Riverbero, stella caduta

di bythestars
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riverbero, stella caduta ***



Capitolo 1
*** Riverbero, stella caduta ***



Questa storia partecipa alla Corsa delle 24 ore – Speciale X Edizione indetta sul forum Torre di Carta.
Prompt: #075. Un cielo che si fa nuvoloso, #100. Torcersi le mani, #032. Ventaglio.




Riverbero, stella caduta


I.

Era passato tanto tempo, eppure sembrava che tutto fosse rimasto immutato e immobile, una notte qualsiasi scandita da sfavillii e chiacchierii e volteggi leggeri dai quali Dalia aveva sperato di tenersi alla larga il più possibile, al sicuro in una terra lontana che da lei non aveva preteso mai nulla se non un futuro che l’appagasse. Era strano vedere la mansione brulicare di aristocratici e borghesi; ronzavano intorno al nipote del Conte e sua moglie come api sul miele, desiderosi di suscitare la loro simpatia o stringere qualche accordo commerciale. Dalia alzò lo sguardo, scrutando il cielo attraverso le ampie vetrate che adornavano la volta sopra le loro teste. Grossi nuvoloni grigi avevano nascosto le stelle e avanzavano minacciosi verso la luna.
Si preannunciava una notte di fulmini.

[128 parole]



II.

Quando con la coda dell’occhio la vide esitare sul pianerottolo, Oliver montava di guardia davanti alla camera dei bambini. Dalia era bellissima avvolta nella stoffa pregiata del tari azzurro: incorniciata dal rosso porpora del corridoio sembrava un pezzettino di cielo finito lì per caso. Oliver non sapeva bene cosa dire, così continuò a osservarla in silenzio finché lei non si fu avvicinata abbastanza. I suoi occhi nocciola ridevano nonostante le mani strette nervosamente l’una all’altra. Giocherellavano con i lembi della fascia che la stringeva in vita, e Oliver pensò che se Dalia avesse voluto che qualcuno la cingesse, lui non avrebbe esitato. Oppure avrebbe intrecciato le loro dita, passandole il pollice sul dorso della mano. Ma lei sorrise e lo salutò, bussando alla porta.

[124 parole]



III.

Dalia gravitava agli angoli dell’ampio salone evitando accuratamente di farsi notare, cullata dal frusciare familiare del tari che indossava. Aveva attirato più di qualche sguardo al suo ingresso, pur nascosta tra gli altri invitati, ma l’unico che avrebbe voluto incrociare in quel momento non era lì. Si trovava in un’altra ala della mansione, in servizio. Dalia ripensò a come Oliver l’aveva guardata quella sera, come se la vedesse per la prima volta. La cosa un po’ la infastidì: bastava davvero solo un bell’abito e un’acconciatura elaborata per colpirlo? Oppure lui l’aveva osservata così per tutto il tempo e lei non se n’era mai accorta?
Sospirò, coprendo con il ventaglio dorato il rossore che le tingeva le gote. Se solo l’avesse presa per mano, davanti quella porta. Avrebbe cambiato ogni cosa.

[130 parole]



nda.
Buonasera da me, la mia amata Dalia e tutti i minuscoli Easter eggs sparsi in questa manciata di righe. Era da tanto tempo che volevo mettere su carta, o meglio, su file (anche se suona molto triste), questa scena. Si tratta di un momento fondamentale per Dalia, l’occasione perfetta per far irrompere nuovamente il passato nella sua vita e sconvolgerle del tutto i piani! [laughs in evil writer]
Mi farà moltissimo piacere se vorrete continuare a seguire le avventure delle terre di Calico, o semplicemente lasciare un commentino-ino-ino per farmi sapere cosa ne pensate. Nel frattempo vi auguro buona serata, mwah!
Bisous,

bythestars


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