And after Death, Life came.

di Beatrux_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UNA VECCHIA AMICA ***
Capitolo 2: *** IL PRIMO TRA TANTI ***
Capitolo 3: *** MI SEI MANCATA TANTISSIMO... ***
Capitolo 4: *** FUGA E MINISTERO ***
Capitolo 5: *** COLPITO E AFFONDATO ***
Capitolo 6: *** AMICI D'INFANZIA ***
Capitolo 7: *** SCONTRO TRA FRATELLI ***
Capitolo 8: *** SECTUSEMPRA ***
Capitolo 9: *** LE DUE LINEE... DUE VOLTE! ***
Capitolo 10: *** HO BISOGNO DI UNA MANO... ***
Capitolo 11: *** MISSION IMPOSSIBLE ***
Capitolo 12: *** PER IL BENE SUPERIORE... ***
Capitolo 13: *** L'INCONTRO... ***
Capitolo 14: *** PERDONATO O ABBANDONATO? ***
Capitolo 15: *** IL RISVEGLIO DI SB ***
Capitolo 16: *** L'INCUBO DI SIRIUS BLACK ***
Capitolo 17: *** IL SEGNO ***
Capitolo 18: *** BOYS OR GIRLS? ***
Capitolo 19: *** IL NOME ***
Capitolo 20: *** PRIVET DRIVE, n.4 ***



Capitolo 1
*** UNA VECCHIA AMICA ***


Harry James Potter era al numero 12 di Grimmauld Place, dopo aver sconfitto il famigerato Lord Voldemort, si era rintanato in un posto a lui caro... un posto che poteva definire "casa", con un senso di vuoto, un senso che ricordava fin troppo bene. Dopo quasi tre mesi da quando era iniziata la guerra, il 31 luglio, era arrivato il suo compleanno, 18 anni... 18 anni di menzogne.
Decise di uscire dalla casa, sapeva che Ron e Hermione sarebbero entrati a Grimmauld Place, anche con la forza, se necessario, gli avrebbe sorpresi tutti, tutti quanti. Harry prese tutte le cose di qui aveva bisogno: bacchetta, occhiali... vestiti puliti, e si smaterializzò appena fuori dalla barriera che proteggeva "la Tana".
Si sentivano urla e festeggiamenti, Ron ed Hermione erano pronti ad andare da qualche parte, Hermione aveva la sua solita borsa magica e Ron un piccolo zainetto che teneva sulle spalle, erano pronti a tutto... forse anche a tutti. Harry decise di avvicinarsi a loro prima che partissero, così da poterli fermare, era sicuro che volessero andare a cercarlo. Si fece vedere e prima ancora che potesse salutarli Hermione fece cadere la borsa e corse berso il ragazzo, con un abbraccio, pensavano quasi che avesse voglia di soffocarlo, poi gli diede uno Scappellotto sulla testa e continuò il suo intento.
Nel frattempo Harry aveva alzato la mano in segno di saluto a Ron, che per controbattere gli sorrise a 32 denti, per poi aggiungersi all'abbraccio.
Non sapevano quanto tempo avessero passato in quella posizione, ma quando si staccarono si accorsero che avevano tutte le attenzioni addosso, i Weasley, Kingsley, Neville, Luna, e molte altre persone. Per salutare Harry dopo tre lunghi mesi.
Purtroppo quello non fu un buon compleanno, per quanto fosse con le persone che amava e che lo amavano Harry si sentiva incompleto era come se con Remus, Tonks, Piton, Fred e tutte le persone morte nella battaglia fosse morto anche lui, forse lo era, ma quando arrivarono anche Andromeda Tonks e Ted Lupin, Harry sentii che la sua aura era tornata in sesto come non mai. Si catapulto subito sul bambino e lo fece girare in aria. Mentre girava il piccolo Teddy cambiò totalmente il colore dei capelli (facendoli diventare neri) e gli occhi (facendoli diventare verdi). appena Harry lo mise giù e il piccolo tornò al naturale: capelli blu occhi color miele, se quello era il naturale.
A fine giornata Harry James Potter era a Grimmauld Place n.12 assieme al piccolo Teddy, ovviamente con l'accordo della nonna. Il piccino stette col suo padrino per settimane, fino a settembre.
Harry era in trepidazione, sperava che qualcuno gli inviasse una lettereìa: non per andare ad Hogwarts, ma per tornarci. I due giocavano in salotto, finchè un gufo che l'uomo conosceva troppo bene entrò dalla finestra, e lasciò cadere una delle due lettere che teneva. la lettera recitava così:
CARISSIMO HARRY JAMES POTTER, TI CHIEDO DI PARTECIPARE ALLA RICOSTRUZIONE DI HOGWARTS, DA CAPO A FONDO, PRESENTATI QUANDO VUOI PER COMINCIARE LE COSTRUZIONI.
MINERVA MCGRANITT

Harry era al settimo cielo tantè che prese Teddy e lo strappazzo e lo coccolò tutto. "Hai capito piccolo Teddy!? Andremo ad Hogwarts!".
Al 7 settembre il ragazzo era nella tenda che si trovava nell'accampamento ad Hogwarts. Non riusciva minimamente a dormire, non che sia una novità, daltronde, ogni volta che si addormentava faceva incubi, tantè che ormai aveva LETTERALMENTE paura di dormire.
Decise di dirigersi verso il lago, per pensare, ma lì si mise a piangere, decretando che avrebbe dato di tutto per far tornare chi amava. Dopo secondi, minuti, ore, forse giorni il ragazzo si accorse che qualcuno lo stava osservando, da dietro le sue spalle.
"Chi va là!" Urlò il ragazzo, cercando la bacchetta, per poi accorgersi che non l'aveva. "Non preoccuparti mio caro, sono un mago potente, ma non userei mai la mia magia contro di te, sono troppo affezionato per farti del male." Disse l'uomo nell'ombra. Harry riconobbe prima di subito la voce e urlò: "Silente!" "Bravo ragazzo, hai capito chi sono, non ho mai dubitato di te, e anche stavolta non mi hai deluso, sono fiero." disse il vecchio preside di Hogwarts uscendo dall'ombra. "Signore, ma com'è possibile!? Lei era morto!" "E infatti lo sono, sono morto, ma ho deciso di regalarti la verità, per una volta". Il ragazzo si limitò ad annuire, curioso di conoscere altri fatti che non sapeva. Albus Silente si sedette affianco al ragazzo e iniziò a raccontare. "Vedi Harry, penso tu ti ricorda la storia dei tre fratelli, il primo morì per la potenza, per essersi sentito forte quando era debole, per aver abbassato la guardia. Il secondo morì per amore, per un amore perduto, che solo nell'aldilà avrebbe potuto rincontrare. E l'ultimo, il più giovane, salutò la morte come una vecchia amica quando ormai aveva capito che doveva smettere di scappare. Ti ricorda niente mio caro?" "Ehm... no signore, perchè dovrebbe essermi famigliare?" rispose confuso il giovane. "Vedi caro ragazzo, questa storia ha predetto il futuro, in un certo senso: Voldemort morì per il potere, Severus Piton per amore e tu, mio caro, hai salutato la morte come una vecchia amica, consegnandoti nelle mani del primo, che voleva ucciderti." Concluse poi il vecchio professore. "Quindi... cosa vuol dire?" chiese il doppio confuso Harry. "Hai la pietra della resurrezione con te?" Il giovane prese dalla tasca un sacchettino, che la porse all'uomo. "Saresti disposto a far tornare tutti i morti in vita, mio caro ragazzo?"  "CERTO!" Urlò Harry eccitato. "Sappi che non potrai parlarne a nessuno, se vorrai, solo a me, quando tornerò... e che qualcuno dei malvagi tornerà, ma Voldemort è stato sconfitto" Allora apparve una luce, che abbaiò Harry, che fu costretto a mettersi le braccia sugli occhi, ma prima che sparisse gli chiese: "Professore, chi è lei?" "UNA TUA VECCHIA AMICA".

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Capitolo 2
*** IL PRIMO TRA TANTI ***


Harry rimase imbambolato a fissare il punto in cui era spuntata la luce, dove era sparito Albus Silente, pensando solo a quell'ultima frase: "UNA TUA VECCHIA AMICA" . Com'era possibile che Silente fosse stato lì, gli avesse parlato e gli avesse addirittura detto che tutte le persone che aveva perso la vita sarbbero tornate.
All'improvviso sentì un urlò dall'accampamento ad Hogwarts. Vide tutti correre nel luogo da cui proveniva il rumore. Arrivato all'accampamento Harry capì che il suono proveniva dalla tenda dei Weasley, tutti erano fuori ad attendere che qualcuno uscisse. Ron ed Hermione arrivarono qualche secondo dopo e, con un'occhiata di intesa, entrarono.
All'interno si stupirono nel vedere la maggior parte della famiglia di Ron in cerchio, attorno a qualcuno... due copie identiche della stessa persona, George e Fred Weasley.
Ginny entrò pochi minuti dopo di loro, ed abbracciò Harry, pensava fosse successo qualcosa alla sua famiglia: "Sai cos'è successo?" Gli chiese la ragazza trattenendo visibilmente le lacrime."Sì, mi sa che Fred è tornato..." "Cosa!?" disse con un'aria felice la ragazza, facendo definitivamente uscire le lacrime.
Ginny si appoggiò al petto di Harry mentre entrambi guardavano la scena. Nel frattempo Ron ed Hermione inconìciarono le mani, si diedero un veloce bacio e strinsero ancora più forte la mano della persona che avevano di fronte.
Nel frattempo, al centro della sala, vi erano George e Fred Weasley a guardarsi negli occhi, inizialmente, il primo dei due, pensava di star vedendo uno specchio, ma quando notò che l'altra persona aveva entrambe le orecchie, finì per essere immerso nei suoi pensieri con gli occhi leggermente lucidi, a fissare il gemello. Pochi minuti dopo la signora Weasley entrò con in mano un vasoio di tortine, che però fece cadere alla vista dei suoi due figli gemelli assieme, facendosi scappare ancge un urlo. George riprese il controllo delle sue emozioni e, appena aprì bocca, Fred lo zittii, dicendo: "Oh caro fratellino, non dirmi che stando con Percy ti sei rammollito." Nella stanza regnò il silenzio. "Vuoi vedere Fred come mi sono rammollito!?" gli sussurrò George con uno sguardo malandrino. "Vediamo cosa sai fare, Percy 2.0" George cercò nella tasca qualcosa, poi fece cadere delle caramelle, fino a farle arrivare a Percy. "Oh mio caro fratellone, potresti raccogliermi quella caramella, mi è caduta." Disse a Percy con degli occhi da cucciolo. "Si, Geor-"... dovevo aspettarmelo." Il silenzio si fece ancora più spazio nella stanza, se Percy l'avesse presa male avrebbero avuto due componenti in meno della famiglia. Non volava una mosca, i gemelli erano pronti a scappare, si erano appena ritrovati, non volevano morire così. Ma poi Percy scoppiò a ridere come non aveva mai fatto, tutti i componenti della sala avevano tirato un respiro di sollievo e Fred e George si batterono il cinque, per poi scoppiare in una risata che George non faceva da mesi.
Quel pomeriggio, a pranzo, Fred e George continuavano a spettegolare, a tal punto che la signora Weasley gli dovette richiamare ben 7 volte! Ad Harry venne un dubbio: "E se tornassero tutti veramente, dove, quando. come!" Il ragazzo ci pensò e ci ripensò, ma poi ci fu qualcuno che smozzò i suoi pensieri.
"Harry non hai mangiato niente! Finisci almeno l'antipasto!" Gli disse la sua ragazza preoccupata "Ginny ha ragione, Harry, è da giorni che te lo ripetiamo!" Replicò Hermione. "Sì, scusate" Harry si infilò l'ultimo boccone in bocca, a fatica, e lo butto giù sentendo il suo stomaco brontolare.
Il giovane voleva capire : "Aveva riportato in vita Fred, nel punto in cui era stato trovato morto... Aspetta! ERA STATO RIVISTO NEL PUNTO IN CUI ERA STATO TROVATO MORTO!" Harry capì che le persone tornavano in vita nel punto in cui erano morte!
Il ragazzo volette andare subito nei pressi della sala grande, ma sarebbe stato troppo sospetto, avrebbero capito, così decise di offrirsi al posto di Ron per andare in quel lato del castello per la ronda pomeridiana. Meno di tre ore dopo Harry stava correndo in tutte le stanze di quell'ala di Hogwarts, nella speranza di trovare due sue vecchie conoscenze.
Nel contempo, nella sala grande, due persone si fissavano negli occhi, con la paura di non potersi abbracciare come nell'aldilà...

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Capitolo 3
*** MI SEI MANCATA TANTISSIMO... ***


Harry arrivò nei pressi della sala grande, e osservò la scena con gli occhi leggermenti lucidi. Remus e Tonks si fissavano, con le lacrime agli occhi, che gli rigavano dolcemente la faccia.
Dopo minuti di silenzio i due si buttarono in un abbraccio che durò per un sacco di tempo. "Mi sei mancata tantissimo... finalmente posso abbracciarti" Sussurrò dolcemente il Licantropo a sua moglie. Lei, per controbattere, appoggiò la sua faccia al petto di lui, finendo proprio per fissare in faccia il giovane.
"HARRY!" urlò la metamorfomagus. Remus girò la testa di scatto, e incrociò proprio lo sguardo col ragazzo. L'uomo dissolse l'abbraccio con Nymphadora, finendo per tenere solo le mani incrociate, avvicinandosi al giovane. "Ciao Harry... sai cos'è successo per caso? Com'è possibile che siamo tornati in vita!" Gli chiese. "Ehm... non ne ho idea, scusa Remus, sono super felice che tu sia tornato, anzi, voi!" Harry travolse il Licantropo con un abbracciò molto caloroso, ma quest'ultimo aveva ancora dei sospetti contro di lui, pensava avesse a che fare con quella faccenda".
A Remus però, girava in testa una domanda: TEDDY. "Harry, scusa la domanda ma... Teddy?" a Harry gli si illuminarono gli occhi. "Teddy sta benissimo! E' cresciuto tanto ed ora è ancora ha imparato a camminare ed è diventato un chiaccherone!" Il ragazzo vide orgoglio negli occhi di lui, ma anche paura. "Non ti preoccupare Remus! Vi cerca sempre. Cambia spesso il colore degli occhi e dei capelli come i vostri, è un metamorfomagus come te Dora!" Adesso si che nei loro occhi c'era tanto orgoglio e niente paura.
"Andiamo dagli altri, non vedranno l'ora di vedervi!". Arrivati all'accampamento entrò prima Harry, all'interno vi erano Ron, Hermione, Luna, Neville, Fred, George, Molly e Arthur. Entrato si mise a ridere nel vedere l'ennesima scena tra Ron e Hermione: un litigio. Fece entrare Remus e Tonks.
Tutti si avvicinarono a loro, solo una persona aveva capito cosa stesse accadendo: Hermione Granger. "Harry, dove gli hai trovati?" Chiese lei insospettita "Nei pressi della sala grande..." Hermione annuì e rivolse lo sguardo verso i nuovi arrivati., sorridendo. Poi si avvicinò a loro e gli abbracciò.
Passata qualche ora arrivò Ginny, con in braccio il piccolo Teddy. Regnò il silenzio. I due si avvicinarono al piccino, aspettandosi una risposta da lui. Il piccolo guardò Harry, che gli fece un cenno di approvazione, e allora spalanco le braccia, sorridendo a 4 denti, erano gli unici che gli erano cresciuti. Remus e Tonks presero in braccio il pupo che, per risposta, cambiò i capelli facendoli diventare come il padre (un marrone chiaro) e gli facendoli divetare come la madre (un marrone scuro).
Nel frattempo, nelle prossimità del lago vi era un uomo che dopo qualche mese si alzò toccandosi il colllo, capendo che era in vita, pensando: Com'è possibile essere ancora in vita!"
Harry era in una delle stanze della tenda, nel letto accanto al suo dormiva Ron, ma lui fissava il vuoto, aveva bisogno di andare al ministero, se tutti erano tornati nel punto dov'erano morti, forse anche Sirius lo era, forse era tornato anche lui. Harry decise di uscire fuori, avrebbe fatto una passeggiata attorno al lago, per schiarirsi le idee.
Il ragazzo camminava nelle prossimità del lago, con le mani in tasca e i capelli sempre scompigliati. Camminò fino ad incrociare lo sguardo con degli occhi neri come la notte, ma con allo stesso tempo uno scintillio affascinante, che se lo vedevi dopo tanto tempo riusciva addirittura a trasmetterti una speranza fino al piangere. Si trovarono uno di fronte all'altro, e l'uomo si avvicinò al ragazzo, spalanco le braccia e racchiuse il ragazzo in un abbraccio caloroso come non ne dava tanto tempo... forse l'ultima alla quale lo aveva dato aveva dei capelli rosso fuoco e gli occhi verde speranza, come il ragazzo che stava abbracciando.
"Signore... ehm... deve essere stanco, venga con me!" disse Harry. "Sì, effettivamente sono al quanto stanco... Harry..." Ad Harry comparve un leggero sorriso sulla faccia e l'uomo se ne accorse, rispondendogli con uno stesso leggero sorriso.
Arrivati all'accampamento. "Ecco signore, si riposi qui, io andrò a dormire nel divano dì la, se ha bisogno di aiuto mi venga a chiamare. "Grazie ragazzo, sei molto gentile." Harry andò di la, addormentandosi, finalmente, sul divano, per quella giornata aveva finito, ora era il momento di riposarsi anche per lui. L'ultimo pensiero del ragazzo prima di addormentarsi fu rivolto a Sirius, nella speranza che potesse essere tornato.
Il mattino dopo Remus trovò Harry dormire sul divano in posizioni da torcicollo, chiedendosi perchè fosse lì, ma quel pensiero fu sopraffatto da uno più potente: "E' identico a James... anche lui dormiva in posizioni da torcicollo... e questo gli fece comunque venire in mente che forse James, Sirius e Lily sarebbero tornati in vita. Sarebbe andato a verificare quel pomeriggio... accompagnato da Kingsley e Arthur, nessuno lo avrebbe attaccato così, tutti pensavano fosse morto, avrebbero comunque fatto domande, ma ne valeva la pena, tanto prima o poi sarebbero comunque venuti a saperlo.
Il ragazzo si sveglio e, quando prese gli occhiali, mise a fuoco il volto famigliare di fronte a lui. Prima che potessero dialogare si sentii un urlo dalla stanza vicino: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAA".

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Capitolo 4
*** FUGA E MINISTERO ***


"AAAAAAAAAAAAAAAAAAA"
"Mi sa che sono morto..."
"HARRY JAMES POTTER, TI CONVIENE COMINCIARE A CORRERE!"
"Non me lo faccio ripetere due volte!" Concluse Harry ridendo, cominciando a correre
A Remus sembrava vivere un deja vu, era come se quei due ragazzini non fossero mai cresciuti, come i suoi due amici daltronde, effettivamente erano molto similli, e lui assomigliava molto ad Hermione, di tutto canto. Poi si fermò a pensare, e se Sirius, James, Lily, fossero tornati in vita anche loro?
Poi ragionò ulteriormente, "Ma perchè Ron stava rincorrendo Harry?"
Prima che le sue ipotesi raggiungessero il cervello da dietro di lui senti arrivare qualcuno...
"Lupin..." Disse la voce da dietro le sue spalle
"Piton..." Rispose Remus, girandosi di scatto "Mi dispiace per tutto quello che è successo tra noi due, ci siamo comportati da immaturi, da scemi, da... hai capito. Scusa, perdonami, vorrei non averlo fatto, vorrei avertelo chiesto prima!"
Severus Piton non ebbe nemmeno il tempo di interromperlo che aveva appena ricevuto le scuse più sincere che aveva mai ricevuto, non poteva rifiutarle
"Ti perdono, Lupin-"
"REMUS!" Urlò una voce molto famigliare,che si avvicinava sempre di più, fino a baciare il licantropo, con in braccio Teddy
"Ciao Dora, scusa se non ti ho svegliata, dormivi così tranquilla, ed anche Teddy, si vede proprio che siete madre e figlio..."
"Tranquillo Rem, vado a cambiare il pannolino a questo bambino stupendo, tu resta qui, e se devi fare qualcosa falla, mi sembra abbastanza svogliato, potremmo metterci ore!"
"ok, amore" concluse Remus ridendo.
Ma quando girò la testa per finire il discorso con Piton lui era svanito, scomparso nel nulla.
Si sedette sul divano, si sentiva vuoto, il criceto che gli girava sempre nella testa aveva smesso di muoversi per qualche secondo... e poi solo tre nomi avevano preso posto nella sua testolina: Sirius, James e Lily
Decise di smaterializzarsi al ministero della magia, non avrebbe aspettato Arthur e Kingsley, se Sirius era lì, lui lo avrebbe trovato!
Uscito dai confini di Hogwarts, Remus non ci pensò due volte a trovarsi di fronte a un bagno che gli avrebbe permesso di scoprire la verità sul suo migliore amico.
Al ministero della magia non gli interessava di niente e di nessuno, anche se tutti i presenti si erano voltati a guardarlo, per lui non erano altro che spettatori, finchè non si abbatte in Dolores Umbridge. Lì sui fermo, aveva un tale odio verso di lei, che si dovette fermare, chiudere gli occhi, prendere un grande respiro e riprendere a correre. Remus non vide mai il tale ghigno che la donna aveva sfoggiato appena lui girò l'angolo.
Remus girò l'angolo e incrociò lo sguardo con Arthur Weasley e Kingsley Shacklebolt, il ministro della magia, che si guardarono negli occhi:
"Sei qui per felpato, vero?" Gli chiese Kingslay, Remus si limitò ad annuire, col fiatone.
"Seguici" Concluse Arthur, cominciando a correre verso una porta
*POCHE ORE PRIMA*
Arthur aveva mandato un messaggio via gufo a Kingslay:
"Incrontriamoci nel mio ufficio alle 10 in punto. -Arthur"
Alle 10 i due si incontrarono nell'ufficio dell'uomo:
"Dimmi Arthur, cosa succede?"
"Devo dirti cosa succede ad Hogwarts"
"Sono in ascolto."
"Vedi Kingslay..." cominciò sussurrando Arthur "Fred, Remus e Dora sono tornati in vita, non chiedermi il perchè..."
"Cosa!? Sei serio!?"
"Si, e ho un piccolo sospetto su una persona..."
"Chi?"
"Black..."
"Dici che-!?"
"Si Kingslay, lo sospetto, nella stanza del velo..."
"Ok, andiamo allora!
*NEL FRATTEMPO*
Sirius Black si stava risvegliando lentamente, era come se... fosse tornato in vita! Forse lo era... o forse era solo un sogno, ma nell'aldilà non si fanno i sogni, quindi dev'essere la vita reale! Erano questi i pensieri che passavano nella mente del ricercato. Si alzò a fatica. Appena riprese l'equilibrio, Sirius sentì dei passi arrivare. Si nascose dietro il Velo, quando entrarono vide Arthur, Kingslay e Remus entrare di corsa, gli venne un colpo al cuore, rivedere il suo migliore amico era veramente strano, era come rivivere una parte di se stesso, del se stesso adolescente.
"Non c'è..." Disse un demoralizzato Lupin. A sentire la voce del suo amico a Sirius vennero in mente tantissimi ricordi di Hogwarts, tantissimi ricordi brutti.
Così si trasformò in cane e si diresse verso Lupin abbagliando
Lui rimase fermo, immobile senza muovere un muscolo, l'unica cosa che su muovevano erano le lacrime che gli rigavano la faccia.
"Mi sa che dobbiamo chiamare il San Mungo, Remus non sta benissimo..." Sussurrò Kingsley ad Arthur
"Mi sa anche a me... tieni pronta la smateralizzazione..."
Sirius si ritrasformò in umano, e si trovò a fissare dei bellissimi occhi Ambrati
"Remus...-" Cominciò Sirius
Ma prima che lui potesse continuare Remus scoppiò ancora di più a piangere, premendo i pugni contro il petto di Sirius:
"PERCHE'!? PERCHE' MI HAI LASCIATO DA SOLO!? PERCHE'!?" Urlò Remus, con gli occhi ormai grondanti dalle lacrime
"Mi dispiace..."
"No, non ti dispiace! Sennò non mi avresti abbandonato Sirius!"
Sirius abbracciò Remus, come faceva sempre quando Lupin si ritrasformava da lupo mannaro
"Ti voglio bene amico, e adesso sono qui, non ti abbandonerò mai più, quando saremo vecchi ci giocheremo la pensione a Gobbiglie"
"Devi sempre sdrammatizzare, eh?"
"E' il mio lavoro."
...
"James e Lily? Sono tornati anche loro?"
"Andiamo a scoprirlo!"
Il gruppo corse, cautamente questa volta, per tutto il ministero della magia, mentre Sirius era diventato un Animagus e li seguiva a ruota. Dolores Umbridge 4 anni prima aveva sentito Harry Potter dire a Severus Piton "Lui ha Felpato" questo voleva dire che, secondo i ragionamenti di quella pazza, Felpato era Sirius Black. Appena vide passare Remus Lupin, Arthur Weasley e Kingslay Sackerblot le venne il dubbio che quel cane potesse essere Sirius Black. L'animagus tornò alla sua froma naturale nell'esatto istante in cui Arthur e Kingslay si smaterializzarono ai confini di Hogwarts per decidere il dafarsi. Prima che Remus partì, si avvicinò Dolores Umbridge, di spalle, e puntò la bacchetta contro la nuca di Sirius. Remus si girò di scattò, prima di buttarsi, e si fermò subito, le persone accorsero ben presto a vedere cosa stesse succedendo:
"Bene, bene, bene... Sirius Black, il ricercato."
"Non è più ricercato, Umbridge!" Rispose Lupin
"Oh, e chi abbiamo qui? Il lupo mannaro?"
Remus chiuse gli occhi, era ormai abituato alle frecciatine, prese un gran respiro, e tentò di convincere Dolores ad abbassare l'arma
"Dolores Umbridge, abbassa quell'arma"
"Sennò che fau? Lupetto spelacchiato?"
Il licantropo alzò la bacchetta contro la donna
"Abbassa l'arma Remus..." Gli disse Sirius
"No! Deve morire, ti ha minacciato!"
"Assi!? AVADA KEDAVRA!" Remus spostò Sirius appena in tempo per salvarlo
"Un colpo di fortuna!" E scagliò un'altro incantesimo, ma questa volta il bersaglio non era Sirius, e fu colpito e affondato.

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Capitolo 5
*** COLPITO E AFFONDATO ***


"Un colpo di fortuna!" E scagliò un'altro incantesimo, ma questa volta il bersaglio non era Sirius, e fu colpito e affondato.

Sirius Black in quel momento aveva la testa da un'altra parte, era sotto shock, ma quando vide il suo migliore amico cadere di fronte a lui riprese il controllo di se stesso. Alzò la bacchetta e Dolores Umbridge finì per essere legata con delle corde magiche, su una sedia che Sirius aveva appena trasfigurato. Poi si buttò, inginocchiandosi, sul suo migliore amico...
*NEL FRATTEMPO*
Arthur Weasley e Kingsley Sckelbolt presero la metro polvere e si trovarono appena fuori i confini di Hogwarts. Attesero qualche minuto l'arrivo di Remus e Sirius, invano. Decisero di avvisare alla tenda del ritorno di quest'ultimo, e quindi si misero a correre.
"Molly! Molly!" Comincio ad urlare Arthur, mentre la moglie usciva dalla tenda
"Dimmi Arthur, è successo qualcosa? Hai visto Remus? Non lo troviamo da nessuna parte!"
"Sì! L'ho visto!"
"E dov'è!?" Intervenne Nymphadora
"Al ministero!"
"COSA!?"
"Sì, sospettavamo che fosse tornato anche Sirius, e infatti è così! Anche lui è tornato!" Affermò Kingsley
"Veramente...!?" Chiese, stupito, Harry. I due annuirono. "E dov'è ora!?"
"Al ministero, crediamo, dovevamo tornare con la metro polvere ma quando siamo arrivati loro non c'erano!"
"ANDIAMO SUBITO Lì ALLORA!" Dissero in coro Molly, Tonks ed Harry
Arthur, Kingsley, Harry, Tonks, Ron ed Hermione andarono al ministero, mentre Ginny, Molly e tutti gli altri restarono alla tenda.
*ARRIVATI AL MINISTERO*
"SIRIUS!"Urlò Harry, senza accorgersi di quello che stesse succedendo. Sirius alzò lo sguardo quando sentì la voce del ragazzo ma, essendo che Harry non aveva ancora svoltato l'angolo, l'uomo non lo vide, e tornò a fissare Remus...
"Sirius..." Disse Remus con un filo di voce
"Remus... non ti sforzare, adesso ti porto da Poppy, o al San Mungo, insomma, da qualche parte!"
"Usa la metro polvere..."
"Per portarti al San Mungo spero!"
"No cretino! Ora non pensare a me-"
"NON PENSARE A TE!? STAI MORENDO!"
"-Pensa ad Harry... Devi andare a Godric's Hollow..."
"Lily e James..." Sirius chiuse gli mentre pronunciava quei due nomi, ma quando li riapri Remus aveva perso conoscenza...
"No, no, no... Moony... Remus... ti prego, non morire, se muori giuro che ti uccido!" *Nessuna riposta "CAZZO LUPIN! SVEGLIATI! VA BENE, VADO A GODRIC'S HOLLOW MA TU TI DEVI RISVEGLIARE ORA, CHIARO!?" Sirius sentii arrivare Arthur, e quindi decise di andare:
"La prossima volta che ti vedo, se non sarai morto, ti uccido!" E prese la metro polvere per Godric's Hollow, nella speranza di rivedere Lily e James. Harry girò l'angolo appena in tempo per riuscire ad andare con Sirius, senza vedere il corpo di Remus
"O MIO DIO! REMUS!" Urlò Nymphadora, appena vide suo marito. Lei si buttò su di lui, sperava solo che non fosse morto, si erano appena ritrovati, non poteva lasciarla, non poteva.
"REMUS JOHN LUPIN, HAI UN FIGLIO, NON TI PERMETTO DI MORIRE, CHIARO!?"
"O cielo, Remus, in che guai ti sei cacciato!?"
"Lo so io..." Disse Kingsley, osservando la Umbridge. "Dolores Jane Umbridge, sei condannata ad Azkaban per violazione delle leggi magiche, per aver ferito VOLONTARIAMENTE un uomo!"
"Come voi, Sackelbolt! Sappi solo che con lui c'era un ricercato!"
"Sirius non è più ricercato! Portatela via! Ho emesso la mia sentenza!" Concluse il ministro della magia, per poi controllare se il licantropo respirasse ancora...
*GODRIC'S HOLLOW*
"Uff... non sono più abitato a smaterializzarmi con la metro polvere" pensò Sirius, per poi accorgersi che la copia esatta del suo grande amico lo stava osservando:
"Harry..." disse l'uomo
"Sirius!!!" Urlò il giovane buttandosi nelle braccia del suo padrino...
"Harry..." Disse una voce femminile
Il giovane si girò, e vide una bella donna dai capelli ramati, lunghi e lisci che lo osservava con le lacrime agli occhi....
"Mamma..." Disse il ragazzo, mettendosi a piangere, per poi buttarsi in un abbraccio, alla quale si unì anche James.
"Ehy! Ci sono anche io!!!" Urlò Sirius
"Oh!!! E vieni qua, maledetto cagnaccio!" Disse James, mentre Sirius si trasformava in un cane e correva verso di lui "Lo sai che mi sei mancato, Pad?"
"Wof Wof!" Urlò Felpato, come per dirgli, "anche tu." Sirius si ritrasformò in umano
"Madame Lily, Messie James, vi presento il più affascinante dei Malandrini, io!" Disse Sirius, provocando le risate di Lily ed Harry, ancora abbracciati, ma facendo arrabbiare James, che insegui Sirius dicendogli che fosse lui il più bel malandrino di tutti i tempi! Dopo essersi "picchiati" come ai tempi dove loro andavano ad Hogwarts, James ragionò per un'istante
"Pad... ma... dov'è Moony?"
"O cielo, me n'ero completamente dmenticato! Seguitemi!"
"Sirius, che succede!?" Chiese Lily, allarmata
"Remus è ferito!"
"COSA!?" Dissero in coro padre e figlio
"Sì! Dobbiamo tornare al ministero, lo ha ferito Dolores Umbridge!"
"Oh, quella laida!" Disse tra se e se Harry
"Come sta!?" Chiese James
"SECONDO TE LO SO, PRONGS!?"
"Sì!... Comunque noi andiamo, Lily, tu vai ad Hogwarts per avvisare che siamo vivi e stiamo bene, ok?"
"Ma io voglio sapere come sta Remus!"
"E lo saprai, solo non ora"
"Tu faresti di tutto, per i malandrini"
"E farei di tutto anche per te ed Harry, amore mio" e si diedero un veloce bacio a stampo sulle labbra
"Ok, ok, se avete finito, Moony ci aspetta!
"Si, andiamo!"
Quando i tre arrivarono al ministero della magia era tardi, di Remus neanche traccia. Così decisero di andare nell'ufficio di Kingsley, per chiedergli cosa fosse successo...
"King..." Disse, entrando nel suo ufficio, Sirius
"Sirius... se mi sta-... James Potter?"
"Ciao... ci puoi dire qualcosa di Remus, dove si trova?"
"Beh... ah... sedetevi"
"Dicci tutto quello che sai!" Gli disse Harry
"E' grave, l'incantesimo di Dolores è potente, lo ha attraversato da parte a parte..." Disse il ministro della magia, mentre Sirius si toccava la fronte e James portava la mano alla bocca
"Devo dire che non me lo aspettavo da Dolores... è malvagia ma non fino a quel punto"
"Invece è molto più di quello..." Affermò il ragazzo, guardandosi la mano
"Dov'è ora?" Chiese Sirius
"Al San Mungo, ha perso conoscenza e lo stanno operando d'urgenza... non so il numero della stanza... se volete usate la metro polvere per arrivarci..."
"Grazie King..." Concluse Sirius, alzandosi e dirigendosi verso i camini
...
Nel frattempo, al San Mungo era appena arrivato Remus John Lupin, in condizioni strazianti, neanche quando si ritrasformava in lupo mannaro era così...
Dissero che doveva essere operato d'urgenza, e che l'intervento poteva durare anche ore, dissero che non potevano espandersi troppo, ma che molto probabilmente cuore, polmoni e stomaco non erano danneggiati, o almeno non gravemente.
Poco dopo l'inizio del'operazione arrivarono Harry, James e Sirius, gli raccontarono tutto e poi decisero di mandare un messaggio ad Hogwarts, per avvisare di tutto.
Harry prese la bacchetta e disse le parole magiche, che Remus stesso gli aveva insegnato, e comparve un bellissimo cervo pronto ad andare al castello.
Qualche minuto dopo Ginny vide il cervo che correva verso di lei e che le conferiva un messaggio importante:
"Ciao Ginny, Sirius e i miei genitori sono vivi... ma Remus è gravemente ferito, adesso siamo al San Mungo, non venite ora, è in sala operatorio, vi darò altre notizie quando ne saprò e poi attendete qualcuno..."
"Ginny fece un cenno di approvazione con la testa, per poi correre dentro e comunicare le notizie...
"Ragazzi!" Urlò lei
"Ginny, hai novità?" Chiese Molly
"Si... ma non tutte sono belle..."
"E' successo qualcosa a Sirius?"
"No... a Remus..."
"O... per la barba di Merlino, che gli è capitato?"
"E' rimasto ferito, ma Harry ha detto di non andare. è in sala operatoria al San Mungo, e ha detto che anche i suoi genitori sono tornati, ma che aspettiamo qualcuno... ma non mi ha detto chi!"
"Oh cielo, chi potrebbe mai essere?"

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Capitolo 6
*** AMICI D'INFANZIA ***


Severus Piton, già dai tempi di Hogwarts, era solito a camminare fino ai confini per pensare a quello che stava succedendo nella sua vita. Ovviamente, da quando era tornato in vita, andava spesso ai confini della scuola... ma non si aspettava che quel giorno avrebbe ritrovato la donna che aveva sempre amato, dopotutto era anche l'unica.
Il professore camminava con le mani in tasca e con lo sguardo in basso, fissando l'erba, di un colore verde spento, oscurato dalllla sua stessa ombra.
D'un tratto l'erba diventò di un colore ancora più scuro di quello che già non era, sembrava ci fosse un'altra persona lì con lui.
Severus alzò lo sguardo molto lentamente.
Più andava su, più il cuore pulsava all'impazzata.
Quando riuscì a fissare quegli occhi verdi, che osservava e cercava sempre nel figlio, sentì le lacrime rigargli la faccia...
"Lily..." Cominciò l'uomo "Sei veramente tu...?"
"Severus... si... sono io ma-..."
"Ferma... so che sei incazzata nera con me... ma ti prego perdonami, ero un ragazzino scemo! Non ti avrei dovuto dire quelle cose brutte..."
"WoW... due parole da non dire in una frase sola! Sev, mi stai deludendo!" Gli rispose lei, con tono scherzoso
"Hai ragione..." Disse lui con, altretttanto, tono scherzoso, ma allo stesso tempo freddo. Poi Lily si buttò tra le braccia del suo migliore amico, e Severus, che non aveva mai accettato gli abbracci della donna, per la prima volta, aveva ricambiato.
"Lily... non ci posso credere... insomma-"
"Sev non dire così, l'importante è che io sia qui ora... e credici!"
"Si... scusa..." E cominciarono ad avviarsi verso il castello di Hogwarts, come facevano sempre, come se il tempo non fosse mai passato...
Molly Weasley stava cucinando una bellissima torta a 7 piani, quando Remus sarebbe tornato a casa avrebbe potuto mangiare fino allo sfinimento, e la madre di famiglia stava solo fando la prima. D'un tratto sentiiì un odore di cannella mischiato a un odore di muschio provenire dal giardino. Conosceva bene entrambi ma assieme le sembravano strani. All'impoìrovviso capì che l'odore di cannella era solito della sua carissima amica Lily. Corse al piano di sotto, urlando il nome dell'altra rossa.
"Lily! Lily!" La donna si girò di scatto, conoscceva quella voce fin tropppo bene "MOLLY!" Le rispose, cominciando a correrle incontro
"O mio dio! Come stai!?"
"Lily! Sto benissimo! Cielo, non ci credo che sei qui!"
"Garda Molly, neanche io!"
Le due donne si misero a sedere e sorseggiare del te, mentre Severus faceva il terzo in comodo.
"Guarda Molly... ti devo ringraziare!"
"Per cosa, cara?"
"Per aver dato un punto di riferimento al mio bambino..."
"Tesoro era il minimo che potessi fare! Harry è un ragazzo educatissimo nonostante le condizioni in cui ha vissuto per tanti anni... senza offesa ma i Dursley sono stati proprio crudeli con lui!"
"Lo so... purtroppo mia sorella Petunia non si è comportata benissimo con me da bambine... e figuriamoci con mio figlio dopo la mia morte..." Disse Lily, mettendosi a piangere
"Mi dispiace tanto Lily per avertelo ricordato" Disse Molly, mentre prendeva la mano dell'amica...
*AL SAN MUNGO*
"Uff-"
"Pad se non la smetti di sbuffare rischi un'incornata..."
"Ah, ah, ah, spiritoso... uff-"
"Mi stai provocando?"
"Vuoi vedere Prongs?"
"Ragazzi!" Gli interruppe una voce femminile "Remus mi aveva detto che litigavate sempre ma non pensavo così"
"Oh, ma noi non stiamo litigando!" Rispose sorridendo Sirius
"Già! Noi vogliamo solo ucciderci, ma poi facciamo pace e non ci uccidiamo!"
"Sembrano noi due..." Sussurrò Ron ad Harry
"Già" Si intromise Hermione, ridendo
"Questo non è vero!" Disse Harry "Noi siamo molto più respondabili di loro!" E il gruppo scoppiò a ridere, mentre dalla sala operatoria usciva un medico...
"COME STA!?" Urlò Tonks, che per poco non prendeva a pugni il dottore
"Cuore, polmoni e stomaco non sono stati danneggiati ma la ferita lo ha attraversato da parte a parte, era molto grave... lo abbiamo operato e se supererà la notte sarà fuori pericolo..." La donna si lasciò cadere sulla sedia, le lacrime le rigavano la faccia. Il medico disse a James e a Sirius che potevano entrare se volevano
"Dora..." Disse Sirius mentre si sedeva vicino a lei
"Si?"
"Ascoltami bene... se siamo tornati tutti ci sarà un motivo e di certo non sarà quello di rimorire subito! Adesso entra in quella stanza e spacca il culo ai pregiudizi, se ti dicono che non ce la farà vagli incontro e mandali a fanculo, dimostragli che l'amore va sopra ogni cosa!" Le disse Sirius, poi le diede un veloce bacio sulla testa e concluse "Se non te la senti esci ed entreremo noi... non sarà solo, stai tranquilla"
"Grazie Sir..." Gli rispose Tonks, avviandosi verso la stanza...
"Uff..." Disse James, sedendosi affianco a Sirius
"Mi stai provocando?" Gli rispose Sirius
"Vuoi vedere Pad?"
...
La donna si sedette sulla sedia affianco al letto di Remus, vederlo respirare tramite la maschera le faceva un dolore assurdo
"Remus... so che queste parole te le avrà dette anche Sirius ma se muori ti uccido! Insomma Lupin, hai un figlio che non ha nemmeno 6 mesi! Se lo lasci qui solo con me non riuscirò ad andare avanti! Ti prego amore svegliati, passa questa notte, fallo per me, per Harry, per i tuoi amici, per Teddy... fallo per noi... fallo per te! Non mollare tesoro, senza di te non sono niente... senza di te sono sola... senza di te non riuscirei ad andare avanti..."
Qualche ora dopo usci dalla stanza e andò da Harry, Ron ed Hermione, perchè James e Sirius stavano dormendo da ormai qualche oretta...
"Vuoi che entriamo noi, Tonks?" Chiese Ron
"Sì perfavore"
"Ok, stai tranquilla"
I tre entrarono... avevano paura di come avrebbero trovato il licantropo ma si sedettero ai piedi del loro letto
"Remus... non ci posso credere che Dolores ti abbia ridotto così... è peggio di Voldemort! Se volesse conquisterebbe il mondo magico!" Cominciò Harry "Remus... se muori chi fermerà Sirius e James quando litigano? Chi farà riapacificare me ed Harry? Chi crescerà Teddy? Chi farà tutte quelle altre cose che ora non mi vengono in mente che solitamente fai te? Non puoi lasciarci così! Resisti Remus, ti prego!" Continuò Ron "Remus... ho sempre pensato che ti assomigliassi tanto... inizialmente credevo che essere intelligente in un gruppo di imbecilli fosse... strano... mi sentivo incompresa e poi al terzo anno si è presentato a noi un professore che era molto simile a me... aveva a tutti gli effetti le mie caratteristiche che io pensavo fossero strane e me le ha fatte apprezzare... Remus tu hai sofferto tantissimo! Dalla morte di James e Lily alla carcerazione di Sirius e ancora di più... ora sei qui... devi rimanere qui, in questo mondo, non devi mollare! Devi combattere Remus! Devi... imperativo! Se non ci sarai tu chi mi farà sentire accettata? Ti prego Remus, resisti!" Concluse infine Hermione
Uscirono una mezzoretta dopo ed entrarono James e Sirius, che nel frattempo si erano svegliati
"Remus...! Giuro che se non ti svegli ora ti stacco la spina e muori! A te la scelta!" Disse Sirius
"Tranquillo, non gli permetterò che stacchi la spina ma devi svegliarti comunque! Ti prego Remus..."
"Ma io lo farò lo stesso!" Gli rispose Sirius, guardandolo male
"No, non lo farai!
"E tu che ne sai?"
"Lo so perchè non te lo permetterò!" E i due iniziarono a "picchiarsi"
"Se volete scannarvi fatelo per una buona causa almeno..." Disse una voce debole provenire dalle loro spalle
"Remus-?" Dissero in coro i due, mentre si tenevano per i capelli
"No, guardate, Lord Voldemort tornato dall'oltretomba
"Non scherzarci troppo amico!" Disse Srius
"Ad ogni caso non provate a staccarmi la spina chiaro?"
"Si signor MOONYtano! dissero in coro i due, mettendosi sull'attenti
I due uscirono e chiamarono tutti
"Si sta rimettendo in freddo, la percentuale di salvarsi non era tra le migliori..."
"Grazie eh..." Disse Remus, mentre sorseggiava un te caldo, il suo preferito, che gli avevano portato direttamente Sirius e James, che lo conoscevano fin troppo bene
"AHHHHHHHH" Cominciarono in coro i due "Ma come si permette!?" Continuò James mentre stringeva le braccia attorno alla testa di Remus, che nel frattempo faceva roteare gli occhi in aria "Ma non lo vede che è solo un piccolo cuccioletto indifeso?" Continuò Sirius "No, questo è troppo, piccolo Moony, noi andiamo in un altro ospedale! Qui ti stanno trattando malissimo!" Disse James "Guardi li perdoni, fanno sempre così" Disse Remus mortificato al dottore "Ma che perdonarci, dovresti dirlo a noi!" Replicò, indignato, Sirius "No, no, noi ora andiamo da Poppy, che lei non ti tratterà mai così tanto male, veramente, scriverò una lettera al ministero per segnalare che nel San Mungo ci sono dei dottori veramente maleducati!" Concluse James "Guardi lei vada pure, le porgo le mie scuse da parte dei miei amici, adesso li faccio ragionare io, stia tranquillo" Disse Remus con tono infastidito. Remus aspettò che il medico uscisse prima di fare la ramanzina ai suoi due amici...
"Che maleducato quel dottore!" Disse James
"Lo so... i medici di oggi!"
"Ragazzi..." Cominciò Remus con tono "calmo"
"Dicci Remussino, ti fa male qualcosa?"
"No, perchè se ti fa male qualcosa noi lo sfasciamo a quel dottore!"
"MA VI SEMBRA IL MODO DI FARE!?"
"Chiediamo scusa... ma quel medico è stavo veramente cattivo!" dissero i due
"Quelli cattivi siete stati voi due!" Disse Remus "Comunque ora andate che mi state facendo veramente arrabbiare!"
"Si Moonygnore! Conclusero i due, allontanandosi a testa bassa
*AD HOGWARTS*
Ai piedi della torre di astronomia si risveglio un uomo dall'età abbastanza vecchia, capelli e barba lunghe e bianche e che si diresse verso una panchina che dava proprio sull'orizzonte dalla quale passavano dei bellissimi gufi...



ANGOLINO DI BEA
Ciao ragazzi!
Chiedo umilmente perdono per avervi fatto aspettare così tanto tempo per un nuovo capitolo!
Chiedo perdono!
In compenso eccolo a voi! Spero vi sia piaciuto, o che almeno soddisfi le aspettative
Vi voglio bene ragazzi! E spero di non farvi aspettare altrettanto tempo per un SETTIMO capitolo! (cavolo mi sembra ieri che scrivevo il primo)
Vabbè, ciao ragazzi! Un bacione!
-Beatrux_

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Capitolo 7
*** SCONTRO TRA FRATELLI ***


“Ha funzionato…” Cominciò a pensare l’uomo “Dovrebbero essere tornati in pochi… forse ancora nessuno… dovrei andare a controllare?” Da dietro l’uomo si sentii un rumore di legno che si rompeva… sembrava ci fosse qualcuno…
“Chi è!?” Disse l’uomo senza girarsi
“Albus… non posso crederci… sei tornato anche tu!”
“Minerva… perdonami, non ti ho detto quello che stava succedendo nei miei ultimi anni…”
“Albus… stai tranquillo, non devi chiedermi scusa, lo hai fatto per una buona causa…”
“Grazie Min… sei sempre fantastica!”
“Albus…”
“Si…?”
“Lo hanno scoperto tutti dopo che… hai capito”
“Di cosa parli?”
“Di… tua sorella…”
“Rita Skeeters, vero?” La professoressa si limitò ad annuire, sapeva che, nonostante il passare degli anni, era ancora una ferita aperta per lui
“Cosa vuoi fare Albus? Vuoi andare ad Hogwarts?”
“Non saprei… Dimmi chi è tornato prima, perfavore”
“Fred Weasley, Nymphadora Tonks, Sirius Black… Lily e James Potter e…”
“E…?”
“E Remus…”
“Cosa c’è di strano in Remus…?”
“E’… rimasto ferito dalla Umbridge…!”
“C’era da aspettarselo da quella laida… Come sta?”
“Non lo so, non abbiamo sue notizie da qualche ora…”
“Capisco… cominciamo ad andare ad Hogwarts?”
“Certo, andiamo”
I due si incamminarono verso la scuola, parlando di quello che successe in quell’ultimo anno. Silente volette provare a raccontare alla professoressa la verità, ma non riusciva a trovare le parole giuste per dirle che le aveva raccontato solo bugie. Gli passò accanto un cervo che correva verso una rossa
“Sembra che Harry abbia mandato un messaggio alla sua ragazza…” Disse Albus
“Come fai a-“
“Oh Minerva, lo so da sempre”
Nel frattempo il cervo si diresse verso Ginny, conferendole un messaggio…
“Ciao Ginny… Remus si è svegliato e sta “bene”, è arrivata mia madre? E’ tornato qualcun altro? Ti amo… Se volete venire qui venite, Remus ne sarà felice”
Ginny stava per cominciare a correre per riferire tutto alle altre persone nella tenda, ma prima di entrare notò il preside e la professoressa che la fissavano. La ragazza si bloccò per un istante, mentre le altre due persone le si avvicinavano.
“Buongiorno signorina Weasley… o forse dovrei dire futura signora Potter” Ginny cominciò ad arrossire, mentre Silente le toccava la spalla ed entrava nella tenda…
Severus Piton stava parlando con Molly e Lily quando decise di andare in salotto per riposarsi, non sapeva il perché ma aveva voglia di sdraiarsi. Arrivato in salotto rimase a bocca aperta nel vedere L’UOMO CHE AVEVA UCCISO e con il quale era mortificato innanzi a se.
“Preside…”
“Severus… io… posso parlarti?” Piton si limitò ad annuire, non c’erano parole per esprimersi dopo aver ucciso un uomo… l’uomo con la quale stava parlando per di più. I due si allontanarono in silenzio, Severus teneva le mani in tasca mentre Albus dietro la schiena.
“Severus vedi…” Cominciò il preside “Io sono veramente dispiaciuto per averti fatto creare qualcosa che, di sicuro, non avresti voluto fare… Ti chiedo scusa per averti come obbligato, ma ora ho ancora bisogno del tuo aiuto”
“Senta preside, dovrei chiederle io scusa… insomma sono io che… ha capito. Comunque mi dica di cosa ha bisogno.”
“Vedi Severus, credo che oggi andrò a trovare Remus al San Mungo, a breve vorrei andare in un posto, ti piacerà quello che faremo se andrà bene, sennò potresti avere una terribile delusione… verresti con me? “Oh beh… certamente, ma prima mi direbbe cosa dovremo fare?”
“Mi spiace, ma preferirei tenerlo segreto fino a quel momento…”
“Si figuri…” I due tornarono alla tenda, dove tutti gli stavano aspettando con ansia, sapevano che era stato Silente a dirgli di… farlo, ma avevano comunque paura di quello che sarebbe potuto succedere da lì a poco… Entrò prima Severus, seguito a ruota da Albus. Non tutti credevano alle parole che gli avevano riferito Minerva e Ginny, ma alla vista del preside avevano cambiato all’istante idea. Qualche ora dopo Silente, Lily e Ginny andarono al San Mungo.
“HARRY!” Urlò Ginny appena vide il ragazzo, mentre Lily si avvicinava a James, che le mise una mano dietro la schiena e un bacio sulla fronte “Come sta Remus?”
“Bene” Rispose James, prima che Harry potesse rispondere
Ginny si staccò dal suo ragazzo e cominciò ad arrossire, in fondo non aveva mai conosciuto i genitori del suo fidanzato
“Beh non si può dire che non sia mio figlio, anche a lui piacciono le rosse intelligenti, vero amore mio?” Disse James, girandosi verso Lily e cercando di ricevere un bacio dalla moglie, che invece gli mise una mano sulle labbra e si diresse verso Ginny
“Sei ancora in tempo per scappare, sono maschi, sono Potter e per di più Harry non ha ereditato la mia intelligenza”
Nel frattempo Silente si diresse nella camera di Remus, che appena lo vide entrare per poco non cadeva dal letto
“S-Silente?”
“Ciao Remus… come stai?”
“Beh, potrei star meglio ma tutto sommato mi sto rimettendo in fretta… lei?”
“Non benissimo, in questa vita ho ancora molti problemi da risolvere”
“Oh… mi dispiace per lei… Cosa intende fare ora?”
“Solo il tempo ce lo dirà”
3 MESI DOPO, 1 DICEMBRE “Remus! Avanti, metti via quel libro, dobbiamo andare!”
“Scusa Dora… adesso metto via…”
“Avanti Rem, oggi torni a casa, quindi… FORZA LUPIN!”
“Ok, ok, scusa!”
“Moony, avanti, su su, metti via, oggi ti portiamo a casa e quindi ti dei sbrigare!!!”
“James non ti ci mettere anche tu che oggi potrei uccidere qualcuno”
“ QUALCHE ORA DOPO
Remus stava tornando alla tenda con James, Sirius e Nymphadora, non riusciva ancora a camminare al meglio ma riusciva almeno a tenersi in piedi. La signora Weasley aveva preparato a Remus una marea di torte a 7 piani l’una. Fred e George, appena James, Sirius e Remus entrarono, si inginocchiarono di fronte a loro e dissero:
"O grandi malandrini, siamo onorati di potervi parlare oggi, siete stati il nostro grande esempio per anni, vi elogiamo e siamo lieti di essere in compagnia di 3 dei più grandi malandrini di tutti i tempi”
“Fred, George alzatevi ORA!” Disse Remus, ridendo
“O certamente Lunastorta” Disse Fred
“Vi prego, raccontateci delle vostre avventure, siamo ESTREMAMENTE curiosi!”
I malandrini si guardarono, Remus fece cenno di approvazione e disse
“E va bene, sedetevi però!”
I tre si misero al centro della sala mentre gli altri si sedettero
“Allora.. cosa volete sapere?” Disse Sirius
“Beh, prima di vostre avventure… vorremmo chiedere una cosa a Ramoso…”
“Ditemi”
“Hai un figlio vero?”
“Credo di sì”
“E questo figlio ha una madre crediamo”
“Penso proprio”
“Come vi siete conosciuti?”
James sorrise a Lily, loro due conoscevano la loro storia ma nessuno aveva mai chiesto di raccontarla
“JAMES E LILY, JAMES E LILY, JAMES E LILY!” Dissero Fred, George e Sirius
“Amore, ti chiedo scusa ma la devo raccontare” Disse Potter a sua moglie
“Era Giugno 1976-“
“Dicembre 1977…”
“C’ero quasi! Ero innamorato perso di una rossa stupenda e intelligente-“
“Che non ricambiava l’affascinante Potter…”
“ZITTO SIRIUS!”
“Lasciai a quella rossa una scatolina nella sua stanza, con la scritta: “MI VUOI SPOSARE?”
“Inutile dire che ti ho detto di no”
“Ma poi ti ho conquistata Mi Amor”
“Credo che alla fine io ti abbia sposato per compassione James”
“Ma lo hai fatto, questo basta Tesoro! Altre storie da raccontare?”
“Madame Lily…” Cominciò Fred
“…Come ha detto a Messie Potter che dentro di lei cresceva il futuro salvatore del mondo magico?”
James guardò Lily e le fece spazio accanto a lui, al centro della stanza
“Era Novembre 1979… Io e James eravamo felicemente sposati da 2 anni e io ero rimasta incinta di Harry, James voleva un figlio ma io non ne ero completamente sicura, l’unica volta che mi aveva convinta era stata quella buona, credo che se lo rifacessimo ora ci potrebbe essere il Potter numero 2, quindi dovevo dirglielo, il problema era che non sapevo come farlo e quindi ho dovuto chiamare Remus, Sirius e… avete capito… Purtroppo Sirius esultò leggermente troppo e… E’ andato da James e lo ha limonato dicendogli che sarebbe diventato padre, quindi una persona normale sarebbe andato da sua moglie per “parlare” ma tuo padre Harry si è limonato duro il tuo padrino.”
“Non vorrei giustificarmi ma pensavo che Sirius fosse incinto…”
QUALCHE ORA DOPO
La giornata stava proseguendo tra le risate di tutti, ma ancora non sapevano che sarebbe degenerata quando, dalla porta dell’accampamento sarebbe entrato un uomo dai capelli grigi, una barba lunga e folta, gli occhi azzurri ed estremamente simile a Silente. Quest’uomo entrò d’improvviso dalla porta:
“Albus…” Silente si girò di scatto, non sentiva quellla voce da molti anni
“Aberforth…”
“SEI SOLO UN ASSASSINO! ASSASSINO! ASSASSINO!
“Non sono stato io ad ucciderla! Tu dovresti saperlo!”
“Assi? E chi sarebbe stato? Grindelwald?”
“Non nominare quel nome, perfavore…”
“Lui non ha fatto niente! Tu hai detto solo bugie per anni e anni e anni! Tu tenevi più a lui che alla tua famiglia! SEI STATO TU AD UCCIDERLA!”
“IO NON HO UCCISO NOSTRA SORELLA! IN QUANTE ALTRE LINGUE DOVRO’ RIPETERTELO?”
“Non basterebbero tutte quelle del mondo per crederti.” Aberforth uscii e Albus gli corse dietro
“Dove vai?”
“Che ti interessa?”
“Mi interessa, sono tuo fratello maggiore!”
“Tu eri il fratello maggiore anche di Arianna, eppure non te ne è mai fregato niente di lei, perché ora dovrebbe fregartene qualcosa di me?” Silente si fermò mentre Aberforth si smaterializzò in un altro posto.
NEL FRATTEMPO
Un uomo si risvegliò a villa Malfoy, si guardava stranamente la mano e aveva uno strano aspetto, molto simile a quello di un topo. Decise di smaterializzarsi nel primo posto che gli venisse in mente, sarebbe stato sicuramente più sicuro di quel luogo oscuro. Arrivò di fronte al Pub Testa di Porco, era lì che andava sempre insieme a Sirius, James e Remus. Inizialmente entrò all’interno per parlare col proprietario, ma finii per degenerare…

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Capitolo 8
*** SECTUSEMPRA ***


La festa era ormai finita, James, Sirius e Remus decisero di andare al pub testa di porco, era lì che andavano sempre in gioventù. Arrivati sul posto trovarono Aberforth Silente steso per terra, con il loro (ex) amico che lo fissava, immobile, con la bacchetta in mano. Sirius si diresse correndo verso Minus, e urlò
“Cosa Cazzo hai fatto Peter!? … Almeno rispondimi!!! Porca troia Minus rispondimi!” E gli prese la spalla, ma girandolo si ritrovò la bacchetta puntata.
“Sirius, Sirius, Sirius, l’ultima volta che ti ho visto mi hai dato dell’assassino, o sbaglio!?”
“Peter… non fare cazzate…”
“La cazzata l’ho già fatta…!” E i due cominciarono lo scontro, Remus e James provarono a entrare nel bar ma Minus gli chiuse fuori. Peter scaraventò Sirius a terra. Da dietro si sentì una voce femminile:
“Dovresti essere ad Azkaban… cuginetto!”
“B-Bellatrix… l’unica che dovrebbe essere lì sei tu, insieme ai sostenitori di Voldemort”
“Minus, finiscilo” E si smaterializzò, senza farsi vedere da James e Remus, che non sapevano neanche che lei fosse tornata. Peter si fermò a pensare per un secondo, ma poi ripensò agli anni ad Hogwarts… gli anni più belli della sua vita… e allo strano libro che aveva letto da Severus Piton e pronunciò la “parola magica”: “SECTUSEMPRA!” Si smaterializzò prima che Sirius perdesse conoscenza, quindi in 3 secondi, se non meno. M aprima di andare aprii la porta ai suoi compagni di Hogwarts con la magia e fece l’occhiolino a Sirius, assicurandosi che lo vedesse. Pochi secondi dopo arrivò Albus Silente di corsa, DOVEVA parlare col fratello, ma lo scenario che aveva di fronte era… inaspettato. Si smaterializzò ad Hogwarts e chiamò, in preda al panico per la prima volta nella sua vita, Minerva McGranitt e Poppy, che dovette addirittura somministrargli un calmante prima di andare. Arrivati di fronte al pub, dopo circa 5 minuti dallo lo scontro, Poppy si diresse su Sirius mentre Minerva e Albus su Aberforth. Il maggiore prese la testa del fratello tra le braccia e lo racchiuse in un abbraccio forte e caloroso, come ne dava solo a poche persone mentre James si mangiava le unghie mentre Poppy “visitava” velocemente Sirius per le ferite. La donna rimase perplessa e chiamò a se Minerva. Appena la McGranitt lo vide rimase a bocca aperta, era come se…
“Severus-?”
“Beh, temo Minerva, Harry Potter non può essere, era ad Hogwarts”
“James… chi ha fatto questo a Sirius…?”
“Oh beh… Peter Minus… è lui che ha aggredito anche il signor Silente… credo”
“Beh Potter, tu non hai perché sul comprire Piton, quindi ti credo, ma ora andiamo ad Hogwarts”
AD HOGWARTS
“Allora Poppy…? Vado a svegliare Severus…?” Disse Minerva, indecisa
“E l’unico che può salvare Black, corri, per favore”
“Vado… meglio non portarmi dietro Albus…?”
“E’ turbato, non l’ho mai visto così… in anni e anni di carriera, per farlo diventar così non hanno funzionato ragazzini pietrificati, un orfano, colui-che-non-deve-essere-nominato, forse solo la sorella prima di oggi, ma lui tiene tantissimo al fratello, è l’unica persona di sangue che possa definire famiglia”
“Lo so, mi ha sempre raccontato che il fratello era arrabbiato con lui per la sorella da secoli, si può dire, ma che lui, oltre tutto, gli voleva una marea di bene, di… amore. Adesso vado da Severus, a dopo”
“A dopo, fai veloce”
Minerva svegliò Severus Piton e lo scortò fino all’infermeria, vedere il preside sotto shock lo lasciò perplesso per qualche secondo ma poi vide il motivo, Aberforth Silente e, girando ancora un po’ la testa vide James e Remus vicino a Sirius, in condizioni strazianti.
“Aspetta… Sectusempra…?” Remus annuì “Porca troia… Poppy dimmi quando è successo per favore” Disse Piton, mentre posizionava le mani in modo che Sirius guarisse al meglio.
“Oh… beh… Black è stato ferito al pub testa di porco circa 15 minuti fa, è troppo tardi?”
“No, no, sarebbe stato meglio prima ma è ancora salvabile…”
*5 MINUTI DOPO*
“Ok… è salvo, ma adesso bisogna lasciarlo riposare…”
“Grazie Piton!” Disse James porgendo la mano a Severus, il quale la accettò, ma che poi si trasformò in un abbraccio, dove James sussurrò a Severus: “Scusa”
“Come sta mio fratello?” Disse d’un tratto Silente
“Albus… non sono sicura ce la farà…” L’uomo si alzò in piedi e si girò con le lacrime che gli rigavano, grondantemente, la faccia dicendo: “Ti prego… fai il possibile…”
*IL GIORNO DOPO*
‘Ok Dora, sei forte e ce la puoi fare, insomma, è solo un test, se risulta negativo bene, e se risulta positivo… ok, facciamolo senza pensarci troppo e mettiamo fine a quaesta agonia…’ 1 minuto dopo ‘Ok, prima linea c’è, devo solo aspettare…”

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Capitolo 9
*** LE DUE LINEE... DUE VOLTE! ***


‘Ok Dora… se lo sei lo tieni, ovvio, ma se non lo fossi sarebbe meglio, insomma, io e Remus lo abbiamo fatto solo una volta, non credo possa esserlo… Teddy non ha neanche sei mesi… ok, vediamo… OH PER LA BARBA DI MERLINO! SONO INCINTA! Ci deve essere un errore, non posso esserlo, non posso esserlo, beh sta volta sarà meglio dirlo a Remus in un altro modo, l’ultima volta non è andata benissimo… Ok, vado di là, lo sveglio e glielo dico, è l’unica, si Dora, devi dirglielo… ma devo proprio? Si, si, ma a che sto pensando!? AHHH, andiamo… ma forse sarebbe meglio dirlo prima a qualcun altro, magari a Lily, lei sa sempre cosa fare! Si, sarà meglio andare prima da lei!’
*NEL FRATTEMPO*
‘Oh… che nausea… Mi sembra di essere tornata alla gravidanza di Harry… aspetta, Lily, tu e James l’altra sera lo avete fatto, quindi… Potrebbe essere, ma noi non cerchiamo il secondo figlio! Beh, ad ogni caso lo terremmo di sicuro, James desiderava tanto un altro figlio, e a me piacerebbe una femmina a questo giro, beh, facciamo questo test allora!’ 1 minuto dopo ‘Ok, vediamo… O mio dio… SONO DI NUOVO INCINTA! Non so se esserne felice o meno! Beh, lo sono ma… Cosa dirà Harry? Io e James abbiamo solo 38 anni, quindi non credo sia così vecchia per un altro figlio, o forse 2!? Con speravo in gemelli ma grazie a dio no, vedendo quello che è successo… Comunque non facciamoci strane idee per favore!’ In quel momento Nymphadora aprii la porta del bagno della camera di Lily e James (Quest’ultimo stava dormendo con Remus fuori dalla porta dell’infermeria) e vide Lily che osservava, con le lacrime il test.
“Anche tu!?”
“Perché anche tu sei incinta!?”
“Si!”
“Adesso non lo diciamo a Sirius, per favore! Lui limonerebbe James e Sirius!”
“Assolutamente no! Siamo entrambe alla seconda gravidanza, non rifaremo l’una gli errori dell’altra tanto meno quelli che abbiamo fatto noi! Io non sarò impulsiva e non lo diremo a Sirius prima dei nostri mariti!” Lily si mise a ridere, ma poi dovette vomitare, anche durante la gravidanza di Harry aveva avuto molte nausee mentre Dora neanche una. 5 minuti dopo
“Tu speri in una femmina o un maschio?” Disse Dora
“Io femmina, ho già un maschio, e poi spero che la mia intelligenza la prenda almeno la femmina, tu?”
“Io spero in un maschio, mia madre ha due sorelle ed erano molto unite all’inizio, quindi spero che i miei figli, se dello stesso sesso, possano essere molto uniti
“Beh, magari da grandi si innamoreranno se saranno maschio e femmina”
“Potrebbe essere, così quei tre “malandrini” sarebbero finalmente imparentati veramente, ma James sarebbe arrabbiato, se dovessero avere dei figli avrebbero il cognome Lupin!” Disse Lily ridendo
“Hai ragione!” Disse Tonks ridendo anche lei
“Credo che dovremo andare ad annunciarlo…”
“Temo”
Le due donne andarono al centro, sempre parlando dei bambini, ma non trovarono i loro bambini, solo tre ragazzini che dormivano, uno in posizioni da torcicollo e gli altri due l’una sull’altro. Cercarono Silente ma non lo trovarono. Finchè non si palesò di fronte a loro Minerva McGranitt:
“Professoressa McGranitt, ci sa dire dove possiamo trovare James e Remus?”
“Lily… James non ti avvisata?”
“Su cosa?”
“Sirius ieri è rimasto ferito, James e Remus sono in infermeria, se volete vi posso accompagnare”
“O mio dio! Andiamo!”
*Entrati in infermeria*
Remus era proprio fuori dall’infermeria, Dora e Lily si scambiarono un’occhiata d’intesa e la prima rimase fuori
“Remus, come sta Sirius?”
“Bene, non riuscivo a vederlo in quelle condizioni, quindi sono uscito” Dicendo ciò bacio la moglie
“Ascolta, c’è una cosa che ti devo dire… ma non fare come l’ultima volta, ok?”
“Dipende da cos’è amore” Dora prese un gran respiro e gli disse:
“Remus… Aspetto un bambino…”
“Sei seria?” Nymphadora si limitò ad annuire, ma Remus la baciò spensieratamente…
“James!” Urlò Lily appena entrata “Amore… Scusa se non ti ho avvisata ma sono stato tutto il tempo con Remus e Sirius… Ho avuto tanta paura per lui!”
“James… Ti devo dire una cosa importante…”
“Cosa…?” In quel momento a Lily venne un'altra conata di vomito, riuscii appena in tempo ad arrivare al lavandino “Amore stai bene!?”
“No James… Vedi… E’ che… Sono Incinta!” Disse Lily singhiozzando, mentre James rimase fermo per un secondo, pensava fosse un pesce d’Aprile a Settembre, ne era sicuro, ma poi collegò i pezzi e baciò Lily
“Magari adesso sarà identico a te…!”

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Capitolo 10
*** HO BISOGNO DI UNA MANO... ***


“Magari adesso sarà identico a te!” Disse James mentre guardava negli occhi la sua amata Lily.
“Quindi… non sei… arrabbiato?” Chiese lei guardando il lavandino
“Perché dovrei, Tesoro, sai che volevo il secondo figlio, ne volevo uno da crescere per tutta la vita, non per un anno”
“Scusate l’intromissione, congratulazioni, ma devo darvi notizie su Black…”
“Dicci Poppy”
“Beh… gli ho somministrato un altro sonnifero, fino a domani non si sveglierà…”
“Ok… non c’è altro?” Chiese Potter senior
“Ci sarebbe, ma è sul signor Silente”
“Cosa devo sapere su mio fratello?” Disse un Albus Silente, con un tono di pianto
“Albus… ha avuto dei leggeri miglioramenti ma non sono ancora sicura che riesca a passare la giornata…” Il preside chiuse gli occhi, sentiva le lacrime che scendevano dai suoi occhi e che andavano a toccare il pavimento. Non si sentiva così da anni, secoli. Finì per essere soprafatto dai suoi stessi pensieri e a piangere, sempre di più.
Minerva McGranitt si stava congratulando con James e Lily, quando vide Silente si diresse verso di lui:
“Albus… non fare così, ce la farà, vedrai, fidati”
“E se non ce la facesse? Come farò ad andare avanti con la consapevolezza che avrei potuto salvarlo se solo fossi stato più veloce…”
“Non dovrai farlo Albus, non morirà… hai capito? Non morirà!”
“Spero tu abbia ragione Minerva… avrei bisogno di parlare con Severus… me lo chiameresti…?”
“Te lo chiamo subito” e la professoressa uscì, ma, uscendo dall’infermeria, vide Remus Lupin e Nymphadora Tonks che si baciavano:
“Lupin, Tonks, cosa avete da festeggiare così tanto?”
“Oh… beh… professoressa… io e Dora aspettiamo un bambino…”
“Anche voi? Congratulazioni!”
“Anche noi?” Chiese Remus perplesso
“Beh… Remus… anche Lily e James aspettano un figlio…”
“Cosa!? Che bella notizia!” *5 MINUTI DOPO*
“Preside” Comincio Piton “Mi dica… come sta?”
“Non esattamente… Devo dire che mio fratello è molto più importante per me di quello che pensavo…”
“La capisco… anche io avevo qualcuno che definivo un fratello…”
“E’ proprio a proposito di lui che ti ho convocato cui”
“Cosa c’entra Re-“
“Potrebbe essere vivo”
“Cosa!? Sta scherzando, vero?”
“No, non ti vorrei dare false speranze ma se fosse vivo dovremmo soccorrerlo al più presto… comprendi?”
“Si…” Severus girò la testa verso Sirius “Quando partiamo?”
“Oh Severus… io non me la sento di venire, se Aberforth dovesse svegliarsi o… dovrò essere qui…”
“E io con chi andrò?”
“Stavo pensando a Black ma… anche no, poi ho pensato a qualcun altro di imparentato con lui… penso tu abbia capito”
“No… non posso chiederle una cosa del genere…”
“Severus… chiediglielo, per favore”
“Ah… va bene” Piton uscì dalla stanza e trovò Remus e Tonks che dormivano sulla panca fuori dall’infermeria. Il professore si sedette vicino alla coppia, cominciando a parlare:
“Ho bisogno di una mano…”

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Capitolo 11
*** MISSION IMPOSSIBLE ***


“Ho bisogno di una mano… Tonks” La ragazza si svegliò e guardò negli occhi Piton “Con… tuo cugino”
“E’ successo qualcosa a Sirius o a Draco?”
“No… ma credo che Regulus sia tornato…”
“Sei serio? Se stai scherzando non dirlo a Sirius, è ancora una ferita aperta per lui…!”
“No Dora… non sto scherzando, vedi… Silente ha il sospetto e vorrei che venissi con me”
“Oh Severus… vedi… io verrei volentieri e ti dico che sono contenta che tu me l’abbia detto ma… sono incinta e…”
“Dora… è una bellissima notizia! Di quanto sei?”
“3 mesi… ma vengo volentieri… so che sarebbe rischioso per il bimbo ma dimmi quando devi andare e verrò con te…!”
“Dora è estremamente rischioso… ma se lo desideri ti direi che va bene…”
“In fondo cosa potrà mai succedermi?”
“Non sottovalutiamolo…”
“Tra quanto hai intenzione di andare?”
“Oggi… Se è tornato dobbiamo soccorrerlo al più presto, ha il rischio di essere riattaccato…”
“Oh beh… allora mia preparo…”
“Dora… non posso permettertelo… hai un figlio e ne aspetti un altro, non-“
“Avresti dovuto dirmelo, in qualunque modo mi infilerò in questa situazione! Con le buone o con le cattive…”
“Ah… sei testarda… mi ricordi Bellatrix…”
“Facciamo che lo prendo come un complimento!” Concluse Nymphadora ridendo, per poi alzarsi e dirigersi verso la sua camera, dove aveva sentito piangere Teddy.
*NEL FRATTEMPO*
“Ok James, dobbiamo dirlo ad Harry, sai che se lo scoprirà da solo si infurierà…”
“Hai ragione, ma come glielo diciamo? Come si dice al proprio figlio che ha 18 anni diventerà fratello maggiore…” Gli rispose il marito
“Beh… prima lo facciamo meglio è…!”
“Ok… andiamo, o la va o la spacca” I due si diressero verso la sala da pranzo, dove tutti stavano pranzando:
“Ragazzi… dobbiamo dirvi una cosa importante…” Affermò Lily
“Anche noi…” Disse, arrivando con in braccio Teddy, Tonks con al suo fianco Remus
“WoW, due notizie in un colpo solo…!” Commentò Ron ridendo
“Andiamo Ronald, facciamoli parlare, magari è qualcosa di importante!”
“Si… adesso fanno il secondo figlio” Concluse Harry
“Beh… Harry… io e tua madre aspettiamo, effettivamente, il secondo figlio” affermò James, mentre il figlio spalancò gli occhi guardandolo “Stai scherzando… vero? VERO!?”
“No Harry…” Si introdusse Remus “E non è l’unica coppia che avrà un bambino…”
“Oddio! Sarà un fratello maggiore! E ANCHE IL MIO FIGLIOCCIO!” Disse Harry alzandosi con eufemismo “Sirius? NON VI HA LIMONATI, VERO!?” I quattro si guardarono con uno sguardo di tristezza
“Amore… meglio se ti siedi…” Disse Lily
“E’ SUCCESSO QUALCOSA A SIRIUS!?”
“Tesoro…”
“Dimmi cosa gli è successo…!”
“Minus lo ha aggredito” Affermò James
“IO LO AMMAZZO!!!” Concluse Harry con un tono arrabbiato “Dove si trova?”
“In infermeria” Commentò Remus con la testa bassa

James, Lily, Harry e Remus andarono in infermeria mentre Tonks si girò verso la voce che l’aveva chiamata “Dora…!”
“Sev… Stai andando?”
“Si… Vieni o non rischi?”
“Vengo scemo!”
“Sicura Nymphadora?”
“Non me lo devi chiedere così tante volte, ti ho già detto di si”
“Allora sbrigati…”
*Nymphadora corse verso di lui, lasciando Teddy a Hermione, accampando la prima scusa che le venisse in mente:
“Hermione devo… andare a riposarmi, la gravidanza mi sta facendo abbastanza male, ti dispiace tenere Teddy per un po’?”
“No, no, tranquilla, dammelo pure”
“Grazie, ciao!”
“Ciao…!”

“Silente ci aveva preparato una passaporta verso il luogo che dobbiamo raggiungere… ci porterà di fronte alla grotta…”
“Sai già tutto…?”
“Certamente, ora andiamo…!”
*ARRIVATI DI FRONTE ALLA GROTTA*
“E’ un vicolo cieco! Perché siamo qui?” Chiese Tonks
“Tranquilla” Piton afferrò un pezzo di vetro e lo trascinò sulla sua mano, dalla ferita uscì del sangue che venne delicatamente adagiato sulla roccia “Non fare domande…”
“Come farei a non fare domande!? TI SEI APPENA TAGLIATO!”
“Lo ha fatto anche Silente 2 anni fa…”
“Ci sto capendo sempre meno… Ma cosa dovremmo fare ora? C’è un lago immenso e non-“ Nel frattempo il professore tirò fuori dall’acqua una barca “Ok, non si può andare avanti così…” I due salirono sulla barca e cominciarono a remare fino al luogo prestabilito. Prima ancora che arrivassero notarono un uomo sdraiato sulla terraferma: era Regulus.
“Non ci credo… è lui… è mio-“
“Credo Dora… Spero”
“Avvicinati!” La barca si accostò alla terraferma e Piton scese, prese il suo migliore amico e lo portò accanto a Tonks
“Sirius impazzirà: la tua gravidanza, la gravidanza di Lily, questo…”
“Impazzirà di sicura, ma sta volta non limonerà ne James, tanto meno Remus…”
“Speriamo…”

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Capitolo 12
*** PER IL BENE SUPERIORE... ***


Arrivati ad Hogwarts, Severus Piton corse da Silente per affermare le sua ipotesi: Regulus Black era tornato.
“Albus… avevi ragione”
“Grazie Severus… vai pu-“
“A-Albus…” Disse il paziente nel letto vicino alla sedia dove Silente era seduto
“Aberforth…!” Urlò il fratello maggiore “Severus… chiama Poppy e avvisala di Black”
“Si… Vi lascio soli”
“Albus… Cos’è successo…?”
“Sei stato aggredito… sai da chi…?”
“Si… ma non sono sicuro che ti piacerà la risposta…”
“Minus, vero?”
“No… Bellatrix Lestrange, e solo dietro di lei c’era Minus”
“Questo vuol dire che…” Pensò Silente, dicendolo ad alta voce “Che è tornata anche lei” Lo interruppe il fratello “Gliela farò pagare cara…!”
“Albus non fare cazzate!”
“La ucciderò… questo è quello che farò!”
“Assolutamente no! Non ci provare! Non stai ragionando, da quanto non dormi?”
“Da 2 giorni”
“Albus…! Perché hai fatto una cosa del genere!?”
“Perché… avevo paura che te ne andassi…”
“Oh beh… allora… grazie…”
“Ti voglio bene… so che non mi hai mai perdonato per Ariana ma… non ho MAI voluto”
“Se hai fatto tutto questo per me… posso dedurre che tu sia cambiato”
“Ho girato le spalle a Gellert, tanti anni fa…”
“Lo so… nel ’45… E se devo dirtelo… non sono più arrabbiato con te da allora… da quando hai sconfitto le tue paure con quel pezzo di merda…!”
“Lo so… ma ora anche lu-“ Albus si fermò a pensare per qualche secondo… se tutti stavano tornando forse…
“Tutto ok?” Chiese Aberforth
“Si… stavo solo… scusa, devo andare…!” Il preside corse fuori, le lacrime gli rigavano la faccia, guardò negli occhi Minerva McGranitt e Severus Piton, che stavano parlando, e, tra le grida del suoi amici, contiuò a correre, doveva allontanarsi da Hogwarts il più possibile… Se non l’avesse fatto, sarebbe esploso…

La notizia che Albus Percival Wulfric Brian Silente fosse scappato girò velocemente per tutto il castello, il giorno dopo la fuga, Aberforth venne dimesso, e fece spazio a Regulus, che era in condizioni ancora peggiori. Si riunì con gli altri nella sala grande, era venuto persino Kingslay, e cominciarono a parlare su suo fratello.
“Chi è stato l’ultimo a vederlo?” Chiese un’insospettita Lily
“Penso io e Minerva… lo abbiamo visto scappare piangendo”
“E sapete il perché?” Chiese Remus
“Io” Disse, con un filo di voce, Aberforth
“E quindi…” Chiese James
“Dovrei raccontarvi tutto dall’inizio… vi conviene mettervi comodi, è una lunga e triste storia…
Era il maggiore di tre fratelli… Albus, Aberforth e Ariana… Nella gioventù conobbe Gellert Grindelwart, avevano un piano omicida, un piano omicida per entrambi, solo poi ho scoperto che era tutto frutto di mio fratello, avevano un motto: “PER IL BENE SUPERIORE”, Il loro bene superiore era differente da quello effettivamente così, tutto il potere dovevano averlo loro. Crearono una specie di… Voto Infrangibile… Nel 1945, però, lo sconfisse e lo mandò in carcere una volta per tutte… Ho parlato con Gellert poco prima della sua morte… il 1 luglio 1997… avevo saputo da poco della sua morte e… l’ho avvisato, penso che lui capì che di lì a poco sarebbe morto… Che… sarebbe morto… sarebbe morto…”
“Stai bene? Sembri pensieroso” Chiese Harry
“So dov’è…” Affermò
“Dove…!?” Chiese Minerva, allertata
“In… carcere, ma non pensate male, vuole solo parlare con Grindelwart…”
“Impossibile, Grindelwart è-…” Disse Silente
“Non penso valga ancora qualcosa se sia morto o meno, Sev…” Affermò Lily, toccandosi la pancia
“Hai ragione… Ma… cosa facciamo?”
“Andiamo da lui o non facciamo niente?” Chiese Tonks
“Per il momento aspettiamo… ma se non torna…”
“Tornerà… non può abbandonarci così!”
“Ho i miei dubbi… mi ha già abbandonato una volta”
“E per questo non lo rifarà…!”

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Capitolo 13
*** L'INCONTRO... ***


“E per questo non lo rifarà” Affermò, uno sbagottito, Harry
“Non lo puoi sapere, non lo conosci” Gli rispose Aberforth
“Lo so, ma per il tempo in cui ho avuto il piacere di stare con lui ho capito che non ci abbandonerebbe mai!”
“Non lo definirei un piacere…!”
“So che sei arrabbiato con lui… ma-“ Si intromise Remus
“Se è andato da Gellert… non so se riuscirò a perdonarlo come ho fatto nel ’45…!”

Un Albus Silente, dalla faccia ormai ricoperta dalle lacrime, si smaterializzò nel primo luogo che gli venne in mente: Nurmengard.
‘Va bene… ormai sono qui… tanto vale entrare e… verificare!’ Silente entrò nella torre e, a primo impatto, fece un passo indietro “Devo vedere se qui c’è una persona…”
“Chi…?”
“G-Gellert Grindelwald”
“E’ morto.”
“Vorrei comunque verificare.”
“Faccia velocamente…” Silente abbozzò un leggero sorriso e salì le scale che portavano alla cella di Grindelward. “Gellert…-“ Chiese, titubante

“Albus Percival Wulfric Brian Silente” Disse un uomo dietro le sue spalle “Non credevo saresti venuto”
“Neanche io credevo”
“E… perché sei qui, allora?”
“Non lo so… tu? Che ne pensi?”
“Penso che tu sia ancora innamorato”
“Potrei avere i miei dubbi”
“Ma io non li ho, Albus”
“Vuoi sapere perché sono venuto qui, giusto?”
“Perspicace come sempre”
“Perché DOVEVO vedere il mio migliore amico, morto o vivo che sia”
“Ti aspetti che ti ringrazi?”
“Mi aspetto che tu non ricadi nei tuoi stessi errori”
“Il vizio è l’ultimo a morire…!”
“Sono venuto anche per ringraziarti”
“Per cosa?”
“Per non avermi tradito”
“Quando?”
“A marzo 1998…”
“Oh… mi vuoi ringraziare per averti parato il culo”
“In pratica…”
“Non vuoi fare un altro scontro leggendario, giusto?”
“Preferirei di no… ma è a te la scelta”
“Potrei farti uno stupeficium in faccia, lo sai”
“Io so che lo farai, e so anche che mi uccideresti, ma non reagirò finchè non sarò fuori da qui, fai quello che devi, Gellert…” Grindelwart si fermò, alzò la bacchetta che aveva rubato a una guardia e…

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Capitolo 14
*** PERDONATO O ABBANDONATO? ***


E pronunciò le ‘parole magiche’: “Stupeficium!” per poi scagliare molti altri incantesimi NON mortali che fecero perdere i sensi al preside.
“Scusa Albus, ti prometto che mi consegnerò, ma per il momento è PER IL BENE SUPERIORE” Disse, con un filo di malinconia e con le lacrime che gli rigavano la faccia, Grindelwart.
Poi stese le guardie e si smaterializzò ad Hogwarts. Poi superò i confini e cercò Aberforth Silente.
“Bene, bene, bene. Sei proprio invecchiato male, ti ricordavo più bello!”
“Non ci credo… Anche io ti ricordavo più bello, vorrei dire anche più intelligente, ma sei sempre stupido”
“Vuoi dire che sono una capra? Perché qui non sembro io la capra”
“Sei comunque stupido! Dimmi dov’è mio fratello!”
“A Nurmengard, privo di sensi ma vivo” “Scherzi, vero?”
“No, l’ho steso io stesso!”
“Tu… Io ti ucciderò!”
“Non ce l’ha fatto tuo fratello figuriamoci te! Ti consiglierei di andare lì, avrà bisogno del tuo aiuto, molto probabilmente”
“Se non fosse che ha bisogno di me, ti avrei già ucciso, sappilò!”
“Non mi rivedrai più, tranquillo”
Disse, mentre Aberforth correva verso i confini
*5 minuti dopo* L’uomo trovo tutte le guardie svenute di fronte alla porta della prigione, entrò e suo fratello era seduto vicino alla porta, sanguinava, ma nulla di grave.
“Albus…-“
“Aberforth, eri preoccupato?”
“Preoccupato è un eufemismo!”
“Allora sai cos’ho passato per 2 giorni. Dimmi, sono perdonato o abbandonato?”
Disse il Silente più grande, mentre il minore lo abbracciava
“Ovviamente perdonato!”
“Anche io ti ho perdonato!” Disse una ragazza di, all’incirca, 14 anni
“Ariana…?”
“Ciao Aberforth!”
“Piccola…-“ Cominciò lui, piangendo “Sei qui…!”
“No, non sono tornata anche io, Fratellone… Sono solo nella tua mente, sei tanto stanco, lo siete!”
I due fratelli si guardarono, uno aveva capito, l’altro non ancora:
“Chi ti ha ucciso, sorellina?” Chiese il fratello di mezzo
“La maledizione che mi ha ucciso è quella dell’amico di Albus… Non mi è mai piaciuto, sinceramente” Disse la ragazza ridendo
“E’ tutto nella nostra testa?” Chiese il maggiore
“Si, ma questo vorrebbe che non è vero?” Disse lei facendo l’occhiolino, per poi sparire in una nuvola di fumo…

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Capitolo 15
*** IL RISVEGLIO DI SB ***


Il natale era sempre più vicino ad Hogwarts, ma nonostante questo, anche il giorno della vigilia, Harry, James e Remus erano nell’infermeria, ad aspettare il risveglio dei due fratelli Black. Quella sera vi erano solo gli ultimi due al fianco del loro amico:
“Moony… ho paura… e se non dovesse risvegliarsi…?”
“Anche io ho paura, ma lui ha più paura di noi, fidati, se dovesse svegliarsi con suo fratello nel letto affianco esploderebbe, starebbe sempre lì, affianco al suo letto, 24h su 24h.
“Già… e poi non pensi che stiamo trascurando le nsotre mogli? O il nostro sonno?”
“Si, Dora sta male più per Sirius che per il bambino”
“E se faccessimo passare un po’ di tempo a Dora con Sirius?”
“Potremmo, la chiamiamo?”
“Va bene” I due scesero e chiamarono Tonks che si fiondo in infermeria.
“Grazie ragazzi, ora potete anche andare, ci penso io a loro!” Disse Nymphadora. I due capirono che voleva rimanere da sola con i suoi cugini e, quindi, la lasciarono lì, Remus la baciò e poi, entrambi, la salutarono.
Appena i due chiusero la porta lei si accasciò sul letto di Sirius, piangendo e mormorando:
“Perché mi stai facendo questo, perché!?”
“Perché sono proprio un pezzo di merda” La donna alzò lo sguardo di scatto: “S-Sirius?”
“Ciao cuginetta, dimmi, che giorno è oggi?”
“Il… 24 dicembre…”
“Wow, appena in tempo per natale!”
“Già… ascolta io… devo… dirti una cosa”
“Dimmi!”
“Nel letto affianco al tuo… c’è una persona cara per te…il problema è che non sta bene… quindi devi promettermi che non impazzirai, chiaro?”
“Ok(?)”
“Girati…” Sirius si girò e non potè credere allo scenario che gli si palesò davanti “No… non può essere… come sta!?”
“Sta bene, tranquillo, è in coma farmacologico da circa 1 mese… tra poco si dovrebbe risvegliare”
“Dora!? Ti devo chiedere una cosa!”
“Quella voce è di Lily?”
“Mi sa di si” Disse lei, asciugandosi le lacrime
“Ascolta, a Diagon Alley, ho trovato un negozio di vest…- Sirius!?”
“Lily!? Sei ingrassata…?
“Ascoltami Sir-…”
“Svengo… Svengo.. MUOIO!”
“E niente, fortuna che non gli abbiamo detto che anche io sono incinta”
“Già…” Le due neomamme scesero a svegliare tutte quelle persone che tenevano veramente a Sirius, quindi, tutte le persone ad Hogwarts, praticamente, si erano riunite per vedere come stava il maggiore dei Black.
“James… James...” Mormorò Sirius
“Pad…! Dimmi!”
“Avvicinati…” Cominciò lui, mentre il neopadre si avvicinava “Di più…” E poi, quando lui fu abbastanza vicino, Sirius lo limonò: “Sto per diventare di nuovo zio…!”
“Lo so, AMORE!” Replicò lui con un tono divertito, guardando la moglie Lily che rideva con le braccia incrociate e il figlio che moriva dal ridere. Poi ruotò lo sguardo verso Remus e Tonks, la donna era stata obbligata a fare da scudo all’uomo, senza contare che, quando Sirius avrebbe ruotato lo sguardo avrebbe visto il pancione in piena faccia! E così fu. Quando tutti si misero ai lati per far passare Poppy, che doveva visionare lo stato di salute dei due fratelli, il maggiore vide una pancia esplosa di fronte a se, e dietro una faccia che, timidamente, cercava di non farsi vedere mentre guardava la sua vita deteriorarsi appena Sirius lo avrebbe limonato o peggio, prima si trattava di un’amica, ora di una cugina alla quale lui tiene tantissimo.
“Remus… tu… hai messo DI NUOVO incinta mia cugina?”
“Potrebbe essere…?”
“Avvicinati piccolo Moony…”
“Dimmi Pad…” Disse lui, avvicinandosi
“Io… vorrei tanto… UCCIDERTI!” Urlò Sirius, tirandogli uno schiaffo
“Ahia Black! Mi hai tirato uno schiaffo!?”
“Si, e ho fatto bene!”
“Sei fortunato ad essere in un lettino! Non devo sprecare tempo a portarti in infermeria!” Concluse lui, per poi tentare di andare all’attacco, peccato solo che James lo trattenne.

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Capitolo 16
*** L'INCUBO DI SIRIUS BLACK ***


I giorni erano passati velocemente, Sirius era stato dimesso e Regulus stava per risvegliarsi, solo che, al tempo, ancora non lo sapeva nessuno…
“Sirius… sembra che tu non sia stato dimesso, passi più tempo di fronte a questa porta senza entrare che con noi, i tuoi amici…”
“Ho paura che… l’ho già perso una volta… non posso perderlo di nuovo… ora che l’ho rivisto… ritrovato…”
“Sai… una volta un uomo mi disse testuali parole: ‘Ascoltami bene... se siamo tornati tutti ci sarà un motivo e di certo non sarà quello di rimorire subito! Adesso entra in quella stanza e spacca il culo ai pregiudizi, se ti dicono che non ce la farà vagli incontro e mandali a fanculo, dimostragli che l'amore va sopra ogni cosa!’ E per amore, questa persona intendeva amore tra marito e moglie, ma io lo intendo come amore tra fratelli, forse anche più forte di quello tra coniugi”
“Non posso perderlo… se entrassi e vedessi la vita abbandonarlo morirei con lui… di nuovo…”
“So che è difficile… pensavo la stessa cosa con Remus… ti consiglio di entrare, se si svegliasse saresti il primo a vederlo, a parlargli…”
“Si, hai ragione Dora, entrerò, lo faccio per te!”
“Fallo per te, ti serve… e ti servono anche i tuoi amici”
“Si, forse hai ragione…”
“Forse? Ora entra, ‘spacca il culo ai pregiudizi’. Io sono stanca morta, questa gravidanza mi sta facendo un male…”
“Ciao Tonks” Disse lui, per poi abbracciarla e darle un bacino sulla testa, e poi andare all’interno
“Ciao Sir…” Il Black più grande entrò nella camera, non vedeva il fratello da anni, non aveva il coraggio di vedersi in faccia, lui che era tanto egocentrico, non riusciva a guardarsi allo specchio. Da quando si era risvegliato gli sembrava si tornare nell’incubo del 1979/80… l’incubo di Sirius Black… lo aveva spesso paragonato alla tragedia della famiglia Potter, non lo aveva detto a nessuno, ma soffriva di più per suo fratello Regulus, si, lui aveva 3 fratelli oltre a lui, ma uno era morto, un altro lo aveva tradito e l’ultimo lo credeva assassino… non era il meglio, diciamo. Dopo qualche ora, qualche pianto e molta attesa Albus Silente entrò nell’infermeria…
“Non ti vedevo così male da tanti anni…”
“Non mi vedeva con mio fratello da tanti anni… forse è per questo che sto così male…”
“Lo sospettavo… anche io sono stato su quella sedia ad aspettare il risveglio di mio fratello…”
“Si… lo ricordo” Continuò “A proposito, come sta Aberforth?”
“Bene ora”
“Quindi può capirmi?”
“Certo, noi fratelli maggiori, purtroppo, abbiamo sempre un occhio di riguardo in più sui nostri fratelli”
“Si, decisamente… più di uno, forse”
“Vi lascio soli, anche se Grindelwald si è consegnato ho un’altra ragione per lasciarti con tuo fratello: Poppy ha detto che si dovrebbe risvegliare in questi giorni…”
“Grazie mille, signore” Silente uscì e lascio i due fratelli da soli…
“Quanto male mi stai facendo fratellino… Nei tuoi ultimi anni di vita non ci siamo parlati molto ma non ho mai smesso di volerti bene… di amarti… Se ci sei, se mi vuoi bene, dammi un segno… dammi un segno per tornare a sperare nella nella tua fratellanza… nella nostra…” Il segno che il nostro Black stava aspettando arrivò in un modo non aspettato, arrivò ad un’altra persona, o meglio, a due altre persone, due donne, due donne incinte.

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Capitolo 17
*** IL SEGNO ***


“Oh mio dio, Dora, guarda questo ciuccio!” Disse Lily in trepidazione
“OHHHH! Che bello che è! Azzurro, come i capelli di Teddy, questo lo prendiamo per lui!”
“Concordo, non so come io abbia trovato questo negozietto ma è fantastico!”
“Lily… hai pensato a come chiamarli…? Insomma, se siamo qui dovremo prendere qualcosa di personalizzato, non credi?”
“Si, tanto rosa o azzurro non fa differenza, ma qualcosa col nome in abbinato non mi dispiacerebbe”
“Tu ti senti femmina, giusto?”
“Si” Ribattè la rossa “E tu maschio”
“Ma non sono sicura che sia così, il mio potrebbe essere femmina e il tuo maschio!”
“Io il nome per la femmina ce l’avrei fin dall’inizio della gravidanza di Harry, ma se dovessi avere un maschio non saprei da dove cominciare. E poi, a me, piacerebbe mantenere il segreto sul sesso, saperlo solo al momento della nascita”
“Io non so, con Teddy non l’ho saputo e mi è dispiaciuto, la sua prima tuta, così, non è stata personalizzata, d’altra parte, però, saperlo toglierebbe l’emozione e la suspance… Forse ho deciso!”
“Anche io! Lo diciamo assieme?”
“3 2 1…”
“LO VOGLIO SAPERE!”
“Oddio, gender reveal assieme?”
“Si, ti prego! Ma avrei una bell’idea se lo facessimo assieme!” Affermò la metamorfomagus
“E qual è?”
“Scoppieremo un palloncino, solo un palloncino—”
“Così se uscirà blu avremo entrambe dei maschi, rosa entrambe delle femmine e blu e rosa se una avrà maschio e l’altra femmina.”
“Così, se avessimo l’ultimo caso, non sapremmo chi avrà cosa! Sapremo solo che una avrà maschio e l’altra femmina!”
“La trovo un’ottima idea!”
“Guarda, la c’è scritto tutine per nomi con fiori! Magari mi faccio un’idea sul nome femminile, io e Remus abbiamo sempre pensato SOLO al nome maschile…”
“Ok!” Disse, ridendo la ragazza dai capelli ramati
“Guarda, qui c’è il tuo nome!” Disse Nymphadora prendendo in mano una tutina
“Ehm… Dora… lì non c’è il mio nome… lì c’è scritto Petunia…”
“Oh…! Scusa Lily… ma… non l’hai più rivista dopo che…”
“No… mai neanche un saluto… dopo i racconti di Harry… non si è comportata bene nei suoi confronti, io avrei trattato Dudley come un figlio… ma lei no, ha maltrattato MIO figlio, SUO nipote, per anni… non so…”
“Vacci Lily, sono sicura che non ti sbatterà la porta in faccia…”
“E se…-“
“E se ti deluderà ancora allora vorrà dire che non merita il tuo perdono…!”
“Magari hai ragione… vedrò cosa fare…” Alla donna tornò in mente la sua infanzia con la sorella, era sempre stata molto disastrosa, ma nonostante questo, lei la amava. Lily era la più piccola, i suoi genitori la adoravano, mentre la sorella era messa in cattiva luce dalla bellezza della sua sorellina, dalla sua intelligenza, era invidiosa, mentre la piccola bambina di 30 anni prima adorava la sorellona che le era capitata, le voleva tanto bene, la amava. La cosa non sembrava ricambiare da tutte e due le parti, quindi, le due sorelle cominciarono, piano, piano, ad allontanarsi dall’altra. Poi quel fatidico 31 ottobre cambiò le cose, sembrava che Petunia tenesse a sua sorella, poi trattò sangue del suo sangue come uno sconosciuto…
Lily capì che non era un caso vedere i nomi Lily e Petunia uno fianco all’altro, forse doveva vedere bene dietro di se, dove c’era la categoria dei nomi che finivano in -us. Andò a guardare in quella corsia, ridendo e scherzando con la sua amica, vide il nome ‘Severus’
“Che ne dici di regalarlo a Piton? Questi pigiamini interi vanno dai 9 ai 40… non è detto che siano mesi!”
“Si… certo! Mi sembra proprio che sia la taglia il problema, non il fatto che abbia un cuore sul sederino!”
“Non l’avevo notato!”
“Ok, ok, glielo prendiamo!”
“Che giorno è nato Severus…? Dobbiamo sapere quanti anni ha!”
“Il 9 gennaio del 1960, ha quasi 39 anni…!”
“Grazie Lil!”
“Prego… Guardiamo un po’ in questa categoria, magari troviamo dei bei nomi maschili…!”
“Hai ragione… Oh, guarda, i nomi Sirius e Regulus…!”
“Già… andiamo a vedere i nomi con la A?”
“Va bene…!” Le donne si diressero dall’altra parte del negozio, dove c’era la categoria ‘nomi con la A’.
“Adele, Adriana, Alessia, Alice, Anna, Ariana, Arianna, Ava, Aurora… uff- quanti nomi! E non sono nemmeno finiti!”
“AHAHHAH, hai ragione, sono veramente troppi…!” Lily si girò dov’erano le tutine con i nomi ‘Aberforth’ e ‘Albus’
“C-Credo che tu abbia ragione, forse dovrei rivedere mia sorella… Adesso andiamo a casa, per favore?”
“Certo Lil, andiamo!”
AD HOGWARTS
“Perchè mi stai facendo questo, Regulus…!?”
“Perché sono un pezzo di merda, per me è per quello…!”
“R-Regulus…?”
“Sono qui Sir… Dopo tanti anni, credo…”
“Non ci credo… grazie del segno…!”
“Che segno?”
“Lascia stare, mi sei mancato tantissimo, non ci posso ancora credere!”
“Credici scemo, sono tuo fratello, qui, vivo e vegeto…!”
“Scusami… non dovevo dirti che ti odiavo, nel 1978… eravamo dei ragazzi idioti… lo ero-“
“Lo eravamo…!”
“Grazie… mi stai facendo sentire meno in colpa!”
“Di niente…!”

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Capitolo 18
*** BOYS OR GIRLS? ***


I mesi cominciarono a scorrere, il compleanno di Piton (il 9 Gennaio) era stato epico, Lily e Tonks gli avevano regalato una tutina verde, con la scritta Severus e con un cuorino sul culetto. Lui, per controbattere, al compleanno della rossa (il 30 Gennaio), gli aveva regalayo un ciuccio col suo nome, anche lì, una situazione epica.
Le due coppie di pregenitori avevano decretato la data del Gender Reveal, Remus e Dora potevano saperlo molto prima, lei, a Marzo, era di 7 mesi, poteva dunque saperlo 12 settimane prima, ma avevano deciso di scoprirlo con i loro amici…
“Amore… domani è il grande giorno… sapremo se è un maschio o una femmina…” Recitò Moony alla moglie
“Non lo sapremo esattamente, Rem…!”
“Si, lo so… ma tu…? Cosa senti? E Lily?”
“Lil dice femmina, io dico maschio-“
“Oh Dora, l’ultima volta dicevi femmina, sei sicura della tua risposta?”
“Si, lo ripeto da quando l’ho saputo, Lil può testimoniare…!”
“Ti amo, amore”
“Pure io!”
La notte non passò velocemente, ne le coppie di pregenitori ne i rispettivi figli, uno per l’emozione, l’altro per gli incubi, probabilmente, dormirono quella notte, aspettavano solo qualche ora per sapere il sesso dei loro figli o fratelli, chi non impazzirebbe? Insomma, il giorno del ‘giudizio’ arrivò, le due mamme bis avevano fatto delle capigliature in abbinato, la rossa due chignon alti ritoccati con delle enstencion rosa, la metamorfomagus si era fatta la stessa capigliatura, solo che i suoi capelli erano totalmente azzurri, come quelli del figlio. Anche i due prepadri si erano vestiti in abbinato: entrambi avevano una camicia bianca, James aveva la cravatta rosa, mentre Remus blu.
Erano tutti in trepidazione, forse Harry ancora più di tutti gli altri, il giovane era sempre cresciuto senza la sua famiglia, ed ora, non solo aveva i suoi genitori accanto a se, ma sarebbe addirittura arrivato un nuovo componente della famiglia!
“SCOPPIA IL PALLONCINO! SCOPPIA IL PALLONCINO! SCOPPIA IL PALLONCINO!” Urlarono tutti entusiasti
“Pronto Prongs?”
“Pronto Moony?”
“Non lo so Remus…”
“ORA SBRIGATEVI! PRIMA CHE LE VOSTRI MOGLI PARTORISCANO!” Dissero, all’unisono, Sirius e Tonks
“Va bene, va bene… conto alla rovescia?”
“5… 4… 3… 2… 1…” Dal pallone uscirono palloncino di colore rosa e blu… UN MASCHIO E UNA FEMMINA! Tra le urla esorbitanti delle persone lì presenti, una prevalse su tutte: le urla di Dora, durante le prime contrazioni del parto…
“Amore, amore, tutto bene?”
“NO, CAZZO LUPIN! NON LO VEDI? STO ESPLODENDO!”
“Oh, oh, cazzo, ok, ok, non è la prima volta che succede, bene… Tra quanto vuoi andare in ospedale…?”
“SECONDO TE!? SUBITO MINCHIA! ANDIAMO AL SAN MUNGO!”
“Levati, incompemoony, tu non sai come comportarti con una donna incinta, tanto più se è MIA cugina…!”
“Scusa Pad…”
“Andiamo vah, sennò ci nasce qui…! Lo zio Prongs non vede l’ora di conoscere il suo futuro o la sua futura nipote.”
“Si, James, non mi sembra il momento…”
“Ma amore… perché mai…?”
“Quando ero incinta di Harry eri sbalordito, senza parole, SVENUTO. Remus, sono sorpresa che tu sia ancora in piedi…!”
“Grazie Lily, mi fai sentire molto meglio… Ora possiamo andare che sta per nascere mio figlio o mia figlia? GRAZIE.” Così Harry, Ron, Hermione, Ginny, Luna, Neville, Sirius, Regulus, James, Lily e, ovviamente, Remus e Tonks, si diressero verso l’ospedale.
*AL SAN MUNGO*
“E sono entrati… ora basterà solo aspettare fino a-“
“Uff- è nato?”
“Sirius… sono appena entrati… non si sarà neanche dilatata di 1 centimetro…”
“Lily, non rovinarmi la sorpresa…! A momenti mi dici pure tra quanto nascerà!”
“Secondo i calcoli miei e di Dora, le si romperanno intorno all’una di notte, Remus sverrà verso l’una e trenta, le tre, le quattro e, per finire, alle sei, quando nascerà…!”
“E anche a sto giro, ci siamo rovinati la sorpresa, a proposito, che ore sono?”
“Sono le 13…”
“Mamma… dimmi che sono le 13 di notte! Ti sei espressa male, vero?”
“No Harry, purtroppo aspetteremo almeno altre 12 ore… se non 18…!”
“Voglio morire…!” Le ore, almeno fuori dalla sala parto, erano abbastanza pacifiche, Regulus, Sirius e James stavano dormendo uno sopra l’altro, Harry, Ron e Neville pure, Hermione, Lily e Luna stavano parlando di bambini, due in particolare: Harry e James, poi anche dei bimbi che dovevano ancora arrivare. E poi tutti si addormentarono.
“Prongs…”
“Dimmi Pad…”
“James… io non sono Sirius…”
“E chi minchia sei allora…?”
“Tu mi conosci come Wormtail…” Il prepadre si alzò di scatto, pronto a dialogare con il suo, ex, migliore amico
“Come mai qui, assassino?”
“Come mai qui, morto?”
“Se sono qui non sono morto…”
“Siamo dei morti viventi… perché sei qui?”
“Potrei farti la stessa domanda. Noi non siamo amici, almeno non più, hai quasi ucciso Sirius, eri dalla parte di Voldemort, hai permesso che io e Lily venissimo uccisi… non siamo ASSOLUTAMENTE amici…”
“Mi dispiace, ok? Non volevo, e non vorrei fare neanche quello che devo fare ora… ma rischio la vita…”
“E cosa dovresti fare, Peter?” Chiese Lily, appena sveglia
“Devo fare una cosa molto brutta Lil- SEI INCINTA!?”
“Si… aspettiamo un altro figlio… ma stai lontano da mia moglie, pezzo di merda…”
“Scusa Ramoso… ma mi hanno dato un compito, e io lo porterò a termine…!”
“E qual è?”
“Ucciderti…” Concluse Codaliscia, per poi partire all’attacco contro il suo ‘amico’. Tutti si svegliarono durante questo attacco, Sirius provava a dare una mano a suo fratello, ma invano, Peter lo stupeficiava di continuo, stessa cosa con Harry.
“Avada Kedavra!”
“Expelliarmus!”
“Stupeficium!”
“Incendium!”
“JAMES…!”
“Allontanati Lily, è troppo rischioso per te e per il bambino…” L’uomo, ormai in fin di vita, si distrasse e la magia di Peter lo colpì a pieno… Nell’esatto istante in cui James cadde a terra dalla porta di fronte uscì un uomo con in braccio un fagottino minuscolo. Remus aveva un indescrivibile sorriso stampato in faccia, trasformatosi, però, subito in uno sguardo preoccupato. Il neopadre guardò in faccia il fuggiasco, subito dopo di lui Sirius che lo inseguiva, poi ruotò lo sguardo, vide Prongs, Lily giaceva sopra di lui, piangendo. Remus si sentì in dovere di correr dietro a Felpato e Codaliscia, lasciò il pargoletto ad Hermione, subito accanto a lui, e corse verso la direzione dove erano ‘spariti’ i suoi amici…

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Capitolo 19
*** IL NOME ***


Remus correva, correva più forte che mai, doveva uccidere quel bastardo, pensava tra se e se, era lui la causa delle loro disgrazie, si chiedeva perchè avessero fatto tornare anche quel pezzo di merda, finche non vide una bellissima civetta bianca dagli occhi gialli volare sopra di lui, per poi atterrare in picchiata sopra a Minus.
Hedwige fece in modo che Peter finisse al tappeto, ma, avendo preso troppa distanza da Lupin e Black. riuscì a rialzarsi e a scappare appena in tempo. Nel coltempo la civetta era volata altrove.
Nel frattempo Hermione Jean Granger si era ritrovata in mano un bellissimo bambino, dagli occhi ambrati e i capelli neri il bimbo era un altro maschio.
Qualche ora dopo erano tutti in pensiero per James, era svenuto, non si sapeva quale magia l'avesse colpito. Lily ed Harry erano in pensiero, ma mai quanto Remus e Sirius, giravano in cerchio attorno ad un tavolo lì affianco, al minimo rumore si giravano verso la porta, poi si guardavano e continuavano a camminare con la mani dietro la schiena. Un medico uscì dalla porta:
"Allora, come sta...!?" Chiese Padfoot
"E' MORTOOOOO... LO SAPEVO...! TRADITORI CHE NON LO AVETE SALVATO! TRADITORE QUEL RATTO DI MERDA!!!"
"Sirius lasciamo parlare il medico"
"A dirla tutta l'ha colpito una magia secondaria, non mortale, sta bene, tranquilli"
"Uff- speravo in qualcosa di più entusiasmante!"
"SIRIUS!" Dissero in coro la rossa, il lupo mannaro ed... Harry.
"Ora il problema è un altro..." Disse Hermione
"Ovvero...?" Chiese Ron
"Come vuoi chiamare tuo figlio?"
"Oh... vero... beh... magari... Sirius Regulus Lupin...!"
"Mi sento lusingato dall'affermazione che ho appena sentito Remus John Lupin... La ringrazio da parte mia e di mio fratello"
"Remus non rompere le palle sennò lo chiamo James Harry, o peggio, Peter Tom...!"
"Ok, ok, la smetto...!"

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Capitolo 20
*** PRIVET DRIVE, n.4 ***


Oramai al San Mungo non c'era più nessuno.
Remus, Tonks e il nuovo piccolo, Sirius Regulus, erano già tornati a casa, mentre Lily, accompagnata da Piton, stava aspettando che James si rimettesse al 100%.
"Preoccupata per James?" Chiese Severus
"Inizialmente... però, beh... E' da un po che sto pensando di... rivedere mia sorella... insomma, sono incinta e, per quanto abbia trattato male mio figlio, vorrei tanto che incontrasse questa bambina... E' pur sempre mia sorella"
"Lil, sai cosa lei pensa di me, sai che non mi sopporta... Ma, se tu vuoi andarci, io sono disposto ad accompagnarti..."
"Sev... lo faresti veramente!?"
"Per te tutto, sai che ti sto affianco, Sempre"
"Non sei cambiato, Sev..." Lily pronunciò quelle parole appoggiando la testa sulla spalla dell'amico
"Andiamo?" Azzardò Piton
"Ora!?" La rossa si alzò in piedi, con la faccia stupita
"Perchè no... insomma, se conosciamo Petunia siamo in tempo per il tè..." Lily si lasciò scappare una risata e annuì
"Eh va bene, smaterializziamoci..."

Lily e Severus si smaterializzarono al numero 4 di Privet Drive, Vernon non era in casa, essendo la macchina assente di fronte alla casa. Lily, quando era in vita, non sapeva dell'esistenza di un nipote, che questo fosse o meno Dudley. Ma ora, dai racconti di Harry, sapeva che esisteva, che era arrogante, stupido ma, nonostante tutto, con un cuore che, di sicuro, Lily avrebbe saputo cogliere, dai racconti del figlio.
Lily e Severus si avvicinarono alla porta, Piton rimase indietro, mentre lei, con una pancia molto evidente, essendo lei al settimo mese.
La rossa fu colta da un dubbio estremamente potente, si girò verso Severus col pugno alzato e appoggiato alla porta di casa Dursley.
Piton si fece avanti e bussò al posto suo, mentre Lily spalancava gli occhi...
La porta si aprì dopo qualche secondo, rivelando un ragazzo di circa vent'anni, occhi azzurri e capelli castani chiaro.
"Immagino che voi siate dei maghi..." Disse Dudley, osservando l'abbigliamento ambiguo di Piton
"Si, Severus Piton, molto piacere" Confermò l'uomo, mentre Dursley fissava Evans.
"Io... beh... sono... ehm..." Prima che la ragazza potè finire la frase, una donna, dai capelli dello stesso colore di Dudley e gli occhi verdi.
"Tu... non ci posso credere..."
"Tunia... ti prego, non arrabbiarti, siamo venuti perchè-" Prima che Lily potesse finire la frase, la sorella la strinse a sè, notando solo allora il pancione
"Sei... sei qui e sei... sei incinta!?"
"Si, beh... noi maghi... insomma... io, James, Severus, e molti altri siamo... tornati in vita..." Petunia si fermò a pensare, sua sorella, persona che aveva odiato per tutta la sua infanzia, era lì, di fronte a lei...
"Scusa... ho trattato Harry come un estraneo per... scusa"
"Ehy... l'importante è che ti sia pentita... Dispiace anche a me, se avessi saputo come ti sentivi, avrei rinunciato a tutto... sei mia sorella, sei... tutto per me..." Petunia sorrise, fissando quel pancione di sua sorella così evidente
"E' maschietto o femminuccia?"
"Femmina..."
"Come la chiamerai?" Chiese la maggiore, mentre invitava Lily e Severus ad entrare. Mentre gli occhi di Piton e della signora Dursley si incrociarono, un sorriso puro si stabilì sul volto di lui.
"Ancora non lo so, James, un mese fa, ha tirato fuori una lista infinita di nomi femminili, sarà tutto da vedere..."
"A me, per una bambina, è sempre piaciuto Ambra, se Dudley fosse stato una femmina si sarebbe chiamato così... voi che nome pensavate per Harry?"
"Scarlett, mi è sempre piaciuto come nome..."
"Scarlett... con James che nomi avete pensato?"
"Saremmo ancora in alto mare, ma lui insiste di chiamarla Sarah Elizabeth Harriet Lucy Sophie Potter! Immagina quante volte l'ho sentito per ricordarmelo!"
"Non ti piace quel nome perchè e troppo lungo o perchè è troppo banale?" Interruppe Severus
"BANALITA'!" La serata continuò tra risate e bellissime foto.
Finalmente le due sorelle furono riunite, Petunia e Lily avevano messo da parte tutto quello che era successo... ma Vernon sarà d'accordo oppure no?

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