Marmellata di fragole

di hele
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un diverso risveglio ***
Capitolo 2: *** incomprensioni ***
Capitolo 3: *** ai Tre Manici di Scopa ***
Capitolo 4: *** ora é tutto chiaro ***
Capitolo 5: *** marmellata di fragole ***



Capitolo 1
*** un diverso risveglio ***


marmellata
premetto... é la mia prima ff quindi siate clementi!  mi raccomando recensite, fatemi sapere cosa ne pensate!                           

 Marmellata di fragole

Ore 7:30

Dormitorio femminile.

Un debole raggio di sole penetra tra le cortine che incorniciano la finestra della stanza per andarsi a posare sul volto di una ragazza addormentata.

Driiiinn..

il suono della sveglia riecheggia in tutta la stanza.

La ragazza con la sua massa di capelli arruffati si stropiccia gli occhi e si affretta a posare una mano sulla sveglia per farla tacere.

-Aah..- pensa stiracchiandosi -buon giorno Hogwarts-.

Con gli occhi ancora gonfi di sonno dà uno sguardo alla camera.

Tutto perfettamente in ordine, ad eccezione, naturalmente, del letto di Lavanda.

La sua mattinata sembrava iniziata già da un pezzo.

Ora finalmente le acque si erano calmate tra di loro.

C'era stato un periodo in cui non si rivolgevano nemmeno la parola.

Ma ora grazie a Seamus (Hermione aveva proposto di farlo santo subito) che si era tanto dato da fare per consolare la povera “LavLav” l'astio che regnava tra le ragazze sembrava essersi placato.

Anzi, sembrava proprio che Lavanda avesse rimosso completamente dalla sua testa i precedenti avvenimenti e la cosa rendeva ben contenta Hermione.

Non che fossero mai state così intime, ma dovendoci condividere la camera per ancora un anno non le dispiaceva affatto poter convivere serenamente.

Tornando a guardare il letto della compagna di stanza notò pile di vestiti accatastati gli uni sugli altri.

Chissà da quanto era già sveglia.

-Beh... con tutto il trucco che si mette in faccia sfido che non si debba preparare da una settimana prima- ed in preda a questi pensieri si alzò ed infilò la vestaglia, pronta ad aggiudicarsi il suo turno per il bagno.

Guardò per un attimo il suo riflesso nello specchio vicino all'armadio.

Una Hermione stanca, con gli occhi gonfi e i capelli più arruffati che mai rispondeva al suo sguardo nel riflesso.

-Cavolo, sarà un vero problema pettinarsi stamattina!-

perchè doveva essere sempre cosi faticoso?

Forse avrebbe potuto chiedere aiuto a Calì.. lei era una vera esperta in incantesimi per i capelli.

-Buongiono Herm- la salutò proprio Calì dal suo letto.

-'giorno-

-Buongiorno a tutte!- urlò trafelata Lavanda uscendo di corsa dal bagno.

Agitò la bacchetta e pronunciando un incantesimo che Hermione non aveva mai sentito (già, sembra strano) fece in modo che tutti i suoi vestiti si librassero in aria, come fossero stati indossati da manichini invisibili. Lei, scrutandoli uno ad uno, ogni tanto schioccava le dita in direzione di un completo e quello le si avvicinava e le si posava leggermente addosso in modo che la ragazza potesse rimirarsi nello specchio valutando se fosse il modello adatto per la giornata.

Eh si, perche oggi era giorno di gita a Hogsmeade, niente divise, e soprattutto l'intera giornata da passare insieme a Seamus.

Hermione era insolitamente allegra; l'aspettava una giornata senza preoccupazioni (escludendo Voldemort che era un pensiero fisso nella testa di molti) con i suoi amici, e l'idea di non dover più vedere Ron avvinghiato a Lavanda la sollevava parecchio.

Finalmente era riuscita ad entrare in bagno.

La sua attenzione fu catturata immediatamente dalla quantità sconvolgente di scatolette di tutte le forme e i colori immaginabili accatastate sul lavandino...

… cosmetici.

Ma era possibile che un strega, capace di avvalersi dell'arte della magia, dovesse avere bisogno di tutti quegli “affari” ?

-vediamo un po che c'é... uhmm-

Hermione si mise a rovistare cercando qualcosa che attirasse la sua attenzione, fino a quando..

-Mah si...perche no..questo potrebbe andare..”



Ore 9:45

Dormitorio maschile.

Driiiiiiiiiiiiiin...

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiii driiiiiiiiiiiiin.

-Qualcuno la faccia fermare..-

driiin driiiiiiin

Un braccio sbuca fuori da una montagna di coperte, afferra la sveglia e la scaraventa a terra.

Torna il silenzio, ma non dura a lungo.

-Cazzo! Che ore sono??-

-Seamus rimettiti a dormire.- gli rispose una voce assonnata.

-No, no, no.. qualcuno mi dica che ora é?-

-Ma che succede? Cosa vi urlate?-

-è Seamus che da i numeri tranquillo Neville, torna a dormire-

-Macchè numeri e numeri.. voglio sapere che ora é, cavolo! Ho un appuntamento! Ma non c'era una stupida sveglia in questa camera?- disse il ragazzo tirando le tende della finestra.

I raggi di sole penetrarono prepotentemente all'interno della stanza.

-Un appuntamento? E con chi??- Harry si era messo a sedere sul letto e cercava tastando sul comodino vicino i suoi occhiali.

-Oh...Merlino.. ma vi state zitti?!-

-Lavanda..-

-Lavanda chi?-

-Lavanda Brown, no?? quante Lavanda conosci te?

-Lavanda Brown? Non hai perso tempo é?

-Ron hai sentito??

Una sorta di grugnito soffocato proveniente da sotto un cuscino dovette essere la risposta.

-si ma se non mi presento in orario quella mi uccide!-

-Orario? Ti preoccupi dell'orario con Lavanda?- la voce ovattata di Ron continuava a provenire da sotto un cuscino.-Qualsiasi orario ti dica sarà sempre troppo presto... hai un margine di un'ora per presentarti, tanto lei non sarà ancora arrivata e ora chiudi quella boccaccia e lasciami dormire!-

-Di un po Ron.. hai anche consigli di altro genere? … non so se mi spiego..- disse Seamus sogghignando e ammiccando agli altri.

Ron si mise seduto di scatto sul letto, rosso in faccia.

-Sono sicuro che te la caverai benissimo da solo!- disse tirando, forse un po troppo violentemente un cuscino che colpì in pieno volto Seamus.








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Capitolo 2
*** incomprensioni ***


2.incomprensioni

Ciao! ecco il mio nuovo capitolo! spero vi piaccia! p.s. controllate la grammatica.. qui e là ci sono punti che non mi convincono affatto ma ero troppo ansiosa di pubblicarla! yeah

-Dove cavolo saranno?-

Hermione stava seduta già da un pezzo al tavolo dei Grifondoro e la sua colazione, che non aveva toccato, oramai doveva essere congelata.

Quella mattina si sentiva un po nervosa; continuava a girarsi nella la direzione dalla quale dovevano provenire i suoi migliori amici..

Già.. quei due! Dove cavolo erano?

Lavanda, che le era seduta accanto, non era certo di aiuto. Continuava ad agitarsi e a dare in escandescenze.. lei non aveva mai, MAI, dovuto aspettare qualcuno.

Erano le 10.. ma dove erano finiti?

Lavanda era ormai irrimediabilmente isterica.

Hermione decise, rassegnata, di seguire gli ultimi studenti ritardatari che si prestavano ad uscire dalla Sala Grande diretti ad Hogsmeade...l'avrebbero trovata loro.

Ma proprio quando stava per mettere un piede fuori dalla sala si sentì tirare per la tunica.

Si girò e vide Ron piegato in due, con le mani poggiate sulle ginocchia, tutto ansimante, intento a cercare di riprendere fiato.

Subito dopo apparve Harry con gli occhiali storti sul naso, la camicia fuori dai pantaloni , incredibilmente scapigliato e con accanto un impeccabile Seamus.

Hermione e Lavanda assunsero la stessa posa: mani puntate sui fianchi e sguardo assassino.

-Ma dove eri?- cominciò Lavanda – Ti ho aspettato per ben...MEZZORA..e ora osi present..-

 non fece in tempo a finire la frase che Seamus le prese la mano, la baciò e con fare ammaliatore le disse:

-sei incredibilmente bella stamattina-.

In tutta risposta ebbe una risatina stridula..

Il peggio era passato e Seamus lo sapeva..

Harry e Ron si guardarono allibiti, quel libro che aveva consigliato loro di leggere (Dodici Passi Infallibili Per Sedurre Una Strega) doveva far miracoli.. oro colato.

Il trio li guardò allontanarsi più appiccicati che mai.

Ma Ron e Harry non l'avrebbero scampata così facilmente; no,no! Hermione esigeva immediatamente delle spiegazioni e sperò bene per loro che fossero molto convincenti.

Tornò a scrutarli con sguardo truce e i ragazzi capirono che se la sarebbero dovuta vedere con una delle sue interminabili ramanzine.

-Mi volete spiegare perché ho dovuto aspettarvi per ben 2 ore seduta al tavolo da sola come una cretina?-

-Ma non eri sola- sbuffò Ron che era riuscito a riprendere fiato.

-Che centra! Questo non toglie il fatto che vi ho dovuto aspettare!!-

-Hai ragione Hermione, scusaci, ma abbiamo avuto qualche piccolo problemino con la sveglia..- provò a spiegare Harry.

-e dai Hermione perdonaci..-

La ragazza sbuffò portando gli occhi al cielo.

-E poi, dai.. almeno hai fatto colazione! Almeno questo non lo avremo sulla coscienza. Cos'era?? marmellata di fragole?- disse Ron indicando la bocca dell'amica -Ne hai mangiata tanta eh? sei tutta sporca!-

Hermione rimase per qualche secondo a guardare Ron interdetta, ma se non aveva toccato cibo!

Poi capendo a cosa alludesse divenne immediatamente rossa, molto più della sua bocca!

-RONALD WEASLEY SEI UN EMERITO CRETINO!!-

Girò i tacchi e corse via.

Ron sconcertato guardò Harry che rispose al suo sguardo con un alzata di spalle.

-Non c'è che dire.. stamattina hai battuto ogni record, 5 minuti..-

-e già mi odia!- concluse la frase il rosso sconsolato.


Seduta ad un tavolo fuori dai Tre Manici Di Scopa sfogliava distrattamente un libro che si era portata dietro.. davvero utile quell'incantesimo di allargamento che aveva fatto alla sua borsa.. poteva portarsi tutti i libri che voleva.

Ma quella volta non riusciva a concentrarsi su ciò che leggeva.

I Tre Manici Di Scopa era il primo posto che le era venuto in mente.. forse perche rappresentava una tappa fissa ogni volta che si recavano ad Hogsmeade .. una bella burrobirra al calduccio del pub era un evento impagabile. E poi lo sapeva bene che sarebbe stato il primo posto dove sarebbero venuti a cercarla.

Faceva particolarmente freddo quella mattina..ogni respiro della ragazza usciva sottoforma di nuvoletta.. si tirò la sciarpa rossa e oro sulla bocca dove tutto intorno c'era un alone rosso. Quel “coso” proprio non ne voleva sapere di venir via ed aveva dovuto sfregarsi con il dorso della mano più e più volte.

Aveva fatto una bella corsa, non si era fermata una volta.

Era stato cosi imbarazzante!

Come le era venuto in mente di mettersi un rossetto, non era da lei. Che cosa sperava di ottenere.

Era possibile che quel ragazzo fosse irrimediabilmente cosi stupido..

ma infondo perche se la prendeva tanto..

-é Ron Hermione, cosa ti aspettavi? Che ti baciasse la mano e ti dicesse “come sei bella stamattina?”..- sussurrò tra se e se facendo una piuttosto ben riuscita imitazione di Seamus.

A qualche tavolo di distanza le sorelle Patil erano immerse in una fitta conversazione sull'ennesimo bel tassorosso o corvonero di turno, ma Hermione avrebbe giurato di aver sentito un “e lui le ha detto che era marmellata di fragole”.

Chiuse il libro con un colpo secco della mano.. avrebbe fatto meglio a prendersi qualcosa di caldo da bere se non voleva morire assiderata.

Entrò nel locale e si diresse subito verso il bagno. Si levò la sciarpa e si guardò allo specchio. Era più rossa di quanto si aspettasse.

Apri l'acqua e si sciacquò il viso.


-Uffa.. ma cosa avrò detto di cosi scandaloso poi!-

-Non ne ho idea, davvero.-

Ron si tirò i lacci del cappello di lana facendolo scendere fin sopra gli occhi.

Tirava un vento gelato.

-Beh ma una cosa é certa, ce l'ha a morte con me! Ti ricordi quando mi ha aizzato contro quei maledetti uccelli!?-

-ma stiamo parlando di più di un mese fa! A me sembrava che si fosse tranquillizzata nel frattempo.

Si, più o meno dal giorno che ti sei lasciato con Lavanda..- disse allusivo Harry, ma Ron sembrò non farci caso.

-Mah, a me non sembra affatto! L'hai vista oggi??-

Harry alzò le spalle.

-Beh senti, appena la troviamo tu fai parlare me, ok?-

-ok,ok. Non proferirò parola!-

Avevano il viso arrossato dal vento gelido, le mani affondate nelle tasche.

Era difficile camminare con quel vento, per non parlare della neve.

-Sai una cosa Harry, finito il settimo anno e sconfitto Voldemort io me ne vado da qui! Si,si!-disse Ron stringendosi nel cappotto.

-Già.. sconfitto Voldemort..-

-Si, proprio cosi! Me ne vado in uno di quei posti che si vedono nelle pubblicità babbane, quelli con le palme, il mare, le noci di cocco e...-

Mentre Ron continuava ad elencare tutte le meravigliose caratteristiche di un'isola caraibica, Harry pensava a ben altro.

Voldemort... l'amico faceva apparire tutto cosi semplice.

Per Harry era difficile pensare ad un post-Voldemort, riusciva ad immaginarsi solo un immenso muro, difficile da valicare; tutto quello che c'era dietro era un mistero, sempre che esistesse un qualcosa dietro.

A lui sarebbe bastato avere una vita tranquilla, senza più fitte lancinanti alla cicatrice, magari in una bella casetta in campagna, magari insieme a …

Ma i suoi pensieri vennero interrotti da una scena che attirò molto più la sua attenzione.

A circa cinque metri di distanza tra lui e Ron c'era una coppia che litigava animatamente.

Nonostante il forte vento e la neve Harry riuscì a distinguere i capelli rossi marca Weasley.

Era Ginny.

Ginny che discuteva piuttosto ad alta voce con un ragazzo, Dean Thomas, compagno di stanza dei due amici.

Nonostante il tono elevato, Harry non riusciva a distinguere quello che si stessero dicendo.

Era concentrato a fissare la figura della ragazza.

Come era diventata bella.

Con il viso arrossato, i rossi capelli tutti scompigliati e il cappello con il ponpon rosa ...era dolcissima.

-Harry, Harry ma mi senti?-

-Ah.. si si certo, le noci di cocco-

-Ma che noci di cocco!?! ma quella sbaglio o é mia sorella?

- Ginny? Quella?....-

-Che cosa vuole Dean da lei! Stanno litigando, ora vado io a dirgliene quattro! Come osa alzare la voce con mia sorella!-

Ma prima che Ron potesse partire a passo di carica, Dean aveva dato le spalle a Ginny e si stava allontanando nella direzione di Hogsmeade. La ragazza in tutta risposta fece la stessa cosa ma dalla parte opposta, borbottando tra se e fissando la neve a terra.

-Oh.. scusami!- disse sbattendo contro qualcuno.

-Tutto ok?-

Era Harry.

-Oh si,si, tutto apposto, stavamo.. ehm.. stavo tornando ad Hogwarts perche ho dimenticato.. ehm...-

-Che ti ha fatto? Che ti ha detto? Dammi un solo motivo valido e vado a spaccargli la faccia!-

-Ron stai calmo, non mi ha fatto niente.. abbiamo solo discusso, tutto apposto, davvero- disse la ragazza trattenendo il fratello per una manica del cappotto.

-Sei sicura di star bene?- Harry le poggiò le mani sulle spalle.

-Si, davvero.. ho solo voglia di tornare al castello.. scusate- disse liberandosi e cercando di proseguire.

Harry e Ron si girarono per guardarla allontanarsi nella neve da sola.

Il vento era troppo forte e le nuvole nel cielo facevano presagire un' imminente bufera.

-Non puoi andare da sola, ti accompagno- gridò Harry per farsi sentire e corse verso di lei.

-Vengo con voi!- Ron era ben deciso a non lasciare la sua sorellina tutta sola con il suo migliore amico.

-Ron, tu va da Hermione, con questo tempo chissà dove si é cacciata!-

-Ma..ma...-

-Ron vai, ce la caveremo- lo intimò Ginny.

-ma se non posso proferire parola..-

ma Harry e Ginny si stavano già allontanando in direzione del castello.

Il braccio del suo amico avvolgeva le spalle della sorella.

Ron continuò a guardarli fino a che sparirono, poi si girò e corse verso Hogsmeade.


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Capitolo 3
*** ai Tre Manici di Scopa ***


ai tre manici di scopa

No, non scrivo alla velocità della luce.. l'avevo già quasi finita questa ff. 

Spero tanto che questo capitolo vi piaccia!(continuo a parlare al plurale perche spero che anche se non recensite leggete! eh eh)

Attendo qualche opinione ! cmq grazie a Cosmopolitan che ha recensito il mio primo chap! 

baci

3

Hermione era seduta ad un tavolo nel pub, con una tazza di cioccolata fumante stretta tra le mani.

Aveva cominciato a nevicare, era impossibile rimanere fuori.

Il suo tavolo si trovava proprio vicino ad una grande finestra, l'aveva scelto appositamente per poter guardare fuori sperando di scorgere figure familiari.

-Con questo tempaccio dove si saranno cacciati?- pensò.

Forse non gli era venuto in mente di venirla a cercare ai Tre Manici di Scopa, forse erano da qualche parte dispersi nella bufera a causa sua.

Hermione cominciò a mordersi freneticamente le labbra.

Il vetro era appannato. Provò a pulirlo per poter vedere all'esterno, ma intanto non avrebbe portato grandi risultati, l'unica cosa visibile era il bianco della neve.

Certo che ci si doveva mettere pure la bufera!

Le sembravano passati anni luce da quella mattina in cui si era immaginata una spensierata gita con i due amici di sempre.

Ora stava lì ad aspettarli da sola e più in angoscia che mai.

Almeno se non fosse stato per quello stupido rossetto ora starebbero tutti e tre insieme.

Continuava a fissare un punto in lontananza, quello dove a suo parere doveva intravedersi il sentiero per Hogwarts, quando la sua attenzione venne attratta da un suono.

“toc toc”

Qualcuno stava bussando alla finestra.

Abbassò lo sguardo, era Ron.

Il ragazzo scrisse con un dito sul vetro appannato “ chiedo perdono” e disegnò una faccina triste accanto alla scritta che doveva essere incantata perché aveva iniziato a piangere.

Guardò speranzoso in direzione della ragazza.

Hermione sorrise e gli fece cenno di entrare.


Ron si chiuse la porta a fatica dietro la schiena.

Una ventata gelida era entrata all'interno del locale insieme a lui.

-scusate, scusate, permesso.-

Il pub era pieno zeppo di gente che si era affrettata ad entrare per ripararsi dalla bufera.

Riuscito ad arrivare, anche se con non poca fatica, al tavolo della ragazza le si sedette accanto e cominciò a svestirsi.

-Dov'è Harry?-

Ron si fermò di scatto.. Harry.. sperò vivamente che fosse nel suo dormitorio.

-Ha accompagnato Ginny al castello..-

-Al castello? E perche?-

-discussione con Dean..-

-e te hai lasciato Harry a consolare la piccola di casa?-

-Cosa vorresti dire? E poi io dovevo venire a cercare te-

Hermione tornò a fissare la tazza ancora fumante, leggermente rossa in viso.

-A proposito, ma si può sapere che ti é preso? Ci hai fatto preoccupare!-

Hermione non rispose, sguardo fisso sulla cioccolata.

-per favore Herm mi guardi? Senti, io non so perché tu ce l'abbia con me, però ti giuro che non lo faccio apposta a farti arrabbiare, dev'essere... che so, una capacità insita in me..- disse Ron con le mani dietro la testa , gli occhi al soffitto e la sedia in equilibrio sulle gambe posteriori.-Di un po, non dirmi che sei ancora arrabbiata per la marmellata? te lo assicuro, non volevo prenderti in giro, scusami.-

-Oh Ron smettila, possibile che tu non capisca proprio niente?-

-Ma ti ho chiesto scusa.. vuoi che mi prostri a terra?-

Effettivamente l'opzione era allettante.

-No, dico solo che hai uno scarso spirito di osservazione!-

Ron la guardò perplesso, non capiva.

-Ma é possibile che non ti sei proprio accorto che l'avevo fatto apposta?-

-ti eri messa apposta la marmellata sulla bocca?-

-NON ERA MARMELLATA RON!-

Ok, forse avrebbe dovuto regolare il tono della voce, le persone sedute ai tavoli più vicini si erano tutte girate nella loro direzione.

Il ragazzo tornò a sedersi in una posizione composta e guardò con interesse l'amica.

-No? … e allora che cos'era?

-Ommerlino! Lascia perdere..-



-Rossetto?.. ma dai? Non ne ho mai sentito parlare- disse Ron bevendo dalla tazza di cioccolata calda di Hermione.

-come non ne hai mai sentito parlare? E poi ridammi la mia cioccolata!- ma poi riflettendo meglio forse era vero... non aveva mai visto la signora Weasley con del trucco, figurarsi Ginny che era cresciuta in mezzo a tutti quei ragazzi! Hermione non avrebbe esitato un secondo a definirla un “maschiaccio” anche se, d'altronde, riscuoteva molto successo con l'altro sesso.

-Beh quindi volevi farti carina per qualcuno? Chi volevi rimorchiare? Cormac?-

-Cormac??Ma che cavolo vai dicendo!come ti é saltato in mente che io e quel pallone gonfiato...-

-Beh meno male! Mi levi un peso dallo stomaco...sai, non ti ci vedevo con quello. Oltretutto si crede anche un portiere migliore di me.. maddai!- Ron scosse la testa come per dire che era una cosa del tutto improbabile.

-Vabbe, e allora chi é?-

Proprio in quel momento vicino al loro tavolo stavano passando Seamus con Lavanda arpionata ad un braccio. Sembrava stessero ascoltando la conversazione già da parecchio dato che la ragazza disse:

-Sei te testone ,no? Ma ancora non l'hai capito dopo 6 anni che state appiccicati? Quando stavi con me mi odiava a morte, neanche mi parlava!- una risatina stridula concluse la frase e Seamus fece l'occhiolino a Ron prima di dirigersi con la sua bella verso la sala sul retro del locale.

Hermione arrossì violentemente.

Si girò verso la finestra facendo finta di essere molto interessata a quella .. quella.. massa bianca informe.

Ron continuava a fissare con un'aria sconcertata il punto dove un attimo prima si trovavano Lavanda e Seamus.

-Chissà dov'è Harry? - disse Hermione cercando di cambiare argomento

Ron la guardò come se avesse avuto una rivelazione sconvolgente.

-ehm...non crederai mica a quello che..che ha detto..dice sempre idiozie.. io dico, ma come faranno a venirle in mente..-

Il ragazzo cominciò immediatamente a rivestirsi, cappello, guanti e tutto il resto.

-Che.. che fai?-

Prese il cappello di Hermione é glielo mise in testa.

-Mettiti il cappotto, dobbiamo uscire.-



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Capitolo 4
*** ora é tutto chiaro ***


camminando nella neve

Allora ragazzuole ^^ (che bello! sono tanto contenta  che la mia ff vi sia piaciuta fino ad ora!) Cmq si.. forse in effetti il mio Ron sembra un po idiota ma in questo capitolo vedrete che non lo é fino in fondo ah ah hha!! 

Per il resto vi informo che io oggi ho fatto un esame.. statistica applicata alla biologia.. e.. coff coff.. ho fatto un po schifo! ma la cosa non mi sorprende.. visto che invece di studiare scrivevo ff! (ne ho un'altra in cantiere).  Ok apparte ciò che non penso vi interessi più di tanto vi lascio al nuovo chappy... siamo quasi alla conclusione!! buona lettura! 

Ron la stava praticamente trascinando fuori dal locale.

Le aveva preso la mano e dalla sua stretta Hermione capì che non l'avrebbe lasciata presto.

Al pensiero di avere la mano chiusa in quella di Ron la sua schiena venne percorsa da un lungo brivido.

I loro piedi affondavano nella neve.

Era difficile avanzare in quelle condizioni, ma il ragazzo sembrava un treno in corsa.

-Dove stiamo andando?-

Nessuna risposta.

Dopo una decina di minuti nei quali la mente di Hermione stava disperatamente cercando una risposta al comportamento dell'amico, una voce giunse alle sue orecchie.

-Ora finalmente ho capito tutto!-

-Hai..hai .. capito.. tutto?- riuscì a balbettare Hermione in preda al panico.

-Si, certo, era così evidente!-

-Ah, bene.. evidente.. ma dove stiamo andando?- un nodo le si era formato alla gola.

-A Hogwarts, nel mio dormitorio-

-Nel tuo dormitorio- la voce di Hermione stava diventando sempre più acuta, la situazione cominciava a prendere una strana piega.

-Si, ho perso fin troppo tempo!-

-eh tempo? No, no.. ne abbiamo ancora molto volendo, non abbiamo motivo di correre, insomma.. che fretta c'è no? Infondo ci sei appena arrivato.. una cosa alla volta-

Cosa stava succedendo? Cosa voleva farle!

-Che so.. potremmo... parlarne..-

Ron continuava a non guardarla, la trascinava dietro di se con lo sguardo fisso nella direzione del castello, sembrava ben deciso a portare a compimento quello che gli era balenato in testa.

Faceva incredibilmente freddo ma alla ragazza sembra di trovarsi all'interno di un calderone bollente.

-PARLARE? Non ne abbiamo tempo, potrebbe essere già troppo tardi.-

Hermione lo strattonò e liberò la sua mano dalla ferma stretta di Ron.

-Ora che c'è!- Per la prima volta il ragazzo si era voltato a guardarla da quando erano usciti in gran carriera dal pub, il volto preoccupato.

-Mi spieghi cosa stiamo facendo?-

-Dobbiamo cercare Harry!-

-HARRY?-

Questo era troppo per Hermione.

-NO, NON VOGLIO CHE CI SIA ANCHE HARRY!-

-Che.. che stai dicendo?-

-Ehm.. e te che stai dicendo?-

-Dobbiamo    cercare    Harry    perchè    se    n'è    andato    da    solo    con    mia    sorella    ad    Hogwarts!- scandì ogni parola per essere sicuro che l'amica recepisse il messaggio.-L'hai sentita Lavanda vero?-

La bocca di Hermione si spalancò involontariamente in un'espressione di pura sorpresa.

-Harry ce l'ha a morte con Dean e ultimamente si rivolgono a malapena il saluto, ovvio no?-

Hermione rimase immobile nella stessa posa di prima senza dare cenno di aver capito la gravità della situazione.

-SVEGLIA HERMIONE! Sei o non sei la ragazza più intelligente di Hogwarts! HARRY E GINNY, capito? A Harry piace Ginny e forse in questo momento starà provando a fare chissà cosa a mia sorella.. io non posso proprio..-

Ma a quel punto l'amica fece l'ultima cosa che Ron si sarebbe aspettato che facesse: scoppiò a ridere.

Non ci poteva credere, e lei che si aspettava di andare incontro a chissà quali fantasie perverse!!

Evidentemente i due neuroni del ragazzo non avevano fatto contatto quando avrebbero dovuto e la cosa era... MAGNIFICA! Avrebbe voluto mettersi a ballare in quello stesso istante.

Non poteva fare altro che ridere, la sua dignità sarebbe rimasta intatta per ancora qualche tempo.

-Ma hai capito la gravità della situazione?? Harry e Ginny!-

-e anche se fosse..-

-Ma..-

-Ron, stiamo parlando di Harry, del tuo, del nostro migliore amico! HARRY.. non un maniaco sessuale! Pensaci Ron, preferiresti Dean o qualcun altro ad Harry?

Hermione non riusciva a smettere di sorridere, la situazione le sembrava così buffa; e lei che aveva pensato... maddai!

Ron assunse un espressione stupefatta.

-Beh.. potresti anche avere ragione, ma se non ti dispiace vorrei proseguire..-disse incupendosi.



Ora che tutto era tornato sotto controllo e soprattutto ora che le mani dei due ragazzi non erano più intrecciate, Hermione cominciò ad avvertire un certo freddo.

Fortunatamente la bufera si era placata, ma il vento continuava a soffiare gelido.

-Ron fa freddo, fermiamoci da qualche parte.-

-Ma stiamo in mezzo al nulla!-

-Io ho freddo!-

-Resisti, siamo quasi arrivati, prendi i miei guanti.- si sfilò i pesanti guanti di lana e li porse alla ragazza.

-Ma te?-

-Non protestare e mettili-

-No, uno per uno- la ragazza tese un guanto in direzione dell'amico.

-Sei testarda é? Ok, uno a te e uno a me, però dammi l'altra mano, ci scalderemo a vicenda-. Le prese la mano e la strinse prima di riprendere il cammino.

Avrebbero potuto semplicemente mettere le mani nelle tasche ma non ci provò neanche a proporlo, la situazione le andava più che bene.

-Perche non ti sei portata i guanti con questo freddo?-

-Perche non ci ho pensato-

-é impossibile! Dovresti farla riposare piuttosto quella testolina ogni tanto.

-Beh, ero sconvolta.-

-Addirittura sconvolta per la marmellata, non ti pare di esagerare.-

-Ci sono rimasta un po male, ecco!-

-Per me stai meglio senza-.

La frase uscì dalla bocca del ragazzo quasi come un sussurro.

Hermione non lo vedeva in viso, lui avanzava davanti a lei, ma non potè fare a meno di notare le sue orecchie arrossarsi.

-Potresti ripetere? Non credo di aver sentito.-

-STAI MEGLIO SENZA, SEI MOLTO PIU BELLA SENZA NIENTE SULLA FACCIA.- questa volta aveva decisamente urlato. Degli uccelli che se ne stavano tranquillamente appollaiati su gli alberi vicini volarono via spaventati.

Hermione assunse una sfumatura quasi viola, fortunatamente non poteva vederla.

-e quindi l'avevi messa per me?- ora il tono di Ron era tornato normale.

-che..che cosa?-

-la marmellata..-

-Ah il rossetto.. e che cosa te lo fa pensare?- Disse la ragazza cercando di darsi un contegno.

-Lavanda-

-ah.-

Allora l'aveva ascoltata.

Hermione non riusciva a collegare la bocca al cervello , le uscivano fuori soltanto stupidi balbettii.

Quanto avrebbe voluto strozzare Lavanda con le sue stesse mani, niente magia, solo forza bruta per poter godere appieno del momento.

Ron si girò nella sua direzione.

Ora stavano l'uno di fronte all'altra.

Hermione alzò coraggiosamente lo sguardo ed i suoi occhi si incatenarono a quelli del ragazzo.

Lui, con un espressione molto seria le scostò dei capelli da davanti al viso.

-Ehi voi due che fate?-

I due si girarono come criminali colti sul fatto.

Hermione si affrettò a lasciare la mano di Ron ancora stretta nella sua.

-Ah Harry.. che bello vederti qui.. proprio ora .. fantastico!-

Harry alzò un sopracciglio in risposta, poi rivolgendosi a Ron -Ginny sta bene, vi stavo giusto venendo a cercare, che ne dite di tornare? Nella sala comune non c'è nessuno e siamo riusciti a rimediare qualcosa da mangiare!-

-Perfetto perfetto- disse Ron circondando con il braccio le spalle dell'amico e alzando l'altro verso il cielo.-Tutti in sala comune allora!-

-Ma che vi é preso? Avete bevuto?-

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Capitolo 5
*** marmellata di fragole ***


marmellata di fragole

Eccolo il mio ultimo capitolo!! scusate per come mi sono bruscamente sbarazzata di Harry e Ginny, ma non avevo proprio idee!AH AHAH  Per il resto spero vi piaccia, sono un pò una schiappa con il descrivere le sensazioni, spero di migliorare con l'esperienza!! Poi fatemi pensare.. mm ...mmm all'esame me la sono cavata con uno stiracchiato 19 che accetto più che volentieri!! tengo a specificare che non sono assolutamente un genio hihi.. era la seconda volta che davo questo esame -.-'' Grazie per le correzioni di grammatica! continuate a correggermi! Grazie infinite per i commenti! troppo gentili! Ah cosmopolitan.. ma per caso fai biologia anche te? magari stiamo anche nello stesso corso! wow! ok.. mi sono dilungata più del dovuto! buona lettura e ditemi!

P.s. scusate le infinite ripetizioni.. sono proprio un problema per me...

-Beh, sarebbe questo il cibo che avete rimediato?-

Sul tappeto della sala comune dei grifondoro era sparso un mucchietto dei dolciumi tipici del mondo dei maghi.

-Mi aspettavo qualcosa di più... sostanzioso! É ora di pranzo!- disse Ron guardando contrariato il bottino rimediato da Harry e Ginny.

-Non ti accontenti mai di niente!-

-é solo che mi aspettavo qualcosa di meglio visto che ci avete interrotto proprio quando... -

-Quindi ho interrotto qualcosa!-

-Oh, davvero, era ora!- disse Ginny entusiasta battendo le mani.

-No, no, no, non hai interrotto proprio un bel niente- Hermione, con un rapido movimento della bacchetta, trasfigurò un mucchietto di cioccorane in un piattone di pollo con patate e lo porse a Ron.

-Ora per favore riempiti la bocca di cibo, cosi eviti di dire scemenze-

Il ragazzo prese il piatto con sguardo colpevole e si mise seduto a terra sul morbido tappeto. (n.d.r. Nelle mie ff tutti si siedono sempre a terra, anche se ci sono ovunque poltrone disponibili!)

**

-Oh, ha smesso di nevicare!- Ginny se ne stava con il viso incollato al vetro della finestra.- Ho proprio voglia di sgranchirmi un po le gambe, vi va di uscire ragazzi?-

-Mpf..sto mangiando...-

-io vorrei andare in biblioteca-

-Per me va bene!-

Ron lanciò un occhiataccia di sbieco al suo amico.

-Beh, infondo oggi era il nostro giorno di gita ad Hogsmeade ma abbiamo passato la maggior parte del tempo dentro al castello! Che male c'è a voler uscire?- tentò di giustificarsi Harry.

La motivazione non faceva una piega.

Per questa volta forse Ron avrebbe chiuso un occhio, soprattutto perché era ansioso di riprendere il discorso interrotto con Hermione.

Ma la ragazza non sembrava della stessa opinione.

Una volta rimasti soli, infatti, si affrettò a trovare una scusa per dileguarsi.

-Allora io vado..devo finire una ricerca e..-

-perché non rimani a farmi compagnia? Finisco di mangiare e poi puoi andare dove ti pare-

-Non è che sia il massimo guardarti mangiare-

-e allora potremmo continuare il discorso di prima-.

-Quale discorso?-

-la marmellata di stamattina..-

-Oh Ronald smettila con questa maledetta marmellata!-

-...il fatto che volevi farti notare da qualcuno-

-Questa cosa poi te la sei inventata !-

-... io e te-

-...-

Il rosso addentò un coscio di pollo.

-Oh andiamo, non starò qui a farmi prendere in giro da te-

-Non ti sto prendendo in giro-

-Continui a mangiare come se niente fosse!- sbottò la ragazza stizzita.

-Allora c'è qualcosa!-

Hermione avvampò.

-penso proprio che me ne andrò in biblioteca...-disse alzandosi di scatto dalla poltrona – almeno farò qualcosa di costruttivo invece di guardarti mentre ti ingozzi come un ...-.

Ron le prese una mano -Aspetta..-

-Che c'è?-

-volevo provare a fare una cosa-

-é proprio necessario che tu la faccia adesso?-

-Sì, direi di sì..-

-e devo per forza assistere?-

-Te sei l'elemento fondamentale- disse battendo una mano a terra invitando l'amica ad accomodarsi. -Siedi qui-

La ragazza riluttante si sedette sul pavimento a gambe incrociate.

-Quindi?-

Ron prese un pacchetto di “tutti i gusti + 1” che aveva accanto e lo mise tra loro.

Poi tirando fuori la bacchetta lo trasfigurò in un contenitore di vetro con un tappo rosso.

-Beh, sei migliorato in trasfigurazione perlomeno.. un perfetto barattolo di... MARMELLATA DI FRAGOLE?!-

-Già..-

-Ma sei fissato con questa marmellata! Te la regalerò per il compleanno!-

-simpatica.. ci devo fare una cosa!- svitò il tappo del barattolo e vi immerse un dito.

Hermione lo guardava curiosa.

-se hai ancora fame ti trasfiguro un cucchiaino-

-Shh... chiudi per un secondo quella bocca e vieni qui-.

Suonava come un ordine e la cosa era intrigante.

-perché dovrei avvicinarmi?-

-Ok, allora faccio io-.

Tirò fuori il dito dal barattolo e lo passò sulle labbra dell'amica.

Hermione lo lasciò fare incapace di reagire, le sembrava di aver subito un incantesimo pietrificante.

Finita l'opera il ragazzo si mise il dito in bocca per pulirlo dai resti di marmellata e guardò la sua “creazione” inclinando leggermente la testa.

-Ma che fai?-

-No, non va bene, non mi piace..-

-Ma Ron... ti ho spiegato almeno una decina di volte che non era marm...-

Fu costretta a interrompersi perché il ragazzo si stava avvicinando pericolosamente -e.. e ora che fai?-

Lui la guardò sorridendo.

-non mi piace quindi la levo- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Fu un attimo.

Hermione sentì sulle labbra la sua calda lingua intenta a rimuovere meticolosamente ogni traccia di marmellata.

Niente.. non riusciva a pensare più a niente.

Poco dopo Ron si staccò in stato di evidente imbarazzo. 

Forse si aspettava una qualche reazione che era venuta a mancare da parte dell'amica rimasta rigida, con gli occhi che avevano assunto le dimensioni di due palle da tennis.

No, quell'espressione non suggeriva proprio niente di buono.

In preda ad una crescente sensazione di panico Ron si girò  cercando disperatamente la sua bacchetta e maledicendosi mentalmente.

-Beh si... allora io direi che... forse é il caso di..- i suoi occhi erano fissi a terra, voleva evitare in ogni modo d'incontrare nuovamente lo sguardo attonito della ragazza.

-No, aspetta!-

-C...che c'è?-

-E.. ecco. Sei sporco-

-é?- 

-Dico di marmellata... vicino alla bocca.. -

-Ah grazie- fece per pulirsi con il dorso della mano ma la ragazza fu più veloce e gliela bloccò.

-No, ci penso io-. Detto ciò si avvicinò e lo leccò delicatamente al lato della bocca.

Ron chiuse gli occhi.

Hermione passò impacciatamente dal lato della bocca alle sue labbra.

Il timido gioco iniziale dei due ragazzi si trasformò in un tenero bacio.

Ora erano solo loro due, nient'altro.

Ogni cosa che non erano riusciti a dirsi per tutto quel tempo ora sembrava volersi esprimere attraverso quelle sensazioni, quelle emozioni, quel bacio che diventava sempre più profondo, intenso e appassionato.

Ora non c'era più niente, niente più timori, niente più incertezze.

Niente oltre a loro due.

La ragazza sentì Ron sorridere contro la sua bocca.

-Che c'è?-

-niente, é che non ci speravo davvero più-

**



-Mi batte forte il cuore- disse il ragazzo prendendo la mano dell'amica e poggiandola sul suo petto.

Nonostante avessero passato i precedenti quindici minuti  baciandosi alla ragazza corse un brivido lungo la schiena al contatto con il corpo di Ron.

-Anche a me..- poggiò la sua testa boccolosa sulla spalla del ragazzo e lui cominciò ad accarezzarle i capelli.

Forse era un sogno, forse tra qualche istante si sarebbe svegliata, forse era tutto frutto della sua immaginazione.

-Mione-

-Sì?-

-Penso proprio che dovremmo riprovare.. con la marmellata intendo.. non credo di aver valutato bene-

Hermione alzò lo sguardo e gli sorrise affabile.

Se era un sogno sicuramente era il più bello che avesse mai fatto.

-Sai Ron, comincia davvero a piacermi questa marmellata di fragole-.




















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