Soledad

di Allen Glassred
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soledad ***
Capitolo 2: *** I Baskerville ***
Capitolo 3: *** Nuovi pericoli ***
Capitolo 4: *** Rivelazione ***
Capitolo 5: *** Desire ***
Capitolo 6: *** Echo ***
Capitolo 7: *** Notte d'amore ***
Capitolo 8: *** Alleanza ***
Capitolo 9: *** Il cambiamento di Echo ***
Capitolo 10: *** Il passato di Ace ***
Capitolo 11: *** Proposta ***
Capitolo 12: *** Batticuore notturno ***
Capitolo 13: *** Confessione ***
Capitolo 14: *** Fantasmi dal passato, minacce per il futuro ***
Capitolo 15: *** Un arrivo inatteso ***



Capitolo 1
*** Soledad ***


Sabrie, regno dei Vampiri, 20 anni prima.

E’ una fredda notte d’inverno, la neve cade incessantemente. La notte ha dispiegato il suo nero mantello, non una stella, nemmeno la luna, illuminano quel cupo cielo. Una giovane donna dai lunghi capelli biondi guarda una bimba che dorme in una culla. Le bacia la fronte.

“ Piccola mia, ti giuro che ti proteggerò da quella famiglia di mostri, fino a quando non sarai abbastanza grande per poter conoscere tutta la storia “. La bimba apre gli occhi, che si rivelano essere di un bellissimo azzurro. Un azzurro rarissimo, come il più profondo dei laghi. “ gli stessi occhi di suo padre “ mormora poi la giovane donna, prendendo la piccola in braccio e stringendola a sé. Poco distante, un’altra giovane donna sta guardando la scena, stando però all’entrata di quella casetta, ovviamente piccola, era tutto ciò che una contadina poteva permettersi. Una sala unita alla cucina, ed un misero letto scomodo. La misteriosa osservatrice indossa abiti regali, al contrario dell’altra ragazza, che invece indossa poco più che stracci, che a mala pena la coprono.

“ Mia signora, non fate del male alla mia piccola. Lei non c’entra niente in questa storia “. La guarda quasi supplicandola. Era tornata a darle del lei, quando qualche mese prima erano amiche, inseparabili.

“ Non sarò io a farle del male, Soledad “. Risponde la donna dalla chioma rosa, avvicinandosi e guardando la bimba, ora tra le braccia della madre. “ ma devi sapere che non tutti i membri della mia famiglia saranno così indulgenti. Tu e la piccola dovete fuggire, io non vi posso proteggere per sempre “.

Soledad guarda la nobile, fiera come sempre. Fiera ed orgogliosa. Prende la piccola.

“ Sei la mia ultima speranza, Risa “ comincia il discorso Soledad. “ Se dovesse accadere qualcosa… ti prego, fa il modo che la mia bimba non venga coinvolta. Lei non ha alcuna colpa, capisci? “

“ capisco solo che è la figlia di un Baskerville… e che presto o tardi, suo padre la troverà “. Pronuncia quelle parole con un’amarezza che a Soledad non sfugge.

“ Risa… io lo amavo davvero “

“ Anche io lo amo, Soledad! L’ho amato, e lo amo ancora. Ricorda che sono sua moglie. Come puoi chiedermi di occuparmi della bambina in caso ti accadesse qualcosa? “ Lo dice arretrando, quasi spaventata da quella possibilità. Ma Soledad non demorde, anzi, sorride.

“ Tu le vuoi già bene, anche se è il frutto del tradimento di tuo marito con me. Lo vedo dai tuoi occhi. Sei diversa dal resto della famiglia. Sei ancora la mia migliore amica “.

A quelle parole, Risa smette di arretrare, mentre Soledad le porge la bimba, come a dirle di prenderla in braccio, cosa che la donna fa. Lo deve ammettere, quella bambina è stupenda. La culla, e la piccola si addormenta.

“ dovete fuggire via da qua finchè siete in tempo… “

Poi, il buio.



Qualche anno dopo l'accaduto, palazzo reale della famiglia Baskerville.

Alexis si desta di soprassalto, la gola secca ed il respiro affannato. Di nuovo quello strano sogno. Oramai succede tutte le notti. Sogna sua madre, ma come mai? E soprattutto, cosa ci fa con la sua padrona?  La ragazza è infatti una cameriera. Dopo la scomparsa della madre, morta in un incendio, fu rapita da una famiglia di vampiri, i Baskerville. I più temuti di tutta Sabrie, e con ragione aggiungerebbe lei. Infatti fu il capo famiglia, Allen, ad uccidere sua madre, che aveva l’unica colpa di essere un’umana in un regno di creature ultraterrene. Appiccò lui quell’incendio. Uccise sua madre, ma lei fu risparmiata. Non lo sa il perché, ma fu risparmiata. Veramente non sa nemmeno come andarono le cose, sa solo che fu colpita e svenne, ed al suo risveglio, si ritrovò in una delle prigioni del castello dei Baskerville, dove scoprì che ad aggredire ed uccidere sua madre fu appunto Allen, anche se non capisce effettivamente perché mai il re di quel regno si sia preso la briga di uccidere colei che per lui era una semplice serva, seppur umana. Temeva di morire in quelle prigioni, ma improvvisamente la padrona, moglie di Allen, decise di liberarla e di prenderla a servizio come cameriera, seppur in famiglia nessuno vedesse di buon occhio che un’umana stesse a così stretto contatto con la regina dei vampiri. Alexis sposta una ciocca dei suoi lunghi capelli rosa dalla sua fronte, beve un sorso d’acqua e si rimette in piedi. Il sole è appena spuntato. Sorride un po’. Il sole nel regno dei vampiri, che lo odiano più di chiunque altro. Non perché si scottino o perché li riduce in cenere, come lei ha sempre pensato, ma semplicemente perché a loro piace di più l’oscurità della notte, complice ignara di orribili delitti. Invece a lei il sole piace, la fa sentire meno sola, è come se la sua mamma le stesse sorridendo, o le stesse leggendo una storia. Sono oramai sette anni che è morta, infatti Alexis aveva solamente 13 anni all’epoca. Tuttavia, a volte, le pare ancora di sentirla accanto a lei. E lo deve ammettere, è una sensazione bellissima, nonostante la sua vita non sia di certo rosea. Lei non perde mai la speranza. Va verso la porta, ma appena la apre si scontra con qualcuno, che le piomba letteralmente addosso. Entrambi finiscono a terra. Per fortuna Alexis non si fa niente. Diversamente è per l’altra persona, che nella colluttazione ha picchiato il naso, che ora sanguina un po’.


“ ahi.. che botta… “ è una voce maschile. Ma chi è? Non le pare sia del re, anche perché se fosse lui, di certo non sarebbe così calmo. A dore il vero, non le pare nemmeno di conoscerla quella voce. Una voce bellissima, non c’è che dire.

“ Mi scusi “ dice lei dispiaciuta. Si rialza, e lo stesso fa il misterioso ragazzo, sistemandosi un paio di abnormi occhiali tondi che gli coprono interamente gli occhi.

“ Tranquilla… è colpa mia, che correvo come un pazzo “. Alexis guarda quel mantello, è rosso. Ma allora quel ragazzo è un Baskerville, per forza. “ Io comunque sono Ace… Ace Baskerville, il figlio di Allen e Risa. Sono appena tornato a casa, erano anni che non rimettevo piede a Sabrie “.

“ S.. signorino? Siete il signorino Ace di cui ho tanto sentito parlare? “ inevitabilmente arrossisce, scandendo a fatica alcune parole. Guarda il ragazzo, ed i suoi bellissimi capelli color dell’ebano, forse un po’ troppo lunghi, ed un po’ arruffati. Non aveva proprio l’aria di un principe.

“ Si, sono io signorina… Ora scusatemi, ma devo raggiungere mio padre. Sicuramente mi starà aspettando “. Alexis rimane sorpresissima quando il ragazzo fa un inchino e le fa addirittura il baciamano. Lei arrossisce di nuovo.

“ S.. signorino, io sono solo una cameriera “.

“ Beh, cosa c’è? Sei anche una donna, ed io un principe. Devo essere galante, no? “ ride un po’. La risata più bella che lei abbia mai sentito. Poi si incammina verso la sala del trono. Alexis rimane interdetta a fissarlo, il cuore a mille, sente un caldo improvviso. Che sia forse il così detto colpo di fulmine? Che sia forse… amore

Spero vi piaccia il primo capitolo, man mano che la storia andrà avanti capirete sempre di più, i colpi di scena non tarderanno ad arrivare e molte false piste di questo primo capitolo saranno finalmente chiarite. Ovviamente non posso rivelare altro, posso solamente invitarvi a seguirmi.

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Capitolo 2
*** I Baskerville ***


Alexis rimane interdetta a fissare la porta della sala del trono. Il cuore ha accelerato mostruosamente i battiti, sente caldo, un caldo improvviso, ma non è dovuto alla temperatura esterna. Si mette una mano sulla fronte e si volta di scatto verso le scale, decide di andare dalla sua signora. Una volta salite le bellissime scale, bussa alla porta con gentilezza e, una volta ottenuto il permesso, entra.

“ Mia signora, sono io “. Dice inchinandosi. Una donna dalla lunga chioma rosa, quasi quanto quella di Alexis, è seduta vicina allo specchio. Nonostante i suoi 3000 anni, ne dimostra ancora 20, ed ha degli occhi azzurri meravigliosi. Alexis non può fare a meno di perdervisi ogni volta. I Baskerville sono gli unici ad avere degli occhi così.. puri? Si, la definizione corretta è quella. Puri. Strano a dirsi, ma è così. Quell’azzurro cielo, lei non l’ha mai più potuto riscontrare negli occhi di nessun altro che non appartenga alla famiglia più potente di Sabrie. Alexis continua ad osservare la sua padrona, che ha sempre guardato con ammirazione. Indossa ancora la sua vestaglia di seta, rossa, che si intona perfettamente ai suoi capelli. Alexis non toglie quello sguardo, misto tra gratitudine ed ammirazione. Se non fosse stato per Risa, infatti, Alexis sarebbe ancora chiusa in quelle prigioni, anzi, probabilmente sarebbe morta di fame e sete. Invece, senza apparenti ragioni, lei l’ha salvata, prendendola a servizio come cameriera personale, nonostante da prima il marito fosse contrario, così come molti membri della famiglia. Ma lei proseguì nei suoi intenti non badando al resto. Quale forza d’animo. Quante ne deve aver passate quella donna al fianco di Allen Baskerville? La giovane continua a pensarci: nonostante quel colore bellissimo, gli occhi della regina nascondono tristezza, tanta tristezza. Non sa come, ma lo sa. Lo può percepire. Ovviamente non ha mai osato chiedere nulla, in questi anni in cui è rimasta al fianco di Risa, ha un po’ imparato a comportarsi come una vera dama, nei modi e nel carattere. I suoi pensieri vengono interrotti all’improvviso da un richiamo.

“ Alexis, il gatto ti ha mangiato la lingua? Hai sentito cosa ti ho detto? “ Le chiede la donna, calma. Alexis si riscuote subito naturalmente, e fa cenno di no con il capo, per poi abbozzare un inchino.

“ Perdonatemi signora, ero distratta… “ rimane con lo sguardo abbassato, e non si accorge che nel frattempo la regina si è alzata, per poi prenderle la mano. Inevitabilmente la più giovane sussulta, forse spaventata, forse sorpresa.

“ C’è qualcosa che ti tormenta, lo sento. Il tuo sangue sta scorrendo velocemente, e questo significa che sei turbata “. Accidenti, è vero, se n’era scordata per un istante. Grosso errore. I vampiri percepiscono dal ritmo del sangue gli stati d’animo delle persone, specialmente degli umani. La ragazza scuote il capo, poi sospira.
“ Davvero signora, non è niente. Solo… ecco, non ho potuto fare a meno di notare il vostro sguardo. In tutti questi anni è sempre stato velato dalla tristezza, come se qualcosa vi rendesse infelice. Ma ovviamente non sono affari miei.. non mi sarei dovuta permettere “. Fa per inchinarsi di nuovo, ma stavolta Risa la ferma, mettendole la mano sulla spalla. Alexis è quanto meno sorpresa dal gesto.

“ Hai ragione tu invece. È vero, sono triste. Sai, ho ben 17 figli, eppure, come vedi, nessuno è qui al castello. Ritu, il mio ultimo figlio, nacque semi umano, anche se nessuno sa le  vere ragioni, e per questo lo dovetti abbandonare nel mondo umano prima che mio marito scoprisse la verità e lo uccidesse. Fu doloroso separarmene, ma almeno so che è vivo. Dark invece, il mio quindicesimo figlio, è stato ucciso di recente dai cacciatori di vampiri. Per quanto riguarda gli altri miei figli, non so nemmeno più dove siano. Sono rimasta sola con Allen qui al castello, ma tu sai che caratteraccio ha mio marito. A volte la situazione è insopportabile “.

“ ma voi lo amate tanto, vero? “ Le esce spontaneamente quella domanda, anche se poi si porta una mano alla bocca. Ma cosa le viene in mente di prendersi tanta confidenza? La reazione di Risa, però, la rassicura decisamente.

“ Si. Lo amo sin da bambina, e quel sentimento non è mai cambiato “. Sorride un po’. “ Dopo tutto, abbiamo un doppio legame “
“ Doppio legame? “ chiede Alexis incuriosita. Risa annuisce ancora una volta.

“ te lo racconterò un’altra volta, adesso è meglio che scenda, altrimenti questa mattina sarò data per dispersa “. Si siede e passa la spazzola ad Alexis, che comincia a pettinarle i capelli gentilmente.

“ Signora… voi siete diversa dagli altri Baskerville. Come mai? “ Non riesce a tenere a freno la lingua, ormai la curiosità si è impadronita di lei. Risa sorride dolcemente.

“ Sai, tutte le donne di questa famiglia sono un po’ come me. Sono i nostri uomini a comandare, ma noi non siamo sanguinarie come loro “. Spiega brevemente. Alexis rimane colpita, ma non si dilunga e continua ad occuparsi dei capelli della regina.


Allen cammina nervoso nella sala del trono, senza riuscire a calmarsi. Una guardia è in ginocchio.  “ Insomma! Quando arriva mio figlio? “ riprende a sbraitare il re dei vampiri, mentre la guardia si spaventa ed arretra.

“ Signore, per quel che ne sappiamo il signorino Ace… “

“… Il signorino Ace è già qui, padre. Scusate il ritardo “. Dice un’altra voce, che fa voltare sia Allen che la guardia. Osservano il ragazzo dai capelli corvini, poi l’attenzione si sposta immediatamente su quegli occhiali abnormi che porta, nonostante non ne abbia alcun bisogno. Tiene una falce sulla spalla, e non sembra affatto pesargli. Ha il mantello rosso dei Baskerville, con disegnato il loro stemma naturalmente. “ Non dovreste prendervela con le guardie “. Conclude poi il discorso, andando dritto di fronte al padre e sorpassando la guardia che, sentendosi congedata, se ne va. Allen osserva qualche istante il figlio. Non è affatto cambiato da quando se n’è andato da Sabrie anni prima, a causa di un evento piuttosto grave per tutti quanti. Ma ora è tornato, ed è tornato per restare. Perché stavolta non gli permetterà di abbandonare la famiglia per la seconda volta.


“ Ace, ma che bello rivederti, così alla fine ti sei degnato di ritornare a casa “

“ Mi avete fatto chiamare, e sono venuto. A proposito, da quando teniamo cameriere umane? “ chiede tranquillo. Il padre lo fissa qualche istante.

“ E’ tua madre che si è fissata con quella ragazzina umana. Fosse per me sarebbe ancora nelle segrete insieme ai topi “.

“ E invece è una bella ragazza, perché dovete essere così fiscale? Non tutti gli umani sono cattivi “.

“ Ti devo ricordare che hanno ucciso tuo fratello? Gli umani.. andrebbero distrutti tutti “.

“ Abbiamo il trattato di pace, ricordatevelo. I vampiri non attaccano gli umani e viceversa. Comunque perché mi avete fatto chiamare con così tanta fretta? “ finalmente toglie quegli occhiali, ed il suo sguardo incontra quello di suo padre, che sorride un po’.

“ Ora riconosco mio figlio. Ti ho chiamato perché sono successe delle cose che non mi piacciono. Il carcere di massima sicurezza non è più un luogo sicuro, ed alcuni vampiri purosangue che hanno raggiunto livelli di pazzia inimmaginabili sono evasi “. A quell’affermazione, Ace fatica a sorreggere la sua falce. Guarda il padre.

“ no, ditemi che non è vero… “

“ si, anche lui è scappato. Ma di più non posso dirti. Tu sai come contrastarlo, per questo ti ho chiamato con tanta urgenza… “ Il discorso viene interrotto dall’arrivo di Risa ed Alexis. La prima rimane letteralmente sconcertata nel vedere il figlio, che nel frattempo si è rimesso quegli occhiali, la seconda sente di nuovo quello strano calore invaderle il corpo. Ma allora era proprio il principe quello che ha incontrato poco prima! Risa corre subito ad abbracciare il figlio.


“ tesoro mio! Sei tornato a casa finalmente”. Ace appoggia la falce ed abbraccia anche lui la madre.

“ Madre, non vi metterete a piangere ora? “ ride un po’. “ Sono a casa, ed intendo restarci “. Risa è così felice che quasi si mette a piangere, ma ad interrompere il momento è il marito.
“ Risa, ti devo parlare, adesso “ le dice serio. Se è già di malumore di primo mattino, la cosa deve essere abbastanza grave, così la donna non replica oltre e lo segue. Ace ed Alexis rimangono da soli. Lei lo fissa. Eh si, probabilmente, è lui il ragazzo di cui si è perdutamente innamorata. Non c’è dubbio. Quegli occhiali sono inconfondibili. A quel pensiero, la rosa non può fare a meno di lasciarsi sfuggire una risata.

“ Scusate signorina, ma fareste ridere anche me? Sapete, è da tanto che non lo faccio più “ Le dice ad un certo punto Ace, intuendo che ride di lui. Alexis si ammutolisce d’un tratto, ma dura poco. Vedere quegli occhiali le fa tornare il sorriso, che si trasforma presto in una composta risata.

“ Scusatemi.. non.. non intendevo offendervi… però… ecco… ridevo per via degli occhiali. Sono.. strani, se si può dire “. Incredibile, ma dove ha trovato il coraggio di dirglielo? Ecco, come minimo adesso la frusterà.

“ Ah sarebbero i miei occhiali il problema? “ Le chiede lui, sfoggiando un ghigno di sfida. “ non potevate dirlo subito? “ Questa domanda spiazza decisamente la ragazza dai capelli rosa, ma il gesto di Ace ancor di più. Si toglie quegli occhialoni e la fissa dritto negli occhi, e lei rimane quasi paralizzata. Hanno gli occhi identici! E.. Dio mio se è bello! Se prima era innamorata, ora si può tranquillamente definire pazza di lui! Il cuore va a mille, se non si calma finirà con lo svenire.
 
“ Non eravate.. obbligato… a… “

“ Sai perché indosso questi occhiali? “ le chiede lui girandole intorno. Lei fa cenno di no, ed ora che cosa vuol dire quella domanda? Dove andrà a parare? I pensieri della giovane vengono interrotti dal fatto che adesso Ace ha smesso di girarle intorno e si è fermato proprio dietro di lei. “ Li indosso perché hanno i raggi X “ Conclude poi ridendo un po’. Alexis ci mette qualche secondo a realizzare la situazione, poi arrossisce e per istinto si porta le braccia al petto, come a coprirsi.


“ Siete un pervertito! “ Gli lancia la prima cosa che trova, ovvero un libro, che ovviamente lui evita, ridendo come un matto.

“ Che caratterino, adesso capisco perché la mamma ti vuole come dama di compagnia “ Annuisce e prende il libro che lei gli ha lanciato, mentre la ragazza è ancora tutta rossa. “ mmh… mi hai lanciato addosso il libro di pozioni, ed io che volevo solo dirti che non sei niente male “. E ride ancora fingendo di leggere il libro, ma stavolta qualcosa lo centra in pieno, ed è il foulard di Alexis, che teneva al collo.

“ P.. pervertito! Io non sono come le altre cameriere… “


“ Tranquilla, non ti ho guardata con i raggi X “ E ride ancora ripensando alla reazione della giovane, che immediatamente arrossisce di nuovo. “ Però mi piace il tuo carattere. Se non fosse impossibile, ti avrei scambiata per una di famiglia “. E detto questo riprende la sua falce e se ne va dalla stanza, salutando Alexis con un cenno della mano. Lei rimane un po’ interdetta dalla frase. Lei una Baskerville? Impossibile… 

Eccomi qui miei fans, come vi sembra questo nuovo capitolo? Che cosa credete che accadrà adesso? Abbiamo conosciuto la famiglia Baskerville, ma i colpi di scena sono destinati a continuare. Se vorrete scoprirli, non vi resta che continuare a seguirmi. Un abbraccio, alla prossima!

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Capitolo 3
*** Nuovi pericoli ***


In un’altra parte di Sabrie, un oscuro castello in rovina torna alla vita, venendo improvvisamente illuminato da alcune torce. Un gruppo di persone cammina, i cappucci calati sul viso, impossibile distinguerne i volti. Ognuno di essi tiene in mano una torcia. Si riuniscono in una grande sala, forse l’ex sala del trono. A terra c’è del sangue, ma deve essere moltissimo tempo che si trova li, segno che il castello fu abbandonato secoli e secoli prima. Le figure sembrano in attesa. Uno di loro prende parola: “ dov’è il nostro signore? “ Chiede uno. Un altro scuote il capo in segno di negazione, come a dire che non ne ha idea. Improvvisamente, però, una folata d’aria gelida investe i presenti, e compare qualcuno seduto sul trono. Anche lui indossa un mantello con un cappuccio, che lo rende irriconoscibile, ma ha un ghigno a dir poco crudele. Tutti si inginocchiano, poi colui che pare il capo di quella misteriosa congrega prende parola: “ mio signore, le guardie reali ci staranno già cercando. Oramai la notizia della nostra evasione si è sparsa per tutta Sabrie… “

“ Certo, lo so bene. Ma non penserebbero certo di venire a cercarci qui, non ti pare? “

“ E perché ne siete così sicuro? “ Chiede incuriosito da tanta sicurezza l’altro uomo. Seguono alcuni minuti di totale silenzio, minuti in cui la persona inginocchiata si domanda se avrà fatto bene o no a domandare quella cosa al suo signore. Ma la risposta arriva quando meno se l’aspetta.


“ Cos’è che temi? Che i Baskerville mi trovino… o che spediscano te nel carcere di massima sicurezza? “ Chiede il misterioso ragazzo seduto sul trono. Ovviamente, l’uomo inginocchiato risponde subito.
“ Noi vi abbiamo giurato che non vi avremmo tradito, e così sarà. Ci avete ridato la libertà “.

“ Ecco, bravo, allora non metterti strane paure. I Baskerville non immaginerebbero mai che io mi nasconda qui. Potete stare tranquilli e rilassarvi. Anzi, sapete cosa fate? Andate in giro per il regno a divertirvi un po’, ve lo meritate “.

“ Ma così verremmo scoperti subito “ fa allarmato l’altro, terrorizzato alla sola idea di ritornare in quel carcere. Il suo interlocutore pare spazientirsi a tutte quelle paure.

“ No, non vi riconosceranno! Perché vi avrei dato parte dei miei poteri altrimenti? Ora andate! Fate quello che volete, ma lasciatemi solo. Devo pensare alla mia vendetta “.

Naturalmente, gli altri non se lo fanno ripetere due volte, e si teletrasportano nella capitale senza esitazioni. Ora è rimasto li ,solo, in quel vecchio castello in rovina in cui tutto ebbe inizio ed in cui, mille anni prima, tutto finì. Si alza, per poi andare in un’altra stanza. Metà della parete è crollata, ma l’altra metà è intatta, e ad essa è appeso un dipinto meraviglioso. Rappresenta due bambini dagli occhi azzurrissimi, evidentemente due Baskerville. Uno ha i capelli color argento, ed ha lo sguardo più triste che esista. L’altro ha i capelli color dell’ebano, sempre un po’ lunghi. Sorride, è dolcissimo. La misteriosa persona si toglie il cappuccio e fissa il dipinto, facendo un ghigno poco rassicurante “ eravate proprio uniti, voi due… un vero peccato che siate stati divisi “. Poi prende la sua falce, simile a quella di Ace, e la stringe quasi fino a farsi male. “ Ace, pagherai caro quello che hai fatto. Non ti perdonerò mai e poi mai… “ fisa ancora il dipinto per qualche istante, poi esce da quella stanza, rimettendosi immediatamente il cappuccio. Non è tempo che qualcuno scopra che è li.

 
Risa sta parlando con il marito, che quasi la trascina fuori dalla sala del trono. La donna lo guarda incuriosita: “ come mai sei così di malumore già di prima mattina? Sembra che ti abbia morso una tarantola velenosa “

“ La figlia di Soledad verrà coinvolta in tutto questo, lo sai vero? “ Chiede lui, arrivando dritto al punto. Fa un sospiro, calmandosi, poi prosegue. “ Risa, quella ragazzina ha già subito la perdita della madre… “

“ E suo padre se ne frega di lei, nonostante sappia perfettamente che si trova qui. Si marito mio, concordo anche io che quella ragazza ha avuto proprio un destino crudele “. Dice un po’ triste.


“ Suo padre non se ne frega, ha le sue ragioni per averla abbandonata da neonata “

“ Ed ha anche le sue ragioni per non rivelarle chi è? Quella ragazza è sola, Allen. Completamente sola. Io cerco di aiutarla come posso, ma sembra sempre che sia destinata a fallire. Come ho fatto con Ace e gli altri nostri figli “.

“ Tu non hai fallito. Ma a volte il destino è crudele. Ci costringe a fare delle cose impensabili. Ma lo dobbiamo accettare comunque, no? Questo significa essere dei Baskerville. Metti da parte l’amore, fai di tutto per il potere.. “

La moglie, a quel punto, lo interrompe con un “ No “. Allen la guarda, e lei ricambia lo sguardo. “ Smettila, non puoi continuare a pensare a ciò che disse nostro padre… lui era un folle “.

“ A volte mi chiedo se tu mi abbia sposato perché mi ami o perché ce l’ha imposto lui “. A quell’affermazione, Risa lo guarda pressoché stranita. Si, è vero, loro due sono fratello e sorella, e si, è vero che il padre impose loro di sposarsi, dato che tra i vampiri c’è una legge che permette le unioni tra fratelli. Però è vero che lei non si è mai pentita di nulla.

“ Sei stato crudele con me ed i nostri figli… “ Inizia il discorso lei. “ Si, avrei avuto tutte le ragioni per lasciarti, anche dopo quella famosa notte di 20 anni fa, anche quando uccidesti Soledad. Ma non l’ho fatto. Ti sei mai chiesto perché? “

“ Perché mi temi? “ Le risponde lui, dandole però le spalle. Risa sorride un po’, e si avvicina tranquillamente, per poi abbracciare da dietro il marito.

“ Se ti avessi temuto sarei comunque scappata. No, io sono rimasta perché ti amo, e ti amerò qualunque cosa succeda. Non importa quali siano i tuoi crimini. Però ti prego… cerca di non fare del male ad Alexis. Almeno in memoria di Soledad. Le ho giurato che mi sarei presa cura della sua piccola… “

Allen si volta di scatto, e guarda la moglie, sorpreso. Come può essere così calma mentre parla di Soledad? Perché non la odia e la disprezza? Perché addirittura si sta occupando di sua figlia?

“ Vorrei promettertelo, ma sai anche tu che non posso. Era proprio di questo che dovevamo parlare. Come sai, ieri notte sono evasi dei pericolosi detenuti dal carcere di massima sicurezza. Tra questi c’era anche Zwei… “ A quelle parole, a quel nome, Risa sente un brivido spaventoso. Si ricompone a fatica, e guarda il marito.


“ Credi sia qui per Ace? Credi sia a Sabrie? “

“ Sicuramente, ma il problema è capire dove sia. E soprattutto, capire a che livelli possa essere arrivata la sua pazzia. Ti ricorderai i suoi crimini… “

“ E come dimenticarli? Ma se è qui, pensi possa fare del male ad Ace? “

“ non è nostro figlio che ora mi preoccupa.. “ si ferma un momento e guarda in direzione delle scale, poi guarda ancora la moglie. “ Alexis… Lei è identica a quella donna che Zwei amava. E se dovesse incontrarla e perdere la testa? E se la uccidesse? “

Risa si stacca da lui e mette una mano sul viso, sconvolta. “ Allen, dobbiamo dirle la verità. Ha il diritto di sapere chi è realmente “ Dice poi, decisa. Cosa deciderà il capo della famiglia Baskerville? Che misteriosa verità si cela nel passato di Alexis?


Ed ecco un nuovo capitolo, come anticipatovi pieno di colpi di scena. Allora, la storia si complica! Finalmente è entrato in scena uno dei nemici, che sembra avere un odio profondo verso Ace. Perchè mai? Sarà veramente così pericoloso come Allen e Risa temono? Che cosa accadrà adesso? Se lo volete sapere seguitemi, e naturalmente ringrazio tutti coloro che mi seguono e recensiscono.

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Capitolo 4
*** Rivelazione ***


Alexis ha appena terminato le pulizie, ed è esausta. Si siede su una sedia, nelle cucine, e beve un sorso d’acqua. Proprio in quel momento, senza che lei se ne accorga, Ace entra nella stanza, e vede la ragazza stringere un medaglione, per poi piangere.

“ Quel ciondolo è così importante? “ le chiede lui all’improvviso. La rosa si spaventa e lascia cadere a terra la collana. Ace la raccoglie poco prima di lei, e vede lo stemma incisovi sopra. Non fa in tempo ad aprirlo, perché Alexis lo riprende.

“ Per favore… questo è l’unico ricordo che ho di mio padre. Era di mia madre. C’è una sua foto insieme a papà, ma è talmente vecchia che non si vede molto… “

Per puro caso, Allen e Risa passano di li in quel momento. La donna guarda il marito, che ancora non si decide ad entrare nella stanza.

“ tuo padre? “ le chiede Ace guardandola. Lei arrossisce ed annuisce, perché è così sconvolto? Lui prosegue la frase dopo alcuni interminabili secondi di silenzio. “ e… tua madre non ti ha detto altro riguardo.. beh, riguardo lui? “

“ No… mi disse solo che si amavano molto, ma che per causa di forze maggiore furono costretti a lasciarsi. Ma perché vi interessa tanto? “


“ Perché lo stemma su quel medaglione è della mia famiglia, senza ombra di dubbio. Significa che tuo padre… “

“ suo padre è un Baskerville “ conclude la frase una terza voce, che ovviamente Ace riconosce immediatamente: è suo padre che ha parlato. Alexis rimane quanto meno sbigottita: il re? Come sa chi è suo padre?  “ Voi… lo conoscete? “ chiede. Allen guarda Risa, che si è messa accanto a lui, ed annuisce.


“ conosco bene tuo padre, si. Appartiene alla mia famiglia. Tu sei una Baskerville, Alexis. E se lui ti ha abbandonata l’ha fatto solo per proteggerti “

“ proteggermi? “ è sconcertata, sbianca. “ Da cosa? E poi io… non capisco più nulla “ dice poi, confusa. Ace invece guarda il padre.


“ Padre, se sapete la verità è il momento di parlare. Chi è il padre di questa ragazza? “

A quella domanda del figlio, Allen esita e non risponde. A fargli forza è la moglie, che gli prende la mano ed annuisce. Finalmente il re prende coraggio.


“ suo padre sono io, Ace. Alexis è tua sorella minore, figlia mia e di Soledad “.

Attimi di silenzio. Attimi in cui Alexis si sente si confusa per la scoperta, ma anche estremamente felice per aver ritrovato suo padre. E poi ancora confusa. Lei è umana, com’è possibile? Attimi in cui Ace, per qualche istante, maledice il padre. Come ha potuto nascondergli l’esistenza di una sorella? Attimi in cui Alexis si domanda perché, se Allen amava sua madre, l’ha uccisa. Attimi in cui la giovane guarda Ace e, anche se se ne vergogna, non riesce a smettere di guardarlo con gli stessi occhi con cui l’ha guardato la prima volta: gli occhi di una donna innamorata, non di una sorella. Poi ci pensa: tra vampiri, è normale anche il matrimonio tra fratelli, non sarebbe poi così scandaloso. Ma lei è umana. Come risolvere questo problema? E lui? Cosa ne penserà Ace di tutto questo? Ma anche attimi di tensione per Allen, in cui per un istante rivive la notte in cui Soledad morì.

“ Perché non me l’avete mai detto? “ chiede Alexis “ “ perché me l’avete tenuto nascosto, mi avete tenuta come schiava… ed avete ucciso la mamma? “

“ ci sono cose che tu non sai, Alexis… e che è meglio che tu non sappia, per il momento “. Le risponde suo padre. Lei non è arrabbiata, ma vuole solo quelle risposte che per anni le sono state precluse.


“ Ma ditemi, come mai io sono umana, se sono vostra figlia? Dovrei almeno essere vampira per metà “

“ E lo sei, figlia. Lo sei. Ma io stesso addormentai i tuoi poteri alla nascita, per nasconderti da coloro che avrebbero potuto farti del male. C’è solo un modo per riattivarli: un membro della famiglia ti deve mordere, ed a tua volta tu dovrai bere il suo sangue. In questo modo, le tue facoltà si attiveranno al 100 % “

Alexis guarda per un secondo Ace. Se dovesse decidere ora chi la deve mordere, di certo sceglierebbe suo… fratello. Arrossisce poi scosta lo sguardo. “ per me è tutto così nuovo… ci devo pensare “ Alcuni minuti di silenzio, poi la ragazza fa dei passi avanti, fino ad arrivare di fronte ad Allen. Si fissano per qualche istante, poi è lei a prendere l’iniziativa abbracciandolo . “ Sono felice di avervi ritrovato… padre “ dice. Allen da prima rimane un po’ interdetto, ma ricambia l’abbraccio. Ace e Risa si guardano, e la donna sorride al figlio. Si sono già capiti, sono sempre stati molto legati e non hanno mai avuto bisogno di tante parole per intendersi. Sono felici. Felici di accogliere Alexis nella loro famiglia, anche se è una mezzosangue.


Dall’alto di un albero, qualcuno sta spiando la scena, per poi decidere che, finalmente, è il momento di mostrarsi. Con un attacco improvviso rompe il vetro di una finestra, una ventata d’aria gelida costringe i presenti a coprirsi viso ed occhi. Per istinto Alexis corre ad abbracciare Ace, che la tiene stretta a sé, facendole inevitabilmente aumentare il battito cardiaco. La ragazza non può fare a meno di sentire il suo profumo, e quasi ne rimane intontita. Improvvisamente, una fragorosa risata si espande nelle cucine, ed interrompe i pensieri d’amore della giovane. Allen è il primo a riaprire gli occhi, seguito da Ace, Risa ed Alexis. Si guardano intorno, non c’è nessuno. Ma chi è stato a rompere il vetro? E chi li sta deridendo? Solo Ace sembra avere di brividi, come se riconoscesse quella malefica risata. Mentre tutti si stanno interrogando, qualcuno appare alle spalle di Alexis, leccandole improvvisamente il collo.

“ mi avevano detto che i mezzosangue avevano un buon sapore… ma se ti mordessi ne avrei la conferma definitiva. Vuoi provare? “ le sussurra il misterioso individuo, e lei per reazione grida, spaventata. Ace richiama la sua falce ed attacca il nuovo arrivato, abbracciando la sorella.

“ Non ti azzardare a toccarla, psicopatico… so che sei tu “

“ Complimenti. Cos’è, vuoi un premio? “ chiede l’altro, ironico, e ridendo sadicamente. “ Si, sono io. Colui che ha aspettato mille anni per avere la sua vendetta contro di te, che l’ha rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Ricordi Ace? Te lo ricordi? Sei stato tu! Hai detto che ero pazzo, che ero pericoloso. E così mi hanno rinchiuso la dentro “.

“ sei stato rinchiuso per i tuoi crimini “. Risponde a tono Ace, senza paura. “ hai disonorato la tua famiglia. È per questo che adesso non ti fai nemmeno vedere in faccia? “ Quella punta d’ironia innervosisce il misterioso aggressore, che richiama a sua volta la sua falce. La punta ad Ace, che scuote il capo. “ Sei troppo lento! “ In un attimo para un attacco dell’avversario che nessuno aveva notato, e lo butta a terra, facendogli cadere il cappuccio. Gli punta la falce per impedire che lo attacchi ancora. “ Sei tu. Lo immaginavo… Zwei “ Il misterioso ragazzo dai capelli d’argento e gli occhi identici a quelli di Ace scruta prima lui, poi Alexis. Quali saranno le sue intenzioni?

Allora: abbiamo visto chi è il nemico, o megio uno dei tanti. Alexis ama il fratello. Una decisione importante deve essere presa: si farà vampirizzare o no? Svelerà i suoi sentimenti ad Ace? Seguitemi e lo saprete.

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Capitolo 5
*** Desire ***


Per qualche interminabile secondo tutti restano muti, come se il tempo fosse stato fermato. Alexis guarda quello strano ragazzo dai capelli d’argento, avvicinandosi ad Ace, che sposta la sua falce.

“ chi è lui? “ chiede la rosa, indicando il ragazzo a terra, che la guarda con una luce folle negli occhi. È proprio lui a rispondere alla domanda della giovane.


“ Chi sono io? Beh, mi chiamano in tanti modi, il più comune era Raven “ . inizia il discorso, per poi leccare sadicamente il sangue che gli esce dalla ferita alla mano, disgustando e non poco la ragazza. Poi prosegue il discorso. “ Ma il mio vero nome è Zwei. Zwei Baskerville per la precisione “. Sembra calmo, ma è una calma apparente, ed Alexis se ne rende conto. Ha detto forse Baskerville? Che sia uno dei suoi fratelli? Eppure non assomiglia ad Allen, e nemmeno a Risa. E quello sguardo è crudele, c’è una follia nei suoi occhi che deve essere nata parecchio tempo fa. Alexis per istinto si attacca al braccio di Ace, che prende parola.

“ Come sei evaso dal carcere, eh? Scommetto che ti hanno aiutato “ commenta il ragazzo dai capelli ebano. “ Certamente, perché da solo non saresti mai stato in grado di scappare, i tuoi poteri la dentro sono limitati “.

“ stai zitto “ risponde a tono Zwei, sembra si stia innervosendo “ sta zitto, maledetto! È stata colpa tua e del tuo carissimo padre se sono finito in quel manicomio, o l’hai scordato? “

“ hai commesso dei crimini atroci “ dice Ace, cercando di stare calmo e di non arrabbiarsi, sa bene che ora come ora è l’ultima cosa da fare, specialmente con un pazzo come Zwei. “ Vuoi che ti ricordi gli ultimi? Hai ammazzato tua moglie e tua figlia, senza la benché minima esitazione “.


“ Si, l’ho fatto, e tu allora? Devo ricordarti il tuo di crimine? “ Sogghigna malefico, ed Alexis nota che quello è il ghigno tipico dei Baskerville. “ Io avrò ammazzato mia moglie e mia figlia, ma tu.. tu hai ammazzato migliaia e migliaia di persone, o te lo sei dimenticato?! “ Alza la voce, ed Ace capisce subito che sta perdendo il controllo. Risa guarda Allen come a chiedergli che cosa fare. A questo punto, il re decide di intervenire.

“ Bene, mio caro nipote… “ Fa guardando il ragazzo dai capelli d’argento, e rivelando di essere suo zio. “ Credo sia ora di tornare da dove sei venuto “. Ma in quel momento, Zwei cambia nuovamente umore, e si mette a ridere istericamente.

“ No, zio, non sono venuto qua per farmi riportare in quel posto, ma per avvertirvi… “ punta la falce ad Ace ed Alexis, poi prosegue la frase. “ Sono tornato, ed avrò la mia vendetta. Sterminerò tutti i mezzosangue, e voi, mia cara… famiglia.. “ calca sulla parola “ famiglia “ con un tono ironico e malefico “ … me la pagherete cara per tutto quello che ho dovuto subire in questi secoli “ Alexis si spaventa e sbianca, diventa freddissima, ed abbraccia Ace, capendo che quelle minacce sono reali. Non fa in tempo a pensare altro, perché una nuova ventata d’aria gelida investe tutti, e, quando il vento si placa, il suo inaspettato cugino se n’è già andato. L’unica che non ha ancora aperto bocca è Risa, che anzi, esce dalla stanza, per poi appoggiarsi alla porta. Allen segue la moglie, sapendo Alexis al sicuro con suo figlio. Risa mette una mano sul viso e quasi si mette a piangere ma, quando si accorge di non essere da sola, si ricompone immediatamente, come si addice ad una regina come lei. Allen la fissa senza dire niente, e la cosa è strana, di solito, in quelle situazioni, ha sempre qualche battuta sarcastica capace di innervosire, o qualche scatto di rabbia. Invece ora nulla, la fissa e non dice nulla. È la rosa a prendere parola dopo alcuni minuti.

“ perché mi stai fissando? Niente battute o scatti di rabbia? “

“ no, non voglio né farti arrabbiare e né prenderti in giro… “ si interrompe e si avvicina alla moglie, è una cosa rara, di solito non si comporta in quel modo. Ma lei lo deve ammettere, le piace. Ha bisogno di lui, di sentirlo accanto a lei, ora più che mai. “ Voglio restarti vicino. Non solo sei mia moglie, ma sei anche mia sorella minore. Il mio compito è proteggerti, a maggior ragione dal momento in cui Kevin fu esiliato “.


“ kevin se l’è meritato.. “ commenta Risa, asciugando una lacrima che stava per uscire dai suoi occhi. “ Era un venduto, ci ha traditi alleandosi con le forze oscure, che avrebbero potuto distruggere il nostro regno. Era pericoloso. Ed anche io e Soledad abbiamo avuto la prova della sua crudeltà “.

“ Adesso è finita, non pensare a lui “ E la abbraccia. Lei rimane sorpresissima, ma non esita a ricambiare. Ora sono solo loro due, può lasciarsi andare.

“ Hai ragione… ora… ora il problema… “

“ E’ Zwei, si. Credimi, se vuole può essere peggio di Kevin “. Dice lei “ dobbiamo proteggere Ace ed Alexis. Hai visto come la guardava? “

“ purtroppo si, e temo che i tuoi sospetti siano fondati. La sua somiglianza con Hope, la moglie di Zwei, potrebbe portare delle conseguenze molto gravi per mia figlia… “

Ace ed Alexis sono rimasti da soli nelle cucine, la ragazza ancora spaventata da quanto successo, e lui che si sistema gli abnormi occhiali per evitare che cadano. Guarda Alexis. “ sta tranquilla, farneticava. Non ti farà alcun male, sono io il suo obiettivo. E comunque non gli lascerei mai torcere un capello alla mia sorellina “. E le scompiglia i capelli. Lei non riesce a calmarsi, ma ora il problema non sono le minacce ricevute. È che, quando è accanto ad Ace, tutto sembra annullarsi, esistono solo loro due. E lui nemmeno pare accorgersene. Ma che ci può fare lei? Che ci può fare se lo ama e non riesce a levarselo dalla testa. Lo guarda, e, come se solo ora si fosse accorta degli occhiali, si arrabbia un po’. “ leva subito quegli occhiali! Non ho dimenticato che hanno i raggi X“

“ Ed io ti ho detto che non ti guardo con i raggi X, per cui non ti scaldare. E poi da quando in qua mi dai degli ordini? “
La ragazza, accorgendosi della gaffe commessa, si allontana e si inchina. “ Ch.. chiedo scusa... io… “


In quel momento, Ace si mette a ridere di nuovo. “ Calma calma… ora sei una di noi, non una cameriera, non agitarti “. Poi torna serio qualche istante “ Però tieni bene a mente: non toccare la mia Artemis e non darmi ordini o ricattarmi, non lo sopporto “. Ha un tono serio, e la ragazza capisce che farà bene ad obbedire a queste regole.

“ Artemis? “ Chiede incuriosita. Ace annuisce e richiama la sua falce.

“ Si, lei. Si chiama Artemis. Nessuno, e dico nessuno, ha il permesso di toccarla, nemmeno mamma e papà “

“ ma non hai detto niente sugli occhiali “ fa lei avvicinandosi di soppiatto, forse sussurra la frase troppo piano,  e lui non si sposta, troppo impegnato ad ammirare la sua arma. Alexis si mette in punta dei piedi e prende gli occhiali, togliendoglieli. Ace se ne accorge quando ormai la sorella si è spostata.

“ Hey, restituiscili, adesso “. Protesta, ma lei fa cenno di no.

“ Mi piacciono i tuoi occhi, e non lascerò che rimangano nascosti dietro a questi due fondi di bottiglia “. Sorride, in un modo così dolce che riesce persino ad azzittire il fratello, e anzi, a farlo pure arrossire. Mai nessuno gli aveva detto quelle cose, e lui nemmeno l’ha mai voluto. Affezionarsi alle persone, pensa, è pericoloso, almeno per lui. Finirebbe solo con il far del male a chi si avvicinerà a lui. Eppure con Alexis è diverso, ha visto un lato dolce di lui, quel lato che mai nessuna persona ha mai visto, quel lato che, come figlio di Allen Baskerville e futuro re di Sabrie, ha sempre tenuto nascosto, per paura che qualcuno lo potesse ferire. Ma il sorriso di quella ragazza è così dolce e sincero, che anche la “ maschera “ che lui stesso si è imposto di portare, crolla come fosse fatta di neve e lei fosse.. si, il sole. Quel sole che tanto odia, che gli fa male. Ma che va a pensare, insomma? Si sta comportando come uno sciocco umano alle prese con la prima cotta, si deve dare una regolata. Si avvicina ad Alexis.

“ Molla gli occhiali, adesso “. Non è minaccioso, solo serio, ma lei stavolta non si spaventa e sorride, ma quando si trova spalle al muro sente di nuovo quella strana tachicardia, quel caldo inspiegabile. Sono a pochi centimetri l’uno dall’altra, e diamine, se ha voglia di baciarlo e di togliergli quel ghigno dalla faccia. Ma si limita a stare zitta e ferma, con quei “ fondi di bottiglia “ in mano. Ace invece, riesce a recuperare gli occhiali, ma non li rimette. Guarda la ragazza con aria di sfida, cosa che ovviamente lei nota subito. “ Attenta sorellina… noi vampiri non siamo come voi umani, c’è una legge che permette anche l’unione con un consanguineo “. Pare serio, e lei quasi sente il respiro fermarsi. È una provocazione o che cosa? La prende in giro o sta parlando seriamente. Per la prima volta fissa chiaramente quegli zaffiri meravigliosi che sono gli occhi del principe dei vampiri, e stavolta prende coraggio, si avvicina un po’.

“ E dimmi, fratello, questa è una minaccia? “ Riesce a sussurrare. Ma da dove le viene tutta questa audacia? La sua testa le dice di fermarsi, che sta diventando troppo sfacciata. Ma dopo tutto è stato lui a cominciare.

“ Minaccia? Oh no, non lo farei mai. Sono un principe gentile, io “. Risponde lui mettendo una mano all’altezza del suo viso, in modo che lei non scappi. “ Non ti minaccio, ti sto solo dicendo come funziona qui “

“ Allora perché siamo così vicini? “ Le sfugge proprio, non riesce a stare zitta, anche se in quel momento, pensa, forse era meglio che si fosse morsa la lingua. Dire le cose in faccia come fa lei, a volte, può essere un vero e proprio difetto, altro che pregio.


“ Forse siamo vicini perché lo vogliamo entrambi “ Risponde lui. Poi si sposta vicino al suo collo, diamine, è una tentazione troppo forte. Appoggia leggermente le sue zanne sul collo della sorella,  e sente che il suo sangue scorre velocissimo, è spaventata. Sta esagerando? Non lo sa. Si limita a spostarsi, e tre gocce del sangue della rosa gli finiscono sulla bocca, ed inevitabilmente, per un solo istante, i suoi occhi tornano rossi. Per fortuna si calma subito, ed il colore torna azzurro intenso. Sposta lo sguardo verso Alexis. Fissa la ragazza, i suoi occhi, in attesa di una reazione, poi si sposta. “ Ok scusami, devo aver esagerato. Mi sembri una statua di cemento. Non volevo spaventarti “

“ hai cercato di.. di.. “

“ a volte esagero. Mi dispiace di averti spaventata, soprattutto dopo quello che è appena successo con Zwei.. “ Lei ascolta, ascolta. Ma non è spaventata. Le pare quasi di averlo desiderato, essere morsa da Ace, essere sua per l’eternità. È forse così? Lei vuole veramente essere trasformata in una vampira, e risvegliare al cento per cento i suoi poteri? Il dubbio la attanaglia ancora una volta.


Salve dalla vostra Angustias! Intanto scusate per il mostruoso ritardo, ma ora eccoci qua con un nuovo capitolo! Come vi pare? come andrà ora, secondo voi? Cosa farà la nostra giovane protagonista? A prestissimo ( si spera, ahah ) con il capitolo numero sei!

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Capitolo 6
*** Echo ***


Alexis fugge dalla cucina in preda al panico, o forse, nemmeno è panico. Forse sono tante emozioni che la stanno letteralmente travolgendo, quasi a farle un male fisico.
Ace rimane da solo in cucina, e si siede su una sedia a peso morto, sbuffando. Ma cosa gli è passato per la mente? Stava per mordere sua sorella! Ha quasi perso la testa quando tre gocce del suo sangue sono cadute sulle sue labbra. Non è stato un semplice scherzo andato troppo oltre, come ha cercato di fare intendere alla rosa. Lui la… desiderava? Si, forse è così. Desiderava quella ragazza, il suo sangue, la sua anima, tutto. Sospira alterato, detesta non avere sotto controllo la situazione, eppure, in questo caso, non dipende da lui. I suoi sentimenti si stanno burlando di lui, si sta innamorando di un’umana!

Alexis corre in camera sua e, una volta entrata, si appoggia alla porta e si siede a terra, come fosse inseguita dal diavolo in persona. Anche se, fino a poco prima, il diavolo era proprio di fronte a lei, ed era tentatore, dannatamente tentatore, ed aveva le sembianze di suo fratello maggiore. La ragazza porta una mano al suo collo, solo un po’ graffiato, ma nulla di evidente. Ripensa alla scena di poco prima, e ne è sempre più certa. Lo voleva. Voleva che Ace andasse fino in fondo, che la mordesse, che la facesse sua per l’eternità. Certo, ha avuto paura, ma il sentimento di terrore era sovrastato da un altro, ben più potente. La forza del desiderio. A quel pensiero, la rosa arrossisce di colpo, per poi sorridere. Lei non ha mai pensato a questo genere di cose, lei è sempre stata una ragazza casta e pura. Poi ripensa al ragazzo dai capelli d’argento. Perché assomigliava così tanto al suo amico Echo, anche lui servo dei Baskerville? A proposito di Echo, che fine avrà mai fatto? Sono giorni e giorni che non lo vede al castello, ed è un po’ preoccupata. La giovane si alza e va alla stanza del suo amico, bussa, convinta che anche stavolta non riceverà risposta.  Invece la porta si apre, e la giovane si trova di fronte ad un ragazzo dai capelli argento. Sembra un po’ scosso, ma felice di vederla.

“ ciao Alexis… “

“ Echo, ma dov’eri finito? Sono giorni e giorni che non ti fai vedere, ero preoccupata “.

“ Sono stato poco bene, ho preferito non farmi vedere. Ma tu stai bene? “ Chiede lui sforzandosi di sorridere. Alexis è perplessa ma annuisce, entrando nella stanza, piuttosto buia. Da quando il suo amico è diventato così cupo? Lui è sempre stato un ragazzo solare ed estroverso.

“ sei sicuro di stare bene? Sai che a me puoi dire tutto, sei l’unico che mi stette vicino durante quegli anni di prigionia “

“ sto bene ti dico, non preoccuparti per me. Ho sentito che il signorino è ritornato “

“ si è tornato… “ fa lei arrossendo. Echo intuisce subito che la rosa deve essersi presa una cotta per il giovane figlio di Allen e Risa, dopo tutto è un bellissimo ragazzo. Alexis continua il discorso. “ Sai, anche io sono una Baskerville. Ho scoperto che… beh, il re, Allen, è il mio vero padre “. Per poco Echo non si strozza con la sua stessa saliva, la guarda.


“ Tu sei… “

“ Si, mi sono innamorata di mio fratello “ Dice arrossendo cime un semaforo. “ Su prendimi in giro, ne hai tutti i motivi “. Lui invece si limita ad abbracciarla, e lei ricambia. Il ragazzo ha una strana espressione, che lei però non può vedere. Sembra quasi preoccupato, o vittorioso, è indecifrabile.


“ Anche io so qualcosa delle mie origini, ma preferisco non parlarne “ fa lui con un alone di mistero e staccandosi dalla ragazza, che lo guarda perplessa. Ma preferisce non indagare ulteriormente, e dopo un po’ si congeda.

“ bene, ti lascio riposare. Devo andare ad occuparmi delle mie faccende ora “. Sorride ed esce dalla stanza, ed Echo rimane da solo. Si siede sul letto e si prende la testa tra le mani.

“ per quanto ancora andrà avanti questa storia… “ si alza e si avvicina allo specchio, vi mette una mano su, ma chi vede riflesso non è lui stesso, o meglio, sembra una sua copia malvagia, con un ghigno malefico e crudele.

“ finchè non avrò preso quella mezzosangue dovrai aiutarmi mio caro “. Ribatte il suo “ alter ego “ misterioso. Echo scuote la testa.

“ No, non voglio aiutarti a fare del male ai miei unici amici, Ace ed Alexis. Loro mi hanno sempre aiutato, gli voglio bene! “

“ dimentichi che noi due siamo la stessa persona, stupido! “ Infatti Echo si sente ancora male, come fosse una punizione. “ Da quando sono riuscito ad uscire dalla tua mente sono io che comando, quel corpo appartiene a me “

“ ti sbagli, questo corpo è mio, e di certo io non posso essere te. Tu sei pazzo, malvagio. Io no “


“ cambierai idea, te lo assicuro “. Ribatte l’altro. “ mettila in questo modo, se mi aiuti entrambi avremo la donna che amiamo, non sei felice? “

“ Non voglio che lei mi ami grazie ad una forzatura “ risponde Echo. “ E non è sicuro che sia chi tu stai cercando “

“ Ne sono sicuro invece. Quegli occhi non li scorderei mai “. Fa un ghigno, sicuro di sé. Un ghigno che ad Echo fa paura. Da quando ha scoperto di essere la reincarnazione di un essere così crudele, un essere che è riuscito a nascondere la sua stessa morte per secoli e secoli, un essere tanto malvagio da commettere i crimini più terribili, non è più riuscito nemmeno a guardarsi allo specchio, anche perché LUI glielo impedisce, comparendo sempre e sostituendo il riflesso di Echo con il suo. “ Manca poco mio caro Echo. Manca poco e finalmente mi vendicherò di tutto quello che ho subìto “. Echo trema un po’. Cosa vorrà fare il suo alter ego? Sempre se così si piò definire, chiaramente. Perchè l'origine di quell'individuo, purtroppo, è ancora del tutto ignota.

E' CORTO E FA SCHIFO, LO SO * piange * PERO' PROMETTO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' UN PO' PIU' LUNGO, ED INIZIERANNO I COLPI DI SCENA, PER CUI CONTINUATE A SEGUIRMI, MI RACCOMANDO!

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Capitolo 7
*** Notte d'amore ***


Ace è chiuso nella sua stanza da ore ormai. Quanto sarà passato? Tre, quattro, cinque ore? Non lo sa. Sa solo che non riesce a levarsi quei capelli rosa e quegli occhi azzurri dalla testa. Si, a quanto pare Alexis gli ha rapito il cuore. Non è tipo che ammette facilmente queste cose, ma in questo caso non può farne a meno. Ed aver scoperto che è sua sorella non fa altro che aumentare l’interesse. Sorride un po’. È strano che proprio lui, un principe purosangue, si interessi in questo modo ad una mezzosangue. Ma che ci può fare? È inevitabile, anche se ha cercato di negarlo, il breve contatto con il sangue di quella ragazza gli ha fatto perdere la testa. Stava per morderla. Stava per farla sua. Riflette un momento, dopo tutto è ancora in tempo per farlo, no? Quella ragazza non è certo fuggita da palazzo. Ma deve sbrigarsi, o potrebbe perdere il coraggio. Si, proprio così, anche Ace Baskerville rischia di perdere il sangue freddo in una situazione simile. Insomma, si tratta pur sempre di “ rivampirizzare “ sua sorella, e di farlo senza alcun preavviso. E se poi lei si arrabbiasse. Ace ci riflette un attimo e scuote la testa, che gli importa? Anche se dovesse infuriarsi, sarebbe forse un suo problema? Mentre riflette, arriva di fronte alla porta della stanza di Alexis. Entra cercando di non fare troppo rumore per non svegliarla, e riesce nel suo intento. La ragazza rimane addormentata. Lui si toglie gli occhiali abnormi, e la fissa. È ancora più bella quando dorme, lo deve ammettere, è una degna Baskerville. Si siede sul letto, accanto a lei, e le accarezza i capelli. Lei si muove un po’, senza però svegliarsi. Ace rimane interdetto qualche istante, ascoltando ciò che gli dice il cuore. No, non può risvegliare i suoi poteri contro la sua volontà. Non sopporterebbe che lei lo odiasse. Continua a fissarla, disegnando il contorno delle sue labbra con un dito. Si sente strano. Sente uno strano impulso, come di baciarla. Sta per alzarsi e fuggire, come se questo desiderio lo spaventasse. Ma lei si gira di nuovo nel letto e comincia a parlare nel sonno. “ Ace… non mi lasciare sola “ mormora. Evidentemente lo sta sognando. Lui sorride per un momento. Lo sta forse sognando? La fissa, si avvicina ancora. Ormai è a pochi centimetri dal suo viso. Basta, non è più tempo di esitare. Deve fare una mossa. Finalmente si decide, e la bacia. Da prima, nessuna reazione da parte di lei, forse non si è accorta di nulla. Ma all’improvviso la rosa ricambia il bacio, mettendo una mano tra i capelli del ragazzo, come se non volesse lasciarlo andare via. Si devono staccare solo per riprendere fiato, e si fissano per qualche istante.

“ Salve mio principe “ ride un po’ lei “ che bel risveglio, a cosa lo devo? “

“ A te cosa sembra? “ ribatte lui fissandola. La vuole, eccome se la vuole. Ma non le dice niente, non ancora almeno.

“ Ho capito… me la vuoi far pagare per la storia degli occhiali, eh? “ fa lei sospirando. “ Però non si gioca con i sentimenti della propria sorella “.

“ Se avessi voluto fartela pagare ti avrei uccisa con Artemis. Non è quella la ragione di questo… com’è che l’hai definito? “ Finge di rifletterci un attimo, e lei si mette a ridere un po’. “ Ah si! Questo bel risveglio! “ conclude lui.

“ Allora che hai in mente? Oggi, nelle cucine… beh, stavi quasi per mordermi “.

“ E tu non vorresti essere mia? “ Le chiede lui di colpo, facendola arrossire di colpo. E ora cosa intenderà? Non le pare che stia parlando di vampirizzarla, anche perché le ha spostato la camicia da notte. Qual è il suo obiettivo? Farla sua? Ma in che senso? La risposta le arriva presto, perché si ritrova senza la sua camicia da notte.

“ un momento... io non ho ancora risposto “ fa lei arrossendo un po’, eppure non si tira indietro.

“ Però non ti stai tirando indietro. Per cui credo che non ti dispiaccia, eh? “ Ride un po’ lui. “ Quindi credo che la risposta sia si, a giudicare dai tuoi brividi “.

“ B.. brividi? “ Chiede lei. Ed in effetti, li sente. Sente dei brividi correre lungo la sua schiena, ma non è certo per il freddo, anzi. Sente caldo. Uno strano calore, l’ha provato solo quando ha visto Ace per la prima volta. Ora lo sa, anche lei lo vuole. “ E va bene mio principe, sono nelle tue mani… “ fa lei alla fine, lasciando il comando della situazione a lui, che non se lo fa ripetere due volte. La fa sua. Non che sia la prima donna che gli si concede, ma con lei è tutto diverso. Che sia forse quella cosa che si chiama amore? Perché sente che se la facesse soffrire non se lo perdonerebbe mai? Lui è figlio di Allen, il principe dei vampiri, un play boy, un crudele e spietato succhia sangue. Che cos’è questo sentimento che prova? Da parte sua invece, Alexis sente un turbine di emozioni dentro di sé. Per lei è la prima volta. Ed è successo proprio con l’ultima persona che si sarebbe mai aspettata la degnasse di un solo sguardo. Non riesce a pensare altro, si gode quei momenti come fossero gli ultimi della sua vita.

Passano alcune ore, ormai il sole è alto in cielo. Risa è la prima a svegliarsi, ma stranamente, non vede il figlio in giro, il che, lo deve ammettere, le pare alquanto strano. Di solito è così nottambulo che preferisce andarsene a dormire appena spunta il sole. Ma nella sua stanza non c’è, l’ha potuto vedere perché la porta è spalancata. Oltre tutto non vede nemmeno Alexis. La donna sospira un momento, e va alla finestra. Ripensa a Soledad. La sua migliore amica. Si chiede ancora come mai non l’abbia odiata, anzi, l’ha persino difesa la notte in cui morì. Insomma, ha avuto una figlia con suo marito, chiunque al posto suo l’avrebbe detestata. Lei no. Non capisce, non sa come mai ma… dentro di lei non ha mai provato un briciolo di risentimento, e a volte si sente infinitamente sola, qualche volta. Sola senza un’amica con cui parlare. Ma da quando è arrivata Alexis la storia è cambiata. Non la vede solo come una serva, è quasi una figlia per lei. Qualcun altro sta pensando a Soledad, e quel qualcuno è Allen. È già sveglio da un pezzo, ma si è rifugiato alla sala del trono, e non ne è ancora uscito. Guarda una vecchia foto. Lui, Alexis neonata e Soledad. Eh si, l’ha amata. Ha amato una donna umana, anche se non pare possibile che un vampiro possa provare amore verso chi non è un suo simile. Continua a fissare quella foto, finchè non si spazientisce e la mette via di colpo, come se qualcosa avesse turbato i suoi pensieri. Si sistema i lunghi capelli ametista, poi si gira un attimo. “ Senti un po’… per quanto tempo hai intenzione di restare li nascosto? “ chiede rivolto ad un punto preciso, come se parlasse a qualcuno. Effettivamente giunge una risposta.

“ Allen Baskerville, re dei vampiri. Non siete cambiato di una virgola in questi anni. Beh, almeno fisicamente. Invece per il resto, mi pare vi siate un po’ rammollito “. Dice la misteriosa figura. Allen resta apparentemente calmo, ma non risparmia una risposta alquanto stizzita per quelle parole.

“ Sei appena tornato e già cerchi rogne con me? Di un po’, non ti sono bastate le frustate prese in questi anni? “ Dice con un ghigno sarcastico. “ E poi.. .fatti vedere, non mi va di parlare ad un punto oscuro della stanza “.

“ Come siamo impazienti “. Lo schernisce ancora la misteriosa persona, facendo un passo in avanti. Allen ride un po’ .

“ Avrei dovuto sospettare che fossi tu, Kazuma… “ dice, più calmo di prima, fissando un ragazzo simile ad Ace, se non fosse per i capelli castani sarebbe la sua copia versione malvagia. Ha gli stessi occhi azzurri dei Baskerville.

“ Voi lo sapevate già. Avevate solo bisogno di una conferma, no? “ ribatte ancora una volta il ragazzo, sostenendo senza problemi lo sguardo del re dei vampiri. Allen si affretta a nascondere la foto di Soledad, ma non è abbastanza rapido. “ Ancora la foto di quell’umana? Pensavo l’aveste dimenticata “.

“ Non potrei mai dimenticarmi di Soledad, io e lei abbiamo una figlia “. Risponde Allen, facendo innervosire il misterioso interlocutore, che improvvisamente lo spinge contro il muro, tenendolo per il collo.

“ Anche con mia madre avete dei figli, ma non vi siete fatto troppi scrupoli a tradirla. Eh, padre? “ Dice con una punta di astio il ragazzo. Allen si libera facilmente dalla presa, anche se per qualche istante, lo deve ammettere, si è spaventato. Le reazioni di Kazuma, il suo figlio maggiore, sono sempre così… come definirle? Imprevedibili. Odia profondamente gli umani, tanto quanto li abbia mai odiati lui. E si, è diverso da Ace. Più spietato. L’ha sempre saputo. L’unica cosa che non ha mai capito, è perché sia misteriosamente scomparso dopo la morte di Soledad, per fare ritorno solo ora.

“ Dimmi un po’ figlio, perché hai deciso di tornare proprio adesso? “ Chiede Allen. La risposta è preceduta da una risata.

“ Come perché? Non è forse vero che anche ace è tornato a Sabrie? Volevo dargli il benvenuto “.

“ Tu non sei mai andato d’accordo con tuo fratello da quando ne ho memoria. Siete sempre stati come cane e gatto. Ed ora vorresti farmi credere che sei tornato per… salutarlo? “

“ Sono stata io a chiederglielo “. Dice, facendo la sua comparsa, una bellissima ragazza dai lunghi capelli corvini, identica ad Ace in tutto e per tutto. “ Ace e Kazuma sono i miei fratelli, non volevo vederli divisi. Così ho improvvisato una riunione di famiglia, cosa c’è di strano? “ prosegue poi la mora, mettendosi accanto al fratello. Allen riconosce immediatamente la figlia, gemella minore di Ace.

“ Diva. Però, non mi aspettavo questa saggezza da parte tua. Voglio dire, circa mille anni fa hai dato di matto dopo che Ace ha annullato il vostro fidanzamento, e ora invece sembri.. ecco, come dire… tranquilla “. La ragazza non risponde, pare seccata nel ripensare a quella storia.

“ Chi ti dice che non cambierà idea ora? Voglio dire, dopo tutti questi anni, è passato quasi un millennio “.

“ Figlia mia, non per distruggere i tuoi sogni d’amore, ma non credo proprio che tuo fratello sia interessato a te “.

“ E a chi sarebbe interessato allora? A quella volgare mezzosangue dell’altra tua figlia?!? “ Sbotta irritata la mora. Allen la guarda per poi annuire.

“ Precisamente. Ho visto come la guardava “ e sorride un po’. “ Eh si, credo che prima o dopo li vedremo passeggiare insieme per i corridoi come due fidanzatini. Conosco bene certi sguardi di Ace. È da quando è arrivato che ha messo gli occhi addosso ad Alexis. Meglio che tu te ne faccia una ragione figlia “. Sorride quasi compiaciuto. La sua ritrovata figlia ed Ace fidanzati? Beh, non gli dispiacerebbe affatto, dopo tutto, vederli come re e regina di Sabrie.

“ Smettila di elogiare quella sporca umana figlia di una poco di buono! “ Si innervosisce di nuovo Diva, finendo però per ricevere uno schiaffo dal padre, che si arrabbia alle sue parole.

“ Ascoltami bene, non lo ripeterò una seconda volta. Alexis è mia figlia e tua sorella, fattene una ragione. Ti ordino di portare il rispetto che le devi sia a lei e sia a Soledad, mi sono spiegato? Non costringermi ad alzare la frusta contro di te “. Conclude il discorso, per poi girarsi ed andarsene, con la figlia alquanto innervosita sia per lo schiaffo che per quelle parole. Kazuma fissa un momento il padre, poi prende la mano di Diva e la aiuta ad alzarsi.

“ Sorellina, ti ha fatto tanto male? “ Le chiede poi. Lei si tiene una mano sulla guancia.

“ Che bella accoglienza eh? Hai visto come difende quella sporca serva? “

“ Non la definirei una sporca serva, ha il nostro sangue, almeno per metà “. Le dice mettendo una mano su quella della sorella. “ ma stai tranquilla, impediremo che la figlia di Soledad diventi la regina di un regno che doveva essere il mio “.


“ Però papà ti ha tolto il titolo di futuro re e l’ha passato ad Ace “.

“ Sta tranquilla, prima o poi arriverà anche il tempo della vendetta sorella mia. Dopo tutto, non è per questo che siamo tornati qui? “. I due fratelli si guardano, come fossero complici. Qual è il loro vero scopo? Perché saranno tornati a Sabrie dopo quasi un millennio? Questo ancora nessuno lo sa con certezza, per il momento.


Salve :) eccomi qui con un nuovo capitolo! Finalmente altri due membri della famiglia Baskerville hanno fatto la loro comparsa. Che succederà al loro incontro con Alexis ed alla " riunione " con Ace? Se volete saperlo continuate a seguirmi. A  presto!

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Capitolo 8
*** Alleanza ***


La notte passa velocemente al castello dei Baskerville. Alexis si sveglia per prima, ma si rende conto di essere da sola. Ace non c’è. Sospira, avrebbe dovuto aspettarselo. Lui è il principe, mentre lei è solo una cameriera, anche se ha saputo di essere la figlia di Allen. Probabilmente, ciò che è successo, per Ace non ha avuto la benché minima importanza, probabilmente è stata solo l’avventura di una notte. Le fa male il solo pensiero. Per lei non è stata solo l’avventura di una notte, tutt’altro. Si, adesso lo sa per certo. È innamorata. Ma probabilmente, non è ricambiata, o non l’avrebbe lasciata da sola, no?
Ace nel frattempo, è tornato al suo roseto, e riflette. Per la prima volta si sente felice, come non mai. Ha fatto quello che gli ha dettato il cuore, e non se n’è pentito. Raccoglie una rosa rossa, e più ci pensa, più si rende conto di essersi innamorato di Alexis. Qualcuno, dietro di lui, attira l’attenzione ridendo in modo alquanto fastidioso. Ace riconoscerebbe bene tra mille quella risata. È di colui che, sin da piccolo, l’ha maltrattato, rischiando anche di ucciderlo, solo per gelosia. Suo fratello maggiore. “ Kazuma… dopo così tanti secoli ritorni a sabrie? “ Chiede il ragazzo dai capelli mori, quasi ironico “ Sinceramente, speravo che non ti saresti più fatto vedere, considerando che tra poco sarò io il re di questo regno “
“ sono venuto a salutare la nostra nuova sorellina, non sei contento? “ Ribatte il maggiore. Ace si volta di scatto.

“ Tu… cosa sai di Alexis? “ “ Quello che sai tu. È la figlia di una volgare popolana e di nostro padre. Beh, di certo non è una degna Baskerville “ dice, ridendo sarcastico. Ace lo guarda molto male.

“ saresti forse degno tu di considerarti parte di questa famiglia? Tu che insieme a Diva sei fuggito da Sabrie dopo che Zwei è stato rinchiuso in quel carcere di massima sicurezza per i suoi crimini? “ dice, in tono quasi sarcastico, il minore dei Baskerville, facendo innervosire il fratello.

“ Ace, non starai diventando sentimentale! Tu che difendi una popolana. Perché è questo quello che è quella mocciosa, una popolana “.

“ E’ la donna che amo “ Ribatte deciso Ace, arrivando a sorprendere il fratello. “ E non permetterò né a te e né a nessun altro di parlare male di lei. Papà l’ha accolta nella famiglia, ed anche mamma. Per cui faresti bene a farlo anche tu “. Conclude poi il discorso il principe. Un applauso lo distrae.

“ Si, questa è proprio l’altra mia metà. Era da tanto che non ti vedevo con tanta grinta “ Dice una voce femminile, che Ace riconosce subito. È della sua gemella, Diva.

“ sorella, vedo che non hai perso la tua ironia in tutti questi anni “ risponde dopo un po’ il giovane, scrutando la gemella, “ Sai, tuo marito è evaso dal carcere di massima sicurezza, ci ha già fatto una visita alquanto inaspettata “. Conclude il discorso. Diva sembra un po’ stupita. Erano anni che non aveva notizie di suo marito, Zwei Baskerville. Si erano sposati poco dopo la morte della prima moglie di lui, in circostanze ancora alquanto misteriose. Si dice sia stato un suo attacco di pazzia a fargli uccidere moglie e figlia, anche se c’è chi è pronto a giurare che qualcuno lo fece impazzire, e che prima era sano di mente. Lei non ha mai indagato in merito a questo. Lui è stato rinchiuso in quel carcere dopo anni ed anni di latitanza, ed in effetti anche a lei sembrava avesse sbalzi d’umore, come se avesse due personalità.

“ se è uno scherzo, fratellino, non è divertente… “ Interviene finalmente Kazuma, mettendosi vicino alla sorella minore. “ Sanno tutti che quello psicopatico è chiuso in un manicomio dopo quello che ha fatto alla sua prima moglie ed alla loro figlia “.

“ Ti posso garantire che quello che ci ha attaccati giorni fa era proprio lui “. Ace prende una pausa, quasi stesse riflettendo. Poi riprende parola “ E’ tornato, e pare avere seriamente intenzione di farla pagare a tutta la famiglia, compresi voi suppongo. Adesso decidete voi se è il caso di continuare ad infangare l’onore di Alexis e continuare con la vostra sete di vendetta, o se è il caso di fermare quel folle prima che sia tardi “. Per la prima volta, Ace riesce a mettere a tacere il fratello maggiore, che guarda Diva. Lei sembra pensierosa, si gira di spalle.

“ Io non voglio vendetta, ma non so nemmeno come contrastare il potere di Zwei… “ trema al solo pensarci. Affrontarlo? No, non lo potrebbe mai fare. Farebbe la stessa fine di Hope, quella stupida umana che era riuscita ad entrare a far parte della loro famiglia sposandosi con un Baskerville. “ Vado in camera mia… “ Mormora poi la mora. Stavolta è Kazuma a fermarla.
“ Diva, sappiamo tutti quello che hai passato. Ti ricordo che il giorno del tuo matrimonio c’eravamo anche io, Ace ed i nostri genitori. Però, se vogliamo evitare che la storia si ripeta… “ si blocca di colpo, e guarda in direzione di due bellissimi occhi azzurri, profondi come il mare. Uguali identici ai suoi ed a quelli dei suoi fratelli. Ace guarda nella stessa direzione e va vicino alla ragazza.

“ Alexis, da quanto tempo sei qui? “ le chiede. Lei lo guarda, poi finalmente risponde.

“ Da abbastanza tempo per sentire che il tipo che ci ha aggrediti è pericoloso, e a giudicare da come mi guardate tutti, io potrei essere in pericolo, o mi sbaglio? “ Diva si volta di scatto verso la nuova, inaspettata sorella. Non ci può credere. È la copia sputata di Hope! Anche suo fratello sembra sorpreso, ma si ricompone subito.

“ Così sei tu la famosa mezzosangue, la figlia che papà si è tanto ostinato a nascondere a tutta la famiglia “. Ace lo guarda male. Ma non aveva detto che avrebbe messo da parte certi pregiudizi? Tuttavia preferisce non interromperlo, non gli pare sia troppo ostile, solo fastidiosamente ironico. È però Alexis a rispondere.

“ Tu invece devi essere Kazuma Baskerville, ho indovinato? Il primogenito di Allen e di Risa. Mio fratello “. Conclude, calmissima. Diva non dice una parola e stringe il braccio del fratello, come volesse tenerlo fermo, nel caso partisse all’attacco e prendesse a sberle la giovane. La cosa però non avviene.

“ Vedo che mi conoscete anche voi servi. Non so se definirlo un insulto o un onore. E sentiamo, che voci circolerebbero su di me? “ Ancora quell’ironia. Ace sta per intervenire, ma la voce della ragazza dalla chioma rosa lo trattiene.

“ Secondo i servi più anziani, che ti hanno conosciuto da giovane, sei un bastardo senza scrupoli, che ha maltrattato Ace sin da piccolo. Gelosia, almeno così sembrava. Io non so altro, né se sia vero o no “.

“ Si in effetti non ho trattato esattamente… bene… il mio fratellino. Gli ho lasciato una bella cicatrice con la mia lancia, non so se sai anche questo “. Alexis rimane sorpresa e guarda Ace, che guarda altrove. Non le aveva voluto spiegare l’origine di quella cicatrice, ma perché? Che gli faccia ancora male il ricordo? Per istinto gli mette una mano sulla spalla, e riflette. Ma come può un fratello arrivare a ridurre in quello stato chi, in teoria, dovrebbe proteggere?

“ Basta “ prende finalmente parola il più giovane “ Non siamo qui per parlare delle mie cicatrici o della mia infanzia. Dobbiamo escogitare qualcosa, e subito. Zwei non aspetterà i nostri comodi, e non deve trovarci impreparati “. Alexis non fa altro che guardare Ace, con lo sguardo della più innamorata delle donne. Vorrebbe poterlo aiutare, ma come può s eè così chiuso sul suo passato? Decide comunque di non indagare oltre, Ace ha ragione: devono escogitare un piano per fermare Zwei, ed alla svelta anche.
Due occhi azzurro ghiaccio stanno fissando i presenti, ed un ragazzo dai capelli d’argento, il loro proprietario, fa un ghigno. “ e così vorreste allearvi per sconfiggere Zwei Baskerville? Interessante, voglio proprio vedere cosa vi inventerete “ mormora, sistemando il suo mantello rosso, con lo stemma della famiglia Baskerville, per poi tornare in camera sua. Che cosa succederà adesso? 


Salve :D scusatemi tanto per il mostruoso ritardo! Finalmente eccovi il capitolo 9. I fratelli Baskerville alleati contro Zwei, ma chi sarà mai il misterioso ragazzo che li ha spiati? Avete qualche idea sullo strano legame di Echo e di Zwei? Che ne sarà di Alexis adesso che ha incontrato gli altri componenti della famiglia? Seguitemi e lo saprete :) 

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Capitolo 9
*** Il cambiamento di Echo ***


È notte fonda, ed al castello dei Baskerville dormono tutti. Ace si è addormentato dopo aver districato tutti i suoi pensieri, soprattutto circa l’alleanza tra lui, sua sorella, suo fratello ed Alexis. A cosa porterà tutto questo? Ma soprattutto… Diva e Kazuma manterranno la parola? Il giovane dai capelli ebano decide di stare in guardia, ma per adesso terrà queste supposizioni per lui, e finalmente si addormenta. L’unico a non dormire è Echo. Il giovane dai capelli argento continua a camminare su e giù per il corridoio, nervoso come non mai. Dove lo porterà tutto questo? Lui, un giovane umano coinvolto in questi affari di famiglia dei Baskerville! In realtà non chiedeva molto, voleva solo trovare l’amore. Ma quando l’ha trovato, l’ha perso. Pazienza, aveva pensato, se ne sarebbe fatto una ragione. Il mondo, la stessa Sabrie, è piena di ragazze. Ma all’improvviso, nella sua vita apparve LUI. E tutto cambiò. Incubi, allucinazioni, addirittura possessioni. La potrebbe quasi definire una tortura. L’ha morso, eppure non ha completato il processo per renderlo vampiro definitivamente. Non capisce cosa diavolo ci possa essere sotto. A che scopo continuare a tormentare un umano? Le creature che per primo lui stesso odia. “ boh, chi capisce quel vampiro strambo è un genio “ mormora l’argento, mentre entra nella sua stanza. Sta per chiudere la porta, ma qualcuno lo precede, bloccandola addirittura. Il ragazzo fa per girarsi, ma non fa in tempo. È come paralizzato.

“ ehi tu, ragazzino… quando dici vampiro strambo, ti riferisci forse a me? “ Gli chiede una voce che ben conosce. È il suo alter ego. O meglio, non è corretto definirlo “ alter ego “. In realtà hanno condiviso solamente il corpo in qualche occasione, quando lui voleva infiltrarsi indisturbato al castello senza farsi scoprire dai Baskerville. Forse si potrebbero definire fratelli di anima, la condividono, oltre ad avere l’aspetto identico. Ma il carattere è differente, totalmente. Echo è un ragazzo calmo e tranquillo che non oserebbe far male ad una mosca. Invece “ lui “ è sadico, cinico e spietato. Non esita di fronte a nulla e nessuno. Ma perché continuare a chiamarlo “ lui “? Dopo tutto, la paura del nome accentua solo la paura della cosa stessa. Anche “ lui “ ha un nome. E quel nome lo sa perfettamente.

“ Zwei Baskerville. Cosa c’è, adesso mi spii? “ chiede il più giovane e, una volta libero, si gira verso il suo interlocutore.

“ Si, adoro farti sentire sotto pressione “ ribatte deciso Zwei. In effetti è vero, adora mettere sotto pressione le persone, averle in suo potere, dominarle. “ Sai una cosa, Echo? E’ proprio carina la piccola Baskerville “. Ghigna malefico, ma Echo vede anche ben altro in quel ghigno.

“ ti ho detto di finirla! “ alza un po’ la voce il ragazzo “ Alexis non è né tua e né mia, capito il concetto? È di Ace ormai, si percepisce lontano un kilometro “. Dice, per poi sistemarsi il mantello, lo stesso che indossa Zwei.

“ Lei è mia capito!? “ Si innervosisce all’improvviso Zwei. Echo rimane zitto e cerca di guardare altrove. “ Guardami, Echo! “ L’altro, che da prima aveva lo sguardo abbassato, lo alza. Due paia di zaffiri si incontrano, forse per la prima volta così intensamente. “ Lei è Hope… la mia Hope, capisci? È tornata “

“ No, tua moglie è morta, l’hai uccisa tu, e poi hai finto la tua morte per evitare di essere rinchiuso in un carcere di massima sicurezza “. Il più giovane non fa nemmeno in tempo a terminare la frase che prende uno schiaffo, cadendo a terra e mancando di un soffio un mobile.

“ Hope non è morta! Non è morta, hai capito!? Sento che è ancora qui, la sua anima è qui! E vive in quella ragazza “. Abbassa lo sguardo e guarda Echo, che si tiene il labbro, sanguinante. Si inginocchia per arrivare alla sua altezza. “ guarda… guarda che mi fai fare con i tuoi discorsi insensati… “ Gli prende la mano e gli passa un dito sul labbro sanguinante. Echo sente di avere paura, ma cosa diavolo ha in testa quel vampiro psicopatico? E perché sta fremendo a quel tocco? Come se una scossa elettrica gli provocasse dei brividi.

“ voglio diventare un vampiro… “ dice per istinto Echo. “ Per favore… fammi diventare come te “ si sente come imbambolato, ipnotizzato da quello sguardo bellissimo e folle allo stesso tempo. È ancora a terra. Zwei non pare stupito da quella richiesta. Guarda l’altro ragazzo. Il suo dito è ancora su quel labbro sporco di sangue. Quello stesso sangue che, in seguito, decide di assaggiare. È buono. Dannazione, se è buono. Ha un sapore particolare, non c’è che dire. È diverso dagli altri esseri umani. È quasi come quello di un purosangue. Sogghigna guardando il proprietario di quel sangue così unico.

“ Vuoi davvero diventare come me? Un vampiro? Con tutti i pro e i contro? “ Stavolta non sembra prenderlo in giro. Echo annuisce deciso. Si, non ha dubbi, è questa la decisione migliore per lui. Nemmeno il tempo di pensare altro, che sente due canini penetrargli il collo con forza. Si morde leggermente il labbro per non urlare di dolore, gli ha fatto male. Poi sente il suo sangue defluire dal suo corpo. Si sente debolissimo, ma è diverso dall’altra volta. Stavolta è vero. Sta per diventare vampiro. Zwei lo fissa, cullandolo come fosse un bambino. Gli accarezza i capelli. “ sta tranquillo mio caro… adesso sei come me, non dovrai più soffrire “ mormora, continuando a cullarlo come fosse un bimbo. Ora manca solo una cosa da fare: fargli bere il suo sangue.

La mattina arriva ben presto. Alexis si sveglia per prima, e si dirige alla sala del trono. Va alla finestra, pensierosa. Quante sfide ci saranno da affrontare? E la nuova alleanza con i suoi inaspettati fratelli? Che esito avrà? La considereranno ancora solo una mezzosangue indegna? O finalmente l’avranno accettata in famiglia? Mentre si fa queste domande, qualcuno la abbraccia da dietro ed appoggia il viso sulla sua spalla. Lei sta per girarsi, ma capisce di chi si tratta e sorride. “ Ciao mio principe. Credevo che non mi avresti più degnata di uno sguardo, sai? “ chiede, sempre sorridendo. Ace chiude gli occhi un momento.

“ mi sei mancata da morire… non ho più avuto modo di restare solo con te e parlarti come si deve “. Risponde lui. Sente il suo profumo, il profumo della sua amata. È così buono. Non si sposta e non cambia posizione.

“ Dimmi, sono tutta orecchi “ Sorride lei, accarezzandogli i capelli.

“ ti amo “ Le dice lui, a sorpresa. E lei sente quasi il cuore fermarsi, tanto è felice. La ama. La ama tanto quanto lei ama lui. La rosa si volta un momento verso di lui.

“ ti amo anche io, non sai quanto “. Fa lei, trovando finalmente il coraggio di confessare quei sentimenti. “ Ma pensavo che dopo la nostra ultima notte tu mi avessi abbandonata. Pensavo che per te… per te non fosse contato nulla, e sono rimasta così ferita… “ inizia a piangere, non sa se per la gioia o cos’altro. Ha un turbine d’emozioni in lei, non riesce a frenarsi. E’ il momento di confessare tutte le sue emozioni. “ ma non ti ho detto niente. Insomma, tu sei il principe, io ero una serva fino a ieri… pensavo… “ non fa in tempo a continuare, perché due zaffiri meravigliosi la stanno scrutando, dopo averla fatta voltare gentilmente, seppur un po’ decisamente, verso di loro. O meglio, verso il loro proprietario.


“ ehi, ascoltami bene. Tu non sei una serva, sei Alexis Baskerville, la figlia di mio padre, mia sorella minore. E anche il mio unico amore “. Lei lo guarda. È così felice, le sembra di toccare il cielo con un dito. Aspetta qualche istante, poi decide di prendere l’iniziativa e gli da un bacio dolcissimo. È come se si fosse tolta un gran peso, si sente decisamente meglio. Si stacca per prendere fiato, ma non scioglie quell’abbraccio, che ha il potere di rassicurarla e farla sentire protetta. Decide di non pensare alle battaglie che la attendono in futuro. Ora, in questo momento, penserà solo al suo amore per Ace. Solo questo. 

Salve ^^ eccomi qua con il decimo capitolo, sono emozionata *_* sono già a 10 capitoli, ahah! spero che vi piaccia la storia e continuiate a leggere e seguirmi. Cosa pensate accadrà adesso? Come farà Echo a bere il sangue di Zwei? E che risvolti ci saranno tra Ace ed Alexis? Seguitemi e lo scoprirete! 

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Capitolo 10
*** Il passato di Ace ***


Alexis continua a guardare fuori dalla finestra. Pensa. Pensa a sua madre, Soledad. Si chiede perché suo padre la uccise? A che scopo? Dopo tutto l’aveva amata, e da quello che ha capito, la ama ancora, anche se non lo ammetterebbe mai. È stata importante per lui. Allora perché? Come mai questa storia inizia a convincerla sempre meno? Decide di chiedere all’unica persona che potrebbe darle un consiglio: Ace. “ senti, Ace… “ inizia il discorso lei, attirando l’attenzione. “ Secondo te… secondo te, perché papà uccise mia madre? “ Chiede, voltandosi verso di lui. A quella domanda, il giovane principe si stacca da lei, come fosse stato scosso. Non ha mai parlato di Soledad con Alexis, l’ha fatto solo una volta o due con suo padre. Nulla di più. Non sa niente di quella donna e, se deve essere sincero, non capisce neanche lui come sia stato possibile che suo padre abbia ucciso la donna che comunque aveva amato. Sospira, prima di rispondere.

“ Io non so molto di tua madre, anzi, non so nulla di lei. Papà non ama parlare di quella notte. Io so solo che è da quel momento che sei al castello dei Baskerville. “. Lei lo guarda. Poi gli fa un’altra domanda, spiazzandolo.

“ Tu odiavi mia mamma? Insomma, era la donna con cui tuo padre aveva tradito tua madre, e da quell’unione è nata una sorella illegittima. Una macchia per voi purosangue, no? “

“ Lo ammetto. Ho odiato profondamente qualcuno, ma non siete state né tu e né Soledad. È stato papà. Non è di certo il primo tradimento che mia madre gli ha perdonato, anche se stavolta, lo ammetto, è stata particolarmente comprensiva, il che è strano. Maltrattava me e tradiva mamma. Comunque sia, no. Non ho mai odiato te o tua madre “. Sospira, si tiene il fianco. La rosa riflette. Pensa a tutte le cicatrici che ha visto addosso ad Ace, delle quali lei non ha osato domandare la provenienza. Oa però, il dubbio la attanaglia. Che sia stato Allen? Decide di chiederglielo.

“ E’ stato papà a procurarti tutte quelle cicatrici? “ Chiede esitando un po’. Teme di essere stata troppo invadente con quella domanda. Sta per scusarsi, ma Ace annuisce e basta.

“ Si, è stato lui. A sette anni il primo marchio a fuoco, quello della nostra famiglia. Diceva che dovevo essere forte, superare tutti i dolori che nella vita si sarebbero potuti presentare. Mi voleva spietato con chi si opponeva al mio volere. Essendo il suo erede ha riposto molte aspettative in me. Ma per quanto mi sia sforzato, sento di non avergli dato quello che voleva “.

“ Tu vai bene così come sei “ fa lei, un po’ scossa da quelle rivelazioni. Un marchio a fuoco su un bimbo di sette anni? Ma come è riuscito a sopravvivere ad una cosa simile?

“ E a cinque anni sono iniziate le frustate. Qualunque errore era punito con la frusta, non potevo sbagliare. Come se un bimbo di cinque anni sapesse cosa vuol dire essere principe. È continuata sino a quando non ho deciso di andarmene da Sabrie, ma questo successe dopo aver scatenato i miei poteri. Ho rischiato di distruggere questo regno. Ho preferito andarmene e cercare di stare lontano da qua per un po’, ma papà mi ha mandato a chiamare perché si sente minacciato. Crede che io possa aiutarlo. Ma la verità è che ho paura tanto quanto lui, e non posso dirglielo “. Si sfoga, finalmente, dopo anni ed anni di sofferenze, in cui l’unica a mostrargli un po’ d’affetto è stata sua madre. Anni ed anni in cui, per quanto abbia cercato, non è mai riuscito veramente ad essere come suo padre lo voleva. Ed ora si ritrova ad aiutarlo. Perché? Avrebbe tutte le ragioni di mandarlo al diavolo ed andarsene di nuovo da Sabrie. Poi guarda Alexis, e la risposta gli viene scontata: è per lei che non se n’è ancora andato. È per lei che trova la forza di lottare nonostante tutto. Da parte sua, lei è rimasta quanto meno sorpresa, c’è una differenza abissale da come Allen si comporta con lei a come si è sempre comportato con Ace. Lo abbraccia forte forte, come se sentisse che ne ha davvero bisogno.

“ sono sicura che adesso sa che sei degno di diventare re di questo regno. Altrimenti non ti avrebbe mai mandato a cercare. Credo che, a suo modo, tenga anche a te “. Dice la rosa, dopo un po’. E lo pensa davvero. Lei è come sua madre, è sempre stato così. È sempre riuscita a vedere il lato buono delle persone ed a farlo emergere. È un dono, ed anche una cosa rarissima per un Baskerville. Loro sono anime oscure di natura, pessimisti. Esseri dannati da millenni e millenni di torture commesse a danni di persone innocenti. E, allo stesso tempo, dannati dal loro stesso cognome. Perché essere un Baskerville, non vuol dire solo essere temuti in tutto il regno e commettere crimini. Essere un Baskerville comporta molto, molto di più. Ma questo, forse, Ace ed Alexis ancora non lo possono sapere.

Un misterioso individuo varca i confini di Sabrie dopo anni ed anni d’assenza. Sembra abbastanza sicuro di sé, e sembra anche sapere molto bene dove vuole andare e ciò che vuole fare. Al suo passaggio, la gente si sposta, come impaurita, intimorita da quella strana aura crudele ma quasi calma allo stesso tempo. Non riescono a capire di chi si tratta. Ma tutti vedono dove si sta dirigendo: il castello reale della famiglia Baskerville.

Allen e Risa sono in salone. Lei, finalmente, sembra tranquilla, invece lui è ancora piuttosto agitato, come se avessero discusso per l’ennesima volta. La donna sospira, ed appoggia il libro che stava leggendo sul divano. “ Te lo ripeto. Dobbiamo dire ad Alexis ed Ace come stanno le cose. Ti rendi conto che ti credono il colpevole della morte di Soledad? Ma come fai a stare calmo e tranquillo? Io impazzirei “. Lui sbuffa, poi guarda la moglie.

“ e cosa gli dovrei dire? “ scusate figli miei, ma ancora una volta vi ho taciuto una verità importantissima. Non sono stato io ad ammazzare Soledad “. Cosa credi che diranno, Risa? “. Guarda la moglie in attesa di una risposta.

“ devi dirgli come sono andate le cose, che sei arrivato solo dopo che l’incendio era già stato appiccato. E che quel bastardo del colpevole è ancora in circolazione, probabilmente… “

“ che razza di espressioni, signora. Siete la regina, dovreste mostrare un po’ più di contegno, no? “ ride ironico il terzo interlocutore, rimasto sin ora nell’ombra ad ascoltare la conversazione. Entra dalla porta come se stesse entrando in casa sua, senza il benché minimo segno di rispetto. Allen e la moglie si voltano all’improvviso. Lui alquanto scocciato.

“ Sparisci, non vedi che sono impegnato? Sto parlando con mia moglie “ ribatte seccato, quello ride e si avvicina.

“ State calmo, maestà “ ride ironico, mettendo una mano sul cappuccio, come se si stesse prendendo gioco di tutti i presenti. “ O dovrei semplicemente chiamarti Allen? Dopo tutto, tra noi la formalità non è necessaria “. Si sposta il cappuccio, rivelando di avere un occhio bendato. Guarda Risa adesso. Lei sembra quasi aver capito di chi si tratta e si sposta dietro al marito.

“ Cosa ci fai qua? Pensavo che tu… “ Non finisce la frase, si sente improvvisamente in pericolo. È il suo istinto di vampira ad avvertirla. Quella persona è pericolosa, ben più di Zwei. È una persona legata a ciò che accadde 800 anni prima, quel terribile giorno in cui suo figlio perse la ragione definitivamente.

“ Pensavi male, direi. Sono tornato qui dopo molto tempo, e non sono intenzionato ad andarmene tanto presto “. Ride, ma Allen si spazientisce e lo attacca con la spada, facendogli cadere finalmente il cappuccio. Ovviamente, lui era preparato a quell’attacco, l’aveva intuito da molto prima, e para il colpo senza cadere. Ma ormai la sua identità è svelata. Allen appoggia la sua spada, ma si trova quella dell’avversario puntata.

“ Credevo stessi bruciando all’inferno, invece ti ripresenti al mio castello dopo tutto quello che hai fatto… hai proprio una bella faccia tosta “. Dice, notando il ghigno dell’altro, che rivela avere i capelli di colore argento. È evidente che il passato sta per ritornare nelle vite dei Baskerville. Chi è quel misterioso uomo? Per saperlo, dovremo attendere ancora un pò. 


Salve, eccomi qua con l'undicesimo capitolo! La storia si sta riempendo di colpi di scena: chi è l'uomo misterioso? Chi assassinò Soledad? Che fine avrà mai fatto Echo? Se volete saperlo seguitemi, presto potrebbe rivelarsi il più spietato nemico i tutta la storia! Come sempre, grazie mille a tutti per il sostegno che mi date, è molto apprezzato! Kiss

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Capitolo 11
*** Proposta ***


20 anni prima, Sabrie.

Soledad tiene una mano sulla sua ferita, sta sanguinando. Con l’altra mano invece, stringe forte la sua bambina, come ultimo atto d’amore, le bacia la fronte. Guarda la porta, mentre Risa guarda lei. È ferita al braccio, e si siede accanto all’amica, che è ormai in fin di vita. “ Soledad… tieni duro, ti prego. Ho mandato a chiamare Allen, vedrai, arriverà presto. Ci salverà “. Caldo, fa tanto caldo. Le fiamme hanno iniziato a prendere il sopravvento. Soledad non ha forza di rispondere, le sta conservando per cercare di alzarsi. Prende la mano di Risa, ma non riesce ad alzarsi e sputa sangue, sporcando la bimba, che piange.

“ Risa, è la fine. Ti prego. Salva mia figlia. Falla crescere insieme a suo fratello, com’è giusto che sia “. Si riferisce ad Ace, ovviamente. “ Sono certa che il destino li riunirà, come non è potuto essere sin dall’inizio. Adesso non ci sono ostacoli “. Continua la rosa. Risa scuote il capo. Come può prendersi una responsabilità simile? E soprattutto, come può permettere che la sua migliore amica muoia in questo modo? Soledad mette Alexis tra le braccia di Risa, senza che lei possa rendersene conto. Presa alla sprovvista, la neo regina di Sabrie culla la neonata, che finalmente si calma. Risa guarda poi la rosa, che ha chiuso gli occhi e respira a fatica. “ Ascoltami bene: di ad Allen che non è stata colpa sua se è successo tutto questo. Digli che prima o poi sarebbe accaduto lo stesso, perché quella persona non mi avrebbe dato tregua. E digli anche… “ tossisce di nuovo sangue, Risa cerca di sorreggerla senza far cadere la piccola Alexis. “… digli anche che, in realtà, vostro padre ha sempre nascosto una verità molto importante… su di me… e su mia madre. Digli di indagare sul passato di Rin Baskerville, nel periodo in cui mia madre prese servizio a palazzo… “. Soledad sembra sicura di quello che dice ma, quando Risa sta per chiederle di spiegarsi meglio, purtroppo la rosa muore. La regina si alza, il braccio ancora le sanguina. Piange, anche se una regina dovrebbe essere forte nonostante tutto. Deve scoprire di che cosa parlava Soledad. Cosa nascondeva suo padre?

Risa rimane dietro ad Allen, spaventata da quella spada puntata verso suo marito, e non solo. È l’identità di quel misterioso interlocutore a farla tremare. Lei credeva che quell’uomo fosse morto, così come lo credeva suo marito. Da parte sua, invece, Allen non pare intimorito da quella spada, anzi, tutt’altro. Sfoggia uno dei suoi soliti ghigni sarcastici, poi allontana quella lama puntata al suo collo con la mano, ferendosi. Ma non se ne cura più di tanto, per lui è poco più di un graffio. Solo impiega a guarire, perché è stata fatta da un’arma di un Baskerville. Si, proprio così. Chi è di fronte a lui è un Baskerville. Un componente della famiglia che ha fatto del male a tutti. Che è stato persino capace di approfittare della propria sorella e di metterla incinta, nonostante lei amasse un altro membro della famiglia e stesse per sposarsi. E questo è solo l’inizio. Si vendette alle forze oscure, precipitando il regno nel caos più totale. Permise che suo figlio, totalmente uscito di senno, uccidesse la moglie e la figlia. Lo disprezza davvero. Si, Allen lo disprezza. Lui è stato crudele con suo figlio, non lo nega. Ma è anche vero che lo è stato perché aveva grandi aspettative, voleva fare di lui l’erede perfetto, il degno successore al suo trono, dato che il suo primogenito Krad è morto, Kazuma è sparito da Sabrie rinunciando al trono, e Zwei… beh, è il figlio di sua moglie, ma ha anche il sangue corrotto di quel bastardo che ora gli è di fronte. Ha commesso dei crimini efferati, come sterminare la sua stessa famiglia dopo un attacco di pazzia. A volte, si è sforzato di capire, di pensare che non è colpa sua se è malato, se è schizofrenico. Ma non riesce a giustificare degli atti tanto crudeli, non ci riesce e mai lo potrà fare. “ Kevin, cosa fai qui a Sabrie? Ti avevo esiliato “ dice con tono freddo il re dei vampiri. “ Vuoi forse morire? “

“ Fratello, l’esilio è terminato. Sono tornato per restare, mi pare di avertelo già detto. E poi, ho sentito che anche mio figlio è evaso dal carcere di massima sicurezza, no? “ E ride sarcastico. “ Tu e tuo figlio avete fatto l’impossibile per farlo rimanere in quel posto, ma alla fine si è rivelato tutto inutile. Ma in fondo è giusto così, no? Lui non ha mai fatto nulla di male “. Lo pensa seriamente. Lui odiava Hope con tutte le sue forze. Odiava quella dannata umana che riuscì a sposare suo figlio con chissà quale espediente. Sogghigna compiaciuto di aver avuto l’ultima parola.

In un’altra stanza, invece, qualcuno sembra piuttosto pensieroso, e quel qualcuno è proprio Kazuma. Ha accettato questa strana alleanza con suo fratello e la sua inaspettata sorella, la cosa più saggia da fare. Iniziare una guerra con Ace adesso è l’ultima cosa da fare, non ora che Zwei è tornato in libertà. Però che deve fare? Accettare la sua nuova sorella o ripudiarla? Insomma, è una mezzosangue! Però è anche vero che suo padre le vuole bene, l’ha accolta in famiglia. Che stiano cambiando le cose? Che quella ragazzina stia portando del positivo scompiglio nella complicata vita dei Baskerville? Si volta, e guarda la sorella, Diva, che si è appena addormentata. Le si siede accanto sistemandole i capelli. La sua sorellina, la gemella di Ace. Secondo i vampiri più anziani, è un miracolo che entrambi i gemelli siano vivi, e che l’uno non abbia divorato l’altro per sopravvivere, ancor prima della nascita. Perché è questo l’istinto dei vampiri, specie dei purosangue. L’istinto di sopravvivenza, anche al costo di ferire chi amano. Ace però sembra cambiato. Sembra davvero innamorato e convinto che ciò che fa sia giusto. Ace e Diva, invece, sono nati. Entrambi sanissimi, senza nessuna difficoltà. Una cosa a dir poco rara. Il giovane continua a rimanere accanto alla sorella. Ha bisogno di protezione, anche se non lo da a vedere. Ne ha bisogno eccome, soprattutto ora che quel folle di suo marito è tornato in libertà e passeggia indisturbato per Sabrie. E lui, ormai, è il solo che gliela può dare. Ed è intenzionato più che mai a farlo. Lui è il fratello maggiore, è suo compito proteggerla. È per questo che non può fallire, è il senso del dovere. Continua a ripeterselo da qualche tempo. Si sente così strano, anche se non capisce che ha. Insomma, sono secoli che vive affianco alla sorella, ma non è mai stato così agitato solo nel vederla dormire! Ora invece, sembra che il sangue stia ribollendo, e davvero, per quanto si sforzi, non riesce a capirne il motivo. Andiamo, è Diva! La sua sorellina! E rimarrà sempre e solo tale, la sua sorellina. Almeno, così crede. Si alza, quasi arrabbiato. Non ha tempo di pensare a certi sentimentalismi, ha dei problemi da risolvere. Ma cosa gli passa per la testa? Mentre è immerso nei suoi pensieri, o meglio, è intento a combattere con sé stesso, la sorella si sveglia. “ Fratello… quanto tempo ho dormito? “ Chiede la mora, strofinandosi leggermente gli occhi. Lui la guarda un momento, poi si sposta, come se si fosse spaventato.

“ scusami… non ti volevo svegliare. È che eri un po’ spettinata… e… beh… insomma, hai dormito il tempo che occorreva, non preoccuparti “. Cerca di nascondere di essere arrossito, ma lei lo nota e sorride un po’. Che il suo fratellone sia diventato un sentimentale?

Ace ed Alexis stanno camminando nel corridoio. Ma dei rumori attirano la loro attenzione. Qualcuno è uscito dal castello, e deve essere stato un Baskerville, se loro non hanno percepito la sua presenza ed hanno notato che è uscito solo a causa dei rumori che ha fatto. Come preso da uno strano presentimento, Ace cerca suo padre, seguito dalla sorella. Finalmente lo raggiunge, trovandolo con sua madre. È ferito ad un braccio e sta imprecando, ma cosa diavolo sarà successo? Alexis va a soccorrerlo. “ padre, cos’è successo? Abbiamo sentito qualcuno uscire dal castello “. Dice poi la rosa, prendendo un fazzoletto per tamponare la ferita, mentre Ace aiuta suo padre a rialzarsi.

“ Avete ragione, c’era qualcuno. Vostro zio Kevin è tornato nonostante l’esilio che gli avevo imposto, non ha paura di niente e nessuno “. Sbuffa alterato, pensando al seguito. “ Stavo per rispedirlo da dov’è venuto, ma mi ha colto di sorpresa e mi ha ferito, per poi scappare come un codardo “. Alexis, per quel che le riguarda, rimane perplessa. Aveva sentito parlare di Kevin Baskerville, ma, come tutti, era convinta che ormai fosse morto. Invece, a quanto pare, non è così. Allen si alza subito, orgoglioso come il solito, cerca di fare da sé, ma barcolla. L’attacco del fratello è stato molto forte e, anche se non lo vuole ammettere, è abbastanza indebolito. Guarda i figli, e decide di cambiare discorso. “ e voi due, che combinate? “ chiede, come fosse la più ovvia delle domande, ma con l’unico risultato di farli arrossire come due pomodori. Allen si mette a ridere – il che è piuttosto raro -. “ L’ho percepito subito che tra voi due c’era sintonia. E non dimenticate che leggo i pensieri e le emozioni, non avete scampo “. Ace lo guarda. Si aspettava una sfuriata, ma non è successo.

“ Padre state bene? Come minimo mi aspettavo una sfuriata “. Fa tra lo stupito ed il perplesso, anche se è felice di questa inaspettata reazione. Se suo padre ha preso la febbre, deve dire che spera che non gli passi presto!

“ No figlio, non ho la febbre, sono solo felice per voi. Alexis così non si sentirà esclusa dalla famiglia, e tu avrai finalmente qualcuno che ti ama e da amare. Visto che hai fatto bene a tornare? “. Recupera la sua spada e la pulisce dal sangue che l’ha macchiata. “ Ma attento, se la farai soffrire te la vedrai con me. Presto sarai re… sei l’erede che ho sempre voluto “. Questo si che è sorprendente, per un attimo persino Risa si sorprende. Allen che esprime così liberamente i suoi sentimenti? È una novità. “ adesso manca solo il matrimonio! “ Si volta in fine a guardare i figli, che sono rimasti spiazzati. Matrimonio? Non ci avevano ancora pensato!


Ciao a tutti, come va? Mi auguro che questo capitolo vi piaccia: che cosa accadrà ora? Che sviluppi ci saranno per i nostri protagonisti? Per saperlo continuate a seguirmi! Un abbraccio, alla prossima!

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Capitolo 12
*** Batticuore notturno ***


Ace ed Alexis fissano Allen, un po’ sorpresi. Già è stata una novità vederlo esprimere così liberamente i suoi pensieri, poi se ne esce all’improvviso con la storia del matrimonio. Ace ci riflette, suo padre non finisce mai di stupirlo. Da parte sua, Allen nemmeno si accorge di aver messo in imbarazzo i figli, anzi, li guarda con un sorriso, come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo. “ Allora? Il gatto vi ha mangiato la lingua? Parlate, forza! Quando vi sposerete? Non ditemi che non intendete farlo “. li guarda subito male. Alexis scuote la testa: non c’è cosa che desideri più di sposare il suo grande amore, ma lui? Come la penserà Ace in merito? Si volta un momento verso di lui. Beh, non le pare infastidito all’idea. Ma è arrossito, anche se cerca di nasconderlo in tutti i modi possibili. A quella scena, la giovane non può fare a meno di ridere un po’. Non fanno in tempo a rispondere, che finalmente anche Kazuma e Diva si fanno vedere. Allen li guarda, come a dire “ alla buon ora! “, anche se preferisce stare zitto. Sembrano strani, come se fossero pensierosi. Allen guarda qualche istante il figlio maggiore, poi Ace, ed in fine Alexis e Diva, che già si guardano in cagnesco. “ figli, che ne dite di ricominciare da capo? Siamo alleati, ma non mi pare affatto che voi andiate d’accordo “. E lo pensa davvero. Ha la netta sensazione che ci siano due schieramenti. Ace/Alexis – Diva/Kazuma. Non gli piace. Sa che l’alleanza è solo temporanea, e solo dovuta all’evasione di Zwei. Ma cosa accadrà quando le cose torneranno alla normalità? Il re dei vampiri guarda la figlia maggiore. La copia sputata di Ace, soprattutto ora che ha quello sguardo così fiero ed orgoglioso. “ Diva, Alexis, non vedo il motivo per il quale dobbiate continuare a vedervi come rivali. È evidente che Ace ha deciso con chi stare. Per cui non fate le bambine e fate la pace “. Silenzio tombale. Né la rosa e né la mora proferiscono una singola parola. In quel momento, Allen pensa che si prenderanno a sberle, e lo pensa ancora di più quando vede Alexis andare verso Diva, con uno sguardo, se possibile, più fiero del suo. Ma la figlia minore lo stupisce, e porge la mano alla sorella.

“ Nostro padre ha ragione. Che ci piaccia o meno, siamo sorelle, e come tali dovremmo comportarci. Ace ha già deciso chi sarà la sua compagna, non abbiamo motivi di contendercelo “. Sospira, sta facendo un grosso sforzo, ma lo fa per suo padre e, soprattutto, per Ace, che non vorrebbe di certo vederle litigare, specialmente a causa sua. Da parte sua, Diva sembra rifletterci un po’. Poi, finalmente, decide. Raccoglie l’offerta di pace della sorella e le stringe la mano.

“ ho amato Ace come re, e ancor prima come fidanzato. Ed ora lo amo come fratello, per cui… non farlo mai soffrire “ Dice solo. Poi, senza aggiungere altro, si sposta gentilmente e si gira per andare nella sua stanza a riflettere,. Non è pentita. Ora, che la preoccupa maggiormente, è sapere la prossima mossa di Zwei. Questo silenzio sembra quasi quello che precede una tempesta. Una grande tempesta, aggiungerebbe lei. Poi c’è dell’altro che la turba. Un sentimento che da qualche giorno le ha fatto dimenticare totalmente Ace. Un sentimento che non provava da tempo, ma che ancora non sa definire. O forse si, ma ne ha paura, dopo tutte le volte che ne è rimasta ferita. Con Ace, con Zwei. E se ora capitasse di nuovo? Non riuscirebbe a reggere. Anche se non lo da a vedere, è una ragazza fragile, al contrario di suo fratello, che è sempre forte e determinato anche nelle situazioni più disperate.

Nel frattempo, Allen è impegnato in un altro, faticoso discorso. Cerca di far rappacificare Ace e Kazuma. Ma l’impresa non è affatto facile, né l’uno e né l’altro sembra disposto a parlare e chiarirsi una volta per tutte. Alexis non sa che cosa fare e che cosa dire, dato che non conosce i dettagli di quel litigio. Allen sbuffa. Ma perché i suoi figli maschi sono tutti così testardi? Non fa in tempo a finire il pensiero, perché vede il figlio maggiore salire le scale. Non gli chiede dove vada, probabilmente sta andando da Diva. Si, quei due sembrano essere molto legati, più o meno tutti l’hanno visto. Ma tutti sono convinti si tratti solo di un forte legame fraterno, nulla di più. Intanto, la ragazza dai capelli corvini si è affacciata alla finestra, ripensando al suo primo matrimonio. A tutto ciò che ha dovuto sopportare per riuscire a sopravvivere ai continui attacchi di pazzia di suo marito. A quanto ha cercato di lottare per non farlo rinchiudere in quel carcere di massima sicurezza. Perché lei aveva visto anche un altro lato di Zwei Baskerville. Il lato buono, quasi umano. Il lato che capiva le sue sofferenze, perché l’ha sempre saputo: loro due sono sempre stati simili. Mentre è immersa nei suoi pensieri, sente di non essere più sola, e sorride un po’. “ fratello… per quanto tempo intendi restare li a fissarmi senza entrare? Non sta bene spiare una signorina “.


“ E tu lo sai che quando sei pensierosa sei più carina? “ Ribatte Kazuma, spiazzandola. Da quando le fa dei complimenti? Si volta a guardarlo.

“ che sorpresa… da quando in qua mi fai dei complimenti? “ chiede, ma non riesce ad essere sarcastica, anzi… sente di essere arrossita. “ avanti Diva, torna in te… che ti prende? Quello è Kazuma, il tuo fratellone. È normale se ogni tanto ti fa dei complimenti “ ripete a sé stessa. Eppure non può fare a meno di fissare il fratello, e lui lo nota. Le si avvicina un po’.

“ Cosa c’è? Pensi ancora a Zwei? “ Le chiede dopo un po’ il ragazzo, e lei fa cenno di no.

“ No, in questo momento non sto pensando a nulla in particolare “ dice la mora. “ Sto pensando a te, dannazione
 “ la tradisce il suo stesso pensiero. Lui cambia espressione per un secondo. Che abbia percepito il pensiero della minore? Dopo tutto anche lui, come tutti i Baskerville, sa leggere i pensieri altrui. “ Insomma, la pianti di leggere i miei pensieri? “ Fa lei chiudendo gli occhi ed arrossendo come un semaforo. Nessuna risposta. La ragazza riapre gli occhi dopo qualche secondo di interminabile silenzio. E diventa rossissima, se è possibile ancor più di prima!


Stiamo entrando nel vivo della storia miei bellissimi fans :) Intanto scusatemi se il capitolo è corto, ma prometto di rifarmi con l'altro, che sarà più lungo. Cosa pensate possa succedere adesso? Non vi rubo altro tempo, baci e alla prossima :) 

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Capitolo 13
*** Confessione ***


Diva diventa rossissima di colpo, riaprendo gli occhi dopo quei pochi secondi di silenzio che, a suo dire, sono durati un’eternità. E trova due occhi azzurri, del tutto simili ai suoi, che la fissano. Suo fratello è sicuramente imprevedibile: in un momento si è spostato dall’entrata della stanza a pochi centimetri da lei, così, senza il minimo preavviso. La mora si sente strana. Il suo cuore batte più forte del solito. Era dai tempi in cui incontrò Ace e Zwei che non sentiva una cosa tanto forte, e ne è quasi sconvolta. Ma che cosa le sta succedendo? Si deve calmare, e lo deve fare immediatamente. A furia di indietreggiare, però, si ritrova spalle al muro. Sembra quasi che suo fratello si stia divertendo a metterla a disagio. No, ora che lo guarda meglio, quello non è lo sguardo di chi si sta divertendo. È uno sguardo magnetico, ipnotico, come se volesse ipnotizzarla. Ammaliarla. No, per quello non ha bisogno di trucchi. Lei è già ammaliata da quegli occhi, che hanno le sfumature di un mare in tempesta. Una tempesta, pensa la giovane. Come la tempesta che in questo momento è dentro di lei, e non accenna a placarsi. Gli occhi, si dice siano lo specchio dell’anima. Allora, che tempesta ci sarà mai nell’anima di Kazuma? Quali saranno i suoi tormenti? Perché è iniziata la rivalità tra lui ed Ace? Quali sono le vere ragioni? Vorrebbe chiederglielo, vorrebbe scoprirlo. Gli appoggia una mano sul viso, come faceva sempre lui per calmarla, quando ancora era una bambina. Ma ora lei non è più una bimba. È una donna, è finalmente diventata coraggiosa, degna di portare il cognome Baskerville. “ Cos’è che ti tormenta? I tuoi occhi mi stanno dicendo che dentro di te hai una tempesta, una tempesta che dura da anni ed anni. Vorrei aiutarti, come tu hai aiutato me “. Fa la mora, prendendo coraggio. Lui la guarda, sorpreso.

“ la mia tempesta dura da anni, come dici tu. Nessuno potrà mai alleviarla. Io ti aiuterò sempre, Diva. Sono tuo fratello maggiore, è il mio compito “

“ Non dire sciocchezze. Non puoi farti carico di tutto. Dimmi la verità: perché nostro padre è arrivato ad esiliarti? Perché sei così triste? In tutti gli anni che abbiamo passato insieme, non ti ho mai visto sorridere una sola volta, e questo mi fa male. Io ti voglio bene, e voglio aiutarti! “. Sbotta in fine la giovane, stupendo persino il maggiore, che recupera subito il suo auto controllo, e sorride.


“ Davvero faresti di tutto pur di aiutarmi? “ le chiede. Sembra un sorriso quasi sincero, anche se imperscrutabile.

“ Di tutto, e lo sai “ Fa lei, guardandolo. I loro sguardi si incrociano, ed è come se quella tempesta avesse trovato un mare in cui sfogarsi, in cui dar libero sfogo alla sua potenza distruttiva.

“ Allora dimenticati di tutto e tutti e baciami “ Le dice lui e, senza lasciare alla mora il tempo di rispondere, la bacia. Ed è un bacio tanto passionale quanto inatteso, e la ragazza rimane un po’ interdetta. Dopo un po’, come risvegliata da un sonno, si scosta da quel bacio, spingendo leggermente il fratello, per poi uscire dalla stanza. Sconvolta? Sconcertata? Stupita? Felice? arrabbiata? E chi lo sa? In questo, Diva è identica ad Ace, non esprime mai le sue emozioni davanti ad altri. Corre a rifugiarsi nella prima stanza vuota che trova, una mano sulla gola, come se un nodo le avesse improvvisamente impedito di respirare. Si calma, e si chiede cosa sia passato per la testa a suo fratello. Perché diavolo l’ha baciata? Voleva forse dimostrarle qualcosa? Forse, di essere superiore ad Ace? Forse, voleva dimostrare che è anche lui in grado di conquistarla? Se è così, vuol dire che sta giocando con i suoi sentimenti, e questo la ferisce, più di quanto non voglia ammettere, persino con sé stessa. Kazuma invece, passato il primo momento di stupore per quel rifiuto improvviso, si mette a riflettere. Cosa c’è di sbagliato? Eppure, gli è sembrato che lo volesse anche lei, e anzi, che per un momento abbia pure ricambiato. Perché diavolo si è fermata ed è scappata via? Che si sia spaventata, ripensando alle sue brutte esperienze in fatto di uomini? In ogni caso, lui non è certo tipo da accettare un rifiuto, non in questo caso. Come può essere paragonato ad Ace o a quel folle di Zwei? A quel pensiero, il maggiore dei fratelli Baskerville stringe i pugni, quasi fino a ferirsi. Esce dalla stanza. Cerca e trova la sorella, che è in una stanza degli ospiti. Entra senza nemmeno bussare, quasi arrabbiato. La ragazza, che si sta preparando per la notte, lo guarda stupita e, dato che non è certo in condizione di ricevere visite, lo esorta ad uscire.

“ Vattene fuori! Non credere di poter fare tutto ciò che ti pare, capito? Non sono una bambolina ai tuoi ordini! “ dice, coprendosi con la vestaglia.

“ Tu pensi che io possa essere paragonato a quello psicopatico che hai per marito? O ancora peggio, a quel buono a nulla di un gemello che ti ritrovi? Non hai capito un bel niente di me se la pensi così! “

“ Smettila e vattene fuori, lasciami in pace! Ace non è un buono a nulla “

“ Cos’è, ancora lo difendi? “ La prende per le spalle e la scuote, quasi a farle male. “ lui non ti ama, non ti ha mai amata e mai lo farà, capisci? “

“ Lo so, ed ora lasciami, che mi fai male! “ Si innervosisce lei, cercando di liberarsi da quella presa. “ Ma non ti permetto di insultare nostro fratello! “

“ Apri gli occhi, stupida! Noi due saremo sempre gli esiliati di questa famiglia, questa pace prima o poi finirà! “ Ribatte lui, per la prima volta si mette a gridare contro la sorella.

“ no che non finirà! A meno che non la faccia finire tu comportandoti come Zwei! “ Non fa in tempo a finire la frase che si ritrova a terra, la guancia piuttosto dolorante ed il labbro un po’ sanguinante. Le ha dato una sberla. Suo fratello le ha dato una sberla. E anche piuttosto forte. Una goccia di sangue cade sul pavimento, ma lei si alza subito, arrabbiata, shoccata. È come se vivesse una cosa già vissuta anni prima. “ Avevo ragione!! Tu sei pazzo! Stai diventando la copia di Zwei, ma non lo vedi? Sei pieno di odio e rancore verso il mondo intero! Non sai cosa voglia dire amare! Ace invece lo sa, ecco perché lo detesti tanto! “ Piange e va verso la porta, ma cos’ha sbagliato? Di nuovo, di nuovo la vita è crudele con lei. Esce infuriata, lasciando solo il fratello, che per la rabbia da un pugno al muro, rompendolo.

“ Diva! Torna qua! “ Le dice solo, quasi fosse un ordine. Ma lei non ritorna indietro, anzi, fa per scendere le scale. Ma lui è più veloce e la afferra per un polso violentemente, costringendola a guardarlo. Quel sangue sul labbro… che tentazione. Fa molta fatica a controllarsi. “ guarda cosa mi fai fare… adesso le tue labbra sono rovinate “. Le dice senza più gridare, ma lei ha ancora paura. Trema e basta, e mormora solo poche parole, come fosse tornata a molti anni prima.

“ no, non farmi del male… “ mormora, mettendo per istinto le braccia a proteggere il viso. Kazuma la guarda, come fosse stato svegliato da un incubo. Ma cosa diavolo sta facendo? Come può comportarsi così sapendo cos’ha passato Diva? La guarda di nuovo. No, lui non voleva farla piangere. Le prende le mani, facendola però tremare. La abbraccia. Vuole che si senta protetta, non minacciata. Non stavolta, non da lui. Lei da prima rimane ferma nella sua posizione, gli occhi spalancati, forse per la sorpresa data da quel gesto.

“ forse hai ragione. Si, io sono come Zwei, ma solo in un punto siamo uguali: entrambi ci siamo innamorati di te, a nostro modo “. È una dichiarazione? Un’ammissione di colpa? Un modo per chiederle scusa? Lei non lo sa, sa solo che il suo cuore si è scaldato a quelle parole, la paura, pian piano, sta andando dileguandosi.

“ come dici? “ chiede solo lei, ha solo la forza di pronunciare queste due parole.

“ Dico che io ti amo. E sentirmi rifiutato da te mi ha mandato in bestia “ ammette lui, facendola arrossire. Deve ammettere che questa confessione l’ha spiazzata e non poco. Mentre la mora sta per rispondere, però, un applauso fuori luogo la fa sobbalzare, facendo voltare anche il fratello.

“ Siete così smielati da farmi venire il diabete “. Quella voce. La mora si irrigidisce immediatamente al solo sentirla. “ Brava Diva, non avevo dubbi che avresti trovato presto qualcuno che ti avrebbe consolato “. E ride ironico. Tuttavia fa anche in tempo ad evitare un attacco a sorpresa, schivando di un soffio la lancia che Kazuma gli ha lanciato contro. L’arma cade a terra. “ Oh come siamo intrattabili. Eppure quello furioso dovrei essere io… “ e mette una mano sulla sua falce, gemella di Artemis. “ … dato che ti stai sbaciucchiando mia moglie! “ Attacca anche lui, ma anche Kazuma si accorge in tempo del colpo che sta per subire, e lo evita prima che sia tardi. Diva arretra.

“ Zwei, mi stavo giusto chiedendo quanto tempo ci avresti messo prima di tornare in questo castello “. Fa ironico il minore. Zwei recupera la sua falce.

“ Ho avuto da fare, vero, Echo? “ Fa un ghigno dei suoi, e dal nulla appare Echo. Sguardo freddo, come il suo signore. Il ragazzo si inginocchia rispettoso.

“ mio signore, se non vogliamo che ci scoprano dovremmo andarcene da questo castello “. Ha una freddezza mai vista, sicuramente non è di un essere umano. Diva lo guarda, e lo riconosce. Quel ragazzo è l’amico di Alexis, ma che ci fa con quello psicopatico di suo marito?

“ Moglie, ti vedo agitata “ Fa ironicamente Zwei, per poi ridere come il solito. Ma questo non fa altro che mettere i brividi alla donna. “ scusa, solo tu puoi divertirti? Diciamo che ho cercato e trovato un amico “.

“ Tu non hai amici, e quelli che hai li allontani con la tua crudeltà! “ Fa lei, trovando finalmente il coraggio. “ Non potrò mai scordare quello che mi hai fatto anni fa, mai! “. Ci ripensa, e trema come fosse una bambina. “ sei crudele ed incapace di provare amore, stavi per farmi la stessa cosa che hai fatto ad Hope “.

“ Non nominare quella povera stupida della mia prima moglie! Lei si è fidata di una persona sbagliata. Risultato? È stata ammazzata! Ma non da me “. Diva, se possibile, rimane ancora più shoccata di prima. Come sarebbe a dire? Chi è il vero assassino di Hope? Che abbia a che fare con la morte di Soledad? Molto presto, questa domanda potrebbe trovare una risposta molto diversa da quella immaginata.

Ciao :D mi scuso con tutti per il ritardo e vi lascio un nuovo capitolo, con un gran punto di domanda: chi avrà ucciso Hope? Ha a che fare con la morte di Soledad? come evolverà la storia? Che cosa combinerà ora Zwei? Aspetto il vostro parere :3 a presto con il nuovo capitolo, baci baci

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Capitolo 14
*** Fantasmi dal passato, minacce per il futuro ***


Quasi tutti i presenti sono pressoché sconcertati. Cos’ha appena detto Zwei? Lui non è il vero assassino di Hope? Ma cosa significa? Diva scuote la testa sconvolta, come fosse stata shoccata. Trema un po’ ed arretra. “ Vado… vado a chiamare Ace “. Fa, senza aspettare risposte, e dirigendosi di corsa verso il roseto del fratello, sicura di trovarlo la. Corre. Corre fino a rimanere quasi senza fiato. Ma allora Zwei non era pazzo sin dal principio. È vero che qualcuno l’ha fatto impazzire, scaricando su di lui le colpe per la morte di una donna innocente? La mora arriva sino al roseto, e finalmente trova il fratello, in compagnia di Alexis, Allen e Risa. Tutti sembrano discutere sul fatto che sentono una misteriosa presenza, ed oltre tutto sembra che un umano sia stato vampirizzato. La ragazza prende coraggio, e parla. “ scusate l’interruzione. Io so chi è la presenza, e so chi è l’umano vampirizzato di cui parlate “. Tutti si voltano all’unisono verso di lei, che riprende fiato. Ha l’aria sconvolta. Allen va accanto alla figlia.

“ Diva, cosa dici? Sei sicura di stare bene? “ Le chiede, mettendole una mano sulla spalla.

“ Padre, non sono mai stata più sicura delle mie parole. Zwei è qui, ha vampirizzato Echo ed ha rivelato una cosa che, se fosse vera, farebbe crollare ogni nostra certezza… “

“ Quello psicopatico è qui? E che ha fatto ad Echo?? “ Interviene Ace, alquanto alterato. È Alexis a tenerlo calmo. La più piccola dei fratelli Baskerville decide di mantenere il controllo, anche se Echo le dovrà molte spiegazioni. Qual è il suo vero legame con Zwei? Perché si è fatto vampirizzare?

“ Fratello, forse dovreste parlare, una volta per tutte. Credo abbiate un nemico comune “. Risponde Diva. Ace pare calmarsi, e toglie la mano da Artemis, che era già pronto ad usare. Il gruppo segue la mora, ed arrivano da Kazuma, Echo e Zwei. Ace è l’unico che pare fare un passo avanti.

“ Allora? Cos’è questa storia? Diva mi ha detto che hai rivelato una cosa sconvolgente. È forse un altro dei tuoi trucchi? “ Chiede al fratello. Zwei non pare perdere la calma, tutt’altro, sogghigna quasi divertito.

“ Credi  me, non ho bisogno di trucchi per attirare l’attenzione. No, stavolta sono qui per ripulire il mio onore, che qualcun altro ha pensato bene di macchiare facendomi passare per quello che non sono “. Pare sincero, ha uno sguardo che non ammette repliche. Alexis si fa coraggio e si avvicina, nonostante l’esperienza precedente l’abbia un po’ segnata.

“ Ace… “ lo chiama e basta, vede che ha lo sguardo di chi non è convinto. Gli prende la mano e lui la guarda, come fosse stato svegliato da un sonno. “ Io credo che dovremmo ascoltarlo. Pare sincero “.

“ Alexis ha ragione “. Interviene nel discorso Diva. “ Lo conosco, sarà pazzo, un assassino, ma non un bugiardo “. Le parole di Alexis e della sorella convincono Ace a dare retta a Zwei.

“ Chi avrebbe avuto interesse a farti impazzire ed uccidere tua moglie e tua figlia, facendo cadere le colpe su di te? “ chiede alla fine il moro. Echo resta dietro al suo signore, che decide di confessare la verità una volta per tutte.

“ L’assassino di Hope è anche l’assassino di Soledad “. Rivela a sorpresa, tanto che Alexis deve sorreggersi ad un mobile per non cadere a terra. “ Quell’uomo… mi ha sempre ostacolato. Detestava Hope, e non voleva che la sposassi, perché era una serva umana, un disonore per lui. Ma io non lo ascoltai e, con l’aiuto di Ace, riuscii a sposarmi. Ti ricordi chi era quell’uomo? “ E guarda Ace, che annuisce.

“ Si, quell’uomo era tuo padre, lo zio Kevin. Odiava gli umani, e ancora di più i mezzosangue. Quando è nata tua figlia avrebbe fatto di tutto pur di toglierle il sangue di sua madre e renderla una purosangue, se ne avesse avuto la possibilità “. Risponde Ace, non capendo. Che nesso c’è tra questa vecchia storia e l’assassino di Hope e Soledad?

“ Ed è qui il bello. Lui non odiava Hope. La voleva. La volva fino a perdere la testa, non gli importava un accidente del fatto che fosse umana. Quello che gli ha fatto rabbia è che lei l’abbia rifiutato per me “. Per poco ai presenti non viene un colpo. Kevin voleva Hope? Risa riflette, sembra quasi che si sia ripetuta la storia che fu con lei, Allen e Kevin, la stessa. Solo che lei è ancora viva. “ E così decise di averla con la forza. Ma sapeva benissimo che lei mi avrebbe detto tutto, ed io glie l’avrei fatta pagare. E così ideò il suo piano. La uccise. Io la trovai quando era troppo tardi per salvarla, ma impazzii dalla rabbia. Volevo solo morire insieme a lei “. Tutti lo guardano. La amava. Zwei amava Hope, al punto da voler morire insieme a lei? Nessuno l’avrebbe mai immaginato prima. Anche Allen è rimasto sorpreso.

“ C’è una cosa che non capisco: tua figlia. Chi l’ha uccisa? “ Rompe il silenzio Alexis.

“ Io “ risponde il ragazzo dai capelli d’argento. Lo ammette così, senza troppi problemi. “ Dopo la morte di Hope, vedevo la vita come un’inutile sofferenza. E volevo liberare mia figlia da questo peso. E così la uccisi. Peccato che questo fosse il gioco di mio padre. Aveva assistito alla scena, e chiamò subito gli anziani. Ma io riuscii a scappare, insieme a Diva, che diventò mia moglie “. Lei non ci può credere. Come diamine ha fatto a non accorgersi prima della verità?

“ E Soledad? “ Chiede la ragazza. “ Perché Kevin l’ha uccisa? “

“ Per la stessa ragione “ Interviene Allen. Tutti lo guardano. “ Kevin non aveva accettato che, per la terza volta, una donna che lui voleva avesse scelto un altro uomo, e tra l’altro un suo familiare. Per lui è stato un affronto troppo grande, e decise di appiccare quell’incendio. Quella volta fui io il suo capro espiatorio. Infatti tutti mi ritennero colpevole per la morte della donna che ho amato così tanto. Riuscii solo a mettere in salvo mia figlia, prima che fosse troppo tardi “. Alexis, per istinto, lo abbraccia forte e piange. Ace la guarda e, per un momento, prova invidia per lei. Suo padre le ha sempre voluto bene, sin da quando è nata, mentre lui è sempre stato maltrattato e punito. Solo poco tempo fa gli ha detto di avergli sempre voluto bene, ma intanto? In tutti quegli anni, lui si è sentito odiato da suo padre. Sospira. No, non è il caso di tirare fuori quella storia adesso. La sua Alexis ha appena scoperto chi è l’assassino di sua madre, lui ha scoperto che Allen non ha ucciso la madre di sua figlia e anzi, che l’ha amata tanto quanto ama sua madre. Risa. Quale forza d’animo. Avrebbe tutte le ragioni di essere afflitta, di piangere, dopo aver sentito cos’hanno detto suo marito e suo figlio. Eppure no. Rimane li, immobile, senza dire una parola, semplicemente con lo sguardo perso nel vuoto. Uno sguardo fisso. Ma fisso su cosa? Quale spettacolo stanno osservando gli occhi della regina dei vampiri? Allen la abbraccia, così, all’improvviso, lasciando di sasso tutti, lei per prima. Solo Zwei sembra rimanere impassibile, come sempre. Alexis lo guarda. Ma come può essere rimasto così freddo mentre raccontava la morte di sua moglie e sua figlia? Non una lacrima, niente. Come se non gli importasse niente. Per un momento, i loro sguardi si incontrano, e lei la rivede. Quella stessa tristezza che aveva nel ritratto, non è sparita affatto. Non riesce a staccare lo sguardo, ma fa un passo indietro vedendo che è lui ad avvicinarsi. Non si deve dimenticare che l’ultima volta che si sono visti ha minacciato di dissanguarla.


“ Tu… le somigli “ le dice solamente. Alexis non capisce. Somigliare a chi? Come se avesse letto il suo pensiero, Zwei la riguarda di nuovo, e le risponde. “ Ad Hope. Tu le somigli tanto, siete due gocce d’acqua “. La rosa sobbalza subito: lei identica alla moglie di Zwei? Perché? Sa benissimo che nel mondo dei vampiri, le coincidenze non esistono. Che ci sia altro sotto? Non ha il coraggio di chiederlo, ovviamente. Guarda Echo, che sin ora è rimasto in disparte.

“ Echo. E tu? Che ci fai insieme a Zwei? Che legame avete? “ chiede dopo un po’. Il ragazzo dai capelli argento si decide a rispondere solo dopo un po’ .

“ A volte gli ho dato in prestito il mio corpo. Siamo… gemelli di anima, se così si può dire “. Alexis pare sorpresa, ma comincia a capire. Ecco perché il suo migliore amico ha deciso di farsi vampirizzare.

In un posto oscuro, una misteriosa forza si sta agitando, destata dal suo millenario sonno. Non pare il mondo umano e né quello dei vampiri. Tutto è circondato dal buio assoluto, come fosse una culla. Una voce misteriosa si distingue dalla massa assordante di rumori, e sembra chiamare qualcuno. “ Kevin Baskerville, come hai osato disturbare il nostro riposo? “ l’uomo dai capelli argento sogghigna sicuro di sé, e risponde a quella domanda.

“ Voi desiderate avere un sacrificio, dico bene? Io sono qui per chiedere il vostro aiuto, per potervelo offrire “. Sembra attirare l’attenzione di quella forza oscura e misteriosa.

“ Parla, dunque. Se sei giunto sin qui deve essere una cosa molto importante “.

“ certo. Se mi darete il vostro immenso potere, riuscirò a compiere la mia vendetta ed a distruggere per sempre Sabrie, e forse a ritrovare anche quella donna “. La forza oscura sembra acconsentire a dare il proprio potere al fratello di Allen, che ritorna al proprio castello, molto più potente di prima. “ Manca poco ormai, e con questo potere piegherò la tua volontà al mio volere. Troverò il modo di farti tornare dagli inferi, e a quel punto sarai mia… Hope “ dice solamente. Ma una presenza lo fa voltare di scatto, e lo fa persino sbiancare. Com’è entrata quella persona al suo castello?

“ Strano, Kevin. Eppure, pensavo di essere io il tuo unico amore “. Lui guarda quella donna per qualche istante, ma non riesce a togliere quell’espressione sorpresa. Cosa vorrà da lui quella persona?


Ve l'avevo detto che sarebbero arrivati i colpi di scena. Chi è la donna che si è presentata da Kevin dopo che lui ha ricevuto i poteri delle forze oscure? Come evolverà adesso la storia? E Zwei? che intenzioni avrà? Cotinuate a seguirmi, e lo saprete!

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Capitolo 15
*** Un arrivo inatteso ***


Al castello dei Baskerville pare regnare la calma, finalmente. Kazuma si mette vicino a Diva e le mette una mano sulla spalla, vedendola scossa. Allen sta accanto alla moglie, mentre Alexis continua a fissare Ace e Zwei. Non si sono più rivolti la parola, e la giovane non sa se prenderlo come un buon segno oppure no. Echo pare l’unico abbastanza calmo, e guarda fuori dalla finestra. Prede parola dopo alcuni minuti. “ Mio signore, ho un presentimento strano. Sento che succederà qualcosa di grave “

“ mal che vada, sarà un nuovo attacco di mio padre “. Risponde Zwei, non perdendo la calma ma distogliendo lo sguardo da Ace, finalmente. Ma è Alexis che, improvvisamente, si sente poco bene. Le gira la testa, si sente strana. Da prima non ci fa caso, ma Diva se ne accorge subito.

“ Sorella, non hai un bell’aspetto. È meglio se vai a sdraiarti, anche tu hai risvegliato i tuoi poteri da poco e sei debole “ fa, per poi prendere la minore per mano e portarla nella sua stanza. Risa decide di seguirle, mentre Ace si accorge di essere fissato sia dai fratelli che dal padre.

“ che cosa c’è? “ fa, arrossendo un po’. “ Non è colpa mia se si è sentita male, perché mi guardate in quel modo strano? “

“ perché non è la prima volta che si sente così strana “ fa Allen “ anche l’altro ieri, è svenuta e le girava la testa. Tu ne sai niente? “ Chiede al figlio, che arrossisce ancora di più e scuote la testa.

“ padre, cosa posso saperne io? Sarà una strana reazione alla vampirizzazione, e che ne so “. Scuote ancora la testa, e Zwei si mette a ridere. “ beh e tu che hai da ridere? “ Chiede Ace, sentendosi preso in giro.

“ Sai che quando Hope si è sentita male con questi stessi sintomi, abbiamo saputo che la causa era la gravidanza? “ gli risponde il ragazzo dai capelli argento, continuando a ridere per l’espressione basita del fratello.

“ gravidanza? E che razza di malattia sarebbe? È contagiosa? “ fa Ace, non capendo più niente. E ora? Perché diavolo anche suo padre si è messo a ridere? L’unico che sembra nella sua stessa barca è Kazuma, che scuote la testa. “ fratello, tu hai capito cos’è? “ Chiede Ace. Allen interviene nel discorso.

“ Figlio, non è una malattia, è una cosa molto bella. Una donna in gravidanza è in attesa di un bambino “. Silenzio. Totale silenzio. Di nuovo lo sguardo puntato su Ace, che passa velocemente dal rosso semaforo al bianco cadavere.

“ bene, potete scusarmi un momento? “ E sviene. Per la prima volta in vita sua sviene. Echo lo guarda sorpreso, per poi ridere leggermente.

“ credo che la paternità l’abbia un po’ shoccato “ dice poi il giovane dai capelli argento. “ però non siamo sicuri che sia così, magari è un falso allarme “.

“ Fidati Echo, io ho 17 figli, conosco anche io i sintomi della gravidanza. Comincia sempre così “ fa Allen, andando dal figlio e cercando di farlo riprendere. Ace si riprende dopo un po’, alquanto stordito.

“ diventerò padre? Io diventerò padre? Non posso crederci “ fa ancora sorpreso dalla notizia.

Qualcun altro è impegnato nella stessa, identica discussione. Alexis si è ripresa dai giramenti di testa, ma continua ad avere la nausea, nonostante non abbia toccato cibo. Risa e Diva le stanno vicine, e la prima ha un sorriso tutto suo, di chi la sa piuttosto lunga. La più giovane non capisce quell’espressione della sua signora, ma non domanda nulla. Diva rimane accanto alla sorella e guarda sua madre.

“ Madre, cosa c’è mai da sorridere sorniona? Alexis non sta affatto bene “.

“ Tesoro, ho capito perfettamente qual è il motivo di questi malesseri. Non è la prima volta che ti succede, vero? “ Chiede alla rosa, che annuisce pensierosa.

“ Beh no… sono anche svenuta un paio di volte, e certi odori mi danno la nausea. Perché? “

“ Perché questi sono i sintomi di una gravidanza, mia cara. Posso affermare quasi con certezza che aspetti un bambino “. E sorride, e per la prima volta pare un sorriso sincero, felice. Da parte sua, Alexis è sorpresa. Mette una mano sulla sua pancia. Lei è incinta? Aspetta davvero un bambino? Il figlio suo e di Ace? Per istinto abbraccia Risa, quasi commossa.

“ ma ne siete sicura? “ chiede poi. Risa annuisce.

“ certo che si, ormai conosco i sintomi a memoria “. È commossa anche lei, e si sente. Presto avrò un nipotino o una nipotina di cui occuparsi e da amare. Anche Diva sembra contenta della notizia. “ Forza, andiamo da Ace, che conoscendo tuo padre l’avrà già messo in imbarazzo bombardandolo di domande “ fa poi la donna, facendo ridere le due sorelle. Alexis si alza dal letto e va in giardino, riuscendo a trovare Ace. Si guardano e basta, non hanno bisogno di parole. Lei si avvicina e gli prende una mano, per poi metterla sulla sua pancia. Lui ci mette un attimo ad intuire che suo padre e suo fratello avevano ragione, e guarda la sua amata, che annuisce. Senza dirle niente, la abbraccia forte forte, come se avesse paura che possa sparire da un momento all’altro.

“ Lo proteggeremo, te lo giuro. Nessuno gli farà del male “. Dice solamente, senza mollare la giovane, che annuisce.

“ Non ho dubbi “ risponde, ricambiando l’abbraccio.

“ Sposami… facciamo felice papà e sposiamoci “ fa lui “ questo bambino merita una famiglia unita, una vera famiglia. E anche noi lo meritiamo “. Alexis rimane sorpresa, emozionatissima. Annuisce solo e da un bacio a sorpresa ad Ace.

“ Si, si e ancora si. Non c’è altra cosa al mondo che desideri se non diventare tua moglie “. Piange di gioia. Lui la abbraccia di nuovo. Diva sta osservando la scena, ma decide di non disturbare il bel momento. Sorride un po’. Davvero, è felice per le belle novità. Ma non può fare a meno di essere triste per la sua condizione attuale: sola, un matrimonio turbolento alle spalle ed un nuovo amore.. beh, un nuovo amore ancora tutto da scoprire, senza sapere se sarà finalmente felice o sarà l’ennesima delusione per lei. Qualcuno le si avvicina, tranquillo.

“ Alla fine il nostro fratellino si è deciso a chiederle di sposarlo? “ Si mette accanto alla mora, che sussulta. Poi guarda di nuovo la coppia.

“ Zwei, mi hai spaventata. Non cambiano mai i tuoi modi, vero? “ chiede, ora più tranquilla. Lui ride un po’.

“ A volte spaventarsi fa bene, non te l’hanno detto? “. Ma, visto che lei non ride alla battuta, anche lui smette. “ Riusciremo mai a trovare la nostra felicità, noi due? “ Chiede dopo un po’, spiazzando letteralmente la mora.

“ forse si, chi lo può dire? Ad esempio, noi due siamo stati felici, tanto tempo fa. O sbaglio? “ Si volta a guardarlo. Quello sguardo, non è mai cambiato, e nemmeno ora pare esserlo.

“ Già, ma adesso sembra che tu sia innamorata di qualcun altro “. Non ha toni particolari, e lei sospira.

“ Mi hai fatto troppo male quel giorno. Non sono ancora riuscita a dimenticarlo “.

“ Non ero in me, e lo sai. Certe esperienze possono anche fare impazzire le persone “

“ Hai ucciso tutta la servitù e gli invitati al matrimonio. Mi hai colpita facendomi perdere nostro figlio, solo perché ho cercato di fermarti. Ho visto il tuo lato peggiore sopraffare il lato migliore tutto un tratto, i miei sogni e le mie speranze si sono distrutti per la seconda volta “. Risponde la mora.

“ Volevo liberarvi dal peso della vita. A mio modo, era una dimostrazione d’amore. Sbagliata, ma lo era comunque. Proprio come ho fatto con mia figlia “.

“ Non l’hai superata ancora, vero? Intendo… la morte di tua moglie ed il fatto di aver ucciso tua figlia? “

“ quelli me li porterò dietro per tutta la vita, non li supererò mai, ma credo sia ovvio “ Fa lui, rispondendo alla domanda della ragazza. “ Guarda Ace invce. Ho cercato in tutti i modi di trascinarlo nel baratro insieme a me, risultato? Si è rialzato più forte di prima. Io invece sono rimasto a piangermi addosso e a meditare vendetta “. Si ferma di colpo, sentendo che lei gli ha preso la mano.

“ Non sei solo, adesso hai una famiglia che ti starà accanto, non preoccuparti “. Quella ragazza ha il potere di spiazzarlo. Non c’è che dire, ha ereditato la forza d’animo di sua madre. È diventata coraggiosa, degna di portare il cognome Bakerville. Come ha potuto lasciarsela scappare? Come ha potuto farle così tanto male? Oi guarda Alexis.

“ Hope.. “ gli sfugge così, senza pensarci. Diva si sorprende e lo guarda, come a chiedere spiegazioni. “ Si, sento in lei l’anima di Hope, è per questo che all’inizio l’avevo scambiata per lei “. Prosegue il discorso lui.

“ Come? Vuoi forse dire che… “ Diva guarda per istinto la sorella. Come sarebbe a dire? Che ci fa l’anima di Hope dentro Alexis? Perché proprio adesso?

Eccomi con il nuovo capitolo, perdonate se è un pò corto, mi rifarò con il prossimo. Beh, ve l'avevo detto che per Ace ed Alexis ci sarebbero state grandi novità! spero che continuerete a seguirmi, il bello deve ancora arivare! Baci

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