Sarah di Rivombrosa

di Meramadia94
(/viewuser.php?uid=166895)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Antefatto ***
Capitolo 2: *** Il ritorno del figliol prodigo ***



Capitolo 1
*** Antefatto ***



Piemonte 1769

Sarah Huntington è una ragazza di umili origini, la cui vita è cambiata quando l'anziano padrone della contea di Rivombrosa ha deciso di prenderla a servizio come dama di compagnia. I figli dell'anziano nobile la prendono a ben volere, trattandola quasi come una sorella, a differenza della loro cugina Christine, che non manca mai di bistrattare ed umiliare la dama di compagnia dello zio, a causa di una cocente delusione amorosa. La nobile infatti era innamorata del suo ex promesso sposo, Jake Mitchell, il quale però decide di rinunciare a titolo, ricchezze e proprietà per amore di una serva. 
Passano gli anni, e le condizioni di salute dell'anziano nobile si aggravano, al punto che Sarah(divenuta ormai per tutti '' Sarah di Rivombrosa''), preoccupata per il suo benefattore, decide di richiamare a casa il figlio maggiore del conte: Leonardo Yoshy Ristori, arruolatosi nell'esercito francese 10 anni prima.
E' l'incontro fatale tra il bel soldato e la giovane dama di compagnia dell'anziano nobile. Il giovane conte, dimostra fin da subito interesse per la fanciulla, per poi arrabbiarsi prima con il padre, i fratelli e la stessa Sarah per averlo ''indotto'' a crederla una nobildonna. 
Non sono solo i problemi di cuore a preoccupare il giovane conte. Poco prima di tornare a Rivombrosa, Leonardo ha infatti ricevuto l'incarico di consegnare dei documenti di vitale importanza ad un emissario, che però verrà ucciso sotto i suoi occhi prima di poter adempiere all'incarico, e di non fidarsi di nessuno. Si tratta di una lista di nobili che scontenti delle riforme a favore del popolo, vorrebbero uccidere il re per mantenere intatti i loro privilegi. 
Poco tempo dopo, l'anziano conte muore, e nomina Leonardo erede di Rivombrosa, mentre Sarah a seguito di un duro screzio con Christine, che l'accusa di aver circuito lo zio per farsi lasciare in eredità un prezioso gioiello di famiglia, decide di abbandonare la tenuta e di cercare un altro lavoro presso una famiglia di nobili, amici del suo defunto padre. 
Durante il tragitto però viene importunata dal marchese Gennosuke, e la giovane per difendersi lo aggredisce.Viene così arrestata dalle guardie, e condannata a morte. Leonardo, messo in allarme dal suo migliore amico Usagi, si attiva per salvare la ragazza sia per la promessa fatta al padre morente che per i sentimenti per l'ex dama di compagnia del padre. 
Si reca a Torino per chiedere la grazia per Sarah, e qui incontra il Governatore Duca Oroku Saki, con il quale ha molti attriti: il primo infatti aveva spinto sua figlia Karai a rompere il fidanzamento con il giovane conte, per sposare un uomo molto più anziano e potente, gettando Leonardo nello sconforto più totale, al punto di decidere di farlo partire per la Francia. Leonardo è sul punto di consegnare al duca i documenti in cambio della salvezza di Sarah, quando si accorge di aver davanti il capo dei congiurati, e con un astuto stratagemma riesce a fuggire. 
Karai, desiderosa di riconquistare il cuore del giovane conte, convince il padre a lasciare che sia lei a recuperare la lista che incrimina entrambi. Leonardo infatti, vedendo il nome '' Beauville'' sulla lista fraintende, e pensa che il cospiratore sia il consigliere del re nonchè marito di Karai. Il giovane conte, nonostante il parere contrario di Raffaello, Donatello e Michelangelo, memori del dolore che la donna gli arrecò anni addietro, decide di far pace con il passato e di accettare le scuse e l'amicizia della marchesa. 
La donna, con la scusa di volerlo aiutare a consegnare i documenti, gli propone di recarsi sulla strada che farà il re, di ritorno da un viaggio, per consegnargli direttamente le carte incriminanti... Leonardo finisce così vittima di un agguato delle guardie d'elite di Oroku Saki e del suo attendente Hun, che lo massacrano fino a ridurlo in fin di vita. 
Il giovane conte riesce a scampare alla morte per miracolo ed un pescatore lo riconduce a Rivombrosa, dove con le cure del Dottor Mitchell, scampa a morte certa. 
Durante la degenza, viene accudito da Sarah, alla quale affida il delicato compito di nascondere i documenti. I due giovani, si innamorano perdutamente l'uno dell'altra e cedono alla passione, tra la benedizione di Don, Raph e Mik, il risentimento di Christine ed il falso appoggio di Karai. 
Non mancano però i veri amici: Angel, cameriera della tenuta ed amica di Sarah, il marchese Honneycutt e sua figlia Alisa, amici di vecchia data del defunto padre di Sarah, lo stalliere Usagi ed amico di Leonardo, e la duchessina April O'Neil, amica di Christine che si schiera con i due innamorati una volta appurata la forza del sentimento che li lega.
Leonardo chiede Sarah in moglie, ed organizza il matrimonio, che però salta a causa delle pressioni esercitate da Karai sull'abate e dai nobili che imbeccati da Christine, abbandonano la chiesa. Leonardo, furente, scaccia la cugina ed il marito arrivista di lei, senza rendersi conto di star mantenendo rapporti di amicizia con la donna che lo sta portando sull'orlo del baratro. 
Karai, resasi conto che Leonardo non sa più di chi fidarsi, gli sta vicino e tenta di conquistare anche la fiducia di Sarah. 
Una notte, dei sicari penetrano nel castello alla ricerca dei documenti. Leonardo li scopre e riesce a metterli in fuga e salvare i documenti, ma Sarah pagherà un caro prezzo. 
Nel tentativo di aiutare l'amato, la ragazza viene buttata giù dalle scale, e a causa delle lesioni interne perde il bambino che portava in grembo. A seguito di ciò, Christine torna a Rivombrosa supplicando il perdono del cugino: Ue-Sama, suo marito si è dimostrato per quello che è. Un uomo che l'ha sposata solo perchè attirato dal patrimonio del conte Ristori, e costringe la moglie a vivere reclusa in casa, mentre lui è circondato da strozzini e lestofanti di sorta. Leonardo, decide di perdonare il comportamento della cugina e la riaccoglie. Christine in seguito fa pace anche con Sarah, chiedendole perdono per il suo comportamento passato. In segno di buona fede, le rivela che il giorno in cui lei ed il cuginosi sarebbero dovuti sposare, è stata Karai ad orchestrare il piano. 
Leonardo, sconvolto da questa rivelazione affronta Karai. La quale gli dichiara il suo amore, di non aver mai smesso di amarlo e di non sopportare l'idea che il suo cuore appartenesse ormai ad una serva e lo bacia, lasciandolo confuso e sconvolto. 
Non ancora contenta di ciò, la nobildonna rivela a Sarah del bacio, causando attrito tra i due. 
Alcuni giorni dopo, Leonardo scopre che Usagi ha deciso di lavorare alla sua tenuta, solo per cercare i documenti. L'ex stalliere infatti è diventato un soldato al servizio di Beauville, il quale lo ha incaricato di recuperare i documenti. I  due si accusano l'uno con l'altro di tradimento, finchè non realizzano che il Beauville presente nella lista dei cospiratori è proprio Karai. 

Salve. Allora, ho deciso di riprovarci con questa storia, ma di riprendere solo gli episodi finali in quanto a causa dei turni di lavoro e con il volontariato non avrei tempo di sviluppare al meglio la storia. Tuttavia, ci tengo molto e quindi ho deciso di mettere questo brebe riassunto per coloro che non hanno mai visto '' Elisa di Rivombrosa''. Fatemi sapere se c'è qualche scena di quelle abbozzate che vi piacerebbe vedere, ed io provvederò a fare dei capitoli bonus. Detto questo, spero che vi piaccia questa idea.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il ritorno del figliol prodigo ***


Francia 1769 

- Ma che fate, aspettate che vi dica come dovete rispondere all'attacco??- tuonò la voce di Leonardo Yoshi Ristori, mentre duellava con una recluta dell'esercito francese, mentre altre tre reclute osservavano - Provate a fare una pagliacciata del genere sul campo di battaglia, e vi ritroverete trapassati da parte a parte!!- nel dir così attaccò senza pietà la recluta, che non poteva fare altro che parare goffamente le steccate del giovane conte - Un ufficiale non ha bisogno di ordini per sapere cosa deve fare!
E ricordate... un ufficiale è fedele a sè stesso, e prima di ogni altra cosa... a sua Maestà il re!- e nel dir così con un'ultima steccata disarmò la recluta - E se la sua protezione di domani foste voi, io al posto del re... non dormirei sonni tranquilli stanotte.- 
Nel dir così si allontanò. 
- Non siete troppo severo conte?- fece il conte Conforti, avvicinandolo. 
- Mio padre mi ha insegnato personalmente l'arte della spada, quando ero solo un bambino.- fece Leonardo asciungandosi la faccia con un fazzoletto - e mi ha insegnato a non accontentarmi mai, a pretendere sempre di più da me stesso... sono ottimi elementi. E' per questo che voglio che non si accontentino mai.- 
- A proposito di vostro padre... mi dicono che tornate in Piemonte.- 
Leonardo annuì. 
Alcuni giorni prima aveva ricevuto una lettera da parte della nuova dama di compagnia del padre... che seppur non conoscesse, sentiva di avere un grande debito di riconoscenza per avergli scritto quelle righe che ormai aveva imparato a memoria.
'' Al conte Leonardo Yoshi-Ristori, esercito francese.
Caro conte Ristori, chi si permette di scrivervi è la dama di compagnia di vostro padre, il conte Hamato Splinter Yoshi Ristori. Il caro conte è ormai avanti con gli anni, e soffre di nostalgia. Sono ormai dieci anni che siete partito per arruolarvi nell'esercito francese. Vi prego di ritornare quanto prima.
Firmato
Sarah di Rivombrosa''
- Ho ricevuto notizie non molto confortanti sulla salute di mio padre... e poi è da molto tempo che manco da casa.- fece Leonardo - ma come mai me lo chiedete?- 
Il conte esitò un attimo prima di rispondere, e si guardò attorno, come se fosse preoccupato che qualcuno potesse ascoltare quella conversazione - Ho una missione molto importante da affidarvi, conte.- Leo trattenne a stento una smorfia di disappunto - no, non temete... è cosa di pochi minuti, non vi terrà lontano da casa... ma devo avvertirvi, che sarà molto pericoloso.- 
- Sono un soldato. Ho accettato il pericolo quando ho intrapreso la carriera militare.- fece Leonardo. 
...
...
...
- Mi spieghi perchè ti lasci trattare così?- a porgere questa domanda era stato il conte Donatello Yoshi Ristori, terzogenito del casato. E la destinataria della domanda era la giovane dama di compagnia del loro padre. Sarah Huntington. Che da quando il loro padre l'aveva presa a servizio, era divenuta per tutti '' Sarah di Rivombrosa''. 
Solo mezz'ora prima, la ragazza aveva discusso con Christine Mills, loro cugina. La quale aveva rimproverato aspramente la domestica. 
'' Ti ricordo che tu sei qui solo per la benevolenza di mio zio. Dipendesse da me, saresti a morire di fame per strada.'' - le aveva detto severamente -'' Il fatto che tu sappia leggere, scrivere e fare tutte le cose che fanno i nobili, non fa di te una nobildonna. Cerca di ricordarti qual'è il tuo posto. Non mi rimane molto difficile farti cacciare dal palazzo sai?'' 
Il tutto perchè Donatello, complice il fatto che il padre stava riposando, aveva chiesto alla giovane di fare una corsa a cavallo assieme. 
- Don ha ragione.- fece Michelangelo, il più piccolo del casato Ristori - Christine alza la voce solo con la servitù, mentre con quel disgraziato del suo fidanzato...- 
- Cercate di essere più comprensivi con vostra cugina. Lo sapete, ha perso i genitori da piccola e come se non bastasse ha perso anche l'uomo che amava.- fece Sarah comprensiva. 
Non era certo un segreto per nessuno nella contea di Rivombrosa che la contessina Christine, fosse stata messa in disparte dal suo promesso sposo ( di cui tra l'altro era molto innamorata) in quanto egli aveva deciso di  rinunciare a tutto ciò che possedeva, per sposare una serva. Il vedere suo zio, ed i suoi cugini così affezionati ad una domestica, non faceva altro che riportarle alla mente quel doloroso evento. 
Sarah infatti, a differenza delle altre dame di compagnia non era nobile o borghese. Era la figlia di un umile mastro cartaio, morto di malattia alcuni anni prima, seguito a ruota da sua moglie, lasciandola orfana e sola al mondo. Prima di andarsene però aveva fatto in tempo ad insegnare alla figlia a leggere, scrivere e fare i conti, oltre che a  trasmetterle un amore spropositato per i libri, nella speranza di destinarla ad un futuro migliore. 
Il destino aveva messo sulla sua strada, il conte Hamato Splinter Yoshi Ristori, signore di Rivombrosa, il quale a poco a poco divenne quasi un secondo padre per la ragazza. 
Proprio in virtù di quell'affetto, quasi filiale e vedendo quanto il nobile desiderasse rivedere il figlio, che la giovane aveva deciso di scrivere al figlio maggiore del nobile per pregarlo di tornare quanto prima. Tuttavia, aveva deciso di non parlare con nessuno di quella lettera, per non deludere le aspettative della famiglia, in caso il giovane avesse deciso di non tornare o se non avesse ricevuto quel biglietto. 
- Ed anche il marchese Ue-Sama in fondo...- 
- Per favore.- fece Raffaello sorseggiando del tè - non nominare quel buono a nulla del fidanzato di nostra cugina. E' un idiota del tutto incapace di amministrare persino pochi spicci, odia Rivombrosa, si presenta solo per battere cassa... se solo Leonardo desse cenno di voler tornare a casa... almeno quello la smetterebbe di fare il bello ed il cattivo  tempo.- 
- Tornerà.- fece Sarah - Ne sono certa.- 
...
...
...
Leonardo cavalcava spedito verso Rivombrosa, ansioso come non mai di tornare a casa. Aveva il cuore che batteva a mille per il pericolo a cui era appena scampato. Il conte Conforti gli aveva chiesto di consegnare delle carte al capitano Lombardi, che l'avrebbe atteso a Monginevro. 
Un incarico semplice tutto sommato. 
'' Ma fate attenzione. In quelle carte è custodito un segreto da cui dipende la vita del nostro amato re.'' - gli aveva raccomandato Conforti prima di dargli i documenti sigillati con la ceralacca.
Purtroppo i timori del nobile erano fondati.  Nemmeno il tempo di scendere dal cavallo, bere un sorso d'acqua dal fontanile, che lui e l'ufficiale erano rimasti coinvolti in uno scontro a fuoco. Da cui purtroppo Lombardi non era uscito vivo. 
'' Consegnate la lista al re... e al re soltanto!''- gli aveva detto il capitano prima di spirare tra le sue braccia. 
Un desiderio che avrebbe esaudito, a qualunque costo. 
Quando arrivò al bosco che circondava Rivombrosa, il giovane conte rallentò l'andatura del cavallo e procedette piano lungo il sentiero, fino a quando non si stagliò di fronte a lui l'imponente castello. Emozionato, Leonardo si fermò all'ingresso, ripensando ai giorni felici passati nel castello di famiglia. 
Nella calda luce pomeridiana, la grande fontana circolare alzava zampilli vivaci. La facciata del castello si elevava maestosa, adornata dalle due rampe dello scalone d'accesso, che ne esaltavano e ne ingentilivano la simmetria. Tutto intorno vi era il vasto parco, impeccabile grazie alle fatiche quotidiane di decine di giardinieri. Leonardo guardò il castello, le due torri laterali che sembravano vigilarne la solenne serenità, i tre archi profilati di bianco che aprivano scorci d'ombra sulla superficie chiara.
Leonardo asciugò una lacrima monella prima di spronare il cavallo ed entrare nel viale.
- La mia casa...- mormorò emozionato. Era tale e quale a come l'aveva lasciata. Pochi istanti dopo, si trovava davanti all'ingresso del castello... i suoi fratelli erano lì. 
Donatello e Michelangelo, gli corsero subito incontro per dargli il benvenuto. 
- SEI TORNATO!!- fece Michelangelo con le lacrime agli occhi abbracciando il fratello - Non è un sogno, sei tornato davvero!!!- 
Leonardo ricambiò l'abbraccio - Si Miky, sono qui... sono a casa.- 
- Che bello rivederti fratello!!!- fece Donatello unendosi all'abbraccio. 
- Anche io sono tanto felice di rivedervi ragazzi...mi siete mancati da morire...- ma l'attenzione di Leonardo era focalizzata su Raffaello, che ancora non solo non l'aveva abbracciato, ma non aveva speso nemmeno una parola per dargli il bentornato a casa - Raph... che fai, non mi saluti nemmeno?- 
I due fratelli minori rimasero in silenzio, aspettando la reazione del secondogenito del casato. 
- Ciao.- fece freddamente il nobile per poi annunciare di star andando a fare una passeggiata. 
Donatello intervenne, quando vide che Leonardo era rimasto deluso dall'accoglienza del fratello minore - Non badargli Leo... sai com'è fatto e come dice nostro padre... è grosso, ma dal cuore d'oro, peccato che abbia paura di usarlo.- 
- Nostro padre...- fece Leonardo andando verso lo scalone principale, per poi dirigersi a passo spedito verso la biblioteca, certo che il genitore fosse lì - Padre?- fece spalancando la porta. 
In quel momento, si trovò davanti una donna che non aveva mai visto prima... lunghi capelli ricci color cioccolato, fermati da un fermacapelli di madreperla, occhi castani ed una carnigione olivastra... ed un sorriso radioso. 
- Conte Leonardo Ristori...- 
- Ci... ci conosciamo?- fece Leonardo, ancora stordito. 
- Veramente no... ma ho visto il vostro ritratto... e vostro padre, i vostri fratelli, mi hanno parlato così tanto di voi... che mi pare di conoscervi da molti anni...-
- Al vostro servizio, madame.- Leo fece per baciarle la mano, ma Sarah lo precedette con un inchino, per poi fargli cenno di seguirlo, sino alla camera del conte. 
- Sarah.... Sarah...- fece la voce del nobile. La giovane fece cenno al giovane di attendere. 
- Conte....- fece Sarah precipitandosi al capezzale del benefattore. 
- Sarah... ho avuto un terribile incubo...- fece il conte con la voce che ancora tremava- mio figlio Leonardo... morto, ucciso, vicino ad un ruscello di montagna...- 
- Conte, vi prego, tranquillizzatevi...- fece la giovane tenendogli le mani strette tra le sue - è stato solo un brutto sogno. Ne meno ne più.- 
- Quanto vorrei poterci credere...- fece il conte - Sono passati ormai dieci anni, da quando è partito, per arruolarsi nell'esercito francese... da allora non passa giorno che io non speri di vederlo apparire davanti a me... ma temo che il mio destino...- si coprì la bocca per soffocare un colpo di tosse - sia quello di morire, senza avere il conforto dei miei ragazzi...-
Leonardo era rimasto in silenzio fino a quel momento, passando dalla gioia di rivedere il padre ad un profondo disprezzo per sè stesso. Poi non ne potè più. 
- Padre...- fece Leo con i lucciconi agli occhi, avvicinandosi piano al letto. 
L'anziano nobile sgranò gli occhi in un'espressione di gioiosa incredulità - Leonardo... figlio mio...- 
- Padre...- fece il giovane conte rifugiandosi in un abbraccio paterno - padre, vi prego perdonatemi... ho pensato solo a me stesso... lo sa il cielo quanto devo avervi fatto soffrire in tutti questi anni...- 
L'anziano nobile gli strinse forte le mani - Io non ho nulla da perdonarti, ragazzo mio...-
Sarah sorrise commossa nel vedere padre e figlio riuniti, per poi uscire dalla stanza, chiudendo la porta. 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4044344