Pokemon New Horizons: Red & Blue

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'inizio di un viaggio dalle mille sfumature ***
Capitolo 3: *** Il problema di Pikachu ***
Capitolo 4: *** Incontri voluti dal fato ***
Capitolo 5: *** Arrivo a Smeraldopoli ***
Capitolo 6: *** Il Team Rocket ***
Capitolo 7: *** Il primo Pokemon catturato ***
Capitolo 8: *** Ash contro Gary ***
Capitolo 9: *** Il Bosco Smeraldo ***
Capitolo 10: *** La sfida del samurai ***
Capitolo 11: *** Grande sfida a Plumbeopoli ***
Capitolo 12: *** Il segreto di Brock ***
Capitolo 13: *** Il museo di Plumbeopoli ***
Capitolo 14: *** Misteri sul Monte Luna, Parte 1 ***
Capitolo 15: *** Misteri dul Monte Luna, Parte 2 ***
Capitolo 16: *** Sulla strada per Celestopoli ***
Capitolo 17: *** Le Sorelle Sensazionali ***
Capitolo 18: *** Misty la Sirena Maschiaccio ***
Capitolo 19: *** Gara sul ponte ***
Capitolo 20: *** Bill il Pokefanatico ***
Capitolo 21: *** Scuola di Pokemon ***
Capitolo 22: *** Il Pokemon abbandonato ***
Capitolo 23: *** La palestra di A.J. ***
Capitolo 24: *** Arriva la squadra degli Squirtle! ***
Capitolo 25: *** Il giardino segreto di Bulbasaur ***
Capitolo 26: *** Incontri ad Aranciopoli ***
Capitolo 27: *** L'elettrico tenente Surge ***
Capitolo 28: *** Addestramento speciale ad Arancipoli ***
Capitolo 29: *** Tuoni e fulmini ***
Capitolo 30: *** In viaggio sulla S.S. Anne ***
Capitolo 31: *** Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 1 ***
Capitolo 32: *** Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

Salve a tutti, amici fan di Pokemon!

Avete presente la saga di Pokemon che sto scrivendo, vero?

Bene... anche se sto continuando a scriverla... e un altro capitolo è in corso di stesura mentre leggete queste righe... ho pensato che forse sarebbe una buona idea riscriverla, migliorando certi elementi che non mi hanno soddisfatto, correggendo certi errori... e in generale, cercando di creare una storia più epica di quanto non fosse in precedenza. e questo vorrà dire anche... riscrivere la storia dell'anime fin dall'inizio!

Sì, lo so... è un tentativo non da poco... ma sono curioso di vedere se sarò all'altezza di questo proposito! E se tra i miei lettori c'è qualcuno che è nuovo a questa saga... spero proprio che riuscirò a donargli qualche emozione nel ripercorrere la strada che Ash e Pikachu hanno cominciato tanto tempo fa!

Pokemon e tutti i marchi registrati correlati sono di proprietà di Nintendo, Game Freaks e Satoshi Tajiri. Questa fanfiction è scritta per puro divertimento, senza scopo di lucro.

Detto questo... bentornati nel mondo di Pokemon!

Un mondo di sogni ed avventure vi aspetta! Andiamo!

 

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Prologo

Pokemon.

Che cosa sono esattamente i Pokemon?

In un mondo per molti versi simile alla Terra, ma per altri completamente diverso, gli uomini e gli animali che noi conosciamo vivono fianco a fianco con queste strane ed affascinanti creature, ognuna delle quali è dotata di poteri particolari.

I Pokemon esistono in svariate forme e dimensioni - dal minuscolo Diglett al possente Onix, dall'evanescente Gastly al colossale Snorlax, dall'umile Magikarp al maestoso Dragonite. E ogni Pokemon ha le sue particolarità ed è capace di azioni prodigiose. Fin da quando uomini e Pokemon sono esistiti assieme in quello strano mondo, le loro storie si sono intrecciate strettamente. A volte si sono scontrati, ma per fortuna, il più delle volte, uomini e Pokemon si sono aiutati a vicenda e hanno cercato di migliorare le vite gli uni degli altri. Col tempo, gli uomini hanno cominciato a tenere con sè i Pokemon come animali domestici, come normalissimi cani o gatti; ma col tempo, la competizione più popolare in quello strano mondo divenne di catturare Pokemon selvatici e farli scontrare con i Pokemon di altre persone. Questo tipo di competizione divenne molto presto uno sport ufficialmente riconosciuto, il più popolare e in voga tra gli abitanti dei vari continenti. E le persone che lo praticano vengono chiamate allenatori.

Nella maggior parte dei continenti, gli allenatori rispondono ad un'organizzazione locale, la Lega Pokemon, presieduta da alcuni degli allenatori più abili e riconosciuti. Il sogno di molti allenatori è ottenere l'ambito titolo di Campione della Lega, che spetta di diritto all'allenatore i cui Pokemon hanno prevalso su tutti gli avversari e si sono dimostrati all'altezza di ogni sfida. Ogni Campione gode dell'ammirazione e del rispetto di tutti gli allenatori della Lega... ma è un titolo che deve essere sempre pronto a difendere.

In tutti i continenti, quando i bambini raggiungono una certa età, hanno la possibilità di diventare allenatori ufficialmente riconosciuti. Molti di loro lasciano le loro case e iniziano il loro viaggio, nel tentativo di diventare abbastanza abili da avere la possibilità di entrare nella Lega Pokemon.

E nel continente di Kanto, inizia la storia di uno tra innumerevoli di questi aspiranti campioni...

Kanto è una regione dal clima temperato, il cui territorio è per la maggior parte composto da foreste e pianure. La maggior parte delle sue città principali sono nella zona centrale del paese, mentre in altre zone di Kanto, le città tendono ad essere più piccole e più tranquille, offrendo un suggestivo contrasto tra ambienti urbani sviluppati e ambienti rurali.

Tra le città di Kanto, la cittadina di Biancavilla potrebbe passare inosservata. Una città di campagna di piccole dimensioni, i cui abitanti trascorrono ancora un'esistenza molto semplice, circondata da campi coltivati e da natura incontaminata. Biancavilla non è mai stata al centro dell'attenzione nella storia di Kanto... almeno, non finchè un allenatore come tanti altri, dopo aver mosso i suoi primi passi stentati sulla via della gloria, non riuscì a lasciare la sua impronta nella storia del mondo.

Il nome di questo ragazzino è Ash Ketchum, e assieme al suo inseparabile compagno, un Pikachu che aveva viaggiato con lui fin dal primo giorno, ha vissuto avventure indimenticabili, incontrato amici inseparabili e sconfitto rivali temibili.

Ma ogni storia, anche la più grandiosa, parte sempre da umili origini...

 

ooooooooooo

 

"Ed ora, signore e signori... la battaglia entra nel vivo! Nidorino contro Gengar! Come andrà a finire?" esclamò il commentatore, intento a fare la cronaca in diretta dell'incontro che si stava disputando nello stadio illuminato. Due Pokemon dall'aspetto combattivo si stavano affrontando, sotto gli sguardi rapiti del pubblico seduto sugli spalti... e sicuramente, anche di tutte le persone che in quel momento erano davanti al televisore, sintonizzati su quel canale. E tra queste, in una piccola casa di campagna nella città di Biancavilla, c'era un ragazzino la cui vita sarebbe stata segnata profondamente dal suo amore per i Pokemon...

Nidorino, un grosso Pokemon simile ad un quadrupede dalla spessa pelle viola, con un grosso corno che spuntava dalla fronte, stava affrontando una creatura tondeggiante il cui corpo sembrava fatto di vapore violaceo che restava in qualche modo compattato in una forma umanoide, con corte braccia e gambe, e un volto dagli occhi acuti e dal sorriso sardonico. Entrambi erano in piedi su una piattaforma che ricordava non poco un ring di pugilato, con la differenza che non c'erano corde ai lati, e che era decorata con uno strano simbolo di forma tondeggiante che ne indicava il centro - un cerchio diviso in due parti uguali.

Ai lati del quadrato, ciascuno al proprio angolo, si trovavano due persone - due giovani vestiti con abiti che sembravano fatti apposta per delle lunghe camminate nella natura. Ognuno di essi stava dando ordini al proprio Pokemon, cercando di elaborare al volo delle strategie per contrastare l'avversario.

Ad un cenno del suo allenatore, Gengar scattò verso Nidorino, alzando il braccio      destro per assestare un colpo formidabile. Il Pokemon gassoso sferrò un fendente davanti a sè e tracciò in aria una serie di scie nere, come una serie di lame affilate... ma Nidorino riuscì a scattare indietro e a mandare a vuoto l'attacco. L'allenatore di Nidorino annuì soddisfatto ed esclamò a sua volta un ordine... e il suo Pokemon si lanciò all'attacco di Gengar, mordendolo su una spalla e provocandogli dolore! Ma Gengar riuscì a riscuotersi in fretta e si staccò dal suo avversario, poi si rimise in guardia e ghignò nuovamente, come se l'attacco di Nidorino gli avesse solo fatto il solletico...

E di fronte ad un televisore, in una casa come tante nella piccola città di Biancavilla, un bambino di circa otto anni, con arruffati capelli neri, occhi castani e degli strani segni zigzaganti sulle guance, vestito di una comoda tuta da casa, stava facendo il tifo con entusiasmo - il piccolo Ash Ketchum, grande appassionato di Pokemon, già immaginava sè stesso e i suoi Pokemon ad uno dei lati di quel grande ring, sotto gli occhi del mondo intero. Cosa ci poteva essere di più eccitante? Ricevere gli applausi del pubblico, sfilare davanti al mondo intero assieme ai suoi Pokemon, e diventare l'allenatore più in vista di tutta la Lega... un Campione! Anche se era ancora troppo giovane per avere il suo primo Pokemon, Ash stava già pensando a quale squadra avrebbe costruito, come li avrebbe allenati, che mosse gli avrebbe fatto imparare... le possibilità erano praticamente infinite, e l'idea di poterle provare tutte lo faceva sentire sempre più eccitato ed impaziente che arrivasse la data fatidica del suo decimo compleanno...

Sì, perchè quella era l'occasione in cui gli aspiranti allenatori di Kanto ricevevano il loro starter, ovvero il loro primissimo Pokemon. In ogni continente valeva quella tradizione - gli aspiranti allenatori ricevevano un Pokemon a loro scelta, di solito tra un tipo Fuoco, un tipo Acqua e un tipo Erba... e con quello iniziavano il loro viaggio, cercando di catturare altri Pokemon e fare amicizia con loro, allenandoli per renderli abbastanza forti da sfidare le otto Palestre ufficiali della Lega di Kanto. Solo sconfiggendo tutte le otto Palestre e dopo aver ricevuto le loro Medaglie come prova della propria abilità si poteva iscriversi al torneo annuale di  allenatori che ogni Lega istituiva. Alla fine, di tanti allenatori entrati nella competizione, solo uno sarebbe uscito vincitore e si sarebbe guadagnato il diritto di sfidare finalmente i Superquattro e il Campione.

E quel vincitore, un giorno, sarebbe stato lui. Ash ne era sicuro.

Fin da quando era nato, Ash Ketchum era vissuto a Biancavilla assieme alla sua giovane mamma, Delia, e all'uomo che per lui era diventato una figura paterna - il professor Samuel Oak, il più noto e rispettato studioso di Pokemon del continente di Kanto. Ash non aveva molti ricordi di suo padre - la mamma non gliene aveva mai parlato molto, ma sapeva con certezza che suo papà era stato anche lui un grande allenatore di Pokemon, che si era allontanato dalla famiglia quando Ash era ancora molto piccolo, per motivi che il ragazzino ancora non immaginava.

Tuttavia, ricordava le storie che la sua mamma gli raccontava - di quanto fosse bravo suo papà come allenatore, del rapporto che aveva con i suoi Pokemon, e di come avesse costruito una squadra forte ed affiatata con impegno e costanza. Queste storie avevano sempre affascinato il piccolo Ash, e sicuramente erano state un elemento fondamentale nel giungere alla decisione che aveva preso.

Un giorno, sarebbe diventato anche lui un allenatore di Pokemon come suo padre. Anzi, no, ancora meglio di suo padre. Sarebbe diventato il più abile, il più forte allenatore di Pokemon del mondo... un vero e proprio Pokemon Master, il titolo che solo in pochi, nel corso della storia, erano riusciti ad ottenere! 

Un'esclamazione di vittoria proveniente dalla televisione riportò l'attenzione di Ash al combattimento che si stava svolgendo. Gengar era riuscito a capovolgere il risultato della battaglia, e aveva usato un attacco chiamato Ipnosi per far addormentare Nidorino... e poi, su ordine del suo allenatore, aveva proseguito conuna mossa chiamata Mangiasogni: il Pokemon spettrale aveva spalancato le fauci, e il corpo di Nidorino era stato avvolto per un secondo da una strana luce verdina, che poi si era condensata in una sfera luminosa che era volata in aria per un breve tratto prima di finire nella bocca spalancata di Gengar. Nidorino si era agitato per un attimo, poi si era afflosciato a terra privo di sensi, e il suo allenatore era stato costretto a richiamarlo - aveva puntato verso Nidorino un peculiare oggetto sferico, dal quale era partito un raggio di luce rosato che aveva colpito il Pokemon sconfitto. Nel giro di qualche frazione di secondo, Nidorino si era trasformato in luce ed era stato letteralmente assorbito all'interno della sfera, che poi si era richiusa.

L'allenatore di Nidorino fece un cenno di assenso, come se stesse complimentando il suo Pokemon per aver comunque fatto del suo meglio, e mise mano alla cintura, da dove estrasse un'altra sfera del tutto identica alla precedente. Con espressione sicura, il giovane lanciò la sfera verso il centro del ring, e al momento di toccare il pavimento, quest'ultima si aprì e fece uscire un altro lampo di luce rosata, che atterrò sul terreno e prese forma... trasformandosi in un'enorme creatura simile ad un serpente fatto di roccia, con una cresta rocciosa sopra la testa e un paio di grandi occhi dalle pupille nere. Il nuovo Pokemon si erse in tutta la sua ragguardevole altezza sopra Gengar, che tuttavia non diede segno di paura e continuò a sorridere...

"Nidorino è esausto e deve abbandonare il campo. Ma il nostro sfidante non si perde d'animo, e manda in campo un Onix dall'aspetto fiero ed impressionante! Vediamo un po' se riuscirà a sconfiggere il potente Gengar!" esclamò il presentatore, seguito dagli applausi e dagli incitamenti del pubblico... così come dalle grida di gioia di Ash, che alzò i pugni in aria e cominciò a tifare per il nuovo arrivato.

"Sì! Forza, Onix! Metti al tappeto Gengar!" esclamò il ragazzino. Era talmente preso dalla battaglia a cui stava assistendo che quasi non si accorse quando la sua mamma, la giovane Delia Ketchum, entrò nella sua camera, sorridendo garbatamente alla vista del figlio che si entusiasmava così tanto per una battaglia di Pokemon. In effetti, anche soltanto dando un'occhiata alla camera si poteva comprendere la passione di Ash per i Pokemon: sugli scaffali, sulla scrivania e vicino alla televisione si trovavano delle piccole action figures che rappresentavano alcuni dei Pokemon più popolari a Kanto, e alcuni poster che rappresentavano Pokemon o allenatori celebri erano attaccati alle pareti, dando alla stanza un aspetto vivace e colorato. In particolare, il poster più grande rappresentava un giovane uomo dai capelli rossi e dritti sopra la testa, in un'impressionante uniforme rossa e con un mantello nero sulle spalle... accompagnato da un Pokemon che assomigliava ad un enorme drago arancione dal muso tondo!

Delia era una donna attraente e dai lineamenti dolci che cominciava ad avvicinarsi alla trentina d'anni, con i capelli castani chiari tenuti legati in una coda e occhi dello stesso colore, vestita in maniera semplice ma elegante, con una maglietta rosa a maniche corte e una gonna azzurrina, con un paio di pantofole da casa. Restò per qualche momento a guardare Ash che faceva il tifo per i Pokemon sullo schermo, poi entrò nella sua camera per dirgli quello che doveva.

"Scusa se ti disturbo proprio ora che stai guardando il tuo programma preferito, tesoro." esordì Delia. Ash distolse immediatamente la sua attenzione dallo scontro, e si voltò verso sua mamma. "Ma il professor Oak ha detto che avrebbe delle cose da farti vedere lì al suo laboratorio. Ci sono anche Gary, Trace e Serena... sai, sembra che sia molto importante per il professore."

"Ah! Certo, mamma! Subito! Aspetta un attimo che finisco di guardare questa battaglia! Onix sembra in vantaggio!" rispose Ash, vedendo che sullo schermo il gigantesco serpente di roccia era riuscito a colpire Gengar con una raffica di sassi che aveva scagliato dal suo stesso corpo.

Delia sospirò con pazienza. Sapeva meglio di chiunque altro che era difficile distrarre Ash da uno spettacolare scontro di Pokemon. "Forse è meglio che tu vada subito, tesoro. E' un'autentica novità, e il professore ci teneva molto a farvela sapere."

"Awww... proprio adesso che la battaglia si stava facendo interessante..." mormorò il piccolo. Con riluttanza, si staccò dal televisore e lo spense, poi salutò la sua mamma e si diresse verso il laboratorio del Professor Oak. 

Non c'era modo di sbagliarsi: in una cittadina di campagna come Biancavilla, il laboratorio spiccava tra gli altri edifici per le dimensioni e l'aspetto moderno. Un edificio particolarmente grande, con il tetto spiovente sul quale erano montati delle antenne dall'aspetto complesso e dei pannelli solari, e nel quale il famoso ricercatore di Pokemon conduceva i suoi studi, con l'aiuto di diversi validi assistenti. Ash conosceva a memoria la strada: un sentierino sterrato che procedeva in un lento zig-zag tra i prati verdi di Biancavilla, costeggiava uno steccato e arrivava davanti alla grande porta automatica che dava ingresso ai laboratori. Mentre camminava, Ash non potè fare a meno di guardarsi attorno, affascinato anche dai Pokemon più comuni che bazzicavano nei dintorni di Biancavilla. Ogni tanto un Pokemon simile ad un piccolo piccione dalle piume marroni svolazzava da un tetto all'altro, oppure si vedeva un Rattata, un Pokemon simile ad un topolino dai lunghi baffi e dalla pelliccia viola, che scappava a tutta velocità, portandosi in bocca una verdura o un pezzo di formaggio.

Come Delia aveva detto, Ash vide altri tre bambini della sua età che attendevano vicino al portone. Tra questi, quello che Ash notò prima di tutti gli altri era il suo più grande rivale - Gary Oak, il famoso nipote del Professor Oak, e da sempre pronto a gareggiare con Ash in praticamente tutto quello che faceva! Sempre sarcastico e arrogante, sempre a vantarsi di saper fare tutto meglio di Ash, aveva i capelli castano-rossicci spettinati che cadevano in un grosso ciuffo scomposto sulla sua fronte, in modo da dargli un aspetto da ribelle, e anche il suo abbigliamento era piuttosto appariscente - un maglietta blu-viola con pantaloni scuri e un paio di stivaletti, completato da un medaglione che portava appeso al collo come una collana, e che ricordava parecchio il simbolo dello Yin-Yang, non fosse stato che per il colore diverso.

Come Ash si era aspettato, Gary rivolse lo sguardo verso di lui e sorrise con aria di sfida, lanciandogli un'altra delle sue solite frecciatine. "Ooooh, ma guarda, il nostro Ashy arriva per ultimo, che novità!" affermò. "Se sarai così lento il giorno in cui ti consegneranno il tuo primo Pokemon, il poverino finirà per annoiarsi a morte!"

"Hahaha, molto divertente, Gary." rispose Ash storcendo il naso. "Per tua informazione, quando avrò il mio primo Pokemon, ti batterò senza tanti problemi! Non ho bisogno di vantarmi di quanto sono bravo, come fai sempre tu!"

"Hey, non è colpa mia se mi piace dire la verità!" ribattè tranquillamente Gary. Ash storse il naso. Com'è che Gary aveva sempre la battuta pronta? Avrebbe pagato per sapere come faceva il suo rivale a rispondergli sempre per le rime...

"Voi due non fate altro che litigare e beccarvi come due Spearow annoiati!" ribattè l'unica ragazza del quartetto - Serena, una ragazzina dolce ma decisa, con i capelli biondi scuri che ricadevano gentilmente sulle spalle e sulla schiena, e indossava un grazioso vestito rosa con un cappello di paglia a falde larghe. "Non credete di essere un po' sciocchi a litigare per ogni cosa?"

"E' una questione di principio, mia cara Serena!" rispose Gary, muovendo un dito come se volesse dire di no. "Io e Ash siamo rivali per natura. Lui è un Pidgey, e io sono uno Spearow. E' naturale che litighiamo. Sarà così anche quando finalmente avremo i nostri primi Pokemon!"

"Ah sì? Beh, non farai tanto lo sbruffone quando ti avrò battuto!" rispose Ash. "Vedrai che il mio Charmander ti lascerà a bocca aperta!"

"Ma davvero? Grazie per avermi detto che Pokemon sceglierai, tontolone!" rispose Gary senza perdere il suo tono canzonatorio, mentre Serena sospirava e scuoteva la testa, e il quarto membro del gruppetto, Trace, reprimeva una risatina. Anche se Trace aveva la stessa età degli altri due ragazzi e di Serena, la sua corporatura minuta e il suo carattere timido lo facevano sembrare più giovane - aveva anche lui i capelli castani, più o meno dello stesso colore di quelli di Gary ma più corti, con un grosso ciuffo sul davanti, e indossava una tuta aderente nera e un paio di calzoni verdi con delle strisce nere sui lati, oltre che un paio di scarpe da ginnastica rosse.

"Oh, scusate... è solo che il vostro scambo è stato... piuttosto divertente! Serena ha ragione, voi due litigate sempre!" affermò Trace, tenendosi una mano dietro la nuca per esprimere il suo imbarazzo. "Certo, con questo non voglio criticarvi, ma... ecco... stavo solo notando..."

"Ah, non ti preoccupare, Trace, sappiamo benissimo di cosa stai parlando!" rispose Ash, muovendo una mano davanti a sè per dire che non c'era nessun problema. Il ragazzino più piccolo si ricompose e cercò di non apparire nervoso come in realtà era - cosa che in quel momento gli sembrava alquanto difficile, visto che una cosa che Ash e i suoi compagni avevano già notato di lui, era che Trace non era per niente bravo a nascondere le sue emozioni... "Beh, lasciamo perdere. Aspettiamo che il professor Oak apra la porta... e sentiamo un po' che cosa ci vuole dire."

"Va bene.." rispose Serena, appoggiandosi con la schiena contro il muro del laboratorio, ma tenendo comunque un contegno quanto più elegante possibile. Ash raggiunse la sua amica, guardandola con curiosità. Non era sicuro che fosse la verità, ma aveva sentito dire che i genitori di Serena provenivano da Kalos, uno dei continenti più noti del mondo, conosciuto per la sua Lega particolarmente forte, e per l'opulenza e la ricchezza delle sue città, in particolare la capitale Luminopoli. Se era vero, Serena doveva aver fatto un lungo viaggio fino a qui... la mamma di Serena era conosciuta per essere una campionessa di un certo sport, ma adesso Ash non ricordava esattamente quale e fino a quanto tempo prima.

Mentre lui e il resto dei suoi amici erano impegnati in questi pensieri, la porta del laboratorio si aprì con un lieve suono sibilante. Le doppie porte si separarono rientrando nel muro, e dall'edificio uscì una ben nota figura che salutò i bambini con un cenno amichevole e un sorriso radioso. Immediatamente, l'attenzione di tutti si volse all'uomo - un signore sulla tarda cinquantina, vestito di un camice da laboratorio che lo rendeva inconfondibile.

"Hello, ragazzi!" esclamò gioviale il professor Samuel Oak, il più grande studioso di Pokemon di Kanto. Nonostante non fosse più giovane, come si poteva evincere dai suoi capelli ingrigiti, il professore conservava il suo giovanile entusiasmo e il suo carattere solare e disponibile - non dava esattamente l'impressione dello scienziato serio ed imperturbabile. "Mi fa piacere che siate venuti presto! Vi trovo molto bene!"

"Buonasera, professor Oak!" esclamò Ash, la sua rivalità con Gary dimenticata per il momento.

"Ehilà, nonno!" Gary fece un cenno con la mano destra. Serena si sollevò appena un po' gli orli della gonna per fare un grazioso inchino.

"Ah... ehm... Bu... Buongiorno... voglio dire... buonasera, professor Oak!" lo salutò Trace.

Il professor Oak rise brevemente per mettere i suoi pupilli a loro agio. "Oh, va tutto bene, ragazzi, non c'è bisogno di essere tesi!" affermò. "In realtà, vi avevo chiamato per farvi vedere qualcosa di nuovo... la mia ultima invenzione, in pratica, e uno strumento che aiuterà molto gli allenatori che verranno dopo di noi. Prego... venite che vi faccio vedere!"

"Un nuovo strumento, professore? A che cosa servirà, se posso chiedere?" chiese Serena con sincera curiosità. La bambina stava guardando impressionata il laboratorio del famoso scienziato, notando che in effetti era più o meno come se l'era immaginato. L'interno dell'edificio era arredato con numerosi scaffali e librerie, nelle quali erano riposti, in ordine sparso, numerosi libri e riviste che parlavano di Pokemon, delle loro evoluzioni e delle tecnologie collegate ad essi. Lei e i suoi amici vedevano un complesso macchinario all'altra parte della grande sala, attrno al quale numerosi scienziati erano ancora impegnati a fare controlli e revisioni. Per qualche motivo, ad Ash ricordava una sorta di tavola cilindrica girevole sulla quale erano piazzati diversi di quegli strani oggetti sferici nei quali i Pokemon venivano conservati dagli allenatori. Quelle sfere in alluminio, di cui una metà era rossa, e l'altra era bianca, erano chiamate Pokeball, ed erano considerate una colonna portante dell'ambiente degli allenatori di Pokemon: una volta toccato da quella sfera, un Pokemon veniva trasformato in dati e conservato nel minuscolo computer interno della Pokeball, dove poteva essere tranquillo e   poteva essere trasportato senza problemi.    

Il professore guidò i quattro amici fino ad un tavolo vicino alla macchina, dove erano appoggiate quattro Pokeball chiuse... e un dispositivo elettronico molto simile ad un'agenda elettronica, con un guscio esterno di colore rosso vivo. Era abbastanza piccolo da stare comodamente in una tasca, e sul suo bordo superiore si potevano vedere diverse spie, anche se in quel momento erano spente.                              

"E' quello lo strumento di cui parli, nonno?" chiese Gary, indicando con lo sguardo quello strano oggetto.

Il professor Oak raccolse quella specie di agenda elettronica e la aprì, mostrandone l'interno con orgoglio. Uno schermo a cristalli liquidi era ben visibile in una facciata interna del congegno, e sotto di esso si trovavano diversi pulsanti e un pad direzionale, simili a quelli che si potevano trovare sui joypad di una console. Sull'altra facciata era stato messo un tastierino, i cui pulsanti erano stati ripartiti su due file uguali, e altri tasti dall'aspetto bizzarro.

"Esatto, Gary!" rispose entusiasta il professor Oak. "Quello che vedete è una mia invenzione, il Pokedex! Si tratta di un computer portatile che registra tutti i Pokemon esistenti, e permette di sapere tutto ciò di cui un allenatore potrebbe avere bisogno! Informazioni su un Pokemon, le sue abitudini, le sue possibili evoluzioni, le mosse che è in grado di imparare... e anche in quali luoghi si può trovare! Con questo strumento, ho intenzione non soltanto di rendere più semplice e più rapida la mia ricerca sui Pokemon, ma anche di aiutare gli allenatori di Pokemon nel loro percorso! E dal momento che anche voi, molto presto, diventerete allenatori... avrete anche voi una copia del mio Pokedex, una ciascuno! Sono sicuro che vi piacerà molto! Volete fare una prova?"

"Voglio provare io, prof! Posso? Posso?" esclamò Ash, facendosi avanti per primo... in parte per curiosità, in parte perchè voleva potersi vantare di aver provato il Pokedex prima di Gary.

Inutile dirlo, anche Gary si fece avanti. "Vorrei provarlo anch'io, nonno! Lascialo provare prima a me!" esclamò il ragazzo, per poi aggiungere rapidamente, "Per favore."

"Hey! Con calma, voi due! Il Pokedex non va da nessuna parte!" disse Serena, cercando di frenare i bollenti spiriti dei due ragazzi.

Ben consapevole dell'accesa rivalità tra Ash e il nipote, ilprofessore ridacchiò gentilmente e raggiunse un armadio vicino, dal quale tirò fuori un Pokedex assolutamente identico all'altro. "Immaginavo che lo avreste chiesto in due, ragazzi..." disse. "Perciò, ho tenuto da parte più di una copia del mio Pokedex. Per attivarlo, non dovete fare altro che premere il tasto di avviamento sulla facciata interna." Indicò un tasto semisferico posto sopra lo schermo a cristalli liquidi. "Se volete andarlo a provare fuori... basta che lo apriate e inquadriate un Pokemon, e il Pokedex vi darà tutte le informazioni di base su quel Pokemon."       

"Troppo bello! Grazie, professore!" esclamò Ash, completamente rapito da quel congegno così nuovo e misterioso.

"Grazie, nonno!" rispose Gary, più controllato ma comunque felice. Ash non perse tempo ad accendere il suo Pokedex, il cui schermo sfarfallò per un istante prima di stabilizzarsi su un fondale verde chiaro, decorato con un motivo che ricordava molto una Pokeball. Ansiosi di vedere come funzionasse quel congegno, Ash e Gary uscirono a passi rapidi dal laboratorio e si guardarono attorno, alla ricerca di un qualsiasi Pokemon sul quale provare il Pokedex. "Allora, Ashy? Scommettiamo che trovo io per primo un Pokemon?"

"No, sarò io a trovarlo per primo!" rispose Ash piccato. "Vedrai che bel Pokemon che trovo! Forza, fatevi vedere!" Tenendo in mano il suo Pokedex come se fosse una medaglia o un trofeo, il ragazzino dai capelli neri cercò in tutta fretta un Pokemon, uno qualsiasi, sul quale provare le funzioni del Pokedex... e dopo alcuni secondi di ricerca infruttuosa, Ash vide un Pidgey appoggiarsi vicino al muro del laboratorio e mettersi a becchettare per estrarre qualche lombrico dalla terra. Immediatamente, Ash si voltò ed inquadrò il Pokemon... e l'immagine della creaturina apparve sullo schermo a cristalli liquidi! Un attimo dopo, una voce femminile computerizzata parlò dai sintetizzatori vocali del Pokedex...

"Pidgey, il Pokemon Uccellino. Tipo Normale/Volante. Molto comune in boschi e foreste e di indole docile, sbatte le ali a livello del suolo per raccogliere sabbia accecante. Ha un senso dell'orientamento molto sviluppato. È sempre in grado di ritornare al suo nido, anche quando si spinge molto lontano dal suo ambiente abituale."

"Aaaah! Veramente una cannonata!" esclamò il ragazzino, poi si voltò di scatto verso Gary per vantarsi. "Allora, Gary, che ne dici? Alla fine, ho trovato un Pokemon prima di te!"

"Non direi!" rispose Gary, sempre con quel sorriso da smargiasso che mostrava sempre quando voleva vantarsi di essere stato più bravo di Ash. "Mentre tu eri lì ad ammirare un semplice Pidgey, io ho trovato un Pokemon più interessante!"

"Eh?" chiese Ash, stupito ed irritato al tempo stesso. Seguì lo sguardo di Gary, che stava indicando il Pokemon da lui scelto per fare la prova del Pokedex...

...e vide un Rattata che stava rosicchiando una piantina. Era quello il Pokemon "più interessante" di cui Gary si vantava tanto...

"Rattata, il Pokemon Topo. Tipo Normale. Piccolo e veloce, si vede comunemente in molti luoghi. Con le sue zanne rode qualsiasi cosa. Vive in colonie numerose con più di 40 esemplari. La sua straordinaria resistenza gli permette di adattarsi anche ad habitat insalubri. Se lasciato indisturbato, si riproduce in gran numero."

"Un Rattata? Quello sarebbe il Pokemon tanto interessante che dicevi?" chiese Ash storcendo il naso. "Non cercare di prendermi in giro, Gary!"

"Oh, volevo solo vedere la tua faccia, Ashy!" lo prese in giro il ragazzo dai capelli rossicci. "Quando saremo allenatori di Pokemon, spero che ti abituerai a vedermi arrivare sempre prima di te!"

"E' quello che vedremo, Gary! Sarai tu ad arrivare sempre dopo di me!" esclamò Ash con tono di sfida. "Non importa, anche se scegli uno Squirtle o qualcos'altro! Allenerò il mio Charmander così bene che non farà alcuna differenza!"

"Sì, certo, come no..." rispose Gary, senza dare troppo peso al suo rivale. Trace e Serena erano riapparsi sull'uscio del laboratorio, e stavano osservando Ash e Gary che continuavano nel loro quotidiano battibecco.

"Santo cielo... ma perchè quei due non perdono mai nessuna occasione per litigare?" si chiese Trace, mettendosi a posto il ciuffo di capelli che gli cadeva sulla fronte. "Sembra quasi che non possano fare a meno di misurarsi... vogliono a tutti i costi sapere chi di loro è il più bravo."

"Io non li capisco, i ragazzi..." rispose Serena con un sospiro.

"E' il loro modo di fare. Forse è un po' bizzarro, ma... è in questo modo che Ash e Gary dimostrano la loro amicizia. Mettendosi continuamente alla prova e sfidandosi per migliorare in continuazione." affermò il professor Oak, mentre guardava i due ragazzi speranzosamente. Era passato molto tempo da quando era stato anche lui un allenatore di Pokemon, ma era orgoglioso di poter dire che sapeva ancora valutare bene il potenziale di un aspirante allenatore... e il suo sesto senso gli diceva che sia Ash che Gary avevano i numeri per diventare dei grandi allenatori.

"Tra due anni, questi ragazzi sceglieranno il loro primo Pokemon, e partiranno all'avventura." pensò tra sè il professore. "Ho il presentimento che per loro sarà un viaggio straordinario..."

 

oooooooooo                   

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Sì, questa che state leggendo è una riscrittura dell'intera saga dell'anime di Pokemon, eliminando quanto più possibile i filler e cercando i raccontare una storia più epica e più complessa. Lascerò a voi decidere se sono riuscito nel mio proposito... ma per adesso, spero che l'inizio sia stato soddisfacente!

A presto, e grazie per la gentile attenzione! Se poteste lasciarmi una recensione, la cosa sarebbe molto gradita! ^_^

 

 

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Capitolo 2
*** L'inizio di un viaggio dalle mille sfumature ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 1 - L'inizio di un viaggio dalle mille sfumature 

Erano passati due anni da quel giorno che per Ash e i suoi giovanissimi concittadini era stato così importante.

Quella sera, la cittadina di Biancavilla sembrava immersa in una quiete quasi innaturale. Era come se il tempo si fosse fermato. Come se il sole si fosse fermato a metà strada nel suo percorso attraverso l'orizzonte, e il cielo si fosse permanentemente tinto di quell'arancione acceso. L'aria era fresca e gradevole, e una leggera brezza soffiava sul volto di Ash, mentre quest'ultimo passeggiava su e giù per una collinetta alla periferia di Biancavilla, e guardava con eccitazione la stradina sterrata che, a partire dal suo villaggio natale, si dipartiva verso le terre selvaggie.

Ovviamente, questa faccenda del tempo che non scorreva mai... era probabilmente dovuta a quanto Ash fosse impaziente che arrivasse la mattina del giorno dopo!

Per il ragazzino, era un momento di assoluta eccitazione e gioia. Si vedeva già il primo della fila davanti al laboratorio del professor Oak, pronto a scegliere il suo primo Pokemon e a partire per la più grande avventura della sua vita! In quei due anni, non era passato giorno in cui Ash non avesse fantasticato su cose avrebbe fatto in quel giorno fatidico, quale Pokemon avrebbe catturato per primo, e in quale Palestra avrebbe combattuto per la sua prima Medaglia! Fino ad un po' di tempo prima, era sicuro che avrebbe scelto Charmander: il simpatico Pokemon di tipo Fuoco, simile ad un draghetto arancione con una fiammella che ardeva sulla punta della coda, considerato uno dei Pokemon più popolari dalla gente di Biancavilla.

Ma, ora che ci pensava bene, era molto forte anche Squirtle - la tartarughina bipede con poteri legati all'Acqua, conosciuta per la sua solida difesa e la sua affidabilità.

Oppure Bulbasaur, il versatile Pokemon di tipo Erba, simile ad uno strano inrocio tra una pianta e un animale. Forse quello era un po' più complicato da usare, ma le soddisfazioni che dava erano notevoli, o almeno questo era quello che Ash aveva sentito dire.

"Aaaah, la scelta è così difficile! Mi piacerebbe tanto poterli scegliere tutti!" disse tra sè l'aspirante allenatore, le mani congiunte dietro la nuca mentre pensava a come sarebbe andato il giorno successivo. "In effetti, ora che ci penso... perchè non provare a catturare uno starter selvatico? Ci sono anche quelli, vero? La mia squadra sarebbe imbattibile con tutti e tre! E poi... e poi anche un bel Pidgey! Non si può fare a meno di un buon Pokemon Volante! Aaaah, non vedo l'ora! Gary crederà di essere più bravo di me, vero? Ma avrà una brutta sorpresa! Gli farò vedere io chi arriverà all'Altopiano Indaco prima di lui!"

"Ehilà, Ash! Tutto bene?" chiese all'improvviso una vocetta un po' esitante da dietro di lui... e il ragazzino fece un salto tale che perse l'equilibrio e finì a sedersi per terra con una comica espressione di dolore quando il suo retrobottega andò a sbattere contro il suolo!

"Owwwwww! Trace, che ti salta in mente? Mi hai fatto prendere un colpo!" esclamò il ragazzino, e si massaggiò poco elegantemente il fondoschiena mentre si rialzava e guardava il ragazzino più piccolo con aria imbarazzata. Che figura poco dignitosa, farsi cogliere di sorpresa mentre ci si prepara mentalmente ad un viaggio di Pokemon...

Il ragazzino dai capelli castani si massaggiò la nuca con una mano per l'imbarazzo. "Scusa, Ash... ti ho visto che sembravi avere la testa tra le nuvole... ho pensato che stessi fantasticando sul Pokemon che sceglierai domani, visto che è il nostro primo giorno." rispose.

Ash ridacchiò brevemente e strizzò un occhio al suo amico più introverso. "Già... in realtà non ho ancora deciso! Mi piacciono tutti e tre... Charmander, Squirtle e Bulbasaur!" spiegò. "E tu, Trace? Hai già deciso quale Pokemon sceglierai come starter?"

Trace si sfregò il mento, un po' per guadagnare tempo mentre pensava alla risposta. "Beh... in realtà, io stavo pensando a Bulbasaur. So che forse non è il più semplice da usare dei tre, ma... trovo che sia un Pokemon molto versatile. E poi... mi piace, lo trovo carino!" disse infine. "Sai... ho come l'impressione che lo avrebbe scelto anche Serena, se fosse ancora qui."

Ash si fece un po' triste nel pensare all'amica che lui, Gary e Trace avevano in comune. Da quando avevano sette anni, i quattro amici di Biancavilla erano sempre stati assieme, anche con le solite frecciate che Gary rivolgeva regolarmente ad Ash. Serena era sempre stata un punto fisso per i ragazzi... finchè, tre mesi prima, non aveva dovuto andarsene, per seguire sua madre in un altro continente dove la signora Primula avrebbe ripreso la sua carriera di fantina di Rhyhorn.

Serena ne aveva parlato molto ai suoi amici, il mese prima della sua partenza. Forse si trattava di un modo per farsi pesare di meno la lontananza da Biancavilla e la mancanza dei suoi amici. Lei e sua madre sarebbero tornate al continente di origine della sua famiglia - Kalos, conosciuto per essere un luogo di cieli limpidi e foreste rigogliose, di arte e bellezza...

 

(FLASHBACK)

Ash prese lentamente fiato, cercando di tenere a bada le sue emozioni. Ancora voleva sperare che fosse tutto uno scherzo... che entro breve, Serena gli avrebbe fatto un sorriso e gli avrebbe detto che si era inventata tutto, e che sarebbe rimasta ancora lì a Biancavilla. Ma... no, non era così, e dentro di sè, Ash lo sapeva già. Serena non era tipo da scherzare su queste cose, visto che per lei erano così importanti. Ma forse... forse lui poteva dire qualcosa per convincerla a restare...

"E quindi... tra unmese tu e la tua mamma... partirete? Tornerete a Kalos?" chiese il ragazzino, lo sguardo rivolto al tappeto erboso sul quale erano seduti, uno a fianco dell'altra. Il sole al tramonto illuminava le loro figure, gettando una luce malinconica che rifletteva alla perfezione quello che i due bambini sentivano in quel momento.

Serena annuì lentamente. "Mi dispiace, Ash... sai, mia mamma tiene molto alle sue corse. Tra non molto dovrà ritirarsi... e vorrebbe che le sue ultime corse siano anche le migliori. Le più spettacolari. Visto che tra circa uno o due anni smetterà di correre, vuole salutare i suoi fan nel modo migliore possibile."

"Sì... posso capire..." rispose il ragazzino. "E... ovviamente devi andare con lei. Non... non è possibile aspettare che tu abbia ricevuto il tuo starter? Così potresti iniziare il tuo viaggio da qui, da Biancavilla. Potremmo... potremmo viaggiare assieme. Essere ancora assieme... non ti piace l'idea?"

Serena chiuse gli occhi e sentì una lacrima scorrerle lungo una guancia. Certo che le piaceva l'idea di fare un viaggio di allenamento assieme ad Ash, Gary e Trace... ma purtroppo, la realtà non lasciava spazio a questo suo piccolo sogno. "Mi dispiace, Ash... la mamma ha detto che le piacerebbe molto poter aspettare... in modo che io possa fare il mio viaggio qui a Kanto." affermò. "Ma... purtroppo non è possibile. Tra non molto inizierà il campionato di Corsa Rhyhorn di quest'anno, e visto che per mia mamma potrebbe essere l'ultimo... non me la sento di negare a mia mamma questa possibilità. Lo sai che le corse di Rhyhorn sono sempre state la sua passione."

"Lo so, lo so... mi dispiace, Serena... vorrei che ci fosse una possibilità, ma..." Ash si interruppe e si sfregò la fronte, cercando di pensare ad un modo di permettere a Serena di non angustiarsi più di tanto. Mancava ancora un mese alla data fatidica... e avevano ancora un po' di tempo per stare in compagnia e cercare di crearsi dei bei ricordi. Certo, sarebbe stato triste in ogni caso... ma almeno poteva tentare di rendere la separazione meno penosa.

Con un piccolo sorriso rassicurante, Ash appoggiò una mano sulla spalla della sua amica, che si asciugò gli occhi con il dorso della mano. "Questo vuol dire... che in questo mese dobbiamo giocare e stare assieme più che possiamo!" propose il ragazzino, cercando di sorridere nonostante tutto. "Così, quando sarai lontano, potrai ricordare più cose della nostra città!"

"Ash?" chiese Serena, un po' dubbiosa. Alzò lo sguardo e vide che anche gli occhi di Ash stavano tremando, per quanto il ragazzino cercasse lo stesso di sorridere e mostrarsi ottimista.

"Andiamo a vedere il mare, Serena? E' qui a dieci minuti di strada!" esclamò Ash tenendo stretta la mano di Serena, che ricambiò il gesto. "Così... mi potrai parlare di Kalos! E lì che tu e la tua mamma andrete, vero?"

In qualche modo, l'atteggiamento di Ash riuscì a farle dimenticare la tristezza di prima... o almeno, a fargliela mettere da parte. Con un pò di esitazione, Serena si rialzò e si spazzò il vestito con la mano libera... e subito dopo, i due bambini si diressero verso la stradina che portava fuori da Biancavilla e verso la spiaggia che dava verso l'oceano aperto, forse a fantasticare su come sarebbe stato per Serena vivere in un paese lontano...

             

oooooooooo                    

 

E' incredibile... è già passato tanto tempo da quel giorno, e ancora mi sembra ieri..." commentò Trace. "Io... spero soltanto che Serena stia bene, lì a Kalos. Dicono che sia il paese della bellezza, e che le città siano così grandi, belle e maestose... chissà se un giorno andremo lì anche noi..."

L'idea ravvivò l'entusiasmo di Ash, che del resto non era mai sopito del tutto. Il giovane aspirante allenatore aveva sempre con sè un'energia che sembrava inesauribile, e soprattutto, era capacissimo di trasmetterla agli altri. Era una questione di personalità... e quello di Ash era quello che molti avrebbero definito un carattere vincente. "Domani andremo a prendere il nostro primo Pokemon, dopotutto. Cominceremo a viaggiare... prima per Kanto, poi andremo in giro per il mondo per conoscere e sfidare altri allenatori! Non è eccitante come idea?" rispose. "E magari un giorno andremo a Kalos anche noi! Se poi Serena è diventata un'allenatrice, allora incontreremo anche lei! E poi, pensa a quante cose vedremo... e pensa a quanto sarà fantastico vincere una Lega Pokemon e affrontare i Superquattro e il Campione! Non vedo l'ora! Diventerò il più grande allenatore di Pokemon di tutti i tempi!"

Ash terminò il discorso afferrandosi il frontino del cappello e girandolo in modo da darsi un'aria sicura... e Trace restò per un attimo a fissare il suo amico con espressione sbalordita. Certo che Ash a volte correva davvero un po' troppo... ma Trace non se la sentiva di fargliene una colpa. Dopotutto, era stato proprio il carattere ottimista ed irruento di Ash a dargli una piccola iniezione di fiducia, cosa di cui ammetteva di avere un forte bisogno...

"Beh... non sarà facile, e tu lo sai!" rispose Trace con un gesto di intesa. "Immagini quanti bambini come noi, in questo momento, stanno sognando di diventare i migliori allenatori del mondo? Immagino che... dovremo affrontarli, se vogliamo davvero essere dei campioni..."

Ash non sembrò per niente intimorito dall'idea. "Hahahaaa! Non mi faccio impressionare, Trace! Sono sicuro che ce la farò! Basta crederci, e si arriva dappertutto! Io e il mio Charizard faremo faville, sia qui a Kanto che in altre Leghe Pokemon... e un giorno, diventerò un Pokemon Master! Il più grande allenatore che si sia mai visto!"

Trace riuscì a ridere di gusto, per poi reiterare la sua determinazione. "Hehehee, lo vedremo! Certo, non posso dire di essere spavaldo come te o Gary... ma anch'io ho il mio coraggio!" ribattè. "Sono curioso di vedere come andrà, quando ci incontreremo come avversari! Ma... immagino che adesso sia il momento di andare. Dobbiamo... prepararci per domani, quando ci chiameranno a prendere i nostri starter. E... sarebbe meglio essere riposati e avere già lo zaino pronto, per allora."

Ash annuì e strizzò un occhio con fare sbarazzino. "Certamente! Ma non credo riuscirò a dormire granchè stanotte! Sarò troppo eccitato! Non vedo l'ora che sia domani! Oh, e ovviamente... buona fortuna anche a te, Trace! Sono sicuro che il tuo primo Pokemon sarà fantastico!"

Trace guardò verso il terreno, forse colto da un attimo di dubbio... ma lo mise da parte rapidamente e cercò di pensare a cosa lo aspettava e a come affrontare il lungo viaggio che lo aspettava. Era venuto per tutti loro il grande momento... e già si immaginava le arie che Gary si sarebbe dato di fronte a tutti! Meno male che era andato a parlare con Ash... Gary non era esattamente il tipo di ragazzo dal quale si va per farsi dare un po' di motivazione. Non che fosse un cattivo ragazzo, per carità, ma il suo argomento di discussione preferito era sè stesso...

"Spero proprio che sia così, Ash..." disse il ragazzino con un sospiro speranzoso. L'indomani sarebbe stato un giorno speciale, e voleva che il suo viaggio per diventare un abile allenatore di Pokemon cominciasse con i migliori auspici...

Ash gli fece il segno dell'okay. "Puoi scommetterci, Trace! Vedrai che domani sarà un grande giorno per tutti!"

"Siamo piuttosto sicuri di noi, vero, Ashy?" chiese una voce ben conosciuta, con quell'inconfondibile tono spocchioso... e il buon umore di Ash calò di colpo. Il ragazzino storse il naso e fece una buffa espressione di fastidio, mentre si voltava verso il suo ormai noto rivale...

E come da programma, ecco lì Gary, con la sua ormai tipica pettinatura a cresta di gallo e quel sorriso immancabile. Ash non si sarebbe stupito se qualcuno gli avesse detto che Gary era venuto fin lì proprio per prenderlo in giro. "Ti ricordo che anch'io comincerò ad allenare il mio primo Pokemon, quando lo riceverò da mio nonno... e allora vedremo chi di noi due è il migliore! Ma... immagino che tu sappia già la risposta, vero?"

"Hey! Per tua norma e regola, Gary... io ho studiato i Pokemon in tutto questo tempo! So come funzionano i tipi, le mosse e tutto il resto! Non crederai di essere più bravo solo perchè hai letto gli stessi libri miei, vero?"

"E allora, dimmi, Ashy... chi è che ha i voti più alti?" rispose tranquillo Gary. Da come aveva posto la domanda, era ovvio quale sarebbe stata la risposta... e in effetti, Ash si ritrovò a non riuscire a rispondere. Il ragazzino moro sbattè gli occhi e balbettò qualcosa di incomprensibile, mentre Trace si massaggiava la nuca con una mano e rincarava la dose.

"Beh, in effetti Gary ha ragione. Lui è sempre stato il più bravo di noi tre nella teoria." affermò.

Ash si schiarì la voce, in un imbarazzato tentativo di darsi un tono. "Ehm... la teoria non è mica tutto! Quello che conta è cosa si riesce a fare nelle gare!" precisò il ragazzo. "E vedrai che quando avrò il mio primo Pokemon e avrò costruito la mia squadra... riuscirò a conquistare tutte e otto le Medaglie della Lega in men che non si dica!"

In effetti, era quello l'obiettivo di tutti gli allenatori di Pokemon professionisti. Nel continente di Kanto, così come in molti continenti nei quali era stata stabilita una Lega Pokemon, ad un allenatore era consentito di accedere al campionato annuale solo dopo aver ottenuto le otto Medaglie ufficiali della Lega Pokemon stessa; e per conquistare una Medaglia, era necessario affrontare e sconfiggere un Capopalestra, un allenatore ufficialmente riconosciuto come leader di una Palestra, il cui compito era per l'appunto quello di testare l'abilità degli allenatori e dei loro Pokemon. Una volta battuti tutti ed otto i Capipalestra di una regione e ricevute le Medaglie corrispondenti, un allenatore aveva finalmente la possibilità di partecipare al torneo annuale - dal quale sarebbe emerso un solo vincitore, che avrebbe conquistato il diritto di affrontare i Superquattro e il Campione della Lega.

Di certo non si trattava di un'impresa da poco, ma Ash Ketchum non era certo tipo da farsi scoraggiare dall'apparente enormità di un compito. Anche se spesso non era chiaro se si trattasse di autentico coraggio o di semplice idiozia.

"E va bene, Ashy... non sarò certo io a contraddirti. Vedrai che non ne avrò bisogno! Ad ogni modo, voi due, cercate di non andare a letto troppo tardi. Se vi svegliate in ritardo, non ci saranno più Pokemon per voi domattina! Ci si vede, schiappe!" esclamò Gary. Si voltò con fare elegante e salutò i suoi due compagni con un cenno della mano, tenendo l'altra in tasca mentre si avviava in tutta tranquillità verso casa. Ovvero, verso il laboratorio del professor Oak.

Trace sospirò e fece un sorrisetto ironico mentre guardava il ragazzo dai capelli appuntiti che si allontanava. "Certo, lui fa presto a dirlo... lui è il nipote del professore, ovvio che non ha da preoccuparsi che gli rimanga un Pokemon. Non appena si sveglia, è già al laboratorio di suo nonno..." commentò.

"Certa gente è proprio nata con la camicia... ma non sarà questo a scoraggiarci, vero?" rispose Ash, già pregustando l'idea di battere Gary al torneo della Lega di Kanto di quell'anno. Sarebbe stata una gran bella sensazione, poter finalmente sventolare la sua vittoria in faccia a quel presuntuoso. "Detto questo... forse ha ragione, meglio essere ben riposati per domani, Trace! Sarà sicuramente una gran bella giornata! La nostra prima giornata come allenatori!"

Non nascondendo le sue emozioni, Trace si sfregò le mani tra loro per sfogare un po' il suo nervosismo, e alzò lo sguardo verso il suo amico. "Già... che posso dire, Ash... spero di essere all'altezza! Anch'io ho studiato i Pokemon per un bel po'... ma non so come andrà quando dovrò mettere tutto in pratica!" commentò.

"Hahahaaa! Tranquillo, andrà tutto bene! Guarda me... ho molta più fiducia che la pratica per me sarà molto più facile della teoria!" commentò scherzosamente, mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva dalla nuca di Trace.

"Ash... guarda che non è esattamente una cosa di cui andare fieri..." affermò. Tuttavia, decise di lasciar perdere... in fondo, pensò il ragazzino più piccolo, era anche questo sfrenato ottimismo a fare di Ash quello che era, e non lo avrebbe cambiato per nessun altra cosa. "Ma hai ragione. Torniamo a casa... e prepariamoci a domani. Ci vediamo al laboratorio del professor Oak!"   

"Sicuro! A domani, Trace!" rispose Ash, per poi affrettarsi verso casa, la mente immersa in mille fantasie su quello che avrebbe fatto nel corso del suo grande viaggio...

 

oooooooooo

 

Quella notte era stata la più lunga che Ash avesse mai vissuto in dieci anni da vita. Non riusciva a smettere di sognare il suo viaggio e la sua carriera di allenatore di Pokemon. Già si vedeva sul podio della Lega Pokemon di Kanto, con i suoi fedeli e potenti Pokemon a fianco, a ricevere gli applausi e le ovazioni del pubblico. Lo stadio dell'Altopiano Blu era pieno fino al limite della capienza, e davanti a lui c'erano il Campione di Kanto, il famoso domatore di draghi Lance, e i Superquattro... e tutti erano lì per applaudire a lui... Ash Ketchum, il più grande allenatore di tutti i tempi!

Al colmo dell'orgoglio e dell'eccitazione, Ash si girava da una parte all'altra, e le urla e gli applausi del pubblico sembravano crescere di intensità tutt'attorno a lui... sempre di più...

Sempre di più...

...

...

"Ce l'ho fatta... ce l'ho fatta! Sono il più grande... allenatore di Pokemon..." mormorò Ash...

Un attimo prima di rendersi conto che quello che sentiva non era l'applauso del pubblico. Era l'allarme della sua sveglietta a forma di Pokeball, appoggiata sul comodino accanto al suo letto.

E lui non si trovava in piedi su un podio, ma era disteso sul suo letto, nella sua cameretta, sotto le coperte e ancora in pigiama!

"Huh? Ma come...? Era... era un sogno?" si chiese il ragazzino, sbattendo gli occhi con espressione melensa! Allungò una mano verso il comodino e mise a tacere la sveglia... poi, ancora intontito, si guardò attorno per rendersi conto della situazione...

Sì, quella era proprio la sua cameretta. Ma il particolare che lo allarmava di più... era il fatto che non era più buio. I raggi del sole entravano di prepotenza dalla finestra e lo colpivano dritto in faccia, mettendolo di fronte al fatto compiuto...

E a completare il quadretto, Ash vide sua mamma, la signora Delia Ketchum, in piedi accanto al suo letto, con quell'espressione serafica e sorridenteche voleva chiaramente dire: "che cosa devo fare con te?"

"Buongiorno, Ash!" lo salutò Delia con il sorriso più tranquillo del mondo, come se niente fosse! "Finalmente ti sei svegliato..."

"M-mamma?" mormorò il ragazzino. Finalmente il suo cervello si era riattivato e aveva ripreso a connettere. "Hmm... che... che succede? Che ore sono?"

"Sono le otto e mezza di mattina, tesoro." rispose lei, senza mai perdere il sorriso. "Trace era venuto a chiamarti per andare al laboratorio del professore, ma stavi dormendo così profondamente che alla fine ci è dispiaciuto disturbarti. E poi, stavi sognando che avevi vinto il campionato di Kanto... svegliarti mi sembrava proprio un peccato!" 

"Ma... ma... ma... LE OTTO E MEZZAAAAAAA?" esclamò Ash. Il ragazzino scattò in piedi, con i capelli scompigliati e gli occhi sgranati! "Ma... il professor Oak avrà già iniziato a distribuire gli starter! E io sono in ritardo pazzescooooooo!"

Tutto accadde nel giro di pochi secondi: Ash scattò in piedi con tutta la furia di un branco di Tauros alla carica e si fiondò in bagno... giusto il tempo di lavarsi e apparire decente! Dopo essersi semplicemente gettato un po' di acqua fredda sul viso, rimesso a posto i capelli con le mani e raccolto il suo zaino, Ash si fiondò verso il laboratorio del professor Oak, ignorando del tutto gli sguardi meravigliati e divertiti delle persone che incrociava per la strada... e l'imbarazzante intervento di sua madre che cercò di richiamarlo per dirgli di mettersi almeno le mutande!

Ash si precipitò a rotta di collo verso il laboratorio, percorrendo quasi al volo la strada che ormai conosceva a memoria. Si fermò di colpo vicino al cancello d'ingresso e riprese fiato, senza neanche pensare che in quel momento era in maglietta, pantaloncini e pantofole da casa... e pregò tra sè di non essere arrivato così tardi che non era più rimasto neanche uno starter. Lo voleva davvero, quel Charmander... e non c'era nessuno davanti al laboratorio, quindi forse la distribuzione non era ancora iniziata? Era un po' improbabile, ma valeva almeno la pena di sperare...

"Uff... ufff... ce... ce l'ho fatta... in qualche modo..." ansimò, attendendo giusto il tempo necessario per riprendersi prima di iniziare a chiamare. "P-Professore... Professor Oak? Sono... sono Ash! Ash Ketchum! Gary e... Trace... sono già qui? Non... non avete ancora distribuito i Pokemon, vero? Mi dispiace, mi sono svegliato tardi! Non ho sentito quella cavolo di sveglia!"

"Oh, non ti preoccupare, Ashy! Non mi sorprende che tu non ti sia ancora svegliato, in ogni caso!" gli rispose prontamente la voce di Gary.

Ash strinse i denti in una comica espressione di esasperazione. Ovviamente, Gary doveva sempre essere un passo avanti a lui...

"Ugh... Gary, non ti ci mettere anche tu! Mi sono appena svegliato..." cominciò a dire Ash, bloccandosi e rimanendo spiazzato nel vedere come il suo rivale si era presentato! Il nipote del professor Oak si era vestito con la sua classica maglietta viola dalle maniche lunghe, i pantaloni lunghi e un paio di stivaletti leggeri... ma non era certo il suo abbigliamento a lasciare sbalorditi, quanto il gruppetto di ragazze in uniforme da majorette che si trovavano accanto a lui, agitando nell'aria i loro pon-pon ed esibendosi in un balletto coordinato! "Huh? E quelle... quelle ragazze chi sarebbero?"

"Non lo vedi? Sono le ragazze del mio fanclub!" rispose Gary con la sua migliore faccia tosta, mentre faceva roteare una Pokeball sulla punta del pollice. Come ad un segnale convenuto, le ragazze alzarono le braccia per fare il tifo per Gary, e cominciarono ad intonare una sorta di canzoncina di incoraggiamento!

"Gary! Oak! E' il nostro uomo! Se non può lui non può nessuno! Go! Go! Gary!"

"Grazie! Grazie! Se volete il bis ve lo posso concedere!" Gary fece un cenno di approvazione verso le sue cheerleaders, che si produssero in un unico, entusiastico grido di incoraggiamento... mentre Ash sgranava gli occhi e un enorme gocciolone di sudore gli scendeva lungo la nuca! Sapeva che Gary era un tipo alquanto egocentrico, ma da qui a portarsi dietro il suo personale coretto di fan... "Ad ogni modo, Ashy, se fossi in te mi sbrigherei ad andare da mio nonno e farti dare il tuo starter! Certo, non che possa competere con il mio starter, ma se non altro sarebbe un inizio. Beh... ci si deve, perdente! Magari quando avrò già tutte e otto le Medaglie di Kanto!"

Detto questo, Gary fece un cenno di saluto e se ne andò tutto orgoglioso, la Pokeball assicurata alla cintura e lo stuolo di fan adoranti che lo seguivano come tante ochette giulive. Stupefatto da quello che aveva appena visto, Ash rimase come imbambolato a guardare il suo amico e rivale che si allontanava sempre di più... e infine, finalmente, si ricordò del motivo per cui era corso fin lì ancora in pigiama.

"Aaaaah! Cavolo, Gary ha ragione! Devo ancora ricevere il mio starter!" esclamò con una comica espressione di imbarazzo sul viso. Cercò di rimettersi a posto come meglio poteva e suonò con entusiasmo al campanellodel laboratorio, poi si mise ad aspettare passeggiando freneticamente sul posto, nel vano tentativo di sfogare il suo nervosismo. "Cavolo, cavolo, cavolo... fai che il professore abbia ancora uno starter! Se fosse un Charmander, sarebbe il massimo... o magari uno Squirtle... mi andrebbe benissimo anche un Bulbasaur! A questo punto, qualunque Pokemon mi andrebbe bene! Basta che io possa iniziare il mio viaggio! Non posso aver aspettato tanto tempo per niente!"

Con un suono secco, la porta si aprì, e il professor Oak, con la sua tipica espressione da nonno paziente, apparve dietro di essa, ricevendo Ash con un sorriso meravigliato. "Ooooh, eccoti qui Ash, ragazzo mio! Mi ero un po' preoccupato quando non ti ho visto arrivare, ho temuto che avessi rinunciato al tuo viaggio... Tra l'altro, non posso fare a meno di notare il tuo... inusuale abbigliamento." esclamò sollevato, scendendo le scale fino a giungere al cancello di casa ed aprire ad Ash.

Ash si fermò di colpo e si voltò verso il professore, ridacchiando nervosamente. "Ehm... riguardo il mio pigiama, professore... si deve ad un caso di fretta galoppante!" scherzò. "Ma... non si preoccupi, farò in modo di tornare a casa e vestirmi come si deve prima di partire! Hehehee..." Si interruppe e si schiarì la voce, cercando di darsi un po' di tono. Adesso era il momento della verità... "Ehm... detto questo, professore... mi stavo chiedendo se per caso lei non... se non le fosse avanzato qualche starter per me, visto che... ehm... mi sono presentato in ritardo! Sa com'è, a volte accade che la sveglia non suoni..."

Il professor Oak sorrise bonariamente. Tra sè, pensò che più che altro era il fatto che il ragazzino non aveva proprio sentito la sveglia... ma la sua espressione si fece rapidamente più seria, temendo che avrebbe dovuto dargli una delusione. A meno che, pensò tra sè l'illustre ricercatore... beh, era un po' un azzardo, ma se Ash fosse stato disposto a prendersi questo rischio...

In fondo, riflettè Oak, il potenziale di Ash era innegabile. La conoscenza teorica era... migliorabile... ma forse lavorare con un Pokemon inusuale per un principiante poteva funzionare meglio per lui...

"Hmm... beh, Ash, mi dispiace dirti che... purtroppo, non ho più Charmander, Squirtle o Bulbasaur. Ce n'erano giusto a sufficenza per distribuirne a tutti i ragazzi... compresi Trace e mio nipote Gary..." rispose, sinceramente dispiaciuto. Vedendo che Ash stava già abbassando lo sguardo in segno di delusione, il professore si affrettò ad aggiungere qualcosa. "Tuttavia, se hai proprio voglia di iniziare oggi il tuo viaggio... ci sarebbe un Pokemon che potrei affidarti! E' una scelta un po' inusuale per un principiante..."

"Ah! D-dice davvero, professore?" chiese speranzoso il ragazzino. Per un attimo, ebbe il dubbio se gli convenisse o meno tentare con un Pokemon inusuale... ma mise rapidamente da parte questi dubbi. Certo che valeva la pena! Non aveva aspettato tutto quel tempo solo per farsi fermare all'ultimo da una sveglia che non aveva sentito! "E di che Pokemon si tratta? Per me va benissimo! Non posso aspettare la prossima occasione per iniziare! Ho voglia di partire adesso!"

"D'accordo... vieni, ragazzo mio, ti farò conoscere questo Pokemon. Ti avverto comunque che potrebbe essere un po' difficile gestirlo per un allenatore esordiente, e che i tuoi primi passi come allenatore... saranno un po' difficili." disse il professore, mentre i due salivano la rampa di scale che portava all'edificio, ed entravano nel laboratorio che ormai era una vista familiare per Ash. Un paio di assistenti dovettero trattenere una risata nel vedere Ash in pigiama e pantofole, e il ragazzino stesso si sentiva piuttosto in imbarazzo nel farsi vedere in quello stato... 

Ash e il professore raggiunsero una sala più piccola, piena di strani macchinari sui quali il ragazzino vide innumerevoli spie luminose, bottoni, leve, monitor ed altri strumenti ad elevata tecnologia che facevano sembrare il laboratorio una sorta di sala di controllo uscita dritta da un film di fantascienza. Al centro della stanzina si trovava un macchinario di forma cilindrica, sormontato da un coperchio a cupola di spesso plexiglass trasparente - la macchina nella quale il professore conservava le Pokeball appartenenti agli starter da distribuire. Ash guardò all'interno e notò che in quel momento non c'era nessuna Pokeball, cosa che gli sembrò un po' strana. Il professore aveva detto di avere ancora un altro Pokemon, giusto?

"Ehm... professore, non per sembrarle impaziente, ma... non vedo nessun Pokemon qui dentro." notò, per poi avvicinarsi al macchinario e guardare meglio. Ma... no, non si trattava di una sua impressione. Non c'era davvero nessun Pokemon là dentro.

Il professor Oak si fermò vicino ad uno dei macchinari e si sfregò la nuca in una buffa espressione di imbarazzo, come se stesse cercando le parole per spiegarsi. "Ecco.. vedi, Ash, questo è uno dei problemi che sto avendo con questo Pokemon." rispose il famoso ricercatore dopo qualche istante di esitazione. "Ho provato a farlo stare in una Pokeball, ma lui non ne vuole sapere. Dopo che l'ho fatto uscire la prima volta... si è rifiutato di rientrare. Quindi, se vuoi portarlo con te come tuo starter, temo che non potrai tenerlo in una Pokeball. Dovrai permettergli di camminare accanto a te."

"Hm? E... e di che Pokemon si tratta? Questa non l'ho mai sentita..." rispose il ragazzino, sempre più incuriosito.

Oak sospirò e cominciò a dare un'occhiata in giro. "Tranquillo, ragazzo, adesso verrà fuori... Ah, eccolo lì, infatti!" esclamò, lo sguardo che indicava un minuscolo passaggio tra due delle sue macchine. Una piccola figura vagamente umanoide, alta non più di una quarantina di centimetri, con delle lunghe orecchie e una strana coda zigzagante si era nascosta lì in mezzo e guardava il professore con irritazione e sospetto, restio ad uscire.

"Pikachu...?" Il Pokemon emise un verso irritato con una vocetta acuta e penetrante, esponendosi quel tanto che bastava per farsi vedere da Ash... e il ragazzino sgranò gli occhi per la meraviglia, posando lo sguardo per la prima volta su quello che sarebbe stato il suo primo Pokemon.

La creaturina era ricoperta da una corta pelliccetta di colore giallo vivo, quasi luminoso, con due strisce marroncine attraverso la schiena, e braccia e gambe corte che terminavano in minuscole dita. Il muso era arrotondato con due occhi neri e tondi, un piccolo naso nero e una bocca da roditore, in quel momento fissa in un'espressione di sospetto. Le sue lunghe orecchie terminavano in due punte di colore nero, e sembravano quasi muoversi da sole, mentre sulle guance, il Pokemon aveva due macchiette rosse di forma perfettamente circolare, sulle quali Ash ebbe per un attimo l'impressione di vedere qualche scarica elettrica che andava e veniva. La coda della creatura era a forma di fulmine, e sfumava in un colore marrone chiaro man mano che si avvicinava al corpo. In sintesi, aveva un aspetto carino e simpatico che non corrispondeva molto all'espressione sospettosa e scontrosa che stava mostrando.

Ash restò a guardare con stupore ed entusiasmo il Pokemon davanti a lui, anche se quest'ultimo continuava a restare sospettoso. Era un Pokemon che il ragazzino aveva visto diverse volte nei suoi libri, molto popolare tra i giovani allenatori di Kanto, ma conosciuto per essere un po' difficile da addestrare per un principiante. Ma in quel momento, Ash era troppo entusiasta, sollevato ed impaziente di iniziare perchè gli importasse qualcosa delle difficoltà che un Pokemon come quello poteva comportare...

"Ecco, Ash. Lui è Pikachu. Ho trovato questo Pokemon per caso, quando alcuni dei miei strumenti si sono spenti all'improvviso... e dopo un po' di ricerche a vuoto, l'ho trovato che rosicchiava alcuni cavi di alimentazione. E' successo... quando, una settimana fa? Ah, la mia memoria non è più quella di un tempo." spiegò il professor Oak con espressione accomodante.    

"Un Pikachu...?" si chiese Ash. Senza mai staccare lo sguardo dalla graziosa creatura, Ash si chinò per prenderlo in braccio, e lo afferrò delicatamente tra le braccia. "Ciao, Pikachu! Io sono Ash, e sarò il tuo allenatore! Che ne dici? Insieme faremo grandi cose, e diventeremo campioni!"

"Pika pika..." squittì irritato il Pokemon giallo, che già cominciava a caricare energia elettrica attorno alle guance...

"...CHUUUUUU!" E un istante dopo, Pikachu rilasciò una scarica elettrica che investì Ash e gli fece drizzare i capelli in aria, al tempo stesso rivelando il suo scheletro come se avesse fatto una radiografia! L'espressione di Ash si trasformò in una comica maschera di dolore e sorpresa... e quando la scossa cessò, l'imprudente allenatore esordiente rimase a terra fumante, con tanto di occhi sgranati!

"A-ahio..." si lamentò Ash, mentre Pikachu voltava la testa dall'altra parte e incrociava le braccia.

Il professor Oak sospirò e si sfregò la nuca. "Ho l'impressione che questi due avranno un bel po' di strada da fare..." affermò. Ash si rialzò e si scosse la polvere di dosso. "Hey, Ash, tutto bene?"

"Sì, sì, professore..." rispose il ragazzino, ancora un po' frastornato dalla scossa. "Credo che... ci vorrà un po' di tempo, ma alla fine ci intenderemo... vero, Pikachu?"

Il Pokemon elettrico storse il naso e tenne le braccia conserte. "Pikachu..."

"Se lo dici tu, ragazzo mio..." commentò il professore. Raggiunse una credenza e ne tirò fuori sei Pokeball e un esemplare di quello stesso Pokedex che aveva fatto provare ad Ash e ai suoi amici in quel lontano giorno di due anni prima, per poi passare tutto all'aspirante allenatore. "Ed ecco qui, Ash! Queste sono le tue prime Pokeball... e questo è il tuo Pokedex! Credo che adesso... hai tutto quello che ti serve per cominciare il tuo viaggio nel mondo dei Pokemon! Mi raccomando, usa sempre la massima attenzione, abbi cura sia di te stesso che dei tuoi Pokemon... e soprattutto, sfrutta questo viaggio per imparare il più possibile! Ho fiducia in te, ragazzo mio, e so che se ti impegnerai, diventerai un allenatore davvero eccezionale! Buona fortuna!"

"Grazie, professore! Vedrà che non la deluderò!" rispose Ash. Per curiosità, il ragazzino decise di provare il suo Pokedex su Pikachu e vedere che informazioni gli venivano date. Aprì il congegno elettronico e puntò lo schermo in direzione del topolino elettrico, che lo guardò con sospetto... e un attimo dopo, l'immagine di un Pikachu apparve sullo schermo del Pokedex, e la voce computerizzata dello strumento comunicò tutte le informazioni richieste.

"Pikachu, il Pokemon Topo. Tipo Elettro. Forma evoluta di Pichu." recitò il Pokedex. "Quando vari Pokemon di questo tipo si radunano, la loro energia può causare forti tempeste. Pikachu immagazzina l'elettricità nelle guance. Pare che queste si ricarichino durante la notte quando dorme. Solleva la coda per analizzare l'ambiente. La coda talvolta è colpita da un lampo in questa posizione. Se gliela si tira si innervosisce, si gira e cerca di mordere."

"Accidenti... questo Pokedex è davvero completo!" commentò Ash con evidente entusiasmo. "E... mi dica, professore, è anche in grado di elencare le mosse che Pikachu conosce, vero?"

"Certamente! Il Pokedex è pensato proprio per essere un riferimento rapido e semplice da consultare!" rispose Oak. "Premi il tasto sotto lo schermo, e prova a verificare tu stesso..."

Ash fece come il professore gli aveva consigliato... e infatti, il congegno elettronico iniziò subito ad elencare le mosse conosciute da Pikachu. "Pikachu. Allenatore originale: Ash Ketchum. Mosse conosciute: Tuonoshock. Colpocoda. Attacco Rapido."

Soddisfatto, Ash richiuse il Pokedex. "Bene... finalmente ho il mio primo Pokemon! Posso cominciare! Grazie mille, professor Oak! Sono sicuro che sarà una grande avventura!" affermò, prima di rivolgersi a Pikachu e tendere la mano verso di lui. "Va bene, Pikachu. Sono stato un po' troppo frettoloso, okay? Proviamo a fare assieme questo viaggio, e sono sicuro che diventeremo grandi amici! Che ne dici, ti va?"

Se doveva essere sincero, a Pikachu non andava per niente. Chi era quel moccioso per saltare fuori all'improvviso e decidere di essere il suo alllenatore? Pikachu non aveva mai avuto allenatori. Lui era sempre stato un Pokemon selvatico e libero, e non sarebbe stato quel ragazzino presuntuoso a fargli cambiare idea.

Detto questo... bah, tanto valeva fare una prova. Ben presto Ash si sarebbe stancato e avrebbe lasciato perdere. Nel frattempo... era una buona scusa per allontanarsi una buona volta da quel laboratorio e godersi un po' di libertà. Quindi, con una certa riluttanza, accettò la proposta di Ash. Si trattava solo di avere un po' di pazienza...

"Pikachu..." rispose, un po' di malavoglia.

Ash percepì che il suo starter non era del tutto convinto, e fece un sorriso imbarazzato. "Beh... diciamo che... come inizio possiamo accontentarci, eh?" chiese ironico. Poi, sospirò e indicò con la testa l'uscita del laboratorio. "Okay, Pikachu... adesso torniamo a casa mia così mi vesto, faccio colazione e saluto la mamma. Sono sicuro che ti piacerà!"

Per Ash Ketchum e Pikachu, quello sarebbe stato il primo passo di una lunga ed eccitante avventura... 

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E così inizia questa riedizione degli eventi della saga di Pokemon! Come nella serie vera e propria, Ash e Pikachu non vanno molto d'accordo all'inizio. Ho voluto tenere questa parte, anche per non rendere le cose troppo facili al nostro eroe... e poi, perchè magari ci sarà qualche occasione di sviluppare di più i loro personaggi.

Vi informo subito di una cosa: a parte la presenza di altri personaggi del gioco (che abbiamo già visto con Trace) ci saranno un po' di personaggi che appariranno prima, o dopo, o che avranno un ruolo più ampio rispetto alla saga originale. Chi saranno? Continuate a leggere e lo saprete! ^^

Okay, detto questo... cercherò di aggiornare il prima possibile! Alla prossima, e buon proseguimento!

 

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Capitolo 3
*** Il problema di Pikachu ***


Pokemon New Horizons: Red & Blue
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 2 - Il problema di Pikachu

"Allora, tesoro... sei riuscito ad avere il tuo starter dal professor Oak?" chiese Delia Ketchum, quasi serafica, quando vide il suo ragazzo tornare a casa, ancora in pigiama e seguito da una buffa e simpatica creaturina simile ad un grosso roditore giallo a righe nere, con la coda a forma di fulmine e dei buffi cerchietti rossi sulle guance. Ash cercava di portarsi con una certa dignità nonostante l'abbigliamento non proprio consono, e salutò la mamma mentre si avvicinava alla porta di casa.

"Beh... diciamo che ho avuto qualche piccolo problema... ma il professore aveva un Pokemon speciale per me! Questo Pikachu!" esclamò Ash, mostrando il grazioso Pokemon Elettro con un gesto teatrale. Pikachu alzò lo sguardo verso la giovane madre, rivolgendole un'espressione minacciosa che però non riuscì a dissuadere Delia. "Non voleva restare nella Pokeball, e quindi è qui con me... ma è il mio starter, e ne sono orgoglioso!"

"Pikachu..." mormorò Pikachu, per nulla impressionato.

"Oooooh, ma è adorabile!" esclamò Delia. Si chinò verso Pikachu e, senza badare eccessivamente alle scariche elettriche che il Pokemon stava cominciando ad accumulare sulle guance, cominciò ad accarezzarlo sulla testa. "E' un Pikachu! So che nel Bosco Smeraldo vivono un po' di questi Pokemon... forse viene da lì! Dove l'ha trovato, il professore?"

"Beh... mi ha detto che aveva trovato questo Pikachu che rosicchiava i cavi di alcuni dei suoi strumenti..." rispose Ash, un po' imbarazzato. A volte sua mamma si comportava in maniera così stravagante...

E la cosa più incredibile, per quello che poteva vedere Ash, era il fatto che Pikachu sembrava essersi rilassato, almeno per il momento. Il roditore elettrico aveva smesso di caricarsi, e sttava abbassando le orecchie e chiudendo gli occhi, godendosi le carezze di Delia. 

Com'era questa storia? Pikachu era così sul chi vive con lui, e adesso si fidava al'istante di sua madre? Un Pokemon un po' volubile, se poteva dire la sua...

"Ash!" la voce di Trace lo chiamò, e Ash si voltò verso il suo amico, in piedi accanto ad un muro di casa Ketchum. Trace salutò con una mano e sorrise sollevato nel vedere che Ash era riuscito ad ottenere il suo primo Pokemon, malgrado si fosse svegliato con tutto quel ritardo. "Allora, com'è andata? Sei riuscito a trovare uno starter? Ero venuto a svegliarti ma ho dovuto correre quasi subito al laboratorio del professor Oak... sei riuscito ad avere uno starter, alla fine?"

Ash notò subito lo starter di Trace, una strana creatura simile ad un incrocio tra una lucertola e una rana, tutta verde con delle macchie più scure e un bulbo che cresceva sulla schiena. Ash riconobbe quel particolare Pokemon come un Bulbasaur, uno dei tre starter disponibili per gli esordienti della Lega Pokemon di Kanto. Anche se sapeva già abbastanza di quel tipo di Pokemon, volle comunque darci un'occhiata con il Pokedex.

"Bulbasaur, il Pokemon Seme. Tipo Erba/Veleno. Il seme che ha sul dorso, piantato su di lui alla nascita, è ricco di sostanze nutrienti e cresce costantemente con il suo corpo, alimentandosi tramite fotosintesi. Questo Pokémon può stare a lungo senza mangiare. Accumula energia nel bulbo che ha sulla schiena."

"Ehm... salve, Trace! Heheee... in effetti temo di avere avuto il sonno un po' pesante!" rispose Ash, per poi mostrare con orgoglio il suo primo Pokemon. "Però guarda cosa mi ha dato il professore come stater! Un meraviglioso Pikachu! Grazie a lui posso cominciare ad addestrare una squadra invincibile!"

Trace osservò il buffo roditore elettrico che si faceva coccolare senza problemi da Delia. Per qualche motivo, aveva l'impressione che la collaborazione tra lui ed Ash non sarebe stata facile come Ash la faceva sembrare in quel momento... "Ehm... beh, ti auguro buona fortuna, in questo caso." disse il castano. Il suo Bulbasaur si avvicinò incuriosito a Pikachu, che reagì caricando le guance ed emettendo un verso che suonava come se stesse ripetendo parte del nome della sua specie.

"Pika pika..." squittì minaccioso mentre scendeva giù dall'abbraccio di Delia. Il Bulbasaur di Trace si fermò di colpo e si mise in guardia... e il suo allenatore sbattè gli occhi preoccupato. Non sapeva se fosse il caso di intervenire o meno... almeno finchè Ash non decise per lui, accarezzando la schiena di Pikachu per calmarlo.

"Vedrai che andrà tutto bene, Trace! Io e Pikachu diventeremo presto la coppia allenatore e Pokemon più forte di questo posto!" esclamò Ash. "Anzi, cominceremo subito la nostra scalata! So che a Smeraldopoli c'è già una Palestra in cui possiamo metterci alla prova!"

Trace raggiunse il suo Bulbasaur, e il piccolo rettile-pianta si accoccolò accanto a lui. Chiaramente, c'era già un certo feeling tra l'allenatore e il suo Pokemon. "Beh... sì, in effetti è così... ma è da un po' che è chiusa. Il suo Capopalestra aveva detto tempo fa di avere degli affari urgenti da sbrigare, e che non avrebbe potuto occuparsi della Palestra finchè non fosse riuscito a sistemarli. Perciò, in questo momento, la Palestra di Smeraldopoli non è disponibile."

Ash fu un po' deluso dalla notizia, ma non restò fermo a pensarci tanto a lungo. "Accidenti... beh, allora immagino di poter andare a quella di Plumbeopoli!" decise. "Ci sarà un po' più di strada da fare... ma almeno così avrò un po' più di tempo per allenare Pikachu e gli altri miei Pokemon!"

Pikachu strizzò un occhio con espressione spocchiosa. Certo che quel ragazzino era davvero un ottimista... "Pikachu..."

A mettere i bastoni tra le ruote ad Ash pensò Delia, che si schiarì la voce per attirare l'attenzione dei due ragazzi e dei loro Pokemon. "Un momento, giovanotto!" esordì, mantenendo un tono scherzoso per quanto autoritario. "Vestito come sei, non farai un bel niente di strada! Devi venire a cambiarti, fare colazione, lavarti, sistemare il tuo zaino e ricordarti di prendere tutto ciò che ti serve per il viaggio. Compreso un po' di paia di mutande! Devi avere con te tutti i ricambi che ti possono servire! In particolare le mutande, non ti devi dimenticare di quelle!"

Nonostante i suoi tentativi di trattenersi, Trace si mise una mano davanti alla bocca e sghignazzò. Anche Pikachu ebbe la stessa reazione, e l'espressione di Ash perse tutta la sua sicurezza e si trasformò in una di incredulità ed imbarazzo! "M-Mamma! Non c'era bisogno di dirlo così!" esclamò. "Va... va bene, non me ne dimenticherò! Basta che tu non mi riempia lo zaino, okay?"

Delia congiunse le mani davanti a sè e inclinò la testa da un lato, sorridendo serafica! "Bene! Adesso che te l'ho ricordato come dovevo, Ash... è ora di fare una buona colazione e prepararti! C'è un bel po' di strada, da qui a Smeraldopoli... e conoscendo Gary, cercherà di precederti fin da subito!"

Il pensiero del suo rivale accese il fuoco della competizione nello spirito di Ash, e il giovanissimo allenatore esordiente strinse una mano a pugno e guardò verso l'orizzonte, con tanto di fiamma che si accendeva dietro di lui! "Non andrà tanto lontano! Vedrai che riuscirò a raggiungerlo e gli farò vedere che nemmeno io scherzo!" rispose ardito. "Che ne dici, Trace? Vediamo un po' chi arriva per primo a Smeraldopoli? Chi perde è un carciofone!"

Trace, non essendo esattamente competitivo come Ash e Gary, restò interdetto e fece una breve risata imbarazzata. "Ehm... credo che... preferisco fare con il mio ritmo! Non pensi anche tu, Bulbasaur?"

"Saur!" rispose il rettile-pianta, alzando le spalle come per dire che per lui era la stessa cosa. Pikachu continuò a guardare il suo aspirante allenatore come se lo compatisse. Il topolino elettrico era più che convinto che, una volta che si fosse trovato di fronte alla prima avversità, Ash avrebbe mollato e sarebbe tornato a casa. E aveva la convinzione che l'avversità sarebbe stata lui stesso.

Di certo, non si sarebbe fatto domare da quel moccioso. 

 

oooooooooo

 

Dopo la colazione, la doccia, un cambio di vestiti e aver raccolto tutto quello che gli sarebbe servito per il viaggio, Ash Ketchum era finalmente pronto a partire. Pikachu era rimasto ad attendere, più per curiosità che per altro, finchè non vide arrivare il suo aspirante allenatore vestito di un buffo completo da viaggio che consisteva in una giacchetta a maniche corte sopra una maglietta scura, un paio di pantaloni lunghi, scarpe da trekking bianche e blu... e, particolare forse più notevole di tutti, un berrettino da baseball con il frontino rosso e un simbolo verde disegnato sul davanti, accuratamente piazzati sulla chioma ribelle del ragazzino in modo da farla sembrare più controllata. Se non altro, almeno adesso aveva un aspetto un po' più decente, ma ci sarebbe voluto ben altro per impressionare Pikachu.

Ash Ketchum si aggiustò il berretto tenendolo per il frontino e girandolo appena un po', in modo che apparisse appena un po' inclinato. Ecco, così andava bene. Gli dava un aspetto avventuroso e pronto ad affrontare ogni sfida a testa alta. E adesso, finalmente, nonostante le difficoltà iniziali, il giovane neo-allenatore era pronto a partire e a scrivere la sua parte nella storia del mondo dei Pokemon!

Il ragazzino rivolse lo sguardo a sua mamma, che lo guardò deliziata ed orgogliosa. "Eccomi qui, mamma! Che te ne pare?" chiese, dandosi un po' di arie. "Pokemon, aspettatemi, Ash Ketchum sta per diventare il nuovo campione di Kanto!"

"Stai benissimo, tesoro! Sono sicura che sarà un viaggio straordinario!" esclamò Delia, dopo aver dato un'occhiata ammirata a suo figlio. Per un attimo, la giovane mama ebbe l'impressione di avere di fronte una versione ringiovanita del padre di Ash... e una sensazione di vuoto e di malinconia si impossessò di lei per un breve istante. Ricordava ancora molto bene quel giorno, tanti anni fa, in cui aveva incontrato l'amore della sua vita per la prima volta... e con esso, il giorno in cui se n'era andato, accecato dall'inseguimento del suo sogno e mal sopportando la vergogna di non essere riuscito a raggiungere lo scopo che si era prefisso.

Per certi versi, Ash era proprio come suo padre. Testardo, deciso, pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo, e con una passione irrefrenabile per i Pokemon. Era una cosa che gli uomini della famiglia Ketchum avevano nel sangue, evidentemente...

Il sorriso di Ash riuscì a mandare via tutti i suoi dubbi. "Grazie, mamma! Io e Pikachu cominceremo subito ad allenarci... e non appena arriveremo a Smeraldopoli, ti chiamerò per farti sapere come va!" affermò. "Mi raccomando, mamma, stammi bene... e non ti affannare troppo con le pulizie!"

Delia fece una breve risata compiaciuta. "Oooh, ma sentitelo, il signorino! E chi è che mette sempre in disordine la stanza?" Trace, appena fuori dalla porta, si mise la mano davanti alla bocca e ridacchiò brevemente a sua volta.

"Hey! Stavo facendo un lavoro importante, elaboravo strategie!" protestò scherzosamente Ash. "Ho bisogno di tante cose per le mani per farmi un'idea di come si affronta una lotta di Pokemon!"             

Delia non volle insistere. Era comunque contenta che suo figlio partisse per il più grande viaggio della sua vita, e non aveva nessuna intenzione di farlo tardare più a lungo. Era per lei un momento di gioia e malinconia al tempo stesso, ma volle comunque farsi vedere sorridente. "Va bene, tesoro... mi raccomando, stai attento, e fatti sentire più che puoi." si raccomandò. "Fammi sapere quando arrivi in una nuova città... e soprattutto, abbi cura di te stesso!"

"Certamente, mamma." rispose gentilmente Ash, per poi scambiarsi un abbraccio con la sua mamma. "Stai tranquilla, andrà tutto bene."

"Ne sono certa..." mormorò la giovane donna. L'abbraccio durò qualche secondo prima che i due si separassero... e Delia si voltò verso Pikachu e si chinò verso di lui per accarezzarlo sulla testa. "E tu, Pikachu... mi raccomando, affido Ash anche a te! So che farai del tuo meglio anche tu!"

"Pika?" squittì Pikachu, sentendosi per certi versi prevaricato. Chi era quella lì per sbolognargli il compito di baby sitter? Già lui era lì contro la sua volontà, e non aveva nessuna voglia di diventare l'animaletto obbediente di quel marmocchio presuntuoso... tuttavia, per qualche motivo, l'espressione dolce e sincera di Delia lo convinse a non rispondere male, e il roditore elettrico si limitò ad alzare le spalle in quello che poteva essere letto come un cenno di assenso.

"Ottimo! Grazie, Pikachu!" rispose Delia. "E... anche tu, Trace! State attenti, tutti e due! E' vero che viaggiare con i Pokemon adesso è molto più sicuro di quanto non fosse in passato, ma non siate imprudenti, in ogni caso. Ricordate che il mondo fuori da Biancavilla è meraviglioso ma pieno di pericoli."

"Sì, signora Ketchum! Faremo tutto il possibile per stare al sicuro!" rispose Trace con un sorriso un po' intimorito, tenendo con sè il suo Bulbasaur. Il Pokemon Erba/Veleno ripetè il proprio nome con tono convinto.

"Grazie, mamma... e non ti preoccupare! Ci terremo in contatto quanto più possibile!" rispose Ash, mentre si chinava a raccogliere delicatamente Pikachu. Il topolino elettrico non fu per niente contento dell'eccessiva confidenza che Ash si stava prendendo... e dopo essersi caricato per un secondo, rilasciò una sfrigolante scarica elettrica che investì il ragazzino e rivelò il suo scheletro per una frazione di secondo. "AAAAAAAARGH!"

Pikachu interruppe la scarica elettrica e fece cadere a terra un Ash con i capelli sparati in aria e tutto coperto di macchiette nere, che mosse la mano in un gesto di nervosismo ed emise un verso imbarazzato. No, decisamente non era il modo migliore per cercare di stabilire un rapporto con il proprio starter...

"Ehm... forse faresti meglio a chiarirti subito con il tuo Pikachu, tesoro..." suggerì Delia.

 

oooooooooo

 

E con questo, arrivò il momento dei saluti. Delia aveva accompagnato Ash, Pikachu, Trace e Bulbasaur fino alla periferia di Biancavilla, e adesso, dopo aver fatto le ultime raccomandazioni di rito al figlio (che comunque avevano richiesto una buona mezz'ora...), si accingeva a rientrare a casa. Prima che Ash e il suo compagno prendessero la via per Smeraldopoli, la giovane mamma salutò muovendo una mano, cercando di contenere le sue emozioni. Conoscendo Ash, sapendo quanto fosse attaccato alla mamma, Delia non voleva che avesse dei ripensamenti. Era il momento per il suo ragazzo di partire e iniziare a vedere il mondo oltre le porte della sua città... e anche se quel Pikachu non sembrava ancora troppo socievole, Delia era convinta che Ash sarebbe riuscito presto a mettersi d'accordo con lui. Ash aveva un modo tutto suo di andare a genio a tante persone, anche quando le prime impressioni non erano state il massimo...

"D'accordo, mamma... ci sentiamo presto, okay? Non appena arriverò a Smeraldopoli, ti farò sapere!" esclamò il ragazzino muovendo la mano con gioia. Pikachu non dava ancora l'impressione di essere contento, visto che stava in piedi accanto ad Ash con le braccia conserte e il muso girato dall'altra parte... mentre Trace, pur meno vivace di Ash, sembrava comunque non vedere l'ora di muovere a sua volta i suoi primi passi nel mondo dei Pokemon. Il ragazzino castano prese la sua Pokeball e la puntò verso il suo Bulbasaur. Un sottile raggio di luce rossa scaturì dal centro della sfera e toccò il Pokemon Erba/Veleno, che chiuse gli occhi soddisfatto mentre il suo piccolo corpo veniva avvolto da una tenue luce dello stesso colore del raggio. Una frazione di secondo dopo, il Pokemon si trasformò a sua volta in luce e venne "aspirato" dalla Pokeball, che si richiuse automaticamente subito dopo con un lieve tintinnio metallico.

"Buona fortuna, Ash, Pikachu! Anche tu, Trace!" salutò Delia per l'ultima volta. Ash provò un tuffo al cuore al pensiero che quella sarebbe stata, almeno per un po' di tempo, l'ultima volta in cui lui e sua madre si sarebbero visti di persona. Avrebbe sentito la sua mancanza... ma il pensiero di vivere chissà quali avventure nel mondo dei Pokemon, e la prospettiva di diventare un campione, rafforzarono rapidamente la determinazione del ragazzo, che fece a sua volta il suo ultimo saluto, e si incamminò per l'inizio del suo viaggio, seguito a ruota da un Pikachu piuttosto riluttante e da Trace.

Delia restò a guardare, emozionata e commossa, finchè i due ragazzini e Pikachu non furono scomparsi all'orizzonte. Poi, sentendosi allo stesso tempo soddisfatta e malinconica, si incamminò nuovamente verso casa, e per la prima volta ne aprì la porta per trovarsi di fronte un soggiorno vuoto e silenzioso. Ora che Ash era partito, la casa sembrava così stranamente tranquilla... e Delia stessa non sapeva esattamente cosa pensava. Senza Ash in giro, tutto sarebbe stato molto più noioso... lui sapeva sempre come ravvivare l'atmosfera e farla sentire bene.

Una parte di Delia, tuttavia, doveva ammettere di essere contenta che Ash fosse partito. Era ancora molto giovane quando aveva dato alla luce Ash - aveva da poco compiuto diciotto anni, in effetti - e avere un figlio piccolo l'aveva convinta che fosse il caso di lasciar perdere ogni altro suo progetto a lungo termine e concentrarsi unicamente sul dare ad Ash la migliore educazione e l'infanzia più spensierata possibile. Ed ora, anche se non rimpiangeva assolutamente la sua decisione, si rendeva conto che gli anni della sua giovinezza erano volati via senza che lei se ne accorgesse. Adesso lei aveva 28 anni, e le sembrava di non aver fatto quasi niente per sè stessa. Forse questa sarebbe stata l'occasione perfetta...

Con un sospiro malinconico, Delia entrò in casa e si accinse a cominciare le faccende domestiche. Per il momento, sentiva che impegnarsi nei piccoli lavori di tutti i giorni le sarebbe stato di grande aiuto per organizzare meglio i suoi pensieri e decidere con più lucidità cosa fare da quel momento in poi...

 

oooooooooo

 

L'inizio del viaggio era stato tranquillo e privo di imprevisti per Ash e Trace - l'unico problema che avevano incontrato era stato il fatto che, di tanto in tanto, Pikachu si fermava per fare quello che voleva. Il topolino elettrico passava da annusare i fiori, ad osservare le nuvole che si muovevano nel cielo, e a lanciare qualche innocua scarica elettrica come se avesse paura di perdere la mano con i suoi poteri elettrici. Tuttavia, non si stava ancora degnando di prestare attenzione ad Ash.

"Andimo, Pikachu, non essere testardo." lo pregò il giovane allenatore in erba. "Lo sai che non possiamo restare indietro così! A questo punto, Gary sarà già al Bosco Smeraldo... e poi dobbiamo pur trovare un posto per la notte!"

"Pika pikachu!" rispose Pikachu tenendo le braccia conserte, con totale indifferenza.

"Non... credo che dormire all'aria aperta sia un problema, per un Pokemon..." affermò Trace sfregandosi la nuca. "Ho paura che il tuo Pikachu non ti stia considerando granchè..."

"Me ne sono reso conto..." affermò Ash con espressione infastidita. "Ho l'impressione che avere uno starter tutto particolare non sia stata poi una gran cosa..."

"Io... credo che sia tutta questione di fare amicizia con Pikachu." azzardò il ragazzino più giovane. "Anzi, ora che ci penso... perchè non proviamo a fare uno scontro di allenamento? Io e te, Ash. Il mio Bulbasaur e il tuo Pikachu. Magari riuscirete a prendere più confidenza. Che ne dici?"

Ash sembrò immediatamente interessato all'idea. Il suo primo incontro con uno dei suoi migliori amici... non era davvero male come idea. "Hmm... e va bene, Trace! Facciamo così! Credo proprio che sarà divertente!" esclamò. Come Trace immaginava, Ash Ketchum non era uno che si lasciava abbattere dalla prima difficoltà. "Pikachu! Vieni, Pikachu, c'è da fare un incontro! Non vuoi metterti alla prova?"

Il ragazzino aveva fatto la domanda senza alcuna traccia di presa in giro o di presunzione... ma ancora una volta, il topolino elettrico non volle collaborare. Si girò di scatto verso Trace e lo guardò con espressione infastidita... poi si girò di scatto, incrociò le braccia e drizzò la coda, per dire che non era interessato.

"Pika!"

"Ugh... niente da fare..." grugnì Ash, con tanto di gocciolone di sudore che gli scendeva dalla nuca. Riuscire a fare breccia nella diffidenza di quel Pokemon si preannunciava ancora più difficile del previsto... "Allora... aspetta che provo così! Hey, Pikachu! Che cosa pensi di fare, lì seduto? Non hai paura, vero?"

Il Pokemon Elettro storse il naso, per niente contento di farsi definire pauroso da quel ragazzino intrigante. La tentazione di scendere in campo e combattere ugualmente, anche soltanto per dimostrargli il contrario, era forte... e con un sorrisetto complice, Ash fece un cenno a Trace per convincerlo a dargli man forte.

"Avanti, Trace... cerca di spronarlo anche tu!"

"Ehm... aspetta, adesso ci provo..." affermò il ragazzino castano. Si schiarì la voce e cercò di pensare alle frasi più convincenti che gli venissero in mente in quel momento. "Allora... Hey, Pikachu! Non... non sei un vigliacco, vero? Il mio Bulbasaur vorrebbe misurarsi con te! Non vuoi dimostrare di essere più forte?"

"Su, Pikachu! Dimostra di essere un guerriero anche tu!" Ash insistette.

Pikachu non era più deciso a sopportare che quei ragazzini si prendessero gioco di lui. Anche se non gli piaceva ancora l'idea di combattere per Ash... quella di farsi insultare e sminuire senza reagire gli piaceva ancora meno, e il topolino elettrico si voltò verso di loro caricandosi le guance. Delle piccole scariche elettriche guizzarono sul muso e sulle orecchie del Pokemon Elettro, che si mise in guardia come un pugile!

"Pikachu!" esclamò, per poi dirigersi a passo spedito verso i due allenatori e mettersi in guardia. Contento di essere riuscito a convincerlo, Ash si aggiustò il berretto sulla testa e fece un cenno di intesa a Trace, che prese la sua unica Pokeball e prese posizione a diversi passi di distanza da Ash. Il ragazzino castano aprì la sfera, dalla quale uscì di scatto il suo Bulbasaur.

"Bulba!" il Pokemon Erba/Veleno gracidò il proprio nome, e dal bulbo che gli cresceva sulla schiena si estesero due lunghe liane simili a fruste, che trascinò sul pavimento per dire che era pronto a combattere.

"Molto bene! E con questo... diamo ufficialmente inizio al nostro primo incontro!" esclamò Ash, percorso da una scarica di entusiasmo. "Cominciamo, Pikachu! Usa il tuo attacco Tuonoshock!"

"Pika... chu!" Ripetendo il suo nome come era consuetudine di tutti i Pokemon, Pikachu caricò le sacche elettriche sulle sue guance e scagliò una dirompente scarica elettrica contro il Bulbasaur avversario. Il Pokemon Erba/Veleno non fu abbastanza veloce da schivare l'attacco, che lo investì in pieno e percorse il suo corpo... ma Ash si rese subito conto che il Tuonoshock non era stato efficace come lo sarebbe stato, per esempio, su un Rattata o su un Pidgey.

"Ah! Cavolo, me n'ero dimenticato... i Pokemon d'Erba resistono bene agli attacchi elettrici." commentò Ash.

Cessata la scarica elettrica, Bulbasaur si scrollò di dosso la polvere come niente fosse, e Trace sospirò alzando gli occhi al cielo. Ash era sempre stato un impulsivo... e in quell'occasione, aveva usato la prima mossa che gli era venuta in mente, senza pensarci. "Ora tocca a me, Ash. Bulbasaur, usa il tuo Ruggito."

"Saurrrrrr!" esclamò il Pokemon Seme. Il suo verso si trasformò in un ringhio intimidatorio, e Pikachu fece un passo indietro e piegò le orecchie. La sua esitazione diede a Bulbasaur la possibilità di attaccare di nuovo, e Trace diede subito il nuovo ordine.

"Okay! Adesso usa il tuo attacco Azione, Bulbasaur!" esclamò il ragazzino castano. Il suo starter scattò in avanti con tutta la velocità di cui era capace, e si lanciò verso Pikachu, colpendolo con tutto il suo peso. Il topolino giallo fece appena in tempo a parare l'attacco in modo da attutirne l'effetto, e riuscì a restare in piedi... poi, per istinto, lanciò un'altra scarica elettrica contro Bulbasaur, che puntò le zampe a terra e ricevette il colpo senza troppi problemi.

"Pikachu, il Tuonoshock non funziona!" esclamò Ash, sentendosi umiliato e imbarazzato dal fatto che la sua prima battaglia non stesse andando per niente bene. Cercò di ricordarsi quali fossero gli attacchi a disposizione del suo starter, nel tentativo di riprendere il controllo dello scontro. "Vediamo un po'... ah, giusto! Pikachu, usa un Attacco Rapido! Questo dovrebbe funzionare!"

Il topolino elettrico storse il naso, mal sopportando di farsi dare ordini da quel moccioso. Ma dovette ammettere, con riluttanza, che quell'ordine aveva almeno senso, e sferrò un attacco diretto a Bulbasaur, muovendosi ad una velocità che la lucertola-pianta non riuscì a seguire. Pikachu sferrò un colpo che fece barcollare l'avversario e si allontanò con altrettanta rapidità, e il suo allenatore ghignò e strinse i pugni in un'espressione di sollievo. Adesso sì che si cominciava a ragionare!

"Bene! Adesso sì che ce la possiamo fare!" esclamò Ash. "Continua così, Pikachu! Sferra una raffica di Attacchi Rapidi!"

Pikachu storse il naso e scattò di nuovo in avanti, per poi colpire Bulbasaur con un rapido calcio... ma questa volta, il Pokemon avversario era preparato e riuscì a restare fermo al suo posto.

"Bravo, Bulbasaur! Continua così e colpisci con Azione!" esclamò Trace.

"Bulba!" Il Pokemon Erba/Veleno cercò di colpire Pikachu con un attacco diretto... ma questa volta, Pikachu era preparato e riuscì ad evitare l'avversario con un rapido scatto laterale. Bulbasaur reagì rapidamente, puntò le zampe a terra e si voltò rapidamente... un attimo prima che Pikachu potesse scagliare un altro Attacco Rapido. Ancora una volta, l'attacco andò a segno... ma Bulbasaur resistette e rispose con un attacco Azione, buttando a terra Pikachu!

"Attento, Pikachu!" esclamò Ash con evidente ansia. Il topolino giallo strizzò un occhio e strinse i denti per la frustrazione. Evidentemente, quel marmocchio non era in grado di dargli gli ordini giusti per vincere quello scontro. Tanto valeva che lui facesse da solo...

"Pika pika chuuuuu!" esclamò frustrato. Caricò le guance e scagliò un'altra scarica elettrica contro il suo avversario, che non fece in tempo ad evitarla e ne venne investito. Ma come Ash aveva immaginato, il colpo si dimostrò scarsamente efficace contro il Pokemon d'Erba, che restò in piedi e si preparò a lanciare un altro attacco...

"Pikachu, no! Il Tuonoshock non serve contro un Pokemon d'Erba!" Ash cercò di far ragionare il suo Pokemon. "Usa di nuovo il tuo Attacco Rapido!"

Ma Pikachu era troppo irritato per ascoltare il suo allenatore. Si caricò nuovamente e scagliò un'altra scarica elettrica contro il suo avversario... ma questa volta, Bulbasaur si era aspettato il colpo, e ad un cenno di Trace riuscì a scattare di lato e ad evitare il Tuonoshock, che proseguì il suo percorso e si schiantò in mezzo all'erba alta che circondava i due ragazzi. Un acuto verso stridente risuonò tutt'attorno, cogliendo di sorpresa sia i Pokemon che i loro allenatori... e un altro Pokemon, abbrustolito e stordito dalla scarica elettrica, uscì dall'erba alta e si abbattè al suolo con gli occhi trasformati in spirali, segno che il Tuonoshock lo aveva messo ko.

"Oops..." mormorò Ash, e rivolse tutta la sua attenzione al Pokemon che era stato appena messo fuori combattimento: si trattava di un piccolo uccello rapace dal piumaggio colorato ed arruffato - quest'ultimo, effetto del Tuonoshock, molto probabilmente - e il becco ad uncino, con le zampe rosate e armate di artigli piccoli ma taglienti. Anche se era parzialmente coperto di polvere, Ash e Trace riuscirono a vedere che le sue piume erano di colore marroncino e nero, tranne che sulle ali, dove diventavano rosa acceso. "Ehm... Pikachu... ho l'impressione che tu abbia steso questo Pokemon..."

"Pika?" chiese il topolino elettrico... e subito dopo, una serie di esclamazioni acute preannunciò l'arrivo di altri Pokemon dello stesso tipo, che sbucarono fuori dall'erba alta sbattendo rumorosamente le ali. Il particolare più inquietante, comunque, era il fatto che tutti loro stavano guardando i due ragazzi e i loro Pokemon con espressione molto adombrata...

Ash, Trace e i loro Pokemon indietreggiarono, anche mentre i due ragazzi tiravano fuori i loro Pokedex per vedere di cosa si trattasse...

"Spearow, il Pokemon Uccellino. Tipo Normale/Volante." disse il Pokedex con la sua voce sintetizzata. "Mangia insetti nell'erba alta. Per rimanere in aria sbatte le ali corte molto velocemente. Molto geloso del suo territorio, svolazza in giro con grande rapidità battendo le ali continuamente. Attenzione: questo Pokemon può essere molto aggressivo."

"Ehm... questo avvertimento... arriva un po' tardi, non ti sembra?" chiese retoricamente Ash. Davanti a loro si era radunato uno stormo di almeno una dozzina di Spearow... e anche se Ash era abbastanza speranzoso che il suo Pikachu fosse in grado di affrontarli, non poteva certo dire lo stesso del Bulbasaur di Trace. "Dobbiamo... dobbiamo andarcene di qui! Trace... richiama il tuo Bulbasaur! Non ce la può fare contro così tanti Pokemon Volanti!"

Trace e Bulbasaur guardarono lo stormo di Spearow con evidente e comprensibile paura. I Pokemon di tipo Volante erano conosciuti per essere particolarmente efficaci contro quelli d'Erba, e Bulbasaur non era in grado di difendersi da così tanti di loro allo stesso tempo.

Ma gli Spearow non avevano voglia di aspettare. Adombrati per quello che Pikachu aveva fatto, pur involontariamente, al loro simile, si lanciarono all'attacco con acuti stridii di battaglia. I piccoli rapaci volteggiarono attorno ai due allenatori per qualche istante, che Trace sfruttò saggiamente per richiamare Bulbasaur nella sua Pokeball... e Pikachu decise di approfittare di quel momento per tagliare la corda. Era l'occasione perfetta per tornare ad essere un Pokemon selvatico...

Ash si voltò di scatto verso Pikachu, per cercare di richiamarlo... ma uno degli Spearow lo intercettò e scese in picchiata verso Pikachu, usando il suo attacco Beccata per mandare a segno un colpo con il suo rostro unicinato. Anche se l'attacco si rivelò poco efficace contro il tipo Elettro di Pikachu, riuscì comunque a strappare uno squittio di sorpresa e dolore al topolino giallo.

"Pikachu, attento! Resta qui, sono in troppi!" lo richiamò Ash. Ma il topolino elettrico era deciso a non ascoltarlo, e reagì con un attacco Tuonoshock che centrò in pieno l'aggressore, che strabuzzò gli occhi e stridette per il dolore prima di cadere a terra privo di sensi. Altri due Spearow si lanciarono su Pikachu per usare i loro attacchi Beccata, mentre altri due dei piccoli rapaci cercarono di lanciarsi su Trace. "Attento, Trace! Ti stanno per aggredire!"

Il ragazzino castano si accorse troppo tardi dei due Spearow che si stavano gettando su di lui, e alzò freneticamente le braccia nel tentativo di proteggersi. Ash agì con rapidità e raccolse la prima cosa che gli capitò sotto mano: per caso, si trattava di un sasso. Senza esitare, Ash scagliò la pietra contro uno dei due Spearow che cercavano di attaccare Trace, e il volatile emise un gracchio di rabbia quando il sasso lo colpì ad un fianco. Sbilanciato, lo Spearow si allontanò dal suo bersaglio e si concentrò su colui che lo aveva disturbato... ma Ash si stava già spostando verso Pikachu, che stava cercando in qualche modo di difendersi da tutti gli avversari che sciamavano su di lui come tanti piranha con le ali.

"Pikachu!" esclamò Ash. Il topolino elettrico riuscì ad avere un attimo di tregua e scagliò un altro Tuonoshock che mandò a terra un altro Spearow... ma il resto dello stormo continuò il suo attacco, e uno di questi riuscì a beccare Pikachu su una spalla.

"Ash!" esclamò Trace. "Ash, che stai facendo?"

"Non ti preoccupare per me, Trace! Tu approfitta e scappa, io do una mano a Pikachu!" esclamò Ash. Prese un rametto da terra e lo usò come arma improvvisata per mandare via gli Spearow, in modo che Pikachu avesse la possibilità di sferrare un altro attacco. A quel punto, il topolino giallo aveva ricevuto numerosi attacchi da parte dei piccoli rapaci - ogni singolo attacco era stato debole, di per sè, ma la quantità di colpi ricevuti si stava rivelando eccessiva, e Pikachu stava per crollare.

Pikachu riuscì a raccogliere le forze che gli erano rimaste e scagliò un'altra scarica elettrica che mise fuori combattimento un altro Spearow, ma a quel punto le forze gli stavano venendo a mancare... e prima che Pikachu potesse cadere a terra, Ash si chinò e lo prese in braccio, per poi correre a tutta velocità giù dalla collinetta sulla quale si trovavano. Sentì la voce di Trace che lo chiamava, ma in quel momento la cosa che occupava i suoi pensieri era salvare Pikachu, a tutti i costi! Uno degli Spearow gli graffiò il braccio con cui Ash stava cercando di proteggere Pikachu, e il ragazzino strinse i denti quando sentì un acuto dolore salirgli fino al cervello, ma non si fece fermare e accelerò il passo, stringendo disperatamente Pikachu tra le braccia. In quel momento, Ash non stava pensando a nulla se non a salvare il suo Pokemon... e nell'abbraccio del suo allenatore, Pikachu si riscosse dal suo stordimento e guardò stupito verso di lui. Perchè quel ragazzino lo stava salvando? Pikachu non aveva fatto niente per meritarsi la sua lealtà... perchè Ash non lo aveva lasciato perdere e non aveva pensato soltanto a salvare sè stesso?

Senza chiedersi cosa stesse pensando il suo Pokemon, pregando tra sè che Trace fosse riuscito a mettersi al sicuro, Ash continuò a correre a perdifiato, mentre dietro di lui lo stormo di Spearow continuava ad inseguire, e altri di quei pericolosi piccoli rapaci prendevano il volo dall'erba alta e si univano agli inseguitori. Alla ricerca di un luogo dove nascondersi o di un modo per sfuggire il più rapidamente possibile allo stormo, Ash si guardò attorno... e vide un piccolo fiume che scorreva lì vicino. Sicuramente, gli Spearow non avrebbero potuto inseguirlo anche lì, e la corrente lo avrebbe portato abbastanza lontano...

Il ragazzino non ci pensò su due volte e raggiunse di corsa il torrente, sempre tenendo stretto Pikachu... poi, prima che gli Spearow potessero raggiungerlo, prese un bel respiro e si tuffò a bomba nelle acque gelide del fiumiciattolo! Sentì un brivido e una terrificante sensazione di gelo che penetrava nel suo corpo... ma la combinazione dell'impatto con l'acqua e dell'adrenalina che gli scorreva nelle vene diede ad Ash la carica che gli serviva per nuotare in superficie, mentre sopra di lui lo stormo di Spearow descriveva dei cerchi in aria in segno di frustrazione. I Pokemon volatili stridettero con rabbia, e alcuni di essi scesero in picchiata verso il fiume, ma si arresero subito vedendo la rapidità con cui la corrente trascinava via Ash e Pikachu. Per un attimo, il topolino elettrico - che ora si sentiva un po' meglio dopo quel tuffo - fu tentato di lanciare un'altra scarica elettrica contro gli Spearow... ma si fermò in tempo, consapevole che se lo avesse fatto, l'acqua avrebbe condotto l'elettricità e avrebbe potuto fare del male ad Ash. Il fatto che il ragazzino si fosse messo in pericolo per lui lo aveva convinto che fosse almeno il caso di mostrare un po' di rispetto... e forse, voleva dire che non era poi così impossibile che loro diventassero amici...

Gli Spearow ripresero quota, gracchiando frustrati in direzione di Ash e Pikachu mentre questi ultimi venivano trascinati lontano dalla corrente...

 

oooooooooo                           

 

CONTINUA...

 

 

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Capitolo 4
*** Incontri voluti dal fato ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 3 - Incontri voluti dal fato

 

"Hmph... come volevasi dimostrare. Ancora niente."

La bambina dai capelli arancioni seduta sull'argine del fiume emise un poco femminile grugnito di disappunto mentre guardava la sua lenza ancora vuota, desolatamente gocciolante di acqua di fiume. Erano ore che stava lì, nel tentativo di pescare qualche Pokemon d'Acqua decente... e ancora una volta, non aveva abboccato nulla di interessante. Più per forza di abitudine che altro, la ragazzina recuperò la lenza e la lanciò di nuovo, sperando che questa sarebbe stata la volta buona. Sperava in qualche Pokemon d'Acqua carino e di buon carattere, ma a quel punto le sarebbe bastato qualsiasi Pokemon non fosse un Magikarp...

"A questo punto, mi andrebbe bene anche un Krabby o uno Shellder! Non saranno i Pokemon più eleganti o carini del mondo, ma almeno sanno battersi." brontolò tra sè la ragazzina. "Ho bisogno di un altro stupido Magikarp come ho bisogno di un dente cariato!"

Sbuffando, Misty Waterflower si mise nuovamente ad aspettare che qualche Pokemon d'Acqua abboccasse. Non riusciva a mettersi via il fatto di essere costretta a stare lì, a cercare di pescare qualche Pokemon d'Acqua decente, mentre nella loro Palestra a Celestopoli, le sue sorelle maggiori erano probabilmente ancora impegnate in qualcuno dei loro ridicoli spettacoli in piscina, oppure a farsi belle per uno dei loro spettacoli.

Non che Misty avesse qualcosa contro il nuoto sincronizzato... ma loro erano le Capopalestra di Celestopoli! Non avevano ereditato la Palestra dai loro genitori per farci i balletti acquatici! A volte Misty aveva l'impressione di essere l'unica a prendere sul serio la loro posizione...

Mentre era impegnata a rimuginare tra sè, Misty sentì qualcosa che cominciava a tirare. La ragazzina si riscosse rapidamente dai suoi pensieri rabbiosi, e scattò in piedi, iniziando immediatamente a recuperare la lenza. Immediatamente, sentì che la sua preda stava tirando con grande forza - doveva essere un Pokemon davvero robusto.

Meglio, pensò tra sè Misty. Una preda combattiva dava più sapore alla lotta, e con un Pokemon così forte nella sua squadra, avrebbe potuto tenere alto l'onore della Palestra! La bambina sorrise speranzosa - magari si sarebbe trattato di uno stupendo Seaking, oppure di un vivace Poliwhirl...

Il Pokemon tirò con ancora più forza... molta più di quanto di solito un Pokemon non avesse! Misty strinse i denti e usò un vecchio trucco da pescatore per dare lenza alla sua preda, e poi tirare verso di sè, una sorta di frenetico tiro alla fune che mirava a stancare il Pokemon e a costringerlo a trascinarsi man mano verso la riva. Finora aveva sempre funzionato, con qualsiasi Pokemon lei cercasse di catturare... ma questo resisteva più di qualunque altro! Doveva essere davvero enorme... e Misty pregò Arceus che non si trattasse di un Gyarados - lei aveva una paura tremenda di quei colossi.

Dopo qualche minuto di tira e molla, finalmente Misty ebbe l'impressione di poter tirare su la sua preda... e diede un ultimo, deciso strattone che fece uscire il Pokemon dal fiume!

Solo che non si trattava di un Pokemon.

O meglio, non era un Pokemon d'Acqua. Era un Pikachu, che in quel momento era tra le braccia di un bambino della stessa età di Misty. Un bambino dai capelli neri, vestito di una giacchetta blu a maniche corte con blue jeans, scarpe da ginnastica e un berretto rosso con il frontino. Misty era incredula - cosa accidenti ci facevano quei due nel fiume? Senza chiedersi altro, la ragazzina tirò con più forza e finalmente riuscì a trascinarli a riva, dove i due si misero a riprendere fiato, esausti e grondanti d'acqua!

"Hanf... hanf... c'è... c'è mancato... davvero poco... Pikachu... stai bene, vero?" chiese il ragazzino dai capelli neri dopo aver recuperato quel tanto che bastava per parlare. Aquel punto, il topolino elettrico si era ripreso un po', e dopo essersi rimesso in piedi, si scrollò l'acqua di dosso, con il risultato che la pelliccia gli si arruffò improvvisamente, emettendo delle piccole scariche elettriche.

"Pika pikachu..." rispose passandosi una mano sulla fronte.

Ash annuì sollevato. Se non altro, avevano messo un po' di distanza tra loro e gli Spearow. Sperava solo che quegli uccellacci non avessero cambiato bersaglio e non si fossero diretti su Trace... "Okay, ottimo! Adesso cerchiamo di tornare sulla strada principale, e dirigiamoci verso Smeraldopoli..." 

Prima che Ash potesse dire altro, la bambina dai capelli arancioni si piazzò davanti a lui decisa a capire cosa stesse accadendo. "Hey! Hey, un momento! E voi due chi sareste?" esclamò. "Cosa ci facevate lì nel fiume? Non stavate mica pensando di farvi un bagno, vero?"

Ash e Pikachu restarono sbalorditi nel vedere quella ragazzina che si piazzava davanti a loro con cipiglio quasi minaccioso - vestita di una maglietta gialla a maniche corte che le scopriva un po' la pancia, pantaloncini corti tenuti su con un paio di buffe bretelline rosse, e un paio di sneakers rossi che le davano un aspetto ancora più dinamico, la bambina aveva i capelli arancioni, tenuti legati in una corta coda ad un lato della testa, gli occhi verdi dall'aspetto vispo e il viso spruzzato di lentiggini. Ash doveva ammettere che era carina d'aspetto... ma la sua espressione, con tanto di pugni sui fianchi e fronte aggrottata, faceva chiaramente capire che non aveva apprezzato l'improvvisa apparizione di Ash e del suo Pokemon.

"Tra l'altro, mi siete capitati tra i piedi proprio quando stavo finalmente per pescare un Pokemon d'Acqua come si deve!" insistette lei. "Allora, sentiamo! Qual è la vostra scusa?"

"Ehm..." mormorò Ash, sfregandosi la nuca mentre con l'altro braccio teneva Pikachu, cosciente ma ancora un po' stordito. "Ecco... la mia scusa sarebbe che ho uno stormo di Spearow alle calcagna e stavo cercando di seminarli. E poi... ecco... il mio Pikachu qui è piuttosto malridotto, e stavo cercando di portarlo in un Pokemon Center..."

"Pika pikachu..." il topolino elettrico confermò la versione del suo allenatore con un cenno della testa.

Nel vedere il Pokemon Elettro tra le braccia del ragazzino, la ragazzina cominciò a sbollire la rabbia, e in effetti si mostrò preoccupata per Pikachu. Quel Pokemon doveva aver affrontato tutti quegli Spearow da solo, a giudicare dai graffi che aveva... "Come? Oh, santo cielo... allora forza, dobbiamo raggiungere il prima possibile Smeraldopoli e portare il tuo Pokemon ad un centro!" esclamò. Ripiegò rapidamente la sua canna da pesca e la ripose in uno zainetto azzurro appoggiato vicino a sè. "Presto, saliamo sulla mia bicicletta! Smeraldopoli non è molto lontana da qui!"

"Grazie!" rispose Ash. Lui e Pikachu si scrollarono di dosso l'acqua come meglio potevano, e la ragazzina dai capelli arancioni raggunse una bicicletta rossa dall'aspetto ben tenuto che era stata appoggiata ad un albero vicino. Appena in tempo, visto che all'orizzonte iniziavano già a comparire, oltre che delle minacciose nubi temporalesche, anche uno stormo di quei feroci Spearow! Alcuni dei piccoli rapaci erano stati così persistenti da inseguire Ash e Pikachu fin lì, e il ragazzino non credeva che Pikachu sarebbe stato in grado di sostenere un altro scontro con quei pennuti!

"Oh no! Ci hanno seguito fin qui!" esclamò Ash. "Pikachu, reggiti forte! Adesso raggiungiamo Smeraldopoli e ti rimettiamo in sesto! Presto, dobbiamo partire! Quegli Spearow ci sono addosso!"

La ragazzina dai capelli rossi slegò la bici e vi montò sopra, poi fece cenno ad Ash e Pikachu di salire sul cestino posteriore. "Lo vedo, non sono mica cieca! Presto, saltate su e reggetevi forte! Cercherò di correre il più veloce possibile!" esclamò. Il ragazzino e il suo Pokemon non se lo fecero dire due volte, e la loro soccorritrice partì a razzo, pedalando con tutta la velocità di cui era capace. Ash si resse il più forte possibile, terrorizzato all'idea che lui e Pikachu potessero cadere e restare preda degli Spearow. Il Pokemon Elettro stava cercando di riprendere fiato - si sentiva già un po' meglio, sia per il tuffo nel fiume che per il fatto che Ash si stava prendendo cura di lui, ma ancora non credeva di potercela fare contro tutti quegli Spearow.

La ragazzina continuava a pedalare con tutte le sue forze, anche ora che un vento gelido e violento cominciava a spirare in direzione opposta, rendendo difficile ogni pedalata. Poco dopo, la pioggia iniziò a scendere, limitando anche la visibilità... ma lei non dava l'impressione di essere tipo da arrendersi così facilmente. Pur consapevole di quanto fosse pericoloso accelerare così, la bambina dai capelli arancioni spinse più che poteva con le gambe e portò la sua bicicletta al limite, nel tentativo di seminare lo stormo di Spearow che si faceva sempre più vicino...

"Accidenti, quelli ci stanno addosso... non credevo che potessero essere così aggressivi!" disse tra sè la ragazzina, ormai bagnata fradicia sotto lo scroscio. "Se solo... se solo riuscissi a raggiungere quakche centro abitato, magari riusciremmo a farci dare una mano... cavolo, devo andare più veloce! Più veloce, più veloce!"

"Pika...?" mormorò Pikachu alzando lo sguardo verso i Pokemon Normale/Volante che cercavano di agguantarlo. Uno di loro, particolarmente agguerrito ed audace, si gettò in picchiata e cercò di chiudere i suoi artigli sul topolino elettrico, ma Ash si voltò di scatto e sottrasse Pikachu alla presa, con il risultato che gli artigli dello Spearow gli strapparono un lembo di manica. Vedendo il suo allenatore in pericolo, Pikachu ebbe la tentazione di lanciare una scarica elettrica, ma si trattenne pensando che avrebbe potuto ferire Ash e la ragazzina che li stava aiutando. La bicicletta aveva ormai raggiunto una velocità folle... ma non poteva durare a lungo.

Alla fine, la bicicletta andò a infilarsi in una pozza di fango scivoloso, e le ruote si impantanarono quasi subito. La ragazzina strinse i denti e cercò di accelerare... ma il fango agguantò le ruote e fece rallentare la bicicletta, con il risultato che lei perse il controllo del veicolo... e infine, la bicicletta si rovesciò e fece cadere i suoi passeggeri nel fango! Per fortuna, a quel punto la velocità era diminuita al punto tale che nessuno si fece male... ma il risultato fu comunque che Ash, Pikachu e la loro soccorritrice si ritrovarono a volare per un breve tratto prima di finire in mezzo al pantano, che li inzaccherò dalla testa ai piedi!

"Aaaargh!" esclamò Ash, un attimo prima di finire in mezzo al fango, con Pikachu ancora tra le braccia. Vide la ragazzina che cercava come poteva di togliersi il fango di dosso e riaprire gli occhi... ma non ebbe il tempo di fare nulla per aiutarla, visto che una dozzina di Spearow infuriati si era messo a svolazzare attorno a lui come avvoltoi attorno ad una carcassa, quasi stessero attendendo il momento giusto per piombare addosso alla loro preda!

"Aaaaah, accidenti! Ma non è possibile! Oggi è proprio una giornata del cavolo!" strepitò Misty, guardandosi con disgusto e fastidio - era completamente coperta di fango, e la sua bicicletta era bloccata lì. E come se non bastasse, erano tutti e tre alla mercè di quegli stupidi Spearow che svolazzavano attorno a loro!

"Pikachu! Pikachu, dove sei?" chiese Ash, guardandosi attorno per cercare il suo Pokemon. Finalmente, vide il topolino giallo che giaceva stordito nel fango poco lontano da lui e corse da lui per accertarsi delle sue condizioni. "Pikachu! Come stai? Ti senti bene?"

"Pika chu..." mormorò il Pokemon Elettro. Le forze gli stavano ormai venendo meno, e stava lottando per restare in piedi. Non c'era molto da fare... in quelle condizioni, non avrebbe potuto fermare tutti quegli Spearow. L'unica possibilità era che quella bambina dai capelli arancioni potesse dare una mano... e in fretta, visto che gli Spearow cominciavano già a scendere in picchiata su di loro!

"Ci stanno attaccando! Hai dei Pokemon con te?" chiese Ash alla ragazzina, che stava cercando di recuperare la sua bici dal fango.

"Certo che ne ho! Ma uno soltanto... non credo che potrà fare molto contro quegli Spearow!" esclamò la ragazzina. Decidendo che comunque qualsiasi aiuto era meglio che niente, prese una Pokeball dalla cintura e la lanciò, facendola aprire a mezz'aria.

"Non costa nulla tentare! Misty chiama... Staryu!" Una scia di luce rossa uscì dalla sfera e atterrò davanti alla ragazzina, poi prese la forma di uno strano Pokemon simile ad una stella marina a cinque punte del colore della sabbia, con una formazione d'oro al centro della sua parte frontale. Proprio al centro del suo corpo si trovava un nucleo somigliante ad un gioiello rosso.

"Hah!" esclamò il Pokemon simile ad una stella, anche se non aveva una bocca con cui parlare. Alcuni Spearow vennero distratti e rivolsero la loro attenzione al Pokemon della ragazzina, che scansò il primo attacco con insospettata agilità per un Pokemon come quello, e rispose con un attacco Pistolacqua. Dalla "punta" che le faceva da testa, il Pokemon si nome staryu scagliò un getto d'acqua ad alta pressione che colpì il Pokemon avversario con precisione e potenza, e riuscì ad allontanarlo di qualche metro. Un altro Spearow svolazzò verso il Pokemon simile ad una stella e cercò di colpirlo con un attacco Beccata... e ormai era troppo vicino per poter essere evitato!

"Staryu, usa Rafforzatore!" esclamò la bambina dai capelli arancioni.

"Hah!" La stella marina di nome Staryu risplendette per un secondo, come se il suo corpo fosse diventato improvvisamente d'acciaio... e quando lo Spearow avversario cercò di colpirlo, il suo becco rimbalzò sulla pelle di Staryu, e il Pokemon sparviero sgranò gli occhi e svolazzò via cinguettando per il dolore improvviso.

Ma per quanti Spearow Misty e il suo Staryu cercassero di attirare su di loro, la disparità numerica era comunque innegabile. Ash e Pikachu erano comunque costretti ad evitare gli altri Pokemon alati, che sciamavano furiosamente intorno a loro. Non mancava molto ormai... Pikachu cercò di lanciare un attacco Tuonoshock contro lo Spearow più vicino, ma le sue guance non fecero altro che emettere una piccola scarica per poi esaurirsi.

"Pika chu..." disse Pikachu scuotendo la testa. Era incredibile come stesse rapidamente rivalutando quel pivellino di un'allenatore. Nonostante tutte le difficoltà, Ash non aveva mai mollato. Anche se Pikachu si rifiutava di ascoltare, Ash si era già affezionato a lui, e non si era lasciato scoraggiare dall'ostinazione del Pokemon Elettro. Anche ora, Ash stava cercando di proteggerlo dagli Spearow infuriati, anche se questo avesse voluto dire rischiare in prima persona. E dire che pensava che Ash fosse interessato a lui soltanto per vincere Medaglie, o per darsi delle arie...

"Ascoltami, Pikachu..." disse infine Ash, chinandosi verso il suo Pokemon mentre cercava di proteggerlo dalle beccate degli Spearow con il suo stesso corpo. "Va tutto bene. Non ti sforzare. Tu sei il mio primo Pokemon, giusto? Tocca a me proteggerti, come tu hai fatto tutto quello che potevi per proteggere me. Riposati. Io... mi occuperò di questi Spearow!"

Ash appoggiò delicatamente il suo Pokemon ferito sul terreno e gli sorrise per fargli coraggio... poi, raccolse da terra del fango e si girò di scatto, scagliandolo in faccia ad uno Spearow che si stava facendo pericoloso! Il Pokemon sparviero gracchiò per la sorpresa e si allontanò sbattendo disordinatamente le ali... ma molti altri Spearow si prepararono per gettarsi in picchiata su Ash. Ma Ash non si mosse, e si piazzò a braccia aperte davanti a Pikachu, pronto a fargli scudo fino all'ultimo!

La ragazzina di nome Misty sgranò gli occhi davanti a quella scena. "Hey, ma... ma che stai facendo, sei impazzito?" esclamò. "Quegli Spearow ti faranno fuori se resti lì!"

"Ascoltatemi, Spearow!" esclamò il ragazzino, ignorando il richiamo di Misty. "Io sono Ash Ketchum di Biancavilla, e ho iniziato oggi il mio viaggio per diventare il più grande allenatore di Pokemon di tutti i tempi! E lui è Pikachu, il mio primo Pokemon e il mio amico! Non vi permetterò di fargli del male, avete capito? Non ci faremo fermare da voi!"

Pikachu, nonostante la stanchezza, riuscì ad alzare la testa verso il suo aspirante allenatore, anche con il vento che gli ululava in faccia. Dalla sua posizione, Ash gli sembrava improvvisamente così grande e deciso... pronto a rischiare tutto per proteggerlo. La stessa Misty, nonostante tutto, doveva ammettere che quella di Ash era un'azione coraggiosa. Temeraria e poco ragionata, forse, ma senza dubbio coraggiosa. L'avrebbe fatto anche lei per i suoi Pokemon, in fondo...

Gli Spearow, tuttavia, non sembrarono altrettanto impressionati dal discorso di Ash. Con uno stridio acuto, i Pokemon piumati si fermarono a  mezz'aria e puntarono contro il ragazzo... poi si gettarono in picchiata verso il loro bersaglio! Ma Ash non mostrò segni di cedimento. Restò lì a braccia aperte, deciso a proteggere il suo Pikachu a qualsiasi costo, e guardò in alto verso il gruppo di piccoli rapaci...

Pikachu raccolse tutte le sue forze e si rialzò. Per un attimo, si sentì le gambe tremare, e temette di non essere in grado di reggere... ma la sua forza di volontà lo tenne in piedi, e il topolino elettrico raggiunse il suo aspirante allenatore e gli salì rapidamente sulla spalla, per poi saltare verso lo stormo di Spearow sotto gli occhi sbalorditi di Ash! Colti di sorpresa da quella mossa temeraria, i piccoli rapaci esitarono per un momento, che si rivelò tutto quello di cui Pikachu aveva bisogno. Le nuvole temporalesche sopra di loro lampeggiarono... e una scarica elettrica si sprigionò da esse e raggiunse Pikachu, che si sentì improvvisamente carico e pronto a tutto!

"Pikachu!" esclamò Ash, comprendendo al volo che questa poteva essere la loro unica possibilità. "Adesso usa Tuonoshock!"

"Pika pika..." Pikachu squittì mentre l'energia elettrica circolava nel suo corpo, facendolo sentire sempre più energico e deciso. Le sue guance crepitarono sonoramente per una frazione di secondo... e infine, il grazioso Pokemon Elettro sprigionò tutta la carica accumulata in un unico, devastante attacco!

"...CHUUUUUUUUUUUU!!!"

Gli effetti furono spettacolari. La scarica elettrica investì una vasta area davanti a Pikachu e travolse gli Spearow, sprigionando una luce abbagliante che fece sembrare che fosse tornato di colpo il sole! I Pokemon alati vennero travolti dal torrente di elettricità e scagliati a distanza, e per diversi secondi, Ash non riuscì a vedere nulla se non quella luce abbagliante! Coprendosi gli occhi con un braccio, il ragazzino fece due passi indietro, poi incespicò andando a sedersi sul terreno fangoso, sotto la pioggia che cadeva insistente. Nelle sue orecchie, riecheggiava il terrificante rumore della scarica elettrica che proseguiva...

Finalmente, la devastante scarica si esaurì, ed Ash fu in grado di vederne i risultati. Il terreno era ricoperto di Spearow privi di sensi, con le piume abbrustolite e gli occhi trasformati in spirali, per dimostrare che erano in effetti fuori combattimento. Pikachu era disteso a terra a pancia in giù poco lontano, le guance ancora crepitanti di un residuo di energia, e stava cercando di riprendere fiato. La pioggia scendeva ora con minor vigore, ridotta ad una fine pioggerella che stava man mano esaurendosi, ma nell'aria permaneva ancora un penetrante odore di ozono, e ogni tanto si vedeva ancora qualche scarica elettrica che si esauriva subito dopo. Ash rimase in silenzio, esausto e al tempo stesso sbalordito da quello che Pikachu era riuscito a fare... e poco più in là, anche Misty e Staryu guardavano come imbambolate il risultato di quell'attacco Tuonoshock potenziato.

"Wow... ma come... ma come ha fatto?" boccheggiò Misty. Staryu non aveva un volto, ma se così fosse stato, probabilmente sarebbe rimasta a bocca spalancata ed occhi sgranati!

Ash, da parte sua, aveva tutt'altro in mente. Una volta sicuro di essere abbastanza ben fermo sulle gambe, il ragazzino si rialzò, controllò di essere a posto, e si diresse verso il suo Pokemon, sperando che anche lui stesse bene. "Pikachu?" chiese. "Pikachu, come stai? Sei ferito?"

"Pika pikachu..." squittì il topolino elettrico, rimettendosi in piedi dopo un attimo di esitazione. Ash si chinò per prenderlo in braccio e sorrise sollevato.

"Meno male, Pikachu... sei stato meraviglioso! Non credevo fossi così forte, lo ammetto!" affermò, mentre teneva tra le braccia il suo Pokemon esausto. Quel Tuonoshock potenziato aveva prosciugato quasi tutte le sue forze, e adesso Pikachu riusciva appena a tenersi in piedi. Ma la fierezza per la vittoria faceva passare quasi in secondo piano la stanchezza.

"Pikachu..." disse il topolino elettrico drizzando un orecchio.

Ash sospirò e guardò dritto negli occhi il Pokemon elettrico. "Senti, Pikachu... lo so, abbiamo cominciato con il piede sbagliato. Sono stato un po' troppo frettoloso, e forse avrei dovuto prendermi il tempo di conoscerti meglio. Ma... che ne dici se facciamo un altro tentativo? Riproviamo a venirci incontro e ad essere una squadra, che te ne pare?"

"... Pika..." mormorò il topolino elettrico, come se ci stesse pensando su. Ma quello che aveva visto lo aveva convinto che anche lui era stato un po' troppo frettoloso nel giudicare Ash. Quel ragazzo, in fondo, aveva i numeri per essere un buon allenatore... e chissà, forse anche il nuovo Campione! Dopotutto, erano successe cose anche più strane al mondo...

Dopo averci pensato su un attimo, il topolino elettrico diede la sua risposta. "Pikachu!" esclamò, e alzò una zampetta in modo che lui ed Ash potessero darsi il cinque.

"Hey, tu! Stai bene? E il tuo Pikachu?" chiese Misty raggiungendo il ragazzino, la sua Staryu a fianco. "Accidenti, da dove è venuto quel Tuonoshock gigantesco? Non ne ho mai visto uno simile!"

"Vero? A quanto pare il mio Pikachu è straordinario!" si vantò Ash. "Beh... in realtà non so esattamente come abbia fatto, ma... diciamo che è stata la forza dell'amicizia! Questo vuol dire che finchè siamo assieme, non c'è proprio niente che non possiamo fare!"

"Pika..." sospirò un esausto ma soddisfatto Pikachu.

Misty sospirò, e la sua Staryu alzò due delle sue "punte" come se fossero state mani. La ragazzina dai capelli arancioni non aveva una gran simpatia per certa retorica... "Va bene, va bene... sarà come dite voi." affermò. "Ora però è il caso di affrettarsi verso Viridian City e portare il tuo Pikachu ad un Pokemon Center perchè riprenda le forze. Per come siete adesso, non potete certo sperare di avventurarvi in giro!"

"Sì, sì, lo so... accidenti, certo che ne fai, di prediche!" brontolò Ash, gettando uno sguardo obliquo alla ragazzina. Dalla prima impressione, sembrava un tipetto piuttosto autoritario. "E va bene, allora aspetta che..."

"Pika pi?" chiese Pikachu, e rivolse di scatto lo sguardo verso il cielo. Le nuvole avevano cominciato già ad aprirsi e a far filtrare la luce del sole... ma assieme ai raggi luminosi, qualcos'altro stava cominciando a delinearsi nel cielo, qualcosa di così luminoso che Ash fu costretto a ripararsi gli occhi con una mano. Non riusciva a vedere bene, ma quella strana cosa sembrava essere molto grande e luminosa, e aveva la forma di un giganntesco volatile...

"Hm? E... e quello... quelllo che cos'è?" chiese Misty. Chiaramente, anche lei era incuriosita da quell'enorme apparizione e si avvicinò ad Ash schermandosi gli occhi per cercare almeno di vedere di cosa si trattava.

Le nuvole si dipartirono del tutto, e davanti agli occhi dei due bambini e dei loro Pokemon apparve una visione paradisiaca. Un gigantesco uccello dalle piume fiammeggianti e dai coloro sgargianti, con un lungo becco affilato, una coda piumata a ventaglio simile a quella di un pavone, e una grande cresta sulla testa, dal cui corpo maestoso si sprigionava un arcobaleno di colori che fluttuavano nell'aria attorno a lui per un attimo prima di disssolversi. Ad ogni battito d'ali, dalle sue piume stoccate di fiamme multicolori si distaccavano delle particelle di luce di vario colore, e l'espressione sul suo viso era stoica e al tempo stesso decisa mentre volava verso l'orizzonte e si alzava nuovamente di quota, del tutto indifferente alle questioni degli uomini. Sembrava quasi che qualcuno avesse dato forma e sostanza all'arcobaleno stesso.

Ash, Pikachu, Misty e Staryu continuarono a guardare allibiti il maaestoso Pokemon uccello che continuava il suo viaggio, riducendosi man mano ad una macchia luminosa all'orizzonte. I due bambini non riuscivano ancora a credere ai loro occhi. Avevano sentito parlare dei cosiddetti Pokemon Leggendari, ovvero Pokemon dotati di poteri incredibili, ben al di sopra di quelli della  maggior parte dei Pokemon, che apparivano sovente nei miti e nelle leggende del loro mondo, e che erano collegati a fenomeni naturali, cataclismi o, in certi casi, addirittura a concetti primitivi che davano forma al mondo intorno a loro. Lui stesso aveva sentito spesso, quand'era più piccolo, alcune storie riguardanti i tre Pokemon Leggendari tipici di Kanto: Articuno, Zapdos e Moltres, tre Pokemon Leggendari simili ad enormi uccelli da preda, collettivamente conosciuti come i tre Uccelli Leggendari di Kanto.

Ma... quel Pokemon volante che avevano appena visto non era certo uno di loro... non assomigliava a nessuno dei tre Uccelli Leggendari di Kanto. Di cosa poteva trattarsi? E come mai era da quelle parti? Ash e Pikachu erano talmente stupiti che non riuscirono a staccare gli occhi dalla creatura leggendaria finchè questa non fu scomparsa del tutto, lasciandoli lì a chiedersi che cosa avessero visto e cosa significasse...

"Quel Pokemon... che cos'era?" si chiese Misty ad alta voce, ancora emozionata ed incredula. Staryu non aveva espressione, ma la ragazzina era sicura che il suo Pokemon provava lo stesso sbalordimento. "Sono... sono sicura di non aver mai visto nulla di simile! Da... dove viene, e perchè è venuto fin qui?"

"Non ne ho la più pallida idea..." rispose Ash. Ma quella spettacolare visione aveva avuto l'effetto di fargli ritrovare la fiducia in un viaggio che non era cominciato esattamente con il piede giusto. Quanti allenatori di Pokemon potevano vantarsi di aver visto un Pokemon Leggendario il loro primo giorno? "Ma è sicuramente un buon segno! Come primo giorno non è stato il massimo, ma ora sappiamo che sarà un viaggio straordinario! Non sei d'accordo anche tu, Pikachu?"

"Pika pika!" disse il Pokemon elettrico, e alzò debolmente un braccio per fare il segno dell'ok.

Misty fece un sospiro. "E va bene, come volete voi... ma il tuo Pikachu deve ancora farsi vedere ad un Pokemon Center." affermò. "Vado a recuperare la mia bicicletta, e poi vi accompagno. Non dovrebbe volerci troppo tempo per arrivare a Smeraldopoli."

Ash fece un cenno con la testa in segno di gratitudine, ma continuò a guardare estasiato verso il cielo, seguendo con la mente il tragitto del maestoso Pokemon fenice. Chissà dov'era, in quel momento? Si era accorto di loro? Li aveva in qualche modo incoraggiati con la sua apparizione? Mentre Ash si poneva questi quesiti, la sua attenzione venne attratta da un luccichio proveniente dal terreno vicino ai suoi piedi... e il ragazzino, incuriosito, si chinò per vedere di cosa si trattasse.

"Pika?" chiese un incuriosito Pikachu, mentre Ash raccoglieva quella cosa luminosa - era una grossa piuma di uccello, lunga quasi quanto il suo avambraccio, che risplendeva di una serie di colori sgargianti, passando da colori caldi come il rosso e l'arancione al verde e all'indaco, mostrando tutti i colori dell'iride. Dopo averla guardata con fierezza e sorpresa, Ash sorrise tra sè.

"Una piuma con i colori dell'arcobaleno..." disse il ragazzino. "Che dici, Pikachu? Sarà un modo come un altro per dirci che nonostante tutto, sarà un viaggio straordinario?"

"Pikachu..." risppose Pikachu accomodante. Ash disse di sì, e dopo aver guardato la piuma da un lato e dall'altro, si accinse a mettersela nello zaino...

E un urlo improvviso interruppe il momento magico!

"AAAAAAARGH! La mia biciclettaaaaaaa!!!" strillò Misty, una volta giunta a ridosso del suo veicolo. Con un moto di rabbia, la bambina dai capelli arancioni sollevò la sua bicicletta... o almeno, quello che ne restava... e la mostrò ad Ash! "Guardate cosa avete combinato voi due impiastri! E adesso... COME VI GIUSTIFICATE, EH?"

Ash e Pikachu si voltarono di scatto, sorpresi ed allarmati... e capirono subito di cosa Misty stesse parlando! La sua bella e fiammante bicicletta nuova era stata investita in pieno dalla scarica elettrica che Pikachu aveva scagliato contro gli Spearow... con il risultato che era stata ridotta ad un ammasso di metallo annerito e contorto, che emanava una forte puzza di gomma bruciata! E isty la stava tenendo sulle spalle in tono accusatorio, squadrando Ash con una tale indignazione che il ragazzino era convinto di vedere un muro di fiamme dietro di lei!

"Ah... ehm... la tua... bicicletta...?" boccheggiò Ash, sentendosi molto stupido. In quel momento, non gli veniva in mente nulla di meglio da dire...

"Sì! La mia! Bicicletta!" ripetè stizzata Misty, avvicinando di colpo il viso a quello di Ash, che fece un passo indietro e sgranò gli occhi imbarazzato. "E adesso, che cosa hai intenzione di fare, eh? Mi devi risarcire!"

Accanto a lei, Staryu si mise in posizione, mettendo le "braccia" sui fianchi come se volesse minacciare Ash e Pikachu. Ancora una volta, il ragazzino doveva ammettere che il Pokemon stella marina era molto espressivo, pur non avendo una faccia...

"Pika..." mormorò Pikachu stupefatto, mentre Ash cercava in qualche modo di inventarsi una risposta. E sentiva di dover fare presto... la furia dai capelli arancioni davanti a lui non sembrava voler aspettare!   

"Ehm..." mormorò infine, tenendo una mano alzata per dire a Misty di calmarsi. "Ecco... beh, insomma, non... non mi sembra il caso di scaldarsi tanto, o sbaglio? In fondo... er... si tratta di una semplice bicicletta, vero?"

Misty si tirò fuori di tasca uno scontrino e lo sbattè in faccia ad Ash, in modo che il ragazzino potesse leggerne il prezzo... e il ragazzino deglutì nervosamente alla vista di quel numero a cinque cifre!

"O... Ottantamila Poke-yen? Ma di cosa è fatta, d'oro?" esclamò il ragazzino, mentre Pikachu drizzava le orecchie allarmato. Ripresero subito la calma, e Ash voltò le spalle a Misty, tenendo una mano dietro la nuca mentre con l'altro braccio reggeva Pikachu.

"Beh? Allora, cos'hai intenzione di fare a riguardo?" lo incalzò Misty.

Ash alzò le spalle. "Beh... al momento non ho tutti quei soldi... e non ho neanche un modo per guadagnarne così tanti in breve tempo." affermò... poi, con un sorrisetto arguto, si voltò verso la focosa ragazzina e si calò leggermente il berretto sul volto. "Quindi... ci vediamo quando sarò ricco e famoso! Ciao ciao!"

"Pika pika!"

Con queste parole, il ragazzino e il suo Pokemon voltarono le spalle a Misty e si dileguarono a tutta birra mentre Misty cominciava ad inseguirli, brandendo la sua bicicletta annerita come un'arma contundente!

"HEY! Tornate subito qui, voi due impiastri! Non scappate!"

 

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Il maestoso Pokemon simile ad una fenice aveva ripreso il volo verso una destinazione nota soltanto a lui, librandosi sempre più in alto nel cielo fino a che le terre e i mari sotto di esso non diventarono che macchie di verde e blu. A circa diecimila metri di quota, in quello strato conosciuto come "zona della morte" dove ogni forma di vita normale era impossibile, la leggendaria creatura conosciuta come Ho-Oh continuava il suo misterioso viaggio, indifferente al freddo e all'atmosfera rarefatta.

E nel frattempo, sulla groppa del Pokemon alato, una piccola figura alta poco più di mezzo metro, simile ad un omino fatto di ombre e con gli occhi che sembravano braci ardenti, guardò sotto di sè. Ho-Oh aveva fatto cadere un'altra delle sue piume iridate... era passato del tempo dall'ultima volta che aveva deciso di fare questo dono. Che cosa aveva in mente? Lo aveva fatto perchè aveva qualche presentimento? Ogni volta che lo faceva, era perchè voleva dare a qualcuno un dono particolare... e non lo faceva mai senza un motivo ben preciso.

Ben sapendo che Ho-Oh aveva i suoi imperscrutabili motivi, il piccolo Pokemon guardiano di nome Marshadow restò a guardare giù per qualche istante, prima di riprendere il suo posto, seduto a gambe incrociate sulla schiena del Pokemon alato...      

          

oooooooooo                            

 

CONTINUA...

 

 

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Capitolo 5
*** Arrivo a Smeraldopoli ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 4 - Arrivo a Smeraldopoli

 

Smeraldopoli, una delle più grandi e suggestive città della zona est di Kanto, è conosciuta per essere una delle prime mete degli allenatori di Pokemon in erba. Al contrario di Biancavilla, Smeraldopoli è una città moderna e dotata della maggior parte delle comodità che ci si potrebbe aspettare. Case tradizionali ed aree verdeggianti si trovano fianco a fianco con alti palazzi, offrendo un suggestivo contrasto tra natura incontaminata e modernità.

Era proprio qui che, dopo una lunga camminata, Ash e Pikachu erano arrivati, alla ricerca di un Pokemon Center per far riposare Pikachu... e magari, anche di un modo per cercare di contattare Trace ed assicurarsi che fosse riuscito a sfuggire a quello stormo di Spearow infuriati. Adesso sarà stato molto preoccupato per loro...

"Bene, Pikachu... eccoci arrivati a Smeraldopoli. La città che viene anche chiamata, l'eterno paradiso verde." commentò Ash, sempre tenendo in braccio il topolino elettrico. Pikachu aveva avuto il tempo di riposarsi e riprendere un po' le forze, e adesso stava in piedi in braccio al suo allenatore, guardandosi attorno. Era la prima volta che vedeva una città così grande, con quei grattacieli che sembravano toccare le nuvole... e doveva ammettere che ne era affascinato.

"Pikachu..." rispose con un rapido guizzo dell'orecchio sinistro.

Tuttavia, mentre Ash e Pikachu si guardavano attorno e cercavano di orientarsi tra le strade della città - e il giovane allenatore in erba si rendeva conto fin troppo bene che Biancavilla, la città dove era nato e cresciuto, era ben poca cosa in confronto a questa - c'era un altro piccolo problema che stava facendo tutto il possibile per tenere l'attenzione dei due amici su di sè.

"Huff... puff... alla fine vi siete fermati! Credevo che sareste andati avanti chissà quanto!" esclamò la voce irritata di Misty! La ragazzina dai capelli arancioni si era fermata a prendere fiato appena dietro di loro, e teneva sulle spalle quello che restava della sua bicicletta dopo che un Tuonoshock particolarmente potente da parte di Pikachu l'aveva investita. Non era stata certo volontà di Ash o di Pikachu distruggere una bici così bella... ma nella concitazione del momento, con uno stormo di persistenti predatori che cercavano di fare loro del male, Ash e il suo starter non potevano certo preoccuparsi dei dettagli. Il risultato era il rottame ancora fumante che Misty portava sulle spalle... e la ragazzina che stava loro appiccicata come una sanguisuga pretendendo un risarcimento!

Ash abbassò la testa, e un grosso gocciolone di sudore gli scese lungo la nuca. "Ugh... ma sei ancora qui?" si lamentò. "Ti ho detto che non ho soldi per comprarti un'altra bicicletta come quella!"

"Non è una scusa, razza di guastatore! Vandalo di povere biciclette innocenti!" strepitò la ragazzina, il cui viso lentigginoso si era tinto per la rabbia di un colore rosso acceso molto simile a quello dei suoi capelli! "Adesso viaggerò con te e ti starò incollata finchè non avrai guadagnato quello che serve per una nuova bicicletta! E non ascolto scuse!"

"Ugh... ma perchè ho dovuto incontrare questa qui? E' peggio di una piattola..." si lamentò Ash mentre scuoteva la testa, guardando la bambina dai capelli arancioni di sottecchi. Era soltanto il suo primo giorno come allenatore, e già stava avendo a che fare con eventi che sembravano essere stati pianficati da qualche autore fuori di testa. A chi capitava tutto questo proprio il primo giorno da allenatore di Ash!

Decisamente, non era stato un inizio promettente, ma almeno adesso lui e Pikachu potevano raggiungere un centro per far riprendere Pikachu... se quella lagna che avevano dietro di sè gli avesse lasciato il tempo di spiegarsi.

"Okay, signorina! Prima di tutto, avevo chiesto scusa e non ero certo partito con l'intenzione di abbrustolire la tua bicicletta!" cercò di difendersi. "E poi, al momento ho qualcosa di più importante da fare, se permetti! Pikachu è ancora debole per quello scontro, e vorrei portarlo ad un Pokemon Center, prima di fare qualsiasi altra cosa!"

Per quanto fosse irritata per quello che era successo alla sua bicicletta, Misty non era insensibile, e non poteva ignorare il fatto che il Pikachu del ragazzo fosse effettivamente ancora molto debole. Per la verità, era sorpresa che il piccolo Pokemon fosse ancora in grado di sferrare un attacco Tuonoshock così potente. Forse si doveva all'intervento di quel maestoso Pokemon alato che si era visto poco dopo la fine dello scontro? Anche se non era esattamente una studiosa di Pokemon, Misty era molto incuriosita da questo sviluppo...

Ma per il momento, meglio concentrarsi sulle faccende più immediate. Per l'esattezza, trovare un Pokemon Center per Pikachu...

"Okay... va bene, parleremo dopo della mia bicicletta..." sospirò la ragazzina. "Sai già dove andare per raggiungere il Pokemon Center?"

"Pikachu?" sussurrò il topolino elettrico, alzando lo sguardo verso Ash. Il ragazzino si fermò a riflettere, cercando di richiamare alla mente tutto ciò che ricordava di quelle poche volte che era stato a Smeraldopoli assieme a sua mamma o al professor Oak prima di iniziare il suo viaggio. Un paio di anni prima, aveva visitato il Pokemon Center di Smeraldopoli quando lui e il prof. Oak erano andati lì - il professore aveva una commissione da sbrigare, e aveva chiesto ad Ash di accompagnarlo, in modo da fargli vedere com'era un Pokemon Center e cominciare a dargli un'idea di come sarebbe stato diventare un allenatore di Pokemon. Era convinto di ricordare, almeno un po', come fosse la città e come raggiungere il Pokemon Center...

"Allora... se non ricordo male, dobbiamo prima svoltare a destra alla seconda strada." disse il ragazzino, mentre si incamminavano lungo un marciapiede. Se non altro, non c'era molto traffico, e il viaggio verso la loro destinazione prometteva essere abbastanza tranquillo. "Poi da lì dobbiamo seguire le indicazioni verso l'Accademia Pokemon di Smeraldopoli, e poi..."

 

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Risultato: dopo mezz'ora stavano ancora girando in tondo.

"Ecco come ti ricordavi la strada, razza di buffone!" esclamò un'irritata ed esasperata Misty, trovandosi di fronte allo stesso angolo di strada che avevano girato all'inizio... per la sesta volta di seguito!

"Ceeeerto, tu sapevi dove trovare il Pokemon Center! Ricordavi dov'era dall'ultima volta, vero? E scema io che mi sono fidata di te, allenatore da strapazzo!" continuò senza alcuna remora, con il risultato di far innervosire ulteriormente il già esasperato Ash. Stufo di sentirsi biasimare così da una tizia qualunque che aveva incontrato per caso, il ragazzino si voltò di scatto verso Misty, con tanto di venuzza pulsante che gli appariva sopra il berretto!

"Bene, visto che sei tanto brava, perchè non ci porti tu al Pokemon Center?" sbottò infine, mentre Pikachu sospirava rassegnato. Continuando così, il malcapitato Pokemon Elettro avrebbe dovuto tenersi gli acciacchi ancora per un po'...

"Hey! Mi sembrava che quel Pikachu fosse il tuo Pokemon!" esclamò di rimando Misty. "Adesso devo pensarci io?"

"Beh, visto che sei tanto contenta di rinfaccarmi che non so orientarmi in questa città, pensavo che avessi anche un'idea migliore!" La risposta di Ash fu pronta e tagliente... e Misty restò ferma dov'era ribollendo di rabbia e frustrazione per il fatto che non le veniva in mente nessuna risposta altrettanto pungente da dargli!

"Ugh! Ma... ma sentitelo! Tu... tu sei soltanto un moccioso!"

"Sempre meglio che una sciocca petulante come te!"

"Prova a ripeterlo, testa di rapa!"

"Certo che lo ripeto, pel di carota!"

"Come ti permetti? Non mi piacciono neanche, le carote!"

"A me sì! Visto che non hai gusto?"

Pikachu sospirò ed abbassò le orecchie. Aveva l'impressione che sarebbero rimasti lì fino alla sera, o magari anche di più...

Ma proprio quando sembrava che i due marmocchi altrettanto testardi ed orgogliosi fossero destinati a continuare la loro gara di insulti, qualcuno ebbe il buon senso di intervenire.

"Hey, voi due! Cosa state combinando? Devo mettervi le manette per schiamazzi e disturbo della quiete pubblica?" chiese la voce di una donna matura, accompagnata da un secco battito di mani. Ash e Misty interruppero la loro lite e si voltarono verso la persona che aveva parlato - una giovane donna di bell'aspetto, con lunghi capelli blu-verdini legati in una folta coda dietro la schiena, che indossava un'elegante e ben tenuta uniforme blu da poliziotta, con un berretto dello stesso colore e un paio di scarpe blu-grigie con il tacco leggermente alzato. Al suo fianco, si trovava un Pokemon simile ad un cagnolino con il muso arrotondato e un mantello arancione a righe nere che richiamava la livrea di una tigre, e dei ciuffi di pelliccia più folti sopra la testa e sul ventre. 

"Grow! Grow!" esclamò il Pokemon.

Immediatamente, Ash e Misty si misero sull'attenti, quasi per riflesso condizionato. "Ah! Chiediamo scusa!" esclamò il ragazzino, con una buffa espressione imbarazzata. "Il... il fatto è... che il mio Pokemon è esausto per tutte le lotte che ha affrontato, e stavamo cercando un Pokemon Center... solo che non riusciamo a trovarlo!"

"Non è che potrebbe farci un favore e accompagnarci lei, Ufficiale Jenny?" chiese Misty, utilizzando l'appellativo a cui rispondevano tutte le agenti di polizia di Kanto e delle regioni vicine. Per motivi che pochi sarebbero stati in grado di spiegare, ogni città aveva la sua Ufficiale Jenny - poliziotte che avevano tutte lo stesso aspetto e rispondevano tutte allo stesso nome! A quanto pareva, era una tradizione di famiglia: ogni Ufficiale Jenny faceva parte di una famiglia in cui le ragazze venivano indirizzate fin da piccole a diventare tutrici dell'ordine. Come funzionasse la cosa, era un mistero che forse solo le Ufficiali Jenny stesse sarebbero state in grado di spiegare...

"Pikachu..." rispose Pikachu, massaggiandosi la testa per dare un po' più di enfasi alla spiegazione di Ash e Misty.

La giovane poliziotta osservò con attenzione i due ragazzini e il Pikachu tra le braccia di Ash. In effetti, quel Pokemon dava l'impressione di aver sostenuto un bel po' di battaglie, di recente. No, non sembrava che stessero mentendo. Quel Pikachu aveva bisogno di una mano...

"E va bene." disse l'Ufficiale Jenny, indicando la sua motocicletta con tanto di side-car parcheggiata accanto ad un marciapiede. "Il Pokemon Center non è molto lontano da qui, ma prima arriviamo, meglio è... a proposito, signorina, cos'hai intenzione di fare con quel rottame che ti porti in spalla?" Indicò con lo sguardo i resti della bicicletta che Misty ancora si portava sulle spalle.

La bambina dai capelli arancioni sentì la rabbia montare nuovamente nel sentire la bicicletta di cui andava tanto fiera essere definita un 'rottame', ma tenne saggiamente a freno la lingua - non sarebbe stata un'idea intelligente rispondere male ad una tutrice dell'ordine, e del resto... ridotta com'era, la sua bicicletta ormai non poteva che essere definita un rottame. E di questo, doveva ringraziare quel moccioso che aveva ripescato dal fiume...

"Ehm... questa è... o meglio dire, era... la mia bicicletta!" ribattè accigliata. "Il signorino e il suo Pikachu hanno avuto la brillante idea di usare un attacco Tuonoshock proprio vicino alla mia preziosa bicicletta, e adesso non ho intenzione di mollarli finchè non avrò avuto un risarcimento o una nuova bicicletta!"

"Ugh... non hai proprio intenzione di darmi tregua, vero?" mormorò Ash ormai rassegnato.

L'Ufficiale Jenny sospirò. Aveva l'impressione che quella giornata sarebbe stata molto più lunga del previsto... e adesso era anche ridotta a fare da baby-sitter a due ragazzini petulanti! "Va bene, va bene... per adesso, però, lascia perdere quella bici e monta dietro di me. Tu, ragazzo, entra nel mio side-car... e tutti e due, reggetevi forte! Adesso vi accompagno al Pokemon Center... e poi cercate di dirimere questa storia della bicicletta tra voi due! Ho già fin troppo da fare con il Team Rocket in giro."

"Il Team Rocket?" chiese Ash, montando con attenzione nel side-car della motocicletta, stando attento a tenere Pikachu al sicuro. Il Pokemon simile adun cane tigrato della poliziotta montò con lui e si accucciò vicino ai suoi piedi. "Ne ho sentito parlare. Non sono quella banda di criminali che si arricchiscono usando i Pokemon per i loro scopi?"

"Proprio loro..." rispose Misty, ora un po' più tranquilla. Rassegnata, la ragazzina agganciò la bicicletta al sidecar e montò assieme all'Ufficiale Jenny, cingendole la vita con le braccia. "So che catturano Pokemon rari e li vendono a caro prezzo ad allenatori di pochi scrupoli, o che si occupano di giri di combattimenti tra Pokemon illegali, il tutto per guadagnare quanto più possibile..."

L'Ufficiale Jenny non potè che confermare con un cenno della testa, mentre dava gas alla sua motocicletta e si affrettava verso il Pokemon Center. "Esatto, fanno questo ed altro, quei furfanti. In questo periodo, ci sono stati diversi furti perpetrati da tre nuovi agenti del Team Rocket, che sembrano operare nelle vicinanze di questa città. Dicono che due di loro siano giovani ma in gamba..."

"E il terzo, chi sarebbe?" chiese Ash, sinceramente incuriosito.

La poliziotta esitò per qualche attimo prima di rispondere. Quella parte era talmente strana che era sicura che non ci avrebbero creduto... "Ecco..." rispose Jenny, tenendo gli occhi sulla strada ma assumendo un'espressione un po' imbarazzata. "So che a sentirlo così può sembrare ridicolo, addirittura impossibile, ma... il terzo membro di questo gruppetto di malfattori sarebbe proprio un Pokemon."

Ash, Pikachu e Misty sgranarono gli occhi e sbatterono le palpebre per lo stupore. Com'era possibile, un Pokemon che aiuta dei ladri di Pokemon? Era un'idea talmente assurda che doveva esserci per forza stato un errore... vero?

"Pika pikachu..." affermò infine il topolino giallo scuotendo la testa. Anche per lui, era una storia talmente incredibile che davvero non riusciva a ritenerla possibile.

"Growwww..." Il cane-tigre, un Pokemon di tipo Fuoco che Ash riconobbe infine come un Growlithe, annuì rapidamente.

"Un... un Pokemon?" chiese Ash, usando una mano per impedire che il berretto gli volasse via. Finalmente, la motocicletta cominciò a rallentare e si fermò di fronte ad un edificio dalla forma ben riconoscibile anche in mezzo agli edifici della città: le mura bianche, il tetto rosso di forma arrotondata, con il simbolo di una Poke Ball stilizzata disegnato in bianco su di esso, e la porta automatica di plexiglass azzurro semitrasparente erano tutti segni distintivi di un Pokemon Center, gli ospedali specializzati per Pokemon che rappresentavano una meta importante per tutti gli allenatori. In quegli edifici, personale specializzato si occupava di curare i Pokemon, guarendo ferite, malattie, avvelenamenti ed ogni tipo di danno fisico... e meglio ancora, lo facevano completamente gratis. Ash non poteva dire di intendersi molto di questi affari, ma aveva sentito dire che tutti i Pokemon Center di un dato continente erano finanziati e mantenuti dalle rispettive Leghe Pokemon, un gesto di buona volontà il cui scopo era rendere più facili gli allenamenti e facilitare la pratica dell'allenamento. Se non altro, questo era quello che Ash aveva sentito, e non vedeva motivo per dubitare che fosse così. Aveva visto qualche volta i Superquattro di Kanto in televisione, e aveva l'impressione che fossero tutti persone in gamba, per quanto quella vecchietta, Agata, gli fosse sembrata piuttosto bisbetica.

"Ne discuteremo più avanti, se vi va." disse infine l'Ufficiale Jenny. Fermò la motocicletta e permise ai due bambini e al loro Pikachu di smontare. "Per adesso, eccovi al Pokemon Center. Mi raccomando, dite loro di prendersi ben cura del vostro Pikachu!"

"Veramente il Pikachu sarebbe soltanto suo... aaaah, lasciamo perdere!" Misty cominciò a protestare, ma si rese conto che si sarebbe trattato di un'inutile precisazione e seguì rapidamente Ash che camminava a grandi passi verso la porta scorrevole.

"Grazie, Ufficiale Jenny! Cercherò di sdebitarmi il prima possibile!" esclamò Ash. Fece un cenno con la testa alla giovane ufficiale, ed entrò rapidamente nel Pokemon Center con Pikachu in braccio, mentre Misty si voltava e ringraziava a sua volta.

"E di cosa? Io ho fatto solo il mio dovere!" rispose la poliziotta, guardando soddisfatta i due ragazzini che sparivano dietro la porta scorrevole del Pokemon Center. Da quel breve incontro, aveva avuto l'impressione che fossero due bambini in gamba, e che sarebbero andati lontano se avessero scelto di seguire la strada degli allenatori. Era anche per proteggere i sogni di bambini come quelli che aveva scelto di indossare l'uniforme. Se al Team Rocket fosse stato lasciato campo libero, per ragazzi pieni di speranze come loro sarebbe diventato sempre più difficile realizzare i propri sogni...

"Grow, grow!" il suo Growlithe abbaio un paio di volte e agitò vivacemente la coda, un ciuffo di pelo giallo che ricordava una vivace fiamma che si alzava dal suo corpo. Il Pokemon simile ad un cane sembrava voler dire alla giovane agente che era il momento di concentrarsi nuovamente sul lavoro, e di dare ancora una volta la caccia agli agenti del Team Rocket.

 

oooooooooo

 

Il Pokemon simile ad un gatto dalla corta pelliccia biancastra si stiracchiò pigramente e usò una delle sue zampe posteriori per grattarsi dietro l'orecchio, mentre si guardava attorno in caso ci fossero eventuali problemi. Non vedendo nulla di potenzialmente allarmante, il felino si scrollò e rivolse nuovamente la sua attenzione ai due giovani che lo seguivano a breve distanza.

Poi, sorprendentemente, il Pokemon felino si schiarì la voce... e cominciò a parlare, come se per un Pokemon fosse la cosa più naturale del mondo! "Okay, ragazzi. Ancora non si sono accorti di noi." affermò, rivolto ai due individui. Aveva una voce acuta e nasale, come se si fosse trattato dei miagolii di un gatto che cercavano in qualche modo di imitare la voce umana. E il risultato, molti sarebbero probabilmente stati d'accordo, era abbastanza convincente: le parole erano ben scandite e riconoscibili, e anche l'accento aveva qualcosa di ricercato. "Credo che sia il momento giusto per portare a segno il nostro colpo più audace! In questo periodo, ci sono molti allenatori che iniziano il loro viaggio, e voi sapete bene qual è il luogo che visitano di più, giusto?"

La prima delle due figure si fece avanti, sorridendo con presunzione. Si trattava di una ragazza, di non più di diciassette o diciotto anni, molto bella ma anche piuttosto vistosa, con lunghi capelli di colore rosso-porpora che restavano fermi in aria, sfidando la legge di gravità, e terminavano in un buffo ricciolo. I suoi occhi erano azzurri e dall'aspetto acuto, e indossava una divisa molto rivelante, con un top nero con sopra una camicetta bianca a maniche corte sul quale era disegnata una lettera R a caratteri cubitali; una vertiginosa minigonna bianca, e un paio di stivali neri alti fino quasi alla parte alta delle cosce. Un paio di lunghi guanti neri coprivano le sue mani e le sue braccia, fin sopra i gomiti, e indossava inoltre un paio di orecchini sferici di colore verde.

"Ovviamente il Pokemon Center, mio caro Meowth!" rispose la giovane donna sorridendo orgogliosamente. "E' lì che si trovano un sacco di Pokemon appena catturati di cui possiamo fare man bassa! Il capo sarà orgoglioso di noi!"

"Basta che non ci siano altre agenti Jenny a ronzare lì attorno... l'ultima volta abbiamo dovuto darcela a gambe levate..." disse una voce maschile dal timbro mite e un po' imbranato, appartenente a un ragazzo della stessa età della ragazza di prima. Era un giovanotto di bell'aspetto, dai lineamenti eleganti ed aristocratici, forse anche un po' effeminati, e i capelli azzurri a caschetto, lunghi fino alle spalle, che non facevano altro che accentuare il suo aspetto delicato. Aveva gli occhi verdi, dall'aria innocente e un po' svagata, e indossava una divisa che era, a tutti gli effetti, la versione maschile della divisa della sua compagna: maglietta bianca su corpetto nero con tanto di R disegnata sopra, pantaloni bianchi e guanti e stivali neri.  

"Questa volta non ci saranno problemi, mio caro James. Questo colpo lo abbiamo studiato a lungo, e abbiamo preparato una tattica che ci permetterà di prendere i Pokemon e scappare senza alcuna difficoltà!" disse la ragazza, muovendo un indice come per dire di no mentre teneva una mano su un fianco, cercando di darsi un tono. "Vedrai che andrà tutto bene! Faremo un figurone davanti al capo!"

"Aaaah! Sarebbe fantastico! Così potremo permetterci un pranzo in un ristorante a cinque stelle! E io potrò ricostruire la mia collezione di tappi!" esclamò il ragazzo dai capelli azzurri di nome James, con una luce sognante negli occhi! "E tu, Jessie? Cosa farai con il bonus che ci daranno?"

"Ooooh, ci sono molte cose che farei! Per esempio, mi comprerei un vestito nuovo che metta in risalto la mia naturale bellezza e la mia eleganza!" rispose prontamente la ragazza di nome Jessie, pettinandosi i capelli con un ampio e teatrale gesto della mano. Il loro Pokemon, Meowth, si massaggiò la testa e brontolò qualcosa tra sè circa il fatto che certe persone corressero un po' troppo.

"Ooookay, ragazzi, tutto questo è molto interessante, ma potremmo per favore concentrarci sull'operazione che stiamo per portare a termine? Sapete com'è, non vorrei che la missione fallisse perchè siete rimasti troppo tempo a sognare ad occhi aperti e a pensare a cosa avreste fatto!" chiese Meowth con sarcasmo. Il Pokemon era un gatto bipede con una pelliccia color crema, che diventava marrone sulle zampe posteriori e sulla punta arricciata della sua coda. La sua testa aveva una forma ovale con delle lunghe vibrisse, orecchie nere e una moneta dorata posta sulla fronte, mentre gli occhi erano enormi, con le pupille lunghe e strette.

Immediatamente, i due ragazzi, Jessie e James, si riscossero dal loro sogno ad occhi aperti. "Ehm... ma certo, Meowth, ma certo! Stai tranquillo, abbiamo tuuuuuutto sotto controllo!" si vantò Jessie. "Andiamo! L'operazione comincia tra mezz'ora! E noi del Team Rocket siamo maestri di puntualità!"

"Questa non te l'ho mai sentita dire, Jessie..." rispose James, sinceramente sorpreso.

"Aaaah, che importanza ha se l'ho detto prima o meno?" rispose bruscamente la giovane donna. "Andiamo a prepararci e diamo inizio all'operazione! Stanotte, faremo uno dei nostri colpi più spettacolari!"

"Giusto! Ben detto!" rispose Meowth.

 

oooooooooo

 

L'interno del Pokemon Center era più o meno come Ash se l'era aspettato. Era un luogo dall'aspetto tranquillo, perfetto per far rilassare sia i Pokemon che i loro allenatori, con diversi tavolini disposti in ordine e le sedie rese più comfortevoli con dei cuscini semplicemente ricamati. Ad un capo della grande sala si trovava un bancone d'attesa al quale attendeva una giovane donna, probabilmente anche più giovane dell'Ufficiale Jenny, vestita con dei graziosi abiti rosa e bianchi che ricordavano molto quelli di un'infermiera, con tanto di cappellino bianco sulla testa e dei graziosi capelli rosa legati in un paio di buffi anelli dietro la nuca. Un simbolo del pronto soccorso era disegnato sul frontino del suo berretto, e al suo fianco si trovava un Pokemon dall'aspetto dolce e materno, una creatura rosa alta poco più di un metro, a forma di uovo e con dei "capelli" rosa ai lati della testa. Gli arti erano corti e tozzi, e aveva un marsupio sulla pancia nel quale covava un uovo.

"Benvenuti al Pokemon Center, ragazzi!" Non appena vide arrivare Ash e Misty, l'infermiera dai capelli rosa e il Pokemon che sedeva con lei dietro il bancone si voltarono verso i bambini e li salutarono. "Prego, venite pure. Qui al Pokemon Center potete far curare i vostri Pokemon gratuitamente! E vedo che hai un Pikachu che mi sembra un po' malridotto..."

"Pikachu mi ha difeso da uno stormo di Spearow, e loro... se la sono presa con lui!" spiegò Ash, avvicinandosi rapidamente al bancone accompagnato da Misty. "Per favore, può fare qualcosa per lui, infermiera... ehm... infermiera..?"

"Joy. Infermiera Joy. Sarà un piacere per me prendermi cura dei tuoi Pokemon!" rispose la giovane donna dai capelli rosa, per poi indicare il Pokemon che stava al suo fianco. "E lei è la mia assistente, Chansey! Con noi, i vostri Pokemon sono in mani sicure!"

"Chan chansey!" esclamò la Pokemon rosata, alzando una mano arrotondata in segno di saluto. "Chansey!"

"Ehm... piacere di conoscervi, infermiera Joy... Chansey..." rispose Ash, un po' spaesato. "Ehm... dicevo... potete farequalcosa per il mio Pikachu? E' esausto dopo tutte le lotte che ha fatto oggi..."

"Pika pika..." rispose il topolino elettrico, con espressione effettivamente stanca e un po' provata. Era il primo giorno di viaggio, e già aveva dovuto sostenere uno scontro così impegnativo...

"Sì, in effetti mi dava l'impressione che avesse sostenuto parecchi scontri. Gli Spearow sono Pokemon aggressivi... come sei riuscito a farteli nemici?" chiese l'infermiera Joy, prendendo delicatamente Pikachu dalle braccia del suo neo-allenatore. Con attenzione, in modo da non fare più male al Pokemon ferito, l'infermiera portò Pikachu verso un tavolino che si immetteva in una strana macchina simile ad un incrocio tra una fotocopiatrice e un lettino mobile per un esame TAC. "Hmm... a proposito, come mai non hai fatto entrare il tuo Pikachu in una Pokeball?"

"Questo Pikachu... è un po' particolare." ammise Ash, sperando di essere creduto. "Vede... lui è diventato il mio starter soltanto da poco, e la persona che me l'ha affidato... mi ha detto che questo Pikachu non vuole stare in una Pokeball. Spero che questo non sia un problema per lei."

Misty sbattè gli occhi e guardò con curiosità il ragazzino. Quello era il suo starter? Che strano... di solito, ai bambini di Kanto veniva dato un Charmander, uno Squirtle o un Bulbasaur come starter. Un Pokemon di tipo Elettro era una scelta inusuale, anche se per quanto la riguardava voleva dire che per lei sarebbe stato un avversario più pericoloso.

Per fortuna, l'infermiera Joy non si scompose. "Non è un problema... vuole soltanto dire che ci vorrà un po' più di tempo affinchè la macchina faccia effetto." spiegò, mentre Chansey appoggiava delicatamente Pikachu sul tavolo semitrasparente della macchina curativa. "Questa macchina invia degli impulsi curativi nel corpo dei Pokemon, stimolando i punti di pressione e facendo sì che qualsiasi tipo di ferita, anche quelle di solito più debilitanti, guariscano nel giro di qualche ora al massimo. Vedrai che entro domattina il tuo Pikachu sarà come nuovo!"

"Pika pikachu..." sussurrò Pikachu sollevato, per poi rilassarsi e lasciare che il piano semovente lo trasportasse all'interno della "galleria" in miniatura. Non appena fu dentro, sentì improvvisamente una sensazione di solletico su tutto il corpo quando alcuni emettitori si aprirono di colpo e lo irradiarono con delle strane onde di energia curativa. Il piccolo roditore elettrico si sentì di colpo più rilassato, e sentì il dolore calmarsi, sostituito da una piacevole sensazione dei muscoli che si distendevano.

"Okay, sta andando tutto bene. Non vi preoccupate, Pikachu sarà presto in forma." L'infermiera Joy volle rassicurare i due bambini. "Nel frattempo... vi consiglierei di riposarvi un po'. Anzi, se volete restare qui per la notte... c'è una stanza per gli ospiti dove potete mettere i vostri sacchi a pelo e passare una nottata tranquilla."

"Credo... che sia una buona idea, infermiera Joy... Chansey..." disse Misty con un sospiro di sollievo. Non si era accorta nemmeno lei di quanto stanca fosse, con tutte le emozioni forti che aveva vissuto quel giorno e quella corsa pazza sotto la pioggia battente... in effetti, aveva ancora i capelli e la maglietta bagnati. Se ci fosse stata la possibilità, le sarebbe piaciuto poter fare una doccia e avere la possibilità di asciugare i suoi abiti. Ma per il momento, l'idea di un pasto caldo e un po' di relax le sembrava ancora più attraente.

"Hmm... accidenti, non so te... ma io sono esausto! Adesso che Pikachu è al sicuro, poi... mi viene voglia di sedermi e riposare un po'." commentò Ash, massaggiandosi la testa. "Accidenti, non credevo che il primo giorno potesse essere così faticoso!"

"Uff... benvenuto nel mondo degli allenatori di Pokemon! Non è mica una cosa facile come potrebbe sembrare." affermò Misty. "Non è raro che qualcuno si arrende dopo pochi giorni perchè sente di non riuscire ad affrontare tutti i problemi che comporta viaggiare per il mondo ed allenare i propri Pokemon."

Ash si sedette ad un tavolo e riprese fiato, sentendo d'improvviso tutta la fatica della giornata sulle spalle. "Sì, capisco cosa vuoi dire..." rispose il ragazzino massaggiandosi la fronte. "Ma... non sono il tipo di persona che si lascia scoraggiare dalla prima avversità! Diciamo che... il viaggio non è cominciato nel migliore dei modi, ma non c'è motivo per cui non potrò farla andare meglio!"

Misty notò che il ragazzino sembrava effettivamente un po' deluso da come erano andate le cose. Probabilmente si aspettava un'avventura epica in mezzo alla natura, e che sarebbe stato ben presto capace di catturare abbastanza Pokemon da formare una squadra imbattibile, raggiungere una Palestra e ottenere la sua prima Medaglia. Adesso... la realtà stava cominciando a fargli capire che era una pia illusione.

Tuttavia, leggeva nello sguardo di Ash che non aveva nessuna intenzione di farsi scoraggiare da questo imprevisto. Era deluso, certo, ma in quel momento sembrava che stesse già pensando a come fare per recuperare quella giornata nera e rifarsi.

"A proposito, non ci siamo neanche presentati." disse improvvisamente Ash, ricordandosi che ancora non conosceva il nome della sua riluttante compagna di sventura, e che lei non conosceva il suo. Quando Misty lo guardò stupita, sbattendo le palpebre, il ragazzino si schiarì la voce e si presentò come niente fosse. "Il mio nome è Ash Ketchum, ho 10 anni e vengo da Biancavilla! Un po' più a sud di qui!"

"Oh... davvero, Biancavilla? Dicono che sia una cittadina molto tranquilla... al punto che non hannoneanche tanti allenatori di Pokemon. Se non fosse per il fatto che ci abita il famoso Professor Oak, credo che quasi nessuno se la ricorderebbe." disse la ragazzina, per poi ricordarsi che anche lei si sarebbe dovuta presentare. "Oh, ma dove ho la testa? Il mio nome è Misty Waterflower, anch'io ho dieci anni e vengo dalla città di Celestopoli. Nella zona centrale di Kanto, per intenderci."

Ash disse di sì con la testa. Aveva già sentito qualcosa riguardo Celestopoli, e si diceva che la Palestra locale avesse una lunga e gloriosa tradizione di allenatori di Pokemon d'Acqua. E a giudicare dal Pokemon che aveva visto usare a Misty durante la battaglia con gli Spearow, anche lei doveva essere una fan di quel tipo di Pokemon.

Una domanda sorse spontanea alla mente di Ash. "Hmm... molto interessante, ma... posso chiedere una cosa?" affermò. Quando Misty lo guardò inclinando la testa, come per dirgli di fare la sua domanda, il ragazzino proseguì. "Se sei di Celestopoli, allora come mai eri qui vicino a Smeraldopoli? E'... abbastanza lontana da casa tua, o sbaglio? Sei anche tu in viaggio per affrontare le Palestre?"

Accidenti. Ecco una domanda a cui a Misty non faceva piacere rispondere. Almeno, non per dire la verità. Per un istante, la venne spontaneo dare una delle sue risposte al vetriolo... ma considerando che in fondo quel ragazzo non sembrava poi tanto male, decise che tanto valeva rispondere. "Beh... no, non sto esattamene facendo un viaggio..." rispose, pensando tra sè che sarebbe stato stupendo se quella fosse stata la verità. "Io... beh, sono un'appassionata di Pokemon d'Acqua, e sto cercando qua e là per Kanto per vedere se riesco a trovarne qualcuno di interessante... e soprattutto di carino!"

"Beh, allora è un po' come fare un viaggio di Pokemon, no? Potevi dirlo subito!" rispose Ash, con tono di presa in giro e sfoderando uno smagliante sorriso a cinquantaquattro denti! L'espressione di Misty si fece accigliata, una venuzza pulsante affiorò sulla sua fronte e il sopracciglio sinistro guizzò verso l'alto come se avesse avuto un tic! Aveva l'impressione che quel ragazzino la stesse prendendo in giro, e se c'era una cosa che a Misty non mancava, era senza dubbio l'orgoglio!

"Stai... facendo il finto tonto, o sei davvero così cretino?" chiese Misty irritata. Per tutta risposta, il ragazzino sghignazzò tra sè - sembrava che provasse gusto nel darle corda e poi frustrarla...

"Hehehee... ho solo detto che in fondo anche tu stai cercando di catturare altri Pokemon, come faccio io!" rispose Ash, senza mai perdere quel sorriso un po' sfacciato. "Scusa, non volevo mancarti di rispetto!"                    

"Hmph... saresti un po' più credibile se non stessi sorridendo come un Electrode!" commentò la ragazzina. Fece un sospiro, pensando tra sè che non valeva la pena di prendersela per una sciocchezza simile, e riprese il suo discorso. "Ma... sì, è proprio così. Io sono un'appassionata di Pokemon d'Acqua, ma al momento ho soltanto la mia Staryu e il mio Goldeen. E stavo cercando qualche Pokemon d'Acqua più interessante. E prima che tu me lo chieda, no, non volevo restare lì a Celestopoli. Pensavo che da altre parti di Kanto avrei trovato Pokemon d'Acqua più interessanti. E invece... per adesso, ho finito per pescare te e il tuo Pikachu."

"Sembra quasi che tu voglia dire che non siamo interessanti." rispose prontamente il ragazzino, e sfoderò un sorrisetto sfacciato. Misty corrugò la fronte frustrata. Non riusciva a capire se quel ragazzo la prendeva in giro, o se era semplicemente il suo modo di fare. Soprattutto pensando che fino a poco prima era così preoccupato per il suo Pikachu...

"Non... non è questo che volevo dire, ma... ugh, come non detto!" ribattè la ragazzina. "Comunque... adesso sai perchè ero lì a pescare! C'è altro che vorresti sapere?"

"No, in realtà no!" rispose Ash, e si appoggiò con la schiena alla poltrona, rilassandosi un po'. "Beh, adesso... cos'hai intenzione di fare? Sei ancora decisa a venirmi dietro finchè non ti avrò ripagato la bicicletta? Ho l'impressione che ti ci vorrà un bel po' di tempo!"

"Beh, io sono una tipa paziente! E non me ne andrò finchè non mi avrai ripagato! Ci tenevo a quella bicicletta, per tua informazione!" rispose accigliata Misty. "E non mi fido di te! Se ti perdessi d'occhio, ne approfitteresti per squagliartela!"

Un grosso gocciolone di sudore scese lungo la nuca di Ash. "Ugh... certo che hai molta fiducia in me, vero?"

Misty alzò le spalle. "Scusa tanto se non mi fido del primo ragazzo che ripesco da un fiume." affermò prontamente.

Prima che Ash potesse rispondere a tono a quella ragazzina impertinente (e gli stava già venendo in mente una buona battuta, ne era sicuro), il salone fino a quel momento relativamente tranquillo venne improvvisamente invaso da una coltre di fumo che entrò da qualche apertura e, con un sibilo inquietante, cominciò ad invadere tutto il Pokemon Center, cogliendo di sorpresa tutti i presenti! Ash e Misty interruppero di colpo il loro battibecco e si guardarono attorno allarmati, mentre anche il resto degli ospiti della struttura si alzava di colpo dalle loro sedie!

"Hey! Che succede? E' pieno di fumo!"

"C'è un incendio? Dov'è il fuoco?"

"Cosa sta succedendo qui?"

Gli allenatori iniziarono a tossire e starnutire, avanzando a tentoni in mezzo al fumo violaceo che si stava facendo sempre più fitto. Un odore aspro e penetrante giunse alle narici dei presenti... e un istante dopo, tre figure apparvero sull'ingresso del Pokemon Center mettendosi in posa e guardando con espressione di sufficienza i ragazzi. Una risata acuta e trionfante, proveniente dalla più alta delle tre figure, risuonò fastidiosamente nel salone, al punto che Ash e Misty fecero una smorfia per il penetrante rumore spacca-timpani!

"Hohohohohohohooooo! Scommetto che i signorini non se l'aspettavano, questa!" esclamò una voce femminile tronfia e superba, appartenente alla ragazza dai capelli lunghi che stava apparendo dall coltre di fumo... accompagnata da un Pokemon simile ad un grosso serpente a sonagli!

"Avevamo provato questa entrata in scena da un sacco di tempo! Ovvio che avrebbe fatto effetto!" rispose la voce del ragazzo al suo fianco, che indossava una versione maschile della sua uniforme e aveva i capelli azzurri a caschetto. Uno strano Pokemon sferico con delle piccole ciminiere che spuntavano qua e là sul suo corpo fluttuava attorno a lui.

"E immagino che ora inizierete con quel vostro strampalato grido di battaglia, vero?" chiese la figura più piccola che camminava in mezzo ai due. La sua voce era più nasale e ricordava parecchio il miagolio di un gatto... e in effetti, era talmente piccolo che non poteva essere un umano! Ash sbattè gli occhi e guardò con muto stupore la figura più piccola. Aveva... aveva visto bene? Quello era... un Pokemon parlante? Un Pokemon in grado di usare il linguaggio umano? Come... com'era possibile?

"Hey! E voi chi siete! Cosa credete di fare qui?" esclamò Misty, cercando di sembrare più sicura di sè di quanto in realtà non fosse. Il fumo si stava diffondendo rapidamente nel Pokemon Center, e i ragazzi stavano cominciando a sentirsi in pericolo...

I due individui non ascoltarono la domanda di Misty. Non appena il fumo si diradò, lei ed Ash riuscirono a vedere chiaramente i due individui in piedi accanto alla porta d'ingresso del Pokemon Center... assieme a non meno di tre Pokemon, uno dei quali era proprio la figura più piccola che aveva parlato un attimo prima! Un Meowth... un Pokemon di tipo Normale conosciuto per essere astuto e furtivo.

Accanto alla ragazza si trovava un Pokemon simile ad un serpente a sonagli dalle squame viola, con il muso arrotondato e il corpo decorato con delle fasce gialle che disegnavano degli anelli attorno alle sue spire, mentre i suoi occhi erano gialli, con le pupille nere ed ellittiche.

"Ekanssss!" esclamò il Pokemon serpente con voce sibilante, e agitò freneticamente il suo sonaglio, provocando un rumore inquietante.

Infine, accanto al ragazzo dai capelli azzurrini, il Pokemon sferico fluttuante rivelò il suo aspetto - anche lui era di colore viola chiaro, con un volto dall'espressione stranamente goffa e pacifica, una larga bocca dalla quale spuntavano un paio di canini triangolari, sotto la quale era disegnato un simbolo bianco che ricordava parecchio il classico teschio con le ossa incrociate. 

"Koffiiiiing!" Il Pokemon fluttuante esclamò il proprio nome con voce roca, come se avesse continuamente mal di gola.

"Certo che abbiamo intenzione di lanciare il grido di battaglia!" replicò prontamente la ragazza dai lunghi capelli porpora, vestita di una rivelante uniforme bianca con tanto di minigonna, stivali e guanti. "Per noi è una fonte di orgoglio!"

"Il... grido di battaglia? Di cosa state parlando?" chiese Ash.       

Senza badare alla domanda, il ragazzo e la ragazza si avvicinarono e si misero schiena contro schiena, le braccia conserte davanti a loro in modo da dare un'impressione da duri. Poi, chiaramente seguendo una traccia che chiaramente si erano già preparati diverso tempo prima, cominciarono a recitare una strana filastrocca...

"Preparatevi a passare dei guai!" cominciò la ragazza.

"Dai guai molto grossi!" continuò il ragazzo. Poi, i due cominciarono ad enunciare una serie di frasi altisonanti ma che non avevano molto senso...

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Io sono Jessie!" esclamò infine la giovane donna, voltandosi verso il pubblico con una luce di fierezza negli occhi e pettinandosi i capelli con un gesto della mano.

"E io sono James!" disse il ragazzo, nella cui mano era apparsa, chissà come, una splendida rosa rossa, che disperse un po' di petali tutt'attorno!

"Siamo il Team Rocket, pronti a partire alla velocità della luce!" continuò Jessie.

Il ragazzo di nome James sollevò la rosa accanto al viso e sorrise al pubblico. "Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!" affermò.

Il Meowth che stava con i due bizzarri individui alzò le zampette anteriori accanto al viso, come se volesse dare l'impressione di essere in procinto di balzare sulla preda. "Meowth! Proprio così!"

"Il... Il Team Rocket? Quella banda di ladri di Pokemon?" chiese Ash. Immediatamente, lui e Misty fecero un passo indietro e guardarono con un misto di stupore e sospetto i due individui che si erano messi in una posa plastica davanti a loro! Non sapevano bene se dovevano essere spaventati o scoppiare a ridere... quei due stavano attaccando il Pokemon Center e avevano chiaramente delle cattive intenzioni... ma i loro modi di fare erano talmente esagerati e sopra le righe che era effettivamente un po' difficile prenderli sul serio!

D'altro canto, quei due Pokemon che avevano al loro fianco davano l'impressione di essere piuttosto pericolosi. E Ash non aveva alcun Pokemon con sè... Dalle voci che mormoravano tutt'attorno, sembrava che gli altri allenatori fossero altrettanti confusi

"Hohohohohoooo! Allora, che ve ne è parso? Niente male la nostra presentazione, eh?" Jessie si mise in posa, alzando fieramente un braccio in aria e puntando un indice verso il cielo. Decisamente, quella ragazza aveva delle manie di grandezza... "Ed ora, prego, signori allenatori! Arrendetevi e consegnate i vostri Pokemon al Team Rocket! Possiamo assicurarvi che saranno in mani migliori!"

"Che... che cosa state dicendo?" esclamò un ragazzo dai capelli castani, afferrando prontamente una Pokeball. "Se pensate che adesso ce ne staremo qui e lasceremo che facciate quello che volete..."

"Penso proprio che ce lo lascerete fare." rispose Jessie senza perdere un colpo. "Ekans, usa Bagliore!"

"Ekansssss!" sibilò il Pokemon simile ad un serpente a sonagli. Il suo corpo serpentino si alzò di qualche decina di centimetri da terra, sostenuto unicamente dalla notevole forza delle sue spire... e i suoi occhi si illuminarono di una strana luce dorata mentre incrociavano lo sguardo del ragazzo. Una frazione di secondo dopo, il giovane sgranò gli occhi, e il suo viso si contorse in un'espressione di sgomento, un attimo prima che il suo corpo si irrigidisse come una statua! Sotto lo sguardo meravigliato ed allarmato di molti, il giovane cadde a terra e rimase fermo lì, perfettamente congelato!

"Cavolo..." mormorò Misty, cercando di allungare una mano verso una delle Pokeball che portava alla cintura. "Hanno... hanno usato l'attacco di un Pokemon direttamente su un uomo?"

"Ma questo è scorretto!" protestò Ash.

James sbattè gli occhi e guardò Ash con una certa meraviglia, come se fosse sorpreso da quello che il ragazzino aveva detto. "Beh, mi sembra ovvio. Noi siamo i cattivi, dopotutto. E i cattivi giocano sporco. Fa parte del mestiere." disse il giovanotto dai capelli azzurri, con un'espressione talmente tranquilla ed affabile che si faceva fatica a credere che fosse davvero un membro di un'organizzazione criminale.

Misty prese una Pokeball dalla sua cintura, mentre gli ospiti del Pokemon Center si raccoglievano in una angolo, e l'infermiera Joy e Chansey si piazzavano davanti al banco, nel tentativo di proteggere i Pokemon convalescenti. "E ora, cosa farete, eh? Ordinerete ai vostri Pokemon di colpirci, vero?" esclamò.

L'idea sembrò lasciare sconvolti i due malfattori e i loro Pokemon... e dopo un istante di incredulo silenzio, Jessie reagì con oltraggio all'accusa di Misty. "Hey! Per chi ci hai presi, ragazzina?" esclamò la donna. "Siamo criminali, non barbari! Quel tizio, il mio Ekans lo ha solo paralizzato! Si riprenderà nel giro di qualche minuto al massimo!"

"Che idea orribile, ordinare ai propri Pokemon di fare del male alle persone!" riprese James, e non sembrava affatto recitare. "Insomma, noi del Team Rocket abbiamo pur sempre dei princìpi!"

"Giusto! Dobbiamo avere degli standard, altrimenti non saremmo meglio della comune gentaglia!" concluse il Meowth parlante con le braccia conserte sul petto. "Ma... bando alle ciance! Noi del Team Rocket abbiamo anche una reputazione da mantenere, e una missione da compiere! Forza, ragazzi! Prendiamo un po' di Pokemon!"

"Non ve lo permetterò!" ribattè Ash con determinazione, piazzandosi davanti ai malfattori senza pensare che non aveva nessun Pokemon con il quale tentare di opporre resistenza... cosa che Misty gli fece notare subito dopo.

"Bella idea, genio. E che cos'hai per non permetterglielo?" affermò accigliata la ragazzina. "Il tuo Pikachu si sta ancora riposando, e non hai nessun altro Pokemon!"

Ash sbattè gli occhi interdetto. "Ehm... beh... stavo... stavo giusto pensadoci, okay? Non potevo lasciare che prendessero tutti quei Pokemon!" rispose, e Misty si mise una mano sulla fronte in segno di esasperazione.

"Ugh. Ho capito, qui mi sa che è meglio che faccia io." disse la ragazzina. Senza perdere altro tempo, si piazzò davanti ad Ash e prese la sua Pokeball. "Okay, Team Rocket, questa volta ve la dovrete vedere con me! Misty chiama... Goldeen!"

Misty lanciò la sua sfera, che si aprì a mezz'aria e fece apparire un elegante Pokemon simile ad un pesce rosso che fluttuava in aria a circa mezzo metro da terra, bianco con screziature rosse in varie parti del corpo. Le sue pinne ricordavano degli spettacolari abiti da sera, e sulla fronte, in mezzo a due grandi occhi celesti, aveva un piccolo corno bianco.

"Gooooldeeeen!" disse il Pokemon con voce calda e melodica.

"Hah! Ma come, tutto qui il tuo esercito di Pokemon, ragazzina?" commentò beffarda la ragazza di nome Jessie, per poi fare un cenno con il braccio al suo Pokemon. "Forza, Ekans! Mostriamo a questi marmocchi che con il Team Rocket non si scherza!"

"Ekansssss!" Il Pokemon simile ad un serpente a sonagli mosse vivacemente la coda mentre si preparava allo scontro...                      

      

          

oooooooooo                           

 

CONTINUA...

 

 

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Capitolo 6
*** Il Team Rocket ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 5 - Il Team Rocket

 

Ash guardò con un po' di preoccupazione i contendenti che si stavano per affrontare: da una parte Misty, che mostrava un bel po' di determinazione e testardaggine... e dall'altra, quei due individui stravaganti ma apparentemente pericolosi che dicevano di essere parte del Team Rocket, e che stavano affrontando la ragazzina con due Pokemon dall'aspetto impressionante: un Ekans ed un Koffing. Ash doveva ammettere che per quanto potesse avere un caratteraccio, Misty aveva anche fegato... soprattutto considerando che stava opponendo un singolo Pokemon, il suo Goldeen, ai due che il Team Rocket aveva con loro. Incuriosito da quei Pokemon dall'aspetto così singolare, Ash prese il suo Pokedex ed inquadrò, uno alla volta, il Pokemon di Misty, quello di Jessie e quello di James.

"Goldeen, il Pokemon Pescerosso. Tipo Acqua. La pinna sulla coda si gonfia come un elegante vestito da ballo, da cui il nome Regina d'Acqua. Forte nuotatore, capace di risalire torrenti impetuosi alla velocità costante di cinque nodi, e al momento di deporre le uova possono essere visti a branchi in mari e fiumi per l'accoppiamento. Mosse conosciute: Beccata, Colpocoda, Docciascudo, Supersuono."

"Ekans, il Pokemon Serpente. Tipo Veleno. Si muove in modo silenzioso e furtivo. Si nutre di uova di uccelli come Pidgey e Spearow, che ingoia intere. Dopo ogni pasto, si attorciglia a spirale per riposarsi. In questa posizione riesce a reagire alle insidie provenienti da ogni parte grazie alla testa sollevata e allo sguardo fulminante. Mosse conosciute: Avvolgibotta, Fulmisguardo, Velenospina, Morso, Bagliore."

"Koffing, il Pokemon Velenuvola. Tipo Veleno. Il suo corpo rarefatto e sottile è composto da gas che causano raffreddori, tosse e lacrimazione. I gas velenosi che contiene sono di poco più leggeri dell'aria, perciò resta sollevato da terra. In luoghi caldi i suoi gas interni possono dilatarsi ed esplodere all'improvviso. Mosse conosciute: Azione, Smog, Murodifumo."

"E va bene, ragazzina... mostraci cosa sai fare! Ekans! Attacca subito con Avvolgibotta!" esclamò Jessie. Il Pokemon serpente scattò in avanti con velocità notevole, e le sue spire descrissero rapidamente dei cerchi attorno a Goldeen, in modo da avvilupparla e strizzarla come uno straccio, ma la graziosa Pokemon d'Acqua riuscì per un pelo ad evitare l'attacco.

"Hah! Non crederete certo che la mia Goldeen sia solo elegante, vero?" esclamò Misty con convinzione. "Lasciate che vi faccia vedere cosa sa fare! Goldeen, usa Beccata!"

"Goldeeen!" la Pokemon Pescerosso si lanciò in avanti e colpì Ekans ad un fianco con il piccolo corno acuminato che le spuntava dalla fronte. Il serpente a sonagli emise un sibilo di dolore e sorpresa, e si allontanò rapidamente, ma il colpo non era stato troppo efficace, ed Ekans cercò immediatamente di tornare alla carica.

"Koffing, blocca i suoi movimenti con Murodifumo!" James diede un ordine al suo Pokemon... e Koffing, emettendo di nuovo quel suono roco e gutturale che lo contraddistingueva, spalancò le fauci ed espulse da esse un getto di fumo fuligginoso ad alta pressione, che si espanse rapidamente attorno alla bizzarra creatura per poi inglobare la Goldeen di Misty. Immediatamente, la Pokemon simile ad un pesce rosso mosse le pinne davanti a sè nel frenetico tentativo di ripararsi la vista da quel fumo denso che gli faceva pizzicare gli occhi. Anche Meowth e i due giovani agenti del Team Rocket si tennero lontano, in modo da non essere inghiottiti dalla nube irritante, ma lo Ekans di Jessie non sembrava per nulla disturbato dal fumo, e anzi vi entrò dentro per proseguire il suo attacco contro Goldeen.

"Ugh... attenta, Goldeen! Cerca di disperderlo! Usa Docciascudo!" esclamò la bambina dai capelli arancioni, tentando la mossa più utile che le venisse in mente per aiutare la sua Pokemon ad uscire da quella situazione. Una volta trovato un punto in cui le sembrava di essere al sicuro, Goldeen aprì di scatto le pinne e creò una raffica di getti d'acqua attorno a sè che riuscirono ad allontanare, almeno temporaneamente, la cortina di fumo. Ma a quel punto, Ekans aveva già preso la mira e si era lanciato di Goldeen per avvinghiarlo nelle sue spire!

"Ekansssss!" con un sibilo vittorioso, il Pokemon di Jessie cominciò a costringere l'avversaria nelle sue spire, e Goldeen si agitò nel frenetico tentativo di liberarsi... ma Koffing continuava ad emettere sbuffi di gas irritante, in modo che la Pokemon d'Acqua non riuscisse a raccogliere le forze necessarie a liberarsi. Ekans, del tutto indifferente alla sostanza tossica che Koffing continuava ad emanare, strinse quanto più poteva con le sue spire, togliendo il fiato al pesce rosso.

"Hohohohohohoooo! La mocciosa non se lo aspettava!" Jessie si mise una mano davanti alla bocca e una sul fianco, poi esplose in una risata acuta e vittoriosa, che sembrava fatta apposta per irritare gli ascoltatori!

Ma Misty non era certo il tipo da arrendersi così facilmente. Per quanto fosse effettivamente allarmata, cercò di mantenere la calma e pensare lucidamente. "Ugh... accidenti, questi due sono in gamba come allenatori... devo cercare di inventarmi qualcosa alla svelta! Se solo riuscissi a trovare un modo di allentare la presa di quell'Ekans... un momento! Ma certo, perchè non ci ho pensato prima? Non è lo stratagemma più sicuro... ma è meglio che non tentare nulla..."

"Goldeen, cerca di uscire di lì! Usa Supersuono!" esclamò la ragazzina. Vide l'espressione trionfante di Jessie che cambiava repentinamente e veniva attraversata da un'ombra di disappunto... un attimo prima che la punta del corno di Goldeen cominciasse ad emanare un raffica semi-visibile di onde sonore ad altissima frequenza, che suonavano come tanti spilli che entravano nelle orecchie dei presenti! Al contrario dei serpenti normali, gli Ekans non sono sordi, quindi anche l'esemplare addestrato da Jessie riuscì a sentire il suono acutissimo emesso da Goldeen, che gli arrivò direttamente al cervello e lo fece sentire come se fosse ubriaco... con il risultato che Ekans mollò la presa su Goldeen. La Pokemon Pescerosso  ne approfittò per svincolarsi dall'Avvolgibotta e colpire l'avversario con un altro attacco Beccata... ed Ekans, stordito e confuso, cercò come poteva di concentrarsi sull'avversaria, che però adesso gli appariva sfocata, come un'immagine su un televisore malfunzionante.

"Aaaargh! Io detesto gli attacchi Supersuono!" ringhiò Jessie con tanto di venuzza pulsante che le appariva sulla fronte! "Ekans! Non farti ingannare! Usa un attacco Morso!"

"Hah! Voglio proprio vedere come fa, intontito com'è!" Misty non resistette alla tentazione di vantarsi un po'. "Questo è quello che succede a chi sottovaluta la grande Misty!"

"Certo che anche lei non pecca di modestia..." commentò tra sè Ash con fare sarcastico.

Ekans, in effetti, non era ben sicuro di dove stesse andando, ma la sua fedeltà alla sua allenatrice lo spingeva a fare tutto quello che poteva per eseguire i suoi ordini. Raccolse le spire per darsi lo slancio, poi si gettò sul suo bersaglio e gli assestò un deciso morso...   

Sfortunatamente per il Team Rocket, Ekans si era confuso e aveva morso il Pokemon di James!  

"Kooooooffing?" esclamò il malcapitato Pokemon Veleno, mentre cercava in tutti i modi di liberarsi dalla presa di Ekans. Il serpente, da parte sua, si era reso conto del suo errore e stava cercando di mollare la presa, ma Koffing si stava agitando così tanto che Ekans non riusciva a trovare il momento giusto per mollarlo...

"Aaaaaargh! Ma che sta facendo il tuo Koffing, James?" esclamò Jessie con una comica espressione di rabbia sul volto. "Se non la pianta di agitarsi, Ekans non può staccarsi!"

"E lo dici a me?" si lamentò James. A guardarli così, Ash aveva l'impressione che Jessie fosse la più aggressiva dei due, mentre James aveva un carattere più mite. "Koffing sta facendo quello che può! Ehm... okay, Koffing, cerca di mandare a segno un attacco Azione!"

Koffing ripetè il suo nome con voce roca e si lanciò contro la Goldeen di Misty, cercand di colpirla con tutto il suo peso. La Pokemon simile ad un pesce rosso si scansò all'ultimo momento e riuscì a vanificare l'attacco, ma sentì comunque il Pokemon avversario che le passava pericolosamente vicino. Finalmente, Ekans riuscì a staccarsi da Koffing e rimettersi in guardia, ma Supersuono stava ancora avendo effetto su di lui, e il serpente non riuscì a concentrarsi sull'avversario.

"Adesso, Goldeen! Usa Colpocoda, e poi di nuovo Beccata!" esclamò Misty. La Pokemon d'Acqua si lanciò nuovamente su Ekans e usò la sua ampia coda per schiaffeggiarlo in faccia, senza infliggere danni veri e propri, ma facendo allentare la guardia ad Ekans quel tanto che bastava per sferrare un altro attacco diretto. Goldeen si lanciò ancora una volta all'attacco e cercò di colpire il Pokemon serpente con il suo corno appuntito...

"Hey, aspetta un momento! Non dimenticarti di noi!" esclamò James. "Koffing, usa Smog!"

Il Pokemon fluttuante si avvicinò rapidamente agli altri due contendenti e aprì appena un po' le fauci, emettendo da esse un getto di gas tossico che investì Goldeen, ancora impreparata ad un combattimento su due lati. Il pesce combattente interruppe di colpo il suo attacco e indietreggiò, tossendo e lacrimando, mentre con le pinne cercava di farsi aria in mezzo a quella nube di gas tossico. L'attacco Smog si dissolse nel giro di pochi secondi, ma era stato più che sufficiente a fare effetto su Goldeen, che barcollò come se fosse stata ubriaca.

"Oh no! Goldeen!" esclamò allarmata Misty. L'attacco Smog aveva avvelenato la sua Pokemon, e le stava facendo perdere rapidamente le forze.

Meowth annuì con aria di approvazione, le braccia incrociate sul petto. "Hah! Bel gioco di squadra, ragazzi! Ed ora forza, fatele vedere che con il Team Rocket non si scherza!" commentò.

"Senz'altro! Avanti, Ekans, usa un attacco Morso! E questa volta, cerca di prendere il bersaglio giusto!" ordinò Jessie. Ekans sembrava essere molto più concentrato di prima, segno che l'effetto di Supersuono si stava ormai esaurendo. E infatti, questa volta l'attacco andò a segno, e dopo essersi agitata per qualche istante, Goldeen si afflosciò a terra con gli occhi trasformati in spirali, segno che era stata messa fuori combattimento.

"No... Goldeen, ritorna!" esclamò Misty ansiosamente. Puntò la sua Pokeball verso la sua Pokemon, e un raggio di luce rossa partì dal pulsante che congiungeva le due metà della sfera, raggiuse Goldeen e la trasformò in una scia di luce dello stesso colore che venne poi rapidamente riassorbita nella sfera. "Accidenti... a questo punto, non so se riuscirò a cavarmela in uno scontro così impari... ma devo almeno tentare! O la va o la spacca! Misty chiama... Staryu!"

La ragazzina lanciò l'altra sua Pokeball, da cui uscì la Pokemon simile ad una stella marina che aveva dato ad Ash e Pikachu una mano contro gli Spearow. Con un verso roco, Staryu si lanciò contro Koffing, roteando su sè stessa come una lama dentata, e colpì in pieno il Pokemon fluttuante, facendolo barcollare! Il sorriso un po' sciocco rimase sul volto di Koffing, che però emise un verso di disappunto e fu costretto a tornare indietro per rrimettersi in assetto di volo, mentre la Pokemon di Misty balzava agilmente all'indietro e atterrava in posizione di guardia!

"Ah? Accidenti, la mocciosa ha un altro Pokemon!" esclamò James.

Jessie e Meowth non sembrarono per nulla impressionati. "Beh, e con questo? Significa solo che ci metteremo un po' più di tempo!" rispose la giovane donna. "Ekans, colpiscila con Velenaculeo!"

Il Pokemon simile ad un serpente a sonagli aprì la bocca e scagliò un dardo di energia violaceo contro Staryu, ma ad un cenno di Misty, la stella marina si spostò lateralmente per un breve tratto e riuscì ad evitare il colpo. Ash fece un passo indietro, impressionato dall'abilità dimostrata dalla Pokemon... e consultò rapidamente il suo Pokedex per saperne di più.

"Staryu, il Pokemon Stella. Tipo Acqua. Molto enigmatico, è in grado di rigenerare senza fatica qualsiasi appendice persa lottando. Se ne trovano molti in riva al mare. Di notte, il nucleo al centro del corpo lampeggia di una luce rossa. Mosse conosciute: Azione, Rafforzatore, Pistolacqua."

"Accidenti... avanti, Ekans, non darle tregua! Usa Fulmisguardo e poi Morso!" ordinò Jessie. Il Pokemon serpente si erse per un breve tratto sulle sue spire e fissò Staryu con espressione minacciosa... e la stella marina gli restituì un'espressione del tutto indecifrabile, visto che non aveva neanche un volto con cui sostenere il suo sguardo! Staryu non attese che Ekans facesse la sua mossa successiva, e usò un attacco Pistolacqua, scagliando un getto d'acqua ad alta pressione dalla punta di uno dei suoi strani "arti". Il serpente fece appena in tempo a sgranare gli occhi prima che il getto d'acqua lo schiaffeggiasse in piena faccia e lo facesse cadere all'indietro con un'esclamazione soffocata!

"Aaaah! Ma che state combinando, voi due imbranati?" esclamò Meowth scuotendo la testa. "E' una sola, e voi siete in due! Perchè non la piantate di giocare e non la sistemate una volta per tutte?"

"Ugh... visto che sei tanto bravo, Meowth, perchè non sfoderi anche tu i tuoi artigli e non dai un mano? Anche tu sei un Pokemon, no?" si lamentò Jessie.

Meowth si chiamò immediatamente fuori. "Che cosa? Oh, no, questo è fuori discussione! Io sono una schiappa a combattere!" protestò il Pokemon felino. "E poi, io sono la mente del gruppo! Non posso mica fare tutto! Fatevi venire in mente qualcosa, no?"

"Non sarà facile. Quella Staryu si batte come una furia!" commentò James, mentre Koffing veniva colpito da un altro getto d'acqua che gli arrivò addosso come un pugno. "Attento, Koffing! Cerca di evitarlo, e poi rispondi con Smog!"

Mentre i Pokemon del Team Rocket cercavano di riprendersi dall'attacco di Staryu e contrattaccare, Ash si guardò attorno alla ricerca di qualcosa o qualcuno che potesse dargli una mano a fermare i due criminali e il loro Meowth... ma si rendeva conto che la situazione non era molto buona: la stragrande maggioranza dei presenti aveva consegnato i propri Pokemon all'Infermiera Joy e a Chansey, e quindi erano impossibilitati ad intervenire. L'unica, in quel momento, che fosse in grado di aiutare in qualche modo era... proprio l'infermiera Joy, che in quel momento restava in piedi dietro il suo bancone assieme alla sua assistente Pokemon, piazzandosi davanti alla macchina guaritrice e gli stand sui quali le varie Pokeball erano state disposte. Con un'esclamazione rabbiosa, Ash si protesse gli occhi da uno schizzo d'acqua che Staryu aveva mandato a vuoto, poi si mosse verso il banco del Pokemon Center, osservando gli allenatori che restavano a distanza di sicurezza dal Team Rocket.

"Infermiera Joy!" esclamò il ragazzino, attirando l'attenzione della giovane dai capelli rosati. "Infermiera Joy, dobbiamo fare qualcosa! In questo momento, Misty è l'unica che sta combattendo! E non credo potrà resistere a lungo, se quei due continuano a tenerla sotto tiro!"

L'infermiera dai capelli rosa guardò con apprensione lo scontro, e strizzò un occhio quando Staryu riuscì per un soffio a sottrarsi alle spire di Ekans. "Lo... lo so, ragazzo mio, ma... cosa posso fare? La mia Chansey non è una combattente. E' qui con me per darmi una mano a curare i Pokemon feriti, ma a parte questo temo che non possa fare molto!"

"Chan, chansey..." rispose la graziosa Pokemon rosa, scuotendo la testa con sincero rammarico.

Ash sbattè gli occhi stupefatto, poi sosirò e si sfregò la nuca con una mano, sentendosi un po' stupido. In effetti, riflettè, se Chansey fosse stata in grado di dare una mano, probabilmente lo avrebbe già fatto... Ma allora, si chiese, cosa poteva fare lui per respingere quei due tipi strampalati e il loro Meowth parlante? Per quanto sembrassero sciocchi e inconcludenti, i loro Pokemon erano forti e pericolosi...

"Accidenti... e... e cosa possiamo fare, allora? Non possiamo lasciare che Misty faccia tutto da sola!" esclamò. L'infermiera Joy guardò con ansia la macchina curativa nella quale Pikachu si stava man mano ristabilendo, e pregò che facesse presto.

"Purtroppo, dato che il tuo Pikachu non è nella Pokeball, la macchina ci metterà un po' a..." cominciò a dire l'infermiera, pregando tra sè che almeno non mancasse troppo tempo.

"Pikaaaaa!"

L'infermiera Joy si interruppe a metà frase quando Pikachu si trascinò fuori dalla macchina, camminando con energia come se stesse andando contro corrente! Il topolino elettrico, in effetti, stava marciando contro la spinta della macchina curativa, anche se questo voleva dire rischiare di disperdere le forze che aveva recuperato... e una volta libero, fece un salto acrobatico e atterrò sul bancone del Pokemon Center sotto gli occhi sbalorditi di Ash, dell'infermiera Joy e della sua Chansey!

"Pika chu, pika pikachu!" esclamò il topolino elettrico. Allungò un braccio e afferrò la manica della giacca di Ash come se volesse dirgli qualcosa di importante... e con l'altro, pur non ben fermo, indicò lo scontro che si stava svolgendo davanti a loro. Misty se la stava ancora cavando bene, ma era solo questione di tempo prima che gli attacchi combinati di Ekans e Koffing avessero la meglio su Staryu. E non serviva tanta immaginazione per capire cosa volesse dire il topolino elettrico...

"Vuoi... vuoi combattere anche tu, Pikachu?" chiese il ragazzino. "Aspetta, non devi sforzarti. Sei ancora debole per quel combattimento con gli Spearow!"

"Pikachu pika pi!" esclamò Pikachu, come se volesse sottolineare che in quel momento solo lui era in grado di dare una mano contro il Team Rocket. Il ragazzino guardò dubbioso verso il suo starter, poi nuovamente verso lo scontro - in quel momento, Staryu aveva usato un attacco Rafforzatore per migliorare la propria difesa e respingere un attacco Morso da parte di Ekans... ma Koffing aveva colpito con un attacco Smog, scagliando dalle fauci un getto di gas irritante che fece barcollare la stella marina. Misty diede alla sua Pokemon l'ordine di retrocedere un po' e scagliare un attacco Pistolacqua... ma a quel punto, sia Ekans che Koffing si erano abituati agli attacchi dell'avversaria, e riuscirono a scansare il getto, venendone colpiti solo di striscio.

"Hohohohooooo! Ma come, mocciosa, tutto qui quello che sai fare?" Jessie emise nuovamente la sua penetrante risata di trionfo. "Ammetto che hai fegato, piccola, ma con noi del Team Rocket non la si spunta!"

"Mettiamo fine a questo scontro!" esclamò James con un elegante movimento del braccio. "Forza, Koffing, usa un attacco Azione!"

"Koffiiiiing!" ripetendo una volta di più il proprio nome, il Pokemon Veleno si scagliò contro Staryu e la colpì con tutto il suo peso, facendola volare indietro per un breve tratto. Il nucleo luminoso che componeva il centro del suo corpo iniziò a lampeggiare, segno che Staryu stava perdendo le forze, e Misty strinse i denti in un misto di rabbia ed ansia. Senza Staryu, non c'era più nessuno in grado di impedire a quei malfattori di prendersi tutti i Pokemon che volevano dal centro...

Dopo un attimo di esitazione, anche Ash si convinse che la cosa migliore da fare fosse dare a Pikachu la possibilità di farsi valere. "E... e va bene, Pikachu. Credo che a questo punto, tanto valga tentare. Ma stai attento, mi raccomando!"

"Buona fortuna..." rispose l'infermiera Joy.

Il topolino giallo annuì e fece il segno dell'okay al suo allenatore. "Pika!" esclamò, per poi scendere dal banco con un agile salto. Le sue guance rosse sfrigolarono di elettricità, e Pikachu avanzò verso il Team Rocket, ignorando come poteva i dolori che ancora si sentiva addosso. La macchina non aveva fatto in tempo a guarirlo del tutto... ma in quel momento, non era certo questo a preoccuparlo.

Staryu riuscì per un pelo ad evitare un altro attacco Morso da parte di Ekans, e balzò al fianco della sua allenatrice, che cercò di pensare ad una nuova tattica. Ma le mosse a sua disposizione erano limitate, e i suoi avversari sfruttavano senza alcuna remora la loro superiorità numerica. Ekans e Koffing si stavano avvicinando pericolosamente, e Misty sapeva che avrebbe dovuto giocarsi tutto con l'ultima mossa...

Ma non ebbe il tempo di pensare ad una strategia. Prima che i Pokemon del Team Rocket potessero fare la loro mossa, Pikachu si piazzò audacemente tra loro e Staryu, caricato di energia e con la coda dritta dietro di lui come un parafulmine! Misty sbattè gli occhi sorpresa... e i Pokemon del Team Rocket ebbero un istante di esitazione.

"Hm? Che c'è, adesso? Qualcun altro che vuole fare il coraggioso?" chiese retoricamente Jessie. "Prego, vieni pure, piccolo! Ekans e Koffing ti faranno vedere che non c'è storia!"

Meowth corrugò la fronte, un po' allarmato dall'intensa aura di elettricità che si stava accumulando attorno a Pikachu. "Ehm... Jessie, forse non è il caso di sottovalutarlo..." cercò di avvertirla il Pokemon felino.

"Pika pika... CHUUUUUUUU!" Pikachu aveva finito di concentrarsi, e con un ultimo piccolo sforzo, lanciò una potentissima scarica elettrica che eruppe dal suo piccolo corpo e investì in pieno Ekans e Koffing! I due Pokemon Veleno si irrigidirono e strabuzzarono gli occhi in un'espressione di dolore e sorpresa che durò per qualche secondo, accompagnata da una raffica di luci e colori... e quando questa cessò, Ekans e Koffing si afflosciarono a terra storditi, con gli occhi trasformati in spirali, mentre Pikachu fece un passo indietro e riprese fiato...

"Che... cosa? Li... li ha sconfitti tutti e due?" esclamò stupefatta Misty. Era vero che Ekans e Koffing non erano al massimo della forma, visto lo scontro che avevano sostenuto... ma da lì a metterli entrambi al tappeto così facilmente, ne passava!

"Bel colpo, Pikachu!" esclamò entusiasta Ash. Gli ospiti del Pokemon Center esultarono tutti assieme, e l'infermiera Joy sorrise e fece un cenno affermativo con la testa.  

Jessie e James, che fino a quel momento erano stati decisamente sicuri della vittoria, erano rimasti scioccati e senza parole davanti a quella dimostrazione di forza! La giovane donna era a bocca aperta, e ci mise qualche secondo prima di recuperare abbastanza presenza di spirito da commentare quello che aveva visto.

"Ma... ma... ma... ma COME HA FATTO?" esclamò la giovane donna, con un timbro talmente acuto che James e Meowth si coprirono le orecchie con le mani per il suono penetrante. "Quel... quel roditore... ha sconfitto Ekans e Koffing? Con un attacco come quello? Da... da dove viene quel Pikachu? Non ne ho mai visto uno simile!"

"Non... non ne ho la più pallida idea, Jessie! Non credevo neanch'io che un Pikachu potesse usare mosse simili...finchè non l'ho visto con i miei occhi!" replicò James.

"Io l'ho visto con i miei occhi, e ancora non ci credo!" rispose Meowth. Il Pokemon felino si guardò rapidamente attorno e vide che non c'era possibilità di rubare altri Pokemon e fuggire senza correre troppi rischi... quindi, decise che almeno per il momento, la cosa migliore fosse tagliare la corda, ed eventualmente fare rapporto al capo di quella loro incredibile scoperta. "Cavolo, c'è poco da fare... richiamate indietro Ekans e Koffing, e poi tagliamo la corda! Non vale la pena di correre rischi!"

"Ugh... accidenti, costretti a fuggire come due Pidgey spaventati di fronte ad un Pikachu!" si lamentò Jessie. "Tsk... non mi sembra che abbiamo molte alternative, in ogni caso... e va bene! Ekans, ritorna! Sembra che per questa volta abbiamo fatto fiasco..."

"Ritorna anche tu, Koffing." ordinò James. Entrambi gli agenti del Team Rocket richiamarono i loro Pokemon e li fecero rientrare nelle Pokeball, poi si accinsero a ritirarsi... ma Jessie non resistette alla tentazione di fermarsi per lanciare un'altra frecciata agli allenatori.

"Per questa volta avete vinto voi, razza di impiastri!" esclamò drammaticamente la giovane donna, puntando un indice verso Ash e Misty. "Ma non cantate vittoria tanto presto! Il Team Rocket non si fa fermare da un piccolo contrattempo come questo! Non vantatevi tanto, perchè presto noi torneremo, e allora..."

"Chuuuuuuu!" esclamò nuovamente il topolino elettrico, per poi scagliare un attacco Tuonoshock contro il terreno direttamente davanti a Jessie! La scarica elettrica mancò di poco più di mezzo metro la ragazza e provocò un'esplosione che lasciò illesi i tre agenti del Team Rocket... ma li sollevò da terra e li scaraventò in aria come se non pesassero nulla!

"AAAARGH! NON E' POSSIBILE!" si sentì il loro grido di indignazione, mentre i tre malfattori venivano sollevati in aria e scomparivano all'orizzonte! Dalla sua posizione, Ash riuscì a vedere Jessie, James e Meowth che diventavano rapidamente sempre più piccoli e infine si trasformavano in una sorta di  stella all'orizzonte! Pikachu si rilassò e si massaggiò la testa con una mano, sentendosi improvvisamente privo di forze... e Ash corse immediatamente a sostenerlo, per paura che cadesse.

"Pikachu!" esclamò il ragazzino. "Pikachu, ti senti bene? Quel colpo era... davvero incredibile!"

Pikachu si prese un attimo di tempo per riprendere fiato e stabilizzarsi, prima di fare un segno dell'okay con una mano. "Pika pikachu!" esclamò, per dire che era tutto sotto controllo.

Ash si sentì sollevato... e allo stesso tempo orgoglioso. All'inizio, il rapporto tra lui e Pikachu era stato conflittuale... e quel Pokemon cercava sempre di dargli fastidio, di ostacolarlo, di fargli pesare la sua compagnia. Ma nel momento del bisogno, erano stati capaci di venirsi incontro e di giungere l'uno in aiuto all'altro, da veri amici. Per Ash, questo era un ulteriore segno che, nonostante l'inizio incerto, il resto del viaggio sarebbe stato una grande esperienza.

"Impressionante..." disse tra sè Misty, guardando esterrefatta il punto in cui il Team Rocket era scomparso. "Siamo... siamo sicuri che quello fosse un attacco Tuonoshock? Li ha spazzati via... come ha fatto con quegli Spearow!"

Ash e Pikachu erano ancora rimasti lì a guardarsi con sollievo, entusiasti di essere riusciti a fermare il Team Rocket e aver salvato la situazione. Sembravano destinati a restare così ancora a lungo... prima che il ragazzo che poco prima era stato paralizzato dall'attacco Bagliore di Ekans cominciasse ad applaudire, essendosi rimesso in piedi poco prima che il Team Rocket venisse scagliato in lontananza!

"Bel colpo, amico!"

"Il tuo Pikachu è una forza!"

"Grazie, amico! Hai salvato i nostri Pokemon!"

Immediatamente, Ash e Pikachu si guardarono attorno con espressioni quasi allarmate, e si resero conto che gli ospiti del Pokemon Center si erano riuniti attorno a loro per applaudire e congratularsi con loro! Gli applausi e le ovazioni attirarono subito l'attenzione di Ash e Pikachu, che si guardarono attorno stupiti ed imbarazzati. Non sembrava loro di aver fatto chissà cosa... e adesso, essere lodati così apertamente era più motivo di imbarazzo e sorpresa che altro!

"Ah... ehm... in realtà, non è che abbiamo fatto chissà cosa..." cercò di dire Ash, un attimo prima di essere subissato di domande!

"Allora, dimmi! Come hai fatto ad allenare così il tuo Pikachu?"

"Gli hai dato una Caramella Rara, vero?"

"No, no, secondo me gli ha dato un Magnete da tenere con sè!"

"Pika pikaaaaa?" l'espressione di Pikachu si trasformò in una comica maschera di confusione, e gli occhi del topolino elettrico diventarono improvvisamente neri con le pupille bianche, mentre un grosso punto di domanda appariva sulla sua testa.

"Ah! Calma! Calmatevi un momento!" Misty intervenne a salvare Ash e Pikachu dagli allenatori incuriositi, mettendosi davanti al ragazzo e facendo cenno agli allenatori di fare spazio al ragazzo e al suo Pokemon. "Pikachu è intervenuto per aiutarvi e per impedire che il Team Rocket rubasse i vostri Pokemon! Adesso però è stanco! Lasciate che si riposi... e anche Ash! E' stata una giornata intensa per tutti e due, e non è il caso di stressarli!"

"Grazie, Misty..." Ash tirò un sospiro di sollievo vedendo che la folla, per quanto riluttante, aveva deciso di lasciarli in pace, almeno per quel momento... e poco più in là, l'infermiera Joy e la sua Chansey annuirono e sorrisero in segno di approvazione.

"Dobbiamo essere noi a ringraziare te e il tuo Pikachu, mio piccolo amico." disse l'infermiera dai capelli rosa. "Se non fosse stato per il tuo intervento, il Team Rocket avrebbe rubato i Pokemon di questo centro, e li avrebbero portati chissà dove. Per chissà quale terribile progetto, o magari per venderli a qualche persona di pochi scrupoli. Grazie per averli scacciati!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu drizzando le orecchie.

"Hah..." mormorò la Staryu di Misty. La gemma rosata che costituiva il suo nucleo lampeggiò lentamente, come se la stella marina volesse esprimere stupore... e Misty non potè che dare ragione alla sua Pokemon.

"Devo ammetterlo, sarà anche un marmocchio... ma lui e il suo Pikachu sono davvero una coppia affiatata." affermò la bambina dai capelli arancioni. "Credo proprio... che sarà interessante seguirli. Finchè quel moccioso non mi avrà risarcito la bici, si intende!" aggiunse tra sè,come se avesse paura che qualcuno l'avesse sentita.

 

oooooooooo

 

"Ohi ohi ohi ohi ohiiiii... non è stato il nostro atterraggio più morbido, eh?" si lamentò il povero James. "D-dove sono?"

"Sulla mia testa, sciocco!" gli arrivò in risposta la voce di Jessie. Solo in quel momento, James si accorse di essere finito con una gamba sopra l'assurda capigliatura della sua compagna. "Spostati di lì prima che mi venga un'emicrania!"

"E tu, Jessie, saresti così gentile da togliermi la mano dalla faccia?" commentò Meowth. Solo in quel momento, la giovane donna si rese conto che nel momento in cui erano caduti, lei era finita con la mano sinistra sul viso del Pokemon felino, e James era caduto sopra tutti e due, risultando in un mucchio disordinato!

Jessie fece un verso di stizza ed imbarazzo prima di togliere la mano dal viso di Meowth, e i tre agenti del Team Rocket si rialzarono acciaccati, cercando di spazzarsi la polvere di dosso.   Era stato un volo niente male... adesso si trovavano poco fuori da Smeraldopoli, sopra una collinetta dalla quale si vedeva l'inizio della lunga strada che portava all'Altopiano Indaco, il luogo dove si trovava la sede centrale della Lega Pokemon di Kanto. Ma in quel momento, non era quella la cosa che interessava a Jessie, James e Meowth. "Ugh... accidenti, adesso va un po' meglio." affermò il Pokemon gatto. "Ma non ricordo di aver mai visto un Pikachu come quello! Era davvero un attacco Tuonoshock?"

"Io ricordo solo che dopo aver richiamato Koffing, ho visto una scarica da qualche migliaio di volts, e poi siamo volati in aria..." mormorò James massaggiandosi la testa.

"Aaaaah, non dirlo a me! E' stata un'esperienza terrificante!" mormorò Jessie. "Ma come accidenti faceva quel Pikachu ad essere così forte?"

Meowth scosse la testa. "Aaaah, non chiedetelo a me, ragazzi! Non so neanche da dove venga..." cominciò a dire. Si interruppe di colpo e cominciò a sfregarsi il mento con espressione astuta prima di riprendere il discorso. "Detto questo... non pensate che questa potrebbe essere per noi una gran bella opportunità?"

Jessie e James restarono sbalorditi dalla proposta, e guardarono il Pokemon loro complice come se pensassero che gli avesse dato di volta il cervello. "Meowth? Ma... ma che ti salta in mente? Vorresti riprovare a catturare quel Pikachu così forte?"

"E' proprio questo il punto, sciocchi! Quel Pikachu è chiaramente un esemplare raro e forte!" spiegò Meowth. "Avete idea di quanto potrebbe interessare al capo? Un Pokemon così forte varrebbe un sacco di soldi! Oppure potrebbe diventare un'arma perfetta da usare contro i nemici del Team Rocket! E se noi lo consegnassimo al capo... vi immaginate le ricompense?"

Jessie e James restarono per un attimo a pensare alla proposta di Meowth... e poi, rendendosi conto delle possibilità che si paravano loro davanti, entrambi cominciarono a luccicare gioiosamente, lo sguardo rivolto al cielo mentre fantasticavano sulla ricompensa che li aspettava!

"Hai perfettamente ragione, Meowth! Il capo sarebbe entusiasta se gli portassimo un Pokemon così forte!" esclamò Jessie. "Ci coprirebbe d'oro, ne sono sicura!"

"Con tutti quei soldi... altro che ricostruire la mia collezione di tappi! Potrò fare la più grande collezione del mondo! Tutti mi invidieranno! E poi... e poi chisà potrei fare anche qualcos'altro, adesso non mi viene neanche in mente cosa!" esclamò James in visibilio!

"Ti verrà in mente una volta che avremo catturato quel Pikachu!" rispose Meowth con determinazione, mettendo avanti una zampa. "Allora, ragazzi, ci siete tutti, vero? Il Team Rocket sta per partire per la sua più grande missione!"

"E non falliremo!" continuò Jessie con un pugno stretto davanti a sè. "Staremo dietro a quel moccioso come la sua ombra!"

"E alla fine... quel Pikachu sarà nostro!" concluse James.

            

oooooooooo                           

 

CONTINUA...

 

 

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Capitolo 7
*** Il primo Pokemon catturato ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 6 - Il primo Pokemon catturato

 

"Come... come sarebbe a dire che il Capopalestra di Smeraldopoli è assente?" esclamò Ash sgranando gli occhi davanti ai segnali apposti davanti ad uno dei più grandi edifici della città. Erano passati un paio di giorni dal rocambolesco arrivo di Ash, Pikachu e Misty, e il giovanissimo allenatore, giusto a titolo di curiosità e per farsi un'idea di cosa lo avrebbe atteso in altre Palestre, si era recato alla Palestra di Smeraldopoli. Ma il terzetto di amici aveva ricevuto una sorpresa quando erano arrivati nei pressi della Palestra - l'edificio era chiuso e il Capopalestra era andato via per motivi che non erano ancora chiari.

"In effetti, è un po' un mistero..." disse un passante che aveva sentito le parole del ragazzino, e si era fermato per chiarire le cose. "So che il Capopalestra di questa città è un uomo d'affari che è spesso fuori città per impegni personali, ma... sinceramente, non è mai stato chiaro che tipo di affari tratta. E' un tipo piuttosto riservato. Ma... spiacente, ragazzi, se volevate provare a guadagnarvi una Medaglia, siete capitati al momento sbagliato."

Misty gettò un'occhiata alla Palestra, un edificio tanto imponente quanto elegante che ricordava quasi un tempio: ad un solo piano, con il tetto spiovente, era di colore arancione vivo, con delle lastre di marmo bianco che coprivano la parte inferiore e i dintorni della grande porta ad arcata che, in circostanze normali, avrebbe dato accesso alla Palestra. Un breve sentiero affiancato da due file di colonne in marmo arrivava fino all'ingresso della Palestra, e alla sua imboccatura si trovava una semplice ma elegante fontana in marmo, con una statua di un Pokemon simile ad un leone che riversava acqua limpida al suo interno. Sicuramente, chiunque avesse fatto costruire un edificio come quello era una persona che aveva un certo gusto per l'arte.

Ash sospirò e alzò le spalle. "Beh, non fa nulla. Speravo di poter assistere ad una battaglia, ma lasciamo perdere. Vorrà dire che vedrò di allenare una squadra come si deve, e quando arriverò a Plumbeopoli... sperimenterò da me cosa significa uno scontro in una Palestra! Che ne dici, Pikachu?"

"Pika pika!" il topolino elettrico squittì in segno affermativo e drizzò le orecchie. Ormai il suo precedente sospetto nei confronti di Ash sembrava essere scomparso, e il topolino elettrico era entrato abbastanza in confidenza con Ash da stare seduto sulla spalla del ragazzino.

"Per arrivare a Plumbeopoli da qui, bisogna attraversare il Bosco Smeraldo." disse Misty, sperando che il ragazzino non si dimenticasse di quel particolare... oltre che di un altro particolare a cui lei teneva molto. "Se... se vuoi passare di là, devi essere sicuro di essere ben equipaggiato. Poke Ball, medicine per i tuoi Pokemon, e tutto il resto."

"Nessun problema! Ci abbiamo già pensato!" esclamò Ash con convinzione. "E poi, il Bosco Smeraldo non è proprio qui attaccato. Prima di raggiungerlo, vorrei dare un'occhiata ai dintorni! Chissà, magari avrò la possibilità di catturare qualche Pokemon."

Misty alzò le spalle. Beh, questo non era certo un problema per lei. Cercare dei Pokemon nei dintorni di Smeraldopoli voleva dire che, almeno per il momento, non c'era il rischio di imbattersi in qualche Pokemon Coleottero. Lei li detesteva, i Pokemon Coleottero... e il Bosco Smeraldo ne era pieno! Almeno così lei aveva un po' più di tempo per prepararsi mentalmente.

"E va bene. Immagino che sarà il caso di accompagnarti. Potresti avere bisogno del mio aiuto per catturare qualche Pokemon." disse la ragazzina dai capelli arancioni, un po' spocchiosamente. I due allenatori e Pikachu ripresero ad incamminarsi verso il Pokemon Center per raccattare i loro effetti personali e riprendere il viaggio... e Ash iniziò a protestare contro l'insinuazione di Misty.

"Hey! Per chi mi prendi, per un imbranato?" esclamò. "Guarda che io li so catturare, i Pokemon!"

"Ne hai mai catturato uno?" lo punzecchiò la rossa. Sghignazzò brevemente quando Ash venne ridotto al silenzio da quella domanda a bruciapelo... ma non durò a lungo.

"Certo che no! Ma non è questo il punto!" ribattè piccato. "Quello... quello che voglio dire è che... insomma... catturare un Pokemon non è mica così difficile! Bisogna farlo stancare un po' facendolo combattere contro un altro Pokemon, e poi, quando è il momento giusto, si lancia una Pokeball e lo si cattura! Non vedo cosa ci sia di difficile!"

"Già, è quello che pensano tutti all'inizio... poi si rendono conto che non è tanto facile!" rispose sibillina Misty. "Okay, grande allenatore, andiamo a prendere le nostre cose e cominciamo! Ci aspetterà qualche giorno di cammino per raggiungere Plumbeopoli!"

Ash alzò gli occhi al cielo. Quella ragazza era un po' troppo spocchiosa per i suoi gusti. D'accordo, era un po' più brava di lui, e sicuramente era stata un'allenatrice per più tempo... e allora? Voleva dire per forza che era meglio di lui? Le avrebbe fatto vedere che non era da meno! E avrebbe presto catturato il suo primo Pokemon!

"Pikachu?" chiese Pikachu, indicando Misty che stava già incamminandosi verso il Pokemon Center e lo aveva già distaccato di un bel po'. "Pika pikachu..."

"Ah! Hey, aspetta un momento, tu!" Ash si mise a correre dietro a Misty e cercò di riprendere terreno. Pikachu si tenne stretto alla spalla del suo nuovo amico, e mosse le orecchie in una specie di tic. Se il buongiorno si vedeva dal mattino, i presagi per quel viaggio erano tutto dire...

 

oooooooooo                     

 

Poco dopo, al Pokemon Center di Smeraldopoli...

"Allora, Ash? Sei pronto a partire? Sono sicura che riuscirai a spiegare le ali come un magnifico Pidgeot!" A parlare così era, chiaramente, Delia Ketchum dallo schermo del video-telefono che il giovane aspirante allenatore stava usando per chiamare a casa - e a quanto pareva, Ash aveva colto sua mamma in un momento particolare, visto che Delia aveva il volto tutto coperto di crema bianca e un asciugamano rosa avvolto attorno alla testa! "Oh, e spero che tu stia andando d'accordo con il tuo Pikachu! So che all'inizio può essere un po' arduo comunicare con il tuo Pokemon, ma con pazienza e costanza si può superare qualsiasi ostacolo!"

"Ehm... beh, sì, in effetti l'inizio del viaggio sarebbe potuto andare meglio." ammise il ragazzino con una breve risata di imbarazzo. Si assicurò che sia lui che Pikachu fossero inquadrati, e accarezzò sulla testa il topolino elettrico, che squittì con fare soddisfatto e drizzò le orecchie. "Comunque... credo che adesso io e Pikachu andiamo molto più d'accordo! Sarà un viaggio molto più divertente da qui in poi!"

"Pikachu!" Pikachu alzò una mano e salutò la signora Ketchum, che sorrise intenerita e mosse una mano in direzione del Pokemon elettrico. "Pika pi pikachu!"

"Awwww! Ciao, Pikachu! Sei davvero carino, lo sai?" esclamò Delia, in visibilio davanti al grazioso Pokemon. "Mi raccomando, stai attento ad Ash! Lui riesce sempre a mettersi nei guai, e se tu stessi attento a lui... sarei sicura che non correrebbe il rischio di perdersi o di farsi male!"

"Uuuugh... andiamo, mamma, mi è successo una volta sola di perdermi nei dintorni di Biancavilla! Ed era quando avevo sei anni!" protestò il ragazzino con una comica espressione di imbarazzo. Vicino a lui, Misty si coprì la bocca con una mano e sghignazzò divertita... mentre Pikachu alzava una mano e confermava con uno squittio acuto. "Ehm... ad ogni modo... stai tranquilla, mamma, sono sicuro che con Pikachu non mi accadrà nulla di male! E conto di incrociare di nuovo Trace da qualche parte... magari già a Plumbeopoli!"

"Ottimo, ASh! Ricordati che io faccio sempre il tifo per te! Oh, e ricordati anche di cambiarti regolarmente! E di lavarti i vestiti quando puoi!" rispose prontamente Delia, scatenando il rossore imbarazzato di Ash e le risate a mezza bocca di Misty, Pikachu e di alcuni dei clienti del Pokemon Center!

"M-MAMMA!" esclamò il ragazzino, con gli occhi sgranati e un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva lungo la nuca. "C'era... c'era proprio bisogno di dirlo di fronte a tutti?"

"Heheheee... scusa, Ash, mi è venuto spontaneo!" rispose beatamente Delia, sorridendo come niente fosse. "Oh, e a quanto vedo c'è qualcun altro con te! Quella graziosa signorina, dico bene?" Volse lo sguardo verso Misty, che si ricompose e fece un inchino alla mamma del suo nuovo amico.

"Buongiorno, signora Ketchum! Mi chiamo Misty, e... beh, diciamo che ho dato una mano a suo figlio! E poi lui ha dato una mano a me, quindi per adesso siamo pari!" Misty si presentò, assicurandosi di non fare parola della storia della bicicletta incenerita. "Sì, io, Ash e Pikachu faremo la strada assieme per un po'! Almeno fino a Plumbeopoli! Non si preoccupi, anch'io farò in modo che non si cacci nei guai!"

"Piuttosto, dovrei essere io quello che fa in modo che lei non si cacci nei guai, con quella sua lingua lunga!" protestò Ash con una buffa espressione offesa sul volto. Alzò le spalle e decise di non pensarci più di tanto. "E va bene, mamma... mi ricorderò di tutto quello che mi hai raccomandato! E spero che la casa non sia poi tanto vuota senza di me!"

"In realtà, si sente che non ci sei più..." rispose la giovane mamma, con una luce malinconica negli occhi. "Però, ho la certezza che adesso stai facendo una cosa a cui tieni molto, e so che con il tempo e la costanza riuscirai a realizzare il tuo sogno. Perciò... ti auguro la migliore delle fortune! Okay, tesoro, questo è tutto quello che ho da dire!" Delia fece per concludere la chiamata e tornò a sorridere con gioia sincera "Allora mi raccomando! Sii prudente, cerca di non strafare, e... mi raccomando, fatti sentire abbastanza spesso! Buona fortuna a tutti!"

Pikachu annuì e salutò con una piccola mano. "Pikachu!"

"Grazie, signora Ketchum! Ci vediamo!" rispose Misty.

Ash si aggiustò il berretto sulla testa. "Ci sentiamo presto, mamma! Mi raccomando, stammi bene!" affermò, e salutò caldamente poco prima che la chiamata finisse, e lo schermo del videotelefono tornasse neutro. Ash appese la cornetta e fece un cenno di assenso con la testa, per poi controllare ancora una volta il suo zaino e il suo equipaggiamento. Sembrava tutto a posto, quindi l'unica cosa rimasta da fare era mettersi gli zaini in spalla e dirigersi verso il Bosco Smeraldo.

"La tua mamma mi dà l'impressione di essere una signora molto in gamba." disse Misty, forse con un pizzico di ironia, come per dire che Ash era ancora ben lontano dal raggiungere quei livelli.

Ash sospirò e fece un sorriso ironico. "A volte è molto imbarazzante! Voglio dire, le dico sempre di non menzionare il fatto di cambiarmi i vestiti... e soprattutto la biancheria... e lei continua a farlo, ogni volta!"

"Aaaah, ti capisco! Però un po' ti invidio. Io e le mie sorelle siamo praticamente sempre da sole e dobbiamo occuparci della casa. Io sono qui in via del tutto eccezionale!" rispose Misty. "Ora, non sentirti male per me! E' una cosa a cui siamo abituate, gestiamo la... ehm... voglio dire, facciamo il nostro lavoro da sole, e finora ce la siamo sempre cavata bene!"

"Pika?" chiese il topolino elettrico. Quindi Misty aveva delle sorelle... e non vedeva molto spesso i suoi genitori. Che cosa c'era nel passato di quella ragazzina? Pikachu doveva ammettere di essere un po' incuriosito.

Anche Ash restò per un attimo interdetto a pensare a quello che Misty aveva detto, in particolare a quando si era interrotta prima di dire cosa gestivano lei e le sue sorelle. Doveva essere qualcosa che la coinvolgeva enormemente, e il ragazzino decise che per il momento non era il caso di fare troppe domande. Del resto, pensò, era probabile che non appena avessero racimolato abbastanza soldi da comprare una bicicletta nuova per Misty, le loro strade si sarebbero divise. Quindi, perchè fare domande troppo personali?

"Okay... allora la nostra prossima meta è il Bosco Smeraldo! Ma prima... come ho detto, facciamo una deviazione verso il sentiero che va verso la sede della Lega di Kanto." propose il ragazzo. "Vorrei cominciare a cercare dei Pokemon da quelle parti!"

Misty controllò le sue due Pokeball, dove si trovavano i suoi fedeli Goldeen e Staryu. "Per me non è un problema. Mi dispiace solo che non ci siano Pokemon d'Acqua da quelle parti, avrei potuto almeno cercare di catturarne un paio." rispose. "Okay, questa volta si va dove vuoi tu. Hai già un'idea di che Pokemon prendere?"

Ash si sfregò il mento e ci pensò su. "Hmm... in realtà, non ne sono sicuro." affermò. "Ho letto che da quelle parti vivono Pokemon molto comuni come Pidgey o Rattata, ma che si possono incontrare, anche se più raramente, dei Pokemon come Nidoran o Mankey. Vorrei... provare a vedere se trovo qualche Pokemon interessante."

"Pika!" Pikachu strinse le mani a pugno e caricò le guance di elettricità, pronto a combattere se fosse stato necessario. Misty non potè che lodare tra sè la loro decisione, ma in effetti, era un po' preoccupata del fatto che Ash e Pikachu avrebbero potuto non prenderla bene se avessero trovato degli ostacoli più ardui di quanto non si aspettassero. Aveva già visto lei stessa dei giovani allenatori di belle speranze che si erano scoraggiati quando l'inizio del loro viaggio non era stato semplice come avevano pensato. Le sarebbe dispiaciuto vederlo una volta di più... anche considerando che quel ragazzo e il suo Pikachu sembravano molto entusiasti. Magari non era il ragazzo più sveglio che lei avesse mai incontrato, ma... la sua determinazione era qualcosa di accattivante.

Beh, quanto meno lei avrebbe potuto dare loro qualche dritta. Nel peggiore dei casi, sarebbe stata una scusa per non farsi rivedere da quelle tre oche per un po' di tempo...

 

oooooooooo

 

Il percorso che si addentrava verso i cancelli della Lega Pokemon di Kanto era un sentiero ben tenuto e notevolmente più largo e meno tortuoso rispetto alle stradine polverose che la maggior parte degli allenatori erano abituati a percorrere nei loro viaggi. La strada percorreva un paesaggio di aperta campagna, attorniato da grandi praterie verdi e da alcune fattorie, e di tanto in tanto il panorama era reso più vario dalla presenza di alcuni alberi cresciuti ai lati della strada. Ogni tanto, un Pokemon o un animale comune sfrecciava fuori da qualche nascondiglio ai lati della strada e vivacizzava un po' la scena.

Ash, Pikachu e Misty si erano incamminati lungo quel sentiero circa un'ora prima, pensando di spingersi quanto più in là possibile prima di dover tornare indietro e prendere la strada per il Bosco Smeraldo. Fino a quel momento, Ash aveva visto molti Pokemon, ma si trattava per lo più di comuni Pidgey, Spearow e Rattata... e dal momento che aveva un numero limitato di Pokeball, aveva pensato di aspettare un po' prima di tentare di catturarne qualcuno. Pikachu stava scattando da una parte all'altra del sentiero, curioso di vedere quanto più possibile. E dopo essere passato oltre alcuni cespugli e alcuni segnali, era convinto di aver visto finalmente qualcosa di interessante.

"Pika pi! Pika pikachu, pika!" il piccolo Pokemon Elettro guardò verso un cespuglio che cresceva a un lato del sentiero, e chiamò i due allenatori con il suo verso acuto quando scoprì che i rami erano ricoperti di strani frutti azzurrini che sembravano dagli agrumi in miniatura. Avevano un aspetto molto invitante, grazie anche al profumo di arancia che emanavano. "Pikachu!"

"Hm? Che succede, Pikachu? Hai trovato qualcosa di interessante?" chiese Ash mentre lui e Misty si avvicinavano al cespuglio e davano un'occhiata. "Ah, ma quello è un cespuglio di Baccarancia, se non sbaglio! Non che mi ricordi molto di qando me l'hanno spiegato... ma mi sembra di ricordare che è un frutto che permette ai Pokemon di recuperare le forze, giusto?"

"Sì, è proprio Baccarancia. E... sì, è un frutto che infonde energia ai Pokemon e gli consente di riprendere le forze più rapidamente dopo uno scontro!" confermò Misty. "Credo che sarebbe una buona idea raccoglierne qualcuna."

"Pika chu!" rispose Pikachu, e allungò una mano verso la bacca più vicina, desideroso di farsi uno spuntino. Nel momento in cui toccò il frutto, tuttavia, qualcosa si mosse dietro il cespuglio, sollevando un secco rumore di foglie spostate e rami rotti, e Pikachu scattò indietro con uno squittio allarmato e alzò la guardia.

"Attento, Pikachu!" esclamò Ash, temendo che il suo Pokemon fosse in pericolo. Dal cespuglio uscì di colpo una strana creatura, chiaramente un altro Pokemon, simile ad un piccolo roditore soltanto un po' più grande di Pikachu, con il corpo di colore azzurro a macchie blu e un paio di grandi orecchie a sventola. Il muso era affusolato, con due paia di baffi vicino alla punta del naso e un paio di lunghi incisivi che fuoriuscivano dalla bocca. Una corta cresta di spuntoni arrotondati percorreva la schiena della creaturina, che si acquattò sulle zampette artigliate e corrugò la fronte in un atteggiamento di minaccia.

"Pika!" esclamò Pikachu facendosi aggressivo. "Pika pika chu, pikachu!"

La creaturina azzurra spalancò le orecchie, come se volesse farsi credere più grande e feroce. "Nido!" esclamò con voce acuta e penetrante, e graffiò con gli artigli sul terreno in modo da intimorire l'avversario.

"Attento, Pikachu! Ho l'impressione che quel Pokemon non scherzi!" disse il ragazzino, mentre con una mano cercava il suo Pokedex per farsi dire qualcosa di più sulla creatura che aveva davanti. Prese rapidamente l'enciclopedia elettronica in una mano e la attivò, inquadrando il nuovo Pokemon...

"Nidoran femmina. Pokemon Velenago. Tipo Veleno. Pokemon tranquillo che rifugge la lotta. Tuttavia, se si sente minacciato tormenta i nemici con i suoi aculei velenosi. Questa specie esibisce un forte bimorismo tra i due sessi, e la femmina è più sensibile agli odori rispetto ai maschi. Capta le correnti d'aria con le vibrisse e si posiziona sottovento per cercare le prede. Mosse conosciute: Ruggito, Graffio, Velenospina, Focalenergia."

La Nidoran sibilò rabbiosamente e sferrò un fendente a vuoto con i suoi corti artigli, poi puntò il suo corno arrotondato contro Pikachu e si avvicinò minacciosa. Con determinazione, il topolino elettrico fece sfrigolare le guance e si fece avanti a sua volta.

"Ash, stai attento! Se quella Pokemon ha Velenospina, potrebbe essere davvero pericolosa per il tuo Pikachu!" affermò Misty.

Ash disse di sì con la testa. "Lo so, ma farò in modo che non abbia occasione di colpire Pikachu! Hey, Pikachu, sei pronto? Questa potrebbe essere la nostra prima cattura! Pensi di potercela fare?"

"Pika!" rispose il topolino elettrico. In quel momento, la cosa che gli premeva di più era cercare di dare una mano quanto più possibile al suo allenatore. E per farlo, doveva impegnarsi il più possibile, e soprattutto fare del suo meglio per non farsi colpire dagli aculei velenosi della Nidoran-F.

Prima che la Pokemon Veleno potesse organizzarsi e lanciare il suo primo attacco, Ash e Pikachu decisero di prendere l'iniziativa, e il ragazzino si aggiustò il berrettino e diede il suo primo ordine. "E va bene! Pikachu, cominciamo noi! Usa il tuo attacco Colpocoda, e poi Attacco Rapido!" esclamò.

"Pika!" Il topolino elettrico sfrecciò in avanti e colse di sorpresa la Pokemon avversaria, poi girò su sè stesso e sferrò un fendente con la sua coda a forma di fulmine. La coda di Pikachu schiaffeggiò Nidoran-F in piena faccia e la disorientò per un attimo, prima che la Pokemon Veleno reagisse gettandosi alla carica e sferrando un fendente che raggiunse Pikachu ad una spalla, strappandogli un breve squittio di dolore. Pikachu non si lasciò intimorire e si spostò con una rapidità tale che Nidoran-F non riuscì a seguirlo.

"Ran?" esclamò la Pokemon simile ad un roditore. Si guardò attorno, cercando in qualche modo di individuarlo, e i suoi sensibili baffi si mossero di scatto quando la creatura percepì qualcosa che si avvicinava... ma a quel punto era troppo tardi, e Pikachu colpì l'avversaria con una zampata rapida e precisa che la fece barcollare! Con un'esclamazione di disappunto, Nidoran-F si ritirò di qualche passo e si rifugiò tra le fronde del suo cespuglio di Baccarance.

"Attento, Ash!" lo avvertì Misty. "Credo che Nidoran voglia tenersi nascosta tra le foglie per poi attaccare Pikachu di sorpresa. Forse è meglio allontanarsi!"

"Lo so! Guarda che non sono uno sprovveduto!" protestò Ash. "Ho la situazione sotto controllo! Pikachu! Usa un attacco Tuonoshock per farla uscire da lì!"

"Pika... chuuuu!" Con uno squittio acuto e prolungato, il Pokemon elettrico scagliò una scarica elettrica che sfrecciò attraverso la fronda del cespuglio, arrostendo alcune bacche ma mancando il versaglio. Pikachu provò di nuovo, ma anche il secondo attacco andò a vuoto. Prima che pikachu potesse caricarsi e lanciare un'altra scarica elettrica, sentì un rumore di foglie e rami provenire dalla sua destra... e reagì appena in tempo quando Nidoran-F uscì di colpo e scagliò contro di lui un aculeo violaceo attorno al quale aleggiava una tenue aura velenosa! Ash sobbalzò e si sentì mancare il fiato quando si rese conto che quello doveva essere il suo attacco Velenospina... ma per fortuna, Pikachu aveva reagito al momento giusto, e riuscì a scansarsi in tempo: l'aculeo velenoso proseguì la sua strada e si piantò per terra poco lontano da lui... e Nidoran-F strinse i denti per il disappunto, cercando di riguadagnare il suo nascondiglio.

"E' il momento giusto, Pikachu!" esclamò Ash. "Colpiscila con un Tuonoshock!"

"Chuuuuu!" Pikachu non esitò un istante, si caricò rapidamente e lanciò una potente scarica elettrica contro Nidoran-F. Questa volta, la Pokemon Veleno non fu in grado di scansare l'attacco, che la investì e la fece fermare di colpo! Nidoran-F sgranò gli occhi, e le sue vibrisse si irrigidirono quando la scarica la attraversò, rivelando per un attimo il suo scheletro! Poi, rapidamente com'era venuta, la scarica cessò, e Nidoran-F cadde a terra dolorante, con la pelle disseminata di macchie di fuliggine nera!

"Niiii... doooo... raaaaan..." mormorò.

Pikachu prese fiato e si voltò verso il suo allenatore, mostrandogli la Nidoran-F a terra con un ampio gesto del braccio. "Pika pika pi!" squittì, sorridendo da un orecchio all'altro!

"Bel colpo, Pikachu! Adesso... direi che tocca a me!" esclamò Ash, e sorrise a sua volta mentre estraeva una Pokeball vuota dal suo zaino. La sfera si gonfiò fino a stare comodamente nel pugno di Ash, che la soppesò attentamente nella mano, prese la mira con un fremito di nervosismo - dopotutto, questo era pur sempre il suo primo tentativo, e un po' di emozione era comprensibile - e la lanciò, colpendo Nidoran-F ad un fianco. L'effetto fu immediato, e la Pokemon Veleno si trasformò all'istante in un lampo di luce rossa che fluttuò in aria per mezzo secondo prima di entrare letteralmente all'interno della Pokeball, che si era aperta di scatto al momento dell'impatto. Le due metà della sfera si richiusero di colpo, come una trappola, e la sfera rotolò a terra con un lieve tintinnio. Si mise ad agitarsi, come se la Pokemon rimasta intrappolata lì dentro cercasse con tutte le sue forze di liberarsi. Ma dopo aver ondeggiato un paio di volte, la sfera si immobilizzò, e il pulsante che teneva collegate le due metà si spense con un soddisfacente tintinnio.

Ash ce l'aveva fatta. Il suo primo Pokemon era stato catturato. Il suo primo passo su quella che prometteva di essere una via lunga ed avventurosa!

"Ce l'ho fatta..." disse infine Ash. Lui e Pikachu si avvicinarono alla Pokeball guardandola con attenzione... e il ragazzino toccò un paio di volte la sfera con un dito, come se volesse assicurarsi che era la verità e non un sogno che sarebbe finito troppo presto. Ma la sfera restò chiusa, e la Pokemon al suo interno non ebbe più alcuna reazione. Era proprio la realtà... lui, Ash Ketchum, e il suo starter Pikachu... avevano lavorato assieme e avevano catturato il primo Pokemon del suo viaggio!

"CE L'ABBIAMO FATTA!" Con un'esclamazione di gioia, del tutto trasportato dall'entusiasmo, Ash prese la Pokeball di Nidoran-F e la sollevò in aria trionfante, mentre Pikachu srizzava le orecchie ed emetteva un acuto verso di vittoria! "Ho catturato il mio primo Pokemon! E lo abbiamo fatto assieme, Pikachu! Il mio primo Pokemon catturato! Ci pensate? Questo è un momento magico! Yuhuuuu!"

"Pika pika chuuuuu!" Pikachu alzò le braccia in aria e si unì all'esultanza del suo allenatore. Preso dall'entusiasmo, Ash afferrò rapidamente le mani di Misty e cominciò a ballare letteralmente con lei, lasciando completamente basita la ragazzina che cercava in qualche modo di districarsi!

"Hey! Hey, vacci piano! Che stai facendo?"

"Il mio primo Pokemon! Urrà! Urrà! E questo è solo l'inizio!"

"Mollami! E' il tuo primo Pokemon, non il mio!"

"Eddai, Misty, un po' di partecipazione! Yeaaaah!"

Ci volle qualche minuto prima che l'entusiasmo di Ash si calmasse e gli permettesse di parlare normalmente... e per allora, tutti e tre avevano il fiatone, trasportati com'erano dall'entusiasmo del neo-allenatore.

"Hahahahahaaa! Pazzesco, ce l'ho fatta! Va bene che mi vantavo che avrei catturato presto il mio primo Pokemon, ma farlo davvero è tutt'altra cosa!" commentò Ash sedendosi sull'erba e poi mettendosi supino a braccia aperte sull'erba soffice! "E' stata la nostra prima cattura, Pikachu! Sei stato grande!"

"Uff... puff... mi basta che tu non ti metta a farmi ballare tutte le volte che catturi un Pokemon, altrimenti... già quasi non ne posso più!" replicò Misty riprendendo fiato. "Detto questo... complimenti per aver catturato quella Nidoran. Bisogna pur cominciare da qualche parte, immagino."

"E' una mia impressione, o non sembri molto convinta?" chiese Ash.

Misty alzò le spalle e guardò sdegnosamente dalla parte opposta. "Sto solo dicendo che avrai bisogno di fare un po' di carriera come allenatore se vorrai risarcirmi la bicicletta! Quindi, è anche nel mio interesse che tu abbia successo! Tutto qui!" volle chiarire. Fece un verso di sdegno e si sedette sul prato ad alcuni passi da Ash, che sospirò e tirò fuori la Pokeball nella quale aveva catturato Nidoran-F.

"Comunque, questa Pokemon l'ho catturata... è già un successo!" disse, e guardò con orgoglio la sfera rigirandosela nella mano. La sensazione che gli trasmetteva era davvero incredibile... gli dava l'impressione che da quel momento in poi, il viaggio non avrebbe fatto che andare meglio.

"Pika pi, pika?" chiese Pikachu, la testa inclinata da un lato mentre guardava il suo allenatore. Indicò con lo sguardo la Pokeball che aveva in mano, e ripetè il nome della sua specie. "Pikachu?"

"Hm? Che c'è, Pikachu? Mi vorresti dire qualcosa?" chiese il ragazzino. Quando notò che Pikachu stava indicando con lo sguardo la Pokeball, pensò di capire cosa volesse dire. "Ah... aspetta, credo di aver capito. Vorresti che io facessi uscire Nidoran per un po', vero?"

"Pika!" Il topolino elettrico annuì sorridendo.

Ash disse di sì con la testa. "Hai ragione, Pikachu. Credo che sarebbe una buona idea fare un po' di conoscenza con la nuova Pokemon del nostro gruppo." affermò. Con un gesto della mano, il giovane allenatore in erba fece aprire la sfera, dal suo interno uscì una scia di luce rossa che si depositò sul pavimento e prese rapidamente forma: un attimo dopo, la Nidoran-F appena affrontata e catturata era di nuovo di fronte ad Ash, un po' ammaccata ma tutto sommato in buona salute. Si scrollò in modo da togliersi un po' di polvere e si grattò con una zampetta dietro un orecchio, poi guardò in direzione di Ash, con espressione quasi interrogativa.

"E' carina, devo ammetterlo. Beh, riconosco che come primo Pokemon catturato, hai avuto buon gusto!" ammise Misty. "Solo che adesso... devi essere sicuro che voi due andrete d'accordo. Sai già come fare?"

"Beh... certo che so come fare! Quanto può essere difficile fare amicizia con un Pokemon?" chiese Ash. Si schiarì la voce e si rivolse alla Pokemon appena catturata, che alzò la testa e lo osservò con intensità. "Ehm... ciao, Nidoran! Come... come va? Tutto bene? A... A parte questa baruffa con il mio amico Pikachu, si intende..."

"Nido?" ribattè la Pokemon Veleno, e si avvicinò muovendo le vibrisse. Pikachu estese una mano verso di lei in un tentativo di stringere amicizia, ma Nidoran-F lo ignorò dopo avergli rivolto soltanto un rapido sguardo. Il topolino elettrico restò fermo dov'era con espressione sbalordita, stringendo la piccola mano in aria.

"Pikachu..." mormorò, con tanto di gocciolone di sudore che gli scendeva lungo la nuca.

Ash si rese conto che il suo approccio non stava funzionando granchè, e restò a pensarci su per un attimo... poi, gli venne un'idea. "Aspetta un momento! Forse so come rompere il ghiaccio tra noi, Nidoran!" affermò. Si fermò a guardare nel suo zaino, tra il suo equipaggiamento da viaggio, e ne tirò fuori un piccolo flacone semitrasparente pieno di un liquido violaceo che baluginava di strani riflessi. Nidoran-F guardò con fare dubbioso la bottiglietta mentre Ash si avvicinava con garbo ed attenzione... e poi, premendo un pulsantino sulla sommità del flacone, spruzzò un getto di quello strano liquido su di lei. La Pokemon Velenago chiuse di colpo gli occhi e voltò la testa da un'altra parte, forse temendo che quel liquido fosse pericoloso... ma un attimo dopo, gli acciacchi che le erano rimasti dalla battaglia con Pikachu scomparvero di colpo, così come i lividi e i graffi, e Nidoran-F si sentì più in forma che mai. Stupita dalla sua rapida ripresa, la buffa Pokemon Veleno si guardò e si toccò i punti in cui, fino ad un attimo prima, era ammaccata. Era per merito di quello strano liquido? E di quel ragazzo che gliel'aveva spruzzato addosso?

"Nidoran?" chiese, ancora un po' sospettosa. Pikachu le si avvicinò e strizzò un occhio cercando di metterla a suo agio. "Nido nido?"

"Pika!" Il topolino elettrico fece il gesto dell'okay alla sua nuova compagna di squadra, e Nidoran sembrò rilassarsi e finalmente abbassare un po' la guardia. Si rivolse nuovamente ad Ash, che dava l'impressione di essere soddisfatto di come fosse andata.

"Come vedi, Nidoran... siamo tuoi amici! E se vorrai... ti porteremo a fare un bel viaggio in giro per Kanto! E chissà... magari anche da qualche altra parte!" affermò il ragazzo. "Che te ne pare? Ti piace l'idea? E ovviamente, ti allenerai con me, Pikachu e tutti gli altri Pokemon che si uniranno a noi! Così diventerai più forte, e magari potrai anche evolvere... ti piace l'idea di diventare una campionessa tra i Pokemon?"

La Pokemon azzurra si fermò a pensarci per un attimo. La proposta di Ash le sembrava sempre più allettante... non ci aveva mai pensato fino a quel momento, ma in effetti, far parte della squadra di un allenatore di alta classe avrebbe voluto dire molto. Non ultimo, il privilegio di potersene vantare e l'orgoglio per aver raggiunto simili vette di abilità e potenza... come Pokemon, il desiderio di combattere era insito nella sua natura, e l'idea di seguire un allenatore che le permettesse di diventare molto più forte, e forse addirittura evolvere, la allettava parecchio.

Non ebbe bisogno di riflettere molto più a lungo. Questa era un'occasione che non si sarebbe lasciata sfuggire.

"Nido!" esclamò la graziosa Pokemon Veleno, e picchiettò una zampetta a terra per dire che era d'accordo. Pikachu emise un'esclamazione di gioia e diede il cinque alla sua nuova compagna di squadra, mentre Ash annuiva e sorrideva con evidente soddisfazione. Anche se l'inizio del suo viaggio non era stato il massimo, ora sembrava andare molto meglio... ed era sicuro che Nidoran-F sarebbe stata una preziosa alleata ed amica!

"Grazie, Nidoran! Farò del mio meglio per essere un allenatore come si deve!" esclamò Ash, per poi accarezzare la Pokemon azzurra sulla testa. Per un attimo, ebbe la tentazione di passarle la mano sulla schiena per farle una carezza... ma Pikachu lo trattenne appena in tempo, temendo che Ash potesse pungersi sugli aculei velenosi di Nidoran-F.

"Pikachu, pika pi!" squittì il topolino giallo, trattenendo la mano del suo allenatore. Aveva la stessa espressione di un fratello maggiore che ammoniva il più piccolo e lo esortava a non fare imprudenze, e Ash si sentì un po' stupido per essersi già dimenticato cosa avesse detto il suo Pokedex...

"Ah... ehm... giusto, nell'entusiasmo del momento mi ero scordato che Nidoran è velenosa..." ammise con imbarazzo. "Ehm... ad ogni modo, benvenuta in squadra, Nidoran! Sono sicuro che ti troverai bene!"

"Pikachu!" confermò Pikachu, e finalmente lui e Nidoran-F si scambiarono una stretta di mano. Chissà, magari poteva essere l'iniziio di un'amicizia, oltre che di una collaborazione...

 

oooooooooo

 

Il resto del pomeriggio passò tra gli allenamenti. Per fare pratica per gli scontri veri e propri, Ash aveva chiesto a Pikachu e Nidoran-F di impegnarsi in una battaglia di addestramento tra di loro... e anche Misty aveva voluto fare parte del programma di allenamento, mettendo a disposizione Staryu e Goldeen come partner. Nidoran-F, in quel momento, era impegnata in una battaglia con la Pokemon stella marina.

"Staryu, usa un attacco Pstolacqua!" esclamò la ragazzina. Con un verso breve e secco, Staryu scagliò una raffica di getti d'acqua ad alta pressione contro Nidoran-F, costringendola a balzare qua e là per evitare di essere colpita. Pikachu, al momento a riposo dopo un intenso allenamento, stava facendo il tifo per la sua nuova compagna di squadra, agitando addirittura una bandierina azzurrina che aveva tirato fuori da chissà dove!

"Pika pika! Pikachu!" squittì, per poi drizzare le orecchie quando un getto d'acqua arrivò fin troppo vicino alla posizione di Nidoran-F. La Pokemon Veleno emise un verso di sorpresa, poi scattò verso Staryu per sferrare un attacco diretto.

"Adesso è il momento, Nidoran! Usa un attacco Graffio!" esclamò Ash. La Pokemon Velenago si lanciò alla carica e alzò gli artigli per sferrare un colpo deciso alla stella marina, ma Misty reagì con una velocità che veniva chiaramente dalla sua esperienza di allenatrice.

"Tutto qui? Staryu, usa Rafforzatore!" All'ordine della ragazzina, Staryu venne circondata per un istante da un'aura di colore metallico, e quando il fendente di Nidoran-F andò a segno, non ebbe l'effetto che Ash sperava. La Pokemon d'Acqua vacillò per un attimo, ma non cadde nè mostrò segni di debolezza. "Ci vorrà qualcosa di più che questo per mettere in difficoltà la mia Staryu!"

"Ah, sì? Beh, noi abbiamo qualcosa di più da mostrarti!" ribattè il ragazzo. "Nidoran, usa Velenospina!"

"Staryu, attacco Azione!" Misty reagì prontamente, e quando Nidoran-F  scagliò un altro dardo venefico dal suo cornetto arrotondato, la stella marina si spostò abilmente e volò verso il suo bersaglio... ma quest'ultima riuscì a scansarsi ed evitò l'attacco diretto con cui Staryu cercò di mandarla a terra. Nidoran-F si rimise in guardia, ma non fece in tempo a scansarsi prima che un altro getto d'acqua la colpisse e la facesse indietreggiare con un'esclamazione di sorpresa.

"Attaccare e basta ti porterà solo fino ad un certo punto!" esclamò Misty, vedendo l'espressione frustrata di Ash. "Tutti i Pokemon usano delle mosse per attaccare, e altre per disturbare l'avversario o rendere le cose più facili a sè o ai loro compagni. Dovresti imparare ad usare anche queste, e non buttarti a testa bassa colpendo più forte che puoi!"

"Io faccio quello che posso, ma non è facile pensarci, nel bel mezzo di uno scontro!" ribattè Ash. Fece cenno a Nidoran-F che lo scontro era sospeso, e la Pokemon Velenago tirò un sospiro di sollievo. Stava cominciando a stancarsi. "Quando... quando sono lì che cerco di guidare i miei Pokemon, penso soltanto a farli vincere il più rapidamente possibile! Che c'è di male?"                

Misty scosse la testa. Quel ragazzino era davvero un dilettante... "C'è di male che una battaglia di Pokemon non è solo una questione di chi colpisce più forte! Ci vogliono sia la potenza che la tattica!" rispose lei. "E visto che sono un'allenatrice un po' più esperta di te... forse faresti meglio a darmi retta, almeno un po'!"

"Verissimo, Ashy! Dovresti ascoltare la tua amichetta, ho l'impressione che sappia quello che dice!"

Ash strizzò un occhio per il fastidio quando sentì intervenire quella voce fin troppo conosciuta... e infatti, poco lontano da loro, ecco apparire Gary Oak, bello come il sole, con quella sua inconfondibile faccia tosta, la pettinatura che ricordava proprio la cresta di un galletto, e il suo immancabile gruppetto di cheerleader che lo seguivano a ruota!

"Due! Quattro! Sei! Otto! Chi è il migliore del lotto? GARY!" esclamarono tutte assieme le ragazze, muovendo i loro pon-pon in aria!

"Gary!" esclamò Ash, sorpreso dalla sua apparizione. "Non mi aspettavo di incontrarti! Cosa ci fai da queste parti?"

"Hm? Chi è, un tuo amico?" chiese Misty incuriosita.

Ash sospirò e si massaggiò la fronte. "Non esattamente..."

"E secondo te, Ashy, cosa dovrebbe fare un allenatore di Pokemon? Ovviamente cercare Pokemon da catturare!" rispose Gary con un sorrisetto spocchioso, come se fosse la risposta più ovvia di questo mondo.

Ash decise che non si sarebbe fatto scappare questa occasione per farla vedere al suo rivale. "Davvero? Beh, capiti proprio al momento giusto, Gary! Ti informo che ho già catturato un Pokemon!" affermò, mettendosi con le mani sui fianchi e la testa alta in un'espressione di fierezza, con tanto di stelline luminose che si accendevano attorno a lui!

Sfortunatamente, Gary provvide a smontarlo un istante dopo. "Solamente? Io ne ho già presi quattro, figuriamoci!" ribattè senza perdere un colpo. Le stelline luminose attorno ad Ash si spensero e al ragazzino cascò la mascella, Pikachu abbassò le orecchie e si massaggiò la testa, e persino Nidoran-F sbattè gli occhi interdetta. Per quanto riguarda invece le cheerleader di Gary, esultarono tutte assieme e mossero in aria i loro pon-pon per sottolineare il successo del loro idolo! 

"Qu... Quattro? Ma... ma come hai fatto?" balbettò Ash, quasi con gli occhi fuori dalle orbite.

Gary alzò le spalle. "Oh, è tutta questione di guardare bene e scegliere i Pokemon giusti." affermò. "Certo, c'è anche il fatto che alcuni hanno talento e altri no."

"Hey! Con questo, vorresti insinuare che non ho talento?" esclamò Ash, sentendosi chiamato in causa.

Gary non fece una piega. "Ma io non ho detto nulla di te, Ashy." rispose. "Non sei tu che hai la coda di paglia?"

Il moretto strinse una mano a pugno e si fece avanti, deciso a sfidare il suo rivale. "Ah, sì? Beh, non importa quanti Pokemon hai, ma quanto sono forti! E sono pronto a dimostrarti che i miei sono molto forti!" esclamò. "Che ne dici di una sfida di Pokemon? Qui e adesso? Così posso farti rimangiare le tue parole, eh?"    

Misty grugnì e scosse la testa. Certo che ci voleva davvero poco per far abboccare Ash, e quel Gary sapeva esattamente che tasti premere. Anche Pikachu sembrava imbarazzato dalla facilità con cui Ash si era fatto menare per il naso... 

L'espressione sicura di Gary non cambiò di una virgola. "Una sfida, eh?" rispose. "Non era esattamente per questo che ero venuto qui, ma... accetto! Due contro due, ovviamente. Non sarebbe corretto da parte mia usare tutta la mia squadra. Okay, Ashy, scegli tu dove metterti."

"Perfetto, allora ci metteremo lì, su quello spiazzo!" decise Ash, indicando un punto in cui l'erba era un po' più rada e non correvano il rischio di imbattersi in qualche Pokemon selvatico. "Mi sembra un buon posto, no?"

Gary disse di sì con la testa. "Per me va bene. Okay, ragazze, seguiteci!"

"Gary Oak! Gary Oak! Lui ci riesce, gli altri no!" esclamarono tutte assieme le sue cheerleaders, mentre si disponevano su una fila ordinata accanto al campo di battaglia che Ash aveva scelto. Il moretto fece un cenno a Pikachu e a Nidoran-F, che pur non essendo troppo convinti seguirono il loro allenatore verso il ring improvvisato.

"Okay, ragazzi! Questa sarà un'altra prova!" affermò Ash rivolto ai suoi due Pokemon. "Diamo una bella lezione a questo sbruffone, tutti assieme!"

"Pikachu..." rispose Pikachu, come per dire che non capiva ma si sarebbe adeguato.

"Hey, Ash, sei sicuro di quello che vuoi fare?" chiese Misty. "Quel Gary sarà anche uno sbruffone, ma ho l'impressione che ci sappia fare."

"Certo che sono sicuro!" esclamò Ash con crescente decisione. "Voglio far vedere a Gary che si sbaglia su di me! E vedrai che lo sistemerò come si deve!"

Misty non era esattamente convinta che sarebbe andata così... ma a quel punto, immaginava che fosse inutile cercare di convincere Ash. La sfida era stata lanciata... e Ash non voleva fare la figura del fifone ritirandola. "Come vuoi tu, Ash..." sospirò. "Spero solo che tu sappia quello che stai facendo..."                 

 

ooooooooo

 

CONTINUA...

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Capitolo 8
*** Ash contro Gary ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

Prima che questo capitolo cominci, potrei chiedere una cosa? Era una cosa che volevo chiedere già prima, ma poi si sono dimenticato...

Si potrebbe evitare nelle recensioni di parlare dei fatti che avvengono nel mondo? Preferirei che le mie storie rimanessero un modo per regalare ai miei lettori un po' di gioia e divertimento, un modo per staccare dallo stress della vita di tutti i giorni. Un po' come lo è per me scrivere queste storie.

Grazie mille! Spero che vi godrete il capitolo! :)

 

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Capitolo 7 - Ash contro Gary

 

I due contendenti erano già ai lati opposti di quello che sarebbe stato il loro campo di battaglia. Entrambi con la Pokeball già in mano, si squadravano in cagnesco, mentre la tensione cresceva...

...o meglio dire, era per Ash che la tensione cresceva. Gary non sembrava troppo preoccupato e osservava il suo rivale con quello che si poteva definire un cauto divertimento. Come se non pensasse davvero che Ash sarebbe riuscito a batterlo, ma non volesse comunque abbassare la guardia.

Anche le cheerleader di Gary avevano cessato, almeno per adesso, di intonare le loro esaltazioni di Gary, con grande sollievo di Misty. La bambina dai capelli arancioni non era sicura che sarebbe riuscita a restare sana di mente se fosse stata costretta ad ascoltare a lungo quelle oche...

"E va bene... vediamo cosa combinano, quei due." disse tra sè Misty. "Personalmente, credo che sia una stupidaggine."

"Bene, Ashy... se permetti, visto che sei stato tu a lanciare la sfida... scelgo io il mio primo Pokemon!" affermò Gary, con una sicurezza che sconfinava nella supponenza. Senza aspettare che Ash rispondesse, il ragazzino dai capelli rossicci lanciò la prima Pokeball dell'incontro. "Vai, Nidoran!"

Ash e Pikachu ebbero un piccolo sussulto - Gary aveva catturato lo stesso Pokemon che avevano preso loro? La risposta arrivò un istante dopo, quando la Pokeball di Gary si aprì a contatto con il terreno... e da essa uscì un Pokemon che, per quanto avesse delle notevoli somiglianze con quello che Ash aveva da poco catturato, non avrebbe potuto essere scambiato per esso neanche da un osservatore distratto. A parte il fatto che era di colore violetto invece che azzurro, aveva gli incisivi sporgenti, un piccolo corno affilato sulla fronte, e le spine sulla sua schiena apparivano più lunghe e, in qualche modo, più affilate... per il resto, la forma e la postura erano identiche a quelle della sua Nidoran. Dopo un istante di sorpresa, Ash si ricordò del particolare che i maschi e le femmine di Nidoran erano molto diversi, e si rimproverò tra sè per non esserselo ricordato.

"Pika pi?" chiese Pikachu, forse per sapere se era il caso che entrasse in campo lui stesso.

"Hmm... aspetta, Pikachu, vorrei far fare un po' di allenamento a Nidoran... e comunque, prima di andare avanti..." rispose, per poi estrarre il Pokedex e dare un'occhiata al Pokemon che Gary aveva mandato in campo.

"Nidoran maschio. Pokemon Velenago. Tipo Veleno. In grado di muovere le orecchie in ogni direzione per individuare ogni possibile pericolo. Appena avverte il pericolo attacca per primo. Carica, poi infilza con il corno iniettando il veleno. Più grandi le corna, più potente sarà il suo veleno. Attacchi conosciuti: Fulmisguardo, Beccata, Focalenergia, Doppiocalcio."

"Hmm... capisco. Beh, una cosa la so per certo... e cioè, che il tipo Veleno non è molto efficace contro altri Pokemon Veleno!" affermò Ash. "Okay, Pikachu. Resta qui per adesso, e se sarà necessario ti farò scendere in campo. Per adesso... Pokeball, vai! Nidoran, scelgo te!"

Ash lanciò la Pokeball di Nidoran-F, e la versione femminile del Pokemon apparve in un lampo davanti al Nidoran-M di Gary e si mise in guardia.

"Oooh, che carino! Hai catturato una Nidoran femmina, eh, Ashy?" lo prese in giro Gary. "E va bene, fammi vedere cosa sai fare!"

"Non ci sottovalutare, Gary!" esclamò Ash. Si mise in posa e diede il suo primo ordine. "Iniziamo noi, Nidoran! Usa Graffio!"

"Nidoran!" la Pokemon abbassò la testa e si scagliò contro l'avversario.

"Un attacco diretto? Tipico tuo, Ashy! Nidoran, usa Fulmisguardo!" rispose Gary. Prima che la sua controparte femminile lo raggiungesse, Nidoran-M la fissò con espressione malevola e i suoi occhi si illuminarono per un attimo. Nidoran-F incrociò lo sguardo dell'avversario ed esitò per un attimo prima di sferrare un fendente che riuscì a fare qualche graffio a Nidoran-M.

"Hah! E il primo colpo è mio!" esclamò Ash.

Gary mosse un indice davanti a sè come per dire di no. "Quello che conta è l'ultimo colpo, non il primo. Nidoran, usa Beccata!"

"Nido!" esclamò Nidoran-M. Il Pokemon violaceo usò il suo corno frontale per sferrare una serie di rapidi e precisi affondi che costrinsero Nidoran-F ad indietreggiare. La Pokemon Velenago strinse i denti quando un colpo la raggiunse ad una spalla e la fece barcollare.

"Nidoran!" esclamò Ash. Per fortuna, Nidoran-F riuscì a riprendersi rapidamente e sferrò un altro attacco Graffio, costringendo l'avversario a ritirarsi. "Okay, Nidoran, continua così! Usa ancora Graffio!"

"Ran!" la Pokemon azzurra cercò di riprendere il controllo della battaglia e sferrò due fendenti davanti a sè, ma solo il primo riuscì a colpire l'avversario, che si allontanò in tempo per evitare l'altro. E comunque, anche il primo non sembrava essere stato troppo efficace...

"Non male come inizio, ma riuscirai a tenere il passo?" chiese Gary. "Nidoran, usa di nuovo Beccata!"

Nidoran-M attaccò nuovamente, e questa volta fece una finta, evitò il Graffio di Nidoran-F e la colse di sorpresa attaccandola ad un fianco. Un altro attacco Beccata andò a segno, e Nidoran-F emise un acuto squittio di rabbia quando il colpo ricevuto la fece incespicare. Ash strizzò un occhio per il disappunto e cercò di pensare a qualche tattica migliore. Forse quello che Misty gli aveva detto non era del tutto errato. Gary era stato abbastanza accorto da usare delle mosse di supporto durante lo scontro, invece che soltanto mosse d'attacco... e per questo Nidoran-F si stava trovando in difficoltà.

Okay, era il momento di cambiare il corso della lotta. Forse seguire il consiglio di Misty non era poi una cattiva idea.

"E va bene, allora cambiamo tattica. Nidoran, usa un attacco Focalenergia!" esclamò il ragazzino. Immediatamente, Nidoran-F puntò le zampe a terra e si concentrò, le vibrisse che si muovevano lentamente in aria davanti a lei e gli occhi chiusi in un'espressione calma e allo stesso tempo decisa. Un piccolo cerchio di energia si accese attorno al suo corpo, e la Pokemon Veleno riaprì di colpo gli occhi e si preparò ad un altro scontro.

"Hm? Vuoi dire che adesso ti sei deciso ad usare un po' più di tattica, Ashy?" chiese Gary con ironia. "Va bene, vediamo se ti può dare una mano... Nidoran, usa Focalenergia anche tu!"

Nidoran-M si piazzò davanti al suo allenatore e si mise seduto come un gatto in attesa, chiuse gli occhi e mosse lentamente le grandi orecchie come due ventagli! Il suo esile corpo venne avvolto da una tenue aura violacea, che subito dopo venne riassorbita. I due Pokemon, apparentemente corroborati, si squadrarono a vicenda... e i loro rispettivi allenatori si scambiarono un'espressione di sfida prima di dare l'ordine successivo.

"Nidoran, Graffio!"

"Nidoran, Beccata!"

Entrambi i Pokemon si mossero per attaccare, riducendo la distanza tra loro con tutta la velocità di cui erano capaci! Nidoran-M puntò il suo corno contro il torace di Nidoran-F e cercò di sferrare un potente affondo... ma Nidoran-F si accorse in tempo del pericolo e si spostò in tempo per evitare il colpo! Prima che la sua controparte potesse rimettersi in guardia e riprendere l'attacco, Nidoran-F sferrò un altro poderoso fendente con gli artigli, colpendo il Pokemon avversario di striscio ad una zampa. Nidoran-M si scansò di colpo e si leccò il punto in cui era stato colpito, ma si spostò senza mostrare esitazione per cercare una posizioni migliore da cui attaccare. La Pokemon azzurra si spostò rapidamente e cercò di mettere a segno un nuovo attacco Graffio, ma Nidoran-M fu più veloce del previsto, e riuscì a mandare a segno un affondo con il suo cornetto. Nidoran-F barcollò... ma riuscì a restare in piedi, e Ash provvide rapidamente a dare un nuovo ordine prima che Gary potesse continuare l'attacco.

"Adesso, Nidoran! Usa il tuo attacco Ruggito!" esclamò il moretto.

"Ni do... raaaaan!" La Pokemon azzurra mosse davanti a sè le vibrisse, poi emise un potente ruggito che suonava come un incrocio tra lo squittio di un topo e il ringhio di un cane. La sua controparte maschile restò come bloccata dalla paura per un istante, e il suo attacco venne rallentato, dando a Nidoran-F il tempo di mandare a segno un altro colpo! Ma ancora una volta, Nidoran-M si dimostrò un avversario scaltro. Riuscì ad attutire il colpo puntando le zampe a terra, e caricò nuovamente contro Nidoran-F prima che quest'ultima potesse sferrare un altro colpo. Questa volta, la Pokemon Velenago era troppo stanca per continuare a combattere... e infatti, dopo aver ricevuto il colpo, Nidoran-F barcollò in avanti per un breve tratto, e infine crollò a terra, con gli occhi trasformati in spirali, segno che non era più in grado di combattere. Il Nidoran maschio indietreggiò, respirando affannosamente. Era convinto che quello scontro non sarebbe stato un problema, ma quell'avversaria gli aveva dato molto più filo da torcere del previsto.

"YEAAAAAAAH!" le cheerleader di Gary esplosero tutte assieme in un grido di giubilo, come se Gary avesse battuto un record mondiale! "Forza, Gary, forza!"

Misty sospirò e si massaggiò la fronte. "Immaginavo che sarebbe finita così..." affermò. "Anche se speravo vincesse Ash."

"Nidoran!" esclamò Ash, guardando con disappunto la sua Pokemon a terra. Il ragazzino sospirò, biasimandosi per non essere stato più bravo o più abile nel gestire l'incontro. Sperò soltanto che Nidoran-F non se la fosse presa troppo per quella prima battaglia persa... "Accidenti... mi dispiace, Nidoran. Ritorna pure."

Il ragazzino dai capelli neri puntò la Pokeball vuota verso Nidoran-F, e dalla sfera si dipartì un raggio di luce rossa che toccò la Pokemon a terra, trasformandola a sua volta in un piccolo globo di luce che venne assorbito dalla sfera. Quando la Pokeball si chiuse con un suono metallico, Ash fece un cenno di assenso nei confronti della sua nuova Pokemon, e rimise la Pokeball al suo posto. "So che hai fatto quello che potevi, Nidoran. Pikachu, adesso tocca a te, sei pronto?"

"Pika pika chu!" rispose il Pokemon Elettro, la coda e le orecchie ben dritte e gli occhi neri scintillanti per la determinazione.

Gary, da parte sua, era soddisfatto di come fossero andate le cose... ma privatamente, doveva anche lui ammettere che si aspettava di vincere un po' più facilmente. "Grazie, grazie, ragazze! Sempre gradito, il vostro tifo!" rispose con assoluta nonchalance. "E tu, Nidoran, torna pure."

"Nido!" rispose prontamente il Pokemon Velenago, contento di potersi riposare un po'. Gary fece la stessa cosa che prima aveva fatto Ash, puntando la Pokeball verso Nidoran-M e poi facendolo tornare all'interno della sfera. Poi, il rivale di Ash tirò fuori un'altra Pokeball e la guardò con orgoglio prima di scagliarla sul campo di battaglia. "Okay... è la prima sfida tra me ed Ash, quindi è giusto che anche tu partecipi, visto che sei il mio starter!" affermò. "Vai e vinci, Eevee!"

Il nipote del professor Oak lanciò la sfera del suo starter, che depositò sul campo di battaglia una buffa creatura simile ad un cagnolino o ad una piccola volpe dalla pelliccia marroncina, con delle zone color crema sulla punta della coda e sul collo dove il pelo diventava più folto e più soffice, assomigliando quasi ad una criniera. Aveva un paio di vivaci occhi neri, e le sue orecchie erano lunghe e strette come quelle di un coniglio. La creaturina atterrò agilmente su tutte e quattro le zampette, e agitò allegramente la folt coda, ripetendo il suo verso acuto.

"Vee! Vee!" esclamò il piccolo Pokemon.

Ash provò un certo orgoglio nel constatare che era riuscito a riconoscere quel Pokemon. In effetti, era un tipo che si vedeva molto spesso nei libri, nelle riviste e nei disegni. "Hah! Ma quello è un Eevee!" esclamò sorridente.

"Awwww, che carino!" esclamò Misty, che fino a quel momento si era limitata ad osservare senza fare commenti, e ad ignorare le cheerleader di Gary. "Magari avessi anch'io un Eevee! Così potrei farlo evolvere in uno splendido Vaporeon!"

Ash diede una rapida occhiata al suo Pokedex, giusto per verificare se si ricordava quello che il professor Oak gli aveva insegnato su quel tipo di Pokemon. "Eevee, il Pokemon Evoluzione. Tipo Normale. A causa del suo DNA piuttosto instabile, Eevee ha in sé una vasta gamma di possibilità evolutive. Non si conosce ancora il motivo per cui Eevee sia l'unico Pokemon a possedere un corredo genetico così instabile. Il suo corredo genetico è considerato la chiave per fare luce sul mistero dell'evoluzione dei Pokemon. Attacchi conosciuti: Azione, Colpocoda, Turbosabbia, Attacco Rapido."

"Vee!" commentò fieramente Eevee.

L'entusiasmo di Misty si smorzò considerevolmente. "Accidenti, spero almeno che questo Eevee non finisca per evolversi in uno sbruffone come il suo allenatore..." disse tra sè la bambina dai capelli arancioni.

"Okay, Pikachu, adesso tocca a te!" rispose Ash. "Sono sicuro che ce la farai!"

Il topolino giallo si sgranchi le nocche delle mani. "Pikachu!" esclamò, e già cominciava a caricare le guance di elettricità.

Gary ridacchiò divertito. "Hehehee... vedo che sei ottimista, Ashy! Permettimi di dimostrarti che non sei nella posizione di esserlo." affermò. "Ora vai, Eevee! Comincia con Attacco Rapido!"

"Pikachu, fermalo con Tuonoshock!" esclamò Ash. Il topolino elettrico non aspettava che quell'ordine per scagliare contro l'avversario tutta la sua carica elettrica... e infatti, un istante dopo, scagliò contro lo starter di Eevee un'ondata di sfrigolente energia elettrica! Ma il Pokemon Evoluzione reagì con una rapidità disarmante: fece uno scatto in avanti e scomparve letteralmente dal punto in cui si trovava, troppo veloce perchè potesse essere seguito ad occhio nudo. Pikachu fece appena in tempo ad accorgersi che la sua scarica elettrica era atterrata sul punto dove l'avversario si trovava fino ad un attimo prima: poi, Eevee riapparve ad appena qualche centimetro di distanza da lui, e colpì il roditore giallo con un colpo della zampetta anteriore sinistra, mandandolo a terra!

"Ah! Accidenti, che velocità!" esclamò Ash, mentre Pikachu si rialzava con un agile scatto. "Ma... ma come ha fatto?"

"Beh, se tu fossi stato un po' più attento durante le lezioni, forse lo sapresti." rispose Gary, muovendo un indice davanti a sè come per dire di no. "Attacco Rapido consente ad un Pokemon di accelerare fino a livelli incredibili per un brevissimo periodo di tempo, e scansare qualsiasi attacco."

"Ugh... okay, questa non me l'ero ricordata. Devo cercare di impedirgli di usare Attacco Rapido, in qualche modo... oppure... ma certo! Pikachu, usa il tuo Attacco Rapido!" esclamò Ash un istante dopo. Ancora un po' stordito per il colpo subito in precedenza, Pikachu si rimise in guardia... e poi scattò contro lo Eevee di Gary con la stessa incredibile velocità! Questa volta, fu il Pokemon Evoluzione ad essere colto di sorpresa e a subire un colpo deciso, da cui comunque si riebbe quasi subito.

"Perfetto! Ora sistemalo con Tuonoshock!" ordinò Ash con un sorriso sicuro. Ma la sua sicurezza durò poco: Eevee restò fermo dov'era finchè Pikachu non fu quasi sul punto di rilasciare la sua scarica elettrica... e nel momento in cui stava per partire, Eevee si piazzò davanti all'avversario, e poi fece una rapida mossa con una zampa in modo da raccoglie della polvere da terra e scagliarla negli occhi del topolino elettrico, che emise uno squittio di dolore quando la sabbia e la polvere gli irritarono le cornee e gli provocarono una cecità temporanea. Il topolino elettrico scagliò il suo attacco, che si disperse in aria e non riuscì a colpire alcun bersaglio... e Pikachu indietreggiò mentre Eevee si scagliava contro di lui con un attacco Azione ben assestato, cercando di metterlo alle corde. Con la vista offuscata dalla sabbia, Pikachu non riuscì ad evitare l'attacco e venne scagliato a terra, ma riuscì a rialzarsi senza troppi problemi - a parte il fatto che le ovazioni delle cheerleader di Gary cominciavano davvero a venirgli a noia. Si pulì gli occhi con un gesto della zampa e guardò nuovamente in direzione di Eevee - il Pokemon Evoluzione stava cercando di usare di nuovo Attacco Rapido per tenerlo sotto pressione, m Ash riuscì a reagire in tempo.

"Attacco Rapido!" esclamarono assieme i due ragazzi.

Pikachu ed Eevee si mossero nello stesso momento, scomparirono... e riapparirono un istante dopo, scontrandosi tra loro a mezz'aria! Si respinsero a vicenda e atterrarono un po' più in là... ma Pikachu ed Ash colsero l'occasione giusta per mandare a segno un altro attacco!

"Perfetto, Pikachu!" esclamò Ash con decisione. "Adesso non lo mollare! Attacca con Tuonoshock!"

"Pika!" esclamò il piccolo Pokemon elettrico, per poi scatenare un'altra scarica contro lo starter di Gary. Ora gli effetti dell'attacco Turbosabbia di prima si sentivano di meno, e la scarica elettrica sfrecciò in aria per una frazione di secondo prima di colpire in pieno Eevee e farlo barcollare! Il Pokemon simile ad un volpino drizzò le orecchie e spalancò gli occhi, indietreggiando con un guaito di dolore quando la scarica elettrica attraversò il suo corpo. Questa volta, l'espressione spocchiosa sul viso di Gary scomparve, e il rivale di Ash sembrò addirittura restare allibito per un istante.

Pikachu cessò la scarica elettrica e si rimise in guardia... ma nonostante avesse subito un colpo debilitante, lo Eevee di Gary non cadde. Strizzando un occhio, il Pokemon Evoluzione si scrollò di dosso la polvere e si rimise in guardia.

"Allora, che dici, Gary? Io e il mio Pikachu non scherziamo affatto!" disse Ash con baldanza. Pikachu emise uno squittio acuto e drizzò le orecchie, ma Gary riprese il controllo rapidamente e sfoderò di nuovo la sua tipica espressione spocchiosa.

"Beh, sì, lo ammetto, Ashy, mi hai colto di sorpresa." rispose. "Ma se pensi che questo voglia dire che hai la vittoria in pugno, temo di doverti deludere. Eevee, usa Attacco Rapido!"

"Non funzionerà di nuovo! Ormai sappiamo come fare!" rispose Ash. "Pikachu, Attacco Rapido anche tu!"

Il topolino elettrico annuì, e sia lui che il suo avversario si scagliarono l'uno contro l'altro quasi allo stesso momento. Ancora una volta, i due Pokemon si scontrarono a mezz'aria e si respinsero a vicenda... ma questa volta, Eevee riuscì a non farsi sbalzare indietro e potè attaccare di nuovo quando Pikachu atterrò a sua volta.

"Non stavo mirando a colpire, Ashy!" rispose Gary muovendo un indice come per dire no. "Eevee, Colpocoda!"

Eevee coprì in un balzo la breve distanza che lo separava da Pikachu e usò la sua folta coda per colpirlo, senza infliggergli danni ma dandogli abbastanza fastidio da indebolire le sue difese e farlo distrarre. Pikachu storse il naso e cercò di indietreggiare per mirare un altro Tuonoshock, ma Eevee continuò ad attaccare senza dargli alcuna tregua.

"E adesso... un altro Attacco Rapido!" rispose Gary. "Mi dispiace, Ashy, ti sei battuto bene, ma questa sfida la vinco io!"

"Eevee!" esclamò Eevee, per poi lanciarsi contro il suo avversario con un colpo preciso e fulmineo! Pikachu si mise in guardia e cercò di attutire il colpo, ma l'impeto di Eevee fu tale che non riuscì a difendersi completamente, e l'attacco lo fece barcollare, mentre Eevee atterrava poco più indietro, guardando il suo avversario con aria decisa...

Ma un istante dopo, Eevee spalancò gli occhi allarmato, e una breve scarica elettrica gialla percorse il suo corpo impellicciato. Il Pokemon Normale cercò di muovere una zampetta, solo per rendersi conto che i suoi movimenti erano diventati legnosi e lenti... e solo in quel momento si accorse che la scarica elettrica che Pikachu aveva emesso al momento dell'impatto gli aveva parzialmente paralizzato i muscoli.

"Ah! Ma come...?" sembrò chiedersi Gary, per poi sbattersi una mano sulla fronte con disappunto. "Accidenti, me ne sono dimenticato! I Pokemon hanno delle Abilità, ovviamente!"

"Abilità? Vuoi dire che... il tuo Eevee ne ha subito gli effetti?" chiese stupito Ash. Ricordava quel discorso che aveva sentito fare qualche volta dai suoi insegnanti e dal prof. Oak, che diceva che tutti i Pokemon hanno delle abilità speciali innate che possono dare loro una mano in combattimento - o anche in altre situazioni. "Hmm... aspetta un momento! Hey, ma certo! Pikachu ha di solito l'abilità Statico, giusto? Questo vuol dire che se viene colpito direttamente, l'avversario può essere paralizzato!"

"Ugh... e io non me n'ero ricordato..." disse Gary, guardando con disappunto Eevee che si teneva ancora in piedi, ma barcollava pericolosamente. "Presto, Eevee! Rimettiti in sesto e usa un attacco Azione!"

"Non ti lascerò fare!" esclamò Ash. "Pikachu, usa di nuovo Tuonoshock!"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico. Le sue guance si caricarono ancora per un istante, e Pikachu scagliò una scarica elettrica sfrigolante che investì l'avversario prima che quest'ultimo potesse fare il primo passo! Eeevee emise un acuto verso di dolore... ma con un grande sforzo, riuscì a staccare le zampette da terra e scagliarsi contro Pikachu, che fu costretto ad interrompere la scarica! Sorpresi, Ash e Pikachu non poterono fare nulla per evitare l'attacco Azione, e il topolino elettrico venne centrato in pieno, un colpo sferrato con una tale potenza e precisione che venne sbalzato via e atterrò dolorosamente sulla schiena, restando lì a terra stordito e privo di forze. Ma l'impatto non fu uno scherzo nemmeno per Eevee: il piccolo Pokemon Evoluzione atterrò accanto a Pikachu... ma un istante dopo barcollò e cadde a terra senza fiato, appena una frazione di secondo dopo l'avversario. Eevee cercò di rialzarsi, ma le forze lo abbandonarono un istante dopo, e il piccolo Pokemon Evoluzione si accasciò a terra a faccia in giù, le orecchie che si afflosciavano.

Il duello era finito... in perfetta parità. Misty assunse un'espressione contrita e si sfregò la nuca, dispiacendosi per Ash. Certo, ancora era convinta che quel ragazzino fosse un po' troppo baldanzoso per i suoi costi... ma questo non voleva dire che le piaceva che fosse umiliato così, solo poche ore dopo aver catturato il suo primo Pokemon.

Ash e Gary guardarono come stupiti i loro Pokemon che giacevano a terra ansimanti... e un attimo dopo, Gary assunse nuovamente la sua classica espressione altezzosa e guardò Ash dritto negli occhi. "Beh, Ashy, lascia che te lo dica... niente male davvero quel tuo Pikachu, ma questa battaglia l'ho vinta io!"

Questa affermazione riscosse Ash dal suo stupore, e il ragazzino prese in braccio il suo stordito Pikachu prima di rivolgere a Gary uno sguardo irritato e dubbioso. "Hey! Aspetta un momento, Gary! I nostri Pokemon sono tutti e due fuori combattimento! Come fai a dire che hai vinto tu?"

"E' molto semplice, in realtà. Il mio Eevee ha toccato terra per secondo." affermò. "Quindi, si può dire senza troppi problemi che il vincitore di questa sfida sono io! Il tuo Pikachu è caduto per primo, e su questo non si discute, oserei dire!"

"Hey, un momento, ma questo non vorrebbe dire che in realtà siete pari?" esclamò Misty.

Gary non si scompose nemmenò e richiamò Eevee nella sfera, ringraziandolo con un cenno della testa. "E' tutta questione di piccoli elementi che a qualcuno sfuggono!" affermò con fare sibillino. "In ogni caso, direi che per questa volta, il risultato è chiaro. Se volessi una rivincita, Ashy, sono sempre pronto a concedertela! Alla prossima"

Le cheerleader di Gary esplosero in un altro applauso ed esplosero in un collettivo grido di gioia. Con espressione sicura, il ragazzino fece cenno al gruppo di seguirlo e di riprendere il viaggio, mentre Ash andava a recuperare Pikachu con espressione delusa. Il ragazzino si chinò accanto al suo Pokemon stordito e lo prese in braccio, ignorando Gary e le sue cheerleader festanti mentre questi si allontanavano... e anche Misty mentre quest'ultima si alzava dal suo posto e si avvicinava a lui. La bambina dai capelli arancioni, in quel momento, era sinceramente preoccupata per Ash. Sperava che quella sconfitta, così vicina alla cattura di un nuovo Pokemon, non lo avrebbe fatto deprimere.

"Non te la prendere, Pikachu..." disse Ash al suo starter. "Certo... non è simpatico perdere la nostra prima battaglia con quello sbruffone di Gary."

"Pikachu..." affermò con evidente fastidio il topolino elettrico. Strizzò un occhio e si sgranchì una spalla, poi guardò da un'altra parte imbronciato.

"Ash, tutto bene?" chiese Misty, per poi rimproverarsi la sua ingenuità. "Ehm... no, certo che no, che domanda. Volevo dire che mi dispiace. Speravo sinceramente che vincessi tu... quel Gary è davvero un presuntuoso."

"Lo è sempre stato, da quando il professor Oak ci ha introdotti al mondo dei Pokemon..." affermò Ash con un sospiro. "Speravo davvero che i miei Pokemon fossero abbastanza forti da battere i suoi... ma a quanto pare mi manca ancora un bel po' per poterlo sconfiggere."

Pikachu si alzò e si massaggiò la testa, per poi rivolgere ad Ash quelle che a lui e a Misty sembrarono parole di incoraggiamento. "Pika pi, pika pika chu, pikachu..." mormorò, e drizzò appena un po' le orecchie.    

"Ehm... non sono proprio sicuro di quello che hai detto, Pikachu... ma forse volevi dirmi di non gettare la spugna, vero?" chiese il ragazzino, ora un po' più allegro. Pikachu alzò le spalle, come se volesse dire che per lui, Ash poteva interpretare come voleva la domanda. "Beh... si, hai ragione! Non è il caso di buttarsi giù, il nostro viaggio è appena all'inizio!"

"Anche se effettivamente non è iniziato bene come avrebbe potuto." lo avvertì Misty. "Comunque, visto che sei deciso ad andare avanti... immagino che per il momento non ho molta scelta se non darti una mano, vero?"

"Apprezzo comunque l'offerta..." rispose Ash, e rivolse a Misty un sorriso rassicurato. "E questa volta... cercherò di ascoltarti di più! Avevi ragione, sai? Usare delle mosse di supporto oltre che quelle di attacco può essere davvero utile."

"Lieta di vedere che ti accorgi di quanto sono preziosi i miei consigli!" rispose Misty, incrociando le braccia sul petto e facendo un sorriso un po' altezzoso. "E va bene... per adesso, torniamo indietro a Smeraldopoli e facciamo riposare i tuoi Pokemon! Domani riprendono gli allenamenti... e vedrai che ci sarà da sudare!"

Due grossi goccioloni di sudore scesero dalle teste di Ash e Pikachu. Avevano l'impressione che adesso fosse Misty quella che si stava un po' montando la testa...  

 

ooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

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Capitolo 9
*** Il Bosco Smeraldo ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 8 - Il Bosco Smeraldo

 

Qualche giorno dopo la battaglia tra Ash e Gary...

"Aaaaah! Questa sì che è una bella giornata! Perfetta per cercare dei nuovi Pokemon!" esclamò Ash. Il ragazzino si stiracchiò e si aggiustò il berretto sulla testa, mentre Pikachu zampettava allegramente davanti a lui, la coda dritta e le orecchie tese.

Dopo aver passato una giornata ancora a Smeraldopoli, in modo da lasciar riposare un po' Pikachu e Nidoran-F, Ash aveva ripreso il suo viaggio, e questa volta lui e Misty si erano diretti verso l'uscita nord della cittadina, percorrendo una serie di stradine che si addentravano nella campagna di Kanto e arrivando finalmente alle porte del Bosco Smeraldo, una foresta fitta e lussureggiante conosciuta per essere un autentico labirinto naturale dove gli allenatori cadetti potevano fare pratica misurandosi tra loro e contro i numerosi Pokemon Coleottero che la popolavano. 

Ed era proprio questo il particolare che faceva più storcere il naso a Misty...

"Ehm... senti, Ash... hai proprio intenzione di catturare un Pokemon qui, nel Bosco Smeraldo? Sicuro che Pikachu e Nidoran non ti bastino?" chiese in quel momento la bambina dai capelli arancioni, non nascondendo un po' di nervosismo. 

Ash non ebbe nessun dubbio su come rispondere a una domanda a suo avviso così sciocca. "Certo che no! So che Pikachu e Nidoran sono dei grandi Pokemon, e so che diventeranno fortissimi, ma non posso basarmi soltanto su di loro! So che qui nel Bosco Smeraldo ci sono molti Pokemon Coleottero interessanti, quindi ho tutta l'intenzione di girare il Bosco Smeraldo in lungo e in largo finchè non ne avrò catturato almeno uno!"  

Ecco, esattamente la risposta che Misty sperava di non dover sentire. La ragazzina rabbrividì tra sè al pensiero che Ash decidesse di catturare un Caterpie, o peggio ancora un Weedle. Ma ammetterlo in quel momento sarebbe servito solo a farle fare brutta figura, perciò Misty decise di tenere la bocca chiusa e continuare a fare la parte dell'allenatrice calma e tutta d'un pezzo. "Beh... e va bene, immagino che ognuno debba scegliere soltanto i Pokemon che gli piacciono, senza farsi influenzare dagli altri. Va... va bene, basta che tu sappia che i Pokemon Coleottero non sono carini... voglio dire, non sono facili da addestrare, almeno all'inizio."

"Pikachu?" chiese Pikachu, un po' confuso. Aveva sentito bene? Misty aveva detto che non erano... carini? Strano a dirsi, per un'allenatrice di Pokemon brava come lei. Si sarebbe aspettato che non facesse distinzioni di questo tipo tra un Pokemon e l'altro...

Ash, da parte sua, non sembrò cogliere questo particolare e proseguì il cammino, sicuro di sè ed entusiasta come al solito. "Ottimo! Okay, Misty! Pikachu! Andiamo a dare un'occhiata in giro! Sicuramente si troverà qualche interessante Pokemon Coleottero!" affermò. Il suo entusiasmo era contagioso, e Pikachu drizzò vivacemente le orecchie e seguì a ruota il suo allenatore. Fece cenno a Misty di non attardarsi, e la bambina dai capelli arancioni sospirò e si affrettò dietro a loro, sperando che almeno ci mettessero un pochino a trovare il loro primo Pokemon Coleottero.

Con grande disappunto di Misty, la ricerca non durò troppo a lungo. Ash non dovette fare altro che cercare in alcuni arbusti e tra l'erba alta per alcuni minuti, prima che Pikachu notasse qualcosa di verde che si muoveva tra le fronde, cercando di mimetizzarsi. Con uno squittio acuto, il topolino elettrico fece notare ad Ash quel corpo che si muoveva strisciando, e il ragazzino aguzzò la vista quel tanto che gli bastò per distinguere la figura del Pokemon in mezzo all'erba alta.

Ovviamente, anche Misty riuscì a vedere il Pokemon Coleottero, e il suo viso assunse una comica espressione di imbarazzo e paura! Il Pokemon assomigliava ad un grosso bruco verde dal corpo segmentato, lungo come il braccio di un uomo, di colore verde con degli anelli gialli che gli percorrevano i fianchi. del corpo segmentato. Aveva una lunga antenna rossa a forma di Y sulla testa, dei grandi occhi neri contornati di giallo, e una strana bocca sferica, e si muoveva su quattro corte zampette gialle.

"Ugh... cavolo, quello è un Caterpie!" esclamò Misty, guardando disgustata il Pokemon Coleottero. A quel punto, il bruco verde si era accorto che qualcuno lo aveva scovato e alzò rapidamente la testa, guardando allarmato i due bambini e il Pikachu che lo inquadravano.

"Che forza, è proprio un Caterpie!" esclamò Ash, che al contrario di Misty era contento di trovarsi di fronte un Pokemon come quello. Il ragazzino usò il suo Pokedex per inquadrare il Pokemon ed ottenere le informazioni che gli servivano...

"Caterpie, il Pokemon Baco. Tipo Coleottero. Le sue zampe cortissime sono ricoperte di ventose per poter scalare sempre muri e salite. Dalle antenne rosse emana un puzzo che respinge il nemico. Cresce cambiando più volte la pelle. È uno dei Pokémon più indicati per gli allenatori in erba. Attacchi conosciuti: Azione, Millebave." disse l'enciclopedia elettronica.

"Caterpiiiiie?" esclamò il Pokemon simile ad un bruco, per poi scagliare un getto di seta appiccicosa contro Pikachu, che saltò di lato ed evitò facilmente il colpo. Si preparò a lanciare una scarica elettrica contro il Caterpie selvatico, ma Ash gli fece un cenno con la mano, per dirgli di restare indietro.

"Aspetta, Pikachu! Vorrei che fosse Nidoran ad occuparsi di questa cattura!" disse il ragazzino. "Vorrei che facesse anche lei un po' di esperienza."

"Pika?" chiese il topolino giallo, sulle prime un po' incerto. Tuttavia, si convinse ben presto che in effetti si trattava di una buona idea, e si fece da parte, facendo cenno al suo allenatore di lanciare la Pokeball. "Pika pi, pikachu!"

"Che cosa hai intenzione di fare, Ash?" chiese Misty. Si fece da parte per dare ad Ash e a Nidoran la possibilità di combattere senza ostacoli, e restò a vedere cosa avesse in mente. Ash, nel frattempo, tirò fuori la sua unica Pokeball occupata e la lanciò con forza. La sfera si aprì a mezz'aria e depositò Nidoran-F sul terreno, pronta a combattere. Con uno squittio, la graziosa Pokemon Veleno abbassò la testa e si preparò a lottare.

"Lo vedrai! Forza, Nidoran! Comincia subito con Focalenergia!" esordì Ash. 

La Pokemon azzurrina squadrò Caterpie negli occhi, e il bruco si fece coraggio e abbassò la testa in un'espressione di sfida. Un istante dopo, Nidoran-F corrugò la fronte e si concentrò, mirando dritta contro l'avversario, e una tenue aura azzurrina si accese attorno a lei prima di essere assorbita dal suo corpo. Caterpie reagì usando di nuovo il suo attacco Millebave, e scagliò contro Nidoran-F una raffica di fili di seta appiccicosa... ma la Pokemon Veleno riuscì ad evitare l'attacco gettandosi di lato.

"Ben fatto, Nidoran!" esclamò Ash. ""Adesso sferra un attacco Graffio!"

"Nido!" esclamò la Pokemon azzurra, prendendo sicurezza. Approfittando di un attimo di distrazione da parte dell'avversario, Nidoran-F si scagliò all'attacco e riuscì a colpire il Pokemon Baco con un poderoso fendente sferrato con gli artigli anteriori. Caterpie barcollò, ma riuscì a tenersi in piedi, e reagì sferrando un attacco a sua volta, lanciandosi sull'avversaria con tutto il suo peso. Caterpie era certamente un Pokemon gracile e non tanto forte... ma la determinazione e l'impeto che mise in quell'unico attacco fu sufficiente a far barcollare Nidoran e a farle strizzare un occhio per l'improvviso dolore.

"Un attacco Azione." disse Misty. "Certo, Caterpie non è in grado di usare molte mosse... ma mi sembra che questo usi bene quelle poche che ha."

Caterpie alzò la testa e usò di nuovo l'attacco Millebave... ma questa volta, non mirò a Nidoran-F, bensì al ramo di una betulla che sovrastava il minuscolo campo di battaglia. Il filo vischioso si attaccò al ramo, e Caterpie, ancora attaccato ad esso, si sollevò e usò la propria spinta per sottrarsi all'attacco successivo di Nidoran-F e riposizionarsi a distanza di sicurezza, con grande sorpresa di Ash e Pikachu!

"Ah! Accidenti, Pikachu, hai visto che roba?" esclamò il ragazzo, mentre Caterpie atterrava agilmente in una macchia d'erba alta, in modo da potersi mimetizzare. Nidoran-F si voltò di scatto e serrò gli occhi, cercando di distinguere i movimenti di Caterpie nel bel mezzo della vegetazione.

La Pokemon Veleno non riuscì a vederlo bene… ma mentre si concentrava, ebbe una buona idea. Cominciò a fiutare l’aria attorno a sé, le narici sempre rivolte nella direzione dell’avversario. Come immaginava, ben presto cominciò a cogliere una penetrante puzza di muschio che le fece rivoltare lo stomaco… ma la Pokemon restò ferma al suo posto e continuò a fiutare l’aria nel tentativo di trovare il punto in cui quell’odore disgustoso era più intenso. 

“Hm? Che sta facendo Nidoran?” si chiese Ash… un attimo prima di ricordare quello che aveva detto il Pokedex e darsi mentalmente dello stupido per non essersene reso conto subito. Ma certo! Aveva perfettamente senso! Nidoran-F stava cercando di fiutare l’aria per scoprire da dove provenisse l’odore penetrante e sgradevole emesso dall’antenna di Caterpie! Scuotendosi rapidamente, Ash si tenne pronto per quando il bruco gigante fosse emerso e avesse cercato di attaccare. Quello sarebbe stato il momento giusto per contrattaccare…

Due secondi dopo, Nidoran-F si fermò e mosse le vibrisse. Quello era il punto giusto, senza ombra di dubbio. Quella puzza penetrante si sentiva meglio lì che in qualsiasi altro punto… e questo voleva dire che di fronte a lei…

Sentì l’erba che si muoveva lievemente, emettendo un fruscio appena udibile… e un attimo dopo, Caterpie scattò fuori dalla vegetazione, cercando di mettere a segno un attacco Azione contro Nidoran-F. Ma la Pokemon Veleno aveva avuto un preavviso più che sufficiente ad evitare l'attacco. Con un agile balzo, si tolse dalla traiettoria di Caterpie, e storse il muso in una smorfia quando il penetrante fetore della sua antenna la colpì al volto come un attacco fisico. Il Pokemon Baco atterrò a poca distanza e cercò di attaccare di nuovo, ma Ash aveva già pronto un contrattacco.

“Nidoran, adesso usa Ruggito per bloccarlo!” esclamò il ragazzino. La Pokemon azzurra drizzò le orecchie e mosse rapidamente le vibrisse davanti a sé, poi emise un ruggito stridente e minaccioso che costrinse Caterpie a ritirarsi.

Nidoooo!” Caterpie rabbrividì e spalancò gli occhi, ma non rinunciò a tentare un attacco. Anche se era indebolito, si scagliò contro la sua avversaria e la investì con tutto il suo peso… ma ottenne il solo risultato di farla spostare di qualche centimetro, e Nidoran-F spinse via l'attaccante con tutte le sue forze, facendolo cadere a terra. Caterpie si rialzò, ma per allora Nidoran-F stava già per sferrare un altro attacco.

“Ottimo, Nidoran! Adesso usa di nuovo Graffio e mettilo al tappeto!” esclamò Ash.

Pikachu alzò un pugno in segno di incoraggiamento. “Pika chu!” squittì.

La Pokemon Veleno, contenta di essere riuscita a mettere all'angolo quel Caterpie, si lanciò sull'avversario e sferrò un altro fendente con i suoi artigli, mandandolo a terra. Il Pokemon Baco si rialzò ancora una volta, ma si vedeva che non era in grado di combattere ulteriormente: era stordito e barcollante, e sul corpo recava diversi segni della lotta sostenuta. Per Ash, questo voleva dire che era il momento di fare il suo tentativo…

“Grazie, Nidoran, può bastare! Ora ci penso io! Vai, Pokeball!” esclamò il ragazzino. Afferrò una delle sue Pokeball vuote e la scagliò contro il Pokemon bruco, che venne assorbito al suo interno. Come era successo in precedenza con Nidoran-F, la sfera si chiuse e cadde a terra con un tintinnio metallico, poi cominciò ad agitarsi mentre il Pokemon al suo interno cercava di liberarsi, ed Ash restò ad attendere trattenendo il fiato. Dopo tre movimenti, la Pokeball finalmente si immobilizzò e diede il segnale che il Pokemon era stato catturato!

Con la stessa eccitazione che aveva avuto alla cattura di Nidoran-F, Ash corse verso la sua Pokeball e la sollevò in aria come se fosse stato un trofeo! “E... questo è il secondo Pokemon che catturo! Ho preso un Caterpie! Urrà!!!”

Pika pika!” esclamò Pikachu alzando un pugno in aria.

Nido!” Nidoran-F squittì e drizzò baffi ed orecchie in segno di trionfo.

Mentre osservava Ash e i suoi due Pokemon che festeggiavano la cattura di Caterpie, Misty non poteva dire di condividere il loro entusiasmo... questo voleva dire che da quel momento in poi, avrebbe dovuto rassegnarsi ad avere un Pokemon Coleottero che viaggiava con loro? Già non si sentiva a suo agio in quella foresta che pullulava di Pokemon di questo tipo... e adesso il suo compagno di viaggio ne aveva addirittura uno in squadra...

"Ehm... vedo... che siete molto contenti di aver catturato quel Caterpie..." affermò, non nascondendo il suo nervosismo. "Che cosa avete... intenzione di fare, adesso?"

Sorridendo quasi da un orecchio all'altro, Ash tenne la Pokeball di Caterpie con entrambe le mani, come a volersi vantare della sua cattura! "Che domande, Misty! Ovviamente lo porterò con me e lo allenerò fino a farlo diventare un grande Pokemon!" affermò. "Perchè, non ti piace l'idea?"

"No, per niente!" esclamò Misty, facendo una comica espressione spaventata mentre guardava la Pokeball di Caterpie! Sembrava quasi che anche la sfera le ispirasse repulsione... "Io non li sopporto, i Pokemon Coleottero! Mi fanno paura!"

"Pikachu?" chiese Pikachu con espressione dubbiosa. Sembrava quasi che l'idea che a qualcuno potessero non piacere questi Pokemon fosse incomprensibile.

Ash sbattè gli occhi confuso... poi, cominciò a ridacchiare per l'assurdità di quello che aveva sentito! "Heh... heheheheee... HAHAHAHAAAA! Ma andiamo, Misty! Hahahahahaaa! Non mi dirai che hai paura di un piccolo ed innocuo Caterpie come questo?" Con un sorrisetto malizioso, Ash fece aprire la Pokeball, da cui uscì di scatto il piccolo Pokemon Baco, che si posò sul braccio teso in avanti del suo nuovo allenatore e mosse le zampette in segno di saluto!

"Piii! Piiii!" esclamò Caterpie.

Misty sgranò gli occhi e sul viso le apparvero le classiche righine blu della paura! La ragazzina strinse i denti, poi balzò indietro facendosi scudo con le mani come se avesse davanti chissà quale bestia disgustosa, e la sua coda di capelli si drizzò da sola! "KYAAAAAAAAAAH! Tenetemelo lontanooooo! I Pokemon Coleottero mi fanno orrore! Via, via, viaaaa!" gridò, mentre cercava in qualche modo di ripararsi da Caterpie. Il bruchino, da parte sua, non riusciva a capire come mai Misty si comportasse in questo modo, e la guardava incuriosito.

"Oh, andiamo, Misty... non ti sembra di esagerare?" chiese Ash storcendo il naso. "Così ferisci i sentimenti di Caterpie..."

"Pii, pii!" esclamò il piccolo bruco, e agitò lentamente l'antenna a forma di Y che aveva sulla testa.

Misty deglutì, per poi lanciarsi in un'invettiva ad alta voce! "No, non mi sembra affatto di esagerare! Ci sono tre cose che odio in assoluto! Le carote, i pomodori e i Pokemon Coleottero!"

Ash le mostrò la lingua. "Mblll! A me piacciono le carote, i pomodori e anche i Pokemon coleottero! Non hai gusto, mia cara!"

"Ripetilo se ne hai il coraggio, specie di marmocchio!"

"Certo che lo ripeto, signorina viziata!"

Ash e Misty si lanciarono in un'altra gara di insulti e provocazioni... e i Pokemon di Ash restarono a guardare stupiti i due bambini che continuavano a litigare per questioni che loro ritenevano di nessuna importanza.

"Nido... nidoran?" chiese Nidoran, inclinando la testa da un lato.

Caterpie disse di sì con la testa. "Piii..."

Da parte sua, Pikachu non potè dare alcuna risposta se non alzare le spalle e mostrare i palmi delle mani. Certo che gli umani a volte erano davvero difficili da capire... "Pika pikachu..."

 

oooooooooo

 

Nel frattempo, in un'altra zona del Bosco Smeraldo...

"Allora, è tutto chiaro? Avete disposto bene la nostra trappola?" chiese Meowth, mentre guardava con attenzione la porzione di terreno davanti al gruppo, dove lui, Jessie e James avevano preparato un fossato nel quale speravano di far cadere i malcapitati allenatori che vi fossero passati sopra.

"Tutto calcolato, mio caro Meowth! Un trucchetto semplice ma ingegnoso, come del resto si addice a noi del Team Rocket!" si vantò Jessie, riavviandosi con una mano i lunghi capelli color magenta. "Non appena quei mocciosi passeranno qui sopra, cadranno giù come tante pere cotte, e noi potremo catturare quel Pikachu così forte e portarlo al nostro capo! Wow, già sento il profumo della nostra promozione! Quell'oca giuliva di Cassidy si pentirà di avermi riso in faccia e di aver preso in giro la mia pettinatura!"

Meowth sospirò e scosse la testa, massaggiandosi la fronte con una zampa come se avesse avuto un'emicrania. "E a questo che stavi pensando, Jessie? A sistemare una rivalità con quella sciocca?" commentò.

Jessie si voltò di scatto verso il Pokemon felino e lo guardò severamente, come se avesse detto chissà quale sciocchezza. "Hey! Guarda che per me è una questione d'onore, Meowth!" esclamò indignata, per poi mettersi in una posa drammatica, come se stesse recitando una parte in un dramma shakespeariano. "Non tollero che quella smorfiosa si prenda gioco della mia naturale bellezza e del mio talento! Devo dimostrarle che lei e il suo amichetto non posso sperare di competere con il nostro stile, la nostra classe e la nostra abilità!"

"Sono perfettamente d'accordo con Jessie." rispose con tutta calma James... per poi stringere una mano a pugno e alzare lo sguardo al cielo, come se stesse per declamare qualcosa di profondo e filosofico! "E' da quando eravamo cadetti nel Team Rocket che quel presuntuoso di Bill mi guarda dall'alto in basso... ma ora gli farò vedere che siamo noi gli agenti del Team Rocket che devono stare a fianco del capo! E soprattutto, gliela devo far pagare per avermi preso in giro per la mia collezione di tappi! Era il mio orgoglio e gioia!"

"Preparatevi, voi due impiastri! E voi, mocciosi, non crediate di poterci sfuggire di nuovo!" continuò Jessie, sempre più infervorata!

"Noi siamo il Team Rocket! E voleremo sempre più in alto!" James si mise in posa eroica e declamò il loro imminente trionfo...

"E PIANTATELA, VOI DUE!"

SLASH!

SLASH!

...un attimo prima che Meowth spiccasse un salto e li graffiasse in faccia, lasciando a ciascuno di loro tre scie rosse parallele che attraversavano diagonalmente i loro volti! Jessie e James si ritirarono piagnucolando per il dolore, e Meowth atterrò davanti a loro con le mani sui fianchi. "Gridate un po' più forte, voi due sciocchi, che magari qualcuno nel Bosco Smeraldo non vi ha sentito..." affermò. "E ora, smettetela di gingillarvi e tenetevi pronti! Vogliamo essere pronti per quanto quei mocciosi passeranno di qua! Mi raccomando, cercate di non fallire!"

"Uuuugh... non c'era bisogno di farci sentire i tuoi artigli, Meowth!" si lamentò il povero James massaggiandosi la faccia. I segni degli artigli scomparirono magicamente un istante dopo, e James sorrise e strinse un pugno come niente fosse! "Stai tranquillo, è un piano che non può fallire! Prima di domani quel Pikachu sarà nelle mani del Team Rocket!"

"Hohohohohooo! Perfetto! Non vedo l'ora!" esclamò Jessie.

Meowth sospirò e scosse la testa. Poteva solo sperare che i suoi complici sapessero quello che stavano facendo... e se doveva essere sincero, aveva i suoi dubbi. Beh, meglio vedere come se la sarebbero cavata al momento giusto. Se non altro, avevano dalla loro il vantaggio della sorpresa, e magari quello sarebbe bastato...

 

oooooooooo

 

Il giorno dopo, in una piccola radura dal terreno ricoperto di muschio, nel bel mezzo del Bosco Smeraldo...

"Pi pidgeyyyy!" Un piccolo Pokemon simile ad un piccione in miniatura, con le piume marroncine e un corto becco, stava svolazzando freneticamente attorno a Pikachu, sbattendo le sue corte ali per scagliare contro il piccolo Pokemon elettrico un attacco Raffica - un getto d'aria talmente rapido da colpire l'avversario come un pugno in faccia! Pikachu, da parte sua, si stava comportando egregiamente, scansando gli attacchi del Pidgey avversario e rispondendo con degli Attacchi Rapidi ben assestati, in modo da non fare troppo male al Pokemon Normale/Volante e indebolirlo quel tanto che bastava affinchè Ash lo acchiappasse con una Pokeball.

"Bravo, Pikachu, continua così!" esclamò Ash. "Adesso... quando fa il suo attacco Raffica, buttati a destra e usa un attacco Ruggito!"

"Pikachu!" rispose prontamente il topolino elettrico. Con un'esclamazione rabbiosa, Pidgey lanciò nuovamente un attacco Raffica, sbattendo freneticamente le ali in modo tale da creare un tornado in miniatura che sfrecciò verso il roditore... ma quest'ultimo era preparato e riuscì a gettarsi di lato con uno scatto improvviso, e il vortice gli passò accanto senza fargli nulla se non arruffargli un po' la pelliccia. Il Pokemon Elettro prese fiato e si apprestò ad usare un Ruggito... ma questa volta, anche Pidgey decise di usare lui stesso un Attacco Rapido, prima che Pikachu potesse dargli troppo fastidio. Con uno stridio di frustrazione, il Pokemon volatile scomparve da sotto gli occhi del topolino elettrico e gli riapparve davanti una frazione di secondo dopo, e lo schiaffeggiò in faccia con le sue ali. Pikachu emise uno squittio di dolore e sorpresa, ma riuscì a tenersi in piedi e reagì lanciando un ruggito acuto che lasciò Pidgey stupito e spaventato, rallentando così la sua offensiva.

"Però... devo ammettere che quel ragazzino è meno testone di quanto pensassi." disse tra sè Misty, e fece un segno di approvazione in direzione di Ash. "Se non altro, ha imparato ad usare anche le mosse di supporto, e adesso le sfrutta come si deve per dare un vantaggio ai suoi Pokemon."

"Bravo, Pikachu!" rispose Ash, sorridendo con decisione mentre guardava Pidgey che si librava in volo di nuovo e cercava di riprendere l'assalto. "Adesso... tieniti pronto ad usare Attacco Rapido! Sono sicuro che lo farà anche lui!"

Ma Pidgey disattese le aspettative di Ash, cogliendolo di sorpresa. Il Pokemon Normale/Volante scese di quota fino a trovarsi a pochi centimetri dal terreno, poi cominciò a sbattere le ali in velocità, sollevando una raffica di polvere che irritò gli occhi di Pikachu e lo costrinse a tirarsi indietro. Con un'esclamazione di disappunto, Pikachu fece due passi indietro e si sforzò di inquadrare l'avversario, poi si lanciò all'attacco e tentò di colpirlo con la coda. Ma la polvere gli aveva offuscato la vista, e il colpo mancò il bersaglio, limitandosi a sfiorargli un'ala.

"Attento, Pikachu!" esclamò Ash. Il Pidgey avversario cercò immediatamente di approfittare del momento di distrazione dell'avversario e tentò un attacco Azione, ma Pikachu riuscì appena in tempo ad alzare la guardia e a parare il colpo. Si allontanò rapidamente e cercò di ripulirsi il viso dalla polvere e prendere meglio la mira.

"Cavolo, un attacco Turbosabbia. Non me lo aspettavo..." commentò Ash.

Pidgey, evidentemente pensando di avere ripreso il controllo dello scontro, agitò nuovamente le ali per scagliare un altro attacco Raffica. Un vortice in miniatura scaturì dal movimento delle ali di Pidgey e si diresse ad alta velocità verso Pikachu... ma quest'ultimo, anche con la vista disturbata dalla polvere, riuscì a sentir arrivare in tempo l'attacco e si scostò quel tanto che bastava per scansarlo. Il vortice passò accanto al topolino elettrico senza fargli nulla, e Pikachu si rimise rapidamente in guardia.

"Non dargli tregua, Pikachu! Continua con Attacco Rapido!" ordinò Ash, non volendo usare attacchi di tipo Elettro per non fare troppo male a Pidgey. Dopo essersi assicurato di avere l'avversario a tiro, Pikachu scattò di nuovo e sferrò un calcio volante rapidissimo che centrò in pieno Pidgey e lo fece cadere a terra con uno stridio acuto! Il Pokemon Normale/Volante rimbalzò un paio di volte sul terreno prima di riuscire a rialzarsi... ma ormai non era quasi più in grado di reggere lo scontro, e Ash si rese conto che era il momento giusto per scagliare una Pokeball.

Cosa che fece un istante dopo, non appena Pikachu gli diede il via libera. "Pika pika, pika pi!" esclamò, puntando un palmo verso il Pokemon piccione.

"Subito, Pikachu! Pokeball, vai!" esclamò Ash. Un rapido gesto del braccio, e la Pokeball raggiunse Pidgey dopo aver descritto un breve arco a mezz'aria. Assorbì il Pidgey mezzo stordito al suo interno, e si richiuse, per poi cadere a terra. Uno scossone, poi un altro... un altro ancora, un po' più debole...

TING!

E finalmente, la sfera si fermò, e Ash andò a raccogliere il suo quarto Pokemon!

"Evviva! Ce l'ho fatta, ho preso anche un Pidgey!" esclamò il ragazzino con un sorriso smagliante. Prese su da terra la Pokeball e la tenne tra le mani con orgoglio, come se volesse mostrarla al mondo intero. "Adesso io e quello spaccone di Gary siamo pari, come numero di Pokemon!"

Misty soffocò la risposta che le stava venendo spontanea - e cioè, che era molto probabile che quel Gary avesse catturato altri Pokemon nel frattempo. Doveva ammettere che anche se era un principiante, quel ragazzino si stava dando da fare, e stava già recuperando lo svantaggio con cui era partito.

"Grazie mille, Pikachu! Non ti sei fatto troppo male, vero?" chiese Ash al suo starter, che rispose drizzando fieramente la coda e mostrando un minuscolo bicipite!

"Pika pikachu!" esclamò, con gli occhi chiusi e la bocca sollevata in un sorriso orgoglioso. Ash si piegò su un ginocchio per consentire al suo compagno i salirgli su una spalla, e dopo un attimo di esitazione, Pikachu fece come Ash gli stava indicando e salì sulla spalla del giovanissimo allenatore in erba. Anche Misty dovette ammettere che a guardarli così davano l'idea di essere due compagni affiatati. Forse Ash non era esattamente un talento naturale nel campo dell'allenamento di Pokemon, ma se non altro, la sua empatia e la sua capacità di andare d'accordo con i Pokemon erano lodevoli. Il resto poteva anche venire dopo.

"Beh... devo ammettere che te la stai cavando abbastanza bene, per un dilettante." affermò Misty con un sorrisetto arguto. "Sei riuscito a prendere un bel po' di Pokemon in breve tempo, e credo che tu abbia anche il potenziale per riuscire ad allenarli bene."

Ash e Pikachu annuirono e sorrisero inorgogliti. "Heh... ma guarda, il maschiaccio litigioso che mi fa un autentico complimento!" affermò il ragazzino. "Vuol dire che stiamo facendo qualcosa di corretto, eh, Pikachu?"

Pikachu alzò gli occhi al cielo, un po' imbarazzato. "Pikachu..."

Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Misty. "Ugh... e così, io sarei un maschiaccio litigioso? TI devo ricordare che è stata la bicicletta di questo maschiaccio a salvare la pelle a te e a Pikachu?" esclamò accigliata la bambina dai capelli arancioni. "Guarda che faccio sempre in tempo a ritirare i miei complimenti! E non dimenticare che viaggio con te soltanto per farmi risarcire la bicicletta che tu mi hai distrutto!"

"Già, lo so... non manchi mai di ricordarmelo!" rispose Ash con una breve risata. "Okay, okay... grazie per i complimenti, okay? Adesso... immagino che con tutti i Pokemon che ho catturato, dovrei prendermi un po' di tempo per allenarli. Hai detto che la prima Palestra che troverò dopo essere uscito dal Bosco Smeraldo sarà quella di Plumbeopoli, vero?"

"Esatto, e il suo Capopalestra è Brock, un vero esperto di Pokemon Roccia." rispose Misty, un po' placata. "Quindi ti consiglierei di regolarti."

Ash si fece più serio e cominciò a pensarci su, mentre i due si incamminavano più in profondità nella grande foresta. In effetti, riflettè Ash, un Capopalestra di tipo Roccia come primo autentico avversario voleva dire un bel problema. Se non ricordava male quello che gli aveva insegnato il professore, i Pokemon Roccia erano spesso anche di tipo Terra, il che voleva dire che nessun attacco di tipo Elettro, per quanto potente, sarebbe riuscito a fare loro il benchè minimo danno. E questo voleva dire che Pikachu, sicuramente il suo Pokemon più forte, non avrebbe potuto aiutarlo minimamente in quella Palestra...

Il topolino elettrico guardò con un po' di meraviglia il suo amico che si sfregava il mento e cominciava a pensare a come fare. Forse sarebbe stato meglio catturare qualche altro Pokemon, e magari allenarli finchè non avessero imparato qualche mossa che riuscisse a danneggiare i Pokemon Roccia di Brock. Ma questo avrebbe voluto dire rallentare il suo viaggio e restare perennemente in svantaggio rispetto a Gary, e Ash non aveva nessuna intenzione di dare questa soddisfazione al suo rivale.

Alla fine, Ash prese la sua decisione. Avrebbe fatto in modo che i suoi Pokemon arrivassero ben addestrati e pronti ad ogni evenienza allo scontro con Brock, e avrebbe fatto in modo di sconfiggerlo al primo tentativo. Questo probabilmente voleva dire doversi trattenere un po' più a lungo nel Bosco Smeraldo, ma il ragazzino pensava che ne sarebbe valsa la pena.

Deciso a fare del suo meglio per addestrare i suoi Pokemon, Ash si fermò e si sedette su un ceppo d'albero vicino, per poi tirare fuori la Pokeball di Pidgey e far uscire il Pokemon simile ad un piccione. Pidgey si posò vicino ad Ash per guardarlo dritto negli occhi, come se volesse dirgli che era curioso di vedere come il ragazzino se la sarebbe cavata come suo allenatore. Ash tirò fuori una pozione curativa e la spruzzò sul suo nuovo Pokemon, le cui piume tornarono di colpo lisce ed ordinate.

"Ecco fatto, Pidgey. Ti senti bene adesso, vero?" chiese il ragazzino con un sorriso accomodante. "Spero che ti troverai bene con me e i miei Pokemon. Hai già conosciuto Pikachu, ovviamente."

"Pika!" esclamò il topolino giallo.

Pidgey sbattè le ali e mosse la testa in un segno di rispetto. "Pi pidgey!"

"Bene, sembra che si stiano già intendendo..." commentò Misty con evidente soddisfazione. "Sono convinta che Pidgey sarà un prezioso membro della tua squadra." Tenne per sè il fatto che pensava che sarebbe stato più gradito di Caterpie...

"E poi, ci sono gli altri membri della mia squadra, Caterpie e Nidoran!" continuò Ash, facendo uscire gli altri due suoi Pokemon. "Spero che andrete d'accordo!"

"Nido nido!" esclamò la Pokemon Veleno, prendendosi già un po' di confidenza con Pidgey. Caterpie fece un cenno con la testa, ma fece in modo di tenere d'occhio Pidgey, in modo che non saltasse in mente al Pokemon piccione di saltargli addosso scambiandolo per una preda...

 

oooooooooo

 

"E quindi, tu dici che farei meglio a far imparare qualche attacco di tipo Lotta alla mia Nidoran? In effetti potrebbe essermi utile contro Brock e i suoi Pokemon Roccia." disse Ash, mentre lui, Misty e Pikachu si incamminavano lungo una stradina sterrata che si addentrava nel cuore del Bosco Smeraldo. Il panorama era un po' cambiato, e adesso i due viaggiatori e Pikachu si ritrovavano a camminare in mezzo a grandi alberi sempreverdi ed arbusti bassi, circondati dai suoni della natura e dal gradevole odore della resina dei pini più vicini.

"Sì, credo che questa sia la tua migliore possibilità. Non mi risulta che nel Bosco Smeraldo vivano molti Pokemon di tipo Erba, per quanto possa sembrare strano." rispose Misty. "Detto questo, penso che sarebbe importante anche..."

Misty si fermò di colpo quando uno dei suoi passi provocò un rumore secco che non corrispondeva certo a quello degli altri suoi passi. Era come se avesse calpestato un ramo secco... ma non c'era alcun ramo nel punto dove aveva appoggiato la suola della scarpa!

"Pika?" chiese il topolino elettrico insospettito.

"Pikachu?" chiese Ash. "Pikachu, tutto bene?"

Pikachu stava per avvertire il suo allenatore di stare lontano... ma il terreno cedette improvvisamente sotto i loro piedi! I due ragazzini e il loro amico Pokemon si ritrovarono all'improvviso a cadere in un fossato profondo, urlando per la sorpresa e la paura quando sentirono l'appoggio sul terreno che mancava loro tutt'a un tratto! Un folto polverone si sollevò quando i tre viandanti atterrarono sul fondo della fossa... e quando riuscì a vedere di nuovo, Ash si rese conto di essere disteso in maniera alquanto scomposta sul fondo della buca, con i vestiti e i capelli pieni di foglie e polvere!

"Ow, ow, owww..." si lamentò Ash, cercando come poteva di guardarsi attorno. Tutto quello che riusciva a vedere, in quel momento, era il terreno smottato attorno a lui e le pareti di quel fossato, alte circa tre metri e sicuramente troppo regolari per essere qualcosa di naturale. "Cavolo, che botta... dove sono?"

"Sulla mia schiena..." gli arrivò la risposta sarcastica di Misty. Ancora un po' stordito per la caduta, Ash guardò dietro di sè... e vide che con la schiena era finito sopra la testa di Misty, quasi costringendola con la faccia a terra! "Se tu fossi così gentile da togliere il tuo dolce peso dalla mia schiena, magari non mi verrà la lombaggine!"

"Hey!" esclamò Ash, rendendosi conto solo adesso di dove si trovava. "Cavolo, Misty, non l'ho mica fatto apposta! Prova tu a vedere dove cadi quando ti frana il terreno sotto i piedi!"

"Pikachu..." si lamentò Pikachu scuotendo la testa e massaggiandosi la nuca. Ash si tolse immediatamente da sopra Misty, e la bambina dai capelli arancioni strizzò un occhio e si massaggiò la schiena, per poi guardare in alto e cercare di capire dove si trovavano. In fondo ad un fossato artificiale, come aveva immaginato... chi poteva aver scavato quella stupida trappola proprio in mezzo alla strada?

"Ooookay, chi ha pensato ad uno scherzo così idiota? Qualcuno poteva farsi male!" esclamò Misty. Aveva una gran voglia di dare un pugno sul naso a chiunque fosse stato così scriteriato.

"Hohohohohooooo! L'idea era proprio quella! Farvi finire là dentro così sarebbe stato più facile rubare i vostri Pokemon!" esclamò una voce femminile acuta e trionfante. Ash, Misty e Pikachu storsero il naso al momento dell'arrivo della persona che aveva parlato: impossibile non riconoscerla, con quei lunghi capelli color magenta, quell'uniforme bianca con il top e la minigonna, gli stivali neri alti... e soprattutto, quella voce dall'accento penetrante e quella risata da nobildonna!

"Ed ora, signore e signori..." replicò una voce maschile, anche questa abbastanza conosciuta. In breve tempo, un'altra persona apparve sull'orlo del fossato, accompagnata da una figura più piccola dalle fattezze feline... e ancora una volta, Ash, Misty e Pikachu non ebbero difficoltà a riconoscere quel caschetto di capelli azzurri e i modi sopra le righe! "Preparatevi al nostro più grande spettacolo! Vi ricordate di noi, vero?"

"Preparatevi a passare dei guai!" esclamò la rossa.

"Dei guai molto grossi." andò avanti il ragazzo dai capelli azzurri.

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Io sono Jessie!"

"E io sono James!"

"Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!"

"Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!"

"Meowth! Proprio così!" Meowth concluse la presentazione del Team Rocket facendo una capriola e atterrando con le zampette anteriori alzate in mezzo ai suoi due complici, che si erano a loro volta messi in pose che volevano essere eleganti ed impressionanti, ma riuscivano solo ad essere buffe!     

"Ugh... siete di nuovo voi? Quei due impiastri del Pokemon Center?" chiese Ash con evidente fastidio.

"Questi... impiastri, come li chiami tu... vi hanno dato una bella lezione! Non crederai di averci battuto con la tua abilità, vero? Il tuo Pikachu ti ha tolto dai guai!" ribattè prontamente Jessie. "Questa volta, però... siamo noi ad avere il vantaggio! Vai, Ekans!"

"Dai una mano anche tu, Koffing!" esclamò James. I due malfattori mandarono immediatamente in campo i loro due Pokemon, che apparvero all'orlo della fossa e si misero in guardia.

Ash non si fece intimorire. "Non crederete che vi lasceremo fare, vero?" esclamò il ragazzino. "Presto, Pikachu! Dobbiamo dare una lezione a questi furfanti!"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, mettendosi in guardia.

Misty fu quasi subito a fianco del suo compagno di viaggio. "Aspetta, Ash! Ti do una mano io, così saremo ad armi pari!" affermò. "Misty chiama... Staryu!"

La bambina dai capelli arancioni fece uscire il suo Pokemon preferito, che emise una breve esclamazione e si piazzò accanto a Pikachu, pronta ad affrontare i Pokemon del Team Rocket. Ma questa dimostrazione non fece altro che divertire ulteriormente Jessie, James e Meowth. "Hohohohohooo! Ma guardatela, che tenera! Spera di farci paura con quella stellina?" esclamò la giovane donna con una risata acuta.

"Oh, lascia pure che ci provi!" commentò sardonico Meowth. "Le faremo vedere noi che il Team Rocket fa sul serio!"

James fece la prima mossa. "Con piacere!" esclamò. "Koffing, comincia con un attacco Murodifumo!"

"Koffiiiing!" il buffo Pokemon sferico scagliò dei getti di gas nocivo dalla bocca e da alcuni dei pori simili a piccole ciminiere che emergevano dal suo corpo, creando una nube di denso fumo irritante che scese nella fossa e ne avvolse rapidamente il fondo. Ash, Misty e i loro Pokemon - persino Staryu, che non aveva occhi o naso visibili - cominciarono a tossire e a cercare di proteggersi la vista in quella nuvola di gas.

"Ack... cough! Cough! Che cosa... non vedo... cough... più niente..." esclamò Misty. "S-Staryu! Cerca di uscire da qui!"

"Hah..." mormorò il Pokemon simile ad una stella marina, cercando di togliersi da quella nube irritante. Nel frattempo, Pikachu cercava di tenersi concentrato e scagliò un attacco Tuonoshock che andò ad esaurirsi su una delle pareti della fossa.

"Pikachu, attento!" esclamò Ash. "Non... non lanciare attacchi a caso!"

"Pika..." mormorò il topolino elettrico. Stava cercando di distinguere Ekans e Koffing in mezzo alla nube di fumo denso, ma riusciva soltanto a vedere qualche sagoma indistinta che si muoveva oltre la sua portata.

"Perfetto! E adesso tocca a me!" esclamò Jessie. "Ekans, afferra quel Pikachu con Avvolgibotta!"

"Ekanssss!" Il serpente a sonagli scattò verso il suo bersaglio, per nulla disturbato dalla nube di fumo che ormai invadeva quasi del tutto il fossato, e avvinghiò Pikachu nelle sue spire prima che quest'ultimo fosse in grado di veder arrivare l'attacco. Con un'esclamazione di paura e disappunto, Pikachu cercò di caricarsi e lanciare un attacco Tuonoshock che costringesse Ekans a mollare la presa, ma il Pokemon serpente fu più veloce e strinse un po' di più le spire, in modo da impedire all'avversario di concentrarsi e tenerlo bloccato.

"Pikachu!" esclamò Ash.

"Accidenti... presto, Staryu, cerca di bloccare Ekans!" esclamò Misty.

"Ah, ah! Mi dispiace, piccola, ma non posso lasciarti fare!" ribattè prontamente James. "Koffing, ferma la sua Staryu!"

"Koffing!" Il Pokemon Veleno si lanciò alla carica, e mentre Staryu caricava Ekans nel tentativo di fargli mollare la presa su Pikachu, Koffing eseguì un preciso attacco Azione che interruppe l'attacco di Staryu e lo costrinse ad indietreggiare. Ekans continuò a stringere la presa su Pikachu, in modo da impedirgli di reagire...

"Ottimo lavoro, ragazzi!" esclamò Meowth fregandosi le mani. "Stiamo dando una bella lezione a quei mocciosi! Così impareranno che non si scherza con il Team Rocket!"

"Ugh... ma come accidenti fanno?" disse Ash, per poi riprendere a tossire. "Cough, cough... com'è che i nostri Pokemon non ci vedono in questo fumo... e i vostri sì?"

"Hohohoooo, ma è molto semplice! Sia Ekans che Koffing sono Pokemon di tipo Veleno, e quindi gli attacchi di tipo Veleno non hanno molto effetto su di loro!" spiegò Jessie trionfante. "Per questo Ekans può entrare nel Murodifumo di Koffing e prendere il tuo Pikachu!"

"E adesso, Koffing... staccati a Staryu e raccolgi Ekans! Ce ne andiamo con Pikachu!" replicò James. Il suo Koffing emise un roco verso che suonava come un cenno di assenso, poi fluttuò verso Ekans per raccoglierlo. Pikachu, ancora alle prese con l'attacco Avvolgibotta, aveva le braccia legate e non riusciva a caricarsi senza che l'avversario stringesse di più e gli facesse mancare il fiato...

Ma la risposta di Jessie aveva dato ad Ash una buona idea. "Cosa...? Oh, ma certo! Che stupido, come ho fatto a non pensarci prima?" si chiese. Mise rapidamente mano a due Pokeball, e le lanciò in aria. "Nidoran, Pidgey, scelgo voi!"

Immediatamente, i due Pokemon apparvero a fianco del loro allenatore, e Ash non perse tempo. "Presto, Nidoran, attacca Ekans con Graffio!" esclamò, e prima ancora di terminare la frase, la Pokemon Veleno scattò verso il serpente a sonagli e sferrò un deciso fendente con i suoi artigli. Ekans sgranò gli occhi ed emise un sibilo di dolore, mollando la presa su Pikachu, che cominciò a lottare per liberarsi dalle spire dell'avversario!

"Cosa? Hey, aspetta un momento!" esclamò Jessie, infastidita ed imbarazzata al tempo stesso.

Ash sfoderò un sorriso arguto. "Grazie per avermi detto come fare a battervi, Team Rocket! Anche la mia Nidoran è di tipo Veleno, quindi la vostra nube di gas non le fa nulla!"

"Che... che cosa?" esclamò Meowth con gli occhi sgranati. "Aaaargh! Jessie! Potevi tenere chiusa quella tua boccaccia!"

"E come facevo io a sapere che anche il moccioso aveva un Pokemon Veleno?" protestò la giovane donna.

James indicò Ash, Misty e i loro Pokemon, che stavano già tentando un contrattacco. "Ehm... forse è meglio se li teniamo d'occhio..." propose. Ma a quel punto, Ash aveva già ripreso il controllo della situazione...

"Pidgey! Usa Raffica per spazzare via il fumo!" esclamò il ragazzino. Il Pokemon Normale/Volante fece come gli era stato detto e cominciò a sbattere fragorosamente le corte ali, scatenando una tempesta di vento in miniatura che disperse il gas nocivo di Koffing, e nel giro di pochi secondi liberò la fossa e lasciò Ekans e Koffing scoperti ed esposti ad altri attacchi.

"Bel colpo, Ash! Questo è quello che chiamo strategia!" esclamò Misty. "E adesso... Staryu, usa Pistolacqua! Fai fare un bel bagno a quel biscione!"

"Nidoran! Adesso usa Graffio su Koffing!" continuò Ash.

Staryu prese rapidamente la mira e scagliò un potente getto d'acqua contro il serpente a sonagli, che venne colpito in piena faccia ed emise un gorgoglio infuriato mentre l'avversario lo faceva bere! La presa delle sue spire si allentò del tutto, e Pikachu riuscì a divincolarsi e a sfuggire all'attacco Avvolgibotta, per poi correre a fianco di Ash, mentre Nidoran-F saltava addosso a Koffing e lo colpiva con una raffica di sferzate con i suoi corti artigli - una serie di attacchi deboli ma costanti che costringevano il Pokemon fluttuante a farsi indietro e non gli davano respiro!

"Nido! Nido! Nido!" Ad ogni colpo, Nidoran-F ripeteva il suo verso, come per infondere maggiore forza ai suoi colpi. Non si trattava più di un semplice attacco Graffio - la Pokemon Veleno aveva imparato un nuovo attacco, e lo stava usando per mettere alle strette Koffing! Dopo aver colpito alcune volte, Nidoran-F si staccò dall'avversario, lasciandolo barcollante e stordito... e Ash decise che era il momento di sferrare l'attacco decisivo!

"Grazie per l'aiuto, Misty!" disse alla sua compagna, che gli fece il segno dell'okay. "Okay, Pikachu, adesso siamo pronti! Usa il tuo attacco Tuonoshock!"

"Che... che cosa? Hey, un momento!" esclamò Meowth, muovendo le mani davanti a sè.

Ma ormai era troppo tardi - Pikachu aveva già preso la mira e scagliato un attacco Tuonoshock contro Ekans e Koffing!

"Pika pika... CHUUUUUU!"

Una poderosa scarica elettrica investì i Pokemon del Team Rocket, che sgranarono gli occhi e spalancarono le bocche in due comiche espressioni di dolore e sorpresa! Pikachu continuò a colpirli con la sua scarica elettrica per qualche secondo... finchè un'esplosione non scaraventò via i due Pokemon del Team Rocket, facendoli volare via ad alta velocità e mandandoli ad impattare contro Jessie, James e Meowth! Lo schianto fu tale che i tre malfattori vennero trascinati via e spiccarono il volo, superando anche le cime degli alberi!

"Non ci credo!" esclamò un'infuriata ed incredula Jessie.

"Quei marmocchi ci hanno battuti di nuovo..." si lamentò James.

"La prossima volta avremo un piano migliore..." continuò Meowth.

"IL TEAM ROCKET TORNERA'!" esclamarono tutti e tre assieme, prima di scomparire all'orizzonte assieme ad Ekans e Koffing...

"Okay! Bel colpo, ragazzi! Li abbiamo fatti scappare con la coda tra le gambe!" esclamò Ash. Pikachu, Nidoran-F e Pidgey si radunarono accanto al loro allenatore ed esultarono assieme al loro allenatore. "State bene tutti, vero?"

"Pika pikachu!" squittì il topolino elettrico, e fece un segno di vittoria con la mano destra. Nidoran drizzò le orecchie e mosse in aria le vibrisse, mentre Pidgey agitò festosamente le ali.

"Bel colpo, Staryu!" disse Misty accarezzando la sua stella marina. Staryu emise il suo verso, mentre la ragazzina guardava in direzione di Ash. Ancora non era sicura di essersi fatta un'idea di quel ragazzo... ma aveva l'impressione che avesse un gran potenziale come allenatore. Un diamante grezzo, per così dire. Chissà, magari con un allenamento adeguato avrebbe potuto diventare addirittura un Superquattro o un Campione...

Misty scosse la testa. Ma che diamine andava a pensare? A lei che importava, dopotutto? Lei era lì soltanto per farsi risarcire una bicicletta e niente di più, si ricordò, mentre guardava Ash che festeggiava la vittoria assieme ai suoi Pokemon...

"Mi fa piacere che vi sentiate fieri della vittoria..." commentò Misty. "Ma... prima che vi rallegriate così, potremmo uscire da questo fossato?"

"Ah?" Ash sobbalzò e guardò Misty con espressione stupita... poi guardò in alto, verso il bordo della trappola. Con un sospiro, il ragazzino fece un cenno ai suoi Pokemon e cominciò ad arrampicarsi in un punto in cui le pareti presentavano degli appigli adeguati.

 

ooooooooo

 

CONTINUA...

 

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Capitolo 10
*** La sfida del samurai ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 9 - La sfida del samurai

 

Nel Bosco Smeraldo, in un radura nascosta tra gli alberi, su un terreno ricoperto di muschio ed erba alta, due allenatori si stavano sfidando, ognuno mettendo alla prova il suo Caterpie. I due Pokemon bruco si erano scambati già una discreta quantità di colpi... ma quello di Ash sembrava più in forma, e riusciva a resistere meglio ai colpi dell'avversario. Lo sfidante di Ash, un ragazzino della sua età che indossava una maglietta bianca, un paio di calzoncini corti e un paio di sandali infradito oltre che un buffo cappello di paglia, non si stava dando per vinto, in ogni caso, e stava cercando tenacemente di far recuperare lo svantaggio al suo Pokemon.

"Caterpie! Usa un attacco Azione!"

"Caterpie! Usa Millebave e aggrappati a quel ramo!" esclamò Ash. Immediatamente, il suo Caterpie scagliò un getto di seta vischiosa contro un ramoscello basso e si aggrappò tenacemente ad esso... poi, usò il suo filo per issarsi in alto e schivare il colpo del Caterpie avversario! Con un agile manovra, Caterpie si piazzò sul ramo... poi Ash sorrise con sicurezza e diede il suo ordine! "Perfetto! Ed ora... attacca tu con Azione!"

Il Pokemon bruco di Ash si tuffò letteralmente dalla sua posizione e si lanciò contro l'avversario, che era ancora troppo sorpreso per reagire e venne colpito in pieno. Questo attacco si dimostrò essere quello decisivo - il Caterpie avversario non riuscì più a reggersi in piedi e cadde terra su un fianco, con gli occhi trasformati in spirali.

"Ottimo! Bel colpo, Caterpie! Abbiamo vinto!" esclamò Ash. "E questa è la nostra quinta vittoria di fila!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu con entusiasmo, e fece un segno di vittoria in direzione di Caterpie. Il bruco verde drizzò la sua antenna e mosse in aria le zampette in segno di gioia, e l'allenatore avversario tirò un sospiro rassegnato e richiamò il suo Caterpie sconfitto.

Il Caterpie di Ash stava per tornare da Ash e Pikachu, quando ebbe una strana sensazione e si ffermò a metà strada, guardandosi attorno con espressione confusa. Mosse l'antenna rossa che spuntava dalla sua testa... ed emise di nuovo il suo verso, un trillo acuto che dava l'impressione che il bruco stesse ripetendo il nome della sua specie.

"Piiiii?" si chiese Caterpie, mentre il suo corpo cominciava ad emettere una tenue aura luminosa che si espanse progressivamente fino ad avvolgerlo completamente, come se si trattasse di un bozzolo luminoso! L'allenatore avversario e Misty sembravano a loro volta stupiti, ma davano tutta l'impressione di sapere cosa stesse accadendo...

"Ca.. Caterpie, che succede? Si sta... si sta evolvendo?" si chiese Ash.

Misty sbattè gli occhi e disse di sì con la testa, sinceramente impressionata. Non credeva che il Caterpie di Ash si sarebbe evoluto così presto... e sinceramente, aveva sperato che ciò accadesse quanto prima, non essendo per niente una fan di quella specie di larva strisciante. "Sì, si sta proprio evolvendo." comfermò la bambina dai capelli arancioni. "Notevole... il tuo Caterpie si è evoluto molto presto! Di solito ci mettono qualche giorno di allenamento in più."

Ash non rispose, incantato com'era a guardare lo spettacolo di Caterpie che brillava e cominciava a cambiare forma. Il suo corpo divenne più tozzo e robusto, e uno sperone emerse dalla sua schiena, mentre la pelle si faceva più spessa e rigida...

Ash non fu in grado di vedere molto di più prima che la luce si facesse troppo intensa per distinguere i particolari, e per qualche secondo, il suo Pokemon rimase lì dov'era, avvolto da quell'alone brillante che emanava luce bianca tutt'intorno. Poi, gradualmente, la luce cominciò ad attenuarsi... e Ash fu in grado di vedere cosa Caterpie fosse diventato!

Al posto di Caterpie, si trovava una grossa crisalide verde la cui forma ricordava una falce di luna, con delle placche corazzate sulla parte anteriore e sulla "coda", e uno spuntone su quella che sembrava essere la schiena. Il volto era ridotto ad un paio di occhi tondi e malinconici posti sui lati del corpo, e stava in piedi sulla parte posteriore del suo corpo, tenendo in equilibrio nonostante la mancanza di arti. La strana creatura girò leggermente gli occhi verso Ash e Pikachu, e li salutò con uno stridio acuto, molto simile al verso della sua forma precedente... e poi si girò verso di loro, saltellando sul posto come se stesse usando un bastone a molla.

"Accidenti..." disse il ragazzo con cui Ash stava combattendo poco prima, con sincera ammirazione. "Complimenti, amico! Il tuo Caterpie si è evoluto in un Metapod!"

"Pika pika pi..." commentò Pikachu, mentre osservava impressionato il nuovo Pokemon, che dondolò sul posto come se stesse cercando di tenersi in equilibrio.

"Hah! Un Metapod, eh? Beh, vedo che adesso le cose cominciano a girare per il verso giusto!" esclamò Ash entusiasta. Tirò fuori il suo Pokedex e lo usò per farsi dare tutte le informazioni necessarie sulla strana creatura...

"Metapod, il Pokemon Bozzolo. Tipo Coleottero. Forma evoluta di Caterpie. La corazza di questo Pokemon può indurirsi come una lastra di ferro. In compenso, non è in grado di muoversi molto. Resta per lungo tempo immobile, in modo da proteggere il suo corpo in attesa dell'evoluzione finale. Nuova mossa: Rafforzatore."

"Fantastico! Adesso ho un Metapod!" esclamò Ash tutto contento, per poi raccogliere il Pokemon Bozzolo con entrambe le mani e sollevarlo come se fosse stato un cagnolino affettuoso. Con grande raccapriccio di Misty, Ash si fiondò di fronte a lei per mostrarle il nuovo Pokemon! "Allora, che te ne pare, signorina so-tutto-io? Visto che il mio Caterpie è già evoluto?"

"Uuuugh! Togliemelo da davanti! Lo sai che non sopporto i Pokemon Coleottero!" esclamò Misty con una comica espressione di raccapriccio, la codina di capelli che stava quasi in piedi da sola!

Ash fece un passo indietro e strinse a sè Metapod, guardando Misty con biasimo. "Insomma Misty! Un po' di tatto, no? Così offendi i suoi sentimenti!" replicò. "Guardalo, c'è rimasto male!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu. Il topolino giallo incrociò le braccia sul petto e annuì per dire che era d'accordo con il suo allenatore... anche se in effetti, l'espressione sul volto di Metapod non era cambiata nemmeno un po', quindi non si capiva come mai Ash dicesse così...

"Sei... sei davvero forte, ragazzo." disse l'allenatore sconfitto. "Ma stai attento... da queste parti gra un tizio molto forte! Si fa chiamare "il samurai", ed è veramente bravo con i suoi Pokemon Coleottero! Senza dubbio è l'allenatore più forte di tutti quelli che viaggiano per il Bosco Smeraldo!"

"Un samurai?" chiese Ash stupito, mentre rimetteva delicatamente a terra Metapod. "Questa non l'ho mai sentita..."

"Oh, mamma... un altro fanatico di Pokemon Coleottero?" commentò Misty con espressione disgustata. "E cosa fa, bazzica per la foresta e sfida gli allenatori che passano da queste parti?"

"Più o meno..." rispose l'allenatore avversario, mentre metteva a posto le sue Pokeball. "Ora non so dove sia, ma credo che si aggiri nei dintorni dell'uscita per Plumbeopoli. Forse pensa di trovare lì gli avversari più abili."

"Tipico dei samurai. Cercano sempre sfide alla loro altezza." commentò Misty alzando le spalle. "Hey, Ash, scommetto che ti è venuta voglia di affrontarlo, questo samurai!"

Il ragazzino si sfregò la nuca con una mano. "Era... così ovvio, Misty?"

La bambina dai capelli arancioni alzò le spalle con indifferenza. "Beh, diciamo che ho imparato a conoscerli, gli allenatori di Pokemon. Soprattutto i ragazzi. Adorano mettersi in competizione tra loro e vedere chi ha i Pokemon più forti." commentò. "Immagino di non poter dire nulla per convincerti a non affrontarlo. Quindi ti dirò soltanto... di stare attento a quello che fai, e di cercare di non fare brutte figure!"

"Grazie mille per la fiducia..." commentò Ash con sarcasmo, accarezzando la testa del suo Metapod appena evoluto. "Su, su, non ascoltare la mocciosetta invidiosa! Tu sei il miglior Metapod del mondo! E sono sicuro che se incontreremo questo samurai, gli darai una bella lezione!"

"Hey! Chi sarebbe la mocciosetta invidiosa?" esclamò Misty. "Prova un po' a ripeterlo, se hai il coraggio!"

"Oh, non ho bisogno di ripeterlo! Lo stai dimostrando da sola!" rispose Ash con ironia, sfoderando un sorrisetto arguto che fece arrabbiare ancora di più la malcapitata Misty!

"Pika pika!" Pikachu esclamò, come per dire che Misty si era messa in trappola con le sue stesse mani. Metapod dondolò allegramente e strizzò gli occhi in un'espressione beata, mentre Misty scuoteva la testa e mormorò qualcosa circa certi maschi esagitati e i loro Pokemon Coleottero...

 

oooooooooo

 

Nello stesso tempo, in una radura parzialmente immersa nell'oscurità in un'altra zona del Bosco Smeraldo...

"No! Rattata!" esclamò un altro giovane allenatore esordiente, guardando con sgomento il suo Pokemon simile ad un topolino che crollava a terra esausto, le vibrisse che ancora si agitavano per un breve istante. Davanti a lui, un enorme Pokemon simile ad un cervo volante fin troppo cresciuto incombeva minaccioso, sfregando le corna affilate che spuntavano dalla sua testa con un inquietante rumore metallico.

Accanto al gigantesco Pokemon Coleottero, un ragazzino che appariva un po' più grande dello sconfitto, vestito di un'armatura da samurai e armato di una lunga spada di bambù che gli davano un aspetto che voleva essere intimidatorio ma riusciva soltanto ad essere ridicolo, scosse la testa con espressione stoica. Non era stato uno scontro degno... era stato soltanto uno degli innumerevoli dilettanti che credevano di essere forti solo perchè avevano qualche Pokemon in squadra e stavano oltrepassando il Bosco Smeraldo. Lui aveva sconfitto tutti gli allenatori che erano capitati sulla sua strada, dal primo all'ultimo. Nessuno di loro si era dimostrato una sfida adeguata, o anche soltanto decente.

"Sono d'accordo, Pinsir. Nessuno di loro è uno scontro alla nostra altezza." affermò il ragazzino vestito da samurai, mentre rinfoderava la shinai con un rapido gesto delle braccia. "Dobbiamo cercare da qualche altra parte... forse ci sarà qualcun altro in grado di offrirci la sfida che desideriamo."

Il Pokemon simile ad un cervo volante sfregò le corna tra loro e strinse i pugni, emettendo un verso stridulo e penetrante che suonava come un assenso... 

 

oooooooooo

 

Il giorno dopo...

"Kyaaaah! Guarda là! Un altro di quei terrificanti Weedle!" Questo, ovviamente, era il grido di paura di Misty, che cercava in qualche modo di allontanarsi dal bruchino giallo-marrone che stava scendendo sulla sua testa, agitando le numerose zampette rosa che formavano due file ordinate ai lati del corpo.

Ash sospirò. Per l'ennesima volta, Misty si stava lamentando che c'erano fin troppi Pokemon Coleottero in una foresta... che cosa siaspettava, che fosse piena di Pokemon d'Acqua? "Andiamo, Misty! Non ti spaventerai mica per una creaturina così simpatica?" chiese il ragazzino, mentre si voltava per esaminare il Pokemon che si stava calando su Misty. Quest'ultima si scansò con un sobbalzo di paura e si allontanò di alcuni passi, mentre Ash dava un'occhiata al suo Pokedex.

"Weedle, il Pokemon Millepiedi. Tipo Coleottero / Veleno." disse l'enciclopedia elettronica, e Ash si fermò per un attimo a guardare la strana creatura: lunga circa una trentina di centimetri, aveva la testa rotonda con un paio di minuscoli occhi neri dall'espressione un po' tonta e un grosso naso rosa e rotondo. Aveva due corti pungiglioni bianchi, uno sulla sommità del capo, e uno sulla coda, e si stava calando giù da un ramo usando un filo di seta vischiosa, simile a quella di un Caterpie.  "Ha un pungiglione acuminato sul capo che inietta un veleno debilitante. Vive tra l'erba alta e nei boschi, dove si nutre di foglie. La vivace colorazione del suo corpo è un avvertimento per i nemici. Mosse conosciute: Velenospina, Millebave."

"Pika pikachu, pika pi?" chiese Pikachu, e si fece avanti facendo sfrigolare le guance e sgranchendosi le articolazioni.

"Sono d'accordo, Pikachu. Questo Pokemon lo lascio a te... ma attento a non farti pungere!" si raccomandò Ash. "E' vero che ho ancora un po' di antidoti, ma è meglio non correre rischi, okay?"

"Pika!" rispose il topolino giallo. Nel momento in cui il Weedle selvatico si appoggiò sul terreno erboso e si guardò attorno, Pikachu si fece avanti per affrontarlo, e Weedle si voltò rapidamente verso di lui e agitò minaccioso il suo pungiglione frontale. I due avversari si squadrarono, e Ash cercò di calcolare bene i tempi per cogliere di sorpresa Weedle...

Ecco! Finalmente un'occasione!

"Pikachu! Usa Tuonoshock!" esclamò Ash. Pikachu si era già preparato, e sferrò il suo attacco non appena il suo allenatore ebbe finito di parlare. Con uno scatto fulmineo, il Pokemon Elettro scagliò una potente scarica elettrica che coprì in un batter d'occhi la distanza tra lui e Weedle, e diede una dolorosa scossa al Pokemon Millepiedi! Weedle indietreggiò barcollando e tentò un attacco Millebave, scagliando contro Pikachu una raffica di fili di seta appiccicosa che lo avvinghiarono e gli rallentarono i movimenti. Con uno squittio di disappunto, Pikachu cercò di liberarsi, ma prima che potesse farlo, il Weedle avversario puntò l'aculeo sulla testa contro di lui e sparò un piccolo dardo violaceo - chiaramente, un attacco Velenospina.

Il Pokemon elettrico reagì con prontezza e si gettò a terra - e l'aculeo velenoso lo mancò di pochi centimetri per poi piantarsi nel terreno senza fare male a nessuno. Con uno scatto, Pikachu si rimise in guardia e si liberò alla meglio dei fili vischiosi, un attimo prima che Ash gli desse un secondo ordine.

"Bravo, Pikachu! Adesso... usa Attacco Rapido!"

Pikachu scattò verso il suo avversario prima che quest'ultimo potesse organizzarsi e scagliare un altro attacco, lo raggiunse e sferrò un deciso colpo che scaraventò a terra Weedle e lo lasciò stordito. Weedle riuscì a rimettersi in piedi, ma a quel punto era chiaramente indebolito, abbastanza da consentire ad una Pokeball di catturarlo senza problemi. Con un sorriso soddisfatto, Ash si preparò a catturare il suo quinto Pokemon e soppesò la sfera tra le mani, mentre Misty si rassegnava all'idea che avrebbe dovuto vedersela con due Pokemon Coleottero nella squadra di Ash, anzichè uno solo...

Ash aveva già preso la mira e stava per lanciare la sua Pokeball...

"Tu! Sei un allenatore, vero?" esclamò la voce di un ragazzo della stessa età di Ash, facendo sobbalzare il ragazzino di Biancavilla. Colto di sorpresa, Ash si voltò e, con sua grande sorpresa, vide che a parlare era stato in effetti un giovanissimo allenatore come lui vestito di una maglietta bianca e un paio di pantaloncini verdi... sopra i quali indossava una sorta di pettorale imbottito e un gonnellino blu, in modo da assomigliare - in maniera approssimativa - ad un samurai d'altri tempi. Il suo abbigliamento era completato da un elmetto nero con delle decorazioni gialle, un paio di sandali di legno... e una spada di bambù appesa ad un fianco come una katana, oltre che una retina per insetti appesa sulla schiena.

"Ma cosa... Hey! E tu chi sei? Da dove salti fuori?" esclamò Misty.

"Ehm... sì, io sono un allenatore, ma... Un momento! Sei... sei tu il samurai di cui mi hanno parlato?" rispose Ash, dando una rapida occhiata a tutti i particolari. No, non era possibile sbagliarsi... dalla descrizione che gli era stata fatta, quello era senza dubbio l'allenatore che chiamavano "il samurai".

"Heh... vedo che la mia fama mi precede." rispose il ragazzino in armatura. "Sei di Biancavilla, vero? Allora combatti con me! Ti sfido ad un incontro di Pokemon!"

Pikachu finì di togliersi di dosso la seta appiccicosa e guardò il samurai con aria incredula. Che cosa saltava in mente a quel tizio? Ash stesso rimase per un attimo incredulo e spaesato... poi alzò una mano e la mosse per dire al samurai di avere pazienza. "Ehm... sì, sì, un secondo! Finisco di catturare questo Weedle e arrivo!"

"Non cercare di imbrogliarmi!" esclamò risentito il samurai. Con un unico gesto della mano, sfoderò la shinai, e Ash si ritrovò con la punta della spada di bambù a due centimetri dalla punta del naso. "Ho detto che ti sfido, e ti sfido adesso!"  

"Ugh... e va bene, va bene! Accidenti, che impazienza!" commentò Ash, abbastanza irritato dal modo di fare di quel tipo. Mentre Ash e Pikachu erano troppo distratti dall'arrivo del samurai per prestare attenzione a lui, Weedle si riprese dai colpi subiti e scosse la testa per schiarirsela, poi cominciò a strisciare via e raggiunse il tronco di un albero, sul quale si arrampicò alla massima velocità che gli era possibile. Prima che Ash e Pikachu potessero accorgersi di cosa stava facendo, il bruchino giallo si infilò in un incavatura del tronco e si dileguò, andando in cerca del nido da cui proveniva...

"Accidenti... stavo per prendere quel Weedle, ed è arrivato questo guastafeste a distrarmi... e va bene, vorrà dire che ne catturerò un altro più tardi. Però mi dà un po' fastidio..." pensò tra sè Ash, prima di guardare negli occhi il suo sfidante. "Okay, samurai. Decidi tu le regole della sfida!"

"Due Pokemon contro due Pokemon. Si può sostituire. Vediamo chi di noi vince!" affermò il samurai. Prima che Ash potesse decidere che Pokemon mandare in campo, il ragazzino in armatura raccattò una delle sue Pokeball e la scagliò sul terreno, a metà strada tra i due allenatori. Ash era preparato a vedere qualche Pokemon coleottero abbastanza semplice, come un Caterpie, un Weedle o magari, al massimo, un Venonat... quindi rimase di stucco quando la sfera di aprì di colpo, e da essa uscì una creatura terrificante che Ash e Misty non avevano mai visto prima!

"Skreeeeeee!" Il Pokemon emise un verso stridente e acuto, come quello di acciaio surriscaldato che veniva improvvisamente immerso nell'acqua gelida... e Misty rabbrividì per il disgusto quando lo vide prendere posizione davanti al samurai. Era alto un metro e mezzo, con un tozzo corpo marrone sormontato da due enormi corna a forma di falci, ricoperte da minuscoli spuntoni. Si reggeva in piedi su un paio gambe corte, ognuna con tre dita, mentre le sue braccia erano sottili e dotate di tre artigli ciascuna. La sua bocca, piazzata al centro di quella che doveva essere la faccia, aveva dei lunghi denti piatti, disposti verticalmente invece che orizzontalmente. In generale, il Pokemon dava un'impressione di potenza e spietatezza, l'aria di un predatore consumato.

"Mamma mia... e quello... quello... che roba è? E' terrificante!" esclamò Misty, guardando con repulsione il mostruoso Pokemon Coleottero.

Ash sbattè gli occhi meravigliato, ma si riscosse dopo qualche secondo, anche grazie a Pikachu che lo scuoteva per la gamba dei jeans. "Pika pi! Pika pikachu!" esclamò il roditore elettrico, indicando con un po' di timore il mostruoso Pokemon Coleottero, che mosse un passo in avanti e serrò tra loro le mandibole spinose, in un chiaro tentativo di spaventare.

"A... Aspetta, Misty, adesso ci do un'occhiata..." disse Ash, per poi esaminare il mostruoso Pokemon Coleottero con il suo Pokedex...

 

"Pinsir, il Pokemon Cervolante. Tipo Coleottero. Ha potenti chele sul capo. Se afferra un nemico, non lo rilascia prima di averlo stritolato. Se non riesce a stritolare la vittima con le chele, la sbatte e la scaglia via con violenza.È estremamente forte, ma non sopporta il freddo. Mosse conosciute: Presa, Focalenergia, Legatutto, Movimento Sismico."

 

"Pinsir non è come gli altri Pokemon Coleottero di queste parti!" si vantò il samurai. "E' grazie a lui che ho battuto tutti i miei avversari finora!"

"Beh, quasi tutti..." aggiunse tra sè il misterioso allenatore. "Ma non c'è bisogno che lui lo sappia."

"E va bene..." rispose Ash, cercando di pensare a come fare in questa situazione. Anche un principiante come lui si rendeva conto che quel Pinsir era un Pokemon completamente diverso rispetto a quelli che aveva incontrato fino a quel momento. Finalmente, il giovane esordiente prese la sua decisione. "Stavolta tocca a te, Pidgey! Scelgo te!"

Ash scagliò la Pokeball e fece uscire il piccolo Pokemon simile ad un piccione fulvo, che spiegò le corte ali e si librò in volo, per poi restare in sospensione accanto al suo allenatore. Ash fece un cenno di assenso al Pokemon Normale/Volante, poi si voltò di scatto verso il suo sfidante. "E va bene, samurai. Siamo pronti, cominciamo!"

"Certo che cominciamo! Vai, Pinsir! Usa Focalenergia!" rispose il samurai. Il Pokemon Coleottero serrò gli occhi e venne circondato da un'aura luminosa verdina per un secondo, mentre Ash pensava rapidamente ad un modo di portarsi in vantaggio.

"Okay, Pidgey... comincia con un attacco Raffica! Vediamo come se la cava!" esclamò il ragazzino.

"Pi! Pi!" Pidgey lanciò un acuto stridio e sbattè fragorosamente le ali, scatenando una folata di vento che si schiantò addosso al Pinsir avversario e lo costrinse ad indietreggiare. Gli occhi feroci del Pokemon Cervolante si strinsero in quella che sembrava essere un'espressione di dolore... ma nonostante l'efficacia dell'attacco, Pinsir non sembrò aver subito danni eccessivi. Quel colpo aveva avuto il solo effetto di farlo arrabbiare.

"Non ti servirà, amico!" esclamò il samurai, sicuro di avere la battaglia sotto controllo. "Il mio Pinsir ha affrontato un bel po' di Pokemon Volanti come il tuo! Non credere che quel Pidgey sia tanto speciale! Vai, Pinsir! Adesso usa Presa!"       

Pinsir si dimostrò più rapido di quanto Ash e Pikachu avessero previsto dalle sue dimensioni: con uno scatto improvviso, il mostruoso cervo volante sfrecciò verso Pidgey, e le corna ricoperte di spuntoni che si trovavano sulla sua testa si chiusero su di lui, intrappolandolo in una dolorosa morsa! Pidgey emise un breve grido di allarme e cercò di sbattere le ali per sfuggire alla presa, mentre Pinsir puntava  i piedi a terra e cercava di stringere...

"Accidenti... cerca di liberarti, Pidgey! Prova a sferrare un altro attacco Raffica!" esclamò Ash. Stava dando ordine di usare la prima mossa che gli veniva in mente, nella speranza che costringesse Pinsir a mollare la presa. Ma le ali del Pokemon piccione erano intrappolate dalle corna acuminate del Pokemon Cervolante, che continuava a stringere la morsa...

Sicuro di avere in pugno un'altra vittoria facile, il samurai alzò la sua spada di bambù con enfasi. "Ottimo! Forza, Pinsir, continua a stringere! Adesso lo sistemiamo con un bel Movimento Sismico!" esclamò. Ash storse il naso in segno di allarme - Movimento Sismico era una mossa potente, e il ragazzino non era per niente convinto che Pidgey sarebbe stato in grado di reggere ad un colpo simile... doveva inventarsi qualcosa...

Un momento! Ma certo! Era un azzardo, ma valeva la pena di tentare.

"Aspetta un attimo, Pidgey... non sprecare le forze!" esclamò Ash.

Il samurai sorrise con espressione sicura di sè. "Heh... hai già capito che il tuo Pidgey non può vincere?" affermò. "Mi semplifichi le cose... adesso, Pinsir! Usa Movimento Sismico!"

"Skreeeee!" il Pokemon Cervolante emise uno stridio penetrante e fece volteggiare Pidgey un paio di volte, per poi cercare di scaraventarlo contro il suolo. Ash restò in attesa, con i sensi tesi al massimo, e cercò di cogliere il momento giusto in cui Pinsir avrebbe mollato la presa sul suo Pokemon. Non appena ebbe la sensazione che l'avversario stesse per sferrare il suo attacco, Ash agì.

"Pidgey, Attacco Rapido!" esclamò Ash.

Pinsir mollò la presa su Pidgey per lanciarlo a terra... ma il piccolo Pokemon Normale/Volante scattò via con rapidità incredibile e si sottrasse al letale attacco, lasciando Pinsir barcollante e sbalordito! Con un inquietante rumore metallico, le corna di Pinsir si aprirono e si richiusero, come se cercassero di afferrare al volo il Pokemon alato... che eseguì una spettacolare cabrata e riuscì a mettere a segno un attacco diretto! La spessa corazza chitinosa di Pinsir protesse il mostruoso coleottero, ma il colpo andato a segno lo lasciò comunque stupito e furioso!

"Ma cosa...?" esclamò il samurai con evidente incredulità.

Pikachu espresse la sua approvazione con uno squittio acuto e gioioso... e Ash sorrise tra sè, comprendendo che quello era il momento migliore per sferrare un attacco. "Bravo, Pidgey! Adesso... usa un attacco Turbosabbia per confonderlo!" esclamò.

Pinsir si voltò per affrontare di nuovo Pidgey, ma si dimostrò piuttosto lento, e il Pokemon piccione ebbe il tempo di organizzare il suo attacco. Il volatile scese di quota, fino quasi a toccare terra, e usò le sue ali per sollevare una nuvola di sabbia e polvere che aleggiò sul campo di battaglia e penetrò negli occhi di Pinsir, che si fece indietro sollevando le braccia in un inutile tentativo di schermarsi.

"Accidenti... sei in gamba, amico, questo te lo devo riconoscere... ma non riuscirai a battere il mio Pinsir! Presto, Pinsir, riprendilo tra le tue mandibole e fagli un Movimento Sismico!" esclamò il samurai. Con uno stridio irritato, il Pokemon Cervolante si voltò nella direzione da cui sentiva provenire il battito delle ali di Pidgey, ma non era un metodo di percezione preciso come la vista, e il mostruoso cervo volante si ritrovò a cercare a tentoni. Pidgey riuscì a mettere a segno un altro Attacco Rapido, e questa volta riuscì ad evitare le corna del Pokemon Coleottero prima che queste si chiudessero su di lui.

"Tu dici? Io credo proprio che stavolta siamo in vantaggio noi!" esclamò Ash con un ghigno sicuro. "Forza, Pidgey! Usa di nuovo Raffica!"

Pidgey ripetè l'attacco precedente... e questa volta, Pinsir non riuscì a vederlo arrivare in tempo e dovette subire il colpo in pieno! Il mostruoso cervo volante barcollò e si piegò su un ginocchio, ma riuscì ad appoggiare le mani a terra e a sostenersi, mentre il samurai cercava di pensare ad un modo per recuperare lo svantaggio. Ma non c'era molto da fare, in quella situazione. Ora Pidgey si era assicurato una posizione di vantaggio su Pinsir, e per quanto il Pokemon Coleottero cercasse di afferrarlo, Pidgey riusciva sempre ad evitare di essere agguantato.

"Pinsir! Cerca di impedirgli i movimenti! Usa Legatutto!" esclamò il samurai. Pinsir riuscì a concentrarsi e attese che Pidgey tentasse un altro attacco... ma Ash decise saggiamente di non far scendere più di quota Pidgey e di farlo invece restare a distanza quanto più possibile per colpire con una serie di attacchi Raffica. Un altra folata di vento colpì il Pokemon Cervolante ad un fianco, e il samurai strinse i denti per la frustrazione. Quando Pidgey scese di quota per cercare di sferrare un attacco più forte e preciso, Pinsir si concentrò e scattò verso di lui. Questa volta, l'attacco andò a segno, e Pinsir agguantò Pidgey e lo tenne stretto tra le mani, in modo da limitare quanto più possibile i suoi movimenti!

"Pika!" esclamò Pikachu con evidente preoccupazione.

"No! Attento, Pidgey!" esclamò Ash. "Liberati con un altro attacco Turbosabbia!"

"Pinsir! Afferralo di nuovo con Presa!" esclamò il samurai. Pidgey cercò di sbattere le ali per sollevare altra sabbia da terra... ma Pinsir lo sollevò rapidamente, in modo che il Pokemon piccione fosse troppo lontano dal suolo per usare il suo attacco. Poi, lo trasferì alle sue letali mandibole e strinse di nuovo, deciso a non lasciarlo andare!

"Stavolta non ci casco! Non userò Movimento Sismico!" il samurai rivolse ad Ash un sorrisetto vittorioso, giusto per fargli capire che non aveva intenzione di ripetere lo stesso errore di prima. "Stringi finchè non è esausto, Pinsir!"

"Kreeeee!" Pinsir emise il suo verso acuto e continuò a stringere la presa su Pidgey, che continuava ad agitarsi con tutte le sue forze per cercare di liberarsi. I due Pokemon stavano lottando freneticamente per avere la meglio - da una parte, Pinsir con la sua forza fisica, e dall'altra Pidgey con la sua agilità.

"Pinsir, tienilo stretto! Non farlo scappare!"

"Pidgey, resisti! Puoi liberarti!"

Per diversi tesi secondi, i due Pokemon continuarono a lottare, finchè Pidgey non riuscì in qualche modo a scivolare tra le corna di Pinsir e a riprendere quota. Con uno stridio irritato, Pinsir cercò di voltarsi, ma non fu abbastanza veloce, e il suo avversario più piccolo e più agile fu in grado di sferrar un altro attacco!

"Bravo, Pidgey! Adesso usa di nuovo Raffica!" ordinò Ash con evidente sollievo. Nonostante la stanchezza, il Pokemon Uccellino ripetè la mossa di prima e scagliò una potente folata di vento contro Pinsir, che non riuscì a difendersi! Questa volta, l'impotente cervo volante non riuscì a reggere, e non appena Pidgey ebbe finito di tenerlo sotto tiro, cadde in ginocchio e barcollò per qualche istante... e infine cadde faccia a terra, rimanendo privo di sensi!

"Che... che cosa? Hai battuto... il mio Pinsir?" esclamò incredulo il samurai.

Ash sorrise fieramente e stava per rispondere a tono... ma si interruppe quando Pidgey, esausto per la battaglia appena conclusa, perse quota e cadde a terra con gli occhi trasformati in spirali. Evidentemente, lo scontro era finito in parità...

"In qualche modo..." rispose Ash imbarazzato. "Va bene, Pidgey, ritorna! Sei stato fantastico! Grazie mille!"

"Anche tu, Pinsir." rispose il samurai. La sua Pokeball emise un raggio di luce rossa che toccò il cervo volante e lo riassorbì all'interno della sfera. Una volta che il campo di battaglia fu sgomberato, il samurai si fermò a pensare per un secondo - Pinsir era il suo Pokemon più forte, e questo allenatore era decisamente più abile di tutti i pivellini di Biancavilla che aveva incontrato dopo essere stato battuto da quel Gary. Adesso doveva pensare a quale altro dei suoi compagni mandare in campo...

"Però... devo ammettere che non mi aspettavo che Ash ce la facesse. Anche se Pidgey aveva il vantaggio, quel Pinsir era tosto..." disse tra sè Misty, rimasta in disparte ad osservare la battaglia. "E' vero che è finita in partità, ma è comunque un bel risultato. Adesso che cosa faranno, hm? Si sta facendo interessante..."

"Hm... ammetto che ci sai fare. Non credevo saresti riuscito a battere il mio Pinsir!" disse il samurai con riluttante rispetto. "Ma non credere che abbia finito con te! Vai, Metapod!"

Un attimo dopo, il samurai lanciò un'altra Pokeball che fece uscire un Metapod praticamente identico a quello di Ash, che si tenne in piedi sulla parte posteriore del corpo e strinse gli occhi per dire di essere pronto al combattimento.

L'umore di Ash era già migliorato parecchio, e il giovane aspirante allenatore si preparò mentalmente al nuovo scontro, tirando fuori una nuova Pokeball dopo aver rimesso a posto quella di Pidgey. "Okay, samurai... questa volta ci batteremo ad armi pari!" affermò il ragazzino. "Scelgo te, Metapod!"

Ash lanciò la Pokeball, e un attimo dopo, il suo Metapod era già schierato sul campo di battaglia, pronto ad affrontare quello del samurai. Era come se ciascuno dei due Pokemon crisalide si stesse guardando allo specchio...

"Pikachu?" chiese Pikachu inclinando la testa e drizzando un orecchio. Il piccolo Pokemon elettrico dava l'impressione di non essere molto d'accordo sulla scelta del suo allenatore... che tuttavia non mostrò segni di dubbio e rassicurò il suo starter.

"Tranquillo, Pikachu! So quello che faccio!" rispose con decisione. "Sarà una battaglia degna di questo nome!" 

Ancora convinto che Ash non avesse avuto una buona idea Pikachu alzò le spalle e sospirò. Anche Misty fece una faccia dubbiosa. Qualcosa le diceva che questo scontro non sarebbe stato spettacolare come il primo...

"Forza, Metapod! Comincia tu! Usa il tuo attacco Azione!" esclamò Ash. Il suo Metapod, in qualche modo, prese lo slancio e si scagliò contro l'avversario come un missile...

"Metapod! Usa Rafforzatore!" rispose il samurai. Senza aver bisogno di muoversi, il suo Metapod cominciò a brillare, e il suo guscio risplendette come se fosse stato fatto di metallo lucidato... e il Metapod di Ash si scontrò con lui e rimbalzò indietro senza infliggere danni rilevanti. L'espressione del ragazzino di Biancavilla si incupì, e Ash cominciò a rendersi conto che forse Pikachu non aveva tutti i torti... "Perfetto! E ora... usa tu Azione!"

"A questo gioco si può giocare in due, samurai!" replicò Ash. "Metapod! Usa anche tu Rafforzatore!"

Il Metapod di Ash ripetè la mossa del suo avversario e indurì il suo esoscheletro mentre il suo avversario si scagliava su di lui per colpirlo con tutto il suo peso. La scena di prima si ripetè, con i ruoli invertiti: l'attacco del Metapod del samurai andò a segno... ma il guscio indurito del Metapod di Ash gli permise di resistere al colpo senza troppi problemi. Il Metapod avversario rimbalzò indietro e barcollò per un momento, ma restò in piedi.

"Tocca di nuovo a te, Metapod!" esclamò Ash. "Usa Azione!"

"Metapod, Rafforzatore!" rispose il samurai. Ancora una volta, il Metapod di Ash si scagliò all'attacco, e ancora una volta rimbalzò senza effetto sulla corazza indurita del Metapod avversario.

"Metapod, Azione!" replicò il samurai.

"Metapod, Rafforzatore!" rispose Ash.

Stessi risultati di prima.

"Metapod, Azione!"

"Metapod, Rafforzatore!"                   

"Metapod, Azione!"

"Metapod, Rafforzatore!"                   

A quel punto, Pikachu si era messo in disparte a sgranocchiare un secchio di popcorn, mentre Misty si era messa a prendere il sole in bikini ed occhiali da sole. Chiaramente, quei due ne avrebbero avuto ancora per un po'...

"Quelli hanno la testa più dura dei loro Metapod, non credi anche tu, Pikachu?" chiese Misty al topolino elettrico.

"Pika pika!" rispose Pikachu, in perfetto accordo. Davanti a loro, i due Metapod continuavano il loro ridicolo su e giù... almeno finchè l'udito fine di Pikachu non colse qualcosa in lontananza. n ronzio inquietante... anzi, più di uno! E si stavano facendo sempre più forti, al che il topolino elettrico saltò su e gettò da parte i suoi popcorn. "Pika?"

"Hm? Che succede, Pikachu?" chiese Misty, che inspiegabilmente era di nuovo in top, shorts e scarpette rosse. Tendendo l'orecchio, Misty riuscì a sentire in lontananza il ronzio che diventava udibile all'orecchio umano... e anche Ash e il samurai interruppero la lotta per voltarsi in quella direzione con evidente allarme. Improvvisamente, l'espressione di Misty si fece ansiosa, e la bambina dai capelli arancioni sgranò gli occhi con evidente paura. "Oh mamma... non questo! Tutto ma non questo!"

"Misty?" chiese Ash. "Pikachu, che succede?"

Improvvisamente, dalle fronde degli alberi apparve un Pokemon dall'aspetto feroce ed intimidatorio, spezzando i rami e facendo cadere una raffica di foglie sul terreno. Si trattava di una vespa gigantesca, lunga circa un metro e con un corpo giallo e righe nere, due paia di ali arrotondate e quattro zampe invece che sei. Le zampe anteriori terminavano in un paio di bianchi spuntoni acuminati che sembravano luccicare al sole, e osservava i tre allenatori e i loro Pokemon con un paio di grandi occhi rossi e compositi. Sulla sua testa spuntavano un paio di antenne piegate che teneva puntate verso le sue prede...

...e altri Pokemon uguali a lei spuntavano dalle fronde degli alberi, formando davanti a loro un'inquietante sciame di vespe giganti! Ash ne contò almeno sei, e altre stavano arrivando...

"Oh cavolo... uno sciame di Beedrill!" esclamò Ash, per poi scannerizzare il più vicino di quei terrificanti insetti con il suo Pokedex.

 

"Beedrill, il Pokemon Velenape. Forma evoluta di Kakuna. Tipo Coleottero/Veleno. I Beedrill sono altamente territoriali e solitamente vivono in colonie. Infliggono delle punture incredibilmente dolorose e si spostano in sciami. Hanno tre aculei velenosi, dei quali quello sulla coda secerne il veleno più potente. Mosse conosciute: Velenospina, Furia, Rafforzatore, Focalenergia."

 

"Io... io credo che la cosa migliore da fare sia tagliare la corda, ragazzi!" consigliò Misty.

Era un consiglio superfluo: il gruppetto di allenatori cercò di raccogliere tutto il loro equipaggiamento e scappare, nello stesso momento in cui il primo Beedrill puntava le sue braccia-lance contro Ash e si lanciava all'attacco! Vedendo il suo allenatore in pericolo, Pikachu caricò un attacco Tuonoshock e scagliò una dolorosa scarica elettrica contro la mostruosa vespa, che ne venne investita in pieno e si schiantò contro un albero vicino, per poi scivolare a terra priva di sensi. Ma altri Beedrill stavano arrivando, e Pikachu si rese presto conto che affrontarli tutti sarebbe stato un suicidio, quindi si affrettò dietro ai suoi compagni. Il samurai richiamò il suo Metapod... e Ash cercò di fare lo stesso, ma si ritrovò a dover improvvisamente schivare un Beedrill che si lanciava contro di lui con i pungiglioni puntati!

"Metapod!" esclamò Ash preoccupato. Stava cercando in qualche modo di raggiungere il suo Pokemon e metterlo in salvo, ma lo sciame di Beedrill che si avventava contro di loro rendeva difficile ogni tentativo. I Pokemon vespa sciamavano furiosamente intorno a loro, e il loro terrificante ronzio soffocava ogni tentativo di conversazione.

Mentre Ash cercava ancora di raggiungere il suo Pokemon, un Beedrill particolarmente ardito scese giù e afferrò il Pokemon crisalide con le sue braccia-lance, stando bene attento a non trafiggerlo... poi riprese quota e portò via Metapod sotto gli occhi del ragazzino, che cercò di correre verso di lui! Un altro Beedrill si lanciò su di lui... ma per fortuna, il Goldeen di Misty intervenne, scagliandosi contro la vespa gigante e colpendola ad un fianco con un attacco Beccata! Sorpreso e dolorante, il Beedrill si dileguò... ma altri erano già pronti a prendere il suo posto! Non c'era modo di seguirli... e Misty fece cenno ad Ash di seguirla e scappare da lì!

"Ash! Goldeen! Presto, andiamocene!" esclamò la bambina dai capelli arancioni. "Ci sono troppi Beedrill! Non possiamo affrontarli tutti!"

"A-Aspetta, Misty! Hanno preso Metapod!" esclamò il ragazzino. "Non posso lasciarlo solo!"

"Lo lasceresti comunque da solo se dovesse accaderti qualcosa! Ritorna, Goldeen!" esclamò Misty, richiamando l'elegante pesce rosso. "Presto, dobbiamo andarcene! Torneremo dopo a prendere Metapod!"

"Ma... no, aspetta un momento!" Ash cercò di protestare, ma lo sciame di Beedrill che si stava radunando lo convinse che restare ancora sarebbe stato da pazzi. Il samurai fece cenno a lui e a Pikachu di seguirlo lungo un sentiero che si inoltrava tra gli alberi... e il topolino giallo scagliò un altro attacco Tuonoshock per tenere a bada i mostruosi insetti ed impedire loro di gettarsi all'inseguimento. Con estrema riluttanza, sentendosi come se avesse tradito uno dei suoi Pokemon, Ash si voltò nella direzione in cui le Beedrill avevano portato Metapod e guardò con rabbia impotente... poi seguì Misty, Pikachu e il samurai verso la salvezza. I tre bambini e il Pokemon Elettro si gettarono tra la fitta vegetazione, in modo da sfuggire allo sguardo acuto dei Pokemon vespa... e dopo qualche minuto di tensione, finalmente il ronzio cessò...

"Siamo... Siamo al sicuro, almeno per adesso..." sospirò Misty. Ash annuì senza dire una parola, sentendosi terribilmente in colpa per aver abbandonato lì Metapod...

Il samurai disse di sì con la testa. "Già... dovremmo averli persi, almeno per ora... ma da dove saltavano fuori quei Beedrill?" si chiese.

"Scommetto che... quel Weedle è andato ad avvertirli." sospirò Ash, accarezzando Pikachu sulla testa. Il topolino elettrico alzò lo sguardo verso il suo allenatore, guardandolo con espressione compassionevole.

"Pika pi..."

"Hai lasciato che quel Weedle andasse... ad avvertire i Beedrill?" esclamò improvvisamente il samurai, squadrando rabbiosamente Ash. Il giovanissimo allenatore esordiente sobbalzò quando il suo avversario lo afferrò per il bavero della giacchetta e lo costrinse a guardarlo dritto negli occhi. "Hai cercato di catturare quel Weedle, e poi lo hai lasciato andare? Ti rendi conto che ci troviamo in questa situazione e che il tuo Pokemon è in pericolo... perchè tu non hai portato a termine quello che avevi iniziato?"

Ash, dapprima incredulo, corrugò la fronte e rispose a tono alle accuse del samurai. "Hey! Aspetta un momento, tu! E chi è che mi ha puntato una shinai in faccia e mi ha obbligato ad una lotta di Pokemon, eh? Se non avessi interferito, quel Weedle lo avrei catturato, e ora non ci troveremmo in questa situazione!" ribattè.

"Pikachu!" continuò il topolino elettrico con uno squittio di decisione.

"Ash ha ragione!" commentò Misty, prendendo le difese del ragazzino di Biancavilla. "Ash aveva tutta l'intenzione di concludere quello che aveva iniziato! Sei stato tu ad insistere che luiti affrontasse adesso, quando ti sarebbe bastato avere la pazienza di aspettare che lui prendesse quel Weedle!"

"I-io..." cercò di giustificarsi il samurai, colto di sorpresa e messo di fronte alla verità dei fatti. "Pensavo che fosse una scusa! Credevo che volesse usare la scusa del Weedle per non accettare la mia sfida!"

"E perchè ci tieni tanto a questa sfida? Sono curioso di sentirlo!" ribattè Ash.

Il samurai sospirò e si rimosse per un attimo l'elmetto, rivelando i capelli neri tagliati molto corti. "Alcuni giorni fa, è passato di qui un altro ragazzo di Biancavilla come te..." spiegò. "Era molto sicuro di sè, e pensavo che sarebbe stato il solito esordiente presuntuoso, quindi non gli ho dato molto peso... ma mi ha stracciato, con quel suo Eevee. Non credevo che sarebbe riuscito a battere il mio Pinsir così facilmente..."

"Pika pika..." mormorò Pikachu, capendo fin troppo bene di chi si trattasse.

Un Eevee? Per Ash, questa era una prova irrefutabile di chi si trattasse. "Ugh... ho capito, Gary è passato qui prima di me..."

"Accidenti, ma questo Gary è sempre un passo avanti a noi!" si lamentò Misty. "Onestamente, comincia a darmi sui nervi..."

Il samurai storse il naso, per nulla contento di ricordare la sua umiliante sconfitta. "Lo conoscete, allora..." rispose. "Beh, comunque, questa è la verità. Io mi voglio allenare per sfidare di nuovo quel tipo... e questa volta lo voglio sconfiggere! E' per questo che sono impaziente di sfidare altri allenatori, soprattutto se sono di Biancavilla!"

"Beh... facciamo così, se tu mi aiuti a salvare Metapod... io sarò più che contento di offrirti un'altra battaglia!" disse infine Ash, riuscendo a darsi coraggio. "In fondo... tu conosci i Pokemon Coleottero meglio di me e Misty... quindi forse mi potrai dare una mano a ritrovare Metapod e salvarlo! Che ne dici? Ti può andare come idea?"

"Io credo che ti convenga, amico." disse Misty. "Così riusciremo a salvare il Metapod di Ash... e tu avrai la battaglia che cerchi!"

Dapprima un po' perplesso, il samurai ci pensò per un attimo... e infine decise che non poteva certo far male collaborare e tentare di salvare Metapod assieme. Tra l'altro, doveva ammettere che il fatto che Ash fosse disposto a rischiare di persona per salvare il suo Pokemon era ammirevole...  

"Hm. E va bene..." disse il samurai. "Quand'è così... vi posso aiutare a raggiungere Metapod. So come si comportano i Beedrill. E so dove lo hanno portato."

"Pika pika!" esclamò Pikachu sollevato.

"Grazie, amico. Te ne siamo grati." rispose Ash sollevato.

 

oooooooooo

 

Qualche ora dopo...

I Beedrill erano tornati al lavoro nel loro alveare, convinti che ormai gli intrusi fossero stati mandati via dal loro territorio. Gli operai erano impegnati a costruire altre camere per il loro nido, mentre i soldati continuavano a pattugliare la zona, anche se adesso sembravano un po' più rilassati. Sembravano convinti che ora non ci sarebbero stati più problemi...

Ben nascosti dietro un albero vicino, Misty e il samurai restarono in attesa che il numero di guardie si riducesse. La ragazzina dai capelli arancioni deglutì, trovanndosi fin troppo vicino all'oggetto della sua fobia. Tra i Pokemon Coleottero, i Beedrill erano quelli che considerava tra i più temibili, e con buona ragione data la loro aggressività e i loro pungiglioni velenosi. Ma il fatto che il Metapod di Ash fosse in pericolo la spronava a darsi da fare per salvarlo...

"Allora... ci siamo?" chiese Misty al samurai. "Tu ed io... creeremo una distrazione per attirare i Beedrill verso di noi, e Ash e Pikachu raggiungeranno il nido e prenderanno Metapod."

"Nessun problema. Io sono pronto, e tu?" rispose il ragazzino, la shinai pronta al suo fianco.

Misty ridacchiò nervosamente. Non poteva dire a cuor leggero di essere pronta... ma almeno, non sentiva più il bisogno impellente di scappare a gambe levate.

"Andiamo!" esclamò Misty, e prese una Pokeball dalla cintura. "Adesso... Misty chiama Staryu!"

"Vai, Venonat!" esclamò il samurai. Dalla Pokeball di Misty uscì Staryu, mentre il samurai mandò in campo uno strano Pokemon un po' più grande di un Pikachu, dal corpo rotondo e dagli arti minuscoli, coperto da una pelliccia viola, con due grandi occhi composti rosati, due piccole mandibole a tenaglia e un paio di lunghe antenne bianche.

"Venonat!" esclamò il nuovo Pokemon con una vocetta acuta e stranamente melodica. Misty represse un brivido alla vista di quel Pokemon... e si concentrò sulla minaccia più imminente, i Beedrill soldati che si erano accorti dei nuovi intrusi, e che già cominciavano a svolazzare nella loro direzione. Misty deglutì e si concentrò, sperando che lei e Staryu sarebbero stati in grado di far guadagnare tempo ad Ash e Pikachu.

"Chi colpisce per primo... colpisce due volte!" esclamò Misty. "Staryu, attacca con Pistolacqua!"

Staryu obbedì all'istante e scagliò un poderoso getto d'acqua contro un Beedrill che stava già scendendo per attaccare, colpendolo in pieno e scaraventandolo via! Infuriati, altri due Beedrill puntarono contro Misty e Staryu le loro braccia-lance e scesero in picchiata...

"Venonat! Usa Supersuono!" esclamò il samurai. Il Pokemon peloso drizzò le antenne ed emise da esse una raffica di onde sonore che investì in pieno i due Beedrill... e un attimo dopo, le vespe giganti si bloccarono e si presero la testa tra le zampe, come se avessero avuto un tremendo mal di testa! Un istante dopo, una delle due si scagliò contro l'altra colpendola con una testata, poi iniziò a svolazzare in giro come se stesse giocando a mosca cieca!

"Un attacco che provoca confusione, eh? Ottima idea! Forza, Staryu, continua così!" Misty incoraggiò il suo Pokemon a proseguire l'attacco, e Staryu obbedì senza esitazione, bombardando i Beedrill con potenti getti d'acqua! Tuttavia, altri Beedrill stavano arrivando... e a lungo andare, non sarebbe stato possibile affrontarli tutti.

"Okay, Ash... Pikachu... li stiamo distraendo." disse tra sè Misty. "Adesso è il momento! Entrate nella loro tana e recuperate Metapod!"

 

oooooooooo

 

Ash e Pikachu avevano agito con prontezza. Non appena i Beedrill si erano allarmati per la presenza di Misty e del samurai, i due amici e il resto dei Pokemon di Ash si erano introdotti nel retro dell'alveare, cercando di farsi strada tra i pochi Beedrill rimasti a guardia.

"Pika pika... chuuuu!" con uno squittio acuto, il topolino elettrico scagliò un altro attacco Tuonoshock contro un Beedrill, mandandolo a terra privo di sensi. Un altro dei mostruosi insetti si avvicinò rapidamente e cercò di colpirlo con il suo pungiglione, ma Nidoran-F si mise in mezzo e ricevette lei l'attacco Velenospina... che ovviamente, finì per non farle quasi niente. La Pokemon azzurrina rispose con un attacco Sfuriate, mandando a terra il Beedrill nemico con una poderosa raffica di fendenti.

"Pi piii!" Anche il Pidgey di Ash, ora che si era un po' riposato dopo lo scontro con Pinsir, cercava di dare una mano. Un potente attacco Raffica allontanò un Beedrill e permise ad Ash e Pikachu di avvicinarsi ad una stanza più interna... dove Ash si accorse subito di qualcosa di colore verde brillante in mezzo ad un gruppetto di crisalidi gialle! Non c'era dubbio, si trattava di Metapod... e a giudicare dall'espressione nei suoi occhi, doveva essere spaventato all'idea di trovarsi in un nido di Beedrill.

"Pika pi!" squittì Pikachu, indicando il Pokemon di Ash... in mezzo a quel gruppetto di Pokemon crisalide di un altro tipo! I due amici entrarono nella sala... e frenarono di colpo quando alcuni dei Pokemon rimasti lì si voltarono minacciosi verso di loro: dei Pokemon simili a crisalidi di colore giallo, con la testa tondeggiante e gli occhi neri a forma triangolare.

"Oh, cavolo... quelli sono dei Kakuna!" esclamò ash, mentre consultava rapidamente il suo Pokedex...

 

"Kakuna, il Pokemon Bozzolo. Tipo Coleottero/Veleno. Forma evoluta di Weedle. Kakuna rimane praticamente immobile abbarbicato sugli alberi. Tuttavia, internamente è intento a preparare la sua futura evoluzione. Lo si può capire dall'intensità del calore sviluppato del guscio. Mosse conosciute: Velenospina, Millebave, Rafforzatore."

 

Alcuni dei Kakuna si mossero verso Ash, saltellando in maniera un po' ridicola sulla parte inferiore del guscio - sarebbe stato quasi uno spettacolo comico, se Ash non si fosse trovato a doverli affrontare! Ma Pikachu non esitò: si piazzò davanti al suo allenatore e si preparò a scagliare un attacco Tuonoshock... ma si fermò di colpo non appena Ash gli fece un cenno.

"Aspetta, Pikachu! Se usi Tuonoshock da qui, rischi di colpire Metapod!" esclamò. Pikachu interruppe immediatamente la carica e guardò con stupore davanti a sè... per vedere che in effetti era come diceva il suo allenatore! Da lì non c'era modo di attaccare i Kakuna senza colpire anche Metapod. Chiedendosi cosa fare, Pikachu indietreggiò... ma Ash, cercando di pensare velocemente, prese il coraggio a due mani e diede istruzioni al suo Pokemon. "Ascolta, Pikachu... tu e gli altri Pokemon cercate di disperdere questi Kakuna! Io corro lì, prendo Metapod e torno!"

"Pikachu!" rispose prontamente il topolino elettrico. Fece cenno a Nidoran-F e Pidgey di seguirlo, e i due Pokemon si lanciarono all'attacco tra lo squadrone di Kakuna, cogliendogli di sorpresa! Con un Attacco Rapido, Pikachu riuscì a scagliare via uno dei Pokemon Bozzolo che si erano avvicinati un po' troppo, mentre Nidoran-F ricorse nuovamente a Sfuriate per affrontare un altro avversario. Pidgey, ancora debole per la battaglia con Pinsir, cercava di restare a distanza e sferzava i Kakuna con degli attacchi Raffica, dando la possibilità ad Ash di farsi strada e raggiungere Metapod.

"Metapod!" esclamò il ragazzino. Con un movimento rapido, dribblò alcuni Kakuna... ma un altro di quegli strani Pokemon bozzolo scese di colpo dal soffitto e scagliò un attacco Velenospina. Ash emise un breve grido di allarme e si scansò, ma il dardo avvelenato riuscì comunque a graffiargli l'avambraccio destro, e Ash strizzò un occhio per il dolore improvviso. Prima che il Kakuna potesse attaccare di nuovo, Nidoran-F lo colpì con un Graffio e lo distrasse, il tempo che serviva ad Ash per raggiungere Metapod e prenderlo con sè!

"Metapod!" esclamò Ash. Gli occhi della crisalide verde si illuminarono alla vista del suo allenatore, e il ragazzino riuscì a sorridere nonostante il braccio destro cominciasse ad intorpidirsi. "Scusa il ritardo, Metapod! Siamo venuti a salvarti! Come stai, tutto bene?" 

Anche se il Pokemon crisalide non sembrava in grado di rispondere, Ash vide che la sua espressione si era ammorbidita in una di sollievo e gioia... ma un ronzio infernale ricordò ad Ash e ai suoi pokemon che non c'era il tempo di rallegrarsi: tre Beedrill erano entrate nella stanza dei bozzoli e si erano piazzate davanti all'uscita, guardando Ash e i suoi Pokemon con risentimento, i pungiglioni già alzati e pronti a colpire! Ash strinse i denti, mentre Pikachu, Pidgey e Nidoran-F, già piuttosto stanchi per la lotta, si schieravano davanti a lui e a Metapod per difenderli.

"Pikachu, pika pi!" disse Pikachu sorridendo al suo allenatore.

Ash disse di sì con la testa. "Va bene, Pikachu. Cerchiamo di farci strada... e usciamo di qui, prima che tutti i Beedrill ci siano addosso. Anche se temo che non sarà facile..."

Il Beedrill in testa al gruppo emise un ronzio infuriato e affilò i suoi pungiglioni mentre si preparava alla battaglia, e Pikachu si caricò di elettricità, aspettandosi uno scontro molto difficile...

Ma in quel momento, accadde qualcosa di inaspettato!

Come se la decisione di Ash e dei suoi Pokemon di proteggerlo gli avesse dato più energia, Metapod si scosse e cominciò a brillare, accendendosi della stessa luce abbagliante di quando era evoluto da Caterpie... e Ash sgranò gli occhi vedendo il suo Pokemon che si evolveva di nuovo proprio nelle sue mani! I Beedrill arretrarono un po' e alzarono i pungiglioni in segno di allarme... e un attimo dopo, Ash fu costretto a mollare la presa su Metapod quando l'energia si fece troppo intensa!

"Nido?" esclamò Nidoran-F con stupore.

Un istante dopo, Metapod cominciò a cambiare forma... e quando la luce si dissolse, Ash e i suoi Pokemon videro apparire davanti a loro un Pokemon Coleottero dall'aspetto spettacolare!  Era una gigantesca farfalla con due paia di ali bianche con i contorni neri, il corpo viola dalla forma vagamente umanoide con lunghi piedi stilizzati e piccole manine con tre dita ciascuna; aveva un piccolo naso tondo e due piccole mandibole simili a zanne, e grandi occhi composti di colore rosso, con lunghe e sottili antenne nere.

"Free free..." esclamò il nuovo Pokemon, che sbattè un paio di volte le ali per assicurarsi di riuscire a muoverle bene... e una volta che fu sicuro di poter volare, si librò in aria e lanciò un verso che suonava quasi come un grido di battaglia! "FREEEEEEE!"

"Pika pika, pika pi!" Pikachu squittì con gioia e agitò una mano, come per salutare la farfalla gigante, che mosse amichevolmente le antenne e piegò la testa in avanti. Anche Nidoran-F e Pidgey sembravano contenti di vedere il nuovo Pokemon, ed emisero dei versi di gioia quando si librò in volo!

"Hahaaa! Quest'evoluzione è capitata proprio al momento giusto!" esclamò Ash, e ancora una volta si accinse ad analizzare il nuovo Pokemon con il suo Pokedex...

 

"Butterfree, il Pokemon Farfalla. Tipo Coleottero/Volante. Forma evoluta di Metapod. Raccoglie miele tutti i giorni, e se lo spalma sui peli delle zampe per trasportarlo al nido.Grazie alla polvere idrorepellente sulle ali, può raccogliere miele anche sotto la forte pioggia. Può spargere polvere velenosa dalle ali. Mosse apprese: Raffica, Confusione."

 

Con un ronzio di risentimento, i Beedrill presero quota e si gettarono in picchiata su Butterfree con i pungiglioni sguainati e pronti a colpire! Ma Ash, cercando di non farsi prendere troppo la mano dall'eccitazione, riportò la sua attenzione sui nemici e diede un comando a Butterfree.

"Okay, Butterfree... credo che abbiamo bisogno delle tue nuove mosse! Attacca con Raffica!" esclamò il ragazzino.

"Free!" con un'esclamazione acuta, Butterfree sbattè energicamente le ali e creò una raffica di vento che si schiantò contro un Beedrill, che fu costretto ad indietreggiare, le braccia-lance incrociate davanti a sè nel tentativo di parare. Altri due Beedrill si separarono a cercarono di aggredire Butterfree su due lati... ma ora che non doveva più preoccuparsi di non colpire Metapod, Pikachu caricò un attacco Tuonoshock e colpì alla sprovvista unno dei due Beedrill, che si irrigidì di colpo, poi piombò a terra privo di sensi.

Il terzo Beedrill si fiondò contro Butterfree per colpirlo ai fianchi con le sue lance... ma la farfalla gigante interruppe di colpo il suo attacco Raffica e si voltò verso il suo assalitore, gli occhi illuminati di una strana luce violetta! La vespa gigante si fermò di colpo, sgranò gli occhi in un'espressione di stupore e paura... e infine venne scaraventata indietro da una forza misteriosa e si schiantò contro il muro dietro di lei, per poi scivolare a terra esausta. Con i tre Beedrill fuori gioco, Ash e i suoi Pokemon si erano aperti un varco, e adesso avevano il tempo sufficiente ad uscire e raggiungere Misty e il samurai!

"Ottimo lavoro, Butterfree!" esclamò Ash, scuotendo il braccio su cui era stato colpito da quel Kakuna. "Ora però è meglio che ce ne andiamo, prima che arrivino gli altri Beedrill! I nostri amici ci stanno aspettando!"

"Pika!"

"Free free!"

 

oooooooooo

 

"Staryu, usa Rafforzatore!" esclamò Misty, appena in tempo. Il Beedrill avversario si era scagliato contro Staryu e aveva cercato di colpire con un attacco Furia, ma Staryu aveva reso il suo corpo più robusto tutt'a un tratto ed era riuscito a respingere l'attacco. "Bravo! E ora, Pistolacqua, di nuovo!"

Staryu scagliò un getto d'acqua che raggiunse il Beedrill nemico in pieno petto... ma un altro attacco Furia lanciato da un altro Beedrill che veniva da lato fece barcollare la stella marina, che fu costretta a ritirarsi dopo aver ricevuto un colpo su una delle sue appendici. Il Venonat del samurai intervenne e riuscì a distrarre il Beedrill con un attacco Azione, ma si stava stancando. Era evidente che la distrazione non sarebbe potuta durare a lungo.

"Accidenti, quanto ci mette Ash?" borbottò Misty, pensando che forse era il caso di mandare in campo anche Goldeen. "Se a quello stupido capita qualcosa là dentro, giuro che mi arrabbio! Non può risarcirmi la bicicletta, se si fa ammazzare!"

"Ehm... era a questo che pensavi?" chiese il samurai con una grossa goccia di sudore che scendeva dalla testa. Due Beedrill iniziarono a svolazzare in cerchio attorno a Misty, al samurai e ai loro Pokemon, nel tentativo di bloccarli lì e renderli delle facili prede...

"Butterfree, usa Confusione! Libera i miei compagni!"     

"Free!" L'ordine di Ash fu seguito un attimo dopo da un potente e preciso attacco da parte di Butterfree - la farfalla gigante si concentrò su uno dei Beedrill e lo bloccò ussando la telecinesi, poi lo scaraventò contro due suoi compagni con un semplice pensiero! Lo sciame di Beedrill si disperse, colto dalla confusione, mentre Ash e i suoi Pokemon, che ora comprendevano anche Butterfree, raggiungevano il resto del gruppo.

"Ta-daaan! Eccoci qui!" esclamò Ash, tenendo in braccio Pidgey. "Come vedete... abbiamo ritrovato Metapod, e si è anche evoluto!"

"Si è... evoluto?" esclamò Misty con incredulità... e la sua espressione si intenerì quando vide Butterfree. "Ma è stupendo! Ash, perchè non mi hai detto che Caterpie sarebbe evoluto in un Pokemon così bello?"

"Beh, tu non me l'hai chiesto!" rispose Ash con sfacciataggine.

"Free free!" esclamò Butterfree con orgoglio, le antenne che si drizzavano con gioia sopra la testa. Poi, si voltò verso l'alveare, e vide che altri Beedrill si accingevano a correre loro dietro. "Freee!"

"Credo che stia dicendo che dobbiamo tagliare la corda!" rispose il samurai, indicando i Beedrill che si avvicinavano. "Presto! Li perderemo tra gli alberi!"

"Okay! Presto, ragazzi, tornate nelle Pokeball!" rispose Ash. Agendo il più rapidamente possibile, ognuno richiamò i suoi Pokemon nelle rispettive sfere e si allontanò di corsa dall'alveare, udendo dietro di sè il ronzio inquietante dei Beedrill che li inseguivano...

 

oooooooooo

 

Pochi minuti dopo, il gruppo era finalmente riuscito a seminare i feroci Pokemon vespa - i Beedrill li avevano inseguiti con testarda determinazione, ma alla fine avevano dovuto arrendersi quando i ragazzi si erano addentrati sempre di più nella foresta. Finalmente, il terrificante ronzio delle Beedrill cessò, e i tre allenatori e Pikachu tirarono un sospiro di sollievo e si afflosciarono a terra per la stanchezza.

"Mamma mia, che esperienza! Spero di non trovarmi mai più così vicino ad un solo Beedrill!" sospirò Misty.

"Pikachu..." sospirò Pikachu.

"L'importante è che sia andato tutto bene..." rispose Ash, massaggiandosi il braccio ancoora indolenzito. Per fortuna, non era una ferita grave, e l'effetto del veleno sarebbe scomparso nel giro di qualche ora. "Grazie a voi per aver distratto i Beedrill! E tu, samurai... se non fosse stato per te, non avrei mai saputo dove andare a cercare Metapod!"

Il samurai sembrò sorpreso e allo stesso tempo lusingato delle parole di Ash. "Beh... mi sembrava il minimo! Dovevo pur farmi perdonare, visto che in fondo è stata colpa mia se ti hanno rapito Metapod." affermò. "E poi... ho visto quanto tieni ai tuoi Pokemon. Non potevo lasciar perdere."

"Beh... è stato anche grazie a questa avventura che il mio Metapod è evoluto!" rispose Ash, mentre tirava fuori la Pokeball del suo Pokemon appena evoluto. "Quindi alla fine... direi che è finito tutto bene! Vero, Butterfree?"

La Pokeball di Butterfree si aprì si scatto, e il Pokemon Farfalla ne uscì con un acuto verso di gioia, spiegando le sue graziose ali! "Free, free!" esclamò con voce acuta, per voi volare in cerchio attorno al gruppo in segno di gioia, e infine scendere a terra come se volesse parlare con Pikachu. Il topolino elettrico alzò una mano per salutare e drizzò le orecchie, contento di vedere il suo compagno di squadra già evoluto.

"Free free! Free!"

"Pika pikachu!"

"Di solito non mi piacciono i Pokemon Coleottero... ma credo proprio che per Butterfree, sono contenta di fare un'eccezione!" affermò Misty intenerita.

Ash fece un cenno affermativo con la testa e guardò con gioia i due Pokemon che si salutavano... poi si voltò nuovamente verso il samurai. "Hey, amico! Però noi non abbiamo ancora finito il nostro incontro!" affermò. "Che ne dici? Non appena i miei Pokemon si sono riposati e il braccio ha finito di farmi male... facciamo un'altra sfida?"

"Con piacere!" rispose senza esitazioni il samurai. "E vedrai che non perderò!"

Mentre i due si guardavano dritti negli occhi, mostrando all'altro il proprio spirito competitivo, Misty sospirò e scosse la testa. Era proprio vero, quei due avevano le teste più dure dei loro Metapod...    

 

ooooooooo

 

CONTINUA...

 

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Capitolo 11
*** Grande sfida a Plumbeopoli ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 10 - Grande sfida a Plumbeopoli

 

Un sentierino sterrato nel bel mezzo del Bosco Smeraldo. Quella notte, il bosco sembrava particolarmente tranquillo e silenzioso. Gli unici suoni che si sentivano erano quello della brezza che spirava in mezzo agli alberi... e quello dei Pokemon e degli insetti che cantavano in mezzo alla vegetazione rigogliosa. Se qualcuno si fosse trovato in giro per la foresta in quel momento, molto probabilmente avrebbe apprezzato l'atmosfera rilassata...

Ma in quel momento, un certo terzetto di malfattori imbranati si stava preparando a ricevere qualcuno...

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Jessie!"

"James!"

"Meowth! non capisco come mai voi due state là a divertirvi con il grido di battaglia, mentre io sono costretto a fare tutto il lavoraccio!" si lamentò il Pokemon felino, apparendo da sopra una spalla di Jessie e James, che erano impegnati a mettersi in posa e a darsi delle arie! Immediatamente, i due agenti del Team Rocket interruppero la loro istrionica presentazione e si volarono verso Meowth per rispondere con estrema naturalezza, come se la risposta fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Mio caro Meowth... è tutta questione di principio! Credevo che ormai non ci fosse più bisogno di spiegarlo!" spiegò Jessie, muovendo un indice come per dire di no e tenendo il naso in aria.

"Appunto!" continuò James, annuendo fieramente con le braccia incrociate sul petto. "Il Team Rocket non può entrare in azione senza il grido di battaglia! E' una tradizione da cui non ci si può distaccare!"

Il Pokemon felino storse il naso, decisamente poco convinto. "Sarà... a me non sembra tanto indispensabile." commentò con sarcasmo. "Ma va bene, facciamo finta che sia come dite voi. Piuttosto, la trappola è pronta? Dobbiamo tenerci pronti per quando arrivano i mocciosi e fare in modo di farli finire là dentro!"

"Lo sappiamo, Meowth, lo sappiamo!" rispose Jessie, sperando tra sè che il loro amico Pokemon parlante non si mettesse a lamentarsi come una vecchia zitella. "Non c'è bisogno che ci rispieghi una cosa che sappiamo già! Abbiamo da poco finito di scavare una fossa e l'abbiamo coperta con rami, terra e foglie... in modo che quando i mocciosi e Pikachu ci cammineranno sopra, ci finiranno dentro e potremo catturare Pikachu senza problemi!

"Ma è la stessa trappola dell'altra volta!" fece notare Meowth.

"Appunto!" disse James orgogliosamente. "Proprio per questo vedrai che non ci penseranno mai!"

Meowth grugnì e scosse la testa, pensando una volta di più di essere l'unico del terzetto ad avere un po' di cervello. "Ugh... sarà come dici tu, James, ma io non ne sono molto convinto... e poi, c'è una cosa che non mi convince..."

Jessie sospirò e si voltò nuovamente verso Meowth. "E cosa sarebbe, Meowth?"

Il Pokemon felino fece un gesto con una zampa e mostrò il paesaggio che li circondava. "Beh, Jessie, James, ditemi un po' voi... avete idea di dove si trovi, la nostra trappola?" chiese.

James fece per aprire la bocca per rispondere... ma si bloccò con la mano alzata e la bocca semiaperta quando si rese conto di un particolare di non poco conto - ovvero, che Meowth non aveva fatto poi una domanda tanto scontata. Guardandosi attorno, il giovane agente del Team Rocket non riusciva più ad individuare il punto in cui si trovava la trappola che avevano scavato per farci finire dentro Ash e compagni. L'avevano ocultata così bene... che adesso l'avevano persa di vista persino loro!

"Ah... ehm... la... la fossa è... ovviamente da queste parti, no?" cercò di rispondere il povero James, sentendosi messo all'angolo. "Voglio dire, non è che possiamo esserci allontanati più di tanto, giusto? Se siamo qui, è perchè la nostra trappola si trova... si trova..."

Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Jessie, e la giovane donna decise di esprimere la sua frustrazione sollevando un braccio... per poi calare una botta in testa al suo malcapitato complice, che strinse i denti con una comica espressione di dolore e si massaggiò il cranio! "Ma sei un bel cretino, James! Come si fa a dimenticare dove hai messo la tua stessa trappola? Meriteresti di finirci dentro tu stesso, babbeo!" esclamò la giovane donna, e il suo complice strinse i denti e indietreggiò intimorito.

Meowth non diede l'impressione di essere troppo colpito dal comportamento di Jessie. "Oh, molto bene, cara la mia intelligentona! Allora tu, mi sapresti dire dove si trova la vostra trappola?" chiese, guardando la sua complice con aria poco convinta.

"Beh..." Jessie cominciò a dare la sua risposta... ma si rese conto che lei stessa non ricordava dove si trovasse la fossa che avevano scavato, e si guardò attorno infastidita. "Beh, in fondo... non è importante dove l'abbiamo scavata, giusto? Ttto quello che conta è che si trovi sulla strada che i mocciosi percorrerano, e così li potremo... AAAAAARGH!"

L'ultima esclamazione di Jessie fu dovuta al fatto che, mentre la ragazza dai capelli color magenta era impegnata a parlare e a camminare su e giù, mise il piede esattamente nel punto in cui avevano scavato la fossa, sulla copertura di rami, foglie ed erba che avevano messo lì per nasconderla!

Si sentì un secco rumore di rami che si rompevano e foglie che frusciavano... e il pavimento improvvisato cedette, facendo cadere giù la malcapitata Jessie, che finì sul fondo della fossa con un breve grido e uno schianto di ramoscelli infranti! James e Meowth fecero delle smorfie scioccate nel momento in cui sentirono Jessie che atterrava, e il ragazzo dai capelli azzurrini si affacciò all'orlo della fossa per sincerarsi se la sua compagna stesse bene.

"Jessie? Hey, Jessie! Non ti sei fatta male, vero?" chiese imbarazzato... e quando si sporse, vide Jessie seduta sul fondo della fossa, con una smorfia di dolore ed imbarazzo dipinta sul volto, impegnata a massaggiarsi il fondoschiena in maniera ben poco femminile! "Jessie, tutto bene?"

"Ohi ohi ohi ohi ohiiii... No che non va tutto bene, pezzo di stupido!" esclamò Jessie con stizza, alzando lo sguardo per fulminare il povero James con gli occhi! "Sono caduta nella trappola che doveva servire per Pikachu e per quei marmocchi! Se tu ti fossi ricordato di dove accidenti 'l'avevamo scavata..."

"Ehm... aspetta... aspetta un momento, Jessie, adesso cerco di tirarti fuori..." James si alzò di scatto e cercò di dare una mano a Jessie ad uscire di lì, ma i suoi sforzi ottennero l'effetto contrario: finì per mettere un piede sul ciglio del fossato... e il terreno cedette sotto il suo peso, facendo cadere anche lui! Con un breve grido di sorpresa, James rotolò fino in fondo al fossato e atterrò con la faccia nella polvere, molto vicino ad un'alquanto contrariata Jessie!

"Oh, ma bravo, James! Ottimo lavoro hai fatto, a tirarmi fuori!" lo rimproverò la ragazza. "E ora chi è che ci tira fuori, tutti e due? Impiastro che non sei altro!"

"Sigh... ma è colpa mia se il bordo della fossa ha ceduto?" si lamentò James.

"Potevi stare più attento, no? Sei tu che hai preparato la trappola!"

"Sì, ma ho seguito le tue istruzioni..."

Mentre i suoi due compagni umani continuavano nel loro battibecco, Meowth si sedette vicino al bordo della fossa - ormai diventata inservibile come trappola - e si massaggiò la testa con una zampa, pensando che forse sarebbe stato meglio lasciarli lì per un po' a riflettere su questo fallimento...

 

oooooooooo

 

La mattina dopo...

"Oky, Nidoran, facciamo un'altra prova..." disse Ash, indicando a Nidoran-F un bersaglio: un ceppo di un alberello caduto, che la Pokemon azzurra inquadrò immediatamente. "Prova ad usare la tua nuova mossa su quel bersaglio! Okay, vai!"

"Nido!" esclamò Nidoran-F, per poi lanciarsi alla carica. Una volta raggiunto il bersaglio, si girò di scatto e sferrò un calcio con entrambe le zampe posteriori, come un mulo. Il colpo andò a segno, e una parte del ceppo si staccò e finì a terra in mezzo ad una pioggia di trucioli di legno! La Pokemon Veleno riprese fiato e si voltò verso Ash e Pikachu, sorridendo con orgoglio. "Nidoran, nido?"

"Notevole! La tua Nidoran ha imparato l'attacco Doppiocalcio!" commentò Misty. "Devo ammetterlo, non mi aspettavo che tu e i tuoi Pokemon avreste fatto così tanti progressi in così poco tempo."

Ash si chinò per accarezzare Nidoran-F, che chiuse gli occhi in un'espressione beata. "Hehee! Beh, che posso dire? Sono i miei Pokemon, quindi è ovvio che sono in gamba! E poi, vuol dire che io li so allenare come si deve! Non lo pensi anche tu, Pikachu?" rispose prontamente Ash, con un sorrisetto un po' arrogante.

"Pikachu..." rispose il simpatico Pokemon Elettro, non proprio convinto.

Misty tirò un sospiro esasperato. Fai una piccola lode ad Ash, e lui subito si monta la testa... come se avesse già in pugno tutte e otto le Medaglie di Kanto. "Ash... d'accordo che sei orgoglioso dei tuoi Pokemon, ma adesso non montarti troppo la testa, okay?" rispose la bambina dai capelli arancioni. "Ti ricordo, nel caso tu te ne sia scordato, che tra non molto saremo arrivati a Plumbeopoli, ed è lì che dovrai affrontare la tua prima Palestra."

"Lo so benissimo! E' per questo che sono eccitato! Ho allenato Nidoran proprio per avere la possibilità di affrontare i Pokemon del Capopalestra!" rispose prontamente Ash. "Dopotutto, il Capopalestra di Plumbeopoli è Brock, un esperto di Pokemon Roccia, vero?"

"Sì, questo è vero..." ammise Misty, un po' più accomodante. "Ma sapere che tipo di Pokemon usa un Capopalestra non ti servirà a molto, se non hai i mezzi per contrastarli."

"E' proprio per questo che io e i miei Pokemon ci siamo addestrati duramente, in questi giorni!" rispose Ash senza perdere un colpo. "Grazie all'attacco Doppiocalcio di Nidoran e all'attacco Confusione di Butterfree, abbiamo praticamente la vittoria in pugno! Non ci sarà bisogno di preoccuparsi, vero, Nidoran?"

"Nido..." mormorò la Pokemon Veleno, un po' imbarazzata, e forse non del tutto sicura di essere all'altezza delle aspettative di Ash.

"Domani arriveremo a Plumbeopoli. Non appena ci saremo riposati e avremo dato un'occhiata in giro... andremo a fare visita alla Palestra di Plumbeopoli, e ci prenderemo la Medaglia!" esclamò Ash con convinzione. "Vedrete sarà una grande battaglia!"

"Pika pikachu?" chiese Pikachu dubbioso.

L'entusiasmo di Ash si smorzò appena un po', e il ragazzino si rivolse al suo Pokemon come per chiedergli scusa. "Ecco, Pikachu... scusa se te lo dico, ma temo che non potrò farti scendere in campo. I Pokemon di Brock sono di tipo Roccia, e... beh, l'elettricità di solito non serve a molto contro questo tipo di Pokemon." affermò. "Scusa... ma vedrai che alla prossima Palestra farai una gran bella figura, te lo prometto!"

"Pikachu!" rispose il topolino elettrico, un po' più vivace. Tuttavia, Ash aveva comunque l'impressione che il suo starter fosse rimasto un po' deluso all'idea di non fare il suo ingresso in campo nella prima battaglia in Palestra di Ash. Del resto, se i suoi attacchi Elettro non fossero stati efficaci, sarebbe stato inutile cercare la gloria.

"Va bene, va bene." disse Misty, dopo aver dato un'occhiata alla sua mappa. "Piuttosto, visto che manca ancora un po' di tempo all'ora di cena, che ne dici se ci alleniamo ancora un po' tra noi? Sarà un modo per preparare meglio Nidoran e Butterfree."

"Free, free!" esclamò il Pokemon farfalla di Ash, svolazzando allegramente sopra la spalla del ragazzino, che fece un sorrisone smagliante e gli fece il segno dell'okay.

"Con piacere! I miei Pokemon sono più che pronti alla sfida, ma sgranchirsi un po' di più i muscoli sarà sempre utile!" rispose Ash. "Okay, Butterfree! Facciamo vedere a Misty che siamo gente che non scherza!"

"Oookay..." rispose Misty con un sospiro. "Che ne dici di sgonfiare un po' questo pallone gonfiato, Goldeen?"

Il Pokemon simile ad un pesce rosso alzò gli occhi al cielo. Aveva l'impressione che la sua allenatrice si stesse interessando un po' troppo a questo novellino per voler soltanto un risarcimento per la sua bici. Non c'era bisogno di fargli da tutore fino a questo punto... detto questo, anche Goldeen era interessato a misurarsi con Butterfree in uno scontro di allenamento. Se quel ragazzino voleva davvero ottenere tutte e otto le Medaglie di Kanto, allora questa era una buona occasione per farsi un'idea di cosa Butterfree fosse capace...

 

oooooooooo

 

Plumbeopoli, anche conosciuta come "la città del colore della pietra". Un posto dall'aspetto tranquillo, dal sapore ancora un po' rustico nonostante gli edifici a più piani che svettavano nel centro città. Il nome che si portava dietro non era stato certo scelto a caso, in quanto gran parte delle abitazioni erano state costruite con robusti mattoni di pietra grigia, e mentre ci si avventurava per le vie della città, si potevano vedere piccoli santuari scolpiti nella roccia, statuette che rappresentavano dei Pokemon, e colonnine di granito ai lati delle strade. Tra questi edifici, il Pokemon Center era visibile anche dall'ingresso della città - un piccolo palazzo di qualche piano con un ampio ingresso dalle porte a vetri che permettevano di vedere il viavai di persone che lo affollavano. Ash, Pikachu e Misty si erano fermati lì per far riposare un po' i loro Pokemon, ma avevano dovuto attendere un bel po' prima che arrivasse il loro turno... e finalmente Ash aveva potuto consegnare i suoi Pokemon all'Infermiera Joy e alla sua Chansey che attendevano al bancone.

"Buonasera, ragazzi! E benvenuti  al Pokemon Center di Plumbeopoli!" li accolse amichevolmente l'infermiera dai bei capelli rosa, rivolgendo loro un sorriso accomodante. Ash e Pikachu notarono, con non poca sorpresa, che assomigliava in maniera impressionante all'Infermiera del Pokemon Center di Smeraldopoli. Anzi, si poteva tranquillamente dire che erano due gocce d'acqua!

"Ehm... buonasera, infermiera Joy..." salutò Ash, sbattendo gli occhi con aria stupita. "Ehm... ma... scusi un secondo, non ci siamo già visti a Smeraldopoli? Ero lì, circa una decina di giorni fa..."

L'infermiera Joy sbattè gli occhi, senza mai perdere il suo sorriso pacifico. "Hm? Oh, capisco! Dovete aver conosciuto mia sorella, che lavora al Pokemon Center di Smeraldopoli!" rispose prontamente. "Sapete, in famiglia siamo tutte infermiere, e ci chiamiamo tutte Joy! Prenderci cura dei Pokemon è una cosa che abbiamo nel sangue!"

Un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste di Ash e Pikachu. Se erano tutte uguali e avevano lo stesso nome... come accidenti facevano a rivolgersi le une alle altre?

"Ehm... lasciando da parte queste curiosità... che comunque sono molto interessanti..." intervenne Misty, evitando di far vertere la discussione su argomenti imbarazzanti. "Vedo che... in questi giorni il vostro Pokemon Center è molto affollato. Ci sono molti allenatori che cercno di sfidare Brock, il Capopalestra?"

"Eh, già... è il problema di avere una Palestra importante nella propria città." spiegò l'infermiera dai capelli rosa con espressione rassegnata. "Sono in molti a venire qui, pronti a sfidare il nostro Brock in un incontro di Pokemon... e molti di loro finiscono per dover portare qui i loro Pokemon dopo essere stati battuti. Brock non fa sconti a nessuno."

"Pikachu..." rispose Pikachu impressionato. Adesso si sentiva un po' sollevato all'idea di non doversi battere con i Pokemon Roccia di quel Capopalestra.

"Hmm... posso immaginarlo. Lui e i suoi Pokemon Roccia sono avversari formidabili..." commentò Ash, e per un attimo, a Misty sembrò che il ragazzino si fosse calmato un po' e si fosse deciso a prendere la cosa con un po' più di serietà. Ma fu un'impressione che non durò a lungo: il sorriso sicuro apparve nuovamente sul viso di Ash, che si aggiustò il berretto sulla testa e strizzò un occhio a Pikachu. "Ma questo non ci fermerà! Tra non molto, vedrete che uscirò dalla Palestra con la mia prima Medaglia in mano! Vedrete, sarà un gran successo!"

"La sicurezza non ti manca, ragazzo mio!" rispose tranquillamente l'infermiera Joy.

Misty sospirò e scosse la testa. "Sta a vedere che tra poco ne uscirà con le pive nel sacco..."

 

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"Ma insomma, Misty, tu da che parte stai? Ci siamo anche allenati assieme, sono sicuro che ce la farò!"

"E' proprio questo il problema! Tu sei troppo sicuro, Ash!"

"Bisogna avere un po' di sicurezza!"

"Sì, ma tu esageri! Ho l'impressione che non ti rendi davvero conto di quanto tosti possano essere i Capipalestra!"

Ash e Misty erano usciti dal Pokemon Center battibeccando un'altra volta... e stavano ancora discutendo animatamente mentre si aggiravano per le stradine di Plumbeopoli, attirando l'attenzione di più di un passante. Pikachu seguiva i due ragazzini a breve distanza, cercando di fare finta di non conoscerli... almeno finchè Ash, troppo preso dalla sua discussione con Misty per accorgersi di dove stava andando, finì per calpestare un drappo colorato che era stato disteso al lato della strada che portava verso il museo di Plumbeopoli.

"Hey, attento, ragazzo! Non mi calpestare la merce!" la voce di un adulto avvertì il ragazzino, che sobbalzò per la sorpresa e si spostò immediatamente, guardando nella direzione da cui proveniva la voce. Lì, al lato della strada, era seduto un uomo dall'aspetto peculiare - un signore di mezza età dalla pelle abbronzata, con baffi e barba incolti e un cappello di lana rossa che occultava i suoi occhi, una maglietta gialla a maniche corte, un paio di pantaloni lunghi di colore neutro e pesanti scarpe grigie. Dall'aspetto, si sarebbe detto un venditore ambulante... ma già dando un'occhiata distratta agli oggetti sparsi sul drappo, Ash si rese subito conto che si trattava di sassi grezzi, cristalli e piccoli artefatti intagliati nella pietra...

"Ah! mi... mi scusi, non mi ero accorto della sua... bancarella?" chiese Ash, per poi mettersi a guardare incuriosito gli oggetti esposti.

L'uomo fece una breve risata. "Hehee... già, e questa è la mia merce. Il mio nome è Flint, e sono un venditore ambulante."

"Pika pikachu?" Pikachu squittì in un'espressione di stupore e prese un cristallo di quarzo rosa, rigirandoselo in una piccola mano.

"Un venditore ambulante? Volete dire che vendete queste... pietre?" chiese Misty, anche lei incuriosita dagli articoli esposti. Certo, non erano particolarmente elaborati, e alcuni di essi non erano altro che sassi, pietre levigate o statuette grezze... ma per come erano stati disposti sul drappo, avevano un aspetto attraente.

L'uomo di nome Flint disse di sì con la testa. "Già. Souvenir di Plumbeopoli. Volete comprarne qualcuno?"

"Ah... ehm... grazie per l'offerta, signore, ma... in realtà io sarei qui per affrontare il Capopalestra di Plumbeopoli, Brock." rispose prontamente Ash. Non si accorse che l'espressione del venditore ambulante si era fatta un po' più seria. "Lei... sa per caso dove posso trovare la sua Palestra?"

"Certamente, ragazzo mio. Andate bene per questa strada. Prendete il secondo sentiero verso destra, e arriverete di fronte ad un grande edificio la cui facciata è una grande lastra di pietra grigia. Quella è la Palestra." rispose Flint. "Ma... se vuoi il mio consiglio, tu e il tuo Pikachu non siete all'altezza di affrontare Brock. Allenatevi di più, e tornate quando siete pronti."

Ash alzò gli occhi al cielo in un gesto di vaga esasperazione. Com'è che tutti gli dicevano che non era pronto ad affrontare un Capopalestra? Non lo avevano neanche visto in azione, e già credevano di poter prevedere il futuro? "Cosa? Mi spiace, signor Flint, ma... neanche per sogno! Io e i miei Pokemon ci siamo allenati parecchio per questa sfida, e non intendiamo fermarci ora! E poi... anche se Pikachu è il mio starter, non pensavo di mandare in campo lui. So bene che gli attacchi Elettro servono a poco contro i Pokemon Roccia!"

"Come desideri, ragazzo. Se sei proprio deciso ad affrontare Brock, non sarò io ad impedirtelo. Ma stai attento, e cerca di non sottovalutarlo." affermò Flint. "Okay... buona fortuna, ragazzo, credo proprio che ne avrai bisogno."

Ash sorrise con aria sicura. "Abilità. Io vinco gli incontri grazie all'abilità." si vantò, prima che lui e Pikachu si dirigessero a grandi passi verso la Palestra. "Grazie comunque, signor Flint. Magari dopo che ho vinto passo a comprare un souvenir da lei!"

"Pika pikachu!" rispose il topolino elettrico, e mosse a sua volta una mano per salutare prima di seguire il suo allenatore. Misty sorrise e alzò le spalle, come per dire che non c'era molto da fare, e si affrettò dietro ad Ash, mentre Flint restava seduto al suo posto, con la sua merce esposta e in bella mostra sul drappo davanti a lui.

"Sono curioso di vedere come va." disse tra sè Flint. "Probabilmente sarà l'ennesimo sprovveduto... ma non si può mai dire."

 

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Le indicazioni di Flint erano state precise, e nel giro di pochi minuti, Ash, Pikachu e Misty avevano raggiunto la facciata di un grande edificio ad un unico piano che si ergeva in uno spiazzo relativamente deserto rispetto al resto della città. La facciata dell'edificio dava l'impressione di essere un grande e spesso muro di pietra nel quale era stata intagliata una porta quadrata, sostenuto da una semplice ma efficace serie di impalcature in legno. Non c'era alcuna decorazione, ma già il suo aspetto faceva capire che non era un posto come tutti gli altri, senza bisogno di fronzoli o decorazioni. Dava una sensazione di solidità e robustezza, come la roccia di cui erano fatti i Pokemon che Brock allenava...

"Okay... siamo arrivati di fronte alla Palestra. Pensavo che... ecco... ci sarebbe stato qualche altro allenatore a farmi strada." disse Ash, per poi bussare alla porta con sicurezza. "Hey! Della Palestra! Sono venuto per sfidare il Capopalestra Brock! Qualcuno mi può aprire?"

"Chi è là? Un altro allenatore venuto a sfidarmi?" chiese la voce di un ragazzo decisamente più grande di Ash dall'interno. Il ragazzino e il suo Pikachu si allontanarono dalla porta d'ingresso un attimo prima che questa si aprisse con un lieve cigolio. E da dietro essa, ecco apparire il Capopalestra di Plumbeopoli, Brock!

Ash si aggiustò il berretto e guardò con attenzione il Capopalestra appena arrivato. Doveva ammettere che si aspettava qualcuno un po' più grande, ma questo Brock non doveva avere più di quattordici o quindici anni, con la pelle scura e i capelli castani pettinati in tante "punte" sopra la testa. Era vestito in maniera funzionale, con una maglietta arancione a maniche corte e un paio di pantaloni marroni, oltre ad un paio di scarpe grigie da trekking. Indossava una giacchetta verde senza maniche sopra la maglietta... e, particolare che Ash notò quasi subito, teneva costantemente gli occhi chiusi. Ciò nonostante, sembrava vedere benissimo quello che aveva davanti a sè, e Ash aveva la netta impressione che il Capopalestra lo stesse scrutando con attenzione...

"Un altro sfidante, vedo." affermò il giovane dalla pelle scura. "O siete in due? Io sono Brock, il Capopalestra di Plumbeopoli."

Misty mise subito le mani avanti. "No, no, non siamo mica in due! Io sono qui soltanto per accompagnare questo sciocco!"

"Guarda che non sono stato io ad obbligarti a venire." la rimbeccò Ash. Misty gli mostrò la lingua, ma Ash la ignorò e si rivolse nuovamente a Brock. "Ehm... sì, sono io lo sfidante! Sono qui per cercare di ottenere la Medaglia della tua Palestra!"

"Pikachu!" esclamò il grazioso Pokemon Elettro, facendosi avanti con sicurezza ma cercando di non essere baldanzoso come Ash.

"Hmm..." Brock fissò con attenzione il ragazzino e Pikachu. "E' la prima volta che provi ad affrontare una Palestra, immagino."

L'espressione di Ash si fece un po' meno sicura. "Ehm... si vede così tanto?"

Comprendendo che la risposta alla sua affermazione era un sì, Brock provvide a dare ulteriori spiegazioni. "Una battaglia in una Palestra è diversa da una comune sfida tra allenatori." affermò, sempre tenendo gli occhi chiusi. Adesso Ash, Pikachu e Misty cominciavano davvero a chiedersi come facesse a vedere ad un palmo dal naso... "Entrate pure. Vedrete con i vostri occhi di cosa sto parlando."

Ash e Pikachu restarono fermi lì per un secondo, poi si guardarono l'un l'altro, e il topolino giallo alzò le spalle e fece un cenno con la testa, per dire che non c'era altro da fare se non seguire le indicazioni di Brock. Rassegnati, i tre compagni di viaggio seguirono Brock nella Palestra...

L'interno dell'edificio era molto simile all'esterno per certi versi: spoglio, privo di fronzoli o decorazioni, con un pavimento di pietre blu levigate e una sorta di arena posta al centro della sala - un'arena che riproduceva un paesaggio roccioso, irto di stalagmiti che spuntavano dal terreno senza alcun apparente criterio. Brock camminò lungo il bordo dell'arena e raggiunse il lato opposto a quello dell'ingresso, evidentemente già pronto ad iniziare.

"Bisogna ammettere che questo Brock ha il senso del drammatico..." commentò Misty. Ash annuì silenziosamente mentre guardava verso una passerella che sovrastava la grande sala. Per fortuna in quel momento non c'erano spettatori - il ragazzino si sarebbe sentito un po' a disagio se ci fosse stato qualcuno a guardarlo da lassù.

Presa posizione ad un lato dell'arena, il giovane Capopalestra riprese a parlare. "Questo incontro determinerà se potrai ottenere una Medaglia per la qualificazione al torneo ufficiale della Lega Pokemon di Kanto, che si terrà quest'anno alla sede centrale della Lega Pokemon sull'Altopiano Blu." spiegò. "E in quanto match ufficiale, questo scontro è soggetto a regole speciali.  Per esempio, il numero di Pokemon da utilizzare è a discrezione del Capopalestra. In questo caso, useremo due Pokemon ciascuno."

"Per me va bene!" rispose prontamente Ash. "Io ho già pronti i miei Pokemon!"

"Ottimo, perchè anch'io ho già scelto i miei." risposse Brock, per poi volgere lo sguardo a Pikachu. "Hm. Quel Pikachu che è con te. Da quanto tempo è che viaggiate assieme?"

Ash corrugò la fronte, non del tutto sicuro di cosa volesse dire Brock. "Huh? Beh, quasi un paio di settimane, direi." rispose. "Come mai me lo chiedi?"

"Sì, lo immaginavo. Il tuo Pikachu è molto carino, devo dire." affermò, senza mai perdere quel tono serio. Ciò nonostante, la sua affermazione riuscì ad appellarsi alla vanità del topolino elettrico,  che si mise in posa con fierezza... "Però non ha nessuna possibilità di vincere."

"Kachu?" esclamò Pikachu, quasi perdendo l'equilibrio!

"Ugh... preoccupati dei tuoi Pokemon, che io mi preoccupo dei miei!" esclamò Ash. "Non preoccuparti, Pikachu, e non ascoltare quello che dice."

Brock alzò le spalle e preparò una Pokeball. "Come preferisci." affermò. "In tal caso, do ufficialmente inizio alla battaglia per la Medaglia Sasso della Palestra di Plumbeopoli. Vai, Geodude!"

Brock lanciò la Pokeball in modo che atterrasse nel bel mezzo dell'arena fatta di rocce... e non appena la sfera toccò il suolo, ne uscì una strana creatura che assomigliava ad un grosso sasso grigio di forma semi-regolare, con un volto composto da un paio di occhi acuti e una grossa bocca, e un paio di braccia muscolose che fuoriuscivano dai lati del corpo. Non aveva gambe, e sembrava muoversi saltellando sul terreno, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

"Geodude!" esclamò, con una voce che ricordava il rumore di pietre che si sgretolano. Ash sgranò brevemente gli occhi alla vista di quella strana creatura, e consultò il Pokedex per avere qualche informazione in più.

"Geodude, il Pokemon Roccia. Tipo Roccia/Terra. Di solito si trova vicino ai sentieri di montagna. Se per sbaglio viene urtato diventa furioso. Col passare del tempo, i profili di Geodude diventano sempre più levigati, rendendolo più tondeggiante. Tuttavia il cuore di questo Pokémon rimane sempre duro, ruvido e roccioso. Mosse conosciute: Azione, Ricciolscudo, Fangata."

"Pika pika, pika pi?" chiese Pikachu, forse preoccupato per la scelta che avrebbe fatto il suo allenatore in quell'occasione.

Ash provvide subito a tranquillizzare il suo starter. "Nessun problema, Pikachu!" rispose il ragazzino, la cui sicurezza era tornata di colpo. "Vedrai, ho la situazione sotto controllo! Nidoran, scelgo te!"

Ash mandò in campo il suo Pokemon... e Nidoran-F, evidentemente impaziente di cominciare, si materializzò davanti a Geodude e si mise in guardia. "Nido!" esclamò con uno squittio acuto.

"Una Nidoran femmina, eh? Per un attimo ero convinto che avresti mandato in campo il tuo Pikachu." rispose Brock. "Non importa. Cominciamo pure. Geodude, usa un attacco Fangata!"

"Geoooo!" con un ringhio profondo, Geodude alzò le mani in aria e poi le calò per terra. Come per magia, un'ondata di fango marrone si levò attorno a Geodude e sfrecciò verso Nidoran-F, lasciandosi dietro una scia di fango sdrucciolevole! Con un'esclamazione di stupore, la Pokemon Veleno cercò di scansarsi, e in effetti riuscì ad evitare l'onda più grossa, ma un getto di fango la raggiunse in ogni caso, schizzandole la faccia e annebbiandole la vista per un attimo.

"Nidoran, attenta!" esclamò Ash.

"Continua così, Geodude!" Brock continuava a restare concentrato sullo scontro, senza perdere un attimo di tempo. "Sferra un attacco Azione, adesso!"

Geodude eseguì l'ordine con solerzia e si scagliò con tutto il suo peso contro Nidoran-F, che venne colpita e mandata a terra! Ma la Pokemon Veleno riuscì a rialzarsi subito, cercando un modo per difendersi da quell'assalto. Ash, da parte sua, era rimasto scioccato dall'abilità dimostrata da Brock, e soprattutto dalla fredda efficienza con cui lui e i suoi Pokemon si battevano. Stava cominciando a temere di non avere modo di controbattere...

"Aaaah! Ma come... ma come si fa? Non riesco a trovare un momento per... Misty, dammi una mano! Come posso fare?" esclamò, rivolto alla sua compagna di viaggio.

La quale restò spiazzata dalla domanda. "E... e lo chiedi a me? Questa è la tua battaglia!" rispose. "Andiamo, resta concentrato! Non ti distrarre!"

"Ugh... concentrato... certo, per lei è facile dirlo..." brontolò il ragazzo. Tuttavia, quel momento di distrazione sembrò essere riuscito a fargli riprendere il controllo, e mentri Nidoran-F si rialzava, Ash diede il suo primo ordine. "O-okay, Nidoran, possiamo recuperare ancora! Usa Focalenergia!"

"Pikachu!" Pikachu incoraggiò la sua compagna di squadra.

"Nido?" chiese la Pokemon azzurrina, per poi riscuotersi, chiudere gli occhi e concentrarsi... ma Brock non aveva nessuna intenzione di lasciarla fare.

"Non hai il tempo di distrarti." affermò. "Geodude, usa di nuovo Azione!"

"Geo, geo!" Con questa "parole", il Pokemon roccioso si lanciò nuovamente contro Nidoran-F, che restava ferma dov'era, con gli occhi chiusi e un'espressione impassibile sul volto... e all'ultimo momento, quando sembrava che l'impatto fosse ormai inevitabile, si scansò con un balzo laterale e atterrò mezzo metro più in là, facendo sì che Geodude colpisse l'aria con un'espressione stupita ed incredula! Anche Brock restò per un attimo stupito, finalmente infrangendo l'espressione stoica che aveva avuto fin dall'inizio...

"Ottimo! Ha funzionato!" esclamò Ash. "E adesso, Nidoran... usa Doppiocalcio!"

"Nido!" esclamò la Pokemon Veleno con un sorrisetto acuto. Con un agile scatto, Nidoran-F si lanciò alla carica e centrò in pieno Geodude con due poderosi calci sferrati con le zampe posteriori! Il Pokemon Roccia accusò il colpo e barcollò all'indietro... ma riuscì a restare in piedi e si rimise in guardia.

"Pika!" esclamò Pikachu con contentezza.

"Sì! Come immaginavo, ha funzionato!" esclamò Ash. Anche Misty, nonostante le sue riserve, annuì e ammise tra sè che l'idea di Ash non era male.

"Notevole. Vedo che ti sei preparato." commentò Brock, riprendendo la calma dopo un breve momento. "Ma se credi che basterà questo a sconfiggere Geodude, temo di doverti contraddire. Geodude, usa Ricciolscudo."

"Geo!" grugnì il Pokemon Roccia/Terra, prima di raggomitolarsi su sè stesso fino a formare una palla. Il suo corpo venne avvolto per un attimo da un'aura azzurrina, ma Ash non si fece impressionare e decise di continuare l'assalto.

"Non è chiudendosi in difesa che si vince!" esclamò. "Nidoran, usa di nuovo Doppiocalcio!"

La Pokemon annuì e si scagliò di nuovo alla carica, colpendo di nuovo Geodude con due calci ben assestati... ma questa volta, il colpo non sembrò avere la stessa efficacia. Il Pokemon Roccia venne fatto indietreggiare, ma il Doppiocalcio non gli aveva fatto male come prima.

"Tu sottovaluti la difesa." affermò Brock. "Geodude, usa di nuovo Azione!"

A quella distanza ravvicinata, Nidoran-F non ebbe la possibilità di schivare e venne colpita in pieno e mandata di nuovo a terra. Si rialzò, un po' a fatica, e tentò un altro Doppiocalcio...

"Non si vince solo con l'ostinazione." commentò Brock, vagamente deluso. "Geodude, Ricciolscudo."

Ancora una volta, il Pokemon Roccia/Terra si chiuse in difesa, e l'attacco di Nidoran-F ebbe ancora meno effetto... al punto che quasi Geodude non se ne curò. Ash strinse i denti per il disappunto quando un altro attacco Azione mandò a terra Nidoran-F, e si rese conto che la sua Pokemon non avrebbe potuto reggere ancora a lungo...

"Accidenti... ha ragione, ho fatto male a non pensare alla sua difesa! Se continua così, il Doppiocalcio di Nidoran perderà di efficacia... invece i colpi di Geodude restano poderosi come sempre!" disse tra sè. "Se solo avessi un modo di superare le sue difese..."

Ash interruppe il suo flusso di pensieri. Ma certo che ce l'aveva! Come aveva fatto a non pensarci prima?

"Nidoran!" esclamò il ragazzino. "Attacca con Velenospina!"

Misty sgranò gli occhi incredula. Velenospina? Ash doveva essere impazzito! Doveva sapere per forza che un attacco come quello sarebbe stato praticamente inefficace contro Geodude... Ma ormai l'ordine era stato dato, e Nidoran-F aprì la bocca e scagliò un piccolo dardo violaceo contro Geodude. Il Pokemon roccioso non si aspettava un attacco come quello e non fece in tempo a scansarsi, con il risultato che il dardo avvelenato scivolò tra le piastre rocciose della sua armatura e lo colpì alla spalla destra!

Sulle prime, Geodude sentì soltanto un pizzicore nel punto che era stato colpito... ma nel giro di pochi secondi, il pizzicore si diffuse a tutto il braccio, e Geodude barcollò, sentendosi di colpo debole e confuso. Con disappunto, Brock si rese conto che il suo Geodude era stato avvelenato - un attacco contro il quale Ricciolscudo e l'armatura naturale di Geodude non potevano nulla.

"Geodude!" esclamò Brock, vedendo il suo Pokemon che cercava in qualche modo di rimettersi in guardia, barcollante e stordito. "Prova di nuovo ad usare Azione, presto!"

"Geo... dude..." mormorò il sasso vivente. Raccolse tutte le forze di cui disponeva e si scagliò con veemenza contro Nidoran-F, che riuscì appena in tempo a puntare le zampe a terra e ad attutire il colpo. La Pokemon Velenago squittì per il colpo subito, ma riuscì a reggere, e Geodude appoggiò una mano a terra nel tentativo di tenersi in piedi. Si diede lo slancio e scattò verso Nidoran-F, colpendola di nuovo... ma ormai aveva perso le forze, e Nidoran-F venne soltanto spostata di un po'.

"Okay, Nidoran! Usa di nuovo Doppiocalcio!" esclamò Ash. La pokemon Velenago non aveva certo bisogno di farselo ripetere, e con un rapido movimento scalciò un paio di volte e colpì in pieno Geodude. Già indebolito dal veleno e dagli attacchi precedenti, il sasso vivente non riuscì a reggere, e il secondo calcio lo scaraventò a terra privo di sensi, con gli occhi trasformati in un paio di spirali che giravano vorticosamente.

Geodude era fuori combattimento. Il primo round era andato ad Ash e a Nidoran-F.

"Ce... ce l'avete fatta!" esclamò Misty ammirata. "Avete battuto Geodude!"

"Pika pi!" esclamò Pikachu.

"Sì! Bellissimo colpo, Nidoran!" esclamò felicemente il giovane allenatore. "Allora, che mi dici, Brock? Come vedi, non sono soltanto chiacchiere!"

Dapprima un po' stupito della vittoria di Nidoran-F, Brock riprese la sua espressione stoica e richiamò Geodude nella sua Pokeball. "E va bene. Ammetto che non me l'aspettavo. Ti sei preparato meglio di quanto pensassi. Ma non ti consiglierei di abbassare la guardia. Ho ancora un Pokemon a mia disposizione."

"Bene. Io e Nidoran siamo pronti!" esclamò Ash con convinzione. "Mandalo in campo quando vuoi!"

"Nidoran!" esclamò la Pokemon.

"Molto bene. Ma sappiate che questo Pokemon non sarà una passeggiata." rispose fermamente Brock. "Vai, Onix!"

La seconda Pokeball di Brock sfrecciò in aria... e quando si aprì e fece uscire il Pokemon, Ash cominciò ad avere l'impressione che la sua sicurezza fosse mal riposta.

"OOOOOOONIX!" Dalla Pokeball apparve una massiccia creatura, il Pokemon più imponente che Ash avesse mai visto! Simile ad un immenso serpente il cui corpo era fatto di segmenti di roccia che diventavano man mano più piccoli proseguendo verso la coda, con un muso arrotondato e una cresta rocciosa sopra la testa, era lungo almeno sette metri e la sua bocca era abbastanza larga da farci stare un uomo senza alcuna difficoltà! Si muoveva strisciando sul terreno, provocando un inquietante rumore di rocce che stridevano le une sulle altre, e torreggiava letteralmente sul campo di battaglia, facendo sembrare Ash e Brock minuscoli in confronto!

"Ehm... okay, questa non me l'aspettavo proprio..." mormorò Ash. Ancora una volta, prese il suo Pokedex ed esaminò il gigantesco serpente di roccia...

"Onix, il Pokemon Serpesasso. Tipo Roccia/Terra. Di solito vive sottoterra. Cerca cibo scavando cunicoli nel terreno alla velocità di 80 chilometri all'ora. Nel cervello ha una calamita, che agisce da bussola per consentirgli di non perdere l'orientamento mentre scava sottoterra. Mosse conosciute: Azione, Stridio, Sassata, Pazienza."

"Ash... sei sicuro di potercela fare? Questo Pokemon... mi dà l'impressione di essere davvero formidabile!" commentò Misty, che all'improvviso sembrò sinceramente preoccupata per Ash e i suoi Pokemon.

"Ma... ma certo che ce la faccio!" replicò Ash. Non poteva certo farsi vedere impaurito, men che meno davanti ad una ragazza! "Vedrai che non sarà un problema! Vai, Nidoran! Usa di nuovo Doppiocalcio!"

"Onix!" esclamò Brock senza perdere un colpo. "Usa il tuo attacco Pazienza!"

Il Pokemon Serpesasso emise un verso basso e roboante, come il rumore di un tuono lontano... e il suo enorme corpo venne circondato da una splendente aura rossa un attimo prima che Nidoran-F, stanca ma ancora determinata, lo raggiungesse per sferrare un altro colpo con entrambe le zampe posteriori. Malgrado la differenza abissale di dimensioni, Onix sembrò effettivamente subire il colpo e indietreggiò di qualche centimetro... ma a parte questo, non sembrò subire grossi danni, e anzi quella strana luminescenza che lo circondava aumentò un po' di intensità.

"Ma... che sta succedendo?" si chiese Ash. "Come mai non attacca?"

Brock non perse la sua espressione concentrata. "Te l'ho detto. Io punto più sulla difesa che sull'attacco." spiegò.

"Non sarà un problema, allora!" ribattè Ash. "Tutto quello che dovrò fare sarà attaccare senza sosta finchè la tua difesa non reggerà più! Nidoran, usa di nuovo Doppiocalcio!"

"Nido!" con uno squittio acuto, Nidoran-F si gettò all'attacco con determinazione... e riuscì a mandare a segno un altro paio di poderosi calci, indebolendo ulteriormente Onix, ma non abbastanza da far preoccupare Brock. L'enorme Pokemon Serpesasso rimase al suo posto, e la luce rossa che lo circondava aumentò ancora un po'...

"Sei un po' troppo sicuro di te, ragazzo." rispose prontamente Brock. "Chi ha detto che la difesa del mio Onix dovrà continuare a reggere tanto a lungo?"

Un istante dopo, Onix gettò indietro la testa e lanciò un roboante ululato! L'aura rossa si raccolse sulla cresta sopra la testa del Pokemon serpentino... e poi si trasformò in un raggio di pura energia che sfrecciò verso Nidoran-F e la centrò in pieno! La Pokemon Velenago non aveva nessuna possibilità di resistere ad un colpo simile... e infatti, ebbe appena il tempo di sgranare gli occhi incredula prima di essere travolta dal raggio di energia, che la mise fuori combattimento all'istante! La malcapitata Pokemon Veleno rimase stesa a terra vicino ad una stalagmite, troppo indebolita per rialzarsi e combattere ancora.

"L'attacco Pazienza consiste nel restare fermi e ricevere una serie di attacchi, accumulando energia per poi rilasciarla tutta in un unico attacco." spiegò Brock. "Un Pokemon dotato di difese forti come Onix può sfruttare al meglio questa mossa. Tu credevi di attaccarmi, ma in realtà la tua Nidoran stava solo dando maggiore potenza al contrattacco finale."

"Cavolo... questa non me l'aspettavo proprio..." mormorò Ash. Con un gesto, richiamò la sua Pokemon sconfitta e si accinse a mandare in campo il suo secondo Pokemon. "E va bene... ma ho ancora un secondo Pokemon pronto a combattere! Butterfree, scelgo te!"

Ash lanciò la sua seconda sfera e fece uscire il suo Pokemon farfalla, che prese il volo e si lanciò all'attacco spiegando le sue ali dai colori vivaci! "Freeee!" esclamò con tono deciso. Onix si sollevò in aria per un breve tratto e strinse gli occhi, pronto a combattere. Brock, da parte sua, non sembrò impressionato dall'apparizione di quel Pokemon, e restò fermo ad attendere la mossa successiva dell'avversario...

"Butterfree, fagli vedere chi siamo! Usa un attacco Confusione!" esclamò Ash.

"Free, free!" Il Pokemon Coleottero/Volante si fermò a mezz'aria, e i suoi occhi compositi si illuminarono di luce rosa, un attimo prima che Butterfree scagliasse un impulso di energia psichica contro Onix! A quella distanza, e con un bersaglio così grosso e lento, non c'era possibilità di sbagliare il colpo... e infatti, Onix venne colpito e barcollò per qualche istante, emettendo un profondo ruggito di disappunto! Con un altro impulso mentale, Butterfree scagliò Onix tramite telecinesi contro una delle stalagmiti, che venne sbriciolata con un tremendo rumore di roccia infranta! Ma Onix si rialzò abbastanza rapidamente... e prima che Ash e Butterfree avessero la possibilità di sferrare un altro attacco, Brock fece la sua mossa.

"Onix, attacca con Stridio!" esclamò.

Immediatamente, il Pokemon Serpesasso aprì la bocca... e lanciò un verso acutissimo e doloroso che suonava come lo stridente rumore della pietra trascinata sulla pietra! Ash, Pikachu e Misty si misero immediatamente le mani sulle orecchie, stringendo i denti per il fastidio... ma Butterfree non ebbe la possibilità di fare lo stesso, e le sue antenne si piegarono a zigzag in un'espressione di dolore! Stordito e confuso, il Pokemon Farfalla perse quota e cercò distabilizzarsi... ma questo gli costò qualche istante, più che sufficiente a Brock per sferrare l'attacco successivo!

"Bene. Ed ora, Onix, concludi con Sassata!" A queste parole, Onix sbattè a terra la sua possente coda, e dal punto in cui l'aveva abbattuta scaturirono alcune rocce grandi come il pugno di un uomo che sfrecciarono ad alta velocità contro Butterfree! Ancora stordito dallo Stridio di un attimo prima, il Pokemon Farfalla non fu in grado di evitarlo... e venne centrato in pieno dalle rocce, che lo misero fuori combattimento quasi all'istante! Con un lamento di dolore, Butterfree perse quota e si abbattè al suolo, restando privo di sensi... e dando la vittoria a Brock.

"No! Butterfree!" esclamò Ash.

"Pika!" Pikachu emise un verso di preoccupazione, e rabbrividì al pensiero che sarebbe potuto toccare a lui affrontare quel colosso! Guardò verso Butterfree, sperando che stesse bene, e fu sollevato quando si rese conto che il Pokemon Farfalla muoveva ancora le antenne e le ali.

"L'idea di usare Confusione era buona, te lo concedo, ma hai dimenticato che il tipo doppio di Butterfree lo rende doppiamente sensibile agli attacchi di tipo Roccia." affermò, fissando Ash con serietà. "Detto questo... devo riconoscere che sei meglio preparato di quanto credessi. Sei un gradino più in alto rispetto ai presuntuosi che di solito vengono a sfidarmi. Ma devi allenarti ancora se vuoi avere una possibilità di vincere."

Ash abbassò lo sguardo, non sentendosi per niente sollevato dai complimenti che Brock gli aveva fatto. In effetti, si sentiva come se avesse fallito - era stata la sua prima battaglia in una Palestra ufficiale di Kanto... e aveva perso così, come un pivellino qualsiasi. Pensare che si era convinto di essere già ad un certo livello... invece quel Brock era più forte di lui, non c'era storia. Come aveva potuto essere così ingenuo e presuntuoso? Il ragazzino non fece nemmeno caso a Brock che si allontanava, e nemmeno a Pikachu che gli si avvicinava e gli tirava la gamba dei pantaloni per scuoterlo un po'.

"Ash?" chiese Misty, sinceramente preoccupata. "Ash, che succede? Andiamo, non ti deprimerai solo perchè hai perso una volta...?"

"Pika pi!" squittì Pikachu.

Ma Ash in quel momento non li ascoltava. La sconfitta gli bruciava... per qualche motivo, ancora più di quanto non avesse fatto la sconfitta per mano di Gary, diversi giorni prima. Con un sospiro, richiamò Butterfree e si scusò con lui, ripromettendosi di passare quanto prima al Pokemon Center.

E poi... e poi, avrebbe dovuto pensare ad un modo di addestrare meglio i suoi Pokemon... e arrivare più preparato al successivo confronto. Anche se in quel momento, non gli veniva in mente proprio nulla...       

              

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CONTINUA...

 

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Capitolo 12
*** Il segreto di Brock ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 11 - Il segreto di Brock

 

"Ecco fatto. Ora i tuoi Pokemon sono di nuovo al massimo della forma!" disse amichevolmente l'Infermiera Joy di turno, mentre riconsegnava ad Ash le Pokeball di Nidoran-F e di Butterfree. Con un sospiro rassegnato, il ragazzino ringraziò e si assicurò novamente le Pokeball alla cintura, poi tornò al tavolo dove lui, Pikachu e MIsty erano seduti, e si afflosciò sulla sedia, appoggiandosi la testa sul palmo di una mano. Erano passate soltanto poche ore dalla fine della battaglia con Brock, e il ricordo della sconfitta era ancora vivo nel suo animo... certo, perdere il suo primo incontro ufficiale in una Palestra non era il modo migliore di iniziare il suo viaggio. E il ragazzino si stava chiedendo se non sarebbe stato un cattivo augurio per il resto del suo viaggio...

"Pika pi?" chiese Pikachu al suo allenatore, che si riebbe almeno un po' e gli sorrise, accarezzandolo sulla testa. Il topolino giallo emise una piccola scarica elettrica che gli illuminò le sacche rosse sulle guance, in segno di soddisfazione.

"Va tutto bene, Pikachu. Stai tranquillo, non mi farò abbattere per così poco." affermò. "Vedrai che troverò il modo di battere Brock... anche se, sinceramente, adesso come adesso non sono troppo sicuro di me stesso."

"Certo, Brock è un avversario davvero formidabile." rispose Misty, sinceramente preoccupata. "Ti eri anche preparato, devo dire la verità, ma non immaginavo che sarebbe stato così difficile. Sei sicuro di non volere che ti presti Staryu, per il prossimo incontro? Con un Pokemon d'Acqua, potresti vincere facilmente contro Brock."

Ash scosse la testa. "No... ti ringrazio, Misty, ma... no. Non sarebbe corretto. Combatterei con un Pokemon che non è mio. Non sarebbe una prova di abilità, sarebbe soltanto barare." affermò. "Devo trovare io il modo di battere Brock. E devo farlo con le mie forze."

Misty non potè fare a meno di lodare tra sè la decisione di Ash, ma si chiese se davvero il suo compagno aveva quello di cui c'era bisogno per vincere quella sfida. In ogni caso, era quasi ora di cena, e forse era meglio pensare a mettere qualcosa nello stomaco, e poi andare a dormire presto. Forse la mattina avrebbe portato consiglio... e sarebbe stato più semplice pensare ad una strategia.

 

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Dopo aver cenato, Ash e Pikachu decisero di andare a fare una passeggiata per Plumbeopoli, per distrarsi un po' e per rilassarsi in vista della rivincita che sarebbe sperabilmente arrivata di lì a pochi giorni. Ovviamente, Misty aveva voluto a tutti i costi accompagnare i due, in modo da non permettere ad Ash di sgattaiolare via e far perdere le proprie tracce... o almeno, così aveva detto la bambina dai capelli arancioni.

La cosa, inutile dirlo, non aveva fatto molto piacere ad Ash...

"Ehm... scusa se te lo dico, Misty..." esordì Ash, provando un certo fastidio nel sentire Misty così vicina. Sembrava quasi che volesse invadere il suo spazio. "Ma... è proprio necessario che tu mi segua così da vicino? Mi sei attaccata come il vischio!"

"Io preferisco dire... come un Remoraid sotto le ali di una Mantine." ribattè prontamente Misty. "Ma per rispondere alla tua domanda, sì, è necessario! Non crederai mica di poterla fare franca allontanandoti e facendo perdere le tue tracce, vero?"

"Uffa, ma che barba questa qui..." borbottò Ash. "Guarda che non ho intenzione di scappare! E comunque dove andrei? Devo comunque allenare i miei Pokemon per la rivincita! Non ho intenzione di arrendermi al primo ostacolo!"

"Sarà, ma io preferisco stare tranquilla." rispose prontamente l'allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Quindi, dovrai sopportarmi. Almeno finchè non sarai riuscito a pagarmi la bicicletta."

"Pikachu..." Pikachu si massaggiò la testa, immaginando che avrebbe dovuto sorbirsi le lamentele di Misty sulla sua bicicletta. Aveva l'impressione che non sarebbe stata una storia facile da risolvere. Era pronto a sentire quei due battibeccare un'altra volta, quando si accorse di una figura abbastanza familiare che si avvicinava dalla loro destra... e lui per primo riconobbe Flint, il venditore di pietre che avevano incontrato poco dopo essere arrivati a Plumbeopoli. Dall'espressione che aveva sul suo volto - per quel poco che si riusciva a vedere - Ash riusciva a capire che Flint si era aspettato questo risultato.

"Buonasera, ragazzi." esordì il venditore ambulante. "Mi sembra di capire... che non è andata molto bene, vero?"

Ash, Pikachu e Misty si fermarono, e il ragazzino storse leggermente il naso. Che cosa interessava a Flint di come fosse andato il suo incontro con Brock? Ma decise comunque di non essere sgarbato e di rispondere. "Hmph... in realtà ero partito abbastanza bene. La mia Nidoran è riuscita a sconfiggere il Geodude di Brock, ma poi è arrivato il suo Onix... e lì sono stato battuto." rispose prontamente. "Però... adesso sto cercando di pensare ad un modo di sconfiggere Brock. Non posso certo andarene da Plumbeopoli senza aver conquistato la Medaglia!"

"Io ho cercato di convincerlo a farsi prestare uno dei miei Pokemon d'Acqua, ma lui non vuole darmi retta!" affermò Misty alzando le spalle. "Beh, affari suoi. Ma che non cerchi di svignarsela."

Flint si sfregò il mento con una mano e disse di sì con la testa. "Eh già, eh già... Brock tiene fede alla sua fama. La sua difesa è solida come le rocce di cui sono fatti i suoi Pokemon, e temo che non sarà affatto facile superarla." rispose. "Con la sua abilità, Brock potrebbe mirare molto più in alto, e non essere semplicemente un Capopalestra."

La curiosità di Ash e Misty venne solleticata da quell'affermazione, e il giovane allenatore volle saperne di più. "Hm? Dice davvero? E... come mai allora Brock si limita a voler essere il Capopalestra di questa città?" chiese.

"E poi... mi scusi, ma lei come fa a sapere così tante cose su Brock?" chiese Misty.

Flint si chiese, per un attimo, se non si fosse esposto un po' troppo... ma sperò comunque di riuscire a mantenere il segreto ancora un po', almeno finchè quel ragazzo non fosse riuscito a battere Brock. "Hmm... beh, questa è una domanda molto interessante, ragazzi. E sono contento che me l'abbiate fatta." rispose. "Allora... siete decisi a sapere di più su Brock? Vorreste sapere come mai è rimasto in questa città?"

Ash, Pikachu e Misty annuirono tutti assieme, pensando che forse stavano per scoprire qualcosa di interessante...

 

oooooooooo

 

"Fratellone Brock! Quando è pronto?"

"Abbiamo fame!"

"Io non ce la faccio più!"

Brock, dando dimostrazione di enorme pazienza, si voltò verso la tavola, dove un gruppo di bambini era seduto in attesa che arrivasse la cena. "Tranquilli, ragazzi! Ormai è quasi pronto! Il vostro fratellone Brock vi ha preparato qualcosa di delizioso anche questa sera!" esclamò, con una voce che esprimeva contentezza malgrado fosse così indaffarato.

Vicino a lui, una graziosa ragazza della stessa età di Brock, con lunghi capelli rosati e splendenti occhi verdi, era impegnata a condire alcuni piatti. "E stasera c'è anche la vostra zietta Solidad! Che ne dite se dopo ci guardiamo un bel film tutti assieme? Ho giusto con me una cassetta con il nuovo film, 'I due re di Unima'! Che ne dite?"

"SIIIII!" esclamarono in coro i bambini, ognuno dei quali ricordava non poco Brock come aspetto. Suddivisi equamente tra maschi e femmine, i bambini sembravano proprio dei Brock in miniatura, e anche le bambine condividevano con il Capopalestra la stessa carnagione scura e gli occhi stretti!

"Heh... ti ringrazio per essere venuta a darmi una mano, Solidad!" disse Brock rivolto alla sua amica dai capelli rosati. "Voglio dire, non che non sarei riuscito a cavarmela da solo, ma il tuo aiuto è sempre ben gradito."

La ragazza di nome Solidad sorrise e alzò le spalle con modestia. "Figurati, per così poco... e poi, è sempre bello guardare un bel film tutti assieme!" rispose. "Fai un lavoro duro, Brock... ti occupi della Palestra, e ti occupi anche di crescere tutti questi bambini. Mi sembrava il minimo cercare di darti una mano."

"E tu sei sempre la benvenuta qui!" rispose Brock. Con fare esperto, il giovane dalla pelle scura prese una cucchiaiata di zuppa fumante e la assaggiò. "Hmm... sì, direi che è pronta! Devo solo metterci un po' di condimento, e siamo a posto!"

Con un entusiasmo che la fatica della giornata non era ancora riuscita a smorzare, Brock e Solidad iniziarono a versare la zuppa nei piatti fondi dei bambini e a condirla con un po' di sale ed olio. I bambini esultarono vedendo la cena arrivare, ignari del gruppetto che stava osservando la scena da una finestra, restando a distanza di sicurezza fuori dalla casa...

"Ma... Brock si sta... occupando di tutti quei bambini? Sono... i suoi fratelli e le sue sorelle, vero?" chiese Ash sbalordito. Il Brock che aveva visto durante la loro lotta in Palestra era completamente diverso. Sembrava così serio, sicuro di sè... all'inizio, Ash e Pikachu avevano persino avuto l'impressione che il giovane fosse irritato dalla sfida che gli era stata lanciata. Adesso invece sembrava il perfetto paparino, e c'era quella ragazza con lui che cercava di dargli una mano al punto da sembrare una brava mogliettina.

"Ma... i loro genitori? Non sono in casa?" chiese Misty, ripensando alla sua posizione...

Flint scosse la testa con evidente disapprovazione. "Quei buoni a nulla dei loro genitori se ne sono andati per conto loro, per inseguire i loro sciocchi sogni." affermò. "E da allora, Brock si è dovuto occupare dei suoi fratellini, e non può andarsene dalla sua città. E quella ragazza che vedete, la sua amica Solidad, viene a dargli una mano ogni volta che può... ma anche lei non può fare molto per la situazione in cui Brock si trova. Un vero peccato. Con tutta la sua abilità e la sua voglia di imparare, è sprecato da queste parti."

Ash sospirò e guardò la scena della famigliola che cominciava a cenare, pensando tra sè al suo papà - un padre di cui non aveva praticamente alcun ricordo, di cui aveva soltanto sentito parlare dalla sua mamma o da qualche cittadino di Biancavilla che lo aveva conosciuto. Stando a quanto sentiva dire, era stato un allenatore di Pokemon di una certa abilità... ma alla fine, il suo entusiasmo si era rivelato superiore alla sua abilità, e dopo una sconfitta che lo aveva segnato, era partito per un lungo viaggio di allenamento. E a volte Ash non era sicuro di cosa pensare di lui. Da una parte, doveva ammettere che provava un certo risentimento per essersene andato così dalla vita sua e di sua madre, lasciando Delia da sola a crescere un figlio... dall'altra, era curioso di scoprire quanto grande potesse essere la passione di suo padre per il mondo dei Pokemon per spingerlo ad abbandonare ogni cosa e dedicarsi unicamente ad esso...

Detto questo, non poteva fare a meno di pensare che Brock verosimilmente provava un certo rancore per i suoi genitori...

Dopo qualche secondo di silenzio, il terzetto e Pikachu si ritirarono, in modo da non farsi notare da Brock e dalla sua famiglia. Una volta giunti abbastanza lontani, Flint tirò un sospiro e guardò in lontananza, anche se sempre verso la casa di Brock. "Ecco. Ora sapete come mai Brock è qui, invece che ad inseguire i suoi sogni. Ma questo... certo vi farà capire che è un allenatore di tutto rispetto, e che avere la meglio su di lui non sarà per niente facile."

"Già... me ne rendo conto." rispose Ash, ma il suo tono era quello di una persona che ancora non si era arresa, e che anzi, di fronte ad un ostacolo così formidabile, era deciso ad impegnarsi ancora di più per superarlo. "Ma io e i miei Pokemon non possiamo arrenderci. Se non riusciamo a battere Brock, che possibilità abbiamo di partecipare al torneo annuale dell'Altopiano Blu e diventare campioni? Dobbiamo riprendere ad allenarci quanto prima."

Misty disse di sì con la testa. "Beh, se non altro, hai già un'idea di cosa fare." affermò. "E io ti darò una mano."

"Pikachu!" esclamò Pikachu con decisione, anche lui convinto di dare supporto al suo allenatore, qualunque fosse l'ostacolo che si fosse parato loro davanti.

Di fronte alla decisione di Ash e dei suoi compagni, Flint non potè fare a meno di sorridere. Forse erano proprio loro le persone che stava cercando. "Ragazzo, forse ti potrei dare una mano." esordì, attirando verso di sè l'attenzione dei due bambini e di Pikachu. L'uomo fece un cenno in direzione del Pokemon Elettro, percependo come per istinto che quel Pikachu aveva un potenziale enorme...

"Bene, ragazzo... vedo che la forza di volontà non ti manca. E il tuo Pikachu... chiamalo un presentimento da parte mia, ma ho l'impressione che abbia il potenziale di diventare un Pokemon davvero forte." propose. "Quindi... forse potrei darti una mano. Potrei aiutare il tuo Pikachu ad imparare una mossa che lo aiuterà senza dubbio nella sfida con Brock!"

"Pika?" chiese il topolino elettrico con evidente stupore.

L'espressione di Ash esprimeva lo stesso scetticismo di Pikachu. "Hmm... scusi, signore... non voglio mancarle di rispetto, ma... temo che le mosse di tipo Elettro non abbiano nessuna efficacia contro i Pokemon di Terra." commentò. "Quindi... per quanto potente sia la mossa che vorrebbe insegnarci..."

Flint fece un sorriso arguto. "Ma io non ho mica detto che si tratta di una mossa di tipo Elettro..." affermò. "Se siete curiosi di scoprire di cosa sto parlando... perchè non venite con me? Vi spiegherò tutto quando saremo lì!"

Flint fece cenno di seguirlo con il braccio destro e si incamminò verso la periferia di Plumbeopoli, lasciando Ash, Pikachu e Misty dietro di sè, a guardarlo con evidente stupore. I due bambini si scambiarono a loro volta uno sguardo, e Misty alzò le spalle con fare dubbioso prima che il terzetto si mettesse a seguire Flint. A quel punto, stava probabilmente pensando Ash, tanto valeva fare un tentativo.

"Pika pi?" chiese Pikachu, un po' dubbioso.

Ash accarezzò il suo starter e tirò un sospiro rassegnato. "Non lo so, Pikachu. Ma... mi piace pensare che il signor Flint sappia quello che sta facendo." rispose. "Seguiamolo... e vediamo cosa ha da dirci."

"Ho l'impressione che, di qualunque cosa si tratti, per Pikachu non sarà una passeggiata impararla." fu il commento di Misty.

Non sarebbe stata certo l'idea di qualcosa di difficile a scoraggiare Ash Ketchum. Se lo fosse stato, non avrebbe neanche intrapreso il suo viaggio da allenatore. "LO so, ma... non c'è ostacolo che noi due non possiamo superare, vero, Pikachu?" esclamò il ragazzino, per poi aggiustarsi il berretto sulla testa. "Forza, andiamo a vedere cosa ci riserva questo... allenamento speciale! Questa volta Brock non riuscirà a fermarci!"

"Ho l'impressione che ti stia già montando la testa..." rispose Misty con acredine. "Ma va bene...  in fondo, anch'io sono curiosa di vedere in cosa consista questa mossa..."

Ash ignorò la negatività della sua compagna di viaggio. "Tranqulla, Misty, sono sicuro che ne resterai stupita! Ho un presentimento, tutto qui! Sono convinto che sarà una mossa vincente!" rispose.

Pikachu fece un piccolo sorriso tra sè. Il suo allenatore a volte era un po' troppo sicuro di sè... e tutto quello che il topolino giallo sperava era che Ash e Flint sapessero quello che stavano facendo.

 

oooooooooo

 

Il luogo in cui si sarebbe svolto l'allenamento speciale di cui parlava Flint... non era esattamente quello che Ash, Misty e Pikachu si aspettavano. Si trattava di una sorta di mulino in legno edificato sulle rive del fiume che scorreva poco lontano dalla periferia di Plumbeopoli - un luogo che sembrava essere rimasto fermo al passato, con tanto di ruota spinta dalla corrente che metteva in moto vari meccanismi rudimentali. All'interno dell'edificio in legno, un complesso sistema di meccanismi veniva messo in moto dalla corrente e dal movimento della ruota, e alcuni strumenti giacevano ancora abbandonati qua e là, a testimonianza che fino a non molto tempo prima c'erano delle persone che lavoravano lì.

"Beh... certo è un luogo piuttosto originale per addestrare i Pokemon." commentò Misty. La bambina dai capelli arancioni si avvicinò circospetta ad alcuni dei meccanismi che si muovevano grazie alla corrente, e per un attimo si fermò per ammirare il modo in cui erano stati progettati e realizzati. A guardarlo così, era un sistema semplice ma efficace. "Ma... qui Ash e Pikachu cosa dovrebbero fare, esattamente? Quale sarebbe questa mossa vincente contro Brock?"

"Questa mossa si chiama Codacciaio. E' una mossa di tipo Acciaio, estremamente potente ma difficile da controllare. Ma potrebbe essere esattamente la mossa di cui Pikachu avrà bisogno per avere la meglio su Brock e il suo Onix." spiegò Flint. Ash, Pikachu e Misty sbatterono gli occhi per lo stupore. Il tipo Acciaio era una tipologia di Pokemon che era stata scoperta in tempi relativamente recenti, conosciuta per essere particolarmente efficace in difesa... ma in compenso, non era conosciuto per avere mosse d'attacco particolarmente efficaci o precise.

"Una... una mossa di tipo Acciaio?" chiese Ash, un po' spaesato. "Non per niente, ma... se non sbaglio di tratta di una mossa molto potente, ma poco precia. Ci vuole... parecchio allenamento per padroneggiarla al meglio."

"In effetti, se si fosse trattato di qualcun altro, non avrei suggerito una tattica così rischiosa..." rispose Flint. "Il fatto che ve la stia rivelando così significa che ho fiducia che tu e il tuo Pikachu saprete padroneggiarla entro breve. E vedrete che il prossimo scontro con Brock... andrà senz'altro meglio!"

"Mi sembra... un po' ottimista da parte sua." affermò Misty.

"Una mossa difficile da padroneggiare, ma che se usata bene può essere davvero devastante, eh?" Ash disse tra sè, come se stesse ponderando i rischi di Codacciaio e confrontandoli con i possibile benefici. Per un attimo, Ash fu tentato di dire subito di sì, ma ebbe un attimo di esitazione al pensiero che forse Pikachu non era d'accordo. Meglio essere sicuri di cosa volessero i suoi Pokemon, prima di prendere una decisione così importante. Se avesse preso per loro una decisione che a loro non piaceva, che razza di allenatore sarebbe stato?

"Pikachu, lascio che sia tu a decidere." disse Ash, rivolto al suo roditore elettrico, che guardò il ragazzino con malcelato stupore. Non si aspettava una domanda del genere dal suo allenatore. Ma era comunque una gradita sorpresa. Il Pokemon Elettro si rendeva conto, una volta di più, che il suo allenatore lo considerava un amico e un compagno di viaggio, piuttosto che uno strumento con cui vincere le battaglie.

Detto questo, il topolino elettrico ci teneva a dare prova di sè ad Ash, anche soltanto per ringraziarlo di avere avuto fiducia in lui. Dopo essere rimasto a pensare solo per qualche istante, Pikachu corrugò la fronte e prese la sua decisione. "Pika!"

Accettando la decisione del suo Pokemon, Ash annuì in direzione di Flint. "D'accordo, signor Flint. Io e Pikachu siamo disposti a tentare!" rispose con convinzione. Pikachu strinse i pugni davanti a sè e fece un cenno con la testa. "Anche se... avrei una piccola richiesta da fare."

"Certo. Sentiamo un po'." rispose il venditore di rocce.

"Chiedo che anche Butterfree si alleni con noi." rispose il ragazzino. "Dopotutto, anche lui ha fatto del suo meglio per affrontare Brock, e sono sicuro che voglia riscattare la sua sconfitta."

Flint sorrise divertito, mentre Misty sgranò gli occhi in un'espressione di allarme. "Ash! Ma sei sicuro di quello che chiedi?" esclamò la bambina dai capelli arancioni. "Hai visto anche tu che un Pokemon Coleottero/Volante come Butterfree non pyò resistere agli attacchi di tipo Roccia... non credi che sarebbe meglio lasciar perdere?"

"Lo so, Misty! Non sono uno sprovveduto!" ribattè prontamente Ash, forse con un po' più di veemenza rispetto a quello che voleva. "Ma... sto pensando che se fossi al suo posto, anch'io vorrei una rivincita. Anch'io vorrei dimostrare che non mi faccio mettere fuori gioco tanto facilmente. E forse... forse se io e Butterfree ci alleniamo assieme, possiamo trovare un metodo per battere i Pokemon Roccia di Brock!"

Misty sospirò stancamente e si massaggiò la fronte. Certo che quel marmocchio era davvero testardo... oh beh, se proprio voleva rendersi la vita difficile, era il benvenuto. Ma se si fosse piantato lì, non sarebbe più riuscito a diventare un campione di Pokemon... e di conseguenza, non avrebbe più potuto risarcirle la bicicletta in tempi decenti! "E va bene. Ma se è così... allora vi diamo una mano anche io e i miei Pokemon." affermò la ragazzina, tenendo già in mano una delle sue Pokeball. "E questa volta... visto che gli allenamenti a cui vi ho sottoposti prima non sono stati abbastanza, credo proprio che vi farò sudare!"

Ash e Pikachu strinsero i denti in una comica espressione di sgomento. Ormai conosceva Misty abbastanza bene da immaginare che le sue lezioni sarebbero state alquanto faticose...

"Molto bene, ragazzi miei. Allora, vi consiglierei di prepararvi. I prossimi giorni saranno davvero infuocati!" disse Flint, tenendo le braccia incrociate e rivolgendo ai due ragazzi uno sguardo quasi feroce, nonostante i suoi occhi fossero coperti dal berretto...

 

oooooooooo

 

"Pikaaaaa!"

Mettendoci tutta la forza che aveva, Pikachu volteggiò a mezz'aria e calò con forza la coda sul suo bersaglio, una roccia di grosse dimensioni vicino al corso del torrente. Si sentì uno schianto sordo quando la coda del topolino elettrico raggiunse il suo bersaglio... e Pikachu lanciò un acuto squittio di dolore e si afferrò la coda per poi cominciare a soffiarci sopra!

No, non era andata esattamente come Ash e Pikachu speravano...  

"Pikachu!" esclamò il ragazzino, per poi raggiungere il suo atarter per assicurarsi che stesse bene. Il topolino giallo scosse la coda e fece una comica espressione di imbarazzo, con tanto di orecchie afflosciate e gocciolona di sudore dietro la nuca. "Pikachu, tutto bene? Non ti sei fatto davvero male, vero?"

"Pika pikachu..." rispose il topolino giallo, cercando di rassicurare il suo allenatore.

Flint storse il naso e scosse la testa davanti al fallimento di Ash. "No, no. Ancora non ci siamo, ragazzo mio. Se continua così, il tuo Pikachu non imparerà mai Codacciaio." affermò, seduto con le braccia conserte e le gambe incrociate su una tavola di legno levigato vicino alla parete esterna dell'edificio. "Ti ho detto che per poter imparare quella mossa, tu e Pikachu non dovete pensare al bersaglio e alla potenza dell'attacco. Dovete concentrarvi, dire a voi stessi che volete a tutti i costi che la coda di Pikachu sia robusta come l'acciaio e sfondi la roccia."

"E' facile a dirsi... ma come facciamo a convincere Pikachu che può spezzare una roccia con la coda?" chiese Ash, vagamente frustrato. "Per quanto ci sforziamo, non possiamo ignorare la realtà: la roccia è troppo resistente. Pikachu non potrà romperla con tanta facilità..."

"Questo perchè stai analizzando il problema da un punto di vista che non funziona. La logica in effetti dice che non è tanto facile rompere le rocce con un colpo di coda, Ma in realtà molti Pokemon hanno almeno il potenziale di farlo." continuò  Flint. Ash e Pikachu lo paragonarono ad un santone o ad un maestro di arti marziali che impartiva la sua saggezza. "Quando si allenano i Pokemon, non bastano nè la fredda logica nè la forza di volontà, ma ci vogliono tutte e due. In questo caso... non devi farti "trarre in inganno", per così dire, dal fatto che in condizioni normali, un Pikachu non può spezzare un cosa del genere con la semplice forza fisica. Tu e il tuo Pikachu dovete cercare di convincervi, invece, che la sua coda può diventare una mazza d'acciaio in grado di rompere la roccia."

Ash sbattè gli occhi sbalordito. "Ehm... non sono sicuro di aver capito..." affermò, per poi scambiarsi uno sguardo con il suo starter. Il Pokemon Elettro alzò le spalle, nemmeno lui convinto al cento per cento di quello che diceva Flint. "Comunque, a quanto ho capito, è una questione di convincersi e di avere fiducia nei miei Pokemon, giusto? E va bene... Pikachu, ci proviamo di nuovo?"

"Pika pika..." rispose il topolino giallo. Con espressione determinata, i due amici si misero in posizione di guardia, e Ash chiuse gli occhi e cercò di concentrarsi.

Immaginare che la coda di Pikachu fosse d'acciaio... cercare di convincersi di questo... certo, era più facile a dirsi che a farsi, ma quello era davvero l'unico modo di imparare Codacciaio e avere delle discrete possibilità di sconfiggere Brock. Il topolino giallo si concentrò a sua volta, pensando a come fare a rendere la sua coda così resistente... e dopo aver inquadrato nuovamente il bersaglio, si mosse per sferrare il suo attacco. In quel momento, il suo pensiero andava unicamente al bersaglio da infrangere con un colpo di coda...

Finalmente, Pikachu si decise e scattò verso il suo bersaglio. Una strana sensazione cominciò a farsi strada nel suo cervello, come se la sua coda si fosse fatta all'improvviso più rigida e pesante... e Ash, aprendo un occhio, vide che in effetti la coda del suo amico si era illuminata debolmente, una tenue aura di luce che irradiava una piccola area attorno a lui. Pikachu accelerò il passo, nel contempo cercando di tenersi concentrato su quella inusuale sensazione... e inquadrò la pietra davanti a sè, immaginando che si trattasse del Geodude o dell'Onix di Brock. Finalmente, con uno scatto, Pikachu coprì il resto della distanza e volteggiò su sè stesso, sferrando un poderoso colpo con la coda che splendeva di strani riflessi metallizzati!

Si sentì uno schianto tremendo quando il colpo di coda andò a segno, e la coda di Pikachu smise di risplendere... ma l'attacco era comunque andato a segno, e dalla roccia si staccò qualche pezzo! Pikachu indietreggiò e guardò il risultato del suo attacco, rimanendo a bocca aperta: era stato davvero lui a fare una cosa simile? Tutta quella concentrazione e quelle prove... e finalmente si cominciava a vedere qualche risultato!

"Pikachu! Ce... ce l'hai fatta!" esclamò Ash, incredulo e contento al tempo stesso. "Sei... sei riuscito a sferrare un attacco Codacciaio!"

"Pika pikachu..." squittì Pikachu. Si avvicinò alla pietra rotta e toccò la crepa che si era formata su di essa, come se volesse rendersi conto di persona di quello che era stato in grado di fare. Infine, reso orgoglioso dai risultati ottenuti, alzò lo sguardo verso Ash e fece il segno dell'okay! "Pikachu!"

Passato il momento di stupore, Ash ricambiò il gesto e fece a sua volta il segno del pollice in alto! "Sì! Bel colpo, Pikachu! Sei stato formidabile!" esclamò. "Sei riuscito a sferrare un attacco Codacciaio! Ora sono sicuro che possiamo vincere contro Brock!"

"Pikachu, pika pi!"

Flint sorrise compiaciuto e fece un breve applauso. "Ottimo. Davvero notevole, ragazzo." affermò. "Tu e il tuo Pikachu siete riusciti ad usare un attacco Codacciaio prima di quanto immaginassi. Adesso rimettetevi al lavoro, e perfezionate la tecnica!"

Quest'affermazione smorzò di colpo l'entusiasmo di Ash e Pikachu. Il ragazzino sbattè gli occhi, e il berretto gli si inclinò sulla testa come se tentasse di cadere giù di sua spontanea volontà! "Hm? Come dice, scusi? Come sarebbe a dire... perfezionare la tecnica?" chiese.

"Certo. Non crederete mica che basti riuscire una volta sola per impadronirsi di una nuova mossa, vero? Ci vogliono pazienza e costanza, quindi rimettetevi al lavoro, e provate ancora!" li esortò il venditore di pietre. Ash e Pikachu sospirarono e si apprestarono a riprendere il loro allenamento, ma in un momento di stanca, il giovane allenatore in erba non potè fare a meno di chiedersi che tipo fosse quel Flint. Gli dava l'impressione di essere qualcosa di più che un semplice venditore ambulante... sapeva un po' troppe cose sui Pokemon per essere soltanto un viandante.

Ma a quel punto, era inutile chiedersi chi fosse... e anche se avesero potuto saperlo, questo non li avrebbe aiutato a padroneggiare l'attacco Codacciaio. Meglio rimettersi al lavoro... e cercare di eseguirlo il meglio possibile. Dopotutto, la rivincita con Brock non avrebbe potuto aspettare troppo a lungo...

 

oooooooooo

 

"Staryu, usa di nuovo Pistolacqua!" esclamò Misty, indicando il bersaglio in volo al suo Pokemon stella marina. Staryu prese la mira e scagliò un potente getto d'acqua contro il Butterfree di Ash, che stava svolazzando attorno alla stella marina agitando freneticamente le ali. Il getto mancò di pochissimo la farfalla gigante, che prese quota proprio all'ultimo momento e riuscì a scansare il getto.

"Okay, Butterfree... adesso usa un attacco Raffica!" esclamò Ash. Il ragazzino e il suo Pikachu stavano dando indicazioni a Butterfree, al contempo cercando di aiutarlo ad acquisire qualche mossa che potesse essere utile ad affrontare Brock e a coprire almeno in parte lo svantaggio che Butterfree soffriva nei confronti dei Pokemon di tipo Roccia. La farfalla gigante era già migliorata visibilmente in termini di agilità e rapidità... ma sia Ash che Pikachu avevano la netta impressione che gli mancasse ancora qualcosa - in particolare, una mossa che potesse mettere in difficoltà i Pokemon di Brock e aiutarla a scansare l'attacco Sassata di Onix.

"Free free!" Butterfree emise un acuto stridio e scagliò una raffica di vento con un rapido battito delle ali, ma Staryu si spostò di lato e riuscì ad evitare l'attacco. Misty fece un cenno con la testa, e Staryu scagliò un altro attacco Pistolacqua, costringendo Butterfree ad una spettacolare manovra a mezz'aria per evitare l'attacco. La farfalla gigante corrugò la fronte in un'espressione di frustrazione, e agitò le ali con più foga, mentre una polverina dorata luccicante cominciava a formarsi sulla parte inferiore delle sue ali! Alcune particelle si staccarono e cominciarono a scendere delicatamente su Staryu, che interruppe il suo attacco e si spostò appena in tempo per evitare l'attacco.

"Staryu, tutto bene?" chiese la bambina dai capelli arancioni, stupita da quello che stava accadendo. La stella marina atterrò agilmente accanto alla sua allenatrice e si scrollò di dosso quel po' di polvere che le era finito addosso,prima che potesse essere assorbito. "Accidenti, non mi aspettavo che Butterfree cominciasse già ad imparare qualche nuovo attacco. Ash, quello non era per caso un attacco Paralizzante?"

"Non ne sono sicuro, aspetta che controllo..." rispose il ragazzino. Dopo aver acceso il suo Pokedex e averlo puntato verso Butterfree, che restava in sospensione a mezz'aria in attesa di una reazione da parte di Staryu, ascoltò quello che il piccolo computer portatile aveva da dire...

"Butterfree. Nuova mossa imparata, Paralizzante."

"Free, free!" stridette Butterfree, quasi invogliando Staryu a gettarsi nuovamente nella mischia invece che restare a distanza di sicurezza. Tuttavia, Misty ed Ash fecero cenno ai loro Pokemon di interrompere l'allenamento e prendersi un po' di tempo per riposarsi... e Butterfree emise un chiaro sospito di sollievo prima di spiegare le ali e planare delicatamente verso il suolo. Si appoggiò su un piccolo avvallamento vicino a Pikachu, e il topolino elettrico la accolse con un allegro cenno della mano.

"Pikachu!" squittì il Pokemon Elettro, mentre Ash accarezzava sulla testa Butterfree.

"Sei stato bravo, Butterfree! Grazie per il tuo impegno. Ti assicuro che nella nostra prossima sfida con Brock, sistemeremo la questione una volta per tutte." disse Ash.

"Free free, butterfree!" esclamò con convinzione il Pokemon farfalla, drizzando ali ed antenne. Anche per lui ormai era una questione di onore personale. Voleva dimostrare a Brock, e soprattutto a sè stesso, che poteva dire la sua anche in uno scontro con un Pokemon così palesemente avvantaggiato su di lui... e questo voleva dire imparare a sfruttare ogni mossa a sua disposizione, e ogni debolezza dei Pokemon di tipo Roccia.

"Adesso però... non ti montare troppo la testa. Butterfree si deve addestrare anche ad usare il suo nuovo attacco Paralizzante. Non vorrai rischiare di affrontare quel Geodude e quell'Onix senza saper usare al meglio quella mossa." Misty volle avvertire il suo compagno di viaggio. "Quindi... dobbiamo continuare l'addestramento, finchè non sarete sicuri di padroneggiare quella mossa."

Ash e Pikachu sospirarono. Le stesse cose che Flint aveva detto, e a quel punto, il ragazzino si era convinto che in effetti fosse il caso di ascoltarla senza fare storie. "E va bene... hai ragione, visto che per adesso non siamo riusciti a creare abbastanza Paralizzante da fare effetto." rispose il ragazzo. "Okay, Butterfree, te la senti di continuare? Temo che sarà una giornata lunga e faticosa."

"Free!" stridette Butterfree, semplicemente.

 

oooooooooo

 

E finalmente, qualche giorno dopo, era arrivato il momento della verità. Il giorno prima, i costanti allenamenti di Ash e dei suoi amici si erano conclusi con risultati incoraggianti... e il ragazzino sapeva che era stato soprattutto merito della sua costanza e dell'impegno suo e dei suoi Pokemon che erano riusciti ad ottenere dei risultati che fino a poco tempo prima Ash avrebbe considerato improbabili, se non impossibili.

Tuttavia, adesso era arrivato il momento di verificare se questi progressi sarebbero stati sufficienti: e quel giorno, Ash era di nuovo davanti a Brock, nella sala principale della Palestra di Plumbeopoli. I due allenatori erano già l'uno di fronte all'altro, pronti alla battaglia come nel loro confronto precedente... ma questa volta c'era qualche particolare in più. Oltre a Misty, anche Flint era venuto ad assistere all'incontro, e dall'altra parte dell'arena, i numerosi fratellini d Brock attendevano trepidanti che il loro fratellone mandasse in campo il suo primo Pokemon. Solidad, la ragazza dai capelli rosa che Ash, Pikachu e Misty avevano visto assieme a Brock qualche giorno prima, era con i bambini, facendo apparentemente da baby sitter.

"Sorellona Solidad?" chiese una bambina. "Pensi che il fratellone Brock vincerà di nuovo?"

Solidad diede un'occhiata al campo di battaglia, e studiò con attenzione lo sfidante. Quel ragazzino di nome Ash non le era sembrato un granchè, almeno a guardarlo così... ma a quanto pareva se l'era cavata abbastanza bene nel primo incontro. Se davvero aveva imparato qualcosa dalla sua sconfitta, forse adesso aveva delle concrete possibilità di vittoria.

"Lo sai che Brock fa sempre del suo meglio, Cindy!" rispose infine, sentendo gli sguardi ansiosi dei bambini su di lei. "Tenetevi pronti. Credo proprio che vedremo una gran bella battaglia!"

"Forza, fratellone! Non farti battere!" esclamò uno dei maschietti.

Sull'arena, Brock aveva finito di studiare il suo avversario. "Hai già provato a sfidarmi qualche giorno fa, e hai perso." disse. "Sei davvero convinto di poter vincere, questa volta?"

"Pikachu!" esclamò Pikachu, rispondendo al posto del suo allenatore.

"Certamente!" rispose Ash con evidente sicurezza. "Stavolta sono pronto sul serio! Ti consiglio di non sottovalutarmi, perchè potresti avere delle sorprese."

Brock fece un mezzo sorriso - un po' una sorpresa per Ash, dopo che l'allenatore di Pokemon Roccia era rimasto serio e compassato tutto il tempo in cui lo aveva visto.  "Sorprese, eh? La faccenda si fa interessante." affermò. "E va bene. Cominciamo pure. Vai prima tu, Geodude!"

Brock lanciò la sua prima Pokeball con decisione, e il Pokemon simile ad un sasso con le braccia apparve nel bel mezzo del campo di battaglia e si sgranchì le nocche delle mani, mentre attendeva che l'avversario facesse la sua prima scelta. "Ero sicuro che avresti mandato Geodude per primo!" esclamò Ash, sentendosi sicuro. "Allora... scelgo te, Butterfree! Vai!"

"Freeee!" La Pokeball si aprì, e la farfalla gigante ne uscì con un maestoso battito d'ali, librandosi sopra il campo di battaglia. Brock non cambiò espressione, ma dentro di sè si sentiva un po' deluso. Era quella la strategia del suo avversario? Forse Ash si aspettava che Geodude non avesse attacchi che potessero davvero mettere a rischio Butterfree...

"Cominciamo noi, Butterfree!" esclamò Ash, deciso ad avvantaggiarsi della maggiore velocità di Butterfree. "Usa Rafforzatore... e poi Confusione!"

"Geodude, usa Fangata per intralciarlo!" ordinò Brock. La farfalla gigante spalancò le ali, e il suo corpo si accese di colpo, assomigliando per un attimo ad un pezzo d'acciaio lucidato. Poi, Butterfree si concentrò e si apprestò a scagliare un'ondata di energia mentale contro Geodude... ma quest'ultimo creò un'ondata di fango tutt'attorno a sè che si espanse rapidamente e investì l'avversario, inzaccherandogli le ali. Butterfree emise uno stridio acuto e cercò di liberarsi del fango che lo appesantiva.

"Cavolo..." mormorò Ash. "Non importa, Butterfree! Pensaci dopo... adesso colpisci Geodude con Confusione!"

"Free!" esclamò Butterfree. I suoi occhi compositi si illuminarono, e la farfalla gigante scagliò un impulso di energia mentale contro Geodude. Troppo lento per scansarsi, il Pokemon di Roccia venne colpito in pieno e scaraventato verso uno spuntone di pietra lì vicino, ma si ancorò al terreno con le sue robuste mani e riuscì a rimettersi in guardia.

"Continua così, Butterfree! Adesso usa Raffica per scrollarti di dosso il fango!" esclamò Ash.

Ma Brock diede un ordine che Ash non si era aspettato. "Geodude, usa Sassata!"

"Eh? Ma cosa...?" esclamò Ash sbalordito. Geodude creò un paio di grossi sassi nelle sue mani e li scagliò contro Butterfree, che riuscì a salvarsi solo grazie alla sua agilità. Il primo sasso mancò il bersaglio, ma il secondo passò vicinissimo alla sua ala destra, e per un attimo Butterfree perse il controllo e si abbassò verso il suolo. Riuscì appena in tempo a rimettersi in quota e agitò freneticamente le ali, nel tentativo di liberarle dal fango che le appesantiva.

"Ma... ma come... Il mio Pokedex non mi aveva detto che Geodude conosceva Sassata!" protestò Ash.

"Questo era vero qualche giorno fa." rispose Brock. "Ma è stato sciocco da parte tua pensare che noi rimanessimo allo stesso livello mentre tu e i tuoi Pokemon vi allenavate. Essere un allenatore di Pokemon significa cercare sempre di fare qualche passo in più."    

"Pika..." rispose Pikachu, come se volesse dire che in effetti Brock non aveva tutti i torti. Questo sì che era un problema... Adesso che anche Geodude era in grado di usare Sassata, per Butterfree si preannunciava una sfida molto più difficile.        

Ma Ash non era certo tipo da abbattersi per così poco.

"E va bene... avanti, Butterfree, facciamogli vedere i progressi che abbiamo fatto! Vola più veloce che puoi e scaglia un attacco Raffica!" esclamò il ragazzino.

"Geodude, usa di nuovo Sassata!" esclamò Brock. Il Pokemon Roccia/Terra prese la mira, ma Butterfree era senza dubbio più agile e più veloce di lui, e riuscì a scansare l'attacco all'ultimo momento. Ancora una volta, Butterfree usò le ali per scatenare una tormenta in miniatura e scagliò un'ondata di polvere e vento in faccia a Geodude, che si difese alzando le braccia davanti a sè e vanificando l'attacco.

Sfortunatamente per Brock e Geodude, questo era esattamente quello che Ash voleva.

"Ottimo! Adesso è il momento giusto!" esclamò il ragazzino di Biancavilla. "Butterfree, usa il tuo nuovo attacco! Paralizzante!"

Butterfree chiuse le ali attorno al corpo e, sfruttando gli effetti del suo stesso attacco Raffica, rilasciò in aria una pioggia di spore paralizzanti in forma di un'evanescente polverina dorata che creò una nube luccicante attorno alla farfalla gigante per un attimo... poi, le spore si espansero e si posarono sul Pokemon simile ad un macigno, che emise un verso strozzato di stupore quando sentì le braccia e le articolazioni che pesavano sempre di più!

"Un attacco Paralizzante?" esclamò Brock, questa volta sinceramente stupito. "Sicuramente glielo hai insegnato tu durante i tuoi allenamenti..."

"Esatto! E grazie a questo, sono sicuro che possiamo vincere!" esclamò Ash. "Forza, Butterfree, un altro attacco Confusione!"

"Non cantare vittoria troppo presto!" ribattè Brock, pur rendendosi conto che la sua posizione si era fatta difficile di colpo. "Geodude, attaccalo con Sassata!"

Il Pokemon Roccia/Terra strinse i denti e afferrò un paio di grossi sassi che sembravano essere apparsi dal nulla davanti a lui... ma le spore paralizzanti di Butterfree ebbero effetto su di lui, e Geodude perse la presa sulle rocce, facendole cadere a terra. Butterfree, da parte sua, attaccò con rapidità e precisione, investendo Geodude con un'altra scarica di energia mentale che sollevò da terra il Pokemon Roccia. Geodude agitò freneticamente le braccia, cercando in qualche modo di aggrapparsi a qualcosa... ma Butterfree lo scaraventò via e lo mandò a schiantarsi contro la fiancata di una formazione rocciosa sul campo di battaglia!

L'impatto fu tale che un'intera sezione di roccia venne infranta e crollò a terra assieme a Geodude con un tremendo frastuono di rocce sgretolate! Il Pokemon Roccia/Terra emise un grugnito di disappunto... e infine, dopo aver cercato un'ultima volta di rialzarsi, si afflosciò a terra privo di sensi, con tanto di occhi trasformati in spirali. Inorgoglito dalla vittoria, Butterfree si librò in aria ed eseguì una spettacolare giravolta su sè stesso, per poi spalancare maestosamente le ali!

"Evviva! Bel colpo, Butterfree! Un punto per noi!" esclamò Ash.

"Ce l'ha fatta!" commentò Misty, sentendosi sollevata. Lei stessa era un po' stupita del fatto che in quel momento tenesse per Ash. "A quanto vedo, imparare Paralizzante è stata una mossa vincente per Butterfree!"

Flint fece un cenno affermativo con la testa, mentre dai fratellini di Brock si levava un'esclamazione di disappunto. Per fortuna, Solidad pensò a tenere a bada i bambini prima che qualcuno di loro si mettesse a fare i capricci. "State tranquilli, bambini... vostro fratello ha perso per adesso, ma vedrete che saprà farsi valere! Adesso manderà in campo il suo Onix, e andrà tutto diversamente!"

"Ne... ne sei sicura, sorellona Solidad?" chiese uno dei maschietti.

Brock richiamò il suo Geodude, e la sua espressione tornò seria e concentrata. "D'accordo. Fino ad ora te la sei cavata bene, nonostante lo svantaggio. Adesso, però, voglio vedere se sei migliorato abbastanza da guadagnarti la Medaglia Sasso." affermò. Prese un'altra Pokeball, e Ash si impose di tenersi concentrato - era sicuramente la sfera appartenente al suo poderoso Onix. Il ragazzino ripassò rapidamente la strategia che aveva preparato, e si tenne pronto, mentre la Pokeball di Brock solcava l'aria per un breve tratto e infine si apriva per far uscire il possente serpente di roccia!

"OOOOONIX!" esclamò il Pokemon Serpeterra con voce profonda. I fratellini di Brock esultarono alla vista del campione di Brock, e Misty, seduta alla sua panchina, corrugò la fronte. Quello era il momento della verità.

Onix e Butterfree restarono a guardarsi l'un l'altro con espressione di sfida per qualche secondo... prima che i loro allenatori dessero il loro primo ordine!

"Butterfree, usa Paralizzante!"

"Onix, cerca di evitarlo... e poi colpisci con Sassata!"

Butterfree si lanciò all'attacco e fece cadere una pioggia di spore paralizzanti sul serpente di roccia, ma quest'ultimo reagì più velocemente del previsto e riuscì a scansarsi in tempo ed evitare l'attacco. Con un rapido movimento della coda, Onix scagliò un sasso grande come il pugno di un uomo contro la farfalla gigante, che si riparò dietro uno spuntone di roccia. Con determinazione, Butterfree si lanciò alla carica e provò a spargere nuovamente la sua polverina paralizzante su Onix.

"Onix, respingilo con Azione!" ordinò Brock, rendendosi conto che Butterfree era ormai troppo vicino per tentare un attacco Sassata. Il Pokemon Serpesasso sferrò una testata davanti a sè e colpì Butterfree, facendolo vacillare, poi si avvinghiò attorno a lui, tentando un attacco Legatutto. Allarmato, Butterfree agitò rapidamente le ali e cercò di liberarsi dalla presa, ma la differenza di forza e dimensioni era davvero troppo netta.

"No! Attento, Butterfree! Cerca di liberarti con Confusione!" esclamò Ash.

"Free... freeeee!" Butterfree emise un acuto stridio e scagliò una piccola ondata di energia mentale contro Onix, facendogli allentare la presa. Poi, prima che il serpente di roccia potesse attaccare di nuovo, Ash diede un nuovo ordine.

"Adesso, Butterfree! Usa di nuovo Paralizzante!" esclamò. Butterfree ripetè l'attacco di prima... ma questa volta, Onix era troppo vicino per sperare di scansarlo, e la polvere tossica si posò sulla sua epidermide di pietra, rallentando i suoi movimenti e strappandogli un mugolio infastidito! Brock fece una smorfia di disappunto, ma non si fece intimorire, e proseguì il contrattacco.

"Onix, adesso usa Pazienza!" esclamò il giovane allenatore di Pokemon Roccia. Immediatamente, Onix si fermò e chiuse gli occhi come se fosse stato in meditazione... ma Ash, che aveva già visto quel trucco, non si fece ingannare... e decise che era il momento di cambiare tattica.

"Perfetto... adesso ritorna, Butterfree!" esclamò il ragazzino. Il Pokemon Farfalla fece un cenno di assenso e si fece richiamare nella Pokeball... ed Ash fece un cenno al suo primo Pokemon, che prese un bel respiro e si fece avanti, emozionato per la sua prima battaglia in Palestra! "Okay, Pikachu... ora tocca a te! Buona fortuna!"

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, drizzando la coda e caricando le guance di energia elettrica! Onix, ancora impegnato ad accumulare energia per il suo attacco Pazienza, non potè fare altro che restare a guardare il topolino giallo che si schierava davanti a lui.

"Usi un Pikachu?" chiese Brock, a metà tra il sorpreso e il deluso. "E' una scelta alquanto avventata. Mi aspettavo di meglio da te."

Ash sorrise astutamente. "Tu dici, Brock? è quello che vedremo presto." affermò. "Vai, Pikachu! Usa il tuo attacco Ruggito!"

"Pikachu! PIKAAAAA!" Pikachu prese fiato, poi emise un acuto squittio che sembrò scuotere il gigantesco Onix per una frazione di secondo. Il Pokemon Serpesasso strinse i denti per la frustrazione, non potendo attaccare prima che si fosse esaurito l'effetto di Pazienza. Brock annuì tra sè, complimentandosi con il suo avversario per aver capito quale fosse il punto debole dell'attacco Pazienza - se chi lo usava non veniva attaccato, era del tutto inutile.

"Okay, Onix. Non serve più, dobbiamo fare in un altro modo." disse Brock. Con un sospiro di sollievo, Onix abbandonò la posizione di guardia e cominciò a strisciare tra gli spuntoni di roccia. "Onix, resta a distanza, e usa il tuo attacco Sassata!"

Con un ruggito profondo, Onix scagliò alcune rocce contro Pikachu, cercando di costringerlo ad andare in un punto dove sarebbe stato più vulnerabile. Ash, da parte sua, decise che era giunto il momento di mostrare il vero risultato del loro allenamento... e dal momento che era ancora sotto l'effetto di Paralizzante, Onix fu piuttosto lento nell'eseguire il suo attacco. Con un colpo di coda, Onix scagliò una raffica di pietre contro Pikachu...

"Adesso, Pikachu! Usa il tuo attacco Codacciaio!" esclamò Ash. Il volto di Brock assunse un'espressione stupefatta, e la coda di Pikachu divenna splendente e rigida come ferro. Poi, il topolino giallo volteggiò su sè stesso e sferrò un micidiale colpo di coda che frantumò i proiettili di roccia scagiati da Onix! Ancora una volta, Brock restò sbalordito di fronte ad una mossa che non si era aspettato.

"Il tuo Pikachu sa usare Codacciaio?" esclamò il ragazzo dalla pelle scura.

Ash sorrise astutamente. "Beh, sì... diciamo che ci siamo allenati per questa rivincita!" rispose. "Ed ora... forza, Pikachu, passiamo al contrattacco! Usa Codacciaio contro Onix!"

"Pika!" esclamò il topolino elettrico. Con uno scatto improvviso, i lanciò contro Onix, che però si era riscosso dalla sorpresa iniziale e si era messo in guardia, ben consapevole che quella mossa rappresentava per lui un pericolo. Una volta giunto a pochi metri dall'avversario, Pikachu spiccò un salto enorme, fece una capriola in aria e scese giù sferrando un potente colpo con la coda ancora luccicante!

Ma Onix reagì con prontezza. Nonostante le enormi dimensioni, il Pokemon Serpesasso si gettò di lato e scansò il colpo di pochi centimetri... e Pikachu, colto di sorpresa, andò a piantarsi con la coda in uno spuntone di roccia. Sorpreso, il Pokemon Elettro cercò di tirare verso di sè per liberarsi, ma il colpo era penetrato nella pietra in profondità, e Pikachu stava facendo fatica a rimuoverla.

"Pikachu!" esclamò Ash, passato in un lampo dalla sicurezza allo sgomento. Prima che Pikachu potesse liberarsi, Onix riuscì a muoversi e usò un attacco Legatutto con il quale avvolse l'avversario nelle sue spire. "No, Pikachu! Cerca di liberarti!"  

"Ammetto che ti sei preparato bene." rispose Brock. "Non mi aspettavo che il tuo Pikachu avrebbe imparato Codacciaio per questa sfida. Ma temo che non abbia imparato a controllarla come si deve. E' stato un errore da parte tua."    

"Accidenti, Ash è nei guai..." disse Misty con evidente preoccupazione. "Se Pikachu non riesce ad uscire da quella morsa, non credo che Butterfree da solo potrà farcela."

Flint non rispose, e si limitò a guardare con attenzione lo scontro. Quello era il momento della verità...

Ash strinse i denti e cercò di pensare ad un modo di togliere il suo Pikachu da quella difficile situazione... ma non gli veniva in mente niente. Gli attacchi Elettro non avrebbero fatto effetto su di lui, e Pikachu non aveva la forza di liberarsi da solo. A meno che l'attacco Paralizzante di prima non avesse fatto effetto...

Un momento!

Ash stava cominciando ad avere un'idea. Anche se Onix era immune agli attacchi Elettro... questo non voleva dire che non fosse possibile dargli comunque del filo da torcere in un altro modo!

Era un tentativo piuttosto audace, ma... a quel punto, era meglio che non fare nulla.

"Pikachu, resisti! Usa Tuonoshock!" esclamò il ragazzino.

Il topolino elettrico, ancora preso nelle spire di Onix, aprì timidamente un occhio per guardare il suo allenatore con incredulità. "Pi... pika?" squittì, lui stesso consapevole che  Tuonoshock non sarebbe stato in grado di fare danni al colosso di pietra.

Ma Ash fece il cenno dell'okay, sorridendo con aria rassicurante. "Lo so, Pikachu. Tranquillo, so quello che faccio. Non ti preoccupare." lo incoraggiò. "Dopotutto, non ci siamo allenati assieme solo per imparare Codacciaio, vero?"

"Pika pikachu..." mormorò Pikachu in un istante di stupita realizzazione. Finalmente, il Pokemon Elettro si decise e caricò le guance di energia elettrica, mentre nello stesso tempo cercava di reggere allo stritolamento...

"Adesso, Pikachu! Verso gli occhi!" esclamò Ash.

"Chuuuu!" Il topolino giallo rilasciò la sua elettricità in una scarica sfolgorante che sfrecciò verso la testa di Onix e si scaricò sui suoi occhi! Il Pokemon Serpesasso non subì alcun danno... ma la scarica luminosa riuscì comunque ad abbagliarlo per un attimo, e Onix emise un ringhio sordo mentre allentava la presa su Pikachu! Il piccolo Pokemon Elettro si divincolò rapidamente dalle spire rocciose del suo avversario e si arrampicò rapidamente sul corpo del suo avversario, che ringhiò per la frustrazione e cercò di scuotersi di dosso il suo avversario... ma la combinazione della paralisi e dell'abbaglio gli impedirono di reagire con prontezza, e Pikachu raggiunse rapidamente la testa dell'avversario. Era in una posizione in cui non poteva sbagliare...

"Grande, Pikachu! E adesso... usa di nuovo Codacciaio!" esclamò Ash, sentendo che questa volta aveva la vittoria in pugno! Con un sorriso di gratitudine e convinzione, Pikachu sollevò la coda, eseguì una piroetta e abbattè un colpo fenomenale sulla testa del Pokemon Roccia/Terra! Un tremendo rumore metallico risuonò nella sala principale della Palestra, ed Onix spalancò la bocca e strabuzzò gli occhi un attimo prima di inclinarsi su un fianco ed abbattersi al suolo con un rimbombo assordante, infrangendo alcuni spuntoni di roccia! Pikachu eseguì una capriola ed atterrò in piedi vicino al suo avversario, e un'esclamazione di sgomento si levò dai fratellini di Brock.

"Ce l'ha fatta!" esclamò Misty, mentre Flint sorrideva lievemente e faceva un cenno di assenso. "Incredibile, ce l'ha fatta!"  

"Bravissimo, Pikachu! E' stato un colpo fenomenale!" esclamò Ash. Tuttavia, Onix non era ancora sconfitto - anche se quell'attacco Codacciaio aveva fatto un notevole effetto, il serpente di roccia stava ancora cercando di rialzarsi e di combattere. "Okay, adesso concludiamo! Usa un altro attacco Codacciaio, e portiamo a casa la vittoria!"

"Pikachu!" rispose prontamente Pikachu, e alzò nuovamente la coda ancora luccicante per sferrare un colpo decisivo.

Ma prima che Pikachu potesse muovere contro Onix...

"Hey! Hey, cosa fate?" esclamò la voce di Solidad. "Tornate qui, bambini!"

Ash ebbe appena il tempo di chiedersi cosa diamine stesse accadendo quando i fratellini di Brock raggiunsero l'arena e si piazzarono davanti ad Onix, con le braccia aperte in modo da impedire ad Ash e Pikachu di attaccare. Gli stessi Brock ed Onix restarono sbalorditi, non essendosi aspettati una tale reazione!

"Non fare del male ad Onix!" esclamò una delle sorelline di Brock.

"E' vero! Il fratellone Brock si è impegnato tanto per allenare Onix!" continuò uno dei fratellini. Ash e Pikachu, rimasti di sasso davanti a questa inaspettata reazione, esitarono e non riuscirono a fare una sola mossa...  e in effetti furono Brock e Solidad a riaversi e a reagire per primi.

"Fermi! Che state facendo?" esclamò la ragazza dai capelli rosati, con voce calma ma ferma. "Questa è una sfida ufficiale! Non potete interromperla così!"           

"Ma... ma non possiamo lasciare che Onix si faccia male!" rispose un altro dei bambini.

Una bambina scosse la testa. "Il fratellone Brock vuole bene ad Onix!" esclamò. "Non possiamo lasciare che guardi Onix che si fa male!"

Dopo un attimo di stupore ed esitazione, Brock alzò una mano per fare cenno ai suoi fratellini che non era necessario. "Ragazzi... ragazzi, non è necessario." affermò con un piccolo sorriso, mentre Onix tirava un sospiro di sollievo e si sgranchiva le spire. "Ascoltate, ragazzi... mi rendo conto che anche a voi dispiace che Onix si faccia male. Ma... questa è una competizione ufficiale. I nostri Pokemon si devono misurare tra loro."

"Oooonix!" esclamò Onix con un cenno affermativo, in accordo con il suo allenatore. I bambini esitarono, e Solidad si avvicinò a loro per cercare di indurli alla ragione.

"E poi... non credete che anche questo ragazzo si sia dato da fare per addestrare il suo Pikachu e il suo Butterfree?" chiese gentilmente. "A voi non piacerebbe che qualcuno chiedesse a Brock di farsi battere apposta, vero?"

"Beh..." rispose infine il ragazzino più grande. "No, certo che no..."

Brock raggiunse il più grande dei suoi fratelli e gli mise una mano sulla spalla, in maniera amichevole. "E allora, accettate che anche il vostro fratellone deve rispettare i suoi doveri come Capopalestra." rispose gentilmente. "Vi ringrazio per il vostro affetto e il vostro aiuto. Ma... è giusto che anch'io riconosca quando uno sfidante è stato più bravo di me." 

Mentre i suoi fratellini restavano in silenzio, colpiti dalle sue parole, Brock si rivolse ad Ash. "E a questo proposito... riconosco che mi hai battuto. Sei stato bravo, e per questo io, come Capopalestra di Plumbeopoli, ti conferisco la Medaglia ufficiale della mia Palestra - la Medaglia Sasso." affermò, per poi tirare fuori una piccola medaglia, dall'aspetto di un sasso ottagonale di colore grigio, da un risvolto interno della giacca. "Complimenti, giovane allenatore. Questa è la tua prima Medaglia, vero? Sii fiero della tua vittoria!"

"Ehm... ma.. non è stata proprio una vittoria..." Ash cercò di scusarsi. "Voglio dire, io, Butterfree e Pikachu non siamo riusciti a mettere ko il tuo Onix. Lo scontro non era ancora finito."

Brock sorrise lievemente. "Lo so, ma... credo che in ogni caso avreste vinto voi." rispose. "Sei stato in gamba... hai detto di chiamarti Ash, vero? Allora... complimenti, Ash! Tu e i tuoi Pokemon avete meritato questa vittoria!"

"Pika pikachu?" chiese con orgoglio Pikachu rivolto all'Onix di Brock, che chiuse gli occhi e fece un cenno affermativo con la testa, sfoderando un sorriso che sembrava un po' strano su una creatura così enorme e minacciosa. I fratellini di Brock, passato il primo momento di delusione, applaudirono... e Solidad si unì agli applausi un attimo dopo, mentre Ash riceveva la sua prima Medaglia e la sollevava per farla vedere ad un pubblico immaginario.

"Grazie mille, Brock!" affermò. "E con questo... la Medaglia Sasso è conquistata! La mia prima Medaglia della Lega di Kanto! YU-HUUUUU!"

"Pikachuuuuuu!" esclamò il topolino elettrico.

In disparte, anche Misty sorrise, contenta che Ash avesse vinto. "Beh, che dire? Sono soddisfatta! Ash e i suoi Pokemon si sono davvero fatti valere, questa volta! E hanno vinto! Che gliene pare, signor Flint?"

Il venditore di pietre sorrise tra sè e si mosse verso Ash e Brock, che si stavano dando la mano in segno di intesa al centro dell'arena. Stupita, Misty gli andò dietro, chiedendosi cosa avesse in mente... e non appena giunto vicino ai due allenatori, Flint si schiarì la voce e attirò su di sè l'attenzione dei due ragazzi, dei Pokemon e di Solidad...

"Ah! Signore, tutto bene?" chiese Ash, per poi rispondere alla domanda che stava leggendo nell'espressione di Brock. "Questo signore mi ha aiutato ad allenarmi. E' stato soprattutto grazie a lui che Pikachu è riuscito ad imparare Codacciaio."

"Davvero...?" chiese Brock, facendosi sospettoso. Quel tizio aveva un'aria stranamente familiare... e anche Solidad, adesso, lo stava guardando con una certa apprensione.

"E come mai... era così interessato ai tuoi allenamenti?" chiese la ragazza. "Chi è in realtà questo tipo?"

Flint sospirò e fece un cenno con la testa. Adesso era giunto il momento di rivelarsi... e con un gesto rapido e deciso, il venditore ambulante si tolse il cappello e si tirò via quella che si rivelò essere una barba finta dal mento, rivelando un volto straordinariamente simile a quello di Brock, con l'unica differenza di avere almeno una ventina di anni in più! Solidad sgranò gli occhi, in un'espressione al contempo di stupore e rabbia... mentre Brock, per quanto sorpreso, ebbe una reazione più controllata.

"Papà...?" chiese, con grande sbalordimento di Ash, Misty, Pikachu e del resto dei bambini...  

 

ooooooooo

 

CONTINUA...

 

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Capitolo 13
*** Il museo di Plumbeopoli ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Risposte alle recensioni!

Kunoichi_BeastKnightress: Grazie mille! Vedremo come se la caverà Ash con le prossime Palestre!

David Burger: Ho voluto far imparare Codacciaio a Pikachu in quanto ho pensato che fosse il modo più sensato per lui di sconfiggere Onix... e anche per far capire che il Pikachu di Ash ha un potenziale enorme! Paralisi è un cambio di stato molto fastidioso, in effetti... Oh, e sono curioso di vedere come saranno i Pokemon della Nona Generazione! Intanto, sono sicuro che se potrò giocarci sceglierò Sprigatito come starter! XD

Grazie delle recensioni... e passiamo al capitolo!

 

Capitolo 12 - Il museo di Plumbeopoli

 

"Papà...?" chiese, con grande sbalordimento di Ash, Misty, Pikachu e del resto dei bambini...

Esattamente. In quel momento, davanti a Brock e ai suoi fratellini era apparso proprio il loro papà da tempo allontanatosi per inseguire i suoi sogni. Sembrava una fotocopia di Brock, solo con una ventina circa di anni in più. La stessa pelle scura, gli stessi capelli castani e a punte... persino gli stessi occhi che sembravano perennemente chiusi. La sua espressione era un po' difficile da comprendere, ma si vedeva che mischiava una felicità contenuta ad un evidente rimorso.

"Sì, figliolo. Finalmente mi sono deciso a tornare." affermò l'uomo, guardando il figlio maggiore dritto negli occhi - per quello che poteva, dal momento che entrambi sembravano tenere gli occhi perennemente chiusi. L'espressione di Brock era difficilmente leggibile. Non sembrava nè contento nè arrabbiato. "Io e la tua mamma... siamo stati degli sciocchi. Ci siamo lasciati accecare dall'idea di inseguire i nostri sogni, quando avevamo qualcosa di più importante a cui pensare. La nostra famiglia. La nostra Palestra. Tutte cose che abbiamo lasciato a te senza pensarci su due volte. E quando non sono riuscito a diventare l'allenatore che avrei voluto... ho provato vergogna e non ho avuto il coraggio di tornare da voi."

Flint scosse la testa e abbassò lo sguardo, chiaramente provando rimorso per le sue azioni. "Mi dispiace, figliolo. Sono stato un vigliacco egoista. Solo ora mi sono deciso a prendere le mie responsabilità e tornare a casa, da dove non sarei mai dovuto partire. Ho provato anche a convincere Lola, ma... temo che lei sia ancora abbagliata da quelle sciocchezze che sta inseguendo, e spero che un giorno anche lei possa ravvedersi. E' giusto che adesso sia tu ad avere la possibilità di viaggiare per realizzare i tuoi sogni."

"Papà..." mormorò Brock, sentendosi ancora un po' confuso pur nell'atmosfera di riconciliazione. Dentro di sè, il giovane allenatore di Pokemon Roccia si era già immaginato che avrebbe dovuto rimanere a Plumbeopoli a far da Capopalestra ancora per molti anni... e questo sviluppo improvviso gli arrivava come un'occasione insperata.

Poco più in là, anche Solidad ascoltava il discorso di Flint... ma non era altrettanto ben disposta. Strinse gli occhi e storse leggermente il naso, forse chiedendosi dove il padre del suo migliore amico avesse trovato la faccia tosta di ripresentarsi dopo tanto tempo.

"Fratellone... anche tu hai un sogno?" chiese uno dei fratellini di Brock con tono innocente.

Brock sospirò, un po' malinconico. "Beh... inutile negarlo. Vedete... la verità è che mi piace molto di più allevare i Pokemon e prendermi cura di loro, piuttosto che farli combattere. Non mi interessa tanto essere un allenatore... quello che vorrei diventare è un allevatore di Pokemon, oppure un medico. Ecco... quello sarebbe il mio sogno, davvero..." rispose. "Ma fino ad adesso sono dovuto restare qui a Plumbeopoli per badare alla Palestra, e soprattutto a tutti i miei fratellini e sorelline..."

"Awww..." risposero i bambini tutti assieme. Si vedeva bene che erano dispiaciuti per il fatto che Brock non avesse ancora iniziato il suo viaggio per stare dietro a loro.

"Adesso sono tornato per occuparmi io della alestra e della nostra famiglia. Meglio tardi che mai, oserei dire..." continuò Flint. "Figliolo. Spero che tu mi possa perdonare per il mio egoismo, ma se non te la senti, ti comprendo. Tutto quello che vorrei fare adesso è prendermi cura della mia famiglia, come avrei sempre dovuto fare. Tu, Brock, vai per la tua strada, e realizza i tuoi sogni come io non ho potuto fare."       

Brock rimase in silenzio a riflettere per qualche istante... e infine alzò la testa e annuì con serietà. "Papà. Mentirei se dicessi che questa situazione non mi ha mai pesato." rispose, per poi sorridere fiducioso. "Però... mi rendo conto che sei sincero, quindi sì, ti perdono. C'è solo una piccola condizione che vorrei apporre."

Flint sorrise e alzò la testa, sentendosi sollevato. Se doveva essere sincero, non credeva che Brock lo avrebbe perdonato così rapidamente. "Certamente, figliolo. Tutto quello che voi." rispose...

Una frazione di secondo dopo, Brock tirò fuori un piccolo bloc-notes e una penna da una tasca interna del suo giubbino e li mise in mano a Flint, che li guardò sorpreso per un attimo, prima che Brock cominciasse a sciorinare una serie di annotazioni!

"Allora, devi sapere che Susy finisce sempre per farsi qualche strappo nei vestiti, quindi dovrai imparare a cucire." iniziò Brock, indicando uno ad uno i fratellini più piccoli. "E Timmy mangia solo spaghetti freddi a colazione. Mentre invece a Tommy piace mangiare corn flakes freddi a cena..."

"Hey! Aspetta un momento, figliolo! Non riesco a scrivere così in fretta!" esclamò Flint, mentre cercava in qualche modo di annotarsi ogni cosa.

"Cindy è sonnambula, quindi è meglio se le metti un campanellino al polso... e i gemelli non vogliono mai farsi il bagno, quindi..." Brock continuò imperterrito, lasciando Ash, Pikachu e Misty a guardare stupefatti la scenetta, che era in breve tempo passata dal solenne al ridicolo... con tanto di goccia di sudore che scendeva dalla testa di Ash!

"Beh... che dire, questo è stato... interessante." commentò Ash. "Pikachu, mi sa che siamo venuti qui per una Medaglia, e ci ritroviamo coinvolti in affari di famiglia..."

"Pika pikachu..." disse il topolino giallo.

In quella situazione, mentre Brock continuava a dare disposizioni a suo padre, e i fratellini di Brock correvano tutti incontro al loro papà, l'unica che non dava l'impressione di essere soddisfatta era Solidad. La ragazza dai capelli rosati era rimasta anche lei senza parole per lo stupore di vedere Flint che tornava a casa... ma non era stata contenta di vedere che Brock lo aveva perdonato così facilmente. Con espressione incupita, Solidad si passò una mano tra i capelli e si avviò verso l'uscita della Palestra.

"Hm? Solidad, tutto bene?" chiese Brock, distraendo la sua attenzione dalla sua famiglia e notando la sua amica che si allontanava.

Solidad raggiunse l'uscita e si voltò per salutare, sorridendo in maniera un po' forzata. "Sì, Brock, tutto bene. E' solo che... penso che forse tu e i tuoi fratellini preferireste passare un po' di tempo con il vostro papà che è appena tornato. Non vorrei mai essere di troppo." rispose. "Ci... vediamo domani, Brock, bambini? E... anche tu, ragazzo! E' stata una bella battaglia!"

"Ah! Aspetta un momento, zia Solidad!" disse la bambina di nome Susy... ma la ragazza dai capelli rosati si limitò a sorridere, muovere la mano per salutare, e andarsene.

"Beh..." affermò Misty qualche istante dopo. "Certo, questo saluto non era per niente strano. Ma proprio per niente."

"Pikachu?" si chiese Pikachu, anche lui spiazzato come anche il suo allenatore. Brock, da parte sua, si era già fatto un'idea di cosa stesse pensando Solidad.

La sua amica era delusa. Arrabbiata, per certi versi. Non riusciva a capacitarsi di come Brock fosse stato in grado di perdonare suo padre così facilmente, dopo tutti i problemi che c'erano stati, dopo tutto quello che Brock aveva dovuto sacrificare per stare dietro alla sua famiglia.  Brock poteva comprendere il punto di vista della sua amica... ma cosa poteva farci, se lui non se la sentiva di provare rancore? Lui era fatto così, in fondo. Non gli andava di restare fossilizzato su vecchie ruggini, soprattutto non se si trattava di suo padre e se vedeva che Flint era sinceramente pentito.

Sperava soltanto che Solidad potesse un giorno comprendere il suo modo di pensare, anche se non condividerlo...

oooooooooo 

Il giorno dopo...

Quella notte era stata speciale per il giovanissimo Ash Ketchum e i suoi Pokemon. La prima cosa che il ragazzino di Biancavilla aveva fatto non appena uscito dalla Palestra era stato telefonare a sua mamma per raccontarle della vittoria. E Delia, inutile dirlo, era stata entusiasta di questa notizia ed era rimasta quasi mezz'ora al telefono a fare i complimenti ad Ash, dargli tutte le raccomandazioni che si potevano immaginare, e in generale ad esprimere la sua gioia! Finalmente, dopo un bel po' di imbarazzo davanti ad altri clienti del Pokemon Center, Ash si era congedato, non prima di aver comunque ribadito la sua contentezza e aver fatto gli auguri alla sua mamma.

E adesso che la grande sfida in Palestra era stata vinta, e la mattina dopo era arrivata... Ash si ritrovava un po' spaesato. La battaglia era stata vinta, e la prima Medaglia era stata conquistata... e adesso che l'eccitazione si era esaurita, il giovane allenatore stava pensando a cosa avrebbe potuto fare per quel giorno.

Da un lato, gli sarebbe piaciuto riprendere subito il cammino. Ad est di Plumbeopoli, la strada portava verso il famoso Monte Luna, uno dei luoghi più magici e misteriosi del continente di Kanto, e dopo averlo superato, sarebbe arrivato a Celestopoli, dove lo aspettava una nuova sfida in una Palestra. Conquistare le Medaglie così velocemente e qualificarsi in fretta per il torneo della Lega di Kanto gli avrebbe sicuramente fatto molto piacere...

Ciò nonostante, anche fermarsi a Plumbeopoli per una giornata non gli sembrava male come idea. In fondo, i suoi Pokemon si erano dati da fare, soprattutto Butterfree e Pikachu. Meritavano un po' di riposo, e anche a lui non sarebbe dispiaciuto farsi una giornata tranquilla. E se doveva essere sincero, aveva una certa curiosità nei confronti delle circostanze di Brock...

"Allora, Ash? E' da un po' che stai seduto lì a guardare davanti a te..." lo richiamò improvvisamente Misty, senza mai perdere quella sua espressione sarcastica. "C'è qualche problema? Credevo che saresti stato al settimo cielo dopo aver in qualche modo battuto Brock."

"Hmm... sempre molto spiritosa tu, eh?" ribattè prontamente Ash. Scosse la testa e cercò di pensare ad altro... in particolare a quello che gli era venuto in mente di fare per la giornata. "Beh, per quello... sì, sono contento. E mi fa piacere che i miei Pokemon siano riusciti a vincere... ma adesso mi sento un po'... non so neanch'io come spiegarlo. E' come se fossi stanco, ma in realtà mi sento eccitato e contento al tempo stesso. Non ti è mai capitato?"

Pikachu annuì rapidamente, come per ribadire che si sentiva nello stesso modo. "Pikachu..." affermò, e diede una pacchetta sulla schiena al suo allenatore, che rispose grattandolo dietro un orecchio. Da parte sua, Misty sospirò e si sedette vicino al ragazzo, gettandogli uno sguardo comprensivo.

"Sì, credo di capire cosa vuoi dire. Adesso che hai battuto Brock... ti senti mentalmente stanco e vorresti rilassarti un po'. Sai che c'è? Non mi sembra male come idea!" affermò Misty strizzando un occhio. "Tra l'altro, siamo in una città che nessuno di noi ha mai visto prima, e potrebbe essere divertente dare un'occhiata in giro. Ho sentito dire che Plumbeopoli ha un museo molto interessante, che si occupa sia di fossili che di reperti provenienti dallo spazio."

"Pika pikachu..." rispose Pikachu, apparentemente interessato.

Ash storse il naso e ci pensò su. Certo, lui non era mai stato tipo da musei, visto che li trovava noiosi e troppo silenziosi. Ma se Misty parlava di fossili... questo voleva dire che erano fossili di Pokemon, e quelli almeno erano interessanti per lui. E poi, detto sinceramente, sentiva di avere proprio bisogno di una scusa per passare una giornata tranquilla, magari assieme ai suoi Pokemon.

"Beh, non so... se lo dici così, immagino che potrebbe essere interessante fare un giro da quelle parti." disse infine Ash. "Che dici, magari andiamo assieme? Ci potrebbero essere fossili di Pokemon d'Acqua... quelli ti interessano, vero?"

Misty sbattè gli occhi un paio di volte... poi si mise a sghignazzare tra sè, voltandosi  dall'altra parte e mettendosi una mano davanti alla bocca. Il ragazzino e il suo Pikachu si guardarono negli occhi, entrambi colti di sorpresa dalla reazione di Misty, che sembrava aver appena sentito una barzelletta così divertente da non riuscire a trattenersi. "Eh? Ma... ma cosa ho detto di tanto buffo, eh?" chiese, sentendosi un po' irritato. Quella ragazza proprio non riusciva a capirla...

"Heheheheee... scusa, scusa!" rispose Misty, passandosi una mano sugli occhi. Le stavano venendo le lacrime agli occhi dalle risate... "Stavo solo pensando che... hehehe... per come l'hai detto, l'hai fatto sembrare un appuntamento!"

Ash e Pikachu restarono sbalorditi e si guardarono a vicenda, sbattendo gli occhi in un'espressione di confusione... e una volta capito cosa volesse dire Misty, il ragazzino fece una faccia stravolta e si tinse di un'inequivocabile colore rosso! "Un... un appuntamento? Ma... ma cosa ti salta in mente?" esclamò. "Io non stavo pensando a niente del genere! E poi... se dovessi cercare una ragazza, non andrei certo a cercare un maschiaccio violento come te!"

Il buon umore di Misty svanì all'istante, e la ragazzina si voltò verso Ash con tanto di venuzza pulsante sulla fronte e fiamme rosse che ardevano minacciose dietro di lei! "COSAAAA? Come ti permetti, moccioso?" esclamò. "Sei tu che mi fai arrabbiare con le tue stupidaggini! Io sono una ragazza dolce e tranquilla!"

"Già, tranquilla come un Mankey con la luna storta..." rispose sarcastico Ash.

"E tu sei imbranato come uno Slowpoke sulla terraferma!" ribattè Misty.

"Sì, beh, almeno non sono un rompiscatole come te!"

"Ah sì? E tu sei un babbeo!"

"E tu una smorfiosa!"

Pikachu scosse la testa e ripetè il proprio nome con fare rassegnato. Fintanto che quei due avessero continuato a viaggiare assieme, aveva l'impressione che avrebbe dovuto abituarsi a quei battibecchi...

"Ah, i giovani di oggi, sempre pieni di vita..." commentò tra sè l'infermiera Joy di turno, mentre riceveva le Pokeball di un altro allenatore e gettava un'occhiata ad Ash e Misty che continuavano a sbracciarsi...

oooooooooo

Il Museo della Scienza di Plumbeopoli era uno degli edifici più grandi ed appariscenti della città, svettando per dimensioni ed aspetto impressionante in una città dal sapore tradizionale e dall'aria tranquilla. E l'interno non era meno curato, con le sue teche disposte secondo uno schema geometrico e le stanze decorate con graziose piante ornamentali che aggiungevano un po' di brio e colore. Ash, Pikachu e Misty non potevano fare a meno di essere ammirati, mentre entravano nel museo e venivano accolti da un uomo di mezza età dal fisico piuttosto imponente e dalla pelle abbronzata, con la barba e i baffi grigi, e vestito in maniera pratica per quanto un po' terra terra - una camicia grigia con sopra una giacca da lavoro, pantaloni lunghi e scarpe pesanti, e una sorta di elmetto con tanto di occhiali protettivi.

"Ehilà! Benvenuti al Museo di Plumbeopoli, ragazzi miei!" esclamò l'uomo con vivacità. Un paio di impiegati del museo che si trovavano lì vicino sorrisero della scenetta, come se fossero ormai abituati a vederla. "Posso esservi utile in qualche modo? Magari facendovi da guida, o rivelandovi qualche interessante segreto sul nostro museo?"          

I due bambini e Pikachu si tirarono indietro sorpresi e sbatterono gli occhi mentre guardavano quello stravagante individuo, che restava in piedi davanti a loro, mettendosi in posa. "Ah... beh... io e i miei amici... siamo venuti qui giusto per dare un'occhiata in giro..." disse Ash, indicando prima Misty, poi Pikachu, Butterfree, Pidgey e Nidoran-F che lo seguivano a ruota. "E' la prima volta che vengo qui a Plumbeopoli, e... visto che sono in viaggio di allenamento, volevo vedere il più possibile della vostra città prima di proseguire per il Monte Luna."

L'uomo si sfregò il mento con una mano, e nei suoi occhi apparve un brillio che voleva dire che aveva capito tutto. "Aaaah, tutto chiaro, ragazzo mio! Questo significa che hai già battuto il nostro Brock, vero? Congratulazioni, non tutti sono capaci di batterlo alla tua età!" affermò. "E così, speri di visitare il Monte Luna, eh? In questo caso... credo proprio di poterti mettere in contatto con la persona giusta! Presto, venite con me!"

"Signor curatore, mi raccomando, non spaventi quei ragazzi con il suo entusiasmo!" replicò un addetto, mentre l'uomo prendeva giovialmente Ash e Misty per le spalle e cominciava a trascinarli con sè!

"Uh... curatore? Chiedo scusa, ma cos'è un curatore?" chiese Misty, non avendo mai sentito quel termine prima d'allora. Era la stessa domanda che Ash voleva fare, in effetti...

L'uomo barbuto si fermò, ma non perse la sua espressione gioviale. "Bella domanda, signorina, davvero una bella domanda!" rispose. "Allora, dovete sapere che un curatore è una persona che si occupa della conservazione e della mostra di oggetti di grande valore artistico e culturale. Nel caso del nostro museo, questo significa la conservazione dei fossili, dei reperti geologici e in generale delle testimonianze della vita sul nostro pianeta quando gli uomini ancora non esistevano."

"In altre parole," intervenne una voce femminile dal timbro chiaro e deciso. "si tratta di un esperto d'arte che ha raggiunto i massimi vertici."

Il curatore e i visitatori si voltarono nella direzione della voce e videro Solidad che si avvicinava, salutando educatamente con una mano alzata. "Buongiorno, signor curatore. Salve, ragazzi. Scusate se mi intrometto, ma non ho potuto fare a meno di sentire i vostri discorsi."

"Pikachu!" Pikachu salutò a sua volta la ragazza, muovendo un braccio e tenendo le orecchie dritte.

"Ah, che sorpresa! Tu sei l'amica di Brock, giusto? Ehm... mi sembrava che ti chiamassi... Solariad...?" rispose Ash, non del tutto sicuro sul nome.

"Solidad. Il mio nome è Solidad." lo corresse gentilmente la ragazza più grande. "Complimenti per la sfida di ieri. E' stata una battaglia ben combattuta... e sinceramente, non mi aspettavo che avessi allenato così bene il tuo Pikachu."

Pikachu si mise in posa. "Pika pika!" esclamò, dandosi un po' di arie.

"Beh, sì... io e Pikachu abbiamo fatto un buon lavoro, modestamente!" rispose il ragazzino. "Certo... dobbiamo ringraziare anche il signor Flint, visto che è stato lui a darci una mano. Ha permesso a Pikachu di imparare Codacciaio."

Misty sorrise e alzò gli occhi al cielo. "Già... se non fosse stato per il signor Flint, non so per quanto tempo Ash avrebbe insistito!"

"Nido!" protestò la Nidoran-F di Ash, forse chiedendo che Misty desse un po' di credito al suo allenatore.

Solidad fece una risata a mezza bocca, ma la sua espressione si fece amareggiata. "Già, capisco... Non so come mai quell'uomo ha deciso di farsi vedere adesso, dopo tutti questi anni in cui è scomparso." rispose. "E non capisco come faccia Brock a fargliela passare liscia così facilmente..."

Solidad si rese conto che stava parlando a voce alta quando notò che Ash, Misty e i Pokemon la stavano guardando con espressione dubbiosa. Immediatamente, la ragazza scosse la testa e sorrise in maniera non troppo convincente, cercando di riportare la discussione su binari un po' più sicuri. "Ehm... lasciate perdere, fate come se non avessi detto nulla." rispose. "Allora... ehm... stavate dicendo che volevate dare un'occhiata al grazioso Museo delle Scienze di Plumbeopoli, vero? Se volete... vi posso guidare io! Conosco molto bene questo posto e le sue esposizioni!"

"Free..." rispose interessato Butterfree.

"Per noi non ci sarebbe problema. Ma forse il signor curatore voleva accompagnarci lui." rispose Ash. Il ragazzino rivolse un'occhiata all'uomo barbuto, che alzò gentilmente le spalle e gli diede una pacchetta sulla schiena.

"Tranquilli, ragazzi. Sono sicuro che vi piacerà di più fare la visita accompagnati da una graziosa signorina che da un vecchio bacucco come me!" rispose in tutta tranquillità. "Allora, signorina Solidad, li affido alla sua esperienza?"

"Ci penso io, signore! Gli farò vedere tutto ciò che di interessante c'è in questo museo!" rispose la ragazza dai capelli color pesca con un sorriso arguto. "Allora, ce ne dite, ragazzi? Volete vedere prima i fossili, o l'ala dedicata allo spazio?"

Ash e Misty non ebbero alcuna esitazione. "I fossili!" esclamarono in perfetto unisono, prima di guardarsi con espressione stupita. Solidad ci rise su, ma si percepiva ancora che il suo umore era cambiato, e adesso non era più tanto spensierata. Sperò almeno che questa visita riuscisse a distrarla dai suoi pensieri e a farla sentire un po' meno amareggiata.  

"Okay, ragazzi! Seguitemi, qui vedremo tanti di quei fossili da farvi girare la testa! Signor curatore, le auguro buon proseguimento... e buona giornata!" rispose Solidad, e con un cenno della testa guidò Ash, Misty e i Pokemon verso l'ala del museo dedicata alla paleontologia...

 

oooooooooo

 

Come c'era da aspettarsi, i due bambini erano completamente sbalorditi di fronte ai reperti che facevano bella mostra di sè nelle teche trasparenti del museo. In una bacheca posta vicino ad un'ampia finestra, Ash e Misty avevano visto due fossili dall'aspetto suggestivo, identificati dalle targhette come Helixfossile e Domofossile. Il primo ricordava molto il guscio di una grossa chiocciola, mentre il secondo aveva una forma simile ad una cupola, con due piccole fessure sulla parte superiore.

"Ecco. Queli che vedete sono i fossili di Pokemon che si ritengono ormai estinti - Omanyte e Kabuto, due Pokemon di tipo Acqua che vivevano negli oceani del nostro mondo milioni di anni fa." spiegò Solidad. Alla menzione dei Pokemon d'Acqua, Misty cominciò ad esaminare i due fossili da tutte le parti. "Detto questo... sembra che sulle Isole Cannella ci sia un laboratorio di ricerca, diretto dal famoso Dr. Blaine, che sta ultimando una tecnologia che permetterà di resuscitare Pokemon preistorici a partire dai loro fossili. Ci sono molti che pagherebbero bene per avere la possibilità di studiare un Omanyte o un Kabuto dal vivo."

"Certo, se sono dei Pokemon abbastanza carini, io farei carte false per averne uno in squadra!" esclamò Misty. "Non voglio togliere nulla alla mia Staryu e alla mia Goldeen, ma... insomma, quanti potrebbero vantarsi di avere in squadra un Pokemon preistorico?"

"Beh, se l'esperimento del Dr. Blaine funziona... non saranno in pochi ad averlo!" rispose Solidad con un sorriso divertito.

Ash aveva già sentito parlare del Dr. Blaine. Anche se non aveva la stessa fama del professor Oak, era comunque uno scienziato e un ricercatore di Pokemon che si era guadagnato il rispetto della comunità scientifica di Kanto, per quanto la sua ricerca vertesse più sull'impiego dei Pokemon durante i combattimenti che non sulle loro abitudini e la loro ecologia. E tra l'altro era anche un Capopalestra, e per giunta uno dei più ammirati della Lega di Kanto. Chissà cosa si sarebbe trovato davanti il giorno che lo avesse sfidato...

"Anche a me piacerebbe avere in squadra un Pokemon fossile..." disse Ash. "Hey, Pikachu, tu che dici? Prendiamo Omanyte o Kabuto?"

"Pika... pikachu..." rispose il Pokemon Elettro, mentre indicava un'illustrazione posta sopra la teca nella quale si trovavano i fossili. Si trattava di un'ipotetica riproduzione della vita nelle profondità marine ai tempi in cui Omanyte e Kabuto ancora esistevano... e infatti, i due Pokemon venivano mostrati nel loro ambiente: Omanyte aveva l'aspetto di una sorta di incrocio tra una seppia azzurra e una chiocciola, con un corpo invertebrato dotato di molti corti tentacoli e un paio di vivaci occhi neri, mentre Kabuto ricordava parecchio una trilobite o un limulo, piatto e con una corazza di colore marrone ambrato che ricopriva tutto il suo corpo.    

"Stai calmo, Ash! Prima di tutto dovrai trovare un Pokemon fossile, e non sono certo una cosa che puoi comprare in un negozio sotto casa." replicò Misty, cercando di frenare gli entusiasmi del ragazzino e dei suoi Pokemon. "E poi, anche se trovassi un fossile, dovresti convincere il Dr. Blaine a riportarlo in vita con la sua macchina. E sinceramente, non so se un allenatore qualsiasi ha delle possibilità..." Pronunciò l'ultima parte con un sorrisetto malizioso, puntando un indice verso Ash per prenderlo in giro.

"Nido..." Nidoran-F fece una smorfia, un po' irritata da come Misty aveva definito il suo allenatore.

"Hey! Io non sono un allenatore qualsiasi!" protestò Ash. "Io sono Ash Ketchum, e sono l'allenatore che diventerà un vero maestro di Pokemon e renderà Biancavilla famosa in tutto il mondo!"

Misty ridacchiò di nuovo. "Certo, certo... intanto pensa a guadagnare altre Medaglie, che con una sola non vai da nessuna parte!" affermò. "E ti avverto che conquistare la seconda non sarà così semplice!"  

"Davvero? E cosa te lo fa pensare? Per allora io e i miei Pokemon ci saremo allenati e saremo diventati molto più forti!" rispose Ash con sicurezza. Lui e Pikachu si guardarono negli occhi, e il Pokemon Elettro annuì e squittì il proprio nome con convinzione. "O magari lo stai dicendo perchè sai qualcosa del secondo Capopalestra che dovrò affrontare, eh?"

Misty arrossì lievemente per l'imbarazzo. Accidenti a lei e alla sua bocca larga. Meglio cercare di far finta di niente e sperare che a quel marmocchio non venissero sospetti. "Non... non ne so niente! Sto solo dicendo che se pensi che conquistare tutte e otto le Medaglie della Lega di Kanto sarà una passeggiata, ti sbagli di grosso! Già con Brock hai dovuto affidarti a qualcun altro che insegnasse al tuo Pikachu la mossa giusta per combattere Onix!" esclamò.

"Dammi tregua, sono solo all'inizio!"

"Già, un inizio che fa pena! E' stato grazie alla tua imbranataggine che la mia bici è andata distrutta!"

"Ugh... perchè avevo la sensazione che lo avresti detto?"

Mentre i due ragazzini battibeccavano come al solito, Solidad li osservava con un misto di curiosità e divertimento. L'idea che una volta, non tanto tempo fa, anche lei e Brock avessero iniziato come due marmocchi sempre in competizione tra loro le faceva tornare alla mente dei tempi un po' più spensierati. Tempi che erano finiti quando i genitori di Brock se n'erano andati di casa, lasciando a lui l'onere di badare ad una famiglia numerosa.

Era per questo che non le piaceva l'idea che adesso Flint tornasse indietro e chiedesse scusa come niente fosse. Aveva idea, quell'uomo, di quante difficoltà aveva provocato a Brock e ai suoi fratelli? Ai tempi, non gli era importato di aver costretto Brock ad abbandonare il suo sogno di diventare un bravo allevatore di Pokemon... perchè adesso faceva il pentito? Era una cosa che Solidad non sopportava.

Nel frattempo, Ash e Misty avevano smesso di litigare e avevano rivolto a Solidad la loro attenzione. L'espressione cupa che era apparsa all'improvviso sul volto dell'amica di Brock li aveva un po' messi in allarme, ed Ash per primo si avvicinò alla giovane per vedere che problema ci fosse. "Hmm... Solidad? Tutto a posto?" chiese il ragazzino.

"Ah? Ehm... certo. Sì, tutto a posto. Scusa, Ash, mi sono fermata a pensare..." rispose lei. Mise da parte i suoi pensieri, non volendo far pesare i problemi suoi e di Brock ai suoi giovani amici. "Ma... non era niente di importante, dico davvero. Beh... adesso, che ne dite se andiamo a vedere le esposizioni al piano di sopra? Ci sono tanti reperti del primo allunaggio! E anche delle foto che sono certa vi piaceranno!"

"Con piacere, Solidad!" disse Misty allegramente. "Prego, mostraci pure la strada!"

"Goldeen!" rispose Goldeen agitando le pinne.

Mentre il gruppetto si dirigeva verso le scale che portavano al piano superiore, un terzetto di individui dall'aspetto misterioso, vestiti con tanto di impermeabili, cappelli a larghe falde e occhiali da sole li stava osservando da un angolino della sala... e non appena Ash e Pikachu non furono più visibili, il più alto dei tre si avvicinò ai suoi compagni e sussurrò qualcosa.

"Avete sentito, ragazzi? Una macchina in grado di riportare in vita i fossili!" sussurrò, rivelandosi come una giovane donna dai vividi occhi rossi e dai lunghi capelli fucsia. "Se riuscissimo ad impadronirci di quella e di un po' di fossili, il capo ne sarebbe molto soddisfatto."

"Oh, bene, Jessie! Vedo che anche a te vengono delle buone idee, quando ti ci metti!" rispose con voce nasale il più basso dei tre individui... che in effetti, non era nemmeno un umano ma un Meowth! "Vale la pena di darci un'occhiata. Se il nostro capo avesse il monopolio sulla rianimazione di Pokemon fossili, vorrebbe dire un bel po' di soldi nelle casse del Team Rocket!"

"Intanto, però, ci sarebbe quel Pikachu. Dovremmo tenerlo d'occhio." continuò il terzo individuo... un ragazzo di non più di diciotto anni con i capelli azzurrini a caschetto e gli occhi verdi. "Adesso non è il momento giusto per cercare di prenderlo. Ma se seguiamo quei mocciosi e abbiamo pazienza, sono sicuro che lo prenderemo, prima o poi."

"Tutto a tempo debito, mio caro James. A tempo debito." rispose Meowth con un sorriso astuto. "Intanto seguiamo quei mocciosi. Forse potremo sentire qualche altra notizia interessante..."

"Non vedo cosa ci possa essere di interessante nelle esposizioni sullo spazio..." borbottò Jessie storcendo il naso. "Ma va bene... spero solo di non annoiarmi troppo."

Meowth alzò le spalle. "Non essere troppo frettolosa, Jessie." affermò. "Non si può mai sapere. Magari veniamo a scoprire qualcosa che ci può tornare utile."

oooooooooo

Al piano superiore, l'atmosfera era molto diversa da quella che si respirava tra i fossili e i reperti dei Pokemon preistorici. In quelle sale, il tema predominante era lo spazio. La tecnologia che permetteva i viaggi oltre l'atmosfera, la geografia della luna e i reperti che gli astronauti avevano portato dai loro viaggi. Ash, Misty e i loro Pokemon erano riuniti di fronte ad una grande teca nella quale era conservata una riproduzione di un enorme veicolo a forma di razzo - lo Shuttle, il primo mezzo con il quale l'uomo aveva lasciato l'atmosfera della Terra e aveva esplorato lo spazio.

"Ecco, ragazzi... quello che vedete è lo Shuttle. Circa trent'anni fa, è stato grazie a questo mezzo che i nostri astronauti sono riusciti a lasciare la Terra e raggiungere la Luna." stava spiegando Solidad, per poi indicare alcune delle teche più in là, dove erano conservate delle rocce grigie dalla forma irregolare. "Vedete quelle pietre? Sono dei frammenti di suolo lunare che i nostri astronauti hanno riportato indietro dalla Luna in modo che potessero essere studiate. E... hanno scoperto che è proprio dalla Luna che provengono le pietre che consentono l'evoluzione di certi Pokemon."

"Le Pietrelunari?" chiese Ash. "Quindi è per questo che vengono chiamate così..."

"Nido..." mormorò Nidoran-F. La graziosa Pokemon Veleno rivolse tutta la sua attenzione alle teche nelle quali erano contenuti i frammenti di suolo lunare, come se avessero qualche effetto ipnotico su di lei. "Nido nidoran!" esclamò, e cominciò a fare cenno ad Ash perchè le permettesse di darci un'occhiata.

"Nidoran?" chiese Ash, chinandosi verso la Pokemon azzurra per accarezzarla. "C'è qualche problema?"

Pikachu indicò la teca nella quale le Pietrelunari grezze erano custodite. "Pikachu..."

"Nidoran... o meglio, le sue forme evolute... sono tra i Pokemon che raggiungono la loro forma finale una volta esposti alle radiazioni di una Pietralunare." spiegò Solidad. "Forse la tua Nidoran ne è attratta."

"Nidoraaaan!" esclamò la Pokemon Veleno, alzando la testa verso le pietre come se emettessero un profumo a cui non riusciva a resistere. Pikachu osservò la sua compagna di squadra con espressione indecifrabile, chiedendosi come sarebbe stato evolvere, e se un giorno o l'altro sarebbe stato costretto a farlo anche lui... Se doveva essere sincero, sul momento l'idea non lo attraeva per niente. Se fosse evoluto, sarebbe cambiato qualcosa in lui... non soltanto dal punto di vista fisico? Era una possibilità che lo spaventava... e che sperava di dover evitare, in un modo o nell'altro.

"Aspettate un momento! E questo che cos'è?" chiese Misty, guardando meravigliata una grande foto posizionata vicino alla riproduzione dello Shuttle. Si trattava di una foto sfocata e certamente fatta in tutta fretta, ma si riuscivano a vedere degli elementi inequivocabili: la superficie lunare, il vuoto nero e le stelle tutt'attorno... e una figura umanoide che incombeva, misteriosa ed inquietante, una sagoma sfocata il cui sguardo gelido sembrava passare oltre la parete dell'immagine ed inquadrare lo spettatore. Era un'immagine che incuteva timore e al tempo stesso riusciva ad affascinare...

"Non mi direte che questo è... un Pokemon che vive nello spazio?" chiese Ash. "Non si vede neanche tanto bene..."

Solidad accarezzò Nidoran-F sulla testa per poi rispondere alla domanda di Ash. "Questo... è uno dei misteri che hanno accompagnato la notizia del primo allunaggio." spiegò. "Dicono... che gli astronauti, ad un certo punto, si siano trovati davanti questa creatura extraterrestre, in qualche modo adattata a vivere nel vuoto. Per quanto questo possa sembrare assurdo."

"Pi pidgey?" Il Pidgey di Ash svolazzò incuriosito attorno alla foto in bianco e nero, come se sperasse di capire quale incredibile creatura aliena si nascondesse lì dietro.

"Ma... com'è possibile?" chiese Misty sbalordita. "Voglio dire... capisco che i Pokemon abbiano delle capacità straordinarie e possano fare cose che per noi uomini sono impensabili... Ma come si fa a vivere nello spazio, dove non c'è nemmeno aria da respirare?"

Solidad sorrise e alzò le spalle. "Ne so quanto te, Misty. Come hai detto... I Pokemon sono capaci di fare l'impossibile." affermò. "E questo... ne è l'ennesima conferma."

"Pikachu..." disse Pikachu stupefatto, mentre guardava l'immagine del misterioso Pokemon spaziale seduto sulla spalla di Ash. Ora che lo vedeva meglio, l'umanoide aveva una testa ovoidale e delle lunghe braccia simili a tentacoli... ma a parte questo, non si riusciva a distinguere molto del suo aspetto.

Ash disse di sì con la testa. "Sì, penso di capire quello che stai dicendo, Pikachu... piacerebbe anche a me incontrare un Pokemon come quello... e chissà che non abbiamo fortuna, eh?" affermò. Sorrise con espressione convinta, con quell'entusiasmo che poteva dare un'idea di immaturità, e che ciò nonostante sembrava in qualche modo contagioso, al punto che Solidad non potè fare a meno di ridere tra sè anche mentre alzava gli occhi al cielo. Anche se gli avesse detto chiaro e netto che le possibilità di inccontrare un Pokemon simile erano minime, Ash avrebbe probabilmente risposto che comunque c'erano, e che lui era certo che avrebbe avuto questo privilegio. Era il tipo di ragazzo che non si faceva abbattere dagli ostacoli... effettivamente, si disse Solidad, ora che lo conosceva meglio non si stupiva che fosse riuscito a battere Brock.

"Beh, adesso... vogliamo vedere qualche altro interessante reperto?" chiese Solidad ai due bambini. "Da questa parte dovrebbero esserci altri interessanti minerali scoperti sul Monte Luna..."

 

oooooooooo

 

Il curatore del museo di Plumbeopoli era conosciuto come un tipo gioviale ed amichevole, e non era certo uno che si faceva troppi problemi... ma di fronte a quello che gli stava venendo comunicato in quel momento, anche lui aveva difficoltà a mantenere il buon umore.

"Come avete detto? Il Dr. Seymour... non ha ancora fatto rapporto?" chiese, rispondendo alla voce che parlava dall'altro lato del cellulare.

Riuscì quasi a sentire il suo interlocutore che scuoteva la testa. "Purtroppo no, signor curatore." rispose la voce dall'altro lato della conversazione. "Abbiamo cercato di contattarlo, ma sa com'è il Monte Luna... ci sono dei campi di energia sconosciuta che interferiscono con le comunicazioni. E, cosa più preoccupante, abbiamo visto dei loschi individui vestiti di nero nei dintorni del Monte Luna. Portavano con sè dei macchinari non identificati... e temiamo che si tratti del famigerato Team Rocket."

"Il Team Rocket, eh?" chiese retoricamente il curatore. Sì, quel nome era ben noto nell'ambiente degli allenatori di Pokemon. Era già da un po' di tempo che l'attività di quel gruppo criminale si era intensificata. La Lega Pokemon di Kanto faceva del suo meglio per cercare di controllarli, ed era anche riuscita a stroncare alcune loro losche attività... ma il capo dell'organizzazione, tale Giovanni, era un malfattore abile ed astuto. Sapeva bene come infilarsi tra le maglie della legge e  come tenere nascosti i suoi progetti, finchè non era ormai troppo tardi per fermarli. E fino a quel momento, nessuno di loro era riuscito ad arrestarlo.

"Pensate quindi che il dottor Seymour sia stato catturato dal Team Rocket, o si stia nascondendo da loro?" chiese il curatore. La voce dall'altro lato della chiamata replicò qualcosa, e l'uomo fece qualche cenno affermativo con la testa, comprendendo quello che stavano dicendo. "Sì... sì, certo... d'accordo... sì, posso immaginare che sia proprio quello l'obiettivo del Team Rocket. Farò in modo che non possano raggiungerlo, non vi preoccupate. Grazie... grazie per l'informazione. E... per favore, continuate le ricerche e fate quello che potete per mettervi in contatto con Seymour. Certo... sì, capisco. Grazie, fate il possibile... A presto..."

La chiamata si interruppe, e il curatore sospirò e appoggiò il cellulare sulla sua scrivania, ripensando alla situazione in cui si trovavano. Se avesse saputo che il Monte Luna sarebbe diventato un posto così pericoloso, certo non avrebbe mandato Seymour da quelle parti... ma adesso era inutile recriminare. Per il momento, quello che poteva fare era sperare che Seymour se la cavasse bene. Era uno dei suoi migliori collaboratori, ma con un'organizzazione pericolosa come il Team Rocket nei paraggi, non si poteva mai sapere...

Gettò un'occhiata ad una finestra vicino alla sua scrivania. Attraverso il vetro, si vedeva una sorta di laboratorio in cui alcuni individui in camice bianco, ovviamente personale del museo, stavano facendo delle osservazioni e delle misurazioni su un oggetto dall'aspetto peculiare posto sopra una sorta di pedana ad alta tecnologia - una sorta di pietra ambrata di forma irregolare, grande come il pugno di un uomo, al cui interno si riusciva ad intravedere qualcosa che poteva assomigliare ad un grosso insetto...

"Grazie alla tecnologia, abbiamo fatto passi da gigante, sia come specie che come  allenatori." disse tra sè. "Ma siamo anche responsabili affinchè questa tecnologia venga usata nella maniera giusta..."

oooooooooo

"Aaaah! Devo ammettere che non mi aspettavo che un museo potesse essere così divertente! E' stata una gran bella giornata! Grazie per averci accompagnato, Solidad!" disse Ash, una volta che Solidad ebbe riaccompagnato lui, Misty e i loro Pokemon al Center di Plumbeopoli.

"Di niente, è stato un piacere!" rispose la ragazza più grande con un sorriso accomodante. "Immagino che adesso vi riposerete un po'... e poi proseguirete verso Celestopoli, dove si trova la Palestra più vicina, giusto?"

Misty provò un brivido di irritazione nel sentir nominare Celestopoli e, soprattutto, la sua Palestra, ma non lo diede a vedere e rispose a Solidad con fare tranquillo. "Sì... certo! Immagino che prenderemo la strada che passa attraverso il Monte Luna. Dicono che sia un luogo molto suggestivo, e che vi si trovino dei Pokemon che in altre zone di Kanto non ci sono."

"E io cercherò di catturarne qualcuno." rispose Ash, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Cosa che in effetti era, almeno per lui. "Sono sicuro che sarà un'esperienza indimenticabile!"

"Ah, su questo puoi stare sicuro, mio giovane amico!" rispose una voce giovanile chiara e sicura di sè, che Ash riconobbe subito. Lui e Pikachu rimasero un po' stupiti nel vedere Brock che si avvicinava a loro tenendo una mano alzata e mostrando loro un sorriso gioviale. "Salve! Speravo giusto di incontrarvi, ragazzi! Ciao, Solidad!"

"Ciao, Brock..." disse la ragazza dai capelli rosati, guardando il suo amico con espressione dubbiosa. "Come mai da queste parti? Pensavo fossi alla Palestra..."

Brock disse gentilmente di sì con la testa. "Ci sono stato fino a poco fa. Dovevo essere sicuro di aver preso tutto per il viaggio." affermò. "Eh sì... da domani, comincerò il mio viaggio per diventare un allevatore di Pokemon. E' sempre stato il sogno della mia vita... e ora che papà è tornato a casa e ha promesso di occuparsi lui anche della famiglia, ho la possibilità di raggiungerlo."

"Free!" esclamò contento il Butterfree di Ash.

"E' una notizia fantastica, Brock!" fu la reazione del giovane allenatore in erba. "Sono contento per te! Spero che ce la farai!"

"Grazie, Ash. E a questo proposito vorrei chiederti... non sarebbe un problema per voi, vero, se mi unissi al vostro gruppo?" chiese il ragazzo più grande rivolto ad Ash e Misty. "In fondo, è stato grazie a voi che ho avuto questa possibilità, e viaggiare assieme a qualcun altro è sicuramente meglio che da soli. Che ne dite? Vi va l'idea?"

Solidad sbattè gli occhi e sservò il suo amico con espressione indecifrabile. Era contenta per lui, e in parte era anche preparata all'idea che un giorno Brock sarebbe andato via da Plumbeopoli per inseguire le sue aspirazioni. Era solo che non pensava sarebbe accaduto tanto presto, e che l'idea che Brock se ne andasse così rapidamente e senza porsi eccessivi problemi riguardo a suo padre la lasciava a dir poco spiazzata. Ovviamente, Ash, Misty e i loro Pokemon non sembravano avere così tanti ripensamenti...

"E me lo chiedi, Brock?" esclamò entusiasta il ragazzino. "Certo che ci va l'idea! Viaggiare assieme sarà davvero divertente!"

"Basto io, se è per quello, a tenere sotto controllo questo moccioso esuberante!" scherzò Misty. "Ma... non dirò certo di no ad un compagno di viaggio! Quindi... benvenuto a bordo, Brock!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu. La Staryu di Misty volteggiò su sè stessa come se stesse facendo una danza di vittoria e fece illuminare il suo nucleo in modo da esprimere la sua gioia per il nuovo compagno di viaggio.

"Grazie, ragazzi! Credo proprio che sarà un vero piacere!" affermò Brock. Poi, facendosi più serio, si rivolse alla sua amica d'infanzia. "A proposito, Solidad..."

Solidad non potè che annuire in segno di approvazione. "Non sarò certo io a cercare di impedirtelo, Brock. So bene che diventare un allevatore di Pokemon è sempre stato il tuo sogno, e potrai realizzarlo solo viaggiando e imparando sempre di più sui Pokemon di tutto il mondo." affermò. Tra sè, sperava che Brock non notasse che in realtà pronunciare quelle parole le costava abbastanza, in particolare dati i suoi sentimenti contrastanti nei confronti di Flint... ma Brock era troppo attento per non accorgersene, e decise che probabilmente era il caso di dare qualche spiegazione alla sua amica.

"Solidad... sei sicura che vada tutto bene?" chiese il ragazzo.

La giovane sospirò. Inutile cercare di nascondere la verità a Brock, soprattutto quando lui ti conosceva da un bel po' di tempo. "Ecco... per certi versi sì, Brock. Almeno, per quanto mi riguarda, va tutto bene." rispose. "E sono contenta che tu possa finalmente viaggiare per realizzare i tuoi sogni. Ma... ecco... sinceramente, sono un po' contrariata... per come si è comportato tuo padre."

"Mio padre...?" rispose Brock facendosi serio. Ash, Pikachu e Misty decisero che fosse meglio mettersi da parte e non intromettersi. Era una faccenda molto personale tra quei due...

Solidad esitò un attimo prima di continuare. "Se devo essere sincera, Brock, non capisco come tu abbia fatto a perdonarlo così facilmente. Io non ne sarei capace. E tua mamma è ancor là da qualche parte, a fare qualche sciocchezza e a non prendersi cura della sua famiglia. Sono sbalordita del fatto che tu non provi rancore."    

Brock annuì lentamente, ma poi fece un sorriso gentile. "Non è proprio esatto... come ho detto, anch'io ho provato rabbia per il fatto che papà e mamma se ne sono andati così, lasciando a me la responsabilità della famiglia e della Palestra. Però... insomma, mi conosci, Solidad. Io non sono il tipo di persona che serba rancore. E poi, papà è tornato, e ha deciso di mettersi a lavorare seriamente, e occuparsi della sua famiglia. Quindi, in tutta onestà, non vedo perchè dovrei prendermela."

"E se tua mamma dovesse tornare un giorno e dire di aver messo la testa a posto?" chiese Solidad. "Saresti disposto a perdonare anche lei?"

Brock non ebbe esitazioni. "Ovviamente." rispose con un cenno del capo. "Mi conosci, Solidad. Io penso che macerarsi nella propria rabbia, anche se si hanno delle buone ragioni, non porti a niente, solo a star male. Penso che sia meglio cercare di fare qualcosa di costruttivo con questi sentimenti."

La ragazza sospirò e guardò verso il marciapiede, ripensando alle parole di Brock. Non poteva dire di esserne convinta al cento per cento... tuttavia, se Brock era davvero convinto di quello che diceva, Solidad immaginava che non spettasse a lei decidere come lui si sarebbe dovuto sentire in proposito. In fondo, riflettè la ragazza, il suo amico era sempre stato così.

"E va bene, Brock... Come preferisci tu. Fai quello che ritieni più giusto." rispose infine Solidad, prima di alzare lo sguardo e rivolgere un sorriso al suo amico. "E sappi che farò il tifo per te. Mi raccomando, diventa il miglior allevatore di Pokemon che si sia mai visto!"

"Puoi scommetterci!" ripetè Brock, prima che i due giovani si dessero il cinque.

Ash, Misty e i loro Pokemon avevano guardato la scena da distanza di cortesia, soddisfatti che Brock e la sua amica fossero giunti ad un'intesa. "Certo, anche Brock ha un sogno molto bello! Credo proprio che sarà divertente viaggiare con lui!" affermò il ragazzo. "Che ne dite, Pikachu, ragazzi? Immagino che anche a voi farà piacere!"

"Pikachu!" rispose Pikachu, mentre dietro di lui il resto dei Pokemon dava segni di assenso. E per questa volta, anche Misty poteva dire tranquillamente di essere d'accordo con lui...    

ooooooooo

 

CONTINUA...

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Capitolo 14
*** Misteri sul Monte Luna, Parte 1 ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 13 - Misteri sul Monte Luna, Parte 1

 

Il giorno dopo, una volta che i suoi Pokemon si erano ben riposati, Ash aveva controllato un'ultima volta il suo equipaggiamento, assicurandosi che ci fosse tutto quello che gli serviva per il lungo viaggio che lo separava da Celestopoli. La strada più sicura che lo avrebbe portato alla prossima sfida passava attraverso il Monte Luna, uno dei luoghi più famosi e suggestivi di Kanto, attorniato da misteri e antiche leggende... ma questa volta, oltre che Misty, avrebbe viaggiato assieme a lui anche Brock, il Capopalestra di Plumbeopoli, che aveva deciso di mettersi in viaggio per inseguire a sua volta il suo sogno, e per aiutare Ash e Misty nel loro viaggio. Quella mattina, i tre allenatori e Pikachu stavano facendo i loro saluti alla numerosa famiglia di Brock e a Solidad, di fronte al Pokemon Center della città.

"Molto bene, Brock, ragazzo mio." disse Flint, mentre lui e il figlio maggiore si sambiavano una cordiale stretta di mano. "Immagino che per te sia venuto il momento di prendere la tua strada. Io mi prenderò tutte le responsabilità che ho rifuggito fino a questo momento... e spero di ricordarmi tutto quello che mi hai scritto! Accidenti, non riesco a credere che tu sia riuscito a fare tutto questo ogni giorno..."

Brock sorrise cordialmente. "Non ti preoccupare, papà. E' solo questione di prendere il ritmo." affermò, per poi rivolgersi ai suoi numerosi fratellini e sorelline. "Okay, ragazzi... il vostro fratellone vi saluta. Non vi preoccupate, però, perchè non sarà un addio. Quando tornerò, avrò imparato molte più cose... vedrete che resterete stupiti!"

"Ci dispiace che tu te ne vada, fratellone Brock..." disse uno dei suoi fratellini più piccoli, correndo verso il fratello maggiore per abbracciargli una gamba.

"E' vero! Ci mancherai!" proeguì una delle sorelline, imitando il maschietto.

Brock sospirò, comprendendo il modo di fare dei suoi fratellini, e li accarezzò gentilmente sulla testa. "So che mi volete bene, ragazzi, e mi dispiace di lasciarvi così. Ma non sarà per sempre. La mia casa sarà sempre qui, a Plumbeopoli... e poi, sono sicuro che papà saprà seguirvi anche meglio di me!" rispose con un sorriso accomodante. "Mi raccomando, voi fate i bravi... come avete sempre fatto con me... e ascoltate quello che vi dicono papà e la zietta Solidad! E comunque, vedrete che vi scriverò e vi contatterò ogni volta che ne avrò la possibilità!"

La ragazza dai capelli rosati, anche lei presente al momento dei saluti, fece una breve risata che le fece dimenticare per un attimo la malinconia di quell'occasione. "Non ti preoccupare, Brock... ci sarò io qui a tenere compagnia alla tua brigata di fratellini!" affermò con decisione. "Anche se... beh, immagino che un giorno non troppo lontano anch'io partirò per il mio viaggio."

"Anche tu sei interessata a diventare un'allenatrice, Solidad?" chiese Misty incuriosita.

La ragazza più grande si riavviò i capelli e guardò in lontananza. "Forse... ma forse sceglierò di diventare una coordinatrice di Pokemon." rispose. "Se devo essere sincera, mi attira di più. Mi sembra un'attività che richiede molta più tecnica e strategia. Comunque, aspetterò un po' prima di partire. Devo ancora decidere chi sarà il mio starter... e comunque, le gare di coordinatori ancora non ci sono qui a Kanto."

Ash annuì in tono comprensivo. Aveva sentito parlare anche lui delle gare di coordinatori di Pokemon - in contrasto con le battaglie di Pokemon, in cui due Pokemon si misuravano tra loro in uno scontro diretto, in questo caso i Pokemon usavano i loro attacchi e le loro abilità per creare degli effetti speciali quanto più colorati ed eleganti possibile, di fronte ad una giuria che si occupava di giudicare le combinazioni di mosse e decidere quali fossero le più efficaci. Non era un'attività che lo attraeva più di tanto, se doveva essere sincero, ma comprendeva perchè dovessero piacere a molti.

"Sì, lo so... invece, so che ad Hoenn c'è già un campionato di coordinatori!" affermò Ash. "Potrebbe interessarti l'idea, Solidad?"

"Se e quando deciderò di partire, lo terrò a mente. Grazie, Ash!" rispose gentilmente Solidad, per poi rivolgersi nuovamente all'amico d'infanzia. "Beh, che posso dire... mi ha fatto piacere essere tua amica, e spero che non passi troppo tempo prima che ci rivediamo. Mi raccomando, Brock, fai del tuo meglio!"

"Certamente! E... grazie, Solidad. Per il tuo aiuto e la tua gentilezza." affermò Brock, guardando la sua amica dritto negli occhi. Solidad sentì un'altra scossa di malinconia che le agguantava il cuore, ma la ignorò e si risolse di trovare lei stessa la sua strada quanto prima. "Ci rivedremo presto, quindi non ti preoccupare."

Solidad sorrise e strizzò un occhio. "Non mi preoccupo, Brock. Buona fortuna anche a te!" rispose. "E... buona fortuna anche a voi, ragazzi! Fate un buon viaggio!"

"Pikachu!" rispose prontamente Pikachu.

"Grazie, Solidad! A presto, e buona fortuna anche a tutti voi!" rispose Ash. Misty sorrise a sua volta e ricambiò gli auguri.

Brock guardò verso i suoi fratellini, e si rivolse a quello che sembrava essere il più grande, un bambino che sembrava una versione più giovane di Brock stesso, con i capelli più spettinati e i lineamenti più immaturi. "Va bene... Forrest, visto che adesso sarai tu il più grande, ho un piccolo compito da assegnarti. Mi raccomando, tocca a te dare una mano a papà a gestire la Palestra. Cerca di fare anche tu l'uomo di casa, okay?"

Il ragazzino più piccolo sorrise entusiasta. "Puoi contare su di me, fratellone!" rispose con gioia.

"Va bene. Allora, tanti auguri, figliolo." concluse Flint, guardando dritto negli occhi il figlio maggiore con espressione comprensiva. "E tanti auguri anche a voi, ragazzi. Avete una lunga strada davanti, e avrete bisogno di aiutarvi a vicenda e di forgiare uno stretto rapporto con i vostri Pokemon se volete realizzare i vostri sogni."

"Grazie, signor Flint..." rispose infine Ash, per poi rivolgere uno sguardo di intesa a Pikachu. Con uno squittio, il topolino giallo salì sulla spalla del ragazzo e drizzò vivacemente le orecchie. "Sono sicuro che sentirà parlare di tutti noi sui giornali nel giro di pochi mesi!"

"Pika pikachu!" rispose Pikachu.

Per una volta, Misty doveva ammettere che l'idea di Ash le piaceva. Forse Ash era un po' troppo ottimista a pensare di diventare un allenatore così bravo nel giro di pochi mesi... ma l'entusiasmo che ci metteva era tale che quasi le faceva dimenticare quanto difficile fosse emergere nel campo delle sfide di Pokemon!

     

ooooooooo

 

Quel pomeriggio, sotto un cielo azzurro e sgombro di nuvole, il gruppo di allenatori, forte del loro nuovo acquisto, stava percorrendo un sentierino sterrato che risaliva gradualmente lungo i pendii delle montagne che sorgevano vicino a Plumbeopoli. Da esperto della zona quale era, Brock aveva informato i suoi compagni di viaggio più giovane che quella era la strada più sicura per arrivare al Monte Luna, oltre ad offrire un panorama fantastico.

"Tra non molto dovremmo essere in grado di raggiungere l'ingresso delle gallerie del Monte Luna." disse Brock, gettando un'occhiata ad una mappa per assicurarsi di essere sulla via giusta. "Dicono che sia qui che, molto tempo fa, sia atterrato un meteorite da cui sono derivati tutti i frammenti di Pietralunare che si trovano al giorno d'oggi a Kanto."

"Accidenti. Questo spiega come mai le Pietrelunari sono così rare e preziose." disse Ash. "Beh, è ovvio. Non c'è la possibilità di procurarsene altre tanto facilmente."

"Bisogna ammettere che questa storia del Monte Luna ha qualcosa di romantico!" affermò Misty assumendo un'espressione sognante. "E poi, ho sentito che all'interno del Monte Luna vivono dei Pokemon che è molto difficile trovare altrove."

"Pika pika?" chiese un incuriosito Pikachu.

"Credo che Pikachu sia curioso di sapere che Pokemon vivono qui." proseguì Ash. "E se devo essere sincero, lo sono anch'io!"

Brock annuì e ripiegò la mappa per poi infilarla di nuovo nello zaino. "Beh, a parte i numerosi Zubat e Geodude che vivono qui, con un po' di fortuna si possono trovare anche dei Paras o... in casi veramente eccezionali... addirittura dei Clefairy." spiegò. L'attenzione degli allenatori più giovani venne subito attirata dal nome che Brock aveva fatto. Non era la prima volta che lo sentivano... "I Clefairy sono Pokemon di tipo Folletto che si dice vengano addirittura dalla Luna. Ma non sono in molti ad averne visto uno. Sono Pokemon molto schivi, e di solito non si fidano molto delle persone."

Ash sorrise tra sè pensando che forse avrebbe potuto essere uno dei privilegiati ad aver visto dal vivo un Clefairy... ma prima di poter dire la sua, il ragazzino sentì un urlo provenire da non troppo lontano! L'urlo di una persona che esprimeva paura e richiesta di aiuto...

"Aaaaah! Aiuto! Qualcuno mi aiuti!"

I tre amici e Pikachu si misero immediatamente sull'allerta e individuarono il punto da cui proveniva la richiesta di aiuto - si trovava un po' più avanti sul sentiero, dopo aver svoltato a sinistra oltre un muro di roccia frastagliata. "Ah! Avete sentito?" esclamò Misty. "Qualcuno è in pericolo, da quelle parti!"

"Andiamo, presto!" esclamò Ash, prendendo in mano una Pokeball. "Pikachu, preparati! Credo che ci sarà bisogno del tuo aiuto!"

"Pikachu!" esclamò il topolino giallo mentre il gruppo si precipitava a dare una mano a chiunque si trovasse in difficolà. Per fortuna, non era molto lontano: svoltato l'angolo, i tre amici e Pikachu si trovarono di fronte un gruppo di Pokemon simili a grossi pipistrelli blu con una bocca enorme che sciamavano furiosamente attorno ad un uomo in camice bianco che cercava freneticamente di difendersi!

"Degli Zubat!" esclamò Brock. "Ma cosa ci fanno qui?"

"Pikachu, usa Tuonoshock per allontanarli da quell'uomo!" esclamò Ash, mentre allo stesso tempo tirava fuori il suo Pokedex per esaminare i Pokemon simili a pipistrelli...

 

"Zubat, il Pokemon Pipistrello. Tipo Veleno/Volante. Durante il giorno riposa appeso ai soffitti di vecchi edifici o all'interno di grotte. Ha una vista molto scarsa, ma avverte gli ostacoli con le onde ultrasoniche che emette dalla bocca."

 

"Questi qui non se ne sono rimasti a dormire, vedo!" commentò Ash.

"CHUUUUU!" Pikachu lanciò una scarica elettrica che sfrecciò verso il gruppo di Zubat e ne colpì in pieno uno, che stridette ed agitò scompostamente le ali prima di cadere a terra privo di sensi.  Gi altri Zubat distolsero la loro attenzione dalla loro vittima e si voltarono verso Ash e i suoi compagni, che mandarono in campo alcuni dei loro Pokemon.

"Pidgey, scelgo te!" esclamò Ash.

"Misty chiama... Staryu!" La bambina dai capelli arancioni lanciò la sua Pokeball, dalla quale uscì il Pokemon stella marina pronto alla lotta.

"Tocca a te, Geodude!" fu la volta di Brock, che mandò in campo il suo Pokemon Roccia. Geodude fece scontrare i pugni tra loro e si mise in guardia, mentre il Pidgey di Ash si librava in volo e colpiva uno degli Zubat con un Attacco Rapido.

Uno dei pipistrelli stridette e si lanciò all'attacco di Pidgey, cercando di morderlo con le sue zanne acuminate. Il Pokemon Normale/Volante riuscì ad evitare il primo attacco e rispose con Azione, mandando a terra il primo Zubat. Ma un secondo avversario riuscì a scansare Pidgey e prenderlo su un fianco, affondandogli i dentini in un fianco. Il Pokemon piccione emise un breve stridio di dolore ma riuscì rapidamente a divincolarsi e costrinse il pipistrello a mollare la presa prima che potesse risucchiargli troppa energia.

"Pidgey, usa Raffica! Cerca di disperderli!" esclamò Ash.

"Piiiii!" con un breve grido di battaglia, Pidgey agitò le ali e scatenò una potente raffica di vento contro lo Zubat che lo aveva attaccato, colpendo anche un altro Zubat vicino. I due pipistrelli vennero scagliati via dalla bordata di vento che li colpì come un attacco fisico, e Pikachu lanciò un altro attacco Tuonoshock che costrinsse altri Zubat a disperdersi e volare via, rifugiandosi nella caverna più vicina.

"Staryu, usa Pistolacqua per tenerli lontani!" esclamò Misty. La sua stella marina stava già scagliando una serie di getti d'acqua ad alta pressione contro i Pokemon pipistrello, in modo da impedire loro di aggredire l'uomo in camice bianco. Un attacco Pistolacqua centrò in pieno uno Zubat che si stava dirigendo verso Misty e lo mandò a terra stordito, mentre il Geodude di Brock raccolse un paio di sassi da terra e li scagliò contro gli Zubat che ancora minacciavano di attaccare da un momento all'altro.  Uno degli Zubat venne colpito dall'attacco Sassata e cadde a terra intontito... e Brock ne approfittò subito per prendere una Pokeball e lanciarla verso il Pokemon pipistrello, che venne assorbito al suo interno. Pochi secondi dopo, la sfera smise di muoversi, e un tintinnio acuto confermò che Zubat era stato catturato.

La battaglia fu aspra ma breve. Gli Zubat si resero subito conto di essere in svantaggio e volarono via, tornando nelle caverne dalle quali erano usciti. Pikachu lanciò un ultimo Tuonoshock in aria come avvertimento, poi si voltò verso Ash per segnalare che la situazione era tornata sotto controllo.

"Pikachu, pika pi!"

"Bravi, ragazzi! Ottimo lavoro!" rispose Ash rivolto a Pikachu e al suo Pidgey, che ora si era appoggiato sulla sua spalla e portava il petto in fuori in segno di fierezza. Poi, ripensando all'uomo che era stato attaccato dagli Zubat, si voltò nella sua direzione, e vide che si stava spazzando via un po' di polvere dal camice, tirando il fiato per lo scampato pericolo. "Ah! Signore, come sta? Non si è fatto male, vero?"

"Mamma mia, ho preso un bel po' di paura..." rispose l'uomo, cercando come poteva di apparire presentabile mentre tutti gli allenatori richiamavano i loro Pokemon. Era un ometto dall'aspetto un po' buffo, di non più di trent'anni, con i capelli castani spettinati e un paio di grandi occhiali da vista dalle lenti sottili. Da come era vestito, con quegli abiti così poco appariscenti e quel camice bianco, Ash ipotizzò che si trattasse di uno scienziato, o comunque di qualcuno che lavorava in un laboratorio. Dopotutto, aveva già visto molti assistenti vestiti in modo simile nel laboratorio del Professor Oak. Dopo aver ripreso fiato per lo scampato pericolo, si aggiustò gli occhiali per vedere meglio i suoi salvatori. "Salve! Siete stati voi a salvarmi, vero?"

"Beh, abbiamo sentito che lei chiamava aiuto, e quindi..." cominciò a spiegare Ash. Fu costretto ad interrompersi di colpo quando l'uomo in camice bianco lo abbracciò di slancio, con abbastanza foga da finire quasi per soffocarlo!

"WOW! E' stato il miglior salvataggio che io abbia mai visto!" esclamò con un entusiasmo che appariva persino esagerato! Misty e Brock guardarono stupiti la scena, mentre Pikachu cercava in qualche modo di districarsi da quell'abbraccio stritolante! "Dico sul serio! Favoloso! Entusiasmante! Doppio pollice in alto! E ne aggiungerei anche un terzo se ne avessi!"

"Pika pika..." Pikachu era già giunti al limite della sopportazione, e dopo essersi caricato per un istante, rilasciò una poderosa scarica elettrica che investì in pieno sia l'uomo che Ash! "...CHUUUUU!"

I due malcapitati si irrigidirono, e per qualche istante si riuscirono a vedere i loro scheletri, come se stessero sottoponendosi ai raggi X! Quando la scossa terminò, Ash e l'uomo in camice bianco si separarono, ognuno con tanto di vestiti fumanti e capelli spettinati!

"Owwww! Ragazzi, che scossa! Quel tuo Pikachu è davvero elettrizzante, mio giovane amico!" commentò l'uomo in camice.

Ash ridacchiò a mezza bocca per la battuta di dubbia qualità. "Ehm, di niente..." mormorò, mentre Pikachu si scrollava e si riavviava la pelliccia. "Ma come mai è qui, signore? Perchè quegli Zubat la stavano attaccando?"

L'uomo finì di spolverarsi il camice e si afferrò gli occhiali, sulle cui lenti brillò una strana luce! "Hey, non mi chiamate 'signore'! Il mio nome è Seymour! Seymour lo scienziato! Appassionato di scienza! Di ricerca! Di conoscenza! Seymour! E' per questo che sono qui!" esclamò con fervore, lasciando di sasso Ash e Misty.

"Pikachu..." mormorò Pikachu sfregandosi la fronte, ormai convinto che avevano a che fare con un matto.

Brock, da parte sua, sembrava aver riconosciuto quel nome. "Seymour? Ha detto... Seymour?" chiese, giusto per confermare. "Ho già sentito parlare di lei... lei è un ricercatore al Museo delle Scienze di Plumbeopoli, se non ricordo male."

"Aaaah, ma certo! Tu sei... Brock, il famoso Capopalestra di Plumbeopoli! La nostra bella e ridente città!" rispose Seymour. "Piacere di vederti! Ecco... per rispondere alla tua domanda, credo che sia meglio se vi faccio vedere qualcosa di interessante! Prego, seguitemi! State per essere testimoni di un evento che pochi hanno visto finora... e che per colpa di certa gente, rischia di non poter essere più visto da nessuno."

"Certa gente?" chiese Misty, un po' allarmata. "Di cosa sta parlando, signor Seymour?"

Lo scienziato ridacchiò brevemente. "Un po' di pazienza, mia cara. Se vi dicessi subito di cosa si tratta, non sarebbe più una sorpresa!" affermò. "Forza, ragazzi, abbiamo un bel po' di strada da fare!"

"Pika pika..." mormorò il Pokemon Elettro, rivolgendo uno sguardo interrogativo al suo allenatore, che alzò le spalle e continuò a seguire quel misterioso individuo. Seymour si fermò davanti all'ingresso di una caverna che scendeva nei meandri del Monte Luna e fece cenno ai ragazzi che era quella la strada da percorrere.

"Bene, ragazzi... da adesso in poi, restiamo vicini. Non si può sapere cosa ci aspetta in questo labirinto." affermò. "I Pokemon sono stati disturbati da qualcuno che è venuto qui e ha modificato l'ambiente in cui vivono. Adesso vedrete di cosa sto parlando... prego, seguitemi."

Con prudenza, i tre allenatori seguirono Seymour e cominciarono ad addentrarsi nei meandri del Monte Luna. Ben presto, grazie soprattutto al fatto che la luce non diminuiva come avrebbe dovuto, si resero conto che in effetti c'era qualcosa che non andava: alle pareti della galleria erano state accese delle luci artificiali, che pur non riuscendo ad illuminare del tutto la galleria, rendevano comunque molto più facile camminare lungo quei passaggi.

"Ecco, vedete cosa voglio dire?" spiegò Seymour a bassa voce, mentre indicava le luci sulle pareti. "La caverna è stata illuminata... e come questa anche altri passaggi all'interno del Monte Luna. Ma i Pokemon che vivono nella caverna hanno bisogno dell'oscurità. La luce fa male ai loro occhi e li confonde."

"Questo spiega come mai quegli Zubat l'hanno attaccata." disse Brock. "Gli Zubat erano infastiditi dalla luce ed erano stati resi più aggressivi. Chiaro, sentivano che il loro territorio era stato invaso."

"Ma da chi?" chiese Ash. "Chi può avere interesse a dare fastidio ai Pokemon del Monte Luna?"

Seymour si aggiustò gli occhiali. "Beh, non è che hanno voluto disturbare apposta gli Zubat e gli altri Pokemon... si tratta semplicemente di persone avide che vogliono sfruttare il Monte Luna ed impadronirsi delle ricchezze al suo interno... e non gli importa di provocare dei danni a questo delicato ecosistema per ottenere il loro scopo." spiegò. "Ma il risultato alla fine è lo stesso... I Pokemon vengono mandati via dal loro ambiente naturale, e questo ha delle serie conseguenze."

Il gruppo era arrivato in una spelonca dove, alla luce delle lampadine attaccate alle pareti, si vedevano degli strani Pokemon simili a grossi insetti rossi con gli arti anteriori trasformati in grosse chele simili a quelle di uno scorpione, con degli strani funghi maculati che crescevano sulle loro schiene. In quel momento, quelle bizzarre creature stavano zampettando nervosamente lungo i muro e attorno agli angoli della spelonca, e di tanto in tanto si fermavano e usavano le loro chele per staccarsi alcuni funghi dalla schiena. Un po' più un là, si trovava un altro Pokemon, che assomigliava ad un armadillo con il corpo ricoperto da robuste scaglie color sabbia che ricordavano una parete di mattoni. Si muoveva in maniera lenta e svogliata, come se gli dolessero le articolazioni...

"Quelli sono dei Paras..." sussurrò Ash, riconoscendo i Pokemon simili ad insetti. Misty, da parte sua, stava guardando quei Pokemon con disgusto, cercando di tenersene il più lontana possibile. "Ma cosa stanno facendo? Come mai si stanno togliendo i funghi di dosso?"

"Non lo so, ma sono inquietanti..." mormorò Misty. Pikachu guardò meglio in direzione dei Paras, notando che anche loro, come il Pokemon armadillo, sembravano in qualche modo in difficoltà...

Fu Seymour a rispondere alla domanda. "Quando fanno così, è perchè temono che l'umidità non sia sufficiente a far crescere i funghi che crescono sul loro guscio." rispose prontamente. "La luce elettrica, e più esattamente il calore da essa sviluppato, sta seccando l'ambiente, rendendolo poco adatto ai Paras. Inoltre, le luci artificiali stanno dando problemi anche a quel Sandshrew."

Indicò con lo sguardo il Pokemon armadillo, e Brock prese la parola dopo averlo osservato per qualche istante. "Sì, capisco cosa volete dire, signor Seymour. Anche se i Sandshrew vivono principalmente nei deserti o in zone assolate, hanno comunque bisogno di tenersi umidi e abbassare la loro temperatura corporea scavando una fossa nel terreno, oppure sostando per un po' in un ambiente buio, umido e dalla temperatura mite. Giusto?"

"Precisamente." rispose Seymour, mentre il gruppo si lasciava alle spalle la spelonca. "E' per questo che sono qui. Per proteggere la montagna da tutti coloro che vorrebbero sfruttarla."

Misty disse di sì con la testa. "Ma chi potrebbe voler sfruttare il Monte Luna?" chiese infine. "Immagino che vogliano impadronirsi delle Pietre Lunari e dei fossili che si trovano nelle caverne... ma di chi si tratta?"

"Un gruppo di malintenzionati, tutti vestiti di nero, e con delle R disegnate sul petto." disse lo scienziato. "Si fanno chiamare Team Rocket, e sono un'organizzazione criminale che si occupa del furto e dello sfruttamento dei Pokemon, oltre che del traffico di Pokemon rari e di esperimenti fatti sui Pokemon a scopo di ricerca."

"Il Team Rocket?" esclamò Ash con evidente stupore. "Un momento... quei due buffoni con il loro Meowth... Jessie e James, se non ricordo male... avevano anche loro una R disegnata sull'uniforme! Anche se loro avevano un'uniforme bianca e non nera..."

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu. Poi, all'improvviso, il topolino giallo drizzò le orecchie e fece cenno al resto del gruppo di aspettare. Grazie al suo udito, molto più fine di quello di un umano, il topolino elettrico era riuscito a sentire dei lievi passi che si avvicinavano sempre di più. "Pika!"

"Hm? Che succede, Pikachu?" chiese Ash con vago allarme. I Paras strisciarono nuovamente nelle loro tane tra le rocce, e il Sandshrew si riscosse dal suo torpore e drizzò le orecchie, forse temendo di essere attaccato.

"Sta arrivando qualcuno." disse Seymour. "Restate nascosti, e se si tratta di quegli intrusi, cercheremo di attaccarli di sorpresa."

"O... Okay!" esclamò Misty, mentre il gruppo si nascondeva dietro alcune stalagmiti, grandi quel tanto che bastava per permettere loro di non farsi notare subito. Pikachu drizzò le orecchie e sentì i passi che si facevano sempre più vicini, mentre un'ombra cominciava a profilarsi da uno degli ingressi della spelonca...

Pikachu corrugò la fronte e si caricò, nel caso ci fosse stato bisogno di combattere...

E in quel momento, il nuovo arrivato entrò nella caverna, rivelandosi finalmente agli occhi di Pikachu e dei suoi compagni!

Con loro grande sorpresa, non si trattava di un membro del Team Rocket. In effetti, non si trattava nemmeno di un essere umano... bensì di un buffo Pokemon rosa dall'aspetto paffuto, alto poco più di mezzo metro e con corte braccia e gambe, e le orecchie a punta bordate di nero. La sua coda era arricciata, e guarando con un minimo di attenzione, si sarebbero potute vedere delle piccole ali, del tutto inadatte al volo, che spuntavano dalla sua schiena. Nelle sue piccole mani, ciascuna dotata di tre corte dita, la buffa creatura teneva un frammento di petra grigio-verdina che luccicava debolmente nell'oscurità della caverna. Senza accorgersi neanche di Ash, Pikachu e i loro compagni di squadra, il Pokemon rosato proseguì per la sua strada e si diresse verso il corridoio da cui i visitatori del Monte Luna erano entrati.

"Che carino!" sussurrò Misty, colpita dall'aspetto grazioso di quel Pokemon. "Che Pokemon è? Non ne ho mai visto prima uno così..."

"Quello è un Clefairy." spiegò Seymour, anche lui tenendo la voce quanto più bassa possibile. "Sono dei Pokemon di tipo Folletto, che sembra provengano dallo spazio! E quello che teneva tra le mani... mi sembrava proprio un frammento di Pietralunare!"

"Ho sentito parlare di questi Pokemon, ma mi ritengo fortunato ad averne visto uno dal vivo." affermò Brock con evidente interesse. "In effetti sono in pochi a potersi vantare di aver visto un Clefairy. Figuriamoci poi catturarne uno..."

Il Clefairy non si era ancora dileguato, e Ash puntò il suo Pokedex verso di lui per avere qualche informazione in più. "Clefairy, il Pokemon Fata. Tipo Folletto. Forma evoluta di Cleffa. È molto amato per la sua indole docile. Si pensa che viva in gruppo nella quiete delle montagne. È raro e si trova solo in certe zone." disse il Pokedex. Ash ebbe l'impessione che la descrizione fosse più concisa rispetto a quelle che di solito forniva la sua enciclopedia elettronica. Una prova in più del fatto che i Clefairy erano davvero rari come si diceva.

Il ragazzino fece un sorrisetto deciso e fece per prendere una delle sue Pokeball. "Beh, non importa. Questa è l'occasione giusta per catturarne uno!" disse. Si stava accingendo a lanciare la Pokeball, ma sentì la mano di Seymour che gli tratteneva gentilmente il braccio. "Oh? Signor Seymour?"

"No, aspetta..." disse l'uomo. "Scusa, ragazzo mio, ma forse è meglio se lo lasci andare. In fondo, ce ne sono così pochi in giro, di Clefairy..."

"Lei dice?" chiese Ash sbattendo gli occhi. Storse il naso, riflettendo brevemente su quello che Seymour aveva detto. In effetti, se ci ragionava su, Seymour non aveva tutti i torti. I Clefairy erano già piuttosto rari per conto loro, e forse sarebbe stato meglio lasciarli stare e fare in modo che il Monte Luna si potesse ripopolare. "Hmm... va bene, immagino che abbia ragione lei. Vorrà dire che prenderemo qualche altro Pokemon. Tu che dici, Pikachu?"

"Pika pika!" rispose il topolino elettrico, come per dire che per lui andava bene. Il gruppo stava per uscire dal loro nascondiglio e riprendere la strada, quando sentirono all'improvviso un grido di allarme provenire dalla galleria nella quale Clefairy era entrato!

"FAIRYYYY!!!" L'esclamazione del Pokemon Fata riecheggiò nella spelonca, spaventando i Pokemon che avevano trovato rifugio, e il gruppetto di Ash si attivò all'istante!

"Ah! Che succede? Sembra che quel Clefairy sia in pericolo!" esclamò Brock. "Presto, andiamo a vedere!"

"Saranno quei furfanti del Team Rocket..." disse Seymour, mentre seguiva il gruppo che correva verso Clefairy. "State attenti, ragazzi! Quella è gente che non scherza!"

"Nemmeno noi scherziamo, vero, Pikachu?" esclamò Ash, e Pikachu emise uno squittio di assenso, mentre Misty e Brock si preparavano a mandare in campo i loro Pokemon.

 

oooooooooo

 

"Cle... fairy..." mormorò il piccolo Pokemon Folletto, mentre indietreggiava spaventato di fronte ai tre minacciosi Pokemon che si paravano di fronte a lui. Un Meowth dall'espressione trionfante si ergeva davanti a lui, mostrando i suoi artigli taglienti... e accanto a lui si trovavano un Ekans dalle robuste spire, e un Koffing che fluttuava a mezz'aria avvolto da una piccola nube di gas nocivi. Nelle sue mani, il piccolo Pokemon tratteneva ancora il frammento di Pietralunare, deciso a non lasciarlo a quei malfattori... ma questi ultimi continuavano ad avanzare verso di lui, decisi a catturare sia lui che il suo prezioso carico.

"Andiamo, non è il caso di continuare a fuggire..." disse il Pokemon gatto con quella sua voce nasale. "Non devi avere paura del vecchio zio Meowth!"

"Koffing!" esclamò Koffing, sempre con quel suo sorriso un po' melenso.

"Fairy..." Clefairy si mosse con attenzione e circospezione, e appoggiò il frammento di Pietralunare dietro di sè, in modo da tenerla coperta con il proprio corpo. Poi, si mise in guardia e si preparò a combattere, pur sapendo di non avere molte possibilità contro questi avversari. Ekans sollevò la testa e fissò Clefairy, agitando il sonaglio per segnalare che stava per sferrare un attacco...

"Pikachu, usa Attacco Rapido!" esclamò la voce di Ash.

Una frazione di secondo dopo, un breve ed acuto grido di battaglia annunciò l'arrivo a tutta velocità di Pikachu, che sferrò un poderoso colpo alla testa di Ekans e lo scagliò di lato, lasciandolo stordito per un istante mentre Pikachu atterrava lì vicino e si metteva in guardia! Koffing e Meowth si voltarono di colpo, e in quel momento intervennero anche Misty e Brock, che mandarono in campo i loro Pokemon!

"Vai, Geodude!"

"Misty chiama... Staryu!"

Un istante dopo, entrambi i Pokemon apparirono di fronte al gruppo, e Staryu non perse tempo prima di scagliare un potente attacco Pistolacqua contro Koffing, centrando in pieno l'essere fluttuante e facendolo indietreggiare. Geodude si piazzò davanti a Clefairy in modo da fargli da scudo con il suo robusto corpo, e alzò davanti a sè i pugni in modo da intimare a Meowth di non prendersela con lui.

"Geodude!" esclamò il Pokemon roccioso. Meowth fece una smorfia di fastidio ed allarme, e fece due passi indietro, guardandosi attorno e vedendo i due ragazzini che avevano messo i bastoni tra le ruote a lui e ai suoi compagni... più uno in più, che sembrava più grande di Ash e Misty.

"Sono i Pokemon del Team Rocket!" esclamò Ash. "Quello è Meowth... e dove c'è lui, ci saranno anche Jessie e James!"

"Hohohohoooo! Ma guarda, abbiamo un ragazzino sveglio qui!" rispose la voce acuta e trionfante di Jessie. La giovane dai capelli fucsia emerse dalla semioscurità, tenendo una mano davanti alla bocca come se stesse per scoppiare a ridere... e accanto a lei stava avanzando James, tenendo in una mano una splendida rosa rossa! "Ci incontriamo anche qui sul Monte Luna, eh?"

"Pikachu!" esclamò Pikachu con decisione, mentre i due malfattori si mettevano in posa eriprendevano a recitare il loro motto.

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Io sono Jessie!"

"E io sono James!"

"Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!"

"Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!"

"Meowth! Proprio così!" Meowth concluse, alzando le zampe davanti al muso per concludere la presentazione del terzetto. 

"Ancora voi, Team Rocket!" esclamò Ash. "Che cosa ci fate qui? Quali sono i vostri piani?"

"Siamo qui per la Pietralunare! E per i Clefairy!" rispose prontamente Jessie, mentre Ekans si rimetteva in guardia. "I nostri colleghi, ai piani inferiori di questa caverna, stanno già raccattando tutti i frammenti di Pietralunare che riescono a trovare... e hanno già catturato un bel po' dei Pokemon di questo posto!"      

"Se volete cercare di fermarli, dovrete prima vedervela con noi!" esclamò James. "Forza, Koffing, facciamogli vedere cosa sappiamo fare! Usa Muro di Fumo!"

"Koffing!" esclamò il Pokemon Veleno. Spalancò le sue larghe fauci e ne fece uscire con un sibilo una fitta nube di gas nerastro ed irritante, che pervase quasi immediatamente i dintorni e costrinse Pikachu e Geodude a ritirarsi, tossndo e starnutendo... ma Staryu, che non aveva un sistema respiratorio così evidente, riuscì ad ignorare almeno in parte l'effetto di quell'attacco.

"Ah! P-Pikachu, attaccalo con Tuonoshock!" esclamò Ash. Il topolino giallo si caricò e cercò di scagliare una scarica elettrica verso Koffing, ma la vista annebbiata gli impedì di prendere bene la mira, e il Tuonoshock mancò il bersaglio di diversi centimetri prima di esaurirsi sul soffitto della caverna. Geodude cercò di sferrare un attacco Sassata contro Ekans, ma non ebbe miglior fortuna - il serpente a sonagli scansò l'attacco e si spostò fuori dalla portata di Geodude... solo per essere colpito da un getto d'acqua da parte di Staryu! La stella marina si spostò velocemente per scansare il contrattacco del Pokemon serpente, che non tardò ad arrivare.

"Ugh... mocciosa intrigante!" esclamò Jessie. "Ekans, usa Velenospina!"

Il serpente a sonagli sputò un aculeo violaceo contro Staryu, colpendo il Pokemon stella marina su una delle sue appendici. Immediatamente Staryu rabbrividì, e la gemma sferica rosata che gli faceva da nucleo cominciò a lampeggiare, segno che Staryu era in difficoltà. "Staryu!" esclamò Misty con evidente ansia. "Oh no, sembra che quell'attacco l'abbia avvelenato..."

"Bel colpo, Jessie!" esclamò James. "Ora tocca a te, Koffing! Usa Azione su quel Pikachu!"

Koffing emise uno sbuffo di fumo grigio, poi sfrecciò a razzo contro Pikachu e lo colpì con tutte le sue forze, mandando il piccolo Pokemon Elettro a ruzzolare per terra. Ma Ash non si fece impressionare. Con un movimento deciso del braccio, il ragazzino tirò fuori un'altra Pokeball e la lanciò con decisione.

"Aspetta, Pikachu! Arrivano i rinforzi!" esclamò. "Butterfree, scelgo te!"

"Free, free!" esclamò Butterfree con voce acuta, librandosi in volo appena sopra la nube di fumo di Koffing.

"Hah! Credi davvero che basterà questo a mettere in difficoltà i nostri Pokemon?" si vantò Jessie. "Avanti, Ekans, usa Fulmisguardo e poi Avvolgibotta!"

Il serpente a sonagli rivolse tutta la sua attenzione a Butterfree e lo fissò con aria feroce, cercando di intimorirlo e fiaccare le sue difese...

"Adesso, Geodude! Usa Azione!" esclamò Brock.

Nel momento in cui Ekans apparve tra le volute di fumo, il Pokemon Roccia/Terra di Brock si scagliò contro di lui dandosi lo slancio con entrambe le braccia! Ekans stava cercando di avvinghiare Butterfree nelle sue spire quando si trovò Geodude che gli arrivava addosso come una palla di cannone, centrandolo in pieno con tutto il suo peso e facendolo finire a terra!

"Grazie, Brock! Ottimo gioco di squadra!" esclamò Ash, voltandosi per un attimo verso il suo nuovo compagno di viaggio e facendogli il segno dell'okay prima di dare il suo nuovo ordine a Butterfree. "Butterfree, usa Raffica per spazzare via il fumo!"

"Freeeeee!" Con uno stridio acuto, il Pokemon farfalla mosse freneticamente le ali e provocò una scarica di vento che spazzò rapidamente via il fumo tossico di cui Koffing si era circondato. Jessie, James e Meowth sgranarono gli occhi allarmati, e il Pokemon gassoso si girò da una parte e dall'altra in preda alla sorpresa, un attimo prima che un altro attacco Pistolacqua lo colpisse in piena faccia! Koffing emise un buffo gorgoglio e indietreggiò rapidamente, cercando di non bere troppa acqua.

"Ah! E questo cosa significa?" esclamò esterrefatto James.

"Credevate davvero che il mio Staryu fosse fuori combattimento?" esclamò Misty con espressione decisa, prima di dare un altro ordine. "Presto, Staryu! Adesso usa il tuo attacco Azione su quel Koffing!"

Pur indebolito dal veleno, Staryu si lanciò nuovamente all'attacco contro i Pokemon del Team Rocket e riuscì a colpire Koffing, mentre Butterfree si alzava in volo e prendeva la mira per un nuovo attacco.

"Grazie, Misty! E adesso... Butterfree! Usa Confusione!" esclamò Ash. "Pikachu, preparati a lanciare un Tuonoshock!"

"Ugh... fermali in qualche modo, Koffing!" esclamò James.

"E tu, Meowth, non restare lì impalato! Fai qualcosa!" Jessie cercò di spronare il Meowth parlante, che assunse un'espressione scioccata e quasi offesa.

"Fare qualcosa? E cosa?" protestò il felino. "Per imparare a parlare ho dovuto rinunciare all'abilità di imparare nuove mosse! Che cosa credi che io possa fare?"

Mentre quelli del Team Rocket cercavano di barcamenarsi in qualche modo, Butterfree aveva già lanciato il suo attacco Confusione. Gli occhi compositi della farfalla gigante si illuminarono, e un'ondata di energia mentale si schiantò addosso ad Ekans, sollevandolo da terra. Ekans si contorse e sibilò in preda al panico mentre l'energia mentale lo spostava come se non pesasse nulla, e lo annodò letteralmente attorno a Koffing, che emise un'esclamazione di sorpresa mentre il serpente gli veniva avvinghiato attorno agli occhi!

"Aaaargh! Ekans, ma che stai combinando?" strillò Jessie in preda alla frustrazione, con tanto di venuzza pulsante sulla fronte! "Sciogliti da quel nodo! Non vedi che ostruisci la visuale a Koffing?"

Sfortunatamente per lei, Ekans non era in condizione di muoversi... e un attimo dopo, Pikachu caricò il suo Tuonoshock e lo scagliò con tutta la sua forza contro i Pokemon di Jessie e James. Ekans e Koffing, ancora aggrovigliati l'uno sull'altro, vennero colpiti in pieno, e la scarica fece vedere per un attimo i loro apparati scheletrici, come se stessero facendo una radiografia! Infine, dopo qualche secondo, i due Pokemon vennero scaraventati indietro dalla potenza del Tuonoshock e andarono addosso a Jessie, James e Meowth, trascinandoseli dietro!

"Aaaargh! Ma non è possibile! Battuti di nuovo da quei mocciosi!" strillò Jessie.

"Sta diventando un'abitudine, ormai..." si lamentò James.

Meowth scosse la testa rassegnato. "Hmph. E va bene, diciamolo un'altra volta..."

"Il Team Rocket riparte alla velocità della luceeeeee!" esclamarono tutti e tre, poco prima che il groviglio composto da loro e dai loro Pokemon scomparisse in lontananza...

Pikachu riprese fiato e fece un segno dell'okay in direzione del suo allenatore, che lanciò un breve grido di vittoria. "Sì! Bel colpo, ragazzi! Li abbiamo sistemati!" esclamò.

"Pikachu!" Il Pokemon Elettro fece un segno di vittoria, ma si riportò quasi subito alla realtà quando si accorse che Staryu stava barcollando, ancora sotto l'effetto del veleno. Misty non perse tempo e si tolse lo zaino dalle spalle, per poi frugare al suo interno e tirarne fuori una boccetta viola di liquido spray dopo alcuni secondi.

"Aspetta, Staryu, adesso ti aiuto io..." disse Misty. Spruzzò rapidamente la medicina sul corpo della sua stella marina, e pochi secondi dopo, Staryu sembrò ristabilirsi, e la gemma sferica che le faceva da nucleo si stabilizzò. Ora che il veleno era stato neutralizzato, la Pokemon d'Acqua si sentì meglio e si scrollò vivacemente. "Meno male, adesso stai bene, vero, Staryu?" chiese Misty. "Sono contenta... ma è meglio se ti riposi un po'."

La ragazzina dai capelli arancioni richiamò Staryu, poi il gruppo controllò se Seymour e il Clefairy stessero bene. Lo scienziato, rimasto a distanza di sicurezza per non restare coinvolto in uno scontro in cui sarebbe stato solo d'intralcio, si fece di nuovo avanti e si aggiustò gli occhiali, impressionato dall'abilità che i giovani allenatori e i loro compagni avevano dimostrato. "Wow... ottimo lavoro, ragazzi! Avevo già visto che ve la cavate bene con i Pokemon, ma che riusciste ad avere la meglio su quei due banditi..."

"Ah, non si preoccupi, signor Seymour. Quei due sono dei buffoni, non dei veri malviventi." affermò Misty con un certo orgoglio.

"Li avete già incontrati, quindi. Sono due agenti del Team Rocket, questo l'ho visto... ma cos'era quel Meowth parlante che avevano con loro? Non ho mai visto un Pokemon così..."

Ash si grattò la guancia con un dito. "Ehm... in effetti è un po' lunga da spiegare, e non so nemmeno io come sia possibile..." rispose. "Ma... per adesso, è meglio che ci occupiamo di Clefairy! Non si è fatto male nello scontro, vero?"

"Dude!" Geodude, che si era voltato per controllare come stesse Clefairy, fece un segno dell'okay con una mano, e il piccolo Pokemon rosa tirò il fiato e recuperò il suo frammento di Pietralunare, per poi lucidarlo con attenzione con il dorso della mano.

"Clefairy!" cinguettò infine, e fece un rispettoso inchino al gruppo di allenatori. Poi, la sua espressione si fece ansiosa, e iniziò a gesticolare nel tentativo di farsi capire da Ash e dal suo gruppo. "Clefairy, clefairy! Fairy..."

"Pika pikachu?"

"Free..." Il Butterfree di Ash annuì lentamente, e agitò le ali con espressione comprensiva, mentre Geodude corrugò la fronte, e della polvere scivolò giù dalla sua fronte. Seymour sembrava a sua volta comprendere, almeno in parte, quello che il piccolo Pokemon Folletto stava dicendo, e lo fece presente al resto del gruppo.

"Ragazzi... ho l'impressione che Clefairy sia preoccupato per i suoi compagni." affermò lo scienziato. "Quei due sciocchi e quel Meowth parlante non erano certi gli unici membri del Team Rocket da queste parti... ce ne sono altri che stanno catturando i Clefairy più in profondità nel Monte Luna, e stanno cercando anche di impadronirsi della Pietralunare e dei fossili che si trovano da queste parti!"

"Clefairy!" esclamò il Pokemon rosa, annuendo con espressione ansiosa.

"Dovevamo immaginarlo... sono tutte cose che ovviamente fanno molta gola ad un'organizzazione criminale." commentò Brock. "Ragazzi, voi cosa ne dite? Secondo me, dovremmo andare là e cercare di fermare gli uomini del Team Rocket, prima che catturino i Clefairy!"

"Ne siete sicuri, ragazzi?" chiese Seymour, un po' sorpreso dalla proposta di Brock. "Voglio dire, non che non lodi la vostra decisione, ma potrebbe essere pericoloso sfidare quei malviventi. Forse sarebbe meglio tornare a Plumbeopoli ed avvertire l'agente Jenny locale."

"L'agente Jenny?" si chiese Ash, forse immaginando che anche la poliziotta di Smeraldopoli avesse una sorella o una cugina a Plumbeopoli... "Ehm, sì, in effetti, forse avrebbe più senso... ma il problema è che non possiamo aspettare." disse infine. "Ad ogni secondo che passa, quei malviventi catturano altri Pokemon, e si avvicinano sempre più alla Pietralunare. Per quando torneremo con i rinforzi, potrebbe già essere troppo tardi."

"Ash non ha tutti i torti, devo ammetterlo..." riconobbe Misty. "Meglio tentare di fare qualcosa adesso! Clefairy, puoi portarci dai tuoi compagni? Faremo tutto quello che possiamo per impedire al Team Rocket di catturarvi!"

"Clefairy!" rispose prontamente Clefairy, e dopo aver fatto cenno di seguirlo, cominciò a guidare i ragazzi attraverso i cunicoli del Monte Luna, con i loro Pokemon che si affrettavano a breve distanza. Pikachu prese fiato e si preparò mentalmente, immaginando che quello che lo aspettava adesso sarebbe stato uno scontro ben più pericoloso - anche se non necessariamente più arduo - di quelli regolamentati che aveva sostenuto a partire dall'inizio del suo viaggio...

Per lui e per Ash, era il momento di compiere un primo passo decisivo... e per quanto non lo sospettassero ancora, molte cose sarebbero cambiare radicalmente da quella decisione...      

oooooooooo

CONTINUA...

 

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Capitolo 15
*** Misteri dul Monte Luna, Parte 2 ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 14 - Misteri sul Monte Luna, Parte 2

 

Le gallerie interne del Monte Luna cominciavano davvero ad assomigliare sempre di più le une alle altre. Ash si chiese come facessero i Clefairy e gli altri abitanti del sottosuolo ad orientarsi, in quei cunicoli... e anche Pikachu e il resto dei loro Pokemon sembravano avere difficoltà in quell'ambiente buio e claustrofobico. Clefairy, da parte sua, non sembrava per niente preoccupato, e continuava a spronare Seymour e gli altri mentre penetravano sempre più a fondo nelle viscere della misteriosa montagna. In effetti, lo scienziato era, di tutti loro, quello che meno sembrava sentire la fatica, forse anche grazie al suo entusiasmo e al suo desiderio di fermare il Team Rocket.

"Stiamo camminando da un bel po' di tempo..." disse Brock, mentre con una mano mandava via uno Zubat che svolazzava rumorosamente attorno alla sua testa. "Ormai dovremmo essere vicini alla meta, immagino."

"Cle clefairy!" disse Clefairy, facendo un gesto di assenso, e poi indicando un corridoio in pendenza che partiva dal lato destro del tunnel che stavano percorrendo. Il Pokemon Folletto saltellò allegramente verso il passaggio e lo imboccò, seguito a ruota dal gruppetto di allenatori... e non appena furono entrati, Ash e i suoi compagni furono in grado di vedere che dalla parte opposta della galleria proveniva una tenue luce argentata - una luce che dava un senso di calma e serenità, come la gentile luce della luna piena durante una tranquilla notte di primavera. C'era qualcosa di magico in quella strana luminescenza, e Ash e i suoi compagni restarono per un attimo sbalorditi a guardare, prima che Clefairy facesse loro cenno di continuare.

"Forse ci siamo..." disse Seymour, non riuscendo più a contenere l'eccitazione. Se fosse andata come pensava, stava per essere testimone di un evento straordinario. "Clefairy ci sta portando verso il luogo dove è conservata la Pietralunare, la loro reliquia più importante..."

Ash, Pikachu, Misty e Brock sorrisero con espressione eccitata, curiosi di vedere di cosa si trattasse... ma il loro entusiasmo si smorzò un attimo dopo, quando due figure umanoidi apparvero nel corridoio, sbarrando loro la strada per giungere al luogo da cui proveniva la luce lunare. Due uomini, entrambi abbastanza giovani, che indossavano un'uniforme intera tutta nera con una enorme R rossa disegnata sul torace, si erano piazzati sulla strada di Ash e dei suoi compagni e li stavano fissando con espressione truce e maligna.

"Ma guarda un po' cos'ha portato qui il Meowth!" disse uno dei due individui, con una Pokeball già pronta tra le mani. Se la passò da una mano all'altra con espressione maligna, fissando i tre ragazzi e lo scienziato. "Avevamo sentito parlare di certi ficcanaso che avevano deciso di interferire nei progetti del Team Rocket... ma non pensavo che si sarebbe trattato di un inserviente e di tre mocciosi! Quasi mi dispiace, mi ero fatto l'idea che si trattasse di qualche avversario più decente!"

"Questi... questi ragazzi si sono uniti a me solo poco tempo fa!" rispose Seymour. Nonostante l'evidente apprensione, lo scienziato si mise davanti al gruppo, cercando come poteva di proteggerli. "Non sapevano niente di quello che sta accadendo qui sul Monte Luna, ma hanno deciso di aiutarmi lo stesso. Per favore... smettetela di dare la caccia ai Clefairy e di portare via pezzi di Pietralunare! Mettereste in pericolo la stabilità di questo fragile ecosistema!"

"Noi siamo il Team Rocket, quattrocchi. Non ci interessa nulla dei tuoi discorsi sull'ecosistema!" disse l'altro agente del Team Rocket, aggiustandosi il berretto nero che portava sulla testa.  "Ed ora... vai, Spearow!"

"Fai vedere cosa sai fare, Rattata!" esclamò il secondo agente del Team Rocket. Entrambi lanciarono le loro Pokeball nello stesso momento e ne fecero uscire due Pokemon abbastanza comuni - Ash fece una piccola smorfia quando vide di nuovo uno Spearow, ricordando fin troppo bene la brutta avventura che lui e Pikachu avevano passato con uno stormo di quegli irascibili pennuti, appena usciti da Biancavilla. Accanto al piccolo rapace, un Rattata dalla pelliccia violacea si era messo in guardia, agitando furiosamente la coda.

"TA!" stridette il Pokemon topo. Mostrò i suoi incisivi affilati e si acquattò sul terreno roccioso, preparandosi a combattere.

 

"Hm? Ma come? Niente grido di battaglia? Niente presentazione?" chiese Ash. Sembrava quasi deluso dal fatto che i due malviventi non avessero fatto lo stesso numero di Jessie, James  e Meowth. Era una stupidata, però era anche divertente...

 

"Hah! Devi averci scambiato per quegli sciocchi di Jessie e James, marmocchio! Spearow, inizia subito con il tuo attacco Furia!" esclamò il primo scagnozzo.

Il secondo sghignazzò brevemente. "Al contrario di loro, noi non perdiamo tempo in giochetti. Vai, Rattata, usa Attacco Rapido!"

 

Il Pikachu di Ash si ritrovò immediatamente sotto attacco. Con un'esclamazione di sorpresa, cercò di difendersi dal rapidissimo fendente che Rattata sferrò con i suoi piccoli ed acuti artigli, poi ribattè con un Tuonoshock che però il Pokemon Topo riuscì ad evitare per un pelo. Spearow si librò brevemente in volo e scese in picchiata su Pikachu, sferrando una raffica di attacchi rapidi e precisi che avevano lo scopo di fiaccare il piccolo Pokemon Elettro.

Ash si rese subito conto che doveva fare qualcosa per cercare di far allentare la pressione sul suo starter, e afferrò rapidamente una Pokeball per poi lanciarla in aria. "Pikachu! Tieni duro, arrivano i rinforzi! Pidgey, scelgo te!" esclamò. La sfera si aprì, e Pidgey apparve di colpo sopra di lui e si librò rapidamente in volo, pronto a combattere contro i Pokemon del Team Rocket. "Pidgey, parti subito con Raffica!"

 

"Pi Pidgey!" conguettò il piccolo Pokemon Normale/Volante mentre agitava freneticamente le sue corte ali e scagliava una raffica di vento contro i suoi nemici. Spearow usò le ali per parare il colpo come meglio poteva, mentre Rattata si ancorò a terra con le zampe, non avendo altra scelta che resistere all'assalto come meglio poteva. Le scariche di vento, simili a proiettili, colpirono entrambi i Pokemon avversari, ma Spearow riuscì a sottrarsi all'assalto durante un istante di stanca e prese il volo per attaccare Pidgey su un fianco. Ma così facendo fu lui a mostrare il fianco a Pikachu, che ne approfittò immediatamente.

 

"Pika pika chuuuu!" Questa volta, il topolino giallo ebbe il tempo di caricarsi e scagliare una poderosa scarica elettrica, un Tuonoshock che raggiunse lo Spearow nemico ad un fianco e lo investì in pieno! Il piccolo rapace lanciò uno stridio acuto per il dolore e la sorpresa, poi scese di quota sbattendo disordinatamente le ali. Stava ancora cercando di puntare Pidgey, ma la scarica elettrica scagliata a così breve distanza lo aveva lasciato stordito e dolorante... e Pidgey si voltò rapidamente verso di lui, interrompendo il suo attacco Raffica!

 

"Bravo, Pikachu!" esclamò Ash. "E adesso... Pidgey, usa un attacco Azione!"

 

"Piiii!" con uno stridio acuto, Pidgey spalancò le ali e si lanciò alla carica contro lo Spearow nemico, colpendolo con tutto il suo peso e facendolo finire a terra! Nel frattempo, Pikachu aveva ripreso a difendersi dagli attacchi del Rattata nemico, ed era riuscito a respingere un Attaco Rapido con il quale il suo avversario aveva cercato di prenderlo alla sprovvista. Pikachu usò la sua coda per parare l'attacco... poi, prima che il Rattata nemico potesse riorganizzarsi, Pikachu usò a sua volta un Attacco Rapido e schiaffeggiò il nemico con la sua coda, facendolo vacillare!

 

"Aaaargh! Rattata, ma che combini?" esclamò allarmato lo scagnozzo del Team Rocket. "Non ci faremo certo sconfiggere da questo moccioso! Datti una svegliata e usa Azione!"

 

"Pikachu, cerca di usare di nuovo Attacco Rapido! Pidgey, colpisci Spearow con Raffica!" esclamò Ash. Pidgey usò di nuovo il suo attacco e scagliò contro Spearow un'altra potente folata di vento, che sbilanciò l'avversario e lo fece cadere a terra. Pikachu si scagliò come un fulmine all'asalto e intercettò l'attacco di Rattata, più potente ma meno preciso, a metà strada, con il risultato che i due contendenti si respinsero a vicenda e atterrarono a pochi metri di distanza l'uno dall'altro. Pikachu corrugò la fronte e si caricò nuovamente di energia... ma questa volta, anzichè scagliare direttamente una scarica elettrica contro Rattata, la scaricò sul terreno! Il Pokemon simile ad un topo viola corrugò la fronte stupito... e si accorse troppo tardi che la scarica stava percorrendo il pavimento e si stava dirigendo a tutta velocità addosso a lui!

 

"Ah! Un attacco Tuononda..." esclamò lo scagnozzo del Team Rocket corrispondente, ma ormai era troppo tardi per evitare l'attacco. La scarica elettrica raggiunse Rattata e penetrò nel suo corpo, facendo irrigidire di colpo i muscoli delle zampe e della coda... e il topo violaceo sgranò gli occhi per un attimo prima di cadere a terra come un sacchetto di riso, paralizzato ed inabile! "Aaaargh! No, non posso crederci!"

 

"Ugh... credici, questo moccioso ci sa fare!" esclamò il secondo individuo, il cui Spearow riuscì a mettere a segno un poderoso attacco Beccata e far barcollare Pidgey, solo per poi essere colpito in pieno da un attacco Azione e mandato a terra! "Maledizione... sei in gamba, marmocchio! Ammetto che li hai addestrati bene, i tuoi Pokemon!"

 

Ash, Pikachu e Pidgey si scambiarono uno sguardo di complicità ed intesa prima che il ragazzino rispondesse ai due individui. "Heh... non per vantarmi, ma ho appena battuto il Capopalestra di Plumbeopoli! Non è una cosa da poco, oserei dire! E adesso... se fate i gradassi, io e i miei Pokemon saremo lieti di dare una bella lezione a tutti quanti!"

"Pika!" esclamò il Pokemon Elettro, dopo aver ripreso fiato. Brock storse un po' il naso - va bene che Ash aveva vinto, ma aveva l'impressione che il ragazzino si stesse vantando un po' troppo.

 

I due uomini del Team Rocket richiamarono i loro Pokemon nelle rispettive Pokeball, poi rivolsero ai ragazzi uno sguardo minaccioso. "Tsk... godetevi pure la vittoria, finchè potete. Ma sappiate che avete soltanto sconfitto noi, due reclute di basso rango! I nostri superiori non sono così semplici da battere... e non vi conviene farvi nemico il Team Rocket!" esclamò uno dei due, prima che entrambi si ritirassero di gran carriera verso l'altro capo della galleria, verso quella luce tenue e dall'aspetto mistico che proveniva dalla spelonca in fondo al tunnel. Clefairy tirò un piccolo sospiro di sollievo, e Misty annuì con espressione impressionata. Non si era aspettata che Ash fosse già diventato così abile... ma a quanto pareva, Ash aveva un autentico talento naturale nell'allenamento dei Pokemon. In qualche modo, riusciva a tirare fuori il potenziale dei suoi mostri tascabili con incredibile rapidità, al punto che era già stato in grado di misurarsi con due uomini del Team Rocket.

 

Sì, per quanto le sembrasse incredibile, doveva ammettere che quel ragazzino aveva la stoffa e il potenziale per andare lontano come allenatore di Pokemon. E se doveva essere sincera... le dava anche un po' fastidio che sarebbe stato in grado di stare alla pari con lei così rapidamente. Si impose di fare degli allenamenti più scrupolosi, non appena ne avesse avuto il tempo... magari anche adesso che lei e i suoi compagni di viaggio si apprestavano a raggiungere Celestopoli...

 

"Wow! Lascia che te lo dica, ragazzo mio, sei davvero in gamba!" esclamò Seymour con evidente entusiasmo, uscendo dal nascondiglio che si era scelto.  "Sinceramente, non credevo che un ragazzino come te fosse in grado di tenere testa agli uomini del Team Rocket!"

"Beh... in effetti, devo ammettere che non ne ero sicuro nemmeno io!" ammise Ash, mentre accarezzava Pikachu sulla testa. Il topolino giallo emise un verso acuto che esprimeva imbarazzo ed orgoglio al tempo stesso. "Però... ehm... ho l'impressione che quei due non fossero certo i migliori allenatori su cui il Team Rocket possa contare..."

"Pidgey..." cinguettò il Pokemon uccellino, svolazzando sulla spalla del ragazzo.

 

"Purtroppo temo che Ash abbia ragione, su questo punto." affermò Brock. "Adesso il Team Rocket si metterà in allerta. Dobbiamo trovare un altro sistema per raggiungere la Pietralunare e mandare via il Team Rocket... e credo di avere già qualche idea in mente!"

 

"Clefairy?" chiese il grazioso Pokemon rosa, notando che Brock si stava chinando su di lui.

 

"Che cosa stai pensando, Brock?" chiese Misty. "Pensi che Clefairy ci possa dare una mano?"

 

"Clefairy conosce i passaggi del Monte Luna meglio di noi o del Team Rocket." affermò Brock,rivolgendo a Clefairy un sorriso accomodante. "Ascolta, Clefairy... abbiamo bisogno di sapere quali passaggi conosci per arrivare alla Pietralunare. Non credo ci sia soltanto questo, dico bene?"

 

Il grazioso Pokemon fatato spalancò gli occhi in un'espressione entusiasta. Evidentemente, si era già fatto un'idea di dove Brock volesse andre a parare. "Clefairy!" esclamò, le orecchie a punta che si drizzavano vivacemente. "Clefa clefairy!"

Anche Ash, Misty e Seymour ebbero la sensazione che Clefairy si sentisse più speranzoso. "Credo che abbia detto di sì, ragazzi! Forse abbiamo sul Team Rocket un vantaggio che non credevamo neanche di avere!"

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu con evidente interesse.

 

 

oooooooooo

 

 

Poco tempo dopo, in una grandespelonca illuminata nei meandri del Monte Luna...

Un gruppo di individui vestiti con la classica uniforme nera del Team Rocket, con tanto di cappello e una R rossa disegnata sul petto, stava armeggiando attorno a delle gabbie, nelle quali erano tenuti prigionieri diversi Clefairy, oltre che una gran quantità di Pokemon più piccoli, che assomigliavano ad una versione in miniatura dei graziosi Pokemon rosa: alti appena la metà di un Clefairy, ricordavano molto delle stelline rosa con braccia e gambe appena accennate, e possedevano una versione ridotta del ricciolo e della coda di un Clefairy, ma non avevano le alette dietro la schiena.

 

In ogni modo, i Pokemon in gabbia erano chiaramente stressati e impauriti. C'era appena lo spazio per girarsi, e le sbarre erano talmente strette che anche le versioni più piccole dei Clefairy non sarebbero potute uscire intrufolandosi tra di esse. Ogni tanto, uno scagnozzo del Team Rocket si fermava per lasciare un po' di cibo ed acqua ai Pokemon imprigionati, e per quanto alcuni dei Clefairy cercassero di opporre un minimo di resistenza rifiutando il cibo, la maggior parte si arrendeva presto alla fame e alla sete e mangiava a sazietà.

 

"Allora, cosa stanno combinando quei due stolti di Jessie e James?" chiese una delle reclute, rivolta ad un individuo che sembrava ricoprire un grado più elevato rispetto agli altri agenti del Team Rocket. A fare da leader alla spedizione del Team Rocket era un giovanotto dai capelli verdini e dallo sguardo acuto che indossava la stessa uniforme dei suoi sottoposti, ma in qualche modo un po' più elegante e meglio tenuta. Stava supervisionando le operazioni conestrema attenzione, ogni tanto dando degli ordini o richiamando gli agenti che si attardavano o battevano la fiacca. "Sono ancora lì a perdere tempo a recuperare i Clefairy scappati?"

 

"Non importa." disse il leader della spedizione con voce chiara, con un percettibile accenno di freddezza e crudeltà.  "Se quegli idioti non riescono neanche a tenere a bada un Clefairy, la responsabilità è solo loro. Noi sappiamo qual è il nostro lavoro, e siamo già riusciti a catturare un discreto numero di Cleffa e Clefairy. Il capo ne sarà soddisfatto. Piuttosto, prendete nota di tutti i fossili e le Pietrelunari che siete riusciti a recuperare. Il capo si è raccomandato di prelevarne il più possibile."

 

"Certamente, comandante Milas." disse la recluta. "Posso dire con certezza che siamo riusciti a recuperare una notevole quantità di Pietrelunari, e per quanto riguarda i Fossili... beh, immagino che anche lei sappia quanto siano rari. Finora siamo riusciti a recuperare soltanto quattro Domofossili e due Helixfossili."

"Questo non è un problema. Tutta questione di domanda ed offerta. Vorrà dire che quei pochi Fossili che riusciamo a recuperare, li venderemo a prezzi più alti." affermò il giovane di nome Milas.  "Ricordatevi di tenere sempre gli occhi aperti. Non vogliamo importuni che ci rovinino il lavoro proprio sul più bello. A questo proposito, siete riusciti a ritrovare quella specie di scienziato che diceva di essere venuto qui per aiutare i Clefairy?"

 

"Ancora no, comandante Milas, ma siamo sicuri che tra non molto saremo in grado di catturarlo." rispose la recluta.

Milas disse di sì con la testa e fissò la recluta con un'espressione che non ammetteva repliche. "Molto bene. Ricordatevi che il capo ci ha affidato questa missione perchè sa che abbiamo le carte in regola per portarla a termine. Se dovessimo fallire, non ce la caveremmo a buon mercato."

 

"Certamente, comandante Milas... oh, è una mia impressione, o stanno tornando quei tre sciocchi?" chiese la recluta. La sua attenzione era stata attratta da un ormai noto terzetto che stava entrando nella caverna da un'entrata laterale, trascinandosi stancamente e cercando come potevano di spazzarsi via la polvere dai vestiti! Jessie, James e Meowth erano finalmente riusciti a tornare alla base, cercando come potevano di apparire presentabili.

Il breve coro di risate che ne seguì non lasciò dubbi su chi si trattasse. "Hahahahaaa! Ma guarda, sono tornati i signorini!" esclamò la voce di una recluta femminile, che stava guardando i tre dall'alto in basso. "Beh, cosa vi è successo ora? I Pokemon sono insorti?"

 

Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Jessie. "No, macchè. Siamo scivolati." ribattè la giovane donna con sarcasmo.

Milas alzò gli occhi al cielo mentre si dirigeva verso il terzetto di criminali imbranati. "Sì, certo. Nel ridicolo. E' lo sport che vi riesce meglio." commentò, ritorcendo l'ironia di Jessie contro di lei. "E chi vi avrebbe dato il benservito in questo modo, sentiamo? Non saranno per caso arrivati degli allenatori della Lega, vero?"

James si guardò attorno nervosamente, aspettando che le altre reclute del Team Rocket smettessero di ridere loro dietro. "Ecco... non erano esattamente della Lega..." affermò, toccandosi le punte degli indici. "Però... erano degli allenatori di Pokemon, su questo non c'è dubbio. Ci hanno battuti e ci hanno fatti filare via, con quel loro Pikachu..."

 

Milas sghignazzò e si aggiustò il cappello sulla testa. "Hah! Ma davvero? Avevo un misero Pikachu, e vi siete fatti battere lo stesso?" li canzonò. "Evidentemente, il signor Giovanni ha mal riposto la sua fiducia, se siete così scarsi da farvi battere da un Pikachu!"

"Ma quello non è un Pikachu come tutti gli altri!" protestò Meowth, trattenendo una risposta brusca che gli stava venendo sulla punta della lingua. Non capiva cosa avesse, quel bellimbusto, per essersi guadagnato la fiducia di Giovanni. Pensare che fino a poco tempo fa erano loro quelli a cui il capo affidava le missioni più delicate. "Quel Pikachu ha una forza pazzesca... e quel ragazzino che lo allena ha della stoffa, ve lo dico io!"

 

"Posso confermarlo..." mormorò James, cercando come poteva di rimettersi a posto i capelli. "Lancia delle scariche elettriche come non ne ho mai sentite prima..."

 

Alcune reclute del Team Rocket, pensando che si trattasse di una scusa per giustificare i loro fallimenti, riprese a sghignazzare... ma Milas sembrò prendere sul serio quello che Jessie, James e Meowth stavano dicendo. La sua espressione beffarda passò immediatamente ad una di riflessione ed interesse, e il giovane comandante del Team Rocket si sfregò il mento e pensò attentamente alla loro testimonianza.

"Ma davvero?" chiese infine Milas, senza mai perdere quella sua espressione arguta. "Ditemi quello che sapete su questo marmocchio."

 

"Comandante Milas?" chiese la recluta che lo accompagnava. Immediatamente, anche il resto degli agenti del Team Rocket smise di sghignazzare e si zittì con espressione quasi impaurita. Speravano di non aver perso la faccia di fronte ad uno dei quattro uomini di fiducia di Giovanni...

Anche Meowth e i suoi compagni restarono interdetti. Si erano aspettati di ricevere una lavata di capo da Milas, non che lui fosse interessato al ragazzino che stava mettendo i bastoni tra le ruote al Team Rocket. "Beh... ehm... che possiamo dire? Pare che si chiami Ash, ha i capelli neri arruffati, degli strani zig-zag sulle guance, e porta sempre una giacchetta, jeans, scarpe da ginnastica, berrettino... e ha con sè uno strano piccolo congegno con il quale legge tutte le informazioni che gli servono sui Pokemon che si trova davanti! Non avevo mai visto niente di simile!" spiegò infine il Pokemon felino.

 

"Davvero, eh? Questo sì che è interessante..." disse tra sè il comandante, con un sorriso acuto. Evidentemente, stava già pensando a come sfruttare la situazione a suo vantaggio... e se quello che aveva sentito era vero, quel ragazzino di nome Ash poteva essere il suo strumento per soppiantare Archer e diventare il braccio destro del capo! "Ho l'impressione che lo vedremo presto da queste parti."

"E che cosa facciamo, comandante Milas?" chiese la recluta. "Se questi intrusi sono davvero abili come dicono, allora dobbiamo essere pronti a riceverli."

 

Il comandante del Team Rocket fece un cenno con la testa, annuendo con tutta calma. "Questo è fuori dubbio. Ma abbiate pazienza. Non attaccate per primi." rispose. "Voglio prima parlare con quel marmocchio. Vedere cosa gli interessa... e soprattutto, se può diventare un'interessante recluta per il Team Rocket."

James sgranò gli occhi stupefatto. "C-come? Ne... ne è sicuro, comandante Milas?" chiese con evidente sbalordimento. "Voglio dire... non per mettere in dubbio le sue decisioni, ma... ma... voglio dire, ha già combattuto contro di noi, e non credo che si fiderà!"

 

"Mai dire mai, James. Forse non avete saputo prenderlo dal lato giusto." rispose tranquillo il comandante dai capelli verdini. "A volte si tratta semplicemente di capire come trattare con una persona e come offrirle quello che vuole. E' stato così anche per voi, non è vero? E il Team Rocket vi ha dato quello che volevate, o sbaglio?"

 

I due ragazzi e Meowth restarono in silenzio con espressione contrita. In effetti, non potevano dire che Milas avesse torto. Anche loro avevano qualcosa che cercavano dal Team Rocket, e adesso... beh, non potevano dire che le loro vite andassero alla grande, ma sicuramente erano molro migliorate rispetto a prima...

 

Forse Milas aveva ragione, sarebbe stato meglio cercare di trattare con quel moccioso, invece di aprire subito le ostilità.

 

"Molto bene. Continuate pure il vostro lavoro, ma restate in guardia. Se questi intrusi si fanno vedere, chiamatemi subito e cercare di non ingaggiare subito battaglia." Milas si rivolse ai suoi sottoposti, che ascoltarono diligentemente e risposero con dei cenni affermativi prima di ritornare alle loro mansioni. Il comandante disse a sua volta di sì con la testa e guardò verso Jessie, James e Meowth. "Voi tre, invece... ho bisogno di voi per darmi una mano con un altro compito." affermò. "E' una cosa che anche degli imbranati come voi sanno fare, quindi vedete di non deludermi."

 

I tre criminali imbranati, in particolare Jessie, provarono fastidio per il modo con cui Milas si era rivolto a loro, ma tennero saggiamente a freno la lingua. "Ehm... faremo... faremo sicuramente del nostro meglio, comandante Milas!" ribattè Jessie con un sorris un po' forzato. "Ci dica semplicemente quello che dobbiamo fare..."

 

Il comandante si aggiustò il cappello sulla testa. "Per adesso, limitatevi a seguirmi. Vi sarà tutto chiaro quando arriveremo." rispose, per poi guidare i suoi tre sottoposti verso un'altra galleria che si perdeva nei meandri del Monte Luna...

 

 

oooooooooo

 

 

Nel frattempo, in un'altra zona del Monte Luna...

 

"Clefairy clefairy! Fairy... clefairy!" Il Clefairy in cui Ash e i suoi compagni si erano imbattuti sembrava impegnato ad arringare una folla... che in questo caso era comosta da un gruppetto di circa una ventina di Paras, strani Pokemon simili a cimici di colore arancione con degli strani funghetti rossi a pallini bianchi che crescevano direttamente sulle loro schiene. Le zampe anteriori erano trasformate in due grosse chele simili a quelle dei granchi, e i loro occhi erano particolarente grandi e tondi, azzurri con le pupille nere.

 

Ognuno di questi Pokemon ascoltava il "discorso" che il Pokemon Folletto stava facendo, in un misto di stupore, decisione e confusione... mentre Ash e il suo gruppo osservavano impressionati. Chi poteva immaginare che quel piccolo Pokemon dall'aspetto inoffensivo si sarebbe dimostrato tanto bravo nell'arringare i Pokemon del Monte Luna? Gli unici che sembravano esserselo aspettato erano Brock e Seymour, che effettivamente sapevano qualcosa di più degli abitanti di quel luogo mistico.

"Gli abitanti del Monte Luna certo non amano l'idea che degli intrusi cerchino di violare il loro territorio e impadronirsi dei loro segreti." commentò lo scienziato aggiustandosi gli occhiali. "Per i Clefairy è praticamente un luogo sacro... e anche gli altri Pokemon si sentono in dovere di proteggere la Pietralunare da chi voglia sfruttarla per scopi egoistici."

 

"Beh, è davvero impressionante, lo ammetto..." commentò Ash, mentre il suo sguardo passava da un Pokemon all'altro, esaminandoli con il suo Pokedex. "Ma ho l'impressione che alcuni di questi Paras non siano troppo svegli... spero che siano affidabili, almeno."

 

"Io li trovo semplicemente orridi..." mormorò la povera Misty, che cercava di tenersi quanto più lontano possibile da quegli strani insetti.

 

"Paras, il Pokemon Fungo. Tipo Coleottero/Erba. Sul dorso di questo Pokémon nascono funghi chiamati tochukaso, che crescono insieme a lui. Si nasconde sottoterra dove si ciba di radici." disse il Pokedex. "Abilità Speciale: Spargispora."

 

"Pika pikachu!" disse Pikachu, le orecchie dritte mentre ascoltava le spiegazioni della piccola enciclopedia elettronica.

Brock ridacchiò brevemente. "Sì, Pikachu, è un'abilità abbastanza simile alla tua... con la differenza che quando Paras viene toccato, può provocare varie alterazioni di stato. Un avversario può ritrovarsi avvelenato, paralizzato o addormentato, a seconda del tipo di fungo che copre la zona in cui Paras è stato colpito." spiegò l'esperto di Pokemon Roccia.

 

"Beh, interessante... sono contento di poter contare sul tuo aiuto, Brock!" rispose Ash. Finalmente Clefairy aveva finito di parlare... e per quanto due o tre Paras avessero deciso di squagliarsela, intimoriti all'idea che il Pokemon Folletto aveva proposto, la maggior parte degli insetti-fungo davano l'impressione di essersi convinti.

"Parrrrrras!" esclamò il Paras più grande, che dava anche l'impressione di essere anche il più deciso del gruppo. Si voltò verso gli altri insetti-fungo ed esclamò qualcosa con la sua vocetta acuta, in modo da spronare il resto dei suoi simili. Non tutti sembravano pienamente convinti... ma tutti diedero il loro assenso, alzando le chele con espressione decisa.

 

"Paras!"

"Paras!"   

"Parrrrrras!

 

Nel giro di pochi minuti, quasi tutti i Paras di quella zona del Monte Luna si erano detti pronti a combattere, e Brock fece un cenno di assenso, pensando che forse non sarebbe stato poi così difficile mandare via il Team Rocket dal Monte Luna...

 

 

oooooooooo

 

 

Una pattuglia di uomini del Team Rocket fece un saluto mentre rientravano nella spelonca pervasa dall'illuminazione artificiale in  cui l'organizzazione criminale aveva posto il suo campo base. Immediatamente, altre tre reclute li raggiunsero e ricambiarono il saluto, chiedendo se ci fossero stati dei problemi.

 

"Nessun problema, ragazzi. Ma abbiamo avuto l'impressione che si vedano un po' meno Pokemon in giro, oggi." rispose il leader del gruppetto di perlustratori. "Forse si stanno rifugiando da altre parti perchè le nostre attività li stanno mettendo in allarme." 

"Mi sembra un po' strano, sinceramente." fu la pronta risposta di un altro soldato del Team Rocket. "Fino ad oggi, anche se i Pokemon del Monte Luna non sono rimasti indifferenti, hanno comunque cercato di proseguire le loro vite da qualche altra parte di queste gallerie. Non credevo sarebbero giunti ad abbandonarle."   

             

"Il comandante Milas e quei tre sciocchi stanno preparando qualcosa." commentò un'altra delle reclute. "Ma il comandante non si è spiegato granchè in proposito. Forse sospetta qualcosa e sta preparando un piano di emergenza?"

"Mi fiderei di più se non facesse tanto il misterioso..." commentò un terzo individuo. "Beh, lasciamo perdere, per adesso. Abbiamo ancora dei compiti da portare a termine. Chi è che fa il prossimo giro di perlustrazione?"

 

"Credo che tocchi a noi." rispose un terzetto di reclute composto da giovani donne. La leader del gruppo, una ragazza con i capelli neri tagliati corti e un piccolo neo vicino all'angolo dell'occhio destro, raggiunse il leader del gruppo precedente e fece un cenno di assenso. "Voi prendetevi pure un caffè e riposatevi. Ci pensiamo noi a controllare che non ci siamo interferenze."

"Perfetto." rispose il leader del gruppo precedente. "Allora buona fortuna anche a voi..."

 

"Geo geo dude!" esclamò un piccolo coro di voci roche, simili allo scricchiolio della pietra che veniva sbriciolata. Il gruppo di reclute che era appena tornato si voltò di scatto... e gli uomini del Team Rocket videro, con loro grande sorpresa, che tre Geodude si erano piazzati all'ingresso della caverna, tenendosi una mano l'un l'altro in modo da formare una barriera attraverso la quale gli scagnozzi del Team Rocket non potessero passare. A guardarli così, si sarebbe potuto tranquillamente pensare che avessero deliberatamente atteso che la pattuglia tornasse alla base, per poi far scattare una trappola.

Ma cosa speravano di fare, si chiesero le reclute? Tre Geodude non potevano certo sperare di combattere contro tutti i Pokemon di quella spedizione messi assieme, vero?

Ma fu allora che gli uomini del Team Rocket si resero conto di un particolare che li inquietò: altri Geodude si erano piazzati agli altri ingressi del covo, in modo da bloccare lì gli uomini del Team Rocket.

 

"Hey!" esclamò una recluta femminile, tenendo in mano una Pokeball a scopo intimidatorio. "Che cosa state cercando di fare? Toglietevi di mezzo, prima che vi ricordiamo chi è che comanda, qui!"

"Geo..." rispose prontamente uno dei Geodude. I Pokemon rocciosi non si erano spostati di un millimetro, e continuavano a fare da barriera al Team Rocket. Irritate, le reclute decisero di passare alle vie di fatto... ma prima che potessero mandare in campo i loro Pokemon, una serie di stridii acuti riecheggiarono attraverso i corridoi, e gli uomini dell'organizzazione si guardarono attorno confusi. Erano senza dubbio i versi di alcuni Zubat... o meglio, non di alcuni, ma di un intero stormo!

 

"Hey, ma che significa?" chiese una recluta, che aveva già fatto uscire due dei suoi Pokemon, uno dei quali era un Rattata... e l'altro era invece un Grimer, un Pokemon che assomigliava ad un ammasso di fango violaceo semi-solido con un paio di occhi, una enorme bocca priva di denti e due corte braccia. "Non mi direte che i Pokemon del Monte Luna si stanno ribellando, vero?"

"E' ridicolo! Fin da quando abbiamo piantato le tende qui, hanno fatto del loro meglio per evitarci!" rispose la donna mora. "Adesso perchè dovrebbero..."

 

Non fece in tempo a terminare la frase prima che un nutrito gruppo di Zubat facesse irruzione nella spelonca, agitando rumorosamente le ali e disperdendosi ovunque con delle acute grida che sembravano esprimere tutta la loro rabbia nei confronti degli invasori. Immediatamente, le reclute mandarono in campo tutti i Pokemon di cui dispondevano - per la maggior parte, Pokemon abbastanza comuni come Spearow, Nidoran o Rattata - e cercarono di mandare via gli Zubat come meglio potevano. I Pokemon del Team Rocket si lanciarono all'attacco, ognuno di loro prendendo uno Zubat come bersaglio e cercando di metterlo fuori combattimento il prima possibile, ma la superiorità numerica dei Pokemon pipistrello si faceva sentire.

 

Alcuni Zubat restarono a distanza, e poi scagliarono una penetrante raffica di onde sonore contro alcuni Pokemon del Team Rocket. Diversi degli attacchi mancarono i loro bersagli, ma altri riuscirono nel loro scopo, e i Pokemon avversari rimasero per un attimo paralizzati prima di rimettersi in guardia barcollando. Uno Spearow che non era riuscito ad evitare l'attacco sonico cercò di volare contro uno Zubat... ma con sua grande costernazione, finì per sferrare un attacco Beccata contro un Grimer!

"Hey!" esclamò l'allenatore del Pokemon fangoso, che nel frattempo si era messo a sferrare una raffica di colpi al malcapitato Spearow. "Che diamine ti salta in mente? Il tuo Pokemon deve attaccare quegli Zubat, non il mio Grimer!"

"Ma io gli ho detto di farlo!" protestò l'allenatrice di Spearow. Ormai i loro due Pokemon si erano accapigliati tra loro e si preannunciava un'impresa riuscire a separarli. "E' quello Zubat che ha usato il suo Supersuono per confondere Spearow!"

 

"Voi due, piantatela subito con queste idiozie!" un terzo individuo, che aveva ancora una Pokeball alla cintura, richiamò i suoi colleghi all'ordine. "Fate ritornare i vostri Pokemon e mandatene alcuni che non siano confusi! E' tanto difficile?"

"Attenti! Stanno arrivando altri Pokemon!" esclamò qualcun altro. I Geodude che avevano bloccato le uscite avevano comunque lasciato abbastanza spazio da permettere a qualche altro Pokemon di fare irruzione nel covo - e diversi Paras si stavano ora precipitando là dentro, cogliendo di sorpresa i Pokemon del Team Rocket. "Da dove diavolo vengono tutti quei Paras?"

 

Diversi dei Pokemon Coleottero/Erba si lanciarono contro i Pokemon del Team Rocket, sferrando una raffica di potenti colpi con le loro chele, mentre altri sgattaiolavano verso le gabbie dove i Clefairy e le loro versioni più piccola erano tenuti prigionieri. I Pokemon rosa si vivacizzarono quando videro che qualcuno stava arrivando per aiutarli, e uno dei Paras agguantò il lucchetto della gabbia più vicina per cercare di tranciarlo con le sue chele.

 

"Parrrrrrras!" Il Pokemon insetto emise un verso di frustrazione e i funghi sulla sua schiena si agitarono scompostamente mentre cercava in qualche modo di forzare la serratura. Finalmente, l'acciaio cedette e il lucchetto si spezzò, consentendo al Clefairy che era là dentro di uscire con un acuto grido di gioia. L'altro Paras si mise al lavoro su un altro lucchetto, che teneva prigionieri alcuni dei Clefairy in miniatura...

 

La recluta Rocket che non aveva ancora lanciato la sua Pokeball scosse la testa. "Che imbecilli. Qui mi sa che devo fare tutto io." affermò, mentre si accingeva finalmente a mandare in campo il suo Pokemon. "Raticate, vieni fuori!"

 

"Rrrrraticate!" Con una voce aspra e stridente, il Pokemon della recluta apparve e si erse in tutta la sua ragguardevole statura: si trattava di un enorme topo dalla corta ed ispida pelliccia marroncina, alto circa una settantina di centimetri, con degli enormi incisivi che lo costringevano a tenere sempre la bocca aperta e tre lunghe paia di baffi che si dipartivano dal suo muso dall'aspetto feroce. Si reggeva in piedi su un paio di zampe posteriori palmate, e la sua coda era lunga e priva di peli.

Immediatamente, i Pokemon del Monte Luna, che fino a quel momento erano riusciti a tenere a bada quelli del Team Rocket, persero foga nel loro attacco. Avevano intuito che quel Pokemon rappresentava un avversario molto più pericoloso degli altri, e Raticate non perse tempo a dimostrare che questa impressione era corretta!

 

Ad un cenno della recluta, Raticate si scagliò contro uno Zubat che si era abbassato verso terra e lo colpì con un poderoso attacco Azione che scaraventò il pipistrello a terra con uno stridio di disappunto. Altri Zubat squittirono per la sorpresa e la paura, e cercarono di attaccare in gruppo il Raticate nemico, che si sottrasse rapidamente al loro assalto e mandò uno di loro al tappeto con un Attacco Rapido. Nonostante le dimensioni, Raticate si muoveva con la stessa velocità e prontezza di riflessi di un Rattata, se non di più.

Un Paras riuscì in qualche modo ad avvicinarsi al ratto gigante e lo colpì con un fendente delle sue chele, ma per quanto il Pokemon Coleottero/Erba avesse messo tutta la sua forza, quel colpo non sembrava aver fatto molto di più che infastidire il feroce roditore.

 

"Che ostinati." commentò la recluta. "Sbarazzati di lui, Raticate! Iperzanna!"

Il topo gigante si voltò di scatto verso Paras, che vide gli enormi incisivi di Raticate risplendere di energia. Raticate agì con rapidità e sferrò un potente morso che Para sentì come se fosse finito in mezzo ad una tagliola! Con uno stridio acuto, il Pokemon Fungo perse le forze e si afflosciò privo di sensi sul terreno roccioso, mentre Raticate si guardava attorno alla ricerca di una nuova vittima...

 

 

oooooooooo

 

 

"Accidenti, temo che qui si metta male! Non credevo che quella recluta avesse un Raticate!" commentò Brock, mentre lui e il gruppo, con Seymour al  seguito, osservavano stupefatti il Pokemon ratto che spazzava via i suoi avversari con arrogante facilità. Ash strinse i denti e consultò rapidamente il suo Pokedex...

 

"Raticate, il Pokemon Topo. Tipo Normale. Forma evoluta di Rattata. Usa i baffi per mantenersi in equilibrio. Sembra diventare più lento se gli vengono tagliati. Le potenti zanne di Raticate crescono in continuazione. Per ridurne la crescita rode rocce e tronchi. Spesso si vedono i segni delle sue zanne anche sui muri delle case."

 

 

"Accidenti... questo è... qualcosa di più che un topo fastidioso!" commentò Ash, per poi dare un'occhiata al combattimento che era ormai in pieno svolgimento. Il Raticate del Team Rocket era chiaramente più forte dei Pokemon del Monte Luna, ed era già riuscito a mettere fuori combattimento due Paras e tre Zubat, senza farsi praticamente neanche un graffio. Il ragazzino decise che era il momento di intervenire. "Okay, ragazzi, credo che... faremo meglio a fare anche noi la nostra parte! Quel Raticate è troppo forte per loro!"

 

"Vengo... vengo anch'io a darvi una mano!" esclamò nervosamente Seymour, prima che Brock lo fermasse con un gesto del braccio.

"E' meglio di no, signor Seymour. Apprezziamo la sua buona volontà, ma temo che finirebbe solo per mettersi in pericolo." consigliò Brock. "Per favore, lei resti qui e badi a Clefairy. Ci pensiamo noi a dare una kezione al Team Rocket."

"Io sono pronta quando volete!" replicò prontamente Misty, anche lei con la Pokeball del suo Goldeen in una mano. Ash fece un cenno a Pikachu, che si tenne pronto, ed estrasse le altre sue Pokeball... poi si avvicinò agli ingressi della caverna, e i Geodude si separarono per dargli la possibilità di entrare. "Okay! Adesso tocca a noi! Forza, ragazzi!"

 

"Misty chiama... Goldeen!" esclamò la bambina dai capelli arancioni. Scagliò la sua Pokeball, e l'elegante Pokemon simile ad un pesce rosso apparve davanti a lei e puntò il corno contro i più vicini Pokemon del Team Rocket.

"Onix, tocca a te!" Brock fece a sua volta uscire il suo enorme Pokemon Roccia/Terra, che si erse in tutta la sua immane statura sopra il campo di battaglia. Pikachu scattò verso il Raticate del Team Rocket, schivando i colpi degli avversari grazie alla sua agilità, e scagliò un attacco Tuonoshock. Ma i sensi acuti di Raticate lo avevano messo già sul chi vive, e il Pokemon topo scansò abilmente la scarica elettrica, che si esaurì sul terreno.

 

Raticate distolse immediatamente la sua attenzione dai Pokemon che stava affrontando e si voltò verso Pikachu per affrontarlo. Con uno squittio acuto, il Pokemon Elettro caricò le guance e si mise in guardia, mentre Ash mandava in campo il resto dei suoi Pokemon.

"Va bene... Pidgey, Nidoran, Butterfree! Abbiamo bisogno del vostro aiuto!" esclamò il ragazzino, un attimo prima di scagliare le sue tre Pokeball tutte assieme. I suoi Pokemon apparirono accanto a lui, e ad un cenno di Ash si unirono ai Pokemon del Monte Luna nella battaglia. Per il momento, la superiorità numerica dei Pokemon selvatici aveva permesso loro di tenere testa al Team Rocket, ma i criminali stavano riprendendo il controllo della battaglia.

 

"Ma bene... quindi adesso dobbiamo sopportare anche i mocciosi che si mettono in testa di ficcare il naso nei nostri progetti." disse la recluta con il Raticate. "Come vuoi... vorrà dire che ti dovrò dare una lezione! Raticate, usa Attacco Rapido!"

"Attento, Pika..." Ash non fece in tempo a finire la frase prima che il ratto gigante scattasse verso di lui e sferrasse un poderoso colpo che fece barcollare Pikachu e lo costrinse ad indietreggiare con uno squittio di dolore e sorpresa. "Ugh... Pikachu, usa di nuovo Tuonoshock!"

"Pika... CHUUUU!" Pikachu si rimise in guardia in tutta fretta e scagliò un'altra scarica elettrica contro Raticate, ma l'avversario si spostò rapidamente e schivò l'attacco, poi scattò verso Pikachu per mandare a segno un altro attacco. Pikachu si mise in guardia e riuscì a scansare il colpo successivo, poi mandò a segno a sua volta un Attacco Rapido che raggiunse l'enorme ratto ad un fianco. Sfortunatamente, il Pokemon Topo si rivelò molto più robusto di quanto Ash avesse previsto, e il colpo non ebbe l'effetto sperato.

 

Mentre il suo Onix affrontava due dei Pokemon del Team Rocket, impedendo loro di interferire con la sua enorme mole, Brock gettò una rapida occhiata alla battaglia di Ash... e si accorse con disappunto che il Raticate dello scagnozzo si stava rivelando un avversario pericoloso. Per una semplice recluta del Team Rocket, quel tizio aveva davvero un Pokemon da non sottovalutare...

"Pikachu, usa Codacciaio!" esclamò Ash, sperando che la sua nuova mossa gli desse un po' di vantaggio sull'avversario.

 

Pikachu evitò un attacco Azione del Raticate nemico e spiccò un balzo fino a ritrovarsi sopra l'avversario. La sua coda si trasformò in acciaio luccicante mentre Pikachu scendeva in picchiata e sferrò un colpo di coda dall'alto verso il basso... ma il Raticate nemico si accorse appena in tempo dell'attacco e si spostò, venendo colpito solamente di striscio. Il ratto strizzò un occhio per il breve dolore, ma si riprese rapidamente e riguadagnò la distanza di sicurezza da Pikachu, la cui coda si piantò nel terreno per la foga dell'attacco.

"Che ostinato..." commentò la recluta, mentre Pikachu toglieva freneticamente la coda dalla fenditura. "Raticate, usa Focalenergia!"

 

"Raticate..." Il topo gigante chiuse gli occhi e si concentrò per qualche istante, mentre Pikachu non era in grado di proseguire l'attacco. Un'aura grigia si accese attorno al suo corpo per un paio di secondi, prima che Raticate riaprisse gli occhi, apparentemente rinvigorito da quel breve istante di meditazione. Finalmente, Pikachu riuscì a togliere la coda dal pavimento, e Ash decise di tentare il tutto per tutto per mettere fuori combattimento Raticate prima che fosse troppo tardi.

"Pikachu, attaccalo con Tuononda!" esclamò. Pikachu caricò le guance e scagliò una scarica elettrica sul terreno, facendo in modo che l'energia crepitante si diffondesse fino all'avversario. Questa volta, l'attacco andò pienamente a segno, e Raticate emise uno squittio acuto e sentì che i suoi movimenti si stavano facendo più lenti. "Perfetto! Adesso, Pikachu! Continua con Tuonoshock!"

 

"Pika pika CHUUUU!" Il topolino elettrico si caricò di nuovo e scagliò una potente scarica elettrica contro Raticate. Questa volta, rallentato da Tuononda, il topo gigante non riuscì a scansare l'attacco, e non ebbe altra scelta che mettersi in guardia per parare l'attacco. Il Tuonoshock impattò su Raticate e gli strappò uno squittio di dolore, ma non fu ancora sufficiente per metterlo a terra, e l'avversario alzò lo sguardo e squadrò ferocemente il Pokemon Elettro.

"Argh! Cavolo, ma quanto è resistente?" commentò Ash, mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva dalla nuca di Pikachu.

"Pika..." squittì nervosamente.

 

"Hmph. E va bene. Vi siete divertiti abbastanza." commentò la recluta con arcedine. "Adesso, direi che tocca a me. Raticate, usa Iperzanna!"

Il ratto gigante ringhiò, e i suoi incisivi affilati come lame si accesero di luce bianca, un attimo prima che Raticate si scagliasse contro Pikachu. Anche se la Tuononda lo aveva rallentato, Raticate era comunque più veloce di quanto le sue dimensioni facessero supporre, e Pikachu fu costretto a schivare i morsi come poteva. Riuscì ad evitare due attacchi e a mandare a segno un Attacco Rapido... prima che Raticate lo afferrasse nelle sue fauci con il terzo attacco! Pikachu squittì per il dolore improvviso e si sentì sollevare da terra, poi Raticate lo scaraventò a distanza, facendolo cadere a terra ad almeno due metri di distanza!

"No, Pikachu!" esclamò Ash. Il ragazzino corse dal suo Pokemon, che si rialzò barcollando e cercò di rimettersi in guardia. Purtroppo, per quanto facesse del suo meglio, non era riuscito a fare un granchè contro Raticate, i cui attacchi invece erano particolarmente efficaci contro Pikachu. "Pikachu, stai bene?"

 

Nonostante fosse indolenzito ed indebolito, Pikachu non aveva nessuna intenzione di arrendersi, e si rimise in guardia, pronto ad affrontare Raticate ancora una volta. "Pika... pikachu!" affermò. Riprese fiato e si accinse a combattere ancora, ma anche Ash sapeva che il suo starter non avrebbe potuto reggere a lungo... e guardandosi attorno, vide che nonostante anche loro avessero notato la situazione difficile in cui si trovava, Misty e Brock non erano in grado di dargli una mano. Il Team Rocket li teneva occupati...

 

Gli altri Pokemon di Ash stavano affrontando quelli del Team Rocket, e per il momento se la stavano cavando abbastanza bene. Nidoran aveva sferrato un attacco Doppiocalcio contro un Rattata nemico, mentre Butterfree usava i suoi attacchi Confusione e Paralizzante per disperdere i nemici ed impedire loro di organizzare un contrattacco. Pidgey stava affrontando uno Spearow nemico, ed era appena riuscito a metterlo al tappeto senza troppi problemi con un attacco Raffica... ma quando si voltò per vedere come se la stavano cavando i suoi compagni, notò con allarme che Pikachu era in difficoltà - il Raticate del Team Rocket lo stava mettendo all'angolo.

 

Senza riflettere, Pidgey si lanciò alla carica e scese in picchiata contro il Raticate nemico, che si stava apprestando a colpire con un'altra Iperzanna. Ash stava cercando di pensare ad un modo per evitare il prossimo attacco di Raticate, pur sapendo di non avere molte probabilità...

All'improvviso, Raticate squittì per la sorpresa quando Pidgey lo centrò in pieno con un attacco Azione! Davanti agli sbalorditi Ash e Pikachu, il ratto gigante barcollò mentre Pidgey si rimetteva in guardia e restava in sospensione davanti a lui.

 

"Pidgey?" si chiese Ash stupito, per poi allarmarsi all'idea che il suo Pokemon Normale/Volante non fosse all'altezza di Raticate. "Pidgey, lascia perdere! Questo Raticate è troppo forte per te!" esclamò.

Ma Pidgey non si lasciò convincere. Con un cinguettio acuto, il Pokemon simile ad un uccello scagliò un altro Attacco Rapido, ma questa volta, Raticate si era aspettato l'attacco e riuscì a pararlo, mentre la recluta Rocket sospirava annoiata. Quel marmocchio e i suoi Pokemon avevano proprio voglia di farsi male...

 

"Raticate. Sbarazzati di quella palla di piume. Usa Iperzanna." ordinò la recluta.

 

I denti aguzzi di Raticate si illuminarono di nuovo mentre si scagliava contro Pidgey... ma Ash ebbe un'idea al momento giusto e diede un ordine al suo Pokemon alato. "Pidgey! Usa Turbosabbia e confondigli le idee!" ordinò.

Pidgey fece un rapido movimento con la sua ala destra e sollevò da terra un getto di polvere che raggiunse Raticate alla faccia, irritandogli gli occhi. Il ratto gigante stridette e interruppe il suo attacco, agitando freneticamente gli artigli in aria nel tentativo di colpire Pidgey. "Perfetto! Ed ora, Pidgey... usa un attacco Raffica!" esclamò.

 

Pidgey sbattè rapidamente le ali e scagliò una potente folata di vento contro Raticate. Mezzo accecato com'era, il ratto gigante non potè fare altro che subire il colpo, ma ancora una volta, la sua robustezza gli permise di restare in piedi. Tuttavia, l'abilità inaspettata di Pidgey lo aveva colto di sorpresa, e la sicurezza del suo allenatore era stata scossa.

"Tsk... avanti, Raticate, che combini?" esclamò la recluta. "Sistema quell'uccellino e poi dai una lezione a quel Pikachu!"

 

Raticate scosse la testa per cercare di schiarirsi la visione... ma quando riuscì ad inquadrare nuovamente il suo bersaglio, notò che c'era qualcosa che non andava. Il corpo di Pidgey aveva cominciato a luccicare, emettendo una tenue luce bianca che si diffuse rapidamente, fino ad avvolgere Pidgey in un'aura luminosa! Il Pokemon emise un acuto stridio e chiuse le ali contro il proprio corpo come per farsi scudo, un attimo prima di essere avvolto completamente dalla luce bianca e cominciare a cambiare forma!

 

"Pika?" esclamò Pikachu stupito. Anche Ash restò lì a guardare con stupore, mentre il suo Pidgey veniva racchiuso in una sfera di luce. Anche Misty e Brock avevano notato quel fenomeno, ed erano rimasti sbalorditi a guardarlo.

 

"Quel Pokemon... sta evolvendo!" esclamò con stupore e gioia Seymour. "Adesso sì che ci sarà uno spettacolo da vedere!"

 

Lo spettacolo di luci durò ancora qualche istante, e la sfera di luce si disgregò in un enorme lampo quando Pidgey riapparve - ma il suo aspetto, per quanto simile a prima, presentava delle notevoli differenze. A parte le dimensioni maggiori, il suo piumaggio era più ordinato, di colore marroncino-dorato, con una lunga cresta rosata sulla fronte e la sua coda a ventaglio era formata da piume rosse e gialle intermittenti. Inoltre, gli artigli sulle sue zampe erano più robusti ed affilati, così come il suo corto becco.

Con un poderoso battito di ali, il nuovo Pokemon prese il volo e lanciò un acuto grido di battaglia. "Pidgeooooo!"

 

Dopo un attimo di stupore, Ash sorrise con orgoglio, contento di vedere che un altro dei suoi Pokemon era evoluto. "Evviva! Ce l'hai fatta, Pidgey! Anzi, adesso sei un... Pidgeotto, vero?" esclamò, per poi consultare il Pokedex.

 

"Pidgeotto, il Pokemon Uccello. Tipo Normale/Volante. Forma evoluta di Pidgey. Pidgeotto delimita come proprio un territorio immenso, che difende controllando costantemente. Se tale territorio viene invaso, questo Pokémon non ha pietà nel punire i nemici con i suoi artigli affilati. Ha una vista eccellente. Per quanto alto stia volando, scorge sempre i movimenti della preda."

 

"Pikachu..." mormorò Pikachu ammirato.

 

La recluta con il Raticate restò per un attimo perplessa. Non si era aspettata che arrivasse all'improvviso un Pokemon così forte. Fino a quel momento, il suo Raticate era sempre stato in grado di affrontare senza problemi i Pokemon non evoluti che si era trovato davanti, ma quel Pidgeotto... dava l'impressione di essere tutt'altra storia!

 

Ma alla fine, prevalse il desiderio di non farsi vedere debole. "Hmph... devo ammettere che il tuo Pokemon è ben addestrato, su questo non ci piove. Ma... abbastanza forte da sconfiggere il mio Raticate? Ho i miei dubbi!" esclamò. "Avanti, Raticate, mostragli cosa sai fare! Usa di nuovo Iperzanna!"

"Raticate!" stridette il ratto gigante. Si scagliò a tutta velocità contro Pidgeotto e cercò di azzannarlo con gli incisivi luccicanti... ma questa volta, l'avversario si rivelò più abile di lui. Con un semplice movimento, Pidgeotto si sollevò leggermente in aria e reagì sferrando un rapidissimo fendente con la sua ala sinistra. Raticate non vide arrivare in tempo l'attacco e venne schiaffeggiato in piena faccia, per poi essere scaraventato a terra con uno squittio acuto!

 

"Wow! Avete visto?" esclamò Misty, la cui Goldeen stava tenendo a bada un Grimer del Team Rocket. "Che... che attacco era quello? Mi sembrava un Attacco d'Ala!"

"Sembra anche a me... fatemi vedere!" esclamò Ash, per poi consultare di nuovo il suo Pokedex.

 

"Nuovo attacco imparato: Attacco d'Ala" disse l'enciclopedia elettronica. Pidgeotto sembrò quasi sorridere con espressione fiera prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione a Raticate, che si stava rialzando incredulo ed oltraggiato. Stavolta, si trovava di fronte ad un avversario davvero pericoloso, e non era sicuro di farcela, anche perchè era rimasto indebolito dallo scontro con Pikachu...

"Attacco Rapido, ora!" esclamarono Ash e lo scagnozzo. Pidgeotto e Raticate si scagliarono rapidamente l'uno contro l'altro, ad una tale velocità che sparirono dalla vista dei loro allenatori per una frazione di secondo. Si sentì uno schianto improvviso, e i due Pokemon riapparvero... con Raticate che cadeva a terra barcollando e Pidgeotto che si librava nuovamente in volo, in mezzo alla confusione creata dagli Zubat.

 

"No, Raticate!" esclamò la recluta incredula.

Ash non si fece scappare l'occasione. "Perfetto! Forza, Pidgeotto... usa Raffica!" ordinò. Il Pokemon Uccello annuì con determinazione e mosse le ali per scagliare una raffica di vento contro il suo avversario, che cercò freneticamente di sfuggire. Ma la paralisi gli impedì di muoversi con la velocità che avrebbe voluto, e Raticate venne colpito in pieno dall'attacco Raffica... e questa volta non riuscì a reggersi in piedi, e cadde a terra a faccia in giù, con gli occhi trasformati in spirali!

 

Ash si mise ad esultare per la vittoria. "Yuuu-huuuuu! Grande! Fantastico! Sei stato favoloso, Pidgeotto! Lo hai sconfitto come un dilettante!" esclamò, con Pikachu che si univa alla festa drizzando le orecchie e alzando un pugno in aria, mentre la recluta sgranava gli occhi incredula davanti alla sconfitta del suo campione.

Con Raticate fuori gioco, i Pokemon alleati di Ash e Pikachu avevano moltiplicato i loro sforzi, mettendo rapidamente all'angolo gli invasori del Monte Luna. Uno alla volta, gli uomini del Team Rocket erano stati costretti ad arrendersi... e allo stesso tempo, le gabbie nelle quali i Clefairy erano stati rinchiusi venivano aperte una ad una, permettendo ai piccoli Pokemon Folletto di fuggire. Ora, la caverna risuonava delle vocette festanti dei Clefairy e delle loro versioni più piccole, mentre gli agenti del Team Rocket venivano legati e resi inoffensivi.

 

"Ce l'avete fatta! Siete stati fantastici!" esclamò Seymour. "Devo ammettere che non mi aspettavo che sareste stati così in gamba!"

"Beh, facciamo quello che possiamo, signor Seymour." rispose prontamente Brock, mentre accarezzava il fianco del suo possente Onix.

 

Misty strizzò un occhio e si complimentò con la sua Goldeen, che era riuscita a mettere al tappeto diversi Pokemon del Team Rocket, anche se ora era con il fiato corto. "Sei stata grande, Goldeen! Beh... ammetto che ce la siamo cavata bene. E Ash e il suo Pidgeotto sono stati bravi, lo devo ammettere! Se non fosse stato per loro, avrebbe potuto mettersi male!" affermò.

"Heheheee... adesso non dirai più che sono un dilettante, eh, Misty?" la stuzzicò Ash. Pidgeotto si posò accanto a lui ed alzò il becco in segno di fierezza, mentre Ash lo accarezzava sulla cresta. "Sei stato grande, Pidgeotto! Grazie mille!"

Misty storse il naso e voltò la testa dall'altra parte. "Adesso non ti montare troppo la testa, tu!"

 

"Cle fairy! Clefairy!" Prima che Ash e Misty potessero impegnarsi in un altro battibecco, il Clefairy che li accompagnava toccò la spalla a Pikachu per attirare l'attenzione, e quando il topolino elettrico si voltò verso di lui, il Pokemon rosa indicò una galleria dalla parte opposta della grande sala, chiaramente cercando di dire qualcosa...

 

"Pikachu?" chiese Pikachu, evidentemente allarmato.

       

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Chi si ricorda di quella recluta Rocket in Pokemon Rosso / Blu che aveva un Raticate, più o meno verso la fine delle gallerie del Monte Luna? Diciamo che in questo capitolo ho voluto farci un riferimento! XD

 

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Capitolo 16
*** Sulla strada per Celestopoli ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 15 - Sulla strada per Celestopoli

 

"Hm? Cosa sta dicendo quel Clefairy?" chiese stupita Misty, mentre guardava il piccolo Pokemon rosa che indicava freneticamente nella direzione del passaggio che si addentrava ancora di più nel Monte Luna. Pikachu e Pidgeotto sembravano aver già capito a cosa alludesse Clefairy, e il topolino giallo stava cercando di farlo capire ad Ash.

"E' ovvio che vuole che andiamo da quella parte." affermò Seymour in un misto di eccitazione e trepidazione. "Evidentemente, è da quelle parti che si trova il capo di questa divisione del Team Rocket."

"Beh, allora che aspettiamo?" chiese retoricamente Ash. "Pikachu, te la senti? Dopo aver combattuto con quel Raticate, ti senti ancora abbastanza in forze?"

Il topolino giallo non era propriamente sicuro di poter sostenere un altro scontro... ma se fosse stato possibile raggiungere il leader del Team Rocket e catturare anche lui, sarebbe stata sicuramente una gran bella cosa, o almeno di questo era convinto. Così, dopo essersi preso qualche secondo per riprendere fiato a rilassare un po' i muscoli indolenziti, Pikachu fece un cenno con la testa, e anche Pidgeotto annuì e si mise a svolazzare al fianco di Ash.

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu.

Pidgeotto fece a sua volta un cenno con la testa. "Pidgeo!"

"Aspetta, Ash! Non andare da solo, potrebbe essere pericoloso..." Brock cercò di richiamare il suo giovane amico, che tuttavia si era già lanciato all'inseguimento, con Pikachu e Pidgeotto al seguito. Butterfree e Nidoran-F cercarono di seguirlo a sua volta, ma Ash si fermò giusto il tempo necessario per fare loro cenno che non era necessario.

"Voi due restate qui, okay?" disse il ragazzino, senza nascondere una certa baldanza. Evidentemente, la recente evoluzione di Pidgey e l'aver battuto un avversario formidabile gli aveva fatto un'eccessiva iniezione di fiducia. "Tenete d'occhio gli uomini del Team Rocket che abbiamo preso e fate in modo che non scappino. Li consegneremo quanto prima alle autorità... io vado a prendere il capo!"

"Nido!" esclamò Nidoran-F, forse sentendosi messa da parte. Ma a quel punto, Ash era partito in quarta, e si lanciò di corsa lungo il corridoio, senza badare ai richiami dei suoi compagni mentre il piccolo Clefairy gli faceva strada.

La galleria naturale terminò ben presto dopo un breve ma ubriacante percorso a zig-zag... e Ash e i Pokemon emersero nel bel mezzo di quello che sembrava essere un immenso quanto spettacolare cratere naturale. Si trovavano ancora all'interno del Monte Luna... ma in questo caso, il soffitto della caverna era stato in parte scoperchiato, in modo da permettere di vedere il cielo, ora tinto dei rilassanti colori del tramonto.

La pareti e il terreno erano della stessa solida roccia del resto del Monte Luna, ma più o meno al centro della stanza, si apriva una voragine nella quale giaceva una sorta di enorme roccia luminosa, che emetteva una tenue aura argentata e attorno alla quale aleggiava un sentore ultraterreno, una strana energia che proveniva da qualche luogo al di là della comprensione umana. Sembrava una sorta di insegna al neon conficcata nel terreno, in una fossa di forma quasi perfettamente circolare, le cui pareti erano annerite e frastagliate... ma Ash notò subito dopo che qualcuno aveva spaccato parte di quella pietra, prelevando da essa una notevole quantità di materiale luminoso.

Ma in quel momento, non erano questi i particolari sui quali Ash era concentrato.

Piuttosto, ad attirare la sua attenzione era la grande mongolfiera che in quel momento si librava in aria davanti a loro... e ai suoi quattro passeggeri che guardavano in direzione di Ash con espressione trionfante!

"Hohohohooooo! Sei arivato un po' tardino, eh, moccioso?" la risata acuta e trionfante di Jessie, con tanto di mano davanti alla bocca, riecheggiò nella spelonca mentre la mongolfiera, il cui pallone aerostatico assomigliava in maniera incredibile ad una faccia di Meowth con tanto di zampina alzata accanto al muso, si sollevava in aria verso l'apertura nella roccia. Assieme alla giovane donna, si trovavano i suoi due complici, James e Meowth, che reggevano tra le mani due grossi sacchi di tela grigia che sembravano riempiti di qualcosa di pesante e dalla forma irregolare... e inoltre, assieme ai tre goffi malfattori si trovava un individuo dai corti capelli verdini che dava l'impressione ad Ash e a Pikachu di essere molto più pericoloso degli altri tre. Mentre James, Jessie e Meowth avevano ancora quella loro tipica espressione affabile - per quanto fosse decisamente spocchiosa nel caso di Jessie - il tizio che era con loro aveva un'aria più astuta e crudele, e i suoi occhi dall'espressione maligna fissavano Ash e i suoi Pokemon con fare poco rassicurante.

"Ancora voi, Team Rocket!" esclamò Ash. "Ma non vi stancate mai?"

"Pika pika!"

"Eeeh, che possiamo dire? Quando c'è in ballo un bel premio da parte del capo, noi non ci arrendiamo tanto facilmente!" rispose James tutto allegro. "Grazie al premio che otterremo con questo lavoretto, potrò cominciare a ricostruire la mia preziosa collezione di tappi!"

"Era davvero necessario specificare una sciocchezza come questa, James?" lo rimbeccò Meowth.

"Hey! Per me è una cosa importante!" protestò James. "Scommetto che anche tu hai qualcosa che vorresti comprarti con il premio!"

Milas sospirò con fare infastidito. Ora sì che si rendeva conto del perchè quei tre fossero considerati delle reclute di terza classe... anche se doveva ammettere che in questa occasione avevano fatto un lavoro decente. "Se voi tre sciocchi avete finito di parlare di cosa fare con un premio che non avete ancora intascato... potreste cercare di far salire questo pallone il più in alto possibile, prima che quel moccioso e i suoi Pokemon abbiano la possibilità di fermarci." affermò, per poi mettere mano ad una Pokeball.

"E tu chi sei?" chiese Ash rivolto al giovane comandante Rocket. "Sei il loro capo, vero?"

Milas guardò Ash con un sorriso malvagio. "Non proprio il loro capo, marmocchio, ma un loro superiore sì." rispose. "Il mio nome è Milas, generale del Team Rocket. E ti avverto di non mettere il naso nei nostri affari, o te ne pentirai."

"Non credere che ti lascerò andare!" esclamò Ash. "Pidgeotto, Pikachu! Cercate di fermare quella mongolfiera, a tutti i costi!"

I due Pokemon annuirono rapidamente, e Pidgeotto spiegò le ali per poi lanciarsi alla carica contro il pallone aerostatico, mentre Pikachu corse fino al bordo del cratere scavato nel terreno e cercò di usare di nuovo il suo Tuonoshock, anche se era ancora stanco per il suo combattimento con Raticate. Jessie e James spalancarono gli occhi in segno di allarme, ma Milas mantenne il sangue freddo e tirò fuori una Pokeball dalla cintura.

"Non agitatevi, voi tre. Abbiamo la situazione sotto controllo." rispose il generale del Team Rocket. La Pokeball che aveva recuperato si espanse fino a tornare delle dimensioni normali, e Milas la lanciò in aria. "Weezing, c'è un lavoretto da fare."

Pidgeotto si fermò di colpo nel momento in cui un Pokemon dall'aspetto strano e minaccioso apparve davanti a lui, sospeso in aria come se non pesasse quasi nulla! Era una bizzarra creatura composta da due Koffing attaccati assieme, con una terza sfera priva di lineamenti sulla parte inferiore, ma la loro espressione era di disagio e fastidio al posto del sorrisone amichevole di un Koffing. Dei canini affilati sporgevano da entrambe le bocche, e una nube di vapori violacei e gas tossici aleggiava attorno alla strana creatura, rendendo così l'aria attorno ad essa irrespirabile. Un simbolo stilizzato che ricordava un teschio con le tibie incrociate era visibile sulla metà inferiore di entrambe le sfere principali. 

"WEEEEEE-ZING!" esclamò il nuovo Pokemon, con una voce che ricordava quella di una persona in preda ad un attacco d'asma!

"Ah! E quello che cos'è?" esclamò Ash, allarmato e meravigliato al tempo stesso, e tirò rapidamente fuori il suo Pokedex per vedere di che razza di creatura si trattava...

"Weezing, il Pokemon Velenuvola. Tipo Veleno. Forma evoluta di Koffing. Weezing adora i gas emanati dai resti alimentari in decomposizione. Si sente a suo agio in case sudicie e maltenute. Cresce nutrendosi dei gas emanati dai rifiuti. Anche se rarissimi, ne hanno trovati in gruppi di tre. Mosse conosciute: Nube, Fangobomba, Doppiosmash, Lanciafiamme, Garanzia, Malcomune, Fielepunte."

Ash non potè fare a meno di provare un certo allarme nel sentire la descrizione del Pokedex, e soprattutto la quantità di mosse a disposizione di quella creatura. Anche se gli dispiaceva ammetterlo, quel Milas era diversi gradini sopra a lui come allenatore... ma questo non voleva dire che Ash e i suoi Pokemon avessero intenzione di arrendersi senza combattere!

"Ugh... Pikachu, Pidgeotto! Cercate di attaccarlo tutti e due assieme!" ordinò Ash. "Pikachu, usa Tuononda! Pidgeotto, colpiscilo con Attacco d'Ala!"

"Kachu!" I due Pokemon si lanciarono all'attacco e cercarono di colpire il Weezing di Milas da due direzioni diverse. Pikachu lanciò un'altra scarica elettrica a basso voltaggio, nel tentativo di paralizzare lo strano Pokemon Veleno ed assicurarsi così almeno un po' di vantaggio... ma Weezing si dimostrò molto più agile di quanto il suo aspetto sgraziato non lasciasse intendere, e scansò la Tuononda con un abile volteggio, facendo sì che la scarica si esaurisse in lontananza. Pidgeotto cercò di approfittare di quel momento per attaccare Weezing con le sue potenti ali, e riuscì a mandare a segno un paio di colpi... ma l'effetto fu talmente scarso da non essere nemmeno visibile, e Weezing non rallentò nemmeno prima di sferrare un contrattacco.

"Heh. Ma con chi credi di avere a che fare, moccioso?" lo canzonò Milas. "Weezing, usa Doppiosmash!"

Il Pokemon Veleno fluttuante emise di nuovo il suo roco verso e si lanciò contro Pidgeotto, forse pensando che fosse il meno innocuo dei due avversari. Weezing eseguì un giro su sè stesso e colpì Pidgeotto con tutto il suo peso, con abbastanza foga da scagliarlo via come un fuscello! Pidgeotto lanciò uno stridio di dolore prima di schiantarsi a terra e restare lì disteso per qualche secondo... e intanto, Weezing si voltò verso Pikachu e lo colpì di nuovo, ad una tale velocità che il topolino elettrico non ebbe nemmeno il tempo di alzare la guardia! Con uno squittio acuto, Pikachu finì a terra e rimase lì ansimante... e Ash sgranò gli occhi in un misto di rammarico e stupore. Non aveva mai visto un Pokemon muoversi con tale precisione e potenza... e i suoi Pokemon più forti non erano riusciti a fare nulla contro Weezing! Il che voleva dire, purtroppo, che quel Weezing era davvero ad un livello superiore rispetto a loro...

"Pika pika..." mormorò Pikachu, cercando di fare appello a tutte le sue forze residue per rialzarsi e combattere ancora. Pidgeotto era riuscito già a rimettersi in volo, ma era rimasto chiaramente indebolito da quel colpo, e non sarebbe riuscito a reggere ancora a lungo. Pur con estrema riluttanza, Ash doveva riconoscere che non era assolutamente in condizione di affrontare un simile avversario... ed era stupefatto all'idea che esistessero allenatori di Pokemon così abili!

"Hohohohohoooo! Allora, marmocchio, non sei sorpreso?" esclamò Jessie pavoneggiandosi. "Il generale Milas è veramente un osso duro, non trovi? Grazie a lui, almeno questa parte del piano del Team Rocket è andata in porto!"

"Un tentativo coraggioso, ragazzo, ma come puoi vedere, non basta il coraggio per affrontarmi." commentò Milas aggiustandosi il cappello sulla testa. "E ora, se permetti, abbiamo delle cose più importanti da fare che giocare con te."

"No! Aspettate! Fermi dove siete!" esclamò Ash, cercando in qualche modo di farsi dare delle risposte. "Che cosa volete fare? Perchè avete prelevato quel pezzo di meteorite?"

"Pikachu..." mormorò Pikachu mentre si rialzava massaggiandosi la testa.

James mosse un indice in segno di diniego, tenendo nell'altra mano la sua immancabile rosa rossa. "Ah-ah! Ad ognuno i suoi segreti, non ti pare giusto?" rispose tranquillamente. "Beh, detto questo, ci diamo appuntamento alla prossima volta! Ciao, ciao!"

"Weezing, coprici la fuga con Murodifumo e poi ritorna." ordinò Milas.

"Weeee-ziiiing!" Lo strano Pokemon Veleno spalancò entrambe le bocche, da cui fece uscire una densa nube di gas violaceo che avvolse rapidamente lui e la mongolfiera-Meowth del Team Rocket, in modo da annebbiare la vista ad Ash e ai suoi Pokemon. Nel giro di appena un secondo, il Murodifumo era diventato abbastanza ampio e fitto da coprire interamente l'apertura sul soffitto della caverna, e Pikachu non potè fare altro che sferrare una serie di deboli attacchi a vuoto, senza riuscire a colpire il suo bersaglio. Alla fine, vedendo che non c'era più niente da fare, il topolino elettrico si arrese e abbassò lo sguardo con un sospiro.

"Pikachu..." mormorò deluso.

Ash e Clefairy andarono immediatamente a rincuorarlo, e il ragazzino accarezzò il suo stater sulla testa. "Non te la prendere, Pikachu. Hai fatto tutto quello che potevi." affermò. "Accidenti, non mi aspettavo che i capi del Team Rocket fossero così forti... non siamo riusciti nemmeno a dare fastidio a quel Milas e al suo Weezing!"

"Pidgeo..." cinguettò Pidgeotto mentre scendeva verso il suo allenatore. Si sentì un frullo d'ali, e il Pokemon appena evoluto si posò delicatamente sul terreno accanto al suo allenatore.

"Sei stato bravo anche tu, Pidgeotto!" rispose Ash, ora di umore un po' più allegro. "Se non fossse stato per te, non saremmo mai riusciti a sconfiggere quel Raticate... senza offesa, Pikachu, ma era davvero forte!"

"Pika pika!" risposse Pikachu. Era imbarazzato per non essere stato all'aaltezza del Pokemon di quel malfattore, e tra sè si ripropose di allenarsi meglio e diventare molto più forte di così. Se fosse rimasto a quel livello... come poteva sperare di proteggere Ash, che pure aveva dimostrato molta più fiducia in lui di quanta Pikachu avesse mai visto in qualsiasi umano?

Quello che era riuscito a fare fino a quel momento era certamente un inizio... ma non poteva accontentarsi.

"Clefairy!" Il piccolo Clefairy prese la manica della giacchetta di Ash e tirò gentilmente verso di sè in modo da attirare l'attenzione del ragazzino.

"Hm? Che succede, Clefairy? C'è ancora qualche problema?" chiese Ash. Sentì che il clamore nell'altra sala si era finalmente calmato, e si rallegrò che i suoi compagni fossero riusciti a mettere fuori combattimento gli ultimi scagnozzi del Team Rocket. Almeno adesso la polizia avrebbe avuto un bel po' di gente da interrogare...       

"Fairy..." disse il Pokemon rosato, mentre indicava il meteorite nel terreno. Dal punto in cui erano stati staccati dei frammenti si dipartiva una tenue luce azzurrina, che immergeva la spelonca in un'atmosfera misteriosa e mistica. "Clefairy!"

"Pikachu? pika pika chu..." esclamò Pikachu. Ash aveva l'impressione che il topolino giallo fosse rimasto un po' sorpreso da quello che Clefairy aveva detto.

"Come dici, Pikachu? Questa... strana roccia luminosa è in qualche modo importante per i Clefairy?" chiese il giovanissimo allenatore.

Clefairy disse di sì con un cenno energico. "Clefairy!"

"Pika pika..." rispose Pikachu, sempre più interessato alla conversazione. I due Pokemon cominciarono a parlare tra loro, anche se alle orecchie di Ash sembrava che stessero semplicemente ripetendo il nome della loro specie con qualche piccola variazione.

"Cle cle fairy!"

"Pi pikachu..."

"Fairy! clefair..."

"Chu pika pika chu!"

"Ehm... conversazione molto interessante, ragazzi, ma ho paura di non averci capito granchè..." rispose Ash. "Pikachu, non è che potresti spiegare anche a me quello che stavate dicendo?"

"E anche a noi, se possibile. Questo spettacolo è... davvero stupendo!" ribattè la voce di Misty. Lei, Brock e Seymour erano appena arrivati dall'ingresso che Ash aveva imboccato, e stavano osservando con meraviglia il cratere luminoso nel bel mezzo della stanza. Ma senza ombra di dubbio, il più eccitato di tutti era Seymour - lo scienziato occhialuto era come ipnotizzato dalla luminescenza, e si avvicinò al cratere per dare un'occhiata più da vicino...

"Ma certo... questa è senza ombra di dubbio... la meteora da cui sono provenuti tutti i Clefairy e la loro specie!" esclamò Seymour. La scoperta sembrava averlo elettrizzato, e l'uomo si mise in piedi vicino al bordo del fossato e alzò i pugni in aria in segno di vittoria! "La Pietralunare è una pietra spaziale! Da un milione e più anni non si fa trovare! In questa montagna, lo so, si nasconde; ma nessun esploratore ha scoperto mai donde! Studiando i frammenti ho scoperto il suo effetto, che a certi Pokemon dà molto diletto!  E certo è per questo che il Team Rocket è arrivato, che con questa meteora avran ben guadagnato!"

L'uomo concluse la sua improvvisata ode poetica mettendosi in posa accanto al meteorite luminoso... e un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste di Ash, Pikachu e dei loro compagni davanti a quella buffa ed imbarazzante esibizione. Certo quel Seymour aveva un suo talento per la poesia... un talento tutto particolare, e Ash non lo intendeva esattamente come un complimento.

"Ehm... mettendo da parte ogni opinione personale sulla poesia..." rispose finalmente Ash. "Questo vuol dire che il Team Rocket vorrebbe rubare i frammenti della Pietralunare e venderli a chi offre loro di più?"

"In effetti avrebbe senso." disse Brock. "Dopotutto ci sono dei Pokemon, come ad esempio Clefairy, che evolvono solo se vengono esposti alle energie di una Pietralunare, e se il Team Rocket potesse assicurarsi di essere gli unici in grado di vendere questo tipo di pietre in tutta Kanto, potrebbero guadagnare molto con questa attività... quasi legale. E potrebbero anche fissare loro il prezzo."

"Che furfanti. Così si procacciano le Pietrelunari senza tanta fatica, e possono guadagnarci praticamente quello che vogliono!" esclamò Misty.

"E non è tutto. Sappiamo anche che hanno prelevato un bel po' di Fossili e di Pokemon dal Monte Luna." continuò Seymour. "Anche in questo caso, possono stabilire loro un prezzo, e guadagnare quello che vogliono sul traffico illegale di Pokemon."

"E' una cosa terribile." rispose Brock scuotendo la testa. "I Pokemon si possono catturare, questo è vero, ma la vendita di Pokemon è considerata una forma di schiavitù. E' punita severamente dalla legge!"

"Lo so, ragazzi miei, lo so... ma al Team Rocket interessa solo fare soldi ed ottenere Pokemon forti per costringerli a lavorare per loro." spiegò Seymour. Per un attimo, lo scienziato restò in silenzio, immerso in chissà quali cupi pensieri... poi, alzò la testa e rivolse un sorriso rassicurante ai ragazzi. "Comunque, non è di questo che dovete preoccuparvi. Adesso che siamo riusciti a mandare via il Team Rocket dal Monte Luna, le autorità provvederanno a tenere sotto controllo questo luogo. Smantelleranno tutto ciò che il Team Rocket ha costruito qui, in modo che la montagna torni ad essere un luogo dove i Clefairy e gli altri Pokemon potranno vivere in pace. Adesso non è più vostra responsabilità... voi pensate a riprendere il vostro viaggio. Il campionato della Lega Pokemon di quest'anno si preannuncia essere qualcosa di fuori dal comune!"

"Hehee, posso immaginarlo. E io e Pikachu abbiamo tutta l'intenzione di vincerlo!" rispose Ash. Il ragazzino prese un flacone di pozione curativa dallo zaino e la spruzzò addosso a Pikachu, che si rimise subito in forze. Pidgeotto si posò accanto a lui e lo toccò con il becco, come per ricordargli che aveva dimenticato qualcuno... e poco dopo, anche Nidoran-F e Butterfree arrivarono e si affiancarono al ragazzo.

"Nido! Nido!" esclamò Nidoran-F, muovendo i baffi.

"Free, free!" Butterfree emise uno stridio acuto e sbattè le ali.

"Ah! Tranquilli, ragazzi, non mi sono dimenticato di voi!" replicò Ash, in modo che i suoi Pokemon non si sentissero esclusi. "Quando arriveremo all'Altopiano Blu, vinceremo tutti assieme il campionato di quest'anno!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu come per confermare.

Misty sospirò e alzò gli occhi al cielo. "Eccolo che ricomincia a correre..." disse la bambina dai capelli arancioni con sarcasmo.

Brock spostò l'attenzione dei suoi giovani amici verso un gruppo di Pokemon che stava arrivando dalla galleria dietro di loro, e il Clefairy che aveva accompagnato Ash si voltò ed emise un verso di gioia. Tutti i suoi compagni stavano arrivando, emettendo dei versi che esprimevano la loro contentezza per il fatto che gli invasori della loro montagna erano stati neutralizzati. Nel gruppo erano presenti sia i Clefairy che quei Pokemon più piccoli che sembravano le versioni in miniatura dei Pokemon Folletto... e Ash non resistette alla tentazione di consultare il suo Pokedex per saperne di più.

"Cleffa, il Pokemon Stella. Tipo Folletto. In notti con molte stelle cadenti, è facile vedere molti Cleffa danzare in cerchio. Ballano per tutta la notte fermandosi solo alle prime luci dell'alba per dissetarsi bevendo le gocce di rugiada. Si dice che assistere alla loro danza sia di buon augurio." disse il Pokedex.

"Clefairy! Fairy!" esclamò il Clefairy che era con Ash. Mosse un braccio per fare cenno ai suoi compagni di raggiungerlo, e i piccoli Pokemon rosa si raccolsero festanti attorno al cratere. Seymour, volendo rispettare quello che evidentemente era un luogo importante per i Clefairy e i Cleffa, si spostò e fece cenno ai ragazzi e agli altri Pokemon di allontanarsi a loro volta.

"Hm? Che sta succedendo, signor Seymour?" chiese Misty.

"Restiamo ad una certa distanza, ragazzi, e non disturbiamo i nostri amici Clefairy." disse lo scienziato, mentre guardava attentamente i piccoli Pokemon che si disponevano tutti assieme attorno al cratere, come se stessero per officiare un rituale sacro. "Guardate! Stiamo per assistere a qualcosa che pochi hanno avuto la fortuna di vedere..."

"Ce ne sono così tanti..." disse Ash. Aveva già perso il conto di quanti Cleffa e Clefairy si stavano riunendo attorno alla meteora, il cui bagliore era passato da un verde pallido ad un azzurro intenso. Alcuni Clefairy stavano piazzando altri pezzi di Pietralunare attorno al cratere, e una volta completati i preparativi, le buffe creaturine rosa iniziarono la loro danza. "Ah! Ecco! Credo che stiano iniziando!"

"Restiamo qui e godiamoci lo spettacolo..." disse Brock. I Cleffa e i Clefairy iniziarono alzando le mani e puntando verso il cielo, per poi iniziare ad ondeggiare le braccia da un lato all'altro. All'inizio, i loro movimenti erano lenti e misurati, ma ben presto, le buffe creaturine rosa cominciarono a muoversi con più vivacità, anche se sempre seguendo uno schema ben preciso. C'era sempre un certo ordine nel modo in cui si muovevano, come se i Cleffa e i Clefairy stessero seguendo dei percorsi che soltanto loro potevano vedere.

Ash, Pikachu e i loro compagni restarono in silenzio ad osservare la scena, quasi ipnotizzati dalle movenze dei Pokemon fatati. Ora, i Cleffa e i Clefairy avevano smesso di muovere le braccia, e i Pokemon più grandi stavano eseguendo dei piccoli salti, volteggiando su sè stessi come delle ballerine mentre si muovevano attorno alla Pietralunare. In un crescendo di intensità, la danza proseguì seguendo le sue movenze misteriose, e i Clefairy continuarono a muoversi attorno alla meteora, con i Cleffa che eseguivano le loro ipnotiche movenze...

Finalmente, la danza rituale giunse al culmine. I Clefairy si presero per mano e si lanciarono in un'agile danza sull'orlo del cratere. Due di loro si avvicinarono più degli altri, in modo che l'energia che si sprigionava dalla meteora li investisse. I due Pokemon Fata chiusero gli occhi e si concentrarono, per poi lasciare che l'energia li percorresse.

I corpi dei due graziosi Pokemon Fata vennero inghiottiti dalla luce e cominciarono a mutare, diventando più grandi e più robusti pur mantenendo il loro aspetto grazioso. Nel giro di pochi secondi, la trasformazione ebbe termine, e i due Pokemon spiegarono le ali sulle loro schiene, che erano diventate molto più grandi, e lanciarono un breve grido di gioia.

"Cleee... fable!" esclamarono all'unisono, per poi voltarsi verso i Cleffa e i Clefairy, che avevano appena terminato la loro danza. Tutti i Pokemon si misero ad esultare ad applaudire, mentre i Pokemon appena evoluti alzavano le braccia e spiegavano le ali sulla schiena!

"Forte! Questa era la danza dei Clefairy!" mormorò Ash a bassa voce, notando come anche i suoi Pokemon osservavano ammirati la scena. Il ragazzino tirò fuori il Pokedex ancora una volta, in modo da esaminare i nuovi Pokemon.

"Clefable, il Pokemon Fata. Tipo Folletto. Forma evoluta di Clefairy dopo l'esposizione ad una Pietralunare. Pare che questo essere fatato viva in remote, placide aree montuose. Non ama farsi vedere. Dotato di un udito particolarmente sviluppato, è in grado di sentir cadere uno spillo a un chilometro di distanza."

"Fantastico... ora capisco come mai il Monte Luna ha questa fama!" affermò Misty, che stava osservando rapita i piccoli Pokemon Folletto. Appena terminata la loro danza, i Clefairy e le loro forme evolute e pre-evolute stavano lasciando la camera ordinatamente, sempre seguendo delle norme e delle tradizioni note soltanto a loro. Ma uno di loro, lo stesso Clefairy che i ragazzi avevano incontrato al loro arrivo sul Monte Luna, si fermò e si girò verso di loro, poi fece un aggraziato inchino per ringraziarli dell'aiuto.

"Clefairy!" esclamò con gratitudine, per poi seguire i suoi compagni e voltarsi ancora a salutare Ash e i suoi compagni.

"Ciao, Clefairy! Buona fortuna a tutti!" esclamò Ash, e mosse la mano per ricambiare il saluto del Pokemon rosa.

"Pika pika!" rispose Pikachu. Anche Misty, Brock e Seymour salutarono... e prima di uscire dalla spelonca, anche gli altri Pokemon del Monte Luna si voltarono a salutare il gruppo di umani con le loro vocette melodiose.

Per fortuna, quell'avventura si era conclusa in maniera lieta per tutti quanti... e adesso, i Clefairy del Monte Luna potevano stare sicuri che il loro futuro sarebbe stato molto più tranquillo.

"Bene, ragazzi, è stata un'avventura lieta!" Disse infine Seymour, contento di aver visto la danza dei Clefairy e di aver visto quei ragazzi difendere il Monte Luna così strenuamente. "Grazie di tutto, amici. Se non fosse stato per voi, non sarei riuscito da solo a fermare il Team Rocket."

"Oh, abbiamo fatto semplicemente la nostra parte." rispose Brock con modestia. "PIuttosto, signor Seymour, credo che a Plumbeopoli siano un po' preoccupati per la sua assenza. Al Museo di Plumbeopoli si chiedono dove lei sia finito."

Seymour si sfregò la nuca con una mano. "Ahh, certo, posso immaginare! La mia puntualità non è da invidiare!" rispose, mettendosi di nuovo a far la rima. Si aggiustò gli occhiali e puntò una mano verso la meteora luccicante, il cui bagliore era tornato del suo originale colore verdino. "Davanti a questa meraviglia, non trovo nulla che le assomiglia! Ma al mio dovere debbo presto tornare, e a come proteggerla si dovrà pensare. Perchè la Pietra non cada in mani sbagliate, tutte le strade verranno tentate!"

"Beh, certo che le rime le sa fare. Questo è poco, ma sicuro..." affermò Misty con un pizzico di sarcasmo.

 

oooooooooo

 

L'indomani, dopo aver riposato e aver fatto una breve colazioni, i ragazzi avevano raggiunto l'uscita del labirinto del Monte Luna, accompagnati da Seymour. Il simpatico scienziato si era assicurato che i Pokemon fossero al sicuro, per poi guidare i suoi giovani amici attraverso un groviglio di gallerie e grotte, che infine avevano portato ad uno sbocco su un altopiano percorso da una gelida brezza, vicino ad una stradina tortuosa che scendeva lentamente verso la loro prossima destinazione.

Ai piedi del Monte Luna, in effetti, si trovava la città di Celestopoli, dove Ash avrebbe dovuto sostenere la sua prossima sfida in Palestra. Il ragazzino era al tempo stesso eccitato e preoccupato. Aveva visto quanto gli era costato un eccesso di sicurezza nella sua battaglia con Brock, e sperava che questa volta i suoi Pokemon fossero abbastanza ben allenati da affrontare una sfida di quella portata.

"Molto bene, ragazzi... da qui in poi, seguite questa stradina, e nel giro di un'oretta dovreste finalmente giungere di nuovo al livello del mare." disse Seymour. "Celestopoli non è molto lontana. Se camminate spediti, potreste riuscire ad arrivarci nel giro di un paio di giorni."

"Ottimo! Sono curioso di vedere com'è la Palestra da quelle parti!" affermò Ash. Non si accorse dell'espressione di disagio di Misty - la bambina dai capelli arancioni sapeva che prima o poi si sarebbe trovata a dover affrontare questo problema, ma adesso si rendeva conto che le era piombato addosso senza che lei si fosse preparata. Forse c'era la possibilità di convincere Ash a passare da un'altra parte? No, Ash era deciso a collezionare tutte le Medaglie, e questo voleva dire che presto o tardi sarebbe passato anche per Celestopoli. Però ci doveva pur essere un modo per convincerlo a tardare un po', in modo che lei potesse inventarsi qualche idea per risparmiarsi quel fastidio, o almeno farselo pesare un po' meno.

"Grazie infinite, signor Seymour..." disse Brock, riportando Misty alla realtà. "Allora... adesso che cosa farà? Resterà qui a studiare il comportamento del Clefairy, come ha detto?"

L'uomo si aggiustò gli occhiali, sulle cui lenti brillò una luce bianca per un attimo. "Questo è poco ma sicuro! E' un argomento che non trascuro!" esclamò, riprendendo a fare la rima. "Se può aiutare a proteggere il monte, tra uomini e Pokemon farò da ponte!" affermò. "Ma prima che voi per la vostra strada partiate, vi prego un omaggio accettare vogliate!"

"Un omaggio? Che cosa..." cominciò a chiedere Misty, mentre Seymour cercava in una delle sue tasche. Con un sorriso gentile, lo scienziato tirò fuori dal camice due pezzi di roccia e un piccolo frammento di Pietralunare, porgendoli ai tre allenatori.

"Questi che vedete sono un Helixfossile, un Domofossile e una Pietralunare! Questi fossili appartenenti a Pokemon che sono vissuti milioni di anni fa... e che adesso si spera di poter riportare in vita!" affermò Seymour, per poi rivolgersi a Brock e a Misty. "Prego, ognuno di voi ne scelga uno! Se le teorie del Dr. Blaine sono corrette, potrete avere anche voi il vostro Pokemon preistorico! E per quanto riguarda la Pietralunare, ragazzo... una volta che la ua Nidoran sarà abbastanza forte, potrà evolversi in una Nidorina... e a quel punto, gli influssi della Pietralunare la trasformeranno in una Nidoqueen! Stai attento a scegliere il momento giusto per farla trasformare, in ogni caso!"

"Wow! Una Pietralunare tutta mia! Grazie infinite, signor Seymour... ma non sarà un problema per i Clefairy?" chiese Ash, ricevendo la preziosa pietra evolutiva con entusiasmo. Misty e Brock, da parte loro, stavano già scegliendo il fossile che a loro più si addiceva.

Seymour rise brevemente. "Non ti preoccupare, si tratta solo di un frammento." affermò. "E visto che voi avete fatto tutto il possibile per impedire al Team Rocket di derubare il Monte Luna dei suoi tesori... questa è una ricompensa anche da parte dei Clefairy!"

"Grazie ancora! Sapremo farne buon uso!" rispose Misty contenta, tenendo in una mano il suo Helixfossile, un pezzo di roccia nel quale si vedeva incisa la forma di una conchiglia spiraleggiante. Brock invece aveva il Domofossile, sul quale sembrava incisa una conchiglia a forma di cupola. "Buona fortuna, signor Seymour... spero che il suo progetto per tenere al sicuro i Clefairy abbia successo!"

"Ho delle buone speranze, ragazzi miei!" rispose Seymour. "Detto questo... grazie ancora a tutti voi, e buon proseguimento!"

"Arrivederci, signor Seymour!"

"Pika pikaaa!!" squittì Pikachu, girandosi indietro per salutare mentre il gruppetto cominciava ad allontanarsi, diretto verso la loro nuova destinazione...

 

oooooooooo

 

Circa un'ora dopo...

"Beh, allora che ne pensate? Credete davvero che alla fine i Clefairy siano venuti qui dalla Luna?" stava chiedendo Ash ai suoi compagni di viaggio. Il ragazzino, ancora eccitato per l'avventura che avevano vissuto, stava rigirandosi la Pietralunare in una mano, sentendo come una scarica di energia che partiva dalla pietra e gli scorreva nel braccio fino quasi a raggiungere il cervello.

"Beh, non ne posso essere sicura. Ma suona davvero molto romantico!" rispose Misty, mentre il gruppo si avvicinava ad un bivio. Un alto cartello segnaletico di legno indicava le destinazioni che si potevano raggiungere, ed Ash non perse tempo a raggiungere la biforcazione e a dare un'occhiata alle indicazioni.

La strada che andava a destra, continuando a scendere lungo le pendici del Monte Luna, andava verso Celestopoli... mentre il percorso di sinistra saliva di nuovo e portava ad un luogo chiamato Grotta Celeste. Tuttavia, un'indicazione posta appena sotto la scritta avvertiva che l'accesso a quel luogo era proibito a chiunque non avesse un esplicito permesso da parte della Lega Pokemon di Kanto...

Ma in quel momento, non erano le indicazioni ad attirare l'attenzione di Ash... quanto la targhetta di legno che era stata posta appena sotto le frecce direzionali, e sulla quale c'era scritto qualcosa in una calligrafia non proprio ottima...

Ash e Pikachu avvicinarono gli occhi... e il messaggio apparve loro evidente in tutta la sua insolenza!

 

GARY E' STATO QUI

ASH E' UN PERDENTE

 

Ash sgranò gli occhi, e un'espressione indignata gli apparve sul viso quando si immaginò Gary che gli faceva una linguaccia!

"Aaaargh! Quel Gary! Ma come si permette? Gliela faccio vedere io!" esclamò Ash, con tanto di fiamme che si accendevano dietro di lui! Pikachu drizzò le orecchie sorpreso per la reazione di Ash, mentre Misty e Brock lo raggiungevano di corsa.

"Ash! Che succede? Che cosa hai visto..." chiese Brock, per poi notare il cartellino in più che era stato messo lì sotto. "Gary è stato qui...? Chi è questo Gary, Ash? E' uno che conosci!"

"Certo che lo conosco!" rispose prontamente Ash, un pugno stretto davanti a sè. "E' ilmio acerrimo rivale! Mi prende sempre in giro perchè lui è il nipote del professor Oak e pensa di essere meglio di me come allenatore, quel pallone gonfiato!"

Misty storse il naso. "Già, l'ho visto anch'io! E' davvero un tipo antipatico!" affermò.

Pikachu non era in vena di tollerare prese in giro nei confronti del suo allenatore. "Pika! Pika pi, pika pikachu, pika pika chu!" squittì, la coda dritta in segno di rabbia e convinzione... le stesse cose che spingevano Ash in quel momento!

"L'hai detto, Pikachu!" esclamò. "Forza, ragazzi, facciamo rotta verso Celestopoli! Devo ottenere la prossima Medaglia e far vedere a Gary che faccio sul serio! Andiamo, gente! Chi si ferma è perduto!"

"Ah! Aspetta un momento, Ash!" esclamò Brock, mentre Misty sgranava gli occhi per il disappunto. Arrivare così presto a Celestopoli? Questo non lo aveva previsto... e non aveva nessuna voglia di tornare da quelle parti senza avere un piano! La ragazzina rimase come imbambolata a guardare i suoi compagni di viaggio che si affrettavano lungo la stradina in pendenza... poi, rassegnata all'idea che avrebbe dovuto dare un po' di spiegazioni imbarazzanti, sospirò e si affrettò a raggiungerli.

"Cavolo..." brontolò Misty. "Hmph, e va bene. Se proprio è necessario, mi degnerò di farmi rivedere da quelle arpie... prima di quanto pensassi."

E con questa decisione, Misty corse verso Ash, Pikachu e Brock, cercando di raggiungerli.       

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

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Capitolo 17
*** Le Sorelle Sensazionali ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 16 - Le Sorelle Sensazionali

 

Nei giorni successivi, Ash e i suoi compagni si erano fatti strada attraverso i pendii scoscesi del Monte Luna, fino a raggiungere nuovamente un territorio pianeggiante dall'altra parte della montagna. Man mano che Celestopoli si avvicinava, tuttavia, Misty si sentiva sempre più nervosa e di malumore. Era una parte del viaggio che sperava di rimandare quanto prima, e se possibile, di evitare a tutti i costi. Ma Ash era deciso a raggiungere Celestopoli il prima possibile, spinto dalla provocazione di quel Gary. Non che Misty potesse dargli torto - quel Gary era davvero un presuntuoso, e anche lei sperava che Ash gli facesse ingoiare la sua arroganza. Ma... passare proprio per Celestopoli...

"Senti, Ash?" chiese Misty dopo averci pensato un po' su, mentre il gruppo cominciava ad incamminarsi lungo la strada sterrata che costeggiava un fiume e conduceva alle porte della città. Quando Ash, Pikachu e Brock si fermarono per sentire cosa avesse da dire, Misty fece il suo migliore sorriso di circostanza e assunse il suo tono più accomodante. "Sentite... non sarebbe la stessa cosa se andassimo ad Aranciopoli invece che a Celestopoli? Anche lì c'è una Palestra nella quale Ash potrà guadagnarsi una Medaglia!"

"Pika?" chiese Pikachu sbattendo gli occhi, con espressione vagamente sorpresa.

"Ad Aranciopoli? Ma... siamo soltanto a mezz'ora da Celestopoli. Perchè allungare la strada?" chiese Brock.

Ash annuì, in accordo col ragazzo più grande. "Appunto. Voglio dire, ha più senso che raggiungiamo Celestopoli, e quando ho fatto riposare i miei Pokemon, provo a conquistare la Medaglia di quella Palestra."  affermò.

Misty si grattò uno zigomo. Con suo grande imbarazzo, si rese conto di non aver preparato una scusa plausibile per quella sua idea. "Beh... ecco... stavo pensando che... andare a Celestopoli non conviene perchè..." si fermò, cercando le parole. "Beh, perchè dicono che sulle rive del fiume vivono dei terrificanti Pokemon Spettro!" La ragazzina dai capelli arancioni fece una smorfia che voleva sembrare minacciosa, ma che in realtà finiva solo per essere ridicola. "Ecco, guardate! Sono spaventosi! Buuuuuh!"

Davanti alla smorfia di Misty, Ash e Pikachu sbatterono gli occhi confusi. "Mah... a me questa qui sembra mezza matta..." pensò tra sè il ragazzino.

"Pika pichu..." commentò il topolino elettrico.

"Misty... a me non risulta che nei pressi di Celestopoli vivano Pokemon Spettro." affermò Brock. "Sei sicura che sia questo il motivo per cui non vuoi che ci andiamo?" La ragazzina annuì con aria ben poco convincente, e Ash si fece un appunto mentale che Misty non era per niente brava a mentire.

"Va bene, Misty. In questo caso andiamo dritti... a Celestopoli." rispose Ash, con il risultato che Misty cascò a terra per il disappunto. Si rialzò rapidamente e fece un'espressione irritata, prima di sistemarsi lo zaino sulle spalle e incamminarsi nella direzione opposta, lasciando Ash, Pikaachu e Brock a guardarla con stupore.

"Hmph! E va bene! Se voi due testoni volete fare di testa vostra, fate pure! Ma non dite che io non vi ho avvertito!" brontolò mentre si allontanava. "Ci si vede!"

"Eh? Hey, aspetta un attimo, Misty!" la richiamò Ash. "Dove stai andando?"

I due ragazzi e il Pokemon Elettro restarono sbalorditi a vedere la ragazzina che si allontanava a passo di marcia e ben presto spariva all'orizzonte. Quando ormai Misty era quasi fuori dal loro campo visivo, Ash sospirò e si sfregò la fronte. "Aaaah... ma che le ha preso, a Misty? Giuro, le ragazze sono davvero difficili da capire!"

Brock sospirò pazientemente e fece cenno ad Ash di proseguire. "Vedrai, Ash... che col passare del tempo imparerai a comprendere le ragazze!" affermò. Per un attimo, Ash e Pikachu ebbero l'impressione che l'allenatore di Pokemon Roccia, normalmente così serio e maturo, stesse in qualche modo luccicando! "E te lo dico io, che modestamente ho una certa esperienza con il gentil sesso! Comunque, per adesso pensiamo a raggiungere Celestopoli. Sono sicuro che Misty ci raggiungerà... ha detto lei stessa che ci saremmo visti, no?"

"Beh, anche questo è vero..." rispose Ash. Con un'alzata di spalle, l'allenatore neofito sorrise a Pikachu e lo incoraggiò ad andare avanti. "Okay, Pikachu! Non diamo retta alle sciocchezze che dice Misty! Andiamo dritti a Celestopoli e vediamo com'è questa Palestra!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu con entusiasmo. e il terzetto riprese la loro strada verso la cittadina...

 

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Poco lontano da Celestopoli, un certo terzetto di criminali stravaganti stava facendo dei piani per la loro prossima mossa...

"Okay, Jessie... d'accordo che dobbiamo tenere d'occhio anche un posto come Celestopoli... ma perchè anche la piscina?" chiese James, mentre dava un'occhiata confusa alla mappa della città che Meowth aveva srotolato davanti a loro. "Non capisco che tipo di Pokemon dovremmo trovare là dentro..."

"E' per questo che tu sei un subordinato e io sono il cervello del gruppo, mio caro James!" affermò Meowth con espressione altezzosa. "E' proprio in questi posti impensati che si possono trovare i Pokemon più interessanti! Sappiamo che le Sorelle Sensazionali di Celestopoli si esibiranno oggi pomeriggio nel loro numero di nuoto sincronizzato con i Pokemon. Non vi dice niente?"

"Aaah, credo di capire, Meowth! Dei Pokemon che sono stati addestrati al nuoto sincronizzato varranno sicuramente molto di più!" affermò Jessie sfregandosi il mento con aria soddisfatta. "In effetti, la cosa ha senso."

Meowth incrociò le braccia sul petto e annuì. "Esattamente! E poi, hai visto anche tu che i mocciosi si stanno dirigendo da quelle parti, e il ragazzino non resisterà alla prospettiva di una lotta in Palestra!" affermò. "Quando avrà finito... non sarà un problema attaccarlo e catturare quel suo Pikachu così forte!"

"Il problema è che le nostre facce sono conosciute ormai..." disse James. "Hmm... non dovremmo travestirci per cercare di intrufolarci in quella città?"

Meowth annuì con energia. "Certamente! E ho proprio ciò che ci serve per l'occasione..." affermò.

Con un gesto elegante, Meowth tirò fuori da chissà dove tre impermeabili con tanto di cappello di feltro e li mostrò fieramente a Jessie e James, che restarono stupiti a guardare con tanto di goccioloni di sudore che colavano dalla nuca! "Ta-daaan! Che ve ne pare? Un travestimento perfetto! Non si può chiedere di meglio!"

"Ehm... dove se li è procurati, quelli?" chiese Jessie.

"Non ne ho idea..." fu la risposta di James. "E credo che forse faremmo meglio a non chiedere neanche..."

 

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Celestopoli, una ridente cittadina che sorgeva sul mare a nord di Kanto, era conosciuta per diversi fattori... ma in quel momento, quello che interessava alla stragrande maggioranza dei presenti era la Piscina, un grande edificio a forma di cupola che sorgeva nella piazza centrale della città, in mezzo a piccoli e graziosi edifici bianchi inframezzati da canali e strade asfaltate di bianco. Il tetto dell'edificio era decorato da una grande insegna che rappresentava un Pokemon simile ad una grande foca dal mantello bianco, con i canini sporgenti, grandi occhi neri dall'espressione docile, e un corto corno sulla fronte. Quando Ash, Pikachu e Brock arrivarono nella piazza centrale, si trovarono davanti una folla rumorosa raccolta davanti all'edificio, tutti impegnati ad osservare dei poster colorati affissi sulle vetrine frontali.

"Guardate! Non sono fantastiche?" esclamò un ragazzo, le mani premute sul poster davanti a lui con lo sguardo da pesce lesso! "Sono loro le vere bellezze di Celestopoli!"

"E con i loro Pokemon, poi... dovete vedere che balletti acquatici che fanno!" commentò un altro ragazzo. "Non me ne perderei uno per niente al mondo!"

"Logico! Loro sono le Sorelle Sensazionali di Celestopoli! Sono il nostro orgoglio e gioia!" rispose una ragazzina.

"Eh? Ma... ma io pensavo che da quelle parti ci fosse una Palestra..." disse Ash, lo sguardo rivolto all'edificio. Pikachu fece guizzare le orecchie verso l'alto in un gesto di confusione, mentre Brock corrugava la fronte e cercava di avvicinarsi un po' di più.

"In effetti, anch'io pensavo che quella fosse la Palestra. Di solito è una delle istituzioni più importanti di qualsiasi città di Kanto." affermò il maestro di Pokemon Roccia. "Chi sarebbero queste Sorelle Sensazionali?"

"Beh, tanto vale andare a vedere... Scusate, permesso..." disse Ash, cominciando a farsi gentilmente largo tra la folla per vedere cos'era che li stava ipnotizzando fino a quel punto. Finalmente, riuscì a dare un'occhiata ai poster affissi alla parete dell'edificio: una spettacolare immagine che rappresentava tre belle ragazze, tutte dai capelli di colore diverso, in pose eleganti davanti ad un pubblico immaginario, accompagnate da due Pokemon d'Acqua - un Seel, un Pokemon simile ad un cucciolo di foca bianco, e un Goldeen.

In effetti, Ash doveva ammettere che quelle ragazze erano carine - tutte loro indossavano dei costumini dai colori vivaci e avevano lunghi capelli ondulati, ma una era bionda con il costume rosso; un'altra, quella di mezzo, aveva i capelli di un spettacolare blu cobalto e un costume verde acceso; e infine l'ultima, che sembrava essere la più giovane, aveva dei bei capelli rosa, un po' meno lunghi rispetto alle altre due, e un costume di colore arancione acceso. E in cima al cartellone, in caratteri enormi ma eleganti, su uno sfondo che dava l'impressione di essere sul fondo del mare, era scritto il nome di quel gruppo:

LE SORELLE SENSAZIONALI -
Grande spettacolo acquatico oggi alle ore 16.
Non mancate!

"Pika pika..." commentò Pikachu, non comprendendo esattamente cosa ci fosse di interessante in quel poster... ma del resto, si disse, un Pokemon non si intende molto dei canoni di bellezza degli esseri umani.

Da parte sua, Brock era stato ben più chiaro nella sua reazione, e si era fermato a guardare le tre ragazze nel poster con espressione sognante, come ipnotizzato dalla loro bellezza! Ash lo guardò con espressione stupita e gli agitò una mano davanti al viso per richiamarlo alla realtà... e un attimo dopo, Brock si svegliò e scosse la testa come per schiarirsela! "Ah... ehm, chiedo scusa, Ash! Mi ero fatto abbagliare dalla grazia e della bellezza di quelle signorine... perchè non andiamo anche noi a dare un'occhiata al loro spettacolo acquatico?"

"Pikachu?" chiese Pikachu stupito.

"Ehm... ma io volevo cercare il Pokemon Center... e poi la Palestra..." mormorò Ash. Stava per aggiungere altro, prima che la voce di un ragazzino della sua stessa età lo raggiungesse e lo richiamasse.

"Ash! Ash, sei tu?" Ash non riconobbe subito la voce, ma si voltò nella direzione da cui veniva... e riconobbe immediatamente il ragazzino della sua età che si stava avvicinando, muovendo un braccio per salutare. "Ash! Meno male, sei salvo! Mi ero spaventato quando ti ho visto aggredire da tutti quegli Spearow!"

"Trace!" esclamò Ash. I due ragazzini si fecero largo tra la folla e si raggiunsero per darsi un cinque. "Hahahaa! Hey, Trace! Scusa se non ti ho contattato, ho fatto un bel giretto e ne ho viste di tutti i colori! E non immaginavo neanche dove tu fossi!"

"Pika pikachu!" Pikachu salutò allegramente l'altro ragazzino di Biancavilla, contento di rivederlo. Brock riconobbe a sua volta Trace - lo aveva già visto un po' di tempo prima, quando Trace era riuscito a conquistarsi la Medaglia di Plumbeopoli.

"Aaah, ma che sorpresa! Voi vi conoscete già?" chiese Brock.

"Signor Brock?" chiese Trace stupito. Sentiva che in qualche modo era diverso dal Brock che aveva visto a Plumbeopoli, e in qualche modo era più sereno e spensierato, senza però perdere la sua convinzione. "Come mai da queste parti anche voi?"

Brock ridacchiò gentilmente. "Beh... è una storia un po' lunga, ragazzo. Ma non c'è bisogno di essere così formale, chiamami semplicemente Brock!" rispose. "Diciamo che... sto viaggiando con Ash per realizzare un mio sogno che non avevo mai davvero abbandonato."

"E ci sta davvero dando una mano!" rispose Ash. "E se ci fossimo ritrovati solo un'oretta fa, Trace, ti avrei presentato Misty. Ma se n'è andata per i fatti suoi, e tornerà... quando ne avrà voglia, immagino! Hai catturato altri Pokemon drante il tuo viaggio, vero?"

"Sì... certamente." rispose Trace con voce sommessa, forse temendo che Ash pensasse che si stava dando troppe arie. "Oltre al mio Bulbasaur, adesso ho un Rattata... un Beedrill... e uno Spearow... e grazie a loro ho già guadagnato due Medaglie."

"Bene, bene! Perchè io ho tutta l'intenzione di conquistare la mia seconda Medaglia quanto prima!" rispose Ash. "A proposito, Trace... tu non sai per caso dove si trovi la Palestra di Celestopoli? Perchè io la stavo cercando, e credevo che fosse qui in centro..."

Il ragazzino castano sbattè gli occhi un paio di volte, come se si chiedesse cosa voleva dire Ash... e poi indicò la piscina alla quale erano affissi i poster delle Sorelle Sensazionali. "Ecco... so che può sembrarvi strano, ma in realtà la Palestra è quella. E loro tre sono i Capipalestra di Celestopoli." rispose.

Ash e Pikachu si voltarono di scatto verso il poster e lo guardarono stupiti. "Eeeeh? Ma... ma dici sul serio, Trace? Loro... loro tra sono... i Capipalestra di questa città?"

"Pikachu...?"

Anche Brock accolse la notizia con un pò di sospetto e sorpresa. "Come sarebbe a dire? Non mi risultava che ci fossero tre Capipalestra da queste parti." riflettè ad alta voce.

Trace mosse la testa per dire di sì. "Lo so, è... un po' una sorpresa. E tra l'altro... non le ho neanche trovate tanto difficili da battere." rispose. "Se devo essere sincero... mi hanno dato l'impressione di non sapere quasi nulla di battaglie di Pokemon."

"Questo... è strano. Davvero strano. I Capipalestra vengono selezionati della Lega Pokemon di Kanto in base alla loro abilità ed esperienza." continuò Brock. "Ma tu me ne parli come se fossero poco più che esordienti..."

"I loro unici Pokemon erano quel Seel e quel Goldeen." rispose Trace. "E non mi hanno neanche dato tanti problemi."

"Hmm... è strano. E sono anche un po' deluso." rispose a sua volta Ash. "Voglio dire, mi farà piacere ottenere una Medaglia, ma se è troppo facile, ho l'impressione di non aver fatto nulla per meritarmela. Che ne dite, ragazzi... passiamo di qui per lo spettacolo, e poi provo a farmi concedere una battaglia in Palestra?"

"Va bene... ma prima ancora, credo che sarebbe meglio fermarci al Pokemon Center." rispose Brock. "Ricorda che devi pur far riposare i tuoi Pokemon in praparazione alla sfida."

 

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"Benvenuti nel Pokemon Center! Spero di potervi essere utile!"

Come a Smeraldopoli e a Plumbeopoli, Ash, Pikachu e Trace si erano trovati al banco di accettazione una graziosa ragazza dai capelli rosa e con addosso un'uniforme da infermiera dello stesso colore, accompagnata da un Chansey che le faceva da aiuto. "Io sono l'Infermiera Joy di Celestopoli! Spero che il vostro soggiorno nella nostra città sia di vostro gradimento!" proseguì facendo un educato inchino.

Stupito davanti all'incredibile somiglianza della ragazza con le altre due infermiere Pokemon che aveva visto fino a quel momento, Ash si schiarì la voce e fece una domanda. "Ehm... se posso chiedere una cosa, infermiera... per caso, siete imparentata con le Infermiere Joy che lavorano a Smeraldopoli... e a Plumbeopoli?" chiese mentre affidava a lei Pikachu e le Pokeball contenenti Pidgeotto, Nidoran-F e Butterfree.

"Ah, avete conosciuto le mie sorelle maggiori? Eh, sì, la professione di infermiera è una tradizione di famiglia!" rispose sorridente la ragazza dai capelli rosa mentre grattava Pikachu dietro un orecchio. "Lo sai che hai un Pikachu davvero molto carino! Sono contenta per te!"

"Pka pika..." rispose lusingato il topolino giallo. L'infermiera gli sorrise di nuovo... poi si voltò stupita verso Brock quando quest'ultimo le si avvicinò e la prese delicatamente la mano libera con fare da perfetto gentleman francese! Ash e Pikachu potevano giurare che attorno a Brock luccicavano delle scintille senza che ci fosse un motivo apparente!

"Anche tu sei molto carina, infermiera Joy..." esordì Brock con il suo sorriso più affascinante. "E io sono rimasto abbagliato dalla tua bellezza e dalla tua gentilezza! Non ti andrebbe un appuntamento con me, per parlare e conoscerci meglio?"

"Chansey?" chiese stupito il Chansey della ragazza. L'infermiera Joy sbattè gli occhi interdetta e guardò Brock per un paio di secondi prima di sorridere nuovamente e scusarsi con gentilezza.

"Beh... apprezzo molto i complimenti e l'offerta, ma temo che in questo momento sono costretta a declinare l'invito!" rispose con imbarazzo. "Dopotutto... devo terminare il mio turno, e ci sono molti Pokemon che hanno bisogno delle mie cure! Ma... ti ringrazio molto in ogni caso! Ora... scusate, ma devo occuparmi dei vostri Pokemon. Ci vediamo dopo!"

L'infermiera Joy e Chansey fecero un inchino e si allontanarono, portando Pikachu e le Pokeball su un carrello... e lasciando Brock con la mano estesa e una faccia da Magikarp interdetto! Il giovane esperto di Pokemon Roccia sospirò e si sedette per terra disegnando dei cerchietti con l'indice sul pavimento, mentre Ash e Trace lo guardavano stupefatti.

"Questo... è un lato di Brock che non sospettavo neanche!" commentò il ragazzino castano.

Ash si aggiustò il berretto e deglutì imbarazato. "Credimi, Trace... non lo immaginavo neanch'io!"

 

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Una volta che tutti i Pokemon erano stati rimessi in forze, il gruppo composto da Ash, Pikachu, Brock e Trace approfittò del tempo libero a loro disposizione per rilassarsi, mangiare qualcosa, raccontarsi le loro avventure e dare da mangiare anche ai loro Pokemon. E ancora una volta, Brock aveva dato prova della sua affidabilità, avendo provveduto a comprare un'adeguata quantità di cibo per Pokemon, selezionando marche che lui conosceva bene. Con le quattro e mezza ormai prossime, una volta che Pikachu e il resto dei Pokemon si erano sentiti sazi e pronti alla prossima avventura, la successiva destinazione era stata la piscina che avevano visto al loro arrivo in città. Come era prevedibile, c'era ancora una fitta folla attorno all'edificio - coloro che volevano assistere allo spettacolo di nuoto sincronizzato delle Sorelle Sensazionali venivano fatti entrare un po' alla volta e diretti verso la piscina principale, dove si sarebbe svolto l'evento della giornata.

Ash, Trace e Brock si misero in coda e attesero il loro turno, poi si accomodarono ai posti loro assegnati in una grande sala dominata da una vasca dalle pareti vivacemente colorate, in modo da riprodurre quanto più fedelmente possibile l'ambiente sottomarino. Non ci fu bisogno di attendere molto, prima che le tre ragazze del poster facessero la loro trionfale apparizione in piscina: le luci calarono, in modo da fare un po' di atmosfera... e poco dopo, alcuni proiettori si illuminarono, inquadrarono un trampolino alto non meno di tre metri posto ad un bordo della vasca, e permisero al pubblico di vedere le Sorelle Sensazionali, già nei loro graziosi costumi da bagno, che salutavano allegramente i loro fan. Una musica calma e maestosa, perfettamente adatta all'ambiente sottomarino, cominciò a risuonare nella sala, prima di essere parzialmente coperta dagli applausi e dalle ovazioni del pubblico.

"Eccole, sono loro!" si sentì una voce tra il pubblico vicino ad Ash e Pikachu. Il ragazzino e il suo Pokemon dovevano ammettere che in effetti sembravano ancora più carine viste dal vivo. Ash si voltò verso Trace per chiedergli una sua impressione... ma quando vide che il suo amico stava guardando trasognato le tre sorelle, con un'espressione non dissimile da quella che aveva Brock davanti all'Infermiera Joy, si rese conto che non c'erano tante possibilità di ottenere una risposta coerente.

"Sono troppo carine..." mormorò Trace.

Un grosso gocciolone di sudore scese dalla nuca di Ash. "Ehm... credo di aver capito..."

Con un agile balzo eseguito in perfetta sincronia, le tre sorelle SEnsazionali si esibirono in uno spettacolare tuffo e si gettarono in acqua, restando sommerse per qualche secondo... per poi riemergere, ancora una volta tutte insieme, e salutare il pubblico che le acclamava. Per qualche secondo, le tre eleganti nuotatrici rimasero a godere delle lodi e degli applausi del pubblico, poi iniziarono il loro numero: un volteggio, poi un'immersione, poi riemersero facendo uscire solo le gambe dall'acqua - un balletto fatto di movimenti lenti, studiati ma allo stesso tempo pieni di energia, tutti eseguiti con un'abilità impressionante e una coordinazione che non poteva essere nata che da anni di allenamento. Due Pokemon - un Seel e un Goldeen - si unirono molto presto al numero e cominciarono ad esibirsi assieme alle loro allenatrici, rendendo il numero ancora più spettacolare con le loro mosse e i loro movimenti.

"Seel, seel!" esclamò il Pokemon foca un attimo prima di tuffarsi. Quando le tre sorelle riemersero, anche Seel fece la stessa cosa, tenuto sollevato sulla pianta del piede della ragazza bionda. Poi, il Pokemon si esibì un una mossa spettacolare, scagliando un raggio multicolore dal piccolo corno sulla sua fronte. Spostò la testa da un lato all'altro, in modo da creare una cascata di luci colorate che si posò delicatamente sull'acqua, in modo da dare all'esibizione delle Sorelle Sensazionali un tono quasi magico...

 

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Lo spettacolo acquatico aveva avuto successo come sempre, e il pubblico era stato enormemente soddisfatto dall'esibizione delle Sorelle Sensazionali. Anche Ash doveva ammettere, pur non essendo particolarmente interessato a simili spettacoli, che assistere era stato piacevole. Tuttavia, il motivo per cui lui era lì era un altro, e adesso era per lui il momento di sfidare le famose sorelle di Celestopoli per ottenere la sua seconda Medaglia. Se era come Trace diceva, allora sarebbe stata sicuramente una Medaglia molto facile da ottenere.

Terminato lo spettacolo, Ash e i suoi compagni si erano messi ad attendere che la folla che aveva attorniato le Sorelle Sensazionali si fosse diradata. Le tre provette nuotatrici erano rimaste a concedere autografi e a parlare con i loro numerosi fan, e per un attimo, Ash e Pikachu ebbero il timore che avrebbero dovuto tirare fino alla mattina dopo per avere la sfida che desiderava. Ma alla fine, dopo un bel po' di tempo, la folla si era diradata, e le tre sorelle erano rimaste a salutare i loro fan davanti al loro camerino, finchè non ci fu più nessuno.

"Aaaah, oggi è stata davvero una gran bella giornata!" esclamò soddisfatta la ragazza dai capelli rosati. "Non so voi... ma io non vedo l'ora di rilassarmi, magari con una bella maschera di bellezza!"

"Ma dai, un'altra maschera di bellezza, Lily?" chiese la ragazza bionda, che sembrava essere la maggiore delle tre, con una breve risata divertita. "Ne hai già fatta una un paio di gioni fa!"

"Beh, per delle dive come noi, è importante mantenere l'immagine, no?" rispose Lily, e si riavviò con una mano i suoi splendenti capelli rosa.

"Non hai tutti i torti, sorellina! Io invece... preferisco una bella manicure! Non vorrei mai che le mie mani si screpolassero con tutto quel cloro." disse la giovane dai capelli bluetti. Le tre ragazze ridacchiarono allegramente tra loro e si apprestarono ad andarsene, ma si fermarono quando la bionda notò Ash e Pkachu che si avvicinavano, alzando educatamente una mano. "Hm? Che succede, Daisy?"

"Salve, amico." La bionda Daisy si rivolse ad Ash con un sorriso amichevole. "Anche tu sei un nostro fan?  Vorresti il nostro autografo?"

"Hey! Che carino quel Pikachu!" commentò la ragazza dai capelli blu.

Ash si schiarì la voce mentre Trace e Brock si piazzavano dietro di lui. "Ecco... no, in realtà io stavo cercando le Capopalestra di Celestopoli." spiegò.

"Ooooh, e le hai trovate, ragazzo! Volevi lanciarci una sfida?" chiese Daisy, il cui sorriso si fece arguto. "Molto bene... In tal caso, le Sorelle Sensazionali di Celestopoli saranno liete di accettare la sfida! Siete d'accordo, sorelline?"

"Con molto piacere!" rispose Lily. "Quindi, presentiamoci pure! Io sono Lily!"

"Io sono Violet, piacere!" disse quella con i capelli blu, per poi mandare un bacio ad un pubblico immaginario.

"E infine, io sono Daisy!" esclamò la biondina. "Assieme noi siamo le Sorelle Sensazionali di Celestopoli!"

"PIACERE DI CONOSCERTI!" Tutte e tre esclamarono in perfetto unisono, mettendosi in posa come se avessero appena fatto uno dei loro spettacoli acquatici! In effetti, sembravano quasi brillare di luce propria, al punto che Ash e Pikachu dovettero ripararsi gli occhi con espressione stupita.

"Certo che... sono molto convinte, questo non lo si può negare!" affermò il ragazzino.

Trace si era già messo un paio di occhiali da sole, e stava guardando ammirato le tre ragazze in posa. "Però... certo che le coreografie sono il loro fote, eh? E poi sono davvero carine!"

"Mi fa piacere conoscere un collega intenditore!" commentò Brock.

Ash e Pikachu non ebbero altra reazione che sospirare e scuotere la testa. Avevano l'impressione che sarebbe stata piuttosto dura dover sopportare certe stranezze dei loro compagni...

 

oooooooooo

 

Nella grande sala principale della piscina di Celestopoli - che, Ash aveva scoperto, rispondeva anche allo scopo di essere la Palestra della città - le tre Sorelle Sensazionali sembravano già schierate, con Ash che dava una rapida occhiata alle sue Pokeball per decidere quale dei suoi Pokemon avrebbe potuto essergli più utile in questo scontro. Da una parte, immaginava che Pikachu avrebbe potuto essergli immensamente utile, grazie ai suoi attacchi di tipo Elettro... mentre Pidgeotto era il Pokemon più forte da un punto di vista fisico, ed essendo anche una forma evoluta, avrebbe potuto farsi valere meglio degli altri. Tuttavia, non gli andava di scartare neanche Nidoran-F o Butterfree. Sicuramente, anche loro avrebbero avuto un bel po' da dire in battaglia...

"Okay, Brock... adesso ci siamo." stava dicendo Trace all'ex-capopalestra di Plumbeopoli. I due compagni di Ash si erano seduti su una panchina posta a fianco della grande piscina nella quale si sarebbe svolta la prova. "Ash mi sembra ancora un po' nervoso... ma come ho detto, io non ho avuto troppi problemi a batterle."

"Vediamo un po', e non giudichiamole troppo rapidamente." disse Brock. "Magari hanno in serbo qualche sorpresa."

In effetti, le Sorelle Sensazionali avevano qualche sorpresa in serbo per il giovane Ash... ma non esattamente nel senso che ci si sarebbe potuti aspettare! Il ragazzino era sul punto di dichiararsi pronto e dare inizio alla sfida... quando le tre sorelle dai capelli muticolore si guardarono a vicenda, tutta la convinzione ormai andata in fumo.

"Ecco... abbiamo cambiato idea, Ash." si giustificò Lily, sperando che il ragazzino non si accorgesse del suo vago nervosismo. Quando Ash la guardò stupita, Daisy sospirò e cominciò a raccontare come fossero andate le cose..."So che può deluderti come decisione. Ma... al momento non abbiamo molti Pokemon con noi, e vorremmo cercare per quanto possibile di tenerli da conto."

"E poi, se dobbiamo dire la verità... noi non siamo per nulla tagliate per essere Capipalestra." continuò Violet. "Tutti gli allenatori che sono venuti qui per sfidarci ci hanno battute sonoramente."

"Come? Dite... dite sul serio?" chiese Ash con evidente stupore... e delusione, visto che si era già aspettato una battaglia degna di questo nome. Anche Pikachu sembrò un pochino contrariato, visto che afflosciò le orecchie in segno di disapprovazione. "Non... non avete proprio nessun Pokemon che sappia combattere?"

"Credimi, Ash, se avessimo dei Pokemon in grado di combattere decentemente, li avremmo già chiamati fuori." rispose Daisy, per poi tirare fuori una Pokeball e far uscire uno dei due Pokemon che le avevano affiancate durante lo spettacolo. Un Goldeen che si limitò a fluttuare con aria desolata accanto alla bionda... "Purtroppo, però, abbiamo solo questo Goldeen e il Seel che hai visto durante lo spettacolo. Se riuscissimo a farli evolvere in Seaking e Dewgong, allora forse riusciremmo a combinare qualcosa, ma così..."

"Credo che la cosa migliore, a questo punto, sia di darti la Medaglia Goccia della nostra Palestra. Tanto è chiaro che vinceresti tu." concluse Lily. Frugò in una tasca del suo grazioso vestitino, e ne tirò fuori una Medaglia azzurra a forma di goccia d'acqua, per poi mostrarla ad Ash. "Ecco qua. Questa è la Medaglia Goccia della Palestra di Celestopoli. Puoi prenderla, se vuoi. Te la concediamo."

"Eh? Volete... darmi la Medaglia senza neanche una battaglia?" chiese Ash stupefatto. "Ma... scusate, ma non mi sembra molto giusto! Io... preferirei guadagnarmela con la mia abilità come allenatore! Come fanno tutti gli altri, del resto."

Daisy sorrise e alzò le spalle. "Credimi, il risultato alla fine sarebbe lo stesso." affermò. "E poi, le prossima Medaglie saranno davvero difficili da conquistare, quindi che male c'è se ti semplifichiamo un po' le cose adesso?"

"Pika pi..." mormorò Pikachu.

Brock storse il naso e scosse la testa. Questo non era certo un comportamento consono ad un Capopalestra. Il loro compito era proprio quello di mettere alla prova gli allenatori esordienti e permettere loro di vedere quanti progressi avessero fatto. Semplicemente dare ad uno di loro la Medaglia, senza neanche uno scontro, contraddiceva il loro scopo. Però non toccava a lui dire ad Ash cosa fosse la cosa giusta da fare, quindi si limitò a restare zitto e attendere. In seguito, magari, avrebbe fatto lui un discorso a quelle ragazze...

Ash sembrava incerto sul da farsi. Avrebbe preferito guadagnarsi la Medaglia con uno scontro regolare, ma date le circostanze, e visto che la Capopalestra insisteva tanto, gli sembrava quasi che fosse da ingrato rifiutare l'offerta. Ma prima che potesse decidere, qualcuno arrivò di scatto e afferrò la Medaglia Goccia dalla mano di Daisy, lasciando di stucco le Sorelle Sensazionali! Quando Ash e Pikachu guardarono di chi si trattava, videro con loro meraviglia che ad intervenire era stata Misty, e che in quel momento teneva stretta in mano la Medaglia Goccia, come se fosse un premio che non voleva concedere al primo arrivato! L'espressione di Misty era decisa e severa mentre guardava le tre Sorelle Sensazionali.

"M-Misty? Come mai ritorni così all'improvviso?" chiese Ash.

"Pikachu pi?" chiese Pikachu.

"Oh? E quella ragazza chi è?" si chiese Trace.

"Non se ne parla nemmeno!" esclamò Misty rivolta alle tre ragazze, parlando conun tono diretto e familiare, come se le conoscesse da parecchio tempo. "Che razza di Capipalestra siete? Dare via le Medaglie come niente fosse? Prima dovrà dimostrare di essere diventato abbastanza bravo da meritarsela! Non mi direte che vi siete messe a dare Medaglie Goccia a destra e a sinistra da quando me ne sono andata, vero?"

Dapprima sorpresa dall'apparizione di Misty, la biondina di nome Daisy fece un sorriso accomodante e congiunse le mani davanti a sè. "Aaaah, ma guarda un po' chi si rivede! Sei capitata proprio al momento giusto, sorellina!" commentò.

Ash sgranò gli occhi incredulo. Aveva sentito bene? Daisy aveva chiamato Misty... "S-sorellina?" esclamò con una buffa espressione di incredulità. "Ho... ho capito bene? Misty, tu sei... la sorella delle... delle..."

La bambina dai capelli arancioni sospirò e si voltò verso Ash, per poi indicare con lo sguardo le Sorelle Sensazionali che la guardavano come se volessero prenderla in giro. "Esatto, Ash. Io... sarei la quarta Sorella Sensazionale di Celestopoli!" borbottò. Ash comprese subito che la cosa le dava non poco fastidio. "Anche se... a volte avrei preferito essere figlia unica..."       

"Bentornata a casa, Misty!" rispose Lily con un sorriso un po' sfacciato.              

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

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Capitolo 18
*** Misty la Sirena Maschiaccio ***


Pokemon New Horizons: Red & Blue

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 17 - Misty la Sirena Maschiaccio

 

"Bentornata a casa, Misty!" rispose Lily con un sorriso un po' sfacciato.

Misty sospirò e scosse la testa. Non le era certo sfuggito il tono un po' condiscendente della sorella maggiore. "Hmph... credetemi, se avessi potuto, sarei tornata a casa in circostanze ben diverse!" commentò con acredine. "Ma... ecco, adesso sapete il mio segreto. Io sono la quarta delle Sorelle Sensazionali di Celestopoli."

"Anche se... beh, senza offesa, Misty, ma tu non hai la grazia e la bellezza naturale che servono ad essere una Sorella Sensazionale!" rispose Violet, sorridendo serafica come niente fosse! "

"Ci sono tre Sorelle Sensazionali e una marmocchia." rispose Lily. "Dopotutto, Misty, non avevi detto che non saresti tornata finchè non fossi diventata una grande allenatrice di Pokemon d'Acqua?"

Misty sospirò e si massaggiò la fronte con evidente irritazione. Era propro quello il motivo per cui avrebbe voluto tornare a Celestopoli solo molto più avanti. "Hmph... sì, sì... immagino di aver detto una cosa del genere quando me ne sono andata." affermò.

Daisy rivolse a Misty un sorriso che sembrava gentile... ma la bambina dai capelli arancioni era sicura di percepire la sufficienza dietro la sua espressione. "Su, su, non te la prendere tanto, Misty... dopotutto, noi siamo le tue sorelle e ti vogliamo bene, che tu sia una brava allenatrice o meno!"

Misty storse il naso e incrociò le braccia sul petto. "Ooooh, grazie mille per la fiducia, razza di vipere!"

"Accidenti... adesso capisco perchèMisty non aveva nessuna fretta di tornare..." commentò Ash, guardando Pikachu che stava massaggiandosi la fronte come se avesse mal di testa.

"Forse è meglio se ne stiamo fuori, eh, ragazzi?" chiese Trace.

Brock annuì rapidamente. "Sì, credo che sia la cosa migliore..." rispose con un po' di imbarazzo. "Mi sembra una questione... molto personale per Misty."

"Pikachu!" rispose Pikachu, facendosi stranamente serio.

Lily sospirò e scosse la testa. "Misty, diciamoci la verità. Te ne sei andata via dicendo di voler diventare una grande allenatrice di Pokemon d'Acqua perchè sapevi che non avresti mai potuto competere con noi, visto che siamo tutte e tre molto più belle e talentuose di quanto tu potresti mai essere. Non è così?"

"Certo che no!" rispose stizzita Misty. "Che vi salta in mente?"

Daisy fece finta di pensarci su. "Beh, allora... magari sei tornata qui perchè ti sei resa conto di non farcela come allenatrice, giusto?"

"Non è mai stata mia idea tornare qui così presto!" Misty si inalberò. Quelle tre riuscivano davvero a farle perdere la compostezza... "L'unico motivo per cui mi trovo qui è perchè loro due hanno voluto venire a tutti i costi!"

"Hey, adesso non mettermi in mezzo!" protestò Ash, mentre il più pacato Brock si limitò ad alzare le spalle. "Io sono qui perchè devo per forza ottenere la Medaglia Goccia per partecipare al torneo della Lega Pokemon di Kanto!"

"Già, e abbiamo visto come sei stato bravo!" Misty si rivolse al ragazzino moro, quasi andandogli in faccia. "Se non ti seguo e non ti tolgo dai guai, chissà in che pasticcio ti vai a ficcare!"

"Nessuno ti ha chiesto di venirmi dietro, se è per questo!" ribattè prontamente Ash.

"Ah no? Ma stavi diventando cibo per Spearow, quella volta!" Misty si riferiva chiaramente al loro rocambolesco primo incontro.

"Me la sarei cavata, in qualche modo!"

"Oooh, l'ho visto, infatti!"

"Cosa vorresti dire?"

"Prova ad intuirlo da solo, signor allenatore!"

Mentre Ash e Misty continuavano il loro battibecco, Daisy sospirò e battè le mani per richiamare l'attenzione. "Okay, okay! Adesso, mettendo per un po' da parte le discussioni tra la nostra sorellina e il suo fidanzatino..."

"NOI NON SIAMO FIDANZATI!" esclamarono all'unisono Ash e Misty, con un'espressione a metà tra indignazione ed imbarazzo!

“Come stavo dicendo,” continuò imperterrita Daisy. “che ne dite se la nostra sorellina prova ad affrontare lo sfidante in una battaglia di Pokemon ufficiale per la Medaglia Goccia? Così vediamo quanto è migliorata… e magari la nostra Palestra evita di fare brutta figura!”

“Io ci sto! Mi ero stancata di perdere sempre…” rispose Violet.

Lily disse di sì con la testa. “Anch'io sono d'accordo! Allora, sorellina, tu che dici?”

L'esca era stata gettata… e Misty abboccò all'amo senza pensarci su due volte.“E va bene, accetto! Così vi farò vedere che come allenatrice di Pokemon valgo come e più di voi!” esclamò, poi si voltò verso Ashe gli puntò l'indice contro. “Allora, che ne dici? Uno scontro fra te e me! Ti farò rimangiare la tua presunzione!”

“Ah, si? Questo è ancora tutto da vedere!”ribattèAsh. I due ragazzini si guardarono negli occhi con aria di sfida, con tanto di scariche elettriche che guizzavano tra di loro… mentre Pikachuguardava da una parte all'altra, chiaramente desiderando di essere da tutt'altra parte in quel momento.

“Ho l'impressione… che Ash si sia messo in una brutta situazione.” Commentò Trace con vaga preoccupazione.

“Io però penso che sarà una lotta interessante.” Commentò Brock con un lieve sorriso. “E magari darà loro modo di chiarirsi un po'…”

 

oooooooooo

 

L'arena del combattimento era stata preparata in una delle piscine più grandi della Palestra di Celestopoli, dove di solito le Sorelle Sensazionali si esibivano nei loro spettacoli di nuoto sincronizzato. I due contendenti avevano preso posto ciascuno su una piattaforma ad un lato della vasca e si stavano fronteggiando con animosità, pronti a darsi battaglia non appena fosse arrivato il segnale, e sugli spalti, le sorelle maggiori di Misty e i due compagni di Ash avevano preso alcuni dei posti migliori, in modo da potersi godere la competizione.

“Bene, pensate che la nostra sorellina possa vincere?” chiese Violet, togliendosi una ciocca di capelli dal viso con un gesto di nonchalance.

Brock sorrise e annuì con convinzione. “Io non sottovaluterei Misty. Ho visto come lei e i suoi Pokemon se la sono cavata mentre viaggiavamo attraverso il Monte Luna.” Affermò. “Spero soltanto che Ash non si faccia prendere la mano, perché non credo che Mistygli renderà le cose facili.”

Seel, seel!” esclamò il Seel delle tre sorelle mentre si trascinava fino alla ringhiera della platea per godersi lo spettacolo. Nell'arena, i due contendenti si stavano preparando, e Ash si era appena voltato verso Pikachu per dirgli che lo scontro stava per cominciare. Il giovane allenatore esordiente immaginava che con un Pokemon di tipo Elettro dalla sua parte, non sarebbe stato difficile sconfiggere dei Pokemon d'Acqua…

“Molto bene, Pikachu… sei pronto? Adesso si comincia!” esclamò il ragazzino… solo per restare stupito e deluso quando il topolino elettrico abbassò le orecchie e scosse la testa, per dire che si rifiutava di combattere.

Pika… chuuu…” mormorò. Il suo tono era di scuse, ma era evidente che non avrebbe cambiato idea per alcun motivo.

Per un attimo, Ash non comprese… poi, dopo aver dato un'occhiata a Misty – che stava facendo un occhiolino a Pikachu con espressione arguta – e aver fatto rapidamente due più due, il ragazzo si rese conto del problema.

"Pikachu, che succede?" chiese il ragazzo. "Non mi dirai che... non vuoi combattere con Misty, vero?"

"Pika pika chu..." squittì il topolino elettrico, indicando la ragazzina che, al lato opposto del ring, stava sorridendo con gratitudine.

"Hey, Pikachu! Grazie mille, sei davvero un amico!" esclamò, con grande gioia del Pokemon... e soprattutto sua, visto che questo voleva dire non avere a che fare con un avversario così formidabile per lei. Pikachu drizzò le orecchie e squittì allegramente il proprio nome, mentre Ash sospirò e cercò una Pokeball che potesse andare bene per quello scontro. Sicuramente, Nidoran-F non sarebbe andata tanto bene per quella piscina. In acqua, si sarebbe trovata senz'altro in svantaggio... per non parlare del fatto che, in effetti, Ash aveva altri due Pokemon un po' meglio preparati.

"E va bene... visto che a Pikachu non va di combattere, vedrò di mandare in campo qualcun altro..." disse tra sè. "Per esempio... okay, penso che andrà bene! Vai, Pidgeotto!"

Ash lanciò la sua sfera e ne fece uscire il combattivo Pokemon Normale/Volante, che spiegò le sue potenti ali e si librò in volo sopra la piscina, esclamando il proprio nome. "Pidgeo!"

"Hmm... questa potrebbe essere una battaglia difficile..." riflettè tra sè Misty. "Pidgeotto è in grado di volare, e i miei Pokemon potrebbero avere difficoltà a raggiungerlo in aria... e va bene, allora vediamo di equilibrare un po' la situazione! Misty chiama... Staryu!"

Misty lanciò la sua prima sfera e ne fece uscire la sua ormai celebre Staryu, che si gettò rapidamente in acqua volteggiando su sè stessa. Riemerse un istante dopo, e Ash riuscì a vedere la gemma al centro del suo corpo che si illuminava con ancora più vigore di quanto non avesse fatto prima d'ora. Aveva quasi l'impressione che la Pokemon stella marina comprendesse le emozioni della sua allenatrice e le condividesse... e anche lui si convinse che non sarebbe stato un incontro facile.

"Pidgeotto, cominciamo noi!" esclamò Ash. "Parti con un Attacco Rapido!"

"Staryu, immergiti!" rispose Misty il più rapidamente possibile. Pidgeotto si scagliò contro Staryu con tutta la velocità di cui era capace, e Staryu non riuscì a reagire con abbastanza rapidità, e venne colpita di striscio dal bellicoso volatile, che la fece indietreggiare fino quasi alla piattaforma di Misty.

"Questo non è niente, vero, Staryu?" chiese retoricamente Misty alla sua Pokemon. "Forza, Staryu, usa il tuo attacco Pistolacqua!"

Con un verso acuto, Staryu si ancorò alla piattaforma e scagliò un potente getto d'acqua dalla punta di una delle sue appendici. Con un'agile avvitamento a mezz'aria, Pidgeotto riuscì a schivare il getto d'acqua e si avventò nuovamente contro Staryu... ma quest'ultima reagì più velocemente di quanto Ash si aspettasse e sparò un altro potente getto d'acqua che colpì l'avversario al torace. Pidgeotto emise un'esclamazione di sorpresa e sbattè freneticamente le ali mentre veniva scagliato indietro.

"Ottimo lavoro, Staryu!" esclamò Misty con espressione convinta. "Forza, continua così! Colpiscilo con un'altra Pistolacqua!"

"Hah! Hah! Hah!" esclamò Staryu. Spostò rapidamente la mira per scagliare altri getti d'acqua contro Pidgeotto, ma quest'ultimo, malgrado un po' di stordmento, riuscì di nuovo a volare di lato e scansare il colpo.

"E va bene... credo chesia il caso di mostrare di cosa siamo davvero capaci!" rispose Ash con decisione. "Pidgeotto, cerca di farla uscire dall'acqua! Usa un attacco Raffica!"

Pidgeotto sbattè le ali con rapidità per creare una poderosa folata di vento che colpì la superficie dell'acqua attorno a Staryu. La Pokemon stella marina sembrò sorpresa per un attimo - anche se non aveva un volto - prima che la superficie dapprima tersa dell'acqua si trasformasse in un piccolo vortice che risucchiò la sorpresa Staryu e la sollevò in aria, facendola volare per qualche metro sopra la superficie dell'acqua!

"No! Staryu!" esclamò allarmata Misty.

"Come immaginavo!" esclamò Ash. "Fuori dall'acqua, e soprattutto in aria, Staryu non è in grado di difendersi tanto efficacemente! Pidgeotto, usa un attacco Azione, prima che ricada giù!"

"Pidgeo!" con un'esclamazione acuta, Pidgeotto si lanciò contro Staryu e riuscì a colpirla in pieno con tutto il suo peso prima che quest'ultima potesse ricadere in acqua. La stella marina venne scagliata indietro ed atterrò pesantemente sulla piattaforma dove si trovava Misty, che strinse i denti per la preoccupazione e la frustrazione.

"Ottimo lavoro, Pidgeotto! Adesso continua con Raffica!" esclamò Ash, deciso a non perdere il vantaggio. Ancora una volta, Pidgeotto sbattè le ali e scagliò una distruttiva raffica di vento contro l'avversaria...

Ma Misty non si fece cogliere impreparata. "Non crederai davvero che ci faremo battere così, eh?" esclamò. "Staryu, passa attraverso quel colpo con Rapigiro!"

"Hah!" Staryu si librò in aria per un breve tratto, poi si scagliò contro Pidgeotto roteando su sè stessa a mo' di lama circolare per penetrare la raffica di vento sollevata dall'avversario. Il Pokemon Normale/Volante sgranò gli occhi in un'espressione di sorpresa prima di essere colpito da Staryu e perdere quota per un attimo. Si rimise in volo con un rapido battito di ali e scansò un secondo attacco della Pokemon stella marina, che si tuffò in acqua appena in tempo per evitare di subire un contrattacco. Con uno scatto fulmineo, Staryu si voltò e scagliò un altro attacco Pistolacqua contro Pidgeotto, ma quest'ultimo riuscì ancora una volta a scansarsi.

"Pidgeotto, confondile le idee con Turbosabbia!" ordinò Ash. Il Pokemon alato si avvicinò rapidamente a Staryu e creò una nuvola di polvere attorno a sè sbattendo le ali, in modo da mandarlo addosso alla stella marina che stava emergendo per attaccare di nuovo. Staryu non potè evitare il colpo e venne investita dalla nube di polvere... ma Ash si rese conto con disappunto che non sembrava per nulla infastidita!

"Hmm... non è stata una gran bella mossa da parte di Ash..." commentò Trace. "A cosa serve cercre di annebbiare la vista... ad un Pokemon che non ha occhi?"

"Pfffft!" Violet si mise una mano davanti alla bocca e trattenne una risata. "Seriamente? Misty ha viaggiato con un dilettante come quello? Gli faceva da baby sitter o cosa?"

Dapprima colta di sorpresa dalla mossa di Ash, Misty sospirò e sfoderò un sorrisetto di superiorità. "Sei proprio uno sciocco, lo sai?" esclamò. "Turbosabbia non può fare nulla per confondere Staryu! Non ha occhi che possano essere irritati dalla polvere! Ed ora... forza, Staryu, colpiscilo con Azione!"

Staryu si lanciò fuori dall'acqua e colpì in pieno Pidgeotto... che però riuscì a difendersi piegando le ali davanti a sè e facendosi scudo con esse! Con uno stridio acuto, Pidgeotto riuscì ad allontanare Staryu e a riguadagnare quota.

"Non dargli tregua, Staryu! Continua a colpire con Pistolacqua!" esclamò Misty.

La Pokemon stella marina prese la mira e scagliò una raffica di getti d'acqua ad alta pressione contro il suo avversario, ma quest'ultimo, per nulla preoccupato, si scansò al momento giusto, guidato unicamente dal suo istinto, e riuscì a scansare tutti i colpi. Eseguì una spettacolare cabrata, giungendo quasi fino al soffitto della Palestra, e si gettò nuovamente all'attacco.

"Non abbiamo ancora finito, Misty!" esclamò il ragazzino. "Pidgeotto, usa Attacco d'Ala!"

"Pidgeo!" esclamò Pidgeotto. Arrivò a ridosso di Staryu.. e prima che la Pokemon stella marina potesse reagire, la colpì con forza con entrambe le ali, facendola volare fuori dall'acqua e mandandola a schiantarsi accanto ad un'esterrefatta e preoccupata Misty.

"No, Staryu!" esclamò, vedendo che la gemma al centro del suo corpo stava lampeggiando, segno che la sua Pokemon si stava indebolendo. "Accidenti... devo ammettere che ti ho sottovalutato, Ash Ketchum. Ma non abbiamo ancora finito! Staryu, usa Ripresa!"

Staryu si alzò di scatto... e la gemma sul suo corpo si illuminò di colpo e avvolse la Pokemon in una tenue aura rosa, che venne poi rapidamente assorbita dal corpo di Staryu. Nel giro di pochi secondi, la stella marina si era quasi del tutto ripresa, e i segni della battaglia erano spariti quasi del tutto dal suo corpo! "Hah!" esclamò Staryu, flettendo i muscoli e mostrando i bicipiti come se fosse stata un culturista.

"Pika pikachu?" esclamò Pikachu esterrefatto... e un po' irritato.

"Cosa? Si è ripresa quasi del tutto in un attimo!" esclamò Ash. "Ma questo... questo non dovrebbe essere permesso! Così il vantaggio è troppo grande!"

Misty incrociò le braccia sul petto e sorrise astutamente. "Tutto è lecito in guerra e in amore, e questo non è amore, caro il mio Ash!" esclamò. "E adesso... il vantaggio è di nuovo nostro! Vai, Staryu! Usa di nuovo Pistolacqua!"

"Hah!" Staryu riprese a sparare una raffica di getti d'acqua contro Pidgeotto, ma il Pokemon alato prese quota al momento giusto e scansò il primo getto, per poi muoversi con agilità tra i colpi e cercare di far perdere tempo alla stella marina. La sicurezza di Misty si trasformò rapidamente in frustrazione quando si rese conto che Pidgeotto stava schivando i colpi con maggiore facilità di prima, e anzi sembrava quasi essersi abituato a quella snervante danza di schivate e scatti.

"Temo che anche tu abbia fatto un errore, Misty!" disse Ash con un sorrisetto arguto, muovendo un indice come per dire di no. "Io e Pidgeotto abbiamo notato che anche se la tua Staryu spara i suoi attacchi Pistolacqua molto rapidamente, lo fa sempre secondo un certo ordine! Certo, non è preciso al millimetro, ma abbiamo notato che tendi ad usare lo stesso schema ogni volta! Quindi adesso abbiamo imparato a prevedere gli attacchi di Staryu e schivarli!"

"Ugh..." Misty strizzò un occhio, stizzita per essere stata colta alla sprovvista, ma decise che comunque era il caso di tentare il tutto per tutto. "Ma davvero, Ash Ketchum? Credi di essere tanto furbo, eh?" esclamò irritata. "Vediamo se farai ancora il furbo dopo questo! Staryu, più veloce! Non dargli tregua! Continua a sparargli addosso!"

Come se l'irritazione dell'allenatrice fosse passata a Staryu, la Pokemon stella marina puntò di nuovo verso Pidgeotto e incrementò il ritmo dei suoi attacchi, cercando di impedirgli di scansare. Con uno stridio acuto, Pidgeotto cercò di eseguire un paio di acrobazie per sottrarsi ai getti d'acqua, ma alcuni di essi riuscirono a colpirlo di striscio, senza fargli troppi danni ma fiaccando le sue energie. Ash comprese che avrebbe dovuto concludere quella battaglia il più rapidamente possibile.

"E va bene... Pidgeotto, adesso usa un attacco Raffica contro di lui!" esclamò il ragazzino. Ancora una volta, il Pokemon volatile sbattè freneticamente le ali e scatenò una raffica di vento contro la sua avversaria, deviando un attacco Pistolacqua e colpendola  in pieno! Staryu barcollò e perse un paio di secondi per rimettersi in guardia... e Ash ne appprofittò per lanciare un attacco decisivo!

"Adesso, Pidgeotto! Usa un Attacco d'Ala!" esclamò il ragazzino.

"Non credere che sarà tanto facile!" ribattè Misty irritata. "Avanti, Staryu, usa Rapigiro!"

I due Pokemon si scagliarono con veemenza l'uno contro l'altro, mettendo tutto quello che avevano in quell'attacco decisivo... e Pidgeotto, guidato unicamente dal suo istinto e dalla sua abilità nel giudicare le distanze, si inclinò su un fianco un attimo prima che Staryu potese raggiungerlo! Con un agile scatto, il Pokemon simile ad un piccione alzò una delle sue potenti ali e la abbattè con tutta la sua forza su Staryu mentre si oltrepassavano a vicenda! Staryu non era in grado di difendersi, e il colpo la raggiunse in pieno, scaraventandola in acqua con violenza! Ash e Misty vennero inondati dal getto d'acqua che venne su dalla piscina, e si protessero i volti con le braccia... e quando aprirono gli occhi per vedere cosa fosse successo, videro che Staryu fluttuava a pancia in su sul pelo dell'acqua, mentre Pidgeotto era ancora in volo, anche se aveva il fiato corto per il duello. Brock e Trace, dagli spalti, applaudirono per la vittoria di Ash... come fece anche il Seel delle Sorelle Sensazionali

"Seel, seel!" esclamò il Pokemon simile ad un cucciolo di foca, battendo tra loro le pinne anteriori come se si trattasse di mani!

"Hey, ma tu da che parte stai, scusa?" chiese Violet al Pokemon foca, con una comica espressione irritata sul viso.

"Beh... direi che il ragazzino ha vinto il primo incontro!" commentò Daisy, annuendo impressionata davanti ai risultati della battaglia. "Devo ammettere, comunque, che la nostra sorellina ha combattuto molto meglio di quanto saremmo riuscite a fare noi stesse. Evidentemente, quel viaggio in cui si è imbarcata non è stato inutile."

"Sì, però... tipo... se Misty non vince, non fa molta differenza." commentò Violet. "Deve comunque dare la Medaglia allo sfidante."

"Aspettiamo un attimo prima di dichiararla sconfitta, finora ha perso soltanto il primo round."  continuò Lily. "Ho l'impressione che al prossimo round andrà molto meglio. Evidentemente... mentre noi abbiamo i nostri talenti negli dpettacoli acquatici, la nostra sorellina ha talento nelle battaglie di Pokemon."

Messa davanti all'evidenza della sconfitta, Misty richiamò la sua Pokemon. "Accidenti.. va bene, Staryu, torna pure. Abbiamo fatto del nostro meglio. Non ti preoccupare, adesso sono sicura di farcela!" disse Misty, parlando alla Pokeball della sua Pokemon. La rimise a posto ed estrasse l'altra sfera, per poi lanciarla in acqua con un deciso movimento del braccio. "E va bene, Ash, hai vinto il primo incontro... ma non è finita qui! Questo Pokemon ti stupirà! Misty chiama... Goldeen!"

La sfera si aprì a contatto con l'acqua, e da essa uscì l'elegante Pokemon pesce rosso, che si mise a sguazzare agilmente nella piscina ed emerse per puntare il corno contro Pidgeotto.

"Bene, adesso comincia il secondo round!" esclamò Brock con curiosità. "Vediamo un po' se Ash riesce a tenere il ritmo!"

Ricordando a sè stesso di non montarsi troppo la testa e che la vittoria era ancora lontana, Ash fece cenno a Pidgeotto di restare a distanza. "Okay... Pidgeotto, adesso vola in alto, e usa di nuovo un attacco Raffica contro di lui!" si raccomandò.

Ma Misty aveva già pronto un contrattacco. "Vediamo se riesci ad allontanarti adesso!"       esclamò. "Presto, Goldeen, usa un attacco Supersuono!"

"Go goldeen!" rispose il pesce rosso. Dalla punta del suo corno si dipartirono delle onde sonore che sfrecciarono rapidamente verso Pidgeotto, e il Pokemon piccione non riuscì a portarsi in tempo fuori  dal suo raggio d'azione. Immediatamente, l'espressione di Pidgeotto si fece confusa, e Pidgeotto si ritirò a distanza di sicurezza, barcollando a mezz'aria.

"Pika chu!" esclamò Pikachu allarmato.

"Accidenti... Pidgeotto è stato confuso! In questo momento, potrebbe farsi male da solo se lo facessi continuare." affermò Ash. "Hai ragione, Pikachu, è meglio se lo richiamo. Va bene, Pidgeotto, basta così per adesso! Ritorna!"

Il ragazzino richiamò il suo Pokemon nella sfera prima che Goldeen potesse attaccare di nuovo... e sugli spalti, Trace fece un cenno affermativo, approvando la scelta del suo amico.

"Sì, Ash ha fatto bene a cambiare Pokemon." commentò. "Quando un Pokemon è confuso, farlo restare in campo diventa troppo pericoloso."

"Sono curiosa di vedere che Pokemon farà andare in campo adesso..." commentò Lily, sinceramente incuriosita. Il Seel delle tre sorelle maggiori annuì con entusiasmo, mentre Ash estraeva un'altra Pokeball dalla cintura.

"E va bene. Tocca a te... Butterfree, scelgo te!" esclamò il ragazzino. Lanciò la sua seconda Pokeball e ne fece uscire il suo Pokemon farfalla, che spiegò le sue magnifiche ali colorate e si librò in volo sopra la piscina. Misty guardò per un attimo Butterfree, rammaricandosi di dover combattere contro uno dei pochissimi Pokemon Coleottero che le andassero a genio... ma se ne fece rapidamente una ragione e si preparò al nuovo scontro.

"Goldeen! Usa di nuovo Supersuono!" esclamò Misty. Goldeen sollevò il corno e cercò di scaglare una raffica di onde sonore stordenti contro Butterfree... ma questa volta, il Pokemon di Ash era pronto e riuscì a scansarsi con un'abile scatto laterale.

"Butterfree! Usa il tuo attacco Paralizzante!" esclamò Ash. Butterfree emise di nuovo il suo verso acuto e sbattè rapidamente le ali, sprigionando da esse una pioggia di squame lucicanti che cominciò a cadere addosso a Goldeen...

Ma il Pokemon pesce rosso sapeva come difendersi - ad un cenno di Misty, Goldeen si tuffò e fece in modo che l'attacco Paralizzante di Butterfree si esaurisse sul pelo dell'acqua, poi nuotò rapidamente ed emerse sotto il Pokemon farfalla!

"Goldeen! Usa un attacco Beccata!" esclamò Misty.

Ash strinse i denti, rimproverandosi per aver dimenticato quel particolare: anche se Goldeen era un Pokemon d'Acqua, l'attacco Beccata che utilizzava era di tipo Volante, e come tale era particolarmente efficace contro i Pokemon Coleottero! "Attento, Butterfree! Scansati da lì!" esclamò, sperando che non fosse troppo tardi.

Butterfree reagì con enorme prontezza di riflessi e si scansò all'ultimo momento, evitando l'attacco di Goldeen! Ma il Pokemon pesce rosso si gettò rapidamente in acqua, in modo che Butterfree non potesse approfittare del momento in cui era fuori, e poi nuotò verso il fondale, in modo che Butterfree avesse più difficoltà a seguire i suoi movimenti.

"Continuando così faremo notte..." commentò tra sè Ash con un sospiro, notando che Pikachu stava osservando la battaglia con attenzione... ma anche con un pizzico di impazienza. "Hmm... okay, Butterfree, cambiamo tattica! Avvicinati all'acqua e cerca di colpire Goldeen con Confusione!"

"Free!" esclamò il Pokemon Farfalla. Le sue antenne si illuminarono mentre scendeva verso il pelo dell'acqua, e una volta giunto abbastanza vicino, Butterfree riuscì a vedere il Pokemon pesce rosso che nuotava in una spettacolare figura ad otto, in modo che il suo avversario non riuscisse a seguirlo. La farfalla gigante prese la mira e scagliò una scarica di energia mentale che penetrò in acqua e sfrecciò verso Goldeen. Tuttavia, la densità del liquido rallentò un po' il colpo di Butterfree, e Goldeen riuscì a scansari senza troppi problemi.

"Perfetto! Adesso, Goldeen... usa di nuovo Beccata!" esclamò Misty.

"Butterfree, usa Rafforzatore!" esclamò rapidamente Ash, facendosi venire un'idea all'ultimo momento. Butterfree chiuse le ali per proteggersi, mentre Goldeen usciva rapidamente dall'acqua per colpirlo con il suo corno. Questa volta, l'attacco andò a segno... un attimo dopo che Butterfree venisse avvolto da un tenue bagliore metallico, il che voleva dire che la sua difesa si era innalzata di colpo. Butterfree risentì comunque dell'attacco andato a segno, che lo fece barcollare e gli fece perdere quota... e riuscì ad evitare di cadere in acqua soltanto sbattendo le ali all'ultimo momento.

"Cavolo... dovevo immagnare che in acqua, Goldeen si muove meglio." mormorò Ash, cercando di pensare ad un modo di affrontare Goldeen ad armi pari. "Vediamo un po', cosa potrei fare...?"

"Qualsiasi cosa ti venga in mente, non credere che te ne lascerò il tempo!" esclamò Misty con convinzione. "Forza, Goldeen! Attacca ancora... con Idropulsar!"

Ash venne colto di sorpresa dal nome di un attacco che non aveva mai sentito prima... ma non riuscì a reagire prima che Goldeen emergesse dalla piscina e scagliasse contro Butterfree una raffica di anelli concentrici fatti d'acqua, che volarono ad alta velocità contro l'avversario e lo colpirono in pieno, schiantandosi su di lui uno dopo l'altro in rapida successione e scagliando schizzi d'acqua tutt'attorno! Sbattendo disordinatamente le ali grondanti d'acqua, Butterfree caricò un po' di energia sulle punte delle sue antenne, e scagliò un altro attacco Confusione, questa volta andando a segno! Goldeen sgranò gli occhi e fu costretto ad indietreggiare, ma Butterfree subì un colpo più duro. Per un attimo, Ash ebbe paura che Butterfree non riuscisse a restare in volo e cadesse in acqua... ma per fortuna, il Pokemon Farfalla riuscì a riprendere quota e a rimettersi in guardia, anche se era stato indebolito non poco...

"Davvero niente male! Chi poteva immaginare che la nostra sorellina fosse diventata così brava!" esclamò Violet. "Ragazze, non sono tanto contenta di ammetterlo... ma Misty ci ha proprio battute tutte, questa volta!"

"Come ho detto, evidentemente i talenti di Misty si trovano da tutt'altra parte rispetto a noi." continuò Daisy. La maggiore delle Sorelle Sensazionali si sfregò delicatamente il mento e guardò con approvazione lo scontro che stava andando avanti... mentre Misty si prendeva un momento per vantarsi un po' della sua abilità.

"Beh? C'è qualche problemino, mio caro Ash Ketchum?" chiese Misty con un sorrisetto, riavviandosi un ciuffo di capelli con un elegante gesto della mano. "Ho l'impressione che tu non ti aspettassi che fossi così brava! Ma se ho ereditato la posizione di Capopalestra, non è certo perchè sono bella!"      

Ash storse il naso. Per quanto lo riguardava, la definizione di bellezza era discutibile... "Hmph. Non ti dare troppe arie, Misty! Io e i miei Pokemon non abbiamo ancora finito!" esclamò. "Avanti, Butterfree, attacca con Raffica!"

"Dovrai inventarti qualcosa di meglio per battere me e Goldeen, mio caro Ash!" esclamò Misty. "Forza, Goldeen, attacca con Colpocoda e poi con Beccata!"

Con un rapido battito di ali, Butterfree scatenò una raffica di vento che sferzò Goldeen prima che quest'ultimo potesse muovere... ma Goldeen riuscì a reggere abbastanza bene all'attacco e si piazzò davanti a Butterfree. Con un rapido movimento, Goldeen volteggiò su sè stesso e colpì Butterfree con la sua elegante coda, senza fare alcun danno ma riuscendo a far abasare la guardia alla farfalla gigante. Poi, Goldeen sferrò un poderoso affondo con il suo corno, e riuscì ad infliggere un duro colpo a Butterfree, colpendolo alle ali e al torace! Con un acuto stridio di dolore, Butterfree indietreggiò e si mse a svolazzare in sospensione vicino ad Ash e Pikachu. Sia l'allenatore che il suo starter si accorsero con disappunto che anche se Butterfree era riuscito a reggere fino a quel momento, sarebbe probabilmente bastato un singolo attacco Beccata in più a metterlo fuori combattimento. Certo, Ash aveva ancora Pidgeotto a disposizione, ma... non gli andava l'idea di costringere Butterfree a combattere finchè non fosse stato esausto.

"Ash è in difficoltà." commentò Brock pensieroso. "Misty si è fatta già una buona idea del suo stile di allenamento. E ne sta sfruttando i vari punti deboli. Se Ash non riesce a trovare una risposta alla tattica di Misty, la battaglia si farà quantomeno incerta per lui."

Ash stava cercando di pensare, di trovare un punto debole nelle strategie della sua amica e contrattaccare. Non si aspettava che la sua seconda battaglia in Palestra si sarebbe rivelata così difficile... e soprattutto, non si aspettava che avrebbe dovuto vedersela proprio con Misty. Butterfree stava perdendo le forze, mentre Goldeen era ancora in discrete condizioni. Doveva farsi venire un'idea in fretta per riprendere il vantaggio... e mettere al tappeto Goldeen una volta per tutte.

"Hmm... va bene, Butterfree, facciamo così!" esclamò Ash, pensando rapidamente ad una strategia che avrebbe potuto funzionare. "Usa il tuo attacco Raffica per agitare la superficie della piscina! Vediamo se Goldeen riesce ancora ad attaccare!"

"Free, free!" esclamò Butterfree, per poi agitare le ali e scatenare una raffica di vento ce increspò la superficie della piscina e rese più difficile per Goldeen emergere e attaccare con precisione. Le ondate gli annebbiavano la vista e gli impedivano di prendere la mira contro Butterfree...

"Presto, immergiti di nuovo, Goldeen!" esclamò Misty. "Finchè sei sott'acqua, hai tu il vantaggio!"

"Goldeen!" esclamò il Pokemon pesce rosso. Si tuffò rapidamente e raggiunse il fondo della piscina, poi si mosse rapidamente per cercare di attaccare Butterfree dal sotto, ma la farfalla gigante, avendo già capito la tattica dell'avversario, cercava di spostarsi il più possibile e di non dare al pesce rosso un bersaglio facile. La lotta era giunta ad una situazione di stallo, ed entrambi i Pokemon erano tesi e concentrati, pronti a sfruttare la minima occasione.

Butterfree si spostò ancora di un po' e scagliò un altro attacco Raffica ad un cenno di Ash, nel tentativo di provocare Goldeen e costringerlo ad esporsi ad un altro attacco. La sferzata di vento infranse la superficie dell'acqua per un breve momento e provocò una breve corrente sottomarina che fece barcollare Goldeen, ma il pesce rosso mosse abilmente le sue pinne per stabilizzarsi in acqua. Con uno scatto fulmineo, Goldeen evitò un altro attacco Raffica.. e Misty riuscì a cogliere il momento giusto, quando Butterfree aveva appena interrotto il suo attacco e cercava di riprendere il volo. Misty volse lo sguardo verso la piscina, e poi verso Butterfree, che continuava ad agitare il pelo dell'acqua con i suoi attacchi.

"Ancora un momento.. ancora un momento... Adesso!" disse tra sè Misty, poi puntò il palmo della mano versola superficie dell'acqua e diede il suo ordine. "Esci dall'acqua e usa Beccata, Goldeen!"

Il Pokemon pesce rosso non esitò - schizzò fuori dall'acqua con un rapido e deciso movimento del corpo, e si lanciò a tutta velocità contro Butterfree, che venne colto di sorpresa e non riuscì a difendersi con efficacia. Il colpo di Goldeen lo raggiunse in pieno, e la farfalla gigante sgranò gli occhi e drizzò le antenne mentre veniva scagliato verso il soffitto per un breve tratto, per poi ridiscendere e cadere in acqua con un tonfo sordo! Ash e Pikachu si protessero dai getti d'acqua con un braccio... e quando tornarono a vedere, si resero conto che Butterfree era disteso a pancia in su e fluttuava sul pelo dell'acqua, con gli occhi trasformati in spirali.

"Misty ha vinto!" esclamò Lily. "Accidenti, confesso che non me l'aspettavo!"

"Accidenti... adesso Ash e Misty sono in parità." commentò Trace. "Brock, credi che Ash abbia ancora delle possibiità di vincere?"

"Direi di sì. Pidgeotto può ancora farcela... se Ash sta attento a quello che fa." rispose il giovanotto dalla pelle scura. "Certo, Misty si è rivelata un'avversaria di tutto rispetto. Credo che le loro possibilità siano più o meno pari..."

"Beh, visto che noi tre abbiamo il bell'aspetto... immagino che Daisy abbia ragione, Misty ha i suoi talenti!" commentò Lily.

"Okay, Butterfree. Ritorna pure." disse Ash, per poi richiamare il Pokemon farfalla nella Pokeball. Guardò la sfera in cui si trovava Pidgeotto, e per un attimo si chiese se sarebbe stato in grado di avere la meglio di Goldeen. Scacciò dalla sua mente quel pensiero - doveva in qualche modo aiutare Pidgeotto a battere Goldeen, altrimenti non avrebbe potuto ottenere la sua seconda Medaglia e proseguire verso il suo sogno di diventare un grande allenatore di Pokemon! Doveva inventarsi qualcosa per annullare i vantaggi di Goldeen...

"E va bene. Torna pure in campo, Pidgeotto!" esclamò Ash. Con un movimento sicuro del braccio, il giovane allenatore era in procinto di lanciare la sua sfera, mentre Misty attendeva con espressione sicura...

...quando all'improvviso, un rombo lontano riecheggiò nella grande sala, e l'edificio cominciò a scuotersi, come se un terremoto si fosse verificato di punto in bianco! Ash, Pikachu e Misty trasalirono e si guardarono intorno con allarme, e anche il Goldeen di Misty sbattè gli occhi insicuro. Gli spalti vennero scossi con più veemenza da quell'improvviso mini-sisma, e anche Trace, Brock e le tre sorelle di Misty vennero messi in allarme.

"Ma cosa... che sta succedendo? Un terremoto?" esclamò Trace.

"Non... non credo proprio!" esclamò Daisy. "Voglio dire, Celestopoli non è una zona sismica!"

La bionda Sorella Sensazionale aveva appena finito di parlare quando una sezione del muro alle spalle di Ash crollò, e dal terreno emerse una stranissima macchina che sembrava una sorta di folle incrocio tra un carro armato, una nave da guerra e un aspirapolvere gigantesco!  La forma era quella di una nave con lo scafo corazzato, la cabina di pilotaggio al centro, con un fumaiolo che faceva uscire un flusso costante di gas grigio piombo, e si muoveva su quattro grandi ruote. Da alcuni pannelli ricavati sulle fiancate dello "scafo" uscivano dei lunghi tubi flessibili simili a tentacoli che terminavano ciascuno con un bocchettone aspiratore. Il rombo del motore riecheggiava nella sala, subito seguito da un'acuta risata trionfante, da parte di una voce che Ash, Misty e Pikachu riconobbero subito.

"Hohohohohooo! Bentrovati, amici miei! Che ve ne pare della nostra Macchina Aspiratutto modello Team Rocket?" esclamò la voce di Jessie, che stava emergendo su una piattaforma sulla prua di quello strano veicolo, schiena contro schiena con James, e con Meowth che stava in piedi in mezzo a loro!

"Wow! Guardate che capelli!" esclamò esterrefatta Lily, riferendosi all'improbabile pettinatura di Jessie.

"Insomma, chi li ha invitati, questi guastafeste? Proprio quando la lotta stava entrando nel vivo!" esclamò Violet.

Trace sbattè gli occhi sbalordito. "E questi... questi qui chi sono?" chiese, non sapendo se fosse il caso di prenderli sul serio o meno. "Dove... dove hanno trovato quel veicolo assurdo?"

"Quelli sono due uomini del Team Rocket, la famigerata organizzazione criminale." spiegò Brock, pronto a far uscire i suoi Pokemon se fosse stato necessario. "E' un po' di tempo che ci stanno alle calcagna. Pensavo che si sarebbero arresi."

"Ah-ah! Tu ci sottovaluti, amico! Noi non siamo gente che molla tanto facilmente!" rispose James, muovendo un indice come per dire di no. "Ed ora... beh, se volessi fare gli onori, mia cara Jessie, facciamo le presentazioni!"

"Con immenso piacere!" esclamò Jessie. "Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Io sono Jessie!"

"E io sono James!"

"Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!"

"Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!"

"Meowth! Proprio così!" Meowth concluse la presentazione drizzandosi in piedi in mezzo a Jessie e James, e tenendo alzate le zampette artigliate.             

Le reazioni delle Sorelle Sensazionali e di Trace davanti al grido di battaglia del Team Rocket furono quantomeno varie - il ragazzino sbattè gli occhi esterrefatto, non sapendo esattamente come prenderla, mentre Daisy si mise una mano davanti alla bocca per soffocare una risata.

"Pffft! Ma li avete sentiti, ragazze?" chiese la bionda. "Che filastrocca ridicola! Mai sentito nulla di così assurdo!"

"E come sono vestiti? Tipo, dove hanno trovato quelle uniformi, ad una svendita di Carnevale?" chiese Lily.

Jessie non prese bene i commenti delle Sorelle Sensazionali, e il suo umore passò di colpo dall'aria di superiorità ad una comica espressione di rabbia, con tanto di venuzza pulsante dietro la nuca. "HEY! Ma come si permette, quella smorfiosa! Come se loro se ne intendessero, con quei vestitini ridicoli!" esclamò.

"Che cosa siete venuti a fare, Team Rocket?" chiese Ash spavaldamente. "Siamo nel bel mezzo di una sfida ufficiale!" Pikachu si piazzò accanto a lui e caricò le guance di elettricità, mentre Jessie si calmava di colpo e si schiariva la voce.                       

"Sapete quanto ce ne importa della sfida ufficiale!" ribattè Meowth con un'alzata di spalle.

"E comunque, siamo qui per catturare i Pokemon della Palestra!" rispose James puntando un indice contro gli allenatori. "Certo, i Pokemon d'Acqua sono difficili da prendere quando sono immersi..."

"Ma noi abbiamo i mezzi per catturarli senza problemi! E ora... ta-daaa! Vi faremo vedere come!" esclamò Jessie. La ragazza del Team Rocket tirò fuori un radiocomando da dietro di sè e premette un pulsante... e un attimo dopo, i bocchettoni aspiratori si protesero e cominciarono ad aspirare, inghiottendo l'acqua della piscina come due gigantesche idrovore, compresi i Pokemon che in quel momento si trovavano immersi!

"Attenti! Stanno cercando di aspirare la piscina!" esclamò Misty. "Goldeen! Goldeen, cerca di allontanarti, presto!"

"Hey! Non potete prosciugare la nostra piscina!" esclamò Daisy, scendendo dagli spalti tramite la gradinata vicina. "Restituiteci subito quell'acqua!"

"Hohohohoooo! Ma l'avete sentita, la signorina? Vorrebbe che le restituissimo l'acqua che abbiamo rubato con le nostre forze!" esclamò Jessie con una risata acuta.

Meowth sghignazzò e prese il radiocomando. "Beh, non sarebbe educato rifiutare... non pensi anche tu, Jessie?"

"Dobbiamo bloccarli!" esclamò Brock, facendo uscire uno dei suoi Pokemon. "Presto, Onix, c'è bisogno del tuo aiuto!"

Trace fece un cenno con la testa. "Darò una mano anch'io!" esclamò. "Machop! Tocca a te!"

Dalla Pokeball di Brock uscì l'ormai noto serpentone di roccia... mentre da quella che Trace aveva lanciato emerse un Pokemon umanoide alto circa la metà di un uomo, con la pelle azzurro-grigia e i muscoli possenti nonostante le ridotte dimensioni. Tre creste marroni emergevano sulla parte superiore del capo, sopra un paio occhi di colore rosso che gli davano un aspetto ardimentoso.

"Machop!" esclamò il nuovo Pokemon con determinazione, mettendosi in guardia.

"Fermi lì, Team Rocket!" esclamò Trace. "Restituite subito..."

Ma il ragazzino non ebbe modo di finire la frase. Meowth tirò su una levetta sul radiocomando... e i bocchettoni smisero di aspirare l'acqua, si sollevarono per un breve tratto prima che il verso dell'acqua venisse invertito, trasformandosi in un potente getto che investì uomini e Pokemon e li fece finire a terra in disordine, travolti dalla corrente! Onix, allergico all'acqua com'era, non potè fare altro che emettere un lamento di disappunto prima di essere scagliato contro un muro vicino, e tutti gli umani presenti vennero trascinati via dalla forza della corrente!

"I nostri Pokemon!" esclamò Ash.

"I miei capelli!" si lamentò Violet. "Mi avete rovinato tutta la permanente!"

Misty alzò gli occhi al cielo "A dopo la permanente! Dobbiamo proteggere i nostri Pokemon!"

Meowth invertì il flusso dei bocchettoni e ripristinò l'aspirazione, prosciugando l'acqua che ora inondava la stanza... e aspirando i Pokemon rimasti a mollo! Il Seel delle tre Sorelle Sensazionali venne trascinato via assieme al Goldeen di Misty, mentre il Machop di Trace si aggrappò rabbiosamente ad un gradino e riuscì a non farsi trascinare via.

"Pika pi!" esclamò Pikachu, cercando come poteva di nuotare contro corrente, senza troppo successo.

"Oh, no! Seel!" esclamò Lily, mentre cercava di raggiungere il Pokemon simile ad una foca.

"Pikachu! Goldeen!" esclamò Ash... un attimo prima che gli venisse un'idea. "Hey, un momento! Ma certo! Perchè non ci ho pensato prima?' L'acqua è un ottimo conduttore di elettricità! Pikachu, usa Tuonoshock contro il Team Rocket!"

Il topolino elettrico riuscì ad emergere e a prendere fiato... poi caricò brevemente le guance e scagliò una scarica elettrica che venn rapidamente condotta tutt'attorno a lui e risalì per la corrente d'acqua che veniva aspirata dalla macchina del Team Rocket, per poi investire lo scafo metallco... e raggiungere il terzetto di fuorilegge, che vennero investiti dalla scarica! I tre gridarono per la scosa, mentre i loro scheletri apparivano per qualche breve istante come se avessero fatto una radiografia!

"AAAAAAARGH!" esclamò James. "Questi sono  momenti che mi danno la caricaaaaa!"

"Bel colpo, Ash!" esclamò Trace. Vedendo che la corrente di risucchio si era interrotta, e che Pikachu aveva ora interrotto l'attacco, il ragazzino decise di approfittarne per rendere la macchina inoffensiva. "Okay, Machop! Raggiungi quella macchina e mettila fuori causa!"

"Chop!" esclamò il piccolo Pokemon lottatore. Mollò la presa sul suo appiglio e nuotò rapidamente verso la macchina, poi afferrò uno dei tubi aspiratori... e cominciò ad annodarlo con facilità incredibile, facendone un groviglio per poi passare rapidamente all'altro condotto e riservargli lo stesso trattamento! Gli effetti furono immediati, e la macchina del Team Rocket cominciò a tremare e ad emettere degli inquietanti suoni mentre il motore cessava di funzionare...

"Aaah! Attenti ragazzi, sta per..." esclamò allarmato Meowth.

KA-BOOOOOOM!

Con un tremendo boato, il motore esplose, provocando una rapida e devastante reazione a catena che fece saltare in aria la macchina, spargendo pezzi di metallo ovunque e scaraventato in aria il terzetto del Team Rocket, tutti e tre affumicati ed anneriti come se fossero stati coperti di fuliggine!

"AAAARGH! Ma com'è possibile?" ringhiò Jessie. "Perchè quel marmocchio finisce sempre per romperci le uova nel paniere?"

"Sembra quasi che i nostri incontri siano stati decisi fin da prima..." affermò con tutta calma Meowth. A quel punto, non c'era più niente da fare se non rassegnarsi e dire l'ultima battuta della giornata.

"Anche oggi il Team Rocket riparte alla velocità della luce!" gridarono tutti e tre assieme, prima di trasformarsi in un brillio nel cielo!   

Nella Palestra, l'acqua che la macchina aveva aspirato era tornata indetro e aveva inondato il pavimento, riversandosi solo in parte nella piscina e lasciando a terra diversi Pokemon senza fiato... tra cui Pikachu, che si rialzò in piedi barcollando e sputò fuori l'acqua che aveva bevuto. Ash andò subito a recuperarlo, mentre Misty andava a controllare che Goldeen stesse bene.

"Pikachu!" esclamò Ash, andando a raccogliere il suo starter, che si scrollò l'acqua di dosso, e si ritrovò un attimo dopo con la pelliccia arruffata! "Stai bene, amico mio? Non ti sei fatto male, vero?"

"Pika pika!" esclamò il topolino giallo con il fiato corto, facendo il segno dell'okay con una mano. Si voltò verso il Machop di Trace e alzò una mano in segno di intesa e gratitudine. "Pikachu!"

"Machop!" rispose il piccolo Pokemon Lotta, mostrando un bicipite con un sorriso sicuro.

"Già, hai ragione! Grazie anche a te, Trace! Il tuo Machop è stato provvidenziale!" rispose Ash. Nel frattempo, Misty si era assicurata che anche Goldeen stesse bene e aveva raggiunto Ash. "Hey, Misty! Temo... che ormai la lotta sia da rimandare ad un'altra volta."

"Già. Peccato, visto che stavo vincendo io." rispose la bambina dai capelli arancioni.

"Heh! Questo è quello che credi tu! Io e Pidgeotto avevamo pronta una tattica che ti avrebbe messo al tappeto!" rispose prontamente Ash.

Misty storse il naso. "Sbruffone. Lo dici perchè non vuoi ammettere che ero in vantaggio io."

"In realtà, sorellina... ho l'impressione che se Pikachu avesse voluto combattere, avresti perso. Senza se e senza ma." disse Daisy, raggiungendo la sorella più piccola e il giovane sfidante accompagnata da Seel. Il Pokemon foca fece un cenno vivace con la testa e strizzò un occhio. "Detto questo... devo ammettere che sei stata davvero brava. Noi non saremmo riuscite a fare altrettanto."

"Sì, è vero. Cioè, Misty, anche se non hai le nostre doti, sei in gamba lo stesso." rispose Violet, riavviandosi i capelli con un elegante gesto della mano. "Abbiamo fatto male a sottovalutarti."

"Ovviamente questo non significa che smetteremo di prendere in giro la nostra sorellina preferita." volle precisare Lily, che si avvicinò a Misty e le arruffò i capelli. "Diciamo che adesso lo faremo un po' meno, tutto qui."

Misty ridacchiò con sarcasmo. "Caspita, ma come siete generose..." commentò.

"Goldeen gold..." disse Goldeen, aprendo le pinne come fossero mani per dire che non c'era molto da fare.

Tuttavia, Daisy non aveva ancora finito. "E per quanto riguarda lo sfidante..." disse rivolta ad Ash, per poi tirare fuori da una tasca una piccola Medaglia azzurra a forma di goccia! "Ho il piacere di conferirti la Medaglia Goccia della Palestra di Celestopoli! Buona fortuna per il resto del viaggio!"

"Cos...? Hey, un momento!" esclamò Misty, contraria a quell'idea. "Non potete mica dargli una Medaglia così!"

"Beh... in effetti Misty ha ragione, non abbiamo neanche finito lo scontro!" rispose Ash, una volta tanto d'accordo con la sua compagna.

Violet sorrise ed alzò le spalle. "Beh, allora consideralo... tipo... un favore da parte nostra per aver salvato la nostra Palestra da quei malfattori!" rispose con convinzione. "Credo che anche Lily sia d'accordo, vero?"       

Vedendo che anche la ragazzina dai capelli rosati stava annuendo, Misty si rese conto di essere in minoranza e si rassegnò. "Hmph... e va bene, per questa volta passi." affermò, per poi rivolgere ad Ash un sorrisetto di sfida. "Ma non abbassare la guardia, Ash Ketchum! Un giorno ci sfideremo di nuovo... e allora vedremo se te la sei davvero guadagnata, questa Medaglia!"

"Io sono sempre pronto ad una bella sfida!" rispose Ash, ricambiando il sorriso. "E stai pur certa che vincerò io!"

"Pika pikachu..." disse Pikachu muovendo le mani davant a sè, come per dire che non voleva saperne nulla.

"Sembra che Pikachu abbia buon gusto!" rispose Misty con aria altezzosa.

Ash storse il naso a sua volta. "Questa è una scorrettezza, e tu lo sai!"

"Ma intanto ti sei preso quella Medaglia!"

"Beh, visto che insistevano tanto..."

Mentre Ash e Misty continuavano nel loro battibecco, Trace e Machop si avvicinarono a Brock ed Onix, e il ragazzino guardò incredulo verso i due litiganti. "Ma... dimmi, Brock, quei due sono amici o nemici?" chiese. "Perchè... a guardarli così si fa fatica a capirlo!"

Brock alzò le spalle con un sorriso rassegnato. "Oh, credimi, Trace... la loro amicizia è fatta così!"

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

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Capitolo 19
*** Gara sul ponte ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 18 - Gara sul ponte

 

Qualche giorno dopo, il gruppo di Ash era pronto a riprendere il viaggio. Il giovane allenatore in erba si era fermato ancora una volta alla Palestra di Celestopoli, che ora sembrava in fermento per i preparativi che stavano avendo luogo. In seguito alla battaglia tra Ash e Misty – conclusasi praticamente in parità, ma con Ash che aveva comunque guadagnato la Medaglia Goccia per aver aiutato a respingere il Team Rocket – le tre Sorelle Sensazionali avevano deciso di riprendere ad allenarsi seriamente e riportare la Palestra ai fasti di un tempo… senza rinunciare agli spettacoli acquatici che piacevano tanto agli abitanti di Celestopoli.

“E così… beh, abbiamo deciso di fare la nostra parte come Capipalestra! Chi può dirlo, magari sarà anche divertente!” commentò Daisy, ricevendo gli sguardi approvanti di Violet e Lily.“Tra l'altro, osservare l’incontro tra Ash e la nostra sorellina ci ha fatto capire che dobbiamo allenare di più i nostri Pokemon.”

“Questo non vuol dire che non faremo più spettacoli, sia ben chiaro.” Commentò Violet con un occhiolino. “Però adesso staremo più attente a tenerci in allenamento. E non daremo più via le Medaglie come se fossero cioccolatini!”

“Sarà meglio per tutti!” rispose Misty con un sospiro di sollievo. “Voglio dire, avete idea di cosa sarebbe successo se qualche ispettore della Lega Pokemon ci avesse fatto visita e si fosse reso conto di quello che stavate facendo?”

Le Sorelle Sensazionali ci risero su. “Hehehee… in effetti, era una cosa a cui avevamo pensato… ma non è successo, quindi siamo a posto, no?” rispose Lily.

Misty sospirò e alzò gli occhi al cielo. “Ho l'impressione che tu la faccia un po' troppo facile, Lily… ma lasciamo perdere, l'importante è che la Palestra sia salva.” Rispose. “E… comunque, ammetto che il mio incontro con Ash è stato più arduo di quanto mi aspettassi. Ho ancora molta strada da fare.Quando tornerò a Celestopoli, potete stare certe che sarò un'allenatrice molto più brava. Vedrete che non mi riconoscerete nemmeno!”

“Beh, questo per me vuol dire che io e i miei Pokemon dobbiamo semplicemente continuare ad allenarci per restare davanti a voi!” scherzò Ash. Quando Misty lo guardò con espressione irritata, il ragazzino fece una risatina e spiegò cosa voleva dire. “Hehehee… andiamo, Misty, l'hai visto anche tu! Se Pikachu avesse volutoscendere in campo, ti avrei battuto!”

“Questo… questo sarebbe tutto da vedere!” rispose Misty stizzita ed imbarazzata. Era chiaro che non voleva ammettere la verità…

Ci pensò Brock ad intervenire prima che quei due riprendessero con i loro battibecchi. “Okay, okay, ragazzi… siete stati bravi tutti e due, su questo non ci sono dubbi.” Disse il ragazzo più grande con tutta tranquillità. “Ma avete ragione a dire che dovete ancora fare un bel po' di strada. Se è per questo, devo farla anch'io. Per questo… credo che sia il caso di riprendere il nostro viaggio. La nostra prossima meta è Aranciopoli, il famoso porto di mare sulla costa sudorientale di Kanto.”

“Ho sentito dire che il Capopalestra di quel posto non scherza affatto.” Continuò Trace. “So che è un soldato, si fa chiamare Tenente Surge, ed è specializzato in Pokemon di tipo Elettro. Non sarà un avversario facile.”

Pikachu…” fu il commento di Pikachu, interessato al particolare che Trace aveva appena menzionato – un Capopalestra specializzato in Pokemon Elettro come lui. Forse quella sarebbe stata una sfida stimolante…

“Bene, allora è lì che andremo per la prossima Medaglia!” dichiarò Ash con sicurezza. “Grazie di tutto  ragazze! Ci vediamo… quando verrò a restituirvi Misty!”

“Hey, guarda che queste cose non le decidi tu, Ash Ketchum!” ribattè Misty, prendendo Ash per un orecchio e tirando verso di sé con espressione infastidita. Il ragazzino emise un breve gemito di dolore ma si permise di ridacchiare della reazione di Misty. Era davvero troppo facile farla arrabbiare…

"Va bene, va bene." disse infine Daisy con un sorriso accomodante. "Comunque, se vi posso dare un consiglio... c'è un esperto di Pokemon che vive qui vicino, nel cottage Miramare. Si chiama Bill, ed è un'enciclopedia vivente quando si tratta di Pokemon e delle loro abitudini! Pensate che lo chiamano il Pokèfanatico, visto che sa cose sui Pokemon che molti non immaginano neanche!"

"E' un tipo strano, ma è, fai conto, un buon diavolo." disse Violet. "Credo che parlare con lui potrebbe, tipo, esservi utile se avete qualcosa da chiedere sui Pokemon."

"Bill? Ne ho sentito parlare, in effetti." disse Brock, facendosi più interessato. "Chissà se sa anche qualcosa sui vari tipi di cibo per Pokemon, o su come allevarli. Mi piacerebbe poter scambiare due chiacchiere con lui."

"Hmm... va bene, penso che sarebbe una buona idea andare a fargli visita." rispose prontamente Ash. "E' molto lontano questo... cottage Miramare?"

Misty alzò le spalle. "Non più di un paio di giorni di cammino." rispose. "Se volete, io so la strada. Vi posso guidare io."

"Pikachu!" rispose il topolino giallo con evidente curiosità.

Trace alzò una mano, un po' timidamente. "Beh... spero di non dare disturbo se vi chiedo di unirmi al gruppo. Solo per un po'." chiese. "Sarei anch'io incuriosito da questo Bill. Mi piacerebbe conoscerlo... e magari fargli qualche domanda!"

"Ottimo. Sono sicura che non vi deluderà!" disse infine Daisy. Si stava apprestando a salutare Ash e il suo gruppo, quando sentì qualcosa di morbido ed impellicciato che si sfregava sulla sua gamba, e abbassò lo sguardo in tempo per vedere Seel che arrivava trascinandosi sulle pinne, con tutta la velocità di cui era capace. "Oh, sei tu, Seel! Dimmi, c'è qualcosa che vorresti...?"

"Seel! Seel!" esclamò la buffa foca bianca, battendo le pinne come se stesse applaudendo.

Misty fece una breve risata a denti stretti. "Credo che Seel voglia dirvi che tra non molto sarà l'ora di allenarsi." rispose. "Ho l'impressione che adesso sarà lui a farvi rigare dritto!"

"Awww, non si potrebbe rimandare, almeno per oggi?" si lamentò Violet, un po' per scherzo e un po' sul  serio. "Volevo giusto andare a farmi fare la manicure..."

"Violet..." disse Daisy con un sospiro rassegnato.

La Sorella Sensazionale con i capelli bluetti sospirò e si sfregò la nuca con una mano. "Okay, okay, ho totalmente capito..." mormorò. "Sembra che d'ora in poi sia proprio finita la pacchia..."

"Comunque, per raggiungere il cottage Miramare, dovete uscire da Celestopoli dalla porta nord e passare sul Ponte Pepita." spiegò Lily. "Sono sicura che vi piacerà il panorama! Da lì si vede un simpatico posticino chiamato Grotta Celeste... e dicono che lì vivano un sacco di Pokemon forti! Soltanto il Campione della Lega Pokemon di Kanto e i suoi Superquattro hanno il permesso di entrare là dentro. Dicono che sia, tipo, un posto davvero pericoloso ed infido!"

"Pikachu..." Pikachu abbassò le orecchie e fece una buffa espressione di paura alla menzione della Grotta Celeste. "Pika pi, pika pikachu?"

"Non ti preoccupare, Pikachu. Vorrà dire che alla Grotta Celesteci andremo soltanto quando saremo diventati i Campioni di Kanto!" rispose tranquillamente il ragazzino. Misty sospirò e mormorò tra sè qualcosa circa il fatto che certe persone non sapevano proprio quando tenere il becco chiuso. Ma, se non altro, adesso le sue sorelle maggiori avevano deciso di mettersi in riga... e lei era di nuovo pronta a partire e intraprendere il suo viaggio per diventare una maestra di Pokemon d'Acqua. Di questo, se non altro, doveva essere grata ad Ash... ma questo non voleva dire che da quel giorno in poi ci sarebbe andata piano con lui! Era solo che... beh, quel ragazzino era talmente inesperto ed imbranato, che senza l'aiuto di Misty non sarebbe durato due ore in giro per le campagne e le terre selvagge di Kanto!

Sì, era tutto lì. Non lo faceva certo perchè Ash era suo amico, nossignore!

 

oooooooooo

 

Qualche ora dopo...

Uscendo da Celestopoli, il gruppo a cui Trace si era recentemente unito stava incamminandosi lungo una stradina di campagna che costeggiava una grande rupe quasi a picco, dalla quale si vedeva un suggestivo spettacolo della catena montuosa di cui faceva parte anche il Monte Luna. Ash e Pikachu si trovarono abbastanza spesso ad ammirare il panorama attorno a loro, guardando lo spettacolo che si estendeva sotto le rupi a strapiombo.

"Wow, certo che da qui è un bel salto..." commentò Trace. Si fermò accanto al suo amico per riprendere fiato - la strada era in pendenza, e salire stava diventando più faticoso. "Certo che questo Bill si è scelto proprio un posto sperduto per il suo cottage."

"Pikachu..." Pikachu si disse d'accordo, e con lo sguardo indicò un punto in particolare - una sorta di canyon nel quale si gettava il grande fiume che passava accanto a Celestopoli, in fondo al quale si poteva intravedere una grande voragine che si addentrava nei meandri di quella sorta di canyon. Non si vedeva molto da quella posizione, ma anche così Ash aveva l'impressione che quel posto fosse misterioso e pericoloso...

"Quella dev'essere la famigerata Grotta Celeste..." disse Ash, tenendo Pikachu sulla spalla mentre Misty e Brock si affiancavano al ragazzino. La bambina dai capelli arancioni annuì confermando la supposizione del suo compagno di viaggio. "Wow... anche da questa posizione, mi rendo conto che non sarà tanto facile entrare in quel luogo..."

"Credo che per adesso faresti meglio a lasciar perdere la Grotta Celeste..." disse Misty con una risatina nervosa. "Piuttosto, forse sarebbe una buona idea allenarsi un po' prima di raggiungere il Ponte Pepita. E' un luogo in cui si incontrano parecchi allenatori per mettersi alla prova..."

"Yu-huuuu! State parlando del Ponte Pepita?" esclamò una voce giovanile, arrivando all'improvviso da dietro il gruppo! Ash, Misty, Pikachu e Trace fecero un salto per la sorpresa mentre il gruppo si voltava di scatto... e videro che un terzetto di buffi individui vestiti di colori sgargianti si stava avvicinando rapidamente, salutando con le mani. “Buongiorno a tutti! Abbiamo una proposta che sono certa vi piacerà!” esclamò la persona in questione, una giovane donna vestita in un elegante completo blu che la faceva sembrare una direttrice di circo, con tanto di cappello nero a cilindro, guanti bianchi e stivali dal tacco alto.

“Vi piacerà! Vi piacerà senza dubbio!” ripetè entusiasta uno dei suoi accompagnatori, un giovanotto dai capelli azzurrini che indossava una giacchetta rossa e un paio di pantaloni lunghi neri, con un garofano rosa appuntato sul petto e un paio di occhiali da sole.

“Partecipate anche voi alla gara del Ponte Pepita!” concluse, con una strana voce nasale, il terzo membro del gruppo, un piccoletto appena più alto di Pikachu, vestito da clown con un paio di bretelle che gli tenevano su i pantaloni fin troppo ampi, e una parrucca arancione dai capelli ricci sulla testa. “È un'occasione unica! Vincete contro tutti gli altri allenatori e vincerete un ricco premio!”

Prima che uno sbalordito Ash potesse chiedere di cosa si trattasse, la giovane donna mise in mano a lui e a Trace un paio di volantini – che in effetti non erano altro che due foglietti bianchi sui quali era stato scribacchiato qualcosa in fretta e furia, decorati in maniera approssimativa con dei disegnetti infantili. Detto questo, ciò che era scritto sul foglio era quantomeno interessante…

“Hm? Di cosa si tratta…? Il torneo del Ponte Pepita, vincete e riceverete una preziosa pepita d'oro come premio?” Ash lesse i contenuti del foglietto e si rivolse a Trace… che dava l'impressione di avere già preso la sua decisione.

“Io dico che dobbiamo partecipare!” esclamò il ragazzino castano con evidente entusiasmo. “Insomma, si vince una pepita d'oro se si arriva primi! Non è un'occasione che capita tanto spesso!”

Pika pikachu?” chiese il topolino elettrico, colto di sorpresa dalla reazione di Trace.

“Io ci sto!” esclamò Misty. “Un premio come quello mi aiuterebbe a comprare una nuova bicicletta!”

“E va bene, partecipo anch'io!” continuò Ash stringendo un pugno davanti a sé. “Dove dobbiamo iscriverci? Dove sono gli altri concorrenti?”

"Oh, sono qui in giro, state tranquilli! Arriveranno tutti al momento giusto! Ma dovete fare in fretta, perchè altrimenti scadrà il termine per l'iscrizione!" rispose allegramente la donna, i cui capelli erano biondi e lunghi... ma se qualcuno avesse dato un'occhiata più da vicino, forse avrebbe potuto vedere qualche striscia di un vivo colore fucsia nella sua chioma. "Ecco, basta che firmiate qui! Una firma e siete già iscritti! Non c'è bisogno di pagare nulla!"

"Proprio nulla, ragazzi! Non è un'occasione unica?" esclamò il ragazzo sconosciuto.

Dopo un attimo di sbalordimento dovuto al forse eccessivo entusiasmo di quegli strani individui, Ash si voltò verso Trace, Misty e Brock... e per quanto i primi due stessero già firmando i loro fogli, Brock sembrava un po' più titubante. O forse era meglio dire, sospettoso? A volte era un po' difficile indovinare cosa passasse per la testa a Brock, e quegli occhi perennemente chiusi non aiutavano di certo...

Ash scosse la testa e decise che non era il caso di sprecare così un'occasione unica. Con un rapido movimento del braccio, mise la sua firma sul foglietto e lo riconsegnò alla donna e ai suoi compagni. "Ecco! Io ci sarò di sicuro!" esclamò con convinzione. "Allora dove dobbiamo andare per partecipare a questa gara?"

"Oh, non è per niente lontano!" rispose prontamente il piccoletto dalla voce nasale. "Continuate per questo sentiero per una ventina di minuti, e arriverete al Ponte Pepita! E' lì che troverete la nostra bancarella e tutti gli allenatori che si sono iscritti! Mi raccomando, non mancate! E' un'occasione unica!"

"Non mancate!" continuò il ragazzo, senza mai perdere quella sua espressione allegra... e forse anche un po' sciocca. "A presto, ragazzi! In bocca al lupo!"

"Hey, aspettate un momento..." cercò di dire Trace... ma i tre individui, rapidamente com'erano venuti, se ne andarono salutando con le mani. I quattro ragazzi e Pikachu restarono fermi al loro posto a guardare stupefatti quei misteriosi individui che si allontanavano con passo vivace... e infine, quando furono sicuri di esserci soltanto loro lì attorno, Ash cominciò a dire la sua.

"Beh... erano tipi un po' strani... però erano simpatici, questo è certo!" commentò. "Io dico che sarà una bella gara in ogni caso! Non lo pensi anche tu, Pikachu?"

Il roditore elettrico si sfregò la nuca e guardò nella direzione in cui i tre individui si erano allontanati. "Pikachu..." commentò con un sospiro.

"Hm? Non sei sicuro che sia una bella idea, Pikachu?" chiese Ash facendosi serio... ma la cosa non durò che qualche istante, prima che Ash tornasse a ridere e scherzare come niente fosse! "Aaah, non essere così teso, Pikachu! Lo sai che preoccuparsi troppo non fa bene alla salute! Adesso andiamo là e facciamo vedere a tutti come si allenano i Pokemon!"

"Dovrai vedertela con me, in ogni caso!" rispose Misty. "E questa volta so come affrontarti! Vedrai che non ti sarà così facile avere la meglio su di me!"

Trace volle ricordare loro che ci sarebbe stato anche lui. "Hey! Non dimenticatevi di me. Credo proprio che non avrete vita facile in questa gara!"

"Non lo so, ragazzi... ho l'impressione che ci sia qualcosa che ci sta sfuggendo, in tutto questo." rispose Brock con aria pensierosa, sfregandosi il mento con una mano. "Ho avuto l'impressione che quei due tizi fossero... un po' strani. Non saprei dire esattamente il perchè, ma... c'era qualcosa in loro che non mi ispirava troppa fiducia."

"Dai, Brock, non ti fare tanti problemi! Per me ti preoccupi troppo!" rispose Ash con una risata bonaria. "Non vedo cosa ci potrebbe essere di tanto pericoloso in quella gente... sono soltanto due tipi che vestono in maniera strana e che ci hanno invitato ad una gara di Pokemon!"

"Allora cosa aspettiamo?" disse Misty. "Hanno detto che il Ponte Pepita è qui vicino, giusto? E allora... non perdiamo tempo e andiamoci!"

Rendendosi conto che ormai i suoi compagni di viaggio più giovani avevano preso la loro decisione, Brock pensò che sarebbe stato inutile cercare di far cambiare loro idea... ma si impose di restare all'erta e guardarsi attorno in caso di necessità. Aveva la netta sensazione che ci potesse essere qualcosa di losco dietro quell'invito apparentemente inoffensivo... e quando guardò verso Pikachu, si accorse che anche il topolino elettrico dava l'impressione di essere poco convinto.

"Pikachu..." rispose, come se volesse dire che comprendeva la situazione di Brock...

 

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Non ci volle molto tempo per raggiungere il Ponte Pepita - un grande ponte di legno robusto che attraversava un importante corso d'acqua, accanto al quale era stato già messo su un botteghino di legno al quale erano presenti i tre stravaganti individui che avevano consegnato loro i foglietti di invito. Un piccolo gruppo di allenatori aveva già formato una piccola coda davanti al botteghino e attendevano solo che la gara iniziasse.

"Aaaah, benvenuti!" esclamò il piccoletto vestito da clown non appena Ash e i suoi compagni lo raggiunsero. "Vedo che siete arrivati giusto in tempo! Prego, prego! Non fate complimenti! Allora, quanti di voi parteciperanno alla nostra gara?"

Ash, Trace e Misty si fecero avanti, mentre Brock restò rispettosamente da parte, attirandosi dietro l'espressione vagamente stupita della donna seduta vicino ad una sorta di cassa. "Oooh, ma vedo che il signore è un po' esitante... mi dica, non è interessato a partecipare alla nostra gara? Non la tenta l'idea di vincere una pepita preziosa come questa?"

Con un ampio gesto del braccio e un sorriso smagliante, la donna indicò una grande pepita di forma sorprendentemente regolare posta sotto una piccola cupola di vetro trasparente. Grande come il pugno di un uomo, assomigliava molto come forma ad un uovo dorato che risplendeva alla luce del sole. Un oggetto del genere sicuramente doveva valere qualche migliaio di Pokedollari...

"Non la tenta, signore? Questa è una pepita di oro puro!" esclamò il ragazzo, con un sorriso arguto che faceva il paio con quello della sua compagna.

Brock ebbe nuovamente la sensazione di aver già visto quei tre da qualche parte... ma non ne era sicuro al cento per cento. "Ecco... diciamo che al momento non ho una gran voglia di gareggiare. Sarà per la prossima volta." rispose. "Spero comunque... che questa vostra iniziativa abbia successo."

"Oh, ne siamo sicuri!" rispose prontamente il ragazzo dall'altra parte della bancarella in legno.

"Credo proprio che sia stata un'idea brillante, se mi è concesso dirlo di una mia idea!" rispose il piccoletto vestito da clown. Brock si fece un appunto mentale di tenerlo d'occhio. Di quei tre, era proprio lui che lo convinceva di meno...

"Molto bene, gentili ospiti! Grazie per esservi iscritti così numerosi alla nostra gara di resistenza!" esclamò la donna dopo qualche minuto passato a raccogliere adesioni e a verificare che fosse tutto a posto. "Molto bene, ora... comincerà la grande sfida tra voi, per decidere chi sia l'allenatore numero uno del Ponte Pepita e dei dintorni di Celestopoli! Prego, ragazzi! Prendete le vostre posizioni sul pontile, e attendete le nostre istruzioni! Vi diremo noi con chi vi misurerete... e alla fine, uno di voi otterrà la vittoria e si porterà a casa il nostro preziosissimo premio!"

I partecipanti, quasi tutti bambini più o meno dell'età di Ash, esultarono tutti assieme e si prepararono, andandosi a schierare davanti al ponte. Ash, Trace e Misty fecero per unirsi alla piccola folla di allenatori, e il ragazzino con il berretto fece un cenno di invito a Brock, che invece restava a distanza e faceva loro qualche cenno per augurare loro buona fortuna. "Hey, Brock! Sei proprio sicuro che non vuoi partecipare?" chiese il ragazzino moro. "Voglio dire, non ti voglio costringere se non vuoi, ma a parte il premio, immagino che sarà anche una gara divertente!"

"Grazie per l'interessamento, Ash, ma... sì, sono sicuro." rispose prontamente Brock. "Voi preoccupatevi di fare del vostro meglio, e non vi date tanto pensiero per me. Mi accontento di fare lo spettatore, e di fare il tifo per voi. Comunque tenete gli occhi aperti. So che l'ho già detto, ma c'è davvero qualcosa che mi puzza di bruciato, in questa gara."

"Tranquillo, Brock. Ho l'impressione che sarà una gran bella sfida!" commentò Trace. "Non ti preoccupare, vedrai che ti divertirai a guardarci!”

“Okay, ragazzi! Adesso… tutti su due file, ai lati del ponte!” esclamò il piccolo clown. “Ognuno di voi affronterà il contendente che si troverà davanti, in uno scontro uno contro uno! Mi raccomando, ragazzi, con calma e in ordine! Non c'è fretta, ognuno si trovi un contendente, e date pure inizio alla festa! Mi raccomando, e buona fortuna a tutti quanti!”

Ash fece un sorriso sicuro e guardò verso Pikachu, che si era accomodato sulla sua spalla. “Okay, Pikachu!” esclamò con gioia. “Mettiamo su un bello spettacolo, che ne dici?”

Ancora non troppo convinto, il Pokemon elettrico sospirò e si risolse di fare del suo meglio in ogni caso. “Pikachu…

 

oooooooooo

 

“Vai, Pikachu! Usa il tuo attacco Tuononda!” esclamò Ash.

Pikachu si caricò per mezzo secondo e scagliò una debole scarica elettrica che investì il Nidoran-M del suo avversario. Il Pokemon avversario cercò di schivare l'attacco, ma non fu abbastanza veloce, e la scarica penetrò nel suo corpo e lo fece irrigidire di colpo. Il Pokemon Veleno strinse i denti e cercò di mettersi in guardia, ma era diventato troppo lento per difendersi con efficacia, e il topolino giallo ebbe la possibilità di sferrare un altro attacco.

“No, Nidoran!” esclamò l'avversario di Ash con evidente allarme. “Cerca di reagire! Colpiscilo con Velenospina!”

“Bravo, Pikachu! E adesso, mettilo a terra con un Attacco Rapido!” Ash aveva appena completato la frase quando Pikachu scattò verso il suo avversario e lo colpì con uno schianto rapido e preciso che fece perdere del tutto le forze all'avversario. Il Nidoran-M avversario cadde a terra stordito, e Pikachu atterrò lì vicino e riprese fiato per un attimo.

“Sì! Bel colpo, Pikachu!” esultò Ash. “E con questo, abbiamo passato il turno!”

Pikachu!” il topolino elettrico si voltò verso il suo allenatore e fece il segno di vittoria, contento della sua vittoria malgrado le sue incertezze…

 

oooooooooo

 

Trace e uno dei suoi Pokemon, un Beedrill dall'aspetto combattivo, stavano avendo a che fare con una giovane allenatrice che aveva opposto loro un Bellsprout – un Pokemon simile ad un germoglio vivente le cui radici facevano da gambe, un paio di larghe foglie verdi a fargli da braccia, e una testa gialla a forma di campana, con un paio di piccoli occhi neri e grandi labbra rosate. Non era certo una sorpresa che l'avversario, un Pokemon Erba/Veleno, stesse facendo molta fatica a superare le difese di Beedrill.

"Accidenti... presto, Bellsprout! Usa il tuo attacco Frustata!" esclamò la bambina. Il suo Pokemon estese un paio di lunghe liane dal suo stelo e le usò per sferzare Beedrill, afferrando i pungiglioni sulle sue braccia, ma la vespa gigante non sembrò quasi per niente infastidita e tirò verso di sè, costringendo il Bellsprout avversario ad un'estenuante tiro alla fune.

"Tieni duro, Beedrill... e usa il tuo attacco Concentrazione!" esclamò Trace. Beedrill atterrò e appoggiò le zampe posteriori, poi drizzò le antenne e si rilassò, in modo da concentrarsi unicamente sull'avversario e cercare di mettere a segno subito un colpo decisivo. Irritato, Bellsprout tirò con tutte le sue forze, senza riuscire a smuovere l'avversario di un millimetro...

"Bellsprout! Cerca di afferrarlo con Avvolgibotta!" esclamò la ragazzina. Bellsprout si lanciò contro Beedrill riavvolgendo le sue liane e facendosi trasportare verso di lui, ma Trace e Beedrill reagirono con prontezza - si aspettavano una mossa simile, e si erano già fatti un'idea di come contrastarla. Trace attese che l'avversario fosse alla distanza giusta prima di dare il suo ordine.

"Adesso, Beedrill! Attacco Furia!"

Beedrill non aspettava altro. Con un ronzio assordante, il Pokemon vespa si scagliò contro Bellsprout, liberandosi in un lampo delle liane che cercavano di trattenerlo, e cominciò a sferrare una raffica di affondi con le sue braccia-lance. Bellsprout non potè fare nulla per difendersi, e la pioggia di colpi lo fece sobbalzare per alcuni istanti, prima che un ultimo, preciso affondo lo centrasse in pieno petto e lo scaraventasse a terra! Beedrill atterrò agilmente e affilò tra loro le sue lance, mentre Bellsprout fece un tentativo di rialzarsi, e poi cadde a terra con gli occhi trasformati in spirali. Non era certo stato un combattimento difficile per Trace e il suo Pokemon.

"Oh no, cavolo!" si lamentò la bambina. "Accidenti, e io che speravo di poter fare qualcosa anche contro un tipo Coleottero!"

Trace tirò un sospiro e accarezzò Beedrill sulla testa. "Ottimo lavoro, Beedrill! Abbiamo passato il turno! Se continua così, sarà uno scherzo arrivare alla finale!"

"Beeeeeee!" rispose il Pokemon Velenape, un braccio-lancia sollevato in aria in segno di vittoria.

 

oooooooooo

 

"Goldeen! Attacca con Supersuono!" ordinò Misty, un istante prima che il Pokemon pesce rosso scagliasse contro il suo avversario - un Mankey, una sorta di scimmia dal corpo rotondo e dalla pelliccia arruffata - una raffica di onde sonore ad altissima frequenza, provocandogli una vertigine quando il suono acutissimo gli mandò temporaneamente in crisi il sistema nervoso, lasciandolo stordito e barcollante.

"Man... key..." mormorò il Pokemon primate, cercando come poteva di difendersi agitando le braccia da tutte le parti. Con un sorrisetto arguto, Misty diede l'ordine successivo, sicura di sferrare un colpo decisivo.

"Okay! Adesso sferra un affondo, Goldeen! Usa Beccata!" esclamò la ragazzina. Il Pokemon pesce rosso si diede una poderosa spinta con le sue pinne e colpì il Mankey avversario con il piccolo corno sulla sua fronte, e il Pokemon scimmia barcollò per un attimo, agitando freneticamente le braccia, per poi cadere a terra di schiena e restare lì senza più forze, con grande rabbia del suo allenatore. Misty, da parte sua, alzò il naso in aria, come per dire che la sua vittoria era qualcosa di scontato.

"Hah! Nessun problema! Con la mia abilità e i miei bellissimi Pokemon d'Acqua, una gara del genere è una passeggiata! Non sei d'accordo anche tu, Goldeen?"

Il pesce rosso alzò una pinna in segno di assenso. "Goldeen goldeen!"

 

oooooooooo

 

Nel giro di pochi minuti, i partecipanti alla gara erano stati sfoltiti. Più di una ventina si erano iscritti, e adesso ne restavano solo otto, tra cui Ash, Misty e Trace. Adesso, le quattro accoppiate selezionate si stavano affrontando, ogni contendente sul proprio lato del ponte e con i loro Pokemon già pronti alla battaglia. Il caso aveva voluto che Misty e Trace si trovassero l'una di fronte all'altro, e il ragazzino sembrava abbastanza contento che fosse andata in quel modo.

"Sai, Misty... devo ammettere che non sono stato molto soddisfatto di come ho ottenuto la Medaglia Goccia." confessò il ragazzino, un po' imbarazzato nel trovarsi di fronte alla sorella minore della Capopalestra che aveva sconfitto. "Daisy è stata gentile ed educata, ma... senza offesa, ma come allenatrice di Pokemon non ci sapeva fare per niente."

Misty alzò le spalle con un sorriso arguto. "Oh, non ti preoccupare... nessuna offesa, so bene che le mie sorelle maggiori passano molto più tempo a guardarsi allo specchio e a farsi belle che ad allenare i Pokemon." rispose. "Detto questo... vuoi una sfida con me per vedere se sei davvero degno della Medaglia Goccia, vero? Sarò lieta di accontentarti... e ti avverto, io non scherzo!"

"Ci siamo, Nidoran!" affermò Ash rivolto alla sua Pokemon Veleno, che attendeva al suo fianco, acquattata sulle corte zampe e pronta a scattare. "Ti senti pronta? Stai tranquilla, con me che ti dico cosa fare, non possiamo perdere!"

"Pikachu... pika pika?" chiese Pikachu, per poi alzare lo sguardo verso il cielo con espressione  sospettosa. Il presentimento che ci fosse qualcosa che non andava non lo aveva abbandonato, e ancora adesso, il piccolo Pokemon Elettro si guardava attorno, pronto a reagire nel caso fosse accaduto qualcosa di allarmante. Vide che Brock era ancora da quelle parti, seduto su una panchina non molto lontano dal ponte, in un luogo da cui poteva assistere senza difficoltà ai combattimenti che si avvicendavano.

Il ragazzo dalla pelle scura era rimato lì, tenendo d'occhio senza farsi notare i tre organizzatori dai vestiti stravaganti. Per il momento, non avevano fatto nulla di sospetto, e anzi si erano anche prodigati a salutare Brock e a fargli qualche cenno amichevole. In effetti sembravano del tutto inoffensivi... ma il presentimento che ci fosse qualcosa di strano non se ne andava.

"Perfetto! Vedo che sono rimasti solo otto contendenti! I più abili, senza dubbio! I loro Pokemon saranno senza dubbio i più forti e i meglio allenati!" commentò la donna, parlando in un microfono. "Bene, bene! Sono contenta che sia andata così! Lo spettacolo sarà senz'altro molto più divertente, quindi... diamo pure inizio alle danze! Ragazzi, volete favorire?"

"Con estremo piacere!" rispose il piccolo clown. Brock alzò lo sguardo verso di lui, incuriosito e anche un po' allarmato... e un istante dopo, il nanerottolo estrasse una sorta di telecomando dal bancone e ne premette l'unico pulsante visibile. Si sentì un lieve segnale acustico... e il sorriso del piccolo clown si fece improvvisamente arguto e sinistro!

Imprrovvisamente, dal tetto del botteghino emerse uno strano congegno a forma di tubo che si estese come un periscopio, per poi volarsi verso il ponte e verso gli allenatori, che ora se n'erano accorti e stavano cercando di capire cosa diamine stesse accadendo. Una frazione di secondo dopo, il congegno scagliò una raffica di strani oggetti che si aprirono a mezz'aria, rivelando di essere delle reti che si avvinghiarono rapidamente attorno ai partecipanti rimasti e ai loro Pokemon, costringendoli a terra in un attimo di pura confusione! Ash lanciò un'esclamazione di disappunto quando lui e Pikachu vennero intrappolati nelle maglie della rete, e si ritrovarono indifesi ed intralciati come gli altri contendenti, che si dibattevano inutilmente per sfuggire alla trappola inaspettata!

"Ah! Pikachu! Nidoran!" esclamò il ragazzino, notando solo in quel momento che anche i suoi due Pokemon erano rimasti presi in trappola, e intralciato com'era, non riusciva a raggiungere le sue Pokeball per mandare in campo Pidgeotto o Butterfree.

"Che... che significa?" strepitò Misty. "Che razza di scherzo è questo?"

"Fateci uscire di qui!"

"Che state facendo?"

"Non voglio restare in questa rete!"

"Ash! Misty, Trace!" esclamò Brock, per poi guardare con astio in direzione degli organizzatori. "Accidenti... Sospettavo che ci fosse qualcosa di strano dietro questa gara... chi siete voi in realtà? Cos'è questo trucco?"

"Hohohohooo! Ma come, non lo immagini?" esclamò la donna con una risata trionfante. Lei e i suoi due compagni fecero un gesto teatrale e gettarono via i loro vestiti colorati... per rivelare che la donna e l'uomo indossavano le altrettanto appariscenti uniformi del Team Rocket, mentre il piccoletto era un Meowth ormai molto ben conosciuto! I tre individui, ora rivelatisi come Jessie, James e Meowth, si misero in posa e iniziarono con il loro immancabile grido di battaglia!

"Preparatevi a passare dei guai, la recita è finita!"

"Dei guai molto grossi, è la nostra sortita!"

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!"

"Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!"

"Meowth! Proprio così!" concluse Meowth, ergendosi in piedi tra i suoi complici e alzando le zampe!

"Il Team Rocket!" esclamò Ash, che ancora cercava di districarsi nella rete in cui era rimasto intrappolato. Pikachu agì d'istinto, caricando le guance e cercando di lanciare una scarica contro il Team Rocket, ma si trattenne all'ultimo momento quando si rese conto che avrebbe rischiato di colpire anche Ash e Nidoran-F. "Accidenti, avrei dovuto aspettarmelo che c'eravate voi dietro a tutto questo!"

"Heheheee! E' stata un'idea geniale, non credete?" chiese Meowth retoricamente, le zampette anteriori sulle anche con espressione sicura di sè. "Abbiamo inventato questa gara tra allenatori per scoprire quali fossero i migliori allenatori di queste parti, e catturare tutti i loro Pokemon tutti assieme!"

Misty strinse i denti mentre cercava di staccare la rete da terra. "Tsk... e quindi, anche quella pepita era parte della messinscena, vero?" rispose.

"E che cosa credi?" ribattè Jessie, improvvisamente stizzita. "Se avessimo trovato una vera pepita, non credi che l'avremmo già venduta e ce la staremmo spassando?"

"Ma in compenso, il capo ci darà una ricompensa ancora migliore!" fu la risposta di James. "Con tutti i Pokemon che prenderemo, compreso quel Pikachu, ci sarà sicuramente grato!"

Brock tirò fuori una Pokeball e si apprestò a lanciarla. "Non crederete davvero che vi lascerò rubare quei Pokemon senza fare niente, vero?" affermò. Tirò indietro il braccio, ma Meowth premette di nuovo il pulsante sul suo radiocomando... e da quella strana sonda sul loro botteghino venne scagliata un'altra rete che avvinghiò Brock prima che potesse mandare in campo il suo Pokemon. Il giovane Capopalestra emise un'esclamazione di disappunto prima di essere costretto a terra, e cercò immediatamente di districarsi. "Ugh... accidenti... avevate già delle altre reti pronte all'uso, vero?"

"Certamente! Giusto in caso fosse intervenuto qualcuno!" rispose prontamente Meowth. "Ora, signor Capopalestra, perchè non resti buono dove sei e ti godi lo spettacolo? Forza, ragazzi, prendiamo un po' di Pokemon!"

"Con piacere, Meowth!" risposero i suoi due compagni umani, mentre si dirigevano verso il ponte, e verso i giovani allenatori che protestavano impotenti. Brock cercò di districarsi e riuscì a raggiungere una Pokeball, prendendola in una mano per poi fare quello che poteva per estrarla. Non era facile, dato il poco spazio di manovra che aveva, e il giovane esperto di Pokemon Roccia doveva muoversi con attenzione per evitare di restare ancora più intralciato.

Nel frattempo, per quanto fosse anche lei intrappolata, la Nidoran-F di Ash riuscì a districarsi e a raggiungere le maglie della rete con il muso. La Pokemon Veleno afferrò strette le maglie e cominciò a roderle con i suoi acuti incisivi, cercando di aprire un varco sufficiente a liberare sè stessa e i suoi compagni. Il Team Rocket ormai era vicino alla rete di Ash, e James si stava chinando per prendere le sue Pokeball e Pikachu.

"Hey! Lasciatemi andare! Non toccate i miei Pokemon, furfanti!" esclamò il ragazzino.

"Beh... che ti posso dire, ragazzo mio, tanto spiacente, ma non si può vincere sempre!" rispose il giovanotto dai capelli azzurri con tono affabile. "Niente di personale, sia ben chiaro. Miglior fortuna la prossima volta!"

"Andiamo, James, non perdiamo tempo!" disse Jessie, che stava per raggiungere Misty. "Heh, l'avresti mai detto? Ci incontriamo di nuovo, eh, mocciosa? Peccato che adesso sia tu ad essere intrappolata!"

"Non la passerete liscia, potete contarci!" ribattè Misty con rabbia. Jessie reagì gettando indietro la testa e facendo un'acuta e trionfante risata.

"Hohohohohoooo! Ma l'abbiamo già passata liscia, mia cara!" rispose la criminale dai capelli fucsia. "Tutto quello che dobbiamo fare è prendere i vostri Pokemon e prendere il volo con la nostra mongolfiera! Il capo sarà orgoglioso di noi!"

"Ah sì? E chi sarebbe questo capo, si può sapere?" chiese Trace, non aspettandosi davvero una risposta.

E in effetti, Meowth rispose scuotendo la testa e dicendo di no con un dito artigliato. "Tsk, tsk. Non sarebbe molto sveglio dirvelo, non credi?" affermò. "E ora, forza... vediamo un po' i vostri Pokemon..."

Mentre Meowth era ancora impegnato a parlare, Nidoran-F continuava a rodere la rete... e finalmente, abbastanza maglie cedettero da permettere ad Ash e Pikachu di uscire da quella trappola! Jessie riuscì a sentire qualcosa che si muoveva dietro di lei... e si voltò in tempo per vedere il ragazzino e i suoi Pokemon che uscivano da lì come tante anguille!

"Evviva! Grazie, Nidoran! Sei stata fantastica!"

"Cosa?" esclamò allarmata Jessie, con gli occhi comicamente sgranati. "Ma come... come hai fatto? Meowth! James! Il moccioso e il suo Pikachu si sono liberati!"

"C-come?" James restò altrettanto sbalordito, ma non esitò ad agguantare la sua Pokeball e far uscire il suo Pokemon. "Aspetta, Jessie, ci penso io! Vai, Koffing! Cerca di bloccarli con Muro di Fumo!"

Il Pokemon sferico uscì dalla Pokeball accompagnato da un penetrante odore di gas. "Koffing!" esclamò con voce roca. Spalancò la bocca e scagliò una cortina di fumo plumbeo che si diffuse rapidamente attorno al Pokemon fluttuante, occultandolo agli occhi di Pikachu ed Ash.

"Aspetta un momento, James! Anche il mio Ekans vuole la sua parte di gloria! Vai, Ekans, fai vedere chi sei!" esclamò la ragazza. Un attimo dopo, la Pokeball di Jessie toccò terra, e da essa uscì il Pokemon simile ad un serpente a sonagli violaceo, che si mise in guardia e agitò rumorosamente il sonaglio posto alla fine della coda. "Ekanssss!"

"Ugh... cavolo, con questo fumo non si vede niente!" commentò Ash, mentre cercava di indietreggiare davanti alla nube di fumo irritante che si espandeva rapidamente verso lui w Pikachu. "Pikachu, riesci a vedere il suo Pokemon in quella cortina di fumo?"

"Pika pika..." rispose il topolino giallo scuotendo la testa. Si spostò rapidamente, per cercare un punto in cui il fumo era meno denso... e nello stesso momento, Nidoran-F si fece avanti ed entrò nella nube di fumo. La Pokemon Veleno era meno suscettibile agli effetti della mossa di Koffing... e dopo aver aguzzato la vista riuscì a vedere la forma sferica del Pokemon di James che si muoveva all'interno della nube tossica.

"Nidoooo!" Nidoran-F emise uno stridio acuto per dire a Pikachu dove si trovava il suo avversario, e il topolino elettrico si caricò rapidamente e cercò di scagliare un Tuonoshock contro Koffing. Ekans si mosse rapidamente e cercò di avvinghiare Pikachu nelle sue spire...

"Zubat, usa Supersuono!" esclamò improvvisamente la voce di Brock.

Improvvisamente, una raffica di acute e dolorose onde sonore raggiunse il Pokemon serpente, che strabuzzò gli occhi e si contorse rabbiosamente. Ash guardò in quella direzione e vide che il giovane allenatore di Pokemon Roccia era riuscito a prendere una delle sue Pokeball e ne aveva fatto uscire il Pokemon che aveva catturato durante la loro escursione nel Monte Luna. Il pipistrello azzurro si era librato in volo sopra il campo di battaglia e aveva usato il suo attacco Supersuono per trattenere Ekans.

"Brock! Come va, tutto bene?" chiese Ash, vedendo che il suo amico era ancora intrappolato nella rete.

Brock fece il segno dell'okay. "Certamente! Sapevo che Zubat avrebbe dato prova di sè!" esclamò. "Forza, Ash, tocca a te!"

"Certamente!" rispose Ash. "Adesso, Pikachu, usa il tuo attacco Tuonoshock contro Koffing! Nidoran, usa Sfuriate su Ekans!"

Con uno stridio acuto, Nidoran-F uscì di colpo dalla nube di fumo e si lanciò contro il serpente a sonagli, colpendolo con una raffica di fendenti prima che quest'ultimo potesse riaversi dalla confusione. Pikachu ebbe finalmente il tempo di scagliare il suo attacco, e sprigionò una scarica elettrica che penetrò nella nube di fumo. Koffing riuscì appena in tempo a scansare l'attacco e uscì a sua volta dalla nube, poi si gettò in picchiata per colpire Pikachu con un attacco Azione!

Ma Ash reagì con rapidità. "Pikachu, bloccalo con Codacciaio!" esclamò, e il roditore elettrico si girò di colpo e alzò la coda, che divenne di colpo grigia, rigida e resistente come se fosse stata fatta di ferro! Il Koffing nemico non riuscì a fermarsi e andò a sbattere di faccia contro la coda di Pikachu, restando stordito e barcollante con tanto di espressione melensa sul viso, mentre Nidoran e Zubat tenevano a bada Ekans. Il Pokemon serpente cercò di paralizzare Nidoran con un attacco Bagliore, e i suoi occhi si accesero di un'inquietante luce gialla... ma la Pokemon Veleno, intuendo il pericolo, distolse lo sguardo e riuscì ad evitare l'attacco, prima che Zubat si gettasse su Ekans e lo mordesse con i suoi dentini. Emettendo una serie di stridii acuti, il Pokemon Veleno/Volante riprese quota... e Nidoran-F mise a segno un potente attacco Azione che scagliò Ekans verso la sua allenatrice! Jessie fece appena in tempo a spalancare gli occhi prima che il Pokemon serpente la colpisse in pieno!

"Aaaargh!" esclamò la ragazza del Team Rocket mentre ruzzolava a terra e si divincolava nel tentativo di rialzarsi! "Ma che diamine... guarda dove mandi i miei Pokemon, moccioso!"

"Bel colpo, ragazzi!" esclamò Ash. "E adesso... usa di nuovo Tuonoshock per sistemarli una volta per tutte!"

"Pika pika... CHUUUUUU!" Con uno squittio acuto, il topolino elettrico scatenò un Tuonoshock potentissimo che investì sia Ekans che Koffing... e poi proseguì per colpire anche Jessie, James e Meowth! Come da programma, i tre malfattori e i loro Pokemon gridarono per la scarica mentre i loro scheletri apparivano ad intermittenza... e alla fine, un'esplosione fragorosa li scaraventò in aria tutti quanti!

"Aaaargh! Non è possibile! Il nostro piano era perfetto!" commentò Jessie.

Meowth sospirò stancamente. "AVevamo tutto sotto controllo... ed è andato tutto a monte per una stupida rete..." disse Meowth.

James emise un lamento rassegnato. "Ormai ci stiamo facendo l'abitudine..."

"Koooooffing..." si lamentò Koffing.

"Il Team Rocket... RIPARTE ALLA VELOCITA' DELLA LUCEEEEEE!" gridarono tutti e tre prima di sparire all'orizzonte, lasciandosi dietro solo un brillio! Pikachu interruppe la scarica e riprese fiato, osservando il punto in cui i tre malfattori erano spariti.

"Bravo, Pikachu! E brava anche tu, Nidoran!" esclamò Ash con entusiasmo. Nidoran riprese fiato e alzò fieramente la testa... un attimo prima che il suo corpo iniziasse ad emettere una tenue luce bianca che ben presto la avvolse completamente! La Pokemon spalancò gli occhi e la bocca in un'espressione di sbalordimento prima di essere completamente ricoperta dalla luce. Ash e il resto degli allenatori restò a guardare con gioia e meraviglia mentre la Pokemon aumentava di dimensioni, e il suo corpo diventava più tozzo e robusto. La sua pelle stava diventando più spessa, e anche il suo muso stava diventando più affusolato, con un'espressione più acuta e feroce.

Qualche secondo dopo, la luce cessò... e Nidoran-F apparve nella sua nuova forma! Di colore azzurro con delle macchie blu di forma irregolare, aveva un paio di potenti zampe posteriori e grandi orecchie con padiglioni ampi. La schiena e le orecchie erano provviste di punte velenose, e dalla schiena spuntavano degli spuntoni ricurvi che la facevano sembrare più grande. La nuova Pokemon alzò la testa fieramente e, davanti agli occhi entusiasti di Ash e Pikachu, lanciò un poderoso ruggito!

"Rinaaaaaa!"

"Ahah! Forte, anche Nidoran è evoluta!" esclamò il ragazzino, per poi tirare fuori il suo Pokedex e passare in rassegna la sua nuova Pokemon, che si era alzata in piedi sulle zampe posteriori come se volesse mettersi in mostra.

 

"Nidorina, la Pokemon Velenago. Tipo Veleno. Forma evoluta di Nidoran femmina. Il corno della femmina cresce lentamente. Ama gli attacchi fisici come graffi e morsi. Quando questi Pokémon si riuniscono con gli amici e la famiglia, tengono i loro aculei a debita distanza per evitare di ferirsi a vicenda. Se allontanati dal branco, diventano nervosi e irascibili."

 

"Rina!" esclamò Nidorina, come se fosse orgogliosa della descrizione fatta dal Pokedex, e Ash restò a guardare soddisfatto sia Pikachu che la sua nuova Pokemon. Per un attimo, ebbe l'impressione che Pikachu, nonostante fosse contento della vittoria del suo allenatore, fosse un po' a disagio nel guardare Nidoran che si era evoluto. Era il terzo dei Pokemon di Ash che evolveva, dopo Caterpie e Pidgey...

Ogni ulteriore pensiero fu interrotto dalla voce irritata di Misty. "Hey! Ash, tu e i tuoi Pokemon... non verreste a darci una mano, invece che stare là a congratularvi?" chiese la ragazzina. "Saremmo un po' stufi di stare in queste reti del cavolo!"

Ash e Pikachu sobbalzarono, richiamati di colpo alla realtà! "Ah! Ehm... hai ragione, Misty, chiedo scusa!" esclamò, per poi rivolgersi nuovamente alla sua Nidorina appena evoluta. "Ecco... scusa se ti chiedo di nuovo aiuto, Nidoran... anzi, Nidorina... non è che potresti rodere un altro po' di reti?"

"Nidoooo..." mormorò Nidorina, probabilmente poco entusiasta che le venisse dato un compito a suo dire così ridicolo...

  

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

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Capitolo 20
*** Bill il Pokefanatico ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Nota: Mi scuso se questo capitolo arriva con un po' di ritardo... ma per una felice coincidenza, riesco a pubblicarlo proprio il giorno in cui escono Pokemon Scarlatto e Pokemon Violetto! Spero che i fan di Pokemon se li godranno!

 

Capitolo 19 - Bill il Pokefanatico

 

Il viaggio era stato più lungo ed impegnativo del previsto, soprattutto grazie all'imprevisto del Team Rocket e della loro trappola lungo il Ponte Pepita... ma alla fine, anche quell'imprevisto si era risolto nel migliore dei modi, e il gruppo di Ash era riuscito a liberare gli allenatori catturati dal Team Rocket e riprendere il cammino verso il Cottage Miramare. Era ormai il tardo pomeriggio quando, dopo aver percorso una serie di stradine tortuose che si inerpicavano sempre più in alto, il gruppo di Ash e Pikachu era riuscito a vedere un'alta costruzione di forma quasi cilindrica posta in cima ad un alto costone di roccia, quasi a picco sull'oceano che lambiva la costa nord di Kanto. Un'alta e maestosa torre del faro, che pareva quasi incombere sulla piccola casa dal tetto rosso e spiovente costruita ai suoi piedi.

"Uff... okay, ragazzi, ci siamo!" commentò Misty riavviandosi i capelli con una mano mentre riprendeva fiato. "Quello che vedete lassù... dovrebbe essere il Cottage Miramare, ovvero dove abita il famoso Pokemaniaco Bill!"

"Heh... finalmente siamo arrivati! Sinceramente, cominciavo ad essere un po' stanco." rispose Ash. Il ragazzino e il suo Pikachu si fermarono a guardare la torre del faro, impressionati dalle sue dimensioni. Ash aveva già sentito prima descrizioni di una torre del faro, e ne aveva anche visto qualche disegno o qualche foto, ma questa era la prima volta che ne vedeva una dal vero, e doveva ammettere che non si aspettava un simile spettacolo. Era davvero qualcosa di mozzafiato. "E così... il famoso Bill abita lì? E' un posto un po' particolare..."

"In effetti non è proprio il luogo in cui molti andrebbero ad abitare. Ma immagino che per un inventore come lui, sia il posto perfetto dove fare esperimenti senza essere disturbato." commentò Brock soddisfatto.

Pikachu si voltò verso il giovane Capopalestra di Plumbeopoli. "Pikachu?" chiese incuriosito.

Fu Trace a dare le spiegazioni. "Bill è conosciuto per  essere un brillante inventore." rispose. "So che è stato lui a sviluppare il famoso Sistema di Memoria Pokemon, che ha reso molto più facile per gli allenatori viaggiare e catturare Pokemon senza doversi preoccupare di quanti Pokemon si hanno già in squadra."

"In effetti, ora che ci penso, un allenatore può portare con sè non più di sei Pokemon alla volta..." affermò Ash. "Ma... esattamente cosa fa questo sistema di memoria?"

Misty sospirò e alzò gli occhi al cielo, trattenendo a malapena una risata esasperata. "Ooooh, andiamo, Ash! Davvero non sai nulla del Sistema di Memoria Pokemon? Grazie a questo sistema, se catturi un Pokemon mentre ne hai già sei in squadra, allora puoi scegliere se trasferire a casa tua il Pokemon che hai appena catturato... o tenerlo con te, nel qual caso un Pokemon a tua scelta viene trasferito a casa tua. Semplice, no?" spiegò la ragazzina.

"Pika pikachu..." rispose il topolino elettrico, per poi riccordare al gruppo che non erano ancora arrivati al faro, e che si stava già facendo buio. "Pikachu, pika pika?"

"Credo che Pikachu ci stia dicendo che è meglio riprendere il cammino, prima che si faccia notte." rispose Trace, ed Ash fece un cenno di assenso con la testa. "Forza, ragazzi... ancora un po' di camminata e dovremmo essere arrivati!"

Spronati dalle parole di Trace e dalla vicinanza del Cottage Miramare, il gruppo riprese di buona lena la camminata e raggiunse finalmente la cima del gran costone di roccia, dopo un'oretta di marcia, quando il sole stava scomparendo all'orizzonte e il cielo si era ormai tinto del caldo arancione del tramonto. La casa dal tetto rosso, ai piedi del grande faro, era proprio di fronte a loro, e Brock si fece avanti a suonò il campanello posto accanto alla porta di legno scuro che dava accesso all'abitazione, per poi mettersi ad attendere.

"Ci siamo, finalmente... pensate un po', stiamo per conoscere il famoso Bill il Pokefanatico!" commentò entusiasta Trace. "Sarà davvero un'emozione incredibile vederlo di persona!"

Ash, Pikachu e i loro compagni si posero a distanza di cortesia dalla porta e si misero ad aspettare, già cercando di immaginare che tipo di persona fosse il famoso Bill. Ash si era già immaginato il classico secchione con i capelli arruffati ed un paio di occhiali in stile fondo di bottiglia, magari con addosso un camice da laboratorio bianco e un paio di pantofole...

Ancora per un po', il gruppo continuò ad attendere...

Ancora per un po'...

...

Ancora un po'...

...

...

"Pikachu..." disse Pikachu con espressione dubbiosa. Si sfregò la tempia con una zampa anteriore e storse il naso. Anche con il suo udito fine, non riusciva a sentire nulla dall'altra parte della porta.

"Hmm... Brock, forse Bill non è in casa in questo momento." disse Ash, sbattendo gli occhi con aria insicura. "Immagino... che anche lui vada in città a fare compere e prendere quello che gli serve, no?"

"Beh, in effetti avrebbe senso..." rispose Misty. "Ma in posto così isolato, forse avrebbe più senso che qualcuno gli consegnasse le cose che gli servono."

Brock storse il naso e guardò dubbioso in direzione della porta del cottage, non sapendo bene come pensarla. Per qualche motivo, aveva il presentimento che ci fosse ancora qualcuno là dentro... e che non avesse potuto rispondere alla chiamata per motivi non dipendenti dalla sua volontà. Si avvicinò alla porta, forse sperando di sentire qualche suono provenire dall'interno... e anche Pikachu scese dalla spalla di Ash e piazzò un orecchio sulla superficie della porta. Grazie al suo udito fine, il topolino elettrico riuscì a cogliere alcuni suoni che anche per lui erano quasi impercettibili. Aveva l'impressione di sentire dei passi... qualcosa che si avvicinava in tutta fretta.

"Pika!" affermò Pikachu. Guardò verso Ash e gli fece cenno di aspettare, poi appoggiò di nuovo l'orecchio alla porta e sentì qualcuno che saltava - qualcuno che sembrava essere abbastanza leggero, e sicuramente non molto grande. Sembrava quasi che si trattasse di un esserino di picccole dimensioni che cercava freneticamente di raggiungere la maniglia della porta all'interno dell'abitazione. "Pika pika?"

"Come? Ma allora c'è qualcuno là dentro!" esclamò Trace. "Che sta succedendo? E' Bill, per caso?"

"Non... non penso che Pikachu possa dirlo per certo." rispose Ash, che si era avvicinato di qualche passo alla porta. Finalmente, chiunque fosse all'interno del Cottage Miramare riuscì a raggiungere la maniglia e ad aprire la porta, che si spalancò verso l'interno dell'abitazione con un leggero scricchiolio, e dando ad Ash, Pikachu e ai loro compagni la possibilità di dare un'occhiata all'interno. In effetti, non sembrava tanto diversa da una casa qualsiasi, almeno ad una prima occhiata. Il ragazzino riusciva a vedere una poltroncina, un tavolo con un paio di sedie e un televisore... ma la cosa che attirò subito la sua attenzione fu vederequalcosa di rotondo e rosa apparire accanto alla porta, lo sguardo imbarazzato puntato verso il gruppo come se volesse scusarsi per qualcosa.

"Eh? E quel Pokemon... da dove sbuca?" si chiese Trace sgranando gli occhi davanti a quela creatura dall'aspetto inoffensivo. Era una sorta di pallone rosa con corte braccia e gambe, con una sorta di ciuffo di capelli sulla fronte, un paio di enormi occhi verde-azzurrini e due orecchie appuntite simili a quelle di un gatto. Una delle sue braccia era abbandonata al suo fianco, mentre con l'altro si massaggiava una tempia.

"Ooooh, ma che carino! Quello... è un Jigglypuff, non c'è dubbio!" esclamò Misty, assumendo un'espressione trasognata nel vedere quella creatura dall'aspetto adorabile.

"Pikachu!" squittì Pikachu. Convinto che quel Pokemon non rappresentasse una minaccia, il topolino giallo si avvicinò e tese una mano in segno di saluto, mentre Ash si affrettava a consultare il suo Pokedex...

 

"Jigglypuff, il Pokemon Pallone. Tipo Normale/Folletto. Forma evoluta di Igglybuff. Usa i suoi enormi occhi per stregare i suoi nemici, poi canta una dolce melodia per addormentarli. Se si gonfia e usa il suo Canto diventa più resistente e causa una forte sonnolenza in chi lo ascolta. Mosse conosciute... mosse conosciute..."

 

Ash sbattè gli occhi stupito quando il suo Pokedex sembrò incantarsi e ripetere le stesse parole per diverse volte... e infine, quando il ragazzo cominciava a pensare che si fosse guastato, l'enciclopedia digitale disse qualcosa di strano: "Nessuna mossa conosciuta."

"Huh? Ma cosa... che significa che non conosce alcuna mossa?" si chiese stupito Ash. "Non è possibile, tutti i Pokemon conoscono almeno una mossa per affrontare una lotta..."

"Pikachu? Pika pikachu... pika pi!" Per un attimo, Pikachu restò a guardare la strana creatura rosa da distanza di sicurezza, e il suo sesto senso lo avvisò che in effetti c'era qualcosa di molto strano in quel Jigglypuff. Non aveva ancora detto una parola, e sembrava che stesse piuttosto cercando di attirare l'attenzione del gruppo su qualcosa... anche se Pikachu non poteva capire esattamente di cosa si trattasse. L'espressione del buffo Pokemon rosa era un misto di apprensione e sollievo... come se fosse contento di vedere finalmente della gente, e allo stesso tempo cercasse disperatamente di dire loro qualcosa di molto importante.

Il Jigglypuff mosse la bocca, senza però che ne uscisse alcun suono, e indicò verso il retro del soggiorno. Pikachu si rendeva conto che il Pokemon rosa stava chiedendo aiuto, ma senza essere in grado di parlare, era difficile capire quale fosse il problema. Subito dopo, Ash e Pikachu videro delle altre figure che arrivavano a tutta velocità... e un gruppetto di Eevee si piazzò accanto a Jigglypuff, tenendo le orecchie dritte e muovendo freneticamente le loro folte code.

"Vee, vee!"

"Eeeeveeee!"

"Vee! Eeveeee!"

"Pika pika?" esclamò Pikachu drizzando le orecchie stupefatto. Uno degli Eevee guardò il topolino elettrico negli occhi, come se lo stesse implorando di credergli... e il misterioso Jigglypuff muto sbattè gli occhi e fece un cenno come per dire di sì, lasciando ancora più sbalordito il Pokemon di Ash.

"Ash, ma che si stanno dicendo?" chiese Trace, altrettanto confuso e stupito. "Sembra che... sia qualcosa che ha lasciato Pikachu di stucco."

"Non... non ne ho idea... ma mi pare di capire che quel Jigglypuff non è quello che sembra. Quegli Eevee... sembra che stiano cercando di dire a Pikachu che ha bisogno di una mano." rispose il ragazzino moro. Jigglypuff continuò a mostrare il retro della sala d'ingresso, facendo capire che voleva che il gruppo di amici entrassero in casa di Bill. "Ehm... non sarà un problema se entriamo, vero? Non vorrei che Bill se la prendesse a male..."

Il Jigglypuff fece uno sbuffo esasperato e mosse le braccia con più decisione, per dire che non c'era bisogno di farsi tanti scrupoli. Il Pokemon rosato e gli Eevee rientrarono nel cottage... e a quel punto, non vedendo altra soluzione a quella strana situazione, i ragazzi decisero che tanto valeva entrare e seguirli.

Ash, Pikachu e i loro compagni seguirono la piccola processione di Pokemon attraverso la sala d'ingresso e il soggiorno, trovandosi di fronte una casa dall'aspetto modesto ma comunque accogliente, la temperatura gradevole e la luce soffusa della sera che filtrava dalle finestre. Alcune sedie e una poltrona circondavano un grazioso caminetto un po' sporco di fuliggine, e ai muri erano appesi diversi disegni incorniciati e anche un paio di riconoscimenti, chiaramente appartenenti a Bill - dei premi che si era guadagnato grazie alle sue grandi conoscenze sui Pokemon e alle invenzioni che aveva fatto.

Ash non ebbe comunque il tempo di guardarsi attorno troppo a lungo. I Pokemon li condussero verso una porta sul retro che portava ad un corridoio... e dopo averlo seguito per un breve tratto, i ragazzi giunsero davanti ad un'altra porta semichiusa, che Jigglypuff tirò con tutte le sue forze in modo che il gruppo di Ash potesse passare. Ash si avvicinò alla porta e la tirò delicatamente verso di sè, restando di nuovo sbalordito da quello che si vide apparire davanti...

"Ma cos... Wooooow! Guardate, ragazzi! Caspita, questo è un laboratorio!" esclamò il ragazzino, trovandosi improvvisamente di fronte ad una sala sorprendentemente spaziosa, dominata da uno strano macchinario alto quasi due metri e mezzo, che consisteva di due cilindri di vetro sfumato collegati tra loro tramite una serie di tubi e cavi elettrici dall'aspetto inquietante, affiancati da un terminale il cui schermo lampeggiava sinistramente. Una delle camere semitrasparenti era aperta, con una porticina spalancata che avrebbe consentito ad una creatura di dimensioni umane di passare attraverso l'apertura ed entrare senza problemi nel cilindro. Invece, il secondo cilindro era ancora chiuso... e al suo interno si trovava un giovanotto che doveva avere al massimo qualche anno in più rispetto a Brock, con i capelli castano-rossicci un po' spettinati, che indossava una camicia a maniche corte con un buffo cravattino, un paio di pantaloni lunghi e un paio di scarpe dall'aspetto anonimo. Si stava guardando attorno con espressione smarrita e spaventata, e ogni tanto batteva i palmi delle mani sul vetro come se implorasse di essere liberato.

Jigglypuff si fermò con espressione contrita davanti al ragazzo imprigionato e sembrò tirare un sospiro. Poi, indicò il terminale, accanto al quale Ash si era messo senza stare tanto a pensarci su, e i suoi compagni Eevee cominciarono ad escalamare il nome della loro specie con voce acuta, come se pregassero il gruppo di ascoltare.

"Guardate! C'è qualcuno là dentro!" esclamò Trace. "Non... non sarà per caso Bill? E se è lui, cosa ci fa là dentro?"

"Cosa?" chiese Misty. "Vuoi dire che potrebbe essere rimasto chiuso là dentro dopo un suo esperimento? Anzi... adesso cominciano anche a venirmi dei sospetti..." La bambina dai capelli arancioni guardò verso il Jigglypuff che li aveva accolti, e ripensò a quando il Pokedex di Ash non aveva rilevato nessun attacco associato a quel Pokemon. Era una stranezza, certo, ma... adesso le veniva in mente che forse quel Jigglypuff non era un normale Pokemon...

"Pika pikachu, pi pika pika pikachu!" esclamò Pikachu, indicando prima Jigglypuff... e poi il ragazzo imprigionato nel cilindro. Da come il topolino elettrico gesticolava, Ash e i suoi compagni riuscirono finalmente a capire: stava dicendo che in qualche modo, la mente del ragazzo e quella del Jigglypuff si erano scambiate... e adesso quel Jigglypuff (o meglio, il ragazzo nel corpo di Jigglypuff) stava cercando un modo per tornare nel suo corpo.

"Eevee vee!" esclamò trafelato un Eevee, apparentemente nel tentativo di dare a Pikachu le istruzioni necessarie. Il Pokemon Elettro annuì con decisione e raggiunse di nuovo Ash, per poi arrampicarsi su di lui e salire sul pannello di controllo di quella strana macchina. Con un sospiro, il Jigglypuff entrò nel cilindro rimasto vuoto e chiuse la porta dietro di sè.

"Pika pika, pika pi!" squittì Pikachu, indicando un pulsante blu sulla console. Ash comprese che era quello che doveva premere per attivare la macchina, ma l'idea di doverlo fare lo spaventava un po'. E  se avesse combinato qualche disastro? Si sentiva come se le vite di "Bill" e di quel Jigglypuff dipendessero dalla sua capacità di seguire le procedure senza fare errori... 

Ash deglutì e fece un cenno agli Eevee che si erano riuniti accanto al macchinario. "Allora, ragazzi... ci state dicendo che dobbiamo premere questo pulsante, e Bill e Jigglypuff torneranno normali?" chiese il ragazzino. Pikachu fece un cenno affermativo, e guardò a sua volta gli Eevee, come per chiedere conferma.

"Vee!" disse quello che sembrava essere lo Eevee più grande ed esperto.

Ash si voltò verso Misty, Brock e Trace, e vide che i suoi compagni lo stavano guardando con fare incoraggiante. Il giovane esperto di Pokemon Roccia annuì senza dire una parola, e finalmente il ragazzino si decise e avvicinò la mano al pulsante luminoso. Prese fiato per un momento e, quando finalmente ebbe raccolto il coraggio, premette il tasto azzurro.

Per un istante, la macchina restò inerte. Poi, un suono vibrante, come il ronzio di un insetto, cominciò a riverberare nel laboratorio, e una sequenza di luci artificiali si accese all'interno dei cilindri nei quali erano contenuti Bill e Jigglypuff. I cavi che collegavano i cilindri alla macchina vennero percorsi da una brillante scarica di energia, e alcune piccole turbine montate dietro il sistema iniziarono a roteare quasi furiosamente. Il ragazzo dentro uno dei cilindri si irrigidì e assunse un'espressione allarmata, mentre il Jigglypuff nell'altra camera tirava un sospiro di sollievo... e questo fu tutto quello che Ash e i suoi compagni riuscirono a vedere prima che entrambi i cilindri venissero avvolti da una luce abbagliante, e i loro occupanti ne venissero occultati.

Ash e Pikachu fecero un passo indietro, sperando di non aver fatto qualche errore, e si coprirono gli occhi quando la luce si fece sempre più abbagliante. I giochi di luce continuarono per diversi secondi, accompagnati da quei suoi inquietanti che riecheggiavano tutt'attorno... ma finalmente, la confusione cessò, e le macchine si spensero con una serie di suoni acuti.

"E'... è andato tutto bene, vero?" chiese Trace. Ash e Pikachu si arrischiarono a dare un'occhiata... e videro che il ragazzo sembrava essere un po' stordito, ma tutto sommato in buone condizioni. Scosse la testa e si passò una mano sulla faccia, in modo da schiarirsi un po' le idee... e poi guardò verso il gruppo di Ash e fece un sorriso di sollievo.

"Aaaah, perfetto! Sono tornato normale!" esclamò mentre usciva dalla camera cilindrica. La prima cosa che fece fu andare ad aprire la porta a Jigglypuff... e il buffo Pokemon rosa si gettò allegramente al collo del ragazzo in un abbraccio entusiasta! "Ah! Hey, Jigglypuff, mi fa piacere vedere che stai bene anche tu! Mi dispiace di averti spaventato... era piuttosto strano essere nel tuo corpo, lo sai?"

"Ji, jigglypuff!" esclamò Jigglypuff, mentre Bill lo appoggiava delicatamente a terra. I suoi Eevee si raccolsero attorno al ragazzo per festeggiarlo, e Bill cominciò a distribuire a ciascuno di loro un po' di carezze e grattate dietro le orecchie.

"Sto bene, ragazzi, come potete vedere!" rispose Bill. Si voltò verso Ash e il suo gruppo, in modo da ringraziarli per il loro aiuto. "E questo... soprattutto grazie a voi! Siete capitati proprio a proposito! Stavo provando una mia invenzione, che mi consentisse di sperimentare per conto mio come i Pokemon percepiscono il mondo... ma temo di aver esagerato un po'. Mi sono scambiato di corpo con quel Jigglypuff... e mi sono reso conto troppo tardi che ero diventato troppo piccolo per operare la macchina e tornare normale!"

"Ehm... sì, in effetti ce ne siamo resi conto..." rispose Ash, con tanto di gocciolone di sudore che gli scendeva dalla testa. "Tu... sei Bill, per caso?"

"Oh? Aaaah, chiedo scusa! Ero talmente eccitato e sollevato che non mi sono neanche presentato!" disse il giovane, sfregandosi la nuca. "Comunque... sì, il mio nome è Bill. Anche se tutti mi chiamano il Pokefanatico! E' un nome che per me è motivo di orgoglio! Io... mi considero un ricercatore ed un inventore che vorrebbe scoprire tutti i misteri dei Pokemon! E questa macchina serviva proprio allo scopo, anche se ora mi sono accorto che è un po' troppo pericolosa..."

"Vee, vee!" rispose uno degli Eevee, perfettamente d'accordo con Bill.

"E questi Pokemon che vedete... sono i miei assistenti! Jigglypuff, e i fratellini Eevee!" disse Bill presentando i Pokemon che lo affiancavano. "Come potete vedere, sono tutti molto contenti di conoscervi."

"Puff!"

"Eevee vee!"

"Che carini!" esclamò Misty, guardando incantata i piccoli Pokemon. "E quindi... fai qui le tue ricerche, Bill. Sembra un posto ideale. Non sono molte le persone che fanno tutta questa strada per venire a trovarti, immagino."

"No... è un posto un po' solitario, lo ammetto. Ci siamo soltanto io e i miei Pokemon. Ma a me va bene così. Quando serve, faccio un salto giù in città per comprare quello che mi serve... e per il resto, lavoro da casa. C'è sempre qualcuno che ha bisogno del mio aiuto per farsi rimettere a posto qualche programma, riparare una macchina o comunque ricorrere alla mia esperienza nel campo dei Pokemon. E non faccio per vantarmi, ma ho molta esperienza in proposito!"

"La tua fama ti precede, in effetti." rispose Brock con un sorriso accomodante. "A proposito, non ci siamo presentati neanche noi."

"Vero..." rispose Ash. "Il mio nome è Ash Ketchum, ho dieci anni e sono da poco diventato un allenatore di Pokemon. E ho intenzione di diventare il più grande allenatore di Pokemon mai vissuto! E lui è Pikachu, il mio amico e il Pokemon con cui ho iniziato il viaggio!"

"Pikachu... pika!" rispose il topolino elettrico con un attimo di esitazione.

"E noi siamo... i suoi compagni di viaggio, si può dire." rispose Misty, resistendo a malapena alla tentazione di fare una battuta sulle aspirazioni forse un po' troppo elevate del ragazzino. Dopotutto, anche lei aveva ambizioni simili. "Ad ogni modo... io mi chiamo Misty! Anch'io ho dieci anni, e sono un'allenatrice specializzata in Pokemon d'Acqua! E il mio scopo è diventare la migliore allenatrice di Pokemon d'Acqua mai vissuta! Un po' come il mio idolo, la grande Lorelei!"

Misty congiunse le mani in un'espressione trasognata e guardò verso l'alto, lasciando esterrefatti tutti i presenti. Lorelei era una dei Superquattro della Lega di Kanto - quattro allenatori particolarmente abili che potevano contare su Pokemon potenti e ben addestrati, ed erano piazzati appena sotto il Campione in termini di capacità. Tutti loro erano ammirati e rispettati per la loro abilità... e tra i Superquattro di Kanto, Lorelei era conosciuta per la sua eleganza, la sua intelligenza e la sua abilità con i Pokemon di tipo Acqua e Ghiaccio. E per Misty, era una figura degna di rispetto ed ammirazione.

Brock sospirò e si presentò a sua volta. "Il mio nome è Brock, e sono un esperto di Pokemon di tipo Roccia." esordì. "Fino a poco tempo fa ero il Capopalestra di Plumbeopoli, ma adesso mio padre è tornato a casa e si è offerto di riprendere la sua posizione. Così, visto che il mio sogno è sempre stato quello di diventare un abile allevatore di Pokemon... ho deciso di unirmi ad Ash per vedere quanti più Pokemon possibile ed imparare tutto quello che posso su di loro."

"E infine, ci sono io... mi chiamo Trace, e sono un amico di Ash." disse Trace, un po' imbarazzato. "Ecco... in realtà non penso che resterò con lui ancora a lungo, visto che ci siamo incontrati per caso qui a Celestopoli. Comunque... sono anch'io un allenatore. Immagino che... questo renda rivali me ed Ash, no?"

"Se la mettiamo su questo piano..." rispose Ash con una breve risata. Non aveva mai davvero pensato a Trace come ad un avversario, riservando invece tale definizione per Gary. Per lui, Trace era un amico con il quale gli faceva piacere confrontarsi... però, dal momento che entrambi loro aspiravano al titolo di campioni della Lega Pokemon di Kanto, in effetti questo li rendeva rivali.

"Piacere di conoscervi, ragazzi." disse Bill. Lui e i suoi Pokemon fecero un po' di inchini, lieti di fare la conoscenza di Ash e dei suoi compagni di viaggio.

"Altrettanto!" rispose Brock. "Prima di tutto il resto, comunque... posso chiederti una cosa, Bill? Su che cosa fai ricerche, esattamente?"

I ragazzi e Pikachu videro gli occhi di Bill che si illuminavano per l'eccitazione. "Aaaah, si parte dal mio argomento preferito! Le ricerche che faccio!" esclamò. "Allora, dovete sapere che io mi occupo di molte materie... e in particolare, di una materia molto, ma molto interessante: i Pokemon Leggendari, creature uniche ed incredibilmente potenti, legate ad elementi fondamentali che compongono il nostro mondo. Appaiono molto spesso nei miti e nelle leggende di Kanto, Johto... e praticamente di tutti i continenti del nostro mondo. Ma in realtà... non si sa molto di loro. Sono avvolti da un alone di mistero che li rende affascinanti, e anche cercare di distinguere le verità dal puro folklore è un lavoro impegnativo ed entusiasmante. Avete mai sentito parlare... degli Uccelli Leggendari di Kanto, giusto per fare un esempio?"

"Gli Uccelli Leggendari?" chiese Ash stupito. Pikachu abbassò un orecchio e guardò Bill con espressione stupita mentre il suo allenatore si sfregava il mento con una mano, cercando di ricordare tutto quello che poteva aver sentito su quei Pokemon Leggendari. "Hmm... gli Uccelli Leggendari... Articuno, Zapdos e Moltres. Sì, conosco i nomi, e so che sono dei Pokemon Leggendari potenti... ma non so molto dei loro poteri, o delle loro caratteristiche."

"Anch'io ne ho sentito parlare! In un libro che leggevo sempre quando eravamo più piccoli!" disse Trace rivolto al suo amico e rivale. "Pare che questi tre potenti Pokemon, ognuno dei quali aventi le sembianze di un grande uccello da preda, appaiano come dei fantasmi a coloro che sono dispersi nelle terre selvagge. Dicono che ognuno di loro sia dotato di enormi poteri, e che controllino rispettivamente il ghiaccio, l'elettricità e il fuoco. E come ha detto Ash, i loro nomi sono Articuno, Zapdos e Moltres."

"Sì, anch'io ho sentito questa storia... era in uno dei libri che leggevo sempre ai miei fratellini!" rispose Brock con un sorriso gentile. "Racconta una storia che un esploratore, disperso su una montagna innevata e sul punto di morire assiderato, ebbe la visione di Moltres, il Titano di Fuoco, che appariva da dietro una vetta, accompagnato da un alone di fuoco. Pare che il calore del corpo di Moltres abbia salvato la vita a qell'esploratore, e la luce che sprigionava gli permise di vedere una strada che portava verso una vallata, e verso la salvezza."

"Una storia affascinante! Chissà chi era questo esploratore..." disse Misty. "Comunque, sono davvero colpita. Mi sembra che tu sappia molte cose sui Pokemon Leggendari!"

"Non per niente mi chiamano il Pokefanatico!" rispose il giovane ricercatore con un cenno amichevole. "Ma... guardate il tempo! Dopo aver fatto tutta quella camminata da Celestopoli, avrete sicuramente fame, e io sono qui a trattenervi con le mie chiacchiere... che ne dite se continuiamo a parlare seduti ad un tavolo, e magari davanti ad un pasto caldo?"

"Pikachu!" rispose allegramente il topolino elettrico, entusiasta all'idea di un po' di relax e d svago...

 

oooooooooo

 

"E così, anche se purtroppo non siamo riusciti a prendere quel generale del Team Rocket, almeno abbiamo fatto in modo che quei furfanti non rapissero i Clefairy e i Cleffa del Monte Luna!" stava raccontando Ash, mentre il gruppo cenava seduto ad un tavolo. Pikachu, Jigglypuff e il resto dei Pokemon stavano mangiando da alcune ciotole di cibo per Pokemon piazzate vicino al tavolo, in modo che anche loro potessero partecipare al discorso se avessero voluto. "E lo devo soprattutto al mio Pikachu e al mio Pidgeotto... se non fosse stato per loro, non so se saremmo riusciti a battere il Team Rocket."

"Quei mascalzoni sono ben organizzati, devo ammetterlo." commentò Misty. "Altra classe rispetto a quei due buffoni con il loro Meowth che incontriamo regolarmente sul nostro cammino."

"Chissà dove saranno, in questo momento..." disse Ash ripensando a Jessie, James e Meowth. "Magari stanno pensando a qualche altro stratagemma strampalato con cui catturare i nostri Pokemon..."

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu facendo sfrigolare le guance, come per dire che sarebbe stato pronto a dare loro un'altra lezione se si fossero fatti vedere di nuovo.

Bill annuì e sorrise soddisfatto nel sentire il racconto del giovane allenatore e dei suoi compagni, ma privatamente non potè fare a meno di provare un po' di preoccupazione. Il Team Rocket, l'organizzazione criminale guidata dal misterioso Giovanni, si era fatto più attivo in quegli ultimi tempi, e si diceva che ora potesse contare su quattro agenti particolarmente abili e pericolosi... e uno di questi "generali" era proprio il tizio che Ash e i suoi compagni avevano incontrato nelle gallerie del Monte Luna. Sicuramente le forze dell'ordine stavano facendo quello che potevano per arginare la minaccia, ma le risorse del Team Rocket erano vaste, e quei pochi agenti che venivano arrestati non costituivano un danno serio per l'organizzazione. Era un problema serio, e una questione che preoccupava il giovane ricercatore.

Ma quello non era il momento di restare in ansia, decise infine Bill scuotendo la testa. Adesso lui era lì con un gruppo di amici, e voleva godersi quei momenti fino in fondo.

"A questo proposito, visto che si parlava di Pokemon Leggendari..." disse Bill, cercando di portare la conversazione verso argomenti che pensava fossero di interesse per tutti. "SArei curioso di chiedervi una cosa. Qualcuno di voi ha mai sentito parlare di Mew?"

Quel nome lasciò stupiti un po' tutti i presenti, che distolsero l'attenzione dal loro pasto e guardarono Bill per un istante, per poi scambiarsi degli sguardi interrogativi. "Mew... Mew..." disse infine Ash, cercando di ricordarsi di qualcosa che aveva sentito un po' di tempo prima. "Mi ricordo che il professor Oak ci aveva parlato una volta di questo Pokemon... ricordi anche tu, Trace?"     

"Sì, mi ricordo che ci aveva detto... che i Pokemon che ora popolano il nostro mondo sono tutti, in un certo senso, discendenti di questo Pokemon primordiale." rispose Trace. "Più esattamente, aveva detto che tutte le specie di Pokemon che vivono in questo mondo condividono un frammento di DNA con Mew."

"Ehm... il DNA sarebbe... la molecola che contiene tutte le informazioni su come siamo fatti, giusto?" chiese Ash, non esattamente ferrato su queste materie tecniche.

Bill disse di sì con la testa. "Precisamente." rispose, contento di avere qualcuno a cui interessassero i suoi discorsi. "In realtà, c'è da precisare che non esistono due individui con lo stesso codice genetico. O meglio, in teoria potrebbero esistere, ma le possibilità che questo si verifichi sono talmente basse da essere praticamente nulle. Tuttavia, dopo molte ricerche ed esperimenti, è stato appurato che in tutti i Pokemon esiste un frammento di codice genetico che corrisponde ad un frammento del codice genetico di Mew. Adesso non so esattamente quale sia questa parte, e a quanto ne so, cambia da una specie di Pokemon all'altra... ma c'è sempre questa costante. Tuttavia, questo pone un'altra questione. Nessuno ha idea di come sia nato Mew. Non si sa da dove venga, quali siano le sue caratteristiche... certo non può essere spuntato dal nulla."

"Questa... è sicuramente una domanda affascinante." rispose Brock. "Chissà se qualcuno riuscirà mai a scoprire qualcosa di più su questo misterioso Pokemon primordiale."

"Pikachu..." disse Pikachu massaggiandosi una tempia. Non era riuscito a seguire molto bene quel discorso, ma anche lui trovava interessante quel discorso su Mew e sul mistero delle sue origini. Certo, sarebbe stato grandioso se lui ed Ash fossero riusciti a fare qualche scoperta interessante su Mew... ma il topolino elettrico si riportò alla realtà, dicendo a sè stesso che lui ed Ash stavano semplicemente viaggiando per Kanto per collezionare Medaglie, e non doveva aspettarsi di essere coinvolto in chissà quale avventura. Già incontrare il Team Rocket sul Monte Luna era stata un'esperienza fuori dal comune...       

 

oooooooooo

 

Dopo cena, il gruppo di amici si ritirò per andare a dormire in una camera che Bill aveva riservato per gli ospiti, in cima alla torre del faro. Per quanto fosse stata una giornata di bel tempo, il clima si stava rapidamente facendo umido e nebbioso, e guardando fuori dalle piccole finestre del faro si sarebbe potuta vedere soltanto una fitta coltre di foschia che copriva quasi ogni cosa. In questa atmosfera di mistero, Ash Ketchum faceva fatica a prendere sonno. Le parole di Bill, i suoi racconti sui Pokemon Leggendari e su Mew, riaffioravano continuamente alla sua mente. Dopo aver tentato per un'ora di addormentarsi, il ragazzino decise che forse era il caso di muovere due passi, in modo da calmarsi un po' e magari stancarsi quel tanto che sarebbe bastato per poi coricarsi e prendere sonno subito.

Con un sospiro, Ash si mise seduto sul suo letto e si passò una mano tra i capelli. Al suo fianco, Pikachu lo stava guardando con espressione interrogativa, chiedendosi quale fosse il problema. "Pika pi?" sussurrò a bassa voce il Pokemon elettrico.

Ash fece cenno al suo starter di tenere bassa la voce portandosi un indice alle labbra, poi lo accarezzò sulla testa. "Va tutto bene, Pikachu." sussurrò. "Ma da quando Bill ci ha raccontato tutte quelle storie, non riesco a smettere di pensarci. Pensavo di andare a fare due passi fuori... vuoi venire con me?"

"Pika!" fu la pronta risposta di Pikachu. Ash si mise addosso la sua giacca e le scarpe, e lui e il suo compagno scivolarono silenziosamente vicino ai letti in cui Misty, Brock e Trace stavano dormendo. Ash gettò un'occhiata al ragazzo più grande quando lo sentì parlare nel sonno... e vide che l'esperto di Pokemon Roccia aveva un'aria trasognata e un leggero rossore sul viso.

"Oh, dolce Infermiera Joy..." mormorò nel sonno. "Come posso distogliere gli occhi dal tuo sguardo e dal tuo sorriso...?"

Un grosso gocciolone di sudore scese dalla nuca di Ash e Pikachu, e il ragazzino decise saggiamente di non indagare oltre. "Ehm... forse è meglio che lasciamo Brock ai suoi sogni. Un motivo in più per essere furtivi, non credi, Pikachu?"

"Pika..." rispose il topolino giallo con un sospiro, un attimo prima che lui ed Ash iniziassero a dirigersi nel massimo silenzio possibile verso la terrazza esterna. Ash si strinse nella sua giacca e rabbrividì brevemente per il freddo inaspettato e l'umidità quando mise piede fuori dalla camera.

"Accidenti, non pensavo che facesse così freddo..." disse tra sè. "Forse è meglio se facciamo giusto un giro e poi torniamo dentro..."

"Pikachu? Pika pi!" esclamò Pikachu, riuscendo a percepire qualcosa con il suo udito fine. Con un cenno del braccio, Pikachu fece un cenno al suo allenatore che guardò nella direzione che il suo Pokemon stava indicando, chiedendosi di cosa potesse trattarsi.

"Hm? Che succede, Pikachu, c'è qualche..." esordì Ash, un attimo prima che il suo Pokemon scendesse di colpo dalla sua spalla e si dirigesse verso la facciata a nord del faro, dove riusciva a vedere una figura ammantata che guardava in lontananza, al sicuro dietro la ringhiera. Aguzzando un po' la vista, Ash si accorse che si trattava di Bill: il famoso ricercatore di Pokemon era in piedi e guardava il mare, come se aspettasse qualcosa... o magari qualcuno.

Con prudenza, in silenzio, Ash si avvicinò a Bill e provò a chiamarlo. "Bill?"

Vide il Pokefanatico sobbalzare lievemente, e lo vide guardare nella sua direzione. "Ash?" sussurrò. "Pensavo che stessi dormendo... come mai sei qui?"

"Ehm... in realtà anch'io pensavo che adesso sarei stato nel mondo dei sogni..." scherzò Ash con una breve risata imbarazzata. Pikachu squittì in tono incoraggiante, e Ash si schiarì la voce prima di continuare. "Ecco... in realtà non riuscivo a prendere sonno, e ho pensato che fare due passi mi avrebbe aiutato. Anche Pikachu ha lo stesso problema..." Guardò il suo amico Pokemon, che sospirò e disse di sì con la testa. "Non pensavamo di trovarti qui, in effetti. Non hai freddo?"

"Pi pikachu..." squittì Pikachu con una buffa espressione di sconforto. Si sfregò le spalle con le mani, cercando di tenersi almeno un po' al caldo.

Bill sospirò e sorrise in direzione di Ash. "Un po', sì... ma stanotte è un'occasione che non potevo mancare." rispose. "Se vuoi restare qui per un po'... penso che anche a te piacerà molto."

Nonostante facesse freddo e Ash non fosse esattamente coperto, ormai la sua curiosità era stata solleticata... e il giovanissimo allenatore non era certo un tipo che si tirava indietro quando qualcosa lo interessava. Tenendo Pikachu ben stretto in modo da fargli un po' di caldo, il ragazzino si accostò a Bill e fece un cenno con la testa, per poi guardare in direzione dell'oceano. Il rumore delle onde che si infrangevano sulle rupi a picco, accompagnato dalla nebbia che rendeva ogni cosa indistinta, creava un panorama allo stesso tempo inquietante e suggestivo, e per un attimo Ash e Pikachu rabbrividirono di fronte a quello spettacolo, sentendosi così terribilmente piccoli di fronte alla magnificenza della natura...

"Che cosa... o meglio, chi stai aspettando, Bill?" chiese Ash a bassa voce, quasi temendo di rovinare il momento.

Il Pokefanatico sospirò, senza mai staccare gli occhi dall'oceano. "Aspetta solo un minuto. Ormai dovrebbe essere qui, o quasi." affermò.

Poco dopo, la tenue luce del faro si illuminò, e dalla torre provenne un suono basso e melodioso, che riecheggiò tutt'attorno nel mare agitato e coperto di foschia.

"E... e questo che cos'è?" chiese Ash, un po' sbigottito da quel suono che sembrava quasi un canto malinconico.

"Questo... è il suono che fa un mio amico quando vuole comunicare." disse Bill solennemente. "Io l'ho registrato, in modo da poter comunicare a mia volta con lui." In quello stesso momento, un suono molto simile rispose dalla distesa oceanica, e Bill fece un sorriso commosso. "Ha risposto. Tra non molto lo vedremo."

"Pika..." mormorò Pikachu con apprensione, le orecchie piegate e le guance che sfrigolavano debolmente di elettricità. Un altro suono provenne dall'oceano, un paio di occhi acuti si illuminarono nella foschia, fissando con curiosità il faro... e poco dopo, una forma dall'aspetto misterioso quanto possente si fece largo nella nebbia, sbattendo rumorosamente le sue corte ali. Aveva un corpo grande e robusto, alto più di due metri, con una testa dal muso tondeggiante e con un piccolo corno che usciva dalla fronte, in mezzo a due lunghe antenne a frusta, e le sue zampe muscolose erano armate di artigli. Una grossa coda muscolosa si muoveva lentamente dietro il coro del possente rettile, che era tenuto in aria da un paio di piccole ali membranose, apparentemente troppo esili per sostenere una creatura simile.

Ash e Pikachu indietreggiarono e restarono a bocca aperta, fissando come ipnotizzati la creatura che restava in sospensione davanti a loro. Non si riusciva a vedere molto bene, a causa della foschia, ma anche così, Ash e Pikachu riuscivano a vedere che il corpo della creatura era coperto di robuste scaglie arancioni.

"Un Dragonite..." mormorò Ash senza fiato, rimpiangendo di non essersi portato dietro il Pokedex per dare un'occhiata a quella creatura impressionante. Il Pokemon simile ad un drago alato si avvicinò lentamente al bordo del terrazzamento, e Bill restò fermo al suo posto, attendendo con calma che il Dragonite gli arrivasse abbastanza vicino. Finalmente, quando ormai non mancava che qualche passo di distanza tra i due, Bill allungò gentilmente una mano e accarezzò il Pokemon sul muso, parlandogli come ad un vecchio amico che incontrava dopo tanto tempo.

"Drrraaaaaaag!" esclamò il Pokemon Drago. A dispetto delle sue dimensioni, aveva una voce calda e quasi melodiosa, come un canto malinconico.

"Sì, amico mio. Anch'io sono felice di rivederti." disse Bill. "Un giorno, quando avrò risolto tutti i misteri che circondano il mondo dei Pokemon, spero che potremo volare assieme, e che potrai farmi vedere il mondo come lo vedi tu."

Era un momento talmente solenne che Ash e Pikachu restarono in silenzio, non volendo rovinare la riunione tra il giovane ricercatore e il Pokemon. Finalmente, Bill si voltò verso Ash e Pikachu, presentando loro il misterioso Pokemon Drago con tutta la naturalezza che avrebbe avuto per una persona.

"Ash, Pikachu... vi presento il mio vecchio amico, Dragonite." affermò. "Da quando ero piccolo, lui passa ogni anno vicino al faro."

"Drrrrraaaaaag..." Il verso di Dragonite riecheggiò nuovamente attorno al faro, e il dragone inclinò la testa in un gesto di saluto e rispetto. Impressionati, ma comunque rassicurati dal comportamento tranquillo del dragone, Ash e Pikachu ricambiarono il saluto.

"Ehm... siamo... onorati di conoscerti, Dragonite!" rispose Ash, sentendosi un po' imbarazzato nel parlare in questo modo ad un Pokemon... e tuttavia pensando che fosse perfettamente appropriato.

"Pikachu..." rispose Pikachu.

"I Pokemon sono creature così misteriose..." continuò Bill, tenendo la mano sul fianco del dragone alato. "Alcuni sono piccoli. Alcuni sono enormi. Possono essere carini, o impressionanti. Potranno anche essere deboli o forti, ma hanno tutti lo stesso desiderio di vivere a fianco degli umani. E' per questo che li studio. Per poterli capire meglio, e aiutare sia loro che gli uomini a condividere questo mondo."

Ash restò in silenzio, ascoltando le parole di Bill. Erano cose a cui non si era mai fermato a pensare. Certo, lui rispettava i suoi Pokemon e li trattava bene... ma non si era mai fermato davvero a pensare al rapporto che intercorreva tra gli allenatori... le persone... e i loro Pokemon. Lui pensava che sarebbe stata una divertente avventura allo scopo di diventare il Campione della Lega Pokemon di Kanto - magari non priva di difficoltà, ma comunque divertente.

Ma adesso, gli stava venendo in mente che forse il suo viaggio sarebbe stato molto, molto di più di questo...

Il pensiero di Ash tornò a quel misterioso Pokemon alato che aveva visto il primo giorno del suo viaggio, dopo essere miracolosamente sfuggito a quello stormo di Spearow. Doveva essere anche quello un Pokemon Leggendario... ma se lo era, allora cosa rappresentava? E come mai si era mostrato proprio a lui? E soprattutto... che tipo di Pokemon era?

Una cosa era certa, pensò Ash mentre guardava Bill e Dragonite che si salutavano, e il dragone che riprendeva solennemente il volo verso la sua destinazione, qualunque essa fosse. Solo ora cominciava a rendersi conto di quanto vasto fosse il mondo che lo circondava, e quanti misteri nascondesse...  

"Senti, Bill..." chiese infine Ash, seguendo Dragonite con lo sguardo. "Tu pensi che noi umani scopriremo mai tutti i Pokemon che vivono nel nostro mondo?"

Bill sospirò. "Chi può dirlo? C'è ancora così tanto da sapere su queste misteriose creature..." affermò. "Proprio come non sappiamo cosa c'è dall'altra parte dell'oceano. Noi scopriamo il mondo una parte dopo l'altra, e man mano scopriamo tutto ciò che esiste su questo pianeta. E' per questo che dobbiamo avere cura del nostro mondo e fare in modo di non infrangerne mai l'equilibrio e l'armonia. Perchè... cosa mai potrebbe accadere se questo equilibrio dovesse andare perduto a causa dell'egoismo degli uomini?"

"Pikachu..." mormorò Pikachu con un sospiro.

         

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

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Capitolo 21
*** Scuola di Pokemon ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 20 - Scuola di Pokemon

 

"Grazie per averci permesso di restare per la notte, Bill." disse Ash, ringraziando il giovane ricercatore mentre lui e i suoi compagni si apprestavano a riprendere il cammino in quella fresca mattina primaverile. "E grazie per averci fatto vedere i tuoi Pokemon!"

"Pikachu!" rispose Pikachu. Quella mattina, Ash e i suoi compagni avevano fatto rapidamente colazione a casa di Bill e poi avevano raccolto i loro effetti personali e si erano apprestati a riprendere il cammino, pronti ad affrontare qualunque cosa riservasse loro il viaggio.

"E' stato un piacere!" rispose Bill, in piedi sulla porta di casa assieme ai suoi Eevee e al suo Jigglypuff. "La vostra compagnia è stata davvero gradita! Immagino che adesso viaggerete verso Aranciopoli, vero? E' la tappa più popolare per chi ha ottenuto la Medaglia Goccia."

"Forse perchè è il porto più importante della regione di Kanto. Dopo aver affrontato una Palestra di Pokemon d'Acqua, ha anche senso." rispose Trace, per poi dare un'occhiata alla strada. "Ad ogni modo... ragazzi, credo che per adesso le nostre strade si divideranno. Devo... cominciare ad allenare la mia squadra di Pokemon a modo mio, e temo che se restassi con voi, finirei per darvi fastidio e basta. Quindi... per adesso ci salutiamo qui, che ne dite?"

"Oh... allora ci salutiamo qui, per adesso? Guarda che non ci dai fastidio per niente." chiese Misty, un po' dispiaciuta. "Beh... comunque, se hai deciso così, allora non insistiamo. Buona fortuna, Trace!"

"Già, buona fortuna." disse Ash. Raggiunse il suo vecchio amico e gli diede un cinque. "Mi raccomando, Trace, allenati per bene! Quando ci incontreremo la prossima volta, faremo un bell'incontro, okay?"

Trace sorrise con aria sicura. "Ottimo! Sarà un piacere per me!" rispose. "Mi raccomando, allenati anche tu! Quando ci incontriamo, dovrà essere una battaglia indimenticabile!"

"Pika pikachu!" esclamò il topolino giallo con espressione decisa.

"Va bene, Trace! Mi raccomando, stai attento! E buona fortuna!" continuò Brock, facendo un cenno di intesa al ragazzino castano. "Oh, e se per caso dovessi incontrare qualche Infermiera Joy carina... cerca di farti dare il suo numero di telefono, okay?"

Trace sbattè gli occhi sbalordito, ancora più quando Misty prese l'orecchio destro di Brock e lo tirò verso di sè, strappandogli una comica espressione di dolore! "Davvero, Brock? Ti metti a coinvolgere anche i bambini nelle tue scappatelle?" lo rimbeccò la bambina dai capelli arancioni. Poi, sospirò e guardò verso Trace, tutta bella e sorridente! "Non ti preoccupare, Trace. Brock stava solo facendo lo scemo!"

"Ow, ow, owwww! E' proprio vero che l'amore può far male..." si lamentò l'esperto di Pokemon Roccia, mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva dalla nuca di Ash, Bill e Trace.

"Ehm... decisamente un gruppo interessante, questo lo devo ammettere." commentò Bill, per poi sospirare e dare una pacca amichevole sulla spalla di Ash. "Ad ogni modo, grazie di tutto! Speriamo di rivederci, più avanti. Che ne dici?"

"Lo spero anch'io, Bill!" rispose Ash. "Grazie ancora!"

Con calma e compostezza, il gruppo di amici cominciò ad allontanarsi, voltandosi indietro di tanto in tanto per agitare le mani in direzione di Bill finchè non fu più possibile vederlo all'orizzonte. Il faro continuava a svettare nel panorama incontaminato delle rupi a picco sull'oceano, e il quartetto fece ancora una mezz'oretta di cammino prima che Trace si fermasse e desse segno ai suoi compagni che anche per lui era venuto il momento di separarsi dal gruppo. Ancora una volta, si fermarono per un po' di minuti per scambiarsi i saluti e gli auguri del caso, ed Ash, Pikachu, Misty e Brock restarono ad accompagnare Trace mentre si allontanava lungo una stradina sassosa che scendeva di novo verso il livello del mare.

"Un tipo in gamba, questo tuo amico." disse Misty, annuendo con approvazione in direzione di Trace. "Da non sottovalutare, Al contrario di qualche allenatore sventato di mia conoscenza..."

Ash storse il naso e fece un'espressione contrariata, ma non perse il suo senso dell'umorismo. "Un... allenatore sventato, eh? E' per caso... qualcuno di mia conoscenza, Misty?" chiese retoricamente.

La ragazzina dai capelli arancioni annuì con aria da saccente. "Sì, diciamo... che è qualcuno che conosci moooolto, ma molto bene!" rispose. Pikachu abbassò le orecchie con rammarico e squittì il proprio nome, temendo che da un momento all'altro quei due si sarebbero impegolati in uno dei loro soliti botta-e-risposta.

"Ma davvero, mia cara Misty?" chiese Ash con un sorrisetto arguto. "Caso strano... visto che questo tipo è uno che conosco molto bene, so anche che è riuscito a conquistarsi una Medaglia Goccia dalla Palestra di Celestopoli! E prima, aveva anche ottenuto una Medaglia Sasso dalla Palestra di Plumbeopoli. Come la mettiamo, eh?"

"La mettiamo che tutti possono avere le loro giornate sì." ribattè Misty senza perdere un colpo. "E' quando hai a che fare con allenatori davvero forti che si vede se hai la stoffa o meno! Per esempio... il Tenente Surge di Aranciopoli. Ho sentito dire che è un asso con i Pokemon Elettro!"

"E' proprio così. Il Tenente Surge è un allenatore di tutto rispetto." confermò Brock, ringraziando tra sè che si fosse presentata la possibilità di deviare la discussione verso binari un po' più tranquilli. "Ho sentito dire che ha combattuto in un'autentica guerra assieme ai suoi Pokemon. Sto parlando ancora di una decina di anni fa... e dicono che non abbia perso nulla della sua decisione e della sua abilità."

"Pikachu..." Il topolino giallo affloscciò le orecchie con espressione preoccupata. Certo, si sentiva sicuro delle sue possibilità, ma stando a quello che sentiva in quel momento, i Pokemon Elettro di Surge erano decisamente più forti di lui. Avrebbe dovuto prepararsi per affrontarlo...

Lo stesso Ash, che di solito era così sicuro di sè, restò meravigliato quando sentì quello che il suo compagno di viaggio aveva da dire del Capopalestra di Aranciopoli. "Cavolo, Brock, dici davvero? Quel Tenente Surge è un autentico soldato, quindi?" chiese. Ma la sua determinazione non permise ad Ash di restare a preoccuparsi più di tanto, e in un attimo recuperò la sua aria decisa. "E va bene! Sarà una sfida che affronteremo! E mostreremo a questo Surge che quando ci mettiamo, sappiamo superare qualsiasi ostacolo, come abbiamo fatto finora!"

"Pikachu..." rispose Pikachu. Non era del tutto sicuro se essere contento della fiducia che Ash nutriva nei suoi confronti, o preoccupato per tutto quello che sentiva dire del Tenente Surge...

 

oooooooooo

 

Il viaggio attraverso le terre selvagge del nord di Kanto si stava facendo difficile. I tre amici e Pikachu si erano presto trovati a dover proseguire in mezzo alla natura selvaggia, in una selva nebbiosa dove diventava arduo vedere oltre pochi metri davanti a sè. Il terzetto di amici stava proseguendo con attenzione, cercando di non perdersi di vista, e soprattutto di non uscire dal percorso che si erano prefissati, in modo da risparmiare tempo e non esporsi ad eccessivi rischi.

"Che nebbia del cavolo... non riesco quasi più neanche a vedere la strada!" si lamentò Misty. "Se continua così, non riuscirò nemmeno a leggere la mappa!"

Pikachu si caricò le guance di energia, in modo da fare da fendinebbia e diradare un po' la foschia che li circondava. Per un attimo, gli sembrò di vedere qualcosa in lontananza quando la luce emessa dal suo corpo penetrò la coltre di nebbia che permeava la foresta, ma era troppo distante per vedere con esattezza di cosa si trattasse. Ritenendo che potesse trattarsi di una via d'uscita da quel luogo nebbioso, il topolino elettrico chiamò a sè il resto del gruppo con un cenno del braccio e li guidò verso ciò che aveva visto in lontananza.

"Pika pika! Pikachu!" esclamò Pikachu. Incuriositi, Ash e i suoi compagni iniziarono a seguire il Pokemon Elettro mentre quest'ultimo faceva loro strada.

"Che succede, Pikachu? Hai visto qualcosa? Magari l'uscita da questo posto?" chiese Ash mentre il gruppo si districava tra i rami che sbarravano loro la strada lungo un sentierino seminascosto.

"Pika pika pi!" rispose Pikachu, sperando che il suo sesto senso gli avesse fatto fare la scelta più corretta. Il gruppo continuò ad avanzare in mezzo alla foschia, finchè la cosa che Pikachu aveva visto in confuso non cominciò ad apparire più evidente.         

"Hm? E quello che cosa...?" cominciò a chiedere Brock, un attimo prima che lo strano oggetto apparisse evidente. Si trattava niente meno che di un tapis-roulant, dello stesso tipo di quelli che si usano per fare esercizio in una palestra, e in qualche modo era stato trasportato lì, nel bel mezzo della foresta!

E non solo, notò stupefatto l'esperto di Pokemon Roccia. La macchina era accesa, e su di essa stava correndo qualcuno - un ragazzino della stessa età di Ash, con i capelli castani chiari pettinati ordinatamente, vestito di un'uniforme blu sopra una camicia bianca con tanto di cravattino rosso. Aveva il fiato corto mentre correva, e attorno a lui si trovavano altri tre ragazzi della stessa età o un po' più grandi, tutti vestiti allo stesso modo. Stupiti da quello spettacolo, Ash, Pikachu e i loro compagni si nascosero dietro un folto arbusto e rimasero a guardare cosa stava accadendo. Era uno spettacolo alquanto inusuale...

"Allora, Joe. Qual è la forma evoluta di Pidgey?" chiese uno dei ragazzi al loro compagno sul tapis-roulant, che continuò a correre e cercò di prendere fiato per rispondere.

Finalmente, dopo alcuni secondi, il ragazzino di nome Joe riuscì a dare la sua risposta. "Pidgey... evolve in... Pidgeotto... huff..." ansimò, e i suoi interrogatori annuirono soddisfatti.

"Bene, bene. Risposta esatta. O forse hai solo tirato ad indovinare." affermò un altro. "E dimmi... quale di queste mosse può imparare Pidgey? Attacco d'Ala, Corposcontro o Mulinello?"

Joe continuò a correre ansimando,  ma questa volta non riuscì a dare la risposta.

"Senti, soltanto perchè c'è un po' di nebbia, non significa che anche il tuo cervello debba essere annebbiato, Joe!" disse un altro ragazzo con un sorrisetto arrogante. Ash provò un moto di rabbia quando si rese conto che quei tre stavano bullizzando il ragazzino più piccolo. "Allora, quali dei tre?"

Ancora una volta, non arrivò alcuna risposta, e Joe continuò a correre senza dire nulla.

Il primo dei tre interrogatori picchiettò con un dito sui comandi del tapis-roulant. "Ti conviene darci la risposta giusta in fretta, caro Joe, o dovrai correre più veloce!" affermò. "Attacco d'Ala, Corposcontro o Mulinello?"

"Ma che razza di vigliacchi..." sussurrò Misty. "Se la prendono con uno più piccolo di loro..."

Alla fine, il ragazzino sul nastro non riuscì più a tenere il passo. Con un'esclamazione di disappunto, scivolò e finì faccia a terra sul nastro, per poi essere trasportato via e deposito per terra dal nastro trasportatore. Joe si rialzò e si massaggiò il naso, rivolgendo ai ragazzi più grandi un'espressione di scuse. "Chiedo scusa, ragazzi. Me ne sono dimenticato."

Delusi dalla risposta, i tre ragazzi più grandi sospirarono, e uno di loro scosse la testa. "Te ne sei dimenticato? Sul serio?" chiese retoricamente. "E tu ti definiresti uno studente dell'Accademia Pokemon Tech? Lascia perdere. Non vogliamo più studiare con un somaro come te."

"Chiedo scusa..." mormorò Joe guardando il terreno.

Ash non riuscì più a restare in silenzio. Con decisione, il giovane allenatore ucì dal suo nascondiglio e avanzò verso il gruppo di ragazzi vestiti di blu, piazzandosi accanto al ragazzino più piccolo. "Hey! Che state facendo? Lasciatelo in pace!" esclamò.

"Pika pikachu!" squittì Pikachu, in piedi accanto ad Ash con le guance crepitanti di energia.

"Giusto! Cosa state facendo? Perchè ve la prendete con questo ragazzo?" esclamò Misty.

Inizialmente sorpresi, i tre ragazzi più grandi si misero sulla difensiva. "Qui non sta succedendo niente di particolare. Fatevi gli affari vostri!" esclamò uno di loro.

"Se proprio volete saperlo, questa è una sessione di allenamento privata!" rispose un secondo.

Brock scosse la testa incredulo. "Allenamento? Voi chiamate allenamento far correre questo ragazzino su un tapis-roulant e tempestarlo di domande?" chiese con decisione.

"E' così. Nella nostra scuola non c'è posto per gli ignoranti che non sanno neanche quali attacchi impara un Pidgey." rispose il terzo ragazzo. "Noi della Pokemon Tech siamo un'accademia di alto livello, e abbiamo degli standard da mantenere!"

L'espressione di Ash si fece dubbiosa. Era la prima volta che sentiva quel nome. "La Pokemon Tech? E che cosa sarebbe?"

"Hah! Non sapete neanche della Pokemon Tech? Che branco di perdenti!" lo prese in giro uno dei tre bulletti.

Un altro dei tre rispose con fare condiscendente. "La Pokemon Tech è una scuola di allenatori di Pokemon che forma i più abili e completi allenatori di tutta la regione di Kanto! Non si può diventare dei veri allenatori se non si frequenta la Pokemon Tech!" esclamò.

"Beh, io ho sentito parlare di questa vostra scuola di Pokemon, e ho sentito dire che è anche piuttosto esclusiva... ma se ne escono allenatori come voi, allora i vostri standard non devono essere poi tanto alti!" ribattè Misty. "Ora, fareste meglio a lasciar stare il vostro compagno, o dovrete risponderne a noi, ci siamo capiti?"   

"Heh. Cos'è, una sfida?" rispose uno dei ragazzi più grandi, vedendo che Misty aveva afferrato una Pokeball e che Pikachu sembrava pronto alla lotta. "Spiacente per voi, ma non abbiamo intenzione di batterci con voi."

"Giusto. Combattere è per i cavernicoli." continuò con arroganza uno dei bulli. "E se perdessimo tempo con questi sciocchi, finiremmo per far fare brutta figura alla Pokemon Tech."

I tre ragazzi, senza nemmeno preoccuparsi di Ash e dei suoi compagni, voltarono loro le spalle e uno di loro fece un cenno a Joe. "Va bene, Joe. Ci si vede all'accademia." affermò. "Cerca di non essere troppo in ritardo."

Il ragazzino più piccolo fece un cenno sommesso con la testa mentre il terzetto di bulletti si allontanava. "Okay..." mormorò, senza neanche alzarsi da terra. Ash, Pikachu e i loro compagni non poterono fare altro che guardare stupiti ed indignati mentre i tre ragazzi più grandi se ne andavano dandosi un sacco di arie, e ben presto si dileguarono nella foschia. 

Dopo qualche secondo di attonito silenzio, Ash strinse i denti e cominciò ad inveire contro i tre individui. "Ma... ma... ma chi si credono di essere, quelli lì?" esclamò rabbiosamente. "Scommetto che sono soltanto un branco di vigliacchi!"

"Fanno tanto i duri quando se la prendono con chi non può difendersi, e quando invece hanno davanti qualcuno che può metterli al loro posto, si tirano indietro nascondendosi dietro quelle loro belle parole!" commentò Misty.

Sorprendentemente, Joe intervenne in difesa dei compagni che lo stavano maltrattando. "No, non è così... non dovete prendervela con i miei amici." affermò. "Loro... stavano solo cercando di aiutarmi."

Ash restò sbalordito. "C-come, scusa? Hai... hai detto che loro sono i tuoi... amici?" esclamò, con una buffa espressione di incredulità. "Ma... ma se sono i tuoi amici... come mai ti trattavano in quel modo?"

"Appunto..." affermò Brock. "Non mi sembra quello il modo di trattare degli amici."

Joe scosse la testa e si rialzò, togliendosi la polvere dai pantaloni con dei rapidi movimenti delle mani. "Come ho detto... i miei amici stanno solo cercando di aiutarmi. E' stato grazie a loro che ho imparato che Pidgey si evolve prima in Pidgeotto, e poi in Pidgeot." continuò. "E poi... anche che può imparare mossa come Attacco d'Ala, Trespolo, Ventoincoda, Aeroassalto... e una vlta che diventa più forte, anche mosse come Eterelama o Tifone! E poi... grazie a loro ho anche imparato che quando si evolve in Pidgeot, può volare a velocità Mach 2, e può vedere un Magikarp da una distanza di un chilometro."

Ash e i suoi compagni rimasero esterrefatti davanti alla conoscenza di Joe, almeno finchè il ragazzino di Biancavilla non gli fece una domanda pertinente. "Ehm... ma se sai tutte queste cose di Pidgey, perchè non gli hai risposto correttamente, prima?"

"A volte faccio finta di non sapere tutte le domande, perchè se dovessi rispondere correttamente, mi farebbero delle domande ancora più difficili." rispose Joe. "E poi... apprezzo il loro aiuto. Non posso permettermi di tornare a casa senza aver ricevuto un diploma da questa scuola. I miei genitori hanno lavorato molto perchè io potessi permettermi di frequentare questi corsi."

"Sì, ho sentito dire che la Pokemon Tech è molto esclusiva, e le tasse di iscrizione sono considerevoli." rispose Brock. "Detto questo, però... non dovrebbe esserci un modo per aiutare anche gli studenti che sono in difficoltà? Un modo che non consista nel farli correre su un nastro trasportatore e farli rispondere a strane domande, si intende."

Joe alzò le spalle, come per dire che non ci poteva fare molto. "E' così che vanno le cose lla Pokemon Tech. Non ci si può permettere di restare indietro, e se non impari subito le cose, devi dare solo la colpa ate stesso." rispose.

"Non riesco a credere alle mie orecchie! Questa è una violazione bella e buona!" esclamò Misty, con tanto di venuzza pulsante sulla nuca. "E chi è dietro a questo sistema? Vorrei andare là a cantargliene quattro!"

"Beh... prima di tutto, permettetemi di mostrarvi la Pokemon Tech." disse Joe con fare rassegnato. Ormai, quei tre e il loro Pikachu avevano deciso di ficcare il naso in affari che non li riguardavano, e Joe dubitava che se la sarebbero messa via tanto facilmente. Fece due passi attraverso la nebbia... e un attimo dopo, la foschia si dissolse come se non ci fosse mai stata, lasciando Ash e il suo gruppo nel bel mezzo di un ampio giardino, adiacente ad un grande edificio simile ad un complesso scolastico dalle mura talmente bianche da sembrare quasi tirate a lucido! Ash non riusciva a crederci... fino ad un attimo prima era convinto di stare viaggiando in mezzo ad una foresta ricoperta di nebbia, e adesso invece si trovava in quel posto da favola?

"Qui la direzione scolastica. Si avvisano gli studenti della Pokemon Tech che la sessione di allenamento speciale nella nebbia si è conclusa." parlò una voce femminile da alcuni altoparlanti. "Domani si terrà l'allenamento speciale in condizioni di neve."

Ash e Pikachu restarono per diversi secondi a guardarsi attorno meravigliati. Era un posto davvero di classe - dalle uniformi indossate dagli studenti, all'ambiente rilassante e pulito in maniera quasi immacolata, Ash aveva davvero l'impressione di trovarsi in una scuola di alto livello. Davanti a lui si ergeva il grande edificio a tre piani del campus scolastico, le pareti percorse da eleganti finestre disposte in maniera regolare, e una grande torre dell'orologio addossata ad uno degli edifici. Dietro di loro si trovava una grande piscina suddivisa in varie corsie, e il viavai di studenti era frenetico ma al tempo stesso ordinato. Non c'era confusione nè rumore - gli studenti dell'accademia mantenevano un contegno impeccabile, le uniformi perfettamente pulite ed ordinate.

Ma mentre Ash e i suoi compagni erano impegnati a guardarsi attorno meravigliati, Joe si limitò a sospirare e a massaggiarsi la tempia con una mano. "Allenamento nella neve." affermò. "Scommetto che toccherà di nuovo a me fare il pupazzo di neve."

"Ma insomma, non puoi permettere a quella gente di trattarti come se fossi il loro zerbino!" esclamò Misty, ricordandosi di colpo il motivo per cui si era voluta prendere la briga di parlare con chiunque stesse dietro a quel sistema.

"E quindi... questa è la Pokemon Tech. Ne avevo sentito parlare bene, ma non credevo fosse così elegante." commentò Brock. "E a quanto vedo, è anche un posto in cui bisogna darsi molto da fare..."

Joe disse di sì con la testa. "Le lezioni qui sono così difficili, che certi studenti vengono trattenuti per anni. Gli studenti si vergognerebbero di tornare a casa senza un diploma." rispose. "Ma in compenso, chi studia alla Pokemon Tech può qualificarsi per la competizione dell'Altopiano Blu - e, se i suoi voti sono abbastanza alti, candidarsi alla posizione di Superquattro della Lega di Kanto - senza dover collezionare le Medaglie della Lega. Anch'io che sono uno studente principiante, ho le stesse qualifiche di un allenatore con due Medaglie. Uno studente intermedio è l'equivalente di avere quattro Medaglie, mentre gli studenti avanzati corrispondono a sei Medaglie."

"Ma non è un po' troppo semplice entrare nella Lega senza Medaglie?" chiese Ash.

Joe alzò le spalle mentre guidava il gruppo verso l'edificio scolastico, ignorando gli sguardi di alcuni studenti che facevano dei commenti sarcastici sui tre "ospiti". "Beh... ci sono degli studenti fuori corso che sono ancora l'equivalente di principianti come me. Ma sono più grandi degli altri, e i miei compagni non danno loro una mano come fanno con me."

"Se quello si chiama dare una mano, allora sono contento di non essermi mai iscritto qui!" rispose Ash.

Misty scosse la testa. "E che cosa dicono gli insegnanti di questo tipo di... aiuto?" chiese con evidente sarcasmo.

"Credo che non ne sappiano nulla." rispose Joe, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. "O se lo sanno, fanno finta di niente."

"Beh, io credo che questa sia una violazione dei diritti degli studenti!" esclamò Misty. "Voglio conoscere lo studente che è a capo di questo sistema e dirgli che deve finire, e subito anche! Chi è a capo di questo sistema da quattro soldi?"

Joe si mise una mano in una tasca dell'uniforme e ne tirò fuori una fotografia che mostrò ai tre allenatori e a Pikachu. "Beh... posso farvi vedere una foto." rispose. "Lei è Giselle, la migliore studentessa del campus."

"Hm? Ma... è una studentessa come te..." disse Ash mentre guardava la foto... e sul suo volto si dipinse un'espressione da pesce innamorato! "Wow, ed è anche molto carina! Può violare i miei diritti quanto vuole!"

La ragazzina nella foto non era molto più grande di Ash, e dava l'impressione di non avere più di dodici o tredici anni, ma si portava con il contegno e la sicurezza di un'adulta. Aveva i capelli castani scuri molto lunghi che le scendevano elegantemente fino alle anche, e i suoi occhi erano dello stesso colore e, anche in quella semplice fotografia, esprimevano intelligenza e decisione. Era vestita dell'uniforme femminile della scuola, con una camicetta bianca a maniche corte, un nastrino rosso legato accuratamente al collo e una sorta di giacchetta azzurra con un gonnellino dello stesso colore. Indossava inoltre un paio di scarpe nere e un paio di calzettoni bianchi che arrivavano appena sotto le ginocchia. Certo non dava l'impressione di essere una persona cattiva, ma sicuramente aveva la presenza e il carisma di una leader, che si riuscivano a percepire anche da quella semplice fotografia.

Anche Brock sembrava affascinato dalla ragazzina nella foto. "Wooow! in effetti... è davvero una gran bella ragazza!" affermò, il suo rossore evidente anche sulla sua pelle scura.

Misty era l'unica che non sembrava essere per nulla impressionata dalla cosiddetta 'migliore studentessa del campus', e storse il naso con espressione infastidita. Quei due si erano fatti incantare da un bel faccino, e adesso avevano dimenticato tutti i loro propositi? Questi ragazzi...

"Per me lei non è niente di speciale." borbottò la bambina dai capelli arancioni. "Solo una smorfiosa che si dà un sacco di arie soltanto perchè è carina. Come fai a farti trattare così da lei?"

"Beh... non mi piace il modo in cui mi tratta, ma è carina." rispose Joe. Misty resistette a malapena all'impulso di coprirsi la faccia con una mano. In che razza di mondo superficiale che viveva...

Ash non potè resistere alla tentazione di punzecchiare Misty. "Beh, se non altro è carina. Non come certe ragazze che ti trattano male e come aspetto sono anche peggio!" affermò.

La reazione di Misty non si fece attendere. Una venuzza pulsante affiorò sulla tempia della ragazzina, che tirò fuori dal nulla un grosso martello di legno e lo suonò sulla testa di Ash, facendolo cadere a terra con tanto di bernoccolo sulla testa!

"Ah sì? E va bene! Mentre voi due ve ne state qui a sbavare come dei fessi davanti alla foto di quella smorfiosa, io vado a cercarla e gliene dico quattro!" esclamò. "E dopo vediamo chi è la migliore allenatrice!"

Pikachu, Joe e Brock si ritirarono, guardando stupiti il risultato della reazione di Misty, che si allontanò a passo di marcia verso l'edificio principale del campus, con tutta la grazia di un Tauros infuriato! Anche alcuni degli studenti si allontanarono in tutta fretta, non volendo avere a che fare con la furia di una Misty decisa a tutto!

"Owwww... hey, Misty! Aspetta!" mormorò Ash, mentre si alzava massaggiandosi la testa.

"Non essere così frettolosa, Misty!" la richiamò Brock, anche se ormai Misty era arrivata alle porte dell'edificio principale. "Non è il caso di iniziare una cosa che poi non sei in grado di finire!"

 

oooooooooo

 

Dai rami di un alto abete non troppo distante dal campus della Pokemon Tech, tre paia di occhi indiscreti osservavano quello che stava accadendo - un ragazzo e una ragazza, entrambi vestiti con le uniformi bianche del Team Rocket, e il Meowth parlante che ormai da molto tempo faceva loro da complice, confidente, compagno di viaggio... e soprattutto, da voce della ragione per evitare che qualcuno dei loro piani raffazzonati li cacciasse in guai ancora più grossi del solito. Il ragazzo dai capelli azzurrini a caschetto, in particolare, stava guardando con espressione imbarazzata e quasi spaventata quel luogo in cui aveva passato alcuni dei peggiori momenti della sua carriera scolastica.

"Eccola lì. E' la Pokemon Tech." disse Jessie, togliendosi finalmente il binocolo dalla faccia e guardando verso i suoi due compagni. "Se i mocciosi sono andati fin lì, non dovrebbe essere tanto difficile coglierli di sorpresa e catturare quel loro Pikachu quando escono. Non siete d'accordo anche voi?"

"Un'ottima pensata, Jessie cara!" affermò Meowth con un largo sorriso. "Certo non si aspettano che li abbiamo seguiti e che li aspettiamo al varco per prendere i loro Pokemon! E tu che dici, James? Sei pronto?"

Il giovanotto dai capelli azzurrini deglutì sonoramente e continuò a guardare in direzione del campus, ricordando fin troppo bene quei micidiali anni scolastici che aveva affrontato tra quelle quattro mura, in quell'ambiente fin troppo competitivo.

"James? Hey, James, ti sei incantato?" chiese Jessie, muovendo rapidamente una mano davanti al viso del giovane. Quest'ultimo si allontanò il binocolo dal viso con un grido di sorpresa e guardò in direzione della sua complice, che lo fissò accigliata. "James? Hai intenzione di restare qui ad ammirare quel club di ricconi snob per tutto il giorno, o possiamo iniziare con il piano?"

Il giovanotto sbattè gli occhi come meravigliato, e scosse la testa. "Ah... scusa, Jessie, è che vedere questo posto mi ha risvegliato dei pessimi ricordi..." affermò il ragazzo.

"Dei pessimi ricordi?" chiese stupito Meowth. "Quindi hai frequentato anche tu questo posto per ricconi?"

Jessie ricordava bene che il suo compagno proveniva da una famiglia molto ricca, che però si era lasciato alle spalle perchè non si sentiva felice. In effetti, pensò, aveva senso che avesse frequentato una scuola di Pokemon esclusiva. "Hm? Quindi hai studiato qui? E che posto era?" gli chiese, un po' incuriosita. Jessie proveniva da una famiglia povera, perciò provava un sentimento di curiosità misto ad invidia quando qualcuno che era vissuto negli agi cominciava a raccontare la sua storia.

James sospirò, un po' troppo affettatamente per essere preso sul serio. "Già... mamma e papà hanno voluto che io ricevessi l'educazione che si addice ad un membro della loro famiglia..." rispose, E sia Jessie che Meowth furono stupiti nel sentire che, per quanto James rimanesse calmo, c'era un'ombra di ostilità nella sua voce. "Ma il programma di studio era soffocante! L'ambiente era ostile, e i miei compagni di classe non perdevano occasione per tempestarmi di domande, prendermi in giro o vantarsi del fatto che avevano voti migliori dei miei! Accidenti se era frustrante..."

Jessie e Meowth restarono a guardare mentre James si metteva in posa drammatica e sfoderava una rosa rossa da sotto l'uniforme, per poi muoverla lentamente davanti a sè e far cadere alcuni petali... giusto per aumentare l'effetto tragico e drammatico!

"E così io, l'ultimo della classe, fui costretto a lasciare l'istituto tra le risate generali e le prese in giro di coloro che una volta dicevano di essere miei amici." si lamentò James, con tanto di comici fiumi di lacrime che gli scorrevano giù dagli occhi! "Da allora non ho mai più voluto sentir parlare della Pokemon Tech... e invece ora siamo qui appostati per cercare di catturare il Pikachu del moccioso. Ahimè, sorte iniqua..."

"Non credi che la stai buttando un po' troppo sul patetico, James?" borbottò Jessie con una buffa espressione annoiata sul volto.

Meowth sospirò e richiamò all'ordine i suoi complici. "Va bene, va bene. Cerchiamo di non disperderci." affermò il Pokemon felino. "Beh, James, non pensi che questa potrebbe essere la tua più grande occasione per vendicarti di quegli impiastri? Adesso siamo qui, e siamo nella posizione perfetta per far capire a quel branco di riccastri con la puzza sotto il naso chi è che comanda!"

James sbattè gli occhi, come meravigliato, e si sfregò il mento come se stesse riflettendo intensamente. "Hm? Beh, in effetti... in effetti non hai tutti i torti, Meowth. Quello che dici ha senso."

"Certo che ha senso, mio caro James!" continuò il Pokemon felino con un largo sorriso. "E intanto, ci prendiamo quel Pikachu... e ci prendiamo anche un po' dei Pokemon di quegli elegantoni! Così il capo ci sarà doppiamente grato!"

"Hahaa! Questo sì che è un colpo di genio, mio caro Meowth!" rispose Jessie entusiasta. "Bene, bene! Allora che aspettiamo? Prepariamo una bella trappola per quei mocciosi! Questa volta, l'onore del Team Rocket sarà vendicato!"

"E io mi prenderò finalmente la rivincita per tutte le umiliazioni che mi hanno fatto passare!" esclamò James. "Grazie, Meowth! Tu sai sempre cosa dire per tirarci su di morale!"

E con queste parole, Jessie e James agguantarono Meowth e lo abbracciarono come un orsacchiotto di peluche, con tanto di facce intenerite! "Sei grande, Meowth! Dove saremmo ora, se non fosse stato per te!" esclamò Jessie!

E il malcapitato Meowth, stretto tra due umani fin troppo entusiasti che gli toglievano il fiato, riuscì appena a trattenersi dall'esclamare ad alta voce i suoi pensieri. "Owwww! Devo dire che non mi piacciono molto quando cominciano a fare le smancerie! Li preferisco quando sono cattivi!" pensò tra sè.

 

oooooooooo

 

Per cercare la famigerata Giselle, Misty aveva dato un'occhiata in varie aule, senza alcun risultato... e anche chiedere in giro non era stato utile in alcun modo, dal momento che nessuno degli studenti si era mostrato interessato a dare una mano ad un gruppo di "estranei" accompagnati da una "matricola" come Joe.

Sempre più frustrata, Misty aveva proseguito la sua ricerca, entrando infine in una stanza che sembrava quasi una sala giochi, piena di dispositivi elettronici disposti in file ordinate lungo i muri e al centro della stanza. Ad un'occhiata più da vicino, Ash e Pikachu si accorsero che si trattava, più che di videogiochi, di simulatori: su ognuno di essi, su uno schermo colorato, si vedevano le rappresentazioni di due Pokemon, sormontati da alcune barre di vari colori e accompagnati da degli strani simboli.

"Questa è la sala dei simulatori." spiegò Joe, prima che Ash o chiunque altro potesse fare la domanda. "Credo che questo sia il posto dove potreste trovare Giselle più facilmente. Lei si allena ogni giorno qui ai simulatori."

"Simulatori?" chiese Ash, un po' interdetto. "Che vorresti dire? Che con questi marchingegni si fanno le battaglie di Pokemon al computer?"

"Esattamente." rispose il ragazzino, senza perdere un colpo. "Ma vincere o perdere conta relativamente poco. L'importante è la tecnica. La tua abilità comeallenatore. E questi simulatori consentono di affinarla. Pensate che persino io, che sono il peggior studente della mia classe, sono considerato più abile di un allenatore con due Medaglie."

"C-Come sarebbe a dire?" esclamò Ash, sentendosi sminuito. Quelle Medaglie se le era pur guadagnate... anche se non facilmente come avrebbe voluto.

"Cosa? Hey, aspetta un momento!" esclamò Misty punta sul vivo. "Io ho imparato ad allenare i miei Pokemon alla Palestra di Celestopoli! Stai forse dicendo che potresti battermi?"

"Hm? Ah, già... Celestopoli, Palestra di tipo Acqua. Io i Pokemon d'Acqua li batto sempre nei simulatori, con il mio Bellsprout." rispose Joe. Si mise seduto ad uno dei simulatori ed avviò una battaglia, selezionando un Bellsprout come suo Pokemon, e una Staryu come avversario. La Staryu fece appena in tempo a spruzzare il Bellsprout virtuale di Joe con una Pistolacqua prima di essere travolta da un attacco Frustata sferrato da quello strano Pokemon simile ad una pianta carnivora ambulante.

"Ma... una simulazione, per quanto accurata, non potrà mai essere sullo stesso piano di una battaglia reale." spiegò Brock con pazienza, anche se pareva un po' contrariato. "Un computer, per quanto avanzato, non può prevedere tutto quello che potrebbero fare degli allenatori umani, e perciò non avrà mai la stessa versatilità."

"E che cosa vorresti dire, scusa?" chiese Joe, un po' interdetto.

Ash sospirò e scosse la testa. "Penso... che Brock volesse dire che una simulazione non può sostituire l'esperienza."

"Pikachu!" confermò Pikachu.

"Giusto! Perchè non verifichiamo subito se sei davvero in grado di battermi?" esclamò Misty. "Facciamo un incontro! Tu ed io, adesso!"

Per nulla impressionato, Joe fece un sorrisetto che ricordò molto ad Ash quello dei bulletti di prima. "Come vuoi, ma non dire che non ti ho avvisato." rispose. Ash, Pikachu e Brock si allontanarono, in modo che Misty e Joe potessero avere lo spazio che a loro serviva per il loro confronto.  Poi, con un movimento della mano, il ragazzino lanciò la sua Pokeball e mandò in campo il suo Pokemon. "Vai, Bellsprout!"

Una strana creatura, simile ad un fiore carnivoro mobile, apparve dalla sfera: le sue gambe erano radici, un paio di ampie foglie verdi facevano da braccia, e la testa era un fiore giallo a forma di campanella, con una bocca tonda dalle labbra ampie e un paio di piccoli occhi neri che parevano quasi chicchi di caffè. Il suo corpo era uno stelo sinuoso che si muoveva quasi come un serpente mentre la creatura si metteva in guardia.

Come sempre, Ash usò il suo Pokedex per vedere di cosa si trattava.

"Bellsprout, il Pokemon Fiore. Tipo Erba/Veleno. Il corpo esile e flessibile di Bellsprout gli consente di piegarsi e oscillare per evitare ogni attacco, anche violento. Dalla bocca sputa un fluido corrosivo in grado di sciogliere anche il ferro. Preferisce gli habitat caldi e umidi. Cattura velocemente le prede con i suoi rampicanti. Mosse conosciute: Frustata, Crescita, Avvolgibotta."

"E va bene..." disse Misty. La ragazzina serrò gli occhi e scelse la sua Pokeball. "Allora adesso ci penso io! Misty chiama... Staryu!". Come era abituata da tempo, Misty scagliò la sua Pokeball e ne fece uscire la strana creatura simile ad una stella a cinque punte.

"Hah!" esclamò con voce decisa, malgrado non avesse neanche una bocca.

"Falle vedere quanto valiamo, Bellsprout!" esclamò Joe, prendendo l'iniziativa. "Usa Frustata!"

"Bell!" esclamò il Pokemon Fiore. Estese un paio di liane dal proprio corpo e cercò di usarle per agguantare Staryu, ma Misty reagì con prontezza.

"Staryu, evitalo con Rapigiro, e poi colpisci!" esclamò la ragazzina. Staryu cominciò a volteggiare su sè stessa come uno shuriken e si lanciò a tutta velocità contro il Bellsprout di Joe, le cui liane non riuscirono a fare presa sul corpo della stella marina e vennero respinte. Incredulo, il ragazzino restò come imbambolato a guardare il suo Pokemon che veniva raggiunto in pieno dall'attacco Rapigiro e scaraventato a terra, con gli occhi trasformati in spirali. Misty sospirò, come per dire che l'esito di quello scontro era scontato, e Brock alzò le spalle e dichiarò la vincitrice.

"Bellsprout non è più in grado di combattere. Misty e Staryu si aggiudicano l'incontro." affermò.

"Ma... com'è possibile?" boccheggiò Joe, sentendosi come un Magikarp fuori dall'acqua. "Io... io credevo che i Pokemon d'Acqua fossero deboli contro quelli d'Erba! Non... non sarebbe dovuta andare così..."

"In teoria, quello che tu dici è vero." intervenne una voce femminile che esprimeva intelligenza, sicurezza e superbia al tempo stesso. "Ma non hai tenuto conto di un particolare importante."

Ash, Pikachu e gli altri si voltarono verso uno degli ingressi della sala, dal quale stava entrando una ragazzina un po' più grande di Ash e Misty, con lunghi capelli castani e la tipica uniforme delle scolare della Pokemon Tech. Riconobbero subito di chi si trattava dalla fotografia che Joe aveva mostrato loro - quella ragazza era Giselle, la studentessa che, stando a quello che diceva Joe, era responsabile di quell'atmosfera di competizione che si respirava nell'accademia.

"Ah... Giselle, mi dispiace..." cominciò a dire Joe.         

La ragazzina più grande non badò a lui e continuò a parlare. "La tua avversaria è una ex-Capopalestra. Tra l'altro, proveniente dalla Palestra di Celestopoli, a cui specialità sono per l'appunto i Pokemon d'Acqua. Perciò, lei ha molta più esperienza di te, e sapeva che mosse usare per neutralizzare la tua tecnica. Avresti dovuto capirlo prima. La tua prestazione è stata... imbarazzante." affermò.

Joe abbassò la testa. "Scusami, Giselle."

"Quindi questa è Giselle, vedo..." disse Ash, per poi guardare la nuova arrivata con espressione trasognata. "Wow, dal vivo è ancora più carina che in fotografia!"

"Ha un portamento che sembra una stella del cinema!" affermò Brock.

Misty gettò un'occhiataccia ai suoi compagni di viaggio, sentendosi invidiosa. Cos'aveva quella marmocchia che lei non aveva? "Hmph... quindi vi piacciono le stelle, vero, razza di impiastri?" pensò tra sè. "Non appena avrò finito con questa ochetta, ve le farò vedere io un po' di stelle!"

Ash si schiarì la voce e fece un passo avanti per presentarsi. "Ehm... chiedo scusa, signorina." esordì, attirando l'attenzione di Giselle. "Lei è per caso... quella Giselle di cui ho sentito tanto parlare? La migliore studentessa del primo anno della Pokemon Tech?"

Senza apparire per nulla sorpresa, Giselle si voltò verso Ash. "Esattamente. Sono proprio io, la studentessa numero uno della classe degli esordienti." affermò. Poi, si mise in posa come una diva del cinema, e Ash e Pikachu ebbero quasi l'impressione che attorno alla ragazza avessero cominciato a brillare delle stelle in miniatura. "E' un peccato che non tutti possano avere la mia bellezza, il mio stile, il mio talento e soprattutto la mia grande modestia. Tutti qui dicono che sono una stella, ma io sono semplicemente..."

Assunse un'altra posa, con una mano sul fianco e l'altro braccio alzato in aria, come se si stesse presentando ad un pubblico immaginario. "...GISELLE!"

 

oooooooooo

 

All'esterno, il terzetto del Team Rocket continuava a guardare con i canocchiali, e aveva inquadrato la scena di Giselle che parlava al gruppo di Ash.

"Grrr... ma guardala, quella smorfiosa! Ma chi si crede di essere?" ringhiò Jessie. "Giuro, quella lì si dà ancora più arie di noi!"

"Però devi ammettere che è carina..." azzardò James... solo per trovarsi di fronte l'espressione collerica della sua complice!

"Questo non è il momento di fare i complimenti alle svampite, razza di stupido!" ringhiò, con tanto di venuzza pulsante sulla testa! "Dobbiamo mettere in atto il nostro piano e catturare quel Pikachu! E magari anche i Pokemon di quegli snob, giusto per dare loro una lezione!"

 

oooooooooo

 

Giselle sospirò rassegnata e riprese il discorso che stava facendo a Joe. "Io vorrei continuare ad  aiutare i miei compagni di classe a diventare i migliori allenatori possibile. Dovrebbero essere in grado di imparare gli uni dagli altri, rispettarsi a vicenda ed assicurare che le nuove generazioni di allenatori siano quanto migliori possibile." affermò con condiscendenza. "Ma tu sei una delusione, Joe. Farai meglio a diventare più forte in fretta, o il resto degli studenti ti lascerà indietro, e non potrai più recuperare."

La ragazzina castana si voltò, mentre Joe abbassava lo sguardo verso il pavimento, e cominciò ad andarsene lasciandosi dietro le espressioni incredule di Ash, Pikachu e dei loro compagni.

"Pikachu..." mormorò il topolino giallo con disapprovazione.

"Non riesco a credere che quella abbia detto una cosa simile ad un suo compagno di classe..." commentò Ash con acredine.

Misty fu la prima a reagire e a richiamare Giselle mentre quest'ultima se ne stava andando. "Hey! Non così in fretta, tu!" esclamò la ragazzina dai capelli arancioni. "Un vero amico non volterebbe mai le spalle a qualcuno che ha bisogno di aiuto! Sarai anche carina, questo te lo concedo, ma mi ricordi tanto quel vecchio detto che dice che la bellezza è solo superficiale!"

Giselle si fermò, forse un po' sorpresa dal fatto che una ragazzina qualsiasi stesse cercando di farle la predica. "Sì? Beh, neanche la gelosia è una bella cosa." rispose, senza perdere un colpo.

Misty rimase del tutto interdetta. Non si aspettava che Giselle avesse la risposta così pronta, e restò ammutolita mentre la ragazzina più grande si girava elegantemente e rispondeva alla sfida di Misty. "Bene, visto che hai qualcosa da ridire sui miei metodi, credo che potremmo appianare i nostri contrasti con una battaglia di Pokemon. Sei d'accordo? Per una ex-Capopalestra non dovrebbe essere un problema." affermò.

Misty storse il naso infastidita. "Hm? Non crederai di farmi paura soltanto perchè sei più grande e ti sei fatta una certa fama in questa scuola!" esclamò. "Le ragazze forti dovrebbero proteggere i ragazzi deboli! Ed è per questo che io, Misty di Celestopoli, non posso tollerare quello che hai detto al tuo compagno!"

"Ooooh, voglio proprio vedere se sei forte come dici di essere!" rispose Giselle. Con un movimento elegante, estrasse una Pokeball dalla divisa e la lanciò. "Vai, Graveler!"

Una massiccia creatura faccia di roccia grigia uscì dalla Pokeball - un Pokémon bipede simile ad un masso vivente, il corpo rotondo ricoperto da piccole protuberanze, con una cresta rocciosa sopra gli occhi e la bocca. Aveva quattro braccia, ciascuna con una robusta mano a tre dita.  "Grrrrraveler!" esclamò, stringendo tutte e quattro le mani a pugno e mettendosi in guardia.

"Un Graveler?" esclamò Brock, sorpreso ed ammirato. "E' la forma evoluta di Geodude. Sinceramente, non mi aspettavo che Giselle usasse un Pokemon simile."

"Le ragazze di solito hanno con sè Pokemon più... carini, giusto?" chiese Ash, stando attento a non farsi sentire da Misty e Giselle. Ancora una volta, il ragazzino estrasse il suo Pokedex e diede un'occhiata al Pokemon di Giselle per saperne di più.    

"Graveler, il Pokemon Roccia. Tipo Roccia/Terra. Forma evoluta di Geodude. Si nutre di rocce e ha un carattere litigioso. Si lancia in discesa, rotolando su ogni ostacolo senza frenare o mutare direzione. Adora mangiare le rocce coperte di muschio, e ogni giorno ne sgranocchia più di 10 quintali. Mosse conosciute: Rotolamento, Protezione, Magnitudo, Movimento Sismico, Riduttore, Cadutamassi."

"C-Come? Ha così tante mosse?" esclamò allibito il ragazzino. Pikachu aveva già abbassato le orecchie in un'espressione scioccata. "Sto... cominciando a pensare che Misty abbia fatto il passo più lungo della gamba..."

Misty, da parte sua, non fu per niente impressionata dall'apparizione del massiccio Pokemon di Roccia. "Se credi di farmi paura, sei capitata male." affermò. "Sei la studentessa numero uno del tuo corso, e non sai che i Pokemon di Roccia sono deboli contro quelli d'Acqua?"

Giselle continuò a sorridere, chiaramente in pieno controllo della situazione. "I miei sono addestrati così bene da essere in grado di affrontare i Pokemon d'Acqua!" affermò.

"Ora ti farò ingoiare la tua superbia!" ribattè Misty, sempre più in collera. "Staryu, usa Pistolacqua!"

La stella marina puntò una delle sue appendici contro Graveler e scagliò contro di lui un potente getto d'acqua, che il massiccio sasso vivente non era in alcun modo in grado di schivare. Tuttavia, Giselle non fu per niente preoccupata. Con tempismo perfetto, la studentessa modello fece un cenno al suo Pokemon.

"Graveler, Protezione!" ordinò. Il Pokemon roccioso reagì con velocità incredibile per una creatura così pesante ed ingombrante: alzò due delle sue mani e creò davanti a sè uno schermo di energia semi-invisibile, sul quale il getto d'acqua scagliato da Staryu andò ad infrangersi senza fare alcun danno alla creatura di pietra! Esterrefatta, Misty non potè fare altro che guardare il Graveler della sua avversaria che sopportava senza alcuna difficoltà un attacco che in teoria avrebbe dovuto metterlo a terra in un attimo.

"Che cosa?" esclamò la ragazzina più giovane. "Ma come... come hai fatto?"

"Un attacco Protezione, Misty." spiegò Brock. "E' una mossa che permette ad un Pokemon di evitare del tutto l'effetto di un singolo attacco."

Giselle non perse tempo in spiegazioni. "Bene, Graveler! Ora tocca a te! Usa Riduttore!" esclamò. Il Pokemon Roccia si chiuse a palla con un grugnito sicuro e rotolò ad altissima velocità contro Staryu, che non riuscì a scansarsi in tempo e venne colpita in pieno, per poi  essere scagliata come un fuscello contro un muro dietro Misty. La stella marina scivolò a terra stordita, e il gioiello posto al centro del suo corpo lampeggiò in segno che era esausta.

"No, Staryu!" esclamò Misty.

"Come ho detto, non basta sapere quali tipi di Pokemon mandare in campo. La strategia è la cosa che conta." commentò Giselle, la cui espressione faceva chiaramente capire che non si era aspettata nulla di diverso dal risultato che ora era sotto gli occhi di tutti. Guardò in direzione di Joe, per fargli capire che quella predica era rivolta anche a lui. "Spero che tu sia stato attento, Joe. Perchè questa dimostrazione doveva servire soprattutto per te. I Pokemon sono forti soltanto quanto l'allenatore che li addestra. Un Pokemon più debole ma meglio allenato può vincere contro un Pokemon più forte, e l'allenamento di un Pokemon è più importante del suo tipo, quando si tratta di decidere chi vince uno scontro. Anche un allenatore alle prime armi è in grado di fare questo calcolo."

Ash si sentì in dovere di intervenire... a prescindere da quanto carina fosse Giselle. "Aspetta un momento!" esclamò. "Allenare i Pokemon è qualcosa di più che semplicemente fare calcoli e verificare numeri!"

Giselle sbattè gli occhi in un'espressione di vaga sorpresa e guardò verso il ragazzino che aveva appena parlato. "Hm? E tu chi saresti, di grazia?" chiese guardandolo con un misto di curiosità e superiorità.

"Il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla." esclamò il ragazzino di rimando. "E ho già due Medaglie!"

Chiaramente, Ash si aspettava che Giselle fosse impressionata dalla sua abilità... invece, la sua espressione altezzosa non sbiadì nemmeno un po'. "Oh? Quindi significa che sei un principiante." affermò, con le mani sui fianchi. "E dimmi, da quanto sei diventato allenatore? E come mai il tuo Pikachu non è nella sua Pokeball? Non sei ancora riuscito ad addestrarlo?"

Colto di sorpresa dalla domanda, Ash restò fermo a contare sulle dita per un po'. "Ehm... beh... in effetti... non ho esattamente tenuto il conto..." mormorò imbarazzato. "Comunque... beh... è stato appena un mese fa..." Quando vide Giselle sorridere ed alzare gli occhi al cielo, decise che non le avrebbe permesso di prenderlo in giro, e le rispose a tono. "E comunque, che importanza ha il tempo? E perchè il mio Pikachu dovrebbe stare in una Pokeball se non vuole?"

"Quasi un mese, e ancora nei riuscito a farlo entrare in una Pokeball?" chiese Giselle meravigliata. "Sei sicuro che non sia il tuo Pikachu ad addestrare te? E poi, quanti Pokemon hai catturato? Non dirmi che non ne hai già almeno sei!"

"E... e perchè dovrei per forza averne sei, scusa? Ne ho quattro, ma ognuno vale per due!" esclamò Ash di rimando, forse sperando di impressionarla. "Soprattutto il mio Pikachu! E' con lui che ho iniziato il mio viaggio!"

"E hai ottenuto due Medaglie con soli quattro Pokemon?" chiese Giselle, gli occhi sgranati in una falsa espressione di meraviglia, per poi iniziare a sciorinare fatti come una mitragliatrice. "Wow, devi ammettere che hai avuto la fortuna dalla tua parte! E hai detto anche di avere ricevuto un Pikachu come starter? Beh, si vede che non sai molto di Pokemon, i Pikachu tendono ad essere difficili come Pokemon iniziali. Lo dice qualsiasi manuale di addestramento! Davvero non lo sapevi? Davvero? E' proprio divertente! Non sai quanto mi faccia ridere! Hohohohoooo!"

"Perchè ho l'impressione che adesso comincerà a fare la lista di tutto ciò che sa di Pikachu?" mormorò tra sè Misty, mentre Pikachu si massaggiava una tempia e guardava Giselle che continuava la sua dimostrazione di conoscenza.

"Un Pikachu evolve dalla sua forma precedente, Pichu... e una volta esposto alle radiazioni di una Pietratuono, evolve in un Raichu." continuò la ragazzina castana. "Un Pikachu può trasmettere una scarica elettrica piuttosto dolorosa, ma a parte questo è molto carino, non credi? Quindi se non fai evolvere un Pikachu, può essere un ottimo compagno domestico, soprattutto per le ragazze! Hai ottenuto due Medaglie e non sai niente di tutto questo? Che cosa buffa, che spasso! Hohohohohooooo!"

Ash non ci stava più a farsi prendere in giro da quella saputella. "Adesso basta! Non ti permetto di prendermi in giro!" esclamò. "Visto che sei tanto brava, perchè non me lo dimostri? Un incontro di Pokemon! Il mio Pikachu contro uno qualsiasi dei tuoi Pokemon! Così vediamo una volta per tutte chi ha ragione!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu, le guance cariche e le orecchie appiattite contro la testa.

Giselle smise di ridere di colpo e guardò Ash con aria convinta. "Una sfida, eh? Per me non ci sono problemi." affermò. "Ma non qui. Andiamo nell'area di allenamento del campus! Anche tu, Joe! Credo che sarà una lezione interessante!"

"Sì, Giselle..." rispose prontamente Joe, dando a Misty e a Brock l'impressione di un cagnolino che sperava di fare piacere alla sua padroncina.

 

oooooooooo

 

Pochi minuti dopo, Ash e Pikachu avevano preso posizione ad un lato di un piccolo quadrato che faceva da ring per le battaglie di allenamento per gli allievi della Pokemon Tech - in effetti, sembrava una versione in miniatura del quadrato di una Palestra. Attorno a loro, si erano radunati un po' di studenti dell'accademia, contenti di vedere Giselle in azione. Più di uno guardava Ash e il suo starter con sufficienza, come per dire che erano degli sciocchi a voler sfidare la loro studentessa più forte. Misty e Brock si sentivano un po' fuori posto in quell'atmosfera ostile, mentre Joe guardava i due allenatori che si fronteggiavano senza sapere per chi fare il tifo. Da una parte, restava devoto a Giselle nonostante il modo altezzoso con cui lei lo trattava, ma una piccola parte di lui sperava che Ash si rivelasse un avversario alla sua altezza, per quanto la cosa fosse in effetti alquanto difficile...

"Molto bene, Ash Ketchum." esordì Giselle, tenendo in mano una Pokeball con espressione quasi giocosa. "Sarà un duello di Pokemon, uno contro uno. Nessuna regola particolare. Il primo Pokemon che si arrende o rimane esausto ha perso. E per questa battaglia io scelgo... Cubone!"

Con un rapido movimento del braccio, Giselle estrasse una Pokeball e la scagliò, facendola atterrare al centro del quadrato. La sfera si aprì di colpo, e da essa uscì una buffa creaturina simile ad una lucertola bipede la cui testa era protetta da un teschio allungato con due piccole corna che gli faceva da elmetto, e permetteva di vedere soltanto i suoi grandi occhi dalle pupille nere, il corpo ricoperto di fini squame arancioni che diventavano più chiare sul ventre. Aveva una coda corta e robusta, e in una mano teneva un grande osso a mò di clava.

"Cubone bone!" esclamò lo strano Pokemon, per poi mettersi in guardia.

"Hm? E questo Pokemon... che cos'è?" si chiese Ash, consulando di nuovo il suo Pokedex per avere più informazioni.

"Cubone, il Pokemon Solitario. Tipo Terra. Poiché non si leva mai il suo casco-teschio, nessuno ha mai visto il suo vero viso. Se è stanco o si sente solo, il teschio che ha in testa vibra ed emette un suono lamentoso. Attacchi conosciuti: Ruggito, Ossoclava, Colpocoda, Bottintesta, Ossomerang."

"Un tipo Terra? Accidenti, non ne dava l'impressione..." disse Ash tra sè, stando bene attento a non farsi sentire da Giselle. Questo voleva dire che gli attacchi Elettro di Pikachu sarebbero stati del tutto inutili... ma in quel momento era troppo tardi per tirarsi indietro o avere ripensamenti. Doveva trovare un modo per vincere con quello che aveva... e magari, il suo attacco Codacciaio avrebbe potuto fare la differenza...

"Cominciamo subito, Pikachu! Usa un attacco Ruggito!" esclamò Ash.

Giselle puntò un braccio davanti a sè e diede il suo primo ordine. "Cubone! Usa il tuo attacco Ossomerang!" esclamò.

Pikachu corrugò la fronte e lanciò uno squittio acuto che aveva lo scopo di inquietare Cubone e farlo esitare... ma il Pokemon Solitario non fu per nulla impressionato, e invece prese abilmente la mira e scagliò il suo osso-clava facendolo volteggiare verso Pikachu, che sgranò gli occhi incredulo e fece appena in tempo a gettarsi a terra per evitare l'attacco. Sentì l'impeto dell'attacco che gli passava terribilmente vicino, poi si rialzò e cercò di attaccare Cubone adesso che non aveva più la sua arma.

"Accidenti, c'è mancato un pelo!" commentò Ash. "Ehm... presto, Pikachu! Usa Attacco Rapido!"

"Pika!" Pikachu si lanciò all'attacco, arrivando quasi in faccia a Cubone e colpendolo con una rapida e precisa pedata, ma il Pokemon avversario assorbì il colpo senza troppe difficoltà e riuscì ad allontanarsi a distanza di sicurezza. Pikachu cercò di approfittare del momento per sferrare un altro attacco, ma in quel momento, l'osso-clava che Cubone aveva lanciato tornò indietro come un boomerang dopo aver descritto un arco in aria e si diresse verso la schiena del topolino elettrico.

"Cosa?" esclamò stupefatta Misty. "Attento, Ash! Sta tornando indietro!"

Ash sgranò gli occhi in un'espressione di allarme. "Oh, cavolo... Pikachu, a terra!"

"Pika?" esclamò stupito Pikachu. Si voltò appena in tempo per vedere l'arma di Cubone ormai pericolosamente vicina, e si gettò a terra guidato unicamente dall'istinto, ma anche così non riuscì ad evitare del tutto l'attacco. L'Ossomerang lo raggiunse ad una spalla, facendolo squittire prima di tornare nelle mani di Cubone. Era stato solo un colpo di striscio, ma fu sufficiente a mandare a terra Pikachu e a costringerlo a rialzarsi barcollando.

“Pikachu, stai bene?” chiese Ash preoccupato. Quando il topolino giallo annuì, il ragazzino tirò un breve sospiro di sollievo e si rivolse a Giselle con evidente frustrazione. “Hey, ma che razza di trucco era questo?”

"Ossomerang è un attacco di tipo Terra." spiegò Giselle. "E' per questo che ha così tanto effetto sul tuo Pikachu, che è un Pokemon di tipo Elettro. Evidentemente non sapevi che può colpire sia all’andata che al ritorno."

Ash strinse i denti con rabbia. In effetti, non poteva darle torto. Era la prima volta che aveva a che fare con un avversario come quello, e ammise tra sé che se avesse studiato un po' di più, forse adesso avrebbe saputo come fare. Ma non rimase a pensarci su più di tanto e decise di passare al contrattacco. “E va bene! Se la vogliamo mettere su questo piano… Pikachu, usa di nuovo Attacco Rapido, e poi Codacciaio!”

Giselle non cambiò espressione, ma venne colta di sorpresa. Codacciaio, eh? Forse quel ragazzino non era sprovveduto come lei pensava…

“Paralo con Ossoclava, Cubone!” esclamò. Pikachu scattò in avanti e sferrò un colpo debole a Cubone, in modo da scuoterlo un po' e fargli abbassare la guardia… poi, spiccò un salto enorme e scese giù, la cosa avvolta da uno scintillio metallico che la faceva sembrare fatta di ferro. Cubone reagì con velocità sorprendente e sollevò il suo osso-clava con entrambe le mani, usandolo per parare il colpo… e uno schianto tremendo risuonò tutt'attorno quando i due attacchi si scontrarono. L'osso-clava di Cubone scricchiolò sotto l'impeto del colpo di Pikachu, costringendo la lucertolina a puntare i piedi a terra per non essere scaraventata a terra.

“Hm. Adesso si comincia a ragionare.” Commentò la brunetta con un lieve sorriso. “Cubone, usa di nuovo Ossoclava!”

Cubone!” esclamò il Pokemon Solitario. Con un rapido gesto delle braccia, Cubone costrinse Pikachu a staccarsi, e il topolino elettrico fece una capriola in aria e atterrò in piedi a distanza di sicurezza. “Continua così, Cubone! Questa volta usa un attacco diretto!”

Cubone ridusse rapidamente la distanza con Pikachu e sferrò un fendente con il suo osso, cercando di colpire il topolino elettrico sopra la testa. Pikachu riuscì a scansare l'attacco con un rapido movimento laterale e sollevò la coda ancora crepitante di energia, in un tentativo di colpire direttamente il suo avversario, che si difese abilmente ancora una volta e parò l'attacco con la sua arma improvvisata. I due Pokemon si respinsero a vicenda, ma Cubone sembrò rprendersi più velocemente, e Giselle diede un altro ordine.

"Adesso usa Ruggito anche tu, Cubone! Poi attaccalo di nuovo con Ossomerang!" esclamò la ragazzina. Cubone alzò in aria il suo osso come se fosse stato una spada e lanciò un acuto ruggito che fece esitare Pikachu... poi scagliò di nuovo la sua arma, mirando dritto contro il topolino elettrico. Pikachu si scansò di nuovo, e questa volta tenne d'occhio l'osso volteggiante per evitarlo al ritorno. Riuscì a scansarsi, ma Cubone afferrò di nuoco al volo la sua arma e si rimise in guardia.

"Accidenti, qui si mette male..." commentò Brock. "Ash e Pikachu non riescono a trovare un'apertura per attaccare."

"Ve l'ho detto che Giselle è in gamba..." disse Joe, sicuro di sapere già chi avrebbe vinto.

Misty non aveva intenzione di accettare così questo verdetto. "Avanti, Ash, falle vedere chi sei!" esclamò, desiderosa di vendere vendicate sè stessa e Staryu. "Mostra a quella saputella che ci sai fare anche tu!"

"Ugh... certo che Misty la fa un po' troppo facile..." disse tra sè il ragazzino, mentre guardava Pikachu che cercava in qualche modo di resistere all'attacco di Cubone. Il Pokemon Solitario stava cercando di sferrare un'altra serie di attacchi Ossoclava, che Pikachu riusciva a malapena a schivare. Sapeva che doveva sferrare un colpo decisivo in fretta, altrimenti avrebbe ben presto perso le forze e si sarebbe esposto ad un colpo decisivo da parte di Cubone.

Ma come fare? Attacco Rapido non faceva abbastanza danni, e i suoi attacchi elettrici non erano in grado di fare neanche un po' di danni... L'unica possibilità era usare Codacciaio, ma Cubone aveva dimostrato che era perfettamente in grado di difendersi...

Improvvisamente, Ash cominciò ad avere un sospetto... che si trasformò rapidamente in un'idea. Certo, Cubone non poteva essere danneggiato dagli attacchi Elettro. Ma questo non voleva dire che non potesse esserne influenzato in alcun modo...

Dopo averci rapidamente pensato su, Ash decise che a quel punto, tanto valeva tentare. "Pikachu!" esclamò, vedendo che il suo starter era riuscito a malapena a schivare il colpo successivo, e che Cubone continuava ad incalzare. "Pikachu, allontanati un po' e usa Tuonoshock!"

"Pika?" chiese Pikachu con evidente sorpresa.

"Sei così disperato da tentare un attacco Elettro contro Cubone?" chiese Giselle, senza mai perdere la sua espressione altezzosa. "Stai solo perdendo tempo! Lo hai detto tu stesso che i Pokemon di Terra non subiscono danni dagli attacchi Elettro!"

Nonostante i suoi dubbi, Pikachu si caricò... e un attimo dopo, rilasciò una scarica elettrica che sfrecciò davanti a lui e si schiantò davanti a Cubone! Il colpo sprigionò un lampo di luce che raggiunse gli occhi di Cubone... e il piccolo Pokemon Terra sussultò per la sorpresa e barcollò all'indietro abbagliato, cercando di farsi scudo con un braccio. Sbalordita, Giselle ebbe un momento di esitazione, che fu esattamente ciò di cui Ash aveva bisogno per mettere a segno un colpo decisivo!

"Certo, gli attacchi Elettro non fanno danni a Cubone... ma può ancora essere abbagliato!" esclamò Ash. "Ed ora, Pikachu... usa Codacciaio di nuovo!"

"Pika pikachu!" Comprendendo ora cosa voleva fare il suo allenatore, il topolino elettrico rese di nuovo la sua coda robusta e resistente come il ferro, poi volteggiò su sè stesso e sferrò un poderoso colpo dall'alto verso il basso, abbattendo la sua coda sulla testa di Cubone!

Il Pokemon Solitario strabuzzò comicamente gli occhi e cadde a terra a faccia in giù sotto il tremendo colpo di Pikachu! Cercò di rialzarsi, ma le forze gli vennero meno e si afflosciò a terra. I suoi occhi si trasformarono in spirali, mentre il resto degli studenti guardavano stupefatti il risultato dello scontro. Quel ragazzino venuto da chissà dove aveva battuto Giselle?

"Cubone!" esclamò stupita la ragazzina castana. "Ma... com'è stato possibile? Quella mossa... mi ha colta completamente di sorpresa!"

"Beh, come puoi vedere, Giselle... un combattimento di Pokemon non è solo questione di studiare sui libri! Bel colpo, Pikachu!" esclamò Ash, per poi abbracciare il suo Pokemon. Pikachu emise uno squittio di vittoria e ripetè il suo nome, mentre Misty e Brock applaudivano soddisfatti, e Joe restava a guardare a bocca aperta.

"Giselle... ha perso?" mormorò il ragazzino. "Non credevo fosse possibile..."

La soddisfazione di Misty era palpabile. "Come puoi vedere... è possibilissimo! Ben fatto, Ash!"

Dopo un attimo di sorpresa, Giselle sospirò e richiamò Cubone nella sua Pokeball. "Beh, lo ammetto. Ho perso." commentò. "Sei stato bravo lo stesso, Cubone. Torna pure."

"Avete visto che roba, ragazzi?" si sentì una voce tra la folla. "Non credevo che quel moccioso avrebbe battuto Giselle!"

"Sicuramente è stato un colpo di fortuna."

"Se è stato così, se non altro ha avuto stile..."

Brock scosse la testa al sentire quelle voci. "No, non è stato un colpo di fortuna." commentò. "E' stata una dimostrazione di determinazione, volontà e creatività."

"Sì, lo devo ammettere. E' stata una trovata niente male, Ash Ketchum." rispose Giselle, per poi tirare un sospiro. "Certo, non mi aspettavo di essere battuta così..."

"Hm? Ma che sta... succedendo?" chiese improvvisamente Joe, notando che stava accadendo qualcosa di strano. Improvvisamente, una strana foschia avvolse il giardino del campus, e tutti si guardarono attorno stupefatti alla ricerca dell'origine di quello strano fenomeno. Giselle, ancora stupita per la sua sconfitta, ci mise qualche secondo ad accorgersi di cosa stava accadendo, mentre una voce acuta e dal tono altezzoso iniziava le presentazioni...

"Hohohohohooo! Allora, che ve ne pare della nostra entrata in scena?" esclamò la voce che Ash e i suoi compagni riconobbero subito come quella di Jessie. Come da programma, il terzetto del Team Rocket apparve in piedi sopra la rete che separava il resto del campus dalla piscina, anche se ci volle qualche secondo perchè la nebbia si diradasse abbastanza da distinguerli.

"Hm? E quelli chi sono?" chiese Joe.

"Preparatevi a passare dei guai, la ricreazione è finita!" esordì Jessie.

"Dei guai molto grossi, è nostra la partita!" le fece eco James, prima che il terzetto cominciasse il suo ormai noto grido di battaglia.

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

"Io sono Jessie!"

"E io sono James!"

"Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!"

"Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!"

Meowth apparve in mezzo ai suoi due complici e alzò le zampe in aria mettendosi in posa assieme a loro. "Meowth! Proprio così!"

"Ancora voi... ma non vi stancate mai?" si lamentò Ash con un sospiro. Pikachu scosse la testa, ormai rassegnato all'idea che avrebbero avuto a che fare con quei tre impiastri ancora per un bel po'...

"Ora che sappiamo che hai un Pikachu così eccezionale, marmocchio, non ti lasceremo andare tanto facilmente!" rispose Jessie con un sorrisetto altezzoso. "Forza, James, ora che Pikachu è stanco per la battaglia, possiammo acchiapparlo!"

James tirò fuori la Pokeball del suo Koffing e si accinse a lanciarla. "Con piacere, Jessie!" esclamò.

Ma il suo entusiasmo venne spento all'istante quando Giselle, messa da parte la sua sorpresa, si rivolse a lui. "Aaah, adesso ho capito chi sei!" esclamò rivolta al giovanotto dai capelli azzurri. "Tu sei James, il peggior allievo della nostra accademia! So che hai preso i voti più bassi agli esami di ingresso!"

Il malcapitato James passò dalla sicurezza all'imbarazzo in mezzo secondo. "Ah? Ehm... ma... ma tu come fai a saperlo? Tu... tu non c'eri quando frequentavo la Pokemon Tech!" esclamò con una comica espressione di stupore.

Imperturbabile, Giselle alzò le spalle. "Oh, non è certo un segreto!" affermò. "Visto che siete qui per combinare qualche guaio, perchè non vi misurate in uno scontro di Pokemon? La vostra squadra contro quella della Pokemon Tech!"

"Che cosa?" esclamò infastidita Jessie, mentre si accingeva a mandare in campo il suo Ekans. "Okay, marmocchia! Adesso mi hai fatto proprio arrabbiare! Ti faccio vedere io cosa succede a prendersi gioco del Team Rocket! Vai, Ekans!"

"Ben detto, Jessie! Diamole una lezione!" ribattè James. "Tocca a te, Koffing!"

I due Pokemon apparvero davanti a Jessie e James, forse immaginando che sarebbe stata una passeggiata... ma si resero conto che non sarebbe stato così quando Giselle schioccò le dita e si rivolse ad un gruppetto di studenti. "Ragazzi! Accompagniamo gentilmente questi signori all'uscita, che ne dite?"

Con grande stupore e rammarico del Team Rocket, si fecero avanti almeno una decina di studenti, ognuno armato della sua Pokeball, e si schierarono accanto a lei e ad Ash! "Con piacere, Giselle!" esclamò una ragazzina, e come uno solo, gli allievi della Pokemon Tech fecero uscire i loro Pokemon - Rattata, Pidgey, Spearow, Geodude, Jigglypuff e molti altri che Ash non aveva ancora visto. Giselle stesse aveva fatto uscire il suo Graveler, che in queel momento si stava sgranchendo le mani pronto a dare una lezione al Team Rocket!

"A-A-Asp... Aspettate un momento!" balbettò Meowth di fronte a quello schieramento di Pokemon. "Ma... ma una battaglia di Pokemon non dovrebbe essere ad armi pari?"

"Poche storie e combattete!" tagliò corto Giselle. "Graveler! Cadutamassi!"

"Grrrrav!" Il Pokemon simile ad un macigno vivente si mise in posa e scagliò una raffica di pietre dal proprio stesso corpo, mentre il resto degli studenti della Pokemon Tech davano i loro comandi ai loro Pokemon... ed Ekans e Koffing strabuzzarono comicamente gli occhi e furono costretti a muoversi a zig-zag per evitare tutti i colpi che venivano scagliati loro addosso! Due dei sassi scagliati da Graveler li colpirono in pieno e si scaraventarono contro le rete, scuotendola con violenza e facendo perdere l'equilibrio a Jessie, James e Meowth, che agitarono scompostamente le braccia in aria nel vano tentativo di restare in piedi!

"Aaaaaah! Questo ballo non mi piace per nienteeeee!" si lamentò Meowth.

"Bel colpo, Giselle!" esclamò Ash. "Ed ora tocca a me! Pikachu! Usa Tuonoshock su Ekans e Koffing!"

"Pika pikachuuuuu!" rispose prontamente il topolino giallo, per poi scagliare una potente scarica elettrica contro i due Pokemon avversari. Il colpo andò a segno, e la scarica si diffuse rapidamente lungo la rete, investendo anche i malcapitati Jessie, James e Meowth... e dopo un paio di secondi, una potente esplosione scaraventò in aria tutti e cinque gli imbranati fuorilegge!

"Sigh... che tristezza. Mandato via due volte dalla stessa scuola..." si lamentò James.

"Io non ci sarei stato altri due minuti, tra quegli snob..." commentò Meowth.

Jessie strinse i denti per la rabbia. "E ancora non siamo riusciti a prendere quel Pikachu..."

"IL TEAM ROCKET RIPARTE ALLA VELOCITA' DELLA LUCEEEEE!" esclamarono tutti assieme, prima che loro, Ekans e Koffing si perdessero in lontananza...

Soddisfatta, Giselle si mise le mani sui fianchi e annuì. "Bene. E non fatevi più rivedere da queste parti." disse rivolta al Team Rocket, per quanto ormai non potessero più sentirla. Gli studenti, Joe compreso, applaudirono alla loro rappresentante, che si voltò verso Ash per fargli le congratulazioni. "E anche tu hai fatto un buon lavoro, Ash Ketchum. Degno di uno studente della Pokemon Tech."

"Grazie, Giselle! Sei in gamba anche tu!" rispose allegramente Ash, mentre Pikachu e Graveler si davano il cinque in segno di intesa.

 

oooooooooo

   

Quella sera, mentre il gruppo di Ash si apprestava a riprendere il viaggio...

"Allora, Joe, hai deciso di prendere una pausa." disse Giselle, guardando dritto negli occhi il ragazzino più piccolo. Un gruppetto di studenti dei primi anni era con loro per salutare Ash e il resto del gruppo... e tra essi, Ash ebe l'impressione di vedere anche i tre ragazzi più grandi che stavano interrogando Joe sul tapis-roulant.

Joe disse di sì con la testa. "Sì, è così... voglio dire, non me ne voglio andare per sempre. Dopotutto, i miei genitori hanno pagato per farmi studiare qui, e non voglio che i loro soldi vadano sprecati." affermò. "Ma... mi sono reso conto che ci sono delle cose che non si possono imparare sui libri."

Giselle accettò la risposta di Joe con un cenno della testa. "Sì, sono d'accordo. Anch'io ho imparato qualcosa oggi. D'ora in poi, cercherò di aiutare meglio i miei colleghi studenti. E non ci saranno più quelle sessioni di... allenamento speciale... che avete visto fare a Joe." rispose, rivolta al gruppo di Ash. Poi, senza perdere il sorriso, gettò uno sguardo ai tre "amici" di Joe. "Avete capito? Non siete autorizzati a trattare male nessuno degli altri studenti."

I tre ragazzi si misero sull'attenti con espressione imbarazzata. "S-sì, Giselle! Tutto chiaro!" esclamarono all'unisono.  

"A presto, Giselle. Tanti auguri..." cominciò a dire Joe, prima di guardare da un'altra parte con imbarazzo. "Ehm... e già che ci siamo, posso chiederti... se posso portare con me la tua foto?"

"Naturalmente. Anch'io ho foto dei miei amici." rispose prontamente la castana. "E anche una tua, ovviamente. Buona fortuna, Joe... e arrivederci a presto."

Ash sospirò con un pizzico di enfasi. "Hai visto, Misty? Quei due sì che sanno essere veri amici. Perchè non possiamo essere anche noi come loro?" chiese alla sua compagna dai capelli rossi.

La quale non esitò a dare una risposta. "Hmph. Te lo dico il perchè, Ash Ketchum." affermò storcendo il naso, per poi puntare un indice direttamente al petto di Ash, che si ritrasse imbarazzato. "Perchè LUI, al contrario di TE, non mi deve una bicicletta nuova!"

Pikachu sospirò rassegnato ed abbassò le orecchie. Aveva l'impressione che quella storia sarebbe andata avanti ancora per molto tempo.

"Pikachu..."

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

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Capitolo 22
*** Il Pokemon abbandonato ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 21 - Il Pokemon abbandonato

 

Erano già diversi giorni che il gruppo di Ash aveva ripreso la strada verso Aranciopoli. Per tutto quel tempo, i tre amici e Pikachu avevano percorso strade appena visibili nel bel mezzo della foresta e delle praterie ricoperte di erba alta, fermndosi giusto per mangiare, riposare ed addestrare i loro Pokemon. Fino a quel momento, i Pokemon di Ash, non solo Pikachu, si erano dimostrati desiderosi di allenarsi, e ognuno di loro aveva imparato qualche mossa in più.

Tuttavia, in quel momento, non era quello il problema che stava assillando Ash e i suoi compagni.

"Non mi direte che ci siamo persi, vero?" si lamentò Misty, mentre Ash e Brock consultavano una mappa seduti su un tronco d'albero caduto. Il tempo, fino a quel momento, era stato clemente, ma adesso il cielo cominciava a rannuvolarsi, e c'erano delle più che concrete possibilità che entro sera avrebbe cominciato a piovere. Sarebbe stato meglio per tutti se fossero riusciti a trovare un rifugio... ma se non avevano neanche idea di dove si trovavano, la cosa appariva alquanto difficoltosa.

"Ehm... beh, in realtà non ci siamo persi..." Ash cercò di blandire la focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Diciamo solo che... ci siamo allontanati un po' dal percorso che avremmo dovuto tenere. Ma adesso io e Brock abbiamo visto che questa strada dovrebbe incrociare la via principale per Aranciopoli. Quindi, se raggiungiamo quell'incrocio, dovremmo essere a posto."

"Sì, questa mappa è molto precisa." rispose Brock, mentre cominciava a ripiegare la mappa per rimetterla nel suo zaino. Il giovane ex-Capopalestra guardò verso l'alto, notando a sua volta le nuvole grigie che cominciavano ad ingombrare il cielo sopra di loro. "Faremmo meglio a sbrigarci. Se fosse possibile fermarci ad un Pokemon Center prima che cominci a piovere, sarebbe il massimo."

"Pikachu..." Il topolino giallo emise un verso di assenso, sentendo che la sua pelliccia stava cominciando a caricarsi di energia statica. Mentre il gruppo si apprestava a raccattare il loro equipaggiamento e a riprendere il cammino prima che iniziasse a piovere, Pikachu si accorse di un'ombra che all'improvviso si era allungata sul punto in cui si erano fermati... e il suo istinto lo portò a voltarsi di colpo verso il punto da cui l'ombra proveniva, anche solo per assicurarsi che non fosse una minaccia. "Pika pika?"

"Hm? Che succede, Pikachu?" chiese Ash con un accenno di allarme. Si voltò verso ciò che Pikachu aveva visto, e per un attimo i raggi del sole ancora visibile lo abbacinarono, facendogli vedere in confuso una massiccia forma che sovrastava Ash e i suoi compagni di almeno un metro! Per un breve momento, il ragazzino temette che si trattasse di qualche Pokemon enorme e famelico che desiderava fare di loro il suo pranzo, ed ebbe un moto di paura. Scattò indietro, quasi inciampando su un sasso, e cercò di afferrare una Pokeball mentre Misty e Brock si voltavano con aria spaventata...

Ma un attimo dopo, i loro occhi si abituarono alla luce abbagliante... e si accorsero che quello che sembrava una figura massiccia era in realtà solo un grosso spuntone di roccia. E che gli occhi che li fissavano appartenevano in realtà ad una piccola creatura che li guardava dall'alto della formazione.

"Hm? E quello... che cos'è?" si chiese Misty intanto che ancora non riusciva a vedere bene cosa stesse loro davanti. Pochi istanti dopo, agli occhi del gruppo apparve la creatura che attendeva in piedi sulla roccia: una creatura rassomigliante ad una salamandra bipede o ad un piccolo dinosauro, ricoperta di squame arancioni, con gli occhi azzurri e una pancia di colore rosa-pelle. La sua caratteristica più evidente era la fiamma posta alla fine della sua lunga coda, che ardeva senza bisogno che ci fosse del combustibile - anche se, a guardarla bene, sembrava tremolante.

"Quello... è un Charmander!" esclamò Ash, riconoscendo uno dei tre possibili starter che i ragazzi di Kanto di solito ricevono quando iniziano i loro viaggi. La strana creatura si alzò in piedi, un po' incerta, e guardò con curiosità il gruppo di giovani allenatori, mentre Ash usava il suo Pokedex per saperne di più.

"Charmander, il Pokemon Lucertola. Tipo Fuoco. Ama i luoghi caldi. Si dice che quando piove gli esca vapore dalla punta della coda.Nel silenzio più assoluto si può udire la fiamma in cima alla sua coda scoppiettare mentre brucia. La fiamma che Charmander ha sulla coda indica la sua forza vitale. Se è in forma, la fiamma è vivace. Se si spegnesse, per lui sarebbe la fine. Mosse conosciute: Graffio, Ruggito, Braciere, Murodifumo." disse il Pokedex.

Pikachu guardò con espressione preoccupata verso il Charmander che stava in piedi sul costone di roccia. La fiamma che ardeva sulla punta della sua coda non sembrava molto vivace, e in effetti, Charmander stesso dava l'impressione di essere un po' sottotono. Non sembrava essere ferito o malato, ma... c'era decisamente qualcosa che lo turbava.

"Ragazzi, forse è solo una mia impressione, ma... quel Charmander non mi sembra molto in forma." commentò Misty.

Brock annuì seriamente. "Già, lo credo anch'io. Quella fiamma non è per niente vivace." commentò. "Forse faremmo meglio a portarlo ad un Pokemon Center."

"Sono d'accordo. Tra l'altro, quelle nuvole non mi piacciono per niente." continuò Ash. "Se Charmander dovesse restare sotto la pioggia, c'è il rischio che la fiamma sulla sua coda si spenga... e se ciò accadesse, lui morirebbe." Il ragazzino e Pikachu si avvicinarono allo spuntone di roccia sul quale Charmander si trovava, e Ash gli tese una mano per dirgli che non aveva nulla da temere, ma Charmander si ritrasse, guardando il ragazzino con sospetto ed ostilità.

"Charrrr..." ringhiò il piccolo Pokemon di Fuoco con una vocetta acuta. Quando Ash si avvicinò ancora di un passo, Charmander soffiò una fiammella dalle narici che costrinse il ragazzino a fare un passo indietro con un'esclamazione di sorpresa.

"Ah! Attento, Ash!" esclamò Misty.

Ash sgranò gli occhi con espressione stupita. "Ow! Va... va tutto bene, Charmander! Non siamo qui per farti del male... vogliamo solo portarti in un posto sicuro!"

"Charrrrr! Char!" esclamò la lucertolina, tenendo la coda fiammeggiante vicina al corpo mentre continuava a fissare il gruppo in maniera ostile. Pikachu si fece avanti e cercò di parlare al Pokemon di Fuoco, che almeno sembrava essere un po' meno guardingo nei suoi confronti.

"Pika pika! Pika pikachu!" esclamò il roditore elettrico, tenendo una mano alzata per dire che era tutto a posto. Charmander si rilassò un po' e si ritrasse, poi fece un cenno con la testa per dire che Pikachu poteva salire. Il Pokemon Elettro si arrampicò agilmente, fino a giungere faccia a faccia con la lucertolina fiammeggiante, e i due cominciarono a parlare tra loro... o almeno, questaera l'impressione che Ash aveva, dal momento che entrambi i Pokemon parlavano il loro peculiare linguaggio...

"Pika pikachu, pika?"

"Char charrr, charmander!"

"Pika? Pi pikachu, pika!" esclamò Pikachu con evidente sorpresa e allarme.

Charmander scosse la testa. "Charrrrr..."

"Sembra che la conversazione sia piuttosto intensa..." disse Misty, gli occhi fissi sui due Pokemon. "Immagino che Pikachu gli stia chiedendo cosa ci faccia qui... ma non riesco ad immaginare cos'abbia risposto Charmander."

"Aspettiamo e vediamo. Mi sembra che Pikachu riesca a capirlo senza problemi." affermò Brock. La criptica conversazione tra i due Pokemon proseguì ancora per diverso tempo, finchè Piachu non fece un sospiro, senza nascondere un po' di preoccupazione.

"Pika pika... pikachu pika, pika?" affermò infine rivolto a Charmander, che annuì con aria depressa e si sedette nuovamente sullo spuntone di roccia, muovendo lentamente la sua coda fiammeggiante. Il topolino giallo gettò un'occhiata alla coda di Charmander - la fiammella non sembrava essersi smorzata, se non altro.

Pikachu fece un cenno di saluto a Charmander, che rispose muovendo leggermente la testa, e scese giù per tornare dal suo allenatore, che attendeva con un po' di trepidazione. "Allora, Pikachu? Che ti ha detto?" chiese infine.

"Pikachu pikapi pika pika chu, pika pi..." spiegò il topolino elettrico, usando le braccia per mimare qualcosa. Non era sicuro di riuscire a spiegarsi bene, ma se non altro, la sua spiegazione sembrò abbastanza chiara ad Ash - il ragazzino corrugò la fronte e annuì con una serietà che raramente gli si vedeva.

"Capisco... quindi, Charmander ha già un allenatore..." disse il ragazzino. Quando vide che Brock e Misty si avvicinavano per saperne di più, Ash diede anche a loro le dovute spiegazioni. "Charmander ha detto a Pikachu che il suo allenatore gli ha chiesto di restare su quella roccia e aspettarlo, visto che ha delle cose da fare."

"Cosa? Capisco, ma... perchè questo allenatore non ha portato con sè Charmander?" chiese Brock.

Ash alzò le spalle. "Non ne ho idea... se fossi stato io, avrei portato con me i miei Pokemon in ogni momento, ma... immagino che questo allenatore avesse le sue ragioni." affermò. "In ogni caso... Charmander vuole aspettare lì che il suo allenatore ritorni."

"Chaaaa..." affermò Charmander, come per confermare quello che aveva detto.      

"Beh... se Charmander sta aspettando il suo allenatore, non possiamo certo costringerlo a venire con noi." concluse Brock. "Detto questo... sono comunque un po' preoccupato per la sua salute."

"Anch'io..." disse Misty pensierosa. "Forse è meglio cercare di raggiungere il Pokemon Center più vicino e chiedere in giro se l'allenatore di Charmander è stato visto in giro. Così possiamo fargli sapere che il suo Pokemon lo sta ancora aspettando."

"Sì, mi sembra una buona idea, Misty." affermò Ash. Poi, si volse verso Charmander e gli fece un cenno di incoraggiamento. "Non ti preoccupare, Charmander. Faremo in modo di trovare il tuo allenatore, e faremo in modo che ti venga a prendere. Tu intanto... prenditi cura di te, okay?"

"Pikachu!" confermò Pikachu.

Charmander sorrise malinconico e si ritrasse un po' quando Ash tirò fuori un po' di provviste dal suo zaino e le mise davanti al piccolo Pokemon Fuoco. Poi, il gruppetto cominciò ad allontanarsi, voltandosi di tanto in tanto per essere sicuri che Charmander fosse sempre nello stesso posto. In effetti, Charmander non si era mosso di un passo, e si era limitato a prendere il cibo che Ash gli aveva lasciato ed addentarlo un po' svogliatamente...

 

oooooooooo

 

Ash, Pikachu e i loro compagni erano stati dispiaciuti all'idea di lasciare da solo Charmander, tanto più che il tempo si stava guastando. Per fortuna, il Pokemon Center non era molto distante da lì. I ragazzi avevano pensato che, nella peggiore delle ipotesi, avrebbero potuto tornare là dove avevano visto Charmander e controllare come stesse. Avevano anche chiesto ai pochi allenatori lì presenti se avevano lasciato un Charmander da qualche parte, ma tutti loro avevano risposto di no.

Stava scendendo la sera, e come Ash e i suoi compagni avevano temuto, aveva cominciato a piovere. All'inizio era stata solo una leggera pioggerella, ma si era rapidamente intensificata, e ora la pioggia stava cadendo pesante ed implacabile.

In condizioni normali, Ash avrebbe trovato confortante il suono della pioggia sui vetri e sul tetto, al sicuro in una stanza illuminata e riscaldata, e con un pasto caldo davanti a sè. Ma in quel momento, i suoi pensieri e quelli dei suoi compagni tornavano a quel Charmander - se la sarebbe cavata, nel bel mezzo di quell'acquazzone? Il suo allenatore era tornato a prenderlo?

"Hey, Ash, tutto a posto?" chiese Misty, notando l'espressione svagata del ragazzo.

Ash annuì lentamente, per poi riprendere a mangiare la zuppa calda davanti a lui. "Sì... sì, Misty, io sto bene. Spero solo che anche Charmander stia bene." affermò. "Spero che abbia trovato un rifugio, o che il suo allenatore sia tornato..."

"Pikachu..." rispose il suo starter. Pikachu si avvicinò al suo allenatore, che lo accarezzò sulla testa per rassicurarlo.

"Lo spero anch'io." rispose Brock. "Quanto a lungo sarà rimasto là ad aspettare? Forse faremmo meglio a tornare da quelle parti a dare un'occhiata..."

Ash fece un cenno con la testa e fece per andare verso il banco del Pokemon Center, quando la sua attenzione venne attirata da un gruppetto di ragazzi che erano entrati nel centro Pokemon in quel momento. Un quartetto di ragazzi, tutti più grandi di lui ma più giovani di Brock, che seguivano quello che sembrava essere il capo, un tipo dai capelli azzurri un pò spettinati con un paio di occhiali da sole tenuto sollevati sulla fronte, vestito di una camicia rosa con un paio di pantaloni neri e stivaletti bianchi, sporchi di fango per aver camminato in mezzo alla pioggia.

"Aaah, finalmente un posto in cui asciugarci un po'." disse il ragazzo dai capelli blu, entrando con ostentazione. "Non vedevo l'ora di asciugarmi un po'. Allora, c'è qualche tavolo libero da queste parti?"

"Eccolo. Prendiamo quello." disse un altro ragazzo della compagnia, indicando un ampio tavolo ovale posto vicino al bancone dell'Infermiera Joy di turno, e non troppo distante dal gruppo di Ash. Con una sicurezza che sconfinava nella protervia, il ragazzo dai capelli blu raggiunse il tavolo grande e vi appoggiò sopra lo zaino bagnato senza tante cerimonie, poi fece cenno ai suoi compagni di seguirlo. Ash e i suoi compagni gettarono uno sguardo nella loro direzione, stupiti e un po' dubbiosi. Quei ragazzi si stavano comportando in maniera... non troppo civile, per non sbilanciarsi troppo.

"Aaaah! Certo che si sta bene in un bel Pokemon Center, al caldo, mentre fuori piove!" esclamò uno dei ragazzi, mentre il leader del gruppetto si accomodava e si sgranchiva la schiena. "A proposito, Damien, che ne è di quel Pokemon che hai lasciato andare? Credi che sia ancora lì sotto la pioggia?"

"Quello lì? Ah, lascialo perdere! Non valeva la pena di tenerlo nella mia squadra!" rispose il ragazzo di nome Damien con estrema noncuranza.

A quella distanza, la sua risposta arrivò alle orecchie di Ash, Pikachu e i loro amici, che si voltarono di scatto nella sua direzione, sperando di aver sentito male.

"Come ha detto quello lì?" chiese Misty. "Ha detto... di aver lasciato un Pokemon sotto la pioggia?"

Damien fece una risata noncurante, senza neanche badare ai tre ragazzi che si trovavano vicino a lui. "Quel Charmander era così stupido! Pensate, tutto quello che ho dovuto fare per liberarmene è stato dirgli di aspettarmi un momento mentre andavo a fare una cosa, e lui ci ha creduto!" affermò. "Scommetto che è ancora lì imbambolato a guardare se sto tornando!"

Quella fu la conferma - quel ragazzo era l'allenatore di Charmander, e lo aveva lasciato lì di propria volontà!

Brock provò un moto di rabbia ed indignazione. Senza dire una parola, il ragazzo dalla pelle scura si allontanò da Ash, Pikachu e Misty, e si diresse verso il tavolo dove Damien e i suoi compagni stavano chiacchierando come niente fosse e non badavano neanche un po' a lui. Con uno scatto improvviso, Brock afferrò Damien per il bavero della camicia e lo fece alzare dalla poltrona.

"Vallo a riprendere." ingiunse Brock con gelida calma.

"Ah! Ma cosa....?" esclamò Damien, colto di sorpresa. Ma una volta passato lo sgomento iniziale, il giovinastro strinse i denti rabbiosamente e guardò Brock con arroganza. "Di cosa stai parlando? Mettimi giù!"

"Devi andare a riprendere il tuo Charmander." reiterò Brock.

Damien afferrò i polsi di Brock e cercò di liberarsi. "Che cosa? Ma sei scemo? Perchè dovrei farlo?" esclamò.

"Gli hai mentito dicendogli che saresti andato a recuperare." continuò l'esperto di Pokemon Roccia. "E noi lo abbiamo visto lì che ti aspettava, anche se il tempo si stava guastando. Se la fiammella sulla sua coda dovesse spegnersi, lui morirebbe. Lo sai, vero?"

"Non vedo perchè dovrebbe importarmene qualcosa!" protestò Damien. In quel momento, gli sguardi di tutti gli ospiti del Pokemon Center erano rivolti al tavolo di Damien, mentre anche Ash, Pikachu e Misty si avvicinavano. "Era un Pokemon debole, non riusciva neanche a battere un Poliwag! E io non voglio Pokemon deboli nella mia squadra!"

"Charmander è un Pokemon di Fuoco! Per forza ha difficoltà contro i Pokemon d'Acqua come Poliwag!" ribattè Misty indignata. "Il tuo comportamento è disgustoso!"

"Non hai alcun diritto di definirti un allenatore di Pokemon!" continuò Ash.

"Pikachu!" esclamò Pikachu di rimando.

Damien si liberò dalla presa di Brock e afferrò una delle sue Pokeball, mentre il resto della sua combriccola faceva lo stesso. "E cosa vorreste fare, eh? Costringermi?" esclamò Damien. "Fatevi gli affari vostri, o ve la faccio pagare!"

Misty e Brock misero mano alle loro Pokeball, mentre il resto degli avventori cominciava a vociare con tono preoccupato, temendo che avrebbero cominciato una battaglia di Pokemon lì e in quel momento. Le due parti si stavano guardando rabbiosamente... ma per fortuna, l'Infermiera Joy di turno e la sua Chansey intervennero, uscendo da una porta di servizio e battendo le mani per attirare l'attenzione.

"Smettetela! Cosa sta succedendo qui?" esclamò con voce ferma l'infermiera dai capelli rosa. "Questo è un Pokemon Center! Gli allenatori vengono qui per far riposare i loro Pokemon, e questo dev'essere un luogo di silenzio e rispetto! Non si fanno battaglie di Pokemon qui dentro!"

Gli animi delle due parti si calmarono almeno un po', e sia Ash che Damien si voltarono verso l'Infermiera Joy e Chansey. "Allora, che sta succedendo? Mi sembra di capire che c'è un Pokemon di mezzo!" chiese.

"Questi individui mi hanno aggredito mentre ero seduto qui e non facevo nulla!" esclamò Damien indignato, per poi alzarsi dalla sua sedia e prendere il suo zaino. "Sono indignato che in un Pokemon Center si lascia che gli ospiti vengano trattati così! Non metterò mai più piede in questo postaccio! Andiamocene, ragazzi, preferisco camminare sotto la pioggia che stare qui!"

"Hey! Aspetta, Damien!" esclamò uno dei suoi compagni. Senza attendere oltre, Damien si rimise lo zaino in spalla e se ne andò rabbiosamente, seguito a breve distanza dai suoi compagni.

"Ugh. Che tipo. Non è neanche rimasto a parlare." commentò Misty.

Ash sospirò e scosse la testa. "Non è andata come diceva lui..." affermò. "Abbiamo sentito con le nostre orecchie che diceva di aver abbandonato il suo Charmander."

"E a quel punto, sono andato da lui e gli ho detto che avrebbe dovuto tornare indietro a recuperarlo, prima che succedesse qualcosa al suo Charmander. Ma Damien non mi ha ascoltato." continuò Brock, per poi dare un'occhiata fuori dalla finestra. "Ma adesso non è il momento di perdere tempo in chiacchiere. Se quel Charmander è ancora là fuori sotto la pioggia, è in pericolo ad ogni momento. Dobbiamo andare a recuperarlo noi, se Damien non vuole farlo."

"Chansey..." affermò la Chansey dell'infermiera Joy. Guardò fuori dalla finestra e notò che in effetti la pioggia si era fatta più intensa.

La ragazza dai capelli rosa annuì. "Sì, è vero... io devo restare qui per badare agli altri Pokemon, ma se voi andate a prendere Charmander, io preparo tutto in caso ce ne sia bisogno." affermò. "State attenti, ragazzi, può accadere di tutto con un tempo così!"

"Ne sappiamo qualcosa." rispose Ash, indossando rapidamente una mantellina. "Ma dobbiamo andare a salvare quel Charmander. Torniamo subito!"

"Pika!"

 

oooooooooo

 

Quella che era sembrata una breve distanza e un facile viaggio quando il tempo era ancora stabile, era diventata un incubo di fango ed acqua quando veniva percorsa sotto la pioggia battente. Il terreno era diventato fangoso e scivoloso, e la visibilità ridotta rendeva difficile muoversi con la velocità che i ragazzi avrebbero voluto. In più di un'occasione, uno di loro aveva rischiato di scivolare o di allontanarsi dal percorso segnato, ma per fortuna, con Brock che ricordava bene la strada che avevano fatto, i tre amici e Pikachu erano riusciti a raggiungere abbastanza rapidamente il punto dove avevano visto Charmander. Ancora un po' e la formazione di roccia sulla quale Charmander stava aspettando Damien sarebbe dovuta essere in vista...

Improvvisamente, mentre il terzetto e Pikachu correvano verso la radura del loro incontro, Ash sentì la terra cedere sotto i suoi piedi... e un istante dopo, un'intera sezione di terreno sulla quale stavano correndo sprofondò, e il gruppetto emise una serie di esclamazioni di sorpresa quando si ritrovarono a cadere in una buca poco profonda che in qualche modo era stata scavata e coperta nel bel mezzo della strada! I quattro amici atterrarono senza farsi davvero male, ma restando storditi per un attimo, e Ash si alzò di scatto e guardò verso l'alto.

"Ma cosa...? Chi ha scavato una buca proprio qui... e proprio adesso?" esclamò

La risposta che gli arrivò fu una ben nota risata femminile.

"Hohohohohoooo! Visto che alla fine è servita la nostra buca, Meowth? Pensare che ti eri convinto che ormai fossero passati, i mocciosi!" esclamò trionfante la voce di Jessie.

"Beh, visto che non sono più passati, mi ero convinto che ormai questa trappola fosse inutile." rispose una voce nasale, che Ash riconobbe come quella del Meowth parlante del Team Rocket. "E poi, che razza di trappola è mai questa? Una comunissima buca nel terreno?"

"Beh, ha funzionato, ed è questo che conta!" rispose allegramente la voce di James. Ash e Pikachu emisero un verso di esasperazione quando il terzetto del Team Rocket, con addosso delle colorate mantelline da pioggia sopra le loro tradizionali uniformi, apparve sopra di loro, sull'orlo della buca, e cominciò la loro routine...

"Pronti a passare dei guai e a pagare l'errore?"

"Dei guai molto grossi, e un bel raffreddore!"

"Proteggeremo il mondo della devastazione!"

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!"

"Denunceremo i mali della..."

"Pika pikachuuuuuu!" Esasperato, Pikachu si caricò di energia e scagliò un attacco Tuonoshock che colpì il terreno davanti al terzetto del Team Rocket, lasciandoli illesi ma facendoli sobbalzare ed interrompendo il loro grido di battaglia! I tre malfattori fecero un salto all'indietro di almeno un metro e restarono fermi lì, con delle buffe espressioni di sgomento dipinte in faccia, prima che Jessie riprendesse animo e si mettesse a protestare.

"Hey! Ma che ti salta in mente, moccioso?" esclamò. "Potevi far male a qualcuno, con quel Tuonoshock del tuo Pikachu!"

"Giusto!" esclamò James. "E poi interrompere il grido di battaglia è un segno di maleducazione!"

"Non abbiamo tempo per le vostre sciocchezze!" esclamò Ash alzandosi in piedi. "Dobbiamo andare a salvare un Pokemon! Un Charmander che potrebbe essere rimasto sotto la pioggia!"

"E' vero! Se non ci sbrighiamo, la sua fiamma si spegnerà, e Charmander morirà!" continuò Brock.           

"Che cosa?" rispose Meowth sgranando gli occhi. "Ma... state dicendo sul serio?"

I due ragazzi del Team Rocket e il Meowth loro complice restarono sbalorditi per un attimo... ma Jessie storse il naso e si mise le mani sui fianchi. "Hah! E pensi che noi crederemo a queste scuse?" esclamò. "Ora vi abbiamo preso, e non vi molliamo così facilmente!"

James, da parte sua, sbattè gli occhi con espressione contrita. "Ehm... ma, Jessie... e se... stessero dicendo la verità?" chiese il giovanotto dai capelli azzurri. "Se è così, allora... non dovremmo lasciarli andare ad aiutare quel Charmander?"

La ragazza dai capelli fucsia restò interdetta e rivolse un'espressione incredula al suo compagno di sventura. "Cosa? Non dirmi che ti stai facendo abbindolare, James!" esclamò. "Stanno cercando di impietosirci per farsi tirare fuori dalla nostra trappola!"

"Non è una bugia!" scattò Misty. "Abbiamo visto noi stessi un Charmander che è rimasto su una roccia ad attendere il suo allenatore che lo ha abbandonato! Quanto pensate che possa resistere sotto questa pioggia?"

Meowth guardò i suoi due compagni, non del tutto sicuro di cosa pensare. Da una parte, era portato a credere che Ash e i suoi compagni stessero cercando semplicemente di tirarsi fuori in qualche modo da quella situazione... ma dall'altra, non gli sembravano il tipo di persone che mentono su una questione così importante.

Alla fine, il Pokemon parlante si decise. "Forse... forse è meglio se li ascoltiamo, Jessie." affermò. "Non mi danno l'impressione di volerci ingannare soltanto per tirarsi fuori da lì."

"Meowth! Anche tu?" esclamò stupita Jessie. Stupita e confusa, la giovane donna guardò verso i suoi due complici, che la osservavano con espressione seria e quasi implorante... e poi verso Ash, Pikachu e i loro compagni, che restavano fermi dov'erano, in attesa. Finalmente, anche lei si decise, emise un sospiro rabbioso e si massaggiò la testa. "Okay, okay, ho capito! Saremo anche i cattivi, ma abbiamo anche noi degli standard! Va bene, mocciosi, vi tiro fuori, ma se è un trucco..."

"Nessun trucco, parola!" rispose prontamente Ash. Jessie prese una corda e la calò ai ragazzi, che si affrettarono a risalire. Ash si fermò giusto il tempo sufficiente a sistemarsi la mantellina da pioggia e poi riprese a correre verso il luogo in cui avevano visto Charmander, seguito a ruota da Pikachu, Misty e Brock... e, un istante dopo, con sua grande sorpresa, anche dal Team Rocket!

Per fortuna, a quel punto il luogo in cui avevano visto Charmander non era molto lontano... e infatti, solo qualche istante dopo, Ash vide la roccia sulla quale il Pokemon Lucertola si trovava... e sul quale si trovava ancora, per fortuna! Era ancora seduto sulla formazione rocciosa e stava usando una grande foglia come ombrello, in un disperato tentativo di proteggere la sua coda. La fiamma ardeva ancora, per fortuna, ma era ridotta a poco più che una fiammella...

"E' lì! E' ancora vivo!" esclamò Misty, dapprima sollevata ma poi comprendendo che non sarebbe rimasto in vita a lungo se non avessero fatto qualcosa per aiutarlo. E in quel momento, la cosa migliore da fare era portarlo al Pokemon Center.

"Allora stavate dicendo la verità..." disse Jessie, provando un senso di colpa al quale non era molto abituata. Con un verso di irritazione, la giovane donna si tolse la mantellina mentre Ash raggiungeva Charmander e lo prendeva delicatamente in braccio, stando bene attento a non esporre ulteriormente la sua coda alla pioggia. A quel punto, Charmander era troppo debole per reagire, se non con un ringhio sommesso...

Senza perdere tempo, Jessie usò la sua mantellina per proteggere ulteriormente Charmander, e il gruppo si affrettò a tornare indietro, sfidando la pioggia battente per arrivare il prima possibile al Pokemon Center...

 

oooooooooo

 

Quando Ash e i suoi compagni raggiunsero il Pokemon Center, l'infermiera Joy e la sua assistente Chansey erano già pronte - avevano già portato una barella e dei medicinali, e quando la porta del Pokemon Center si aprì, si mossero immediatamente per andare ad accoglierli.

"Ragazzi, siete tornati!" esclamò l'infermiera. "Avete trovato quel Charmander?"

"Sì... è proprio qui! Ma temo che sia molto debole." rispose Brock. Ash appoggiò delicatamente Charmander sulla barella, e Chansey si piazzò accanto al Pokemon Fuoco, per poi appoggiare le "mani" sulla schiena di Charmander. Si sentì un suono distante e melodico, come quello di un campanello che veniva suonato, e il corpo della Pokemon infermiera si illuminò di una tenue aura blu-verdina; poi emanò una serie di ondate di luce che penetrarono nel corpo di Charmander... e la fiamma sulla punta della sua coda cominciò ad ardere con maggior vigore.

"Ottimo lavoro, Chansey!" affermò l'infermiera Joy, poi si rivolse ad Ash che guardava incuriosito quello strano fenomeno. "Questa è la mossa Rintoccasana di Chansey. Serve a far recuperare le forze ad un paziente e stabilizzarlo, come ha fatto adesso con Charmander. Ma queste sono solo le prime cure. Adesso dobbiamo portare Charmander in infermeria."

"Chansey!" esclamò la Pokemon rosa, e si affrettò a trasportare Charmander nella sala medica. Ash e i suoi compagni seguirono Chansey e l'infermiera fino a quando non raggiunsero la zona riservata al personale medico, poi si sedettero e cominciarono ad attendere, mentre una lucetta rossa si accendeva sopra le doppie porte d'ingresso per segnalare che c'era una procedura medica in atto.

"Abbiamo fatto tutto il possibile." affermò Brock, sentendosi improvvisamente stanco. "Adesso non possiamo fare altro che aspettare."

James prese fiato, parlando con evidente preoccupazione. "Charmander ce la farà, vero?"

"Ma... ma certo che ce la farà!" esclamò prontamente Ash, rifiutandosi di credere che sarebbe potuta andare diversamente. "L'infermiera Joy sa quello che fa! Vedrete che andrà tutto bene!"

"Pika pi?" chiese Pikachu, un po' stupito da quell'improvvisa reazione emotiva da parte del suo allenatore.

"Ash, stai tranquillo!" Misty provvide a far calmare il suo compagno di viaggio. "Capisco che tu sia preoccupato, ma... agitarsi non servirà a niente, a questo punto. Come ha detto Brock... lasciamo fare all'infermiera Joy, e vedrai che andrà tutto bene."

Ash sospirò e appoggiò la schiena al muro, cercando di rilassarsi. "Sì... sì, hai ragione, Misty... è solo che... beh... non riesco a capire come una persona possa abbandonare così il suo Pokemon." affermò.

Meowth restò in silenzio, le braccia conserte, e gettò un'occhiata ai suoi due compagni di sventura che sedevano su una panca accanto a lui, anche loro senza dire una parola. Il più sensibile James aveva un'espressione contrita e non riusciva a nascondere la sua ansia per Charmander... mentre Jessie manteneva un'espressione accigliata e guardava in giro, forse per non far capire agli altri cosa stesse pensando in quel momento.

L'attesa continuava, interrotta solo, di tanto in tanto, da qualcuno del gruppo che andava a prendere uno snack o qualcosa da bere...

Finalmente, dopo quasi due ore, la luce rossa si spense per dire che la procedura era terminata. Ash e Pikachu si alzarono per primi, in trepidante attesa... e poco dopo, l'infermiera Joy uscì dalle doppie porte.

Dopo un breve istante di silenzio, l'infermiera dai capelli rosa tranquillizzò tutti con un sorriso. "Tutto a posto, ragazzi. Charmander è fuori pericolo." affermò. "Ha solo bisogno di un po' di riposo, e per domani sarà di nuovo in forma!"

Tutti, compresa Jessie, tirarono un sospiro di sollievo. Visto che ormai l'emergenza era cessata, l'infermiera Joy permise al gruppo di entrare nella sala medica e dare un'occhiata a Charmander, che stava riposando all'interno di una macchina simile ad un incubatore, guardato a vista da Chansey. Ora la fiamma sulla sua coda ardeva con vigore.

"Pika pikachu!" esclamò allegramente Pikachu prima di raggiungere la macchina e dare un'occhiata all'interno. Era contento di vedere che il Pokemon Lucertola stava bene e se la sarebbe cavata.

"Meno male... ero in pensiero." affermò Misty sollevata. Ash e Brock si guardarono a vicenda in segno di intesa... e anche il Team Rocket si permise di sorridere.

"Vi rendete conto, ragazzi? Abbiamo compiuto una buona azione!" commentò James, con dei comici fiumi di lacrime che gli scendevano dagli occhi!

"Già, e non siamo neanche stati spediti in orbita!" rispose Meowth.

Ash disse di sì con la testa, contento di aver potuto contare su quelli che fino ad allora erano stati suoi avversari. "E' vero... vi devo ringraziare, Team Rocket! Senza di voi, non so come sarebbe andata a finire!"

"E' vero!" rispose Misty sorridente. "Devo ricredermi su di voi! In fondo non siete davvero cattivi!"

L'espressione di Jessie si fece interdetta, e la ragazza del Team Rocket cominciò a borbottare tra i denti. "Di... di cosa stai parlando, mocciosa? Noi siamo pur sempre il Team Rocket!" ribattè. "Oggi vi abbiamo dato una mano perchè... beh... perchè lasciar morire un Pokemon sotto la pioggia è da vigliacchi, e noi siamo cattivi che hanno classe! Aaaah, lasciamo perdere! James! Meowth! Ce ne andiamo da qui prima che tutta questa dolcezza mi faccia venire il diabete!"

"Ehm... d'accordo, Jessie..." commentò Meowth, un po' stupito dalla reazione della sua compagna. "E comunque, mocciosi, sappiate che questa volta abbiamo collaborato solo perchè abbiamo deciso noi di farlo! La prossima volta riusciremo senz'altro a prenderlo, quel Pikachu!"

"Già! Il Team Rocket non si arrende tanto facilmente!" sottolineò James. "A presto! E una volta tanto non ce ne andiamo con un'esplosione!"

Il terzetto di imbaranati malfattori si allontanò a passo di marcia e uscì dal Pokemon Center, sicuramente per andare a studiare qualche altro piano per catturare Pikachu, e lasciando i tre allenatori più giovani e Pikachu a guardarli con espressione stupita. Finalmente, Brock sospirò e si massaggiò la fronte.

"Beh, immagino che fosse il caso di aspettarsi una reazione simile da quei tipi. Sono un po' strani, bisogna ammetterlo." disse il giovane esperto di Pokemon Roccia.

"Può essere, ma non mi sembrano davvero persone cattive." commentò l'infermieria Joy, forse prevedibilmente. "Altrimenti, non credo proprio che vi avrebbero dato una mano a salvare Charmander. Stanno soltanto... cercando di darsi un tono."

"Sicuramente hanno fatto una buona azione. Ma sono comunque uomini del famigerato Team Rocket..." commentò tra sè Ash, sperando che la fiducia dell'infermiera dai capelli rosa fosse ben riposta. Poi, guardò di nuovo verso la macchina dove Charmander si stava riposando, e vide Pikachu che gli faceva il segno dell'okay con il pollice in alto.

Comunque fosse, quell'emergenza si era risolta nel migliore dei modi, e in fondo non importava il motivo per cui il Team Rocket lo avesse fatto.

"Bene... adesso che sappiamo che Charmander si riprenderà del tutto... yaaaawn!" Misty cominciò a dire, ma la sua frase si interruppe in uno sbadiglio. Ormai era notte inoltrata, e i ragazzi erano rimasti svegli a lungo in attesa di notizie su Charmander, per non parlare della fatica che avevano fatto a correre in quel temporale. "Che ne dite se andiamo a riposare? Io sono esausta..."

"Sì, vi consiglierei di farlo." disse l'infermiera Joy. "Avete già fatto tutto quello che vi si poteva chiedere, e anche di più. Adesso è giusto che vi prendiate un po' di riposo... non preoccupatevi, io e Chansey continuiamo il nostro turno."

"Mi sembra... yaaaawn... una buona idea. Tu che dici, Pikachu?" chiese Ash.

"Pika pika..." rispose il topolino giallo.

 

oooooooooo

 

I tre amici e i loro Pokemon si erano addormentati immediatamente dopo essersi sdraiati, vinti dalla stanchezza e rassicurati dal fatto che ora Charmander fosse in buone mani. La notte, a parte i rumori della pioggia e qualche tuono lontano, era passata tranquillamente, al caldo e al sicuro. La mattina dopo, quando ormai il tempo si era aggiustato, Ash e Pikachu si erano svegliati per primi, trovandosi davanti ad un mattino particolarmente brillante.

"Hmm... accidenti... non credo di aver mai dormito così profondamente..." disse Ash, sfregandosi il viso con una mano mentre cercava di riabituare i suoi occhi alla luce del sole che filtrava dalle finestre semichiuse. Vide che anche Brock e Misty si stavano risvegliando,  e la bambina dai capelli arancioni sbadigliò e si mise una mano davanti alla bocca.

"Hmm... Buongiorno, ragazzi..." disse Brock, tornato in piena attività più rapidamente degli altri. Ash immaginò che fosse dovuto al fatto che era abituato a svegliarsi presto per badare ai suoi fratellini più piccoli e alla casa. "Spero che abbiate dormito bene..."

"Buongiorno, Brock... Buongiorno, Ash..." mormorò Misty, e usò le mani per riavviarsi i capelli e legarseli nella sua ormai consueta coda laterale. "Sì, sono riuscita a riposare. Allora, che ne dite? Andiamo a vedere come sta Charmander, e poi facciamo colazione?"

"Sì, mi sembra una buona idea!" rispose Ash, accarezzando Pikachu sulla schiena. Il Pokemon elettrico si svegliò con uno squittio sommesso, poi si scrollò e si sgranchì le braccia. "Ben svegliato, Pikachu! Come ti senti?"

"Pikachu!" rispose lui con un sorriso sollevato. "Pika pika chu, pika pi?"

Ash strizzò un occhio al suo starter. "Tranquillo, Pikachu... avevamo proprio intenzione di andare a vedere come sta Charmander!" rispose. "Ma sono sicuro che va tutto bene! L'infermiera Joy e Chansey hanno fatto un gran bel lavoro!"

 

oooooooooo

 

Come aveva detto l'infermiera Joy, Charmander aveva avuto bisogno solo di una notte di riposo per riprendersi quasi del tutto. Adesso, il Pokemon Lucertola era stato fatto uscire dalla macchina di recupero, e la fiamma sulla sua coda era tornata vivace... ma la sua espressione restava abbattuta, e il suo sguardo andava alla finestra più vicina a lui, guardando verso l'esterno.

"Hey, Charmander! Mi fa piacere vedere che stai bene!" esclamò Ash con evidente sollievo.

Il Pokemon di Fuoco guardò verso Ash e li fece un sorriso un po' stentato. "Charrr..." affermò, chiaramente grato per quello che Ash e i suoi compagni avevano fatto per lui. Tornò a guardare fuori, come se volesse chiedere al ragazzo e ai suoi compagni di portarlo da qualche parte. E non c'era bisogno di tanta fantasia per immaginare dove...

"Charrrr... charmander!" ruggì sommessamente Charmander.

"Credo... che Charmander voglia tornare là dove ha atteso il suo allenatore." disse l'infermiera Joy. Pikachu annuì, come per confermare quello che l'infermiera aveva detto.

"Pikachu..."

La notizia spense non poco l'entusiasmo di Ash e dei suoi compagni, che avevano visto che razza di individuo fosse quel Damien. Il ragazzino stava per dire qualcosa per obiettare, ma Brock sospirò e si sfregò la fronte con fare rassegnato. "Capisco... sinceramente, non posso dire che l'idea mi piaccia... ma resta il fatto che Charmander non è un nostro Pokemon, e non siamo noi a decidere per lui." affermò. "Quand'è così... immagino che non ci sia molto da fare. Riaccompagneremo Charmander dove lo abbiamo trovato."

"Cosa?" esclamò Misty. "Ma... Brock, come fai a dire una cosa simile? Quel Damien non tornerà a riprenderlo!"

"Credimi, Misty, non fa piacere neanche a me..." rispose Brock. "Ma... anche se siamo convinti che sarebbe meglio per lui, non possiamo imporre a Charmander quello che vogliamo noi. Dobbiamo accettare che lui non la pensa come noi, e cercare di aiutarlo come possiamo. Dopotutto... anche se vorremmo, non possiamo aiutare tutti."

"Però..." cercò di protestare Ash. Sospirò e scosse la testa, rendendosi conto che Brock aveva la sua brava parte di ragione. "Però non mi sembra giusto. Così... o Charmander torna ad esporsi ai pericoli della foresta, o quel furfante di Damien viene a riprenderselo."

Brock storse il naso con riluttanza. Era d'accordo con Ash, ma... se Charmander non voleva essere aiutato, immaginava che fosse inutile insistere.

 

oooooooooo

 

Dopo una rapida colazione, e dopo essersi rimessi a posto, i ragazzi si erano rimessi in viaggio, pensando che sarebbe stato giusto almeno accompagnare di nuovo Charmander nel luogo dove lo avevano trovato. Ora che aveva smesso di piovere, la strada era senza dubbio molto più agevole, e a parte le pozzanghere che rendevano il terreno difficile, il gruppo non ebbe alcun problema a ripercorrere la strada che avevano fatto già due volte. Charmander camminava con il gruppo assieme a Pikachu, e i due Pokemon restavano in silenzio, forse contriti per il fatto che sarebbero rimasti assieme per così poco tempo.

Ash si guardò attorno e si rese conto che erano arrivati vicini al luogo dove avevano trovato Charmander per la prima volta. Ora più che mai, sentiva che non gli andava per niente l'idea di lasciare che Charmander tornasse lì ad attendere un allenatore che forse non si sarebbe più fatto vedere... Misty e Brock restavano anche loro in silenzio, temendo di dire qualcosa che avrebbe dato fastidio ad Ash o a Charmander.

Improvvisamente, Pikachu sentì qualcosa che si muoveva sulla sua sinistra - un rumore di rami che si spostavano e si rompevano, e foglie che frusciavano. Immediatamente, il topolino giallo si fermò e fece cenno a Charmander e al resto del gruppo di restare fermi ed attendere.

"Hm? Che succede, Pikachu? C'è qualcosa che ci sta seguendo?" chiese allarmato Ash. Pikachu e Charmander si erano messi in guardia, attendendo qualunque cosa dovesse apparire... e un attimo dopo, due lunghe liane simili a fruste emersero dalla vegetazione sulla loro sinistra! Pikachu saltò all'indietro appena in tempo per evitare di essere agguantato da una di esse, mentre l'altra frustò l'aria attorno a sè per allontanare eventuali minacce. Ash e i suoi compagni si allontanarono rapidamente mentre dal cespuglio accanto a loro emergeva, con un gran rumore di rami spezzati, un Pokemon chiaramente di tipo Erba conun corpo simile ad una campana, di colore giallo e con un paio di occhi tondi dalle pupille nere sopra una enorme bocca tonda. Si muoveva trascinandosi su due grandi foglie che gli facevano da braccia, e uno strano odore, un misto di acido e miele, aleggiava intorno a lui mentre si avvicinava pericolosamente al gruppo!

"Attenti, ragazzi!" esclamò Brock allarmato! "Quello è un Weepinbell!"

"Che cosa? Cavolo, potrebbe essere un problema... Mi sa che lo abbiamo disturbato in qualche modo!" esclamò Misty, sapendo di non avere Pokemon che potessero affrontare un Pokemon d'Erba così forte. Ancora una volta, Ash consultò il suo Pokedex per avere più informazioni sulla creatura che avanzava famelica verso di loro...

"Weepinbell, il Pokemon Moschivoro. Tipo Erba/Veleno. Forma evoluta di Bellsprout. Questo Pokémon sembra una pianta. Cattura le prede con una polvere tossica. Quando è affamato divora qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Se la preda è più grande della sua bocca, la fa a pezzi con foglie affilate prima di mangiarla. La preda è poi disciolta da potenti acidi."

Ash rabbrividì, e una buffa espressione di spavento apparve sul suo viso. No, non era decisamente una bella fine, quella che la descrizione paventava...

"Bell!" esclamò il Weepinbell con voce stridula, avvicinandosi pericolosamente a Pikachu. Il Pokemon Elettro serrò gli occhi e caricò le sacche elettriche sulle guance, pronto a combattere, mentre Ash si accingeva a mandare in campo Pidgeotto o Butterfree... ma prima che potesse sferrare il suo primo attacco, Charmander si piazzò audacemente davanti a lui, usando una zampetta artigliata per fare cenno a Pikachu che avrebbe pensato all'aggressore.

"Char!" esclamò il Pokemon Lucertola, deciso ad aiutare chi gli aveva salvato la vita. Pikachu sbattè gli occhi e si fece indietro, mentre Weepinbell, riconoscendo che il Pokemon Fuoco era una minaccia più sostanziale, smise di avanzare e si mosse attentamente attorno a lui, sollevando un paio di liane simili a fruste. Charmander serrò gli occhi e si preparò alla lotta... e senza alcun preavviso, Weepinbell scagliò un attacco Foglielama con un rapido movimento delle sue braccia-foglia, e una raffica di foglie verdi sfrecciarono contro Charmander come tanti shuriken.

La risposta di Charmander fu rapida e precisa. Il piccolo Pokemon Fuoco spalancò la bocca... e da essa uscì, con un ruggito profondo, una enorme fiammata che incenerì le Foglielama di Weepinbell e proseguì la sua corsa, investendo lo sbalordito Pokemon Moschivoro! Weepinbell venne inghiottito dalla fiammata, che si esaurì un attimo dopo quando Charmander chiuse la bocca... e davanti agli occhi attoniti di Ash e dei suoi compagni, la pianta carnivora riapparve stramazzata a terra e con gli occhi trasformati in spirali, tutta affumicata e bruciacchiata! Quella fiammata era un colpo potentissimo... certo non si trattava di un comune attacco Braciere!

"Ch... Charmander? Come... come hai fatto?" chiese Ash impressionato.

Lo stesso Charmander sembrava non essere sicuro di come aveva fatto, e guardò verso Ash e Pikachu con aria persa ed imbarazzata. "Charrrr..." mormorò, guardando dietro di sè e vedendo il Weepinbell a terra privo di sensi.

"Un attacco Lanciafiamme..." commentò Brock con un sorriso che esprimeva approvazione. "Ho sentito dire che alcuni Pokemon possono conoscere già alcuni dei loro attacchi più potenti nelle loro forme evolutive primarie... e ho l'impressione che questo Charmander sia uno di questi. Semplicemente, non sapeva di conoscere quell'attacco... e lo ha scoperto adesso, agendo per istinto per proteggere Ash e Pikachu!"

"Capisco!" esclamò contento Ash. "Beh, grazie, Charmander! Sei stato formidabile!"

"Cha char!" esclamò allegramente Charmander, mettendosi una mano dietro la nuca.

Improvvisamente, una voce che Ash e i suoi compagni avevano già sentito intervenne. "Cosa, cosa? Quindi... Charmander è in grado di usare l'attacco Lanciafiamme?" chiese una voce maschile dal tono supponente, che Ash fu sicuro di riconoscere. Il ragazzino si voltò verso una stradina che arrivava da un'altra parte della foresta... e con sua grande rabbia, vide arrivare l'allenatore di Charmander, Damien, che si stava ripresentando con un sorriso falso sulle labbra e un'espressione sfacciata, come se niente fosse successo!

"Charmander! Ecco dov'eri finito!" esclamò Damien fingendosi contrito. "Ti ho cercato dappertutto, lo sai?"

"Damien!" esclamò Ash rabbiosamente. Pikachu abbassò le orecchie e caricò le guance, mentre Charmander spalancò gli occhi e sorrise, contento di aver ritrovato il suo allenatore...

Ma prima che Charmander potesse correre incontro a Damien, Misty fece un passo avanti e sfidò Damien con lo sguardo. "Hah! Certo che hai una gran faccia tosta, bellimbusto!" esclamò. "Lo hai abbandonato, e ora vieni qui a riprendertelo?"

Charmander si fermò e sgranò gli occhi scioccato. Aveva sentito bene? Misty aveva detto che Damien lo aveva abbandonato? No, non poteva essere vero, Misty doveva essersi sbagliata...

Ma sfortunatamente, quello che Damien disse confermò le parole della piccola esperta di Pokemon d'Acqua. "Certo, e ho fatto bene a lasciarlo andare!" esclamò senza un minimo di vergogna, e anzi sorridendo. "Così ha scoperto di conoscere l'attacco Lanciafiamme ed è diventato finalmente un Pokemon degno di stare nella mia squadra!"

"Dovresti vergognarti! Per colpa tua Charmander ha rischiato di morire!" lo rimproverò Ash. "E ora che Charmander è diventato più forte, lo rivuoi in squadra? Tu non sei un allenatore di Pokemon, sei solo un impostore!"

"Hah! Puoi dire quello che vuoi, moccioso. Ma io voglio Pokemon forti fin da subito, e non mi va di perdere tempo ad allenarli! Allenare i Pokemon è una noia mortale!" affermò Damien.

Brock scosse la testa. "Ash ha ragione. Non hai alcun diritto di definirti un allenatore!"

"Hai sentito, Charmander? A quella canaglia non importa nulla di te!" continuò Misty rivolta al Pokemon Fuoco, che si stava allontanando dal suo allenatore con espressione delusa e ferita. "Lui vuole usarti solo per vincere gli incontri!"

"Tu non ti intromettere, mocciosa!" esclamò Damien perdendo la pazienza. "Andiamo, Charmander! Ritorna!"

Il giovinastro lanciò una Pokeball verso il Pokemon Lucertola... ma quest'ultimo, deciso a non farsi più sfruttare, colpì la sfera con la coda quando quest'ultima sembrava in procinto di toccarlo, e la rispedì al mittente, colpendo Damien in mezzo agli occhi! Con un'esclamazione di dolore e sorpresa, Damien barcollò all'indietro e si premette una mano sulla fronte... e quando riaprì gli occhi e guardò davanti a sè, vide che Charmander e Pikachu lo stavano fissando rabbiosamente, e i tre allenatori tenevano a loro volta lo sguardo su di lui con espressione accusatoria.

"Uuuugh..." ringhiò Damien, per poi voltare le spalle al gruppo e scappare con la coda tra e gambe. "Me la pagherete! Nessuno può trattarmi così! Per questa volta vi lascio andare! Ma quando ci incontreremo di nuovo, ve la farò pagare! Vi pentirete di avermi umiliato così!"

Damien scappò via frignando e lamentandosi, e il gruppo lo guardò andare via senza restare nemmeno un po' impressionati dalle sue vuote minacce. "Sì, certo, come no..." rispose Ash. "Quello lì è soltanto un vigliacco da quattro soldi."

Poi, si rivolse a Charmander, sorridendogli con calore. "Allora, Charmander... visto che non vuoi tornare da Damien, non ti andrebbe di entrare a far parte della mia squadra?" gli chiese. "Sono sicuro che ti troverai bene!"

"Char?" chiese il Pokemon Fuoco, indicando sè stesso con stupore. Charmander guardò verso Ash e Pikachu, e il topolino giallo fece il segno dell'okay per dire che era più che disposto ad accettarlo in squadra. Ash, Misty e Brock stavano sorridendo in maniera incoraggiante... e finalmente, comprendendo che aveva trovato qualcuno che teneva veramente a lui, Charmander alzò una mano e drizzò la sua coda fiammeggiante!

"CHAAAAAAR!" esclamò gioiosamente.

Ash si chinò e abbracciò con gioia il nuovo membro della sua squadra. "Fantastico! Benvenuto in squadra, Charmander!"  

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

Nota dell'autore: Non preoccupatevi, non ho finito di umiliare Damien. Apparirà ancora più avanti. XD

 

 

 

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Capitolo 23
*** La palestra di A.J. ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 22 -La palestra di A.J.

 

"Nidorina, usa Doppiocalcio!"

Quando Ash diede l'ordine, la battagliera Pokemon Veleno scattò verso il suo avversario, un Rattata che stava cercando in qualche modo di aprirsi un varco nella sua difesa. Nidorina si girò di scatto e colpì l'avversario con le zampe posteriori, scalciando come un mulo... e il Rattata avversario accusò il colpo e venne scaraventato a terra vicino al suo allenatore. Gli occhi del Pokemon topo si trasformarono in due spirali, segno che era stato battuto, e il suo allenatore - un ragazzino dall'aspetto anonimo con maglietta, pantaloncini, scarpe da ginnastica e berretto - fece un'espressione di disappunto. Non si aspettava che il suo Pokemon venisse battuto così facilmente...

"Rattata non è più in grado di combattere." disse Brock, che faceva da arbitro a quell'incontro non ufficiale. "Ash e Nidorina si aggiudicano lo scontro!"

Esaltato dalla vittoria, Ash alzò un pugno in aria. "Evviva! Sei stata grande, Nidorina!" esclamò. "Certo che ne abbiamo fatti di progressi, eh?"

"Nido!" esclamò la Pokemon Veleno con aria sicura. Pikachu, un po' più prudente, si limitò ad abbassare le orecchie e sospirare davanti all'esuberanza del suo allenatore.

"Ho l'impressione che Ash si stia montando un po' la testa..." sospirò Misty. Tra sè, doveva ammettere - un po' a malincuore - che Ash stava diventando molto più abile come allenatore, ma non le piaceva molto il fatto che stesse alzando la cresta. Che non si dimenticasse che le doveva ancora una bicicletta nuova!

Il ragazzino richiamò il suo Rattata e ripose la Pokeball al suo posto, ripromettendosi di fermarsi al primo Pokemon Center che avesse incontrato. "Uff... e va bene, hai vinto tu. Sei davvero bravo." ammise. "Ma... anche se sei in gamba, non lo sarai mai quanto AJ, questo è sicuro!"

Quel nome fece drizzare le orecchie ad Ash e Pikachu. "Hm? E chi sarebbe questo AJ?" chiese Ash richiamando Nidorina nella sua sfera, attirando anche l'attenzione di Misty e Brock.

Il ragazzino non trattenne una breve risata. "Hah! Siete proprio nuovi di queste parti! Tutti conoscono AJ! E' il più forte allenatore dei dintorni! Dicono che con la sua tecnica di allenamento riuscirà senz'altro a vincere il campionato di Kanto di quest'anno!" affermò.

Ash rimase sorpreso davanti a questa rivelazione, ma dopo un primo istante di meraviglia, la sua proverbiale sicurezza tornò a tutta forza, e una luce di competizione si accese nei suoi occhi. "Ooooh, e così questo AJ pensa davvero di poter diventare un campione di Pokemon prima di me? E' quello che vedremo!" esclamò, stringendo un pugno davanti a sè. "Dove si trova questo AJ? Sono curioso di sfidarlo!"

"Pikachu?" chiese il topolino elettrico drizzando le orecchie. Aveva davvero l'impressione che Ash stesse facendo il passo più lungo della gamba, e che stesse per sbattere la faccia contro un muro.

"Ash, sei sicuro che sia una buona idea?" chiese Brock.

"Appunto. Non ti montare la testa solo perchè hai due Medaglie." rispose Misty piccata. "Una delle quali te l'hanno praticamente regalata le mie sorelle..."

Ash la guardò e storse il naso. "La tua è tutta invidia perchè ho battuto il Team Rocket e tu no!"

"E quanta... abilità ci vuole per sconfiggere quei tre pagliacci da circo?" chiese Misty.

 

oooooooooo

 

A diversi chilometri di distanza, Jessie, James e Meowth starnutirono tutti assieme!

"Hmm... ho avuto la vaga sensazione che qualcuno stesse sparlando di noi..." osservò Meowth grattandosi il naso.

 

oooooooooo

 

Ash mostrò la lingua alla sua compagna di viaggio. "Bleh! In ogni caso, io ho vinto e tu no!" ribattè.

"Hmph!" esclamò Misty. "Ash, sei proprio un bambino!"

"Certamente, ho dieci anni!" ribattè prontamente Ash. "E tu non sei molto più grande di me, vero?". Misty strinse i denti, messa all'angolo dalla verità.

Vedendo che il giovane allenatore battuto da Ash stava assistendo al battibecco con sempre maggiore imbarazzo e fastidio, Brock decise di intervenire per calmare un po' i bollenti spiriti dei due ragazzini. "Ehm... ragazzi, forse è meglio se aspettate un po' prima di chiarire queste... incomprensioni." rispose il giovane esperto di Pokemon Roccia. Ash, Misty e Pikachu guardarono verso di lui, che continuò. "Ash, volevi chiedere dove si trova questo AJ, giusto?"

"Oh? Ehm... certo, certo! Se voglio sfidare questo AJ, devo sapere dove si trova!" affermò.

Il ragazzino alzò le spalle. "Io continuo a dire che sei matto a sfidare AJ, ma se proprio insisti..." affermò. "Lui si trova a circa mezz'ora di cammino da qui, nella palestra che lui ha personalmente messo su per allenare i suoi Pokemon. E' un tipo tosto, te lo ripeto! Non riuscirai a sconfiggerlo tanto facilmente!"

"Ah sì? Beh, è quello che vedremo presto! Nemmeno io sono una pappamolla!" esclamò Ash. "Che ne dici, Pikachu? E voi, ragazzi? Io dico che vado lì e faccio vedere a quell' AJ chi sarà il vero campione!"

"Pika pi!" esclamò Pikachu, alzando una mano per fare cenno al suo allenatore di fermarsi ed aspettare un momento! Il ragazzino stava già partendo per la tangente, e il topolino giallo non era sicuro che si sarebbe fermato tanto presto...

Misty e Brock  si guardarono dubbiosi. "Senti, Brock... tu pensi che Ash abbia qualche possibilità di non ncappare in qualche figuraccia?" chiese la bambina dai capelli arancioni con aria rassegnata. "Sinceramente, io credo che stia per fare una pessima figura..."

Brock non potè fare altro che alzare le spalle con espressione rassegnata. "Beh... che posso dire, ogni tanto bisogna fare esperienza sulla propria pelle per imparare..." disse il ragazzo dalla pelle scura. "Anche se devo ammettere che è diventato molto più bravo, in questi giorni. Da quando Charmander si è unito alla sua squadra, ho l'impressione che Ash prenda molto più sul serio l'allenamento."

"Sì, questa è una cosa che gli devo riconoscere." ammise Misty, facendo un piccolo sorriso soddisfatto. "Al contrario di certa gente, lui almeno prende sul serio l'idea di allenare i suoi Pokemon. E non li considera soltanto degli strumenti con cui vincere le battaglie."

"Stai pensando a quel Damien, vero?" chiese Brock. Quando Misty annuì rabbiosamente, il ragazzo più grande fece un cenno con la testa per dirle di non farsi venire cattivo sangue. "Sì, ti capisco. Purtroppo, per quanto ci dispiaccia ammetterlo, esistono anche allenatori di Pokemon come lui, che non sono certo degni del titolo di allenatori. Ma adesso, almeno Charmander ha un allenatore che si prenderà cura di lui e saprà volergli bene."

Misty disse di sì con la testa... poi fece cenno a Brock di affrettarsi. Ash, smanioso di incontrare quel famigerato AJ, li aveva già distanziati di un bel po', e Pikachu gli correva dietro per cercare di richiamarlo. La ragazzina sospirò tra sè e sveltì il passo nel tentativo di stare dietro al ragazzo di Biancavilla. Aveva la netta sensazione che quella giornata avrebbe riservato loro un bel po' di sorprese...

 

oooooooooo

 

In effetti, trovare la palestra improvvisata di AJ si era dimostrato un po' meno facile del previsto. Ash, Pikachu e i loro compagni avevano girato in lungo e in largo per quella zona, sperando di trovare qualche indizio... ma alla fine, erano riusciti a risalire alla posizione di AJ seguendo la scia di allenatori sconfitti che si era lasciato dietro, e che in quel momento si dirigevano al più vicino Pokemon Center. Nel giro di una mezz'ora, Ash e i suoi amici si erano trovati davanti alla cosiddetta palestra del famigerato aspirante campione - un piccolo complesso che il proprietario aveva costruito con sorprendente perizia ed abilità, creando dei tetti improvvisati con della legna, e montando delle grandi tende all'interno delle quali teneva molto probabilmente tutti gli strumenti di cui aveva bisogno. In effetti, sembrava una sorta di accampamento nel quale si allenavano Pokemon e si accettavano sfide. E anche l'atmosfera che si respirava era stranamente tesa, come a voler sottolineare che chiunque fosse il proprietario di quel posto, faceva sul serio.

"Okay, mi aspettavo un bel po' di cose... ma non che questo tizio si fosse organizzato fino a questo punto!" affermò Ash, incredulo e stupito. "E quel cartello lì, cosa dice?"

"Hmm, vediamo un po'..." disse Misty, avvicinandosi per prima ad un cartellone di legno inchiodato vicino all'ingresso della corta palizzata che delimitava il perimetro di quella strana palestra. Sul segno era stato incollato un foglio che riportava delle scritte inequivocabili:

PALESTRA DI A.J.

NON UFFICIALE

Vittorie:  98     Sconfitte:  0

"Una palestra non riconosciuta dalla Lega Pokemon, quindi." commentò Brock. "Caspita, 98 vittorie e nessuna sconfitta. Ho l'impressione che questo AJ sia davvero un allenatore in gamba come abbiamo sentito dire." 

Ash non sembrò altrettanto convinto. "Aaah, che sciocchezze! Magari non sta dicendo la verità, e vuole soltanto farsi credere forte!" rispose con eccessiva sicurezza. "E... e comunque non conta quante vittorie ha ottenuto! Magari eano tutti allenatori scarsi, mentre io ho già due Medaglie!"

"Davvero? Classica affermazione dei perdenti!" rispose una voce giovanile dal tono sicuro e forse anche un po' arrogante. Sorpreso da quell'intervento improvviso, Ash alzò lo sguardo dal cartellone per vedere chi avesse parlato.

"Huh? E tu chi sei...?" chiese Ash, interrompendosi quando vide la persona che aveva fatto quel commento pungente. Si trattava di un ragazzo adolescente, sicuramente più grande di Ash ma più giovane di Brock, con un grande ciuffo di capelli verdi e vestito di colori vivaci - una maglietta a maniche corte nera ed arancione, un paio di pantaloncini blu e stivaletti rossi da viaggio. La sua espressione era acuta e sicura di sè, ma la cosa che Ash notò subito, prima di ogni altra, era che il giovanotto teneva in mano un frustino con il quale giocherellava in maniera quasi minacciosa. Accanto a lui camminava un Sandshrew dall'aspetto battagliero, e Ash come sempre consultò il suo Pokedex per sapere di più sulla creatura.

"Sandshrew, il Pokemon Topo. Tipo Terra. Il corpo di Sandshrew ha una conformazione che gli consente di assorbire l'acqua senza perdite e di sopravvivere nell'aridità del deserto. Questo Pokémon si avvolge su se stesso per proteggersi dai nemici." arrivò subito la spiegazione del Pokedex. "Il suo corpo è molto asciutto, ma si dice che quando di notte la temperatura si abbassa si ricopra di fine rugiada. Mosse conosciute: Sfuriate, Ricciolscudo, Rotolamento, Fossa, Turbosabbia, Velenospina."

Ash nascose un breve istante di timore. Con tutte le mosse che quel Sandshrew conosceva, era chiaro che era stato allenato bene. Ma ancora una volta, la sua sicurezza ebbe la meglio sul buon senso, e il ragazzino decise che in fondo non voleva dire niente, se non che doveva stare più attento durante la battaglia.

"Aaah, altri sfidanti, vedo! Bene, io e Sandshrew siamo sempre pronti ad ogni confronto!" rispose il giovanotto dai capelli verdi, tirando il suo frustino da entrambe le parti. "Io sono A.J., il proprietario di questa palestra, e io e i miei Pokemon non rifiutiamo mai una sfida! Allora, chi di voi vuole essere il mio avversario numero 99?"

Misty si tirò subito indietro e mosse le mani davanti a sè. "Hey, non guardate me!" affermò. "Io sono qui soltanto perchè ho ancora dei conti in sospeso con questo marmocchio che mi ha distrutto una bici!"

"Non smetterai mai di rinfacciarmelo, vero, Misty?" chiese Ash con un sospiro a metà tra l'irritato e il rassegnato. Si schiarì la voce e si rivolse direttamente ad A.J. "Il tuo sfidante sono io, A.J.! E comunque, non pensare di farmi impressione con i numeri. Tu avrai anche battuto 98 avversari, ma io ho due Medaglie!" Giusto per dimostrare che stava dicendo la verità, il ragazzino mostrò il risvolto interno della sua giacca, dove le due Medaglie che si era procacciato erano state appuntate. "E se vuoi saperlo, queste sono soltanto due! Ne ho altre due a casa!"

"Pikachu?" esclamò dubbioso Pikachu. Ash si stava inventando quella parte...

"Beh, l'importante è dirle con convinzione, le cose!" pensò tra sè il ragazzino, ridacchiando tra sè ed ignorando gli sguardi dubbiosi di Misty e Brock.

Sfortunatamente per lui, ci voleva ben altro per impressionare A.J. "Hah! Bene, hai un po' di Medaglie, e allora? Credi di impressionarmi?" esclamò. "Magari le Palestre dove le hai vinte avevano dei perdenti come allenatori!"

La reazione di Misty e Brock non si fece attendere. La focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua si erse in tutta la sua non certo ragguardevole statura e fissò furiosamente A.J. facendo un gesto di pollice verso, mentre Brock, pur restando calmo e padrone di sè, incrociò le braccia sul petto e guardò severamente l'aspirante capopalestra.

"Come ti permetti, tu?" esclamò la ragazzina, punta sul vivo nel suo orgoglio di Capopalestra. "Meriteresti una bella lezione! E sono sicura che Ash te la potrà dare!"

"Ma non dicevi fino a poco tempo fa che ero un moccioso che si è fatto regalare una Medaglia?" mormorò tra sè Ash, non esattamente ipressionato da quel rapido voltafaccia. Fatto sta che anche lui aveva un gran voglia di dare una lezione ad A.J., e non aveva bisogno che i suoi compagni di viaggio lo spronassero.

"Va bene, Ash. Fai del tuo meglio. Mi raccomando, cerca di vincere." disse Brock con fredda calma.

Il ragazzino di Biancavilla fece una smorfia, sentendosi all'improvviso sotto gli occhi di tutti... ma vedere A.J. che gli stava davanti con quell'espressione spocchiosa gli permise di mandare via tutti i suoi dubbi. Anche lui desiderava ardentemente spazzare via quel sorrisetto dalla faccia di quel tipo... così, dopo aver messo da parte tutte le sue riserve, il ragazzino si aggiustò il berretto sulla testa e restituì al ragazzo più grande un'espressione di sfida.

"E va bene, A.J.!" esclamò il ragazzino. "Io e Pikachu ti faremo vedere di cosa siamo capaci! Dicci pure dove ci sfideremo!"

"Pikachu!" Pikachu si fece avanti e fece cenno a Sandshrew di far vedere di cosa fosse capace. Il Pokemon simile ad un armadillo spazzò la terra dietro di lui con la sua coda e serrò gli occhi, rispondendo a tono alla sfida.

"Shrew!"

"Hah! Beh, se non altro hai fegato, pivello, questo te lo devo riconoscere!" rispose prontamente A.J. "Bene! Allora vediamo chi di noi due ha ragione! Sandshrew! Andiamo all'arena, credo proprio che ci sarà da divertirsi!"

Il Pokemon armadillo disse di sì con la testa, ed A.J. fece cenno ad Ash e ai suoi compagni di seguirlo...

 

oooooooooo

 

Appena un quarto d'ora dopo, Ash ed A.J., accompagnati dai rispettivi Pokemon, avevano preso posto ai rispettivi lati del ring, un'arena di forma quadrata che il ragazzo più grande aveva ricavato davanti ad una grande tenda, probabilmente quella in cui A.J. passava il suo tempo ad allenare i suoi Pokemon quando non era impegnato con qualche sfidante. Misty, Brock e gli altri Pokemon del gruppo di Ash, compreso il nuovo arrivato Charmander, si erano seduti su una panchina a bordo del ring, ansiosi di vedere come Ash se la sarebbe cavata in quello che già dall'inizio si preannunciava come uno scontro arduo... e Misty aveva l'impressione che Ash non lo stesse prendendo abbastanza sul serio. Il fatto che avesse scelto Pikachu per quella battaglia non deponeva a suo favore...

"Hey, Ash!" lo chiamò la bambina dai capelli arancioni da bordo ring. "Ma sei sicuro di quello che stai facendo! Lo vedi anche tu che Sandshrew è un Pokemon di tipo Terra! L'elettricità non funziona contro di lui!"

"Heh! Tranquilla, Misty, ho tutto sotto controllo!" esclamò Ash con aria convinta, i pugni stretti ai propri fianchi e lo sguardo pieno di determinazione. Pikachu stesso dava l'impressione di essere pronto alla sfida, e il fatto che l'avversario fosse immune ai suoi attacchi elettrici non faceva che rendere la battaglia più interessante... per quanto più terrificante! Dopotutto, Ash aveva pur battuto il Cubone di Giselle con un po' di abili trucchetti, vero? E questo Sandshrew non dava l'impressione di essere tanto diverso...

Seduti accanto alla panchina, i Pokemon di Ash osservavano con attenzione i preparativi per la battaglia. Dei quattro, Charmander sembrava il più curioso - il piccolo Pokemon Fuoco si era alzato in piedi, e osservava con un po' di trepidazione i preparativi dello scontro. Fino a quel momento, da quando Ash, Pikachu e i loro compagni lo avevano salvato e gli avevano permesso di dire di no a Damien, Charmander aveva sempre fatto del suo meglio come membro della squadra di Ash, e in effetti aveva già vinto una discreta quantità di battaglie. Ma quella... per qualche motivo, Charmander aveva l'impressione che non sarebbe stata una gara qualsiasi."

"Chaaaarrrrrr?" chiese Charmander con una vocetta acuta che sembrava allungare comicamente le 'r'. Il piccolo Pokemon Fuoco si voltò verso Butterfree e Nidorina, come se volesse chiedere a loro un'opinione su quanto stava per avvenire sul ring della "palestra".

"Free free! Butterfree!" esclamò il grazioso Pokemon Farfalla.  

Nidorina annuì ed indicò il ring sul quale Ash ed A.J. stavano per iniziare il loro scontro. "Nidorina! Nii-nii!" affermò la Pokemon Veleno, e si piazzò in maniera protettiva accanto al Pokemon di Fuoco, come se volesse spaventare eventuali minacce... o far vedere al Sandshrew di A.J. che loro non si facevano intimorire dal primo sprovveduto che passa.

"Pidgeot!" rispose prontamente il Pidgeotto di Ash, poi portò la sua attenzione allo scontro che stava per iniziare. Ash ed A.J. si squadrarono per un attimo, prima che il ragazzino più giovane decidesse di prendere l'iniziativa.

"Okay, Pikachu! Iniziamo subito con un Attacco Rapido!" esclamò Ash. "Chi colpisce per primo colpisce due volte!"

"Pika!" Con uno squittio di assenso, il Pokemon Elettro fece uno scatto fulmineo verso Sandshrew e lo colpì con un calcio, dal quale il Pokemon Terra non fu in grado di difendersi. Ma l'effetto fu ben più limitato di quanto ash e Pikachu avessero sperato. Sandshrew restò stordito solo per un istante, poi si rimise in guardia, ed A.J. non perse l'occasione di passare al contrattacco.   

"Tutto qui quello che sai fare?" esclamò il giovanotto, pur nulla impressionato. "Sandshrew, usa un attacco Sfuriate!"

"Shrew!" esclamò il Pokemon simile ad un armadillo. Con uno scatto di velocità che Pikachu certo non si aspettava, Sandshrew scattò in avanti e cominciò a sferrare una raffica di fendenti con i suoi artigli, costringendo Pikachu a ritirarsi rapidamente e a proteggersi come poteva. Un fendente superò la guardia del Pokemon Elettro e lo colpì facendolo barcollare per un attimo... ma Pikachu riuscì appena in tempo a rimettersi in guardia e parò un altro fendente che seguì da lì a poco. Con un agile balzo, Pikachu scansò il colpo successivo e riuscì a rimettersi in guardia. Sandshrew si fermò e riuscì a sua volta a rimettersi in guardia... ma sembrava decisamente più sicuro di sè del topolino giallo.

"Hey, che succede, piccoletto? Non dovevi dare una lezione a me e Sandshrew?" lo canzonò A.J., tenendo la frusta ben tesa.

Ash storse il naso. "Tsk... non alzare la cresta, tu! Io e Pikachu ci stiamo soltanto scaldando!" esclamò. "Avanti, Pikachu, facciamogli vedere di cosasiamo capaci! Usa un attacco Tuonoshock!"

A.J. stava per farsi una risata, credendo che il ragazzino avesse preso una cantonata tremenda... ma quando Pikachu si caricò e scagliò la sua scarica elettrica, la inarcò in modo che cadesse sul terreno appena davanti a Sandshrew. Il colpo di Pikachu fece scaturire un abbagliante lampo che investì gli occhi di Sandshrew e lo abbagliò... e il Pokemon di Terra indietreggiò con un'esclamazione di sorpresa, agitando freneticamente le zampe in aria.

"Sandshrew! Ma che cosa..." esclamò A.J., rimasto di stucco davanti al trucco che Ash e Pikachu avevano usato. Mentre Sandshrew cercava di riprendersi, Pikachu scattò nuovamente all'attacco e sferrò un Attacco Rapido che colpì Sandshrew allo stomaco, poi seguì subito dopo con un altro colpo che raggiunse l'avversario alle zampe posteriori e lo fece barcollare! Sandshrew cercò di rimettersi in guardia, nonostante gli occhi gli bruciassero ancora, ma Ash decise di sfruttare il più possibile il tempo che era riuscito a guadagnarsi.

"Okay, Pikachu, questo è il momento giusto!" esclamò il ragazzino. "Adesso usa il tuo attacco Codacciaio!"

A.J. sgranò gli occhi in un'espressione di sorpresa. Quel Pikachu era in grado di usare un attacco Codacciaio? Era davvero meglio allenato di quanto credesse... ma non si fece impressionare e prese immediatamente le dovute contromisure.

"Accidenti... presto, Sandshrew! Usa Ricciolscudo, e poi Rotolamento!" esclamò. Il Pokemon armadillo, pur ancora stordito, eseguì rapidamente l'ordine e si chiuse a palla come un riccio... poi si diede lo slancio e cominciò a sfrecciare verso il suo avversario come se fosse stato una sorta di rullo compressore! Pikachu stava ancora cercando di entrare nello stato mentale necessario per usare il suo attacco Codacciaio, e non si aspettava un attacco così rapido ed impetuoso...

"Oh, cavolo!" esclamò Ash. "Presto, Pikachu! Salta oltre!"

"Pika!" esclamò Pikachu. Con la forza della determinazione, il topolino elettrico spiccò un salto altissimo che riuscì appena in tempo a sollevarlo fuori dalla portata di Sandshrew. Il Pokemon di Terra, trasformato in una sfera distruttiva che rotolava all'impazzata, passò sotto di lui e proseguì la sua corsa per un po'... poi, quasi sfidando le leggi della fisica, cambiò direzione e fece un largo giro per cercare di prendere Pikachu su un lato.

"Non riuscirai a scansare a lungo l'attacco Rotolamento di Sandshrew!" esclamò A.J., la cui espressione era tornata sicura di sè. "Man mano che il tempo passa, diventa sempre più veloce e potente!"

"Non abbiamo nessuna intenzione di continuare a schivarlo per sempre!" rispose a tono Ash. "Salta di nuovo, Pikachu, e continua a concentrarti!"

"Pikachuuu..." esclamò il topolino elettrico. La travolgente sfera nella quale Sandshrew si era trasformato era effettivamente diventata più veloce, e se avesse continuato a velocizzarsi così, ben presto sarebbe stata una vera impresa evitarlo...

Calcolando le tempistiche quasi alla perfezione, Pikachu riuscì a saltare di nuovo e a scansare l'attacco di Sandshrew, ma ancora una volta, il Pokemon di Terra riuscì a deviare la sua direzione ed eseguì uno scatto laterale per poi convergere nuovamente su Pikachu con l'intenzione di travolgerlo. Questa volta, il topolino giallo decise di restare fermo al suo posto, e la sua coda a forma di fulmine venne avvolta da una splendente aura argentata, che si espanse rapidamente e fece sembrare la coda fatta di ferro. Pikachu sferrò un tremendo fendente con la sua coda appena prima che l'attacco Rotolamento di Sandshrew potesse raggiungerlo... e il colpo andò a segno, intercettando il Pokemon di Terra un attimo prima che potesse trasformare Pikachu in una sottiletta! Una pioggia di scintille scaturì dal punto d'impatto, e per diversi secondi, i due contendenti restarono bloccati tra loro, spingendo l'uno contro l'altro nel frenetico tentativo di costringere l'altro alla resa. Ma dopo diversi secondi, la vittoria arrise a Sandshrew, che proseguì la corsa e colpì in pieno il malcapitato Pikachu, scaraventandolo per terra. Charmander emise un'esclamazione di sgomento e disappunto, Butterfree drizzò le antenne allarmato, e anche Misty strizzò un occhio per esprimere dispiacere, mentre Pikachu squittiva e si abbatteva al suolo. Tuttavia, l'attcco Codacciaio andato a segno riuscì a sbalzare via Sandshrew e farlo atterrare accanto al suo allenatore.

"Devo ammettere che sei un tipo sveglio." ammise A.J., guardando con soddisfazione Pikachu che si rialzava lentamente e scrollava la testa per schiarirsela. "Mi hai dato del filo da torcere, questo te lo devo concedere. Ma se credevi davvvero che bastasse così poco ad impressionarmi, temo di doverti dare una delusione. Andiamo, Sandshrew, usa il tuo attacco Fossa, e chiudiamo la questione!"

Il Pokemon Topo non se lo fece dire due volte. Mentre Pikachu si rialzava e cercava in qualche modo di rimettersi in guardia, Sandshrew cominciò a scavare freneticamente nel terreno con le sue corte zampette anteriori, aprendosi un varco e poi scomparendo al suo interno. Immediatamente, Pikachu cominciò a guardarsi attorno allarmato, cercando di tenersi pronto nel caso Sandshrew fosse riapparso di colpo accanto a lui... e non dovette attendere a lungo! Il terreno intorno a lui cominciò a ribollire come un pentolone spra le braci ardenti, e Pikachu cercò di scansarsi... ma non fece in tempo prima che Sandshrew emergesse con uno scatto fulmineo e lo colpisse in pieno con tutto il suo peso! Nonostante le piccole dimensioni, Sandshrew era robusto e sorprendentemente possente, e con la sua rapida emersione riuscì a scaraventare via il Pokemon Elettro, sparpagliando sabbia e terra smossa dappertutto! Con uno squittio acuto, Pikachu volò in aria sotto gli occhi sbigottiti degli altri Pokemon, e infine cadde a terra e rimase disteso lì a pancia in su, con un'espressione incredula e dolorante.

"Oh, cavolo... Pikachu!" esclamò Misty dalla panchina.

Brock storse il naso. Si aspettava che quell'A.J. fosse un avversario di tutto rispetto, ma sperava che Ash a Pikachu riuscissero a fare qualcosa di più.

Ash restò fermo dov'era per qualche istante, guardando con stupore e shock il suo starter a terra sconfitto, con le orecchie afflosciate e la pelliccia piena di polvere. Non riusciva quasi a credere che sarebbe stato sconfitto in maniera così rapida ed umiliante... ma in quel momento, i suoi pensieri corsero a Pikachu, e il ragazzino si precipitò dal suo starter e lo prese in braccio per dargli conforto. "Pikachu!" esclamò con evidente apprensione. Vide gli altri suoi Pokemon, seguiti da Misty e Brock che accorrevano a loro volta per assicurarsi che Pikachu stesse bene, e Brock tirò fuori dal suo zaino un flaconcino di pozione curativa, che spruzzò sulla schiena e sulla nuca di Pikachu. Il topolino elettrico si sentì subito meglio e si stiracchiò, ma anche se cercava di mostrarsi più arzillo, Ash comprese subito che la sconfitta lo aveva scosso.

"Beh, ammetto che mi hai dato un po' di filo da torcere, marmocchio, ma alla fine ho vinto ancora io." affermò A.J., anche se il suo sorriso spocchioso era un po' meno prominente. "E con questa, ho ottenuto la mia vittoria numero 99. In quanto a te, ti consiglio di allenarli meglio, i tuoi Pokemon! Così come sono, credi davvero di avere qualche possibilità contro degli allenatori seri? Non farmi ridere!"

"Tsk..." grugnì Ash, infastidito dal fatto che non avesse una risposta pronta per le insolenzedi quel tipo - e soprattutto, che tali insolenze non fossero del tutto immeritate. Dopotutto, Ash aveva pur perso... e in un poco ponderato tentativo di salvare la sua dignità, aprì la bocca senza pensare a quello che stava dicendo. "Non darti tante arie, tu! Sono sicuro che hai imbrogliato in qualche modo! Non so come ma... hai imbrogliato! Non so come tu abbia fatto a battermi così facilmente!"

"Ma insomma, Ash!" lo rimproverò Misty. "Ti sembra il modo di rispondere?"

"Pikachu..." rispose il topolino giallo, non approvando neanche lui il comportamento del suo allenatore.

"Hah! Io avrei barato? E' per questo che sei un allenatore di terza classe!" replicò prontamente A.J. "Se davvero ti secca tanto aver perso, cerca di capire cosa hai sbagliato e cerca di rimediare! Se non sei in grado di farlo, non diventerai mai un allenatore come si deve! E ora che hai perso, sei pregato di levare le tende! Vieni, Sandshrew!"

"Shrew!" rispose il Pokemon di Terra, seguendo il suo allenatore mentre entrava nella tenda più grande, e lasciando Ash dietro di lui che lo guardava con rabbia e delusione. La sua serie di vittorie si era interrotta di colpo, e proprio ora che sperava di dare una bella lezione a quel presuntuoso. Invece, aveva finito per diventare soltanto un gradino sulla scalata di A.J. verso il successo.

"Accidenti..." mormorò Ash, facendo per alzarsi. Vide Charmander che gli si avvicinava, fissandolo con espressione preoccupata, e la sua rabbia si placò almeno un pochino, e accarezzò la lucertolina arancione sulla testa. "Tranquillo, Charmander, sto bene. Devo solo... cercare di farmela passare. Ma non ho intenzione di farla passare liscia a quell' A.J., puoi starne certo!"

"Charrrr..." ringhiò Charmander, fissando il punto in cui A.J. e il suo Sandshrew erano scomparsi. Ash era stato il ragazzo che gli aveva salvato la vita e gli aveva fatto capire che Damien non teneva per niente a lui... e adesso vedere quel ragazzo più grande che lo trattava con una tale mancanza di rispetto lo faceva arrabbiare.

"Detto questo, Ash... non puoi negare che A.J. si è battuto correttamente." affermò Brock. "Forse il suo modo di fare è un po' troppo spocchioso, ma è effettivamente un allenatore in gamba."

"E' vero!" rispose Misty. "E poi, scusa se te lo dico, ma se l'unica reazione che hai davanti ad una sconfitta è accusare il tuo avversario di aver barato, allora forse A.J. ha ragione ha dire che non sei un granchè come allenatore!"

"Hey, ma come ti permetti?" scattò Ash, alzandosi in piedi e fissando Misty dritto negli occhi davanti ai suoi esterrefatti Pokemon. "Vuoi che ti faccia vedere? Io non ho problemi ad affrontarti di nuovo!"

"Nido..." mormorò Nidorina, guardando con preoccupazione il suo allenatore e Misty che si guardavano in cagnesco. Temendo che la situazione potesse degenerare, Brock fece per intervenire... quando all'improvviso, i tre allenatori e i Pokemon di Ash sentirono delle esclamazioni non certo gentili provenire dalla tenda di A.J..

"Non sono contento di come hai reagito davanti al trucco di quel Pikachu! Non avevamo fatto un bel po' di pratica per evitare che ti facessi cogliere di sorpresa? Avresti dovuto ricorrere subito a Ricciolscudo e Rotolamento!" esclamò la voce di A.J.. Seguì una breve pausa, durante la quale Pikachu ebbe l'impressione di sentire la voce di Sandshrew che mormorava qualcosa in segno di scuse... e poi, la voce di A.J. proseguì. "Hm. Per adesso riposati. Ma stasera dobbiamo fare degli allenamenti supplementari. E mi aspetto da te il massimo dell'impegno, mi sono spiegato?"

"Huh? Ma cosa...?" si chiese Ash, improvvisamente preoccupato. Decisi a capire cosa stesse accadendo, Ash e i suoi compagni si diressero verso la tenda ed entrarono, trovandosi all'improvviso in quella che sembrava essere una sala degli allenamenti, in cui Pokemon di vario tipo stavano allenandosi con strumenti di vario tipo: pesi, estensori, manubri, strani macchinari... e tutti loro davano l'impressione di essere senza fiato e desiderosi di fare una pausa.

A.J. e il suo Sandshrew erano al centro della sala, e il giovanotto, ancora con in mano il suo frustino, stava parlando con durezza al Pokemon armadillo, che dal canto suo restava fermo dov'era e ascoltava senza fare commenti tutto quello che diceva il suo allenatore. "Hm? E voi, cosa ci fate ancora qui? Credevo che foste già andati via." disse A.J. con un pizzico di fastidio. "Questa è la mia palestra, quindi decido io chi può e chi non può entrare!"

"Aspetta un momento, tu!" esclamò Ash. "Che cosa stavi facendo con Sandshrew in questo preciso momento, eh?"

"Gli stavo dicendo cosa ha sbagliato nella battaglia che ha appena sostenuto, e gli stavo dicendo che stasera dobbiamo riprendere ad allenarci!" rispose prontamente il ragazzo più grande.

Misty decise di intervenire a sua volta. "Non ti sembra di esagerare? Mi sei sembrato un po' troppo brusco con il tuo Pokemon!"

"Char!" esclamò Charmander, incoraggiato dal fatto che gli altri Pokemon di Ash erano con lui e lo stavano supportando.

A.J. corrugò la fronte, infastidito dalle parole della bambina dai capelli arancioni. "Come io alleno i miei Pokemon non è affare vostro. Avete visto anche voi che funziona, no?" esclamò il ragazzo più grande. Si accorse che alcuni dei suoi Pokemon avevano interrotto i loro esercizi e stavano guardando in direzione sua e del gruppo... e schioccò il suo frustino sul terreno in modo da riportare tutti all'ordine. "E voi, avevo forse detto che potevate smettere? Continuate, dovete finire questo ciclo di esercizi!"

I Pokemon obbedirono senza discutere e ripresero i loro allenamenti, mentre A.J. si rivolgeva nuovamente al gruppo di Ash. "Questo è il mio modo di addestrare i miei Pokemon. Sappiate che tutti loro sono stati informati di quello a cui andavano incontro, e io non costringo nessuno a fare allenamenti che non vogliono. Ma solo quelli che sono disposti ad impegnarsi sul serio diventeranno i Pokemon con cui affronterò il mio viaggio per diventare campione!"

L'espressione rabbiosa di Ash e Pikachu fece posto ad una di sorpresa. "Hm? Quindi... hai intenzione di affrontare anche tu le Palestre di Kanto ed ottenere le loro Medaglie? Perchè questo è l'unico modo di partecipare al campionato dell'Altopiano Blu..." affermò il ragazzino.

"Guarda che lo so! Per chi mi prendi, per uno sciocco?" replicò A.J., senza nascondere il suo fastidio per quell'affermazione fin troppo ovvia. "Ma prima di imbarcarmi in un viaggio così impegnativo, voglio essere sicuro che i miei Pokemon siano preparati! E' per questo che io e i miei Pokemon ci alleniamo duramente ogni giorno. Solo quando avrò ottenuto cento vittorie di seguito potrò ritenermi pronto ad affrontare la Lega di Kanto! E vorrei che anche i miei Pokemon fossero altrettanto preparati!"

"Non c'è niente di sbagliato nel volersi preparare come si deve." rispose Brock, dando un'occhiata ai Pokemon che stavano faticando. Vide che alcuni Rattata indossavano degli strani oggetti che ricordavano delle bardature, complete di cavi ed elastici che impedivano ai Pokemon di muoversi agevolmente e li costringevano ad essere continuamente sotto sforzo... mentre poco più in là, un Beedrill ronzava rumorosamente mentre sollevava dei pesanti bilancieri con le sue braccia-lance. "Ma... non pensi di esagerare un po'? D'accordo che i tuoi Pokemon avranno anche acconsentito a farsi allenare così, ma un allenatore deve anche tenere conto dei limiti dei suoi Pokemon. Allenare i Pokemon non è solo una questione di fredda teoria... lo dico io che ero Capopalestra fino a poco tempo fa."

A.J. corrugò la fronte, come se si chiedesse che cosa avesse in mente Brock, ma non diede alcuna risposta, come se stesse riflettendo su quello che aveva detto il giovane ex-Capopalestra - se non altro, quel tipo sembrava avere molto più sale in zucca dei due mocciosi. A continuare la conversazione fu Pikachu, che si avvicinò a Sandshrew e gli fece una domanda, sempre parlando con quei suoi buffi versi.

"Pikachu? Pika pika pikachu pika?" chiese.

Sandshrew sembrò sgranare appena un po' gli occhi e annuì rapidamente. "Sandshrew!" esclamò con voce acuta, con il tono di chi vuole rassicurare il suo interlocutore. Con un cenno della zampa, invitò Pikachu a vedere quello che voleva dire, e il topolino elettrico seguì il suo recente avversario nella parte centrale della palestra, dove A.J. aveva ricavato una sorta di piscina, grande non più di tre metri per due - qualcosa di irrisorio per un umano, ma sicuramente molto più impegnativo per un Pokemon di piccole dimensioni come loro due. Ricordando che Sandshrew era di tipo Terra e che i Pokemon di quel tipo erano di norma allegrici all'acqua, Pikachu si sfregò il mento ed indicò la piscina, con aria vagamente confusa e spaventata. "Kachu?" chiese.

Sandshrew diede la risposta che Pikachu non immaginava che avrebbe mai sentito. "Shrew!" esclamò, annuendo con decisione. Trovandosi di fronte alla faccia incredula di Pikachu, il Pokemon armadillo provvide a dare una spiegazione. "Sandshrew , sandshrew... shrew!"

"Pikachu..." disse Pikachu, con un'espressione ancora scioccata. L'idea che Sandshrew si sottoponesse volontariamente ad un allenamento che consisteva nel tuffarsi più volte in acqua - in modo da sviluppare un po' di resistenza all'elemento a cui più era vulnerabile - gli sembrava quasi folle. Sicuramente non era una cosa che Ash avrebbe mai fatto.

A.J. rientrò nella palestra, con Ash e il resto del suo gruppo al seguito, e battè le mani per attirare l'attenzione dei suoi Pokemon. "Okay, voi! Basta così per adesso, mezz'ora di pausa!" esclamò il ragazzo. Tutti i Pokemon tirarono un sospiro di sollievo e si afflosciarono sugli strumenti, e Ash e i suoi due compagni li guardarono con una certa preoccupazione, temendo che si stessero sforzando troppo.

"Beh... ho visto che i tuoi metodi di allenamento funzionano, A.J., su questo non si discute." affermò Misty, storcendo il naso quando vide i Rattata si toglievano le bardature. "Ma un allenatore, prima di ogni altra cosa, dovrebbe essere amico dei suoi Pokemon." Vide Charmander che cercava di raccogliere uno dei manubri usati dalla Beedrill di A.J., solo per essere colto di sorpresa dal suo peso e finire faccia a terra! "Il Charmander di Ash è stato il Pokemon di un allenatore che poi lo ha abbandonato perchè non era forte come lui voleva. Capisci cosa voglio dire?"

"Abbandonato? E' proprio così?" chiese A.J., sorpreso e disgustato da quanto aveva appena sentito.

Ash e Pikachu confermarono quello che Misty aveva detto. "Sì, è proprio così. L'allenatore di Charmander era un poco di buono che voleva solo Pokemon forti, e lo ha abbandonato perchè Charmander non era abbastanza forte per i suoi gusti." disse il ragazzo.

A.J. scosse la testa. "Beh, questa è una vigliaccata. Abbandonare un Pokemon è una cosa che nessun allenatore degno di questo nome farebbe." affermò. "Ma credetemi se vi dico che cerco comunque di essere amico dei miei Pokemon. Mi rendo conto che gli allenamenti a cui li sottopongo sono duri, ma per raggiungere dei risultati, bisogna sempre fare fatica. E questo vale in particolare per Sandshrew, visto che è stato il mio primo Pokemon."

Il ragazzo dai capelli verdi volse lo sguardo a Sadshrew, che ora si stava intrattenendo con Pikachu e gli stava facendo vedere alcuni dei suoi strumenti di allenamento... in particolare la bardatura che i Rattata usavano per sviluppare la loro forza. "Quella bardatura è uno strumento che ho inventato io. L'ho chiamato Crescicappa, e a scapito della velocità e dell'agilità di un Pokemon, lo aiuta a sviluppare i muscoli. Questo è solo uno degli strumenti che ho ideato per l'allenamento."

"C'entra anche quella piscina?" chiese Ash guardando il piccolo specchio d'acqua.

A.J. disse di sì con la testa. "Quella serve a sviluppare la resistenza di Sandshrew all'acqua. Una parte del suo allenamento consiste proprio nello sviluppare un po' di tolleranza agli elementi a cui un Pokemon di tipo Terra è vulnerabile." affermò.

"E' un sistema che ha senso, ma a cui bisogna prestare molta attenzione." disse Brock. "Può fare del male al Pokemon, se si esagera."

"Hey, adesso perchè vi intromettete nei miei metodi di allenamento?" chiese A.J. con una certa irritazione. "Ogni allenatore dovrebbe usare i suoi sistemi! E come ho detto, i miei Pokemon si sottopongono a questi allenamenti di loro volontà."

"Questo non l'ho mai messo in dubbio. Ma non può essere usata come scusa per giustificare qualsiasi modo di trattare i Pokemon." rispose l'ex-Capopalestra. "Tu dici di voler bene ai tuoi Pokemon, e non ho motivo di dubitarlo. Ma se è così, allora dovresti proibire ai tuoi Pokemon di usare dei metodi di allenamento che potrebbero essere loro dannosi. Non conta che sia per loro volontà."

A.J. storse il naso, non esattamente contento che quel tipo criticasse i suoi metodi. Avevano funzionato, no? Sandshrew era diventato forte... e anche gli altri suoi Pokemon erano sulla buona strada per diventare dei grandi combattenti. E tutti loro si erano detti d'accordo sul fare quegli allenamenti pesanti - lui non aveva mai costretto nessuno, e non avevano mai avuto problemi...

 

oooooooooo

 

Appena fuori dalla tenda, un familiare terzetto di malfattori stava attendendo il momento giusto per passare all'azione... possibilmente senza farsi malmenare da quel Sandshrew così forte nè ricevere una scarica elettrica da Pikachu. Con attenzione, il terzetto del Team Rocket si spostò lungo il bordo esterno della tenda, stando bene attenti a non allontanarsi troppo dal gruppo di allenatori... e agire non appena fosse arrivato il momento giusto.

"Okay, ragazzi, tenetevi pronti!" sghignazzò Meowth tutto contento. "Se ci muoviamo rapidamente e facciamo le cose come si deve, potremo portare al capo quel Sandshrew così forte e anche quel Pikachu!"

"Oooh, non vedo l'ora!" esclamò James. "La ricompensa che riceveremo sarà da sogno!"

Jessie disse di sì con la testa, ma fece comunque cenno al ragazzo dai capelli azzurri di non abbassare la guardia. "Sì, hai ragione... ma prima dobbiamo catturarli, quei due Pokemon! E' per questo che dobbiamo muoverci rapidamente."

"Se tutto va bene, quel Sandshrew e quel Pikachu non avranno nemmeno il tempo di accorgersi di noi!" commentò Meowth, sghignazzando con espressione sicura di sè. "Okay, cominciamo!"

Il Pokemon parlante tirò fuori da chissà dove una grossa palla di gomma rosa, molto simile ad una sfera da palestra... e i suoi complici fecero lo stesso. Poi, ognuno di loro sollevò la metà superiore della sfera e si infilò al suo interno. Una volta sicuri di essere ben protetti all'interno della sfera, i tre fuorilegge rotolarono attentamente all'interno della tenda, dove Pikachu e Sandshrew stavano ancora discutendo. Il topolino elettrico stava provando una delle Crescicappe di A.J.... ma non si era aspettato che fosse così pesante ed ingombrante, e le molle lo costrinsero ad appallottolarsi, con grande divertimento di Sandshrew! Giusto per fargli vedere come doveva fare, Sandshrew si chiuse a palla a sua volta, come se stesse usando la mossa Ricciolscudo, e poi cominciò a sbrogliarsi...

Ma era appena riuscito a dischiudersi che le maglie di una spessa rete si chiusero su di lui! Colto di sorpresa, il Pokemon simile ad un armadillo cercò di divincolarsi e tagliare la rete con i suoi unghioni anteriori, ma la rete si era ormai chiusa su di lui e stava impedendo i suoi movimenti. Nel giro di mezzo secondo, Sandshrew si ritrovò intrappolato all'interno della sfera di gomma nella quale Jessie si era nascosta... e la sfera di James rotolò vicino a Pikachu e lo agguantò a sua volta prima che il topolino elettrico potesse riaversi. Poi, veloci e in silenzio, il Team Rocket si ritirò, prima che Ash e il resto del gruppo potesse accorgersi di cosa stava accadendo...

 

oooooooooo

 

"Hmph. Guardate che l'ho capito, il vostro sermone sull'amicizia tra allenatori e Pokemon." disse A.J. con espressione infastidita, mentre lui e il gruppo di Ash tornavano nella sala principale degli allenamenti, dove alcuni dei Pokemon di A.J. si erano già rimessi al lavoro. "Ma per quanto insistiate, rimane il fatto che se i vostri Pokemon non sono abbastanza ben allenati, non c'è 'legame' o 'amicizia' che possa compensare la differenza di abilità. E ora, se permettete, io e i miei Pokemon dobbiamo riprendere gli allenamenti."

Ash sospirò e si massaggiò la fronte come se avesse mal di testa. "Ugh... mi sa che è inutile restare qui a discutere." affermò. "Pikachu, dobbiamo andare. Mi dispiace per questi Pokemon che restano qui a farsi sfruttare..."

"Bah. Non fare caso a lui, Sandshrew. E' un perdente che vuole sentirsi come se avesse ragione." ribattè A.J., per poi tendere una mano verso Sandshrew e spronarlo a riprendere l'allenamento.

Immaginate la sorpresa di entrambi quando videro che i loro Pokemon non c'erano più!

"Ah! Ma cosa...?" esclamò Misty, notando anche lei che Pikachu e Sandshrew non c'erano più. "Pikachu! Sandshrew! Dove sono finiti!"

"Sandshrew! Sandshrew, dove sei?" esclamò A.J., guardandosi attorno con evidente allarme. Ash guardò per un attimo il suo rivale, non potendo fare a meno di notare che sembrava effettivamente preoccupato. Quell'espressione di ansia non poteva certo essere finta... il ragazzo si sentiva esattamente allo stesso modo, ora che Pikachu era scomparso e non sapeva dove cercarlo!

"Pikachu!" esclamò Ash. "Pikachu! Pikachu, Sandshrew, dove siete?"

"Erano qui, e adesso sono spariti..." esclamò Brock, anche lui chiaramente in ansia per i due Pokemon. "Non possono essere andati tanto lontano!"

"Ma come... come facciamo a trovarli?" esclamò A.J.. "Non hanno lasciato tracce... e non vedo più neanche le Crescicappe che si erano messi..."

Improvvisamente, un rumore simile ad un tuono lontano riecheggiò nella tenda, e da un punto non troppo lontano da essa provennero un lampo abbagliante e una raffica di scariche elettriche sfrigolanti, seguiti da un improvviso grido di dolore! Allarmati, Ash e i suoi compagni si precipitarono fuori dalla tende... e videro tre grossi palloni di gomma che avevano finito di rotolare proprio in quel momento, allorchè da uno di essi era partita la scarica elettrica di prima! Il pallone in questione si aprì di colpo... e fece uscire il suo passeggero, ovvero James con i capelli sparati in aria e la faccia e i vestiti tutti anneriti per la scarica elettrica che Pikachu gli aveva scagliato contro!

"Owwww... e io che credevo che la gomma avrebbe isolato l'elettricità..." si lamentò il povero James, stringendo le dita per gli spasmi della scarica elettrica.           

Un'altra sfera si fermò, e da essa  apparve un incredulo Meowth... mentre dalla terza uscì Jessie, anche lei non troppo contenta di come fossero andate le cose. "Che diamine, Meowth! Eri sicuro che sarebbe andato tutto bene e che quello stupido roditore elettrico non ci avrebbe fatto una cura di elettroshock rapido!"

"Ero convinto che queste stupide sfere di gomma avrebbero retto!" si lamentò il Pokemon felino. "Come facevo a sapere che mi avevano tirato il bidone?"

"E' il Team Rocket!" esclamò Ash arrivando di corsa. "DOvevo immaginarlo che c'era il vostro zampino dietro a tutto questo!"

A.J. raggiunse Ash e fissò con rabbia e sospetto il terzetto del Team Rocket. "E questi qui, chi sarebbero? Sono stati loro a rapire Sandshrew?"

"Sand! Shrew!" Come rianimato dalla voce del suo allenatore, il Pokemon simile ad un armadillo emerse dalla sfera di Jessie e guardò verso di lui... poi, prima che Jessie potesse fare qualsiasi cosa per impedirlo, scattò fuori dalla sfera e corse verso il suo allenatore! Pikachu fece lo stesso, correndo verso Ash e saltando in braccio al suo sollevato allenatore.

"Sandshrew!" esclamò A.J. con evidente gioia. "Meno male, sei sano e salvo!"

"Bel colpo, Pikachu!" esclamò Ash mentre accoglieva il suo starter.       

"Hey! Questo non vale!" esclamò la ragazza dai capelli fucsia, oltraggiata. "Non potete andarvene così! Vi abbiamo rubato onestamente! Prendili, Ekans!"

Senza neanche prendersi la briga di lanciare il loro grido di battaglia, Jessie lanciò la suaPokeball e fece apparire il suo Pokemon serpente, che si erse con fare aggressivo e scosse il sonaglio sulla sua coda. James si rialzò, spazzandosi via la polvere di dosso, e fece a sua volta uscire il suo Koffing, che si diresse verso il gruppo di Ash circondato da una nube di fumi tossici.

"Attento, tu!" esclamò A.J. rivolto ad Ash. "Questi due fanno sul serio!"

Ash si aggiustò il berretto, e Pikachu scese giù e si mise in guardia, mentre Sandshrew si piazzava con decisione davanti al suo allenatore. "Non ti preoccupare, A.J.. Adesso li sistemiamo assieme, che ne dici?" affermò.

"Okay, ci sto!" rispose il ragazzo più grande. "Sandshrew, tienti pronto!"

"Ekans, usa Bagliore e poi Avvolgibotta!" esclamò Jessie. Sandshrew riuscì a vedere appena in tempo gli occhi del Pokemon serpente che si illuminavano sinistramente... e questa volta reagì esattamente come gli aveva insegnato A.J., chiudendosi a palla con una mossa Ricciolscudo, e poi dirigendosi contro Ekans rotolando come una palla da bowling! Il colpo andò a segno senza che Sandshrew incontrasse lo sguardo ipnotico del Pokemon crotalo, che sibilò per lo stupore e il disappunto quando l'avversario lo travolse e lo scaraventò lontano, facendolo infine atterrare vicino alla sua allenatrice. Il Pokemon serpente si rialzò scuotendo la testa mentre Pikachu scansava agilmente gli attacchi di Koffing, evitandolo quando lui si scagliava verso il bersaglio con tutto il suo peso, e scansandosi quando Koffing usava le sue nubi di fumo tossico. In un luogo aperto, Koffing non aveva lo stesso vantaggio di quando i suoi gas non potevano disperdersi...

"Okay, Pikachu! Adesso scansati... e poi usa un attacco Tuonoshock!" Con un agile balzo, Pikachu evitò l'attacco successivo di Koffing e lo colpì con una scarica elettrica sprigionata dal suo corpo, facendolo barcollare! James strinse i denti e fece una comica espressione di paura, mentre Sandshrew evitava abilmente un attacco Velenospina di Ekans e rispondeva con Sfuriate, sferrando una raffica di fendenti con i suoi unghioni anteriori.

"Ugh... qui sta andando tutto a rotoli!" esclamò Meowth. "Non mi direte che adesso..."

Pikachu e Sandshrew si guardarono dritti negli occhi in segno di intesa... e Sandshrew si tuffò letteralmente nel terreno con un attaco Fossa, per poi sfrecciare come un siluro contro Ekans, mentre Pikachu si caricava e scagliava un poderoso attacco Tuonoshock che investì in pieno Koffing! Il Pokemon gassoso emise un grugnito di dolore e si agitò convulsamente, mentre Sandshrew emergeva rapidamente e colpiva in pieno il malcapiato Ekans con il suo attacco Fossa! Entrambi i Pokemon avversari vennero scaraventati contro il Team Rocket, con abbastanza forza da sollevarli in aria e trascinarli via con loro, fuori dalla palestra improvvisata, con un'esclamazione di disappunto e sorpresa.

"Non ci credo! Avevamo quel Sandshrew tra le mani!" si lamentò Jessie.

"Io invece ho avuto Pikachu per le mani, e me ne sono pentito!" si lamentò James.

Meowth sospirò rassegnato. "E va bene, diciamolo ancora una volta..."

"ANCHE STAVOLTA IL TEAM ROCKET RIPARTE ALLA VELOCITA' DELLA LUCE...!"

"Urrà! Perfetto, li abbiamo sistemati di nuovo!" esclamò Ash con soddisfazione. A.J. raggiunse il suo Sandshrew e lo accarezzò sulla testa, sorridendo con orgoglio.

"Bel colpo, Sandshrew! Sei stato grande!" lo lodò, e il Pokemon simile ad un armadillo fece una buffa espressione di imbarazzo mentre accettava le lodi, non certo facili da guadagnarsi, del suo allenatore. Dopo aver passato un po' di tempo a congratularsi con i loro starter, i due allenatori si rivolsero l'uno all'altro, ed A.J. annuì con rispetto. "Senti, Ash Ketchum. So che abbiamo cominciato con il piede sbagliato, ma ti devo fare le mie congratulazioni. Vedo che hai il potenziale di diventare un grandissimo allenatore, un giorno di questi. Ti chiedo scusa per essermi preso gioco di te e delle tue Medaglie... e cercherò di essere meno duro con i miei Pokemon."

"Beh... anch'io devo chiedere scusa, A.J.. Mi sono montato la testa e ho detto cose che non avrei dovuto." rispose Ash, mentre i due si scambiavano una stretta di mano. "Detto questo, spero che un giorno ci concederai la rivincita!"

"Hah! Puoi scommetterci, ragazzino!" rispose il ragazzo più grande. "Anche se quegli sciocchi non erano certo dei gran avversari, sono comunque la mia centesima vittoria. Adesso io e i miei Pokemon siamo pronti a partire per il nostro viaggio ed ottenere le Medaglie della Lega di Kanto. Quindi, puoi scommettere che ci incontreremo all'Altopiano Blu! Mi raccomando, vedi di non mancare!"

"Certo che no! Sarà una sfida eccitante!" esclamò Ash. Nello stesso momento, anche Pikachu e Sandshrew si diedero la mano, contenti che fosse andata così.

"Pika pika!"

"Sandshrew!"

Dietro di loro, Misty, Brock e il resto dei Pokemon di Ash osservava con soddisfazione la scena, contenti che fosse finita così.

"Chaaar!" esclamò Charmander, muovendo la sua codina fiammeggiante.

Brock annuì in segno di approvazione. "Beh, è andata meglio di quanto immaginassi." affermò, osservando Ash ed A.J. che si davano una stretta di mano. "Anche se all'inizio si erano antipatici, hanno trovato il modo di intendersi."

Misty alzò gli occhi al cielo. "Già... gli uomini hanno dei modi tutti loro di fare amicizia..."  

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** Arriva la squadra degli Squirtle! ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 23 - Arriva la squadra degli Squirtle!

Erano già passati diversi giorni da quando Charmander si era unito alla squadra di Ash. Durante quel periodo di tempo, Ash si era premurato di cominciare ad allenarlo e prepararlo alle battaglie che sicuramente avrebbero dovuto affrontare. Pur essendo l'unico membro non evoluto della squadra di Ash (con l'unica eccezione di Pikachu), Charmander si era gettato con zelo negli allenamenti, probabilmente spinto dal desiderio di ripagare Ash per averlo salvato quando era sotto la pioggia... e magari anche da quello di farla pagare al suo ingrato allenatore una volta che lo avesse rivisto. E grazie al suo attacco Lanciafiamme, un attacco ben più potente di quelli che i Pokemon di quel livello evolutivo sono soliti avere, il piccolo Pokemon Fuoco stava dimostrando di essere perfettamente all'altezza dei suoi compagni evoluti.

Mancavano ancora diversi giorni di viaggio prima di arrivare ad Aranciopoli, perciò il gruppo aveva deciso di fermarsi nel successivo centro abitato che avessero incrociato, e approfittare di quel momento per fare un po' di allenamenti con le loro squadre e, nel caso di Ash, pensare ad una possibile tattica da usare contro il Tenente Surge, il Capopalestra della città portuale.

Tuttavia, mentre si dirigevano verso la loro nuova destinazione, Ash e i suoi ompagni si trovavano di fronte ad un nuovo piccolo dilemma, sotto forma di una sorta di barricata che bloccava del tutto la strada sterrata che stavano percorrendo. E non sii trattava esattamente di una comune barricata di legno, pietra o altro materiale... bensì di cinque buffi Pokemon che si erano parati sulla strada del ragazzo e dei suoi compagni, atteggiandosi a guardiani di quella strada! Ash, Pikachu e i loro compagni avevano notato l'ostruzione della strada quando ormai erano troppo vicino per evitarla... e quando erano arrivati a pochi metri, erano rimasti a guardare esterrefatti i Pokemon che formavano la barriera.

"Squirtle squirt!" Il Pokemon a capo del quintetto si fece avanti sicuro di sè, il palmo di una mano puntata verso il gruppo per intimare loro un deciso altolà.

Ash e Pikachu guardarono con attenzione i cinque Pokemon che si paravano davanti a loro: erano inconfondibili, in effetti. Quello era uno dei tre tipi di Pokemon che gli allenatori esordienti di Kanto potevano scegliere come loro starter: un gruppetto di Squirtle, delle graziose tartarughine azzurre che camminavano sulle zampe posteriori, con una testa tonda dagli occhi enormi, il guscio marroncino di forma ovale e dai bordi gentilmente arrotondati, zampette palmate e una coda arricciata che, a parte il colore azzurro, ricordava molto quella di uno scoiattolo. La cosa più sorprendente, in ogni caso, era che quelle buffe creature indossavano tutte gli occhiali da sole... e il capogruppo ne portava un paio di foggia diversa, con le lenti affusolate e dalla forma dinamica, come due schegge nere che coprivano gli occhi del Pokemon tartaruga.

"Guardate, un gruppo di Squirtle selvatici!" esclamò Misty, al tempo stesso affascinata ed allarmata. "Non capita certo tutti i giorni di vederli!"

"In effetti, vedere degli starter selvatici è raro." disse Brock, guardando gli Squirtle con curiosità. "Che siano un gruppo fuggito da una fattoria? Certo, sembrano bene organizzati."

"Aaah, questo lo vediamo bene! Questa è davvero un'occasione unica!" esclamò Ash, per poi estrarre il suo Pokedex e consultarlo per saperne di più...

"Squirtle, il Pokemon Tartaghina. Tipo Acqua.La corazza di Squirtle non serve soltanto da protezione. La particolare forma arrotondata e le scanalature superficiali lo aiutano a minimizzare l'attrito dell'acqua per nuotare ad alta velocità. Si ritira nel suo guscio e, alla prima occasione, contrattacca colpendo il nemico con spruzzi d’acqua. Mosse conosciute: Azione, Colpocoda, Ritirata, Pistolacqua."

"Squirtle!" esclamò lo Squirtle con gli occhiali da sole più nuovi. Con una zampina, fece cenno ai suoi simili di lasciar fare a lui, e quando i Pokemon tartaruga si misero sull'attenti, lo Squirtle a capo del drappello riprese a minacciare il gruppo... anche se in effetti non era capace di fare molta paura, con quel suo aspetto inusuale e buffo!

"Pika pikachu?" chiese Pikachu, avanzando verso lo Squirtle a capo del gruppo con espressione dubbiosa. I Pokemon simili a tartarughe si raggrupparono attorno al loro capo e fissarono il topolino giallo come per dirgli che non era il caso di tentare colpi di testa.

"Squirtle!"

"Pikachu...?"

"Ehm... esattamente, cosa si stanno dicendo?" si chiese Ash, mentre cercava di cogliere il senso della strana conversazione.

Brock si sfregò il mento. "Hmm... ho l'impressione che Pikachu stia cercando di chiedere agli Squirtle cosa ci stanno facendo qui." affermò. "E gli Squirtle vogliono bloccare il passaggio..."

Misty sbattè gli occhi. "E... per quale motivo, esattamente?" chiese, mentre la conversazione tra Pikachu e gli Squirtle sembrava diventare più accesa. Il topolino elettrico stava cercando di spiegare qualcosa agli Squirtle, che però restavano fermi sulle loro posizioni. Ad un certo punto, uno dei Pokemon Tartaghina disse qualcosa che non piacque per nulla a Pikachu - il Pokemon Elettro drizzò le orecchie e serrò minacciosamente gli occhi.

"Pikaaaa..." esclamò, con il tono di una persona che pretendeva delle scuse.

Il quintetto di Squirtle si piazzò davanti a Pikachu... e un istante dopo, il caposquadra aprì la bocca e scagliò un attacco Pistolacqua - un getto d'acqua ad alta pressione che sfrecciò verso il sorpreso Pikachu e lo colpì al torace con abbastanza forza da farlo ruzzolare a terra di schiena! Ash e i suoi compagni sobbalzarono per la sorpresa, rendendosi conto che la situazione era un po' più seria di quanto non sembrasse inizialmente... e Pikachu si rialzò di scatto e si scrollò l'acqua di dosso.

"Pikachu! Tutto ok?" chiese il ragazzino. Pikachu sembrò non sentirlo neanche, concentrato com'era su quei Pokemon che sbarravano loro la strada, e che adesso si erano permessi di fare un commento che al topolino giallo non era piaciuto per niente...

"Squirtle squirtle!" esclamò il capo degli Squirtle in tono di sfida.

Pikachu non rispose con le parole. Si caricò per un momento e poi scagliò un attacco Tuonoshock, sotto forma di una scarica elettrica gialla che scaturì dal corpo di Pikachu e si schiantò fragorosamente in mezzo al gruppetto di Pokemon d'Acqua, colpendo uno di loro e trasmettendogli una dolorosa scossa! Un lampo abbagliò tutti per una frazione di secondo, e gli Squirtle si separarono con una serie di esclamazioni impaurite, mentre Pikachu si caricava per un altro attacco. Quello era stato soltanto un colpo di avvertimento...

Per qualche istante, seguì un teso faccia a faccia tra Pikachu e gli Squirtle, mentre Ash e i suoi compagni restavano indietro e stavano pronti ad intervenire nel caso ce ne fosse stato bisogno. Finalmente, capendo che non c'era molto da fare, il capo degli Squirtle si aggiustò gli occhiali da sole, in un tentativo di mantenere un minimo di autorità, e fece cenno ai suoi compagni di ritirarsi. Tutti i Pokemon Tartaghina si dileguarono, raccogliendo il loro compagno stordito ed affumicato, e poi scomparendo tra i cespugli al lato della strada. Ma il capo si fermò giusto un attimo per gettare un'occhiata a Pikachu e agli umani che lo accompagnavano, come per dirgli che non sarebbe finita lì. Pikachu smise di far sfrigolare le guance solo quando anche il leader degli Squirtle seguì i suoi compagni nella boscaglia, e anche Ash e i suoi compagni tirarono un sospiro di sollievo.

"Uff... meno male! Per un attimo ho temuto davvero che sarebbe andata a finire peggio..." sospirò Ash. "Non che avremmo avuto chissà quali problemi, ma... insomma, avete capito quello che voglio dire!"    

Misty alzò gli occhi al cielo. "Ceeeerto. Sei proprio sicuro che avremmo battuto quegli Squirtle, vero?" affermò con il sarcasmo che le era proprio.

"Beh, perchè no? Insomma... il mio Pikachu avrebbe potuto batterli, nessun problema!" rispose prontamente Ash... con grande imbarazzo di Pikachu, che ridacchiò nervosamente sapendo che era riuscito a spaventare gli Squirtle, ma che non era sicuro di come sarebbe andata se fossero rimasti e avessero combattuto.

Probabilmente Misty o Brock avevano ancora qualcosa da dire, ma prima che la conversazione potesse andare avanti, i ragazzi e Pikachu sentirono il rumore di una motocicletta... e un istante dopo, si fermò accanto a loro un motociclo guidato da una giovane donna dai capelli bluetti, con addosso un'uniforme da poliziotta... che assomigliava in maniera impressionante all'agente Jenny, la giovane poliziotta che lui e Misty avevano incontrato a Smeraldopoli, e che aveva dato loro tutte le direzioni per arrivare al Pokemon Center. La somiglianza era talmente impressionante che Ash, almeno all'inizio, credette di trovarsi di fronte alla stessa persona.

"Accidenti. Sono arrivata tardi, vedo. Quei piccoli furfanti hanno già tagliato la corda." disse la poliziotta, e anche la sua voce sembrava terribilmente simile a quella dell'agente Jenny... "Voi, come state? Non vi siete fatti male, vero?"

"Ah... ehm... no, no, noi stiamo bene. Siamo solo rimasti un po' stupiti. Non ci aspettavamo di trovarci di fronte degli Squirtle..." spiegò Ash.

La poliziotta alzò le spalle. "In effetti, nessuno se lo aspetta mai." rispose tranquillamente. "Eravamo convinti di non avere noie con i Pokemon selvatici, in questo periodo, ma a quanto vedo era una pia illusione. E' da un po' di tempo che quel gruppo di Squirtle dà fastidio ai viaggiatori e alle persone che abitano da queste parti. Li avete incontrati, immagino."

"Ehm... appena adesso, ufficiale..." cominciò a dire Misty, fermandosi solo un attimo quando si ricordò che non sapeva ancora il nome della poliziotta. "Er... ufficiale...?"

"Jenny. Potete chiamarmi Agente Jenny." rispose la poliziotta.

Ash sgranò gli occhi per la sorpresa. "Agente... Jenny? Ma... ma... io ero sicuro di averla vista a Smeraldopoli! Non... non mi dirà che svolge servizio anche qui?" esclamò.

La poliziotta alzò le spalle. "Beh, certo che no. Io sono di stanza da queste parti, e non sono mai stata a Smeraldopoli." rispose, come se fosse la cosa più naturale del mondo. "Credo che mi abbiate confuso con mia sorella maggiore Jenny. E' lei di servizio a Smeraldopoli. Comunque, lasciando da parte questi discorsi, sentiamo: che dichiarazioni avete da fare? Avete testimonianze da fare sull'attacco della banda degli Squirtle?"

Mentre Ash, Pikachu e Misty restavano lì imbambolati per la sorpresa... Brock si avvicinò all'ufficiale Jenny con le guance quasi luminose per il rossore e prese delicatamente la mano guantata della poliziotta, piazzandosi poi davanti a lei con tanto di scintille luminose che brillavano tutt'attorno a lui. "In effetti io ho una dichiarazione da fare, agente Jenny... voglio dichiarare il mio amore per te!" affermò trasognato.

La reazione dell'agente Jenny e dei compagni di Brock fu immediata. Tutti e quattro restarono come imbambolati per qualche istante, prima che la poliziotta dai capelli azzurrini sospirasse e si svincolasse senza tanti complimenti dalla presa del giovane esperto di Pokemon Roccia. "Lusingata, ma in questo momento sto lavorando. E per l'esattezza... sto cercando quante più informazioni possibile sulla banda di Squirtle che sta dando fastidio agli abitanti del villaggio qui vicino. Mi sembra di capire che vi siete imbattuti in questa banda di disadattati."

Mentre Brock restava là a stringere la mano in aria con espressione scioccata e delusa, Misty si schiarì la voce e rispose alla domanda dell'agente Jenny. "Beh... abbiamo incontrato la banda degli Squirtle proprio qui. Volevano impedirci di passare, ma il Pikachu del mio amico è riuscito a farli scappare."

"Pikachu!" squittì Pikachu, fiero di quello che era riuscito a fare.

"Ma come mai quegli Squirtle si sono messi a dare fastidio alla gente qui attorno?" chiese Ash. "Mi sembra strano che dei Pokemon attacchino le persone senza un buon motivo."

Brock tornò serio tutto d'un colpo. "E' vero. Se dei Pokemon diventano ostili nei confronti degli umani, è di solito perchè hanno un motivo più che valido." affermò. "Di solito perchè gli umani hanno invaso i loro territori, o hanno fatto loro qualche grave torto."

"E in effetti non avete torto." affermò l'agente Jenny. "Ma... non credo che questo sia il luogo e il momento adatto per discuterne. Venite con me... ci fermiamo al commissariato, dove potrete discutere con tutta calma."

"Pika pikachu, pika pi..." Pikachu gettò uno sguardo comprensivo al suo allenatore e si massaggiò la schiena per dire che non gli sarebbe dispiaciuto potersi prendere un po' di riposo dopo la lunga camminata e l'allenamento.

E anche ad Ash e ai suoi compagni non dispiacque per nulla l'idea di potersi sedere a bere un bicchiere d'acqua e riposare un po' le gambe. Così, dopo essersi scambiati uno sguardo di intesa e di comprensione, i ragazzi fecero un cenno di assenso in direzione della giovane poliziotta. "Penso che... sarebbe una buona idea prenderci un po' di riposo."

"Con la camminata che abbiamo fatto... sono d'accordo con voi!" fu la risposta di Misty.

 

oooooooooo

 

"Molto bene. Immagino di dovervi qualche spiegazione riguardo quegli Squirtle." affermò Jenny, mentre distribuiva un po' di cioccolate calde al gruppo di Ash. Il gruppo aveva raggiunto un piccolo villaggio a pochi minuti di cammino dal posto in cui avevano incontrato gli Squirtle, e avevano seguito l'agente Jenny alla stazione di polizia - che in effetti era poco più di una cabinetta con una scrivania, un piccolo computer e un telefono, affiancata da un parcheggio per la motocicletta di servizio. Su uno dei muti si vedeva un manifesto che recava una foto degli Squirtle con gli occhiali da sole, e sotto di essi si vedeva un'inequivocabile scritta: WANTED.

"E' da qualche mese ormai che stanno dando fastidio agli abitanti di questo villaggio. Si divertono a bagnarli, a rubare il cibo, a fare scarabocchi sui muri... e in generale, a fare scherzi innocui ma irritanti."

"Pikachu..." mormorò Pikachu massaggiandosi la nuca, come per dire che se lo scontro fosse andato avanti, quella banda di Squirtle avrebbe potuto non sembrare più tanto innocua.

"Certamente, posso capire. E avete detto che pensate anche di sapere quale sia il motivo, agente Jenny?" chiese Brock.

La giovane poliziotta annuì con convinzione. "Non posso esserne certa al cento per cento, ma ritengo di poterlo dire con relativa sicurezza." affermò. "Ho scoperto che tutti questi Squirtle sono stati abbandonati dai loro allenatori, e si vendicano in questo modo. Qualcuno ha anche provato ad avvicinarli, ma è stato sempre cacciato via quando gli Squirtle si sono messi assieme. A questo punto, gli abitanti di questo villaggio sono stanchi, e vorrebbero liberarsi di questi Pokemon, una volta per tutte."

"Capisco... quindi, sono stati abbandonati dai loro allenatori, e adesso pensano che tutti gli allenatori di Pokemon siano persone cattive." rispose Misty. "Beh, in effetti... se io fossi un Pokemon e venissi abbandonata, dubito che mi farei una buona opinione degli allenatori."

Ash si sfregò il mento e abbassò lo sguardo verso Pikachu, che annuì in maniera comprensiva. Prima Charmander con il suo ex-allenatore, e adesso questi Squirtle. Ne stava incontrando un bel po', ultimamente, di Pokemon abbandonati... e questo gli dispiaceva e gli faceva rabbia. Per come la vedeva lui, un Pokemon e un allenatore sviluppavano un rapporto di fiducia reciproca, e spezzare questo rapporto abbandonando un Pokemon perchè non serviva più o era "troppo debole" era una cosa riprovevole. "Beh... se magari riuscissimo ad andare da quegli Squirtle e cercare di convincerli che non tutti gli allenatori di Pokemon sono dei furfanti, allora la smetterebbero di dare fastidio agli abitanti di questo posto."

"Sarebbe una gran bella cosa, Ash." rispose Brock. "Ma c'è un problema. Non credo che sarà tanto facile convincere quegli Squirtle. Sono qui già da qualche mese, giusto? Quindi... un tempo più che sufficiente per rafforzare le loro convinzioni. Non credo abbiano mai avuto un contatto con dei Pokemon che invece hanno avuto esperienze positive con i loro allenatori, e stando assieme, non hanno fatto altro che convincersi a vicenda che hanno ragione."

Ash sospirò e guardò verso il pavimento, cercando di pensare ad una soluzione. "Beh... capisco cosa vuoi dire, Brock, però... vorrei almeno provare. Vorrei dare una mano alla gente di questo posto, e anche a quegli Squirtle." affermò. "Così saranno tutti più contenti."

Jenny sorrise e alzò le spalle. "Io sono un'ufficiale di polizia, non un'allenatrice, quindi non so se potrò aiutarvi da questo punto di vista." rispose. "Ma spero che qualche allenatore riesca a far capire alla banda degli Squirtle che non tutti gli allenatori sono cattivi."   

"Per quanto mi riguarda, i Pokemon d'Acqua sono la mia specialità." affermò prontamente Misty. "Quindi, mi auguro di potermi avvicinare a loro e comprendere i loro sentimenti."

Anche Brock volle dire la sua. "Io aspiro a diventare un bravo allevatore di Pokemon, in futuro." commentò. "Quindi, devo imparare come fare per comprendere i sentimenti dei Pokemon e raggiungere i loro cuori, in qualsiasi situazione. Quindi, cercherò di dare una mano anch'io."

"Grazie mille, ragazzi." rispose l'agente Jenny, sentendosi un po' sollevata. "Questo vuol dire molto, sia per me che per la mia città."

  

oooooooooo

 

Dopo aver parlato con l'agente Jenny e aver saputo come stessero le cose, Ash, Pikachu e i loro compagni si erano diretti al Pokemon Center, in modo da far riposare un po' i loro Pokemon, e pensare a cosa avrebbero potuto fare per convincere la banda degli Squirtle a cessare le ostilità. Ancora una volta, si erano trovati di fronte un'infermiera Joy accompagnata dalla sua fedele Chansey, cosa che fece chiedere ad Ash e ai suoi compagni se non fosse per caso parente di quella che aveva salvato Charmander...

Ovviamente, questo voleva dire che Brock aveva cercato di nuovo di flirtare con la graziosa infermiera, solo per restare deluso quando Joy lo rifiutò gentilmente.

"Allora, qualcuno ha già un piano?" chiese Misty, accarezzando delicatamente il suo Goldeen.

Ash alzò lo sguardo dal bento che stava mangiando allegramente. Ingurgitò in un attimo l'onigiri che aveva in bocca e ripose le bacchette nella vaschetta, per poi grattarsi una tempia per dare l'impressione che stesse effettivamente pensando a qualcosa! "Beh, ecco... io ci stavo giusto pensando... e ho pensato anche che fosse meglio mettere qualcosa nello stomaco, visto che non si ragiona tanto bene quando si ha fame!" commentò come niente fosse. Pikachu e Misty sospirarono. E dire che per un attimo avevano persino avuto l'impressione che fosse serio...

Brock pensò rapidamente a cosa si potesse fare, tenendo presenteanche quanto aveva detto in precedenza. "Come ho detto, non credo che sarà facile convincere quegli Squirtle a parole. Ci vorrebbe un modo per dimostrare loro che esistono delle persone di cui si possono fidare." affermò. "Il problema che mi pongo adesso è... come facciamo, esattamente? Dovremmo cogliere un'occasione apposita..."

"Già, e non è che possiamo crearne noi una. Sarebbe disonesto, e non me la sentirei neanche." rispose Ash. Assorto nei suoi pensieri, il ragazzino venne distratto quando Charmander, che fino a quel momento era stato con Nidorina, Pidgeotto e Butterfree a ricevere le attenzioni dell'Infermiera Joy, si avvicinò al loro tavolo e attirò l'attenzione di Ash con un lieve ruggito.

"Charrr!" esclamò la lucertolina dalla coda fiammeggiante, rivolgendo al giovane allenatore in erba uno sguardo interrogativo.

Pikachu si voltò verso il suo nuovo compagno, drizzando le orecchie e sorridendo. "Pika, pika pikachu!" esclamò

"Ah... ciao, Charmander! Scusa, stavo parlando, e non mi sono accorto... Dimmi, c'è qualche problema?" chiese il ragazzino.

Charmander sorrise e  scosse la testa per tranquillizzare il suo nuovo allenatore, poi cominciò a parlare a Pikachu. "Char char, charmander charrr?" esclamò.

Pikachu si sfregò la testa. "Pika pika..." mormorò, poi si voltò verso Ash e cercò di farsi capire con i gesti e la pantomima. "Pika pi, pika chu pika ka pikachu pika chu!"

Ash non era del tutto sicuro di cosa avesse detto il topolino giallo, ma a giudicare dai suoi gesti e dal tono della sua voce, riuscì a farsi un'idea. "Hmmm... ho l'impressione che Charmander stia dicendo... che potrebbe parlare lui con gli Squirtle. Visto che lui ha visto con i suoi occhi che di certe persone ci si può fidare e di altre no..."

"Chaaar!" rispose allegramente il Pokemon di Fuoco, agitando la coda fiammeggiante.

"In effetti, come proposta avrebbe anche senso..." affermò Misty dopo averci pensato su per qualche secondo. "Detto questo... non so se quegli Squirtle saranno convinti delle parole di Charmander. Potrebbero pensare che Charmander sta comunque ripetendo quello che il suo allenatore gli ha inculcato..."

"Hey, io non ho detto a Charmander di dire proprio nulla!" ribattè prontamente Ash, come se si sentisse offeso alla sola insinuazione. Pikachu e Charmander sbatterono gli occhi stupiti, mentre Misty corrugava la fronte in segno di irritazione.

"Hey, calmati un attimo! Non volevo insinuare che tu costringessi i tuoi Pokemon a dire nulla!" ribattè. "Ho solo detto che qualcuno avrebbe potuto pensarlo!"

Brock sospirò e si mise in mezzo, alzando una mano per chiedere loro di calmarsi. "Okay, okay... non è il caso di scaldarsi, ragazzi." affermò con calma. "Ammetto che forse Charmander ha migliori possibilità di farsi ascoltare dagli Squirtle, ma potrebbe comunque essere rischioso per lui." Guardò verso Charmander, come se volesse raccomandargli di usare estrema prudenza. "Ricordati, Charmander, che gli Squirtle sono pur sempre Pokemon d'Acqua, e se dovessero attaccarti, tu saresti in una brutta posizione."

"Pika pikachu!" ribattè Pikachu muovendo un passo in avanti, come per dire che sarebbe stato lui a proteggere il suo compagno. Charmander ringraziò con un breve ruggito soddisfatto, e stava per aggiungere qualcosa...

Quando all'improvviso, dalla reception del Pokemon Center arrivò un'esclamazione di allarme, e si sentì improvvisamente una gran confusione! Allarmati, Ash e i suoi compagni si voltarono di scatto... e videro diversi ospiti del Pokemon Center che si disperdevano con grida di paura, e tre Squirtle con gli occhiali da sole che si arrampicavano sul bancone dell'Infermiera Joy, scagliando il loro attacco Pistolacqua per costringere la giovane dai capelli rosa e la Chansey sua assistente ad indietreggiare. Con un'esclamazione di sorpresa, l'infermiera dai capelli rosa inciampò, aggrappandosi in tutta fretta al bordo di un comodino per non finire seduta per terra!

"Attenti! Gli Squirtle!" esclamò Misty, per poi mettere mano alla sua Pokeball. Charmander e Pikachu si mossero per intercettare i Pokemon tartarughe, e Brock tirò fuori la Pokeball del suo Zubat, per poi farlo uscire con un gesto del braccio.

"Tieni duro, dolce Joy!" esclamò il ragazzo. "Vai, Zubat! Fermali con Supersuono!"

La Pokeball si aprì, facendo uscire il Pokemon pipistrello che si librò rapidamente in volo ed emise un acuto stridio ad altissima frequenza che costrinse gli Squirtle a coprirsi le orecchie! Uno dei Pokemon Tartaghina, tuttavia, non fu abbastanza rapido, e le onde sonore gli percossero i timpani e lo mandarono in confusione, lasciandolo barcollante.

Gli altri due non si fecero distrarre e cercarono di intrufolarsi nello studio medico. Pikachu, temendo di colpire l'Infermiera Joy o la sua Chansey nel caso avesse usato un attacco elettrico, si limitò ad usare un Attacco Rapido che intercettò uno dei due Squirtle e lo costrinse a fermarsi e a mettersi in guardia.

"Misty chiama... Staryu! Vai con Rapigiro!" esclamò la bambina dai capelli arancioni. La sua Pokemon stella marina emerse dalla sfera e si scagliò contro il terzo Squirtle, roteando su sè stessa come uno shuriken e andando a segno! Ma lo Squirtle riuscì a proteggersi con il suo guscio, subendo soltanto qualche piccola ammaccatura, e cercò di proseguire.

"Char! Char! Charmander!" Charmander si piazzò davanti ad uno Squirtle a braccia aperte ed esclamò qualcosa per convincere il Pokemon d'Acqua a fermarsi.

"Squirtle, squirt!" Lo Squirtle con gli occhiali da sole corrugò la fronte minaccioso e intimò a Charmander di spostarsi, ma il Pokemon di Fuoco non si fece spaventare e avanzò di un passo verso di lui, sempre tenendo le braccia aperte. Lo Squirtle reagì scagliando un attacco Pistolacqua, sotto forma di un getto d'acqua ad alta pressione che il Pokemon tartaruga schizzò dalla bocca, e Charmander riuscì appena in tempo ad evitare il getto con un agile salto laterale. Questo diede allo Squirtle il tempo di scansarlo ed entrare nella sala medica, dove si impadronì di un paio di flaconi e cercò di fuggire.

"Pika pikachu!" Pikachu intervenne, cercando di bloccare lo Squirtle prima che potesse andarsene con il maltolto. Il Pokemon Tartaghina sgranò allarmato gli occhi dietro le lenti dei suoi occhiali da sole e cercò di scansarsi, mentre allo stesso tempo parlava a Pikachu con palpabile risentimento.

"Squir squirtle! Squirt!" esclamò, facendo drizzare le orecchie per la sorpresa al topolino elettrico. Colto di sorpresa da quello che Squirtle aveva detto, Pikachu si distrasse per un momento e non riuscì a reagire in tempo quando il suo avversario scagliò un attacco Pistolacqua che lo colpì al torace e lo fece barcollare. Con uno scatto improvviso ed inaspettato per un Pokemon che ricordava una tartaruga, lo Squirtle che aveva rubato i due flaconi superò Pikachu e richiamò i suoi due compagni... ma solo uno dei due riuscì a muoversi e seguire il suo amico che si stava ritirando. L'altro Squirtle, ancora confuso dal Supersuono di Zubat, camminava avanti e indietro come se fosse stato ubriaco, tenendosi la testa tra le mani mentre allo stesso tempo cercava di mandare via lo Zubat di Brock che gli svolazzava attorno. I suoi compagni lo chiamarono e cercarono freneticamente di raggiungerlo, ma si resero conto che se fossero rimasti lì avrebbero corso il serio rischio di essere catturati, e già alcuni allenatori e i loro Pokemon si avvicinavano minacciosi. Perciò, pur a malincuore, decisero di allontanarsi e di tornare più tardi per recuperare il loro compagno. Prima che Ash e i suoi compagni potessero impedirglielo, i due Squirtle ancora attivi infilarono la porta e si allontanarono, seguiti dalle esclamazioni di rabbia degli abitanti del villaggio.

"Infermiera Joy, tutto bene?" chiese Misty, mentre Ash andava a controllare che anche Pikachu e Charmander stessero bene.

"Sì... io sto bene." disse la giovane dai capelli rosa. Controllò di essere ancora salda sulle gambe e fece un cenno di assenso alla sua Chansey. "Ma... temo che quegli Squirtle abbiano rubato delle medicine. Aspettate, vado a dare un'occhiata."

L'infermiera corse nella sala medica per verificare cosa mancasse... e tornò poco dopo, confermando la cosa con un cenno della testa. "Sì... hanno rubato una pozione curativa e un antiparalisi." rispose. "Non hanno toccato altro."

"Una pozione e un antiparalisi?" chiese Brock, permettendo al suo Zubat di appoggiarsi sulla sua spalla. Il Pokemon Veleno/Volante mosse lentamente le ali prima di piegarle contro il corpo e rilassarsi. "Ma certo, è chiaro... evidentemente, gli servono per quello Squirtle che è stato colpito dal Tuonoshock di Pikachu."

"Pikachu..." Pikachu confermò con un cenno della testa, come se volesse scusarsi per essere stato indirettamente la causa di quell'attacco della banda degli Squirtle. Charmander sospirò e si massaggiò la nuca, per poi controllare la fiammella sulla punta della sua coda ed assicurarsi che fosse ancora vivace. Ash annuì e si rivolse nuovamente ai suoi compagni, mentre Brock andava a verificare che lo Squirtle confuso venisse tenuto sotto controllo...

Ma non ebbe il tempo di dire nulla prima che un gruppo di allenatori, già presenti nel Pokemon Center al momento dell'attacco, si muovesse verso l'uscita con espressioni minacciose, mentre altri guardavano con rabbia lo Squirtle rimasto lì. I mesi passati a dover sopportare le angherie della squadra di Squirtle avevano esaurito la loro pazienza, e adesso alcuni di loro volevano vendicarsi.

"Ma guardatelo. Eccolo lì, quel dannato Squirtle. Lui e la sua banda di attaccabrighe ci hanno reso la vita impossibile, da fin troppo tempo!" esclamò un ragazzo, la mano stretta minacciosamente attorno ad una Pokeball.

Una ragazza scosse la testa e preparò a sua volta la Pokeball. "Sono d'accordo! Adesso è il momento di vendicarci!" affermò, con grande allarme di Ash, i suoi compagni e l'infermiera Joy.

Per fortuna, il gruppo di amici fu rapido ad intervenire prima che la folla potesse attaccarelo Squirtle ancora indifeso. "Hey! Hey, aspettate un momento!" esclamò Ash, piazzandosi davanti allo Squirtle, che ora sedeva per terra nel tentativo di far cessare le vertigini. "Che vi salta in mente? Non potete attaccare questo Pokemon ora che è indifeso!"

"E' vero!" esclamò Misty. "Come vi sentireste voi, se altra gente vi desse addosso mentre non potete difendervi?"

"Ne abbiamo avuto abbastanza di quei dannatissimi Squirtle! Ci stanno rendendo la vita impossibile!" protestò un giovane tra la folla.

"Non ci sentiamo più al sicuro, con tutte le loro angherie e i loro scherzi idioti!" replicò una donna di mezz'età.

Una ragazza più giovane fece eco alle proteste. "Voi siete allenatori di Pokemon, no?" chiese retoricamente. "E allora perchè non risolvete voi il nostro problema? Perchè non li catturate, quegli Squirtle?"                 

Ash restò per un attimo come sbalordito davanti a quell'insulto... ma il suo carattere competitivo non gli permise di tirarsi indietro. "Sapete che facciamo? Per me va bene! Vorrà dire che non solo risolveremo questo problema per voi, ma faremo anche amicizia con gli Squirtle! Così anche loro si renderanno conto che ci sono delle persone di cui possono fidarsi! Pikachu, Charmander, voi cosa ne dite? E voi, ragazzi?"

"Pika, pika!" ribattè con decisione Pikachu.

"Chaaaar!" Charmander alzò una zampetta artigliata, come per dire che anche lui era perfettamente d'accordo.

"Dico che sono d'accordo anch'io." rispose Misty, mettendo da parte ogni indugio. Si chinò verso lo Squirtle rimasto indietro e lo prese in braccio con fare protettivo. "Anzi, so già cosa sia il caso di fare. Restituiremo questo piccolino al suo gruppo! Dimostreremo a quegli Squirtle che ci sono degli uomini di cui si possono fidare!"

"Squirtle?" chiese lo Squirtle rimasto indietro, massaggiandosi la testa per mandare via la sensazione di vertigine. Misty si rivolse a lui e gli sorrise gentilmente, cercando di metterlo a suo agio.

"Ascolta, Squirtle, non abbiamo intenzione di farti del male." affermò. "Però ti chiediamo di darci una mano a risolvere questo problema. Noi vogliamo darvi una mano... ma dovete promettere che se ci riusciremo, voi non farete più scherzi agli abitanti di questo villaggio. Va bene?"

Il Pokemon simile ad una tartaruga corrugò la fronte, pensando a cosa convenisse fare...

"Char, charmander!" Charmander si fece avanti e cercò di sostenere quello che diceva Misty, immaginando che la sua esperienza con Damien ed Ash avrebbe potuto convincere Squirtle degli argomenti di Misty. "Char charrr, charmander!"

"Squirtle, squir..." rispose il Pokemon Tartaghina con espressione dubbiosa, non sapendo a chi credere.

Pikachu annuì e fece un sorriso convinto. "Pikachu!" squittì, per poi indicare Ash con lo sguardo - e il ragazzino strizzò un occhio in direzione dei suoi due Pokemon.

"Sì, hanno ragione, Squirtle." disse il ragazzino con aria fiduciosa. "Vedrai che sistemeremo ogni cosa. Se... se ci dici dove vi nascondete, tu e i tuoi compagni, troveremo il modo di risolvere i nostri problemi, okay?"

"Sono d'accordo anch'io. Anche voi avete i vostri diritti. Bisogna solo che impariate a convivere con le persone." concluse Brock. Il suo Zubat svolazzò allegramente attorno a lui per sottolineare il concetto, e dopo essere rimasto ancora un po' a pensare, lo Squirtle catturato decise che una volta tanto si sarebbe fidato di quelle persone.

"Squir squirtle... squirt!" affermò. La frase terminò in un'espressione feroce, come se volesse dire che non avrebbe tollerato di essere preso in giro, e se avessero cercato di ingannarlo ci sarebbero state conseguenze.

Charmander non si fece impressionare e rassicurò la tartarughina azzurra con un cenno della testa. "Charmander!" rispose, cercando di fargli capire che non aveva nulla di cui preoccuparsi. Pikachu strizzò un occhio in segno di intesa, e l'infermiera Joy ebbe la netta sensazione che forse questa volta avevano trovato una soluzione al problema che già da mesi affliggeva la loro città...

 

oooooooooo

 

Più tardi, quella sera, Ash, Misty  e Pikachu si erano fatticondurre dallo Squirtle catturato nel luogo dove si trovava il nascondiglio della banda di Pokemon. Gli Squirtle avevano scelto come tana una piccola caverna nascosta nei meandri della foresta, non troppo lontano dalle porte della cittadina, ma comunque abbastanza remota da non poter essere facilmente individuata. Charmander camminava davanti al gruppo, usando la sua coda fiammeggiante come una torcia per fare luce a sè stesso e ai suoi compagni, mentre Brock era rimasto al Centro Pokemon in caso di necessità... e forse, pensava Misty, anche per avere un'altra possibilità con l'Infermiera Joy.

"Ehm... guarda che non era necessario che venissi anche tu!" affermò Ash. "Io e Pikachu ce la caviamo benissimo anche da soli."

"Certo, come no. Come ve la siete cavata a Smeraldopoli, vero?" ironizzò la bambina dai capelli arancioni. "E comunque, certo che era necessario! Come allenatrice di Pokemon d'Acqua, non potevo certo lasciar fare tutto a te! Tranquillo, non avrai bisogno di salvarmi!"

"Oh, ma non è di te che mi preoccupo." ribattè prontamente il ragazzino, sfoderando il suo ormai classico ghigno. "E' solo che non vorrei che facessi rumore e ci facessi scoprire, imbranata come sei!"

Misty sghignazzò, senza perdere un colpo. "Heh. Ma sentitelo, parla quello che si è svegliato tardi il giorno dell'inizio del suo viaggio! Seriamente, non l'ho mai visto capitare a nessun altro!" affermò. I due ragazzini si guardarono in tono di sfida per qualche istante... prima che Pikachu e lo Squirtle che era con loro li richiamassero all'ordine.

"Pika pi, pikachu pi!" esclamò Pikachu.

"Squi squirtle!" proseguì SQuirtle. Con le mani, fece un cenno in modo da far capire ai due allenatori in erba che era il caso che abbassassero la voce se volevano passare inosservati. Non appena Ash e Misty si zittirono imbarazzati, Squirtle sospirò, godendosi almeno un po' di silenzio, poi si avvicinò all'ingresso dalla caverna. Il gruppo si trovava ora in una sorta di grande radura nel bel mezzo del bosco, circondata da alberi alti e da alcuni piccoli costoni di roccia. La parete di una di queste formazioni rocciose si apriva circa a metà, e da essa proveniva una piccola luce... e soprattutto, delle vocette acute che i due ragazzini e i Pokemon riconobbero essere quelle degli Squirtle. Con attenzione, cercando di essere più furtivi possibile, Ash e Misty si avvicinarono alla fenditura e diedero un'occhiata all'interno.

Come immaginavano, i quattro Squirtle erano là dentro, in una sorta di stanzina naturale che i Pokemon tartaruga avevano arredato con dei giacigli di paglia e foglie, con delle coperte fatte di pezzi di stoffa e una piccola vasca d'acqua dolce in un angolo. Su uno dei giacigli si trovava lo Squirtle che Pikachu aveva colpito solo poche ore prima con il suo attacco Tuonoshock, ancora stordito per la scarica ricevuta. Il capo degli Squirtle, quello con gli occhiali da sole triangolari, stava spruzzando su di lui uno dei flaconi trafugati dal Pokemon Center - l'antiparalisi, senza dubbio, dal momento che i movimenti dello Squirtle tornarono fluidi. Poi, il capo degli Squirtle spruzzò la pozione curativa sul suo compagno, che riprese le forze e si rialzò di scatto dal suo letto e si rimise gli occhiali da sole!

"Squirtle!" esclamò allegramente.

"Come immaginavo... hanno rubato le medicine per aiutare il loro compagno, quello che Pikachu aveva colpito con Tuonoshock." disse a bassa voce Ash. Pikachu mormorò qualcosa, sentendosi un po' in colpa per quello che era successo. "In effetti, ora che ci penso, la cosa ha anche senso. Gli Squirtle rubano cibo ed altre cose dal villaggio perchè ne hanno bisogno per sopravvivere."

"Immagino che questa foresta non abbia abbastanza cibo per loro..." sussurrò Misty, sentendosi in pena per gli Squirtle che cercavano come potevano di sopravvivere.

"Chaaaar..." sussurrò Charmander.

Improvvisamente il capo degli Squirtle, che stava rallegrandosi perchè il suo compagno si era ripreso, si bloccò e rivolse lo sguardo verso il punto in cui Ash e i suoi compagni erano nascosti. Rendendosi conto all'improvviso che lui e Misty rischiavano di essere individuati, Ash si nascose dietro la parete di roccia... ma la luce proveniente dalla coda di Charmander era fin troppo evidente e finì per tradire la loro posizione.

"Squirtle!" esclamò allarmato il capo degli Squirtle. Puntò una mano palmata verso il nascondiglio e indicò ai suoi seguaci gli intrusi, spronandoli a cacciarli via... e subito i quattro Pokemon Tartaghina si avvicinarono minacciosi! Charmander, pur sapendo di essere vulnerabile agli attacchi di tipo Acqua, si piazzò davanti al suo allenatore e ai suoi amici.

"Squirtle, squirtle squirt!" esclamò il capo, e gli altri tre Squirtle si prepararono ad attaccare... ma si fermarono quando videro apparire il quinto membro della loro banda, completamente illeso! Il quinto Squirtle alzò le braccia e cominciò a parlare, in modo da persuadere i suoi compagni a non attaccare.

"Va... va tutto bene!" esclamò Ash, tenendo le mani alzate. "Non siamo venuti qui per combattere! Volevamo soltanto... ricondurre da voi il vostro amico, tutto qui!"

"Squirtle squirtle?" esclamò il capobanda, stupito di vedere che gli umani che disprezzava avevano avuto tanta considerazione di uno dei suoi complici. Lo Squirtle catturato e Charmander si fecero avanti, cercando di spiegare cosa fosse successo... e gli altri Squirtle indietreggiarono con evidente sorpresa, non sapendo come comportarsi di fronte a questo inaspettato sviluppo. Due degli umani che loro avevano sempre considerato una minaccia erano venuti lì semplicemente per liberare il loro compagno... e quel Charmander che era con loro stava cercando di dire loro qualcosa di importante.

"Char char, charmander! Chaaaar!"

"Squirtle... squirtle squirt?"

"Squirtle! Squirtle squirtle!"

"Chaaaa..."

Giunti a quel punto, Ash e Misty dovettero ammettere che non riuscivano più a seguire la conversazione, e dovevano piuttosto affidarsi alle espressioni e ai toni delle voci di Charmander e degli Squirtle. Anche così, per fortuna, non ci voleva troppa immaginazione per comprendere cosa si stessero dicendo. Charmander stava cominciando a raccontare qualcosa... sicuramente, le sue esperienze con Damien e il fatto che Ash e i suoi compagni lo avessero salvato, mentre lo Squirtle che aveva guidato Ash e i suoi amici fin lì stava spiegato cosa fosse successo, e perchè aveva deciso di fidarsi di Ash e Pikachu. Da parte sua, il capo degli Squirtle dava l'impressione di essere molto interessato ai loro racconti, e aveva anche permesso a Charmander di sedersi assieme a lui e al resto della banda al centro della stanzina scavata nella roccia. Pikachu, da parte sua, rimase con Ash e Misty, tenendo d'occhio l'ingresso della grotta nel caso ci fosse qualche problema.

Per diverso tempo, i Pokemon continuarono a parlare, tra alterni umori. Finalmente, quando ormai cominciava a farsi notte, la discussione rallentò quando i Pokemon sembrarono finalmente giungere ad un punto in comune, e il capo degli Squirtle sospirò e fece un cenno di assenso in direzione di Charmander, che ringraziò con un sorriso smagliante e si voltò verso Ash, Misty e Pikachu per dire loro che potevano entrare e che non c'era più alcun problema.

Misty si tolse lo zaino dalla spalla e ne tirò fuori un po' di cibo per dividerlo con gli Squirtle, e anche Ash fece la stessa cosa, preparando un po' di cena per gli Squirtle e cercando di metterli quanto più possibile a loro agio. Alla fine, la serata era passata in allegria, e il gruppo degli Squirtle sembrava essersi reso conto che questi umani non volevano fare loro del male e che sarebbe stato meglio per entrambe le parti se avessero cominciato a parlarsi e a cercare di chiarirsi.

Presa questa decisione, Ash e i suoi compagni raccolsero i loro effetti e si apprestarono a tornare al villaggio. Non appena furono usciti dalla caverna degli Squirtle, videro che era quasi scesa la notte, e la foresta era immersa nel silenzio. Dava l'impressione di essere il momento ideale per tornare indietro senza troppe complicazioni.

"Bene, da qui in poi dovrebbe..." cominciò a parlare Ash...

...ma fu costretto ad interrompersi quando qualcosa esplose pochi metri davanti a lui, sprigionando un'enorme nube di fumo grigio che avvolse il panorama tutt'attorno e annebbiò la vista al gruppo! I Pokemon lanciarono delle esclamazioni di sorpresa e guardarono verso l'alto, dove incombeva su di loro una mongolfiera il cui pallone aerostatico aveva la forma della testa di un Meowth!

"Hohohohoooo! Sorpresa!" esclamò la giovane donna dai lunghi capelli fucsia nell'abitacolo della mongolfiera, accompagnata da un giovanotto dai capelli azzurri e da un Meowth dall'espressione arguta. "Vi piace la nuova e migliorata mongolfiera del Team Rocket?"

"Team Rocket!" esclamò Ash, cercando di spazzare via il fumo che gli impediva di vedere bene. "Che cosa state facendo qui?"

"Secondo te, moccioso?" rispose Meowth. "Eravamo qui solo per il tuo Pikachu, ma poi abbiamo sentito parlare degli Squirtle che stavano dando fastidio agli abitanti di quella città, e abbiamo deciso di catturare anche loro!"

"Così ci prendiamo una ricompensa sia dal capo che dalla città!" disse James "Come si suol dire, prendiamo due Pidgey con una Pokeball!"    

"Non vi permetteremo di catturare gli Squirtle!" esclamò Misty, tenendosi pronta con una Pokeball. Pikachu e Charmander si piazzarono accanto ai due allenatori, pronti a combattere.

Per niente impressionata, Jessie esplose in un'altra risata acuta. "Hohohohooo! Ma noi non abbiamo bisogno del vostro permesso!" esclamò trionfante. "Forza, Meowth! Fagli vedere cosa intendo dire!"

"Con piacere!" rispose il felino, tirando fuori una sorta di radiocomando e premendo due pulsanti. Uno scomparto si aprì sul fondo della mongolfiera e rilasciò delle piccole sfere nere che esplosero all'impatto con il terreno, rilasciando altro fumo grigio ed immergendo la zona nella nebbia.

"Pikachu!" esclamò Pikachu con disappunto. Con tutto quel fumo, non riusciva più a vedere il pallone del Team Rocket, e non poteva più scagliare un Tuonoshock contro di loro.

"Ugh... accidenti, non vedo più niente!" esclamò Ash, cercando di pensare a cosa fare per impedire al Team Rocket di catturare Pikachu e gli Squirtle. "Che facciamo? Dobbiamo tentare qualcosa!"

"Presto, torniamo tutti nella caverna! Lì non possono prenderci!" esclamò Misty. La bambina dai capelli arancioni afferrò uno degli Squirtle e corse verso il rifugio, raggiungendolo in tempo, mentre Ash si prodigava a raccogliere altri due Squirtle. Gli altri due Squirtle, Pikachu e Charmander corsero verso il rifugio e vi entrarono giusto in tempo.

"Accidenti, sono entrati! Lì non li possiamo prendere!" esclamò James.

Meowth sorrise astutamente. "Non ti preoccupare, James! Prima o poi dovranno uscire, e allora saremo pronti!" affermò. "E poi, uno di loro non è riuscito ad entrare! Guarda lì!"

Quando il fumo cominciò a diradarsi, fu possibile vedere che il leader degli Squirtle non era riuscito a raggiungere la caverna - una delle bombe fumogene era scoppiata vicino a lui, facendolo cadere a pancia all'aria, in una posizione in cui gli era molto difficile rimettersi in piedi.

Per fortuna, anche Ash e Pikachu si erano accorti che il capo degli Squirtle era in difficoltà. Il ragazzino sgranò gli occhi allarmato per un istante, poi uscì di nuovo dal rifugio e cercò di raggiungere lo Squirtle, con Pikachu che cercava di tenere il passo.

"Chaaaar!" esclamò allarmato Charmander. Ash raggiunse il leader degli Squirtle e lo prese in braccio... ma il Team Rocket si accorse e decise di interferire.

"Hey! Non puoi portarci via quello Squirtle! Stavamo per rapirlo onestamente!" protestò Jessie. Con un grugnito di frustrazione, la ragazza prese la sua Pokeball e fece uscire il suo Pokemon. "Ugh, e va bene! Prendilo tu, Ekans!"

"Koffing, dagli una mano!" esclamò James. I due Pokemon del Team Rocket apparirono e si piazzarono vicino ad Ash, cercando di impedirgli di tornare al rifugio, ma Pikachu e Charmander si misero in guardia e si apprestarono a combattere.

"Chuuuu!" con un'esclamazione acuta, Pikachu scagliò un attacco Tuonoshock contro Koffing, che scansò il colpo e tentò un attacco Azione. Ma l'agile Pokemon Elettro si era già rimesso in guardia, e riuscì a balzare via al momento giusto.

Nel frattempo Ekans stava cercando di acchiappare Charmander nelle sue spire con un attacco Avvolgibotta... ma prima che il Pokemon crotalo potesse stringere, Charmander reagì con un attacco Braciere, soffiando dalle fauci una fiammella che colpì Ekans e lo costrinse a mollare la presa con un sibilo di dolore.

Vedendo come Ash e i suoi Pokemon si stavano dando da fare per aiutare gli Squirtle e cercare di fermare il Team Rocket, Misty decise che non sarebbe stata da meno. Con aria decisa, la ragazzina si rivolse agli Squirtle rimasti nella caverna e cercò di spronarli. "Che cosa ci facciamo ancora qui?" esclamò. "Presto, amici, dobbiamo andare a dare loro una mano! Il Team Rocket non ci lascerà in pace se noi non li mandiamo via di qui! Misty chiama... Goldeen!"

Misty uscì con un lungo passo dalla caverna e fece uscire il suo Goldeen, che apparve davanti a lei e scaglio dal corno un attacco Idropulsar: tre anelli d'acqua concentrici apparirono dalla punta del suo corno e si schiantarono contro il Koffing di James, facendolo barcollare ed impedendogli di usare il suo attacco Smog contro Pikachu. Gli Squirtle, convinti dalle parole di Misty e decisi a dare una mano al loro capo e agli umani che li avevano aiutati, uscirono a loro volta dal nascondiglio e scagliarono una serie di attacchi Pistolacqua contro Ekans e Koffing, facendoli indietreggiare.

"Oh, no! Qui si mette male!" si lamentò James. "Che cosa facciamo? Non riusciamo più a prenderli, ora che abbiamo perso la sorpresa!"

"Aspetta a dirlo, James! Richiamate Ekans e Koffing, noi ci prendiamo un premio di consolazione!" ribattè Meowth, afferrando una corda per poi scagliarla a mò di lazo e afferrare Pikachu, cogliendolo di sorpresa! Pikachu emise un'esclamazione di sorpresa e Meowth cominciò a sollevarlo, mentre Jessie e James facevano rientrare i loro Pokemon.

"Pikachu!" Ash e Misty esclamarono assieme.

Il capo degli Squirtle non esitò. Con un gesto della mano, chiamò a sè i suoi compagni, e tutti assieme scagliarono il loro attacco Pistolacqua, fondendo i cinque getti d'acqua in un unico proiettile che sfrecciò verso la mongolfiera del Team Rocket e colpì il pallone aerostatico, facendolo ondeggiare violentemente. Meowth fu costretto a mollare la presa sul lazo che teneva tra le zampe, e un attimo dopo, Ash prese una Pokeball e fece uscire il suo Pidgeotto.

"Presto, Pidgeotto!" esclamò il ragazzo. "Afferra Pikachu!"

"Pidgeo!" esclamò il Pokemon alato, già diretto verso il topolino elettrico. In un batter d'occhio, Pidgeotto afferrò Pikachu e lo trasportò a terra senza problemi.

"Pika pikachu!"

"Ottimo lavoro, Pidgeotto!" Ash lodò il suo Pokemon. "Ora forza, Pikachu! Sistemiamo una buona volta il Team Rocket!"

"Squirtle squirt!" esclamò il capo degli Squirtle, piazzandosi a fianco di Pikachu. I due Pokemon si scambiarono un segno di intesa, e poi scagliarono assieme i loro attacchi più forti, Tuonoshock e Pistolacqua, centrando in pieno il pallone aerostatico! L'effetto fu immediato, e il pallone esplose fragorosamente, con il risultato che il Team Rocket venne scaraventato via!

"Non posso crederci! Pensare che questa volta eravamo sicuri di farcela!" esclamò Meowth.

"Ho l'impressione che dovremo farci l'abitudine..." si lamentò James.

"IL TEAM ROCKET RIPARTE ALLA VELOCITA' DELLA LUCE!"

I tre malfattori si persero all'orizzonte, scintillando in lontananza prima di scomparire, e il gruppo di allenatori e Pokemon si mise a festeggiare la vittoria.

"Yu-huuu! Ottimo lavoro! Li abbiamo sistemati anche stavolta!" esclamò Ash. "Grazie a tutti voi, Squirtle! Siete stati formidabili!"

"Squirtle!" esclamò il capo dei Pokemon Tartaghina. Lui e Pikachu si diedero il cinque, contenti di essere riusciti a battere il Team Rocket assieme, e il resto dei Pokemon esultarono in sottofondo...

 

oooooooooo

 

La mattina dopo, diversi abitanti del villaggio, tra cui anche l'ufficiale Jenny, stavano ricevendo la banda degli Squirtle, che si stavano scusando per quello che avevano fatto... e gli abitanti, a loro volta, avevano accettato le loro scuse e stavano promettendo che non avrebbero più fatto nulla contro di loro. Anzi, la squadra degli Squirtle avrebbe potuto stabilirsi nel villaggio, dove avrebbero potuto vivere senza problemi.

"Sono contento che sia finito tutto bene." affermò Ash, scambiandosi un cenno di assenso con Misty, Brock e Pikachu. "Siamo riusciti a convincere la squadra degli Squirtle a fare pace con questa città... e abbiamo fermato il Team Rocket ancora una volta."

"Un po' mi dispiace di essermi perso la vostra battaglia." rispose Brock, guardando soddisfatto il capo degli Squirtle che si scambiava una stretta di mano con la Chansey dell'Infermiera Joy. "Se ci fossi stato, avrei potuto darvi una mano contro il Team Rocket... ma alla fine, tutto è bene quello che finisce bene."

"Già... e ho l'impressione che anche per i nostri amici Squirtle questa sarà una giornata memorabile!" affermò Misty. La squadra degli Squirtle si voltò verso il terzetto di amici, e il leader alzò una mano, come se volesse comunicare qualcosa al ragazzo.

"Squirtle, squirtle! Squirtle squir!" esclamò, mentre i suoi quattro compagni lo affiancavano, contenti ma un po' malinconici. Lentamente e con solennità, il leader si tolse gli occhiali e li consegnò allo Squirtle più vicino, che li accettò con un cenno del capo.

"Ho l'impressione... che il capo degli Squirtle abbia voluto passare il suo incarico al suo Squirtle di fiducia." commentò Brock. Pikachu annuì, confermando che in effetti era così... e l'ex-capo degli Squirtle si avvicinò ad Ash e chinò leggermente il capo, rendendo abbastanza chiara la sua richiesta.

"Ah! Adesso ho capito! Vuoi... unirti alla mia squadra, vero?" chiese il ragazzino.

Il Pokemon Tartaghina disse di sì con la testa, poi guardò verso i suoi simili con espressione orgogliosa, e ricevette da tutti loro un cenno di incoraggiamento, che ricambiò con gratitudine. Finalmente, si presentò davanti ad Ash e gli fece cenno di procedere.

"Pika pikachu, pika pi!" Pikachu incoraggiò il suo allenatore, che tirò fuori una Pokeball vuota e la lanciò con precisone verso Squirtle, che si fece assorbire senza opporre alcuna resistenza. La sfera cadde a terra con un tintinnio metallico e si mosse soltanto una volta, poi si immobilizzò ed emise il suono che confermava la cattura. Con un sorriso entusiasta, Ash raccolse la Pokeball di Squirtle e la tenne alzata, vantandosi del nuovo acquisto della sua squadra!

"Evviva! E ho catturato anche Squirtle! Adesso ho una squadra di sei Pokemon!" esultò.

E con questo, un'altra avventura si era conclusa bene, e il viaggio di Ash nel mondo dei Pokemon proseguiva...     

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Il giardino segreto di Bulbasaur ***


Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 24 - Il giardino segreto di Bulbasaur

Quel giorno, nel tratto di strada che collegava Celestopoli ad Aranciopoli, passando per la foresta selvaggia ed incontaminata, regnava la tranquillità come al solito. In quella bella giornata di sole, nulla faceva pensare che avrebbe potuto verificarsi qualche serio problema...

"Te l'avevo detto che dovevamo girare a destra al bivio!"

"Ah, si? E allora perchè quando abbiamo fatto come dicevi tu l'altra volta ci siamo persi?"

"Stavi tenendo la mappa al contrario, Ash Ketchum! Ovvio che ho preso la strada sbagliata!"

"E tu non te ne sei neanche accorta? Mettiti un paio di occhiali!"

...

Okay, qualche problema in effetti c'era. E in quel momento, il problema per il gruppo di Ash era che si erano persi.

E che Ash e Misty si stavano dando la colpa a vicenda.

"Pikachu..." mormorò esasperato Pikachu, mentre i due ragazzini continuavano a bisticciare come due mocciosetti d'asilo, e il Goldeen di Misty, immerso nelle acque di un piccolo ruscello che scorreva vicino al gruppo, scuoteva la testa in segno di disapprovazione. Brock, ormai abituato ai battibecchi tra quei due, sospirò e cercò di concentrarsi su qualche problema un po' più concreto, come per esempio, preparare qualcosa da mangiare per pranzo.

"Questa è l'ultima volta che ti lascio tenere la mappa!"

"Ha, ha, molto divertente, Misty! Scommetto che se la tieni tu, perdiamo anche la mappa!"

"Sempre meglio che rompere le biciclette degli altri, come fai tu!"

"Ancora con questa storia? Ormai ho perso il conto di quante volte lo hai detto!"

"Perchè ripetere giova, Ash Ketchum! Soprattutto a te!"

"Con questo cosa vorresti dire?"

"Niente di più di quello che ho detto!"

A quel punto, Pikachu decise che ne aveva avuto abbastanza. Con uno squittio infastidito, si voltò verso il Goldeen di Misty e fece uno squittio interrogativo... e quando il Pokemon pesce rosso gli diede un segno di assenso, Pikachu si caricò e scagliò una scarica elettrica che raggiunse Ash e Misty, facendo loro sgranare gli occhi e rivelando per un istante i loro scheletri, come se stessero facendo una radiografia!

"YEOOOOOW!" Ash e Misty esclamarono all'unisono. Pikachu interruppe la scarica e incrociò le braccia come per dire che se l'erano cercata, e i due ragazzini rimasero là imbambolati per qualche istante, cercando di spazzarsi via la fuliggine di dosso!

"Pikachu!" squittì Pikachu con tanto di mani sui fianchi, come per far capire a quei due che non era il caso di perdere altro tempo.

"Owww... accidenti, Pikachu, non c'era proprio bisogno di essere così bruschi..." rispose Ash, mentre Misty finiva di ripulirsi i pantaloncini. "Io e Misty stavamo soltanto... ehm... discutendo, tutto qui."

"Alla faccia della discussione..." borbottò la ragazzina tra sè, ma scelse saggiamente di non ricominciare.

Brock fece un sorriso comprensivo mentre cominciava a preparare un po' di pentole e piatti. "Beh, che ne dite se invece di litigare non mangiamo qualcosa, così che possiamo ragionare meglio a stomaco pieno?" propose il ragazzo più grande. "Dopotutto, non credo che siamo poi in una brutta posizione. Dobbiamo solo ritrovare la strada... e poi, nel giro di due o tre giorni, saremo ad Aranciopoli."

"La fai così facile, Brock..." si lamentò Misty. "Vorrei ricordarti che in questo momento non sappiamo come ritrovarla, la strada!"

Come si addiceva al suo carattere tranquillo e razionale, Brock non si scompose. "Non risolveremo questo problema facendoci prendere dal panico o dandoci la colpa a vicenda, Misty." affermò. "Per adesso, occupiamoci dei problemi più urgenti. Poi vedremo come tornare sul percorso per Aranciopoli. Ma in ogni caso, non credo che avremo troppi problemi a ritrovarlo. Non siamo molto lontani, in ogni caso."

"Lo spero proprio... non vedo l'ora di essere ad Aranciopoli e affrontare il famoso Tenente Surge!" affermò Ash. "Con la squadra che ho, non credo che ci saranno problemi! Lo pensi anche tu, Pikachu, vero?"

"Pika pika..." rispose il topolino elettrico con una mano dietro la nuca. Non era molto sicuro lui stesso se sarebbe stato in grado di vincere contro Surge se fosse toccato a lui battersi... ma ad ogni modo, cercò di mostrarsi ottimista. Sperava solo che Ash avesse già qualche strategia in mente.

Dopo pranzo, il gruppetto di amici si era apprestato a riprendere il cammino, cercando di tornare sulla strada che portava verso Aranciopoli. Tuttavia, avevano ripreso il cammino soltanto da un quarto d'ora quando Pikachu drizzò le orecchie con espressione attenta, sentendo un suono che non gli era familiare. Gli sembrava di sentire qualcuno che calpestava un tappeto di foglie cadute con le suole degli stivali, ma si rendeva conto che non poteva trattarsi dei passi dei suoi compagni di gruppo. Erano troppo lontani, e il ritmo era in qualche modo... diverso. Ci doveva essere qualcuno nei dintorni.

"Pika... chu!" esclamò il Pokemon Elettro. Alzò una mano per dire ad Ash e ai suoi compagni di restare fermi ed ascoltare, e il ragazzino, non aspettando questa mossa da parte del suo Pokemon, finì quasi per inciampare su di lui e andare a ruzzolare al suolo.

"Ah! Che succede, Pikachu? Qualche problema?" chiese Ash. "Cavolo, la prossima volta non ti piantare in mezzo alla strada, sennò finisco per inciampare su di te..."

"Pikachu, pika pi!" sussurrò Pikachu, muovendo le orecchie in modo da poter cogliere meglio le onde sonore. Ash e i suoi compagni capirono cosa volesse dire e si fermarono, guardandosi attorno con attenzione. C'era qualcuno che stava avvicinandosi, e i ragazzi non erano sicuri di cosa si trattasse.

Con attenzione, Brock guardò verso il sentiero tra gli alberi da cui provenivano i passi e fece cenno ai suoi compagni più giovani di aspettare. Pochi secondi dopo, un arbusto alla sua sinistra si mosse... e una figura umana ne uscì con espressione stupita ed intimorita, guardando il gruppo come se non si fosse aspettata di vedere altre persone in quella foresta incontaminata. Una ragazzina che dava l'impressione di avere due o tre anni più di Ash, vestita con pratici abiti da trekking, con scarpe da viaggio e uno zaino piuttosto capiente sulle spalle. Non sembrava avere Pokeball con sè, e non portava nulla che potesse sembrare un'ara da difesa, se non un esile bastone da passaggio.

"Ah!" esclamò la ragazzina bionda, sbattendo gli occhi. "Voi... voi chi siete? Cosa ci fate da queste parti?"

Ash sbattè gli occhi meravigliato, poi si schiarì la voce e rispose alla ragazzina. "Beh... noi siamo qui semplicemente perchè stiamo... ehm... cercando di raggiungere Aranciopoli, e ci siamo... come dire... allontanati dalla via!" rispose. Misty sospirò e alzò gli occhi al cielo, come se volesse dire che Ash avrebbe dovuto dire che si erano persi senza tanti giri di parole. "Ma adesso faremo in modo di ritornare sulla strada giusta! E tu, cosa ci fai qui?"

"Stavo... stavo cercando il mio Pokemon che si era perduto nella foresta..." mormorò la ragazzina bionda. Guardò da un'altra parte con espressione malinconica e alzò una mano, come se volesse scusarsi di aver dato loro disturbo. "Il mio piccolo Rattata... è un Pokemon a cui sono molto affezionata... ma un paio di giorni fa, si è avventurato in questa foresta e non è più tornato indietro. E io... lo sto cercando da allora... spero che non sia stato mangiato da qualche Fearow, o da qualche animale selvatico..."

"Pikachu..." mormorò contrito Pikachu.

I tre amici rimasero in silenzio per un attimo, comprendendo lo stato d'animo della ragazza. Se si era avventurata da sola in quella foresta, un luogo che avrebbe potuto essere pericoloso anche per lei, doveva essere davvero affranta e preoccupata per il suo Pokemon. Del resto, anche loro avrebbero fatto la stessa cosa se uno dei loro Pokemon si fosse perduto in un posto come quello.

In effetti, per Ash era più che evidente cosa dovesse fare. "Beh... se possiamo darti una mano a cercare il tuo Rattata... allora per noi non ci sono problemi!" esclamò improvvisamente, un pugno stretto davanti a sè per esprimere la sua determinazione. "Se è qui in giro che il tuo Rattata si è perso, allora potremmo cercarlo tutti assieme, e potremmo trovarlo più facilmente! Che ne dite, ragazzi? Cerchiamo anche noi il suo Pokemon, no?"

Inizialmente, Misty e Brock vennero colti di sorpresa dalla proposta di Ash, ma anche loro erano stati colpiti dalla richiesta di aiuto della ragazzina bionda, e non ci volle molto per convincerli. "Certamente! Posso immaginare come ci si senta quando un Pokemon a cui si vuole bene scompare così..." rispose la ragazzina. "Va bene, ti aiuteremo anche noi... ehm... scusa, tu come ti chiami?"

La biondina prese fiato per tenere sotto controllo le sue emozioni. "Kati. Il mio nome è Kati." rispose in un sospiro. "E... sì, se poteste darmi una mano a trovare il mio Rattata, ve ne sarei davvero molto grata."

"Nessun problema! Siamo qui per dare una mano." affermò Brock. "Hai idea di dove possa essere andato il tuo Rattata?"

Kati si sfregò il mento, pensando a cosa dire. "Beh... no, in effetti non ho un posto particolare in mente... tuttavia... stavo pensando che... dicono che da queste parti ci sia un luogo molto particolare... un luogo dove tutti i Pokemon che si sono persi o sono stati abbandonati si riuniscono per fare una nuova vita..."

"Pika?" chiese Pikachu sorpreso.

Neanche Ash e i suoi compagni avevano mai sentito parlare di un posto simile, e Brock restò a pensare per qualche istante, anche mentre lui e il resto del gruppo iniziavano a guardare in giro. Non doveva essere facile, cercare un Rattata nel bel mezzo di una foresta rigogliosa come quella. "Un luogo dove i Pokemon senza allenatore si riuniscono? Questa... non l'avevo mai sentita, se devo essere sincero." affermò l'esperto di Pokemon Roccia.

"Nemmeno io. Un villaggio in cui vivono i Pokemon senza allenatore?" chiese Ash.

"Beh... è solo una voce, dopotutto, ma ne avevo sentito parlare così spesso dai miei amici ad Aranciopoli, che ho pensato che ci potesse essere un fondo di verità." rispose Kati. Il gruppo si era messo a costeggiare un ruscello che scorreva attraverso il bosco, e ne stavano seguendo il corso fino a raggiungere una radura piena di piante selvatiche e fiori colorati - un autentico spettacolo della natura, che il gruppo non potè fare a meno di ammirare per qualche attimo. "Certo... un posto così bello sarebbe l'ideale per un luogo in cui i Pokemon possono vivere felici, senza preoccupazioni. Speravo che magari voi sapeste qualcosa di dov'è questo villaggio nascosto, visto che forse è lì il mio piccolo Rattata..."

"Beh, non sappiamo dove si trova questo posto di cui parli..." rispose Ash con tutta calma. "Ma... se il tuo Rattata si trova lì, allora faremo tutto quello che possiamo per trovarlo! Stai tranquilla, Kati, vedrai che andrà tutto bene!"

"Grazie, amici... non sapete quanto sia importante per me ritrovare il mio piccolo Rattata..." disse la ragazzina bionda, deglutendo per tenere sotto controllo le sue emozioni.

Misty annuì seriamente e guardò davanti a sè, cercando di vedere se ci fosse qualche segno di un Rattata... e sgranò gli occhi quando vide qualcosa muoversi dietro un cespuglio di oleandro. Pensando che potesse essere il Rattata di Kati, la ragazzina guardò con attenzione le fronde del cespuglio... e vide che da esse stava uscendo una buffa creaturina che sembrava un incrocio tra una pianta e un animale: una creatura quadrupede dalla pelle color verde acqua con macchie più scure nel corpo, che ricordava vagamente un incroccio tra una rana e una lucertola; sulla schiena della creatura cresceva un grosso bulbo verde ancora schiuso, e la sua espressione era severa e decisa.

Ash sgranò gli occhi, riconoscendo subito il tipo di Pokemon. Un Bulbasaur, lo starter di tipo Erba che gli allenatori esordienti di Kanto potevano scegliere. Trace aveva scelto proprio quel Pokemon, in effetti... 

"Bulbasaur?" esclamò lo strano essere con voce acuta e quasi gracchiante. Dai suoi fianchi si protesero improvvisamente due lunghe liane verdi che ondeggiarono minacciose ai fianchi del Pokemon, in modo da avvertire chiunque si avvicinasse che il Pokemon era pronto a combattere. Kati fece un passo indietro, tenendo lo sguardo fisso sulla strana creatura, mentre Ash e i suoi compagni lo osservavano da distanza di sicurezza. Irritato, il Bulbasaur frustò il terreno con le sue liane e avanzò di un passo, in modo da far capire agli umani che non erano i benvenuti.

"Pika pichu! Pika pi pikachu pika chu!" Con uno squittio acuto, Pikachu si piazzò davanti al suo allenatore e ai suoi compagni, cercando di indurre il Bulbasaur a più miti consigli. La creaturina mezza-pianta mezza-animale corrugò la fronte e fissò Pikachu con sospetto, ma non fece gesti aggressivi e si limitò a sostenere lo sguardo del Pokemon Elettro. Ash e il resto degli allenatori si stavano a loro volta muovendo lentamente e con attenzione, cercando di non fare gesti inconsulti che Bulbasaur avrebbe potuto vedere come una minaccia.

"Un Bulbasaur selvatico... non se ne vedono molti in giro." commentò Misty. "Che cosa ci fa qui? Che sia stato anche lui... abbandonato dal suo allenatore?"

"Certo non mi sembra molto socievole..." commentò Ash. "Kati, resta indietro. Noi... cerchiamo di sbrogliare questa matassa!"

"Saurrrr..." ringhiò il Pokemon Erba/Veleno. Fece un passo verso il gruppo, senza attaccare ma senza neanche abbassare il tono minaccioso, e inquadrò Pikachu che restava fermo al suo posto per difendere Ash e i suoi amici. Il Bulbasaur selvatico si fermò, indeciso sul da farsi...

Per fortuna, la situazione di stallo venne sbloccata quando una voce femminile dal timbro melodico interruppe il confronto tra Pikachu e Bulbasaur...

"Bulbasaur, aspetta! Quei ragazzi non vogliono farci del male!" esclamò la graziosa ragazza che stava arrivando in quel momento a passo svelto, una mano alzata in modo da dire al Pokemon Erba/Veleno di non attaccare. Sorpresi da quell'intervento inaspettato, Ash, Pikachu e i loro compagni si voltarono in direzione della nuova arrivata, e videro che si trattava di una giovane donna dai fluenti capelli blu che non dava l'impressione di avere più di vent'anni, vestita di una camicetta rosa con sopra una salopette rossa e un paio di scarpette arancioni. Un cerchietto di colore rosso teneva fermi i suoi capelli e le dava un aspetto materno, che si rifletteva anche nei lineamenti tranquilli del suo viso e nella sua espressione vagamente ansiosa.

"Bulbasaur?" esclamò il Pokemon Erba/Veleno, le liane ancora sollevate in un atteggiamento minaccioso. La giovane donna si accucciò a fianco del Pokemon e lo accarezzò gentilmente sulla testa, in modo da calmarlo.

"Tranquillo, Bulbasaur. Questi ragazzi sono dei semplici viaggiatori." disse la ragazza. Con un po' di riluttanza, Bulbasaur ritirò le sue liane e si rilassò, non senza gettare ad Ash e al suo gruppo un'occhiata di sfida per informarli che non si fidava di loro e che li avrebbe tenuti d'occhio. Poi, con un piccolo sospiro, la ragazza si alzò e si rivolse ai viaggiatori. "Vi prego di scusare il comportamento di Bulbasaur. Lui... è stato abbandonato dal suo allenatore, e adesso non si fida più delle persone. Non è cattivo, è solo nervoso."

"Va tutto bene, signorina! Immagino che... abbiamo colto Bulbasaur di sorpresa, e allora lui ha avuto paura che volessimo fargli del male!" si scusò Ash, un po' imbarazzato. "Noi stavamo cercando un Pokemon che si era smarrito, non è vero, ragazzi?"

"Ehm... certamente..." rispose Kati dopo essersi schiarita la voce. "I miei compagni qui possono testimoniare."

Misty annuì e si voltò verso Brock... ma si rese conto che il ragazzo dalla pelle scura non era più al suo posto! Mentre Kati stava ancora parlando, Brock era scattato verso la ragazza dai capelli blu e si era inginocchiato davanti a lei, tenendole delicatamente la mano e sbrilluccicando come se attorno a lui si fossero accese tante stelle in miniatura!

"Possiamo testimoniare che tu sei la ragazza più carina che io abbia mai incontrato!" affermò trasognato, mentre la giovane donna sbatteva gli occhi meravigliata.

Brock non ebbe il tempo di proseguire oltre. Irritato, Bulbasaur estese nuovamente le sue liane, le avvolse attorno alle caviglie del giovanotto e lo sollevò di peso, mettendolo a testa in giù! Con un'esclamazione di stupore, Brock si ritrovò ad agitare le braccia in aria, cercando come poteva di mantenere un minimo di dignità!

"WOAH! U-un momento, Bulbasaur, io non volevo... Aaaargh! Ecco perchè dicono che l'amore può farti andare il sangue alla testaaaaa!"

Misty sospirò irritata e scosse la testa. "Già... se magari ti andasse un po' di sangue anche al cervello, non sarebbe un male!" commentò.

Per fortuna di Brock, la ragazza dai capelli blu intervenne in suo favore. "Ehm... penso... che possa bastare, Bulbasaur!" affermò. "Lui voleva soltanto essere gentile, tutto qui!"

"Saur." Con un verso sprezzante, Bulbasaur mollò la presa su Brock e lo fece cadere a terra come un sacco di patate! Con un sospiro, Brock si rialzò massaggiandosi la schiena e sospirò rassegnato. Ancora una ragazza con cui non aveva avuto fortuna...

"Stavate... dicendo che cercavate un Pokemon che si era smarrito, vero?" chiese la ragazza dai capelli blu. Quando Kati annuì timidamente, la giovane donna fece un piccolo sorriso di incoraggiamento. "Allora... forse vi posso aiutare. Il mio nome è Melanie, e mi prendo cura dei Pokemon perduti o abbandonati che trovo per la foresta. Bulbasaur ha portato al mio rifugio alcuni Pokemon, in questi ultimi giorni. Può essere che tra loro ci sia anche il Pokemon che cercate!"

"D-Davvero?" esclamò Kati. Forse sentendosi un po' imbarazzata per essersi fatta prendere dall'emozione, la ragazzina bionda si massaggiò la nuca con espressione contrita e riprese. "Ecco... in effetti stavo giusto cercando il mio Rattata, che si è perso un paio di giorni fa proprio in questa foresta. Forse... forse lo avete trovato voi? Io... andrei in capo al mondo pur di ritrovarlo!"

Melanie ci pensò su per qualche istante. "Beh, è possibile. Tra i Pokemon di cui mi prendo cura ci sono anche dei Rattata, in effetti." affermò. "Se volete, vi posso portare al rifugio, e potete dare un'occhiata. Se posso darti una mano a ritrovare il tuo Rattata..."

"Oh... sarebbe fantastico! Grazie mille!" esclamò Kati con evidente entusiasmo... prima di bloccarsi per un istante e ripensare a quello che aveva appena sentito. "Ma... aspetti un momento, signorina Melanie... per caso, quel rifugio di cui lei si occupa... è quel villaggio di Pokemon di cui ho sentito parlare? Quello dove vivono tanti Pokemon senza padrone?"

Ash e i suoi compagni guardarono interessati in direzione di Kati. Forse quella leggenda urbana non era poi una leggenda? Anche Bulbasaur si voltò verso di lei... ma nel suo caso, era chiaro che ancora non si fidava della ragazzina.

L'espressione di Melanie era passata rapidamente ad una di sorpresa e di vago allarme mentre cercava le parole giuste per rispondere alla domanda. "Ah... quindi, si è sparsa la voce che esiste un villaggio nascosto?" chiese, per poi sospirare e riprendere il suo tono allegro. "Beh, immagino che prima o poi dovesse accadere. Il villaggio segreto di cui parlate... quello di cui si sente parlare in giro... è proprio il rifugio che io gestisco. Prego, seguitemi. Vi porterò fin lì, e potrete cercare questo Rattata scomparso.

"Grazie, Melanie! Te ne saremo grati!" esclamò Ash entusiasta, senza accorgersi dell'espressione sospettosa con cui il Bulbasaur di Melanie continuava a fissarlo...

 

oooooooooo

 

Nel frattempo, non troppo lontano da lì... un gruppo di persone poco raccomandabili, ognuna vestita della classica uniforme nera del Team Rocket, con tanto di lettera R disegnata sul petto, stava seguendo le immagini che apparivano su una sorta di schermo radar, sul quale un puntino rosso lampeggiava mentre cambiava lentamente di posizione.

"Allora, come sta andando?"

"Per adesso, nessun problema. Stiamo tenendo d'occhio gli sviluppi... e con un po' di fortuna, dovremmo riuscire a trovare quello che stiamo cercando."

"Ottimo! Allora continuate così, e avvisatemi subito se c'è qualche sviluppo! Se riuscissimo a portare a termine la missione con successo, il signor Giovanni sarebbe orgoglioso di noi! Potrei anche guadagnarmi una promozione! E ci sarà un bel premio anche per voi!"

"Certamente, comandante Maxus. Non perderemo neanche un momento di... ah, ecco! Credo che si stiano per fermare!"

"Oooh, perfetto! Immagino che questo voglia dire che stiamo facendo dei progressi! Comunque, non muoviamo subito, e aspettiamo che la nostra agente ci dia la conferma."

"Ricevuto. Attenderemo nuove istruzioni, comandante Maxus."

 

oooooooooo

 

Il Villaggio Nascosto, si erano resi conto i ragazzi non appena Melanie li aveva condotti fin lì, non era niente più che un grazioso cottage di legno dal tetto spiovente, nel quale viveva la custode e che, malgrado le ridotte dimensioni, aveva tutto quello di cui c'era bisogno per vivere dignitosamente. Attorno alla piccola costruzione, Melanie aveva messo su una serie di servizi per prendersi cura più facilmente dei Pokemon ospitati - una voliera per i Pokemon Volanti, alcune tettoie per ripararsi dalla pioggia, una serie di rifugi per la notte, con tanto di coperte per la notte e ciotole per il cibo, e altre piccole comodità che potessero rendere la vita più semplice ai Pokemon. Ash, Pikachu e i loro compagni stavano osservando meravigliati quel posto così tranquillo, e i numerosi Pokemon che gironzolavano tranquillamente qua e là, chiaramente sentendosi al sicuro.

"Ecco. Questo è il Villaggio Nascosto." disse Melanie con un gesto accomodante. "In effetti, non è proprio esatto chiamarlo un villaggio. Diciamo che è piuttosto un ricovero per Pokemon feriti, smarriti o abbandonati, che altrimenti non avrebbero altro posto dove andare."

"Wow... certo che dev'essere un bel lavoro dover gestire tutto questo..." disse Misty meravigliata. Tutt'attorno, Pokemon di vario tipo andavano in giro senza alcun timore apparente - Pokemon comuni come Pidgey, Rattata, Nidoran... e anche qualche Pokemon un po' meno comune come Oddish, Sandshrew, Paras o Bellsprout. Era uno spettacolo suggestivo - e adesso i ragazzi comprendevano perfettamente come mai quel luogo fosse considerato una sorta di paradiso per Pokemon.

Tuttavia, il fatto che ci fossero tanti Pokemon da quelle parti voleva anche dire che c'erano altrettanti allenatori tanto insensibili da abbandonarli.

"Accidenti... dev'essere un lavoro difficile, occuparsi di tutti questi Pokemon." commentò Ash. "E... vedo che purtroppo ce ne sono parecchi. Sono molti i Pokemon che vengono abbandonati dai loro allenatori?"

Melanie sospirò malinconicamente. "Ce ne sono abbastanza, purtroppo. Ci sono molti allenatori che vedono i Pokemon soltanto come degli strumenti per vincere Medaglie e procurarsi gloria solo per loro stessi... e se non sono soddisfatti della forza dei loro Pokemon, se ne sbarazzano, come ci si disferebbe di un oggetto che non funziona più." rispose. "Bulbasaur è uno di questi Pokemon. Il suo allenatore lo ha abbandonato... e adesso lui non si fida più delle persone. Io sono l'unica umana che ascolta."

"Capisco... non posso dire che non abbia la sua parte di ragione. Purtroppo è vero, ci sono molte persone che pensano che i Pokemon siano soltanto degli strumenti per vincere le battaglie e diventare popolari." affermò Brock. "Bisognerebbe cercare di insegnare loro... quanto sono preziosi tutti i Pokemonche vivono in questo mondo, e che non sono solo delle comodità per noi umani."

"Beh... io non sono come quelle persone! Io voglio bene ai miei Pokemon!" protestò Kati. "Posso... posso andare a vedere se riesco a trovare il mio piccolo Rattata? Muoio dalla voglia di rivederlo, e sono preoccupata per lui!"

Comprendendo i sentimenti della ragazzina bionda, Melanie indicò un gruppetto di Rattata che in quel momento si stavano rilassando, sgranocchiando un po' di verdura e prendendo il sole. "Certo... poso capire, e non volevo certo accusare te di non prenderti cura dei tuoi Pokemon. Se vuoi... puoi andare a vedere se trovi il tuo Rattata. Prego, fai pure... cerca solo di non disturbare gli altri Pokemon, okay? E anche voi, ragazzi... sentitevi liberi di far uscire i vostri Pokemon! Anche loro sono i benvenuti da queste parti!"

Kati sorrise sollevata. "La ringrazio, signorina Melanie. Non sa quanto significhi questo per me..." affermò, per poi fare un inchino e dirigersi di corsa verso i Rattata, impaziente di verificare quello che aveva detto Melanie.

Misty sospirò e tirò fuori le Pokeball di Goldeen e Staryu. Era giusto che anche i suoi Pokemon si prendessero un po' di svago, e la bambina dai capelli arancioni si avvicinò al ruscello che scorreva lì vicino e li fece uscire in acqua, dove si misero a sguazzare con gioia. Brock fece uscire i suoi Geodude, Onix e Zubat, e anche Ash consentì alla sua intera squadra di fare quattro passi e sgranchirsi un po' le zampe - o le ali, nel caso di Pidgeotto e Butterfree.

"Nido nidoooo!" esclamò Nidorina, mentre Charmander e Squirtle si stiracchiavano e cominciavano a rincorrersi. Pikachu si unì subito al gioco, e nel giro di pochi secondi, tutti i Pokemon di Ash si erano uniti all'atmosfera di gioia e tranquillità che regnava da quelle parti...

 

oooooooooo

 

Accovacciato vicino al ruscello, su un grosso ciuffo d'erba che per lui era comodo come un materasso di piume, Bulbasaur guardò con preoccupazione i suoi compagni Pokemon che, come niente fosse, cominciavano a giocare con i Pokemon degli intrusi. Sembrava quasi che si fossero dimenticati del fatto che erano stati proprio gli esseri umani a maltrattarli e a farli finire in quel rifugio...

Beh, lui non sarebbe stato così ingenuo da cadere in quella trappola. Quei ragazzi potevano recitare la parte dei simpaticoni quanto volevano, lui li conosceva troppo bene per farsi abbindolare così. Se i suoi compagni volevano essere dei creduloni, affari loro. Ma se quegli intrusi avessero cercato di fare del male ai suoi compagni, l'avrebbero pagata cara. 

"Char?" la vocetta acuta di Charmander riscosse Bulbasaur dai suoi pensieri, e il Pokemon Erba/Veleno si voltò per vedere il piccolo rettile vicino a lui, un sorriso incoraggiante sul viso. Accanto a lui c'erano Squirtle e Nidorina, mentre Pikachu, Pidgeotto e Butterfree stavano giocando con gli altri Pokemon, un po' più in là rispetto a loro.

Charmander tese una mano verso Bulbasaur, come se volesse invitarlo a giocare con loro... ma dopo un primo istante di sorpresa, Bulbasaur storse il naso e voltò la testa dall'altra parte.

"Chaaaa...?" mormorò Charmander, sorpreso da quel netto rifiuto. Squirtle sospirò e si fece avanti per parlare con Bulbasaur, che sospirò stancamente e rivolse al Pokemon Tartaghina un'espressione infastidita. Cosa volevano da lui? Non potevano lasciarlo in pace, una buona volta? Eppure gli sembrava evidente che non voleva avere nulla a che fare con loro...

"Squirtle squirtle, squirt..." disse Squirtle con aria sbarazzina. Nidorina sospirò e scosse la testa. Non le sembrava neanche quello il modo corretto di approcciare un Pokemon così sospettoso...

"Bulbasaur!" replicò Bulbasaur. "Saur saurrrr!"

Charmander guardò in direzione di Ash - il giovane allenatore in erba stava dando una mano a Melanie a cambiare un po' di coperte nelle cucce dei Pokemon, mentre Misty e Brock si davano da fare con altri lavoretti, e Kati continuava a cercare tra i Rattata. "Char, charmander chaaar!" spiegò il Pokemon Fuoco, paragonando mentalmente il suo nuovo allenatore con Damien che lo aveva usato ed abbandonato. "Char char mander!"

"Saur?" rispose Bulbasaur, un po' sorpreso. Tuttavia, il Pokemon d'Erba non si fece convincere tanto facilmente. "Bulba bulbasaur!"

"Charmander!" replicò Charmander, punto sul vivo ed offeso dalle insinuazioni di Bulbasaur. Come si permetteva di dire che Ash si sarebbe comportato allo stesso modo di Damien?

Nidorina intervenne, una zampa alzata per chiedere ai due di raffreddare i loro bollenti spiriti. "Nidoran! Nido!" esclamò, mentre guardava a sua volta verso Ash e gli altri e cercava di spiegare a Bulbasaur come fossero andate le cose. "Nidorina ni nidoran... nido!"

Il Pokemon Erba/Veleno corrugò la fronte. Ancora non si fidava di quel ragazzo e dei suoi compagni, ma i suoi Pokemon sembravano così convinti... e non solo loro, visto che il Goldeen e la Staryu di Misty stavano giocando in tutta spensieratezza con i Pokemon d'Acqua del rifugio... e l'Onix del ragazzo più grande stava facendo da scivolo per i Pokemon più piccoli. Il gigantesco serpente di roccia abbassava la testa in modo da permettere agli altri Pokemon di salirgli sopra... e poi i Pokemon scivolavano giù per la sua schiena, atterrando dietro di lui in sicurezza.

Squirtle strizzò un occhio e diede il segno dell'okay a Bulbasaur, che guardò nuovamente verso Ash e gli altri. Sarà anche stato come dicevano Charmander e Nidorina... ma lui ancora non era convinto di potersi fidare. Doveva ammettere che spesso gli veniva il desiderio di viaggiare lontano da lì, e gli mancava la possibilità di vedere come fosse il resto del mondo.

Ma se questo era il prezzo per essere un guardiano affidabile e tenere al sicuro i suoi compagni Pokemon... beh, questo era un prezzo che era più che disposto a pagare.

 

oooooooooo

 

"Ecco fatto, Melanie! Con questo direi che ci siamo." commentò Ash dopo che lui, Misty e Pikachu ebbero finito di riempire le mangiatoie dei Pokemon. La giovane donna annuì soddisfatta.

"Vi ringrazio, ragazzi! In effetti, badare a tutti questi Pokemon è un lavoro impegnativo, e un po' di aiuto è sempre ben accetto!" rispose lei.

"Non è un problema per noi." affermò Misty. L'attenzione della ragazzina venne attirata da Bulbasaur, che in quel momento stava ancora discutendo, in maniera un po' animata, con gli altri Pokemon del gruppo di Ash, in particolare Charmander. "Quel Bulbasaur mi sembra un po' sulla difensiva. In effetti, non posso dargli torto, visto quello che deve aver passato."

"Oh, Bulbasaur si è preso la responsabilità di vegliare sui Pokemon del rifugio." spiegò Melanie. "E' molto bravo, e prende molto sul serio il suo compito. Forse anche troppo. Anche se a volte ho l'impressione che gli piacerebbe poter viaggiare e vedere il mondo assieme ad un allenatore di cui si fida."

"Posso immaginarlo." disse Brock. Il ragazzo più grande teneva in una mano una ciotola di miglio, dalla quale due Pidgey stavano mangiando. "E' una caratteristica tipica dei Pokemon. Molti di loro amano combattere e provano il desiderio di stabilire un legame con un allenatore. Ma dopo l'esperienza che Bulbasaur ha avuto, sarà difficile che si fidi nuovamente di una persona che non sia Melanie."

Ash annuì seriamente, e tra sè non potè fare a meno di paragonare la situazione di quel Bulbasaur a quella di Charmander e Squirtle. Anche loro avevano avuto a che fare con allenatori indegni, e Squirtle aveva finito per pensarla in maniera simile a Bulbasaur sulle persone. Chissà, pensò tra sè il ragazzino, forse avrebbe potuto fare qualcosa per aiutare anche Bulbasaur...

Mentre rifletteva, Ash si accorse che Kati stava tornando da loro, e aveva un'espressione molto più tranquilla rispetto a prima. Pensò che fosse perchè la biondina aveva ritrovato il suo Rattata, e la cosa lo rincuorò non poco. "Ah, Kati! Scusa, stavamo dando una mano qui attorno, e ti abbiamo un po' lasciata sola. Allora, come va? Hai trovato il tuo Rattata?" chiese.

La biondina sorrise... e Brock ebbe l'impressione che ci fosse qualcosa di strano nel suo viso.

"Oh, state tranquilli!" rispose Kati allegramente. "Ho trovato quello che stavo cercando. Il che significa... che adesso posso dare il segnale."

"Pikachu?" chiese Pikachu.

Melanie sbattè gli occhi stupita. "Il... segnale?" chiese. Kati tirò fuori una sorta di piccolo telecomando da un risvolto dei suoi vestiti, e premette un pulsante... e due secondi dopo, dalla foresta attorno al rifugio apparvero alcuni individui dall'aspetto poco raccomandabile, vestiti di uniformi nere con una R rossa disegnata sopra, e accompagnati da vari Pokemon dall'aspetto bellicoso! In breve tempo, quegli individui invasero il rifugio, e i loro Pokemon cominciarono ad intimorire quelli sotto la custodia di Melanie!

"Ah! Ma quelli... sono uomini del Team Rocket!" esclamò Brock allarmato.

Stupiti e spaventati, Ash e i suoi compagni fecero un passo indietro mentre gli agenti del Team Rocket li raggiungevano, e i Pokemon dei criminali cominciavano a minacciare gli ospiti del rifugio! "Ma cosa.... Kati, che significa questo? Sei... sei una del Team Rocket anche tu?" esclamò incredulo Ash mentre uno scagnozzo del Team Rocket gli legava i polsi, e un Raticate dall'aria minacciosa afferrava Pikachu e lo teneva fermo a terra.

"Ooooh, finalmente ci sei arrivato! Anche se devo farti una correzione. Il mio nome non è Kati." affermò la biondina. Con un gesto elegante del braccio, gettò via il travestimento che aveva addosso e si rivelò agli occhi di Ash e dei suoi compagni: adesso anche lei indossava un'uniforme nera con la R rossa, corredata da una minigonna bianca con una striscia rosa orizzontale sul bordo. Indossava inoltre un paio di guanti e uno di stivali, anch'essi bianchi con una striscia rosa sull'estremità, e un berretto non troppo dissimile da quello di Ash, mentre i suoi capelli biondi erano legati in due grandi boccoli ai lati della testa.

"Il mio nome è Domino, agente speciale del Team Rocket. Potete chiamarmi anche Tulipano Nero." affermò.         

"Ugh... accidenti! E noi che ci eravamo anche fidati di te!" esclamò una furiosa Misty, le mani legate dietro la schiena da unuomo del Team Rocket. "Ci eri sembrata sincera quando dicevi di voler ritrovare il tuo Rattata!"

Domino alzò le spalle. "Che posso dire, sono una brava attrice." rispose. "Quanto basta per ingannare degli sciocchi come voi, a quanto sembra."

"Fermi! Che volete fare?" esclamò Melanie. Con sgomento, si accorse di due scagnozzi del Team Rocket che stavano catturando un Oddish e un Caterpie con delle reti. "Volete... volete rapire questi Pokemon? Loro sono qui per riprendersi e per ritrovare una vita felice! Non potete fare loro questo!"

Dal gruppetto di uomini del Team Rocket emerse un individuo che spiccava rispetto agli altri per i suoi capelli violetti, pettinati in un grande ciuffo sopra la testa, e il suo corto e largo pizzetto dello stesso colore, che decoravano un volto dall'espressione sardonica, la bocca quasi sempre sollevata in un sorriso truffaldino. "Signorina, mi sembra che lei non presti molta attenzione alla natura dei Pokemon." affermò, mentre Domino e il resto del Team Rocket gli facevano strada. Giunto vicino al gruppo di allenatori, l'uomo dai capelli viola si sfregò il mento e li osservò attentamente. "Noi del Team Rocket, invece, sappiamo che i Pokemon sono portati a combattere e a misurarsi gli uni con gli altri, e vogliamo offrire ai Pokemon che lei ha così abilmente accudito la possibilità di fare quello che è nella loro natura. Lavorando per noi, i vostri Pokemon avranno la possibilità di vivere una vita piena ed avventurosa."

"Dalla parte sbagliata rispetto alla legge!" esclamò Misty.

"Oh, questo non sarà un problema. In un futuro ormai non troppo remoto, sarà il Team Rocket a fare la legge su Kanto." proseguì l'individuo dalla barbetta viola. "E quando arriverà il momento, chi collaborerà con noi adesso sarà ampiamente ricompensato... ma perdonate i miei modi, non mi sono neanche presentato! Il mio nome è Maxus, e sono uno dei quattro luogotenenti del signor Giovanni, il capo del Team Rocket."

Ash e i suoi compagni avevano già sentito quel nome - Giovanni, il misterioso ed inafferrabile capo del Team Rocket, e la brillante mente criminale che dirigeva le loro operazioni. Un personaggio spregiudicato e disinvolto che si muoveva nell'oscurità con assoluta naturalezza, e che dirigeva numerose attività criminali in tutto Kanto... e, si mormorava, anche in altri continenti. Ma nessuno sapeva esattamente dove si trovasse, e anche la località del quartier generale del Team Rocket era sconosciuta.

"Ho l'impressione..." disse Maxus guardando Ash e i suoi compagni. "...che voi siate degli allenatori molto talentuosi. E le sue abilità nel prendersi cura dei Pokemon, signorina Melanie, saranno molto utili per tenere in forma i Pokemon della nostra organizzazione. Quindi... beh, non faceva parte dei miei ordini, ma credo di potervi offrire un posto nel Team Rocket. Che ne dite, vi va l'idea?"

"Questo mai!" rispose spavaldamente Ash.

"Pikachu!" Pikachu rincarò la dose.

Maxus non si inquietò, e anzi prese il rifiuto con estrema calma. "Oooh, possiamo aspettare. 'Mai' è solo una questione di tempo." commentò.

 

oooooooooo

 

In tutto questo, il gruppetto composto da Bulbasaur, Charmander, Squirtle e Nidorina era riuscito per fortuna a sfuggire al Team Rocket e, ben nascosti dietro un cespuglio, avevano assistito alla scena degli uomini in nero che legavano Ash e i suoi compagni... e soprattutto, alla scena in cui "Kati" si era rivelata per ciò che era davvero. Inutile dirlo, questo non aveva migliorato la già scarsa opinione che Bulbasaur si era fatto delle persone, e adesso il Pokemon Erba/Veleno stava cercando di trattenere la rabbia per non scagliarsi su coloro che stavano minacciando Melanie.

"Bulba! Bulbasaur!!!" ringhiò, trattenuto a malapena da Nidorina, che stava cercando di indurlo a più miti consigli.

"Nidorina!" esclamò la Pokemon Veleno, decisa a non lasciare che il guardiano del Villaggio Nascosto si buttasse allo sbaraglio. Dopo aver trattenuto il Pokemon Erba/Veleno, Nidorina chiamò a sè il gruppetto e cercò di proporre il suo piano per avvicinarsi al Team Rocket e liberare Melanie e il gruppo di Ash senza farsi acchiappare dai malfattori. Nidorina indicò alcuni avvallamenti vicino a dove si trovavano Ash e Pikachu, e fece cenno a Bulbasaur, che probabilmente era il più furtivo del gruppo, di avvicinarsi ad essi tenendosi ben nascosto, e prepararsi ad un'azione rapida e decisa.

"Nido nido! Nidorina!" esclamò Nidorina. Con una serie di gesti, la Pokemon Veleno fece capire ai suoi compagni cosa intendesse, e poi si acquattò dietro la collinetta e puntò il corno verso il Team Rocket. Era una distanza notevole, ma con un pizzico di fortuna, e soprattutto se il Team Rocket fosse stato adeguatamente distratto, sarebbe riuscita a coprirla e a liberare qualcuno dei suoi compagni. Doveva solo creare l'occasione giusta...

"Nido! Ni nidoran nido nido..." cominciò a dire Nidorina, cercando di pensare ad una tattica, e facendo in modo che i suoi compagni non ancora evoluti non corressero il rischio di esporsi troppo. Finalmente, trovò una sistemazione che le sembrò abbastanza sicura, e cominciò a dare istruzioni agli altri Pokemon. "Ni nido ni nidorina nido!"

"Chaaaar!" rispose prontamente Charmander.

Anche SQuirtle si disse d'accordo. "Squi squirtle!" esclamò.

L'unico a non essere ancora convinto era proprio Bulbasaur. Il Pokemon Erba/Veleno storse il naso e indicò il gruppo di umani con una delle sue liane, in particolare puntando la liana verso Domino in tono accusatorio.

"Bulbasaur bu bulbasaur!" esclamò con acredine. Chiaramente, stava dicendo che era colpa di quella ragazza se erano in una situazione così difficile... e Nidorina comprese che purtroppo quello che era successo aveva ulteriormente inasprito il rancore che Bulbasaur provava per la razza umana. Doveva trovare un modo per convincerlo a collaborare, o sarebbero stati guai per tutti...

"Charmander!" Charmander sorprese tutti piazzandosi davanti a Bulbasaur e tirandogli uno schiaffo in pieno viso! Il Pokemon Erba/Veleno voltò la testa dall'altra parte e sgranò gli occhi per la sorpresa, e il piccolo Pokemon Fuoco cominciò a dire la sua. "Char charmander! Char!"

"Nido!" esclamò Nidorina con espressione severa, per poi voltare lo sguardo verso Ash e i suoi amici, che stavano ancora cercando di opporre resistenza al Team Rocket, anche davanti a Maxus, Domino e i loro uomini che li minacciavano.

Squirtle corrugò la fronte mentre mostrava a Bulbasaur il gruppo di amici che in quel momento stavano cercando di fare tutto il possibile per impedire al Team Rocket di ottenere ciò che volevano. Era abbastanza evidente quello che voleva dire - quegli umani che Bulbasaur disprezzava stavano facendo del loro meglio per proteggerli, e Bulbasaur riconosceva così i loro sforzi? La sua rabbia lo aveva accecato fino a questo punto? Al punto che avrebbe permesso al Team Rocket di fare del male anche a Melanie, la ragazza che più di tutti lo aveva aiutato?

"Squi, squirtle!" esclamò il Pokemon Tartaghina, sperando che Bulbasaur comprendesse. Il Pokemon Erba/Veleno abbassò la testa, riflettendo su quelo che i tre Pokemon di Ash stavano dicendo... e infine, il suo senso di gratitudine nei confronti di Melanie ebbe la meglio su qualsiasi risentimento provasse ancora nei confronti della razza umana. Sentendosi di colpo umiliato e colpevole, Bulbasaur abbassò la testa... e poi la alzò di nuovo, segnalando che era pronto ad ascoltare.

"Rina!" esclamò Nidorina sollevata, per poi cominciare a spiegare il suo piano...

 

oooooooooo

 

Maxus alzo le spalle e fece un cenno ai suoi uomini - aveva cercato di far confessare ai suoi ostaggi quello che sapevano sui Pokemon di quel rifugio, quanto fossero forti e come avrebbero potuto essere utili al Team Rocket, ma Ash, Melanie e i loro compagni si erano rifiutati di dire una sola parola.

"Vedo che abbiamo degli allenatori piuttosti testardi da queste parti." affermò il luogotenente del Team Rocket. "Beh, non importa, non abbiamo fretta. Ragazzi! Legate questi mocciosi come dei salami, e portiamoli al nostro nascondiglio! Lì potremo interrogarli con tutta calma... e farci dire tutto quello che ci serve!"

"Perdi il tuo tempo, amico! Noi non vi diremo nulla!" esclamò Ash. Pikachu, ancora sorvegliato dal Raticate nemico, squittì rabbiosamente e battè la coda sul terreno.

Domino alzò le spalle e fece cenno alle reclute del Team Rocket di portarli con loro. "Non importa se non ci dite tutto subito. Abbiamo i nostri modi per farvi parlare." affermò. "Adesso vi portiamo con noi in una base del Team Rocket, e vedrete che finirete per convincervi a parlare."

Misty deglutì al pensiero di cosa avrebbero potuto fare gli uomini del Team Rocket per costringerli a parlare, ma mantenne la calma e si accinse a seguire i malfattori ovunque volessero portarla...

Improvvisamente, una raffica di foglie affilate come lame cominciò a piovere sul gruppo da chissà dove e colpirono le corde che legavano tra loro i polsi di Ash, Misty e Brock con precisione millimetrica... e il Raticate che teneva d'occhio Pikachu venne colpito da un paio di quei proiettili affilati e scaraventato a terra, effettivamente liberando Pikachu da quella spinosa situazione! Altre foglie affilate atterrarono vicino agli uomini del Team Rocket e li costrinsero a restare indietro... mentre una figura robusta e coperta di spessa pelle azzurrina si scagliava su di loro.

Nello stesso momento, una enorme fiammata si accese tra il gruppo di allenatori e il Team Rocket, costringendo i malfattori a restare indietro... e un getto d'acqua ad alta pressione colpì una Pokeball in mano ad uno scagnozzo del Team Rocket, che fu costretto a mollare la presa con un'esclamazione di stupore!

Stupiti, Ash e i suoi compagni si allontanarono dal Team Rocket, sul quale continuavano a piovere altri attacchi che li mancavano di pochissimo - lo scopo non era quello di fare male quanto di intimorire e snervare gli avversari. Ma lo stupore non durò tanto a lungo - il tempo di vedere Bulbasaur e tre dei Pokemon di Ash - Squirtle, Charmander e Nidorina - che si scagliavano contro i Pokemon del Team Rocket, cercando di neutralizzarli il prima possibile! Un Bellsprout nemico venne abbrustolito dal Lanciafiamme di Charmander, mentre uno Spearow veniva messo fuori gioco da un attacco Azione di Nidorina. Il Raticate che faceva la guardia a Pikachu si voltò verso gli attaccanti e cercò di respingerli... ma così facendo distolse la sua attenzione da Pikachu, che ne approfittò immediatamente!

"Pika pika... CHUUUUU!" Con uno squittio acuto, Pikachu scagliò un attacco Tuonoshock a bruciapelo e travolse il Pokemon simile ad un ratto, che venne scosso per diversi secondi dall'elettricità prima di cadere a terra stordito e fumante!

"Ma che diamine...?" esclamò Maxus, colto di sorpresa. Il comandante del Team Rocket cercò di mettere le mani sulle Pokeball, e Domino si spostò rapidamente al fianco del suo superiore per cercare di difenderlo. Ma questo non fece altro che renderli due facili bersagli per Bulbasaur, che non perse l'occasione per farla pagare ai due malfattori!

"Bulbasaur!" Il Pokemon Erba/Veleno eseguì un rapido attacco Frustata, estendendo le sue liane fino ad avvinghiare le caviglie di Maxus e Domino... e prima che i due potessero reagire, Bulbasaur tirò con tutte le sue forze per sollevarli in aria e scaraventarli verso il torrente che scorreva lì vicino! I due agenti del Team Rocket fecero appena in tempo a lanciare due simultanee esclamazioni di stupore e sgomento prima di finire in acqua a testa in giù!

Maxus tornò in superficie facendo le bolle e sputò l'acqua che aveva bevuto, mentre gli agenti del Team Rocket, colti di sorpresa, cercavano come potevano di tenere testa ai Pokemon che li stavano attaccando! Misty e Brock si unirono ai difensori del giardino segreto, mandando in campo Staryu, Goldeen, Geodude, Onix e Zubat tutti assieme. Il Pokemon pipistrello svolazzò rapidamente tutt'attorno, usando il suo attacco Supersuono per stordire i Pokemon del Team Rocket e farli rivoltare gli uni contro gli altri, e quelli che riuscivano a sfuggire alle onde sonore venivano bersagliati da qualche attacco Sassata da parte di Geodude ed Onix.

"Staryu, Goldeen!" esclamò Misty. "Usate Idropulsar, assieme!"

La stella marina e il pesce rosso obbedirono senza discutere, e scagliarono due raffiche di anelli d'acqua concentrici contro un Machop e uno Zubat che si avvicinavano minacciosi. Gli attacchi andarono a segno, mandando a terra i Pokemon avversari, ed Ash si complimentò con Misty e i suoi Pokemon per poi rivolgere la sua attenzione ad altri Pokemon del Team Rocket - un Koffing, identico a quello di James, e un paio di Grimer, mostri fatti di fango violaceo con due corte braccia semifuse e un volto dall'aspetto stranamente buffo e gioviale.

Charmander usò un attacco Braciere per bloccare l'attacco dei Pokemon avversari, e creò una scia di fuoco davanti a loro impedendo loro di andare avanti. Uno dei due Grimer staccò un pugnetto di fango tossic dal proprio corpo e lo scagliò verso Charmander, ma Squirtle scagliò un potente attacco Pistolacqua che intercettò al volo il colpo del Pokemon di fango e lo disperse senza conseguenze... un attimo prima che Nidorina si scagliasse contro il Grimer nemico con un potente attacco Incornata, che superò la sua difesa e lo scagliò a terra. Pikachu e Pidgeotto si scagliarono contro l'altro Grimer e il Koffing... e il Pokemon alato si produsse in uno spettacolare attacco Raffica che colpì in pieno il Pokemon fluttuante. Pikachu scagliò un Tuonoshock contro il Grimer nemico e lo mandò a terra, un attimo prima che uno Spearow cercasse di colpirlo con il suo attacco Furia...

Ma il piccolo rapace non ebbe il tempo di mandare a segno il suo attacco - Bulbasaur si scagliò contro di lui e mise a segno un attacco Azione che fece cadere a terra lo Spearow. Pikachu drizzò le orecchie sorpreso, non aspettandosi che Bulbasaur sarebbe stato così disposto ad aiutarlo... e quando si voltò verso Charmander, Squirtle e Nidorina, vide che il Pokemon di Fuoco gli stava facendo il segno dell'okay, per dire che era tutto a posto!

In breve tempo, il Team Rocket aveva perso il vantaggio e si stava ritirando sotto gli attacchi dei Pokemon del rifugio e dei Pokemon del gruppo. Le reclute richiamavano i loro Pokemon sconfitti e se la davano a gambe, mentre Domino e Maxus assistevano alla sconfitta dei loro sottoposti... dal ruscello nel quale stavano fluttuando impotenti.

"Ugh... non posso crederci! Come... come accidenti abbiamo fatto a farci infinocchiare così?" esclamò frustrata Domino. "Ugh... comandante Maxus, che cosa facciamo? Torniamo a riva e ci uniamo allo scontro?"

Nonostante la rabbia, Maxus cercò di pensare lucidamente, e decise che forse non era il momento di farsi prendere dalla rabbia... e soprattutto, che forse non era il caso di intestardirsi troppo su quel rifugio segreto. "No, agente speciale Domino... per questa volta ci ritiriamo." affermò. "Raggiungiamo il resto delle reclute, e poi torniamo alla base. Alla fine, non credo che questo rifugio ci sarà più di tanto utile. Non vale la pena di sprecare troppe energie per prenderlo."

Domino non sembrò troppo convinta, ma non volle insistere. "Sì... ricevuto, comandante Maxus." affermò, mentre i due si dirigevano fluttuando verso la riva.

Finalmente, anche l'ultimo Pokemon avversario era stato messo ko: Pikachu aveva scagliato un poderoso Tuonoshock che aveva travolto un Machop nemico, mettendolo a terra, mentre Charmander, Squirtle e Nidorina si occupavano di mettere fuori gioco gli avversari rimanenti. Uno alla volta, gli uomini del Team Rocket richiamarono i loro Pokemon sconfitti e si dileguarono, increduli che il piano fosse fallito così.              

"Perfetto! Ce l'abbiamo fatta, ragazzi! Li abbiamo battuti!" esclamò festosamente Ash, mentre i Pokemon e i suoi compagni si compiacevano per la vittoria. "E non fatevi più vedere da queste parti, furfanti!"

"Pika pikachu!"

"Bulbasaur!" esclamò Bulbasaur in perfetto accordo con Pikachu.

 

oooooooooo

 

"Non so come ringraziarvi, ragazzi. Se non fosse stato per voi e i vostri Pokemon, quei malfattori avrebbero rapito tutti i Pokemon di cui mi prendo cura." disse Melanie con un inchino.

Ash e i suoi compagni, sul punto di riprendere il cammino per Aranciopoli, ricambiarono il saluto. "Figurati, Melanie... anzi, mi sembra il minimo che potessimo fare." affermò Ash. "In fondo, siamo stati noi a portare qui quell'agente del Team Rocket."

"Sei sicura che non ci saranno problemi, Melanie?" chiese Misty. "Voglio dire, non vorrei che il Team Rocket tornasse a darti fastidio..."

La giovane donna dai capelli blu, affiancata da diversi dei Pokemon di cui si prendeva cura, minimizzò le preoccupazioni di Misty. "Aah, non penso che ci sarà da preocuparsi." affermò tranquillamente. "Se il Team Rocket avesse davvero voluto, non si sarebbero arresi tanto facilmente. Hanno obiettivi ben più importanti del mio umile rifugio."

Brock si piazzò rapidamente davanti a Melanie, e ancora una volta le prese delicatamente la mano. "Ma se vorrai, dolce Melanie, resterò io a farti da guardia!" affermò soavemente, con tanto di stelline luccicanti tutt'attorno a lui, mentre la ragazza sbatteva gli occhi stupefatta! "Puoi contare su di me, io e i miei Pokemon ti proteggeremo da ogni... Ahioooooo!"

Misty aveva preso l'orecchio di Brock e lo aveva tirato verso di sè! "Ritorna alla realtà, Brock. Non sei un cavalier servente!"

Melanie e i suoi Pokemon stavano per salutare ancora una volta, quando Bulbasaur fece un passo in avanti. "Bulba!" esclamò con decisione, per poi voltarsi verso Melanie e rivolgerle una richiesta. "Bulba bulbasaur?"

"Oh? Ne sei... sicuro, Bulbasaur?" chiese la giovane donna. Quando il Pokemon annuì in segno di conferma, Melanie rispose con un cenno affermativo, poi spiegò ad Ash e al suo gruppo cosa voleva dire. "Penso che Bulbasaur voglia venire con te, Ash." disse. "E io non ho nulla in contrario, in effetti. Però... prima vuole fare un incontro con Pikachu."

Ash e Pikachu rimasero un po' sorpresi dalla richiesta di Bulbasaur, ma l'idea di avere un altro Pokemon in squadra era in effetti allettante. "Beh... per noi non ci sono problemi, vero, Pikachu?" chiese Ash al suo starter, che rispose con un sorriso sicuro e squittì il proprio nome per dire che aveva accettato la sfida di Bulbasaur. I due Pokemon si scambiarono un cenno di intesa e si piazzarono su uno spiazzo lontano dal cottage, mentre umani e Pokemon si radunavano tutt'attorno, a distanza di sicurezza, per assistere alla battaglia.

Bulbasaur iniziò subito l'incontro tentando un attacco Azione, che Pikachu riuscì abilmente ad evitare per poi rispondere con un Attacco Rapido, colpendo Bulbasaur ad un fianco con un rapido pugno. Il Pokemon Erba/Veleno barcollò ma non cadde, e rispose con decisione scagliando una raffica di foglie taglienti dal bulbo posto sulla sua schiena, colpendo Pikachu e facendolo indietreggiare di due passi. Con uno squittio acuto, Pikachu cercò di sottrarsi all'attacco e si spostò sul fianco di Bulbasaur, che reagì abilmente estendendo due delle sue liane avvolgenti e facendole strisciare come serpenti verso il piccolo Pokemon Elettro. Con uno scatto abilissimo, Pikachu riuscì ad evitare il primo attacco... ma la seconda liana lo agguantò e si avvolse attorno ai suoi polsi. Con un'esclamazione decisa, Bulbasaur tirò verso di sè e fece cadere a terra Pikachu, che finì a faccia in giù per poi essere tirato verso Bulbasaur...

...ma era esattamente quello che il topolino elettrico voleva.

"Pika pika... CHUUU!" Con un ghigno di vittoria, Pikachu si caricò e scagliò una potente scarica elettrica usando il suo attacco Tuonoshock. L'energia si diffuse lungo la liana con la quale Bulbasaur stava trattenendo Pikachu, e nonostante il tipo Erba fosse resistente agli attacchi elettrici, Bulbasaur non riuscì a reggere al colpo e sgranò gli occhi nel momento in cui la scarica lo percorse dolorosamente. La scarica durò solo qualche istante, ma fu sufficiente a lasciare Bulbasaur stordito e senza fiato... e il Pokemon Erba/Veleno, impressionato dalla forza di Pikachu, mollò la presa su di lui e indietreggiò per riprendere fiato. Pikachu si rimise in guardia, ma scoprì che non era necessario: Bulbasaur si rialzò, un po' barcollante, e sorrise chinando il capo in segno di accettazione - e anzi, sembrava anche contento che Ash e Pikachu avessero superato la sua "prova".     

"Credo che Bulbasaur ti abbia accettato come allenatore, Ash." commentò soddisfatta Melanie. "Ti sta chiedendo di catturarlo."

"Davvero? Bene, quand'è così... Pokeball, vai!" esclamò Ash. Girò il frontino del suo berretto e lanciò una Pokeball, che colpì il Pokemon Erba/Veleno e lo assorbì al suo interno. Ancora una volta, dal momento che il Pokemon aveva voluto farsi catturare, la sfera non ci mise molto a smettere di oscillare e dare il segnale di cattura ultimata, e Ash corse verso la Pokeball e la sollevò in aria! "Sì! Ce l'ho fatta! Ho preso anche Bulbasaur!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu con fierezza. La Pokeball di Bulbasaur, tuttavia, brillò per un istante nella mano del ragazzo... e poi scomparve nel nulla, con stupore di Melanie.

"Ah! Già, dimenticavo... avevo già sei Pokemon in squadra." affermò Ash con un po' di imbarazzo. "Bulbasaur è il settimo Pokemon che catturo, quindi... è stato automaticamente inviato al laboratorio del professor Oak."

"Pika pikachu?" chiese Pikachu, un po' stupito.

Ash tranquillizzò subito il suo starter. "Va tutto bene, Pikachu. Non appena avrò accesso ad un computer al Pokemon Center, potrò richiamare Bulbasaur. E allora cominceremo ad allenarci sul serio!" affermò. "Grazie di tutto, Melanie! E buon proseguimento!"

"Grazie a voi, ragazzi! Mi raccomando, prendetevi cura di Bulbasaur!" rispose Melanie. "E speriamo di rivederci un giorno!"

Ash, Pikachu, Misty e Brock cominciarono ad allontanarsi e tornarono al loro viaggio verso Aranciopoli, salutando Melanie e i suoi Pokemon finchè non si allontanarono all'orizzonte.   

  

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CONTINUA...

 

 

 

 

 

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Capitolo 26
*** Incontri ad Aranciopoli ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 25 -  Incontri ad Aranciopoli

 

Aranciopoli, anche conosciuta come "la città degli splendidi tramonti", era una nota città portuale del sud-est di Kanto che si affacciava sul grande oceano. Un popolare porto di mare, conosciuto per essere un abituale approdo di numerose navi da crociera e da trasporto merci, Aranciopoli si era fatta la fama che possedeva grazie anche alla presenza di grandi navi da turismo come la Motonave Anna, la Motonave Aqua e il Pokescafo - quest'ultimo, una delle poche linee regolari che collegavano Kanto alle isole del Settipelago. Si poteva dire, senza esagerazione, che Aranciopoli era una delle città più prosperose, dinamiche e popolari di Kanto.

 

Ed era proprio qui che, dopo un lungo cammino attraverso le terre selvagge, Ash e i suoi compagni erano arrivati.

"Evviva! Siamo arrivati! Benvenuti ad Aranciopoli!" esclamò Ash. Il ragazzino aveva mosso appena un passo all'interno dei confini della città, e si era fermato in mezzo alla strada per aprire le braccia ed esultare! Misty emise un'esclamazione indignata quando andò quasi a sbattere contro la sua schiena. "Che ne dite, ragazzi? Io mi sento pronto! Potrei andare ad affrontare il Tenente Surge anche subito, per quanto sono carico!"

"Pikachu..." rispose Pikachu. Un po' più prudente del suo allenatore, il topolino elettrico restò indietro e si grattò una guancia in segno di imbarazzo.

 

"Insomma, Ash! Siamo appena arrivati ad Aranciopoli, e già vorresti gettarti a testa bassa in Palestra?" si lamentò Misty. "Perchè invece non ci riposiamo un po' e non ci prendiamo il resto della giornata per visitare questo posto? Non abbiamo esattamente il tempo contato per ottenere quelle Medaglie!"

"Misty ha ragione. E poi, è giusto far riposare un po' i nostri Pokemon, e magari pensare a qualche strategia da usare contro il Tenente Surge." continuò Brock. "Nel frattempo... visto che Aranciopoli è considerata una delle città più pittoresche di Kanto, credo che sarebbe interessante darci un'occhiata! Chissà, magari potremmo scoprire qualcosa che non ci aspettiamo!"

"Visto, Ash? Dovresti imparare da Brock, lui sì che sa come guardarsi intorno!" rispose Misty con aria da saccente, lasciando Ash un po' disorientato. "Potremmo andare a dare un'occhiata alle grandi navi ormeggiate al porto... e poi, ho sentito dire che i tramonti, da queste parti, sono meravigliosi! In effetti, ho l'impressione che sia proprio per il colore arancione del cielo e del mare durante il tramonto che questa città si chiama così!"

 

Un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste di Ash, Pikachu e Brock, mentre Misty congiungeva le mani e guardava trasognata verso l'orizzonte. "Ehm... questa è una cosa che ti sei inventata tu, Misty, vero?" chiese Ash.

Brock si schiarì la voce e richiamò l'attenzione dei suoi compagni di viaggio più giovani. "Ehm... in ogni caso... non credo che sarà esattamente un problema se ci prendiamo un po' di tempo per visitare la città. E intanto portiamo i nostri Pokemon al Pokemon Center. Anche loro vorranno riposarsi un po' dopo questo lungo viaggio."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, in perfetto accordo.

 

Ash sospirò e si aggiustò il berretto. "Va bene, visto che la mettete così... immagino che sia giusto anche far riposare un po' i nostri Pokemon." affermò, per poi chinarsi e prendere in braccio Pikachu. Il Pokemon Elettro ripetè il proprio nome in tono allegro e si accomodò sulla spalla del suo allenatore. "Okay, andiamo pure! Sperando che non ci sia il solito Team Rocket a metterci i bastoni tra le ruote..."

"A qusto punto, spererei che abbiamo imparato la lezione." rispose Misty, mentre il terzetto di allenatori cominciava a dirigersi verso il Pokemon Center di Aranciopoli...

 

 

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"ET-CHUUUUUM!"

 

Da tutt'altra parte, Jessie, James e Meowth starnutirono all'unisono sentendosi chiamati in causa.

 

"Phew... salute!" mormorò Meowth pulendosi le zampe sull'erba. "Avete avuto anche voi la strana sensazione che qualcuno stesse parlando male di noi?"

"Ah, allora non ero soltanto io. Mi farebbe piacere saperlo, se non fosse che questo vuol dire che qualcuno sta parlando male di noi!" replicò irritata Jessie.

"Io spero soltanto di finire questo capitolo senza che noi decolliamo..." si lamentò James.

 

Meowth si schiarì la voce e richiamò all'ordine i suoi complici. "Okay, voi due! Basta con le stupidaggini! Vi ricordo che per adesso dobbiamo continuare a seguire quei mocciosi, e studiare le loro tattiche e i loro punti deboli! Solo così riusciremo a catturare quel Pikachu e a portarlo al nostro capo!" affermò.

"Lo sappiamo, Meowth. Lo sappiamo..." rispose James, cercando di essere diplomatico. "Tranquillo, abbiamo la situazione sotto controllo! Faremo in modoche non ci sfugga niente, e al momento giusto..."

 

"Zac! Lo acchiapperemo, e torneremo dal capo con la gloria che ci spetta!" esclamò Jessie con un appariscente gesto del braccio, per poi mettersi le mani sulle anche e scoppiare in una risata trionfante! "Hohohohohoooo! Aspetta e vedrai, Cassidy! Ti farò vedere chi è la migliore recluta del Team Rocket dell'anno!"

"Ancora con questa storia?" brontolò Meowth. "Secondo me dovresti lasciar perdere questa... rivalità, o come la definisci!"

 

 

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Come sempre ogni volta che Ash e i suoi compagni arrivavano in una nuova città, il loro primo obiettivo era il Pokemon Center, dove l'infermiera Joy di turno e la sua Chansey ricevettero i loro Pokemon e si prodigarono per farli riposare e far recuperare loro le forze. Nel giro di pochi minuti, l'infermiera dai capelli rosa e la Pokemon a forma di uovo avevano terminato, e il terzetto stava ricevendo le Pokeball.

 

"Ecco fatto, ragazzi! I vostri Pokemon sono in perfetta forma!" esclamò la giovane infermiera con un sorriso radioso. "Se c'è ancora qualcosa con cui vi posso aiutare, non fatevi problemi a chiedermelo!"

"Chansey!" disse la Pokemon rosa, come a sottolineare quello che l'infermiera Joy aveva appena detto...

 

...e prima che le due se ne potessero rendere conto, Brock era già schizzato davanti all'infermiera Joy e si era messo in posa affascinante su un ginocchio, con tanto di mazzo di rose rosse e gigli bianchi che gli era apparso spontaneamente tra le mani!

"Dici davvero, mia cara Joy? Qualsiasi cosa?" esclamò trasognato l'esperto di Pokemon Roccia. "Allora... posso chiederti se vorresti fare una passeggiata con me sul lungomare ad ammirare il tramonto? Potremmo parlare, conoscerci meglio..."

 

Prima che i deliri di Brock potessero proseguire oltre, Misty allungò una mano e lo prese per un orecchio, per poi tirare dolorosamente verso di lei! Brock emise un comico mugolio di dolore, e il mazzo di fiori gli cadde di mano e scomparve nel nulla come se non ci fosse mai stato!

"Se lei ti conosce meglio, poi ne rimane sconvolta! Meglio di no!" affermò accigliata Misty. "Ritorna sulla terra, Brock, prima di fare un'altra figura da stupido!"

Ash ridacchiò imbarazzato. "Ehm... chiedo scusa a nome dei miei compagni. A volte Brock... diventa un po' strano quando vede una ragazza di cui si innamora!"

"Accade... molto spesso?" chiese l'infermiera Joy sbattendo gli occhi meravigliata.

Pikachu ridacchiò mentre osservava Ash che cercava una risposta convincente da dare. "Beh, no, non tanto spesso... diciamo al massimo due o tre volte per ogni città che visitiamo." rispose infine, sperando di essere convincente. "Ehm... cambiando argomento, infermiera Joy... sarebbe possibile usare un telefono? Sa, mi piacerebbe poter contattare mia madre..."

 

"Oh, certamente!" rispose Joy, indicando poi un videotelefono posto in un angolo del Pokemon Center, vicino ad alcune stazioni computerizzate. "Prego, sentitevi liberi di usare quel telefono quanto volete! E buon proseguimento! Spero che il vostro viaggio vada avanti senza intoppi!"

"Grazie ancora, infermiera Joy!" rispose Misty con un sorriso smagliante, un'espressione completamente diversa da quella di un attimo prima!

 

Una volta ringraziate Joy e Chansey e aver recuperato i loro Pokemon, Ash e i suoi compagni si piazzarono alla postazione di videotelefono, e il ragazzino compose il numero di casa, per poi mettersi ad aspettare... ed illuminarsi in viso quando vide sua mamma apparire sullo schermo!

Anche se rimase un po' sorpreso quando vide che Delia aveva il viso spalmato di crema bianca, e indossava un accappatoio rosa e un asciugamano bianco legato sulla testa...

 

"Ash! Tesoro, sono così contenta di vederti!" esclamò la giovane madre. "Scusa se mi faccio vedere così, avevo un po' di tempo, e allora ho pensato di farmi un trattamento rilassante! Come va a te e a Pikachu? Dove vi trovate? Mangiate bene, vero?"

Un po' stupito dal fiume di parole di sua mamma, Ash sbattè gli occhi e si schiarì la voce prima di rispondere. "Ah... certo, mamma, va tutto bene! Anche noi siamo molto contenti di vederti! Adesso... siamo ad Aranciopoli, e ho già due Medaglie! Niente male, vero? E ho già sette Pokemon nella mia squadra!" rispose allegramente. "E tu? Mi sembra... che te la stia cavando bene!"

"Aaaah, tesoro! Sono contenta per te! Anche se in effetti si sente la tua mancanza... ma sono felice che tu stia facendo il tuo viaggio! Tuo papà sarebbe così orgoglioso di te! Pensa che mi ha detto che anche lui aveva sette Pokemon quando è arrivato ad Aranciopoli!"

 

Un gocciolone di sudore scese dalla nuca di Ash. "Ehm... questo è... molto interessante, mamma!" affermò. "Ma... ad ogni modo, volevamo giusto vedere se stavi bene... e volevamo dirti che noi stiamo bene e che il viaggio prosegue nel migliore dei modi!"

"Pika pikachu!" confermò Pikachu, in piedi sulla piattaforma del video-telefono, in modo da poter vedere Delia ed essere visto.

 

"Awww! Pikachu, sei sempre così carino ed adorabile!" Delia avvicinò il viso allo schermo, come se volesse coccolare Pikachu attraverso di esso. Dietro Ash, Misty trattenne una breve risata.

Poi, con una rapidità quasi sconcertante, Delia si ricompose, si schiarì la voce e riprese il discorso. "Detto questo, tesoro... potresti chiamare anche il professor Oak, quando abbiamo finito qui?" chiese. "Proprio stamattina gli sono arrivate delle notizie che mi sembrano piuttosto importanti. Non so esattamente di cosa si tratti, ma era di buon umore, oggi! E mi ha chiesto se potevo dirti di chiamarlo... sai, ci tiene molto a parlarti di persona!"

Ash e Pikachu sbatterono gli occhi. "Hm? Dici davvero, mamma?" chiese il ragazzino. "Va bene, dopo lo chiamo e sento di cosa si tratta! Grazie per avermi informato!"

"Pika pika!" esclamò il topolino elettrico.

 

"Di niente, tesoro! Figurati! Piuttosto, perchè non mi parli un po' di cosa hai visto nel tuo viaggio? CHe Pokemon hai preso? Che città hai visitato? Ti ricordi sempre di cambiarti la biancheria, vero?" Delia riprese la sua raffica di domande a bruciapelo, con sommo imbarazzo del povero Ash, e per il divertimento di Pikachu, Misty e Brock...

 

 

oooooooooo

 

 

Una volta conclusa la chiamata a casa (che era durata ben più di quanto Ash avesse previsto, con tutte le domande che Delia aveva fatto e il tempo che Ash aveva impiegato a rispondere a tutte), Ash aveva composto il numero del laboratorio del Professor Oak... e nel giro di pochi secondi, ecco apparire a schermo il volto placido del famosissimo ricercatore di Pokemon, evidentemente contento di vedere Ash e i suoi compagni di viaggio.

 

"Ooooh, eccoti qui, Ash, ragazzo mio! Mi sembra di capire che il tuo viaggio prosegue bene!" affermò Oak, non appena la chiamata iniziò e potè vedere bene Ash e il suo starter. "In effetti, ho sentito dire che hai già ottenuto due Medaglie!"

Ash si mise una mano su un fianco e si passò un indice sotto il naso, dandosi un po' di arie. "Beh... modestamente, professore, stiamo facendo un bel lavoro, io e Pikachu! E anche gli altri miei Pokemon, ovviamente! Ho già ben sette Pokemon!" rispose. "E tra non molto otterremo anche la Medaglia della Palestra di Aranciopoli!"

 

"Oooh, ti auguro buona fortuna, Ash. Anche Gary ha detto che non si è trattato di una Palestra facile... e lui ha già quattro Medaglie e venti Pokemon!" rispose serafico il professore. Con il risultato che Ash perse gran parte della sua baldanza e rischiò perdere l'equilibrio e finire faccia a terra per il disappunto!

"Ugh... dovevo aspettarmelo che quel Gary era ancora un passo davanti a me!" si lamentò Ash con una comica espressione di disappunto. Cercò di darsi nuovamente un tono e si aggiustò il berrettino sulla testa. "Ehm... detto questo... l'avevo chiamata perchè avevo sentito dire che lei aveva delle notizie importanti!"

 

"Oh, giusto, giusto! Ma dove ho la testa, in questi giorni?" si chiese Oak, scuotendo la testa con un sorriso un po' sciocco. Si ricompose rapidamente... e prese da un risvolto del suo camice una cartolina che illustrava una splendida isola tropicale con tanto di vulcano sullo sfondo! "Allora, prima di tutto, ho ricevuto questa bella cartolina da mio cugino Manuel, dalle isole di Alola! Era da tanto tempo che non ci sentivamo, ed è stata una bella sorpresa! Che te ne pare, Ash?"

Stupiti ancora una volta, Ash e Pikachu si allontanarono appena un po' dallo schermo del video-telefono per guardare la cartolina... che era accompagnata da una bella foto a colori che ritraeva un uomo incredibilmente simile al professor Oak - le uniche differenze erano la pelle abbronzata, i capelli un po' più lunghi e la colorata camicia che il cugino del prof. Oak indossava.

 

"Pensa, Manuel mi dice che ad Alola stanno cominciando a fare i preparativi per fondare una nuova Lega Pokemon!" esclamò entusiasta il professor Oak. "Sono sicuro che sarà un occasione spettacolare! Spero proprio che quando avverrà la cerimonia di ingresso ufficiale, quel distratto di mio cugino non si dimentichi di invitare anche me!"

"Questo è... molto interessante, professor Oak..." disse Misty, con tanto di gocciolone di sudore che le scendeva dalla nuca.

 

Oak si mise via la cartolina e la foto, e proseguì il discorso, fattosi all'improvviso più serio e concentrato. "Ehm... e per quanto riguarda il resto... vedi, c'è un mio collega che è in visita ad Aranciopoli proprio in questi giorni." affermò. "Il professor Cerasa, un mio allievo, è di ritorno al suo laboratorio dopo un periodo di studio nella regione di Galar. Mi sarebbe piaciuto passare ad Aranciopoli di persona per dargli un saluto, ma con gli impegni che ho, non mi è stato possibile... al massimo potrò fargli una chiamata, ma venire di persona ad Aranciopoli... temo che questo non posso proprio farlo. Perchè invece non andate voi a fargli visita da parte mia? Credo che gli farebbe piacere!"

 

"Galar? Credo di averne già sentito parlare... ma non mi ricordo dove..." disse tra sè Ash, sfregandosi il mento mentre pensava a dove esattamente avesse sentito quel nome.

Fu Brock a far tornare la memoria ad Ash. "Ah, ma certo! Il continente di Galar! E' parecchio lontano da qui, in effetti, ma è noto per le sue particolari tecnologie e per la contrapposizione tra le terre selvagge del nord e le grandi città del sud! Le lotte di Pokemon hanno un ruolo importante nella cultura di quel paese!"

"Vedo che sei molto informato, Brock! Sì, è proprio quello il luogo di cui sto parlando!" rispose allegramente Oak. "Ad ogni modo, Ash, se ti va di passare al laboratorio del professor Cerasa, sono sicuro che potrai vedere un bel po' di cose interessanti. Fammi sapere, e salutami tanto il professore se deciderai di andare!"

"Ah, può contarci, professore! Non mi farei sfuggire questa occasione per niente al mondo!" esclamò Ash. "Chissà, magari avrò anche la possibilità di vedere qualche Pokemon di Galar! Sarebbe fantastico!"

"Se... se ci fosse la possibilità di vedere qualche Pokemon d'Acqua di Galar... allora sarebbe un'occasione unica anche per me! Chissà se a Galar hanno dei Pokemon belli come Tentacool o Horsea!" rispose Misty, cominciando a fantasticare.

 

Il professor Oak aveva già visto che il suo pupillo e i suoi compagni avevano accolto con grande favore la proposta di fare visita al professor Cerasa, quindi decise che non era il caso di insistere oltre. "Va bene, ragazzi... allora salutate Cerasa da parte mia! E sempre in gamba, mi raccomando! Alla prossima!" esclamò, aspettando che Ash e i suoi compagni ricambiassero il saluto prima di interrompere la chiamata.

 

Ash aveva appena messo giù il telefono che stava già incitando i suoi compagni ad andare al laboratorio Pokemon di Aranciopoli. "Perfetto! Allora, cosa stiamo aspettando? Voliamo da questo professor Cerasa!" esclamò, per poi raccattare il suo equipaggiamento e le sue Pokeball a tempo di record, seguito da un imbarazzato Pikachu che cercava di convincerlo a non essere troppo frettoloso.

"Pika pi! Pika pikachu!" esclamò il Pokemon Elettro, che in quel momento restava ancorato alla gamba dei pantaloni di Ash e cercava di trattenerlo - solo per essere trainato via a sua volta! Misty non si fece attendere e seguì Ash a ruota... lasciandosi dietro Brock che sospirò rassegnato e si apprestò a seguire i due entusiasti ragazzini.

 

"Okay... speriamo che non si facciano prendere troppo la mano..." disse tra sè il giovane ex-Capopalestra.

 

 

ooooooooooo

 

 

Il laboratorio di ricerca Cerasa, situato appena fuori città, era completamente diverso da come Ash, Pikachu e i loro compagni si aspettavano. Si trattava di un grande edificio che ricordava quasi un maniero d'altri tempi, con una struttura abbastanza semplice ma elegante dalle mura in granito grigio di varie sfumature. Un'alta torre dal tetto spiovente svettava sull'intera struttura, e tutt'attorno, il luogo era circondato di siepi magistralmente curate ed eleganti alberi di cipresso. Una corta scalinata, inerpicandosi su un breve dislivello, dava accesso all'entrata del laboratorio, posta sotto una terrazza che svettava dal primo piano dell'edificio.

 

"Caspita..." mormorò Ash con gli occhi sgranati davanti ad un simile spettacolo. "Questo... questo sarebbe il laboratorio del professor Cerasa? Più che altro mi sembra una villa!"

Pikachu sembrava altrettanto ammirato. "Pika pika..." squittì, mentre i suoi compagni di viaggio restavano come imbambolati a guardare. Ci vollero un paio di minuti prima che il gruppo riuscisse finalmente a staccare lo sguardo dal laboratorio e che Ash si accingesse finalmente a suonare il campanello... e a quel punto, il ragazzino fece due passi indietro e si mise ad attendere, sentendosi vagamente imbarazzato all'idea di entrare in un posto così elegante.

Non dovettero attendere tanto a lungo. Nel giro di una manciata di secondi, la porta si aprì con un lieve suono, e da dietro essa apparve un giovanotto biondo dall'aspetto non eccessivamente curato - indossava un camice da laboratorio bianco messo in maniera abbastanza dispersiva sopra una maglietta gialla sulla quale era disegnato un Magnemite e un paio di pantaloni rossi, mentre le scarpe ricordavano piuttosto un paio di pantofole grigie di un paio di misure più grandi. Il giovanotto aveva i capelli spettinati e indossava un paio di spessi occhiali dalle orlature rosse, e in generale dava l'impressione di uno che non si curava più di tanto del suo aspetto.

 

Detto questo, fu quanto mai solerte nell'accorgersi di Ash e dei suoi amici, e nel dare loro il benvenuto. "Oh, buongiorno, ragazzi! Voi siete degli allenatori di Pokemon, immagino." affermò con voce calma e dal tono metodico. "Benvenuti al Laboratorio Cerasa. Avete bisogno di qualcosa?"  

Ash e Pikachu si ricomposero rapidamente. Forse quello era il professor Cerasa, ed era il caso di fare bella figura con lui, anche se il suo aspetto lasciava un po' a desiderare. "Ah! Ehm... buongiorno, professor Cerasa! Sì, noi... siamo un gruppo di allenatori di Pokemon e... siamo venuti qui per farle visita a nome del suo maestro... il professor Samuel Oak, ha presente?"

 

Il giovanotto biondo si aggiustò gli occhiali e guardò con espressione interrogativa i quattro compagni di viaggio. "Hm? Beh, certo, tutti conoscono il professor Oak da queste parti. Ma... temo che ci sia un piccolo errore, ragazzi." rispose, per poi assumere un tono accomodante. "Ecco... io non sono il professor Cerasa. Il mio nome è Ren, e sono uno dei suoi assistenti di laboratorio. Piacere di conoscervi!"

 

Ash fece un'espressione imbarazzata, e un grosso gocciolone di sudore gli scesa dalla nuca. Non esattamente il modo migliore di presentarsi.

"Magnemite?" disse all'improvviso una vocetta acuta e metallica. Il giovanotto biondo di nome Ren voltò il capo alla propria sinistra, dove era apparso un Magnemite identico a quello disegnato sulla sua maglietta - un Pokemon inorganico dall'aspetto vagamente inquietante, composto da una sfera metallica argentata con un grosso occhio inespressivo posto al centro di essa. Due calamite a ferro di cavallo erano attaccate ai lati del suo corpo, come se si trattasse di un paio di mani, e una grossa vite era appuntata sulla parte superiore della sfera, con due viti più piccole appena sotto l'occhio.

 

"Ah, va tutto bene, Francoise!" disse Ren. "Questi ragazzi sono venuti a trovare il professor Cerasa."

 

"Un Magnemite?" si chiese Misty, guardando con un misto di curiosità ed inquietudine quello strano essere metallico, che stava scrutando il gruppetto con attenzione. Ash, come sempre, provvide a scansionare la nuova creatura con il suo Pokedex.

 

"Magnemite, il Pokemon Calamita. Tipo Elettro/Acciaio. Le onde elettromagnetiche generate dalle calamite laterali neutralizzano la gravità, permettendogli di levarsi in aria e di usare Tuononda e attacchi simili. I Magnemite si radunano dove c'è elettricità. Si possono anche trovare attaccati ai tralicci delle linee elettriche."

 

"Pika pika!" Pikachu decise di rompere il ghiaccio alzando una mano in segno di saluto e presentandosi a Francoise. Quest'ultima, dopo essere rimasta per qualche istante a guardare Pikachu, fluttuò fino allo stesso livello del topolino elettrico e cominciò a ruotare i suoi magnetici laterali e ad emettere una breve scarica di scintille elettriche crepitanti, mentre la vite posta sulla sommità si sollevava e si riabbassava con rapidità.

"Mag magnemite!"

"Pi pika! Pikachu!"

"Mite mite!"

"Chuuuu!"

I due Pokemon iniziarono a chiacchierare tra loro usando quel loro linguaggio incomprensibile... anche se Ren comprese abbastanza da cogliere grosso modo quello che si stavano dicendo, ed esserne piacevolmente sorpreso. "Hey! Questa sì che è una bella sorpresa!" commentò. "Di solito Francoise non è così estroversa con chi ha conosciuto da così poco! Ho l'impressione che il tuo Pikachu le abbia fatto una buona impressione, ragazzo!"

 

"Francoise... è il nome che lei ha dato al suo Magnemite..." affermò Misty con aria stranita. Che lei sapesse, i Magnemite non potevano essere maschi o femmine... forse era meglio non stare tanto a pensarci su, decise mentre osservava i due Pokemon Elettro che continuavano imperterriti la loro strana conversazione. 

 

"Pikachu!"

"Magnemite mite..."

"Pi? Pika pikachu..."

"Mag! Mite!"

 

Ren ci rise su e fece cenno ai giovani ospiti di seguirlo all'interno del laboratorio. "Lasciamo che si prendano il tempo di conoscersi. Nel frattempo, ragazzi, accomodatevi! Vi farò parlare quanto prima con il professor Cerasa!" affermò. Dopo un attimo di esitazione, Ash, Misty e Brock si scambiarono qualche cenno di assenso prima di entrare, seguiti a ruota da Pikachu e Francoise.

Ren guidò i visitatori attraverso un lungo corridoio meticolosamente pulito ed ordinato, che per molti versi ricordava più il corridoio di una villa che un laboratorio di Pokemon. Era un posto tranquillo, silenzioso e ben tenuto che si addiceva benissimo alla calma e alla concentrazione necessaria ad un laboratorio... ma allo stesso tempo, Ash pensava che fosse un luogo un po' particolare per fare ricerche sui Pokemon.

 

"Non immaginavo che avessero trasformato questo luogo in un laboratorio di ricerca. Anche se devo dire che hanno fatto un ottimo lavoro." affermò Brock, desideroso di fare un po' di conversazione. "Da cosa è venuta questa idea?"

Ren ci pensò su per qualche istante prima di rispondere. "Beh, questo posto ha un bel po' di storia dietro, in effetti." affermò. "Ufficialmente, era stato aperto come centro di ricerca sui Pokemon, ma l'edificio stesso risale a diversi secoli fa, anche se è rimasto abbandonato per un po'. Come potrete immaginare, solo di recente è stato rimodernato e restaurato in modo da ritornare agibile. La Lega Pokemon di Kanto ha pensato che sarebbe stato utile avere un centro di ricerca nei pressi di un porto importante come Aranciopoli, e quindi hanno sostenuto loro le spese per il restauro e l'adattamento."

"Certo che non si sono risparmiati..." commentò Ash. Uno sfavillio elettrico alla sua sinistra attirò la sua attenzione... e guardando da quella parte, il giovanissimo allenatore si accorse che Pikachu e Francoise si stavano scambiando una sorta di stretta di mano - Pikachu stava scuotendo con grinta uno dei magneti che Magnemite aveva ai lati del corpo, e il misterioso Pokemon magnetico aveva chiuso il suo unico occhio in quella che al giovane allenatore e a Pikachu era apparso come un gesto di spensieratezza e rilassamento. E i due Pokemon si erano messi di nuovo ad emettere una crepitante scarica di scintille che esprimeva bene quanto i due Pokemon si trovassero a loro agio l'uno con l'altro.

 

"Ho proprio l'impressione che Pikachu abbia trovato un nuovo amico..." cominciò a dire Ash mentre il gruppo si accingeva a svoltare un angolo. Era così impegnato a tenere d'occhio Pikachu e Magnemite, che non si accorse in tempo della figura che stava arrivando con una certa fretta da un corridoio laterale. Ebbe la sensazione che qualcosa si stesse avvicinando e si voltò in quella direzione... ma ormai, di chiunque si trattasse, era troppo vicino e spedito, ed Ash finì per collidere con lui e di finire a terra in una raffica di esclamazioni di stupore, disappunto ed irritazione! Ash finì per sedersi a terra in maniera ben poco elegante mentre Pikachu si premurava di controllare che il suo allenatore stesse bene.

 

"Pika pi?" esclamò il topolino elettrico. Misty e Brock guardarono allarmati nella direzione da cui era venuto il disturbo improvviso... e videro che il responsabile era finito a sua volta seduto per terra, con una comica espressione di imbarazzo dipinta sul volto.

"Ow, ow, owww... accidenti, che botta... sto bene, Pikachu, tranquillo!" rispose Ash, per poi rivolgersi alla persone che lo aveva urtato. "Hey, stai un po' più attento quando corri! Potresti andare addosso a qualcuno come adesso!"

"Hey, non è colpa mia se non stavi guardando dove andavi!" protestò il nuovo arrivato, alzandosi e spazzandosi i pantaloni. Fu in quel momento che Ash si rese conto che si trattava di un bambino della sua età, con la carnagione olivastra e gli occhi azzurri, i capelli castani scuri che, pur essendo per la maggior parte ordinati e ben pettinati, formavano dei ciuffi ribelli sulla fronte e dietro la nuca. Era vestito per la maggior parte di grigio scuro, con una maglietta dalle maniche corte con il disegno di una sorta di Poke Ball rettangolare sul torace e un paio di scarpe grigie dalla suola bianca. Un ciuffo di capelli rosso svettava tra la sua chioma, dandogli un aspetto un po' sbarazzino.

 

"Hm? E voi chi siete? Allenatori di Pokemon, immagino." disse il ragazzino, guardando con più attenzione in gruppo di Ash.

"Dovremmo essere noi a chiederlo a te!" ribattè prontamente Misty. "Arrivi qui all'improvviso, ci vieni addosso, e dici che saremmo noi a non guardare dove andiamo? Chi sei tu, e cosa ci fai qui?"

Brock cercò di mediare e di calmare un po' la focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Ehm... su, su, Misty, non te la prendere! Aspetta che questo ragazzo si spieghi..."

 

Il ragazzino dalla pelle scua si schiarì la voce, restando calmo anche davanti alla reazione di Misty. "Per l'esattezza, io sono venuto qui per ricevere il mio starter dal professor Cerasa." affermò. "Il mio nome è Goh, e sono di qui di Aranciopoli."

"Goh, eh?" chiese Ash, aggiustandosi il berretto. Il ragazzino fece un sorriso amichevole e si presentò. "Beh, il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla... e guarda che combinazione, ho cominciato anch'io il mio viaggio da poco! Piacere di conoscerti!"

Il ragazzino dalla pelle scura di nome Goh, messa da parte la sorpresa iniziale, ricambiò il gesto di Ash, e i due ragazzi si diedero la mano mentre Ash continuava le presentazioni. "E questo è il mio starter, Pikachu... e i miei compagni di viaggio, Misty e Brock!"

 

"Piacere di conoscerti, Goh!" affermò Brock con fare affabile, mentre Misty faceva un cenno di saluto un po' più contenuto, ancora non del tutto sicura di cosa pensare di quel tipetto. "Anche noi siamo venuti qui per visitare il professor Cerasa... siamo qui a nome del suo mentore, il professor Oak."

"Beh, questa sì che è una combinazione." affermò Goh. "Se volete, possiamo andare assieme da lui! Io non vedo l'ora di ricevere il mio primo Pokemon e voi... avete tutto il tempo di parlargli e di dirgli quello che dovete!"

"Ah, eccoti qui, Goh! Mi chiedevo giusto dove ti trovassi..." disse Ren, inserendosi nella conversazione. Il suo Magnemite fluttuò attorno ad Ash e Goh, osservandoli con attenzione. "Immaginavo che fossi entusiasta di ricevere il tuo primo Pokemon..."

 

"Ah! Ciao, Ren! Scusa, non ti ho visto subito..." rispose Goh, per poi sfodare un sorriso entusiasta al pensiero di diventare un allenatore di Pokemon. "Ma... sì, sono felice di ricevere il mio starter! Sarà sicuramente un grande momento! Oh, a proposito... c'è anche Cloe da queste parti?"

"Ovviamente! Non poteva mancare all'inizio del tuo viaggio! Anche se immagino che adesso ti starà cercando..." affermò Ren, per poi fare un cenno al suo Magnemite. "Va tutto bene, Francoise. Adesso che anche Goh è qui, possiamo andare tutti assieme dal professore!"

 

"Okay! Andiamo pure, ragazzi!" esclamò Ash, contento che tutto stesse andando bene. "Allora, Goh... sei eccitato? Non vedi l'ora di cominciare il tuo viaggio, vero? Pensi anche tu di andare a collezionare le Medaglie delle varie Palestre e partecipare al torneo dell'Altopiano Blu?"

Un po' stupito dalla raffica di domande che Ash gli stava rivolgendo, e in generale dall'entusiasmo del suo nuovo amico, Goh sbattè gli occhi ed esitò qualche istante prima di rispondere. "Beh... in realtà no, non era esattamente quella la mia intenzione... In realtà, il mio obiettivo sarebbe quello di acchiappare un esemplare di ogni specie di Pokemon esistente, in modo da avere la collezione più completa di tutto il mondo... e poi... beh, ci sarebbe un'altra cosa che sogno di realizzare!"

"Pika pikachu?" chiese il grazioso topolino elettrico.

A questo punto, anche Misty sembrò interessata a quello che Goh stava dicendo. "Davvero? Di che si tratta?" chiese la ragazzina dai capelli arancioni. "Magari anche tu vuoi diventare un grande allenatore di Pokemon d'Acqua, vero? Loro sono i migliori, non posso farti un torto!"

 

"No, non è proprio questo..." rispose Goh. "In realtà... beh, il mio sogno è qualcosa di un po' particolare. E... preferirei non dirlo, ora come ora..."

Ash non potè negare a sè stesso che gli sarebbe piaciuto sapere quale fosse il sogno di Goh... ma in effetti, si erano appena conosciuti, e non poteva pretendere che Goh gli dicesse tutto subito. Chissà, forse se avessero avuto il tempo di conoscersi meglio, ci sarebbe stata la possibilità di parlare dei loro obiettivi... e Goh sarebbe stato più a suo agio. "Va bene, Goh, non importa! Piuttosto... andiamo a conoscere il professor Cerasa! Sono sicuro che non vedi l'ora di ricevere il tuo starter. Lo so io che non stavo più nella pelle!"

 

"Pika pi..." rispose Pikachu con aria sarcastica. Meglio non dire subito a Goh come fossero andate le cose in quella rocambolesca mattinata...

Ma le sorprese per quella mattinata non erano ancora finite. Ren fece una breve risata e stava per fare un commento a sua volta... quando si sentì il rumore di qualcosa che veniva spostato di colpo, seguito da un paio di uggiolii simili a quelli di un cagnolino e uno squittio acuto, provenienti da una porta non troppo distante da loro! Una vocetta acuta lanciò un grido di allarme e di avvertimento... e la porta si spalancò di colpo, facendo uscire dalla stanza un Pokemon che Ash e i suoi compagni non avevano mai visto prima!

 

"Score!" esclamò con uno squittio una buffa creatura simile ad un coniglietto bianco con due lunghe orecchie dalle punte arancioni, la cui forma ricordava non poco un paio di fiamme che scaturivano dalla testa del Pokemon, e un paio di occhi tondi di colore arancione scuro. Una chiazza rettangolare di colore giallo spento, vagamente simile ad un cerotto, spiccava tra gli occhi della buffa creatura, che stava in piedi sulle zampe posteriori, particolarmente sviluppate rispetto al resto del corpo. Anche le dita delle zampe posteriori erano arancioni, e una sorta di collarino avvolgeva e proteggeva il collo del Pokemon, che si guardò attorno allarmato e scattò in direzione di Ash, Pikachu e i loro compagni, lasciandosi dietro una scia fiammeggiante nei punti in cui i suoi piedi toccavano terra! Era un Pokemon tremendamente veloce, e quando Ash e Pikachu si riebbero abbastanza dalla sorpresa da cercare di fare qualcosa, il buffo coniglietto era già arrivato vicino a loro e li stava dribblando come se fosse stato un caciatore professionista, zigzagando abilmente tra di loro!

 

"Ah! E questo che cos'è?" esclamò Ash, danzando un po' goffamente mentre cercava di mantenere l'equilibrio, e al tempo stesso non calpestare il Pokemon che gli era passato abilmente in mezzo alle gambe in scivolata.

 

"Mag magnemite!" esclamò stupita Francoise. Cercò di fermare il Pokemon sconosciuto puntandogli contro i magneti e scagliando una Tuononda, una scarica elettrica a basso voltaggio... ma il coniglietto fiammeggiante si rivelò troppo veloce e scansò il colpo senza problemi, per poi riprendere la sua corsa lungo il corridoio... mentre altre due figure uscivano dal laboratorio!

"Scorbunny!" esclamò la prima delle due figure, una bambina dall'aria indaffarata con i capelli castano-rossicci legati in una lunga treccia. Doveva avere anche lei la stessa età di Ash e Goh, ed era vestita di un'elaborata uniforme scolastica bianca con delle orlature blu, un paio di stivaletti bianchi alti fino alle caviglie e un cravattino giallo. "Scorbunny, per favore! Torna qui, non vogliamo farti male!"

 

"Yamp!" esclamò il Pokemon che accompagnava la ragazzina - un cagnolino simile ad un corgi, dalla corta pelliccia beige e bianca con una sorta di collare di pelliccia di colore giallo vivo, e il muso bianco con un naso giallo triangolare e una bocca larga e stretta da cui usciva una lunga lingua rossa. I suoi occhi, tuttavia, erano la parte più strana ed affascinante: erano gialli, con delle pupille bianche e romboidali, mentre la sua coda era gialla e a forma di saetta.

 

"Cloe!" esclamò Goh, riconoscendo la bambina appena uscita dal laboratorio. "Ah, c'è anche Yamper con te... ma cosa sta succedendo? Cosa succede a quello Scorbunny?"

La bambina di nome Cloe prese fiato e rivolse la sua attenzione a Goh - era evidente che i due si conoscessero già da abbastanza tempo. "Goh! Meno male che sei qui! Cominciavo a pensare che avremmo dovuto aspettarti chissà quanto a lungo..." rispose lei, mentre il Pokemon simile ad un corgi abbaiava con voce acuta. "Quello Scorbunny... mio papà lo aveva soccorso quando lo ha trovato abbandonato, ma adesso che si è rimesso in forze, non sta più fermo! Temo che non si fidi di noi e voglia scappare!"

 

Ren fece un breve verso di disappunto. "Accidenti, questo sì che è un problema..." affermò. "Un Pokemon di Galar che si ritrovi all'improvviso qui a Kanto... sicuramente attirerà delle attenzioni indesiderate, e di certo avrebbe problemi ad adattarsi, se dovesse tornare allo stato selvaggio."

"Attenzioni indesiderate? In che senso?" chiese Ash.

"Beh, è abbastanza semplice. E' raro che qui a Kanto si vedano Pokemon di Galar, e certi criminali di pochi scrupoli non si farebbero sfuggire l'occasione di catturare un Pokemon inusuale e venderlo al miglior offerente. Potrebbero decidere loro il prezzo." spiegò Brock. "Dobbiamo cercare di impedire a quel Pokemon di fuggire dal laboratorio."

"Magnemite!" ribattè Francoise in tono di conferma.

 

Ash non era tipo da farsi dire certe cose due volte. "Okay, allora andiamo a prenderlo!" esclamò. "Intanto cerchiamo di impedirgli di prendere l'uscita principale!"

"Certamente!" rispose la bambina di nome Cloe. "Presto, Yamper, cerca di tagliare la strada a Scorbunny!"

"Yamp!" esclamò il cagnolino, per poi scattare a tutta velocità nella direzione in cui il Pokemon di nome Scorbunny si era allontanato.

"Presto, ragazzi, cerchiamo di raggiungerlo anche noi." propose Misty, facendo cenno al resto del gruppo di seguirla...

 

 

oooooooooo

 

 

Deciso a non restare un attimo più a lungo assieme ad esseri umani, Scorbunny si era dato alla fuga alla massima velocità possibile, cercando di raggiungere la porta principale del laboratorio. Non aveva nessun desiderio di restare con quelle persone, dopo tutto quello che aveva passato per colpa loro...

 

Ormai vicino alla porta di uscita, il coniglietto fiammeggiante si permise un piccolo sorriso vittorioso e si apprestò ad aprirla con un calcio... ma prima che potesse sferrare il suo attacco, lo Yamper che accompagnava Cloe si piazzò davanti a lui e si mise in guardia, emettendo crepitanti scariche elettriche dalla pelliccia. Scorbunny sobbalzò per la sorpresa ma tenne alta la guardia, cercando di intimorire il cagnolino e costringerlo ad andarsene... ma Yamper non diede segno di paura e fece un piccolo passo in avanti, mantenendo la sua espressione allegra.

"Scoooor..." squittì Scorbunny. Il Pokemon coniglio sferrò un calcio circolare, mancando volutamente Yamper di pochi centimetri, ma ancora una volta il cagnolino restò al suo posto, impedendo a Scorbunny di raggiungere la porta, e dando il tempo al resto del gruppo di raggiungerlo. E infatti, ecco che pochi istanti dopo, Ash e Pikachu raggiunsero per primi il luogo dove Yamper e Scorbunny si stavano confrontando, con Goh che li seguiva a ruota.

 

"Ottimo! Yamper lo ha fermato!" esclamò Ash. "Pikachu, vai a dargli una mano!"

"Pikachu!" con uno squittio deciso, Pikachu accelerò e si piazzò a fianco di Yamper, le braccia aperte in modo da intimare l'altolà a Scorbunny. Il Pokemon coniglio assunse un'espressione scoraggiata e cercò di indietreggiare, ben consapevole che quel Pikachu sembrava essere un avversario troppo forte per lui. Ma la sua determinazione a non restare imprigionato lì si fece sentire di nuovo, e Scorbunny cercò di cogliere un momento in cui i due Pokemon Elettro si fossero distratti o avessero lasciato un varco nel muro che avevano creato.

 

"Scor! Bunny!" esclamò, in un tono quasi accorato, come per convincerli a lasciarlo andare. Pikachu restò fermo dov'era e scosse la testa, dispiaciuto di doversi rifiutare ma determinato a non farlo passare. Il coniglio storse il naso e cercò di dribblare Pikachu e infilarsi tra lui e Yamper... e per un attimo ebbe l'impressione di aver trovato un varco, prima che il cagnolino si piazzasse in modo da coprire il varco.

"Pika pikachu!" Pikachu scosse la testa, e Scorbunny fece un passo indietro, fissando rabbiosamente il topolino elettrico. Non aveva nessuna intenzione di dargliela per vinta così facilmente...

 

"Scorbunny sco scor... bunny!" squittì, muovendo le sue lunghe orecchie in modo da dare enfasi alle sue parole. Pikachu sbattè gli occhi in segno di sorpresa, e Scorbunny lo prese come una possibilità di convincerlo. "Scorbunny score!"

Ma nonostante lo stupore, Pikachu non si fece convincere. "Pi pikachu! Pika pikachu!" squittì, e mosse un dito come per dire di no... per poi farsi un po' più accomodante. "Pi pika pi pikachu pika?"

"Bunny?" esclamò Scorbunny, chiaramente colto alla sprovvista.

Yamper decise di rafforzare l'argomentazione di Pikachu. "Yamp! Yamper! Ya yamp!" esclamò guardando verso la ragazzina di nome Cloe, che stava arrivando in quel momento seguendo il resto del gruppo. Il cagnolino si rendeva conto che Scorbunny non era convinto del tutto... ma se non altro, i loro argomenti gli stavano suggerendo che fuggire non sarebbe stata una buona idea.

 

Da parte loro, Ash e il resto del suo gruppo stavano in disparte, lasciando che fossero Pikachu e Yamper a parlare, ma tenendosi pronti ad intervenire in caso di bisogno. "Sembra davvero che stiano discutendo tra loro..." commentò Ash.

"Dopotutto, anche i Pokemon sono creature con il loro carattere e la loro personalità..." spiegò Ren, anche lui affascinato da quello che stava vedendo. "Sono già almeno due anni che lavoro come assistente per il professor Cerasa, ma non smetto mai di stupirmi ogni volta che vedo Pokemon di specie diverse che interagiscono con tanta naturalezza."

 

Yamper trotterellò verso Cloe, che si chinò con aria interrogativa verso il suo Pokemon cagnolino e lo accarezzò sulla testa. "Yamp, yamp!" uggiolò il Pokemon corgi, voltandosi con espressione soddisfatta verso Scorbunny, che pur non sembrando ancora convinto al cento per cento, sembrò comunque voler dare a Yamper il beneficio del dubbio.

"Pika pikachu... pika pika pi pikachu pika chu pika..." continuò a spiegare Pikachu con un sorriso rassicurante, in modo che Scorbunny non si facesse prendere dalla rabbia o dal panico. Il coniglietto, pur con visibile riluttanza, si staccò dalla porta ma continuò a guardare con risentimento il gruppo di umani - diversi dei quali si accorsero del modo in cui Scorbunny li osservava, e non poterono fare a meno di chiedersene il motivo. Forse, riflettè Goh, era un Pokemon che aveva fatto delle brutte esperienze con altri allenatori o comunque altre persone?

 

Con prudenza, il ragazzino dalla pelle scura cominciò ad avvicinarsi a Scorbunny. Attento a farsi notare dal Pokemon, in modo da non fargli prendere paura, il ragazzino gli si avvicinò e sostenne lo sguardo rabbioso del Pokemon, per poi tendergli una mano. Sembrava che volesse accarezzarlo sulla testa, ma si fermò a distanza di sicurezza.

"Bunny?" esclamò il Pokemon coniglio.

"Ehm... ciao, Scorbunny!" salutò allegramente. "Tutto a posto, tranquillo. Qui nessuno vuole farti male, davvero. Hey, lo sai che sei stato davvero incredibile? Non avevo mai visto un Pokemon così scattante... e certo che io so che voi Scorbunny siete scattanti! Quando correte, la vostra temperatura corporea sale, vero? E' così che sprigionate tutta la vostra forza!"

 

"Certo che Goh sa molte cose sui Pokemon..." commentò Misty, parlando a voce bassa a Cloe. "Ash deve ancora usare il suo Pokedex per avere tutte le informazioni su un Pokemon che vede... Tu e lui vi conoscete, vero?"

Piuttosto che essere ammirata, Cloe tirò un sospiro rassegnato. "Mi piacerebbe che ci mettesse tutto quell'impegno anche per studiare ed essere più puntuale in classe..." rispose. "Ma... sì, io e Goh ci conosciamo da quando avevamo sei anni e siamo andati assieme ad un campeggio estivo organizzato dal professor Oak..."

 

"Hey, c'è un po' di confusione, oggi!"

I ragazzi e i loro Pokemon volsero la loro attenzione alla persona che era appena intervenuta con quel commento bonario, arrivando a passo calmo ma spedito dalla parte opposta del corridoio - un uomo che doveva avere non più di 35 o 40 anni, vestito in maniera poco vistosa con una camicia azzurra, un paio di pantaloni blu, scarpe grigie da lavoro e un camice da laboratorio bianco sopra tutto il resto. Indossava un paio di spessi occhiali da vista, e il suo volto era un po' squadrato ma comunque gradevole, con i capelli castani tagliati corti. Ash pensò che quello fosse il professor Cerasa, e Ren lo confermò un attimo dopo.

 

"Ah, buongiorno, professor Cerasa." rispose Ren. "E' arrivato giusto in tempo, direi."

"Ciao, papà." disse Cloe sorridendo. "Scusa per la confusione, ma Scorbunny stava cercando di scappare, e abbiamo dovuto fare una corsa per fermarlo ed impedire che si ritrovasse in strada. E questi ragazzi ci hanno dato una mano."

Ash, Misty e Brock restarono un po' stupiti. Quindi Cloe era la figlia del professor Cerasa?

 

Il professore, da parte sua, sospirò e si sfregò la nuca, con l'aria di voler dire che non era la prima volta che questo accadeva. "Capisco... certo, questo piccolino non è uno che si arrende tanto facilmente, eh?" rispose. Guardò Scorbunny con un sorriso bonario, senza lasciarsi impressionare dall'espressione scorbustica del Pokemon coniglio. "Chiedo scusa a nome di Scorbunny. Non so esattamente cosa gli sia accaduto in passato, ma questo Pokemon non ha molta fiducia negli uomini. Non è la prima volta che cerca di fuggire. Già in precedenza abbiamo dovuto convincerlo a non farlo, ma ho paura che ormai cominci a non sopportare più di restare tra queste quattro mura."

 

"Scor!" esclamò il Pokemon coniglio, come se volesse dire che era davvero una bella scoperta.

 

Pikachu disse di sì con la testa, come perdire che aveva capito. "Pikachu..."commentò.

"In effetti, non posso biasimarlo." rispose Brock. "La maggior parte dei Pokemon sono fatti così. Vogliono competere tra loro, viaggiare, vivere all'aria aperta. Ovvio che Scorbunny non sia contento di dover restare qui."

 

Goh guardò con aria intenta il Pokemon, che gli restituì un'espressione sospettosa. Stava cominciando a farsi venire qualche idea...

"Professore... mi scusi se le faccio questa domanda all'improvviso, ma..." esordì il ragazzino dalla pelle scura. "Visto che oggi dovrei ricevere uno starter, potrebbe essere Scorbunny?"

 

Cerasa e Cloe rivolsero a Goh delle espressioni sorprese. "Hm? Ne sei sicuro, Goh?" chiese il professore. "Voglio dire, per me non è un problema, ma... potrebbe essere un po' arduo per te. Come ho detto, si tratta di un Pokemon che non si fida molto delle persone."

Goh ci riflettè per un attimo. In effetti, pensò, avrebbe potuto non essere tanto facile avere a che fare con un Pokemon così recalcitrante. Ma... certamente Scorbunny avrebbe preferito viaggiare con un allenatore piuttosto che stare relegato là dentro, no? Almeno così sarebbe stato meglio protetto, e Goh avrebbe avuto la possibilità di mostrare a Scorbunny che si poteva fidare di certe persone. E su un piano più personale... beh, avere uno starter di Galar era certamente qualcosa di nuovo ed eccitante, anche se forse non sarebbe stato semplice come iniziare con un Bulbasaur, uno Squirtle o un Charmander...

 

Goh si convinse una volta per tutte e guardò seriamente negli occhi il professor Cerasa prima di dare la sua conferma. "Ne sono sicuro, professore. Mi posso prendere io cura di questo Pokemon." rispose, per poi tendere una mano verso il piccolo Scorbunny, che lo fissava con espressione ancora indecisa. "Che ne dici, Scorbunny? Non ti andrebbe di essere il mio primo Pokemon? Sono convinto che assieme faremo grandi cose!"

Il Pokemon coniglio corrugò la fronte, cercando di non dare a vedere la sua sorpresa. Ancora non si fidava di quel ragazzo, ma doveva ammettere che l'offerta che gli stava facendo era intrigante. Se non altro, avere un allenatore e viaggiare per il continente era meglio che restare chiuso là dentro. Certo, non si sarebbe aspettato più di tanto da lui, come del resto non avrebbe dovuto aspettarselo nemmeno da chi aveva detto che si sarebbe preso cura di lui... ma per il momento, era già un miglioramento.

 

"Bunny!" rispose infine il coniglietto con un cenno di assenso. La scena strappò un piccolo sorriso a Pikachu, che tra sè la stava paragonando al suo primo incontro con Ash e alle difficoltà iniziali che avevano avuto nel collaborare. Aveva la sensazione che Scorbunny si sarebbe rivelato altrettanto testardo, se non di più, ma aveva anche il presentimento che Goh avesse ciò che ci voleva per guadagnarsi il rispetto e la fiducia del suo starter.

 

"Oooh, questa è una bella notizia! Mi fa piacere che Scorbunny abbia trovato un allenatore!" affermò il professor Cerasa, mentre Goh si chinava per prendere in braccio Scorbunny. Il coniglietto fiammmeggiante emise uno squittio acuto in segno di imbarazzo, ma non durò a lungo, e Scorbunny si permise anche di sorridere della sua inaspettata fortuna. "Molto bene, Goh. Scorbunny è adesso il tuo starter ufficiale. Prenditi cura di lui, e ricordatevi di lavorare assieme per raggiungere i vostri obiettivi. La strada di un allenatore è lunga e piena di ostacoli, ma assieme ai tuoi Pokemon, puoi affrontare qualsiasi problema. Buona fortuna... e spero che riusciate tutti e due a raggiungere i vostri obiettivi!"

"Grazie mille, professore!" esclamò Goh... un attimo prima che Ash gli desse una pacca amichevole sulla spalla, facendolo saltare per la sorpresa!

 

"Grandioso! Adesso sei un allenatore anche tu, Goh!" esclamò Ash. "Benvenuto a bordo! Sono sicuro che tu e Scorbunny vi divertirete un bel po'!"

"Pikachu!" confermò Pikachu, mentre attorno a loro, diversi dei presenti ridevano della simpatica scena, e Goh assumeva un'espressione imbarazzata e cercava di darsi un tono! Anche Cloe, pur non essendo troppo interessata ai Pokemon, fece un sorriso in direzione di Goh, contenta che lui avesse il suo starter... e Yamper abbaiò allegramente un paio di volte.

 

"Ah, già, a proposito..." affermò Cerasa, riportando la sua attenzione ad Ash, Pikachu, Misty e Brock. "Siete voi i ragazzi che mi stavano cercando, giusto? Prego, ditemi pure. Come posso esservi utile?"

Ash ebbe un piccolo sobbalzo, ricordandosi del motivo per cui era lì. "Ah! Certo, certo... chiedo scusa, tra una cosa e l'altra, ho finito per dimenticarmi..." affermò. "Il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla! Il suo mentore, il professor Oak, mi ha mandato a chiedere di lei, e a vedere come stava!"

"Aaaah, il buon vecchio professor Oak!" rispose Cerasa deliziato. "Certo, certo... immagino che sia sempre preso con la sua ricerca! Beh, mi fa piacere sentire di lui! Volete accomodarvi in casa mia, così magari ne parliamo con un po' più calma?"

 

Ash e Pikachu annuirono entusiasti. "Beh... ne saremmo molto contenti, professor Cerasa!" rispose prontamente, vedendo che anche Misty e Brock erano d'accordo...

 

 

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CONTINUA...    

 

 

 

    

 

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Capitolo 27
*** L'elettrico tenente Surge ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 26 - L'elettrico tenente Surge

 

Una volta che il problema di Scorbunny era stato risolto e Goh aveva ricevuto il suo primo Pokemon, il professor Cerasa aveva fatto accomodare i suoi giovani ospiti nel salone della sua casa-laboratorio, accompagnato da Ren e dall'altra sua assistente, una giovane donna dai lunghi capelli blu di nome Chrysa. E adesso, seduti attorno ad un tavolo, Ash e i suoi compagni stavano raccontando tutte le vicissitudini che avevano passato dall'inizio del lorro viaggio fino a quel momento.

 

"Certo che non è stato un inizio tanto facile, eh?" chiese Ren con una risatina ironica. "Sapevo che Pikachu non è considerato uno starter tanto facile da gestire."

"Però vedo che fino ad adesso ve la siete cavata molto bene." disse Cerasa, riviolgendo uno sguardo di approvazione ad Ash e al suo fedele Pikachu. "E' passato appena un mese dall'inizio del vostro viaggio, e già hai ottenuto due Medaglie."

"Anche se non sono ancora molto convinta di come ha ottenuto quella della mia Palestra..." brontolò Misty.

 

"Pika pi pika pika!" affermò prontamente il topolino elettrico. Ash fece una breve risata imbarazzata e si guardò attorno, come se volesse dare un'occhiata alle reazioni dei presenti. Come immaginava, Goh sembrava impressionato, anche se dalla sua espressione si sarebbe potuto sospettare che stesse pensando a cosa avrebbe fatto di diverso. Scorbunny si aggirava incerto attorno al posto di Goh, di tanto in tanto gettando un'occhiata a Pikachu o allo Yamper di Cloe. Il coniglietto dava l'impressione di voler chiedere ai due Pokemon più esperti come avrebbe dovuto comportarsi come partner di un essere umano che sembrava non avere nessuna esperienza pratica di Pokemon...

 

Cloe, da parte sua, non sembrava troppo interessata alla discussione. Stava attenta per educazione, ma Brock aveva la netta sensazione che in quel momento avrebbe voluto essere da tutt'altra parte. Un po' strano, pensò tra sè il giovane esperto di Pokemon Roccia. Si era fatto un po' l'idea che un figlio di uno studioso di Pokemon avrebbe ereditato la passione per quelle favolose creature, ma evidentemente, non era una regola costante.

 

"Detto questo... mi fa piacere sapere che il professor Oak sta bene. E vedo che ha ancora di progetti interessanti in mente." affermò Cerasa, portando la discussione sul mentore che lui ed Ash avevano in comune. "Sai, Ash, anch'io ho contribuito alla realizzazione del Pokedex. Io e altri miei colleghi abbiamo raccolto tutte le informazioni disponibili sui Pokemon di vari continenti, da Kanto, a Sinnoh... arrivando anche a Paldea. E abbiamo inviato i risultati delle nostre ricerche al laboratorio del professor Oak, che li ha integrati con i suoi studi in modo che il Pokedex fosse quanto più informativo possibile. Quella piccola enciclopedia portatile è il risultato di un grande lavoro di squadra e della passione per il mondo dei Pokemon che ci accomuna!"

 

"Grande! Mi fa piacere saperlo!" rispose Ash. "Hai sentito, Pikachu? Il professor Oak e i suoi colleghi hanno registrato qui anche tutte le informazioni che riguardano te!"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico con evidente soddisfazione.

Il ragazzino guardò con orgoglio il suo Pokedex. Pensare che anche Gary, Trace e tanti altri giovani allenatori come loro in quel momento avevano uno strumento così prezioso... Chissà se anche Serena ne aveva uno come il loro, in quel momento. Chissà se anche lei era partita per il suo viaggio di allenamento lì a Kalos...

 

Ash cercò di non farsi trascinare dai suoi pensieri nostalgici, e riportò la sua attenzione alla discussione. In quel momento, era stata Misty a prendere l'iniziativa, raccontando al professor Cerasa gli incontri che avevano fatto con il misterioso Team Rocket - in particolare, con il terzetto composto da Jessie, James e Meowth.

"Abbiamo incontrato più volte il Team Rocket nel corso del nostro viaggio..." stava raccontando la bambina dai capelli arancioni. "Anche poco prima di raggiungere Aranciopoli. Quei malfattori rubano i Pokemon agli altri allenatori, oppure li catturano anche nei luoghi in cui dovrebbero essere protetti e lasciati in pace... ho l'impressione che si siano fatti più audaci in questi ultimi tempi."

 

"Ho sentito parlare molto di questa organizzazione criminale." affermò Ren. L'assistente biondo gettò un'occhiata alla sua Magnemite Francoise, come se volesse assicurarsi che era ancora accanto a lui. "In effetti, sono specializzati nei furti e nei rapimenti di Pokemon, e hanno accesso ad una tecnologia particolarmente avanzata."

Chrysa annuì con aria seria. "Pare che in questi ultimi tempi, il Team Rocket sia stato rafforzato da quattro agenti d'elite e da alcuni allenatori mercenari che lavorano per loro in cambio di un lauto pagamento e di accesso a strumenti ed equipaggiamenti che avrebbero difficoltà a reperire altrimenti."

"Agenti d'elite, eh?" chiese Brock, ricordando il misterioso Milas che avevano incontrato sul Monte Luna... e l'esperta di travestimenti Domino, con la quale si erano scontrati soltanto pochi giorni prima. "In effetti, quelli erano di tutt'altra classe rispetto a quei tre che ci troviamo spesso tra i piedi."

 

"Abbiamo incontrato questi due agenti del Team Rocket e il loro Meowth proprio all'inizio del mio viaggio. Si fanno chismare Jessie e James, e si presentano sempre con un ridicolo grido di battaglia..." spiegò Ash. "Beh... non posso dire che siano proprio cattivi come fanno credere di essere! Ma... diciamo che ci hanno fatto spesso perdere un po' di tempo."

"Capisco..." rispose Cerasa. "Beh, se non altro, non sono pericolosi come molti altri uomini del Team Rocket. Spero che non dobbiate avere ancora a che fare con gli elementi più incalliti di questa organizzazione di malfattori. Avrete già il vostro bel da fare per affrontare la Palestra di Aranciopoli..."

 

"Ho sentito dire che il tenente Surge è un avversario davvero tosto." intervenne Cloe, per la prima volta da quando la riunione era iniziata. "Anzi, ho sentito dire che abbia anche combattuto in qualche guerra, anche se adesso non mi ricordo più quale... e che durante gli scontri abbia usato i suoi Pokemon Elettro per paralizzare i suoi nemici con le scariche elettriche. Anche oggi, durante le battaglie in Palestra, è conosciuto per le sue tattiche brutali ed efficienti. E ha con sè un gruppetto di allenatori che condividono i suoi sistemi."

"Sembrano davvero un piccolo esercito..." rispose la signorina. "E il più forte di tutti i suoi Pokemon è un micidiale Raichu."

 

"Pikachu?" esclamò improvvisamente Pikachu, come se sentire il nome del Pokemon più forte di Surge lo avesse messo in allarme.

Ash sbattè gli occhi meravigliato. "Un Raichu?" si chiese il ragazzino, mentre rivolgeva uno sguardo ansioso al suo starter. "Non è per caso... la forma evoluta di Pikachu?"

 

Fu Brock a rispondere alla domanda. "Sì, è proprio così. Raichu è la forma evolutiva finale di Pichu... che a sua volta è la forma pre-evoluta di Pikachu." rispose. "Un Pikachu diventa un Raichu se viene esposto alle radiazioni di un minerale chiamato Pietratuono. E quando si trasforma in questo modo, la sua capacità elettrica aumenta enormemente. Quello che Pikachu sa fare in questo momento è ben poca cosa in confronto a quello che è in grado di sprigionare un Raichu."

"Tra l'altro, una piccola curiosità..." disse Goh, contento di poter fare sfoggio di un po' della sua conoscenza. "Pare che nel continente di Alola, i Raichu abbiano un aspetto e dei poteri molto diversi da quelli che si vedono qui a Kanto. Pare che riescano a fluttuare in aria usando la loro coda come una tavola da surf, e che abbiano dei sorprendenti poteri psichici."

"Pika pikachu..." mormorò Pikachu meravigliato. Per un attimo, il topolino giallo si fermò a pensare a come sarebbe stato diventare un possente Raichu... ma dopo averci pensato su per un attimo, Pikachu scoprì che l'idea non gli piaceva poi così tanto. Se fosse evoluto... sarebbe rimasto sè stesso? Il suo carattere sarebbe cambiato per l'influsso della Pietratuono? Aveva sentito dire che a volte i Pokemon cambiavano di personalità quando evolvevano, soprattutto se si trattava di un'evoluzione indotta artificialmente. E non gli piaceva l'idea di diventare un'altra persona soltanto per diventare un po' più forte. No, piuttosto avrebbe preferito affrontare quel Raichu così com'era. In fondo, non era soltanto questione di essere evoluti o meno, vero? In una battaglia di Pokemon, c'erano sempre così tante variabili...

 

"Capisco..." dissse infine Ash. "Beh, grazie delle informazioni, ma... il tenente Surge è uno degli otto Capipalestra di Kanto, e io e Pikachu dobbiamo pur sempre guadagnarci tutte le Medaglie per partecipare al campionato. Troveremo il modo di battere anche Raichu, non è così, Pikachu?"

"Pikachu!" rispose con aria convinta il topolino elettrico. Per quanto potesse essere forte e veloce la sua versione evoluta, Pikachu non si sarebbe lasciato battere tanto facilmente.

 

Goh alzò una mano per fare una domanda. "Scusate! Visto che ho appena iniziato come allenatore... sarei curioso di vedere com'è una lotta in Palestra!" esclamò, a malapena capace di tenere nascosto il suo entusiasmo. "Potrei venire con voi a vedere?"

"Bunny..." affermò Scorbunny, non del tutto convinto.

Cerasa rimase sorpreso quando Cloe si fece avanti. "Potrei andare anch'io?" chiese. "Vorrei... anch'io rendermi conto di cosa succede durante una battaglia in Palestra!"

 

"Ah... beh, non sarò certo io a dirvi di no, ragazzi." rispose il professor Cerasa. "Certo, sapete anche voi quanto è abile il tenente Surge, quindi... diciamo che non dovreste stupirvi se Ash perdesse."

Il ragazzino strizzò un occhio in una comica espressione di imbarazzo. "Accidenti, professore... grazie mille per la fiducia!" rispose. Tuttavia, la sua immancabile sicurezza ritornò un attimo dopo, e il ragazzino fece un cenno di assenso a Goh e Cloe. "Però, se volete venire, siete i benvenuti! Più siamo meglio è, vero? Così ci saranno più persone a fare il tifo per noi, non credi, Pikachu?"

 

"Pika pika pi!" rispose il Pokemon Elettro. Yamper gli si avvicinò incuriosito, e Pikachu lo accolse con una mano tesa in segno di amicizia ed intesa. "Pika pika pi, pika pichu!"

 

"Yamp!" affermò il cagnolino elettrico dando la zampa a Pikachu. Scorbunny restò in disparte, curioso di vedere come sarebbe andata, ma privatamente non del tutto sicuro che Ash avrebbe vinto.

 

"Ash mi sembra molto carico." commentò Misty rivolta a Brock. "Spero solo che non stia sottovalutando il Capopalestra... altrimenti credo proprio che saranno dolori."

Brock annuì lentamente. "Il tenente Surge si è fatto una fama più che meritata." rispose. "Non sono pochi gli allenatori che si arrendono dopo essere stati sconfitti da lui. Se Ash lo prende sottogamba... temo proprio che avrà di che pentirsene."

 

 

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Ash era passato nuovamente al Pokemon Center, in modo da scegliere quali dei suoi Pokemon avrebbe potuto usare per affrontare il tenente Surge. Tra le cose che ricordava bene, c'era il fatto che i Pokemon Elettro erano inefficaci contro il tipo Terra, ed anzi erano particolarmente sensibili a questo tipo di attacchi, ma a parte questa non avevano degli elementi contro i quali fossero deboli. E i Pokemon di tipo Acqua e Volante erano del tutto sconsigliati... il che voleva dire che per questo incontro non avrebbe potuto contare su Squirtle, Pidgeotto o Butterfree.

 

"Okay, credo che la mia squadra sia pronta!" affermò infine Ash, dando una rapida occhiata alle Pokeball davanti a sè. Mentre Misty, Brock, Goh, Cloe, Scorbunny e Yamper osservavano con attenzione, Ash attivò le sfere una alla volta e fece uscire i Pokemon contenuti al loro interno - Charmander, Bulbasaur e Nidorina, ognuno dei quali salutò il loro allenatore, contenti che finalmente ci fosse la possibilità di rendersi utili in uno scontro in Palestra.

 

"Forte! Hai persino tutti e tre gli starter tipici di Kanto!" esclamò Goh in quel momento. Il ragazzino dalla pelle scura era corso ad ammirare da vicino Charmander e Bulbasaur, con il risultato che i due Pokemon si erano ritrovati di punto in bianco ad essere passati in rassegna! Charmander fece una breve risata imbarazzata, ancora non fidandosi del tutto di alcun umano che non fosse Ash o i suoi amici più cari; mentre Bulbasaur storse il naso infastidito e cercò di allontanarsi il più possibile dallo sguardo inquisitore di Goh senza dargli l'impressione di essere ineducato.

 

"Hehehee... già, sono proprio orgoglioso che facciano parte della mia squadra!" rispose prontamente Ash. "Li ho conosciuti tutti in circostanze... un po' particolari, diciamo! E adesso sono felice di poter contare su di loro! Che ne dite, ragazzi? Andiamo a conquistarci una nuova Medaglia?"

"Chaaaar!" esclamò Charmander. Bulbasaur non fu altrettanto entusiasta, ma Ash lo vide alzare gli angoli della bocca in un sorriso e annuire.

 

La scena edificante venne però interrotta un attimo dopo, quando un piccolo gruppo di giovani allenatori entrò di colpo nel Pokemon Center. Tutti loro avevano espressioni sconsolate, per non dire disperate, mentre si avvicinavano al bancone dell'infermiera Joy di turno, pregandola di aiutare i loro Pokemon.

"Infermiera Joy, abbiamo bisogno di aiuto!"

"I nostri Pokemon sono ridotti male!"

"Per favore, infermiera Joy, ci aiuti!"

 

La ragazza dai capelli rosa e la sua Chansey si ritrovarono ben presto bombardate da preghiere e richieste che arrivavano da ogni direzione: bambini e bambine che arrivavano trafelati, con i loro Pokemon infortunati in braccio a pregare l'infermiera Joy di curarli. Anche da una certa distanza, Brock riuscì a vedere alcuni dei Pokemon esausti che venivano consegnati all'infermiera: presentavano quasi tutti delle bruciature che non potevano essere altro che dovute ad una scarica elettrica... e in tutta Aranciopoli, la causa più probabile era fin troppo evidente.

 

"Ma... che sta succedendo da quelle parti?" si chiese Goh ad alta voce, mentre il suo Scorbunny si nascondeva dietro la sua gamba. "Non mi direte che tutti quei ragazzi vengono... dalla Palestra del tenente Surge."

"Temo proprio di sì..." rispose una voce sconsolata, appartenente ad un ragazzino che sembrava avere soltanto uno o due anni più di Ash. Quando il gruppo si voltò verso di lui, notarono che il ragazzo teneva in braccio un Pidgeotto dalle piume annerite i cui occhi erano trasformati in spirali - certo un'altra vittima della maestria del tenente Surge. "Tutti quegli allenatori hanno provato a cimentarsi con il tenente Surge, e ne sono usciti con le ossa rotte. Beh, facendo per dire, si intende."

 

"Pikachu..." affermò lo starter di Ash, con un grosso gocciolone di sudore dietro la nuca alla vista di tutti quei Pokemon malridotti. Non ci teneva assolutamente a fare la stessa fine, e adesso la sua sicurezza stava venendo meno. Ma decise che non si sarebbe lasciato intimorire, e scosse il capo per mandare via l'insicurezza. "Pika pi, pikachu pika pika pikachu!"

Come se avesse capito il punto di vista del suo Pokemon, Ash si risolse di non lasciarsi scoraggiare. "E va bene! Hai ragione, Pikachu, non ci facciamo abbattere per così poco!" rispose. "Troveremo il modo di battere Surge. Ce l'abbiamo sempre fatta, finora."

"Non proprio senza aiuto, vorrei ricordarti..." commentò Misty con un sospiro esasperato.

 

"L'entusiasmo è una buona cosa... ma sei sicuro di avere un'idea di come fare?" chiese Goh, un po' preoccupato per il suo nuovo amico.

Ash strizzò un occhio e fece un occhiolino, il pugno destro in parte sollevato in aria in segno di sicurezza. "Tranquillo, Goh! Io e Pikachu abbiamo tutto sotto controllo... e poi, ci sono anche gli altri nostri Pokemon! Allora, ragazzi, vi sentite pronti? Andiamo a conquistarci una Medaglia!"

 

Charmander e Nidorina esultarono nuovamente, mentre Bulbasaur si limitò a sospirare e prepararsi mentalmente a quella che si prospettava come una battaglia impegnativa. Sperava soltanto che gli allenamenti che aveva fatto in quel petiodo sarebbero stati sufficienti a permettergli di avere la meglio sui Pokemon Elettro di Surge...

 

Il ragazzo con il Pidgeotto, da parte sua, alzò le spalle e sospirò prima di dirigersi verso il banco dell'infermiera Joy. "Fate un po' come volete voi..." rispose. "Io devo pensare a far riprendere i miei Pokemon... e vi consiglio di stare attenti, o finirete per dover fare come me."

Brock sospirò e attese che il ragazzo si fu allontanato prima di dire la sua. "Certo, non ha tutti i torti... però affrontare dei Pokemon Elettro con uno Volante non è proprio la mossa più astuta."

"Beh, noi saremo più furbi di lui." rispose Ash. "Okay, ragazzi, andiamo alla Palestra... e portiamo a casa la vittoria!"

 

"Pikachu!" rispose il topolino elettrico.

 

 

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I ragazzi rimasero alquanto sorpresi quando entrarono nella Palestra di Aranciopoli: sembrava un'autentica palestra, dove diverse persone si stavano allenando facendo dei giri di corsa, sollevando pesi e manubri, o facendo movimento su vari attrezzi. Assieme a loro, si trovavano anche diversi Pokemon, ognuno dei quali aveva l'aria di un combattente esperto e di un guerriero che non andava tanto per il sottile. Un paio di istruttori esclamavano ordini ed esortazioni, in modo da invogliare gli uomini e i Pokemon a darsi da fare quanto più possibile.

 

"Wow..." mormorò Ash, impressionato da quello che stava vedendo. "E così... sarebbe questa la Palestra del tenente Surge? Sembra più una caserma..."

"Beh, te l'avevo detto, no?" rispose Cloe. "Credevi che quel grado di tenente fosse lì per fare impressione? Vi ho detto che il tenente Surge è un soldato, oltre che un allenatore esperto. E la sua Palestra si richiama alle sue esperienze da soldato."

"Yamper..." mormorò il piccolo corgi elettrico, tenendosi vicino alla sua padroncina quando si accorse di tre individui dall'aspetto intimidatorio che si stavano avvicinando ai giovani allenatori.

 

"Ooooh, ma che cos'abbiamo qui?" chiese un omone di colore con i capelli tagliati corti, le braccia muscolose incrocate sul petto. "Credo che abbiate sbagliato porta, ragazzini, l'asilo è dall'altra parte della strada!"

Gli altri due individui, un uomo dai capelli castani e gli occhiali da sole, e una donna alta e robusta con una bandana legata in testa, scoppiarono a ridere compiaciuti della battuta. Ash storse il naso, e Pikachu provò un breve moto di rabbia, tenuto a freno da una certa soggezione nei confronti di quegli individui. Dovevano essere gli allievi del tenente Surge... o forse uno di loro era proprio il tenente Surge in persona.

 

Pensando che sarebbe stato meglio essere prudenti, Ash si schiarì la voce e si presentò. "Io... sono Ash Ketchum di Biancavilla! Sono un allenatore di Pokemon, e sono qui per sfidare il tenente Surge!" affermò, cercando di mostrarsi quanto più sicuro possibile. "Un incontro di Pokemon ufficiale per ottenere la Medaglia della sua Palestra!"

Nessuno dei tre prese sul serio Ash e Pikachu... e anzi, l'uomo con gli occhiali da sole scoppiò a ridere di nuovo. "Hahahahaaaa! Avete sentito, gente? Questo soldo di cacio vorrebbe un incontro di Pokemon!"

"See, see! Aspetta e spera, marmocchio! Ne devi ancora mangiare un sacco, di verdure, prima di poterti misurare con il nostro capo!" esclamò la donna con la bandana, le mani sui fianchi in un atteggiamento di presa in giro. "Perchè non tornate a casa a succhiare il latte?"

 

I tre risero di nuovo, e questa volta anche Ash si sentì montare la rabbia, nonostante fosse anche lui un po' intimorito dalla stazza di quegli individui. Misty storse il naso e Brock stava per intervenire... quando una quarta persona intervenne, apostrofando i tre individui con voce possente.

"Beh? Che cosa state facendo qui, razza di lavativi?" esclamò un uomo alto e robusto con i capelli biondi corti pettinati in tante punte sopra la testa. Ash e Pikachu guardarono verso il nuovo arrivato, restando sbalorditi alla vista di quell'individuo. Alto circa un metro e novanta, con un fisico statuario, muscoloso e senza un filo di grasso, i suoi capelli biondi contrastavano con la sua pelle abbronzata e con l'uniforme militare di colore neutro che indossava, con tanto di medagliette e gradi appuntati sul torace e delle targhette d'argento appese ad una catenina attorno al collo. Indossava un paio di pesanti scarponi da militare, anch'essi di un colore neutro che si prestava alle mimetizzazioni, e i suoi occhi penetranti erano soltanto in parte nascosti da un paio di spessi occhiali da sole che gli davano un aspetto ancora più sicuro di sè.

 

Immediatamente, i tre individui persero tutta la loro baldanza e si misero sull'attenti davanti al nuovo arrivato... e il gruppo di Ash e Pikachu riuscì a vedere che era accompagnato da un Pokemon dall'aspetto altrettanto sicuro e combattivo! Assomigliava ad una versione ingrandita di Pikachu, ma i dettagli erano quello che faceva la differenza. La pelliccia del Pokemon era di colore arancione, le orecchie erano grigie, con una forma più frastalgiata, e la sua coda, pur essendo ancora a forma di fulmine, era più lunga ed affusolata, e ricordava parecchio una frusta. Anche l'espressione del suo viso era molto diversa da quella di un Pikachu, ed esprimeva forza e decisione. Pikachu deglutì nervosamente quando la sua versione più grande e forte gli rivolse uno sguardo di sufficienza, come se si chiedesse cosa sperasse di fare contro di lui...

 

"Ah! T-tenente Surge, signore!" esclamò l'uomo di colore. Tutti e tre fecero un saluto militare, sperando di non essersi compromessi. "Stavamo... ehm... stavamo dicendo a questi ragazzini che questo non è posto per i dilettanti, e che se vogliono ottenere la Medaglia di questa Palestra, devono dimostrare di essere abbastanza duri!"    

"Ma davvero?" chiese retoricamente il Capopalestra di tipo Elettro. "Questo lo devo giudicare io, soldato! E voi, tornate subito ai vostri esercizi! Cinque giri di campo a passo di corsa! E quando avete finito, tutti a terra e fatemi venti flessioni!"

 

"Sissignore, tenente Surge, signore!" risposero i tre in coro.

 

"Non vi sento, signorine!" li rimbeccò Surge. "Urlate più forte!"

 

"SISSIGNORE, TENENTE SURGE, SIGNORE!"

 

Ad un cenno di assenso di Surge e del suo Pokemon, i tre individui alzarono i tacchi e cominciarono il loro primo giro di corsa della Palestra sotto gli occhi impressionati di Ash e dei suoi compagni. Che il tenente Surge fosse un tipo autorevole si era capito subito, ma non si aspettavano che sarebbe riuscito a domare quei tre scalmanati così facilmente. Surge annuì soddisfatto, e gettò un'occhiata al Pokemon che stava al suo fianco.

 

"Molto bene, sergente maggiore Raichu." proseguì il veterano, e gettò un'occhiata al gruppo di Ash. "Che cosa ne dici? Questi ragazzini sono venuti qui per affrontarmi in una battaglia ufficiale, con la Medaglia in gioco! Che ne dici? Hanno qualche possibilità, secondo te?"

 

Raichu guardò Pikachu con espressione vagamente divertita, e scosse la testa, non prendendo certo sul serio la sua forma pre-evoluta... e Pikachu, sentendosi punto sul vivo, si fece avanti ed emise uno squittio di protesta.

"Pikachu!" esclamò, ora deciso più che mai a combattere per amor proprio. Raichu restò fermo al suo posto e guardò il Pokemon più piccolo con le braccia conserte.

 

"Capisco, capisco!" affermò Surge sfregandosi il mento sbarbato. "Bene, ragazzini. Anche se il sergente maggiore non è convinto che sarete degli avversari degni, io sono pur sempre un Capopalestra, ed è mio dovere accettare ogni sfida. Allora, chi di voi viene a farsi massacrare? Forse tu, ragazzino con la pelle scura?" chiese, guardando verso Goh, che trasalì lievemente prima che Surge facesse una breve risata. "Hahaaa, scherzavo! Vedo da me che sei un novellino!"

Goh storse il naso, ma non cercò di protestare. In fondo, Surge aveva ragione, lui aveva appena iniziato come allenatore.

 

"Questo tipo... non le manda certo a dire, eh?" chiese Misty impressionata. Non era certo una ragazzina che si faceva intimorire facilmente, ma trovarsi di fronte ad una persona dal carattere così forte la faceva sentire in soggezione.

 

Dopo un attimo di esitazione, Ash e Pikachu si fecero avanti, e nelle loro espressioni cercarono di mantenere un po' della loro baldanza. "Sono... siamo io e Pikachu a volerti sfidare, Surge!" esclamò. "Non sottovalutarci! Saremo anche dei principianti, ma possiamo batterti, e non riuscirai a farci paura!"

"Pika!" Pikachu continuò a fissare Raichu, che non dava ancora l'impressione di prenderlo sul serio.

"Ooooh, ma davvero?" chiese divertito il possente Capopalestra. "Siete spavaldi, questo  ve lo devo concedere... ma finchè non mi avrete dimostrato che ci sapete fare, le vostre sono tutte parole! Quindi, fatemi vedere quanto valete sul ring! In marcia, ragazzini!"

 

"Raichu!" esclamò il Pokemon del tenente Surge, facendo cenno al gruppo di seguirlo verso l'arena di combattimento.

Cloe deglutì mentre il gruppo si apprestava a seguire Surge e il suo Raichu, e Goh prese il suo Pokedex e lo puntò verso il Pokemon del tenente per saperne di più...

 

"Raichu, il Pokemon Topo. Forma evoluta di Pikachu, tipo Elettro. La sua lunga coda serve da messa a terra, per proteggerlo dalla sua stessa alta tensione. Se l'elettricità nel suo corpo aumenta, i suoi muscoli sono sollecitati, e diventa molto più aggressivo del solito. Mosse conosciute: Tuonoshock, Megapugno, Tuononda, Fulmine, Schermoluce, Ruggito."

 

"Accidenti, sembra davvero un avversario formidabile..." commentò Goh, pur sapendo che a questo punto non c'era più nulla che potesse dissuadere Ash e Pikachu dal loro proposito... e in effetti, Ash non si voltò nemmeno indietro mentre seguiva il tenente Surge attraverso la sale della Palestra fino ad arrivare ad un ring leggermente sopraelevato, del tutto spoglio ma perfettamente funzionale - cosa che si addiceva perfettamente ad un militare. Senza attendere oltre, Surge e il suo Raichu presero la loro posizione ad un lato del ring, mentre tutt'attorno vari allievi della Palestra, avendo messo in pausa le loro esercitazioni, si affollavano per vedere come sarebbe stato quello scontro. Le esclamazioni entusiaste e i fischi in direzione del gruppetto di Ash e Pikachu già riempivano l'aria.

 

"Molto bene, novellino!" esclamò Surge. "Se vuoi farmi vedere di che pasta sei fatto, allora scegli due dei tuoi Pokemon, e sali sul ring! Se invece vuoi tirarti indietro, sei ancora in tempo!"

"Noi non ci tiriamo mai indietro, Surge!" esclamò Ash di rimando, mentre a sua volta prendeva posizione sul ring. "Ti affronteremo, e puoi star certo che ti sconfiggeremo!"

Surge alzò le spalle. "Tutte parole. Puoi essere baldanzoso finchè vuoi, ma se non hai la forza o l'abilità di tenere fede alle tue parole, per me rimani sempre un novellino." affermò. Con un gesto deciso, il robusto soldato tirò fuori una Pokeball e la soppesò tra le mani, come se stesse giocherellando con una pallina da tennis. "Ed ora, bando alle ciance. Mostrami quando sei forte, novellino. Vai, soldato Voltorb!"

 

Con un secco gesto del braccio, il tenente Surge lanciò la sua prima Pokeball. Si sentì uno scatto, e la sfera fece uscire uno strano Pokemon che ricordava esso stesso una Pokeball un po' più grande del solito, con una sorta di faccia composta unicamente da un paio di occhi dall'espressione collerica, e senza il pulsante che connetteva tra loro le due metà. Il suo corpo era lucido e sferico, nettamente suddiviso in una metà rossa ed una bianca, con un evidente riflesso metallizzato su entrambe le parti, in modo da farlo sembrare davvero una Pokeball troppo grande.

 

Con un tintinnio metallico, la Pokeball atterrò sul ring e si stabilizzò, ed Ash diede un'occhiata a quella strana creatura con il suo Pokedex...

 

"Voltorb, il Pokemon Ball. Tipo Elettro. Ha un carattere irascibile, ed è noto per accumulare grandi quantità di energia elettrica nel suo corpo. Quando l'energia supera il livello critico, Voltorb può esplodere alla minima provocazione. Di conseguenza, anche gli allenatori più esperti lo trattano con cautela. Questo Pokemon è stato scoperto subito dopo l'invenzione delle Poke Ball, e pare che i due eventi siano correlati. Mosse conosciute: Azione, Stridio, Sottocarica, Scintilla, Rotolamento, Comete."

 

"Pika pi, pikachu?" chiese Pikachu, immaginando già cosa avesse in mente il suo allenatore. Ash selezionò rapidamente una delle sue Pokeball e la lanciò.

 

"E va bene... allora cominciamo! Scelgo te, Bulbasaur!"

Il buffo Pokemon Erba/Veleno apparve sul quadrato e si accinse ad affrontare Voltorb... che da parte sua non si mostrò impressionato, e dondolò minacciosamente da una parte all'altra, come se stesse cercando di farsi un'idea delle abilità di Bulbasaur.

"Un Bulbasaur, eh?" commentò Surge, per nulla preoccupato. "Bene, vedo che se non altro sai quello che stai facendo. Ma non basterà a farti vincere. Voltorb, comincia subito con un attacco Stridio!"

 

"Voltorb!" esclamò lo strano Pokemon sferico. Serrò gli occhi e cominciò ad emettere un fischio acuto e penetrante che costrinse Ash, Pikachu e Bulbasaur a coprirsi le orecchie come meglio potevano. Era una sensazione dolorosa, come se tanti aghi stessero venendo infilati nei loro cervelli!

"Uuuugh... cavolo, se dà fastidio!" esclamò Ash. "Bulbasaur, devi contrattaccarlo! Usa il tuo attacco Foglielama!"

 

"Saur!" con un'esclamazione roca, Bulbasaur scagliò contro Voltorb una raffica di foglie verdi affilate come lame. La sua mira non era stata il massimo, distratto com'era dal fastidioso suono dello Stridio, ma diversi dei suoi colpi andarono a segno e costrinsero lo strano Pokemon sferico a ritirarsi di qualche centimetro.

"Ottimo, Bulbasaur! Continua così, non dargli il tempo di attaccare di nuovo!" lo spronò Ash. Bulbasaur corrugò la fronte e scagliò un'altra raffica di foglie taglienti contro il suo avversario. Tuttavia, questa volta Voltorb era meglio preparato e riuscì a scansare le foglie taglienti rotolando alla propria sinistra, e rispose con un nuovo attacco, uno che Ash non aveva mai visto prima.

 

"Tutta qui la tua tattica, ragazzo? Sei un novellino!" esclamò Surge. "Voltorb, colpisci con Comete!"

Con un verso che ricordava uno stridio metallico, Voltorb si sollevò in aria e scagliò dei piccoli proiettili luminosi che ricordavano molto delle stelle a cinque punte, baluginanti dei vari colori delll'iride. Bulbasaur riuscì a prevederne la traiettoria e si scansò prima che potessero raggiungerlo... ma con suo immenso stupore, le stelle cambiarono repentinamente di direzione e lo raggiunsero con tremenda precisione, infrangendosi su di lui e facendolo barcollare!

 

"Ah! Ma come ha fatto?" si chiese Ash.

"Ash! L'attacco Comete non manca mai il bersaglio!" lo avvertì Brock. "Devi trovare un altro modo per contrattaccarlo!"

"Heh. Ti sei portato dietro la squadra di cheerleader, ragazzino?" chiese ironico il muscoloso tenente. Il suo Raichu sghignazzò brevemente della battuta. "Fai pure, per me non cambia niente, ma loro resteranno delusi, temo!"

"Rai raichu!" esclamò il suo "sergente maggiore"

 

"Ugh... aspetta e vedrai, Surge! Ho ancora un bel po' di sorprese per te!" esclamò Ash. "Bulbasaur, usa un attacco Parassiseme, e poi Azione!"

Il bulba sulla schiena del Pokemon Erba/Veleno si aprì appena un po' e sparò un piccolo seme verdino che colpì Voltorb prima che quest'ultimo potesse sferrare un altro attacco. Immediatamente, il seme germogliò e creò una serie di liane di colore verde vivo, che si avvolsero attorno allo strano essere sferico e lo avvinghiarono, per poi cominciare a risucchiare la sua energia persino attraverso la sua pelle metallizzata. Voltorb sgranò gli occhi e tremò visibilmente, mentre una tenue luce verdina si accendeva attorno a Bulbasaur, e il piccolo Pokemon d'Erba recuperava un po' di forze.

 

"Hm. Non male." commentò Surge. Almeno adesso stava prendendo Ash un po' più sul serio. "Ma se pensi che ti basterà resistere fino a quando Voltorb sarà esausto, temo di doverti contraddire! Voltorb, usa Sottocarica, e poi Scintilla!"

"Usa una mossa Elettro?" chiese Misty. "Pensavo che non servissero a molto contro i Pokemon d'Erba."

 

Ripresosi rapidamente dalla sorpresa, Voltorb aprì di scatto gli occhi ed emanò una crepitante scarica elettrica, che fece avvizzire in parte le liane che lo avvolgevano, pur non riuscendo ad eliminarle del tutto. Bulbasaur si acquattò sul terreno, pronto a scansarsi... ma Voltorb si limitò a restare fermo in aria, carico di elettricità statica.

 

"Normalmente è così..." spiegò Goh, il cui Scorbunny stava guardando lo scontro con attenzione e un pizzico di apprensione. "Ma Sottocarica è una mossa particolare, come ho studiato nei miei libri. Permette di aumentare di molto la potenza dell'attacco successivo, e così può compensare la scarsa efficacia delle mosse Elettro."

 

Ad un cenno di Surge, Voltorb si scagliò contro l'avversario come una palla di cannone! Colto di sorpresa dalla mossa, Bulbasaur cercò di scansarsi, ma non riuscì ad evitare l'impeto di Voltorb, che lo colpì al fianco e gli trasmise una dolorosa scarica elettrica! Il Pokemon Erba/Veleno sgranò gli occhi per il dolore e la sorpresa, poi venne scaraventato a terra e si rialzò barcollando ed emettendo un grugnito frustrato. Non esattamente il modo migliore di iniziare la sua prima lotta in Palestra.

"Accidenti, si sta mettendo male per Ash..." affermò Brock. "Se comincia ad avere difficoltà già con Voltorb... non credo che abbia molte speranze di battere Raichu."

"Temo di no..." rispose Cloe. "Ho sentito dire che il tenente Surge era molto abile, ma ora me ne accorgo da me!"

 

Bulbasaur venne brevemente avvolto dalla stessa luce verdina di prima, e recuperò un minimo di forze, quel tanto che gli bastava per rialzarsi e combattere ancora, mentre Voltorb atterrava poco più in là e l'elettricità statica veniva riassorbita dal suo corpo. Immediatamente dopo, Surge fece un piccolo sorriso ironico e diede un altro ordine a Voltorb.

 

"Il tuo Bulbasaur è robusto, questo te lo devo concedere, ragazzino." affermò. "Molti altri Pokemon al suo posto sarebbero già crollati. Ma adesso è il momento di chiudere la pratica. Voltorb, usa di nuovo il tuo attacco Comete!"

 

Cercando di guadagnare un minimo di tempo, pensando a come poteva fare per fermare quell'attacco infallibilmente preciso, Ash fece un passo indietro e cercò di spremersi le meningi per trovare una rapida soluzione...

 

"Aspetta un momento!" ebbe improvvisamente un'intuizione. "Ma... ma certo! Se non posso evitare quell'attacco, allora non c'è niente che mi vieti di intercettarlo!"

 

"Bulbasaur, usa Foglielama di nuovo! Cerca di intercettare i proiettili di Voltorb!"

 

"Saur!" il carattere volitivo di Ash contagiò anche Bulbasaur, che si rimise rapidamente in guardia. Voltorb usò di nuovo il suo attacco Comete, scagliando diverse stelle luminose che si diressero verso il loro bersaglio come se potessero sapere con esattezza dove si trovava. Compresa la strategia del suo allenatore, Bulbasaur reagì prontamente e scagliò un'altra raffica di Foglielama, ognuna diretta contro una delle stelline luminose. La tattica funzionò, e il piccolo Pokemon Erba/Veleno riuscì ad intercettare tutti i colpi, che si dissolsero a mezz'aria senza fargli nulla. Non aspettandosi una mossa così da parte di un cosiddetto novellino, Surge restò sorpreso per un attimo, cambiando espressione per la prima volta da quando Ash lo aveva visto.

 

"Bravo, Bulbasaur!" esclamò Ash con rinnovata decisione. "Adesso colpiscilo con Frustata!"

 

Bulbasaur fece crescere due lunghe liane serpentine dai fianchi del bulbo sulla sua schiena e le usò come frusta per percuotere lo stupito Voltorb, che non riuscì a difendersi ed accusò tutti i colpi, uno dopo l'altro. Allo stesso tempo, il Parassiseme continuò a fare effetto su di lui, risucchiando la sua energia e trasferendola a Bulbasaur, che ora stava cominciando a rimontare lo svantaggio.

 

"Ottimo!" esclamò Cloe. "Sembra che Ash stia per ribaltare la situazione!". Vicino a lei e al resto del gruppo, alcuni dei soldati di Surge ammutolirono meravigliati.

"Beh, questa no che non me l'aspettavo..." ammise il tenente. "Ma non credere che mi sia arreso! Voltorb, usa Rotolamento!"

 

Nel frenetico tentativo di mettere a terra quell'avversario che si stava rivelando così fastidioso, Voltorb atterrò e cominciò a rotolare verso di lui, nel tentativo di travolgerlo. Con tutta la rapidità di cui era capace, Bulbasaur si gettò di lato e schivò il primo colpo, ma Voltorb curvò e costeggiò il ring, per poi correre di nuovo verso di lui, a velocità sempre maggiore.

 

"Foglielama! Ancora, Bulbasaur! Poi scansalo!" esclamò Ash. Il Pokemon Erba/Veleno, pur non troppo convinto, fece come il suo allenatore gli aveva chiesto e scagliò ancora una volta le sue foglie taglienti contro l'avversario. Ora che stava rotolando, Voltorb non era in grado di scansare i colpi, e non ebbe altra scelta che subire l'attacco, mentre cercava con tutte le sue forze di raggiungere il suo bersaglio prima che le forze gli venissero meno. Ma Ash e Bulbasaur avevano visto giusto. Ad un segnale del giovaneallenatore, Bulbasaur si scansò e Voltorb gli passò accanto, mancandolo di qualche centimetro e proseguendo sulla sua strada. Bulbasaur non perse tempo e approfittò dell'occasione per scagliare un'altra raffica di Foglielama, questa volta quella decisiva. Le foglie affilate colpirono Voltorb prima che quest'ultimo potesse tornare indietro per un terzo attacco... e Voltorb rallentò rapidamente la sua corsa, per poi fermarsi al centro del ring, con gli occhi trasformati in spirali.

 

"Soldato a terra!" esclamò Surge. Con un gesto del braccio, il muscoloso militare richiamò il suo Voltorb esausto. "Ti servirà più allenamento, soldato. Riposo."    

 

"Avete visto? Quel ragazzino ha battuto la Voltorb del tenente!" si sentì la voce meravigliata di uno degli allievi di Surge. "A quanto pare è più tosto di quanto pensassimo..."

Una soldatessa annuì con convinzione. "Già. Come si suol dire, è nella botte piccola che sta il vino buono..."

 

"Ash è riuscito a sconfiggere Voltorb." affermò Misty. "Devo ammetterlo, lo sto rivalutando un bel po'. Non è il mocciosetto arrogante che credevo all'inizio."

"Bel colpo, Ash!" esclamò Goh. "Continua così e ce la farai!"

"Scor scor scorbunny!" esclamò Scorbunny, agitando una mano accanto al suo nuovo allenatore.

Brock, tuttavia, sembrava un po' più scettico riguardo le possibilità del ragazzo. "Hmm... io non canterei vittoria tanto presto." commentò. "E' vero che è stato bravo, ma... sicuramente il Raichu del tenente Surge sarà in grado di fare ben altro. Temo che la battaglia per il nostro amico sia appena all'inizio."

"Yamper..." Il corgi elettrico di Cloe guardò con preoccupazione il campo di battaglia... e in particolare Raichu, che si stava sgranchendo il collo e stava ruotando un braccio come se stesse facendo un esercizio di riscaldamento.

 

"Bel colpo, Bulbasaur! Ce l'abbiamo fatta... e ora è solo questione di tenere duro e sconfiggere anche Raichu!" esclamò Ash. "Okay, Pikachu! Tienti pronto anche tu, Bulbasaur avrà certamente bisogno di riposarsi un po'!"

"Pikachu!" ripetè Pikachu con sicurezza.

Il tenente Surge, tuttavia, non fu per nulla impressionato dalla sicurezza che Ash ostentava. "Heh... non stai correndo un po' troppo, ragazzino? Sono proprio curioso di vedere se la stessa tattica che hai usato contro Voltorb funzionerà anche con il mio sergente maggiore. Bene, sergente maggiore Raichu, facciamo vedere a questi novellini il frutto dei nostri allenamenti!"

 

"Raichu!" esclamò la versione evoluta di Pikachu, facendo crepitare le guance e la coda di energia statica. Con un sorriso arrogante, Raichu si piazzò davanti a Bulbasaur e gli fece cenno di farsi avanti.

"Okay... Bulbasaur, ancora un piccolo sforzo! Usa Paralizzante per bloccarlo!" esclamò Ash.

 

Nonostante fosse ancora stanco per la battaglia con Voltorb, Bulbasaur annuì e aprì leggermente il bulbo sulla sua schiena, dal quale uscì una nuvoletta di polline verde che si librò in volo per un breve tratto e scese verso Raichu...

"Hah! Speri di prenderci alla sprovvista con questo?" esclamò Surge. "Scansalo, Raichu!"

 

La forma evoluta di Pikachu, dimostrando una velocità che nessuno si aspettava, scattò di lato con una tale velocità che se Ash avesse sbattuto gli occhi non sarebbe riuscito a seguirlo! Con un'esclamazione di scherno, Raichu scansò l'attacco e si piazzò nuovamente in posizione di guardia... ma mentre Ash cercava di riprendersi dallo stupore, Surge stava già dando un nuovo ordine!

 

"Raichu, Megapugno!" esclamò il militare. Raichu attaccò con rapidità sorprendente e la sicurezza che poteva venire soltanto da chi aveva affrontato innumerevoli battaglie come quella. Si piegò leggermente all'indietro, caricò il braccio destro... e poi scattò in avanti con un pugno devastante che centrò in pieno Bulbasaur e lo scaraventò in aria, senza che il Pokemon Erba/Veleno potesse fare nulla per difendersi! Con un'esclamazione di dolore e disappunto, Bulbasaur si abbattè al suolo e restò disteso dov'era, e i suoi occhi si trasformarono in spirali con un lamento di rassegnazione.

 

"Bulbasaur non è più in grado di combattere!" esclamò uno dei soldati, mentre gli altri si producevano in esclamazioni vittoriose e strette di mano. "Raichu e il tenente Surge si aggiudicano il secondo punto, e adesso il risultato è di perfetta parità! Uno a uno!"

Ash strinse i denti e sperò che Bulbasaur non si fosse fatto troppo male. "Accidenti... scusa, Bulbasaur, non immaginavo che quel Raichu fosse così abile... ma stai tranquillo, adesso Pikachu ed io ci faremo valere al posto tuo!" affermò. Pikachu disse di sì con la testa e prese fiato, anche se vedere quell'assaggio della forza di Raichu era riuscito a farlo preoccupare...

 

"Pikachu..." affermò il topolino giallo. Con rapidità, Pikachu salì sul quadrato e si preparò allo scontro...

 

"Accidenti... avete visto che roba?" esclamò Cloe. "Non... non credevo che Raichu potesse essere così veloce. Lui e Surge si devono essere allenati tantissimo!"

Brock storse il naso. Come temeva, questo secondo scontro non faceva ben sperare per quanto riguardava le possibilità di Ash...

 

"Bel lavoro, sergente maggiore. Ma questo era solo un piccolo riscaldamento." affermò Surge, annuendo con le braccia conserte sul petto. "Adesso arriva la vera sfida. Preparati... e tienti pronto anche tu, novellino! Non ci andremo piano solo perchè sei ancora un marmocchio!"

Questa frase riuscì a far perdere la pazienza ad Ash. "Hey! Soltanto perchè lei è un adulto non ha il diritto di trattarmi come se fossi uno sprovveduto! Avanti, Pikachu, iniziamo noi! Un Attacco Rapido, adesso!" esclamò.

 

"Pika!" con uno squittio acuto, Pikachu si lanciò all'attacco contro Raichu, con tutta la velocità che gli era possibile. Con uno scatto felino, il topolino giallo saltò verso la sua versione evoluta e la colpì con un pugno al torace, con abbastanza potenza e precisione da farlo vacillare per un attimo.

Ma divenne subito chiaro che era stato solo un colpo fortunato. Per nulla perturbato, Raichu si rimase in guardia e sfoderò un ghigno sprezzante, come per chiedere a Pikachu se fosse tutto lì quello che era in grado di fare.

 

"Sai, se continui così, potresti anche vincere facendoci addormentare per la noia!" lo sbeffeggiò Surge. "Ma non farti illusioni, perchè saremo noi a vincere! Vai, Raichu! Usa Megapugno!"

"Raichuuuu!" esclamò di rimando il Pokemon Elettro più grande. Ancora una volta, Ash vide Raichu piegarsi indietro appena un po', in modo da caricare il colpo... e poi scagliarsi contro Pikachu con impeto travolgente, il pugno destro esteso e pronto a colpire! Ash lanciò un'esclamazione di avvertimento, e Pikachu riuscì appena in tempo a reagire... ma neanche lui si era aspettato la velocità di Raichu, e fece appena in tempo ad alzare la guardia prima che il pugno lo raggiungesse! Nonostante l'attacco fosse stato parato, Pikachu venne comunque trascinato via per un breve tratto, e per un pelo non perse l'equilibrio, riuscendo a restare in piedi barcollando.

 

"Accidenti..." esclamò Ash, cercando di pensare ad una tattica all'ultimo momento. Raichu non diede tregua alla sua versione pre-evoluta e ripetè l'attacco, colpendo Pikachu alla spalla sinistra e strappandogli un breve grido di dolore. Ash scosse furiosamente il capo e cercò almeno di guadagnare un po' di tempo per farsi venire in mente qualche idea. "Pikachu, non ti abbattere! Usa Codacciaio!"

Pikachu si scrollò per un attimo, poi assunse un'espressione decisa e drizzò la sua coda a fulmine, che assunse il colore e la durezza dell'acciaio inossidabile. Poi, spiccò un salto enorme e scese giù, sferrando un fendente e cercando di calare la coda addosso a Raichu, che seguì l'attacco senza problemi, e all'ultimo momento alzò entrambe le braccia per parare il colpo! La Codacciaio di Pikachu riuscì a farlo indietreggiare di due passi, ma il Pokemon più grande riuscì a restare in piedi senza problemi. Ash aveva la poco simpatica sensazione che Surge e il suo Raichu stessero giocando con loro... e non appena si fossero stufati, avrebbero messo fine allo scontro con un'ultima, decisiva mossa.

 

Ma Ash non aveva intenzione di lasciare che finisse così... anche se non aveva la più pallida idea di come fare a ribaltare la situazione a suo favore. Colto dall'ansia, il ragazzo diede il primo ordine che gli passava per la testa, nel frenetico tentativo di guadagnare tempo o combinare qualcosa. "Ugh... Pikachu! Presto, usa Tuonoshock! Fai qualcosa, prima che sia troppo tardi!"

"Pi... pikachu!" esclamò il topolino giallo, preso dal panico come e quanto il suo allenatore. Una scarica elettrica scaturì dal suo piccolo corpo e sfrecciò verso Raichu, che non mostrò la minima preoccupazione. Non era certo un attacco di cui valeva la pena preoccuparsi...

 

"Schermoluce, sergente maggiore!" esclamò Surge.

Le guance di Raichu si  illuminarono, e la forma evoluta di Pikachu drizzò la coda e puntò una mano davanti a sè. Una frazione di secondo dopo, Raichu venne avvolto da una sfera di energia scintillante che intercettò il Tuonoshock di Pikachu, facendolo dissolvere senza alcun effetto.

"Ancora, Pikachu! Non dobbiamo arrenderci!" insistette Ash, nel disperato tentativo di rimontare lo svantaggio. 

 

"Pika... pika... chuuuu!" Pikachu scagliò un'altra scarica elettrica, che si schiantò inutilmente contro lo Schermoluce... ma non si arrese e continuò a provare, scagliando un Tuonoshock dietro l'altro. Sfortunatamente, non stava facendo altro che dimostrare che ormai non aveva più carte da giocare, e che tutto ciò che gli restava era tentare di sopraffare Raichu con la forza bruta.

Un ultimo Tuonoshock, lanciato con ancora più rabbia e convinzione, riuscì finalmente ad infrangere lo Schermoluce e colpì Raichu al torace... ma il Pokemon Elettro, prevedibilmente, non subì quasi alcun danno e si limitò ad essere spinto indietro di due passi, con una smorfia che sapeva più di fastidio che di dolore.

 

Persino il tenente Surge sembrava deluso, e aveva perso il suo modo gioviale. "Hm? Ma come, tutto qui?" affermò. "E io che pensavo di aver trovato finalmente un avversario alla nostra altezza... Tutto questo è imbarazzante. Raichu, non perdiamo altro tempo, e mettiamo fine a questo incontro. Fulmine!"

"Raichu..." mormorò Raichu. Appoggiò la coda a terra e si caricò per mezzo secondo, poi scagliò una crepitante, abbagliante scarica elettrica che inghiottì completamente il misero Tuonoshock del suo avversario e travolse Pikachu. Ash fu costretto a ripararsi gli occhi per la luce abbagliante, e Pikachu drizzò le orecchie ed emise un lungo squittio di dolore e disappunto quando la potente scarica elettrica, sopraffacendo la sua naturale resistenza, lo percorse.

 

Qualche secondo dopo, Raichu interruppe il suo attacco Fulmine, e Pikachu emise un lieve lamento e cascò a terra a faccia in giù, fuori combattimento.

"No, Pikachu!" esclamò Ash. Corse a controllare le condizioni del suo starter, e fu in parte sollevato nel vedere che era ancora cosciente, anche se era troppo esausto per combattere ancora...

 

"Pikachu non è più in grado di combattere. Raichu e il tenente Surge si aggiudicano la vittoria." concluse l'arbitro dell'incontro. Alcuni soldati applaudirono e si congratularono con il loro superiore, ma Surge non diede l'impressione di essere troppo inorgoglito dalla vittoria. Si rimise a posto gli occhiali da sole, e fece un cenno di assenso al suo fedele Raichu, che annuì con espressione severa.

 

"Un peccato, ragazzino. Il potenziale c'è, ma la disciplina lascia... parecchio a desiderare." affermò. "Sei stato anche bravo con il mio Voltorb, ma questa volta... ti sei lasciato andare e hai perso ogni parvenza di tattica. Non è così che si diventa bravi allenatori. Riflettici su."

Arrabbiato ed umiliato, Ash non potè fare altro che ascoltare la critica del tenente Surge mentre teneva in braccio Pikachu. A quel punto, non c'era più niente da fare se non tornare al Pokemon Center perchè Bulbasaur e Pikachu si rimettessero in sesto...        

       

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CONTINUA...    

 

 

 

    

 

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Capitolo 28
*** Addestramento speciale ad Arancipoli ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 27 - Addestramento speciale ad Arancipoli

 

 

"Ecco fatto, i tuoi Pokemon sono in perfetta forma!" disse gentilmente l'Infermiera Joy di turno mentre restituiva le Pokeball ad Ash. Pikachu era seduto sul bancone del Pokemon Center, completamente ripreso da un punto di vista fisico... ma purtroppo, era evidente che per quanto riguardava il suo orgoglio, la situazione era ben diversa. Pikachu guardava cupamente verso il pavimento, le orecchie basse e gli occhi annebbiati per la rabbia e la delusione. Era chiaro che, anche se non si aspettava una passeggiata, era convinto che lui ed Ash avrebbero trovato un modo per avere la meglio sul Raichu del tenente Surge, e non esserci riuscito gli faceva rabbia.

 

Ash, da parte sua, sembrava altrettanto deluso ed amareggiato, e anche se cercò di mantenere un tono cortese, l'infermiera Joy riuscì comunque a percepire dell'astio nella sua voce. "Grazie, infermiera Joy..." sussurrò il ragazzo, raccogliendo le Pokeball una alla volta e agganciandole nuovamente alla cintura. Con un gesto della mano, accarezzò Pikachu sulla schiena, ma il topolino giallo non diede l'impressione di aver sentito il gesto - o, se lo aveva sentito, pareva che non gli interessasse per niente. "Pikachu? Su, forza, Pikachu, adesso stai bene, no? Andiamo... a mangiare qualcosa? Anche se in questo momento non ho molta fame..."

 

"Pika pika!" squittì Pikachu. Con un gesto sdegnoso, il Pokemon Elettro si voltò dall'altra parte e appiattì le orecchie. Ash comprese subito che in quel momento, le possibilità di farsi ascoltare dal suo starter erano scarse, se non nulle, e ritirò la mano con espressione delusa.

 

"Ecco... in effetti temo che il tuo Pikachu abbia preso piuttosto male la sconfitta." affermò la giovane dai capelli rosa, con espressione contrita. "In questo momento... credo che non desideri altro che restare da solo."

"Pikachu..." mormorò Ash, restando a guardare il suo Pokemon come se cercasse di invogliarlo a stare un po' con il gruppo e dimenticare, almeno per quel giorno, quella cocente sconfitta. Ma per quanto Ash aspettasse, Pikachu continuava a restare fermo dov'era, silenzioso e deluso da sè stesso.

 

Ash sentì la mano di Misty appoggiarsi gentilmente sulla sua spalla, e quando si voltò, vide la ragazzina dai capelli arancioni che lo guardava con empatia. Per un attimo, il giovanissimo allenatore in erba rimase sorpreso nel vedere Misty così premurosa, e gli sembrò quasi che fosse un'altra persona. Doveva ammetterlo, non si era aspettato un gesto come quello da parte della sua focosa compagna di viaggio.

 

"Ash... forse è meglio lasciare Pikachu da solo, almeno per il momento." disse la ragazzina. Accanto a lei, Goh fece un sospiro e si sfregò il mento pensieroso, scambiandosi uno sguardo con il suo partner, Scorbunny. Il ragazzino dalla pelle scura non sapeva ancora che cosa pensare. All'inizio, Ash gli era sembrato un allenatore tutto d'un pezzo e sicuro di sè... ma dopo averlo visto sconfitto in una maniera così umiliante, Goh temeva di essersi sbagliato sul suo conto.

 

Dopo essere rimasto per un po' a pensarci su, Ash tirò un altro sospiro e decise che a quel punto, forse era meglio seguire i consigli di Misty e lasciare che Pikachu sbollisse un po' la rabbia e l'amarezza. Con attenzione, il giovane allenatore diede una carezza sulla testa a Pikachu e gli parlò gentilmente. "Va bene, Pikachu. Scusa se sono stato insistente. Volevo solo dirti che non è stata colpa tua. Sono io che non sono stato all'altezza, tu hai fatto tutto quello che potevi." gli disse, per poi rivolgergli uno sguardo compassionevole e dirigersi al tavolo dove lui e i suoi compagni erano seduti, non troppo lontano dal banco dell'Infermiera Joy.    

 

"Pika!" esclamò Pikachu, voltandosi risentito dall'altra parte. Ash sbattè gli occhi, colto di sorpresa dalla reazione del suo starter... ma un attimo dopo, comprendendo come si doveva sentire il Pokemon in quel momento, decise di lasciar perdere e concentrarsi sulla cena. Al momento, nessuno di loro era dell'umore giusto per pensare ad una soluzione al problema Surge.

 

"No, decisamente... non è andata bene." affermò Brock, sospirando per aver detto una tale ovvietà. "Ti va di parlarne, Ash? Forse potremmo darti dei consigli per la prossima volta."

 

Ash sospirò e picchiettò con un dito sul tavolo. "Grazie, Brock... ma in questo momento non sono proprio in vena." affermò.

"Qual è il problema?" intervenne Goh con espressione convinta. "Ascoltami, tutto quello che devi fare è rivedere la battaglia che hai fatto, cercare di capire dove hai sbagliato, e fare del tuo meglio per correggere questi errori! Non vedo cosa ci sia di tanto difficile!"

 

Ash storse il naso. "Per favore, Goh... in questo momento non riesco a pensare bene, ho solo voglia di riposarmi e di sbollire un po' la rabbia!" esclamò, forse con più veemenza di quanta intendesse.

Goh dimostrò di non essere il tipo da accettare di farsi mettere da parte così. "Cerco solo di darti una mano, okay?" esclamò. "Mi era sembrato che tu fossi un allenatore un po' più bravo di così, e invece vedo che ti arrendi così, al primo ostacolo?"

"Hey, ma come ti permetti?" esclamò Ash. Il ragazzino si alzò di scatto e guardò Goh dritto negli occhi... mentre Pikachu e Scorbunny facevano la stessa cosa. "Io ho già due Medaglie! Tu hai appena iniziato!"

"Sì, beh, e a quanto vedo ne so già qualcosa in più di te!" esclamò rabbiosamente il bambino dalla pelle scura. "Per esempio, non ti è venuto in mente che il problema poteva essere il fatto che non hai saputo sfruttare i punti deboli di Raichu?"

"Hey, hey! Aspettate un momento, voi due!" si intromise Cloe, il cui Yamper stava ora cercando di mediare tra Pikachu e Scorbunny. "Non è questo il luogo nè il momento adatto di mettersi a litigare! Siamo in un Pokemon Center, che diamine!"

 

Ash e Goh restarono per un attimo interdetti e si voltarono verso Cloe, guardandola stupiti... e vedendo che la bambina continuava a guardarli severamente senza cambiare espressione, si calmarono e sospirarono.

"Va bene, va bene... chiedo scusa, ho reagito un po' troppo impulsivamente." disse Goh. "E' che non mi piaceva proprio vedere che ti arrendevi così."

"Credo... di dovermi scusare anch'io." continuò Ash. "Tu stavi cercando di darmi una mano, e io ho reagito male. Ma... dimmi, che cos'era quell'idea di cui mi dicevi? Quale sarebbe il punto debole di Raichu a cui non avrei pensato?"

 

Nonostante fosse ancora un po' sorpresa dal vedere Ash e Goh perdere la calma così, Misty si dimostrò altrettanto curiosa. "Quindi... tu dici che Pikachu avrebbe potuto vincere se avesse sfruttato meglio questo punto debole? Di cosa si tratta?"

Goh sospitò e fece vagare il suo sguardo qua e là per la stanza. "Ecco... in realtà è più che altro una cosa che ho sentito dire, quindi non ho idea di quanto sia affidabile o meno... ma non avete notato le dimensioni e la stazza di quel Raichu?" chiese. "Sono pronto a scommettere che un Pokemon di quelle dimensioni non sia in grado di muoversi tanto velocemente. In effetti... ho l'impressione che il tenente Surge abbia fatto evolvere troppo presto il suo Pikachu in un Raichu. In questo modo, Raichu non ha potuto imparare tecniche basate sulla velocità che avrebbero potuto renderlo più versatile."

"Pikachu?" chiese il topolino elettrico.

 

"Hmm... in effetti stavo pensando anch'io che poteva essere un'idea." disse Brock. Notando le espressioni interrogative di Ash, Misty e Cloe, l'ex-Capopalestra di Plumbeopoli si schiarì la voce e riprese a spiegare. "Allora... dovete sapere che non tutti i Pokemon evolvono tramite l'esperienza e basta. Alcuni di loro hanno bisogno di circostanze particolari. E Pikachu è effettivamente uno di questi. Per evolvere in un Raichu, Pikachu deve essere esposto alle radiazioni di un minerale chiamato Pietratuono. Ma se un Pikachu viene fatto evolvere troppo presto... non è più in grado di imparare certe tecniche basate sulla velocità, cosa che gli costa molta versatilità nelle lotte."

 

Ash si sfregò il mento, riflettendo sulle parole di Brock. In effetti aveva senso... se a Raichu mancava la velocità, allora lui avrebbe potuto sfruttare la sua per combattere ad armi pari con la sua versione evoluta. Ovviamente c'era anche la possibilità di trovare una Pietratuono ed esporre Pikachu ad essa... ma questo avrebbe voluto dire costringerlo ad evolvere, e Ash non se la sentiva di farlo. Prima ancora che strumenti per vincere le sue battaglie, i suoi Pokemon erano esseri viventi ed amici.

"Hmm... senti, Pikachu... so che forse in questo momento ti senti un po' giù di corda, ma... che ne diresti se a partire da domani cominciassimo a fare un po' di allenamenti per sviluppare un po' la tua velocità?" chiese infine, attirando l'attenzione del topolino giallo. "Questo... potrebbe aiutarti a sfruttare il punto debole di Raichu quando torneremo ad affrontare il tenente Surge. Non ti sembra una buona idea?"

 

Per Pikachu, si trattava di una questione d'onore personale. Voleva dimostrare a tutti, e a sè stesso in modo particolare, che non aveva bisogno di evolvere per essere forte, e che avrebbe potuto benissimo tenere testa alla sua versione evoluta. Ma quel fallimento aveva seriamente minato la sua sicurezza, e adesso sentiva di avere bisogno di un'idea... qualunque idea avesse senso e non comportasse usare una Pietratuono per evolvere.

 

"Pika pikachu, pika pika pi?" chiese infine, guardando il ragazzo dritto negli occhi.

Ash fece un sorriso convinto e riprese il discorso. "Beh, certamente! Non mi sognerei mai di farti evolvere contro la tua volontà. Dopotutto... non ho detto che siamo amici?" affermò, cosa che fece fare a Misty, Brock e Cloe un cenno di approvazione. "No, quello che voglio dire... è che forse possiamo trovare assieme un modo per sfruttare i punti deboli di Raichu, come ha detto Goh! Immagino che... non sarà facile, e dovremo metterci a studiare una strategia che possa funzionare. Ma... credo che alla fine ce la faremo, questa volta! Vedrai, non ci faremo sconfiggere di nuovo!"

Pikachu incrociò le braccia e si mise a pensare. In effetti, l'idea era molto interessante, e se doveva fare un po' di allenamento speciale per prendersi la sua rivincita su Raichu... beh, non vedeva perchè non farlo! Sarebbe valsa la pena di fare un po' di fatica...

 

"Pikachu!" disse infine, sicuro di quello che aveva in mente e deciso ad andare fino in fondo!

 

Un sorriso entusiasta apparve sul viso di Ash. "Splendido, Pikachu!" affermò. "Allora... a partire da domani, ci getteremo negli allenamenti, e vedrai che otterremo dei risultati stupefacenti! Me lo sento! Sento che i nostri sforzi saranno coronati dal successo!"

"E non sarete da soli, ragazzi!" affermò Misty, decisa a non essere da meno. "Io e i miei Pokemon vi daremo una mano! Voglio vedere se non ce la farete, con un aiuto così qualificato!"

Ash, dapprima un po' sorpreso, si voltò verso Misty e sfoderò un sorrisone canzonatorio. "Ma davvero, Misty? Io qui non vedo le qualifiche, vedo solo un maschiaccio che vuole far credere di essere una maestra di Pokemon d'Acqua!" affermò.

"Hmph! Aspetta e vedrai, sbruffone!" ribattè prontamente la bambina dai capelli arancioni. "Staryu e Goldeen ti faranno saltare così tanto che il tenente Surge e i suoi Pokemon Elettro ti sembreranno una carezza, in confronto!"

"Darò una mano anch'io." rispose Brock. "Magari non potrò fare molto perchè non ho Pokemon Elettro con cui addestrarvi... ma l'esperienza e i consigli vorranno pur dire qualcosa, no?"

 

"Scorbunny!" esclamò lo strano Pokemon simile ad un coniglietto rosso. Si avvicinò al suo allenatore e gli fece un cenno con la testa, con il tono di chi stava per fare una domanda molto importante.

La risposta di Goh, nonostante un minimo di stupore, non tardò ad arrivare. "Ma certo, perchè no. Va bene, Ash, anche io e Scorbunny ti faremo da allenatori! E vedrai che alla fine gli farai mangiare la polvere, a quel Surge!"

"Bunny!" esclamò il Pokemon coniglio, chiedendosi cosa avesse in mente Goh.

 

Fu Cloe a cercare di richiamare il suo amico d'infanzia. "Ehm... non vorrei fare la guastafeste, Goh, ma il tuo Pokemon lo hai appena ricevuto!" affermò. "Sei sicuro che possa aiutare Pikachu ad allenarsi? Dopotutto... Ash ha già due Medaglie."

"Beh, non sarebbe da solo!" ricordò Brock con sicurezza. "Dopotutto, daremo una mano anche noi."

"Esattamente!" rispose Misty con sicurezza. Poi, rendendosi conto che forse era stata un po' troppo entusiasta, si schiarì la voce e precisò. "Ma solo perchè Ash mi deve una bicicletta, e aiutarlo a diventare un campione di Pokemon gli permetterà di risarcirmi, tutto qui!"

 

Goh sbattè gli occhi interdetto. "Una... bicicletta?" chiese.

Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Misty, che si sfregò la nuca con imbarazzo. "Ehm... ti spiegherò più tardi." rispose. "Per il momento... è il momento di iniziare a pianificare! Abbiamo bisogno di un programma di allenamento speciale, se vogliamo che Pikachu possa battere Raichu!"

 

"Pikachu!" esclamò Pikachu, freddamente deciso ad avere la sua rivincita.

 

 

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La mattina dopo, Ash e Pikachu si erano alzati presto e avevano praticamente gettato giù dal sacco a pelo i loro compagni, pronti a cominciare i loro allenamenti speciali. Misty aveva mormorato tra i denti qualcosa circa il fatto che era stata una pessima idea fare una simile proposta ad Ash, e che qella levataccia se l'erano andata a cercare...

 

Ma nonostante l'ora non proprio comoda, i ragazzi e i loro Pokemon si erano alzati, avevano fatto colazione e, dopo essersi preparati come si doveva, si erano incontrati in un campo appena fuori da Aranciopoli, e l'addestramento aveva avuto inizio. In particolare, Goh si era mostrato fin dall'inizio entusiasta di iniziare... e adesso, il suo Scorbunny stava sostenendo il suo primo scontro di addestramento, assieme al Charmander di Ash.

 

"Charrrr!" esclamò in quel momento la lucertolina fiammeggiante, producendosi in un poderoso attacco Graffio contro Scorbunny. Con un'agile capriola all'indietro, Scorbunny evitò il fendente, poi rispose con un velocissimo attacco Azione, scattando in avanti e cercando di colpire Charmander con un calcio. Abilmente, il piccolo rettile fiammeggiante parò il colpo e usò il suo attacco Braciere per accendere un tappeto di fuoco sotto le zampe dell'avversario. Certo questo non fece molto male a Scorbunny, ma lo costrinse in ogni caso a tornare indietro, e diede a Charmander il tempo di pensare ad un altro attacco.

 

"Accidenti... quindi questa è una vera battaglia di Pokemon?" commentò Goh, sentendo un misto di eccitazione e nervosismo mentre guardava il suo starter che eseguiva un'agile capriola all'indietro per sottrarsi all'attacco di Charmander. "Forza, Scorbunny! Adesso... usa un Attacco Rapido!"

"Bunny!" esclamò il simpatico Pokemon coniglietto, per poi scattare in avanti con una tale velocità che Charmander non riuscì a seguire i suoi movimenti. Un colpo ben assestato fece barcollare il piccolo rettile e lo fece sedere per terra con una breve esclamazione di sorpresa... ma Charmander riuscì ad alzarsi con un colpo di reni e si rimise in guardia.

 

"Charmander! Non attaccarlo subito, concentrati sulla velocità!" esclamò Brock. Il giovane esperto di Pokemon Roccia stava osservando lo scontro di allenamento, e stava cercando di dare ad Ash e ai suoi Pokemon qualche suggerimento per migliorare la velocità. Poco lontano, Misty e Cloe erano sedute su una panchina improvvisata, accompagnate dallo Yamper della ragazzina di Aranciopoli. Il cagnolino elettrico guardava con eccitazione la battaglia di allenamento tra Charmander e Scorbunny, abbaiando vivacemente ogni volta che uno dei due mandava a segno un colpo.

 

"Quei due... ce la stanno proprio mettendo tutta!" affermò Misty, riferendosi ad Ash, Goh e i loro Pokemon. "Ho l'impressione che sarà una sfida piuttosto lunga... tu che dici, Cloe?"

La bambina con i capelli violetti sospirò rassegnata. "Goh è sempre stato molto entusiasta all'idea di diventare un allenatore di Pokemon." affermò. "Tutto è cominciato quando mi ha detto che un giorno avrebbe voluto vedere il Pokemon originale, Mew... il predecessore di tutti i Pokemon che vivono su questo pianeta, tanto per fartene rendere conto."

"Oh, credimi... sono abituata ad Ash che fa le sue solite spacconate. Questa non mi fa nè caldo nè freddo in confronto... anzi, devo dire che almeno lo rispetto perchè il suo obiettivo è interessante! Voglio dire, incontrare Mew? Non è certo una cosa che succede tutti i giorni!" affermò Misty con un sorriso sarcastico.

 

Cloe sospirò rassegnata. Era già da un po' di tempo che si era abituata all'idea di essere circondata da fanatici di Pokemon. Per lei era un fatto un po' difficile da comprendere. Lei non sentiva tutto questo entusiasmo per il mondo dei Pokemon... e soprattutto, era infastidita dal fatto che, soltanto perchè lei era la figlia di un ricercatore di Pokemon, molti partissero dal presupposto che lei stessa sarebbe diventata una ricercatrice e un'allenatrice. Lei non aveva ancora deciso cosa sarebbe stata da grande... e non gradiva per niente che la gente decidesse per lei. Solo che non riusciva mai a dirlo... 

 

"Hmm... okay, Charmander! Adesso prima tu ad usare un attacco Braciere!" esclamò Ash. "Pikachu, tieniti pronto! Quando abbiamo finito qui sarà il tuo turno. Fai un po' di riscaldamento, okay?"

"Pikachu!" rispose prontamente il topolino elettrico, per poi cominciare a fare esercizi di riscaldamento come se stesse preparandosi ad un'esibizione di ginnastica ritmica. Charmander emise un verso di assenso, poi si voltò nuovamente verso Scorbunny, che ben lungi dall'essere stanco, gli stava facendo cenno che era pronto a riprendere il loro scontro di allenamento. Dopo aver preso fiato, Charmander scagliò una fiammella contro Scorbunny, che evitò l'attacco con un balzo acrobatico e rispose ad un cenno di Goh con un altro Attacco Rapido. Questa volta, Charmander si difese efficacemente, girando su sè stesso e usando la sua codina fiammeggiante per deviare l'attacco di Scorbunny, che saltò indietro con agilità e appoggiò una mano per terra per evitare di finire schiena a terra. I due starter di tipo Fuoco si fissarono con delle argute espressioni di sfida nei loro sguardi, e si presero qualche istante per studiarsi e riprendere fiato.

 

"Char!" esclamò il piccolo rettile. Strizzò un occhio al coniglietto in segno di intesa, e Scorbunny disse di sì con la testa, contento di stare già dando prova di sè malgrado fosse la sua prima battaglia...  

 

 

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Ash diede un'occhiata attenta al suo Bulbasaur, che si era piazzato accanto a lui e aveva fatto segno di essere pronto per l'allenamento. Da una parte, era pur sempre convinto di mandare in campo il suo Pokemon Erba/Veleno anche per la rivincita - dopotutto, Bulbasaur era resistente agli attacchi Elettro. Dall'altra... si rendeva conto che avrebbe avuto bisogno di qualche trucco in più per avere la meglio su Raichu. Nel precedente incontro, Raichu era riuscito con incredibile facilità ad evitare l'attacco Paralizzante... per coglierlo di sorpresa, avrebbero avuto bisogno di qualche trucco in più.

 

"Allora, Ash... sei pronto?" chiese Misty con un cenno della mano. Accanto a lei, Staryu si era già messa in guardia, e la gemma sferica posta al centro del suo corpo scintillava, come se volesse dire di non aspettare altro che Ash. "Guarda che non mi tratterrò soltanto perchè è uno scontro di allenamento!"

"Certo che sono pronto!" rispose il ragazzino. "Forza, Bulbasaur! Credo che questa signorina abbia bisogno che le dimostriamo di cosa siamo fatti! Usa Foglielama!"

 

"Saur!" esclamò il piccolo Pokemon Erba/Veleno. Con un rapido movimento, scagliò una raffica di piccole foglie affilate come lame, che puntarono dritte contro Staryu...

 

"Heh... tutto qui?" chiese Misty. "Non credere di impressionarmi! Staryu, usa Rapigiro!"

 

"Hah!" esclamò la stella marina. Spiccò un piccolo balzo e cominciò a girare vorticosamente su sè stessa, trasformandosi in una sorta di lama rotante che intercettò le Foglielama e le fece balzare via quasi tutte. Alcune riuscirono ugualmente a colpire Staryu, ma l'effetto fu notevolmente smorzato, e Staryu fu in grado di lanciarsi alla carica subito dopo.

 

"Presto, Bulbasaur! Un attacco Paralizzante!" esclamò Ash. Bulbasaur si acquattò sul terreno e aprì appena un po' il bulbo che cresceva sulla sua schiena, rilasciando una piccola nube di polline tossico...

Ma Staryu fu troppo veloce per lui. Prima che l'attacco Paralizzante potesse raggiungerla, la Pokemon stella marina colpì Bulbasaur e lo fece indietreggiare con un'esclamazione allarmata, per poi scansarsi con rapidità ed evitare quel po' di polline tossico che aleggiava lì attorno.

 

"Pikachu..." affermò Pikachu, forse immaginando che sarebbe andata così.

"Bulbasaur, tutto a posto?" chiese Ash. Il Pokemon Erba/Veleno fece un cenno di assenso e si rimise in guardia, ma Staryu non diede l'impressione di voler continuare l'attacco. "Beh, che succede, Misty? Non ti va di continuare? Io e i miei Pokemon dobbiamo allenarci!"

 

Misty fece un sospiro. Possibile che quel ragazzino fosse così sventato? "Ash, allenarsi non significa soltanto affaticarsi! Non serve a niente fare fatica se non ti permette di raggiungere il tuo obiettivo!" affermò.

"E con questo cosa vorresti dire, me lo spieghi?" rispose prontamente Ash. Cercava di non darlo a vedere, ma le parole di Misty gli avevano fatto venire qualche dubbio...

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, che evidentemente pretendeva anche lui qualche spiegazione dalla ragazzina.

 

"Non lo sai, Ash? I Pokemon Elettro sono immuni alla paralisi!" spiegò prontamente Misty.

 

Ash sgranò gli occhi, e la sua espressione da accigliata si fece sbalordita. Come sarebbe a dire? Questa era la prima volta che lo sentiva dire...

"I Pokemon Elettro... sarebbero immuni alla paralisi?" ripetè Ash, sentendosi all'improvviso piuttosto stupido. "Ecco... se devo essere sincero, questa non me l'aspettavo!"

"Andiamo, Ash! Non te l'hanno insegnato quando hai imparato come allenare i Pokemon?" si impuntò Misty.

Goh alzò una mano e intervenne. "In effetti, Ash... Misty avrebbe ragione. Il professor Cerasa l'ha insegnato a me e a Cloe. I Pokemon Elettro non possono essere paralizzati." affermò. "Mi sembra strano che non te l'abbiano insegnato..."

 

"Ecco..." si giustificò Ash con un sospiro, massaggiandosi la fronte. "Mi sa che quando me l'hanno insegnato, stavo dormendo o guardavo fuori dalla finestra..."

Misty si mise una mano sulla faccia. A volte non si spiegava se quel ragazzo faceva il finto tonto o se fosse davvero così stupido. "Ugh... lasciamo perdere... quello che io e Staryu volevamo dire, Ash..." La ragazzina si voltò verso la sua Pokemon, che si mise in posa come se volesse mostrare i bicipiti. "E' che, se vuoi sperare di mettere nel sacco quel Raichu, ti ci vorrà un'altra strategia. Non riuscirai ad intralciargli i movimenti con un semplice attacco Paralizzante, devi inventarti qualcos'altro!"

 

Ash non era certo tipo da restare con le mani in mano quando si rendeva conto di avere un problema da risolvere. E per quanto molti sarebbero stati d'accordo sul fatto che Ash non fosse il ragazzino più brillante di Kanto, altrettanti avrebbero comunque detto che era capace di notevole inventiva e fantasia, quando si trattava di trovare soluzioni. Immediatamente, il giovane allenatore comincò a pensare ad una tattica con la quale avrebbe potuto indebolire o intralciare Raichu, in modo che lo scontro fosse alla pari.

 

"Vediamo un po'... forse Nidorina potrebbe usare il suo veleno per farlo stancare man mano... ma no, ci vorrebbe troppo tempo... e prima che Raichu vada giù, farà in tempo a spazzare via tutta la mia squadra. No... devo pensare a qualcos'altro..." disse tra sè, cercando di pensare alle abilità dei suoi Pokemon e alle mosse che avevano a disposizione. Sicuramente ci sarà stata una combinazione di mosse o una strategia che gli avrebbe permesso di mettere all'angolo Raichu.

 

"Saur..." affermò Bulbasaur, metre guardava dubbioso il suo allenatore. Essendo l'acquisto più recente nella squadra di Ash, non aveva avuto molte possibilità di rendersi conto della sua abilità come allenatore. Per il momento, gli era sembrato abbastanza competente, e soprattutto non gli aveva dato l'impressione di uno che sfruttava i Pokemon per poi abbandonarli, come era successo a lui e a troppi dei suoi compagni del Giardino Segreto. Ma sarebbe andata così anche in una situazione sfavorevole come quella che si stava trovando ad affrontare? Non ne era sicuro... era facile per un allenatore tenere un Pokemon in squadra fintanto che questo si dimostrava forte e capace di vincere la maggior parte delle battaglie, ma sarebbe stata la stessa cosa se la sua serie di vittorie si fosse interrotta?

 

Ash finalmente fece un sorriso e consultò il suo Pokedex, in modo da ricordarsi che mosse avesse Bulbasaur... e una volta ripassato l'elenco, Ash annuì tra sè e si rivolse al Pokemon Erba/Veleno. "Bulbasaur? Ascolta... credo che stavolta abbiamo qualche possibilità di battere Surge e il suo Raichu. E sono sicuro che assieme possiamo trovare una tattica!" affermò, sorprendendo il piccolo Pokemon. "Tu hai la mossa Parassiseme, giusto?"

 

"Saur! Bulbasaur...?" rispose il Pokemon Seme, non del tutto sicuro di dove Ash volesse andare a parare.

La risposta sembrò incoraggiare Ash, che sorrise e rivolse al piccolo Pokemon Erba/Veleno un sorriso smagliante. "Allora questo sarà parte della nostra strategia! Hai visto anche tu quanto è forte quel Raichu, no? Bene, allora ho pensato... che attaccarlo così, a testa bassa, senza avere un piano preciso, ci farà soltanto perdere un'altra volta! Quello che dobbiamo fare... è un gioco di squadra! Bisogna cercare di indebolirlo man mano, e solo quando siamo sicuri di avergli fatto sprecare la maggior parte delle sue forze... solo allora dobbiamo sferrare il colpo decisivo! E dobbiamo fare leva sulla velocità per sfuggire ai suoi attacchi! So che è una tattica rischiosa, e se dovessimo ricevere un attacco, rischieremmo che tutto vada all'aria... ma se riusciremo a tenere il passo con Raichu, allora avremo una possibilità!"

 

"Pikachu?" chiese stupito Pikachu. Si fermò a pensare per un attimo, in modo da farsi un'idea del tipo di tattica che Ash intendeva, e se potesse dare loro un vantaggio nella battaglia contro Raichu. In effetti... quello che diceva Ash aveva senso. Non potevano sperare di battere il campione del tenente Surge in uno scontro diretto. Dovevano stancarlo man mano, scansare i suoi colpi e fargli sprecare le forze man mano. Questo avrebbe comportato una tattica di combattimento diversa da quelle con cui erano abituati... ma aveva in effetti una concreta possibilità di vittoria! Tutto stava nell'imparare a sfruttare i vantaggi a loro disposizione... e i punti deboli del loro avversario.

 

"Saur! Bulbasaur..." affermò Bulbasaur, adesso un po' più convinto della bontà del piano di Ash. "Bulba, bulbasaur, saur!"

"Pika pikachu..." squittì Pikachu. "Pika pika pikachu, pikachu!"

"Squirtle?" chiese Squirtle, raggiungendo il gruppo durante un momento di pausa da un allenamento con lo Zubat di Brock. Pikachu fece un sorriso di convincimento e cominciò a parlare con i suoi compagni Pokemon. Ash aveva la netta sensazione che Pikachu stesse a sua volta cercando di spiegare cosa Ash avesse in mente... e anche se all'inizio Squirtle e Bulbasaur erano un po' dubbiosi, le loro espressioni si fecero ben presto più distese e tranquille.

"Saur..." affermò Bulbasaur con un cenno della testa. In effetti, quello che stava dicendo aveva senso...

 

Man mano che Pikachu e il resto dei Pokemon di Ash discutevano, la loro determinazione aumentava in maniera palpabile, e nel corso di quei giorni di allenamento, si vedeva che mettevano sempre più decisione nei loro addestramenti. Goh e Cloe erano i più sorpresi da questo improvviso miglioramento nelle prestazioni della squadra di Ash, e anche la realista Cloe doveva ammettere che la possibilità che vincessero il prossimo incontro con Surge si prospettavano molto migliori.

 

 

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"Pikachu... pika pika!" esclamò con decisione il topolino elettrico mentre si affrettava verso il suo bersaglio. Il Pokemon Elettro stava correndo con tutte le sue forze, cercando di raggiungere l'obiettivo il prima possibile e infrangere i suoi record... e quando si rese conto di essere vicino, Pikachu ci mise ancora più energia e riuscì a scattare in avanti con una velocità che prima di allora non aveva mai raggiunto! Ash e Brock restarono impressionati, e il giovane esperto di Pokemon Roccia annuì in segno di approvazione quando Pikachu spiccò un balzo altissimo per poi scendere giù e puntare verso la roccia che faceva da bersaglio.

 

"Ah! Okay... Pikachu, adesso usa Codacciaio!" esclamò Ash, riscuotendosi dalla sua sorpresa giusto in tempo. La coda del Pokemon Elettro si illuminò e diventò robusta e resistente come l'acciaio... e Pikachu calò un fendente fenomenale sulla roccia, infrangendola con un fragore assordante! Pezzi di roccia volarono in aria e si sparpargliarono tutt'attorno, costringendo gli allenatori a scansarsi e ripararsi... poi, una volta che la pioggia di sassi fu cessata, Pikachu si rialzò e tirò un sospiro di sollievo, ansimante ma contento di essere riuscito in quell'impresa. Era stato un allenamento duro... ma i risultati si vedevano!

 

"Pika pi!" esclamò il topolino giallo facendo un segno di vittoria in direzione di Ash, e il ragazzo, passato il primo momento di stupore, lanciò un'esclamazione di gioia.

"Grande, Pikachu! Questa sì che è la velocità che ci serve!" esclamò, per poi sentire il suo Pokedex che emetteva un segnale sonoro. Incuriosito, Ash tirò fuori la sua enciclopedia elettronica, che diede un avviso verbale.

 

"Pikachu ha imparato le mosse Agilità e Schianto."

 

"Ottimo lavoro, Ash! Sembra che queste mosse saranno molto utili per affrontare il tenente Surge!" affermò Brock, mentre il resto del gruppo e alcuni dei loro Pokemon si radunavano attorno ai due amici.

"Ci sei davvero riuscito, Ash!" affermò Misty, che in effetti non sembrava più di tanto sorpresa. "Devo ammettere che mi hai stupito! Non credevo che ce l'avresti fatta in così poco tempo!"

 

Ash si voltò verso Misty e sfoderò un sogghigno volutamente arrogante, in modo da prenderla in giro. "Heh. E per me è un piacere dimostrarti che ti sbagli, signorina so-tutto-io!" affermò. "Adesso i miei Pokemon sono pronti ad affrontare Surge!"

"Io consiglierei... di prenderci ancora due o tre giorni. Meglio assicurarci che Pikachu e gli altri abbiano padroneggiato come si deve le loro nuove mosse." consigliò Cloe. Il suo Yamper abbaiò un paio di volte in segno di assenso con la sua padroncina.

 

Anche se era impaziente di prendersi la sua rivincita su Surge, Ash dovette ammettere che la ragazzina di Aranciopoli aveva ragione. Già aveva rischiato di compromettere la sua rivincita su Brock perchè non si era preso il tempo di imparare bene come funzionava Codacciaio... non era il caso di commettere lo stesso errore due volte a causa dell'impazienza. E poi, si disse, c'era ancora la posibilità di addestrare ancora meglio i suoi Pokemon. Chissà che trucchetti avrebbe sfoderato il tenente Surge per il loro secondo match... meglio assicurarsi che i suoi Pokemon fossero tutti quanto più preparati possibile.

 

"Allora, che dici, Ash?" chiese Goh, già pronto a riprendere gli allenamenti. Il suo Scorbunny era in piedi accanto a lui, già in posizione di guardia. "Prendiamo un po' di pausa, e poi ricominciamo gli allenamenti?"

"Certamente! In fondo... direi che Pikachu e gli altri se lo sono davvero meritato, un po' di riposo, vero?" rispose Ash.

Brock non perse tempo... e nel giro di un paio di secondi, tirò fuori dal suo zaino una serie di tovaglie, piattini e ingredienti, deciso a preparare qualcosa di buono per i suoi giovani compagni. Ash, Pikachu e Misty si chiesero come fosse possibile che uno zaino contenesse tutta quella roba... "Perfetto! Allora, se permettete... il vostro amico Brock preparerà per voi un pò dei suoi tramezzini speciali!" esclamò entusiasta, per poi legarsi al volo un grembiule attorno alla vita e mettersi in posa plastica, quasi stesse per intraprendere chissà che impresa eroica! "Una dieta equilibrata e sana è vitale sia per un Pokemon che per il suo allenatore! E lasciate fare a me, visto che ne ho di esperienza!"

 

Come un uragano, Brock si gettò a capofitto nella preparazione della merenda, lasciando di stucco Goh, Cloe e i loro Pokemon! "Ehm... beh, che posso dire... Brock diventa davvero entusiasta quando si tratta di fare certe faccende di casa, mi pare di capire..." affermò.

Ash rise brevemente e si sfregò la nuca con una mano. "Beh, sai com'è... lui è sempre stato abituato a fare certi lavori per i suoi fratellini..." rispose.

"Immagino che col tempo e l'abitudine avrà finito per farseli piacere." continuò Misty, mentre Pikachu annuiva con tutta tranquillità. In quel momento, tuttavia, la sua mente era occupata dalla fierezza per i risultati raggiunti... e adesso, stava pensando a come fare per superarli ed assicurarsi che il prossimo scontro con Raichu andasse come doveva.

 

Il topolino elettrico riprese fiato e strinse un pugno davanti a sè. Si trattava di una questione d'onore... e poi, lo doveva anche al suo allenatore. Non si sarebbe arreso finchè la Medaglia Tuono non fosse stata di Ash... e non sarebbe stato nè Raichu nè qualche altro trucchetto di quel terzetto di imbranati ad impedirglielo!

 

GRRRRROWL!

 

Ma prima, si disse Pikachu con imbarazzo, sentendo il rumore del suo stomaco, sarebbe stato meglio assicurarsi di avere la pancia piena. Non ci si allena bene quando si ha fame...

 

 

oooooooooo

 

 

Tre giorni dopo...

 

Ash e Pikachu presero un bel respiro, ancora una volta di fronte ai cancelli della palestra di Aranciopoli, con i loro compagni dietro di loro come una sorta di corteo che veniva ad incoraggiare il giovane allenatore. Con un gesto deciso, Ash si aggiustò il berretto sulla testa e ripassò mentalmente tutte le tattiche a cui aveva pensato in quegli ultimi tre giorni. Lui e il suo starter non potevano negare di essere piuttosto emozionati e nervosi. Speravano che gli allenamenti avrebbero dato frutto... o che almeno, se si fossero trovati di fronte qualcosa di inaspettato, sarebbero riusciti a trovare una soluzione.

 

"Ci siamo, Pikachu!" affermò finalmente. "Adesso vedremo se i nostri allenamenti sono serviti a qualcosa. Io farò del mio meglio, quindi tu non preoccuparti... e cerca soltanto di fare come fai di solito. Solo con più grinta, okay?"

"Pikachu!" rispose il Pokemon Elettro facendo un cenno con la testa. Per la verità, aveva l'impressione che le istruzioni che Ash gli stava dando fossero un po' vaghe... ma in quel momento sarebbe stato inutile fermarsi tanto a pensare. Quello che adesso doveva fare era fare del suo meglio ed affidarsi all'intesa che c'era tra lui ed Ash. Stavolta, ne era sicuro, sarebbe andata molto diversamente da prima.

 

"Okay, sono pronto! Andiamo pure, ragazzi!" esclamò infine. Sentì Misty sospirare e borbottare qualcosa circa il fatto che si era finalmente deciso, ma si limitò ad alzare gli occhi al cielo e proseguire verso il suo obiettivo. Stavolta non si sarebbe lasciato fermare da nulla...

 

In effetti, era talmente concentrato sulla sfida che lo aspettava, che non vide l'alto e muscoloso individuo di colore che era appena uscito dalla Palestra finchè non andò a sbattere contro gli addominali scolpiti dell'uomo, andando a barcollare all'indietro e tenendosi il naso dolorante!

 

"Owww!" esclamò Ash, mentre Pikachu emetteva uno squittio allarmato e cercava di tenersi in equilibrio sulle spalle del suo allenatore. "Accidenti, chi è che ha messo un muro davanti alla... Palestra?" si chiese, per poi guardare davanti a sè e trovarsi di fronte quel colossale individuo che lo guardava con espressione sardonica.

"Un muro? Beh, in effetti non posso dire che tu abbia torto, ragazzino, visto che questa Palestra sarà davvero un muro per te!" lo prese in giro il soldato, mentre dalla Palestra arrivavano i suoi due compagni. Erano gli stessi individui che avevano accolto Ash e i suoi amici qualche giorno prima... e non si erano certo dimenticati di loro, a giudicare dagli sguardi che si trovavano rivolti contro.

 

"Ooooh, guarda guarda!" esclamò la soldatessa. "Sembra che a qualcuno non sia bastata la lezione dell'altra volta!"

"Hey! Sono qui per affrontare il tenente Surge, il vostro Capopalestra!" esclamò Ash punto sul vivo. "E vi assicuro che questa volta andrà diversamente! Io e Pikachu abbiamo una nuova strategia!"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, le orecchie dritte in modo da darsi un tono.

 

I tre soldati ridacchiarono brevemente, non proprio impressionati dalla cocciutaggine di Ash e del suo Pokemon. "Una strategia, eh? Vorresti dire, un nuovo modo per perdere?" chiese quello di colore, scatenando l'ilarità dei suoi compagni. Quando si trovò davanti le espressioni decise non solo di Ash e Pikachu, ma anche dei loro compagni, l'uomo rallentò la sua risata, cercando di mostrarsi un po' più cooperativo.

 

"Mi scusi, signore, ma con tutto il dovuto rispetto..." intervenne Cloe, prendendo un piccolo respiro per essere sicura di non farsi prendere dall'emozione. "...un Capopalestra ha il dovere di accettare qualsiasi sfida, non importa che sfidante gli si presenta. Quindi non potete restare qui ed impedirci di entrare!"

"E' vero quello che dice." ribattè prontamente Brock. L'ex-Capopalestra di Plumbeopoli si fece avanti e guardò i tre individui con severità. "A meno di cause di forza maggiore, un Capopalestra non può rifiutare una sfida di un Allenatore ufficiale. Non credo che il vostro superiore sarebbe contento se sapesse che avete impedito ad un Allenatore di entrare."

 

Finalmente, la tensione si smorzò, e i tre individui si fecero una risata più bonaria e fecero cenno ad Ash, Pikachu e compagni di entrare. "Ma certo, ma certo! Rilassatevi, vi stavamo soltanto stuzzicando un po'!" disse la soldatessa, indicando poi le porte automatiche della Palestra che erano rimaste aperte. "Prego, accomodatevi! Anche se il tenente Surge non vi darà vita facile neanche questa volta!"

"Non importa. Stavolta sono sicuro di poterlo affrontare!" esclamò arditamente (forse anche sventatamente) Ash, mentre lui e i suoi compagni entravano nella Palestra. Il ragazzino gettò uno sguardo a Pikachu, come se volesse farsi rassicurare dalla presenza del suo fedele compagno... e il topolino giallo drizzò le orecchie e disse di sì con la testa.

 

"Ma davvero?" arrivò all'improvviso la voce possente del tenente Surge. "Sei volonteroso, ragazzino, questo te lo devo concedere. Ma sono curioso di vedere se sai sostenere le parole coi fatti. L'ultima volta hai mostrato che hai la stoffa, ma alla fine mi hai deluso."

 

Ash mantenne la calma, ma dentro di sè sentì un brivido di eccitazione. Voltò rapidamente la testa nella direzione da cui proveniva la voce... e vide l'alto Capopalestra di Aranciopoli avanzare a grandi passi verso lui e il suo gruppo di amici, gli occhiali da sole piazzati sul naso. Ma anche se i suoi occhi erano nascosti dalle lenti sfumate, Ash e i suoi compagni non potevano non sentire l'aria di convinzione che l'alto Capopalestra emanava. Al suo fianco, Raichu camminava con espressione altera, probabilmente fiero di essere il campione del Capopalestra.  

                   

"Tenente Surge..." dissero i tre soldati, mettendosi sull'attenti davanti al loro superiore, e sperando tra sè di non dover fare altri cinque giri di corsa. Con loro grande sollievo, il Capopalestra e il suo Raichu non si fermarono davani a loro e rivolsero tutta la loro attenzione ai ragazzi che avevano fatto il loro ingresso in Palestra.

"Aaaah, eccoti qui, finalmente! Mi stavo giusto chiedendo quanto ci avresti messo a farti rivedere!" affermò Surge, in piedi davanti ad Ash con le braccia conserte. Con un lieve gesto della mano, si tolse gli occhiali da sole che gli celavano gli occhi, e il ragazzino ebbe un attimo di esitazione davanti a quell'espressione così convinta. "Mi sembra che tu sia un po' più sicuro di te, ragazzino. Vuoi provare di nuovo a misurarti con me?"

 

Ash e Pikachu cercarono di darsi un tono. "Certamente, Surge! E questa volta siamo sicuri che ce la faremo!" esclamò.

"Pikachu!" Pikachu lanciò un'esclamazione di sfida mentre guardava negli occhi la sua versione evoluta, che da parte sua non si mostrò particolarmente impressionato e restituì a Pikachu un'espressione arguta.

"Rai raichu, rai?" chiese con fare ironico, rivolto al tenente Surge, che fece una breve risata e annuì.

 

"Hahahaa! Hai proprio ragione, sergente maggiore, questi novellini credono di essere pronti a tutto! E sono curioso di vedere se è così! Forza, ragazzino, seguimi! Voglio proprio vedere cosa hai imparato dall'ultima volta!" replicò Surge. Fece un cenno con il braccio muscoloso, e iniziò a guidare i ragazzi attraverso i corridoi della Palestra, con i suoi tre sottoposti che li seguivano a ruota. Dopo aver attraversato una serie di passaggi impeccabilmente ordinati e puliti, il gruppo entrò in una grande sala vuota, nella quale una serie di cestini erano stati disposti ordinatamente in una formazione quadrangolare. Ogni cestino era stato riempito di scartoffie e striscioline di carta, e Ash si chiese che senso avessero quei contenitori piazzati così ordinatamente nel bel mezzo della sala.

 

Surge accelerò un po' il passo e raggiunse l'uscita della stanza, per poi fare cenno ad Ash e ai suoi compagni di fermarsi. Pur non essendo molto sicuri di quello che voleva fare, i ragazzi si fermarono, fissando incuriositi l'alto e robusto Capopalestra... mentre i tre soldati restarono indietro e cominciarono a ridacchiare tra sè, evidentemente sapendo cosa avesse in mente il loro capo.

"Molto bene, ragazzino." esordì Surge non appena Raichu lo ebbe raggiunto. Ash corrugò la fronte confuso. Surge voleva davvero fare lì il loro incontro? Non era esattamente un luogo adatto per un incontro ufficiale...

 

"Ehm... tenente Surge?" chiese Goh, che certo non si era aspettato questa mossa da parte del Capopalestra. Brock corrugò la fronte, chiedendosi cosa avesse in mente Surge.

Ignorando Goh, il biondo tenente si sfregò il mento e continuò a parlare ad Ash. "Quindi vorresti la rivincita, vero? Ti sei allenato, credi di sapere i miei punti deboli... e tutto il resto. Non è così?"

Ash e Pikachu si trovarono spiazzati, non sapendo bene cosa rispondere... ma mentre stavano riflettendo su una possibile risposta, il tenente tirò fuori dalla giacca un piccolo telecomando, e ne premette un pulsante.

 

Gli effetti furono istantanei. Con uno sfrigolio sinistro, una crepiante barriera di luce venne proiettata da alcuni dispositivi montati sulle pareti, e separò Surge e Raichu dal gruppetto di Ash! I ragazzi restarono a guardare increduli mentre uno scintillante muro di energia elettrica bloccava loro la strada. Toccarla sarebbe stato alquanto imprudente... anche se immaginavano che non fosse davvero pericolosa per le persone, immaginavano anche che sarebbe stata alquanto dolorosa.

 

"Ah! Ma cosa... che significa questo, tenente Surge?" esclamò Ash. Si avvicinò alla barriera con attenzione, ma fece un passo indietro quando sentì i capelli che cominciavano a rizzarsi per la scarica. "Non dovevamo fare una battaglia di Pokemon? Un incontro ufficiale?"

Il sorriso sicuro del tenente Surge rimase dov'era, e l'uomo annuì in segno di conferma. "E infatti è quello che faremo." disse, mentre con lo sguardo indicava i cestini di carta straccia piazzati in file ordinate nella stanza. "Una volta che sarete riusciti a disattivare questa barriera, si intende! Che ne dite? Dovete rrovare gli interruttori che ho nascosto in quei cestini, e usarli per interrompere il flusso di corrente! E' la prova che ho disposto per certi sfidanti... particolarmente promettenti!"

 

Ash e Pikachu si guardarono, confusi ed allarmati, mentre i tre sottoposti del tenente Surge sghignazzavano divertiti. Questa proprio non se l'aspettavano...                      

  

oooooooooo

 

CONTINUA...    

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Capitolo 29
*** Tuoni e fulmini ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 28 - Tuoni e fulmini

 

 

Ash e Pikachu erano del tutto spiazzati. Si sarebbero aspettati molte cose dal Tenente Surge, ma un test del genere non gli era mai neanche passato per la testa. La barriera elettrica che  separava i due amici da Surge era troppo intensa per rischiare di attraversarla... o almeno, questa era l'impressione che dava.

"Bene, bene, ragazzini! Vediamo se sapete anche essere scaltri, oltre che abili con i Pokemon!" affermò Surge, affiancato dal suo fedele Raichu. "In due di quei cestini che vedete attorno a voi si trovano altrettanti interruttori. Una volta che li avrete trovati entrambi, potrete disattivare questa barriera e guadagnarvi il diritto di affrontarmi in una battaglia di Pokemon in piena regola! Oh, e non vi consiglio di tentare di attraversare la barriera adesso, sempre che non vogliate vedere un bello spettacolino di fuochi artificiali! Buona fortuna, ragazzini, credo proprio che ne avrete bisogno."

 

"Ra raichu!" esclamò Raichu muovendo una mano per salutare.

"Cos... Hey, aspettate un momento!" Ash cercò di protestare, ma a quel punto, il biondo militare e il suo compagno erano già lontani, e in ogni caso, Surge non dava l'impressione di voler aiutare ulteriormente Ash. Con un sospiro, il ragazzino decise di lasciar perdere e di mettersi a cercare questi fantomatici interruttori. "Oookay... va bene, ragazzi, ho l'impressione che qui bisogna trovare in qualche modo la soluzione a questo puzzle... e bisogna cercare gli interruttori in questi bidoni, uuuuuno alla volta!" Gettò un'occhiata rassegnata alle file di cestini, chiedendosi quanto ci sarebbe voluto per controllarli tutti...

 

"Non mi direte che dobbiamo cercare qui... in questo disastro!" si lamentò Goh. Il suo starter, Scorbunny, guardava perplesso le file di cestini contandone almeno una decina alla propria destra. "Ci vorrà tutta una vita per trovare dove li hanno nascosti..."

"Forse... c'è una soluzione più pratica e più semplice." propose Cloe, dopo aver dato un'occhiata alle file di cestini e aver pensato ad un modo di risolvere quel problema. "Allora... Perchè non facciamo che ognuno di noi si pone all'inizio di una fila? Iniziamo tutti a cercare da lì, e avanziamo di un cestino alla volta, sempre seguendo la nostra riga. Così li esaminiamo tutti con ordine, e siamo sicuri di non mancarne nessuno!"

 

"Yamp!" Il suo Yamper emise un uggiolato per esprimere la sua approvazione.

"Hmm... un'ottima idea, Cloe! In effetti, stavo per fare un suggerimento simile." rispose Brock. "Okay, ragazzi, l'idea di Cloe mi sembra valida, quindi... cominciamo pure a cercare! Quale fila prendete?"

 

Ognuno dei ragazzi si mise in capo ad una delle file di cestini. Anche Pikachu, Scorbunny e Yamper presero posizione, e ad un cenno di Brock, tutti iniziarono a cercare. Ognuno dava un'occhiata all'interno di un cestino, e non vedendo nulla, proseguiva lungo la stessa fila per verificare il cestino successivo.

Non ci volle molto prima che Misty desse il segnale che aveva scoperto uno degli interruttori. La bambina dai capelli arancioni si fermò quasi alla fine della sua fila e alzò una mano. "Qui ce n'è uno!" esclamò, per poi spingere il pulsante nascosto sul fondo del contenitore. Uno dei raggi elettrici che precludevano l'accesso alla Palestra si spense, e la scarica elettrica perse potenza... ma era ancora attiva, e non sarebbe stata comunque una buona idea cercare di passare in quel momento.

 

"Ce n'è uno anche qui!" disse Goh un attimo dopo, mentre cercava all'interno di un cestino adiacente a quello in cui Misty aveva cercato. Il ragazzino dalla pelle scura si chinò e premette il pulsante... e anche la carica elettrica rimanente si smorzò, finchè la barriera che impediva l'accesso non scomparve del tutto. Pikachu e Scorbunny esultarono e si diedero il cinque. "Hai avuto una bella pensata, Cloe!" Con un sorriso incoraggiante, Goh diede una pacchetta sulla spalla alla sua amica, che si ritirò di un passo con fare imbarazzato.

 

"Ho soltanto pensato ad un modo di risolvere il problema... che mi sembrasse logico." rispose la bambina dai capelli porpora. Goh era il suo migliore amico - e a volte, le sembrava di essere la sua unica amica - ma non poteva dire di condividere certi suoi modi, e neanche la sua passione per i Pokemon. A volte Cloe avrebbe desiderato avere qualcun altro con cui parlare... Ma se non altro, era contenta di essersi resa utile. "Okay, adesso che la via è libera... andiamo? Non era quello che volevate?"

"Pikachu..." replicò Pikachu, un po' spiazzato dal tono spiccio della ragazzina.

 

Da parte sua, Ash era troppo eccitato ed ansioso di misurarsi con Surge per prendersela a male. Lui e Pikachu si guardarono con aria di intesa ed avanzarono nel corridoio, verso il luogo dove il Tenente Surge, i suoi discepoli e il suo fedele Raichu stavano aspettando per un combattimento degno di questo nome.

L'arena era un po' diversa da quella in cui si era svolto il loro incontro precedente. La sala era più piccola, con degli spalti sui due lati sui quali erano seduti diversi degli allievi del Capopalestra - e dalle quali stavano già arrivando esclamazioni di incoraggiamento, assieme a delle risatine di dileggio rivolte ad Ash.

 

"Mostri a quel marmocchio di cosa siete fatto, Tenente Surge!" arrivò la voce di un soldato dagli spalti più vicini.

Il robusto militare fece un ghigno sicuro e fece cenno ad Ash si salire sul ring. "Bene, bene, ragazzino, vedo che sei riuscito a superare la prova! E' già qualcosa!" affermò, e i ragazzi non furono del tutto sicuri se voleva essere un complimento o una non troppo velata presa in giro. "Okay, voi due sfidanti! Mettetevi al vostro angolo! In marcia! Cosa credete, che qui si aspettino i poltroni? Su quelle chiappe e muovetevi!"

"Raichu!" esclamò Raichu battendo le mani.

 

Come due soldatini che avevano appena ricevuto un ordine, Ash e Pikachu si misero sull'attenti con delle comiche espressioni di sorpresa dipinte sul volto, mentre il resto del gruppo prendeva posto su alcuni sedili posto a bordo del ring. "Certo... certamente, tenente Surge!" esclamò Ash, per poi schiarirsi la gola e guardare il Capopalestra dritto negli occhi. "Bene, noi siamo pronti! E come può vedere, abbiamo superato anche quella sfida in più che lei ci ha sottoposto! Era una prova di intelligenza, vero? Per farle capire se davvero eravamo all'altezza di affrontare questa Palestra?"

"Pikachu!" Pikachu squittì con fare deciso, come se volesse rafforzare le parole del suo allenatore.

 

La reazione del Tenente Surge... non fu esattamente quella che il giovanissimo allenatore e il suo startersi erano aspettati. Surge e Raichu chiusero gli occhi, ed Ash vide le loro spalle che si muovevano come se stessero ridacchiando...

 

...e un attimo dopo, Capopalestra e Pokemon scoppiarono a ridere, seguiti a ruota da diversi dei soldati!

"Hahahahaaa! Questa sì che è bella!" esclamò Surge ruggendo dalle risate. "No, no, quella prova non aveva alcun senso! Era soltanto per farci divertire un po'!"

Le espressioni determinate di Ash e Pikachu svanirono all'istante, e vennero sostituite da due facce sbalordite e confuse. "Pika pikaaa?" squittì il topolino elettrico, mentre tutt'attorno risuonavano le risate dei sottoposti di Surge... che andarono avanti per diversi secondi prima che il tenente battesse energicamente le mani per chiedere il silenzio.

 

"Okay, okay! Ci siamo divertiti abbastanza! Ora tocca alla battaglia, e qui si fa sul serio!" esclamò. "Okay, ragazzino, voglio proprio vedere cosa hai imparato e quanto forte sei diventato! Vedi di non deludermi!"

Ash storse il naso, un po' irritato, e mise mano alle Pokeball sulla sua cintura. "Non la deluderò, stia pur certo! Stavolta siamo pronti, vero, Pikachu?" chiese. Gettò uno sguardo al topolino elettrico, che strinse i pugni e fece un cenno affermativo con la testa. Questa volta, decise il Pokemon Elettro, quello sbruffone di un Raichu non si sarebbe preso gioco di loro!

 

Mentre i compagni di Ash prendevano posto ai lati del ring, Misty esalò un sospiro nervoso. "Non riesco a crederci... quel Surge ci ha fatto fare quella ricerca assurda soltanto per divertirsi un po'!" borbottò. "Che razza di individuo... spero proprio che Ash gli faccia vedere i Rattata verdi, questa volta!"

"Yamper..." mormorò il cagnolino elettrico. Cloè si chinò per grattarlo dietro un orecchio, e tirò un sospiro rassegnato. Avrebbe dovuto aspettarselo, dal Tenente Surge... ma adesso era il momento di sedersi ed assistere alla battaglia tra Ash e Surge. E malgrado le sue reticenze, Cloe sapeva per chi fare il tifo...

 

"Molto bene!" esclamò una soldatessa, piazzata a bordo ring per fare da arbitro. "Che inizi il secondo incontro tra lo sfidante Ash e il capopalestra Tenente Surge, valido per il conferimento della Medaglia Tuono! Lo scontro sarà tre contro tre. Perde chi si arrende o non ha più Pokemon da mandare in campo. Cominciate pure! Mandate in campo il vostro primo Pokemon!"

Surge sogghignò con espressione sicura e produsse la sua prima Pokeball. "Vediamo un po' come te la cavi questa volta, novellino!" esclamò il militare. "L'ultima volta non ho avuto modo di  farti vedere altri dei miei valorosi soldati, ma ora... rifatti gli occhi con lui! Soldato Magnemite, tocca a te! Sai qual è la tua missione!"

 

Dalla Pokeball di Surge uscì un Pokemon che Ash aveva già visto prima nei laboratori Cerasa: era una sfera d'acciaio grigio magnetizzato con un grande occhio inespressivo che fissava intensamente Ash, e un paio di calamite a forma di ferro di cavallo attaccate ai lati del corpo a fare da mani. Una grossa vite penetrava nella parte superiore della sfera, e altre due viti più piccole erano piantate sotto l'occhio, ciascuna ad un lato. Lo strano Pokemon fluttuava in aria, facendo roteare le mani-calamite in maniera quasi giocosa.

 

"Hmm... quello è un Magnemite! Lo stesso Pokemon che aveva Ren al Laboratorio Cerasa!" esclamò Ash, contento di essere stato in grado di riconoscerlo. "Hmm... se non ricordo male, è un Pokemon di tipo Elettro/Acciaio. Vediamo un po', che tipo di mosse funziona contro il tipo Acciaio? So che è un tipo molto resistente, anche più del tipo Roccia... ma non ricordo più quali tipi funzionano contro di loro..."

"Pika pika?" chiese Pikachu. Il suo allenatore si mise seduto a gambe incrociate sul pavimento, sfregandosi il mento e cercando di ricordare quello che gli era stato insegnato... mentre il Tenente Surge e il suo Raichu corrugavano la fronte, evidentemente chiedendosi cosa stesse facendo. Anche l'inespressivo Magnemite si inclinò su un fianco e sbattè il suo unico occhio, un po' confuso.

 

"Il tipo Fuoco, Ash!" esclamò Goh, avvicinandosi al ring e usando le mani come megafono, in modo da farsi sentire meglio. Ash e Pikachu sobbalzarono per la sorpresa e si voltarono verso il ragazzino dalla pelle scura, che annuì e ripetè il suo consiglio. "Il tipo Acciaio è sensibile agli attacchi di tipo Fuoco, Ash! Come quello di Scorbunny!" esclamò, e indicò con lo sguardo il grazioso coniglietto, che agitò una mano in direzione di Pikachu.

"Scorbunny!" squittì.

 

Surge e alcuni dei suoi soldati non poterono trattenere una breve risata. "Heh... cos'è, ti sei portato dietro i suggeritori da bordo campo, soldo di cacio?" chiese il tenente con tono ironico. "Sei proprio un novellino, eh?"

Ash corrugò la fronte in un misto di imbarazzo e irritazione, e tirò fuori la sua prima Pokeball. "Questo è... ehm... mi ero soltanto scordato di una cosa per un attimo!" si giustificò. "Adesso... adesso sono pronto per la battaglia! Comiciamo pure! Charmander, scelgo te!"

"Pikachu!" squittì Pikachu in tono incoraggiante. Ash lanciò la sua prima Pokeball, dalla quale uscì un attimo dopo il suo Pokemon di Fuoco. La fiamma sulla sua coda guizzò vivacemente, e Charmander sorrise e si mise in guardia davanti a Magnemite.

 

"Oooh, sembra che questi novellini abbiano deciso di farci divertire!" esclamò il tenente. "E allora, Magnemite, facciamogli vedere come facciamo le cose noi soldati! Inizia subito con Tuononda!"

"Magnemite!" esclamò il Pokemon Calamita. Puntò le sue mani-magneti contro Charmander e scagliò una piccola scarica elettrica che viaggiò attraverso il terreno e sfrecciò verso la lucertolina fiammeggiante. Ma Charmander era troppo veloce per farsi cogliere alla sprovvista da un attacco così elementare. Con un agile scatto, balzò di lato ed evitò la Tuononda, che si esaurì sulla distanza.

 

"Bel colpo, Charmander! Vedo che gli allenamenti sono serviti!" esclamò Ash. "Ed ora... comincia con Braciere!"

"Cha!" Charmander aprì le fauci e scagliò una piccola palla di fuoco contro Magnemite... ma nonostante l'aspetto goffo, anche il Pokemon Elettro/Acciaio si dimostrò un avversario scaltro, e si scansò volteggiando abilmente su sè stesso. Il primo scontro si era concluso con un nulla di fatto, e i due Pokemon avevano ripreso a squadrarsi con attenzione.

 

"Oooh... un inizio niente male." affermò Surge. "Spero che mi offrirai una sfida migliore dell'altra volta! Bene, Magnemite... vediamo se con un Supersuono possiamo interferire con le loro comunicazioni!"

Il Pokemon magnetico si sollevò in aria per un breve tratto, e la vite piantata in cima al suo corpo sferico si alzò e si abbassò rapidamente. Il suo corpo emise una scarica di onde sonore ad altissima frequenza, che partirono come un fischio penetrante e si fecero sempre più acute fino che non si trasformarono in un doloroso, etereo stridio. Charmander emise un breve stridio di dolore e cercò di coprirsi le orecchie con le mani, ma l'effetto della mossa era già cominciato. Il draghetto arancione cominciò a barcollare come un ubriaco, e i suoi occhi si fecero vacanti.

"Oh, cavolo... Charmander!" esclamò Ash.

 

"Oh no... Charmander è stato confuso da quell'attacco Supersuono." commentò Brock. "Se non trova un modo per fare sì che Charmander si schiarisca le idee, Ash combatterà con un notevole svantaggio."

Surge non era certo tipo da farsi sfuggire una tale occasione. "Ottimo lavoro di interferenza, soldato! E adesso... un attacco Tuonoshock, adesso!". A queste parole, Magnemite prese la mira e scagliò una scarica elettrica dalle sue mani-calamite, prendendo di mira Charmander che sembrava troppo confuso per scansare il colpo...

 

"Charmander, ritorna!" esclamò Ash, con grande sorpresa di Misty, Goh e Cloe... ma Brock fece un piccolo sorriso, approvando della tattica del giovane allenatore. Prima che la scarica elettrica potesse raggiungerlo, Charmander venne richiamato nella sua Pokeball... e il giovanissimo allenatore mandò in campo un altro Pokemon! "Ed ora... tocca a te, Bulbasaur!"

Il ragazzino mandò in campo il più recente membro della sua squadra, che apparve davanti allo stupito Magnemite non appena l'attacco Tuonoshock si fu esaurito. Il Pokemon Erba/Veleno emise un verso acuto e sorrise con decisione, per poi fissare Magnemite con decisione.

 

"Questa sì che è un'idea astuta!" commentò Misty. "Quando un Pokemon viene richiamato nella sua Pokeball, lo stato di confusione viene annullato."

"E' stata una buona idea, certo... ma questo vuol dire che Surge ha una mossa in più contro Ash." disse Cloe. Infatti, Bulbasaur ci aveva messo una manciata di secondi per apparire sul campo di battaglia e prepararsi, mentre Magnemite era già pronto ad attaccare di nuovo... e dopo un istante di sorpresa, Surge diede un nuovo ordine.

 

"Non male come idea, ma non mi faccio gabbare tanto facilmente." affermò. "Aggiornamento delle tattiche, soldato! Usa un attacco Sonicboom!"

Magnemite emise di nuovo il suo strano verso metallico e scagliò una bordata di onde sonore che centrò in pieno Bulbasaur, facendolo barcollare con un breve grugnito di dolore. Ash strizzò un occhio e strinse i denti, mentre Pikachu storceva il naso. In effetti, era una tattica ben ragionata: Surge era ben consapevole che un attacco Elettro sarebbe stato ben poco utile contro il tipo Erba di Bulbasaur, quindi aveva usato una mossa che ignorava le difese del suo bersaglio.

 

"Resisti, Bulbasaur! Adesso dovrebbe essere il momento giusto..." disse Ash, guardando con attenzione il Magnemite avversario che si librava in aria accanto a Surge. "Sì, adesso! Usa Parassiseme!"

"Bulbasaur!" esclamò il Pokemon Erba/Veleno. Dal bulbo sulla sua schiena partirono alcuni piccoli semi marroni che sfrecciarono verso Magnemite e lo colpirono, senza che l'essere magnetico potesse difendersi. I semi germogliarono all'istante a contatto con Magnemite e fecero nascere alcune piante rampicanti simili ad edera che si avvinghiarono attorno al corpo metallico del Pokemon avversario.

 

"Maaagnemite?" esclamò Magnemite. Il Pokemon magnetico cercò di scrollarsi di dosso le liane, ma queste ultime erano ormai strette attorno al suo corpo e cominciarono a risucchiare la sua energia, trasferendola a Bulbasaur. Il tenente Surge ora non sorrideva più - aveva piuttosto un'aria molto concentrata, quella che aveva quando si trovava di fronte un avversario che non poteva permettersi di sottovalutare.

"Bulbasaur! Ora ritorna!" esclamò Ash, richiamando inaspettatamente anche il suo Pokemon. Bulbasaur annuì, comprendendo la tattica del suo allenatore, e si lasciò riassorbire nella sua Pokeball, poi Ash rimandò in campo il Pokemon con cui aveva iniziato la battaglia. "Okay, Charmander! Ora tocca di nuovo a te! So che ce la puoi fare!"

 

Charmander riapparve in un lampo di luce e si mise di nuovo in guardia, e Magnemite si agitò scompostamente nel disperato tentativo di liberarsi dal Parassiseme, che continuava a rubargli energia per trasferirla all'avversario.

"Beh, questa è stata una bella tattica, marmocchio, te lo concedo." affermò il Capopalestra, mentre sugli spalti diversi dei suoi soldati cominciavano a fare dei commenti impressionati. "Ma non credere che basti questo a fermare i miei soldati. Magnemite, prima che il Parassiseme ti tolga le forze, usa Tuonoshock su Charmander!"

 

Magnemite, pur indebolito e confuso, puntò una mano-calamita contro Charmander e scagliò una sfrigolante scarica elettrica...

"Charmander, Murodifumo!" esclamò Ash, sorprendendo non poco i presenti. Immediatamente, il draghetto aprì di nuovo la bocca e creò una cortina di fumo nero tutt'attorno a sè, nascondendolo agli occhi di Magnemite, il cui attacco Tuonoshock andò a vuoto. Le liane si strinsero ancora attorno a lui, mettendolo sempre più alle strette... e Ash riconobbe che quello era il momento giusto per agire.

 

"Perfetto, Charmander! Ed ora... usa Lanciafiamme, e vediamo come se la cava!" esclamò Ash. Surge trasalì al sentire l'ordine. Il Charmander di Ash aveva già una mossa tanto potente?

Ma non ebbe il tempo di pensare ad un contrattacco. Il piccolo Pokemon di Fuoco puntò verso Magnemite, aprì di nuovo la bocca... e questa volta scagliò un'intensa fiammata che investì in pieno il Pokemon magnetico, che stridette per la sorpresa e il dolore mentre le fiamme lo avvolgevano per qualche istante. Quando le fiamme si esaurirono, Magnemite riapparve, la superficie metallica del suo corpo coperta di bruciacchiature... e il Pokemon magnete resistette in aria per qualche secondo prima di schiantarsi al suolo, e il suo unico occhio si trasformò in una spirale.

 

"Mag... ne... mite..." si lamentò il Pokemon Elettro/Veleno, voltandosi su un lato per qualche istante e poi rassegnandosi alla sconfitta.

"Soldato a terra!" esclamò Surge mentre richiamava a sè il Pokemon magnete. "Ritirata strategica!"     

Magnemite venne riassorbito dalla sua Pokeball, e il tenente Surge gli rivolse uno sguardo e un cenno di approvazione. "Riposo, soldato. Hai combattuto bene." affermò, prima di riappendersi la Pokeball alla cintura. Diversi dei soldati che assistevano alla battaglia restarono impressionati dall'abilità dimostrata da Ash e dai suoi Pokemon, e alcuni di loro si misero addirittura ad applaudire.

 

"Questo sì che è stato un bell'inizio per Ash!" esclamò Goh con un cenno di approvazione. "All'inizio sembrava un po' incerto, ma vedo che si è già rimesso in gara!"

Misty disse di sì con la testa. All'inizio non era molto sicura che Ash sapesse quello che stava facendo, ma più lo guardava più si rendeva conto che quel ragazzino valeva molto più di quanto potesse sembrare all'inizio. "Già... gli allenamenti gli hanno fatto bene." rispose. "Credo che questa volta abbia delle buone possibilità di vincere contro Surge!"

 

Surge alzò una mano per chiedere il silenzio ai suoi subordinati, poi guardò di nuovo Ash dritto negli occhi. "Devo ammetterlo, questa non me l'aspettavo. Tu e i tuoi Pokemon siete migliorati un bel po' dall'ultima volta." affermò. "I miei complimenti, ragazzino... ma non montarti troppo la testa, perchè il vero scontro comincia adesso! Sergente maggiore Raichu, tu cosa dici? Facciamo vedere che anche noi abbiamo i nostri bei trucchetti?"

"Raichu!" rispose la forma evoluta di Pikachu, facendo il segno dell'okay come meglio poteva.    

 

"Okay, Charmander... adesso credo che il gioco cominci davvero a farsi duro." affermò Ash e bassa voce. Il Pokemon di Fuoco, pur soddisfatto per la vittoria, era stato ben attento a non montarsi la testa, e infatti si era già messo nuovamente in guardia.

 

"Le vostre proposte strategiche sono state ampiamente valutate, sergente maggiore... e approvate!" esclamò Surge. La sua espressione era tornata gioviale, e sembrava quasi che il Capopalestra di Aranciopoli si stesse divertendo a far finta che si trattasse di una guerra vera e propria. "Tocca a te, soldato Voltorb! La tua missione è la stessa! Buona fortuna!"

 

Ash e Pikachu videro apparire nuovamente sotto i loro occhi lo strano Pokemon simile ad una Pokeball ingrandita, e si trovarono di fronte ad un paio di occhi bianchi dalle ristrette pupille nere che li osservavano da quel peculiare corpo sferico. Voltorb rimbalzò sul quadrato con un piacevole tintinnio, e Charmander lo incitò con un gesto della mano, agitando a destra e a sinistra la sua coda fiammeggiante.

"Cominciamo noi, Charmander! Usa un attacco Braciere, di nuovo!" esclamò Ash.

 

Charmander ripetè la mossa di prima e scagliò una piccola palla di fuoco che sfrecciò verso il suo bersaglio. Ma il Pokemon elettrico si aspettava un attacco come quello, e non si fece cogliere di sorpresa - rotolò abilmente da un lato, e fece sì che la fiammella si esaurisse in lontananza.

"Dovrai fare di meglio per battere Voltorb, marmocchio!" esclamò Surge con un sorriso un po' spocchioso. "Forza, soldato Voltorb! Iniziare immediatamente l'operazione... Rotolamento!"

 

"Voltorb!" esclamò il Pokemon sferico. Con un rapido movimento, si lanciò contro Charmander rotolando a tutta velocità, e il draghetto arancione sgranò gli occhi per lo stupore quando se lo vide arrivare addosso! Con una rapida rotolata laterale, Charmander si rimise in piedi... ma Voltorb si rivelò più agile del previsto, e riuscì a cambiare rapidamente direzione, dirigendosi poi verso il suo bersaglio originale con ancora più velocità ed impeto. Questa volta, Charmander non riuscì a scansarsi in tempo e venne colpito e gettato a terra come un birillo, emettendo un breve ruggito di dolore e disappunto. Si rialzò rapidamente, ma Voltorb stava volteggiando attorno a lui roteando come una trottola, e stava cercando di prendere ancora più velocità per travolgere di nuovo Charmander. Ash strinse i denti e cercò di pensare ad un'altra tattica...

 

"Charmander! Usa un attacco Braciere sul terreno davanti a lui!" esclamò infine Ash, sperando di aver trovato un punto debole. Il draghetto guardò preoccupato verso Voltorb, che adesso stava voltandosi indietro con tutta l'intenzione di metterlo al tappeto una volta per tutte.

Charmander cercò di prendere fiato per lanciare un nuovo attacco... ma Voltorb si dimostrò più agile del previsto e gli fu quasi addosso prima che potesse prendere la mira. Il Pokemon sferico passò a tutta velocità accanto al Pokemon di fuoco e lo mancò di qualche centimetro, quasi facendo perdere l'equilibrio al Pokemon di Ash. Finalmente, scampato per un pelo al pericolo, Crmander prese la mira e scagliò il suo attacco Braciere... ma Voltorb si era velocizzato troppo, e riuscì a schivare il colpo senza tanti problemi.

 

"Accidenti... devo inventarmi qualcosa per fermare Voltorb..." disse tra sè Ash, mentre osservava impotente Charmander che schivava freneticamente l'attacco Rotolamento. "Se solo riuscissi a trovare un modo per rallentarlo... e riuscissi ad approfittare di quei momenti per metterlo fuori combattimento, allora... Charmander, ritorna! Hai fatto un bel lavoro!"

 

"Char!" esclamò il draghetto, tirando un sospiro di sollievo mentre veniva richiamato nella sua sfera. Voltorb rotolò verso il bordo del ring con espressione furiosa mentre Ash mandava di nuovo in campo Bulbasaur e si apprestava a mettere in atto una nuova tattica inventata sul momento.

"E' tutto tuo, Voltorb! Colpiscilo adesso!" esclamò Surge, sicuro che ormai fosse solo questione di mandare a segno il colpo. Con un'esclamazione metallica, Voltorb si diresse nuovamente verso il suo avversario e si apprestò a mandare a segno l'attacco decisivo...

 

"Bulbasaur, usa la tua Frustata... e aggrappati al soffitto!" esclamò Ash indicando verso l'alto. Un po' sorpreso, Bulbasaur alzò lo sguardo ma eseguì l'ordine come se fosse stato guidato dall'istinto. Le liane verdi sulla sua schiena si estesero rapidamente e agguantarono una trave del soffitto, a diversi metri sopra di loro. Un attimo prima che Voltorb potesse colpirlo, Bulbasaur si sollevò e restò in aria a circa un metro da terra, dove il Pokemon del tenente Surge non era più in grado di raggiungerlo! In quel momento, l'attacco Rotolamento era giunto alla fine, e il Pokemon sferico fu costretto a rallentare, sbattendo i suoi occhi feroci per mandare via la sensazione di vertigine...

 

 

oooooooooo

 

Questo numero si era svolto sotto gli occhi di molti degli allievi del Tenente Surge, tra cui tre individui dall'aspetto un po' strano per essere degli allievi del Capopalestra di tipo Elettro. Uno di loro era veramente minuscolo, basso anche per essere un bambino, e vestito di una divisa troppo larga per lui e un elmetto che teneva nascosto il suo viso... ma non riusciva a mimetizzare l'amuleto dorato a forma di moneta che aveva sulla fronte. Gli altri due erano di statura più normale, ma i loro capelli erano di colori strani che spiccavano decisamente tra quelli degli altri allievi... e il loro fisico non era esattamente atletico come quello degli altri.

 

"Devo ammettere che il moccioso si sta rivelando in gamba." sussurrò la giovane donna travestita da soldatessa, con tanto di giacchetta a maniche corte e una bandana che non riusciva a nascondere i suoi lunghi capelli fucsia. "Credevo che avrebbe fatto di nuovo brutta figura, e invece..."

"Quel ragazzino ha un talento innato." commentò la figura più bassa con una strana voce nasale, come quella di un gatto che in qualche modo aveva imparato a parlare. "Certo, gli manca l'allenamento, ma questo non è certo un problema. Sono convinto... che se gli dessimo qualche anno, diventerebbe abbastanza bravo da dare del filo da torcere ad un Superquattro!"

"Quindi... questo significa che avremo sempre meno possibilità contro di lui?" si lamentò il ragazzo, un tipetto in canottiera blu e capelli azzurri a caschetto. "Cavolo... il nostro capo non sarà contento se non gli portiamo quel Pikachu dopo che ci abbiamo speso tanto tempo..."

 

Meowth sospirò e scosse un dito come per dire di no. "Mio caro James, ragazzo mio... posso capire che tu sia preoccupato, ma come si suol dire... ogni medaglia ha il suo rovescio. Se vedi le cose da questo punto di vista, allora capirai che in realtà siamo in una buona posizione!" disse il Pokemon felino, tenendo la voce bassa in modo da non farsi sentire dagli spettatori più vicini.

 

James sbattè gli occhi sorpreso. "Ogni medaglia ha il suo rovescio? Ti riferisci alla Medaglia Tuono?" chiese. Jessie si sbattè una mano sulla fronte, borbottando qualcosa circa la stupidità del suo compagno.

"Ugh... no, sciocco, non era questo che volevo..." cominciò a dire, ma si fermò di colpo quando si accorse che alcuni spettatori li stavano guardando di sottecchi, forse perchè erano infastiditi dal volume, o perchè sospettavano di loro. "Ehm... ti... ti spiego tutto dopo, okay? Per adesso... godiamoci lo spettacolo, e vediamo se il moccioso riesce a vincere!"

 

Jessie e James annuirono rapidamente e si zittirono di colpo, riportando tutta la loro attenzione all'incontro...

 

 

oooooooooo

 

 

La Voltorb del tenente Surge si stava facendo faticosamente strada, cercando di aprirsi un varco nella difesa di Bulbasaur, ma il Pokemon Erba/Veleno stava combattendo strenuamente e si stava dimostrando un avversario all'altezza dopo gli allenamenti che aveva fatto. Un attacco Foglielama aveva intercettato un tentativo di Rotolamento, che pur riuscendo a sferrare un colpo non indifferente all'avversario, era poi stato mandato all'aria dalla raffica di foglie affilate che Bulbasaur scagliava senza tregua. Con determinazione, Bulbasaur saltò di lato e usò una delle sue liane per aggrapparsi di nuovo al soffitto e scansare il colpo.

 

L'espressione sicura di sè del tenente Surge era sparita, e aveva lasciato il posto ad un cipiglio concentrato. Si era convinto che quel ragazzino non sarebbe stato un avversario così tosto, ma adesso che lo vedeva in azione, si rendeva conto che Ash non era più quello di solo pochi giorni prima. Dove aveva trovato tanta determinazione e tanta forza, quel marmocchio? Qualunque fosse stata la risposta, Surge doveva riconoscere che i suoi sforzi andavano lodati.

 

"Devo ammettere che hai fatto un bel lavoro, moccioso, ma non credere che finisca qui! La mia Voltorb ha ancora un bel po' di trucchi da farti vedere!" affermò il militare. "Forza, Voltorb, ora un bell'attacco Sonicboom!"

"Voltorb!" replicò il Pokemon sferico con voce metallica. Fluttuò in aria per un breve tratto, e scagliò una raffica di onde sonore che colpì in pieno Bulbasaur, senza dargli il tempo di dondolarsi via o di scansare in qualche modo! Il Pokemon Erba/Veleno gracidò per la sorpresa e venne scagliato a terra, ma riuscì a rialzarsi e, ad un comando di Ash, usò un attacco Frustata, facendo scattare in avanti le sue liane non tentativo di agguantare Voltorb.

 

Il Pokemon sferico, molto più agile e veloce di quanto il suo aspetto non lasciasse supporre, riuscì a scansare le liane simili a fruste del Pokemon Erba/Veleno e si spostò sul fianco dell'avversario, sperando di colpirlo da un angolo in cui Bulbasaur era indifeso. Ma il suo avversario si era già voltato, e si aspettava un altro attacco. Ancora una volta, Voltorb usò Sonicboom, scagliando un attacco sonoro che avrebbe ignorato le difese del suo avversario... ma questa volta, Bulbasaur riuscì a difendersi.

"Bulbasaur, respingilo con Foglielama!" esclamò Ash. Bulbasaur scagliò una raffica di foglie taglienti contro l'avversario, e riuscì ad intercettare la bordata di onde sonore a mezz'aria. Si sentì un boato sordo che scosse per un istante la sala e costrinse alcuni spettatori a coprirsi le orecchie... e le foglie taglienti si dispersero, così come le onde sonore scagliate da Voltorb.

 

"Azione, Bulbasaur!" esclamò Ash. Prima che Voltorb potesse reagire, Bulbasaur si scagliò contro il suo avversario e lo investì con tutto il suo peso, costringendo Voltorb a rotolare all'indietro sotto la pressione del colpo. Con uno stridio acuto che metteva assieme rabbia ed imbarazzo, Voltorb si librò di nuovo in aria e si accinse a scontrarsi di nuovo con Bulbasaur...

"Adesso, Bulbasaur! Usa Parassiseme!" esclamò Ash. Come era successo prima, Bulbasaur scagliòun seme che colpì Voltorb e germogliò all'istante, ricoprendo il Pokemon avversario di liane rigogliose ed intralciandogli i movimenti. Voltorb emise un verso metallico ed acuto mentre cercava di liberarsi dalle liane chestavano già trasferendo la sua energia da lui a Bulbasaur. Il Pokemon Erba/Veleno annuì con aria soddisfatta quando le sue forze cominciarono ad essere ripristinate.

 

"Perfetto, Bulbasaur!" esclamò Ash, sentendo che questa volta aveva la vittoria in pugno. "E adesso... usa Foglielama!"

"Saur!" Il Pokemon Seme prese accuratamente la mira e scagliò un'altra raffica di foglie taglienti, ancora più potente e letale di quella di prima. Il Pokemon di Surge cercò di rotolare di lato per scansare il colpo, ma l'attacco era troppo veloce, e il Parassiseme aveva rallentato troppo il Pokemon Elettro, che così venne colpito in pieno e sferzato dalle foglie taglienti che sfrecciavano tutt'attorno a lui. Questa volta, l'attacco si dimostrò troppo potente per resistergli, e Voltorb, dopo aver dondolato pericolosamente per un secondo, cadde a terra con gli occhi trasformati in spirali.

 

"Volt volt... orb..." mormorò con udibile frustrazione. Il tenente Surge il suo Raichu guardarono il loro secondo Pokemon sconfitto con espressione vagamente sorpresa e preoccupata - il Capopalestra stava già elaborando una tattica che sperabilmente gli avrebbe permesso di ribaltare il risultato, ma i miglioramenti di Ash lo avevano lasciato di stucco.

"Okay, soldato Voltorb, ritirata strategica." commentò Surge mentre richiamava il Pokemon sferico nella sua Pokeball. Fece un cenno affermativo verso il suo Pokemon sconfitto, poi rivolse uno sguardo deciso a Raichu, che si stava già galvanizzando all'idea di dover mettere a segno tre vittorie di fila. "Sergente maggiore Raichu... hai visto anche tu qual è la situazione. Ci troviamo di fronte ad un avversario che è diventato molto più forte ed abile di quanto avremmo potuto immaginare. Ho bisogno che tu dia del vostro meglio, è chiaro che solo con la tua esperienza e la tua forza riusciremo a vincere!"

 

"Rai raichu!" rispose prontamente Raichu,  come se volesse dire che non c'era bisogno di preoccuparsi, e che ora  si sarebbe occupato lui di quei pericolosi avversari. Da parte loro, Ash e Pikachu trattennero il fiato. Adesso sarebbe arrivato il momento più difficile.

 

Raichu prese posizione sul quadrato, e gli allievi di Surge esplosero in un coro di incitamenti ed applausi, ma il Pokemon non si fece distrarre e si mise in guardia, spazzando il terreno dietro di lui con la sua lunga coda a forma di folgore. Bulbasaur corrugò la fronte - questo era il momento decisivo, e toccava a lui portare a casa la vittoria... o almeno, far stancare Raichu quanto sarebbe bastato affinchè Pikachu e Charmander portassero a casa la vittoria.

 

"Ci siamo, questa volta. Adesso per Ash sono le stelle o le stalle." disse tra sè Misty. "Brock... quante possibilità hanno i Pokemon di Ash contro Raichu?"

"Difficile dirlo." rispose il ragazzo più grande. "Surge ha allenato bene il suo campione. Una cosa è sicura, Pikachu non può competere con Raichu sul piano della forza fisica."

"Ash e i suoi Pokemon dovranno veramente dare fondo alle loro capacità se vorranno vincere..." disse Goh. Cloe annuì, sperando tra sè che Ash e Pikachu riuscissero a vincere questo duello mozzafiato...

 

Ash e Bulbasaur stavano prendendo tempo. Il Pokemon Erba/Veleno si muoveva con circospezione e cercava di muoversi in una posizione da cui avrebbe potuto attaccare l'avversario con meno rischi. Raichu capì subito che era quello il piano del suo avversario, e attese un po' per dargli un falso senso di sicurezza... poi, ad un cenno di Surge, scattò in avanti per attaccare!

"Non cominci, ragazzino? Allora cominciamo noi!" esclamò. "Raichu, mostragli un bell'attacco Megapugno!"

 

La versione evoluta di Pikachu strinse gli occhi e sfoderò un sorrisetto acuto, per poi scagliarsi contro Bulbasaur con tutto il suo impeto! Sollevò il pugno destro con l'intenzione di abbatterlo sull'avversario, e il Pokemon di Ash cercò come poteva di scansarsi con un abile scarto laterale, ma il colpo era troppo forte, e Bulbasaur venne comunque scagliato viaquando il pugno di Raichu colpì il terreno e provocò una piccola onda d'urto! Bulbasaur si alzò rapidamente e tentò un attacco Foglielama... ma Raichu lo evitò con un salto altissimo, facendo saettare le foglie taglienti sotto di lui senza che queste potessero fargli alcun danno.

"Niente male, ragazzino, ma non crederai che il mio Raichu non abbia anche lui i suoi trucchetti, vero?" esclamò Surge. "Forza, Raichu, adesso usa il tuo attacco... Doppioteam!"

 

"Rai raichu!" esclamò Raichu, ancra a mezz'aria. Prima ancora di atterrare, il roditore elettrico aprì le braccia e sollevò la coda... e alcune immagini illusorie di sè stesso apparvero di colpo attorno a lui, in modo da confondere le idee all'avversario!

"Usa di nuovo Foglielama, Bulbasaur!" esclamò Ash. "Se non riusciamo a capire qual è quella giusta, le colpiremo tutte assieme!"

 

"Saur!" esclamò il piccolo rettile-pianta, per poi bombardare il suo avversario con una raffica di foglie taglienti. A mezz'aria, Raichu non aveva la stessa manovrabilità che a terra, e non riuscì ad evitare del tutto l'attacco, che colpì due delle sue immagini illusorie e le fece sparire. Anche Raichu subì qualche graffio, ma nulla che lo preoccupasse davvero, e riuscì a proseguire il suo attacco.

Un pugno tremendo raggiunse Bulbasaur alla fronte, e il Pokemon Erba/Veleno emise un acuto grido di dolore e sorpresa, venendo poi scagliato fino quasi al bordo del ring. In un frenetico tentativo di non farsi scaraventare giù dal quadrato, Bulbasaur usò di nuovo il suo attacco Frustata per agguantare una trave del soffitto e si sollevò in aria...

 

"Okay, Bulbasaur! Adesso usa un Parassiseme!" esclamò Ash.

"Non te ne daremo il tempo! Raichu, usa il tuo attacco Fulmine!" ribattè Surge. Pur consapevole che gli attacchi Elettro non avevano molto effetto sui Pokemon d'Erba, il Pokemon si caricò... e poi scagliò una sfrigolante scarica elettrica gialla che colpì in pieno Bulbasaur prima che quest'ultimo potesse attaccare! Bulbasaur strabuzzò gli occhi per la sorpresa e il dolore, e si schiantò a terra un attimo dopo, mentre Raichu interrompeva il flusso di elettricità e faceva un passo indietro, giusto per riprendere fiato. Bulbasaur, invece, restò a terra ansimante e non riuscì a rialzarsi.

 

"Come temevo... Bulbasaur non è riuscito a resistere a Raichu." affermò Cloe storcendo il naso.

"Anche se è di tipo Erba, gli attacchi elettrici di Raichu sono così potenti che anche la sua resistenza naturale non è servita a molto." commentò Brock. Possiamo solo sperare che Bulbasaur sia riuscito a rendere le cose più facili a Pikachu e Charmander..."

"Andiamo, Ash! Ce la puoi fare!" lo incitò Misty. "Non mi dirai che ci siamo allenati tanto per niente, vero?"

 

Ash richiamò Bulbasaur e lo ringraziò. "Hai fatto un bel lavoro, Bulbasaur... adesso pensiamo noi al resto!" affermò. "Vai, Charmander!"

"Charrrr!" esclamò il piccolo Pokemon Fuoco, già in guardia e schierato davanti a Raichu. La forma evoluta di Pikachu corrugò la fronte e spazzò il terreno con la coda per incitare il suo avversario... e questa volta, Ash decise di non dare al tenente Surge il beneficio del primo attacco.

 

"Charmander, comincia subito con un attacco Murodifumo!" esclamò Ash. "Gli confondiamo un po' le idee!"

Il draghetto rosso non se lo fece ripetere e scagliò un getto di denso fumo grigio e fuligginoso che avvolse rapidamente Raichu. Il Pokemon Elettro indietreggiò e cercò di tendere al massimo i suoi sensi, pronto a ricevere l'attacco del suo nemico in qualunque momento.

 

"Non ti avvicinare troppo, Charmander!" esclamò Ash. "Adesso colpiscilo con Braciere!"

Con un cenno del capo, il draghetto arancione prese fiato e scagliò una piccola palla di fuoco contro Raichu. "Char! Char!" esclamò, per poi lanciare un altro attacco dello stesso tipo. Raichu fu abbastanza svelto da schivare il primo colpo, ma il secondo arrivò entro un lasso di tempo troppo breve, e Raichu non fu abbastanza veloce da evitarlo, venendo colpito ad un fianco. Il Pokemon Elettro barcollò ma non cadde, ed era evidente che ci sarebbe voluto ancora molto perchè subisse danni rilevanti.

"Da quella parte, sergente maggiore Raichu!" esclamò Surge. Il suo campione comprese quello che il militare voleva dire - la loro intesa era stata forgiata da anni di sfide sostenute assieme, e a quel punto si conoscevano come vecchi amici.

 

"Raichuuu!" esclamò. Si caricò brevemente e scagliò un rapido e preciso attacco Tuonoshock che sfrecciò verso Charmander... ma la fuliggine che ancora aleggiava sul ring gli fece sbagliare la mira, e la scarica elettrica sfrecciò a pochi centimetri da Charmander, che si ritrasse sgranando gli occhi. Per fortuna, lo sgomento durò solo per un attimo: Charmander prese un bel respiro e scagliò un altro attacco Braciere... ma questa volta, Raichu scagliò un Tuonoshock più preciso e più rapido, che intercettò la palla di fuoco e la dissolse a mezz'aria. Un attimo dopo, un altro Tuonoshock colpì il malcapitato Charmander al torace e gli trasmise una dolorosa scarica elettrica, facendolo barcollare.

 

"Pikachu!" esclamò Pikachu allarmato. Il draghetto arancione barcollò, ma riuscì a tenersi in piedi... anche se Ash riusciva a vedere che non sarebberiuscito a restare in piedi ancora a lungo. Un altro colpo preso in pieno lo avrebbe messo al tappeto... ed Ash non voleva che i suoi Pokemon si facessero male inutilmente. C'era ancora una mossa che Charmander poteva tentare, in ogni caso... ed Ash non voleva lasciare nulla di intentato!

 

"Forza, Charmander! So che ce la puoi fare!" esclamò il ragazzino. "Adesso... prendi bene la mira e usa un attacco Lanciafiamme!"

Raichu corrugò la fronte e si preparò a ricevere l'attacco... e quando vide Charmander spalancare la bocca, caricò una massiccia quantità di energia elettrica sulle guance. Si sentì un ruggito profondo quando Charmander scagliò il suo attacco e diresse un'enorme fiammata contro Raichu... e nello stesso momento, Raichu lanciò il suo Fulmine. I due attacchi si scontrarono a mezz'aria e scatenarono un abbagliante gioco di luci che durò per diversi secondi, mentre i due contendenti spingevano con tutte le loro forze l'uno contro l'altro, nel tentativo di sopraffarsi a vicenda. Charmander si sforzò al massimo, mettendoci tuttala sua energia e facendo retrocedere di diversi passi il Fulmine di Raichu... e il topo elettrico strizzò un occhio allarmato prima di dare anche lui fondo alle sue riserve e scagliare un Fulmine alla massima potenza. Questa volta, il Lanciafiamme non riuscì a reggere l'impatto, e le fiamme si dispersero, permettedo così al Fulmine di Raichu, pur indebolito, di proseguire e colpire in pieno Charmander! Il piccolo Pokemon di Fuoco emise un acuto ringhio e si irrigidì, per poi cadere a terra senza fiato... ma questa volta, senon altro, Raichu sembrava essere almeno un po' affaticato, visto che ci mise un po' di tempo per riprendere fiato e rimettersi in guardia.

 

"Heh. I tuoi Pokemon hanno fegato, ragazzino, ma se non riescono a vincere, non basta il coraggio per ottenere la Medaglia!" affermò Surge. "Forza, fammi vedere se riesci ad uscire da questa situazione! Vediamose il tuo piccolo Pikachu ha quello che gli serve per combattere il mio Raichu!" 

Ash richiamò il suo Charmander ormai esausto e loringraziò sentitamente prima di rimettere a posto la sua Pokeball... e a quel punto, Pikachu era già salito sul ring e si era messo in guardia. Non vedeva davvero l'ora di misurarsi di nuovo con Raichu e vedere una volta per tutte chi dei due fosse il più forte.

 

"Forza, Ash! Forza, Pikachu! Non fatevi battere!" esclamò Goh usando le mani come megafono. Ash si girò per un attimo verso i suoi amici e fece il segno dell'okay, poi riportò la sua attenzione sulla battaglia e si impose la massima attenzione. Quello era il momento decisivo.

"Non è ancora finita, Surge! Io e Pikachu ci siamo allenati molto... e questa volta non ci lasceremo battere!" esclamò il ragazzino di Biancavilla. "Forza, Pikachu! Sai cosa devi fare!"

 

"Pika pika!" esclamò il topolino elettrico. Per diversi secondi, lui e Raichu si fissarono, sfidandosi silenziosamente ad un duello uno contro uno... e il campione del Tenente Surge scivolò in una comoda posizione di guardia.

"So già cosa farà il tuo Pikachu. Perderà!" esclamò Surge. "Avanti, Raichu, fagli assaggiare un bel Mega Pugno!" 

 

Con un ghigno sicuro, Raichu si scagliò verso Pikachu e si preparò a sferrare un pugno devastante... ma Pikachu lo attese a piè fermo, ed Ash cercò di calcolare il momento giusto per dare il suo ordine. Mancava ormai soltanto un passo perchè Pikachu fosse alla portata della sua versione evoluta quando Ash diede il segnale.

"Agilità, Pikachu!" esclamò. Pikachu non attendeva che questo segnale. Con un tremendo scatto di velocità, il topolino elettrico sfrecciò di lato e fece in modo che il pugno di Raichu si abbattesse sul pavimento, lasciando il Pokemon nemico sorpreso e incredulo. Raichu alzò lo sguardo verso il suo avversario e vide che Pikachu  si apprestava ad attaccare di nuovo... ma questa volta, il topolino giallo era stato abbastanza prudente da non gettarsi nella mischia a capofitto, e invece si muoveva ad alta velocità intorno a Raichu, in modo da non dargli un bersaglio fisso.

 

"Attendi, Raichu!" esclaò Surge. "Sta cercando il momento giusto per attaccare. Meglio non sottovalutarlo."

Raichu annuì e si mise in guardia... e Pikachu, una volta accumulata abbastanza velocità, spiccò un salto altissimo e scese giù in picchiata verso la sua controparte evoluta, pronto a sferrare un solido colpo!   

 

"Pikachu!" esclamò Ash. "Usa un attacco Codacciaio! Adesso!"            

 

Il topolino elettrico fece una capriola in aria e sferrò un poderoso colpo dall'alto verso il basso con la sua coda trasformata in ferro lucente. Sembrava sul punto di colpire Raichu, che però riuscì a difendersi giusto in tempo e alzò le braccia per parare il colpo come poteva. Si sentì un tremendo boato nel momento in cui l'attacco Codacciaio andò a segno, e Raichu venne spinto via per un breve tratto, poi scosse le braccia doloranti e si rimise in guardia. Ora però Pikachu si stava facendo sempre più veloce, e diventava difficile seguire le sue mosse.

 

"Non farti intimorire, Raichu! Abbiamo battuto avversari più solidi!" esclamò il tenente Surge. "Adesso usa di nuovo Doppioteam!"

"Raichu!" rispose la forma evoluta di Pikachu. Scattò in avanti e si mosse ad alta velocità, creando accanto a sè due immagini illusorie mentre si lanciava contro Pikachu... e quest'ultimo tentò di colpire con un Attacco Rapido, solo per colpire uno dei doppioni e farlo sparire nel nulla. Il topolino giallo atterrò agilmente dietro Raichu e si preparò a ricevere l'attacco successivo, che non tardò a giungere. Raichu si voltò e cercò di eseguire un attacco Megapugno, abbattendo il pugno destro su Pikachu con tutta la sua forza. Pikachu si scansò in tempo... ma non riuscì ad evitare un attacco Schianto che Raichu eseguì volteggiando su sè stesso e schiaffeggiandolo con la coda. Pikachu squittì e si abbattè al suolo, ma si rialzò un attimo dopo e scagliò un attacco Tuonoshock che colpì Raichu al torace. Il Pokemon più grande indietreggiò, non proprio danneggiato ma certamente infastidito dal colpo subito, e questo diede a Pikachu il tempo che gli serviva per riorganizzarsi e tentare una nuova tattica.

 

"Hmm... mi sembra di capire che Raichu non è in grado di aumentare la sua velocità come invece può fare Pikachu..." disse Ash tra sè, notando come Raichu non aveva usato alcuna mossa che lo velocizzasse. "Forse ho capito... facendo evolvere il suo Pikachu in un Raichu, Surge non gli ha dato la possibilità di imparare le mosse basate sulla velocità che invece avrebbe potuto imparare se fosse rimasto un Pikachu più a lungo..."

 

Ash ricordò alcuni insegnamenti del professor Oak... in particolare, qualcosa che gli aveva detto su Pikachu e sulla maggior parte dei Pokemon che si evolvono tramite le cosiddette "pietre evolutive"... un po' come i Clefairy, che si evolvono in Clefable una volta esposti ad una Pietralunare...

Il professore aveva detto che questo tipo di evoluzione può essere un'arma a doppio taglio - rende il Pokemon più forte e potente in meno tempo, ma una volta evoluto, il Pokemon non può più imparare da solo determinate mosse che altrimenti gli verrebbero naturali. Evidentemente, Surge aveva fatto evolvere troppo presto il suo Raichu, e il risultato era che adesso il suo arsenale era limitato, e non era agile e veloce come avrebbe potuto essere. Forse era questo il punto debole che Ash e Pikachu avrebbero dovuto sfruttare per vincere.

 

"Continua a girargli attorno, Pikachu! Usa di nuovo Tuonoshock!" esclamò Ash. Raichu levò un pugno e cercò di abbatterlo sul suo avversario... ma Pikachu evitò nuovamente l'attacco e lasciò che il pugno del suo avversario colpisse il punto in cui lui si trovava e vi aprisse una piccola breccia. Con agilità, Pikachu atterrò sulla testa di Raichu e gli sferrò un colpo rapido e preciso, facendo barcollare la sua versione evoluta. Mentre Raichu barcollava, Pikachu atterrò dietro di lui e si voltò di scatto, rimettendosi in guardia un istante dopo.

 

"Bel colpo!" esclamò Goh. "Sembra che questa volta Pikachu riesca a tenergli testa!"

Misty annuì soddisfatta. "Già... ma non è ancora finita. Raichu è ancora in vantaggio, in quanto a potenza e forza fisica. Ash dovrà stare attento a non farsi cogliere impreparato..."

 

Surge cominciava ad essere seriamente preoccupato. Quel piccolo Pikachu si stava rivelando un avversario molto più difficile del previsto, e Raichu stava cominciando a perdere colpi. Era necessario sferrare un attacco decisivo quanto prima... a condizione, ovviamente, che Raichu riuscisse a colpire un bersaglio così piccolo ed agile.

"Accidenti... forse avrei dovuto aspettare più avanti nell'addestramento, prima di conferire la Pietratuono al sergente maggiore Raichu... ma è inutile lamentarsene adesso." disse tra sè Surge. In quel momento, mentre Pikachu continuava a sfrecciare attorno a Raichu, mettendo a segno una serie di Attacchi Rapidi che stavano man mano stancando il Pokemon più grande, Surge stava cercando il momento giusto per sferrare un attacco decisivo. Doveva essere un unico colpo, abbastanza intenso da mandare al tappeto Pikachu all'istante, o non avrebbe avuto una seconda possibilità.

"Raichu, usa Megapugno, ancora!" esclamò Surge.

 

"Continua così, Pikachu! Continua con Attacco Rapido!" esclamò Ash. Pikachu scattò nuovamente verso Raichu e mise a segno un altro colpo, che fece barcollare il suo avversario ormai sempre più sotto pressione. Con un'esclamazione furente, Raichu tentò un altro attacco Megapugno, e Pikachu si spostò per evitarlo... ma Raichu fece immediatamente un altro scatto con l'altro braccio, e questa volta riuscì a colpire l'impreparato Pikachu e sollevarlo da terra, facendolo poi atterrare dolorosamente sul quadrato. Pikachu strinse i denti, sentendogli effetti dei colpi presi durante la lotta che si manifestavano dolorosamente sul suo corpo, e cercò di rialzarsi... ma quel colpo aveva dato a Raichu il tempo che gli serviva per caricarsi e preparare un attacco Fulmine.

 

"Perfetto, sergente maggiore Raichu! E adesso... chiudiamo lo scontro con un bell'attacco Fulmine!" esclamò Surge, sicuro di avere ormai la vittoria in pugno. Raichu tirò un sospiro di sollievo, lieto di essere riuscito a sconfiggere un avversario così sfuggente ed abile... e caricò al massimo le ghiandole elettriche sulle sue guance, prendendo la mira per assicurarsi che quel colpo sarebbe stato davvero quello decisivo. Pikachu si stava ancora rialzando, ed Ash tenne il fiato sospeso, sapendo che gli era rimasta ancora una possibilità di agguantare la vittoria...        

 

Finalmente, Raichu sprigionò tutta la sua energia e scagliò una potente scarica elettrica che partì ruggendo verso Pikachu, come un'ondata che stava per travolgerlo. Pikachu strinse i denti e restò a guardare con attenzione... il Fulmine di Raichu aveva ormai occupato tutto il suo campo visivo, ma il topolino elettrico era riuscito a vedere un angolo morto da cui avrebbe avuto qualche possibilità di sfuggire al devastante attacco. Era piuttosto distante, ma grazie alla sua velocità, aveva qualche possibilità di raggiungerlo...

 

Pikachu scattò verso il punto che aveva individuato alla massima velocità possibile, appena in tempo per evitare la dirompente scarica elettrica che minacciava di travolgerlo. Con determinazione, Pikachu si spinse in avanti e riuscì per un pelo ad evitare l'attacco, che si schiantò sul terreno dietro di lui con un frastuono assordante e un'abbagliante gioco di luci! Pikachu sentì un'onda d'urto che lo investiva, colpendolo al fianco come una palla di cannone, ma riuscì a restare in piedi e si avvicinò di scatto a Raichu, che interruppe di colpo il suo attacco e si guardò attorno incredulo. Prima che il campione di Surge potesse tentare una difesa, Pikachu gli era già addosso!

 

"Che cosa?" esclamò Surge sgranando gli occhi.

 

"Perfetto! Pikachu, questo è il colpo decisivo! Usa... Megapugno!" esclamò Ash.

 

"Pikaaaaa!" Con un acuto grido di battaglia, il topolino giallo spiccò un salto e strinse una mano a pugno, per poi colpire il Pokemon di Surge sotto il mento con tutta la potenza di cui era capace! Raichu non era in guardia, e non potè fare nulla per difendersi prima che il pugno di Pikachu impattasse sul suo mento!

Raichu strinse i denti un attimo prima che il tremendo colpo lo sollevasse da terra e lo facesse volare per un breve tratto, mandandolo infine a schiantarsi a terra a pochi metri di distanza, sotto gli occhi increduli di tutta la Palestra! Pikachu atterrò un secondo dopo, scuotendo la mano con cui aveva colpito e riprendendo fiato, mentre Raichu, a denti stretti e dolorante, cercò ancora di rialzarsi per qualche secondo...

 

...e finalmente, Raichu barcollò, si inclinò in avanti, e si accasciò a terra privo di forze.

 

Attoniti, i soldati del tenente Surge non riuscirono neanche a parlare per qualche secondo prima che la soldatessa che faceva da arbitro, altrettanto stupefatta, non pronunciò il risultato dello scontro. "R-Raichu non è più in grado di combattere!" esclamò. "Ash Ketchum e il suo Pikachu si aggiudicano quindi questa competizione per la Medaglia Tuono! Congratulazioni!" 

 

"Sìììì!" esclamò Ash alzando un pugno in aria in preda all'estasi. Incapace di contenere la sua gioia, il ragazzino salì sul ring e abbracciò il suo sorpreso Pikachu, che stava ancora riprendendo fiato. "Abbiamo vinto, Pikachu! Sei stato grande! Lo sapevo che ce l'avresti fatta! E' stata una grande vittoria!"

"Pika pi...? Pikachuuuuu!" esclamò il topolino elettrico, ricambiando l'abbraccio un attimo dopo e sprigionando una scarica elettrica come un fuoco d'artificio, che illuminò per qualche istante la sala principale della Palestra. Misty, Brock, Goh e Cloe si alzarono dai loro posti e si produssero in un caloroso applauso per festeggiare la vittoria di Ash... e anche diversi degli allievi di Surge, pur dispiaciuti per la sconfitta del loro Capopalestra, non poterono fare a meno di alzarsi ed applaudire.

 

Il tenente Surge, dopo un attimo di stupore, fece un sorriso rassegnato e salì a sua volta sul ring, per poi inginocchiarsi accanto al suo Raichu, che alzò lo sguardo come per scusarsi con lui.

"Rai... chuuu..." mormorò il Pokemon desolato.

Ma il tenente non ce l'aveva con il suo Pokemon, e lo accarezzò come per confortarlo. "Hai fatto un ottimo lavoro. Riposo, sergente maggiore." affermò. Aiutò il suo Raichu ad alzarsi, e non appena il gioco di luci e scintille attorno ad Ash si fu fermato, andò a congratularsi con il suo sfidante. "E anche voi avete fatto un ottimo lavoro. Non sei un marmocchio, ragazzo mio, sei un allenatore di quelli come si deve!"

"Grazie, tenente Surge." affermò Ash, mentre lui e il Capopalestra di Aranciopoli si scambiavano una decisa stretta di mano. Sotto di loro, Pikachu e Raichu fecero la stessa cosa e si guardarono dritti negli occhi in segno di intesa. "E' stata una grande battaglia... e sono orgoglioso di aver vinto."

"Hai dato prova di te, ragazzo. Ma spero che un giorno vorrai concedermi la rivincita." rispose il Capopalestra, per poi infilarsi gli occhiali da sole e consegnare ad Ash una Medaglia gialla a forma di fulmine stilizzato. "Per adesso... permettimi di consegnarti la Medaglia Tuono! Congratulazioni! Ed ora... roooompete le righe!"

 

"Grazie, tenente Surge!" replicò Ash. Ricevette la Medaglia dalle mani del robusto Capopalestra, poi si chinò per prendere in braccio Pikachu, e sollevò in aria la sua nuova Medaglia per farla vedere ai suoi compagni. "Ce l'ho fatta! Mancano cinque Medaglie!"

"Complimenti, Ash!" esclamò Misty.

Brock annuì con decisione. "Beh, vedo che il nostro allenamento è servito a qualcosa!" affermò. "Ottimo lavoro, Ash!"

"Sei stato grande!" esclmò Goh. Il suo Scorbunny applaudì a sua volta, mentre lo Yamper di Cloe saltellava ed abbaiava festosamente per celebrare la vittoria, e la sua padroncina si muoveva goffamente per non inciampare su di lui. 

 

Era un momento di festa per tutti loro.

 

 

oooooooooo

 

 

Approfittando della confusione e dei festeggiamenti, tre individui travestiti si staccarono dalla folla e cominciarono ad allontanarsi, cercando di non dare nell'occhio mentre si dirigevano verso un'uscita laterale.

 

"Beh, credo che non ci sia bisogno di dire altro." sussurrò Meowth dopo essersi assicurato che non ci fossero altri attorno che potessero ascoltare i loro discorsi. "Il moccioso è in gamba, non c'è che dire. Cosa pensate che dirà il capo se gli proponessimo... di reclutare il marmocchio invece che semplicemente rubare quel Pikachu?"

"Idea interessante, Meowth. In effetti... questo vorrebbe dire non doverlo affrontare e non farci scaraventare in orbita!" riflettè Jessie. "Potrebbe essere un'ottima idea, lo ammetto."

"Così ci prendiamo le lodi del capo, e abbiamo una nuova recluta per il Team Rocket!" esclamò James entusiasta. "Questa volta sì che per il Team Rocket sarà la rivincita!"

 

I tre si stavano già per allontanare, sghignazzando soddisfatti per quella che credevano essere una grande trovata... quando Jessie e James vennero afferrati saldamente da due degli allievi del tenente Surge, che li trascinarono nuovamente verso la folla che festeggiava.

 

"Hey, voi due!" esclamò giovialmente una soldatessa con una bandana legata sulla testa. "Che cosa fate, ve la svignate? C'è un po' di festa da fare!"

"Giusto!" continuò un alto e robusto ragazzo di colore. "Restate qui e celebriamo in compagnia!"

 

Il povero James sbiancò in volto sentendosi preso per la collottola come un cucciolo di Meowth! "C-Cosa?" esclamò, dibattendosi debolmente nella morsa amichevole ma simile ad acciaio dell'uomo. "Ehm... no, un momento, aspetta! Noi... noi avremmo fretta e..."

"Abbiamo un appuntamento, non possiamo restare!" protestò Jessie, ma la ragazza con la bandana non la lasciò andare e la portò con sè trascinandola di peso! "Hey, aspetta! Aspetta un momento! Meowth, fa qualcosa! Non stare lì impalato!"

"Aspettateeeee!" si lamentò James mentre veniva trascinato di nuovo verso la ressa... e Meowth ancora travestito, sospirò e congiunse le mani in una comica espressione di falsa contrizione!

 

"Oh beh. Che dire. Riposate in pace, voi due." disse sarcastico il Pokemon felino. 

 

 

 

oooooooooo

 

 

CONTINUA...    

 

 

 

    

 

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Capitolo 30
*** In viaggio sulla S.S. Anne ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 29 - In viaggio sulla S.S. Anne

 

 

Erano passati cinque giorni dall'incontro con il Tenente Surge alla Palestra di Aranciopoli... e per Ash Ketchum non era ancora passato il momento di esserne euforico!

 

"Hm hm hmmm, hm hm hmmm... Tre Medaglie! Ci pensate, ho tre Medaglie!" canticchiò Ash. Il ragazzino camminava tenendo aperto il risvolto della sua giacchetta, in modo che si vedessero le tre Medaglie che aveva appuntato al suo interno... mentre Pikachu camminava accanto a lui con espressione imbarazzata. In effetti, era già da un po' che il suo allenatore si stava vantando di quello che era riuscito a fare...

 

Misty grugnì e si massaggiò la fronte come se avesse avuto mal di testa. "Lo sappiamo, Ash... guarda che non è che ce ne dimentichiamo se tu non ce lo ripeti ogni tot ore!" borbottò. "Anche se... devo ammettere che sei stato bravo, e te la sei cavata bene con il Tenente Surge. Ma adesso vedi di non montarti la testa, okay? Ci sono ancora cinque Palestre prima di poter accedere al campionato dell'Altopiano Blu, e sono sicura che saranno delle sfide ancora più impegnative di Surge!"

"Misty ha ragione... è giusto che tu sia orgoglioso di aver raggiunto questo obiettivo, ma se ti adagi sugli allori, finirai per non arrivare mai all'Altopiano Blu." continuò Brock.

 

"Non vi preoccupate, ragazzi! Adesso ho intenzione di riprendere gli allenamenti!" rispose Ash senza perdere un colpo. "E la prima che faremo io e Goh... sarà cercare di far imparare qualche nuova mossa ai nostri Pokemon! Giusto?"

Con un sorriso smagliante, Ash mise un braccio attorno alla spalla di Goh. Il ragazzino dalla pelle scura e il suo Scorbunny sgranarono gli occhi per un attimo, ma l'entusiasmo di Ash li trascinò un attimo dopo, e Goh si schiarì la voce. "Beh, a dire la verità... io e Scorbunny pensavamo di iniziare a dare un'occhiata qui attorno ad Aranciopoli e catturare un po' di Pokemon. Anch'io vorrei iniziare ad allenare qualche altro Pokemon oltre al mio starter! Ovviamente, questo non cambia che tu sei sempre il mio primo Pokemon, Scorbunny!"

 

"Scor..." mormorò il coniglietto fiammeggiante, facendo finta di essersi risentito.

 

"Non è un problema, per questo possiamo darti una mano anche noi!" rispose Misty. "Basta che tu non ti faccia prendere la mano come è successo al nostro amico Ash qui presente, okay?"

"Hey! Guarda che se qui c'è qualcuno che si sta facendo prendere la mano, questa sei tu!" replicò prontamente Ash. Immediatamente, i due ragazzini si squadrarono con espressione di sfida, con tanto di scarica elettrica crepitante che guizzava crepitando tra i loro occhi... e sia Brock che Pikachu sospirarono e si allontanarono di un passo per non essere coinvolti.

 

"Prova a dirlo di nuovo, moccioso!"

"Certo che te lo dico! E te lo ripeto, anche!"

"Ma sentitelo! Dovresti ringraziarmi che ti alleno!"

"Già... ho battuto Surge malgrado te, non grazie a te!"

 

Brock, Pikachu e Goh sospirarono. Quei due non potevano proprio fare a meno di litigare...

 

Prima che il battibecco tra Ash e Misty andasse avanti, tuttavia, il gruppo si accorse che erano arrivati in un punto di Aranciopoli che fino a quel momento non avevano visto che di sfuggita - il grande porto nel quale navi turistiche e commerciali si susseguivano a ritmo quasi frenetico, dando alla città sull'oceano la sua fama. Distratti dal loro botta e risposta, Ash e Misty si diedero un'occhiata attorno, restando ammirati e sbalorditi di fronte a ciò che era apparso loro davanti - un'enorme nave da crociera dallo scafo bianco che sembrava quasi risplendere alla luce del sole, con un alta ciminiera che la faceva sembrare ancora più imponente di quanto già non fosse e un ampio ponte dove si vedevano innumerevoli sdrai, ombrelloni e tavolini. Sembrava quasi una piccola città galleggiante, con un corpo principale dall'aspetto snello e dinamico, numerose finestre di vetro sfumato disposte in ordine lungo le fiancate, e una striscia blu come il mare che percorreva la fiancata, girando attorno alla prua e terminando in un punto dove si poteva leggere il nome dell'imponente nave da crociera.

 

S.S. ANNE

 

"Woooow! Avete visto che roba?" esclamò Goh come ipnotizzato. "Quella... è la famosa S.S. Anne, la nave che porta gli allenatori di Pokemon in giro per il mondo!"

"Accidenti, ma è immensa! Credo che mi ci vorrebbe almeno una settimana per vederla tutta... e cosa ci faranno tutti quegli allenatori, là dentro?" si chiese Ash, mettendo completamente da parte il suo screzio con Misty. La bambina dai capelli arancioni, da parte sua, aveva ugualmente perso interesse a litigare con Ash, e stava a sua volta ammirando la S.S. Anne.

Ora che si erano avvicinati un po' di più, i ragazzi erano in grado di vedere i passeggeri e l'equipaggio della grande nave che si avvicendavano sui ponti della nave, sui pontili e sulle rampe di accesso. L'equipaggio si stava premurando di caricare provviste, strumenti per Pokemon e tutto ciò che poteva essere necessario per il lungo viaggio, mentre sui pontili, alcuni allenatori stavano facendo un po' di pratica con i loro Pokemon. Ash e Pikachu videro con i loro stessi occhi un distinto signore vestito in un elegante abito da prestigiatore che dava mostra dell'abilità del suo Pokemon, un Raticate piuttosto grande ed aggressivo che stava facilmente avendo ragione di un paio di avversari da solo.

 

"Beh, su quella nave si tengono incontri di Pokemon tutto il giorno e tutta la notte!" spiegò Brock. "Solo allenatori di un certo livello possono guadagnarsi il biglietto per salire a bordo di quella nave... o chi ha molti soldi da spendere!"

"Woooow! Ragazzi, ci pensate se potessimo salire a bordo anche noi?" esclamò Ash con aria sognante. "Pensate a tutti gli allenatori con cui ci potremmo misurare, e tutti i Pokemon che potremmo vedere!"

"Pika pikachu!" squittì il topolino elettrico, condividendo l'entusiasmo del suo allenatore.

 

"Beh... in effetti è vero! Pensate a tutti quei Pokemon provenienti da tutto il mondo che potremmo vedere! Per me sarebbe un sogno!" esclamò Goh, con tanto di scintille luminose che brillavano comicamente attorno a lui!

"Scorbunny..." Il suo Scorbunny ridacchiò imbarazzato e si massaggiò la nuca con una mano.

 

Neanche Misty era riuscita a resistere al fascino di una nave da crociera. "Ooooh, anche a me piacerebbe tanto poter salire su una nave così bella!" esclamò, congiungendo le mani e guardando trasognata il pontile della nave. "Ve lo immaginate come dev'essere prendere il sole sul ponte di quella nave e fare il bagno nella piscina di bordo? Magari con i miei Pokemon d'Acqua! Sarebbe fantastico!"

 

"E non dimentichiamoci... di tutte le allenatrici che ci saranno!" esclamò Brock, sfregandosi il mento con un brillio acuto nei suoi occhi quasi perennemente chiusi! "Non c'è niente di più romantico di una passeggiata sui pontili al chiaro di luna, sussurrandosi dolci parole mentre guardiamo il mare che si estende davanti a noi... e le stelle che brillano nel cielo..."

 

E già si immaginava mentre, vestito di tutto punto con smoking a papillon al colletto, si godeva un romantico apuntamento con un'Infermiera Joy vestita di un elegante abito rosa, o un'Agente Jenny vestita di azzurro...

 

"Già, se solo potessimo salire a bordo della S.S. Anne..." commentò Ash. I quattro restarono in fila, a guardare trasognati la grande nave con il vivo desiderio di poter vedere come fosse all'interno...

E poi, tornati alla triste realtà dei fatti, sospirarono tutti assieme e chinarono la testa, con tanto di righine blu che apparivano di colpo sopra le loro teste!

"Sigh... ma la realtà è che dovremmo risparmiare per mesi per poter stare anche un giorno soltanto a bordo di una nave di lusso come quella!" commentò Ash. Pikachu si avvicinò al suo allenatore e gli diede qualche pacchetta amichevole sulla gamba, e Scorbunny fece lo stesso con Goh. Di malavoglia, Ash e i suoi compagni si voltarono e cominciarono a trascinarsi lontano dalla S.S. Anne, in modo da risparmiarsi almeno la pena di dover guardare da lontano quella nave da sogno non potendo fare altro che sognarla... Anche Pikachu e Scorbunny sospirarono e seguirono i loro allenatori, con lo sguardo basso e l'espressione rassegnata...

 

"Ehilà, ragazzi! Ci pare di capire che non vi dispiacerebbe fare un giro sulla S.S. Anne!" Una vocetta femminile acuta e dal tono allegro fermò il quartetto proprio mentre era in procinto di allontanarsi dal porto. Immediatamente, i giovani allenatori si fermarono e guardarono in direzione di chi aveva parlato... due ragazze vestite da studentesse, con la pelle scura, gli occhiali da sole e i capelli colorati, una di azzurro chiaro e una di rosso accesso, la perfetta rappresentazione di due gyaru!

 

"Hm? E voi... voi chi siete?" chiese Ash, stupito dall'apparizione di quelle due ragazze.

"Pikachu?" gli fece eco Pikachu.

 

La gyaru con i capelli rossi ridacchiò. "Hohohohooo! Noi siamo... ehm... promotrici delle crociere della S.S. Anne! Non sapete che questa splendida nave è stata costruita in stretta collaborazione con la Devon Spa, e compie annualmente un giro attorno al mondo, fermando una volta all'anno nel porto di Aranciopoli?" esclamò.

"Ooooh, è fantastico!" esclamò la gyaru dai capelli azzurrini, con una vocetta acuta dal timbro un po' strano - per un attimo, a Brock sembrò che stesse parlando in falsetto.

 

"La Devon Spa?" chiese Goh, per poi schioccare le dita e sgranare gli occhi contento. "Aaaah, ma certo! Non è quella grande azienda che ha sede nel continente di Hoenn e crea ogni sorta di tecnologia avanzata per la cattura e l'addestramento dei Pokemon?"

"Sei molto informato, Goh." rispose Ash sbalordito. "Sinceramente, io avevo sentito questo nome, ma non mi ricordavo bene che cosa fosse."

Misty si schiarì la voce. "Beh... tutto questo è molto interessante..." rispose. "E voi fate pubblicità alla S.S. Anne per farla conoscere meglio in tutto il mondo, mi sembra di capire..."

 

"Certamente!" rispose la ragazza dai capelli azzurrini, ponendo sempre molta enfasi su ogni parola. "Ma perchè restare tanto a parlare quando vi possiamo dare un esempio di quello che vogliamo dire? Voi siete tra i fortunati che sono stati scelti per un giorno a bordo di questa splendida nave da crociera!"

"Cosa? Dite davvero?" esclamò Ash, attorno a cui avevano ripreso a brillare scintille luminose di gioia! Il ragazzino scattò verso la gyaru dai capelli azzurri, guardandola dritta negli occhi con espressione trasognata! "Volete dire che potremo viaggiare per un giorno intero sulla S.S. Anne? Misurarci con i suoi allenatori?"

 

"Potremo vedere tutti i Pokemon che viaggiano con i passeggeri?" esclamò Goh, affiancandosi di scatto ad Ash e Pikachu.

"Potremo fare il bagno nelle piscine di bordo e prendere il sole sul ponte?" continuò Misty, altrettanto incantata!

"Potremo fare la conoscenza delle ragazze... ehm, volevo dire, degli allenatori in viaggio e magari scambiarci e-mail e numeri telefonici?" concluse Brock.

 

"Ehm... Hohohohooo! Ma... ma certo! Questo ed altro a bordo della splendida nave S.S. Anne!" rispose l'altra ragazza, dopo un breve momento di esitazione. "Guardate un po'! Abbiamo quattro biglietti omaggio per voi! Ognuno di questi dà diritto a voi e ai vostri Pokemon di viaggiare per un giorno a bordo della S.S. Anne! E potrete utilizzarli già domani! Avrete una cabina a vostra disposizione, pasti gratuiti e potrete dormire in una delle sue splendide cabine! Dopodichè, la S.S. Anne vi riporterà qui ad Aranciopoli, dove scenderete prima che la nave riprenda la sua crociera attorno al mondo! E allora, che ne dite? Non vi attira questa fantastica offerta?"

 

"Certo che ci piace!" esclamò Ash. "Che ne dite, ragazzi? Facciamo un bel giro sulla S.S. Anne?"

"Pika!" esclamò allegramente Pikachu, mentre le ragazze dalle pelle scura distribuivano i biglietti al quartetto di amici. Misty tenne stretto il biglietto, sorridendo da un'orecchio all'altro e pregustando tutto il divertimento che li aspettava in quella giornata memorabile.

 

"Ehm... non avreste per caso un biglietto in più?" chiese Goh, mentre guardava estasiato il suo biglietto. "Mi piacerebbe offrire questo viaggio anche alla mia amica..."

La gyaru dai capelli azzurrini sembrò sorpresa per un attimo, e la sua compagna le diede una leggera gomitata come per spronarla. "Ah... ehm... temo... temo di no, ragazzi! A noi danno soltanto i biglietti omaggio che ritengono convenienti... e questi quattro che vi abbiamo dato erano i nostri ultimi biglietti!"

"Ma siamo sicure che vi divertirete un sacco anche voi quattro con i vostri Pokemon!" disse l'altra ragazza, gettando uno sguardo prima a Pikachu, e poi allo starter di Goh. Non aveva mai visto uno Scorbunny prima di allora... era davvero un Pokemon inusuale e molto carino... "Mi raccomando, venite qui domani mattina e presentate questi biglietti! Vi aspetta un viaggio incantevole, che non scorderete mai in vita vostra! Detto questo... temo che dobbiamo lasciarvi! Ci vediamo in giro, eh?"

"A prestooooo!" esclamò la seconda gyaru con voce cantilenante. Le due si allontanarono a passo allegro, zigzagando tra le persone che affollavano il porto di Aranciopoli, e lasciando Ash e i suoi compagni sul pontile con i loro biglietti.

 

"Pikachu..." disse Pikachu, continuando a guardare quelle strane ragazze dalla pelle scura. Aveva l'impressione che avessero qualcosa di familiare, ma in quel momento non gli veniva in mente cosa...

 

"Certo che quelle due erano tipe davvero strane..." osservò stupito Ash, con ancora in mano i biglietti per la S.S. Anne. Tuttavia, ogni ulteriore considerazione svanì davanti alla prospettiva di passare un giornata di puro relax e divertimento su una delle navi da crociera più famose del mondo. "Ma... non importa! Quello che conta è che abbiamo i nostri biglietti! Sarà sicuramente una giornata fantastica!"

"Si va sulla S.S. Anne! Non vedo l'ora!" esclamò Misty trasognata. "Allora, hanno detto... domani mattina qui sul ponte? Ci saremo di sicuro!"

"Ci saranno un bel po' di allenatori da sfidare!" esclamò Ash. "Che ne dici, Goh? Scommetto che potrai vedere molti Pokemon che vengono da tutto il mondo! Non è fantastico tutto questo?"

"Non vedo l'ora di cominciare!" rispose il ragazzino dalla pelle scura. "L'unica cosa che mi dispiace è non avere un biglietto per Cloe... vorrà dire che le manderò qualche foto!"

 

"E io avrò la possibilità di conoscere un po' di ragazze da tutto il mondo!" esclamò con convinzione Brock. "Chissà se a bordo c'è qualche Infermiera Joy di qualche paese lontano ed affascinante..."

"E chissà perchè mi aspettavo questa domanda da te, Brock..." rispose Misty, rivolgendo a Brock uno sguardo obliquo. Ma l'entusiasmo per quel colpo di fortuna non le consentì di restare irritata a lungo. "Oh beh... non importa! Per domani voglio solo godermi il più possibile la giornata!"

"Anche noi!" rispose prontamente Ash. "S.S. Anne, aspettaci, stiamo arrivando!"

"Pikachu!"

"Scor bunny!"

 

 

oooooooooo

 

 

"Uff... accidenti! Non mi aspettavo che camuffarsi potesse essere così stancante!" mormorò una delle due "gyaru" che avevano regalato i biglietti ad Ash e ai suoi compagni. Una volta raggiunto un luogo isolato del porto, le due ragazze si erano passate le mani sulla faccia per togliersi il trucco e rivelarsi finalmente per chi erano davvero - Jessie e James, i due scagnozzi del Team Rocket che già da tempo stavano seguendo il gruppo di Ash con l'intenzione di rapire Pikachu. "Spero solo che il piano riesca... sarebbe veramente un peccato se avessimo fatto tutta quella fatica solo per ritrovarci con un pugno di mosche..."

 

"Non ti preoccupate, James! Questa volta il piano del capo è perfetto! E noi ne faremo parte, così potremo catturare quel Pikachu... o meglio ancora, avvicinare il marmocchio e convincerlo che potrà fare strada nel Team Rocket con la sua abilità!" replicò l'altra ragazza, che si rivelò essere Jessie.

"Giusto! In fondo, chi non vorrebbe essere parte di un club prestigioso come il nostro?" affermò Meowth, spuntando di colpo tra i due goffi malfattori. "Okay, la prima parte del piano è andata a meraviglia! Ora avvertiamp il capo che tutto procede come da programma!"

 

I due ragazzi e il loro amico Pokemon si intrufolarono in un magazzino abbandonato non troppo distante dal porto, e James tirò fuori un computer portatile, sul quale aprì una finestra di dialogo. Meowth digitò qualcosa sulla tastiera... e alla fine, qualcosa cominciò ad apparire all'interno della finestra. L'immagine di un uomo di mezz'età vestito elegantemente, con i capelli neri tagliati corti e uno sguardo acuto, carismatico e spietato al tempo stesso. Non si riusciva a vedere molto di lui, visto che il suo ufficio era oscurato, ma il suo comportamento e il suo stile erano inconfondibili.

 

Quell'uomo non era altri che Giovanni, il misterioso, inafferrabile e spregiudicato capo del Team Rocket!

 

"Qui Jessie, James e Meowth! Capo, ci ricevete? Siamo qui ad Aranciopoli!" Jessie parlò per prima, con un tono deferenziale che raramente lei utilizzava per rivolgersi a chiunque altro. Certamente, la ragazza doveva provare un misto di ammirazione e soggezione nei confronti del suo capo.

 

La voce di Giovanni, dal tono inflessibile ed autoritario, si fece sentire dagli altoparlanti del computer portatile. "Eccovi qui, finalmente. Stavo giusto aspettando il vostro rapporto." rispose il boss della malavita di Kanto. "Allora, avete distribuito tutti i biglietti? Abbiamo organizzato questo colpo nei minimi dettagli e abbiamo passato mesi a pianificarlo. E ora pretendo il rendimento massimo."

"Certo... certamente, capo! Potete stare sicuro che tutti i biglietti sono stati distribuiti!" affermò nervosamente James, mentre la telecamera spaziava attorno alla figura intimidatoria di Giovanni. I tre malfattori potevano vedere la scrivania meticolosamente ordinata, la comoda e lussuosa sedia alla quale il boss del Team Rocket era seduto... e un Pokemon dall'aspetto di un grosso gatto dalla pelliccia color crema e dalle corte orecchie tonde che stava accoccolato accanto a Giovanni, che lo accarezzava con una mano inanellata. Meowth emise un'esclamazione di disappunto quando il Pokemon felino dall'altra parte dello schermo aprì languidamente un occhio e gli rivolse un ghigno arguto, come se volesse prenderlo in giro.

 

"C-Cosaaaaa? Ma... ma che ci fa lì quel Persian?" esclamò Meowth con una comica espressione di sorpresa e disappunto. "Perchè adesso se ne sta lui accanto al capo? Non ero io il suo preferito?"

Dall'altra parte dello schermo, Giovanni sogghignò sinistramente. "Questo poteva essere vero una volta. Ma i vostri fallimenti non hanno certo deposto a vostro favore." affermò. "Perciò adesso non godete più dei miei favori. Ovviamente... questo potrebbe cambiare se vi doveste dimostrare all'altezza del compito che vi ho affidato. Quindi, se ci tenete a tornare nelle mie grazie, vi consiglio di fare del vostro meglio e portare alla base qualche Pokemon degno di questo nome. Preferibilmente, Pokemon che vengano da qualche continente lontano. Sono stato abbastanza chiaro?"

 

"S-sì! Sì, certamente, capo! Vedrete che questa volta non vi deluderemo!" replicò prontamente James, mettendosi sull'attenti assieme ai suoi due complici.

"Vi... vi porteremo dei Pokemon degni di un Superquattro... o anche di un Campione!" affermò Jessie.

 

Il Persian sulla finestra di dialogo miagolò leziosamente e si strusciò sulla manica di Giovanni, che lo grattò dietro un orecchio e annuì in direzione dei suoi tre sottoposti. "Molto bene. Mi aspetto grandi risultati da questo piano." concluse. "Il mio fidato luogotenente, Milas, sarà con voi sulla S.S. Anne e presiederà alle operazioni. Non credo di dovervi dare ulteriori istruzioni."

"Certamente, capo! Siamo pronti a tutto!" replicò Meowth, cercando di non far vedere l'invidia che provava nei confronti di quel Persian che gli aveva soffiato il posto che gli spettava di diritto accanto al capo.

 

Con un cenno della testa, Giovanni interruppe il collegamento, e la finestra di dialogo si chiuse da sola. Finalmente libero di dare sfogo alla sua frustrazione, Meowth emise una serie di mugugni a bassa voce... e infine, strinse una mano a pugno e la puntò drammaticamente verso il soffitto!

"Avete sentito, voi due imbranati? Dobbiamo portare a casa dei risultati! Non possiamo permettere che quello stupido Persian si prenda gioco di noi!" esclamò il Pokemon felino con espressione decisa. "E' una questione di onore, e anche noi del Team Rocket abbiamo il nostro orgoglio!"

"Ehm... da come lo dici, non è proprio una lode..." commentò James.

 

Jessie pestò drammaticamente un piede a terra. "Meowth ha ragione! Non possiamo fare di nuovo brutta figura!" affermò con convinzione. "Questa volta prenderemo quel Pikachu, quel marmocchio... e tanti altri Pokemon da consegnare al capo!"

 

James sospirò... ma si convinse presto anche lui. Anche lui doveva fare la sua parte per consentire la riuscita di questo ambizioso piano...

 

 

oooooooooo

 

 

La mattina dopo...

 

Il clima al porto di Aranciopoli non poteva essere descritto in altro modo che festante. Una piccola folla di appassionati, allenatori e turisti che avevano avuto la fortuna di ricevere un biglietto omaggio per la giornata occupava il pontile della grande città portuale, tutti smaniosi di salire finalmente a bordo. La giornata era calda ed assolata, il giorno ideale per una gita in mare aperto, e la brezza calda che spirava dal mare verso l'entroterra portava a tutti l'invitante profumo della salsedine.

 

Nel bel mezzo della folla, Ash, Pikachu e i loro compagni avanzavano con attenzione, cercando di non restare separati nella calca.

"Ow! Hey, fate attenzione! Per poco non mi schiacciavate un piede!" si lamentò Ash, cercando come poteva di non stare addosso ad un paio di turisti che premevano per salire per primi a bordo della nave da crociera.

"Un po' di calma, per favore! Non hanno ancora aperto i pontili!" affermò Brock. Il giovane esperto di Pokemon Roccia gettò un'occhiata ai pontili di accesso e vide che un membro dell'equipaggio, una giovane bionda con addosso un'uniforme rossa impeccabilmente stirata e ben tenuta, si era appena affacciata dall'ingresso, e la folla lanciò un collettivo grido di entusiasmo, immaginando che questo voleva dire che l'attesa era finita.

 

"Pikachu!" esclamò Pikachu, speranzoso di poter finalmente salire a bordo. La giovane donna avanzò di qualche passo sulla rampa di imbarco e alzò una mano per dare il benvenuto agli invitati.

"Buongiorno a tutti! Noi dell'equipaggio della S.S. Anne vi diamo il benvenuto!" esclamò con voce allegra e squillante. "E siamo contenti di vedere che in così tanti avete accettato i nostri inviti!"

 

Si levò un coro di esclamazioni di gioia dalla folla, e la giovane fece qualche inchino in segno di ringraziamento, alzando le mani per chiedere gentilmente al pubblico di lasciarla parlare. "Grazie! Grazie mille! Vi siamo grati per il calore che esprimete! Ora... la nave sta per salpare, quindi non vi annoierò con tanti discorsi... e dichiaro che il viaggio a bordo della S.S. Anne sta per cominciare! Prego, salite pure... e buon viaggio a tutti!"

 

Ad un cenno della ragazza, altri assistenti di bordo tagliarono il nastro che impediva l'ingresso al ponte, e in un attimo, la piccola folla di appassionati di Pokemon cominciò a riversarsi con entusiasmo sui pontili! Ash, Pikachu e i loro compagni cominciarono a spingere per entrare, cercando allo stesso tempo di non farsi travolgere!

 

"Hey, con calma! C'è posto per tutti!"

"Non spingete, là dietro!"

"Attenti! Non mi fate cadere!"

 

La ragazza si scostò per permettere ai fortunati di salire a bordo della lussuosa nave da crociera e li osservò con espressione allegra ed ospitale mentre ognuno di loro mostrava il suo biglietto e saliva sulla S.S. Anne.

Ma per quanto la sua espressione fosse allegra e gioviale, i suoi pensieri avrebbero raccontato tutt'altra cosa...                    

 

"Ottimo, ottimo. Sono arrivati in molti... questo significa che ci saranno molti più Pokemon da catturare e portare al nostro capo!" pensò tra sè Domino, sicura di quanto impenetrabile fosse il suo travestimento. "Beh, ora è meglio finire di accogliere questi sciocchi a bordo, e poi prepararsi per stasera. Ci sarà parecchio da fare, prima che la giornata finisca..."

 

 

oooooooooo

 

 

Nel giro di non più di un'ora, tutti i passeggeri eraano saliti a bordo della S.S. Anne, e la nave aveva levato l'ancora, dirigendosi verso il mare aperto e attraversando nuovamente il Golfo di Aranciopoli, circondata da entusiasti cittadini che salutavano la nave dai pontili e dalle rive. Ash e i suoi compagni erano saliti sui ponti per ricambiare i saluti, con Goh che guardava con attenzione la folla riunita, forse sperando di riuscire a vedere Cloe tra tutta quella gente. Il ragazzino dalla pelle scura scosse la testa. Impossibile distinguere la sua amica d'infanzia in mezzo a tutta quella gente...

 

"Aaaah, non riesco a crederci! Siamo davvero sulla S.S. Anne!" esclamò Ash, aggiustandosi il berretto sulla testa. "Che ne dite, gente? Andiamo a vedere se ci sono degli allenatori che vorrebbero misurarsi con noi?"

"Pikachu!" esclamò Pikachu, condividendo l'entusiasmo del suo allenatore.

 

Tuttavia, Misty non era altrettanto convinta. "Beh... se volete, ragazzi, andate pure! Io preferirei restare qui sul ponte a prendere il sole!" affermò.

"Io... vorrei dare un'occhiata in giro. Vedere com'è la nave, e magari fermarmi a prendere un succo di frutta sul ponte principale." disse Brock. "Ma ci vediamo dopo, okay? Basta che ci diamo un punto dove trovarci, e ognuno di noi potrà fare quello che vorrà fino all'ora di pranzo, che ne dite?"

 

Ash sembrò un pochino deluso dal fatto che i suoi compagni non condividessero la sua passione per gli scontri di Pokemon. "Ah... ehm... va bene, ragazzi, come preferite." rispose. "Goh, tu vorresti venire?"

 

"Beh, certo! Sono curioso di vedere che Pokemon ci sono a bordo... e penso che anche Scorbunny voglia dare prova di sè, vero?" rispose il bambino dalla pelle scura. Guardò verso il suo starter, che annuì con gioia e drizzò le orecchie come per dire che era pronto a tutto. "Va bene, Ash! Andiamo pure!"

"Splendido! Allora, ragazzi, ci vediamo qui per pranzo, che ne dite?" replicò Ash. "A presto! Divertitevi!"

"Anche tu, Ash..." rispose Misty, mentre lei e Brock guardavano Ash, Pikachu, Goh e Scorbunny che si allontanavano. La bambina dai capelli arancioni sospirò e si massaggiò una tempia. "Certo che quei due vanno proprio d'accordo, eh? Da quando si sono incontrati, sembra che non riescano a stare lontani l'uno dall'altro."

 

"Ash ha incontrato qualcuno con la sua stessa passione per i Pokemon... anche se come caratteri sono molto diversi." spiegò Brock con un sorriso accomodante. "Sono contento per lui, del resto. Ho l'impressione che Ash e Goh saranno una coppia di allenatori molto affiatata. Si daranno una mano a vicenda."

 

Misty alzò le spalle. "Se lo dici tu... Certo, quel Goh mi dà l'impressione di avere più la testa sulle spalle, ma... ecco, spero solo che non si facciano prendere la mano, tutto qui."

 

 

oooooooooo

 

 

Ash, Goh e i loro starter erano rimasti stupefatti a guardarsi attorno non appena entrati in una delle principali sale della S.S. Anne, un intero padiglione dedicato unicamente alle battaglie di Pokemon, dove numerosi allenatori stavano già dando prova di sè. Su un ring vicino a lui, Ash vide un ragazzo e una ragazza misurarsi con i loro Pokemon - una strana marmotta che stava in piedi sulla punta della coda, e una sorta di procione dalla pelliccia a righe arruffata.

 

"Wow, guarda là! Quelli sono Pokemon che non ho mai visto prima!" esclamò Ash, indicando il ring dove i due Pokemon si stavano misurando, apparentemente in perfetta parità.

"Quelli sono... un Sentret e uno Zigzagoon!" esclamò Goh, contento di poter dare sfoggio della sua conoscenza dei Pokemon di altri continenti. "Sono dei Pokemon che a Kanto non si vedono molto spesso... ma in compenso sono comuni a Johto e ad Hoenn, rispettivamente!"

 

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, guardando ammirato Sentret e Zigzagoon che si scontravano, in un rapidissimo scambio di colpi, e poi balzavano indietro, un po' ammaccati ma altrettanto combattivi, per riprendere a studiarsi a vicenda. Ma subito dopo, l'attenzione del topolino elettrico venne attirata da un altro ring dove si stavano misurando due allenatrici, una delle quali aveva mandato in campo uno strano Pokemon simile ad un orsacchiotto dalla pelliccia color crema a macchie arancioni, con delle buffe spirali come occhi, che si muoveva ondeggiando come un ubriaco; mentre l'altra allenatrice aveva mandato in campo un Pokemon vagamente simile a Pikachu: uno scoiattolo volante con dei cerchietti rossi sulle guance e la coda a forma di fulmine.

 

"Quello è uno Spinda... e quello è un Emolga!" esclamò Goh, divertendosi ad identificare tutti i Pokemon che gli capitavano sotto agli occhi. "Accidenti, sapevo che da queste parti avrei visto un sacco di Pokemon, ma fino a questo punto? E la crociera è appena iniziata!"

 

"Bunny!" esclamò Scorbunny con evidente curiosità, correndo verso un altro stand dove altri Pokemon non evoluti stavano sfoggiando le loro mosse e la loro abilità. Incuriositi, anche Ash e Goh andarono a vedere: là dove si aspettavano di vedere uno scontro tra Pokemon, c'era invece una sorta di esibizione: due Pokemon che stavano usando le loro mosse in modo da creare delle eleganti coreografie - balletti, giochi di luce o anche semplicemente un uso fantasioso delle abilità dei loro Pokemon. Uno dei due Pokemon era un Jigglypuff, un piccolo Pokemon sferico tutto rosa con delle corte braccia, grandi occhi verdi con sotto una bocca sorridente, e un grosso ciuffo di pelliccia rosa sulla fronte; mentre l'altro Pokemon assomigliava ad un gattino grigio dal ventre bianco, con una buffa coda a forma di spirale e un'espressione arguta e un po' altezzosa.

 

"Pikachu..." affermò Pikachu meravigliato, mentre osservava i due Pokemon che usavano le loro mosse per creare delle spettacolari combinazioni.

 

"Okay, Jigglypuff! Stupisci il pubblico e usa... Incantavoce!" Ad un comando del suo allenatore, un ragazzino biondo con addosso degli eleganti vestiti rossi, Jigglypuff volteggiò su sè stesso e scagliò dalla bocca una raffica di note musicali che brillavano di luce rosata.

Nello stesso momento, l'allenatrice del Pokemon simile ad un gattino grigio alzò una mano e diede un comando al suo Pokemon, che stava già fremendo impaziente. "Tocca a te, Glameow! Usa il tuo attacco Aeroassalto e mostra cosa sai fare!"

 

"Glameow!" replicò il Pokemon gatto con voce nasale. per poi esibirsi in una spettacolare acrobazia, spiccando un balzo e volteggiando su sè stesso per un secondo, e infine atterrando elegantemente, le zampette che si piegavano per assorbire l'impatto con il suolo. Gli spettatori applaudirono all'esibizione, e i due Pokemon si fermarono a ricevere gli elogi del pubblico.

 

"Wow, spettacolare!" affermò Goh. "Questa era... una gara di coordinatori di Pokemon."

 

"Una gara... di coordinatori? Ne ho già sentito parlare, ma non me ne sono mai interessato molto." rispose Ash, altrettanto ammirato. "Se non sbaglio... sono quelle gare in cui, invece che far combattere tra loro i Pokemon, li si fa esibire. Si usano le loro mosse per creare delle... come si dice... coreografie?"

 

"Sì, è proprio così, Ash. E so che sono molto popolari nei continenti di Hoenn e Sinnoh." rispose Goh, per poi tirare fuori il suo Pokedex e dare un'occhiata ai due Pokemon.

 

"Jigglypuff, il Pokemon Pallone. Tipo Normale/Folletto. Forma evoluta di Igglybuff. Le corde vocali di Jigglypuff gli consentono di cantare esattamente alla lunghezza d'onda richiesta per addormentare il suo avversario. Cattura l'attenzione dei nemici grazie agli enormi occhi rotondi, per poi farli addormentare con una dolce ninnananna. Se lotta contro un nemico che non si addormenta facilmente, non respira rischiando così di esaurire tutte le sue energie."

 

"Glameow, il Pokemon Gatto. Tipo Normale. Il lunatico Glameow fa sinuosi movimenti di coda che ricordano i nastri della ginnastica artistica. Con il suo sguardo riesce a ipnotizzare leggermente il nemico. È un Pokémon molto lunatico. Se disturbato, tira fuori gli artigli; se soddisfatto, fa le fusa. La sua incostanza piace a molti."

 

Ash, Pikachu, Goh e Scorbunny restarono a guardare ancora per un po' mentre Glameow e Jigglypuff continuavano la loro esibizione... prima che l'attenzione di Ash venisse attirata da una battaglia che si stava svolgendo in quel momento su un'arena vicina a loro. Un uomo alto e snello, vestito da prestigiatore e con un paio di lunghi baffi arricciati, stava affrontando un ragazzino che gli aveva opposto una Staryu, uguale a quella di Misty. E lo scontro non stava esattamente andando a favore del ragazzo. 

 

"Raticate, usa il tuo attacco Sgranocchio!" Il prestigiatore istruì il suo Raticate, che si lanciò all'attacco e chiuse le sue fauci sullo Staryu avversario come un'enorme tagliola. Gli incisivi affilati del ratto gigante scheggiarono il nucleo della stella marina, che si abbattè al suolo stordita, emettendo una tenue luce intermittente dalla gemma.

 

"No, Staryu!" esclamò il ragazzino, deluso da come era andato lo scontro.

Per nulla impressionato, il prestigiatore alzò le spalle mentre il suo avversario richiamava Staryu. "Che ci vuoi fare, ragazzo mio, il tuo Staryu non era all'altezza." affermò, poi si rivolse di nuovo al pubblico. "Allora, gentili passeggeri? Chi vorrebbe misurarsi con il mio Raticate? Si accettano sfidanti!"

 

"Hmm... che dici, Ash, vuoi provare tu a sfidarlo? Io... non credo che Scorbunny abbia abbastanza esperienza..." affermò Goh, tenendo il braccio il suo grazioso coniglietto fiammeggiante. Scorbunny stava guardando il prestigiatore con antipatia...

Non ci voleva molto per stuzzicare l'istinto di allenatore di Ash, e quando anche Pikachu gli fece un cenno affermativo, Ash annuì e si fece avanti, tenendo in mano una delle sue Pokeball. "Io! Io accetto la sfida! Il suo Raticate contro il mio Butterfree! Vediamo come va!" esclamò.

 

"Aaaah, un altro sfidante! Oggi è proprio una giornata indaffarata!" rispose l'uomo vestito da prestigiatore con un sorriso un po' arrogante. Con un teatrale gesto del suo bastone da mago, fece cenno ad Ash di accomodarsi dalla parte opposta del ring e prepararsi. "Okay, ragazzo, se senti di potercela fare... manda pure in campo il tuo Pokemon!"

 

"Con piacere!" esclamò Ash. "Scelgo te, Butterfree!"

 

Ash lanciò la sfera e la fece atterrare al centro del quadrato, dove si aprì e fece uscire il Pokemon Farfalla, che spiegò le ali e si librò in volo a quasi due metri dal quadrato. Raticate si acquattò sul terreno e fissò Butterfree con determinazione, pronto a dare inizio allo scontro.

E in effetti, fu il prestigiatore a fare la prima mossa. "Ottimo, Raticate! Attaccalo con Iperzanna!" esclamò.

"Butterfree! Contrattacca con Confusione!" rispose Ash. Raticate si scagliò contro Butterfree spalancando le sue fauci e mostrando i suoi incisivi affilati come lame... ma la farfalla gigante agì più velocemente. I suoi occhi compositi si illuminarono, e Butterfree lanciò un'ondata di energia mentale che raggiunse Raticate a mezz'aria, scagliandolo indietro e facendolo cadere pesantemente al suolo.

 

"Bravo, Butterfree! Continua così e usa Paralizzante!" esclamò il giovane allenatore, con Pikachu che dietro di lui faceva il tifo per Butterfree. La farfalla gigante emise un verso di assenso e agitò lentamente le ali, liberando una fine polverina luccicante che scese su Raticate...

 

Ma il prestigiatore non si fece cogliere impreparato. "Raticate, evitalo con un attacco Agilità, e rispondi con Sgranocchio!" ordinò. Con un'agile scatto, il ratto gigante si spostò da dove si trovava, e la polvere tossica di Butterfree si posò sulla superficie del ring senza avere alcun effetto. Raticate accelerò di colpo, spostandosi verso il bordo del ring e raggiungendolo in appena un secondo... poi si lanciò di nuovo contro Butterfree, spalancando le fauci!

 

Ma proprio quando sembrava che Butterfree fosse in balia del suo avversario...

 

"Butterfree, adesso usa Millebave... e poi Raffica!" esclamò Ash. Il Pokemon Coleottero/Volante reagì appena in tempo, voltandosi verso Raticate e scagliando contro di lui un getto di seta vischiosa che lo intrappolò e gli oscurò parzialmente la vista! Il balzo di Raticate si interruppe, e il topo gigante cadde a terra in maniera alquanto sgraziata, cercando di liberarsi dai fili appiccicosi che gli avevano legato le zampe anteriori e gli avevano coperto l'occhio sinistro. Ma questo gli costò dei preziosi secondi, che Butterfree non esitò a sfruttare per mandare a segno l'attacco successivo.

 

Il Pokemon Farfalla agitò rapidamente le ali e scagliò una raffica di colpi di vento che colpirono in pieno Raticate e lo fecero barcollare. Il pubblico emise un'esclamazione entusiasta, lieto di vedere che finalmente quell'uomo aveva trovato pane per i suoi denti, e anche Goh e Scorbunny annuirono in segno di approvazione.

"Pika pika!" esclamò Pikachu in tono di incoraggiamento. Ash annuì e si accinse a dare un altro ordine, una mossa che avrebbe posto fine allo scontro...

 

"Okay, basta così." disse improvvisamente il prestigiatore.

Ash e Pikachu sbatterono gli occhi... e anche Butterfree rimase fermo in sospensione, come se non riuscisse a credere a quello che stava sentendo. "Free?" chiese il Pokemon Farfalla.

"Eh? Come... come sarebbe 'basta così'?" chiese Ash interdetto.

Il prestigiatore, sempre mantenendo la sua espressione altezzosa, andò a prendere il suo Raticate, che stava ancora cercando di liberarsi dai fili di seta adesiva. "Mi sembra che possa bastare così, ragazzo. Sei in gamba." affermò, senza mostrare il minimo segno di rancore. "Non credevo di incontrare un allenatore così bravo da queste parti. Possiamo andare, Raticate."

 

"Raticate..." mormorò il Pokemon Topo. Si sentiva dal tono della sua voce che era frustrato per non essere riuscito a fare nulla contro Butterfree, ma non fece obiezioni e si fece portare via dal suo allenatore, sotto gli sguadi sbalorditi di Ash, Goh e i loro Pokemon. Alcuni membri del pubblico si erano messi ad applaudire ad Ash, mentre altri stavano dileggiando il prestigiatore per il suo modo di fare vigliacco.

"Ma così non è molto giusto... Insomma, stavo vincendo io!" protestò Ash a bassa voce.

 

 

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Fare una passeggiata per le gallerie di una nave da crociera lussuosa come la S.S. Anne era una cosa che James aveva già fatto, in precedenza... ma questa volta, non doveva preoccuparsi dei suoi genitori che lo tenevano costantemente d'occhio e di quella bisbetica di Jessilina che lo trascinava continuamente dove voleva lei. Certo... c'era il fatto che adesso lui non poteva più permettersi molti degli articoli di lusso in esposizione nelle vetrine della grande nave.  La sua disponibilità economica come agente del Team Rocket non era certo la stessa che aveva prima di andarsene di casa... e non poteva permettersi di comprare ciò che gli faceva voglia.

 

"Sigh... certo che vedere tutta questa roba e doversi trattenere perchè non hai abbastanza soldi... è una vera tortura!" sospirò il giovane agente del Team Rocket con fare melodrammatico mentre passava oltre un elegante negozio di vestiti, e poi una tavola calda che serviva ramen e takoyaki. Stava per accelerare il passo e accingersi a tornare da Jessie e Meowth... quando ebbe l'impressione di sentire una voce che lo chiamava.

 

"Ehilà! Hey, ragazzo! Sì, dico a te!" sentì una voce proveniente dalla sua destra, e si voltò verso un piccolo stand dietro al quale era seduto un ometto dall'aspetto buffo, vestito con abiti tradizionali e un paio di radi baffetti neri. In quel momento, l'uomo gli stava facendo cenno di avvicinarsi, sfoderando un sorrisone affabile. "Che fai di bello da queste parti? Cerchi un'occasione d'oro? Se è così, ho proprio quello che fa per te!"

 

"Hm? Un'occasione d'oro?" chiese James incuriosito. Per quanto lo riguardava, non poteva buttare via i soldi per delle sciocchezze, ma... e se quella non fosse stata una sciocchezza? Magari spendere qualcosina ora gli avrebbe fruttato di più in seguito.

 

"Certo, ragazzo mio! Dai un po' un'occhiata... a questo meraviglioso Magikarp!" esclamò il venditore. Con un gesto vistoso del braccio, indicò una vasca per pesci piazzata su uno scaffale dietro di lui... nella quale nuotava lentamente un Pokemon simile ad una grossa carpa ricoperta di coriacee squame rosse, con gli occhi enormi e un'espressione da tonto sul muso, che di tanto in tanto si fermava per pascolare un po' di alghe dal fondo. La pinna dorsale era gialla e aveva la forma di una corona stilizzata, e la sua larga coda si muoveva lentamente dietro di lui, dando l'impressione di una creatura pigra e tranquilla. Certo non quello che si poteva definire un Pokemon orgoglioso e fiero...

 

"Ora, lo so cosa stai pensando... stai pensando, che ha di speciale questo Magikarp?" affermò il commerciante con un sorriso astuto. "Beh, ha molto da dire, questo Pokemon apparentemente modesto! Lo sai che questo è un esemplare raro e prezioso? Questo Magikarp è di pedigree eccellente, un esemplare le cui uova faranno nascere un'intera generazione di campioni!" 

 

James deglutì e sgranò gli occhi. "D-Davvero, signore? Io... io credevo che i Magikarp fossero dei Pokemon scarsi..." affermò. "Senza... senza offesa, si intende!"

Il mercante ci rise su giovialmente. "Hahahaaa! Tranquillo, ragazzo, nessuna offesa! E' un errore che fanno in molti, scambiano Magikarp per un Pokemon inutile e non ci pensano neanche a metterlo nella loro squadra!" rispose. "Ma io so che Magikarp ha solo bisogno di un po' di tempo per esprimere il suo potenziale! E poi... beh, visto che questo esemplare è così robusto e vigoroso, prova ad immaginare quanti piccoli di Magikarp potrà fare, e quanto saranno robusti a loro volta! Con un solo Magikarp, potresti ritrovarti con tante preziose uova che ti farebbero diventare ricco sfondato se riuscissi a venderle! E allora, ragazzo mio... non credi che tutto questo valga bene la miseria di 5000 Poke-yen?"

 

"R-Ricco sfondato? Dite sul serio?" esclamò incredulo James. Nella sua mente, il ragazzo si vedeva già seduto su una poltrona in un ufficio riccamente decorato, a godersi la vita con un bicchiere di champagne in una mano, mentre con l'altra accarezzava il suo fedele Koffing! Certo, la cifra che il venditore chiedeva non era irrisoria, e lui non aveva tutti quei soldi al momento, però... beh, in effetti un modo di comprare quel Magikarp ci sarebbe stato! Un po' gli dispiaceva dover ricorrere ai fondi di Jessie... ma in fondo, una volta che lei avesse capito il suo ragionamento, se la sarebbe messa via. Dopotutto, lui avrebbe condiviso la sua ricchezza con Jessie e Meowth. Se la sarebbero goduta tutti assieme, da veri amici...

 

A quel punto, James non ebbe più dubbi. "Affare fatto! Lo compro!" esclamò James. "Questo sì che è un affare d'oro!"

"Hahahaa, puoi dirlo forte, ragazzo mio!" esclamò il gioviale rivenditore, per poi tirare fuori una splendida Pokeball dorata e presentarla al suo cliente. "E per commemorare questo affare, includo anche questa magnifica Premier Ball! Così saprai subito che qui si trova un Pokemon straordinario, unico nel suo genere!"

 

"Fantastico! Oggi è il mio giorno fortunato, me lo sento!" esclamò James sorridendo da un orecchio all'altro, mentre metteva mano al borsellino...

 

 

oooooooooo

 

 

"Nidorina, usa Doppiocalcio!" esclamò Ash, impegnato in un altro scontro nella grande sala dedicata alle battaglie di Pokemon della S.S. Anne. Il suo avversario, un Geodude dall'aria combattiva, non ebbe altra scelta che ricevere il colpo, che superò le sue robuste difese e lo mise fuori combattimento. Ash e Pikachu esultarono brevemente, e gli spettatori si misero ad applaudire alla sua abilità, ma il ragazzino non restò a lungo a ricevere i complimenti. Andò da Nidorina a ringraziarla per il suo impegno, e poi la richiamò nella sua Pokeball, allontanandosi poi in mezzo alla folla per andare a cercare Goh.

 

Non ebbe bisogno di cercare troppo a lungo. Il ragazzino dalla pelle scura e il suo starter erano su un ring vicino, e il coniglietto fiammeggiante aveva appena avuto la meglio su un Bidoof, un Pokemon simile ad un castoro proveniente dal continente di Sinnoh.

"Ben fatto, Scorbunny! Adesso... usa un attacco Nitrocarica!" esclamò.

 

"Bunny!" Con uno squittio acuto, Scorbunny scattò verso il suo avversario prima che quest'ultimo potesse tentare un contrattacco, le braccia aperte a mò di aeroplano e la testa leggermente abbassata. Una fiamma scarlatta di accese attorno al suo piccolo corpo, e Scorbunny si schiantò con potenza contro l'avversario, scaraventandolo ad almeno un metro di distanza e facendolo cadere a terra privo di sensi!

Grazie alla sua velocità e al fatto che l'avversario non sapeva cosa fare di fronte ad un Pokemon di cui non sapeva nulla, Scorbunny aveva facilmente conquistato la vittoria.

 

"Bravo, Scorbunny! Ottimo lavoro! E vedo che ormai hai imparato bene ad usare Nitrocarica!" esclamò Goh, andando a prendere il suo Pokemon, che alzò lo sguardo verso di lui e gli rivolse un sorriso smagliante. Sorprendente, visto che fino a pochi giorni prima quel Pokemon si fidava così poco degli esseri umani... "Allora, che ne dici se per adesso ci fermiamo qui? Magari se vuoi, dopo ci alleniamo un altro po', ma per adesso... troviamo Ash e gli altri, e godiamoci la crociera!"

"Scorbunny!" affermò il coniglietto fiammeggiante, sgranchendosi una spalla. I due compagni si avviarono, incontrando Ash e Pikachu che facevano cenno con la mano per farsi notare.

 

"Ehilà, Goh!" esclamò Ash. "Vedo che tu e Scorbunny siete diventati abbastanza popolari, da queste parti!"

"Ash! Beh, anche tu e i tuoi Pokemon avete vinto un bel po' di incontri!" rispose il bambino dalla pelle scura. Nonostante l'aria festosa del momento, però, Goh notò che Ash sembrava un po' svagato, come se non riuscisse a partecipare del tutto all'atmosfera. "Ehm... va tutto bene, Ash? E' una mia impressione, o sei un po' pensieroso?"   

  

Ash non cambiò espressione, ma tra sè si rammaricò di quanto intuitivo sapesse essere il suo nuovo amico, e decise che tanto valeva non nascondere nulla. "Ehm... beh, non è niente di importante, ma... ecco, adesso sarebbe ora di ritrovarsi con Misty e Brock al ponte di sopra! C'era in effetti qualcosa a cui stavo pensando... ma ti dico dopo, okay?"

"Pika pi..." mormorò Pikachu, chiedendosi come mai Ash fosse così pensieroso.

 

"Okay..." rispose Goh, e i due ragazzi e i loro starter si fecero strada tra la folla e salirono di nuovo al ponte principale. Presero un bel respiro, sentendo la gradevole sensazione dell'aria di mare fresca che fluiva nei loro polmoni, e diedero un'occhiata al paesaggio che li circondava. Il sole stava calando oltre l'orizzonte, e la skyline di Aranciopoli era ormai lontana. Attorno a loro c'era un mare calmo e maestoso che si estendeva a perdita d'occhio.

 

Ash e Pikachu presero un altro bel respiro, e il ragazzino si appoggiò alla ringhiera della nave. Guardò verso l'orizzonte per un po' e rivolse uno sguardo affettuoso a Pikachu. "So che è strano che mi senta insoddisfatto... ma ho come l'impressione di aver fatto qualcosa di sbagliato prima, quando ho affrontato quel tipo con il Raticate." affermò. "Altrimenti perchè avrebbe interrotto lo scontro, proprio quando si stava facendo interessante? Forse ho fatto qualcosa che non gli è piaciuto..."

Goh sbattè gli occhi stupito. "Hmm... non ne ho idea. Secondo me, aveva i suoi motivi, anche se non ha voluto dire nulla." affermò il ragazzino dalla pelle scura. "Non credo che sia per qualcosa che hai fatto o detto."

 

"Scorbunny!" confermò il coniglietto.

 

Ash alzò le spalle e decise di non pensarci più di tanto. "Va bene. Sarà come dici tu, Goh... a proposito, non hai visto Misty e Brock in giro?"

"Beh, noi siamo qui!" disse una voce femminile ormai ben nota. Quando Ash e Pikachu si voltarono per rispondere a Misty, il ragazzino rimase per un attimo sbalordito quando vide che l'allenatrice dai capelli arancioni non indossava altro che un grazioso costume da bagno a due pezzi di colore rosso vivo, con un accappatoio bianco aperto sul davanti. Aveva i capelli sciolti e camminava a piedi nudi. Con un'inaspettata sensazione di imbarazzo, Ash si schiarì la voce e rivolse leggermente lo sguardo di lato mentre Misty finiva di legarsi l'accappatoio sul davanti.

 

Brock era poco lontano, e anche lui dava l'impressione di essersi goduto la giornata in piscina - il giovane esperto di Pokemon Roccia indossava una t-shirt bianca, un paio di pantaloncini da bagno rossi e un paio di ciabatte. "Ehilà, Ash! Goh!" esclamò. "Allora, com'è andata? Vi è piaciuta la S.S. Anne?"

"E come sono andati gli allenamenti? Immagino che abbiate incontrato un bel po' di avversari tosti!" chiese Misty, apparentemente ignorando l'effetto che vederla in costume aveva avuto su Ash. Il ragazzino mise rapidamente da parte quel momento di defaillance e si schiarì la voce.

 

"Aaah, puoi dirlo forte! Pikachu, Scorbunny e gli altri hanno fatto una gran bella figura!" esclamò Ash. Pikachu drizzò le orecchie e mostrò fieramente un bicipite, con un sorriso arguto dipinto sul volto, in modo da far capire che si era fatto valere. "Quindi... sì, alla fine si può dire che ci siamo divertiti!"

 

"Mi fa piacere saperlo, ragazzo mio. Finalmente ti ho trovato, ti avevo perso di vista, con tutta quella folla." 

Un uomo alto e snello, con un paio di baffi a manubrio e un elegante vestito da prestigiatore, raggiunse in quel momento il quartetto di allenatori... e Ash, con sua grande sorpresa, riconobbe il primo degli avversari che aveva affrontato nella sala dei duelli.

 

"Ah! E' lei, signore?" esclamò Ash. "Stava cercando me, per caso?"

 

"Hm? Chi è questo signore, Goh?" chiese Misty. "Come mai lui ed Ash si conoscono?"

"Lo abbiamo incontrato nella sala delle battaglie di Pokemon." spiegò il ragazzino dalla pelle scura. "Ash e Butterfree lo hanno sfidato in uno scontro di Pokemon. Stavano vincendo, ma poi lui ha interrotto lo scontro..."

"E adesso come mai è qui?" si chiese Brock.

 

"Sì, ragazzo, volevo giusto chiederti un favore." disse l'uomo con tono affabile. "Sono rimasto molto colpito dal Pokemon che hai mandato in campo. Quel Butterfree era davvero ben allenato. In effetti, volevo farti una richiesta un po' particolare."

L'uomo fece una pausa, guardando l'espressione sorpresa ed attenta sul viso di Ash, poi fece la sua proposta.

"Saresti disposto a scambiare il tuo Butterfree con il mio Raticate, ragazzo?"

     

oooooooooo

 

 

CONTINUA...

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Capitolo 31
*** Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 1 ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 30 - Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 1

 

 

"Tu hai comprato CHE COSAAAAAAA?"

 

James restò esterrefatto davanti alla reazione esplosiva dI Jessie. La ragazza dai capelli fucsia era scattata in piedi non appena James le aveva raccontato da dove venisse quella Pokeball dorata in edizione limitata che stava mostrando trionfante... e non era stata per niente contenta di scoprire cosa James avesse combinato.

 

"Te l'ho detto, Jessie! E' stato un affare! Quel tizio mi ha assicurato che questo Magikarp è unico nel suo genere! Un Pokemon davvero forte e possente, degno di un re!" si giustificò il ragazzo. "E guardate, mi ha dato anche questa Pokeball dorata! fa subito capire a tutti che è un Pokemon unico ed inimitabile!"

 

"Unica ed inimitabile è la tua stupidità, James!" replicò prontamente Meowth, altrettanto contrariato. "Non lo vedi che è verniciata?"

Il felino parlante fece un salto e sferrò un colpo d'artiglio che raggiunse la Pokeball dorata... e con sommo orrore di James, le unghie di Meowth tracciarono tre segni paralleli sulla superficie della Pokeball, a dimostrazione che in effetti la sfera era soltanto stata colorata con vernice dorata! E mentre James restava imbambolato a guardare la sfera ormai intaccata, Jessie scosse la testa e cominciò a strigliare il suo complice.

 

"Non dirmi che non lo sapevi, ignorante!" lo rimbeccò. "Magikarp è un Pokemon debole e patetico, che non fa altro che agitarsi e fluttuare! Mi spieghi come hai fatto a farti imbrogliare così?"

Con gli occhi sbarrati per la delusione, James si afflosciò in ginocchio e guardò i segni degli artigli di Meowth su quella che lui aveva creduto essere una Pokeball rara e preziosa. "Ecco... quel venditore mi aveva detto che era un Magikarp molto forte... e che quella sfera era un'offerta conveniente! Che me l'avrebbe data ad un prezzo stracciato!" spiegò il ragazzo.

 

Questa spiegazione fece venire degli inquietanti sospetti a Meowth e Jessie... ed entrambi si avvicinarono a James con espressione minacciosa. "Hai detto... un prezzo stracciato?" chiese la ragazza storcendo il naso. "E... posso sapere esattamente... come hai pagato questo Magikarp e questa... specie di Pokeball?"

Jessie fece un passo in avanti, quasi ad invadere lo spazio del povero James... e il ragazzo deglutì e cercò di tirarsi indietro. Ma sarebbe bastato dare un'occhiata all'espressione furiosa di Jessie per rendersi conto che la ragazza non aveva nessuna intenzione di lasciar correre. Così, James deglutì e cercò le parole giuste per spiegarsi. "Beh... ecco, vedi... la mia paga mensile non era sufficiente, e allora ho pensato di... ecco... pagarlo con l'anticipo del tuo salario..."

 

La reazione di Jessie alla notizia fu prevedibile... ed esplosiva! "TU HAI FATTO CHE COSAAAAAAA?" strillò la ragazza, prendendo James per le spalle e cominciando a scuoterlo come una granita! "Come ti sei permesso, razza di babbeo? Adesso vai immediatamente a prendere quel truffatore, e tu fai ridare tutti i soldi, CAPITOOOOOO?"

"S-si! Sì! Per favore, non mi scuotere! Ho già il mal di mare!" si lamentò il povero James, con gli occhi trasformati in spirali per gli scossoni che Jessie gli stava dando. Improvvisamente, Jessie mollò la presa, e James si afflosciò per terra come un sacco vuoto, mentre la Pokemon dipinta d'oro cadeva dalla sua mano con un tintinnio acuto. "Sigh... okay, okay... adesso... provo a cercare quel tizio! Deve... deve essere ancora su questa nave, non può essersi allontanato..."

 

"Va bene, andiamo a cercare questo truffatore da quattro soldi." affermò Meowth. "E se si rifiuta di risarcirci, userò la sua faccia per farmi le unghie!"

"E non credere che la passerai liscia!" esclamò Jessie, con tanto di venuzza pulsante sulla fronte. ese una mano verso James e gli tirò un orecchio come se fosse stato uno scolaretto discolo! "Se finirai per perdere il mio stipendio, te ne farò pentire per il resto dei tuoi giorni, sono stata chiara?"

 

"Chiarissima, Jessie... non potevi essere più chiara di così... sigh..." si lamentò James, affrettandosi a cercare il truffatore.

 

 

oooooooooo

 

 

"Ah! Siete voi, signore! Non mi aspettavo di vedervi qui!" esclamò Ash, riconoscendo lo strano individuo vestito da prestigiatore che aveva affrontato in un duello di Pokemon. Notando le espressioni interrogative di Misty e Brock, Ash si affrettò a spiegare. "Ecco... ho incontrato questo signore poche ore fa, presso una delle arene dei duelli. Ci siamo misurati in una sfida di Pokemon... e proprio quando stavo per vincere, lui ha detto che aveva finito e ha interrotto lo scontro."

 

"Sì, lo ammetto, non è stato un modo di fare molto corretto... ma in realtà non avevo nessuna intenzione di concludere lo scontro. Tutto quello che volevo era rendermi conto di quanto fossi abile come allenatore." affermò il prestigiatore, gettando un'occhiata a Pikachu e a Scorbunny. "E adesso che ho visto che sei in gamba... vorrei farti una proposta. Non ti andrebbe di fare uno scambio?"

 

Ash e Pikachu sbatterono gli occhi con espressione stupita. "Uno... scambio di Pokemon?" chiese Ash. "Vuoi scambiare uno dei tuoi Pokemon con uno dei miei?"

"E' una proposta che ti faccio." affermò il prestigiatore. "La scelta è tua, ovviamente. Ma se ti interessa dare un'occhiata, c'è una sala dedicata unicamente agli scambi. Sentiti libero di venirmi a trovare da quelle parti, ok? Anche se nonvuoi scambiare nulla, potrai comunque vedere da vicino molti Pokemon di altre parti del mondo! Ci vediamo!"

Il prestigiatore salutò con un gesto della mano e si allontanò con un elegante svolazzo del suo mantello, lasciando Ash e il suo gruppetto di amici a riflettere sulla sua proposta... e dopo essere rimasto lì a rifletterci sopra per un po', Ash guardò verso Pikachu, che storse il naso e aprì le mani come per dire che lui stesso non era sicuro di cosa rispondere.

 

"Pikachu..." rispose il topolino giallo.

"Non lo so... io... non credo di potermi separare così da uno dei miei Pokemon." affermò il ragazzino con un sospiro. "Butterfree... Nidorina... Charmander, Squirtle e Bulbasaur... per non parlare di Pikachu. L'idea di darli via come se fossero degli oggetti non mi piace per niente. Però... se devo essere sincero, sono anche curioso di vedere come si svolgono questi scambi. E magari qualche altro Pokemon."

Misty si mise a posto l'asciugamano. "Beh... se volete la mia, anch'io sarei curiosa di vedere qualche altro Pokemon d'Acqua, magari proveniente da qualche altro continente!" affermò, iniziando a fantasticare. "Chissà, magari avremo l'occasione di vedere qualche Pokemon elegante e leggiadro come un Tentacruel!" Quando Misty vide le espressioni interrogative dei suoi compagni, si schiarì la voce e spiegò quello che voleva dire. "Tentacruel è uno dei miei Pokemon preferiti, tutto qui."

 

Tutti e quattro ci risero su, e Ash prese la sua decisione. "Andiamo a dare un'occhiata. Anche se non abbiamo intenzione di scambiare nessun Pokemon, possiamo comunque vedere di cosa si tratta." affermò.

Goh annuì e prese in braccio Scorbunny, che storse il naso e cercò di sistemarsi meglio. "Mi sembra giusto. In fondo... anch'io penso che non scambierei Scorbunny per niente." rispose il ragazzino dalla pelle scura. Scorbunny drizzò le orecchie, sorpreso di sentire una cosa simile da parte di uno degli umani di cui non si fidava ancora.

 

"Okay... allora aspettate che mi rivesto, e andiamo a vedere com'è la questione degli scambi." disse Misty, mentre tornava verso gli spogliatoi vicino alla piscina.

 

 

oooooooooo

 

 

"Bene, bene... anche per questa volta ho incontrato un allocco che ha accettato di sborsare un bel po' di soldi per un Magikarp!" affermò il venditore con un sorriso soddisfatto, canticchiando tra sè un motivetto. In quel momento, l'astuto truffatore stava raccogliendo i suoi effetti personali e si era messo a smontare la sua bancarella. L'idea era di restarsene ben nascosto nella sua cabina fino alla fine della crociera... e a quel punto, una volta tornato al porto di Aranciopoli, sarebbe salito su un'altra nave e si sarebbe dileguato prima di farsi beccare da qualche ufficiale Jenny o di farsi riconocere da qualcuno dei suoi "clienti" delusi.

 

"Insomma... lo so anch'io che non è tanto bello imbrogliare la gente vendendogli dei Pokemon deboli ed incapaci, e spacciandoli per dei campioni. Ma se c'è tanta gente così sciocca da crederci, perchè non dovrei avere il diritto di approfittarne?" disse tra sè il venditore, sorridendo come niente fosse. "E poi, non lo faccio per soldi, ma per beneficienza! Beneficienza verso di me, d'accordo, ma... insomma, dettagli di poco conto! Ora, meglio prepararsi. Non appena questa bagnarola toccherà di nuovo il porto di Aranciopoli, dovrò darmela a gambe!"

 

Il truffatore riprese ad impacchettare i suoi effetti personali e a sgombrare la sua postazione... quando sentì una voce giovanile dal tono anche troppo familiare che lo richiamava!

 

"Eccolo, è lui!" esclamò. "E' stato lui a vendermi quel Magikarp da quattro soldi!"

 

Stupito ed allarmato, il commerciante sobbalzò e alzò di scatto la testa. Con suo enorme rammarico, vide James che puntava l'indice verso di lui dal lato opposto del corridoio, affiancato da Jessie e Meowth che puntavano il truffatore come segugi!

 

"Ah, sei lì, canaglia!" esclamò Jessie inviperita. "Ridammi il mio stipendio o ti cambio i connotati!"

"E io mi affilo le unghie sul tuo fondoschiena!" miagolò Meowth.

"E io... e io..." balbettò James, con una comica espressione di rabbia sul viso. "E io penserò a qualcosa di peggio di quello che faranno loro due!"

 

"Ehm... come posso dirvelo..." il commerciante disonesto fece un sorrisetto intimorito e alzò le mani davanti a sè in un gesto pacificatore che non convinse per niente il trio del Team Rocket. "Io... io sono solo un commerciante, e... beh, se non ho lo scontrino, non posso riprendermi la roba o dare un risarcimento, mi spiego? Insomma... un Magikarp non è poi così male come Pokemon, non credete? E' simpatico... e... ehm... ah, certo! Nessun Pokemon annaspa esi agita in maniera altrettanto adorabile, non... non ne siete convinti?"

 

"FUORI I NOSTRI SOLDI, LADRO!" esclamarono tutti assieme i tre fuorilegge, senza un minimo di ironia!

 

Con un'esclamazione di terrore, il commerciante abbandonò il suo bancone, raccolse la sua borsa e cominciò a scappare a gambe levate, seguito a breve distanza da Jessie, James e Meowth, determinati più che mai a recuperare il maltolto! I passeggeri della S.S. Anne che passeggiavano sul ponte e all'interno delle gallerie si ritrovarono all'improvviso a dover schivare quel gruppo di pazzi che correvano come forsennati, in uno spettacolare inseguimento! Il venditore di Magikarp era sorprendentemente agile e scattante, nonostante non desse certo l'impressione di essere più tanto giovane, e si destreggiava abilmente tra curve improvvise e ostacoli inaspettati.

 

"Aaaah, ma che diamine!" si lamentò Jessie, schivando per un pelo un paio di ragazzi che si erano trovati sulla sua strada. "Quel furfante è rapido a scappare!"

"Adesso lo acchiappo io!" esclamò James, estraendo in fretta e furia la sua Pokeball. "Koffing, vai! Acchiappa quel truffatore!"

 

James lanciò la sua sfera, e la folla si scansò con esclamazioni di sorpresa ed indignazione quando il Pokemon del ragazzo uscì di colpo, emettendo una serie di sbuffi di fumo violaceo! Koffing puntò immediatamente il venditore disonesto e si diresse verso di lui come un missile... e una volta giunto a pochi metri di distanza, Koffing rilasciò un attacco Murodifumo, spalancando la bocca e scagliando una spessa coltre di fumo che avvolse completamente il fuggitivo... e alcuni dei passanti che si trovavano lì per caso!

 

Il venditore di Magikarp sgranò gli occhi e cercò disperatamente di uscire dalla spessa coltre di fumo, tossendo e sputacchiando. In un attimo, facendosi strada tra i passeggeri, Jessie, James e Meowth raggiunsero il malcapitato e lo agguantarono come se fossero stato un terzetto di giocatori di football americano, trascinandolo a terra e fuori dalla nube di fumo senza tanti complimenti!        

 

"Ah, eccoti! Adesso ci sei, marrano!" esclamò Meowth con un ghigno deciso. "Sei quello che ha venduto quel Magikarp da quattro soldi a quello sciocco del nostro James, vero?"

"Ridammi i miei soldi, razza di ladro!" esclamò Jessie.

"E anche i miei!" ribattè James. Il truffatore fece una comica espressione di spavento e cercò di allontanarsi, ma prima che potesse rialzarsi, Meowth lo raggiunse e gli avvicinò al viso gli artigli luccicanti.

 

"Io non ci proverei..." affermò il felino. "Di solito non mi piace usare le mie mosse da Pokemon direttamente sulle persone, ma per uno come te... non mi dispiacerebbe rifilarti una Sfuriata! Ed ora, forza, restituiscici i nostri soldi senza tante storie! E noi ti restituiamo il tuo stupido Magikarp!"

 

"Koffing!" esclamò Koffing indignato.

Vedendosi ormai scoperto, il truffatore cercò di inventarsi qualcosa per sfuggire alla sua punizione... ma l'imprevsto venne in suo aiuto, sotto forma di un individuo che si avvicinò al terzetto di criminali imbranati con un sorrisetto sardonico.

 

"Aaaah, ecco dove eravate finiti!" affermò l'ometto dai lineamenti affilati, con capelli e pizzetto viola, che era arrivato proprio in quel momento. "Vi stavamo proprio cercando. Lo sapete che tra non molto dobbiamo... iniziare!"

James sgranò gli occhi allarmato, riconoscendo l'uomo. Anche se non indossava la sua uniforme nera, era impossibile confondersi. "Ah, ehm... s-salve, signor Maxus... stavamo per l'appunto preparandoci al grande momento... una volta sistemati i nostri affari con questo tipo..." cercò di giustificarsi. Meglio non contraddire uno degli uomini di fiducia di Giovanni...

 

"Stavamo... ehm... volevo dire, che abbiamo avuto un piccolo diverbio con questo signore..." continuò Meowth, per poi fissare il venditore di Magikarp con uno sguardo che dava l'impressione di poterlo friggere sul posto... e riprese la sua aria sottomessa non appena si rivolse di nuovo a Maxus. "Non appena abbiamo finito, veniamo anche noi a..."

"Non mi interessa che affari abbiate con questo tipo, ma... il signor Giovanni non sarebbe molto tenero con voi se venisse a sapere che non eravate in posizione nel momento in cui il piano è entrato in moto." rispose l'uomo di nome Maxus, scuotendo un indice come per dire di no. Immediatamente, altre due reclute del Team Rocket apparvero al suo fianco, e raccolsero i malcapitati Jessie e James prendendoli per il retro del colletto! "Ora forza, venite con noi, e teniamoci pronti. Il momento sta per arrivare."

 

"Hey, un momento! Non... non si può aspettare un momento?" Meowth cercò di pregare il loro superiore di attendere, ma senza risultato. Senza mai perdere quel suo sorriso sardonico, Maxus prese il Pokemon felino per la collottola e se lo portò dietro.

"Noooo! I miei soldi!" si lamentò James, con tanto di lacrime stilizzate che gli scendevano dagli occhi! "I miei soldi che se ne vanno così!"

"E anche i miei soldi! Questa te la faccio pagare, pezzo di incosciente!" si lamentò Jessie.

 

In tutto questo, il venditore di Magikarp era rimasto come inebetito ad osservare la scena... ma non appena Maxus e il resto del Team Rocket ebbe svoltato un angolo, scomparendo dalla sua vista, decise che non era il caso di guardare in bocca ad un Rapidash donato, e si affrettò a raccogliere le sue cose. Il suo trucco era stato scoperto, ed era riuscito per un pelo ad evitarsi un brutto quarto d'ora. Non aveva nessuna intenzione di sfidare la sorte ancora una volta.

 

"Meglio sbarcare appena possibile, e cercare qualche altro pollo lontano da Aranciopoli." disse tra sè. "Da queste parti, temo di essere un po' troppo conosciuto..."

 

oooooooooo

 

Ash e Pikachu non si erano aspettati che la sala degli scambi fosse così grande e spaziosa, per mancanza di termini migliori con cui definirla. Rispetto al resto della S.S. Anne, era un po' spoglia e non poteva vantare la stessa magnificienza, ma era comfortevole e ben tenuta. Al centro della stanza, si trovavano diverse strane macchine, composte da un corpo centrale a cui erano collegate due strane tubazioni terminanti in una sorta di imbuto, e sul quale spiccava uno schermo da computer. La maggior parte dei macchinari era ancora spento, e gli allenatori attendevano con pazienza che diventassero operativi.

 

"Caspita..." commentò Misty. "Anche per gli scambi tra allenatori, non hanno badato a spese."

 

"Ecco qua, ragazzo." disse il prestigiatore, guidando Ash e i suoi compagni all'interno della sala degli scambi. "Tra non molto accenderemo le macchine, e allora potremo fare lo scambio che ti ho suggerito. Il tuo Butterfree è davvero interessante, lo sai? Ma anche il mio Raticate è ben addestrato. Penso che uno scambio converrebbe a tutti e due. Ognuno di noi avrà un nuovo Pokemon - e con un Pokemon forte come il mio Raticate, ti sarà più facile conquistare le Medaglie che vorrai e partecipare al grande torneo di Kanto di quest'anno."

 

Ash guardò attentamente la Pokeball di Butterfree, ripensando a quello che il prestigiatore stava dicendo. In effetti, doveva ammettere che l'argomento lo tentava non poco. Con un Pokemon più forte, avrebbe potuto raggiungere il suo scopo più rapidamente e più facilmente. Forse poteva essere un passo importante nella realizzazione del suo sogno...

 

Ma c'era qualcosa che gli faceva avere dei dubbi.

 

Il giovanissimo allenatore guardò verso Pikachu, che lo aveva seguito da vicino... e il topolino elettrico gli restituì un'espressione che esprimeva dubbio e ansia. Stava attendendo anche lui la risposta di Ash... e il ragazzino si fermò a pensare.

Quello che l'uomo gli proponeva era, in pratica, dare via uno dei suoi Pokemon, gli stessi Pokemon che lui aveva allenato e con cui già aveva superato tanti ostacoli... e ricevere in cambio un Pokemon completamente sconosciuto. Come si sarebbe sentito Pikachu se Ash lo avesse dato via in questo modo? O Charmander e Bulbasaur, che avevano già avuto le loro cattive esperienze con gli uomini? Non sarebbe stato un tradimento?

 

E Ash, pur con tutti i suoi difetti, non era uno che tradiva i suoi amici.

 

"Ecco..." disse infine il ragazzino, cercando le parole per dirlo con educazione. "Scusi, signore, ma io non me la sento di dare via uno dei miei Pokemon. Ci ho pensato su, e... credo che non sarebbe giusto, nè per i miei Pokemon nè per i suoi."

"Ne sei proprio sicuro, ragazzo?" chiese il prestigiatore, senza scomporsi.   

"Pika pi..." disse Pikachu con un sorriso sollevato. Non c'era bisogno di molta fantasia per immaginare che il topolino giallo fosse contento della scelta del suo allenatore.

 

Ash guardò con affetto il suo starter, e poi ognuno dei suoi compagni di viaggio, Misty, Brock e Goh. Era sicuro che ognuno di loro avrebbe compreso le motivazioni della sua scelta. "Sì, signore, ne sono sicuro. Io... apprezzo la vostra offerta, davvero, ma ho l'impressione che se accettassi farei un torto a Butterfree. E anche agli altri miei Pokemon. Comincerebbero a chiedersi quando non avrò più bisogno di loro, e darei loro l'idea che sarei pronto a sbarazzarmi di loro in qualsiasi momento se non avessi più bisogno di loro. E non è questo il tipo di allenatore che voglio essere."

 

"Ben detto, Ash." affermò Brock soddisfatto. "E' così che parla un allenatore che tiene ai suoi Pokemon."

"Devo ammettere che per essere un ragazzino petulante, a volte sa essere anche maturo." ironizzò Misty, guadagnandosi una comica occhiata di fastidio da parte di Ash.

"Pikachu!" Pikachu drizzò le orecchie e fece il segno dell'okay.

 

Il prestigiatore accolse il rifiuto con apparente rassegnazione. "Ho capito. Va bene, ragazzo, se le cose stanno così, allora non insisto." rispose. "In effetti... non credo che le cose andranno diversamente, in ogni caso."

"Hm? Che cosa...?" cominciò a chiedere Goh, non del tutto sicuro di aver capito cosa aveva detto il prestigiatore.

Quest'ultimo, senza mai perdere il suo sorriso affabile, si mise una mano in un taschino della giacca... e  con il pollice, premette una spilla argentata a forma di garofano che portava all'altezza del cuore. Si sentì un lievissimo suono elettronico... e in un lampo, le vie d'uscite della stanza vennero sbarrate da una serie di saracinesche che scesero di botto con un frastuono infernale, spaventando gli allenatori e i Pokemon che si trovavano là dentro!

 

"Bunny?" esclamò spaventato Scorbunny, ritirandosi accanto al suo allenatore... masubito dopo, come se si vergognasse di quel momento di paura, il coniglio fiammeggiante si piazzò davanti a Goh e si mise in guardia. Il "prestigiatore" sorrise argutamente e si allontanò con tutta calma dal gruppo di Ash, per poi fare tanto di cappello mentre una serie di grate di ferro si staccavano dal soffitto e cadevano con gran fragore in mezzo alla stanza! Dalle aperture nel soffitto scesero diversi individui vestiti di nero, con tanto di copricapo dello stesso colore e una inconfondibile R rossa disegnata sul torace! Cinque o sei relute del Team Rocket erano scese di colpo e avevano invaso la stanza, tenendo gli allenatori in ostaggio... e quando Ash si rese finalmente conto di cosa stesse accadendo, i malfattori avevano ormai il controllo completo!

 

"Ma... ma cosa... il Team Rocket!" esclamò il ragazzino.

 

"Esatto, mio giovane amico. Non credevo che ci saremmo rivisti così presto, e in un'occasione simile, per giunta." affermò il prestigiatore. Con un abile movimento del braccio, si tolse il mantello e l'elegante giacca che indossava... e li gettò di lato, rivelando che era tutto un travestimento! Al posto di quello che sembrava essere un signore di mezza età, apparve il giovane volto di Milas, il comandante del Team Rocket che Ash e i suoi compagni avevano incontrato sul Monte Luna!

 

"Hey!" esclamò Misty sbalordita. "Tu... tu sei quel tizio che stava catturando tutti quei Clefairy! Quello che voleva le Pietrelunari!"

"Ooooh, vi ricordate di me, ragazzi. Molto onorato." rispose Milas con un sorriso arguto. "Ora, se volete favorire i vostri Pokemon, noi del Team Rocket ve li requisiremmo e ce ne andremmo per conto nostro, senza arrecarvi altro disturbo."

 

"Avete sentito, ragazzini? Il Team Rocket vuole i vostri Pokemon." affermò una recluta, affiancata da un paio di Zubat che sbattevano minacciosamente le ali. Colti di sorpresa e spaventati da quegli individui, gli allenatori si raccolsero in un angolo, mentre gli uomini in nero e i loro Pokemon li circondavano, guardandoli con espressioni minacciose.

 

"Il Team Rocket? Ma come... come avete fatto ad infiltrarvi qui?" esclamò Ash incredulo.

Brock corrugò la fronte. "A meno che... ma certo! Credo di aver capito! Fin dall'inizio... questa crociera premio sulla S.S. Anne era una trappola, o mi sbaglio?"

 

"Bravo, ragazzo. Hai vinto una Pokè Bambola." rispose Milas. "Già, era proprio questo il nostro scopo. Tutti quei biglietti omaggio che abbiamo distribuito, facevano tutti parte del piano del Team Rocket per attirare quanti più allenatori possibile, in modo da poter catturare i loro Pokemon! A questo punto, ad una simile distanza dalla costa, non credo proprio che qualcuno potrà venire in vostro aiuto!"

"Accidenti... un piano davvero ben architettato." affermò Misty con rabbia impotente.

 

"Bene, ragazzini... ed ora, se abbiamo finito con le chiacchiere... gradiremmo i vostri Pokemon!" affermò Milas, tendendo una mano verso il gruppo di Ash mentre il resto del Team Rocket si occupava degli altri allenatori. "Anche quel tuo Pikachu, ragazzo. Stando a quanto mi hanno detto i miei sottoposti, è un Pikachu davvero particolare!"

"Pika pika..." mormorò il topolino elettrico, caricando le guance di elettricità. Non gli piaceva l'idea di usare il suo Tuonoshock direttamente su un essere umano, ma c'era un'alternativa?

 

 

oooooooooo

 

In altre stanze della S.S. Anne, il Team Rocket aveva fatto scattare la trappola, imprigionando numerosi allenatori e i loro Pokemon, e poi facendo irrompere i loro uomini tramite dei passaggi che ormai conoscevano bene. Nel giro di pochi minuti, quella che fino a pochi attimi prima era sembrata una nave da crociera in cui regnavano la rilassatezza e la spensieratezza, si era trasformata in una trappola per più di un centinaio di allenatori di Pokemon!

 

"Aaaah, bene, bene, molto bene!" commentò Maxus, sfregandosi il corto pizzetto viola che aveva sul mento mentre guardava con soddisfazione il gruppo di allenatori che i suoi complici stavano tenendo sotto controllo. "La trappola ha funzionato esattamente come avevamo previsto... ed ora, gentili ospiti di questa graziosa nave da crociera... vi chiedo scusa se il programma di spettacoli di stasera ha subito delle improvvise modifiche, ma temo di dovervi chiedere di consegnarci i vostri Pokemon. Non abbiamo intenzione di fare del male a nessuno, purchè ovviamente abbiate giudizio."

 

"Che... che cosa?" protestò la voce di un giovane. "E cosa volete farne dei nostri Pokemon, razza di ladri?"

"Oh, questa non è cosa che vi riguardi, in questo momento." rispose Maxus con tono affabile. "Mi basti dire che, per quanto la separazione dai vostri Pokemon potrebbe essere problematica all'inizio, il Team Rocket saprà fare miglior uso di queste preziose risorse. Adesso, qualcuno sarebbe così gentile da cominciare a consegnare i loro Pokemon, così noi possiamo togliere il disturbo e permettervi di proseguire il vostro viaggio?"

 

Tra i passeggeri rinchiusi in quella sala, ce n'erano due che stavano cercando di sfuggire all'attenzione degli uomini del Team Rocket, ognuno di loro cercando di mimetizzarsi tra la folla. Gary e Trace erano in mezzo agli allenatori e stavano cercando tra le loro Pokeball una che potesse aiutarli a venire a capo di questa difficile situazione. Anche se comunque si rendevano conto che avrebbero dovuto vedersela con diverse reclute del Team Rocket, e anche con quel comandante, che sicuramente era molto più abile come allenatore e aveva a disposizione Pokemon molto più forti.

 

No, decisamente la situazione non appariva rosea...

 

 

oooooooooo

 

"Sigh... ma perchè adesso dobbiamo fare la guardia qui, e lasciare che quel tizio se la svigni con i nostri soldi?" si lamentò James. Lui, Jessie e Meowth erano stati piazzati da Maxus a guardia di uno dei corridoi principali della S.S. Anne, in modo da essere nella posizione ideale per intercettare qualsiasi allenatore cercasse di fuggire.

 

Jessie digrignò i denti per il fastidio. "E' stata tua l'idea di comprare quello stupidissimo Magikarp con i NOSTRI soldi!" grugnì la ragazza, resistendo a stento alla tentazione di prendere il suo imbranato complice e scuoterlo come un frullato. "Perchè adesso sono IO quella che ci deve andare di mezzo?"

 

Come quasi sempre, fu Meowth a dover prendere in mano le cose e fare da voce della ragione. "Ugh... sentite, ragazzi, volete piantarla con queste discussioni? Mi avete già fatto venire l'emicrania!" si lamentò. "Invece di perdere tanto tempo a lagnarvi, perchè non pensate a fare il nostro lavoro come si deve? Così, una volta che il capo avrà i suoi Pokemon, magari ci darà un premio per il buon lavoro, e potremo compensare quello che quel furfante ci ha defraudato!"

 

"Quello che ha defraudato a quello sciocco di James, vorrai dire!" protestò Jessie. "Io non mi sarei mai fatta gabbare da un trucco così ridicolo!"

Meowth alzò gli occhi al cielo. "Adesso non è il momento di lamentarsi! Pensiamo a fare quello che dobbiamo... e a guadagnarci gli elogi del capo! Devo dare una lezione a quel presuntuoso Persian che crede di avermi sostituito come preferito del capo! Forza, ragazzi, occhi aperti... e facciamo la nostra parte, così il capo sarà orgoglioso di noi!"

 

"Okay, Meowth! Ricevuto! Staremo all'erta come tanti soldatini!" replicò James. Si diede un paio di schiaffetti sulle guance per tenersi sveglio e si mise di nuovo in attesa, guardando da tutte le parti...

 

 

oooooooooo

 

 

Ash non ricordava di essersi mai trovato in una situazione così difficile: intrappolato in una stanza senza uscita, circondato da gente malintenzionata che non voleva fare altro che rapire i suoi Pokemon... e la salvezza era lontana, con la costa più vicina a diverse miglia di distanza. In quel momento, lui e i suoi compagni non potevano fare altro che obbedire a quello che le reclute del Team Rocket imponevano loro di fare. Gli uomini del Team Rocket avevano con sè degli strani dispositivi simili ad aspirapolvere i cui serbatoi erano piazzati sulle spalle degli uomini in nero, e con i quali aspiravano le Pokeball degli allenatori e le tenevano al sicuro.

 

Sembrava davvero che non ci fosse modo per sfuggire ai criminali... Ma era davvero così, alla fine?

 

No, Ash non era certo tipo da rassegnarsi così. Forse erano in una situazione difficile... ma c'erano altri allenatori con loro! Forse, se avessero combattuto assieme senza farsi intimorire dal Team Rocket... allora forse sì, c'era una speranza di uscire interi da quella difficile situazione! Certamente, gli altri allenatori non si farebbero fatti problemi a lavorare con lui... vero?

 

"Aspettate!" esclamò improvvisamente Ash. In un attimo, il sorrisetto presuntuoso di Milas scomparve dal suo viso, e il comandante del Team Rocket vide diversi dei suoi sottoposti che arretravano stupiti. Anche alcuni allenatori restarono come inebetiti, non aspettandosi che qualcuno dei passeggeri avesse il coraggio di opporsi al temuto Team Rocket.

 

"Non possiamo farci mettere i piedi in testa da questi individui!" esclamò Ash, cercando di fare coraggio al resto dei passeggeri. "Quei criminali vogliono rapire i nostri Pokemon... i nostri amici, i nostri compagni! Non possiamo permettergli di farlo! Dobbiamo lottare! Dobbiamo mostrare al Team Rocket che noi non ci arrendiamo... e che combatteremo assieme ai nostri Pokemon!"

"Hey, che stai dicendo, marmocchio?" intimò una recluta, avvicinandosi al ragazzo e tendendo una mano verso di lui. "Avanti, non fare l'eroe e consegnami i tuoi Pokemon... a cominciare da quel Pikachu!"

"E tu, ragazzino, dammi quello strano Pokemon!" disse una recluta femminile, avvicinandosi a Goh e indicando il suo Scorbunny. "E' un Pokemon che non ho mai visto prima... e varrà sicuramente molto per i collezionisti!"

 

Ash e Pikachu si guardarono in segno di intesa... e poi, Ash e Goh fecero la stessa cosa. Non era un sistema che consideravano molto gradevole... ma se l'alternativa era permettere al Team Rocket di rubare i loro Pokemon, allora la scelta era fin troppo ovvia. "Potete scordarvelo!" esclamò il ragazzino di Biancavilla. "Noi non vi daremo mai i nostri Pokemon! Avanti, ragazzi, dobbiamo opporci al Team Rocket! Presto, Pikachu, usa un Tuonoshock!"

"Pika pika... chuuuuuu!" Il topolino elettrico si caricò e scagliò una terrificante ondata di elettricità che investì la recluta del Team Rocket più vicina, che si irrigidì di colpo ed assunse una comica espressione di dolore mentre il Tuonoshock lo percorreva e rivelava per un attimo la forma del suo scheletro! Poi, il malfattore venne scagliato indietro, con l'uniforme fumante e i capelli sparati in aria!

 

"Scorbunny! Dobbiamo difenderci!" esclamò Goh... e il coniglietto fiammeggiante si piegò sulle ginocchia e saltò verso la donna del Team Rocket, che ebbe appena il tempo di sgranare gli occhi incredula prima di essere colpita in pieno petto da un doppio calcio volante che le mozzò il fiato in gola e la scaraventò indietro, facendola scivolare sul pavimento per un breve tratto prima di farla fermare, stordita e tramortita.

"Cosa?" esclamò Milas allarmato. "Che cosa... state facendo? Vi avevamo detto di consegnare i vostri Pokemon!"

 

Dopo un istante di stupore, Misty corrugò la fronte e tirò fuori la sua Pokeball, per poi lanciarla con decisione. "Ash ha ragione! Dobbiamo reagire! Non lasciamoci intimorire!" esclamò la bambina dai capelli arancioni. "Misty chiama... Staryu!"

"Geodude! Tocca a te!" esclamò Brock, facendo uscire il suo robusto Pokemon Roccia/Terra. Geodude e Staryu apparvero accanto ai rispettivi allenatori... e senza perdere tempo, si scagliarono contro gli uomini del Team Rocket, decisi a proteggere i loro allenatori e gli altri Pokemon. Staryu eseguì un attacco Pistolacqua che centrò in pieno uno Zubat del Team Rocket... mentre Geodude scagliò un attacco Sassata contro uno Spearow nemico, travolgendolo e facendolo cadere a terra! Gli uomini del Team Rocket rimasero sbalorditi ed esitarono per un istante prima di far partire i loro aspiratori... e quell'attimo di esitazione era esattamente quello di cui gli allenatori imprigionati avevano bisogno per contrattaccare!

 

"Quei ragazzi hanno ragione! Non facciamoci intimorire!" esclamò un ragazzino. "Presto! Pidgey, Tangela! Ho bisogno del vostro aiuto!"

"Vai, Sandshrew!" esclamò una bambina, facendo uscire il suo Pokemon. In rapida successione, tutti gli altri allenatori fecero uscire i loro Pokemon, e la sala degli scambi si riempì di creature di ogni genere che si apprestavano a dare battaglia ai malfattori! Milas sgranò gli occhi e fece due passi indietro, incredulo. Non si era aspettato che gli allenatori sarebbero stati così disposti a reagire solo perchè due di loro avevano pronunciato un paio di frasi ad effetto... ma ora, le posizioni si stavano ribaltando, ed era il Team Rocket a vedersela brutta!

 

"Charmander! Squirtle! Bulbasaur! Butterfree! Nidorina!" esclamò Ash, mandando in campo tutti i Pokemon che aveva con sè. "Presto, ragazzi, abbiamo bisogno del vostro aiuto!"

"Chaaaaar!" Charmander non esitò e si lanciò all'attacco, scagliando un poderoso attacco Lanciafiamme che abbrustolì alcuni Pokemon del Team Rocket... e finì per dare fuoco al fondo dei pantaloni di una recluta! Il malcapitato fece un salto pazzesco e si sedette per terra nel tentativo di soffocare le fiamme!

 

"Ow ow ow ow oooooow! Mi brucia il fondoschienaaaaa!" esclamò.

 

Squirtle e Bulbasaur scatenarono una raffica di attacchi sul Team Rocket - la tartarughina azzurra scagliò una Bolla che inondò gli uomini del Team Rocket più vicini, e Bulbasaur scagliò una raffica di Foglielama con tremenda precisione, che tagliarono le cinghie con le quali uno degli agenti del Team Rocket si era legato alla schiena il marchingegno con il quale rubavano le Pokeball.  Il serbatoio si schiantò al suolo, rompendosi e facendo rotolare a terra numerose sfere... mentre Butterfree eseguiva una serie di attacchi Raffica, e Nidorina si occupava di tenere a bada diversi Pokemon del Team Rocket. Un Ekans che si era avvicinato un po' troppo ebbe come premio un attacco Incornata che lo fece volare per un breve tratto, mentre un Rattata nemico venne messo a terra da un poderoso Doppiocalcio.  

            

Misty aveva già mandato in campo anche il suo Goldeen, che si stava facendo onore contro i pokemon del Team Rocket... e Brock, non potendo mandare in campo Onix per mancanza di spazio, scelse il suo Zubat per dare supporto a Geodude. Goh. che non aveva ancora catturato Pokemon, si limitava a fare quello che poteva con il suo starter.

 

"Zubat, confondi loro le idde con Supersuono!" esclamò Brock. Il Pokemon pipistrello emise un suono acutissimo che trafisse i timpani degli agenti del Team Rocket e dei loro Pokemon, costringendo anche Milas a mettersi le mani sulle orecchie. Geodude approfittò immediatamente e usò un attacco Azione per scaraventare via un Rattata nemico, poi si voltò di scatto e parò l'attacco Sfuriate di un Sandshrew prima di rispondere con una Sassata.

 

L'intera sala era piombata nella confusione. Gli uomini del Team Rocket cercavano di mandare in campo i loro Pokemon, ma la sala era talmente affollata che facevano fatica a trovare un posto per farli uscire, e i Pokemon degli allenatori bersagliavano i dispositivi aspiranti per metterli fuori uso. Ben presto, le reclute del Team Rocket si trovarono in difficoltà... e Milas, dopo essersi allontanato e messo a distanza di sicurezza dalla mischia, decise che era il caso di intervenire per riportare un po' di ordine.

 

"Tsk... chi avrebbe immaginato che avremmo avuto tutti questi problemi?" disse tra sè. "Beh, non importa. Adesso ci penso io a rimettere a posto tutto quanto. Vieni, Weezing!"

 

Dalla Pokeball di Milas emerse la forma evoluta di Koffing, esclamando il proprio nome con voce strozzata, come se avesse la gola costantemente irritata. Ad un solo cenno da parte del suo allenatore, Weezing si sollevò in aria e spalancò le sue bocche, dalle quali emanò una fitta coltre di fumo violaceo ed irritante che avvolse rapidamente la sala. Milas si premurò di ripararsi, tenendosi il più possibile lontano dalla coltre di fumo, ma neanche lui riuscì a sfuggire del tutto all'attacco del suo stesso Pokemon, che lo fece tossire e lacrimare.  

 

Ma erano stati gli altri allenatori ad avere la peggio. In mezzo a quella nube di gas irritante, Ash e i suoi ragazzi non riuscivano a vedere ad un palmo dal loro naso, e i loro Pokemon furono costretti a ritirarsi, in preda a colpi di tosse e starnuti. Butterfree si levò in aria e cominciò a sbattere furiosamente le ali, nella speranza di spazzare via la nube di fumo con un attacco Raffica... ma prima che il Pokemon Coleottero/Volante potesse fare quello che si era proposto, il Weezing di Milas intervenne, scagliando contro Butterfree un globo di fango violaceo che lo raggiunse come una palla di cannone! La farfalla gigante emise un verso acuto e venne scagliata a terra, mentre Ash e i suoi compagni cercavano in qualche modo di vedere cosa stava accadendo in mezzo al fuoco tossico.

 

"Butterfree!" esclamò Ash, vedendo il suo Pokemon che si alzava barcollando.

"Chaaaar!" esclamò allarmato Charmander. Il piccolo Pokemon Fuoco balzò via ed evitò per un pelo l'attacco di un Ekans del Team Rocket, poi scagliò un attacco Braciere che accese una fiammata sotto il Pokemon serpentello e lo costrinse a ritirarsi con un'esclamazione irritata.

 

"Vedo che vogliamo fare i furbi, qui." disse Milas con un sorriso sardonico. Il comandante del Team Rocket mosse un braccio davanti al viso per scacciare il fumo che ancora gli aleggiava attorno. "Siete piuttosto coraggiosi, questo ve lo concedo, ma ci vuole poco per andare dal coraggio all'incoscienza. Vi consiglierei di arrendervi, o temo che dovrò insegnarvi a non alzare troppo la cresta con chi è più forte di voi."

 

"WEEEE-ZIIIING!" ansimò Weezing, che fluttuava minaccioso ad appena un metro dal luogotenente del Team Rocket.

 

Ash strinse i denti e avanzò verso Milas, deciso a non farsi intimorire. "Che cosa? Puoi scordartelo! Non ti lascerò prendere i miei Pokemon!" esclamò. Pikachu, Charmander, Squirtle, Bulbasaur e Nidorina si piazzarono davanti ad Ash e Butterfree, pronti a difenderli con tutte le loro forze, mentre il resto dei Pokemon, pur in difficoltà, cercava di affrontare il Team Rocket e le varie reclute.

 

"Ash, stai attento!" esclamò Misty. Staryu, apprentemente indifferente al gas irritante che saturava la stanza, mandò a segno un attacco Idropulsar contro un Pokemon del Team Rocket - un Grimer, un ammasso di fango tossico violaceo con due corte braccia e un volto dall'aspetto sardonico. "Quello non è una recluta qualsiasi! E' quel tizio fortissimo che abbiamo visto sul Monte Luna!"

"Lo so benissimo!" rispose Ash. "Ma non gli permetto di fare del male a Pikachu e agli altri! Pikachu, amici... so che è un avversario forte, ma se ci mettiamo tutti assieme, sono sicuro che ce la possiamo fare!"

"Pika pikachu!" rispose Pikachu con decisione, mettendosi in guardia assieme al resto dei Pokemon.

 

"Ma davvero? Sei molto sicuro di te, ragazzino... vogliamo vedere se hai ragione?" chiese Milas con fare beffardo. "Okay, Weezing, sai cosa devi fare! Mostra a questo marmocchio che con il Team Rocket non si scherza!"

Il Pokemon fluttuante disse di sì con un cenno. "Weezing!" ansimò.

 

Goh deglutì, evidentemente preoccupato per il suo amico. "Hey, Brock... credi che Ash e i suoi Pokemon abbiano qualche possibilità contro quel tizio?" chiese, mentre Scorbunny metteva al tappeto uno Spearow del Team Rocket.

Il giovanotto di Plumbeopoli, storse il naso. "Mi dispiace ammetterlo, ma... temo che Ash abbia davvero poche possibilità. Anche se i suoi Pokemon attaccano quel Weezing tutti insieme..." affermò. "Spero davvero di sbagliarmi..."

"E io spero che Ash sappia quello che sta facendo..." disse Misty, preoccupata almeno quanto Goh.

 

 

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"Ivysaur... usa un attacco Frustata!"

 

Trace diede un comando al Pokemon che aveva appena mandato in campo: una versione evoluta del suo Bulbasaur, che assomigliava molto alla sua versione precedente, ma era decisamente più grande e robusto, e i suoi denti erano più grandi, al punto che i canini superiori spuntavano dalla mascella. La differenza principale, tuttavia, era che il bulbo sulla sua schiena si era schiuso in parte, trasformandosi in un grazioso fiore rosato, con i petali ancora chiusi, e attorniato da quattro foglie di felce.

"Ivysaur!" esclamando il proprio nome con decisione, Ivysaur estese un paio di lunghe liane verdi dal bulbo sulla sua schiena e le usò per afferrare due scagnozzi del Team Rocket per le caviglie e sollevarli di peso! Con un po' di sforzo, lo Ivysaur di Trace scaraventò i due individui contro altre due reclute che stavano cercando di mandare in campo i loro Pokemon, e fece ruzzolare a terra tutti e quattro.

 

"Ma che diavolo... hey, ma che state facendo?" esclamò Maxus. "Non è così che si trattengono gli ostaggi!"

"Oh, tanto spiacente se hai pensato che ci saremmo fatti trattenere, amico!" rispose Gary con un sorriso saccente. "Per tua sfortuna, hai incontrato qualcuno che non si lascerà intimorire così facilmente! Vai, Growlithe! Ora tocca a te!"

 

Gary lanciò la sua Pokeball e mandò in campo un Pokemon che ricordava una sorta di bizzarro incrocio tra un cagnolino e un tigrotto, coperto da una pelliccia arancione con striature nere, un paio di occhi acuti e la coda vaporosa. Dei grossi ciuffi di pelliccia beige crescevano sul petto e sopra la testa del Pokemon, dandogli un aspetto soffice ed amichevole.

 

"Grow! Grow!" abbaiò il Pokemon di Gary. Atterrò agilmente sulle quattro zampe e fissò il Pokemon avversario - un Beedrill dall'aspetto aggressivo - con espressione feroce e determinata. La vespa gigante rabbrividì leggermente davanti al cipiglio minaccioso di Growlithe; poi si mise in guardia, ma la sua decisione era già stata scossa, e sia Gary che il suo Pokemon non ci pensarono su due volte ad approfittarne.

 

"Growlithe! Attaccalo con Ruotafuoco!" esclamò il giovane allenatore.

"Beedrill! Non farti intimorire! Usa un attacco Furia!" replicò la recluta Rocket che lo stava affrontando. Con un latrato, Growlithe scattò verso il suo avversario, e Beedrill assunse una posizione di guardia più stabile e si lanciò alla carica. La vespa gigante sferrò un affondo, mirando al petto di Growlithe, ma quest'ultimo riuscì ad anticipare il colpo e spiccò un salto enorme, poi si appallottolò come un riccio e creò attorno a sè una fiammata turbinante. Con uno schianto terrificante, Growlithe si scontrò con Beedrill, facendolo cadere a terra tra turbinanti scie di fuoco - e Beedrill restò a terra privo di forze, mentre Growlithe rimbalzò indietro e atterrò agilmente vicino al suo allenatore.

 

"Yu-huuuuu!" esclamarono all'unisono le cheerleader di Gary. Le ragazze erano spuntate all'improvviso dalla folla, agitando i pom-pom ed esibendosi in un piccolo balletto di vittoria. "Gary! Oak! E' il nostro uomo! Se non può lui non può nessuno!"

"Grazie, ragazze. Non faccio per vantarmi." disse Gary riavviandosi i capelli con una mano.

 

Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Trace. "E allora com'è che sei lì a vantarti?" mormorò tra sè.

 

"Ugh, ma guarda un po' cosa mi tocca fare... che subalterni inetti che ho!" si lamentò Maxus scuotendo la testa. "E va bene, visto che non se ne può fare a meno... ci penserò io a farvi stare al vostro posto, ragazzini." Tirò fuori una Pokeball dalla cintura e la lanciò. "Tocca a te, Golbat!"

 

"Gooooolbat!" Il Pokemon in questione apparve con uno stridio assordante, aprendo rumorosamente le grandi ali membranose. Assomigliava vagamente ad uno Zubat, ma era molto più grande e il suo corpo, ricoperto da una corta pelliccia blu, era sferico, con un paio di piccoli occhi luminosi e due grandi ali che si spalancavano minacciose sopra una bocca cavernosa armata di canini acuminati. Aveva due corte zampe con solo due dita ciascuna, e le sue orecchie a punta erano un po' più piccole di quelle di uno Zubat. Comunque, per Gary non c'era modo di sbagliarsi, anche senza che Maxus facesse il nome della creatura. Quello era un Golbat, la forma evoluta di Zubat, e un avversario di tutto rispetto.

 

"Heh... un Golbat, eh?" disse il nipote del professor Oak, mentre le sue cheerleaders lanciavano delle urla di raccapriccio alla vista della repellente creatura alata. "Bene, finalmente un avversario che mi constringerà... ad impegnarmi un po' di più, vedo!"

 

Nonostante mostrasse ancora la sua spavalderia, Gary si rendeva conto che adesso aveva di fronte un avversario di tutt'altro livello... e Trace decise che era il caso di combattere con lui. "Aspetta, Gary!" esclamò il ragazzino castano. "Lascia... lascia che ti diamo una mano io ed Ivysaur! Quest'uomo... mi sembra un avversario molto più tosto delle reclute!"

 

"Il nostro Gary non ha bisogno di aiuto per dare una lezione a quel tipaccio!" rispose una delle cheerleader di Gary.

Un'altra volle dire la sua. "Giusto! Tu occupati degli altri, che sennò rischi di farti male!"

"Lascia a Gary la parte migliore!" fu la reazione di una terza.

 

"Tranquillo, Trace, ho... la situazione sotto controllo." rispose Gary. Anche se tra sè sperò che il suo amichetto non avesse colto quell'attimo di esitazione. "Tu ed Ivysaur... continuate pure ad occuparvi del resto del Team Rocket."

Indicò gli altri passaggeri che, mandati in campo i loro Pokemon, stavano cercando di tenere testa alle reclute del Team Rocket, ed Ivysaur storse il naso con aria poco convinta. Credeva davvero Gary di poter affrontare un graduato del Team Rocket da solo? Sinceramente, il Pokemon Erba/Veleno aveva i suoi ragionevoli dubbi...

 

"Oh? Siamo un po' presuntuosi, o sbaglio?" chiese Maxus, ritrovato il buon umore. "Come vuoi, ragazzo. Credo che sia il caso di darti una piccola lezione di umiltà. Golbat, inizia subito con Stordiraggio!"

"Growlithe, attaccalo con Ruotafuoco, di nuovo!" esclamò Gary. Il Pokemon cane prese lo slancio e si scagliò contro Golbat... ma quest'ultimo non cercò nemmeno di evitare l'attacco e fissò dritto negli occhi l'avversario, emanando una strana luce che cambiava colore in maniera febbrile. Growlithe si fermò di colpo e sgranò gli occhi in un'espressione di paura e sorpresa... e poi riprese la sua corsa, ma questa volta dirigendosi contro la gamba di un tavolo sulla quale andò a sbattere!

 

"Ah! Growlithe!" esclamò Gary. "Accidenti, un attacco Stordiraggio... proprio quello che non mi ci voleva..."

Sentendosi molto più sicuro di sè, Maxus fece un gesto elegante con il braccio destro e diede un altro ordine a Golbat. "Non dirmi che sei sorpreso, ragazzo mio. Peccato, forse in due potevate ancora fare qualcosa... Golbat, usa Attacco d'Ala!"

 

"Golbat! Golbat!" Il Pokemon pipistrello si lanciò su Growlithe mentre quest'ultimo stava ancora cercando di alzarsi. Il cagnolino strinse i denti quando Golbat cominciò a schiaffeggiarlo con le ali, e dopo aver cercato di reggere per un po', venne buttato a terra da un colpo particolarmente brutale. Riuscì ancora a rialzarsi, ma tra gli effetti di Stordiraggio e l'attacco che aveva appena dovuto prendere, era chiaro che non avrebbe potuto reggere a lungo.

 

"Noooo! Il nostro Gary sta perdendo!" si lamentò una delle cheerleaders.

 

"Mi sembra ovvio." rispose Maxus con fare altezzoso. "Cosa vi aspettavate, che un ragazzino potesse competere con un comandante del Team Rocket? Ora forza, ragazzo, smettiamola con le lungaggini. Dammi i tuoi Pokemon, e io..."

 

"Ivysaur, Foglielama!"

 

Una raffica di foglie affilate si abbattè su Golbat, che emise uno stridio di sorpresa e si fece scudo con le sue ali. L'attacco non fu molto efficace, ma costrinse comunque Golbat a prestare attenzione allo Ivysaur di Trace, intervenuto in quel momento.

"Hey, Trace, non ti avevo chiesto di lasciar fare a me?" chiese Gary. "Anche se... riconosco che mi stava dando un po' di filo da torcere."

"L'ho notato. Qualcosa di più che un po'." rispose il ragazzino più piccolo con pungente ironia. "Che ne dici se lo affrontiamo in due? Così magari abbiamo qualche possibilità in più."

 

Gary alzò le spalle e sorrise con tutta tranquillità. "Non dico di no. Ritorna, Growlithe." rispose, poi scelse un'altra Pokeball e mandò in campo un altro dei suoi Pokemon. "Tocca a te, Wartortle!"

 

Un nuovo Pokemon apparve davanti a Gary e Trace - una tartaruga bipede di color indaco, con il guscio marrone e dei ciuffi bianchi sulle orecchie e sulla coda, due piccoli canini che gli spuntavano dalla bocca e le corte braccia che terminavano con tre piccoli artigli bianchi. "Wartortle!" esclamò, sentendosi pronto a combattere.

 

Maxus, ad ogni modo, non sembrò impressionato. "Oh, vedo che volete resistere fino all'ultimo, eh? Come preferite." affermò. "Golbat, mostra a questi ragazzini di cosa sei capace."

 

"Goooolbat!" stridette il pipistrello gigante. Si alzò di quota e fissò rabbiosamente Ivysaur e Wartortle, che si misero in guardia e si apprestarono a riceverlo...

 

 

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"Qui agente Jenny! Abbiamo ritrovato la S.S. Anne!"

 

Al largo di Aranciopoli, alcune motovedette stavano dirigendosi verso la nave da crociera, già da diverso tempo sparita dai radar del porto. Un'agente Jenny alla guida di una delle barche da ricognizione parlò nel suo walkie-talkie, e dall'altra parte la risposta non si fece attendere.

 

"Ricevuto, agente Jenny! Adesso procediamo all'approccio... e diamo una bella lezione a quei pirati! Tutti in posizione, ragazzi! Non possiamo commettere errori!"

 

"Sissignore, tenente Surge! Siamo tutti in posizione!

 

"Perfetto! Iniziamo subito l'operazione! Mi aspetto molto da voi, squadrone di Surge!" affermò la giovane poliziotta. Chiuse la chiamata e afferrò saldamente il timone con entrambe le mani, fissando la S.S. Anne che si intravedeva nell'oscurità della notte. "Resistete, ragazzi... stiamo arrivando!"

  

 

 

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CONTINUA...    

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Capitolo 32
*** Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 2 ***


Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 31 - Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 2

 

 

La battaglia con il Weezing di Milas era in pieno svoglimento, e si stava rivelando estenuante. Il comandante del Team Rocket era un allenatore esperto, e il suo Pokemon, nonostante l'aspetto sgraziato, era molto veloce e si muoveva con incredibile abilità e destrezza. Pikachu e il suo allenatore ci stavano mettendo tutta la loro abilità, ma era evidente che il Weezing dell'avversario era ad un livello superiore.

 

"Pikachu, attacca di nuovo con Tuonoshock!" esclamò Ash con tono chiaramente frustrato. Il topolino giallo si caricò per un attimo e poi scagliò una potente scarica elettrica contro il mostriciattolo fluttuante, ma quest'ultimo si mosse con uno scatto improvviso e riuscì a scansare l'attacco, che si esaurì contro un muro della grande sala.

 

"Pikachu..." Pikachu squadrò con fastidio il Pokemon avversario, quasi volesse ingiungergli di cominciare a combattere seriamente e smetterla di prenderlo in giro.

 

"Non credi che dovresti smetterla di fare l'eroe, ragazzino?" chiese Milas con un sorrisetto di sufficienza. "Hai fegato, questo non lo posso negare, ma c'è una bella differenza tra avere coraggio e non conoscere i propri limiti, e tu, marmocchio, fai parte della seconda categoria."

"Non mi fai paura, furfante!" Ash sfidò il malfattore, anche se ormai erano chiari sia la differenza di abilità tra loro due che il divario di forza tra i loro Pokemon. "Pikachu, attacca di nuovo! Prima o poi si stancherà di schivare!"

 

"Pika pika chuuuu!" Con uno squittio acuto, Pikachu si caricò di nuovo e scagliò un'altra raffica di scariche elettriche contro il nemico, che ancora una volta si rivelò un avversario scaltro. Schivò abilmente la scarica elettrica e poi, ad un cenno di Milas, si scagliò contro Pikachu.

"Weezing, Azione." ordinò il comandante del Team Rocket con estrema nonchalance. Weezing cambiò direzione a mezz'aria, esibendosi in una manovra che sembrava fisicamente impossibile, e si schiantò contro Pikachu con tutta la sua forza, facendolo cadere a terra con uno squittio acuto.

 

"Pikachu!" Ash corse ad assistere il suo Pokemon, mentre attorno a lui, Misty, Goh e i loro Pokemon facevano tutto il possibile per affrontare altre reclute del Team Rocket. Anche gli altri passeggeri e i loro Pokemon opponevano resistenza... e all'inizio avevano anche avuto un certo successo, ma ora che il fattore sorpresa era venuto meno, i malfattori stavano riprendendo in mano la situazione. 

 

Pikachu riuscì a rimettersi in piedi, ma era indebolito e barcollante, mentre il Weezing di Milas non sembrava essersi stancato neanche un po'. In effetti, sembrava quasi che stesse giocando con il suo avversario, beandosi della sua superiorità.

"Weeeee-zing!" esclamò il Pokemon fluttuante, circondato da una nube di denso fumo violaceo.

 

"Ora capisci cosa voglio dire, ragazzino?" continuò Milas. "Sei bravino come allenatore, ma non puoi sperare di battere chi ha tanta esperienza più di te. Una battaglia in Palestra o una sfida amichevole non sono la stessa cosa di una battaglia autentica, e se la tratti come se fosse una semplice gara, non farai in tempo a pentirtene. Ora, Weezing... usa il tuo attacco Fango!"

Il Weezing nemico non se lo fecedire due volte e scagliò un proiettile di fango violaceo che sfrecciò verso Pikachu con la velocità e la potenza di una pallottola. Il topolino elettrico reagì con uno squittio di sorpresa e si gettò di lato, riuscendo a non farsi travolgere in pieno, ma venendo comunque raggiunto di striscio dal proiettile di fango. L'impatto fu sufficiente a far nuovamente cadere a terra il topolino giallo, che strinse i denti e si rialzò barcollando, chiaramente sotto l'effetto del veleno.

 

"Pikachu, no!" esclamò Ash con apprensione.

"Staryu, liberati di loro!" esclamò Misty vedendo che il suo Pokemon stella marina era in difficoltà contro tre Rattata che lo avevano circondato. "Usa Rapigiro per sfuggirgli!"

Con un'esclamazione secca, Staryu eseguì un velocissimo giro su sè stesso, usando i suoi pseudopodi per colpire i nemici che le stavano attorno. I Pokemon topi squittirono stupefatti e cercarono di disperdersi, ma due di loro vennero colpiti dalle appendici rotanti e scaraventati via.


"Scorbunny, usa Braciere!" esclamò Goh, che stava avendo a che fare con un Paras che cercava di stare addosso al suo starter. Lo strano insetto-fungo saltò indietro con espressione terrorizzata e riuscì a malapena ad evitare l'attacco, che lasciò uno strato di cenere nel punto colpito. Il Pokemon coniglio, reso più audace dal colpo quasi andato a segno, si mise in guardia e sferrò un paio di calci in aria, sfidando l'avversario a farsi avanti.

"Geodude, usa Ricciolscudo, e poi un attacco Rotolamento!" Brock diede istruzioni al sasso vivente, che si chiuse a riccio e si scagliò rotolando contro alcuni Pokemon nemici, buttandoli giù come tanti birilli al bowling! Ma nel momento in cui atterrò e si rimise in guardia, Geodude venne colpito in pieno da un attacco Confusione, scagliato da uno strano Pokemon del Team Rocket - una specie di piccolo tapiro umanoide con la pancia e le gambe marroni, e la metà superiore del corpo gialla.

 

"Ottimo lavoro, Drowzee!" esclamò soddisfatta la recluta che aveva con sè quel Pokemon.

 

Charmander si difese abilmente da uno Zubat nemico, usando un attacco Braciere per abbrustolirlo e farlo cadere a terra tramortito. Ma altri Pokemon nemici si stavano avvicinando, e nella confusione, la lucertolina fiammeggiante doveva stare attenta a non colpire per sbaglio i suoi compagni. Con un'esclamazione allarmata, Charmander riuscì ad evitare per un pelo un attacco da parte di un altro Pokemon avversario - una sorta di medusa azzurra con un paio di lunghi e sottili tentacoli grigi e delle grosse sfere rosse che decoravano i lati del suo corpo. Un attacco Pistolacqua da parte del Pokemon costrinse il piccolo Pokemon Fuoco a ritirarsi, mentre altri Pokemon del Team Rocket si avvicinavano minacciosi.

 

"Accidenti a questi mocciosi..." commentò una recluta femminile. "Chi avrebbe immaginato che ci avrebbero dato così tanto fastidio?"

Un'altra recluta femminile ridacchiò malignamente. "Beh, adesso stanno capendo che non possono fare i duri con noi del Team Rocket!" affermò. "Prendete tutti i loro Pokemon, mi raccomando! Soprattutto quel Pokemon che sembra tanto un coniglio! Non solo è carino... ma i nostri capi ci daranno un extra per aver catturato un Pokemon di un altro paese!"

 

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico, mentre lui ed Ash cercavano di pensare ad un modo per cavarsela. Sfortunatamente, il fatto che il Weezing di Milas fosse un avversario al di là della sua portata era innegabile...

 

"Bene, Weezing! Ora metti fuori gioco quello stupido topolino giallo, e prendiamo il resto dei Pokemon di questi sciocchi." ordinò Milas. "Sono sicuro che saranno delle belle prede!"

 

"Weeeeezing!" andimò il Pokemon Veleno, e si sollevò in aria per scagliare un altro attacco Azione. Malgrado la stanchezza, Pikachu si mise in guardia e si caricò brevemente, sperando di poter almeno guadagnare un po' di tempo. Weezing prese la mira e si accinse a scendere in picchiata...

 

"Growlithe, usa Ruotafuoco!" esclamò all'improvviso la voce di un'Ufficiale Jenny. L'istante dopo, una piccola palla di fuoco si abbattè sul Pokemon di Milas, che venne colto di sorpresa e non riuscì a difendersi con efficacia, e l'attacco lo scaraventò via con un'esclamazione strozzata... mentre la "palla di fuoco" eseguiva uno spettacolare volteggio a mezz'aria e atterrava su tutte e quattro le zampe davanti a Pikachu, come se volesse difenderlo. Il Pokemon Elettro guardò con stupore e gratitudine chi lo aveva aiutato - un Pokemon simile ad un cagnolino di colore arancio con striature nere simili a quelle di una tigre. Il petto, la coda ed il ciuffo di peli sulla fronte erano di color crema, e le zampette terminavano con dei corti artigli.

 

"Grow!" esclamò il Growlithe, mentre un agente Jenny faceva irruzione nella sala accompagnata da un gruppo di allenatori. Ash e i suoi compagni restarono interdetti quando riconobbero alcuni degli uomini del Tenente Surge e li videro mandare in campo i loro Pokemon!

 

"Magnemite, esci!" esclamò una soldatessa alta e robusta dai corti capelli rossicci.

"Voltorb, facciamogli vedere chi siamo!" esclamò un omaccione di colore, mandando in campo lo strano Pokemon simile ad una Pokeball. Nel giro di pochi attimi, il Team Rocket si trovò a dover affrontare avversari di tutt'altra portata, e i loro Pokemon vennero travolti da una raffica di attacchi elettrici.

 

"Ugh... ma che diamine... come hanno fatto a seguirci?" esclamò Milas, passando dalla sicurezza alla frustrazione in pochi istanti. "Credevo che le autorità non avessero alcun sospetto su questa nave!"

"Non ci sottovalutate." affermò l'ufficiale Jenny, con al fianco il fedele Growlithe. Attorno a loro, gli uomini del Tenente Surge stavano tenendo a bada le reclute del Team Rocket, impedendo loro di catturare i Pokemon ormai esausti dei passeggeri. "Avevamo i nostri sospetti su questa nave da crociera, e abbiamo seguito i vostri movimenti da distanza di sicurezza. Non appena avete fatto scattare questa trappola, abbiamo noi fatto scattare la nostra. Arrendetevi e consegnatevi subito."

 

Milas corrugò la fronte irritato, ma tornò ben presto a sfoderare il suo sorrisetto sicuro. "Consegnarci? Mi dispiace, questo non fa parte dei nostri piani, sia a lungo che a breve termine." affermò. "E poi, si può ancora salvare qualcosa del piano originale. Weezing, usa Murodifumo per occultare la nostra fuga!"

 

"Weeeee-zing!" esclamò il Pokemon fluttuante. Spalancò le bocche come due grandi caverne e fece uscire da esse delle grandi nuvole di gas violaceo che pervase rapidamente quella sezione di stanza, irritando gli occhi e la gola dei suoi avversari, che si ritrassero tossendo e lacrimando.

"Presto, ragazzi, qui si sta mettendo male!" esclamò Milas, mentre si accingeva a guidare i suoi uomini verso la salvezza. "Raggiungiamo la sala macchine, potremo fuggire da lì!"

 

"Ricevuto, capo!" esclamò una recluta. Per quanto infastiditi all'idea di abbandonare una caccia così proficua, gli uomini del Team Rocket approfittarono dell'occultamento e della confusione per richiamare i loro combattenti e tagliare la corda.

 

"Ah, cavolo! Se la stanno filando!" esclamò Ash irritato. Agitando un braccio, il ragazzino cercò di spazzare via il fumo che lo circondava, mentre il Growlithe dell'Agente Jenny fece uno starnuto e cercò di allontanarsi dalla nube di gas irritante.

"Lasciamo perdere, non siamo noi gli unici ad aver abbordato la nave." rispose il soldato di colore, la cui Voltorb aveva appena mandato a segno un attacco Tuonoshock su un Nidoran maschio nemico e lo aveva mandato ko. "Dovunque vadano, dovranno vedersela con il Tenente. E lui non gli darà tregua, ci potete scommettere."

 

Un passeggero corse ad aprire alcune finestre, e quasi subito una rinfrescante corrente d'aria cominciò a soffiare nella stanza e a spazzare via il fumo nocivo. Ash e Pikachu presero qualche bel respiro e si sentirono già meglio, poi andarono a controllare che i loro compagni stessero bene. "Misty, Brock, Goh! State... state tutti bene, vero?" chiese, vedendo i suoi compagni sporchi di polvere e macchie di fuliggine, ma a parte quello sani e salvi.

 

"Niente è perduto. Anche i nostri Pokemon stanno bene." rispose Misty. La ragazzina si tolse un fazzoletto di tasca e lo usò per togliersi un po' di polvere violacea dal viso, e la sua Staryu spruzzò un tenue getto d'acqua in modo da lavare via la sporcizia dal resto del gruppo. Goh non se lo fece dire due volte e si lasciò innaffiare di striscio del getto d'acqua per lavarsi le braccia. "Ma che cosa sta succedendo? Come ha fatto il Team Rocket... ad architettare un piano così?"

"Hanno attirato tutti questi allenatori a bordo della S.S. Anne per poter rubare i loro Pokemon... ma come sono riusciti ad impadronirsi di un'intera nave da crociera?" chiese Goh. "Brock, tu cosa ne pensi... Brock?"

 

La domanda non ebbe risposta, in quanto Brock era rimasto lì come inebetito ad osservare l'Agente Jenny, con un inequivocabile rossore sul volto! "Ooooh, l'Agente Jenny di Aranciopoli è ancora più carina di quella di Plumbeopoli!" commentò, perso nel suo mondo. Con uno scatto da centometrista, Brock raggiunse la poliziotta dai capelli azzurri e le prese delicatamente la mano, sfoderando la sua espressione più affascinante e con tanto di mazzo di rose rosse apparso dal nulla! "Agente Jenny, posso avere l'ardire di chiederle un appuntamento, quando il suo turno è terminato?"

"Come?" chiese la poliziotta, sbattendo gli occhi confusa.

 

Misty sospirò e decise di far tornare il giovane esperto di Pokemon Roccia alla realtà... a modo suo. Allungò un braccio, prese l'orecchio di Brock pizzicandolo tra le dita e lo tirò verso di sè! L'effetto fu istantaneo, e il viso di Brock si contorse in una comica smorfia di dolore! "Ahioooooo!"

"Chiediamo scusa a nome suo, agente Jenny." affermò Misty con un sorriso commerciale. "A volte il nostro amico... può sembrare una persona sospetta!"

 

Mentre gli allenatori della Palestra di Aranciopoli provvedevano ad aiutare i passeggeri e a recuperare i Pokemon trafugati, l'agente Jenny fece una breve risata nervosa e si schiarì la voce. "Ehm, come stavo per dire... pare che il Team Rocket sia riuscito ad infiltrare diversi dei suoi agenti in varie parti di Kanto... e ho sentito dire che stanno puntando le loro ambizioni anche su Johto... Ma che riuscissero addirittura a salire su una nave da crociera e usarla per i loro piani... sono molto più pericolosi e meglio organizzati di quanto temessi!"

 

"Cavolo..." affermò Ash, mentre accoglieva nuovamente Pikachu e Charmander. La lucertolina di fuoco si guardava attorno spaesata, notando i Pokemon Elettro che gli uomini di Surge avevano usato per affrontare il Team Rocket, e sentendosi di colpo terribilmente inadeguato. Sarebbe stato in grado, lui, di tenere a bada così abilmente gli uomini del Team Rocket? Sarebbe stato abbastanza forte da proteggere l'allenatore che gli aveva salvato la vita? Se fosse rimasto a questo livello a lungo, non sarebbe stato in grado di aiutarlo...

 

"E allora... ci sono altri uomini del Team Rocket su questa nave? Magari anche quei tre che incontriamo sempre?" continuò Ash, attirando l'attenzione del resto del gruppo. Se davvero c'erano altri di quei malfattori a bordo... magari gente allo stesso livello di quel Milas... le cose avrebbero potuto davvero mettersi male per loro.

Ma l'Agente Jenny fece un cenno rassicurante. "Potete stare tranquilli. Abbiamo isolato gli uomini del Team Rocket nelle varie sezioni della S.S. Anne, e adesso il Tenente Surge si sta occupando degli avversari più pericolosi. Ma intanto... dovremmo cercare il capitano. Solo lui è in grado di ricondurre in porto questa nave."

 

"Okay. Possiamo dare una mano?" chiese Goh, mentre il suo Scorbunny si piazzava al suo fianco e faceva un cenno con la testa.

L'agente Jenny ci pensò su per un attimo, poi decise che tanto valeva accettare. "Hmm... va bene, in fondo non dovrebbe essere una questione troppo complessa." affermò. "Okay, seguitemi! Andiamo a cercarlo... credo che lo tengano ai piani di sopra, presso il ponte di comando!"  

"Okay, siamo pronti!" affermò Ash. Pikachu annuì e fece sfrigolare le guance, pronto a partire nonostante la stanchezza... e il resto degli allenatori richiamò i propri Pokemon. Growlithe abbaiò e cominciò ad annusare l'aria, poi chiamò l'agente Jenny con un paio di uggiolii e cominciò a guidare il gruppo verso il punto dove più probabilmente avrebbero trovato il capitano...

 

 

oooooooooo

 

 

Il malcapitato Petrel non se la stava esattamente passando al meglio.

 

Fino a pochi attimi prima, quando i suoi problemi non erano altri che due mocciosi che credevano di potergli tenere testa, era stato anche divertente. Ma adesso... il comandante del Team Rocket si trovava di fronte ad un avversario di tutt'altra portata - un omaccione biondo dalla pelle abbronzata con al fianco un possente Raichu!

 

"Cos'è, ce la prendiamo con i ragazzini, adesso? Veditela con un vero soldato, se sei un uomo!" esclamò il tenente Surge aggiustandosi gli occhiali da sole mentre fissava Petrel. Gli uomini del Team Rocket arretrarono impressionati quando Raichu si mise in una sorta di posa da lottatore di sumo, alzando una gamba per poi pestarla al suolo con forza, e fece sfrigolare le guance, liberando una raffica di energia statica che caricò l'aria attorno a lui.

 

"Beh... questa è una situazione... piuttosto scottante ed elettrizzante! E non volevo fare una battuta..." affermò Petrel. Il comandante del Team Rocket fece un sorriso forzato e si stropicciò la barba, e il suo Golbat svolazzò rumorosamente attorno a lui. Con uno scatto improvviso, nel tentativo di cogliere di sorpresa Raichu, il pipistrello gigante si gettò in picchiata e spalancò le fauci. "Beh, adesso te la vedi con il mio Golbat! Vai, Golbat, usa Velenodenti!"

"Gooooolbat!" stridette il pipistrello gigante. Davanti alla sua velocità, la maggior parte dei Pokemon si sarebbe trovata impreparata... ma il Raichu del tenente Surge reagì con incredibile prontezza di riflessi e saltò di lato. Le zanne velenose di Golbat si chiusero con uno schiocco a pochi centimetri dal suo fianco, e il Pokemon Veleno/Volante cercò di riprendere quota.

 

"Tutto qui? Raichu, usa un attacco Ondashock!" esclamò Surge.

Raichu aveva appena toccato terra con le zampe posteriori, che dalle sue guance si dipartì una micidiale scarica elettrica a forma di anello che si espanse attorno al Pokemon Elettro e proseguì verso il nemico con forza travolgente!

Petrel reagì a sua volta con prontezza. "Ah! Attento, Golbat! Usa Protezione!" esclamò l'ufficiale del Team Rocket. Per sua fortuna, il pipistrello gigante reagì in tempo e chiuse le ali attorno a sè come un vampiro che si avvolge nel suo mantello. Uno schermo di energia brillò attorno a lui per un attimo, e la scarica elettrica si dissipò al contatto, ma la protezione svanì a sua volta un attimo dopo aver negato l'attacco. Petrel tirò un breve sospiro di sollievo, ma non poteva certo rilassarsi - usare Protezione poteva fargli guadagnare un po' di tempo, ma l'attacco successivo sarebbe molto probabilmente andato a segno, e quello dopo ancora sicuramente.

 

Prima che il comandante del Team Rocket potesse pensare ad una tattica, Surge e il suo Raichu erano già ripartiti all'attacco. "Non male, ma sei riuscito solo a ritardare la sconfitta!" esclamò il robusto militare. "Raichu, usa di nuovo Ondashock!"

"Raichuuuu!" esclamò la versione evoluta di Pikachu. Ripetè la mossa di prima, ma questa volta scagliò un'ondata di energia elettrica che prese la forma di un cono di luce gialla crepitante che si dipartì dalla punta della coda e investì in pieno il Golbat di Petrel. Il pipistrello gigante strabuzzò comicamente gli occhi e stridette quando la scarica elettrica lo attraversò e rivelò per un attimo la forma del suo scheletro, come se fosse stato appena passato ai raggi X! La forza del colpo scaraventò via Golbat, che atterrò vicino ad un tavolo e sbattè debolmente le ali, stordito dallo shock.

 

"Ahia... qui si mette male per noi..." mormorò Petrel. "E dove sono quei tre sciocchi quando ce n'è bisogno? Non saranno mica scappati con la coda tra le gambe, vero?"

"Ehm... temo che... in questo momento quei due siano l'ultimo dei nostri problemi, comandante Petrel..." affermò una recluta mentre richiamava il suo Geodude, sconfitto da un attacco Foglielama ben assestato da parte dello Ivysaur di Trace.

 

"Sono d'accordo... credo che in questo momento, la cosa più ragionevole da fare sia levare le tende... e quei tre se la possono cavare da soli!" affermò Petrel. Il suo Golbat si era rialzato, ma l'attacco Ondashock subito lo aveva indebolito parecchio, e il comandante del Team Rocket non si faceva illusioni sulle sue possibilità.

"Vorreste svignarvela, eh?" esclamò Surge, cominciando ad avanzare verso il malfattore. "Beh, non credo che vi sarà così facile. Avete un bel po' di cose da raccontarci della vostra organizzazione, e ho l'impressione che un pezzo grosso come te sappia di più degli altri sui progetti del Team Rocket."

 

Pur intimorito dalla stazza e dalla decisione di Surge, Petrel riuscì a sfoderare un sorriso nervoso. "Credo... che in effetti sia un argomento sul quale c'è molto da dire, tenente Surge, e potrebbe anche essere molto interessante. Però... al momento non sono particolarmente interessato a parlare, quindi... Golbat, Supersuono!" affermò. Si coprì le orecchie con le mani, e il motivo apparve evidente una frazione di secondo dopo.

 

"SKREEEEEEEEE!" Il pipistrello gigante spalancò la bocca ed emise un suono agghiacciante, talmente acuto da sembrare uno spillo che penetrava nelle orecchie di chi gli stava attorno. Trace, Gary e i loro Pokemon furono costretti ad indietreggiare, e anche il tenente Surge e il suo Raichu barcollarono per l'intensità di quello stridio. Petrel e il resto del Team Rocket approfittarono di quel momento per interrompere le lotte in cui erano coinvolti, richiamare i loro Pokemon e tagliare la corda. Con un'esclamazione di disappunto, Raichu si caricò e scagliò una scarica elettrica contro il malfattore, ma nella fretta non aveva preso bene la mira, e l'attacco colpì il muro più vicino dopo essere passato a mezzo metro da Petrel.

 

"Raichu..." mormorò con disappunto il Pokemon Elettro. Il Team Rocket era riuscito a fuggire, e alcuni degli allievi di Surge stavano cercando di inseguirli, ma il Capopalestra, ancora un po' stordito per l'attacco Supersuono, si massaggiò un orecchio che ancora gli tintinnava, e richiamò i suoi uomini con un cenno.

"Restate qui, uomini. Mantenete la posizione. Potrebbe essere una trappola." affermò. "Per adesso siamo riusciti a mandarli via, e questo è già qualcosa. Qui, tra i passeggeri! State tutti bene?"

 

"Così sembra." affermò Gary, mentre cercava in qualche modo di darsi un tono ed apparire in controllo. "Grazie per l'aiuto, tenente Surge... anche se ovviamente, sono sicuro che avrei trovato un modo di cavarmela anche da solo."

"Si è visto, infatti. Te la stavi cavando molto bene quando quel tipo del Team Rocket e il uo Golbat hanno usato i nostri Pokemon per spazzare il pavimento." ironizzò Trace.

 

Gary assunse una comica espressione imbarazzata per un secondo... poi si schiarì la voce e cercò nuovamente di darsi un'aria da duro.  "Ehm... ad oggni modo..." affermò. "Grazie per l'aiuto. Adesso cosa facciamo?"

"Adesso dobbiamo fare in modo di riportare in porto questa bagnarola." rispose Surge. "Qualcuno sa dove si trova la cabina di pilotaggio?"

 

"Ai piani superiori! Credo che abbiano portato lì il capitano!" rispose un uomo vestito con l'elegante uniforme dell'equipaggio della nave. "Io ci sono stato, se volete vi posso dare una mano a cercarlo!"

"Ottimo! Hey, voi due ragazzini! Se volete potete venire con me, basta che non vi cacciate in qualche guaio!" affermò Surge, rivolto a Trace e Gary. Il ragazzo con i capelli a cresta sbattè gli occhi, un po' spiazzato dal modo in cui il Capopalestra, che pure aveva anche battuto poco tempo prima, gli si rivolgeva, ma non fece discussioni e, dopo aver richiamato i suoi Pokemon, seguì Surge e Trace verso il ponte superiore...

 

 

oooooooooo

 

 

Vicino al ponte di comando, la situazione non era per niente tranquilla... e questo, in particolare, valeva per un certo familiare terzetto di agenti del Team Rocket dalla dubbia competenza, a cui era stato assegnato il poco invidiabile compito di tenere sotto controllo i membri più importanti dell'equipaggio.

 

"Ma che accidenti sta succedendo là sotto? Non riesco più a contattare il comandante Milas e il comandante Petrel!" esclamò rabbiosamente Jessie. Dopo aver cercato inutilmente di aprire una comunicazione con i suoi superiori, la giovane agente del Team Rocket disattivò il suo comunicatore con un gesto infastidito. "Cosa sta succedendo? Perchè non ci rispondono più?"

"A questo punto, la trappola dovrebbe essere scattata!" affermò Meowth. "Ma non abbiamo ricevuto alcuna conferma!"

 

"E io sono qui che aspetto mentre quel truffatore se ne va con i miei soldi... anzi, con i nostri soldi!" si lamentò James, mentre guardava frustrato la Pokeball dorata del Magikarp che il venditore disonesto gli aveva affibbiato. "Sentite, io non ce la faccio a restare qui mentre i nostri soldi se ne vanno! Io vado a prenderlo! Voi... hm... non potete restare qui a fare la guardia?" Con aria contrita, il giovanotto dai capelli azzurri guardò verso una figura legata ed imbavagliata seduta vicino alla plancia di comando: un uomo di una certa età, con folti baffi bianchi e un'uniforme da marinaio ben tenuta malgrado non fosse più tanto nuova, che guardava il Team Rocket con uno sguardo che esprimeva al tempo stesso animosità e preoccupazione. James aveva l'impressione che il capitano li stesse pregando di liberarlo e fargli riprendere i controlli della nave, che ormai dava l'impressione di essere alla deriva.

 

"Non te ne andrai proprio in questo momento, vero, James?" lo rimbeccò Meowth. "Se te ne andassi e il vecchio lupo di mare ne approfittasse per liberarsi, non oso pensare a quanto si infurierebbe il nostro capo! Siamo qui per cercare di fare bella figura e rimediare ai nostri errori precedenti, o sbaglio?"

Il ragazzo dai capelli azzurri si quietò rapidamente e deglutì. In effetti, il motivo per cui stavano partecipando a quella missione era per recuperare il loro prestigio agli occhi di Giovanni, l'indiscusso leader del Team Rocket. Ed era stata una sua scelta - molto poco ponderata - di comprare un Magikarp da quel furfante, credendo alle sue parole. Ma l'idea di perdere i loro soldi e non poter fare nulla mentre quel venditore se la svignava era una pillola amara da inghiottire.

 

"E magari, con la ricompensa che il capo ci darà quando il lavoro sarà stato completato in maniera soddisfacente, potremmo rifarci di quello che abbiamo perso quando hai deciso di comprare quello stupido Magikarp!" continuò Jessie.

Il povero James abbassò lo sguardo come un cucciolo rattristato. "Awww... io avevo le migliori intenzioni, Jessie!"

 

"Ehm... se permettete, vorrei dire la mia, dal momento che non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione..." affermò all'improvviso la voce rude del capitano della S.S. Anne. James, Jessie e Meowth guardarono di scatto verso di lui, sorpresi di vedere che il vecchio lupo di mare era riuscito a farsi cadere il fazzoletto attorno alla bocca che gli impediva di parlare. "Ho l'impressione... che si stia per scatenare una tempesta, e se la S.S. Anne ci finisse dentro, non posso garantire che rimarrà a galla! Se poteste slegare me e il mio equipaggio e permetterci di tornare alle nostre mansioni, potremmo almeno evitare la bufera."

"C-Come sarebbe a dire? Una tempesta?" esclamò Jessie, la cui espressione altezzosa si trasformò senza troppe transizioni in una di stupore e paura. Senza perdere tempo, la giovane donna fece un cenno a Meowth, che sfoderò i suoi artigli e si avvicinò al capitano legato. "Ugh... immagino che non abbiamo molta scelta. Meowth, fai come ti dice!"

 

"A questo punto, mi chiedo perchè l'abbiamo legato..." borbottò il felino. Con un sospiro, Meowth sfoderò i suoi piccoli ma taglienti artigli, e raggiunse il punto in cui il capitano era legato. Non appena gli fu vicino, Meowth estrasse i suoi piccoli ma acuti artigli e li usò per taglire le corde che lo tenevano fermo. Con un soddisfacente suono, le corde ormai inutili si sparpagliarono lì vicino, e il capitano si massaggiò i polsi indolenziti, per poi raggiungere i comandi e fare manovra per cercare di evitare la tempesta in arrivo. Meowth corse a vedere fuori e diede un'occhiata dalla finestra più vicina... e vide che in effetti il cielo si stava rannuvolando, e la superficie dell'oceano si stava increspando in maniera pericolosa. Non sarebbe passato molto tempo prima che iniziasse a piovere e a tuonare sul serio...

 

"Ehm... okay, signor capitano... ho... l'impressione che avremo veramente bisogno della sua esperienza!" miagolò Meowth. "Ho l'impressione che quei nuvoloni non vogliano dire niente di buono..."

 

Come per confermare le parole del Pokemon felino, si sentì un tremendo boato, e un fulmine lampeggiò in lontananza e si scaricò nelle acque minacciose. Con un'esclamazione di paura, il terzetto del Team Rocket si allontanò dalla finestra.

"Uuuugh! Ha... ha visto anche lei, vero, capitano? E anche voi, razza di marinaretti dei miei stivali!" si lamentò Jessie. "Qui siamo tutti sulla stessa barca, quindi se non volete che andiamo a fondo tutti quanti, sarà meglio muoverci... prima che tutti noi ci ritroviamo con l'acqua alla gola! E... e niente scherzi, perchè ai piani di sotto ci sono i nostri compagni pronti ad intervenire!" I marinai la guardarono infastiditi.

 

"Wow, Jessie, sei riuscita a fare tre riferimenti all'acqua o alle barche in una sola frase!" si complimentò James.

"Discuteremo più avanti del dubbio gusto di certe battute..." borbottò il vecchio lupo di mare, mentre i suoi uomini si rimettevano ai comandi o agli strumenti. Ma la tempesta si stava intensificando, e anche con le manovre più abili, sarebbe stato difficile evitarla ora che era quasi sopra di loro...

 

"Date ordine alla sala motori, ridurre l'alimentazione! Barra a dritta, massima inclinazione! Dobbiamo sfuggire a quella tempesta, o saremo tutti nei guai!" esclamò il capitano. Non era proprio la situazione ideale in cui trovarsi, dover governare una grossa nave da crociera con centinaia di persone a bordo che si stava avvicinando rapidamente ad una tempesta terrificante, e con un gruppo di criminali a bordo che avrebbero potuto minacciare i passeggeri in qualsiasi momento... e per giunta, tre dei loro membri più nervosi e meno competenti che si trovavano nella stessa stanza con loro. Ma il suo dovere era quello di fare sì che la nave tornasse in porto sana e salva... e lo avrebbe fatto, quali che fossero le circostanze.

 

 

oooooooooo

 

 

Un'ondata improvvisa colpì la S.S. Anne, che stava cercando di voltarsi per poter ricevere l'impatto più facilmente... e all'interno, molti dei passeggeri vennero scaraventati via dai loro posti a sedere o persero l'equilibrio, finendo distesi per terra. Anche Ash e i suoi compagni, che in quel momento stavano cercando di raggiungere il ponte superiore assieme all'Agente Jenny, si ritrovarono improvvisamente scaraventati qua e là, e si dovettero aggrappare alle prime cose che capitarono loro sotto mano per non essere sbattuti via.

 

"Aaaargh!" esclamò Ash, serrando le mani su una ringhiera mentre Pikachu si avvinghiava con tutte le sue forze alla spalla del suo allenatore. "Ma... ma che sta succedendo?"

"Accidenti... ho l'impressione che la battaglia con il Team Rocket abbia avuto delle conseguenze sulla nave..." affermò Brock. "Non riesce più a tenere il mare come faceva prima..."

L'agente Jenny si chinò in modo da mantenere meglio l'equilibrio, e controllò che il suo Growlithe stesse bene. Il Pokemon di Fuoco abbaiò un paio di volte, in modo da rassicurare la poliziotta dai capelli azzurri, e poi riprese a guidare il gruppo verso il ponte di comando, proprio mentre un tuono rimbombava nei corridoi della grande nave.

 

"Ragazzi, temo che qui si metta male..." commentò Misty allarmata. "Non dico di essere un'esperta di navigazione, ma quello che sento... credo proprio sia il rumore di una tempesta! E temo che ormai sia quasi sopra di noi!"

 

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico. Le sue orecchie si mossero nervosamente mentre guardava verso i muri del corridoio, e vide che le pareti stavano vibrando sotto la furia del mare.

 

L'agente Jenny si rimise in marcia. "E' peggio di quanto pensassi, allora. Presto, dobbiamo affrettarci e raggiungere la cabina di comando! Se non riusciamo a ritrovare il capitano, questa nave andràalla deriva!" esclamò. "Presto, dietro di me!"

"Accidenti, qui si mette male... AH!" affermò Goh mentre il gruppo saliva una rampa di scale. Uno scossono improvviso fece perdere l'equilibrio al ragazzino dalla pelle scura, che emise un breve grido di allarme... ma Ash estese una mano, agendo unicamente d'istinto, e gli afferrò saldamente il polso, impedendogli di cadere. "Phew... grazie, Ash! C'è mancato davvero poco..."    

 

"Di niente, figurati!" affermò il giovane allenatore di Biancavilla con un sorriso di intesa, aiutando Goh a rimettersi in piedi. "Presto adesso! Manca poco ormai alla sala comandi!"

 

In effetti, salita quella breve rampa di scale, l'agente Jenny, Growlithe e il gruppo di Ash si trovarono davanti una porta elettronica, tenuta sigillata da un congegno elettronico. Senza perdere tempo, l'agente Jenny prese una carta magnetica da una tasca dell'uniforme e la passò nel lettore a fianco della porta, che si aprì con un sibilo e un acuto suono, permettendo al gruppo di entrare.

 

"Qui agente Jenny di Aranciopoli!" esclamò la poliziotta mostrando un distintivo a forma di stella a cinque punte. Growlithe si presentò con un breve latrato, agitando la coda... e immediatamente, diversi uomini dell'equipaggio rivolsero alla poliziotta tutta la loro attenzione... e tra essi, Ash e i suoi compagni riconobbero tre volti familiari, che a loro volta riconobbero loro!

 

"Aaaah! Ci sono i mocciosi!" esclamò Jessie. "Perchè me lo dovevo aspettare? Finiamo sempre per incontrarci, in qualche modo! E c'è un nuovo moccioso con voi?"

"Voi tre!" esclamò Misty, più esasperata che veramente sorpresa. "Beh, sta diventando un'abitudine! Ho l'impressione che incontrarci faccia parte dei termini di un contratto!"

 

"E questi chi sono?" chiese Goh, notando i due individui che indossavano le uniformi del Team Rocket - con l'unica differenza che quelle del ragazzo e della ragazza erano bianche con la R rossa disegnata sul petto. "Siete... siete anche voi come quei furfanti là sotto?"

"Hey! Un po' di rispetto, moccioso, che diamine!" esclamò Jessie. "Noi abbiamo dei nomi! Siamo Jessie, James e Meowth! Siamo il più famoso terzetto di cadetti del Team Rocket!"

 

Ash si mise una mano davanti alla bocca e trattenne a stento le risate... mentre Pikachu stava già sghignazzando! "Pfffft! Heheheheee... il più famoso terzetto? A me sembra che stiate diventando famosi per tutte le figuracce che state facendo!" commentò.

"Pika pikachu!" Pikachu volle precisare, con le manisui fianchi e un sorriso saccente sul muso.

"Sapete, non si può dire che abbia torto!" ammise Misty, con ulteriore scorno del terzetto di criminali imbranati.

 

"Ehm... si potrebbe pensare al problema che abbiamo in questo momento?" esclamò Brock. "Per l'esattezza, al fatto che stiamo per incappare in una tempesta... anzi, mi sa che ci siamo già dentro!"

Un fulmine cadde spaventosamente vicino alla nave da crociera e abbagliò per un istante il gruppo con la sua luce prorompente. Una poderosa ondata colpì il fianco della S.S. Anne e scosse violentemente il ponte di pilotaggio, ma per fortuna, la maggior parte dei membri dell'equuipaggio riuscirono a restare in piedi e a riprendere il loro lavoro senza difficoltà.

 

"Stiamo... stiamo per l'appunto cercando di tirare la nave fuori di qui! Anche se non credo sarà facile..." affermò il capitano. "Hey, laggiù! Così finiremo per sforzare troppo i motori! Abbassate un po' la potenza!"

"Stiamo... cercando di fare il possibile, capitano!" esclamò l'operatore. "Al momento... non riusciamo a proseguire con un regime più basso!"

 

"Accidenti... non c'è proprio niente che possiamo fare per dare una mano?" esclamò Ash, che si stava guardando attorno per capire se c'era un modo di aiutare l'equipaggio a mantenere il controllo.

L'agente Jenny scosse la testa. "A meno che tu non sappia come funzionano tutti questi congegni, la cosa migliore che possiamo fare è andarcene... o al massimo, restare qui e non interferire con le loro operazioni..."

 

"Pika?" esclamò all'improvviso Pikachu. Il Pokemon Elettro drizzò le orecchie in un'espressione allarmata, ma prima che Ash potesse chiedergli cosa stesse accadendo, qualcosa andò a schiantarsi contro la S.S. Anne con abbastanza forza da scuotere l'enorme nave da crociera e scaraventare a terra Ash, Pikachu e molti dei loro compagni! Con un'esclamazione allarmata, Ash rotolò a terra e finì per sbattere la testa contro una delle console. Un forte dolore esplose nella sua testa, e per un attimo, il giovane allenatore vide le stelle e non riuscì più a sentire o a vedere cosa gli stesse accadendo attorno, una sensazione di assoluto smarrimento, caos e sconforto che durò soltanto un paio di secondi... ma che a lui sembrò durare fin troppo a lungo. Il colpo lo aveva lasciato stordito al punto che per qualche secondo non riuscì neanche a sentire lo squittio di Pikachu che lo richiamava, nè i suoi compagni che esclamavano preoccupati il suo nome... e quando finalmente riuscì ad aprire gli occhi e a distinguere qualcosa di più che sagome indistinte, la prima cosa che vide fu il volto di Pikachu che esprimeva allarme e preoccupazione. Anche Jessie e James sembravano rammaricati di quello che era successo ad Ash.

 

"Uuuuugh..." mormorò Ash massaggiandosi la testa. Per fortuna, sembrava trattarsi di una semplice botta, e non gli aveva provocato ferite gravi. "Cavolo, ragazzi, che botta... è il mondo che gira, o sto girando io?"

"Hey! Non ti rialzare subito, Ash!" esclamò Misty, cercando di mostrarsi dura ma in realtà nascondendo - neanche tanto bene - il suo sollievo nel vedere che non si era fatto niente di serio. "Hai preso un bel colpo, e con la testa non si scherza!"

 

"Hm... t-tranquilla, Misty... ho solo un po' di mal di testa..." affermò il ragazzino. "Ma... che diamine è successo...?"

L'udito gli tornò giusto in tempo per sentire la frase allarmata di uno degli operatori.

 

"Capitano! Abbiamo urtato contro qualcosa! Si è aperta una falla nel settore C!" esclamò. "Stiamo imbarcando acqua!"

 

Il capitano strinse i denti in un'espressione di sgomento. Questo poteva voler dire una cosa sola... la S.S. Anne stava affondando!

  

 

oooooooooo

 

 

CONTINUA...    

 

 

Nota dell'autore: MI scuso per il tempo che ci ho messo ad aggiornare... non avevo un minimo di ispirazione. Adesso credo di avere un po' più di ispirazione, e posso riprendere a scrivere le mie storie a tempo pieno! A presto!

 

 

 

    

 

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