The New Avengers

di Sayman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scomparsa degli Avengers ***
Capitolo 2: *** Merlin ***
Capitolo 3: *** Clara Oswald ***
Capitolo 4: *** Percy Jackson ***
Capitolo 5: *** Supergirl ***
Capitolo 6: *** Wolverine ***



Capitolo 1
*** La scomparsa degli Avengers ***




La scomparsa degli Avengers
 
 

New York
 

La Stark Expo 2019, una grande esposizione globale di innovazioni tecnologiche volte a migliorare il futuro. Era la più grande mostra scientifica che il mondo avesse mai visto. Folle di persone da tutto il mondo erano venute ad ammirare i vari padiglioni, ognuno adibito a un diverso settore.
C'erano ogni giorno fiere e spettacoli, incontri con famosi scienziati, ma anche attrazioni per bambini come un mini luna park. Lo spazio di certo non mancava, visto che i padiglioni erano sparsi per tutte le via della città.
Ovviamente tutte le strade erano state chiuse al traffico, quindi i pedoni potevano passare da un padiglione all'altro senza dover preoccuparsi di essere investiti.
Tutta l'esposizione era stata finanziata da Tony Stark, grande inventore non che super eroe, il grande Iron man.
Il protagonista di questo evento si trovava all'interno di un padiglione grande quanto uno stadio da calcio, più precisamente nelle quinte di questo padiglione, visto che la zona centrale e pubblica era piena di persone che stavano aspettando la sua entrata davanti ad un grande palcoscenico.


Tony era un uomo di media altezza con i capelli neri e gli occhi marroni. Aveva un pizzetto e dei baffi, che erano il suo tratto caratteristico, bè uno dei tanti. In questo momento si stava preparando per entrare in scena osservando il suo aspetto su uno specchio e ignorando tutto il personale che passava dietro di lui come uno sciame di formiche laboriose.


<< Stark! Che grande impresa hai compiuto oggi con questa festa! >> colui che aveva parlato era un uomo alto e prestante, aveva i capelli Biondi legati con una coda e vestiva con abiti che dire arretrati e antichi era un eufemismo, ma visto che lui non era un mortale, ma il dio norreno del tuono Thor, allora quello era un abito normale.
<< Point Break! Dovresti essere con gli altri della squadra >> gli disse il miliardario, che si era girato per osservarlo.
<< Lo so, ma per ora sembra tutto tranquillo >> gli disse lui mettendogli una mano sulla spalla << anche ad Asgard organizziamo grandi banchetti, ma devo dire che questo tuo evento è degno di essere raccontato all'interno delle sale dorate del Valhalla! >> Thor aveva da sempre ammirato l'inventiva e le tradizioni dei mortali, anche se li riteneva dei bambini alcune volte.
<< Grazie, ormai dovresti saperlo che gli eventi che organizzo io sono sempre i migliori >> ovviamente Tony era una persona molto modesta.
<< Quanta modestia >> affermò un altro ragazzo biondo e alto, solo che questa volta indossava un' uniforme con i colori della bandiera americana e portava uno scudo circolare sulla schiena. Costui era Steve Rogers, conosciuto anche come Capitan America o Capitan Ghiacciolo per gli amici << ma devi dirci perché ti serviamo noi Avengers qui, è vero che essendo una mostra organizzata da Iron Man, qualche nostro nemico potrebbe approfittarne, però... >>
<< Non è solo per la sicurezza è che... ok doveva essere una sorpresa, ma oggi si festeggia anche l'anniversario della nascita del nostro gruppo, ricordi? E Quale miglior modo per festeggiare, se non davanti a miliardi di fan? >> gli spiegò Stark, con un sorriso sulla bocca.

Steve avrebbe voluto prenderlo a sberle! Stark e le sue manie da protagonismo gli davano sui nervi, non potevano fare una cena nell'Avengers Tower? Certe volte gli mancava la tranquillità degli anni quaranta, dove tutto era molto più semplice e più spartano.
In quel momento arrivarono anche gli alti membri del team. Un tipo grosso e verde (Hulk), una bellissima donna dai capelli rossi vestita con una tuta aderente nera, che metteva in risalto le sue forme ( Vedova Nera), un tipo castano che portava con se una faretra e un arco (Occhio di falco). Un Androide rosso e verde, con un mantello giallo (Visione) e una ragazza mora vestita di rosso (Scarlet Witch).
<< Tutti noi qui insieme in un grande evento non è sicuro >> disse la sua il sintezoide con il mantello, aveva più volte analizzato le probabilità di venire attaccati ed erano molto alte.
<< Non portare iella, grazie >> lo ammonì l'arciere, anche lui non era tranquillo, ma finché non sarebbe successo qualcosa di grave, si sarebbe goduto la festa. Inoltre doveva anche comprare dei regalini per i suoi figli.
<< Hulk dopo festa vuole torta! >> inutile dire che al gigante di giada importava solo spaccare e mangiare.
<< Dopo avrai la tua fetta di torta ragazzone >> gli disse con un sorriso la vedova nera, lei era molto affezionata al ragazzone.

Wanda invece se ne stava in silenzio; era da quella mattina che i suoi poteri le mandavano segnali d'allarme, ma non capiva il perché. Questi segnali di pericolo erano aumentati quando era arrivata alla Expo. Lei sapeva che c'era qualcosa che non andava. Ovviamente aveva avvertito Stark, ma lui aveva fatto lo splendido dicendole che non era niente.
All'improvviso entrò una donna, anche lei rossa, che teneva in mano un tablet, lei era Pepper Potts, colei che aveva organizzato l'evento insieme al suo ragazzo Tony Stark.
<< Siete pronti? Il pubblico vi attende >> disse per poi sparire dietro la porta.

Quando gli Avengers apparirono sul palco, la gente andò in deliro. C'erano ragazzine che urlavano il nome di Tony, di Steve o di Thor. Steve era imbarazzato, ma Tony e Thor no, entrambi erano abituati ad avere delle fan. I due "divi" salutavano con foga i loro ammiratori, entrambi adoravano stare al centro dell'attenzione, ma c'era anche chi quella attenzione proprio non la sopportava, ovvero gli altri Avengers. Se ne stavano fermi e salutavano con la mano qualcuno giusto per cortesia, ma stavano guardando male Tony, visto che odiavano stare li. Soprattutto Steve, sul serio avrebbe preferito una cena come le persone normali, ma nooo, inoltre al super soldato non era passato inosservato lo strano comportamento di Wanda e sapeva che, quando la ragazza aveva delle brutte sensazioni, voleva dire che loro erano nei guai, quindi doveva stare sull'attenti.
Anche Natasha la pensava come Steve, sia su la questione Wanda, sia sul fatto che Tony fosse un deficiente. Inoltre era urtata dalle miriade di occhi che la osservavano, visto che lei era una spia, quindi abituata a starsene nell'ombra e non sotto i riflettori, insomma la rossa non aveva gradito affatto la sorpresa di Tony e prima o poi si sarebbe vendicata.

Gli altri membri del team pensavano più ai cavoli loro e gli importava poco, ma speravano che tutto filasse per il verso giusto.
Wanda invece continuava a guardarsi introno, perché sentiva una strana presenza introno a lei che avvolgeva con le sue spire oscure tutto il palco e la cosa non le piaceva affatto. Inoltre era urtata dal comportamento di Stark, come tutti d'altronde, se un giorno avrebbero dovuto decidere chi buttare fuori dal Team, sicuramente Tony sarebbe stato la prima scelta, anche se... poi chi li avrebbe finanziati?
Iron man alzò una mano e il pubblico si zittì. << Grazie signori per essere qui, ci sono molte cose da dire e anche molte persone da ringraziare, da dove cominciare? >> Disse mentre si teneva il mento con due dita con fare pensante, anche se ovviamente era solo per fare scena, visto che sapeva fin dal principio cosa avrebbe dovuto dire. << Giusto! Perché non cominciare con dire che oggi è un grande giorno, ovvero il settimo anniversario della nascita degli eroi più potenti della terra, gli Avengers! >>
Il pubblico subito si mise ad applaudire e ad urlare frasi del tipo: siete grandi Avengers! Tony ti amo!! Thor come fai ad avere i capelli così lisci? Ecc... insomma frasi stupide per lo più.

Ad un tratto l'aria si fece decisamente più fredda e una sostanza nera come il petrolio apparve dal nulla e subito avvolse il super gruppo, offuscandolo alla vista del pubblico. Tutti si allarmarono e provarono a gridare, ma non ci riuscivano, era come se la sostanza nera li ammutolisse con il suo potere, dopo di che si sentì una risata rauca e la sostanza oscura scomparve dal nulla. Purtroppo non era l'unica cosa ad essere scomparsa, infatti gli Avengers non c'erano più.
Panico, questa era la sensazione dopo quell'evento, la folla fuggì via come un branco di gazzelle inseguite dai leoni, ma leoni molto brutti e neri. Un'ondata di persone spaventate si fiondò nelle varie porte che portavano verso l'uscita con non poche difficoltà e anche con qualche ferito che era inciampato per poi venire calpestato dalla massa.
Gli eroi più potenti della terra erano scomparsi e ora il mondo era nel panico.

In quel momento riecheggiò nell'etere una nuova profezia:

 

Attenti a voi figli della terra affrontate il re nero e la sua guerra.

Alle porte dell'oscurità gli eroi caduti sono imprigionati e le scelte tra passato e futuro saranno fatte per vederli salvati.

Da diversi mondi gli eroi si uniranno per fermare il nemico e il suo inganno.


 

Ed eccoci alla fine.

Anche questa fic è una vecchia fic del 2016 che ho deciso di rinnovare.

Vi sarete chiesti come mai questa fic si svolge nel 2019 e gli Avengers sono ancora insieme, ebbene gli eventi per quanto si rifanno all'MCU poi cambiano radicalmente. Tutto ciò è più una fusione dell' MCU, con Avnegers Assemble e Avengers i più potenti eroi della terra. Inoltre è un mondo fuso quindi gli eventi cambiano per linea di principio.

Detto ciò, ci vediamo.

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Capitolo 2
*** Merlin ***


Merlino/ Emrys: Stregone Supremo della Terra, è il mago più forte che sia mai esistito

Merlin

 

Londra.

 

All'interno di una graziosa libreria Colin Morgan se ne stava seduto dietro alla sua scrivania di mogano ad osservare il posto: dall'esterno si poteva notare una graziosa vetrina, che mostrava alcuni libri che erano usciti da poco. Poco più accanto vi era una porta in legno munita di campanello che suonava quando la porta veniva aperta. All'interno invece si potevano notare a destra il bancone in legno, dove di solito ci stava il bibliotecario, a sinistra invece vi erano dei tavolinetti contornati da delle poltrone di pelle rossa, molto belle e anche molto comode, poco più in là invece cominciavano gli scaffali pieni di libri.

Colin era orgoglioso di quel posto, anche perché era suo. Era il suo piccolo angolo di paradiso dove poteva sedersi e rilassarsi.

In quel momento notò per puro caso il suo riflesso nel vetro della vetrina e si ritrovò a contemplare il suo aspetto: lui era un ragazzo alto e magro, con i capelli neri e gli occhi azzurri. Aveva le orecchie a sventola e un po' di barba incolta sul mento. Indossava una camicia nera su dei jeans blu. Colin si ritrovò ad osservare i suoi occhi, molto più vecchi rispetto al suo aspetto giovanile, infatti era molto più vecchio di quanto sembrasse e Colin non era davvero il suo nome, esso infatti era Merlino, si quel Merlino: il mago più famoso della storia.

Il vecchio stregone non poté fare a meno di ricordare la sua lunga vita.

Era nato in un piccolo villaggio di nome Ealdor, vi erano solo pochi campi e un paio di mucche. Niente di speciale. O almeno lui lo definiva così all'epoca, ma ora avrebbe fatto di tutto per rivederlo di nuovo.

Da subito Merlino era un ragazzo speciale, magico, cosa che all'epoca poteva condannarlo alla picca o peggio. Quindi il giovane aveva dovuto fin da subito nascondere al mondo intero i suoi doni. Non tutti però in quel piccolo villaggio erano all'oscuro del suo segreto, sua madre e il suo migliore amico dell'epoca Will lo sapevano.

Durante la sua adolescenza il giovane mago fu mandato da sua Madre a Camelot, lei sperava che sotto le cure del vecchio Gaius suo figlio potesse imparare a controllare i suoi poteri e anche trovare uno scopo per tali doni. Inoltre era diventato quasi impossibile nascondere le sue abilità magiche al resto del villaggio e stavano già nascendo i primi dissapori.

Merlino ricordava con grande affetto il suo periodo a Camelot, l'essere il servitore dell'arrogante Artù, che imparò ad amare e rispettare come un fratello. Conoscere la gentile Gwen, l'impavido e festaiolo Galvano, l'umile e puro Lancillotto, il gigante gentile Percival, Elian e il leale Leon. Ovviamente non poteva dimenticare il suo mentore Gaius che amò come un padre e Morgana... il suo grande rimpianto e forse qualcosa di più. Rimpiangeva ancora oggi gli errori che aveva commesso con la figlia illegittima di Uther, perché sapeva bene che lei era diventata oscura anche per colpa sua. Anche se... a quel tempo era giovane e aveva ascoltato i consigli sbagliati di un vecchio drago e del suo mentore, anche se erano in buona fede.

Ovviamente non era tutto rosa e fiori vivere in quel leggendario regno, infatti Uther Pendragon aveva reso la magia illegale e la pena per utilizzare questa arte era la morte. Quindi il mago si era ritrovato a dover nascondere i suoi doni mentre cercava di usarli per salvare Artù dalla minaccia del giorno e questo era tutto fuorché facile. Era convito che alcuni dei suoi più grandi errori provenivano dallo stress di nascondere chi fosse.

Purtroppo ogni storia ha una fine e quella della sua vita a Camelot si concluse con la morte del Re e del suo nemico, Morgana. Ovviamente la morte di suo fratello in tutto, se non nel sangue, lo aveva sconvolto più del dovuto e la promessa del grande drago che un giorno Artù sarebbe ritornato non aveva aiutato a tirare su il suo morale.

La vita però non si ferma mai e così Merlino decise da andare avanti. Emrys, il nome con cui i Druidi chiamavano Merlino e nome che nei secoli successivi lui fece suo, decise di imparare a controllare meglio i suoi poteri, per fare ciò decise di viaggiare di villaggio in villaggio per conoscere vecchi stregoni, imparare nuove magie, parlare con le persone e aiutarle sotto mentite spoglie.
Quando ritornò a Camelot per il funerale di Gaius, un giorno che davvero non vuole ricordare, si riunì con la sua vecchia amica Ginevra ora Regina del regno essendo la moglie del defunto Artù. Aveva scoperto che si era risposata con il nobile Leon, che si era offerto come suo marito per evitare che lei sposasse un nobile bavoso e ingordo e anche per mettere a tacere la nobiltà che insisteva a dire che il regno doveva per forza avere un Re.

Dopo il funerale aveva deciso di ritornare a vagabondare e in uno dei sui viaggi si imbatté in un meteorite molto particolare, dal quale aveva forgiato la Lama d'Ebano, una lama dal grande potere che decise di regalare al suo amico Percival. Il povero gigante buono aveva perso il suo scopo dopo aver perso il suo migliore amico Galvano e anche il suo amato Re, quindi il mago decise di regalare la potente spada al suo amico che divenne un essere nobile ed eroico conosciuto come il Cavaliere Nero. La potente lama sarebbe stata tramandata nel corso dei secoli ai discendenti di Percivial.

In uno dei suoi tanti vagabondaggi finì per andare nel regno di Nemeth, governato dall'appena eletta Regina Mithian. Ovviamente i due si era già conosciuti in passato, ma durante quel periodo i due si erano avvicinati sempre di più fino a che un bel giorno i due si erano sposati. Quindi si... Merlino era diventato Re.
Merlino ricordava ancora con grande affetto i suoi anni come monarca di Nemeth. Adorava sua moglie e anche i bambini che avevano avuto insieme.

Purtroppo se in quel periodo Nemeth prosperava, Camelot non era così fortunato, infatti aveva subito molte perdite dopo un intenso attacco da parte dei Sassoni. La regina Ginevra aveva chiesto il suo aiuto e lui prontamente aveva risposto. Una volta giunto sul luogo però decise che per Camelot era giunta la fine e realizzò che con la caduta di Artù il regno lo avrebbe seguito dopo poco, quindi dopo aver fatto evacuare gli abitanti decise di rendere il regno invisibile dal resto del mondo, cosa che lasciò sgomenti tutti. Tempo addietro il grande drago gli aveva predetto che Artù sarebbe tornato, il problema era quando? Un re aveva bisogno del suo regno, ma se fossero passati secoli Artù non poteva governare su eventuali regni futuri, inoltre era convinto che il biondo monarca avesse bisogno ancora della sua casa. La regina Ginevra venuta a conoscenza dei piani di Merlino decise di lasciarsi conservare all'interno di un cristallo magico, che si sarebbe spezzato solo con il ritorno del suo amato. Ovviamente i due amici si erano detti addio, perché Merlino all'epoca non era a conoscenza della sua immortalità ( anche se stava già notando che non stava più invecchiando, mentre ai suoi amici stava già apparendo qualche piccola ruga).

Una volta tornato nel suo regno i suoi timori presero vita, visto che ogni anno che passava lui restava giovane mentre Mithian e anche i suoi figli invecchiavano sotto i suoi occhi. Ovviamente lui aveva provato a chiedere a sua moglie se voleva diventare immortale, ma lei aveva gentilmente rifiutato perché sapeva che sarebbe stata una cosa contro natura e che Merlino come mago avrebbe dovuto saperlo bene, inoltre la Regina voleva vivere una vita mortale e normale. Mithian morì fra le braccia di Merlino, una vecchia e non molto tempo dopo lui fu costretto a seppellire anche i suoi figli.

Tutto questo lo avevano devastato nel profondo e per non soffrire più decise di rinchiudersi in se stesso. Un giorno però in una locanda si imbatté in un vecchio uomo stranamente vestito che era lì con sua nipote. Il vecchio si faceva chiamare il Dottore, mentre sua nipote era Susan. Il Dottore era un alieno di un pianeta chiamato Gallifrey e lui e sua nipote erano scappati da casa per un motivo che lui ancora ignora. Susan era stata rapita da un piccolo nobile bavoso, che in segreto era un alieno di una razza mutaforma chiamata Skrull. Per fortuna che Merlino e Il Dottore riuscirono a salvarla ed a impedire i piani nefasti dell'alieno verde. Quell'evento dette nuova vita a Merlino perché aveva capito che lui poteva ancora fare del bene e che non aveva senso starsi a crogiolare nel dolore, la sua famiglia non lo avrebbe voluto e lui era ancora necessario al mondo. Inoltre da quel giorno ogni cento anni lo stregone e il Time Lord si incontrarono regolarmente in quella locanda per parlare delle loro avventure e se Merlino restava più o meno sempre lo stesso il Dottore si presentava sempre con un volto e una personalità nuova di zecca.

Nel medioevo indagò su delle voci che dicevano che una terribile strega stava radunando un esercito oscuro. Durante la sua indagine si era imbattuto nell'arrogante giovane principe Thor da Asgard e anche in una regina di un regno nascosto conosciuto come Wakanda. I tre scoprirono che la strega altri non era che Morgana, che era ritornata secoli addietro dal regno dei morti e che ora si faceva chiamare Morgaine Le fay, in onore alle fate oscure che l'avevano salvata. Il trio di eroi l'avevano sconfitta ed avevano demolito anche la base dove si era nascosta, che apparteneva ad uno strano culto conosciuto come Hydra, o almeno l'Hydra è formata dai loro discendenti. Da quel momento in poi Morgana divenne la sua nemesi nei secoli a seguire.


Durante il 12° secolo per scongiurare una terribile minaccia aveva evocato Etrigan, e in seguito lo aveva legato a Jason Blood. Onestamente non era stata la sua scelta migliore, ma la situazione all'epoca era disperata. Il povero Jason gli porta rancore ancora oggi.

Nel 1300 conobbe la piccola Joanna, una piccola bambina druida che lui addestrò per diventare il prossimo stregone supremo. Quello attuale era lui ovviamente ed aveva assunto quel ruolo perché tempo prima dopo aver lottato contro un terribile demone aveva perso temporaneamente l'accesso ai suoi poteri, questo lo aveva spinto fino al Kamar Taj dove aveva imparato la magia dimensionale del luogo e dopo davvero poco, anche per merito della sua fama, lo avevano eletto stregone supremo.

Joanna si era subito dimostrata un vero prodigio delle arti occulte e ben presto prese il posto del suo mentore.

Nel 1400 conobbe Lonardo da Vinci che aveva scoperto essere un vecchio amico del Dottore e anche di una delle sue compagne più famose, Clara Oswald. Che guarda caso era la modella sulla quale il celebre artista aveva basato la sua opera più famosa: la Gioconda. Lo storico pittore, artista, inventore ecc... nascondeva non pochi segreti e anche lui era un viaggiatore del tempo.

I secoli passarono e il mago conobbe non poche persone e divinità interessanti, così come fece parte di alcune istituzioni come la casa della vita egizia. Si intrufolò a nuova Roma dove conobbe non pochi semidei Romani, così come le divinità Romane. La dea Bellona gli rivelò qualcosa di incredibile, ovvero che suo figlio, il piccolo Imperatore Romo Augustolo altri non era che Uther Pendragon. Il vile re era un semidio, quindi magico, eppure uccideva quelli come lui. Si infiltrò anche ad Alicante, la patria degli Shadowhunters.

Conobbe anche il mago mezzo demone Magnus Bane, un tipo arrogante, civettuolo e assurdo. Insieme avevano cercato di curare un certo Ashwatthama, che era stato condannato a vagare per la Terra per l'eternità con una testa sanguinante da cui era stata estratta una gemma che gli dava potere, perché aveva sparato a una donna incinta per porre fine al lignaggio dei suoi nemici. L'uomo provava rimorso per le sue azioni, mai due stregoni non lo poterono guarire , la maledizione era divina e permanente.

Il 1800 fu un secolo davvero strano dove conobbe gente di ogni tipo. Sconfisse Amora l'incantatrice insieme a Van Helsing e Odino. Conobbe il famoso Sherlock Holmes. Fece parte per un po' della La Lega degli Straordinari Gentlemen. Aiutò più volte la Paternoster Gang capitanata dalla siluriana Vastra e aiutò anche il Dottor Fate dell'epoca, un guardiano dell' ordine a sconfiggere Mephisto. Merlino aveva anche assistito alla nascita dell'istituto Torchwood, ma non gradiva i suoi metodi quindi ne restò alla larga il più possibile.

Il 1900 fu un secolo assurdo. Durante la prima guerra mondiale conobbe Wonder Woman e insieme lottarono contro quel borioso di Ares. Durante la seconda guerra mondiale invece conobbe eroi del calibro di Captain America, la Justice Society, Il mutante James Howlett ed aveva combattuto contro la a Tule, la divisione paranormale Nazista. E a proposito di Nazisti lottò anche contro la più famosa Hydra.

Il dopo guerra fu un po' più calmo e si unì al neonato Shield come consulente sul paranormale dopo che con l'aiuto dell'agente Peggy Carter riuscirono a sottrarre la coppa della vita dalle mani di Dracula. Lui e Peggy avevano avuto una breve relazione che non era destinata a durare. Aveva collaborato, seppur raramente anche con la Unit in Inghilterra, ma quello era più il settore del suo amico di vecchia data il Dottore che il suo.

Gli anni successivi furano per lo più calmi e la vacanza ai Caraibi con Clara Oswald era stata soddisfacente. Era stata per un po' anche il suo compagno di viaggio visto che si era stancato della terra e voleva vedere l'universo, inoltre le aveva tolto il blocco temporale e l'aveva resa immortale con la magia. Clara era un adorabile paradosso che andava sistemato.

Il secondo millennio portò al mondo grandi cambiamenti, ma vi fu anche l'ennesimo piano di conquista da parte di Morgana. La strega voleva far credere al tutto il mondo che lei era Lena Luthor, in modo da poter prendere tutte le loro ricchezze. Merlino e Joanna ora conosciuta come l' Antico, fecero finta di stare al suo gioco, ma quando l'incantesimo fu lanciato i due maghi buoni lo modificarono in modo che non solo il mondo ma anche la stessa Morgana ricordasse che lei era Lena. Lena era Morgana ai suoi tempi d'oro e Merlino sperava con tutto il cuore che questo l'avrebbe cambiata. Ovviamente anche quello scellerato del Maestro aveva attuato il suo piano: Merlino ha ancora i brividi quando ripensa a quando ogni persona della terra aveva assunto le sembianze del Time Lord oscuro.
E ora eccolo qua in questa piccola libreria a pensare al suo lunghissimo passato e alle molteplici avventure che aveva vissuto da solo o che aveva condiviso con i suoi amici.


All'improvviso sentì una fitta lancinante alla testa, sentiva un potere oscuro mai sentito prima... o forse si?

Poi una bella voce femminile disse:

<< Si, siamo davvero nei guai >>.

Il mago si girò di scatto e sorrise nel vedere chi gli aveva appena rivolto la parola. Si trattava di una ragazza minuta e carina. Indossava una giacca di pelle nera e dei jeans blu.

<< Clara Oswald, da quanto tempo, a cosa devo la tua visita? >> gli chiese ironico lui e di tutta risposta Clara accese la piccola tv situata sopra ad una delle tante librerie e sullo schermo vi era la notizia del giorno: gli Avengers erano scomparsi!


 

Ed eccoci alla fine.

Merlino ha vissuto davvero una lunga vita vero? E pensare che queste non sono nemmeno tutte le avventure che ha vissuto, ma ovviamente sarebbe impossibile descriverle tutte.

Avevo queste idee in mente da tanto tempo, infatti per non buttarle le avevo passate all'Autore Aragorn II Elessar che le ha usate per il suo Merlino che vive nell' MCU. Finalmente queste idee sono tornate a casa e per ringraziare Aragorn ho aggiunto anche le due cose in più che aveva inserito lui. Inoltre ho aggiunto altra roba perché ci stava e perché qui ci sono diversi mondi fusi.


 

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Capitolo 3
*** Clara Oswald ***


Clara Oswald/ La Ragazza Impossibile: E' una donna forte e indipendente, con un forte senso di giustizia

Clara Oswald
 
 

Clara Oswald era abbattuta. Da quando suo figlio aveva iniziato la sua carriera da eroe, era sempre stata in pensiero per lui, e ora... era scomparso insieme al suo gruppo, gli Avengers. Non aveva cresciuto personalmente Tony Stark. Lo aveva lasciato alle amorevoli cure di Howard e Maria Stark, convinta che lo avrebbero cresciuto al meglio. Inoltre, Howard era in effetti il vero padre di Tony. La scelta di abbandonare suo figlio l'aveva devastata, ma lei era la Ragazza Impossibile, una compagna del Dottore, anzi no La compagna del Dottore o almeno così la pensava l'universo. Anthony avrebbe rischiato se fosse rimasta con lui.

Con il senno di poi, Clara sapeva che da giovane era stata piuttosto arrogante e che vi erano state delle compagne migliori e più saggie di lei. Lei somigliava al Maestro da giovane, ecco perché Missy l'aveva scelta: era bella, brillante e anche molto arrogante. Purtroppo Tony aveva ereditato queste sue caratteristiche. 

 Questo suo carattere l'aveva portata inevitabilmente alla sua fine, uccisa da un'ombra quantica in un vicolo segreto di Londra. Per sua fortuna o sfortuna, il Dottore era riuscito a salvarla bloccandola in un momento nel tempo, tra un battito del suo cuore e l'altro, rendendola di fatto immortale. Con il suo TARDIS a forma di diner americano la ragazza di Liverpooll aveva viaggiato in lungo e in largo, conoscendo non poche persone e vivendo svariate avventure.

Ricordava ancora quando aveva conosciuto Optimus Prime da giovane, quando ancora si chiamava Orion Pax; oppure quando aveva aiutato Lanterna Verde contro un mostro gigante; o quando aveva festeggiato su Knowhere con i Guardiani della Galassia. L'avventura che più le era piaciuta era stata quella su Planetos, adorava i draghi di quel pianeta. Galbatorix  l'aveva delusa, era un ragazzo così promettente e invece...la sua ribellione aveva quasi segnato l'estinzione dei Cavalieri dei Draghi. 

Non aveva avuto molti compagni di viaggio, ma il suo preferito era senza ombra di dubbio Jason Tood, alias Red Hood. Aveva trovato il vigilante di Gotham mezzo depresso che imprecava ubriaco in una via di quella squallida città e da allora lo aveva aiutato a guarire dalla sua tristezza o almeno ci aveva provato. Con loro si era unita anche Alicent Hightower, la Regina Verde di Westeros, una donna forte dal passato tormentato, inoltre questa versione di Alicent aveva visto il suo mondo morire per colpa della caduta di Enoch il Guardiano dell'Omniverso. Per un po' la regina aveva viaggiato con la quinta versione del Signore del Tempo conosciuto come il Guardiano e lo stesso Enoch, prima di unirsi a lei e Jason. Ora Jason e Alicent sono felicemente sposati ed hanno anche un bambino appena nato.

 E ora eccola qui, che ripensa come la vecchia che è alle sue avventure passate mentre passeggia per le vie londinesi.


Una volta individuata la libreria di Merlino potè notare dall'esterno che il suo vecchio e più caro amico era assorto nei suoi pensieri proprio come lei. Ad un certo punto lo vide ridestarsi di colpo e lei entrò nella biblioteca.

<< Si, siamo proprio nei guai >> disse lei facendo un'entrata ad effetto, adorava farle.

<< Clara Oswald, da quanto tempo, a cosa devo la tua visita? >> gli chiese ironico lui e di tutta risposta Clara accese la piccola tv situata sopra ad una delle tante librerie e sullo schermo vi era la notizia del giorno: gli Avengers erano scomparsi!

Merlino si massaggiò la testa con fare rassegnato, era tanto chiedere un giorno tranquillo? Ok, era lo Stregone Supremo della Terra, ma ogni tanto una pausa se la meritava. In quel momento una mantello rosso si posò sopra di lui cambiandogli i vestiti in quelli che sembravano la fusione tra un abito da monaco buddista blu e quello di uno stregone tradizionale.

<< La Cappa della Levitazione >> disse Clara osservando il mantello << credevo che avessi appeso il mantello al chiodo, sei di nuovo lo Stregone Supremo? >>

<< Si, da l'ultimo attacco di Dormammu ho ripreso il ruolo >> le rispose lui, mentre ripensava tristemente alla morte della sua allieva, uccisa dall'arrogante stregone Kaechilus. Prima di morire, l'Antico aveva fatto visita al suo vecchio mentore in forma astrale chiedendogli di fermare lo stregone, gli zeloti e ovviamente il demone. Dopo aver recuperato il suo mantello e la Gemma del Tempo, usò quest'ultima per sconfiggere Dormammu. Il resto beh... aveva ripreso il suo vecchio ruolo perché non vi era nessun altro a cui affidarlo, forse Wong, ma non era ancora del tutto pronto.

<< Seguimi >> disse lo stregone mentre apriva un portale con i contorni arancioni, sembrava quasi un fuoco d'artificio mistico. Dopo aver attraversato il portare si ritrovarono in quello che Clara riconobbe come il Sanctum Sanctorum di New York. All'interno vi era ogni sorta di reliquia magica e numerosi varchi che portavano in altre parti della terra o di altri mondi, non mancava una grande scalinata centrale che portava al piano superiore.
 

 Il suo più grande rimpianto è aver abbandonato suo figlio Tony

 

 

Un uomo asiatico e cicciottello, vestito come un antico monaco guerriero andò da loro e si inchinò davanti a Merlino. << Stregone Supremo, immagino che sia venuto qui per indagare sulla scomparsa degli Avengers >>.

<< Esattamente >> confermò lui << dall'orribile mal di testa che ho avuto è chiaro che la causa sia di origine mistica, inoltre sono scomparsi proprio in questa città, quindi l'energia è ancora forte e devo analizzarla >>.

Detto ciò lo stregone si librò in volo e fece spuntare altre braccia intorno a se facendolo assomigliare ad una divinità indiana. Dopo aver analizzato tutta la magia oscura che permeava la città, tornò a terra e con uno sugardo truce disse:

<< Dobbiamo andare al Campo Mezzosangue >>.



Ed eccoci alla fine.

Come avete potuto vedere in questa realtà Clara è la madre bilogica di Tony Stark, può sembrare strano, ma questo è un mondo fuso, quindi questre stranezze possono diventare realtà. L'idea mi era venuta quando avevo visto Jenna Coleman nel primo film di Captain America, inoltre Tony nei fumetti non è il figlio biologico degli Stark, quindi ho unito queste due cose.

Planetos esiste in questo universo ed è un pianeta alieno. Anche Alagaësia si trova su questo mondo, fondendo di fatto Il Ciclo dell'Eredità con il Trono di Spade.  Anche i Transformers sono presenti in questa strana realtà e Clara li conosce.

Merlino è lo Stregone Supremo di questo universo, sostituendo Strange, che diventa di fatto inutile. Infatti l'incidente che ha ferito il chirurgo in questa realtà lo ha ucciso. 

Infine, vengono citati il Guardiano e Enoch, segno che tutte le mie storie sono più o meno collegate, visto che si svolgono tutte all'interno dello stesso omniverso.

Detto cio, ci vediamo!


 

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Capitolo 4
*** Percy Jackson ***




Percy Jackson
 
 

Il Campo Mezzosangue: un magico "campeggio" situato sulla costa nord di Long Island dove i giovani semidei greci si allenavano e trascorrevano gran parte delle loro estati. All'interno del campo vi erano:  un campo di tiro con l'arco, un'arena di combattimento con la spada, una parete di arrampicata con lava per l'allenamento, un anfiteatro, scuderie e la Casa Grande. I semidei vivevano all'interno delle cosidette capanne, dei dormitori aventi tutte forme diverse in base al dio che rappresentava. Alcuni di essi, soprattutto quello di Zeus e di Hera sembravano dei veri e propri templi. Infine vi era anche una foresta, casa di mostri, satiri e ninfe. 

Proprio in questa foresta stavano camminando un gruppetto di ragazzi alquanto singolare. Il primo di loro era un bel giovane dai capelli neri e gli occhi blu mare, indossava la maglia arancione del campo mezzo sangue e dei Jeans blu, costui era forse il semidio più famoso di quest'era: Percy Jackson, figlio di Poseidone. Accanto a lui vi era la sua fidanzata Annabeth Chase, figlia di Atena, una bella ragazza bionda dagli occhi grigi, anche lei vestita come il ragazzo. Con loro vi era anche Grover, un satiro dal cuore gentile e i capelli ricci tutti arruffati. 

 

 

Con questo trio di amici di vecchia data, vi erano anche altre quattro persone che non avevano nulla a che fare con il mondo greco. Erano i fratelli Kane, stregoni della Casa della Vita egizia e gli scandinavi  Magnus Chase, figlio di Freyr e Alex Fierro, figlio di Loki.

 Erano i fratelli Kane, stregoni della Casa della Vita egizia e gli scandinavi  Magnus Chase, figlio di Freyr e Alex Fierro, figlio di Loki

 

Percy e Annabeth avevano conosciuto i Kane qualche anno prima durante una missione condivisa per sconfiggere il malvagio stregone Setne. Magnus invece era il cugino di Annabeth. Percy aveva deciso di invitare questi suoi amici perché voleva mostrare loro il campo, tanto che si era messo pure a fare la guida turistica. Secondo il figlio di Poseidone tutti quanti avevano bisogno di una pausa e di un po' di svago, visto che tutti e tre i pantheon avevano subito una o più apocalissi a distanza davvero ravvicinata.

Percy indicò le varie dimore dei semidei e spiegò loro come funzionava.

<< E' un bel posto, ma pare quasi razzista >> disse la sua Sadie, mentre si passava una mano tra i suoi capelli biondi con le punte tinte di rosa. Secondo la giovane strega era leggermente classista dividere i semidei in base al loro genitore divino. Inoltre Percy, che era l'unico figlio di Poseidone, doveva dormire da solo, mentre i figli di Ermers che erano in centomila, vivevano in un posto che non aveva nulla da invidiare ad un pollaio.

Suo fratello Carter pareva molto interessato e prendeva appunti. << Forse è un sistema imperfetto, ma facciamo quasi lo stesso con i vari patti. Dopotutto le cabine sembrano essere quasi templi >>.

<< Stiamo migliorando e alcune regole sono diventate più versatili >> disse Annabeth osservando il giovane stregone di colore che aveva appena parlato. Onestamente i fratelli Kane erano così diversi da sembrare due estranei. Il primo era un bel giovanotto di colore con corti capelli neri e occhi vispi. Indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri, mentre la sorella era una giovane e bella ragazza caucasica con i capelli biondi tinti alle estremità.

<< E' molto diverso dall'Hotel Valhalla >> disse la sua Alex. Annabeth non sapeva cosa pensare dell'amico/fidanzato/altro di suo cugino Il genderfluid figlio di Loki era davvero un tipo o una tipa particolare, ma le stava simpatico, inoltre le piacevano i suoi capelli verdi. 

<< Si, li abbiamo ognuno la nostra camera, ma non è così selettiva >> disse Magnus, che sembrava un Percy biondo con i capelli lunghi.

<< Carter non ha torto, le cabine sono principalmente templi. Ecco perché Hera ne ha una >> spiegò loro la figlia di Atena. Hera essendo la fedele moglie di Zeus, non aveva generato semidei, rendendo di fatto la cabina di Hera inutile, almeno dal punto di vista pratico. Eppure ne aveva ancora una, visto che era la Regina dell'Olimpo.

<< Beh, almeno sembra che le cose stiano migliorando >> disse a disagio Magnus.

<< Andiamo a vedere il lago? >> Propose Grover decidendo di cambiare argomento.

<< C'è la sfida con le barche? >> Gli chiese Percy e il satiro annuì.

<< Sfida con le barche? >> Chiese curioso Carter.

<< Si, qui abbiamo varie attività per tenerci sempre in forma >> disse timidamente Grover.

<< Il fauno è divertente e timido >> lo stuzzicò un po' il figlio di Loki.

<< Sono un satiro... I fauni sono un'altra cosa >> specificò offeso il satiro.

<< I fauni sono romani, i satiri greci >> spiegò Annabeth, che come la secchione che era doveva dire la sua.

<< Gli dei greci e romani non sono gli stessi? >> Chiese confuso Magnus.

<< Eh....ni >> rispose Percy, onestamente la faccenda greco-romana era un vero delirio.

<< È complicato. Esistono dei esclusivamente romani e dei esclusivamente greci. Poi alcuni possono passare da una forma all'altra >> spiegò loro la figlia di Atena. Giove e Zeus erano sia la stessa entità che due entità diverse.

<< Tipo un cambio di modalità di beyblade o una megaevoluzione di pokemon >> disse ridacchiando Alex

<< Mia madre odierebbe il paragone, ma si, è un cambio di forma >> disse Annabeth sbuffando e tutti ridacchiarono.

A Percy quei da discorsi nerd gli fecero venire in mente Leo, chissà che fine aveva fatto? Dopo la battaglia con i giganti nessuno lo aveva più visto. Anche ad Annabeth venne in mente Leo. Si trovava in leggero conflitto. Era un po' preoccupata per lui e un pò arrabbiata con lui dal fatto che aveva abbandonato Piper dopo la morte di Jason. Anche se forse poteva essere l'incontrario, ma Piper era una delle sue migliori amiche e Leo non gli è mai del tutto piaciuto. Aveva alcuni comportamenti quasi sessisti.

<< I campeggiatori non sono molti comunque >> fece notare Carter.

<< L'estate sta finendo e molti stanno tornando a casa >> gli disse Percy e Carter annuì, per poi prendere appunti. << E Chirone e Dionisio? >>

<< A giocare a carte nel portico della casa che vedete laggiù >> disse Percy indicando con il dito la casa grande.

<< E non vengono con noi? >> chiese Alex giustamente confuso, loro due erano i responsibili del campo e mia prima d'ora dei semidei di altri due pantheon erano venuti in visita, quindi gli sembrava un po' surreale che il centauro e la divinità se ne restassero seduti come se fosse un giorno come gli altri.

<< No, si fidano di me. Almeno Chirone. A D non importa un cazzo >> disse Percy pensando a Dionisio o Bacco o qualunque nome o forma usasse. Erano tutte irritanti.

<< In realtà Chirone si fida di Annabeth e il suo giudizio >> puntualizzò Grover e Percy mise il broncio facendo il finto offeso e gli altri ridacchiarono.

All' improvviso si vede la gente che si precipita verso la grotta Dell'oracolo, che era attualmente occupata dalla rossa Rachel Elizabeth Dare.

All' improvviso si vede la gente che si precipita verso la grotta Dell'oracolo, che era attualmente occupata dalla rossa Rachel Elizabeth Dare


<< Ci sono problemi >> disse Percy sbuffando. Evidentemente per un semidio era vietato trascorrere almeno un giorno in santa pace e in compagnia degli amici.

Una volta raggiunto la grotta sentirono Rachel pronunciare la profezia, mentre del fumo verde le usciva dalla bocca e dagli occhi:

Attenti a voi figli della terra affrontate il re nero e la sua guerra.

Alle porte dell'oscurità gli eroi caduti sono imprigionati e le scelte tra passato e futuro saranno fatte per vederli salvati.

Da diversi mondi gli eroi si uniranno per fermare il nemico e il suo inganno.

Tutti  li guardarono facendoli sentire a disagio, mentre pochi altri aitarono la povera rossa a stendersi, visto che era ancora confusa per via della "possessione" dell'Oracolo. 

<< Eroi di diversi mondi... potreste essere voi >> disse Solenne il centauro Chirone, che era subito accorso per vedere che cosa stava succedendo.

 potreste essere voi >> disse Solenne il centauro Chirone, che era subito accorso per vedere che cosa stava succedendo


<< Forse, ma si parla di mondi ... >> disse teso Carter.

<< Alieni? >> Chiese Alex.

<< In effetti, gli alieni sono reali >> affermò Grover, ripensando ai Chitauri che invasero New York nel 2012, oppure ai Kree o agli Skrull. E che dire di tutti gli alieni che ogni giorno attaccavano Londra? Inoltre, i famosissimi supereroi Superman e Supergirl erano alieni. Anche gli Asgardiani potevano essere considerati tali, anche se magici e infradimensionali.

Una ragazza nerboruta arrivò e mostrò la notizia dell'ultimo minuto: gli Avengers erano scomparsi!

<< Questo avrà conseguenze...soprattuto da noi....sapete per Thor... >> disse teso Alex e Annebeth sospirò esausta e sconfortata, così come suo cugino.

<< Con i più potenti eroi spariti dalla circolazione ci saranno problemi >> disse il centauro preoccupato.

<< Gli Avengers non sono gli unici eroi del mondo, voglio dire... noi addestriamo eroi ogni giorno >> disse Grover, cercando di restare positivo.

<< Ognuno di noi si occupa dei propri problemi >> gli disse Annabeth.

<< Ha ragione, non abbiamo le risorse per sopperire al carico degli Avengers >> disse Carter.

In quel momento apparve un portale dal quale uscirono Merlino e Clara.

<< Emrys, da quanto tempo >> lo salutò cortesemente Chirone. Il mago e il centauro erano amici da davvero molto tempo e sapeva bene se lo Stregone Supremo era qui allora le cose era più gravi del previsto. << Ragazzi, lui è Emrys, il più grande stregone della terra >>.

<< Sono Mago Merlino >> si presentò lui specificando il suo vero nome, nome con il quale era conosciuto dalla gente mondana e non solo.

Magnus guardò lo stregone stupito, mentre Sadie alzò le spalle:

<< Faccio letteralmente sesso con Anubi, ormai non mi stupisce più niente >>

<< Sadie! >> l'ammonì suo fratello, ma che uscita era quella? Dopo aver sospirato, si ricompose. << Oh il ciclo Arturiano. Si la mamma me ne ha parlato da piccolo >>.

<< Aspetta...e lei? >> chiese Annabeth indicando Clara e Merlino le spiegò brevemente chi era.

<< Io pensavo che fosse tipo la ragazza di Merlino o roba simile >> disse la sua Sadie, facendo un po' imbarazzare lo stregone.

<< No no, bè, per un po' si, ma non più, è complicato >> rispose lui e Clara sbuffò.

Dalle ombre apparve un ragazzo magro e emo, indossava una maglietta nera con un teschio sopra e dei calzoni grigi, lui era Nico di Angelo figlio di Ade.

Dalle ombre apparve un ragazzo magro e emo, indossava una maglietta nera con un teschio sopra e dei calzoni grigi, lui era Nico di Angelo figlio di Ade



<< Yoh >> li salutò apaticamente il semido italiano.

<< Sei il gemello segreto di Anubi? >> gli chiese Sadie stupita, sul serio, la somgilianza con il Dio della Morte egizio era notevole!

<< La somiglianza c'è innegabilmente... >> disse Carter.

<< No, sono il figlio di Ade >> disse Nico, per poi mostrare un distintivo dello S.H.I.E.L.D. << Sono qui per recuperare Chirone e portarlo da Fury >>

<< Da quando sei un agente S.H.I.E.L.D.? >> gli chiese stupito Percy.

<< Da un po', la paga è buona >>

<< Aspetta, perché Merlino è venuto qui però? >> chiese giustamente Alex.

<< Perché ho analizzato l'energia di colui che ha rapito gli Avengers ed è greca >> gli rispose scioccando tutti, questa notizia peggiorava non poco la situazione.

<< Per gli dei, attaccare gli Avengers sarebbe come violare le leggi divine, visto che Thor è uno di loro >> disse Annabeth.

<< Questo essere sembra avere la stessa energia di Gea e Urano >> spiegò lui rivelando che si trattava di un primordiale.

<< Un primordiale come Caos? >> chiese Carter.

<< Nyx e Tartaro sono stati attivi durante la guerra dei Giganti e anche Ackylis. Sono l opzione più logica >> affermò Annabeth.

<< Sembra qualcuno di mai visto prima >> rivelò loro lo Stregone Supremo.

<< Un nuovo dio? >> chiese Annabeth confusa.

<< Setne voleva fondere entrambi i poteri e ascendere. Forse qualcun altro ci è riuscito? >> chiese Carter.

<< Ehm... un primordiale greco che rapisce il figlio di Odino non è un bene, può portare solo alla guerra >> disse loro Magnus.

<< Percy biondo ha ragione >> disse Chirone.

<< Percy biondo?! >> urlò confuso e offeso il diretto interessato, facendo ridacchiare gli altri.

<< Dobbiamo convincere i nostri pantheon a non fare sciocchezze >> disse Annabeth.

<< Sapete come sono nati i primordiali o meglio come sono venuti sulla Terra? >> chiese loro Merlino e loro fecero no con la testa.

<< Immagino che i miti non siano esatti su questo punto >> sospirò Annabeth.

<< Quando il meteorite che fece estinguere i dinosauri colpi un punto magico molto potente spalancando le porte verso altre realtà. Da qui ne uscirono i concetti, che si fusero all'ambiente. Gea alla terra, Urano al cielo e così via. Ecco perché gli dei sono così legati ai concetti >> spoiegò solennemente lo stregone.

<< Questo spiega come mai ai tempi dei siluriani non vi era così tanta magia >> realizzò Clara che fino al quel momento era rimasta in silenzio.

<< I che? >> chiese Sadie.

<< I precedenti abitanti della terra >> le disse Clara

<< Ok, tutto interessante, ma ora dovete venire con me. Fury vuole delle risposte e per questo ha convocato i più alti esponenti della magia di questo mondo. Ecco perché vuole Chirone e a questo punto credo che voglia anche la presenza dello Stregone Supremo >> disse Nico.

<< Nico cane del governo, non me lo sarei mai aspettato >> disse ironico Percy.

<< Almeno mi pagano a differenza di questo posto >> gli rispose a modo il semidio della morte.

<< Comunque dobbiamo prepararsi anche noi per quello che verrà >> disse Carter << Inoltre io sono il Faraone della Casa della Vita, devo venire anche io? >>.

<< No, tu resta qui e aiuta gli altri >> gli odrinò Emrys << al resto ci penserò io, inoltre ho un brutto presentimento e non è un bene che i maggiori esponenti della magia si trovino tutti nello stesso punto. Chirone, anche tu resta qui, perlerò io a tuo nome. Nico, sai per caso chi viene da Alicante? Onestamente odio trattare con Gli Shadowhunters, ma ho saputo che il loro governo è migliorato >>. 

<< Shadow che? >> chiese Percy.

<< Voi semidei state agli dei greci, come gli Shadowhunters stanno a Dio, gli angeli e la religione abramitica >> spiegò brevemente Merlino.

<< Ok... mentre il tuo pantheon è? No, perché ormai... >> chiese Percy.

<< Quello celtico, che è composto per lo più da esseri magici e Homo Magi, degli umani in grado di utilizzare dalla nascita il potere dell'antica religione. I nostri giovani sono sparsi per il mondo e alcuni di loro studiano in varie scuole, la più famosa di esse è Hogwarts >> spiegò lui e gli altri annuironoi più o meno stupiti.

<< Vado ad avvertire i romani >> disse Annabeth, giustamente anche l'altro lato del loro mondo doveva essere avvertito.

<< Percy, vai con Merlino e Clara >> gli ordinò Chirone.

<< E ti pareva >> disse ironico il semidio << vabbè, andiamo va >>.

Detto ciò i tre scomparvero da li con il solito portale con cui Merlino e Clara erano arrivati.

Chirone guardò il lago con sguardo solenne:

<< Credo che sia incominciata, l'era degli eroi. O almeno lo spero. Perché l alternativa sarebbe molto peggiore >> 



Ed eccoci alla fine.

Essendo un mondo fuso, ho deciso di unire gli stregoni di Merlino, Harry Potter e DC in una sola "specie", ovvero l'Homo Magi della DC. In fondo, sono tutti stregoni classici con poteri ereditari.

In questo universo abbiamo sia Magnus e i suoi amici sia il Thor Marvel. Mi rendo conto che questo può generare confusione, quindi le cose stanno così:

La base è quella Marvel, abbiamo Asgard, Odino, Thor ecc... dei fumetti, con in aggiunta i personaggi di Magnus Chase. È chiaro che la storia di Magnus cambia di molto in alcune parti, ma i personaggi rimangono gli stessi. Onestamente, tra le tre opere di Riordan, quella di Magnus è la più debole, quindi unirsi alla Marvel non può fargli solo che bene.

Detto ciò, ci vediamo!

 


 

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Capitolo 5
*** Supergirl ***


Supergirl - Season 5

Supergirl
 

In un appartamento di National City, una ragazza si stava appena svegliando. Si accorse di essere sdraiata sopra ad un bel ragazzo castano che stava ancora beatamente dormendo. Imbarazzata, si alzò con uno scatto dal divano e si guardò intorno confusa. Come mai si era appisolata sul petto di Barry?

 Come mai si era appisolata sul petto di Barry?


Mentre rifletteva, passeggiava su e giù per il suo appartamento per nulla modesto. Aveva un angolo cucina bianco e moderno, il salotto dove si trovava era spazioso e tendente anch'esso al bianco. La TV al plasma era ancora accesa e trasmetteva una qualche sitcom spagnola. La bionda ripensò con un sorriso alla sera prima. Il sei settembre era il suo compleanno e tutti i suoi famigliari e amici le avevano fatto una festa a sorpresa, festa non poco gradita dopo una lunga giornata di lavoro alla Catco e aver fermato l'ennesima banda di criminali. Perché si, lei oltre ad essere Kara Danvers, era anche la famosa supereronia Supergirl.

Sua sorella Alex aveva invitato alcuni colleghi del D.E.O., in primis il suo ex Capo J'onn, conosciuto da loro e dal mondo come Martian Manhunter , l'ultimo marziano verde. Vi era anche Lena Luthor, suo novo capo e non che la sua migliore amica, anche se... lei era l'unica della festa a non conoscere la sua identità segreta, il che era un po' triste... forse doveva rimediare. Oliver Queen era venuto con la sua ragazza Sara Lance, onestamente non si sarebbe mai aspettata la presenza di Green Arrow e White Canary alla sua festa, soprattutto perché Oliver era un vero musone, non che una persona molto impegnata. La sua ragazza Sara invece era una persona più solare, soprattutto dopo la sua mlitanza tra le Leggende. L'ospite più gradito,ovviamente, era stato Barry Allen, The Flash, l'uomo più veloce del mondo, ovvero il ragazzo che stava dormendo sul suo divano in questo momento. Dopo aver salutato gli ospiti, Barry aveva deciso di rimanere ancora un po' per vedere Friends con lei. Evidentemente dovevano essersi addormentati. Era inutile dire che Kara era cotta del velocista e in cuor suo sperava di essere ricambiata.

In quel momento Barry si stiracchiò e aprì gli occhi e le sorrise.

<< Buongiorno >> lo salutò, anche lei con un sorrisso. << Dormito bene? >>

<< Si grazie, sei pronta per passare una giornata con il sottoscritto a visitare la Stark Expo? >> Le chiese ricordandole che i due dovevano passare la giornata a vistare questa famosa mostra.

In quel momento il cellulare del velocista squillò. Lui guardò il telefono e vide che gli era arrivata una notifica dal suo amico Cisco. Il messaggio diceva:

- Amico, ma dove sei? Sono le 15! -

Allarmato Barry guardò Kara << Credo che abbiamo dormito fin troppo...>>

<< Oh... >> disse lei << beh, possiamo comunque essere lì in un attimo >>

<< No, a questo punto guardiamo la presentazione di Tony in TV, visto che credo sia già iniziata. Poi andiamo >> detto ciò, prese il telecomando e cambiò canale. Ma ciò che i due videro non lo dimenticarono mai: un'immensa massa nera che avvolse gli Avengers e li fece scomparire. Senza dire niente, si guardarono e scomparvero da lì, con la super velocità, per poi riapparire a New York vicino al luogo del misfatto.

I due eroi decisero di restare in abiti civili. Con tutto il caos che si era appena generato, non sapevano se era saggio utilizzare le loro super identità. Da una parte, la presenza di Flash e Supergirl avrebbe fatto piacere alle persone e li avrebbe rassicurati. Dall'altra, però, sarebbero stati circondati dalla folla, peggiorando la situazione già precaria. Inoltre, non avrebbero potuto indagare in santa pace sulla scomparsa degli Avengers.

 Inoltre, non avrebbero potuto indagare in santa pace sulla scomparsa degli Avengers


<< Eccovi! >> disse un ragazzo dai tratti latini mentre correva verso di loro. Era Cisco Ramon, alias Vibe. Non era solo: con lui c'erano anche tre ragazzi e una bellissima ragazza dai lunghi capelli bianchi. Lei indossava una maglietta nera decisamente molto scollata e jeans dello stesso colore.

Gli altri tre erano: un ragazzo che somigliava decisamente a Barry, solo che sembrava leggermente più giovane e aveva i capelli meno scuri. Indossava una camicia blu e pantaloni marroni. Gli altri due erano due adolescenti: il primo era un ragazzo di colore dall'aria simpatica, mentre il secondo era un tenero ragazzo asiatico un po' sovrappeso.
 

 Gli altri due erano due adolescenti: il primo era un ragazzo di colore dall'aria simpatica, mentre il secondo era un tenero ragazzo asiatico un po' sovrappeso


<< Ragazzi, loro sono Peter Parker, Felicia Hardy, Miles Morales e Ganke Lee. Sono molto simpatici e mi hanno tenuto compagnia al posto vostro >> disse lui facendo il finto offeso, mentre i due diretti interessati sembravano sia colpevoli che imbarazzati. 

Barry porse la mano a Peter che la strinse con un sorriso:

<< Piacere di conoscerti Peter, sono Barry Allen, mentre la bella ragazza accanto a me è Kara Danvers >> si presentò lui, redendosi solo dopo di quello che aveva detto diventando rosso come un pomodoro. Kara ovviamente non era da meno e il sorrisetto furbetto di Felicia non aiutava di certo la situazione.

<< Comunque >> Kara decise di cambiare argomento << avete visto che cosa è successo agli Avengers? >>

<< Si >> Miles sospirò << purtroppo abbiamo assistito all'avvenimento solo dall'esterno attraverso uno dei tanti maxi schermi. Il padiglione era già pieno al nostro arrivo >>.

La verità era che avrebbero potuto entrare, visto che una volta tanto erano arrivati in anticipo. Purtroppo un gruppo di criminali aveva deciso di rapinare una banca approfittando del caos generale generato dalla expo e loro erano dovuti intervenire. 

Sia Peter che Miles non erano due persone normali: erano entrambi Spider-Man, il supereroe ragnesco più famoso del mondo. Con loro c'era anche Felicia, alias Black Cat. Lei non era propriamente un'eroina, ma visto che le piaceva Peter, ogni tanto gli dava una mano, e magari rubava anche qualcosa di nascosto.

Peter si era da poco lasciato con Mary Jane: la rossa non riusciva a convivere con la doppia vita del suo ragazzo. Aveva anche smesso per un po' di essere Spider-Man, ma da un grande potere derivano grandi responsabilità, ed era tornato quasi subito in azione.

A Miles dispiaceva per Peter, onestamente, uscire con una ragazza che accetta e apprezza solo una parte di te non è una delle situazioni più sane.

<< Potreste seguirmi per favore? >> Chiese loro una voce maschile. Tutti si girarono e videro un uomo di bassa statura, con i capelli castani quasi rasati a zero. Indossava un vestito elegante tendente al blu. << Mi chiamo Phil Coulson e lavoro per lo S.H.I.E.L.D. >> disse lui mentre indicava un vicolo un po' più isolato.

Visto che praticamente tutti quanti conoscevano questa organizzazione, decisero di seguirlo senza problemi

Visto che praticamente tutti quanti conoscevano questa organizzazione, decisero di seguirlo senza problemi. Felicia, invece, era un po' preoccupata, ma alla fine si unì anche lei.

<< Saltiamo i convenevoli, io so chi siete voi quando non indossate abiti civili >> disse lui seriamente mentre osservava le facce più o meno scioccate dei giovani. << Falsh, Supergirl è bello rivedervi >>.

I due eroi si ricordarono della prima volta che lo avevano conosciuto. Era stato dopo l'invasione dei Dominatori, quando avevano ricevuto ringraziamenti non ufficiali da Fury e dalla sua organizzazione. All'inizio, il velocista si era chiesto come mai gli Avengers non fossero intervenuti, ma alla fine scoprì che il supergruppo era impegnato in Oriente contro una minaccia che riguardava un gigantesco drago verde. 

<< Siete Flash e Supergirl? >> Chiese loro uno stupito Miles e loro annuirono con un sorriso. << Wow! Sono un grande Fan! >>

<< Basta con i convenevoli Spider-Man >> lo riprese Coulson << abbiamo cose più importanti a cui pensare >>.

<< Volete dirmi che ho trascorso mezza giornata con Spider-Man?!! >> Urlo Cisco << ho adorato la tua battaglia contro i Sinistri Sei! >>

<< Ehm.. in realtà io sono l'altro Spider-Man >> disse indicando Peter << lui è il ragno che adori >>.

Peter salutò semplicemente alzando la mano. A Barry Miles ricordava in molti modi Wally, sua spalla e grande amico. Barry considerava il giovane velocista dai capelli rossi come un nipotino.

<< Che cosa è successo agli Avengers? >> Chiese Peter a Coulson che alzò le spalle rassegnato.

<< Non lo so. Fury ha indetto una speciale riunione per parlarne, purtroppo non se so molto >> se doveva essere onesto con se stesso, lui sapeva di quella riunione solo perché Maria aveva deciso di informarlo. Fosse stato per il suo capo lui non avrebbe saputo niente.

<< Sai dove si tiene questa riunione? >> Gli chiese Supergirl e lui annuì dandole l'indirizzo ovviamente top scrett. << Bene, allora io vado a questa riunione, mentre voi restate qui ad aiutare Coulson nel caso quella sostanza nera dovesse rifarsi viva >>. Detto ciò lei sfrecciò in aria volando nel cielo con un boom sonico.

<< E' così Sexy! >> Urlò Ganke con sguardo sognante.

Allo sguardo sconcertato di Coulson Barry disse:

<< Lei è fatta così, vuole sempre aiutare e rendersi utile. Inoltre se devo essere onesto avevo avuto anche io la sua idea, mi ha solo anticipato. Siamo degli eroi, possiamo essere utili, è meglio averci a bordo che non, giusto? >>

Coulson sbuffò, ma poi annuì, il velocista aveva ragione, inoltre un membro in più in quella riunione segreta non avrebbe fatto male.

<< Voi seguitemi, abbiamo del lavoro da fare >>.

 

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Capitolo 6
*** Wolverine ***




Wolverine
 
 

Ogni volta che Logan si recava al bar per una birra, qualcosa doveva necessariamente andare a puttane. Wolverine era fermamente convinto di questa maledizione mentre affondava i suoi artigli nel cranio di Skullbuster, un cyborg anti-mutante membro dei Reavers.

Quella giornata era iniziata tutto sommato bene. Il mutante canadese, dopo una ricca colazione, aveva deciso di fare un giro sulla sua amata Guzzi V100 per schiarirsi le idee e rilassarsi. Dire che gli ultimi anni erano stati un delirio era un eufemismo: si era ritrovato a capo degli X-Men dopo che un'esplosione aveva distrutto lo Xavier Institute. Durante quei tragici eventi, il loro leader, il Professor X, si era ritrovato intrappolato in un futuro distopico. Per fortuna, erano riusciti a scongiurare quel futuro anche grazie a Jack Harkness, un viaggiatore spazio-temporale e alla sua amica Jenny. Logan aveva apprezzato Jack, entrambi condividevano il fardello dell'immortalità e le perdite accumulate nel corso delle loro lunghe vite. Ricordava ancora il tentativo di flirt da parte dell'affascinante uomo del futuro, ma Wolverine aveva sempre preferito le rosse o le giapponesi.

Dopo un po' di strada, il mutante si era fermato in una delle classiche locande americane, dove avrebbe potuto rilassarsi e bere qualcosa. Purtroppo, la sfortuna lo seguiva ovunque, come peraltro il suo amico Peter. Gli piaceva davvero Spidey, ma a volte la sua parlantina ininterrotta lo irritava a morte. 
 

I Reavers erano arrivati con l'intento di eliminarlo


I Reavers erano arrivati con l'intento di eliminarlo. Wolverine aveva già combattuto contro questo gruppo di cyborg in passato e ne riconobbe subito tre: Bonebreaker, Pretty Boy e Skullbuster. Il nome del quarto membro, un tizio con dei cingolati al posto delle gambe, gli sfuggiva, ma poco importava: fu il primo a cadere sotto i suoi artigli di adamantio. Questo gesto scatenò la furia degli altri due: Bonebreaker lo colpì al petto con un cannone al posto del braccio destro, facendolo schiantare contro il muro di legno. 

In quel momento, la televisione della locanda trasmise una notizia terribile: gli Avengers erano scomparsi!

Ancora più infuriato di prima, Wolverine ruggì e sfoderò gli artigli. Uno dei suoi più cari amici era scomparso, non poteva perdere altro tempo con quelle lattine di metallo razziste. Con un balzo felino, il feroce mutante tagliò la gamba destra di Skullbuster, facendolo cadere a terra. Fu facile poi pugnalarlo alla testa e porre fine alla sua esistenza. Pretty Boy fu il successivo: con un calcio, Logan fece volare una gamba di una sedia di legno nel suo occhio destro, facendolo stramazzare al suolo dopo un urlo di dolore.

Dopo la sua mattanza, Logan fissò l'unico Reaver rimasto in piedi, Bonebreaker. Il cyborg lo guardava con odio, osservando i cadaveri dei suoi compagni orribilmente mutilati. Come osava questo lurido mutante uccidere i suoi uomini in quel modo? Poco gli importava se loro avessero fatto lo stesso con il loro nemico: era uno sporco mutante, diverso da loro.

<< Ti odio, Wolverine! >> urlò il capo dei Reavers.

<< Sì, beh... non sei il primo e non sarai l'ultimo a dirmelo, cocco >> rispose Wolverine con fare sarcastico e annoiato, prima di decapitarlo con un gesto fulmineo. Lo scontro era stato fin troppo facile e banale, ma del resto Logan, su entrambe le mani, aveva tre paia di artigli ricoperti di adamantio, uno scheletro indistruttibile e un fattore di guarigione che lo guariva da qualsiasi ferita. Non poteva che esserci un solo vincitore.

Finito lo scontro, Logan si guardò intorno e ciò che vide rispecchiava perfettamente la sua esistenza. Il pavimento, le pareti e persino il soffitto erano ricoperti di sangue, pezzi di metallo e viscere. Dal lampadario penzolavano due occhi mozzati. Dietro ai tavoli e al bancone, entrambi di legno come tutto il resto di quel dannato locale, i clienti lo osservavano terrorizzati e con le lacrime agli occhi. Per loro, era solo un altro mostro mutante che abitava la Terra e lo temevano. Logan era dispiaciuto, ma alla fine poteva fare ben poco.

<< Fanculo... >> imprecò il mutante mentre usciva dalla locanda. Steve era scomparso e non riusciva a concepire un mondo senza Capitan America. Doveva salvarlo a costo di qualsiasi sacrificio. Il resto non aveva importanza.

 


 

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