Disease

di DadaOttantotto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Si sveglia in piena notte. Vedendo il suo compagno dormire beatamente, sorride. Per anni aveva sognato di poter diventare più di una semplice socia per lui, e quando era successo, le era sembrato di vivere in un altro mondo.
Improvvisamente si porta una mano alla bocca.
No, non di nuovo, pensa, correndo in bagno.

Si sveglia, sentendo venir meno il calore cui ormai è abituato ogni notte. Apre lentamente gli occhi, costatando che la sua compagna non è più accanto a lui. Da quando ha trovato il coraggio di dichiararsi, cerca di stare lontano da lei il meno possibile.
Sente dei rumori provenire dal bagno.
Di nuovo!, pensa, alzandosi da letto.

- Piccola, va tutto bene? - chiede, avvicinandosi a lei.
- Sì, credo di sì... - risponde. - Mi dispiace di averti svegliato.
Ha un altro conato di vomito.
Ryo si inginocchia e le sorregge la testa.
- Non ti preoccupare, quello che conta è che tu ti senta meglio al più presto.
Da una settimana, le notti dei due ragazzi sono disturbate dai ripetuti attacchi di nausea di Kaori. Ryo ha tentato di convincerla in ogni modo a farsi visitare da un dottore, ma lei ha sempre rimandato, sostenendo che probabilmente si tratta solo di una brutta intossicazione alimentare. E lui sa che, quando Kaori si mette in testa una cosa, non c'è modo di farle cambiare idea.
Finalmente la nausea le dà un po' di tregua.
- Devo essere un disastro... - dice la ragazza, ravvivandosi i capelli.
Ryo sorride dolcemente.
- Sei il disastro più bello che abbia mai visto... - le sussurra.
Lo abbraccia. Restano in quella posizione per un tempo che a loro sembra un secolo.
L'aiuta a rialzarsi.
- Torniamo a letto?
Per tutta risposta, la ragazza si tappa la bocca con una mano.
E anche la cena di quel giorno finisce nel gabinetto.

- Sei stata male anche stanotte?- esclama Miki, preoccupata.
Kaori annuisce, rigirando tra le mani la brioche che Ryo l'ha praticamente obbligata a ordinare.
- Dalle almeno un morso... - dice il ragazzo. Vuole che metta qualcosa nello stomaco. E' molto preoccupato per la sua compagna, ma non sa cosa fare. E il sentirsi impotente, soprattutto con lei, lo rende nervoso.
Kaori lo accontenta a malincuore. Non ha assolutamente fame, la nausea continua ad attanagliarle lo stomaco.
- Contento?
Ryo sbuffa, appoggiandosi con i gomiti al bancone del locale.
- Guarda che io lo faccio per te...
- Lo so, e ti ringrazio. Ma non ho voglia di mangiare adesso.
- Fai come vuoi.
La porta del Cat's Eyes si apre. Una bella ragazza, bionda e con un notevole davanzale, prende posto vicino a Ryo.
- Ciao, bel fusto... - dice, accarezzandogli il viso.
Tutti spalancano gli occhi.
- Cosa fai stasera? - continua la ragazza.
- Io... io... - inizia a balbettare Ryo
Kaori si sente ribollire dalla rabbia.
- Perchè non mi dai il tuo numero?
Lo sweeper non riesce più a trattenersi. Il suo volto si trasforma nella sua ormai famosa espressione da maniaco. Spicca un salto, diretto verso la prosperosa ragazza. Ma prima che possa raggiungerla, si ritrova spiaccicato al suolo.
- Ma... è stata lei... a provarci... con me... - dice, cercando di disincastrarsi dal pavimento.
- Ryo, sei sempre il solito! - urla Kaori - Io me ne vado! Ciao Miki.
Raggiunge la porta. Sente che la testa le gira, si appoggia al muro.
- Kaori? - la chiama l'amica.
Non riesce a reggersi sulle gambe. Chiude gli occhi cercando di ritrovare la stabilità.
- Kaori?!?!?
Fa in tempo a sussurrare il nome del suo compagno, poi sviene.

In quella camera di ospedale, così asettica e fredda, Ryo si trova davvero a disagio. E vedere la donna che ama immobile in quel letto, lo innervosisce maggiormente.
Dopo che Kaori era svenuta, l'aveva portata direttamente lì, nonostante sapesse di andare contro la volontà della ragazza.
Le prende gentilmente la mano.
L'hanno visitata, le hanno fatto le analisi. Sono passate tre ore da quando sono arrivati al policlinico, ma non ha ancora ripreso conoscenza. Nonostante il medico abbia detto di non preoccuparsi, Ryo è agitato, turbato da una brutta sensazione.
- Avevo detto niente dottori... - la voce della sua socia lo riporta alla realtà.
- Ciao, piccola...
- Ryo, che ci faccio qui?
- Sei svenuta.
- Questo lo so. Sarà stato lo stress, sai non farebbe piacere a nessuno vedere il proprio fidanzato saltare addosso ad un'altra...
- Oppure sarà per il fatto che non stai bene da un po' di tempo, che ne dici?
- Ma perchè mi hai portato qui e non a casa?
La già poca calma di Ryo inizia a vacillare.
- Scusa se mi sono preoccupato per te! - esclama.
- Ma io ti avevo detto che non volevo vedere nessun medico!
- Oh, mi dispiace! La prossima volta che svieni ti lascio sul pavimento! - dice, alzandosi.
Perchè in questo periodo riusciamo solo a litigare?, si chiede Kaori.
Il ragazzo ha quasi raggiunto la porta, ma questa si apre prima che lui possa toccarla.
Un dottore tarchiato, con spessi occhiali e i capelli bianchi, entra nella stanza portando una cartelletta. Ryo legge il nome sul tesserino: Dott. M. Harutako.
- Sono contento di vedere che è sveglia, signorina Makimura.
- Buongiorno, dottore.
- Ho i risultati delle sue analisi... - dice, guardando Ryo, che intanto si era di nuovo avvicinato alla sua socia.
- Parli pure, non ho segreti per lui. - interviene Kaori.
Il medico sembra in difficoltà.
- Ecco... ho rincontrollato i risultati varie volte, ma...
I due ragazzi stanno trattenendo il respiro senza accorgersene. Il dottore si sistema gli occhiali, poi li guarda serio negli occhi.
- Mi dispiace, signorina Makimura, ma devo dirle che...

Vi prego non uccidetemi per il modo in cui ho terminato il capitolo.... :)
Allora, questa è una storia che mi è venuta in mente rileggendo un numero di "Dylan Dog"... Purtoppo, ho in mente l'inizio e la fine, ma non la parte centrale... quindi, vi chiedo di non arrabbiarvi se starò un po' senza aggiornare!!
Ho voluto postarla oggi perchè è il mio compleanno... mi sono fatta un regalino!! :)
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!!
Un baci8!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


- Mi dispiace, signorina Makimura, ma devo dirle che... - l'uomo tossisce rumorosamente.
- Dottore, mi dica che succede, per favore...
- Signorina Makimura, purtroppo abbiamo trovato una massa tumorale nel suo fegato...
Ryo si accascia pesantemente sulla sedia. Il suo cervello sembra aver dimenticato di mandare ai polmoni l'impulso di respirare.
- Intende forse dire che sono... malata? - dice Kaori, mentre le lacrime sgorgano silenziosamente dai suoi occhi. - Ma è sicuro?
- Sì, mi rincresce.
Lo sweeper finalmente riprende il controllo del suo corpo.
- E quanto tempo... - si accorge di avere la gola secca - ... rimane?
- Questo non possiamo ancora saperlo con certezza. Occorreranno altre analisi prima di avere il quadro completo della situazione. Per adesso possiamo solo aspettare. Ora scusatemi, devo andare. Se aveste bisogno di me, sarò nel mio studio, in fondo al corridoio.
Detto ciò esce, lasciando i due ragazzi da soli.
- Quindi sto morendo... - sussurra Kaori.
- Non dirlo...
- Non cambierebbe le cose. Negare l'evidenza non mi guarirebbe.
Lui sa che è vero, ma sa anche che non è ancora pronto per sentirlo. Non è pronto per lasciare andare la donna che ama, per vederla morire lentamente sapendo di non poterla aiutare. Gli sembra che il mondo gli sia caduto addosso. Guarda la sua compagna, di nuovo sdraiata nel letto a contemplare il soffitto.
- Piccola... - è tutto quello che riesce a dire.
Nella stanza è sceso un silenzio pesante. Nessuno dei due sa come comportarsi.
- Ryo? - Kaori volta lentamente il capo verso di lui.
- Si?
- C'è una cosa che ti voglio dire... una cosa a cui penso da un po'...
La guarda con aria interrogativa.
- Quando me ne andrò - riprende lei - voglio che tu ti rifaccia una vita... voglio che tu sia felice di nuovo...
Non può credere a quello che ha appena sentito.
- Kaori... come puoi chiedermi questo? Come puoi chiedermi di essere felice dopo la tua morte? Io non posso vivere senza te, non puoi andartene...
- Amore mio, dovunque io andrò, sarò sempre con te finchè mi terrai nel tuo cuore. - dice, poggiando una mano sul suo petto.
A queste parole, Ryo si butta sul letto e l'abbraccia forte.
- Tesoro, io sono felice solo se sei con me. Qualunque cosa accada, l'affronteremo insieme. Quindi, non pensarci neanche a lasciarmi solo...

- Allora posso andare a casa, dottore?
- Se dice di sentirsi bene, non ho motivo per non crederle... Di conseguenza, sì, può tornare a casa. La chiameremo per dirle quando cominceremo i cicli di chemioterapia. Ma per qualunque cosa, non esiti a farmi visita, capito?
Kaori annuisce, sfoderando il suo miglior sorriso. E' realmente contenta di poter fare ritorno nel loro appartamento. Una notte in ospedale per lei è già abbastanza.
- Bene. Arrivederci, signorina Makimura.
- Arrivederci, dottore.
- Possiamo andare? - le chiede Ryo, rivolgendole uno sguardo spento. I suoi occhi hanno perso lucentezza, quella che la ragazza tanto ama.
Si dirigono silenziosamente verso l'auto posteggiata poco lontano dall'entrata.
Sulla via del ritorno, Ryo non può fare a meno di pensare, di ricordare. Tutti i momenti passati da quando, prendendo il coraggio a due mani, era riuscito a dichiararsi. Da quel giorno tutto era cambiato, tutto il suo mondo aveva acquisito una luce che prima non esisteva. E ora quella luce sta lentamente svanendo. Stringe il volante con una forza immane.
- Se fai così lo staccherai... - una mano calda copre la sua. Quel contatto riesce a calmarlo.
- Mi dispiace...
Una risata argentina lo coglie di sorpresa.
- Perchè ridi?
Posteggia la macchina, poi insieme attraversano il portone.
- Non hai risposto. - le dice.
Lei lo guarda, ancora sorridendo.
- Ho riso... perchè voglio che rida anche tu.
Entrano in casa. Ryo, rimasto interdetto dalle parole della sua socia, l'osserva in attesa di spiegazioni.
- Ridi... o almeno sorridi, per favore... - sussurra la ragazza.
Il nervosismo e l'ansia accumulati prendono il posto della razionalità nel cervello di Ryo.
- Vuoi che rida? Ah, ah. Contenta? Tu vuoi che io rida? Devo ridere del fatto che stai morendo? - l'afferra poco gentilmente per le braccia e alza il tono di voce - Tu te ne stai andando, ti sto lentamente perdendo... non vedo cosa ci trovi da ridere! E' una cosa seria, non lo capisci? Non c'è niente da scherzare su un tumore, Kaori!
- Ryo, mi fai paura...
- Io ti faccio paura? Io? - i suoi occhi sono carichi di rabbia mista a dolore - Dovresti aver paura di quello che hai dentro il tuo corpo, non di me.
- Ryo, smettila... ti prego...
Si ferma, vedendo una lacrima scendere sul viso della sua compagna. Molla la presa su di lei, le sue braccia ricadono lungo i fianchi. Lentamente e a capo chino inizia a camminare.

La porta del tetto si apre cigolando. L'uomo non si volta. Continua impassibile a fumare una sigaretta ormai quasi spenta.
Sente l'odore delle sue lacrime, ancora una volta versate per colpa sua.
- Ti sei calmato? - chiede timidamente la ragazza.
Non risponde. Non è ancora del tutto tranquillo, e non vuole insultarla di nuovo.
Kaori poggia i gomiti sulla ringhiera, vicino a lui.
- Ho paura anche io, sai? Non ero certo preparata a ricevere una notizia del genere! E puoi stare sicuro che mi ha fatto ancora meno piacere che a te. Solo che... non cambia niente se rimani a pensarci. Non è che, più ti affliggi, più possibilità ho di guarire. Il male c'è e rimane, per quanto ci dispiaccia. E adesso, per favore, torna ad essere il Ryo di sempre. Perchè è di quello che ho bisogno.
Le si avvicina e l'abbraccia da dietro. Respira il profumo dei suoi capelli.
- Hai ragione... scusami... invece di starti vicino e aiutarti, ti ho scaricato addosso tutte le mie paure. Ma cerca di comprendermi, io ti amo e non voglio perderti...
Lei si gira, di modo di trovarsi davanti il suo viso.
- Anche io ti amo. E non mi perderai, io sarò sempre con te, finchè lo vorrai...
- Amore, io ti voglio per sempre...
La bacia, mettendo in quel contatto tutto il dolore e la speranza, la preoccupazione e il desiderio che quell'istante possa durare in eterno.
Quando si stacca da lei, la prende per mano. La sente tremare.
- Hai freddo? - le chiede preoccupato.
Annuisce, stringendosi maggiormente a lui.
- Rientriamo in casa... - Ryo sorride. Kaori si bea di quel gesto tanto agognato.
Appena varcano la soglia del loro appartamento, il telefono inizia a squillare.
La sweeper corre a rispondere.
- Pronto? - dice, titubante -Oh, buongiorno. Adesso? Sì, non c'è problema. Ma come mai così presto? Ah capisco. Arriviamo subito. Arrivederci.
Poggia il ricevitore, guardando il compagno, il quale ha assunto un'espressione decisamente interrogativa.
- Era il dottor Harutaku.


Ecco il tanto (almeno da me) sospirato secondo capitolo! Spero vi piaccia!
Premetto che a me non piace e non è venuto come lo volevo *sigh* :(
Un grazie a giova71, Isy_264, jaj984, Rukia7, Dea Nemesis, Shawn85, marymary92 per le recensioni al primo capitolo e per gli auguri!!
Grazie a giova71 che ha inserito la storia tra i preferiti, e a giova71, peppolina, I love sasunaru e Rukia7 che l'hanno inserita tra le seguite!
Baci8

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Ryo ricorda di essersi mosso lentamente, stupito da quella telefonata. Di aver preso la macchina ed essersi diretto verso l'ospedale. Di aver visto una Kaori preoccupata ma forte. E di aver pregato che le cose non andassero peggio di quanto già fossero.
Seduto fuori dallo studio del dottor Harutaku, si prende la testa tra le mani. Il medico gli ha chiesto di non entrare, sostenendo di voler parlare in privato con Kaori.
Cosa deve dirle che io non devo sapere?, continua a chiedersi. Senza, però, riuscire a trovare risposta.

- Signorina Makimura, mi dispiace averla fatta tornare indietro così presto...
- La prego dottore, mi chiami Kaori.
Il dottore si sistema gli occhiali.
- Vede, Kaori... ho preso molto a cuore il suo caso. Lei è giovane, ha una vita davanti... come Mitsuyo...
Prende una foto dal cassetto della scrivania e gliela mostra. Kaori nota che la fotografia, in bianco e nero, ritrae una bella ragazza sorridente.
- Questa ragazza è stata mia paziente circa venticinque anni fa. Aveva il suo stesso male. Era il mio primo caso così grave, non sapevo ancora esattamente cosa fare. A quei tempi non c'era tutta la tecnologia che c'è adesso, questo devo ammetterlo. Mi ci ero affezionato moltissimo, in fondo avevo solo qualche anno più di lei. Era uguale a lei, sa Kaori? Bella e forte, determinata a non lasciar vincere la malattia. Poi anche lei ha dovuto arrendersi... gli ultimi giorni sono stati i peggiori...
L'uomo abbassa lo sguardo e scuote il capo, come a voler scacciare ogni pensiero.
- Dottore...
- Non voglio metterle paura, signorina. Ma voglio essere sincero con lei, non so dirle se e quante speranze ci sono che lei guarisca. Mi dispiace di aver lasciato fuori il suo compagno, ma mi sembrava già abbastanza angosciato...
- Non si preoccupi, gli parlerò io.
- Se per lei va bene, potremmo cominciare la chemioterapia da dopodomani. La seguirò io, passo dopo passo. Per qualunque cosa chieda a me.

Passeggia nervoso avanti e indietro. Kaori non è ancora uscita da quel benedetto studio, e lui sente che sta diventando matto.
Si siede, ma non riesce a stare fermo e quindi si rialza.
E' tentato di bussare ed entrare in quella stanza, incurante della richiesta del medico. Ormai sa di non poterne più. Chiude gli occhi. Respira profondamente.
- Ciao signore!
Si volta e il suo sguardo si posa su una bambina di circa quattro anni.
- Ciao piccola. - dice, avvicinandosi a lei. Facendolo nota una cosa che lo colpisce subito: i suoi occhi sono identici a quelli di Kaori.
- Cosa stai facendo, signore?
Le sorride dolcemente.
- Sto aspettando una mia amica. E non mi chiamo signore, mi chiamo Ryo.
- Piacere, Ryo! Io sono Itsuko. - tende una manina, che Ryo prende con dolcezza.
- E' un piacere anche per me! Ma cosa ci fai qui? Ti sei persa, per caso?
La bambina scuote la testa.
- I miei genitori sono in questo ospedale. - il suo sguardo si fa triste.
- Non stanno bene? - Ryo non sa come gli sia uscita quella domanda, ma la bimba lo incuriosisce troppo. Senza accorgersene, si è seduto e ha fatto accomodare Itsuko accanto a lui.
- Il dottore ha detto che la mia mamma sta tanto male...
Non può fare a meno di pensare a Kaori.
- Oh, mi dispiace...
Sul volto della bambina, però, si apre un sorriso luminoso.
- Non dobbiamo preoccuparci! Io so che la mia mamma presto starà meglio! Ne sono sicura!
La guarda negli occhi. E' molto addolorato per quella bambina. Anche se non l'ha mai vista, gli sembra di conoscerla da sempre.
- Anche la tua amica sta male? - chiede Itsuko.
Ryo fa un cenno affermativo con la testa.
- E tu sei preoccupato?
- Sì, piccola...
Itsuko poggia una manina su quelle dell'uomo di fianco a lei.
- Tu devi solo starle vicino e proteggerla... sempre...
In un momento, Ryo ha l'impressione di non trovarsi davanti una bambina, bensì una persona adulta e matura.
- Ehi, piccola! I tuoi genitori ti staranno cercando ovunque!
La bambina scuote nuovamente il capo.
- Loro non sanno ancora che sono qui... - dice, sorridendo.
Ryo vorrebbe chiederle il significato delle sue parole, ma una voce lo interrompe.
- Ryo, con chi stai parlando?
Si gira, incontrando il viso di una bella barista.
- Ciao, Miki! - Poi, tornando a guardare a lato - Itsuko, ti presento...
Ma vicino a lui non c'è più nessuno.
- Chissà dove sarà andata quella bambina... - mormora.
- Quale bambina? - chiede Miki.
- Era qui un secondo fa! Non l'hai vista?
L'amica lo osserva preoccupata.
- Ryo, sei certo di stare bene? Era un po' che ti guardavo, e ti assicuro che non c'era nessuna bambina.
- Non è possibile... io le ho parlato...
Che il dolore mi abbia fatto venire le allucinazioni?, pensa. No, Itsuko era reale, ne sono sicuro.
- Ascolta, magari l'hai solo immaginata...
- No! Lei era qui! - esclama, alzandosi di scatto. Miki arretra di qualche passo per lo spavento.
- Scusa, mi dispiace... - mormora lui - E' che sono preoccupato per Kaori...
Un'infermiera trafelata arriva ad interrompere il loro discorso.
- Scusate, sapete se il dottor Harutaku è nel suo studio?
- Sì, è lì - replica Ryo.
- E c'è la signorina - legge il nome da una cartelletta - Kaori Makimura con lui?
Il cuore del ragazzo inzia a battere all'impazzata. Deglutisce a fatica.
- Sì, perchè?
La donna non lo degna di una risposta. Inizia a bussare alla porta dello studio, e al classico "Avanti", apre la porta. Si precipita nella stanza, seguita a ruota da Ryo e Miki.
-Dottore, è stato commesso un errore gravissimo!! - comincia ad urlare.
- Si calmi, per favore, e ci spieghi cosa succede.
- Le analisi della signorina Makimura sono state scambiate con quelle di un'altra paziente!
Tutti si guardano stupiti.
- CHE COSA?!?!? - esclamano all'unisono.
- Quando il dottor Mitaro ha ricontrollato i risultati, si è accorto che qualcosa non andava. Ha deciso di far ripetere le analisi all'altra paziente, poi quelli della signorina Makimura. Ha guardato gli esiti, e si è reso conto che i fogli riguardanti la degente erano finiti nella cartelletta della signorina e viceversa.
- Intende dire che... non sto morendo? - dice Kaori con le lacrime agli occhi.
- Assolutamente no - risponde l'infermiera - Anzi, direi che farà nascere un 'altra vita...
Ryo non crede alle proprie orecchie. Si appoggia al muro per non cadere.
- So-sono in-incinta? - balbetta la sweeper, ancora incredula.
- Sembra proprio di sì - ribatte il dottore, controllando la cartelletta.
Fa un inchino profondo.
- Non so dirle quanto mi dispiace, Kaori! Non so come sia potuto succedere... se penso alle conseguenze che la chemioterapia avrebbe avuto sul bambino... per un mio errore...
In un attimo Ryo prende il medico per il colletto del camice e lo solleva da terra.
- Sta dicendo che lei avrebbe iniziato una terapia che avrebbe potuto nuocere a mio figlio? - i suoi occhi sono ridotti a due fessure.
- Io sono... sono desolato...
- Non mi interessa... lei avrebbe potuto far del male a mio figlio...
- Ryo, adesso basta.
Obbediente, il ragazzo lascia andare il dottore.
- Possiamo andarcene? - chiede Kaori al medico.
- Credo di sì... sì, andate pure... - dice, tremando ancora dalla paura per lo scatto di Ryo.
La sweeper prende dolcemente la mano del compagno e insieme escono dalla stanza.

I due ragazzi sono seduti sul divano. Lei poggia la testa sul suo petto, ascoltando il battito del suo cuore.
- Avremo un bambino... - gli dice.
- O una bambina - replica lui sorridendo.
- Certo che ci siamo presi uno spavento bello grosso questa volta.
- Già... Kaori, posso chiederti una cosa?
Solleva il capo per guardarlo negli occhi. Annuisce.
- Se è una bambina, possiamo chiamarla Itsuko?
La ragazza rimane un secondo in silenzio. Poi assume un'aria pensierosa.
- Itsuko Saeba... suona bene... ma perchè questo nome? - domanda al compagno.
Ryo è incerto sul parlare. Inizia comunque a raccontarle tutta la storia.
- Per un attimo ho pensato che me la fossi inventata, che fossi uscito fuori di testa. Ma potevo sentire il suo profumo. Sono sicuro che lei era lì con me, anche se Miki dice di non averla vista.
- Pensi che potesse essere...
- Non lo so - ammette lo sweeper - Però non mi dispiace pensare di aver incontrato mia figlia...
- Comunque sia, Itsuko mi piace! Hai sentito, piccola? Il tuo papà ha già deciso il tuo nome!
- E se fosse un maschio? - chiede Ryo.
Si guardano negli occhi, sapendo che a quella domanda non c'è bisogno di risposta.
- Chissà se ne sarebbe contento...
Kaori gli da un piccolo bacio sulla guancia.
- Io penso che il mio fratellone sarebbe felicissimo di avere un nipotino.
Lui le prende dolcemente il viso tra le mani e la bacia.
- Ti amo... anzi, Vi amo! - esclama felice.
- Anche noi ti amiamo, non è vero piccolina?
Un altro bacio, questa volta più passionale.
- Che ne dici di festeggiare? - domanda la sweeper.
- Kaori! Ancora non è nata, e vuoi già darle un fratellino? - esclama Ryo, sorridendo in modo malizioso.
- Possibile che non pensi ad altro? Ringrazia che sono felice, altrimenti avrei già tirato fuori uno dei miei martelli...
- Non lo fai perchè mi ami...
- Mmm, su questo possiamo discutere...
Ryo assume un'espressione offesa, stile bambino imbronciato.
Kaori scoppia una risata fragorosa. Lo abbraccia e lui la stringe forte a se.
- Certo che ti amo, stupido...


E con questo, abbiamo finito! Devo dire che questo capitolo è venuto un po' lunghetto....
Spero che la storia vi sia piaciuta!!!!
Passiamo ai ringraziamenti:
Per le recensioni:
- giova71
- Isy_264
- jaj984
- marymary92
- Rukia7
- Dea Nemesis
- shawn85
- Ai Kiyo_sugi
- kia_85
Per i preferiti:
- giova71
- Ai Kiyo_sugi
Per le seguite:
- bunny1987
- genesis
- giova71
- Hatori
- I love sasunaro
- kia_85
- peppolina
- Rukia7
Se ho dimenticato qualcuno. chiedo immensamente scusa...
Un grazie anche a chi ha recensito "Buonanotte, amore mio..." e a giova71 che l'ha inserita tra i preferiti!!
Che dire... Alla prossima!!!
Baci8

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