Piccoli momenti di vita

di Roy4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [ .:Incontro:. ] ***
Capitolo 2: *** Verità ***
Capitolo 3: *** .: *Mine* : . ***



Capitolo 1
*** [ .:Incontro:. ] ***


Piccoli momenti di vita dei personaggi di Vampire Knight

Piccoli momenti di vita – Vampire Knight collection

 

 

*     Molto Yaoi sulla coppia (rullo di tamburi…) : IchijoXShiki *-* 4ever!!!

*      RukaXKaname rulez! [per meglio dire Ruka-che-ama-Kaname-ma-lui-ha-occhi-solo-per-Yuuki]

*      ZeroXYuuki e KanameXYuuki

*      Qualcosa su Yori ( sa di più di quello che da a vedere! *-*)

*     Ichiru e Shizuka. (non solo come coppia)

Insomma coppie per tutti!!! XD

(Tutti: e Rima???)[Io:…beh, sarà nominata…](Tutti: E AIDOH E KAIN?!)[Io: Loro ci saranno sicuramente!! *-* Ma non so in che ruolo…](Tutti: e il Direttore?)[Io: Oh, lui!! XD Si, certo che ci sarà!! È simpaticissimo!!]

(Tutti: E…) [Io: BASTAAAAAAAA!! CI SARANNO TUTTI!!! {Se mi dimentico qualcuno ditemelo voi!! ^-^’}]

 

.:*Notte 1*:.

 

Personaggi: Takuma Ichijo, Senri Shiki.

Genere: Generale, Introspettivo, legg. comico

Collocazione: Appena arrivati alla Cross Accademy.

Note: È scritta facendo conto che Shiki e Ichijo non si conoscevano prima di andare all’accademia.

 

[*-InCoNtRo-*]

 

La sera era ormai al suo termine, e tutti erano stati trasferiti nei propri appartamenti.

Lui naturalmente era finito nella camera vicina a quella di Kaname. Era il suo migliore amico.

Adesso sedeva sul muretto della strada che, dal dormitorio Luna, conduceva all’edificio scolastico dove avrebbero “frequentato i corsi” come dei ragazzi normali.

Si era rifugiato in quel luogo solitario senza neanche accorgersene.

Strano, lui era un tipo affabile ed estroverso. Forse era sorto qualche comportamento normale per la sua specie.

Perché loro non erano troppo estroversi e allegri; non erano socievoli e sempre energici come era lui.

I vampiri non erano così.

Ma in quel momento aveva bisogno di... pensare.

Da lì, per alcuni anni, avrebbe dovuto convivere con un mucchio di vampiri adolescenti come lui e con il fiato del Nonno costantemente sul collo.

Solo per rimanere a fianco di Kaname, per sostenerlo, per difenderlo da tutti quei rapaci che cercavano di carpire più potere che potevano dal principino.

Oh, com’era gentile! Era proprio un bravo vampiro.

Un lieve fruscio lo fece voltare.

Uh, un vampiro, ma che strano.

Veramente, era strano. Non era permesso girare fuori dal dormitorio, per ordine di Kaname. Ordine inviolabile.

Ma, visto che di lui si fidava, l’aveva lasciato andare.

Ma quello chi era? Non era di sicuro un amico fidato del Nobile Kaname, non l’aveva mai visto.

Il vampiro castano, con degli affascinanti riflessi più chiari e più scuri sui capelli, gli rivolse uno svogliato sguardo con gli occhi azzurri.

-Scusa... e tu chi saresti?- domandò educatamente Takuma, il viso affabile, aperto in un grande sorriso. –Kaname aveva ordinato che nessuno uscisse dal dormitorio.

Il castano lo guardò accigliato.

-Ah. – rimase con la bocca leggermente aperta, in sospeso. – Non avevo sentito.

C-come non aveva sentito? Oltre che, essendo un vampiro, aveva i sensi più affinati di un semplice umano, come non poteva ascoltare un discorso del Nobile sangue puro del casato Kuran?!

-Scusa, ehm... – non sapeva ancora il suo nome.

-Senri Shiki. – disse prontamente il castano.

-Ok. Scusa Shiki, ma come hai fatto a non ascoltare il Nobile Kaname? – aveva aggiunto anche “nobile” per aumentare la gravità del fatto.

Lui tranquillamente scavalcò il muretto, e ci si sedette a cavalcioni.

-Mi dispiace, ma avevo le cuffie nelle orecchie. La musica che ascoltavo era un pò alta. – comunicò.

-Hard rock? – provò il biondo, illustrando il suo perfetto inglese.

-No, una ninna nanna.

Ichijo rimase interdetto. L’aveva detto con il tono di sempre (per quanto lo conoscesse) e non sembrava che stesse scherzando.

Ma per sicurezza glielo chiese lo stesso.

-Ehm, stai scherzando?

Shiki alzò gli occhi celesti e rimase a fissarlo per qualche secondo.

-No. Rima, Rima Touya, mi disturbava e così ho ascoltato un motivo rilassante per addormentarmi.

Takuma si domandava come restava a rimanere impassibile nel raccontare una storia del genere. Lui si stava già sganasciando dal ridere. Letteralmente.

Finito di ridere, con anche qualche lacrima agli occhi, puntò lo sguardo verso il ragazzo che lo guardava sorridendo leggermente, dietro alla mano che gli copriva il viso.

-Shiki, dovremmo tornare nel dormitorio. Presto i ragazzi della Day Class usciranno e noi non siamo ancora pronti al gran debutto.

Annuì costantemente tranquillo. Forse era ancora addormentato dalla precedente avventura.

Saltarono entrambi giù dal muretto nello stesso momento e si guardarono complici.

Il moro lo salutò con un cenno della mano, al quale Ichijo gliela prese, facendolo girare verso di lui.

-Non andiamo insieme? – chiese dispiaciuto.

Shiki rimase a fissarlo e poi alzò le spalle:-Andiamo allora.

Takuma sorrise felice. Un nuovo amico ancor prima di iniziare il collegio!

-Ehi! Ancora una cosa. – lo richiamò ancora il biondo.

Il moro si girò mormorando un “insomma!” e incrociando le braccia davanti al petto.

-Non sai ancora il mio nome!

Fece un ampio sorriso, come solo Takuma sapeva fare e continuò:- Piacere, Takuma Ichijo, nipote di Asato Ichijo, futuro vicecapoclasse e vice capodormitorio!

-Quanti titoli...- mormorò sovrappensiero Shiki.

-Sì, ma tu puoi chiamarmi solo Takuma.- rispose aprendo ancora di più il suo sorriso.

Shiki sorrise apertamente, mostrando un volto totalmente nuovo, come se si fosse svegliato dal precedente torpore.

-E tu puoi chiamarmi Senri, l’eccelso manovratore del sangue, discendente del grande casato degli Shiki.

Ichijo rimase a fissarlo allibito.

-O-ok, Senri il manovratore.. ehm, l’eccelso manovratore del sangue, discendente del casato...

 

.:*FIN*:.

 

 

Carina? A me piace un sacco!! *-*

Spero di ricevere qualche commentino... come diceva il grande filosofo greco Chissene: un commento al giorno toglie il medico di torno! XD

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Capitolo 2
*** Verità ***


.:*Notte 2*:.

Personaggi: Sayori Wakaba.

Genere: Generale

Collocazione: Un giorno qualunque. (dopo il secondo morso di Zero)

Note: Il personaggio di Yori mi piace molto. È tranquilla, pacata e ha sempre una risposta pronta. Mi piacerebbe che anche lei venisse a conoscenza del segreto della Night Class.

.#^Verità^#.

 

Bip-bip.

La sveglia suonava già. Ma non aveva appena chiuso gli occhi?

Erano già le 7 di mattina.

Stupida scuola! Tutti i giorni svegliarsi per andare a studiare svariati argomenti che probabilmente non le sarebbero serviti a nulla nella sua vita.

Si alzò stancamente dal letto, e si avviò verso quello della sua compagna di stanza.

Mentre si sporgeva verso la ragazza distesa sul letto, e abbracciata al cuscino sbavato, si tenne una ciocca di capelli impertinenti e la chiamò dolcemente.

-Yuki, svegliati. Faremo tardi per colazione sennò.

L’interessata si mosse un pò, sbavando ancora sul cuscino e mormorando frasi sconnesse, tra cui “Kaname cosa ci fai nella mia stanza” e “Non mi alzerò solo perché me lo dici tu!”.

-Yuki, non sono Kaname sempai, e ti ordino di alzarti! – disse mentre le tirava via di dosso le coperte.

Yuki aprì gli occhi di scatto e si tirò a sedere sul letto, in posizione di difesa.

Tirate giù le mani, Yuki guardò l’aggressore e riconobbe la sua amica.

-Y-Yori! – urlò imbarazzata la castana.

-Ti sei svegliata?- chiese nel suo solito tono pacato.

-Ehm.. sì. – mormorò ancora imbarazzata l’altra.

Yori alzò gli occhi al cielo e si diresse verso il bagno del dormitorio femminile, lasciando Yuki da sola a darsi della stupida.

 

:*:*:*:*:*:*:*:*:*:*:

 

Preparata alla perfezione, si diede un pò di burrocacao sulle labbra. Le si screpolavano sempre in inverno.

Si voltò a guardare Yuki e la trovò indaffarata ad allacciarsi una benda attorno al collo, molto impacciatamente.

Silenziosamente le si avvicinò e le prese di mano le estremità e gliele sistemò delicatamente, per non sfiorare la ferita.

-Un giorno mi spiegherai come ti sei fatta una ferita del genere.- sussurrò all’orecchio di Yuki.

Yuki sussultò e mormorò:- Sì, prima o poi... Grazie.

Le sorrise e si andò a sistemare i capelli, ancora spettinati.

Intanto Yori prese i libri di entrambe e si avviò lungo il corridoio che portava fuori dall’edificio.

-Ehi Yori, potevi aspettarmi! – le urlò dietro Yuki, trafelata dalla corsa.

-Dovresti alzarti prima di me, sai? Tu hai anche il lavoro del Comitato Disciplinare. – ribatté tranquillamente, passandole i suoi libri.

-Sì, lo so, purtroppo.. a volte non vorrei essere la figlia del Direttore.. – sospirò esausta.

-Ehm, Yuki.. – Yori accennò a qualcuno dietro lei.

Sentiva qualcuno che piangeva molto rumorosamente...

Si girò lentamente.

-Yukki!!! La mia Yukki non mi vuole bene!!!! Buaaaahaha!!! – e altre lacrime.

-Direttore.. – provò a calmarlo Yuki, ma sapeva che sarebbe stato difficile fermare la crisi di pianto del Direttore Cross.

Si scusò, gli batté una mano sulla schiena, gli prestò il suo fazzoletto. Ma nulla funzionò.

Usò la sua ultima carta.

-Ehm, scusa... Pa.. .

Le orecchie del direttore si ingrandirono letteralmente.

Tirò su col naso per poi parlare:-Cosa.. cosa ha detto la mia Yukki? (con le stelline negli occhi)

-... Papà. – esclamò irritata.

-Oh, Yukki mia!! – urlò, cercando di abbracciarla. Ma qualcosa, o per meglio dire qualcuno, lo fermò.

-Direttore, la vuole piantare? – chiese con enfasi Kiryu-kun.

-Ah.. l’altro mio figlioccio cattivo... – finì la frase a stenti.

-Io-non-sono-il-suo-figlioccio!!! – ribadì ancora una volta Zero, assolutamente non ascoltato da Cross.

Infatti il Direttore stava guardando il suo orologio e, con enfasi, spinse i ragazzi, Yori compresa, nella loro classe per l’inizio delle lezioni.

 

Il tema della lezione di quel giorno era miti e leggende, da come si poteva vedere sulla lavagna.

Yori si sedette al solito posto e Yuki le si affiancò. Zero si sedette su uno spalto sopra di loro e si mise il palmo della mano sotto il mento, con la solita espressione truce.

Yori tirò fuori il quaderno degli appunti e attese che la professoressa iniziasse a spiegare.

-Dici che parlerà dei lupi mannari?- chiese svogliata a Yuki. Erano troppo pelosi e bavosi per interessarle.

-Immagino di sì... – mormorò Yuki, ben attenta a non farsi riprendere da ulteriori rimproveri. Ne aveva una lista così lunga che superava anche quella di Kyriuu-kun, nonostante fosse per la stessa cosa: dormite in classe.

-Preferirei parlasse di vampiri. – mormorò nello stesso tono Sayori.

L’altra si girò di scatto e fece un gridò strozzato:-Cosa?!

-Signorina Cross, già alla prima ora? –sbottò la professoressa abbassando gli occhiali sul naso.

-S-scusi signorina Itoh, non succederà più.- si scusò Yuki, ritornando poi al discorso con Yori, mentre la signorina Itoh ironizzava sulle parole della studentessa.

-Yori, come mai proprio i... vampiri? – chiese a disagio e pronunciando l’ultima parola con una certa esperienza.

-Perché sono meglio di lupi pulciosi o uomini rifatti. Almeno non puzzano. – disse con una mano davanti alla bocca, soffocando le parole, avendo visto l’occhiataccia della prof nella loro direzione.

-Ah-ah-ah.- rise istericamente la compagna.- Lo penso anch’io! Ah-Ah.

-Però succhiano il sangue delle persone, uccidendole. – disse con ostilità  Zero, continuando a guardare la lavagna.

Yuki si girò a guardarlo gravemente, rimproverandolo per chissà quale motivo con lo sguardo.

-Parleremo anche degli alieni, no? Yuki, non sei contenta farai da protagonista.- spezzò la tensione fra i due, tanto che Yuki si girò in furia guardandola sorpresa.

-Yori!- questa volta non urlò, avendo a memento la professoressa.

-Ragazzi, ricomponetevi. Cominciamo la lezione.- esordì la docente. –Oggi affronteremo l’argomento dei miti e leggende. Chi ne sa qualcuna?

Due o tre ragazzi alzarono la mano.

La prof ne scelse uno, e il ragazzo biondo, si alzò per parlare.

-Il mostro del lago di Lochness.- esclamò il biondino.

La signorina Itoh annuì e cominciò a raccontare i primi avvistamenti avvenuti in Scozia nei primi anni del Novecento, buttando ogni tanto un’occhiata al libro di testo.

-Ok, qualcun altro ha da proporre qualcosa di diverso? Abbiamo ancora una dozzina di minuti. – esclamò dopo aver riposato la voce per un minuto.

Yori alzò la mano.

-Sì, signorina Wakaba?

-I vampiri.

Yuki si morse un labbro, nervosa, e guardò varie volte dietro di sé.

-Brava Sayori, un tema molto interessante. Al contrario di tutti gli altri esseri, i vampiri non sono esseri mostruosi che ci repellono, ma hanno forma umana, con un aspetto affascinante. Hanno modi galanti, che non fanno presagire niente di diverso dal normale.

Mentre la professoressa spiegava, un gruppetto di ragazzine davanti a loro schiamazzava a bassa voce.

-Hi hi! Sarebbe proprio bello!

-Aidoh-sempai calzerebbe a pennello! È sempre così cerimonioso.

-Idol-sempai sarebbe un vampiro perfetto vero?

Sentì Yuki irrigidirsi di fianco a sé, e si voltò a controllare che stesse bene.

-Zitte, ascoltate la lezione!!- sussurrò arrabbiata Yuki, sporgendosi un poco dal banco.

-Cross, silenzio.- tuonò la voce della professoressa.

Yuki si ricompose, imbronciata. Poverina, una volta che faceva il suo lavoro...

-Stavamo dicendo. Nonostante la gentilezza che mostrano, sono anche molto tenebrosi, e per questo attraggono gli umani del sesso opposto. La cosa più temuta però è quello di cui si nutrono.

-Di sangue umano!!- vociò un ragazzo ridendo con i suoi compagni, mentre tutte le ragazze urlavano spaventate.

Tranne Yuki e Yori.

-Zitto, Akuta, lasciami fin...- ma la campanella suonò prima che la professoressa potesse terminare la frase.

-Ok ragazzi, per oggi potete andare.

Tutti raccolsero le proprie cose e si avviarono verso l’uscita, molti scalpitando e facendo a botte per uscire, altri camminando tranquillamente.

-Oggi niente lezioni supplementari, eh? – chiese Yori all’amica Disciplinare.

Yuki annuì assente. Poi, risvegliatasi, le fece un sorriso e la salutò.

-Vado, il lavoro mi aspetta! Ci vediamo dopo!

 

:*:*:*:*:*:*:*:*:*:*:*:

 

Sera.

Come ogni giorno Yuki era impegnata a far passare indenni gli alunni della Night Class attraverso il breve percorso tra il dormitorio Luna e la scuola.

Yori, invece, se ne stava placidamente seduta su una sedia, vicino alla finestra della sua stanza, leggendo un libro.

Il rumore proveniente dall’esterno si fece più forte.

Stavano uscendo.

Appoggiò un braccio alla finestra aperta e si mise ad osservare la confusione che perdurava là fuori.

Come ogni giorno Kaname Kuran apriva la fila, spostandosi leggiadramente da un piede all’altro, fino a fermarsi alla presenza di Yuki.

Fascino.

Chinò leggermente la testa e sorrise pacatamente alla ragazza, che avvampò; come ogni volta.

Gentilezza.

-Grazie per il costante impegno, Yuki. – disse affabile.

Soggezione.

-D-di niente, Kaname-sempai.

Bellezza.

Night Class.

“Elite di geni.”

Uscivano solo di notte.

I segni sul collo di Yuki...

 

“Si nutrono di sangue”

 

i VAMPIRI

 

Un leggero vento cercò di chiudere la pagina che stava leggendo; si affrettò a infilarci due dita per mantenere il segno.

Lesse svogliatamente altre due righe e poi chiuse il libro.

Andò a controllare quanti soldi le rimanessero nel portamonete e fu lieta di trovarne abbastanza per due Parfait.

 

 

.:*Fin*:.

 

Finalmente è finita... è davvero molto più lunga di quanto mi aspettassi!

Comunque mi piace molto. *o*

Graditi i commenti, grazie anche a chi legge solo. Ringrazio quindi Elly Chan (sono davvero bellissimi Ichi e Shiki-kun, vero?? *_* li adooooro! )

Alla prossima!

SeRe_ChAn

 

PS: ”Grazie per il costante impegno, Yuki.” Ma Kaname ha così poca fantasia? Ogni volta le dice sempre la stessa cosa!!

 

 

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Capitolo 3
*** .: *Mine* : . ***


.:*Notte 3*:.

 

Personaggi: Ichijo e Shiki.

Genere: Generale, Shonen-ai

Collocazione: Dopo essersi conosciuti, nel salotto personale di Ichijo (non so se ce l’abbia veramente- comunque simile a quello dell’intera Night Class).

Note: Ma non sono adorabili quei due? *_* Io appena li vedo vorrei spupazzarli come due pupazzi! (Seh, solo...) Ma sto divagando. L’ambientazione di sicuro l’ho presa dall’extra della “Fazione Ichijo - Fazione Kuran”.

 

,^-MINE-^,

 

Nella stanza si sentiva solo il gradevole sfogliare delle pagine da più di un’ora.

Takuma Ichijo, vicecapodormitorio della Classe della Notte, era aggraziatamente seduto sul piccolo divano color panna che aveva comprato appositamente per la sua stanza; le gambe accavallate, il gomito appoggiato al bracciolo, un’aria vagamente annoiata da cui traspariva il suo solito sorriso sornione, e il libro all’incontrario.

Esattamente.

Era da più di un’ora che cercava di leggere il libro all’incontrario, e riuscendoci anche bene.

Per quello che leggeva.

La sua mente vagava tra le nubi temporalesche che osservava dalle grandi vetrate e non riusciva proprio a concentrarsi sul libro scolastico che gli era stato assegnato.

Si mise una mano tra i capelli e se li portò indietro, in un gesto flessuoso.

La noia lo stava logorando da tutto il giorno, il suo sorriso si era quasi incrinato per tutta l’apatia che aveva dentro; un pò era data dalle poche ore di sonno che aveva avuto, visto che era ancora sveglio ed erano le sei di pomeriggio.

Ma si sentiva anche solo, come se qualcosa gli mancasse.

O qualcuno.

Finì di leggere la pagina, e chiuse il libro stufo degli agenti eziologici della peste nell’Europa centrale.

La chiusura del libro coincise con l’apertura della porta, e l’entrata di una persona, molto probabilmente di un vampiro.

Lo riconobbe ancora prima che entrasse: il profumo del suo bagnoschiuma era troppo singolare per sbagliarsi.

Si alzò su, aprendo la bocca in un sorriso, e corse incontro all’altro.

- Shikiiiii!! – vociò felice, protendendo le braccia verso l’alto.

Il suddetto lo guardò con il solito sguardo sorpreso di quando Ichijo sparava qualche idiozia, muovendo solamente i muscoli degli occhi.

Tranquillamente, poi, chiuse la porta e si diede un’altra asciugata ai capelli con l’asciugamano, mentre Takuma lo prendeva tra le sue braccia, sovrastandolo.

- Ichijo... mi soffocherai prima o poi...- mormorò.

Takuma lo ignorò bellamente e annusò intensamente l’odore di selvaggio che avevano i capelli del più basso.

- Dai... lasciami finire di asciugare. – disse senza determinazione.

Ichijo mollò di poco la presa e lo guardò con gli occhioni lucidi.

- Come mai tutto questo ritardo? – chiese sconsolato.

- Dopo il lavoro mi hanno assalito le fan.. – annunciò esaurito il moro.

- Nooo.. povero il mio Shiki! Cattivone, ti volevano uccidere, vero? Tagliarti in tanti pezzettini per poi dividerseli e avere tutte un pezzo di te! – teorizzò Ichijo allarmato.

- Tranquillo, se sono qui adesso, vuol dire che ho prevalso su di loro e le ho eliminate tutte.

Ichijo annuì, di nuovo allegro, poi si abbassò leggermente e gli chiese, sussurrando: - Non le hai uccise veramente vero, Senri?

Il moro sorrise solamente.

 

- Cosa stavi facendo di bello? – gli chiese Shiki, una volta sedutosi, dandosi un’altra strofinata ai capelli.

- Niente! – affermò allegro il biondo spostando il libro per sedersi a gambe incrociate sul divano, girato verso il corpo di Senri.

Ichijo rimase a fissarlo mentre si asciugava lentamente le ciocche castane, mentre piccole gocce gli cadevano ai lati del viso, mentre respirava piano, quasi stesse dormendo. Mentre stava dormendo.

Ichijo gli si avvicinò sorpreso, per assicurarsi che non stesse fingendo, e passandogli una mano sul viso, accarezzò la sua pelle morbida, appena lavata.

Senri doveva essere davvero stanco per essersi addormentato così di botto sul suo divano, ignorandolo.

Sorrise vedendo il suo bel viso assopito, e appoggiò il capo sul poggia testa del divano vicino a lui. In confronto a Kaname erano davvero pochissimi anni che conosceva Shiki, eppure con lui aveva instaurato subito un forte rapporto.

Ma non riusciva a spiegarsi il perché.

Magari anche per le pressioni di suo Nonno, che voleva si facesse amico del casato Shiki perché favorevole al Consiglio degli Anziani, ma sapeva che quella era un’infima ragione. Osservò ancora il viso addormentato del ragazzo, che si muoveva lento per il respiro e subito gli venne di nuovo l’istinto di accarezzarlo.

Sfiorò le ciocche castane e se le portò al viso, assaporando l’odore di Senri che trapelavano. Era quasi come una droga per lui.

Adorava quell’odore.

Aprì gli occhi che non si ricordava di aver chiuso e si ritrovò a fissare le iridi azzurre dell’altro, gli occhi semiaperti a osservarlo.

- Che stavi facendo, eh? – sussurrò atono, ma stranamente dolce il moro.

Preso in fallo, Ichijo lasciò la ciocca e gli accarezzò vigorosamente la testa: - Niente! Stavo aspettando che il principino si svegliasse, visto che si era tranquillamente addormentato sul MIO divano! – recitò.

- Scusa, se vuoi me ne vado. – decretò l’altro, muovendosi impercettibilmente.

- NO! – strepitò indignato Takuma, con un tono decisamente acuto.

Shiki sorrise delicato e Ichijo, irragionevolmente, arrossì. Cercò di scostarsi, frastornato, ma le dita affilate di Senri intrappolarono il suo viso e lo fecero girare di nuovo verso di lui, ancora sorridente.

- Prima hai detto “il mio Shiki”. – disse lasciando a l’altro le deduzioni.

- Non ... – cominciò Ichijo, poi essendo nel torto, rimase un pò in silenzio, per poi posare una mano sul collo perfettamente liscio di Shiki e le proprie labbra sulle sue.

Il bacio era casto, siccome Ichijo voleva continuare il discorso (dopo la prova pratica), ma Shiki non lo lasciò fuggire e lo inchiodò sotto di sé, sopra la soffice stoffa del divano.

Lo baciò ancora, approfondendo il contatto, lasciando che le loro lingue si incontrassero e scontrassero nei piccoli antri che erano le loro bocche.

All’inizio sconcertato da tutta questa intraprendenza, Takuma rimase fermo sotto il controllo di Senri, ma poi sentì il calore del suo corpo sovrastarlo e lo strinse contro di sé.

Riprendendo aria, Takuma ne approfittò per continuare a parlare: - Lo ammetto, prima l’avevo detto, però...

-Basta parlare. – lo interruppe Shiki abbassandosi su di lui, ma Takuma lo bloccò con una mano sul viso.

- Però – riprese – adesso vorrei cambiare quello che ho detto. Se dico Shiki, potrebbe essere qualunque della tua famiglia, quindi – tolse la mano dal viso languido dell’altro – tu sei il mio Senri...

Senri sorrise ancora e sussurrò: - E adesso, discorso chiuso.

 

.:*Ehm, Fin?*:.

 

Minna, gomen ne, gomen ne!! >_<

È da un casino che non posto, mi scuso! Ma non avevo niente da postare, e questa mi sembra una ragione abbastanza plausibile per non farlo... Sono fissata totalmente con un altro fandom, e quindi SUMIMASEN DESUKA!!! >.<

Questo capitolo è davvero insoddisfacente.. la fine soprattutto, comunque..

Spero vi sia piaciuta lo stesso! Spero di farmi sentire prima (cosa davvero troppo strana..), ja ne!!

 

Commenti:

Ringrazio Elly Chan, Per__xX e rena chan_96 per i commenti ai precedenti capitoli!!

Tutte sostenitrici dello ShikixIchijo! XD

E anche quelli che leggono soltanto (cliccare su scrivi una recensione è così faticoso? é.è).

Chiaki Yamashita

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