Obscure

di Frheieit483
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione (Angie) ***
Capitolo 2: *** Introduzione (Bill) ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 (Angie) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 1 (Bill) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 2 (Angie) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 2 (Bill) ***



Capitolo 1
*** Introduzione (Angie) ***


Introduzione I Tokio Hotel non mi appartengono (purtroppo sigh! )': ).
Con questo scritto non intendo rappresentare il carattere reale dei  Tokio Hotel ne offenderli in alcun modo.
Questa storia è stata pubblicata senza alcuno scopo di lucro!

Ecco il primo capitolo!!

Urla. Lamenti. Lacrime. Sangue.
"Sta arrivando!" Urla una donna stringendo al petto il suo bambino, continuando a correre per mettersi al riparo da qualcosa che ancora non vede.
Continuano a correre. Ignorandomi.
Mi passano accanto senza nemmeno guardarmi, mi spingono incuranti di quello che potrei fargli, cadono ed io non faccio nulla per aiutarli... In fondo... Perchè dovrei? Sono io, anche se indirettamente, la causa del panico che continua ad espandersi sulle loro teste.
Accanto a me una bambina continua a piangere. La guardo e lei guarda me con le lacrime agli occhi.
"Che sta succedendo?" Mi chiede con la voce che trema per le lacrime e la paura.
Mi avvicino a lei, mi inginocchio per arrivare alla sua altezza poi mi avvicino al suo orecchio.
"State per morire tutti quanti." Le sussurro all'orecchio con quella voce che ormai non mi appartiene più.
Mi scosto per vedere la reazione della bambina.
Ha smesso di piangere.
"Vuoi dire che ri-incontrerò i miei genitori?" Mi chiese ancora la bimba tirando su con il naso.
Io le sorrido. Un sorriso freddo, privo di qualsiasi emozione.
"No, 'tesoro', vuol dire che presto finirete tutti all'inferno."
La bambina scoppia di nuovo a piangere, io mi rialzo e mi allontano.
Stanno arrivando, me lo sento.
Tra poco questo villaggio non esisterà più. Come tutti quelli in cui sono stata precedentemente.
Cammino tranquilla, incapace di provare la benchè minima emozione. Sono cambiata.
La gente attorno a me è in preda al panico, urla, corre, piange, cade, sbatte.
Sembrano tante piccole, inutili formiche che scappano dal grosso formichiere che ha invaso la loro casa.
Sospiro continuando a camminare
Sono fuori dal villaggio. Alzo la testa verso il cielo coperto, chiudo gli occhi e la pioggia inizia a cadere.
"Sono la! Sono la!" Sento urlare in lontananza.
Sono ormai zuppa, completamente bagnata da capo a piedi, le goccie continuano a scivolare sul mio viso, sui miei capelli neri come la notte, neri come il nulla.
E' questo che sento. Niente. E a volte il nulla è peggio del tutto.
Un urlo straziante mi riporta alla realtà. Hanno cominciato il loro bagno di sangue.
Continuo a sentire le grida di quella povera gente, colpevole solo di essere troppo ospitali con le persone... rettifico, con gli esseri sbagliati.
Tutto tace. Non sento più grida. Questo è il segnale.
Muovo un piede in avanti, poi un altro, e un'altro ancora, sempre più veloce. Comincio a correre.
Addio piccolo villaggio accogliente.
E pensare che questo è solo l'inizio.
Infondo siamo nel 1754. Ho ancora tutta l'eternità d'avanti.
Chissà quanti villaggi distruggeranno ancora pur di trovarmi.

E' solo un'introduzione... Spero che vi abbia tentato!!

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Capitolo 2
*** Introduzione (Bill) ***


Introduzione (Bill) Altra introduzione... ma dal punto di vista di Bill!

Che stanchezza... Le prove e le interviste prendono sempre più tempo.
A volte vorrei proprio non essere così famoso.
Insomma... Si, è bello avere quello che vuoi nel momento stesso in cui lo chiedi... Ma la mia privacy se ne va a puttane come anche la mia vita sociale...
Non vedo l'ora di tornare in hotel... sono così stanco...
Adesso stiamo andando ad un'altra noiosa intervista, con gli stessi noiosi giornalisti e le stesse noiose domande: Avete una ragazza? Bill sei gay? Come mai quest'improvviso cambiamento di look? E bla bla bla... Che strazio!
Siamo arrivati. Scendiamo ed entriamo all'interno di un'anonimo edificio.
Ci fanno andare in una saletta con un divano, un tavolino e una poltrona.
Arriva l'intervistatore che ci fa 'accomodare' sul divano...
E l'intervista ha inizio! Yuuuu hu...
Rispondo quasi meccanicamente alle domande che mi pone l'uomo di fronte a me.
E' ufficiale. Mi sto annoiando.
Guardo gli altri membri della band che mi danno la conferma che non sono l'unico che vorrebbe non essere qui.
Tom continua a guardare la porta, Gustav si guarda i piedi e Georg è appoggiato allo schienale del divano con lo sguardo perso sul soffitto.
Sbuffo senza accorgermene e l'intervistatore ferma la sua raffica di domande girandosi verso di me.
Faccio un sorriso forzato dicendo di continuare, ma appena riprende a parlare supplico David con lo sguardo.
"Daccordo... Penso che così possa bastare" Dice infatti.
Siiii! Finalmente!
Ci alziamo velocemente e salutando l'intervistatore ce la filiamo.
Una volta in macchina ci accasciamo sui sedili esausti.
"Che palle ogni volta... Sempre le stesse cose." Dice Tom sbadigliando.
Nessuno si prende la briga di rispondere... Troppa fatica.
Finalmente arriviamo in hotel.
Salgo sull'ascensore e aspetto che arrivi al mio piano appoggiato alla parete.
'Ding dong'
Esco dall'ascensore seguito da mio fratello, arrivo davanti alla mia stanza, dò la buona notte a Tom ed entro.
"Finalmente..." Sussurro prima di lasciarmi andare sul letto ed addormentarmi.

Aspetto recensioni!!

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Capitolo 3
*** Capitolo 1 (Angie) ***


Capitolo 1 (Angie) Quanto vorrei poter dormire.
Chiudere gli occhi e ignorare tutto almeno per un attimo... sarebbe bello se solo potessi farlo.
Socchiudo gli occhi, disturbata dalla luce del tramonto che penetra dalla finestra, illuminando la stanza completamente al buio.
Sento bussare alla porta e mi dirigo verso essa aprendola.
"Hey, Angie! Ci sei questa notte vero?" Nina... potrei definirla la mia migliore amica e diciamo che lo è.
"Domanda retorica, no?" Le rispondo sollevando un sopracciglio e scostandomi per farla entrare.
"Mica tanto! Metti caso che decidi di diventare vegetariana! Da te mi aspetto di tutto, sai?" Risponde lei buttandosi sul letto.
La guardo... probabilmente sta dicendo sul serio.
"Nina... fino a prova contraria non esiste sangue che non provenga da uomini o animali..." Le dico cercando di farle capire che quello che dice non ha senso.
Mi guarda attentamente... Probabilmente sta cercando un modo per darsi ragione.
"... Magari inizi a bere la linfa vitale degli alberi!" Mi dice tutta contenta per aver trovato una soluzione.
Io la guardo sollevando le sopracciglia.
"Nina... non per smontarti ma non possiamo sopravvivere bevendo linfa..."
"Questo non puoi dirlo! Non hai mica mai provato!" Dice lei cercando di sostenere la sua tesi senza senso.
"Nina..." Cerco di dire scuotendo la testa.
"Ok ok... Hai ragione tu..." Dice sbuffando.
Sorrido vittoriosa. Io vinco sempre.
"Comunque... Ci vediamo oggi alle 9 in punto all'entrata. Non fare tardi, altrimenti ti lasciamo qua." Mi dice alzandosi e dirigendosi verso l'uscita.
"Come se non sapessi cavarmela anche senza di voi..." Dico io sbuffando.
Nina si ferma d'avanti la porta e si gira.
"Non ho detto questo. Dico solo che non voglio ti cacci nei guai." Mi dice. Apprensiva... Troppo apprensiva.
"Sei tu quella che si caccia nei guai di solito. Non il contrario." Dico sorridendo.
Sta sospirando. Fantastico. Ramanzina.
"Angie, sai cosa intendo. Non ho intenzione di cambiare città di nuovo." Mi dice. Questa volta è talmente seria che non sembra nemmeno lei.
La guardo tristemente.
"Non è colpa mia..."
Nina mi guarda e sospira.
"So che non è colpa tua, Angie. Ma mi... ci... piacerebbe restare in una città per più di un mese..."
Non rispondo. Non so cosa dirle. Non voglio parlare.
L'unica cosa che vorrei fare adesso e urlare. Piangere. Distruggere tutto ciò che mi capita a tiro.
Non andrò con loro questa notte. Perchè è in momenti come questi che preferisco stare da sola.
"Ci vediamo domani mattina, Angie..." Mi dice lei intuendo tutto.
Le volto le spalle guardando la finestra.
E' calata la notte.
Sento la porta chiudersi alle mie spalle e il buio più totale mi avvolge.

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Capitolo 4
*** Capitolo 1 (Bill) ***


Capitolo 1 (Bill) Apro gli occhi. Ieri è stato uno strazio...
Per fortuna questa sera possiamo fare quello che vogliamo!
Sbadiglio e mi siedo sul letto stiracchiando le gambe, poi mi alzo e vado in bagno a prepararmi...
Apro l'acqua della doccia e mi infilo sotto il getto caldo.
Resto un po così... Mi piace fare la doccia.
Esco e mi avvolgo in un'asciugamano, mi avvicino allo specchio e inizio ad asciugarmi i capelli.
"Bill?" Tom... Che vuole adesso?
"Che c'è?" Gli chiedo dal bagno.
"Sai che sono le quattro del pomeriggio vero?" Mi chiede entrando nel bagno.
"Come hai fatto ad entrare?" Gli chiedo ignorando ciò che aveva detto e girandomi verso di lui.
"Hai lasciato la chiave appesa..." Mi dice agitando una chiave...
Mi giro di nuovo verso lo specchio e riprendo a sistemarmi i capelli.
"Hai sentito quello che ti ho detto prima?" Mi chiede Tom appoggiandosi al lavandino.
"Si si... Le quattro? Ho dormito fino ad adesso?" Gli chiedo scandalizzato da me stesso.
"Già fratellino..." Mi dice sorridendo.
"Wow... Record personale!" Dico facendo una smorfia e posando il phon.
"Che progetti hai per stasera?" Mi chiede mio fratello iniziando a giocherellare con le MIE cose.
Prendo l'eye liner e traccio una linea spessa attorno gli occhi, poi mi giro verso mio fratello.
"Tu che intenzioni hai?" Gli chiedo guardandolo sospettoso.
Tom si scosta dal lavandino e comincia a fare su e giù per il bagno, cosa che mi infastidisce parecchio...
"Pensavo di girare per qualche pub... Che ne pensi?" Mi chiede fermandosi.
Ecco che scatta l'allarme... Pub = gente... Gente = ragazze... Ragazze = possibili fan dei Tokio Hotel.
"So cosa stai pensando... Ma ci serve un po di svago... Almeno per stasera visto che siamo liberi... E poi non ti farebbe male trovare qualche ragazza... no?" Mi dice scattando sulla difensiva.
Sta facendo quella faccia... Non può farmi questo! Io non voglio andare in giro per i pub! Insomma non mi va di passare la serata a bere birra e divertirmi... ?_? cioè... si mi va però... Ci penso su... Cosa può andare storto infondo?

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Capitolo 5
*** Capitolo 2 (Angie) ***


Capitolo 2 (Angie) Sorry, sorry, sorry, sorry, sorry, sorry!! Scusate per il ritardo enoooooorme!!
Non vi dico la scuola che rottura di...
Comunque vi lascio al capitolo... Ringraziamenti in basso!!



Le luci dei lampioni mi illuminano il viso a tratti.
Sto camminando per la strada. Non so nemmeno dove sono.
Come si chiama questa città? Non me lo ricordo nemmeno più.
Spero solo di non doverla lasciare troppo presto. Vorrei poter restare in una città per più di due misere settimane.
Ma purtroppo non mi è concesso.
Vedo la gente passarmi accanto, avverto l'odore del loro sangue. Ma non ho fame. O almeno ho fame, ma non ho voglia di mangiare.
Forse dovrei andare via. Lasciare Nina e tutti gli altri. Almeno riuscirebbero a stabilirsi qui. Mi sembra un bel luogo di residenza... A Nina piacerebbe molto.
Sospiro guardandomi intorno. Inizio a sentirmi debole... Devo mangiare o rischio di perdere le forze.
Mi guardo attorno. Più avanti vedo un pub, sicuramente pieno di poco di buono ubriachi fradici pronti a generare risse ovunque mettano piede.
Feccia. Ci sono altri modi per divertirsi.
Cammino verso la 'mensa' a passo spedito.
Adesso sono davanti alla porta mi guardo attorno e poi guardo all'interno del pub. C'è già chi si dà da fare scolando velocemente bottiglie di birra e cocktail dagli ingredienti sconosciuti.
Spingo la porta ed il frastuono proveniente dall'interno si intensifica.
Entro scostando un tizio che mi si era appeso al braccio.
Mi vado a sedere al bancone e subito il barman si avvicina per chiedermi cosa voglio.
"Non sono qui per diventare come loro." Dico indicando degli uomini che cantano a squarciagola.
"Ok... Se hai bisogno chiama." Mi dice sorridendo.
Sospiro. Prima o poi qualcuno si siederà accanto a me cercando di attaccare bottone. Devo solo pazientare un po.
Una ragazza dietro di me si appoggia ad uno sgabello iniziando a vomitare.
La ignoro come sono solita fare, mentre tutte le altre persone si allontanano disgustate.
Finalmente dopo 20 minuti di attesa il tipo che si era aggrappato a me all'entrata si decide ad avvicinarsi.
"Ciao!" Mi dice completamente ubriaco.
Mi giro verso di lui e sorrido cercando di essere carina.
Mi alzo, lo prendo per mano e mi dirigo verso il bagno. Entro e c'è una coppietta intenta a sbaciucchiarsi animosamente.
Appena siamo entrati hanno smesso quasi subito e si sono girati verso di me.
Li guardo e loro, come intuendo tutto, escono velocemente.
Mi giro verso la mia nuova vittima che mi guarda sorridendo come un ebete.
Gli sorrido a mia volta. Quante volte sono stata costretta a farlo? Una? Cento? Mille? Chi le conta più. Ormai è ordinaria amministrazione.
Mi avvicino a lui continuando a sorridere.
Avvicino le labbra al suo orecchio.
"Prega. Perchè è l'unica cosa che ti resta da fare." Gli sussurro.
Mi scosta guardandomi interrogativo.
"Cos-cosa vuoi dire?!" Mi chiede. Sembra terrorizzato. Chissà perchè.
Sorrido di nuovo, ma questa volta invece di essere attratto dal mio sorriso ne è terrorizzato.
Si avvicina barcollando alla porta.
Sospiro. Perchè devono sempre rendere le cose più difficili?
Un secondo e sono di fronte a lui. Lo prendo per il braccio e lo sbatto con violenza contro il muro.
Avvicino le labbra al suo collo e affondo i canini appuntiti iniziando a bere con voracità.
Lui urla, piange e prega.
Mi prega di non ucciderlo. Mi supplica. Povero illuso.
Non mi fermerò di certo per qualche lacrima.
La sua voce si affievolisce sempre di più, fino a scomparire del tutto.
E' morto. Come tutte le altre persone che sono stata costretta ad uccidere.
Stacco la bocca dal suo collo passandomi le dita sulle labbra ancora sporche di sangue e mi guardo allo specchio.
Gli occhi mi brillano, il sangue continua a colare da un lato della bocca, ho i capelli in disordine e un espressione in viso che ricorda tanto quella di un animale che ha appena divorato la sua preda. Sono un mostro.
Continuo a guardarmi allo specchio e solo dopo mi accorgo che la porta si è aperta ed è entrato un ragazzo.
Lo guardo come se fosse normale.
Lui mi guarda attentamente, osserva i lineamenti del mio viso. Poi si gira e lo vede.
Sgrano gli occhi. Cazzo. Dovevo andarmene subito invece di perdere tempo a fissarmi!
Il ragazzo ha lo sguardo inorridito. Guarda prima me e poi l'uomo a terra con nemmeno un goccio di sangue nel corpo.
Mi volto abbassando il viso. Non. Può. Più. Vivere.
Alzo il viso e in pochissimo tempo lui è contro il muro con gli occhi sbarrati e il viso contratto in una smorfia di paura.
Lo guardo bene. E' un peccato. E' un bel ragazzo, strano, ma pur sempre un bel ragazzo.
"Hai visto troppo..." Gli dico guardandolo negli occhi.
Il ragazzo stringe i denti.
Gli sorrido e mi avvicino al suo collo.
Poggio le labbra sulla pelle, mi scosto leggermente e poi vi poggio i canini affondandoli.
Il ragazzo geme per il dolore.
Il sangue inizia a scorrere all'esterno dei due buchi, bagnandomi la lingua.
...
Un secondo e sono lontana da lui, attaccata alla parete opposta che lo fisso terrorizzata.
Che cazzo è successo?!
Lo guardo: è ancora nella stessa posizione in cui era prima.
Il ragazzo si accorge che non lo sto trattenendo più e si porta una mano al collo aprendo gli occhi.
Mi fissa come chiedendosi cosa fosse successo.
"Cosa mi hai fatto?" Sussurro guardandolo ancora terrorizzata.
"Io?! Cosa mi hai fatto tu... Caso mai!" Mi dice guardandomi.
Chiudo gli occhi. Mi sento strana.
Quando li riapro lui ha fatto qualche passo avanti continuando a fissarmi.
"Bill! E' tre ore che sei in bagno, che cazzo stai facendo?" Sento dire da qualcuno fuori dal bagno.
Il ragazzo in questione si gira verso la porta e poi si gira di nuovo e mi guarda come chiedendosi 'e adesso che fai?'.
Lo guardo di rimando. Vado verso di lui e lo supero velocemente andando verso la porta ed aprendola con una tale foga da scardinarla.
"Vaffanculo..." Sibilo verso quello che resta della porta.
Mi ritrovo un ragazzo davanti molto simile al ragazzo di nome Bill.
"Alla faccia! Usa meno anabolizzanti la prossima volta!" Mi dice guardandomi con un sopracciglio alzato.
Lo fisso un momento poi mi volto verso Bill ed esco velocemente fuori dal pub.
Una volta lontana iniziano le urla.



Il capitolo prima non avevo ringraziato nessuno =S che maleducata!!!

Ringraziamenti:
- layla the punkprincess: sono contenta che ti piaccia la storia!! non sono sicura che a Bill dispiaccia così tanto!
- niky94:  adesso sai tutto xD ti ringrazio per aver recensito!
- astrid shrie: spero che nonostante l'enorme ritardo continuerai a leggere!!  comunque ecco cosa succede xD
- Ramona37: eccoti accontentata ^^ spero che l'incontro sia di tuo gradimento!
Ringrazio Dan  per aver aggiunto la storia ai preferiti e Little_Lilith e Ramona37 per averla aggiunte alle seguite!!
Ci vediamo al prossimo capitolo!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 2 (Bill) ***


Capitolo 2 (Bill) Saki è davanti l'hotel ad aspettarci da 1 ora buona più o meno.
Tanto ormai c'è abituato quindi...
Faccio una smorfia e riporto la mia attenzione al mio occhio.
Dopo 20 minuti ho finito, mi do un'ultima controllata allo specchio, prendo il giubbotto di pelle e raggiungo mio fratello nella hall.
Tom (come al solito) nuota nei suoi vestiti extra-large. -.-
Lo saluto e insieme raggiungiamo il povero Saki.
Appena usciti dall'hotel le urla delle fan ci avvolgono.
Ma non hanno niente di meglio da fare? Sbuffo e salgo in macchina seguito da mio fratello, che continua ad ammiccare verso un gruppo di ragazze.
Le luci dei lampioni mi illuminano il viso a tratti.
Un susseguirsi continuo luce e buio, luce e buio, luce e buio...
Quanto vorrei essere normale.
Poter dire "Ok, ora esco con i miei amici e andiamo a divertirci da qualche parte"... Sarebbe davvero bello.
Ma d'altronde ho scelto io di fare quello che faccio. C'è chi pagherebbe per essere al mio posto, io invece pagherei per non essere me stesso.
Sospiro e riporto la mia attenzione alle luci, al paesaggio e ad una coppietta che passeggia per le vie della città.
Chiudo gli occhi.
Ho davvero bisogno di essere normale... Ma questa stupida vita non me lo permette.
Sono stanco di dover sempre fare attenzione quando esco, perchè altrimenti la reputazione potrebbe andare a farsi fottere.
E se lasciassi perdere tutto?
"A che pensi?" Mi chiede Tom interrompendo il flusso dei miei pensieri.
"A niente... " Tanto adesso mi torturerà finchè non glielo dico... Oppure ha già capito.
La macchina si ferma, Tom apre la portiera ed esce.
Faccio per seguirlo, ma prima di riuscirci si affaccia all'interno della macchina guardandomi negli occhi.
"Pensaci bene perchè potresti pentirtene" E poi scompare.
Ecco infatti. Ha capito tutto, come sempre.
Esco dalla macchina finalmente.
Per fortuna non c'è tanta gente, niente folle di ragazzine urlanti pronte a saltarti addosso appena ti vedono... non che mi dispiaccia oddio... però dopo un po' diventa pesante.
Seguo mio fratello dentro un pub, mi siedo al bancone e mi faccio portare un drink qualsiasi.
Il barista arriva qualche minuto dopo con un mojito che mi consegna dopo aver pagato. Poi si avvicina ad una ragazza per chiederle cosa vuole...
"Non sono qui per diventare come loro" La sento dire.
E allora cosa sei venuta a fare in un pub? Mah... Gente strana.
Inizio a sentire l'alcol... Forse ho fatto male a non mangiare prima di bere.
Una tizia inizia a vomitare accanto alla ragazza di prima che non fa una piega. Mio dio che schifo. Mi allontano visto che la puzza inizia a sentirsi fino a qua.
Vedo un tizio avvicinarsi alla ragazza di prima, mentre lei con uno strano sorriso lo trascina verso il bagno.
Faccio una smorfia, che troia.
L'alcol ha avuto effetto. Inizio ad avere sonno... Forse dovrei andare a rinfrescarmi un po'... Così, solo per non cadere addormentato.
Raggiungo il bagno con un po di fatica e spingo la porta, che in questo momento mi sembra la cosa più pesante del mondo.
Una volta dentro mi ritrovo a fissare 2 intensi occhi grigi. La ragazza di prima.
Dio se è bella. Però c'è qualcosa che non quadra.
Stringo gli occhi per vedere meglio, dannato alcol!
Osservo ogni minimo particolare del suo viso e poi...
E' sangue quello? La vedo sgranare gli occhi.
Tenendola d'occhio mi volto cercando il tizio di prima.
E' disteso a terra in una pozza di sangue probabilmente morto.
La guardo inorridito, ma che cazzo di essere è?
La vedo abbassare il viso, poi rialzarlo lentamente e poi un forte dolore alla testa ed alla schiena.
Sono contro il muro! Ma come ha fatto?!
Sbarro gli occhi e la guardo terrorizzato. Adesso ho paura.
"Hai visto troppo..." Mi dice guardandomi negli occhi.
Ma perchè non s'ammazza? Stringo i denti e lei mi sorride avvicinandosi al mio collo.
Sento le sue labbra premermi sul collo ed una scossa attraversarmi la schiena. Paura? Terrore? Gioia? Non ne ho idea.
Sento i suoi canini affondare nella pelle e gemo dal dolore, sento il sangue, il MIO sangue che scorre fra le sue labbra... e poi niente.
Non sento più il suo corpo contro il mio così apro gli occhi e mi porto una mano al collo.
"Cosa mi hai fatto?" mi chiede a bassa voce.
Cosa gli ho fatto? Ma è pazza o cosa?!
"Io?! Cosa mi hai fatto tu... Caso mai!"  le dico fissandola truce.
La vedo chiudere gli occhi così mi avvicino continuando a fissarla.
"Bill! E' tre ore che sei in bagno, che cazzo stai facendo?" Tom.
No, cazzo, non entrare! Mi volto verso la porta del bagno come se volessi avvertire Tom di non entrare.
Torno a fissare l'essere che ho davanti.
Cosa fai adesso, eh?
Come se mi avesse letto nel pensiero la vedo venire verso di me e superarmi andando verso la porta aprendola con una tale forza da scardinarla.
"Vaffanculo..." La sento dire.
"Alla faccia! Usa meno anabolizzanti la prossima volta!" Dice Tom rivolto alla ragazza.
Vedo la ragazza guardarmi un'ultima volta prima di sparire.
"Ehy Bill! Carina! Chi è una tua nuova..." Ha visto il cadavere.
"Oh Cristo...." Dice.
Delle ragazze entrano nel bagno ridendo e alla vista del sangue e di tutto il resto cominciano ad urlare.
Lo ammetto... Preferisco di gran lunga le fan!

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