I passi di due sconosciuti

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dopo quella notte al bar ***
Capitolo 2: *** Il sesso? Vediamo ***



Capitolo 1
*** Dopo quella notte al bar ***


Volevo dimenticare me stessa e il mio recente passato.
Non so come, ma il mio fidanzato di cui ero legata da molti anni, aveva deciso di lasciarmi.
Siamo stati insieme per più di dieci anni e avevamo molti progetti per il nostro futuro.
Sposarci, prendere casa e mettere i primi mattoncini per la nostra nuova famiglia.
Sembravamo felici. Almeno vedevo lo sguardo di quell'uomo di cui non voglio nemmeno nominare ilo suo nome come uno sguardo flebile e spensierato.
In fondo eravamo ancora giovani adulti, anche se la vita del lavoro ci rendeva partecipi di un dovere di costruzione che solo insieme potevamo farcela.
Eppure, quando ha deciso di lasciarmi su due piedi dicendomi semplicemente che dopo tutti questi anni non provava più i sentimenti di un tempo, non mi sono sentita il mondo cadere addosso.
Sembravo quasi liberata. Liberata da un'oppressione che andava avanti per molto tempo.
Anche se non ci vedevamo tutti i giorni, sentivo che i mi9ei sentimenti per lui si erano inspiegabilmente affievoliti.
La passione non era come i primi mesi che ci frequentavamo, ma l'amore che ci legava era troppo forte che sentire di poterlo lasciare sembrava quasi un groppo al cuore che non potevo assolutamente rimuovere.
Eppure quando guardavo quegli sguardi complici mentre mi baciava, tutto sembrava essere tranquillo.
Passavamo le giornate insieme a fare passeggiate, a parlare della settimana trascorsa oppure a guardar una serie tv che preferivamo al computer o alla televisione.
Sembrava una vita normale in attesa dei grandi passi in cui la nostra unione sarebbe stata rafforzata ulteriormente.
Ma quel giorno, quel giorno di metà gennaio mentre le giornate erano fredde e insopportabili, lui mi consegna la nostra mezza fede che con i suoi risparmi mi aveva regalato.
Ero una ragazza felice e spensierata e sentire quell'unione ancora conclamata, mi rendeva soltanto sua.
Ma lui aveva deciso di intraprendere una strada diversa dalla mia senza che io potesse farne minimamente parte.
E mentre non avevo amiche e avevo solo una famiglia che mi manteneva in attesa che mi sarei presa una casa e un lavoro che negli ultimi anni mi soddisfava grazie alle mie colleghe, tutto sembrava per me essere stato gettato nel cesso.
Non volevo più pensare a lui, ma come potevo fare?
Come potevo dimenticare gli ultimi dieci anni della mia vita che mi avevano contraddistinto e legato indissolubilmente amando un uomo e credendo davvero che fosse stato la persona adatta a me?
Non si finisce mai di conosce una persona e quella sua indole da codardo mi aveva fatto capire che dovevo guardarmi bene da chi mi circondava.
Certe colte credevo di non potermi nemmeno fidare della mia stessa famiglia, ma poco dopo credetti che non era così.
Una famiglia che mi aveva sempre amato e che aveva fatto in modo che non mi mancasse niente.
Ma l'amore di un uomo e un vuoto incolmabile sarebbe stato un peso che mi sarei portata avanti per tutta la vita.
Tali pensieri non potevano essere misfatti, ormai la mia esistenza era per sempre segnata.
Non potevo andare avanti senza emozioni e sentimenti, anche perchè gettarmi verso le mie poche passioni non avrebbero per sempre accantonato quei ricordi.
In fondo anche se ero solo una ragazza di trent'anni, avevo ancora molti anni dinanzi a me.

E mentre le mie amicizie erano distanti mentre lavoravo in una città in cui ero nata, tutti i giorni sembravano inspiegabilmente uguali.
Fino al giorno in cui ho deciso di dare un senso alla mia vita cercando di dimenticare tutto questo.
Un bar. Un piccolo insignificante bar dove all'inizio facevo solo colazione con i suoi cappuccini e le sue paste calde, la sera si trasformava come un luogo dove ubriacarsi senza pensare a niente.
Poteva essere un luogo come tanti per le altre persone, ma per me era un posto dove avrei potuto ricominciare.
Ma non ricominciare da sola, magari qualcuno mi avrebbe abbordata sapendo meglio del mio passato e del mio presente, anche se io volevo dimenticare tutto questo.
Eppure non mi ritenevo una donna affascinante, ma in fondo avevo anch0io qualcosa per essere bella.
Mi ritenevo una donna giovane, intelligente e con un corpo non da fare schifo.
Ma se in quel bar maleodorante avrei trovato davvero la persona adatta, allora il mondo in cui vivevamo non era così sporco e indecente come potevo credere.
Ordinai qualcosa di molto forte, mentre il barista mi riconobbe subito salutandomi con un “ciao” visto che facevo spesso colazione in quel luogo.
Non avevo nessuna intenzione di parlare con lui, anche perchè dovevi concentrarmi nello svagarmi.
Spegnere la mente per me era impossibile e confessare alla mia famiglia dove fossi stata in quel preciso momento, non era affatto facile.
Ma non volevo pensarci, anche perchè avrei preso la situazione di petto al momento più opportuno.
Volevo solo pensare al presente, senza farmi distrarre da cose e persone che mi avrebbero turbato, tra questi il barista e la mia famiglia.
Mentre cercavo di bere tutto d'un fiato quel superalcolico, per poco non sentivo il mio stomaco prendere fuoco, mentre vidi il barista ridere sotto i baffi.
Naturalmente non ero abituata a farmi del male in questo modo, ma cosa potevo fare? Non conoscevo altri metodi.
La solitudine mi avrebbe rovinato e il silenzio pure, quindi decisi di pensare cosa avrei fatto nei giorni seguenti cercando di guardarmi intorno per trovare un uomo interessante.
Erano tutti uomini vecchi o di mezza età, che si svagavano bevendo grappa o caffè dopo una lunga giornata di lavoro.
Loro non potevano essere interessanti per me e credere di aver preso una decisione sconsiderata non stava dando i suoi frutti.
Ma ecco che improvvisamente un giovane uomo dal soprabito tutto nero si avvicina a me dicendomi se poteva accomodarsi nello sgabello proprio accanto al mio.
< Faccia pure. Tanto non è occupato. >
< La ringrazio. Mi dia lo stesso scotch della signorina. >
“Scotch? Ma da che diavolo l'ha capito?”
In quel momento credetti che la persona che si era accomodata vicina a me era un grande intenditore di superalcolici, per ciò lo trovai interessante.
< Giornata molto lunga, non crede? >

< Direi di sì. Il lavoro all'assicurazione è più stressante di quanto una persona può credere. >
< Ne sono davvero convinta... Ma come ha capito quello che sto bevendo? >
< Sono un grande appassionato. E poi sento quell'odore dal suo bicchiere < Mi rispose con naturalezza < E' la prima volta che vedo una donna bere Scotch. >
“Ed io che non sapevo il nome di questa bevanda. Anzi, non so ancora il perchè ho voluto ordinarlo.”
I suoi occhi erano penetranti e il suo fisico era solo nascosto perchè si era coperto bene.
Ma cosa potevo credere da uno sconosciuto?
Avrei fatto solo passi nel buio gettando la mia vita verso colui che a malapena mi guardava.
Magari non aveva nessuna intenzione di conversare, ma subito dopo credetti che non fu così.
< E' la prima volta che la vedo in questo bar. >
< Eppure ci vengo spesso > risposi < La mattina. A fare colazione. Lavoro qui vicino. >
< Capisco. Eppure io mi ricorderei di una donna affascinante che beve scotch. >
A quelle parole non potei che non ridere.
In fondo mi aveva fatto un complimento velato, anche se mi sottolineò come un'ubriacona.
Ma non ero quel genere di ragazza.
Ero insomma una persona semplice, a cui piacciono gli uomini che sanno dare calore e amore.
Ma quell'uomo ne avrebbe dato ad una donna come me?
< La ringrazio. >
< Mi chiami Tiziano. E smettiamola con i convenevoli. >
< Come vuoi, Tiziano. Il mio nome è Lisa. >

< Davvero un bel nome. >
< Grazie > mi limitai a dire pensando che quell'uomo disse così solo per continuare a farmi i complimenti e a provarci con me.
Sembrava fatta.
Sembrava che la mia vita grazie a quello sconosciuto potesse rinascere improvvisamente.
E mentre cercava di raccontarmi delle sue strane giornate giusto il modo per farmi ridere, io non potevo confessargli che abitavo con i miei genitori.
Mi sentivo improvvisamente attratto da lui come una calamita.
Non so in che guai mi sarei cacciata, ma non m 'importava minimamente.
Lui mi aveva attratto ed io non potevo farne a meno.
Mentre cercai di pagare il mio drink, lui cavallerescamente mi precedette pagando il suo e il mio.
< Ti ringrazio,. Tiziano. Come posso sdebitarmi? >
Gli feci capire che la nostra serata non si sarebbe fermato in quel momento.
Volevo molto di più di lui e i suoi occhi mi fecero capire lo stesso.
< Possiamo andare a casa mia. Saremo soli. E poi ho una gran fame. >
< Co,me vuoi. Non ho programmi per questa sera. >
Subito capì che ero sola,mente una preda in attesa di essere addescata.
Dinanzi agli occhi di quell'uomo mio comportavo come una donna frivola che stava pensando solo al sesso.
Non lo conoscevo appieno ancora mentre con il mi9o ex ragazzo ci sarebbero voluti vari appuntamenti prima di rimanere a casa da soli.
In fondo a quei tempi ero ancora un'adolescente, ma ora ero adulta e per niente spaventata per il mio avvenire.
Tutto ciò era contornato dal modo in cui mi aveva catturato, e mentre montai sulla sua auto per andare a casa sua, i miei occhi vennero catturati e offuscati dai miei veri sentimenti.
Il mio istinto di donna mi guidava e mentre i suoi primi tocchi erano qualcosa di eccitante che non avevo mai provati prima d'ora, sapevo che i miei guai erano soltanto all'inizio.
Oppure erano solo il pretesto per confessare quello che le mie tenebre tengono all'interno di me in attesa di un senso di colpa che doveva essere eliminato.

 

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Capitolo 2
*** Il sesso? Vediamo ***


Tiziano era così premuroso che mi fece sentire come se fossi a casa mia.
Mi coccolava, mi chiedeva se avevo bisogno di qualsiasi cosa e alla fine...
Sentivo i suoi baci perpetui intravederli sul mio seno mentre la mia eccitazione aumentava.
Ma quei tocchi e quei modi erotici per sedurre alla fine una donna indifesa, non sortirono alcun effetto.
< Tiziano... dovremmo fermarci. >
< Perchè fermarci? Eppure l'alcol dovrebbe farti sentire audace. Sei bellissima Lisa. Ed è un vero peccato non averti conosciuto prima. >
Cercavo di fermarlo come potevo, ma all0improvviso la mia oscurità ebbe il sopravvento.
< Tiziano, fermati. >
La mia voce fu perentoria e Tiziano mi guardò con sguardo confuso mentre non riusciva a capire che cosa mi frenava.
< Lisa, capisco che tu non voglia immergerti in una storia d'amore con uno sconosciuto, ma io ti desidero. Ardentemente. >
“Una storia d'amore? Se solo tu sapessi...”
< Non puoi rovinare tutto adesso. Io credevo... >

< Che la mia solitudine fosse solo un pretesto per gettarmi tra le braccia nel primo uomo che mi avrebbe rimorchiato? Ebbene, tu non mi conosci affatto. >
< Che cosa vuoi dire, Lisa? >
< Devo raccontarti del modo in cui io e il mio ex fidanzato ci siamo lasciati. >
< Ma cosa vuoi che me ne importa? Sono fatti vostri. Capisco che magari non l'hai dimenticato,ma la vita è una sola. E tu devi cercare di distrarti. >
Tiziano non avrebbe continuato a parlare per molto.
Lui voleva andare al sodo e mi desiderava pi+ di qualsiasi altra cosa, ma non potevo credere che per lui potessi diventare seriamente una storia d'amore.
< Ci conosciamo appena Tiziano, e non puoi dire che io e tu possiamo legare per sempre. Un tempo ci sarei andata con i piedi di piombo, ma l'età non è dalla mia parte. Dieci anni per me sono passati velocemente e quello che ho combinato nell'ultimo periodo mi ha scosso per sempre. >
< Che cosa mai avresti combinato di così terribile? >
Feci un respiro profondo mentre non riuscivo a distogliere lo sguardo da Tiziano.
L'uomo era in fervente e impaziente di sapere che cosa mi bloccava e cosa mi stava tradendo quel momento che aveva per sempre scosso il mio animo.
< Mio zio... ha abusato di me. >
Una confessione che scosse non poco tutto il mio animo e quei dannati ricordi che andavano a mischiarsi nella mia mente.
< Tuo zio che cosa? >

< E' successo l'anno scorso. È stato un momento terribile per me, combinato da un suo momento di debolezza durante una delle mie feste tra i parenti. E quando il mio ex fidanzato è venuto a scoprire tutto ciò, mi ha minacciato che avrebbe montato uno scandalo. Ma io non volevo distruggere una famiglia. Ero troppo spaventata.
E per cercare di eliminare tutto ciò mentre mio zio scomparve per sempre, ho fatto quello che non avrei dovuto fare: l'ho mollato. >
Tiziano mi fissava con sguardo serio e preciso.
Sapere che la mia ingenuità sarebbe stata colta in qualsiasi momento, avrebbe potuto gettare l'uomo contro di me prendendosi gioco dei miei sentimenti, ma sono contenta che alla fine non lo fece.
Mi parve che mi ascoltò con devozione, dimenticando per sempre la voglia di fare sesso.
< Perchè avresti fatto una cosa del genere? Il tuo fidanzato volevo soltanto aiutarti. >
< Davvero? Dopo che mio zio confessò e mi chiese scusa per quello che aveva combinato, mi disse che era stato proprio il mio ex fidanzato per un gioco stupido tra uomini a circondarmi di lui mentre le sue mani toccavano ogni centimetro della mia pelle.
Volevano prendersi gioco di me e mettere in luce tutte le mie paure.
Non avrei mai creduto che il mio ex fidanzato potesse essere un mostro pervertito che si divertiva nel vedere la sua stessa fidanzata nelle grinfie di un uomo, soprattutto se un suo parente. >
< Tu dai la colpa all'alcool... Ma se non fosse così? >

< Ci ho pensato intensamente. E infatti credo che il mio fidanzato abbia gettato la nostra relazione nel cesso più profondo dandomi verso quel pervertito di mio zio. Non potevo credere di essere cresciuta in una famiglia depravata, ma credere il mio ex fidanzato un uomo così maligno... >
Non potevo smettere di piangere.
Sembrava tutto reale nella mia mente e il cuore di quello sconosciuto di Tiziano sembrò prendere piede gettandosi contro di me.
In fondo non potevo dimenticare di quei singoli tocchi che ancora annebbiavano la mia mente disgustando sempre di più gli uomini.
Ma dovevo imparare a rinascere.
Dovevo farmi forza in questa vita nuova lontano dal mio ex fidanzato e lontano da chi non mi desiderava-.
Tiziano, dal primo momento, mi fece capire che in lui c'era quel rifugio che da molte settimane agognavo.
La mia vita era cambiata per sempre quella sera confessando alla prima persona il mio terribile segreto.
Le tenebre sembravano impercettibilmente abbandonare il mio essere, ma in fondo sapevo che non sarebbe stato così facile.
< Lisa, mi dispiace per tutto quello che hai dovuto attraversare. Ed io mi sento un mostro nel sapere che ti avrei portata a letto anche con la forza. Volevo solo divertirmi con te, cercando di sottometterti. Ma in fondo non sono quel tipo di uomo. Io voglio veramente innamorarmi. E credo che sei tu la donna adatta a me. >
Rimasi bloccata da quelle parole e sentire che in fondo anche al più cattivo essere umano, il cuore aveva le sue emozioni mentre quel calore che ci aveva circondati, diventava come una cornice e un ricordo che sarebbe stato indelebile nella mia mente.
< Mi piacerebbe rimanere a dormire questa sera d ate. Ho bisogno di affetto. E tu sei l'unico che può darmene davvero. >
< Certo, Lisa. Puoi rimanere da me tutto il tempo che crederai necessario. >
< Ti ringrazio. Per tutto. >
Le mie lacrime furono mescolate ad un bacio appassionato che Tiziano avvolse con un abbraccio dopo che la sua lingua toccò la mia.
Volevo farlo con tutta me stessa, ma c'era ancora questa figura che mi fermava e che annebbiava la mia mente.
< Dimentica per sempre la tua famiglia e il tuo ex fidanzato. Adesso ci sono io che ti accuderò. >
Un perfetto sconosciuto che avrebbe fatto qualsiasi cosa per me.
Non potevo sottrarmi ad ogni suo tocco e ad ogni sua insistenza velata, e fu per questo che lasciai i miei freni inibitori contornando quella serata che avevo preannunciato bollente senza che i miei ricordi profondi potessero darmi fastidio.
Mi spogliai velocemente e come un forsennata avvolsi quei tocchi di un uomo che voleva la stessa cosa.
E dopo averlo spogliato mentre cominciammo a fare sesso come due adolescenti, il godimento offuscò per sempre quella visione così disgustosa che veniva con il mio essere.
E dopo aver goduto tra i suoi abbracci e gettandomi sul suo corpo così perfetto, riuscii a prendere sonno tra le sue braccia che avevano bisogno di coccole.
Tutte le mie paure sembravano finalmente essere state spazzate via.
Ma il mio subconscio oscuro tremava contro di me spingendomi ad essere dannata.
Una dannazione che mi stava rovinando la vita.

 

 

Alzandomi nel cuore della notte, cercavo qualcosa da mangiare o da bere.
Mi sentivo confusa, come se il mio recente passato mi tormentasse come una maledizione.
Dovevo cercare di dimenticare tutto questo e l'unico modo per farlo era eliminare colui che mi aveva cercato di cambiarmi.
Macchiarmi ancora le mani di sangue mentre tutti cercavano di proteggermi.
Tutto ciò sembrava irreale.
E mentre la mia mente lucida era stata appianata dalle tenebre, tornai in camera del mio amante per fargli capire che io non potevo essere sottomessa.
Lui aveva solo fatto del bene per me ma io non potevo legarmi tra un uomo.
Il trauma della mia vita che mi aveva spinta ad essere una persona diversa.
Una persona così orribile da non definirsi umana.
Ogni passo era un fervore di sentimenti che ormai sembravano scontrarsi nella mia mente-.
E mentre credetti che il buio oscuro mi potesse avvolgere in quel momento, capii che in fin dei conti non fu davvero così.
< Sapevo che non eri quella che vuoi farti dipingere. >
Ed improvvisamente la luce avvolse la stanza e Tiziano mi disarmò così velocemente che non me ne accorsi nemmeno.
< Ti ho cercata ovunque, Arianna Mattei. Ed è giunto il momento che tu confessi quello che ancora ci lega a noi. >
< Che vuoi dire? Io non so nemmeno chi sei! E come fai a sapere il mio vero nome? >
< Una notte diversa mentre i nostri occhi erano coperti... Il tuo ex fidanzato che hai ucciso impunemente ti ha gettato in un gioco che ha rovinato per sempre la tua debole mente.
E dopo che hai compiuto il misfatto, hai cercato di costruire una vita diversa.
Il sesso tio ha rovinato e per te risulta difficile fidarti di qualcuno. Non è così, Arianna? >
Mi aveva scoperto.
Una figura che fino a qualche ore fa' credevo sconosciuta, mi conosceva più di me stessa.
< Come fai a sapere tutte queste cose? >
< Ho riconosciuto ogni tuo tocco dopo quella notte che ti sei lasciata andare e ti sei divertita. Era solamente una serata diversa... Ma non hai mai perdonato al tuo ex fidanzato di questa nostra avventura mentre guardavi la mia ex crogiolarsi negli abbracci così spontanei che dava al tuo ex.
La tua gelosia ti ha avvolto e il modo in cui la vostra relazione così normale di una coppia innamorata aveva conosciuto la burrasca e la tempesta perfetta, tu non ti sei più rialzata.
Il tuo ex dovevo appartenere solo a te, ma lui voleva divertirsi... Non è forse così? >
Risi sommessamente.
Quei ricordi che pensavo di aver eliminato tornarono ad affiorare il mio essere e la mia doppia personalità nascosta per sempre.
< Il mio ex era un'idiota. Ma cosa credeva? Che avrei dato il mio corpo al suo migliore amico solo per divertirsi? Diciamoci che non ce la faceva più a rimanere con me. Ero diventata troppo noiosa e monotona e lui aveva bisogno di qualcosa di diverso.
Un qualcosa che ci aveva cambiato per sempre e che io non potevo assolutamente perdonargli. >
< Ed è per questo che lo hai ucciso? >
< Ho dovuto farlo, Tiziano. Mi ha mancato di rispetto. Il nostro amore non significava più niente dopo quella sera ed io non potevo sopportarlo.
Lui cercò di insistere cercando di convincermi che era solo un gioco per smuovere il nostro legame e farlo apparire più interessante.
Ma come potevo credergli?! Come potevo pensare che lui mi amasse ancora dopo che si era allontanato da me ed io non lo sentivo più mio! Ed è così che ho ucciso lui e la tua ex mentre si apprestava a tradirmi contro la mia volontà. >
Lo sguardo di Tiziano si sentì distrutto nello scoprire che la sua amata non era nient'altro che un traditrice proprio come il mio ex.
< Ci hanno preso in giro, Tiziano. E grazie a me la nostra vendetta è stata sancita. Ora possiamo vivere felici e insieme. >
Ma le mie parole non sortirono l'effetto desiderato.
Mentre cercai di prendermi gioco di lui e colpirmi alle spalle, ecco che la polizia fece breccia nella sua abitazione cogliendomi sul fatto.
< Uccidere è sempre sbagliato, Arianna. Ed è un vero peccato che tu non l'abbia capito. Ora potrai placare la tua vendetta in carcere. >
< Non ti preoccupare, Tiziano. Mi avvinghierò a te e ti distruggerò. Proprio come ho fatto con il mio ex. >
Era totalmente impazzita.
Le parole mi uscirono come un fiume in piena mentre venivo trascinata contro la mia volontà.
La mia vita sarebbe stata cancellata per sempre in quella società di cui non potevo far parte.
La mia dannazione mi aveva per sempre gettato nell'oblio.

E da quella notte, non mi sarei più rialzata.

 

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