Come far capire a un idiota che ha la magia

di Mavis Dragneel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Balinor ***
Capitolo 2: *** Hunnit e William ***
Capitolo 3: *** Morgana ***
Capitolo 4: *** Popolo e Leon ***
Capitolo 5: *** 05) Lancillotto, Percival e i cavalieri ***
Capitolo 6: *** Pausa ***



Capitolo 1
*** Balinor ***


BALINOR

 

Ciao. Come già scritto nel riassunto questo è un sequel di “Non ho la magia”, può essere letto da solo.

Preghiamo tutti per il nostro povero principe e i vari personaggi. Amen.

Buona lettura.

 

P.V. Nessuno

 

Sinceramente Arthur non sapeva più cosa fare. Il regno era attaccato da un drago. Si, lo stesso drago che ha detto ad Arthur della profezia e che deve convincere Merlino che ha la magia.

 

Lui e Merlino sono attualmente nel mezzo della foresta per cercare un Dragonlord, che è un Signore dei draghi. Perché è l'unico a poter fermare Kilgharrah.

 

Vi chiederete come mai il drago sta attaccando, semplice, Arthur è un idiota. Ma lui darà tutta la colpa a Merlino, come al solito.

 

-Flashback-

 

Merlino entra dentro la camera di Arthur frenetico << Arthur, ho la magia >> a quelle parole Arthur si sveglia e cade dal letto.

 

Cerca di alzarsi, con Merlino che lo aiuta << Veramente? >> risponde il futuro re.

 

<< Certo, se vuoi ti mostro >> sembra titubante ma ad Arthur non interessa.

 

<< Come fai a saperlo? >> non ci è riuscito per tutto il tempo e qualcuno che magari non conosce si. È un po' arrabbiato.

 

<< Il drago nel sotterraneo >> risponde, guardando Arthur in modo strano.

 

Il principe ricorda la promessa fatta al drago. Se Merlino gli avesse mai detto che aveva la magia lui lo avrebbe liberato. L'ha promesso proprio ieri sera, dopo l'ennesima litigata con Merlino, perché lui non credeva di avere la magia. Se né andato arrabbiato lasciando Merlino giù col drago.

 

Prende Excalibur, forgiata dal fuoco del drago quando un fantasma risentito stava attaccando, e scende nei sotterranei per mantenere la sua promessa. Merlino dietro di lui lo segue frenetico cercando di parlargli ma lo ignora. Il drago a mantenuto la sua parte dell'accordo e lui manterrà la sua.

 

Scende dove c'è il drago << Hai fatto capire a Merlino che ha la magia, grazie >> libera la catena, col drago che ride e vola via, sente ancora il suono delle risate ma lo ignora. Finalmente Merlino l'ha raggiunto, d'altronde Arthur è più veloce di lui e stava praticamente correndo. Per fortuna è notte è non c'è nessuno in giro.

 

<< Cosa hai fatto? >> gli urla scandalizzato terrorizzato il mago.

 

<< Ho fatto un accordo, anche se non ero del tutto sincero quando l'ho fatto, ma lui ha rispettato la sua parte. Non mi pento di averlo fatto >> il principe è molto orgoglioso di questo << Adesso, parliamo di come ti ha fatto capire che hai la magia >> ripone via Excalibur e attende con impazienza la risposta.

 

<< Mi a detto che se ti avessi detto che ho la magia avresti finito di assillarmi facendomi credere di averla. Perché no c'è l'ho >> gli risponde il suo servitore, sconvolgendo Arthur.

 

<< Quindi credi ancora di non avere la magia >> risponde secco il principe.

 

<< Certo ce no. Non ho la magia >> gli risponde esasperato il 'non' mago.

 

Arthur si volta verso dove e volato via il drago, capendo ora le risate << Torna qui stupida lucertola troppo cresciuta. Mi hai mentito >> urla al nulla.

 

Merlino sospira e l'ho trascina in camera, mettendo inconsciamente un incantesimo di silenzio cosi che nessuno lo sentisse. Ovviamente non sa di averlo fatto e considera solo fortuna il fatto che nessuno li senta.

 

-Fine Flashback-

 

Il drago ha subito attaccato Camelot per cercare di uccidere Uther. Lui voleva mandargli contro Merlino. Ma Gaius è intervenuto dicendo che è inutile se non sei un Dragonlord. Quindi ha detto che l'ultimo è Balinor.

 

Uther ha mandato Arthur ha cercarlo, e ovviamente Merlino a proteggere Arthur. Con suddetto ragazzo che si lamentele di non saper tenere in mano una spada quindi non può fare niente per proteggere il principe. Ovviamente nessuno lo ascoltava.

 

Arthur, insieme all'intera Camelot, deve ancora capire perché Uther non ha messo Merlino alla pira per avere la magia. Ma teorizza che sia per il fatto che non ne è consapevole di averla.

 

Prima di partire Gaius dice a Merlino ed Arthur che Balinor è il padre di Merlino. Che il potere si trasmette da padre a figlio e viene ereditato alla morte del precedente possessore. Quindi Merlino non può fare niente e il fatto che non abbia il potere significa che Balinor è vivo.

 

Ovviamente Merlino lo ha accettato, d'altronde è Gaius a dirglielo. Accetta il fatto di poter capire e parlare la lingua dei draghi e ordinargli. Capisce che Balinor ha la magia, ma non che anche lui l'ha ereditata. Questo a fatto urlare Arthur. E chiunque l'ha sentito sospira in esasperazione.

 

Ormai Arthur può solo sperare che Balinor faccia capire al figlio che ha ereditato anche la magia. Non sa più cosa fare.

 

Trovano Balinor in una grotta e li sta per attaccare << Fermati, per favore. Sono venuto qui per parlare non ho intenzione di fare alcun male >> prende Excalibur e la getta di lato, rammaricandosi del trattamento ma non avendo scelta. Con Merlino dietro di lui che sta solamente guardando suo padre.

 

<< Perché dovrei fidarmi un cavaliere di Camelot. Mi avete dato la caccia per anni >> gli risponde brusco l'uomo, non abbassando la mano.

 

<< Posso giurartelo sulla mia vita, voglio solo salvare Camelot >> tiene le mani alzate, Merlino non si è mosso per tutto il tempo, solo guardando.

 

<< Perché mi dovrebbe importare di Camelot. In più, non mi fido di un Pendragon. In più capisco perché Kilgharrah lo sta facendo >> gli occhi si illuminano d'oro e Arthur chiude gli occhi, capendo di essere stato scoperto e che sta per essere attaccato, ma non potendo far niente e vuole salvare Camelot.

 

<< Gaius ha detto che eri un brav'uomo. Ma stai per lasciar morire un intero regno. I bambini non hanno colpa di qualunque cosa Uther ti abbia fatto >> Balinor guarda Merlino, che è quello che ha parlato.

 

<< Gaius è ancora vivo? >> credeva che Uther lo avesse ucciso.

 

<< Si. È anche lui morirà se non fermi il drago >> voleva dirgli che Merlino era suo figlio ma è meglio aspettare, tocca a Merlino dirglielo, non lui.

 

<< D'accordo. Ho un debito verso Gaius e ho intenzione di ripagarlo e i bambini non meritano di essere coinvolti >> si volta per mettere via le sue cose << Ma non ho intenzione di rivedere Uther, fermerò Kilgharrah e poi me ne andrò via >>.

 

<< Certo. Non sei obbligato a rimare. Credo che mio padre ti ucciderebbe subito quindi non ti obbligo >> lo rassicura Arthur << Ma perché non chiamarlo qui? È più sicuro per te >>.

 

<< Perché è troppo lontano. Normalmente non sarebbe un problema ma ormai il mio legame con lui si è quasi dissolto perché non ho esercitato il mio potere, ormai sono arrugginito. Non l'ho usato neanche su delle viverne. Posso ordinargli ma devo essere vicino. Se lui è a Camelot devo esserci anch'io >> ha finito di prendere le sue cose, che non era quasi niente, ovviamente le ha prese perché dovrà cambiare posto.

 

<< Ma perché Uther si fida a lasciarti da solo con me insieme a un contadino. Pensavo avrebbe inviato almeno due cavalieri >> non che servissero a molto, ma almeno…

 

<< Lo stesso che dico io. Sono il suo servitore ma Uther pensa che sia sicuro >> si lamenta il ragazzo, all'oscuro del vero motivo. Balinor lo guarda in modo strano.

 

-Accampati in un bosco-

 

<< Posso farti una domanda sulla magia? >> chiede all'improvviso Merlino, mentre mangiano. Balinor sembra sorpreso ma annuisce, Arthur è stupito ma non commenta << I figli di streghe e stregoni anno la magia? >>.

 

Arthur ha le stelle negli occhi. Finalmente Merlino capirà che ha la magia. Rivolge uno sguardo speranzoso a Balinor che guarda Merlino con stupore << Si >> Arthur vuole saltare ad abbracciare Balinor << Anche se raramente può capitare che non la ereditina, ma molto raro. Uno ogni dieci mila >> Arthur si copre il viso con le mani, facendo cadere la ciotola. Tutti lo guardano. A lui non interessa.

 

<< Il figlio di un Dragonlord ha la magia? >> mormora e prega chiunque che sia la risposta che vuole. Balinor sembra diffidente ma poi scrolla le spalle. È l'ultimo dei Dragonlord e non ha figli quindi…

 

<< Si. Non ci sono altre possibilità che il figlio, almeno il primogenito, possegga per forza la magia, insieme al dono di Dragonlord >> risponde tranquillamente per poi mangiare la zuppa, pensa che Arthur sia solo curioso. Lo crede anche più aperto alla magia visto il modo in cui tratta Balinor, anche se ha ripreso la spada ma Balinor percepisce che essa non era normale. Tuttavia non ha capito cosa sia. Pensa che c'è un incantesimo molto forte. Uther è sempre stato un ipocrita quindi…

 

<< Visto >> salta in piedi urlando Arthur, indicando Balinor che lo guarda confuso mentre Merlino, a qui ha urlato, sospira.

 

<< Questo non significa niente. Ha detto che è raro ma si può nascere senza magia anche se i tuoi genitori l'hanno. Magari è aumentato visto che mia madre non ha la magia >> conclude Merlino mangiando la zuppa mentre Arthur non ne può più.

 

<< Aspetta. Di che state parlando? >> Balinor è colto alla sprovvista. Non capisce che sta succedendo.

 

<< Lui è tuo figlio, e crede di non avere la magia >> ormai ad Arthur non interessa di lasciare che lo dica Merlino. Troppo esasperato e arrabbiato per la solita questione.

 

<< Sei mio figlio? >> Balinor guarda Merlino meravigliato e con un po' di dubbio.

 

<< Mia madre è Hunnit di Eldor. Gaius, prima di partire, ci ha detto che sei mio padre >> mette da parte la zuppa.

 

Balinor lascia cadere la Zuppa e va ad abbracciare Merlino, suo figlio. Non sapeva di averne uno.

 

Arthur si allontana e va a dormire, li lasciare parlare un po'.

 

-Mattina dopo-

 

I banditi li hanno attaccati ma non sono riusciti a fare molto. Troppi rami che cadevano e radici in cui inciampavano. Ovviamente Merlino non se ne è reso conto e Balinor non ne ha parlato. Stanno cavalcando verso Camelot. Arthur su un cavallo e Merlino con Balinor sull'altro.

 

<< Presumo che Arthur sappia della tua magia? >> non era tanto una domanda. Arthur non lo sente perché Balinor lo dice piano. Nel caso Arthur non lo sapesse. Cosa improbabile visto l'argomento a cui ha assistito la sera prima ma… precauzione.

 

<< Che stai dicendo. Non ho la magia >> Merlino non ha problemi a parlare ad altra voce, scandalizzato. Arthur mette la testa tra le mani e geme.

 

<< Sei mio figlio. Hai la magia >> Balinor è giustamente, confuso.

 

<< No. Hai detto anche te che i figli di stregoni non hanno per forza la magia >> dice stancamente Merlino. Non ne può più. Adesso anche suo padre cerca di fargli credere che ha la magia.

 

<< Ma sei mio figlio. È ovvio che hai la magia >> risponde, logicamente, Balinor.

 

Merlino si volta a guardarlo negli occhi << Sei deluso che non c'è l'ho >> sembra veramente triste.

 

<< Cos- no, certo che no. Solo che sei un Dragonlord >> Balinor è scandalizzato dal sol pensiero. Ovviamente non è deluso di suo figlio. Dannazione, non lo conosce nemmeno. Arthur, il figlio di quel tiranno traditore di Uther, conosce meglio SUO figlio.

 

<< Accetto di essere un Dragonlord ma di sicuro non ho la magia >> gli parla con un po' di sollievo. Mentre Arthur continua a lamentarsi.

 

<< Se sei un Dragonlord hai la magia >> gli spiega tranquillamente Balinor << È sempre stato cosi, almeno per i primogenito >>.

 

<< Allora hai un altro figlio >> Balinor si blocca e anche Arthur.

 

<< No, sicuramente non ne ha un altro. L'unica donna per me era tua madre >> va bene che non sapeva di avere un figlio ma non può averne un altro.

 

<< Allora la magia mi ha saltato >> Balinor apre la bocca per contestare ma Merlino lo batte << Magari è già capitato ma per vergogna si è nascosto il fatto >>.

 

Balinor ci sta pensando, il che fa preoccupare Arthur << Sarebbe possibile >> dice alla fine e Arthur lo maledice. Dannati stregoni. Sta iniziando a capire perché suo padre li odia, tutti i mal di testa che ha a causa loro…

 

-Camelot-

 

Sono al confine, ovviamente ci sono solo alberi ma più avanti, per un po' c'è solo una distesa di nulla. Si fermano tutti, sentono il ruggito del drago, anche se lieve << Qui va bene >> parla Balinor, prima di scendere dal cavallo e aiutare Merlino a scendere. Arthur scende da solo.

 

<< Dovremmo spostarci? >> chiede cautamente Arthur. Non ha mai visto il drago al di fuori della caverna.

 

<< No. Basta solo che stiate dietro di me >> risponde l'adulto. I ragazzi annuiscono e vanno alle sue spalle << O drakon, e male so ftengometta tesd'hup'anankes! >> il ruggito smette.

 

<< Cosa hai fatto? >> era Merlino a chiederlo, ovviamene solo curiosità.

 

<< Gli ho ordinato di venire qui >> appena Balinor finisce di parlare kilgharrah si vede atterrare.

 

<< Balinor. Perché mi hai fermato dall'uccidere Uther? >> kilgharrah è molto arrabbiato per questo.

 

<< Fidati, lo voglio morto anch'io ma non a costo della morte di donne e bambini innocenti >> il drago sbuffa << Dragorn. Non didlkai. Kari miss, epsipass imalla krat. Katostar abore ceriss. Katicur >> da il comando Balinor.

 

<< D'accordo, me ne vado >> brontola il drago, volando nella direzione da cui sono venuti << Solo una cosa. Come ringraziamento per aver fermato la mia 'follia' >> continua il drago. A nessuno piace il tono, è molto sarcastico << Tuo figlio è Emrys >> detto ciò si vede solo un puntino in lontananza, è veloce a scappare.

 

Tutto è immobile, nessuno parla. Dopo un paio di minuti Balinor barcolla, sia Merlino che Arthur vanno a sorreggerlo, entrambi chiedendogli se sta bene.

 

<< Sei Emrys >> sussurra Balinor.

 

<< Il mio nome è Merlino >> sottolinea il ragazzo, molto confuso da… tutto.

 

<< Emrys è un nome che usano i druidi. Sarebbe come chiamare Arthur Principe. È lo stesso con Emrys >> si regge da solo in piede << Emrys è la traduzione di Immortale nella lingua druida. Indica l'incarnazione vivente della magia >>.

 

Arthur guarda sconvolto Balinor. Sapeva che Merlino era forte ma accidenti, non pensava cosi tanto << Ma io non ho la magia >> ovviamente Merlino deve parlare. Arthur geme per l'ennesima volta.

 

Balinor lo guarda sconvolto, Arthur decide di essere magnanimo << L'idiota non si rende conto di avere la magia >> ignora le proteste di Merlino << La usa accidentalmente. Uno sguardo e le scope si muovono da sole per pulire >> gli spiega calmo Arthur. Non capisce perché Balinor lo guarda come se fosse un idiota. Si sente offeso, sta solo cercando di aiutare.

 

<< Capisco che la aura di quello stron- tuo padre per la magia ti ha reso ignorante. Gli incantesimi non verbali sono difficili da fare. Solo i migliori stregoni al mondo possono, e anche allora, per certi incantesimi, avranno bisogno di formularli completi >> guarda Arthur e spiega tranquillamente. Arthur è sconvolto da quello che dice << Anche se fosse possibile che siano non verbali, cosa di qui dubito, ma è Emrys. Questo significa che recita gli incantesimi nella sua testa >>.

 

<< Ma ti assicuro che usa la magia. E veramente non sa di averla >> si difende Arthur, con sotto Merlino che si lamenta di non avere la magia << Può essere che essendo la magia stessa possa usarla in base alle sue emozioni >> guarda attentamente Balinor.

 

L'uomo sembra pensarci prima di avere un illuminazione << È fattibile >> Arthur quasi salta di gioa, adesso finalmente può farlo capire a Merlino.

 

<< Vi fidate davvero di un drago che ti ha ingannato Arthur e ha cercato di distruggere Camelot? >> gli chiede Merlino, con il sopracciglio alla Gaius. Dannazione a lui che l'ha imparato. Lo fa sentire un bambino stupido in questo momento.

 

<< Merlino. Credi che le scope e i tappeti abbiano vita propria >> gli risponde lapidario Arthur. Ne ha piene le scatole.

 

<< Come? >> chiede l'unico vero adulto del gruppo << Lo credi veramente? >> guarda Merlino come se fosse stupido.

 

<< Magari non ti ricordi a causa del tempo passato in quella grotta >> risponde in modo comprensivo Merlino, facendo aggrottare la fronte a Balinor << Dai Arthur. Ho sempre con me il calmante di Gaius, forse è meglio se lo prende anche mio padre >> tira fuori due boccette e Arthur geme.

 

<< È un evento normale? >> chiede sconvolto Balinor.

 

Arthur annuisce con la testa << Se mi va bene, una volta a settimana. Finisce con Merlino che mi da questo dannato calmante >> sospira il principe.

 

<< Praticamente ti stanno drogando >> Arthur si ferma alle parole di Balinor prima di sospira ancora. Scrolla le spalle e beve la bottiglia tutta d'un fiato.

 

<< Torniamo a Camelot >> parla Arthur mentre sale sul cavallo << Inventerò una scusa per mio padre, vai via. Oppure vieni a Camelot fra un paio di giorni con un nome diverso. Mio padre non controlla i cittadini, normalmente, quindi non avrai problemi, se il tuo aspetto è diverso >> detto ciò cavalca verso Camelot. Farà rapporto a Uther, farà un bel bagno e poi un pisolino. Fino a cena.

 

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Capitolo 2
*** Hunnit e William ***


HUNNIT E WILLIAM

 

 

P.V. Nessuno

 

I giorni a Camelot sono trascorsi tranquillamente dopo l'attacco del drago. Tutto è tornato alla normalità e i danni sono stati magicamente riparati da un inconsapevole mago.

 

<< Allora… hai detto a tua madre di Balinor e lei sta venendo a trovarlo? >> chiede il futuro re al suo servitore << Arriverà tra poco e non mi hai avvertito prima perché… ? >>

 

<< Perché mi ha detto di non dirlo a nessuno perché voleva sorprendere mio padre. Ti ho avvisato nel caso la vedessi e lo dicessi a mio padre >> parla tranquillamente il ragazzo, mentre sta pulendo l'armatura << E voi due sembrate andare d'accordo. Non mi sorprende, hai sempre voluto uno stregone, dal momento che mi accusavi sempre di avere la magia. Anche se mi da fastidio che entrambi credete che c'è l'ho >> sbuffa il ragazzo.

 

<< Merlino >> sospira il principe << C'è l'hai >> ha passato molto tempo con Balinor perché voleva che l'ho aiutasse a far capire a Merlino la sua magia. Anche se inutilmente. Forse Hunnit lo aiuterà. Quella dolce e gentile donna a mentito a Merlino per tenerlo al sicuro, ovviamente se non c'è pericolo aiuterà Arthur. Sente che se continua cosi impazzisce.

 

Merlino sospira solamente, neanche degnandosi di rispondergli. Alza gli occhi dal suo lavoro e vede la scopa << Hai saltato un pezzo li >> indica vicino al letto, e la scopa si muove da sola verso il punto indicato << Grazie >> dice allegramente il ragazzo mentre il principe geme in dolore.

 

-Il giorno dopo - Piazza-

 

<< Figliolo >> saluta allegramente la donna mentre cammina verso il figlio.

 

<< Madre >> saluta altrettanto allegramente suddetto figlio mentre corre in contro alla madre.

 

<< Io sono invisibile? >> domanda un ragazzo da parte alla donna, pochi secondi dopo che madre e figlio si sono abbracciati.

 

Il ragazzo si stacca dalla madre << Mi dispiace Will. È bello vederti >> detto ciò il ragazzo che ha appena parlato lo abbracciata.

 

<< Certo >> mormora mentre ricambia l'abbraccio.

 

<< Vi porto da Gaius. Poi andiamo dal nuovo fabbro >> sorride complice a sua madre, che ricambia.

 

-Col fabbro-

 

<< Balinor >> saluta Merlino mentre entra.

 

Arthur, dietro il ragazzo e la madre, sbuffa. Ovviamente tutti in città hanno capito che quel Balinor è lo stesso il Dragonlord ma nessuno dice niente, o lo denuncia al re. Anche se Arthur dubita che suo padre farebbe qualcosa, ha lasciato andare via come se nulla fosse Merlino dopo aver usato la magia davanti a tutti. Ci sono ancora le pire ma “casualmente” le persone evadono. Non che sia difficile visto che loro hanno la magia e le celle sono normali ma…

 

Comunque, ignorando questo. Tutti sanno che è il Dragonlord. Forse anche Uther ma nessuno chiede e lui non ha dato indicazioni. Ma tutti si fidano di Merlino, che ovviamente è amichevole con lui, quindi tutti sono tranquilli. Alcuni sospettano qualcosa della loro relazione, alcuni sono arrivati a teorizzare, giustamente, che siano padre e figlio. Ma vengono soppressi e definiti “complottisti”. Arthur ha rinunciato per la sua sanità mentale, o almeno quella che gli rimane.

 

<< Ciao Merlino >> risponde Balinor mentre sta lavorando a una spada << Hai la medicina per Tom? >> continua il Dragonlord.

 

Tom è il padre di Gwen. C'era stata una peste ma, ovviamente, quasi tutti sono stati guariti da Merlino. Lui continua a dire che Gaius è un ottimo medico, mentre sta lavorando alle pozioni con gli occhi oro. Si è ammalato e Gwen è subito andata da Merlino, che stava già preparando antidoti. Nonostante si sia ripreso sembra essere diventato più debole fisicamente, come quasi tutti quelli guariti. Nessuno si lamenta, perché sanno che dovevano morire.

 

Gwen ha aiutato molto, Morgana la lasciata a prendersi cura del padre. Purtroppo l'ha sostituita, ma dall'arrivo di Balinor è tornata con lei. Lui si prende cura di Tom è lo aiuta col lavoro. Tom sembra star meglio, se il motivo è che può non lavorare troppo o la magia non lo so. Balinor aiuta più di quanto abbia fatto Gwen. Anche se non usa alcuna magia, o almeno non davanti a qualcuno.

 

<< Si. Ma c'è qualcuno che ti vuole parlare >> sorride Merlino, mentre Balinor termina la spada.

 

<< Chi… >> le parole gli muoiono in gola quando vede chi è.

 

<< Mi sei mancato. La barba ti dona >> dice Hunnit, sorridendo. William è da parte ad Arthur, che è fuori dalla porta. Merlino esce mentre la Madre entra.

 

<< Hunnit? >> la voce di Balinor è rotta, sembra star per piangere. Quando lei fa cenno di si lui corre verso di lei. La abbraccia e piange. I ragazzi decidono di lasciarli soli.

 

-Ore dopo-

 

<< Hunnit, non ti arrabbiare ma… Merlino ha la magia >> parla calmo Balinor, anche se mentalmente sta esplodendo. Ha paura della reazione di Hunnit << Tranquilla, non gli capiterà niente. Anche Arthur lo sa ma non vuole fargli male >> parla velocemente.

 

<< Tesoro >> Hunnit lo guarda mentre parla, viso serio << Merlino non ha la magia >>.

 

Balinor la guarda a bocca aperta << Ha usato la magia >>.

 

<< No. Tu gli dici che non ha la magia >> il suo tono e calmo ma lo sguardo è minaccioso.

 

<< Ma… non possiamo mentirgli per tutta la vita >> la guarda incredulo.

 

<< Una volta che il divieto sarà sparito prenderò in considerazione la tua idea. Prima è impossibile >>.

 

<< Ma di cosa hai cosi paura? >> Balinor non lo capisce.

 

<< Non voglio che si senta un mostro. Mi hai raccontato della tua infanzia. La sua magia è innaturale. Non ho intenzione di ferire mio figlio >> è risoluta mentre parla.

 

<< Ma… deve saperlo… >> farfuglia inutilmente. Capisce il suo punto di vista ma… non può continuare cosi.

 

<< Allora dovevi esserci mentre cresceva >> questo è un colpo basso, lo sanno entrambi << Adesso andiamo da nostro figlio, e tu non solleverai questo argomento >>.

 

Balinor è rimasto a guardarla sconvolto per poi seguirla.

 

-Cena-

 

Merlino, Balinor e Hunnit sono riuniti al tavolo di Balinor per la cena. William e il padre di Gwen sono con Gaius e Gwen con Morgana. Arthur ha stretto i denti e, con molta sofferenza, ha accettato di sostituire Merlino. In questo momento sta odiando l'ottone.

 

La cena passa tranquilla. Hunnit che racconta storie dell'infanzia di Merlino, quest'ultimo sta morendo lentamente di imbarazzo. Balinor spesso vuole intervenire e dire che è la magia oppure, molto spesso, congratularsi con Merlino per gli incantesimi non conscio, ma un'occhiata di Hunnit gli fa cambiare idea.

 

-Giorno dopo-

 

Arthur ha bisogno di una nuova spada, quindi è da Balinor, ovviamente con Merlino. Tutto normale, ovviamente le scope hanno pulito da sole e Merlino ha rifatto il letto. Solita giornata. Ormai non commenta neanche più, non dopo Uther… preferisce dimenticare quel giorno.

 

<< Merlino, cosa stai facendo? >> non è sicuro di voler la risposta ma ormai…

 

<< Non vedi? Sto aiutando il padre di Gwen >> risponde tranquillamente il ragazzo, non capendo cosa ci sia di strano.

 

<< Ma perché il patto, le posate, il bicchiera e la rocca si muovono da soli? >> ha paura di sapere la risposta.

 

<< Arthur. Ovviamente si muovono. Pensi che non possano farlo? >> il non stregone guarda con compassione il suo amico. Sa cosi poco del mondo.

 

Arthur apre la bocca per ribattere ma poi la chiude. Guarda dietro e vede Balinor, Hunnit e William che lo guardano << Merlino. Gli ogetti non si muovono da soli >> risponde con un sorriso. Finalmente può farglielo capire, ascolterebbe di sicuro sua madre. Si volta a guardarli con speranza e Balinor lo ricambia con pietà. Forse è perché non pensa funzioni, pensa il povero principe.

 

<< Merlino >> inizia la Hunnit, dolcemente, mentre Arthur assapora la vittoria << Ti ricordi cosa ti ho detto sugli oggetti che si muovono? >> Merlino annuisce mentre Arthur sta esplodendo di gioa.

 

<< Gli oggetti si muovono solo le persone a loro vicine sono buone >> dice innocentemente il ragazzo. Arthur sbarra gli occhi inorridito. Guarda verso la donna che sorride dolcemente.

 

<< Esatto. Arthur non è uscito da palazzo e nel palazzo c'è Uther. Lui non è … la persona più buona al mondo, e neanche altri. Quindi è raro che gli ogetti si muovano >> ovviamente quello che può essere considerato tradimento alla corona, ma a nessuno importa. Al principe importa di più il resto delle parole. Il giovane non mago annuisce capendo.

 

<< Mi dispiace Arthur >> dice il ragazzo guardando il principe, che lo guarda sconvolto << Non capivo il tuo problema >>.

 

Arthur è inorridito dall'accaduto guarda William che gli ride in faccia. Ovviamente il ragazzo trova il tutto divertente << Balinor, aiutami >> lo sbotta. Non gli interessa più niente. Ha bisogno di essere sicuro che non sta impazzendo.

 

<< Mi dispiace >> Arthur si sente morire quando lo guarda con pietà, adesso capisce lo sguardo di prima << Arthur, non sempre le cose che non capisci sono magia >> conclude tristemente. Si sente male per Arthur ma non vuole far arrabbiare Hunnit, che lo guarda con approvazione.

 

Si rivolge al padre di Gwen e tutti lo guardano. L'uomo è seduto sul letto << Gwen mi ha parlato di questo, mi dispiace principe Arthur, lei è cresciuto on modo diverso dal nostro >> questo era ultimo chiodo nella metaforica bara di Arthur (Lui è tra quelli che credono 'finché non sa di avere la magia è al sicuro' - P.S. Autrice).

 

Il principe urla ed esce dalla casa, dannazione a tutto, ha chiuso. Merlino sospira è lo segue. Già pensando di chiedere a Gaius il solito calmante.

 

William cade a terra dalle risate, non riusciva più a trattenersi. Balinor sospira con rammarico, povero Arthur. Dopo gli dovrà spiegare la situazione e scusarsi. Tom, il padre di Gwen, si sente un po' in colpa ma Merlino gli ha salvato la vita, quindi non il senso di colpa si affievolisce molto. Hunnit è quasi orgogliosa, gli dispiace per Arthur ma è sicura che Merlino non crederà mai di avere la magia.

 

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Capitolo 3
*** Morgana ***


MORGANA

 

P.V. Nessuno

 

La vita, per Morgana, era esilarante. Ama suo fratello Arthur, ma come ogni buona sorella, adora vederlo impazzire. Vuol davvero bene anche a Merlino, soprattutto quando ha scoperto della magia… scusa, quando Arthur crede che Merlino ha la magia.

 

Non nega che a volte è troppo anche per lei, ma è troppo divertente vedere Arthur ce crede di essere pazzo, quindi asseconda sempre Merlino. Gwen all'inizio era titubante ma alla fine a ceduto.

 

<< Arthur, non c'è bisogno di arrabbiarsi >> dice con calma Morgana, mentre taglia la carne prima di mangiarla << Se non mangi il cibo si raffredda >> Arthur sta urlando.

 

<< Non puoi continuare a sostenere questa farsa >> si alza in piedi, sbattendo le mani sul tavolo. Fa saltare in aria i piatti che per fortuna, o magia, sono intatti << E tu >> indica Merlino, che è in un angolo della sala << Hai idea del pericolo? >>.

 

<< Calmati Arthur >> continua tranquillamente Morgana << Per favore, un altra tazza di vino >> dice alla brocca sul tavolo, che si muove da sola per versargli il vino << Grazie >> la brocca sembra fargli un cenno indietro prima di riprendere il posto. Arthur fa un verso strozzato e Morgana sorride, Gwen sospira.

 

Stanno mangiando nella sala reale, Uther ha dovuto assentarsi per questioni urgenti, quindi sono solo lui e Morgana. Normalmente Arthur non tira dietro Merlino quando è con suo padre. All'inizio era perché non lo voleva in torno, quando non cera più quel problema c'era comunque la goffaggine, non voleva che facesse un disastro davanti a Uther. Ora, dopo un paio di giorni da Ealdor, dove Merlino ha usato la magia per creare un tornado, che nega di aver fatto. Non gli toglie gli occhi di dosso.

 

Prima non notava questo uso sfacciato della magia. All'inizio perché cercava di starci il più lontano possibile, dopo perché pensava di vedere le cose, a causa della stanchezza, oppure non ci prestava proprio attenzione. Invece ora se ne accorge. Si chiede, in privato, come faccia a non essersene accorta prima.

 

A Ealdor, quando Arthur ha detto che Merlino aveva la magia tutti hanno riso e detto che non è vero. Morgana a guardato il suo adorato e amato fratello che stava impazzendo. Gli ha messo una mano sulla spalla e nel tono più rassicurante e calmo possibile ha detto << Arthur, Merlino non ha la magia >> e ha guardato con compassione il suo povero fratello che urlava. Almeno, all'esterno era compassione, chi la conosce veramente sa che si stava divertendo.

 

La cosa ovviamente non si è conclusa li. Arthur sta cercando di far ammettere a Merlino di aver la magia e lui… sostiene di non averla. Morgana si diverte molto. Gwen sospira pensando di chiedere un calmante a Gaius, non sapendo che Arthur ne prenderà uno più tardi stasera.

 

-Giorni dopo-

 

Morgana si sveglia da un incubo e guarda la candela, vede il fuoco aumentare e bruciare la tenda del letto. Inizia a urlare e si precipita a cercare dell'acqua, poco dopo arriva Gwen che vede del fumo in corridoio, ci sono anche altre persone che si sono svegliate. Che urlano in cerca d'acqua. Arriva anche Merlino che sembra disorientato, essendo che si è appena svegliato.

 

<< Gwen, cosa sta succedendo? >> chiede il ragazzo, mentre vede le persone correre verso la camera di Lady Morgana con secchi pieni di acqua.

 

<< Credo del fuoco >> risponde la ragazza, mentre si precipita nella stanza.

 

Vede il letto di Morgana bagnato, le tende del baldacchino un po' bruciate e da qui esce un po' di fumo. Lady Morgana è in piede, nella camicia da notte mentre regge un secchio vuoto in posizione di lancio, avendolo lanciato sulle tende. I suoi capelli sono fuori posto e il respiro affannato. Si era avvero spaventata. << Non dite a mio padre quello che è successo, gliel'ho dico io domattina. Non voglio allarmarlo >> dice autoritaria Morgana, nonostante l'aspetto, l persone sembrano voler protestare ma alla fine si rassegno ad ascoltarla.

 

I servi e le guardie iniziano ad uscire dopo che tutto si è calmato e che ci sono Gwen e Merlino. Una volta che sono tutti usciti Morgana crolla sul letto, Merlino inizia a controllare che non abbia nulla, vive con Gaius è lo aiuta. Gwen inizia a chiedere cos'è successo. Morgana spiega ad entrambi.

 

-Dopo la spiegazione-

 

<< … Quindi ho la magia >> conclude. I due si guardano. Morgana sa che non è possibile che Gwen abbia paura di lei più di quanta ne abbia di Merlino. Lui invece… non sa proprio come reagirà. Ma non crede in male. Ha ancora un po' paura, essendo cresciuta a Camelot, ma conosce Merlino, quindi sa che non è male. Sa che probabilmente verrebbe per lo più accettata, sempre guardando la reazione delle persone a Merlino.

 

<< Non credevo che la magia esistesse >> proclama il ragazzo che nega di aver la magia. Tutte e due lo guardano sconvolto. << Sapevo esisteva a causa della purga e dei maghi in giro. Non credevo che la magia potesse influenzare l'ambiente >> le due giovani donne non cambiano modo di guardarlo.

 

<< Merlino… cosa credi sia la magia >> Morgana decide di parlare. Sa che se ne pentirà e inizia a compatire suo fratello.

 

<< Pensavo fossero pozioni, portafortuna e rituali. Non magia come questa >> indica la candela << Pensavo che solo le creature magiche fossero in grado di tali magie >> conclude l ragazzo. Morgana sospira e tiene il viso fra le mani. Adesso tocca a Gwen cercare di ragionare col non mago.

 

<< Hai visto l'esecuzione in cui la strega a giurato vendetta. La prima volta a Camelot >> parla la ragazza che sta ancora abbracciando Morgana per consolarla, anche se ora non per lo stesso momento di prima << È sparita nel nulla >> conclude lei.

 

<< Si ma cera un po' di fumo prima. Pensavo che avesse creato del fumo con qualche spezia o con una pozione e poi fosse sparita tra la folla >> spiega il non mago.

 

<< Quando ha cercato di pugnalare Arthur e aveva l'aspetto della cantante? >> continua lei.

 

<< Pozione >> spiega facilmente il ragazzo << L'ho anche trovato in uno dei libri di Gaius, anche se era magia oscura >> borbotta l'ultima parte.

 

<< Il tornado al tuo villaggio? >> la voce di lei si alza leggermente << I vari oggetti che si spostano? >>.

 

<< A volte ci sono eventi del genere nel mio villaggio, hanno sempre detto che sono normali >> adesso le ragazze capiscono un po' dove sta il problema << Anche gli oggetti, si sono sempre mossi. Ma avrebbe senso se fosse un mago che crea gli oggetti e li incanta o forse li incanta prima, per questo alcuni credono che non si muovono? Ma perché a Ealdor ci sono cosi tanti oggetti che si muovono da soli? >> domanda genuinamente il ragazzo.

 

Gwen lo guarda a bocca aperta sconvolta mentre Morgana sospira << Il motivo e che a Ealdor è passato un mago e li avrà incantati. Uther vuole liberarsi di tutto ciò che è magico ma è molto sconveniente eliminare certe cose dal castello, quindi li ha lasciati. Lo sappiamo che è un ipocrita >> spiega lei.

 

<< Ha. Capisco >> annuisce il ragazzo. Gwen guarda tra i due sconvolta e Morgana a una faccia seria ma un sorriso che promette guai << Se non vi dispiace, signore. Vado a controllare se Arthur stia ancora dormendo. Buona notte >> si avvia verso la porta e scappa. Non sa cosa voglia Morgana e spera che non centri niente con lui.

 

Quando è sicura che non sia più li vicino, Morgana, scoppia a ridere. Gwen la guarda preoccupata << Morgana? >> chiede esitante.

 

<< Sapevo che Merlino era sciocco ma non fino a questo punto. Tutto il suo villaggio gli ha mentito per proteggerlo. A meno che sua madre non gli dica la verità dubito che accetterà mai di avere la magia >> continua a ridere << Arthur impazzirà prima >>.

 

Gwen sospira mentre la sua padrona cerca di respirare tra una risata e l'altra << Se è tutto vado a dormire Lady Morgana >> lei le fa un cenno con la mano. Gwen mormora << Prego anche per Arthur e la sua sanità mentale >> Morgana deve averla sentita perché ride più forte. Vede un po' di persone fuori che non capiscono << Merlino >> risponde lei. Capendo subito quello che intende annuiscono e tornano indietro.

 

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Capitolo 4
*** Popolo e Leon ***


POPOLO E LEON

 

Ciao. Questo capitolo sarà un po' più serio rispetto agli altri, perché sarà poco incentrato su Merlino. Questo è come il popolo e cavalieri lo percepiscono. Buona lettura.

 

P.V. Nessuno

 

Chiunque a Camelot sapeva che chiunque abbia la magia doveva morire. Ma si erano affezionati a quel servo goffo e troppo gentile. Le persone lo hanno scoperto poco alla volta la magia di Merlino, nessuno riusciva a trovare in cuor suo il desiderio di denunciarlo.

 

Merlino il primo giorno che è entrato a Camelot ha protetto un servo dal principe viziato. Leon si vergogna di essere stato li è non aver fatto niente, persino Arthur, adesso, si vergogna delle azioni passate. Tutto questo è stato grazie a Merlino, lo sapevano tutti.

 

Alcuni aveano paura perché credevano che la magia corrompesse le persone, come continuava a predicare Re Uther. Ma vedendo Merlino… la loro fede nelle parole del Re a vacillato. Alcuni sapevano che non era vero.

 

 

I primi a capirlo erano gli anziani, essendo stati a contatto con la magia prima della purga. In tutta Camelot le potevi contare sulle dita di due mani le persone che vivevano prima della purga e odiavano la magia. Basti pensare che Gaius aveva la magia ma era ancora al servizio del Re. Questo era il più grande segno che anche il Re sapeva la verità.

 

Molte delle persone anziane anno paura degli stregoni e i maghi, ma non per la magia, ma a causa dei loro sentimenti. Se una persona con la magia è a Camelot, la maggior parte delle volte vuole vendetta, purtroppo si accanisce anche sul popolo, non solo col Re.

 

Quando queste persone hanno capito che Merlino aveva la magia la prima cosa che hanno pensato era che voleva vendicarsi. Una piccolissima manciata di persone aveva capito chi era suo padre e se lo vedevano qui hanno pensato al peggio… ma quando hanno capito come stavano le cose… diciamo solo che hanno segretamente promesso di proteggerlo.

 

<< Merlino, dovresti stare attento >> gli dice una signora anziana che fa fatica a camminare.

 

Aveva un grave problema alla schiena, non riusciva più a muoverla, dal momento che Gaius era impegnato, Merlino è andato ad aiutarla. Ha guarito subito il suo problema dopo un massaggio e quando lei si è voltata per ringraziato ha visto gli occhi d'oro.

 

<< Non capisco signora? >> chiede sinceramente confuso il ragazzo.

 

Lei si guarda intorno prima di sussurrare << Non dovresti usare la magia >> c'è una lieve nota di panico nella voce.

 

Il ragazzo spalanca gli occhi è sussulta leggermente. L'anziana si pente delle sue parole, povero ragazzo deve essere spaventato. Sta per rassicurarlo quando lui ridacchia << Signora. Posso capire perché le sembra una magia, ma le assicuro che non ho fatto niente >> dice rassicurante il ragazzo.

 

La signora è sorpresa, guarda negli occhi il ragazzo è scopre che non sta mentendo << Lo sai di avere la magia? >> chiede dubbiosa, come può un mago non saperlo.

 

Lui la guarda e sorride << Posso capire che intende in fattore medico, me lo dicono spesso. Questa non è la prima volta che mi capta, ma signora… >> la guarda serio << Per favore stia attenta quando parla di magia, non vorrei essere accusato ingiustamente >> chiarisce.

 

La donna lo guarda e giunge a una conclusione. Ovviamente sa di avere la magia ma fa finta di non averla << Certo, non lo dirò a nessuno >> il ragazzo la guarda in modo strano, probabilmente, pensa lei, perché non si aspettava che lei accettasse tanto velocemente.

 

Molte delle persone che Merlino aveva guarito sapevano della sua magia, ad eccezione dei nobili. Perché il popolo lo guardava negli occhi per ringraziarlo mentre i nobili non lo guardavano proprio, quindi non è strano che siano principalmente gli anziani, visto che si ammalano spesso, ad essere i primi a notarlo.

 

Alcuni hanno pensato che nascondesse la magia altri hanno capito che lo intendeva davvero, e non riescono a capire come sia possibile che non se ne accorga.

 

Gli adulti si sono presto calmati con Merlino e molti lo consideravano un'eccezione perché non sapeva dei suoi poteri. Anche se è strano.

 

I bambini seguono l'esempio dei genitori e Merlino è sempre stato gentile con loro e, ogni tanto, gli fa 'trucchi' di magia.

 

LEON

 

Dopo l'ennesimo scontro con una creatura che non dovevano poter battere senza magia ha visto gli occhi di Merlino dorati e la creatura morire. Leon era il più ferito dallo scontro quindi Merlino era con lui a guarirlo, erano soli.

 

Leon ha visto qualche anno prima della purga quindi sa che non tutta la magia è male, sono le persone il problema.

 

<< Merlino, sono preoccupato per te >> gli sussurra il cavaliere, il ragazzo gli da uno sguardo vacuo << Non puoi usare cosi tanto la magia >> continua.

 

<< Leon >> dice serio Merlino << Non ho la magia >> dice tranquillamente il servo.

 

Il cavaliere lo guarda negli occhi. Ha incontrato molti stregoni e capisce quando stanno cercando di nascondersi, anche i più bravi hanno un accenno di paura ma gli occhi di Merlino sono limpidi. Il che vuol dire che veramente non ha la magia, ma gliel'ha vista usare << Merlino, hai la magia >> continua il cavaliere.

 

<< Non ho la magia. Se c'è l'avessi non sarei cosi stupido da venire a Camelot dove verrei messo al rogo >> spiega logicamente il ragazzo.

 

Leon vuole controbattere ma lascia stare. Quello che non sa non può fargli male. Leon promette a se stesso di nascondere la magia di Merlino. Per questo mente agli altri cavalieri.

 

-Mesi dopo - Alla taverna-

 

I primi a capirlo erano gli anziani, essendo stati a contatto con la magia prima della purga. In tutta Camelot le potevi contare sulle dita di due mani le persone che vivevano prima della purga e odiavano la magia. Basti pensare che Gaius aveva la magia ma era ancora al servizio del Re. Questo era il più grande segno che anche il Re sapeva la verità.

 

Molte delle persone anziane anno paura degli stregoni e i maghi, ma non per la magia, ma a causa dei loro sentimenti. Se una persona con la magia è a Camelot, la maggior parte delle volte vuole vendetta, purtroppo si accanisce anche sul popolo, non solo col Re.

 

Quando queste persone hanno capito che Merlino aveva la magia la prima cosa che hanno pensato era che voleva vendicarsi. Una piccolissima manciata di persone aveva capito chi era suo padre e se lo vedevano qui hanno pensato al peggio… ma quando hanno capito come stavano le cose… diciamo solo che hanno segretamente promesso di proteggerlo.

 

<< Merlino, dovresti stare attento >> gli dice una signora anziana che fa fatica a camminare.

 

Aveva un grave problema alla schiena, non riusciva più a muoverla, dal momento che Gaius era impegnato, Merlino è andato ad aiutarla. Ha guarito subito il suo problema dopo un massaggio e quando lei si è voltata per ringraziato ha visto gli occhi d'oro.

 

<< Non capisco signora? >> chiede sinceramente confuso il ragazzo.

 

Lei si guarda intorno prima di sussurrare << Non dovresti usare la magia >> c'è una lieve nota di panico nella voce.

 

Il ragazzo spalanca gli occhi è sussulta leggermente. L'anziana si pente delle sue parole, povero ragazzo deve essere spaventato. Sta per rassicurarlo quando lui ridacchia << Signora. Posso capire perché le sembra una magia, ma le assicuro che non ho fatto niente >> dice rassicurante il ragazzo.

 

La signora è sorpresa, guarda negli occhi il ragazzo è scopre che non sta mentendo << Lo sai di avere la magia? >> chiede dubbiosa, come può un mago non saperlo.

 

Lui la guarda e sorride << Posso capire che intende in fattore medico, me lo dicono spesso. Questa non è la prima volta che mi capta, ma signora… >> la guarda serio << Per favore stia attenta quando parla di magia, non vorrei essere accusato ingiustamente >> chiarisce.

 

La donna lo guarda e giunge a una conclusione. Ovviamente sa di avere la magia ma fa finta di non averla << Certo, non lo dirò a nessuno >> il ragazzo la guarda in modo strano, probabilmente, pensa lei, perché non si aspettava che lei accettasse tanto velocemente.

 

Molte delle persone che Merlino aveva guarito sapevano della sua magia, ad eccezione dei nobili. Perché il popolo lo guardava negli occhi per ringraziarlo mentre i nobili non lo guardavano proprio, quindi non è strano che siano principalmente gli anziani, visto che si ammalano spesso, ad essere i primi a notarlo.

 

Alcuni hanno pensato che nascondesse la magia altri hanno capito che lo intendeva davvero, e non riescono a capire come sia possibile che non se ne accorga.

 

Gli adulti si sono presto calmati con Merlino e molti lo consideravano un'eccezione perché non sapeva dei suoi poteri. Anche se è strano.

 

I bambini seguono l'esempio dei genitori e Merlino è sempre stato gentile con loro e, ogni tanto, gli fa 'trucchi' di magia.

 

LEON

 

Dopo l'ennesimo scontro con una creatura che non dovevano poter battere senza magia ha visto gli occhi di Merlino dorati e la creatura morire. Leon era il più ferito dallo scontro quindi Merlino era con lui a guarirlo, erano soli.

 

Leon ha visto qualche anno prima della purga quindi sa che non tutta la magia è male, sono le persone il problema.

 

<< Merlino, sono preoccupato per te >> gli sussurra il cavaliere, il ragazzo gli da uno sguardo vacuo << Non puoi usare cosi tanto la magia >> continua.

 

<< Leon >> dice serio Merlino << Non ho la magia >> dice tranquillamente il servo.

 

Il cavaliere lo guarda negli occhi. Ha incontrato molti stregoni e capisce quando stanno cercando di nascondersi, anche i più bravi hanno un accenno di paura ma gli occhi di Merlino sono limpidi. Il che vuol dire che veramente non ha la magia, ma gliel'ha vista usare << Merlino, hai la magia >> continua il cavaliere.

 

<< Non ho la magia. Se c'è l'avessi non sarei cosi stupido da venire a Camelot dove verrei messo al rogo >> spiega logicamente il ragazzo.

 

Leon vuole controbattere ma lascia stare. Quello che non sa non può fargli male. Leon promette a se stesso di nascondere la magia di Merlino. Per questo mente agli altri cavalieri.

 

-Mesi dopo - Alla taverna-

 

 

<< Il servo del principe ha la magia >> la porta viene sbattuta da un cavaliere << Bisogna arrestarlo >>.

 

Leon si guarda intono e nota, con un leggerlo sgomento, che la maggior parte della taverna lo sa. Però nessuno vuole fare niente, anzi, vogliono zittire il cavaliere.

 

Arthur sta bevendo da parte a lui e Merlino non ha toccato neanche un bicchiere. In realtà ha provato ma Leon li ha scambiati con acqua. Non vuole avere tra le mani uno stregone ubriaco che non sa neanche di avere la magia. Lady Morgana lo guardava storto ogni volta ma non commentava, probabilmente lo sapeva.

 

Non dovrebbe essere qui ma lei ha insistito e promesso che non berrà molto, quindi Arthur ha ceduto.

 

<< Merlino non può avere la magia, me ne sarei accorto >> risponde Arthur continuando a bere. Leon non sa se veramente non lo sa.

 

<< Non ho la magia. Altrimenti non sarei qui a Camelot >> come sempre Merlino usa una buona logica, tranne quando si tratta di magie.

 

<< Il tuo boccale sta fluttuando >> risponde il cavaliere alla porta. Leon guarda e vede il boccale fluttuare veramente.

 

Tutta la taverna tiene il fiato e guardano Arthur << Devo aver bevuto troppo se lo sto veramente vedendo >> borbotta il principe << Leon. Tu lo vedi fluttuare >>.

 

Leon guarda il boccale e guarda Merlino, sta per rispondere ma Merlino parla prima << Arthur i boccali possono fluttuare >>.

 

Tutta la Taverna lo guarda allibito. Leon sta pregando per la pazienza e la fortuna. Sembra che almeno una parte delle sue preghiere sia stata esaudita.

 

<< Oookay Merlino. Penso che hai bevuto troppo, andiamo a riposare >> parla il principe prendendo sotto braccio il ragazzo e portandolo fuori.

 

Dopo che sono usciti, e Merlino lo ha insultato come al solito. Lady Morgana scoppia a ridere << Sapevo che mio fratello era ottuso ma non pensavo cosi tanto >> continua a ridere e anche il resto della taverna ridacchia o resta allibito. Leon non sa come comportarsi ma un sorriso gli tira gli angoli delle labbra.

 

<< Per quanto riguarda lui? >> a chiederlo è Gwen che sta reggendo Lady Morgana dal cadere.

 

<< Perché a nessuno interessa che un pericoloso stregone sia in giro? >> sbotta il cavaliere.

 

<< Perché Merlino è buono >> grida un contadino.

 

<< Non ci farebbe del male >> grida una delle ragazze che serve.

 

<< Mi ha aiutato >> urla un vecchio mezzo ubriaco.

 

<< Sarei morto senza di lui >> urla un cavaliere.

 

Altre persone urlano varie risposte e tutti elogiano Merlino.

 

Leon non è troppo sorpreso da questo. Si alza e decide di sistemare lui la questione. Tutti lo guardano, alcuni con timore e altri già sapendo che non farà niente per ferire Merlino, ovviamente il cavaliere non lo sa << Anche se accusassi Merlino di magia nessuno ti ascolta e il Re non ti crederebbe >> mentre lo dice può vedere il cavaliere appassire e tutta la locanda sorridere.

 

<< Non è la prima volta che Merlino viene accusato di magia e non sarebbe nemmeno l'ultima. Ormai il Re non ci crede più >> quello che Leon e nessuno sa è che Uther sa che Merlino ha la magia ma fa finta di niente << Puoi accusarlo finché vuoi ma Merlino ha tutta Camelot con se >> conclude il suo discorso.

 

Dopo un'ottima di silenzio tutta la taverna esplode in caos e grida di approvazione. Leon sta diventando più popolare di prima.

 

Il cavaliere è sconvolto e se ne va sbuffando. Leon torna a sedersi e vede dei cavalieri uscire. Li sente borbottare sul dar fastidio alle persone sbagliate e che Merlino va protetto. Gira la testa dall'altra parte e prende il boccale offertogli da Morgana.

 

-Dopo il viaggio a Ealdor - Taverna-

 

<< Merlino >> sibila il principe << Posa giù quel boccale >>.

 

<< Arthur, non lo sto neanche toccando >> si lamenta il ragazzo.

 

<< Questo è esattamente il problema >> quasi grida il principe. Sta cercando di non farsi sentire ma non ci sta riuscendo << I boccali non si muovono da soli >>.

 

<< Invece si Arthur. Quante volte te lo devo dire >> sospira il ragazzo.

 

Ad Arthur sta per scoppiare una vena << Leon, diglielo anche te >> ormai l principe ha capito che suoi cavaliere, almeno i più fidati, lo sanno.

 

<< Merlino >> al suo nome il ragazzo guarda Leon e il principe sorride soddisfatto << Arthur è stanco e forse ha bevuto troppo >>.

 

<< Leon… >> il principe guarda il suo cavaliere con uno sguardo di tradimento che fa male a Leon << Non me lo aspettavo da te, io… >> prima che il principe posso continuare vede una bottiglia di idromele versarsi nel boccale del suo stupido servo e suddetto stupido sta per berla << Non toccarlo Merlino. Non ti azzardare a bere alcol >> grida strappando il boccale dal ragazzo.

 

<< Arthur. Siamo in una taverna >> chiarisce Merlino.

 

<< Non volevo portarti ma non voglio nemmeno lasciarti da solo, dio sa cosa potresti combinare o in che guai potresti cacciarti, quindi sono stato costretto. Ma non voglio che bevi alcol. Non so come reagisca la tua magia >> ci sono vari cenni d'assenso intorno al principe.

 

<< Ma Arthur, io non ho la magia >> sospira il ragazzo mentre Arthur fa un gemito di disperazione e frustrazione.

 

Leon guarda tutto con un sorriso affettuoso, si era preoccupato per la reazione di Arthur ma sembra che sia inutile. Prende il boccale di Merlino, che sta ancora fluttuando e lo scambia con uno pieno d'acqua. Arthur e Merlino non se ne sono accorti perché troppo intenti a litigare.

 

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Capitolo 5
*** 05) Lancillotto, Percival e i cavalieri ***


LANCILLOTTO, PERCIVAL E I CAVALIERI

 

P.V. Nessuno

 

LANCILLOTTO

 

Quando sono arrivato a Camelot ero un po' spaventato ma volevo raggiungere il mio obbiettivo, diventare un cavaliere. Ma non essendo un nobile mi era impossibile. Un ragazzino, Merlino, a cercato di aiutarmi falsificando un certificato e mi sono nobile, ma siamo stati scoperti.

 

Non ho dato colpe a Merlino, la colpa era mia per aver imbrogliato. Non mi aspettavo avesse la magia, ancora meno che lui stesso non lo sapesse.

 

 

Mi ha aiutato ad uccidere il grifone, una bestia magica che può essere uccisa solo dalla magia. Non capisco come qualcuno posso non vedere delle fiamme blu sul retro della lancia, ma Merlino dice che è solo un gioco di luce. Ho accettato il fatto e non ho contestato.

 

Ho rifiutato di prendermi il merito per il grifone e sono uscito da Camelot. Se mai diventassi un cavaliere dovrei la mia lealtà ad Arthur ma… per me Merlino viene prima.

 

PERCIVAL

 

C'è stato un attacco a Camelot da parte di un gruppo di maghi oscuri piuttosto potenti. Hanno preso un ostaggio quasi tutti a Camelot, compresa la famiglia reale. Lancillotto mi ha chiesto aiuto, per poter salvare i suoi amici. Quindi ci siamo diretti a Camelot.

 

Per strada abbiamo incontrato Merlino e Arthur. Lancillotto mi ha parlato di loro, soprattutto Merlino, l'aveva definito, unico ed interessante. Conoscendolo ho capito perché

 

<< Merlino >> grida il principe.

 

<< Cosa c'è adesso Arthur >> il ragazzo è seccato. Si sta preoccupando per i suoi amici, Gaius e suo padre. Arthur continua a rimproverarlo per cose che non esistono o non sono colpa sua.

 

Percival ha chiesto a Lancillotto della magia di Merlino, e la risposta è stata << Quello che non sa non gli fa male >> vedendo che il suo amico non diceva niente a scelto anche lui di farlo. Se scusato mentalmente col principe ma Lancillotto era suo amico e Arthur un estraneo.

 

<< Per quanto sia utile la pista di impronte luminose nel terreno, non puoi usare la magia cosi. Lancillotto lo sa, come praticamente tutta Camelot. Non ha detto niente su Percival quindi possiamo fidarci. Ma resta pericoloso >> gli sbotta contro Arthur.

 

<< Sarà un incantesimo di mio padre, calmati Arthur. Non ho la magia quindi non posso farci niente >> sospira. Come diceva prima, lo incolpa ingiustamente.

 

Ad Arthur quasi scoppia una vena mentre continua ad urlare a Merlino e fargli la predica. Il ragazzo sospira e non ascolta. Lancillotto ridacchia piano e Percival non sa cosa dire di tutto questo.

 

ALTRI

 

-Campo di addestramento-

 

Era un normalissimo giorno a Camelot. I cavalieri si esercitano, seguendo il ritmo di Arthur. Merlino da bordo campo si lamenta che non c'è bisogno per lui di essere qui. Ogni colpo che Arthur o uno dei 'cavalier della tavola rotonda', come ci hanno soprannominato, subisce viene sbalzato da un incantesimo di protezione.

 

<< Merlino >> sospira Arthur, guarda verso il servitore. Il ragazzo lo guarda incuriosito. Il principe sospira di nuovo e scuote la testa << Portami dell'acqua >>.

 

Merlino va a prenderla mentre tutti i cavalieri guardano sbalorditi Arthur.

 

<< Non mi spettavo che la principessa avrebbe lasciato perdere >> parla Galvano prima di scoppiare a ridere.

 

<< Primo, sono il principe. Secondo, non ho forze per una discussione di cui so già perderò >> alcuni cavalieri ridacchiano, nel caso di Galvano ridono ad alta voce. Arthur fa un sorriso maligno, fermando tutti quelli che lo vedono << Preferisco usarla per allenare i miei cavalieri >> tutti si bloccano e iniziano a brontolare. L'allenamento peggiora rispetto a prima.

 

Merlino torna con l'acqua e la da ad Arthur << Ecco Arthur >>.

 

<< Grazie >> dice il principe sorridendo, confondendo il ragazzo. I cavalieri brontolano che stanno male ma Merlino li ignora. Lo fanno ogni volta che c'è un allenamento, quindi non ci presta più attenzione.

 

Quello che il ragazzo non sa e che le loro ferite vengono magicamente guarite dopo che si lamentano con lui. Tranne per chi gli sta antipatico, oppure è infastidito o arrabbiato in quel momento. A volte Arthur non viene curato, non che ne abbia bisogno vista la protezione sull'armatura.

 

Quel giorno, per sfortuna de cavalieri, Arthur ha sorriso a Merlino. Dopo aver bevuto non era più affaticato. Ha sorriso e ringraziato mentalmente il servo, non che lui sappia il motivo, è sorriso più crudelmente ai cavalieri che rabbrividiscono.

 

-Boschi-

 

Tutti i cavalieri si chiedono perché Arthur porta ancora Merlino a caccia con lui. Certamente è più sicuro per loro, ma anche per gli animali.

 

<< Merlino, smettila >> sibila il principe.

 

<< Non sto facendo niente >> si lamenta il ragazzo. Proprio in quel momento un ramo cade vicino a un cervo è l'animale scappa.

 

<< Questo >> il principe ribatte, indicando il ramo.

 

Il ragazzo sospira << Arthur, non posso controllare i rami che cadono >> brontola << In più, sono contento che non hai preso una povera creatura per divertimento >> lo mormora ma lo sentono tutti.

 

Arthur sta per urlare, ma nessuno ci fa caso, è un evento troppo normale. Continuano misteriosamente a cadere rami e Merlino continua a dire che è perché gli spiriti della foresta non vogliono che vengano uccise creature innocenti. Tanti ci credevano, se il ragazzo non avesse gli occhi oro ogni volta, non che suddetto ragazzo lo sappia. Continua a dire che è un gioco di luce.

 

-Campo d'addestramento - Riunione dei cavalieri-

 

Molti cavalieri sono all'interno. I cavalieri più fidati di Arthur e anche molti altri, è piena. Invece di contare le persone all'interno del campo si fa prima a contare quelle fuori.

 

 

<< Dichiaro aperta la ventesima riunione >> parla Galvano, battendo la spada al suolo per far rumore. È il 'presidente'.

 

<< Non ho capito perché siamo qui >> chiede un ragazzino a Percival.

 

<< Sei nuovo >> domanda il gigante gentile. Il ragazzo annuisce, il gigante sospira << Queste riunioni sono iniziate quasi un anno fa. Galvano ha avuto l'idea e ha chiamato il resto della tavola rotonda. Più persone hanno iniziato ad unirsi fino a quando praticamente tutti i cavalieri ne partecipano. Se un cavaliere non è invitato a queste riunioni stai attento a lui >>.

 

<< Ma il Principe Arthur non c'è >> risponde il ragazzo.

 

<< Arthur è un eccezione. Queste riunioni vengono organizzate per parlare di Arthur e Merlino >> si intromette Leon.

 

Percival gli fa un cenno di ringraziamento. Ha usato la sua dose mensile di parole per la precedente spiegazione. Anche Leon era stupito che avesse parlato cosi tanto, altri intorno a lui erano stupiti che potesse parlare.

 

<< Ma perché anche del servo? >> chiede, ingenuamente, il nuovo cavaliere.

 

Tutti si bloccano a guardarlo, non l'ha gridato ma c'è stato un passa parola.

 

Leon sospira << Il motivo del perché Galvano ha istituito queste riunioni è per parlare di Merlino, poi è saltato fuori anche Arthur >> il ragazzo lo guarda confuso. Leon sospira, di nuovo, lo sta facendo molto ultimamente << Cosa pensi della magia? >>.

 

l ragazzo sembra avere un colpo di frusta, non capisce questo improvviso cambio di argomento << Cattiva >> non capisce perché tutti lo guardano. Vede Lancillotto sospirare e avvicinarsi.

 

<< Di Merlino? Cosa pensi di lui? >> chiede ancora Leon.

 

Il ragazzo si blocca, non capisce da dove venga la domanda. Merlino manca di rispetto al principe ma questo sembra non importare a nessuno quindi… aiuta sempre tutti << Lo trovo simpatico >>.

 

Il ragazzo sento una mano appoggiata alla spalla e quando si gira trova Lancillotto << Lo invitato io. Avrei voluto spiegargli ma Gwain mi ha trascinato dietro >> chiarisce.

 

<< Non è colpa mia se tu sei il mio vice >> brontola Galvano, ma viene ignorato.

 

<< Mi fido, anche se può non sembrare vista la prima affermazione >> continua Lancillotto. Galvano si lamenta per essere stato ignorato.

 

Leon guarda tra i due per poi sospirare, di nuovo << Merlino ha la magia >>.

 

Il giovane cavaliere è sorpreso ma poi pensa alle poche interazioni avute col ragazzo << Ha senso >> borbotta, non rendendosi conto di averlo detto ad alta voce. Molti ridacchiano o ridono alle sue parole.

 

<< Merlino non si rende conto di avere la magia. Arthur vuole che se ne accorga ma non sta capitando. La maggior parte di Camelot fa finta di niente o sostiene Merlino, pensiamo sia più sicuro per lui >> spiega Leon, poi guarda un Galvano ridacchiante << Anche se alcuni lo sostengono per far dispetto ad Arthur >> il cavaliere continua a ridere, non negando le parole.

 

<< Quindi dovrei far finta di niente? >> chiede il giovane cavaliere.

 

<< Si >> rispondono quasi tutti, o annuiscono. Alcuni brontolano ma sono una piccola numeranza.

 

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Capitolo 6
*** Pausa ***


PAUSA
La storia sarà temporaneamente messa in pausa.
Il motivo e che non ho molto tempo per scrivere è, sopprattutto, mi sto accorgendo che sta diventando troppo seria.

Quando riuscirò a fare un capitolo divertente lo pubblicherò.

Per il momento è in pausa ma dovrei pubbliare qualcosa prima dell'anno prossimo, mi dispiace per chiunque la stia seguendo.

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