Simply, Smile

di Deva Hughes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una Nuova Compagna ***
Capitolo 2: *** Prede e cacciatori ***
Capitolo 3: *** Tornare a casa ***



Capitolo 1
*** Una Nuova Compagna ***


Una nuova compagna
 
“Natsu, non ci saremo mica persi?” Chiese Lucy, continuando a camminare nonostante il forte dolore ai piedi.
“Tranquilla, avverto l’odore di qualcuno poco più avanti e… sembra davvero buono!”
Happy guardò la maga e rise. “Hai paura per caso?” Lei, in tutta risposta, gli diede un pugno sulla testa.
Dopo aver percorso pochi metri, i tre rimasero meravigliati non appena videro il panorama che si presentava davanti i propri occhi: erano arrivati in una radura dove un’enorme cascata aveva ormai creato un lago altrettanto grande e limpido.
“Bingo! Guardate lì” Natsu indicò una figura seduta su alcune rocce sporgenti al centro del lago.
Nella direzione indicata, sedeva una ragazza dai capelli corti biondi, con due ciocche laterali. Indossava un paio di shorts a cui era legata una cintura di seta, una maglietta corta sopra l’ombelico e una giacca di pelle. Decisamente non doveva vivere nelle vicinanze. Improvvisamente, si alzò un forte vento.
“M-ma che sta succedendo?” chiese agitata la maga degli spiriti stellari.
Il gatto si strinse alle gambe della ragazza. “L’acqua…” indicò. E quello che videro fu ancora più incredibile. Nonostante il lago continuasse ad essere calmo, quasi un perfetto specchio, l’acqua della cascata cambiò bruscamente la direzione del suo flusso, tornando dal torrente da dove era fluita.
Appena si placò il vento, tutto tornò alla normalità.
“Non mi dirai che è una maga?”
Salamander sorrise. “Esattamente, Lucy. Ehi!”
La ragazza si alzò e cercò di trovare il punto da cui proveniva la voce, ma scivolò goffamente nel tentativo di farlo e finì in acqua.
“Siamo davvero sicuri che lo sia?” chiese la maga degli spiriti stellari, sospirando.
Il dragon slayer si tuffò in acqua per riportarla a riva. Stesa a terra, la maga tossì e, sentendosi osservata, si guardò attorno.
“E voi chi siete?” Si mise a sedere a gambe incrociate e li guardò perplessa.
“Maghi di Fairy Tail, molto piacere. Io sono Natsu, lui Happy e lei-”
“Lucy Heartphilia. Tu invece come ti chiami?”
“Giusto,che maleducata. Piacere, Emi Manabe, maga dell’aria”
“Che nome carino” Il micio le si avvicinò.
“Emi significa sorriso, rappresenta la speranza di riuscire a sorridere sempre, anche nelle difficoltà. Comunque…Fairy Tail, dunque?” s’interruppe, come a riflettere su qualcosa quando, ad un tratto, ricominciò. “Ah, già. Ho sentito molte storie su di voi. Sapete… viaggiano nel vento, basta saperle ascoltare. Comunque, cosa vi porta qui?” inclinò leggermente la testa di lato, perplessa.
“Siamo in missione. Hai sentito parlare di alcuni cacciatori che si aggirano in questi territori?” chiese la maga.
“No.” Si rattristò.
“Ma figurati, non è un prob-”
“State giù!” intervenne tempestivamente il rosso, chinando la testa ad entrambe le maghe, mentre dei proiettili passarono a poca distanza da loro.
“Ahahah, ma guarda che belle prede abbiamo trovato oggi.” Due figure emersero dal folto del bosco e si scambiarono un cenno in segno d’intesa.
“Già, e guarda un po’! Quella non è la ragazza che ci avevano ordinato di trovare?” sorrise malignamente l’altro.
Emi rabbrividì sentendo pronunciare quelle parole. 

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Capitolo 2
*** Prede e cacciatori ***


Prede e cacciatori
 
“Cos’è questa storia?” Natsu serrò forte i pugni nel sentire quelle parole.
“Perché non lo chiedi alla diretta interessata? O ancora meglio, voi di Fairy Tail non dovreste essere già a conoscenza dei loschi affari di un vostro ex membro?” chiese beffardamente uno dei due uomini.
“Non capisco” Lucy guardò la ragazza. “Di cosa stanno parlando?”
“Il signor Ewan Dreyar ci ha esplicitamente chiesto di riportargli a tutti i costi questa ragazza per alcuni studi. Non ha detto nient’altro riguardo l’argomento, e questo è sufficiente. Ovviamente ha scelto i migliori professionisti sulla piazza, così come il nostro lavoro” Uno dei mercenari puntò il fucile contro Emi.
“Riferitegli pure che non ho alcuna intenzione di tornare indietro. Per favore, voi di Fairy Tail restate fuori da questa faccenda” disse, rivolgendosi ai maghi della gilda.
“Ehi, questa è la nostra missione. Dovremmo essere noi a proteggere te!” risposero loro.
“Non parlarmi cosi, Natsu. Questo è il mio territorio!”
“Voi due,volete smetterla di litigare?!” li richiamò Lucy, allontanatasi insieme ad Happy.
“Fin troppo facile.” L’uomo premette il dito sul grilletto, ma il proiettile non uscì. Alzò lo sguardo e vide Emi fluttuare e ridere mentre il fucile gli esplose tra le mani, facendolo infuriare.
L’altro attaccò Natsu con una rete metallica, catturandolo.
“Ehi Natsu-san, ti vedo in difficoltà… Ti serve una mano?” chiese.
“No, grazie. Sono capace di farlo da solo. Karyu no hoko!” e la rete si liquefece sotto l’attacco del dragon slayer.
“Non so te, ma a me la cosa ha già annoiata. Pronto per il gran finale?”
“Puoi contarci… Ruggito del drago del fulmine infuocato!”
“Fuyu no kaze!” si sollevò un tifone improvviso che si abbatté contro i due mercenari, facendoli cadere a terra, esanimi.
“Wow, spettacolare.” Lucy si avvicinò ai due maghi.
“Davvero brava. Vorresti unirti alla nostra gilda?” Natsu le rivolse un sorriso a trentadue denti.
“Ci penserò un po’ su” sviò il discorso. “Nel frattempo posso invitarvi a cena? Guardate che sono brava, mio nonno ha persino un ristorante in città.” Esclamò, orgogliosa.
“Aye! Potresti cucinare dei pesci arrosto o in salamoia o impanati o in umido oppure…” La bionda diede un pugno al gatto, che tacque immediatamente.
“Accettiamo con molto piacere il tuo invito.” Dichiarò la stessa, sorridendole.
“Finalmente del cibo vero! Non ne potevo più di quelle schifezze in scatola.” Esclamò il mago, esasperato.
 
Quella sera, giunti in un piccolo rifugio nelle vicinanze, Natsu e Lucy cercarono di scoprire di più sui fatti accaduti e sul legame di Emi con il loro ex membro, ma desistettero a causa delle reazioni che il solo nome causava alla ragazza.
La mattina seguente, ripartirono alla volta della gilda lasciandosi alla spalle quel luogo magico e i misteri che racchiudeva, incluso la maga appena conosciuta. 

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Capitolo 3
*** Tornare a casa ***


Tornare a casa
 
Qualche giorno dopo, Emi arrivò a Magnolia.
“Aww~, mi erano mancati i colori di questa città. E adesso chissà dov’è Fairy Tail…”
Camminando sovrappensiero, si scontrò con una ragazza con indosso un’armatura.
“Oh, scusami tanto ma vado di fretta.” La rossa si rialzò e scomparve velocemente.
Emi alzò lo sguardo ed ebbe il presentimento di dover andare nella direzione dalla quale proveniva quella ragazza. Ecco, infatti, che poco dopo davanti a lei si ergeva solennemente l’edificio di Fairy Tail.
“Wow, è… incredibile” mormorò sorpresa. Fece per bussare, ma all’improvviso si alzò un vento talmente forte da rompere l’enorme porta in legno. Tutti i presenti si voltarono a guardare verso l’entrata.
“Ops, scusatemi” Avanzò per l’ampio corridoio facendo finta di nulla, quando sentì una voce conosciuta farsi sempre più vicina.
“Emi!” Era Natsu che le si era gettato addosso.
“Natsu!” esclamò entusiasta.
“Lasciala immediatamente” Lucy prese il Dragon Slayer per un orecchio, allontanandolo.
“Grazie mille, Lucy. Come state? Ah, dimenticavo. Stavo cercando il master… sai dirmi dov’è?”
“Certo, va' nella prima stanza a destra del bancone” Le indicò.
“Ricevuto e grazie ancora” S’inchinò, ringraziandola. Mentre si recava dal master, alcuni membri della gilda andarono vicino ai due maghi per chieder loro notizie sulla nuova arrivata.
Emi arrivò davanti la porta indicatole e, fattasi coraggio, la aprì e vide il master intento a discutere con suo nipote.
“Hm?” Laxus si voltò, convinto che ad interromperli fosse stata quella testa calda di Natsu, ma capì subito di essere in errore. Non era stato preceduto da urla o cose simili.
“Scusate il disturbo, stavo cercando il signor Makarov…” la ragazza arrossì appena.
“Non può essere” l’anziano Dreher la osservò, stupefatto. “quell’atteggiamento, quell’accento…Tu sei la nipote di Yajima?”
“S-sì.”
“Quanto tempo! Certo che sei cresciuta davvero tanto, saranno passati anni dall’ultima volta che ci siamo visti”
“Quattordici, per essere precisi”
“Ahahah, già a sei anni eri una bambina così acuta e vivace” il master scoppiò in una sonora risata. “Ma dimmi, perché volevi parlarmi?”
Laxus la studiò.
“Voglio entrare a far parte della gilda”
“Scusa?” il biondo s’irrigidì.
“Esattamente come hai sentito. Voglio entrare nella gilda”
“Hmm…  Sì, in fondo Natsu mi aveva già accennato qualcosa”
“Nonno! Chi ti assicura che sia tutto vero? Almeno fatti dare una dimostrazione di ciò che sa fare davvero.”
“Che noioso… E sia! Osserveremo tutto in uno scontro con Elfm-”
“Mi permetta di scontrarmi con Laxus”
Il Dragon Slayer del tuono rise di gusto. “Quanta presunzione”
“Ma non sarò mai ai tuoi livelli” Emi lo guardò e gli fece una linguaccia.
“Puoi giurarci”
“Calmatevi adesso. La sfida si terrà questa sera vicino a Fairy Hill”
“Perfetto!” I due si guardarono di sbieco ed uscirono.
 
“La tipa nuova se la vedrà brutta” Affermò Gajeel.
“No, io credo che possa batterlo” Disse Natsu, divertito. “Voi non sapete cos’è in grado di fare”
“Perché non scommettiamo?” Intervenne Cana.
“Ci sto, avanti” Esclamarono i due Dragon Slayer.
“Ehi, voglio partecipare anch’io” S’intromise Gray.
 
“Ti vedo sicura di te”
“Sai com’è… Ho saputo che il signorino Laxus è clemente con le donne” La ragazza gli fece una linguaccia.
“Non offendere Laxus-sama!” Gridò Fried.
Mirajane si mise tra i due. “Se siete pronti, io darei il via allo scontro.” Vide i volti rilassati dei contendenti e sorrise. “Che vinca il migliore… Iniziate!”
Non appena finì la frase, Laxus iniziò a camminare lentamente verso Emi e provò ad attaccarla con uno dei suoi fulmini, ma questo svanì in una nuvola di fumo non appena la distanza tra i due si dimezzò.
Gli occhi di tutti erano fissi sulla scena.
“Che cazzo sta facendo quel coglione?” chiese Gajeel.
Laxus ritentò l’attacco ma fallì nuovamente. Alzò lo sguardo e vide la maga espirare lentamente.
“Cos’hai fatto?”
“Ho creato una zona di vuoto, così che i tuoi attacchi elettrici non possano colpirmi”
“Allora se resti senz’aria, la tua morte è solo questione di secondi”
La ragazza si fece dei segni sul busto con le dita. “Strano che tu non lo sappia. La mia capacità polmonare è molto più elevata della tua. Eh già, tuo padre ha modificato anche questo”
“Come? Cosa c’entra mio padre in tutto questo?”
Il master fissava un punto indefinito ripensando alle parole udite poco prima.
“C’entra più di quanto tu possa pensare” Ad un tratto si alzò un vento gelido e la maga iniziò a formare dei senbon, compattando l’aria nella propria mano. Laxus non approfittò del momento, al momento era più importante cercare di capire cosa stesse dicendo la bionda, d’altronde cosa mai avrebbero potuto fare quei bastoncini che stava facendo?
Ma quando lo colpirono, li sentì eccome. Nonostante colpire il dio del tuono fosse un compito arduo, i senbon riuscirono a far centro nel bersaglio e a farlo sanguinare grazie alla riduzione del volume dell’aria in una forma così piccola. Tuttavia, quel colpo non fu sufficiente neanche a farlo vacillare, ma a risvegliarlo dal suo torpore sì. La maga percepì l’elettricità nell’aria e indietreggiò, conscia del pericolo che stava arrivando.
E così fu. Arrivò il primo fulmine, ma questa volta la ragazza non si difese e prese il colpo non pieno, resistendo. Al primo attacco, allora, ne seguì un secondo, più intenso, e questa volta Emi cadde sul ginocchio destro. Il dragon slayer del fulmine la guardò nuovamente, pronto a usare il suo attacco più potente per chiudere quella faccenda, quando sentì stringersi il braccio.
“Erza!” Gridò Lucy.
“Che vuoi? Levati di mezzo”
“Lo scontro è finito” disse indicando la maga.
Erza lasciò la presa e il biondo si voltò, dandole le spalle e allontanandosi.
“Laxus-sama! Stai bene?” Fried accorse per aiutarlo.
Ma non rispose. Abbassò semplicemente lo sguardo pensando a cosa potesse aver fatto suo padre a quella ragazza.

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