorridendo Clary va a prendere il piccolo dalla culla.
"Ehi angioletto, hai voglia di fare una visitina ai nonni e agli zii?"
Il giorno dopo ,attraverso un portale la famiglia arriva a New York.
"Eccovi finalmente!!!! Ohhhh il mio piccolino,ma come sei cresciuto. Vieni dalla zia,mi sei mancato tanto"
Gli occhi verdi del piccolo la scrutano, per poi sorriderle
"Ciao Izzy, si stiamo bene..."
"Ciao ragazzi, scusate ma mi stai sorridendo!!!! Sei bellissimo.... Amore,andiamo a chiamare lo zio Simon.?"
"Non credevo che Alex le facesse quest'effetto. "
"È il fascino degli Herondale amore..."
"Già lo avevo dimenticato"
"Jace,Clary, siete qui. Che bello vedervi ragazzi. Ma dov'è il piccolo Alex?"
"Rapito dalla zia Isabelle..."
"Come stai Luke? E Marise?"
"Tutto bene ragazzi, Marise sarà felicissima di sapere che siete qui. Perché non venite a cena stasera?"
"Volentieri. Luke, grazie"
Dopo qualche ora la famiglia è al completo.
Alec e Magnus sono arrivati da Idris e tutti insieme si recano a casa Greymark
Marise li accoglie a braccia aperte ma
tutte le sue attenzioni sono per il piccolo Alex.
"Tesoro della nonna, ma sei sempre più bello, lo fai un sorrisetto alla tua nonna? Si, oh il mio bambino, sta sorridendo alla sua nonna"
E pensare che era una delle più spietate shadowhunters.... Eh si, il piccolo Alex ha davvero conquistato il cuore di tutti....
Gli zii e i nonni se lo contendono.
"Mi sta sorridendo, Jace, guarda"
Gli occhi di Alec brillano
"Ehi Mag! mi sta sorridendo"
"Oh, il nostro piccolo pasticcino. Chi è il tuo zio preferito? Io naturalmente"
"Non dire sciocchezze, sono io la sua zia preferita,non è vero tesorino?"
"Allora ragazzi, avete deciso riguardo la cerimonia del Battesimo?"
"A proposito di questo, Luke noi ci stavamo chiedendo se potesse farla fratello Zaccaria. Lui è... ecco meno, come dire?"
"Meno inquietante degli altri?"
"Si,giusto."
"Certo, glielo avete già chiesto?"
"No,non sapevamo se poteva o meno"
"Contatto subito Jem uhm volevo dire fratello Zaccaria"
"Grazie Magnus. E vorremmo farlo all'Istituto, non ad Alicante"
"Mi sembra perfetto, così potranno partecipare anche Andrew e gli altri.Avete già scelto il padrino?"
"Si Marise,noi vorremmo che fosse Alec"
Alec li guarda esterrefatto
"I...io? Siete sicuri? Cioè voglio dire,Clary tu sei d'accordo?"
"Alec, non c'è nessuno più adatto di te per questo ruolo. "
"Ragazzi, io....... Grazie Clary"
I suoi occhi azzurri sono pieni di emozione...
Abbraccia forte la rossa...
"uhm.... Se non ti conoscessi, potrei essere geloso"
Il piccolo si è addormentato tra le braccia di Alec, che lo adagia delicatamente nel passeggino.
"Jace!!! Sta dormendo!!!Guarda!!!"
"Raziel!!! Alec cosa hai fatto? Lo hai ipnotizzato? O Magnus gli ha fatto un incantesimo?"
"Ma cosa dici...gli ho canticchiato la ninna nanna che mamma ci cantava da piccoli, ricordi?"
"Perché quando gliela canto io non funziona?"
"Ragazzi certo che avete proprio delle brutte occhiaie..."
"Grazie Izzy,..."
Dopo aver salutato Marise e Luke, i ragazzi si avviano verso l'Istituto.
"Forse sarebbe stato più sicuro un portale"
"Jace sei paranoico!!! "
"E se un demone ci attaccasse?"
"Siamo i quattro migliori Shadowhunter della nostra generazione, un vampiro e il sommo stregone di Alicante."
"Clary ha ragione fratello, sei paranoico e hai,anzi avete l'aria stanca. Da quando non fate una sana dormita?"
"Da tanto, troppo tempo"
"Oh Raziel, ci credo che siete distrutti.Clary hai bisogno di un pó....."
"Izzy non infierire!!!! "
"Beh perché non lo lasciate a noi stanotte? Lo portiamo ad Alicante, così sarà al sicuro, e voi potrete riposare un pó."
"Alec stai scherzando?"
"No,andiamo Jace non ti fidi di me? È il mio figlioccio dopotutto, oltre che mio nipote"
"Clary, tu che ne pensi?"
"Ragazzi guardatevi,avete bisogno di dormire... "
"E forse anche di passare qualche ora con mia moglie senza che il mio adorato angioletto pianga? ecco perché sei tu il mio Parabatai"
"Ah non ci pensare Herondale, non prima di dieci ore di sonno filate. Alec,lo faresti davvero? Cioè, voglio dire,siete sicuri che non vi crei problemi? È molto impegnativo e anche molto capriccioso quando vuole...."
"Tranquilla Fray, sono cresciuto con Jace ricordi?"
A questa affermazione tutti ridono, a parte Jace..
"Grazie Alec. Davvero"
"Ehi, non devi ringraziarmi, è mio nipote. Ti voglio bene Fray"
"Ti voglio bene anche io Alec"
"Ehi voi due, non vi sembra di esagerare con tutti questi abbracci?"
"Jace, hai bisogno di dormire.... Magnus, ti do le cose di Alex.
Biberon, latte in polvere, pannolini, se non finisce tutto il biberon, non preoccuparti, te lo chiederà poi più tardi. Qualunque cosa, telefona e..."
"Biscottino, starà benissimo, tu pensa solo a riposare e cercate di non darci un altro nipotino.... è troppo presto.
Pasticcino  sei contento? vieni a casa con noi."
"Magnus niente glitter!!!"
"Tranquillo Jace, a quello ci penso io. Alex saluta mamma e papà"
Salutato il piccolo,i quattro si dirigono verso le proprie camere.
"Izzy è tutto ok? Va tutto bene?"
"Certo perché me lo chiedi?"
"Ecco, non lo so, è che a volte avverto una strana sensazione attraverso la runa."
"Ma no tranquilla, è solo che a volte dirigere l'Istituto da sola non è facile, se conti che ...."
"Izzy, sai che siamo pronti a tornare! Volevamo aspettare che Alex fosse un pó più grande, ma New York è casa nostra Izzy, l'Istituto è casa nostra , e voi siete la nostra famiglia e Jace non aspetta altro. Sei mia sorella Izzy, la mia Parabatai, e sento che c'è qualcosa che non va. Sappi solo che quando sarai pronta a parlarne io sarò qui per te."
"Mi sei mancata tanto Clary".le dice Isabelle abbracciandola forte.
" Comunque hai davvero un aspetto orribile sorella, e credo che oltre ad una bella dormita,abbiate bisogno anche di qualche ora per voi due. Andiamo a dormire ora. Buona notte tesoro "
"Notte Iz a domani".
Entrando in camera, Clary vede Jace uscire dal bagno con un asciugamano intorno alla vita,quella visione la riporta a qualche anno prima...... facendola arrossire leggermente.
" Ehi,dov'eri finita?"
"Ho fatto quattro chiacchiere con Izzy"
"Tutto bene?"
"Si,ma sento che c'è dell'altro,non lo so..."
"Conosco quella sensazione, e conosco i Lightwood, quando sarà pronta verrà a parlarne con te."
"Lo spero....ora,vado a fare una  doccia,sperando che nostro figlio non faccia impazzire anche il sommo stregone di Alicante"
"Clary, secondo te, abbiamo fatto bene a lasciarlo ad Alec?"
"Jace, manca anche a me,ma starà bene. E noi abbiamo bisogno di dormire"
"E.....anche di altro...."
"Vado a fare la doccia"...
 
 

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Capitolo 2
*** Il Clave ***


Alec è nel suo ufficio, completamente immerso nei rapporti dei vari istituti.
"Fiorellino, possiamo entrare?"
"Buongiorno angioletto, hai fatto il bravo con lo zio Magnus?"
Sul viso del piccolo Shadowhunter si apre un meraviglioso sorriso sdentato.
Qualcuno bussa alla porta
"Avanti"
"Alec, oh scusa non sapevo fossi impegnato, torno più tardi"
"No Jia,entra pure,io e il piccolo  siamo solo passati a fare un saluto ad Alexander Fai ciao allo zio, pasticcino... Ci vediamo a casa Alexander."
In presenza delle alte cariche del Clave,Magnus lo chiamava sempre con il suo nome per intero.
"È il bimbo di Jace e Clarissa? La somiglianza con i suoi genitori è impressionante"
"Si è lui. Di cosa hai bisogno Jia?"
"È stata registrata un intensa attività demoniaca a Los Angeles, sospettiamo sia stato aperto un varco tra una dimensione demoniaca e questo mondo"
"Lo so,ho letto i rapporti e ho già parlato con mio padre. Per ora è tutto sotto controllo. Ma non è per questo che sei qui. Cosa vuoi?"
"Beh,in realtà io e gli altri membri del Clave vorremmo che Clarissa.... ,..."
"NO!!!!!non ti permetterò di usare Clary un altra volta. Credi che non sappia cosa le hai fatto fare? Credi che non sappia che l'hai costretta a creare una runa per riportare in vita Valentine per avere informazioni? Che l'avete imprigionata per aver sprecato il desiderio dell' Angelo. Ha riportato indietro l'amore della sua vita!!!!! ,e voi l'avete condannata,perché? Perché le emozioni offuscano il giudizio Gli angeli l'hanno punita per questo. L'hanno punita per aver creato rune che hanno salvato tutti noi. È andata contro il volere degli Angeli per far si che tutti noi avessimo una speranza. Le hanno cancellato la memoria, ha vissuto per un anno e più da mondana. Le hanno tolto i ricordi del nostro mondo, del suo mondo, della sua gente,della persona che ama. Jace ha quasi perso la ragione. Aveva perso l'amore della sua vita. Ora sono felici,hanno una famiglia, un figlio, e no,non vi permetterò di usare Clary per i vostri scopi. L'inquisitore che mi ha preceduto ci ha definito i migliori Shadowhunter della nostra generazione,e loro due hanno agilità e abilità superiori rispetto agli altri, sono soldati e lo resteranno, ma le abilità di Clary non saranno al vostro servizio, né a quello di nessun altro,a meno che non sia Raziel in persona a chiederlo.Non vi permetterò di distruggere la sua,vita e quella di Jace ,loro sono la mia famiglia, ed io proteggo la mia famiglia. Cosa succederebbe se per assurdo, mettendo le sue capacità al servizio del Clave, così come è già successo, e per una mala augurata ipotesi, gli Angeli decidessero di punirla nuovamente? Un bambino resterebbe senza madre, una famiglia sarebbe distrutta solo per un vostro capriccio.
"Non immaginavo....'
" Cosa? Che la vita di due persone che si amano stava per essere distrutta per sempre?Se abbiamo un alleanza con i nascosti dovete ringraziare me e la mia famiglia. Clary per prima ha creduto che ciò fosse possibile!"
"Scusami Alec, non avrei dovuto"
"Se non c'è altro,ti chiedo di scusarmi,ma devo finire di leggere i rapporti"
Forse aveva esagerato, ma era tanto che si teneva tutto dentro. Era ora che tutti sapessero quanto avessero sofferto, specie Jace. Lui è stato quello che ha sofferto di più. Ogni notte Alec poteva sentire la sua angoscia tramite la runa Parabatai. Ogni giorno, Jace era sempre più triste. Ha passato intere notti senza dormire,per un anno e più ha vigilato sulla sua amata di nascosto,ha  pregato gli Angeli affinché capissero che il loro amore è più forte, e alla fine le sue preghiere sono state ascoltate, Clary è tornata, e lui è finalmente felice. No, non avrebbe permesso a nessuno di turbare la felicità di suo fratello e della sua famiglia.
Tra qualche ora avrebbe riportato il piccolo ai suoi genitori. È stato bello avere il suo nipotino tutto per se. Gli aveva fatto il bagnetto, Magnus aveva preparato il biberon, e lui lo ha cullato fino a farlo addormentare. Una bellissima sensazione. Da quando è nato Alex,sempre più spesso si ritrova a pensare ai bambini. Sarebbe bello,un bambino tutto suo e di Magnus.
Nel frattempo a New York....
I raggi del sole che filtrano attraverso le tende, costringono un ancora assonnata Clary,ad aprire gli occhi.
È tra le braccia di suo marito, il ricordo della notte appena trascorsa la fa arrossire leggermente.
Si mette a sedere nel letto e si guarda intorno....
Prende il telefono dal comodino per controllare l'ora. Le otto.
Un messaggio di Magnus....
Il viso sorridente di suo figlio appare sullo schermo.
"Pasticcino fai ciao a mamma e papà.."
La manina del suo piccolino si muove...
"Jace... guarda"
Ancora assonnato Jace guarda lo schermo... Un ampio sorriso si apre sul suo viso.
"Mi manca, ma mi mancava anche una notte di sonno"
"Beh, direi che la pacchia è finita, tra poco tornerà. Quindi io vado a fare una doccia"
Fa per alzarsi ma lui la trattiene.
"Jace..... Voglio parlare con Izzy. Sono giorni che avverto una strana sensazione."
"Benvenuta nel mondo dei Parabatai amore."
Al centro operativo, Jace e Clary trovano Luke.
"Buongiorno ragazzi. Dormito bene?"
"Oh si...grazie Luke. Come mai qui a quest'ora?"
"Devo parlare con Isabelle. Stanotte una donna ha denunciato la scomparsa del marito. Credevo si trattasse di uno scherzo. Non c'è traccia di lui. Come se non fosse mai esistito . Ma le denunce di scomparsa sono diventate quattro, nella stessa notte, e anche degli altri tre non c'è traccia. È come se.... "
" Quindi sospetti ci sia qualcosa che non va"
"Beh,cosa aspettiamo. Andiamo a dare un occhiata."
"Ansiosi di tornare in azione ragazzi? Bene,allora andiamo? È tanto che io e la mia Parabatai non usciamo insieme in missione. Sei pronta Clary? "
"Che domande? Certo!!!! Un momento... Jace come facciamo con Alex?"
"Chiamo Alec, non credo avrà da ridire se gli chiedo di badare a lui ancora un pó".
" Sempre che nostro figlio non abbia fatto impazzire anche loro."
"Non credo, altrimenti Magnus lo avrebbe già rispedito qui"
Poco dopo i quattro Shadowhunter sono in un monolocale vicino al fiume Hudson.
"C'è un odore strano, sembra sia sterco ..."
"Già e questo non è icore. "
"E questa casa sembra disabitata da anni.... ."
"Quale demone agisce così? "
"Non lo so, ma lo scopriremo. "
"Bene,ho preso qualche campione da analizzare. Torniamo all'Istituto e mettiamoci al lavoro".
" Chiamiamo Lorenzo, forse saprà darci qualche informazione in più"
"Va bene ragazzi io torno in centrale. Ci vediamo stasera"
"A stasera Luke".
Tornati all'Istituto i ragazzi si mettono al lavoro per cercare di scoprire quale demone possa aver ucciso i mondani.
Isabelle è in laboratorio,e Clary ne approfitta per parlarle.
" Iz,posso entrare? "
"Ma certo. Hai un aria strana... Qualche problema con Jace?"
"No,va tutto bene. C'è qualcosa che vuoi dirmi Isabelle? Non mentire,sento che c'è qualcosa che non va. Sono giorni che avverto una strana sensazione attraverso la runa. Iz,per favore, parla con me. Sai che puoi dirmi tutto"
"Beh ecco.... Simon"
"SIMON??? Cosa ha fatto? Giuro che gli infilo un paletto nel cuore"
"Quando ho preso in braccio Alex per la prima volta, ed ho incrociato i suoi occhi, in me è scattato qualcosa e allora ne ho parlato con Simon.....Gli ho parlato della possibilità di adottare un bambino. Ci sono tanti piccoli Shadowhunter orfani che aspettano una famiglia che li ami,ma lui non vuole. Dice che non sarebbe mai nostro."
"Oh Iz....."
Nell'abbraccio della sua Parabatai, Isabelle lascia andare per la prima volta dopo tanto tempo,le lacrime troppo a lungo represse.
Il pianto di un bambino....
"È tornato a casa"
"Si,ma stavolta tocca a me stare con lui!!!"
Asciugandosi le lacrime Isabelle abbraccia ancora una volta la rossa..
"Sempre che tu sia d'accordo...."
"Scherzi? È tutto tuo zia Izzy

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Capitolo 3
*** Il Battesimo ***


La cerimonia del Battesimo del bambino è vicina.
Luke e Marise spiegano ai neo genitori come si svolgerà.
"Fratello Zaccaria farà un incantesimo di protezione ad Alex e il suo padrino, quindi Alec prometterà di vegliare sempre su di lui"
"Incantesimo di protezione?"
"Si tesoro, serve ad evitare che il bimbo sia vittima di influenze demoniache."
"Così come è successo a Jace con Lilith?"
"Esattamente Clary."
E la mente torna a qualche anno prima quando il suo Jace resto' vittima dell'influenza di Lilith. L'aver chiesto a Raziel di riportarlo in vita, lo aveva reso vulnerabile, quindi facile preda della regina degli inferi.
Scaccia via quel brutto ricordo. Jace è lì, con lei, sono insieme, sono felici, hanno un bellissimo bambino, e non potrebbe volere di più.

All 'Istituto è tutto pronto per la cerimonia del piccolo Alex.
Fratello Zaccaria si appresta a pronunciare l'incantesimo di protezione al piccolo Alex che sorride divertito in braccio al suo padrino.

"Alexander Stephen Herondale, che Raziel vegli sempre su di te"
Marise si lascia scappare una lacrima.Clary non può fare a meno di notare come, un piccolo esserino abbia cambiato non solo la sua vita e quella di suo marito, ma quelle di tutti loro.
Con lo sguardo la rossa cerca Simon. È accanto a sua moglie. Deve assolutamente parlare con lui.
Quello che Isabelle le ha rivelato pochi giorni fa,l'ha lasciata di sasso,ma non è ancora riuscita a parlare con Simon, che sembra stia facendo di tutto per evitarla.

Quella sera,dopo aver messo a letto il piccolo, Clary trova sollievo nelle braccia del suo amato Jace.
"Clary, sei strana.... va tutto bene?"
"Si è solo che.....hai notato anche tu che Simon fa di tutto per evitarmi o è una mia impressione?"
"Si,da quando siamo tornati, effettivamente ho notato un comportamento strano. Anche con Alex. Sospetti qualcosa?"
"Credo voglia evitare un confronto con me. Ho parlato con Isabelle....."
"E...?"
"Beh a quanto pare negli ultimi tempi non vanno molto d'accordo."
"Gli infilo un paletto nel cuore!!!lo avevo avvisato!"
"No tesoro, lo faccio io! Il nostro caro Lewis mi deve una spiegazione. Pensavo di fare un salto al Dumort domani sera"
"Stai scherzando vero? Non vorrai andare in quel covo di succhia sangue da sola. Non se ne parla."
"Veramente pensavo di andarci con te..."
"Sai che ti amo vero?"
"Si......"
I due si lasciano andare ad un tenero bacio....

La sera dopo...

Lasciato il piccolo Alex alle cure amorevoli dei nonni, Jace e Clary si recano al Dumort.

Una vampira con lunghi capelli biondi va loro incontro.
"Clary, Jace.Cosa porta qui gli Shadowhunter? È successo qualcosa?"
La voce di Simon alle loro spalle, li fa girare
"Niente Simon,volevamo fare una chiacchierata con te."
"Riguardo a cosa?"
"Riguardo al fatto che mia sorella sta male a causa tua? Ti avevo avvertito Lewis, se la fai soffrire ti ficco un paletto nel cuore."
"Jace!!!! Sta calmo"
"Simon, cosa sta succedendo? "
"Quello che succede tra me e mia moglie non sono affari vostri"
"Simon ti ricordo che è di mia sorella che stai parlando!!!!!"
"E della mia Parabatai!!!! Allora? Vuoi dirmi cosa diavolo ti passa per quella testa? So tutto Simon,ma vorrei fossi tu a parlarmene.
Ci conosciamo da una vita,ci siamo sempre detti tutto."
"Te lo ripeto,non ho intenzione di parlare della mia vita privata con voi."
Clary non riesce a trattenere la rabbia. Jace la trattiene prima che la rossa sferri un pugno.
"Sta calma. Vieni, andiamo a casa. Ti avverto Lewis, tu falla soffrire e sei un vampiro morto."

"Non capisco perché si sta comportando così"
"Sai vero che non mi è mai stato tanto simpatico?"
"Si Jace, lo so,ma ....si sta comportando come un idiota."
"Lo è!!!! Clary, cosa ti ha detto Izzy?"
"Prima strappo i canini a Simon. Jace, devo parlare con lui da sola. E domattina lo becco in palestra."
"Ok amore, ma ora puoi smettere di parlare di quel succhia sangue e dare un po d'attenzione a me? Credo di averti diviso per troppo tempo con lui...."
Le labbra di Clary si posano delicatamente sulle sue.Jace le stringe la vita per attirarla a sé ed approfondire il bacio che diventa sempre più passionale.

La mattina dopo......

Simon ,come tutti i giorni si sta allenando nella palestra dell' Istituito.
Clary lo osserva da lontano. È teso
"Simon devo parlarti!!!!"
"Non ho niente da dirti Fray! "
"Io si invece e tu mi ascolterai! Perché Simon? Perché non vuoi un bambino? Tu li adori"
"Perché? Tu,mi chiedi perché? Se Isabelle sta soffrendo è solo colpa tua Clary!!!"
"Mia????"
"Si, mia moglie vuole un bambino,  ed io non posso darglielo e la colpa è solo tua!!se tu non mi avessi fatto.... Tu!!!!! mi hai coinvolto in questo folle mondo. Tu!!!hai fatto di me un vampiro!!!!!"
"Sei impazzito per caso? ho cercato di tenerti fuori da tutto questo, ma eri troppo ossessionato da me e sei andato al Dumort, e ti sei fatto circuire da Camille. Quando Raphael ti portò qui quella notte, ho dovuto prendere una delle decisioni più importanti della mia vita. E tu ha il coraggio di dare la colpa a me? Jace aveva ragione, avrei dovuto...."
"Cosa Fray? piantarmi un paletto nel cuore? Be potevi farlo...."
Non finisce la frase, perché il destro di Clary si scaglia contro il suo naso
"Sei un idiota Simon Lewis. Se amassi davvero tua moglie, faresti di tutto per renderla felice."

Ancora sconvolta dalle parole di Simon ,Clary va al centro operativo, dove Jace sta parlando con Luke.
"Buongiorno Luke."
"Ciao tesoro, tutto bene? Sembri stavolta"
"Amore cosa c'è? "
"Niente, sto bene. Jace, dov'è Alex???"
"Dorme..."
"Dorme? Nostro figlio dorme? Jace sei serio?"
"Si si è addormentato poco fa"
"Beh sembra che l'aria di New York gli faccia bene..."
"Già, dovevamo venire prima...Luke ci sono novità?"
"Per il momento no, ma Lorenzo sta facendo delle ricerche"
"Non sarebbe più sicuro consultare Magnus?"
"No, credo sia giusto dare un pó di fiducia anche a Lorenzo. Bene ragazzi, io torno in centrale. Aggiornatemi se avete novità"
"Ok Luke, a stasera"

"Clary, hai parlato con Simon?"
"Si e credimi, è un vero idiota!!!farà meglio a non farsi vedere da me per un bel pó"
"Clary..... Non è da te parlare così, specie di lui.."
"Jace, prometto che ti dirò tutto, ma tu prometti di restare calmo."
"Ok te lo prometto"
"Vado a controllare Alex. Sai dov'è Izzy?"
"Nel suo ufficio credo. Ok,io torno di la."

Isabelle convoca tutti al centro operativo.
"Lorenzo ha qualche sospetto sulla scomparsa dei mondani ."
" Credo sia opera della Caccia Selvaggia."
"Caccia Selvaggia? Che diavolo è?"

"Si tratta di cavalieri Unseelie. Cugini dei più conosciuti seelie. Fate "
A quelle parole Clary cerca e stringe forte la mano di Jace.
"Seelie? Lorenzo per favore può essere più chiaro?"
"Certamente signorina Lightwood. Le fate Unseelie sono fate che vivono in un regno distaccato da quello dei Seelie. Hanno un re,e sono spietati cacciatori. Sospetto che siano arrivati nel nostro mondo,per reclutare anime."
"Anime? Per l' Angelo....."
"Lo sterco, le foglie di quercia secche,la polvere verde ,tutto mi fa pensare a loro. Devono aver subito grosse perdite tra i cavalieri e questo li ha portati a dover rapire i mondani per ridimensionare le file del loro esercito. Una volta rapiti, i mondani non solo scompaiono dal nostro mondo, ma è come se non fossero mai esistiti. È per questo che non ne è stata trovata traccia nelle loro abitazioni, e nessuno si ricorda di loro. La memoria delle persone a loro vicine viene cancellata."
Clary si sente mancare....
Il silenzio totale.
"E c'è dell'altro. Non reclutano solo mondani, ma anche lupi, vampiri, a volte i seelie stessi."
"Cosa possiamo fare per trovarli?"
"Si dice che arrivino con i fulmini."
"E i mondani sono scomparsi durante un temporale."
"Esatto signor Herondale."
"Raj, dirama l' allarme. Abbiamo a che fare con qualcosa a noi sconosciuto. Isabelle, avvisa Alec. Forse gli anziani del Clave possono darci qualche informazione. Massima allerta ragazzi."

 

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Capitolo 4
*** La Caccia Selvaggia ***


"Massima allerta ragazzi. Clary chiama Luke, qualcuno convochi Maia e gli altri rappresentanti del popolo nascosto."
"Bentornato Jace! Ti mancava New York vero?"
"Mi mancava l'azione Andrew. Sai a Idris è tutto burocratico, ed io non sono fatto per le scartoffie. E credo che anche a Clary mancasse."
Osserva incantato sua moglie che sta controllando sui monitor, la mappa della città, evidenziando i punti in cui sono stati rapiti i mondani.
Si, tutto questo gli è mancato. Lui è un soldato, con la mente di un combattente e lei è la sua battaglia più bella. Quella che perderà ogni volta. La sua metà, l'altra parte del suo cuore, l'unica capace di abbattere le sue difese. Lei, la sua ragazzina, quella ragazzina che gli ha fatto capire quanto sia bello amare ed essere amati, l'amore della sua vita, la sua Clary ...sua moglie!
 La voce di Isabelle lo distoglie dai suoi pensieri.
 "Chi sei tu, e cosa ne hai fatto di Jace?"
"Cosa? Oh ciao Izzy, non ti ho sentito arrivare."
 " Ci credo, sembri imbambolato. Sei così preso a guardare Clary che non ti accorgi di nulla."
" E questo è un male secondo te?"
" No fratello, anzi, a volte invidio la mia Parabatai. E' un pò che Simon non mi guarda più così."
"Izzy, cosa succede tra voi due?"
 "Clary non te l'ha detto?"
"No, mi ha detto solo che tra te e Simon c'è qualche problema, ma non è scesa nei dettagli. Vuoi parlarne Isabelle?"
"No Jace, non adesso, e smetti di guardarla, non va da nessuna parte senza di te, dovresti averlo capito ormai"
Più tardi in sala riunioni...
"Un corteo notturno di esseri sovrannaturali, attraversa il cielo. Sono anime dannate. I mondani che si trovano sul  loro cammino, sono destinati ad essere rapiti e portarti nel regno dei morti. Esserne testimone viene considerato presagio di catastrofi e sciagure.
Il sibilare del vento  porta con sé uno scalpitio di zoccoli, e urla demoniache da far rabbrividire chiunque. Un esercito di fate che disdegna la corte Seelie e cavalca i cieli in una caccia continua per raccogliere moribondi e chiunque capiti sul loro cammino da reclutare nei loro ranghi e se per pura fatalità scampano al loro laccio, la loro memoria viene cancellata, Nessuno tra i mondani deve sapere della loro esistenza.
Sono però sensibili alla magia, specie quella rituale e le uniche immuni al loro potere si dice siano le Banshee... Questa è la Caccia Selvaggia signori miei. "
Lorenzo sembra in trance mentre racconta.
"Quindi un modo per fermarli c'è? Queste Banshee. Chi sono? Ne conosci qualcuna?"
" Purtroppo no sig. Lightwood."
"Aibhill,,,"
" Magnus cosa stai dicendo? Chi è questa Aibhill?"
 "Una Banshee. Vedi fiorellino, nella tradizione celtica la Banshee era una dea che proteggeva la sua comunità ma con l'avvento del cristianesimo venne relegata al ruolo di fata. Comunemente la si ritiene portatrice di sventura: si dice infatti che quando si sente la Banshee urlare, qualcuno morirà, anche se In realtà le cose non stanno proprio così. L'urlo della Banshee è fatale per le creature con sangue di fata. La Banshee è una creatura che può apparire come una splendida ragazza, come una donna matura o come una minuta vecchina cioè nelle tre forme umane in cui una dea si presenta; può essere vestita di bianco o di rosso che per i celtici rappresentano i colori dell'aldilà, con lunghissimi e bellissimi capelli bianchi, castani, rossi o dorati che ama pettinare con un pettine d'oro e Abihill era una splendida ragazza. Molto molto bella...sono secoli che non ho più sue notizie. Si esattamente dalla fine del xvii secolo, l'ultima volta che sono stato in Irlanda"
"MAGNUS! non mi importa se è bella o meno. Voglio sapere se hai modo di rintracciarla, se può aiutarci a rispedire gli Unseelie nel loro regno."
" Se non ti conoscessi Alec, penserei che tu sia geloso."
" Non è il momento per le tue battute Jace. Dobbiamo trovare il modo di fermarli prima che altri mondani spariscano nel nulla."
 "Sembrerà strano che sia proprio io a dirlo, ma ci servirebbe l'aiuto dei Seelie adesso"
Tutti gli occhi sono puntati su Jace.
"Già, ma la regina è rinchiusa in una cella della Guardia. Potremmo chiedere il permesso a Jia per carpirle qualche informazione"
 "Non sarà necessario biscottino, ho un amica alla corte Un Seelie. Potrebbe aiutarci ad entrare. E poi mi deve un favore. "
"Hai modo di contattarla Magnus?"
"Ci provo fiorellino".
Il telefono di Luke squilla in quel momento.
"Ho capito, grazie arrivo subito. C'è stato un altro rapimento, questa volta però sembra ci sia un testimone. Dobbiamo parlare con lui prima che la sua memoria venga cancellata. Jace, Alec venite con me?"
 "Certamente. Magnus, trova la fata e la Banshee o come accidenti si chiama, Lorenzo allerta gli stregoni. Izzy, Clary, massima attenzione. Forza, tutti al lavoro."
"Alec, hanno preso Lily."
Simon entra di corsa in sala riunioni.
"Che cosa? quando?"
" Poco fa, si sono introdotti al Dumort e hanno preso Lily."
"Maledizione, Izzy, Clary, andate con lui e cercate di scoprire quanto più potete. Andrew, l'Istituto è sotto il tuo comando. Muoviamoci" 
 Dopo aver affidato il piccolo Alex alle cure di Marise, le due Parabatai si recano al Dumort con Simon. Il clan è in subbuglio.
" Non erano fate! Somigliavano di più a degli zombie. Abbiamo sentito un boato, le finestre si sono aperte di colpo per il forte vento e ho sentito rumore di zoccoli. E li ho visti.Erano spaventosi, hanno afferrato Lily con una corda e l'hanno trascinata via."
 Le due ragazze ascoltano la ricostruzione dei fatti da parte di Gilbert, il vampiro che ha assistito al rapimento di Lily. Tornate in Istituto, le due ragazze trovano Robert Lightwood.
"Papà, cosa ci fai qui?"
"Felice di vederti Isabelle. Clary, tutto bene? Alex?"
"Ciao Robert, sto bene grazie. Alex è con Marise."
"Papà... "
"Bene siete arrivati. Alec Jace, ho una missione per voi."
"Papà, ti rendi conto dell'emergenza che dobbiamo affrontare? Non sappiamo con cosa abbiamo a che fare e tu vuoi spedirci chissà dove ?E poi, non sta a te decidere."
"Alec, ascoltami. So come entrare alla coorte Un Seelie. È molto rischioso e se rifiutate capisco. Uno dei nostri può farci entrare."
" Cioè tu stai dicendo che il Clave ha una spia all'interno del regno fatato?. Scusa Robert ma mi riesce difficile crederlo. I Seelie sono molto astuti, sarebbe stato scoperto subito."
Un ragazzo magro ,con dei boccoli biondi che scendono selvaggiamente sul viso pallido, su cui spiccano due occhi di uno strano turchese, si avvicina al gruppo.
" E tu chi sei?e chi ti ha fatto entrare?"
"Sono Mark Blacktorn"
"Sei un Seelie!"
"Mio padre era uno Shadowhunter, mia madre una principessa Unseelie."
"Tu sei ..."
"Si sono il fratello di Helen. Quando Robert mi ha detto quello che sta succedendo qui, ho pensato che potrei esservi d'aiuto"
 "Perchè dovremmo fidarci di lui?"
" Jace, è uno dei miei. Mark, per favore dì ai miei figli cosa sai"
"Sono stato prigioniero della Caccia Selvaggia."
Il silenzio piomba tra i presenti.
 

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Capitolo 5
*** La Coorte ***


Quando Jonathan Morgenstern attaccò il nostro Istituto, cinque anni fa, mi consegnò ai Cavalieri UnSeelie.."
 Quel nome...Clary sente il sangue diventare ghiaccio nelle sue vene, ma Jace è lì, pronto a sorreggerla.
" Sono stato torturato, seviziato, e nel regno le rune non funzionano. Non so quanto tempo sono stato lì, nel regno fatato il tempo scorre in modo diverso. Ma poi uno di loro si è invaghito di me, e mi ha preso sotto la sua protezione. Abbiamo cavalcato i cieli al chiarore  delle stelle, abbiamo saccheggiato, deturpato e depredato le anime dei mortali. Restavamo in attesa per giorni, prima di scendere sulla terra cavalcando i fulmini e mettere così fine ai lamenti delle anime dannate. All'inizio le nostre prede erano le anime dei moribondi, ma quando la regina ha infranto gli accordi le fila del loro esercito si sono dimezzate. Tante fate sono state uccise, e altre , con l'arresto della regine hanno abbandonato la Coorte per poter vivere in pace nel regno. Io sono riuscito a scappare, o meglio mi è stato permesso di scappare."
"Quindi sai come entrare ma non come uscire giusto?"
"Si, ma ho un mio contatto alla coorte e lui ci aiuterà ad uscire"
"Fammi capire, Zack.."
"Mark"
"Si, fa lo stesso, tu vuoi farci credere che una volta entrati alla Coorte il tuo innamorato ti farà uscire senza chiedere nulla in cambio? Naaa, scusate ma io non credo ad una sola parola di quello che ha detto, a parte ovviamente la parte delle torture, le fate sono famose per questo."
"Magnus!"
"Senza offesa Robert, ma qualcosa non mi torna. Allora, sappiamo che eri prigioniero della Coorte, il tuo file parla chiaro. Sei stato abbandonato davanti l'Istituto. Eri svenuto, pieno di ferite, e avevi con te un messaggio...Torneremo. E sono tornati, e tu, stai lavorando per loro."
"Jace!!"
"Scusa Robert, ma sono d'accordo con il biondino per una volta. le fate rivogliono il loro posto nel consiglio dei nascosti, in modo da poter aver accesso alle informazioni del Clave, e lui cerca vendetta,  in fondo è un mezzo Seelie. L'Istituto di Los Angeles ora è sotto la guida di un Lightwood, ma per secoli è stato dei Blacktorn, e lui lo rivuole."
 "Magnus stai esagerando"
Il richiamo di Robert viene volutamente ignorato dallo stregone che comincia a camminare in circolo intorno al giovane Blacktorn muovendo sinuosamente la mano destra.
"Conosco la tua famiglia da molti anni, la tua antenata Grace fu derunizzata perchè aveva una storia d'amore con uno stregone. Tuo fratello minore Julian stava per essere accusato di tradimento per aver infranto il giuramento Parabatai, si è innamorato della giovane Carstairs, e il codice parla chiaro. Chi infrange il giuramento Parabatai è punito con l'esilio, ma il Console Pennallow è stata clemente, ed ha insabbiato la cosa, forse spinta dall'amore materno, in fin dei conti tua sorella ha sposato sua figlia. Ed è stata proprio tua sorella a cancellare questa parte dal tuo file prima che Robert lo leggesse.  Quindi ora dimmi, cosa vuoi? Portare Alexander e Jace in una  missione suicida in cui solo tu ne usciresti vivo in modo da avere la tua vendetta contro i Lightwood? Cosa ti hanno promesso le fate? "
"Voglio ciò che mi spetta di diritto. Voi Lightwood avete preso il controllo del nostro Istituto, avete torturato la mia antenata, vi credete superiori a tutti, migliori. Mio padre è stato accusato di tradimento per aver avuto una storia con mia madre da cui siamo nati io e mia sorella Helen, siamo cresciuti come shadowhunters, siamo addestrati, combattiamo le battaglie del Clave, ma restiamo comunque dei mezzosangue per voi. Il mio popolo è stato accusato di tradimento quando la regina Seelie si è alleata con Jonathan Morgenstern, nessuno di voi si è preoccupato di noi, degli Un Seelie, avete fatto di noi la feccia del popolo nascosto."
"Tua sorella è ad Idris, lavora a stretto contatto con il Console, i tuoi fratelli sono all'Istituto di San Francisco, e da quanto ne sappiamo stanno bene, quindi perchè fai tutto questo?"
"Per vendetta. Voi Lightwood mi avete tolto la mia casa, e tuo fratello, Clarissa, ha distrutto la mia famiglia. ha ucciso mio padre, mi ha consegnato nelle mani della Caccia Selvaggia, i miei fratelli sono stati portati via dalla loro casa. Quali gesta eroiche avrete mai compiuto voi quattro da far si che il Clave accettasse  il matrimonio tra un nascosto ed uno Shadowhunter? cosa avrà mai fatto di tanto eclatante la rossa qui presente, che, cosa da non sottovalutare è una Morgenstern, e sappiamo tutti di quali orribili crimini si è macchiato suo padre, da meritare il perdono del Clave? Suo fratello era un mezzo demone, ha sprecato il desiderio dell'Angelo per riportare in vita il suo ragazzo. Doveva essere rinchiusa a vita in una cella della Guardia, è una traditrice, come suo padre. E sua madre? Non dimentichiamo che è scappata con la coppa mortale, ma non è mai stata accusata di diserzione."
 Con la velocità che lo distingue dagli altri Nephilim, Jace si scaglia contro il ragazzo, la sua mano stringe intorno al collo di Mark, quasi fino a soffocarlo.
"E' di mia moglie che stai parlando mezzosangue"
"JACE!! lascialo. E' sopraffatto dell'odio e dal desiderio di vendetta. Hai ragione, sono una Morgenstern, sono la figlia di Valentine, la sorella di Jonathan, ed ho pagato a caro prezzo per i loro deliri di onnipotenza. Ho il potere di creare nuove rune, e quando Magnus era rinchiuso ad Edom per salvare tutti noi, ne ho creata una per legare shadowhunters e nascosti. Ma agli Angeli non è andata a genio, quindi hanno mandato lo spirito di mia madre per avvisarmi, se avessi creato altre rune mi avrebbero cancellato la memoria, e sarei tornata ad essere una mondana, senza più ricordi di quella che nel frattempo era diventata la mia famiglia, i Ligtwood, Magnus, Simon, e Jace, l'amore della mia vita. Ma poi mio fratello impose un ultimatum, io, in cambio della vita di migliaia di persone. Ho accettato, e contro il volere degli Angeli, ho creato una runa in grado di ucciderlo. Raziel non è stato d'accordo, e mi ha cancellato la memoria, e le rune. Per un anno e poco più ho vissuto da mondana, senza sapere chi fossi realmente. Quindi scusami, se non approvo appieno la tua sete di vendetta. So cosa vuol dire perdere tutto, ma tu hai ancora la tua famiglia, io avrei potuto perderla per sempre, ma l'amore di Jace, quello che io provo per Jace, è più forte e gli Angeli mi hanno perdonato. Le mie rune sono tornate, i miei ricordi anche. È stata dura per me all'inizio, a parte loro, non avevo altri ricordi del mondo invisibile. Jonathan e Valentine hanno fatto cose orribili, e di questo porterò sempre il peso, perché come hai detto tu, sono una Morgenstern, e questo non si può cancellare, ma se ora il popolo nascosto è in armonia con il Clave, se esiste un consiglio dei nascosti, lo dovete ad Alec Lightwood, a me, e a tutto l'Istituto di New York. Non consideriamo il tuo popolo come feccia, non eravamo a conoscenza degli Un Seelie fino a due giorni fa quando hanno rapito quei mondani. Non abbiamo l'abitudine di giudicare chi non conosciamo. Ora se è vero che sei qui per aiutarci, ti prego, dicci come fermarli. Il nostro compito è proteggere i mondani. Ed è anche il tuo. Sei uno shadowhunter, che ti piaccia o no."
Gli occhi azzurri del ragazzo, fissano la rossa.
"Hai ragione, sono uno shadowhunter, mio padre mi ha cresciuto e addestrato come tale. Vi aiuteró, ad una condizione."
"Cosa vuoi in cambio?"
Il tono da Inquisitore di Alec, sembra mettere in soggezione il giovane.
"Quando tutto sarà finito, voglio che  i miei fratelli tornino a Los Angeles con me."
"Papà?"
"Nessun problema".
 
 

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Capitolo 6
*** Ahibill ***


Magnus è rinchiuso nella biblioteca del suo loft da settimane. La testa immersa negli enormi volumi secolari, in cerca di un modo per contattare Ahibill. Sono più di tre secoli che non la vede. Con la mente torna a quel tempo, quello trascorso in Irlanda, studiando la cultura celtica. le loro divinità. Fu lì che conobbe Ahibill...Era bellissima, una vera dea. Con la mente torna al suo soggiorno in Irlanda, era appena tornato da un villaggio sulle montagne dell' Himalaya dove, insieme a Catarina, avevano aiutato lo stregone locale a fermare alcuni demoni, e decisero di fermarsi per un pò in Irlanda. Fu lì che la conobbe. Quella splendida ragazza bionda, dal corpo sinuoso, la voce melodiosa.
" Ah....Ahibill " E' possibile che io non sappia come contattarti? No, un modo deve esserci, pensa Magnus pensa..." La testa comincia a fargli male, sono giorni che non dorme. Decide di prepararsi un Martini, e sorseggiando il suo drink comincia a girare per la stanza. Sull'ultima mensola di uno scaffale, tra i libri di magia Indù, qualcosa di luccicante attira la sua attenzione. Con un gesto delle dita, l'oggetto atterra nelle sue mani. Una piccola scatola d'argento con degli intarsi sul coperchio, a prima vista sembra un porta pillole. Al suo interno vi è un nastro blu che regge un ciondolo d'oro a forma di goccia.
E questo da dove arriva?
Non ricorda la provenienza del ciondolo, nè tantomeno della scatola. Sul retro vi è inciso qualcosa, sembrano simboli. Spinto dalla curiosità Magnus si prepara un altro martini e si appresta a decifrare quegli strani simboli.
Intanto all' Istituto.....
Altri tre mondani scomparsi, con questi siamo ad otto. Troveremo il ,modo di fermarli? "
Luke sembra sull'orlo di una crisi di nervi. L'intero Istituto è in fermento, il personale non dorme da giorni. Clary ed Isabelle sono esauste, non si hanno notizie di Jace ed Alec da ore e l'auto controllo della rossa comincia a vacillare.
"Isabelle, hai novità?"
"Purtroppo no papà. Sono usciti ore fa per incontrarsi con la fata che avrebbe dovuto condurli nel regno ma non sappiamo ancora niente. Sinceramente comincio a dubitare di quel Blacktorn."
Il viso di Robert Lightwood assume un espressione strana. Le due Parabatai si avvicinano allo schermo per cercare di decifrarla mentre il piccolo Alex si sporge dalla braccia di Clary e agita la manina in segno di saluto verso Robert. Il viso del Lightwood senior si addolcisce di colpo....
"Ma ciao piccolino, il nonno verrà a trovarti presto. Clary, credo sia meglio che tu ed Alex torniate ad Idris, al più presto è più sicuro."
"NO! non vado a Idris mentre Jace è là fuori in missione. E' fuori discussione."
"Robert ha ragione Clary."
"Luke.."
"Tesoro, ascolta, so cosa stai provando, credimi, ma è molto più sicuro per il piccolo. So che vuoi restare qui, che vuoi essere d'aiuto, ma devi pensare alla sicurezza di tuo figlio."
Clary abbassa lo sguardo sulla testolina bionda. Sa che hanno ragione, ma non vuole lasciare New York, Jace è ancora là fuori, non sa se sta bene, se è ferito, o peggio.... D'improvviso il piccolo Alex comincia ad agitarsi, e a lanciare versetti di gioia protendendo le braccia in avanti. Alle loro spalle c'è Marise.
"Scusate, non volendo ho ascoltato la discussione. Lucian e Robert hanno ragione, ma comprendo anche il tuo punto di vista, quindi, se non hai nulla in contrario porterò io Alex ad Idris. Qui non posso più essere d'aiuto purtroppo, ma posso fare la nonna e tenere nostro nipote al sicuro cosa ne pensi Lucian? Robert?" Un cenno d'assenso da parte dei due."Perfetto, dato che nessuno di voi ha obiezioni, andrei a fare i bagagli."
"Lo faresti davvero Marise?"
"Ovviamente. E' ora che questo angioletto passi un pò di tempo con la sua nonna. Vero tesoro?"
"Allora è deciso, Marise preparati a partire prima possibile. Clary, prepara Alex."
Luke guarda con orgoglio la donna che poco alla volta ha ricucito i pezzi del suo cuore ferito.
"Chiamo Idris per chiedere un portale, e avviso Jia che stai andando lì"
"isabelle, tesoro, preferirei non vedere Jia, almeno non subito. Puoi evitare quest'ultima parte? Te ne sarei grata"
A malincuore, Clary guarda suo figlio allontanarsi attraverso il portale tra le braccia di Marise. "Non sembrava dispiaciuto di andare via, anzi, ci ha anche sorriso."
"Già, ho l'impressione che mio figlio non sia tanto felice di avermi come madre."
"Non dire idiozie, è che le nonne sono fatte per viziare i nipoti, e fidati, la mamma lo vizierà anche troppo."
L' allarme distoglie le due ragazze dai loro discorsi. Correndo si avviano verso il centro operativo.
"Andrew, cosa succede?"
"Stanno arrivando Isabelle, i radar segnalano presenze estranee nel perimetro dell'Istituto" "CLARY"
"Oh mio Dio JACE. Stai bene, sei ferito?"
La rossa corre tra le braccia del suo amato.
"Sto bene. Dov'è Alex? Dobbiamo portarlo via da qui, subito!"
"Marise lo ha portato a Idris poco fa, Robert e Luke pensano che sia più sicuro che lui stia lì." "Grazie all'Angelo."
Una folata di vento spalanca l'ingresso dell'Istituto uno scalpitio di zoccoli...
"SONO QUI.AL RIPARO, PRESTO."
ALec urla affinchè il personale si metta al sicuro.
"Jace, andiamo. Izzy, Clary, mettetevi al riparo, io e Jace faremo in modo di tenerli lontano." I due Parabatai corrono verso l'ingresso cercando di non far entrare le fate. Ogni shadowhunter presente tira fuori le armi pronto a difendersi. Clary e Isabelle si precipitano verso l'ingresso in aiuto di Jace ed Alec seguite da Andrew, Luke e Raj. Dei cavalieri Unseelie tentano di entrare ma i quattro riescono ad evitarlo. Due di loro si scagliano verso Raj che riesce però a ferirne uno. Luke riesce ad evitare le frustate e fa perdere l'equilibrio ad un Cavaliere che disarcionato dal proprio cavallo cade. Jace ed Alec cercano disperatamente di chiudere il portone ed evitare il loro ingresso ma un attimo prima di chiuderlo, una frustata li scaraventa a terra. Clary ed Isabelle corrono verso di loro mentre Luke e gli altri riescono a chiudere il portone.
"Jace, Jace svegliati. "
Con la testa del marito sulle ginocchia, Clary tenta di svegliarlo.
"Alec, Alec stai bene? Alec rispondi"
Con le lacrime agli occhi le due Parabatai si guardano inermi.
"Portiamoli in infermeria e chiamate Magnus, subito!"
Magnus arriva all' Istituto tramite portale.
"Cosa è successo?"
"Sono stati colpiti da una frustata, non sembrano feriti, l' iratze non funziona. Magnus, fa qualcosa! Perchè non si svegliano?"
Con la voce incrinata dal pianto Clary guarda lo stregone. Uno scintillio azzurro si sprigiona sui i due ragazzi...
"Sono solo svenuti pasticcini tranquille. E credo che dormiranno per un pò, quindi vi consiglio di andare a riposare, sto io qui con loro".
"No, non lo lascio!"
"Clary, è stata una lunga giornata, andiamo a riposare. Starà bene, c'è Magnus qui con loro.."
"E vi chiamerò non appena si svegliano, vai biscottino, devi pensare al mio splendido nipotino. A proposito dov'è il mio petit lapin? Mi è mancato tanto in questi giorni."
"E' a Idris con Marise"
" Capisco, ora andate, io sto qui con loro. Buona notte pasticcini"
 
 

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Capitolo 7
*** Chi sei tu? ***


"Biscottini, ho finalmente trovato il modo di contattare Ahibill, ma credo che abbiamo un problema" "Bè direi che è fantastico, giusto Izzy?" " Si, almeno sapremo come liberarci di quelle dannate fate, allora qual'è il problema? " La porta dell' infermeria si apre. Nel veder spuntare la testa bionda del marito, Clary si lancia verso di lui stampandogli un bacio. "Grazie al cielo ti sei svegliato" "Wowowowo, calma splendore, so che è difficile resistere a tutto questo bel vedere, ma prima almeno presentiamoci. Jace Wayland, e tu sei?" "Wayland?E' uno scherzo? MAGNUS!!!" "Questo è il problema di cui vi parlavo" Le due ragazze si guardano trafelate L'alta figura di Alec fa capolino dall'infermeria. "Ah sei ancora qui. ho già detto che non voglio nascosti all'Istituto, quindi sei pregato di andartene, o ti farò buttare fuori dalle guardie." "Santo cielo, Alec..." "Si, ci conosciamo?" Gli occhi verdi di Clary si spostano velocemente da un viso all'altro cercando di capire . "Alec, grazie all' Angelo ti sei svegliato. Jace, state bene ragazzi?" "Si Izzy, stiamo bene, cosa ci fa uno stregone all'Istituto? E' opera tua immagino. E la rossa è una tua amica?" "COOSA? ma cosa stai dicendo? Alec lui è...lei è... Per l' Angelo cosa sta succedendo?" "Io vado a cambiarmi, ci vediamo in palestra fratello?" "Si, e quando torno, non voglio vederti gironzolare nel mio Istituto, e tu signorina, vieni nel mio ufficio tra mezz'ora, devi dirmi chi sei, da quale Istituto vieni, e cosa ci fai a New York. Isabelle, dovrai darmi qualche spiegazione.." I due Parabatai si allontanano verso le loro camere. Isabelle guarda Clary. è sull'orlo delle lacrime . Entrambe guardano interrogative Magnus. "La loro memoria è stata cancellata...." ammette tristemente lo stregone ."Cancellata? Magnus Bane, trova una soluzione e presto anche. Alec darà i numeri. E' convinto di essere ancora il capo dell'Istituto, non ricorda che sei suo marito...e Jace...Santo cielo che casino." "Ok, Magnus, controlla tutti i tuoi libri di magia e trova un incantesimo per ridare la memoria a quei due, contatta la Banshee, i fratelli Silenti, il labirinto a spirale.... Insomma fa qualcosa!!! " "Ehi, sta tranquilla, si è innamorato di te molto prima di sapere di essere un Herondale, il vostro amore è più forte ricordi?" " Iz...." "Cosa vuol dire che la loro memoria è stata cancellata? Questa non ci voleva, Alec deve tornare subito a Idris allora. Magnus, tu per il momento resterai lì e cercherai il modo di far tornare la memoria a quei due. Clary, cerca di essere forte." "Izzy.....Oh, ciao papà.." "Alec, stavo giusto dicendo ad Isabelle e Clary che per un pó dovranno fare a meno di te. Il Clave ha richiesto la tua presenza a Idris. " "Clary.. Allora è questo il tuo nome." Clary potrebbe giurare di non aver mai visto Alec guardarla in quel modo. "Molto piacere, Alec Lightwood. Sostituisco i miei genitori durante la loro assenza. Vieni, ti mostro l'Istituto. " 'Per tutti i demoni....' bisbiglia Magnus...."Devo trovare una soluzione prima possibile" Nei giorni a seguire Jace e Alec cercano di contendersi le attenzioni di quella che secondo loro è la nuova arrivata, Clary cerca di evitarli entrambi. Vedere suo marito fare il cascamorto la irrita, e Alec.... beh lui sembra un altra persona. "Izzy, vado a Idris, voglio vedere Alex. E poi credo che stare lontana da Jace per un pò sia la cosa giusta da fare. Non sopporto di vederlo così e Alec... Ti rendi conto che tuo fratello mi ha invitato a cena? Assurdo!!!!" "COOSA? Alec ti ha invitato a cena? Per l' Angelo, non so se ridere o piangere, cioè lo so rido. Su racconta... gli hai detto di si?" "Isabelle Sophie Lightwood, secondo te? Come potrei accettare l'invito di tuo fratello?" "Perchè no? E' un bel ragazzo il mio fratellone" Clary nota che la sua amica si sta divertendo moltissimo... "Oh lo è di sicuro, ed è anche il ragazzo più dolce e assennato che io conosca, ma è sposato, e si dà il caso che lo sia anche io, anche se mio marito non si ricorda di me..." "Oh tesoro, tutto si sistemerà vedrai. Allora, andiamo dal nostro fantastico bambino?" Le due Parabatai, sedute su una grande coperta, giocano con il piccolo Alex. isabelle, gioca con la sabbia. Con degli stampi, ha creato degli animaletti e li mostra al piccolo. "Guarda amore, la zia ha fatto un cagnolino, lo sai fare il verso del cagnolino? Bau Bau, è questo il verso del cagnolino..." Sono sulla spiaggetta del lago Lynn, lo stesso lago da cui, cinque anni prima emerse l' Angelo Raziel, la stessa spiaggia su cui cinque anni prima, Valentine uccise Jace, lo stesso lago dove lei lo riportò in vita esprimendo il suo desiderio all' Angelo. Clary guarda il suo bambino. Accarezza dolcemente la testolina bionda... La somiglianza con Jace è impressionante, il sorriso, le espressioni, la caparbietà... "Oh, siete qui, vi ho cercato per tutta Idris." "Alec, cosa ci fai qui? " "Non chiederlo, non lo so. so solo che il console Penallow vuole parlare con me. Ma da quando Jia Penallow è console? Che fine ha fatto Malachai? E la mamma mi ha chiesto di cercarvi, la cena è quasi pronta." Nel vedere il suo padrino, il piccolo Herondale lancia un verso di gioia, sorride e apre le braccia verso Alec. "E lui? chi è?" Le due ragazze si guardano... Il piccolo cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione del suo padrino ma senza riuscirci. Il suo sorriso si spegne, e in mene che non si dica, scoppia a piangere. la cosa ad Isabelle non piace. "Ok, adesso basta! Questa storia è durata anche troppo!" "Izzy, no!" "Oh, invece si! Allora fratellone, l'adorabile angioletto qui presente che tu stai volutamente ignorando, tanto da farlo piangere, si chiama Alexander, come te, ed è nostro nipote! Ed è anche il tuo figlioccio! E' il figlio di Clary e Jace. E Malachai è morto, cinque anni fa, Era un traditore del Clave. E se papà ti ha mandato qui è perchè tu sei l' Inquisitore!!!" " Io l' Inquisitore? Jace che ha un figlio? Izzy, ti droghi per caso?" "Ah e ti dirò di più, sei gay e Magnus Bane è tuo marito, e ora prendi in braccio tuo nipote e chiedigli scusa per averlo fatto piangere o giuro sull' Angelo che ti farò tornare la memoria a modo mio." Prende il bimbo dalle braccia di Clary e lo da a suo fratello, Alex smette di piangere, e con la manina paffuta accarezza il viso del suo padrino. Il viso di Alec si rilassa, guarda il bambino nelle sue braccia e un ampio sorriso si dipinge sul suo volto. "Quindi, io sono suo zio? e anche il suo padrino? E tu, tu sei.... per l' Angelo, jace si è sposato e io non me lo ricordo? Ma cosa ci è successo?" "Andiamo a casa, cercheremo di spiegarti tutto." I tre shadowhunters si avviano verso la tenuta che una volta apparteneva a Cliophas, sorella di Luke, ora ritiratasi in un piccolo paesino sulle montagne della Svizzera.

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Capitolo 8
*** Un barlume di speranza ***


Lunga la strada che porta verso casa Greymark, Isabelle e Clary, cercano di raccontare ad Alec gli ultimi avvenimenti, tra cui il fatto che i suoi genitori hanno divorziato e che Marise e Luke sono una coppia ed è per questo che non stanno andando alla tenuta dei Lightwood.
 " Allora, tu sei la figlia di ... ? E ... "
"Si Alec, è la figlia di Valentine, ha ucciso suo padre per evitare che il mondo nascosto fosse distrutto, tu e lei avete creato un alleanza con i nascosti, lei e Jace hanno una concentrazione di sangue angelico superiore a noi comuni Nephilim, lei ha il potere di creare nuove rune, lui può attivarle senza aver bisogno dello stilo, ah, Jace è un Herondale, non un Wayland, tu sei il nuovo Inquisitore, e Magnus Bane, tuo marito è il sommo stregone di Alicante."  "E chi è a capo dell' Istituto? Papà?"
"No,io, papà e Max sono a Los Angeles, e la mamma è stata derunizzata.."
" E ora sta con Luke giusto?  Ma lui non è il capobranco di New York? "
"No, Luke è tornato ad essere uno shadowhunter grazie al fuoco celeste che cancella ogni traccia di sangue demoniaco, è così che abbiamo salvato la rossa dall' influenza demoniaca di suo fratello"
"Mi scoppia la testa, possiamo continuare dopo cena? "
A cena, il discorso continua. Marise e Clary osservano i battibecchi dei fratelli Lightwood. "Perchè continui a dire che quel nascosto è mio marito? Io non sono gay!"
"Si che lo sei, solo che non avevi ben compreso i tuoi sentimenti fino a quando per l' onore del buon nome dei Lightwood, non hai accettato di sposare la figlia del console Bramwell, Lydia. Il vostro matrimonio avrebbe riscattato il suo nome e forse vi sarebbe stato assegnato il comando di un Istituto ma poi...."
"Ma poi hai abbandonato Lady Bramwell sull' altare per andare a baciare Magnus, ed  è stato molto romantico Alec." la rossa ha gli occhi sognanti mentre lo racconta...
"Siete una bellissima coppia, Fate quasi invidia"
"Cavolo...mamma?"
"Lo so tesoro, ti senti confuso, ma piano piano ricorderai tutto."
"So come ti senti, perdere la memoria, i ricordi. Ci sono passata. Scusate, vado a controllare Alex." 
Appoggiata alle sbarre del lettino, la rossa osserva il suo piccolino dormire.
 " Somigli tanto al tuo papà. Chissà cosa sta facendo adesso, spero solo che..." Una lacrima le solca la guancia, il pensiero di Jace senza ricordi di lei e del loro bambino la sta devastando. 'Forse, è così che si è sentito lui quando ho lasciato l' Istituto cinque anni fa, completamente senza memoria del mondo invisibile.' Una fiammella la distoglie dai suoi pensieri... un messaggio di fuoco. E' di Magnus, " sono finalmente riuscito a contattare Ahibill, tornate appena possibile.".  Clary bacia dolcemente la testa del suo bambino che dorme e si precipita in cucina.  "Izzy, Magnus l'ha trovata. Ha trovato la Banshee."
 "Sia ringraziato l' Angelo.  Alec, devi autorizzare l'apertura di un portale, dobbiamo tornare subito a New York."
 "IO? " il ragazzo è confuso, come può lui avere tanto potere?
"Si, sei l' Inquisitore, e hai i pieni poteri per farlo. Quindi spicciati"
 
Nel frattempo New York
per giorni Magnus ha cercato di interpretare quei simboli sul ciondolo, e quando ormai stremato stava par lasciar perdere, nella sua mente si è accesa una lampadina. Con l'aiuto di un grosso volume è finalmente riuscito a decifrare i simboli. Un antica formula in lingua celtica.  Dovrebbe essere soddisfatto, ma non lo è. Il suo Alexander gli manca tanto... Non è facile per lui, lo sguardo di suo marito è freddo, distaccato. I suoi bellissimi occhi azzurri hanno perso quella luce che vedeva ogni qualvolta lo guardava. Quella luce che lo ha fatto innamorare.
"Magnus, siamo qui! "
 "Pasticcini vi stavo aspettando. Oh, ciao Sheldon, ci sei anche tu.. Bene possiamo cominciare. Che nessuno parli, ho bisogno di concentrazione, la formula è molto complessa e la mia conoscenza della lingua celtica è un po' arrugginita.  Ahibill, dairedadalm, dairidad tinneurtinnetinneedad luisedad dairedadalm, munorsaltinneruisalmtinneidad alm ninoridad, Ahibill, dairedadalm, dairidad tinneurtinnetinneedad luisedad dairedadalm, munorsaltinneruisalmtinneidad alm ninoridad"   Gli occhi dello stregone sono chiusi, e quando li riapre la sua pupilla è quella di un felino... Nulla, Magnus continua a ripetere quelle parole a loro incomprensibili ma non succede nulla. Quando le forze di Magnus si sono quasi esaurite e le due Parabatai hanno ormai perso le speranze, una nebbia rossa avvolge la stanza. Clary vede una figura materializzarsi. E' una donna... La nebbia si è dissolta e una figura femminile è al centro della stanza. Una ragazza con lunghissimi capelli biondi vestita di rosso. E' molto bella, Magnus aveva ragione, una vera dea. 
"Magnus Bane? Sei proprio tu?"
"Ahibill, mia cara, è un onore vederti dopo così tanto tempo. " I due vecchi amici si abbracciano "E' da tantissimo tempo che nessuno mi contatta, e lo hai fatto tu, dopo quasi tre secoli. Dimmi Magnus, cosa ti porta a chiedere l' aiuto di una Banshee?"
"La Caccia Selvaggia" Lo sguardo della Banshee si incupisce..."Ancora loro? E dimmi, di chi si tratta? Cavalieri? Dimenticati? "
"Unseelie"
"Oh, la razza peggiore, le fate" Magnus aggiorna la Banshee sugli attacchi delle ultime settimane. " E c'è di più. Sono riusciti ad entrare all' Istituto di New York, e mio marito e il suo Parabatai sono stati colpiti dalla loro frusta e..."
"La loro memoria è stata cancellata. Purtroppo per questo non posso aiutarvi. Posso rimandare i cavalieri nel loro regno ma non ho potere per i danni inflitti dalla loro frusta."
 Clary soffoca un singhiozzo.
 "Ci deve essere un modo per fargli tornare la memoria."
" Si, ma non è in mio potere mia cara Charlotte"
"Io mi chiamo Clary, non Charlotte."
"Sei una Farchaild vero? I tuoi capelli rossi, gli occhi. Le somigli tanto, E tu invece sei una Lightwood. Oh la cara Sophie, una ragazza tanto dolce. Come dicevo mie care ragazze, io non posso far tornare loro la memoria, solo voi potete. Magnus sei uno stregone molto potente, non saranno quattro fate disperate a caccia di anime a fermarti, e tu Clary, hai più potere di quanto credi." "Non posso, non posso usare il mio potere, non posso creare  una runa per far tornare la memoria a Jace. Gli Angeli mi cancellerebbero la memoria un altra volta." "Non esiste una runa per la memoria...forse un incantesimo una pozione, ma non una runa. Il vostro potere è molto più forte di qualsiasi altra cosa, viene dal cuore. La soluzione è dentro di voi. ora mio caro amico, saresti così gentile da offrirmi uno dei tuoi famosi drink? E vorrei anche fare due chiacchere, devi raccontarmi tutto del giovanotto che ha rapito il tuo cuore. Quei selvaggi non si faranno vedere prima di due giorni, quando la tempesta si abbatterà sulla città. "

 

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Capitolo 9
*** Uno spiraglio ***


La notte sembra non passare mai. da sola in quel grande letto, che fino a qualche settimana prima divideva con lui, con il suo Jace, Clary fissa il soffitto ripensando alle parole della Banshee 'Il vostro potere viene dal cuore, è dentro di voi'....cosa vorrà dire, speriamo che Magnus trovi al più presto una soluzione... Ormai rassegnata dalla mancanza di sonno, la rossa si alza e si dirige verso la palestra sperando che un po' d'allenamento la stanchi in modo da poter dormire qualche ora. Le luci sono accese, c'è qualcuno.... Jace! Clary osserva di nascosto il marito. Ha indosso solo i pantaloni della tuta. Guarda quel corpo tonico e muscoloso con desiderio, La mente torna a quella sera di anni prima, quando per la prima volta fece l'amore con lui. la dolcezza, il desiderio e la passione di quella prima volta, sensazioni mai provate prima di allora, amplificate con il passare del tempo, un brivido le attraversa la schiena. E mentre lo osserva nota che la runa dell' amore non c'è più, come è possibile? Deve parlare con la Banshee. Ricaccia indietro le lacrime che minacciano di uscire e si decide ad entrare.
"Ehi nanetta, non riesci a dormire?"
"Nemmeno tu a quante pare."
 "Problemi di cuore? Le emozioni offuscano il giudizio, dovresti saperlo, sei una shadowhunter." Allo sguardo interrogativo di Clary, lui le indica la mano sinistra...
"L'anello al tuo dito, la runa del matrimonio. Lui chi è ? e dov'è adesso?"
Clary vorrebbe urlare di rabbia, la tentazione di sbattergli in faccia la verità sulla sua perdita di memoria, è forte ma si lascia andare ai ricordi.
" E' il miglior soldato che il Clave possa vantare, è lui che mi ha addestrata, è lui che mi ha aperto gli occhi sul mondo invisibile. Per diciotto anni, mia madre mi ha nascosto la mia vera natura, mi ha cresciuto come una mondana, ma la sera del mio diciottesimo compleanno, conobbi lui,"
Con lo sguardo sognante Clary  ripercorre con la mente, il loro primo incontro,
 "Credo di essermi innamorata di lui quella sera stessa, quando incrociai il suo sguardo.  Ma un ignobile bugia mi ha costretto a reprimere i miei sentimenti. Ci ero riuscita, lui pensava di essere mio fratello, io credevo di essere sua sorella, e tutto sembrava filare liscio.ma poi la verità venne fuori, lui è un Herondale, io una Morgenstern, nessun legame di sangue e per me fu un duro colpo. Credevo di aver soffocato i miei sentimenti per lui, stavo con un altro ragazzo, credevo di essere felice, fino a quando..."
"Fino a quando?" Jace la guarda incuriosito.. 
"Una missione nel regno dei Seelie... è stato lì che ho capito di non aver mai smesso di amarlo." Un insieme di immagini confuse si sussegue nella mente di Jace, come un dejavù. Dei rampicanti lo attanagliano in una morsa soffocante e come in una favola, quelle che Marise leggeva loro da piccoli, un bacio lo libera. Cosa vorrà dire? La guarda incantato. ' E' davvero bellissima, resterei a guardare quegli occhi per sempre. Sta soffrendo, deve essere dura per lei,' pensa il ragazzo non riuscendo a staccare gli occhi da quel viso così dolce. Quelle lentiggini lo affascinano, è attratto da lei, e non ne capisce il motivo. Ha avuto ragazze più belle, ma lei ha qualcosa in più. Il racconto della rossa gli provoca non poche emozioni, ma non si spiega il perchè.
"E lui dov'è adesso? Cosa gli è successo?"
 "Un incidente durante uno scontro con i Cavalieri Unseelie"
"E'...morto?"
"No, sta benissimo, fisicamente almeno, ma non ricorda più niente, Nemmeno il suo cognome." Ammette sconsolata 
"Quindi non sa..."
"Non sa chi sono. E' il soldato di sempre, lo shadowhunter perfetto, caparbio testardo, egocentrico,  bellissimo,  il ragazzo di cui mi sono innamorata, quello che ha giurato di amarmi fino alla morte e anche oltre, ma ora non lo ricorda più..." 
" Sembra quasi che tu stia parlando di me.. ..il soldato perfetto, bellissimo..."
 Quello davanti a lei è il Jace di sei anni prima, il soldato convinto che amare vuol dire distruggere ed essere amati distrutti. Sente le lacrime bruciare ed esce di corsa dalla palestra, ma Jace la raggiunge facilmente,
"Scusami Clary, non volevo essere scortese, posso solo immaginare cosa provi, non sono mai stato innamorato, sono stato cresciuto con la convinzione che..."
"Amare vuol dire distruggere ed essere amati distrutti. Beh, forse è vero..perchè è così che mi sento in questo momento. Scusami, vado in camera mia. " 
Tenta di allontanarsi, non può trattenere le lacrime ancora per molto. La stretta sul suo polso si stringe di più...
"Ehi, ma tu stai piangendo..." 
 La rossa riesce a liberarsi dalla sua stretta e corre via. Appoggiata con le spalle alla porta della sua camera, la giovane scivola lentamente sul pavimento e appoggia la testa sulle ginocchia piangendo tutte le sue lacrime.
 
Lungo il corridoio che lo porta in camera sua, Jace ripensa al racconto di Clary, c'è qualcosa di familiare nella sua storia ma cosa?  Immagini confuse continuano a farsi strada nella sua mente, e quella frase..' Ti amerò fino alla morte'. All' Istituto tutti sembrano conoscere quella nanetta rossa molto bene, anche Isabelle sembra essere molto in confidenza con lei. Le ha viste in palestre, combattono come due Parabatai, ma Izzy non ne ha mai voluto uno. La cosa lo incuriosisce. vuole vederci chiaro e si dirige verso il loft del sommo stregone di Brooklyn.
"Chi osa disturbare il sonno del sommo stregone? "
"Magnus, sono Jace  Wayland, ho bisogno di parlarti"
"A quest'ora del mattino? Non puoi tornare ad un ora decente? Quando il sole è già sorto andrebbe benissimo. "
"E' urgente Magnus, altrimenti non sarei venuto a quest'ora"
 Con molta riluttanza lo stregone apre il portone al ragazzo.
" Meglio per te che sia importante, altrimenti ti trasformo in un topo."
"Si tratta di Clary"
"E' successo qualcosa a biscottino? E' ferita?"
"No, sta bene, fisicamente almeno. Non riuscivo a dormire e sono andato in palestra ....."
 Lo shadowhunter racconta a Magnus delle immagini che si affollano nella sua mente, della sensazione di dejavù riguardo al regno fatato, quella frase che da ore lo tormenta....
 "Ho la sensazione che lei faccia parte della mia vita, ma non riesco a ricordare, è come se un periodo della mia vita fosse stato cancellato" 
 "E in che modo potrei esserti d'aiuto shadowhunter?"
"Beh, sei uno stregone, il sommo stregone di Brooklyn, avrai un incantesimo o una pozione per farmi tornare la memoria"
"Hai la sensazione che un pezzo della tua memoria sia stato cancellato, ed è così, durante lo scontro con i Cavalieri Unseelie tu e Gideon siete stati colpiti dalla loro frusta e una parte dei vostri ricordi sono stati cancellati. Ma non c'è incantesimo o pozione per questo, l'unico modo per riavere quella parte di memoria è che tu apra il tuo cuore mio giovane Herondale. La soluzione al tuo problema è proprio qui, dentro di te." Il suo dito indica il petto di Jace che è ancora più confuso.
"E tu chi sei?.E cosa stai dicendo? io mi chiamo Wayland, Jace Wayland Magnus chi è questa donna?"
"Sono Ahibill, una Banshee, Magnus ha chiesto il mio aiuto per la Caccia Selvaggia. E' lui il ragazzo di cui parlava Charlotte? "
"Si, è lui...." 
"Chi è Charlotte? Magnus per favore puoi spiegarmi cosa sta succedendo?"
 Un cenno dello stregone lo invita a sedersi. Con una tazza di caffè tra le mani, Jace ascolta il racconto della Banshee .




 

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Capitolo 10
*** Apri il tuo cuore Alexander ***


Di ritorno da casa di Magnus, Iace continua a ripensare alle parole della Banshee, lo ha chiamato Herondale, lui ha già sentito quel nome, l'Inquisitrice si chiama Herondale, ma anche Clary ha detto qualcosa in proposito  Lui è un Herondale, io una Morgrnstern.  No non è possibile, quella specie di fata si sbaglia, E Clary? Lei lo guarda in un modo, a volte con tristezza, come se si aspettasse qualcosa da lui. Non può negare che quella ragazza non gli è indifferente, anzi, è come se in qualche modo fossero legati, ma da cosa? Ha un gran mal di testa, decide quindi di andare in camera sua a riposare un po'.
Esausto  crolla subito in un sonno agitato.
Sta correndo su per delle scale, ostacolato da mondani posseduti da un demone, corre, corre, sempre più veloce, deve arrivare in cima, deve salvarla. Ma quando apre quella porta è ormai troppo tardi, un esplosione spazza via l'intero piano, e lei non c'è. Un giovane vampiro lo guarda in lacrime, scuote la testa," non ce l'ha fatta",  mormora, "è...è...morta Jace, lei è morta. " I suoi occhi si riempiono di lacrime, non può essere, lei non può essere morta, corre verso il punto dell'esplosione gridando il suo nome.....CLAAARYYYYY.....  E sempre gridando il suo nome, si risveglio in un bagno di sudore, Un incubo, ma perchè sta piangendo? Perchè nel suo sogno deve salvarla? Quella nanetta rossa sta occupando gran parte dei suoi pensieri. Decide di alzarsi e fare una doccia. 

Due camere più in là


Alec si rigira nel suo letto in un sonno agitato. Alicante invasa da demoni asmodei, le torri anti demoni sono in fiamme, è schierato in posizione di battaglia accanto al suo parabatai, Isabelle e Clary dietro di loro a guardargli le spalle. Le frecce scoccano, le lame angeliche brillano, tutti gli shadowhunters presenti menano fendenti contro quelle bestiacce. Ad un tratto, il sommo stregone è accanto a loro, pronto a richiudere il varco per l'inferno. E' finita, stremati i cinque si ritrovano su di una terrazza, Magnus dice loro di dover andare, deve andare ad Edom, altrimenti quei demoni potrebbero tornare, bisogna chiudere il varco dall'interno. Lui si ritrova in ginocchio, in lacrime, con una fede nuziale tra le mani, stretto  nell'abbraccio dei suoi fratelli, di Clary....
."Torna da me Magnus, torna da me" 
Si sveglia di soprassalto, completamente sudato, "Sembrava così reale, cosa vorrà dire?"
Ancora scosso dal sogno Alec si reca al centro operativo dove trova Jace. I due si guardano....
"Nottataccia fratello?"
"A giudicare dalla tua faccia, anche tu non hai dormito molto"
 "Ho avuto un incubo, ma sembrava così reale"
  Seduti in mensa, davanti ad un caffè i due Parabatai si raccontano i rispettivi sogni.
"Io sapevo solo che dovevo salvarla Alec, ma non so perchè"
 "Io credo di essere stato suggestionato dalle parole di Izzy, ma Alicante in fiamme, le torri anti demoni distrutte, e Clary, in posizione d'attacco, e quello stregone..."
In quel momento entra Isabelle, in compagnia di Simon e si siede accanto a loro. Jace osserva Simon, un momento, è il vampiro del suo sogno? Cosa ci fa con Isabelle?

Nel frattempo al Taki....  
Clary e Magnus stanno facendo colazione. Ultimamente, la rossa cerca di stare lontano dall'Istituto quanto più possibile, vedere Jace in ogni angolo non fa che aumentare il suo sconforto.
Magnus dobbiamo andare, stanno arrivando.... La voce di Ahibill si insinua nella testa dello stregone prepotentemente.
 "Cosa? Chi sta arrivando?"
 "Magnus, Magnus con chi parli?"
Clary e Maia osservano lo stregone; i suoi occhi sembrano quelli di un gatto e fissano un punto indefinito del locale. Clary agita una mano davanti al suo viso, nulla, sembra in trance. Dopo svariati minuti, lo stregone si risveglia dallo stato di trance scuotendo la testa, i suoi occhi hanno riassunto forma umana, si alza di scatto dallo sgabello.
"Dobbiamo andare, subito!"
 Afferra la rossa per un braccio e la trascina fuori dal locale.
"Magnus fermati, Magnus, cosa diavolo sta succedendo?"
"I Cavalieri, stanno per attaccare l' Istituto."
"Aspetta, come facciamo senza la Banshee?"
"Mi ha avvisato lei, li ha sentiti arrivare, sarà già all'Istituto." 

L'allarme al centro operativo, mette in allerta tutti. Magnus e Clary arrivano appena in tempo. Ahibill si materializza davanti a loro.  La Banshee impartisce direttive agli Shadowhunter, sono tutti pronti, schierati nel cortile dell' Istituto, non devono entrare questa volta.  Un portale si apre davanti a loro lasciando uscire un gruppo di fate Unseelie capitanate da Mark Blacktorn. Robert e Max Lightwood sono con loro, ma sono....legati?
"Che accidenti sta succedendo qui? Mark credo che tu ci debba una spiegazione. Perchè Robert e Max sono legati?"
 Luke avanza verso il gruppo di fate.
"Calma Lucian, la spiegazione è semplice. Non posso tradire la mia gente. Sono uno shadowhunter, ma sono anche un Unseelie e in questi cinque anni con loro, ho imparato ad apprezzarli, sono loro la mia famiglia adesso. "
 "E non pensi ai tuoi fratelli? A Helen, Julian, i gemelli? Non pensi che soffrirebbero ancora di più?"
"Oh,a loro no importa niente di me, mi hanno abbandonato, loro stanno bene, Emma e Julian hanno deciso di mettere su famiglia, i gemelli hanno degli ottimi insegnanti, Helen ha una moglie, e non hanno nemmeno provato a cercarmi, a loro non importa niente di me."
"Non è vero! Loro sono la tua famiglia, non ti abbandonerebbero mai."
 "Oh Clarissa, Clarissa, tuo fratello aveva ragione sai? oltre che ingenua sei anche bella, ora capisco il perchè dei suoi pensieri incestuosi"
 Girando intorno a Clary, le sfiora la gola con la lama della spada. Jace serra la mascella. Sente le rune pizzicare ma non sa perchè.
La lama della spada è ora puntata alla sua gola. Jace stringe i pugni. Le rune sul suo corpo pizzicano sempre di più. 
"Sono qui!!!! La caccia Selvaggia è qui."
La Banshee si accosta a Magnus per poi sparire. Un cenno di quest'ultimo a Luke, e gli shadowhunter si chiudono in cerchio. Gli occhi di Jace sono fissi su Mark, è pronto a scattare. Ad un tratto il cielo è squarciato da lampi. Un ghigno beffardo compare sul viso di Mark,
"Sono arrivati" Approfittando della distrazione del giovane Blacktorn, Clary si allontana da lui. Le fate puntano lo sguardo verso l'alto, e ciò permette a Max di stenderne due e prima che le altre possano reagire, Isabelle le colpisce con la frusta facendole cadere. I due Lightwood riescono a raggiungere gli altri shadowhunters proprio nel momento in cui i Cavalieri Unseelie fanno la loro comparsa. Magnus crea uno scudo intorno ai Nephilim mentre Ahibill si materializza e comincia ad urlare. L'urlo della Banshee costringe i Nephilim a tapparsi le orecchie, gli Unseelie piano piano si polverizzano. Il giovane Blacktorn è a terra. Si tiene la testa con le mani in preda a dolori strazianti mentre i suoi simili a poco a poco si polverizzano. Quando anche l'ultimo Cavaliere è sparito, Ahibill tace e Magnus abbassa lo scudo creato per proteggere i Nephilim, ma qualcosa lo colpisce alle spalle. Lo stregone si accascia al suolo. Clary corre in soccorso del suo amico, ma qualcosa un dolore straziante la costringe a fermarsi. La rossa si porta la mano al fianco. Le sue dita si sporcano di sangue, la testa gira e in un attimo perde i sensi. Con la velocità che lo distingue dagli altri shadowhunters, Jace è accanto a lei impedendo che che cada. "Prendete quel bastardo!" urla rivolto ai suoi compagni mentre prende la rossa tra le braccia per portarla dentro. Alec fissa  Magnus incapace di muoversi. Ha paura! Sua sorella si tocca il fianco per poi accasciarsi al suolo ma Luke riesce a prenderla prima che cada a terra. I tre vengono portati i in infermeria, lui li segue come un automa ma non sa perchè, balbettando riesce  solo a dire "Non mi lasciare Magnus, non mi lasciare".

 

 

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Capitolo 11
*** In fondo al tuo cuore ***


Fratello Zaccaria e fratello Enoch sono con Magnus e Clary. Alec è fuori dall'infermeria, ma non sa perchè. Sente di dover stare lì, sa che il suo posto è lì ma non si spiega il motivo. Come può essere tanto importante per lui uno stregone? Jace misura a grandi passi il corridoio. Neanche lui sa perchè è lì. Alec avverte la sua sofferenza attraverso la runa, ma forse anche lui la sente, ogni tanto si tocca il fianco. Isabelle è in camera sua, i dolori la costringono a stare a letto. Clary è la sua Parabatai, non lo sapeva, fino a poche ore fa, quando la rossa è stata colpita, sua sorella si è accasciata in preda ai dolori. Sono legati, tutti loro. In qualche modo sono legati. Lui, Jace, Isabelle, la rossa e lo stregone. Ma da cosa? la porta si apre e fratello Zaccaria fa la sua comparsa in corridoio. Istintivamente Alec si alza e va verso di lui.
" Le lame erano avvelenate, non possiamo fare niente."
"Ma deve esserci un modo, non potete lasciarli morire".
"Non è in nostro potere Alexander, non possiamo niente contro il veleno delle fate. Provate a consultare uno stregone."
La voce di fratello Enoch risuona nelle loro teste. Jace si precipita in infermeria. Lei è lì, distesa su quel letto, il viso contratto dal dolore, i capelli incollati al viso, sembra ancora più minuta tra quelle lenzuola bianche. Una lacrima scende sul viso dello shadowhunter. Prende quella piccola mano tra le sue e la bacia. Le accarezza la fronte sudata. Il viso della giovane si contorce in una smorfia di dolore. Il giovane lascia la stanza di corsa diretto alle celle nei sotterranei. Luke e Robert stanno interrogando il giovane Blacktorn.
"Lasciatelo a me!"
"Jace, cosa hai intenzione di fare?"
" Tranquillo Robert, lo porterai alla Guardia tutto intero, ma prima deve dirmi come salvare Clary".
"Cosa hanno detto i Fratelli Silenti? "La voce di Luke è quasi un sibilo.
"Le lame erano avvelenate, veleno di fata."
Con uno scatto Luke si avventa su Mark prendendolo per il collo.
" Mia figlia rischia la vita per colpa tua. Dicci come salvarla."
"Avete una Banshee, chiedete a lei."
Il disprezzo nei suoi occhi non fa che aumentare la collera di Jace che gli sferra un pugno.
"Ascolta bastardo, tu ora mi dirai come guarire Clary e io farò in modo che alla Guardia tu abbia un trattamento di tutto rispetto, altrimenti, non garantisco che tu arrivi a Idris tutto intero". "Solo tu puoi salvarla, giovane Herondale, guarda in fondo al tuo cuore"
Quella frase....,ma chi ha parlato?

Al piano di sopra

Alec è seduto accanto al letto di Magnus. Sembra così indifeso. Gli occhi del giovane shadowhunter si riempiono di lacrime.
"Io, io ...ho bisogno di te, non ne conosco il motivo, ma so che per me sei importante. Ti prego, se puoi sentirmi, io, io ti chiedo di non lasciarmi Magnus, non puoi lasciarmi... " Un colpo leggero alla porta, e Ahibill entra.
"Tu chi sei? "
"Sono Ahibill, una Banshee, tu devi essere il giovane Gideon, somigli molto più ad un Herondale, ma il tuo carattere è indubbiamente quello di un Lightwood."
Si avvicina al letto dello stregone, gli accarezza dolcemente la fronte.
"le lame che hanno ferito lui e Clary erano avvelenate, i Fratelli Silenti non possono fare niente, stiamo aspettando che arrivino Catarina e Lorenzo."
"Tu puoi salvarlo, guarda in fondo al tuo cuore Gideon..."
"I...Io? Come posso aiutarlo? "
"La cura è dentro di te, devi solo guardare in fondo al tuo cuore"
"Che significa? Ehi, aspetta non te ne puoi andare così, e se gli Unseelie dovessero tornare?" "Loro non torneranno, e qui non c'è più bisogno di me. Non posso fare niente per lui, ma tu si. Saluta Magnus da parte mia, vi aspetto in Irlanda. A presto Gideon"
Alec guarda la Banshee sparire, avvolta in una nebbia rossa...

Lorenzo e Catarina sono arrivati. Jace cammina avanti e indietro davanti a quella porta, Luke, Isabelle, Simon , Alec e Max attendono seduti su di una panca.
"Deve esserci un modo per salvarli Luke, e io lo troverò." Dei passi in lontananza segnano l'arrivo di qualcuno, è Robert. Jace va verso di lui.
"Ha detto qualcosa? "
"Niente, si rifiuta di parlare,"
"Maledetto!!!" Robert e Luke lo bloccano appena in tempo.
"Figliolo puoi anche massacrarlo di botte ma non servirà a niente. Sta calmo."

Dopo diverse ore, Lorenzo e Catarina escono dall'infermeria.
" Stanno riposando, siamo riusciti in qualche modo ad alleviare il dolore del veleno, ma onestamente non sappiamo quanto durerà. Purtroppo oltre ad essere avvelenate, le lame erano legate ad una sorta di incantesimo. Non sappiamo quale, la magia dei Seelie è sconosciuta sotto molti aspetti. Cercheremo di scoprire di più. Lorenzo ha qualche contatto al mercato delle ombre. Vi aggiorneremo non appena scopriamo qualcosa e se ci fossero cambiamenti, chiamateci subito."
"Grazie Catarina, posso...vederlo?"
"Certo Alec, anzi, sarà meglio che a turno, qualcuno resti con loro stanotte, in caso ci fossero cambiamenti."

Seduto accanto al letto, Alec osserva con attenzione il viso dello stregone. Le palpebre chiuse, senza ombra di glitter, rimmel e eyeliner, sembra così indifeso, delicato. Timidamente accarezza quel viso fino a qualche settimana prima a lui quasi sconosciuto.
"So che sei una parte di me, che una parte di me ti appartiene, siamo legati da qualcosa, da un filo invisibile forse? da quell'invisibile filo rosso della leggenda cinese? Cosa sei per me Magnus Bane? Ti prego, dimmelo! La tua amica, la Banshee, mi ha detto che io posso salvarti, ma come? io sono un soldato, non uno stregone, non ho poteri magici, quindi in che modo posso aiutarti? Aiutami a capire Magnus..."
Provato dalla lunga giornata, e complice la stanchezza, con la mano di Magnus tra le sue cede al sonno. Un sonno tranquillo. Un matrimonio... all'Istituto c'è aria di festa. Suo padre lo accompagna verso l'altare, Jace è al suo fianco sorridente, si gira verso l'ingresso ed attende l'arrivo di...Magnus?? accompagnato da Marise, lo scintillante stregone avanza verso di lui sorridente come non mai. Lo scambio delle promesse,
"Io Alexander Gideon Lightwood prometto di essere per te un marito fedele"... il ricevimento, sono tutti felici, e anche lui lo è, con Magnus al suo fianco, lui è felice. E' quasi l'alba quando si sveglia con il sorriso sulle labbra. Ricorda tutto. il loro primo incontro, il primo bacio, la loro prima volta, Il loro matrimonio, l'incarico ad Alicante. Le parole della Banshee, la cura è dentro di te, in fondo al tuo cuore...
"Magnus, Magnus svegliati, ricordo tutto, Magnus so perchè siamo legati e lo saremo per sempre, io e te siamo un anima sola, torna da me Magnus, ti prego, torna da me io...io ti amo Magnus Bane." I primi raggi del sole illuminano il viso pallido di Magnus. Le palpebre si schiudono, e quei bellissimi occhi che Alec ama alla follia si aprono.
"Alexander...." Alec non gli da il tempo di parlare, si tuffa sulle sue labbra. Quando si staccano, il giovane Lightwood ha le lacrime agli occhi.
"Credevo di averti perso per sempre. Mi dispiace, mi dispiace di averti trattato male, di aver perso la memoria, di..."
Stavolta è Magnus a non farlo parlare.
"E' tutto a posto fiorellino, tu mi hai salvato, il tuo amore mi ha salvato, è questo ciò che conta." "Ti amo Magnus" "
Ti amo anch'io Alexander"

 

 

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Capitolo 12
*** Ti amerò fino alla morte ***


"Solo tu puoi salvarla ....." 
 Ma come? Come posso salvarla? "
Guarda in fondo al tuo cuore giovane Herondale" 
 In fondo al mio cuore... ...
Quelle parole risuonano nella sua mente. E' seduto accanto al letto di Clary, le accarezza dolcemente la fronte, il viso.. Con un dito disegna il contorno di quelle labbra carnose, morbide... E' da quando l'ha vista la prima volta che desidera baciarla, da quella volta in cui lei gli si è buttata  tra le braccia baciandolo a stampo. Ha sempre  voluto approfondire quel bacio, ma lei è sempre stata sfuggente, e da quella sera in palestra, dopo avergli parlato del suo innamorato, lo è diventata ancora di più. Ma la tentazione è forte, e Jace non è fatto per resistere alle tentazioni, Delicatamente avvicina il suo viso a quello di Clary e con molta dolcezza appoggia le sue labbra su quelle di lei. Un senso di calore lo invade, le sue rune brillano, quelle di Clary anche...
"Il bacio che li renderà liberi è il bacio che tu più desideri"   
Il regno dei Seelie, i rampicanti che lo stritolano, e quel bacio, il  bacio lo ha liberato E' stata lei? Il pandemonium...nascosto dal glamour, Jace urta involontariamente una mondana.
 Ehi, perchè non guardi dove vai?
Tu riesci a vedermi?
Si, ma è evidente che tu non hai visto me..
Quella mondana era lei? Ripensa al racconto della Banshee...
 La magia dei Seelie gioca con la tua mente, non possono mentire, ma sono esseri infimi Jonathan. la frusta dei cavalieri fatati ha il potere di cancellare tutti i tuoi ricordi, sei stato fortunato, il sangue d' Angelo presente in voi Nephilim, ha fatto in modo che solo una parte della vostra memoria sia stata cancellata. Ma puoi riaverla, in fondo al tuo cuore sono celati tutti i tuoi ricordi. 
Sei un Herondale Jonathan, l'unico figlio di Steven e Celine. Valentine ti ha cresciuto sotto le mentite spoglie di Micheal Wayland, ma tu appartieni ad una delle più rinomate famiglie di Shadowhunter.
Non credeva al racconto della Banshee, ma ora...tutte quelle immagini che continuano ad affollare la sua mente. Un improvvisa sensazione di bruciore al polso, la runa dell'amore....
Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione... 
"Per l' Angelo, allora io ....noi.. siamo legati scricciolo, tu sei una parte di me, e questa runa ne è la prova, quindi svegliati, non posso ricordare tutto se non mi aiuti. Per la prima volta in vita mia credo di aver bisogno di qualcuno che non sia Alec, ma tu rossa. Comincio a credere che noi due insieme andiamo oltre questa runa, credo che tra di noi ci sia qualcosa di più forte."
Vinto dalla stanchezza, il giovane shadowhunter cede al sonno tenendo stretta la mano della sua amata. 

I primi raggio di un timido sole, filtrano attraverso le vetrate dell'infermeria
I primi raggio di un timido sole, filtrano attraverso le vetrate dell'infermeria.
 "Jace..."
Il ragazzo, si sveglia.
 "Luke, non.. non si sveglia.."
la sua voce tradisce lo sconforto.
"Va a riposare, sto io qui con lei. Se ci sono cambiamenti ti chiamo"
"E' fuori discussione, io da qui non mi muovo. Non la lascio".
"Jace, hai bisogno di dormire...." Quelle parole...gliele ha dette lei, ma quando....
"Ok, ma se..."
 "Se ci sono cambiamenti, ti chiamo subito."
 Diretto in camera sua, Jace si scontra accidentalmente con Simon.
"Oh, scusa mondano"
"Jace, come sta Clary?" Il biondo scuote la testa...
"Non si sveglia..."
 "Coraggio, conosco Fray da tutta la vita, è la ragazza più forte e testarda che conosco, non c'è Seelie o demone superiore che tenga. Si sveglierà presto, tranquillo amico." 
 Con una pacca sulla spalla, i due si salutano. In camera Jace ripensa a quello scontro... lui conosce quel mondano, lo ha chiamato amico. Non è un mondano, è il vampiro del suo sogno, quello che ha visto con Isabelle. La stanchezza prende il sopravvento, e il giovane cede al sonno. Un sonno inquieto, di nuovo quel vampiro.
Devi rifarti una vita Jace, lei vorrebbe questo.
 Prego gli angeli tutti i giorni affinchè capiscano che il nostro amore è più forte
E' ad una festa lei è tra le sue braccia stanno ballando, è perso nei suoi occhi verdi...
Ti amerò fino alla morte, e se c'è una vita dopo  la morte ti amerò anche in quella....
Ha giurato di amarmi fino alla morte e anche oltre.
Ce l'ho fatta, ho trovato la coppa.
Non mi importa  della coppa, sono uscito dal sotterraneo e non ti ho visto, ho temuto il peggio
  E poi le loro labbra si incontrano per la prima volta....
Si sveglia di soprassalto gridando il suo nome. Si alza e corre verso l'infermeria.
 "Jace, è successo qualcosa a Clary?"
 "So come salvarla Alec lo so"
  Entra in infermeria e si siede accanto a lei sul letto. Dolcemente le prende la mano e le carezza la fronte. Sentendosi di troppo, l'ex capobranco, lascia un bacio sulla fronte della giovane e con un affettuosa stretta sulla spalla del giovane, esce dalla stanza.

"Ora so cosa voleva dire la Banshee. In fondo al tuo cuore...quei maledetti hanno fatto in modo che i miei sentimenti per te finissero in un angolo remoto del mio cuore facendomi dimenticare chi sei e cosa significhi per me. Ma ora lo so. Sei il mio scricciolo, la mia nanetta rossa, la ragazzina più testarda che abbia mai incontrato, ma sei anche l'amore della mia vita Clarissa Herondale. L'unica persona che io abbia mai amato,  che mi ha dato una ragione per vivere, anzi due, il nostro angioletto. Noi siamo anime gemelle, siamo molto di più di una runa amore mio. Con questa ho giurato davanti agli Angeli di amarti fino alla morte, e anche oltre. Clary, siamo un anima sola, e il nostro amore è più forte. Il tuo amore mi ha riportato in vita, il nostro amore ti ha riportato da me quando Raziel ti ha cancellato i ricordi, e non c'è Seelie,  demone superiore o fratelli e padri con deliri d'onnipotenza che possa separarci Perciò svegliati amore mio, torna da me."
Sussurra queste parole mentre le accarezza dolcemente il viso,  la sua mano che tiene stretta quella di lei.
"Ti amo piccola, e ti amerò fino alla morte, e se c'è una vita dopo la morte ti amerò anche lì..."  Una stretta leggera, pian piano la ragazza apre gli occhi, e incontra quello sguardo, quegli castano azzurri che ogni volta le fanno battere il cuore. "Jace".... "Clary"  Entrambi con le lacrime agli occhi, si lasciano andare ad un lungo bacio, quel bacio che nelle ultime settimane Jace ha tanto desiderato.

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Capitolo 13
*** Family ***


Magnus e Clary stanno bene, i Cavalieri Unseelie scomparsi, e tutti insieme cercano un modo per liberare i mondani e i nascosti  prigionieri delle fate. Alec e Jace, concordano di tornare a Idris è più sicuro per tutti.
"Il comando dell'Istituto, in nostra assenza sarà affidato a  Andrew e a Luke. I miei doveri di Inquisitore mi impongono di tornare ad Alicante, e dopo quello che è successo a Clary e a Magnus, Jace pensa che sia più sicuro che anche lei torni a Idris. Isabelle e Simon verranno con noi, e la mamma tornerà qui a New York non appena noi arriveremo li."
"Cosa intendi fare con il prigioniero?"
 "Raj e Tony lo hanno portato alla Guardia. Izzy e Luke sono andati con loro."
"E' uno dei miei, non credi che avresti dovuto avvisarmi.?"
"E lo sto facendo papà, ti ho ufficialmente comunicato che Mark Blacktorn è in viaggio per Alicante dove subirà un regolare processo. Ora se vuoi scusarmi ho delle cose da fare prima di partire. Ciao papà, saluta Max."
 "Vi raggiugerò ad Alicante non appena mi sarà possibile."
"Non preoccuparti papà, il processo sarà imparziale, non voglio favoritismi per quel bastardo. Farò in modo che neanche il console Penallow sia presente al processo."
Detto questo, il giovane Lightwood chiude la video chiamata con suo padre. 

"Non pensavo che sarei stata contenta di tornare a Idris. Una pausa mi serviva. I cavalieri, Clary e Magnus feriti, e poi ho voglia di stare con il mio bellissimo nipotino. Chissà com'è cresciuto." "Mettiti in coda Izzy, tutti abbiamo voglia di vedere Alex. A proposito di Idris, com'è andata?" "Tutto secondo i piani sig. Inquisitore. Il prigioniero è al sicuro in una cella de La Guardia di Alicante. Io e Luke lo abbiamo portato nella sua nuova casa di persona. Ad attenderci c'era il figlio di quel traditore di Malachai,  perchè l'abbiano fatto console proprio non lo so. "
"Paul non è suo padre, ha dovuto lottare contro i pregiudizi degli anziani per avere quel posto. Bene, io direi di andare a fare i bagagli, ce la fai ad essere pronta tra un ora sorellina?"
 "Certo che sì, non sono uno stregone ma ho sposato un vampiro, la velocità è tutto. A dopo fratellone."

Qualche ora dopo...

Marise e il piccolo Alex attendono il gruppo sulla terrazza di Alicante. Magnus e Alec sono i primi ad uscire dal portale, seguiti da Jace  Clary e Isabelle. Nel vederli il piccolo Herondale lancia gridolini di gioia e tende le braccia verso di loro. Jace si affretta a prenderlo in braccio. Stringe forte a sè il suo bambino
"Mi sei mancato tanto piccolo" Il piccolo  lo scruta con i suoi bellissimi occhi verdi, e d'un tratto..." Pa pa pa"
Tra lo stupore di tutti, il sorriso soddisfatto di Marise, Jace stenta a tenere l'emozione.
"Clary, lo hai sentito? Ha detto papà, ha detto papà."
L'emozione dello shadowhunter è tanta..
"Io credo che abbia detto pappa"
 "No , ha detto papà, è vero piccolo?, hai chiamato il tuo papà"
 Marise si gode soddisfatta la scena. Non potrebbe volere di più. I suoi figli, suo nipote, tutti lì, felici.
"Bene ragazzi, se volete possiamo andare verso casa, vi ho preparato un bell'arrosto per cena." "Perfetto mia cara suocera, io penserò ai drink."
"Izzy, dov'è Simon?"
"Ci raggiunge tra un paio di giorni, doveva fare non so cosa. Su, cosa aspettiamo, io ho fame. E tu piccolino? Non hai fame?"
 Il piccolo si tocca il pancino facendo ridere tutti. Quante cose gli ha insegnato Marise durante la loro assenza. Clary osserva entusiasta i progressi del suo bambino e non può che esserne felice. Qualcun altro al suo posto forse sarebbe risentito, ma lei è fiera di Alex e soprattutto molto grata a Marise per l'amore la dedizione e la cura  nell'occuparsi  di lui.

A cena, la matriarca dei Lightwood, comunica ai figli che domani farà ritorno a New York dove il suo Lucian la aspetta.
 "Ragazzi, avrei però una cosa da chiedervi. Vorrei che restaste tutti insieme durante il tempo che starete qui. So che ognuno di voi, specie dopo le ultime settimane, ha bisogno dei propri  spazi ma ritengo, sia meglio per tutti. Non ho più le rune, ma resto comunque una nephilim, ho la vista, e ho ancora i miei informatori. Spero di sbagliarmi, ma tenetevi pronti ragazzi, a qualsiasi evenienza."
"Mamma, cosa sai?"
"Per ora niente di certo Alec, ma gira voce tra i nascosti della foresta di Brocelyn che qualcuno stia tramando alle spalle del Clave. L'arresto di Mark Blacktorn ha fatto notizia, e ha sollevato qualche critica. Quindi vorrei che foste tutti insieme nel caso queste si rivelino fondate."
All'unisono i ragazzi annuiscono.
 " Bene, staremo a casa nostra ragazzi e tu, Marise, verrai con noi. Credo che Alex abbia qualcosa in contrario a separarsi da te."  dice Clary guardando il figlio che dorme rilassato tra le braccia della nonna.
 "Beh, ecco forse negli giorni l'ho viziato un pò "
 "Perfetto, allora farai in modo di essere sempre reperibile vero nonnina?" 
 "Jace! che domande, per il mio piccolino,  ci sarò sempre"

Tutta Idris dorme.... dal terrazzo della sua camera, Clary osserva il panorama che la circonda. Il silenzio  rende più forti i suoni della notte: i grilli, le cicale, il fruscio dell'erba mossa dalla brezza leggera...ma i suoi sensi da shadowhunter avvertono anche la presenza di qualcuno alle sue spalle...è Jace, riconoscerebbe il suo passo tra mille, anche a piedi scalzi. Le sue braccia le cingono la vita, il leggero tocco delle sue labbra sul collo, un brivido lungo la schiena.. si gira nel suo abbraccio e posa le labbra su quelle di lui. un bacio leggero che ben presto diventa molto di più. Le mani di Jace la attirano verso di se, le dita di lei nei suoi capelli. La solleva per portarla alla sua altezza e le gambe di lei si incrociano al suo bacino. Senza mai staccare le labbra da quelle di lei, la poggia sul letto. Le sue labbra scorrono sulla mascella, sul collo, fino a fermarsi nell'incavo dei seni.  Con delicatezza le sfila la canotta e il percorso della sua lingua continua fino all'orlo degli short. Un leggero tocco alla porta li fa sobbalzare.
"Jace, abbiamo un problema"
"Maledizione"
esclama il biondo. Clary afferra la t shirt di Jace e se la infila. Quando apre la porta lo sguardo di Alec non lascia presagire niente di buono.
" Blacktorn. Dobbiamo andare ad Alicante "
"Cosa è successo?"
"Ha tentato di scappare, ha ferito una guardia ma lo hanno preso."
"Bastardo.! Arrivo subito."
Chiusa la porta incrocia il verde degli occhi di sua moglie e vi legge dentro tutta la preoccupazione che prova in quel momento. "Torno presto. Abbiamo un discorso in sospeso noi due."


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Capitolo 14
*** Il processo ***


I due Parabatai si dirigono alle prigioni. Il console Malachai li attende. "Paul, com'è successo?" "La guardia di ronda è stata tramortita. Il prigioniero ha chiesto dell'acqua, la guardia ha aperto e lui l'ha colpito con qualcosa, stiamo cercando di capire cosa. Gli ha sottratto le chiavi ed è riuscito a fuggire, per fortuna gli uomini di guardia fuori sono riusciti a prenderlo." "Dov''è adesso?" "L'ho fatto portare nella sala interrogatori. E' incatenato e ci sono quattro uomini armati con lui." Dove diavolo avrà preso quell'arma? Ha un complice. Paul, conosci le guardie? " "Si Jace, tutti, abbiamo fatto l'addestramento insieme e con Terence, la guardia ferita, siamo come fratelli." "Allora non rimane che...." Alec non ha il tempo a finire la frase, il console Penallow è appena entrata. "Alec, perchè non sono stata messa al corrente dell' arresto di Mark Blacktorn?" "Scusa Jia ma non ne vedevo l'utilità. Quando lo abbiamo arrestato ho informato personalmente il console Malachai ed insieme abbiamo provveduto al trasferimento qui ad Alicante. Ora se vuoi scusarci, abbiamo un prigioniero da interrogare." "Voglio essere presente!" "Escluso" Alec liquida il console e si dirige verso la sala interrogatori seguito da Jace e dal console Malachai. Il giovane Blacktorn non ha alcuna intenzione di parlare. I suoi occhi sono fissi sul tavolo a cui è seduto. Jace si sta innervosendo, la mascella serrata i pugni stretti e il suo camminare avanti e indietro ne sono la prova. Alec e Malachai si guardano e senza parlare annuiscono. "Convoca il consiglio. Tra un ora avrà inizio il processo. Voglio che questo traditore sia giustiziato nella pubblica piazza di Alicante. Per il momento riportatelo in cella" Malachai esce dalla stanza. Jace guarda il suo parabatai. Blacktorn ha ferito la sua famiglia, e Alec non perdona chi fa del male alla sua famiglia. "Non pensi che sia giusto informare la sua famiglia?" "Ovviamente, ho mandato un messaggio a Magnus, ci ha pensato lui. Muoviamoci, arriveranno a momenti" Due ragazzi poco più che maggiorenni escono dal portale. Jace e Alec sono li ad attenderli. Jace osserva quei due ragazzini. Il viso delicato di Julian esprime preoccupazione, ansia, paura. Nei suoi occhi azzurri si intravede la rabbia e il risentimento. Sapere che suo fratello è un traditore deve averlo sconvolto. La ragazza bionda al suo fianco lo tiene per mano, quasi a sostenerlo. il modo in cui lo guarda, come se volesse trasmettergli sicurezza. Gli ricordano lui e Clary. Conosce la loro storia. Il padre di Julian fu ucciso. Lui riuscì in qualche modo a salvare i fratelli più piccoli nascondendoli nei sotterranei dell' Istituto. Lui ed Emma diventarono parabatai per non essere separati. Rimasti senza un tutore, furono tutti trasferiti all' istituto di San Francisco, sotto la tutela della direttrice dell'Istituto dove risiedono attualmente. Julian entra nella cella di suo fratello. Ogni traccia di preoccupazione è sparita. il suo viso ora mostra solo rabbia. I suoi occhi azzurri fulminano Mark non appena i loro sguardi si incrociano. "Jules... ti trovo bene fratellino." "Perchè? Voglio sapere perchè Mark. Cosa diavolo ti è preso? Agire alle spalle di Robert, tradire il Clave, tradire noi, la tua famiglia. per cinque anni non ho avuto tue notizie, non sapevo se fossi vivo. Quando Jhoanna ci ha detto che eri a Los Angeles e che stavi bene eravamo al settimo cielo, e non vedevamo l'ora di riaverti con noi, di poter stare di nuovo tutti insieme, e tu ci tradisci? Hai idea del fatto che potrebbero esiliarti? o peggio ancora giustiziarti? L' inquisitore e il suo parabatai vogliono la tua testa dopo quello che hai fatto. Stare in mezzo alle fate ti ha rimbecillito? Tu hai portato la Caccia Selvaggia all' Istituto di New York, hai avvelenato il marito dell' Inquisitore, e la moglie del suo parabatai. Hai ferito una guardia, hai tentato di scappare. Papà non ci ha insegnato questo, non ci ha cresciuti così. Hai idea del dolore che hai provocato? A Helen, a me, a tutti noi?" " A voi non importa niente di me. Tu non mi hai mai cercato, nessuno di voi ha mai fatto niente per riportarmi a casa. Mi hanno torturato, seviziato, ma poi, uno di loro si è innamorato di me e mi ha preso sotto la sua protezione. Ed ho conosciuto un mondo nuovo, ho capito che la mia famiglia sono loro. Io sono un Unseelie Jules, il mio posto è con loro. " " Avevo tredici anni quando ti hanno portato via, e quattro fratelli più piccoli a cui badare. Tutti ti hanno cercato, ma sai meglio di chiunque altro che quasi nessuno conosce il regno degli Unseelie. Grazie a Jia io e Emma abbiamo evitato l'esilio, possiamo stare insieme, tra poco ci sposeremo e abbiamo la custodia di Drew, dei gemelli e del piccolo Tavi, e grazie a Robert Lightwood tra poco torneremo tutti a Los Angeles. Ascolta Mark, dì all'inquisitore come liberare i prigionieri rapiti dai cavalieri, collabora con il Clave, dimostra a tutti che sei pentito, ammetti le tue colpe. Fallo per noi, per te.." "Ad una condizione..." Jace ed Alec, che hanno assistito alla conversazione attraverso i monitor, entrano nella cella. "Non sei in grado di dettare condizioni. Come ti sei procurato quell'arma? chi è il tuo complice?" "Le querce ci sono anche qui inquisitore, ed io sono per metà fata. In questi cinque anni ho imparato ad usare la magia, ed ecco qui. Farò in modo che i prigionieri vengano liberati, ed andrò in esilio, se è questo quello che vuole il consiglio, ma Kieran verrà con me." "Kieran? E chi è?" "Un principe Unseelie. È grazie a lui se sono sopravvissuto in questi anni. Mi ha protetto, insegnato ad essere un cavaliere, gli devo tutto. Per me è andato contro la sua gente che adesso vuole la sua testa, è per questo che li ho fatti entrare all' Istituto. Dovevo dare prova che non eravamo dei traditori." "Però hai tradito noi!!!Tu sei completamente pazzo." "MI AVREBBERO UCCISO!!!!!!! se il consiglio sarà clemente e deciderà di esiliarmi voglio che lui venga con me." "Sono coinvolto personalmente. Il consiglio non terrà conto di me. Sbrighiamoci, il processo sta per cominciare." Nella grande sala del consiglio, Alec prende posto insieme agli alti membri, Jace cerca Clary. È appena entrata insieme a Magnus e Isabelle. Il ragazzo li raggiunge e insieme prendono posto tra i banchi. Clary sembra a disagio. "Amore, va tutto bene?" "Si, ho smesso di darmi la colpa per le follie di mio padre e di mio fratello. Sono solo un po' a disagio, tutto qui." Gli alti membri del consiglio ascoltano il racconto di Mark per poi ritirarsi per decidere. Dopo quasi un ora, il Console Pangborn comunica che il consiglio ha una decisione unanime. "Ti sei macchiato di gravi colpe.hai portato dei nascosti all'interno di un nostro istituto, hai tradito la tua gente, ferito ed avvelenato due dei nostri. Meriti di essere giustiziato per questo, ma ascoltando il tuo racconto, abbiamo avuto pena di te, e abbiamo deciso che la tua pena sarà l'esilio, e potrai portare con te il tuo amante, ma se entro trentasei ore tutti i prigionieri non saranno tornati alle loro case, verrai giustiziato nella pubblica piazza di Alicante.

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Capitolo 15
*** Il sogno di Isabelle ***


Dall'alto della finestra del salone di casa Lightwood, ad Alicante, Isabelle osserva le guardie che fanno ritorno dal regno Unseelie. Qualcuno è ferito, qualcuno purtroppo non ce l'ha fatta...  Simon le ha detto che i mondani stanno bene, sono tornati tutti  a casa, e  fortunatamente , grazie a Catarina e Lorenzo, non ricordano la brutta avventura vissuta  e che molto presto la raggiungerà. Le manca suo marito, anche se nell'ultimo periodo non vanno molto d'accordo. Lei lo ama, come non ha mai amato nessuno. ha messo tutta se stessa in questa relazione. cinque anni fa decise di provarci, di provare ad avere anche lei un rapporto stabile, duraturo, fondato sulla lealtà, il rispetto, la fiducia in se stessa e negli altri, sull'amore, quello vero, come quello che hanno i suoi fratelli, su quell'amore che prova per il suo Simon. Tutto era perfetto fino a quando la voglia di maternità, a poco a poco si è fatta strada nel suo cuore. Simon è un vampiro, e come tale non può avere bambini suoi, ma a lei non importa, ci sono tanti piccoli orfani al mondo che hanno bisogno dell'amore di una mamma e di un papà, ma lui ha respinto la sua idea. e da lì il loro rapporto si è come incrinato. Lui ha cominciato a passare sempre più tempo al Dumort evitando l'argomento. Assorta nei suoi pensieri, quasi non si accorge di un messaggio di fuoco. E' di Simon, è ad Alicante e la aspetta nell'ufficio di Alec. Incuriosita, la shadowhunter si dirige verso l'ufficio dell' Inquisitore. 

Suo marito la accoglie con un caloroso abbraccio. Suo fratello, sfodera il suo miglior sorriso, capace di sciogliere un ghiacciaio.
"Amore, ho una grande notizia per te. "
 "Di cosa si tratta? e perchè avete quel sorriso beota sulla faccia? Mi fate quasi paura..." 
 "Tuo marito è venuto a chiedere la mia approvazione per una cosa che ti sta molto a cuore, e in quanto Inquisitore, non ho nessuna obiezione in merito, anzi, se tu sei d'accordo, proporrò la cosa al consiglio stasera stessa."
"Volete spigarmi di cosa si tratta?"
" Allora, qualche giorno fa, al mercato delle ombre di Philadelfia  Flynn e Edward hanno sentito dei vagiti provenire da un vicolo e hanno trovato una bambina. Era avvolta in un asciugamano. L'hanno presa e portata al Dumort, gli altri del clan e i nascosti  hanno chiesto in giro e fatto in modo che si spargesse la voce in quella zona, ma sembra che nessuno ne sappia niente. Guarda tesoro, non è bellissima?"
Isabelle guarda lo schermo del telefono di Simon. Un visino smunto, impaurito, incorniciato da tanti riccioli neri. Non avrà più di un anno, ma nei suoi occhi verdi Isabelle può vedere la paura, il timore.
 "S...Simon, è...è...? "
"Tutti noi abbiamo sentito odore di sangue Nephilim, e ha la vista. Io pensavo che...che noi potremmo adottarla, sempre se tu sei d'accordo. E ho fatto presente ad Alec le mie intenzioni. Perchè abbiamo bisogno dell'approvazione del Clave, mi sono informato."
"Adesso dov'è? Sta bene?"
Sono le uniche parole di Isabelle. Un turbinio di sensazione le attanaglia lo stomaco. Una bambina...una piccola creatura indifesa che ha già visto chissà quali orrori, ha bisogno di aiuto, di una casa, di due genitori che la amino e che le facciano dimenticare l'abbandono subito, ha bisogno di lei...e lei, Isabelle Lightwood ha bisogno di quella bambina, di quell'esserino indifeso, qualsiasi cosa sia, mondana, strega, lupo...
"E' all' Istituto,  Monique e Valerie si stanno occupando di lei in attesa che arrivino i fratelli Silenti.  Non è una nascosta. Non ha i marchi da strega, nè quelli delle fate. E Maia ha detto che non è un lupo. So che nell'ultimo periodo le cose tra noi non sono state ...ecco abbiamo avuto qualche divergenza in proposito, ma io ti amo Isabelle Sophie Lightwood e quello che desidero di più al mondo è renderti felice. So quanto desideri un bambino, e anche io lo desidero e l'idea di non poterne avere, di non poterti dare ciò che più desideri mi ha mandato fuori di testa. E poi Flynn è arrivato con quella bambina, e lei mi ha guardato con quei suoi bellissimi occhi, ed io ho pensato che noi potremmo essere la sua famiglia. Tutti e tre possiamo formare una famiglia."
 Quelle parole colpiscono non solo il cuore di sua moglie ma anche quello di Alec che timidamente esce dalla stanza lasciando ai ragazzi la loro privacy. "Anche io ti amo Simon Lewis.
Voglio vederla. Posso vederla?"
Sono le uniche parole che Isabelle riesce a pronunciare. Con le lacrime agli occhi la giovane stringe forte a sè il marito.

"Non dire niente ai ragazzi, ne tantomeno alla mamma. Se otterremo il permesso del Clave, vorrei fosse una sorpresa per loro."
 "Sta tranquilla Izzy, il vostro segreto è al sicuro con me. In questo momento i Fratelli Silenti la stanno visitando, se è una di noi lo sapremo con certezza, anche se il naso di un vampiro non sbaglia mai. Riguardo al permesso del Clave, dubito ci siano opposizioni. Sono felice per te sorellina" 

Appena arrivati a New York Isabelle e Simon si recano in infermeria dove i Fratelli Silenti hanno visitato la bambina.  Sta bene, i suoi genitori sono stati uccisi durante un attacco demoniaco al mercato delle ombre. Nessuno ha visto niente purtroppo, di notte il mercato è quasi deserto. Isabelle entra in punta di piedi per non spaventare la piccola. Quando la porta si apre, la bambina solleva la testa. Le sue piccole manine stanno tormentando il lenzuolo. Monique le è accanto e le sta parlando sotto voce...
" Va tutto bene, ma petit cheriè."
  Isabelle le si avvicina timidamente. Si siede sul letto accanto a lei, e pian piano le accarezza la testolina riccioluta. "Ciao tesoro, io sono Isabelle." La bimba la guarda incantata e man mano le si avvicina fino ad appoggiarsi a lei, ed addormentarsi, Isabelle la solleva tra le braccia e la porta in camera sua. 

La bambina sta ancora dormendo, " Poverina deve essere molto stanca "
"Effettivamente non ha  dormito molto negli ultimi tre giorni,"
"Simon, appena si sveglia andremo a fare shopping, ha bisogno di vestitini, pannolini, scarpine..."
"Certo amore, non appena si sveglia usciamo a comprarle un intero guardaroba."
"Ah, dobbiamo anche arredarle una camera, ovviamente accanto alla nostra. "  

Un paio d'ore dopo....

 Un messaggio di fuoco da parte dell'Inquisitore, convoca i coniugi Lewis ad Alicante. La piccola deve essere presente, così come Fratello Enoch che l'ha visitata. Isabelle è nervosa, Simon anche, ma è molto fiducioso.

 La ragazza arriva davanti al Consiglio con la bambina tra le braccia. I membri del Clave ascoltano prima fratello Enoch per poter poi dare o meno il consenso.
" La piccola è una shadowhunter, ed è un orfana. È sana ma molto spaventata, i suoi genitori sono stati vittima di un attacco demoniaco. Isabelle Lightwood e suo marito chiedono di poterla adottare. In qualità di console sono favorevole."
Malachai è il primo a parlare. Dopo di lui anche gli altri esprimono il loro parere. Isabelle è in ansia. Ama già quella bambina come se fosse sua. Non permetterà che finisca in qualche istituito sotto la tutela di chissà chi.
Sono minuti interminabili per la giovane coppia. Simon ha un braccio intorno alla vita di sua moglie, come a volerla sorreggere.
"Isabelle Lightwood, Simon Lewis, siete consapevoli dei vostri doveri verso questa bambina, giurate sull' Angelo di crescerla ed educarla come una Nephilim. Che nome volete dare alla piccola?"  I ragazzi si guardano e all'unisono..." Elisabeth"

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Capitolo 16
*** Il viaggio ***


"Un penny per i tuoi pensieri"
A quella battuta Alec abbozza un sorriso.
 "Sono solo stanco Mag, tutto qui. Non puoi negare che le ultime settimane siano state molto pesanti. Strano che sia proprio io a dirlo ma credo di aver bisogno di una pausa. I Blacktorn, la Caccia Selvaggia, tu e Clary f
eriti.... "
"C'è dell'altro fiorellino.  Non puoi nasconderlo a me. Cosa ti turba Alexander?"
 "Te l'ho detto, sono solo stanco."
 "Ho capito, ci serve una vacanza. Che ne pensi dell'India? Nuova Delhi è stupenda in questo periodo dell'anno"
"Ci siamo stati in luna di miele ricordi?"
 "Già mhhh ci sono la Scandinavia. Una bella crociera tra i fiordi norvegesi, potremmo ammirare l'aurora boreale. Dicono sia magica...oppure potremmo andare in Irlanda, ci sono dei pub molto caratteristici, e poi tra poco è la festa di San Patrizio. "
"Andiamo dove vuoi, ma devo prima organizzare il lavoro. Quindi con calma."
"Come vuoi tu fiorellino." Le loro labbra si incontrano dolcemente. Magnus passa le dita tra i neri capelli di Alec, con la punta della lingua  gli solletica il labbro inferiore facendo in modo che Alec dischiuda le labbra, dando vita ad un passionale bacio. 

Qualche giorno dopo.......

Dopo aver fatto le ultime raccomandazioni ai suoi subalterni, e salutata la sua famiglia,  Alec è finalmente pronto a partire. Hanno scelto di viaggiare in aereo, come due comuni mondani. 

L'Irlanda...con le sue immense distese di prati e pascoli, le sue scogliere, le lunghissime spiagge... Magnus fa da cicerone.
 "Sono quasi tre secoli che non vengo qui, ma ho sempre desiderato tornarci. Ci divertiremo fiorellino, e tu potrai finalmente rilassarti. Potremmo anche fare un saluto ad Ahibill dato che siamo qui, e potrei approfittare per prendere delle erbe che da noi sono introvabili. " Alec si guarda intorno, quella piccola cittadina è così caratteristica. Non ci sono grandi condomini o grattacieli, ma solo casette di pietra che sembrano essere lì da secoli.
"Secondo una leggenda, il popolo irlandese sarebbe nato da divinità rese immortali dalla conoscenza del segreto della birra."
 A questa affermazione ad Alec viene da ridere.
"Stai scherzando vero?"
"Niente affatto fiorellino. Chiamata dai celti "corim", nel 2500 a.C. questa bevanda veniva aromatizzata con miele ed erbe selvatiche. Il Crith Gablach, antica raccolta di leggi irlandesi dell'inizio dell'VIII secolo, imponeva i nobili di bere una birra con la servitù nel giorno della Domenica. Prodotta spesso nei monasteri a partire dall'Alto Medioevo, raggiunse la massima diffusione nella prima metà dell'Ottocento. Ancora oggi il pub irlandese resta un importante luogo di vita sociale, a volte anche negozio alimentari in campagna, o sede di incontri letterari e musicali nelle grandi città." Il nephilim ascolta il racconto dello stregone con un pò di scetticismo e il sorriso sulle labbra. "Allora direi di vedere se questi pub irlandesi sono davvero così come li descrivono. Che ne dici di entrare? Mi sta venendo fame, e ho anche voglia di assaggiare la loro famosa birra."

Tenendosi per mano, i due entrano in un pub. All'interno l'atmosfera è proprio come descritta nei racconti di Magnus, calda, familiare. Si accomodano ad un tavolo e vengono subiti accolti da una giovane ragazza in abiti tradizionali che illustra loro le specialità del luogo.
  "Assaggerò lo stufato."
 "Alla birra vero? "
 "Perchè qui fate anche lo stufato con la birra?" Chiede il nephilim con un certo stupore. "Certamente, e facciamo anche un ottimo Guinness cake" Risponde la ragazza con un sorriso. "Va bene mi hai convinto. Ah e da bere vorrei una birra ovviamente."
 Magnus osserva la scena divertito e con una punta di gelosia, quella ragazzina sta praticamente mangiando suo marito con gli occhi.  Hanno preso in affitto un cottage vicino ad una delle caratteristiche baie dell'isola. La pace, la quiete, proprio quello di cui Alec ha bisogno dopo gli ultimi avvenimenti.

Magnus è uscito di buon ora per andare in uno dei tanti mercati delle ombre che da queste parti si svolgono in pieno giorno, a cercare erbe e simili per le sue pozioni, Alec invece decide di andare a leggere in spiaggia. La temperatura è molto mite, l'ideale per lui, e la spiaggia è quasi deserta, proprio quello che fa per lui, il silenzio.... ma un pianto, delle urla in lontananza attirano la sua attenzione. I suoi sensi da shadowhunter sono all'erta. Con uno scatto si alza e corre verso il punto da cui provengono le urla. UN gruppo di ragazzini in cerchio menano calci a qualcuno. Alzando la voce per farsi notare Alec si avvicina e allontana il gruppetto. Un ragazzino giace a terra, si tiene le braccia strette intorno al volto per difendersi. Il nephilim chiede spiegazioni a quello che sembra essere il capo branco.
 " E' solo un mostro, noi non vogliamo i mostri tra di noi. E' un aborto di natura."
"Andate via prima che vi prenda tutti a calci."
 Il gruppetto si allontana continuando a borbottare insulti.
"Ehi piccolo stai bene?" Alec si avvicina piano per non spaventarlo ancora di più. Il ragazzo toglie le braccia dal viso e Alec scopre essere essere una ragazza. Una ragazzina bionda, con gli occhi di un azzurro così profondo che Alec ci si perde per una manciata di secondi. "Stai bene?" Allunga la mano per aiutarla a rialzarsi e qualcosa colpisce la sua attenzioni. Le sue mani. Le mani di quella ragazzina sono anfibie. Le dita sottili terminano con una protuberanza tonda. La giovane tenta di nasconderle. "No tranquilla, è per questo che volevano picchiarti?" Asciugandosi le lacrime la ragazzina fa un cenno di assenso con la testa. "Io sono Alec, tu ce l'hai un nome?" "F..Faith"
"Vieni Faith, ti accompagno a casa"  Lungo il tragitto Alec scopre che Faith ha dodici anni. I suoi genitori adottivi sono morti qualche anno fa e da allora lei vive in una casa famiglia per nascosti. Alec non sapeva esistessero case famiglia per piccoli nascosti. Giunti a destinazione, Alec viene invitato ad entrare. Nell'ingresso viene accolto da uno gruppetto di bambini urlanti. Qualcuno batte le mani e questi si zittiscono.
 " Faith, hai portato un ospite vedo. Buongiorno, Caroline Mc Damon. Sono la tutrice dei ragazzi, nonché la direttrice di questo posto. "
 "Alec Lightwood. Lei.....lei...?"
"No, ho la vista signor Lightwood. Sono cresciuta con mia nonna che vendeva pozioni e lozioni al mercato delle ombre. Quando è morta ho ereditato questa grande casa e ho deciso di trasformarla in un rifugio per piccoli nascosti. Non tutti hanno fortuna. Prenda Faith per esempio. I suoi genitori erano ambulanti, la trovarono sul ciglio della strada ancora in fasce. Poi suo padre si ammalò e sua madre mi pregò di accoglierla. Era malata anche lei, infatti poco tempo dopo è morta. Bambini è l'ora della lezione, tutti in classe. Amber vi aspetta."
"Voi fate anche lezione?"
"Certamente, devono saper leggere scrivere e fare di conto, oltre che sapersi difendere dai demoni ed imparare ad usare i loro poteri."
 "Quindi lei fa anche da insegnante?"
"Oh no, venga le presento il professor Mc Farland, l'insegnante di demonologia."
"Buongiorno, Brian Mc Farland, dell'Istituto di Cork"
"Alec Lightwood. "
 "So chi è lei. Cosa la porta qui sig Inquisitore?"
  Caroline spiega brevemente il perchè Alec si trova lì.  Alec ha perso la cognizione del tempo, è affascinato da quello che una semplice mondana fa per quelle piccole creature. 

 

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Capitolo 17
*** Faith ***


Dopo aver passato tutta la mattina alla casa famiglia, ad Alec si è aperto un mondo. Una casa famiglia per piccoli stregoni. Caroline gli ha spiegato cosa viene insegnato loro sul mondo delle ombre, il rispetto degli accordi, l'uso dei loro poteri e come metterli al servizio dell' Enclave, e come, cerca famiglie che possano dare una casa e amore a quei ragazzini. Non tutti però accettano di lasciare la casa famiglia, specie quelli più grandi. E' tanto che Alec sogna di avere un bambino, un bambino tutto suo e di Magnus...ma non sa come dirlo al marito. Caroline gli ha detto che può tornare a trovare Faith quando vuole....... Faith quella ragazzina ha qualcosa di speciale. Il modo in cui, dopo averla aiutata ad alzarsi gli ha stretto le braccia intorno alla vita a mo' di ringraziamento, e poi è arrossita per la vergogna. La tristezza nella sua voce quando gli ha parlato dei suoi genitori, il modo in cui silenziosamente lo ringraziava con ogni sguardo. "Fiorellino, ero in pensiero. Va tutto bene mon amour?"
"Si Mag, ho incontrato una persona oggi. Dovresti conoscerla, è assolutamente fantastica." "Devo essere geloso fiorellino?"
"Ma no sciocco, è un istitutrice, chiamiamola così"
 Entusiasta, Alec racconta al marito dell'incontro con Faith, della casa famiglia, di Caroline, e di quello che fa per i piccoli stregoni senza famiglia. La mente di Magnus torna indietro di svariati anni, secoli se si preferisce. A quando a nove anni trovò sua madre morta, al suo patrigno che lo definì un mostro, alla sua morte, avvenuta accidentalmente perchè, proprio come quei piccoli stregoni non era consapevole dei suoi poteri, al suo chiamiamolo soggiorno presso un orfanotrofio dove incontrò una persona speciale, Ragnor, che gli insegnò ad usare i suoi poteri, che lo introdusse nel mondo della magia. Quanto gli manca il suo amico. Sa bene cosa provano quelle creature, anche lui avrebbe voluto un istitutrice. Il racconto di suo marito lo incuriosisce,
"Capisci, uno shadowhunter insegna loro come difendersi dai demoni, cioè, qui tutti i mondani sono a conoscenza del mondo invisibile. E nessuno ne ha paura. "
"Beh, vedi fiorellino, un tempo queste zone avevano la più alta concentrazione di demoni. E poi non dimenticare che nella mitologia l'Irlanda era considerata terra delle fate. Sono curioso di conoscere questa Faith, e di vedere la casa famiglia. Potremmo comprare dei dolcetti ed andare a prendere il thè con loro, cosa ne dici?"
"Magnus, sarebbe fantastico". 

Nei giorni seguenti.....

Alec e Magnus si recano alla casa famiglia con un vassoio di pasticcini per i piccoli ospiti della signorina Mc Damon. Magnus è ansioso di conoscere questa mondana che si occupa di piccoli stregoni senza famiglia.
 "Però...mi aspettavo il classico orfanotrofio diroccato, invece questa casa è davvero bella."
"Sig Lightwood, bentornato, Faith sarà felice di vederla."
 "Buona sera Caroline, abbiamo pensato che ai bambini avrebbe fatto piacere qualche dolcetto. Lui è mio marito..."
 " Per tutti i demoni, MAGNUS BANE!!!! Vecchio casanova di uno stregone cosa ci fai qui?"
 La voce alle spalle della signorina Mc Damon è di una donna, una donna dai lunghi capelli vermigli, due occhi scuri come la notte e uno strano sorriso, con una strana dentatura, sembra quella di un pesce, il suo marchio da strega pensa Alec
"Per Lilith Magda? Magda Monroe? Sei proprio tu? Vieni qui fatti abbracciare brutta fattucchiera da quattro soldi. Ah ah, come stai?"
  I due vecchi amici si abbracciano e si danno pacche sulle spalle.
 "Alexander, ti presento Magda Monroe abbiamo lavorato insieme ai tempi del mio soggiorno in India. Non so come questa vecchia megera possa insegnare a dei bambini."
"Vecchia megera a chi? Ho quasi cento anni meno di te. Te lo sei scelto proprio bello il marito, vecchio marpione, nel corso dei secoli i tuoi gusti sono migliorati. Molto piacere, Magda. "
Alec arrossisce  a quelle parole. Ma lui è lì per vedere Faith, per farle conoscere Magnus.
Come il marito, anche lo stregone resta incantato da quella ragazzina, dal suo sguardo che implora affetto.  

Quella sera, a cena, Alec non smette di parlare di Faith e della casa famiglia. Sarebbe bello poter dare una famiglia anche ad uno solo di quei ragazzi. Ipotizza addirittura, l'idea di aprirne una a Idris. A quelle affermazioni Magnus sorride...
"Quella ragazzina ti ha colpito al cuore vero Alexander? Non negarlo, lo so, te lo leggo negli occhi." Alec prende coraggio
 "E' un po' che ci penso. sai la nascita di Alex ha fatto scattare qualcosa...."
"Oh , il nostro piccolo mirtillo. Mi manca tanto."
"Si, anche a me. Mag, se ti dicessi che sto pensando di prendere in affidamento Faith?"
"In affidamento?"
 "Si, potremmo portarla a Idris con noi, provare ad essere una famiglia."
"E se non dovessi trovarsi bene? La rispediamo in Irlanda tramite portale? Hai pensato che Idris è una realtà totalmente diversa? Specie per una giovane strega, che non ha ancora il pieno controllo dei suoi poteri. Condivido il tuo desiderio di avere un bambino, ci penso sempre anche io, ma non possiamo portare un giovane stregone a Idris, a meno che non sia nato nella foresta di Brocelyn. "
 "E se restassimo a New York? Potrei allenarla io, e tu le insegneresti come controllare i suoi poteri. Io posso tranquillamente fare tutto anche da New York. Pensaci Mag, una ragazzina avrebbe finalmente una famiglia, e noi una figlia."
 "E se Faith non volesse? Ci hai pensato?"  La delusione sul volto dello shadowhunter è palese. "Mi dispiace fiorellino, ma voglio che tu sia preparato. Non possiamo sapere come reagirà quella ragazzina alla nostra richiesta."
 "Voglio provarci!, e se lei non vuole far parte della nostra famiglia, almeno ci avrò provato."

Nelle due settimane seguenti, I Malec passano interi pomeriggi in giro per la cittadina con Faith. Magnus l'ha accompagnata a fare shopping, e una sera, nel riaccompagnarla alla casa famiglia Alec le parla della sua idea. la ragazza lo guarda allibita.
"Io... cioè mi stai chiedendo se voglio venire a New York con voi? "
 "Si, sempre che tu sia d'accordo ovviamente."  L'abbraccio di Faith lo lascia senza parole.
"E voi sareste i miei papà? Sarò vostra figlia?"
"Certo pasticcino, sempre che tu lo voglia"  

Qualche giorno dopo, sbrigate le formalità burocratiche, i tre si preparano a partire. Caroline abbraccia Faith, e con le lacrime agli occhi si raccomanda.
"Non dimenticarti di noi. Sii felice piccola, te lo meriti. Sig Lightwood, Magnus, so che avrete cura di lei. Grazie."  Salutati tutti, la neo famiglia si reca all' areoporto in taxi. Faith è emozionata, non ha mai viaggiato in aereo. 

Durante il viaggio, la ragazzina tempesta di domande Alec che è molto felice di soddisfare ogni sua curiosità. Le parla della sua famiglia, di Alex, e di Elisabeth che sono i suoi cuginetti ora. Dei suoi zii, di Marise, e dei componenti dell'Istituto di New York, la sua nuova grande famiglia. L'accoglienza per il loro ritorno, va ben oltre le aspettative di Alec. Faith è sbalordita da tante attenzioni. Le hanno addirittura fatto dei regali e preparato una torta. Nel loft dei Malec, quella che sarà casa sua, la ragazza trova tutti i membri della famiglia ad accoglierla. Guarda Alec e, come solo lei sa fare, ancora una volta lo ringrazia con lo sguardo. Quelle persone sono lì per lei e questo non può che renderla felice. ora anche lei ha una famiglia che la ama.
 

 

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Capitolo 18
*** Barbas ***


E' passato qualche mese da quando Faith è diventata ufficialmente un membro della famiglia Lightwood/Bane. Alec le sta insegnando a tirare con l'arco, mentre Magnus l'aiuta con il controllo dei suoi poteri. Isabelle e Clary invece si dedicano a lei come vere e proprie zie. La vita a New York le piace, sente la mancanza dei suoi amici alla casa famiglia, le manca Caroline, ma ora ha una famiglia, una vera famiglia che le vuole bene, due papà premurosi, delle zie a cui chiedere consiglio su quali scarpe abbinare, e due adorabili bambini con cui giocare e fare all'occorrenza, da baby sitter.

E'un giorno come un altro per gli shadowhunter dell' Istituto di New York.
Clary ed Isabelle dopo l'allenamento decidono di portare Faith a fare shopping e poi pranzare con lei al taki. Si stanno dirigendo in metropolitana al centro commerciale quando d'improvviso accade qualcosa di strano. Le luci del vagone si spengono e accendono ad intermittenza, sembrerebbe tutto normale, ma non per le due parabatai che hanno i sensi all'erta. Il marchio da strega di Faith è fuori controllo, le sue mani cambiano forma continuamente, la ragazza comincia ad agitarsi.
"Izzy, dobbiamo uscire da qui" La mora annuisce, e non appena il treno si ferma in stazione, prendono Faith e scendono.
 La stazione è deserta. Strano, in pieno giorno, una stazione della metro deserta...qualcosa non quadra.  I poteri di Faith sono fuori controllo. Dalle sue mani si sprigionano lampi di luce.
 "Cosa mi sta succedendo?" urla la ragazza in preda al panico.
"Non ne ho idea, dobbiamo chiamare Magnus e tornare subito all'Istituto." 
"Clary! Guarda!" Una figura losca compare dal nulla. All'apparenza sembra un normale mondano brizzolato di una certa età. La figura avvolta in un cappotto nero si avvicina a loro. "Ciao Faith"
Istintivamente le due parbatai si parano davati alla ragazza con le armi in pugno.
"Chi chi sei?" balbetta timorosa la strega.
 "Non riconosci tuo padre?"
 "Mio padre è morto"
"Il mondano che ti ha cresciuto. Poveraccio, ho fatto in modo che la sua più grande paura si avverasse e il suo cuore non ha retto"
"Chi sei e cosa vuoi?"
"Voglio solo riportare mia figlia a casa."
 Il bagliore di un portale che si apre, lascia uscire Magnus seguito da Alec e Jace armati.
 "Sta lontano da mia figlia Barbas"
"Magnus Bane. Che piacere rivederti."
 "Non è reciproco. Allontanati subito da loro e torna all'inferno:"
 Il demone fissa lo sguardo nel suo e in un attimo, Alec è a terra sanguinante.   Una lama trafigge il suo petto. Jace urla dal dolore. Le  shadowhunter corrono in loro soccorso. Magnus è pietrificato. Il corpo di suo marito è a terra, esanime, in una pozza di sangue. Lo stregone scuote la testa come per risvegliarsi.  Dalle sue mani si sprigionano sfere di luce azzurra che vanno a colpire il demone.
"Non mi freghi Barbas. So chi sei, conosco i tuoi poteri. Biscottino ci serve un portale."
 "Non posso Magnus, non posso" grida la ragazza sull'orlo delle lacrime.
 "Si che puoi, Raziel non si priverà di uno dei suoi migliori soldati per un portale. Dobbiamo andare, forza!!!"
 "Clary....." Jace guarda sua moglie. Il viso contratto in una smorfia di dolore,   gli occhi lucidi. La rossa ha un attimo di esitazione, poi disegna la runa per il portale, con le lacrime agli occhi sussurra al marito
"Ti amerò per sempre"
Magnus lancia un ultima sfera di luce contro Barbas mentre afferra Faith e tutti insieme entrano nel portale. 

Alec si risveglia nella sua camera all'Istituto. Magnus è seduto sul letto accanto a lui.
"Cos'è successo? Faith?"
 "Lei sta bene, ma abbiamo un problema fiorellino"
 "Magnus, spiegati meglio." 
Nell'ufficio di Alec, i ragazzi ascoltano il racconto di Magnus.
 "Barbas, è uno dei demoni superiori più temuti. Ha il potere di giocare con la  mente, si nutre delle nostre paure e le fa apparire reali fino a quando non cedi. E da quanto ho capito è il padre biologico di Faith."
"Perché è qui?"
"Rivuole sua figlia ovviamente. Ma credo ci sia dell'altro. Biscottino, hai detto che i poteri di Faith sembravano fuori controllo giusto?"
"Sì, le sue mani cambiavano forma continuamente, poi ha cominciato a sprigionare una strana luce rossastra."
 "Devo contattare il labirinto a spirale. Se quello che sospetto è giusto, dobbiamo essere preparati a tutto."
"Cos'è il labirinto a spirale?" Chiede la giovane strega ancora sotto choc per gli avvenimenti di quella mattina.
"E' una sorta di quartier generale degli stregoni. Lì sono racchiusi tutti i testi magici e di sicuro ci sarà qualcosa per  rispedire Barbas nel suo inferno. Anzi ci andremo e tu verrai con me mio piccolo pasticcino, è giusto che tu conosca il tuo mondo." "Mag, non è pericoloso?"
"Tranquillo Fiorellino, credo che la nostra adorabile bambina abbia molto da imparare al riguardo, specie sui suoi poteri. Se Barbas è davvero suo padre come dice, allora c'è bisogno di qualcuno più esperto di me. La porterò da Tessa e dagli altri anziani del labirinto a spirale. Prepara le valigie pasticcino. Partiamo tra un ora."

Con Magnus e Faith al labirinto, Alec ritiene opportuno che i bambini siano portati a Idris, lì saranno al sicuro. "Se Barbas dovesse tornare, e sono quasi certo che lo farà, dobbiamo essere pronti. Ho chiesto quindi alla mamma di portare al più presto Alex e Lizzie a Idris. In assenza di Magnus, Lorenzo ci dirà tutto ciò che c'è da sapere su questo demone. Clary, tu stai bene?" "Sì Alec, le mie rune ci sono tutte." La rossa abbozza un sorriso e strizza l'occhio al marito. "Bene, Lorenzo sta arrivando, sentiamo cosa ha da dirci su questo essere infernale."

"Barbas era uno dei nove principi dell'inferno. Ma  si innamorò di una strega. Penny. Tutto normale se non per il fatto che Penny era umana..." "Scusa come fa una strega ad essere umana?"
"Ottima domanda signorina Morgenstern. Penny aveva poteri magici, poteva spostare gli oggetti con un semplice gesto della mano, preparava pozioni, ma non aveva sangue demoniaco, era mortale. Per lei Barbas perse la testa, tanto da lasciare il suo posto agli inferi per poter vivere con lei tra i mondani. Ma un triste giorno, Penny si ammalò, e nonostante i suoi poteri lui non riuscì a salvarla. Da allora è tornato il demone che era. "
"Per l'angelo, che storia triste. Non credevo che i demoni avessero un anima." Isabelle è visibilmente commossa dal racconto di Lorenzo.
"Questa Penny è la madre di Faith?" "Escluso signor Lightwood, la nostra Faith è troppo giovane. Ma non capisco perché è tornato a cercarla." "Cosa sappiamo sulla madre di Faith ?"
"Purtroppo niente Jace. Karoline non ci ha detto niente in merito. Provo a sentire cosa sa, può tornarci utile. Lorenzo, grazie per le informazioni." "Dovere signor Lightwood. Con il suo permesso mi fermo qui in Istituto in caso aveste bisogno di me."
"Bene, vado a chiamare Karoline. Sentiamo cosa può dirci sulla madre di Faith."
 

 

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Capitolo 19
*** la paura più grande di Simon ***


Grazie Caroline. Sì certamente, la terrò informata."
 Purtroppo la telefonata a Caroline non ha avuto il risultato sperato. 
"Ho parlato con Caroline. Purtroppo conosce ben poco del passato di Faith, men che meno chi sia la sua madre biologica. Da quanto ne sa, fu trovata in strada ancora molto piccola. Ma nulla di più. Quindi siamo punto e a capo. Speriamo che almeno Magnus riesca a scoprire qualcosa."
"E se provassimo a guardare nei suoi ricordi? Come fece Magnus con Clary?"
 "Perchè non ci ho pensato prima. E perchè non ci ha pensato Magnus. Qualcosa non mi quadra. Devo trovare il modo di contattare Magnus. "
Alec contatta il marito con un messaggio di fuoco. 

In attesa del ritorno di Magnus dal labirinto a spirale, gli shadowhunter si documentano sui testi presenti in biblioteca.
 "Alec! Secondo questo libro Barbas non può essere eliminato ma solo rispedito nel suo regno. C'è bisogno però di un incantesimo e di una pozione."
 Alec prende il libro dalle mani di Clary.
 "L'incantesimo è presente nel libro delle ombre e deve essere pronunciato da un trio di streghe? Assurdo!!!!!!!! Dove lo troviamo noi un trio di streghe? E cos'è il libro delle ombre? Oh Raziel, siamo punto e a capo."
"Chiamiamo Lorenzo?"
"Si Izzy e convoca anche Catarina Loss. Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Io richiamo Caroline in Irlanda, quella strega lì alla casa famiglia, forse saprà dirci qualcosa di più"

Qualche ora dopo, nella sala riunioni dell'Istituto, i Nephilim aspettano l'arrivo degli stregoni. "Buonasera signor Lightwood. Posso sapere il perchè siamo stati convocati così di fretta? E perchè questa fattucchiera da quattro soldi è qui?" Il tono di Lorenzo è tutt'altro che amichevole nei confronti di Magda.
 "Noto con piacere che vi conoscete quindi possiamo evitare le presentazioni. Il motivo è semplice Lorenzo. Su un vecchio libro della biblioteca, Clary ha trovato qualcosa riguardo a Barbas, e vorrei che qualcuno tra voi ci spiegasse qualcosa di più. Magda è stata l'insegnante di Faith, quindi potrà dirci qualcosa di più sui suoi poteri. Isabelle e Clary hanno notato che quando è comparso Barbas i suoi poteri erano fuori controllo."
" Quella ragazzina ha un grande potere Sig Inquisitore. e il trio menzionato nel libro si riferisce a tre streghe molto potenti legate da un vincolo di sangue."
"Chi sono? Come facciamo a rintracciarle?"
 "Nessuno le conosce purtroppo, ma forse il labirinto a spirale saprà più di noi."
 "E il libro delle ombre? "
"Solo pochi stregoni lo hanno visto, altri invece dubitano che esista. "
"Ma nel labirinto a spirale non sono custoditi tutti i libri di magia?"
"Si, signorina Morgenstern, ma nessuno di noi lo ha mai visto"
"Non ci resta che aspettare che magnus si faccia vivo quindi..."
Visibilmente affranto lo shadowhunter si passa le mani nella folta chioma scura. Un messaggio di fuoco da parte di sua figlia riesce a strappargli un sorriso. Stanno tornando, tra poco riabbraccerà suo marito e sua figlia.

E' scesa la notte su New York, il silenzio regna sovrano tra i corridoi dell'Istituto fino a quando un boato rompe il sonno degli shadowhunters. L'allarme suona, i Nephilim si precipitano al centro operativo. I sensori esterni segnalano presenze demoniache sul suolo sacro dell'edificio. I monitor rilevano una presenza. Qualcuno è a terra nel cortile. Impugnate le armi i ragazzi si precipitano all'esterno. Il primo ad arrivare è Simon, e la scena che gli si presenta davanti lo trafigge come un paletto al cuore. Isabelle, la sua Isabelle, è a terra, con la gola squarciata, l'espressione persa nel vuoto. L'urlo del vampiro riecheggia nell'Istituto. Stringe a sè il corpo ormai senza vita di sua moglie. Alec e gli altri sono alle sue spalle. Clary lancia un urlo di dolore tenendosi la gola, le sembra di soffocare. Non respira. Jace è accanto a lei, impietrito, così come Alec che senza proferire parola si accascia accanto al corpo della sorella. Simon si alza e con il corpo di Isabelle tra le braccia si dirige verso la cappella. Sembra un automa, lo sembrano tutti. Nessuno parla, come in trance, i ragazzi lo seguono fino a quando lo vedono adagiare il corpo. D'improvviso, il vampiro comincia a correre. Scatta da un punto all'altro del cortile alla velocità della luce, e quando si ferma sta affondando i canini nel collo di Eloise.
"SIMON NO!!!!!!!!!"
 Jace ed Alec sono su di lui prima che compia l'insano gesto.
Non è possibile! Izzy era insieme a me, al centro operativo. Quella non è Izzy!
Per avvalorare la sua tesi, Clary solleva la canotta. La runa Parabatai è lì. 
 "Tenete buono Simon, io vado a cercare della verbena. E' l'unica cosa in grado di calmarlo." Sedato Simon, Clary espone a Jace ed Alec le sue teorie.
"Ricordate cosa ci ha detto Lorenzo? Barbas gioca con le nostre paure fino a farle sembrare reali. La runa parabatai c'è ancora, Izzy è qui da qualche parte, e noi dobbiamo trovarla."
"Quindi tu mi stai dicendo che il corpo nella cappella non è di mia sorella? "
"Tutti abbiamo paura di perdere qualcuno, nel caso di Simon, Izzy. E' per questo che è come impazzito. Ho un idea. Mandiamo qualcuno nella cappella a controllare il corpo."
"E' assurdo, lo abbiamo visto tutti."
"Tutti abbiamo paura di perdere Izzy, è la mia parabatai, vostra sorella."
"Alec, proviamo. Intanto noi cerchiamo Isabelle."
la teoria di Clary si rivela fondata, una delle guardie giura che il corpo non è di Isabelle.
 "Ma allora dove può essere? E perchè diavolo Magnus non è ancora arrivato?"
 "E se l'avesse presa lui? "
"Giusto, Alec convochiamo gli stregoni." 
"Se Barbas ha preso Isabelle, l'unico posto dove può averla portata è a Saillum"
 "E dove si trova questa caverna Catarina?"
 "Saillum era il regno di Zaccaria."
"E dove si trova? Per l'Angelo Catarina, puoi essere più precisa?"
 "E' decaduto nel 772 a.c, a quei tempi non c'ero ancora."
"Vado in biblioteca, ci sarà qualcosa su questo posto. Almeno spero."

I tre Nephilim stanno consultando i grossi volumi da ore ormai. Clary si stropiccia gli occhi, le bruciano per la mancanza di sonno nonostante innumerevoli tazze di caffè bevute . Magnus irrompe in biblioteca seguito da Faith.
"Oh siete qui finalmente"
"Anche tu mi sei mancato tanto fiorellino" risponde sarcastico lo stregone.

"Magnus, abbiamo un problem, un grosso problema!"
"Catarina mi ha messo al corrente di tutto. Ho chiesto l'aiuto di Tessa, sta venendo qui per darci una mano."
 "Chi è Tessa?"
"Sono io.."
La voce alle loro spalle li fa voltare. Clary ha già visto quella donna. Si, era con Magnus quando Jace restò vittima dell'incantesimo dei Seelie. La giovane donna dai lunghi capelli castani e gli occhi grigi si avvicina ad Alec tendendo la mano. "Piacere di conoscerti Alec. Magnus mi ha parlato tanto di te. Somigli moltissimo al mio Will, ma caratterialmente sei uguale al tuo pro pro pro zio Gideon. E tu invece devi essere Jace. Io sono la tua bis, bis, bis, nonna. Tessa. Will Herondale era mio marito. Clarissa, sei diventata una splendida donna"
 "Qualcuno può spioegarmi come fa questa donna a sapere così tante cose sulle nostre famiglie?"
 "A tempo debito Jonathan ora mettiamoci al lavoro. Dobbiamo trovare Isabelle"

 


 

 

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Capitolo 20
*** Nel regno di Saul ***


"Sono Tessa Gray / Herondale. Mia madre era una shadowhunter ignara di esserlo, un pò come te Clarissa, mio padre, un demone superiore che si approfittò di lei prendendo le sembianze di suo marito.  Ero sposata con Will Herondale, capo dell'istituto di Londra."
 "Quindi, sei un ...mezzo demone?"
"Jace..." la rossa riprende il marito dandogli una gomitata nel fianco
" Non è niente Clarissa, sono stata sposata con un Herondale per più di mezzo secolo. Un mutaforma per essere precisi. Ho vissuto nel mondo shadowhunter fino alla morte di mio marito. Poi, per qualche anno  con Magnus, Catarina e Ragnor a Parigi. Durante la seconda guerra mondiale ho fatto l'infermiera da campo insieme a Catarina. Mi sono ritirata nel labirinto a spirale dopo la Rivolta a Idris." 
 "Il circolo..." la mascella di Jace si contrae per la rabbia
"Esattamente...ma siamo qui per..."
"Salvare Isabelle e liberarci di Barbas... Cosa sai di lui?"
Simon è appena entrato nell'enorme sala.
"Simon...."
"Grazie per la verbena Fray...."  alquanto ironico. 
 Esiste un incantesimo per rispedirlo nel suo inferno.?"
"Il libro delle ombre.."
"il libro delle ombre non esiste. E nessuno conosce l'incantesimo per scacciare questo demone."
Il silenzio piomba nella stanza.
"L'unico modo che abbiamo di salvare Isabelle è la giovane strega qui presente."
Tutti gli occhi sono puntati su Faith.
"Quindi tu stai dicendo che Faith è l'unica in grado di rispedire Barbas all'inferno? Assurdo. Magnus..."
"Tess..."
"Faith è la figlia di Barbas, Magnus, solo lei può farlo."
"E come? quando l'ho visto i miei poteri sono andati fuori controllo."
"La tua paura più grande...perdere il controllo dei tuoi poteri e ferire chi ami. Se ti concentri, ce la puoi fare.  Barbas farà in modo di farvi vedere cose orribili, le vostre paure diventeranno reali, e vi dilanieranno l'anima. Non dovete cedere. Qualsiasi cosa vedrete, ricordatevi che non è reale. Recitatelo come un mantra nella vostra mente. Magnus, pronti a partire domattina all'alba. Ora andate a riposare."
In religioso silenzio, gli shadowhunters escono dalla biblioteca e si recano nelle loro camere. 
"Quella donna ha una spiccata attitudine al comando e non ammette repliche."
"È un Herondale Simon, questo  dice tutto." Clary sorride divertita.
"Un Herondale? Jace è... è.."
 "A quanto pare, è la mia bis, bis, bis nonna Simon, non so altro. Nemmeno io ci capisco più di tanto. Ora direi di andare a dormire, domani ci aspetta la resa dei conti."

Nella palestra dell'istituto gli Shadowhunters capitanati da Tessa, sono pronti a partire. Faith è visibilmente agitata. La notte scorsa non ha chiuso occhio, così come gli altri. Alec le è accanto. La tiene per mano.
 "Ricorda quello che ti ho insegnato durante gli allenamenti. E non dimenticare che sei più forte di lui, perché hai dei sentimenti. Tutto ciò che vedrai non è reale, non perdere la concentrazione, ma soprattutto, ricorda sempre che qualsiasi cosa accada, sei la mia bambina, e ti voglio bene, più di qualsiasi altra cosa al mondo. Io e Magnus ti amiamo. "
La giovane strega ha gli occhi lucidi. Deve sforzarsi per non piangere. Mai nessuno le aveva detto di volerle bene, a parte Caroline.
" State attenti. Tenetevi per mano. Stiamo andando a Sallum, focalizzate questo nella vostra mente mentre attraversiamo il portale."
 Jace stringe la mano di sua moglie che a sua volta prende quella di Simon. Tessa guida il gruppo, seguita da Alec, Magnus e Faith. Jace, Clary e Simon chiudono la fila.
Una volta usciti dal portale, nessuno crede ai propri occhi. Una vasta distesa di ghiaccio si estende sconfinata davanti a loro.
"Dove siamo? In Antartide? "
 "No Simon siamo a Sallum. Una volta era un fiorente regno sotto la guida di Saul che lo espugnò a Zaccaria.  E' decaduto nel 772 a.c . Era un regno fiorente, fertile...e questo è quello che ne resta"
" Praticamente il nulla... dov'è Clary? Era accanto a me pochi secondi fa. CLARY!!! CLARY..." 
Il panico si fa' strada dentro Jace... Gli shadowhunters cominciano a guardarsi intorno nel vano tentativo di trovare la loro compagna.
"Magnus, tenta di localizzarla."
"È quello che sto cercando di fare Sheldon".  Un urlo li fa girare verso destra. Istintivamente Jace comincia a correre gridando il nome della moglie.

 
Clary si ritrova in una landa desolata... ha in mano la spada angelica, con lo sguardo cerca i suoi compagni, ma non c'è nessuno, a parte lui...il corpo senza vita di Jace, con un pugnale nel petto giace ai suoi piedi. La giovane sente il cuore lacerarsi per il dolore. In ginocchio accanto al corpo dell'amayo, la ragazza gli carezza dolcemente i capelli.
" Apri gli occhi Jace, ti prego, apri gli occhi. Non è reale, no, non è reale, tu non puoi essere morto."
 "Clarissa.."
 Valentine!  è davanti a lei con il suo bambino tra le braccia.
 "Ridammi mio figlio!!!!!"
"Questo bambino diventerà il soldato perfetto sotto i miei insegnamenti, grazie a lui mia cara Clarissa, io riuscirò a portare il mondo shadowhunter agli antichi splendori,"
 "Non te lo permetterò."
 "Tu e Jace non potete niente contro di me, sono più forte, più astuto."
"Tu sei morto!!!!! Io ti ho ucciso!!!!!!!!! "
 "Siamo all'inferno Clarissa, ricordalo. " 
La ragazza è sconvolta, deve salvare suo figlio da Valentine. Delle figure si avvicinano a lei, la stanno chiamando. La rossa riconosce i suoi compagni e corre verso di loro
 "Jace, ha preso nostro figlio! Ha preso Alex!"
 "Ehi, amore, guardami. Non è reale ricordi? Non è reale. Alex è al sicuro. Lui non è reale." Lo shadowhunter la tiene stretta a sè e dolcemente le carezza la testa
"Allontanati da lei Barbas"
"Ahaha, oh Tessa Gray, qui nel mio regno. A cosa devo questa visita? Vedo che con voi c'è anche la mia adorata bambina."
 "Non chiamarmi così, io non ti conosco". Improvvisamente dalle mani di Faith si sprigiona una luce colorata che va a colpire il demone.
" Dimmi dov'è Isabelle"
 Barbas indietreggia spaventato mentre la strega continua a colpirlo con le sfere di luce. Faith guarda per un attimo i suoi compagni di viaggio. Magnus ha lo sguardo serio ma fiero, Alec sembra spaventato ma la sua voce non lo è. "Puoi farcela tesoro, io lo so, devi solo credere in te stessa. Sei mia figlia, sei una Lightwood / Bane , tu puoi." Quelle parole la riempiono di gioia, i suoi papà sono orgogliosi di lei, i suoi zii la guardano con affetto e con una forza che non sapeva di avere, scaglia un altra sfera di luce contro il demone che si ritrova avvolto in una morsa che quasi lo soffoca. Sotto i loro piedi, la terra trema e una grotta appare davanti a loro.
"Isabelle deve essere lì dentro." Simon si lancia verso l'interno.
"SIMON ASPETTA" Incurante della voce di Tessa, il vampiro corre verso l'ingresso dell'antro infernale. Magnus riesce a bloccare la sua corsa prima che l'ingresso della caverna sia avvolto dalle fiamme.
"Stupido vampiro. Non sei immune al fuoco infernale. E' un incantesimo di protezione. Tess, come ai vecchi tempi?"
"Con molto piacere Magnus" I due stregoni riescono ad annullare l'incantesimo non senza fatica, e non appena le fiamme si dissolvono, Simon si precipita all'interno cercando sua moglie. La trova distesa su una roccia piatta, priva di sensi. Delicatamente la solleva tra le braccia e la porta fuori. La sua Izzy è viva. Con l'aiuto di Tessa e Magnus, Faith rinchiude Barbas nella sua caverna. Tessa recita un incantesimo di protezione in modo che l'antro resti sigillato per molto, molto tempo.
" Isabelle è salva, Faith ha affrontato le sue paure, direi che possiamo anche tornare a casa" "Ottima idea Tess". 

 

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Capitolo 21
*** Qualcuno dal passato ***


L' Istituto è in fermento. Dopo la missione a Sallum di qualche settimana prima, il Clave ha annunciato la visita di uno shadowhunter proveniente dal Conclave di Roma. Isabelle è nervosa. Cosa vorranno mai quelli del Conclave?
" Izzy rilassati, hai sentito Alec, è solo una visita formale. D'altra parte siamo l'unico gruppo di shadowhunter ad essere andati all'inferno."
 "Già e per ben due volte sorella. Sì, forse vogliono congratularsi con noi. D'altra parte siamo anche i migliori della nostra generazione, e il nostro istituto sta raggiungendo livelli altissimi. Hai ragione, non c'è motivo di essere nervose. Alec è già arrivato?"
 "Si è nel tuo ufficio, sta parlando con Anthony."
"Isabelle, credo che siano arrivati quelli dell'istituto di Roma. Guarda, c'è qualcuno al portone di ingresso."
"Grazie Raj. Clary, andiamo ad accogliere i nostri ospiti."
Le due parabatai attendono davanti le porte dell'ascensore e quando queste si aprono un brusio si leva nel centro operativo. Una ragazza, non tanto alta, fatta eccezione per lo stivale tacco 12, capelli castano rame legati in una coda ordinata, più o meno dell'età di Alec e Jace, inguainata in un pantalone di pelle nero che lascia poco all'immaginazione, camicia dello stesso colore a cui Clary crede manchino dei bottoni. Due occhi verdi  spiccano sul colorito forse un po' troppo pallido del suo viso. Ignorando volutamente Isabelle e Clary si dirige verso il centro della sala operativa.
"Devo dire che mi aspettavo un accoglienza diversa. Chi comanda qui?"
 Irritata Isabelle si dirige verso di lei. Le batte leggermente una mano sulla spalla per farla voltare.
"Uhm uhm. Buongiorno a te. Isabelle Lightwood, capo dell'istituto. Lei è la mia parabatai, Clarissa Herondale" porgendo la mano.
"Oh, scusa non credevo ci fosse una donna al comando. Jessica Bentivoglio, istituto di Roma."  Clary non può fare a meno di notare lo sguardo truce della sua Parabatai. La tensione è alta, e la rossa tenta di allentarla.
 "Beh, cosa ti porta qui a New York?"
"La vostra fama vi precede. Siete i soli, per il momento, ad essere riusciti ad eliminare non uno, ma due demoni superiori. Complimenti."
 "Per l'esattezza sono tre, ma questi sono solo dettagli" ribatte prontamente Isabelle.
"Vieni, ti presento gli altri." Le tre donne si dirigono verso l'ufficio di Isabelle accompagnate dagli sguardi compiaciuti degli shadowhunters presenti al centro operativo. Clary è infastidita da quel brusìo. Sembra che non abbiano mai visto una donna. Ma la sorpresa più grande per le due parabatai è lo sguardo di Alec quando entrano in ufficio. La sua espressione stupita, basita, o come direbbe Isabelle da idiota, le lascia perplesse. Lui, Alec Lightwood, colui che non lascia trasparire emozioni, ha sul suo viso tante e più espressioni che lasciano molto da pensare. "J,..Je...Jess?"
"Oh per l'Angelo. Alessandro!!!" La ragazza gli va incontro a braccia aperte e con molta disinvoltura stampa un bacio sulle labbra di Alec. Le due parabatai si guardano confuse ed esterefatte.
"Voi.,voi vi conoscete?"
 "E molto bene anche da quello che vedo" sussurra all'orecchio di Clary una Isabelle alquanto divertita. Rosso in viso, Alec tenta di balbettare qualcosa, ma la Nephilim italiana lo precede.
"Ci siamo conosciuti anni fa quando è venuto in visita all'istituto di Roma. Oh Ale, non credevo di rivederti. Mi sei mancato così tanto." Le sue braccia stringono la vita dello shadowhunter, che ora sembra visibilmente a disagio.
"Alec ho bisogno di...oh scusate non sapevo fossi impegnato."
"Jace, lei è Jessica Bentivoglio, dell'istituto di Roma. Jess, lui è ...."
"Il famoso, Jace Herondale. Le voci su di te non ti rendono giustizia."
 "Oh beh... grazie." Visibilmente imbarazzato il biondo si passa una mano sulla nuca. È assurdo. Istintivamente la rossa tira una gomitata nel fianco a suo marito che prontamente rientra nei ranghi.
"Allora Jess, cosa ti porta oltre oceano?"
"Prefirei rimandare a stasera quando  saremo fuori a cena io e te. Ora, saresti così gentile da accompagnarmi in camera mia? Ho fatto un volo di dodici ore e il fuso orario comincia a farsi sentire." e, prendendo il moro sottobraccio lo trascina fuori dalla stanza. 
 Basiti, i tre si guardano basiti.

Quella sera, Alec, da bravo gentiluomo porta la nuova arrivata a cena al locale di Maia.
"Jess, come mai sei qui?"
 "A te posso dirlo...ho combinato un casino..." gli occhi azzurri di Alec la fissano...
"Ho guidato la mia squadra in quella che si è rivelata una missione suicida. Le informazioni a mia disposizione erano errate, e quando siamo entrati in quel covo siamo stati attaccati da decine di demoni devrak. per poco quattro della mia squadra non ci lasciavano la pelle.. Luciano non si è ancora ripreso del tutto. "
"Ehi..." il ragazzo le tira su il mento con due dita per far si che si guardino negli occhi.
" Non è stata colpa tua. La tua squadra sta bene, è viva e questo conta. Ti conosco abbastanza Jess, e so che non avresti mai messo in pericolo la vita di qualcuno."  

Di ritorno verso l'Istituto i due fanno tappa all'Hunter Moon per bere qualcosa ricordando i tempi di Roma. Alec non è mai stato un gran bevitore, ma negli ultimi anni accanto a Magnus, ha imparato ad apprezzare un buon Martini. 
E' molto tardi quando i due rientrano in Istituto, reggendosi a vicenda. Le loro risate risuonano nei corridoi silenziosi
"Shhhh, sveglierai i bambini, e allora Isabelle e Clary ti uccideranno"
"Ohhhh, shhhh" ridacchia la ragazza aprendo la porta della sua camera e trascinando con sé  Alec. Leggermente ubriaco e stanco, il ragazzo si lascia cadere sul letto. La nephilim si stende accanto a lui. Le loro fronti si toccano, i loro nasi si sfiorano, e in un attimo accade...Le loro labbra si incontrano, con le mani esplorano uno il corpo dell'altra. Con abile gesto porta la ragazza sotto di lui senza staccare le labbra da quelle di lei. Le loro lingue danzano insieme, le  t shirt volano sul pavimento.   La mano di Jessica gli sfiora il cavallo dei pantaloni facendolo sussultare. Il ragazzo si ritrae bruscamente. Jessica lo guarda tra l'allibito e il confuso.
"Non posso Jess, mi dispiace, non posso farlo. Perdonami."
"Ale..."
 "Scusami Jess, buonanotte." Si infila la t shirt ed esce in fretta dalla stanza. Calde lacrime rigano il volto della ragazza che, rannicchiata sul suo letto si chiede perchè. Alec è stato la sua prima volta, lo è stato per entrambi e mai niente è stato più dolce e romantico. Nulla di traumatizzante e doloroso come le raccontavano le sue amiche, anzi...quella  notte fu speciale per tutti e due.  Disteso sul letto in camera sua, Alec fissa il soffitto. Cosa gli è saltato in mente? Mai avrebbe immaginato di tradire Magnus, con una donna poi...Ma lei non è una donna qualsiasi, lei è Jessica...

 

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Capitolo 22
*** Memories ***


Roma anni prima......

E' da poco passata l'alba quando un giovane shadowhunter  proveniente dalla grande mela, si presenta alla porta dell' istituto di Roma per il periodo di formazione che tutti i giovani nephilim, compiuti i diciotto anni svolgono presso un altro istituto. Ma lui, Alexander Gideon Lightwood, discendente di quella che un tempo era considerata una delle famiglie più rinomata tra gli shadowhunter, di anni ne ha appena diciassette. E allora perchè si trova lì? Perchè è più bravo degli altri? No, quello è Jace, il suo parabatai, lui è lì per volontà del Clave. Sono anni ormai che i giovani Nephilim non fanno più questa formazione, ma per lui, è diverso. I suoi genitori facevano parte del circolo, hanno appoggiato la rivolta di Valentine, e anche se sono passati anni, il consiglio non dimentica e, sta facendo fare ammenda ai Lightwood.

Un uomo alto e robusto, giovane, ma con un accenno di calvizie, grandi occhi scuri, apre il portone dell'edificio che, ad occhio umano è solo un sito in rovina.
"Buongiorno. Tu devi essere Alexander. Io sono Enzo, entra pure"
Nonostante l'aria burbera il tono è cordiale. Alec osserva il lungo corridoio affrescato.
"Ti mostro subito la tua camera, così puoi fare una doccia, e riposare. Hai fame? Abbiamo il miglior cuoco di Roma qui."
Alec ringrazia timidamente. Non si aspettava un accoglienza cosi. Sollevato dai suoi timori, accetta più che volentieri la colazione. In aereo non ha toccato cibo, e la stanchezza di un volo di quasi dodici ore comincia a farsi sentire. La camera è molto spaziosa, e gli ricorda molto la sua a New York.
In mensa, tanti sguardi si posano su di lui.
"Ragazzi lui è Alexander Lightwood, viene da New York, e starà qui con noi per un po'. Facciamo in modo che si senta a casa."
Un paio di ragazzi più o meno della sua età gli si avvicinano.
"Piacere io sono Enrico, e lui è Matteo, il mio parabatai." Sorridente, il ragazzo porge la mano che Alec stringe calorosamente. Lo invitano a sedersi con loro e gli presentano gli altri ragazzi presenti al tavolo.
Dopo colazione, Enzo lo porta al centro operativo. Alec si guarda intorno e sorridente pensa che gli istituti siano tutti uguali.
"Lui è il capo dell'istituto." Un uomo sui quaranta, con una folta chioma castana, alto più o meno come Enzo ma con un fisico più asciutto, gli porge la mano.
"Costantino Minuti. Benvenuto a Roma"
" G grazie. Alexander Lightwood, ma tutti mi chiamano Àlec."

Sono passati due giorni dal suo arrivo a Roma e, a differenza di quel che immaginava, Alec è molto sereno. Sono tutti molto cordiali con lui, nessuna domanda sul perchè si trovi lì, sulla sua famiglia etc, e questa cosa lo rende ancora più tranquillo. New York gli manca, gli mancano Isabelle e Jace, Max.....
"Alec, ti va di uscire di ronda stanotte'"
Giovanni, allenatore dell'Istituto, amico di Hodge ai tempi dell'accademia di Idris, sembra ansioso di mandarlo sul campo. "Oh, si, certamente? Chi sarà il mio compagno?" "Mia figlia Jessica, è arrivata stamattina da Idris. Sembri molto assennato nonostante la giovane età, e Hodge ha grande stima di te, quindi vorrei che tu la accompagnassi." "Va bene," Ecco, adesso mi tocca fare da baby sitter a qualche ragazzina capricciosa che crede di sapere tutto, speriamo solo che non si cacci nei guai.....pensa Alec tra se.
"Papi, è lui il ragazzo venuto dall'America?"
La voce alle sue spalle lo fa girare e per un attimo resta incantato da quello sguardo. Due occhi verdi spiccano sull'incarnato pallido. Lunghi capelli castano rame scendono sulle spalle.
E' bellissima pensa..."
Ciao, io sono Jessica, benvenuto a Roma"
"A Alexander, piacere mio"
Si sente stranamente impacciato.... una ragazza non gli ha mai fatto questo effetto. Durante la ronda per le strade buie di un quartiere romano, lui e Jessica scoprono di avere molte cose in comune, Il senso della famiglia, il rispetto per le leggi del Clave, entrambi sono stati addestrati ad Idris, i migliori del loro corso. Nelle settimane seguenti, legano sempre di più. Non sa spiegare il perchè, ma quella ragazzina gli piace. E' diversa dalle poche che ha conosciuto, timida, riservata, con un grande senso del dovere, e nonostante la giovane età è un ottimo soldato. Gli ricorda, sotto certi aspetti, sua sorella Isabelle.

Sono passati due mesi, e dal Clave, ancora nessuna novità circa il suo rientro a New York. All'istituto ha legato con tutti, specie con i suoi coetanei, e con Jessica si è creato un legame speciale che neanche lui sa definire. Si allenano insieme, escono di ronda , nei momenti liberi lei lo porta a visitare la città, ed è anche riuscita lì dove Isabelle e Jace, fino ad ora, hanno fallito, portarlo in discoteca! ah se i suoi fratelli sapessero..
Una sera al ritorno da un locale .....
"Se mio padre si accorge che ho bevuto mi sbatte alla Guardia di Alicante per un anno."
"Cerca di fare piano. Se siamo fortunati al centro operativo non dovrebbe esserci nessuno a quest'ora. "
 Di soppiatto, i due ragazzi attraversano il corridoio che conduce alle loro camere. Sorretta da Alec, Jessica apre la porta della sua camera.
"Buonanotte Alessandro" quasi un sussurro all'orecchio del giovane.
A quel contatto così ravvicinato, un brivido attraversa la schiena del giovane...
"B Buonanotte Jess" le loro fronti si toccano, le loro labbra si sfiorano, e la ragazza, timidamente incolla le sue a quelle di Alec. Per un istante, il ragazzo resta di sasso, ma quelle labbra morbide hanno un sapore così buono. Istintivamente le mette le braccia in vita per attirarla a sé. Jessica schiude appena le labbra, e le loro lingue si incontrano e cominciano a danzare sensualmente. Aggrappandosi alla t shirt del giovane, Jessica lo trascina in camera. Mille emozioni si impadroniscono dei due. Le loro mani cominciano timidamente ad esplorare il corpo dell'altro. Alec apre la zip del vestito di lei e dolcemente le carezza la schiena. Quel tocco delicato, fa sì che la ragazza, perda ogni inibizione. Gli sfila la t shirt per poi tornare sulle sue labbra.
 "Jess....io, io non l'ho mai fatto"
 "Nemmeno io", sussurra lei, sfilandosi il vestito. Ma  le istruzioni non servono, tutto viene naturale... I loro corpi fremono. Mani ansiose di scoprire il corpo dell'altro. Alec esplora ed assapora con la lingua, quel corpo esile e muscoloso, e ogni suo contatto le provoca un gemito. Timidamente, lei gli sfiora il cavallo dei pantaloni, e Alec perde ogni inibizione. I due si liberano dei pochi indumenti rimasti e con molta delicatezza entra dentro di lei. Una smorfia di dolore si dipinge sul volto di lei. Alec è spaventato, ma un tacito assenso da parte di lei lo esorta a continuare, Dolcemente le bacia le labbra cominciando a muoversi lentamente dentro di lei. Pian piano i loro corpi cominciano a muoversi in sincronia, gemiti, sussurri riempiono la stanza. Raggiungono il culmine quasi contemporaneamente gemendo uno il nome dell'altro. Accoccolati uno all'altra i due ragazzi si addormentano con il sorriso sulle labbra...

La mattina dopo, al suo risveglio, Alec è solo. Sul cuscino accanto al suo, un biglietto..,,La notte più bella della mia vita. Ti aspetto in palestra Jess

La prima volta di Alec......

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Rivelazioni ***


New York, oggi

Alec fissa il soffitto della sua camera. Deve chiedere scusa a Jess, non le ha detto di essere sposato, non le ha parlato di Magnus, nè di Faith... Si è lasciato andare ai ricordi, ai bei momenti passati con lei e si è completamente dimenticato di suo marito e di sua figlia....come è potuto accadere? Il senso di colpa comincia a logorarlo, ha bisogno del suo parabatai, deve parlarne con Jace. In fretta esce dalla sua camera e si avvia lungo il corridoio, Si sofferma davanti alla camera in cui alloggia Jessica, è tentato di bussare, ma ha paura, a giusta ragione, di una sua reazione. L'ha rifiutata, e lasciata lì senza nemmeno una spiegazione. Cautamente bussa alla porta della camera del suo parabatai con la speranza di non interrompere nessun momento intimo Questa volta non mi perdonerà facilmente pensa tra se e se.. Un assonnata Clary apre la porta stropicciandosi gli occhi.
"Alec! è successo qualcosa? Faith sta bene?"
"Si, è tutto ok Clary. Ho bisogno di parlare con Jace. E' urgente.... "
"Alec"  Il biondo si avvicina alla porta con un espressione non molto felice.
"Ecco, io io... Jace ho fatto un casino!"
 "Vi lascio soli..."
"No, Clary aspetta. Io vorrei che ci fossi anche tu, avrei bisogno anche della tua opinione." 

I tre sono seduti in mensa. Stringendo la tazza di caffè tra le mani, Clary guarda Alec esortandolo a parlare. 
"Ecco io..."
"Alec, si può sapere cosa hai combinato? " Jace sembra spazientito
 "Ricordi quando il clave mi mandò a Roma?"
"Si, ma cosa c ' entra Roma?"
"Per L'Angelo... Jessica, è così che si chiama vero? Lei, viene da Roma, e sembra conoscerti molto bene.."
"Hai centrato in pieno Fray...quando ero in Italia, io e Jess, abbiamo...diciamo che ho avuto una storia con lei."
 "Non ci credo, Alec tu, tu sei..."  La rossa poggia una mano sul braccio del marito che subito tace.
"Alec, è successo qualcosa tra voi ieri sera?"
"Non proprio Fray, ed è questo il punto." Il ragazzo racconta della sua storia con Jessica e degli avvenimenti della sera precedente.
"Quindi l'hai sedotta, e poi lasciata in bianco? Oh Alec, non è da te un comportamento del genere."  scherzosamente, Jace cerca di allentare la tensione che legge negli occhi del fratellastro.
 "Lei non sa niente? Di Magnus, di Faith,,,." Alec scuote la testa.
"Beh, se vuoi la mia opinione Alec, ti consiglio di parlarle, e di parlare anche con Magnus, credo sia giusto che sappia."
"Le parlerò. Grazie Fray, e scusa se ti ho svegliato."
"Oh, questo ti costerà qualche ora con tuo nipote mio caro." dice la rossa lasciandogli un bacio sulla guancia. "Buonanotte Alec"
"Notte Fray" 
 "Diciamo anche qualche giorno..." Jace strizza l'occhio al suo parabatai, poi, con un braccio intorno alle spalle di sua moglie, si avvia verso la sua camera. 

È l'alba quando Jessica decide di recarsi in palestra. Deve scaricare la tensione. La notte insonne, il pensiero di Alec, del suo comportamento...
Le luci sono accese, c'è qualcuno. Ed eccolo lì, la fronte imperlata di sudore lo rende ancora più affascinante. Con gli anni è diventato ancora più bello di quanto ricordasse. L'adolescente timido, ha lasciato  posto ad un uomo.  "Buongiorno" "Jess, buongiorno. Ti va di andare a fare colazione'" "Cos'è cerchi un modo per farti perdonare? Ti ci vorrà molto di più di una colazione Lightwood, oltre a una spiegazione convincente." "Ho bisogno di parlarti Jess, so di essermi comportato male con te, ed hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me." "Non sono arrabbiata, sono furiosa! Immagini minimamente come mi sono sentita? come mi sento?" Sente le lacrime bruciare e si volta, non vuole che lui la veda piangere. 
"Jess, ho sbagliato, e sto da schifo per questo, ma dammi almeno la possibilità di spiegare. Per favore" Le poggia le mani sulle spalle, la fa voltare verso di lui e quando si accorge che sta piangendo la stringe forte a sè.
"Mi dispiace Jess, mi dispiace tantissimo averti ferita." La ragazza affonda il viso sul petto.
 "So che non volevi farmi del male Ale, lo so, ma mi sono sentita umiliata."
 "Ti chiedo scusa, dai, andiamo a fare colazione, ti spiegherò tutto."
 "prima vai a fare una doccia Lightwood..."
"Ahahaha, hai ragione, ci vediamo nell'atrio tra venti minuti?" 

Seduti ad un tavolo del Taki, i due ragazzi si guardano, leggermente imbarazzati.
"Jess, sono sposato." Non crede alle sue orecchie..."Ed ho una figlia. Cioè non è proprio mia, l'abbiamo adottata"
"Coosa? Tu, hai una figlia e sei sei spo sa to? Oh Raziel. Ale, io, io ..."
"Non sei tu a doverti scusare Jess, ma io. Avrei dovuto parlarti subito di Magnus e invece mi sono fatto prendere dai ricordi."
 "M Magnus? Magnus Bane? Lo stregone?"
"Si, proprio lui, ci siamo sposati cinque  anni fa"
"Allora tu..." Jess si copre il viso con le mani... è scioccata e sorpresa allo stesso tempo  "Ale tu...."
"Si, Jess, sei stata la prima e l'unica donna della mia vita"
"Wow.... e hai intenzione di presentarmi la tua dolce metà?" 
"Certamente, appena tornano a New York. Sono al labirinto a spirale, Faith deve ancora imparare ad usare i suoi poteri."
"Raccontami di loro ti va?" Con un espressione sognante sul viso, Alec racconta il primo incontro con Magnus, di come, grazie a lui ha avuto il coraggio di fare comin out, il loro matrimonio, di Faith.."
"E' una storia bellissima. Sono felice per te Ale, davvero tanto felice."

Nei giorni successivi, la giovane Nephilim italiana ha modo di relazionarsi e socializzare con tutto lo staff dell'Istituto, in particolare con Anthony, trasferito in pianta stabile da Alicante qualche mese prima su richiesta di Alec.  Ma non è riuscita a legare  del tutto con Isabelle che continua a lanciarle occhiate non proprio amichevoli.
"Izzy, se continui a guardarla in quel modo, finirai per incenerirla."
"Mi sta nascondendo qualcosa. E anche mio fratello" E, in pieno stile Isabelle Lightwood, schietta e diretta, non appena ne ha occasione,
"Io e Clary portiamo i bambini a Central Park, ti va di unirti a noi?"
Jessica è indecisa, ma crede che possa essere un occasione per socializzare di più con le due ragazze, d'altra parte, non ha mai avuto davvero modo di parlare con loro come si fa tra donne. 

Ed è lì, sul prato di Central park, che la mora sgancia la bomba.
 "Allora Jessica, cosa c'è tra te e mio fratello? Sai che è gai vero? e che ha un marito" 
Clary sgrana gli occhi. "Izzy! ti sembra il modo?"
 "Che c'è? Sono solo curiosa." 
Per nulla intimorita, Jessica racconta alle due della sua storia con Alec, del rapporto che si era creato tra loro a Roma, dell'affetto che li lega. 
"Quindi tu e Alec....Oh Raziel, non avrei mai pensato che mio fratello fosse stato con una donna" Isabelle non crede alle sue orecchie. "Ho sempre pensato che prima di Magnus...incredibile, chi lo avrebbe mai detto."
"Io ignoravo che fosse sposato. altrimenti non avrei mai..."
 la curiosità è donna, e Isabelle Lightwood non fa di certo eccezione e quest'ultima affermazione non fa altro che alimentare la sua.
"Sono tutta orecchi"
"Diciamo solo che qualche giorno fa, io  e tuo fratello potremmo aver avuto un....... momento"

 

 

 

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Capitolo 24
*** Presente ***


"Papi!!!" una voce risuona nei corridoi, la sua voce...la sua bambina è finalmente tornata. Alec esce in fretta da quello che una volta era il suo ufficio, per andarle incontro. La giovane strega gli si butta tra le braccia. "Mi sei mancato tanto papi" "Anche tu mi sei mancata tanto tesoro.. Ehi ma come sei cresciuta" "È diventata anche molto brava. Ed io non merito un bacio di bentornato fiorellino?" E le loro labbra si incontrano... quanto gli è mancato, quanto gli sono mancati... "Allora cosa è successo durante la nostra assenza?" "Nessun demone superiore, nessun attacco all' Istituto, tutto nella norma." "Tu? Com'è andata al labirinto a spirale?" Qualcosa non va, e Magnus lo sente. Alec è strano, continua a camminare per il corridoio diretto al centro operativo. Una mano sulla spalla lo blocca e lo costringe a girarsi. Gli occhi di Magnus fissano i suoi. Immediatamente Alec abbassa lo sguardo. Non può reggere quegli occhi che lo fissano in cerca di risposte, non ora, non con Faith presente. "Mi nascondi qualcosa Alexander? " " Non è il momento adatto Mag." "Pasticcino, perchè non vai a cercare le tue zie, così puoi dare loro i regalini che abbiamo comprato" "regalini? dal labirinto a spirale?" "Abbiamo fatto una piccola deviazione prima di venire a casa...Hong Kong" "Alexander, cos'è successo mentre ero via?" "Il Conclave ha inviato una persona dall' Istituto di Roma." " E...ci sono problemi?" "No, nessun problema, è tutto ok, è solo qui in visita, sai l'ultima missione ci ha reso famosi." "Allora? perchè sei così teso?" "Si tratta di Jess, è lei la shadowhunter in visita." "E chi è Jess?" "Anni fa, il Clave mi mandò a Roma, è stato lì che ho conosciuto Jess. Siamo diventati subito amici, e man mano che i mesi passavano, abbiamo legato sempre di più. " "Alec, perchè mi stai raccontando questo? Non che non sia interessato a quello che hai fatto, o dove e con chi hai vissuto prima di me, ma perchè me lo dici solo adesso? E' successo qualcosa tra te e questo Jess?" "Jess è una donna Magnus. Jessica Bentivoglio, figlia del capo dell' Istituto di Roma. E si, abbiamo avuto una storia." "Fiorellino, tu, tu sei stato con una donna? Io come sai sono stato con tante persone e molte erano donne, credo sia normale. Perché ho l'impressione che tu te ne vergogni come se...come se...Per Lilith!!!!sei stato con lei durante la mia assenza! Tu, tu mi hai tradito!" Dalle mani dello stregone si alzano fiamme azzurre. Inconsapevolmente, Magnus si avvicina al marito. Il suo sguardo indica dolore, rabbia, risentimento. "Non è come credi". Alec indietreggia, visibilmente spaventato..."Siamo andati a cena fuori, abbiamo bevuto e.....e..." "E poi sei finito a letto con lei vero Alexander? È questo che stai cercando di dire?" Una sfera di magia si scaglia contro la parete, e poi un altra....un altra ancora. "Magnus ti, ti giuro che non è successo niente. L'ho solo baciata, lo giuro. Puoi, ecco puoi guardare nei miei ricordi, non ti ho tradito, lo giuro sull' Angelo." È sincero, Magnus lo legge nei suoi occhi...in quei bellissimi occhi che lo hanno fatto innamorare per la prima volta dopo secoli.... "Resta comunque il fatto che l'hai baciata! Ecco!" Con il tono e il broncio di un bambino dispettoso, Magnus dà le spalle al marito. Timidamente, Alec gi si avvicina abbracciandolo da dietro. "Mi perdoni?" Sussurra piano al suo orecchio...e quel sussurro provoca un brivido lungo la schiena di Magnus che non riesce a trattenere un sorriso soddisfatto. Non te la caverai così facilmente Alexander...riassunta l'espressione imbronciata si gira verso Alec. "Voglio sapere tutto, e poi voglio conoscere questa Jess." Dopo aver ascoltato il suo racconto, Magnus guarda Alec...lo fissa senza proferire parola...il suo volto non lascia trapelare nessuna espressione, niente... .solo svariati minuti dopo si decide a parlare. "Quindi questa ragazza è stata la tua prima volta, l'unica donna!" "Esatto, è successo prima che prendessi coscienza di essere gay. Mi perdoni?" Alec sfodera il suo ingenuo sorriso, la sua aria timida, quello sguardo da cerbiatto a cui Magnus non può resistere... . I Malec sono tornati nel loro loft, e Magnus continua a tenere il broncio. "Ehi Alec, tutto bene? sei un pò strano negli ultimi giorni." "E' Magnus! Mi sta facendo impazzire. Gli ho parlato di Jess, e da allora non mi parla" "Ahahahaha" "Jace non fare l'idiota!" Clary ammonisce il marito, poi guarda Alec in cerca di spiegazioni. "Sono giorni che si comporta come un bambino capriccioso, non so cosa fare Fray." "Tranquillo, ce ne occupiamo io e Izzy. A dopo ragazzi" "Co cosa? No Clary aspetta un momento" "Alec, fidati, andrà tutto bene." la rossa da un bacio al marito e lascia la stanza. Al Taki, scintillante più del solito, Magnus attende l'arrivo delle due ragazze che fortunatamente no tardano ad arrivare. "Ciao cognato, come stai?" "Ciao Magnus, che bello rivederti. Scusa il ritardo, è tanto che aspetti?" Clary e Isabelle abbracciano il loro stregone preferito "No giusto il tempo di martini. Anche per me è bello rivedervi. Vi trovo bene pasticcini. Chi è la vostra amica? Molto piacere, Magnus Bane sommo stregone di Alicante." sfoderando il suo miglior sorriso e i suoi modi d'altri tempi, Magnus si presenta. "Piacere mio, Jessica Bentivoglio, istituto di Roma. Ho sentito molto parlare di lei sig. Bane." Quel nome è come una fastidiosa puntura d'insetto per Magnus. "I suoi occhi scrutano l'esile figura davanti a lui. E così sei tu.... La tentazione di fulminarla sul posto è tanta ma desiste. Il campanello sulla porta del Taki suona e un giovane shadowhunter, dal colorito olivastro, fa il suo ingresso nel locale. E' Anthony. Alec lo ha voluto a New York perchè secondo lui a Idris era sprecato. Alla vista del ragazzo il volto di Jessica si illumina. Il giovane le sorride e lei, scusandosi con gli altri, si alza per andare a parlare con lui, ed è in quel momento che Magnus capisce che tutto quello che cìè stato tra lei ed Alec appartiene al passato, anche il bacio che si sono scambiati qualche settimana prima... "Sembra che tra quei due ci sia del tenero." All'occhio esperto delle due parabatai non sfugge nulla. "Già, credo che la vostra amica sia molto presa dal giovane nephilim." "Quindi?" chiedono in coro le ragazze? "Quindi cosa? perchè mi guardate in quel modo?" "Smetterai di tenere il broncio ad Alec? " chiede la rossa strizzando un occhio.. "Biscottino..." "Va da tuo marito Magnus, pensiamo noi a Faith stasera, vero Izzy?" "Certo, devo sistemarle i capelli." Per la prima in molti secoli di vita, Magnus Bane viene preso alla sprovvista, e da due Nephilim per giunta...ma d'altronde è stato proprio un giovane Nephilim a farlo innamorare di nuovo per la prima volta dopo secoli. Saluta i suoi pasticcini con un affettuoso abbraccio, poi rivolge un tenero sorriso a Jessica, ancora impegnata a parlare con Anthony e si dirige verso il suo loft. Quella sera, tornato a casa , Alec trova uno sfavillante Magnus impegnato ai fornelli, con indosso solo un grembiule da cucina. Abbraccia il marito da dietro e lo bacia sul collo. "Mi hai perdonato?" "Dipende da te fiorellino, saprai guadagnarti il mio perdono?" e si gira per far combaciare le loro labbra... e in quel bacio, lo shadowhunter mette tutto l'amore che ha...

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Capitolo 25
*** Epilogo ***


E' passato qualche mese da quando Jessica è arrivata a New York, cinque per l'esattezza. la giovane si sente ormai parte di quella grande famiglia che è l'istituto. Isabelle  e Clary sono diventate per lei, le sorelle che non ha, ed Anthony, ha ormai un posto speciale nel suo cuore e il solo pensare di dover tornare a Roma le mette un infinita tristezza. Assorta in queste tristi considerazioni, sobbalza quando sente bussare alla porta.
"Ehi Jess è tutta la mattina che ti cerco. Che hai? Non ti senti bene?+
"No, solo un pò di mal di testa. Perchè mi cercavi?"
 "Io e Izzy andiamo a fare  shopping con i bambini ti va di venire con noi?"
 "Si, un pò d'aria mi farà bene mi cambio e arrivo. " "
Ok, tra dieci minuti all'ingresso." 

Nulla sfugge all'occhio arguto di Isabelle Lightwood che osserva scrupolosamente ogni espressione, sguardo, sbuffo di Jessica.
 "C'è qualcosa che non va, è strana, l'hai notato anche tu?"  Isabelle osserva Jessica che indecisa, tra quali pantaloni scegliere, osserva la sua figura allo specchio.
"Si, mi ha detto di avere mal di testa"
 "C'è dell'altro, la nostra amica non ha mal di testa, credo siano altri tipi di problemi."
"Izzy...."
" Che c'è? Siamo amiche giusto? Il nostro compito è ascoltarla e aiutarla se c'è ne bisogno."
 "Si, hai ragione"
E così davanti ad un caffè, fuori dall'area bimbi, dove i loro piccoli angioletti si divertono con altri bambini, Clary ed Isabelle, incitano Jessica ad aprirsi con loro.
"Jess, c'è qualcosa che ti preoccupa? A noi puoi dirlo."
 La rossa le stringe la mano in segno di affetto.
"E' solo che...mi ha telefonato mio padre questa mattina.."
"E' successo qualcosa ?" chiede Isabelle preoccupata
"No, va tutto bene, mi... ha chiesto quando tornerò a casa. Il fatto è che io qui sto bene, mi sono affezzionata a voi, vi considero una famiglia, e poi c'è....."
"....Anthony" esclamano in coro le due parabatai..
"Esatto... la nostra storia è appena cominciata, ma credo di essermi.."
"Innamorata! e anche lui lo è fidati. Gli si legge in faccia."
"Ne hai parlato con lui? "
 "Non ancora.." Clary e Isabelle la guardano con affetto. Sanno cosa vuol dire essere lontani dalla persona che si ama.

Nel frattempo un indeciso Anthony cerca di capire quali siano i veri sentimenti di Jessica nei suoi confronti. Negli ultimi mesi sono usciti spesso insieme, e l'ha anche baciata, ma non è del tutto certo che lei non pensi ancora ad Alec. Jessica gli ha detto di avere avuto una storia con lui, e quando è arrivata a New York, aveva occhi solo per lui. Sa che Alec è innamorato di suo marito, e che per nulla al mondo lo tradirebbe, ma lei?  decide di chiedere consiglio a Jace. Chi meglio di lui? Sa che  per lui e Clary non è stato facile.
"Jace avrei bisogno di un consiglio....come si fa a capire se una persona ti ama davvero? Come hai avuto la certezza che Clary ricambiasse i tuoi sentimenti?
"Ehi, amico, ma mi hai visto? Scherzi a parte, devo ringraziare quella strega della regina seelie. Un suo stupido giochetto mi dette la conferma che provava per me quello che io provo per lei."
 "Oh Raziel..."
 " Vuoi un consiglio amico? Dille cosa provi. Esponi i tuoi sentimenti, e osserva le sue reazioni. Jessica sembra un tipo sveglio e senza tanti peli sulla lingua. Non servono cene romantiche, fiori o altre smancerie simili. Conta quello che hai nel cuore."
"Grazie Jace."

E così, seppur molto imbarazzato il giovane Nephilim, fa parlare il suo cuore.
"Jess... devo dirti una cosa..."
 "Anche io ho qualcosa da dirti." Con il dolore nel cuore, le lacrime che minacciano di uscire, la giovane shadowhunter, tirando un grosso respiro...
 "Anthony, io devo tornare in Italia."
"Ed io verrò con te." A quelle parole, il cuore di Jessica esplode per la felicità."
Sei... sicuro? Cioè non è che io non voglio che tu..."
"Ti seguirei in capo al mondo. anche all'inferno, se vorrai. Ti amo Jessica, e  nulla al mondo mi separerà da te."
 Con le lacrime agli occhi per la felicità, la giovane gli prende il viso tra le mani e lo bacia...

Qualche giorno dopo, nell'ufficio dell'inquisitore...

"Sono qui per chiedere il trasferimento presso l'Istituto di Roma, signor inquisitore."
Alec osserva il giovane shadowhunter davanti a lui, quel ragazzo che in poco tempo si è guadagnato la sua stima e la sua ammirazione, gli sta chiedendo di essere trasferito, e lui sa perché..ma non vuole perdere il suo pupillo. Con  lui e Jace spesso a Idris, Anthony è una valida spalla per Andrew e Isabelle, non può lasciarlo andare, deve tentare. 
" E se io ti proponessi un alternativa?"
 "Non credo ci sia signore."
 

Un anno dopo....

Isabelle , Clary  e la giovane Faith trattengono le lacrime, mentre Alex e la piccola Elisabeth tenendosi per mano, aprono la strada agli sposi. Jessica è raggiante nel suo abito a sirena color oro. Nei suoi occhi si può leggere tutto l'amore per quel giovane shadowhunter alla sua destra che scambia sorrisi e strette di mano con i pochi presenti alla cerimonia. Lascia la mano del neo marito per avvicinarsi alle due  che a stento tengono a freno l'emozione e le avvolge entrambe in un caldo abbraccio.
"Grazie ragazze" dice asciugandosi una lacrima "Per cosa?" "Per tutto! Per avermi accolto a New York, perchè mio avete fatto sentire parte della famiglia, per avermi fatto conoscere l'amore della mia vita. Grazie grazie, grazie" dice stringendole ancora. Alec e magnus si avvicinano al trio per potersi congratulare con la sposa. Lo sguardo di Jessica si illumina ancora di più e abbracciando d'impeto Alec, sussurra al suo orecchio.
." Grazie Alec, ti voglio bene non dimenticarlo mai, sei stato il mio primo amore."
"Ti voglio bene Jess, siii felice"
"Magnus, grazie anche a te. Lo rendi felice, amalo come merita." depositando un bacio sulla guancia dello stregone. "Non temere pasticcino, è in buone mani."

Dopo il ricevimento, gli sposi si congedano. All'ingresso del portale che li condurrà a Londra, Anthony e Jessica salutano i loro amici. Isabelle si asciuga l'ennesima lacrima. "Izzy sei sicura di stare bene? Non ti hanno mai fatto quest'effetto i matrimoni. " "Sto bene Clary, mi sento solo un pò scombussolata, sarà colpa del jet lag. " "Pasticcino, siamo arrivati tre giorni fa, gli effetti del jet lag di solito spariscono in ventiquattrore. Sicura non ci sia dell'altro? Facciamo un controllo da un fratello Silente."

Sette mesi dopo

"SIMONNNNNN"
"Izzy sta calma. Respira...."
"Perchè non mi hai detto che fa così male? SIMONNNNN dove diavolo è finito?" 
"Jace e Alec lo stanno cercando, tu cerca di restare calma."
 "Clary non lasciarmi."
 "Tranquilla Iz ci sono io con te." 
"Ci siamo vedo la testa. Sei pronta Isabelle? Al mio tre spingi." 
Qualche minuto dopo un vagito risuona nella stanza...
"E' una femmina! Congratulazioni Isabelle." 
"Ce l'hai fatta Iz.. è è bellissima." La voce della sua parabatai è rotta dall'emozione. 
Isabelle osserva quella piccola creatura che le viene posata tra le braccia, avvolta in un  asciugamano rosa, con ammirazione i suoi occhi sono pieni di lacrime, lacrime di gioia per quel miracolo che tempo prima le era stato negato. 
"Ciao piccolina, lei è la zia Clary."
"Vado a chiamare gli altri."
Jace, Alec, Magnus ed un agitatissimo Simon, che si precipita accanto a sua moglie entrano in camera..
"Ragazzi, vi presento Helen Sophie Lewis"

 

 

 

 

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