Per ogni tuo Battito

di Sleepesleep
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** File 1 ***
Capitolo 3: *** File 1.2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


L’agenzia PSA che poteva benissimo essere confuso con il marker per il tumore alla prostata era situata in un vicoletto di Via Emilia Ovest, aveva anche un insegna che riportava ‘Pizzeria Torri dal 1989’ che ovviamente non centrava nulla con la vera agenzia ma che era uno dei tanti oggetti che risalivano al vecchio proprietario e che nessuno di loro si era preso la briga di togliere come anche l’enorme forno a legna maestoso nell’angolo destro dell’entrata che non serviva assolutamente a nulla ma Selene lo riteneva ‘figo’ quindi lo avevano tenuto. L’agenzia era composta solo di una sala enorme con una serie di poltroncine sparse attorno ad un tavolo con varie riviste. All’angolo opposto al forno stava una scrivania occupata di solito dallo ‘Stregone’, nonché proprietario del luogo che passava la maggior parte del tempo o a leggere bevendo tè o al computer per revisionare numeri. Oltre Selene la ‘Non-Medium’, nell’agenzia lavoravano anche Alessandra, l’avvocato dell’agenzia, si sembra al quanto strano ma vero, un’agenzia che indaga sul paranormale ha davvero bisogno di un avvocato soprattutto se ha Selene come membro, quella donna davvero era un pericolo pubblico. Per ultimo c’era Giuseppe che ricopriva il ruolo di Guardia del Corpo, in teoria il suo compito era di proteggere le persone che venivano coinvolte nelle loro indagini dalle creature ma in pratica passava la maggior parte del suo tempo ad evitare che la ‘Non-Medium’ facesse uccidere chiunque. Era un’impresa più ardua di quanto sembrasse.

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Capitolo 2
*** File 1 ***


CasoSparizione di Corrado Brallini

Colpevole: non ancora identificato 

Stato dell'indagine: in corso

La vecchia uscì dall'acqua mostrando il suo volto deformato mentre gli occhi erano coperti da un leggero drappo bianco, le mani tese verso avanti avvolte da una leggera nebbia si tendevano verso di loro che avevano osato disturbare il suo sonno.

<< Quella è la Borda? >> chiese Giuseppe osservando la creatura. << Già, non è molto amichevole soprattutto se ostacoli il suo cammino >> spiegò Selene tranquilla << Non era solo una leggenda? >> chiese titubante il ragazzo. << Molte creature leggendarie sono reali, tranne gli unicorni, me ne sono accertata >> ammise Selene scuotendo leggermente i capelli scuri << Sul serio? >> sussurro terrorizzato lui. Lei ribatte sincera << Si, lo so, è stato uno shock anche per me scoprirlo, ne ho sempre voluto cavalcare uno. >>

Giuseppe alzò gli occhi al cielo, quella donna come al solito capiva solo metà delle cose che dicevi << Non era quello che intendevo >> e aggiunse << Vai a parlarci >>. << Perché io scusa? >> chiese Selene mettendo su un'aria interrogativa. << Perché sei tu la medium >> gli rispose con ovvietà l'altro. << Non sono una medium, te l'ho già detto, così sembra che io parli con i fantasmi >> asserì lei contrariata. << Perché è quello che fai >> obbietto lui.

<< Per nulla, io istauro una conversazione cordiale con loro >> rispose piccata Selene. << Il che equivale a parlarci >> ribadì lui. Un roco urlò si alzo tra loro, la Borda gemeva in maniera terrificante Giuseppe terrorizzato si arrese << Qualsiasi cosa tu sia, vorresti per favore degnarti di far qualcosa >>. Lei annuì asserendo << Va bene >> e aggiunse rivolgendosi alla creatura << Salve, Signora o preferisce Signorina? >>. Attese qualche attimo la risposta che Giuseppe non udì ma che giunse dato che Selene riprese << Bene, allora Signora, è stata lei a rapire Francesco Bellini? >>

<< SELENE >> la richiamò l'uomo esasperato. << Che c'è ancora? >> disse lei offesa. << Si chiama Corrado Brallini, scema >> la corresse lui. << Ah, vabbè c'ero andata vicina >> ribadì lei e rivolgendosi di nuovo alla strega disse << Mi scusi, Signora, ho fatto un errore, il bambino a quanto pare si chiama Corrado Brallini >>. Giuseppe rimase in silenzio mentre quella creatura conversava o almeno così supponeva dato che non poteva sentirla ma ascoltava solo le risposte della auto definita 'Non-Medium'. Era molto simile ad essere lo spettatore di una telefonata, non senti cosa dice la persona d'altro capo del telefono ma lo puoi dedurre a fatica. E per ora quello che deduceva non sembrava per nulla riguardare il rapimento anzi sospettava stessero discutendo del cambiamento climatico ma non era possibile giusto chi mai converserebbe con la Borda del riscaldamento globale.

<< Non è solo una sua sensazione, sa la temperatura è davvero salita quest'anno >> disse Selene seria. Dopo qualche attimo aggiunse << La capisco, lei non ama molto il sole, deve essere difficile >>. A quanto pare non si era sbagliato, perché non era sorpreso? Quella donna non era solo strana, era assolutamente bizzarra e completamente fuori di testa, lo era sin da quando si erano incontrari l'anno precedente. Se qualche anno fa infatti gli avessero detto che si sarebbe ritrovato ad assistere alla conversazione tra la Borda e la 'Non-Medium' sul riscaldamento globale, si sarebbe messo a ridere o forse sarebbe stato terrorizzato, invece in quel momento era si terrorizzato ma non quanto si aspettasse infondo solo in quella settimana aveva rischiato di morire dieci volte, due delle quali erano causa della donna al suo fianco che sembrava essere incapace di rispettare i limiti di velocità imposti dal codice stradale.

<< Arrivederci, Signora, mi scuso ancora per il disturbo >> disse Selene tranquilla e aggiunse << Le auguro una fruttuosa caccia >>. << Selene >> la richiamo Giuseppe contrariato. << Che ho fatto questa volta? >> chiese lei dubbiosa. << La Borda da la caccia ai bambini, imbecille >> le ricordo lui. << Oh, vero >> disse lei e aggiunse << Io non mi preoccuperei tanto, dice che non riesce più a cacciare a causa del riscaldamento globale >>. Quindi aveva indovinato, Giuseppe disse placido << Un aspetto positivo di questo caldo >>. << Immagino di si >> confermò lei sbadigliando. << Lo ha lei il bambino? >> chiese lui tornando all'argomento più importante. << No >> asserì lei salendo in macchina. << Quindi abbiamo solo perso tempo >> asserì lui irritato.

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<< Siamo tornati >> annunciò entrando Giuseppe. Alessandra li accolse sorridendo << Allora avete scoperto se è stata la Borda? >>. << Non è stata lei, abbiamo solo perso tempo >> gli riferì Giuseppe.
<< Quindi avete sprecato un pomeriggio a vuoto? >> dedusse Alessandra infastidita. << La scema si è messa a discutere del cambiamento climatico con la Borda >> gli riferì lui. << Non era per nulla contenta del riscaldamento globale, mi ha chiesto se sapevo i nomi di chi lo aveva causato così li avrebbe strangolati, ma non credo sia stato qualcuno di vivente >> affermò Selene dubbiosa. << Anche se lo fosse stato, non potevi darle i nomi >> la avverti Alessandra professionale e aggiunse << Sarebbe stato un reato >>. << Sul serio? >> chiese Selene sconvolta. << Si, tesoro, lei ti ha avvisato che li avrebbe uccisi quindi eri imputabile >> spiego l'avvocato seria. << Non lo farò allora >> disse l'amica sicura.

La conversazione fu interrotta dallo 'Stregone' che asserì << Questo non è tè inglese, è indiano >>. Selene lo fisso contrariata << L'ho comprato io, è inglese >> controbatte. << Non lo è >> disse lui sicuro. << Vuoi che vada a controllare? >> chiese Selene battagliera. << Fallo, ma questo non è inglese >> rispose lo 'Stregone' placido. La donna veloce si diresse nel piccolo retro, dove c'era la cucina anche essa un residuo della vecchia pizzeria e ritornò con una confezione in mano << Victorian Tè >> lesse e aggiunse << Prodotto in India >>. << Te l'avevo detto >> disse lo 'Stregone'.<< Perché mai scrivere Victorian Tè, se non è inglese >> borbotto lei. << Il colonialismo non ti dice nulla >> le ricordo Alessandra paziente. << Dannato colonialismo ha rovinato tutto >> asserì Selene convinta. << Mi dispiace disturbare il tuo profondo pensiero sul colonialismo, ma abbiamo ancora un bambino scomparso >> ricordo Giuseppe esasperato, perché in quella dannata agenzia nessuno voleva lavorare seriamente? << Non farla tragica è ancora vivo >> gli riferì Selene. << Questo non puoi saperlo >> ribatte Giuseppe. << Oi, Merlino, sai se Federico Berni è vivo? >> chiese la 'Non- Medium'. Lo 'Stregone' lo fisso contrariato asserendo << Ti pregherei di non chiamarmi così, Merlino era solo uno sciocco mago di terza categoria >> e continuò << Inoltre non era quello il nome ed è ancora vivo >>. << Davvero? Ma Peppe ha detto che si chiamava così >> disse Selene confusa.

<< No, io ho detto che si chiama Corrado Brallini >> ribatte il diretto interessato e chiese << 'Stregone' non puoi capire dove si trova? >>. << Se lo sapessi, tu non mi serviresti, Saverio >> disse l'uomo fissandolo. << Giuseppe, mi chiamo Giuseppe >> ribadì il ragazzo in un sospiro e continuò << Cosa credi abbia preso il bambino? >>. << Non lo so >> ammise Selene sbadigliando e aggiunse << Potrebbe essere stato anche E.T. per quanto ne sappiamo >>. << Non penso proprio >> la corresse Alessandra e aggiunse << Non hai percepito nulla mentre eri nella scena del crimine >>. << Ora che mi fai riflettere, ho natato che c'era un orribile lampadario, davvero brutto >> disse Selene assumendo un'aria seria. << Qualcosa che riguarda il caso >> aggiunse Alessandra rassegnata. << Nulla, credo >> disse l'altra donna incerta e aggiunse << Hey, Silente, tu ricordi se c'era qualcosa? >>. << Nulla di rilevante >> asserì lo 'Stregone' e aggiunse << E chi sarebbe questo Silente? >>. << Il Preside di Hogwarts >> gli riferì Selene. << Hawers? >> ripete confuso l'interlocutore. << Si, è una specie di..>> stava per dire Selene ma fu bloccata da Giuseppe che disse << C'è ancora una bambino scomparso >> e aggiunse << Potrebbe aiutare rivedere la scena del crimine, quando ero in polizia spesso ripassavamo nel luogo del reato >>.

<< Ottima idea, Peppe >> lo lodò Selene e aggiunse << Jafar, vieni con noi? >>. << Si, immagino di doverlo fare se vogliamo che l'indagine vada avanti >> disse lo 'Stregone' alzandosi. << Sul serio, Jafar? >> ribatte Alessandra lanciando un'occhiata scettica all'amica. << Beh, ha la stessa voce buffa >> disse Selene per giustificarsi.

 

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Capitolo 3
*** File 1.2 ***


CasoSparizione di Corrado Brallini
Colpevole: Strega (?)
Stato dell'indagine: in corso

L’appartamento era identico alla prima volta in cui erano entranti, sembrava che quei tre giorni non fossero passati e che quel luogo fosse rimasto bloccato nel tempo. Lisa Binasco, la madre del piccolo, li accolse con il medesimo sguardo spento << Salve >> sussurro debolmente. << Buongiorno signora >> ricambiò Giuseppe con gentilezza. << Ha notizie per me? >> chiese Lisa fissando ansiosa Selene. La ‘Non-Medium’ scosse leggermente la testa. La donna abbasso lo sguardo provata, Giuseppe desiderò sul serio poter far qualcosa per aiutarla, una qualsiasi cosa.
<< Perde spesso gli oggetti? >> chiese di punto in bianco lo ‘Stregone’ intromettendosi senza alcuna cura nella conversazione. << Si, a volte >> rispose Lisa incerta fissando l’uomo dubbiosa << Lei sarebbe? >>. << Questo è Caio Da Empoli >> lo presentò con serietà Selene e aggiunse << Il mio affidabile braccio sinistro >>. La Signora annuì debolmente << Salve >>.<< Ha per caso un ripostiglio? >> chiese lo ‘Stregone’ serio. La donna confusa ribatte << Come scusi? >>. Lo ‘Stregone’ alzò gli occhi al cielo infastidito << Lei ha uno ripostiglio, giusto? >>. Lisa annuì debolmente. E l’uomo riprese << Vorrei vederlo allora >>
La Signora Binasco diffidente disse << Non capisco a cosa posso esserle utile però >> e guardo tesa la Non- Medium. Selene alzò leggermente le spalle asserendo << Non chieda a me, Sempronio fa sempre quello che vuole >>. << Sempronio? >> ripeté sempre più confusa la cliente. << Voleva dire Caio >> la corresse Giuseppe regalando alla donna il suo miglior sorriso suadente. << Il ripostiglio >> disse con irritazione lo ‘Stregone’ incrociando le braccia. Lisa riportò l’attenzione sul di lui chiedendo.

<< Potrei sapere cosa sta cercando? >>. << No >> rispose l’uomo infastidito. << Come scusi? >> ribatte Lisa sgranando gli occhi. << No >> disse di rimando ‘lo stregone’ e con poca grazia la sposto per farsi spazio nell’appartamento. << Non mi vuole dire cosa sta cercando >> asserì la padrona di casa cercando di fermare l’uomo. << Questa conversazione è inutile, Giovanni occupatene tu >> disse ‘lo stregone’ facendo segno alla povera guardia del corpo.
<< Giuseppe , mi chiamo Giuseppe >> lo corresse l’altro uomo ormai rassegnato per poi << Signora potrebbe per favore assecondarlo, le assicuro che è molto bravo nel suo lavoro >>. La donna li osservò ancora incerto ma non si mosse << Seconda porta del corridoio >> disse debole, infondo quegli strambi erano la sua ultima speranza di trovare suo figlio, gli unici disposti a crederle. Giuseppe gli sorrise gentile per poi seguire gli altri due verso il suddetto ripostiglio, entrò solo lo ‘stregone’ mentre loro attendevano fuori << Cosa stiamo cercando? >> chiese. << Francesco dovresti saperlo >> lo riprese schernendolo Selene. << Fanculo, stronza >> disse il giovane facendo una smorfia ma non aggiunse altro dato che ‘lo stregone’ si era inginocchiato lentamente, busso rumorosamente sul pavimento per tre volte per poi poggiare una bottiglietta di piccole dimensione su di esso sembrava contenere alcol << Per voi >> disse e aggiunse duro << Ho bisogno di sapere cosa è accaduto quando è sparito il bambino >>. Una serie di piccoli occhietti apparvero dall’oscurità strisciando verso di loro. << Ma che sono quelli? >> chiese facendo qualche passo indietro Giuseppe. << Folletti >> rispose pacata Selene. Il giovane impallidi farfugliando << Cosa? Non erano piccoli e verdi >>.

<< Sono verdi e piccoli >> gli fece notare la donna ridacchiando. << Sono serpenti >> ribatte nervoso il giovane. << Non proprio, somigliano più alle iguane. >> disse lei abbassandosi per vederle meglio, era impressionante come nulla riuscisse a turbarla. << Certo, perdonami per un simile errore. Cosa stanno dicendo? >> disse tirandola di nuovo in piedi per avere informazioni, infondo lui riusciva solo a vedere quelle strane creature che sibilavano, non coglieva parole in quei versi. << Al momento hanno insultato le scarpe di Maga Mago >> gli riferì lei scuotendo la testa e aggiunse << Ora hanno detto di aver visto il bambino uscire dalla finestra >>. << è impossibile siamo al sesto piano >> gli fece notare Giuseppe logico. << Forse siamo di fronte a un fenomeno di levitazione >> disse dubbiosa Selene. << Non credo proprio >> la riprese ‘lo stregone’ e si alzò continuando << Secondo i parassiti, il bambino lo ha preso qualcosa da fuori, forse il mio intuito non si era sbagliato, sicuramente centrano le streghe >>. << Ma streghe tipo Sabrina vita da strega o più tipo la Strega del Nord del Mago di Oz? >> chiese la ragazza curiosa. << Non conosco nessuna delle due >> rispose inclinando la testa l’uomo. Giuseppe tradusse ancora agitato << Intende buone o cattive? >>. ‘lo Stregone’ gli rivolse un’occhiata scettica << Paolo smettila di fare domande stupide, una strega con buone intenzioni non rapisce un bambino da casa sua >>. << Già, non fa una piega >> concordo Selen ridirigendosi verso l’entrata dove la padrona di casa era rimasta ad osservargli.

Lisa non aveva mai creduto ai fantasmi o alle creature, infondo aveva passato la sua vita a dubitare di ogni cosa, eppure suo figlio era sparito, trascinato via da qualcosa di invisibile sotto i suoi occhi. Nessuno ovviamente le aveva creduto, nessuno a parte quella stramba agenzia del paranormale, era in preda ad un attacco di panico quando aveva incontrato quella Medium, pregava disperata per ricevere un qualche aiuto, i poliziotti però la snobbavano riferendogli sempre le stesse soliti frasi, così testarda si era seduta in attesa alla stazione di polizia finché non avrebbe ricevuto notizie. Ed ecco un poliziotto avvicinarla affiancato da quella donna, l’uomo gli aveva detto che Selene era specializzata in casi come il suo. Ecco come era arrivata a quella situazione, affidandosi a questa squadra di folli. << Lisa >> la richiamò Selene regalandogli un sorriso dolce << Non temere lo troveremo >>. La donna annuì piano rilassandosi.

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<< Quindi cerchiamo una strega? >> chiese Alessandra mentre sfogliava alcuni libri alla ricerca di nuove informazioni. << Almeno così hanno detto i folletti >> disse Peppe rendendosi conto da solo quanto la frase sembrasse assurda ma la sua interlocutrice non sembro farci caso dato che ribatte << E gli crediamo? I folletti sono degli stronzetti bugiardi >>. << Glielo ha chiesto Gargamella >> disse Selene divertita. Alessandra alzò leggermente gli occhi al cielo prima di richiedere << Di che tipo? >>. << Non lo so >> commento Selene stiracchiandosi, gli occhi della donna seguivano pigramente i movimenti del ventilatore sul soffitto che ruotava ipnotico. << Lei invece lo sa? >> provò Alessandra fissando ‘lo stregone’ che digitava veloce sul computer, l’uomo ignorò la sua domanda continuando a scrivere chissà cosa. << Adoro quando ci rende partecipi dell’indagine >> commento Giuseppe sbuffando. << Ho voglia di yogurt >> annunciò Selene alzandosi felina. << Oh no, non ci provare, dobbiamo lavorare >> la richiamo inutilmente Alessandra. Selene si avvicinò allo ‘stregone’, si abbassò silenziosa per sbirciare sullo schermo << In mia difesa mi piaceva quella lampada ma dovevo pur difendermi con qualcosa, quel vampiro non mi voleva proprio lasciare andare >> disse. L’uomo finalmente stacco gli occhi dallo schermo fissando il volto rilassato della donna << Mi è costato 1.000 euro a quanto pare >> gli riferì. Lei sorrise ammaliante << Scusa >> sussurro << Vuoi dello yogurt? >>. << No >> rispose lui rispostando gli occhi sullo schermo. Selene si rialzò << Voi invece? >> chiese spostando lo sguardo tra loro. << No, grazie >> disse Giuseppe poggiando l’ennesimo libro sul tavolo. << Io vorrei che tu ci dessi una mano >> la riprese Alessandra. << Bene, allora, ci vediamo dopo >> asserì lei ignorando l’ultimo rimprovero prima di uscire però fu bloccata da una voce profonda che disse << Usa la luce >>. Selene si voltò verso lo ‘stregone’ che la fissava in attesa << Solo se devo >> gli riferì. << Fai in modo che non si ferisca >> disse poi lo ‘stregone’ riprendendo a digitare sulla tastiera.

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Le strade erano colme di persone che si affrettavano a rincorrersi tra loro, Selene li osservò placida, sospirando disse << Lui ti ha detto di seguirmi? >>. << Non esplicitamente, ma immagino che l’ultima frase fosse rivolta a me >> disse Giuseppe pacato. << Lo credo anche io >> convenne Selene mentre percorreva distratta la via. << Il negozio di yogurt lo abbiamo superato ne sei cosciente vero? >> chiese Giuseppe curioso sbirciando l’espressione rilassata della donna. << Lo so >> confermò lei << Ma non stiamo cercando quello, per ora >>. << Vuoi che ti chieda cosa intendi o anche tu preferisci rimanere criptica? >> asserì sicuro. << Nulla può passare inosservato, un bambino che levita soprattutto, qualcuno lo ha visto >> gli riferì con sicurezza lei. << Non credo, la maggior parte delle persone dormivano a quell’ora e poi la gente non cammina con il naso in su >> disse ragionevole lui.
<< Chi ha parlato di persone? >> lo riprese Selene divertita, avevano di nuovo raggiunto il quartiere in cui abitava la signora Binasco. << Perché siamo tornati? >> chiese inquieto Giuseppe. << Fai un sacco di domande, lo sai? >> disse la donna divertita dirigendosi verso l’edificio a fianco, con tranquillità superò il cancello socchiuso ed entrò nel giardino. << Non possiamo entrare così a casa della gente >> disse nervoso Peppe cercando di afferare il braccio di lei per tirarla indietro. Selene fu però più veloce, dopo qualche passo in avanti però si fermò e saluto verso l’alto. Una folata di vento freddo lo costrinse a stronfiarsi le mani tra loro, strano prima era una giornata molto accaldata. << Ciao >> disse la donna a qualcosa che lui non colse. << Ho bisogno di qualche informazione, puoi darmela? >> chiese gentile mentre una figura trasparente prese forma, aveva fattezze quasi umane se non fosse per la mancanza di corpo, era come se fosse solo una figura riflessa nell’acqua.

<< Un bambino è sparito dall’edificio di fronte, hai visto la strega che lo ha preso? >> disse Selene seria per poi aggiungere << Capisco, sei sicura? >>. L’essere femminile trasparente sembrò annuire per poi dissolversi. << Che cos’era? >> chiese Giuseppe toccando l’aria in cui si trovava in precedenza la creatura. << Un’ombra bianca >> gli riferì la donna sbadigliando. << Un che cosa? >> ripeté irritato, odiava essere quello nuovo a lavoro, il novellino a cui tutti dovevano spiegare ogni cosa, ma in sua difesa nessuno gli aveva mai parlato di ciò che c’era oltre il suo mondo, anzi prima di quattro mesi fa non ci credeva neppure, pensava che quelle creature appartenessero solo alle serie o ai libri. << In breve sono spiriti, ma non di persone, sono essenze nate da oggetti molto amati, ad esempio un anello che viene tramandato dalle generazioni come cimelio di famiglia può dar vita ad un Ombra Bianca >> gli spiego Selene concisa. Peppe annuì cercando di incidere quell’informazione su qualche parte del suo cervello << è quella essenza a cosa apparteneva? >> chiese. << Alla scultura esposta sulla finestra del quarto piano, a quanto mi ha detto il bis-bisnonno dell’uomo che abita la casa l’aveva completata da solo e ritraeva la moglie ormai defunta >> gli riferì lei lasciando il giardino << Ora posso prendere il mio yogurt >>. << Perché lo ‘Stregone’ mi ha chiesto di accompagnarti sembrava inoffensiva >> borbotto offeso Giuseppe lo aveva messo all’erta inutilmente.

<< Per lui non lo sono >> disse lei divertita << è il motivo per cui non sono venuta prima, se lui mi avesse accompagnato l’Ombra Bianca lo avrebbe attaccato o si sarebbe nascosta. E lo stesso motivo per cui i Folletti sono stati così obbedienti e gli hanno riferito la verità, lui è potente e loro lo percepiscono >> asserì con casualità Selene accelerando il passo << Forza siamo solo a pochi passi dal negozio, sei sicuro di non volerne? >> chiese ancora. Peppe annuì sicuro seguendola, le parole della donna lo costrinsero a stringere i denti nervoso, che quello strambo ‘stregone’ fosse potente lo sospettava ma quanto? E perché allora aveva bisogno di loro se era così potente?



 

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