Nella mente di Milo

di KailHiroshi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nella mente di Milo ***
Capitolo 2: *** I drammi di Milo ***
Capitolo 3: *** Le speranze di Milo ***



Capitolo 1
*** Nella mente di Milo ***


A volte mi faccio domande esistenziali. Fin da piccolo me le sono sempre fatte. Mi hanno sempre detto che sono più sveglio della media, ma non ho mai dato molto peso a questa cosa, fino a che non ho cominciato a ricevere pressioni... Ovunque io andassi: a scuola, a casa, con amici, ovunque. Mi hanno sempre preso in giro dandomi dello psicopatico, perchè non riesco ad empatizzare affettivamente, ma solo a logica. Mi hanno sempre detto frasi del tipo: "scusa se non sono intelligente quanto te", e mi hanno sempre rifiutato. I docenti hanno sempre preteso molto da me. Anche nel mio periodo peggiore. La scuola non è mai stata il mio ambiente: gente falsa e troppo chiusa di mente, che non è in grado di formulare opinioni proprie al di fuori dei libri. La scuola ti forma per fare l'operaio, non il creativo, nonostante la capacità di problem solving sia una delle più richieste in ambito lavorativo. Non voglio essere schiavo di un sistema che non funziona. Non ho mai voluto. Voglio essere libero. Libero per davvero. "Cosa voglio fare nella vita?", questa domanda mi tormenta, nonostante la mia giovane età. "Hai 20anni, per l'amor del cielo! Pensa a goderti la vita!" Vorrei che mi rispondessero, anche se non darei loro ascolto. Invece, mi ritrovo ad ascoltare un costante: "Ma torni a scuola o trovi lavoro? Devi fare qualcosa della tua vita! Non puoi fare il bamboccio!". Vero: ho mollato la scuola perchè non era (e non è) il mio ambiente: non sopporto il fatto che tu debba portare rispetto anche quando ti mancano di rispetto i docenti stessi; non sopporto le menti chiuse e le opinioni assenti; non sopporto nessuno. Ed è proprio qui che il mio desiderio di aiutare le persone in un campo che mi piace, entra in gioco: vorrei fare ricerche. Vorrei aprire gli occhi al mondo, ma per farlo, devo tornare tra i banchi di scuola... E non mi va'. Sono sempre stato un bimbo abbastanza felice, con un grande senso di pesantezza nel cuore. Fin da piccolo sognavo, poi la scuola mi ha messo davanti alla relatà dei fatti e questa cosa mi ha deluso molto. Chi sei tu, oh pezzo di carta, per dire quanto valgo io? Chi sei tu, oh docente, per paragonarmi ad un numero e dirmi di stare zitto? Chi siete voi per dirmi cosa fare? La vita è la mia e decido io. Vorrei solo... Sapere cosa fare. Vorrei solo... Sapere cosa voglio.

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Capitolo 2
*** I drammi di Milo ***


Il mondo sembra così scuro e privo di vita, visto dagli occhi di Milo.
Non c'è un barlume di luce, non una speranza, niente.
Cammina per inerzia. Sopravvive. Perchè -qui- di vivo c'è poco.
Vede la gente passare per strada... Gli sembrano tutti dei robot, mentre lui... Beh, lui si sente un alieno: si sente fuori posto.
Questo non è il suo mondo. Magari su Marte si troverebbe meglio, o forse no.
"Combatti per i tuoi sogni", gli dicono. "Quali sogni?", si chiede lui. "In un mondo dove non è concesso sognare, devo pure evere dei sogni?", questi sono i tipi di pensieri che lo tengono sveglio la notte.
Questo mondo è incasinato, ed è oscuro: non ci vuole come esseri umani, ma come schiavi. Che senso ha sognare, allora?
Che senso ha, vivere?

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Capitolo 3
*** Le speranze di Milo ***


Sono sempre nella mia testa, ultimamente.
Tra ansie e panico, capisco di essere ignorante in materia umana.
So' di non sapere, e questo mi rende diverso. Ma non ho intenzione di arrendermi proprio ora.
Non ora che so' di non sapere, non ora che so' di chi mi posso fidare, non ora che so' che -alla fine del tunnel- c'è la luce.
Forse non sempre è così semplice, e lo capisco: le cose più semplici sono le meno soddisfacenti, perchè sono già servite su un piatto d'argento (o forse oro?), davanti a te; perchè non devi combattere per quello che vuoi, perchè non devi aggrapparti alla vita con denti e unghie, dicendo: "Fanculo! Mi rifiuto di arrendermi! Non me ne vado proprio ora!". O forse perchè sai già che andrà meglio, col passare del tempo.
 
Sono ancora vivo. E ho intenzione di dare tutto quello che ho a questo mondo, nonostante potrebbe essere la cosa più difficile mai fatta.

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