Final destination

di Clodda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ryan & Marissa ***
Capitolo 2: *** Viaggio tra amici ***
Capitolo 3: *** La missione ***
Capitolo 4: *** Edward, Bella & Renesmee ***
Capitolo 5: *** Partenza ***
Capitolo 6: *** La visione ***
Capitolo 7: *** Panico ***
Capitolo 8: *** Dopo l'incidente ***
Capitolo 9: *** La morte di Pacey e il piano della Morte ***



Capitolo 1
*** Ryan & Marissa ***


Capitolo 1

Ryan & Marissa

 

Finalmente, dopo mesi e mesi di preparativi, il 5 luglio era arrivato e Marissa era nella sua stanza e si guardava allo specchio: non poteva crederci…. Stava per sposarsi.

Ricordava ancora benissimo il giorno in cui aveva conosciuto Ryan Attwood , che di lì a poco sarebbe stato suo marito.

Si erano incontrati per la prima volta esattamente sette anni prima ed avevano scelto quella data per il matrimonio proprio perché era la stessa del loro primo incontro.

Era una calda sera quando i 2 si videro per la prima volta. Ryan era appena arrivato da Chino e Sandy si era offerto di ospitarlo a casa sua perché sua madre lo aveva abbandonato.

Sandy e la sua famiglia vivevano proprio di fronte alla casa di Marissa.

Quella sera Marissa stava aspettando il suo fidanzato Luke e quando vide Ryan disse:

-E tu chi 6?

-Chiunque tu voglia che io sia- rispose misteriosamente il biondo.

Dopo l’arrivo di Ryan a New Port le cose cambiarono velocemente: presto Marissa e Luke si lasciarono e lei si fidanzò con Ryan; i 2 passarono sia dei bei momenti sia dei brutti periodi, ma poi erano tornati insieme ed in quel momento, dopo 7 anni dal loro incontro, si stavano sposando.

-Marissa, sei pronta?- Marissa tornò alla realtà sentendo la voce di sua madre che la chiamava.

-Quasi…-rispose la ragazza e tirò fuori dalla scatola bianca il vestito che aveva scelto per il giorno più importante della sua vita.

Era un abito lungo e bianco in seta pura. Lo indossò velocemente: era bellissima.

Mentre si vestiva entrarono nella sua stanza Summer, la sua migliore amica, e Julie, sua madre.

Summer pensò al trucco mentre Julie le sistemò i capelli e il velo.

-Ecco fatto- disse Julie

-Noi ti aspettiamo di sotto, quando sei pronta scendi che andiamo in chiesa- disse Summer, che aveva capito che l’amica voleva rimanere ancora qualche minuto da sola prima del grande passo.

Marissa era molto nervosa, si guardò ancora una volta allo specchio e poi raggiunse sua madre e Summer che la stavano aspettando.

Lei era sempre più agitata e mentre era in macchina ripensava alle parole che doveva dire davanti all’altare: temeva che per l’emozione se le sarebbe dimenticate.

Si sforzava di pensare che la stava aspettando il suo Ryan e che sarebbe andato tutto bene, ma non riusciva a tranquillizzarsi.

Fuori dalla chiesa ad attenderla c’era suo padre, che era tornato in città pochi giorni prima.

Summer e Julie entrarono in chiesa e, vedendole, tutti gli invitati capirono che la sposa era arrivata.

Jimmy prese sotto braccio la figlia, le fece coraggio ed insieme entrarono in chiesa.

Marissa, che fino a quel momento si era preoccupata soprattutto degli invitati, quando vide Ryan che l’aspettava vicino all’altare, si dimenticò di tutte le sue paure: c’erano soltanto lei e Ryan.

La cerimonia non durò molto e per tutto il tempo i due innamorati non fecero altro che guardarsi negli occhi.

-Ryan, adesso puoi baciare la sposa- disse il prete.

I due si scambiarono un bacio lungo e appassionato poi, mano nella mano, si diressero verso l’uscita della chiesa, dove ad aspettarli c’era il riso…

Entrambi furono ricoperti dai chicchi di riso, ma riuscirono ad entrare in macchina per proteggersi.

Tutti si diressero sulla spiaggia, dove era stata organizzata una cena per festeggiare.

Tutti si divertirono molto.

Dopo la cena i due sposi e i loro amici si cambiarono ed andarono in discoteca, dove ballarono e chiacchierarono fino a tarda notte.

Il giorno dopo tutto era pronto per il viaggio di nozze.

Ryan e Marissa avrebbero fatto un viaggio in Italia e non vedevano l’ora di rimanere da soli.

Il loro aereo sarebbe partito il giorno dopo, 6 luglio, alle 9 e 30 da New Port.

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Capitolo 2
*** Viaggio tra amici ***


Capitolo 2

Viaggio tra amici

 

Dowson, Pacey e Joey erano amici da quando erano piccolissimi e passavano molto tempo insieme: frequentavano la stessa scuola e nei pomeriggi si riunivano per fare i compiti e divertirsi.

Crescendo Dowson sviluppò una grandissima passione: il cinema.

Ogni sabato sera i 3 amici si incontravano a casa di Dowson per vedere un film.

Inoltre per il suo settimo compleanno i genitori, sapendo della grande passione del figlio, regalarono a Dowson una videocamera.

Lui era contentissimo e, dopo pochissimi giorni, nonostante la sua età, imparò ad usarla.

 Presto cominciò a girare dei veri e propri piccoli film, di cui lui stesso scriveva i copioni: così lui e i suoi 2 migliori amici si divertivano.

Ogni pomeriggio si incontravano per girare delle nuove scene e sia Joey che Pacey si divertivano a fare gli attori ed ad interpretare i personaggi che il loro amico creava; ma per Dowson non era solo un divertimento, era la sua vita ed era convinto che da grande sarebbe diventato un grande regista.

Dowson era talmente legato a Joey e a Pacey che mise appoggiata al muro di casa sul quale si affacciava la finestra della sua stanza una scala, in modo che i suoi amici potessero raggiungerlo in qualunque momento.

I 3 avevano deciso che dopo il diploma avrebbero fatto il loro primo viaggio da soli ed avevano deciso di visitare New Port.

Dowson, Joey e Pacey si trovavano a scuola e la cerimonia del diploma stava per iniziare.

Indossavano già le toghe e i cappellini.

-Spero solo che, salendo le scale per prendere il diploma, non cada….- disse la ragazza preoccupata e nervosa.

Tutti e tre scoppiarono a ridere e si misero in fila in attesa che il preside chiamasse i loro nomi per consegnare loro i diplomi.

Alla fine della cerimonia tutti lanciarono i loro cappelli in aria e, successivamente si fecero diverse foto con le famiglie e gli amici.

Pacey, Dowson e Joey si abbracciarono, poi salutarono i loro parenti e si precipitarono in aeroporto.

 

Erano passati tre giorni da quando i ragazzi avevano lasciato Capeside e a New Port si stavano divertendo molto.

Joey era contentissima della sua abbronzatura e sperava di riconquistare Dowson; infatti, anche se era stata lei a lasciarlo, era ancora innamorata di lui.

Pacey cercava di far colpo sulle ragazze del luogo e sembrava riuscirci.

L’ unico che non si stava godendo il viaggio era Dowson.

Un giorno, mentre passeggiavano per la città, un manifesto attirò la sua attenzione: a Roma il 7 luglio ci sarebbe stato il festival del cinema.

 Il giovane, però, non voleva rovinare la vacanza ai suoi amici e, così non disse nulla, ma cominciò a comportarsi in modo strano: non faceva altro che pensare a quel festival.

I suoi migliori amici capirono presto la causa del suo comportamento e comprarono 3 biglietti per raggiungere Roma in aereo.

Gli volevano fare una grande sorpresa: sarebbero partiti il giorno dopo, 6 luglio, alle 9 e 30.

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Capitolo 3
*** La missione ***


Capitolo 3

La missione

 

Naruto, Sasuke e Sakura erano tre ninja di Konoha e, fin da quando avevano 10 anni, facevano parte della stessa squadra: il team Kakashi.

Inizialmente Sakura era innamorata di Sasuke, ma quando lui lasciò il villaggio per cercare di vendicare i suoi familiari uccidendo il fratello Itachi, la ragazza iniziò a notare Nasuto.

Presto il biondo e la rosa si fidanzarono e , anche quando Sasuke tornò a casa, i due, che nel frattempo avevano capito di amarsi davvero, rimasero insieme.

Durante la lontananza dell’Uchiha, inoltre, era entrato a far parte del team anche Sai e, dal ritorno di Sasuke la squadra era formata da quattro elementi.

Ormai i 4 ninja erano esperti e venivano affidate loro le missioni più difficili, ma in quel mese di luglio molte cose erano cambiate: Tsunade aveva scoperto un modo per giungere in un mondo parallelo.

Così il team di Kakashi, con l’aiuto di Gaara, Temari e Kankuro aveva il compito di esplorare il nuovo mondo.

Tsunade riusciva ad aprire una vera e propria porta del tempo che metteva in comunicazione i due mondi paralleli e, la mattina del 5 luglio, i sette ragazzi l’attraversarono.

Si ritrovarono nell’altro mondo e si guardarono in giro e capirono che si trovavano in una città di nome New Port. Erano completamente spaesati: quel mondo era completamente diverso dal loro; c’erano le auto, i cellulari…. E poi la gente indossava dei strani vestiti, molto differenti dai loro.

-Dobbiamo assolutamente procurarci dei vestiti come quelli che indossano questa gente….altrimenti non passeremo di certo inosservati- disse Temari.

Così i ragazzi giunti da Konoha entrarono in un negozio di abbigliamento e si cambiarono.

-Gaara come sei buffo!!!- osservò Nasuto: il rosso infatti, aveva messo la sabbia, che portava sempre con lui in quello strano contenitore, in uno zainetto.

Usciti dal negozio la loro attenzione fu attirata da una strana cosa che volava nel cielo… era un aereo, ma loro, ovviamente, non sapevano cosa fosse.

-Cos è quello?-chiese curioso Sasuke, ma nessuno degli altri rispose…

Poi i sette si precipitarono nell’aeroporto, dove era atterrato quello strano aggeggio e videro che da esso scendevano molte persone.

-Voglio salirci anche io!!!-urlò Naruto

-Non so se sia una buona idea….-osservò Sai- potrebbe essere pericoloso.

-Voglio provare anch’io!!!- dissero insieme Kankuro, Gaara e Sasuke.

Così decisero di provare quella nuova esperienza.

Notarono che le persone, prima di salire sull’aereo, compravano dei biglietti, e così fecero anche loro.

Il loro volo sarebbe partito il giorno dopo, 6 luglio, alle 9 e 30, per l’Italia, ma già non stavano più nella pelle: non vedevano l’ora di fare quella nuova esperienza.

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Capitolo 4
*** Edward, Bella & Renesmee ***


Capitolo 4

Edward, Bella & Renesmee

 

Era passato un anno da quando la famiglia Cullen aveva risolto la faccenda con i Volturi e, per festeggiare il primo anno di loro figlia, Edward e Bella avevano deciso di organizzare un viaggio.

Edward aveva organizzato una lunga gita: qualche giorno a New Port e poi sarebbero andati in Italia per visitare Roma, la città preferita di Bella.

Era tutto organizzato: avrebbero viaggiato in aereo.

Per Renesmee era il primo viaggio, la bambina era entusiasta all’idea e mostrava la sua eccitazione ai genitori  appoggiando la sua manina sui loro visi: così mostrava loro  come immaginava quella nuova avventura.

Infatti, anche se era già in grado di parlare, grazie alla velocità della sua crescita e la sua capacità di apprendimento, da sempre preferiva mostrare le sue emozioni, piuttosto che esprimerle attraverso le parole.

 

La felice famigliola passò 3 giorni a New Port: i 3 trascorrevano i giorni nell’albergo, ma di notte andavano al mare e si divertivano un sacco; giocavano sulla spiaggia e facevano dei lunghi bagni.

Renesmee imparò subito a nuotare ed era molto affascinata dai pesci, così trascorreva la maggior parte del tempo in acqua.

Di giorno non uscivano perché la pelle di Edward e Bella, come quella di ogni vampiro, illuminata dalla luce del sole, brillava e non potevano rivelare la loro identità.

Quei tre giorni passarono in fretta e Renesmee era molto triste di lasciare quel posto che le piaceva così tanto, ma era altrettanto curiosa di visitare Roma.

La notte del loro ultimo giorno a New Port, dopo essere stati un po’ al mare, i 3 andarono a caccia.

Dopo essersi nutrita, Renesmee  crollò tra le braccia di Edward, così tornarono in albergo.

-Renesmee, tesoro, sveglia!- bisbigliò Bella toccando il braccio di sua figlia che dormiva ancora profondamente. La bambina, al contatto con la fredda pelle della madre, si svegliò.

-Il nostro aereo partirà alle 9 e 30… dobbiamo sbrigarci…-Disse Edward.

Così i 3 si prepararono velocemente e giunsero in aeroporto.

Era il 6 luglio….

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Capitolo 5
*** Partenza ***


Capitolo 5

Partenza

Mancavano pochi minuti alle 9 e 30 e l’aeroporto era pieno di gente: c’erano Dowson, Joey, Pacey, Ryan, Marissa, Edward, Bella, Renesmee , Naruto e i suoi compagni d’avventura.

 -Tra 10 minuti partirà l’aereo diretto a Roma- disse una voce all’autoparlante.

-Andiamo!- disse Dowson sprizzando gioia da tutti i pori: presto avrebbe realizzato il suo sogno, avrebbe visto uno dei più importanti Festival del cinema.

-Finalmente!- Ryan prese per mano la nuova signora Attwood e si incamminarono insieme verso l’aereo.

-Sarà una figata!- esclamò Naruto. Il ragazzo non vedeva l’ora di vivere quella nuova esperienza e di scoprire nove cose di quel mondo.

-Siamo sicuri che non sia pericoloso?- chiese Sakura. Da sempre la rosa aveva paura dell’altezza e , in quel momento avrebbe fatto qualunque cosa per ritornare a casa e non salire su quel maledettissimo aggeggio.

-Tranquilla, Sakura, ci sono io- la incoraggiò Naruto stringendola a sé, poi mano nella mano, insieme al resto della squadra, salirono sull’aereo.

Renesmee era ansiosa di scoprire l’Italia ed era certa che si sarebbe divertita un mondo; così trascinava i suoi genitori tirandoli per mano, verso il mezzo che l’avrebbe condotta in un posto nuovo, dove avrebbe trovato cose che non aveva mai visto.

Edward e Bella erano contentissimi dell’entusiasmo di loro figlia e si lasciavano trascinare dalla piccolina.

Tutti i passeggeri si sedettero ai propri posti.

Mentre Marissa attraversava il corridoio per raggiungere Ryan che già aveva preso posto, si scontrò con Dowson.

-Oh scusa…-disse Dowson.

-Niente, è stata colpa mia… Comunque piacere, Marissa-

-Piacere, Dowson.-

Poi entrambi presero posto: Dowson e i suoi amici si trovavano proprio avanti a Marissa e Ryan.

Dietro ai novelli sposini erano seduti, invece, Edward e la sua famiglia; infine c’erano gli abitanti dell’altro mondo.

-Posso stare io vicino al finestrino?-chiese Ryan a Marissa e i 2 si scambiarono di posto.

Poi Ryan prese il suo Ipod, ma gli scivolò dalle mani e cadde a terra.

Marissa lo raccolse e lo dette a suo marito, poi prese il giornale che aveva comprato prima di salire e iniziò a sfogliarlo.

In prima pagina c’era la notizia di un incidente stradale in cui erano morti 2 ragazzi che erano appena tornati dal loro viaggio di nozze.

Ma ad attirare l’attenzione della ragazza fu un’altra cosa: vicino all’articolo c’era la foto della macchina in cui viaggiavano quei 2 ragazzi.

La macchina era un’audi tt nera, ma era tutta accartocciata e Marissa capì il modello dell’auto solo grazie allo stemma della macchina, l’unica cosa rimasta intatta del veicolo.

Anche la targa era rovinata e si leggevano solo 2 numeri: 75.

Quel particolare colpì la ragazza che d’istinto richiuse il giornale: era lo stesso numero del loro volo. 

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Capitolo 6
*** La visione ***


Capitolo 6

La visione

-Allacciatevi le cinture, l’aereo partirà fra pochi minuti- comunicò una hostess a tutti i passeggeri.

E appena 2 minuti dopo l’aereo attraversò la pista e piano piano si alzò.

Sakura stringeva la mano di Naruto e, grazie a lui era riuscita a tranquillizzarsi.

Sasuke e Sai guardavano curiosi fuori dal finestrino e si godevano il panorama, mentre Kankuro, Gaara e Temari chiacchieravano.

Renesmee leggeva un libro per bambini, mentre Bella cercava di farsi dire da Edward cosa aveva organizzato per i giorni che avrebbero passato in Italia.

Joey e Pacey, come sempre, non perdevano occasione di bisticciare e di prendersi in giro, mentre Dowson guardava fuori dal finestrino immaginando il Festival del cinema.

Marissa era ancora sconvolta per la notizia che aveva letto poco prima, ma cercava di non pensarci, soprattutto per non far preoccupare Ryan.

In fondo di che cosa doveva preoccuparsi? Era solo una coincidenza…non sarebbe successo niente e presto sarebbero giunti a Roma e avrebbe passato una bellissima e romantica luna di miele.

Poi però l’aereo fece diversi movimenti bruschi, ma le Hostess dicevano che era normale e che andava tutto bene.

Poi le luci si spensero, si riaccesero e si spensero nuovamente.

Le hostess iniziarono a preoccuparsi.

Tutto successe in un attimo.

L’aereo fece altri diversi movimenti insoliti e poi iniziò a perdere quota.

Stavano precipitando in pieno oceano.

A causa dell’ impatto con l’acqua un’ala si spezzo dal corpo dell’aereo e, con essa, alcuni passeggeri furono i primi a cadere in acqua.

Molti altri erano rimasti appesi all’aereo per non cadere in acqua e, tra quelli Marissa riconobbe Dowson. Insieme a Ryan cercò di prendergli la mano per riportarlo a bordo di quel che restava dell’aereo, ma non ci riuscì e il ragazzo di Capeside cadde in acqua.

Poi Marissa vide che erano caduti in acqua anche degli strani ragazzi che sedevano poco distanti da lei.

Marissa cercava di mantenere il controllo e di non scoppiare in lacrime, ma l’aereo si stava riempiendo d’acqua e stava affondando sempre più.

L’acqua non l’aveva ancora raggiunta, ma mancava pochissimo: nel giro di pochi secondi, coloro che ancora non erano morti sarebbero affogati.

Marissa aprì la bocca e inspirò più aria possibile, ormai nell’aereo l’acqua aveva preso il posto dell’aria.

Sott’acqua Marissa riconobbe i 2 amici di Dowson che giacevano sul fondo dell’aereo senza vita.

Poi guardò dal lato opposto e vide un ragazzo e una ragazza nuotare agilmente e velocemente.

Il ragazzo teneva in braccio un piccola bambina, mentre la ragazza con un pugno riuscì a creare un varco e tutti e 3 uscirono dall’aereo…

Forse sono già morta- pensò Marissa, ciò che aveva visto era impossibile.

Poi si voltò verso Ryan che non aveva perso ancora conoscenza e gli strinse la mano.

Non vide nient’altro, solo buio.

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Capitolo 7
*** Panico ***


Capitolo 7

Panico

-Ehi, Marissa, tutto bene?- le chiese Ryan.

I due erano all’aeroporto e stavano aspettando di salire a bordo.

.Marissa, ti senti poco bene? Rispondimi!!!- Continuò il biondo.

La ragazza fu riportata alla realtà dalla voce di Ryan.

Marissa era completamente bagnata di sudore ed aveva i capelli incollati al viso, ma mentì: non voleva far preoccupare Ryan, ciò che aveva visto, sicuramente, se l’era immaginato per l’agitazione dovuta al viaggio in aereo.

-Sì, tutto bene…Sono solo un po’ nervosa per il volo…- gli rispose.

Allora Ryan le strinse la mano per farle coraggio e per cercare di tranquillizzarla.

Pochi minuti dopo salirono sull’aereo che era pronto per partire.

I passeggeri dell’aereo si erano precipitati a bordo del mezzo e, così, Marissa era rimasta indietro rispetto a Ryan che aveva già preso posto.

Mentre cercava di raggiungere suo marito, la ragazza si scontrò con un ragazzo biondo, proprio come era successo nella sua visione.

-Scusami…-incominciò lui.

-Dowson, vero?- gli chiese lei.

-Sì, ma come fai a sapere il mio nome?- le domandò lui, ma la ragazza si era allontanata velocemente e aveva raggiunto il suo posto piena di agitazione.

La ragazza si guardò intorno: c’erano le stesse persone della sua visione…Ed erano anche sedute come Marissa aveva visto.

Poi si voltò verso Ryan.

-Mi stavo per chiedere di fare cambio di posto?- gli chiese, cercando di apparire tranquilla e serena.

-Sì, siamo sposati da pochissimo e già mi leggi nel pensiero!- gli disse lui sorridendole.

I due si scambiarono velocemente di posto.

Marissa era sempre più nervosa…Stava accadendo tutto ciò che aveva visto.

Inizialmente pensava che fossero delle coincidenze, ma quando l’ipod di Ryan cadde a terra, capì che non lo erano.

La ragazza cercò l’ultima conferma: afferrò il giornale, lo sfogliò velocemente e trovò ciò che stava cercando, l’articolo sulla morte dei due giovani sposi.

Lasciò cadere il giornale.

-L’aereo precipiterà!!! Voglio scendere, fatemi scendere!!!- iniziò a gridare, guidata ormai dal panico.

-Calmati!!! È solo agitazione, non accadrà niente- cercò di rassicurarla Ryan stringendola a sé.

-Non capisci….Io l’ho visto, l’aereo precipiterà!!! Voglio scendere!!!-

Anche le hostess cercarono di tranquillizzarla, ma poi fecero scendere lei e Ryan dall’aereo.

Li seguirono altri 11 ragazzi.

 

-Fatemi scendere, fatemi scendere!!!

L’ attenzione di Edward, che stava chiacchierando con Bella e sua figlia Renesmee, fu attirata dalle urla di Marissa.

-Che succede?- chiese Bella a suo marito.

-Mamma, perché quella ragazza urla?-chiese Renesmee curiosa, ma anche un po’ preoccupata.

-Non lo so. Quella ragazza crede che questo volo precipiterà. Dice di averlo visto…Non sta mentendo.

Poi quando il vampiro vide la ragazza scendere, prese in braccio Renesmee e per mano Bella e scesero anche loro dall’aereo.

-Non possiamo rischiare…A noi non accadrebbe niente…Ma Renesmee rischia ed io credo a quella ragazza- disse Edward, mentre lasciavano il mezzo.

 

 

-L’aereo precipiterà! L’aereo precipiterà!!!

Dowson riconobbe la voce della ragazza che aveva conosciuto poco prima e si voltò velocemente verso di lei.

Pacey scoppiò a ridere e si rivolse a Joey:

-Questa ragazza è completamente impazzita! “l’aereo precipiterà!” “voglio scendere!”- esclamò prendendosi gioco di Marissa.

Dowson, che si era preso una cotta per Marissa, e che dal momento che la aveva vista non pensava ad altro, nemmeno più al Festival del cinema, disse ai suoi amici:

-Perché ridete? Non vedete come sta quella ragazza?

-Dowson, che ti prende? La ragazza si è lasciata prendere dall’agitazione…avrà paura di volare…noi ci stiamo solo divertendo…-gli rispose Joey, ma Dowson non la stava ascoltando, si era voltato di nuovo verso Marissa.

-Scendo anche io!- disse Dowson quando vide alcuni passeggeri scendere dall’aereo.

-Ma Dowson, rinunci al Festival? Credi a quella ragazza? Non realizzi il tuo sogno perché credi alle sciocchezze di una sconosciuta?-gli rispose Pacey.

-Sento che devo crederle, e poi ho visto un film…mi sembra che si chiamasse Final Destination…Succedeva una cosa del genere- ribattè il biondo, mentre si recava verso l’uscita dell’aereo.

Pacey e Joey lo seguirono,

 

-L’aereo precipiterà, fatemi scendere!!!

Naruto e gli altri furono presi dal panico.

-Che ha quella ragazza?-chiese Gaara.

-È convinta che moriremo tutti- gli rispose Temari.

-Naruto, voglio scendere…Ho paura- disse Sakura.

Il biondo la strinse a sé per tranquillizzarla.

-Sakura non fare la bambina! Sai solo piagnucolare! Guasta-feste!- la sgridò Sasuke.

Naruto non ci vide più dalla rabbia e sferrò a Sasuke un pugno.

Poi i due cominciarono a picchiarsi.

Le hostess fecero scendere dall’aereo anche Naruto, Sakura e Sasuke.

Gaara e Sai li seguirono, dicendo a Temari e Kankuro di restare sul mezzo e che loro avrebbero preso il prossimo volo.

 

Marissa, scesa dall’aereo, era scoppiata in lacrime tra le braccia di Ryan, che cercava in tutti i modi di tranquillizzarla.

Dowson e i suoi amici si erano avvicinati a Ryan e Marissa e, anche loro, cercavano di calmare Marissa.

Gli altri passeggeri scesi a terra fissavano l’aereo, che stava prendendo quota, pieni di rammarico: quanto avrebbero voluto essere a bordo! Ma avrebbero preso il prossimo volo…

Poi videro l’aereo perdere quota e precipitare in pieno oceano…

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Capitolo 8
*** Dopo l'incidente ***


Capitolo 8

Dopo l’incidente.

Non ci fu nessun superstite. I passeggeri erano morti tutti, erano affogati tutti nell’oceano.

Alcuni subacquei esperti, insieme ad alcuni volontari, stavano cercando di recuperare i corpi che giacevano senza vita sul fondo dell’oceano.

I genitori, i parenti e gli amici di coloro che erano morti, osservavano dalla spiaggia il loro lavoro. Molti di loro piangevano, altri cercavano di nascondere la loro disperazione.

Anche i 12 ragazzi che si erano salvati si trovavano sulla spiaggia.

Le persone che avevano perso qualcuno nell’incidente li osservavano con disprezzo: Perché loro si erano salvati?

 

-Mamma, papà, perché tutte quelle persone piangono?-chiese Renesmee ai suoi genitori.

Mentre chiedeva ciò, la bambina appoggiò la sua manina sul collo di Edward che la teneva in braccio.

Edward vide ciò che stava accadendo secondo il punto di vista di sua figlia e capì che era molto spaventata.

-Quelle persone hanno perso qualcuno nell’incidente…-cercò di spiegarle Bella, che le stringeva l’altra mano.

La bambina capì e si rattristì. Le dispiaceva per quelle persone, capiva che stavano soffrendo molto.

Renesmee osservò a lungo il lavoro dei subacquei ma poi si addormentò tra le braccia di Edward.

 

Joey, dopo l’incidente, era scoppiata in lacrime ed era inconsolabile.

Pacey la stringeva forte a sé e le accarezzava i capelli cercando di tranquillizzarla, ma era sconvolto anche lui.

Dowson non aveva detto una parola da quando erano scesi dall’aereo e non faceva altro che fissare Marissa: infatti la ragazza, oltre ad avergli preso il cuore, aveva salvato la vita a lui e ai suoi migliori amici.

Joey avrebbe tanto voluto che a consolarla e ad abbracciarla ci fosse stato Dowson…Non immaginava che Pacey fosse ancora innamorato di lei…

 

Gaara, dopo l’incidente, si era allontanato dagli altri e si era seduto da solo in riva al mare.

Naruto era molto preoccupato per lui: Kankuro era suo fratello, Temari la sua migliore amica, ed erano entrambi morti nell’incidente.

Sakura, dopo aver pianto per ore, si era addormentata appoggiata alla spalla di Naruto.

Sai e Sasuke erano seduti uno di fianco all’altro sulla spiaggia.

Non riuscivano a capire cos’era successo...Come poteva essere vero? Pensavano che era solo un incubo e che presto si sarebbero risvegliati nei loro letti a Konoha.

Improvvisamente Naruto chiamò Sai e gli chiese di prendere il suo posto accanto a Sakura; lui sarebbe andato da Gaara.

Lo raggiunse in riva al mare e gli si sedette accanto.

Gaara non si voltò verso di lui, ma continuò a fissare l’oceano.

-Gaara, non è colpa tua…Non è nemmeno colpa nostra,…Come potevamo sapere cosa sarebbe successo?-gli disse Naruto appoggiando una mano sulla spalla dell’amico.

-Non capisci, ho detto io a loro di rimanere sull’aereo.

Dopo aver detto quelle parole Gaara scoppiò in lacrime e Naruto lo abbracciò.

-Sfogati Gaara, sfogati- gli sussurrò Naruto.

“rimanete sull’aereo, vi raggiungeremo con il prossimo aereo” Questa frase sarebbe rimasta per sempre nella mente di Gaara.

 

Marissa era in riva al mare, poco distante da Naruto e gli altri.

Era da sola, Ryan era andato a prenderle qualcosa da bere nello chalet vicino.

Poco dopo tornò con in mano un caffè e lo porse a sua moglie.

-Va un po’ meglio?-le chiese il biondo.

Marissa prese in mano il bicchiere con il caffè e iniziò a bere.

-Potevo salvarli…Non ci ho nemmeno provato….potevo salvarli-gli rispose.

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Capitolo 9
*** La morte di Pacey e il piano della Morte ***


                                                                                                        Capitolo 9
                                                                              La morte di Pacey ed il piano della Morte
Dowson e i suoi amici avevano deciso di rimanere a NewPort ancora per qualche giorno: erano ancora sconvolti, soprattutto Joey, e non se la sentivano di affontareil viaggio per tornare a Capeside.
Dormivano nell'albergo in cui avevano passato i giorni precedenti all'incidente....Dormire per modo di dire, visto che non riuscivano a chiudere occhio...
Comunque avevano appena finito di cenare e Pacey aveva deciso di tornare subito nella sua stanza per farsi una doccia, mentre Joey aveva convinto Dowson a fare una passeggiata nei dintorni.
Pacey, quindi, era salito in camera sua,si era spogliato, aveva laasciato i suoi vestiti sopra al letto e si era infilato nella doccia.
Il ragazzo provava un certo sollievo nel sentirsi scivolare l'acqua calda sul viso e, per questo, rimase a lungo sotto l'acqua.
Uscito dalla doccia si infilò l'accappatoio e fece per attaccare la spina del fon alla corrente.
Fortunatamente si accorse di avere le mani bagnate, appoggiò l'asciugacapelli sul lavandino e si asciugò accuratamente le mani con l'asciugamano.
Poi riprese il fon e attaccò la spina...
...purtroppo non si era accorto che per terra c'era un enorme pozza d' acqua...
Dowson e Joey tornarono in albergo qualche ora dopo e, vedendo i vestiti dell'amico sul letto, immaginarono che si stesse lavando...
Poi sentirono il rumore del fon e ne furono certi...
Passarono 10 minuti ma Pacey non usciva dal bagno...
-Ehi Pacey? Dovrei usufruire del bagno...-disse scherzosamente Dowson all'amico, bussando alla porta del bagno, ma non ottenne nessuna risposta.
-Pacey, dai non scherzare...tanto non ci caschiamo-disse Joey avvicinandosi a Dowson.
Ma il corpo del loro amico giaceva a terra senza vita, con il fono acceso ancora in mano...
Dowson alla fine sfondò la porta e i due scoprirono che il loro amico era morto.
Joey scoppiò in lacrime e, non potendo sopportare la visione del corpo senza vita di Pacey, si voltò verso Dowson che la accolse tra le sue braccia.
Nel frattempo Marissa si trovava nel salotto della casa in cui lei e Ryan si sarebbero trasferiti dopo la luna di miele.
Era dal giorno dell'incidente che non riusciva a dormire e non toccava cibo: ogni volta che si addormentava rivedeva quel maledetto aereo precipitare e si sentiva ancora in colpa per non aver salvato gli altri.
Passava tutto il giorno seduta sul divano della cicina o sdraiata sul letto, non usciva mai di casa.
Spesso scoppiava in lacrime ed era inconsolabile.
Ryan era uscito per andare al supermercato a comprare qualcosa da mangiare che avrebbe attirato sua moglie, mentre lei era seduta sul divano e guardava la tv.
Stavano trasmettendo uno speciale sull'incidente e i conduttori stavano spiegando che i passeggeri erano tutti morti affogati: per primi erano morti coloro che si trovavano davanti ed alla fine quelli nelle ultime file.
Marissa, senza sapere bene il perchè, si era ritrovata di fronte alla tv a ricalcare la piantina dell'aereo.
Se non ricordava male, davanti a lei e Ryan c'erano Dowson e i suoi amici, mentre dietro la bambina e i suoi genitori ed infine il gruppo di quegli strani ragazzini.
Marissa trovò sulla piantina il posto in cui era seduta lei e scrisse ogni nome di coloro che si erano salvati sul posto in cui erano seduti: aveva preso i loro nomi in tv; infatti per giorni, in ogni telegiornale, scorrevano le foto e i nomi dei superstiti.
In base a ciò che ricordava il primo che sarebbe dovuto morire, in base a dove era seduto e a quello che avevano detto in tv, era Pacey l'amico di Dowson.
Mentre pensava a questo, sentì il portone di casa aprirsi: era Ryan, che era tornato dal supermercato.
La ragazza nascose la piantina nel cassetto della scrivania e si rimise seduta sul divano...Se il marito avesse visto cosa stava facendo, l'avrebbe scambiata per pazza...
Quella sera, finalmente, Marissa mangiò qualcosa, poi, insieme a Ryan, vide un film che veniva trasmesso in tv.
Il protagonista del film si chiamava Pacey e Marissa ripensò alla cartina dell'aereo...Che coincidenza...Non poteva sapere cos'era successo nel frattempo in un albergo lì vicino...
...Lo avrebbe scoperto solo il giorno dopo, sentendo la notizia al telegiornale.....

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