Ranma

di Takuya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** FORSE NON ERA IL MOMENTO ***
Capitolo 3: *** QUESTA è LA VERITà ***
Capitolo 4: *** A TE NON RINUNCIO ***
Capitolo 5: *** SE TUTTI CAMBIANO IO NON FACCIO ECCEZIONE ***
Capitolo 6: *** CONFUSIONE SIGNIFICA RANMA ***
Capitolo 7: *** L’AMO, Sì O NO ***
Capitolo 8: *** MAI SOTTO LA PIOGGIA ***
Capitolo 9: *** IL NAUFRAGIO ***
Capitolo 10: *** IL MERCATO DEL PESCE ***
Capitolo 11: *** COMINCIA A RICORDARE ***
Capitolo 12: *** INCOMPRESI AL RISTORANTE ***
Capitolo 13: *** L’ACQUA MIRACOLOSA ***
Capitolo 14: *** LE PRIME DUE PROVE ***
Capitolo 15: *** IL VIDEO GIOCO ***
Capitolo 16: *** NON ESISTONO OSTACOLI ***



Capitolo 1
*** Nuovo inizio ***


Erano passati cinque anni, ma del  matrimonio tra Akane e Ranma non se ne parlava, stavano bene insieme,ma di sposarsi neanche a pensarci.A volte Ranma aveva paura che se un giorno non avesse  più funzionato tra di loro, non avrebbe saputo cosa fare e non può permettersi di sbagliare. Vorrebbe  avere un amico con cui confidarsi, purtroppo i ragazzi che conosce lo vogliono, tutti, morto. Forse il dottor Tofu è l ‘unico che può aiutarlo, sperando che Kasumi non sia passata da lui, altrimenti non sarebbe stato d’aiuto, avrebbe cominciato a  fare l’idiota, non riesce a confessarle che gli piace,certo non è facile e lei non lo ha mai capito di aver fatto colpo su di lui. Uscendo di casa incrocia Akane, la saluta con un semplice ciao e capisce che c’è qualcosa che non va.
Ranma con qualche falcata delle sue, arriva dal dottore. Fortunatamente Kasumi non è nei paraggi, è andata a fare la spesa e non sarebbe tornata prima di sera.
-Dottor Tofu,posso entrare? Sono Ranma.
-Vieni pure, stavo finendo, hai bisogno di qualcosa?
-Ecco dottore, putroppo non conosco nessuno con cui posso confidarmi  e forse lei può capirmi.
-Siediti e spiegami vedrò se posso aiutarti.
- Ho provato molte volte a guardare Akane con occhi diversi, ma per me resta un amica, in questi anni invece  di amarla la vedo solo così, i nostri genitori ci provano, io potrei anche sposarla, ma saremo mai felici?
-Vuoi dire che in questi cinque anni non avete risolto niente?
-Qualcosa si è fatto, ma finito, niente, come prima e mi sentivo male, non solo per me, anche per lei, non possiamo usarci solo per sfogo sessuale, non c’è amore e continuare cosi che scopo ha?Io erediterò la scuola di arti marziali di mio padre,  ma fonderla con  quella del padre di Akane non me la sento,  ho paura di sbagliare. Forse non sono stato sincero, con nessuno, fino ad ora.
-Giovane Ranma, dimmi la verità, lo vedo nei tuoi occhi, tu ami un’altra ragazza?
-Lei vede questo nei miei occhi?
-Sì e non provare a mentirmi.
-Ok dottore, ha ragione lei, inizialmente speravo che finisse, anche se ultimamente alla sua presenza mi ci sono, non so come dire, abituato e non vederla mi ha fatto capire che probabilmente è lei che amo.
-Chi è?Tranquillo non lo dirò a nessuno.
-La ragazzo che amo è …
-Ranma ti ho trovato!
- Akane che ci fai qui?
-Oggi ci sono gli allenamenti, ti sei dimenticato come al solito.
-Accidenti! E’ vero dottore, la chiamo stasera per lo sciroppo.
-Cosa… ah sì sì ok, ci sentiamo, ma se vuoi passo.
-No dottore,la chiamo io, se viene da noi, succedono le solite cose.
Usciti, Akane sa benissimo che la storia dello sciroppo è una balla.
-Di cosa avete parlato tu e il dottore? Non dire cazzate, lo sciroppo so benissimo che non c’entra nulla.
-Non mi va di parlarne non capiresti, poi ho parlato con lui perché  è l’unico maschio che non vuole farmi fuori.
-Se non me lo dici è ovvio che non capisco.
-Cose da uomini e che cazzo, piove!
Così Ranma bagnandosi con l’acqia fredda diventa ragazza.
-Ora che sei ragazza potresti dirmelo.
-Akane per favore non insistere e cominciamo a correre, fra poco iniziamo gli allenamenti.
Finiti gli allenamenti Ranma si fa un bagno caldo e torna maschio. Dopo cena va in camera e chiama il dottore:
-Dottor Tofu, sono Ranma, dobbiamo finire il discorso di oggi.
-Già è vero, devi dirmi della ragazza  che probilmente ,anzi senza il probilmente, ami.
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** FORSE NON ERA IL MOMENTO ***


-La ragazza che amo è Shampu. -Sei sicuro e da quando? -Da tre anni, ma non mi sono mai proposto, perché ho rispettato il volere di mio padre di ereditare la scuola di arti marziali e fonderla con quella di Akane, ma ora ho deciso che non passerò la vita insieme a lei. -Quando pensi di dirglielo? -Domani, ora starà dormendo o lavorando e non voglio disturbare, non è il momento. -Akane sa di questa tua decisione? -No, ma forse ha capito, comunque sarò io stesso a dirlo davanti a tutti, andrò contro il volere di mio padre, ma voglio essere l’artefice del mio destino, non voglio vivere infelice. Io e lei sembriamo due separati in casa, andiamo d’accordo solo quando ci alleniamo, l’ultima volta che siamo usciti insieme risale un anno fa. -Oramai hai vent’ anni e penso che tu abbia tutto il diritto di scegliere la tua vita, non sarebbe giusto che qualcuno scegliesse al posto tuo, ma ricorda che dopo un certo punto non si torna più indietro. Sei sicuro? -Più che mai, i sentimenti non si decidono. Dette queste parole i due si salutano e vanno a dormire. Il mattino dopo Ranma si sveglia presto, è deciso di dire tutto, ma prima di uscire incontra suo padre. Dopo tanti anni è la prima volta che lo vede serio. -Ranma, ora non sei più un ragazzo, è venuto il momento di sposarti con Akane così le nostre scuole si fonderanno e potremmo prosperare. -Senti, avrei dovuto dirtelo, non dovevi decidere per me. Già prima di nascere lo avevi programmato, ma ora basta! Non sceglierai tu il mio destino, voglio amare liberamente chi decido io. Voglio bene ad Akane ma è solo amicizia, ho provato ad amarla, ma non riesco ed è inutile andare avanti così, fattene una ragione tu e il tuo amico. -Tu farai come dico io! -NO! Dovrete cercarvene un altro, non farete tanta fatica, mezza Tokio vorrebbe stare con lei. -Vuoi andare contro le decisioni di tuo padre? -Sì! Non deciderai per me, non stavolta e se non mi lascerai vivere la mia vita, puoi dire addio alla tua scuola, lascio le arti marziali o meglio vado da un altra parte, dove non mi dicono cosa devo fare. Ora spostati. - E’ troppo tardi per tornare indietro. Ranma non lo ascolta nemmeno. A volte pensa che non sa cosa fare della propria vita. Sposare Akane per salvare la scuola di arte marziali Saotome e Tendo, non è quello che vuole e dopo tanti anni lo ha finalmente capito, prima non ci faceva caso ma poi il tempo lo ha reso consapevole dei suoi bisogni e veri desideri. Dopo aver girovagato si ritrova davanti al ristorante, esita prima di entrare perché non sa se lei prova ancora i sentimenti di un tempo. Comunque si fa coraggio e con decisione apre la porta. Come sempre la sala è piena di clienti, una cosa è certa, lei sta bene economicamente, ma a lui non importa, anche povera l’avrebbe amata. Il problema ora è dirglielo. Forse non è il momento, ma non può più tenere nascosto il suo amore per lei e se c’è da combattere lo farà, stavolta sì.

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Capitolo 3
*** QUESTA è LA VERITà ***


QUESTA E LA VERITA Ranma si avvia verso il bancone e alla cassa incontra la vecchia Obaba che è indaffarata a fare i conti. -Ciao vecchia Obaba! -Cosa vuoi ragazzo? -Una volta mi chiamavi futuro marito… -Ma tu hai rifiutato più volte mia nipote. -Hai ragione, ho sbagliato. -Dopo cinque anni viene a dirlo? Non ti sei più fatto vivo e ora ti presenti qui come fosse passato umìn giorno. Che coraggio! -Mi dispiace, ma ero confuso. -Tu pensi che mia nipote ti ami ancora? -Non lo so, sono qui per scoprirlo. -Dovrai aspettare, sta lavorando e non può assentarsi.Ma se vuoi mangiare qualcosa, accomodati. Il ragazzo ordina la specialità della casa, ma non viene servito da Shanpu e questo fatto lo lascia dubbioso. La vede entrare e uscire dalla cucina in gran velocità e viene assalito da una forte emozione e si chiede come ha potuto resistere alla sua bellezza per così tanti anni. Rimane seduto a tavola aspettando che finisca il suo turno e intanto pensa a cosa le dirà quando potrà parlarle,anche se con le parole lui non è mai stati tanto bravo. Andato via l’ultimo cliente, si alza dalla sedia e va verso la porta della cucina, ma incrocia Moose. -Che cazzo vuoi? -Senti cieco, spostati! -Dovrai passare sul mio cadavere. -Voglio parlare con Shanpu e tu non mi fermerai. -Non hai capito: è lei che non vuole parlare con te. -Non ci credo, lo dici perché sei geloso. -Vuoi un consiglio da nemico? Dimenticala! -Voglio sentirlo da lei. -Se propri insisti, prego… Dalla cucina si sente la voce della ragazza: - Vattene Ranma, non ti voglio vedere. Ranma preso dall’impeto le urla: -Io ti amo Shanpu! Moose nel frattempo colto da un momento di rabbia, sferra un pugno al ragazzo,ma quest’ultimo lo schiva e ne restituisce un altro che scaraventa Moose in cucina. Dopo ciò, entra nella stanza ed esclama: -Non ti ho mai dimenticata e voglio passare la mia vita con te. Questa è la verità. Lei risponde, scura in volto: -E tu credi che io ti ami ancora? Mi hai sempre respinta e ho capito che perdevo il mio tempo con te. Al diavolo le usanze e le tradizioni! -Farò di tutto per farti cambiare idea. -Potevi farlo prima, non puoi venire qui e pensare di cancellare tutto il passato con una passata di spugna. E ora fuori! Il locale è chiuso! Ranma se ne va mogio mogio e Moose sogghigna soddisfatto mettendosi a posto gli occhiali.

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Capitolo 4
*** A TE NON RINUNCIO ***


Tornato a casa Ranma va subito in palestra e inizia ad allenarsi con l’uomo di legno, ha tanta rabbia in corpo che se avesse davanti un nemico lo ucciderebbe all’istante. -Ma chi voglio prendere in giro? Sono stato un idiota! Tutti questi anni potevo ma non sapevo, è successo tutto troppo velocemente, avrei volevo decidere da solo invece altri hanno scelto per me e non l’ho mai accettato, e tutti che mi sfidavano in combattimento perché non sopportavano che ero fidanzato con Akane. Ma il mio primo vero bacio l’ho avuto da Shampoo e non da lei, troppe cose tutte insieme, sono confuso ancora di più. Mentre pensa a voce alta queste cose, prosegue ad allenarsi, deciso a non voler rinunciare a Shampoo. E’ difficile vedere un giapponese con una ragazza cinese, ma quando l’amore c’è, non esistono differenze culturali. Dopo il duro allenamento , Ranma si fa una doccia e diversamente dal solito va subito a letto. Il sonno però non arriva e lui continua a rigirarsi nel letto, mentre nella sua mente risuonano le parole di Shampoo, che non è più innamorata di lui. Nel silenzio della stanza le parole sembrano rimbombare ancora più forte, quando il silenzio viene rotto dal bussare alla porta. -Chi è? -Sono Kasumi, non sei venuto a cena e allora ti ho portato qualcosa,voleva venire Akane ma aveva un impegno. -Con chi? - Non lo so. -Va bene, non importa, grazie Kasumi,forse mangiare qualcosa mi aiuterà a dormire meglio. -Posso farti una domanda? - Tu ami Akane? -Non so se riuscirai a capire. -Se non me lo dici come faccio a capire? -Beh, ecco vedi, con tua sorella ci sto bene, ma quello che provo non è amore, come vorrebbe mio padre, provo un sentimento di amicizia, posso dire che ci ho persino provato e forse in passato poteva funzionare ma ora… il mio cuore appartiene a Shampoo. -Lo sapevo. -Come?Come hai fatto? -Dai tuoi occhi, è da un po’ che ho notato che guardi Akane in modo diverso e ho pensato che probilmente amavi un'altra. Ora ne ho la conferma. - Mi sono dichiarato, ma lei mi ha respinto e la colpa è la mia. -Ti aiuterò,ma sei sicuro?Indietro non si tornerà. -Ne sono sicuro, non voglio rinunciare a lei, non voglio che Moose me la porti via definitivamente. -Vai a riposare, domani penseremo il da farsi. -Anche io devo dirti una cosa, ma te la dico domani. Il sole fa capolino sulla casa dei Tendo e Ranma si risveglia rilassato, dopo aver cenato si era addormentato in un sonno ristoratore e ora sta decisamente meglio,purtroppo le parole della cinesina se le ricorda comunque bene e non è stato un incubo è la realtà. Lui l’aveva sempre amata, più passa il tempo e più l’amore aumenta, comunque ne vuole parlare con Kasumi, così scende le scale, entra in cucina e come sempre la trova davanti ai fornelli. -Kasumi sono Ranma. Ricordi ieri. Dovevamo far qualcosa per fare innamorare Shampoo di me. -Mi sembra che anche tu mi dovevi dire qualcosa. -Già è vero, sai chi è il dottore Tofu? -Ma che domanda fai! Certo che sì. -Lo sai che ha un debole per te? -A dire il vero non ci ho mai fatto caso. -Beh io sì, se ti interessa o no dovresti dirglielo. - Ora come ora non mi interessa, ho altre cose, più importanti. -Bene, allora risolviamo il mio problema. - Dopo colazione, oramai saranno tutti a tavola. Infatti sono tutti a tavola e il padre di Ranma lo guarda in cagnesco, ma a lui non importa.

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Capitolo 5
*** SE TUTTI CAMBIANO IO NON FACCIO ECCEZIONE ***


Durante il pasto nessuno parla, dovrebbe farlo Ranma ma non sa come iniziare e come sempre è suo padre a rompere il silenzio. -Ranma quello che hai detto ieri non è vero, dimmi che hai mentito. -No, ieri sono stato più sincero che mai, mi sono liberato di un peso che mi portavo da troppo tempo, ora davanti a tutti, lo ripeterò,non voglio sposarmi con Akane. - Lo sapevo Ranma, più che altro sentivo che ultimamente non mi guardavi più come un tempo. -Puoi dire anche da parecchio tempo! Ti vedo come un amica, ho provato ad amarti ma oltre l’amicizia non riesco ad andare, voglio sposarmi per essere felice non triste e anche tu Akane non senti più il sentimento che provavi. La mia decisione è il meglio per tutti, se volete mandarci via lo acceterò. Sentite queste parole ritorna il silenzio, poi … -Ranma, forse abbiamo sbagliato tutti, penso che tu abbia ragione. Anche io voglio costruire una vita mia, resto qui per la scuola di arti marziali, altrimenti me ne sarei già andata via. Non voglio mandarvi via, a me non date fastidi, tu che dici papà? -Avevo pianificato con Genma tutto anni fa, ma non ho pensato a quel che avresti voluto tu e ai tuoi sentimenti. Oramai hai vent’anni ed è giusto che tu scelga la tua strada. -Grazie papà. -Per me Genma e Ranma possono restare, anche se non vi sposate porterete avanti la scuola? -Io sì, tu Ranma? -Se mi sposerò con un'altra ragazza sarà difficile portare avanti la scuola insieme, sposterò la mia da un'altra parte. -Ma dicci, chi è questa ragazza? -Lo saprete, ma non ora. Dopo la colazione Kasumi e Ranma parlano tra di loro. -Avresti dovuto dirlo che ami Shampoo. -Non era il momento. -Se la vuoi riconquistare devi giocarti il tutto per tutto,farle capire che la ami e che sei cambiato, tutti possono cambiare e tu non fai eccezione, se la vuoi riconquistare devi cambiare strategia, corteggiala, falla sentire importante, che se ha un problema sei al suo fianco, devi essere sempre disponibile per lei. -Calma calma Kasumi, hai detto un mucchio di cose che non ho mai fatto, nemmeno per Akane. - Te le ricorderò, lo scriverò e ti insegnerò come devi fare. -Grazie. Intanto al ristorante gallo nero. -Nipote non sei allegra come sempre, che accade? -Mi sento male per quello cho detto a Ranma, dopo tutto si è dichiarato. -Provi ancora qualcosa per lui che ti ha sempre respinto, talvolta ti ha trattato male e lo hai sempre perdonato? -Non lo so nonna, non lo so, vorrei averne la certezza, io non amo Moose e mai lo amerò e questo è sicuro, ma Ranma ha già Akane, perché viene qua per prendirmi in giro, ha preso a calci i miei sentimenti troppo a lungo e io l’ho sempre perdonato per via delle nostri tradizioni ma poi mi sono innamorata di lui sul serio. Il primo bacio l’ho dato a lui, avevo provato un calore intenso come un incendio, chissà se lo baciassi ora… cosa proverei. - Fallo nipote, fallo. -Dopo quello che ho fatto e gli ho detto dubito che tornerà. -Buongiorno non c’è nessuno? - Questa è la voce di Ramna! -Vuoi scendere? -No nonna, forse più tardi, vai a sentire che vuole, ascolterò di nascosto e poi mi farò vedere. -Va bene scenderò io. Ci sono solo io, cosa vuoi? -Voglio parlare con Shampoo.

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Capitolo 6
*** CONFUSIONE SIGNIFICA RANMA ***


-Penso che ieri mia nipote sia stata chiara. -Lo so e ammetto di aver sbagliato in questi anni. Il mio nome significa confusione e guarda caso ora lo sono ancor più di prima. -Ma dimmi, ami Shampoo sì o no? -A questa domanda so rispondere: sì l amo, ora l’ho capito. - La vuoi per farla contenta o solo per un capriccio? - Non sono mai stato bravo con le parole e con i fatti, ma quello che sento va oltre ogni apparenza, l’amore che ho per lei è un energia che mi brucia dentro. -Belle parole ma dovevi pensarci prima, non puoi usare Shampoo come una ruota di scorta, sei fidanzato con Akane,torna da lei e non farti più rivedere nel mio ristorante. -Mi lascio con Akane, non provo altro che amicizia per lei, è una ragazza carina ma non posso costruire una famiglia con una persona con cui avrei poi dei ripensamenti, sarebbe un errore irreparabile. -Oggi Shampoo non c’è, gli parlerò appena torna. - Ma piove e non ho l’ombrello. - Io non ne ho. Così Ranma esce nuovamente dal ristorante, non gli era mai capitato in passato di andarci due volte di seguito. Andando a casa bagnato e fradicio, diventa ragazza e passando davanti ad un negozio si vede riflesso, e dice: -Però, devo ammettere che anche io non sono male! A dirla tutta ho il fisico più bello di Akane. Una volta glel’ho detto e si era arrabbiata come una bestia. L‘unico che non capisce che la ragazza con il codino e Ranma sono la stessa persona è Kuno, anzi è da un po’ che non lo vedo, meglio non lo sopportavo . E ora a casa prima che mi venga un malanno. Tornato a casa si accorge che gli umori dei Tendo non sono dei migliori, la rivelazione di Ranma ha lasciato spiazzati un po’ tutti, non erano rimasti sorpresi, pensavano che fosse uno scherzo, di cattivo gusto, ma uno scherzo. Tuttavia non lo era, la decisione è ormai presa, da tempo, non avrebbe mai e poi mai rinunciato a Shampoo, ed è convinto che lei prova qualcosa ma è bloccata, qualcosa la blocca, ma cosa? Altra confusione nellla testa del ragazzo, cioè ragazza, visto che non si è ancora fatto il bagno. Vuole solo dormire, probabilmente la notte porterà consiglio.Il giorno dopo Ranma si sveglia riposato, non si è fatto ancora una doccia ed è ancora una ragazza. Anche oggi non ne ha voglia di lavarsi, non occorre farlo tutti i giorni, come suo padre che è diventanto un grosso panda e per salutare o parlare usa dei cartelli. -Che c’è pà non ti lavi oggi? -Purtroppo stanno facendo dei lavori alle tubazioni e fino a stasera niente acqua. -Dici sul serio Kasumi? -Perché dovrei mentire? Se volete mangiare bisogna andare al ristorante o ordinare take away. -Beh se non avete nulla in contrario, vado al fast-food, i soldi che ho bastano. - Posso venire anche io Ranma? -Ok Akane, per me non ci sono problemi. Così i due si incamminano, ma sembrano estranei. Tuttavia Akane gli vuole dire qualcosa.

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Capitolo 7
*** L’AMO, Sì O NO ***


- Ranma, vorrei parlarti. - Dimmi tutto, ti ascolto, tanto ordino. - In questi ultimi tre anni vedo che la nostra relazione è cambiata, cosa ho sbagliato? - Nulla, ma i sentimenti che provo per te sono solo di amicizia. Ci ho provato, sembrava funzionare, ma niente, mi dispiace, per te non provo nulla di profondo, comunque per te ci sarò sempre come amico. -Chi è la ragazza che ami? Vorrei saperlo. -Ormai e inutile nasconderlo, è Shampoo. -Cosa? Quella cinesina petulante? Avrei capito Kodaci o Ukio ma lei… -Il mio cuore appartiene a lei, fattene una ragione. -Avrei dovuto capirlo prima, ma forse è meglio così, sarai felice con lei. -Sì, ne sono sicuro. Come ho detto ti sarò sempre amico e penso che anche a te vada bene così. -Sì, anche a me va bene così, a che serve stare insieme se nessuno dei due prova più niente? Voglio essere sincera: ultimamente mi vedo con Ryoga. -Da non credere! Pensavo non lo sopportassi. -Non mi ha fatto nulla di male! Dai mangiamo, stasera potrai tornare maschio. Intanto nel ristrorante “Il gatto nero” Shampoo, poco prima di iniziare il servizio serale, è seduta al tavolo a mangiare del ramen e pensa: -Ma io amo ancora Ranma? Per anni mi ha respinta, anche l’ultimo compleanno mi ero offerta di festeggiarlo qui al ristorante, ma il suo rifiuto mi ha ferita. Moose è un bravo ragazzo ma non provo nulla per lui, ci spera sempre, ma gliel’ ho detto forte chiaro che non potrò mai amarlo e di rimanere amici.Vorrei andare da lui e parlargli, ma dopo che l’ho trattato male dubito che vorrà vedermi e poi non posso lasciare il ristorante. Anche se quella sera se ne sarebbe andata via volentieri, con le lacrime agli occhi e “lo scazzo”, porta a termine il servizio, dopodichè, stremata, fa un bagno caldo e si abbandona sul letto, sfinita come non mai. Nonostante l’acqua è stata ripristinata, Ranma preferisce rimanere ragazza, ci ha fatto l’abitudine.E’ pure successo che qualche ragazzo ci ha provato, ma ha sempre detto no e nel caso non bastasse ha dovuto ricorrere alle arti marziali per farli desistere e grazie alle sue potenzialità ci è sempre riuscito. Ranma si siede su di una panchina del parco, oggi è pieno di gente e ci sono anche delle coppie. Sente che gli manca tanto, non gli importava in passato, ma ora è diverso. Tornare al ristorante non se ne parla, le vorrebbe parlare ma fuori dal locale e sarebbe dovuto tornare maschio. Quindi entra in un bar e chiede un teira di acqua calda, il barista un po’ perplesso gliela prepara. Ranma va nel bagno, si versa la caraffa di acqua addosso e ritorna maschio, poi saluta il barista e se ne va, lasciandolo a domandarsi dove sia finita la ragazza coi capelli rossi. -Nonna esco a fare la spesa, a dopo- dice la ragazza dalla chioma viola. Cavalca la sua bicicletta e si avvia al negozio, un poco di svago ci vuole, a forza di pensare si è fusa il cervello. Nell’ andare verso il mercato scorge Ranma seduto e assorto nei suoi pensieri, deve ammetterlo è sempre stato carino, non si può certo negarlo, non riesce a toglergli gli occhi di dosso,non sa cosa fare, se parlagli o andare via, ma non è più una ragazzina e si fa coraggio, appoggia la bici e va verso di lui e inizia a parlargli: -Ciao Ranma! -Shampoo! -Possiamo scambiare due chiacchere? -Accomodati, mi vuoi insultare ancora? -Tutt’altro, io vorrei sapere se le parole che hai detto oggi sono vere o volevi prendermi in giro? -Non ho mai pensato di prenderti in giro, ho venti anni e ho capito che la mia vita la voglio passare con te. -Mi spiace ma non ti credo. Detto ciò si alza e va via, Ranma preso dall’impeto si alza, l’ abbraccia da dietro e dolcemente le sussurra nell’ orecchio: - Ti amo, so che avrei dovuto dirtelo prima, ma non capivo, poi con il tempo ho visto in te la persona più importante. La volge verso di sè e la bacia dolcemente, non gli importa se c’è gente, in quel momento esiste solo lei, un bacio sincero, mosso dalla passione che li tiene uniti a lungo e nel mentre Shampoo comincia a piangere. Ranma accarezza una sua lacrima e le dice: - Non voglio più vederti piangere Shampoo - stringendola tra le braccia.

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Capitolo 8
*** MAI SOTTO LA PIOGGIA ***


Ranma si offre di accompagnare Shampoo a fare scorte per il ristorante, sta andando tutto bene quando ricomincia a piovere. Al primo tuono Ranma e Shampoo si riparano in un bar poco prima di bagnarsi. -Sai Shampoo mi piacerebbe passeggiare con te sotto la pioggia, ma al minimo schizzo siamo destinati a diventare una ragazza ed un gatto. -Potremmo fare un tentativo… -Quale? -Andiamo in Cina dalla fonte Yusen, la guida ci indicherà il luogo dove è affogato un ragazzo e dove ha perso la vita una ragazza, così non dovremmo più cambiare aspetto. -Vorrei andarci, ma non ho i soldi sufficienti per il viaggio. -Non preoccuparti per i soldi, il mio ristorante guadagna bene e tornare a trovare i miei genitori non mi dispiacerebbe, e anche mia nonna non avrebbe niente in contrario, la aiuterà Moose e se prova a protestare gli mollo un ceffone che lo faccio girare per tre giorni.La giovane cinesina sembra indifesa, ma in realtà è molto forte. Ranma così comunica ai familiari di questo insperato tentativo. -Sì, io penso che sia giusto, è l’unica soluzione, un tentativo si può fare. -Potrei venire anche io? -Papà, Shampoo paga il biglietto solo per noi due, se hai i soldi per il biglietto vieni, altrimenti resti qua! Ranma sa bene che suo padre non ha i soldi per il viaggio e che così sarebbe rimasto solo con Shampoo, proprio quello che voleva. Arriva presto il giorno della partenza, in un paio di giorni sarebbero arrivati ad Hong Kong. Due giorni di un bel sole caldo che invoglia Shampoo a mettersi in bikini, uno spettacolo mozzafiato. -Che hai Ranma? Perché mi guardi così? - Sto pensando a cosa stavo perdendo! Hai un fisico più bello di Akane, non nego che anche lei è carina, ma tu hai qualcosa in più. -Ho più seno. - Sicuramente sì e hai curve pericolose. - Non sai da quanto tempo aspetto di sentirti dire queste parole. -Solo ora me ne pento di non averle dette prima; senti io faccio un giro sulla nave, ci vediamo stasera a cena. -Ranma, in cabina c’è un abito per te, se per cortesia lo indossassi… - Va bene lo farò. Poco prima di cena il ragazzo indossa il completo indicato da Shampoo. Non è abituato a vestire con questo tipo di indumenti e si sente stretto in questi abiti, addirittura quasi soffocare, ma per lei farebbe qualsiasi sforzo. Scende nella grande sala da pranzo e appena entrato la nota immediatamente, da quanto è bella. Si siedono al tavolo e per tutta la cena Ranma non riesce a staccargli gli occhi di dosso. Prima di andare a dormire i due ragazzi fanno un giro sul ponte della nave. -Ranma sono felice e se anche non dovesse funzionare, a me va bene lo stesso, ti amerò comunque. -Anche io Shampoo. I due fidanzatini si baciano, poi Shampoo dice: -Ranma vieni con me. -Ma dove? - Vedrai… non voglio aspettare ancora, è il nostro momento. La ragazza porta il giovane nella sua cabina. -Shampoo vuoi fare quello che penso? -Certamente e mi pare che anche tu lo voglia. Infatti la sola vicinanza di Shampoo lo fa eccitare. -Sì Shampoo, lo voglio, hai ragione è il nostro momento.

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Capitolo 9
*** IL NAUFRAGIO ***


-Sai Ranma per me è la prima volta. -Davvero? Beh io… - Lo so amore mio, sapevo che eri la persona giusta e aspettare è stata una buona decisione. -Sarò delicato con te. Dopo una lunga notte di passione si addormentano sfiniti, i due non si sono per niente risparmiati. Il mattino dopo il ragazzo con la treccia si fa una doccia calda, ormai manca poco per raggiungere Hong Kong, da lì in poi sarebbero andati alle sorgenti di Yusen. Purtroppo non sarebbero mai arrivati, una tempesta colpisce la nave, è così violenta che cadendo in mare Shampoo e Ranma si dividono e visto che l’acqua è fredda i due si trasformano in una gatta e Ranma in una ragazza. Dopo la tempesta Ranma si risveglia su una spiaggia che non conosce, il primo pensiero è per Shampoo, non vedendola pensa al peggio. Poi cerca di riprendere il controllo dei suoi pensieri e prova a essere più ottimista, prima di tutto vuole capire dove si trova poiché quel posto non gli sembra Hong Kong. Invece Shampoo riuscendo a raggiungere la spiaggia, trova nelle vicinanze una grande villa signorile e curiosando raggiunge una stanza con una vasca di acqua calda dove si immerge. Non si sente molto bene, non si ricorda come è arrivata lì e il perché, sa solo di non essere sola ma non ricorda altro. -Dove diavolo sono finito e dove sarà finita Shampoo. Ora che andava tutto bene doveva succedere questo? Devo trovare un po’ di acqua calda, così avrò più probabilità di trovarla, una ragazza che bacia un'altra ragazza non è cosa ben accettata. -Come sono arrivata qui continua sfuggirmi, non ricordo più di quello che è accaduto in precedenza al mio risveglio. Sono certa che ero con una persona ma non ricordo l’aspetto e il nome e se fosse importante per me. Chissà dove mi trovo, sarò arrivata in Cina? Per tutto il giorno Ranma non incontra nessuno e capisce di essere su di un isola deserta, ma per lui non è un problema si costruirà un imbarcazione per andarsene e ritrovare la sua Shampoo. Per prima cosa deve ritornare un ragazzo, quindi raccoglie dal suolo una noce di cocco e cerca di dividerla più o meno a metà. Dopodiché riempie le due parti con acqua di mare e con un po’ di fortuna e abilità riesce ad accendere un fuoco dove scalda l’acqua. Quando ha raggiunto la giusta temperatura se la versa addosso e riassume le sue normali sembianze. Stanco della giornata impegnativa si addormenta sul giaciglio preparato precedentemente con le foglie di cocco, mentre pensa a come procedere il mattino dopo. Shampoo è ancora nella vasca perché durante la trasformazione ha perso i suoi indumenti e si è ritrovata completamente nuda. Nel mentre, entra un signore e le chiede: - Ehi tu… chi sei? La ragazza, cercando di coprire la parte più esposta alla vista, esclama: - Mi scusi, mi chiamo Shampoo. - Cosa ci fai qui? - Dovevo raggiungere la Cina con la nave, ma una tempesta mi ha fatto naufragare fin qui. - Perché volevi raggiungere la Cina? - Non ricordo altro che quello che vi ho appena detto. Ah… dimenticavo… ricordo che ero insieme a un'altra persona, ma non so chi era. - Hai un problema di amnesia , spero sia temporanea- le dice il signore, mentre le porge un accappatoio- tieni, per stasera sarai mia ospite, domani vedremo il da farsi. - Grazie, il signor… - Hiroshiro Ito. - Grazie signor Ito. - Chiamami Hiroshiro. Shampoo si ricorderà di Ranma?

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Capitolo 10
*** IL MERCATO DEL PESCE ***


Il giorno dopo, sull’ isola dove si era salvato, Ranma viene svegliato da due tizi: - Ragazzo stai bene? - Ma voi chi siete? - Siamo pescatori, abbiamo visto del fumo e ci sembrava strano che ci fosse qualcuno sull’isola dato che è disabitata da tanto, quindi siamo venuti a controllare e abbiamo fatto bene. - Mi dareste un passaggio? - Volentieri, ma prima dobbiamo finire il giro di pesca, il capitano, di certo, non ci biasimerà per un piccolo ritardo; per recuperare il tempo perduto, potresti darci una mano?! - Sì volentieri, poi a terra devo trovare la mia fidanzata, dove siamo? - Thailandia. - Cosa! Così lontano? Il nafragio mi ha portato fuori rotta. - Ne abbiamo sentito parlare, la nave è affondata, ci sono molti superstiti, qualche disperso e purtroppo trentasette vittime, spero per te non ci sia la tua fidanzata, ma giunti a terra vedremo di aiutarti, io sono Masami e lui Akira e tu? - Ranma Saotome. - Bene, ora che ci siamo presentati, al lavoro! Intanto Shampoo si è già risvegliata nella casa del ricco Hiroshiro e il figlio Kasaguci si è accorto dell’ avvenenza della ragazza. In effetti pochi le resistevano, molti ragazzi andavano al ristorante solo per lei, per provarci, tuttavia nel suo cuore aveva avuto sempre e solo Ranma. Ma ora che ha perso un pezzo della sua memoria, difficilmente si ricorderà del suo amato. -Shampoo vieni con me, magari, vedendo le foto dei passeggeri della nave, ricordi. -Può essere una buona idea. Arrivati in città e trovata la foto di Ranma, la ragazza non ricorda. -Mi dispiace, queste foto non mi dicono nulla, ho solo una grande confusione. -Va bene, non ti sforzo, torniamo a casa, per un po’ resterai con noi. Ranma non riesce a rintracciare la sua fidanzata, fortunatamente non è tra le vittime, ma non sa dove cercarla, non potrà tornare in Giappone e dire a sua nonna che ha perso sua nipote, loro due erano legatissime. Intanto la famiglia Tendo e il padre Genma si domandano il perché di questo silenzio. Passano quattro mesi, oramai Ranma lavora presso il mercato del pesce, giusto per raggranellare qualche soldo, ma non ha dimenticato Shampoo, pensare che qualche anno fa non gli importava e ora sente la sua mancanza. A volte preferirebbe morire piuttosto di rimanere senza di lei, senza il suo sorriso, la sua dolcezza, piuttosto di rinunciare a lei. Purtroppo non ha avuto più notizie dei superstiti e non sa se Shampoo sia anche lei in Thailandia, comunque sia, cercherà in tutti i modi di trovarla. Un giorno, mentre sta servendo dei clienti, la sua attenzione è catturata da due ragazzi che passeggiando mano nella mano chiacchierano e fanno compere. A Ranma, per un attimo, non gli viene un colpo, quella ragazza dai folti capelli viola e il suo accento cinese, non può sbagliarsi, è sicuramente Shampoo e quindi non riesce a trattenersi e urla: -SHAMPOO! La ragazza si gira e risponde: - Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome? - Shampoo, amore, chi è questo tizio? - Come amore? - Io e lei siamo fidanzati. - Che cosa stai dicendo? Io sto con lei da un bel po’, dovevamo andare in Cina, non ricordi? - Sì, a fare cosa non ricordo, dopo essere arrivata qui, ho perso un pezzo di memoria e io non ti riconosco, ora sto con lui. - Che stai dicendo? Tutti i nostri progetti gettati al vento? - Se mi ricordassi! Ma forse non era così importante. - Ti ricordi tua nonna e altri? - Sì e tra qualche giorno tornerò in Giappone e presenterò il fidanzato a mia nonna. - NO! Piuttosto la morte, che serve vivere senza di te! Al suono di queste parole, la ragazza si tiene la testa, dove le ha già sentite? Sa che qualcuno le ha già detto queste cose; ma il pescivendolo sarà veramente il suo ragazzo? Comincia a farsi delle domande, forse comincia a ricordare.

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Capitolo 11
*** COMINCIA A RICORDARE ***


Ranma non vuole arrendersi così facilmente, cerca la villa di Hiroshiro, ma non lo fanno entrare. Allora il ragazzo decide di bagnarsi con dell’acqua fredda e una volta diventato femmina, torna alla villa, spacciandosi per la cugina di Shampoo. Giunto al suo cospetto, la cinesina esclama – Ma tu chi sei? -Sono tua cugina, non ricordi? -Dopo il naufragio, ho perduto parte della memoria. -I tuoi genitori sono preoccupati. -Perché non sono venuti loro? -Sono indaffarati con il ristorante e hanno mandato me a cercarti non avendo avuto più tue notizie. -La tua faccia non mi è nuova, dove ti ho già visto? Ranma afferra la ragazza per un braccio e la conduce in bagno, dove si bagna con l’acqua calda e davanti ai suoi occhi, ritorna maschio. - Ancora tu? Che cosa vuoi da me? - Shampoo, ti prego ,cerca di ricordare! - Ci ho provato, parecchie volte, ma niente, tabula rasa. A questo punto Ranma si gioca l’ultima carta: le si avvicina e la bacia appassionatamente. Con questo bacio, i ricordi le riaffiorano nella mente e felice esclama:- Amore, mi ricordo tutto! -Finalmente Shampoo! Nel frattempo arriva Kasaguci e assiste alla scena:- Pescivendolo, non toccare la mia fidanzata! -Kasaguci, ti devo dare una brutta notizia: mi sono ricordata e Ranma è davvero il mio ragazzo. -Non ci credo, è vero? Allora Ranma inizia a raccontare tutta la loro storia. -Va bene, non posso fare altro che accettare l’ evidenza e vi aiuterò ad arrivare in Cina, la mia famiglia vi procurerà tutte le risorse di cui avrete bisogno. Quindi si dirigono dal padre di Kasaguci per aggiornarlo degli ultimi avvenimenti. -Sono molto dispiaciuto di non poterti più considerare la mia futura nuora, ma nello stesso tempo sono contento che tu abbia ritrovato il tuo passato e vi auguro di portare a termine la vostra missione. In questi mesi, mi sono molto affezionato a te e sarò felice di aiutarvi. Così i due fidanzati viaggiano su un aereo, in prima classe, per Hong Kong. Dopo poche ore, arrivati in aeroporto, Ranma cerca una guida per andare alle sorgenti Yusen, ma Shampoo gli chiede se è possibile, prima, di fare una visita ai suoi genitori. -Ok, faremo una piccola deviazione. -Giustamente, devo fargli conoscere il mio futuro marito. -Ottima idea! Sono lieto di incontrarli. Così prendono un treno e si dirigono al ristorante “ Il drago rosso”.

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Capitolo 12
*** INCOMPRESI AL RISTORANTE ***


I due entrano e si accorgono che è quasi al completo. -Senti Shampoo, che dici, potremmo mangiare qualcosa, tanto ora i tuoi sono indaffarati e non hanno tempo. -Buona idea! -Buon giorno ragazzi, se volete mangiare l’unico posto è quello, accomodatevi. -Grazie, vieni Ranma. Da vero gentiluomo Ranma sposta la sedia e fa sedere Shampoo e dopo si siede anche lui. - Grazie Ranma, non conoscevo questo tuo aspetto da gentilmen. - - Ho pensato di cambiare un po’ il mio modo di fare, ma di certo non lascerò la scuola di arti marziali, è la mia vita. - -Lo so, ordiniamo? - -Sì,sì, ho una fame! - Così i due ordinano il pranzo e dopo aver consumato, sentono uno che sbraita. - -Questo cibo è uno schifo, quindi non pago! - Amico sei ubriaco, andiamo! - -Che vuoi tu? Ehi bambola vuoi venire con me? Ti divetirai. L’uomo prende per un braccio Shampoo, Ranma rosso in volto si alza dalla sedia e con un calcio saltato prende in pieno l’uomo, ma con i fumi dell’alcol ingurgitato non sente niente. Allora Ranma usa la tecnica delle castagne, che gli ha insegnato Obaba anni fa, è talmente veloce che l’ubriaco non riesce a parare i colpi, il ragazzo aumenta la velocità e la potenza dei suoi pugni e alla fine l’ubriaco cade a terra, così i suoi amici lo portano via, scusandosi e pagando i danni causati. –Shampoo stai bene? –Grazie amore mio. E gli si butta addosso abbracciandolo, pensare che anni fa non avrebbe avuto piacere, ma ora… I genitori di Shampoo escono dalla cucina e vedendola le corrono incontro abbraciandola e baciandola. -Shampoo che piacere vederti, non ti aspettavamo! Se hai già mangiato, naturalmente per te e Moose è tutto gratis! -Ehm papà, lui non è Moose. -Strano, quando è partito per il giappone, ha detto a me e tua madre che ti avrebbe sposato. -Ha detto questo?Beh sappi che non mi sposerò mai con lui, è un incompetente e l’ho anche battuto in combattimento; il mio vero amore una volta mi ha battuto, inizialmente lo volevo sposare per rispettare la nostra tradizione, poi è sbocciato l’amore, si chiama Ranma è giapponese. -Ranma, giapponese?Pure! Beh se Shampoo è felice, chi sono io per impedirlo. Benvenuto nella mia famiglia e grazie per aver fermato quell’uomo. -Lieto di fare la sua coscienza signor…. -Chiamami papà, non ho mai avuto un figlio maschio, ragazzi chiudiamo il locale, stasera verrete a casa nostra e parleremo, dovete raccontare tante cose, per le pulizie ci penseranno i ragazzi. Venite, Shampoo la tua stanza è come l’hai lasciata, da quando sei partita sei un po’ cresciuta, ma penso che ci starai comoda. - Grazie papà, sono contenta di rivederti dopo tanto tempo. -Vai pure a riposare io e il tuo futuro marito, faremo due chiacchiere. A Ranma sembra di sentire la nonna di Shampoo, questa frase di futuro marito è una malattia di famiglia, comunque ora è felice di sentirla . - Avanti, dimmi perché siete qua? Non me la bevo che è venuta a trovarci. - Lei sa delle sorgenti Yusen? - -Certo, sono centinaia e in ognuna è affogato qualcuno. - Beh io e Shampoo ci siamo caduti e come conseguenza ora abbiamo due indentità. - -E dimmi, se venite bagnati con l’ acqua fredda cosa diventate? - -Io una ragazza e Shampoo un gatto. - -Mi sembra di aver capito, volete andare alle sorgenti per tornare normali, fosse così facile! - -Come sarebbe a dire: fosse così facile? - Essendovi gia bagnati nelle sorgenti potrebbe non essere sufficiente rifarlo e anzi potrebbe essere anche pericoloso. Le due indetità potrebbero scontrarsi e morire, non so se funzionerà. - -Capisco, allora non ci sono possibilità? Abbiamo rischiato tanto per venire fin qua. - -Cercherò di aiutarvi ma non sarà facile. Per stanotte dormirai nel letto con mia figlia, è abbastanza grande per due. - -Non vorrei disturbare. - -Ora fai parte della famiglia, non disturbi e ho notato come vi guardate negli occhi. - -Anche lei lo ha notato? - Ricorda lei è mia figlia e so riconoscere i suoi sentimenti.

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Capitolo 13
*** L’ACQUA MIRACOLOSA ***


-Vai a dormire, ne avrai bisogno tu e anche mia figlia, intanto farò qualche ricerca sulle sorgenti, è da anni che nessuno ci passa. Dette queste parole Ranma si corica vicino a Shampoo che dorme beatamente e sorridendo: -Shampoo, cosa mi sono perso in tutti questi anni, ero troppo giovane e non capivo, ma ora … - e si addormenta stringendola a sè. Il mattino, dopo una ricca colazione, il padre di Shampoo si palesa in cucina. -Bene ragazzi, ieri notte ho fatto qualche ricerca e come ho detto a Ranma ieri, confermo che non servirà molto immergersi nella fonte così come siete. -Allora non c’è speranza di una vita normale? - Tranquilli a tutto c’è un rimedio, c’è una specie di acqua che non vi farà più trasformare. -Mi ricordo che c’era un tizio che la possedeva, ma non l’ha più portata con sé. -Esatto, da anni non si sa dove sia e se funziona ancora. -Bisogna trovarla e vedere se funziona, bisogna provare di tutto, altrimenti non so che fare. -Ranma anche se non funzionerà ti amerò lo stesso . -Faremo di tutto perché il nostro sogno si avveri, intanto abbiamo bisogno della vecchia guida, sempre che sia ancora vivo, sono passati 14 anni. -Non preoccuparti, è vivissimo, viene tutti i giorni al ristorante e se gli offro un pranzo vi ci porta in spalla alle sorgenti di Yusen. Andiamo fra poco apro il ristorante. Come previsto la guida si presenta e quando viene a conoscenza del pranzo gratis si offre di portarli ovunque avessero voluto, anche in Italia. -Allora volete andare alle sorgenti? C’è un po’ da camminare, circa tre ore. -Ci porterà papà in macchina, ci metteremo meno. Partono e dopo un tragitto non facilissimo, arrivano alle sorgenti. - In questa che è la prima, ci è affogata una talpa. -Non ci interessano tutte, ma due in particolare, dove è affogato un maschio e una ragazza. -Per la ragazza so qual’ è, ma che io sappia nessun maschio è affogato nelle sorgenti, anzi forse c’era… ma si è prosciugata. -Che cosa? E quando? -Due anni fa. - Allora l’unica soluzione è l’acqua che impedisce la trasformazione. -Per quella dovrai superare delle prove. -Scommetto che è una vostra tradizione. -Sì amore mio. -Ti pareva! Quante sono? -Cinque o sei, ora non ricordo esattamente. -Senti palla di lardo o inizi a ricordare o ti butto dove è affogato un topo. -Ora ricordo, sono sei! -Bravo, dimmi quali sono, prima si fanno e prima si finisce, quando tutto sarà terminato celebreremo il nostro matrimonio. - Shampoo userai il vestito di tua madre, lo abbiamo conservato apposta. -Devo affrontare le prove con Ranma, non posso lasciarlo da solo. -Infatti ! Tre prove sono per lei signorina. -Allora forza, dicci quali sono? - D’accordo, seguitemi! -Vedrai Shampoo, vivremo una nuova vita. -Non hai fatto i conti senza l’oste? - Ryoga! Che ci fai qui? -Mi sono perso, ma fortunatamente eccomi qui, anche io ho bisogno dell’acqua. -Se ce n’è abbastanza la userai pure tu, quanta ne abbiamo? - Ce ne sarà per circa dieci persone. -Potremo aiutare tuo padre e anche Moose, anche se non se lo meriterebbe. -Beh bando alle ciance, quali sono le prove e chi inizia? - La ragazza. -Shampoo mi fido di te!

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Capitolo 14
*** LE PRIME DUE PROVE ***


-Bene, dimmi che cosa devo fare. -Dovrai preparare un pranzo con ingredienti pessimi e creare un piatto prelibato. -Ma è una prova impossibile! -Se volete l’acqua bisogna che ve la meritiate. -Per Shampoo non sarà un problema, so che può farcela, lei è un drago in cucina. -Veramente io servo i piatti, cucina mia nonna, ma qualche segreto l’ho appreso. -Hai tempo venti minuti, oltre quel tempo la prova può considerarsi fallita. -Me li farò bastare. Così la ragazza dai capelli viola inizia a cucinare senza fermarsi, sembra che sappia il fatto suo e appena i venti minuti stanno per scadere termina la preparazione. -Fatto! Chi vuole provare? Ho chiamato il piatto: Pessimo ma ottimo. -Solo io posso assaggiare per vedere se hai superato la prova. -Ho fatto del mio meglio. -So che è buono, se avesse cucinato Akane avremmo sicuramente fallito, non riesce a preparare niente di buono, fortunatamente lo chef di casa è Kasumi che è piuttosto brava, ma tu lo sei ancora di più, sapresti fare un piatto buono anche con un pezzo di pane secco. -Mi fai sempre i complimenti, bisogna vedere se questo qui è dello stesso avviso. Allora, come era, ti piace la mia cucina? -Ho assaggiato di meglio, tuttavia era tutto squisito, non avrei mai pensato. -Avevi dei dubbi? -Alcuni ci hanno provato e non sono riusciti, tutti si sono fermati alla prima prova. -Altri sono caduti nelle sorgenti di Yusen? - Parecchi, ma nessuno riusciva a cucinare qualcosa di buono con ingredienti veramente riluttanti, tu sei la prima. -Hai già provato altri piatti? - Sì, ma dopo il primo boccone ho sputato tutto, quando uno non è capace di cucinare… Ma aspettate la prossima prova prima di cantar vittoria, non sarà uno scherzo, forse non riuscirete a superarla. Nella seconda prova entra in gioco il tuo fidanzato, dovrete battervi a corpo libero e chi vince va avanti. - Che cazzo dici? Ma ti droghi? -Queste sono le condizioni, ma se volete potete rinunciare. -Non possiamo tirarci indietro adesso, abbiamo sofferto tanto e fatto tanto per arrivare fin qui… -Devo ucciderla o semplicemente sconfiggerla? -Dovrete combattere e vi avverto che se fate finta me ne accorgo subito. -Se fosse stato qualche anno lo avrei fatto senza problemi, ma ora… -Dai Ranma, non ci sono altre soluzioni. -Aspettate, non ho finito: dovrete battervi nelle forme in cui diventate quando vi bagnate con l’acqua fredda. -Pure! E va bene, sei pronta Shampoo? -Mi dispiace Ranma, so che hai paura dei gatti, ma se non c’è altra soluzione… sei pronto? -Sì, sono pronto! Dopo essersi bagnati con l’acqua fredda i due ragazzi si trasformano lei in gatto e in ragazza Ranma, che ha paura dei gatti, quindi per lui non sarà facile, ha una fobia tale che lo porta a comportarsi con le stesse movenze e tecniche feline. -Che aspettate? Cominciate! -Ma non vedi che siamo diversi? Come pretendi che combattiamo? -Non è un problema mio, se volete l’acqua sapete cosa fare. -La fa facile sto’ coglione, non ho neanche il coraggio di avvicinarmi, che devo fare? Mentre il giovane studia il da farsi, Shampoo gli salta in braccio facendo le fusa e questo provoca ancora più paura in Ranma che di conseguenza cerca di divincolarsi come può. -Che barba! Che sfida noiosa! -Quando sarà finita te la faccio pagare maledetto!- Poi pensa : devo sconfiggerla, ma come? Ho una paura da morire e come posso colpirla? Non mi perdonerei mai di farle del male, così da gatto è più delicata! Non ho scelta.- Su da brava vieni in braccio a Ranma. Ma stavolta la ragazza si sposta e fa di tutto per non farsi prendere. I gatti sono molti agili e per quanti sforzi faccia è imprendibile, dopo ore Ranma è sfinito e crolla a terra sconfitto. -Non riesco a prenderla dannazione! é troppo agile! -Ti arrendi? -Non mi sono mai arreso, né ora né mai! -Non ti reggi più in piedi. -Ha ragione. In quel mentre Shampoo salta sulla schiena di Ranma. -Shampoo togliti, sai cosa può succedere. Shampoo non ubbidisce e la paura di Ranma lo porta a comportarsi come gatto. -Che succede? Perché miagola? Ovviamente ora sono ad armi pari e Shampoo era quello che voleva ottenere. Ramna è in vantaggio e dopo un lungo scontro Shampoo si arrende, a questo punto il problema è far tornare a Ranma il comportamento da umano. L’unica che riusciva a farlo era Akane, stavolta però dovrà essere Shampoo a “ risvegliarlo”, così lo bagna con l’acqua calda e una volta tornato ragazzo, Shampoo lo fa sedere sulle sue gambe e inizia a coccolarlo fino a quando Ranma non torna “ normale”. -Ma Shampoo, che è successo, non ricordo nulla, so solo che sono stanco e sfinito. -Tranquillo amor mio, sappi che hai vinto tu, eri “diventato” gatto e anche così mi hai battuto. Ma sono contenta di essere riuscita a “risvegliarti” a quanto pare non è solo Akane a esserne in grado. -Le prove che bisogna ancora superare quali sono? -Tranquillo Ranma, ormai è sera, devi rifocillarti e un buon sonno ristoratore ti rimetterà in sesto, immagino che sarai stanco. -In effetti sono un po’ stanco, ma se ti fai baciare di sicuro mi riprendo più in fretta. Ranma l’abbraccia e la bacia a lungo. -Visto Shampoo che mi sento già meglio? -Non pensavo di farti questo effetto, in passato sembrava il contrario. -Non pensare al passato, ora abbiamo il nostro futuro da costruire insieme. Queste parole la commuovono a tal punto da farla quasi svenire, sono più di un semplice ti amo. Dopo mangiato fanno qualche chiacchera e poi si addormentano abbracciati. Nessuno li avrebbe disturbati durante la notte alle sorgenti Yusen in Cina.

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Capitolo 15
*** IL VIDEO GIOCO ***


-Svegliatevi! Dovete superare la terza prova. -Ma è l’alba, non si può dormire ancora un po’? -Va bene, alle otto però dovete essere pronti o la prova sarà nulla e allora niente acqua. -Mi fai venire i nervi. -Dai lascia stare Ranma, lo sai che se vuoi una cosa te la devi guadagnare. -Io quello che volevo l’ho già conquistato… -Proporrei di riposare ancora un po’ , dobbiamo essere in forze più tardi. Così i due ritornano a dormire per il poco tempo rimasto. Al risveglio fanno una buona colazione preparata da Shampoo che si sa che cucina divinamente. -Bene, se avete finito seguitemi. -Sono curioso di sapere che terribile prova ci tocca, già quella di ieri non è stata piacevole, se sono tutte così difficili non oso pensare. -Bene sedetevi su questo divano. -Dove sta il trucco? -Nulla, sedetevi. I due si siedono e la guida gli porge due joypad. -Beh, che significa? -Dovrete battermi a questo video gioco. Vince il primo che fa dieci vittorie. Avete la possibilità di perdere due partite a testa prima di venire squalificati. -In poche parole siamo in svantaggio. -Non preoccupatevi quando uno perde subentra l’altro, se invece vince continua a giocare. Vogliamo cominciare? Il gioco in questione è il calcio, ho vinto diversi tornei, dubito che mi battiate. -Non mi sembra giusto, a te bastano quattro vittorie per buttarci fuori, è una battaglia impari. -Ok nonostante tutto hai ragione, arriverò anche io a dieci, voi continuerete a subentrare, ci state? -Certo che ci stiamo! -Ranma comincio io, se perdo subentri tu che sei più forte, almeno niente è perduto. -Ok, per me va bene, faccio il tifo per te. La partita comincia e il guardiano dell’acqua sceglie la Corea del sud e Shampoo ovviamente la Cina, nonostante la ragazza si impegni l’uomo è nettamente superiore, la ragazza perde dieci a zero. -Propongo una pausa. -Mi dispiace Ranma, non sono mai stata brava ai video giochi. -Tranquilla Shampoo, ho individuato bene i suoi punti deboli e spero che non lo capisca, perché potrebbe cambiare gioco e non avrò il tempo di intavolare una buona strategia, se dovessi giocare a calcio in un campo lo batterei ad occhi chiusi, ma il virtuale è molto diverso, farò del mio meglio. -Sei pronto ragazzo? -Sì sono pronto! -Se vuoi puoi scegliere un'altra squadra, ma l’esito non cambierà, vincerò anche questa, poi batterò la tua fidanzatina e poi di nuovo te. -Maledetto sbruffone! Scelgo l’Italia, mi è sempre piaciuta. -Io terrò la stessa, non si vince con i nomi. - Cambio formazione, non mi piace come sono messi in campo. -Grazie, mi faciliterai la sfida, vincerò più di dieci a zero, magari venti. -La partita finisce quando l’ arbitro fischia. -Spero per me che lo faccia subito. -Tifo per te Ranma. -Dovresti tifare per me, non per lui. -Non azzadarti a toccarla o ti faccio ingoiare la console. -Sia mai, forza si comincia. Ranma aveva studiato i suoi punti deboli senza che la guida se ne accorgesse e così vince due partite,la prima tre a due e la seconda quattro a uno. -Sei forte ragazzo, lo devo ammettere! Ora che hai scoperto i miei punti deboli sono costretto a cambiare gioco. Ma lui sapeva solo quel gioco e aveva già perso otto partite su nove. Sfortunatamente per i due giovani, riesce a capire il gioco di Ranma e attuando le contro mosse ottiene otto vittorie e pareggia. -Sei molto forte, ma ancora una partita e siete fuori. Purtroppo la persona che deve giocare è Shampoo. -Forza ragazzina, il gioco è bello finché dura poco e voi lo avete allungato troppo. -Maledizione, mi duole ammetterlo, siamo arrivati fin qua e dovremmo tornare a casa per colpa della mia inutilità. -Che stai aspettando? Io comincio. Shampoo aveva predetto bene il primo tempo, era sotto di tre reti. -Io faccio una pausa, fattela anche tu ragazza, ne hai bisogno ah ah ! -Maledetto lui e il suo sarcasmo. -Ha ragione lui, sono una frana coi video giochi, torneremo a casa per colpa mia. -Non piangere, non voglio vederti piangere, guardami, io ti amo e mi fido di te, puoi vincere o almeno provaci. Le parole del suo uomo fanno trovare a Shampoo la forza per pareggiare. -Se pareggiate è come se aveste fallito la prova. Distraendosi disarciona il giocatore di Shampoo in aerea di rigore e l’arbitro decreta il penalty. -Anche se hai ottenuto il rigore non vuole dire nulla, lo parerò e poi dovrete andarvene senza fare più ritorno alle sorgenti. -Al diavolo, non ho fatto tutta questa strada per nulla, prendi questo. Il giocatore spiazza il portiere e riesce a segnare. -Incredibile mi hai battuto! E avete superato la prova, nessuno ci era mai riuscito, i miei complimenti. Domani affronterete la quarta prova, vi consiglio di riposarvi. Ranma non lo ascolta, è impegnato ad abbracciare e baciare Shampoo. -Lo sapevo che ce l’ avresti fatta, sei grande. -Grazie alla tua fiducia in me e il tuo incitamento. Domani abbiamo un'altra prova e dobbiamo tenerci pronti a ogni evenienza. -Se resterai al mio fianco le supereremo tutte. -Lo stesso vale per me. Quale sarà la quarta prova?

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Capitolo 16
*** NON ESISTONO OSTACOLI ***


-Siamo pronti per la prossima prova, dicci tutto. -A dire il vero le prove sono finite. -Cosa? Ma non erano sei? -Sì, ma non pensavo che riuscivate ad arrivare così lontano, nessuno era uscito indenne dalla terza. -Questo vuol dire che ci darai l’acqua? -Si ogni promessa è debito. -Hai visto Ranma, il nostro sogno si avvera! -Aspettate di cantare vittoria troppo presto, non esiste una sola acqua, ce ne sono tante e solo una funziona ed avete una sola possibilità. -Non se ne era parlato di questo. -Lo so, ma non era previsto che arrivaste fin qui. Se volete seguirmi… Dopo una decina di minuti, i tre entrano in una grotta e dopo in un cunicolo che li conduce dentro una specie di sala dove si trova un altare con dei contenitori colmi d’acqua. -Benvenuti qui è custodita la famosa acqua, come ho detto avete una sola possibilità, altrimenti mi dispiace. -Quale sarà? Ce ne sono un’infinità, non so decidere quale potrebbe essere. -Shampoo prendiamone una a caso, insieme come sempre. -Hai ragione ma pensiamoci un po’. -Non è consentito stare troppo tempo in questo posto sacro. - In questo caso dobbiamo scegliere ora, non c’è altra soluzione. I due giovani si versano addosso l’acqua del contenitore da loro scelto e rimangono ragazzo e ragazza. -Guarda Shampoo ci siamo riusciti, ora sono veramente un ragazzo a tutti gli effetti! -E io una ragazza. I due si abbracciano per la riuscita della missione. -Chissà cosa sarebbe successo se avessimo scelto quella sbagliata… -Nulla, tutti i contenitori contengono l’acqua, questa era la vera prova finale, avete rischiato insieme e vi fa onore. Ma non è finita, dovete immergervi dove sono affogati un ragazzo e una ragazza, perché purtroppo l’acqua miracolosa non è eterna, mi dispiace. Usciti dalla grotta li guida alle sorgenti. -Quanti ricordi, vero Shampoo? -E rimarranno solo ricordi, avanti dicci quali sono le sorgenti. -Ecco questa è la sorgente dove una ragazza è affogata. - Trovo strano che sia affogata in una pozza. -Sei sicuro che sia questa? -Certo sono sessant’ anni che studio e monitorizzo le pozze di Yusen. Shampoo si getta ed emergendo resta sempre uguale. Uscita la guida la bagna con altra acqua miracolosa. -Ma che fai? - Era necessario, ora non ti trasformerai mai più. Tocca a te ragazzo, vieni. -Allora è questa la pozza giusta? -Sì. -Non serve indugiare, fanculo a sto corpo da ragazza! Ranma si tuffa ed emerge ragazzo e la guida lo bagna con l’acqua come aveva fatto con Shampoo. -Potete tornare a casa, ma l’acqua non può essere portata via, lontano dalle sorgenti perde la sua efficacia. Quella volta è stata solo fortuna, quindi non garantisco. -A questo punto la voglio anche io. -Rioga che ci fai qui, ti sei perso? No vi ho solo seguito, voglio anche io l’acqua. -Mi dispiace ma devi superare delle prove. -Vi ho ascoltato e lo so, cominciamo. -Che dici Shampoo, aspettiamo? -Minuto più minuto meno, ormai il nostro scopo è stato raggiunto. Così Rioga affronta la prima prova. -Questa pietanza è orrenda, hai perso te ne devi andare. - Non c’è un altro modo? Immergendosi solo? -Non è sufficiente e tra l'altro i due corpi entrerebbero in collisione e l’epilogo finale sarebbe la morte. - Quindi non c’è altro modo? -Mi spiace queste sono le regole, tu non sai cucinare, batterti forse, ma quanto ai video giochi sarai negato, immagino. Loro hanno superato le prove brillantemente e si meritati la ricompensa. -Come posso tornare da Akane senza aver raggiunto il mio scopo? -Senti Rioga io e Akane in passato ci siamo amati nonostante il problema della trasformazione, a lei non importava. So che lei capirà, orami è una donna e non vi sono più ostacoli, se vuoi posso aiutarti io, non ti farò concorrenza, io amo Shampoo e se tu ami Akane come dici devi credere in te stesso. Vieni con noi, altrimenti finisci di perderti, con il tuo pessimo senso dell’orientamento. - Mi tocca dirti grazie, anche se il sangue mi ribolle. -Il solito scontroso! Torniamo a Pechino e questa volta prenderemo l’aereo, ovviamente Shampoo passeremo dai tuoi prima.

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