Il ranch degli Smith

di Marlena_Libby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Inseguire la banda dei fratelli Ross attraverso due Stati aveva esaurito molto presto le forze dell'ordine.
Il caso era passato dalla polizia locale alla Special Agency, dall'esercito alla Pinkerton, finché la patata bollente non finì al comando dei ranger e furono Tex e i suoi amici a doversi mettere sulle tracce di quei farabutti.
Ormai erano dieci giorni che li inseguivano a cavallo e i loro fondoschiena stavano prendendo la forma delle selle!
Una volta giunti in prossimità di Flagstaff, decisero di sospendere momentaneamente le ricerche per rinfrescarsi la gola nel saloon.
Mentre legavano i cavalli, in un negozio dall'altra parte della strada un uomo venne buttato giù dalla finestra, attirando l'attenzione di tutti.
Poco dopo una ragazza corse fuori dal negozio per soccorrerlo.
Era un po' ammaccato, ma ancora vivo.
Due uomini comparvero sulla soglia del negozio e dissero: - Non fatevi mai più vedere qui!
- Vigliacchi! - gridò la ragazza. - Siete feccia dell'umanità! Il Signore vi punirà per questo!
Uno degli uomini cercò di colpirla, ma il suo braccio venne fermato da Kit Willer.
- Dì un po', non lo sai che le donne non si toccano neanche con un fiore?
- Fatti gli affari tuoi, moccioso!
I due si scagliarono contro Kit, ma lui li colpì e finirono a raccattare la polvere con i denti.
Prima che potessero alzarsi e reagire, Tex, Tiger Jack e Kit Carson si avvicinarono e il primo disse: - Vi consiglio di cambiare aria se non volete il resto!
I due farabutti imprecarono e se la diedero a gambe.
- Grazie davvero per averci difesi! - disse la ragazza. - Mi chiamo Violet Smith.
La ragazza era molto bella: aveva i capelli lunghi, ricci e biondi, gli occhi color nocciola e le lentiggini sulle guance.
Anche Tex e gli altri si presentarono.
- Non ho dubbi che il Signore li avrebbe puniti, ma agisce troppo lentamente per i miei gusti! - scherzò Kit. - E purtroppo certa gente capisce solo il linguaggio delle sberle!
- Comunque vi sono molto grata e se vorrete venire al ranch di mia nonna, sarete i benvenuti!
- Accettiamo l'invito! - si affrettò a dire Carson. - Un buon pasto non si rifiuta mai, vero pards?
- Certo, vecchio scroccone! - commentò Tex a bassa voce.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Il ranch degli Smith era piccolo, ma accogliente.
Il nonno di Violet aveva lavorato una vita intera per trasformare quella valle nel cuore del deserto in una fertile piantagione.
Lui stesso aveva costruito la grande casa patronale, la stalla, il dormitorio per i cowboy e ne aveva fatto la sua piccola reggia per sessant'anni.
Poi la morte se l'era portato via e adesso rimanevano solo Violet, sua nonna Helen e pochi altri dipendenti a mandare tutto avanti.
Tex e gli altri si ritrovarono davanti ad una grande tavola imbandita e Carson poté servirsi abbondantemente delle sue tanto adorate patatine fritte.
- Zio Kit, se continui ad ingozzarti così ti verrà il mal di pancia! - esclamò il figlio di Tex.
- Parla per te, giovanotto! Quando sono arrivate le bistecche ti sei servito due volte, ti ho visto!
- Non litigate, siamo ospiti qui! - disse Tex.
Helen rise divertita.
- È così raro che ci vengano a trovare! Fa piacere ricevere visite ogni tanto, soprattutto di baldi giovani così affascinanti! - disse guardando Carson, che arrossì imbarazzato.
- Hai fatto colpo, vecchio marpione! - lo canzonò Tex.
- Non ti credere, anche il nostro Kit sta andando alla grande! - disse Carson alludendo alle occhiatine dolci che si scambiavano Kit e Violet.
Al termine della gustosa cena, si accomodarono tutti in soggiorno.
Mentre chiacchieravano il maggiordomo, che Kit e gli altri avevano soccorso con Violet quel pomeriggio, disse a Helen che altri due cowboy volevano dare le dimissioni.
- Di nuovo?! - esclamò Violet. - Con loro sono cinque questa settimana!
- Come mai tutta questa voglia di lasciare il lavoro? - chiese Kit. - Eppure il ranch non è così grande.
- Non si tratta di quello - rispose Helen gravemente. - Da quando gli uomini di Goldman minacciano chiunque lavori per noi, non abbiamo più pace!
- Chi è questo Goldman? - chiese Tex.
- Un riccone che ha fatto cacciare tutti i contadini della valle per rimanere l'unico proprietario terriero - spiegò Violet. - Vuole che gli cediamo anche il nostro ranch, ma ovviamente mia nonna ha rifiutato. Avete presente gli uomini di oggi pomeriggio? Anche loro lavorano per Goldman e volevano impedirci di fare acquisti per metterci in difficoltà.
- Questo Goldman dev'essere proprio un lurido figlio di cane! - esclamò Kit.
- Purtroppo io e mia nonna non possiamo mandare avanti il ranch da sole!
- Temo proprio che saremo costrette a cedere! - disse Helen.
- Con calma! - disse Tex.
- Intendi fare qualcosa, satanasso? - chiese Carson.
- Penso di sì. Tanto la pista della selvaggina che stavamo inseguendo non può raffreddarsi di più. Non sarà un problema restare qui tre o quattro giorni per indagare su Goldman. Se venisse fuori del marcio, non la passerebbe liscia.
Tutti furono d'accordo per restare qualche giorno lì ad aiutare Violet e sua nonna.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Il giorno dopo Kit si offrì di domare il bestiame insieme a Tiger Jack.
Tex osservava soddisfatto suo figlio dare sfoggio della sua abilità nel restare in groppa ai manzi selvatici, mentre Carson era seduto accanto a Helen in veranda.
- Il vostro figlioccio è un eccellente cavaliere, signor Carson! Ma certamente voi non sarete da meno! - disse lei civettuola.
- Beh, ecco... In effetti si può dire che gli ho insegnato tutto io - disse lui arrossendo.
- Non avevo dubbi, siete così forte e vigoroso!
Anche Violet ammirava il coraggio e la resistenza di Kit nel restare in groppa senza farsi disarcionare.
- Vostro figlio è davvero in gamba, signor Willer!
- È cresciuto in mezzo ai Navajo! Gli indiani imparano a stare in sella prima ancora che a camminare!
A un certo punto la bestia si fermò sulle zampe posteriori, accettando la sconfitta e riconoscendo Kit come il capo.
Questi gli diede una pacca sulla groppa e scese per condurlo dal resto del bestiame.
- E anche questo è diventato un agnellino!
- Non ti montare la testa, Piccolo Falco! - disse Tiger Jack. - Ce n'è ancora una dozzina da domare prima di pranzo!
- Signor Willer, secondo lei le canaglie che danno fastidio a me e mia nonna potrebbero anche bruciare la fattoria? - chiese Violet preoccupata.
- Non possiamo escluderlo - disse Tex seriamente. - Hanno provato a intimidire i vostri mandriani con le minacce e, se vedono che la fattoria va avanti lo stesso, nei prossimi giorni potrebbero cambiare sistema. Ma non preoccupatevi, io e i miei pards faremo di tutto per aiutarvi, è una promessa.
- VIOLET! VIOLET!
Si voltarono e videro un giovane che veniva a cavallo verso il ranch.
- Va tutto bene, signor Willer. È James, un mio vecchio amico.
Il ragazzo scese da cavallo e disse: - Oh Violet, ho saputo che i vostri uomini hanno lasciato te e tua nonna da sole, così sono venuto a darvi una mano!
- È molto gentile da parte tua James, ma non ce n'è bisogno. Abbiamo già trovato dei validi aiuti - disse Violet indicando il recinto, dove Kit e Tiger Jack facevano a gara a chi finiva prima di radunare il bestiame.
James si rabbuiò e disse: - Violet, forse tu e tua nonna dovreste accettare di vendere.
- James, sei molto gentile a preoccuparti, ma ne abbiamo già parlato: io e mia nonna non abbiamo nessuna intenzione di lasciare casa nostra! - tagliò corto Violet. - Questo ranch è tutto quello che abbiamo, non lasceremo che ce lo portino via!
- Mi permetto di insistere Violet, quella è gente che non scherza!
- Se è per questo neanche noi - si intromise Tex.
- Con tutto il rispetto signore, voi chi siete?
- Mi chiamo Tex Willer e la stella che indosso vale attraverso tutte le terre di frontiera, da qui all'Oklahoma. E lo stesso vale per i miei pards.
- Ho sentito molte storie sul conto di voi ranger: pare che i vostri metodi non siano proprio il massimo della legalità!
- A volte, ma l'importante è che funzionino! - disse Tex bruscamente. - E il nostro dovere come ranger è assicurare alla giustizia chiunque provi a fare del male a Miss Violet e Mrs. Helen!
James sembrava nervoso e iniziò a sudare freddo.
- Io vorrei solo che vi sforzaste di ragionare! L'offerta del signor Goldman è buona, con quei soldi potreste rifarvi una vita altrove! - disse cingendo le spalle di Violet con le mani.
Ma lei lo scansò irritata.
In quel momento arrivarono Kit e Tiger Jack.
- Ecco fatto, Miss Violet - disse l'indiano alludendo al bestiame. - Qualche altro incarico?
- No, per il momento no - disse Violet lanciando un’occhiataccia a James e allontanandosi.
- Non so cosa sia successo, ma se non si dà ragione a una donna difficilmente va a finire bene! - esclamò Kit.
- Fatti gli affari tuoi! - disse James arrabbiato.
- Ehi, calmati amico! Stavo solo scherzando!
- Beh, io non lo trovo affatto divertente! E vi do un consiglio: se volete davvero aiutare Violet e sua nonna, fareste meglio ad andarvene subito! - disse James rimontando in sella e andando via.

Violet era seduta in riva a un fiume e osservava l'acqua in silenzio.
In quel momento arrivò Kit, che si sedette accanto a lei e si mise a gettare dei sassolini in acqua.
- James non è cattivo. Ci conosciamo fin da bambini e siamo sempre andati d'accordo, ma non è molto coraggioso e teme che possano farci del male - disse Violet.
- Ma esattamente che tipo di rapporti ci sono tra te e lui? - chiese Kit. -  Per un attimo ho avuto l'impressione che...
Violet arrossì ed esclamò: - Oh, no! Gli voglio bene, ma solo come a un amico!
- Mi fa piacere saperlo!
I due si guardarono negli occhi e il rumore del fiume accompagnò il romantico silenzio.

Goldman stava fumando un sigaro comodamente seduto nel suo salotto, quando entrò il maggiordomo.
- C'è un giovanotto che chiede di lei, signore.
- Fallo entrare.
Subito dopo entrò James.
- Spero tu abbia buone notizie, ragazzo!
- Purtroppo no, signor Goldman. Non vogliono cedere.
- E come pensano di mandare avanti il ranch da sole?!
- C'è stato un imprevisto - disse James e gli raccontò dell'arrivo di Tex Willer e dei suoi pards.
- D'accordo, ho capito! Vorrà dire che cambieremo sistema! - disse Goldman spingendo così forte il sigaro nel posacenere da frantumarlo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


L'accordo che James aveva fatto con Goldman non prevedeva né morti né feriti, doveva solo convincere Tex e i suoi ad andarsene.
Nei giorni seguenti continuò a tenere d'occhio il ranch di Violet ed Helen, mantenendo un profilo basso per non insospettire nessuno.
Cominciò anche a essere molto geloso delle attenzioni che Violet riservava a Kit, così escogitò un modo per screditarlo.
Sfortunatamente il suo piano gli si sarebbe ritorto contro.
Il giorno stabilito, James disse che aveva visto alcuni uomini di Goldman aggirarsi in un canyon lì vicino.
Così Tiger Jack rimase a vegliare su Violet ed Helen, mentre Tex, Carson e Kit andarono con James a fare un giro di perlustrazione.
C'erano due crinali da esplorare, entrambi con alture molto ripide, perciò a un certo punto dovettero scendere da cavallo e proseguire a piedi.
Si divisero in due gruppi: Tex e Carson avrebbero perlustrato la fiancata destra, mentre James e Kit quella sinistra.
A un certo punto James disse a Kit di aver visto qualcosa di sospetto verso le rocce e approfittò della sua distrazione per nascondere in una sacca della sua sella un involucro di stoffa.
Al tramonto i due gruppi non avevano trovato nulla, così fecero ritorno al ranch.
- Allora? Cos'avrete trovato? - chiese Violet.
- Nulla! Eppure è strano, ero sicuro di aver visto gli uomini di Goldman! - disse James. Poi guardò verso la sella di Kit e aggiunse: - E quello cos'è?
Tirò fuori l'involucro, che conteneva dei monili d'argento, pietre preziose e una collana di perle.
- Ma quelli sono i nostri gioielli! - esclamò Violet sgranando gli occhi.
- Bene bene! Immagino che possiate spiegare la presenza di questa roba nelle vostre tasche, vero? - esclamò James.
- Cosa vuoi insinuare?! - disse Kit alterato.
- Non è evidente? Voi non siete altro che dei volgari…
Non finì la frase perché Kit lo stese a terra con un pugno.
- Ti consiglio di non dire quella parola, o dovrò fartela ingoiare insieme a tutti i tuoi denti, bel damerino! Nessuno può permettersi di darmi del ladro!
- Infatti Kit non sapeva nemmeno dell'esistenza di questi gioielli! Solo una persona sapeva dove venivano custoditi! - disse Violet. - James, non posso credere che tu...
- Andiamo Violet, ci conosciamo fin da bambini! - gemette James. - Non farei mai nulla per ferirti!
- Faresti meglio a raccontarci tutto fin dall'inizio! - intervenne Tex.
- Non ho niente da dire a degli sporchi bovari come...
Anche Tex gli diede un pugno.
- Duro di comprendonio l'amico! - disse Tiger Jack.
- Sì ma non preoccuparti, le sberle di Tex farebbero cantare anche un muto! - disse con noncuranza Carson arrotolandosi una sigaretta.
- Ti consiglio di andarci piano papà, altrimenti dopo sarà troppo malconcio per vuotare il sacco! - disse Kit.
Allora Tex afferrò James per il bavero e gli rinfrescò violentemente la testa nell'abbeveratoio dei cavalli.
Fradicio e ansimante, il ragazzo confessò quello che aveva fatto.
Era così pieno di vergogna che non riusciva nemmeno a guardare negli occhi Violet.
- Credo sia il caso di andare a fare una visitina a questo Goldman! - disse Tex. - Voi che ne pensate?
- Una vocina mi dice che è l'ultima cosa che si aspetta! - disse Carson grattandosi nervosamente l'orecchio destro.
- E io vengo con voi! - esclamò decisa Violet. - Ho intenzione di chiudere questa storia una volta per tutte!
- No Violet, potrebbe essere pericoloso! - disse James. - Gli uomini di Goldman sono armati fino ai denti! Devi credermi, ho fatto tutto questo solo per proteggere te e tua nonna!
Ma lei lo guardò con disprezzo, poi salì sulla sua giumenta e si diresse a casa di Goldman con Tex e gli altri.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Gli scagnozzi di Goldman si stavano armando in vista di uno scontro violento e il padrone aveva dato disposizioni di sparare a vista nel caso si fosse avvicinato più di un uomo a cavallo.
Alcuni si erano addirittura appostati sul tetto con dei lunghi fucili.
Di lì a poco Tex e gli altri sbucarono da dietro le colline.
Gli uomini di Goldman aspettarono qualche istante prima di aprire il fuoco per ridurre il rischio di sbagliare.
Conoscevano la fama di Tex e i suoi pards e sapevano che simili serpi velenose era meglio schiacciarle subito.
I primi colpi schizzarono tra gli zoccoli dei cavalli, costringendo Tex e i suoi a buttarsi a terra.
Ma Violet non era preparata a quell'eventualità e, quando il suo cavallo si imbizzarrì, cadde a terra.
Tex e i suoi non potevano muoversi senza rischiare di essere impallinati, ma in quel momento arrivò qualcuno a cavallo: era James, che aveva seguito Violet perché era preoccupato per lei.
Il ragazzo si lanciò verso di lei e la caricò in sella, ferendosi anche al braccio con una pallottola.
I due raggiunsero Tex e gli altri dietro le rocce e James si lasciò cadere a terra, con la ferita alla spalla che buttava sangue come una fontana.
- James, tu... - mormorò Violet.
- Sei stato coraggioso, ragazzo! - lo lodò Tex.
- Non me lo sarei mai perdonato se a Violet fosse successo qualcosa per colpa mia! - mormorò James a denti stretti.
Kit e Tiger Jack si affrettarono ad arrestare l'emorragia come meglio potevano.
- Violet, tu e James restate qui e non muovetevi per nessun motivo! - si raccomandò Kit.
Carson prese la sua pistola e cominciò a rispondere al fuoco, subito imitato dagli altri.
In poco tempo gli uomini di Goldman furono decimati e quelli ancora vivi gettarono le armi a terra e corsero via per salvarsi la pelle.
Goldman andò nelle scuderie e cercò di scappare a cavallo, ma Kit balzò lungo lo steccato e, quando l'uomo gli passò accanto, gli saltò addosso buttandolo a terra.
L'uomo non oppose resistenza dato che non era abituato a combattere, ma questo non lo salvò dalle poderose sberle del ragazzo.
- Non esagerare, figliolo. Dobbiamo lasciarlo intero per lo sceriffo - lo ammonì Tex.
- Suvvia, lascialo sfogare un po'! A quest'età i giovani devono divertirsi! - ridacchiò Carson.
Tutto sommato a Goldman andò bene, a parte i lividi e le tumefazioni sul volto: i giudici non gli avrebbero dato più di una ventina d'anni per i suoi reati.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il gruppo tornò al ranch e Helen abbracciò sua nipote, felice che stesse bene.
- Violet, mi dispiace davvero tanto per quello che ho fatto! - disse James. - Volevo proteggerti, ma invece ho peggiorato le cose! Potrai mai perdonarmi?
- L'ho già fatto! - rispose lei abbracciandolo.
Poi James si rivolse agli altri: - Chiedo scusa anche a tutti voi, ma soprattutto a te Kit, per aver cercato di incastrarti!
- Ok, scuse accettate - disse Kit.

Quella sera ci fu un gran banchetto per festeggiare la sconfitta di Goldman.
A un certo punto Violet si alzò con una scusa e andò fuori.
Sospirò guardando le stelle: era felice che Goldman non fosse più un pericolo, ma si sentiva triste al pensiero che il giorno dopo Kit se ne sarebbe andato.
In quel momento l'oggetto dei suoi pensieri la raggiunse.
- Violet, che succede? Eri strana a cena. Non sei felice che abbiamo sconfitto Goldman?
- Certo, è solo che... Mi dispiace che domani andrai via! Mi mancherai tanto! - disse Violet con le lacrime agli occhi. - Kit, ci conosciamo da poco tempo, ma mi sono davvero affezionata a te e non come amico! Io ti amo!
Kit sgranò gli occhi, poi sorrise e la strinse tra le sue braccia.
- Anch'io ti amo, Violet! Perché non vieni a vivere con me? Così potremo stare sempre insieme!
- Non lo so, Kit! - disse Violet sciogliendo l'abbraccio. - Vorrei tanto, ma mi dispiace lasciare mia nonna da sola! Devo pensarci. Domani ti darò una risposta.
- Va bene.

Più tardi Helen stava per mettersi a letto, quando entrò Violet.
- Tesoro, che succede?
- Devo parlarti, nonna - rispose Violet sedendosi accanto a lei.
- Per caso riguarda quel bel giovanotto di Kit Willer? - chiese Helen con un sorriso furbetto.
- Come lo sai?! - esclamò Violet arrossendo.
- Vi ho osservato parecchio in questi giorni! Ebbene, qual è il problema?
- Abbiamo capito di amarci e mi ha proposto di venire a vivere con lui, ma non voglio lasciarti sola!
Helen prese le mani della nipote e disse: - Violet, va con lui.
- Sei sicura?
- Certo! Se lo ami davvero, devi andare! Credimi, se tuo nonno fosse ancora vivo, farei di tutto per stare con lui! Non preoccuparti per me, starò bene! E poi puoi sempre venirmi a trovare!
- Grazie, nonna! - esclamò Violet abbracciandola.

Il giorno dopo Tex e gli altri stavano per andarsene, quando Violet li raggiunse.
- Kit, ho deciso di venire con te!
- Davvero?!
- Di cosa state parlando? - chiese Tex.
- Papà, io amo Violet e le ho proposto di venire a vivere con noi. Per te va bene?
- Certo che mi va bene.
Kit e Violet si guardarono negli occhi e si baciarono.
- Attento che non ti facciano già diventare nonno! - sussurrò Carson.
- Non preoccuparti, vecchio cammello! - rispose Tex.
Poi tutti insieme lasciarono il ranch.

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