Voce

di xwaterice
(/viewuser.php?uid=141672)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la voce della libertà | oscar ***
Capitolo 2: *** la voce dei sentimenti | andré ***



Capitolo 1
*** la voce della libertà | oscar ***


Cosa significa essere un uomo?
Sono stata cresciuta come tale, anzi, come un uomo soldato. Mi sento di affermare di aver deluso le aspettative sin dal mio primo vagito: l’ennesima femmina da ornare, l’ennesima contessa da far debuttare e poi maritare, l’ennesimo erede Jarjayes mancato. Il solo fatto di essere venuta al mondo donna è stato un affronto, beffardo destino! Si prende gioco di un Generale che non può non rispondere con egual moneta sfidando a duello la vita e trasformando i miei pizzi in spade e i miei lustrini in uniformi. Figlio di Marte, nato dalla sfida e ardente per il fuoco della guerra, un uomo soldato per l’appunto.
Non sarà stata una mia primordiale scelta ma è pur vero che ho scelto io di fondermi con essa e diventare battaglia io stessa… una scelta di convenienza, forse, una scelta sulla via della libertà.
Un uomo soldato, quindi, vive di spade e duelli, di istruzione e di musica, di monete d’oro e di gloria, di vita e di morte; vive senza indugio alcuno, senza vacillare, con fierezza e fermezza d’animo, inscalfibile come un diamante nei cui cristalli le debolezze del cuore non hanno né motivo né desiderio alcuno di formarsi e rifugiarsi… un vero comandante che niente e nessuno distrugge, questo significa essere un uomo.
Nella più tagliente verità significa anche l’illusione di una agognata epifania, lo scontro con la realtà della mia stessa convenienza, il frantumarsi dell’armatura accuratamente scelta che ha saputo celare ma al tempo stesso mostrare. Se un sentimento da donna aveva avuto il potere di scalfire quel perfetto uomo allora quel bocciolo doveva esser strappato, annientato, irrimediabilmente.
La trappola di chi scappa, non di chi sceglie! La trappola dei sentimenti che il fiato tolgono e la vita danno, che rendono debole l’uomo e fanno nascere la donna. Essere un uomo è la mia trappola.
Un uomo non scappa, un uomo non piange, un uomo… non ama?
Ho visto un uomo amare e fare dell’amore il motore della sua vita, la sua luce. Ho visto l’amore diventare sabbia e poi fortezza, devozione e adorazione, non debolezza. Ho visto anche quel diamante essere scalfito ma schiudersi poi in crisalide grazie a quello stesso amore che ha saputo dare acqua a quel bocciolo il cui solo peccato era la brama della vita. Ho assaporato l’amore che libera e non incatena, ho udito il grido della vita.
Cosa significa essere uomo, dunque? Donna.
Cosa significa essere donna? Uomo.
Parole al vento di quel destino ormai affrontato. Parole non di una dama, non di un brigadiere… la voce di una cittadina di Francia.

_______

Note: non nasco come scrittrice, in realtà non buttavo giù qualcosa dai tempi delle medie... siate clementi! haha. Nonostante le mie titubanze è stato abbastanza liberatorio; colgo l'occasione per ringraziare gli autori di questa sezione che con le loro narrazioni mi hanno ispirato ad uscire un po' dai miei schemi (nonché farmi compagnia durante le notti insonni). ❤
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** la voce dei sentimenti | andré ***


Note: ho deciso di fare un secondo capitolo parallelo al primo dato che il tema mi sta molto a cuore, invertendo il punto di vista con quello di André. Grazie per gli incoraggiamenti!
_____

Cosa significa essere una donna?
Mi è impossibile rispondere a questa domanda, io che uomo sono e madre non credo nemmeno di ricordare; mi aspettavo una piccola bambina con le cui bambole giocare, la bellissima contessina da mia nonna tanto adorata, non di certo un soldatino con la sua ancor più piccola spada d’acciaio! Tanto più minuscola tu e tanto più smisurata l’aspettativa attorno a te creata, così immensa che più volte mi son chiesto se dentro di te potesse e volesse stare. Figlio del popolo cresciuto sotto la gemella fortunata della tua stella, un passo indietro ma mai distante, io senza alcun nome da annunciare e peso da portare, no, io non so cosa significa essere una donna soldato.
Sì, perché donna per me sei sempre stata. Non è di certo la seta che hai indossato quell’unica sera ad averti reso tale, né la tempesta dei tuoi capelli d’oro raccolta nella quiete del mare al chiaro di luna e né i brillanti zaffiri che di luce risplendevano la tua; donna i miei occhi ti hanno mirato e donna il mio cuore ti ha amato, donna la tua anima è nata per danzare con la mia.
Forse, però, saprei dire cosa significa essere un uomo: miserabile nell’illusione del potere e rispettabile nella nobiltà dell’animo, libero perché può esserlo e forte perché deve, incorruttibile nei suoi ideali più puri, amico e fratello che tutto vede e tutto tace instancabilmente guidato dalla ragione dell’amore.
Rosa bianca nell’incolto terreno colmo di sterpi… hai davvero creduto che sia stato tale amore a non averti reso più un uomo? Lo stesso che ha impedito al mio sole di spegnersi? Persino la morte sfugge tremando di fronte all’immensità dei sentimenti, così tanto impaurita dall’impotenza del suo stesso essere! Lo scrigno che racchiude il tesoro della vita, è qui che si nasconde l’infinita forza dell’essere umano.
Se è vero che la nuova Francia ci renderà uguali di fronte al Creato, io uguale vedo l’eterna felicità dell’uomo e della donna, uguali vedo me e te.
Fermati, ascoltala, falla tua.
Arrenditi alla voce dell’amore, l’amore che su tutto trionfa.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4046976