Entanglement

di _the_unforgiven_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shard | lettera anonima uploadata in rete ***
Capitolo 2: *** *mittente sconosciuto* ***



Capitolo 1
*** Shard | lettera anonima uploadata in rete ***


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shard | lettera anonima uploadata in rete
 

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Questo documento è stato caricato simultaneamente su tutti i device elettronici connessi alla rete nel più vasto - e fortunatamente innocuo - attacco informatico del 2078, in quello che è stato ribattezzato come "malware Dear Johnny".

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Hey, indovina un po', testa di cazzo.

Questa è una lettera per te.
 

Be'. Una delle mie lettere per te.


Ma tutte le altre me le sono tenute, e sono solo mie, grazie tante.
E' passato il tempo in cui non c'era nulla che ti potessi nascondere.


Adesso, posso essere patetica in santa pace.


Questa lettera, però, spero che invece ti arriverà; o che ti si materializzi in testa, ti attraversi come un pacchetto di dati.

Perché appena l'avrò finita la lancerò in broadcast in tutta la rete, sai il cazzo che me ne frega di chi altri potrà leggerla.
In qualche maniera, forse riuscirò a farla scivolare sotto la porta per il Blackwall, e te la troverai sotto i piedi.


Sai che io e te siamo uguali, adesso, no?

Un bel pacchettino di zero e di uno, tenuto insieme dalla convinzione di essere un'identità coerente.

Heh.
Un pacchettino, figuriamoci.


Il tuo ego è così smisurato che scommetto che non ci entra, nella distopia cybermessianica di Alt.
Ti avrà già sbattuto fuori perché le intasavi i server.


...Il fatto è, Johnny, che Alt Cunningham sarà anche un essere onnipotente, o quasi.
Ma non sa tutto.


Lo abbiamo visto, no, io e te..?
Perfino l'IA più mostruosamente cazzuta mai esistita può sbagliarsi.

E io sto scommettendo tutto sul fatto che si sbagli ancora.


Quindi, questa lettera me la sto registrando dentro anch'io; se non ti raggiungerà prima, be', vorrà dire che te la consegnerò di persona.


...


...Non preoccuparti.

Non sto sprecando quello che abbiamo fatto insieme.

Quello che mi hai regalato, quello che Rogue mi ha regalato.


In questi mesi mi sono data da fare; Cristo, ti saresti divertito. Te lo racconterò; ma dovevi esserci, choom.


Non c'è gusto a fare questo genere di stronzate, se non ci sei tu a guardarmi.

O a insultarmi.

O a farti insultare.


(Gesù, Johnny, litigare con te mi manca come l'aria.)


Ma, vedi, il fatto è che la mia data di scadenza si sta avvicinando.
Almeno, stando ai calcoli di Alt; e purtroppo, temo che su questo ci abbia preso.

Mi sento come quelle vecchie carrette sferraglianti che nelle Badlands lasciavano a noi mocciosi, perché imparassimo a guidare.
Quelle col motore che parte una volta sì e tre no, con la convergenza delle gomme a puttane; perché se anche le mandavamo a schiantarsi, pazienza, andava bene così.


Io sono pronta a schiantarmi, Johnny.


Judy ha lasciato la città.
Non era vita, per lei; se devo dirti la verità, sono sollevata che se ne sia tirata fuori.

Non riuscivo... Non era giusto.
Spero che adesso riesca ad essere felice; mi dispiace solo di averla illusa di poterlo essere insieme a me.


...E' che questi mesi sono stati una merda vera, Johnny.


Anche adesso, a volte mi succede di aprire gli occhi al mattino e dimenticarmi che tu non ci sei.


Quando me ne ricordo, è come se il mondo si sgonfiasse come un pallone, mi collassasse addosso.


Sono intrattabile, distante.
Credo che ormai solo Nibbles mi sopporti.


Del resto, cerco di non pensarci.
Tengo spenta la radio, non guardo la tv.
Ho perfino messo un veto ai dj dell'Afterlife; almeno, per quando nel locale ci sono io.


Solo che ogni tanto cammino per strada e mi capita lo stesso di sentire una delle tue canzoni.


Allora mi fermo ad ascoltare la tua voce, cerco di riconoscere quelle inflessioni che avevi tu.

Suono la chitarra e faccio finta di avere dita che non sanguinano sulle corde di metallo.

(Mi rode ancora non averti potuto vedere a quell'ultimo concerto. Non sai quanto.)


...Hey, Johnny?

Ti ricordi la volta che siamo stati sulle montagne russe, a Pacifica?

Ti ricordi il sole che c'era?

Dannazione. Non credo di essere più tornata a guardare l'oceano, da quando non ci sei.


Ma sto divagando.
E' che non voglio smettere di scriverti.
Se smetto, mi sento di nuovo sola, mentre adesso sto parlando con te.
Anche se non ascolti.
Tanto tu non ascolti mai, eh, brutto cazzone?


Avrei voluto -


- al diavolo, lo scrivo lo stesso. Avrei voluto avere la forza di fermarti, là su quel ponte.

Avrei voluto - avrei dovuto dirti di no, quando ancora potevo.

Dovevo sapere che avresti fatto qualcosa di stupido.

Dovevo pensarci già mentre eravamo nel foyer del fottuto Embers; avrei dovuto chiuderti dentro di me, al sicuro.


...Invidio Rogue, sai?

Ha vissuto ed è morta come le piaceva.
Ed ha potuto morire combattendo al tuo fianco.
Dovunque sia, penso che sia felice.

...è davvero, e sarà sempre, la migliore.

(...sul serio, Johnny, come cazzo hai potuto lasciare Rogue..? Sei proprio un coglione.)


...Comunque. Ecco il piano, choom.

E' zeppo di buchi e con una probabilità di successo vicina allo zero, proprio come piace a te.


Come dicevamo, per gentile concessione di Nostra Signora della Rete, adesso anche io sono un engramma.

Mi trovo ospite di questo corpo, ma ancora per poco: si sta autodistruggendo, e nel giro di pochi giorni morirà.


(Cristo. Che senso ha avuto, che senso avrebbe anche vivere cento anni ancora, magari morire di vecchiaia, quando poteva finire tutto in una esplosione di gloria?

Quando poteva finire con te?

Per te?)


Prima di crepare, però, mi collegherò alla rete per un ultimo tuffo; e non tornerò più a galla.


Non sono ancora del tutto sicura di come fare; ma Alt c'è riuscita, no..? Ha usato Soulkiller, ma a me non serve più, ormai.


Mi uploaderò tutta intera nella rete, piccolo pacchetto di dati vagabondo; e da lì comincerò a cercarti.


Mente alveare, un cazzo.

Alt sarà l'ape regina; ma io sono una vespa, Johnny.


Ci sono tante altre cose che vorrei dirti; ma ho deciso che lo farò sul tuo brutto muso, quando lo avrò di nuovo davanti.


Aspettami, Johnny.


Ci vediamo dall'altra parte.


///

 

 

-

NdA

(ho scritto di getto la sera stessa in cui ho finito il gioco, e non ho editato quasi nulla; lo tengo come memento di come mi ha fatto sentire questa maledetta storia.

Bravi tutti, ora rivorrei i pezzi del mio cuore, grazie.)

 

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Capitolo 2
*** *mittente sconosciuto* ***


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*mittente sconosciuto*

 

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...ha.


Fregata, V; ho letto dal momento in cui hai premuto invio.


Sei diventata un pezzo grosso, bambolina, ma non sei ancora diventata abbastanza grande.

Ti sto ancora un bel po' avanti.


Con tutta la gente che si troverà il tuo messaggio sotto il naso, forse in pochi capiranno davvero di che diavolo parli.
Ma almeno qualcuno dovrà indovinare che sei tu.

Non so se l'aver causato il più vasto attacco spam della storia farà una gran figura sul tuo curriculum.
 

Ma a quanto pare, ormai non te ne frega più granché.
Vero..?


Spero che allora non ti incazzerai sapendo che ho letto anche le altre lettere.

Tutte quante.


...a mia difesa: "leggere" forse non è la parola giusta. Mi compaiono davanti senza preavviso, come un messaggio pop up, o qualcosa così.

Ugh.
Come faccio a spiegare.

...Anche "davanti" è un concetto estremamente relativo, in questo momento.

Idem per "prima".
O "dopo".
O "lontano".

Mi piacerebbe poter dire che è come essere fatti, o sbronzi, o qualche altro stato alterato di coscienza che possa rendere l'idea.

Nah.

Piuttosto, immagina di aver girato troppo su te stessa dentro una stanza buia.

Qualcosa del genere.


Quindi no, non ho "ricevuto" il tuo messaggio e probabilmente non l'ho nemmeno davvero letto.
A un tratto era qui, e basta.

Come gli altri.
Come tanto altro.


Ti sento forte e chiaro, come sempre, V.


Sei come quelle notifiche fastidiose che non c'è verso di spegnere.


...Alt ha una teoria.

(Indovina un po': salta fuori che è rimasto molto più della vecchia Alt Cunningham di quanto ci fosse sembrato, mentre metteva su quel suo show da dea dell'universo digitale.

Credo che dopo tutto il tempo che ha passato dietro il Blackwall si fosse solo... dimenticata di essere una persona.
Potrebbe essersene un po' ricordata, da quando sono qui.

...E, sì, potrebbe essersi pentita di avermi fatto entrare, se è questo che stai pensando.

Be'... doveva pensarci prima, mmh?
Adesso sono tutti cazzi suoi.)


...Ad ogni modo.


Alt ipotizza che possa trattarsi di una sorta di entanglement quantistico.


Sì, spiegandomelo mi ha uploadato in testa l'intero fottuto corso di laurea in fisica, tutto in una botta sola.
Se avessi ancora un lobo frontale, me lo avrebbe sfondato come - anzi, sai che ti dico, le chiederò di fare lo stesso con te appena arrivi, così mi risparmio di cercare di spiegartelo adesso.

Non vedo perché devo farmi stuprare le meningi soltanto io.

Per farla breve, però: durante il tempo in cui sono stato nella tua testa, ci siamo fusi.

Ci siamo mescolati così tanto che non è più possibile districarci.

Siamo due sistemi correlati: se succede qualcosa ad uno, succede anche all'altro.


Roba a metà fra Einstein e Cime Tempestose.

Hai presente?

...No, non dirmelo.
 

Ora, qui in realtà non succede effettivamente un accidente di niente; o almeno, niente che si possa trasmettere con facilità a un cervello umano.

Per questo, forse, dal tuo lato c'è solo silenzio radio.

Alt sostiene che potrebbe anche esserci di mezzo il fattore corpo.

(Cristo, quando lo dice mi sento ancora prudere le mani. Che non ho).

Dato che non sei ancora una pura IA, comunque, forse è il tuo hardware organico che sta ostacolando la tua capacità di ricezione.

...Forse, come direbbe Misty, la tua aura è disturbata.
 

Da questo lato del muro, però, io ti ricevo forte e chiaro.

Quando mi parli, quando mi scrivi.

E' quasi come prima, V.


Ecco perché ho tutte le tue lettere.

Sì, anche quelle che hai cancellato dopo averle scritte.

Me le tengo tutte, grazie tante.

Dopotutto, erano per me.


...cazzo, V.
E' da pezzi di merda, lo so; ma sapere che stai...

...no, ok, è da pezzi di merda e basta.
Lascia perdere.


Quello che mi dispiace è che questi ultimi mesi per te siano stati...così.

Non era questo che speravo.


Be', a dirti proprio la verità, non lo so nemmeno io, esattamente, cosa speravo.

Sapevo che non avrei mai potuto rubarti nemmeno un minuto di vita, V.

Ti ho fatto una promessa.


Forse, come te, volevo scommettere che Alt si sbagliasse.


La cosa più difficile, per me, non è stata decidere che cosa fare.


La cosa più maledettamente difficile, V, è stata lasciarti indietro su quel ponte.

Giuro che mi è sfrecciata davanti agli occhi un'eternità in cui restavamo così, io e te, lì sull'orlo del precipizio.

Una vita intera passata a tenerti stretta.


...quello che voglio dire, è - non avere fretta, V.


Guardati allo specchio: sei ancora una bambina.

Non mi frega un cazzo se adesso ti atteggi a regina dell'Afterlife.

(Tanto lo sappiamo tutti e due, la regina era una sola, e si chiamava Rogue.)

 

Quello che devi fare tu è - be'.

Vivere, suppongo.


Guardare il mare.


Leggere un cazzo di libro, ogni tanto.


Respirare.


Non avere fretta.

Io, per la prima volta in vita mia forse, non ne ho.


Non sarà facile. Non sarà facile neppure dopo, quando sarà accaduto l'inevitabile.


Io ho avuto Alt a farmi da Caronte, a traghettarmi da questa parte. Ma tu?


Gesù, V, giuro che se incasini qualcosa, se ti perdi nella tana del Bianconiglio prima di riuscire ad arrivare qui, te la faccio pagare.


Ho dei piani, se vuoi saperlo.

Per cominciare, devo mettere in pari i conti: ti rendi conto che mi sto sorbendo tutti i tuoi monologhi, senza poterti dire un cazzo?

Mi fai impazzire, a volte.
Avrò parecchie cose da dirti, quando ti vedrò.


(Parecchie cose da farti, anche.

Ma questo è per un altro genere di lettera, o meglio ancora, per quando ti avrò di nuovo davanti.

Per quando ti avrò davvero davanti a me, V, da pari a pari, fatti della stessa materia di cui sono fatti i software.)


Festina lente, V.
Non avere fretta; ma quando sarà il momento, sbrigati.


So che mi troverai. So che ti troverò.


Nel frattempo, leggiti Emily Brontë. So che c'è una copia da qualche parte nell'appartamento di Japan Town; guarda nello scaffale, di fianco al guardaroba. Vedrai che è ancora lì.


Io sono qui. Ti aspetto.


Tuo, Johnny


///

 

 

NdA

La sera dopo la lettera di V, è venuta questa. Mi mancano tutti e due da morire.
Cosa è diventata la mia vita 8))))

 

"... lui è più me stessa di quanto non lo sia io. Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa..."

Emily Brontë - Cime Tempestose

 

 

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