Sic parvis magna

di observer90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Xavier ***
Capitolo 2: *** 2. Enid ***
Capitolo 3: *** 3. Tyler ***
Capitolo 4: *** 4. Mercoledì ***



Capitolo 1
*** 1. Xavier ***


Xavier

 

Le tue mani si muovono sulla tela, schizzi di colore e rapide pennellate ne divorano il bianco generando una sagoma che da tempo ormai accompagna i tuoi pensieri.

E anche le tue notti.

Ti allontani di qualche metro per ammirare il risultato finito.

Quasi pigramente sollevi la mano imbrattata di nero, un lieve e impercettibile movimento delle dita porta la protagonista del dipinto a prendere vita.

Le sue di dita, con quell’inconfondibile smalto nero, scorrono con grazia lungo il violoncello producendo una melodia a tratti oscura e tenebrosa, ma con degli acuti che sembrano quasi sprigionare un pianto sottile.

Vedo la vera te.

È questo che vorresti dirle.

Vorresti dire a Mercoledì che non importa quanto fredda e spietata cerchi di apparire all’esterno.

La musica è fatta per trasmettere emozione. È del tutto impossibile riprodurre delle note senza alcun tipo di interpretazione.

E il fuoco che Mercoledì ostenta a non mostrare agli altri si riversa in quei movimenti scattanti ed esperti, esplodendo nelle note che volteggiano nell’aria notturna.

Ti ascolterei per ore e ore.

Lei non ha nessuna idea dell’effetto che ti fa.

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Capitolo 2
*** 2. Enid ***


Enid

 

Le ossa si allungano, la pelle si spezza lasciando il posto ad una nuova.

Ti stai trasformando, Enid. Finalmente sei un lupo mannaro a tutti gli effetti.

È con un grido di giubilo che cominci a rendertene conto.

Il potere della luna di sangue s’insinua dentro di te, sale e cresce riversandosi all’esterno come il tuo primo ululato.

Cogli il ruggito dell’Hyde in lontananza, e col cuore che ti batte furiosamente corri inoltrandoti nel fitto della foresta.

Resisti Mercoledì. Sto arrivando.

Arrivi appena in tempo, Tyler si è appena trasformato e sta attaccando Mercoledì.

Finalmente puoi affondare zanne e artigli sulla lurida pelle di quest’orrenda creatura.

L’Hyde ruggisce violentemente poco prima di agguantarsi su di te, e tu hai paura.

Hai paura, Enid. Ma non è più come prima.

Oltre alla paura senti anche qualcos’altro, qualcosa di oscuro e violento che davvero poche volte è scaturito fuori da te. Con un balzo ti slanci e attacchi con tutta la forza che hai.

Lascia in pace la mia migliore amica, brutto stronzo.

 

 

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Capitolo 3
*** 3. Tyler ***


Tyler

 

Le catene ti segano la pelle, così spesse e dure da mozzarti il respiro.

Ricorda. Ricordala, Tyler.

Il mostro dentro di te si accovaccia nell’ombra, pronto a saltare fuori al minimo segnale della tua padrona.

Ricordala, ricordati di lei.

La voce di tuo padre ti giunge ovattata, come se provenisse da molto lontano.

Ma ti sta guardando adesso, negli occhi il segno inconfondibile delle lacrime.

Non lo vedevi così distrutto dal funerale della mamma.

Ricorda, Tyler. Ricorda.

Poco prima di chiudere gli occhi e abbandonarti ad un sonno senza sogni, cullato dalla morfina che qualcuno ti sta immettendo nel corpo con un ago, ti appare come se l’avessi davanti a te l’immagine di due lunghe trecce nere.

Ricordala, Tyler. Ricorda Mercoledì.

Le sue labbra sono morbide a dispetto della freddezza con cui tratta tutto e tutti.

Te compreso.

Ma è un contrasto che ti piace. Ti piace da impazzire.

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Capitolo 4
*** 4. Mercoledì ***


Mercoledì

 

E’ finita. Stavolta è finita davvero.

La visione della madre di Rowen si è avverata.

Ho davvero salvato la scuola.

Allora perché invece del dolce sapore della vittoria senti un vuoto sordo all’altezza dello stomaco?

Non è affatto piacevole come le altre volte che ti sei sentita così.

Poi la risposta ti giunge rapida non appena ti ritrovi ai cancelli della Nevermore, con gli occhi di tutti gli studenti puntati su di te.

La Weems è morta.

È morta dopo aver accettato per l’ultima volta di crederti, dopo essersi battuta con tutta se stessa per il bene della scuola e dei suoi studenti.

Me compresa.

Un silenzio assordante riempie lo spazio della radura buia e fredda. C’è una figurina che avanza nella nebbia.

Riconosceresti quella nauseante sfumatura di rosa shocking anche a migliaia di chilometri di distanza.

Prima che tu possa fermarla, Enid ti viene incontro completamente coperta di sangue e ti getta le braccia al collo.

Si allontana dopo poco, ha gli occhi pieni di lacrime. Tu sei così sconvolta da non riuscire neanche a replicare con un commento piccato.

E ti stupisci immensamente di te stessa quando la abbracci a tua volta, affondando il viso nell’incavo della sua spalla.

 

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