Yu-Gi-Oh! 5D's: The Ice Star

di CyberNeoAvatar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colei apparsa dal nulla ***
Capitolo 2: *** Il Sentiero di Ghiaccio ***
Capitolo 3: *** Visita alla Nordei ***
Capitolo 4: *** L'erede dello Shinigami ***
Capitolo 5: *** Occhi e gelo intenso ***



Capitolo 1
*** Colei apparsa dal nulla ***


Intro:

Buon pomeriggio, mattina, sera o quale altro sia il momento della giornata in cui state leggendo questo scritto. Per chi non mi conoscesse, io sono CyberNeoAvatar (abbreviato anche in Cyber) e ancora una volta ho il piacere di fare da presentatore ad una nuova fanfiction: The Ice Star.

Ma andiamo con ordine, perché ho qualche importante regoletta da esporre, prima che possiate saltare alla storia vera e propria.

Cominciamo con il dire la cosa più importante: questa volta, a differenza delle mie precedenti Fanfiction, ho deciso di dare un taglio ad un bel po' di cosette. E per cosette parlo dell'ambito 'duelli'. Nelle scorse Fanfiction, poiché iniziai sperando di sfruttare le mie conoscenze nel campo di Yu-Gi-Oh!, del suo meta e in generale delle sue carte tendevo ad usare ogni carta disponibile, ma questa volta sarà diverso.

Eh sì, perché oltre a tornare al buon vecchio 4000 Life Points delle serie di Yu-Gi-Oh! ora userò solo UN archetipo per Deck. Per i meno addetti ai lavori, con archetipo intendiamo ovviamente le tipologie di temi presenti nel gioco (Sirenide, Libro di Magia e quant'altro). Perché questo cambiamento? Beh... chiunque segua attivamente il gioco ormai saprà che è diventato parecchio più complicato, e la possibilità di mischiare vari archetipi non aiuta certo a snellire questo fattore.

Con questo, prima che qualcuno mi uccida, non voglio dire che sia per forza sbagliata come cosa – anche se personalmente tenderei ad evitare, ma sono opinioni – ma in ambito di racconti di Yu-Gi-Oh! genera soltanto confusione, nonché uno scarso utilizzo di tutti i mezzi di un certo archetipo. Non avete idea nelle altre Fanfic, soprattutto nelle ultime, quanto mi dannassi per far quadrare un detto schema in maniera da far apparire meno conveniente usare alcune carte potenti, ma che non c'entravano con il tema, riducendone un po' l'uso per far durare di più le partite.

Quindi, ricapitolando in maniera un po' più breve ma chiara e concisa, le regole per i duelli di questa storia sono:

-1 archetipo a personaggio, intendendo archetipi come 'quei Deck che riuniscono un certo insieme di mostri/magia/trappole presenti in un testo'(diversamente da quelle che alcuni definiscono 'serie', ossia carte che condividono il nome ma non hanno un supporto che le nomini specificamente, come ad esempio le carte Squalo che tecnicamente sono una serie in quanto non ci sono carte che specificano 'mostri Squalo' o affini), più ovviamente le carte non dei loro archetipi che sono comunque supporti diretti a causa della presenza nel testo degli archetipi correlati;

-carte generiche senza archetipo ovviamente sfruttabili, un esempio possono essere carte come Dissimulatore di Effetto o Fioritura di Cenere e Gioiosa Primavera, questo anche per non rischiare problemi con archetipi troppo piccoli per creare un mazzo da 40 carte;

-carte di archetipi puramente di supporto su cui è impossibile creare un mazzo ma che sono comunque supporti per certe meccaniche posso essere consentiti in certi casi. Esempio, Fusione Istantanea, una carta 'Fusione', che è un semplice supporto per Fusioni;

-infine, alcune carte particolari che tecnicamente supportano un altro tema ma sono state supportate in maniera esplicita da un certo mazzo come se fosse parte integrante dello stesso sono consentite in quegli specifici mazzi (questo è il caso che potrebbe accadere di Drago dai Cento Occhi, il quale tecnicamente è una carta di supporto per Immortale Terrestre per il suo effetto di ricerca, ma vi è una combo per Demoneterno studiata appositamente per funzionare con questa carta);

-si torna ai 4000 Life Points dell'anime;

-poiché le regole delle carte consentite nei Deck sono particolari, è possibile che le carte non consentite all'interno (bandite/limitate) vengano un po'riviste, cercando comunque di rimanere all'interno delle liste attuali.

Poi, un'ultima regola non proprio esplicitata è che alcuni Deck non saranno proprio presenti in questa storia, per rispettare la continuity della serie. Sebbene infatti alcune nuove meccaniche siano presenti, Numeri e Pendulum e probabilmente anche i mostri di Tipo Cyberse non sono presenti al suo interno (anche se potrebbero esserci un paio di eccezioni speciali dovute alla trama per quest'ultimo).

E per le regole dei duelli, è tutto.

L'unica altra cosa che vorrei dire è che... vi prego di essere buoni con questa Fanfiction xD Ho cercato in tutti i modi di aggiustare il più possibile trama, esaminando un sacco di varianti che però mancavano di quel qualcosa di particolare... ed è uscita alla fine questa. Ad un certo punto ho deciso di buttarmi, ma spero che funzioni, soprattutto perché potrebbe essere un po' influenzata dai piani riguardanti la Fanfiction fantasy che ho da poco interrotto. A seconda dell'esito, potrei anche avere una sorpresa a fine Fic (se ci arriviamo, ma sono ottimista), quindi vediamo come si evolve.

Io, come scrittore e, in un certo senso, anche lettore, vi auguro di godervi insieme a me questa storia. Solo un'ultima, piccola premessa, si torna ai nomi giapponesi originali per i personaggi pre-esistenti.

Let's... GO!

 

 

Prologo

 

Ka

Nell'Antico Egitto, ove il Duel Monsters affonda le proprie radici, erano gli spiriti che nascevano dal Ba, l'energia vitale di un individuo.

Se la tua persona era buona, nasceva un Ka benevolo. Contrariamente, si originava un Ka malevolo, spesso di natura distruttiva.

Non può esserci un Ka senza un Ba. È una regola comune.

Ma cosa succede se il paradigma risulta invertito?

Cosa succederebbe, se esistesse un Ka senza un Ba 'di nascita'?

Stiamo per scoprirlo.

 

 

Capitolo 1 – Colei apparsa dal nulla.

 

Ci troviamo a Imymari, sulle coste giapponesi, dodici anni dopo la disfatta di Z-one. La città era sorta più o meno nel periodo di rivoluzione di Neo Domino City, e attualmente era abbastanza grande e parecchio popolata. Insomma, un buon posto in cui vivere.

Ed è proprio qui, in un pomeriggio qualunque, in un appartamento qualunque, per la precisione in una stanza tappezzata da un sacco di post di band musicali metallare appesi alle pareti, che la nostra storia ha inizio.

«EHI, AHMYA!» disse un uomo sulla cinquantina dagli scomposti capelli neri con gli occhiali da sole e una giacca rossa su un completo blu, all'occupante della stanza. Questa si tolse le cuffie su cui stava ascoltando la sua musica preferita a tutto volume. «Guarda che io esco. Sicura di non voler venire anche tu?».

«No, grazie.» rispose Ahmya, dal letto dalle coperte nere a stelle della camera, rinfilandosi le cuffie. Quest'ultima era una ragazza dagli occhi blu e dai capelli neri abbastanza scompigliati con varie meches violette che le scendevano sulla schiena. Aveva un abbigliamento molto in tema con la stanza, molto 'metal': il suo abito infatti era composto da un collarino nero con un bottone da cui spuntava una sorta di 'dente' dorato, una maglia rossa senza maniche con una scollatura arrotondata che arrivava a delle cinture di ferro a sezioni quadrate con dentro linee a croce – alcune delle quali uscivano da quella sulla vita per avvolgerle l'attaccatura della gambe e l'anca – che le faceva anche da gonna da quanto era lunga, mentre da sotto di essa spuntavano delle bretelle che si attaccavano alle calze grigio scuro che aveva indosso. Alle mani, aveva dei guanti senza dita neri, con altri pezzi di ferro alla base simili a quelli che componevano le sue cinture. Ai piedi del letto, teneva anche un paio di stivali alti piuttosto vistosi, con varie allacciature sopra e suole robuste. Sui capelli, inoltre, aveva un elastico che le teneva tre lunghi ciuffi mezzi curvi, praticamente metà neri e metà violetti, mentre un altro che le scendeva dalla guancia sinistra sulla spalla era racchiuso in una sorta di appariscente sonaglio attraversato da una striscia nera.

«Uff... al giorno d'oggi le ragazze non escono più con i loro genitori...» sbuffò l'uomo, evidentemente il padre, chiudendo la porta un po' ferito. La ragazza, per tutta risposta, aumentò ancora un po' il volume.

Poi, ad un tratto, le sue orecchie parvero captare qualcos'altro, al di là della musica.

“Cosa...?” pensò Ahmya, togliendosi le cuffie.

Spense la musica. Per un breve attimo, le era sembrato di sentire... poco più che un sussurro...

«Quelle... emozioni...».

Ora il sussurro sembrava più forte. Cercò di affinare i sensi per sentire meglio.

«Anch'io... voglio...».

Un altro cambiamento si rese evidente nella stanza. La temperatura sembrava starsi abbassando...

«Anch'io... voglio... PROVARLE!».

Di colpo le pareti e il pavimento vennero intrappolati in una una sottile patina di ghiaccio.

«Cosa...?!» si chiese Ahmya, guardandosi intorno impressionata e confusa. Poi, una luce fredda richiamò la sua attenzione.

Al centro della stanza, un intenso bagliore aveva invaso lo spazio. E in mezzo al bagliore... c'era una giovane ragazza che fluttuava staccata dal suolo, vestita solo da un paio di pantaloncini e una misera maglia priva di maniche che le lasciavano scoperto l'ombelico. I suoi capelli erano bianchi, e si diffondevano come una cascata alle sue spalle, mentre quattro punte più composte le scendevano piegate ai lati, vicino alle orecchie. Altre due punte le incorniciavano un viso rilassato e dagli occhi chiusi, con i capelli frontali sparpagliati. Quei dettagli del suo corpo, le proporzioni bilanciate e il suo aspetto in generale, alzati in quella luce mistica, rendevano l'apparizione di una bellezza sfolgorante.

Ahmya rimase di stucco alla vista dell'apparizione. Tanto da non notare intorno a sé tre ombre innaturali che, a fauci spalancate, girarono per un breve istante intorno alla stanza.

La figura femminile iniziò a schiudere le ciglia, incredibilmente bianche quanto i suoi capelli, che lasciarono venire alla luce iridi del medesimo, nevoso colore, con una pupilla della stessa colorazione dello sclera. Al contempo, la lucentezza si attenuò, e il corpo sollevato iniziò a scendere verso il pavimento...

«Tu... chi...?» cominciò a chiedersi la proprietaria della camera.

La figura aprì piano la bocca, per risponderle... ma non appena i suoi piedi nudi si furono appoggiati al pavimento ora gelato questi scivolarono e la fecero cadere di schiena.

«AHIAAAA!» ululò subito la giovane caduta, dimenandosi a terra dal male che si era fatta. «È... È questa la sensazione di quando provi dolore fisico?! Ahia... fa... malissimo... la mia schienaaa!».

«… eh?» fece Ahmya, totalmente presa in contropiede dalla piega dell'evento.

«Che... male...» continuò a lamentarsi lei, trattenendo qualche lacrima. Solo allora parve realizzare l'espressione di Ahmya da sopra la scrivania. Si piegò piano sulle gambe e alzò appena un braccio. «S... Salve...».

«S... Salve...» replicò appena la ragazza, ancora spaesata. «Tu... chi saresti?».

«Beh... io sono...» cominciò a dire la nuova arrivata, quando parve infine capire qualcosa. «Aspetta... questo è il... mondo normale?». Parve parecchio meravigliata, mentre scrutava l'ambiente circostante. «Quindi... sono uscita dal...?!!».

Non finì la frase che quando in quel momento irruppe rumorosamente il padre di Ahmya... armato di pistola.

«CHE SUCCEDE? Ho sentito gridare e...?» cominciò lui, per poi bloccarsi non appena notò la ragazza mezza nuda sul pavimento, coprendosi il viso per non guardarla. «M-Ma... CHE?! Chi è questa??! E che ci fa... svestita così?».

«N-Ne so quanto te, papà.» disse Ahmya, ancora, confusa. «È come... apparsa dal nulla.».

«Hai detto 'dal nulla'?» disse il padre, ancor più confuso di lei. «Su... non prendermi in giro...».

«Non ti ci sto prendendo, scemo!» replicò con aria stizzita lei. Tornò allora a concentrarsi sulla ragazza. «In quanto a te... ehm... identificati, forza! Chi s...?». Proprio mentre lo diceva, un sonoro gorgoglio si fece sentire.

«Sto... morendo...» sussurrò la sconosciuta, tenendosi lo stomaco. «Sento... di aver bisogno di mangiare. Non è che avreste... qualcosa di commestibile sottomano? Sento che tirerò presto le cuoia...».

«Cosa?» fece il genitore dell'altra ragazza, guardandola.

«Questa poi... ha fame...» disse piano Ahmya. Non poté fare a meno di sfuggirgli un sorrisetto divertito.

 

Giorni dopo, in un'aula di una scuola, in serata...

«Uhm...» fece qualcuno, in una delle aule. Con trentasei anni di vita alle spalle, si trattava di un istruttore dai lunghi capelli bianco-ghiaccio, con le sopracciglia attaccate agli stessi, che scorreva alcuni scritti dei suoi alunni con i suoi occhi giallo oro stando con le gambe accavallate dietro la cattedra. Il suo abito era bianco, con camicia e cravatta scuri, adatto al suo ruolo da insegnante.

«Ehi, Harald, non sei ancora uscito?» si affacciò alla stanza un'altra persona, uno un po' più giovane di lui dalla pelle mora, dagli occhi blu e dei capelli in parte arancioni e in parte neri, con grandi occhi blu e un abito aperto, con giacca aperta nera e canottiera verde scura.

«Potrei farti la stessa domanda, Dragan.» alzò lo sguardo da sotto i capelli ben tagliati sotto i due ciuffi più grani che gli andavano sulle guance Harald, sorridendo.

«Non sei tu però quello che aiuta a dare una mano a chiudere l'istituto.» gli ricordo Dragan.

«Ma ho comunque da finire di dare uno sguardo agli ultimi test degli esami della sezione serale.» gli disse Harald. «Ho ancora giusto i test di Hisakawa e della nostra comune amica dai capelli azzurri...».

«Ah, lei... Non che abbia davvero bisogno di una verifica dei suoi test, data la sua bravura.» sottolineò Dragan. «Quella ragazza è già una delle migliori duellanti della scuola. Sarà difficile per la scuola trovare un'altra del suo stampo, quando avrà finito qui.».

«Non c'è da stupirsene, considerando con chi è imparentata.».

«D'altro canto, Hisakawa... credo che solo Brave ci veda qualcosa...» osservò Dragan, pensieroso.

«In realtà non è affatto male. È stravagante, ma abile...» disse Harald.

«Intendevo a livello di carattere, è un tipo assillante...» replicò l'amico.

«Non ti darò torto su questo.» ammise Harald. Eh, in effetti era uno un po' particolare, si disse tra sé.

«Comunque, ti lascio ai tuoi compiti. Se ti serve qualcosa, sono di sotto in palestra.» disse Dragan.

«A dopo, allora.» alzò la mano in segno di saluto lui, prima di tornare sugli esami da correggere.

Harald, Dragan e Brave erano i membri del Team Ragnarok, una potente squadra di D-Wheelers – piloti di D-Wheels, le moto destinati ai cosiddetti Riding Duels – che si riunì in passato per affrontare il WRGP e sconfiggere Yliaster e la minaccia da loro rappresentata. A caratterizzarli erano le tre potenti Carte degli Dei Polari del Mondo delle Stelle, tre Mostri Synchro manifestatisi dal Mondo Mitologico per affrontare il combattimento per il destino del mondo. Erano carte uniche, e loro erano gli unici a possederle.

Qualche anno dopo che la catastrofe fu sventata, il trio ricevette un'offerta da parte di un ricco personaggio di Imymari, il quale aveva intenzione di aprire una scuola per duellanti dedicata agli Dei Polari, che l'avevano profondamente colpito, e voleva loro come insegnanti in quanto loro possessori. Questa scuola venne per l'appunto chiamata 'Scuola Nordei', in onore di quelle carte.

La Scuola Nordei si proponeva di formare duellanti per i vari eventi sparsi per il mondo, dandogli anche un'istruzione generale di prim'ordine. Potremmo dirla una variante dell'Accademia dei Duellanti, per certi versi.

Nonostante la location fosse parecchio lontana da casa, Harald accettò, e con lui gli altri due compagni, che si installarono nella scuola con grande gioia degli studenti. Era un ruolo piuttosto adatto soprattutto ad Harald, visto che la carta di Odino da lui posseduta simboleggiava il dio con la maggior conoscenza tra quelli del suo pantheon.

“Bene... un po' di sbavature per Hisakawa, a quanto pare...” commentò mentalmente Harald, segnando con una penna dorata su alcune risposte sbagliate nell'usare l'altra mano per toccare i lati del mento, su cui aveva fatto crescere negli anni dei pezzi triangolari di barba. Infine, non appena ebbe concluso la pratica, ripose i fogli ed uscì dall'aula.

Una volta fuori dalla Scuola Nordei, si incontrò nientemeno che con Brave. Brave era un giovanotto di trentadue anni, il più giovane tra i vecchi compagni del Team Ragnarok: aveva una cresta di capelli alzata, con ciocche a punte lungo la fronte e a lato del viso, con una parte centrale rossa e il resto rosso scuro. Prima aveva ne aveva una bella parte sulla nuca, ma se l'era accorciata dopo essere entrato nella Nordei in qualità di insegnante. Indossava degli orecchini, e in quel momento indossava una camicia con una giacca in stile hawaiano.

«Eccoti, Harald.» lo salutò lui, appoggiato al recinto della scuola. «Tirato tardi con le correzioni?».

«Già.» chiuse gli occhi Harald con il suo abituale sorriso. «Immagino che a questo punto dovremmo aspettare anche Dragan.».

«Oh oh, hai espresso ciò che stavo pensando di proporre in questo stesso istante.» commentò Brave. «Dopotutto, non può averne ancora per molto.».

Infatti, ci volle giusto un'altra mezz'ora perché Dragan spegnesse tutto. Il trio raggiunse le proprie Valhallander, le proprie D-Wheels personali dei tempi del WRGP – di un colore diverso per ciascun membro, ma con per tutti parti durate e il disegno di un lupo sulla carrozzeria – e si mise in viaggio verso i propri alloggi.

«Hai sentito i tuoi ragazzi?» chiese Harald durante il viaggio a Brave. Quando quest'ultimo era ancora un cacciatore di tesori, aveva aiutato dei bambini che erano fuggiti da una guerra provocata dall'associazione Yliaster. Solo negli ultimi anni la situazione, per loro, era andata tutta per il meglio, anche grazie al nuovo lavoro di Brave.

«Certo, come sempre.» sorrise Brave. «Sono sempre felici di ricevere le mie telefonate, non vedono l'ora che li venga a trovare il...».

In quell'istante, smise di parlare.

«Harald...» boccheggiò lui. «Il tuo Occhio...».

Ma Harald si era già reso conto di cosa volesse dire, e subito accostò al marciapiede, imitato dagli altri.

«Cosa?» fece quest'ultimo, allungandosi una mano verso il proprio occhio dentro... dove la sua pupilla si era deformata, assumendo l'aspetto di una luminosa runa Ansuz blu.

Era l'Occhio delle Rune, un marchio oculare che solo i portatori degli Dei Polari possedevano. Rappresentava il potere che avevano ricevuto dalle loro carte. Reagiva alle minacce o alla presenza di poteri simili ai loro.

Era da molti anni che non si attivava in autonomia, eppure ora era impresso nell'occhio di Harald.

E non solo la sua, ma anche la runa Thurisaz verde e quella Haglaz magenta, rispettivamente di Dragan e Brave, si erano presentate come nuova forma delle loro pupille.

«Perché gli Occhi si sono manifestati ora?» si chiese Dragan, stupito. «È dai tempi di Z-one che non si attivavano in autonomia.».

«Quando succede, non è mai un buon segno.» alzò il capo Brave. «Tu che ne pensi, Harald?».

«Forse per voi non è lo stesso... perché il mio Occhio è associato al Dio Polare più potente... ma il mio sembra volermi indirizzare da qualche parte...» disse Harald, scrutando come in automatico i paraggi. Quando smise di girare la testa, alzò un braccio. «Andiamo da quella parte.».

«Va bene... andiamo a vedere se c'è qualche problema che concerne i nostri Dei.» annuì Dragan, rimettendo in moto il suo mezzo e seguendo Harald e Brave.

Seguendo le indicazioni dell'Occhio delle Rune percorsero alcuni isolati, fino a girare dietro ad un capannone abbandonato vicino ad un cantiere.

«Penso che siamo arrivati.» disse Harald, fermando la sua D-Wheel. «Laggiù.».

Aveva appena indicato un gruppo di persone alla luce dei lampioni, tutte in circolo. Diversi di quelli avevano facce non proprio raccomandabili, ma c'erano anche diversi ragazzi nel cerchio in mezzo alla piccola folla.

«AAAAARGH!». Un giovane venne proprio allora investito da un fendente olografico che lo prese in pieno. I membri del Team Ragnarok ebbero modo di vederlo abbassarsi tra la folla.

«E Uchida Yojen perde, signori!» esclamò un tipo che sembrava essersi improvvisato 'commentatore della serata', provocando esultanze da una parte e proteste dall'altra.

«Che cavolo, avevo scommesso su Uchida!» si lamentò uno degli spettatori.

«Va beh, sembrava più debole, l'altro tipo...» ammise un altro.

«Mai giudicare dalle apparenze, eheheh...» si fregò invece le mani un altro, raggiungendo il 'commentatore' con il pensiero di soldi da incassare.

«Duelli di strada, eh?» osservò Brave, un po' seccato. «Spero non ci siano dei nostri alunni là in mezzo... e che non sia a propri roba illegale. Però cosa c'entra questo con...?». Ma Harald era appena sceso dal proprio veicolo, avvicinandosi alla folla. «Harald! Uff...» lo seguì subito, insieme a Dragan. Si fermarono poco dopo.

Harald stava guardando alle spalle della folla. Vi erano due ragazze.

Quella seduta su dei bancali in legno abbandonati, con il ginocchio destro tra le braccia, era la ragazza dai capelli neri e violetti, Ahmya.

L'altra... era la stessa ragazza apparsa a casa sua giorni fa.

Stavolta, però, lei non indossava più quei due pezzi di abito che aveva al momento della propria apparizione: ora portava scarpe da ginnastica chiuse da strip e calze nere che le arrivavano poco sotto le ginocchia e un paio di pantaloncini scuri sotto una sorta di gonna a due pezzi disposta più in alto degli stessi – uno dei due pezzi si sovrapponeva in parte all'altro a seconda se visti da dietro o da davanti – e attaccata ad una cintura chiusa da un bottone, parte di un completo azzurro; sopra la cintura aveva una sorta di t-shirt aperta sotto il collo fin poco sopra le equilibrate forme dei seni, con una chiusura a cerniera frontale avente strisce arancioni laterali ad essa e due punte triangolari disegnate in parallelo alla sua metà inferiore. Le sue maniche, sempre corte ed anch'esse arancioni, erano aperte in alto e mostravano la parte delle braccia delle spalle. Aveva anche due guanti senza dita rossi, con polsiere corte sull'avambraccio. Sopra un braccio portava un Duel Disk, uno dei dispositivi adibiti alle partite di quei giochi di carte, bluastro e con alcune parti bianco-azzurre.

I suoi capelli bianchi come la neve erano stati sistemati, e presentavano un ordinato ciuffo frontale che partiva da destra verso sinistra, su cui era stata messa una clip verticale color gesso divisa in due sezioni da tre striscette orizzontali gialle. Anche parte dei ciuffi laterali erano stati aggiustati, disegnando tra quelli lunghi che le incorniciavano il mansueto volto e quello centrale due piccoli archi di capelli, con un terzo che ora le spuntava da un lato in cima al capo. La parte più numerosa della sua capigliatura era stata riunita in una sinuosa e sottile coda che le arrivava oltre metà schiena, tenuta insieme da una coppia di fermacapelli elastici blu con su disegnato un cristallo di ghiaccio a quattro rombi uniti, infilati uno in cima alla coda e uno verso la sua fine, dove sbucavano tre estremità della chioma.

Per finire, portava due orecchini ad anello neri da cui spuntavano tre piccole sporgenze nere, e un collarino uguale identico a quello di Ahmya, solo con la punta sporgente argentea invece che dorata.

«Aspetta... è quella ragazza dai capelli bianchi che...?» cominciò Dragan.

«Sì... non c'è dubbio.» annuì Harald, convinto. «Lo sento chiaramente attraverso il mio Occhio delle Rune... quella ragazza non è normale. È come se la sua energia vitale fosse.. incredibilmente fredda. Troppo per un essere umano comune.».

«L'avverto anch'io...» confermò Brave.

«E adesso tocca a... come si chiamava?» chiese quello che faceva da commentatore.

«'KORIHOSHI' YUKINA, scemo!» sbottò Ahmya ad alta voce.

«C-Calma, Ahmya... dicevo, 'Korihoshi' Yukina...» continuò lui. «… contro... Morimoto Daren!».

Tra la folla si fece avanti un individuo sui venticinque anni. Aveva i capelli un po' ingrigiti, appena appena allungati davanti. La sua aria tranquilla ostentava una certa nota aggressiva. Il suo vestiario, un giubbotto rosso sopra ad una giacca da ginnastica blu, e dei pantaloni neri.

«Fallo nero, Yukina.» sorrise decisa Ahmya.

«Va bene.» annuì Yukina, facendosi avanti. Proprio mentre procedeva, un tale dall'aspetto trasandato e lì vicino le si avvicinò, fermandola.

«Ehi ragazza... sei davvero uno schianto.» ammise quello, abbordando la giovane. «Perché dopo il duello non ci facciamo un goccetto?».

«Sicuro...» disse dolcemente Yukina, scambiando un rapido sguardo con Ahmya «… se fossi solo un po' più ingenua di così. Ti chiedo cortesemente di spostarti, ora.».

«Cosa?!» esclamò il tizio, alzando una mano. «Nessuno dice di no a...» prima che finisse la frase la giovane, vedendosi minacciata, gli afferrò il braccio nel momento stesso in cui tentò di afferrarla e lo tirò a sé, sfruttando il suo stesso movimento per farlo inciampare sulla propria gamba in modo da farlo piombare a terra.

«AHAHAHAHAHAH!» risero di gusto gli altri del pubblico alla scena.

«Proprio come le ho suggerito di fare... brava Yukina...» osservò soddisfatta Ahmya.

«Però, che caratterino.» si mise una mano sotto il mento Brave, impressionato.

«Ma la lasciamo fare?» chiese Dragan ad Harald. «Chiunque ella sia, se gli Occhi delle Rune hanno reagito alla sua presenza, potrebbe essere pericolosa.».

«Il 'pubblico' non si è accorto di noi... stiamo a guardare, per ora.» rispose Harald. «Apparentemente, non ho sentito niente di negativo, nello scrutarla con il mio Occhio... e il fatto che sia in compagnia sembra indicare che si è fatta un'amica, potrebbe quindi non essere una minaccia. Poi, ho come l'impressione che vederla duellare ci dirà di più su di lei...».

«Esaminiamo la situazione dunque, eh?» disse Brave, interessato. «Va bene, alla peggio siamo pronti...». Quindi si avvicinarono un altro po', abbastanza da poter assistere con gli altri senza dare nell'occhio.

«Brutta...» socchiuse un occhio il tizio, quando qualcosa parve farlo ammutolire. Gli occhi bianchi di Yukina erano su di lui... ma non solo: era come se sentisse su di sé un'intensa aura di gelo intimidatorio, ad accompagnarli, che gli fece perdere la voglia di rialzarsi.

“Mmh?” pensò Harald, richiamando il suo Occhio. Sbagliava, ad avvertire per mezzo suo delle presenze intorno a lei?

Ma fu solo un attimo, perché la presenza sembrava essersi dissolta. La ragazza si voltò, e raggiunse il lato opposto del cerchio rispetto all'avversario.

«Bello spettacolo... sembri tosta, quando ti ci metti.» disse Daren, sinceramente sorpreso dalla sua presa di posizione. «Hai fatto bene a dargli il benservito, quello era proprio un cretino.».

«Davvero lo era? Beh, spero che non lo sia anche tu.» fece un piccolo inchino Yukina. Lui sbuffò.

«Certo che no, non mi metto a flirtare con le ragazze in maniera così patetica. Non ti ho mai vista da queste parti, comunque... vieni da fuori?».

«Fammi pensare... sì, più o meno potremmo dire così.».

«In ogni caso, sappi che non ci andrò piano: non posso deludere chi scommette per me, sai.» affermò Daren, alzando un Duel Disk metallizzato. «Senza contare che ho una reputazione da duellante di strada da difendere.».

«Pensa che invece questo è solo il mio primo duello di strada.» disse amichevolmente Yukina, alzando il proprio, che si attivò all'istante.

«Ah, davvero? Però questo non mi intenerirà neanche un po' dei tuoi riguardi.» replicò lo sfidante.

«E non ho interesse che tu lo faccia, te lo assicuro!» affermò subito la ragazza. Guardò poi il proprio Deck. «Dopo tutto questo tempo... voglio un duello vero.».

«Sei nella serata giusta, allora, ma vedi di non pentirtene, una volta che ti avrò sconfitta.» disse con sicurezza Daren, parlando poi all'improvvisato commentatore: «Iniziamo o no?».

«Certo, certo...» annuì quello, che aveva appena finito di prendere i soldi da consegnare per le scommesse. «Allora... cominciate!».

«DUELLIAMO!» esclamarono gli avversari, estraendo le prime cinque carte dei rispettivi Deck.

«Inizierò io il duello.» sentenziò Daren.

[ Daren ]

>LP: 4000

>Mano: 5

>Deck: 35

 

[ Yukina ]

>LP: 4000

>Mano: 5

>Deck: 35

«Uhm... non dovrebbe essere poi così tanto male, come mano iniziale. Evoco Scarasoldato Scout Buggy in Posizione di Attacco.». Con un gioco di luci, il Duel Disk del duellante proiettò a mezz'aria una coccinella corazzata comandata da un soldato insettoide in armatura, con quattro braccia a tre dita artigliate e armato con una lunga lancia [LV/3; ATK/1000]. «Se questa carta viene Evocata Normalmente o Specialmente sul terreno, posso attivare il suo effetto per Evocare Specialmente un'altra copia di 'Scarasoldato Scout Buggy' dalla mia mano, Deck oppure Cimitero. Vieni, Scout Buggy [ATK/1000].».

«Usa un Deck Insetto.» commentò piano Brave.

«Ehi, quello è un Deck interessante!» esclamò contenta Yukina.

«Ti emozioni abbastanza, vedo...» commentò Daren, un poco sorpreso. «In ogni caso... finché ho Scout Buggy, non posso Evocare Specialmente mostri non Insetto, ma non è un problema: il mondo dei duelli si è evoluto molto nel tempo, ed ora ti mostrerò una delle sue massime espressioni. Mando al Cimitero i miei due Scout Buggy, in modo da effettuare un'Evocazione Link!».

“Evocazione Link!” pensò Yukina.

«Quello è un duellante che usa l'Evocazione Link, eh?» disse Dragan. Mentre lo diceva, una figura quadrata caratterizzata da otto triangoli distribuiti tra i suoi quattro lati si materializzò sotto gli Scout Buggy volanti. Questi, a quel punto, si convertirono in turbini verdi che confluirono in due di quei triangoli, accendendoli di rosso e causando lo scaturire di una potente energia luminosa dalla stessa figura quadrata.

«Inserendo questi due mostri Insetto nel Portale Link, ho diritto ad Evocare questo mostro di Classificazione Link 2.» dichiarò Daren, prima di inserire una carta in una delle due fessure sulla 'lama' del suo Duel Disk e di alzare un pugno dicendo: «Evocazione Link!». Dalla luce del quadrato – noto appunto come Portale Link – emerse un insetto cornute grande quanto un essere umano, cavalcato da un altro soldato insettoide con una corazza in parte argentea e in parte verde, simile a quella di uno shogun. «Ecco a voi Scarasoldato Armatura Corno [Link; LINK-2; ATK/1000; ↑↓] !».

“Un Mostro Link, uh...” pensò mentalmente Yukina.

“Con questo mostro potrei ottenere un'Evocazione Normale extra... peccato che non abbia altri mostri Evocabili Normalmente, al momento...” pensò Daren, guardando le carte rimastegli tra le dita , “… ma per un duellante esperto come il sottoscritto questo non è obbligatoriamente un problema.”. Quindi, con un sorriso, mostrò un'altra carta, annunciando: «Aztekipede il Verme Guerriero non può essere Evocato via Evocazione Normale o Posizionamento, però se bandisco un mostro Insetto nel mio Cimitero posso Evocarlo tramite Evocazione Speciale. Bandisco uno degli Scout Buggy usati poco fa per l'Evocazione Link... e lo Evoco Specialmente.». Il terreno venne 'olograficamente' frantumato, lasciando che un torreggiante millepiedi dalla testa munita di lunghe zanne ricurve e quattro occhi rossi si ergesse in tutta la sua lunghezza [LV/4; ATK/1900].

«Quel tipo ha orchestrato la tua Evocazione Link per creare le condizioni per un successivo follow-up di un altro mostro.» osservò Dragan.

«E questo immagino sia solo l'inizio...» socchiuse gli occhi Harald, a braccia conserte.

«Ora inserisco Armatura Corno di Classificazione Link 2 e Aztekipede il Verme Guerriero, entrambi di Tipo Insetto, nel Portale Link.» continuò Daren, facendo sì che il Portale Link si rimanifestasse e che i suoi mostri, stavolta divenuti vortici neri, accendessero stavolta non due, ma ben tre grazie alla divisione di quello di Scarasoldato Armatura Corno. Di nuovo, un bagliore. «Evocazione Link! Evoco... Seraphim Farfallio!» a quel punto, a manifestarsi, fu una farfalla dotata di tre coppie di ali dalle intense sfumature blu [Link; LINK-3; ATK/2100; ↙↑↘].

«Un Mostro di Classificazione Link... 3.» disse Yukina.

«Già: nel caso non lo sapessi, i Mostri Link possono essere impiegati per altre Evocazioni Link contandoli sia come un singolo Materiale Link che come un equivalente della loro Classificazione Link, per facilitare l'Evocazione di quelli nuovi. Per questo Armatura Corno di Classificazione Link 2 è contato come due materiali per Seraphim, che diversamente – essendo di Classificazione Link 3 – richiederebbe tre mostri.» spiegò l'opponente.

«Beh... lo sapevo, naturalmente.» ammise Yukina, sincera. «Anche se non è una meccanica di Evocazione con cui ho particolare pratica...».

«Ti converrà abituartici in fretta... perché diversamente ne finirai schiacciata! Attivo l'effetto di Seraphim Farfallio! Se questa carta viene Evocata Link, immediatamente guadagna un segnalino per ogni mostro Insetto che ho usato come suo Materiale. Dato che ho utilizzati due, guadagna un paio di questi segnalini.» vicino alla farfalla apparvero altre due farfalle verde acqua eteree, rappresentanti i segnalini ottenuti [Segnalini: 0+2 = 2]. «Per il suo Effetto Continuo, Seraphim Farfallio guadagna anche 200 punti d'Attacco per ognuno di questi segnalini. 400, nel caso corrente [ATK/2100+400 = 2500]. Posiziono poi una carta coperta e, con questo, termino il mio turno.».

Un animato vociare circolò tra gli spettatori.

«Morimoto non sembra essere partito troppo bene, anche se ha schierato un Mostro Link di Classificazione Link 3...» osservò uno, a braccia conserte.

«Non ti preoccupare... Morimoto Daren ha ottenuto buone posizioni anche ad alcuni tornei locali, sicuramente non è così in difficoltà come può sembrare.» lo rassicurò un altro.

“Questo... è un duello vero...” pensò intanto Yukina. Si era messa una mano sul petto... come se stessa ascoltando il proprio battito cardiaco. “Posso già sentirlo... è diverso da quelli che ho disputato nella mia mente... e dai piccoli duelli-test che Ahmya ha voluto che facessi con lei sul suo computer, solo per vedere quanto ero abile.”. Alzò lo sguardo, concentrandosi su ciò che provava. “È questa... l'eccitazione di chi sta per disputare il proprio primo turno contro avversari reali? Ho aspettato secoli per sentirla in versione reale. Quindi... non lasciamola andare troppo presto!”. Prese la prima carta del suo Duel Disk, e disse: «Tocca a me. Pesco per turno!».

[ Daren ]

>LP: 4000

>Mano: 2

>Deck: 34

 

[ Yukina ]

>LP: 4000

>Mano: 6

>Deck: 34

«E qui attivo l'altro effetto di Seraphim Farfallio!» la interruppe prontamente Daren.

«Eh?» si interruppe lei.

«Il mio mostro ha un Effetto Rapido, ma a causa delle sue restrizioni potevo attivare solo un suo effetto per turno, e solo una volta per turno... ora che siamo nel tuo, sono libero di agire con quello. Rimuovendo un segnalino da questa carta durante il turno di entrambi i giocatori, infatti [Segnalini: 2-1 = 1], posso Evocare Specialmente un mostro Insetto di Livello 4 o inferiore dal mio Cimitero in Posizione di Difesa. Evoco Specialmente lo Scout Buggy rimasto nel mio Cimitero.». Una delle farfalle cambiò forma, trasformandosi nel mostro caduto [DEF/300]. «E poiché Scout Buggy è stato Evocato Specialmente, il suo effetto viene innescato e posso Evocarne Specialmente la sua ultima copia dal mio Deck [DEF/300]. Certo, poiché ora Seraphim ha un segnalino in meno, perde 200 punti d'Attacco [ATK/2500-200 = 2300], ma è stato un prezzo da pagare più che ragionevole.».

«Oooh...» fecero le persone intorno a loro.

«In una mossa ha evocato altri due mostri...» sussurrò tra sé Ahmya. Sospirò, pensando:“Però, il suo è un Deck Scarasoldato... se ha deciso di Evocare quegli Scout Buggy adesso è probabilmente per soddisfare le condizioni di attivazione di una carta che richiede la loro presenza... quella carta...” nel pensare ciò, puntò lo sguardo sulla carta coperta dell'avversario di Yukina.

“Forse ho un po' reso palese la mia mossa... ma era necessario.” pensò Daren, sicuro di sé. “Con un altro Scout Buggy, nel prossimo turno, dovrei essere in grado di Evocare il mio Ace Monster...”.

“Scarasoldati...” considerò mentalmente anche Yukina, contemplando le opzioni. “Li ho affrontati alcune volte, nella mia mente. Posso sicuramente fare qualcosa a riguardo...”. Guardò la propria mano, e prese una carta. “È il momento di procedere.”. Dunque, posò la carta sul Duel Disk, dichiarando: «Io Evoco Rivelatore della Barriera di Ghiaccio, in Posizione d'Attacco.».

Davanti a lei apparve un nuovo ologramma... quello di una donna dai lunghi capelli rossi, con un abito a veli dalla lunga gonna, blu e bianco, dalle spalle scoperte e con una lunga sciarpa, che stringeva in una mano un lungo scettro con un oggetto sulla cima celato da un involucro grigio tenuto insieme da un filo legato tutt'intorno [LV/4; ATK/1700].

«Barriera di Ghiaccio, hai detto?» si sorprese Daren.

«Sbaglio o quello è un Deck piuttosto raro da vedere in giro?» chiese un ragazzo del gruppo.

«Togli pure il 'piuttosto': non è affatto comune.» replicò un altro. «Non che sia tutto questo granché...».

«Un Deck Barriera di Ghiaccio... molto particolare, come scelta...» ponderò Daren, con uno strano sguardo. Poi, chiuse gli occhi, alzando un braccio con nonchalance. «Tuttavia... per quel che ne so, in genere si tratta di un Deck di quart'ordine, buono al più per le partite tra amici, non certo per un duello di strada... e non certo all'altezza del mio.».

«Ehi, non parlare così delle mie carte!» protestò Yukina. «Questo... è praticamente il Deck del mio spirito!».

«Il Deck del tuo spirito, uh.» sogghignò lui. «Ne deduco che sia un Deck a cui tieni molto. Ma in ogni caso ti informo che la tua affezione per un mazzo del genere non ti aiuterà a battermi, nemmeno in dieci anni. Presumo di averti sopravvalutata...».

«MMMMH...» si morse un labbro Yukina, oltraggiata, pensando: “Questa... dev'essere la rabbia che si prova verso un altro umano...”.

«Un po' antipatico, l'amico...» osservò Brave, critico.

«Comunque, 'the show must go on', non è vero?» continuò Daren. «Procedi pure... fammi vedere fin dove puoi arrivare, con il Deck che ti ritrovi.».

«Senz'altro!» scattò Yukina.

«Ohi, Yukina!» alzò la voce Ahmya, facendosi sentire da dietro, dove il cerchio di persone era rotto per lasciarla guardare. «Se vuoi rifargli i connotati, ti consiglio di evitare di farti provocare: dimostraglielo con classe, con le carte. Al massimo... lo meno io dopo.».

«Ah... ok... Farò così, allora.» si girò un attimo la ragazza dagli occhi bianchi, tornando concentrata. «Continuo attivando dalla mia mano l'effetto di Oratore per la Barriera di Ghiaccio.».

«Oratore?» domandò Daren, fattosi più serio.

«Se controllo un mostro 'Barriera di Ghiaccio', posso evocare specialmente dalla mia mano questa carta sul terreno.» spiegò la ragazza.

“In questo modo può avere un altro mostro sul campo.” pensò l'opponente, serio. “Se non sbaglio, Oratore ha 1000 punti d'Attacco... se ha attivato ora il suo effetto, è perché vuole usarlo con Rivelatore per distruggere entrambi i miei Scout Buggy. Speravo di usarla contro l'effetto di Rivelatore per evitare che tenesse anche un solo mostro, ma a questo punto...”. Ponderato ciò, decise di annunciare: «Attivo la mia carta coperta: Vola e Pungi Scarasoldati! Quando controllo un mostro 'Scarasoldato', e il mio avversario attiva l'effetto di un mostro, questa Carta Contro-Trappola nega l'attivazione dell'effetto e distrugge la carta attivata. Perciò devi spostare Oratore al Cimitero, invece che sul tuo Terreno.». Yukina si trovò costretta ad obbedire, mettendo la carta nello scomparto del Cimitero vicino alle Zone del suo Duel Disk.

«Ma così l'ha costretto a usare quella Trappola.» osservò Dragan. «Credo fosse l'obiettivo della ragazza.».

«Già: Scarasoldato ha un'unica Carta Trappola che richieda la presenza dei loro mostri per l'attivazione, quindi l'entrata in scena degli Scout Buggy ha reso chiara l'identità della carta Posizionata, e la prospettiva di perdere entrambi i mostri che la rendevano usabile in questo turno ha costretto Morimoto ad usarla immediatamente per quantomeno essere sicuro di rallentare l'avversaria.» commentò Harald.

«Oh? Suppongo che il fatto che ci abbia pensato voglia dire che non è una novellina.» disse Brave.

«Ora che hai perso la tua carta coperta, procedo attivando l'effetto di Rivelatore della Barriera di Ghiaccio.» continuò Yukina. La parte superiore dello scettro del suo mostro venne scoperta, mostrando uno specchio dalla cornice di ghiaccio, circondato da tre piccole teste di drago dagli occhi arancioni che si illuminarono. «Scartando una carta dalla mia mano, posso Evocare Specialmente un mostro Tuner 'Barriera di Ghiaccio' dal mio Deck. Per il resto del turno, però, potrò Evocare Specialmente solo mostri di Attributo ACQUA.».

«E qui entra in scena la mia seconda trappola!» affermò Daren, scartando a sua volta qualcosa dalla mano. «Attivo dalla mano l'effetto di Fioritura di Cenere e Gioiosa Primavera!».

«Come?!».

«Se attivi un effetto che Evoca Specialmente mostri, aggiunge carte alla tua mano o manda carte al Cimitero dal tuo Main Deck, posso scartare questa carta dalla mano per annullare quell'effetto.>> continuò l'avversario. Una ragazzina dalle orecchie feline scalza apparve per un attimo, e la sua influenza parve 'spegnere' gli occhi dello specchio di Rivelatore.

«Che palle...» sbottò Ahmya, contrariata.

«GRANDE, Morimoto!» esclamarono forte i tifosi del contendente.

«Dovresti saperlo, ma esistono diversi effetti che possono essere usati anche dalla mano nel turno di altri giocatori per rispondere alle mosse altrui.» chiuse gli occhi Daren, altezzoso. «Senza l'effetto del tuo Rivelatore, non hai più la possibilità né di Evocare Specialmente il mostro Tuner che volevi, né tanto meno di Evocare Synchro un nuovo mostro.».

«A dire il vero, non è affatto così.» scosse il capo Yukina. «Nei fatti... quel mostro Tuner apparirà lo stesso.».

«Cosa?» riaprì le palpebre il duellante di strada. «Devi star scherzando: come può, se...». Poi si interruppe, spostando lo sguardo sul Duel Disk della ragazza. «Un momento... non mi dirai che... la carta scartata per Rivelatore è...?».

«Eeeesatto!» esclamò Yukina, mostrando prontamente la seguente carta. «Attivo dalla mia mano la Magia Continua Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio!» sul campo si manifestarono diversi esagoni gialli, che si chiusero tutt'intorno ad una sezione di marciapiede di fronte alla ragazza, formando una sorta di torre. «Quando questa carta viene attivata, posso scegliere come bersaglio un mostro 'Barriera di Ghiaccio' di Livello 4 o inferiore nel mio Cimitero ed Evocarlo Specialmente. Uso questo effetto per Evocare Specialmente Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio.». Di fronte alla torre si materializzò con un bagliore di luce gelida una piccola salamandra dal dorso blu e dai profondi occhi verdi, con un esagono dal contorno dorato e l'interno nero che gli fungeva da corona [Tuner; LV/1; ATK/400].

«Dannazione... è riuscita comunque ad Evocare un Tuner.» osservò contrariato Daren. «E, come se non bastasse, entrambi i suoi mostri sono dei 'Barriera di Ghiaccio'...».

«Il Deck Barriera di Ghiaccio fa dell'unità il suo punto forte.» disse Yukina. «Quando ci sono più dei suoi mostri tematici in campo, molti di loro guadagnano dei poteri addizionali. Pertanto, adesso che ho Rivelatore sul terreno insieme a Hexa Spirito, non puoi Evocare tramite Tributo nessun mostro. E per quanto riguarda Hexa, essendo anch'egli insieme ad un altro mostro 'Barriera di Ghiaccio', il suo di Effetto Continuo ridurrà l'Attacco e la Difesa di tutti i tuoi mostri di 500 punti [Scarasoldato Scout Buggy 1 e 2: DEF/300-500 = 0; ATK/1000-500 = 500] [Seraphim Farfallio: ATK/2300-500 = 1800]!».

«Tsk...» fece Daren.

«E ora, il passo successivo! Uso Rivelatore ed Hexa Spirito per attaccare i tuoi Scout Buggy.». I due mostri si fecero avanti, e mentre la figura femminile distruggeva il primo insetto con un colpo dello scettro l'altro scatenava dallo stemma sulla sua testa una tempesta di cristalli di ghiaccio che lo congelò e distrusse il proprio bersaglio.

«Bene, ha distrutto i due Scout Buggy.» osservò con un sorriso Ahmya.

«Queste azioni sono inutili!» affermò Daren, agitando un braccio. «Avrai anche distrutto i miei mostri, ma Seraphim è ancora in piedi... peccato, perché se i tuoi mostri fossero stati un po' più forti avresti potuto eliminarlo. E siccome ha ancora un Segnalino, rigenererò i miei Scout nel prossimo turno.».

«Ne sei sicuro?» replicò Yukina. «Guarda che ho sempre un mostro Tuner sul mio terreno.».

«Cosa?» disse lui, pensando al contempo:“Vuole forse Synchro Evocare con il suo Tuner? Ma la somma dei suoi Livelli è appena di 5... non può fare molto con le carte Synchro attualmente esistenti di quel Livello.”.

«Passo nella mia Main Phase 2, e attivo l'effetto secondario di Hexa Spirito.» continuò la ragazza. «Hexa Spirito può mandare dal Deck al Cimitero un mostro 'Barriera di Ghiaccio' di Livello 3 o inferiore e guadagnare il suo Livello fino alla fine del turno. Mando al Cimitero Zuijin della Barriera di Ghiaccio di Livello 2 e ne copio così il Livello per Hexa [LV/1 → 2].».

«Mi ero dimenticato che Hexa aveva quell'effetto...» mormorò Daren. «Un Mostro Synchro di Livello 6, dunque? Chi, Dewloren? Oppure...». Ma, davanti al sorriso della ragazza dai capelli bianchi come la neve, in quel momento comprese. «… Oppure... davvero, come sospettavo, tu hai...?».

A quelle considerazioni, anche il pubblico parve in tensione.

«Quella ragazza... potrebbe avere uno di quelli?» disse uno, incredulo.

«Ma no... sono carte rarissime...» fece un altro. «Può una come quella averne una?». Harald, Dragan e Brave parvero ugualmente un po' sorpresi.

«Allora, allora, allora...» fece Yukina, continuando ad abbozzare il suo sorriso «… è il momento di metterci in azione, amici miei!» alzò quindi un braccio con entusiasmo «Sintonizzo Rivelatore della Barriera di Ghiaccio di Livello 4 con il mostro Tuner Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio diventato di Livello 2!».

Hexa Spirito chiuse gli occhi, e in quel momento il suo corpo diede vita a due anelli verdi che si librarono in aria. Rivelatore vi saltò attraversò. Intanto, la ragazza estrasse da uno scomparto del suo Duel Disk una carta, e il suo Rivelatore della Barriera di Ghiaccio in mezzo agli anelli luminosi divenne trasparente, mostrando quattro stelle al suo interno.

«Dopo un'eternità...» disse Yukina, lanciando in alto la carta e facendola appoggiare al volo al suo indice, dove muovendo la mano fece girare la carta su se stessa manco fosse una trottola, facendo anche l'occhiolino prima di afferrarla e di posarla sul Duel Disk «… possiamo finalmente giocare insieme!».

«Ooohh...» fecero i presenti a quell'incredibile acrobazia, mentre il suo ultimo gesto portava una luce verde ad attraversare le stelle prodotte da Rivelatore, ora allineatesi, e proiettare una colonna di luce che si erse alle sue spalle.

“Questa sensazione...” pensò Harald, riattivando il suo Occhio delle Rune.

«Dal Primo Sigillo spezzato, giunge uno dei Draghi Glaciali!» esclamò Yukina, recitando il classico Cantico di Evocazione da sempre usato nel mondo per tradizione nei duelli per le proprie carte principali. Al contempo, dalla colonna di luce parve apparire per un attimo uno degli esagoni di Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio, che si divise in due e si spezzò in mille pezzi, lasciando fuoriuscire una bufera di neve [4+2 = 6]. La colonna di luce svanì del tutto, mentre una massa azzurro-ghiaccio si rendeva visibile attraverso la bufera... allungandosi tutt'intorno.«Che la sua tremenda aura gelida allontani coloro che cerchino di sottometterlo, che essa sia il freddo monito della loro fine imminente! Evocazione Synchro!».

Un paio di occhi arancioni e un gemma tra di essi brillarono attraverso la neve, e delle ali si spalancarono di colpo, lasciando scivolare due fredde braccia di ghiaccio che si allungarono in avanti, mentre un drago dal corpo serpentesco sollevava una testa simile per forma ad una stella a sei punte di ghiaccio, rilasciando aria gelida dalla sua bocca, mentre il suo corpo serpentesco si stendeva ancor più lungo il terreno di gioco, l'estremità della coda con un'allargata lama appuntita.

«La Prima Lancia Liberata... Brionac, Drago della Barriera di Ghiaccio!».

«RrrrrrrOOAAARRRRRRR!!» ruggì con ferocia il drago, avvolto in un'aura eterea, nell'inarcare il collo verso Daren [Synchro; LV/6; ATK/2300].

«Quel mostro...!» esclamò Dragan.

« Non c'è dubbio... è uno dei tre Draghi della Barriera di Ghiaccio... uno dei Draghi Glaciali del Duel Terminal!» osservò Brave, impressionato.

Tutti quanti erano a bocca aperta davanti a quell'apparizione.

«Come supponevo...» sorrise nervosamente Daren. «Di per sé il Deck Barriera di Ghiaccio non è un Deck di quart'ordine perché sia necessariamente debole... ma perché le sue carte di maggior valore, i Draghi della Barriera di Ghiaccio, sono così rari che praticamente nessuno è stato in grado di metterli insieme per comporre il Deck. Se ti sei fatta avanti in un duello di strada, ho supposto che ne avessi uno...» socchiuse quindi gli occhi. «Quindi giochi Brionac, eh? Ma avere solo un Drago Glaciale non ti consentirà di superare il mio Deck.».

«Ti spiace se ti do un'informazione extra in proposito?» alzò la voce Ahmya alle loro spalle. Aveva un sorriso irriverente stampato in volto. «La mia amica, sai... non ha solo Brionac... ha tutti e tre i Draghi della Barriera di Ghiaccio nel proprio Deck.».

«C... COSAAAA?!» esclamò l'opponente, rimanendo incredulo all'affermazione.

«E non una sola copia ciascuno, sappilo.» sorrise a sua volta Yukina, innocente.

«EEEEEEEEEH?!» fecero in coro gli altri presenti.

«Com'è possibile?!» disse uno spettatore. «Non può dire sul serio!».

«Però... quel Brionac...» fece notare un secondo.

«M-Ma chi è questa 'Korihoshi' Yukina?!» si chiese incredulo un altro. Anche gli altri continuarono a farsi domande, ostentando ancora incredulità gratuita.

«È... seria?» si mise una mano sulla testa Brave. Invece, Harald era più serio, e il suo Occhio delle Rune era di nuovo attivo.

“Lo sapevo...” pensò Harald, concentrato piuttosto sul drago Evocato. “Quello non è solo un semplice ologramma... c'è l'intensa attività del vero spirito di uno dei Draghi Glaciali del Duel Terminal, in esso.”. Spostò quindi l'Occhio da Brionac a Yukina. “E l'energia che rilascia... sembra connettersi direttamente alla sua. Chi è quella giovane?”.

 

 

-Nota dell'Autore (parte secunda) -

EEEE qui si ferma il capitolo xD Per ora ci sono poche informazioni su quella che penso abbiate capito bene è la protagonista. Comunque spero che vi piaccia come primo capitolo...

E spoiler, Korihoshi (un 'cognome' falso come giuda, Ahmya docet) non è altro che l'unione delle parole giapponesi 'kori' e 'hoshi', ghiaccio e stella. Penso che possiate tirare da voi le somme con il titolo.

Avrei in verità potuto tranquillamente evitare di spiegarlo ora, Ahmya probabilmente ce lo spiegherà presto, ma mi pareva giusto chiarire il motivo dietro al titolo... dopotutto ha degli effettivi legami con il ghiaccio...

???: «SÌ, SÌ! INTANTO NOI LAVORIAMO!».

Ah, scusate, i miei 'assistenti' stanno lavorando per riaprire il vecchio Studio Tetro, ora ribattezzato Studio di Cyber per ovvi motivi.

???: «NA' MANO NO?».

Direi di no, sono il capo qui!

Anyway, vi ringrazio di aver letto fin qui, e ci sentiamo alla prossima. Buon proseguimento, a presto!

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Capitolo 2
*** Il Sentiero di Ghiaccio ***


Capitolo 2 – Il Sentiero di Ghiaccio.

 

«Non solo Brionac... tutti e tre...» borbottò tra sé Daren. Non riusciva ancora a credere totalmente a quell'informazione...

Però questo non gli evitò di assumere un'espressione più coinvolta.

«Uh?» fece Ahmya, vedendola.

«E così, avresti ogni singolo Drago Glaciale...» cominciò il duellante dei mostri Scarasoldato. «Suppongo che dovrò prenderti più seriamente, nel caso che questa sia la verità...».

«È la verità!» esclamò Yukina.

«Come ti pare. Sta di fatto che se hai almeno Brionac, l'incontro sarà più movimentato di quanto non sarebbe stato altrimenti. Ma questo non mi farà retrocedere di un millimetro.».

«Grande, Morimoto...» mormorò uno dei suoi sostenitori, che insieme ad altri erano rimasti colpiti dal suo approccio.

«Nemmeno l'eventualità di affrontare i Tre Draghi Glaciali del Duel Terminal lo spaventa, è davvero uno tosto!» esclamò un altro.

«Mmmh...» mormorò Yukina, pensosa, con una mano sul viso. Rifletté:“Questa sensazione... è come se avvertissi la sua sicurezza. È davvero deciso...”. Sorrise ancora. “I duelli sono incredibili... sembrano farti percepire le emozioni dell'avversario. Ma, in ogni caso... anch'io sono decisa!”. Quindi proseguì: «Attivo l'effetto di Brionac, Drago della Barriera di Ghiaccio [Synchro; LV/6; ATK/2300]! Scartando un qualunque numero di carte dalla mia mano, posso bersagliare lo stesso numero sul tuo terreno per farle tornare in mano.».

«Accidenti, non va bene!» esclamò di nuovo uno sostenitori del duellante di strada. «Seraphim Farfallio era tornato al suo Attacco normale dopo che Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio era finito al Cimitero [Link; LINK-3; ATK/1800 → 2300; ↙↑↘], e adesso è l'unica sua carta sul terreno.».

«Quindi, anche se non può più attaccare, Brionac può disporre ugualmente di quel Mostro Link.» osservò Dragan a braccia conserte.

«Non per niente è uno dei Draghi della Barriera di Ghiaccio.» aggiunse Brave.

«Ma sì... fai pure tornare nel mio Extra Deck Seraphim.» disse Daren, tutt'altro che scoraggiato, indicandola. «Quest'abilità drenerà comunque quel che resta della tua mano, e questo tornerà tutto a mio vantaggio.».

«Sapevo che l'avresti detto, ma non sarà così.» affermò Yukina. «Uso dal Cimitero un altro effetto di Rivelatore della Barriera di Ghiaccio: se devo scartare carte dalla mia mano, o mandare carte dalla mia mano al Cimitero, per attivare l'effetto di un mostro 'Barriera di Ghiaccio', posso bandire questa carta dal mio Cimitero al posto di scartare o mandare al Cimitero una di quelle carte.».

«Cosa?» si sorprese Daren.

«Siccome ho solo una carta da scartare, bandisco Rivelatore per pagare l'intero costo dell'effetto di Brionac.». L'immagine trasparente di Rivelatore apparve davanti a Brionac, dividendosi poi in schegge di luce fredda che si diressero verso Brionac, il quale con un sommesso ruggito le assorbì in sé. «Il mio drago è felice di unirsi alle danze... e te lo dimostrerà lasciandoti ammirare la sua abilità in battaglia. Con questo effetto bersaglio Seraphim Farfallio.» un'aura di ghiaccio apparve intorno al grande drago, avvolgendolo completamente. «Vai! Freezing Dreadful Aura!».

«Sssssh...» sibilò il drago, puntando gli occhi sul suo bersaglio mentre emetteva vapore delle fauci: la sua aura si espanse rapidamente tutt'intorno, e le ali dell'insetto si coprirono di brina, prima che il suo ologramma svanisse autonomamente nel nulla.

«Grrr...» ringhiò piano Daren, nel riporre il proprio mostro in uno scomparto laterale rispetto a quello per il suo Deck.

«E, dopo questo...» continuò Yukina, esaminando la propria mano. Pensò tra sé: “La Carta Trappola nella mia mano dovrebbe rallentarlo... ma nella mia mente ho avuto a che fare con quel Deck, e so che potrebbe non essere sufficiente. Fortunatamente ho ancora una mossa da fare, per stare sicura...”. Quindi, disse: «Bandisco dal mio Cimitero Oratore per la Barriera di Ghiaccio ed attivo il suo ultimo effetto, con cui se ho un mostro 'Barriera di Ghiaccio' sul mio terreno posso Evocare Specialmente un Segna-Barriera di Ghiaccio sul mio terreno.» un Segna-Mostro dalle fattezze di uno degli esagoni di luce della carta Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio si formò sul campo [LV/1; DEF/0]. «Posiziono questa carta coperta e passo in End Phase, terminando il turno.».

«QUESTO SÌ che è un ribaltamento!» esclamò il tale che faceva da 'commentatore'. «Sembra che, dopo le difficoltà iniziale, 'Korihoshi' sia passata in vantaggio!».

«E in questo modo Morimoto si ritrova senza alcuna carta in avanscoperta.» aggiunse per conto proprio Brave.

«Non è quello il punto più importante però.» osservò piano Dragan, guardando Harald. «Da quanto ci hai detto, e da quello che anche noi sentiamo con i nostri Occhi, dovremmo concentrare ancora di più la guardia su quella ragazza.».

«Dici bene.» confermò Harald. «Per ora, però, lasciamo che porti a termina la sua sfida... decideremo il da farsi a tempo debito.».

“Anche se non pensavo ad arrivare a questa situazione, i miei piani di gioco sono ancora validi.” pensò Daren, sicuro di sé. “In fondo Brionac ha un attacco limitato... distruggerlo non dovrebbe essere complicato. Se poi pescassi un altro mostro Insetto...”. Ponderato ciò, procedette annunciando. «È il mio turno. Pesco.».

[ Daren ]

>LP: 4000

>Mano: 2

>Deck: 32

 

[ Yukina ]

>LP: 4000

>Mano: 1

>Deck: 33

Quando vide la carta pescata, però, la sua espressione cambiò. «Eheheh...». Fissò quindi Yukina. «Ragazza mia... non hai proprio fortuna oggi...».

«In che senso?» chiese Yukina, perplessa.

«Semplicemente perché ho pescato una delle carte migliori che potessi pescare in questo istante.» affermò lui. «Sta a vedere! Attivo la Carta Magia Terreno Formazione Scarasoldati!». Uno slot laterale del Duel Disk si aprì, in cui inserì la propria carta.

Come lo fece, il capannone e la strada intorno a loro svanirono nel nulla, venendo immediatamente rimpiazzati da un ambiente verde e incontaminato... con loro e il pubblico circondati da orde di insetti umanoidi sopra i insetti usati come cavalcature di vari tipi e dimensioni.

«Oh... ho...» fece Yukina, sentendosi inquietata da tutte quelle presenze intorno a sé. Anche se era consapevole che si trattasse solo di ologrammi, sembrano così veri che non era esattamente rilassante, starvi in mezzo.

«È proprio il caso di dirlo: è il momento di fare sul serio.» affermò Daren, alzando una mano. «Ti farò vedere perché gli Scarasoldati sono i conquistatori degli insetti. Attivo l'effetto di Formazione: scelgo un mostro 'Scarasoldato' nel mio Cimitero e lo Evoco Specialmente. Vieni qui, Scarasoldato Scout Buggy.» l'insetto rinacque dalle sue ceneri [LV/3; ATK/1000]. «Ma il mostro appena Evocato non può attaccare questo turno, e io perdo Life Points pari al suo Attacco originale [Daren LP: 4000-1000 = 3000]. Tuttavia, dovresti sapere benissimo cosa succederà, adesso che Scout Buggy è stato Evocato Specialmente...».

«Sì... che ne puoi Evocare un altro.» ammise Yukina, e infatti una seconda copia del mostro apparve, presa dal Cimitero [ATK/1000].

«Quei Life Points erano proprio un piccolo prezzo per ricostruire le mie armate di Scarasoldati... e il numero è tutto.» affermò l'opponente. «Ora inserisco i due Scout Buggy di Tipo Insetto nel Portale Link.». Di nuovo, il Portale Link si manifestò, accogliendo i due mostri convertiti in turbini colorati nelle sue Frecce Link. «Evocazione Link! Nella Zona Mostri Extra, Scarasoldato Armatura Corno [Link; LINK-2; ATK/1000; ↑↓]!».

«Un altro Armatura Corno...» mormorò la ragazza coinvolta nel duello.

«La mia formazione non può che migliorare, ora...» sorrise Daren. «Dato che finalmente ho altri tre mostri Insetto nel mio Cimitero, posso attivare l'effetto del mio primo Scarasoldato Armatura Corno proprio da laggiù. Bandendo altri tre mostri Insetto dal mio Cimitero – Aztekipede il Verme Guerriero e i due Scarasoldati Scout Buggy – posso Evocarlo Specialmente una seconda volta, a condizione che non vada di nuovo al Cimitero ma che venga invece bandito non appena lascerà il campo di battaglia [ATK/1000]. E adesso...» il suo sorriso si fece più largo «… è il momento che il mio asso nella manica scenda in campo! Inserisco i miei due Scarasoldati Armatura Corno di Classificazione Link 2, entrambi trattati come due Materiali, nel Portale Link!». Le due creature, divenute vortici neri, si divisero a metà ed entrarono in quattro diverse frecce del quadrato, accendendole.

«Questo...» mormorò Yukina, mentre un'esplosione si allargava dalla luce emessa dal Portale Link.

«La gloria degli Scarasoldati si fa ancora più grande!» recitò l'avversario. Sei gigantesche zampe calpestarono il terreno, «Ecco la possente forza che li guida all'attacco, vincendo tutto e non lasciando niente! Nessuno sfuggirà alla sua conquista!» tre grandi corni si palesarono dal fumo, scintillando di luce azzurra insieme a due enormi arpioni argentei ai lati del suo corpo. «Evocazione Link! Vinci, Scarasoldato Gigante Invincibile... ATLAS!».

«SKREEEEEEEE!». Il verso di un enorme Scarabeo Atlas corazzato, che portava sul dorso una piccola fortezza munita di ben due torrette presiedute da soldati insetto balestrieri, risuonò sulla scena, al che questi si erse davanti a Yukina e al suo drago [Link; LINK-4; ATK/3000; ↙↑↓↘].

«Scarasoldato Gigante Invincibile Atlas?!» esclamò Ahmya, balzando in piedi. «Evocare un Mostro Link di Classificazione 4 proprio ora...».

«Quello potrebbe essere tosto...» commentò Brave. Gli spettatori dalla parte di Daren presero ad esultare.

«ECCOLO, ATLAS!» applaudì uno.

«Con il suo Ace Monster, la situazione cambia!» esclamò un secondo.

«Esatto, questo è il mio Ace Monster.» affermò Daren, sicuro di sé. «Il mio biglietto per il dominio del duello.».

«Beh... Atlas... è un mostro potente...» ammise Yukina. «… io e Brionac però siamo pronti.».

«Già, lo immagino.. ma questo non è tutto.» continuò lui, mostrando una carta. «Mischio nel mio Deck i tre Scarasoldati Scout Buggy attualmente banditi, per Evocare Specialmente Scarasoldato Pesante Potente Neptune dalla mia mano.». Un secondo insetto di dimensioni fuori scala, uno Scarabeo Nettuno, su cui era installata un'altra fortezza – ma stavolta presieduta da arcieri anziché da balestrieri – con ben tre cannoni applicati ai lati e alla cima della fortificazione si materializzò all'improvviso [LV/8; ATK/3000]. «Questa carta non può essere Evocata Normalmente o Posizionata, deve prima essere Evocata Specialmente dalla mano mischiando tre mostri Insetto banditi nel mio Deck.».

«U-Un altro mostro da 3000 punti d'attacco in un turno solo...» si impressionò la ragazza.

«Rilassati, non ho intenzione di sfruttare questa carta per attaccarti. Infatti la Tributo subito per attivare l'effetto di Invincibile Atlas.». Il secondo mostro convocato svanì tanto presto quanto era giunto in scena.

“Ha sacrificato il suo mostro potente?” pensò Ahmya, colta alla sprovvista.

«Ad ogni turno Invincibile Atlas può Tributare un mostro Insetto per scegliere ed attivare uno tra due effetti.» spiegò il duellante di strada. «Quello che scelgo è il seguente: Evocare Specialmente un mostro 'Scarasoldato' direttamente dal mio Deck. Evoco Scarasoldato Pungiglione Lanciere.». Al posto del mostro appena svanito si presentò sulla sua cavalcatura ronzante simile ad una vespa dall'affilato pungiglione un cavaliere insetto armato di lunghe lance dalla luminosa punta verde [LV/7; ATK/2400].

«Pungiglione Lanciere...» ripeté Yukina.

«Ti starai chiedendo perché ho Tributato un mostro con 3000 punti d'attacco in favore di uno con soli 2400... Beh, eccoti la risposta. Attivo l'effetto di Pungiglione: se Evocato Normalmente o Specialmente, posso aggiungere una Carta Magia o Trappola 'Scarasoldato' direttamente dal mio Deck alla mia mano. E la mia scelta ricade sulla Carta Magia Discesa Scarasoldato... che attivo subito: tramite il suo effetto Evoco Specialmente un Segna-Scarasoldato sul mio terreno. E non solo, perché siccome controllo un mostro Insetto con 3000 o più punti d'Attacco, ossia Invincibile Atlas, posso anche distruggere una Carta Magia o Trappola sul terreno una volta avvenuta l'Evocazione.».

«Oh no!» fece subito la ragazza. In quel momento, da Invincibile Atlas venne scagliato in aria un insetto chiuso in un guscio puntuto, che raggiunse l'ologramma del bersaglio coperto di Yukina e vi esplose contro, lasciando al contempo cadere durante il tragitto un soldato insetto semplice armato di lancia che si schierò dalla parte di Daren [LV/3; ATK/1000]. «Ugh...». Dal fumo, l'ologramma della carta coperta di Yukina si rivelò per un attimo, prima di scomparire.

«Zona Synchro, mmh?» fece quest'ultimo. «Quando quella Trappola Continua è sul campo, solo i Mostri Synchro possono dichiarare attacchi. Sarebbe stata un bel problema per me, visto che il mio Deck non ne usa praticamente nessuno. Davvero sei stata così ingenua da pensare che mi fossi dimenticato della tua carta coperta?».

«No...» sussurrò Yukina.

«Io non sono un duellante da niente, sono un pro dei duelli di strada, ragazza mia!» esclamò Daren, convinto di sé stesso. «E adesso che i miei Scarasoldati non hanno più freni, li guiderò alla conquista del tuo terreno di gioco... cominciando proprio dal Brionac di cui vai tanto fiera! Invincibile Atlas, attacca Brionac, Drago della Barriera di Ghiaccio! Insect Conqueror Charge!» il gigantesco insetto si lanciò verso il drago, e con un unico impatto lo scaraventò via, distruggendolo in mille pezzi subito dopo l'impatto.

«Ugh [Yukina LP: 4000-700 = 3300]!».

«Poi uso il mio Segna-Scarasoldato per attaccare il tuo Segna-Barriera di Ghiaccio.». Il soldato insetto armato di lancia trafisse e infranse l'esagono di luce in Difesa. «Il tuo terreno è completamente vuoto... Infilzala, Scarasoldato Pungiglione Lanciere! Poison Lance!».

«AH!» si posò istintivamente le braccia davanti al viso Yukina, nel vedersi aggredita direttamente dal cavaliere sulla vespa e dalla sua lancia affilata [Yukina LP: 3300-2400 = 900].

«Ora ha solo 900 Life Points...» disse nervosamente Ahmya.

«Termino il turno.» disse Daren. «Essendo in End Phase, posso attivare dal mio Cimitero l'altro effetto di Vola e Pungi Scarasoldati: se controllo un mostro Insetto con 3000 o più punti d'Attacco mentre questa carta è nel mio Cimitero, posso bandire un mostro Insetto dal mio Cimitero per Posizionare questa carta coperta sul terreno. Bandisco per questo costo Scarasoldato Pesante Potente Neptune.» l'ologramma della carta si ripresentò all'istante, tornando coperta.

“Quella trappola...” pensò Yukina.

«Devo farti i miei complimenti: se non avessi pensato di Evocare quel Segna-Barriera di Ghiaccio nel turno prima, i tuoi Life Points sarebbero scesi a zero.» si congratulò lo sfidante. «In ogni caso è solo questione di tempo, rimedierò presto a questo.».

«Altro ribaltamento, gente! E uno di quelli da cui non ti riprendi facilmente, per giunta!» esclamò il 'commentatore'.

«Non sembra andar bene, per 'Korihoshi' Yukina...» gongolò uno scommettitore.

«Avanti, ragazza, ho scommesso su di te!» esclamò un altro.

Ma Yukina non pareva spaventata. Più che altro, sembrava... eccitata dagli eventi.

“Questa... tensione...” pensava lei, guardando i mostri Insetto che si ergevano minacciosi davanti a sé. “Questa... Questa è la sensazione reale di una difficoltà estrema... di una situazione difficile da fronteggiare.”. Sussurrò tra sé: «Mi piace... non l'avrei mai potuta provarla davvero, se non in un duello vero...». Alzò quindi lo sguardo con felice determinazione, stringendo i piccoli pugni «… e sento la volontà soffocante di superarla a tutti i costi!».

«Eh?» fece Daren, un po' spaesato nei confronti della sua reazione.

«Tocca a me, pesco per turno!» affermò Yukina, estraendo subito dal Deck.

[ Daren ]

>LP: 3000

>Mano: 0

>Deck: 33

 

[ Yukina ]

>LP: 900

>Mano: 2

>Deck: 32

«Attivo dalla mano la Carta Magia Recupero: bersaglio due mostri con 1500 o meno Attacco di Attributo ACQUA, e li aggiungo alla mia mano. Prendo Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio e Zuijin della Barriera di Ghiaccio. Subito dopo attivo un'altra Magia, ossia Murena dell'Avidità, con cui posso rivelare due mostri ACQUA che ho in mano, mischiarli nel Deck e pescare tre nuove carte dal mio Deck.».

«Una combo di Magie per rimettere a nuovo l'intera propria mano?» domandò Brave.

«Data la situazione, non è che le rimangano molte altre opzioni.» osservò Harald, mentre la ragazza rivelava i due mostri appena aggiunti dal Cimitero alla propria mano per poterli mischiare nel Deck.

«Non cambierà niente, te lo garantisco.» disse Daren, tranquillo. «Nemmeno avere i Tre Draghi Glaciali nel Deck ti salverà.».

«Non dovresti aspettare a vedere cosa pesco, prima di parlare?» contestò Yukina, afferrando le prime tre carte del Deck e tirandole fuori.

Le controllò... e i suoi occhi batterono le palpebre.

«Questa...». Assunse un'aria più sicura, e annunciò: «Attivo dalla mia mano Mostro Resuscitato: tramite questa Magia posso Evocare Specialmente un mostro dai nostri Cimiteri sul mio terreno di gioco. E il mostro che rievoco... è il mio amico!». Il terreno davanti a sé si spaccò – olograficamente – e la figura di ghiaccio di un ben familiare drago fuoriuscì dal sottosuolo. «Brionac, Drago della Barriera di Ghiaccio! ».

«ROOOARRR [ATK/2300]!!» tuonò il Brionac appena rinato.

«Ooooh...!» fecero i presenti.

«Quella... ha rievocato Brionac un'altra volta!» esclamò Dragan.

«Capisco, hai intenzione di sfruttare di nuovo l'abilità di Brionac per togliere di mezzo Scarasoldato Gigante Invincibile Atlas, non è così?» tirò ad indovinare Daren. «Purtroppo però non ti sarà tanto semplice: Vola e Pungi Scarasoldati può annullare qualunque effetto mostro fintanto che ho un mostro 'Scarasoldato' dalla mia parte. Inoltre, se questo non bastasse, sappi che Invincibile Atlas non può essere bersagliato o distrutto dai tuoi effetti fintanto che ha 3000 o meno punti d'Attacco. Questo vuol dire che con la combinazione di Atlas e Vola e Pungi non solo Brionac, ma neanche gli altri Draghi Glaciali possono toccarlo.».

«Mi secca ammetterlo, ma mi tocca riconoscere che è vero...» sussurrò tra sé Ahmya.

«Forse hai ragione, ma c'è un altro bersaglio valido per il mio Brionac sul tuo terreno.» dichiarò Yukina, indicando una delle sue creature. «Battle Phase! Brionac, attacca quel Segna-Scarasoldato!» Brionac aprì le fauci, accumulando una grande quantità di energia fredda davanti ad esse.«Extreme Glacification Ray!». L'attacco partì sotto forma di un freddo raggio azzurro, investendo il Segna-Mostro e riducendolo ad una statua di ghiaccio che si sbriciolò in schegge prima di venir cancellata dal terreno.

«Tsk...» mormorò Daren [Daren LP: 3000-1300 = 1700]. «Avrai ridotto i miei Life Points, ma la mia formazione resta impenetrabile. Entra in scena l'altro effetto di Formazione Scarasoldati: una volta per ogni turno, se un mostro Insetto scoperto che controllo viene distrutto in battaglia o da un effetto, posso Evocare Specialmente un Segna-Scarasoldato sul mio terreno.». Al posto del Segna-Scarasoldato eliminato ne apparve subito uno nuovo [ATK/1000]. «Capito? Anche se distruggi un mio mostro, ne avrò sempre uno di scorta per rimpiazzarlo.».

«Allora Posiziono due carte coperte e passo in End Phase per finire il turno.» dichiarò Yukina.

«Mi sa che i giochi sono fatti, ormai.» commentò Dragan.

«Ma sarà davvero così?» si chiese Harald. «Ad ogni modo... ci avete fatto caso?».

«A cosa?» gli domandò Dragan.

«Nonostante i nostri timori, il danno ricevuto da Morimoto non ha riportato conseguenze reali...» gli rispose il vecchio capoteam.

«Quindi è una innocua anche se vi è l'attività di qualche spirito in lei, dici?» chiese piano Brave.

«Può darsi...».

«Direi che tocca di nuovo a me... pesco!» estrasse dal mazzo Daren.

[ Daren ]

>LP: 1700

>Mano: 1

>Deck: 32

 

[ Yukina ]

>LP: 900

>Mano: 0

>Deck: 31

«Ormai siamo agli sgoccioli, mia cara... posso attaccarti tranquillamente con i miei mostri e farla finita anche subito. Ma hai ancora le tue due carte coperte...».

«Uhm...» mormorò Yukina, in tensione.

«Non escludo che lì in mezzo ci possa essere un'altra Zona Synchro, anche se potrebbe essere solo un bluff. Ma il fatto che tu abbia lasciato Brionac così esposto è sospetto, quindi... dovrò semplicemente cercare di prevenire piuttosto che curare. Attivo di nuovo l'effetto di Invincibile Atlas, sacrificando il mio Segna-Scarasoldato per Evocare Specialmente un nuovo Scarasoldato Pungiglione Lanciere [ATK/2400]. Ed avendolo Evocato Specialmente, si attiva il suo effetto, che mi consente di aggiungere un'altra Carta Magia o Trappola 'Scarasoldato' direttamente dal mio Deck alla mia mano.».

“Questo è male.” pensò Ahmya, più agitata. “Sicuramente aggiungerà un'altra volta Discesa Scarasoldato, e se becca la carta giusta di Yukina, allora lei...”.

«Non te lo lascerò fare!» si oppose Yukina. «Bersaglio quel Pungiglione Lanciere e svelo la mia Carta Trappola Continua coperta, Catena Demoniaca!».

«… eh?» si fermò Daren. In quel momento, diverse catene uscirono dal sottosuolo e si strinsero intorno al Pungiglione Lanciere Evocato, paralizzandolo completamente. «Il mio mostro!».

«OH! GUARDATE!» esclamò il tipo che fungeva da commentatore, mentre anche gli altri si sorprendevano. « 'Korihoshi' ha usato Catena Demoniaca! Con quella carta, il mostro bersagliato non può attaccare e i suoi effetti vengono negati!».

«Cosa?!» fece il giocatore.

«L'hai sentito... e siccome gli effetti del tuo mostro sono bloccati dalla mia carta, non ti è concesso usarli per aggiungere carte dal Deck alla mano.»

«Accidenti...» fece l'avversario, colto in contropiede. «Ma questo non significa nulla... la mia armata è comunque pronta a farti a pezzi. Quale che sia la tua rimanente coperta, non basterà a toglierti dai guai. Invincibile Atlas, annienta per la seconda volta Brionac!» di nuovo il mostro si lanciò verso il drago con un altro impeto incredibile. «Insect Conqueror Charge!».

La ragazza socchiuse gli occhi...

All'improvviso, il mostro di Daren rallentò inavvertitamente.

«Che...?» si chiese lui, quando davanti ai suoi occhi vide il corpo della sua creatura cambiare...

Le sue zampe si stavano trasformando in ghiaccio, così come i soldati che erano sopra di lui. Gli arpioni e la fortezza stavano venendo coperte da una fredda, spessa crosta... così come anche il corpo e le corna del mostro, che si arrestarono totalmente a pochi centimetri dalla figura alata di Brionac.

«Invincibile Atlas...» mormorò Dragan, sorpreso quanto ciascuno di loro.

«… si è trasformato in una statua di ghiaccio!» concluse Brave.

«Ma come...?!» fece Daren, quando sussultò. «AH!».

«Eheheh... te ne sei accorto?» disse Yukina, sorridente. L'ologramma della sua altra carta coperta era ora rilevato. «Ho attivato la Carta Trappola Barriera di Ghiaccio!».

«Barriera... di Ghiaccio?!».

«Posso attivare Barriera di Ghiaccio soltanto quando viene dichiarato un attacco che coinvolga un mostro dell'avversario. L'Attacco di quel mostro viene ridotto a zero, i suoi effetti vengono negati e non può più cambiare posizione di battaglia.».

«NO!» esclamò Daren, voltando in fretta lo sguardo come per sincerarsi di quanto aveva detto; ma, effettivamente, il valore offensivo si era ridotto al nulla [ATK/3000 → 0].

«Che peccato, Morimoto!» esclamò Ahmya, di tutt'altro avviso rispetto al fare attonito del resto dei presenti. «Invincibile Atlas non può essere bersagliato o distrutto dagli effetti dell'avversario, ma Barriera di Ghiaccio è una carta che non bersaglia alcun mostro.».

“La ragazza ha centrato il punto.” pensò Harald. “Viene considerato un effetto che bersaglia solo quel tipo di effetti che lo specificano nel loro testo, dovendo designare un bersaglio come parte del loro costo d'attivazione. Carte come Barriera di Ghiaccio però si limitano ad influenzarne altre solo dopo che l'effetto si è risolto, senza alcun costo per la loro attivazione da soddisfare, e questo ha permesso alla Trappola di Yukina di colpire in maniera sicura il suo obiettivo.”.

«Comunque, diversamente dall'Attacco del tuo mostro, una cosa non è cambiata.» disse Yukina, affabile. «Prima hai dichiarato un attacco che non si è ancora concluso, no? Il che vuol dire che...». Brionac, come in risposta a quella frase, aprì la bocca e riaccumulò energia, pronto a fronteggiare l'indifesa statua di ghiaccio.

«Argh!» compì un passo indietro Daren.

«Erano emozioni divertenti, davvero. Ma adesso... il duello è finito!» sentenziò la ragazza, alzando un braccio. «Contrattacca, Brionac! Extreme...» il drago agitò la testa, e subito sparò il suo raggio omicida con una forza incredibile, contemporaneamente al suono di: «… Glacification... RAY!». L'attacco compenetrò la statua trapassandola da parte a parte e causandone istantaneamente il crollo... mentre il resto dell'energia si abbatté sul suo padrone.

«AAAAAH [Daren LP: 1700-2300 = 0]!» gridò Daren.

Con l'azzeramento dei suoi Life Points, gli ologrammi sul campo, incluso quello della Carta Magia Terreno di Daren, iniziarono a scemare... ogni singola carta ancora in campo perse consistenza fino a svanire. L'ultima a togliersi dalla scena fu Brionac.

«N-Non ci avrei scommesso nulla...» borbottò il 'commentatore', inebetito dall'esito... ma riprendendosi in fretta e annunciando: «… MA HA VINTO 'KORIHOSHI' YUKINA, GENTE! Morimoto Daren è sconfitto!».

«WOOOOOOH!» esultarono coloro che avevano scommesso sulla ragazza, estasiati.

«Bravissima... sapevo che ce l'avresti fatta.» sorrise Ahmya, saltando giù dai bancali su cui era seduta.

«Sconfitto...» disse Daren. Mentre la gente si dirigeva dal 'commentatore' per esigere le proprie vincere, lui si era piegato su un ginocchio, ancora incredulo circa l'esito dello scontro. «Ero a tanto così dalla vittoria e... Dannazione...».

Notò allora delle scarpe da ginnastica a strip a tiro d'occhio, che gli fecero alzare lo sguardo.

«Volevo ringraziarti.» disse Yukina, ora davanti a lui. Questi si rialzò, guardando la mano che gli tendeva. «Ho davvero apprezzato questo duello tra di noi. Ho provato emozioni di cui farò tesoro, da qui in avanti.».

«Tu...» socchiuse un occhio Daren. Pensò: “Questa ragazza...”. Poi scosse il capo, alzando le spalle e lamentandosi: «Ahhhhhh, lascia perdere!». Si girò. «Io volevo vincere, non fare amicizia. E anche se stavolta mi hai battuto, sappi che la prossima volta non ti andrà altrettanto bene... Otterrò la mia rivincita, prima o poi.». Quindi, se ne andò senza battere ciglio.

«Oh...» mormorò Yukina, abbassando lo sguardo un po' presa a male. «Ma... ho davvero apprezzato il duello...».

«Ehi, 'Korihoshi'!». La ragazza si voltò, trovandosi a tu per tu con alcuni degli spettatori più anziani, di cui uno disse con una certa insistenza: «Dicci, hai REALMENTE tutti i Draghi della Barriera di Ghiaccio?!».

«Naturalmente!» esclamò lei, ricompostasi e sorridente.

«Allora ti prego, vendimeli!» esclamò questo, allungando una mazzetta di soldi. «La mia famiglia è ricca, posso permettermi diverse cifre!».

«Ehm...» si tirò un po' indietro la ragazza.

«No, vendili a me!» si avvicinò con più insistenza un altro. «Posso pagare il doppio di quel che offre lui!».

«Ma con cosa, con la tua casa?!» rispose stizzito l'altro.

«Vuoi mettermi alla prova?!» sbuffò quello di prima. «Di sicuro posso permettermi di più di un qualsiasi figlio di papà come te!».

«COSA?!».

«Non dare retta a questi stupidi, 'Korihoshi', vendili a me!» si avvicinò di più un altro ancora. «Io posso offrire ancora di p...».

«TOGLIETEVI DAI PIEDI!» gridò loro Ahmya, infilandosi in mezzo e spintonandoli lontano da Yukina. «Le carte di Yukina non sono in vendita, babbei!».

«Ehi, chi ti ha interpellato a te?» le rivolse uno sguardo di sfida il primo del gruppo.

«Aspetta...» lo fermò lui, più intimorito. «Quella è la figlia di quell'uomo...».

«Di quel...» cominciò lui. Stava sbiancando... doveva aver realizzato a cosa si riferisse. Ahmya aveva invece un'espressione ancor più infastidita...

«Possiamo disturbare?» disse una voce alle loro spalle.

«Ah!» si voltarono quelli, spaventati.

Harald, Dragan e Brave si erano appena avvicinati.

«Ehi... i 'Ragnarok'!» disse uno di loro. Gli altri che erano presenti al duello, sentendo quel nome, si girarono, accorgendosi finalmente della presenza dei tre compagni di team.

«Salve a tutti, signori.» si inchinò con fare riverente Brave.

«Che ci fanno qui Harald e gli altri due?» disse uno degli spettatori di prima. Un paio di ragazzi tra il pubblico arretrarono, essendo infatti degli studenti della Scuola Nordei.

«State tranquilli, fate come se non ci fossimo.» incrociò le braccia Harald. «In quanto a voi... con voi faremo i conti domani...» nel dire questo, guardò quel paio di ragazzi. «Mi auguro che non siate coinvolti in niente di poco pulito...».

«C-Certo che no, professor Harald.» scosse il capo uno dei due ragazzi.

«Bene.» gli lanciò un altro sguardo serio Harald, per poi rivolgersi a coloro che volevano i Draghi della Barriera di Ghiaccio. «Se non vi spiace, volevamo scambiare due parole con 'Korihoshi' Yukina.».

«Tanto avevano finito... dico bene?» disse Ahmya, con scintille negli occhi.

«S.... Sì.» ammisero loro, ben presto andandosene.

«Però, prima di dimenticarmene...» riprese la ragazza dai capelli neri e viola, girandosi verso Yukina e tendendole una carta per criptovalute. «Ecco qua quanto pattuito, l'ho ritirata per tuo conto dal 'commentatore' mentre parlavi con quel Morimoto.».

«Lo sai che non giocavo per quelli, Ahmya.» cercò di allontanare la carta Yukina.

«Prendili, ho detto.» disse pazientemente lei, schiaffandogliela in una mano. «Non hai neanche uno yen, devi mettere qualcosa da parte.».

«E quelli per che sarebbero?» chiese con fare quasi inquisitorio Brave.

«Farti i cavoli tuoi no?» replicò Ahmya, stizzita.

«Che maniere...» osservò il suo interlocutore, fingendosi contrariato.

«Ti sorprende?» commentò Dragan. «Ho già sentito palare di lei. Si chiama Kagetsu Ahmya, ed è l'unica figlia di Kagetsu Hyora... uno yakuza locale piuttosto famoso da queste parti. Non proprio un gran biglietto da visita...».

«Uhm...». Ahmya sembrava ancora più innervosita, ora.

«Vi sbagliate, gli yakuza non c'entrano!» protestò abbastanza energicamente Yukina. «O almeno credo... quando Ahmya ha insultato suo padre dandogli dello 'stupido yakuza!' mi ha detto 'tu non hai sentito niente', quindi forse mi ero sbagliata e questi yakuza non c'entrano...».

«Grazie, Yukina, giusto per confermare...» si sbatté una mano in faccia Ahmya. Dragan e Brave rimasero abbastanza allibiti.

«Brave, Dragan, non ci troviamo qui per seminare zizzania.» si intromise Harald, facendo un passo avanti. «Ci sono cose ben più importanti a cui pensare.».

«Hai ragione...» si grattò la testa Brave.

«Scusami...» voltò lo sguardo Dragan.

«Volevate parlare con me, quindi.» si girò verso il leader del trio la duellante dei Barriera di Ghiaccio. «Lo immaginavo che avreste finito col farlo... a volte mi sentivo così addosso quei vostri occhi luminosi che ero quasi sul punto di distrarmi dalla partita.».

«Puoi... vedere gli Occhi delle Rune?» rimase a bocca aperta Harald.

«Non sapevo si chiamavano in questo modo, ma sì.».

«Solo alcune persone possono vederli...» mormorò Dragan, vivamente impressionato. Perfino quando ebbe un duello speciale con Jack Atlas con intorno un sacco di gente dove Evocò il suo Dio Polare nessuno si era accorto del suo Occhio delle Rune, perciò soprattutto lui era particolarmente conscio di questo dettaglio.

«Ah, già... dimenticavo che voi siete i grandi del Team Ragnarok, non semplicemente professori riveriti e stimati.» commentò Ahmya, chiedendo gli occhi. «Avendo avuto a che fare con quel tale di nome Z-one di dodici anni fa insieme al Team 5D's dovete avere una certa esperienza in cose strane... Magari potreste aiutarmi a chiarire anche le cose assurde che riguardano la mia amica qui presente...».

«Cose assurde?» ripeté Harald.

«Sì... mi è apparsa letteralmente in casa, parlando di stranezze come roba su un 'Sentiero di Gelo' o qualcosa del genere...» spiegò lei.

«'Sentiero di Ghiaccio', non 'di Gelo'!» specificò Yukina.

«Sì, sì...».

«Uh, detto così sembra in effetti qualcosa di particolare.» confessò Brave.

«Penso però che non sia il caso di parlarne qui.» si guardò intorno Harald, tenendo d'occhio i presenti. «Posso proporre di spostarci altrove?».

«Per me non c'è problema.» confermò Yukina.

«Io non so, invece... Parlare è un conto, seguirli da qualche parte è un altro.» socchiuse gli occhi Ahmya. «Nonostante la loro fama, non mi fido molto di questi 'Ragnarok'... specialmente di quello lì.». Nel dirlo, indicò Dragan.

«Da che pulpito...» la fulminò con lo sguardo Dragan.

«Allora scegliete voi ragazze il posto.» suggerì il leader del trio, mettendo una mano sulla spalla di Dragan per calmarlo. «Un qualsiasi posto tranquillo dove parlare in sicurezza andrà bene... visto che a quanto pare devi esserci anche tu, potresti pensare direttamente tu al dove, Kagetsu Ahmya.».

«Uhmmmm...» si rabbuiò Ahmya, pensierosa. Poi, disse: «Ok... dovrei avere in mente quel che fa per noi. Ho la moto qui di fronte... seguiteci.».

Seguendo Ahmya e Yukina sul loro mezzo, entrarono in un bar abbastanza malfamato, gestito da un barista dal volto sfregiato piuttosto in carne che pareva tutto tranne che un tipo accomodante. Tuttavia, al vedere Ahmya, parve ben disposto a dargli un tavolo appartato e a cacciare via l'ubriaco di turno che vi stava vicino.

«Il barista è un vecchio amico di mio padre, con lui qui presente dovrebbe essere tutto in ordine.» disse Ahmya, accomodandosi a sedere al tavolo.

«Non l'avrei mai detto, dal suo muso.» la imitò Dragan. «Ora sono io quello a sentirmi a disagio...».

«Non badarci, Dragan.» disse Harald, appoggiando i gomiti sul tavolo. «Anzitutto... dicci qualcosa di più su di te, 'Korihoshi'. Chi sei? La tua amica ha detto che le sei comparsa in casa, e i nostri Occhi delle Rune avvertono che non sei del tutto normale...».

«Prima di iniziare, credevo fosse buona creanza presentarsi, nel mondo normale.» osservò Yukina, guardando l'interlocutore.

«Mondo normale?» ripeté Brave. incuriosito. «Cosa intendi con 'mondo normale'?».

«Beh, il vostro, ovviamente. Quello in cui ci troviamo ora.» sorrise Yukina.

«Vorresti dire che non sei di questo mondo?» chiese conferma Dragan.

«Lo disse anche a me, quando spunto fuori dal nulla giorni fa.» spiegò loro Ahmya, con una faccia un po' esasperata. «Diceva che non si trovava più dov'era prima... e sembrava anche parecchio sorpresa dalla cosa...».

«Non è che lo ero... lo sono tutt'ora!» affermò la ragazza dai capelli bianchi. «Non pensavo che sarei mai stata catapultata fuori dal Sentiero di Ghiaccio e sarei finalmente giunta qui...» sospirò, non nascondendo un'espressione felice «… dove il mio desiderio può avverarsi.».

«Ancora quel nome...» sussurrò Dragan al sentire del Sentiero di Ghiaccio.

«Comunque, non vi siete ancora presentati.» li criticò la giovane misteriosa. «So che siete 'i Ragnarok', ma chi sono questi 'Ragnarok'? Anche se ho afferrato i nomi di due di voi, Dragan e Brave...».

«Devi perdonarci, hai stuzzicato la nostra curiosità in maniera tale che abbiamo tralasciato il tuo quesito.» sorrise Harald alla sua reazione, mettendosi una mano sul petto. «Il mio nome è Harald, sono il professore di Storia e di duello della Scuola Nordei.».

«Io sono Dragan, preparatore atletico. Le escursioni sulle montagne innevate con mio padre mi hanno aiutato come formazione.» seguì Dragan.

«Brave, molto lieto. Trickster del Team Ragnarok, e ora insegnante per la parte dedicata ai Riding Duels della scuola.» si inchinò appena Brave.

«Team... Ragnarok...» si grattò la testa Yukina. «Cos'è?».

«Non conosce neanche il nostro team.» mormorò l'ultimo membro del trio a presentarsi, fingendosi avvilito.

«Si tratta di...» cominciò Ahmya, e in breve le raccontò la storia del Team Ragnarok, di cui era abbastanza ferrata anche lei.

«Le Carte degli Dei Polari?!» esclamò Yukina a fine racconto. «Sono carte potenti?».

«Probabilmente anche più dei tuoi Draghi della Barriera di Ghiaccio.» annuì Ahmya.

«Quelli che hai visto prima erano gli Occhi delle Rune: ciascuno di noi tre ne ha uno, è la prova che siamo stati scelti da quelle Carte Divine.» rispose il leader del trio Ragnarok.

“Io devo ancora capire di che razza di Occhi parlano...” pensò l'amica di Yukina, segretamente confusa dall'argomento.

«Quindi siete dei duellanti forti, wow!» esclamò la ragazza, emozionata. «Possiamo duellare?! Sicuramente avrei emozioni uniche da uno scontro tra...».

«Ehm, no... meglio di no. Non sono esattamente giocattoli da usare con leggerezza, quelli, specialmente per qualcuno di particolare come te.» affermò Harald.

«Nooooo!».

«Ora che abbiamo soddisfatto le tue curiosità su di noi, non pensi che sia giunto il momento di ricambiare?» le propose il leader del trio. «Ad esempio, spiegandoci cos'è questo 'Sentiero di Ghiaccio' che hai menzionato poco fa?».

«Giusto...» approvò piano la ragazza. «Il Sentiero di Ghiaccio, dite. Beh... è uno dei luoghi dove gli esseri umani nascono dalla forza vitale scaturita dai Ka.».

Quelle parole fecero scattare qualcosa nella mente di Harald.

«Dai Ka?!» ripeté Harald, incredulo. «Vorresti dire che tu saresti... un'Emanazione Ka?».

«Che cosa?» chiese Dragan, confuso.

«Che cosa significa 'Emanazione Ka'?» si unì anche Brave. «Anzi... prima di tutto, cos'è un Ka?».

«Vorrei saperlo anch'io!» disse in fretta Ahmya.

«Oh, scusatemi... voi non potete sapere...» si girò verso di loro Harald. «Quando anni fa viaggiai per ottenere l'approvazione di Odino, Padre degli Aesir, ebbi anche modo di approfondire anche le mie conoscenze sul Duel Monsters in generale. In particolare, appresi alcune cose...

«Già si teorizzava che le steli di pietra da cui Pegasus si ispirò per la creazione del Duel Monsters furono un mezzo di stregoni antichi per sigillare il Ka dal Ba di una persona. Il Ka era lo spirito scaturito dalla forza vitale di un individuo, secondo questa teoria: poteva essere malvagio o buono, a seconda delle inclinazioni della persona. Sempre seguendo questa teoria, le incisioni che Pegasus usò per creare i mostri delle carte erano appunto quei Ka.».

«Quindi i Duel Monsters sarebbero questi Ka?» disse Dragan.

«Sì... e pare che siano anche molti degli spiriti di cui si raccontava, come quelli connessi all'Antico Drago Fatato dei Signer.» continuò Harald. «Ma c'era anche un'altra voce... che alcuni Ka esistessero già, senza essere parte di un individuo. Tuttavia, la regola vorrebbe che un Ka non esista senza un Ba di riferimento... quindi, tra le altre supposizioni, c'è la possibilità che l'energia vitale presente in questi Ka andasse a originare corpi umani per sostenere la propria forma, in un processo inverso a quello normale del legame tra Ba-Ka. Questi corpi umani, essendo emanati dai Ka stessi anziché il contrario... sono definiti Emanazioni Ka.».

«Esattoooo... cioè, credo!» esclamò la ragazza. «Non avevo mai messo fisicamente piede nel mondo normale, dopotutto...».

«Ma questo è assurdo!» affermò Dragan.«Dovremmo credere che questa ragazza sia nata dall'energia vitale di un Duel Monster?».

«Io sono rimasta più confusa di voi, ma... seriamente, la mia amica è uscita letteralmente fuori dal niente!» confessò Ahmya. «Il modo in cui è apparsa è tutt'altro che ordinario... mi ha perfino ghiacciato mezza stanza.».

«Addirittura?» si sorprese Dragan.

«Bisogna poi mettere in conto la sua energia interiore, davvero anomala per essere quella di un comune essere umano... è troppo gelida.» aggiunse Harald. «Dovremmo provare a darle credito, date le nostre esperienze con entità come gli Dei Polari.».

«Però ancora non capisco... dove sarebbe esattamente, il Sentiero di Ghiaccio di cui parla?» chiese Brave, non sentendo ancora chiara la faccenda.

«L'ho già detto, è uno dei posti in cui si raccoglie l'energia vitale dei Ka.» replicò pazientemente l'interlocutrice. «La sua posizione, invece... beh... è come sospesa tra lo spazio interiore dei Ka corrispondenti e una porzione celata di realtà. Ci ho vissuto per secoli, sapete...».

«Per SECOLI?!» esclamarono Brave e Dragan.

«Ecco, questa forse è l'assurdità più grande che io abbia sentito...» sospirò Ahmya.

«Sì, da quando i Ka da cui ho preso forma esistono.» riprese lei.

«I Ka? Al plurale?» chiese Brave. «Vuoi dire che sei formata da... più energie vitali? E quali sarebbero, in questo caso?».

«Non l'avete ancora capito, con quei vostri Occhi, dal Deck che uso?» disse l'Emanazione, sorridendo e alzando il Duel Disk che indossava. «Dopotutto anche il mio Deck, così come la mia vita, è un dono dei Ka dei Tre Draghi della Barriera di Ghiaccio.».

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Capitolo 3
*** Visita alla Nordei ***


Capitolo 3 – Visita alla Nordei.

 

Questa informazione ebbe il potere di paralizzare Harald.

«Tu... stai dicendo che... incarneresti la forza vitale di tutti e tre quei Ka?» domandò piano Harald, alzando lo sguardo sulla giovane. Questa confermò con la testa.

«Poiché i Draghi della Barriera di Ghiaccio sono fratelli, le energie vitali in loro possesso si radunano in quello spazio condiviso, il Sentiero di Ghiaccio. Pertanto, io sono la parte Ba di ciascuno di loro nata da quelle energie, per preservare il loro equilibrio con i relativi Ka.» disse Yukina.

«Però!» sussurrò Brave.

«Un momento, c'è una cosa che non capisco: sostieni di aver vissuto per secoli in quel Sentiero di Ghiaccio... eppure possiedi la conoscenza del termine 'Ka' e parli anche perfettamente la nostra lingua. Come mai?» domandò Dragan, sospettoso. «Inoltre, come hanno fatto quei Ka a darti un Deck?».

«Oh beh... i Ka sono in grado di creare Deck a loro correlati.» continuò a spiegare la ragazza, tornando a guardare il proprio Deck dentro il Duel Disk. «Questo mazzo mi ha tenuto compagnia per molto tempo, mentre ero in mezzo al ghiaccio del Sentiero. Per quanto riguarda la parola Ka e la mia conoscenza linguistica... è che, dal Sentiero di Ghiaccio, ricevevo diverse informazioni che i miei Ka guadagnavano grazie alle connessioni che hanno da sempre con il mondo normale.».

«Devi avere una grande conoscenza alle spalle, allora, se sei realmente vissuta per secoli accumulandole.» notò Brave.

«E invece no, ahahahah! La maggior parte delle cose più vecchie che apprendevo venivano cancellate periodicamente dalla mia testa, altrimenti mi sarebbe esplosa!» ridacchiò la ragazza. I membri del Team Ragnarok, tranne Harald, la guardarono allibiti.

«Uff...» scosse il capo Ahmya. Benché sapesse delle circostanze speciali in cui era arrivata Yukina e avesse cercato in precedenza di appoggiare quell'assurda spiegazione alla sua provenienza, sembrava parecchio ancora faticare ad accettarla.

«Vista la natura 'non umana' che hai esibito, suppongo che 'Korihoshi' non sia proprio il tuo cognome.» disse Dragan.

«Ah, quello è merito mio! Bello, no?» disse Ahmya con un certo orgoglio. «'Korihoshi' è un accostamento di 'Kori' e 'Hoshi', che stanno a significare 'Stella di Ghiaccio'. Mi pareva un buon soprannome da battaglia per i duelli di strada, considerato il suo Deck...».

«Quindi... hai intenzione di farla partecipare a quei duelli di strada?» osservò con fare critico Dragan.

«Non proprio...» chiuse gli occhi Ahmya.

«Tralasciando questo...» ricominciò a parlare Harald, austero «… è... una realtà particolare, la tua, Yukina... se questo è il tuo vero nome...».

«Certo che è il mio vero nome.» annuì energicamente Yukina. «È il corrispettivo giapponese del nome che i Draghi della Barriera di Ghiaccio mi hanno dato.».

«… ma gli elementi a disposizione sembrano testimoniare la tua sincerità, almeno ai miei occhi. Anche il fatto che tu abbia delle carte tanto rare che nessuno è mai riuscito a mettere insieme, e la presenza dei Ka di cui parli in loro che il mio Occhio avverte, depongono a tuo favore...».

«Ammetto che pure io ero molto incuriosita, su quel punto...» borbottò Ahmya, ricompostasi. «Addirittura averne un doppio set di Draghi Glaciali del Duel Terminal... è troppo difficile per una persona qualunque...».

«… tuttavia, resta il quesito più grande...» concluse Harald. «Perché ti trovi qui? Hai vissuto per secoli in uno spazio segreto... per quale motivo ne sei uscita?».

«Ok... quello...» mormorò la ragazza. Alzò lo sguardo. «… per provare le emozioni dei duelli.».

«Cosa?» disse Harald.

«Cosa significa questo?» disse Dragan.

«Come già detto, sono vissuta per secoli nel Sentiero...» riprese la ragazza. «Da quando sono stata creata per mantenere l'equilibrio Ka-Ba, sono rimasta come in uno stato di animazione sospesa, che ha arrestato il mio invecchiamento all'età che dimostro attualmente. La mia mente vedeva quel che i miei Ka mi permettevano di vedere del vostro mondo... in particolare, dopo che il Duel Monsters è venuto alla luce, e con lui le carte dei Draghi della Barriera di Ghiaccio, il mio collegamento con gli umani e con quella versione moderna delle steli di pietra usate una volta per contenere i Ka si è rafforzato, e mi ha permesso di viaggiare quasi come un... un fantasma per i Duelli combattuti dai duellanti di qua, anche lontani dalle carte in questione. Sapete... le carte sono come cancelli per i Ka... perciò in parte anche per me. Con quel nuovo mezzo, almeno la mia mente era in grado di vedere ogni duello in cui potevo imbattermi.

«Ho visto innumerevoli duelli, in diverse parti del mondo. Ho visto duellanti combattere più volte. Ho visto la passione che li muoveva. Ho visto la loro rabbia, la loro tristezza, la loro gioia, come si capivano a vicenda quando vincevano o perdevano un duello.

«Così ho maturato un sentimento che non sapevo di poter esprimere... l'invidia. Adoravo quelle esperienze... e volevo provarle anch'io. Per questo ho ricevuto un Deck... e grazie a questo Deck come riferimento, una parte del mio cervello si è messa a simulare centinaia di duelli, usando come base le strategie di coloro che avevo visto in azione e che aveva analizzato, cercando di battere più avversari che poteva e al contempo ricreare quelle sensazioni. Questo per oltre trent'anni.

«Ma non era abbastanza. Come potevo provare le stesse emozioni che provavano duellanti veri che affrontavano altri duellanti veri, non confinati nella testa di qualcuno? Ad un certo punto... più a lungo duellavo nella mia cognizione, più quell'invidia che si era temporaneamente quietata si rafforzava, perché io non potevo in alcun modo avere reali contatti con avversari del mondo normale.

«Alla fine, credo che i miei sentimenti siano diventati... veramente... troppo forti, per essere contenuti in quel passaggio gelido. Non so se sono stati i miei cari amici Ka a tirarmene fuori, o se il Sentiero di Ghiaccio abbia reagito alla mia volontà... ma, prima che me ne rendesi conto, mi sono trovata davanti ad Ahmya nella sua stanza. E mi sono anche mezza fracassata la schiena.».

Harald, Dragan e Brave si scambiarono alcuni sguardi.

«Quindi... sarebbe uscita da quel posto con il solo desiderio di provare l'ebrezza dei duelli?» domandò Dragan.

«Uhm...» mormorò Harald, pensieroso.

«Eh, questa è una delle cose che più di tutte ho trovato assurda.» commentò Ahmya. «Una cosa certa, però, è che quando era apparsa, moriva letteralmente di fame... per sfamarla a momenti ci indebitava, non avete idea di quanta roba abbia consumato per un pranzo...».

«Ero in animazione sospesa e non avevo mai mangiato niente in tutta la mia vita! Cosa ti aspettavi?!» esclamò Yukina, intenzionata a giustificarsi.

«Sì, se questa roba è tutta vera...».

«Ahmyaaaa...».

«Dunque... che si fa?» chiese Dragan, incerto.

«Non lo so... certo, l'ultima osservazione di Kagetsu sul suo appetito dà ulteriore attendibilità alla sua versione.» sussurrò piano Harald, senza farsi sentire dalle altre due. «Non so però se questo basti a spiegare la reazione degli Occhi delle Rune che ci ha condotti fino a lei... sempre che non riguardi i Ka con cui ha a che fare...».

«In che senso?» chiese a tono Brave.

«Come esiste il Mondo Mitologico da cui discendono i Tre Dei Polari, anche quelli potrebbero arrivare da un mondo di cui si vocifera nel Duel Monsters... quello del Duel Terminal.» disse Harald. «In base alla tradizione correlata, il più forte Drago della Barriera di Ghiaccio avrebbe rischiato di congelare il suo stesso mondo...».

«Quello è stato un... incidente.» disse la ragazza nel riuscire ad udire quell'ultima frase, attirando l'attenzione. «Non posso dire di ricordare tutti i dettagli, ma non credo che qualcuno prenderebbe bene l'idea di essere preso e sigillato in una barriera. Era semplicemente furioso.».

«È... successo davvero?!» comprese Dragan. Brave rabbrividì.

«E la tua presenza qui non potrebbe in qualche modo aizzarli anche contro questo mondo?» chiese lui.

«Certo che no.» scosse il capo lei. «Loro non hanno interesse nel nuocere alla gente di qua, il loro dominio è un altro e non saprebbero che farsene di venire qui a fare baccano. Specialmente se poi rischiassi io, che sono la loro energia vitale personificata.».

«Devo dire che questo ragionamento ha senso.» riconobbe Harald. Si mise una mano sotto il mento. «Uhm... se così stanno le cose... apparentemente, i nostri Occhi non ti hanno giudicata come una presenza ostile, quindi suppongo che questo mondo non abbia problemi ad ospitarti, se le tue intenzioni sono pacifiche. Dimmi, hai già dove stare?».

«Al momento Ahmya e suo padre non hanno nulla in contrario a farmi rimanere da loro.» sorrise Yukina. «Mi hanno pure fornito questi vestiti, sono stati gentilissimi...».

«Però, inaspettata come ospitalità per degli yakuza...» disse Dragan.

«Ti uccido...» sussurrò irritata Ahmya.

«Che ne diresti di venire a stare nel dormitorio riservato agli studenti della Scuola Nordei, invece?» le domandò Harald. «Sicuramente ci sarebbe una stanza libera per te. Provvisoriamente, possiamo pensare noi alle tue spese...».

«E sarebbe meglio che stare con degli yakuza, credici.» disse tranquillo Dragan. Ormai Ahmya aveva un tic nervoso ogni volta che lo sentiva aprire bocca su certi argomenti.

«Devo contraddirvi, stare da loro non è così male.» obiettò Yukina. «Ormai è da un po' che mi hanno accolta, perché dovrei andarmene solo per farmi mantenere da qualcun altro? Ahmya e io ci conosciamo abbastanza bene, ormai... ascolta un sacco di musica rumorosa, sì, ma mi piace stare con lei... e finché loro sono disposti a tenermi, preferisco rimanere in sua compagnia.».

«Comprendo i tuoi sentimenti, ma vorremmo avere la possibilità di accertarci che le tue intenzioni e quelle dei Ka ti sono vicini siano effettivamente quelle che dichiari. Io, Dragan e Brave potremmo controllare meglio cosa fai, se starai al dormitorio.».

«Ma vi ho già detto che non abbiamo cattive intenzioni!» ribatté Yukina. «Non è mica il primo giorno che sono qui: se avessimo qualche cattivo progetto l'avremmo già attuato.». Il leader dei Ragnarok la guardò un attimo...

«E va bene... voglio crederti... In fondo, non possiamo certo decidere noi per te.» sospirò infine Harald. «Ad ogni modo... quindi, ora che sei qui, sei decisa a duellare, dico bene?».

«Oh sì!» annuì vigorosamente la ragazza dai capelli bianchi. «Ora che sono qui, voglio darci dentro. Voglio sperimentare le emozioni dei duelli... e non solo quelle, anche quelle della vostra vita di tutti i giorni. In fondo, fino a diversi giorni fa, l'unica compagnia concreta che avevo erano i pensieri dei miei amici Ka.».

«Che entusiasmo.» ammise Brave, divertito. «Sappi che sei apparsa nel posto giusto. Ricordi? Abbiamo parlato della Scuola Nordei in cui lavoriamo prima...».

«Ah, è vero.» batté le palpebre l'Emanazione Ka. «Da come ne parlavate... è una scuola per duellanti, giusto?».

«Certo, e laggiù non mancano sicuramente i duellanti.» ammise Dragan, chiudendo gli occhi.

«Ah sì?! Allora andiamoci subito!» esclamò la giovane.

«Ora è chiusa...» disse Dragan.

«Nooooo!» fece per la seconda volta la ragazza, contrariata.

«Tuttavia, se vuoi, possiamo fare in modo che la frequenti.» disse Harald. «Fisicamente dimostri in tutto e per tutto sui sedici o diciassette anni, il che dovrebbe impedirti di incontrare inconvenienti dal punto di vista dell'età per un'eventuale ammissione. E potresti duellare ogni giorno con gli altri studenti, una volta lì.».

«Davvero?!». A Yukina luccicarono gli occhi.

«Sì, certo. Sotto la nostra supervisione ovviamente. Potresti anche frequentare le lezioni e apprendere il più possibile da questa...».

Proprio in quel momento, Ahmya batté un pugno sul tavolo.

«Cosa...?» si chiese Harald, guardandola insieme ai compagni.

«Scusate... io ci capisco veramente poco di questa faccenda... sono ancora restia a credere a tutte queste sciocchezze, magari di più a pensare che Yukina non abbia tutte le rotelle a posto, ma comunque sia...». Si rivolse alla sua amica. «Yukina, non hai bisogno di entrare in una stupida scuola. Sai già tutto ciò di cui hai bisogno... e ci sono già i duelli di strada per noi, no?».

«Beh, sì...» ammise Yukina.

«Ehi, i duelli di strada non sono sicuri.» la interruppe Brave. «Molti di essi sono illegali, e continuando a parteciparvi potresti finire per entrare in qualche league clandestina, dove gira un sacco di brutta gente...».

«Te l'ho già detto, fatti i fatti tuoi!» esclamò Ahmya.

«Non possiamo certo farla fare così come se niente fosse.» esclamò di rimando il ragazzo con i capelli dalle due tonalità rosse.

«Tsk...» sbottò la ragazza dai capelli neri e viola, per poi rivolgersi di nuovo all'altra ragazza. «Yukina... avevamo detto che saremo arrivati in cima ai duelli di strada insieme, o sbaglio? Avevi detto che l'avresti fatto, quando te l'ho proposto per ricambiare la nostra ospitalità...».

«Sì...» confermò Yukina.

«Era una promessa, o sbaglio? E in... uff, mi riesce ancora difficile dirlo... in questo mondo non rispettare una promessa ti rende una persona senza onore... non dovresti infrangere la tua. Se entri in quella scuola, potresti avere un sacco di problemi in più a rispettarla, con ostacoli come questi insegnanti a intralciarti.».

«Ehi!» si spazientì Dragan, irato.

Yukina ci rimuginò un attimo. Poi, disse: «Se è così... forse hai ragione. Va bene... mi accontenterò dei duelli di strada.». Ahmya sembrò soddisfatta della risposta.

«Aspetta, Yukina, noi...» cercò di iniziare a convincerla del contrario Dragan, quando la figlia dello yakuza si alzò in piedi, e con lei anche l'altra ragazza.

«Direi che la discussione è finita.» disse la giovane appassionata di musica metal. «Vi ringrazio dello spiegone mistico di cui probabilmente non mi ricorderò una mazza da quanto è complesso, ma le decisioni importanti sono già stabilite. Quindi, con permesso...».

«Con permesso...» disse anche Yukina, lei inchinandosi per salutare, prima di seguire Ahmya.

«Un momento.» disse Harald. Le due si arrestarono. Lui tirò fuori un foglietto di carta dalla sua giacca, vi segnò dei numeri con la sua penna dorata e lo porse a Yukina. «Questo è il mio numero di cellulare. Nel caso volessi almeno farti un giro 'turistico' per la scuola, per valutare meglio l'offerta che ti abbiamo fatto... senza alcun obbligo di decidere subito se frequentarla o meno...».

«Va bene...» mormorò Yukina, accettando il foglietto.

«Dai, andiamo adesso. Abbiamo dedicato anche troppo tempo a questi professori!» la portò via per il braccio Ahmya.

«E-EHI, ASPETTA!» fece lei, prima che la chiusura della porta d'ingresso segnasse la loro uscita dal locale.

Rimasti da soli al tavolo, i tre insegnanti si confrontarono tra di loro, con Dragan che iniziò: «Harald... credo avresti dovuto essere più insistente, se volevi raggiungere lo scopo.».

«Non volevo esagerare.» scosse il capo Harald. «Fallito il tentativo di persuaderla a stare al dormitorio per tenerla d'occhio, speravo di ottenere comunque quel proposito invitandola a unirsi alla scuola, ma insistere l'avrebbe indotta a sospettare che volessimo sempre controllarla in qualche modo. Non volevo spingerla a pensare che ci interessasse a tutti i costi manipolare la sua vita, guadagnandoci la sua diffidenza.».

«Per noi era chiaro che volessi arrivare sempre a questo, Harald.» commentò Brave, muovendo la mano. «C'è qualcosa che ancora non ti convince del suo racconto, vero? Cosa, di preciso?».

«Il modo in cui sarebbe uscita dal Sentiero di Ghiaccio.» disse Harald, distogliendo lo sguardo. «Secondo lei, sono stati i suoi sentimenti per le emozioni altrui circa i duelli a farla uscire, oppure l'influenza dei Draghi della Barriera di Ghiaccio... eppure, applicando il suo racconto, Yukina esiste per mantenere un equilibrio tra Ka e Ba. Può un semplice desiderio di duellare spingere un luogo tra uno spazio interiore e un nascosto spazio reale, o dei Ka, a infrangere un simile equilibrio?».

«No... probabilmente no...» disse la sua Brave.

«Già. Certo, suppongo che comuni Ka non possano creare un corpo umano per generare un Ba di partenza... I Draghi della Barriera di Ghiaccio, nella storia del Duel Terminal, vengono definiti come esseri potentissimi, e pertanto lo devono essere almeno tanto da poter dare origine con la propria energia vitale a quella ragazza, ma questo ancora non basta a persuadermi sulla loro intenzione di far uscire Yukina nel nostro mondo solo per una smania di duelli ed emozioni.» si toccò il mento. «No... secondo me o Yukina non ci ha detto tutta la verità, oppure ci dev'essere comunque dell'altro. Qualcosa che deve aver a che fare con il fatto che gli Occhi delle Rune ci abbiano guidati alla sua presenza.».

«Contando questo, e se quei Ka sono davvero potenti come devono essere, allora il proposito di volerla tenere d'occhio va comunque applicato, in un modo o nell'altro.» disse Dragan.

«Esattamente, questa è l'intenzione.» disse Harald. «Brave, che ne diresti di rintracciare l'indirizzo di questa Kagetsu Ahmya? Vorrei che tenessi d'occhio la sua abitazione, per vedere se succede qualcosa che riguardi la sua ospite.».

«Posso provarci, e in qualche modo posso assentarmi dalle lezioni, ma mi sembra un po' poco per tenerla sotto sorveglianza.» notò Brave.

«Non è un problema... sarei lei stessa a farsi controllare da noi.» chiuse gli occhi il capotrio, con un'espressione astuta sul volto. «Lei stava letteralmente smaniando all'idea di stare alla Scuola Nordei per duellare... è solo Kagetsu che l'ha convinta a non andarci come studentessa. Ma poiché le ho detto che non aveva l'obbligo di decidere di frequentarla attivamente, sono pronto a scommettere che verrà a trovarci in maniera da non infrangere la promessa che ha fatto all'amica. È per questo che le ho lasciato il mio numero...».

«Questo è l'Harald che conosciamo.» sorrise Dragan.

«Più astuto che mai, eheheh...» rise Brave.

 

Più avanti, nelle ore notturne, in un'enorme stanza buia...

«Dunque... quell'evento si è compiuto.».

Diverse presenze si mossero leggiadre nell'ombra, riunendosi in un unico punto. Ognuna di queste pareva una figura umana... l'oscurità rendeva visibile, oltre a sagome di lunghe tuniche che arrivavano fino ai loro piedi, tenute da cinture.

«Presto, i vincoli si scioglieranno.» disse un'altra di queste figure, una dalla voce più femminile.

«Alla fine, sembra che dovesse iniziare per forza il proprio ciclo.» cominciò una voce più feroce.

«Ciò non cambia ciò che faremo.» si intromise un altro, facendosi più avanti. «Quando un equilibrio si rompe, il mondo non sta a guardare... e così anche noi, in quanto fattori determinanti della catastrofe, agiremo.». Strinse un pugno. «È ora per noi di muoverci sulla Terra.». Qualcosa si illuminò al centro della sua testa... un largo cerchio bianco a due anelli, al cui centro vi era un cerchio più piccolo da cui partiva una sorta di lancetta con all'estremità un terzo cerchio, circondato da piccole linee. «I Falsi Dei che parlano per bocca nostra... richiedono le loro offerte.».

 

Il giorno dopo...

«COSA?!» esclamò Ahmya, mentre Yukina si stava vestendo nella camera per gli ospiti della casa dopo una doverosa doccia. Rispetto a quella della figlia dello yakuza, la stanza era ancora immacolata.«Hai... chiamato quell'Harald?! Vuoi andare a quella scuola del piffero?! Domani?!!!».

«Sì, perché?» disse Yukina, alzandosi una spallina della sua t-shirt con cerniera frontale sopra il reggiseno blu per indossarla.

«Avevi detto che non ci saresti andata!» sbottò Ahmya, seccata.

«Ma non voglio frequentarla.» rispose in fretta Yukina. «Voglio solo farci un giro... duellare con qualcuno senza aspettare il prossimo duello di strada organizzato.». Gli occhi le scintillarono. «Harald ha detto che è pieno di duellanti... e non vedo l'ora di giocarci! È quella che chiamate 'impazienza', giusto?».

«Sarà, ma non approvo molto.» si sedette sulle coperte rosse del letto riservato all'amica dai capelli bianchi Ahmya, a braccia conserte. «Voglio dire, e se poi ti convincono a rimanerci?».

«Non ti fidi di me? Eddai... anche se vengo da un mondo più 'spirituale' credo di meritare un po' più di credito.» si lamentò la ragazza dai capelli bianchi. «Dai... ti assicuro che non ci rimarrò in pianta stabile, ci farò giusto un paio di giri.».

«Uff...» sbuffò Ahmya. «Non sono tua madre, purtroppo... Vai, se vuoi... ma ricorda la tua promessa.».

«Non lo farò, giuro.» annuì Yukina, girandosi di nuovo per finire di vestirsi. Ma, quasi subito, Ahmya si rifece sentire.

«Anzi... sai cosa? Verrò anch'io con te.».

«Eh?» si girò un'altra volta ancora la ragazza, sorpresa di sentirglielo dire. «Ma... non volevi che andassi io, e ora vuoi venirci anche tu?».

«Sì... suona un po' ipocrita, lo so.» ammise Ahmya. «Però voglio essere sicura che tu non mi tradisca sul più bello. E poi... non si sa mai cosa può succedere, in una scuola piena di ragazzi...».

«Oh-ho...» fece Yukina con un sorrisetto furbetto, avvicinandolesi e tastandogli la guancia con un dito. «Non è che fai tanto la dura e la restrittiva, ma sotto sotto sei preoccupata per me?».

«Non dire scemenze...» guardò altrove Ahmya. «Sono una metallara esagitata, io, non esiste che sia preoccupata per...».

«Allora come mai non mi guardi direttamente?» rincarò la dose lei.

«Per non dare corda alle tue fesserie.» rispose allibita l'amica metallara.

«Secondo me sei, come si dice... anche un po' timida... è 'timidezza' no? E dai, girati un po'.».

«Non serve, uffa.».

«Allora non ti interessa se ti faccio un po' di solletico, eh?».

«Che...?! GIÙ LE MANI!».

«E dai, è divertente! L'ho visto fare alla televisione, girigirigiri...».

«Sei peggio di una bambina... Ci ribaltiam-Ahah..!».

«Yukina, Ahmya, guardate che la cena è...» entrò in quell'istante Kagetsu Hyora, il padre di Ahmya, con i suoi soliti occhiali da sole in faccia. Si fermò però sulla soglia, abbassandoseli appena. «… è... pronta...».

Era entrato proprio quando Ahmya era ricaduta sulle coperte, con Yukina che stava per cercare di farle ancora il solletico. Ma in quel momento l'apparenza era un'altra, visto che era praticamente sopra di lei sulle braccia, e la spallina del vestito le era ricaduta giù, lasciando la spalla con reggiseno scoperta.

L'arrivo dell'appena introdottosi Hyora aveva portato entrambe a girarsi nella sua direzione. Quest'ultimo rimase fermo a ricambiare le loro espressioni sorprese per una frazione di secondo. Poi, si girò e disse tranquillamente: «Fate con comodo, ragazze, metto tutto in caldo.». Sospirò anche. «Ah, le ragazze di oggi... così scatenate a quell'età...».

«A-Aspetti, CHE HA CAPITO?!» esclamò in fretta Yukina.

«NON È COME SEMBRA, PAPÀ!» fece eco Ahmya, in pratica scaraventando giù dal letto Yukina per rincorrere suo padre. «E comunque, PERCHÈ CAZZO SEI ENTRATO SENZA BUSSARE, PADRE DEL CAVOLO?! C'erano delle signorine dentro la camera, MALEDIZIONE!».

Passato anche quel dì, Harald passò a prendere di buon ora al mattino Yukina con la sua D-Wheel. Poiché a sorpresa anche Ahmya si voleva aggregare alla compagnia, le due seguirono sulla moto di quest'ultima il professore fino all'edificio.

La struttura esterna della Scuola Nordei era quella standard delle altre scuole giapponesi, ma spiccavano tre blocchi distinti con enormi vetrate: una centrale e due laterali, dipinte di bianco, un riferimento ai Mostri Synchro di cui anche gli Dei Polari facevano parte e a cui era dedicata, con vetrate colorate dalle tonalità dominati delle tre divinità nordiche dei duelli. Tra quei blocchi, vi erano mura allungate dove si vedevano svariate classi, dietro le finestre annesse. Le punte del recinto esterno erano state modificate perché rassomigliassero ad appuntite lance – sicuramente un riferimento alla lancia di Odino, Gungnir – mentre all'ingresso dello stesso vi erano sculture di due martelli avvolti da fulmini, riferimento al Mjolnir di Thor.

«Non avevo ancora visto un edificio del genere.» disse sorpresa Yukina, togliendosi il casco datole dall'amica.

«Non è niente di che...» sminuì la cosa Ahmya. «L'italiano che ha organizzato questa scuola aveva semplicemente voglia di sistemare questo posto per renderlo notevole.».

«Fortunatamente Dragan non è qui con noi in questo momento, o avrebbe avuto qualcosa da ridire.» sorrise Harald. «In ogni caso, vi prego di seguirmi.».

Superata la recinzione, imboccarono una lunga strada che conduceva fino all'ingresso della struttura. Il suolo era tutto in porfido, un'enorme area pedonale insomma, con alcune fontane laterali e alcune statue della terza divinità, Loki, scolpite nell'atto di un inchino ai lati della via per entrare nella scuola, come ad accogliere i visitatori. Il sorriso riverente disegnato su quelle statue era quasi beffardo.

Superato l'ingresso e l'atrio, un grosso spazio con una receptionist e diversi armadietti per gli studenti ben allineati, salirono al secondo piano e si diressero lungo il corridoio seguente.

Le lezioni non erano ancora iniziate, e le porte di molte classi erano ancora aperte. Un sacco di adolescenti in uniforme scolastica, blu scura per i maschi e rosa con gonna nera per le ragazze, ma tutti con lo stemma della scuola appuntato sul petto – una striscia da cui ne partivano altre tre verso l'alto, con una quarta che invece scendeva in basso, chiuse in un pentagono rovesciato – spuntavano da queste, e notarono sia Harald che le ragazze al suo seguito.

«Ah, il professor Harald...» mormorò una ragazza con fare sognante.

«Chi sono quelle due, però?» disse un ragazzo.

«Quella con i capelli bianchi... è bellissima!» disse un altro. «Quanto vorrei che mi parlasse...».

«Hai visto gli occhi, le ciglia e i capelli? Sono tutti bianchi.» disse ad un altro suo compagno di classe uno studente. «Mai vista una ragazza con quelle caratteristiche fisiche. Viene da qualche posto particolare, o usa lenti e tintura?».

«Non lo so, ma la rendono ancora più uno schianto!» sospirò l'altro studente.

«Sarà una nuova studentessa?».

«Uhm... quella con i capelli neri l'ho già vista da qualche parte, anche se non a scuola...» mormorò una giovane.

«Quanti studenti...» si guardò intorno Yukina. «Di solito, quando apparivo da qualche parte dal Sentiero di Ghiaccio, vedevo tanta gente soprattutto negli stadi.».

«Qui non siamo ad uno stadio, ma non scherzavo quando dicevo che avresti potuto duellare ogni giorno.» disse Harald. «Abbiamo più di cinquemila studenti concentrati in questa scuola, con oltre trenta classi.».

«CINQUEMILA?!» si stupì la ragazza. «Sono davvero tanti!».

«Già, la fama della scuola è piuttosto alta.» ammise Harald.

«A parte questo... non per cambiare argomento... ma come fate tutti quanti voi a stare bene con questo caldo?» chiese la ragazza, sventolandosi il viso con una mano tesa. «Si muoreee...».

«Caldo? Veramente non fa poi così caldo...» osservò Harald.

«Non farci caso, Yukina lo dice tutti i giorni...» commentò Ahmya. «E pensare che va in giro in abiti leggeri...».

«Ah... sarà la sua energia fredda interiore, a farle questo effetto...».

«Sì, come no... piuttosto, ci dici dove ci stai portando?».

«Pensavo di condurvi alla classe dove devo tenere lezione, per cominciare.» rispose Harald.

Arrivarono alla classe, una delle poche dove erano tutti dentro. Entrati dentro, Harald richiamò subito gli alunni. «Ragazzi, un attimo di attenzione. Se volete per favore andare ai vostri posti...».

Ragazzi e ragazze smisero di conversare tra di loro, e ognuno andò al proprio banco. Yukina li guardava con vivo interesse.

«Oggi avremo un ospite speciale: la qui presente Yukina, accompagnata da quest'altra giovanotta, ha chiesto di presenziare qui per dare un'occhiata alla nostra scuola.» spiegò il leader del Team Ragnarok. «Spero che la tratterete bene durante la sua visita di oggi. Potrebbe sempre decidere di unirsi al voi...».

«Contaci...» sussurrò tra sé Ahmya, ironica.

«Vorresti dire qualcosa ai ragazzi, Yukina?» le suggerì Harald.

«Eh? EH?! Ah, sì... perché no?!» fece Yukina, distolta dall'attenzione che aveva per ogni singolo componente della classe che riusciva a vedere chiaramente. Fece un passo avanti. «Uhm...».

Ci fu un attimo di silenzio. Non le veniva in mente niente da dire, in verità... la classe aspettava pazientemente, controllata...

«Uhm... buon... duello a tutti!» si limitò infine ad alzare la mano in segno di saluto la ragazza, un po' titubante.

Quasi tutti i ragazzi dell'aula sbuffarono dalle narici come vaporiere appena attivate, e tutti insieme esclamarono subito:«GRAZIE MILLE, YUKINA!».

«Ehm... grazie a voi?» mormorò sbalordita Yukina, con fare involontariamente innocente.

“AAH, CHE RAGAZZA ADORABILE!” si disse mentalmente uno dei ragazzi più affascinati.

“Ora posso morire felice, dopo aver visto una ragazza del genere!” si mise quasi a piangere di gioia un altro.

«Bah!» scosse il capo Ahmya. Anche qualche studentessa della classe fece lo stesso gesto. Una dai lunghi capelli azzurri e dallo sguardo abbastanza serio, invece, si limitò ad osservare con attenzione le nuove arrivate.

«Bene... in verità, mancherebbero ancora una decina di minuti all'inizio della lezione...» guardò il proprio orologio da polso Harald. «Potete passarli facendo un po' più di conoscenza, se volete. Ma solo per dieci minuti, per l'appunto.». Quindi, si andò a sedere alla propria cattedra.

«GRAZIE, PROFESSORE!» esclamarono i ragazzi, precipitandosi da Yukina per parlarle. Questa quasi fece un passo indietro per la sorpresa.

«Ohi, calmatevi, voi!» si parò in mezzo Ahmya, come misura di sicurezza.

«Yukina, quanti anni hai?!» chiese uno.

«Quali sono i tuoi gusti?» incalzò ancora uno.

«Hai un ragazzo, per caso?!» disse un altro. «Se non ce l'hai, sappi che io sono super libero!».

«A-Ah...» fece una Yukina allibita, pensando:“Mi sono approcciata con poche persone, finora, ma... questi... sono strani forti...”.

«YU-KI-NAAA!» fece una voce musicale, spingendo via un bel po' di gente.

Si era fatto strada un ragazzo dai capelli verde acqua dalle strisce arancioni, con un ciuffo lungo che gli scendeva da un lato e uno corto la metà dall'altro. I suoi occhi erano color nocciola. Non indossava l'uniforme scolastica completa, al momento, dato che era con la camicia e con la cravatta grigia mezza sciolta e non con la giacca. Le sue maniche erano rimboccate, e c'era una sorta di insegna cucita sulla parte alta di una delle due con su scritto a chiare lettere: P.U.N.K.

«Piacere di conoscerti, Yukina!» esclamò questo, lieto, riuscendo a stringerle la mano. «Il mio nome è Hisakawa Aiko, e sono uno studente trasferitosi quest'anno alla Scuola Nordei. Che ne dici di unirti al P.U.N.K. ?!».

«Piacere m... ehm, che?» chiese Yukina, spaesata, lasciandosi scuotere la mano.

«P-U-N-K!» scandì lui. «Ossia Painters Unity Notorious Kind. È il nome del mio club d'arte! Dai, unisciti al P.U.N.K. !».

«Ahahah...» ridacchiò Ahmya, mettendosi un palmo sulla testa. «Che nome ridicolo è per un cavolo di club scolastico?!».

«Ti fa ridere?» la guardò Aiko, ignorando il suo 'insulto' al club. «È un fatto positivo. Unisciti anche tu ai P.U.N.K. , allora!».

«Ma che... ma manco morta!» esclamò la figlia dello yakuza, seccata. «Anche perché, a parte tutto, né io né Yukina siamo iscritte a questa scuola, perciò puoi pure continuare a sognare per l'eternità.».

«Ma i P.U.N.K. sono più di un club: sono un modo di vivere, un'alternativa al sogno, un qualcosa che deve esserci.» chiuse gli occhi il ragazzo dai capelli azzurri, sicuro di quel che diceva. «Più adepti ci sono, dentro e fuori dalla scuola, meglio è. E, in ogni caso, il professor Harald ha detto che forse Yukina potrebbe decidere di unirsi alla scuola, tanto vale iniziare a cogliere l'adesione.».

«Ehi, i tuoi sproloqui falli altrove, Hisakawa!» intervenne uno studente.

«Eh, noi volevamo conoscere Yukina prima di te!» protestò uno più corpulento.

«Queste sdolcinatezze non si possono mettere in primo piano rispetto all'arte.» scosse il capo Aiko. «Dovrete aspettar...». In quel momento, una mano gli afferrò la spalla, tirandolo indietro con una certa veemenza. «Oh, ehi!».

«Non fate caso ai modi di Aiko, ragazze.» sorrise la persona che l'aveva tirato indietro, facendosi avanti. «Propone questa cosa a praticamente ad ogni persona che vede, ormai per lui è una specie di ossessione.».

Era stata la ragazza dai capelli azzurri che non si era unita al dissenso nei confronti dei ragazzi. Aveva la stessa uniforme delle altre ragazze: di colore rosa, con lo stemma della scuola, con sotto una camicetta dal nastro al colletto che spuntava da sotto l'uniforme stessa, con una gonna corta avente una striscia bianca che le faceva il giro. Portava anche delle calze scure con altre due strisce in cima, e scarpe marroni. La sua chioma, che arrivava facilmente fino alla schiena, dal volto le copriva le orecchie con alcuni ciuffi che le giungevano quasi al mento. Sul lato sinistro della faccia aveva una piccola cresta che le nascondeva un po' di più la fronte, rispetto agli altri ciuffi che si allungavano da una piccola stempiatura dal lato destro per finire in linea con il naso da una parte e sovrapposti agli altri ciuffi vicino all'orecchio di quello stesso lato. In cima alla testa, due ennesimi, ma molto più piccoli ciuffi le si orientavano in direzioni opposte. I suoi occhi erano verde chiaro.

«E tu saresti...?» disse Ahmya.

«Kyosuke Elise. Molto lieta.» sorrise la ragazza. «Benvenute alle Nordei. Tu sei Yukina, hai detto...».

«Sì, esatto.» annuì Yukina, facendo poi un leggero inchino. «Grazie mille del benvenuto.».

«Per caso... 'Korihoshi' Yukina?» domandò Elise.

«Oh?» disse Yukina. «Mi conosci?».

«Certo che ti conosco. E conosco anche la ragazza che è con te.» spiegò Elise, chiudendo gli occhi. «Kagetsu Ahmya, giusto?».

«Come fai a...?» chiese a sua volta Ahmya.

«Dei conoscenti delle mie compagne di classe hanno visto il duello di Yukina vicino al capannone abbandonato di due giorni fa.» le spiegò Elise. «Però a te ti conoscevo già, di fama... sei la figlia di Kagetsu Hyora, giusto?».

Un brusio percorse i ragazzi lì intorno, che rabbrividirono.

«La... figlia dello yakuza?» si domandò uno.

«Accidenti... forse dovremmo stare attenti...» sussurrò un altro.

«E allora?» disse Yukina, sentendo quelle parole anche dal pubblico. «Ahmya è una persona gentile, mi ospita a casa sua, e lui e suo padre si preoccupano delle mie necessità. Anche se non capisco bene quanto peso abbia questa storia degli 'yakuza', si vede che chi è qui non la conosce.».

Altro brusii.

«Una figlia di yakuza che ospita gente in casa sua?» fece uno. «Sembra inverosimile...».

«Non è che Yukina ha qualche legame con la sua famiglia?».

«Ma no, è troppo bella e a modo per avere qualche legame diretto con la famiglia. Magari è soltanto stata circuita in qualche modo...».

«Credo che mi abbiate fraintesa.» affermò a tono Elise. «Personalmente non mi importa se sei la figlia di un mafioso o affini. Anche se, lo devo dire... la tua scelta di giocare nei duelli di strada... e, ho sentito, forse anche in quelli illegali, la reputerei... abbastanza immorale, per una duellante...».

«Come me ne fregasse qualcosa, di come la reputi.» sbottò Ahmya, con una certa impertinenza. «Non ho bisogno della tua pietà o approvazione... né di quelle di qualcun altro. Ma, da come parli, è chiaro che ti godi molto il fatto di stare in una scuola come questa, con le porte spalancate per arrivare in alto nel mondo dei duelli, senza preoccuparti di nulla che possa ostacolarti...».

«… è così che la pensi?» disse Elise, contrariata. Non sorrideva, nel dirlo. «Purtroppo le cose non sono sempre sono rosee come sembrano... mi devo impegnare costantemente, per riuscire dove vorrei. Non è facile neanche stando qui.».

«Certo... tanto non puoi capire...» borbottò Ahmya, innervosita. Yukina la guardò, rendendosi consapevole che qualcosa non andasse. C'era una certa tensione ora, sulla scena...

«Non è il caso... forse... che cambiate argomento?» trovò Aiko, con la stessa consapevolezza di Yukina.

«Con quali, sempre con quelli dedicati al tuo caro P.U.N.K. ?» osservò Elise, incrociando le braccia.

«Perché no? Dopotutto, sei tu che mi hai buttato fuori dalla conversazione prima che avessi finito.» le rispose Aiko. «Proprio quando stavo per iniziare a proclamare i benefici del Peerless Ultra Nascent Keepers...».

«Uh? Ha cambiato parole per il gruppo?» domandò Yukina, un po' allibita.

«Sì, e presto le cambierà ancora, vedrai.» ammise Elise, con la tranquillità di chi sembra aver a che fare con la stessa cosa ogni giorno. Comunque, continuò dicendo: «Ad ogni modo... ammetto che ero curiosa di conoscerti, 'Korihoshi'.».

«Come mai?».

«'Come mai?', mi chiedi?» disse Elise, mettendosi una mano sull'anca. «La duellante che possiede tutti e tre i Draghi della Barriera di Ghiaccio nel suo Deck... tramite quei due che hanno assistito al tuo duello, la voce è giunta anche fino a me. Non si può non venir attirati da una simile novità.».

«I TRE DRAGHI DELLA BARRIERA DI GHIACCIO?!» esclamarono in coro i ragazzi intorno a loro, increduli.

«Con questa premessa, mi chiedevo...» disse Elise. La sua espressione divenne più combattiva. «… saresti abbastanza per soddisfarmi?».

«Intendi in un duello?» domandò Yukina, subito interessata. «Che ne diresti di...?» proprio in quell'istante, una campanella risuonò nei corridoi esterni.

«Stop, ragazzi.» intervenne Harald, alzandosi dalla sua cattedra. «Tutti di nuovo ai vostri posti, i dieci minuti sono scaduti.». Elise dovette allontanarsi dalle due visitatrici, lasciandole con un'ultima occhiata.

Non appena gli studenti furono di nuovo seduti, l'insegnante si guardò intorno, cominciando: «Ora che avete parlato un po', direi che Yukina può sedersi...».

«Qui c'è un posto libero, professor Harald!» esclamò uno studente.

«Anche qui, prof!» si sperticò un altro dal suo posto.

«… al posto vicino alla cattedra.» sentenziò il professore.

«Nooooo...» fecero i giovanotti, delusi.

«Io ero venuta qui per duellare, però!» notò Yukina.

«Abbi pazienza, oggi devo prima tenere un'ora di Storia...» osservò Harald. «In compenso, le altre due ore seguenti le dedicheremo ai duelli.».

«Ok... cercherò di aspettare.» comprese la ragazza, sedendosi.

«Tu, Kagetsu, puoi sederti dall'altra parte, se vuoi.» disse Harald.

«No, grazie.» biascicò tra i denti Ahmya, girando i tacchi e dirigendosi alla porta. «Non ho voglia di sorbirmi un'inutile lezione, circondata da gente inutile.».

«Ehi, cos'ha detto quella?» protestò una studentessa.

«Bada a come parli!» esclamò un ragazzo.

«Calma, ricorda che è la figlia di uno yakuza...» gli suggerì un altro, intimorito.

«Kagetsu Ahmya... forse non sarai una mia allieva, ma questa è pur sempre la mia classe. Abbi un po' più di rispetto.» la esortò Harald, con uno sguardo più serio.

«Quando hai finito mi trovi fuori, Yukina.» lo ignorò Ahmya, imboccando l'uscita della classe e richiudendosi la porta alle spalle.

«Ma che le è preso?» si domandò Aiko, confuso.

“Ahmya...” pensò Yukina, preoccupata.

«Beh...» sussurrò Harald, concentrandosi sulla classe. Aveva un registro in mano, adesso. «Direi di iniziare dall'appello... Ah, Hisakawa, gentilmente... mettiti la giacca d'ordinanza, almeno.».

«Oook...» sospirò Aiko, recuperando il capo d'abbigliamento.

Il resto dell'ora passò con Harald che approfondiva argomenti culturali giapponesi. Yukina non tardò a crollare dalla noia, in quanto erano argomenti che certo non le interessavano.

«E poi, nel lontano... Ehi, Yukina, sveglia!» la picchiettò con il libro sulla testa Harald.

«OH, ehi!» si coprì il punto colpito la ragazza dai capelli bianchi, riavendosi. «C-Che c'è?».

«Stavi dormendo...».

«M-Ma mica mi interessa, la lezione...».

«Lo so, non dovrei dirtelo, visto che sei solo in visita, ma questa è sempre l'aula di una classe. Non vorrei che dessi un brutto esempio agli altri.» la criticò il leader del Team Ragnarok.

«Uffa...» sbuffò Yukina.

“Perché non l'ha lasciata dormire?” pensò scontrosamente un alunno.

“Sembrava un angelo mentre riposava... la vorrei sposare.” pensò un secondo con aria sognante.

«Uhm, sembra che l'ora di Storia sia finita.» disse il professore, nel sentire la campanella del cambio ora da fuori. «Bene, ragazzi, abbiamo davanti a noi due intere ore dedicate ai duelli.».

«Finalmente!» esclamò Yukina, come resuscitata dal proprio torpore.

«Poiché abbiamo la nostra visitatrice con noi, direi di lasciare che sia lei ad aprire le danze. Ha già dovuto aspettare un po' per arrivare a questo momento... perciò, chi vorrebbe duellare con lei?» disse Harald.

«IO, IO!» si fecero subito avanti i maschi.

«Vorrei essere io la prima, professore.».

Tra le mani alzate c'era anche quella di Elise, la quale sorrideva nel pronunciare quelle ultime parole.

«Vorresti duellare tu?» disse Harald alla ragazza.

«Certo: a differenza dei ragazzi dal sangue caldo che hanno chiesto di farlo per motivi puramente poco... pratici, io lo faccio perché penso che duellare con qualcuno che possiede i Tre Draghi Glaciali del Duel Terminal possa essere un buon aiuto alla mia crescita come duellante.».

«Capisco...» chiuse gli occhi l'insegnante. «In tal caso, è tutta tua.».

«Le sono grata, professore.» lo ringraziò la ragazza, mentre gli altri pretendenti abbassavano le mani con disappunto.

«Per te va bene?» disse poi lui, rivolgendosi a Yukina.

«Io sono già pronta.» confermò Yukina, che si era già infilata al braccio il Duel Disk che portava precedentemente alla cintura.

«Andiamo, si scende tutti all'arena dei duelli.» esortò gli studenti l'insegnante.

Tutti quanti si spostarono al primo piano, raggiungendo un'area a cupola al centro del quale si trovava l'arena dei duelli della Scuola Nordei. Lo spazio al suo interno era davvero enorme, e la piattaforma centrale dove si disputavano le sfide altrettanto grande, connessa a vari cavi a terra in maniera simile ad altre scuole.

Sulla pavimentazione della piattaforma vi erano disegnate diverse delimitazioni bianche rappresentanti il terreno di gioco, almeno sei in totale, atte a disputare contemporaneamente lo stesso numero di partite. Non mancavano anche diverse panchine bianche in metallo fissate all'area esterna intorno ad essa a formare gli spalti, per chi voleva osservare i duelli in comodità senza intralciare i giocatori.

«Oh... quanto spazio...» sussurrò Yukina, guardandosi intorno. «Meno che in certi stadi, ma... quanto spazio...».

«Non stupirti troppo. Potresti consumare lo stupore necessario a ciò che accadrà durante il duello.» sorrise Elise, mentre una sua amica le passava il Duel Disk, un modello standard dalle linee gialle. «Grazie...».

«Mi spiace, ragazza, ma draghi o non draghi, non ce la farai.» disse una studentessa altezzosa.

«Elise è una delle migliori duellanti della Scuola Nordei, non perderà contro l'amica della figlia di uno yakuza.» la indicò un'altra con cui faceva comunella.

«Silenzio, voi due.» le guardò Elise, seria. «Non voglio che mettiate a disagio la mia avversaria. Di chi sia amica, questo non influisce di una virgola sulla natura della forza, e se ha sconfitto Morimoto Daren, un duellante che ha partecipato a diversi eventi con buoni risultati, non dev'essere poi così debole.».

«Oh... scusaci, Elise...» mormorò la prima, pentitasi subito delle sue parole.

“Rispetto...” pensò Yukina, nel seguire la ragazza per la scaletta dell'arena che conduceva sopra ad essa, affascinata. “Questo... è il 'rispetto per un proprio pari' di Elise?”.

«Ehm... professore... è un problema se per stavolta guardiamo questo duello, prima di duellare anche noi?» domandò un ragazzo bruno ad Harald. «Vorremmo vedere cosa accade in questa partita...».

«Eh, alla prima occasione ne approfittate...» sospirò Harald. Poi sorrise. «Ma va bene. Andate a sedervi.».

«EVVAI!» esultarono i ragazzi nel piazzarsi giusto tra gli spalti e la base dell'arena per assistere, imitati dalle compagne di scuola, pensando contemporaneamente:“Un duello tra una delle ragazze più popolari della scuola e quello splendore dai capelli bianchi! Che fortuna!”.

«Chissà che dopo il duello non le becchi entrambe dell'umore giusto per farle unire al P.U.N.K.» disse speranzoso Aiko.

Intanto, Yukina ed Elise si disposero ai lati di una delle delimitazioni bianche dello spazio da duello.

«Spero tu sia pronta.» disse Elise, attivando il Duel Disk e facendolo, aprire. «Qualcosa mi dice che sarà un bel duello.».

«A chi lo dici.» sorrise Yukina, facendo lo stesso. «Farò del mio meglio. per vincere.».

«Anch'io...».

«Molto bene, ragazze... non credo di dovervi spiegare le regole.» disse Harald, raggiungendole da un lato per fare da arbitro. «Avete già stabilito chi prende il primo turno? Altrimenti, lanciamo una moneta.». Tirò fuori uno yen, e velocemente sbrigarono la pratica. «Perfetto. Annuncio il match: Yukina contro Kyosuke Elise. Iniziate!».

«DUELLIAMO!» annunciarono all'unisono le ragazze.

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Capitolo 4
*** L'erede dello Shinigami ***


Capitolo 4 – L'erede dello Shinigami.

 

«Come stabilito dal lancio della moneta, sarò io a cominciare.» disse Elise, guardando la propria mano iniziale e prendendo già una carta da essa.

[ Elise ]

>LP: 4000

>Mano: 5

>Deck: 35

 

[ Yukina ]

>LP: 4000

>Mano: 5

>Deck: 35

«Il primo mostro che Evoco... è questo.». Sul campo si materializzò un essere basso con mantello e cappello, un bizzarro incrocio tra uno spaventapasseri e un cowboy, con tanto di pistole. «Vendicatore Demoneterno, in Attacco [Tuner; LV/1; ATK/0].».

«Vendicatore Demoneterno?» domandò Yukina.

«Poi, Evoco Specialmente Gatto Selvatico Demoneterno.». Un gatto demoniaco dal pelo rosso apparve in gioco [Tuner; LV/3; ATK/1400]. «Questa carta può essere Evocata Specialmente dalla mia mano mandando un altro mostro 'Demoneterno' che ho in mano al Cimitero. Con questa condizione ho appena mandato al Cimitero Guardiano Demoneterno.».

«'Demoneterno'...» incrociò le braccia Yukina, piegando la testa con aria un po' spaesata. «Ecco un Deck che non ho ancora affrontato. E hai già Evocato due mostri Tuner sul terreno.».

«Imparerai a conoscerlo presto.» sorrise Elise, prendendo un'altra carta. «Ora Posiziono questa carta coperta... e procedo ad attivare la Carta Magia Transmodificazione: mandando un mostro scoperto che controllo al Cimitero, posso Evocare Specialmente dal mio Deck un mostro con lo stesso Tipo e Attributo di quel mostro, ma con un Livello maggiore esattamente di uno rispetto al suo. Mando al Cimitero Gatto Selvatico Demoneterno.» il mostro in questione svanì. «Gatto Selvatico è un mostro Demone OSCURITÀ di Livello 3... ne consegue che posso Evocare Specialmente un mostro Demone OSCURITÀ di Livello 4. Evoco Specialmente Arcidemone Demoneterno in Attacco.». Al posto del mostro appena sacrificato, apparve un alto demone dai capelli arancioni alzati, con occhi multipli e un abito viola come la sua pelle, e due lunghe corna [LV/4; ATK/1800].

«Con questa mossa, la mano di Elise si è azzerata!» disse emozionata una delle ragazze che erano dalla parte di Elise.

«Fagliela vedere, la tua Handless Combo!» esclamò un'altra.

“Handless Combo?” pensò l'Emanazione Ka duellante.

«Attivo l'effetto di Arcidemone Demoneterno.» continuò la ragazza. «Se questa carta carta viene Evocata Specialmente, posso aggiungere una qualunque carta 'Demoneterno' dal mio Deck alla mia mano. La condizione per cui questo effetto si attivi e si risolva è che io non abbia alcuna carta nella mia mano.».

«Che tu non abbia carte in mano?» alzò lo sguardo Yukina: come era già stato notato da quella ragazza di prima, ora Elise non teneva più nulla nella propria mano. «Oh...».

«Con questo effetto, aggiungo dal mio Deck alla mia mano la Carta Magia Continua Propulsore Demoneterno.» mostrò la carta in questione Elise. «Procedo ad attivare Propulsore Demoneterno. Quando non ho carte in mano, posso mandare Propulsore Demoneterno al mio Cimitero per bersagliare fino a due mostri 'Demoneterno' nel mio Cimitero ed Evocarli Specialmente sul mio terreno. Spedisco al Cimitero Propulsore... tornate da me, Guardiano Demoneterno, Gatto Selvatico Demoneterno!». Sul campo apparve di nuovo il Gatto di prima [ATK/1400], in compagnia di un mostro dall'aspetto di un inquietante portale pieno di fuoco dal cui centro spuntava un teschio mostruoso [LV/4; DEF/1700].

«Quattro mostri in un attimo...» sussurrò Yukina.

«Elise non si vuole risparmiare.» osservò Aiko, interessato.

«Sintonizzo Arcidemone Demoneterno di Livello 4 con il mostro Tuner Demone Vendicatore Demoneterno di Livello 1.» continuò Elise. Il Vendicatore divenne un anello verde, che circondò Arcidemone Demoneterno lasciando uscire alla luce le quattro stelle rappresentanti il suo Livello, prima di dare vita alla colonna di luce dell'Evocazione [4+1 = 5]. «Evocazione Synchro! Sergenti Stygian!». Apparve una moto con su demone a due teste dai lunghi colli [Synchro; LV/5; ATK/2200]. A quel punto, Elise si pronunciò. «Ecco una delle prime cose che ho imparato alla Nordei sulle Evocazioni Synchro: 'se non hai esattamente i mostri necessari ad Evocarne uno quando hai più Tuner, puoi semplicemente tirar fuori un Mostro Synchro più debole da usare come Materiale con gli altri Tuner per scalare le Evocazioni'.».

«Il che significa che...» cominciò Yukina, conscia di cosa intendesse: Gatto Selvatico Demoneterno era ancora sul terreno.

«Sintonizzo Sergenti Stygian di Livello 5 con il mostro Tuner OSCURITÀ Gatto Selvatico Demoneterno di Livello 3.» continuò lei. «Dalle profondità del Purgatorio, dove il Vuoto ha la sua casa, l'orco malvagio che dilania le anime con i suoi artigli emerge ed impera tra Paradiso e Inferno [5+3 = 8]! Evocazione Synchro!». Artigli affilati come sciabole squarciarono l'aria, e un enorme drago dalla pelle rosso scura si presentò in campo ruggendo: diverse sfere spuntavano dalla superficie del suo corpo, incluso dalla sua fronte, con spunzoni che gli uscivano dalle guance e altri più scuri e lunghi a formare delle membrane puntute. Lunghe ali sottili gli spuntavano da dietro, ali che ripiegò quasi subito davanti a sé. «Ruggisci dall'interstizio... Drago Orco del Vuoto [Synchro; LV/8; DEF/3000]!».

«YEEEE! DRAGO ORCO DEL VUOTO!» esultarono le sostenitrici di Elise.

«Quel mostro è incredibile!» esclamò un ragazzo.

«Io però l'avrei lasciato in Attacco, tanto ha sempre 3000 punti anche in quella statistica...» disse un altro.

«E non sarebbe stata la scelta ottimale.» chiuse gli occhi Aiko, supponente. Lo studente che aveva parlato prima lo ascoltò. «Essendo il primo turno, Elise è impossibilitata ad attaccare, quindi giocando Drago Orco in Difesa anziché in Attacco ha il vantaggio aggiunto di non subire danni da un possibile mostro con Attacco superiore o, semplicemente, può evitare che un mostro con il suo stesso Attacco possa 'suicidarsi' su di lui.».

«In effetti...» disse quello.

«Hisakawa non avrebbe potuto dirlo meglio.». Harald si era spostato da loro, intenzionato a continuare ad arbitrare dagli altri suoi studenti. «Anche se ad una cosa così elementare avresti potuto arrivarci anche tu, onestamente.».

«Ehm...» fece sempre lo stesso studente che aveva domandato.

«Comunque, la sua apertura in generale è degna di una futura esponente del P.U.N.K.!» esclamò Aiko, contento.

«Tu, invece, dovresti sapere che non puoi dare questo per scontato...» osservò Harald, un poco allibito.

«Con questo, ho concluso il mio turno.» disse Elise. «Correttezza tra duellanti, però... forse non è d'uso nei duelli di strada, ma da parte mia sarà bene che ti informi dei poteri del mio drago e del mio Guardiano Demoneterno, prima che tu faccia mosse stupide: quando non ho carte in mano, Drago Orco del Vuoto può una volta per turno annullare l'attivazione di una Carta Magia o Trappola e distruggerla... e, quando ho zero carte in mano, Guardiano Demoneterno non può essere distrutto né in battaglia né con degli effetti, il che lo rende uno scudo impenetrabile.».

«Oh, capisco...» osservò Yukina, non trattenendo poi uno scintillio degli occhi «Questa... Handless Combo... mi piace. È impressionante come tramuta uno svantaggio in multipli vantaggi. E tu sembri gestire molto bene tutto questo. Ahhhh, mi piacerebbe anche a me giocare con una strategia così tanto particolare...». Poi, si ricompose, mettendosi una mano in testa. «Ops, mi sono lasciata andare... ahahah...».

«Tanto anche se lo facessi, non saresti mai come lei.» la informò la studentessa altezzosa che le aveva detto che non avrebbe vinto prima del duello. «Elise è NATA per usare quel Deck.».

«È vero, Elise è imparentata con lo Shinigami di Satisfaction Town, qualcosa al di fuori della portata di frequentatrici di yakuza.» alzò le mani un'altra, con uno sbuffo presuntoso.

«Non vi avevo detto di...» cominciò Elise, seccata.

«Mmh? Chi?» sorrise Yukina, interrogativa. «Shini-che?»

«Ah, non farci caso...» disse l'avversaria, guardandola. «Soltanto, qui lo sanno tutti, il motivo per cui uso questo Deck. Sai, mio zio... è il tutore della legge in una città chiamata Satisfaction Town, un duellante fortissimo che nel tempo è stato soprannominato 'lo Shinigami'. Il suo nome è Kiryu... Kyosuke Kiryu. Suo fratello è mio padre.».

«Mai sentito... è uno forte?».

«Altroché.».

«Allora vado a duellare con lui appena ho finito!».

«Guarda che Satisfaction Town è ben lontana da Imymari...».

«ACC... ma... comunque... anche lui usa un Deck come il tuo?».

«Sì.» disse Elise, chiudendo gli occhi. «Pensa che mio padre l'ha finalmente incontrato dopo un sacco di anni che aveva perso le sue tracce. Lo conobbi di persona anch'io prima di entrare alla Nordei. Come te, pure io rimasi affascinata dal suo Deck, e decisi di costruirne uno come il suo...» riaprì gli occhi, con un certo sguardo. «E grazie ad esso, ne sono sicura, potrò seguire le orme del mio idolo.».

«Quale idolo?» le chiese la ragazza.

«Non puoi dirlo dal mio aspetto?» si indicò l'opponente.

«Dal... tuo aspetto?» ripeté lei.

«Sì... e magari non solo da quello, anche dal mio nome.».

«Mmmmmmmh....» si fece pensierosa Yukina, fissandola il più possibile. Alla fine, si limitò ad esibire uno sguardo esausto. «No... spiacente.».

«EEEEEH?!» fecero le altre ragazze sue amiche.

«A....Ah....» disse Elise, un po' sorpresa. «Strano... di solito le persone notano sempre un po' di somiglianza con quella persona, soprattutto quando glielo faccio notare...». Allora, disse con un certo tono di sfida. «Ma possiamo metterla in questo modo: tu pensa a soddisfarmi... e forse te lo dirò.».

«Mi piacciono le sfide... e mi hai pure incuriosita.» commentò Yukina, alzando il braccio con il Duel Disk. «Allora me lo farò dire dopo il duello, come vuoi tu... possibilmente dopo averlo vinto. Tocca a me, pesco per turno!

[Elise]

>LP: 4000

>Mano: 0

>Deck: 33

 

[Yukina]

>LP: 4000

>Mano: 6

>Deck: 34

«Evoco Difensore della Barriera di Ghiaccio!». Sul campo apparve una volpe con parti di armatura sul corpo, con una criniera di spunzoni di ghiaccio che gli copriva gran parte della coda [Tuner; LV/3; ATK/200]. «Siccome controllo un mostro ACQUA sul terreno, posso attivare dalla mia mano l'effetto di Ortica Silente dei Mari dalla mia mano: a condizione di non Evocare Specialmente altri mostri questo turno, eccezion fatta che per mostri ACQUA, posso Evocarla Specialmente.» a manifestarsi stavolta fu una medusa fluttuante dal cappuccio giallo con diversi filamenti azzurri che circondavano quest'ultima parte del corpo, mentre da sotto il cappuccio si allungava un tentacolo lungo e munito di aculeo finale [LV/4; DEF/1300].

«VAI, 'KORIHOSHI'!» esclamarono i fan della ragazza infatuati di lei.

«OH MIO DIO, starei a guardarla tutto il giorno!» si tenne una mano sul petto uno particolarmente appassionato. Le sostenitrici di Elise, e per estensione altre giovanotte della classe, si limitavano a guardarli abbastanza schifati.

«Sintonizzo il mostro ACQUA Ortica Silente dei Mari di Livello 4 con il mostro Tuner Difensore della Barriera di Ghiaccio di Livello 3.» procedette Yukina con decisione.

“Sta arrivando... uno dei Draghi Glaciali...” pensò Elise, nell'assistenza alla stessa procedura a cui aveva dato vita con le proprie Evocazioni Synchro.

«Questa volta giocherò insieme a te...» sussurrò Yukina alla carta che aveva appena estratto dallo scomparto da cui aveva tirato fuori anche Brionac l'ultima volta – quello dell'Extra Deck – dandogli un piccolo bacio prima di giocarla sul Duel Disk. «Dal Secondo Sigillo spezzato, giunge uno dei Draghi Glaciali!» la luce verde si erse di nuovo, e come con Brionac si materializzò uno degli esagoni dei Barriera di Ghiaccio che si divise e frantumò in mille pezzi. «Che il suo agghiacciante respiro tramuti in mute statue coloro contro cui si scaglia, che esso sia il flagello della sua mortale danza di battaglia [4+3 = 7]! Evocazione Synchro!».

La luce si spense, e un una muta creatura circondata da un turbinio di brina blu e azzurra, dalle larghe ali e una lunga coda, si palesò scura. Diverse scaglie coprivano a strisce il suo collo. Ad un tratto, il centro del suo collo, i suoi occhi, la gemme sopra alla sua fronte e altre parti sulla membrana delle ali di ghiaccio, delle zampe e della coda brillarono di una tetra aura rossa luminosa, come 'attivandolo' e portandolo a raspare il terreno, quasi fosse un toro.

«La Seconda Lancia liberata... Gungnir, Drago della Barriera di Ghiaccio [Synchro; LV/7; ATK/2500]!».

«OOOOH!» fecero gli altri, alla vista di quel drago così imponente.

«Gungnir...» mormorò Harald. Pensò tra sé:“In base alla mitologia norrena, Gungnir era il nome della lancia brandita da Odino, una lancia che centrava sempre il bersaglio. Davvero curioso che abbia Evocato proprio lui, nel suo primo duello alla Scuola Nordei.”.

«Quale onore, vedere uno di quei rari draghi.» sorrise Elise. «Spero di vedere anche gli altri, nel nostro duello: dopotutto, è questo che ti rende speciale.».

«Solo continuando a duellare potrai cercare di esaudire questo desiderio.» ricambiò il sorriso Yukina. «Ma, al momento, è Gungnir che vuole giocare con me... vediamo come lo gestisci.».

«Non voglio deluderti, ma di per sé Gungnir non è abbastanza per superare i miei mostri.».

«Però può adottare le sue abilità per ridurne il numero. Attivo l'effetto di Gungnir, Drago della Barriera di Ghiaccio: Gungnir può, ogni turno, scartare fino a due carte che ho in mano per bersagliare e distruggere lo stesso numero delle tue carte. Scarto due carte per bersagliare Drago Orco del Vuoto e quella tua carta coperta.» il drago di Yukina sembrò come inspirare... per poi rilasciare dalle sue fauci un intenso respiro freddo infinitamente più intenso di quello di Brionac che attraversò rapidamente il campo, diretto verso i suoi obiettivi. «Cold Punishing Breath!».

«Purtroppo, questo non è abbastanza per soddisfarmi...» sentenziò Elise, distogliendo un braccio. «Svelo la Trappola Soppressione Demoneterno!». Intorno a Drago Orco del Vuoto si materializzò una sorta di scudo verde che lo protesse dal respiro glaciale.

«Cosa?» si domandò Yukina.

«Posso attivare questa carta quando possiedo un mostro 'Demoneterno' sul mio terreno.» spiegò lei. «Annulla un effetto che è stato attivato da un mostro dell'avversario... e non solo, perché posso anche infliggerti 100 punti di danno moltiplicati il Livello del mostro che l'aveva attivato, se ne ha uno. Gungnir è un mostro di Livello 7... pertanto ricevi 700 punti di danno.». Finito di proteggere il mostro, lo scudo si ridimensionò in una sfera energetica che esplose come un raggio, centrando in pieno Yukina.

«U-Ugh!» fece quest'ultima, arretrando d'istinto [Yukina LP: 4000-700 = 3300].

«BRAVA, ELISE!» esultarono ancora le ragazze.

«Come ci si aspetterebbe dalla giovane Kyosuke... Aveva pensato anche agli effetti dei mostri.» sorrise soddisfatto Harald.

«Poi? Che farai?» chiese Elise.

«Phew, non me l'aspettavo, ma...» sussurrò Yukina, riprendo a sorridere «… mi dà solo la carica per andare avanti. VOGLIO duelli così impegnativi... che ti facciano provare grandi emozioni. Posiziono due carte coperte e passo in End Phase per terminare il turno.».

«Oh... ne consegue che dovrei essere io a soddisfare te?» osservò Elise, un po' divertita. «Cercherò di essere anch'io all'altezza, allora... se lo sarai altrettanto a tua volta.».

«Non credo ti deluderò.».

«Mi fido.» annuì Elise, procedendo. «Tocca a me, pesco!».

[ Elise ]

>LP: 4000

>Mano: 1

>Deck: 32

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 0

>Deck: 34

Non appena ebbe pescato, Yukina si fece avanti con una nuova mossa: «Svelo una delle mie carte Posizionate... la Trappola Continua nota come Cattura: bersagliando un mostro che controlli, posso acquisirne il controllo fintanto che questa carta resta sul terreno, ma quel mostro non potrà attaccare o attivare i suoi effetti mentre è sotto questo effetto.».

«Cosa?» si sorprese Elise.

«E il mio bersaglio è... Drago Orco del Vuoto!». Il mostro di Elise svanì dalla sua metà campo, materializzandosi subito dopo in quella di Yukina.

«Nooo...» fecero le sostenitrici di Elise.

«Perché non ha annullato l'effetto di Cattura con quello di Orco del Vuoto?» si domandò una di queste.

«Non potevi annullare questa Trappola, giusto?» domandò Yukina, attirando la loro attenzione. «Drago Orco del Vuoto annulla le Carte Magia e Trappola soltanto quando non hai carte in mano... quindi, attivandola ora che ne hai appena pescata una...».

«Sì...» ammise Elise, impressionata. «Dicevi di non aver mai affrontato questo Deck... mi sorprende che ti sia già abituata alle sue funzioni per prendere una contromisura.».

«Non era poi così difficile... credo...» disse lei, facendo toccare i propri indici. «Uh, questa è 'modestia'... eheheh...».

«Pare...» ricominciò la ragazza sua avversaria «… che potresti davvero soddisfarmi. Sempre se sopravviverai a questo turno.».

«Eh?».

«Non basta togliermi Drago Orco del Vuoto per impedirmi di giocare. Attivo dalla mia mano la Magia Sepoltura Sciocca, la quale manda un mostro dal mio Deck al Cimitero. Scelgo di mandare Saggio Demoneterno con questo effetto.

«Usando Sepoltura Sciocca la mia mano è tornata vuota, il che mi consente di attivare e risolvere l'effetto di Saggio: Saggio, infatti, se viene mandato al Cimitero, mi permette di mandare un altro mostro 'Demoneterno' dal mio Deck al Cimitero. Il mostro che spedisco al Cimitero è Generale Demoneterno. E, non avendo carte in mano, posso attivare dal Cimitero l'effetto di Generale Demoneterno, con il quale posso bandirlo per scegliere ed Evocare Specialmente dal Cimitero due mostri 'Demoneterno' di Livello 3 o inferiore, annullandone però gli effetti. Faccio entrare in campo Gatto Selvatico Demoneterno e Saggio Demoneterno, in Posizione d'Attacco.» ancora una volta il Gatto demoniaco riprese posto in campo [ATK/1400], accompagnato da un demone con un'armatura scura da cui partiva un lungo mantello rosso [Tuner; LV/2; ATK/400].

“Anche così, ha Evocato altri due Tuner...” pensò Yukina, a bocca aperta.

«Sintonizzo Guardiano Demoneterno di Livello 4 con il Tuner Saggio Demoneterno di Livello 2.» continuò Elise. «L'arcidemone guadagna un potere ancora più infernale. Afferra e devasta gli avversari con le tue invocate, letali mani infuocate [4+2 = 6]! Evocazione Synchro! Sorgi dagli Inferi più profondi... Arcidemone Dannato Demoneterno!». Sul campo si erse dagli bagliori verdi dell'Evocazione Synchro un'altra versione di Arcidemone Demoneterno... una con corna più evidenti e con un vestito diverso, che gli dava un'apparenza più importante, con le sue tonalità nere e rosse in aggiunta a quelle viola, e due enormi anelli dorati intorno ai polsi [LV/6; ATK/2200].

«Un altro Mostro Synchro!» esclamò Yukina.

«Attivo l'effetto di Arcidemone Dannato Demoneterno.» alzò un braccio Elise. «Una volta per turno, posso bersagliare una tua carta scoperta e negarne gli effetti fino alla fine del turno. Inoltre, come bonus aggiunto, se non ho carte in mano, posso anche distruggere quella carta bersagliata. E credo tu possa comprendere da te che carta ho intenzione di bersagliare...».

«Vuoi bersagliare...» comprese infatti lei, guardando l'ologramma della carta Cattura sotto il suo controllo.

«Wow, Elise!» esclamò Aiko, sorpreso. «Questa si traduce in una vittoria netta e pulita: senza Cattura Drago Orco del Vuoto tornerà a lei, e potrà usarlo per distruggere Gungnir. 500 punti da quella battaglia più 2200 punti dall'attacco diretto di Arcidemone Dannato e 1400 da quello di Gatto Selvatico... sono 4100 punti di danno.».

«COSA?!» esclamarono i tifosi di Yukina.

«M-Ma così 'Korihoshi'...!» disse uno di questi.

«NOOOO, PRENDI ME AL SUO POSTO!» fece un secondo.

«Ragazzi, siete troppo coinvolti da quella ragazza...» borbottò Harald, davvero allibito.

«Un momento.» disse Yukina. «Drago Orco del Vuoto non è ancora tornato sul tuo terreno, perciò posso attivare l'altra mia carta coperta prima che tu possa negarla. Svelo la Carta Trappola Continua Rinascita Potente.». La carta in questione si sollevò.

«Vuoi usare Rinascita Potente?» notò Elise.

«Esattamente, e per Evocare Specialmente un mostro di Livello 4 o inferiore dal mio Cimitero. Evoco Specialmente Difensore della Barriera di Ghiaccio, in Posizione di Difesa.» la volpe di prima tornò sul campo di battaglia [DEF/1600]. «Un mostro Evocato da questo effetto guadagna 100 punti d'Attacco e di Difesa, inoltre il suo Livello aumenta di uno [LV/3+1 = 4; DEF/1600+100 = 1700; ATK/200+100 = 300]. Adesso l'effetto di Arcidemone Dannato può risolversi.». Infatti, il mostro in questione creò una sorta di sigillo in aria che proiettò un'enorme mano di fuoco malevolo che si abbatté sulla Carta Trappola, distruggendola. Questo provocò il ritorno di Drago Orco del Vuoto sul terreno di Elise.

«Umpf, e allora?» sbuffò una delle giovani dalla parte di Elise. «A malapena si terrà la pelle addosso, con una difesa in più a cui affidarsi. Elise la distruggerà nel prossimo turno.».

«No...» sussurrò Elise, di diverso avviso. «Con Difensore, adesso...».

«I mostri 'Barriera di Ghiaccio' possono diventare più forti, quando sono in coppia con un altro del loro archetipo.» affermò Yukina. «Quando Difensore è presente sul terreno insieme ad un altro mostro 'Barriera di Ghiaccio', i mostri del mio avversario con un Attacco pari o superiore alla Difesa di questa carta non possono dichiarare attacchi.». La volpe premette le zampe a terra, e davanti a lui e a Gungnir si sollevarono due muri di ghiaccio che li schermarono dai mostri nemici.

«COMEEE?!» fece la giovane che era convinta della vittoria di Elise poco fa.

«Ehm, questo cambia tutto...» ammise in fretta Aiko.

«Già, nessuno dei mostri di Elise può attaccare, e l'effetto di Arcidemone Dannato può essere usato solo una volta per turno per ciascuna copia.» disse Harald. «Possiamo dire che Yukina l'abbia fregata.».

“Meno male... uff...” sospirarono mentalmente i ragazzi che tifavano per quest'ultima.

Intanto, Elise, ripresasi dalla sorpresa, sorrise.

«Sei all'altezza dei draghi che usi...» sussurrò lei, accondiscendente. «La partita è ancora tutta da giocare. Mantengo Drago Orco in Difesa e concludo qui il mio turno.».

«Pesco per turno.» annunciò Yukina, pescando.

[ Elise ]

>LP: 4000

>Mano: 0

>Deck: 30

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 1

>Deck: 33

«Mentre l'avversario controlla un mostro e io controllo almeno un mostro 'Barriera di Ghiaccio', posso Evocare Specialmente Generale Wayne della Barriera di Ghiaccio dalla mia mano.» un bagliore azzurro si accese sul terreno di battaglia, lasciando entrare in scena un uomo muscolo in armatura dai calori freddi, con il volto semi mascherato sormontato da un elmo di ghiaccio e un mantello sbrindellato blu notte sulla schiena, che impugnava una larga lama corta munita di manico con protezione per le dita [LV/5; ATK/2100].

“Wayne...” pensò Elise.

«Mentre Wayne è scoperto, le Carte Magia e Trappola che vengono mandate dal terreno al Cimitero dell'avversario vengono invece bandite.>> spiegò la ragazza. «Inoltre, avendolo Evocato Normalmente o Specialmente, posso aggiungere una Magia o Trappola 'Barriera di Ghiaccio' dal mio Deck alla mia mano. Prendo la Trappola Barriera di Ghiaccio.

«A questo punto, attivo l'effetto di Gungnir: scarto dalla mia mano Barriera di Ghiaccio per distruggere Drago Orco del Vuoto. Cold Punishing Breath!».

«FFFFRAAAARGRRR!» ruggì Gungnir, saltando al di là del muro eretto da Difensore ed emettendo ancora il suo respiro di freddo vapore glaciale, che colpì Drago Orco e lo tramutò all'istante in una statua di ghiaccio... statua che crollò subito su sé stessa.

«Ora che Drago Orco del Vuoto non c'è più, l'attivazione delle mie Magie e Trappole non potrà più essere negata tanto facilmente. Bandisco dal Cimitero Barriera di Ghiaccio, la Trappola che ho appena scartato, per attivare uno dei suoi effetti: bandendo Barriera di Ghiaccio, e rinunciando ad Evocare Specialmente mostri non-ACQUA fino alla fine del prossimo turno dopo che questo effetto si sarà risolto, posso mandare un mostro ACQUA di Livello 5 o superiore dal mio Deck al Cimitero, aggiungendo poi un mostro ACQUA dal mio Cimitero alla mia mano. Mando al Cimitero Generale Raiho della Barriera di Ghiaccio di Livello 6 e lo aggiungo subito alla mia mano. Quindi... offro come Tributo Wayne, ed Evoco per Tributo Raiho!». Un turbine avvolse Wayne, facendolo scomparire e rimpiazzandolo con un secondo Generale, uno con una veste più lunga e 'cerimoniale', una spada al fianco e un ventaglio di 'stecche' ghiacciate, e lunghi capelli neri sotto il capello quadrato che indossava [LV/6; ATK/2100].

«Un altro dei Generali della Barriera di Ghiaccio?» si sorprese lei. «E, per giunta, proprio Raiho?».

«Ora Kyosuke è ufficialmente con le spalle al muro.» comprese Harald, attirando l'attenzione dei suoi studenti. «Quando Raiho è sul campo di battaglia, l'avversario è tenuto a decidere se scartare una carta ogni volta che attiva l'effetto di un mostro dal terreno. Se non lo fa, quell'effetto viene negato.».

«Scartare una carta?» ripeté una delle solite ragazze dalla parte di Elise. Il suo sguardo si distorse dalla preoccupazione. «Ma... la strategia di Elise...».

«Vedo che hai afferrato, Okawa.» annuì Harald. «Il Deck di Elise funziona unicamente quando non ha carte in mano, ed è particolarmente dipendente dagli effetti dei mostri. In altre parole, poiché per sua natura non puoi aver carte da scartare per soddisfare le condizioni in gioco del Deck Demoneterno, Raiho sigilla tutti i suoi effetti mostro come se fosse una specie di Risucchia Abilità unilaterale.».

«Chi l'avrebbe mai detto, che avesse un mostro tanto tossico per Elise all'interno del proprio Deck...» disse Aiko, sinceramente stupito.

«Sposto in Posizione d'Attacco Difensore della Barriera di Ghiaccio [ATK/300].» continuò Yukina. «Battle Phase! Mio drago... è il momento di lanciarsi nell'azione diretta! Attacca Arcidemone Dannato Demoneterno!». Il drago balzò in alto, e con un battito delle possenti ali si portò al di sopra della barriera ghiacciata eretta da Difensore. «Unfailing Frost Flare!». L'energia rossa del drago pulsò, e dalle sue fauci si sprigionò una fiamma di ghiaccio che saettò sul campo e investì in pieno l'Arcidemone [Elise LP: 4000-300 = 3700]. «Poi uso Raiho per attaccare Gatto Selvatico Demoneterno. Ice Sword!» il Generale estrasse la spada che portava al fianco e la usò per tagliare a metà il mostro rimanente [Elise LP: 3700-700 = 3000 LP].

«Attivo dal mio Cimitero l'effetto di Vendicatore Demoneterno.» dichiarò Elise. «Quando non ho carte in mano, se un mostro che controllo, eccetto un altro 'Vendicatore Demoneterno', viene distrutto in battaglia e mandato al Cimitero, posso Evocare Specialmente questa carta dal Cimitero con lo stesso Livello del mostro che è stato distrutto. Visto che è un effetto attivato dal Cimitero, non devo scartare carte per risolverlo.». Infatti, il mostro Demone riapparve [LV/1 → 3; DEF/0].

«Avevo un po' il sospetto che quel mostro avesse un effetto del genere.» disse Yukina. «In ogni caso, Difensore è abbastanza forte per distruggerlo. Vai, Difensore, attacca Vendicatore!» con un singolo colpo della sua coda semi-ghiacciata, la volpe sconfisse il tetro pistolero. «Passo in End Phase, e termino il turno.».

«COSÌ SI FA, 'KORIHOSHI'!» esultò uno dei suoi ammiratori.

«Non mollare, KYOSUKE!» esclamò invece un altro, poiché anche tra i maschi c'era chi sosteneva – ed era infatuato – di Elise.

«'Korihoshi' si sta comportando in maniera magistrale.» commentò Aiko, catturato quanto gli altri dal duello in corso. «Ma lasciare quel Difensore in Attacco le serviva davvero? Ok che così ha finito con il distruggere Vendicatore, e tuttavia...».

«Lei sa quello che fa anche più di quanto immagini, Hisakawa.» rispose Harald con un sorriso. «Difensore blocca già di per sé gli attacchi dei mostri con alto Attacco, ma nel caso Elise fosse tentata di lanciare un attacco disperato con un mostro abbastanza debole da superare il suo effetto, esporrebbe il mostro attaccante alla successiva ondata di attacchi del suo prossimo turno senza che possa essere piazzato in Posizione di Difesa per evitare i danni e senza che possa essere Posizionato per nascondere la sua identità. Davvero machiavellico, per una ragazza come lei.».

«Ahhhhh, ok...» sussurrò Aiko, sorridendo a sua volta. «Un altro punto da elencare al curriculum di uno dei prossimi membri del P.U.N.K. ...».

«Hai solo quello in testa?» osservò un po' allibito Harald.

 

Intanto, fuori dalla scuola, vicino ad una delle fontane esterne...

«'Lei si deve impegnare costantemente'... BAH!» esclamò tra sé Ahmya, stizzita, tirando un pugno al bordo della fontana su cui era seduta. «Parla d'impegno, quella stupida Kyosuke Elise... né lei né gli altri bambocci di questa sciocca scuola sanno che, rispetto a certe VERE difficoltà, impegnarsi è niente!». Strinse i denti, alzando un ginocchio per cingerlo, pensando tra sé:“Lo sapevo... nonostante Yukina, non sarei dovuta venire qui.”.

«Che fai, parli da sola?».

Ahmya si voltò si scatto, e si trovò a pochi metri di distanza Brave. Il membro più giovane del Team Ragnarok indossava una tuta da D-Wheeler dalla parte frontale grigia che rassomigliava al muso di una fiera con una cicatrice all'occhio destro del paio giallo in suo possesso, mentre quella sotto era scura e con un paio di anelli dorati alle braccia. Vicino al collo aveva un giro di pelliccia in mezzo al quale si intravvedeva una tuta a zip bianca col colletto alto.

«Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua, Kagetsu?» disse lui, tagliando le distanze.

«Che accidenti ci fai tu qui?» sbuffò Ahmya, evitando il suo sguardo.

«Che domande... insegno qui.».

«Appunto, non dovresti essere a far scorrazzare gli studenti sulle moto o robe simili?».

«Caso vuole che la mia prima lezione non cominci che tra un'oretta circa... per una volta non devo iniziare subito.» chiuse gli occhi Brave, sedendosi vicino a lei. «Dunque... che ci fai qui? Aspettavi Yukina? Se non sbaglio, aveva accettato l'invito di Harald...».

«Mmh.» si limitò ad annuire lei.

«Mi sembri di malumore, o sbaglio? Qualcuno ti ha forse fatto la ramanzina, mentre eri qui?».

«Fatti i cazzo di fatti tuoi.» replicò lei, gelida.

«Sarà la terza volta che me lo dici da quando ci siamo conosciuti.» sospirò Brave, un poco deluso. «Peccato, speravo che mi trovassi almeno più simpatico di Dragan...».

«Non sono amica di nessuno di voi 'Ragnarok', ficcatelo bene in testa.».

«Peccato...» ripeté con un sospirò il rosso, alzandosi di nuovo. «Ciononostante... già che ci siamo... che ne diresti di duellare contro di me?».

«Prego?» gli scoccò un'occhiata lei, evidentemente colta di sorpresa.

«Sei pur sempre nell'area della nostra scuola... questo fa di te un'ospite... non vorrei che ti annoiassi.» disse Brave... solo per poi farle l'occhiolino con un sorriso. «Sto scherzando, non è questa la ragione... la verità è che mi piacerebbe capire qual è il tuo problema. Data la tua predisposizione nei miei confronti dubito che me lo confideresti, perciò permettimi di lanciarti una sfida: se vinco io, mi dirai cosa c'è. Se vinci tu... ammetterò che sei più in gamba di me, ok?».

«Che proposta cretina.» rispose subito la ragazza metallara, rimuovendo lo sguardo da lui. «Non ho motivo di accettare una sfida così ridicola, perché non mi interessa dimostrare qualcosa ad un professorucolo come te.».

«Eheheheh...» si mise a ridere Brave.

«Cosa ci trovi di divertente?».

«Niente, niente... stavo solo pensando alla bassa opinione che Dragan ha di te e di tuo padre, visto l'ambiente che vi circonda.» spiegò lui, schernitore. «Non ero proprio del suo stesso avviso, certo, ma forse non ha tutti i torti ad averla... ora che vedo quanto la figlia di quello yakuza sia nei fatti una gran codarda.».

«Rimangiatelo.» sibilò Ahmya.

«La tua dichiarazione di non voler dimostrare qualcosa ad un 'professorucolo come me' è solo una fierissima scusa per nascondere il fatto che hai paura di affrontare un duellante famoso come il sottoscritto, detentore di uno degli Dei Polari...».

«Sei sordo? RIMANGIATELO!» balzò in piedi la ragazza, stringendo i pugni. «'Duellante famoso', ma non farmi ridere! Potrei spaccarti il muso in duello in ogni momento, indipendentemente dal fatto che tu possegga o meno una Carta Divina.».

«Oh-ho, affermi addirittura una cosa del genere? Ma finché stai lì ferma a dirlo le tue restano soltanto parole.».

«Ah... sì?» ringhiò lei. «Ok, buffone... farò in modo che tu ti penta del tuo atteggiamento spavaldo, stanno pur certo. Facciamo questo duello.».

“Non sei poi così difficile da leggere per me, signorina Kagetsu...” pensò Brave, assottigliando un occhio con fare astuto. Quindi, disse: «Molto bene, in questo caso vado a recuperare il mio Duel Disk. Credo che nessuno si lamenterà se ci fermeremo a duellare all'arena dei duelli della scuola, quindi suggerirei di recarci laggiù non appena l'avrò preso...».

 

Tornando al duello tra Elise e Yukina...

«Il duello sta diventando piuttosto avvincente...» ammise Elise, chiudendo gli occhi.

«Mi fa piacere che ti stia divertendo... ma mai quanto me, eheheh!» ridacchiò al ragazza. «Ne valeva proprio la pena, di accettare l'invito di Harald!».

«Però non abbiamo ancora finito...».

«Raiho ti dà un brutto momento da affrontare, e non puoi usare neanche i mostri più forti per attaccare, mentre Gungnir decima le tue carte.» le ricordò lei. «Per essere in una situazione così complicata sei davvero, davvero, davvero tanto tranquilla.».

«Quando si decide di utilizzare un Deck come Demoneterno, si è spesso sul filo del rasoio.» rispose Elise. «Ma a me va bene... posso gestirlo con una certa abilità. Chiamalo talento di famiglia...». Mise una mano sul proprio Deck. «D'altronde, mi accollerò tutti i rischi del caso, pur di seguire le orme della duellante a cui aspiro. Pesco!

[ Elise ]

>LP: 3000

>Mano: 1

>Deck: 29

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 0

>Deck: 31

«E ti accorgerai che, infatti, il mio Deck risponde parecchio bene ai miei sentimenti. Posiziono questa carta coperta. Come vedi, con questa mossa la mia mano è di nuovo vuota, il che mi consente di attivare la carta appena Posizionata, la Magia ZERO-MAX: se non ho carte in mano, ZERO-MAX mi permette di bersagliare un mostro 'Demoneterno' nel mio Cimitero ed Evocarlo Specialmente. Evoco nuovamente Arcidemone Dannato Demoneterno [ATK/2200]. Inoltre, tutti i mostri scoperti sul terreno con Attacco pari o inferiore a quello del mostro Evocato Specialmente da questo effetto vengono distrutti.».

«Cosa?» si sorprese Yukina.

«Arcidemone Dannato ha 2200 punti, e non essendo questo l'effetto di un mostro non vado incontro alla 'tassa' di Raiho.» spiegò Elise. «Sia Difensore che Raiho hanno meno punti di Arcidemone, il che significa che vengono distrutti.». Sia Raiho che Difensore vennero infatti eliminati, con grande stupore dei presenti. «Non mi resta che attivare l'effetto di Arcidemone Dannato Demoneterno, scegliendo stavolta Gungnir e negandone gli effetti per tutto il turno. Ma, visto che in questo momento non ho carte in mano, perché non distruggerlo direttamente, no?».

«Avrei preferito di no...».

«Infernity Hell Hand!». Un'altra mano infuocata apparve dall'alto, stringendo Gungnir e soffocandolo in un abbraccio che lo incenerì in men che non si dica. «Adesso in teoria, dovrei attaccare... ma nel turno in cui attivo ZERO-MAX non posso effettuare la mia Battle Phase. Mi limito a passarti il testimone.».

«Bravissima, Kyosuke!» esclamò uno studente.

«COSÌ SI FA!» gridò una sua amica.

«NON ARRENDERTI, 'KORIHOSHI'!» esortarono invece altri.

«È incredibile come il duello sia ancora aperto!» disse Aiko, più coinvolto di prima. «Davo Elise quasi per spacciata.».

«Non puoi mai esserne sicuro, con il suo Deck.» disse Harald, serio. «Uno dei tratti più spaventosi del Deck Demoneterno è la sua imprevedibilità: è indubbio che non avere costantemente carte in mano sia una forma di svantaggio, ma proprio per questo non puoi sapere che carta può fare la sua apparizione a beneficiare della situazione.»>.

«Già già... di certo però c'è che, considerando che hanno ancora praticamente gli stessi Life Points, quelle due sono in una situazione praticamente pari, anche se Elise ha dalla sua il vantaggio di avere ancora un mostro potente.» continuò lo studente del P.U.N.K. «Quelle ragazze stanno proprio facendo fuoco e fiamme... cioè, ghiaccio e fiamme!»

«Sì... la partita è ancora tutta da giocare...» annuì il leader del Team Ragnarok.

«Eh...» sorrise con una certa sicurezza Elise.

«Mmh...» sussurrò Yukina, mettendosi in posizione per pescare. I suoi pensieri si facevano sentire: “Che duello duro... Siamo così equilibrate, nel complesso...”. Sorrise “… e non me ne lamento. È proprio quello che voglio, vivere queste situazioni. Ok, miei Draghi Glaciali... dobbiamo assolutamente rendere lo show ancora più elettrizzante!”.

 

-Nota dell'Autore-

E rieccociiiii!

E mo' per davvero!

Alla fine, grazie agli sforzi nostri...

Keila: «E non vantarti troppo, anche il tuo OC personale – io – ha avuto da fare.».

Mai quanto me. Ma intanto, abbiamo pubblicato. A chi sa di aver dato una mano su alcune piccolezze che questo eterno indeciso aveva in testa, rivolgo già ora un profondo ringraziamento.

Keila: «Nel frattempo io me la filo. Ci vediamo si spera in futuro! Cyber, vai con l'annuncio!».

Yes! E l'annuncio è che ho trovato un ruolo per questa sezioncina. Da oggi la Nota dell'Autore, che doveva diventare lo Studio di Cyber, diventerà invece non solo una sezione annunci, ma anche... una sezione trivia, ribattezzata la Nota di Cyber. Eh sì, perché le volte in cui comparirà questo 'trivia', ci saranno alcune informazioni inedite su elementi dei capitoli, come fonti di ispirazioni di dietro ad alcuni personaggi e affini.

E poiché ho fatto alcune modifiche ai capitoli prima, dove c'era in precedenza uno di questi spunti approfonditi, lo ripropongo ora, giusto per fare un esempio e rimetterlo in piedi:

 

-le 'simulazioni mentali' di duelli che Yukina disputava all'interno del Sentiero di Ghiaccio sono ispirate all'abilità di un personaggio presente nel manga/anime 'Record of Ragnarok'. Questi era infatti in grado di simulare vari scontri con avversari affrontati almeno una volta, così da poter mettere alla prova le proprie capacità in maniera da superarli senza neanche affrontarli di nuovo direttamente, in maniera simile a come Yukina affrontava personaggi già visti nella propria mente.

 

E niente, detto questo, ringrazio tutti i voi per la più che paziente attesa (essendo arrivato, non c'è che dire, davvero in ritardo stavolta con questo capitolo), e vi auguro buone feste – quelle che rimangono.

A presto, ciao ciao!

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Capitolo 5
*** Occhi e gelo intenso ***


Capitolo 5 – Occhi e gelo intenso.

 

«Allora, 'Korihoshi'?» domandò Elise, sempre confidente, spalleggiata dal suo Arcidemone Dannato Demoneterno [Synchro; LV/6; ATK/2200]. «È il tuo turno.».

«Solo una cosa, prima.» disse Yukina, indicandola. «Questo incontro è davvero entusiasmante, ma io e i miei draghi non la faremo finire come pensi tu.».

«Vediamo allora se ci riuscite.».

«Ma comunque si concluda... ti ringrazio già da ora per tutto il divertimento che ci stai procurando.» sorrise l'Emanazione Ka. «Sto vivendo un buon momento, grazie a te.».

«Oh...» fece Elise, sorpresa. Poi, ricambiò quel sorriso con uno caparbio. «Se mi vuoi ringraziare... dacci dentro!».

«Sicuro!» annuì Yukina.

«PUOI FARCELA, 'KORIHOSHINA'!» esclamò uno studente con un ardito vezzeggiativo.

«STRACCIALA, ELISE!» esultò invece un'altra. Ormai il pubblico era piuttosto ben diviso tra i simpatizzanti della studentessa della Nordei e della visitatrice esterna, come già si era potuto intuire in precedenza.

«Pesco per turno!» ricominciò Yukina, estraendo la prossima carta dal Deck con un movimento aggraziato.

[ Elise ]

>LP: 3000

>Mano: 0

>Deck: 29

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 1

>Deck: 30

«Attivo dal mio Cimitero l'effetto di Trasmissione Synchro: durante la mia Main Phase, eccetto il turno in cui questa carta era stata mandata al Cimitero, posso bandire questa carta da quel luogo e bersagliare un Mostro Synchro nel mio Cimitero; il Mostro Synchro torna nel mio Extra Deck, poi pesco una carta.».

«Trasmissione Synchro?» disse Aiko, sorpreso nell'assistere alla scena. « Quella carta non dovrebbe essere nel suo Cimitero.».

«Questo lo dici tu.» replicò Harald, di diverso parere. «Durante il primo turno di gioco, quando Yukina ha usato per la prima volta l'effetto di Gungnir, Drago della Barriera di Ghiaccio, ha scartato due carte. Una di quelle doveva essere proprio Trasmissione Synchro.».

« Ah, in quel momento...» comprese il ragazzo, tornando poi a guardare il duello.

«Siccome ho Gungnir al Cimitero, lo rimetto nell'Extra Deck e pesco un'ulteriore carta.» continuò intanto lei, compiendo l'azione.

“In base a quello che mi è stato raccontato, lei ha lasciato intendere di aver più copie dei suoi Draghi della Barriera di Ghiaccio.” rimuginò Elise. “Se è vero, avrà un altro Gungnir nell'Extra Deck, il che non rende rilevante il fatto che abbia riciclato quello nel Cimitero, quanto piuttosto il fatto che abbia pescato un'altra carta...”.

«Ottimo... Evoco Stratega della Barriera di Ghiaccio.» disse Yukina, facendo scendere in campo un anziano dalla barba bianca con in testa un cappello a forma di esagono della Barriera di Ghiaccio [LV/4; ATK/1600]. «Poi, avendo di nuovo il controllo di un mostro 'Barriera di Ghiaccio' mentre tu hai un mostro, posso Evocare Specialmente un altro Generale Wayne della Barriera di Ghiaccio dalla mia mano [LV/5; ATK/2100]. Con l'arrivo di Wayne tramite Evocazione Speciale, posso aggiungere una Magia o Trappola 'Barriera di Ghiaccio' dal mio Deck alla mia mano. Scelgo Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio, che attivo all'istante: ora con l'attivazione della Magia Continua in questione posso Evocare Specialmente un altro mostro 'Barriera di Ghiaccio' di Livello 4 o inferiore dal mio Cimitero. Ritorna sul campo il mostro Tuner Difensore della Barriera di Ghiaccio.» la torre di esagoni apparve come nel duello con Daren, e davanti a sé ricomparve la volpe [Tuner; LV/3; DEF/1600]. «Ora sintonizzo Stratega della Barriera di Ghiaccio, di Attributo ACQUA, con il mostro Tuner Difensore della Barriera di Ghiaccio di Livello 3. Dal Secondo Sigillo spezzato, giunge uno dei Draghi Glaciali! Che il suo agghiacciante respiro tramuti in mute statue coloro contro cui si scaglia, che esso sia il flagello della sua mortale danza di battaglia [4+3 = 7]! Evocazione Synchro! La Seconda Lancia liberata... Gungnir, Drago della Barriera di Ghiaccio!».

«FFFFH....» soffiò Gungnir, ricomparendo in campo dalla tormenta che lo circondava [Synchro; LV/7; ATK/2500].

«Ancora Gungnir...» sussurrò Elise.

«Battle Phase! Gugnir, rispedisci al Cimitero Arcidemone Dannato Demoneterno! Unfailing Frost Flare!» come la prima volta, una fiammata glaciale andò a congelare e distruggere il mostro avversario, intaccando i Life Points dell'avversaria [Elise LP: 3000-300 = 2700].

«ELISE!» esclamò una delle ragazze dalla sua.

«Tsk... attivo di nuovo l'effetto di Vendicatore Demoneterno dal Cimitero.» affermò Elise. «La mia mano è sempre a zero, quindi posso Evocarlo Specialmente dal Cimitero con il Livello del mostro appena distrutto in battaglia [Tuner; LV/1 → 6; DEF/0].».

«Ma mi spiace dirti che neanche stavolta rimarrà a lungo in campo.» disse con sicurezza Yukina. «Generale Wayne, attaccalo! Ice Knife!» il coltello dell'altro mostro spezzò a metà il demone, rispedendolo da dov'era uscito. «Entro in End Phase, ed è tutto.».

«Di questo passo, Kyosuke...» mormorò un ragazzo, innervosito.

«Non dirlo troppo presto, lei è imprevedibile.» gli disse un suo amico.

«Però intanto la partita si è ribaltata di nuovo, non posso proprio capire chi vincerà.» notò Aiko, sempre più interessato.

«Mmh...» fece Harald, attendendo prima di dare altri giudizi.

«Pesco dal Deck.» continuò Elise.

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 1

>Deck: 28

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 0

>Deck: 28

Fissò la nuova carta per un istante, quindi dichiarò. «Posiziono questa carta coperta e termino il turno.».

Un brusio si diffuse.

«Ha solo Posizionato una carta?» disse una ragazza preoccupata.

«M-Ma con Gungnir in campo...» disse una di quelle che parteggiavano per lei prima dell'inizio del duello.

«VAI, 'KORIHOSHI', È TUTTA TUA!» esultò uno degli ammiratori della ragazza.

«Certo che ne fanno di baccano...» osservò Yukina. Poi, si riconcentrò su Elise. «Siamo ai ferri corti o sbaglio?».

«Chissà...» replicò Elise.

«In ogni caso, che sia la fine o meno, non allenterò la presa di un millimetro... duellerò comunque al massimo. Pesco per turno!

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 0

>Deck: 28

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 1

>Deck: 27

«Attivo l'effetto di Gungnir: scarto dalla mano Warlock della Barriera di Ghiaccio per distruggere quella tua carta coperta! Cold Punishing Breath!» il suo drago esalò il suo respiro simile a nebbia verso la carta puntata dal dito della sua proprietaria.

«ELISE!» fecero subito le sue sostenitrici, allarmate.

«Io non mi allarmerei così presto.» disse Elise, alzando il braccio e portando la carta a scoprirsi. «Perché attivo la Trappola Continua...».

«… Rinascita Potente?!» sobbalzò Yukina al riconoscere l'identità della Trappola. «Ce l'hai anche tu?».

«Già, e come ben sai con il suo effetto posso Evocare Specialmente dal mio Cimitero un mostro di Livello 4 o inferiore, aumentando il suo Attacco e la sua Difesa di 100 punti e il suo Livello di 1. Il mostro che Evoco Specialmente è Guardiano Demoneterno, in Difesa.» il mostro dall'aspetto di un portale fiammeggiante rinacque [LV/4+1 = 5; DEF/1700+100 = 1800; ATK/1200+100 = 1300], prima che l'effetto di Gungnir congelasse e facesse svanire nel nulla Rinascita Potente. «Poiché Wayne bandisce ogni Trappola che viene mandata dal mio terreno al Cimitero, anche Rinascita Potente fa questa fine... e non essendo più scoperta sul terreno, il suo effetto di potenziamento su Guardiano Demoneterno finisce [LV/5 → 4; DEF/1800 → 1700; ATK/1300 → 1200]. Ma non importa... perché finché non ho carte in mano Guardiano Demoneterno non può essere distrutto né in battaglia né da effetti.».

«Mannaggia...» mormorò Yukina.

«EVVIVAAAAA!» ruggirono i sostenitori di Elise.

«VISTO? Che ti dicevamo? Elise non può perdere con un'amica di yakuza, una mera duellante di strada!» affermò l'amica della studentessa altezzosa che l'aveva redarguita prima di iniziare.

«Mettiti l'anima in pace, non puoi batterla!» disse la sua amica.

«Sto cominciando a irritarmi... perché non state zitte?» le guardò storto Elise. «Il duello non è ancora arrivato alla fine. Per il momento, mi sono solo posata sulla difensiva.».

«Ehm...» fecero un passo indietro loro due, un po' intimidite.

«Scusale, 'Korihoshi'.» si rivolse più docilmente a lei la duellante della scuola. «A volte sanno essere fastidiose...».

«Oh, non fa niente, non fa niente.» alzò le mani Yukina, tutt'altro che disturbata. «Però, posso capire perché dicono che sei una delle migliori duellanti di questa scuola: i tuoi continui ribaltamenti nonostante tu non abbia carte in mano parlano da soli a riguardo.».

Elise le rivolse uno sguardo grato. Disse poi: «Grazie. Anche tu sei brava... sentire questo da te, quindi, è un buon complimento. Ma è inutile sprecare tempo in apprezzamenti quando abbiamo un duello in corso, no?».

«Ah, giusto, hai ragione, ahahah...» ridacchiò lei, poggiandosi una mano sui capelli. «In ogni caso... non potendo distruggere Guardiano Demoneterno, il mio turno deve finire qui. Tocca a te.».

«Grazie anche per questo.» disse Elise, pescando subito.

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 1

>Deck: 27

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 0

>Deck: 27

«Posiziono un mostro coperto e concludo qui il mio turno.».

“Non sembra aver pescato qualcosa di utile... ha solo tenuto a zero la mano per preservare l'effetto di Guardiano Demoneterno, senz'altro per guadagnare il tempo necessario a trovare la carta decisiva.” pensò Yukina, con la fronte un po' sudata per la tensione. “Questa è 'preoccupazione'... devo trovare il modo di togliere di mezzo quel Guardiano prima che raggiunga lo scopo. Purtroppo, l'effetto di Gungnir non mi può aiutare in questo... però...”. Quindi, continuò: « Pesco per turno!

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 0

>Deck: 27

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 1

>Deck: 26

Nel vedere la carta, le luccicarono gli occhi. «Grazie, Deck delle anime da cui provengo...». Alzò di più la voce, allora. « Evoco Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio [Tuner; LV/1; ATK/400]. Sintonizzo il mostro ACQUA Generale Wayne della Barriera di Ghiaccio di Livello 5 con il Tuner Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio di Livello 1.».

«Un altro Mostro Synchro?» si chiese Elise, pensando anche: “Brionac?”.

«Un altro drago?» si chiese Aiko, con gli altri intenti ad assistere con curiosità.

«Sfodera i tuoi sacri artigli dalle profondità della montagna di ghiaccio! Che la tua regale presenza quieti le belve più feroci, che i tuoi soprannaturali poteri guidino la furia dei Tre Draghi [5+1 = 6]! Evocazione Synchro!» una croce di artigli fece a brandelli la luce della colonna, e da essa un'enorme tigre dal manto mezzo ghiacciato, con un'armatura nera con linee in rilievo gialle che gli rivestiva la parte superiore del corpo – da cui uscivano due lunghe stalagmiti di ghiaccio – e la base delle zampe sopra le dita, balzò sul campo con un fiero ruggito. «La principesca fiera adorata dalla tribù del gelo... Dewloren, Re Tigre della Barriera di Ghiaccio [Synchro; LV/6; ATK/2000]!».

«Dewloren, dunque...» osservò Harald.

“Mi ero dimenticata che non ci sono solo i Draghi della Barriera di Ghiaccio in quell'archetipo, come Mostri Synchro.” notò nella propria testa Elise. “Dewloren non è raro o potente quanto loro, ma...”.

«Attivo l'effetto di Dewloren!» continuò Yukina. «Ad ogni turno, posso bersagliare un qualunque numero di altre carte scoperte che controllo, per poi farle tornare in mano. E per ogni carta che torna in mano in questo modo Dewloren guadagna 500 punti d'Attacco fino alla fine del turno. La carta che faccio tornare in mano è Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio.». Un'aura di ghiaccio avvolse Dewloren, segno che il suo effetto era stato attivato, e la torre di esagoni svanì dal terreno [Dewloren: ATK/2000+500 = 2500]. «Ora che Catene di Gelo è nella mia mano, posso attivarla un'altra volta, e quando questa carta viene attivata posso bersagliare un mostro 'Barriera di Ghiaccio' di Livello 4 o inferiore dal mio Cimitero per Evocarlo Specialmente.».

«È a riciclare la sua Carta Magia Continua che mirava?!» esclamò Aiko, stupefatto.

«Sì, questo è uno dei trucchi base dei 'Barriera di Ghiaccio'.» spiegò Harald. «Usando Dewloren, è possibile riutilizzare più volte Magie o Trappole Continue che rimangono sul terreno senza esercitare ulteriori effetti per poterle impiegare un'altra volta.».

«Ritorna, Difensore della Barriera di Ghiaccio [DEF/1600]!» continuò Yukina. «E adesso che ho almeno tre mostri 'Barriera di Ghiaccio' sul terreno, Catene di Gelo guadagna il suo effetto segreto!» in quel momento, la torre di esagoni riapparsa proiettò diversi degli oggetti che la componevano intorno ai suoi mostri. «Fintanto che avrò tre mostri di questo genere, i mostri 'Barriera di Ghiaccio' che controllo diventano immuni agli effetti attivati dai mostri del mio avversario che sono stati Evocati Specialmente dall'Extra Deck.».

«Cosa?» fece Elise.

«E... E PERÒ!» esclamò Aiko, sbalordito così come molti altri spettatori. «Così non solo ha la protezione di Difensore dagli attacchi dei mostri con 1600 punti di Attacco o superiore... ma ha anche una gran assicurazione contro gli effetti dei mostri più potenti. È una formazione incredibile!». Quindi, esultò: « 'KORIHOSHI', SEI SEMPRE PIÙ DEGNA DI UNIRTI AL P.U.N.K. !».

« Eeeeeh...?» fece Yukina, confusa e anche allibita.

“È inutile, ha solo quello in testa...” pensò Harald.

«Aiko...» scosse il capo Elise, con le dita sulla tempia.

«NON DECONCENTRARE LA NOSTRA 'KORIHOSHI', HISAKAWA!» lo ammonirono gli altri studenti.

«C-Comunque! Dewloren, attacca il mostro coperto! Royal Ice Claws!» ordinò Yukina. Il felino compiette un altro balzo e si avventò sul mostro coperto, che si rivelò essere un motociclista demoniaco che venne colpito al veicolo dai fatali artigli di ghiaccio della belva, che la fece scoppiare distruggendo il suo conducente. «Pattuglia Stradale Stygian è distrutta! Quindi, passo alla End Phase [Dewloren: ATK/2500 → 2000].».

«Strano... non è stato Evocato Vendicatore Demoneterno.» osservò un ragazzo.

«E a che sarebbe servito Evocarlo? Gungnir l'avrebbe ributtato nel Cimitero subito dopo.» gli ricordò un'altra alunna.

“Non ho distrutto Guardiano, ma al prossimo turno potrò usare di nuovo l'effetto di Dewloren.” pensò Yukina. “Quando ho distrutto Rinascita Potente, ho scartato Warlock della Barriera di Ghiaccio: se lo resuscito con Catene di Gelo dopo averle riprese di nuovo in mano, posso usarlo con Difensore per Evocare Brionac... e con il suo effetto far tornare in mano Guardiano Demoneterno, disabilitando tutte le carte 'Demoneterne' di Elise abbastanza a lungo da mettere fine al duello.”.

«Tocca a me.» proseguì Elise, pescando.

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 1

>Deck: 26

 

[ Yukina ]

>LP: 3300

>Mano: 0

>Deck: 26

«Sembra che stavolta sia il mio momento di pescare un Tuner... Evoco Coleottero Demoneterno.». Sul campo si librò un insetto nero di dimensioni notevoli [Tuner; LV/2; ATK/1200]. «Non avendo carte in mano, attivo l'effetto di Coleottero Demoneterno: offrendo come Tributo questa carta, posso Evocare Specialmente altri fino ad altri due Coleotteri Demoneterni dal mio Deck.». La creatura sparì dal campo di battaglia, dando origine ad altri due doppioni [ATK/1200 (x2)].

«Altri due Tuner?» disse Yukina. Poi, soppesò: «Wow, certo che di recente ho sempre a che fare con mostri Insetti che ne richiamano altri...».

«Non distogliere la tua concentrazione, perché ne vedrai delle belle.» disse l'avversaria. «Sintonizzo Guardiano Demoneterno di Livello 4 con un Coleottero Demoneterno di Livello 2. L'arcidemone guadagna un potere ancora più infernale. Afferra e devasta gli avversari con le tue invocate, letali mani infuocate [4+2 = 6]!Evocazione Synchro! Sorgi dagli Inferi più profondi, Arcidemone Dannato Demoneterno [Synchro; LV/6; ATK/2200]!».

«Un secondo Arcidemone Dannato...» sussurrò l'Emanazione Ka.

«Ormai sarai avvezza ai suoi effetti, ma lascia che te lo spieghi di nuovo... Attivo l'effetto di Arcidemone Dannato Demoneterno: bersagliando una carta scoperta sul tuo terreno posso annullarne gli effetti fino alla fine del turno, e se non ho carte in mano nel processo posso anche scegliere di distruggere quella carta.».

«Però hai Evocato dall'Extra Deck il tuo Arcidemone, il che significa che l'effetto di Catene di Gelo non ti permette di minacciare i miei mostri con quell'effetto.».

«Attualmente, stavo pensando di bersagliare proprio Catene di Gelo, anziché un tuo mostro. Infernity Hell Hand!». Una nuova mano infuocata arrivò dall'alto e stritolò la torre di esagoni, sbriciolandola e facendo svanire gli esagoni che difendevano i mostri di Yukina.

«Quella fastidiosa barriera è svanita!» disse la studentessa altezzosa che principalmente tifava per Elise – sempre quella che aveva detto a Yukina che non avrebbe battuto la sua beniamina.

«Ti consiglio di dare un occhio a cosa sta per succedere.» disse Elise. Aveva un'espressione strana, nel dirlo. Aveva estratto una carta dallo scomparto del suo Extra Deck. «Hai fatto un bel lavoro nel soddisfarmi, ma ho l'impressione che dovrai fare ancora di più, adesso...».

“Un'altra Evocazione Synchro?” realizzò subito l'altra ragazza coinvolta nel duello.

«Sintonizzo il mostro Demone Arcidemone Dannato Demoneterno di Livello 6 con il mostro Tuner OSCURITÀ Coleottero Demoneterno di Livello 2.» annunciò la ragazza, mentre i mostri davano origine alla solita colonna di luce verde. «Drago che dimora nell'oscurità... spalanca i tuoi molteplici bulbi oculari, e risali dal tuo mondo senza luce al fianco dei demoni degli Inferi [6+2 = 8]!».

Improvvisamente la luce verde, anziché svanire, si tinse di nero. Poi, dal suo interno, si spalancò un grande occhio dall'iride viola. Poi, altre miriadi di altri occhi più laterali si schiusero, piazzati sempre più in basso, arrivando ad un grande occhio centrale che si aprì come gli altri. Alcuni fulmini olografici neri risalirono la sagoma.

«Quello... è...?» spalancò gli occhi Yukina.

« Evocazione Synchro! Appari dalle tenebre... Drago dai Cento Occhi!» annunciò Elise. In quell'istante, l'oscurità si mosse, e un grande drago dalle ali nere con le membrane color carne e diverse parti fatte da linee grigie che connettevano le miriadi di occhi sparsi per le sue braccia, per le sua dita, per il suo intero corpo, venne fuori da dalla colonna di luce oscura ormai estintasi.

« SKRIEEEEEEH!» gridò la fiera, stagliandosi sul campo di battaglia [Synchro; LV/8; ATK/3000].

«La carta speciale di Kyosuke Elise!» esclamò un ragazzo, eccitato.

«Mi fa sempre venire i brividi... Elise ha fegato a giocarla...» sussurrò tra sé una ragazza, stringendosi con le braccia.

«Avrei dovuto saperlo che avrei rivisto quel mostro in questo duello, per come stava andando...» commentò Aiko.

“Questo... drago...” pensò Yukina. Era più seria del solito, ora. Sentiva una certa inquietudine, davanti a quella creatura... come se le stesse scuotendo i nervi.

L'ombra dell'Emanazione Ka, non vista, per un attimo si deformò... prendendo per un paio di istanti le sembianze di quelle di alcuni draghi, tra cui una somigliante a quella di Brionac. Inoltre, l'ologramma di Gungnir sul campo sembrò quasi ringhiare sommessamente, nonostante quella che avrebbe dovuto essere solo una natura, appunto, olografica.

«Mmh...» mormorò Harald. Impossibile da vedere per gli altri spettatori – eccetto ovviamente per Yukina – il suo Occhio delle Rune stava sondando la situazione.

«Ti sei ammutolita, 'Korihoshi'?» le domandò Elise, rompendo l'atmosfera tetra.

«No... ero solo... colpita dal tuo mostro.» disse Yukina, un po' cupa.

«Fa un po' di effetto sinistro a tutti, lo so.» chiuse gli occhi lei. «Non è esattamente una carta che si trova in un pacchetto di carte qualsiasi... un po' come i tuoi Draghi Glaciali. Ma spero che non ti abbia tolto la voglia di duellare...».

«Tolto?» ripeté la ragazza. Un sorriso più ampio si delineò sulla sua bocca. «No... anzi, credo che ne abbia appena aggiunta. Ora sono ancor più decisa ad affrontare questo duello fino in fondo.».

«Se è così che la pensi, preparati: sto per mostrarti la forza di questo mostro. Attivo l'effetto di Drago dai Cento Occhi!». In quel momento, tutti gli occhi del drago si illuminarono. «Una volta per turno, posso bandire un Mostro con Effetto OSCURITÀ di Livello 6 o inferiore dal mio Cimitero, e fino alla End Phase di questo turno il nome e l'effetto di Drago dai Cento Occhi diventano i medesimi del mostro appena bandito.».

«Copia il mostro che bandisce?» domandò Yukina.

«Sì, e si dà il caso che il mostro che bandisco sia uno dei miei Arcidemoni Dannati Demoneterni.». L'immagine del mostro bandito apparve nell'occhio centrale del drago, prima che questo rendesse ancor più scintillanti i suoi occhi. «Questo significa che posso usare di nuovo l'effetto di Arcidemone Dannato Demoneterno contro di te: prendo di mira Difensore della Barriera di Ghiaccio e lo distruggo! Infinity Hell Hand!». La volpe venne stritolata senza pietà dalla nuova mano fiammeggiante. «Senza Difensore i miei attacchi non sono più bloccati... Drago dai Cento Occhi, attacca Dewloren, Re Tigre della Barriera di Ghiaccio! Infinity Sight Stream!». La bocca del Mostro Synchro si riempì dell'energia luminosa degli occhi, che scaricò contro Dewloren colpendolo in pieno petto. «In questo istante, scatta un altra delle abilità speciali ereditate da Arcidemone Dannato Demoneterno: se non ho alcuna carta in mano e questo mostro combatte un mostro avversario, tutto il danno da combattimento che viene inflitto a te in quella battaglia viene raddoppiato.».

«Cosa?!» esclamò Yukina.

«Questo significa che i 1000 punti di danno che ti avrei dovuto infliggere in questa battaglia diventano 2000. Infernity Pain Booster!» delle fiamme percorsero l'Infernity Sight Stream, incrementando la potenza della mossa e causando l'esplosione di Dewloren.

«AAH [Yukina LP: 3300-2000 = 1300]!!» si riparò d'istinto lei dalla violenta esplosione creata dal sistema dei Duel Disks.

«YUKINA!» fecero allarmati i vari tifosi della giovane.

«E c'è un'altra cosa di cui non ti ho parlato.» continuò Elise. «Se Arcidemone Dannato Demoneterno viene usato come materiale per l'Evocazione Synchro di un Mostro OSCURITÀ, egli dà al mostro Evocato la capacità di lanciare un secondo attacco su mostri durante ogni Battle Phase.».

«PURE?!».

«Sì, perciò... vai, Drago dai Cento Occhi, attacca Gungnir, Drago della Barriera di Ghiaccio!» ordinò la studentessa intenta a duellare, e un nuovo Infinity Sight Stream saettò per il campo fino a raggiungere Gungnir. «Anche stavolta i danni verranno raddoppiati dall'effetto copiato da Arcidemone Dannato. Infernity Pain Booster!». Un'altra fiammata percorse l'attacco, creando un secondo scoppio.

« Ugh...» fece la ragazza, investita ancora dagli effetti della battaglia [Yukina LP: 1300-1000 = 300].

«Direi che posso terminare il mio turno.» sentenziò infine Elise. «Con l'End Phase, il nome e l'effetto di Drago dai Cento Occhi tornano alla loro vera identità.».

«KYOSUKE! Come osi fare così male alla dolce 'Korihoshi'?!» alzò un braccio uno studente, adirato.

«Non preoccuparti, tesoro, ti cerco subito qualcosa per il dolore!» si affrettò a guardarsi intorno un altro.

«Vi ricorderei che è giusto un duello...» li fissò Aiko, colpito dalla loro esagerazione.

“E ora... come risponderai, Yukina?” pensò Harald, con una mano vicino al mento.

“Non so bene da dove spunti questo drago o del perché della sensazione che ho avuto, ma quando copia gli effetti giusti fa un bel po' di danni.” pensò Yukina, concentrandosi. “Dovrò intervenire alla svelta, se voglio aggiudicarmi la partita. Ma al momento... anch'io non ho carte in mano. Dovrò affidarmi alla sorte.”. Prese la prima carta del proprio Deck e dichiarò ancora una volta: « Pesco per turno!

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 0

>Deck: 24

 

[ Yukina ]

>LP: 300

>Mano: 1

>Deck: 25

«Ok... Evoco Priore della Barriera di Ghiaccio.». Sul campo apparve un altro mostro umanoide dal mantello con cappuccio blu, con in pugno lo stesso scettro di Rivelatore [LV/2; ATK/1000]. «Attivo l'effetto di Rivelatore: Tributando questa carta, posso Evocare Specialmente un qualunque mostro 'Barriera di Ghiaccio' dal mio Cimitero.» il mostro alzò lo scettro, le cui teste gelide sulla cornice fecero brillare i propri occhi, causando l'inabissarsi del priore in un portale appena apertosi sotto di sé. «Resuscita, Generale Wayne della Barriera di Ghiaccio [ATK/2100]! Poiché ho Evocato Specialmente Wayne, ora posso aggiungere una Magia o Trappola 'Barriera di Ghiaccio' dal mio Deck alla mia mano. La carta che scelgo è proprio la Trappola Barriera di Ghiaccio.Posiziono quindi la carta appena aggiunta e passo in End Phase. Concludo il mio turno.».

«Dunque è questo il suo gioco, adesso...» comprese qualcosa Aiko.

“Non che avesse molta altra scelta, al momento.” pensò Harald.

«Quindi affidi tutto alla tua Trappola, eh?» domandò Elise, arrivata alle stesse conclusioni che passavano per i cervelli di Aiko ed Harald. «Certo, da parte tua è la mossa più adatta a questa situazione: siccome ho un altro Arcidemone Dannato Demoneterno nel Cimitero, se usassi Drago dai Cento Occhi per copiare il suo effetto potrei distruggere Wayne senza neanche attaccarlo e vincere in seguito il duello. Allo stesso modo, avendo anche Sergenti Stygian nel Cimitero, avrei potuto copiare il suo effetto per sorpassare qualunque mostro avessi semplicemente messo in Difesa e vincere ugualmente...».

«È vero...» osservò uno studente con gli occhiali. «Sergenti Stygian è una carta Synchro che quando distrugge un mostro in battaglia può attaccare un altra volta di seguito con 800 punti d'Attacco addizionali. Drago dai Cento Occhi avrebbe potenzialmente potuto investire 'Korihoshi' con 3800 punti di danno in quella circostanza, se si fosse impadronito della sua abilità.».

«Ma... dopotutto... quel che devo fare è semplicemente Evocare un altro mostro con almeno 300 punti d'Attacco, no?» la investì con il proprio sguardo determinato Elise. 'Korihoshi' non le rispose. «Se distruggo Wayne tramite l'effetto copiato dall'Arcidemone Dannato Demoneterno nel Cimitero, anche se azzeri l'Attacco di un mio mostro con la tua nuova copia di Barriera di Ghiaccio il secondo potrà distruggere quel che resta dei tuoi Life Points.».

“Beccata...” pensò Yukina, seria e anche un po' sudaticcia dalla tensione.

«Non resta che verificare chi avrà la meglio.» disse Elise, appoggiando una mano al proprio Deck. «Decideremo tutto questo turno!».

«VAI!» esclamarono i tifosi della ragazza dai capelli azzurri.

«OH, NO, 'KORIHOSHIIII'...» fecero disperati invece i sostenitori dell'altra, in agitazione.

«Procediamo... pesco!» esclamò Elise, estraendo la sua prossima carta con rapidità.

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 1

>Deck: 23

 

[ Yukina ]

>LP: 300

>Mano: 0

>Deck: 24

Girò a sé la carta. I presenti guardarono con il fiato sospettoso a cosa sarebbe accaduto...

Poi, Elise strinse un po' le palpebre, prima di sentenziare: «Posiziono questa carta carta coperta. A quanto pare, sei stata fortunata, questo turno...».

“Che sollievo...” pensò con un sospiro Yukina, sentendosi un grosso peso tolto dal cuore.

«Non è giustooo...» si lamentarono le sostenitrici di Elise.

«Se non posso vincere, posso comunque pensare a ridurre le tue risorse. Attivo l'effetto di Drago dai Cento Occhi: bandisco dal Cimitero Arcidemone Dannato Demoneterno per fargli guadagnare i suoi effetti e il suo nome per tutto il turno.» gli occhi del drago si illuminarono ancora, riflettendo per un attimo l'immagine del mostro appena bandito sull'occhio centrale. «Quindi, tramite l'effetto di Arcidemone Dannato, annullo l'effetto di Wayne e, con zero carte in mano, ho anche il permesso di distruggerlo. Infinity Hell Hand!». Per l'ennesima volta, una mano di fuoco spuntò ad afferrare il suo bersaglio, distruggendolo immediatamente. «Procedo spostando Drago dai Cento Occhi in Posizione di Difesa [DEF/2500] e terminando il mio turno. Di conseguenza, si esaurisce nuovamente anche l'effetto di Drago dai Cento Occhi.».

«L'ha spostato in Difesa?» si chiese Aiko. «Non capisco... non ne aveva necessità...».

«È per via dell'effetto di Barriera di Ghiaccio.» disse Harald.

«In che senso?» si girò verso di lui il ragazzo, perplesso.

«Sebbene la Trappola Barriera di Ghiaccio sia normalmente sfruttata in risposta gli attacchi nemici, non si attiva unicamente in quella circostanza.» si spiegò meglio l'insegnante. «Può essere innescata anche quando è il suo proprietario ad attaccare. Se Kyosuke avesse lasciato Drago dai Cento Occhi in Attacco ora, e Yukina pescasse un mostro, quest'ultima potrebbe poi usarlo per attaccare Drago dai Cento Occhi, innescare Barriera di Ghiaccio e portare così l'Attacco del mostro a zero, distruggendolo. Sarebbe stato stupido, lasciarlo in posizione offensiva.

«Tuttavia, Barriera di Ghiaccio non ha effetto sulla Difesa del mostro affetto dalla sua abilità. Di conseguenza, anche se venisse attaccato, a Yukina servirebbe comunque un mostro con più di 2500 punti d'Attacco per sconfiggerlo. Con 300 Life Points, inoltre, non potrà facilmente ricorrere ad un mostro più debole per attivare Barriera di Ghiaccio e tentare così di negare gli effetti di Drago dai Cento Occhi...».

«Ahhhhh, era quello il motivo... non ci avevo pensato.» ammise Aiko, vedendo ora il punto. «Ora che me l'hai menzionato, questo dovrebbe rendere davvero le cose più complicate per 'Korihoshi'.».

“Non posso più portare la faccenda per lunghe.” pensò Yukina, preparandosi a pescare. “Il duello per me potrebbe anche finire tranquillamente così, ma...” poi, improvvisamente scosse la testa. “…anzi, no, che cavolo! Non dovrebbe finire così, mi sto divertendo un mondo! Però se continuiamo a tentennare perdo... però sarebbe un duello memorabile lo stesso. PERÒ ho detto che io e i miei draghi avremmo vinto...”. Si agitò ancora di più. “Agh, che razza di conflitto interno! È un po' seccante, vivere così tante emozioni insieme!”. Si schiaffeggiò ambedue le guance. “Yukina, Yukinaaaa! Concentrazione! Che si affondi o no, lo dobbiamo fare dando il cento per cento delle tue attuali capacità! Dai il massimo, come sempre!”. Quindi, pescò subito. «Pesco per turno!».

[ Elise ]

>LP: 2700

>Mano: 0

>Deck: 23

 

[ Yukina ]

>LP: 300

>Mano: 1

>Deck: 23

L'immagine della carta che si riflesse sulla sua retina fece sì che allargasse un genuino sorriso. «Perfetto! Attivo dalla mia mano la Magia Recupero: bersaglio due mostri ACQUA con 1500 o meno Attacco, Priore della Barriera di Ghiaccio e Ortica Silente dei Mari e li aggiungo entrambi alla mia mano.».

«Da zero a due carte in mano...» disse Elise, osservando attentamente le sue mosse.

«Quindi, Evoco di nuovo Priore sul terreno [ATK/1000]. Utilizzo il suo effetto per Tributarlo ed Evocare Specialmente un'altra volta un Generale Wayne della Barriera di Ghiaccio [ATK/2100]... che, come sai, mi permette di aggiungere una Magia o Trappola 'Barriera di Ghiaccio'. Aggiungo pertanto un'altra copia di Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio, e la attivo. Ora posso Evocare Specialmente un altro mostro dal Cimitero.». Nel dirlo, pensò:“Visto che Priore non ha un limite alle volte in cui posso attivare il suo effetto, potrei Evocare lui e usarlo per resuscitare Gungnir, per poi scartare l'Ortica appena riciclata e distruggere Drago dai Cento Occhi senza innescare l'effetto di Vendicatore Demoneterno nel Cimitero. Allora avrei campo libero... ma c'è sempre quella sua carta coperta, di cui non posso certo fidarmi...”. Strinse gli occhi. “E va bene, Elise...”. Quindi, continuò con una mossa diversa da quella pensata: «Ritorna sul campo... mostro Tuner Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio [ATK/400]. Ed avendo un altro mostro 'Barriera di Ghiaccio' sul terreno, Hexa Spirito riduce l'Attacco e la Difesa di Drago dai Cento Occhi di 500 punti [DEF/2500-500 = 2000; ATK/3000-500 = 2500].».

«Sta riformando il suo terreno dal nulla.» boccheggiò un ragazzo.

«E poiché ora Drago dai Cento Occhi ha solo 2000 punti di Difesa, può essere distrutto da Wayne. Brava, 'Korihoshi'!» esultò un altro.

«Ma tanto, anche se lo distrugge non vincerà.» sbuffò la stessa ragazza che fin dall'inizio aveva spalleggiato Elise dicendo che Yukina non avrebbe potuto vincere.

“Perché ha scelto Hexa Spirito e non Priore?” pensò Harald, dubbioso. “Quale altra opzione ha a disposizione adesso il suo Deck Barriera di Ghiaccio, per cercare di vincere la partita?”.

«Avendo un mostro ACQUA, posso Evocare Specialmente dalla mano Ortica Silente dei Mari [LV/4; DEF/1300].» continuò la giovane Emanazione Ka. «Passo ad attivare l'effetto di Hexa Spirito, quindi mando dal Deck al Cimitero Zuijin della Barriera di Ghiaccio, ossia un mostro 'Barriera di Ghiaccio di Livello 3 o inferiore, per far diventare il Livello di Hexa pari al suo [LV/1 → 2].».

«Queste mosse... Miri ad un'altra Evocazione Synchro?» chiese imperturbabile Elise.

«Naturalmente.» annuì Yukina, con un certo sorriso. «Il tuo drago sembra qualcosa di speciale. Perciò...» per una frazione di secondo, le sue candide iridi scintillarono di una luce fredda « … dovrò mostrarti qualcosa che sia altrettanto speciale.».

«Eh?» si sorprese la ragazza, cogliendo quell'insolita luce.

«Ehi, ragazzi... non vi sembra di improvvisamente faccia si geli, qua dentro?» domandò all'improvviso uno degli spettatori.

«Sì... si comincia a sentire un gran freddo... brrr....» rabbrividì una ragazza. Era vero... in quel frangente, la temperatura era calata nell'arena dei duelli... tanto che sembrava congelare la spina dorsale dei presenti... tanto che anche Harald se ne accorse.

«Ma...» mormorò Harald, irrequieto: il suo Occhio delle Rune stava captando un cambiamento in Yukina... la sua energia fredda si stava intensificando, influenzando pesantemente l'ambiente esterno... e sembrava quasi stesse richiamando qualcosa di minaccioso...

«Sintonizzo Generale Wayne della Barriera di Ghiaccio di Livello 5 e Ortica Silente dei Mari di Livello 4 con Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio di Livello 2.» procedette Yukina. Come al solito, i mostri non-Tuner formarono stelle che vennero circondate dagli anelli generati in quantità pari al Livello del Tuner, creando un'imponente colonna di luce verde. Allo stesso tempo, tirò fuori una carta dall'Extra Deck, chiudendo gli occhi. «Tocca a te... risvegliati, infine!». Quindi, posò subito la carta sul Duel Disk. «Oltre il potere straripante della...».

Ma proprio nel momento in cui recitava il Cantico di Evocazione, la colonna di luce iniziò a diventare instabile. Diversi segni come di un'interferenza su uno schermo iniziarono a sovrapporsi al bagliore verde della stessa.

«Eh?!» si stupì la ragazza, reazione ovviamente condivisa anche dalle altre persone sul posto.

«Che sta succedendo agli ologrammi sul suo terreno?» si domandò Aiko. E parlava al plurale perché anche quello della Magia Continua Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio stava riscontrando gli stessi problemi.

Le interferenze proseguirono per alcuni brevi istanti... finché gli ologrammi delle carte di Yukina non svanirono totalmente.

«EEEEEH?!» esclamò ancora Yukina, confusa. Guardò il proprio Duel Disk, agitandolo. «EHI! EHI! CHE HAI FATTO ALLE MIE CARTE?!». Allo stesso momento, con la scomparsa degli ologrammi di Yukina, anche quelli delle carte di Elise svanirono – i suoi in maniera normale, però – , sicuramente a causa della mancanza di una comunicazione corretta con l'altro Duel Disk.

«Ma che...?» si chiese uno studente.

«Boh, però ora non fu più freddo...» notò una ragazza.

«Già...» sussurrò piano Harald. Sia la temperatura che l'energia interiore della ragazza che aveva visto con l'Occhio delle Rune erano tornate di colpo allo stato ordinario. Qualunque cosa stesse facendo Yukina, si era interrotta nel momento in cui gli ologrammi avevano reagito in quella maniera anomala.

«Va tutto bene, lì?» chiese Elise, che intanto aveva accorciato le distanze con la sua avversaria.

«Certo che no!» scosse il braccio Yukina, agitando ancora il Duel Disk. «Perché non sta Evocando il mio mostro?».

«Non saprei... Non è che il tuo Duel Disk si è rotto?» le domandò la ragazza.

«R-Rotto?» chiese l'altra.

«A volte capita, sai.» le rispose Elise. «Forse l'hai usato troppo, o c'è stato qualche guasto al generatore di ologrammi. A volte capita.».

«Ah... dici che è questo è uno di quei casi?» si gratto la testa Yukina, titubante, guardando il proprio attrezzo per duelli.

«Mmh? Ma...» mormorò Elise d'un tratto. Anche lei stava guardando quel Duel Disk... focalizzandosi sull'ultimo mostro piazzatovi sopra dalla opponente, ancora inserito sul Duel Disk. La sua mente ebbe un sussulto, portandola a pensare: “Quel Synchro...”. Si avvicinò un altro po', rivolgendosi poi all'Emanazione Ka. «Scusami, posso guardare un attimo la tua carta?».

«Eh? Oh, sì... ma solo per un momento.» annuì lei, dandole la carta in questione.

Elise la prese in mano e ne scorse il testo... non l'aveva mai vista prima, ma la forza espressa dal suo effetto e dal suo Livello era indiscutibile. E dall'immagine, per quanto le fosse sconosciuta la sua esistenza, non poteva che trattarsi di...

«Tutto in ordine?» chiese Harald, salendo dalla scaletta dell'arena insieme agli altri studenti.

«Oh... sì, certo.» annuì Elise.

«Che diamine... un duello così coinvolgente interrotto così.» disse Aiko con un sospiro. «Guasto al Duel Disk, 'Korihoshi'?».

«Non lo so.» scosse il capo Yukina.

«Beh, se però qualcuno ti prestasse un altro Duel Disk, potreste finire lo spettacolo..» osservò con aria pensosa lui.

«TE LO PRESTO IO!» balzarono immediatamente avanti tutti i sostenitori di Yukina, porgendo ciascuno un Duel Disk.

«Usalo quanto vuoi!» esclamò un ragazzo.

«Se mi dai il tuo numero di cellulare, ti regalo il mio!» fece eco un altro.

«Aehm...» indietreggiò di un passo Yukina, allibita.

«Non serve continuare il duello.» dichiarò Elise, attirando su di sé l'attenzione. « Ha vinto 'Korihoshi' la sfida.».

«COOOOSAAAAA?!» esclamarono gran parte dei presenti.

«Ma non è possibile!» esclamò una delle ragazze dalla sua parte, la solita che era rimasta convinta della sconfitta di Yukina fin dall'inizio. «Non puoi dire sul serio, Elise!».

«E invece temo che sia così.» scosse il capo Elise. Diede un'ultima occhiata alla carta di Yukina che aveva ancora tra le dita, poi la restituì alla sua legittima proprietaria. «Ho visto cosa avrebbe Evocato: se non fosse stato per il guasto al Duel Disk, avrei perso io.».

«Dici sul serio?» chiese Yukina.

«Eh sì.» annuì la ragazza. «Pertanto, ti faccio i miei complimenti. Mi hai davvero soddisfatta... anche più di quanto mi aspettassi.».

«Però tu avevi ancora una carta coperta... non ti avrebbe aiutato?».

«Ah, quella?» sorrise lei, prendendo la carta Posizionata all'interno del suo Duel Disk. La espose in maniera che tutti potessero riconoscerla. «Si trattava di Inferno Demoneterno: scartando fino a due carte che ho in mano, questa Trappola mi permette di mandare lo stesso numero di carte “Demoneterno” dal mio Deck al Cimitero. Se durante il turno seguente non avessi pescato carte utili, avrei potuto usarla per spostare al Cimitero qualcosa che potesse essere copiato da Drago dai Cento Occhi per Evocare Specialmente altre carte dal Cimitero e preparare la scena per l'attacco finale. Ma, come sappiamo entrambe, Drago dai Cento Occhi non sarebbe rimasto in campo a lungo... Sì, non credo sarei arrivata al mio prossimo turno.».

«Ecco qual era il tuo piano...» sussurrò Yukina. Poi, si ricompose. «In ogni caso... è stato un duello fantastico anche per me, Elise... cioè, volevo dire, Kyosuke! È più educato usare il cognome con chi conosci da poco, giusto? Eheheh...».

Elise sorrise. «Puoi anche chiamarmi Elise. Coloro che duellano insieme stabiliscono già una sorta di legame, diventando amici gli uni degli altri... non c'è bisogno di essere formali tra di noi. E tu, che te lo sei ampiamente maritata, per me sei già un'amica.».

«Un'amica?» chiese Elise, meravigliata. «Poiché abbiamo duellato... siamo già amici? È necessario solo questo?».

«Se sei un duellante onorevole, io penso di sì.» confermò la ragazza. «E spero pertanto che mi permetterai di chiamarti semplicemente 'Yukina', in cambio.».

«Siamo già... amiche...» sussurrò ancora tra sé la ragazza.

«Va bene?» chiese garbatamente lei.

«Oh, certo che sì!» sussultò Yukina, allargando un sorriso e scambiando con lei una stretta di mano. Harald sorrise a sua volta, insieme anche ad altri studenti.

«Ora che il duello è finito, se non vi spiace, dovrei andare un attimo in bagno.» disse Elise.

«Vai pure, Kyosuke.» le concesse il permesso l'insegnante. Lei fece un breve inchino, prima di allontanarsi.

«Ah, aspetta!» esclamò Yukina, «Se ho vinto, dovresti dirmi chi è l'idolo a cui facevi riferimento prima.».

Questo spinse l'interlocutrice a fermarsi mentre stava per scendere la scaletta dell'arena più vicina, la quale si girò appena.

«Sherry LeBlanc.» si pronunciò lei. «Io e lei abbiamo qualcosa in comune: io sono in parte francese come lei. E lei è così bella, carismatica... voglio essere come lei, quando uscirò dalla Scuola Nordei. Per questo tengo un'acconciatura mezza simile alla sua... e, tra l'altro, le somiglio anche un po' fisicamente, cosa di cui vado fiera. Magari la sorpasserò un giorno, chissà...».

«E chi sarebbe Sherry LeBlanc?» domandò con aria spaesata l'altra ragazza.

«NON CONOSCI SHERRY LEBLANC?!» fecero all'unisono gli altri alunni.

«Ahahahahah!» ridacchiò Elise. «Sei così divertente, Yukina. Sembra quasi tu venga da un altro mondo, per non sapere certe cose. Senza offesa alcuna, non mi voglio far beffe di una nuova amica...». Riprese a camminare, agitando la mano. «Ci vediamo tra un paio di minuti.».

«A dop-» cominciò Yukina, quando i suoi 'fans' si spinsero di nuovo verso di lei.

«Adesso voglio duellare IO con te, 'Korihoshi'!» pretese uno.

«NO, voglio diventare io suo amico!» si oppose un altro.

«LARGO, TOCCA A ME!» fece un altro.

«EHI, ALLONTANATEVI DA LEI!». Con una prontezza inaspettata, le ragazze che prima sostenevano Elise si pararono come una muraglia tra Yukina e i ragazzi.

«È un'amica di Elise, adesso, perciò è automaticamente anche nostra amica.» disse una di quelle ragazze.

«Appunto... frenate i vostri istinti animali, se vi è cara la pelle!» disse con orgoglio un'altra. A sorpresa, proprio quella che dava per scontata la sconfitta di Yukina. A quanto pare, l'ammissione di Elise circa la propria sconfitta era bastata a far cambiare partito a tutte quelle studentesse.

«Giusto, non infastidite 'Korihoshi' con i vostri assilli.» chiuse gli occhi Aiko, passando avanti con calma e mettendo una mano sulla spalla di Yukina con totale nonchalance. «Piuttosto, appagata da un duello del genere penso che ascolterai meglio cosa ha da offrire il P.U.N.K., così quando finalmente ti sarai iscritta mi occuperò di far socia anche Elise non appena torna...».

«E TU NON APPROFITTARTI DELLA SITUAZIONE!» lo ribeccarono entrambe le fazioni di studenti.

“Mi sento piuttosto... contesa...” pensò Yukina, con un sorriso imbarazzato.

«Ehi, quello non è il professor Brave?» indicò uno dei ragazzi.

I presenti si girarono: era entrato proprio Brave, armato di Duel Disk e seguito da Ahmya – anche lei con al braccio l'attrezzatura da duello – , i quali erano diretti ad un'altra delle scalette del campo da duello.

«È proprio Brave.» osservò Harald.

«Ahmya?» disse Yukina nell'avvistare l'amica. Intanto, Brave rivolse loro una mano in segno di saluto.

«Non ti sprecare a salutare quelli, li spingerai solo a venire ad assistere come ti straccerò.» disse con un certo astio Ahmya. «Preparati a sfoderare il tuo Dio Polare, piuttosto, se non vuoi perdere.».

«Quanta ferocia... ma temo di doverti dare una delusione.» le sorrise Brave. «Non utilizzerò Loki, Signore degli Aesir contro di te.».

«Cosa?!» esclamò la ragazza, fermandosi. «Mi prendi in giro, per caso?».

«Come ha già detto Harald in un'occasione, quelle carte non sono giocattoli da usare con leggerezza, ma anche senza quel fattore... per le carte che vengono usate con loro attualmente, è richiesto che le tre Carte degli Dei Nordici lavorino in cooperazione per funzionare al cento per cento, il che impone la necessita in duelli comuni di adottare un Deck che contenga ciascuna di loro. Pertanto, eccetto durante gli eventi a cui il Team Ragnarok partecipa quando non è impegnato nelle faccende scolastiche, è Harald a custodirle tutte e tre nel suo mazzo. Lui è il più qualificato tra di noi a usarle tutte insieme.».

«Quindi non hai intenzione di usare le carte Nordic per cui saresti famoso.» disse Ahmya, mentre Yukina, Harald e gli altri ragazzi della classe che era con lui li raggiungevano.

«No, ma ho costruito un Deck interessante per occasioni del genere che mi calza a pennello.» disse Brave. Si girò poi verso Harald. «Ehi, Harald. Non ti disturba se usiamo un po' del vostro spazio, vero?».

«Qual è il punto, Brave.» gli chiese con calma il leader del suo team.

«Voglio solo intrattenere un po' la nostra ospite mentre aspetto l'inizio della mia lezione, tutto qui.» disse con un certo entusiasmo Brave.

«Questo non era nei patti!» affermò la ragazza metallara, seccata. «La mia vittoria in questo duello non avrà lo stesso valore, se non usi la tua carta più potente.».

«COSA?!» esclamarono gli studenti.

«Lei vuole duellare con il professor Brave?!» fece eco un'altra ragazza, incredula.

«Non è valido, Ahmyaaa...» si lamentò Yukina. «Prima non volevi che venissi qui a duellare, e poi mi rubi uno dei giocatori più forti che non voleva neanche duellare con me l'altra volta.».

«Adesso le circostanze sono diverse, tutto qui.» si limitò a risponderle l'amica.

«Ti sconsiglio di dare per scontata la tua vittoria senza aver dato prima un'occhiata al mio Deck... inoltre non ho mai asserito che avrei usato il mio Dio Polare.» affermò Brave. «O ti tiri fuori proprio ora, essenzialmente dimostrando la fondatezza delle mie accuse?».

«Grrr... certo che no...» digrignò la ragazza.

«Ti garantisco comunque che questo non toglierà nulla al tuo eventuale trionfo...» aggiunse il membro più giovane del Team Ragnarok.

«Un momento, prof, non può duellare con questa ragazza!» si oppose con fermezza un ragazzo.

«Eh!» fece un'altra. «A noi studenti non è permesso duellare contro gli insegnanti, a parte in casi specifichi, e lei è soltanto la figlia di uno...».

«... di cosa? Di uno yakuza?» la guardò Ahmya. Per un attimo, parve stringere le dita nei pugni. «Continuate tutti a rimarcarlo... La cosa crea problemi anche a te? Coraggio, dimmelo, ti sfido a farlo.».

«G-Guarda che non mi fai paura.» cercò di replicare l'interlocutrice.

«Non scaldatevi, ragazze.» cercò di tenerle a bada Brave.

«Però è vero, non può duellare con lei.» disse uno studente con gli occhiali, facendosi largo tra i suoi coetanei. Si trattava dello stesso che aveva commentato la circostanza in cui Drago dai Cento Occhi avesse assorbito l'effetto di Sergenti Stygian. Aveva capelli carmini di media lunghezza, un vistoso orologio al polso destro e una montatura abbastanza squadrata intorno alle lenti.

«Kusakabe...» lo riconobbe Brave.

“Kusakabe Toki, uh...” pensò Harald.

«Non può sprecare tempo con questa qui, professor Brave!» ribadì Toki. «È una figlia di yakuza, sì, e non merita un privilegio del genere. Soprattutto considerando che lei, professore, è anche un membro del prestigioso Team Ragnarok.».

“Grrr...” fece Ahmya, irritata da quell'intervento condito dalla solita 'discriminazione'.

«Inoltre, forse non lo sa, ma la qui presente Kagetsu ha pure insultato la qualità della nostra classe prima di uscirne. Non si può concedere un lusso del genere ad una persona come questa.» incalzò Toki.

«Questa è la tua opinione. Però...» cominciò Brave.

«Guarda che la sfida è partita da lui, bello.» disse la figlia dello yakuza, intromettendosi. «Certo, ovviamente può ritirarsi, ma mi sembrerebbe un comportamento molto vigliacco, specie dopo avermi detto che io sarei stata una vigliacca a non accettare la suddetta sfida.».

«Già, non sarebbe molto coerente da parte mia.» ammise il membro più giovane del Team Ragnarok. «Quindi...».

«Lei non avrà bisogno di ritirarsi, professor Brave.» sentenziò Toki. «Se è d'accordo, voglio offrirmi di duellare io in sua vece.».

«Kusakabe vuole duellare al posto di Brave?» domandò uno degli studenti agli altri, mentre si scambiavano parole tra di loro.

«Non è una brutta idea... sicuramente lui darà una lezione a quella presuntuosa.» approvò una giovane.

«VAI, TOKI! Fagliela vedere!» esclamarono alcuni amici di quest'ultimo. Toki alzò una mano con un sorriso, come per calmarli.

«Allora, 'Miss Yakuza', cosa te ne pare?» le chiese Toki.

«Me ne pare che dovresti farti i cazzi tuoi.» lo guardò lei, agitandosi distrattamente il sonaglio al ciuffo di capelli alla sua sinistra. «Devo far ammettere al tuo professorucolo che sono meglio di lui... e tu non ti chiami 'Brave', bamboccio.».

«Bamboccio...?» fece una smorfia Toki, preparandosi però a prontamente a ribattere: «Dammi pure del bamboccio, ma almeno io non sto cercando di evitare un semplice cambio di giocatore come stai facendo tu.».

«Sto cercando di evitare CHE?» lo squadrò malissimo la metallara, appoggiandosi una mano sul fianco con fare scontroso. «In primo luogo, tu sei solo un intruso in una sfida che non ti riguarda. Dovresti solo startene in panchina a studiare i tuoi stupidi appunti, invece di mettere becco nei nostri affari.».

«Ah! Questi sono affari di tutta la scuola, e dovrai passare prima su di me se vuoi duellare con il professor Brave. Non lascerò certo che la figlia di un criminale abbia un onore che noi studenti dobbiamo sudare per ottenere, non che tu possa fregiarti di comprendere cosa voglia dire spendere le proprie ore per 'ottenere qualcosa' in maniera onesta...» ribadì l'interlocutore.

Le labbra di Ahmya si schiusero a mostrare i denti, e un nervo le pulsò visibilmente a lato della fronte. Quella era l'ultima goccia.

«VA BENE, sai cosa? MI AVETE ROTTO TUTTI QUANTI!» affermò con forza quest'ultima, totalmente spazientita. Sembrava quasi lanciare saette dai suoi occhi, da quanto ne aveva avute abbastanza. «Vi spazzerò via uno dopo l'altro, fosse l'ultima cosa che faccio! Preparati, perché quando avrò finito con te dovrai nasconderti in casa per la vergogna di aver perso contro la 'figlia di un criminale'.».

 

-Studio di Cyber (Trivia incluso)-

Oh nou. Ahmya si è incavolata. Mi sa che qualcuno volerà dalla finestra (?).

Ma ehi, rieccoci qua. Comunicazione di servizio, la fanfiction come avete già notato andrà un po' a rilento, ma per dei motivi ben precisi. Poiché anche da 'archetypes puri' i duelli cominciano a rivelarsi più impegnativi del previsto nelle loro forme 'a schema' potrei decidere di scrivere prima un tot di schemi e poi pubblicare anche più capitoli alla volta (nel senso che verrebbero pubblicati quelli completati a brevi intervalli tra l'uno e l'altro, in maniera da darmi il tempo durante la pausa tra una pubblicazione e l'altra di completare i suddetti schemi dei duelli). Dovrebbe aiutarmi ad ottimizzare i tempi, penso.

Per quanto riguarda i Trivia, qui di seguito il prossimo:

 

-Originariamente, Kyosuke Elise era stata concepita come vera figlia biologica di Kyosuke Kiryu e Sherry LeBlanc, poiché in realtà le loro storie avevano molto in comune tra loro (entrambi avevano proposito di vendetta a motivare le loro azioni, entrambi erano stati persuasi a schierarsi dalla parte dei cattivi da uno degli antagonisti della stagione in cui debuttavano ed entrambi si sono redenti verso la fine delle suddette stagioni), ma trovai molto improbabile che in tanti anni a Satisfaction Town non fosse istituita una qualche scuola per duellanti, il che rendeva abbastanza improbabile una trasferta da quella città ad un'altra più lontana, senza contare il divario di anni che rendeva improbabile una tale eventualità. Quindi, alla fine Kyosuke Elise ha conservato la sua parentela con Kiryu, ma tenendo la sua relazione con Sherry soltanto relegata a quella tra ammiratrice-idolo.

 

E questo direi che è tutto. Grazie dell'attesa, e noi ci vediamo al prossimo capitolo ;) A presto!

P.S.

Vi sono state un po' di modifiche ai capitoli precedenti. Modifiche leggere ma... ci sono ed è bene dirlo.

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