La riva di un altro mondo

di JeanGenie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fratelli ***
Capitolo 2: *** Fratello ***
Capitolo 3: *** Sorella ***



Capitolo 1
*** Fratelli ***


Questa storia ha partecipato al Writober 2021

Prompt: Ukiyo (pumpWORD)

 

I. FRATELLI

 

Da quando ha lasciato il mondo materiale dei viventi per unirsi alla Forza Cosmica, Ben Solo, a volte, si lascia cullare dalla Forza stessa e condurre in luoghi che dovrebbero restargli inaccessibili.

Gli altri spiriti gli sussurrano di non farlo. Che ciascun mondo è chiuso in se stesso. Che solo alla fine dei tempi, ciascuna anima si fonderà con le Alternative che vivono su altri piani dell’esistenza per unirsi in un Assoluto perfetto.

A Ben Solo non interessa. È la Forza stessa a prenderlo per mano e a condurlo dove tutto è fluido e le possibilità sono infinite.

Lì, gli è permesso di cogliere momenti, di sorridere per istanti di gioia che altri hanno vissuto e di lasciar andare gli ultimi rimpianti.

Lui osserva. Sfiora con lo sguardo. Si lascia affascinare.

Fra tutti i mondi che gli è permesso scrutare, quello è il più prezioso. Perché non gli appartiene. Perché lui, in quel luogo e in quello spazio, non esiste. E tutto sembra perfetto.

Vede il riverbero di due occhi limpidi. Vede due giovani vite che si affrontano e si adorano. Li vede ridere e scherzare tra loro. Un ragazzo e una ragazza. Gemelli. Li guarda e li trova perfetti. Portano il suo nome, hanno il suo stesso sangue. E lui ama guardarli. Perché non commettono i suoi sbagli. Non feriscono le persone che amano. Sono semplicemente magnifici.

A volte Ben li accarezza. Allora la ragazza dice “Hai sentito, Jacen?”

E lui annuisce. “Sì. È stato come…”

“Protezione” conclude lei.

“Esatto.” Il ragazzo annuisce. “Trovi sempre le parole giuste, Jaina.”

E Ben sorride di nuovo, anche se non possono vederlo.

Protezione. 

Sì, sarà questo per loro. Perché, in qualche modo astruso, loro sono i suoi fratelli.

 

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Capitolo 2
*** Fratello ***


Questa storia ha partecipato al Writober 2021

Prompt: Spiaggia (pumpINK)

 

FRATELLO

 

 

Protezione.

L’istante in cui Ben Solo si rende conto che non potrà proteggerli è uno dei peggiori della sua vita eterna nella Forza Cosmica.

Sa che è tutto già accaduto. Sa che sta accadendo proprio in quell’istante. Sa continuerà ad accadere nello stesso modo, per sempre.

Allora è così? È destino? È una condanna che colpisce in eterno il loro figlio? Qualunque  sia il suo nome.  Qualunque  sia il suo volto.

Eppure non può accettarlo. Sa che gli è proibito. Eppure scivola nell’anima di Jacen Solo, l’anima di quel fratello che non ha mai avuto. Proietta se stesso nei suoi pensieri, circoscrive uno spazio senza interferenze e resta in attesa che lui si renda conto della sua presenza. Lascia che focalizzi la dimensione che lo circonda. Un mare scuro, piatto e silenzioso. Una spiaggia bianca, dalla sabbia sottile formata da minuscoli cristalli splendenti. Un cielo nero che riverbera di lampi rossi. Perché l’anima di Jacen fa resistenza.

Ben lo guarda, seduto sulla sabbia con le ginocchia piegate e lo sguardo perso all’orizzonte. Non gli dice nulla. Non tocca a lui parlare per primo.

“Così sei tu…” dice Jacen alla fine, mentre un sorriso esitante compare sul suo bel profilo, troppo adulto per la sua età. “Jaina ti considera un specie di spirito guida. Una antenato “Skywalker” che veglia su di noi e di cui nessuno ha mai saputo nulla. Io ho smesso di crederci quando abbiamo perso Anakin.”

Ben avverte una fitta di dolore. Fratelli. Non ha potuto interferire. Anche se nessuno dovrebbe morire a diciassette anni. Il destino di Anakin Solo era già scritto. Ma Jacen…

Jacen è lui. Jacen gli somiglia troppo.

“Chi sei tu?” gli chiede infine.

Ben esita. Come potrebbe spiegarglielo?

Qualcuno che porta il nome di tuo cugino e che avrebbe potuto essere tuo fratello… Assurdo.

“Io sono te” gli risponde. Poi resta in attesa mentre Jacen solleva lo sguardo per osservarlo.

“Sei troppo alto per essere me” gli risponde. Ma non c’è allegria nella sua voce. Attende ancora un attimo, poi chiede di nuovo “Chi sei tu?”

“Qualcuno che ha fatto le tue stesse scelte. In un altro luogo e in un altro mondo. Mia madre era Leia Organa di Alderaan. Mio padre era Han Solo. Non quelli che conosci tu. Molto simili. Ma diversi. Non migliori o peggiori. Semplicemente diversi. Non ho mai avuto fratelli. Ma, quando la Forza Vivente mi ha lasciato, ho trovato voi. Vi ho guardati. E vi ho amati. Non ho potuto proteggervi come speravate. Ma adesso… Jacen, non è questa la strada. Io lo so. Io l’ho vissuto sulla mia pelle. Io sono te. Il Lato Oscuro è un sentiero di disperazione.”

“Quanta saggezza, me stesso di un altro mondo.” Jacen si alza in piedi e lo fissa in viso. “Che cosa vuoi? Non credi anche tu che sia troppo tardi?”

Ben vorrebbe dirgli che non è così. Ma ha visto il suo futuro. E non può essere cambiato. Ha visto Jaina. Ha visto la morte che lei gli ha portato. È già tutto scolpito nel destino. Ma forse…

“Sì, è troppo tardi. Perché è già successo. E succederà ancora. Per sempre. Ma qualcosa di te può essere salvato.”

Jacen tace. È forse speranza quella che legge nei suoi occhi?

“Esistono altri mondi. Altre possibilità. Io sono una di quelle.” Ben esita. Sta tentando l’impossibile. Ma una volta gli è stato detto che lui è la metà di una Diade. Che può prendere per mano la vita stessa. “Tu farai ciò che devi. Ti sveglierai da questo strano sogno. E dimenticherai. Ma adesso voltati.”

Jacen agisce d’istinto e gli obbedisce senza altre domande. Un portale di luce si materializza davanti a loro.

Possibilità. Alternative. Qualcosa che nessuno ha mai fatto volontariamente. Eppure loro possono riuscirci.

“Concedi a te stesso di tentare un’altra strada. Lascia che una parte di te scelga la luce. Lascia che una parte di te attraversi quella porta e crei un nuovo strato di esistenza.”

Jacen stringe i pugni. “Sei pazzo ” sibila.

Ben avverte il Lato Oscuro che lo avvolge tentando di frenarlo. 

Inutilmente.

“Ma sì…” sussurra Jacen Solo. “Lasciamo che un altro Jacen faccia un’altra scelta, fratello.”

Poi si incammina verso il portale. Si volta solo un istante a guardarlo e gli sorride. “Fammi un favore, altro me stesso. Da oggi, resta fuori dalla mia vita.”

Ben annuisce mentre lo guarda sparire. 

Ha fatto ciò che poteva. Nel suo mondo reale, presto Jacen Solo si sveglierà e continuerà il suo percorso di tenebra. Altrove, in un altro mondo reale, Jacen Solo sceglierà il Lato Chiaro.

Perché non è troppo tardi. Mai. Per nessuno di noi.   

 

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Capitolo 3
*** Sorella ***


Questa storia partecipa al Writober 2021

Prompt: respiro (lista pumpNIGHT)

 

 

SORELLA

 

Il suo respiro è contratto quando Ben Solo le si siede accanto.

Le passa un braccio intorno alle spalle e si rende conto di quanto sia minuscola.

Sei identica a lei. Sei identica a nostra madre.

Jaina Solo è una piccola roccia. Jaina Solo non si concede di crollare. In quella stanza buia, lui ha avvertito i suoi sentimenti implodere e il senso di colpa schiacciarla. 

Jaina Solo ha ucciso suo fratello. Perché non ha avuto scelta. Ma ora non conta. Perché lei trema e avrebbe voglia di urlare.

“Credevo che tu fossi qui per proteggerci. Ma che razza di guida sei se hai permesso che finisse cosi?”

Lei  ha avvertito la sua presenza. Ben si rende visibile. Vorrebbe trovare le parole giuste da dirle ma non ce ne sono. 

Quella è la condanna di chi ha il sangue degli Skywalker. 

Lei lo guarda, poi scuote la testa. “No, non ho idea di chi tu sia. Perché sei qui? Cosa hai a che fare con noi? Perché non ci hai salvati?”

Lei ha bisogno di essere furiosa con qualcuno. Ma non può concederselo. Già in passato ha corso  rischio di scivolare nell’oscurità. Invece è toccato a Jacen. Lei non può commettere il suo stesso errore.

Ma lo guarda lo stesso come se volesse supplicarlo.

“Chiunque tu sia… perché non lo hai fermato? Sì, lo so. Non potete interferire. Ma perché doveva succedere proprio a noi? Cosa c’è di sbagliato in noi?”

“Forse l’ho fatto” le risponde. “Forse, in qualche luogo, tu, lui… forse noi possiamo  essere felici.”

Lei lo guarda senza capire. Ben Solo le prende il viso fra le  mani, posa le  labbra sulla sua fronte e le concede di vedere e ascoltare.

Un mare scuro e piatto. Una spiaggia bianca. Lui stesso. E Jacen. Il suo respiro profondo e vivo. Una porta luminosa. Un intero mondo che è andato avanti in un’altra dimensione. 

Lei. E Jacen. Dall’altra parte. Abbracciati. Felici. Sereni. Con la loro famiglia. Madre. Padre. Luke. Mara. In una galassia in festa. 

Ora lei sa. E può permettersi di piangere.

“E… Anakin? Non puoi fare la stessa cosa anche per lui?”

Ben vorrebbe dirle che è impossibile. Ma neppure lui può avere tutte le certezze.

“Forse è già successo” le risponde. “Forse esiste un mondo in cui il nostro fratellino è ancora vivo e sta bene.” Le accarezza il viso, portando via la traccia delle sue lacrime. “Un mondo in cui siete ancora insieme. Tu, Jacen e Anakin. Lo troverò per te, Jaina, e te lo mostrerò.”

Lei gli regala un sorriso che sa ancora di dolore. Poi gli appoggia la testa sulla spalla e gli sussurra. “Grazie, fratello.”

 

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