Verso il cuore del sole

di cassiana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 5 Marzo - Tokyo ***
Capitolo 2: *** 6 Marzo - Tokyo ***
Capitolo 3: *** 7 Marzo - Tokyo ***
Capitolo 4: *** 8 Marzo - Osaka ***
Capitolo 5: *** 10 Marzo - Kyoto ***
Capitolo 6: *** 11 Marzo - Kyoto ***
Capitolo 7: *** 13 Marzo - Sapporo ***
Capitolo 8: *** 15 Marzo - Sapporo ***



Capitolo 1
*** 5 Marzo - Tokyo ***


Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.


Titolo:Verso il cuore del sole
Fandom: RPF BAND Pink Floyd
Rating: G
Relazione: David Gilmour/Ginger Gilmour
Note: Questa storia partecipa l’iniziativa #tryingtoscrapby@ Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom su FB con i prompt Sauna - Escursione - Compleanno
crosspostato con Spring Bingo (sempre del gruppo fb Non solo Sherlock) con i prompt: durante un concerto, chitarra nuova, panico da palcoscenico, "Un po' carino come tutti questi ragazzini vogliano il tuo autografo: sei il loro modello." "Un pensiero spaventoso.", Lei si eccita quando lui parla in francese, "Sai cosa si dice: quello che succede in tour, resta in tour ", Durante un concerto, "Non so se sono in grado", "Ahia, come la vedo male!" "Eddai, sii ottimista per una volta!" "Perdonami, ma vedendo in che condizioni è il nostro amico, ho i miei dubbi."
crosspostato anche con May I write (sempre del gruppo fb Non solo Sherlock) con i prompt: corpo/momento di relax; la critica non è sempre costruttiva/mezzo artistico; tormento/anni 70
Note: il titolo si riferisce a quello della canzone Set the Controls to the Heart of the Sun (inoltre sulla bandiera giapponese c'è proprio il sole!). Inoltre ci saranno diversi easter eggs di altre mie storie.
Sinossi: Nel 1972 i Floyd portano il tour Dark side of the Moon in Giappone. Queste sono alcune pagine del diario di Ginger.




Verso il cuore del sole






5 Marzo - Tokyo

Finalmente ho un momento per scrivere, sono entusiasta di poter accompagnare la band in tour. Soprattutto perché non avevo mai visto il Giappone. In realtà, non ero mai uscita nemmeno da Ann Arbour prima di conoscere Dado. Sono sicura che sarà un’esperienza fantastica, come tutte quelle che ho vissuto finora accanto al mio principe. E poi il Giappone è un paese così bello, questo è il periodo della fioritura dei ciliegi, mi ha detto una delle guide, infatti ho lasciato la finestra aperta e le tende sono accarezzate dalla dolce brezza profumata. E l’arte giapponese è stupenda, spero di avere il tempo di visitare almeno una mostra e fare shopping di stampe e tessuti. Qui la carta è meravigliosa: in aeroporto ho avuto modo di comprare questo taccuino e non vedo l’ora di riempirlo con tutte le mie impressioni e disegni di questo minitour.
Siamo arrivati ieri a Tokyo e l’accoglienza è stata davvero entusiasta, i Floyd hanno affittato un aereo intero (un DC8 mi ha detto Dado) per riuscire a portare tutta l’attrezzatura e lo staff. Noi ragazze siamo arrivate quasi per ultime e Steve ci ha un po’ sgridate, ma era inutile che assistessimo a tutte le noiose operazioni di carico, no? Juliette e Libby si sono portate appresso una montagna di bagagli e Roger si è messo le mani nei capelli quando le ha viste! Lui e Judy si sono portati solo una valigia per uno: non capisco proprio come facciano. Anche Dado voleva portarsi solo una sacca: dice che è stato scout ed è abituato a viaggiare leggero. In realtà è molto metodico, ma ho pensato di mettere in valigia altre cose sue per ogni evenienza! Durante il volo c’è stato anche un momento di turbolenza che ha fatto perdere quota all’aereo e ho avuto così tanta paura…ho stretto forte la mano di David (povero gliel’ho quasi stritolata!) e anche se lui era bianco come un lenzuolo mi ha fatto un sorriso rassicurante per farmi coraggio. Quando siamo scesi c’erano tantissimi fan ad aspettarci e mi sono un po’ emozionata e un po’ intimorita come sempre. Mentre stavamo aspettando le auto che ci avrebbero portato via ho sentito Nick dire a Roger: "Un po' carino come tutti questi ragazzini vogliano il tuo autografo: sei il loro modello." e Rog ha risposto: "Un pensiero spaventoso." e non ho capito se dicesse sul serio oppure no! Ma spesso non capisco le loro battute oppure se scherzano tra di loro… Alla fine ci siamo sistemati in hotel ma i ragazzi sono partiti subito per le prove. Ora devo chiudere perché dobbiamo prepararci per raggiungere il centro sportivo dove ci sarà il concerto di stasera. Qui in Giappone iniziano presto, alle 6 del pomeriggio e ho giusto il tempo di un boccone prima di prepararmi e andare. E infatti, sento Juliette bussare alla porta!






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Capitolo 2
*** 6 Marzo - Tokyo ***




6 Marzo - Tokyo

Oggi è il compleanno del mio amore!
È davvero meraviglioso il modo in cui l'Amore Universale abbia concentrato una tale quantità di Bellezza e di Talento in una sola Creatura. Lo guardavo dormire questa mattina: il modo in cui la luce lo accarezzava e l'aria giocava con la sua pelle, l'innocenza fanciullesca dei suoi lineamenti dormienti… in quel momento ho percepito quanto lo amassi e ho pregato l'Universo di preservare quell'Amore purissimo che ci legava. Poi Dado ha aperto gli occhi e mi ha sorriso come se fosse così felice di vedermi! Poi gli ho permesso di legarmi le mani e scoparmi la bocca farmi quella cosa come piccolo regalo di compleanno.
A colazione ci siamo incontrati con gli altri, i ragazzi hanno parlato del concerto di ieri e Roger ha detto che sono stati “una merda” parole sue. A me non è sembrato per niente, per me sono sempre fantastici, ma Rog era di umore nero e quando è così (a me sembra la maggioranza del tempo) Judy mi ha consigliato di lasciarlo cuocere nel suo brodo. Nick si è stretto nelle spalle e ha detto che avrebbero fatto meglio quella sera, mentre Rick mi è sembrato molto colpito dalle parole di Roger. L’unico che ha avuto il coraggio di ribattere è stato David che ha cercato di consolare gli altri: erano stanchi per il viaggio o forse risentivano ancora gli effetti del jet lag. Questa sera gli darò il mio vero regalo: una Gibson Les Paul bianca e oro. Per fortuna Phil mi ha aiutato perché di chitarre non ci capisco niente!






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Capitolo 3
*** 7 Marzo - Tokyo ***




7 Marzo - Tokyo

Terzo giorno di tour. Questa mattina ci siamo svegliati con calma e abbiamo fatto colazione a letto! Dado voleva una colazione completa come a casa, ma l’ho convinto a seguire gli usi del posto e così abbiamo bevuto tè verde (che sapeva di erba blah! ma a lui non l’ho detto!) e mangiato una specie di omelette, qui la chiamano tamagoyaki (spero di aver scritto bene!). Mi sa che David non si è saziato molto…ma l’ho consolato in un altro modo e quello gli è piaciuto! Dado è stato felicissimo del regalo: i suoi occhi brillavano come due stelle e il suo dolce sorriso mi ha colmato il cuore di gioia!
Mentre i ragazzi erano impegnati con le interviste e le altre cose promozionali (una cosa pallosissima) noi ragazze siamo andate in giro per la città e abbiamo girato in lungo e largo per Ginza che sarebbe il quartiere commerciale. A dire il vero sono rimasta delusa, mi sembrava di essere a casa (casa mia, non in UK), il traffico, la gente, i grattacieli, persino il MacDonald! Mi aspettavo di vedere il vero Giappone, ma la cosa più autentica che ho visto erano certi vecchini deliziosi in abito tradizionale. Poi la sera siamo andati a mangiare il pesce o sushi. La cucina giapponese è simile a quella cinese a cui ero abituata, ma diversa. Roger e Dado si sono subito avventati sul pesce scrudo… brrr mi ha fatto un po’ ribrezzo. A volte Dado è così animalesco e scomposto, non certo il dolce Angelo a cui penso quando lo sento cantare! Anche Judy e Juliette hanno evitato il pesce crudo, ma abbiamo mangiato gli spaghetti in brodo (si chiamano ramen) e i gyoza che sarebbero come dei ravioli. Ho scoperto con piacere che qui sono molto più orientati a una dieta vegetale…forse potrei iniziare a educare Dado al riguardo!
Alla fine alcuni di noi si sono ritirati nella nostra suite e abbiamo finito la serata con sakè e erba. Ero distesa sul divano a occhi chiusi e sentivo le delicate voci inglesi discutere piano tra loro. Non volevo origliare, forse David e Rick pensavano mi fossi addormentata. Rick era preoccupato, sentivo che diceva: “Non so se ho ancora il coraggio di salire sul palco, quando Rog mi dice certe cose e mi guarda con quegli occhi mi sento quasi paralizzare.”
“Coraggio bro, sei un musicista straordinario, non dovresti farti influenzare da lui. Sei migliore di Roger e lo sai. E sospetto lo sappia anche lui.”
Odio il modo con cui Roger tormenta Rick: lui è un’Anima antica, un’Anima gentile, venuta al mondo per dare Gioia attraverso le sue Armonie Celestiali, per questo va tanto d’accordo col mio David!






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Capitolo 4
*** 8 Marzo - Osaka ***




8 Marzo - Osaka

Ieri abbiamo lasciato Tokyo e siamo partiti per Osaka, forse vedrò un po’ di vero Giappone finalmente. Il viaggio sul pullman è stato esilarante, io e David ci siamo accucciati dietro e abbiamo pomiciato tutto il tempo e poi abbiamo avuto modo anche di farci una sveltina fare sesso fare l’amore in areoporto. Che imbarazzo quando Steve mi ha visto tutta in disordine! Non so proprio come abbia fatto Dado a procurarsi quella stanza… A volte vorrei che il nostro rapporto avesse una qualità più trascendente e si elevasse al di sopra della pura Materia: in fondo io e David siamo entrambi Artisti, entrambi alla ricerca del Divino che si cela nel Mondo e può essere eplicitato solo attraverso l’Arte. Ma poi lui mi guarda con quegli occhi e quando sento le sue mani e labbra su di me io non capisco più nulla e quando mi sussurra certe cose in francese con quella sua voce dolce ma roca (e ha una mente sporca!) mi fa desiderare di fare cose che forse una ragazza per bene non dovrebbe desiderare di voler fare. Ma basta parlare di questo che mi sento tutta accaldata!
Non poteva mancare una visita al castello di Osaka: è veramente impressionante, ma purtroppo ho scoperto che è una ricostruzione moderna. In compenso ha un parco meraviglioso dove abbiamo trascorso un bel po’ di tempo mangiando polpettine di polpo, scattando foto e facendo gli scemi! Poi ho scoperto una storia tristissima. Mi chiedevo perchè qui nessuno ci facesse gli auguri (neanche i ragazzi) o regalasse mimose per la festa della donna, per quanto Judy che è una fervente femminista abbia le sue idee al riguardo che non manca mai di sottoporci. Ora capisco perchè lei e Roger vadano tanto d’accordo! Insomma in Giappone oggi è la festa del cane (?) in onore di questo cagnolino che tutti i giorni accompagnava il suo padrone alla stazione e che lo ha aspettato fino alla morte, ma il padrone non è mai più tornato perchè nel frattempo era deceduto. E’ proprio vero che i cani (e gli animali in genere) sono angeli senza ali. Ho pianto quando ho saputo questa storia e per fortuna non c’erano i ragazzi a prendermi in giro, anche se sono sicura che Dado non l’avrebbe fatto.



Nota:

Qui Ginger fa riferimento alla storia di Hachiko.






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Capitolo 5
*** 10 Marzo - Kyoto ***




10 Marzo - Kyoto

Nemmeno il tempo di visitare una città che subito bisogna spostarsi in un’altra! Questo è lo svantaggio della vita da tour, capisco perché i ragazzi sono stanchi e stressati quando tornano a casa! Per fortuna Kyoto non è lontana da Osaka, anzi fanno parte della stessa regione!

Qui si respira di più la storia del Giappone perché è stata la sua capitale per più di mille anni! Non riesco davvero a immaginare quanto tempo possa essere. Leggo sulla mia guida che è chiamata la città dei mille templi e questa mattina siamo andati a visitare il Ryōan-ji che è un tempio buddista con un meraviglioso giardino zen. Io e Juliette saremmo rimaste per ore, lei si sta interessando al design e come me è affascinata dall'arte giapponese, soprattutto dall'uso che qui fanno degli spazi e dei vuoti che sono altrettanto importanti dei "pieni". Nick e Rick invece sembravano piuttosto annoiati, Rick ha fumato più del solito e Nick ha chiamato il giardino un "cumulo di sassi", guadagnandosi una gomitata da Libby.

Anche Dado ha trovato più interessante la cerimonia del tè, forse sperava di mangiare qualcosa, ma non siamo in UK! Poi siamo andati alle terme che qui chiamano onsen. Sono abbastanza diverse dai bagni occidentali, infatti di norma si dovrebbe stare nudi e gli uomini e le donne hanno spazi/giorni diversi. Però dato che eravamo in gruppo abbiamo potuto prenotare una vasca tutta per noi. Che meraviglia! L'acqua bollente che fumava balsamica, le pietre calde e la canna che qualcuno ha acceso e fatto girare: era tutto così rilassante!

Naturalmente eravamo tutti in costume: io non avrei avuto problemi a stare senza, ma loro sono pur sempre inglesi! Anche se Rick mi ha raccontato una strana storia, tipo che quando erano in tour a Los Angeles a tarda notte facevano il bagno nudi nella piscina dell'hotel e i combattimenti con i costumi bagnati. Nick si è piegato verso di me dicendomi: "Sai quel che succede in tour, resta in tour." Ho guardato Dado che si è limitato a sogghignare e la cosa non mi ha rassicurato per niente. Non so se ho voglia di indagare la questione. Siamo rimasti un bel po' a ridere e parlare godendoci il tepore dell’acqua. David mi aveva stretto contro di lui e mi accarezzava una coscia, baciandomi ogni tanto una spalla o il collo. Rick e Juliette avevano iniziato a pomiciare da una parte e Nick e Libby a ridacchiare dall'altra.

Roger aveva la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi. Judy non era venuta, forse lei e Rog avevano litigato, avevo percepito una certa tensione tra loro già da ieri. A un certo punto Rick è uscito dicendo che si "stava fumando addosso" e Juliette è andata con lui.
Dopo un altro po' Libby ha detto che si sentiva svenire e lei e Nick sono andati via anche loro. Siamo rimasti io, Dado e Rog. David non aveva smesso di toccarmi anzi le sue dita erano scivolate sempre più dentro al costume. Volevo dirgli di smetterla ma mi vergognavo troppo con Rog là davanti. Loro parlavano traquilli di cose musicali tecniche, ma Roger aveva preso a guardarmi dritto in faccia. Cercai di divincolarmi dalla stretta di David, senza farmi troppo accorgere ma più mi muovevo più sentivo il suo… duro premere contro di me. Ero infastidita, ma anche eccitata e non sapevo cosa fare.

Gli occhi di Rog scintillavano verdi e sembravano cangianti come le goccioline d’acqua colpite dalla luce, le mani di Dado erano calde e sempre più insistenti. Ha iniziato a mordicchiarmi il collo e per fortuna il vapore riusciva a dissimulare il rossore sulle mie guance. Ad un certo punto Rog si è chinato verso di me e per un istante ho davvero pensato che stesse per baciarmi, invece si è limitato a sussurare al mio orecchio:
“Ricorda: quello che succede in tour, resta in tour” e poi è uscito. Mi sono voltata verso David chiedendogli cosa volesse dire e lui mi ha risposto di lasciare perdere, che voleva solo provocarmi. “Perchè invece non continuamo con questo.” Ha proposto ricominciando a stuzzicarmi.
Ancora non riesco a capire cosa sia successo e perchè si sono comportati così, perchè Rog mi ha detto quella frase: era un test? E’ per questo che lui e Judy hanno litigato? Guardo Dado dormire e mi chiedo cosa davvero abbiano combinato i ragazzi.


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Capitolo 6
*** 11 Marzo - Kyoto ***




11 Marzo - Kyoto

Questa mattina Dado si è svegliato con il mal di gola. All'inizio non voleva farmelo sapere e me ne sono accorta solo perché si grattava la gola in continuazione. Lo so perché non voleva dirmelo: ieri gli avevo suggerito più volte di asciugarsi la testa, ma per David questo vuol dire solo strofinare un asciugamano sui capelli bagnati e basta. Ed ecco come è andata a finire! E questa sera deve cantare! Tutto triste mi ha detto con la voce gracchiante: "Non so se sono in grado stasera."
Anche se mi faceva tenerezza vederlo così, ero anche un po' arrabbiata e infatti l'ho sgridato: "Se continui così ti farai venire gli orecchioni. E sai cosa succede agli uomini adulti con gli orecchioni? Diventano sterili!"
Lui è impallidito e i suoi occhi sono diventati enormi. "Oh, no!" Ha sussurrato.
Ero abbastanza soddisfatta del risultato (e poi non riesco a rimanere arrabbiata con lui che fa quel faccino da cucciolo) così l'ho abbracciato stretto e gli ho dato tanti bacini di consolazione. Poi gli ho preparato una tisana di camomilla ben calda con parecchio miele, ma la situazione non sembra molto migliorata. Incrocio le dita e spero.

Ps: alla fine ha preso non so quanto paracetamolo ed è stato bravissimo!






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Capitolo 7
*** 13 Marzo - Sapporo ***




13 Marzo - Sapporo

Ieri abbiamo preso un ennesimo aereo e siamo volati su al nord, destinazione: Sapporo. Dado mi ha detto che questa è l'ultima data del tour e tutti i ragazzi sono abbastanza elettrizzati. Torno a scrivere dopo.

Voglio scrivere le mie impressioni del concerto ora che sono appena tornata e sono ancora abbastanza fresche. In questo tour i ragazzi hanno presentato praticamente quasi solo canzoni nuove, nel senso che non sono ancora incise su un album. Questo perché mi ha raccontato Dado essendo stati negli ultimi anni praticamente sempre sulla strada avevano paura di ripetere sempre lo stesso repertorio. Così un giorno Rog se n'è uscito con l'idea fare canzoni tutte collegate tra loro sulle angosce della vita moderna… Ovviamente, trattandosi di Roger. Devo ammetterlo, ma Rog ha scritto delle parole bellissime, in qualche modo deve essere stato anche lui toccato dalla Grazia. Non è facile parlare della follia, credo ci sia molto del loro amico Syd. So che tutti pensano ancora molto a lui, da come ne parlano (non spesso) credo che sia una persona che mi sarebbe piaciuto conoscere. I ragazzi sono sempre bravi ma stasera mi è sembrato che fosse tutto perfetto, le voci, gli strumenti, le luci. I giapponesi sono molto carini: anche se non conoscevano le canzoni sono rimasti educatamente (pure troppo!) ad ascoltare, in confronto agli esuberati americani sono proprio un po' freddini! Le voci di David e Rick si fondevano tra di loro in maniera quasi sovrannaturale. Us and Them è così triste, il pianoforte di Rick così delicato e le armonizzazioni mi hanno fatto venire la pelle d'oca e su Echoes sembravano davvero angelici. Tutto l’opposto di Roger che con quell’urlo sanguinoso mi ha scosso fino alle budella, odio quella canzone! Eppure nonostante abbiano fatto così bene Dado mi ha confessato che pensa ci sia ancora molto lavoro da fare per il nuovo album, tipo rifinire le canzoni, aggiungere cori, tutta la postproduzione. Quando parla del suo lavoro è davvero stupendo, come strasfigurato e posseduto dalla vera Natura del suo Essere Superiore, è così animato e i suoi occhi brillano di genuina passione: starei ore a sentirlo parlare di musica!



Nota:

La canzone che Ginger odia è Carefull With That Axe, Eugene






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Capitolo 8
*** 15 Marzo - Sapporo ***




15 Marzo - Sapporo

Finalmente abbiamo un po’ di tempo libero, lontani da prove e palchi e possiamo goderci un pochino di più la città. L’intenzione generale sarebbe semplicemente sciare e bere sakè, qui c’è ancora la neve, ora capisco perchè David ha caricato anche le nostre attrezzature per lo sci! Ci sono rimasta solo un po’ male che ci siamo persi sia le Olimpiadi che il Festival della Neve. Sarebbe stato magnifico poter osservare tutte quelle meravigliose sculture tanto splendide quanto effimere, proprio come i fiocchi di neve che forse devono il proprio fascino proprio grazie alla qualità fuggevole della propria esistenza. Siamo proprio come farfalle dalle ali spezzate come canta il mio amore con la sua voce dolcissima, sennonchè ultimamente è stato un po’ un ragazzaccio: forse dovrei legarlo io per una volta e disciplinarlo un po’...eheheh!
Questa mattina siamo andati anche a visitare la fabbrica della birra, mi fa così ridere che abbia lo stesso nome della città, sarebbe come chiamare una birra Ann Arbour o Buffalo! Però non è male. Rick non è venuto con noi, da qualche giorno non si sente bene e Juliette lo sta implorando di andare in ospedale, ma lui è ostinato e non vuole. Prima sentivo i ragazzi parlottare chiusi in bagno: "Ahia, come la vedo male!" questo era Roger, al che David ha ribattuto: "Eddai, sii ottimista per una volta!" e Rog: "Perdonami, ma vedendo in che condizioni è il nostro amico, ho i miei dubbi." “Sono sicuro che troveremo una soluzione.”
Quando gli ho chiesto spiegazioni Dado si è limitato a dirmi che erano solo chiacchiere e che Rick aveva mangiato non sa che bacche e probabilmente aveva avuto un’intossicazione alimentare. “E comunque non dovresti origliare.” Ha concluso strizzandomi l’occhio. Io mi sono bloccata tutta mortificata non sapendo come rispondere e lui si è sciolto in una risatina e mi ha abbracciato e baciato. Non ne abbiamo più parlato, ma è una storia molto strana. Spero solo che Rick si senta meglio. Fra un paio di giorni partiremo nuovamente. Destinazione: Australia! Ma per questo avrò un quaderno nuovo…






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