Dolce bugia di francichan (/viewuser.php?uid=80778)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scontro ***
Capitolo 2: *** Me la pagherai ***
Capitolo 3: *** La verità? Forse. ***
Capitolo 4: *** Brividi...di paura ***
Capitolo 5: *** Punizione per due ***
Capitolo 6: *** Complicazioni ***
Capitolo 7: *** Quando le complicazioni aumentano... ***
Capitolo 8: *** Permettimi di stare al tuo fianco ***
Capitolo 9: *** Un insolito pomeriggio ***
Capitolo 10: *** Gli sforzi del teme vengono premiati ***
Capitolo 11: *** Interludio #1 ***
Capitolo 12: *** Interludio #2, ovvero incastriamo Kakashi ***
Capitolo 13: *** Un Uchiha fa paura, tre poi... ***
Capitolo 14: *** Come il mondo prese la notizia: l'Uchiha è gay?! ***
Capitolo 15: *** Scalda i ferri doc! ***
Capitolo 16: *** Il biondo ***
Capitolo 1 *** Scontro ***
'Un so che titolo dargli_ 01
Scontro
Mercoledì mattina. Dopo le lezioni del mattino Sasuke
Uchiha se
ne stava seduto sul suo banco, a guardare fuori dalla finestra
aspettando che la pausa pranzo terminasse. Era un bel ragazzo e in
molti gli andavano dietro, non solo femmine; aveva capelli e occhi
neri, questi ultimi erano soliti guardare il mondo dall'alto in basso,
senza un particolare motivo.
Accanto a lui Neji Hyuga, un ragazzo (apprezzato anche lui dal
pubblico
femminile) dai capelli castani e occhi chiarissimi, quasi bianchi,
provava a intavolare un discorso con lui, ovviamente senza ottenere
alcun risultato.
-AHAHAHAHAH
Una risata sguaiata proveniente dal cortile interruppe il
silenzio.
Quell'idiota dell'Uzumaki, pensò Sasuke con disprezzo.
Eh
già, disprezzava terribilmente quel lavativo, chiassoso e
rompiscatole.
Lo vedeva, o meglio, dal primo piano a cui si trovava, vedeva
la chiazza
gialla dei capelli del ragazzo che se la rideva mentre il suo amico, un
ragazzo castano con strani segni rossi sul viso e occhi felini era per
terra, caduto per chissà quale motivo.
-SASUKEEEEEEEEEEEEEEEE-KUUUUUUUUUUUNNNNN!- All'improvviso una
ragazza
dagli imprpbabili capelli rosa si capultò in aula, arpionandosi
a mo' di piovra al suo braccio.
-Vero che preferisci me a tutte le tue fan?
Se considerava il biondo rumoroso, questa non sapeva davvero
come
definirla; inoltre era una piattola e quei suoi occhi, di per sè
di un bel colore verde, che ora lo guardavano in modo lascivo non la
facevano certo risultare più apprezzabile.
-Ma che dici! Sasuke-kun è solo mio!- Oh no, un'altra
invasata.
La bionda si fermò un attimo di fronte alla rivale e poi prese a
strattonare il braccio libero del moro.
Per fortuna la campanella di inizio lezioni suonò e
così
poteva liberarsi di quelle due piattole, prima di finire la pazienza e
perdere la maschera indifferente che da bravo Uchiha aveva ogni secondo
della giornata.
Neji si sedette al suo posto, accanto a lui, mentre ancora se
la
sghignazzava per l'episodio di pocho prima.
-Mi domando cosa trovino tutte in te, sempre con quella faccia
scocciata.
Un'occhiataccia, ecco la risposta dell'Uchiha, che sempre da
bravo
Uchiha aveva imparato fin da piccolo che uno sguardo poteva uccidere e
lo sperimentava ormai quotidianamente, in quanto era l'arma più
appropriata per liberarsi degli scocciatori.
Non che Neji lo fosse, era l'unico che poteva considerare
davvero suo
amico.
Il professor Iruka entrò in classe e comiciò con
l'appello. Arrivato alla lettera u di Uzumakii la classe si accorse che
il bel biondino non era ancora entrato, cosa che sorprese molto il suo
amico Kiba (quello con i segni rossi sul viso per intenderci) che se ne
uscì con un -Ma era dietro di me mentre venivamo in classe.
-Uchiha, vai a controllare dove si è perso quello
scansafatiche.
E te pareva! Chi altri se non il moro capoclasse poteva venir
scelto
per andare a cercare quel dobe!
Così, sempre più scocciato si alzò e
uscito dalla
classe si mise a camminare in giro, solo per fare due passi, mica per
cercare il disperso.
Decise di prendersi da bere, in fondo era caldo e era proprio
vicino a
una macchinetta. Quando dopo che con un tonfo la bottiglietta d'acqua
che aveva comprato era caduta e lui si stava alzando dopo averla
raccolta un uragano lo travolse, facendolo finire a terra.
-Uzumaki, guarda dove vai quando corri, razza di dobe.
-Dobe a chi? Teme!
Il biondo allungò una mano per aiutare il compagno a
alzarsi ma
questo lo scostò malamente.
-Scusa, non volevo venirti addosso, ma nella posizione in cui
eri non
ti avevo davvero visto.
Dio quanto lo detestava, sempre con quel sorriso sulle labbra e
quei
grandi occhi blu tutti luccicanti. Era già le seconda volta che
solo in un mese osava urtarlo e farlo cadere e come al solito se ne
usciva con un "scusa" e un sorrisino mielenso, ma che credeva, che
poteva rimediare semplicemente così dopo aver infangato
l'orgoglio di un Uchiha?
Comunque ora che l'aveva trovato doveva riportarlo in
classe.
-Seguimi- un ordine, non un consiglio, e accompagnato da un
magnifico
sguardo d'odio e disprezzo messi insieme (raggelante!).
* * *
-Madre, come vi sentite?- il tono di
Sasuke rivelava una certa preoccupazione. Il motivo era semplice:
quando era tornato da scuola sua madre era andata ad aprirgli la porta,
ma già a prima vista non sembrava stare bene, rossa in volto e
con il respiro affannato, poi era svenuta davanti ai suoi occhi.
-Tranquillo sto bene, è solo un'influenza. Itachi,
tesoro, ti
prego rallenta.
-...
La famiglia Uchiha quasi al completo si stava dirigendo in
macchina
verso l'ospedale di Konoha con molta fretta, dove una volta arrivati, i
due fratelli Uchiha accompagnarono la madre a fare una visita.
La dottoressa Tsunade non sembrava prendere il malore della
donna in
modo dovutamente serio, pensò il figlio minore, tanto da
liquidare la visita con
-E' solo un'influenza, vi prescrivo delle medicine, prendetele
e
riposatevi e in 2-3 giorni vi sarete del tutto ripresa.
-Ma è svenuta!- il tono di sfida nella voce di Sasuke
irritò la dottoressa.
-Quando si ha la frebbe il corpo è più debole e
uno
sforzo può senza troppi problemi provocare uno svenimento, senza
contare che sua madre ha la pressione bassa.
-Ma...
-Niente ma. Sua madre si riprenderà senza problemi.
Bene, ora
se non c'è altro ho un paziente da visitare.
-Tsk- ma come si permetteva quella donna di rispondergli
così
sgarbatamente? E per giunta davanti a sua madre e suo fratello. Ora
l'avrebbe perseguitato con le sue battutine per un bel po'.
-Sasuke, noi andiamo a firmare i documenti, tu aspettaci pure
in
sala d'aspetto.
Siccome madre e fratello stavano impiegando un'infinità di tempo
per dei fogli, decise dopo un po' di andarsi a prendere da bere.
Ma dopo aver preso la bibita, quale non fu il colmo che un
frettoloso Uzumaki si scontrò con lui per la seconda volta in un
giorno facendolo cadere a terra.
Stavolta, mentre cadeva, gli sembrò che qualcosa
stonasse,
che fosse fuori posto, sensazione che aumentò quando invece di
girarsi col suo solito sorriso e chiedergli scusa il biondo
continuò per la sua strada, come se non si fosse scontrato con
nessuno.
-Uzumaki! Uzumaki! UZUMAKI!!- Niente, non si era voltato
neanche
quando lo aveva chiamato, lasciando un Sasuke scocciato più che
mai sul pavimento dell'ospedale.
Ta-daaaaaaaaaan! Capitolo 1
terminato.
Certo non è molto lungo, ma
spero di avervi invogliato a leggere. Capisco che Sasuke è un
po' OOC e che passa più tempo seduto per terra che in piedi, ma
mi serviva per la storia, comunque nel prossimo capitolo ci sarà
un Uchiha tenebroso e imperturbabile come sempre xD
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Capitolo 2 *** Me la pagherai ***
Dolce bugi_chapter 2
Avviso: siccome
sono piena di idee e voglia di scrivere mi sembra giusto dividere il
frutto del mio duro lavoro con voi appena questo viene terminato. Il
fatto che abbia aggiornato così velocemente una volta non vuol
però dire che lo farò sempre, aggiornerò appena
avrò finito un capitolo e avrò la possibilità di
postarlo.
Intanto
leggete il secondo chappy e ditemi cosa ne pensate!
Me la pagherai
Quella mattina la sveglia aveva deciso di non lavorare e Naruto
si era svegliato in tremendo ritardo. Quando notò che erano
già le 8 passate un urlo uscì dalla sua bocca.
Dannazione, non sarebbe arrivato in tempo a scuola, ma forse ce la
faceva per la seconda ora.
Di fretta si lavò e vestì. Quando però,
andato in cucina per la colazione si accorse che il ramen istantaneo
era finito, capì che quella era decisamente una giornata no!
Infuriato e con lo stomaco vuoto corse verso la scuola,
facendosi tutti gli isolati che lo dividevano dall'edificio.
Nel frattempo, in classe un ragazzo moro pensava che qualcosa
non quadrasse. Alla prima ora il dobe chiassoso era assente, fin qui
niente di strano visto che non era la prima volta che saltava la
scuola.
Il problema era che Shikamaru Nara, un ragazzo dai capelli
castani
tenuti sempre legati e che lo facevano sembrare un ananas, quando non
aveva visto il suo amico biondo era caduto in uno stato di forte
agitazione. Fatto più che insolito visto che normalmente passava
le giornate semi-sdraiato sul suo banco in preda alla noia totale; era
intelligente, forse addirittura più di lui, ma era svogliato e
non si impegnava veramente nello studio.
Al suo contrario l'altro amico di Naruto, Kiba, non sembrava
minimamente preoccupato per l'assenza del biondino.
Per la terza volta da quando la prima ora era terminata Nara
aveva preso il cellulare e stava lasciando l'ennesimo messaggio al suo
amico.
-Naruto rispondi SUBITO al telefono, hai capito? Mi sto
seriamente preoccupando, stai bene? Allora vuoi...
Non finì la frase che la porta dell'aula si aprì
e un Naruto Uzumaki accaldato e ansimante entrò in aula.
-Ah, per fortuna che ho fatto in tempo, il professore non
è ancora entrato. Bene, bene, bene.
-Ehi si può sapere che ti è successo? Potevi
anche dirmelo che saltavi la prima ora.
-Scusa, non l'avevo programmato, è che la sveglia non
è suonata.
-E cos'è quello stato in cui ti ritrovi?
-Eh?
-Tutto rosso e col fiatone
-Mi sono fatto la strada di corsa per fare in tempo. Non ho
niente.
Quest'ultima frase venne detta con un tono di voce più
basso, che l'Uchiha ritenne insolito per quel ragazzo sempre chiassoso,
tanto che alzò lo sguardo per osservare il ragazzo biondo.
Nel mentre il professore entrò, ordinando a tutti di
sedersi ai propri posti.
Mentre il biondo si avviava al suo banco notò che
l'Uchiha lo stava guardando, con uno sguardo più carico di
disprezzo e odio del solito. In risposta però non fece altro che
fargli un gioioso sorriso e salutarlo con la mano.
Sbuffò. Nonostante il giorno prima quello stupido
l'avesse travolto in ospedale ora lo salutava come se niente fosse,
senza neanche andarsi a scusare.
Un ghigno apparve sul volto del moro. Sì, oh sì,
gli avrebbe fatto pagare caro quell'affronto.
Neji osservò preoccupato la faccia del compagno di
banco. Non
era da lui lasciare intravedere i suoi sentimenti, e quel ghigno non
prometteva niente di buono.
* * *
-Anche oggi è finita, non ne potevo più
-Ma sentilo. Se almeno avessi seguito le lezioni capirei, ma
non ti sei neanche preoccupato di far finta di seguire.
-Senti da che pulpito viene la predica, parla quello che si
è addirittura addormentato.
Un ragazzo biondo si avvicinò ai due che stavano quasi
per mettersi a litigare.
-Kiba, Shikamaru io devo andare in bagno prima di uscire. Mi
aspettate che facciamo la strada insieme?
-Vai pure Naruto, ti aspettiamo al cancello.
-Agli ordini Shika.
Vedendo Naruto allontanarsi da solo un moro vendicativo decise
di seguirlo. Gli andò dietro senza farsi vedere e entrò
nel bagno deciso a parlargli.
Quando però vide il ragazzo gli prese un colpo: era
vicino ai lavandini, con le mani appoggiate ai bordi di uno e le
braccia tese per reggere tutto il peso del corpo.
Si era lavato il viso e piccole goccioline scivolavano
lentamente lungo il suo volto, dalla fronte sul naso e sulle guancie,
lambendo le labbra e arrivando al mento, da dove scorrevano lungo il
collo per finire sotto al bordo della maglietta.
"Niente male". No, non
aveva appena pensato questo di Naruto Uzumaki.
-Ehi, dobe
Si girò di scatto, sorpreso che qualcuno fosse entrato
lì proprio in quel momento
-Smettila di chiamarmi dobe, razza di teme.
-Che fai qui tutto solo, dobe?-
disse calcando intenzionalmente sull'ultima parola.
-Non sono cose che ti riguardano Uchiha.
-Ah davvero?
-Sai il mondo non gira esclusivamente intorno a te!
Lottò per impedire che un nervo cominciasse a pulsare
sulla propria tempia rivelando la propria furia. Ma come osava
rivolgersi a lui in quel modo?Tutti in quella scuola anelavano che lui
li notasse e quel biondino lo ignorava e scherniva.
Ora più di prima sentiva il bisogno di fargliela pagare.
-Ehi dobe?
-Si?
Un pugno, dritto nello stomaco. Il biondo si piegò in
due, le mani strette sulla pancia mentre le gambe cedevano e lui cadeva
a terra.
"Ma che cazzo fa questo
idiota, è impazzito?" Gli ci vollero diversi secondi
prima di essere in grado di respirare per bene e essere in grado di
parlare.
-C..che diavolo ti è preso...teme?
-Tsk
-Rispondi almeno.
-Questa è la punizione per ieri pomeriggio
-Ma cosa...?
-Ieri in ospedale, dobe. Mi sei venuto addosso e mi hai fatto
cadere. Voglio le tue scuse.
Come diavolo faceva a sapere che il giorno prima era entrato
nell'ospedale? La mente di Naruto si era soffermata sulle parole "ieri"
e "ospedale" smettendo di seguire il discorso dell'altro e adesso
tentava di trovare una via di fuga da quella situazione, sperando che
il moro non si fosse accorto di nulla.
Ma per un Uchiha era impossibile non notare come l'allusione al
giorno precedente avesse fatto sbiancare il ragazzo. Adesso cominciava
a provare una certa curiosità per quel biondino.
-Non so davvero di cosa stai parlando, teme.
-Non fare finta di niente. Pretendo le tue scuse.
-Ma io non so davvero di cosa mi dovrei scusare.
-Odio ripetere, quindi vedi di aprire quelle orecchie da asino
che ti ritrovi. Ieri..ospedale..tu..addosso..a..me- aveva scandito le
parole, come se stesse parlando con qualcuno che non è in grado
di comprendere.
-Ma di che stai parlando?- adesso il biondino era davvero
stupito. Non si ricordava di essersi scontrato con l'Uchiha in quel
posto. Se lo sarebbe ricordato, altrimenti! -Mi spiace ma ti sarai
sbagliato.
-Non credo proprio. Io non
sbaglio mai.
E mentre il biondo stava uscendo aggiunse a voce alta, per
essere sicuro che lo sentisse -Scoprirò cosa nascondi. Non
finirà tanto facilmente.
Rimasto solo l'Uchiha decise di uscire, non aveva più
senso rimanere a scuola, e mentre attraversava il cortile andando verso
casa, continuò a osservare il biondo che con rinnovata allegria
correva sorridente verso i suoi amici.
* * *
-Ehi Naruto- il tono di Kiba era divertito- che cosa hai fatto
a Uchiha?
-Cosa?
-E' da quando sei entrato in classe stamani che non smette di
squadrarti.
-Lascialo fare, è paranoico- e con un ultimo, finto
sorriso che sperava potesse nascondere la sua preoccupazione
andò via con i suoi amici.
Un enorme grazie a tutti quelli
che hanno letto, commentato e messo la mia ff tra preferiti/seguite. Vi
adoroooooooooooooooooooooo!
E ora rispondiamo ai commenti (che
bello, così tanti e per un solo capitolo XD):
shinku66: sono molto
contenta che il primo capitoletto ti ispiri e a dirla tutta sono
anch'io molto curiosa su come fare avvicinare quei due, ho qualche
ideuzza ma devo decidermi su quale usare. Comunque spero che
continuerai a seguire la storia e grazie per il commento!
Chiby Rie_chan: sono
contenta che la storia ti piaccia, e spero che ti sia piaciuto anche il
secondo capitolo. Tra l'altro adoro il fatto che tu abbia messo la mia
ff tra i preferiti.
Grazie mille per il commento XD
ryanforever: ciaooo, sono
felice che la storia sia di tuo
gradimento e spero che continuerai a seguirla. In questo capitolo ho
cercato di ricreare un Sasu degno del nome Uchiha e spero di essere
stata nel personaggio.
Un bacio e grazie per la recensione!!!
Yume_Dark: sono felice
che la storia ti sia piaciuta. Sto ideando il miglior modo di fare
avvicinare quei due ragazzuoli e forse ci metterò anche una
bella lemon, dipende da come va a finire la storia...
Grazie infinite per il
commento.
NemuChan: sono molto
contenta che la storia ti sia piaciuta. Il capitolo è arrivato
presto presto e spero di postarne un altro velocemente, ma per scoprire
il segreto di Naruto temo che dovrai aspettare ancora un po'.
Un bacio e grazie per il
commento!
yahoithebest: grazie
per tutti i tuoi complimenti, sono davvero tanti! Che dire sono felice
che la storia ti piaccia e spero che continui a seguirla, così
potrai scoprire il segreto di Naru!!!
Un bacione e grazie per il
commento XD
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Capitolo 3 *** La verità? Forse. ***
Dolce bugia_chapter 3
Ed ecco un altro
aggiornamento veloce veloce! Spero vi piaccia
La verità?
Forse.
Mentre si dirigeva verso casa Naruto ripensava a quanto quella
fosse stata una giornata negativa. "Inizio
con una sveglia che non suona e termino con l'Uchiha che dice di avermi
visto in ospedale, senza contare che stamani non ho neanche potuto
mangiare il mio..."
-OH CAZZO!
-Naruto- i due amici si avvicinarono velocemente e preoccupati:
Naruto Uzumaki non imprecava mai senza un valido motivo-
-IL RAMEN...NON HO PIU' RAMEN A CASA!
-Ma va' al diavolo- urlò Kiba
-Se vogliamo mangiare dobbiamo prima andare al supermercato,
così posso comprare una buona scorta del mio ramen.
- Ma tu guarda se proprio oggi mi tocca rovinarmi la giornata
mangiando del ramen.
-Ehi, era forse questa una critica al ramen?
-No, certo che no, non oserei mai. E' taaanto buoooonooo!
-Sarà meglio che non riprovi a dire una cosa simile Kiba
o giuro che in casa mia non c'entri più.
-Dai ragazzi, smettetela- Shikamaru era intervenuto come sempre
per calmare i bollenti spiriti dei suoi amici.
I tre andarono quindi al supermercato e comprarono una cassa
intera di ramen precotto per la gioia del biondino e salatini, patatine
e birra visto che avevano in programma per il pomeriggio di guardarsi
un bel film.
Non fecero in tempo ad arrivare a casa del biondo che questo si
fiondò in cucina e si mise a cucinare del ramen dicendo che se
non ne mangiava almeno tre confezioni prima di dieci minuti entrava in
crisi da astinenza!
Fatto questo si misero davanti al televisore; il film scelto
era un horror, "Non aprite quella porta".
Ma dopo neanche mezz'ora di film i tre si trovarono
terribilmente annoiati: quel film non sapeva neanche lontanamente cosa
voleva dire paura, ma ormai
era a metà e nessuno avrebbe proposto di stopparlo (gli altri
avrebbero creduto che avesse paura).
Finito il film il primo a emettere un suono fu Naruto.
-Mmm...
-Che c'è Naruto?
-Questo film è stato davvero una delusione
-Sono d'accordo
-Guarda Kiba, si è addormentato! Strilla e motoseghe non
l'hanno minimanente toccato.
-....
-E' da un po' che non organizziamo una serata con tutti quanti
a vedere un bell'horror, di quelli che fanno veramente paura.
-Vorresti chiamare anche le ragazze?
-Ovviamente...adoro quando si mettono a strillare per ogni
minima cosa.
-Sai che quando vuoi sei un gran bastardo?
-Ihihih...organizziamo per domani?
-...Sta ancora dormendo?...Bene, senti a che ora ce l'hai
l'appuntamento stasera?
-Fra un'ora e mezza
-Ah, allora è meglio che svegli questo cane e che lo
porti via
-No! Mi fa piacere avere compagnia, anche se lui se la sta
dormendo beato. Restate un altro po'.
Anche quella sera Naruto andò all'ospedale, doveva farlo
sfortunatamente.
Ma non si accorse di un'ombra che lo seguiva da lontano, analizzando
ogni suo movimento.
* * *
Quando uscì era veramente scocciato. Era stata una
serata buttata via, persa.
"Almeno non c'è Sasuke".
Già, Sasuke...
Si maledì mentalmente per essersi fatto vedere in quel
luogo
proprio da lui. Aveva detto che gli era andato addosso e lo aveva fatto
cadere...non si ricordava di essersi scontrato con qualcuno, ma forse
non c'aveva fatto attenzione essendo preso da altri pensieri...
L'importante era che non avesse visto da quale reparto era
venuto,
sarebbe stato complicato da spiegare e non aveva intenzione di mettersi
a raccontare quella storia.
Nuovamente immerso nei suoi pensieri non si accorse che mentre
si
incamminava verso casa qualcuno stava uscendo dall'ombra in cui si
trovava finchè non gli fu davanti.
Fece un salto per lo spavento. A quanto pareva il film del
pomeriggio
qualche effetto l'aveva sortito.
-Che cosa significa tutto questo?
Quella voce...la sua voce.
No,no,no... non due volte in due giorni. Non poteva essere
stato
nuovamente visto uscire di lì, soprattutto quel giorno. Per la
sera prima una storia la poteva raccontare, ma non ora.
-Allora?- il ragazzo fece un passo in avanti, avvicinandosi -E
non
provare a rifilarmi la solita storia, stasera non saresti dovuto venire
qui.
-Io..non ho molta scelta vero?- il tono di Naruto era amaro -Ma
non
voglio che le cose cambino dopo che te l'avrò detto
-...
-Promettilo
-Ma non so cosa dovrei sapere, come faccio a...
-Promettilo e basta
-Ok, promesso
-Ti dirò tutto, ma non qui. E' meglio che tu venga da
me, non
sono cose da dire in mezzo alla strada.
* * *
Quella notte aveva dormito male. Si era svegliato molte volte e
aveva faticato a riprendere sonno.
Il suo viso gli tornava continuamente in mente: quelle guance
paffute e abbronzate, i suoi occhi così grandi e sinceri, quei
capelli che sapeva sarebbero stati seta fra le sue mani, quelle labbra
carnose...No, doveva imporsi di non pensare a lui, come aveva
tranquillamente fatto fino a poche settimane prima.
INIZIO FLASHBACK
-Sasuke-kun- una ragazza dai capelli rosa gli correva incontro
-hai qualche impegno per questo pomeriggio?
-...
-Che ne dici di andare a fare un giro in centro?
Non sapeva bene perchè ma aveva accettato. Forse sperava
che dopo un giorno insieme, in cui l'avrebbe completamente ignorata,
lei avrebbe smesso di perseguitarlo.
Che illuso! Uscire con l'Haruno non aveva prodotto altro
risultato che renderla ancora più appicicosa.
Quel pomeriggio si erano incontrati all'ingresso del centro
commerciale, non ricordava neanche com'era vestita, chissà se
l'aveva guardata.
Iniziò quel giorno, quel giorno per la prima volta aveva
pensato che Naruto Uzumaki non era chi lui credeva che fosse.
Uzumaki e i suoi amici erano anche loro al centro commerciale e
Sakura si era avvicinata per salutarli. Il dobe era chiassoso come
sempre, si sentiva a distanza di alcuni negozi, rideva e scherzava con
i suoi amici.
Mentre lui e Sakura avvicinavano i tre stavano parlando, non
aveva mai saputo di cosa, ma la frase detta dal biondino lo
colpì molto "Per la vita noi
non siamo altro che un giocattolo; lei gioca con noi ma domani potrebbe
tranquillamente accorgergersi di essersi annoiata e decidere di
buttarci via", poi aveva cominciato a ridere.[*]
Ma il fatto che uno come lui avesse potuto dire qualcosa di
simile lo aveva incuriosito.
FINE FLASHBACK
Nei giorni seguenti a quell'episodio si era trovato a osservare
quel ragazzo, nessuno se ne era accorto ovviamente.
Aveva osservato i suoi movimenti, i suoi gesti, aveva ascoltato
ogni parola che scambiava con gli amici. Gli si era aperto un mondo
davanti: quell'Uzumaki non era soltanto un idiota chiassoso, c'era
dell'altro dietro e il risultato era che era rimasto affascinato dal
vero io del biondo.
Più scopriva Naruto, più i suoi modi diventavano
bruschi e distanti verso di lui, per compensare il subbuglio interiore
che gli creava.
Si era dovuto nascondere dietro un muro di disprezzo per
continuare a stare nella stessa stanza senza che qualcuno si accorgesse
dei suoi sentimenti; quando doveva relazionarsi col dobe non riusciva a
non essere crudele e violento verso di lui, anche se in realtà
non voleva esserlo. Ma quel comportamento era la sua unica arma di
difesa.
Assorto nei suoi pensieri passò il tempo restante prima
che la sveglia suonasse, quindi si alzò e preparò. Mentre
usciva di casa incontrò il fratello che lo prese per il braccio,
impedendogli di andare via, e non lo lasciò prima di avergli
detto l'ennesima battutina su come la dottoressa Tsunade lo aveva
brutalmente azzittito in ospedale. Mandò gli accidenti a quella
donna; il fratello non sprecava un'occasione per ridere di lui e la
situazione lo stava irritando.
Il pensiero della dottoressa richiamò però alla
sua mente il dobe e su di lui si concentrò tutta la sua rabbia e
frustrazione.
Come al suo solito arrivò a scuola presto, era sempre il
primo a entrare in classe, avrebbe aspettato che lui arrivasse.
La sua furia pian piano scemò e si convinse di dover
chiedere scusa al compagno per il pugno che gli aveva dato...forse
fargli le scuse era eccessivo, sarebbe bastato chiedergli se gli faceva
ancora male.
Un rumore di passi lo distrasse...no era solo Nara. Non lo
salutò.
Pian piano arrivarono tutti gli altri e infine eccolo. Si
ritrovò a fissarlo.
Indossava semplici jeans chiari e una maglia arancione con
disegnata una spirale; era un colore orribile, ma a lui stava bene.
Alcune ciocche ribelli cadevano sul viso, altre erano sparate a caso in
qua e là, sul suo volto un sorriso smagliante. Rivolse anche a
lui quel sorriso, e bastò per creargli uno strano disagio.
"Sguardo truce, sguardo
truce, sguardo truce...maledizione Sasuke dove è finito il tuo
autocontrollo?"
La campanella stava suonando e in quel momento entrò
Kiba. Vide il dobe irrigidirsi sulla sedia e guardare l'amico
intensamente.
Kiba, da parte sua, lanciò uno sguardo al biondo. Non
l'aveva mai guardato in quel modo, era un misto di preoccupazione e
affetto e aveva stampato sulla faccia un sorriso idiota.
Quando Naruto si rilasso e sorrise a Kiba qualcosa
iniziò a muoversi nel giovane Uchiha: la situazione non gli
piaceva affatto e in quel momento il suo sguardo pieno d'odio
cambiò oggetto. D'ora in poi sarebbe stato meglio tenere sotto
controllo l'Inuzuka.
[*]: la frase non è una citazione ma deriva da un
mio delirio; lo spunto l'ho preso da una frase di Surat al-An'am ed
è "la vita presente non è che un gioco effimero. L'altra
vita è certamente migliore per quelli che temono Allah." In
effetti non ha molto a che vedere con quello che ho scritto io, ma lo
spunto era questo, io c'ho solo ricamato sopra (come si dice).
Pensavate davvero che avrei
già fatto scoprire a Sasuke il segreto di Nacchan? NO AHAHAHAH
prima deve friggere ben bene.
Ho in mente delle ideuzze che faranno passare a Sasu dei brutti quarto
d'ora, ma per saperne di più dovrete aspettare il possimo
capitolo, che comunque arriverà a breve in quanto già in
via di scrittura.
Sappiate però: più commenti più scrivo veloce,
quindi sotto a chi scrive! XD
E ora rispondiamo ai commenti:
ryanforever: grazie per
il commento. Non posso ancora rivelare il segreto di Naruto, anche se
qualche supposizione si può fare, comunque mai dare qualcosa per
scontato!
Ciauz
NemuChan: sono molto
contenta che anche il secondo chappy ti sia piaciuto. Ti ringrazio per
i complimenti sul mio modo di scrivere e ecco a te un nuovo capitolo!
Grazie per il commento!!
Chiby Rie_chan: dire che
sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo è limitativo: sono
euforica, fra tutti non fate altro che farmi complimenti finirà
che divento viziata! Grazie ancora, bacio XD
shinku66: sono felice
che il chapter ti sia piaciuto. Mi sto scervellando per creare una
situazione in cui Naru e Sasu entrino a più stretto contatto, ma
per ora come vedi mi limito ai pensieri dei due...spero ti siano
piaciuti i loro monologhi interiori!
Grazie 1000 per il commento.
yahoithebest: sono felice
felice che la ff ti appassioni! Come hai visto questo è stato un
altro aggiornamento a tempo di record e intanto sta cominciando a
venire fuori qualcosina, anche se le cose andranno per le lunghe.
Continua a seguire, ciao!!!
marynana89: sono
contenta che la storia ti intrighi. Non posso ancora rivelare il
segreto di Nacchan ma pian piano ci si avvicina a quando Sasuke lo
scoprirà. Continua a seguire e grazie per aver commentato! Caiuz
|
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Capitolo 4 *** Brividi...di paura ***
Dolce bugia_chapter 4
Chiarimenti. Mi rendo conto
che per il precedente capitolo sono stata un po' troppo intricata e
ciò può aver creato problemi. Per rimediare provo un
attimo a spiegare come stanno le cose: quando Naruto esce dell'ospedale
incontra qualcuno, ma questa persona NON è Sasuke. Ripeto, mi
spiace se ci sono stati fraintendimenti, comunque qui sotto si dovrebbe
capire meglio.
Buona lettura!
Brividi...di paura
Non gli piaceva la situazione, decisamente non gli piaceva.
Per tutta la prima ora il dobe e quel cagnaccio rognoso
dell'Inuzuka, che gli sedeva accanto, si erano guardati in modo strano.
Non riuscivano
quasi a togliersi gli occhi di dosso, e la cosa lo irritava.
Non avevano neanche seguito la lezione, non lo facevano mai, ma
quel
giorno più del solito avevano parlato fra loro.
Al cambio d'ora avevano continuato, sembrava non si fossero
neanche
accorti che era suonata la campanella; non avevano alzato la voce,
nè si erano messi a ridere, semplicemente parlavano.
Da dove si trovava non era in grado di capire cosa si stessero
dicendo.
Che fosse successo qualcosa fra i due? No, non era plausibile.
-Glielo hai detto!- Nara si era avvicinato ai due e adesso
sembrava la
preoccupazione fatta persona. Non si era preoccupato come quei due di
parlare a bassa voce, gli era semplicemente sfuggita quell'esclamazione.
-Sshhhh. Ma che urli sei impazzito?- Inuzuka si era
inaspettatamente
scaldato.
-Naruto- non aveva minimamente considerato l'altro -che cosa..
-Non qui.- Naruto lanciò delle occhiate per tutta la
classe.
Sasuke rimase sconvolto quando lo sguardo del biondo cadde su
di lui.
Non era il suo solito sguardo, ma l'aveva già visto solo che non
ricordava dove.
"Ma certo! Ecco dove l'ho
visto."
Sasuke aveva improvisamente ricordato. Naruto aveva lo stesso sguardo
di quando si erano scontrati in ospedale.
Ecco perchè allora gli era sembrato che qualcosa non
quadrasse:
il dobe non era mai così, almeno non il dobe che spandeva
sorrisi a destra e manca. I suoi occhi erano seri, dannatamente seri e
trasmettevano ansia.
Di che diavolo stavano parlando per fargli assumere una simile
espressione? Avevano nuovamente abbassato il tono della voce e dal suo
posto non poteva sentire. Maledizione!
-Sakura-chan hai impegni per stasera?
-No, perchè?
-Io e i ragazzi pensavamo di organizzare una serata delle
nostre, film
e pizza. Ci stai?
-Mmm Naruto-kun non saprei...
-Tipregotipregotiprego- aveva unito le mani a mo' di preghiera
e fatto
gli occhioni grandi grandi, come si poteva negargli qualcosa
-Va beeeene, ma mi porto Ino-chan
-Certamente
-E voglio che venga anche Sasuke-kun
Colpo basso, colpo tremendamente basso.
-D'accordo chiediglielo pure
-Nononono Naruto-kun, glielo devi chiedere te. Io verrò
solo se
ci sarà il mio amore.
-Non vale, giochi sporco!
-Beh, sai com'è, potrei avere qualche impegno per
stasera, ma se
c'è Sasuke rimanderò qualsiasi cosa.
Maledizione. Ora gli toccava invitare anche Uchiha. Doveva
assolutamente convincerlo a venire o le ragazze non sarebbero venute e
allora niente divertimento.
Si avvicinò al suo banco, stava guardando fuori dalla
finestra.
-Sasuke
Niente
-Sasuke
Niente di nuovo.
-Teme
-Non ho intenzione di parlare con te.
-Ma perch...
"Non sarà ancora per
la storia
delle scuse, non può essere così teme!"
-Mi dispiace Sasuke
-Scuse accettate, ma non ti ho perdonato.
Questo era troppo. Aveva una voglia matta di prenderlo a
cazzotti, ma
in quel modo non l'avrebbe di certo convinto ad andare con loro.
-Senti abbiamo organizzato una serato film più pizza
stasera, ti
unisci a noi?
-Perchè dovrei?
Rabbia e ancora rabbia.
-Ci divertiremo
-Tsk
-Staremo tutti insieme
-.....
Forse un miglioramento. Doveva riprovare.
-Sarà bello. Io e i ragazzi abbiamo già
organizzato di
queste serate e ci riuniamo in diversi, facciamo un bel gruppetto.
Mangiamo pizza, beviamo birra e poi ci mettiamo sul divano e guardiamo
il film. Ti piacerà.
Lo vedeva, era tentato. Ora doveva solo fare il musino
implorante che
convinceva tutti e ce l'avrebbe fatta, sperando che
funzionasse.
Unì le mani come in supplica, come aveva fatto con
Sakura,
allargò gli occhi più che potè e ci aggiunse anche
un piccolo broncio tenero tenero.
Lo guardò, ma in che razza di posizione si era messo? Sembrava
un cucciolo d'animale messo a quel modo, un tenero cucciolo di volpe.
"E il broncio che ha messo su
è davvero adorabile. Oh no, di nuovo penso che sia carino".
E mentre l'Uchiha era occupato a contenere i suoi pensieri sul biondino
si lasciò sfuggire dalle labbra un -D'accordo ci sarò-.
-Perfetto! L'incontro è a casa di Kiba, ti do
l'indirizzo- e si
mise a scrivere la via su un foglietto.
* * *
Si trovava di fronte alla porta di casa
Inuzuka, la mano sul campanello.
Come diavolo aveva fatto a farsi convincere ad andarci? Si
rispose da solo "il dobe era
così carino che non ho saputo dirgli di no", la risposta
non gli piacque.
Sentì dei rumori da dentro la casa, qualcuno si stava
avvicinando, e quando la porta si aprì chi poteva essere se non
Naruto Uzumaki?
-Ciao. Sono contento che tu sia qui. Le ragazze hanno
già iniziato a dare in escandescenze dicendo che le avevo
ingannate.
-Ragazze?
-Sakura e Ino
-...
Dopo neanche dieci secondi si trovò arpionato dalle due
ragazze, una per lato, mentre se lo contendevano come fosse un oggetto.
-Ti siedi accanto a me vero?
-No Fronte spaziosa, Sasuke-kun starà accanto a me
durante il film.
-Sarà Ino-pig. Ma se stai da una parte io starò
dall'altra!
-Ehi dobe, pretendi davvero che io passi l'intera serata in
queste condizioni?
-E io che pensavo mi avresti ringraziato- il sorrisino sul suo
volto non prometteva niente di buono.
-Non ti conviene farmi irritare.
-Sennò che fai, mi prendi a pugni come l'altro giorno?
E' una punizione sopportabile in compenso a quello che passerai
stasera- il fatto che il sorriso avesse assunto una sfumatura sadica
non fece altro che preoccuparlo maggiormente.
"Almeno posso passare una
serata insieme a lui". Smise di sorprendersi per quei pensieri,
ci stava quasi facendo l'abitudine.
Shikamaru si affacciò da una porta.
-Allora che ne dite di venire? Noi abbiamo già preso la
nostra pizza.
-Beh, andiamo?
Sasuke si ritrovò a seguire il biondo, lamentandosi
internamente per quelle due piovre ancora attaccate alle braccia che
non avevano inenzione di smettere di contenderselo, ovviamente senza
chiedere la sua opinione!
La serata proseguì in modo piacevole e si divertì quasi,
anche se non l'avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura.
Si era quasi messo a sorridere quando il dobe era saltato sulla
schiena dell'Inuzuka e aveva preteso di farsi portare a giro in quel
modo promettendogli carote in cambio. Questo dopo alcune lattine di
birra che avevano trasformato Kiba in cavallo agli occhi dell'Uzumaki.
Shikamaru invece non aveva bevuto, come anche lui, dicendo che
l'alcol gli faceva un brutto effetto.
Le due oche dopo solo mezza lattina di birra avevano preso a
ridere in modo sguaiato e continuavano ancora, senza mai staccarsi dal
loro amato Sasuke-kun.
La vera svolta era avvenuta quando si erano messi a guardare il
film.
Sasuke si era seduto sul divano, con le ragazze ai lati e
Naruto si era messo a disutere con loro.
-Levatevi da lì
-No no, noi vogliamo stare accanto a Sasuke, vero
Fronte-spaziosa?
-Vero! Aspetta..non chiamarmi Fronte-spaziosa davanti a Sasuke,
Ino-pig.
-BASTA! E' tutta la sera che vi sopporto. Toglietevi
immediatamente di lì e mettetevi sui cuscini, capito? Se non lo
fate entro cinque secondi vengo e vi ci metto a forza.
Sasuke era rimasto spiazzato. Un'altra delle sorprendenti
uscite del biondino, e di questa doveva davvero ringraziarlo: si era
liberato di quelle due e ora poteva stare accanto a lui per tutto il
film, visto che gli si era seduto accanto.
-Ehm...che film avete preso stavolta? Non uno di quelli troppo
paurosi vero?- chiese una preoccupata Sakura.
-No no, non è niente di che...- a Sasuke sembrò
che i sorrisi sui volti dei tre ragazzi volessero dire l'esatto
contrario.
La sua teoria trovò conferma quando il video
partì e comparve il titolo sullo schermo "L'alba dei morti
viventi". Non l'aveva mai visto ma gli avevano detto che lasciava il
segno. Dopo le prime scene di paura si mise ad osservare di nascosto
gli altri.
Naruto se ne stava tranquillo, appoggiato ad un bracciolo del
divano e lo stesso valeva per Kiba dall'altro lato, Shikamaru se ne
stava invece su una poltrona coprendosi di tanto in tanto la bocca con
la mano per nascondere gli sbadigli. Apparentemente il film non metteva
loro paura.
Le ragazze non sembravano però dello stesso parere:
stavano abbracciate l'una all'altra e ogni tanto sussultavano
vistosamente e si lasciavano sfuggire degli urletti.
-Ora ci divertiamo-. Naruto gli si era avvicinato e gli aveva
sussurrato quelle parole direttamente nell'orecchio, facendolo
involontariamente rabbrividire per la sensazione del suo respiro a
contatto con la pelle. Si girò e vide che lo osservava in modo
strano, compiaciuto....di cosa poi?
Il biondo si sporse un po' dal divano facendo un gesto a Kiba
che iniziò a sghignazzare; poi i due, in silenzio, si
avvicinarono alle spalle delle loro povere e ignare vittime e
afferrarono improvvisamente le ragazze per le spalle urlando "BUUUH".
L'urlo che le due fecero fu agghiacciante e fu probabilmente
udito da tutto l'isolato.
I tre ragazzi scoppiarono a ridere, tenendosi la pancia, mentre
le due, scampate per miracolo ad un infarto, riprendevano fiato e
iniziavano a offenderli.
Sasuke non potè non sorridere, era stata davvero una
scena molto divertente.
* * *
La serata era stata un successo. Non si era divertito a quel
modo da tempo e, doveva ammetterlo, anche la presenza dell'Uchiha era
stata più piacevole del solito.
Lo aveva osservato attentamente per tutto il tempo: il modo in
cui mangiava e beveva, così composto e elegante, il modo in cui
aveva scherzato con lui, privo della sua solita crudeltà nei
suoi confronti.
Per quasi tutto il film aveva guardato lui e non lo schermo;
Sasuke non si era accorto di niente, visto che sembrava concentrato sul
film, da cui non era sembrato spaventato. Allora aveva deciso di
provare: gli si era avvicinato e gli aveva sussurrato delle parole
all'orecchio curioso di vedere la sua reazione ad un gesto simile.
L'aveva visto rabbrividire, chissà se perchè
l'aveva colto di sorpresa o per il gesto. Pensare che poteva esser
rabbrividito per la sua vicinanza gli faceva uno strano effetto, lo
faceva compiacere. Lo preoccupava però l'effetto che il moro
aveva su di lui!
Quando le due ragazze gli si erano avvinghiate aveva provato
del fastidio e le aveva cacciate in malo modo dal divano perchè
non stessero così vicine a lui. E poi quando aveva sorriso...
Aveva un sorriso così bello, peccato che non lo
mostrasse mai. Il suo viso, già di per sè bello, si
illuminava e gli dava un'aria più tranquilla e serena.
Lo attraeva... già, lo attraeva tremendamente.
Piaciuto? Spero davvero di
sì.
Vorrei fare un ringraziamento a
tutti quelli che leggono la mia ff e che l'hanno inserita fra le
seguite e i preferiti. GRAZIE!!!
E ora passiamo ai commenti:
NemuChan: mi dispiace
se ho scritto in modo tanto incomprensibile da crearti confusione...mea
culpa. Spero però di essermi fatta perdonare con questo capitolo.
ryanforever: in
realtà il biondino non ha incontrato Sasu fuori dall'ospedale,
spero di esser stata più chiara in questo capitolo, e che sia
riuscita a farmi intendere... comunque grazie per i complimenti alla
frase riadattata.
Chiby Rie_chan: mi
spiace ma il segreto del piccolo Naruto non verrà rivelato tanto
presto ahah! Come sono cattiva...ma voglio che Sasuke soffra
terribilmente!!!
Lovy chan: nuovo
aggiornamento nuove scoperte. Non è vero, infatti in questo
capito non ho detto niente di nuovo, ma sennò la fiction finisce
troppo presto e a me piece fare stare sulle spine i lettori! Grazie per
la recenzione
SugarHunter: mi fa
piacere che la ff ti piacia e spero che continuerai a seguila e
commentare. XD
yahoithebest: mi
spiace di averti portato al punto di sclerare per la fiction, ma temo
che le rivelazioni arriveranno tra un po', ora mi concentro sui
sentimenti di quei due teneroni!!
shinku66: grande
deduzione! Sono contenta che tu abbia capito che era Kiba perchè
temevo di aver scritto maluccio e di aver complicato la storia, visto
che mi è stato detto che c'era un po' di confusione...sei la mia
ancora di salvezza XD
marynana89: grazie, mi hai
dato un ottimo consiglio...Sasuke che uccide Kiba potrebbe essere il
tema di uno dei prossimi capitoli! Ovviamente scherzo, mi sta troppo
simpatico Kiba per farlo morire così...
Capitatapercaso: mi fa
davvero piacere che ti sia piaciuto il modo in cui ho ridotto la
citazione, credevo di aver esagerato.. Comunque mi spiace se ho fatto
casino nella storia, spero che comunque ti ci sia raccapezzata.
Aki chan: sono davvero
contenta che la storia ti piaccia. Continua a seguire!
karolalpha: sono felice
che il chappy ti piaccia! Come continuo a ripetere per sapere il
segreto di Naruto dovrai aspettare ancora un pochino, sto cercando di
creare qualcosa di inaspettato!!!
|
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Capitolo 5 *** Punizione per due ***
Dolce bugia_chapter 5
Scusate, scusate,
scusate...sono in ritardo lo so, ma mi sono iniziate le lezione a pieno
ritmo e non sono praticamente mai a casa. Mi perdonate? *me fa gli
occioni da cucciolo bastonato*
Comunque ecco il nuovo capitolo.
Punizione per due
-Uzumaki!
Uno scocciato biondino si girò quando Sasuke Uchiha
aveva
pronunciato il suo nome; sul viso del moro disprezzo e rabbia. Dove era
finito il ragazzo che poche sere prima aveva scherzato e si era
divertito con lui?
Dal giorno successivo alla loro riunione di gruppo Sasuke era
tornato
il ragazzo freddo e insensibile che tutti conoscevano.
-Che cosa vuoi Uchiha?
Un ghigno cattivo comparve sul volto. -Spero che tu abbia
studiato
questo fine settimana.
-Ho di meglio da fare che passare le mie giornate a studiare.
-Allora anche oggi ti andrà male e confermerai di essere
il
solito perdente.
-Che vuoi dire teme?
-Quello che voglio dire, dobe,
è che c'è compito oggi!
-Macchè compito. Nessuno aveva stabilito che oggi ci
sarebbe
stato il compito
-Lo so. Ma sembra che il professor Kakashi voglia fare un
compito a
sorpresa.
-E speri che me la beva?
-Fa come ti pare, ma poi non metterti a piangere quando
prenderai
un'altra insufficienza.
-Che c'è, adesso ti preoccupi per me? Non ti facevo
così
premuroso teme.
Il ragazzo moro rimase in silenzio un secondo di troppo, che
bastò al biodo per capire di aver fatto, in qualche strano modo,
bingo.
Un sorriso sghembo apparve sulle labbra di Naruto, facendo
cadere
l'Uchiha in contemplazione delle labbra del biondo.
-Credi quello che ti pare, comunque fra poco mi farò una
risata.
E la risata Uchiha Sasuke se la fece, anche se dentro di sè:
vedere il biondo sconvolto sbattere ripetutamente la testa contro il
banco quando il professore aveva annunciato il compito a sorpresa era
stato ripagante.
Si mise ad osservare la classe, forse la reazione del dobe era
stata
una fra le più normali.
L'Inuzuka si era messo le mani nei capelli e girava
furiosamente la
testa a destra e sinistra con scatti, Rock Lee si era messo a pregare
ad alta voce chiedendo che una qualche forza-della-giovinezza lo
aiutasse ad affrontare anche quella prova, l'Haruno aveva cominciato a
ridere diabolicamente mentre la sua compagna di banco Ino piangeva
disperata.
Chiedendosi in che classe l'avessero messo, osservò gli
unici
due che non sembravano sconvolti dalla notizia: Neji fissava ghignante
l'Inuzuka, in effetti, pensò Sasuke, non era proprio normale,
mentre Nara aveva continuato a guardare fuori dalla finestra come se
non avesse neanche sentito la notizia.
Dopo un'ora di compito su un libro mai letto da nessuno,
facente parte
della collezione "Icha Icha Paradise", che il prof considerava una
roccaforte della letteratura moderna, anche il glaciale Uchiha era
stremato e deciso più che mai a sfogare la propria frustrazione
su un povero dobe.
-Ancora non stai piangendo?
Uno sguardo stralunato si posò su di lui, come l'aveva
ridotto
male quel compito.
-Dovrei piangere per far piacere a te? Mai teme!
-Allora aspetterò che riportino il compito per vederti
piangere.
-Piangerai anche tu; a vedere la tua faccia mentre leggevi le
domande
direi che non sapevi le risposte.
-E invece sì- menzogna.
-Davvero?! Non ti facevo tanto pervertito da leggere quei libri
teme!
-Pervertito a chi, Uzumaki?
- Preferisci forse che ti chiami maniaco?
-Non tirare troppo la corda
-Sennò che fai, mi racconti la trama del libro?!
In uno scatto d'ira che scioccò tutta la classe, Sasuke
Uchiha
tirò un pugno in faccia al dobe.
Nessuno si aspettava che l'erede degli Uchiha rispondesse alle
provocazioni con la violenza, visto che mai nessuno era stato in grado
di smuoverlo.
Il biondo, dal canto suo, non capiva perchè l'avesse
colpito, in
fin dei conti si offendevano tutti i giorni; deciso a non lasciar
correre si alzò e si avventò sul ragazzo che aveva di
fronte, dando il via ad una bella scazzottata. La classe, da bravo
pubblico, si mise a scommettere sui due, mentre Sakura e Ino piangevano
perchè non volevano che il volto perfetto del loro amore venisse
sciupato.
Con la classe in questo stato il professore entrò.
-BASTA!
Alla voce del professore tutti smisero di fare quello che
facevano e si
zittirono.
-Uchiha, Uzumaki oggi siete in punizione.
Il gelo calò sulla classe: Uchiha Sasuke, il ragazzo
modello
del'istituto, quello coi voti più alti e il comportamento
impeccabile, era stato messo in punizione.
La fine del mondo era vicina.
Poche ore dopo un biondo e un moro si trovavano in un aula vuota seduti
vicino, mentre il professore li osservava. Il prof Iruka si era
stancato di quell'atmosfera e deciso a risolvere la situazione si
apprestò a dare il via al suo piano.
-Siccome sono stanco di vedervi in questo stato vi avverto che
finchè non vi sarete chiariti non uscirete da quest'aula. Quindi
mettetevi l'anima in pace e cominciate a parlare, io sarò qui
fuori in corridoio- e detto questo uscì dall'aula chiudendo la
porta alle sue spalle.
Sasuke osservò l'Uzumaki, era decisamente scocciato.
Durante tutta la punizione non gli aveva rivolto la parola nè lo
sguardo e la cosa lo irritava: voleva che il Naruto lo guardasse.
D'accordo, aveva esagerato a prendersela per una stupida
provocazione, lui non reagiva mai, ma si era ormai accorto che quando
quell'uragano biondo entrava nel suo campo visivo il suo autocontrollo
e la sua calma sparivano.
Durante la sera passata assieme si era accorto di alcune cose:
1 aveva scoperto che desiderava toccarlo, 2 voleva essere al centro
dell'attenzione del biondo, 3 non voleva che il dobe guardasse,
parlasse, stesse con altri che non erano lui, e 4 quell'idiota gli
piaceva, ergo era suo!
Aveva cominciato a comportarsi in modo più stronzo del
solito per nascondere quello che provava, ma aveva fallito miseramente:
non riusciva a strargli lontano; prese quindi la decisione che, visto
che non riusciva a tenerlo lontano da sè, allora il biondo
sarebbe stato suo. A qualunque costo.
Nel mentre questi pensieri si affacciavano nella sua testolina
vide l'oggetto dei suoi pensieri alzarsi e uscire dall'aula, dire al
professore che se ne andava visto che aveva un impegno irrimandabile e
che la punizione era ormai finita.
"Vai pure Uzumaki, da domani
non mi scapperai più" .
Rispostine ai commenti
yahoithebest: sono contenta
che il dobe e il teme in versione tenera dello scorso chappy ti siano
piaciuti, io stessa li adoravo mentre scrivevo ^.^ In questo capitolo
invece erano in versione più..bullesca, ma spero ti siano
piaciuti lo stesso. Alla prossima
Aki chan: che dire, sono contenta
che il capitolo ti sia piaciuto, spero di non averti delusa troppo con
questo (a forza di rileggerlo per cercare errori mi è sembrato
sempre peggio). Ciao
NemuChan: devo ammettere che
il capitolo 3 per essere capito andava interpretato e di questo mi
scuso *me che si piega a supplicare il perdono*. La scena di
Kiba/cavallo è stata un colpo di genio (modesta eh?)..no
davvero..mi fa piacere che ti abbia fatto ridere, lo scopo era proprio
quello!!! XP
karolalpha: yeah! era proprio
Kiba, che rischia col suo nuovo comportamento di diventare una vittima
sacrificale della gelosia dell'Uchiha! Continua a seguire e commentare,
ciao!
SugarHunter: sono felicissima
che la storia continui a piacerti; sfortunatamente in questo capitolo
non c'è stato un vero e proprio avvicinamento fra quei due,
anche se Sasu ha ammesso a se stesso che Nacchan gli piace...per
ulteriori sviluppi sul segreto del bel biondino temo però che
dovrai aspettare ancora un po' !!!!
marynana89: grazie per i
complimenti. Sono stata un sacco di gioni a ragionare se potevo davvero
permettere l'omicidio di Kiba poi mi sono detta che non sarebbe stato
gradito al pubblico..inoltre ho trovato qualcun altro da far eliminare
dall'Uchiha, si scoprirà presto chi IHIHIHIH *me che ride
diabolicamente*
ryanforever: no, decisamente
Naru non ha nessun gemello; la serata di divertimento passata è
però stata una piccola isola felice nel mare in tempesta
(uccidetemi prima che inizi a delirare completamente) e per Sasu inizia
ora la vera sfida. Continua a seguire, baci.
Lovy chan: aggiornamento molto
in ritardo, scusa. La tua curiosità verrà in qualche modo
ripagata nel prossimo capitolo, le azioni dei due cicciottini saranno
tenerissime, te lo assicuro!
Ciao!!
shinku66: come hai potuto
vedere la mia rapidità nell'aggiornare è andata a gambe
all'aria...iniziano gli impegni e mi rimane poco tempo. Comunque grazie
per i complimenti e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto,
anche se quei due sembrano fare un passo idietro...continua a seguire e
commentare, baci.
Capitatapercaso: mi hai davvero
sommersa di complimenti, grazie. In effetti il capitolo l'avevo
particolarmente curato e ci aveva ragionato sopra più del
solito, cosa che ho cercato di fare anche con questo ma che non
è del tutto riuscita...spero mi perdonerai se non è al
livello del precedente e che continuerai comunque a seguire la storia.
E a tutti ci vediamo col prossimo
capitolo "Complicazioni"
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Capitolo 6 *** Complicazioni ***
Dolce bugia_chapter 6
Complicazioni
Martedì mattina. Naruto Uzumaki se ne stava chiuso in
bagno nel bagno della scuola da più di un'ora; forse chiuso non
era la parola adatta, più che altro era rintanato.
-INIZIO FLASHBACK-
Tre giorni prima entrato in classe aveva notato che l'Uchiha lo
stava
fissando; cercando di non dare peso alla cosa si era avvicinato al suo
banco ma era stato intercettato dal moro che, presolo per un polso, lo
aveva trascinato sul terrazzo della scuola.
-Ma si può sapere che ti prende?
-Niente
-Se non è niente me ne vado teme- ma non era stato in
grado di
fare un passo che l'Uchiha gli aveva nuovamente afferrato il braccio.
-Dobbiamo chiarire.
-Non c'è nulla da chiarire, tu mi hai tirato un pugno e
io ho
risposto alla provocazione, fine.
-Prima mi avevi offeso, dobe.
-E per questo eri giustificato per prendermi a cazzotti?
-Io..no
-Senti Uchiha, io
sinceramente non so perchè ce l'hai tanto con me, comunque non
ho più voglia di venire sempre offeso senza un motivo, quindi,
visto che vuoi chiarire, spiegami perchè mi odi tanto e
cercherò di non darti più noia.
-Io non ti odio
-Davvero? Non sembrerebbe proprio.
-...
Il biondo si avvicinò all'altro ragazzo, che teneva lo
sguardo
basso.
Come aveva fatto a prendersi una cotta per quel presuntuoso
pieno di
sè che non faceva altro che prenderlo in giro 24 ore su 24?
Certo era un bel ragazzo, aveva un fisico perfetto che faceva invidia
ad una statua greca (quante volte aveva osservato di nascosto quel
ragazzo mentre si cambiava negli spogliatoi). In quel momento indossava
una maglietta nera a maniche corte, abbastanza stretta da evidenziare i
pettorali del moro e i muscoli appena visibili sulle braccia e dei
jeans scuri che mettevano in evidenza le gambe.
Per non parlare del viso. Se il corpo era statuario il volto
poteva
essere quello di un angelo! Visto che Sasuke non faceva caso a lui si
mise ad osservare i suoi lineamenti: il naso dritto, la pelle liscia
delle guance, le labbra sottili e sensuali che invitavano a baciarle, i
capelli che incorniciavano quel volto d'avorio scuri come la notte e
lunghe ciglia, anch'esse nere, che racchiudevano due occhi del colore
ossidiana, profondi, ipnotici...
Fece un altro passo.
-Sasuke...- perchè diavolo non riusciva ad andarsene
adesso?
Il moro alzò lo sguardo e incatenò i suoi occhi
scuri a
quelli azzurro cielo del biondo; al loro interno solo decisione e
fermezza.
-Io non ti odio...- serio, era sicuro di quello che gli stava
dicendo
-Io non ti odio, è per questo che mi comporto così con
te. Semplicemente non saprei in quale altro affrontare la situazione.
-Situazione?- la voce che gli era uscita era spezzata e appena
udibile.
"No, no, no".
Perchè si
stava inoltrando per quella strada? Non poteva andare in quel modo, non
doveva. Se l'Uchiha si
comportava da stronzo bastardo con lui cercandolo di continuo per
dargli noia e fare battutine e il motivo non era odio o rancore...c'era
solo un'altra possibilità, ed era quella più sbagliata.
-Si..beh...al diavolo, la situazione è questa: tu mi
-NO
Sasuke non aveva fatto in tempo a finire la frase che il biondo
aveva
urlato, stupendo l'altro e lasciandolo a bocca aperta.
-Io- aveva riattaccato -io ti
-NON DIRLO!
Naruto era la furia fatta persona.
Sasuke non l'aveva mai visto così serio e..preoccupato:
gli
occhi ridotti a due fessure, il respiro accellerato.
Si era voltato e si stava aviando verso le scale
-Non pensare che ti lasci andare così, Uzumaki,
farò
qualunque cosa per averti.
-FINE FLASHBACK-
Da quando quel giorno se n'era andato da quella terrazza, con
brividi
per tutto il corpo per quella non tanto velata minaccia, Sasuke aveva
cercato di "fare colpo"
in molti modi, nessuno dei quali realmente adatto a fare colpo.
Giorno 1) TATTICA DELL' "IGNORAMENTO": quell'idiota di un
Uchiha aveva
pensato che ignorando completamente il biondino avrebbe fatto colpo.
Niente di problematico anzi, eliminava il problema di relazionarsi con
lui alla radice.
Giorno 2) TATTICA DEL "NON PERDERE DI VISTA LA PREDA": visto
che
ignorarlo non aveva funzionato, il moro aveva iniziato a seguirlo ogni
secondo senza mai avvicinarsi troppo. Era stata un'esperienza orribile:
Sasuke lo fissava in continuazione, lo aveva seguito a mensa e gli si
era seduto accanto senza mai spostare da lui lo sguardo facendo anche
passare la fame al povero ragazzo; poi l'aveva seguito in cortile e
stava quasi per entrare in bagno con lui. A quel punto gli aveva
gentilmente dato una pedata nel didietro; da quell'esperienza Naruto
aveva capito che sarebbe stato meglio portarsi sempre appresso
Shikamaru e Kiba.
Giorno 3) TECNICA DELLA "PESCA": da irritante Sasuke era
diventato noioso
e fonte di guai. Aveva provato a far cadere in trappola il biondino dei
suoi pensieri mettendo sparse qua e là per la scuola delle
esche, che altro non erano se non fette di torta e caramelle, neanche
avesse voluto abbindolare un moccioso. "Se almeno c'avesse messo del ramen..."
Ovviamente Naruto si era accorto dell'inganno, ma un poveraccio che
passava di lì aveva visto quella splendida torta con panna e
fragole e l'aveva presa; non l'avesse mai fatto. Si era ritrovato
penzolante in aria, con la testa a 20 centimetri dal pavimento e un
piede legato ad una fune che pendeva dal soffitto.
Giorno 3bis) TECNICA DEL "TANTO NON MI SCAPPI": non contento di
aver
provato un unico metodo per "conquistare" Naruto in un solo giorno,
l'Uchiha aveva deciso di cambiare tattica a metà della
mattinata: perseguitare il povero dobe. Se già quando aveva
preso a fissare il biondino Sasuke era risultato insopportabile al
povero malcapitato, nel momento in cui aveva deciso di aggiungere agli
sguardi le parole Naruto aveva provato l'irrefrenabile desiderio di
prenderlo a manganellate. Shikamaru e Kiba non lo sopportavano
già più e avevano iniziato ad ideare piani per staccargli
la testa, che non erano più così tanto sgraditi
all'oggetto delle persecuzioni del moro che , esausto, aveva deciso di
nascondersi in bagno fino a fine lezioni, dopo aver miracolosamente
seminato il segugio...e da allora se ne era stato zitto zitto in quel
luogo!
Ma dove era finito quel dobe? Era un'ora che lo cercava e ancora non
l'aveva trovato.
Pensava davvero che bastava nascondersi per sfuggire a
un'Uchiha?
Eppure glielo aveva detto che avrebbe fatto di tutto per averlo.
Sì...l'avrebbe conquitato.
Il pensiero che Naruto non avesse accettato i suoi sentimenti
perchè non gay l'aveva sfiorato, ma non ci si era soffermato a
lungo sopra: gay o non gay l'avrebbe reso suo. Forse gli ci sarebbe
voluto un po' più del previsto se le cose stavano davvero in
quel modo.
Quando la campanella di fine lezioni suonò si trovava
nel
corridoio del primo piano, e si avvicinò alla finestra che dava
sul cortile con l'intento di controllare chiunque usciva dal cancello.
Anche il suo dobe sarebbe dovuto passare di lì per uscire e,
quando l'avrebbe fatto, l'avrebbe rincorso e acciuffato.
Dopo qualche minuto eccolo! Lo vide incamminarsi con gli amici
ai
lati, neanche fossero guardie del corpo pensò l'Uchiha
sbuffando; di certo non l'avrebbero fermato loro.
Si mise a correre per raggiungerlo, in testa immaginava cosa
doveva
fare: l'avrebbe afferrato per la mano, l'avrebbe voltato verso di lui e
poi baciato. Era un piano perfetto, non avrebbe potuto rifiutarlo dopo.
Quando uscì dall'edificio il biondino dei suoi pensieri
era
vicino al cancello; decise di chiamarlo, i suoi piani già
all'aria.
-Dobe
Naruto aveva continuato a camminare, probabilmente non l'aveva
sentito.
-DOBE!
Naruto stavolta si fermò e girò. Sasuke
osservò la
scena come se fosse a rallentatore: la testa del suo biondino che si
voltava, i capelli che si muovevano nell'aria andando a incorniciare il
suo viso dolce, le labbra carnose piegate in una smorfia e gli occhi
che li fissavano scocciati e sconfitti. Era splendido.
Con la sua attenzione completamente concentrata sul ragazzo non
si rese
conto di quello che gli accadeva intorno: non vide Nara e Inuzuka
guardarlo con odio nè Neji scuotere la testa, non si curò
del fatto che l'attenzione di tutti i ragazzi nel cortile della scuola
era concentrata su lui e soprattutto non vide il ragazzo che svoltato
l'angolo entrò nel cortile.
O meglio, lo vide, ma non ci fece attenzione finchè la
sua testa
non si chinò su Naruto coinvolgendolo in un bacio appassionato
davanti ai suoi occhi e creando uno strano contrasto tra i capelli
biondi di uno e quelli rosso fuoco dell'altro.
Ok non uccidetemi: Avevo promesso
risvolti imprevisti e più imprevisti di questi...ma
non ve la aspettavate eh? Non solo un nuovo personaggio arriva e si
inimica Sasu, ma sembra avere una graaande confidenza con il piccolo
Nacchan!!!
Mi spiace ma non ho il tempo di
rispondere ai commenti...ho appena il tempo di postare il capitolo che
devo correre a lezione *me in tremenda crisi depressiva*. Comunque
cercerò di rispondere la prossima puntata!
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Capitolo 7 *** Quando le complicazioni aumentano... ***
Dolce Bugia_chapter 7
Quando le complicazioni aumentano...
Di certo non si aspettava che Gaara lo andasse a
trovare a
scuola,
eppure eccolo lì, nel bel mezzo di un bacio appassionato con il
ragazzo in questione. Non che disprezzasse ovviamente, ma quello
spettacolo avrebbe attirato su di lui più attenzioni del dovuto.
Chissà cosa stava pensando Sasuke vedendolo baciare un altro
ragazzo... forse avrebbe abbandonato i suoi stupidi piani di conquista
e
lo avrebbe finalmente lasciato in pace.
L'idea di non essere più nei pensieri del moro
però gli
fece provare un poco di tristezza, anche se quello non era esattamente
il momento adatto a simili pensieri visto la piacevole attività
in cui era coinvolto, quindi pensò che sarebbe stato meglio
smettere di dare spettacolo.
Si allontanò di un passo dal rosso, liberandolo
dall'abbraccio
in cui non si era accorto di avelo avvolto, sorridendogli.
-Ciao Gaara.
-Ciao, sono venuto a prenderti.
-Ho notato... bene allora possiamo anche andare. Shika, Kiba ci
vediamo.
Gaara lo aveva preso per mano, perfetto pensò, e si
stavano
avviando verso il cancello quando la sua
voce lo fermò. Si girò e rimase sorpreso allo sguardo che
il moro gli stava rivolgendo: era arrabbiato. Maledizione, un ragazzo
lo aveva appena baciato e quel teme presuntuoso era arrabbiato, non
deluso o triste...arrabbiato! Ora doveva sperare che non si mettesse a
azzuffarsi con Gaara, anche se sarebbe stato interessante sapere chi
avrebbe vinto, ma forse non avrebbe fatto azioni sciocche per non
intaccare la sua reputazione di Uchiha.
Ma dopotutto era un vero idiota, pensò preoccupato
mentre l'idiota in questione gli si stava avvicinando.
-E' il tuo ragazzo?
Domanda diretta. Dopo avergli risposto non avrebbe più
dovuto
preoccuparsi dei suoi tentativi di adescarlo e nuovamente, al pensiero
di Sasuke che smettava di "tormentarlo" con le sue strane tecniche di
conquista, si sentì triste.
-E' il tuo ragazzo, sì
o no?
Lo sentiva, era arrabbiato, e doveva sbrigarsi a rispondere,
altrimenti...
-Sì.
Si girò di scatto verso Gaara: aveva risposto lui al suo
posto, togliendolo dall'impiccio di quella situazione. Tornò a
guardare l'Uchiha e nuovamente rimase sorpreso dalla sua espressione o,
meglio, non-espressione: Sasuke aveva ri-indossato la sua solita
maschera impassibile, rendendo impossibile a chiunque capire cosa gli
stesse passando per la mente, poi fece un ghigno..un ghigno? Ma quel ragazzo non poteva
avere delle razioni normali come un qualunque essere umano?
-Allora te lo porterò via- disse, si girò e
andò
via.
Aprì la bocca... davvero, quel ragazzo non era normale.
Lui e Gaara stavano camminando tenendosi per mano, in assoluto silenzio
da mezz'ora buona. Naruto non era voluto andare subito a casa e aveva
chiesto al rosso di acompagnarlo a fare un giro, ma da allora nessuno
dei due aveva aperto bocca.
-Grazie- il sussurro del biondo interruppe l'irreale silenzio-
-Uhm
Quando si chiudeva in sè e rispondeva a versi Gaara era
proprio
come Sasuke.
-Davvero?
Il rosso lo stava guardando divertito.
-L'ho detto a alta voce?
-Si
-Ah...
-Mi dispiace di non esser stato in grado di aiutarti fino in
fondo...
-Non è colpa tua, dovevo aspettarmelo che non si sarebbe
arreso
così facilmente... ma sinceramente speravo che con una
dimostrazione pratica si sarebbe arreso.
-Forse avremmo dovuto spingerci ancora un po' oltre...
-Quando parli così mi spaventi Gaara- il biondo
improvvisò un finto sguardo terrorizzato -e poi hai visto quanta
gente c'era nel cortile, anche te non potevi trovare un posto un po'
meno affollato prima di ficcarmi la lingua in bocca?
-Come se ti fosse dispiaciuto...
-N-non è questo - era imbarazzato a ripensarci -è
che ora
tutti pensano che noi stiamo insieme.
-E' quato che volevi pensasse quel ragazzo, no? Abbiamo
semplicemente
avuto più testimoni di quanto non avessimo programmato.
-Ma io che ci sto a fare a parlare con te, non fai altro che
rigirare
la frittata.
Naruto mostrò il suo migliore broncio all'amico prima di
aprirsi
in un grandissimo sorriso e esplodere in una risata. Anche sul volto
del rosso
apparve per un attimo qualcosa simile ad un sorriso prima che il suo
volto tornasse nuovamente serio.
-Stasera ti accompagno e poi ti riporto a casa.
-Non ce n'è bisogno Gaara.
Il rosso alzò un sopracciglio.
-So perfettamente che non ti piace stare solo in quel posto,
quindi
risparmiati anche solo di tentare di non farmi venire.
-Ma...
-Niente ma. Se ti comporti bene ti offrirò anche del
ramen una
volta usciti.
-Non vale ricattarmi col ramen, però.
-Vale se poi ottengo quello che voglio.
Non fece in tempo a rientrare in casa che chiuse, sbattendola,
la porta alle proprie spalle. Era ancora tremendamente irritato per
quello a cui aveva assistito poco prima: un ragazzo che non era lui
aveva osato baciare il suo dobe.
Quando era accaduto era riuscito a trattenersi dal gonfiare di botte
quel pallone gonfiato dai capelli rossi solo perchè aveva
pensato che picchiandolo avrebbe allontanato maggiormente da sè
Naruto..e perchè ci sarebbero stati troppi testimoni.... e
perchè non voleva rovinare la reputazione derivante dal suo nome.
Ovviamente doveva pensare ad una soluzione per togliersi di
torno il fattore rossino e dedicarsi nuovamente alla conquista del suo
Naruto, e chi se ne fregava se quell'altro era il suo ragazzo!
Sfortunatamente per lui, le sue elocubrazioni mentali vennero
interrotte dall'arrivo dell'essere più subdulo e spregevole del
mondo, che aveva nome Itachi Uchiha. Sbuffando al pensiero di non
poterlo evitare all'infinito, vivendo sotto lo stesso tetto, si decise
di andargli incontro per ternimare il prima possibile la conversazione
che l'altro aveva evidentemente intenzione di inziare.
-Guarda guarda il mio fratellino che aria da cane bastonato che
ha oggi.
Ovviamente, pensò Sasuke, se suo fratello avesse
continuato con quelle parole e quel tono di presa in giro avrebbe
dovuto provvedere.
-Beh, come ti è andata la giornata? Pechè non
racconti i tuoi problemi al tuo fratellone che ti vuole tanto bene?
-Smettila, sei patetico.
-Non è colpa mia se torni a casa con quella faccia.
-Tsk
-Davvero non mi vuoi dire cosa è successo?
-....- L'irritazione di Sasuke si era già da un po'
trasformata in pura rabbia grazie al geniale intervento del fratello
maggiore che, incurante del pericolo che stava correndo, continuava a
prendere per i fondelli il suo fratellino, gioiendo del fastidio che
solo lui era capace di dargli.
-Allora proverò a indovinare, fermami se ci prendo,
capito...
Non era stato in grado di finire perchè un Sasuke
più incazzato del solito lo aveva artigliato al collo e fatto
sbattere contro il muro, gli occhi che sembravano infuocati e
scaglianti fulmini.
-Smettila di scocciarmi, capito?- Il tono del fratello convinse
Itachi che forse era meglio lasciar perdere per quella volta, non
accadeva tutti i giorni che arrivasse a farglio del male perchè
arrabbiato, quindi annuì col capo in risposta.
Lasciato andare il fratello, l'Uchiha più piccolo si
diresse in camera sua dove, distrutto, si buttò sul letto e
iniziò a rimuginare sul da farsi.
Aveva giurato che avrebbe fatto innamorare il biondo e non
aveva intenzione di rimangiarsi la parola data, gli Uchiha non lo
facevano, ma adesso la situazione si era complicata. Se voleva
strappare Naruto dalle grinfie di quel rosso doveva agire d'astuzia, ma
doveva anche cambiare tattica visto che quella vecchia si era rivelata
sbagliata. Doveva mostrare a quel dobe biondo il suo lato dolce e
affettuoso, che tra l'altro doveva creare appositamente per lui,
smettere di perseguitarlo e farlo scappare. Sì, aveva creato un
nuovo, genialissimo piano di conquista.
E se nel frattempo il cosiddetto "ragazzo ufficiale" fosse
sparito dalla circolazione, non si sa mai un tir gli fosse andato
adosso o fosse stato rapito dalla mafia, per lui tutto si sarebbe
semplificato.
Con un nuovo ghigno vittorioso stampato in faccia scese le
scale per prendere il telefono e chiamare un esponente di una delle
organizzazioni mafiose del paese... forse però era meglio non
farlo, non si sa mai che il dobe si fosse arrabbiato... quindi per
chiamare un suo conoscente alla polizia: aveva bisogno di sapere dove
abitava l'Uzumaki.
Ottenute le informazioni richieste, con l'aiuto supplementare
di minacce non tanto velate di rovina e torture, uscì tutto
contento per recarsi all'appartamenteo del suo adorato.
Aveva scoperto che Naruto Uzumaki abitava in un piccolo
appartamento in una palazzina non molto lontana dalla scuola. Quando
l'Uchiha vi giunse suonò il citofono del biondo ma nessuno gli
rispose, segno evidente che la casa era vuota; decise quindi di
rimanere e aspettare finchè non fosse tornato a casa, a quel
punto gli avrebbe parlato seriamente, riproponendogli i suoi
sentimenti e chiedendogli di uscirre insieme. Non avrebbe accettato una
risposta negativa.
Si sentiva stanco: era rimasto chiuso in una stanza bianca per
due ore venendo incessamente bombardato da radiazioni. Una volta finita
la terapia non aveva fatto in tempo a fare due passi che aveva
già perso l'equilibrio e, se non fosse stato per Gaara che
l'aveva afferrato, sarebbe caduto a terra. Era abituato che il suo
equilibrio facesse cilecca ogni tanto, ma la stanchezza era maggiore
del solito.
-Avete aumentato la dose?
La donna bionda che gli stava di fronte gli sorrise triste.
-Solo un poco, ti senti stanco perchè devi abituarti al
cambiamento, poi tornerà tutto come al solito.
-Uhm, certo... posso andare a casa o devo restare qui
dell'altro?
-Lo accompagni tu?- la donna si rivolse al ragazzo dai capelli
rossi, che annuì di rimando -in questo caso puo andare, ma vedi
di non esagerare finchè non ti ristabilizzi.
Mentre camminavano verso casa sua era ripiombato fra loro
nuovamente il silenzio anche se stavolta era dominato da una strana
tensione.
-Naruto.. è normale che abbiano aumentato il dosaggio?
-A questo punto sì, lo fanno con tutti, non ti
preoccupare- gli sorrise.
Il silenzio tornò regnante fra loro e nessuno dei due
era intenzionato a romperlo, nemmeno quando Naruto perdeva l'equilibrio
e rischiava di cadere, cosa che quella sera accadava ogni pochi minuti.
Quando giunse in prossimità del suo appartamento
tirò un sospiro di sollievo, era davvero distrutto e aveva
voglia di sdraiarsi e guardare la televisione; continuò ad
avanzare sorreggendosi all'amico finchè non riconobbe nel
ragazzo all'ingresso della palazzina Sasuke Uchiha, che in quel momento
lo guardava preoccupato e spaventato.
"Maledizione..."
Non uccidetemi vi
prego...mi prostro ai vostri piedi.
Il mio computerino ha fatto le
bizze e sono stata costretta a portarlo dal dottore....ma ora basta
delirare. Spero di essermi fatta scusare con questo capitolo in cui si
capisce il ruolo del mio adorato Gaara (ora sto anche parlando come
Sasuke), infatti non avrei mai potuto dargli il ruolo di semplice
rivale e mi sono andata a complicare la vita in questo modo.
Comunque per la gioia di voi tutti
lettori si sta avvicinando il momento in cui Sasuke verrà a
sapere del segreto di Naru...e sono anche tentata di aggiungere una
bella lemon, ma non sono del tutto convinta, fatemi sapere voi cosa ne
pensate.
Un mega grazie a tutti i 51
lettori che hanno messo la mia fiction tra i preferiti e i 44 che
l'hanno messa tra le seguite, senza dimenticare tutti coloro che
leggono soltanto e quei MITI che hanno commentato e che stanno
aumentando di volta in volta: GRAAAAAAZIEEEEEEEE
E siccome la volta scorsa non ho avuto il tempo materiale per
rispondere ai commenti, eccomi qua:
Capitatapercaso:
eh si, Gaara ha davvero dato una mano al suo amico, altro che triangolo
amoroso.. e per quanto riguarda l'Uchiha come genio: dove?, in questo
capitolo l'ho praticamente reso un idiota patentato...
Andromeda
Hanekawa: nonono, non ti preoccupare, sebbene il nuovo
personaggio sia Gaara non lo renderò un ostacolo reale alla
coppiettina!! Tra l'altro sono d'accordo con te, è troppo bono,
lo adoro, lo amo (che dici, la smetto?). Ciao
shinku66: sono
d'accordo nel dire che Gaara come piano per allontanare Sasu è
più originale del solito terzo incomodo...senza contare che non
avrei mai, e ripeto MAI, ridotto il mio Gacchan ad un ruolo simile, lo
stimo troppo.
Yume_Dark: grazie
per i tuoi consigli, comunque non ti preoccupare, non era mia
intenzione andare a complicarmi la vita creando un triangolo amoroso,
anche perchè in quel caso in molti avrebbero provato a
uccidermi... :P
_sasunaru_only_: grazie
per i complimenti. Non ti preoccupare pian piano quei due si
avvicineranno definitamente. Continua a seguire, baci.
ryanforever: temo
di aver creato un capitolo in cui il nostro Sasu è ancora
più OOC del precedente, ma mi piace troppo renderlo ridicolo
mentre cerca di escogitare nuove tecniche di conquista, che poi sono
l'una più stupida dell'altra...
Baci e continua a seguire
Yoko_XX: *me che si
nasconde spaventata dietro un angolo* Tranquilla, non abbasserò
mai Gaara ad essere un ex o uno spasimante, lo stimo troppo come
personaggio (ormai si sarà capito, l'ho ripetuto tante volte),
ma senza una bella sfida Sasuke avrebbe avuto una vita troppo facile,
non potevo permetterglielo muahahaha *me che ride come una pazza
scatenata*
NemuChan: segui
il mio consiglio e non imitare nessuna tecnica di conquista di Sasu,
è provato al 100% che non funzioneranno!!! Continua a commentare
che mi fa piacere.
SugarHunter: ciao,
spero che ti piaccia anche questo capitolo, pian piano la storia si sta
delineando e ci saranno sempre più scene a cui sarebbe
effettivamente interessante assistere di persona...
moko_chan:
noooooooooooooooo...non mi abbandonare... Ormai lo sto ripetendo
neanche fosse un mantra: il mio Gacchan non sarà mai terzo
incomodo/ex/spasimante... comunque le critiche non mi spaventano, anzi
mi sono utili per avere consigli sulla storia, quindi non risparmiarti!!
marynana89: con un
ritarso enorme, ma eccomi qua. Sono contenta che il chappy ti sia
piaciuto e anche quei piani idioti di Sasuke, che non si è
risparmiato neanche in questo capitolo eheh. Continua a leggere e
seguire, baci.
Lily Evans 93:
*me che fa i salti di gioia per i tuoi complimenti*. Per quanto rigurda
la scena in questione il ragazzo misterioso non era Sasuke, ma Kiba,
che aveva seguito di nascosto Naru...tranquilla ero io che non mi ero
saputa spiegare bene, infatti in molti hanno sottolineato il "piccolo"
problema.
Chiby Rie_chan: mi
spiace, ma se ti apettavi una scena piccante in questo capitolo temo di
doverti deludere. Le uniche scene piccanti, sempre che poi decida di
inserirle, saranno tra Sasu e Naru, nessun altro. Comunque spero che ti
sia piaciuto anche questo capitolo, continua a seguire.
Lovy chan: spero
che la reazione di Sasu ti sia piaciuta anche se non era del tutto
ordinaria... e ora si sta avvicinando la rivelazione del segreto del
bel biondino, una rivelazione segue l'altra...baci.
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Capitolo 8 *** Permettimi di stare al tuo fianco ***
Dolce Bugia_chapter 8
Permettimi di stare al tuo
fianco
Erano ore che si trovava davanti a quello stupido portone e
ancora non
aveva visto traccia di Naruto.
"Ma dove è finito?" Sasuke Uchiha aveva tenuto fede ai
suoi
propositi di attendere il dobe e se ne era rimasto immobile appoggiato
allo stipite della porta senza mai cambiare espressione nonostante la
crescente preoccupazione.
Alla fine vide un'ombra in lontananza che si rivelò
essere due
persone mentre si avvicinavano, una sorretta all'altra, una
coi capelli rossi e l'altra biondi.
Maledizione, il suo Naruto si stava appoggiando al rossino come
se
questo fosse l'unica cosa che lo facesse stare in piedi. Che cosa gli
era successo, che qualcuno gli avesse fatto del male? Che quel
maledetto bastardo, che con la scusa di aiutarlo se lo abbracciava, gli
avesse fatto del male?
Si mosse dalla sua posizione, restando sempre presso il
portone,
attendendo che i due si avvicinassero. Poi vide Naruto alzare il volto
e guardare nella sua direzione, vide i suoi occhi azzurri osservarlo
sgranandosi sempre più, mentre il suo corpo si irrigidiva e si
fermava.
Il ragazzo al suo fianco lo guardò preoccupato, poi
seguendo la
direzione del suo sguardo si accorse del moro.
Occhi di ghiaccio e
occhi di tenenbre si studiarono per qualche secondo, poi, come se nulla
fosse successo, il rosso spronò Naruto a continuare e entrambi
gli si avvicinarono.
-Che cosa gli hai fatto? -la voce del moro prometteva atroci
sofferenze, ma il ragazzo dai capelli di fuoco non gli rispose neppure,
limitandosi ad osservarlo, mentre intanto Naruto cercava le chiavi di
casa nella borsa.
-Voglio sapere cosa gli è successo, non mi piace essere
ignorato.
-Non penso siano cose che ti riguardano.- era stato il rosso a
parlare.
Gli lanciò nuovamente un'altra delle sue peggiori
occhiate, ma
anche questa volta non ebbe nessun risultato: quel rossino non solo non
sembrava intimorito dal suo sguardo, ma non sembrava nemmeno prenderlo
sul serio.
-Voglio...
-Sasuke dacci un taglio.
Voltò appena la testa verso il biondo, che in quel
momento lo
stava guardando alquanto seccato; l'aveva anche chiamato per nome, che
significasse qualcosa? Ma se sperava che avrebbe lasciato correre e se
ne fosse andato lasciandolo lì in quello stato tra le mani di
quello "sconosciuto" aveva fatto male i conti.
-Ma ti sei visto? Voglio sapere cosa ti è successo per
ridurti
così.
-Sono stanco
Sollevò un sopracciglio; da quando lo conosceva non
l'aveva
visto mai, mai nemmeno una volta anche solo affaticato, sempre a
correre e saltare qua e là. No, non poteva essere semplicemente
stanchezza.
-E cosa ti avrebbe stancato tanto.
Naruto sbuffò spazientito ruotando gli occhi, mentre
l'altro
ragazzo continuò a stare in silenzio, sempre facendo da sostegno
all'altro.
Ok, un'idea di come potesse essersi stancato ce l'aveva; non ci
voleva
un genio per pensare cosa potessero fare due ragazzi che stavano
insieme, ma non voleva neanche prendere in considerazione quell'ipotesi.
-Non sono davvero fatti che ti riguardano, quindi levati dai
piedi che
voglio entrare in casa mia.
-Non me ne andrò finchè non mi avrai risposto.
-Tu... razza di teme... levati immediatamente di lì- si
accorse
che il biondo stava iniziando a innervosirsi. Bene, era proprio quando
era nervoso che tendeva a parlare.
-Altrimenti?
-Io lo ammazzo- le parole di Naruto adesso sembravano
più
rivolte a se stesso che ai ragazzi lì presenti. Lanciò
un'occhiata verso il terzo ragazzo e notò che le sue
labbra erano impercettibilmente rivolte verso l'alto... apparentemente
si stava divertendo.
-Facciamola finita- il rosso aveva parlato nuovamente; prese le
chiavi
dalle mani del suo ragazzo e aprì il portone, poi lo
aiutò a camminare verso l'ascensore. Sasuke decise che era
più saggio seguirli, non voleva lasciare l'altro solo con
Naruto.
Restando in silenzio, i tre aspettarono che l'ascensore
arrivasse al
piano selezionato e poi si diressero verso la porta
dell'appartamento di Naruto.
Quando entrò non si stupì di trovare un esagerato
caos,
con cose sparse qua e là: il tutto rispecchiava esattamente la
personalità esuberante del biondo.
L'ingresso, che faceva anche da sala, non era molto grande, con
lo
spazio appena sufficiente per un piccolo divano, una poltrona, una
televisione e un paio di altri mobili; da quella stanza si passava
direttamente e tramite una porta scorrevole, in quel momento aperta,
nella cucina. C'erano altre tre porte, chiuse, che probabilmente davano
nel bagno e nelle camere.
Nel mentre il rossino aveva
accompagnato Naruto al divano; sentì a malapena come gli
chiedeva se voleva una camomilla, ma il sorriso che Naruto gli diede di
rimando lo fece diventare tremendamente geloso.
* * *
Gaara era andato in cucina a preparargli qualcosa da bere, quel
maledetto stronzo non aveva alcuna intenzione di aiutarlo con l'Uchiha,
avrebbe dovuto fare tutto da solo.
-Dunque- iniziò -cosa sei venuto a fare qui?- meglio
sorvolare
sul come avesse fatto ad avere il suo indirizzo.
-A parlare.
Criptico come sempre.
-Beh, siamo entrambi qui, tanto vale che tu parli.
-Mmm...- possibile che non fosse in grado di mettere più
di due
parole di fila o fare qualcosa che non fossero versi? Si esibì
nello sguardo più scocciato che era in grado di fare, non aveva
voglia di stare da solo nella stessa stanza con quel teme, che almeno
dicesse le cose direttamente e senza tanti
mugolii.
-Non parlo ora che c'è lui
qui.
-Allora puoi anche andart..
-Aspetterò che se ne vada.
Sgranò gli occhi preso alla sprovvista. Non c'era
davvero limite
all'idiozia di Sasuke Uchiha, come facevano tutti quanti a considerarlo
un genio se non riusciva neanche a capire quando era indesiderato
Rimase in silenzio, era troppo stanco, e non aveva voglia di
intraprendere una conversazione che sapeva
che sarebbe sfociata in lite, così se ne rimase
accucciato nel divano, mentre il moro si sedeva nella poltrona
lì accanto, aspettando che Gaara arrivasse con la sua camomilla.
Dopo un paio di minuti entrò nella stanza, in mano una
tazza
fumante, che gli diede, e poi si sedette accanto a lui.
La situazione rimase stabile per qualche altro minuto, la casa
nel
più assoluto silenzio; poi dal nulla Gaara si alzò, si
avviò verso la porta e con un "ci sentiamo domani" se ne
andò lasciando uno sbalordito quanto disperato biondino con gli
occhi sbarrati e la bocca aperta.
Nella sua testa si chiedeva come l'altro avesse potuto
lasciarlo in
quella situazione e sempre più crudeli immagini di turture si
susseguivano, tutte con protagonista quel suo "amico" dai capelli rossi
che aveva osato abbandonarlo.
-Chiudi quella bocca se non vuoi che c'entrino le mosche, dobe.
Aveva paura che Sasuke gli chiedesse nuovamente cosa gli era
successo e
non se la sentiva di rivelargli la verità, non si fidava
abbastanza di quel ragazzo...che proprio in quel momento lo stava
fissando con quei suoi occhi...splendidi!
Si, pensò, l'Uchiha ha davvero degli splendidi occhi,
ormai
stava diventando monotono a ripeterselo, ma gli erano piaciuti dalla
prima volta che li aveva visti. Quando quel primo giorno di scuola i
loro occhi si erano incrociati aveva pensato che gli occhi scuri non
avessero nulla da invidiare a quelli chiari, erano così
intriganti e misteriosi...
Mentre era tutto concentrato a elogiare nel suo cervellino gli
occhi dell'altro, il suo sguardo si posò sulle labbra del moro,
così perfette, piegate in quel sorrisetto sghembo..
Scosse la testa per frenare il flusso dei suoi pensieri,
così
pericolosi; per evitare di rimettersi a fissarlo e si decise a dare un
taglio a quella
serataccia e far cominciare la conversazione.
-Teme muoviti a dirmi quello che volevi e poi levati dai piedi.
-Ma come siamo indisponenti...
-Sei venuto per prendermi in giro?
-Tsk
-Beh?
-Sono venuto per parlarti di noi- la situazione non prometteva
affatto
bene: l'Uchiha si era appena addentrato per un sentiero alquanto
delicato.
-L'altro giorno sul tetto non mi hai fatto finire di parlare...
aspetta, fammi finire- lo vide prendere un profondo respiro e chiudere
gli occhi -il fatto è che tu mi piaci, molto, e... capisco che
non puoi accettare i miei sentimenti perchè hai già il
ragazzo, ma... vorrei chiederti di provare a...uscire una volta o due
insieme, per provare..
E ora? Era abbastanza forte per rispondergli di no? Adesso che
Gaara se
ne era andato era completamente alla mercè del moro, i suoi
occhi che ancora lo guardavano, penetranti, in attesa di una risposta
che
non voleva uscire dalle sue labbra. Continuò:
-Lascia che ti conosca meglio, che scopra le cose che ti
piacciono e
quelle che odi o che ti fanno arrabbiare, lascia che ti aiuti quando
avrai qualche problema; lascia che ti mostri come io sono realmente,
senza maschere e costrizioni, le cose che amo e quelle che mi fanno
paura in modo che tu possa dire di conoscermi a fondo; permettimi di
esserti almeno amico, permettimi di stare al tuo fianco...
E mentre le parole di Sasuke Uchiha, tutte
quelle parole, vorticavano ancora nella sua testa disse quella piccola
parola che aveva il potere di sconvolgere il suo mondo, il potere di
far illuminare il volto solitamente impassibile dell'altro giovane di
un vero, gioioso sorriso:
-Si.
Sono in orario, non ci speravate,
eh? e invece eccomi qui a infastidirvi di nuovo con le mie storie senza
senso. Tenendo di conto anche delle vostre opinioni ho deciso di
inserire una lemon più in là, quando il rapporto tra i
miei due amorini si sarà stabilizzato...faranno scintille,
ahahaha!
Un grazie infinito a tutti quelli
che hanno inserito la mia fiction tra le preferite, tra le seguite o che semplicemente leggono!
Risposte ai commenti:
ryanforever: si si si...Gaara
è solo un amico, ma Sasuke ancora non lo sa muahahahah. Sasu si
è davvero arrabbiato e si è messo a fare complotti e
seguire le persone da bravo teme che è! Grazie del commento e
della tua fedeltà alla mia storia, ti adorooooo!
Chiby Rie_chan: anch'io ti
adoroooooooo: grazie per i complimenti sul capitolo, sono contenta che
tu lo considerei scritto bene e che soprattutto ti sia piaciuto tanto.
Baci e continua a seguire, presto ci saranno nuovi sviluppi...
marynana89: il comportamento
temoso (ma si dirà? mah io lo dico lo stesso!) di Sasuke
è una costante, anche se ho voluto un po' renderlo più
tenero verso il piccolo Nacchan, sperando di non averlo fatto
diventare troppo sdolcinato e stucchevole. Purtroppo la lemon non ci
sta ancora e quindi niente, ma non temere, la metterò in futuro!
Lily Evans 93: già
già già, Gaaruccio è solo un amico in questa
storia, niente terzo incomodo... mi piace sorprendere le persone con
cose nuove!!! Per quanto riguarda il segreto di Naruto siamo vicini
alla confessione ma non ancora così vicini *me che se la ride
diabolicamente*
Lovy chan: grazie infinite per i
complimenti (fra tutte quante mi viziate); il segreto di Naruto
verrà rivelato a breve, quindi potrai tranquillamente vedere se
c'hai azzeccato o no!
Baci e continua a seguire.
SugarHunter: tranquilla, il
segreto di Naru verrà rivelato tra poco e si capirà cosa
nasconde il nostro bel biondino...per quanto riguarda il bacio di Gaara
che dire? è un tipo passionale lui!!!
karolalpha: e che il confronto
abbia inizio! Devo ammettere che ho interrotto la serata sul più
bello *me che si nasconde* ma altrimenti che gusto c'era a dire tutto e
subito? Continua a seguire e commentare che mi fa piacere...XD
_sasunaru_only_: grazie mille
per i complimenti *me con gli occhi lucidi*. In effetti per la lemon
è meglio attendere dell'altro, giusto per far avvicinare di
più quei due...continua a seguire così scoprirai come la
prenderà Sasu quando il suo bel biondino gli rivelerà il
suo segretuccio, ihihihih!!!
Capitatapercaso: una Ita/Gaa...
mah....non saprei...forse sì forse no.... Vabbè la smetto
di fare l'idiota, che sto diventanto peggio di Sasuke con tutti quei
suoi piani "geniali"... Chiedo perdono per gli errori di scrittura, in
questo chappy ho cercato di evitarli, sperando di esserci riuscita...XP
Eresseye: *me sta piangendo di
gioia e commozione*: addirittura tra le preferite, è un
sogno...sono arcifelice che la storia ti piaccia. A breve chiarimenti e
confessioni da parte del docissimo biondo! Continua a seguire e
commentare, baci.
act: grazi grazie grazie per il
commento e i complimenti! Continua a seguire, ci tengo!!!
shinku66: a breve le
verità su Naruto...forse! Scherzo, non sono così sadica
da prolungare all'infinito la tua attesa (o forse sì??), ma
almeno c'è stato un repentino avvicinamento fra i due e Naru sta
pian piano cedendo.... riguardo la lemon ci sarà, ma in futuro!!
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Capitolo 9 *** Un insolito pomeriggio ***
Dolce Bugia_chapter 9
Un insolito pomeriggio
O mio dio! Aveva
appena
acconsentito a uscire con lui? Si era lasciato abbindolare dalle sue
belle parole, così insolite per uno come lui. Ora si era
sbilanciato un po' troppo...
Lanciò un'occhiata al moro vicino a sè e il
suo cuore
perse un battito: Sasuke stava ancora sorridendo, un sorriso dolce e
caldo, solo per lui, così meraviglioso che gli fece
momentaneamente passare di mente la situazione in cui si trovava.
-Dovresti sorridere più spesso- dannati i suoi
pensieri,
dannati
loro che non volevano saperne di restarsene chiusi nella sua testa e
uscivano dalla sua bocca.
Sasuke lo stava ancora fissando, ma quel sorriso caldo si
era adesso
tramutato in un ghigno. Maledetta boccaccia.
-Se ti piace tanto non hai che da dirlo.
-...
-Allora che ne dici di uscire questo fine settimana? Solo
noi due.
Naruto gli lanciò un'occhiata, il sorriso era
scomparso per
lasciare il posto alla sua solita faccia inespressiva. Ormai era in
gioco, tanto valeva giocare.
-Ok ma scordati di passare tutto il tempo con
quell'espressione
da funerale che hai ora.
L'ombra di un sorriso ricomparve sul suo volto.
-Mmm...cosa preferisci, luna park o giro in centro?
-Ma che teme premuroso, mi lasci anche scegliere.
Vediamo..mmm...luna
park!
-Bene.
Il silenzio scese nuovamente nella stanza.
-Naruto?
-Si?
-Perchè sei in questo stato?
Un'ombra attraversò il viso del biondo; sapeva che
glielo
avrebbe chiesto, in fin dei conti aveva minacciato di non andarsene
finchè non gli avesse risposto, e, per la miseria, quello era
Sasuke Uchiha, se si fosse messo in testa di buttarsi da un ponte
avrebbe
fatto anche quello. Il problema adesso era cosa rispondergli, doveva
dirgli qualcosa per farlo stare buono o altrimenti sarebbe davvero
rimasto lì. Decise quindi di optare per una mezza verità.
-Quando ti ho detto che ero stanco non mentivo, sono
davvero
stanchissimo, ma non me la sento ancora di dirti di preciso il
motivo...cerca di capirmi... è qualcosa di molto personale e
in fondo in fondo non ti conosco poi così bene...
-Me lo dirai prima o poi?
-Forse...- in realtà nella sua testa Naruto sperava
di non
diventare mai così "intimo" dell'Uchiha da rivelargli la
verità, avrebbe significato che il ragazzo era diventato
qualcosa di troppo importante per tenerlo all'oscuro. Se poi Sasuke
fosse rimasto troppo coinvolto avrebbe sofferto, e non voleva che lui sofrisse per colpa sua
-...intanto vediamo come va questo weekend, nè teme?
-Pensi di venire domani a scuola?
-Ovviamente, non c'è niente che una bella dormita
non possa
risanare e poi ho voglia di divertirmi.
-A scuola si dovrebbe studiare però.
-Dettagli!
-A domani allora dobe.
-TEMEEEEE.
* * *
Il fine settimana infine arrivò e Naruto si
ritrovò ad
aspettare il ragazzo con cui aveva accettato di uscire in pieno centro.
A scuola si erano messi d'accordo per ritrovarsi in quel luogo e poi
andare insieme a prendere il treno per il luna park.
Naruto era arrivato con dieci minuti d'anticipo, neanche
fosse
stato
impaziente di andare fuori con quel teme!
Quella mattina avrebbero dovuto incontrarsi presto e,
sebbene
lui non
fosse decisamente un tipo mattiniero, quel giorno si era svegliato
senza l'aiuto dell'odiata sveglia con un largo anticipo; aveva quindi
avuto il tempo per fare tutto con calma, si era lavato e sempre in
accappatoio aveva fatto un'abbondante colazione a base di ramen e poi
si era vestito.
Scegliere i vestiti da mettersi quel giorno si era
però
rivelato
più complicato del previsto: aveva provato una dozzina di maglie
e pantaloni dei più svariati colori e disegni, per poi darsi
dello stupido per tante preoccupazioni, e optare per una maglietta
bianca e rossa, jeans a vita bassa e scarpe da ginnastica.
Per paura di arrivare tardi si era addirittura fatto la
strada
di corsa
e ora era lì, a scrutare attentamente in ogni angolo sperando di
intravede il teme.
Alle 8:30 preciso come un orologio svizzero lo vide
dall'altra
parte
della strada.
Sasuke indossava semplici jeans scuri a vita bassa, una
maglia
scura e
all stars nere, di certo non si era fatto strane seghe mentali,
pensò Naruto, su come vestirsi per l'occasione; ma anche nella
semplicità di quei vestiti il biondo si ritrovò a
considerare l'altro davvero una visione paradisiaca!
* * *
Dopo mezz'ora di treno lui e Naruto scesero dal mezzo
avviandosi
all'entrata del parco.
Osservò l'altro: non gli stava semplicemente
caminando a
fianco...saltellava! Era completamente perso in un mondo tutto suo, ci
mancava solo che si mettesse a canticchiare e era apposto.
Ma almeno era sereno. Scoprì in quell'istante che
gli
piaceva
vedere il volto del biondo rilassato, gli occhi lucidi per la gioia...
sembrava proprio un bambino a cui avevano comprato un nuovo giocattolo
o dei dolci.
Chissà cosa faceva se gliene comprava davvero...
-Ehi dobe?
-Si, teme?
-Ti vanno delle caramelle?
No, davvero, un bambino si sarebbe comportato in modo
più
maturo, pensò guardando l'altro: aveva la bocca aperta a forma
di "o" e gli occhioni avevano stranamente assunto la forma di un cuore.
Ma il suo sorriso era davvero splendido.
Passarono la mattinata passando di attrazione a attrazione,
dalla casa del terrore al tiro al bersaglio, senza fermarsi un istante
prima di salire sulla ruota panoramica, che avrebbe impiegato una
mezz'oretta buona per fare il giro completo, per la gioia del moro che
poteva in quel modo rilassarsi un po'.
-Ti stai divertendo teme?
-Uhm
-Che razza di risposta è "uhm", ne voglio una di
senso
compiuto!
-Si
-Bene.
-Naruto... parlami della tua vita.
-Uhm...vediamo...ma cosa vuoi sapere di preciso?
-Tutto. Voglio sapere ogni cosa che ti riguarda.
Vide un meraviglioso rossore andare a colorare le guance
del
ragazzo
che aveva di fronte.
-Parlami della tua famiglia.
-Beh, non c'è molto da dire... mia madre è
morta
durante
il parto per complicazioni e mio padre non si è mai del tutto
ripreso dall'accaduto. E' morto quando avevo da poco compiuto due anni.
Non ricordo niente di lui, ma ho delle foto, ne ho anche di mia
madre... Morto mio padre sono stato dato in custodia a mio zio;
è lui che mi ha cresciuto, anche se a dir la verità sono
cresciuto più che alto da solo, lui era sempre via per lavoro.
Questo è tutto quello che c'è da sapere sulla mia
famiglia, si riassume tutto in poche frasi.
Sasuke non avrebbe mai potuto immaginare che il ragazzo
allegro
e
solare che vedeva ogni giorno fosse passato per quelle esperienze
dolorose, gli sembrava... sbagliato. Eppure mentre parlava non aveva
visto sul suo volto o nei suoi occhi tristezza, solo malinconia.
-Quindi vivi con tuo zio?
-No in realtà lui vive in un'altra città, ma
gli
ho
chiesto di poter restare qui fino alla fine della scuola, per stare coi
miei amici, mi piace la loro compagnia e voglio passare più
tempo
che posso con loro.
Adesso lo sguardo di Naruto si era fatto triste.
Provò
il forte
impulso di confortarlo, di abbracciarlo stretto per fargli sentire che
c'era.
-Naruto io...
-E comunque- un nuovo sorriso riaffiorò sulle sue
labbra, anche
se la tristezza non abbandonò del tutto il suo sguardo -non
avevo tutta questa voglia di vivere con quello scrittore pervertito.
-Tuo zio è uno scrittore? Lo conosco?
-Scrittore è un parolone. E' l'autore di
quell'"Icha
Icha
Paradise" su cui abbiamo fatto il compito.
-Riesce a scrivere delle cose davvero perverse allora.
-Lo dicevo io che l'avevi letto teme -si era messo a
ridere, splendido -e tu che
continuavi a
negare ahahah.
-Dobe
-Teme
-...
-E tu? Che mi dici della tua famiglia?
-La tipica famiglia borghese benestante. Mio padre
è
sempre
fuori per lavoro e a casa ci sono solo mia madre e mio fratello.
-Sento dell'astio. Non per farmi gli affari tuoi ma avete
litigato?
-Litighiamo sempre. Lui mi tratta come un bambino
metà
delle
volte che mi vede, mentre l'altra metà delle volte mi prende in
giro.
-Allora più che litigate sono bisticci!
-Ti stai divertendo un po' troppo alle mie spalle dobe.
-Forse... ma sei troppo divertente AH AH AH
Troppo intenti a chiaccherare non si erano resi conto di
come
il tempo
fosse trascorso velocemente e di come il giro sulla ruota fosse
già terminato.
-Ehi teme, io ho fame.
E con questa frase era cominciato l'incubo per Sasuke
Uchiha.
Il moro
maledisse se stesso mille volte per aver convinto l'altro a uscire
insieme quando questo iniziò a pretendere di mangiare per pranzo
del ramen, cibo che lui sopportava a malapena.
Naruto lo aveva quindi costretto a correre a destra e
sinistra
per il
parco in cerca di un ristorante che lo facesse e, una volta trovato uno
stand all'aperto che lo cucinava, lo aveva fatto stare lì a
sedere per un'ora e mezzo mentre mangiava. E in quel lasso di tempo
aveva mangiato come un pozzo senza fondo: quattro porzioni
extra-large di quella brodaglia, cambiando tipo di ramen di volta in
volta. Dio, anche il venditore sembrava sconvolto dalla cosa!
Nota positiva di quel pranzo erano stati i discorsi che
avevano
fatto
mentre il biondo aspettava le varie porzioni. Naruto lo aveva anche
accusato di non tener fede alle promesse visto che quel giorno non
aveva ancora sorriso.
Dopo quel pranzetto leggero lo aveva poi trascinato sulle
montagne
russe: cinque volte di fila, e nonostante tutto quello sballottolamento
se ne era sceso dalla giostra tutto tranquillo, senza avere lo stomaco
sottosopra o la nausea, cosa molto strana considerando quanto aveva
mangiato.
Dopo aver nuovamente fatto il giro di tutte le attrazioni,
quell'idiota
aveva voluto che gli comprasse un palloncino, arancione e a forma di
coniglio, e adesso se ne andava saltellando con quel coso legato alla
mano.
Al temine della giornata lui si era ritrovato stanco
morto,
anche se non
l'avrebbe mai ammesso, mentre Naruto saltellava ancora, cantava e aveva
un palloncino!
Doveva però ammettere che era una fonte
inesauribile di
divertimento, si trovava bene insieme a lui, molto più di quanto
non avesse sperato. Naruto era imprevedibile, partendo dalla mostruosa
quantità di ramen che era capace di ingurgitare alla gioia che
mostrava quando gurdava le anatre del laghetto del parco.
In passato lo aveva considerato stupido, ma non lo era;
certo
era
ingenuo per alcune cose, ma quello che veniva scambiato per sciocchezza
era solo un'incredibile voglia di vivere che si manifestava in ogni sua
parola o gesto.
Si riscosse dai suoi pensieri. Cavolo, se ne era davvero
innamorato.
* * *
Rientrò in casa felice come poche volte. Si era
proprio
divertito con il teme, e pensare che lo aveva sempre considerato
incapace di divertirsi.
Si sedette sul divano, colto all'improvviso da tutta la
stanchezza accumulata durante il giorno, aspettando che Shikamaru lo
chiamasse.
Quando aveva detto all'amico che aveva accettato di uscire
con
l'Uchiha Shika si era preoccupato e lo aveva costretto a raccontare
perchè aveva accettato; gli aveva detto che non ce l'aveva fatta
a rispondergli negativamente perchè era stanco e non aveva
voglia di avere troppo a lungo il ragazzo in casa sua, ma sapevano
entrambi che era una balla.
Appena sentì il telefono suonare si fiondò
sull'apparecchio.
-Ciao Shika!
-Yo Naruto. Come è andata?
-Bene, molto bene. Ci siamo divertiti.
-Voglio i dettagli Naruto, quindi non provare a dirmi cose
vaghe o sarò costretto ad andare a chiedere all'Uchiha.
-Come se vi parlaste.
-...
-Va bene, va bene. Ci siamo incontrati in centro e siamo
andati
al parco. Abbiano fatto un giro sulle giostre, poi abbiamo mangiato del
ramen...
-Ramen? Si è lasciato trascinare a mangiare quella
roba?!?
-Ma che avete tutti contro il ramen? Ebbene sì, e
ha
mangiato tutto quello che gli hanno portato. Io invece ho preso quattro
porzioni, prima il miso ramen, poi...
-Ok, non mi interessa cosa hai mangiato. Dimmi del resto
della
giornata.
-Uffa.. Dopo pranzo siamo tornati sulle giostre e le
abbiamo
fatte tutte. Sai che Sasuke ha retto le montagne russe per cinque volte
a fila?
-Sasuke eh? Siamo passati a chiamarci per nome.
-Beh... in fin dei conti si
chiama Sasuke, anche se gli do dei nomignoli il suo nome non
cambia.
Ok, stava disperatamente cercando di salvarsi, ma sapeva
benissimo che Shikamaru non era uno sciocco.
-Hai capito cosa intendevo Naruto: state entrando in una
sempre
maggiore confidenza e lui ne sta restando coinvolto. Sbaglio o era
proprio quello che non volevi che accadesse?
-Non volevo e non lo voglio, ma... è che passandoci
del
tempo assieme mi sono accorto che c'è di più in lui.
Sotto sotto è un ragazzo quasi dolce, è premuroso anche
se altre volte è un vero bastardo e lo vorrei uccidere. Poi oggi
è riuscito a sopportarmi tutto il tempo; ha una resistenza
straordinaria, me lo sono trascinato dietro per ore e non si è
mai lamentato. E sulla ruota panoramica abbiamo parlato tutto il tempo,
della sua e della mia famiglia. Sai dietro quel ragazzo scontroso e
freddo c'è un ragazzo completamente diverso.
-Mi dispiace, Naruto.
-Di cosa?
-Mi sa che per te è ormai un po' tardi per
allontanarti
dall'Uchiha.
-...
-Naruto?
-Lo pensi davvero?
-Sì. Prima credevo che ti attraesse soltanto, in
fin dei
conti è un bel ragazzo, ma sembra proprio che ora non si tratti
più di attrazione. Spero che anche lui sia serio come dice di
essere.
-Forse sarebbe meglio per lui non esserlo.
-Hai intenzione di dirglielo?
-Non lo so.
-Ormai ne è abbastanza coinvolto, avrebbe il
diritto di
saperlo.
-So che sarebbe giusto dirglielo, ma ho paura di come
potrebbe
reagire. Se ne andrà e non mi rivolgerà più la
parola o resterà?
-Quindi hai paura di venire abbandonato da lui o che ti
rimanga
troppo vicino?
-Semplicemente non voglio che soffra.
-... E c'è anche la questione di Gaara. Non sai
come
vorrei essere presente quando glielo dirai.
-Sembri sicuro che gli dirò tutto.
-Lo sono, e sai che non sbaglio mai previsioni.
*L'autrice si nasconde
dietro un
muro mentre lettrici infuriate la cercano con coltelli e asce in mano*
Che dire...sono dispiaciuta di non aver aggiornato in orario, ma sono
preda di eventi più grandi di me quali lo studio, lo studio e...
sì, lo studio. Purtroppo si avvicinano gli esami (il mio incubo)
e non ho più molto tempo per scrivere... Mi prendo un po' di
svago il sabato e la domenica e in quei momenti tendo a uscire di casa,
che sta davvero diventando peggio di una prigione! A seguito di
questi eventi anche la mia ispirazione ne risente e non riesco
più a scrivere spesso come vorrei... Ma ora la
smetto
di lamentarmi...
Comunque non ho alcuna intenzione di mollare a metà la fiction,
anche perchè ormai mi ci sono affezionata, e cercherò di
aggiornarla appena posso, anche se non prometto niente di regolare,
perchè non mi piace lasciare le cose a metà e sono
convinta che anche a voi interessi seppur minimamente sapere come va a
finire la storia. Quindi alla prossima e non me ne vogliate troppo.
Ringrazio infinitamente
tutti
coloro che continuano a mettere la mia storia tra le preferite e
seguite che stanno aumentando di volta in volta, tutti coloro che
lasciano un commento e tutti quelli che leggono!
E ora è tempo
di
rispondere ai commenti:
Lily Evans 93: si
lo
so, lo scorso capitolo era molto corto, ma
in fin dei conti Sasuke ha fatto una dichiarazione coi fiocchi a Naru
che piccinino ha dovuto accettare di uscire col suo teme. Per il
segreto del biondino bisogna aspettare ancora poco, molto propabilmente
verrà rivelato nel prossimo chappy, con annessa la reazione
dell'Uchiha XP
ryanforever:
sisisi,
Sasuke sta decisamente imparando a
comportarsi meglio e non fare scelte avventate...il che gli
permetterà di avvicinarsi al piccolo Naru, che sta per rivelare
il suo segretuccio!
marynana89: Naruto
non
verrà maltrattato a lungo!
Farà capire lui al teme chi è che comanda!!! Comunque
sono davvero davvero contenta che la storia ti piaccia e spero che
questo cap non ti abbia delusa.
karolalpha: lo so,
lo
so...la diciarazione di Sasuke era
davvero inaspettata, ma mi è venuta così di getto e ha
commosso pure me mentre la scrivevo *me con i lacrimoni agli occhi*;
però spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo...baci
e continua a seguire.
act: sono contenta
che
il chappy ti sia piaciuto. Per quanto
riguarda il segreto di Naru devi aspettare ancora poco, forse fino al
prossimo capitolo...continua a seguire XD
SugarHunter: il
povero
Naruto non ne poteva davvero più
di dire no a Sasu e alla fine sono usciti insieme, che pucciosi! Gaara
se ne era andato perchè, data la sua infinita intelligenza, ha
capito che quei due se la dovevano sbrigare da soli ihihih.
Baci e continua a seguire.
Lovy chan: eh,
aspetta
a cantare vittoria... Naruto ha solo
accettato di uscire con il bel moretto! E poi devo ancora rivelare il
segreto di Nacchan!!!! XP
skitty1: non ti
preoccupare per il ritardo, l'impo è che
hai recensito!!! E sono strafelice che ti piaccia la storia! Il segreto
di Naru sta per essere rivelato e Sasuke ci rimarrà di
stucco...continua a seguire e recensire che mi fai tanto tanto contenta.
_sasunaru_only_:
grazie
grazie grazie per i complimenti, sono
molto contenta quando mi dite che la storia vi piace...bacione!
Eresseye: grazie
infinita per i complimenti! Tra poco il segreto di Naru verrà
fuori e sarà lì che si dovrà vedere la vera
testardaggine di Sasuke.... ihihih, mi piace lasciare un po' di
suspence!!
Baci e continua a seguire.
1_tenera_ragazza_morta:
sisisi Naruto ora si è ficcato in un bel pasticcio assecondando
il moretto!!! E quando gli rivelerà il suo segreto vedrai che
razza di reazione avrà l'Uchiha! Grazie per i complimenti e
continua a seguire e recensire.
Capitatapercaso: in
effetti lo scorso capitolo era molto lento e tranquillo, senza
particolari risvolti nella storia, tranne nella parte finale in cui
Sasu ci stupisce con la sua innaturale tenerezza e Naruto si ritrova a
capitolare.... questo, beh non c'è un modo per definirlo di
preciso, ma serve a avvicinare i due sempre di più e a far
capire i sentimenti del dolce biondino! Per sapere come finisce temo
che dovrai aspettare, la storia non è ancora entrata nel vivo...
XD
shinku66: sono
felice
che la storia ti sia piaciuta XD Ho adorato scrivere del comportamento
di Gaara, l'ho sempre considerato un tipo moooolto sveglio, e ha
già capito cosa c'è tra quei due... Tra poco poi
verrai esaudita e ci sarà la scottante rivelazione di Naruto.
Baci!
|
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Capitolo 10 *** Gli sforzi del teme vengono premiati ***
Dolce Bugia_chapter 10
Gli sforzi del teme vengono premiati
Alle ore 7.15 di domenica mattina Naruto Uzumaki venne
svegliato
dall'allegro squillare del campanello di casa sua, cosa che lo
disturbò notevolmente.
Non era sua abitudine svegliarsi presto nemmeno per andare a
scuola,
quando c'era una sveglia malefica pronta a tirarlo giù dal
letto, figurarsi la domenica!
Gia era stato strano che la mattina precedente si fosse
svegliato di
sua spontanea volontà presto per andare all'appuntamente con
Sasuke, ma due giorni a fila svegliarsi alle 7 era inaudito per lui.
Ancora sopraffatto dal sonno e con un'incazzatura di prima
mattina
contro quel qualcuno che aveva osato svegliarlo si alzò dal suo
caldo giaciglio per avviarsi verso la porta dell'appartamento. Ma forse
sarebbe stato meglio per lui non aver aperto quella porta perchè
oltre la soglia trovò ad attenderlo uno sveglissimo Sasuke
Uchiha.
-Salve dobe
-...
-Dobe?
-T-teme?
-Umh
-Che ci fai qui? A quest'ora poi!
-Volevo fare colazione con te
-A quest'ora?!?
-A che ora faresti colazione altrimenti?
-Normalmente la faccio alle 11, altrimenti faccio direttamente
un
pranzo più abbondante!
-E ti vanti pure di cose simili?
-TEME
-Almeno adesso sei sveglio.
-Cos..ehi che significa tutto questo?
-Mi hai aperto la porta sembrava stessi ancora dormendo.. ora
sei
più sveglio.
Ok Uchiha Sasuke era venuto a quell'ora proibitiva a casa sua
per
fare
colazione insieme a lui; non sapeva se esserne contento
o
dispiaciuto,
più che altro perchè l'aveva svegliato. In quel momento
il moro tolse il braccio da dietro la schiena mostrando un vassoino di
plastica su cui erano poggiati due bicchieri da portare via presi al
bar e un sacchettino che conteneva chissà che cosa.
-Non mi fai entrare?
E chi era lui per rifiutare del cibo gratis?! Si fece da parte
lasciando passare l'altro ragazzo. Gli indicò
di posare le cose sul tavolo in cucina e lo vide estrarre due brioche,
due bomboloni e quando aprì le tazze scoprì che
contenevano
caffè in una e nell'altra un cappuccino.
-Credevo che fare colazione per te significasse andare in
qualche
localino esclusivo, non portarmi qui un pacchetto di paste.
-Mi piace sorprendere le persone.
-E perchè tutta questa roba?
-Non sapendo bene cosa ti sarebbe piaciuto mangiare ho
preferito prendere più cose per lasciarti scegliere.
-Mmm mi aspettavo prima un mazzo di rose che una colazione...
-Temo che dovrai accontantarti dobe, io non sono il tipo da
regalare
rose.
-Fiù, meno male. A me non piacciono neanche le rose.
-No?
-No. Io sono più il tipo da margherite, quelle sono
così
allegre e vitali. Non che abbia niente contro le rose ovviamente, non
dire in giro che ho detto qualcosa del genere, ma semplicemente le
trovo più adatte alle femmine, sono troppo raffinate per i miei
gusti. Quindi nel caso tu volessi regalarmi delle rose -non che voglia
che tu me le regali- cambia idea perchè non mi piacciono tanto.
Mi sa che l'ho già detto.. eh eh, comunque preferisco-
-Dobe. Smettila di blaterale e mangia.
Probabilmente era molto meglio che se ne rimanesse in silenzio,
almeno
non avrebbe detto niente di stupido come aveva appena fatto. Il
problema era che quel ragazzo lo faceva andare in palla, soprattutto
dopo il discorso ricevuto da Shikamaru la sera precedente. Che fosse
davvero troppo tardi per allonanare il ragazzo? Gli lanciò
un'occhiata di sottecchi cercando di non farsi notare, ma Sasuke lo
stava fissando di rimando e si ritrovò con i loro sguardi
incollati l'uno all'altro e non riuscì a non arrossire.
-P-perchè volevi fare colazione con me?
-Sbaglio o avevamo stabilito di passare insieme il weekend?
-Ma ci siamo visti ieri!
Fu sconvolto dalla risposta di Sasuke, un sorriso. Quel teme
aveva
scoperto il suo punto debole e adesso se ne stava approfittando.
A suon di "teme" e "dobe" e sorrisi del moro per cui il
biondino
veniva sempre colto impreparato passarono diverse ore. Naruto aveva
scoperto che l'altro ragazzo non aveva alcuna intenzione di andarsene e
aveva anche proposto di ordinare una pizza per pranzo e nuovamente,
all'idea di cibo offerto, come poteva il biondo rifiutarsi?
Il risultato delle ore passate insieme e di un abbondante
pranzo
furono loro due seduti sul divano a guardarsi un film.
Certo che Sasuke però si stava approfittando un po'
della
situazione, pensò ossevando il ragazzo in questione che, dalla
sua originaria posizione a una estremità del divano, era ora a
pochi centimetri da lui. L'importante era che non facesse una di quelle
mosse stupide che facevano i ragazzi agli appuntamenti come starnutire
e avvicinarsi così all'altra persona, o fare scorrere lentamente
la mano sperando che l'altro alla fine la stringesse o...
Ma Sasuke Uchiha non si sarebbe mai calato a fare qualcosa del
genere che sarebbe stato sì prevedibile, ma almeno un poco
diverso dal solito. No, lui aveva fatto l'azione più banale e
scontata di tutto il mondo: aveva sbadigliato e stirandosi aveva
portato il suo braccio sulle spalle del povero biondo.
Naruto dal canto suo si limitò a lanciare un'occhiata al
moro
vicino a lui e, cercando di non dar troppo peso all'accellerare del suo
cuore, aveva rimesso al suo posto la mano di Sasuke con un'azione
plateale.
-Teme tieni le mani a posto, ok?
-Hn
Il silenzio era nuovamente sceso tra i due, intenti a guardare
il
film sullo schermo.
-No dai, non è possibile... ma devono ficcarci ovunque
dei
baci altrimenti non vendono o cosa?
Sasuke osservò il ragazzo accanto a sè: si era
arrabbiato perchè i protagonisti di un film si baciavano? Quello
era davvero un dobe senza speranze. Non rendendosi conto di cosa stava
facendo cominciò a ridacchiare fra sè, senza accorgersi
dell'occhiata sbalordita e poi del mega sorriso che gli veniva rivolto.
Quando si girò si accorse semplicemente che Naruto lo
stava
fissando in modo dolce mentre un sorriso illuminava il suo volto.
-Dopo i sorrisi adesso ridi pure. Devo preoccuparmi o
semplicemente
stamattina hai dimenticato di prendere la tua
"pillola-del-bastardo"?
-La tua dovrebbe essere una battuta dobe?
-Lo è teme!
-Non fa ridere.
-Ma se fino a cinque secondi fa non riuscivi a trattenerti.
-Prima ridevo di te.
-EHI!
Nuovmente un sorriso andò a sciogliere i lineamenti
glaciali
del moro, costringendo l'altro a posare i suoi occhi su una simile
vista.
-Mi piace quando fai la faccia offesa dobe- osservò il
moro
mentre lui cercava di nascondere il rossore che nuovamente aveva
avuto il
sopravvento sulle sue guance -e quando sei imbarazzato, arrabbiato..
-Ok, ok teme ho capito il concetto.
Era stato costretto a intervenire prima che Sasuke continuasse
con
il suo elenco di espressioni che gli piacevano per evitare un ulteriore
imbarazzo. Maledetto teme, al diavolo lui e la sua sensibilità.
Che poi si potevano affiancare due cose come Sasuke Uchiha a qualcosa
di simile alla sensibilità? Mah.
-Torna a guardare il film.
-La fai facile te, mica hai qualcuno che ti si avvicina di
soppiatto
mettendoti ansia!
-Ti metto ansia?
-Come fanno a chiamarti genio?! Certo che mi metti ansia e poi
prima
con quel braccio, qualcosa di più originale no? Non so, tipo un
finto infarto che ti fa cadere o uno svenimento da seduto, almeno
quelli non me li sarei aspettati, un po' di immaginazione Uchiha!
-Quindi sei arrabbiato perchè sono stato poco originale,
non
perchè ho provato a abbracciarti.- Osservò con orrore le
labbra del moro piegarsi in un ghigno mentre le sue guance prendevano
nuovamente colore. Doveva davvero riprendere il controllo del proprio
corpo.
-No!
-Non era una domanda dobe.
-Teme, non prendere tutto quello che ti dico alla lettera.
-Ti arrabbbieresti se facessi qualcosa di originale?
-Al diavolo teme, perchè non ascolti quello che ti dico?
Ma ogni ulteriore protesta fu fermata da un paio di soffici
labbra
che si posarono sulle sue. Nella sua testa Naruto non era affatto
dispiaciuto per il bacio, più che altro era irritato
perchè non gli era stato chiesto il permesso. Quel teme
presuntuoso, chi si credeva di essere per decidere su due piedi
qualcosa del genere e baciarlo. Il contatto fra le due labbra si
limitò ad uno superficiale e dopo qualche secondo Sasuke si
staccò e indirizzò i suoi occhi neri in un paio di pozze
azzurre.
-Allora dobe?
E suddetto dobe scattò.
-Allora, allora? Ti
ho
detto che non mi era piaciuto che mi avevi abbracciato e te che fai, mi
baci. E poi per la cronaca questo non era affatto un gesto originale,
era il più banale che potessi fare!
-Ti rendi conto che non hai detto che non ti è piaciuto.
-TEME! Ma io ti ammazzo, perchè capisci cose che io non
ho
mai detto?
-Io leggo fra le righe.
-Argh!
Dopo il verso rabbioso di Naruto i due erano nuovamente caduti
vittime del silenzio: Naruto era troppo arrabbiato per rivolgere la
parola al ragazzo seduto al suo fianco e Sasuke... Sasuke aveva
intelligentemente convenuto che era meglio far sbollire la rabbia
all'altro prima di fare un altro passo.
Senza considerare che il biondo dentro di sè si stava
domandando come cavolo aveva potuto non solo prendersi una cotta per
quel buzzurro, ma addirittura arrivare a innamorarsene.
No, non l'ho appena pensato
vero? Io non
sono innamorato di quello, no no. Perchè se se ne fosse
innamorato avrebbe voluto dire che adesso doveva rivelargli i suoi
sentimenti e allora sì che l'orgoglio di quel ragazzo avrebbe
preso il volo, e poi chi l'avrebbe fermato più?
Comunque una cosa l'aveva capita: aveva perso su tutti i fronti.
-Dobe questo è il momento in cui mi devi confessare il
tuo
amore.
Cercando di evitare gli istinti omicidi che in quel momento
minacciavano di prendere possesso del suo corpo e eliminare il buzzurro
che non aveva alcun rispetto per la sua povera mente, adesso in uno
stato fumante, si voltò lentamente verso di lui.
-Teme
-..
-Non ti sembra di essere un po' troppo sicuro di te?
-No.
Calma Naruto, calma. Non
farà
bene a nessuno se lo elimini adesso, aspetta il momento opportuno e
fallo sembrare un incidente.
Sasuke osservava con malcelata soddisfazione le emozioni che era in
grado di scatenare nel biondo accanto a lui. Adorava vederlo
imbarazzato, con quel rossore sulle guance, e adorava quando riusciva a
farlo arrabbiare, cosa che gli riusciva molto bene e con
facilità. Ma più di tutto amava l'espressione confusa che
aveva ora il ragazzo, molto probabilmente intento a far chiarezza
sui propri sentimenti.
Il bacio era stata davvero una mossa geniale, era riuscito a
sconvolgerlo prendendolo in contropiede e di sicuro adesso avrebbe
ammesso i suoi sentimenti. Ma affinchè ciò avvenisse
adesso doveva smetterla di irritarlo o sarebbe stato più
probabile un tentato omicidio che una dichiarazione.
-Ok- cominciò il biondo dopo qualche minuto di silenzio
-suppongo sia giunto il momento di dirti come stanno in realtà
le cose visto che continui a girarmi intorno.
-Ti ascolto.
Rimase in silenzio mentre vedeva Naruto raccogliere tutta la
sua
concentrazione prima di parlare.
-Sono malato.
Ah, questo non se lo aspettava. -Malato?
-Sì, tumore al cervello, praticamente terminale, e ormai
mi
restano solo un paio di mesi al massimo.
Sasuke osservò con occhi sgranati e bocca aperta la
confessione
del ragazzo, che era riuscito a parlare della sua morte con il sorriso
sulle labbra. Solo i suoi occhi tradivano tristezza e malinconia.
Naruto lo stava guardando. Cosa avrebbe dovuto fare lui? Dirgli
che
gli
dispiaceva e che sarebbe stato al suo fianco o era meglio uscire da
quella casa e dimenticare tutto? Perchè, per quanto non potesse
dubitare dei suoi sentimenti verso il biondo, il pensiero della sua
morte, così tremendamente vicina, gli faceva paura.
L'idea di passare del tempo col ragazzo per poi vederselo
portare
via
da qualsa di incontrastabile lo faceva già soffrire
adesso, figurarsi se si fosse inoltrato dell'altro in una loro
relazione.
Però come poteva anche sopportare l'idea di
abbandonarlo?
Aveva
fatto di tutto per avvicinarsi a lui e adesso si tirava indietro
rinunciando a stare con lui anche per quel periodo. Mai una decisione
era stata così difficile in tutta la sua vita.
-'Praticamente terminale', cosa vuoi dire?
-Che come ultima spiaggia c'è la chirurgia; ma anche con
quella
non è detto che io sopravviva.
-Ma potresti.- Sasuke si ritrovò improvvisamente
dipendente
da
quella piccola possibilità che avrebbe
permesso all'altro ragazzo di farcela. E in quel momento decise che
sarebbe rimasto al suo fianco. Ripensandoci solo qualche sera prima
aveva chiesto a Naruto di permetterglielo e adesso poteva decidere lui
se farlo o meno. Non rimaneva che far capire a quel dobe la sua
decisione.
-Sì potrei, ma le probabilità sono talmente basse
che...
-Non importa, se pensavi di liberarti di me in questo modo hai
fatto
male i conti dobe, adesso sì che non ti lascerò neanche
un
secondo.
Osservò con interesse le espressioni sul volto
dell'altro
ragazzo: offesa, indecisione (gli sembrava quasi che il biondo stesse
decidendo sul momento come accogliere la sua decisione),
felicità, dubbio e di nuovo felicità. E fu con un sorriso
che gli si rivolse.
-Ma non provare a trattarmi come una bambolina di porcellana,
già mi è bastato Kiba che da quando l'ha scoperto ha
iniziato a starmi appiccicato e a seguirmi ovunque come se stessi per
morire da un momento all'altro... argh, pessima scelta di parole,
comunque hai capito il concetto teme, vero?
-Hn... perchè hai scelto di dirmelo adesso?
-Diciamo che ho realizzato una cosa e mi ero ripromesso di
parlartene
solo in quel caso.
E quelle parole per un Uchiha, che era perfettamente in grado
di
leggere tra le righe, voleva dire una sola cosa.
-E così sei innamorato di me.
Sasuke osservò con soddisfazione le diverse
tonalità
di
rosso che coloravano il volto dell'altro ragazzo, conferma più
che sufficiente per le sue parole.
Ma durante tutta la gioia di scoprirsi amato dal ragazzo che
lui
amava,
nonostane quello che gli era stato rivelato poco prima, c'era qualcosa
che stonava: era un qualcosa che gli si era presentato irrompendo nella
sua mente alla vista di Naruto arrossito.
Era qualcosa di rosso o meglio, qualcuno.
-Dobe.
-Cosa teme?- Naruto cercava ancora di starsene nascosto dietro
le
mani
che erano andate a coprire il suo viso arrossato.
-Vedi di mollare quel coso rosso.
Osservò gli occhi di Naruto aprirsi lentamente e
fissarsi nei
suoi, sbattendo più volte come a indicare confusione. Poi come
se un'illuminazione lo avesse colto aprì la bocca formando una
'o'.
-Ma io e Gaara non stiamo insieme!
Ebbene sì, ho aggiornato!
Scrivere questo capitolo è
stata un'agonia perchè essendo molto importante volevo farlo
bene (ma non mi sembra di esserci poi riuscita più di tanto),
senza contare che l'ispirazione se ne era andata in vacanza, una
vacanza mooooolto lunga! E per il mio ritardo vi chiedo umilmente
perdono *si prostra ai vostri piedi* oh mie lettrici.
Sperando che con i nuovi risvolti
della storia qualche lettore non si
perda per strada demoralizzato, alla prossima!
Ma ora basta con questi discorsi
da rimbecillita e passiamo ai
ringraziamenti: grazie a chi continua/continuerà a seguire la
fic e chi l'ha messa tra i preferiti e chi legge! E in particolare
ringrazio coloro che, in quell'ultimo capitolo pubblicato mesi orsono,
hanno commentato (ben 15 persone, record assoluto!) e quindi grazie:
SugarHunter
(concordo con l'inno alla vitalità, Naruto è la
vitalità fatta persona ma non ha davvero limiti e sì, ho
creato un Sasu talmente dolce che fa venire la carie e me ne
compiaccio); act
(sono contenta che continuerai a seguire, sempre che dopo questo
ritardo mostruoso tu ne abbia ancora voglia); skitty
(Naruto è senza freni, va qua e là continuamente,
senza
contare che è un pozzo senza fondo quando si tratta di ramen! E
Sasuke, mi sarei innamorata io di lui quando faceva il dolce per colpa
dell'amore!!!); ryanforever
(devo ammetere che Naru al luna park si comporta come me anzi, a
dirla
tutta -sono in vena di rivelare dettagli compromettenti sulla mia
vita!- ho preso spunto da una mia serata anche se io più di un
paio di giri di "montagne" russe non li reggo... e per quanto riguarda
la verità: ta daaan, eccola! Ora tasformerò Sasuke in una
infermierina affettuosa con tanto di vestitino e cuffietta ihih!! No,
scherzo ;) ); Lily
Evans 93
(Sisisi, Sasuke si è accorto che i suoi piani geniali non sono
poi tanto geniali e ha deciso di comportarsi in modo un po' più
normale con il biondino facendo intravedere un lato di sè tenero
tenero..e anche paziente perchè con Naruto ci deve volere una
pazienza infinita anche solo per stargli dietro!!!); _sasunaru_only_
(finalmente la verità! Suppongo che prima o poi qualcuno mi
avrebbe ammazzato se non avessi aggiornato rivelando tutto eheh ^.^' ;
comunque grazie per gli auguri degli esami. kiss); 1_tenera_ragazza_morta
(allora per prima cosa grazie per i complimenti per lo scorso capitolo,
poi passando a cose più serie: anche io mi comporto come Naruto
al luna park quindi sei in buona compagnia!! E spero di averti tolto
qualche curiosità con la rivelazione del biondino); Cornelia84
(oddio lo scorso capitolo ti ha addirittura commosso? sono
contentissima che ti sia piaciuto tanto e apprezzo da morire i
complimenti alla storia, non sai quanto mi facciano felice!! E ti
complimenti anche per come scrivo, devi davvero essere un angelo! ti
adoroooo. Per quanto riguarda il problema di Naruto, era davvero un
'grosso problema' quindi suppongo che tu ci avessi azzeccato -o almeno
andata molto vicina-.); marynana89
(*l'autrice si nasconde per sfuggire all'ascia che le è stata
lanciata contro* forse ho fatto aspettare davvero un po' troppo prima
di aggiornare, ma come ho già detto il blocco dello "scrittore"
-che esagerata eh?- mi ha complicato la vita e la scrittura. Comunque
adesso eccomi qui a postare il nuovo capitolo che spero ti piaccia.
Alla prossima!); karolalpha
(E la confessione è arrivataaaaaaaa!! e effettivamente c'avevi
preso, non era niente di buono anzi è quanto di peggio potesse
capitare e anche Sasu si è trovato a affrontare una scelta
difficile, ma intelligentemente -o altrimenti mi avresti ammazzata te e
tutti gli altri- ha fatto la scelta giusta!!!!); Capitatapercaso
(se te ti eri divertita a immaginare Naru che si scorrazzava qua e
là immagina io che scrivevo! Senza contare che l'ispirazione per
il suo comportamento alle giostre sono io! Ok, forse è meglio
che non me ne vanti... comunque tralasciando i miei scleri spero ti sia
piaciuto il chappy e alla prossima.); Lovy
chan
(Spero di aver soddisfatto la tua curiosità con questo capitolo,
anche se la verità non era poi così bella... spero
comunque che non mi abbandoni...sniff sniff ); ile
chan
(mi hai messo la fic nei preferiti?ma graaazieeeee e grazie per i
complimenti. Dunque il continuo è arrivato e Naru chan ha
rivelato il suo segretuccio, che come si è visto non è
poi molto bello; sperando di non averti depresso, alla prox);
Ginny
Uchiha (OMioDio
un'altra che mette la mia fic tra le preferite, sembra un sogno :D
grazie grazie grazie!spero davvero che anche questo chappy ti piaccia,
baci!); shinku66
(taa daaaan! Ecco la verità sul biondino e
Sasuke l'ha presa relativamente bene, in fin dei conti la sua
testardaggine Uchiha a qualcosa doveva pur servire!Per quanto riguarda
la reazione alla notizia che Naru non sta con Gaaruccio...ho preferito
lasciarla così ammezzata, lascia molto spazio all'immaginazione,
no? Comunque grazie per i complimenti e non ci sono problemi con il tuo
commento, io adoro indiscriminatamente tutti i commenti quindi, grazie!
alla prox)
P.S. Visto che sono in vena
di auto-promuovermi, se avete voglia di leggere
una storiellina nuova ne ho cominciata una, si chiama 'Vacanze
francesi' (che titolo originale eh?! ^.^'); quando l'ispirazione per
questa
fiction era in vacanza mi erano venute altre idee e per non sprecare
quella poca fantasia che mi rimane mi ci sono messa a scriverla....
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Capitolo 11 *** Interludio #1 ***
Dolce bugia_chapter 11
Interludio #1
Odiava Sasuke Uchiha, lo odiava. Altro che dichiarazioni
d'amore
più o meno esplicite. Il moro era quanto di peggiore esisteva al
mondo! Anzi, era il marcio delle cose peggiori che esistevano al
mondo! Ma forse non era ancora abbastanza.
Il perchè di questo smisurato odio verso il giovane
Uchiha?
Naruto Uzumaki avrebbe scommesso che il ragazzo ci aveva preso gusto ad
essere la causa dei suoi risvegli più anticipati del solito.
Passi l'ansia, che non avrebbe mai ammesso ad alta voce essere ansia,
per
la loro uscita al luna park, passi la sveglia di prima mattina per
ritrovarsi una colazione, ma non poteva passare sopra al fatto che il
moro era
venuto a prenderlo per arrivare a scuola in orario.
Sì, Sasuke Uchiha aveva osato svegliarlo di nuovo, lo
aveva
costretto a lavarsi e vestirsi in meno di quindici minuti, nei quali
era anche compreso il tempo disponibile alla colazione, e lo aveva
portato fuori di casa quasi di peso. Come risultato adesso era in
classe con mezz'ora d'anticipo sull'inizio delle lezioni, in un'aula
ovviamente vuota!
E adesso che si trovava lì a girarsi i pollici per non
addormentarsi dalla noia l'altro cosa faceva? Studiava o, come avrebbe
scommesso lui, ripassava per la trecentosessantatreesima volta....
volta più, volta meno.
La sera precedente, dopo averlo baciato e essersi convinto del
suo
amore "incondizionato" per lui, se ne era andato stizzito dal suo
appartamento e da quel momento con c'erano stati altri scambi
d'effusioni. Non che lui avrebbe chiesto ad alta voce di fargliele, ma
non le avrebbe di certo disprezzate.
-Porca... che ci fai già qui?
Sulla porta dell'aula si trovava Shika che guardava il biondino
come
fosse un alieno e non il suo migliore amico; lanciata un'occhiata
all'orologio il presunto alieno notò che non erano passati
più di una decina di minuti dal suo arrivo, incredibile come il
ragazzo più ozioso della scuola arrivasse comunque in anticipo.
-Perchè ti stupisci tanto?
-E' pur sempre di te che stiamo parlando. Non è che ti
si
è allagata la casa, o andata a fuoco, o hai un'improvvisa
invasione di scarafaggi?
-No, Shika. E a dirla tutta fosse stato per me sarei arrivato
al mio
solito orario.
Alla vista dello sguardo interrogativo che gli veniva rivolto
decise di
precisare.
-Il teme ha avuto la brillante idea di svegliarmi presto e
portarmi di
peso qui, altrimenti col cavolo che ci sarei stato.
-E tu lo hai anche lasciato fare?
-Eh?
-Complimenti davvero Uchiha, non ti credevo capace di una
simile
impresa.
Sasuke non rispose e nonostante il biondo si stesse
innervosendo per la
mancata attenzione del moro non diede alcun segno delle sue emozioni,
preferendo concentrarsi nel parlare col suo amico. Almeno fino a quando
due uragani non fecero irruzione in classe.
-SASUUKEEE-KUUUN!- Naruto non fece neanche in tempo a spostare
lo
sguardo dal suo amico alla porta, che le due ragazze erano già
avvinghiate alle braccia del ragazzo. Del suo ragazzo, si corresse
mentalmente. Ragazzo che non tentava minimamente di allontanarle da lui
come faceva di solito.
Ma se sperava che fosse il biondo ad andare da lui in preda
alla
gelosia per staccare quelle due oche poteva scordarselo: Uzumaki Naruto
non si sarebbe abbassato ad atti di gelosia.
Sbiancò all'improvviso, tra l'altro preoccupando a morte
il suo
amico, quando realizzò che il pensiero appena fatto poteva
essere assimilato a quelli dell'orgoglioso Uchiha. Quel ragazzo aveva
davvero una cattiva influenza su di lui.
-O mio dio. Che è successo? Stai bene? La tua casa si
è
allagata, andata a fuoco o invasa dagli scarafaggi?
Cavoli, ma perchè i suoi amici doveva avere delle
reazioni
così esagerate nel vederlo in orario in classe? Kiba poi era
riuscito ad attirare l'attenzione di tutti i presenti che adesso
avevano il loro sguardo concentrato sul gruppetto di amici. Tutti
tranna Sasuke.
-No Kiba. Io sto bene, e anche la mia casa. Se sono in orario
è
colpa dell'Uchiha.. NO! Non chiedere!
Suonata la campanella si sedettero tutti aspettando l'arrivo
del
professore, che avrebbe dovuto riportare quei maledetti compiti.
Incredibilmente Hatake era quasi in orario e si mise a fare l'appello
passando in rassegna tutti i nomi degli alunni tranne il suo. Naruto si
sentì costretto a fargli presente che lui c'era: se doveva
soffrire a stare in quel luogo che almeno gli fosse stata riconosciuta
la sua presenza!
-Guardi prof che ci sono anche io.
-Per tutte le posizioni del Kamasutra- esclamò il
docente alla
vista del suo allievo ritardatario per eccellenza -ma stai bene? Tutto
bene a casa? Non è che si è allagata o andata a fuoco o..
-No prof, tutto bene.
-Sarà. Comunque vi ho riportato i compiti e devo dirvi
che siete
stati molto deludenti, a parte qualche caso. Ho fatto anche la media e
non è superiore al 6.
Ormai nell'aula si udivano solo i lamenti disperati degli
alunni, che
avevano ripreso che gli strani atteggiamenti assunti prima del compito,
cioè pianti, preghiere, sbattere di teste e scotimento delle
stesse; come nel caso precedente c'erano stati comunque quegli stoici
che non avevano battuto ciglia alla notizia.
-Haruno 5, Hyuuga 6+, Inuzuka 3 e ½, Lee 4, Nara 5,
Uchiha 7 e
½, Uzumaki 8, Yamanaka 5. (Ovviamente in classe ci sono anche
altre persone ndme)
Il biondino osservò come gli occhi di tutti (stavolta
anche del
teme) si soffermassero su di lui. Era davvero così impossibile
che per una volta fosse riuscito a prendere un buon voto, anche
migliore del genio dell'istituto, soprattutto su un argomento su cui
partiva avvantaggiato?
-Si ragazzi- riprese il prof -capisco il vostro stupore. Vuoi
gentilmente spiegarmi come hai fatto a prendere più dell'Uchiha
Naruto?
-Avevo letto il libro?
-Hai realmente letto "Icha Icha Paradise"? Se non avessi
corretto i
compiti di voi tutti direi che hai copiato, ma hai scritto cose diverse
rispetto agli altri.
-Questo perchè ho realmente letto il libro.
Allo sguardo ancora poco convinto del professore decise di
tentare la
sorte.
-Se vuole potrei anche portargliene una copia autografata
dall'autore;
ovviamente per una cosa del genere mi meriterei almeno un 7 in pagella
non crede?
-Dubito fortemente che tu ci riesca Naruto. Ma fai pure, siete
tutti
testimoni: se il ragazzo mi porta il libro con autografo originale lo
passo col 7.
-Non è giusto.
-Sono d'accordo, è sleale professore
-Vale anche se il libro glielo porta un'altro?
A quanto pareva gli altri alunni non erano molto contenti
dell'accordo
raggiunto e stavano tranquillamente esponendo ad alta voce il loro
disappunto. Accanto a lui Kiba lo guardava con un sorrisetto saputello;
lui sapeva chi era suo nonno e quindi sapeva che sarebbe stato un gioco
da ragazzi ottenere quell'autografo. Da un altro punto dell'aula anche
Sasuke lo stava fissando, forse ancora arrabbiato per il voto o forse
per l'imbroglio di cui era caduto vittima l'ignaro docente.
Non fu comunque prima di pranzo che i suoi amici si decisero a
chiedergli per quale assurdo motivo l'Uchiha l'avesse svegliato e
portato a scuola se poi non gli rivolgeva neanche la parola.
Soprattutto considerando quanto il ragazzo aveva smaniato per uscire
col biondo fino alla settimana precedente.
-Davvero Naruto, non capisco perchè ti tenga tanto il
muso.
-Cosa hai fatto sabato scorso per innervosirlo tanto?
-Non ho fatto niente, te l'ho detto anche via telefono che
l'uscita era
andata bene e che ci eravamo divertiti. Casomai è per ieri.
-Ieri?- Entrambi gli altri ragazzi erano esplosi in
un'espressione
sorpresa.
-Non ho avuto modo di dirvelo ma ieri il teme ha passato la
giornata da
me.
Il biondo osservò con preoccupazione come i suoi amici
prendevano la notizia. Kiba sembrava alquanto scontento, in fin dei
conti non gli aveva raccontato niente neanche dell'altro appuntamento,
mentre Shikamaru aveva addosso quell'aria saputa che lo faceva
rabbrividire.
-Cosa è successo?
-Oh... beh... niente di particolare sapete...
-Sputa il rospo! Non ci casco sai? Così impari a non
raccontarmi
cosa hai fatto sabato.
-Dai Kiba, sabato siamo solo andati al luna park, niente di che.
-Ma a vedere da come eviti di rispondere direi che ieri
qualcosa è successo.
-....
-Sai che non puoi scappare all'intelligenza di questo qui;
tanto vale
che ce lo dici di tua spontanea volontà altrimenti sarà
costretto a capire le cose dai tuoi comportamenti.
-E sai quanto questo sarebbe faticoso, quindi dillo.
-Ok, ok...
Il ragazzo biondo dovette prendere profondi respiri per
calmarsi prima
di rivelare cosa era accaduto il giorno prima. Perchè se doveva
dir loro la verità -tutta la verità- doveva dirgli sia
del bacio sia del fatto che lui avesse rivelato al moro della sua
malattia. E non ne sarebbero stati contenti, ne era certo.
-Allora?
-Ehm... mi ha baciato.
Silenzio.
-Avete capito o no? Il teme mi ha baciato, ma che vi è
preso,
siete diventati statue per caso?
Come se gli altri due ragazzi vivessero in un mondo tutto loro,
si
voltarono l'uno verso l'altro e iniziarono a confabulare fregandosene
completamente dell'altro.
-C'era da aspettarselo.
-Concordo. Ma magari non così presto.
-Naruto deve aver ceduto alle sue lusinghe, in fin dei conti
l'attrazione era da entrambe le parti...
-Sì ma non spiega il comportamento dell'Uchiha a scuola.
Qualcosa non deve essergli andato giù. Il punto è cosa.
Come colto da una rivelazione Shikamaru si voltò con una
lentezza infinita verso il suo amico biondo.
-Gli hai detto della malattia.- Non un domanda.
-....
-COSA? MA SEI PAZZO? TI SEMBRA IL CASO DI ANDARE A DIRE UNA
COSA DEL
GENERE A UN TIPO COME L'UCHIHA?
-Kiba calmati. Se Naruto ha detto la verità a Sasuke
l'ha fatto
ben consapevole delle sue azioni, o almeno lo spero. Gli hai anche
detto che sei innamorato di lui?
-...
Non ci fu bisogno che il ragazzo rispondesse perchè il
suo
silenzio e il rossore che aveva preso a tingergli le guance parlavano
per lui. Magari non era essenziale che loro sapessero che il moro aveva
capito i sentimenti dell'altro ragazzo per conto suo, tanto il
risultato
era lo stesso: Sasuke Uchiha sapeva che Naruto era innamorato di lui.
Ovviamente tutte queste notizie stavano già facendo
lavorare
gli ingranaggi nel cervello di Shikamaru che stava finalmente riuscendo
a mettere insieme i pezzi di quel puzzle complicato che era la vita
sentimentale di uno dei suoi migliori amici.
Se l'Uchiha lo sapeva innamorato di lui poteva aver fatto la
sua mossa
e baciarlo, o forse era avvenuto il contrario e la confessione era
successiva al bacio. In quel caso il moro aveva davvero rischiato
grosso agendo di testa propria, comunque sembrava che i suoi risultati
li avesse ottenuti, quindi adesso c'era poco da farci.
Il problema era la reazione alla notizia della malattia. Di
certo non
era un qualcosa da prendere alla leggera e fortunatmente -o forse
sfortunatamente- suddetto Uchiha veniva considerato un genio, quindi
aveva di sicuro dato una risposta al biondo prima di lasciare la sua
casa. Se avesse deciso di restare con lui certo si era accollato un bel
peso, ma almeno poteva considerarsi una persona seria per non aver
lasciato il suo amato alla prima difficoltà. Se avesse deciso di
lasciare Naruto che senso avrebbe avuto andarlo a prendere quella
mattina? Nessuno per l'appunto.
E quindi come mai era una groviglio di pessimismo,
scontrosità,
cattivi pensieri e chissà cos'altro ambulante quel giorno?
Era davvero un motivo al di fuori della sua portata, e
sicuramente
chiederlo a quello scemo del suo amico avrebbe dato ben pochi
risultati. Probabilmente non si era neanche accorto che l'Uchiha era di
pessimo umore quel giono. Però tentar non nuoce, per quanto
faticoso.
-Naruto per caso hai qualche idea del perchè il tuo
ragazzo sia
di pessimo umore?
-Mmh... non saprei. E da quando se ne è andato ieri sera
che
è così, da dopo che gli ho detto... Nah, non può
essere così idiota.
-Cosa?
-Niente, è solo che ieri alla fine ha fatto questa
faccia seria
dicendomi "molla quel coso rosso"; ti rendi conto? Ha detto coso rosso
di Gaara.
-E tu cosa gli hai risposto?
-Che non stavamo insieme.
-Non ci posso credere. Naruto- Kiba sembrava stesse per
scoppiare a
ridere da un momento all'altro e si stava trattenendo come meglio
poteva -ti rendi conto che è arrabbiato perchè lui
credeva che tu stessi realmente con Gaara, e poi te gli dici solo "noi
non stiamo insieme". Si sarà sentito preso per i fondelli, e non
a torto direi.
-Ma Gaara faceva parte del piano.
-Sì Naruto, ma dovresti cercare l'Uchiha adesso e
spiegargli per
bene la situazione visto che dubito tu l'abbia fatto ieri a dovere.
-E cosa dovrei dirgli? Che ho chiesto a Gaara di aiutarmi
perchè
speravo che in quel modo lui la smettesse di provare a avvicinarmi?
-Io aggiungerei anche che lo hai fatto perchè non volevi
che poi
lui soffrisse. Con questo sono sicuro che lui non resisterà e
non solo ti perdonerà, ma si darà anche dello stupido per
non aver pensato a che persona "meravigliosamente altruista" sei.
-Ma non è vero!
-Ma infatti questo lui non deve saperlo!
E detto questo un biondino ornato in volto da un ghigno a dir
poco
preoccupante si avviò alla ricerca del teme, scusate del suo teme, per raggirarlo e fare
pace. Ovviamente sperando che se la bevesse, la sua storia!
Ed eccoci col nuovo capitolo,
oggi sono proprio in vena di aggionare le mie fiction. Ovviamente
chiedo scusa per il ritardo, ma spero di aggiornare col prossimo chappy
in tempi relativamente brevi contando sulle vacanze pasquali per andare
un po' avanti con la storia.
E prima che mi azzanniate anche il
prossimo sarà un intermezzo come questo, un po' di vita
quotidiana farcita da sasunaru (o narusasu, chissà quale!!!).
Tanto per anticipare qualcosa ci sarà una "riappacificazione" e
si risolverà la faccenda del libro autografato.
E ora ringraziamo chi preferisce,
segue e ricorda la mia storiellina, chi legge e chi commenta.
ryanforever: *l'autrice si nasconde
dall'ascia* ovviamente Naruto avrà un ottimo medico a operarlo
ma come hai detto tu l'operazione è davvero rischiosa, quindi
temo che non si saprà niente fino all'ultimo... comunque sono
realmente tentata di ficcarci un Sasuke-infermiera prima della fine
*ghigno*.
SugarHunter: primo:grazie per i complimenti.
Poi passando ad altro, sono contenta che tu abbia percepito la
tenerezza che trasuda Sasuke quando gli porta la colazione, è
davvero pucciosissimo!! Baci e alla prossima
1_tenera_ragazza_morta: Sasuke Uchiha è l'essere
meno originale del pianeta, è tremendamente vero. O almeno
questo discorso vale per il mio Sasuke, mi piace rendere il "genio"
un po' meno genio e più comune mortale, ed ecco il risultato!
Riguardo la malattia... non si può mai sapere... Baci
shinku66: considerando che stavolta ho
aggiornato un po' più velocemente dell'ultima non sarò
uccisa o perseguitata se dico che con i tumori al cervello, che sono
rischiosissimi da operare, niente è mai certo fino alla fine...
sperando realmente di non trovare nessuno ad attendermi fuori casa
domattina, un salutone e alla prossima!
Lily Evans 93: Se Sasuke è un teme, Naruto
è ovviamente un dobe (e non senza motivo); dimenticarsi di aver
fatto fare al proprio amico la parte del fidanzato lo vedo proprio come
tipico del biondo. Alla prossima.
mikkabon: bene bene bene, una nuova arrivata,
sono ulta-felice! Ovviamente non posso rivelare già da adesso
cosa accadrà a Nacchan altrimenti non potrei torturare voi
lettrici e lasciarvi in ansia *l'autrice è entrata in
modalità "sadica"*, comunque non ci sarà assolutamente
niente di scontato, questo posso assicurarlo.
Baci e alla prossima.
ile chan: Naruchan che soffre sta davvero
diventando una costante delle fiction, ti do ragione, ma posso dire a
discolpa del mio che sto cercando di mantenere il suo carattere
originale, cioè non lo renderò preda di pianti isterici
(e di questo me ne vanto) perchè lo vedo come personaggio forte
anche nella malattia. Per quanto riguarda la mia ispirazione ci sto
arrivando e spero pian piano di farla tornare alle origini!! Baci e
alla prossima.
Ginny Uchiha: grazie per i complimenti e, sai,
è sempre piacere trovare qualcuno di nuovo che ti recensisce.
Sono d'accordo, Sasuke non doveva davvero osare lasciare il biondo e
infatti così è stato perchè altrimenti lo avrei
uccisa io stessa con le mie mani, eheh!
Baci
marynana89: tu dici che quei due non staranno
insieme per sempre? Tse tse, per chi mi hai presa... mica è
obbligo che Naruto ci muoia di quel tumore, anche se non è
neanche detto che sopravviva.... e dopo averti lasciato questo tarlo a
roderti mi sento completa e ti saluto *ghigno*. Scherzo, comunque anche
se non posso ovviamente dire come andrà a finire questa storia,
posso dire che la fine sarà qualcosa che nessuno si aspetta.
Ciao e alla prossima.
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Capitolo 12 *** Interludio #2, ovvero incastriamo Kakashi ***
Dolce Bugia_chapter 12
Interludio #2, ovvero incastriamo
Kakashi
Un ragazzo biondo con l'aria piuttosto abbattuta si
avvicinò al
tenebroso moro, in quel momento alquanto incazzato, seduto al suo posto
in classe. Il fatto che l'aria abbattuta poi fosse solo una apparenza
non era dato saperlo all'altro, che cercò con successo di non
dare a vedere quanto il dispiacere del biondo gli fosse gradito in
quella circostanza.
Ebbene sì, Sasuke Uchiha gioiva internamente al pensiero
che il
dobe fosse triste per come era stato trattato tutta la mattinata e il
vederselo venire incontro mogio mogio era davvero un toccasana per il
suo orgoglio, soprattutto dopo lo smacco subito il giorno precedente.
Come era già successo in quelle poche ore il pensiero di
essere
stato bellamente preso in giro gli faceva vedere tutto rosso a
causa della
rabbia. Come aveva osato quell'idiota prendere in giro lui, il ragazzo
più intelligente, popolare e ammirato dell'istituto facendogli
credere di stare insieme a quel coso -sì, si rifiutava perfino
di considerarlo un essere animato!-?! Senza contare la scenata nel
mezzo al cortile di qualche tempo prima in cui lui aveva perso la
faccia davanti al suo amico Neji vedendo il ragazzo che gli piaceva
essere baciato da un qualcuno che non era lui.
E quel bastardo del suo amico -che ancora si chiedeva
perchè mai
lo considerasse suo amico- glielo aveva rinfacciato per giorni.
Il piano generale era stato conquistare il biondo dobe,
"rubarlo" al
rosso sotto il suo stesso naso e poi sbandierare la sua conquista
davanti a tutta la scuola e soprattutto davanti allo Hyuuga. Ma no,
quell'idiota doveva per forza sconvolgere tutto e dirgli che loro due
non stavano insieme...
Che poi cosa diavolo voleva dire che non stavano insieme?
L'altra sera
se ne era andato alquanto innervosito dopo aver sentito quelle parole
buttate lì casualmente, neanche fossero importanti, senza
chiedere ulteriori spiegazioni. Di certo adesso non poteva andare dal
ragazzo e dirgli "ohi dobe spiegami cosa volevi dire l'altra sera",
soprattutto dopo come si era comportato. Aveva un orgoglio da mantenere
lui, e che cavolo.
Comunque non poteva di certo lasciare correre tanto facilmente,
in fin
dei conti il biondo era stato baciato da quell'affare, e quindi
suddetto affare ne avrebbe dovuto pagare le conseguenze.
Scappando al flusso dei suoi pensieri che si stavano dirigendo
in una
direzione un po' troppo vendicatica per gli standard della legge,
decise di concentrarsi sul ragazzo che gli si stava facendo incontro o
meglio, far finta di non vederlo e sentirlo.
Cosa alquanto difficile quando devi relazionarti con Naruto
Uzumaki.
Soprattutto con un Naruto Uzumaki triste e coi lucciconi agli
occhi.
Per non parlare di quando quegli stessi occhi sembravano quelli
di un
cucciolo abbandonato.
Andava davvero oltre le sue capacità, ma il dobe non
doveva
accorgersene o se ne sarebbe approfittato sempre.
-Teme.
Con una faccia da far invidia ad una roccia, il moro
continuò a
far finta di niente lasciando che l'altro continuasse a parlare fino a
stancarsi e andarsene.
-Ho parlato coi miei amici e gli ho detto di noi... abbiamo
parlato di
ciò che è successo sabato... e ieri. Mi hanno fatto
capire che una cosa che ti ho detto l'ho detta troppo a cuor leggero e
non era il caso, quindi sono venuto qui per spiegartela. Se hai ancora
intenzione di rivolgermi la parola prima che io... beh, lo sai.
Oh, questo aveva davvero afferrato la sua attenzione. Cosa
stava
pensando quel dobe, che non gli avrebbe mai più parlato fino a
quando... aveva davvero fatto un riferimento alla sua morte? Era
davvero così dispiaciuto da dire una cosa simile pensandola?
Alzando gli occhi verso l'altro ragazzo non potè non trattenere
il respiro alla vista dei suoi occhi: erano davvero grandi e acquosi,
come se stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
Per colpa sua e del suo stupido comportamento?
-Dobe...
-S-Sasuke... io avevo davvero paura che non mi volessi
più
parlare...
-Allora sei davvero un dobe. Perchè mai avrei dovuto
smettere di
parlarti?
-E' tutta la mattina che non mi parli e guardi, cosa avrei
dovuto
credere?
Di nuovo i suoi occhi sembravano sul punto di traboccare dalle
lacrime.
Ma il moro non fece in tempo a parlare che l'altro riprese.
-Ti volevo spiegare. Quando hai iniziato a seguirmi io ne ero
contento,
infastidito dai tuoi tentativi anche, ma soprattutto contento. Solo che
non volevo che ti avvicinassi a me, per via della malattia sai,
perchè non volevo che poi tu soffrissi... e non lo voglio
neanche ora. Sono stato un stupido, lo so, ma ho pensato che chiedendo
a Gaara di far finta di essere il mio ragazzo poi ti saresti arreso e
non avresti sofferto. Scusami...
Il cuore del moro sembrava sul punto di scoppiare. Naruto aveva
fatto
tutto quello per lui? Nonostante la sua situazione aveva preferito non
coinvolgerlo per evitargli di soffrire in futuro; e lui che aveva
fatto? L'aveva ignorato e gli aveva rivolto contro tutta la sua rabbia
e frustrazione senza chiedergli prima spiegazioni. Era stato un
completo idiota.
Lui doveva essere contento di avere il cuore del ragazzo di
fronte a
lui, doveva abbracciarlo e baciarlo per mostrargli il suo affetto e che
non era più arrabbiato, doveva scus- no, quello magari no.
E perchè non fare le prime due cose della sua lista
mentale?
Detto fatto aveva già il biondo tra le braccia mentre
gli stava
lasciando casti baci sulla fronte.
Non che a scuola potesse fare altro.
Quindi prese le mani di Naruto e se lo tirò dietro verso
la
porta dell'aula.
-Sasuke, cosa..
-Ti porto a casa.
-Ma.. ma non ce n'è bisogno, so da solo dov'è la
mia
casa, non ho bisogno della balia.
-Lo so benissimo dobe, ma dobbiamo recuperare il tempo perso
questa
mattina!
Mentre uscivano dalla classe il moro quasi non andò a
sbattere
contro Shikamaru nella foga della camminata e non vide, per enorme
fortuna del biondo, l'occhiolino che questo rivolse al suo amico e il
pollice alzato in segno di vittoria. Non che ce ne sarebbe stato
bisogno visto il modo in cui veniva trascinato via.
Per tutto il tragitto non parlarono, ma appena passati oltre la
porta
dell'appartamento dell'Uzumaki, il biondo si ritrovò appiccicato
alla parete del suo ingresso, con un Uchiha che si stava avventando sul
suo collo.
Non che al biondo dispiacesse.
-Teme?
-Hn?
-Sono perdonato?
-Hn.
-Per il fatto di Gaara intendo.
-Dobe. Basta che non ripeta più il suo nome. Non in
questi
momenti.
-Giusto... teme.
Per un'ora buona i due rimasero in quella stessa posizione, il
biondo
addossato al muro e il moro addossato al biondo, a scambiarsi baci, che
di casto avevano ormai poco, carezze, lappate e succhiotti, fin quando
non si gettarono esausti sul divano, restando abbracciati senza il
minimo intento di allontanarsi l'uno dall'altro.
-Dobe?
-Hn?
-Porterai davvero una copia autografata al professore?
-Hn.
Sembrava quasi che con i baci si fossero scambiati anche le
personalità visto l'invertimento di ruoli nel porre domande e
rispondere a mugugni.
-Almeno avrò un 7 assicurato.
-Probabilmente Kakashi farà finta di nulla anche col
libro in
mano.
-Puo darsi. Comunque io ho sempre un asso vincente: mio zio.
Potrei
farlo venire a scuola a convincere il prof. Ehi, non sarebbe affatto
male come idea.
-Mmm
-Cosa teme?
-Pensavo.
-A cosa teme? -Sasuke
sorrise
internamente al vedere il biondo iniziare a irritarsi alle sue risposte.
-A quanto pervertito diventarà dopo un simile incontro.
-Uh, non ci avevo pensato. Comunque hai ancora un paio di
settimane per
prepararti psicologicamente, poi il vecchio verrà qui a
trovarmi, gli farò firmare il libro e lo porterò a scuola.
-Hn.
-Già teme, hai ragione.
-Uzumaki, non mi abituerò mai abbastanza a vederti in
orario in
classe.
Il biondo non si soffermò più di tanto su quel
commento
che ormai gli veniva rivolto ogni giorno; da quando lui e Sasuke si
erano messi insieme il moro aveva continuato ad andare a prenderlo a
casa sua la mattina per andare a scuola.
Il moro, dal canto suo, aveva imparato col passare dei giorni
che
svegliare il suo ragazzo non era un'impresa facile, non tanto per la
difficoltà a svegliarlo, quanto per il muso che gli avrebbe
tenuto per la sveglia fuori programma. Aveva quindi pensato che
ammorbidendolo avrebbe mitigato la sua reazione, e così era
stato: ogni mattina gli portava la colazione e a volte la facevano
anche insieme. Naruto si era ormai abituato a questa routine e talvolta
si faceva già trovare sveglio e vestito per passare più
tempo insieme.
-Prof, lo sa che se anche lei fosse in orario qualche volta, la
sua
critica avrebbe più senso?
-Fai poco lo spiritoso Uzumaki, devo ricordarti che ho io il
coltello
dalla parte del manico fino agli scrutini finali?
Alla menzione del voto finale il biondo rivolse un ghigno molto
poco
rassicurante al professore.
-A proposito prof, lei mi deve un 7 in pagella.
-Non mi pare di aver visto alcun libro Naruto, quindi vedi di
non
inventarti cose.
-Ma io il libro ce l'ho.- E detto questo tirò fuori,
apparentemente dal nulla, una copia della "bibbia" del suo professore
che
chiunque avrebbe giurato aver visto guardare l'oggetto con occhi a
forma di cuoricini. -Ecco, guardi pure. Ho anche fatto scrivere una
dedica. E ora che mi dice?
Tutta la classe osservò come gli occhi del professore si
posassero sulla prima pagina, apparentemente leggendo quella che doveva
essere la dedica, e si illuminassero ancora di più. Poi Hatake
sollevò il viso rivolgendo un ghigno al suo alunno.
-E chi mi dice che sia originale.
-Oh no prof, non faccia il finto tonto. O mi assicura il 7 o
quel libro
se lo può scordare.
-Vorrei farti notare che io
sono il professore, io faccio
le regole e io, se voglio,
posso decidere di sequestrare questo materiale pornografico
perchè non adatto al contesto scolastico. Potrei addirittura
metterti in punizione per averlo portato.
Nessuno fece caso a come a quelle parole si fosse formato un
ghigno
divertito sul volto dell'erede Uchiha. Lui aveva avvisato il biondo che
sarebbe accaduta una cosa simile e, dopo suppliche più o meno
convincenti -ricordava ancora perfettamente come fosse stato convinto-
aveva dato qualche consiglio al ragazzo su come uscire da quella
situazione con un bel voto in pagella.
L'attenzione di tutti era invece rivolta al ghingo formatosi
sulle
labbra del
biondo, che guardava il professore come se fosse un povero idiota
prevedibile. E in effetti era esattamente ciò che era.
-Ah prof, ma vede, io avevo anche pensato di portarle una
sorpresa
propri qui, oggi stesso. Che peccato, dovrò dire a
Jiraiya-sama che non se ne fa niente.
-E' qui? O mio dio.- L'insegnante strinse gli occhi rivolgendo
uno
sguardo sospettoso al suo allievo -Non è che ti stai prendendo
gioco di me, vero?
-Non potrei mai, prof! Ovviamente prima di farlo entrare voglio
vederla
scrivere la mia valutazione, tanto fra poco la scuola finisce...
può già scriverla sulla casella del voto finale.
Completamente giocato dal suo stesso allievo, Hatake non
potè
fare altro che scrivere quel voto. Ma in fin dei conti cosa importava
falsificare un giudizio se poteva incontrare il suo idolo?
Fatto ciò, sotto gli attenti occhi della classe, il
biondo si
avvicinò alla porta dell'aula e la aprì ad un uomo.
L'uomo in questione aveva capelli bianchi e irti, raccolti sul
retro in
una coda che raggiungeva le sue gambe, aveva strani segni rossi sul
volto e un enorme neo sul naso; visto le sue rughe doveva essere sulla
cinquantina. Gli occhi di tutti si concentrarono sul suo strano
abbigliamento, in uno stile giapponese antico, e sui sandali che
calzava. Di sicuro, a prima vista, non era uno che ci stava
completamente con la testa.
Ma il professore non appariva della stessa opinione.
-Jiraiya-sama, è un onore incontrarla. Questo è
il giorno
più bello della mia vita, avere il suo libro firmato e
incontrare lei... credo davvero di essere in paradiso.
Questi tipo di discorsi andarono avanti per una mezzoretta
buona; alla
fine anche altri avevano preso gusto alla conversazione, che stava
vertendo sui metodi di riperimento del materiale, ovvero appostamenti
intensivi nei pressi di bagni pubblici, terme e palestre, e su quelli
di travestimento.
Era venuto fuori che l'uomo era riuscito a infiltrarsi in uno
spogliatoio di una piscina travestito da vado di fiori, e molti maschi
stavano adesso chiedendo consigli su come ripetere l'azione ad un
sensei molto compiaciuto.
-Scusi Jiraiya-sama, ma come ha fatto Naruto a convincerla a
venire qui?
-Oh non c'è che dire, quel ragazzo è davvero
furbo. Mi ha
promesso di presentarmi una donna sua conoscente e dovevate vedere la
sua foto: bionda e ben fornita, che altro si può chiedere dalla
vita? Del buon sakè certo, ma se non puoi condividererlo che
gusto ha? Il moccioso ha di certo buon gusto!
-Moccioso a chi vecchio pervertito?
-Naruto, modera le maniere con il grande Jiraiya-sama.
-Naaa, lascia stare Kakashi. Sono abituato a sentirmi chiamare
così. Ma questo non ti priverà da una bella ripassata
più tardi moccioso.
A vedere come il suo allievo rivolgeva una linguaccia al suo
idolo, il
professore iniziò ad avere dei sospetti: quei due si parlavano
con un po' troppa confidenza per i suoi gusti.
-Scusate, ma come vi siete conosciuti?
-Non ve lo ha detto?- Lo scrittore si rivolse con occhi
sorpresi verso
il professore e gli alunni che lo guardavano con occhi sospettosi
-Naruto è mio nipote.
Il biondo sentite quelle parole pensò che fosse arrivato
il
momento di scappare; di certo il suo professore non avrebbe preso bene
la notizia di essere stato giocato e gli avrebbe scatenato contro la
sua ira.
Quindi si voltò in direzione della porta e
cominciò a
camminare in punta di piedi sperando di farla franca. Cosa che
puntualmente non avvenne.
-NARUTO! Dove pensi di scappare?
Lui e Naruto stavano camminando verso casa; ormai avevano preso
l'abitudine di fare un pezzo insieme prima di separarsi per
approfittarne e parlare. O meglio Naruto parlava e lui faceva sì
con la testa ogni tanto, quando pensava che ci stesse meglio.
Quel giorno era particolarmente allegro: il dobe aveva tentato
di
incastrare il professore, e in parte c'era anche riuscito, ma il
momento in cui Kakashi aveva iniziato a lanciargli dietro i libri di
testo per essere stato fregato era stato impagabile.
-Dobe, pensavi davvero di farla franca?
-Zitto teme. Non credevo che Kakashi avesse tanta forza nelle
braccia,
ma
almeno ho rimediato un 7.
Quel giorno però non tirava aria di chiacchere.
Da qualche giorno stava pensando di rendere la sua relazione
con il
ragazzo ufficiale presentandogli la sua famiglia. Certo sapeva che la
cosa non sarebbe stata facile: sebbene contasse sul fatto che suo padre
non era quasi mai a casa, era scontato che Itachi ci sarebbe stato, e
di
questo non era molto contento.
Non sapeva come avrebbe potuto reagire se gli avesse portato
davani
Naruto visto che non aveva mai portato nessuno a casa, suo fratello
aveva un carattere fin troppo strano.
E sua madre sarebbe andata in brodo di giuggiole, non voleva
neanche
pensarci.
Questo se le cose andavano bene, altrimenti i suoi parenti
avrebbero
potuto entrare in modalità protettiva e far scappare il dobe.
Ma comunque doveva tentare la sorte e portare Naruto a villa
Uchiha.
Con questa nuova determinazione afferò il polso del
biondo
facendolo fermare e guardandolo negli occhi.
-Dobe, penso che sia il caso che tu incontri la mia famiglia.
E con un ghino sul volto, l'erede Uchiha si allontanò
dal
compagno, lasciandolo immobile come una statua sul ciglio del
marciapiede.
Quindi Sasuke ha chiesto a Naruto
di conoscere i suoi genitori; come
andrà l'incontro? Naruto riuscirà a sopravvivere ad un
pomeriggio in mezzo agli Uchiha o scapperà a gambe levate dopo
dieci minuti?
Tra le varie cose mi sono accorta
che nello scorso capitolo ho parlato
di Jiraiya come il nonno, e non lo zio, di Naruto, scusate ma è
stata una svista; provvederò a correggere il prima possibile.
E adesso che mancano *conta sulle
dita della mano* davvero pochi
capitoli e che ho già finito di scrivere la fiction (anche se a
grandi linee) posso
garantire aggiornamenti regolari.
Tra l'altro col prossimo capitolo
torniamo nel vivo dell'azione, con
nuovi sviluppi riguardo la malattia di Naruto.
ryanforever: dai, in fin dei conti i voti ci
stanno tutti: Naruto
partiva avvantaggiato con un libro scritto da un proprio parente,
mentre per quanto riguarda gli altri... io non ce li vedevo proprio a
leggere l'Icha Icha! E hai visto che Naru è riuscito a
infinocchiare il teme proprio come glielo avevano suggerito i suoi
amici?! XD
1_tenera_ragazza_morta: Sasuke si è arrabbiato per
una
stupidaggine è vero, ma in fin dei conti è il tipico
comportamento Uchiha; e poi in questo capitolo si fa perdonare
considerando come viene abbindolato da Naruto ihihih!!!
Ciao!
ile
chan: la situazione come
hai potuto leggere si è risolta
velocemente, è bastato che Naruto facesse due minuti gli
occhioni colpevoli che Sasuke è entrato in stato "mamma
chioccia" e l'ha preso sotto la sua ala perdonandolo e facendogli le
coccole. Realmente un figlio di buona donna!
Baci e alla prossima.
marynana89: Naruto nello scorso capitolo
ghignava per un ottimo motivo,
ebbene sì, quei tre hanno messo su un piano geniale per far
capitolare Sasu e lui c'è cascato come un fesso! Poi adesso per
scoprire come va a finire tutta la storia non manca molto, solo qualche
altro capitolo, quindi aspetta aspetta... XD
SugarHunter: in effetti lo scorso capitolo era
pesantuccio,
considerando la scoperta della malattia e che Naruto rischia di
morire... anche questo capitolo è leggero leggero, ma dal
prossimo torno con le cose pesanti! Ciao
Lovy
chan: il piccolo Naru in
effetti è molto malato, ma chi
dice che l'autrice ha buon cuore *sghignazza!*... e riguardo il teme
sì, a volte è davvero più bambino del biondo,
basta vedere i suoi comportamenti e i suoi piani "geniali"!!
Alla prossima!
Lily
Evans 93: gli intermezzi
sono stati necessari: si doveva
alleggerire un po' l'atmosfera e far intendere che il tempo passava,
anche perchè non posso scrivere di giorno per giorno.. comunque
Naruto è riuscito a fregare Kakashi e si è pure beccato
un bel voto, da invidiarlo!!
Baci!
mikkabon: Sasuke preso per il culo nello scorso
capitolo era niente in
confronto a questo; il biondo è riuscito a fregarlo e fargli
venire pure i sensi di colpa grazie ai consigli dei suoi amici (devo
dire che mi sono divertita un mondo a scrivere di come ha raggirato
l'Uchiha!). Alla prossima.
Ginny
Uchiha: sinceramente anch'io
vorrei aver avuto un prof come
Kakashi... mi immagino che non avrebbe fatto niente in classe pur di
leggere quei suoi libri XD. E poi ho continuato nella serie degli
avvenimenti impossibili: da Naruto che prende un voto più alto
del moro, al dobe che prende per i fondelli il teme! E' stato
esilarante scriverlo!
Ciao!!!
|
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Capitolo 13 *** Un Uchiha fa paura, tre poi... ***
Dolce Bugia_chapter 13
Un Uchiha fa paura, tre poi...
Fu con trepidazione che Naruto varcò il portone di villa
Uchiha.
Ciò che colse a prima vista dopo aver attraversato un
piccolo
giardino fu un alto muro bianco in cui si incastravano pochissime
finestre e una porta di legno scuro. Sapeva chi si trovava dietro
quella porta, cioè quei parenti del suo ragazzo su cui doveva
fare buona impressione.
Cosa più facile a dirsi che a farsi.
Sebbene Sasuke lo avesse rassicurato più volte che sua
madre
era
una persona gentile e accogliente, che suo fratello aveva solo il
piccolo difetto di essere un essere inutile e rompiballe e che suo
padre non sarebbe comunque stato a casa, Naruto non si sentiva
tranquillo.
E come poteva sentirsi tranquillo quando non sapeva neanche se
i
parenti del moro sapessero che a lui piacevano i maschi. Chiederlo al
ragazzo era ovviamente fuori questione, avrebbe rivelato la sua
tensione e l'altro lo avrebbe senza dubbio preso in giro.
Quindi non aveva altra scelta che aspettare e vedere come
sarebbe
andata la cosa.
Nuovamente colto dal panico attraversò anche l'ultima
porta
che
lo separava dalla metaforica gabbia dei leoni. All'interno
dell'edificio c'era un lungo corridoio su cui si aprivano varie stanze;
come fuori i colori predominanti erano il bianco e il marrone del
pavimento a parquè. Certo doveva dire che questi Uchiha
così a prima vista non sembravano avere tanta
originalità.
Si lasciò docilmente trascinare da Sasuke per i vari
corridoi
fino a giungere di fronte ad una porta chiusa.
Il lieve esitare del ragazzo lo preoccupò un po'; e meno
male
che non c'era niente da temere!
-Sasuke...
-Hn?
-Li avevi avvisati che venivamo qui?
-Hn.
Tradotto: sì.
-E lo sanno che sei gay, vero?
Sperò seriamente che la tensione non trapelasse dalla
sua
voce.
Perchè cavolo aveva fatto quella domanda quando si era
riproposto di non comportarsi da idiota cacasotto? Ebbe veramente paura
quando il moro si voltò verso di lui e lo guardò con uno
sguardo divertito. Ecco lo sapeva che finiva così, adesso ci
stava un bell'insulto.
-Dobe.
Visto? Almeno aveva capito dalla sua espressione -più o
meno-
che i suoi parenti lo sapevano. Un peso in meno.
-Allora perchè non entriamo teme?
Silenzio da parte dell'altro. E nessun movimento.
-Teme?
-Itachi.
-Cosa..? Che c'entra tuo fratello adesso?
-Non ascoltare quello che dice.
Detto ciò aprì con un gesto secco la porta
impedendo
al
biondo di chiedere delucidazioni sulla sua ultima frase.
La vista che lo attendava gelò Naruto. In quella stanza,
che
poi
era una specie di salotto, sedevano su un divano un ragazzo e una
donna. E fin qui tutto bene, se non fosse stato che i due erano la
copia sputata di Sasuke.
Mentre si avvicinavano e l'effetto bomba terminava notò
con
suo
sommo piacere che alcune differenze c'erano: avevano entrambi i capelli
lunghi raccolti in una coda, lui poi aveva delle occhiaie come se non
avesse dormito bene la note passata e l'espressione di lei era
più dolce e rilassata. Per il resto erano tutti e tre spiccicati.
Osservò con attenzione come i due si alzassero dalla
loro
seduta
e lo guardassero. Forse il termine guardare non era il più
appropriato. Sondare, scandagliare, esaminare... già meglio,
solo che lo stavano facendo apertamente e la cosa lo iniziava a mettere
a disagio. Ci mancava soltanto un vero e proprio interrogatorio ed era
a posto!
Fortunatamente Sasuke doveva essersi accorto dell'aria pesante
che
cominciava a tirare perchè si sbrigò a fare le
presentazioni e così si misero tutti seduti, lui e il moro sul
divano, Itachi e sua madre su della poltrone.
-Allora Naruto- cominciò la voce dolce della donna -come
vi
siete conosciuti tu e mio figlio?
Se l'era inventato o c'era stata una scintilla di
territorialità
in quelle parole?!
-Andiamo a scuola insieme, signora; nella stessa classe.
-Oh, chiamami pure Mikoto.
Ah, certo, adesso faceva pure la gentile. Chiamami pure Mikoto, che amore di madre!
Annuì con fare accondiscendente.
-E da quanto è che vi frequentate?
Il biondo si voltò verso Itachi e rispose, al suo fianco
Sasuke
iniziava ad essere teso per le domande.
-Bevi?
-No.
-Fumi?
-No.
-Non ti sei neanche mai fatto una canna?
-No!
Naruto iniziava davvero a disperarsi. Quella presentazione
stava
velocemente diventando un terzo grado peggiore di ogni suoi incubo.
Avrebbe quasi scommesso che quei due si fossero preparati le domande in
anticipo visto come si alternavano a porle.
-Hai avuto altre storie prima di mio figlio?
-No.
-Sei vergine?
Il suo "Cosa?"
scandalizzato
venne scavalcato d'intensità dall'"Itachi" esplicitamente minaccioso e
ringhiato di Sasuke.
L'Uchiha minore se ne era stato per tutto il tempo in silenzio,
con
il
nervosismo che aumentava in modo esponenziale per ogni domanda che
veniva rivolta al suo ragazzo.
Infatti poteva ritenere normale chiedere dove si erano
conosciuti e
da
quando stessero insieme -e già lì si sconfinava nel
personale-, le domande su fumo e bere erano state tollerate davvero
molto difficilmente, ma una domanda sull'attività sessuale del
biondo era oltre ogni limite. Quindi si era trovato costretto a
intervenire. E per fortuna Naruto lo aveva afferrato per il braccio
impedendogli di gettarsi contro quella sottospecie di parente che si
ritrovava, al diavolo il suo buon nome!
-Itachi caro, non ti pare di avere un po' esagerato?
Esagerato?! Ma Mikoto cara come può pensare che una
domanda
del
genere avrebbe mai potuto infastidirlo? In fin dei conti tutti i giorni
gli chiedevano se era un alcolizzato, un drogato o una puttana!
Ma se il biondo rimaneva comunque in uno stato di calma zen
meditativa,
il moro sembrava aver perso ogni sua capacità di
calma, tanto che si alzò irritato dal divano e rivolse uno
sguardo tagliente ai suoi familiari.
-Se avete finito la vostra chiaccherata "amichevole", noi ce ne
andiamo.
-Oh caro, non andate. Forse ci siamo fatti prendere un po'
troppo la
mano.
-Nostra madre ha ragione. Non è mai capitato che tu ci
presentassi il tuo ragazzo...
Sasuke sembrò ponderare attentamente le loro parole
perchè poi annuì con la testa e lentamente si rimise
seduto.
-Ma alla prima domanda sbagliata ce ne andiamo.
Con questo iniziarono una nuova serie di domande più
adeguate
all'occasione e poste più gentilmente, che fecero rilassare i
due ragazzi.
Il biondo in particolare si rese conto che la signora Uchiha
era
realmente una persona gentile e che si era sbagliato nel suo primo
giudizio; nei confronti di Itachi... beh, quello era di certo un
personaggio particolare.
Non era da tutti comportarsi freddamente riuscendo a inserire
nelle
conversazioni battutine sarcastiche o frecciatine verso il fratello
senza sembrare palese. E vogliamo parlare delle unghie smaltate? Quale
maschio sano di mente si sarebbe tinto le unghie di quel colore?! E il
mascara? Perchè quelle ciglia non era così spesse
naturalmente, di questo ne era certo.
Ma dopotutto questa era la famiglia Uchiha, a loro tutto era
concesso.
-Allora Naruto- quell' "allora" fece preoccupare il ragazzo che
vedeva
all'orizonte una nuova domanda sulla sua vita da parte della padrona di
casa -che intenzioni hai per il futuro? Suppongo ti iscriverai
all'università il prossimo anno.
Quale domanda poteva essere più innocua che una sui
progetti
futuri? Ovviamente la signora Mikoto non aveva cattive intenzioni
quando aveva dato voce ai suoi pensieri, e di certo non si era
aspettata un così rapido calo della temperatura della stanza.
Una rapida occhiata ai due giovani bastò per capire che la nuova
temperatura era dovuta a loro.
Il biondo aveva perso completamente il sorriso -se considerava
anche
quello nervoso che aveva prima come tale- e aveva adesso un'aria
malinconica e Sasuke lo osservava preoccupato.
Scambiò una rapida occhiata con l'altro suo figlio, che
osservava ora i due sul divano con un chiaro punto interrogativo
disegnato sulla faccia, ora lei.
-Non ho dei veri progetti, mi spiace.
Mikoto non si aspettava neanche che il ragazzo rispondesse a
quel
punto
quindi, quando quello effettivamente parlò, le venne quasi
automatico chiedere il perchè dell'assenza di progetti in un
ragazzo tanto giovane, ma l'occhiata di suo figlio la fermò. Era
uno sguardo che le prometteva che se ne sarebbero andati in
quell'istante e che poi non le avrebbe più rivolto la parola se
si fosse azzardata ad indagare su quell'argomento.
E lei non aveva alcuna intenzione di perdere un figlio.
-Perchè non ci parli un po' della tua famiglia?
Altra ondata di gelo. Ma questa volta sospirò sollevata
per
non
essere stata lei ad averla causata.
-I miei sono morti, adesso vivo con mio zio.
Ah.
-Oh tesoro, mi dispiace. Itachi di certo non voleva..
-Stia tranquilla Mikoto, non è niente -il sorriso del
ragazzo
la
rassicurò un po'- capita a tutti di dire cose del genere.
Lanciò un'occhiata a suo figlio, che aveva abbandonato
la
posa
rigida di pochi secondi prima e si era nuovamente rilassato e aveva
preso una mano del biondo tra le sue.
Passarono un paio di ore in cui i quattro parlarono di varie
cose
-puntando ad argomenti innocenti- presero il thé e i pasticcini
come una "ordinaria" famiglia borghese e in cui i due Uchiha più
grandi osservarono il rapporto tra i due ragazzi giungendo alla
conclusione che straodinariamente il loro piccolo Sasuke si era finalmente
innamorato e che ancora più straordinariamente aveva trovato
qualcuno che lo amasse di rimando.
Fu con il sorriso sulle labbra che lei e Itachi accompagnarono
i due
alla porta. Sasuke si era offerto di riaccompagnare il suo ragazzo a
casa ed era riuscito a convincerlo anche se solo dopo un'infinita serie
di botta e
risposta che aveva lasciato sbalorditi i più grandi per la
familiarità con cui i due ragazzi si parlavano e -strano a
dirsi- si
offendevano.
-Naruto torna presto a trovarci, mi ha fatto davvero piacere
conoscerti.
-Concordo; senza contare che non credevo di trovare qualcuno
che
facesse reagire il mio otouto più di me. Tra l'altro ti prometto
che non farò nessun'altra domanda sul sesso.
Un Naruto rosso pomodoro per l'imbarazzo si voltò verso
di
loro
e tentò di rispondere tra una risata nervosa e l'altra.
-Uhm, certo tornerò. Conoscervi è stata davvero
un'esperienza... costruttiva.
Detto questo la donna osservò il ragazzo e Sasuke
avviarsi
verso il cancello
mentre si scambiavano sorrisi. Questo fino a quando il biondo non
perse tutto
il colore che aveva in volto e nel giro di pochi secondi cadde a terra
svenuto.
L'avevo promesso o no? Naruto si
è sentito male e da adesso
torniamo a portare completa attenzione alla sua malattia. Nel prossimo
capitolo poi verrà fuori la storia della loro relazione e si
vedranno le reazioni delle persone intorno a loro.
E passiamo a rispondere ai
commenti:
Lily
Evans 93: me felice che
il capitolo scorso ti sia piaciuto. Era
logico che Kakashi si sarebbe vendicato, anche se poi ha tirato solo un
libro dietro a Nacchan... In questo capitolo invece Naruto non è
stato per niente fortunato, prima il terzo grado e poi lo svenimento...
Spero di risentirti e al prossimo capitolo.
ryanforever: il 7 in pagella se lo è
proprio sudato
eheh..comunque come hai visto conquistare la simpatia della famiglia
Uchiha non è una cosa facile, poverino gli hanno chiesto di
tutto di più..!Ciao.
marynana89: ovviamente se a Naruto le cose
fossero andate tutte bene non sarebbe stato lui... e io non mi ci sarei
neanche divertita! Poi hai visto che gli Uchiha e il biondo non sono
andati subito d'accordo? Prima Naruto ha dovuto subire un vero e
proprio terzo grado!!! Baci e alla prossima
SugarHunter: Sasuke è cotto del
biondino, ecco perchè gli ha fatto conoscere la famiglia altro
che semplice cotta! Probabilmente fosse per lui non lo mollerebbe
neanche un secondo. Comunque complimenti per il tuo presentimento,
c'avevi proprio azzeccato che Naru si sarebbe sentito male dagli
Uchiha. Ciao e alla prossima
ile
chan: la storia si
sviluppa proprio intorno alla malattia del biondo, quindi era
necessario che prima o poi ci si avvicinasse all'operazione e che Naru
iniziasse a stare male. Sai che mi piace la tua mente bastarda? Far
morire Naruto... sarebbe divertente! Ma poi mi ucciderebbero tutte...
quindi, non potendoti dire niente in anticipo, ti invito ad aspettare
il finale *ghigna*. XD
shinku66: Sasuke non potrebbe proprio
definirsi "teme" se non fosse megalomane e geloso, e io aggiungerei
pazzo, ma temo che non gli farò eliminare nessuno (per quanto mi
divertirei a farglielo fare!); senza contare che nello scorso capitolo
era anche stupido visto come si è fatto fregare da Naruto!!!
Riguardo l'incontro del biondo con la famiglia del teme hai visto come
è andata, povero Nacchan *scuote la testa*... prima le domande e
poi mi è svenuto... Comunque baci e alla prossima.
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Capitolo 14 *** Come il mondo prese la notizia: l'Uchiha è gay?! ***
Dolce Bugia_chapter 14
Come il mondo prese la notizia: l'Uchiha
è gay?!
Quando aprì nuovamente gli occhi vide bianco.
O meglio vide quello che doveva essere un soffitto bianco. Poi
sentì l'odore di disinfettante e il suo cervello collegò
fra loro i dati fornitigli. Era in ospedale.
Cercò di fare mente locale. Come diavolo c'era finito in
ospedale? Ricordava Sasuke... Sasuke gli aveva chiesto di incontrare la
sua famiglia... lui era andato a villa Uchiha... le domande! Gemette
lievemente al ricordo delle domande che gli erano state poste. Quale
famiglia sana di mente chiede delle esperienze sessuali degli estranei?
Magari era un loro biglietto da visita "Salve, famiglia Uchiha. Lei
è vergine, vero?"... di certo sarebbe stato originale.
Comunque non spiegava cosa ci stava facendo in ospedale.
Provò a
riconcentrarsi su i suoi ultimi ricordi. La merenda... le domande sul
futuro, fece una smorfia; le domande sulla sua famiglia... poi
nient'altro.
Aspetta... ricordava che se ne stavano andando e che aveva
avuto un
giramento. Forse era stato a causa di quello, però più ci
pensava più le testa gli diventava pesante.
Decise di cambiare attività, un mal di testa non era il
massimo
appena svegli.
Iniziò a guardarsi intorno: era in una stanza piccola,
dalla finestra che dava all'esterno proveniva pochissima luce, quindi
doveva essere già
notte; dall'altro lato, sulla poltrona, c'era suo zio addormentato.
Dovevano averlo chiamato dai suoi vagabondaggi di lavoro.
Cercò di mettersi seduto, e una nuova fitta alla testa
lo
colpì facendolo gemere rumorosamente. Questo svegliò
l'uomo.
-Naruto! Come stai figliolo?
Cercò di rispondere ma si accorse di avere la gola tanto
secca
da fargli male. Suo zio sembrò capire al volo visto che gli
porse un bicchiere d'acqua.
-Sto...bene. Sasuke?
-Il moccioso è nella sala qua fuori insieme ai suoi
familiari.
Li hai fatti preoccupare tutti parecchio.
-Mi spiace.
-Lo so; vuoi che te lo chiami? Così potete scambiarvi
qualche
bacetto?
Rivolse uno sguardo stravolto a suo zio. Chi aveva osato dirgli
della
loro relazione, lo avrebbe preso e strangolato a morte. Jiraiya rise di
lui a vederlo con un'espressione così omicida e colpevole allo
stesso tempo e andò a chiamare il moretto.
Quando aveva scoperto che quello era il ragazzo di suo nipote
poche ore prima
si era sentito tradito dal proprio sangue. Come osava quella peste
abbandonare la retta via, quella che lui gli aveva tanto estrenuamente
descritto come decorata di bei fondoschiena tondeggianti e altrettanto
tongeggianti -e prosperosi- seni? Ma ad uno sguardo un po' più
attento del ragazzo aveva dovuto ammettere dentro di sè che
almeno suo nipote aveva gusto! Se anche lui fosse stato tipo da uomini
non avrebbe aspettato un attimo a chiamarlo "bel pezzo di figliolo" e a
dargli una pacca sul sedere. Ah, la gioventù.
Quando Sasuke entrò nella stanza Naruto si era ormai del
tutto
ripreso e lo aspettava con un enorme sorriso in volto.
-Mi hai fatto preoccupare dobe.
-Scusa.
Il sorriso era già sparito.
-Per fortuna stai meglio.
Detto questo lo avvolse in un abbraccio. Naruto, da parte sua,
decise
di seguire il consiglio di suo zio e staccò da sè l'altro
abbastanza da cambiare l'angolazione della testa e dar vita ad un bacio
appassionato fatto di denti e lingua.
Così li trovarono la madre e il fratello di Sasuke che
erano
venuti e informarsi della sua salute.
Quando, ancora insieme a Sasuke, vide entrare nella stanza la
dottoressa Tsunade e suo zio capì che dovevano parlare
seriamente.
-Salve dottoressa.
-Ciao mocciosetto. E vedo che hai anche il poppante Uchiha,
qualche
lamentela oggi piccolo?
Sasuke rivolse alla donna uno sbuffo e voltò la testa di
lato
stizzito. E adesso cosa gli prendeva? Si stava comportando come un
bambino capriccioso a cui avevano appena sottratto il lecca lecca.
-Ma che diavolo...?
-Lascia stare Naruto, è una vecchia storia- questo lo
rese
ancora più curioso -adesso dovremmo parlare. Vuoi
che lui- cenno col capo verso il moro -resti?
-Sì- Ovviamente voleva che Sasuke restasse, sia
perchè
era il suo punto di forza e il suo ragazzo sia perchè tanto gli
avrebbe riferito tutto più tardi, quindi che scopo avrebbe avuto
ripetere la stessa storia?
La donna entrò in "modalità medico", cosa che
accadeva
solo in quei momenti, e cominciò a parlare:
-Questa volta lo svenimento è durato molto e mentri eri
ancora
in stato di incoscienza, abbiamo provveduto a nuove analisi; ora, i
risultati non sono ancora pronti ma la situazione la conosciamo tutti
qui. Il tumore continua a aumentare e non c'è più tempo
da aspettare per l'operazione, e per farla mi serve la firma di tuo zio.
Detto questo la donna tacque e il silenzio avvolse la stanza.
Il
biondo sapeva fin troppo bene che suo zio avrebbe firmato, gli aveva
già detto chiaro e tondo che qualunque possibilità di
salvarlo lui l'avrebbe sfruttata e questa era l'ultima che aveva.
Si ricordava ancora i litigi che avevano fatto, lui che
insisteva per
non provare neanche e suo zio che affermava che se costretto l'avrebbe
obbligato. Non che lui non volesse tentare, questo era certo, ma cosa
sarebbe successo se l'operazione non fosse andata a buon fine? Tutti,
compresi lui e suo zio, ci sarebbero rimasti male e sarebbero caduti
ancor più in depressione a causa delle speranze infrante.
Alla fine il vecchio aveva avuto la meglio, dopo delle
settimane, e lui
non aveva potuto far altro che accettare la cosa.
-Quando avverrà l'operazione?
-Considerando lo stato del tumore il prima possibile, e dovrai
rimanere
in ospedale già da alcuni giorni prima. Non più tardi
della fine della prossima settimana.
La fine della settimana seguente. Dio, questo voleva dire che
gli
rimaneva davvero poco, e doveva fare tante di quelle cose... E il tutto
senza davvero poter sperare di farcela.
Doveva pensare al peggio, fare ciò che voleva fino ad
allora
come se fosse stato sicuro di non farcela, perchè non avrebbe
realmente potuto sopportare anche solo l'idea del dolore per gli altri
se l'operazione non avesse funzionato.
-Tsunade, quante probabilità ci sono che ce la faccia?
La donna lo fissò direttamente negli occhi. -Non molte,
ma
tenteremo fino alla fine.
* * *
Quando Naruto potè ritornare a casa passò la giornata a
pensare ai suoi amici e a come avrebbero preso la notizia della sua
imminente operazione.
Shikamaru conosceva più profondamente i dettagli del suo
tumore
e sapeva a cosa andava incontro, quindi era mentalmente preparato
all'idea che sarebbe stato operato prima o poi. Ma non sapeva quanto
questo prima era vicino. Probabilmente quando gli avrebbe detto tutto
avrebbe insistito per venire in ospedale quel giorno e poi si sarebbe
comunque addormentato su una delle sedie della sala d'attesa, come era
tipico di lui.
Kiba al contario avrebbe dato di matto alla notizia e avrebbe
cominciato a urlargli contro quanto era stato stupido a non dirgli
niente, forse gli avrebbe dato anche un paio di pugni e il giorno
dell'operazione avrebbe preso a camminare su e giù per i
corridoi in preda all'ansia.
Gaara era informato sulla necessità dell'operazione, ma
doveva
comunque dirgli che doveva farla a breve; ecco, dirgli quando l'avrebbe
fatta lo preoccupava un po', quel ragazzo aveva strane reazioni, nel
senso positivo ovviamente, ma non riusciva a prevederle: forse sarebbe
diventato violento oppure si sarebbe addolcito -per quanto potesse
usare quella parola per lui.
E Sasuke... Dio, come poteva pensare che aveva solo qualche
altro
giorno a disposizione per stare con lui? Non voleva lasciarlo, per
nessun motivo eppure non è che avesse un'ampia gamma di scelte.
E pensare che il moro era riuscito a incastrarlo a uscire, se allora
fosse stato inteligente gli avrebbe risposto un secco "no" e avrebbe
continuato quel poco di vita che gli restava.
E invece no, lui doveva per forza agire come un idiota
sentimentale e
cosa aveva ottenuto adesso? Niente. Certo avevano passato insieme dei
momenti meravigliosi, ma con quale risultato se poi lui non poteva
più stare insieme al ragazzo e Sasuke soffriva per la sua morte?
Era stato uno stupido.
Stupido, stupido e ancora stupido.
Adesso che aveva compromesso entrambi cosa poteva fare? Sebbene
fosse
una domanda retorica si rispose da solo: sarebbero andati fino in
fondo, in tutti i sensi. A quel punto era davvero l'unica cosa che
potessero fare.
La mattina dopo, entrato in classe insieme a Sasuke, aveva in
mente un
piano ben preciso: dichiarare il moro come sua proprietà.
Certo ciò che aveva deciso di fare avrebbe creato
scalpore e il
teme si sarebbe infuriato, ma chi se ne fregava! Adesso lui doveva solo
aspettare che la classe fosse piena e che le due tentatrici del
suo ragazzo facessero la loro mossa, poi entrava in scena lui.
Il suo momento venne durante una pausa fra le lezioni. Sakura e
Ino si
erano nuovamente attaccate alle braccia del moro e se lo stavano
litigando in quella posizione, impedendogli di muoversi e andarsene.
Naruto raggiunse il gruppetto, posizionandosi alle spalle del
malcapitato e mise su il sorriso più finto che fosse in grado di
fare.
-Sakura-chan, Ino che cosa stavate facendo di bello?
Una frase casuale, ma talmente fasulla che fece tendere tutti i
muscoli
di Sasuke che iniziò a domandarsi cosa avesse in mente quel dobe.
-Stavo dicendo a Ino che Sasuke-kun oggi ha un appuntamento con
me.
-Non inventarti storie fronte-spaziosa, Sasuke-kun
uscirà con me.
-No, con me.
-No di certo, come potrebbe uscire con te quando può
avere me?!
Le due ragazze avevano cominciato ad urlarsi contro attirando
così gli sguardi dei compagni di classe, il tutto seguendo
perfettamente -più che per fortuna che per una vera e propria
programmazione degli eventi- il piano del biondo, che in quel momento
stava sfoggiando il ghigno del "perfetto piccolo sadico".
-Ma come ragazze... non lo sapevate che Sasuke è
già
impegnato?
Oh, questo sì che attirò l'attenzione di tutti.
Se anche
prima qualcuno seguiva il battibecco distrattamente adesso era
completamente concentrato sulla scena: era cosa da tutti i giorni
vedere le due ragazze provarci col moro, non lo era invece scoprire che
lo stesso moro fosse già sentimentalmente coinvolto.
Senza contare che le due ragazze stavano ancora guardandolo con
aria
sconvolta, del tutto dimentiche delle braccia che ancora stringevano.
Nelle loro menti solo una domanda: chi aveva osato toccare il
loro
Sasuke-kun?
E l'ingenuo biondino che avevano davanti era stato
immediatamente
elevato al ruolo di informatore.
-Chi? E' Hinata vero?
La rosa si voltò di scatto verso una ragazza dai lunghi
capelli
neri e occhi chiari che stava seguendo la scena imbarazzata; sentendosi
oggetto dell'ira delle due ragazze si sbrigò a scuotere la testa
in segno di diniego.
-Secondo me è Ten Ten.
La ragazza, chiamata in causa, alzò le mani in segno di
resa e
cominciò a ripetere come un mantra "nonsonoio nonsonoio...".
Le due allora tornarono a guardarsi in cagnesco e rivolsero
qualche
occhiata al moro, che nel frattempo si era girato e stava guardando
Naruto con un espressione per loro indecifrabile, ma che in
realtà per un osservatore attento come il biondo significava un
"che cazzo stai facendo?" e una minaccia di dolore contemporaneamente.
Fu allora che nel cervello delle ragazze qualcosa
scattò. Il
biondo.
Il biondo sapeva!
-Naruto! Dimmi chi è.
Naruto allora smise di guardare il moro e alzò lo
sguardo su di
loro, un sorrisetto compiaciuto sulla faccia.
-Lo volete davvero sapere?
Al movimento affermativo delle due il suo sorriso si fece
malizioso e
abbassò la testa abbastanza da lasciare un bacio sulle labbra
dell'Uchiha.
Nella classe, dopo quel gesto, avvennero le reazioni più
disparate: Ino osservò a occhi sgranati i due, Sakura era sul
punto di piangere e il resto della classe era diventata come di pietra.
Dopo qualche minuto la situazione non era ancora migliorata
molto,
tranne nel fatto che la rosa adesso stava effettivamente piangendo, e
fu sbloccata solo dall'entrata in scena del professore.
Il resto delle lezioni, quella mattina, trascorsero nel
più
assoluto silenzio.
Alla fine della giornata, quando tutti si apprestavano a uscire
dalle
aule, non si sapeva come, ma la notizia che Sasuke Uchiha e Naruto
Uzumaki stessero insieme era già sulla bocca di tutti e a giro
per i corridoi, e le fangirl depresse andavano in giro a chiedersi come
fosse stato possibile per loro non notare nessun dettaglio sul vero
orientamento sessuale del loro idolo.
E anche questo capitolo è
terminato. Siamo entrati nel vivo dell'azione (per così dire) e
adesso al biondo non restano che pochi giorni prima dell'operazione.
Ringrazio infinitamente tutti quelli che continuano a seguire la storia
(ormai siamo alla fine!), quindi grazie a chi l'ha inserita tra le
preferite (68), seguite (87), ricordate (2), chi legge e commenta.
Oggi però sono un po' troppo di fretta e non ce la faccio a
rispondere ai commenti, sorry... ho avuto a malapena il tempo di
postare il capitolo.
Comunque ci sentiamo alla prosima!!!
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Capitolo 15 *** Scalda i ferri doc! ***
Dolce Bugia_chapter 15
Scalda i ferri doc!
-Naruto- Lui e il biondo si trovavano seduti sul divano
dell'appartamento di questo, appoggiati l'uno all'altro e intenti a
guardare svogliatamente la televisione -perchè lo hai fatto?
-Cosa teme?
Il dobe però quel giorno sembrava essere più
lento del
solito a collegare i fatti perchè, sinceramente, quando
distruggi
l'immagine eterosessuale di un ragazzo nell'immaginario collettivo
della popolazione femminile della scuola e qualcuno ti chiede di
spiegare un'azione non puoi collegare le cose, no? Ma in fin dei
conti il soggetto in questione era Naruto Uzumaki, era logico che non
ci potesse arrivare.
-Oggi, in classe.
-Ah.
Squilli di trombe, il dobe aveva capito!
-Mi sembrava una cosa carina far sapere che sei occupato, tutto
qui.
-Una cosa..carina?
-Meglio definirla tenera?
-Stupida più che altro. Hai idea di cosa faranno quelle
ragazze
adesso? Prega che non diventino yaoi-fan o te la faccio pagare.
-Di cosa hai paura teme? Al massimo iniziano a seguirti con la
macchina
fotografica!
Stupido dobe. Lui davvero non sapeva di cosa erano capaci
quelle pazze
scatenate! Una volta ne aveva trovato un gruppo ad aspettarlo davanti
al portone di casa ed era stato costretto ad entrare dalla porta dei
domestici -tra l'altro dovendo sopportare un mese di prese in giro da
parte di suo fratello che aveva visto tutta la scena- e un'altra aveva
scoperto una piccola telecamera nell'armadietto in palestra, messa
lì con la speranza di vederlo spogliarsi.
Adesso che quell'idiota aveva fatto una cosa simile doveva
stare
attento e controllare in camera sua se c'erano state messe telecamere o
microfoni per spiare la sua vita sessuale. Essere seguiti con la
macchina fotografica sarebbe stato un sogno a confronto!
-Teme?
-Hn.
-Fra un paio di giorni dovrò andare in ospedale e
pensavo...
-Non l'hai ancora detto ai tuoi amici?
-No.. comunque non volevo parlare di questo.
-Di cosa allora?
-Beh ecco... sai tu e io... potremmo... beh.. insomma...
-Dobe parla chiaro.
Ma a quanto pareva non era destino che riuscisse a capire cosa
Naruto
voleva dirgli perchè il campanello suonò interrompendoli,
dall'altro lato della porta Kiba, Shikamaru, Sakura e Ino.
Per Sasuke la giornata non poteva davvero andare meglio!
-Ehi Naruto, ma che ti è preso oggi?
Il biondo scosse le spalle come dire che non era niente di che,
che la
cosa a Kiba fosse sufficiente o meno in quel momento non gli
interessava. Era stato interrotto mentre cercava di spiegare al moro
che voleva fare sesso con lui prima dell'operazione e quei quattro
guastafeste erano entrati in scena nel momento più sbagliato.
Senza contare che doveva dire ai suoi due amici dell'operazione
che
avrebbe fatto di lì a pochi giorni e non poteva neanche
approfittare di quell'occasione visto che c'erano le due ragazze, che
se ne stavano correntemente sedute ai lati del suo ragazzo. Per loro fortuna
avevano evitato di aggrapparglisi addosso, ma il loro sguardo perforava
la sua testa continuamente. Che fossero venute a chiedere spiegazioni?
Eppure la dimostrazione pratica sarebbe dovuta bastare.
Sasuke continuava a guardarlo divertito spostando di tanto in
tanto gli
occhi per controllare che quelle due non gli si avvicinassero troppo,
come a dire che essendo sua la colpa lui doveva rimediare a quel guaio.
Che gran bastardo!
Comunque finche le ragazze non parlavano non c'erano troppi
problemi.
-Naruto-kun.
Dio, ma perchè pensava? Non appena la sua mente si
accorgeva di
un dettaglio che andava troppo bene qualcuno provvedeva a rovinare il
tutto
facendo accadere proprio quella cosa. Se non sbagliava si chiamava
legge di Murphy.
Maledetta legge di Murphy!
-Sì Sakura-chan?
-E' vero quello che hai detto oggi?
Lanciò un'occhiata alle due ragazze e le trovò a
guardarlo con occhi quasi imploranti -ovviamente di dire che si era
inventato tutto e che aveva baciato un ragazzo così, per
divertimento!- e si ritrovò a guardare Sasuke. Il moro lo stava
osservando pronto alla sua prossima mossa, per niente intenzionato a
intervenire e lo stesso stavano facendo i suoi amici.
Perfetto, la situazione non poteva peggiorare più di
così.
Ma ovviamente appena formulato quel pensiero il campanello
suonò
nuovamente e dovette andare ad aprire a un seccato Gaara. Cosa aveva
appena detto della situazione?
-Naruto-kun?
Con Gaara che era alle sue spalle si voltò verso le
ragazze
ancora speranzose per la loro risposta.
-E' vero.
Vide le bocche delle due aprirsi e prendere aria per parlare
senza
realmente riuscire a emettere suoni di senso compiuto.
-Ma.. ma tu- riuscì a dire Ino dopo un paio di minuti
-credevo
fosse per... prenderti gioco di noi..
-Non vado in giro a baciare bastardi senza motivo.
-E lui allora?- Sakura stava indicando con il dito Gaara -Sono
sicura
che fosse lui quello cha hai baciato in cortile quella volta.
-Che non si ripeterà.
Il teme e il suo lato geloso, sbuffò al pensiero.
Dopo un paio di ore di tentativi per cacciare via le ragazze i
suoi
sforzi vennero premiati e si ritrovò quindi in compagnia dei
suoi amici. Era l'occasione perfetta per dire loro dell'operazione, ma
non riuscì a aprire bocca che Gaara parlò al posto suo.
-Tuo zio ha telefonato; mi ha detto che ti opereranno.
E al diavolo le sue speranze di arrivare per gradi alla
rivelazione;
certo che il suo amico non aveva il minimo tatto considerato che come
risultato Shikamaru e Kiba era sbiancati di botto.
-Di già?- Shika aveva mormorato, ancora non del tutto
ripresosi.
Gli occhi di tutti i presenti adesso erano puntati su di lui.
Davvero
non gli piaceva stare al centro dell'attenzione in quel momento.
-Il... il tumore avanza. Non c'è altra scelta.
Chiuse gli occhi per non vedere le espressioni dei suoi amici,
non
voleva vedere dolore, nè dubbio nè altro... in quel
momento non voleva neanche che fossero lì.
-Quando?
-Tra due giorni mi ricoverano e dopo altri tre lo faranno.
Stava ancora tenendo gli occhi chiusi, pronto a sentire le loro
reazioni, ma non voleva vedere.
-PERCHE' CAVOLO NON LO HAI DETTO PRIMA, EH? TI RENDI CONTO DI
COSA
SIGNIFICA? RISPONDIMI NARUTO!
-Zitto Kiba.- Sasuke avrebbe volentieri preso a pugni quello
stupido
cane. Come faceva a non rendersi conto dello stato d'animo di Naruto?
Il ragazzo
aveva tremendamente paura dell'operazione e del dolore che avrebbe
potuto seguirne per i suoi amici -anche se non voleva ammetterlo ad
alta
voce-, non aveva detto niente proprio per quel motivo, non
perchè non si fidasse di loro o altro. E quell'idiota aveva
osato alzare la voce.
Si spostò dalla sua posizione andando a fermarsi alle
spalle del
biondo, abbracciandolo da dietro per infondergli un po' di sicurezza e
sospirando sollevato nel sentirlo rilassarsi al contatto.
Naruto aveva ancora
i
suoi occhi chiusi, non li aveva aperti neanche quando lo stupido aveva
urlato.
-Andate adesso. Tornate solo se avete le idee un po' più
chiare.
Che ci pensasse Nara a fare una strigliata a Kiba.
Quando i tre ragazzi si avviarono verso la porta sentì
Naruto
nuovamente irrigidirsi e lo strinse maggiormente nell'abbraccio.
Shikamaru e Gaara si fermarono di fianco a lui e strinsero appena le
spalle del biondo, come a confermagli la loro presenza e il loro
sostegno. Per fortuna erano un po' più sensibili.
Naruto aprì gli occhi solo quando sentì la porta
dell'appartamento chiudersi. Sasuke era venuto a aiutarlo, per fortuna
che era lì con lui.
Iniziò a tremare leggermente al pensiero della reazione
del suo
amico. E se poi non fosse più venuto a trovarlo? Se non fossero
stati in grado di fare pace?
Se non avesse più potuto vedere i suoi amici, suo zio..
Sasuke!
Si voltò nelle braccia che ancora lo stringevano andando
a
baciare il moro con tutta la sua disperazione. Non glielo avrebbero
portato via, non avrebbe permesso di farsi allonanare da lui.
Sentiva Sasuke cedere sotto le sue labbra, mentre lo spingeva
verso il
divano facendocelo cadere sopra e cadendogli a sua volta addosso. Non
si fermò neanche al suo forte soffiare a causa dell'impatto; non
avrebbe permesso a niente di separarli in quel momento,
Cominciò a alzare la maglia nera che Sasuke aveva
addosso quella
sera, il ragazzo ancora docile e accondiscendente sotto di lui, poi
passò a slacciargli la cintura.
Due mani lo fermarono.
-Che stai facendo?
Non poteva credere che voce di Sasuke potesse essere tanto roca
e piena
di
desiderio. E allora perchè l'aveva fermato? Liberò la
presa e tentò nuovamente di slacciargli la cintura andando
intanto a mordere il suo collo.
-Dobe?
-Voglio fare l'amore con te.
Sentì il ragazzo sotto di lui irrigidirsi per qualche
secondo e
poi una sua mano si posò sul retro del suo collo, spingendo la
sua testa a posarsi sul petto di Sasuke.
-Io no.
Lacrime amare gli salirono agli occhi, ma si sforzò di
cacciarle
indietro. Sasuke non lo avrebbe visto rompersi di fronte a lui.
-Non è che non ti voglia, ma non ora.
-Quando?- Era davvero la sua quella voce incrinata?
-Dopo l'operazione.
-Non so neanche se ce la farò.
Le lacrime che aveva tentato di trattenere sgorgarono come un
fiume in
piena, tutte le sue paure raggiunsero in pochi istanti la superfice
facendolo crollare.
-Ce la farai, considera il sesso come un incentivo.
Rischiò quasi una risata alle parole del moro; scherzare
soltanto in un
momento simile, era così tipico di lui.
-Promesso?
-Sì, ce la farai
-Io parlavo del sesso.
-Stupido dobe.
Sasuke non lo lasciò mai quella notte. Non si spostarono
dal
divano e non cambiarono neanche posizione fino al mattino, quando si
svegliarono con vari dolori articolari. E anche allora Sasuke non
allentò la sua presa.
I giorni seguenti passarono molto velocemente per tutti, sebbene
nessuno volesse realmente che il tempo scorresse. Naruto era diventato
nervoso e depresso, Sasuke più introverso del solito; Shikamaru,
Kiba e Gaara erano preoccupati, Jiraiya terrorizzato all'idea di
perdere il nipote. In questo clima generale il biondo si era trasferito
all'ospedale, in attesa dell'operazione che sarebbe cominciata da
lì a pochi minuti.
Sebbene avesse paura era contento che tutti quanti fossero
andati a
trovarlo, anche se in principio aveva chiesto loro di non farlo per non
mettersi a piangere di fronte a loro, cosa che era puntualmente
successa.
Era stato tremendamente sollevato quando aveva visto che tutte
le
persone a cui teneva erano lì, anche se di sicuro non si
aspettava di vedere Mikoto e Itachi.
E in quel momento, già sdraiato sul suo lettino,
aspettava di
addormentarsi; alla fine sarebbe stato operato e poi, chissà,
magari sarebbe andato tutto bene e sarebbe tornato a casa, avrebbe
potuto riabbracciare tutti, andare al mare, mangiare il suo ramen.
Mentre la mente cominciava ad annebbiarglisi tornò col
pensiero
a quel primo appuntamento che aveva avuto col teme e a quanto si era
divertito.
L'ultimo suo pensiero fu che sarebbe voluto tornare a quel luna
park e
divertirsi di nuovo come un matto, con Sasuke, con suo zio e tutti
quanti i suoi amici.
Ok, la bastardata l'ho fatta
*l'autrice si nasconde dalle asce e dai
martelli volanti che le sono stati lanciati contro*.
Mi spiace ma per sapere come
è andata l'operazione bisogna
aspettare il prossimo capitolo...che è già pronto, quindi
arriverà puntuale puntuale, non vi preoccupate non farò
ritardo come con questo capitolo!
E rispondiamo ai commenti:
ryanforever: la situazione è realmente
grave, e ormai l'operazione è avvenuta, ma chissà come
è andata *ghigna maleficamente*. Comunque il prossimo capitolo
è l'ultimo quindi verrà fuori tutto. Ciao
haidee83: per sapere come va l'operazione
dovrai aspettare il prossimo capitolo, sono bastarda lo so. La scelta
di Naruto di rivelare la sua relazione con il moro è
perchè ha deciso di voler andare fino in fondo con lui e,
sinceramente, a me piaceva l'idea che prima dell'operazione rivelasse
la cosa a tutti, non è che volesse essere una bastardata. Ciao!
SugarHunter: si, la storia è a fine, il
prossimo è l'ultimo capitolo e al pensiero divento tutta
malinconica...per fortuna i miei due pupazzetti sono stati vicini
vicini e si sono confortati a vicenda prima dell'operazione. Al
prossimo capitolo.
Ginny
Uchiha: grazie per i
complimenti! La parte col biondo che rivela la sua relazione con Sasuke
è una soddisfazione personale, vedere quelle due sconfitte e
piangenti mi fa bene all'anima, sai? E sfortunatamente sì, il
prossimo è l'ultimo capitolo! Baci
marynana89: il fatto che Naru possa morire
è molto triste, è vero, ma non è detto che accada
per certo... Baci e grazie per i complimenti.
aras_issor: no, Sasu non ha apprezzato, ma solo
perchè ha paura delle fangirls assatanate! E poi, Sakura in
lacrime vale lo scontento del moro! Per l'operazione chissà, il
prossimo è l'ultimo chappy, quindi si scoprirà. Ciao e
baci
ile
chan: l'operazione è
cominciata e presto si saprà come è andata; anch'io sono
d'accordo, Naru ha fatto benissimo ad allontanare le due bestie (che
poi sarebbero Sakura e Ino) dal suo uomo! Alla prossima.
valentinamiky: già già Sasuke adesso
si è tolto di torno le due piattole, ma Naru gli ha scatenato
contro lo straordinario mondo popolato da yaoifangirls!!! Per
l'operazione temo che dovrai aspettare il prossimo capitolo. Ciao e baci
shinku66: Naruto si meriterebbe davvero un
lieto fine con tutti i guai che avuto nella sua vita, ma chissà,
io sono una bastarda cronica... e per la lemon hai visto che Sasu gli
ha detto di no prima dell'operazione, sono davvero una gran bastarda,
vero? Baci
E a tutti ci vediamo al prossimo
capitolo, l'ultimo!
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Capitolo 16 *** Il biondo ***
Dolce Bugia_chapter 16
Il biondo
Il biondo non si preoccupò di
affrettarsi per entrare in classe nonostante la campanella fosse ormai
suonata da dieci minuti buoni.
Quando spalancò la porta dell'aula tutti i presenti gli
rivolsero
la loro attenzione per un solo breve secondo e poi tornarono a porgere
la loro attenzione al libro che avevano sul banco.
Ormai avevano smesso di guardarlo con sguardi straniti; i primi gioni
da quando aveva ripreso a seguire le lezioni l'attenzione di tutti
restava perennemente concentrata su di lui e ogni suo minimo gesto
veniva analizzato in ogni suo piccolo dettaglio.
In effetti, come i suoi amici gli avevano detto, non c'era da
meravigliarsi di tanta attenzione dopo che la verità era venuta
a galla. Ogni volta che lo vedevano sciame di ragazze preoccupate
venivano a chiedergli come stesse, se avesse bisogno di qualcosa e se
avessero potuto aiutarlo; anche i ragazzi si erano dimostrati
più
premurosi del solito, prestandogli i loro
appunti quei giorni che non si presentava a lezione o coprendo le sue
forche con i professori.
Ma come ogni novità, ben presto subentra l'abitudine, e anche le
sue vicende erano passate in secondo piano. Adesso, solo dopo due
settimane da quel primo giorno di rientro, gli venivano rivolti solo
brevi sguardi quando entrava in classe e poi tutti si dimenticavano di
lui.
-Sai, ti preferivo quando arrivavi in orario.
La voce del professore gli giunse ovattata, come del resto tutti i
rumori da un po' di tempo, e non si scompose neanche per fargli un
segno, limitandosi ad andare al proprio banco e sedersi, facendo finta
di seguire le lezioni e invece sprofondando nei suoi pensieri.
Ma ogni sua riflessione svanì quando si accorse che nel
suo rimuginare erano già passate le ore di scuola e che ormai in
quella classe era rimasto soltanto lui e il professore Iruka, che tra
l'altro gli si stava avvicinando.
-Hai già pensato a quale università iscriverti?
-No.
-Sì beh, in effetti hai ancora tempo, ma sarebbe meglio che tu
iniziassi a ragionare veramente sul tuo futuro.
-Lo farò, credo. Solo che ancora non me la sento.
-E' comprensibile- disse l'uomo avvicinandosi alle finestre e
mettendosi ad osservare distrattemente l'esterno -ma tutto passa prima
o poi.
Stanco della conversazione il biondo decise che era l'ora di andarsene
da quella scuola, quindi si alzò e prese la sua borsa, che non
aveva neanche aperto quella mattina,
avviandosi verso la porta. Ma le parole dell'uomo lo fecero fermare per
prestargli ancora un po' della sua attenzione.
-Stai andando in ospedale?
-Come sempre.
-Allora se non ti spiace salutami Naruto, Sasuke.
Ormai il ragazzo seguiva tutti i giorni lo stesso percoso: entrava
nell'enorme edificio, vagava per quei corridoi bianchi e odoranti di
disinfettante, con sopra di lui quelle odiose luci fredde al neon,
prendeva l'ascensore fino al quarto piano e lì proseguiva per un
altro paio di interminabili, sterili corridoi fino a raggiungere quella
stanza.
Alcune delle volte era in compagnia; Shikamaru e Kiba avevano iniziato
ad andare con lui, e a volte lo accompagnavano perfino Neji o suo
fratello.
La maggior parte delle volte, invece, andava da solo. Era in quei casi
che aveva paura di incontrare in quella stanza Jiraiya, che sarebbe
stato seduto su quella poltrona grigia, magari a leggere un libro ad
alta voce o a parlare al ragazzo.
Spesso aveva incontrato anche Gaara lì; la sua presenza non gli
dava più noia adesso.
Qualunque fosse il caso, comunque, lui entrava, si sedeva sul bordo del
letto e prendeva la mano del ragazzo fra le sue e parlava. Parlava per
ore, fin quando la gola non gli faceva male e sentiva di aver bisogno
di bere. Allora si alzava e scopriva che si era già fatto buio e
che doveva tornare a casa, per evitare che i suoi si preoccupassero
ancora di più.
Ma il giorno dopo sarebbe stato nuovamente lì. E quello dopo
ancora.
Quel giorno era uno dei casi in cui Jiraiya era presente.
Quandò arrivò nei pressi della stanza trovò l'uomo
che stava uscendo, lo guardò e gli rivolse un segno con la
testa. Quell'uomo non era poi così male come aveva creduto
all'inizio. Certo, c'era voluto del tempo dopo che lui e Naruto gli
avevano rivelato di stare insieme perchè lui non lo occhieggasse
sospettosamente e iniziasse a intavolare vere conversazioni.
Certamente nell'ultimo periodo si erano avvicinati
ancora di
più e adesso non avevano alcun problema a trattarsi quasi come
fossero amici.
-Sei venuto anche oggi.
-Ne dubitavi?
-No.
Il silenzio scese tra di loro, mentre continuavano ancora a guardarsi,
prima che l'uomo parlasse nuovamente.
-Continuo a pensare che il biondo ti stia da schifo.
-Non importa.
Sasuke alzò una mano per afferrare una ciocca dei suoi capelli e
carezzarla distrattamente. Sapeva che il giallo non era il suo colore,
ma non gli importava realmente; non era per quello che aveva tinto i
suoi capelli. Li aveva tinti perchè gli ricordassero sempre del
ragazzo che amava e perchè gli permettessero di portare con
sè, sempre, qualcosa che gli apparteneva, come il colore di quei
capelli. Li aveva tinti perchè dovevano rappresentare un
simbolo, chiaro a lui e a chi lo incontrava: dichiaravano a chi lui
appartenesse e che finchè quella persona non si sarebbe
svegliata
tornando da lui, sarebbero rimasti di quel colore.
Solo in quel caso li avrebbe riportati alla loro originarietà.
Non aveva spiegato a nessuno quel ragionamento che aveva fatto nella
sua testa, ma sembrava che tutti avessero comunque capito,
perchè
nessuno si era azzardato a fare un commento o una critica.
-Non penso che gli farà piacere sapere che vieni qui tutti i
giorni dimenticandoti di vivere la tua vita se si sv-
-Quando... quando si
sveglierà- rispose il ragazzo con un basso ringhio. Lui non
avrebbe
mai dubitato del risveglio di Naruto, mai.
-Sì, quando. Comunque non starci troppo e vai a casa.
-Hn.
Il finto-biondo aspettò che l'uomo scomparisse lungo il
corridoio
prima di afferrare la maniglia della porta e entrare nella piccola
stanza.
-Ciao, Naruto. Sono
tornato.
Salve gente! Per evitare
fraintendimenti spiego velocemente quello che il mio cervello bacato
ha ideato per questo capitolo: dopo l'operazione Naruto è
entrato in coma; ora, non so se o quanto questo possa essere possibile,
ma passatemelo.
E per bontà divina,
passatemi anche Sasuke biondo, serviva nel
contesto.
Detto questo non mi resta che
salutarvi, la fiction è finita in
modo alquanto... incerto, quella che ho scritto in fin dei conti non
è niente di
definitivo e lascia spazio all'immaginazione e chissà...
E alla fine passo a ringraziare
tutti coloro che hanno messo tra le seguite la
fiction (90), tra le preferite (71), ricordate (3) e l'hanno letta, e
ringrazio anche voi commentatrici/ori che avete espresso le vostre
bellissime opinioni.
Vi lovvo tutti!
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