La tentazione

di lmpaoli94
(/viewuser.php?uid=975081)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eppure mi ha stregato ***
Capitolo 2: *** La maledizione del sapere ***
Capitolo 3: *** Svegliarsi ***



Capitolo 1
*** Eppure mi ha stregato ***


Kaori non si era resa conto che il compleanno della sua nipote preferita sarebbe stato l'indomani e la voglia di fargli un regalo speciale si andò affievolendo per colpa del suo lavoro da poliziotta.
La giovane ragazza non riusciva mai avere del tempo per sé stessa e il tempo libero che usava quando non si trovava al lavoro, lo praticava in casa dormendo o leggendo alcuni libri.
Eh sì, quei libri che Kaori aveva fatto conoscere alla sua piccola nipote di cui era molto legata e che sprigionava in lei tutta la fantasia necessaria che qualsiasi bambino aveva bisogno.
Ma quel giorno era stato troppo frenetico per lei e prima che la libreria potesse chiudere al pubblico, Kaori dovette correre per cercare a detta sua, il regalo perfetto.
Non aveva idee nel regalare un simile libro ad una bambina di soli otto anni, ma sapeva che la sua mente brillante avrebbe prevalso al meglio.
Ma tutto ciò era contornato da quel misterioso silenzio che fu avvolta una volta che Kaori mise piede in quella biblioteca così enorme ma piccola ai suoi occhi.
C'erano libri ovunque. Libri che non venivano sfogliati da anni a causa della polvere e delle ragnatele celate sopra.
“Certo che qualcuno potrebbe tenere pulito questo posto. Una persona allergica alla polvere non potrebbe mai entrare qui.”
Eppure Kaori era tremendamente curiosa di cercare in mezzo a quella polvere, anche perchè aveva riconosciuto delle prime edizioni di alcuni suoi libri preferiti che credeva impossibili da trovare.
“Uccelli di rovo, Via col vento e molti altri... Io sinceramente... Il Signore degli anelli prima edizione!”
La giovane poliziotta non riusciva minimamente a contenersi visto che i libri fantasy erano sempre stati i suoi preferiti,e toccare concretamente quei libri mentre la polvere e la muffa sembrava aver ingiallito quelle pagine, rendevano quel presente carico di ricordi e di felicità.
Ma Kaori non avrebbe mai pensato che in mezzo a quell'immensa biblioteca non si sarebbe celato nessuno, nemmeno un commesso o il proprietario stesso, sempre che ce ne fosse uno.
La luce fioca del giorno stava facendo largo alla sera di una giornata molto movimentata, ma Kaori sarebbe rimasta in quella libreria tutto il giorno.
Fece in tempo a leggere le prime pagine del Signore degli anelli – La compagnia dell'anello prima di venire interrotta da un misterioso uomo giovane che con i suoi occhiali spessi fissava quella donna amante della lettura.
< Posso aiutarla? >
Vedendo improvvisamente quell'uomo, Kaori sobbalzò dallo spavento rovesciandosi dallo sgabello in cui si era seduta per leggere in santa pace.
< Ecco io... Lei chi è? >
< Mi chiamo Ryo e sono il proprietario di questa libreria. >
Kaori si sentiva imbarazzata e allo stesso tempo avrebbe voluto scomparire dinanzi agli occhi di quel giovane ragazzo affascinante mentre il suo viso veniva nascosto da quegli imponenti occhiali.
< Mi scusi. Non volevo... Insomma, non si trova tutti i giorni la prima edizione di un libro famoso come questo. >
< Il primo capitolo del Signore degli Anelli? Credo che siano cinquant'anni che non leggo quel libro. >
< Come ha detto, scusi? >
Di fronte a lei, Kaori aveva pensato che quel misterioso uomo fosse stato un suo coetaneo, ma quando disse di aver letto il libro che la ragazza teneva in mano più di cinquant'anni fa', tutto divenne terribilmente strano.
< Ma come? Io credevo che lei... >
< Nessuno conosce veramente la mia età e sinceramente nemmeno io. Mi piace solo tenermi in forma. Tutto qui > rispose l'uomo sorridendo.
Kaori si sentiva confusa come se il fascino sensibile di quell'uomo la stesse rendendo diversa.
< Ma tornando a noi, ha bisogno di aiuto, signorina? >
< Kaori. Mi chiamo pure Kaori. >
< Ryo Saeba. Ma può chiamarmi Ryo. >
< Ecco Ryo, sto cercando un libro da regalare a mia nipote di otto anni. A lei non piace minimamente i libri per bambini ma ama i libri fantasy e di avventura proprio come me. >
Pensando intensamente senza distogliere lo sguardo dalla sua cliente, Ryo si avvicinò a lei con sguardo mellifluo senza fare indietreggiare la donna.
< Ho detto forse qualcosa di sbagliato? >
< Ho visto con quale attenzione e felicità stava leggendo il Signore degli Anelli. Ecco, non è un libro a cui sono molto legato, anche se dopo tutti gli anni trascorsi e la sua popolarità che ha acquisito nei film, deve valere una fortuna. Una fortuna che io non ne ho bisogno. Anche se mi tengo giovane con la mente leggendo svariati libri, ho deciso di regalarglielo. >
< Che cosa? Io non capisco. >
< Non c'è niente da capire, Kaori., questo libro è suo. Ne faccia buon uso. >
Kaori non sapeva cosa dire.
Lo sguardo enigmatico di quel proprietario avevano spinto la giovane donna a credere che tutto ciò fosse uno scherzo.
< Ma io... non posso accettarlo. Vale una fortuna! >
< Come le ho già detto... >
< E poi non credo che a mia nipote possa interessargli un libro così difficile da capire alla sua età. >
< Allora gli regali Harry Potter. Sono sicura che il mondo della magia la possa affascinare. >
< Lo credo anch'io. Mi può far strada? Insomma, in mezzo a tutti questi libri, io non saprei dove trovarlo. >
< Va bene. Mi segua. >
ma prima che Kaori potesse riporre il libro che Ryo gli aveva regalato, quest0ultimo insistette ancora convincendola a prendere.
< La prego. Come le ho già detto, io l'ho letto molti anni fa'.e sinceramente, non ho a che fare con molta gente che entra qua dentro. Appena vedono questa immensità di libri, sembra che li spaventi. Non so come spiegarmi, ma non riesco ad avere una minima conversazione con loro. E lei è la prima che si è trattenuta per così tanto tempo qui in mia compagnia. >
Se fosse stato per lui, Ryo avrebbe stretto la mano di quella giovane donna poliziotta che a detta sua, sembrava sola in mezzo a tutti qui libri e lui era stato chiamato a proteggerla.
A proteggerla dal suo essere e dalla sua maledizione che lo aveva imprigionato per tutta la sua esistenza in mezzo a quel silenzio e a quel buio.
Ryo avrebbe voluto confessargli il tutto, ma aveva paura che Kaori sarebbe scappata.
Scappata per sempre lasciandolo solo in mezzo alla sua dannazione e alla sua punizione, mentre il suo futuro non sarebbe stato sancito dalla parola rinascita, ma da quella fine ingloriosa in cui era stato rinchiuso.
< Kaori? Posso dirle una cosa? >
< Certo. Ma la prego, mi dia del tuo. >
< D'accordo... Ecco, sinceramente ti sarai chiesta la mia età e la mia risposta che io non so minimamente spiegarti. Ecco, io non sono così umano come si può credere e come ti ho detto prima, non so minimamente quanti anni ho. Ho solo bisogno di ritrovare me stesso in mezzo a tutte queste vite che gli immensi autori nel corso della storia hanno voluto scrivere in romanzi appassionati che non tutti noi leggiamo.
Ed io solo legato a tutte queste vite, mentre grido la voglia di liberarmi in mezzo a tutto questo essere. E solo tu puoi aiutarmi. >
Kaori non sapeva cosa credere a quelle parole.
Pensando di trovarsi dinanzi ad un pazzo, non sapeva nemmeno dove sarebbe fuggita.
Ma i suoi occhi sgranati e la paura d'incorrere in un pazzo che l'avrebbe uccisa in qualsiasi momento.
Ma Kaori capì molto presto che il pericolo non era lui, ma la bellezza celata nell'immenso essere di una donna.
Non una donna come tutte le altre, ma una strega: una strega che aveva imprigionato per sempre il giovane proprietario di una libreria dove tutto il suo tempo veniva sprecato in mezzo a quel dolore silenzioso nascosto nel suo cuore.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La maledizione del sapere ***


< Ryo, che cosa vuoi da me? Come puoi pensare che io possa salvarti? Sono una comune poliziotta. E qui stai parlando di qualcosa che nel mondo che io conosco, non esiste. Quindi non posso essere la tua salvatrice. >
< Kaori, tu non capisci. >
< Il mio unico errore è stato venire qua dentro. Non dovevo farlo. Dovevo trovare il regalo di mia nipote lontano da qui... >
< Ma Ryo non avrebbe mai permesso che Kaori potesse fuggire sul più bello.
L'avrebbe aiutata piuttosto che mettere in gioco la sua stessa vita.
Ma trattenere quella giovane poliziotta non era affatto facile.
Correndo in mezzo a quel sapere e a quel buio, Kaori riuscì a trovare l'uscita rovesciando quegli scaffali evitando il pericolo di farsi del male, mentre Ryo non faceva altro che gridargli indietro obbligandola a fermarsi.
Ma ormai era troppo tardi.
Ryo non era riuscito a fare breccia nel cuore di quella donna.
Non era riuscito ad essere esaustivo e a riuscire a convincerla cercando di essere il più convincente possibile.
La vita ardua di un lettore mentre la sua maledizione andava avanti, si ripiegò nel buio più profondo occupandosi a leggere uno di quei tanti libri che ancora doveva portare a termine.
Una vita sprecata in mezzo a quel sapere mentre l'amore per la lettura era sparito per sempre.

 

 

Ryo piangeva mentre leggeva in solitudine quelle pagine.
Per lui non significavano niente e tutto quel dolore che si teneva dentro, lo rendevano debole e senza la minima speranza di sfogarsi.
Una prigione di libri architettata da una strega senza scrupoli che con il suo fascino l'aveva imprigionato per sempre.
< Sapevo di trovarti qui. >
La voce, in mezzo a quel silenzio surreale, rendevano l'immagine di quella creatura snervante e nauseabondo.
< Dove potevo mai essere, secondo te? >
< Fuggire è diventato il tuo unico desiderio, caro Ryo. Ma sai bene che non uscirai di qui finché non avrai finito di leggere tutti i libri che numerosi scrittori del tempo hanno portato alla loro stampa. >
< Sì può sapere perchè mi fai questo?! Io volevo solo... >
< Cosa pensavi di fare? La tua curiosità ti ha portato alla maledizione. E tu non potevi fare niente per indietreggiare... Per non parlare dei tuoi modi maniaci che ti hanno spinto a baciarmi: il bacio diventato quello della tua immortalità. Perchè tale immortalità ha un prezzo. >
< Un prezzo che io non volevo assolutamente! > gridò spazientito l'uomo.
< Dovevi pensarci prima, ragazzo mio. Prima di addentrarti in un destino nefasto che nessuno ha mai conosciuto. >
E nel mentre la strega si addentrò dentro il suo cuore debole, il suo bacio maledetto sembrò proprio come il primo giorno: nefasto e orribile.
E tutto ciò non poteva essere sopportabile per il giovane Ryo che intravedeva negli occhi di quella strega la sua prigione infinita dove trovare l'uscita era impossibile.
< Saeko, lasciami in pace. >
< Sono molti anni che nessuno mi chiama con il mio vero nome. Buffo, non credi? >
< Puoi per favore lasciarmi in pace? >
< D'accordo, come vuoi... Ma ti avverto di una cosa: se quella donna oserà mettere piede ancora nella mio biblioteca, non avrò pietà per lei. Nessuno dovrà mai liberarti. Ormai sei mio prigioniero per tutto il resto della tua esistenza. >
< Un0esistenza che non lascerà il passo alla mia morte. >
< Esatto, caro mio. >
E dopo che quell'ennesimo bacio velenoso avvolse la mente di un povero uomo immortale che si sentiva inerme dinanzi a quella strega, Ryo cadde in un sonno profondo cercando di leggere nella sua stessa mente, immaginandosi un mondo diverso dal suo presente.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Svegliarsi ***


Kaori non poteva vivere con sé stessa sapendo che quel commesso bibliotecario così gentile e con quegli occhi così distrutti da un dolore così reale potesse continuare a soffrire per colpa di una donna misteriosa.
Erano passati alcuni giorni da quando aveva avuto quello strano incontro e da quel momento Kaori non era più riuscita a dormire.
Le sue notti insonne erano costellate da incubi e da visioni di Ryo che gli chiedeva aiuto e che veniva risucchiato in una dimensione che la giovane poliziotta non sarebbe potuta entrare.
Quei suoi occhi distrutti e quella voce che si rompeva in mezzo a quel silenzio mentre nel sonno si contorceva, spingeva la giovabe donna a chiudere tale situazione il prima possibile.
Tornare in quella libreria non era costellata da quei primi principi, ma per chiudere tale situazione doveva assolutamente aiutarlo, anche a costo della vita.
Con ciò, prendendo la sua pistola e facendosi forza con tutta la sua determinazione, la giovane Kaori uscì dal suo appartamento con il pensiero fisso di riuscire nel suo intento e di cancellare per sempre la sofferenza di quell'uomo che continuava ad attanagliarlo ogni giorno della sua esistenza.

 

 

Una volta giunta dinanzi alla libreria sentì un magone pervadergli il suo corpo mentre le sue mani e le sue gambe cominciarono a tremare dalla paura.
Kaori non si era mai sentita così ed era troppo tardi sottrarsi dai suoi principi.
Con ciò, entrando di soppiatto all'interno della libreria, la giovane donna s'imbatté immediatamente con quella figura affascinante che teneva imprigionato il povero Ryo.
< Non avrei mai creduto che tu fossi tornata, Kaori. È proprio vero che i poliziotti, oltre ad essere coraggiosi e pieni di forza di volontà, alcuni di loro sono anche stupidi. Non saresti tornata venire. Ormai Ryo è condannato all'eternità fatta di dolore. >
< Perchè gettare un uomo giusto e buono come lui in questa dannata maledizione? >
< Perchè mi piace vedere e godere di tale dolore sentendomi raccontare le storie che vari scrittori hanno voluto rendere le nostre giornate diverse da quelle che adempiamo. Perchè la lettura di un libro deve essere speciale, ma talvolta ci dimentichiamo che non è un passatempo come tutti gli altri. Dobbiamo tutti noi capire che leggere non può che farci credere. E molte persone, proprio come tu Kaori, si stanno dimenticando. >
In quel momento, Kaori non si era minimamente resa conto quanto leggere potesse essere così snervante prima d'ora.
< Se leggere ci tiene imprigionati nel nostro essere in un pericolo in cui non possiamo uscirne, allora preferisco non leggere più. >
< Io non sto cercando di spingerti ad odiare la lettura e i libri, ma a capire che leggere n on è così scontato come sembra. >
< Lo so bene. Infatti a me piace molto leggere. E se sono piombata qui è per cercare un regalo a mia nipote che anche a lei piace molto leggere. >
< Tua nipote deve essere proprio intelligente come te. >
< E' ancora nella fase che crede che la fantasia può essere il preambolo per farci sentire diversi. Certi libri la distaccano dalla realtà e certe volte penso che sia sbagliato. >
< Un peccato distaccarsi dalla realtà? Non può che essere la cosa più giusta da fare. >
< Non se incontriamo creature proprio come te, razza di strega che non sei altro. >
< Quindi mi stai dicendo che non ti faccio più paura e che mi vedi reale? Incredibile per un'umana come te. Io sono la strega di questi libri che molti non mi hanno mai descritto nei loro racconti. Una strega che s'introduce nei pensieri dei bambini senza che loro possano vedermi. Tutto ciò è un peccato per me, ma almeno mi fanno rimanere nascosta in mezzo al limbo che tutti questi libri mi avvolgono. >
< Tu sei solo pazza. >
< Pensa pure quello che vuoi, Kaori. Ma se non te ne vai in questo momento, il tuo destino sarà legato indissolubilmente a quello di Ryo. E se decidi di rimanere, la tua vita diverrà immortale, ma non potrai più uscire di qui. >
Kaori credeva fermamente che c'era sicuramente un modo per liberare quel povero commesso, ma non sapeva come fare.
< Dimenticheresti per sempre la tua vita come ha fatto Ryo? A quell'uomo piaceva davvero leggere, ma ancor più portarmi a letto. La mia bellezza è davvero fuorviante e certe volte mi immergo nei pensieri deboli degli esseri umani maschili. >
< Hai solo soggiogato la sua mente per fare in modo che qualcuno potesse leggerti tutte queste storie. Non mentirmi. Capisco dalle tue parole che odi rimanere sola ed hai usato Ryo per i tuoi stupidi affari. >
< Io non parlarei di affari, ma hai centrato il mio unico desiderio: chi non ama avere uno schiavo che fa' tutto quello che vuoi? >

< Sei orribile. Non avrei mai creduto... >
< Cosa vuoi credere? Tu non conosci me e non conosci Ryo. >
Lasciando le due sembianze umane, la giovane strega si trasformò un una creatura dalle sembianze di un drago, spaventando ancor più òa povera Kaori.
< Mi vedi, Kaori? Sono più reali di quanto puoi pensare. E anche questo fuoco è assolutamente vero. >
Mentre Kaori continuava a rimanere impassibile in mezzo a tutto quel dolore e a quel fuoco che stava divorando tutto quello che aveva d'intorno, Ryo piombò contro la donna cercando di proteggerla.
< Saeko! Smettila! È una questione che riguarda dsolo io e te! >
< No! Quella donna ha cercato di farci dividere cercando di salvarti. Ed io non posso permetterlo! >
Mentre Ryo metteva in gioco la sua stessa vita per salvare Kaori, la giovane donna si limitò ad abbracciarlo pregando che tutto ciò finisca.
< Svegliati, Kaori. È venuto il momento. >
< Svegliarmi? Che intendi dire? >
< Ho avuto la risposta sul tuo conto: faresti di tutto per me, anche mettere a repentaglio la tua stessa vita nonostante tutte le avversità. E a me basta. >
< Ma io... non capisco. >
< E' stata una bella avventura. Breve ma intensa... e come ti ho detto, a me basta. >
Mentre un bagliore luminoso avvolse Ryo e Kaori, la giovane donna si svegliò di soprassalto mentre le prime luci dell'alba inondarono quel buio.

Guardandosi intorno, la giovane donna capì che tutto quello che aveva passato era un sogno e che la realtà era troppo bella per essere dimenticata.
“Quella strega,,, quel drago... quel bibliotecario... Erano tutto frutto della mia immaginazione.”
Cercando di distrarsi e di distaccarsi dalle sue fantasie, Kaori vide l'orologio sul suo comodino e la realtà non era stata così dura prima di allora.
Era tardissimo e si doveva preparare velocemente per non fare tardi in polizia.
< Certo che potevi svegliarmi! > gridò la donna mentre Ryo sorseggiava il suo caffè mattutino sfogliando il giornale.
< Dormivi così beatamente. Non volevo svegliarti. >
< Sei sempre il solito sciocco. Quando puoi darmi fastidio non lo fai mai e quando voglio essere lasciata in pace, non fai che disturbarmi. >
< Lo so. È per questo che ti voglio bene < rispose il ragazzo facendogli la linguaccia.
E replicando a tale verso, Kaori uscì dall'appartamento chiudendo la porta alle sue spalle, senza dimenticarsi che quei sogni e quelle fantasie erano solo l'inizio di un legame con il giovane Ryo che non sarebbe stato spezzato nemmeno al di là di quella fantasia.

 

Angolo autore lmpaoli94

 

Salve a tutti. Spero che questa breve storia vi sia piaciuta. Se avete qualche domande o volete lasciare dei commenti, non esitate a farlo. Sarò felice di rispondere alle vostre possibili domande.

Pubblicherò ancora su questo fandom visto che ho già in elaborazione una nuova storia.

A presto

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4044491