The one with the power to vanquish the Dark Lord approaches…

di Severus_Pyton
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I chose you ***
Capitolo 2: *** If he had given me a sign! ***
Capitolo 3: *** I cared about you too much! ***
Capitolo 4: *** I will make you return to reason! ***
Capitolo 5: *** The program of the evening ***
Capitolo 6: *** Show both the arms ***
Capitolo 7: *** Always to the shade of Harry ***
Capitolo 8: *** I have always hated him ***



Capitolo 1
*** I chose you ***


Aspetta … non stracciarla … ti p

Aspetta … non stracciarla … ti prego … concedimi questa possibilità … leggi tutto … è la mia ultima possibilità … e  … sarò sincero come non lo sono mai stato … non posso non esserlo … credimi … ti prego di credermi …

 

Vorrei urlare il tuo nome … vorrei fare capire a tutti che anche io sono un essere umano …  vorrei … amare … essere amato … protetto … che pretesa, eh?

Dalla prima volta che ti ho visto … mi sei piaciuto, mi sei sempre piaciuto  … ma … non ho mai potuto essere me stesso … In principio non volevo … me ne avevano dette tante su di te … ero più che prevenuto … però volevo ugualmente aprire uno spiraglio fra noi due … una breccia nel tuo cuore …  ma … con tutti i miei ‘amici’ attorno … non potevo tradirmi …

 

… e il tuo rifiuto, poi, …

 

Solo Dio sa quanto male mi hanno fatto quelle parole …  non mi sono mai tradito davanti ai miei ‘amici’ … mai … nessuno avrebbe dovuto capire cosa si muoveva dentro il mio cuore  … ed ho fatto del mio meglio per sembrare il più credibile possibile …

 

… troppo …

 

Mi mancava l’aria da respirare … all’idea di non riuscire a diventare, almeno, tuo amico …  ho cercato mille scuse … tanti stupidi motivi per avvicinarti … e me ne accorsi … il muro che mi ero costruito  per custodire nell’intimità i miei segreti … era diventata una prigione … ogni occasione era un litigio … una cattiveria … e spesso provocavo io …  mi maledicevo … ad ogni occasione sfumata … e tutta quella sofferenza … che non potevo esternare … volevo morire …

 

Spesso la disperazione mi ha colto … sarei  affogato nell’apatia … nella freddezza del mio comportamento e dei miei gesti schematici e programmati …  

Sono giunto anche ad invidiare … odiare  coloro che ti stavano sempre a fianco … quanto li invidio …

 

Solo una cosa mi ha sempre permesso di sopravvivere ad ogni giornata che si susseguiva dopo l’altra … la speranza … che qualcosa cambiasse … che io fossi riuscito a cambiare qualcosa … invece la situazione peggiorava … io peggioravo …

 

… e non si può essere sempre divisi … non si  può …

 

Prima o poi la strada arriva ad un bivio …

 

E allora è necessario scegliere …

 

Sei tu la mia speranza … i tuoi occhi … il tuo sorriso … il tuo coraggio … la forza che dimostri di avere anche nell’affrontare situazioni in cui … tanti adulti se la farebbero addosso …

 

Sei grande. Sei tutto quello che ho … sei il motivo per cui vivo …

 

Ti amo.

 

D. M

 

 

 

Non sono mai stato forte come te … mai …

 

Ed ora io sono ad un bivio …

 

Avevo il tuo sorriso in mente … quando rifiutavo  … sceglievo di non volere quel marchio … il tuo ricordo mi ha sostenuto … durante le torture …

 

Il dolore fu tremendo … per un po’ …  poi  quasi quasi mi ci abituai … sai … anche se stavo male … male da morire … per la prima volta nella mia vita … avevo il cuore libero … pieno di speranza … una nuova speranza …  avevo fatto la mia scelta … avevo scelto te …

 

E mentre mio ‘padre’ mi scaricava sanguinante e mezzo morto … a scuola … barcollavo … stavo per cadere all’indietro …

 

Ti ho visto …

Ho spalancato gli occhi …

Mentre allungavo le braccia verso di te … e perdevo l’equilibrio …

Allungo le mani  …

Con un filino di voce ti chiedo: - aiutami … -

 

Hai in mano la mia lettera … la hai letta, me lo dicono i tuoi occhi … e mentre mi impedisci di cadere … abbracciandomi … ti sussurro all’orecchio: ‘ti amo … ti amo … non lasciarmi … ti amo … Harry … ’  

 

 

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Capitolo 2
*** If he had given me a sign! ***


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if he had given me a sign!

 

La notizia si era diffusa in un baleno: Draco Malfoy, il figlio di un mangiamorte, del

mangiamorte per eccellenza,  aveva rifiutato il marchio … e Potter lo aveva portato in infermeria, dove lo avrebbero curato … aveva aiutato madama Chips a svestire Draco … e quindi aveva potuto controllare … non aveva il marchio …

La donna esaminò il corpo steso sul letto e, dopo qualche istante di silenzio si trovò addosso gli occhi verdi del moro, in una muta domanda. Ella parlò:

 

«Beh, Harry … lo hanno conciato male … non solo maledizioni … lo hanno anche … torturato … brutalmente … sarà dura, ma vedremo di fare tutto il possibile»

 

Poi, Harry disse che sarebbe andato ad avvisare il preside «Torno subito … farò presto»

 

Non parlò con nessuno della lettera, che custodiva gelosamente …  a nessuno aveva rivelato le parole di Silente, che gli ronzavano nella testa …  a nessuno aveva ancora rivelato il contenuto della profezia … a nessuno … e dopo quel che era appena successo … era giunto il momento di qualche chiarimento …

 

E mentre si fiondava verso l’ufficio del preside, pensava a Draco … lui … se in tutti quegli anni  gli avesse dato un segno … se gli avesse fatto capire qualcosa … forse … boh! Gli avrebbe creduto? O avrebbe pensato ad uno scherzo? Un altro scherzo di colui che lo aveva sempre ferito … il suo angelo biondo …

 

«Facevi di tutto per farti odiare, stronzo! Non potevo … pensavo di conoscerti … se ti avessi detto qualcosa … pensavo mi avresti arrostito a fuoco lento e deriso per i prossimi duemila anni … MERDA!» e, mentre camminava con passo svelto, diede un calcio ad un tavolino, rompendo il vaso di fiori che vi era sopra …

 

E si stupì … stava parlando di Draco, di quel Draco che ebbe  paura di entrare nella foresta proibita … che lui aveva ribaltato durante un duello in seconda …  poi si era beccato un pugno da Hermione …  però, alla coppa del mondo di Quidditch, fu lui ad avvisarci di proteggere Hermione …  

 

Si accorse di sorridere pensando a Draco trasformato in un furetto dal falso Moody …

 

Poi,  … credo che l’anno scorso quando la Umbridge ordinò a Draco e ai suoi ‘inquisitori’ di sorvegliare Ginny e gli altri bloccati nel suo ufficio … beh, con un padre immerso nelle arti oscure fin sopra le orecchie … per Draco non sarebbe stato difficile impedire loro la fuga … no … era  chiaro … li aveva lasciati sfuggire …

 

Pensava anche a quella volta … la prima volta che aveva usato la polvere volante … nel secondo anno … era intenzionato ad andare a Diagon Alley … finì invece a Nocturn Alley … nel negozio di Sinister … pensò a quella scena …  avrebbe potuto intuire quale fosse il rapporto tra Malfoy e suo figlio Draco … avrebbe dovuto capirlo allora …

 

« Merda!  Se il Draco che credevo di conoscere ha sopportato tutto quel che ha sopportato … per me … beh … mi ritiene davvero importante …» pensò Harry, mentre salendo le scale verso l’ufficio di Silente, aprì la porta e chiese permesso.

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Capitolo 3
*** I cared about you too much! ***


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I cared about you too much!

 

«È permesso? Signor Preside … signore … ecco ... posso entrare?» disse Harry con voce decisa, arrivando a metà della stanza. E riprese a parlare, non facendo nulla per nascondere l’agitazione:

 

«Signore …  lei sapeva? Draco … Lui stanotte … ha rifiutato il marchio … »

 

E proseguendo gli parlò della lettera, gli confidò tutti i pensieri che andava formulando mentre stava passando dall’infermeria al suo ufficio; Silente, dopo averlo ascoltato, rispose:

«Il fatto, Harry, che lo abbiano lasciato vivo, e vicino all’ingresso del tuo dormitorio, potrebbe essere un avvertimento per te e per gli altri … come invece – e sono più propenso a credere – potrebbe essere che tutta la faccenda sia una messa in scena per prenderti … nel peggiore dei modi, Harry … con l’amore … »

 

Harry si alzò e, agitato, riprese: « Signore … conoso Draco …  se fosse come lei dice … prendermi … Draco avrebbe avuto mille occasioni per portarmi da Voldemort senza rischiare l’osso del collo in quel modo …!»

 

E Silente riprese: « Ad ogni modo ti ricordo, Harry, quel che ti ho detto qualche mese fa, cioè che tu ti dovrai scontrare con Voldemort … devi controllare i tuoi sentimenti, se vuoi fare la tua parte, la profezia …» ma Harry non lo lasciò finire ed esplose:

 

«La profezia? La profezia! Il suo ‘piano’!! Io non sono una pedina!  Io non sono un oggetto! Io non ne posso più! Io voglio vivere! Ha rischiato la vita per stare con me! Lui vuole  me! E io voglio lui! E stavolta non perderò chi mi ama!!!!!!!».

 

Non permise che il preside rispondesse, si girò ed uscì sbattendo la porta.

 

 

Beh? Leggete ...  ditemi che ne pensate ... ero indeciso se fargli incontrare direttamente Hermione ... che a volte sembta più saggia ed equilibrata  di Silente ...

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Capitolo 4
*** I will make you return to reason! ***


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I will make you return to reason!

 

Uscì furibondo dall’ufficio del preside … possibile che quello fosse così tardo e squadrato?

Non sapeva cosa fare … voleva chiedere un parere ad Hermione …   si fermò a pensare a Sirius … se ci fosse stato … gli avrebbe dato un parere sincero … ma non riuscì neppure a terminare quel  pensiero che … aumentò il passo fino a correre …  arrivò nel corridoio dell’infermeria con la lingua in terra e gli occhi fuori dalle orbite … e ciò che vide gli tolse quel poco respiro che gli restava … Ron teneva in piedi Draco con la mano sinistra … mentre con la destra … lo stava prendendo a pugni …  sul viso … e allo stomaco … imprecandogli contro …

 

Harry riprese a muoversi con un passo spedito urlando:

 

«Ron, fermati!»

 

«Rooon! Stai facendo un grosso errore, fermati!»

 

Quando Harry fu un po’ vicino a  Ron, questi si girò quasi sorridendo e gli rispose:

 

«Stai tranquillo, Harry! Gli sto solo facendo capire che noi non ci caschiamo … »

 

Harry non gli fece finire la frase … più veloce di un incantesimo che avrebbe voluto lanciare, piombò addosso a Ron e si pose fra questi e Draco …

 

«Ron .. che stai facendo! Lo hanno torturato! Sta male … Sei impazzito?»

 

Ron si irritò, socchiuse gli occhi e il suo volto assunse un espressione tesa e, spintonando via Harry malamente, gli  rispose:

 

« Harry, non so se hai presente chi è questo! È il figlio di Lucius Malfoy! È colpa di suo padre e della sua congrega se Sirius è morto! Non crederai alla sua finta?! Cosa ti succede, eh? Hai perso la testa?»

 

E mentre parlava assestò un altro colpo allo stomaco di Draco, davanti ad un Harry stupito che, però, esplose …

 

Harry spostò indietro Ron di un metro … con un ceffone ..

 

«TI HO DETTO DI SMETTERLA!!! LUI NON È SUO PADRE …!» …

 

Il rosso si portò una mano alla guancia violata e, con espressione incredula … occhi sbarrati … guardava Harry, il quale si voltò a guardare Draco che, caduto a terra, vomitava sangue …

 

Harry non ci vide più! Prese Ron per la camicia e, spintonandolo, gli restituì un paio di  pugni sul volto ed uno  allo stomaco.

 

Prima di rialzare Draco da terra, guardò Ron con un espressione gelida … socchiuse gli occhi in due strettissime fessure e gli disse: «Non provarci mai più … ! »

 

Detto questo, si voltò e riportò Draco in infermeria, ignorando che il rosso ad occhi chiusi, sussurrò:

 

«Questa te la farò pagare … promesso … ti farò rinsavire io!»

 

 

Naturalmente ditemi qualcosa ... mi rendo conto ... avete idee? Sono disposto a ... trattare ...  ma una bella pestata a Ron ... volevo dargliela ... mi stà antipatico ...

 

 

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Capitolo 5
*** The program of the evening ***


Nuova pagina 2

The program of the evening

Sistemato nuovamente Draco nel letto, si voltò per cercare Ron … avrebbe avuto bisogno anche lui di Madama Chips … ma Ron non c’era … e allora tornò al letto di Draco … si sedette accanto a lui … gli prese la mano … e lo guardò negli occhi … si guardarono negli occhi … e Draco fu il primo a interrompere quel silenzio …

 

«Harry … io … mi spiace …. Io …ti sto … mettendo contro … il tuo amico … io …»

 

«Draco … calmati …» disse Harry e, dando un occhiata al comodino accanto al letto di Draco, aggiunse:

 

« Draco, le pozioni e gli intrugli di Madama Chips fanno miracoli … guarirai velocemente … quando inizierai a prenderle regolarmente … poi …» si fermò … arrossì … e lo guardò negli occhi … continuando …

 

« … ti ringrazio per la lettera … grazie … di aver fatto il primo passo … ti ringrazio … ma … non sei stato onesto … vedi … ti sei descritto come se tutte le colpe fossero le tue … come se tu fossi un coniglio …. Impaurito … non fartene una colpa, per quello che abbiamo passato … ecco … il tuo silenzio nei miei confronti … è pesante e grave quanto il mio verso di te … ti chiedo scusa … per quanto riguarda i miei amici … beh … avranno bisogno di tempo … tu sei stato grande a fare quello che hai fatto … per me … ed io …. Io … ero talmente preso da Voldemort che mi ero dimenticato di vivere … ora che finalmente ti ho trovato … non ti lascio andare … non ti lascio solo … voglio stare con te … anche se …»

 

Ed  Harry si interruppe per qualche istante … abbassando lo sguardo … fu Draco a continuare:

 

«Anche se … li vorresti al tuo fianco … anche in questo caso, vero?»

 

«Si, Draco» continuò Harry « dovremmo essere uniti … adesso … ma è meglio dormire, non credi .. ne riparleremo più tardi … dormi …» e, mano nella mano, Draco socchiuse gli occhi … Harry, che in un primo momento si fermò ad osservarlo, successivamente si appoggiò al cuscino del letto, addormentandosi … anche lui …

 

… e il tempo passò …

 

«Harry, svegliati!» sussurrò Draco

 

 

«Harry, svegliati … Harry … !!!» e cercando di muoverlo … per svegliarlo … lo fece cadere … indietro … battè la testa e non si mosse più …

 

Draco aprì la bocca: «Weasley … !»

 

E il rosso, di rimando, con un volto soddisfatto che non fece presagire a Draco nulla di buono, rispose:

 

«Malfoy! … sistemeremo la faccenda una volta per tutte … ora … ah .. non cercare Madama Chips … è occupata … beh, la ho schiantata! Era necessario, sai? Ora … ecco il programmino della serata … bene … detto tra noi, Malfoy .. non crederai che io mi beva la stronzata che hai rifiutato il marchio, eh? Per appiccicarti ad Harry? Ma guarda che caso … con tutti quelli che ci sono qui! Hai il gusto del proibito, eh?»

 

«Harry … svegliati!» sussurrò qualcuno mentre Weasley parlava …

 

«Harry!» che sia stato schiantato? pensò sempre la medesima persona che riprese a pensare

 

beh … sarà meglio sbrigarmi

 

e, facendo sporgere appena appena la bacchetta dal mantello dell’invisibilità, sussurrò:

 

 

«Innerva!»

 

 

Harry si scosse appena appena e la voce nascosta sotto il mantello dell’invisibilità sussurrò:

 

«Aspetta, non muoverti … mi è venuta un idea …»

 

Harry, di rimando, rispose con un sussurro flebile: «Hermione! Ok!»

 

Harry non si mosse … non aprì gli occhi … ma ascoltava attentamente … più ascoltava più si arrabbiava … sudava …

 

Intanto Draco cercando di alzarsi, prese a parlare: «Weasley … cerca di … ragionare … io … credimi … l’ho rifiutato davvero … il marchio … » e così dicendo gli fece vedere il braccio … privo del marchio … e Weasley vide anche qualche accenno di livido e i postumi di torture … e Draco riprese:

 

«E poi, vedi … io …»

 

Ma Weasley non lo fece continuare … facendo partire quattro funi dai quattro angoli del letto, immobilizzò il biondo e riprese:« NON MI INTERESSA COSA FAI DELLA TUA SCHIFOSISSIMA VITA! PUOI ANDARE ANCHE A LECCARE IL SEDERE DEL TUO SIGNORE DI MERDA! NON MI INTERESSA! Da te mi aspetterei solo tradimenti e cattiverie … fai quel che vuoi … !!!! PERCHé CAZZO … Harry, AH?! Non ti è bastato rovinarci cinque anni della nostra vita, eh? Adesso vuoi anche separarci, eh? Metterci l’uno contro l’altro!!! … Non succederà, credimi … non te lo permetterò … beh … a sistemare Harry ci hai pensato tu … ora noi … ci divertiremo un pochino … ti massacrerò … ti sfonderò … a sangue … dovrebbe essere la tua morte preferita, o no? Solo che io mi fermerò quando dentro di te non resterà una sola goccia di sangue!!» E quest’ultima frase la sussurrò a bassa voce col proprio volto a pochi centimetri dal volto di Draco.

 

Indicando, poi, una specie di sacco nero accanto all’ingresso, riprese: «… ah … ho trovato … ‘per caso’ … uno dei tuoi scimpanzè … quello piccoletto e tonto … non è stato difficile schiantarlo … beh … poi cancellerò la memoria a voi due … e … beh … sarà stato lui a … farti quel che ti farò io …» concluse Ron con un ghigno perfido che ricordò tanto a Draco il volto di Piton …

 

In men che non si dica, le corde che legavano le gambe di Draco andarono a fare compagnia a quelle che legavano le mani … e Draco si trovò le ginocchia a pochi centimetri dal viso …

 

Draco cercò di parlare … «Cazzo, Weasley … no … per favore …» e due lacrime gli attraversarono il volto ….

Mentre Weasley, che si avvicinava, rispose esaltato: «Appunto, Draco, appunto! Cazzo … ma ti assicuro che non sarà per niente piacevole … almeno per te!»

 

Weasley si calò i calzoni … e si diresse verso il sedere del biondo … ma …

 

A poco più di un metro da lui, Hermione lasciò cadere il mantello dell’invisibilità e disse: «Expelliarmus!», gettando lontano la bacchetta del rosso e poi, guardando Weasley incredula, ad occhi spalancati, continuò con una parola sola: «Ron!»

 

Ma Weasley, dopo un istante in cui incrociò gli occhi di Hermione, con un ringhio si voltò e, allungando le mani, si diresse verso il collo del biondo.

 

Harry si era alzato … aveva puntato la bacchetta … Una sola parola …

 

«Rictusempra!»

 

Weasley fece un gran bel volo … e si ritrovò a terra con le gambe completamente divaricate …

 

Hermione intanto liberò Draco ed Harry, data un occhiata al biondo, si diresse decisamente verso Weasley …

 

Harry era furioso, amareggiato, triste, deluso dal comportamento di colui che fino a qualche ora prima aveva considerato il suo migliore amico …

 

Quando Weasley, in ginocchio, cercò di alzarsi e si voltò, Harry, con le lacrime agli occhi, lo prese a calci nello stomaco … una … due volte … forse anche tre … e intanto parlava, anzi, urlava … :

 

«Stronzo, pezzo di merda, testa di cazzo …!!! Ti volevo dalla mia parte! Avevo bisogno di te, adesso, avevamo bisogno di te … tutti … noi … stronzo! Ma cosa ti sei messo in testa, eh?»

 

E mentre continuava a parlare, ad imprecare, lo aveva sollevato e, tenendolo per il collo della camicia, prese a riempirgli il ‘muso’ di sberle … e continuava …

 

Fu Draco ad interromperlo … avvicinandocisi da dietro, gli bloccò le braccia e, il volto appoggiato alla spalla del moro, disse con voce calma e ferma:

«Basta, Harry … Ora basta … lascialo … non stai facendo del male solo a lui … ma anche a te stesso … e ad Hermione … basta … »

 

Draco, ancora stretto alla spalla del moro … con le mani nelle mani, continuò a parlare: «Non credo sia il modo migliore per cominciare, non trovi?»

 

Harry si fermò … col volto rigato dalle lacrime … ed una Hermione altrettanto lacrimante … prese Weasley in consegna … e, singhiozzando, parò anche lei:

 

«Harry … dovevi sospettarlo … non ricordi … come … è fatto … Ron … è geloso … Harry … scusalo …. si è sentito … subito … trascurato … io ieri sera … l’ho sospettato … una volta sentite le voci … che Draco aveva rifiutato il marchio … e che tu eri con lui … ho cercato Ron per un po’ di tempo … senza trovarlo … poi ho preso il tuo mantello … e sono venuta qui … quando ti ho trovato eri a terra … ti vuole bene, Harry … è solo geloso … e confuso »

 

Harry passò il suo sguardo prima su Ron, poi su Hermione, tenendo le mani ancora strette in quelle di Draco e disse:

 

« Io non voglio … perdervi … Draco è il mio amore … e voi siete i miei amici … vi chiedo di fidarvi … di me … Ron … credo sia giunto il momento di parlare … adesso … dobbiamo chiarire tutto … io voglio che vi fidiate di me ….fammi capire che posso, perché voglio fidarmi di te!»

 


Mi ero ripromesso di essere più perfido e spietato … ma non ci sono riuscito .. questo è tutto quello che ho potuto concepire …

 

Una domanda: Che ci fa Weasley, in mutande, con la bacchetta in mano?

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Capitolo 6
*** Show both the arms ***


Nuova pagina 3

Show both the arms!

 

«Ron!» disse Harry

 

«Ron, mi stai ascoltando?» riprese il moro …

 

Ma Weasley se ne stava seduto … la schiena curva e le braccia appoggiate alla seggiola … la testa chinata e gli occhi che guardavano il pavimento …

 

«Hermione»  proseguì Harry «è meglio che tu vada ad aiutare Madama Chips … e che la porti qui … ne abbiamo un altro da …curare»

 

Hermione si mosse velocemente e con un «Si, torno subito» sparì alla volta dell’ufficio di Madama Chips.

 

«Ron, dai, mettiti a letto. Spogliati. Ti aiutiamo noi» disse Harry»

 

A quelle parole, Ron si riprese, si drizzò sulla schiena. Non aveva ancora parlato, da quando era stato ‘messo al tappeto’ … occhi spalancati, guardò brevemente Harry e Draco … e rispose:

 

«Eh? N-no … no … io … sto bene … ne parleremo un'altra volta .. se non vi spiace … voglio … hem … ho bisogno di stare solo … » e concludendo la frase fece per alzarsi … un paio di passi dopo era a terra con la mano destra alla pancia.

 

Hermione stava avanzando con Madama Chips, barcollante …

 

«Ron»  aggiunse Draco che, assieme ad Harry, lo alzò da terra reggendolo per le braccia e continuò: «andiamo … non stai bene … ti mettiamo a letto. Togliti i vestiti, dai …»

 

I due fecero per aiutarlo … Ron andò su tutte le furie … si arrabbiò: «lasciatemiiiih!» e si mise a scalciare come un mulo.

 

«Hermione» ingiunse Draco «Vai a chiamare la Mc Grannit … o Piton, veloce … ho un  … »

 

Mentre Hermione correva in cerca di aiuto,  Ron esplose e saltò come una molla, cercando di liberarsi dalla presa dei due ragazzi.

 

Draco, persa la presa al braccio di Ron, fu allontanato di un paio di metri … Ron ebbe il tempo di estrarre la bacchetta e di puntarla verso Harry

 

Ma aveva quella di Draco puntata verso di lui … ed anche Harry aveva estratto la sua.

 

Weasley li ammonì:

 

«Ragazzi … fate i bravi … io … non voglio stare qui … vado  … devo … ho da fare …» e fece per muoversi verso l’uscita

 

Ma l’ingresso di Piton nell’infermeria lo fermò ..

 

«Weasley!» ammonì Piton «butta la bacchetta … io non sarò indulgente quanto loro» e guardando i due ragazzi, continuò «disarmatelo».

 

Draco tolse la bacchetta dalle mani di Weasley  e Piton proseguì

 

«State bene, signor Malfoy? Che succede?»

 

Draco voleva spiegare … avrebbe voluto … ma sapeva che se avesse aperto bocca, su Weasley si sarebbe versato una valanga di guai … ed era vero … tutti sapevano che Piton se la prendeva con il rosso per niente … chissà come si sarebbe scatenato se avesse saputo … e Draco aprì la bocca:

 

«Ehem … ecco … io …»

 

Ma Harry lo interruppe, capendo il disagio, e riportò l’accaduto … tutto quello che era successo quella sera … fino al rifiuto di Weasley di restare in infermeria.

 

Piton si voltò verso Draco e chiese:

 

«Conferma la versione, signor Malfoy?»

 

Draco … enunciò un flebile «Si … ecco … lei sa che .. la notte scorsa …»  E Piton lo interruppe :

 

«Sono stato messo al corrente della situazione, Ero da poco uscito da una specie di ‘consiglio di guerra’, per vedere come gestire la piega assunta dagli eventi quando sono stato chiamato qui …»

 

precisò Piton indicando con lo sguardo Hermione accanto a Draco, e l’insegnante di pozioni riprese:

 

«… la sua scelta denota  un coraggio che …»

 

E stavolta fu Draco che non lo lasciò finire …

 

«Appunto, professore … mi spiace pensarlo …  ma … la notte scorsa … io … credo … cioè ... ecco … »

 

e Draco non riuscì a terminare … si limitò a guardare prima Harry e poi Weasley.

 

Piton in un primo momento corrugò la fronte …  poi, incredulo, spalancò gli occhi … per un attimo che parve a tutti molto lungo …

 

«Weasley»  ordinò Piton con tono fermo, alzando la bacchetta direttamente verso la faccia del rosso

 

 

«le chiedo di scoprirsi entrambe le braccia. Anzi, glielo ordino»

 

 

 

 

Mi rendo conto che fa pena …  tuttavia … oggi pensando all’attacco di Weasley … ho iniziato a sospettare che, in fondo, non si trattasse di  semplice gelosia … per quanto tardo e bacato in testa … Weasley non si era mai spinto tanto oltre … che ne dite? Esprimeteviiiii!

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Always to the shade of Harry ***


Nuova pagina 3

Always to the shade of Harry

 

 

Harry parve indeciso sul da farsi … guardava Piton … e poi Weasley … e non capiva … poi collegò le frasi  di Draco con l’espressione degli occhi del biondino … e parlò: «Ron … non è vero … Ron …»

 

«Professore» esordì Draco quasi per allentare la tensione e l’incredulità di Harry «credo sia meglio chiamare la direttrice della casa di Weasley … e il preside …»

 

«Credo sia il minimo, Signor Malfoy … se è come temo, sarà necessario anche il ministero … Potter, Granger» ordinò Piton « chiamate subito la professoressa Mc Grannit e il preside!»

 

Questi partirono in picchiata, lanciando l’uno un occhiata a Draco e l’altra a Piton. Weasley, che era in piedi, non aveva ancora alzato lo sguardo dal pavimento …

 

Passarono  alcuni istanti … e tutto accadde in un frammento di secondo.

 

Weasley si fiondò dietro il biondo e, facendosi scudo col corpo di questi, cercò di riprendersi la propria bacchetta (i tentativi del biondo per ostacolarlo, furono vani, perché era ancora debole) e gettando lontano quella del ragazzo , non prima di aver lanciato un bel «rictusempra» all’odioso insegnante di pozioni, si allontanò dalla sala.

 

E sparì nei corridoi …

 

Quando la professoressa e il preside arrivarono, incrociarono Piton e Draco che, nonostante dovesse restare in infermeria, non riuscì a darsi pace fino al ritorno del moro, e stavano entrambi lasciando il corridoio dell’infermeria.

 

«Mi ha colto alla sprovvista, signor Preside» bofonchiò Piton rivolto al preside e osservando la direttrice della casa cui appartiene il rosso.

 

«Severus» rispose Silente « dimmi tutto!»

 

«Ecco, Signore …» esordì l’insegnante di pozioni «Avevamo un sospetto» continuò lanciando un occhiata a Draco «ma prima che avessimo potuto confutarlo, il ragazzo si è dileguato, facendosi scudo con Draco. Non ho visto dove si sia diretto … né ho capito le sue intenzioni …»

 

«Sembra che ce l’abbia con Draco, dunque … ma … Voldemort lo ha lasciato andare …» disse il preside guardando il biondo e continuò « lui … cosa vuole?»

 

Si fece avanti la professoressa Mc Grannitt, scortata da Hermione ed espresse la sua opinione: «Beh, signori … Potter e Granger conoscono bene Weasley … loro sanno che non è nuovo ad episodi di gelosia verso Potter … dopotutto è vero, gli è sempre stato a fianco … Weasley è sempre stato secondo a Potter … forse … la goccia che ha fatto traboccare il vaso … forse aveva paura di perdere la tua amicizia, Harry» disse la insegnante guardando il moro e proseguì «però è strano … non si è mai spinto così avanti … questa è vera e propria violenza gratuita. Severus, i ragazzi mi hanno detto che lei ha chiesto a Weasley di mostrare entrambe le braccia … dunque?»

 

Così terminò di parlare la professoressa, guardando il direttore della casa di Serpeverde  che rispose semplicemente: «non mi ha mostrato le braccia … è scappato senza mostrarmi nulla! Non ho visto se aveva il marchio …»

 

«Escogiteremo subito qualcosa, naturalmente. Nel frattempo, abbiamo pensato a voi due» disse il preside indicando il biondo e il moro e continuò «Considerando il fatto che sarebbe meglio non mandarti fra i Serpeverde, signor Malfoy, e considerando che, a questo punto una stanza per te solo potrebbe essere pericoloso … beh, in due è senz’altro meglio che in uno, noh?» concluse il preside facendo l’occhiolino ad Harry.

 

Harry sembrava che il preside finalmente credesse alle  parole che gli aveva urlato in faccia la notte precedente, alle quali stava pensando, quando la voce del preside lo riportò al presente:

 

«Se non lo hai ancora capito, signor Malfoy, credo lo capirai, purtroppo, molto presto: la storia non ci concede di essere neutrali … una posizione la prendiamo, volenti o nolenti … e tu, facendo la tua scelta, hai deciso di buttarti nella mischia contro le persone che ti volevano dalla loro parte. Ora, Voldemort  cercherà di prendersela anche con te … con te più che con altri perché ora, credo, sei nel mirino di Voldemort … e  se è vero ciò che Potter mi ha detto stanotte, devi temerlo per due motivi. Non credo che Voldemort si aspetti un alleanza così … ehem … stretta, diciamo … fra voi due, ragazzi. Come al solito lui non tiene minimamente in considerazione la potenza dell’amore … trovarsi come nemico il figlio del suo più fedele mangiamorte … non lo rallegrerà certamente. Poi, Signor Malfoy … » e qui abbassò un attimo lo sguardo, proseguendo: «credo tu sappia cosa sia successo ad alcune delle persone che amarono Harry … è come se Voldemort … voglia fare ‘terra bruciata’ attorno a lui … vuole privare il ragazzo del conforto, e della forza che possono scaturire dall’amore. Tu ora, Signor Malfoy, sei molto importante, soprattutto per Harry, oltre che per noi, certamente. Non temete, però: non siete soli.»

 

Dopo un breve sguardo ai due ragazzi il preside riprese: «Per questo abbiamo pensato che fosse il caso farvi alloggiare entrambi nella stessa stanza … per prudenza … mentre Hermione potrà tornare al suo dormitorio. Ora, la professoressa vi indicherà la stanza e la parola d’ordine.»

 

Detto questo, il preside tornò alle sue stanze e, mentre  Piton tornava ai sotterranei,  i tre ragazzi seguendo la professoressa, si trovarono davanti ad un quadro … poco distante dalla torre  del Grifondoro.

 

L’insegnante comunicò ai due la parola d’ordine e, salutandoli, invitò Hermione a frequentare qualche ora di  lezione, prima di andare a pranzo.

 

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Capitolo 8
*** I have always hated him ***


Nuova pagina 4

I have always hated him

 

Hermione se ne  stava andando quando Harry la chiamò e le chiese:

 

«Hermione! Dove hai lasciato il mio … hem …  ti ricordi  … in infermeria? Avevi il mio … mantello!» le disse a bassa voce.

 

Lei, portandosi  la mano alla bocca,  ricordò di averlo lasciato sotto al letto dove era  stato Draco.

 

«Me ne ero dimenticata, Harry! Lo ho lasciato cadere sotto il letto dove c’era Draco … vado a ..»

 

Harry la interruppe: «Vado io, Hermione, non preoccuparti … »

 

Poco lontano, qualcuno coperto da quel mantello dell’invisibilità, dopo aver ascoltato la parola d’ordine, tornò verso l’infermeria; facendo attenzione a non far sentire i passi e cercando contemporaneamente di essere più svelto di chiunque, si precipitò in infermeria.

 

Ma Draco ribattè: «No, Harry, c’è qualcosa che non mi convince: tu-sai-chi, se avesse voluto uccidermi, lo avrebbe già fatto. Credo sia un modo come un altro per … confonderci le idee. Vado io. Torno subito. Tu entra in camera»

 

E senza aggiungere altro si diresse decisamente in infermeria, ed iniziò a cercare …

 

Era sicuro di sapere quale letto aveva usato … credeva … iniziò a cercarlo … sotto qualche letto, poi, si alzò e, cercando di offrire ai propri occhi una panoramica generale della stanza per vedere se gli fosse sfuggito qualche angolo … lo vide … dal mantello sporgeva il braccio e la bacchetta.

 

Poi Draco, alzato lo sguardo dalla bacchetta verso il viso, vide due occhi assatanati ed un ghigno di trionfo sul volto.

 

«In ginocchio, Malfoy. Veloce!»

 

E Draco …  che non si aspettava di trovarselo proprio lì … si inginocchiò … ma continuò a guardarlo in faccia e disse: «Dimmi perché, Weasley. Perché!»

 

Weasley gli puntò la bacchetta in fronte e,  irritato, prese a parlare: «Perché? Perché?! E me lo domandi? Lui mi darà potere, gloria ed onore! Il Lord mi aveva chiesto di non tradirmi … di lasciare che Harry continuasse a credere che ero suo amico  … e di farlo soffrire fra qualche settimana … dando tutta la colpa a te. È per questo che ti ha lasciato vivere. Quando ho capito quel che c’era fra di voi, non ci ho più visto! Non potevi diventare suo … amante! Avresti rovinato i miei piani … Potter … sempre al centro dell’attenzione … lui … lui tutto … guastafeste merdaiolo del cazzo! Ed io ho deciso che ne avevo abbastanza! Dopotutto …  è a causa di quello stronzo egoista che sono morte  delle persone! Lui e la sua manìa di protagonismo del cazzo! Ma ora finiamo i nostri conti! Sono indeciso … potrei fartelo uccidere … potrei … uccido te e, con la polisucco, nelle tue sembianze, io lo uccido … e poi faccio trovare il tuo cadavere di merda  oppure … con l’imperius e ti lascerei vivere … così soffriresti … giusto? Beh, non vi meritate altro … vivresti una vita di merda … oooh, poveriiino … senza il tuo amato Potty! Vediamo … »

 

Ma Harry, che aveva sentito tutto dalla soglia dell’infermeria,  dopo un primo istante durante il quale  il suo cuore, incredulo, pareva aver perso qualche battito, urlando si buttò verso la mano sporgente dal mantello … gli saltò addosso … lo spinse a terra … Urlava … piangeva … e gridava … tolse il mantello a Weasley e, agguantata la testa del rosso per i capelli, prese a picchiarla in terra diverse volte, imprecando:

 

«Basta! Basta! Sono stufo! Stanco! Basta! Stronzo del cazzo, ti credevo mio amico! Mi hai sempre usato! Mi hai sempre odiato! …»

 

E quando Draco, alzatosi, si precipitò per fermare Harry … sembrava tutto  finito … lui non si muoveva più … e del sangue si spargeva dalla testa del rosso …

 

Convocati dalle urla, arrivarono Madama Chips e la professoressa McGrannitt.

 

Entrambe restarono impietrite all’ingresso dell’infermeria.

 

Harry era ancora seduto a cavallo del corpo di Weasley … a capo chino piangeva … Draco era accanto a lui

 

«Potter» deglutì la professoressa «vi ha trovato … mi dispiace, Potter … mi dispiace …»

 

Lei si avvicinò a lui … avrebbe voluto consolarlo … portarlo via …

 

Draco alzò lo sguardo … istanti di silenzio pieni di dolore … dolore di un incubo che, lontano dal finire … ora sembrava davvero che avesse inghiottito Harry del tutto.

 

Harry si scosse di colpo e si alzò … si portò entrambe le mani sulla cicatrice … urlando per il dolore …

 

«Sta ridendo, è contento» disse Harry a denti stretti mentre, ad occhi chiusi, continuava a tenere le mani sulla cicatrice …

 

Non vide … Draco e la professoressa a bocca aperta …

 

E mentre il cadavere davanti a loro riprendeva il suo vero aspetto, un adolescente dai capelli rossi, nella foresta proibita, moriva sotto i colpi di tortura dei mangiamorte, davanti all’Oscuro Signore che rideva … Ron moriva per aver rifiutato il marchio …

 

FINE

 


 

Commentino alle recensioni: ringrazio tutti/e: *impoossible dream*, Marta, Goten, Lily2000, le Signorine Malfoy ... tutti ...  ringrazio Debby-Potter per la perfida idea della polisucco ... poi ... sinceramente ... non me la sono sentita di permettere che Ron passasse dalla parte dei 'cattivi'; il Ron dell'autrice è talmente leale e lui e Potter si vogliono talmente bene che le possibilità di un tradimento sono praticamente nulle ... volevo togliermelo dai piedi perchè la mia coppia preferita (irrealizzabile, purtroppo!!!) è Draco/Harry (chi si odia si ama, noh?)  Grazie ancora ... ora vado in cerca di nuove idee ... spero più allegre ...

 

Bye Bye

 

 

 

 

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