La storia dell'ultima Cetra

di Shadow Doom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un diario prezioso ***
Capitolo 2: *** Un'innocenza finita troppo presto ***
Capitolo 3: *** Una piccola creatura, un grande dolore ***
Capitolo 4: *** Un amore adolescenziale ***
Capitolo 5: *** Flusso del Destino ***
Capitolo 6: *** Non voglio spezzarti ***
Capitolo 7: *** Non possiamo innamorarci ***
Capitolo 8: *** Frustrazione ***
Capitolo 9: *** Tra speranza e paura ***
Capitolo 10: *** Arrendersi al cuore ***
Capitolo 11: *** Crollo psicologico ***
Capitolo 12: *** Mancanza ***
Capitolo 13: *** Un'intima connessione ***
Capitolo 14: *** Uno straziante saluto ***
Capitolo 15: *** Conforto ***
Capitolo 16: *** Un'insperata possibilità ***
Capitolo 17: *** La vita tanto agognata ***



Capitolo 1
*** Un diario prezioso ***


Un diario prezioso

 

Nota d'autore: in questa storia ripercorreremo la vita di Aerith dai suoi primi anni di prigionia presso la Shinra fino alla sua avventura per salvare il Mondo, tuttavia mi prenderò delle licenze nel raccontare gli eventi, specialmente per quelli post Midgar che infatti saranno quasi del tutto inediti.

 

Come ultima precisione: aggiornerò la fanfiction con un nuovo capitolo a settimana.

 

Detto ciò vi auguro buona lettura ;)

 

Cloud, in sella alla fidata Fenrir, era di ritorno a Midgar dopo un paio di settimane spese a sistemare alcune macchine impazzite della Shinra le quali stavano minacciando di attaccare l'appena ricostruita città.

Sebbene la perfida azienda elettrica era stata sconfitta, la strada per porre un rimedio alle sue malefatte ed alle sue malefatte e alle abominevoli creazioni era ancora lunga. Proprio perciò l'Eroe che aveva contribuito alla salvazza del Mondo si ritrovava sempre più spesso ad accettare incarichi del genere.

 

Di solito veniva accompagnato dai suoi fidati amici, ma in questa occasione dovette procedere da solo in quanto questi erano impegnati in altri compiti altrettanto importanti.

 

Per quanto strano fosse lottare in solitaria dopo tanto tempo, Strife seppe agevolmente cavarsela e non c'era da stupirsi visto l'Inferno che aveva appena superato. Inoltre gradì un po' di solitudine, non che avere i compagni intorno lo infastidisse, però ogni tanto sentiva il bisogno di rimanere da solo con i propri pensieri così da elaborarli e mettere insieme i più complessi ed adesso ne aveva parecchi.

La caduta di Sephiroth non aveva rappresentato ciò che sperava, non aveva cancellato le sue cicatrice o attenuato i dolori che quel mostro gli aveva inferto. L'uomo che un tipo stimava, la persona a cui aspirava  aveva giocato con la sua mente, l'aveva manipolato spingendolo contro chi amava e l'aveva privato di quasi ogni cosa.

 

Ogni volta che ripensava a ciò non poteva fare a meno che provare rabbia e odio e non esclusivamente verso la nemesi, ma anche nei confronti di se stesso. Si rimproverava ogni giorno di non essere stato abbastanza sveglio da intuire la sua vera natura prima che scatenasse la sua follia sul Mondo.

 

Come accadeva sempre portare la mente su quell'argomento gli fece perdere la cognizione del tempo e così prima che se ne rendesse conto entrò nella vecchia capitale della Shinra.

Considerando che era notte fonda la città era ricca di vita, una caratteristica che aveva sempre mantenuto, e sebbene non amasse molto il caos urbano questa volta lo gradì in quanto sapeva di casa.

 

Come prima cosa avrebbe dovuto contattare chi gli aveva commissionato il lavoro per avvertirlo del successo e riscuotere la ricompensa, però a quell'ora difficilmente qualcuno gli avrebbe risposto. Di conseguenza scelse di ritirarsi nella propria abitazione così da fare una bella doccia calda e dormire in un vero letto morbido.

 

Avendo vissuto in quella città già da qualche mese aveva imparato alcune funzionali scorciatoie, perfette per raggiungere l'obiettivo il più rapidamente possibile senza rimanere bloccato nel traffico o l'essere fermato da qualcuno che voleva un suo autografo; la storia delle sue imprese e del suo coraggio fecero rapidamente il giro di Midgar e tutto per “merito” di quella chiacchierona di Yuffie.

 

Solitamente quando entrava nella propria dimora, dopo aver messo nel garage la bella moto color tenebra, si dirigeva in cucina per mettere qualcosa sotto i denti, ma questa volta non fu così. Infatti la sua attenzione venne attirata dal cigolio di una porta semi-aperta, quella dove teneva gli oggetti più preziosi da un lato affettivo.

C'era qualcosa, un non precisato istinto, che lo portò ad entrare e non a chiuderla semplicemente. Oltrepassata la soglia vagò con lo sguardo sui vari oggetti, da ciò che rimaneva della Buster Sword, ad un vecchio fiocco logoro e stropicciato fino ad una speciale materia recuperata in una sperduta cavità nella terra.

Ogni cosa sembrava a posto fatta eccezione per un cassetto mal sistemato dell'antica scrivania. Quasi senza accorgersene lo esaminò trovando al suo interno un qualcosa che non doveva esserci: un diario vecchio, ma ben conservato la cui copertina, piena di disegni di fiori, aveva ricamato un nome che conosceva bene “Aerith”.

 

Il cuore iniziò immediatamente a battergli con un ritmo irregolare, nel modo in cui solo la Cetra poteva farlo, mentre contemporaneamente provava una sensazione inspiegata di familiarità. Proprio questa lo spinse a prenderlo, percependo subito il profumo inconfondibile dell'ultima Antica, altro elemento che accentuò la sua agitazione.

 

Nonostante tutto, nonostante sapesse che non avrebbe dovuto, decise di iniziare a sfogliarlo partendo dalla prima pagina la cui scrittura era quella di una bambina, ma solo nella calligrafia; i pensieri invece erano molto profondi.

 

Cloud aveva appena aperto un Vaso di Pandora che gli avrebbe permesso di comprendere aspetti poco in vista di Aerith, però allo stesso tempo avrebbe messo in evidenza quanto, a volte, fosse stato miope verso quella speciale fanciulla.

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Capitolo 2
*** Un'innocenza finita troppo presto ***


Un'innocenza finita troppo presto

 

Con uno strano formicolio nel cuore, Cloud si immerse nella lettura. Le prime pagine, ingiallite dal tempo, recitavano:

 

25 Giugno:

 

Caro diario,

 

la mamma mi ti ha regalato proprio oggi. Dice che mi servirai per scrivere i pensieri che non voglio far scoprire a nessuno, un confidente silenzioso, un caro amico. Mi piace pensare a te in quest'ultimi termini, quindi forse dovrei darti un nome...Ci penserò più in là, adesso voglio iniziare a raccontarti i brutti giorni che sto passando.

 

Tutto è iniziato una settimana fa quando un brutto uomo in camice bianco, accompagnato da spaventosi soldati, è entrata a casa nostra rompendo ogni cosa; persino la composizione floreale che io e la mamma avevamo fatto.

Papà l'ha chiamato per nome, Hojo, e ha provato a parlargli, a chiedergli spiegazioni, ma non è servito a niente. Quei tizi armati l'hanno picchiato e gli hanno sparato...Io mi sono terrorizzata ed ho gridato. La mamma mi ha abbracciata, il suo calore e profumo mi hanno rassicurato come sempre; però mi sono accorta che anche lei era sconvolta, a stento tratteneva le lacrime. A quel punto siamo state entrambe colpite da una specie di freccetta, la mamma dice che serviva per farci dormire senza fare storie. Fatto sta che mi sono risvegliata in una stanza diversa dalla mia, molto più cupa e senza nemmeno un fiore.

Ancora una volta ho provato tanto paura e se non fosse stato per la mamma non mi sarei mai calmata. Mi ha detto che dovremo restare qui per un po', ma io non voglio, voglio tornare a casa.

 

26 Giugno:

 

Questa mattina sul presto alcuni tizi hanno preso la mamma con la forza e l'hanno portata via. Io ho provato a fermarli, però erano troppo forti e mi hanno spinta via senza difficoltà.

Senza la mamma odio questo posto ancora di più, mi sento così sola e persa che non riesco a fare altro che piangere.

Perché questi cattivi ci hanno rapite? Aspetta, forse lo so...Ma sì, sarà perché io e la mamma sentiamo e vediamo delle cose che gli altri non percepiscono, però come avranno fatto a scoprirlo? Lo abbiamo sempre tenuto nascosto a chiunque...Magari papà sapeva la ragione, peccato che lui...non ci sia più. Ho sentito il suo spirito riunirsi al Pianeta e ciò mi rende ancora più triste. Papà, mi manchi già...

 

I miei pianti hanno attirato l'attenzione di un uomo altissimo con lunghi capelli neri e uno segno in mezzo alla fronte, tipo un terzo occhio. Lui è stato più gentile degli altri, mi ha persino offerto dei pastelli e dei fogli di carta per disegnare e colorare. Magari c'è qualcuno di buono anche qui...

Con quello che mi ha dato rallegrerò la stanza. Ho deciso: trasformerò in realtà le immagini che mi vagano per la testa da quando sono qui, spero che alla mamma piacciano; sempre se ritornerà...No, deve ritornare, non posso perdere anche lei.

 

La mamma è finalmente tornata! E' molta stanca ed ha degli strani graffi sulle braccia, sono sicura che sia colpa di quell'Hojo. Nonostante si reggesse a stento in piedi, mi subito coccolata dicendomi di stare tranquilla e che presto avrebbe trovato un modo per farci uscire. Inoltre mi ha fatto promettere un'altra volta di non dire a nessuno le cose particolari che vedo oppure sarei finita in guai seri. Non capisco tutta questa premura, ma le ho ubbidito, non volevo che si preoccupasse troppo per me.

 

Per tentare di farla stare meglio le ho mostrato la mia opera d'arte in corso d'opera. Non appena l'ha vista mi ha detto che era bellissimo e mi ha anche rivelato che ne aveva fatta una simile quando aveva la mia età. Dice che è una Terra riservata a quelli come noi, un luogo magnifico libero da ogni male. Nella sua però non c'erano due cigni che si guardano l'un l'altro formando con il corpo la forma di un cuore. Sono un maschio ed una femmina, la seconda è rosa ed ha un simpatico fiocco come quello che indosso sempre il primo invece è blu e possiede ispidi ciuffi ribelli. Non so perché ho deciso di disegnarlo così, mi è venuto naturale...

 

Spero davvero di andarmene il più presto da qui, voglio che la mamma ritorni a sorridere come prima e voglio tornare ad essere libera e serena. Voglio tornare a sentire il calore del sole sulla pelle e la fresca brezza della natura...

 

La sola lettura di quelle due pagine provocarono un moto di ira quasi incontrollabile in Cloud il quale, se la Shinra non fosse stata già sconfitta, sarebbe andato immediatamente nel QG dell'azienda elettrica smontandolo mattone per mattone. Per non parlare di quello che avrebbe fatto ad Hojo, gli orrori di Sephiroth a confronto sarebbero stati degli innocenti scherzi da prete.

 

Questo però era solo l'inizio, non appena si sarebbe addentrato di più nei pensieri di Aerith la sua rabbia non avrebbe fatto che aumentare. Tuttavia non sarebbe stata l'unica emozione a pervadere il suo giovane animo, presto anche malinconia ed angoscia si sarebbero impadronite di lui.

 

Nota: so di aver detto che avrei aggiornato la storia con un nuovo capitolo a settimana, ma scrivere di FFVII e specialmente su Cloud ed Aerith mi assorbe sempre tantissimo. Per questa ragione è molto probabile che la pubblicazione proceda ad un ritmo più intenso.

Grazie per l'attenzione, un saluto ;)   

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Capitolo 3
*** Una piccola creatura, un grande dolore ***


Una piccola creatura, una grande sofferenza

 

Le successive pagine raccontarono i numerosi mesi di prigionia di Aerith presso la Shinra, giorni nei quali Ifalna diventava sempre più debole e spossata suscitando nella piccola castana tanta tristezza che, nonostante la giovanissima età, faceva di tutto per tenere nascosta così da non gravare troppo sulla madre.

La situazione cambiò repentinamente quando le due scapparono dall'imponente edificio di Midgar.

 

30 Marzo:

 

Cara Lulu, sì è così che ho deciso di chiamarti amica mia,

 

oggi la mamma, dopo essere stata sottoposta per l'ennesima volta ad orribili esperimenti, mi ha detto di tenermi pronta perché questa notte fuggiremo finalmente da qui. Non mi ha rivelato i dettagli né di come ha in mente di fare, mi ha semplicemente chiesto di starle dietro e seguirla in silenzio. Le ubbidirò, sa sempre quello che fa.

 

Non vedo l'ora di andarmene, dopo quasi un anno saremo di nuovo libere. Sono sicura che una volta fuori da qui dovremo nasconderci per non farci trovare da Hojo, ma è sempre meglio che restare chiusa in gabbia e poi fino a quando avrò con me la mamma andrà bene qualsiasi luogo che non sia questo.

 

31 Marzo:

 

Lulu non so cosa fare...

 

Come da piano ieri ce ne siamo andate, ma le cose non sono andate al meglio. Alcuni soldati ci hanno scoperte ed hanno tentato di fermarci, la mamma però si è comportata in un modo che non le avevo mai visto fare: mi ha presa in braccio ed è corsa tra di loro senza voltarsi indietro. Durante lo scatto uno di quei tizi ha sparato in mia direzione e la mamma...mi ha fatto scudo con il corpo.

Il proiettile l'ha ferita al petto, ma nonostante ciò ha stretto i denti ed ha continuato a fuggire con in me in grembo.

Siamo arrivate fino ad una stazione. Pensavo che il peggio fosse passato, ma...La mamma si è accasciata al suolo priva di energie.

 

Ora ci troviamo proprio in quel luogo, spero che con un po' di riposo torni quella di prima, ci spero davvero...

 

2 Aprile:

 

Lulu ho paura...

 

La mamma sta sempre peggio. Ha una febbre altissima, non fa che tremare e i suoi occhi sono così spenti. Provo a sorridere per farla stare meglio, ma non ce la faccio più. Sento che il suo spirito si sta avvicinando sempre di più al Pianeta e io...Non voglio perderla, non anche lei dopo papà.

 

L'unica nota positiva è stato l'incontro con una donna bionda, Elmyra se non ricordo male. Stava aspettando qualcuno che non è arrivato e vedendoci stese a terra l'una nelle braccia dell'altro ci ha chiesto se ci serviva qualcosa. Sebbene non le abbiamo domandato niente è tornata poco dopo con del cibo e delle coperte. E' stata molto gentile, forse con un po' di calore la mamma starà meglio.

 

10 Aprile

 

Scusa Lulu se non ti ho scritto prima, però gli ultimi giorni sono stati complicati; no orribili.

 

La mamma è...Lei...Si è riunita al Pianeta. Non sono mai stata più triste e disperata. Perderla mi ha spezzato il cuore e so che avermi vista piangere contro il suo petto durante i suoi ultimi momenti l'hanno fatta sentire una fallita. Sono sicura che per causa mia si è incolpata di non essere stata in grado di proteggermi e di assicurarmi un futuro sereno, ma non è così. Mamma voglio che tu sappia che ti voglio bene e che custodirò sempre i tuoi insegnamenti ed anche la materia che mi hai donato. E' solo grazie a te se sono ancora qui perciò ti prometto che non sprecherò la mia vita. Ancora non so quale sia il mio scopo, ma quando lo troverò darò tutto me stessa per realizzarlo.

 

Sai Lulu nella tragedia ho avuto un colpo di fortuna: Elmyra mi ha offerto ospitalità. Mi ha detto che posso rimanere tutto il tempo che voglio e credo che sarà per un bel po'. Non conosco questa città, Midgar, quindi non so dove altro andare. Spero solo che quegli scienziati non mi vengano a cercare anche qui, se lo faranno fuggirò; non voglio che anche questa gentile donna perda la vita a causa mia.

 

Ed ecco che la rabbia di Cloud venne affiancata da una profonda amarezza e sofferenza. Sapeva perfettamente cosa significava perdere una madre, ma a lui era capitato quando era già un giovanotto, invece Aerith era solo una povera bambina che aveva visto suo padre morire poco prima.

Nonostante suddette importanti differenze era conscio delle conseguenze derivanti da un lutto tanto importante, sapeva che una ferita del genere non si sarebbe mai rimarginata del tutto. Tuttavia non poteva immaginare quanto difficile sarebbero stati i successivi anni della fanciulla che gli aveva regalato un bel fiore giallo, quando avrebbe appreso ogni cosa il suo spirito sarebbe stato frantumato in mille pezzi e dato in pasto a fameliche belve magia anima.

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Capitolo 4
*** Un amore adolescenziale ***


Un amore adolescenziale

 

Le pagine successive del diario di Aerith raccontarono la sua infanzia ed adolescenza. Nel leggerle Cloud si sentì male e non semplicemente metaforicamente, ma anche fisicamente: venne pervaso da un forte senso di nausea e da uno spiacevole spossamento che lo obbligarono a sedersi.

Venire a conoscenza di quanto la speciale castana, sebbene l'affetto materno di Elmyria e l'attività nel sociale, si sentisse profondamente sola senza nessuno che la riuscisse davvero a comprenderla, unito alla consapevolezza che nonostante tutto era esteriormente la solita allegra e spiritosa fanciulla, fu quasi troppo per Strife il quale riuscì ad andare avanti solo grazie ad una ferrea volontà.

 

Questa però vacillò nuovamente non appena entrò nella “sezione” di Zack. Sapeva bene che il Soldier di prima classe era stato il primo amore della Cetra, il primo che le avesse fatto battere il cuore e, anche se fossero passati anni e tonnellate di acqua sotto i punti da quei giorni, non poteva fare a meno di essere geloso. Se ne vergognava un po' considerando che Fair era stato a lungo il suo unico vero amico, però era più forte di lui, infatti erano capitate delle volte in cui aveva fatto davvero fatico a tenere celate le sue emozioni.

Già dal suo primo “appuntamento” con l'Antica presso il parco giochi del sesto settore aveva provato quella spiacevole sensazione la quale adesso si stava ripresentando più forte che mai. Tuttavia presto avrebbe appreso che le cose non stavano proprio come aveva sempre immaginato.

 

3 Maggio

 

Ciao Lulu,

 

oggi è stata una giornata davvero emozionante. Innanzitutto questa mattina, poco prima di svegliarmi, ho fatto un sogno davvero strano: un giovane che cadeva nel mio letto di fiori della vecchia Chiesa. Non sono riuscita a vedere i suoi lineamenti né mi è rimasto impresso qualche altro dettaglio che potesse identificarlo, però mi ha lasciato con i battiti del cuore accelerati come se fosse qualcuno di molto speciale.

 

Ero talmente su giri da non rendermi conto del passare delle ore ed in men che non si dica si era già fatta l'ora di pranzo.

Quando stavo tornando a casa ho sentito un forte boato ed eccolo lì: un bel ragazzo moro che sfondava il soffitto dell'antico luogo di culto dove mi trovavo cadendo proprio sui miei fiori.

Inizialmente fui sconvolta, anzi incredula che quello che avevo sognato si fosse realizzato. E' durato solo poco però, non appena ho visto quel tizio calpestare i miei amati “bambini” l'ho sgridato con veemenza. Invece di tirarsi indietro ha riso sonoramente facendomi arrabbiare ancora di più, ma quando stavo per rimproverarlo di nuovo mi ha detto il suo nome, Zack, e mi ha invitata ad uscire.

 

Ad essere sincera Lulu non so perché ho accettato, ma l'ho fatto ed è stata una scelta magnifica. Ho passato un meraviglioso e sereno pomeriggio come non lo facevo da tanto, troppo tempo. Siamo andati in un parco giochi dove abbiamo parlato del più e del meno. La prima cosa che mi ha detto è stata il suo ruolo: Soldier della Shinra. Onestamente l'aveva intuito per via degli occhi, ma ho fatto finta di essere sorpresa. Anche in questo caso non ne capisco motivo, forse volevo solo vederlo con quello sguardo orgoglioso.

 

Sento che tra noi c'è un legame particolare, dopo tutto era da un'eternità che qualcuno non mi piaceva tanto. Domani ci rivedremo, non vedo l'ora.

 

 

Gli appunti seguenti descrivevano gli sviluppi del rapporto tra i due giovani oltre a qualche altra informazione utile come che Fair avesse convinto Aerith a vendere i fiori ai cittadini di Midgar ed un regalo importante che le aveva fatto: un bel fiocco rosa pallido.

Non tutto però era perfetto. La castana infatti si lamentava dello spirito donnaiolo del moro e del fatto che non le rispondesse mai alle lettere che gli inviava, fattori che la rendeva piuttosto insicura circa la serietà e profondità della loro relazione.

 

Entrambi gli elementi suscitarono sensazioni negative nel biondo: i primi la solita invidia, i secondi invece rabbia. Non riteneva affatto giusto che il suo amico minasse le sicurezze della Cetra a causa dei suoi atteggiamenti immaturi, spesso infantili, e soprattutto che, a volte, desse l'impressione di tenere maggiormente al voler essere un eroe, un Soldier dall'armatura immacolata piuttosto che apprezzare veramente quale fortuna avesse avuto nell'essersi fatto strada nel cuore della castana.

 

Strife, non potendo sopportare di leggere certe cose, diede solo una veloce occhiata alle restanti parti riguardanti Zack. Voleva superare quel punto anche perché sapeva cosa sarebbe dopo: il suo incontro con Aerith, quello a cui spesso ripensava, specialmente nei momenti di sconforto poiché era una delle poche cose che potesse riscaldargli l'anima, ma ebbe una sorpresa e questa volta una che l'avrebbe fatto sorridere.

 

Una pagina gli saltò all'occhio sia perché era conservata meglio, sembrava quasi essere stata scritta solo pochi giorni fa, sia per la presenza di un disegno. Si trattava di un volto estremamente simile al proprio con sotto la scritta: “ Chi sei?”.

 

L'anno dell'incisione risaliva a circa cinque anni prima del suo ritorno a Midgar quando ancora non conosceva Aerith o almeno credeva che fosse così...

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Capitolo 5
*** Flusso del Destino ***


Flusso del Destino

 

9 Settembre

 

Lulu oggi è stata ufficialmente la giornata più strana di sempre. Sono sicura che adesso starai pensando che stia esagerando o che tutti i miei giorni sono particolari, ma ti sbagli e te lo dimostro subito.

Tutto è iniziato questa mattina quando ho fatto di nuovo quel sogno, quello del ragazzo che fa irruzione nella vecchia chiesa mentre curo i miei preziosi fiori; questa volta però ho visto ogni cosa molto più chiaramente. Probabilmente crederai che l'intruso fosse Zack, ma ti sbagli. Il giovane del mio sogno ha in comune con Fair lo spadone ed i vestiti, infatti credo che sia un Soldier, però niente di più: è un po' più basso,  biondo e soprattutto ha gli occhi diversi. Non sto parlando del loro colore o di una diversa intensità di Mako, ma di un qualcosa di estremamente più profondo. Non so come spiegartelo amica mia...Aspetta, forse ci sono! Sai che gli occhi sono lo specchio dell'anima? Ebbene i suoi mi hanno trasmesso tristezza, rancore ed un senso di smarrimento come se avesse lo spirito fosse in frantumi.

Conosco bene quello sguardo, ce l'ho anch'io a volte...Magari è per questo che mi sono sentita subito vicina a lui.

Vedi Lulu, una parte di me sa che un giorno lo incontrerò ed è proprio quella parte che freme intrepida da quando mi sono svegliata. Non riesco a farne a meno e la cosa stranamente non mi spaventa, tutt'altro...

 

Verso la metà del pomeriggio ho salutato Zack prima che partisse per una nuova missione. Ammetto che per la prima volta sono stata assente in sua presenza. Non l'ho fatto apposta, ma quel sogno mi ha completamente assorbita se non stravolta.

 

Proprio quando pensavo che le cose non potevano prendere una piega più complicata, ecco che per puro caso mi imbatto in un gruppo di normali soldati della Shinra. Mi sono subita nascosta temendo che fossero alla mia ricerca, fortunatamente non era così, infatti sono andati per la loro strada. Stavo facendo lo stesso quando ho sentito per caso uno di quei militari chiamare un collega per nome: “Cloud”. Quella parola mi ha fatto saltare il cuore in gola come non mi era mai capitato prima.

Conosci quanto sono curiosa quindi immagini cosa ho fatto dopo: ho seguito questo Cloud tenendomi a debita distanza.

 

Per mia somma sorpresa ci siamo diretti nell'area dove io e Zack ci eravamo separati. Quest'ultimo non c'era, forse è andato a mettere qualcosa sotto i denti o a fare il filo a quella ragazza che gli faceva gli occhi dolci e ciò l'ha spinto a cercarlo.

Probabilmente per vedere meglio si è tolto il casco protettivo così ho potuto vederlo e tu non ci crederai Lulu ma era proprio il biondo che ho sognato.

Dire che sono rimasta senza parole è un vero eufemismo, tuttavia la più grande stranezza è stata un irrefrenabile istinto di andare da lui. Sapevo che presentarmi di punto in bianco l'avrebbe messo in allarme, inoltre era un membro della Shinra che forse era alla mia ricerca, ma non ho potuto fare a meno di avvicinarmi.

 

Purtroppo nell'esatto momento in cui stavo per entrare nel suo campo visivo, detto tra noi in quell'istante ho percepito un forte nodo allo stomaco ed una strana euforia, è accaduto l'ennesimo evento inspiegabile: sono stata trascinata via da un flusso invisibile.

Mi ha portato fino all'antica chiesa e poi così come è comparso è sparito. Era un qualcosa di insolito, mi ha dato l'impressione che fosse costituito da esseri materiali...Al momento non so effettivamente cosa sia, ma ho la brutta impressione che lo troverò sulla mia strada più volte in futuro ed ho la stessa sensazione per Cloud; questa prospettiva a dire il vero mi esalta incredibilmente.

 

Lulu farò uno schizzo di questo Cloud così potrai vederlo e magari si toglierà dalla mia testa. E' come una presenza fissa da quando l'ho sognato, chissà perché...

 

 

Appreso ciò Strife non fu particolarmente sorpreso del fatto che Aerith “sapesse” di lui prima del loro effettivo incontro. Durante il viaggio per la salvezza del Mondo era stata la stessa Cetra a rivelargli che aveva visto delle cose, non sapeva bene se del futuro e di un altro tempo. Quindi era del tutto logico che tra queste informazioni ci fosse anche lui. Lo colpì invece le emozioni provate dalla fanciulla, mentirebbe se dicesse che non gli aveva fatto piacere poiché questo dimostrava quanto fossero connessi ancora prima di conoscersi davvero.

 

Purtroppo l'euforia di Cloud presto sarebbe crollata. Le successive pagine avrebbero descritto ciò che la castana aveva appreso prima del loro viaggio e non si trattava di nulla di sereno.

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Capitolo 6
*** Non voglio spezzarti ***


Non voglio spezzarti

 

L'idea di essere ormai prossimo al giorno del loro incontro non poteva che rallegrare ed allo stesso tempo incuriosire Cloud. Non vedeva l'ora di sapere quale fosse stata la prima impressione di Aerith nei suoi confronti.

Onestamente non si aspettava nulla di troppo positivo o entusiasmante considerando come era allora, ma presto si sarebbe dovuto ricredere. Prima però rimanevano ancora delle pagine da leggere e sarebbero state tra le più difficile da mandare giù.

 

Strife sapeva che la Cetra aveva avuto delle “visioni” su ciò che sarebbe dovuto accadere, ma di certo non immaginava che fossero state talmente vivide fin dal principio.

Dal giorno in cui lo strano flusso l'aveva allontanata da lui, la castana aveva iniziato a percepire più chiaramente delle sensazioni su ciò che il Fato aveva in serbo, la quale si tramutarono rapidamente in sicurezze granitiche. Ad esempio sapeva sia che Sephiroth non era morto durante un incidente come tutti dicevano sia che non avrebbe più rivisto Zack. Avrebbe comunque continuato a spedire delle lettere a quest'ultimo, forse per aver qualcuno con cui “parlare” oltre a Lulu, ma era certa del suo decesso.

 

Inoltre con il passare delle settimane ebbe sempre più sogni peculiari che, nel corso del tempo, avrebbe capito essere scorci del futuro. Alcuni le trasmettevano vibrazioni positive, ma erano in netta minoranza rispetto a quelle negative. Vedeva in particolare e con sempre maggiore precisione la scena del suo decesso.

 

Come era comprensibile ciò inizialmente la spaventò, ma fu solo per poco in quanto capì velocemente che quello che le sarebbe capito avrebbe avuto uno scopo importantissimo: salvare il Mondo. Perciò aveva accettato la propria triste sorte, era questo il suo scopo, il motivo per il quale era l'ultima della sua stirpe.

 

L'animo di Strife, già messo a dura prova da tutto ciò, subì l'ennesimo colpo quando lesse una nota indicata come: “ Non voglio spezzarti”.

 

28 Ottobre

 

Eccomi di nuovo Lulu,

 

so che non ti fa piacere quando ti racconto questa cosa, ma ho bisogno di condividerlo con te amica mia.

Come sicuramente ti ricorderai l'altro giorno ti ho rivelato l'identità del mio assassino: Sephiroth. Ciò spiega perché sono così sicura che sia ancora in giro, ma non è il mio punto, non ora almeno.

Questa notte ho sognato ancora la mia morte, ma molto più chiaramente del solito, credo che sia per il fatto che quel momento ormai è alle porte.

Ti posso rassicurare per quanto possibile: non sentirò quasi niente, tutto finirà in battito di ciglia. Ciò però vale solo per me...

Ricordi Cloud, il biondino al centro di quasi ogni bella immagine che vedo? Ebbene, lui sarà lì. Correrà da me e mi prenderà tra le braccia dove esalerò il mio ultimo respiro.

Quello sguardo...è la ragione per la quale mi sono svegliata piangendo. Non lo dimenticherò mai, quegli occhi che mi piacciano tanto si riempiranno di lacrime riflettendo il suo animo che si frantuma.

 

Non so dirti perché, ma so che non si riprenderà mai davvero completamente. Una parte di lui morirà con me ed io non lo voglio. Non voglio essere la causa del suo dolore, il suo tormento. Forse eviterei un risultato del genere se non lo incontrassi, tuttavia so che non posso evitarlo. Inoltre desidero vederlo e parlargli, anche se solo per poco.

So che possa sembrare egoista, forse lo è, però è ciò che spero da quando l'ho visto quasi cinque anni fa.

 

Sono sicura che sia un ragazzo speciale, soprattutto per me. Per questo devo trovare un modo per evitare di spezzarlo. Magari se riuscissi a cambiare il mio Destino...No, non posso pensare a certe cose. Il mio Fato è legato al Pianeta, se non mi unirò a lui sarà la fine per tutti. Ma allora cosa posso fare...

 

Mentre si soffermava su queste parole, il cuore di Strife venne attraversato da tremende fitte come se qualcuno lo stesse colpendo in pieno con delle devastanti Fulgoga.

Apprendere che Aerith pensasse già al suo bene prima ancora che si fossero conosciuti davvero, fu troppo da gestire persino per lui ed ecco che una lacrima, rigandogli la guancia arrossata dalle forti emozioni che stava provando, cadde proprio su "spezzarti".

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Capitolo 7
*** Non possiamo innamorarci ***


Non possiamo innamorarci

 

Le ultime pagine erano state troppo anche per uno come Cloud. Durante la sua giovane vita ne aveva vissute di tragedie e traumi, ma conoscere a fondo quelli Aerith e quanto, nonostante tutto, pensasse solo ed esclusivamente al benessere altrui persino quando c'era la sua stessa vita in gioco, stava sbriciolando la freddezza che sempre lo caratterizzava. Era curioso come la scorza dura, costruita per poter sopravvivere e combattere il dolore, scomparisse sempre ogni volta che si parlava della Cetra: lei e solo lei era l'unica capace di far risaltare il suo vero Sé. Esclusivamente lei era in grado di farlo ridere e piangere con tutto il cuore.

 

Mentre teneva il diario fermo alla data del loro vero incontro, poggiò lo sguardo sul logoro fiocco.

“ Aerith...” sussurrò mentre un tumulto di contrastanti emozioni lo attraversarono ripensando a quello che aveva ridotto quell'ornamento in quello stato. Tuttavia placò rapidamente la mente, avrebbe riflettuto sull'accaduto solo quando la castana l'avrebbe trattato, sentiva il bisogno conoscere il suo punto di vista.

Perciò tornò a concentrarsi sulla lettura non immaginando lontanamente ciò che avrebbe trovato.

 

5 Aprile

 

Ciao Lulu,

 

scusa se non ti ho parlato ieri, però avevo la testa altrove.

La giornata è iniziata e si è svolta come sempre: mi sono alzata presto, ho aiutato chi aveva bisogno nei bassifondi, poi sono andata in chiesa a curare i miei fiori e di sera mi sono spostata sopra il “piatto” per vendere qualche prodotto. Non ci vado spesso come ben sai, ma si sta avvicinando il compleanno della mamma e voglio avere dei gil in più per farle un bel regalo.

Proprio quando era lì su ho sentito una stranezza nel flusso del Pianeta, simile a un lamento. Mi ha scossa al punto da indugiare sui miei stessi passi, è stata una sensazione orribile che mi ha scosso profondamente.

 

Sono stata riportata alla realtà solo da quelle strane presenze che mi perseguitano da anni, questa volta però sono state più invasive che mai. Infatti non mi hanno lasciata in pace nemmeno in mezzo alla gente.

Sono arrivate al punto di circondarmi in modo tanto opprimente da costringermi a scacciarle, come prevedibile ciò e servito solo a farmi scambiare per una pazza dai passanti.

Quando stavo pensando che mi avrebbero fatto del male sono sparite nel nulla. Sconvolta mi sono guardata intorno ed eccolo lì davanti a me con sguardo fiero ma confuso, Cloud.

Finalmente sono riuscita a rivederlo e sapevo che questa volta gli sarei rimasta accanto fino alla fine, ecco...la mia fine. Si è comportato in modo schivo con un atteggiamento da duro, ma ha accettato ugualmente il fiore del “Ritrovarsi” che gli ho offerto sebbene con qualche esitazione.

 

Quando stavamo parlando le presenze sono tornate. Istintivamente mi sono aggrappata al suo braccio chiedendogli aiuto e non crederai a ciò che è accaduto dopo: il nostro contatto ha permesso sia a me che a lui di vedere questi “spettri”. Sai Lulu hanno l'aspetto dei classici fantasmi, ma sono neri e più inquietanti. Mi sono fatta una mezza idea di cosa siano...Comunque adesso non voglio parlarti di loro, ma di Cloud.

 

A suddette creature si sono uniti i soldati della Shinra perciò sono stata costretta a scappare ed a separarmi da lui. Per fortuna l'ho rivisto la mattina dopo quando ha sfondato il tetto della chiesa cadendo sui miei fiori proprio come nel mio sogno.

Sa dell'incredibile che ci siamo riuniti nello stesso modo in cui ho conosciuto Zack. Se devo essere sincera Lulu Cloud me l'ha ricordato: sono entrambi Soldier, brandiscono una speda identica ed hanno un modo simile di muoversi e parlare. Però questa è solo apparenza, Cloud non è Zack, non lo è affatto ed ora lo capirai anche tu.

 

Sono diversi nel profondo, nell'animo. Vedi Fair non capiva come potesse piacermi il cielo di metallo, diceva che niente era meglio della luce del sole ed invece Strife, quando gliel'ho detto, è rimasto ad ascoltarmi attentamente come se capisse o comunque tentasse di capire il mio punto di vista. Poi il mio primo amore non aveva un buon rapporto con i bambini dei bassifondi, forse perché per certi aspetti era ancora infantile come loro. Il biondino al contrario è diventato il loro eroe dopo averli aiutati con delle macchine e belve fuori controllo. A dire il vero lo abbiamo fatto insieme, ma tutti quei ragazzini hanno esaltato solo lui ed adesso tutti vogliono diventare dei Soldier. Per la precisione, la cosa non mi ha disturbato il contrario direi. Sono contenta che si sia dato da fare per loro e che sia diventato un modello a cui aspirare.

 

Poi c'è un'altra cosa su Cloud: si preoccupa per me e per quello che mi sta a cuore. Mi ha chiesto subito scusa quando ha per sbaglio calpestato i miei fiori in chiesa, come ben sai Zack si è comportato in modo nettamente diverso.

Lo fa dietro la scusa del lavoro da guardia del corpo, però sento che non è l'unica ragione. Sicuramente è spinto dalla sua bontà e gentilezza, tuttavia non solo, c'è qualcosa in più...Ho come l'impressione che anche lui veda della cose legata al futuro, ma dubito che ne capisca il senso...

Torniamo al punto di prima che è meglio. Vedi Lulu a volte teme per la mia incolumità fin troppo, è come se pensasse che fossi fatta di cristallo, però non mi dà davvero fastidio. Cioè non voglio che pensi che io non sappia badare a me stessa, ma avere qualcuno che si premura tanto per me mi fa tanto piacere.

 

Sai è proprio questo aspetto di lui e gli sprazzi di dolcezza che emergono quando abbassa le difese, tipo nel momento in cui ha rimproverato i miei fiori perché non mi rispondono, che mi hanno fatto capire una cosa: indossa una maschera per nascondere ciò che prova e probabilmente ciò che è realmente. Mi piacerebbe conoscere il vero lui, parlargli e capirne i pensieri. Voglio provarci, tuttavia devo prestare attenzione, molta attenzione. Se mi dovessi lasciare trasportare finirei per innamorarmi di lui e lui potrebbe innamorarsi di me e questo non deve accadere. Non importa quanto sia frustrante o quanto l'idea mi stringa il cuore in una ferrea morsa, non possiamo innamorarci perché finiremo solo per farci del male e non voglio...Non voglio ferirlo.

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Capitolo 8
*** Frustrazione ***


Frustrazione

 

10 Aprile

 

Meno male che non dovevamo innamorarci...

 

Ti starai chiedendo cosa è successo negli ultimi due giorni per avermi spinta a scrivere una cosa del genere, presto ti sarà tutto chiaro Lulu. Procediamo però per gradi.

 

Allora io e Cloud abbiamo trascorso una notte decisamente unica. Non pensare male amica mia, non è quello che credi. Ci siamo limitati a conoscerci meglio: abbiamo parlato, scherzato, combattuto e chiarito qualche punto rimasto in sospeso. Gli ho persino raccontato di Zack, sebbene solo a sommi capi. Detto tra noi, non credo che gli abbia fatto piacere. La sua espressione quando ha saputo dell'esistenza di un mio primo amore è leggermente cambiata. In molti non ci avrebbero fatto caso, ma io sì e sono piuttosto sicura di aver visto una vena di gelosia. So che non dovrebbe, però mi ha fatto piacere.

 

Mentre chiacchieravamo al vecchio parco giochi sono finita per perdermi nei suoi magnifici occhi. Sono un vero spettacolo, specialmente quando cala il sole in quanto mantengono una luminosità propria. E' un effetto dalla Mako che ho sempre apprezzato fin dai tempi di Zack. Però, proprio come durante il mio sogno, mi sono accorta subito di quanto diverso sia il loro sguardo: se quello di Fair straripava di vita quello di Cloud è confuso e pieno di sentimenti contrastanti, tipico di una persona complicata che ha vissuto un passato difficile...

Sono stata contenta quando è cambiato, anche se solo per pochi istanti, ed orgogliosa di esserne l'artefice: ora mi spiego meglio.

Vedi per dare supporto a Tifa, una sua amica che aveva nominato durante le nostre avventure nel settore 5, siamo stati costretti ad infiltrarci nel palazzo di Don Corneo e per farlo ci siamo dovuti vestire rispettando i gusti di quell'essere viscido.

Il mio abito era di un rosso scarlatto, adornato con rose cremisi. Quando mi ha vista è rimasto a bocca aperta, letteralmente, e quei suoi occhi sempre così cupi si sono illuminati lasciando intravedere un'emozione che avrei dovuto impedire la nascita...In quel momento però non mi sono sentita arrabbiata o delusa da me, ma incredibilmente fiera. Tra tutte le belle ragazze che abbiamo incontrato al Wall Market, ha guardato così solo me così. Non ti nego di aver sentito il mio cuore accelerare e scaldarsi...

 

Pensavo che una volta ritrovata Tifa il senso di complicità che avvertivo con Cloud sarebbe sparito, non è stato così. Anche con lei abbiamo continuato a scambiarci i nostri sguardi di intensa e persino il suo istinto di protezione nei miei confronti non è venuto meno. Naturalmente non ha dato una mano solo a me, però quando è venuto in mio supporto sembrava diverso da quando l'ha fatto con Tifa...

A proposito di lei, è una ragazza stupenda e una poderosa lottatrice. Sono rimasta stupita nel vederla all'opera, è una vera forza della natura. Le sue abilità atletiche e fisiche sono anni luci migliori delle mie e perciò a volte mi sono sentita fuori luogo...Che sia chiaro: non è stata lei a farmi provare questo, è stata molto gentile come una vecchia e cara amica.

 

Siamo andati fino ai bassifondi del settore 7, passando tra fantasmi e mostri vari, più velocemente possibile per evitare che la Shinra facesse crollare il piatto su di esso. Purtroppo, come sentivo, non ci siamo riusciti e molte persone sono morte. Inoltre sono stata costretta a consegnarmi a quell'azienda per garantire la sicurezza di una bambina, Marlene.

Non mi pento di averlo fatto, però ritornare nel luogo dove sono stata prigioniera e cavia è stato orribile. Hojo, lo scienziato senza scrupoli, mi ha chiesto della Terra Promessa come se sapessi la sua posizione. Nonostante sia stata sincera sulla circostanza di non sapere nulla, lui è convinto di sì e per farmi parlare mi ha rivelato di aver recuperato il corpo di mia madre e di averlo studiato cellula per cellula. Quel maledetto non l'ha nemmeno lasciata riposare in pace, lo odio con tutta me stessa.

Domani tornerà e probabilmente mi drogherà per farmi sciogliermi la lingua e temo non solo...L'ho sentito dire che vuole farmi riprodurre così da avere a disposizione altro materiale su cui lavorare. Parla di me come parlerebbe ad un oggetto e mi tratta addirittura peggio, ho il volta stomaco.

 

Tra tutto questo dolore c'è stato un altro evento, uno agrodolce. Sono stata capace di manifestarmi nel sogno di Cloud grazie al Lifestream. Non ero mai riuscita a stabilire una connessione tanto stabile e profonda con nessuno, nemmeno con Zack.

Ho sfruttato l'occasione per cercare di sollevarlo di morale ben conscia che si sentisse in colpa per avermi lasciata sola durante il caos di qualche ora prima, almeno questo era il mio intento. Quando ha detto che era preoccupato per me, per la mia incolumità, non sono più riuscita a fingere, ho dovuto dirgli la verità.

Per prima cosa l'ho ringraziato per l'avventura che abbiamo condiviso e gli ho detto che mi hanno resa felice, molto felice. Poi è arrivata la parte difficile: avrei dovuto rivelargli del mio triste Fato che sarei morta a breve, però non ce l'ho fatta, era troppo da gestire persino per me. Perciò mi sono limitata ad avvertirlo che non dovevamo innamorarci perché sarebbe stato inutile.

 

Sapevo perfettamente l'effetto che certe parole avrebbe avuto su un tipo come lui: sarebbe tornato a chiudersi a riccio e non avrebbe più interagito con me. Faceva male anche solo pensarci eppure dovevo essere forte, dovevo farlo altrimenti ci saremo solo feriti a vicenda. Tuttavia ho sbagliato calcolo. Cloud non ha accettato le mie parole, non si è arreso. Avrebbe voluto prendermi la mano per dirmi qualcosa di importante, ma non è stato possibile visto che stava solo sognando. Ancora una volta però ha mostrato una ferrea determinazione ed il rifiuto di gettare la spugna con me, infatti mi ha detto che stavo venendo a prendermi. Sentirlo parlare così mi ha resa contenta in un modo che non riesco nemmeno a descrivere.

 

E' così frustrante Lulu: devo tenerlo a distanza, ma non ci riesco e ad essere sincera non voglio...Mi fa sentire speciale e non per il mio sangue.

Non so cosa fare...

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Capitolo 9
*** Tra speranza e paura ***


Tra speranza e paura

 

Cloud aveva letto tutto d'un fiato le ultime pagine del diario immergendosi completamente nell'intensità delle loro emozioni. Si sentì così collegato ad Aerith, probabilmente anche perché aveva vissuto con lei quelle avventure, da immaginare ogni singola situazione e provare alla perfezione ogni sentimento.

Tuttavia quando arrivò la parte del sogno dovette prendersi un attimo. 

 

Durante il viaggio per fermare Sephiroth si era interrogato molto volte sul significato di quell'evento. A prima vista poteva sembrare che la Cetra l'avesse rifiutato poiché ancora presa da Zack, ma persino un tipo come lui, ottuso per certi aspetti della vita, aveva capito che c'era una ragione diversa, più profonda e tragica.

Se avesse saputo la verità all'epoca, dopo averla liberata dalla Shinra, non avrebbe esitato un istante ad abbracciarla e rincuorarla dicendole che non si sarebbe mai arreso al suo Fato, nemmeno di fronte alle resistenze del Destino stesso. Avrebbe combattuto per lei e l'avrebbe salvata oppure sarebbe morto provandoci.

 

Incuriosito da quali fossero i pensieri dell'amata, Strife tornò a concentrarsi sulla lettura.

 

 20 Aprile

 

Scusa Lulu se non ti ho parlato prima, ma sono successe tante cose ed avevo bisogno di fare mente locale.

 

Inizio con il dirti che non sono più nel laboratorio di quel maledetto di Hojo. Cloud ha mantenuto la sua promessa, è venuto a prendermi.

Non era da solo, c'erano anche Tifa e Barret. Ho apprezzato la loro presenza, ma è stato vedere Cloud che mi ha resa davvero felice. Ormai ogni volta che lo guardo il cuore mi batte forte, vorrei tanto poter essere sincera con lui...

Comunque nel QG della Shinra ci sono stati altri eventi particolari: abbiamo trovato un nuovo amico, un “cane” parlante di nome Red XIII, siamo stati sottoposti a difficili prove per il puro divertimento e spirito scientifico di Hojo e poi abbiamo trovato Jenova o quello che ne resta. L'ideale sarebbe stato distruggerla una volta per tutte, ma purtroppo è arrivato Sephiroth a fermarci. Adesso non sto qui a raccontarti ogni singola cosa nei dettagli, c'è un altro argomento più importante, sappi solo che il presidente della compagnia elettrica è stato ucciso del Soldier leggendario.

 

Il punto su cui voglio soffermarmi è il seguente: abbiamo iniziato a cambiare le cose; aspetta che mi spiego meglio. Tramite una fenditura spazio-temporale aperta da Sephiroth e da me stabilizzata abbiamo avuto accesso al luogo dove risiede il vero Custode del Fato, il capo dei Numen per farti capire. Dopo una lunga e difficile battaglia l'abbiamo sconfitto e con esso una specie di rappresentazione del bianco cavaliere. Ciò ha portato a dei mutamenti o per meglio dire potrebbe portarli: ora che non siamo più obbligati a seguire un preciso percorso tutto può succedere.

Dovrei sentirmi meglio, no? Forse c'è una possibilità per me di avere un vero futuro, uno in cui sono al fianco delle persone che amo; però ho percepito che Sephiroth voleva esattamente questo. Temo che anche lui sappia ciò che è destinato ad accadere e perciò ci ha spinti contro il Destino in persona, per. creargli una possibilità di vittoria...

 

Nel precedente corso di eventi io non ho avuto un lieto fine, ma gli altri ed il Pianeta se la sono cavati. Adesso però non so più cosa ci attende e forse la mia morte non basterà più...

 

Ho paura Lulu e non ho idea quale mossa sia corretta e quale sbagliata. Forse dovrei parlarne con i miei amici, peccato che mi manchi il coraggio, specialmente se penso a ciò che farà a Cloud. Ha già tanti pensieri e non voglio essere un altro fardello per lui bensì qualcuno che gli alleggerisca il percorso. Magari viste le nuove circostanza possiamo avere più tempi e magari essere più vicini...

 

Nuovamente Strife rimase profondamente colpito dall'altruismo di Aerith, per l'ennesima volta aveva anteposto il benessere altrui al proprio. Era questo che la rendeva unica e speciale ed era altresì questa la ragione per la quale si preoccupava sempre per lei. Sapeva che avrebbe dato tutto per gli altri anche a costo di rischiare se stessa, perciò sentiva il bisogno di starle vicino e guardarle le spalle; dopo tutto rimaneva la sua adorata e preziosa guardia del corpo.

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Capitolo 10
*** Arrendersi al cuore ***


Arrendersi al cuore

 

Cloud sapeva quale sarebbe stato il tema delle prossime pagine, le avventure a Kalm. Custodiva gelosamente quei momenti nel cuore, erano stati gli ultimi sereni prima che il gruppo venisse travolto dal più totale caos e per giunta a causa sua. Si odiava solo a ripensarci, aveva messo in pericolo coloro a cui teneva di più, coloro che aveva giurato di proteggere. Tuttavia non era ancora arrivato il momento di affrontare quello spinoso argomento, c'era ancora uno piccolo spazio di leggerezza da assaporare.

 

24 Aprile

 

Ciao Lulu,

 

so che ti sto trascurando in questi ultimi tempi, ma sono talmente sommersa dagli incarichi che arrivata la sera cado come un sasso a dormire. Questa notte però è diversa, ho realizzato una cosa tanto eccitante che non riesco a chiudere gli occhi. Te la dirò non temere, ma come sempre arriviamoci per gradi così capirai meglio ciò che mi sta accadendo.

 

Sebbene tecnicamente Kalm sia sempre una città in mano alla Shinra, è completamente diversa da Midgar. Al posto del caos di una popolosissima metropoli, qui si respira una calma di altri tempi. Ognuno segue i ritmi della natura senza mai “forzarla”, probabilmente è questa la ragione per la quale sento più intensamente il collegamento con il Pianeta. Ad essere sincera ho già avvertito un aumento non appena siamo usciti dalla capitale dell'azienda elettrica.

Tutta questa energia però un po' mi spaventa. E' immensa e potente, ma anche malata...Ora posso dire con certezza che il mondo sta morendo lentamente. Devo fare qualcosa per salvarlo ed in cuor mio so cosa. Tuttavia c'è il problema dell'incertezza: senza un vero Destino non so più se il mio originale intento possa servire a qualcosa oppure se è rientrato nelle macchinazioni di Sephiroth. Ho bisogno di scoprire la verità prima di andare nella città della mia gente e di superare una linea da cui non si può tornare indietro, peccato che non abbia la più pallida idea di come fare...

Meglio tornare a parlare di Kalm.

 

Un'altra importante differenza tra il modesto villaggio dove ci troviamo e Midgar sta nella sicurezza, infatti è decisamente più sicuro. Vero che ci siamo dovuti occupare di svariate belve selvagge, ma almeno non ci sono gli abomini della Mako ed è un grosso sollievo. Ma l'elemento più bello di tutti è la presenza di un allevamento di Chocobo  a poca distanza dal centro di Kalm. 

Ho insistito molto per visitarlo, adoro quegli animali simpatici, commettendo così un errore fatale o forse non è stato un errore bensì una benedizione...

 

Praticamente da subito io e Cloud ci siamo isolati dagli altri. Non dico fisicamente, siamo sempre rimasti piuttosto vicini, ma mentalmente. Senza volerlo abbiamo ricreato la nostra bolla ed è stata persino più "spessa" rispetto al nostro primo viaggio insieme. Ciò ci ha permesso di trascorrere l'intera giornata come se fossimo da soli.

E' stato meraviglioso e così divertente soprattutto quando l'ho convinto a mettersi vicino ad uno di quegli animali, vederli in quel modo mi ha fatto realizzare che hanno un'acconciatura molto simile e come immaginerai mi sono messa a ridere. Ho fatto tante belle risate di cuore,  ultimamente le faccio solo in sua presenza.

A quel punto è arrivato la realizzazione che ti accennavo: mi piace Cloud. Ma chi voglio prendere in giro...Non è che mi piaccia soltanto, mi sono perdutamente innamorata di lui. Ho provato ad ignorare questa emozione fin dal principio, a ripetermi che non potevo sentirmi così, che non era nostro Destino stare insieme, però non c'è stato nulla da fare...Il cuore alla fine ha vinto.

 

Vedi Lulu amo ogni singola cosa di lui: il suo bell'aspetto, il suo atteggiamento freddo che nasconde una bontà unica, il suo spirito forte e determinato, ma anche dolce e compassionevole e come dimenticarsi delle attenzioni nei miei riguardi? Durante il nostro cammino per arrivare a Kalm ha sempre avuto un occhio di riguardo per me, ha sempre ascoltato i miei discorsi, persino i più banali, e mi ha persino domandato se stessi bene. E' successo quando ho detto che sentivo uno strano nodo allo stomaco. Sono sicura che l'abbia fatto poiché si è ricordato della mia confidenza, quella che avevo un po' di timore a ritrovarmi nella Natura selvaggia.

Mi ha stupito, non me l'aspettavo per niente ed allo stesso tempo mi ha fatto stare così bene.

 

Ogni giorno che passa, ogni istante che trascorriamo insieme, mi innamoro un po' di più di lui. Scommetto che quando finalmente riuscirò a vedere il suo vero sé, a togliergli quella maschera che indossa sempre meno, non potrò più trattenermi e per questa ragione ho preso una decisione: gli dirò la verità sul mio Destino o per lo meno su quello che sarebbe dovuto essere.

Se anche dopo averlo saputo continuerà a volere starmi accanto gli rivelerò ciò che provo per lui, per il vero lui. Non mi resta che trovare il momento giusto.

 

Sinceramente Lulu non so cosa sperare: se mi dovesse rifiutare starei male, molto male, però nel caso in cui io dovessi andarmene non sarebbe completamente distrutto. Se invece dovesse ricambiare i miei sentimenti, come onestamente penso, sarei al settimo cielo, più felice di come non lo sono mai stata, tuttavia potrei finire per distruggerlo...

 

Forse la soluzione migliore consiste nel dar seguito alle mie stesse parole: godersi ogni istante nel modo e con chi desideriamo perché non sappiamo quando il nostro tempo scadrà, a maggior ragione adesso che i Numen sono scomparsi.

 

Ora ti saluto Lulu, cercherò di dormire un po'. Chissà, magari la prossima volta protesti parlare con una ragazza fidanzata ;)

 

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Capitolo 11
*** Crollo psicologico ***


Crollo psicologico

 

Cloud capì perfettamente lo scontro emotivo dell'amata, l'aveva avuto anche lui sebbene per ragioni totalmente diverse, ed esattamente per questo si sentì ancora più felice nel leggere che l'amore aveva superato la razionalità. Ciò dimostrava quanto profonda e sincera fosse la loro connessione anche dopo pochi giorni insieme e pensare che aveva seriamente rischiato di rovinare ogni cosa. Ci sarebbe perfettamente riuscito se non fosse stato per la meravigliosa testardagine della castana...

 

Comunque, il diario, superata l'amena parentesi di Kalm, trattò del viaggio verso Junon. Originalmente il gruppo si sarebbe dovuto infiltrare nel porto così da raggiungere il continente successivo, tuttavia accade un evento che nemmeno Aerith aveva previsto: rimasero coinvolti in uno scontro a fuoco tra le forze della Shinra e la resistenza dei Wutai.

La lotta fu molto cruenta, riuscirono a cavarsela solo grazie ad un grande gioco di squadra ed all'aiuto di una simpaticissima ninja con il nome di Yuffie, ma arrivò all'apice solo quando l'azienda elettrica sguinzagliò prima Weiss, un formidabile guerriero temuto persino dai Soldier, e poi rilasciò un nuovo ordigno chiamato “ Peace Bringer”. L'esplosione di suddetta arma annientò ogni cosa nel raggio di decine di km. La stessa sorte sarebbe capitata anche a loro se non fosse stato per l'aiuto dell'ex Turk Vincent, di un misterioso gatto e soprattutto di burbero, ma buon aereopilota, Cid, il quale li accolse a bordo del suo mezzo così da poter fuggire prima che fosse troppo tardi. Tale gesto fu salvifico, ma costò l'integrità dell'Highwind. Di conseguenza il gruppo, fresco di nuovi membri, dovette continuare a piedi.

 

C'erano diverse pagine che raccontavano sia delle incredibili avventure vissute sia di ciò che la Cetra provava verso gli amici, incluse le new entry, ma a Strife non interessava molto o per meglio dire non poteva fare a meno di pensare a ciò che sarebbe venuto subito dopo. Perciò si affrettò ad arrivare alla sezione di Nibelheim, quella dove aveva perso il controllo della sua stessa esistenza.

 

11 Giugno

 

Lulu è successa una tragedia...Solo a pensarci sento il cuore cadere in frantumi. Ti spiegherò ogni cosa, dammi solo un attimo, è davvero difficile...

 

Tutto è iniziato quando siamo arrivati a Nibelheim, la città natale di Tifa e Cloud. L'ho subito notati fortemente agitati e come biasimarli? Ritrovare la loro casa in macerie deve essere terribile, sinceramente non so che avrei fatto se fossi stata io al posto loro. Poi quando ci hanno raccontato cosa, anzi chi l'ha distrutto li ho capiti ancora di più. E' stato Sephiroth, è impazzito dal giorno alla notte ed ha massacrato coloro che lo adoravano come un Eroe.

 

Non ti nego di avere avuto il forte impulso di abbracciarli e rassicurarli. A dire il vero avrei voluto riservare a Cloud un trattamento diverso: ho desiderato di tenerlo stretto al mio petto ed accarezzargli dolcemente i capelli dorati mentre gli dicevo che avremo impedito a quel mostro di fare altro male, che ora non era più solo e perduto e che poteva contare su di me in ogni momento.

 

Probabilmente l'avrei fatto per davvero una volta calata la notte se non fosse andato tutto storto...

 

Mentre esploravamo ciò che rimaneva della città siamo stati sorpresi da una mia vecchia conoscenza: Zack. Sarebbe dovuto essere morto, ma invece era lì vivo e vegeto. Sicuramente è stato un frutto della sconfitta dei Numen, questo mi ha dato speranza per il mio di futuro.

 

Ora ti starai chiedendo cosa c'è di male in questo? Niente, anzi sono stata contentissima nel rivederlo dopo anni di lontananza. Sia ben chiaro averlo ritrovato non ha cambiato di una virgola i miei sentimenti per la mia preziosa guardia del corpo, sono solo sollevata di sapere che sta bene.

Il problema è stato con Cloud...Quando l'ha visto ha avuto una crisi mentale: ha iniziato a blaterale parole insensate ed a farsi del male. Tutti noi siamo corsi in suo aiuto e solo con un grande sforzo collettivo l'abbiamo calmato.

 

Proprio quando sembrava che stesse migliorando ha esclamato amareggiato di essere solo un impostore, un inutile essere umano che ha rubato la vita di un altro più meritevole. A quel punto il delirio è riapparso peggiore di prima e siamo stati costretti a metterlo fuori gioco. Ho odiato farlo, ma era per il suo bene o almeno così credevo...

 

Come certamente immaginerai eravamo estremamente confusi, non sapevamo perché avesse detto quelle cose assurde. Poi Zack non ci ha rivelato che lui e Cloud erano stati sottoposti per quasi cinque anni a terribili esperimenti i quali da un lato li hanno resi potentissimi, ma dall'altro hanno incasinato le loro menti, I dettagli sono complicati sappi solo che in sostanza Cloud ha ereditato parte dei ricordi di Zack e con essi alcuni suoi atteggiamenti. A Fair invece non è capitato, crede che sia per un fattore genetico oppure semplicemente perché era più sviluppato nel momento dei “trattamenti” di Hojo.

 

Apprendere queste informazioni ha chiarificato diversi aspetti, in particolare la sensazione che Cloud indossasse una maschera, uno schermo che deviasse dal vero sé.

Sappi però Lulu che nemmeno questo ha cambiato i miei sentimenti. So che quello che abbiamo condiviso, che la nostra intesa e ciò che proviamo l'uno per l'altra sono cose reali, posso metterci la mano sul fuoco.

 

La vera tragedia tuttavia è accaduta alle prime luci dell'alba.

Ero preoccupata per Cloud quindi sono andata da lui. Non trovandolo nella sua stanza l'ho cercato e quando l'ho trovato sono rimasta senza parole: era in procinto di andarsene con al fianco c'era Sephiroth.

L'ho fissato per chiedergli che stesse accadendo, lui ha distolto subito lo sguardo senza degnarmi di una risposta e poi l'Eroe gli ha poggiato una mano sulla spalla ed sparito con lui.

 

Nel breve frangente di contatto ho visto gli occhi di Cloud...Erano spenti, depressi e privi di luce. La determinazione che lo spingeva a lottare era sparita senza lasciare alcuna traccia, sembrava essere caduto nella più totale oscurità.

 

Vederlo così mi ha fatto a pezzi, solo a pensarci mi viene da piangere. Però devo essere forte, ha bisogno del mio, no del nostro aiuto e noi glielo daremo. Lui ci ha sempre aiutati, ora è il nostro turno...

 

Cloud se hai davvero perso la strada sarò io a fartela ritrovare e se sei sprofondato nelle tenebre più profonde ti tirerò fuori con le mie mani. Non mi arrenderò con te né ora né mai.

 

 

Questa era la prima volta che nel suo diario Aerith si riferiva direttamente a qualcuno diverso da Lulu e non a caso si trattava di colui che amava con tutto il cuore e l'anima...

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Capitolo 12
*** Mancanza ***


Mancanza

 

Proprio come temeva, Cloud ripercorse mentalmente ed emotivamente quel terribile momento. Ricordare il suo vero Io era stato un duro colpo, talmente pesante da spingerlo nelle “braccia” di Sephiroth, della sua nemesi.

C'era una ragione precisa per la quale aveva rifiutato se stesso: per colpa della sua debolezza e ingenuità non solo non era stato in grado di diventare un Soldier, ma aveva perso la propria casa natale e persino sua madre. Tutto ciò l'aveva portato rimproverarsi ed a detestarsi profondamente. Purtroppo suddetta orribile sensazione si ripresentò anche adesso più forte che mai.

Quello che aveva fatto nei giorni passati con il Leggendario cavaliere bianco era stato abominevole tanto quanto le follie di Hojo e come se ciò non bastasse aveva dato un contributo significativo al piano della minaccia del Mondo.

 

A dargli il colpo di grazia ci avrebbero pensato le successive pagine dove avrebbe scoperto quanto avesse fatto soffrire Aerith e non solo per la sua fuga...

 

26 Giugno

 

Lulu, sono state giornate così pesanti e purtroppo non se ne vede la fine.

 

Da quando Cloud se ne è andato niente è più lo stesso...Senza di lui è tutto così triste, mi manca parlarci, scherzarci ed in generale starci insieme. Non sai cosa darei per sapere dove si trova così potrei farlo ragionare e fargli capire che non è un impostore.

 

La sua assenza ha avuto forti ripercussioni anche su tutti gli altri ad esempio Tifa e Yuffie sono depresse e demotivate, persino Barret, Cait Sith e Cid sono giù di corda. Per fortuna che ci sono Red e Vincent, la loro saggezza e pacatezza ci hanno permesso di non andare completamente alla deriva.

Tutti noi condividiamo le stesse emozioni e la voglia di ritrovarlo, compreso Zack. Lui si è unito a noi sia per aiutare il vecchio amico sia per riprendersi la rivincita con Sephiroth, da quanto ci ha detto l'ultima volta che si sono scontrati è stato brutalmente sconfitto e sarebbe persino morto se non fosse stato per Cloud che ha travolto il Soldier con un attacco a sorpresa.

 

Come immaginavo Zack era intenzionato a recuperare la nostra relazione al punto in cui si è interrotta anni fa, però le cose sono cambiate rispetto ad allora, io sono cambiata.

Se prima guardarlo mi faceva venire le farfalle nello stomaco, adesso provo solo affetto. Gli voglio sicuramente bene così come tengo agli altri miei amici, ma non sono più innamorata di lui e tu Lulu sai benissimo il perché.

 

Per evitare che la situazione diventasse ancora più complicata, l'ho affrontato subito. Gli ho detto che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, ma che non sento più le emozioni di un tempo poiché c'è qualcun altro a cui penso.

Mi ha stupita quando ha indovinato che parlavo di Cloud. Dice che lo sapeva per il suo infallibile sesto senso in materia, ma secondo si è semplicemente accorto della nostra inimitabile intesa prima che si scatenasse il fini mondo.

Ha preso piuttosto bene il tutto cioè un po' era sorpreso e scosso, però non mi ha dato l'impressione di avercela con me o con Cloud. Penso proprio che sia così, ma se dovessi sbagliarmi poco importa, i miei sentimenti sono questi e basta.

 

Ora vado a dormire, spero di avere maggiore fortuna con la ricerca domani.

 

30 Giugno

 

Lulu questa è stata l'ennesima giornata che ha messo a dura prova la mia tenuta emotiva...

 

Stavamo esplorando una vecchia città in rovina dove alcuni contadini avevano visto aggirarsi un giovane dai capelli biondi ed un uomo con un lungo capotto nero. Stando alle loro parole il primo aveva un volto spento, privo di vita quasi come se fosse senza anima. Ciò mi ha fatto ricordare l'ultimo sguardo che io e Cloud ci siamo scambiati ed allora ho perso un po' il controllo: sono partita a capofitto nel luogo specifico che ci hanno indicato, lasciando gli altri indietro. Con il senno di poi avrei dovuto aspettarli...

 

Dopo una piccola ed impervia stradina che in circostanze normali non avrei mai preso, l'ho finalmente trovato. Il suo bel viso era scarno, scavato, probabilmente per mal nutrizione, e coperto di sangue rappreso. I suoi vestiti erano nelle stesse condizioni, logori e sporchi, e persino la Buster Sword era smussata e parzialmente arruginita.

 

Il cuore mi batteva all'impazzata, ma sono stata comunque in grado di mantenere la calma, dovevo parlargli con pacatezza. Fatto un respiro profondo mi sono avvicinata chiamandolo dolcemente, mi ha sentito ed infatti si è voltato verso di me. I suoi occhi non trasmetteva più calore e luce, ma solo gelo, oscurità e odio verso se stesso.

Non mi ha permesso di dire niente, mi ha solo chiesto cosa ci facevo lì. Io gli ho detto la verità: lo stavo cercando per aiutarlo in un momento difficile. Per un attimo ho avuto la sensazione di averlo toccato con le mie parole, purtroppo però subito dopo si è voltato verso l'orizzonte avanzando con passo svelto. Ho provato a fermalo, tuttavia me l'ha impedito erigendo una barriera che non conoscevo, di certo un nuovo trucco di Sephiroth. A quel punto mi ha rivolto uno sguardo truce, non mi aveva mai guardata così, dicendomi di dimenticarmi di lui perché quello che c'era stato tra noi era solo una gigantesca menzogna. I suoi sentimenti erano dettati dall'influenza della personalità di Zack e dal controllo di Jenova e lo stesso valeva per i miei.

Affermato ciò è sparito come l'ultima volta.

 

Lulu non so descriverti il male che mi ha fatto sentire quelle parole, il cuore e il mio stesso spirito si sono frantumati in un'infinità di pezzi impossibili da rimettere insieme. Per la prima volta da quando sono bambina ho permesso alle lacrime di scorrere, però mi sono ricomposta prima che i miei amici arrivassero. Non volevo farli preoccupare e poi piangere non serve a niente. Devo rimettermi sotto e trovarlo di nuovo. So che non era il vero Cloud a dire quelle frasi, ne sono sicura.

 

Ora vado amica mia, ho bisogno di un po' di riposo e trovare una soluzione per far ragionare Cloud. Ci deve essere un modo...

 

 

Scusa Lulu se ti sveglio in piena notte, ma penso di aver trovato la soluzione ideale. Non te l'anticipo per non portarmi sfortuna, ma credo che funzionerà. Spero solo di non averci pensato troppo tardi.

 

Ti prego Cloud resisti, sto arrivando da te.

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Capitolo 13
*** Un'intima connessione ***


Un'intima connessione

 

Il disprezzo che Cloud provava verso di sé per essere caduto negli inganni di Sephiroth era un'inizia rispetto all'immensa rabbia che lo pervadeva in questo momento. Aver appreso di essere stato la causa delle lacrime di Aerith distrusse quella parte di lui che ancora resisteva. Aveva giurato di proteggerla, di renderla felice ed invece era stato la causa del suo dolore.

Difficilmente si sarebbe mai perdonato, però non voleva cadere di nuovo negli errori del passato: non avrebbe fatto finta di niente e voltato lo sguardo bensì avrebbe cercato di fare ammenda in ogni modo possibile.

Ora però non poteva fare niente, doveva proseguire con la lettura della parte finale del diario dell'adorabile Cetra.

 

1 Agosto

 

Lo so, è passata un'eternità dall'ultima volta che ci siamo parlate Lulu, ma non avevo proprio la testa per scriverti. Adesso tuttavia ho trovato un momento prima della nostra prossima tappa e lo sfrutterò per renderti partecipe degli ultimi avvenimenti; tieniti forte perché sono incredibili.

 

Abbiamo cercato Cloud per un paio di settimane. Ogni pista che seguivamo era infruttuosa come se qualcuno volesse prenderci in giro ed ho come l'impressione di conoscere l'artefice di questi inganni...Per quanto faccia finta di niente, so che Sephiroth mi teme e non solo per la mia eredità. Il legame che mi unisce alla mia guardia del corpo è talmente speciale da poter spezzare persino la presa che ha su di lui e ne è consapevole.

 

Mentre ci dirigevamo verso Nord sono riuscita a percepire Cloud. E' stata solo una fugace sensazione provata nei pressi di una foresta dall'atmosfera incantata, ma per fortuna si è rivelata vera.

 

Seguendo il mio istinto ho condotto il resto del gruppo in un abbandonato villaggio dove c'erano proprio Cloud e Sephiroth intenti a cercare qualcosa, non ho mai capito cosa di preciso.

Non ho esitato un istante a correre da loro. Volevo riprendermi la mia guardia del corpo e non ero disposta a fallire.

Come c'era da aspettarsi il bianco cavaliere mi ha bloccata ed ingaggiata in battaglia. Da sola non avrei potuto mai batterlo, però con i miei amici avrei avuto una possibilità. Sfortunatamente la più grande minaccia per il Mondo mi ha colta alla sprovvista con una mossa imperdonabile: ha indirizzato Cloud contro di noi.

E' stato orribile dover combattere contro di lui, ma l'abbiamo dovuto fare per il suo bene.

 

Lottare contro loro due fu un'impresa ardua nonostante fossimo in superiorità numerica e potessimo contare persino su un ex Turk ed ex Soldier. Nonostante i nostri sforzi siamo stati messi in seria difficoltà e non solo dall'immensa forza di Sephiroth, ma anche da Cloud. Sebbene le sue condizioni fisiche fossero pessime, era molto più forte dell'ultima volta che siamo stati insieme probabilmente a causa dell'influenza di Jenova.

 

Proprio quando Sephiroth stava per uccidermi, così come ho visto tante volte, inaspettatamente la mia guardia del corpo è intervenuta, impalandolo alle spalle e salvandomi di conseguenza.

Non essere euforica Lulu, quello che ha sconfitto era solo un clone non l'originale, il Soldier malvagio è ancora in giro. Però non puoi capire la mia gioia quando mi sono accorta che Cloud è riuscito a vincere la sua oscurità per aiutarmi.

Ho sfruttato l'occasione per parlargli e non sono stata la sola, tutti gli altri hanno fatto lo stesso sottolineando quanto bene avesse fatto durante la sua vita e di certo gli esperimenti di Hojo e l'influenza di Jenova non l'avevano cambiato o reso un mostro.

I nostri sforzi congiunti sono finalmente riusciti a parlare al suo cuore, al suo vero Io. Perciò sono felicissima di comunicarti che è tornato con noi! Vero, è ancora un po' abbattuto, ma sono sicura che con il tempo e con il nostro aiuto migliorerà.

 

La storia non è finita qui Lulu, c'è ancora un altro evento di cui voglio parlarti, uno che mi ha fatto “volare”.

 

La sera in cui abbiamo recuperato Cloud ci siamo accampati nel luogo più sicuro della foresta. Un po' per paura che scappasse di nuovo un po' perché ero preoccupata per lo stato in cui versava, sono andata nella tenda di Cloud quando ormai gli altri dormivano profondamente. Lì l'ho visto rannicchiato su se stesso, mi ha dato di nuovo l'idea di essere perso, di non avere più qualcosa a cui aggrapparsi. Niente di questo era vero, ha noi, ha me. Così per farglielo capire mi sono intrufolata nel suo sacco a pelo e l'ho abbracciato. Mi sono limitata a stringergli la schiena per mettergli troppa pressione, so quanto sia restio al contatto fisico.

Ammetto che sono rimasta molto sorpresa quando non l'ho sentito irrigidirsi bensì rilassarsi fino quasi a sprofondare nel mio tocco. Era esattamente ciò che voleva, curare le sue ferite.

Tutto stava andando alla perfezione quando d'un tratto ha detto: “ Non dovresti essere da Zack, è lui il tuo primo amore”.

Ha pronunciato queste precise parole e mi ha colto così alla sprovvista che per un attimo non sapevo cosa rispondere. Al mio silenzio ha iniziato ad allontanarsi con il corpo, ma non lo volevo, non volevo in alcun modo perdere quel calore tanto agognato. Quindi ho rinvigorito la mia presa e gli ho sussurrato che Zack poteva essere il primo amore, ma di certo non era quello vero.

Probabilmente non credeva di ascoltare un'affermazione del genere ed infatti si è prontamente voltato verso di me ad un soffio dal mio naso. A quel punto mi ha guardata fissa negli occhi domandandomi se ne fossi davvero sicura. Non ti nego che avrei voluto chiudere le distanze tra noi, però sapevo che aveva bisogno di sentirselo dire mentre ci fissavamo così intensamente.

Di conseguenza mi sono avvicinata ancora di più facendo aderire per bene i nostri corpi e poi gli ho detto che avevo davanti a me il mio Vero amore. A quel punto mi confessò di non essere degno di me, che meritavo uno migliore. Gli ho sorriso accarezzandogli dolcemente una guancia  mormorandogli che avrebbe dovuto lasciare a me quel tipo di giudizio.

Proprio allora, prima che potessi chiarire il punto, venni colta di sorpresa per la seconda volta in una manciata di minuti: Cloud appoggiò le labbra sulle mie.

Mi ha baciata! Te ne rendi conto?!

All'inizio era una pressione leggera e titubante, ma gli è bastato poco per sentirsi più sicuro ed intraprendente. Ciò gli permesso di darmi un bacio con la b maiuscola. Naturalmente ho contraccambiato senza la minima esitazione. Il cuore mi batteva all'impazzata mentre venivo percorsa da un'euforia mai provata prima; solo ora mi rendo conto di quanto a lungo l'abbia desiderato. Il tempo si è fermato come se Gaia avesse voluto riservarci uno spazio solo per noi.

 

Quella sera ci siamo addormentati gli uni nelle braccia dell'altro trovando il conforto che entrambi bramavamo.

E' stato bellissimo e ci siamo trovati tanto bene da cercare da allora sempre dei momenti solo per noi, così da poter stare più insieme.

 

Dopo un lungo periodo di tenebre finalmente riesco a vedere un bagliore di luce, purtroppo però non so quanto durerà...

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Capitolo 14
*** Uno straziante saluto ***


Uno straziante saluto

 

Cloud rivisse le ultime pagine lette più vividamente di ogni altre.

Ricordò perfettamente la sensazione di pura rabbia che l'aveva pervaso quando aveva visto Sephiroth in procinto di uccidere Aerith. Non importava quanto si odiasse allora, non poteva permettere che qualcuno facesse del male alla sua fioraia. Probabilmente anche grazie a suddetta emozione riuscì a risalire dal baratro in cui era caduto: vedere che la Cetra non si fosse arresa con lui nonostante le crudeli parole che le aveva rivolto, riportarono un po' di luce nella sua oscurità.

 

Quel bacio poi. Il loro primo bacio era impossibile da dimenticare. Se si concentrava poteva ancora percepire l'elettricità nell'aria che aveva caratterizzato quell'istante e persino il dolce sapore, leggermente fruttato, dell'amata. A ripensarci adesso avrebbe fatto quella mossa prima, molto prima. Aveva perso così tanto tempo a causa delle proprie insicurezze, lusso che gente con lui non poteva assolutamente permettersi poiché ogni cosa sarebbe potuto sparire in un battito di ciglia.

 

I successivi eventi del diario raccontarono, come sempre, le avventure affrontate ed i sentimenti provati dalla castana, ma non solo. Più proseguiva più Aerith, vedendo gli orrori di Sephiroth e le pessime condizioni del pianeta, si convinceva dell'inevitabilità del proprio Destino. Pur avendo sconfitto i Numen, la sua morte era richiesta da Gaia. Doveva unirsi al flusso vitale, era l'unico modo per proteggere chi amava.

Cloud sapeva già cosa ciò l'avesse spinta a fare, ma voleva leggerlo, voleva sapere ciò che realmente avesse passato durante quei difficilissimi momenti.

 

15 Novembre

 

Lulu questa sarà l'ultima volta che ci parleremo. No tranquilla, non voglio rimpiazzarti, ma il Life Stream mi chiama e sai bene cosa significa.

Prima di dirti una cosa meravigliosa che mi è capitata voglio ringraziarti per essermi stata sempre a fianco, senza di te non sarei mai arrivata tanto lontano. La mamma non poteva farmi regalo più appropriato di una confidente silenziosa come te, sei la migliore e sono felice di averti avuta al mio fianco.

 

Allora, il rapporto tra me e gli altri non è mai stato più roseo, specialmente quello con Cloud. Più stiamo insieme più mi mostra il suo vero Io ed è proprio come pensavo: caldo, dolce e premuroso. La nostra sarebbe stata la storia di una vita se solo...Meglio che non rimugini su queste cose, altrimenti mi viene da piangere.

 

Comunque, ormai siamo piuttosto vicino alla città della mia gente. Lì la mia vita avrà fine, ma sarà un sacrificio necessario, per il Mondo, per i miei amici e per il mio amore.

Non voglio che loro mi vedano mentre vengo assassinata, perciò avevo in mente di sgattaiolare via in piena notte. Però, nel momento in cui mi ero finalmente decisa, è capitato un “incidente”, uno bello però.

 

Durante un passaggio in una zona montana, una gigantesca slavina ha rischiato di travolgerci. Per fortuna nessuno di noi si è fatto male, tuttavia io e Cloud siamo stati separati dagli altri. Non eravamo nella possibilità di raggiungere i nostri compagni poiché la strada è stata praticamente spazzata via, di conseguenza siamo stati costretti a percorrere un altro sentiero, uno più lungo. Dopo una lunghissima camminata abbiamo trovato l'uscita dal passo, dove abbiamo deciso di attendere il resto del gruppo.

 

La nostra piccola avventura solitaria è stata magnifica, era come se fossimo in gita di piacere e non nel mio ultimo viaggio. Pensi che sia questo il momento che ti accennavo prima Lulu? Se è così ti sbagli, ciò a cui mi riferivo è accaduto dopo.

 

Visto che gli altri non si facevano vedere e la notte era ormai scesa, abbiamo deciso di creare un accampamento di fortuna. Per quanto improvvisato ci ha riparati dalla neve che ci aveva accompagnati per tutto il giorno ed il fuoco ci ha tenuti al caldo. Involontariamente si è creata un'atmosfera estremamente intima che ha spinto sia me che Cloud a baciarci come due adolescenti e non ci siamo fermati lì...Presto i baci sono diventati intensi e passionali e le nostre mani non facevano altro che toccare il corpo dell'altro; ciò ci ha portato a volere sempre di più. Ho sperimentato una fame che non avevo mai conosciuto prima, una che si è impadronita di me facendomi perdere la lucidità e posso assicurarti che lo stesso è accaduto a Cloud.

 

Ebbene sì Lulu, abbiamo fatto l'amore.

Non mi sono mai sentita meglio amica mia e non parlo solo dell'immenso piacere fisico. Vedi durante quella notte non eravamo Aerith la Cetra e Cloud l'Eroe bensì solo due ragazzi pazzi l'uno per l'altro che condividevano finalmente il loro amore.

 

Purtroppo nella mia vita i momenti belli non durano mai...La mattina è arrivata troppo rapidamente e con essa la mia chiamata.

Non puoi immaginare quanto avessi voluto girarmi nell'abbraccio della mia adorata guardia del corpo e continuare a dormire, ma non potevo farlo. Con il cuore spezzato ho lanciato un Morfeo sul mio amato per non rischiare di svegliarlo, dopo di che mi sono alzata e rivestita. Prima di andarmene per sempre gli ho dato un bacio sulla guancia ringraziandolo per tutto quello che aveva fatto per me.

Non sono mai stata più triste e spezzata...

 

Adesso Cloud voglio parlare con te nel caso ritrovassi Lulu. Per prima cosa ho un favore da chiederti: nascondi il mio corpo in un posto che nessuno potrà mai trovare. Non voglio che venga sfruttato per degli orribili esperimenti come è accaduto a mia madre, voglio riposare in pace.

 

Poi...ecco...Ti amo. Scusa se non te l'ho mai detto chiaramente di persona, ma era imbarazzata; sì anch'io posso esserlo.

Sappi che se non fossi stata obbligata non ti avrei mai lasciato, sarei per sempre rimasta per sempre al tuo fianco. Sono sicura che avremmo avuto una stupenda famiglia, numerosa magari, e ci saremo stabiliti a Midgar dove ci saremo dedicati ad aiutare chi ne aveva bisogno. Avrei voluto così tanto spendere una vita normale con te, con tutto il mio cuore. Perché sono dovuta nascere così e con un compito così in grato? Io...Scusa, non voglio renderti ancora più difficile questo momento.

Sappi anche che mi sono divertita infinitamente nei nostri viaggi e grazie per aver reso i miei ultimi momenti tanto speciali ed indimenticabili. Ti amo più di quanto le parole possano spiegare e ti prometto che il mio spirito sarà sempre con te.

Addio, amore mio...Mi raccomando non cadere nelle disperazione, voglio che tu sia felice.

Un bacio, Aerith.

 

 

Per Cloud essere felice senza la Cetra era come chiedere al Mondo di smettere di girare. A riprova di ciò, proprio adesso stava sperimentando un dolore indescrivibile amplificato da una triste constatazione: gli ultimi paragrafi avevano una calligrafia tremante ed alcune parole era opache e sbiadite, frutto di lacrime asciugatesi nel corso del tempo. Rendersene conto sbriciolò l'ultimo barlume di resistenza di Strife che, guardando il fiocco logoro, versò, per la seconda volta in poche ore, amare lacrime mentre il suo cuore bruciava terribilmente.

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Capitolo 15
*** Conforto ***


Conforto

 

Cloud si sentì pervadere fin nel midollo da un paralizzante gelo capace di bloccargli ogni movimento. Aerith, la ragazza sempre così allegra, gentile ed all'apparenza spensierata aveva sopportato l'indicibile durante la sua breve vita e per avere in cambio cosa? Un Destino crudele che le rihiedeva di donare la vita per salvare gli altri. Non era giusto, non lo sarebbe stato per nessun ed ancor meno per una così unica come lei.

La forza che aveva dimostrato durante il loro viaggio era frutto di determinazione e questo lo sapeva, ma non aveva mai immaginato la scissione che l'aveva accompagnata. Proprio l'idea di non essere stato capace di vedere attraverso i suoi sorrisi lo stava dilaniando.

 

Nell'esatto momento in cui rischiava di sprofondare nuovamente nel senso di colpa udì il rumore di passi stanchi, quasi trascinati, avvicinarsi a lui. Da lì a pochi secondi ecco che udì la bellissima ed armoniosa voce di cui aveva tanto bisogno: “ Sei finalmente tornato Cloud, mi sei mancato un sacco. Ma perché sei in questa stanza invece di stare con me? Cosa è tanto importante da distrarti dalle mie meritate coccole?”.

 

Normalmente il modo con cui lo stuzzicava e lo prendeva in giro lo faceva sempre sorridere, ma non questa volta. Era talmente rapito dalla sua figura da non rendersi conto di altro.

Poteva anche avere il viso ancora assonnato, i capelli scompigliati ed un pigiama di due taglie più grande, ma per lui restava un angelo, il suo angelo.

 

Senza rispondere alla sua domanda si sbrigò a chiudere le distanze tra loro così da poterla abbracciare. La cinse con fermezza, poggiando il volto nell'incavo del suo collo inspirando appieno la dolce essenza di fiori che emanava sempre.

La Cetra conosceva bene quel genere di stretta, la riservava solo nei momenti in cui si sentiva perso e bisognoso di aggrapparsi a qualcosa di positivo. Perciò ricambiò subito il gesto, massaggiandogli contemporaneamente la testa gentilmente, azione che di solito serviva a tranquillizzarlo.

 

“ Ti sono davvero mancata eh? Così impari a partire senza di me” “ Perdonami..”.

Sentire la voce dell'amato spezzata dalle lacrime fece realizzare alla donna che era accaduto un evento serio, molto serio. Fino ad allora Cloud non le aveva mai permesso di vederlo piangere.

 

“ Di cosa?” gli domandò con calma senza rompere la loro unione, “ Non sono stato in grado di capirti, mi dispiace” “ Cloud, ma” “ Avrei dovuto intuire ciò che stavi passando ed invece non ho fatto altro che complicarti le cose. Non sono stato il compagno di cui avevi bisogno, ma ti prometto che farò di meglio...Ti renderò felice d'ora in poi”.

 

L'istinto dell'amante dei fiori fu quello di chiedere chi fosse il pazzo che gli avesse inculcato quelle assurdità nella testa. Non l'aveva resa solamente felice, le aveva concesso l'occasione di trascorrere una vita normale piena d'amore e risate. Però si contenne proprio a causa dell'insolito comportamento della guardia del corpo. Non era da lui nemmeno chiedere scusa, non almeno in un modo tanto disperato.

 

Mentre pensava ad una spiegazione logica buttò lo sguardo oltre la spalla del giovane notando una sua vecchia amica: Lulu, aperta quasi sull'ultima pagina. Ciò rese chiaro ogni cosa.

Un po' si rimproverò mentalmente per non avergli parlato di lei, sapeva che prima o poi l'avrebbe trovata come era conscia che leggerla senza averla a fianco sarebbe stato insostenibile.

 

Ormai sicura su come procedere, allentò un po' la presa volendo fissare negli occhi l'amato. Quest'ultimo non ebbe il coraggio di guardarla, ma la castana gli perse con dolcezza le guance costringendolo a farlo.

 

“ Hai trovato Lulu?” “ Sì, non volevo invadere la tua privacy, ma è stato più forte di me” “ Non devi scusarti, tra noi non ci devo essere segreti, lo sai come la penso su questo argomento. Ora che ci penso dovrei essere io a chiedere scusa, ma farò qualcosa di meglio”.

 

A quel punto la fanciulla lo prese per mano facendolo accomodare sulla sedia. Dopo di che salutò sottovoce la cara compagna di viaggio per poi sedersi in grembo della propria anima gemella.

“ Adesso vedrai come sei lontano dalla verità: tu mi hai resa più felice di quanto immagini”.

 

Aerith iniziò a leggere le poche pagine rimaste, tuttavia Strife non ne ascoltò nemmeno una, era troppo impegnato ad ammirarla. Era talmente bella e perfetta da sembrare davvero una creatura celeste, ancora non si capacitava perché avesse scelto proprio una persona incasinata e piena di difetti come lui.

 

“ Gaia chiama Cloud! Mi stai ascoltando?” domandò la castana con un simpatico broncio che il biondo tolse via con un tenero bacio.

“ No, non ero pronto” “ Adesso? O vuoi un altro bacio?” “ Sai che non posso resisterti” “ Va bene, solo uno però” “ Mmmm” “ Prima devi capire quanto sei speciale ed importante per me, poi potremo discutere di nuovo sull'argomento” “ D'accordo, mi hai convinto” “ Come sempre”.

 

Scambiatosi un altro pegno d'amore, la Cetra riprese la lettura da dove aveva iniziato mentre Strife sentiva il gelo che lo attanagliava sciogliersi sempre di più.

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Capitolo 16
*** Un'insperata possibilità ***


Un'insperata possibilità

 

Cloud dovette impegnarsi con tutto se stesso per capire cosa effettivamente l'amata stesse dicendo in quanto rischiava seriamente di perdersi nell'ascoltare quella melodiosa voce. Adorava sempre ascoltarla. Come ogni suo altro gesto bastava per scacciare i pensieri negativi che a volte lo pervadevano, ma questa volta era diverso, sembrava più speciale.

Aver letto degli eventi che avevano preceduto la città degli Antichi aveva risvegliato quell'orribile senso di perdita, suo compagno per gran parte del viaggio per fermare Sephiroth, che provava quando incrociava gli occhi di Aerith. C'era qualcosa in essi, qualcosa in base a cui sapeva di averla già persa una volta e che sarebbe stato Destinato a perderla di nuovo. Fortunatamente lui insieme agli altri del gruppo erano riusciti a compiere un vero e proprio miracolo riuscendo a salvare sia la Cetra che il Pianeta. Nonostante ciò quel sentimento di perdita non l'aveva mai abbandonato del tutto. Per questa ragione difficilmente si allontanava da lei per lunghi periodo, l'assenza attuale infatti fu dovuta ad un incidente non prevedibile a priori.

 

Percependo di nuovo il bisogno di sentirla vicina, la strinse un po' più forte per poi premerle un dolce bacio sulla guancia. Solo a quel punto si sentì pronto per scoprire il contenuto delle parte finale del diario.

 

1 Dicembre

 

Ciao Lulu, sorpresa di risentirmi? Immagino di sì dopo ciò che ti ho detto l'ultima volta. So anche che non ti stai contenendo dalla gioia, ma lascia che ti spieghi ogni cosa per bene.

 

Sono arrivata alla città della mia gente dove ho iniziato a pregare per richiamare Holy. Grazie all'aiuto della materia bianca sapevo di riuscire a risvegliarlo, non del tutto a causa del mio imminente assassinio, ma abbastanza per poter consentire ai miei cari di vincere e sopravvivere.

Era sollevata di una cosa però: grazie alla sconfitta dei Numen Cloud non c'era quindi Sephiroth non avrebbe potuto manipolarlo di nuovo per scagliarlo contro di me. Questo ci avrebbe permesso di mantenere un ricordo amorevole dell'ultima volta che siamo stati insieme.

 

Tutto stava procedendo come previsto, ormai il bianco cavaliere era prossimo ad avventarsi su di me in picchiata. Già mi stavo preparando al dolore della sua lama che mi avrebbe trafitto ed al sapore del sangue, quando ho sentito la mia stupenda guardia del corpo urlare il mio nome. Non era da solo, c'erano anche gli altri, però è stato lui a fermare il colpo destinato a me.

Come puoi immaginare il Leggendario Soldier non si è arreso, ha tentato con tutte le sue forze ad uccidermi e ci è andato molto vicino, un suo attacco mi ha persino rotto il fiocco, tuttavia non ce l'ha fatta. Grazie ad uno sforzo congiunto ci siamo sbarazzati di lui o per meglio dire del suo clone. Allora ho spiegato agli altri che dovevo finire ciò che avevo iniziato e così ho fatto. Ho evocato Holy, purtroppom come temevo, non era abbastanza forte per fermare Meteor e ciò mi ha sconfortata e spaventata nel profondo.

 

Sono riuscita a tenere tutto dentro e spiegaei agli altri cosa avevo intenzione di fare. Mi hanno rimproverata  sostenendo che avrei dovuto parlarne prima e non andare da sola. Onestamente non ero nella mentalità di discutere quindi ho semplicemente chiesto scusa, niente di più. Sapevo che erano mossi dall'affetto nei miei confronti, però non era ciò di cui avevo bisogno. Per fortuna che Cloud non ha seguito l'esempio degli altri: non mi ha sgridato bensì mi ha guardata in un misto di compassione e sollievo. 

 

Di sera ci siamo accampati presso le porte della città, ma sono sgattaiolata via a notte fonda. Non fraintendere non voleva scappare di nuovo, semplicemente sentivo il bisogno di stare sola con i miei pensieri. Però neanche questa volta le cose sono andate come immaginavo: Cloud mi ha raggiunta chiedendomi se avessi ancora intenzione di abbandonarli. Ho sorriso d'istinto mentre scuotevo la testa. A quel punto mi si è avvicinato fino a sfiorarmi il braccio domandandomi cosa ci facessi allora lì, da sola.

 

Forse la tensione accumulata o il terrore verso un futuro davvero ignoto o forse perché non avevo la minima idea di quale sarebbe stato il mio compito, comunque sono crollata. Quando stavo spiegando le ragioni delle mie azioni e di come la mia morte avrebbe salvato tutti, sono scoppiata a piangere.

Mi sono detestata. Ho sempre pensato che le lacrime non servissero a nulla, grazie a quella sera però ho cambiato idea.

Cloud non ha esitato ad abbracciarmi ed a sussurrarmi che sarebbe andato tutto bene, che avremo trovato un modo diverso per salvare il Mondo, uno che non implicasse il mio sacrificio e poi...Mi ha detto di essere felice di essere riuscito a salvarmi perché una vita senza di me avrebbe perso di significato.

 

Quell'affermazioni mi hanno scaldato il cuore come mai prima d'ora. Ho sempre voluto solo una cosa e lo sai benissimo Lulu: avere qualcuno accanto che mi ami per quella che sono. Ebbene amica mia l'ho trovato ed è meraviglioso.

 

Con suddetta sicurezza nell'animo mi sono lasciata andare riversando in lui tutto il dolore e la sofferenza che avevo accumulato negli anni. Mi sono proprio liberata, non credo di essere mai stata più leggera.

Cloud è stato fantastico, si è preso cura di me. Sai, mi ha coccolata per tutta la notte.

 

Realisticamente non dovrei esserlo, tuttavia sono felice di essere viva. Spero solo che ci sia un altro modo per annientare Sephiroth per sempre e fermare Meteor.

 

15 Dicembre

 

Lulu, scusa se scrivo di fretta però ho soltanto un momento. Forse c'è una via per avere un lieto fine. Ho imparato a controllare parte del Life Stream senza esserci dentro e stando alle parole di Nanaki questo è il modo ideale per potenziare Holy abbastanza da fermare l'incantesimo di Sephiroth. C'è una speranza e non ho intenzione di sprecarla...Voglio stare con i miei amici, voglio stare vicino Cloud come ragazza normale e per un'intera vita, anzi oltre. 

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Capitolo 17
*** La vita tanto agognata ***


La vita tanto agognata

 

Ormai restava solo una pagina alla conclusione del diario. Questa era diversa dalla altre: non era scritta di fretta o con pesantezze, ma con una calligrafia calma e capace di esprimere una grande felicità grazie anche a vari abbellimenti sulle singole lettere.

 

Prima di continuare nella narrazione la Cetra si prese un momento per guardare l'amato che non aveva mai smesso di fissarla con quegli occhi adoranti. Amava quando lo faceva. Si sentiva importante, anzi insostituibile per lui e non per la sua eredità o per i suoi poteri, ma per quello che era davvero.

Come aveva scritto in più occasioni a Lulu aveva bramato a lungo qualcuno così. C'era andata vicina con Zack, ma sapeva che per quanto avesse significato la loro relazione non era ciò che cercava, non almeno per costruirci una vita insieme. L'aveva sempre saputo in cuor suo fin dal loro primo incontro così come capì, già a partire dal suo sogno rivelatore, che Cloud sarebbe stato colui con cui avrebbe speso il resto della sua esistenza. Però non poteva immaginare né tanto meno osava sperare di avere l'occasione di rimanere al suo fianco a lungo; non era mai stata più felice di essersi sbagliata.

 

“ Tutto bene?” le domandò Cloud dopo diversi momenti di silenzio assoluto, “ Sì, stavo solo riflettendo” “ A cosa?” “ A quanto sono fortunata”.

Strife le diede un sguardo interrogativo non capendo a cosa si stesse riferendo, dubbio che sarebbe rimasto tale in quanto Aerith riprese la lettura concedendogli solo uno sguardo furbo.

 

3 Febbraio

 

Lulu ci siamo riusciti! Siamo stati in grado di sconfiggere Sephiroth, eliminare Jenova e salvare il Pianeta senza pagare la vittoria con la mia scomparsa! Non ci sono altre parole se non miracolo, però non uno concesso solo da grazia divina bensì uno per il quale abbiamo combattuto durante. Ognuno di noi ha dato ogni singola fibra del proprio essere per creare il futuro che volevamo, un futuro senza catane e senza tiranni.

Non così sciocca da credere che tutti sia risolto: il Mondo è ancora profondamente ferito, ci sono degli strascichi sia della Shinra che di quell'alieno mostruoso ma sono fiduciosa. So che insieme potremo riportare le cose allo loro stadio naturale.

 

6 Giugno

 

Ehi amica mia ho deciso di riservare quest'ultimo spazio che ti è rimasto per un argomento speciale, perciò ho atteso diverse settimane prima di parlarti di nuovo.

 

Dopo aver sconfitti i cattivi siamo tornati a Midgar dove ci siamo subito dati da fare per aiutare la popolazione nonché per trovare una soluzione al vuoto di potere lasciato dalla Shinra. Non voglio però parlarti di questo, c'è una notizia più bella: io e Cloud ci siamo fidanzati!

Potresti dire “ Capirai, era ovvio che sarebbe finita così” e non avresti tutti i torni, ma stare insieme ufficialmente è un altro paio di maniche dall'essere "clandestini". Per suggellare il nostro impegno mi ha persino regalato un piccolo anello. Mettiamo subito in chiaro che non è quello della proposta, anche se non mi sarebbe per niente dispiaciuto se l'avesse fatto, ma resta comunque estremamente significativo.

Me l'ha dato dopo il nostro primo appuntamento in città. Dovevi vedere quanto era agitato a cena ed anche quando mi ha offerto quella piccola scatola. Penso che una parte di lui temesse che avrei rifiutato, che adorabile sciocco, il mio sciocchino.

 

Non è finita qua. Ci sono bastati solo una manciata di giorni per capire di non sopportare l'assenza l'uno dell'altro ed infatti ci siamo sempre tenuti in contatto persino con chiamate lunghe tutta la notte.

Come avrai immaginato non potevamo andare avanti così, di giorno eravamo troppo stanchi, perciò abbiamo deciso di iniziare a convivere.

Inizialmente ero un po' agitata, fin ad allora avevo vissuto con mamma, ma presto la preoccupazione ha lasciato posto alla pura euforia. Vivere con Cloud è stato fin da subito fantastico, i nostri ritmi ed orari si sono incastrati alla grande, a pensarci non avrei dovuto stupirmi tanto, io e lui ci incastriamo sempre alla perfezione...

Sebbene sia ancora presto, posso già affermare che è stata una magnifica scelta. Adoro stare sempre con lui, ridere e scherzare insieme è impagabile ed anche quando prima o poi litigheremo magari per un vestito fuori posto o per chi deve lavare i piatti lo adorerò.

E' così bello essere viva e condurre un'esistenza più normale. 

 

Non potrò mai ringraziare mai né te Lulu né Cloud abbastanza per avermi sempre sostenuta e convinta a credere ad un'infinitesima possibilità, sono così contenta di essermi fidata di voi.

 

Ora Lulu devo andare, sento l'improvviso bisogno di tornare a coccolarmi con quel bel ragazzo che giace al mio fianco. Grazie ancora per tutto e chissà, magari un giorno avrai una seconda parte. So che può apparire improbabile, ma ho imparato che niente è impossibile ;)

 

 

Concluso il diario la castana spostò lo sguardo sull'amato con un sorriso soddisfatto affermando: “ Visto quanto sei importante? Senza di te non sarei nemmeno qui adesso” “ Però io” “ Tu cosa? Hai fatto l'impossibile per me pur di farmi stare bene” “ Aerith” “ Se non credi ai pensieri della vecchia me, te lo ripeterò io adesso”.

La Cetra si voltò completamente verso il ragazzo iniziando a donargli alcuni teneri baci alternati da una semplice quanto importante dichiarazione.

“Io...sono...felice...Tu...mi...hai...resa felice”.

 

“ Allora? Ti ho convinto?” chiese concluso il suo speciale trattamento, “ Sì” rispose Strife con un naturale sorriso, “ Sei sempre il solito testone, per fortuna che so come prenderti” “ Come darti torto” “ Non puoi! Dai, ora vai a farti una doccia e poi subito a letto” “ Non voglio...” “ Come non vuoi? Te lo leggo negli occhi che sei stanchissimo” “ Non voglio allontanarmi da te” sussurrò con imbarazzo il biondo.

In risposta la fidanzata ridacchiò contenta prima di proporgli: “ In questo caso non mi lasci altra scelta: mi unirò a te nella nostra vasca da bagno. Dopo però ci rimetteremo sotto le coperte, sono ancora piuttosto assonnata. Affare fatto?” “ Sì, affare fatto” “ Ti ho convinto di nuovo guardia del corpo. Inizia a far uscire l'acqua calda, ti raggiungo subito” “ Vado mia signora” “ Mi piace, dovresti chiamarmi più spesso così”.

 

Il duo si congedò con un reciproco sorriso divertito, dopo di che la fanciulla ripose il diario a posto commentando a bassa voce: “ Presto Lulu avrai una nuova migliore amica”.

Dando un ultimo sguardo alla compagna di avventure, Aerith si sfiorò il ventre ancora piatto prima di unirsi all'amato e condividere così con lui una di quelle di notti che sarebbe per sempre rimaste impresse nella loro mente e nel loro cuore.

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