explosions (when you are around)

di Sia_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fake Daiting ***
Capitolo 2: *** Ripostiglio ***
Capitolo 3: *** Lento ***
Capitolo 4: *** Delicato ***
Capitolo 5: *** Catena ***
Capitolo 6: *** Rotta ***
Capitolo 7: *** Incontro ***



Capitolo 1
*** Fake Daiting ***


all my emotions
Feel like explosions when you are around
(Ricky Montgomery - Line Without a Hook)

 

1. Fake Dating 

 

Non posso dirti quali siano gli effetti, che esperimento sarebbe?” 

Lee incrocia le gambe e appoggia i palmi delle mani sulle ginocchia. È seduto a terra, nel magazzino del negozio dei gemelli. “Mi meraviglia che Hermione si sia rifiutata di partecipare.” A pochi metri da lui, sul bancone, un calderone sta emettendo suoni di dubbio gusto. 

George incrocia le braccia al petto, le maniche della camicia sono tirate su fino ai gomiti. “A volte ti odio.” Eppure sta sorridendo, e pensa che Lee sia attraente quando fa l’ironico. “Ci aiuterai, almeno tu?” 

“Mi hai appena detto che la pozione funziona solo per le coppie.” Jordan si alza, il lungo maglione che ha addosso cade fino a coprire le cosce. Si pulisce dalla polvere. 

È così.” 

George se ne sta dietro al bancone con un ghigno divertito sul volto, sotto la luce del magazzino è particolarmente bello. “Nel caso non fossi aggiornato, sono single.” 

“Sono aggiornato.” Il gemello lascia andare la presa delle braccia, con un colpo di bacchetta fa apparire due bicchieri, che presto si riempiono di pozione. “Ti va di far finta di stare insieme? Per l’esperimento.” 

L’aria adesso sa di spezie, solletica il naso di Lee. Far finta, che brutto concetto. Non potrebbero semplicemente non far finta? Annuisce, però, fa tre passi verso il bancone. “Certo che mi va.” 

 

Questo writober va così, passato a saltare tra un fandom e l'altro – ci arriviamo vivi a fine mese? Teniamo duro, per quel che si può! 
L'unica cosa che so per certo è che non potevo non colorare ottobre di Lee e George, che sono tanto carini. 

Vi mando un super abbraccio, 
Sia 

 

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Capitolo 2
*** Ripostiglio ***


2. Ripostiglio

 

L’aria profuma, di che profuma l’aria? Lee si guarda intorno, per un attimo George sparisce dal suo sguardo. Sa di Hogwarts, sa di…

“Cosa senti?” Il gemello lo richiama indietro; è appoggiato al bancone, tiene tra le mani una lunga piuma bianca. È più bello? Jordan inclina il capo, gli occhi percorrono la linea del viso di George: deve essere più bello di prima. 

“L’aria sa, non so bene che profumo sia ma…” 

Ci mette un minuto e trenta secondi per rendersi conto che l’aria sa vagamente di quel ripostiglio in cui Fred, George e lui erano soliti nascondersi la notte tarda per scappare dai prefetti. 

No, no. Un minuto per ricordare che quell’odore gli si è impresso addosso la volta in cui erano solo George e lui – perché Fred non c'era? –, la volta che le mani del gemello lo hanno spinto sulla schiena e poi il suo respiro è finito a solleticargli il collo. L’aria sapeva solo di George. 

“Di cosa sa?” Il gemello lo riporta alla realtà, Lee è in imbarazzo ma non si nota. Picchietta con le dita sul bancone di legno, a fianco a lui la pozione nel calderone sta ancora bollendo. Crede che le sue guance siano alla stessa temperatura.

Mica può dirgli che l'aria sa della prima volta che si è accorto di amarlo, che sa del profumo che aveva addosso e che ogni tanto – quando recupera qualche vestito dalla Tana lavato da Molly – ha ancora addosso. Scrolla il capo, sorride. “Non mi ricordo, sai? È scappato via.”




Panico. P a n i c o. 
Eccoci qui: ripostiglio è stato durissimo, ma tutti gli altri prompt non mi piacevano quindi çç 
Io vi ringrazio, vi voglio bene e vi auguro una super giornata!
Sia 

 

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Capitolo 3
*** Lento ***


3. Lento

 

George annuisce, scribacchia qualcosa sulla pergamena che ha davanti; poi appoggia la penna al tavolo e ci gira attorno, per raggiungere Lee. “È scappato via?” 

Jordan deglutisce, con calma fa su e giù con il capo. Gli stivaletti del gemello fanno un rumore sordo contro il pavimento di pietra: ogni tocco gli provoca una strana sensazione al cuore. George è lento, a venirgli accanto, lento mentre sfiora con i polpastrelli le sfumature del legno, lento mentre la sua camicia si scontra con il lato del bancone. 

“E non riesci proprio a ricordarti cosa sia?” 

L’aria profuma di te, George. 

L’aria è te. 

L’aria profuma di quella volta che ho capito di essere innamorato. 

“No” mente, spostando lo sguardo dal petto al viso del gemello; sta sorridendo. 

Finalmente gli si ferma davanti, è a qualche centimetro. “Peccato, sarebbe stato utile saperlo.” 

 



Ihih! 
Arriva anche l'aggiornamento di oggi! Un abbraccio carissimo, vi auguro una buona giornata!
Sia 

 
 

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Capitolo 4
*** Delicato ***


4. Delicato


Lee serra le labbra, annuisce. “Per l’esperimento?” 

Le dita di George sono delicate contro la sua pelle, gli solleticano il dorso della mano e lo studiano come prima stavano facendo col tavolo: le sfumature di Jordan sono numerose, più dettagliate, più morbide. 

“Per l’esperimento, certo.” George ride, la fossetta che ha sulla guancia – che a differenza di Fred, è su quella destra e non sulla sinistra – fa capolino sul viso. “E non senti altro?” 

“Le tue mani.” Delicate, gentili, affamate. “Ma questo è un dato oggettivo, dovresti saperlo già.” Sorride.
 

Eccoci qui, arrivo anche con il capitolo di oggi!
Come sempre io vi ringrazio per tutto il sostegno che mi date: siete preziosissim*. Un abbraccione e buona giornata, 
Sia 

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Capitolo 5
*** Catena ***


5. Catena

 

“Nessun dato soggettivo da dichiarare, allora?” 

Le labbra di Lee si spostano da un lato, sta pensando che tanto adesso stanno insieme – per finta, se lo è già dimenticato. “Ce ne sono diversi.” Tutte sensazioni che ha cominciato a provare una dietro l’altra, a catena: il fatto che fosse più bello di prima, il fatto che la stanza profumasse di lui, i suoi stivaletti che rimbombano nelle sue orecchie. E il cuore che gli si stringe nel petto. 

“Non me ne stai dicendo nemmeno uno.” Le dita di George salgono verso il polso, lungo l’avambraccio. È costretto, così, a fare un altro passo in avanti. “Non sei un grande aiutante.” 

Jordan si lascia scappare una risata. “Credevo lo sapessi già.”

 

Bu, oggi arrivo in fretta e furia e scappo! 
Grazie a chi è arrivato fino alle note, vi auguro una buona giornata, 
Sia 

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Capitolo 6
*** Rotta ***


6.  Rotta

 

George rompe la loro danza, appoggia i gomiti al bancone e fa sprofondare il viso nei palmi delle mani. “L’idea è che amplifichi le emozioni e le sensazioni degli innamorati.” Lo sguardo è fisso sulla pozione che fa meno bolle di prima. “Non è che sia un prodotto strettamente pensato per chi è già una coppia, per quanto vorremmo venderlo come elisir della passione ritrovata.” 

Lee non dice niente, studia con gli occhi la schiena del gemello e le pieghe della sua camicia, ha la gola secca. 

“Per esempio, la stanza per me sa solo di arancia.” 

 

Jordan ride, appoggia il capo alla corteccia dell’albero. “Mia madre è fissata con le arance, sai? Ci cucina un sacco di cose, importa poco che sia dolce o salato. E poi riempie la casa con acqua calda e bucce di arancia e ogni stanza è impregnata di odore di frutta e…”

 

“Quando ti stavo toccando, prima, sentivo il cuore esplodermi nel petto.” George sorride. “Mi sono dovuto prendere una pausa, forse abbiamo esagerato con l’intensità degli effetti.” 

Lee si piega di lato, cerca lo sguardo del gemello. “Sei innamorato di me?” 

L’altro arrossisce, a differenza di Jordan il suo imbarazzo è palese. “Beh, sì.” Il viso di George si colora anche di una smorfia arrabbiata, “Speravo mi dessi almeno un indizio per capire se anche tu…” 

Jordan si appoggia al bancone, lo sguardo gli cade sul muro ripieno di scaffali; sono spalla contro spalla. “Prima, quando mi stavi toccando, sentivo il cuore esplodermi nel petto e la stanza profuma di te, ogni singola boccata d’aria, e i tuoi dannati stivaletti fanno un rumore che mi squarcia l’anima.” 

Il broncio di George si trasforma in un sorride gentile. 

“Però forse avete davvero esagerato con l’intensità degli effetti.” 

 

Sopravvivenza. Ora qui per me rotta è due cose: il tocco di George e Lee che si rompe e anche la magia del non sapere, con il gemello che spiega gli effetti della poazione. 

Con questo vi ringrazio per le bellissime parole, sono mucho felice che la storia vi piaccia! 
Vi mando un abbraccione e vi auguro una buonissima giornata! 
Sia 

 

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Capitolo 7
*** Incontro ***


7. Incontro

 

George ride, la stanza diventa di mille colori. Lee si sente ubriaco – potrebbe essere ubriaco, non è da escludere che i gemelli abbiano fatto cadere del vino nella pozione. Si lecca le labbra per cercarne il gusto, ma non trova nulla. 

“Sono innamorato di te.” ripete il gemello, ruotando il busto e tirandosi dritto. Rimane appoggiato al bancone con il palmo della mano – il dorso è definito, le vene dettagliate sotto la sua pelle chiara. 

Lee deglutisce, sposta lo sguardo dalle sue dita al volto. “Ti va di stare con me? Sul serio.”

Jordan annuisce, è ammutolito: non sa che dire, che fare. George è bello mentre, centimetro per centimetro, gli è sempre più vicino. Le loro fronti adesso si toccano, le labbra si incontrano una prima volta e poi rimangono a sfiorarsi. “Sei vivo?” Il gemello ride contro di lui. 

Anche Lee finisce per ridere, poi le sue mani corrono a stringere Lee dietro la schiena, il viso si incastra nell’incavo della spalla. “Vivissimo.” Gli bacia la pelle e poi ride ancora.

 

Eccoci alla fine anche di questa raccolta: grazie grazie grazie per tutto l'amore che avete dato a Lee e George, ve ne sono estremamente grata. 
Vi mando un abbraccio stretto, spero di arrivare viva al wrtiober di domani [sì, non ho assolutamente idea su che cosa scrivere eheh]. 
Sia 

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