Raccolta di storie horror

di Warriorcats_55
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arcani maggiori-la morte ***
Capitolo 2: *** La possessione ***
Capitolo 3: *** La vendetta dell’emarginato ***
Capitolo 4: *** Al luna park ***
Capitolo 5: *** La ballerina ***
Capitolo 6: *** The Black box-La scatola nera ***
Capitolo 7: *** Un nuovo omicidio a Jerico ***
Capitolo 8: *** L’ignoto ***



Capitolo 1
*** Arcani maggiori-la morte ***


Un forte temporale imperversava nella notte di Halloween, il fulmine seguito dal Tuono illuminò l'Haunted house. 

Lamia si trovò davanti alla dimora dall'aspetto lugubre, mise la maniglia sulla porta, essa si aprì con un ciglio sinistro la ragazza tremante entrò, la casa era vuota a esclusione di un inquietante Statua

In una stanza vi era una donna dai lunghi capelli neri e un vestito dal medesimo colore, essa si presentò come Sibilla la cartomante di quella casa. Lamia era sempre rimasta attratta dai tarocchi, e farsi predire il futuro, La donna la fece accomodare al tavolo, mise le carte davanti e le disse di pescarne una. 

La ragazza pescò e la consegnò a Sibilla "Oh no, questo non va bene", le disse girando la carta, tra le 24 carte degli arcani maggiori, Lamia aveva trovato L'arcano della morte.

 

              

           *_*_*_*_*_*_**_*_*_*_*_*_*


"L'Oracolo di questa carta dice: quando il Filo rosso del destino si spezzerà la morte arriverà, se delle Corna di cervo mi porterai la maledizione spezzerai."

 

"La maledizione" domandò terrorizzata Lamia

 

"Si, chiunque la notte di Halloween osa entrare in questa casa ne rimarrà maledetto e il suo spirito sarà destinato a viverci in eterno." Rispose Sibilla.

 

Se voleva uscire viva doveva portale ciò che era richiesto, Lamia si ricordò di una Fune che aveva visto davanti alla dimora.

La ragazza uscì dalla casa e corse a perdifiato, tutto era silenzioso, l'unico rumore erano i suoi passi e il fischio del vento, alla ragazza venne la sensazione che quel bosco fosse la casa di un lupo. 

La giovane finalmente trovò il cervo, sciolse la Fune che aveva con sé e lentamente si avvicinò alla sua preda.

Lamia mise il piede su di un ramo secco, il cervo al rumore si voltò, e lentamente si avvicinò a Lamia, che spaventata tentò di fuggire. Cercava di correre il più veloce possibile, era ormai quasi arrivata all'uscita del bosco, in lontananza scorgeva la casa maledetta, ma il cervo riuscì a raggiungerla e Lamia rimase uccisa infilzata dalle sue Corna.


               *_*_*_*_*_*_**_*_*_*_*_*_*


Giorni dopo un'inquietante notizia sconvolse l'intera città: nel bosco fu rinvenuto il cadavere di una ragazza, forse aveva tentato di spezzare la maledizione, ma ne rimase vittima. 

A raccontare la notizia era stato un cacciatore, che aveva trovato una Lamia morente, l'uomo ricorda solo le ultime parole che la ragazza gli aveva detto prima di esalare l'ultimo respiro.

 

"non farti predire le carte dalla cartomante, anzi nessuno deve farlo, perché predice la morte, io l'ho fatto e... 

 

non fece in tempo di finire il discorso che Lamia morì.

La dimora però era disabitata da tempo, Sibilla infatti era solo il fantasma di una giovane cartomante, rimasta uccisa accidentalmente dal veleno dello Scorpione.

La donna era rimasta punta nel tentativo di curare i suoi fiori preferiti, l'Artiglio del diavolo, che circondavano casa sua. 

L'Haunted House era soprannominata così perché era infestata dalle persone che erano rimaste colpite dalla maledizione, e ci vivevano per l'eternità, perché nessuno era riuscito a prendere le corna di quel cervo.



 

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Capitolo 2
*** La possessione ***


Ci vediamo domani a scuola, mi salutò Aiden il mio migliore amico, un ragazzo dal buon cuore sempre pronto ad aiutare chiunque abbia bisogno di aiuto, su questo ci assomigliamo.

Una caratteristica che ci rende diversi è che: lui è uno studioso la sua materia preferita è la geometria io invece odio lo studio, odio la scuola, ogni pomeriggio lui viene a casa mia ad aiutarmi nello studio, è più piacevole così ma preferirei divertirmi.


                         *-**-**-**-**-*

 

È da quando sono uscito da casa Livia che ho la sensazione che qualcuno mi stia seguendo, sento dei passi ma non sono i miei, appena mi fermo anche loro si fermano, mi volto ma non vedo nessuno, ma quella sensazione che qualcuno mi segue non mi abbandona.

Aumento il passo è iniziò a correre anche chi è dietro di me corre, all'improvviso non sento più nulla, solo i miei  passi, ma da dietro qualcuno mi afferra, sento fazzoletto premere sul mio viso è uno strano odore il cloroformio, non ho tempo di realizzare che sto per essere rapito che svengo.


                    *-**-**-**-**-*

 

Oggi Aiden non si è presentato a scuola, strano non è da lui, e sono due ore che aspetto doveva aiutarmi a studiare come ogni pomeriggio, ed è sempre puntuale, qualcosa non va. 

Prendo la mia borsa e il telefono, esco fuori salgo sulla mia bici e pedalo fino a casa sua, appena mi trovo davanti vedo la polizia. Posai la mia bici e iniziai a correre ma un poliziotto mi fermò.

 

"Lasciami" urlai 

 

cercando di dimenarmi ma lui aveva la presa salda, gli diedi un calcio e lui mi lasciò, mi divincolai tra gli altri poliziotti che invano tentavano di prendermi. 

Entrai in casa era pieno di poliziotti, vidi le due sorelle, andai verso di loro, e chiesi cosa fosse successo, mi dissero che era stato vittima di un rapimento e che la polizia aspettava che il rapitore chiamasse. 

Il telefono squillò il padre di Aidan rispose e mise il vivavoce dall'altro capo una voce camuffata rispose, di sottofondo sentii un rumore.

 

                        *-**-**-**-**-*

 

"Chi sei? E cosa ci faccio qui?"domandai 

 

riconobbi subito le persone che erano davanti a me, erano i genitori di la mia ex ragazza, morta investita loro mi considerano colpevole perché lei mi aveva visto baciare la sua migliore amica, trovavo dentro a una vasca piena d'acqua che mi arrivava fino al collo, ma non ero poco lontano da me una piovra stava tentando di toccarmi con il suo viscido tentacolo, 

 

"ora subirai le peggiori torture" disse il padre. 

 

                     *-**-**-**-**-*

 

Mi trovai davanti alla casa abbandonata entrai, vidi Aiden in una vasca ma aveva qualcosa di strano, era da molto tempo che non succedeva ma il mio amico diventava vittima di una possessione e la follia prendeva sopravvento su di lui, non riconosceva più nessuno e quando lo spirito abbandonava il suo corpo, Aiden aveva sempre una febbre molto alta, spesso era finito in ospedale per questo motivo.






 
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Capitolo 3
*** La vendetta dell’emarginato ***


"Mamma sbrigati, devo partire" la chiamò Izumi la ragazza indossava un vestito giallo in mano teneva una valigia.

 "Arrivo" rispose lei tagliando l'ultimo cetriolo. 

Saluta tuo fratello che sicuramente sarà in salotto a gozzovigliare 

Izumi si era iscritta al college di Kyoto, sua madre la portò all'aeroporto.

La ragazza arrivò a destinazione ad aspettarla vi era un bel ragazzo, in canottiera la quale mostrava i suoi addominali, doveva essere uno sportivo pensò la ragazza. 

Il giovane gli fece da guida, qui troverai i dormitori, il numero dieci e il tuo sarai in camera con due compagne. 

 

                          *-**-**-**-**-*

 

Questa è cucina, In alcuni angoli del soffitto vi era della muffa creata dal vapore.

lei è Mayumi  la nostra cuoca, la donna posò la padella sul gas e si avvicinò a Izumi,

“quindi saresti la nuova ragazza?"domandò piacere sono Mayumi

ma chiamami semplicemente May. 

"Qui troverai la frutta" spiegò lei prendendo una banana e la consegnò alla neo studentessa, che la prese e la ringrazio.

Nel pieno della notte un urlo squarciò il silenzio del college

I ragazzi corsero sul luogo i quali rimasero scioccati, in una stanza vi era il cadavere di Naomi una giovane studentessa a urlare era stata una delle due compagne. 

 

                          *-**-**-**-**-*

 

"Cos'è successo" domandò Heiji

"U-un uomo con un orribile maschera in volto è entrato in camera nostra e ha ucciso Naomi" rispose Yuriko. 

Izumi era scioccata, era appena arrivata nella nuova scuola e un killer aveva appena ucciso una sua futura compagna, e chissà forse anche una nuova amica. 

Altre ragazze furono trovate morte, il college non era più sicuro, le ragazze dovevano essere accompagnate rinchiudersi in stanza a chiave.

 

                              *-**-**-**-**-*

 

"Io voglio scoprire chi è l'assassino siamo qui in questa scuola insieme a un assassino e non possiamo fare nulla, a parte rimanere qui in questa stanza ad aspettare che ci uccide, se voi non volete rimanete qui, ma io scoprirò l'assassino e lo farò arrestare.” Disse Izumi

"Disse Izumi alle sue amiche.  

Le sue amiche, anche se inizialmente titubanti, accettarono.

"Perfetto, questa sera appena tutti saranno nelle loro stanze usciremo e tenteremo di scoprire chi è" propose Izumi. 

 

Le ragazze aspettarono la mezzanotte, l'ora in cui tutti erano chiusi nelle loro stanze a dormire, prima i professori facevano la ronda di controllo.

 

                             *-**-**-**-**-*

 

 Izumi e le sue amiche presero le torce e uscirono dalla loro stanza, fuori era tutto silenzioso le tre studentesse iniziarono ad avanzare per il corridoio, quando Izumi con la coda dell'occhio vide un ombra apparire e poi scomparire, iniziò a correre seguita dalle sue amiche. 

L'ombra entrò in una delle stanza stava per uccidere un'altra ragazza. Rika si lanciò contro il killer per fermarlo ma lui riuscì a ferirla, la ragazza non cedette e gli tirò un calcio. Il ragazzo si piegò in due Izumi si avvicinò e gli alzò il viso, e riconobbe il colpevole, era il secchione della scuola, quello non voluto e bullizzato, il ragazzo aveva deciso di vendicarsi di tutte le ragazze che lo bullizzavano.

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Capitolo 4
*** Al luna park ***


Il sole faceva capolino nella giornata del trentun' ottobre, all'improvviso il campanello suonò Helena lentamente si svegliò, mise le sue babbucce a forma di orsetto e andò ad aprire, non c'era nessuno, ma sul tappeto vi era un pacchetto di marshmallow di vari colori tra questi anche alcuni viola, il colore preferito di Helena. 

La ragazza andava matta per i marshmallow aprì il pacchetto e iniziò a mangiarne uno a uno, per lei erano come le ciliegie uno tirava l'altro. Helena apri la finestra per far entrare aria pulita in camera sua. 

La giovane aveva un appuntamento romantico con il suo ragazzo al luna park la ragazza si vestì e legò i suoi capelli in una coda di cavallo, da un nastro con sopra disegnata una falena. 

 

                             *-**-**-**-**-*

 

Helena trovò Jack ad aspettarla davanti casa, e insieme raggiunsero il luna park che si trovava nei pressi del monumento più famoso della cittadina, un uomo primitivo con una grande clava in mano. 

La loro prima metà era la ruota panoramica Jack comprò i biglietti e i due salirono, il ragazzo prese una scatoletta rossa e si inginocchiò davanti a Helena, "mi vuoi sposare" disse aprendola. All'interno vi era un preziosissimo anello con incastonato un diamante, la ragazza emozionata rispose si, ma i due non sapevano che la loro felicità sarebbe stata spezzata da lì a poco.

La loro seconda meta  era la casa di ghiaccio una delle attrazioni che il luna park andava più fiero, ma non era questa l'attrazione che i due ragazzi e come molti altri amavano di più, perché loro erano attratti solo da una attrazione, la casa stregata. 

 

                             *-**-**-**-**-*

 

Jack e Helena finalmente raggiunsero la casa stregata, entrarono all'interno vi erano le migliori attrazioni è una scala che portava al piano superiore, qui vi era un cantastorie che ogni volta raccontava storie dell'orrore. 

Appena arrivarono in cima Helena iniziò a sentirsi male, il suo ragazzo e le sue amiche che avevano incontrato durante il tragitto si spaventarono, la loro amica mise le mani sul petto e infine si accasciò a terra una delle ragazze, si avvicinò per vedere se Helena era ancora viva, sfortunatamente la ragazza era morta. La ragazza fu portata in ospedale dove l'autopsia dichiarò che la giovane era morta avvelenata.

La polizia convocò i ragazzi e iniziò a fare le solite domande.

 

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Cosa fosse successo prima che si sentisse male, i suoi amici risposero che avevano mangiato lo zucchero filato, il che faceva pensare che fosse avvelenato, Helena si era accasciata al suolo subito dopo averlo mangiato, ma solo lei si era sentita male ed era morta, gli altri non avevano avuto nessun effetto. 

Gli agenti perquisirono la casa di Helena, non trovarono nulla che avesse potuto avvelenarla, a parte un sacchetto di marshmallow aperti che la polizia esaminò scoprendo che erano avvelenati. 

Poco lontano una sinistra figura incappucciata e con un ghigno sul volto osservava soddisfatta l'ospedale dove era stato portato il cadavere della povera Helena, per poi scomparire nell'oscurità di una notte senza luna.

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Capitolo 5
*** La ballerina ***


A domani Livia" dissi lasciando la mia migliore amica davanti alla sua abitazione, era un piccolo monolocale, non aveva molto ma si viveva bene e spesso passavo le mie giornate da lei a studiare.

"Ciao Francis" mi salutò lei "e vieni puntuale non farci sempre arrivare in ritardo ogni mattina" aggiunse.

Io e Livia tornavamo sempre insieme a casa dopo la scuola, eh si avevo l'abitudine di fare tardi, per fortuna i professori non erano mai ancora arrivati, questo di me però a Livia piaceva. 

Casa mia invece si trovava poco lontano, l'ultima in fondo la strada, dove all'improvviso apparve una strana figura.

 

                             -**-**-**-**-*

 

Era una ragazza dai lunghi capelli neri e un lungo vestito da ballerina del medesimo colore, ballava leggiadra come una farfalla, rimasi attratto dalla sua bellezza, corsi verso di lei per chiedere il suo nome, ma appena arrivai sul luogo scomparve nel nulla. 

Tornai a casa con il dubbio volevo assolutamente sapere chi fosse, i miei amici, forse avrebbero potuto darmi delle risposte. 

Mi trovai come ogni mattina davanti a casa di Livia puntuale questa volta, ma i miei pensieri continuavano ad essere rivolti a quella meravigliosa ragazza, non mi accorsi che Livia mi stava chiamando.

"Tornai in me e vidi Livia osservarmi, ci sei finalmente, cosa stavi pensando" chiese

"Ti spiego poi dopo a scuola voglio parlarne con tutti voi" le risposi. 

 

                             -**-**-**-**-*

 

Non mi accorsi che oramai eravamo già davanti scuola, entrammo questa volta in tempo le ore passarono e arrivò l'ora della pausa. "Insieme ai miei amici raggiunsi il cortile, è iniziai a raccontare cosa avevo visto.

Ieri dopo aver lasciato Livia a casa sua, in fondo alla strada vidi una figura era una giovane ragazza dai lunghi capelli neri e un vestito da ballerina dello stesso colore, ballava in mezzo alla strada, ma quando mi avvicinai a lei scomparve," spiegai

"L'avete già vista?" Chiesi.

In quel momento un suo compagno si fece avanti e iniziò a raccontare.

"Io no, ma mio fratello mi raccontò una storia al riguardo, mi disse che anche lui l'aveva vista si era avvicinato a lei per chiederle il suo nome, la ragazza gli rispose che si chiamava Lily una gli raccontò cosa le fosse successo.

 

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Lily era una ragazzina di quindici anni, amava ballare fin da quando era una bambina. 

Aveva preso lezioni di ballo fino a diventare una campionessa, ogni giorno andava a ballare per strada si sentiva libera, sapeva che era pericoloso ma ci andava ogni volta. 

Un giorno però rimase investita da una donna alla guida, inizialmente si pensava che fosse stata investita perché la donna era ubriaca. 

Ma dalle indagini della polizia, si scopri' che era un omicidio premeditato.

Il movente era la gelosia, la donna era un'ex ballerina ma fu squalificata per abuso di alcool e Lily prese il suo posto, per questo decise di farla fuori.

La donna sapeva che lei andava lì a ballare e ne approfittò per ucciderla.

Da quel giorno il suo fantasma va a ballare lì nel luogo in cui è morta.

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Capitolo 6
*** The Black box-La scatola nera ***


Ma si può sapere chi è a quest'ora, dovrebbe essere denunciato per disturbo della quiete pensò, domani devo andare a lavoro e sarà una giornata infernale, Niki andò ad aprire la porta furiosa, ma non vide nessuno, sullo zerbino però vi era una scatola nera, Niki la prese "chi ha bussato avrà sbagliato casa" disse tra se e se. 

Se è di qualcuno non dovrei aprirla, ma sono troppo curiosa una sola sbirciatina, nessuno se ne accorgerà. Intanto un biglietto cadde a terra, la ragazza lo prese e aprì forse vi era scritto il mittente, ma ciò che lesse la fece rabbrividire  

 

"divertiti, ma non troppo questo è per ricordarti che prima o poi tutto torna"

 

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recitava il misterioso biglietto.

Ciò che vi era all'interno la fece rabbrividire, qualcuno aveva messo la metà della sua targa i primi numeri e dei vetri sporchi di sangue. I ricordi riaffiorarono nella sua mente tutto ciò che aveva rimosso, la festa per il suo compleanno, il giorno che le aveva cambiato la vita per sempre e che avrebbe ricordato a vita, o forse no. 

Le tante bevute, la sbornia, la guida in stato di ubriachezza, il ragazzo e la sua bici infine lo schianto. Era il giorno del suo ventesimo compleanno i suoi amici le avevano organizzato una bella festa, il compleanno era una giornata speciale. Niki sapeva che non avrebbe dovuto bere ma non gli importava lo voleva fare, per una volta poteva spassarsela, doveva divertirsi.

 

                           -**-**-**-**-*

 

Fù il momento di tornare a casa Niki era talmente ubriaca che non non riusciva a tenersi in piedi, camminava a stento, rischiando  spesso di cadere. Arrivò anche se con fatica alla sua auto per quanto era ubriaca non riusciva nemmeno a centrare il buco della serratura, appena apri la porta salì in auto e partì. Era a metà strada quando non vide la bici un ragazzo stava tornando a casa, Niki lo prese in pieno, il ragazzo sbalzò all'indietro sbattendo così forte sul suo parabrezza rompendo il vetro alcuni frammenti di infilarono nel corpo del giovane che con un volo cadde a terra a metri di distanza da lei. Niki spaventata non si fermò per soccorrerlo e fuggì. 

 

                           -**-**-**-**-*

 

Sperando che nessuno si fosse accorto di nulla, dopotutto chi di notte era ancora in giro, Niki però si sbagliava un uomo aveva assistito a tutto si avvicinò al ragazzo e chiamò i soccorsi ma per lui ormai non vi era più nulla da fare, il ragazzo morì. Il testimone vide qualcosa poco lontano si avvicinò era il pezzo della targa e alcuni vetri, all'uomo venne una perfida idea: avrebbe ritrovato a qualunque costo la persona che aveva investito il povero ragazzo che per colpa sua la famiglia aveva perso il loro unico figlio. 

 

                         -**-**-**-**-*

 

Niki voleva scoprire chi fosse stato a posare quella scatola, voleva saperlo per chiedere il motivo. 

La ragazza iniziò a indagare provó a pensare ai suoi conoscenti ma nessuno doveva volerle così male ma soprattutto lei non lo aveva detto a nessuno. 

Dopo varie indagini riuscì a trovare la persona che le aveva inviato la scatola. 

Trovato l'indirizzo si diresse a destinazione suono il campanello la porta si aprì, davanti a lei vi era un uomo di circa sessant'anni. "Sa chi sono?" Domandò lei l'uomo la scrutó attentamente per poi rispondere un secco no.

"Sicuro?" domandò lei "si" rispose lui, ma sapeva benissimo che non era vero, lui la ricordava eccome.

 

                           -**-**-**-**-*

 

“vuole che le rinfresca la memoria?" Chiese, l'uomo si limitò a guardarla ma non rispose. 

“Le ricordano qualcosa queste parole? " 

Scatola nera, targa, vetri, sangue e biglietto

 le dico anche ciò che vi era scritto

 

 "divertiti, ma non troppo questo è per ricordarti che prima o poi tutto torna"

 

Elencó rimarcando le varie parole. L'uomo capì che era ora di parlare e raccontò. 

Il giorno dell'incidente io ero lì ho visto tutto lei che investiva il ragazzo e il mancato soccorso.

"Poteva fermarsi perché non lo fece?" chiese

"Avevo paura ed ero ubriaca se mi avessero fatto il test del palloncino mi avrebbero trovata ubriaca marcia e mi avrebbero tolto la patente" rispose semplicemente "quindi si lascia morire qualcuno per paura delle conseguenze?"domandò lui.

"Mi spiega come mai ha deciso di inviarmi quegli oggetti?"

 

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Anni fa la mia famiglia, mia moglie, le mie adorate figlie, rimasero vittime di un incidente mortale causato da un pirata della strada, non le ha soccorse mia moglie morì sul colpo, le figlie all'ospedale. 

Alla polizia disse che era ubriaco disse rimarcando quella parola, sì proprio come lei. Da quel giorno iniziai ad odiare le persone che causano gli incidenti e non si fermano a prestare soccorso. Potevo semplicemente chiamare la polizia ma decisi di non farlo, volevo fargliela pagare, facendole ricordare quel giorno. "Lo so è crudele ma mi volevo vendicare, e sfortunatamente ci sei finita tu?"disse.

 

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La  polizia prima o poi ti troverà potrebbe essere questione di poco, so il tuo nome, il tuo l'indirizzo tutto ciò che serve per mandarla a casa sua, ma non lo farò la mia vendetta lo avuta. "Perché non subito?" Chiese "quale motivo non lo fece subito invece di aspettare un anno?" Domandò "sarebbe stato troppo semplice volevo che lei si sentisse al sicuro" rispose. 

Niki era scioccata e non credeva alle sue parole e se ne andò.

Niki pensava di averla passata liscia dopo tutto era passato molto tempo, 

La polizia dopo varie indagini, riuscì ad arrivare a lei.

Bussò alla porta signorina Niki apra la porta è la polizia, quelle parole la ragazza sbiancò. 

 

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Apri la porta tre agenti entrarono in casa sua

" lei è in arresto, per omicidio colposo  e mancato soccorso" disse il commissario prendendo le manette e ammanettò la ragazza, 

Rimarrà per molti anni in prigione, passerà metà della sua vita in cella se si fosse costituita ma soprattutto avesse chiamato aiuto la sua pena sarebbe stata meno severa.

Niki fu arrestata per omicidio colposo, mancato soccorso e guida in stato di ubriachezza, la giovane sarebbe passata molti anni al fresco.






 

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Capitolo 7
*** Un nuovo omicidio a Jerico ***


Gli abitanti di Jerico erano abituati ormai agli omicidi che venivano commessi, ma questa volta erano erano scioccati soprattutto gli studenti della la scuola Nevermore Academy

frequentata da Mercoledì la vittima era la ex di Xavier Bianca Barclay. 

A  trovarla fu lo stesso Xavier che era andato da lei per parlare.

Il ragazzo si trovava davanti alla porta della casa di Bianca, bussò, ma nessuno aprì; bussò ancora e ancora ma nulla. 

Xavier prese la chiave che ancora aveva, la mise nella toppa ma si accorse che era aperta, strano pensò non era da lei lasciare le porte aperte; il ragazzo entrò "Bianca" chiamò ma nessuno rispose Xavier raggiunse la camera di Bianca, appena apri la porta ciò che si trovò davanti lo scioccò: il corpo di Bianca era lì riverso a terra, con un coltello nel cuore una grossa macchia di sangue si era allargata vicina al suo corpo.

Qualcosa  attirò l'attenzione di Xavier, il ragazzo entrò a calpestare la scena del crimine e si avvicinò alla scrivania, prese il bigliettino che era posato lì sopra lo aprì e iniziò a le leggere:"


"Sono stanca di vivere così, pensavo di aver superato la separazione con Xavier, ma a quanto pare non è così ho deciso di farla finita

Bianca."

 

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Xavier posò il biglietto e prese il telefono e chiamò la polizia, dopo alcuni squilli una voce rispose, era il capo della polizia. "Sono Xavier mi trovo a casa di Bianca," il ragazzo fece una pausa "ho trovato il suo cadavere" concluse

"Ha toccato qualcosa?" domandò il poliziotto "si, un biglietto di addio" rispose. 

Rimani lì e non toccare altro mando subito qualcuno" rispose il capo della polizia.

Il capo della polizia chiamò Mercoledì

Voleva affidare a lei il caso di omicidio.

"Xavier ha trovato il corpo di Bianca ho deciso che sarai tu ad occuparti del caso " le disse. "Tieni conto che Xavier ha toccato il bigliettino che aveva trovato sul luogo del delitto, ci saranno anche le sue impronte." 

Continuò

La ragazza raggiunse la casa di Bianca, entrò ad aspettarla vi era Xavier che la condusse sulla scena del delitto.

Mercoledì osservò il corpo il coltello infilato nel cuore e una grossa macchia di sangue ormai asciutta si era allargata vicino al suo corpo.

Gli occhi aperti e vitrei che esprimevano terrore. 

 

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La ragazza prese il biglietto e lo lesse, per essere scritto da qualcuno che ha deciso togliersi la vita, qualcosa non quadrava il coltello era in una posizione strana impossibile che potesse esserlo infilato da sola, ma la firma era la sua forse qualcuno l'aveva costretta a scriverlo. 

La casa era tutta in ordine nulla faceva pensare a un tentativo di rapina finito male, il ladro era stato scoperto e aveva ucciso la ragazza.

Mercoledì iniziò le indagando sulla vita di Bianca forse qualcuno la voleva morta e appena ebbe la possibilità la uccise. 

"Anche Xavier fu tra gli indagati ma per il giorno dell'omicidio aveva un alibi, fu escluso subito dai sospettati interrogò tutti gli amici di Bianca ma nessuno aveva qualcosa contro di lei tanto da ucciderla. 

 

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Era rimasta solo la prima opzione, quella che era stata fatta credere ma la situazione parlava chiaro non poteva essere.

Solo una ragazza aveva dimenticato Kayla un amica di Bianca, la ragazza aveva lasciato la città ma era tornata giorni prima dell'omicidio Bianca ne aveva parlato con Xavier. Kayla fu chiamata alla centrale della polizia, le fecero le solite domande, lei negò ma alla fine cedette e ammise di averla uccisa.

Era innamorata di Xavier aveva detto, non poteva sapere che nel frattempo i due si erano lasciati, Kayla non aveva lasciato il tempo a Bianca di spiegare, la studentessa era morta per la gelosia di un'altra ragazza che un tempo era sua amica.

Angolo autrice: storia di mia della serie mercoledì 



 

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Capitolo 8
*** L’ignoto ***


Era una notte senza luna dove l'oscurità faceva da padrona, Killian dopo anni si trovava davanti alla casa infestata del paese, dove anni prima aveva ucciso avvelenando la sua fidanzata il giorno di Halloween, con una scatola di cioccolatini avvelenata, e da quel giorno il suo tormentato fantasma, infestava la casa in cerca di vendetta. 

Da quel giorno non aveva più fatto ritorno, almeno fino ad oggi. 

Il ragazzo entrò la casa era sempre la stessa qualche ragnatela ma non era cambiata. 

Killian sali le scale chiamando il nome di Sally, voleva scoprire se le dicerie sulla dimora erano vere. 

Il ragazzo continuò a ispezionare la casa, sperava di rivedere il fantasma della ragazza e voleva chiederle il motivo del tradimento ciò che lo aveva portato a ucciderla. 

Ma di Sally nessuna traccia. 

Ricordava bene tutte le porte e tutte le stanze, e quella davanti a lui non era mai esistita il ragazzo incuriosito si avvicinò, mise la mano sulla maniglia, la porta si aprì cigolando, l'interno era buio, Killian tastò alla ricerca dell'interruttore della corrente ma non lo trovò.

Il ragazzo fece un passo in avanti ma sotto di lui non vi era il pavimento, ma l'ignoto Killian cadde e senti la voce della fidanzata dire hai avuto ciò che meritavi non ho mai capito perché mi hai ucciso ma io ora ho la mia vendetta, vivrai nell'ignoto per il resto della tua vita. 

La porta misteriosa intanto era sparita. 

Sally vedendo la presenza del ragazzo che l'aveva uccisa aveva fatto apparire quella porta, sapeva che lui sarebbe andato a vedere,  e così cadere in trappola, Sally ottenne così la vendetta che da anni tanto bramava.

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