Raven Tail x Fairy Tail

di Bathman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Anno X778, Magnolia, gilda di Fairy Tail

-Ryu! Quante volte ti ho detto di non allontanarti troppo durante gli allenamenti! E poi ti rendi conto di cosa hai combinato?!?!- gridò il master Makarov.
Il ragazzo dall’altra parte della stanza del master se ne stava lì con fare tranquillo. Il piccolo dai capelli corvini e gli occhi viola vestiva con fare insolito per lo standard degli abitanti di magnolia: portava un vestiario orientaleggiante con pantaloni modesti bedge e una tunica da artista marziale nera a maniche corte che scoprivano le spalle con un cappuccio incorporato; inoltre indossava diverse protezioni da combattimento corpo a corpo su avambracci, ginocchia e tibie e sulla spalla sinistra appariva il simbolo della gilda di colore viola scuro. Rimanendo calmo come se niente fosse, il ragazzo rispose al proprio master -Master, io non ho esagerato come mi aveva già detto altre volte ma...-
Lasciando la frase in sospeso, Ryu iniziò a ricordare i precedenti avvenimenti che lo avevano condotto all’essere sgridato per l’ennesima volta.

[Qualche giorno prima, lontano dall’edificio della Gilda, nella periferia di Magnolia]

Ryu era nel suo luogo preferito, un piccolo cortile con qualche cassa di legno abbandonata qui e là, che si stava allenando da solo eseguendo differenti kata dell’arte marziale di famiglia, lo stile Kurokami, ma venne presto interrotto da una voce familiare quanto fastidiosa per lui
-Hey Ryu! Ecco dove ti nascondevi!-
da dietro una cassa sbucò un ragazzino con capelli rosa, una camicetta rossa e una sciarpa bianca che si avvicinava a Ryu con fare di sfida, nonostante i vari lividi presenti sul suo corpo.
-Natsu… non credi che due batoste in un giorno siano abbastanza?-
-Sta zitto! Questa volta non perderò. Assaggia il mio pugno di ferro del drag…Ugh!-
Natsu non fece neanche in tempo a flettere il braccio che venne colpito alla bocca dello stomaco da Ryu con un pugno che lo scaraventò al muro violentemente.
-Dannazione!-
urlò dolorante Natsu, in ginocchio e senza fiato stringendosi lo stomaco con entrambe le mani. Ryu si avvicinò a lui mantenendo uno sguardo inespressivo o in qualche modo preoccupato nei suoi confronti
-sei prevedibile Natsu. So già alla perfezione che inizierai uno scontro con il pugno destro. Gli scontri non si vincono solo con la forza bruta. Se non capisci queste regole basilari allora faresti meglio a lasciar perdere-
Natsu fece finta di piegarsi per il dolore e questo fece leggermente preoccupare il corvino. avvicinandosi a lui per aiutarlo a rialzarsi, Natsu si tirò su subito e con una capriola inversa cercò di colpirlo avvolgendo il piede sinistro di fiamme
-Aha! Ti ho fregato questa volta! Ecco il mio artiglio del drago di fuo… eh?-
Prima di arrivare a colpire la testa di Ryu, Natsu si ritrovò sospeso a mezzaria
–Aaah, che diavolo succede!? Sto volando!?-
Non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo che venne colpito da Ryu nello stesso punto di prima, ma questa volta con un calcio laterale e Natsu fu catapultato di nuovo al muro
-E alla lista aggiungiamo che non ascolti. Adesso che ne dici di andartene? Avevo intenzione di allenarmi e gradirei essere lasciato da so..- il discorso di Ryu venne interrotto da una risatina familiare.
-con questa siamo a ben quattro sconfitte in un giorno, stai cercando di stabilire un nuovo record, Natsu? eheheheh-  commentò una ragazzina dai capelli bianchi e della stessa età dei due, appoggiata su una grande cassa.
Ryu sbuffò infastidito e pensò -ci mancava solo questa-
–Mirajane… anche tu qui?–
la ragazzina di nome Mirajane aveva i lunghi capelli bianchi raccolti in una coda decorata da un fiocco viola, portava un paio di stivali neri lunghi fino alle cosce dove in parte si intravedeva il simbolo della loro gilda, dei corti pantaloncini del medesimo colore e come parte superiore solamente una canottiera che le lasciava scoperto l’addome e le braccia
-personalmente sono venuta qui solo per portare Lisanna a casa dato che siamo lontani dalla Gilda, ma devo dire che questo spettacolino è ancora più interessante–
-Ehi Mirajane! Hai detto che stai cercando Lisanna? Ma era lì all’entrata della stradina- rispose un dolorante Natsu che si era appena rialzato.
Sentendo questa risposta, il sorriso di Mirajane sparì improvvisamente
–Mi stai dicendo che l’hai persa di vista, razza di idiota?!- disse avvicinandosi con fare minaccioso, ma venne bloccata da Ryu
–Calmati. Ora Natsu, dimmi quando è stata l’ultima volta che sei stato con Lisanna-
-Ero uscito dalla gilda per venirti a cercare e Lisanna aveva deciso di venire con me. Siamo stati insieme fino a poco prima che ci scontrassimo. Era lì all'entrata del vicolo...-
al sentire ciò, Mirajane si avvicinò a Natsu e quasi sussurrando gli disse - se gli è successo qualcosa... ti riterrò responsabile, mi hai capito?-
Natsu non fece attendere la propria risposta -Tranquilla, ricordo benissimo il suo odore. La ritroveremo subito. Non sottovalutate l'olfatto di un Drago. una volta ritrovata riprenderemo lo scontro Ryu!-
-D’accordo allora, facci strada Natsu.- rispose il corvino.
Vagando per la periferia di Magnolia, i tre si ritrovarono davanti una catapecchia abbandonata
-Allora? Perché siamo qui? dove si trova Lisanna Natsu?- iniziò a chiedere una spazientita Mira.
–la scia del suo odore la porta lì dentro- rispose il ragazzino indicando la catapecchia, ma girandosi spalancò gli occhi
–attenti!-
 Gli altri due ragazzi si girarono e riuscirono a schivare all’ultimo l’attacco di un bandito andando in due direzioni opposte dello spiazzo
–eheheh avevi ragione amico, ce ne sono degli altri di Fairy tail qui oltre alla mocciosa.-
-te l’avevo detto. Fairy Tail è una gilda molto importante. Chiedendo un riscatto per questi mocciosi sbancheremo alla grande!- gli rispose un altro bandito che Ryu dedusse essere il capo al seguito di un paio di energumeni;
uno di loro, il più muscoloso, teneva con entrambe le braccia una gabbia al cui interno era intrappolata la piccola Lisanna
–Natsu! Sorellona…-. Alla vista della sorellina in trappola, Mira iniziò a liberare la sua magia del Take over
–Lisanna! Liberatela subito maledet…- Non fece in tempo a finire la frase che cadde in ginocchio e la sua aura sparì
–Ma…che succede? Perché non riesco ad usare la magia? E perché mi sento così debole?;
allo stesso modo anche Natsu e Ryu iniziarono a sentirsi fiacchi.
–Bwahahaha. Vedete, noi banditi non utilizziamo la magia, ma possediamo degli speciali congegni come questa lacrima- iniziò a dire indicando uno dei suoi due energumeni con in mano un’enorme sfera illuminata
–questa meraviglia è uno speciale strumento che assorbe la magia da qualunque essere vivente che ne fa uso. Ci è costata molto, ma è utile per catturare maghi o piccoli mocciosi come voi che si avventurano troppo lontano da casa ahahaha. Finchè questa lacrima è attiva, tutta la magia che tenterete di usare sarà inutile. Perciò da bravi, fatevi catturare senza fare storie altrimenti ci toccherà sprecare inutili energie-
 Natsu si fece più avanti e, nello stupore di tutti dopo quanto scoperto, ricoprì le sue mani di fiamme
–lasciate andare subito Lisanna maledetti…. Pugno di ferro del Drago di Fuoco!!- disse cercando di colpire il capo dei banditi che, con un semplice spostamento di gambe, lo schivò e lo colpì con una ginocchiata allo stomaco e intrappolandolo sotto il piede.
–Natsu!- urlò Lisanna
 –Hey marmocchio… come fai ad utilizzare la magia con la nostra lacrima attiva eh?- disse il capo bandito iniziando a colpirlo più volte. Mira cercò di rialzarsi ma venne bloccata dall’altro bandito dietro di loro
–rimani giù mocciosa. Hey capo, questa qui non riesce ad usare la magia. La lacrima sta funzionando-
-questo lo vedo imbecille! È questo qui che è speciale. Magari ti possiamo vendere a qualcuno per una fortuna… ehi tu! Vai a prendere l’ultimo!- all’ordine del capo, il grosso bandito che teneva la lacrima la posò a terra ed iniziò ad avvicinarsi verso Ryu. Nel mentre il corvino cercava di metabolizzare una soluzione per uscire da quella situazione -Cosa possiamo fare? Con quella roba attiva non possiamo usare la magia, ma poco fa Natsu ci era riuscito… forse con alcuni tipi di magia non funziona? Allora forse anche la mia… Ma così facendo…-
–allora moccioso…- iniziò a parlare il bandito davanti a lui -… cerca di non opporre resistenza. Meno problemi ci causate, prima potrete tornare sani e salvi a casa-
-No, è inutile. La situazione è critica e non possiamo chiedere aiuto. Devo usarla-.
Alla fine del suo flusso di pensieri, l’espressione di Ryu si fece seria
–allora fenomeni da baraccone, se entro tre secondi ci lascerete andare, avrò pietà di voi-.
Una volta finito di parlare, tutti i banditi scoppiarono in una fragorosa risata
–cavolo, avete sentito? Se non li lasciamo andare questo moccioso ci ammazza!- disse il capo continuando a ridere.
–uno…-
-oh ti prego, non ci uccidere con le tue lagne piccolino ahahah-.
L’espressione di Ryu non cambiò in alcun modo
–…due…-
Anche i suoi compagni avevano un’espressione interrogativa, chiedendosi cosa potesse fare senza l’uso della magia. Oramai di fronte al corvino, il bandito muscoloso sollevò la sua enorme mazza
–volevo essere gentile, ma la tua spavalderia ti costerà cara moccioso. Finché sarai vivo, sarai fonte di guadagno si, ma non importa quanto vivo- e una volta finito, cercò di colpire la testa di Ryu che, con le pupille degli occhi illuminate di un acceso colore viola disse semplicemente
-…tre.-

E si fece tutto buio.

Finito di ricordare quegli avvenimenti, Ryu finì la frase
-…avevano fatto la loro scelta, se lo sono meritato-

Anno X784, luogo sconosciuto, sede della gilda di Raven Tail

Ryu riaprì lentamente gli occhi e scomponendosi dalla sua posa da meditazione, come a svegliarsi da un lungo sonno. Erano passati ormai sei anni, ma quei ricordi lo avevano assalito improvvisamente durante la meditazione -chissà perché proprio ora mi viene in mente…?-
I suoi pensieri vennero interrotti dal bussare della porta della sua stanza.
-avanti...-
al sentire quella risposta, entrò in stanza un ragazzo dai capelli grigi vestito in armatura grigia con decorazioni azzurre che lo copriva in buona parte. Da dietro le spalle aveva ulteriori decorazioni a forma di piume di corvo che, messe insieme, formavano una sorta di mantello che arrivava fino ai fianchi del ragazzo. Inoltre uno dei due occhi grigi del ragazzo aveva una benda che in parte copriva una grande cicatrice che partiva dalla fonte e finiva sulla guancia.
–buongiorno Ryu. Come te la passi?-
-Leo… come mai qui? Non eri in missione?-
-sono appena tornato e comunque mi raccomando, non saltare troppo di gioia nel vedermi. Dopotutto era solo una missione mortale- rispose il ragazzo di nome Leo in modo plateale.
–sei stato nominato mago di classe S dal master di Raven Tail. se muori in missione è colpa tua- al sentire quella risposta, Leo fece un mezzo sorriso dicendo
–eheh la tua premura mi scalda sempre il cuore. Comunque, non sono qui per salutare e basta. Mi è stato detto che il master Iwan vuole vederti, è per una missione- disse consegnandogli una lettera sigillata con il simbolo della gilda
–una missione che riguarda Fairy Tail-
Ryu rimase leggermente sorpreso dall’ultima frase del compagno e, prendendo la busta, disse semplicemente –una missione, eh?-


Salve a tutti! ho dato una ripulita al primo capitolo in quanto la versione precedente non è molto comprensibile. chiedo scusa per non aver aggiornato prima, ma purtroppo sono stato senza pc per un mese. provvederò a mettere il nuovo capitolo il prima possibile.

Grazie mille
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Anno X784, Luogo sconosciuto, Gilda di Raven Tail (Presente)

Ryu camminò insieme a Leo per i corridoi della gilda di Raven Tail, in direzione della sala centrale. Molti erano i pensieri che lo attanagliavano dopo quanto gli fu rivelato.
-Una missione riguardo Fairy Tail? Quindi il master Iwan ha deciso di muovere le sue pedine… ma cosa centro io? gli ho già detto tutto ciò che conoscevo…-
I pensieri del corvino si vennero interrotti quando i due arrivarono davanti alla sala della Gilda. Questa si presentava come simile all’antro di una caverna, formata da diverse pietre scure che insieme richiamavano un’architettura in stile medioevale. Le mura presentavano diversi arazzi a tinta blu con decorazioni varie e al cui centro appariva il simbolo della gilda di Raven Tail. In fondo alla sala troneggiava il master Iwan che, con un ghigno, salutò i due ragazzi
-bene, vedo che siete arrivati, miei cari maghi di classe S…-
Leo prese parola –master, ho portato Ryu come mi ha richiesto. Con permesso vado ad addestrare i nuovi membri…-
-bene Leo. Vai pure-
Leo mise una mano sulla spalla di Ryu, sorridendogli –sai, ai ragazzini piacerebbe passare del tempo con te. Dopotutto li hai condotti tu alla nostra gilda-
Ryu tolse la mano dalla sua spalla e incrociando le braccia rispose al compagno –non devono passare il tempo, devono imparare al più presto a difendersi. Non siamo delle balie, Leo-
Il compagno ammiccò un sorrisetto –gli dirò che li saluti. Buona missione fenomeno-
Dopo che Leo se ne andò, Ryu prese parola nei confronti del master –Master… Leo mi ha detto che questa nuova missione riguarda Fairy Tail. So che sono un ex membro come lei, ma oltre alle informazioni che le ho dato non ho altro da fornirle-
-ne sono consapevole Ryu. Avrei scelto un altro dei miei maghi per questa missione, ma credo che quando saprai i dettagli, mi ringrazierai di averti considerato-
Ryu rimase in silenzio, con le braccia conserte e con un’espressione indifferente mentre aspettò la risposta di Iwan
-come ben sai, questo è il periodo in cui mio padre Makarov indice l’esame per la classe S sull’isola di Tenrou, l’antica isola sacra di Fairy Tail. Una fonte attendibile mi ha rivelato the una delle tre gilde oscure più potenti, Grimoire Heart, si presenterà lì per fare chissà cosa. La tua missione consiste nell’infiltrarti sull’isola e scoprire sia i piani della gilda oscura sia i segreti che l’isola stessa nasconde-
Ryu sbuffò mantenendo la sua indifferenza –con il dovuto rispetto Master, ma non credo sia una buona idea inimicarsi una gilda dell’alleanza Balam, soprattutto se vuole prendersela con Fairy Tail, una delle gilde più forti-
Iwan mantenne la sua espressione compiaciuta –hai per caso paura, Ryu? Temi di non poter adempiere a questa missione? E io che pensavo non avresti visto l’ora di partire in quanto la mia fonte mi ha rivelato che tuo padre pare trovarsi nella gilda di Grimoire heart-
L’espressione di Ryu cambiò visibilmente –come? Mio padre si è nascosto in una gilda oscura?-
-a quanto pare si ragazzo. Per questo ho pensato che tu fossi il mago giusto per questa missione. Non solo sei il più forte e capace, ma avrai anche possibilità di finalmente incontrare tuo padre. Sembra quasi un segno del destino, non credi? Hahahahahah-
Ryu assunse un’espressione di collera pura e molti furono i pensieri che lo travolsero dopo le ultime dichiarazioni di Iwan –quel codardo di mio padre si rintana in Grimoire Heart quindi? Avevo promesso a me stesso di non intromettermi più negli affari di Fairy Tail, ma se quello che dice Iwan è vero…-
-cos’è che devo cercare effettivamente, Master?-
Iwan sorrise –così mi piaci ragazzo. Da Grimoire Heart principalmente niente in particolare, ma se oltre alla faccenda di tuo padre riesci a togliere di mezzo il loro master, avremo un potenziale nemico in meno a cui pensare. Per quanto riguarda Fairy Tail, conosci la magia Fairy Glitter?-
-intende una delle tre magie di Fairy Tail? Ne ho sentito parlare quando ne ero ancora membro, ma non ne so molto-
-è una magia dal grande potere. Un potere che emula la forza del sole e delle stelle. Si dice che quella magia si trovi su quell’isola. La devi trovare e portarla a me. Con quella magia non solo avremo più potere, ma saremo un passo avanti verso Lumen Histoire…-
Ryu sapeva dell’esistenza di questo fantomatico segreto di Fairy Tail che Iwan rivelò solo a lui e che fu il motivo per cui venne bandito dal padre Makarov, ma non gli interessava. Lui desiderava solo il potere e la vendetta nei confronti del padre e avrebbe fatto di tutto per ottenerla –Va bene master. Se questo è tutto, mi inizierò a preparare-
-Bene Ryu. Ho grandi aspettative nei tuoi confronti. Fai vedere a quelle fatine insignificanti quanto sei diventato potente. Fai capire a Makarov che ha fatto un grosso errore a bandirti-
Dopo un leggero inchino, Ryu si congedò e si diresse nella sua stanza per prepararsi, immerso nei suoi pensieri –finalmente! Dopo anni, te la potrò far pagare per quello che hai fatto alla nostra famiglia; per quello che hai fatto a mia madre. Il sangue verrà pagato con il sangue…- ma smise di pensare nel momento che tirò fuori dal suo baule un paio di guantoni da combattimento neri. Si vedeva bene dai segni sulle nocche che erano stati usati molto in passato e che dallo stemma sui palmi erano appartenuti a un membro della sua famiglia. Erano i guanti di sua madre. L’espressione del corvino si fece più triste e amareggiata a vederli. Li ripose delicatamente nel baule e disse solo –mi dispiace madre, non saresti fiera di me se mi vedessi ora… ma non posso dimenticare. Non posso-
Improvvisamente, Ryu iniziò a ricordare…

Anno X776, Magnolia, gilda di Fairy Tail

Davanti al corpo disteso su un letto e senza vita di sua madre, Ryu osservava il suo volto coperto da un telo bianco, impassibile e con uno sguardo vuoto. La notizia della sua morte non avrebbe dovuto sorprenderlo in quanto la malattia che la colpì e le diagnosi di Lady Porlyusica avevano annientato ogni speranza di una guarigione. Ma nonostante ciò Ryu, che aveva appena compiuto undici anni, non riusciva ad accettare ciò che era accaduto e forse non lo avrebbe mai accettato. Dietro di lui c’erano il master Makarov e Porlyusica che cercavano di consolarlo, ma ogni parola era ovattata alle orecchie del ragazzo che, una volta fatto un inchino alla madre in segno di rispetto, si diresse verso la porta con i guanti della madre in mano.
-Dove vai ragazzo?- gli chiese preoccupato Makarov
Ryu si fermò e senza voltarsi rispose  –ho… degli allenamenti da fare…-
Mentre uscì dalla stanza,  Makarov fece per fermarlo; voleva consolarlo, dirgli che non va bene tenersi tutto dentro, ma venne fermato da Porlyusica –lascialo un po' da solo Makarov. Quando si sentirà pronto, tornerà-
-Ha solo undici anni Porlyusica. Vorrei solo che sappia che non è solo; che questa gilda è anche casa sua adesso; che può lasciar andare le proprie emozioni e non tenerle dentro-
Porlyusica non rispose e mise una mano sulla spalla del vecchio amico. I due avevano formato un gruppo a Fairy Tail quando erano più giovani e si conoscevano bene. Lei sapeva che Makarov tiene ai membri della sua gilda come se fossero suoi figli, ma sapeva anche che non era il caso di forzare la mano con Ryu. Makarov si avvicinò al corpo senza vita della madre del corvino e disse –Kaori, ti prometto che avrò cura di lui. La gilda avrà cura di lui-
Erano ormai passate due ore, ma Ryu continuava a colpire il manichino di legno senza sosta. I suoi colpi erano forti e precisi, ma lui continuava a mantenere uno sguardo vuoto dritto a sé. Fu lo spezzarsi di una delle assi del manichino a seguito di un suo pugno a risvegliarlo. Il suo fiato era pesante e le sue mani avevano diverse ferite a causa dei continui colpi dati. Cadendo in ginocchio davanti al manichino, il ragazzo lanciò un urlo di frustrazione –Perché!? Perché la mamma è dovuta morire?!- una lacrima uscì fuori solcando una sua guancia a quei pensieri. In quel momento provò un misto di sensazioni: un forte senso di impotenza da ciò che lo circondava, la disperazione di aver perso l’unica persona importante per lui dopo che quasi tutta la sua famiglia era stata uccisa davanti ai suoi occhi e una rabbia crescente perché sapeva bene chi incolpare per tutto ciò –Padre… perché? Perché non sei morto tu? Giuro sulla mia vita e sulla tomba di mia madre che non avrò pace finché non avrai pagato con il sangue per quello che hai fatto!- e scagliò un pugno utilizzando la sua magia che, in un battito di ciglia, distrusse completamente il manichino. Subito dopo, lo sguardo di Ryu tornò ad essere vuoto ed inespressivo. sapeva che la madre gli aveva fatto promettere di non cercare vendetta, ma semplicemente non poteva. Non avrebbe mai perdonato suo padre, anche se questo significava diventare un mostro. Estrasse dalla sua tasca i guanti appartenuti alla madre, li posò per terra e riprese il suo allenamento. Sarebbe diventato più forte, sarebbe diventato un mostro se necessario, ma gliel’avrebbe fatta pagare a costo della sua vita.

Anno X784, Luogo sconosciuto, Gilda di Raven Tail (Presente)

Finito di ricordare, Ryu si alzò e prese la sua borsa –Madre, tutta la nostra famiglia è stata uccisa da quell’uomo… hai dato tutto per proteggermi. Ci hai portati a Fairy Tail per poter ricominciare da capo e come sei stata ricompensata per le tue azioni?- l’espressione del corvino si fece più cupa –con una maledetta malattia che ti ha costretta a letto fino alla fine dei tuoi giorni. Perché? Perché chi cerca di fare la cosa giusta paga in questo modo quando chi fa del male e distrugge non paga mai e fa quello che vuole? Qual è il messaggio?- continuando a pensare, Ryu uscì fuori dalla sua stanza e andò verso la sala degli allenamenti dove Leonard si era diretto precedentemente. La sala degli allenamenti di Raven Tail non differiva nello stile rispetto alla sala centrale: di forma rettangolare con al centro del campo il simbolo della gilda, la stanza aveva ai lati diverse armi in legno che potevano essere usate negli allenamenti e anche qualche manichino per lo sparring. Leo era lì che si allenava con un gruppo di ragazzini di dieci o undici anni. Appena questi ultimi intravidero Ryu, smisero di fare ciò che stavano facendo e gli corsero incontro per salutarlo.
-Ryu!- gridarono quasi in coro i ragazzini che lo circondarono in pochi secondi, salutandolo allegri.
-hey marmocchi! Vedo che state migliorando. Come va la tua mira, Freud?-
Il ragazzino di nome Freud aveva i capelli castano scuro, gli occhi verdi e uno sguardo furbo. Indossava degli abiti semplici, ma la cosa che risaltava molto era che aveva in mano una pistola a tamburo e, da come la maneggiava, sembrava un veterano con anni di esperienza
-beh oggi avevo cento obiettivi, colpiti tutti e cento ehehehe-
Ryu ammiccò un sorriso e gli arruffò i capelli. Un’altra ragazzina dai capelli neri e gli occhi blu si mise di fronte a Ryu tutta euforica –Hey Ryu! Io sono migliorata molto con la mia magia. Vuoi vedere?-
-certamente Zoey, ma prima ho bisogno di parlare con Leo. È importante-
Un’altra ragazzina bionda con gli occhi color azzurro prese parola –Leo ci ha detto che parti in missione. È vero Ryu?-
-Sì Christie ed è questo ciò di cui devo parlare con lu…. Ehi, ma qui non manca qualcuno?- chiese Ryu ora che si era accorto che i ragazzini erano tre e non cinque.
-di nuovo?- chiese agli altri tre come sapendo già cosa sia successo.
I ragazzini annuirono semplicemente. Al gruppo si avvicinò Leo –si, amico mio. Hanno bisticciato di nuovo. Ho provato a fargli fare pace, ma sanno essere più cocciuti di te…-
-e qual è stato il motivo della contesa questa volta?-
-il motivo era su chi fosse il più forte dopo di te. Sono triste che non abbiano incluso il sottoscritto alla lista-
Ryu, sospirando, si alzò e si diresse alle camere degli altri due ragazzini. Trovò il primo poco più avanti intento ad allenarsi con un manichino. Aveva dei corti capelli neri e vestiva con un kimono da artista marziale nero. Dai lividi che presentava sul volto, pare che questa volta ci siano andati pesante. Ryu si mise dietro di lui a braccia conserte –Stai migliorando, Lawrence…-
Il ragazzino smise di colpire il manichino e si girò verso di lui. I suoi occhi color oro lo fissarono intensamente –Ti ha mandato Leo a sgridarmi?-
-Veramente no. volevo vedere come te la cavavi e vedo che stai migliorando molto. Come va con la magia invece?-
Il ragazzo assunse un’espressione frustrata –non riesco a migliorare. Per quanto ci provi, riesco solo a creare tirare deboli folate di vento, ma niente. Gli altri hanno poteri migliori dei miei: Zoey riesce a produrre elettricità, Christy genera delle piante viventi, Freud ha una mira eccellente e Jeremy… lui è incredibile. Riesce addirittura a volare-
Ryu gli mise una mano sulla spalla –è per questo che avete litigato? Perché sei geloso?-
-si… vorrei essere come loro. Vorrei essere alla loro altezza, ma i miei poteri magici mi permettono solo di creare copie più fragili di armi che ho visto..- attorno a Lawrence si formarono delle spade nere e fluttuanti intorno a lui –non riesco nemmeno a dargli consistenza. Si rompono subito al primo impatto come se fossero fatte di vetro-
Ryu si mise in ginocchio di fronte a Lawrence, in modo da stare sulla stessa altezza del ragazzo.
-Ascoltami Lawrence, devi sapere che anche io avevo i tuoi stessi problemi quando avevo più o meno la tua età- iniziò a dire lui con un sorriso. Il piccolo corvino alzò lo sguardo verso di lui e non riuscì a nascondere lo stupore –Davvero?-
-sì, come ben sai io vengo da un’intera famiglia di maghi combattenti. Quando c’erano delle riunioni tra gli adulti, io e miei cugini passavamo il tempo a sfidarci. Mi battevano ogni volta, dalle abilità magiche agli sparring. Ero frustrato di non essere alla loro altezza, di non avere poteri più speciali- L’espressione del corvino si fece a poco a poco più malinconica al ricordo dei suoi cari scomparsi
–ma poi mi sono reso conto che non esistono poteri speciali o scorciatoie per diventare forti, perciò decisi di impegnarmi di più e imparare da chi consideravo un esempio, per poi superarlo-
Per un attimo Ryu chiuse gli occhi, al ricordo della sua famiglia.
-Ognuno di noi ha strade diverse da percorrere e non sono mai uguali o di pari difficoltà. Forse adesso ai tuoi occhi le tue abilità non sono speciali come pensi siano i tuoi compagni… ma autocommiserarsi non serve a niente. Il tuo tipo di magia non è “speciale”, come dici tu? Rendilo tu speciale-
Il piccolo Lawrence abbassò lo sguardo, imbarazzato dal suo comportamento. Dopo aver preso un lungo respiro, lo rialzò ed assunse uno sguardo deciso -si-
-Bene. Non vedo l’ora di vedere i tuoi progressi quando sarò tornato-
-per quanto tempo sarai via?-
Ryu si rialzò –è una missione importante di classe S, richiederà un po' di tempo. Mi raccomando, per allora mi auguro che tu e Jeremy abbiate fatto pace. Tu, Jeremy, Zoey, Chritie e Freud siete un gruppo, ricordatevelo-
Il ragazzino annuì –non capisco però, tu lavori sempre da solo e sei il mago più forte di Raven Tail. Perché noi dovremmo fare gruppo?-
-Perché per quanto io possa essere forte, è molto meglio avere qualcuno che ti sostenga nei momenti difficili. La tua rivalità con Jeremy e gli altri può farvi crescere. Vi dovete aiutare a vicenda, perché ora come ora, voi siete l’unica famiglia che avete-
All’ultima frase, Lawrence distolse lo sguardo da Ryu, come a voler scacciare dei brutti ricordi. Lo riguardò e annuì deciso. Poi, come a voler cambiare argomento, gli chiese –alla fine eri riuscito a battere i tuoi cugini?-
Ryu sospirò e mentre si girava per andare via, gli disse –non li ho più rivisti-
Dopo aver salutato Leo e tutti i ragazzi, Ryu partì per l’isola di Tenrou, con l’intento di trovare il responsabile della strage della sua famiglia –Fairy Tail, sto tornando a casa-
 

Eccoci qui! dopo un paio di modifiche, ho dato una parvenza di dignità ai capitoli e ai paragrafi. presto arriveranno aggiornamenti. grazie ancora per le recensioni e per la lettura. Alla prossima!

Foto reference Ryu (aggiungete giusto un kimono nero a maniche corte e i suoi capelli sono neri): https://i.pinimg.com/474x/cc/fd/83/ccfd83c8f73aeb4890657997ed01bf82.jpg
Foto reference Leo (ispirata ad una carta di un gioco): https://static.wikia.nocookie.net/cardfight/images/9/9f/D-TD03-003EN_%28Sample%29.png/revision/latest?cb=20220722021254

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Anno X784, Isola di Tenrou, terra sacra di Fairy Tail (Presente)

Lucy Heartphilia insieme a Cana Alberona erano le ultime ad arrivare alla prima prova per la promozione di classe S. Lucy si presentava come una bella ragazza bionda dagli occhi castani e una corporatura molto femminile; il simbolo della gilda, di colore rosa, lo si può trovare sul dorso della mano. Si era unita alla gilda da relativamente poco tempo, ma era già stata protagonista insieme a Natsu, Gray, Elsa e gli altri membri a molte avventure. Sicuramente lei è un membro più giovane dell’altra maga che ha deciso di accompagnare per la sua prova: Cana Alberona. Un po’ più alta della bionda, Cana è una ragazza dagli occhi e capelli scuri e una corporatura snella e sensuale. Il simbolo di colore nero della gilda è visibile nella parte sinistra del suo addome, vicino al fianco. Entrambe le ragazze erano vestite in costume da bagno a causa del caldo che faceva quel giorno sull’isola. La prima parte della prova consisteva nello scegliere uno di otto percorsi e superarlo con il proprio compagno per raggiungere il prossimo checkpoint. Il master Makarov aveva illustrato tutte le possibili eventualità: le coppie di maghi potevano incontrarsi a metà percorso e dovevano scontrarsi per passare. C’era la possibilità di incontrare un mago di classe S della gilda a bloccare il percorso, ma anche di trovare un percorso Jolly senza ostacoli. Cana, alla vista di un unico percorso aperto, non nascose il suo rammarico.

 –sette percorsi chiusi su otto. Quindi le ultime eravamo proprio noi due-

Lucy cercò di consolare l’amica.

–Dai, non abbatterti! Com’è che si dice? “Gli ultimi saranno i primi”, no? e poi se c’è una cosa che non mi manca è la fortuna. Sono sicura che otterrai la classe S Cana-

La mora le sorrise

–Sei gentile, grazie Lu…-

ma venne attirata da un rapido movimento di un’ombra da dietro un albero. Lo sguardo di Cana era pieno di stupore e l’amica Lucy l’aveva notato.

-ehi, tutto bene Cana? Cosa hai visto?- le chiese girandosi nella direzione dove la mora guardò.

-eh? Oh nulla. Credevo di aver visto… no, non è possibile. Non farci caso, sarà il caldo-

Lucy era preoccupata per l’amica. Sapeva che questa prova era l’ultima possibilità che si era data per diventare maga di classe S e di poter rivelare al padre Guildarts Clive di essere sua
figlia. -Probabilmente tutto ciò le sta causando molto stress- pensò Lucy.

-Cana, non ti devi preoccupare ok? Per ora non pensare troppo. Pensiamo a superare la prima prova per ora-

-oh no Lucy, non è quello- rispose la mora. Dopo averci pensato per un po', decise di rivelare all’amica cosa le aveva causato quella reazione

 –Senti Lucy, ti hanno mai raccontato del mago bandito da Fairy Tail dal Master diversi anni fa con l’accusa di aver praticato una magia oscura?-

-ecco… ho sentito delle storie a riguardo. Ho chiesto a Natsu, Gray e anche a Elsa, ma hanno tagliato il discorso subito. So solo che era molto piccolo quando accadde, ma non oltre-

Cana mise una mano sotto il mento e chiuse gli occhi inclinando la testa, come a cercare di ricordare.

–Il suo nome è Ryu Kurokami. Era arrivato con la madre poco tempo dopo di me alla gilda. Parlavamo poco, mi ricordo che era un tipo taciturno e passava tutto il tempo ad allenarsi e con la madre, finché…-

A quell’ultimo ricordo, l’espressione di Cana si fece più triste.

-…finché lei non morì di una malattia qualche anno dopo-

Lucy sgranò gli occhi sorpresa

–è terribile! Quanti anni aveva quando successe?-

-se non ricordo male undici-

Lucy non poté fare a meno di abbassare lo sguardo triste e provare pena per questa persona, nonostante non lo conoscesse. Dopotutto, anche lei aveva perso la madre a un’età ancora più giovane per gli stessi motivi. Il rapporto con il padre era complicato, soprattutto dopo aver scoperto che aveva assoldato un’intera gilda per riportarla con la forza a casa e strapparla ai suoi amici, che ormai poco a poco hanno iniziato a essere la sua famiglia.

-come mai ti ricordi di lui proprio ora, Cana?-

Cana guardò Lucy con uno sguardo confuso

–beh, perché potrei giurarti di averlo visto dietro a quell’albero…-

-come? Ma questo non è possibile, no? sull’isola di Tenrou, un ex mago di Fairy Tail? Perché dovrebbe venire qui?-

Cana si rassicurò alle parole della bionda

–hai ragione Lucy. Probabilmente è il caldo. Una volta diventata una maga di classe S, ci berremo qualcosa per festeggiare-

Lucy roteò gli occhi, ricordando il vizio dell’amica per l’alcol

–si, sicuramente… piuttosto ora è meglio andare, non credi?-

-si, hai ragione. Andiamo-

-senti, ora mi hai incuriosito. Questo ragazzo non aveva mai parlato con nessuno alla gilda? Non aveva fatto amicizia?- le chiese Lucy mentre si dirigevano verso l’entrata dell’ultimo percorso.

-quasi nessuno. Parlava con il master ogni tanto. Natsu lo sfidava ogni volta, ma non so dirti se considerarli amici allora… l’unica persona con cui l’ho visto parlare e stringere una sorta di legame è Elsa se ricordo bene…-

Come le due ragazze entrarono nella grotta, Ryu uscì fuori da un albero poco lontano

–Cana… vedo che ci stai riprovando eh? A diventare un mago di classe S…- pensò il corvino, che iniziò a ricordare il passato di nuovo…


Anno X778, Magnolia, Gilda di Fairy Tail

Cana era abbattuta. Aveva fallito un’altra volta l’esame per la classe S e stava seduta su un tavolo della sala della gilda a leggere le proprie carte nel tentativo di non pensare e di trattenere le lacrime di frustrazione.

–perché? Perché non riesco a migliorare? Se non riesco a diventare una maga di classe S…-

All’ultimo pensiero, la ragazzina chiuse gli occhi cercando di trattenersi. Fece per andarsene prima che Macao e Wakaba la notassero in quello stato, ma sbatté inavvertitamente contro qualcuno che l’afferrò prima che la ragazza cadesse a terra.

-ahi… scusami..- appena Cana alzò lo sguardo per vedere su chi era accidentalmente sbattuta contro e rimase sorpresa nel vedere Ryu. I due erano entrati a Fairy Tail nello stesso periodo,
ma nonostante sia passato del tempo, i due non avevano interagito quasi per nulla.

-nessun problema- rispose il ragazzo alla mora impassibile alla reazione sorpresa di lei, ma un’altra cosa attirò la sua attenzione.

-Cana… perché stai piangendo?-

La domanda spiazzò la mora che, non avendo notato che non era più riuscita a trattenere le lacrime, cercò di tagliare il discorso subito.

-huh? Oh non farci caso… sarà un’allergia-

Cana fece per salutare e andare via, sperando che il corvino se la fosse bevuta, ma si bloccò alle parole di quest’ultimo.

-è per com’è andato l’esame?-

-…ma no che dici..- rispose Cana tradita però dal suo tremare per la frustrazione.

Ryu sbuffò e guardò la mora con uno sguardo intenso, come in attesa di sentire la verità. Cana non resse lo sguardo del compagno di gilda e si mise a piangere silenziosamente.

-e anche se fosse? Che importanza ha? è già la seconda volta che fallisco... cos’è hai intenzione di prendermi in giro?-

-no-

Attorno ai due si avvicinarono altri membri della gilda incuriositi dalla vicenda, chiedendosi il motivo di tanto trambusto. Ryu non sembrò sorpreso dalla cosa e mantenne lo sguardo Sulla sua compagna.

-senti… io e te non parliamo molto, ma lascia che ti dia un consiglio…-

Cana chiuse gli occhi, pronta a sentirsi dire le solite cose tipo “non arrenderti” oppure “c’è sempre una prossima volta”, ma rimase per l’ennesima volta spiazzata da Ryu.

-…se hai questo atteggiamento dopo una sconfitta, è meglio che molli perché non cambierà niente la prossima volta-

-come?-

-Mia madre mi diceva spesso una frase dopo che perdevo un incontro con i miei cugini. “in uno scontro ci sono due cose: la sconfitta che può servire e la vittoria che non serve a niente”. Mi ricordo che quando perdevo mi isolavo in una delle sale di allenamento e non pensavo ad altro, ma mia madre mi ammoniva sempre quando lo facevo-

Cana ricordò che la madre di Ryu morì due anni prima e si rattristò per lui.

-ti ammoniva? Perché perdevi?-

Il corvino scosse la testa lentamente –mi ammoniva per l’atteggiamento che avevo nell’affrontare un fallimento. Per lei un fallimento era tale solo se ci si concentrava sulla sconfitta in se.-

-non credo di seguirti Ryu…-

-anche io non so di preciso cosa volesse dirmi. Allora pensavo lo facesse solo per consolarmi, ma ora penso volesse farmi capire che un fallimento può insegnare molto se si capisce dove si ha sbagliato e si ha perseveranza. Certo questo vale per me, ma una cosa è certa…-

Ryu porse a Cana il suo mazzo di carte.

-…con questo tuo atteggiamento, non cambierà niente-

Cana riprese il suo mazzo e lo strinse a sé, annuendo. Per la prima volta dall’esame, si sentì un po' più su di morale, come se l’obiettivo che attanagliava la ragazza adesso potesse essere molto più raggiungibile di prima. si asciugò le lacrime e sorrise al compagno di gilda, ringraziandolo.

-Senti Ryu… ho saputo che anche tu eri stato nominato dal master come candidato per la classe S, ma hai rifiutato. Posso chiederti perché? Sono sicura che tu avresti molte più possibilità di me-

-semplicemente non mi interessa la classe S. tutto qui-


Anno X784, Isola di Tenrou, terra sacra di Fairy Tail (Presente)

Un gruppo di intrusi si era appostato sulla spiagga dell’isola di Tenrou. Vestivano tutti allo stesso modo: un lungo mantello scuro con cappuccio che copriva quasi interamente il corpo e sul retro di essi appariva il simbolo della gilda oscura di Grimoire Heart. Erano circa una decina e uno di loro, distinto dagli altri per via di una fascia rossa al braccio destro, aveva una lacrima in mano, intento a parlare con il master Hades.

-Master Hades, la squadra di ricognizione è appena arrivata alla spiaggia a sud dell’isola di Tenrou. Presto inizieremo a piazzare la lacrima per la ricerca del mago oscuro Zeref-

-Molto bene. Se troverete la sua posizione, eviteremo perdite di tempo… presto la mia nave arriverà all’isola. Mi aspetto risultati immediati-

Alla chiusura della chiamata, uno degli sgherri si avvicinò al capo –hey boss, siamo pronti per piazzare la lacrima per identificare la posizione di Zeref-
Il capo della squadra di ricognizione sorrise

–ottimo. Una volta portato Zeref dal master Hades potremo vedere il mondo superiore della magia!-  all’esultanza del gruppo seguì una reazione di sorpresa all’udire una voce non prevista.

-Il mondo superiore della magia eh?-

Tutti i membri del gruppo di ricognizione di Grimoire Heart si girò in direzione della voce e rimasero sorpresi nel vedere Ryu che li osservava chissà da quanto.

-e tu chi diavolo saresti?! Sarà un mago di Fairy Tail?-

Ryu si avvicinò al gruppo con quasi con disinvoltura e volse la sua attenzione al loro capo.

-Sono molto curioso di saperne di più, se non vi dispiace signori..-

I suoi avversari si misero in posizione per combattere, ma iniziarono a sentire una crescente pressione che li spingeva al suolo. Ben presto realizzarono che la forte pressione era emanata da Ryu; il capo del gruppo di ricognizione prese la sua arma, una lancia, e la scagliò verso Ryu. In risposta, gli occhi di Ryu si illuminarono di un viola acceso e la lancia si pianto al suolo in modo anomalo a pochi metri dal corvino, nello stupore generale.

-M-m-ma come…. Chi diavolo sei tu?! Voialtri che diamine state aspettando? Attaccatelo!-

Gli sgherri non se lo fecero ripetere due volte e caricarono tutti insieme verso Ryu. In risposta, gli occhi del corvino si illuminarono ancora di più e fece un balzo da terra per evitare l’attacco,
alzando un polverone con la sabbia per il forte impatto.

-cosa? Dove diavolo è finito?- si ritrovò a chiedere uno degli assalitori agli altri mentre si guardava intorno.

Dopo qualche secondo uno del gruppo guardò in alto e rimase sorpreso nel vedere Ryu fluttuare in aria a braccia conserte. I suoi occhi brillavano ancora di una luce viola intensa.

-ma come diavolo fa? Non ho mai visto una magia del genere- pensò il capo sorpreso, ma dopo una rapido giro di pensieri, sudò freddo ad una realizzazione –aspetta… la pressione che emana questo ragazzo… il fatto che può fluttuare in aria... non può essere..-

Ryu, sempre fluttuando in aria, iniziò a generare una sfera di energia di colore viola scuro con entrambe le mani sopra la testa che crebbe a dismisura

-Non ho voglia di perdere tempo e nemmeno di utilizzare troppo del mio potere magico. Dopotutto sono anche io un intruso qui e non ho intenzione di farmi scoprire-

Dopo aver detto ciò, si scaglio in picchiata contro il gruppo di sgherri sotto di lui

-Arte Oscura della Gravità, Pressione-

Appena la sfera colpì il terreno, la pressione iniziale che il gruppo di intrusi sentì aumentò a tal punto da schiacciarli al suolo e generando un grosso cratere sulla spiaggia. Solo un paio di sgherri riuscì ad evitare l’impatto. Il loro capo rimase paralizzato per un attimo dalla scena

-Non ci credo. Tu sei uno dei maghi di Raven Tail! L’utilizzatore della lost magic Graviton! Ryu Kurokami..-

Al sentire il suo nome, i due sottoposti rimanenti guardavano Ryu con uno sguardo di terrore.

-come capo? Intendi il mago che viene chiamato Demone della gravita? Colui che riesce a manipolare una delle lost magic più potenti?-

Ryu uscì dal cratere da lui stesso generato con uno sguardo serio verso i tre avversari rimanenti.

-allora… volete collaborare e dirmi di più sui piani di Hades oppure devo farvi fare la stessa fine dei vostri compagni?-

I due sgherri rimanenti si voltarono verso il loro capo con sguardo smarrito, come a non sapere che fare davanti ad un avversario del genere. Il capo in risposta cercò di calmarsi e prese un'altra arma, pronto a combattere.

-N-non abbiamo scelta… dobbiamo sconfiggere questo mostro, almeno fino all’arrivo del master Hades! Attacatelo!-

I due sottoposti ubbidirono e partirono alla carica verso il corvino. Il primo scagliò un fendente dall’alto con l’ascia; il colpo venne deviato con una parata di braccio di Ryu e una schivata di lato e subito dopo rispose con un calcio circolare alla testa dell’avversario dopo che quest’ultimo venne sbilanciato dalla deviazione. L’impatto del colpo emanò un’energia simile a quella della sfera utilizzata prima e fu così forte da scagliare il malcapitato in mare. Il secondo cercò di sfruttare il momento di distrazione di Ryu cercando di colpirlo alle spalle con un calcio frontale. In risposta Ryu poggiò il piede a terra e fece una rapida giravolta per afferrare la gamba dell’assalitore. Con un potente pugno di gravità, il ginocchio del povero malcapitato andò in frantumi, tra le sue grida di dolore. Lasciando andare la gamba ormai piegata, Ryu osservò lo sgherro intento a gridare e a tenersi il ginocchio distrutto per qualche secondo, per poi girarsi verso il capo. L’altro dal suo canto, dopo aver visto i suoi sottoposti sconfitti così velocemente e ridotti in quello stato in pochi minuti, gettò l’arma e le porse in avanti con uno sguardo di terrore puro.

-a-a-aspetta! M-m-mi arrendo. Collaborerò e ti dirò tutto ciò che vuoi sapere-

Ryu si fermò e si girò guardando gli effetti dello scontro: l’unico rimasto cosciente era quello con il ginocchio distrutto che ormai stava piagnucolando e guardava il vuoto mentre i primi colpiti dall’arte oscura giacevano incoscienti o forse privi di vita nel cratere.

-Mandi i tuoi uomini al massacro e tu invece come le cose vanno male ti arrendi per salvare la pelle? Sei patetico..- disse il corvino facendo un passo in avanti verso il capo che, spaventato, cadde all’indietro.

-aaaah! Ehi, to ho detto che collaboro. Ti dirò tutto quello che vorrai sapere. Ti prego abbi pieta…-

Ryu sospirò e mise le braccia conserte

-Allora sbrigati ed inizia a parlare. In cosa consiste questo piano del “mondo superiore della magia”? cosa c’entra l’isola di Tenrou con questo? Hades sta arrivando qui?-

Il capo rivelò tutto, sulla presenza del mago oscuro Zeref sull’isola, sui piani segreti di Hades e la sua idea del mondo superiore della magia. Ryu rimase sorpreso nel sentire il nome di Zeref, ma non credette a ciò, in quanto se fosse vero dovrebbe avere diverse centinaia di anni. Ma una parte di lui credeva nel fatto che non avrebbe motivo di mentirgli.

-…che assurdità. Aggrapparsi a un sogno è una cosa che trovo davvero inutile. Credere in una cosa è un conto, ma diventarne schiavo…-

-t-ti sbagli! Zeref è vivo e il master Hades ci porterà tutti nel modo sup…argh- il capo degli intrusi non fece in tempo a finire la frase che si ritrovo un calcio in faccia che lo scaraventò su una cassa. Ryu poi lo prese per il colletto.

-Veniamo a cose un po' più concrete amico… avrei altre domande su un certo membro della vostra gilda…-

Al solo pensiero di suo padre, il sangue nel corpo di Ryu iniziò a ribollire e la sua presa si strinse ancora più forte sul colletto del capo che mantenne un’espressione di puro terrore.

-…Shido Kurokami-
 
 
 






Ed eccoci qui. Chiedo scusa per averci messo così tanto ma i diversi impegni mi hanno tenuto occupato abastanza. Qui c’è anche una prima parte di combattimento. Spero che piaccia e non sia confusionaria. Grazie e buona lettura
 
 
 
 
 
 
 
 

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